Memory Day... per ricordare! Legalità e dovere, impegno e memoria

Paolo
Su
Ore
Buongiorno a tutti
Io chiedo scusa non vi vedo però si sente dissento anzi visse intorno a me
Allora grazie di essere venuti tra l'altro e in sala dico subito ci sono rappresentanze dei circa ventidue o venti tre
Istituti scolastici del comune di Venezia che ringrazio
Ringrazio gli ospiti che poi ovviamente presenteremo uno uno uno ringrazio
Soprattutto e qui voi avete chiaramente non li conoscete ma vi posso assicurare che in sala seduti tra di voi
Ho davanti a voi ci sono pezzi della storia d'Italia
Ci sono vittime familiari di vittime deceduti
In atti terroristici di mafia di criminalità
Sì appartenenti a forze dell'ordine sia civili
Vi prego di considerare una cosa a due anni e mezzo fa quando noi abbiamo fatto il primo convegno di questo tipo con la partecipazione degli istituti i relatori furono proprio le vittime oggi i relatori saranno invece coloro che hanno comunque dovuto per ragioni d'ufficio per ragioni di servizio per ragioni di ovviamente lavoro affrontare temi caldi di questo di questa età vi prego di considerare che il vostro silenzio importante
Per non solo per recepire quello che ho veramente avere Vivaro ha detto
Ma perché vi voglio sviluppo ancora un minuto spiegare il perché noi facciamo questo tipo di iniziativa che senza sia come coi spalma senza il Comune di Venezia ovviamente non sarebbe possibile rizzare e poi avrò modo di farlo soprattutto consiglia
Avete visto mi auguro o spero il Manifesto avete comunque in mano una cartellina c'è una una disegno
Questo disegno
O comunque foto meglio dire
Rappresenta ci sono scritte due parole ciao papà
Vi spiego il perché
Circa un mese fa
Un'associazione di feriti e vittime della criminalità il dovere di cui è presidente Mirko Schio che appunto è uno dei relatori
Trovati a Roma a visitare insieme a tanti parenti tante vittime
I luoghi istituzionali Camerana Quirinale ma sono andati a visitare anche sacrario della Polizia di Stato
Mi sa che a voi se è stata una stanza particolare tutta blu ogni mattonella c'è un nome purtroppo di un deceduto non ci sono luci dentro la stanza le luci vengono da fuori va sommata la sua mattonella nel nome ucciso le crea un effetto particolare
C'è un libro degli ospiti o meglio delle persone che vengono a visitare questo sacrario
Ognuno scrive il pensiero più grande più importante che ha per ricordare il suo caro a un certo punto buttiamo l'occhio è vediamo una frase che era la più corta di tutte ma era piena di significato
E tra l'altro è stata scritta da i figli
Di un collega che tratto i figli sono qui presenti in sala ed è una frase che appunto la si taccia o papà credo che queste due parole
Si tratta lunghi discorsi sulla tante frasi in un libro così era qualcosa di meraviglioso ci ha colpito l'abbiamo tra virgolette preso in prestito rubato abbiamo fatto un po'il nostro simbolo di questa manifestazione che è iniziata ieri
Con una mostra della FER di credo
Proseguita ieri sera con concerto dedicato tutte le vittime in in Duomo
Questo nessuna spiegazione del manifesto che vedevi però che ci vuole cuore per fare queste cose lo dicevo anche ieri sera tanto cuore
Può non sembra può sembrare che non c'entri in questa situazione però oggi ed è il ventesimo anniversario
Del primo trapianto di cuore effettuato in Italia
Voi direte perché lo cito
Spettata patata secondo scattate
Perché erano di un ragazzo giovane aveva sedici diciassette anni è morto in un incidente a Treviso
Quindi era nostro quasi compaesano comunque corregionale il primo donatore
Be'era il fratello di un nostro collega che hai polizia e che è presente qui Sala che per ragioni anche di umiltà nuvole farsi vedere però credo che non capitino a caso certe cose
Una cosa di cuore vent'anni fa una cosa di cuore fatta da noi sarà grazie anche ovviamente al comune ecco forse qui ci sta bene un applauso
L'ultima battuta mi scorre questo non lo sanno neanche i miei più stretti collaboratori che comunque ringrazio veramente
Con lo spirito di amicizie più vicino
Io vorrei dedicare questa giornata non solo le vittime non solo ai familiari ma una persona nella voce diretta la cosa quasi personale due anni e mezzo fa venne qui era malata malata di una di quelle malattie maledette di questo secolo
E dietro a un ha un sapore
La S la lettera che ci scrisse la signora Biagi purtroppo che la ragazza era una vostra collega non c'è più
Mi piace ricordarla perché aveva fatto un viaggio lunghissimo era malata non poteva farlo ha voluto fare lo stesso due anni e mezzo fa si chiamava Antonella dedico a lei questa somma
Che hanno a per oltre che per il doveroso saluto perché è un piacere presentammo lo faccio
Volentieri due volte primo perché è la prima volta che riesco a bloccarlo in una scoprì che assiso seconda perché e per le rese noto dico devo ringraziare il Comune di Venezia che non solo in questa occasione un lungo percorso iniziato sette otto anni fa è sempre stato vicino sempre con tutte le forze
Con tutte le varie organizzazioni che aveva all'interno dalla propria struttura oggi rappresentata dal sindaco di Venezia Massimo Cacciari
Se il tutto
Anzitutto voglio ringraziare per la loro presenza
E salutare e dare il benvenuto di tutta la città
Ai parenti agli amici
Di quelli che sono caduti in tutti questi anni
Per difendere la Repubblica difendere le nostre istituzioni democratiche
E quelli che sono qui tra di noi che hanno che sono ancora vivi ma hanno partito duramente
Degli attacchi che era nostro Stato che la nostra Repubblica che la nostra democrazia ha subito e continua a subire
Da parte di chi
E qui la giornata giornata di memoria ma memoria
Senza storia senza interpretazione non è memoria
La memoria non è un cassettino di ricordi da tirar fuori
Fatti eventi e basta memoria significa capire le cause di ciò che è successo
E io temo siamo ancora molto lontani dal capire bene le cause di tutto ciò che è successo anche se in modo assai meno drammatico
Ancora ci minaccia
Abbiamo delle sentenze poi sentiremo alcuni dei massimi rappresentanti di questa difesa dell'ordine repubblicano
Anche nella dimensione appunto giuridico
Istituzionale
Però non è questo il mio mestiere mestiere piuttosto quello come dire che uno storico che si interroga su sensori ciò che è avvenuto e una ricostruzione storica
Sembra ancora difficile in questo paese questo è veramente traumatico questo veramente drammatico
Che non si sia ancora riusciti ad una ricostruzione storica delle tragedie che hanno colpito questo Paese una ricostruzione storica
Abbastanza condivisa tale da formare un ethos
Democratico repubblicano sufficientemente condiviso il fatto che si è ancora lontani da una simile metta è veramente credetemi drammatico
E giornate come queste sono molto importanti perché sono quelle attraverso le quali uno sforzo di ricerca di discussione di confronto
Che speriamo possa condurci tutti insieme
Io mi auguro tutte le forze politiche che oggi cooperano alla costruzione e alla ricostruzione della nostra Repubblica
Giungere tutte insieme ad una ad una ad un minimo comun denominatore nell'interpretazione di queste tragedie perché badate che sono quelle che hanno colpito tanti dei presenti degli amici presenti che di nuovo saluto
Abbraccio
E con i quali saremo sempre insieme come Amministrazione come Comune di Venezia tutti tutte le forze politiche di questo comune tutte le foto e culturali di questo Comune queste tragedie sono veramente eccezionali
Rivolgo soprattutto agli studenti e giovani
Nessun Paese europeo occidentale nessuno
Ha conosciuto nella sua storia
Nessuno
Nemmeno nemmeno nei periodi nei momenti che hanno portato a tracolli di ordine democratico come negli anni venti e trenta in Italia in Germania
Si sono susseguiti fatti terroristici e fenomeni di criminalità organizzata di tale portata
Non c'è stato
Nessun assalto terroristico all'ordine democratico di tale intensità di tale portata come in Italia
Quando Hitler va al potere
Non ci vado poco e sono saltati tre quattro treni o c'è stato una catena di atti terroristici pari a quelle d'Italia o c'era scritto il presidente e ucciso del più grande partito di quel Paese
Non c'è niente di paragonabile a quello che è successo in Italia
Nemmeno in questi esempi che hanno segnato le tragedie del ventesimo secolo cosa è successo in questo Paese
è naturale non si potrà esserci una causando una serie di di cause che reagiscono l'una all'altra ma vogliamo fare chiarezza
Vogliamo vedere dentro questi fenomeni capirne la portata cessare con le frasi fatte rituali che non spiegano nulla
Cominciare a interpretare oltre che ricordare
è questo il grande compito della scuola qui ci sono degli studenti ci saranno degli insegnanti di questo discutere questo ricercare
Abbiamo dei dati abbiamo delle informazioni sono sufficienti cerchiamo ancora
I magistrati la loro parte erano fatte eccome ma i politici l'hanno fatta nel rendere possibile questa ricostruzione questa memoria intelligente l'hanno fatta
Gli storici l'hanno fatta
L'abbiamo fatta tutti insieme perché così si rendevano ove alle vittime
Così sì avendo nove
A tutti quei corpi dello Stato carabinieri polizia
Finanza eccetera eccetera
Che hanno magistratura che hanno contato tante vittime
Nelle loro file in questi anni
Questo lo sforzo che dobbiamo fare questo il questo lo sforzo che il Comune vorrebbe vorrebbe compiere con voi anche nei prossimi incontri che organizzeremo in modo sempre più approfondito perché soltanto così con questa memoria
Noi supereremo definitivamente questa tragica stagione della storia italiana dei finiti va mente non soltanto perché non ci sono più attentati speriamo che non ci siano più ogni volta lo diciamo e poi
Non solo perché ce ne sono ce ne sono più ce ne sono di meno
Ma perché abbiamo capito cosa è successo e abbiamo deciso tutti insieme che le ragioni che hanno portato a quello che è successo non si potranno mai più ripetere questo lo sforzo da fare
Grazie ancora a tutti per la vostra presenza incontrando abbraccia tutti i familiari
Grazie signor Sindaco grazie al doppio Gallo intervento ovviamente della
La grande cooperazione per organizzare questo tipo di iniziative
In manifesto non era inserito è stato inserito al volo ce l'avete nella brochure
Abbiamo qui un dirigente generale della pubblica sicurezza che dottor Giovanni Luperi che anche consigliere ministeriale presso il comitato di analisi strategica antiterrorismo a cui ci porta il saluto in realtà non solo suo personale
Ah del capo della polizia dal quale delegato a parlare prego dottore
Grazie buongiorno a tutti io in questa sede rappresenta come ha detto il Maccari il capo della polizia il prefetto De Gennaro
Al quale del quale devo porgere i saluti e ringraziamenti agli organizzatori al Comune al sindaco Cacciari
All'associazione al sindacato
Ai relatori e dal pubblico
E direi che il dama del convegno dal nostro punto di vista è di grande rilievo e questo lo dimostrano i relatori qui presenti parlamentari anche con incarichi di governo
No magistrati lustri nella lotta alla criminalità giornalisti scrittori abbiamo anche operatori colpiti dalla mano criminale vittime i parenti delle vittime della stessa mano
Ma io direi che questo mi ha sorpreso mi sembra che questo convegno sia di grandissimo interesse ho sentito in apertura una un applauso da concerto rock d'altra parte un pubblico così giovane è il palcoscenico migliore che questo convegno possa avere io ritengo che il pubblico giovane
Sia pur lontano dal passato proprio perché giovane è anche perché giovane destinatario del messaggio del patrimonio della memoria è l'erede legittimo di questo patrimonio siete voi a mio avviso le eredi legittimi del patrimonio della memoria
Patrimonio della memoria io mi occupo nella Polizia di Stato di problemi terroristici
E la minaccia terroristica
Dispongo di dati su questo fenomeno
Mi rendo conto che solo dati parziali però in questa sede di reputo significativi
E voglio dirvi che sono circa quattrocentosettanta le vittime del terrorismo dal mille novecentosessantanove ad oggi di queste quattrocentosettanta centodue sono donne e uomini della delle forze dello io tra tutti questi voglio forti rivolgere un semplice pensiero uno per tutti un funzionario di polizia ucciso dalle Brigate Rosse per Venezia nel mille novecentottanta
Sto parlando di Alfredo Albanese
E ne parlo
Sia perché questa è la terra dove Luís a lavorato vissuto ma anche perché Alfredo era un mio amico
Eravamo entrati in polizia trent'anni fa abbiamo frequentato lo stesso corso di formazione poiché è stata avviata alla DIGOS di Venezia
E io lo ricordo quest'uomo grande grosso tratto gentile
Un uomo intelligente spiritoso molto motivato che si impegnò qui molta
Sulle Brigate rosse e questo impegno ha pagato con la vita
Ecco io vorrei ragionare un attimo sul tema dell'impegno e mi pongo una domanda entro pochissimo vi spiegherò perché la domanda che io mi pongo è impegno e dovere sono la stessa cosa possono due concetti diversi
Secondo me il dovere è l'obbligo di fare qualcosa
L'impegno è qualche cosa cui ci si obbliga e ci si dedica penso che l'impegno contenga il dovere e più la motivazione l'interesse la cura nel fare direi che il dovere e complementare all'infinito è un fatto dell'impegno ma l'impegno l'arricchisce
Allora se questo vi spiego perché questa domanda perché il tema di questo convegno e legalità dovere impegno memoria io propongo proviamo un tentativo a posporre questi termini e diciamo legalità impegno dovere memoria secondo me io dico se l'impegno se il dovere è il nucleo dell'impegno io non ho dubbi che debba riferirsi alla memoria ritorna non tema me caro io dico
