Puntata di "Notiziario del Mattino" di venerdì 1 febbraio 2008 condotta da Dino Marafioti .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 18 minuti.
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
Diamo alla notiziario ieri Franco Marini ha cominciato a Palazzo Giustiniani le consultazioni con le forze politiche insieme alla Presidente della Commissione affari costituzionali
Nel Senato Enzo Bianco in questa Commissione si è finora sviluppato il il confronto sulla legge elettorale lei consultazione andranno avanti almeno fino a lunedì e verranno ascoltate anche
Le parti sociali gran parte favorevole ad una riforma della legge elettorale Marini ribadisce di avere un compito gravoso ma non ma impossibile la sentiero stretto aperto il Presidente del Senato ma può darsi che si apra qualche spiraglio nell'interesse del Paese
Marini punta ad un consenso ampio Storace Dini già consultati confermano la volontà di Marini di orientarsi in questa direzione
Dal PD Prodi D'Alema Veltroni massimo sostegno Bertinotti chiede il modello tedesco per la legge elettorale quale comunque votare entro giugno
Baccini e Tabacci si staccano dall'UDC che fondano la Rosa Bianca e per Casini irrilevante il Progetto di bacino
Berlusconi AN e lega chiudono invece a Marini e Calderoli dice addirittura
Che la lega non invierà una propria delegazione alle consultazioni Dini concorda con Marini sul percorso stretto ma non impossibile mentre Fini vuole le elezioni anticipate
E allora questa in estrema sintesi sentiamo adesso le valutazione Mizia moda Natale D'Amico senatore dei liberaldemocratici la intervistato Claudio Landi
Il presidente Dini oggi viene ascoltato da
Dal presidente incaricato
Marini come
Col collega Scalera
E qualcuno ha fatto osservare che non ci sono io è ovvio che io non ci sia abbiamo convenuto Presidente Dini che era opportuno che io non ci fosse
Per due motivi un primo motivo è ovvio quello ma ci siamo differenziati su un voto politicamente rilevante quale quello relativo alla fiducia al Governo Prodi o sono stato l'unico del gol Rettore liberaldemocratici che ha espresso il suo voto favorevole sono stato sconfitto ma insomma differenziazione politica rilevante sicuramente non è una differenza di fare politica sulla questione qualunque
Rimaniamo convinti col Presidente Dini sicuramente dell'opportunità della necessità di far vivere nella politica italiana le idee e le proposta movimento liberale ed europea e internazionale insomma prendiamo atto di questa differenza in politica di oggi poi c'è un altro aspetto che e più di opportunità io in qualità di tesoriere del Comitato per i referendum elettorali insieme a Giovanni Guzzetta il Presidente Mario Segni e il portavoce abbiamo chiesto al Presidente incaricato di essere ascoltati nella qualità di
Esponenti del comitato referendario per rappresentare al Presidente incaricato la possibilità
E l'opportunità
Si vada alle elezioni entro l'estate ma prima delle elezioni ripeto è possibile opportuno ottenere il referendum elettorali
In quel caso si andrebbe alle elezioni con la legge risultante dal referendum la Corte Costituzionale ha appena detto che quella legge immediatamente applicabile
Se si votasse con quella legge italiani sarebbero certi di scegliere essi italiani chili governeranno il prossimo nella prossima legislatura e sarebbero certi di avere una altrui una maggioranza più coesa almeno frammentata di quella che si annuncia purtroppo come possibile per la prossima legislatura
Un Governo per consentire lo svolgimento del referendum Clemente Mastella dice no perché solo un modo per evitare le elezioni leader dell'l'euro al termine l'incontro con la Presidente incaricato Marini spiega tra quelli che oggi sono a favore del deve fare non ci sono quelli che ieri erano contro
è una torre di Babele ha detto
Sulla riforma della legge elettorale con l'ex Guardasigilli sostiene che potrà essere fatta anche successivamente ma che in realtà se vogliono fare solo delle leggi elettorali a misura di qualche
