Speciale Commissioni

Buona serata Roberta Iannuzzi Federico pensi questa lo speciale Commissioni in programma di approfondimento settimanale dedicato ai lavori delle Commissioni parlamentari che in questi giorni d'poi lo scioglimento delle Camere proseguono ma proseguono a regime ridotto questa sera noi dunque ci occupiamo di documenti d'archivio ce ne occupiamo ci occupiamo in particolare di conti pubblici
Perché con l'apertura della campagna elettorale si è aperto anche il dibattito sullo Stato dei conti pubblici domenica scorsa in particolare un'analisi del Sole ventiquattro Ore ha ipotizzato per il due mila otto
Un'espansione non prevista della spesa di almeno sette miliardi
Un'espansione della seta della spesa che porterebbe il deficit dal due virgola due per cento previsto
Ad oltre il due virgola sei secondo il quotidiano di Confindustria sarà infatti necessaria una spesa di due miliardi per aiutarli e regioni a garantire di trasporti ferroviari sulle piccole tratte servono inoltre
Tra i due i sei miliardi per il rinnovo dei contratti pubblici mentre il rischio di ma Khatir invita la spesa di ministeri ammonta a uno virgola otto miliardi e quali si aggiungono i costi per la tornata elettorale trecento seicento milioni per l'emergenza rifiuti in Campania che ammonta a seicento milioni
Da parte sua il Ministero dell'economia ha immediatamente contestato queste cifre spiegando che i i conti due mila otto sono in ordine anche a fronte del rallentamento economico e l'andamento delle entrate e minore delle previsioni questa la questione poi connessa a quella dell'extragettito che oggi alimentato il dibattito all'interno del centro-sinistra stamane il Ministro dell'economia
Padoa Schioppa dopo che erano circolate voci a riguardo ha dichiarato che per il momento non mi sono dati certi su un'eventuale
Tesoretto per il due mila otto oggi ha spiegato il ministro e il dodici febbraio il tra un mese uscirà la relazione unificata sull'economia la finanza
Solo in quel momento avremo un quadro aggiornato della situazione economica dello stato dei conti prima di quel momento ha proseguito il ministro non saremo sufficientemente informati per pronunciarsi
Perché non ce la faccio e subito che altri al di fuori e dubito che scusate che altro al di fuori del Ministero abbiano più in forma azioni di noi soltanto a marzo dunque a un mese dalle elezioni gli elettori avranno i dati certi sullo Stato
Dei conti pubblici quello che si legge in questo momento dice Padoa Schioppa fa parte del dibattito
Elettorale
Ciò premesso lo speciale commissioni di questa sera propone una sintesi del biennio due mila sei due mila sette e di Governo Prodi sul fronte del risanamento di conti pubblici
Per molti documenti che avevamo a disposizione abbiamo selezionato due diagnosi dello stato dell'economia italiana compiute
Dal ministro Padoa Schioppa la prima subito dopo
La sua nomina è l'ultima in ordine cronologico a un anno di distanza
Davanti agli stessi commissari membri delle Commissioni congiunte bilancio di Camera e Senato a queste due diagnosi che la la prima è del quattordici giugno due mila sei
E la seconda del venticinque settembre
Due mila sette abbiamo aggiunto una sintesi di quella compiuta dal Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi il sedici luglio due mila sette in occasione dell'esame dei documenti di bilancio
Per il due mila sette due mila nove ma cominciamo dal Ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa che il quattordici giugno due mila sei si presentava
Alle Commissioni Bilancio
Per illustrare la gente economica del Governo per iniziare però illustrava la situazione in crisi in cui si trovava
L'economia italiana ed è questo l'estratto che vi proponiamo anche in rete modo poi di raffrontare alla diagnosi compiuta più di un anno dopo
Qui Padoa Schioppa parla di un'autonomia che trae beneficio dalla crescita dell'economia mondiale ma che ha un problema cronico con la crescita soprattutto rispetto alla media europea
Per quanto riguarda il debito pubblico osserva il ministro il due mila cinque somiglia al mille novecentonovantadue che era un vero e proprio
Annus horribilis per i conti pubblici per quanto riguarda l'eredità
Del governo Berlusconi la Commissione Faini nominata dal ministro per fare
La cosiddetta dew diligence
Che l'investigazione si conti dello Stato ha prodotto tristi mila migliori ipotesi prevede un disavanzo al quattro punto uno per cento tocca dunque rimboccarsi le maniche per mettersi in condizione di rispettare
Impegni presi con Bruxelles sentiamo
è la sintesi di quello che voglio dire credo che sia nostro nel frattempo state distribuite le tavole è che c'è un po'di ripresa ma non c'è ancora una crescita sostenibile
Nel due mila e sei la tendenza è quella di un indebitamento netto in corso di peggioramento e direi addirittura di peggioramento sensibile rispetto al quadro che è scritto nei nostri gli impegni europei
Che occorre dunque un risanamento ma soprattutto una crescita economica attraverso un incremento di competitivi ta l'economia mondiale è in un anno di crescita ansia in un periodo di molti anni di crescita la crescita dell'economia mondiale