I gruppi terroristici hanno un vero e proprio culto Della memoria e quanti nuclei quanti colonne sono stati intitolati a militanti uccisi io non ricordo un documento delle Brigate Rosse che sia degno di tale nome che non termini spronando le avanguardia rivoluzionaria verso la strategia nella lotta armata e onorando nel canto nel contempo i caduti combattendo
E guardate che anche il terrorismo internazionale è pieno di sigle intitolati a cosiddetti margini a quei soggetti che hanno utilizzato il proprio corpo come è successo a Nassiriya di cui ricorre il secondo anniversario
Hanno usato il proprio corpo per portare la morte e la distruzione nel campo avverso
D'altra parte che cosa vedo che a volte noi consideriamo la memoria la memoria degli uomini e le donne della polizia delle forze dell'ordine la memoria di magistrati caduti e i politici delle donne e degli uomini della società civile
Quasi un luogo chiuso un luogo addetto ai lavori un sacrario da aprire in cerimonie solenni ecco secondo me non deve essere così
Ritengo che la memoria debba apparire come come una specie di grande giardino con un parco pubblico che come tale tutti devono rispettare perché tutti ne possono godere
E come si fa a tradurre in pratica questo secondo me si fa facendo quello che facciamo oggi ed in particolare anche a cura di coloro che siamo qui che ce ne sono tanti
Che quei momenti di sacrificio quelle vite umane hanno visto distrutto in un'epoca storica
Probabilmente sono Lore siamo noi che potremmo riuscire a trasmettere a ricordare a veicolare quei valori che avevano difeso le vittime ai giovani valori che poi sono quelli della democrazia e della legalità
Allora se questo il percorso
La memoria come dovere trasportata poi i giovani che per vostra natura a mio avviso avete una tensione ideale un rapporto diverso con i grandi valori che è tipico della gioventù questa memoria da voi può essere arricchita
Può diventare tensione volontà di cose giuste può diventare impegno in questo senso allora io direi probabilmente questo che bisogna fare in questa sede
Dal dovere della memoria all'impegno per la legalità
Se noi ampliamo come stiamo facendo l'utenza della memoria portando lavori molto probabilmente riusciremo ad allargare il cerchio dell'impegno
Ed è questo l'augurio che rivolge il capo dalla polizia a tutti voi grazie
Grazie a lei dottor Ferri abbiamo riconoscere
Io mi
Ritirò Enna buon ordine mi presento la moderatore della dall'incontro al dottor Pazzali che al direttore della Gazzettino di Venezia che ringrazio
Avrà modo di immagino interloquire questo e ospiti quindi dopo averla presentata la rendita sapesse che la richiameremo fa un attimo devo spiegare
Che le scuole
O almeno gli istituti che abbiamo chiamato in rappresentanza che degli altri
Mi mi inchino al lavoro che hanno fatto perché è stupendo per ideato questa frase presentare gli ospiti fare le prove con che passione lo riconosco è stata ma cosa che mi ha ha sorpreso e credo che sorprenderà in qualche maniera anche i relatori perché essere presentati dopo uno studio da parte di studenti non è una cosa che capita tutti i giorni è ovvio che sono in rappresentanza degli altri di tutti gli istituti Nicola proprio ovviamente nuovamente di ringraziare tutti
Sottolineo che Ente Poste ha fatto annullo postale appositamente per questa giornata del memori dei ribadisco due richieste forti urla vogliamo una giornata che sia dedicata a tutti i caduti di tutte le mafie terrorismo criminalità e del dovere in generale di cose di dispiegare di una cosa non tutte o quello che è riconducibile al terrorismo
Il frutto di questo brutto anche passaggio ore sgomento qui in sala e vi prego la fine l'applauso maggiore va a loro abbiamo più di cento casi successi in tutta Italia
Che sono deceduti io per fortuna sono sopravvissuti ma portando sul suo proprio corpo molte anche gravi ferite che sono purtroppo vittime di mafia di terrorismo di criminalità di incidenti di mille purtroppo modi di anche vivere negativo che questa società partorisce
E queste vittime per noi sono tutte uguali non possono essere differenze economiche non possono essere differenza di riconoscimento non possono esserci nessun tipo di
Di differenza che Possa penso fa pensare che ci siano vittime di serie A o vittime di serie di ben vengano analisi che ovviamente sono diverso e dal
Ringrazierò vedo bene quindi nonno non si offendono le autorità presenti a prefetto e questore vedo il senatore Di Pietro senatore
Tre euro del vicepresidente la Provincia mi liberamente non ci vedo non è cattiveria
Ecco l'assessore alla Pubblica istruzione giustamente del Comune a non poi o comunque sarà completo l'onorevole Campa vedo tesserini così
E console inglese spagnolo ripetono non prendetela ce ne sono tanti grazie veramente di cuore l'applauso maggiore alle nostri ospiti d'onore che abbiamo qui fissava lascio la parola a voi adesso
Siamo i ragazzi della Locride che nei giorni scorsi hanno manifestato la rabbia per l'assassinio di Francesco Fortugno e la voglia di liberare dalla 'ndrangheta la Calabria e farla progredire
Immediatamente dopo l'amicizia l'attenzione dei media si è riversata sulla nostra terra ed nelle case che piaccia colpita è stata lo stupore Indian con i giornalisti nel vedere tutti a magazzino Armani
Ci vestiamo Allo stesso modo dei nostri quei tagli del Nord ascoltiamo la stessa musica scherziamo tra noi come tutti i giovani
è davvero possibile che la 'ndrangheta non abbia lasciato un segno
Una macchia sulla nostra generazione molti di voi parlano di mentalità radicata di atteggiamenti arroganti e sono proprio questi aspetti negativi che ci proponiamo di minare dalla nostra società
è questa la nostra lotta
Ed è anche la vostra lotta facciamo tutti parte della stessa società e problemi di ogni cittadino adesso va bene sono gli stessi itinerari Nardi
Sì avete
Chi avete forse visti con i nastri striscioni bianchi in quel momento non occorrevano parole per esprimere il nostro cordoglio
Abbiamo manifestato tutti insieme sconvolti e turbati ma allo stesso tempo incitati a non rinunciare a combattere per ciò che riteniamo giusto
E da questa è nata anche la strada provocatorio e adesso a mazzate ci tutti
Adesso ammazzate ci tutte
Magari in poi cosa faremo ne vogliamo parlare con tutti voi chiedendo il vostro aiuto e di non abbandonarci a me stessi
Perché la compattezza che abbiamo creato in questi giorni
Possa durare nel tempo
Nel momento in cui vinse la il buio possiamo dire di aver perso non vi garantiamo che riusciremo a sconfiggere la mafia
Sarebbe da pazzi passiamo prima di Mostar internamente che questa mentalità non ci appartiene e siamo pronti a lottare per sarà di Canada nostra terra
Siamo i ragazzi del collettivo di Spitz letterario del liceo scientifico con Morin e queste sono le autentiche parole tratte dal blog di ragazzi della Locride
Un rappresentante delle istituzioni la cui sensibilità ai temi di questa giornata e soprattutto al sacrificio di tutti coloro che sono morti nell'adempimento del proprio dovere
E alla condizione delle vittime di ogni forma di criminalità si è tradotta il costante impegno e concreta proposta Alfredo mantovano
è nato a Lecce nel mille novecentocinquantotto è sposato e ha tre figli laureati in giurisprudenza alla Sapienza di Roma nel mille novecentottantatré entrato in magistratura
Svolgendo prima le funzioni di pretore Point quelli di giudice penale contemporaneamente ha collaborato al tirocinio dei giovani magistrati
Nel mille novecentonovantacinque è stato a capo dell'ufficio legislativo del ministero nel ministero delle risorse agricole
Nel mille novecentonovantasei è stato eletto alla Camera dei deputati e nella tredicesima legislatura ha fatto parte la commissione Giustizia e della Commissione antimafia
è stato coordinatore nazionale di Alleanza Nazionale dal Milan centonovantasette al novantotto e componente dell'esecutivo nazionale dal mille novecentonovantotto
Dal giugno due mila e uno e sottosegretario di stato all'interno con delega alla pubblica sicurezza e all'iniziative antiracket e antiusura e presiede la commissione sui programmi di protezione per collaboratori e testimoni di giustizia
Nel due mila cinque è rientrata la Camera dei deputati è un torneo dei volumi la giustizia negata giustizia una svolta testimonia perdere miliardi in fumo e più recentemente ritorno all'Occidente bloc notes in Conservatorio collabora a quotidiani rivista
Buongiorno
Avete fatto bene a ricordare i ragazzi della Locride il loro impegno che io trovo che se c'è un'autocritica da fare da parte della stampa onorevole mantovano e quella di non aver mai condannato negli anni scorsi negli anni di piombo in maniera birretta
Personale severa il terrorismo non ricordo di aver visto molte
Opinioni sui grandi giornali nazionali e locali molto intemerata contro le Brigate rosse formazioni
Di destra che comunque tentavano di destabilizzare lo Stato e per far questo anno mietuto molte vittime hanno colpito degli innocenti
Le faccio una una prima domanda poi ecco chiedo a tutti di cercare di mantenere dei tempi televisivi in modo che ci sia
Un dibattito vivace
Gazzettino pubblicato le le reazioni dei familiari delle vittime di Ustica
Dopo la notizia che appunto
Sarebbero state risarcite abbiamo pubblicato anche i parenti di
Di quello che io chiamo Mona bomber proprio per testimoniare
L'isolamento che devono sentire addosso questi personaggi
Ecco onorevole Mantovano è il segno di una svolta dello stato di una considerazione
Le persone che sono state
Molto trascurate
In un Paese in cui si è parlato molto dei carnefici e poco gradite
Intanto grazie per l'invito a un saluto a tutti
E il segno rispondo subito la domanda
Del completamento di un lavoro che è stato avviato
E chi è punta a sottolineare la centralità e l'importanza delle persone oneste
E soprattutto delle persone oneste che hanno affrontato affrontano rischiando e pagando dei costi pesanti
Ogni forma di di criminalità inclusa quella terroristica
In questa legislatura poco più di un anno fa
è stata varata una importante legge sulle vittime del terrorismo esistevano tante piccole legge che affrontano ciascuno un problema particolare ma era importante
Dare questa visione d'insieme
Chiesi affiancato una legge che esiste da più tempo sulle vittime criminalità organizzata
Oggi manca un terzo tassello
Di cui vi è una una traccia che io personalmente mi auguro di dilatare proprio nella legge finanziaria che sta discutendo in Parlamento che riguarda tutte le vittime del dovere
Io mi ricollego a agli interventi precedenti
Per dire che sulla base di uno studio che ha ha fatto il ministro dell'Interno per per arrivare ad un risultato molto pratico cioè quantificare la spesa che però è una cosa necessaria per per fare qualsiasi legge qualsiasi intervento che ha un peso finanziario
Dal mille novecento sessantuno fino a oggi
La somma delle vittime di terrorismo delle ritiene credente organizzati e delle vittime del dovere in generale
E pari quanto a vittime cioè a persone che hanno perduto la loro vita
A tre mila novecento ventotto persone
Sembra un dato statistico
Che andrebbe affiancato va affiancato ad un altro le persone che in questa guerra
Hanno riportato
Una seria invalidità del Seven creatività intendo superiore all'ottanta per cento
Quindi persone che adesso girano sulla sedia a rotelle erano o che hanno comunque dell'handicap molto gravi sono tre mila e venticinque
Io vi prego prego soprattutto i i ragazzi più giovani
Di non prendere queste cifre come un dato statistico
Perché quando mano mano che la cifra decresce sembra più un un un numero da porre su un registro
Piuttosto che una vicenda umana terribile e drammatica ma per ciascuna di queste tre mila novecentoventotto persone che sono morte
Contrastando la mafia e il terrorismo la camorra anche una rapina in banca magari una rapina all'ufficio postale
Insisto è una famiglia che ha avuto e continua ad avere ancora adesso delle lacerazioni terribili
Esistono delle sofferenze che nessuna legge dello Stato e in grado di lenire
La legge dello Stato può e deve e deve farlo e speriamo che lo faccia nel quadro più più ampio
Nel giro di poche settimane già dello Stato deve cercare di dare quel sostegno materiale che che indispensabile
Nel momento in cui viene meno il la fonte principale del reggeva in una famiglia però questo è un aspetto importante ma che non risolve il quadro
A tutti noi ed è importante che queste iniziative che coinvolgano le scuole che coinvolgono i ragazzi tutti noi compete ritenere ciascuna di queste persone le loro famiglie e coloro che sono sopravvissuti ma conferite
Gravi di qui portano ancora i segni
Come persone che hanno donato loro qualcosa
Che hanno dato un'eredità
E quindi si devono sentire dalla vicinanza di queste persone
Come ci si sente a fianco un benefattore
Perché se non ci fosse stato questo sacrificio oggi certamente saremo tutti più poveri
Senta il ministro Pisanu
Il ministro Pisanu in questi anni ha dato secondo me prova di combattere in maniera molto rigorosa la la criminalità organizzata anti
Svolgevano attività anche molto preventiva
Sul terrorismo o perché si sta si sta dando da fare appunto per evitare che ci siano tentati forse ci sono
A mio parere da parte delle istituzioni top troppi appelli
Attenti che potrebbero colpire attenti che potrebbero colpire
Ecco però poi sono le forze dell'ordine
A vedere se la con la criminalità con i terroristi conchiglie appunto delinque non si parla di microcriminalità forse meglio dire criminalità