Partito e al proposito parlo del referendum sentiamo Mario Segni
Sì
Il Presidente della Repubblica
Devi far svolge la terza
Penso che lo Stato e fare un Governo un altro aiutare Marini o chicchessia saper rispettare un diritto costituzionale che è quello dei cittadini a fare il referendum termini normale
Poiché in questo caso data la natura particolare di un referendum che sulla legge elettorale
Rinviarlo significherebbe svuotarlo
Mille ottocentoventi mila che hanno firmato hanno chiesto di
Di indire il referendum e di far funzionare gli italiani
Prima del voto succo con quale lei c'è bisogna andare a votare se no dopo è sostanzialmente sottratto
Eco
Vorrei che ci interessa è la persona non ci interessa che ci sia uno strumento per
Salvare il diritto di questi cittadini escano la democrazia vive prima di tutto che regole da rispettare questa è una regola fondamentale
Cambiamo argomento la Corte europea di giustizia condannato ieri era Lussemburgo il regime italiano di assegnazione delle frequenze per le attività di trasmissione televisiva
Nella sentenza sulla causa che oppone ma l'emittente privata centro Europa sette
Al ministero delle comunicazioni secondo la Corte in regime di assegnazione delle frequenze non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi e non segue criteri di selezione obiettivi trasparenti non discriminatori e proporzionati
Europa sette dunque l'emittente privata che furti durare di concessione non ha mai iniziato l'attività per mancanza di
Frequenze disponibili a diritto a chiedere il risarcimento dei danni allo Stato italiano che legale e di parte quantifica in un miliardi
E allora sentiamo proprio l'avvocato del gruppo Europa sette Ottavio Grandinetti
Qui assolutamente si
Se questa sentenza dice importanza che
Il campione dell'anomalia radiotelevisivi italiana c'è il centro Europa sette
La televisione che aveva ottenuto la concia le onde del novantanove SACE non avevo mai ottenuto né frequente hanno subito una serie di ingiustizie che di violazioni
In forza di disposizioni di legge che sono contrarie che erano contrari fin dall'inizio
Al diritto comunitario quindi fatto tutte le leggi che sono intervenute in Italia a cercare di regolamentare questo però non ho fatto altro che mi pare di capire aggravare la la situazione non
Assolutamente sì è importante capire questo meccanismo
Della Corte di giustizia dice
Che
Non solo sono contraria al diritto comunitario in particolare a delle direttive sulle comunicazioni elettroniche è entrata in vigore nel due mila e tre
La legge Gasparri poi decreto legge
Cosiddetto decreto salva reti
Gli aveva diciamo così nel nel Duemila tre salvato effettivamente e Rete quattro dal trasferimento sul satellite ma ci dice qualcosa di più
Perché era contrario al diritto comunitario in particolare al Trattato varare la diffusione del Trattato
Anche la legge Maccanico
Per capirci quello provata del novantasette criticità dicendo che noi siamo vissuti in una situazione più assoluta illegalità illegittimità comunitaria perlomeno dal mille novecentonovantasette ad oggi
Allora c'è una passaggio che sulla quale la la pregherei di soffermarsi che questo qui che cito il limite alla numero degli operatori sul territorio nazionale potrebbe essere giustificato da obiettivi di interesse generale ma
Come stabilisce il nuovo quadro normativo comune per i servizi di comunicazione elettronica esso dovrebbe essere organizzato sulla base di criteri obiettivi trasparenti non discriminatori e proporzionali è un po'giuridiche sette non ci può spiegare meglio
Sì è un passaggio devo dire che è un passaggio in cui e la Corte introduce un argomento e non conclude quindi diciamo è una un passaggio del ragionamento che fa la Corte di più
Se lo vogliamo tradurre in
Diciamo così in in parole più povere sì e in RAI il ragionamento che fa la Corte questo fu fatta una chiara
E furono rilasciate alcune concessioni ci furono i soggetti che vinsero queste concessioni è altra che ripeto spero fra quelli che l'avevano persa e c'era Rete quattro allora consentire a chi ha perso la gara