Dal mille novecento dal più dal due mila e due ad oggi è stata costantemente superiore al tre per cento è vicina al cinque per cento in questo momento quindi siamo in una congiuntura mondiale
Eccezionalmente favorevole lo si vede dalla tavola due dal grafico due
E ed è questo uno dei motivi che spiegano anche la ripresa in corso nell'economia italiana tornerò alla fine sul significato di questo dato di cornice mondiale
E le prospettive dell'economia italiana in questo momento sono prospettive congiunturalmente positive sono allegate alla tavola tre
Vediamo che sia la fiducia dell'impresa e sia la fiducia dei consumatori
Sono
In ripresa abbastanza forte di solito questi indici di fiducia sono anticipatori dell'andamento della produzione del prodotto interno lordo
Abbiamo quindi una prospettiva congiunturale favorevole
La tavola quattro ci dice però che se i dati congiunturali sono positivi i dati sulla crescita non lo sono
Crescita vuol dire non ripresa per qualche trimestre ma vuol dire un fenomeno prolungato che si misura
In lustri o in decenni neanche nello spazio di uno o due anni che sono ancora l'orizzonte dei movimenti ciclici
E se guardiamo le cose sotto questo profilo vedete al grafico numero quattro che
E i tassi di crescita del prodotto interno lordo italiani sono
Generalmente
Per al di sotto di quelli dell'area dell'Euro nettamente e fortemente al di sotto negli ultimi e tre quattro anni questo è il problema di fondo dell'economia italiana
Ed è un problema di anni e non di e congiuntura
Si vede dal grafico
Numero cinque che
E molta di questa dinamica si concentra in
Un andamento della produzione industriale in Italia nettamente e meno dinamico di quello dell'area dell'euro
Questo ha di nuovo in parte una spiegazione nella
Calo della competitività italiana in parte una spiegazione più strutturale anche più complicata da affrontare e cioè che l'evoluzione della struttura del
Per economia europea anche dei Paesi industriali avanza in genere è fuori dal settore manifatturiero e mai
Senta nel settore dei servizi
E in Italia sta avvenendo in questi anni con un certo ritardo ad altri Paesi
Come gli Stati Uniti come la Germania come la Francia e quindi c'è una componente e di evoluzione strutturale dell'economia che non si risolve esclusivamente
Con detti il ritorno in settori dai quali tutti i Paesi industriali avanzati stanno uscendo
Estrema sintesi il contesto macroeconomico quindi un'economia
Tale in crescita che ci sostiene un'economia italiana che congiunturalmente e ri trova un beneficio da questa crescita mondiale ma che ha un problema cronico
Di bassa crescita pecche avviene in un contesto di declino della componente manifatturiera della produzione nazionale rispetto alla componente dei servizi
Teniamo i conti pubblici
Ho detto varie volte in queste settimane che la condizione nella quale ci troviamo è ricorda ho detto quella dei primi anni Novanta ho detto anche in altre occasioni che
Questa condizione per alcuni aspetti più grave di quella che avevamo nel mille novecentonovantadue ripeto e confermo questa affermazione
E la spiego brevissimamente ho scelto il mille novecentonovantadue perché tutti ricordiamo che è stato l'anno
Più drammatico della evoluzione dell'economia italiana e del suo rapporto con i conti pubblici
Ci sono due indicatori che mi inducono tra
Dire ribadire questa affermazione
Il primo è il cosiddetto saldo primario il secondo è il rapporto tra il debito pubblico il prodotto interno lordo e questi due indicatori nel mille novecentonovantadue erano
Migliori o diciamo piuttosto meno pessimi di come sono in questo momento il nel mille novecentonovantadue il
Il saldo primario era di
Uno virgola otto per cento del prodotto interno lordo il saldo primario nel due mila e cinque era zero virgola cinque del prodotto interno lordo
Il rapporto debito PIL nel mille novecentonovantadue
Era più basso mi pare uno punto sette uno punto cinque non ho la cifra sotto gli occhi di quanto fosse alla fine del due mila e cinque perché prendo questi due indicatori perché sono due indicatori
Intanto strettamente collegati non si mette in
In una china discendente il rapporto debito pubblico PIL come deve invece essere in ogni Paese che abbiamo un debito pubblico così elevato se non c'è un forte saldo primario
Il resto del
Del saldo dei conti pubblici non dipende da noi dipende dall'andamento dei tassi di interesse che è largamente determinato al di fuori del controllo della politica economica
è vero che e se guardiamo il saldo dei conti pubblici in termini nominali
Questo era molto più elevato nel novantadue di quanto sia oggi ma questo avveniva perché l'inflazione era alta i tassi di interesse nominali erano alti e quindi c'era un gonfia mentre inflazionistico delle cifre
Che poi nel corso degli anni Novanta si è eliminatorie anzi questo spiega buona parte della
Rapidità con la quale i conti pubblici si sono resi conformi alle regole per entrare nell'euro
Quindi il confronto con il mille novecentonovantadue è valido tutti i confronti mettono in luce somiglianze e differenze e però quindi l'elemento essenziale che della somiglianza a mio giudizio prevale sull'elemento della differenza