Non le pare che lo Stato
Finora per Carabinieri Polizia Guardia di finanza abbia fatto poco cioè non mandiamo questi uomini a combattere la criminalità con la cerbottana e quando gli altri hanno i bazooka
Non esageriamo certamente lo Stato chiede molto ai poliziotti e carabinieri a tutti coloro che indossano una divisa
E chiede molto soprattutto negli ultimi anni perché i compiti sono cresciuti sono cresciuti come quantità
Di cose da fare sono cresciuti anche come qualità di intervento che viene richiesta viene richiesta molta più intelligenza operativa anche qui io cito un dato che che vi prego anche questo di non prendere come un dato statistico nel due mila e uno
Prima dell'attacco alle Torri Gemelle
Gli obiettivi che Indigo angiotensina si chiamano sensibili cioè quelli che vanno tutelati dalle forze di polizia
Erano in tutta Italia circa mille ottocento
Oggi sulla base non di allarme ma di segnalazioni che vengono dal territorio tarda e dei prefetti e dei questori del comandante delle forze di polizia sono passati da mille ottocentotredici mila e seicento
Il che significa che cresciuto quasi di dieci volte
L'impegno delle forze di polizia su un punto specifico
Perché poi resta in piedi l'impegno contro la criminalità di ogni tipo la microcriminalità non esiste
Io non so cosa sia microcriminalità ma proviamo a chiedere una vecchietta cui hanno scippato la borsa
All'uscita dal dal ritiro dalla pensano ufficio postale se lo scippo che ha subito il ministro credo che non sarà molto d'accordo ma al di là delle impressioni soggettive
Ogni ogni fatto illecito e in sei grave anche se poi esista una una gradazione
Dicevo accanto accanto a questo ci sono tanti altri compiti che sono cresciuti
E lui in questa sfida che continua c'è una caratteristica fondamentale
Il terreno di gioco e le regole non le scelgono le forze di polizia
Ma devono adattarsi al terreno di gioco e al tipo di attacco che sferrano i terroristi coi criminali di ogni tipo
Questo comporta una continua difficoltà è un continuo sforzo un continuo impegno di adattamento rispetto al tipo di minacce però adesso non è la sede ma devo dire che negli ultimi anni
Non è mancato certamente il sostegno anche finanziario che è indispensabile perché senza quello sì si fa ben poco e tutto il resto rischia di essere solo retorica e si può fare molto di più certamente
Però devo dire con un certo orgoglio da italiano che le nostre forze di polizia vengono viste con ammirazione
Fuori dal contesto nazionale
E basta non voglio mancare positivo
Ti rispetto agli altri ma basta solo pensare a come vengono considerati i nostri carabinieri impegnati nelle varie missioni di pace che ci sono in tutto il mondo
Sono i più richiesti
Sono i più rispettati sono anche i più amati perché pur svolgendo un lavoro che spesso richiede l'uso della forza però lo sanno fare con un tratto tale
Da farsi ammirare voler bene da kosovari albanesi africane di ogni latitudine iracheni e questa è una cosa e come italiani insomma
Abituati senza piangerci addosso che anche di orgoglio
Faccio
L'ultima domanda si dice spesso che le leggi italiane sono permessi certo che pensare per esempio che gli assassini i Sergio Gori e dell'ingegner Taliercio trucidati qui a me espressione di libertà mi mettono i parenti delle vittime
Non sarei molto contento secondo lei c'è uno stato che intende combattere in maniera più rigorosa al terrorismo e soprattutto evitare che con sconti di pena permessi speciali poi oppure diciamo siamo ancora in in in epoca di amnistia l'indulto di vi dice il problema del sovraffollamento delle carceri
La problema esiste ed esiste non tanto con riferimento alle singole misure ciascuno dei quali ha una sua giustificazione quanto al fatto che spesso tutte queste misure di
Di favore di clemenza o comunque di riduzione di pena
Lei si ritrova tutte insieme per cui serviva risultati che
Che obiettivamente scandalizzano
Però proverei anche questo è un invito che rivolgo solo due ragazzi ad esercitare fino in fondo il senso critico e il lo sforzo di capire
Perché esistono delle norme
Che il Parlamento adottato con una certa difficoltà
E anche con lacerazioni forti non non necessariamente tra schieramenti non espressamente Polito e quelle per esempio
Sui su sui soggetti che vengono chiamati pentiti
Che tecnicamente si chiama collaboratore di giustizia
Ora nel momento in cui il parlamento ha fatto questa scelta
A distanza di qualche anno la Fattori Gina demenza negli anni dal novantuno novantadue a distanza di qualche anno introdotto qualche rettifica sulla base dell'esperienza l'ha fatta sapendo
Che alcuni casi poi concretamente avrebbero fatto gridare a Mosca
Sapendo che probabilmente alcune norme sarebbero state strumentalizzate è applicata in modo lassista come diceva lei per i ma sapendo anche che la posta in gioco è una posta pesante quella di ottenere informazioni su latitanti che non si riusciva a catturare poi magari si catturati
O subisca di indagini che erano ferme e grazie ad alcune informazioni sono andate avanti
Si tratta come per ogni strumento di di adoperarlo per lo scopo a cui serve sapendo che ogni strumento inevitabilmente ha delle controindicazioni e questo vale anche per la materia del terrorismo
E deve essere adoperato con una con intelligenza e con equilibrio
Sapendo che alcuni resteranno inevitabilmente con l'amaro in bocca io mi rendo conto che questo è un discorso riguarda soprattutto chi ha subito
Una
Un danno grave a se stesso e i propri familiari coi vede alcuni scontri dite ma questo fa parte anche della complessità del momento che si vive
Ripeto ci vuole uno sforzo di intelligenza e di comprensione che non si può chiedere a tutti mamma che si può chiedere per lo meno a chi è distaccato TAR dalla cabina di queste vicende per arrivare al nocciolo
La
La legalità diventa un percorso che invita ad uscire dai nostri recinti per coinvolgerci nella realtà sociale in cui viviamo
La legalità significa non solo osservanza dei riti e delle procedure stabilite ma anche passione sacrificio impegno soprattutto perché non venga meno la nostra presenza laddove è coinvolta la vita dei più deboli
No ai studenti dell'istituto Foscari Massari abbiamo scelto questa frase di Giancarlo Caselli perché ci sembra passa a riassumere l'atteggiamento con cui egli svolge la sua attività di magistrato
Giancarlo Caselli è stato giudice istruttore a Torino dove per un decennio ha svolto le inchieste son prima linea e le Brigate Rosse
Nel mille novecento ottantatré ha condotto all'istruttoria relativa arrotola del cinema Statuto di Torino
Dal mille novecentottantasei al mille novecento e novanta è stato membro del Consiglio superiore della magistratura
Ha guidato la Procura di Palermo dal mille novecentonovantatré al mille novecentonovantanove negli anni successivi alle uccisioni di Falcone e Borsellino
Lasciata a Palermo le è stata conferita la direzione generale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
E nel due mila e uno è stata nominata dal rappresentante a Bruxelles nell'organizzazione comunitaria contro la criminale le targhe annientata Eurojust
Attualmente è procuratore generale di Torino
Da
Dottore una come in tanti altri
Magistrati una una vita vissuta pericolosamente penso soltanto al periodo in cui lei
Girava scortato Palermo
Io dico con la scorta dal mille novecentosettantaquattro sono un veterano già abituato non dico che ci si fa l'abitudine una
Lo ha ricordato chi ha introdotto i nostri lavori
La cordialità di rapporti che chi li deve togliere molta della tua libertà riesce tuttavia stabilire Conte con i suoi familiari la mia riconoscenza verso le forze dell'ordine
Per avermi salvato tante volte la belle ma per averlo fatto mantenendo un minimo di invivibilità per me e per i miei familiari proprio grazie
Qual è il bilancio di una carriera come la sua non dal punto di vista della carriera perché era ha percorso tutte le tappe andato dal punto di vista appunto gerarchico sempre più in alto ha ricoperto incarichi sempre più importanti ma come bilancio umano
Relazione proprio quello che lei si è sentito di fare per migliorare le condizioni del Paese
Ma alti e bassi luci ed ombre problemi polemiche risultati positivi si intrecciano in quasi quarant'anni ormai d'esperienza io vorrei ricollegarmi alla frase che questa ragazza a letto
La legalità come non soltanto se avanza della legge formale ma anche come impegno come passione per dire
Per ricordare i ragazzi che non sono forse meglio di noi ma per discutere un attimo insieme
Che legalità e giustizia sono sinonimi ma non sono proprio la stessa cosa
Nel senso che senza legalità non ci può essere giustizia ma la legalità da sola non basta per avere giustizia cioè anche l'osservanza di tutte le leggi scritte di questo mondo non è sufficiente
Perché chi è povero ci ha meno povero chi è emarginato lo sia di meno chi è escluso sia incluso i deboli siano maggiormente tutelati e protetti
Le leggi scritte l'osservanza delle leggi fondamentali serve indubbiamente a tutti questi soggetti per avere qualcosa di più ma non basta ancora
Oltre all'osservanza dei codici ci vuole qualcos'altro che appunto il nostro impegno l'assunzione da parte di ciascuno di noi di responsabilità per quanto riguarda l'attenzione a tutti questi problemi un progetto
Perché ciascuno coloro che hanno maggiormente bisogno può sapere ciò che gli spetta per avere una vita degna di essere vissuta per avere una vita civile e questo ragazzo è quello che troviamo scolpito nell'articolo fondamentale dalla nostra costituzione che l'articolo tre
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale la Repubblica in ogni sua articolazione deve compiere ogni sforzo perché siano se non eliminati quanto meno attenuati gli ostacoli che ancora si frappongono ad un'uguaglianza sostanziale fra e cittadini
E tutto questo e molto importante quando discutiamo di sicurezza quando discutiamo di terrorismo quando discutiamo di pace nel mondo come di questi tempi non si può non discutere per tutte le cose che ci angosciano tutte le cose che ci affliggono che dagli schermi televisivi invadono le nostre case ecco io
Faccio questo mestiere di magistrato da una quarantina d'anni sono stato invitato a fare un bilancio ecco questo bilancio mi porta a dire quanto meno che per quarant'anni ho cercato di produrre con le forze dell'ordine con i miei colleghi sicurezza qui non c'è nessuno se mi permettete più di me che abbia ben consapevole che sia assolutamente cosciente dell'importanza fondamentale della sicurezza ma posto questo principio che la sicurezza è un bene fondamentale da difendere in ogni modo senza se e senza ma
Ecco che un bilancio di tutti questi anni di esperienza di lavoro mi porta anche a dire attenzione a non considerare la sicurezza oltre che bene fondamentale bene esclusivo
A noi ragionare per quanto riguarda la sicurezza in termini esclusivamente di ordine pubblico facendo dei diritti delle garanzie un ostaggio della sicurezza
E prova a spiegarmi ragazzi
In questi termini
Il mondo è pieno di ingiustizie
E le ingiustizie praticate con metodo e con costanza piaccia o non piaccia questa è la realtà possono anche generare rabbia
E dalla rabbia può scaturire la violenza anche la violenza in queste forme estreme intollerabili incivili barbare feroce del terrorismo praticato
Sulla metropolitana nella Renault porti nelle stazioni ferroviarie e via seguitando
Combattere questo terrorismo è assolutamente doveroso necessario imprescindibile
Ma attenzione dobbiamo sempre più chiedere dobbiamo sempre più preoccuparci tutti quanti insieme di combattere oltre alle manifestazioni della criminalità terroristica anche le sue possibili radici e sono l'ingiustizia c'è un dato ragazzi ufficiale della FAO
Ed è un dato secondo cui il sessantasei per cento della produzione di cereali nel mondo sessantasei per cento finisce nei Paesi ricchi dell'Occidente industrializzato
Soprattutto per alimentare gli animali che servono poi a queste popolazioni già ricche già favorite a sfamarsi
Si muore di fame nel mondo
Ci sono milioni di bambine che ogni giorno soffrono fino alla morte
La fame la mancanza di acqua la mancanza Ricci e il sessantasei per cento la produzione cerealicola del mondo va ad ingrassare le nostre mucche i nostri mari c'è qualcosa che non funziona
Allora lottare contro il terrorismo contro ogni forma di violenza è sacrosanto ma bisogna anche occuparsi occuparsi davvero di queste ingiustizie farlo concretamente
Bisogna dare istruzione bisogna dare sviluppo bisogna dare delle opportunità assai più significative concrete di quante oggi non si abbiano altrimenti
Facciamo come Penelope
Che gli diamo pace di giorno e poi di notte costruiamo ingiustizia e quindi indirettamente favoriamo
L'insorgere di forme di reazione violenta è un circolo vizioso perverso che bisogna spezzare anche perché e finisco scusatemi
Questo circolo vizioso rischia di mettere in campo mentre diciamo e ne siamo assolutamente convinti di voler difendere libertà e democrazia
Poteri nuovi assoluti che sono nemici della libertà della democrazia
E basta aprire i giornali anche di oggi i ragazzi se per difendere la democrazia magari per esportare la democrazia si ritiene legittimo ricorrere alla tortura c'è qualcosa che non va
Se poi c'è qualcuno che teorizzano di addirittura la legittimità di una tortura buona
E l'aggettivo buona affiancato sostantivo tortura dovrebbe far rizzare i capelli in testa a tutti mentre c'è chi teorizza
La legittimità di una tortura buona da minacce così grave che torturare qualcuno purché sia una tortura di un certo tipo stare sempre svegli dicono luce sempre a Cesa