Vi continuare a operare
E invece negare nella sostanza dei fatti a chi ha vinto di operare
è chiaro che dà dei risultati che non sono nei qui nel non discriminatori dando luogo ad Atene crimine azione diciamo così per eccellenza
E ne e conformi a tutte le altre altri principi trasparenza eccetera eccetera che
Diciamo connotano in base al diritto comunitario questo settore
Sentiamo ora le valutazioni del deputato radicale Marco Beltrandi
Era una sentenza atteso ad almeno più di un anno preannunciata dal ministro Gentiloni quando a inizio legislatura cioè ormai nel lontano ottobre del due mila sei
Gentiloni predetto al disegno di legge di riordino del sistema radiotelevisivo in una delle ragioni dichiaratamente espresse dal ministro questa iniziativa legislativa era proprio quella
Di dare una risposta a una procedura comunitaria che era già avviata che domande aveva
Con molto sfavore il sistema di distribuzione delle frequenze in Italia
Perché di fatto era Barbato su principi inaccettabile assolutamente discriminatorio cioè quello in base al quale
Solo chi è già in possesso
Delle frequenze in tecnica analogica poteva avere diritto ad avere in boutique cioè trasmettere anche sul digitale
In più sapevamo che Europa sette
Consentiva la sua battaglia per avere il potere frequente che invece sono da sempre occupate marito e quattro
Allora che cos'è accaduto che il disegno di legge Gentiloni cercava di rispondere sia questo problema generale cioè quello di consentire anche a chi non ha frequente lei non ha frequente non trasmette in analogico
Iniziare a trasmettere in digitale si anche di dare soluzione al problema
Europa sette cioè
Infatti si era previsto che dal riordino delle frequenze quelle risultanti ridondanti
Avrebbero potuto essere date sia in tecnica analogica sintetico
Tecnica digitale questo in contrasto con una logica che avrebbe voluto che ne frequente possono date solo in digitale ma proprio perché si sapeva che c'era la questione Europa sette pendente allora si disse beh manteniamo anche l'analogico
Che è una scelta se vogliamo altrimenti incomprensibili
Ebbene devo dire che la la crisi di governo ma possibile un probabile che il CIPE la legislatura e purtroppo blocca anche il tentativo più serio di avere in Italia un sistema delle frequenze
Non discriminatorio e anche di risolvere anche se a posteriori anche su se con molto ritardo
L'annoso problema di Europa sette
Esentiamo ora lei con Alessio Falconio le valutazioni del deputato del Partito Democratico Beppe Giulietti Segretario di articolo ventuno
Io penso che qualunque persona seria comunque schierato politicamente dovrebbe fare un salto sulla sedia
Perché questa è l'ennesimo Torrita internazionali che ci dice che questo Paese malato che ha la maglia nera nel settore della comunicazione
è un Paese che impedisce la libera concorrenza è un Paese nel quale Distefano euro perfetto e non solo lui fanno fatica a competere
Ed erano questi i temi che erano al centro della legge Gentiloni per avviare una prima modesta liberalizzazione a mio giudizio ancora insufficiente rispetto alla situazione italiana
Mi permetto di dire che
E questa abbia degli andrebbe inserita insieme alla legge elettorale tra le materie urgenti di fronte a queste indicazioni europee che tengono quello della Commissione europea
Non si può rimandare a un futuro governo che poi magari che ne so cancellerà qualche principio per rendere tutto possibile farla qualche altra legge porcata
è una materia di carattere industriale di giustizia ed uguaglianza io credo che sia necessario
Che il Governo in carica intervenga recepisca integralmente l'indicazione dell'Europa e le renda operative non è un problema di destra o di sinistra è un problema di giustizia
E
Tecnicamente però dicevamo Distefano si è visto dare ragione più volte ma come spesso capita la ragione
