Intervista a Giuseppe Giulietti sulla proposta lanciata dalla Cgil e ripresa dall'Articolo 21 di assegnare la medaglia al valor civile a Denis Zanon, l'operaio morto a Marghera mentre cercava di salvare un suo compagno

Giuseppe Giulietti articolo ventuno propone sul proprio sito una petizione possiamo definirla per
Chiedere al Capo dello Stato il conferimento di una alta onorificenza per Dennis Zanone chi era Dennis da noi
Un operaio che lavorava al porto di Venezia Marghera che per salvare un altro operaio che stava morendo asfissiato dato attiva di non averci buttato e ha perso la vita
La proposta da avanzata da lui armi Epifani al termine della manifestazione di CGIL CISL e UIL mercato salutata dagli applausi del consenso di migliaia e migliaia di lavoratori perché questo riconoscimento perché non si ha cancellato la memoria
Perché per età non è morto per trovare un altro quindi è un eroe civile perché è un riconoscimento a luglio riconoscimento a tante altre famiglie a tante altre persone diventa un modo per far capire
E questo tema una grande questione nazionale e del resto è stato proprio il Presidente Napolitano sollevarla e allora è nata questa idea
Mi pare proprio tre righe per chiedere al Presidente di valutare la possibilità di concedere una medaglia al valor civile
è stata lanciata insieme al direttore di RAI news Corradino Mineo si può firmare sul sito di articolo ventuno Bubu articolo ventuno punto quinto sul sito di Rainews credo anche sul sito tra breve del TG tre
Stanno telefonando da tante redazione da Unomattina dalla Nuova Venezia ha scritto la bellissima lettera lo scrittore Gianfranco Bettin insomma sono tante le persone che si stanno muovendo e conoscendo peraltro la sensibilità di Radio Radicale
A questi grandi temi della moratoria ed impedire ogni forma di pena di morte quelle tradizionali e quelle nuove io mi auguro e sono sicura che anche a Radio Radicale tutti voi e volete aiutarci in questa campagna
E però c'è anche una
Una notizia non bella cioè c'è una bella notizia relativa ad una produzione RAI
Sul mondo del lavoro
Il dramma della ThyssenKrupp riproposto perché diciamo purtroppo ma finalmente sulle prime pagine dei giornali ci si è accorti in modo continuativo e degno della quotidiana strage di un Paese che ha un bruttissimo primato e forse uno dei Paesi più sindacalizzati tra virgolette del d'Europa e ed è quello che ha una delle medie più alte di morti sul lavoro in Europa
La RAI per iniziativa su input della Commissione parlamentare di vigilanza e con le quante volte ne abbiamo parlato a alla fine prodotto
Un film che però quando verrà trasmesso Giulietti
Però è tutto un bellissimo applicazione fabbrica della comincino regista molto convinta
Con grandissimo materiale dirlo ai tetti è fornito da Barbara Scaramucci da un gruppo di persone entusiaste ultima in quei
Anche il direttore generale Cappon ha svolto la sua parte con RAI Cinema
Il io ma è un po'la storia la storia industriale nostra degli operai
è undici dalle voglia del passato e del Presidente su un particolare che questa bellissima realizzazione presentata ieri sera a Roma con centinaia di persone andremo del quattordici febbraio ma quando
Sempre su Raitre perché solo ora i tre può trasmettere questo tipo di film alle ventitré e quaranta quando non credo che ci sia un solo turno il popolo operaio che potrà vedere questo film
Non è la prima volta che accade la RAI ha prodotto firma per lei ha sulle morti bianche lo ha comprato non è mai andato in onda
C'è uno straordinario firme di Daniele Segre morire di lavoro che presento arrivò a Roma il dodici febbraio che non sarà mai programmato probabilmente in televisione
Insomma la domanda è questa perché si può dare in prima serata il caso Mastella
O si può dare in prima serata a reti unificate il diritto di Erba e invece per le moratoria sulla pena di morte pensate alla vicenda che hanno vissuto i radicali in prima persona per le morti bianche
Non c'è mai spazio per la prima serata non c'è mai la possibilità di organizzare un evento e bisogna ricorrere a protetti occupazioni e firme per potersi far sentire questo è un segno profondo di malattia del sistema della comunicazione italiana del servizio pubblico
Vorrei che ogni tanto si perde
Qualche parola anche su questo tema e non soltanto sui posti dei direttori dei vicedirettori in questo senso
Si può fare noi chiediamo certo alle un'autocritica perché non ha fatto lei nessun tipo di nomina però
Si facendo un bilancio di questa di questa RAI tra virgolette del centrosinistra insomma con le nuove il TG uno il
Il nuovo TG uno in questo senso si è distinto dal passato oppure no
Al più presto senza parlare del singolo caso io non vedo una grande differenza ma lo dico francamente senza voler polemizzare intanto perché in gran parte della RAI del centrosinistra e assolutamente alle donne degli uomini dal personali precedente
Non c'è stata nessuna differenza c'è un consiglio di amministrazione che dopo due anni di Governo del centrosinistra e serenamente in mano al centrodestra
Raramente ho visto una cosa simile Invitalia e dal punto di vista della programmazione e il segno del cambiamento è stato ancora insufficiente dei quali non sono contento che siano tornati Biagi Santoro altri non sono tornati però ripeto
Quando bisogna urlare perché i grandi temi civili del mondo vadano in prima serata mentre normale che il gossip il pettegolezzo una volgarità la sciatteria possono vivere nell'intero palinsesto
C'è qualcosa di malato di malato in profondità non posso essere soddisfatto non lo sono stato l'ho detto dall'inizio
Avrei voluto una leggina che cacciasse governi e partiti compresi i nostri dal consiglio di amministrazione per questa ragione l'Associazione articolo ventuno nelle prossime ore
Insieme un cartello di decine di associazioni presenterà tutte le forze politiche senza preferenza per alcune un documento di pochissimi punti sul tema della comunicazione si chiederà a discutere con chi vorrà discutere
Che continuerà a ignorare questo tema pazienza vada per la sua strada ma credo che il tema della comunicazione c'è una grande emergenza nazionale culturale troppe distrazioni troppi compromessi troppe omissioni
E francamente è giunto il momento su questo tema di aprire una bella battaglia culturale anche del centrosinistra