Non botte non violenza fisica non lividi non cose che si vedono si potrebbe fare
Assurdo ragazzi questo è il pericolo sicurezza sì ma senza pregiudicare i diritti e le garanzie addirittura con i fondamentali che riguardano la libertà rispetto dalla persona umana
Tutti quelli che sono morti
Per mano di violenza terroristica o di violenza mafiosa sono morti nell'adempimento del loro dovere ma sono morti anche perché adempivano il loro dovere
Guardando in faccia il proprio prossimo
Cioè non erano soltanto dei burocrati che sì rispettavano questa o quell'altra formalità di legge
Cercavano anche di lottare contro le ingiustizie interpretando quotidianamente loro luogo il loro ruolo con con la passione con cui l'intento di cui abbiamo parlato all'inizio di questo mio scusate di un po'troppo lungo interventi allora il ricordo di questi morti ride anche significare assunzione da parte di ciascuno di noi di responsabilità per andare nella strada che loro pagando con la vita ci hanno indicato ci hanno segnato grazie
Ci sono
Ci sono uomini e donne che aspettano spesso ancora inutilmente una sentenza c'è questa macchina della giustizia lentissima
Si sta si sta si sta ci si sta muovendo in direzione di un processo più rapido o come al solito se faccio il caso di Ustica prescrizione assolti assolti assolti i parenti sono hanno avuto otto milioni di euro ma forse vorrebbero anche sapere che ha battuto
Il accetta Rita
E che il processo sia civile che penale del nostro Paese
Sia intollerabile mente lungo
Al punto da trasformare la giustizia denegata giustizia e purtroppo
Una realtà che abbiamo tutti quanti sott'olio
Che si debba lavorare in questa direzione migliorare una situazione assolutamente rinunziabile altrimenti prima o poi andiamo a sbattere tutti possiamo pensarla dal punto di vista politico culturale come vogliamo possiamo essere di destra di centro o di sinistra ma se non funziona la giustizia prima o poi si va a sbattere tutti e quindi un problema di tutti
E le cose da fare sono
Le cose da fare sono assolutamente evidenti bisogna snellire le procedure
Se il processo penale lo dice sua Eccellenza Favara il più alto magistrato italiano procuratore generale presso la Corte di Cassazione è un percorso ad ostacoli un ostacolo dopo l'altro i tempi si allungano
Deve essere una linea perché vedo Litta dal fatto l'accertamento della responsabilità
Questo invece non avviene per molti soggetti il processo serve soltanto a misurare il decorso del tempo
Il trascorrere dei giorni dei mesi degli anni finché non arriva la prescrizione
Per i soggetti che possono per i soggetti che contano per tutti gli altri invece il processo anche se non funziona incide profondamente la vita mi interessa le relazioni ecco allora diamo due processi lei diceva prima il permissivismo delle leggi certo c'è questo profilo e sottosegretario Mantovano risposto con parole che non posso che sottoscrivere però ci sono altre considerazioni ragazzi che possiamo fare
E pensate
Al numero dei detenuti in quindici anni ragazzi siamo passati dal venticinque mila detenuti in Italia a sessanta mila detenuti oggi abbiamo sessanta mila persone in carcere e cinquanta mila persone che e spiegano la pena fuori dal carcere arresti domiciliari un omero enorme impressionante allora parlare di lassismo di permissivismo a fronte di queste cifre
E si può con le considerazioni che ha fatto il sottosegretario Mantovano ma e difficile per la forza dei numeri e allora forse in
E ci porta a fare un'altra considerazione se le carceri sono Pini
E il processo è così intero
Allora forse punto interrogativo è invita soltanto a riflettere ragazzi su queste cose abbiamo due giustizia e lo abbiamo già visto per quanto riguarda i tempi dei processi ma ne abbiamo anche per quanto riguarda il cosiddetto diritto penale sostanziale cioè quello che prevedere tenete le sanzioni
Io penso che su questo si debba riflettere
Perché se oggi come oggi questa è la realtà del nostro sistema l'immigrato che non ottempera l'ordine del questore di abbandonare il territorio nazionale
Rischia quattro anni di galera e chi ha commesso falso in bilancio rischia quasi niente allora ecco
Non è
Non è e non è e non è per fare per fare delle polemiche che la giornata non lo consente sarebbe assolutamente fuori luogo e per ricordare un dato di fatto è di nuovo senza retorica per ricordare chi è morto per difendere il nostro paese sul versante dell'Antimafia sul versante dell'antiterrorismo sul versante della sicurezza quotidiana dei cittadini e morto sicuramente perché aveva
Un ideale che quello dell'uguaglianza dei cittadini che quello della solidarietà che quello dello stare insieme per provare a crescere tutti quanti insieme senza discriminazioni senza differenze senza che chi ha di più continui ad avere sempre più chiari meno continui ad essere sempre più emarginata
Questo significa ricordare chi è morto
Ricordare perché è morto e che cosa ancora c'è da fare tante cose ci sono da fare e tutti quanti insieme destra centro sinistra senza distinzioni stando insieme si possono fare queste cose per crescere e liberali
Allora
è
Un
Quando il giovane che in quarta vedono dispetto la deferenza lepre mura
Quando il giovane di un quartiere vedono il dispetto la deferenza le premure di quelli circondato l'uomo d'onore finiscono con l'innamorarsi della mafia
Alcuni di loro si mettono a fare una rapina se lo permettesse l'USA agli occhi del capomafia della loro zona il quale tiene sotto osservazione i giovani promettenti cominciando da quelle per la sua famiglia ma guardando anche fuori
Intorno ad ogni uomo d'onore di un certo peso lottano sempre venti o trenta ragazzi che non sono niente e vogliono diventare qualcosa
Noi studente dell'istituto Foscari Massari
Abbiamo scelto una frase di Pino Arlacchi perché ci sembra Possieri chiamare lo sguardo verso i giovani loro disagio sociale con cui Gianfranco Bettin svolge il suo impegno culturale e politico
Gianfranco Bettin sociologo e scrittore è stato consigliere comunale prosindaco ed assessore del Comune di Venezia oltre che deputato al Parlamento
Attualmente consigliere regionale del Veneto ha promosso insieme al sindacato di polizia e l'associazione fra le credo
Numerose iniziative a tutela dei diritti ed indifesa della memoria delle persone colpite dalla criminalità e del terrorismo e a sostegno delle loro familiari
Qualora
è
Tanto per non fare la solita domanda retorica c'è la mafia nel Nord sta qui si parla sempre di mafia ma suore c'è stata in base a una sentenza da cosiddetta mafia del Brenta
è un'organizzazione criminale molto radicata che ha è stata condannata proprio per questo motivo proprio l'applicazione
Del reato di di costituzione di associazione mafiosa consentito
La vittoria perché seppelliti sotto molti anni di galera quelli che si danno alle associazioni mafiose per l'appunto gli arrestati e cominciare daccapo Felice Maniero
Si sono sentiti perduti alcuni a cominciare dal capo ci sono pentiti diciamo così
Per fare facendo due conti hanno capito che conveniva tirare dentro e mandare in galera tutti complici e quindi è stata sostanzialmente smantellata quella struttura naturalmente ci sono altre
Criminalità diciamo parlavo di una mafia un po'meno evidente i poteri occulti poteri forti le lobbies
Ma quella è una forma purtroppo che da una parte rinvia a quella anomalia italiana di cui parlava anche il sindaco Cacciari prima
Senza compenetrazione non chiarite certi aspetti della nostra storia mai fino in fondo chiariti ma poi è una componente che sempre legata al crimine il crimine cerca sempre complicità quindi non c'è da stupirsi che in una regione che cresciuta molto in cui circolano molte ricchezze appunto come come la nostra in cui lo sviluppo è stato anche poco normato no è stato poco regolato torna il tema grande centrale in questa giornata della legalità l'altro tema insieme a quello della memoria no
Questo aspetto è è evidente che c'è insomma
Se pensiamo a un attimo al cos'è la legalità la frase hanno letto i ragazzi per introdurre queste brevi
Questa breve conversazione
Mi mi ricorda una cosa io sono nato in un quartiere difficile mi sono divertito un sacco questo perché nei quartieri difficili si diverte si imparano tante cose una delle cose importanti che ho imparato e a non rispettare i prepotenti e quelli come il capomafia liriche ovviamente in un contesto molto più duro che quello palermitano
Fanno i boss no ma anche capire che il loro spazio e dato il loro spazio copre la misura esatta in cui la legalità non copre lo spazio è questo il punto forte
Nella nel nella vita sociale è umana in la legalità rischia spesso di essere l'eccezione anzi è è piuttosto è quasi un miracolo che ci siano le leggi diciamo così no
Nello stato di natura non ci sono le leggi quindi vince la la forza
è un prodotto umano la la la legge poi può essere perfettibile no poi ci sono le grandi carte la Costituzione la legge delle leggi poi ci sono le leggi specifiche possono essere per in perfettibile o sono sempre magari anche sbagliati a volte ma sono l'eccezione rispetto uno Stato in cui la mancanza di legge consegno a tutti noi alla paura e alla prepotenza questo il punto
Cardine secondo me che bisogna trasmettere
Senta lei è stato sempre molto vicino ai giovani e io l'ho sempre trovata in questi anni
Presente nelle manifestazioni in cui si ricorda le vittime del terrorismo e della violenza comune
Prego applaudito porre
Ecco i giovani oggi
Molti di questi ragazzi non non han visto agli anni di piombo anzi ma gran parte nessuno ricorda molto bene quella che Zavoli che oggi purtroppo non è presente
Definiva la notte della Repubblica secondo lei questi giovani che sono spesso così criticati che sono ma a volte sui giornali ci sono senza ideali sono apatici
Sono sensibili a problemi come questi io ho bisogno a vivere questi problemi per come dire per capirne
Non penso meno degli adulti non penso affatto che lo siano meno degli adulti in fondo
Noi non vi diamo gli anni di piombo per fortuna se non con qualche conto contraccolpo perché ricordiamoci che
Il dottor D'Antona dottor Biagi sono stati uccisi in questi anni in questi anni anche i ragazzi che hanno quattordici quindici anni penso se lo ricordino
Tuttavia anche al di là di questi episodi nostri italiani diciamo così propaggini di una storia che speriamo comunque in via di superamento hanno conosciuto devono tutti i giorni che la presenza terroristica della violenza nella storia è una presenza costante
I media non possono che raccontare questa storia e avvicinarla anche a chi sta lontano dai luoghi l'undici settembre non eravamo a Manhattan eravamo qua
No no no eravamo qua
Ero in altri luoghi mano quel giorno no
E quindi hanno abbiamo vissuto direttamente i diamo in tempo reale
E assimiliamo questo clima d'epoca
Anche se la cosa non avviene sotto casa ci entra in casa attraverso il racconto che in media ne fanno e quindi molti ragazzi vivono in un'epoca in cui la presenza della violenza nella storia e nella loro storia nei loro sentimenti personali è molto forte quotidiana
E questo è il punto
Da considerare giornate come questa è una parte pongono temi razionali diciamo così come la legalità ma poi affrontano anche nodi viscerali emotivi come questo il contraccolpo che tutto ciò ha dentro di noi sul sui più giovani su un percorso formativo
Per aiutare a elaborarlo
E non rispondere solo emotivamente anche se in tutte queste vicende il l'acconto il contenuto emotivo molto forte probabilmente anzi è ineliminabile sicuramente
Senta un'ultima cosa si parla sui giornali e anche oggi dire delle balie francesi di questa rivolta che si starebbe estendendo ad altri paesi di questo malessere più serpeggia non solo tra i giovani immigrati
Secondo lei che conosce le periferie anche perché è nato in un quartiere non certo facile ci sono i germi di una diciamo di una situazione di questo genere anche in Italia o è una cosa localizzata in altri Paesi
Ma la la la vicenda francese è molto particolare è molto particolare ha degli elementi di di somiglianza con le situazioni di disagio che in tutte le periferie
Del mondo e anche nel nel nostro Paese ci sono per cui va va letta proprio per per rispondere a ciò che sta alla radice guardate ci sono aspetti sociali economici culturali in quel tipo di rivolta poi ce n'è anche uno che ha fatto da detonatore che una delle richieste fondamentali di questi ragazzi che non sempre anzi molto spesso non hanno un'idea politica precisa e non si capisce vedendola interviste quelli che fanno il suo mestiere che vanno lì a a raccontare e a raccogliere le loro voci dicono vogliamo Rispetto si sono sentiti trattati in proprio come il paria no e questa cosa è fondamentale se si capisce che c'è rispetto
C'è una base per discutere anche per perché il conflitto evolva diventi un elemento di modernizzazione un elemento di estensione della democrazia di inclusione uno si sente ci si sente partecipe accetta il terreno del conflitto democratico e se sente che ciò che può produrre la legge e qualcosa che mi riguarda perché mi dà un'opportunità mi salva da una situazione di sbando allora ci sono lavoro
Lavorare nelle periferie significa anche questo
Imporre quando serve la legalità con la mano ferma ma con l'altra mano ne abbiamo due per questo offrire delle opportunità tessere relazioni creare spazi creare opportunità
Questo risponda giorno dopo giorno non solo la legalità ma qualcosa di più profondo che è un sentire un comune sentire quel sentimento condiviso credo per il quale siamo siamo anche qua stamattina
Grazie
A
A
Uno a ma