Serve a poco se poi non ci sono provvedimenti in qualche modo che consente siano conseguenti si ricordava la legge Gentiloni
Però c'è davvero da essere ne fa negli Stefano poco ottimistica perché in un momento come queste
Celestre poco ottimisti perché l'Italia la materia della comunicazione della libertà del mercato dei media del conflitto di interessi è una materia scarsamente sentita ovviamente non la destra per nulla che dovrebbe il taglio del tra liberale liberista
Marcatamente sentita da tanta parte del centrosinistra che continua a non considerare questo problema con la questione sostanziale
Di quello che dice la Corte europea e che a dispetto norma potrebbe chiederci un altro modo non può competere liberamente non può costruire una televisione
Non vi è stato consentito di entrare nel mercato ma guardino si chiama assolutista e poi ci sono altre radio altre televisioni si fanno fatica a mettere il naso dentro questo mercato altri editori questa materia non può essere una materia come dire cancellata un rinviata sì io mi permetto di rivolgersi alle autorità istituzionali italiane perché su questa malattia su questa meritasse che essi studiati costituzionale facciano sentire la voce nelle prossime ore
Non credo che si possa far finta di nulla io credo che anche le autorità di garanzia anche le autorità istituzionali se stessi col Governo in carica debbano dire qualcosa rispetto alla sentenza europea
Mi auguro di non dover sono sentire la solita battuta di Gasparri che tanto la sua legge non si toccherà
Sono Leavitt nove diciannove minuti questa elezione del mattino del notiziario biennale per l'Italia abbiamo argomento
Fermare il processo di occupazione da parte delle istituzioni del centro storico di Roma diventato una vera e propria città della politica
Con quarantasei edifici dell'accento nel mare di Parlamento e Presidenza del Consiglio
Per questo ieri manifestazione dei Radicali a Roma largo Toniolo nel centro nella capitale a due passi dal bando conto l'acquisizione di un edificio di undici appartamenti d'uso abitativo da parte del Senato
Chiusa vorrebbe farne degli uffici
L'edificio racconta Mario Staderini considero di Ca'del primo Municipio quello proprio del centro storico è stato acquistato nel due mila due dall'immobiliare Goldoni che lo ha venduto al Senato un anno dopo la prima domanda è quanto ci ha guadagnato
Chiede Staderini e allora sentiamo la segretaria di radicali italiani Rita Bernardini
Ma poche parole intanto grazie a Mario Staderini e a chi lo appoggia innanzitutto l'Associazione presieduta centro storico presieduta da Viviana Di Capua
Perché come proprio affermava poco fa ha la Presidente qui siamo di fronte ad un altro problema di
Legalità cioè di regole non rispettate
E siamo di fronte ad una politica che come mi è capitato di denunciare innestate a
Sembra vere qualche aggancio con
Il mondo della criminalità
E e soprattutto una politica diciamo perché non controlla
Non controlla quel che avviene nella svendita e che è stata fatta pure del patrimonio immobiliare del comune di Roma
Noi abbiamo pronta un'interrogazione popolare è colluso anche dei mezzi di democrazia diretta che chiede al Comune di Roma di fare
Trasparenza non solo sulla vendita degli immobili e di sua proprietà di adesso ma di fare trasparenza anche sulle vendite pregresse
Perché noi sappiamo che molti di questi
Appartamenti a parte nelle né in zone di pregio come questa del centro storico sono finite poi nelle mani di amici parenti
E sono occupate da non dalle persone
Che in questi quartieri in questi milioni sono nate e hanno avuto la loro vita ma sono occupate per il loro valore da chi ha avuto agganci con la politica
E allora su tutto questo va fatta chiarezza e fino adesso non è stata fatta chiarezza
Bene nove e ventidue minuti termina qui l'edizione del mattino del notiziario di Radio Radicale grazie Alessandro Teodori alla regia un saluto ma non grazie per l'ascolto da di Novara fiotti
E ora stampa regime Massimo Bordin
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