Bologna martedì diciannove marzo due mila due
Uno e all'inizio di via dell'Inferno è appoggiato al muro e astratta una gamba destra sollevato da terra e spinta contro la parete color ocra a un auricolare
Una staffette in bici è in piazza San Martino afferma la gamba destra poggiata a terra si guarda attorno
Un palo a pochi metri dalla casa vicino al pub a Santa Clara che a quell'ora alle otto di sera appena Partiban attenti sembra aspettare qualcuno perché guarda in continuazione l'orologio fa la spola lungo via Valdonica fino a vicolo Luretta strada larga quanto un'auto che incrocia via Valdonica proprio davanti alla casa del delitto che al numero quattordici
è un palazzo con il porticato alto due piani grande portone in stile medievale di legno scuro
Un altro padrone è in fondo al vicolo Luretta su via Marsala
Se ne sono anzi due sulla scena
Arrivano con barche scooter Peugeot verde scuro e parcheggia sotto i portici di via Valdonica a dieci metri dal portone di casa del professore anni caschi in testa uno bianco sporco una più scuro
Mentre non lo scooterone sul cavalletto esattamente nel momento in cui arriva Francesco il figlio del professore anche lui in scooter
Francesco molle so Malaguti esattamente davanti al portone di casa lo chiude e sala prendersi la borsa per andare a giocare deve fare in fretta inizia la partita ma soprattutto teme per il motorino
In quello stesso momento ecco il via arriva il professore è in piazzetta San Martino da Licci mette trenta secondi in bici in un attimo è già sotto il portico davanti a casa i due con il casco hanno iniziato a muoversi
Vedono che sono in ritardo e corrono verso di lui tirano fuori le pistole il professore li vede e capisce no urla con tutto il fiato che ha in corpo mentre parte il primo colpo no fermi il professore si butta a terra la bici finisce contro la colonna del sottoportico il primo colpo andato a conficcarsi sul muro della casa
Il professore a terra sul fianco sinistro e si trova davanti i suoi assassini
Tenta di farsi scudo con le braccia riguarda ancora urla ancora i due caschi hanno tutti e due la pistola in mano e sono uno di fianco all'altro nello stretto sotto il portico di via Valdonica
Solo casco bianco spara tu tu tu tutto
Cinque colpi tutti assegna
Siamo agli studenti del collettivo culturale Spritz letterario del liceo scientifico Morin abbiamo letto la prima pagina di codice nove cinque cinque l'inchiesta impossibile sul caso Biagi di Maurizio Di Anese
Presentiamo ora un giornalista che è stato testimone dell'immane tragedia dell'undici settembre ha saputo raccontare come gli avvenimenti storici incredibilmente grandi sconvolgono gli affetti quotidiani di chi li subisce
Così c'è arrivata su una cruda verità la storia ci appartiene sempre e sì anche se cerchiamo di evitarla la incontriamo nella nostra vita quotidiana e ciascuno potrebbe esserne travolto
Il compito del racconto e anche quello di stringerti ad esserne consapevoli Mario Calabresi
Nato a Milano nel mille novecentosettanta ha studiato storia e frequentato la scuola di giornalismo di Milano
Ha lavorato come cronista parlamentare all'agenzia Ansa poi alla redazione politica di Repubblica e successivamente a quella romana della stampa per il quotidiano torinese ha seguito dagli Stati Uniti gli avvenimenti dell'undici settembre
Tornata Repubblica nel due mila e due attualmente ricopre l'incarico di capo redattore centrale vicario ha vinto nel due mila e due il premio Angelo Rizzoli di giornalismo e nel due mila e tre a quell'intitolato a Carlo Casalegno
Un
Un
Immagino sia non so forse per delicatezza che abbiate parlato del del caso del professor Biagi non del non avete ricostruito
Il delitto calabresi
Commissario Calabresi era era il padre di Mario Calabresi
E io sono molto contento di riconoscerlo perché non lo conoscevo prima l'avevo sentito parlare anche l'anno scorso comunque qui a Mestre
Ed è un come dire un giornalista che ha un ruolo preminente in un giornale importante caporedattore centrale di repubblica
Vuol dire guidare la macchina
Di un giornale nazionale
Diffusissimo e che tutti e che tutti conoscete ed è difficile gestire una macchina
E io ho pensato spesso Mario titolo del tu perché siamo colleghi
Perché mi sono sempre domandato
E ti faccio una domanda diciamo non
Non facile
Sotto certi punti di vista
Come
Tu possa diciamo serenamente abbia potuto in questi anni serenamente fare questo mestiere avendo come collaboratore
Del tuo gruppo editoriale e quindi forse passando anche dei pezzi Adriano Sofri che
Per carità
Su su Sofri la si può pensare come come si ritiene di dover pensare e se ne è parlato per tanti anni però è pur sempre stato condannato da un tribunale
Dopo tantissimi gradi di giudizio come mandante del delitto di di tuo padre con un non so se vuole rispondere vuol
Ormai strade ma s'è fatta tocca rispondere
è una cosa complessa intanto diciamo che Adriano Sofri collabora molti giornali se lavorassi a Panorama troverei Adriano Sofri se lavorasse al Foglio di Ferrara troverà Adriano Sofri
La sua anche abbastanza paradossale diciamo che la sua prolificità lo porta a collaborare molti giornali
Questo
è possibile io penso
Perché
Mia madre ci ha insegnato una cosa che io ritengo fondamentale che è quella di tenere viva la memoria
Avere fiducia nello Stato nella giustizia e nelle sentenze credere in questo ma insieme non pensare e non crescere in un Paese che si immagina sempre e costantemente diviso in blocchi e sempre costantemente in guerra
Per cui io non rimette in discussione nulla
Lavoro compassione perché la minore il mio padre sia tenuta viva
Ma questo non mi spinge a chiudermi in un ghetto erano confrontarmi amo misurarmi mai con nessuno perché altrimenti quello che ho pagato fin da bambino continuare a pagarlo tutta la vita essere io stesso condanna nei giornali pagarlo
Ecco rispetto a
Il rapporto tra lo stato e le famiglie
Qui io continuo a ricordare che ci sono ragazzi è ricordata come anche voi non è uno Stato in queste ore ci son delle persone che hanno sofferto e che soffrono quindi per cortesia i fischi le risate oggi le mettete da parte
Rispetto a queste famiglie
Ecco secondo te lo Stato come si è comportato in questi allievi avvertire che voglio raccontare una cosa prima presentandomi hanno raccontato il fatto che io per il giornale La Stampa abbia seguito tutto il periodo successivo agli attentati alle Torri Gemelle
Mi ha colpito un dato che ha dato Alfredo Mantovano
Quelli tre mila novecentoventotto morti caduti
Per le criminalità ecco le torri gemelle per le Torri Gemelle morirono tre mila persone
Quindi i morti che questo Paese ha avuto sono più di quelli delle Twin Towers
Che cosa mi colpì profondamente in America io che andavo lì come giornalista per raccontare quello che vedevo ma
Tanti
Tante volte troppe volte mi sono trovato ad assistere a funerali in cui ho visto funerali di pompieri funerali di di poliziotti che erano morti appunto lavorando lì alle Torri e molti di questi funerali vedevo i figli vedevo i bambini ed è stato naturale pensare a quand'ero bambino io
Alla mia esperienza e la cosa che mi colpiva era questa
Era come gli americani sono stati capaci ed erano capaci di creare un un tessuto sociale una elaborazione collettiva del dolore del lutto che noi non abbiamo mai avuto la sensazione in Italia purtroppo
Negli anni troppo spesso è stata che le famiglie sono state lasciate sole non può non voglio fare la cosa allo Stato avrebbe dovuto fare però è proprio un dato di questo Paese
è mancata una una sensibilità collettiva un tessuto forte a questo punto di vista e devo dire che l'altra cosa ma ha colpito negli Stati Uniti è il grande muro che c'è Haworth Hinton su cui ci sono tutti i nomi incisi dei caduti del Vietnam perché è un altro simbolo di una memoria collettiva di una memoria condivisa
Questo muro di granito nero su cui sono tutti i nomi dei cinquantotto mila caduti in Vietnam
Ecco di questo di questa condivisione secondo me c'è bisogno in Italia questa iniziativa il giorno della memoria è una cosa importante
E io devo dire che da questo punto di vista secondo me negli ultimi anni qualcosa in più è stato fatto lo ha fatto presente il Presidente della Repubblica che quando parla che quando parla di di memoria condivisa
Anche in questo caso non parla di memoria condivisa per cui tutti sono uguali vittime e carnefici chi predicava la violenza è uguale a chi difendeva le istituzioni no
Vuol dire che però le vittime sono vittime di tutti non sono di una parte
Sì si deve archiviare questa idea e questo io penso che sia il punto fondamentale
Lavorare perché la memoria ma una memoria vera non ha memoria retorica perché queste cose escano dalle solo dalle celebrazioni che si fanno ogni anno gli anniversari in cui ci sono i discorsi ufficiali
Perché lì lì non si tiene viva davvero la memoria è importante che ci sono anche queste cose ma la memoria
Condivisi è un'altra cosa è fatta tutti i giorni ricordandosi non dimenticando che certi comportamenti portano la violenza questo è il il il punto su cui questo Paese deve lavorare
Senti si diceva appunto negli anni di piombo forse può valere anche oggi che i giornali e le televisioni sono finiscono per essere delle grancassa e del terrorismo non il involontariamente facciamo molta pubblicità a gente che si alimenta con la pubblicità
E con la propaganda in dell'informazione secondo te e così e e che cosa si può fare per sei così cosa questo si può fare per evitare
Secondo me è stato così per troppo tempo oggi lo è un po'di meno un vizio che io ho sempre trovato terribile dei giornali era quello che ogni volta che c'era un omicidio di terrorismo si andava a cercare un vecchio terroriste lo si intervistavano si capisce a che titolo il vecchio terrorista dovesse spiegare quello che accadeva poi purtroppo negli ultimi omicidi si vedevano cose terribili si vedevano quelli i terroristi degli anni settanta che ricevono ama noi eravamo diversi come se il fatto che loro avevano forse qualche idea forse un po'più complessa su come si dovesse attaccare lo Stato li rendeva allora rendeva questi omicidi meno odiosi ecco secondo me questa è una cosa un pochino il superamento allora prima mi ha chiesto lavoro a Repubblica sul mio giornale per esempio questa cosa qui di intervistare i terroristi per commentare gli omicidi è una cosa che abbiamo messo da parte di questo sono fu molto forte voglio
Detto questo voglio dire uno un'ultima cosa che proprio sui giornali
Sempre dopo l'undici settembre il miglior Times fece un lavoro grandioso
Fece i ritratti i profili dei tre mila caduti
Ma non li fece come troppo spesso si fa in Italia in cui quando nelle manifestazioni ufficiali sui giornali si ricorda una persona caduta
La si ricorda di solito padre irreprensibile cittadino modello ecco ditemi che cosa vi dicono queste frasi non mi dicono niente non non lasciano addosso nulla
Ecco il New York Times fece i ritratti dei tre mila morti e di ogni ritratto ne coglieva ritratti umani dei tratti di simpatia anche nel raccontare i difetti ma li rendeva vivi me ne ricordo uno che mi colpì tantissimo perché noi da noi non sarebbe mai stato scritto era di uno di un broker di Borsa che appunto lavorava non solo ottantesimo piano di una delle due torri e diceva aveva coronato da una settimana il sogno della sua vita comparsa una Porsche
E la sua Porsche raccontano gli amici era tutta sporca dice nere perché fumava il sigaro immaginatevi voi se da noi si ricorda una vittima dicendo i vizi voleva comprarsi una macchina rossa eccetera eccetera
Questo però a me mi è rimasta in testa è un esempio banale perché si raccontava la la vita vera e allora io per esempio s'penso che lì i i nostri morti le vittime del terrorismo vadano ricordate
Per quello che erano per la vita che c'è dietro le storie che c'erano dietro non come dei simboli astratti perché sono stati uccisi prima che i cittadini hanno fatto dei simboli astratti e li hanno uccisi perché rappresentavano lo Stato rappresentavano un certo tipo di politica
Sociale e invece no noi dobbiamo ricordarli con umanità e con vitalità e quindi faccio visto che siete tutti ragazzi di scuola un esempio di che cosa significa secondo me
Quest'anno alcuni mesi fa dopo che mio padre ha avuto dal presente la Repubblica la Medaglia d'Oro alla memoria
La scuola dove frequentò liceo ha messo una targa all'ingresso in cui lo ricorda il preside della scuola fatto tutto un discorso retorico in cui ha detto da devo ringraziare che ha messo la targa e se non lo voglio prendere in giro però ha fatto tutto discorso dicendo
Era un alunno modello già dagli ultimi anni del liceo si capiva che sarebbe diventato un eroe i ragazzi guardavano spaesati nessuno di loro si poteva identificare perché nessuno
Al liceo si sente voglio fare l'errore voglio diventare una vittima del dovere nel senso si pensano altre cose liceo allora io dopo preso la parola mi ha chiesto vuole aggiungere qualcosa io ho preso la parola ha detto guardi
Non la voglio smentire
A mio padre era un alunno abbastanza normale perché come mi ha raccontato mia zia c'era la sorella mio padre più grande pochi minuti fa proprio in questa scuola fu bocciato alla maturità quindi forse questa vocazione
E poi però gli ho voluto aggiungere e quindi era una persona normale normalissima anzi per i suoi compagni di scuola forse era un po'un asino ma che cos'è che poi ne ha fatto un eroe la loro una normalità
Mi ha fatto un eroga un fatto
Che l'UI credeva amava il suo lavoro e ha fatto il poliziotto e non è scappato anche quando le minacce erano troppo forti perché credeva fino in fondo che dovesse fare il suo lavoro per bene che si dovesse essere dei cittadini
Che sa essere buoni cittadini significasse fare il proprio lavoro fino in fondo semplicemente questo
Ciò che spesso ci spaventa di più è la normalità del male quando nella frenesia del presente il delitto il crimine la tragedia diventa un'abitudine forse la memoria ci permetterà di pensare
Sì anche questo va detto e non va taciuto non per darsi a facili moralismi ma per prendere coscienza di dove si radica la violenza umana
Nell'incapacità di pensare e soprattutto nella menzogna che come ricordava Hannah Arendt sempre pronte insinuarsi nel cuore dell'uomo che non sa sottoporre a critica se stesse
L'articolo di Enzo Bianchi undici settembre l'Epifania del ma indiretta
Vediamo ora cittadini liberi pieni di comprensione dei rapporti privati ma con intransigente rispetto delle leggi in campo politico sociale
Diamo ascolto a chi mammario al governo rispettiamo le leggi in particolare quelle fatte per soccorrere i deboli ti subiscono dell'ingiustizia
E quelle morali che sebbene non scritte comportano anche per chi le viola un indiscutibile disonore Tucidide
Gli studenti del liceo scientifico Giordano Bruno di Mestre presentano Mirko Schio presidente dell'associazione Ferri credo
Veneziano di nascita appena diplomatosi nel mille novecentonovantuno all'età di diciannove anni ente nella Polizia di Stato frequentando un corso per agenti ausiliari nella notte del tre settembre mille novecentonovantacinque durante un normale servizio di controllo del territorio a Marghera
Rimane colpito insieme ai colleghi Massimo Zago e Silvio Busato in uno scontro a fuoco dove anche il Busato riporta gravi conseguenze per una ferita d'arma da fuoco al cuore e ad altri organi del corpo
Viene colpito da colpi d'arma da fuoco che li causano oltre l'asportazione di milza e rene anche una lesione al midollo spinale rendendolo permanentemente paralizzato agli arti inferiori
Nel mille novecentonovantanove fonda assieme ad altre vittime amici e colleghi l'associazione Fare vi credo acronimo di feriti e vittime della criminalità e del dovere della quale da allora presidente da alcuni anni è tra i promotori ed organizzatori di manifestazioni nazionale volte a mantenere vivo il ricordo e la memoria delle vittime del dovere e di ogni forma di per criminalità
Ha partecipato come ospite relatore a vari convegni sulla tutela dei diritti delle vittime e segue con particolare attenzione la legislazione in materia
Lo scorso anno è stato sentito in Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati in merito alla legge per le sole vittime del terrorismo approvata poi nell'agosto due mila quattro
Attualmente continua nel suo impegno di sensibilizzazione verso istituzioni al fine di poter rimuovere assurde sperequazioni esistenti tra le vittime
Dicevo ai miei bambini questi giorni dovete andare a vedere Oliver Twist no oltre che magari quando saranno grandi andare a vedere cos'è un ospedale cosa un ospizio dove la gente soffre Oliver Twist è un film di un la storia di un bambino che ne ne passa di tutti i colori serve ai bambini per capire che loro vivono spesso più che bene nella bambagia e quindi abbiano un termine di paragone
Dico questo Mirko perché molto spesso si dimentica quello che si prova quando si subiscono delle disgrazie come la sua
E molto spesso non ci si accorge se non si vedono le persone direttamente con quale spirito con quale coraggio con quale determinazione si reagisce ho conosciuto Andrea Stella che è un è un velista
Ecco tu conosci
Che era stato ferito in una sparatoria in Florida è un ragazzo straordinario che veramente vale la pena di conoscere di starci assieme una giornata
Ecco abbiam parlato dello stato delle famiglie
E lei si occupa invece di questa associazione che fa molto anche dal punto di vista pratico cosa anche qui facciamo un po'un Bilancio di di questi anni che cosa si fa che cosa fate voi concretamente per le famiglie reti quadri privati di risponderle
Alla domanda come cosa non se ne fa voglio fare riferimento tonda Stella che lei stava
E a cosa si può fare
Io dico che la vita è bellissima tabella era per la prima ancora bene adesso
La vita è bella in tutti i suoi aspetti e va vissuta fino in fondo certo vivere in queste condizioni sicuramente
E più difficoltoso però sicuramente con l'aiuto di tutti della famiglia e delle persone che ci stanno vicine questa difficoltà si assottiglia quasi a svanire
Lo lo dico perché per le quando solitamente sia tutto si è sempre eternamente insoddisfatti bisogna beh forse un po'apprezzare un po'di più quando si hanno determinate cose
Questo lo dico anche per rifarmi poi a tutto il discorso riguardo i familiari le vittime quello che che hanno sofferto e che quello ancora soffrono
Il convegno parla di legalità di dovere
Voglio partire da da non discorso un po'generale per poi per poi stringere sul discorso vittime
I cittadini vivono viviamo
I in uno stato di legalità concorriamo formare queste leggi e promuoviamo le rispettiamo
Paghiamo il le tasse che quelle per che ci permettono comunque di poter vale anche e ricevere dei servizi
Viviamo una sorta di conto di contratto un conta un contratto intrinseco
Questo è un contratto però a un certo punto quindi cittadino Bonaparte istituzioni Stato dall'altra
Questo contratto però ad un certo punto si interrompe si spezza si spezza quando quando il cittadino diventa vittima
Che viene letteralmente abbandonato a se stesso questo un cittadino comune oggi in qualsiasi nacque una prassi persona di voi ora esce il da da questa porta vittima di una rapina alla famiglia ai familiari
E i suoi figli nessuno ci ci conta
Questi rimangono senza stipendio senza pensione rimangono abbandonate proprio a loro stessi e qui c'è proprio l'interruzione del rapporto
Deperibili questo contratto
Ancor peggio da un da un certo punto di vista e per gli appartenenti alle forze dell'ordine che questo contratto con lo Stato lo sottoscrivono con un impegno con una promessa ricordo anch'io quando mi sono arruolato dopo aver fatto il corso proprio firmato
Sì sì firma proprio una promessa solenne di dis di di di di di devozione allo Stato
Noi questo contratto
L'onoriamo fino in fondo a discapito per la nostra vita qui ci sono tantissimi esempi di familiari di vero e di persone i cui figli i cui mariti noi stessi io stesso abbiamo onorato fino in fondo il nostro contratto
Tornassi indietro io farei le stesse identiche cose
Che ho fatto non non è che son pentito di questo vogliamo però d'altra parte che lo Stato onori fino in fondo il suo contratto non soltanto
Non soltanto con il ricordo fine a se stesso si parla molto spesso quando si citiamo le vittime noi pensiamo a delle persone e degli eroi no ti voglio dire che prima di tutto queste persone intanto non ci sono assolutamente eroi sono persone
Che hanno si anzitutto sono dei mariti dei figli dei genitori
E che
Scusatemi l'emozione di
E e che niente che fanno il loro lavoro semplicemente nella maniera più normale più semplice come tutti i giorni moltissime persone svolgono e cercano di svolgerlo nella maniera più nella nella maniera migliore senti ecco di ci per favore la fiera di credo Kobe con svolge questa sua attività ecco che che attività svolge il traffico la svolta la sotto le fatiche lo svolge la la collettività si per ricordare queste persone per per far sì che queste persone non siano abbandonate ci sono delle cose che con la sua io ad esempio sono il portavoce un po'di tutte quelle persone che voi non vedete qui perché non hanno non hanno la forza di esserci
Speriamo ci siamo uniti in associazione per avere più voce ci sono alcune cose che s'indignano ci danno fastidio come possibile che persone che vengono condannate diventino scrittori diventino giornalisti vengano intervistato
Vittime eritree che fine fanno io non ho mai visto non ho mai sentito tranne in quei in qualche rarissima occasione che qualcuno si preoccupi di che fine ha fatto il figlio il di quella persona è stato ucciso in quella determinata circostanza ecco noi cerchiamo di far sentire la nostra voce
Per concludere il discorso del dello Stato che denti ai propri ai propri ai propri obblighi propri oneri pensi che nell'attuale legge finanziaria c'è un capitolo che ha c'è un c'è un un articolo che ha tagliato completamente il rimborso spese per le cure mediche per gli invalidi per servizio ce qui lo Stato prima di dalla vita ti sfrutta poi dà un calcio che volevo l'arresto di gravissime non lo sapeva
Sottosegretario agli Interni non c'è più
Vigileremo questa domanda
Se va bene fare tardi battagliare i tagliare i fondi agli invalidi
Vittime di di aver fatto il loro dovere mi pare pare il Coni
Cosa sarà Londra partecipi para dall'altra va a tagliare ma non soltanto da parte delle forze dell'ordine per qualsiasi dipendente pubblico dipendente statale
Cellino e dalla parte dello Stato non ha incedibile di Pulici non hanno Lina il però ci sono c'era una legge che permetteva appunto tutte queste questi benefici ora è stata paglia insomma fosse stata introdotta poi somma corti venerdì Checco nel maxiemendamento è stato per le autonomie
Va bene
La l'impegno che posso prendere io come giornalista oggi stesso di fare un'inchiesta di sentimenti scatenare i nostri giornalisti a Roma per capire come mai corpetti da Remo conto di quello che ci risponderà tra
Soffre
Volevo fare
In riferimento a quello che diceva prima Mirko
Su un certo modo di offendere la memoria io non non non è un accanimento contro chi deve recuperare una sua esistenza per carità
Sono persone che hanno sbagliato e che spesso hanno pagato magari in maniera insufficiente ma poi è chiaro che devono continuare a vivere però io rimango scandalizzato da vi faccio un esempio bipartisan alla convegno di Rimini di CL sono entrate come due tinte Francesca Mambro colpevole accusata e condannata per la strage di Bologna e Nadia Mantovani che alle mani ancora grondanti sangue questo non è un paese civile è un Paese discosto
Tutto compito nostro e l'associazione anche rimuovere queste queste assurdità lei l'ultima caldo invece la cosa
Riguardo alle vittime le persone pensi che lo Stato che questo discorso di dover riconoscere le vittime non è sicuramente con una medaglia che si ripaga quello che una persona ha versato lo siamo non siamo a una competizione uno arriva prima la medaglia d'oro uno arrivò secondo tra d'argento lato arriva terzo tonante di bronzo ai quanto c'era di legno siamo tutti uguali non c'erano né la cartella non è che con la medaglia si può misurare quanto uno ha dato quanto uno abbia sofferto
Quindi diciamo cosa vi aspettate insomma da parte dello stato questo punto visto che finora non mi pare si altera
Siate soddisfatti
Che intanto riconosca le persone che non hanno comunque avuto niente fino adesso un minimo per poter vivere in maniera non dico diventar signori però in maniera dignitosa l'altra è di ieri di di a prestare visto che io li ritengo che la responsabilità di come vanno le cose sia sicuramente una responsabilità politica qui c'è una volontà politica di voler fare andare le cose in una determinata direzione noi ci lamentiamo tutti finiti i giudici
Sì ci scandalizziamo quando esce per la sentenza che ha messo in libertà quella persona ma ricordarvi che il giudice non ha fatto altro che applicare la legge il giudice non fa altro che applicare quello che il politico permette lo strumento che il politico di Vairano al giudice
Non vogliamo più sentenze ambientali l'archetipo bene facciamo cambiare le leggi mettiamo in condizione questi giudici di non poter più se qualcuno ce l'ha con con la magistratura di poter più e metalli determinata sentenze
Io lì per un una cosa non
Purtroppo qui quando ci sono i processi non come siccome ha detto Andrea ottanta diceva aveva detto ultimamente senatore Andreotti
In Italia purtroppo non bisogna aver ragione bisogna trovare qualcuno che te la via
Mi pare la chiusa la migliore tutto il settore
Massimo D'Antona docente di Diritto presso l'Università la Sapienza di Roma
E consigliare dell'ex ministro del lavoro Antonio Bassolino fu ucciso la mattina del venti maggio del mille novecentonovantanove appena uscito di casa dalle nuove Brigate rosse
Rimaste silenziose per undici anni
Prima di ricordare l'impegno sociale e politico di Olga Di Serio D'Antona già prima del barbaro assassinio di cui suo marito è stato vittima e la società di testimonianza civile successiva alla tragedia
Vorremmo revocare le sue parole pronunciate in piazza del Popolo solo nove giorni dopo drammatico evento
Massimo era mio marito e il padre di mia figlia noi ci amavamo
Parole semplice tane re che mettono a nudo la normalità e l'umanità delle vittime
Quell'umanità ignorata dai brigatisti ma che costituiscono per noi una straordinaria testimonianza dell'orrore e dell'insensatezza tra violenza terroristica
Le studentesse e gli studenti del liceo Stefanini presentano Olga Di Serio D'Antona
Ha cominciato molto presto ad occuparsi di politica e di sindacato lavorando per la difesa dei diritti e delle dignità dei lavoratori e delle lavoratrici
Dal mille novecentonovantaquattro ha partecipato con entusiasmo al grande progetto politico dell'Ulivo
Per i democratici di sinistra è stata responsabile nazionale dell'associazionismo e del volontariato in tram in contatto con la straordinaria vitalità di questo mondo che vede coinvolti migliaia di cittadini
Il ventitré maggio due mila e uno è stata eletta deputato
Fino al maggio due mila e quattro ha fatto parte della Commissione affari sociali della Camera attualmente è componente della commissione Politiche dell'Unione Europea
E firmatarie di diversi provvedimenti in particolare di due importanti proposte di legge la prima in materia di rimborso da parte dello Stato nelle spese processuali sostenute in relazione ad atti di terrorismo e di stragi
La seconda relativa all'estensione dei benefici della legge duecento e sei del due mila e quattro ai familiari delle vittime la strategia di Ustica nonché ai familiari delle vittime e superstiti dei delitti della cosiddetta Banda della Uno bianca
Nel settembre due mila quattro
Nel settembre due mila e del due mila e quattro a cinque anni dalla morte di Massimo D'Antona Olga Di Serio D'Antona ha voluto dedicare alla memoria del marito il libro così raro così perduto una storia del terrorismo un racconto personale
Il libro spiega le ragioni del suo impegno politico e sociale raccontando attraverso una lunga intervista Consoli con Sergio Zavoli la storia di una famiglia e della sua normalità spezzata
Da settembre due mila e quattro ad oggi si sono succedute numerose iniziative per la presentazione del libro
Che ha suscitato sempre grande interesse e partecipazione e si è rivelato attraverso il dibattito che ne è scaturito un efficace strumento di dialogo con i giovani e di contrasto al terrorismo
Sono rimasto molto
Colpito il giorno in cui ho letto
Sulle agenzie
Che rispetto
Agli arresti domiciliari che dovevano essere concessi a Cinzia Banelli che è una delle terroriste che faceva parte del commando
Che uccise suo marito
Lei prese posizione
Rapporto soprattutto
Al modo con cui questa Donna durante il processo aveva chiesto perdono lei osservò
Chi l'aveva chiesto in maniera così meccanica molto fretta
Molto
Così lontana da da qualsiasi cenno di sensibilità nei confronti della famiglia della vittima
Ecco signora volevo partire da questi da questo fatto
Ma innanzitutto voglio dire che
Per lo meno per quanto mi riguarda io
Sono convinta che a chiunque debba essere concessa la possibilità di un rapimento
Per cui quando mi giunse la letterati Cinzia Banelli
Sinceramente avrei voluto crederci
Però la misi in un cassetto riproponendo mi enti rileggerla al termine del processo perché non mi sembrava giusto che né da parte mia né da partiti altri si tentasse comunque di mutarne gli esisti comunque di condizionare negli esiti
Con mio grande stupore qualche giorno dopo aver ricevuto questa lettera
Evidentemente è stato notato il mio silenzio
Mi chiama un giornalista non ho difficoltà a nominarlo fu proprio Giovanni Bianconi
Nel quartiere nei pressi
Chiedendo mi appunto quali erano state le mie reazioni rispetto al ricevimento di quel che lui era venuto a conoscenza
Ti quella missiva
Devo dire il mio stupore fu grande perché io non avevo parlato con nessuno di quella lettera e mi creda certi silenzi costano
Io mi ricordo feci di tutto perché quella lette di Dino perché non si desse notizia sulla stampa di quella lettera e tramite il mio avvocato fece comunque
Arrivare a l'avvocato di Cinzia Banelli questa mia considerazione
Purtroppo due giorni prima del processo la lettera venne data impasto a tutta la
Allora io dico se una lettera è sincero
Una lettera scritta a mano pervenutami in busta chiusa con il timbro del carcere impellente quindi della censura del carcere di Sollicciano che viene fotocopiata
Dopo
Totale
A evidentemente una finalità diversa da quella
Tv tentativo di
Di conciliazione
Io debbo dire
Ho vissuto questo evento come un ulteriore offesa
Ed ho capito la malafede di quel gesto
è chiaro che il mio atteggiamento
Di terzietà diciamo no rispetto rispetto a al processo il mio non voler condizionare gli eventi il mio essere così in fiduciosa attesa non è stato apprezzato
E debbo dire questo insomma non non ha creato in me
Dei buoni sentimenti sommari speck a questa persona
Però ecco io non non vorrei sottrarre a questa giornata di oggi che ha finalità diverse no il tempo per parlare di questi argomenti ho risposto alla sua domanda
Ma non vorrei dilungarmi su questo tema ci sono altre cose che mi preme enti più raccontare Tire qui cinque
Ecco dal venti maggio del novantanove il giorno in cui fu ucciso a mio marito io ho sentito sul sul time insieme al lutto la responsabilità
Di portare una testimonianza
E di raccontare anche quell'umanità negata
Mi colpiva prima la la frase di Mario Calabresi quanto quando agli studenti ha raccontato che il Papa era stato Puccia alto perché io quando vado dagli studenti raccontò che incontrai un ragazzo di diciassette anni
In nel mese di agosto con un libro di storia sotto braccio perché era stato rimandato nestoriani commi io credo che questi tratti di umanità vadano ricordati
Chi
Che la normalità di queste persone vada raccontata
Ma ci sono anche insieme a queste persone normali Massimo D'Antona non era certo un eroe
Ma ci sono anche degli eroismi che se tutto per secondo me vanno raccontati
Io voglio qui ricordare
Le parole che mi disse Alma Petri quanto io la incontrai
Mi disse io sono orgogliosa di mio marito
Perché la sua morte ha salvato tante altre vite umane
Io credo che questo non glielo dobbiamo riconoscere e allora io qui voglio ricordare altri tre nomi
Emanuele Petri era insieme a Bruno Fortunato
Che fu ferito al fegato e al polmone in quella circostanza
Ma c'è un altro nome che non che non si ricorda e che io ho cercato sui giornali senza trovarlo e alla fine ha fatto una ricerca su internet
è un nome che forse i più non dirà molto Giovanni Di fronte somma perché non dice nulla questo nome
Perché non è un martire
Perché uno di tanti quegli eroi quotidiani che non si sentono affatto però è forse il loro eroismo proprio in questo ma che semplicemente fanno quello che ci si aspetta tra loro
Giovanni Di Fonzo era il terzo agente di polizia ferroviaria che era lì quel giorno
Che si è salvato
E che ha consentito l'arresto del della lì OSCE e da quel momento da lì sono partite le indagini che hanno portato all'arresto diciamo della maggior parte io non so se sono tutti ma insomma di buona parte delle Brigate Rosse che sono state artefici dell'assassinio di mio marito e di Marco Biagi
Ecco io ci tengo a ricordare questo nome perché no non dobbiamo soltanto ricordare Martin io credo che noi dobbiamo dobbiamo riconoscenza
I e stima a tutti quelli che quotidianamente svolgono semplicemente il loro dovere
Perché da loro dipende la nostra sicurezza
Che io ricordi lei è l'unica parlamentare che ha subito un brutto così grave e quindi lo chiedo
Di solito si chiede a persone che non sono nello stato di sapere che cosa lo Stato fa per le famiglie ecco lei che hai dentro l'apparato la Repubblica e in Parlamento cosa cogliere al di là delle frasi di circostanza dette delle cose che ovviamente si devono dimostrare anche in quella sede
A persone come lei
Ecco che sensazione a come parlamentare
Ma innanzitutto si c'è un po'homo un'inversione di tendenza da questo punto di vista mi preme dire come parlamentare ma anche con me persona che è stata direttamente colpite quindi che ha una sensibilità particolare
Che non esiste nessuna forma di risarcimento in grado Tyreese risarcire realmente le perdite che si possono subire e che diciamo almeno in passato lo Stato puntava più sulla repressione di chi compie atti delittuosi più che sulla solidarietà non voglio richiamare chiamarla risarcimento perché non mi piace ma su una forma di solidarietà nei confronti delle persone colpite
Io credo che via via stiamo raggiungendo una cultura d'una consapevolezza diversa mai abbastanza che può dire
Qui si parlava di vittime di serie A vittime di serie b è un tè una nota molto dolorosa molto dolorosa per questo io sono fra i proponenti
Dell'estensione dei benefici della duecentosei anche alle vittime di Ustica della Uno bianca perché sono cose inaccettabili
Questo perché non gli si voleva dare riconoscimenti Todi vittime del terrorismo perché non si era bene identificato di quale forma di delitto fossero stati colpiti ora io credo che ecco questi atteggiamenti burocratici dovrebbero essere superati proprio in virtù di un riconoscimento
Soprattutto dell'esigenza di una solidarietà della collettività intera nei confronti di chi è meno fortunato senza colpa peraltro
C'è un'inversione di tendenza anche se io debbo rilevare dolorosamente che a volte anche quando c'è una sensibilità da parte del Parlamento
Che propone faticosamente spesso faticosamente
Provvedimenti di legge a favore delle vittime a volte vediamo poi degli atteggiamenti di resistenza da parte della burocrazia che risultano offensivi ed inaccettabili
In modo particolare spesso da coloro che soffrono di invalidità
Che debbono purtroppo confrontarsi
Con le difficoltà a
Sì sì sì materiali economiche di condizioni di vita di grande disagio ecco
Soprattutto nei confronti di queste persone io trovo che certe inadempienze siano inaccettabili
Faccio un'ultima domanda
L'assassino di suo marito ha impressionato forse più di altri ammesso che si possa fare una classifica del per gli omicidi politici
Ma perché suo marito era un giuslavorista per una persona stimata da tutti era un padre di famiglia
Anzi come in fondo come lei sensibile ai problemi sociali lei ha un passato non ha solo questo presente politico di parlamentare
E tanti anni che
Lavora proprio sul fronte della del sostegno ai più deboli somma quindi mi è parso ancora più cinico ancora più crudele accanirsi su una famiglia come la vostra perché dei dei dei mi permette di dire dei dilettanti del terrorismo che non sono quelli delle Brigate Rosse
Per gli anni di piombo ma dei degli impiegati che evidentemente si erano avevano sposato la causa delle versione ma mi mi spiega mi sa spiegare si è chiesta lei perché è proprio suo marito
Ma io debbo dire che all'inizio ero veramente commenta e non riuscivo a farmene una ragione
Poi nel tempo facendo la fatica di di documentarmi
Di interpretare il linguaggio delle Brigate Rosse di leggere i loro documenti
Ho capito
Ho capito come la penso non ed è in questo può avvenire impegno la ragione per cui io spesso vado nelle scuole a parlare con i ragazzi per cercare di così di di offrire anche a loro il frutto di questa mia fatica
Le Brigate Rosse ritengono di essere avanguardie rivoluzionarie
Ma badate bene nell'ultima intervista rilasciata al Corriere della Sera che peraltro rilasciata da Cinzia Banelli che peraltro gli è costata la revoca degli arresti domiciliari
C'è un passaggio che mi ha particolarmente colpito che io ho letto no voluto rileggere nell'aula parlamentare
Che sembra quasi un cigno incitamento all'eversione
In cui lei sospendere prego
In cui la sostiene
Che nell'uccidere Massimo D'Antona e Marco Biagi duro non pensavano affatto di fare la rivoluzione
Ma semplicemente volevano mantenere viva l'ideologia e l'esistenza delle Brigate Rosse
Quindi in realtà uccidono
Per dimostrare che insistono o forse per dimostrare a se stessi insiste
Ma non basta io devo dire ho cercato di spogliare niente del mio modo di pensare
E
Debbo dire con grande umiltà ho cercato di entrare dentro la loro logica
E c'è un atteggiamento particolarmente conservatore nelle Brigate Rosse
Che uccidono i riformatori
Allora vi sono tre parole chiave che ricorrono spesso nel linguaggio né nei documenti delle Brigate Rosse e che son state anche ripetute dalla li oscene l'aula di tribunale
E allora proviamo a a a capirla insieme queste tre parole che sono centralità selezione e calibra mento che a sentirle così non vogliono dire niente
Centralità che cosa vuol dire centralità e l'elemento intorno al quale in un determinato momento politico e storico si concentra l'attenzione dello Stato io foglio fare esempi concreti ecco
Quando fu ucciso Ruffilli professor Ruffilli nell'ottantotto
Lui si accingeva produrre no a fare una legge vera per la riforma dello Stato quindi quello era l'elemento di centralità nel caso di D'Antona e Biagi seppure attraverso metodologie forse anche intenti DiVersi la centralità era la riforma del lavoro delle regole che che che
Chi
Condizioni di lavoro
Selezione che cosa vuol dire selezione vuol dire che scelgo noi guardate son bravi in questo scelgono i veri riformatori cioè quelli che sono capaci di produrre
Queste riforme e non a caso a Massimo D'Antona era se volete Follani ma delle riforme più importanti del governo di centrosinistra dalla pubblica amministrazione a alla regolamentazione dello sciopero a alla la rappresentanza sindacale nelle pubbliche amministrazioni e via via insomma si accingeva a fare quella della la riforma più importante che è poi al centro dell'interesse delle Brigate Rosse attualmente il lavoro
Calibra mento che cosa vuol dire
Calibra mento vuol dire che detta proprio in parole semplicissime le Brigate Rosse non fanno mai il passo più lungo della gamba
E cioè la Banelli lo ha detto nell'aula di tribunale se Massimo D'Antona e Marco Biagi avessero avuto una protezione una scorta
Loro non sarebbero stati in grado di colpirli perché non avevano quella capacità organizzativa militare che consentì loro di rapire Aldo Moro uccidendo tutta la scorta
Loro erano praticamente vedere un piccolo gruppo che chi agiva con le modalità di una setta che con una pistola in mano andavano di fronte a un uomo inerme camminava per la strada con due borse in mano per gli hanno sparato cinque colpi di pistola cuore ecco questo non ci vuole guardate un particolare eroismo
Piero
Sperare intonsa da una persona inconsapevole di inermi insomma conosce quale forse
Una particolare vigliaccheria e solo il coraggio di guardare negli occhi una persona senza determinare
Mi scusi
No no
No
Nuovo un
Morto
Nove studenti e studentesse del liceo Stefanini di Mestre presentiamo Pier Luigi vigna già Procuratore nazionale antimafia procuratore generale onorario presso la Corte di Cassazione Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
Entrato in magistratura nel mille novecentocinquantanove con le funzioni di pretore a mio a Firenze e a Milano
Sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Firenze del mille novecentosessantacinque
Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Firenze dal mille novecentottantasette
Procuratore capo della Repubblica di Firenze del mille novecentonovantuno al tredici gennaio mille novecentonovantasette
Nominato procuratore nazionale antimafia dal quattordici gennaio mille novecentonovantasette al primo agosto due mila e cinque
Ha condotto indagini sulle persone terroristica sia di destra che di sinistra per numerosi episodi di sequestri di persona a scopo di estorsione
Sulla strage al treno rapido nove zero quattro di accertata matrice mafioso
Sulle stragi di Roma Firenze e Milano del mille novecentonovantatré mille novecentonovantaquattro e per le quali hanno già subito condanna esponenti per organizzazione mafiosa denominata Cosa Nostra
Inoltre la cosa ha condotto indagini su traffici internazionali di sostanze stupefacenti sulla criminalità organizzata di matrice russa
Fa parte dei numerosi comitati scientifici dei gruppi di lavoro
Relatore in vari convegni organizzati dal CSM
Autore di varie pubblicazioni in materia di ordine pubblico terrorismo armi ed esplosivi criminalità organizzata traffico di stupefacenti nonché sulla pratica di polizia giudiziaria in relazione al nuovo processo penale
Per le sue notevoli doti professionali ed il suo spiccato senso delle istituzioni è stato nominato procuratore nazionale antimafia dal quattordici gennaio mille novecentonovantasette incarico che ha ricoperto fino al primo agosto due mila e cinque
Unanime apprezzamento per il dottor vigna è il frutto della sua laboriosità dello scrupolo nell'indagine del senso del dovere e dello Stato
Ma ci piace pensare che al successo della DNA la direzione nazionale antimafia il dottor vigna abbia contribuito anche con il suo DNA fatto di legalità giustizia spirito di servizio nella lotta alla criminalità organizzata
Uomo
No
Dottor vigna tra l'altro è stato ed è tuttora un personaggio televisivo perché la si vede spessissimo e quindi aspiravo mantelle novella saranno un affatto no gliela la ecco mi aggancio a questa a questa sua considerazione lei no si è mai sentito in qualche modo ostacolato ha mai se non si è mai sentito le mani legate
Dunque io personalmente no dei domani legate
Voglio dire per dirla molto semplicemente
Per non far funzionare la giustizia e in genere l'apparato di sicurezza ci sono due sistemi
Non voluti che porterà alle cose non lo so
Capire fare leggi che non vanno e non dare i finanziamenti che sono necessarie
Questi sono i due poli perché il funzionamento della macchina dipende non solo dal motore che sarebbero le leggi ma dipende anche dalla benzina se la benzina non c'è il motore arranca anch'questa è la prima osservazione così di carattere generale
Beta direttore abbiamo qualche minuto penso Bernard Shaw scrisse la fortuna di chiamarsi Ernesto
Io pensavo a volte dovete scrivere una commediola la sfortuna di chiamarsi vigna perché quello che arriva in fondo col proprio cognome e somma pronto a un po'le scatole ora qua mi consentite
L'attenzione ormai è stata consumata
Però volevo ritornare se lei consente una momentino al tema del nostro convegno io non voglio parlare con parole mie se non per dire due cose a questi ragazzi in fondo
Innanzitutto anche perché Venezia hanno la fortuna di a vere un sindaco filosofo
Ricordiamoci quello che diceva Platone o i filosofi diventano ore odierni diventano filosofico
E allora io vorrei parlare innanzitutto con le parole di un filosofo che non è per ovvi motivi Cacciari mai micce
Il quale ragazzi vi disse scrisse l'uomo chiese una volta Aldo animale perché non mi parli della tua felicità e soltanto mi guardi
L'animale da parte sua voleva rispondere e dire ciò deriva dal fatto che dimentico subito ciò che volevo dire
Ma subito dimentico anche questa anche questa risposta e tacque
Sicché l'uomo se ne meravigliò
Ma è lì che si meravigliò anche di se stesso per il fatto di non potere imparare a dimenticare e di essere continuamente legato al passato per quanto lontano per quanto rapidamente i concorrenti
Corre con lui la catena la catena della memoria quella che
Platone diceva conoscere è ricordare ecco perché l'importanza della memoria
Perché non si nasce così dalla testa di Giove no
Se nasce per quindi che nuovo io gli altri che ci hanno preceduto sono stati e oggi c'è mancanza di questa memoria ma lei mi trovi un libro di storia
Dove si dedichi qualche Risiko alla storia del terrorismo
Alla storia della mafia
è diceva bene il sindaco Cacciari
Sono stati eventi unici nella storia anche europea
Sormontati ora solo dal terrorismo globale
Ma come terrorismi anche mafioso
Perché proprio la polizia c'è uno che è qui con me ha lavorato parecchio Luperi che avete sentito
Coniò quando si fece le indagini sulle stragi del novantatré il termine terrorismo mafioso
Ma non è tanto lo stupefacente che la polizia come i carabinieri la guardia di finanza capace di creare zitelle
Sono famose le sigle delle varie operazioni no con la quale varie operazioni vengono denominate ma lo stupefacente
O meglio la normalità che fino in Cassazione fu ritenuta esistente per l'organizzazione Cosa Nostra che fece per le stragi l'aggravante di terrorismo creata nel mille novecentosettantanove
E riprendendo un pochino anche a quella memoria il legislatore recentemente nel luglio dove fatti di Londra
Ha voluto definire
Il concetto è terrorismo
Dicendo fra l'altro che tale quell'atto che fa terrore macché mira a far fare o a non far fare qualcosa al istituzioni Lissi volevano distruggere le leggi antimafia si voleva piegare lo Stato per questo fu quali confermato di terrorismo
Vivi
No o
O confondo
Ecco i ragazzi si chiedono anche leggendo i giornali ma
La mafia a delle
Connivenze dei collegamenti molto stretti col terrorismo li ha avuti ideali può avvenire beh io questa è stata una mia fissazione diciamo fossi io oltre otto come tutte le persone di una certa età una fissazione
Che poi non è stata una fissazione perché è stata convalidata
Da organi internazionali dall'ONU
è una cosa molto evidente che ci debbano essere delle relazioni quando si agisce a livello internazionale i crocevia finiscono per incontrarsi
Come non pensare che ci sia un apporto del traffico di stupefacenti per finanziare il terrorismo mica tutto avviene dal De Cesaris io della raccolta in in chiesa
Come non pensare che non ci sia un interscambio Garnet
Basta leggere libero che ha fatto recentemente Carson questo grande magistrato spagnolo che evidenzia i rapporti fra la mafia e le organizzazioni terroristiche
E perché ho parlato di kart norma e sempre ricollegandoci prima abbiamo parlato della memoria
Ora parliamo delle vittime
Ha avuto la cortesia di mandarmi il brano della testimonianza
Della signora Pilar ma insomma che ha perduto un figlio a Madrid l'undici marzo della due mila quattro
Non usate mai più
Non è qui ovviamente non qui dove noi siamo
Ne immenso un altro con il testo il dolore delle vittime per scopi di partito
Non usatelo come bandiera per la vostra causa con l'autorità morale che dimostriamo l'unica che non potrete mai strapparci di chiediamo di non manipolare ci non usarci
Questo è quanto dice la vittima di un terrorismo globale
La memoria
La memoria atti contrappone Noemi al terminale
Perché il criminale e qui parla
Un reduce dagli assassini di Pino sceglie perché il responsabile di un crimine inveisce
Ha bisogno per salvarsi che gli altri dimentichino quanto prima
Forse più tutte le tracce materiali si cerca di cancellare la memoria di quanto è accaduto ecco l'importanza della memoria perché ci cerca di far questo
Per un certo periodo prosegue le vittime saranno riconosciute come tali e potranno ultimi testimoni suscitare sdegno
Mi ricollego a quanto diceva l'onorevole D'Antona un attimo fa
Ma dopo subentra il bisogno collettivo di oblio
Il criminale chiede che si capisca il perché del suo agire
Ma allora dimenticanza dei cittadini serve a non vedere il riflesso sulle loro facce il rimprovero per i delitti che egli ha commesso
Nel frattempo le vittime vengono dimenticate
Il potere si fonda sull'oblio la mancanza di memoria
Facendo ricadere sulle proprie spesse vittime parla dico un cileno la responsabilità della situazione
E poi se lei consente il direttore finirei questo nostro incontro con due mie osservazioni personali
Forse perché uno più che cresce più si avvicina la morte a morte voglio dire una cosa naturale
Ma o sempre pensato
Che ci sia la distinzione fra le morti inutili
E le morti e le sofferenze dei non inutili
Voglio dire leggere che è un ragazzo Oliverio stamani si è ucciso per una gara sul raccordo di Roma
Fare la roulette col semaforo rosso
Non posso dirgli l'aggettivo che poi e dire a questo ragazzo purtroppo morto ma la strana morte inutile
Ci sono invece le morti non inoltre se io penso che dalla morte di un magistrato nasce una fondazione
Se io penso che dalla morte un alto magistrato nasce un giorno della memoria
Se io penso alle vostre sofferenze sulla carta me e media fare
Alla morte di suo padre era la morte di magistrati alla morte di poliziotti carabinieri mettiamoci giornalisti quanti se ne vuole queste sono morti non inutili non inutile
è questo che
Questo qui per far riuscire a sopportato
Perché non è inutile è stata utile sembra di dire una bestemmia ci voleva ci voleva è questo che la che riscatta io penso il dolore
E l'ultima se no veramente divento noioso
Lo sapete qual è il pericolo più grosso per voi giovani
E anche per me
Allora e che mi sa dire quanti sono morti ieri a Baghdad da che ne sa dire quanti sono morti ieri l'altro e in Giordania
E un mese fa in questo stesso giorno a Bach data quanti sono morte
Questi fatti che si ripetono
Rischiano anzi hanno prodotto il noi la morte delle e molte azioni
Uno all'inizio ha parlato proprio il nostro così fautore di questa giornata
Del cuore
La vecchia fisiologia diceva che le mozioni stanno nel cuore
Senza alle emozioni non si agisce
Quando non ci si emoziona più di fronte alla morte non siamo capaci di vivere la vita
Questo è il vero pericolo che io vedo uno dei vari pericoli che io vedo in questo accendersi di morte da tutte le parti del mondo Gatti
La
In un'età in cui i media rischiano di trasformarsi da sentinelle della democrazia a problema per la democrazia cioè che si ostina a credere nel significato profondo del giornalismo come Sergio Zavoli
Per impegni improvvisi non è qui presidenti delle c'è semplifico Sodano Bruno desideriamo comunque a leggere alcune sue poesie come Manzo
Da l'orlo delle cose
Io vado di continuo verso il pugno di vita che apro e chiudo in azzardi e certezze ormai indolori per il poco che tolgo dalla mano ogni volta
Ma poi resta l'idea di averne avuto una e Carlo Belli perché non ricordi ne ha viste tante di finita male altre in gloria e adesso la memoria è un albero senza più ombra il piede
USA le mie parole rinfacciare bugiarda man mano Tazio fa creste nell'aria almeno un piatto di quel punto dallo spettro
Allora propriamente non sono tutto lo Zavoli come si può ben comprendere otto Zavoli ammalato cercato fino all'ultimo dei riuscire a venire
Ha telefonato più volte la persona sensibilissima Valjean l'abbiamo già avuto ospite tra l'altro quindi non non possiamo che plaudire comunque la sua sensibilità anche nel passato
Facciamo i migliori auguri ovviamente di buona guarigione al più presto
Ne approfitto per chiudere chiudendo anzi ringraziare ottimamente tutti gli istituti se mi consentite
Chiamerei
Ora cinque rappresentanti del liceo scientifico porno Stefanini sperimentale Stefanini collettivo Spritz letterario del liceo scientifico morì
Liceo ginnasio Franchetti e istituto tecnico Foscari Massari qualcuno di voi che viene qui al centro del Parco Nord in TIR viste rovi assicuro devo solo consegnare o con un un doveroso c'è stato anche loro
Approfitto per fare un grande applauso al dottor Bacialli che ha condotto magistralmente
Questa sia pure difficile
Nostra buona effettiva l'ultimo applauso richiamo a voi penultimo perché l'ultimo lo facciano in chiusura
Chiamiamo la collega conoscerà voi identificando vidi attestati di partecipazione un applauso ve lo fate da soli però non è sedici
Grazie è stata forse una delle più belle cose che ho visto
Se possiamo accendere le luci qui per cortesia se qualcuno per la regia risente per chiudere
Onori
E così chiudiamo scendiamo nel senso che con la manifestazione qui è il cuore dottor vigna ha detto quante persone muoiono vi do io dato negli ultimi due mesi sono morti cinque poliziotti e non ne ha scritto una riga purtroppo sono morti non eccellenti neanche questo troppo fa conto fra le varie annate sul
E allora
Ribadisco che ci vuole ribadisco che non lo facciamo cerchiamo di farlo quale credo che anche voi con il cuore se attenuti in questa iniziativa ringrazio veramente tutti l'applauso però finale lo richiamo a loro ai quali la alla vetreria Murano Signoretti Cavalier Fusato ha voluto riconoscere la presenza di tutti i familiari delle vittime adesso dei nostri amici mi consegneranno verso Gaza perché appunto a coniato per voi questa questa vetreria grazie a tutti grazie anche ai miei amici che hanno organizzato tutto questo ovviamente al Comune di Venezia la FER richiedo grazie a tutti alla prossima