Passo alla tavola sette che da un'idea dei tempi che ci vogliono per
L'Italia per riportare
Il proprio rapporto fra debito pubblico e PIL agraria a valori nettamente inferiori a quelli di oggi
è questa dinamica discendente del rapporto fra il debito pubblico il PIL dipende dalla
Entità del saldo primario e dalla velocità alla quale
L'economia cresce
Vedete da queste diverse linee di questa tavola come in funzione di diversi livelli dell'avanzo primario e diversi i tassi di crescita dell'economia la rilievi il rientro del debito pubblico
A rapporti accettabili in confronto al prodotto interno lordo lordo a vinca a velocità e in tempi diversi
Se la
Se
Ci fosse un avanzo del quattro per cento rientreremmo al di sotto del
Del cento per cento del debito del rapporto debito pubblico PIL nel due mila e nove
Al tre per cento nel due mila e dieci al due per cento nel due mila dodici all'un per cento nel due mila ventitré parliamo di un processo che dura comunque molti anni ed è assolutamente indispensabile
Arrivare il più rapidamente possibile a quella condizione del saldo dei conti pubblici che mette questo rapporto in una china discendente
Questa è diciamo la condizione come si poteva descriverla già
Qualche mese fa perché è fondata sulla consuntivo del due mila cinque
Su quella base sono stati nel corso dell'anno scorso assunti gli impegni europei nel quadro della
Procedura deficit eccessivi che si aprisse sul caso italiano l'estate scorsa
E per effetto di quella procedura Alitalia concordò accettò un piano nella forma contenuto in una raccomandazione
Di Bruxelles i cui elementi essenziali sono i seguenti impegni
Primo
Una discesa dell'indebitamento netto chiaramente al di sotto del quattro per cento nel due mila sei e del tre per cento nel due mila e sette ricordo che il tre per cento e la soglia
Fissata nel Trattato e nel patto di stabilità che i deficit non possono superare
Secondo compiere una correzione strutturale di almeno un punto virgola sei del prodotto interno lordo nel biennio due mila sei due mila e sette
Di cui almeno la metà quindi zero virgola otto da compiere nel due mila e sei
E successivamente al due mila e sette compiere ogni anno un aggiustamento sempre strutturale di zero virgola cinque punti all'anno
Infine un rapporto debito-PIL in diminuzione in modo sufficiente in avvicinamento a livello di riferimento come si dice a una velocità soddisfacente il livello di riferimento è
Il sessanta per cento che costituisce la soglia
Perché non si dovrebbe superare secondo il Trattato di Maastricht e il successivo patto di stabilità
E questi sono gli impegni assunti la parola chiave qui è la parola strutturale nel senso che e queste correzioni devono essere strutturali nel senso di non poter essere affidate a misure che hanno efficacia per un solo anno o per due anni è una condizione estremamente severa io non sono
Filosoficamente ostile a misure una tantum ci sono circostanze nelle quali il problema e circoscritto nel tempo e la soluzione può essere circoscritta nel tempo ci sono circostanze nelle quali il problema è strutturale e la soluzione deve essere strutturale
E strutturale vuol dire che sia permanenza delle misure
Sia invarianza dell'efficacia di queste misure al ciclo economico e che quindi si guardino i dati come il SIS dice in gergo economico aggiustati per il ciclo
Bene sulla base di questi di questo quadro del due mila e cinque di questo insieme di gli impegni ereditati nei confronti dell'Europa la prima cosa che mi è sembrato necessario fare e che
è buona norma fare quando inizia una legislatura direi anche quando inizia una legislatura senza cambio di maggioranza F di fare il punto
Di dell'eredità della legislatura precedente anche se non cambia se la maggioranza anche se il ministro solo fosse lo stesso il Parlamento non sarebbe lo stesso le Commissioni parlamentari non sarebbero stesse
E quindi questo dovere di fare il punto della situazione ereditata ancora più forte in un regime in cui il rapporto fra esecutivo del Parlamento e molto stretto
Questa dunque la diagnosi della situazione dei conti pubblici compiuta dal Ministro dell'economia dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa poco dopo
La sua nomina la ripresa c'è ma è ancora debole e va sostenuta il deficit senza interventi viaggia oltre il quattro per cento il debito pubblico continua a crescere l'avanzo primario per mai pari a zero insomma la situazione e peggio del mille novecentonovantadue per questo motivo si dovrà mettere mano
Ad una manovra correttiva da presentare assieme al DPEF intorno al sette luglio più di un anno dopo il ventisette tombale del due mila sette il ministro torna davanti alle Commissioni Bilancio alle spalle quindici mesi di Governo ma anche di fronte una congiuntura meno favorevole nel frattempo infatti c'è stato un rallentamento dell'economia mondiale un rallentamento
Nell'area dell'Euro che renderà necessaria anche una revisione delle stime di crescita nel frattempo però risulta emerso anche un extragettito di circa sette miliardi di euro che si discute si ridistribuire subito o destinare al risanamento
Il quadro macroeconomico
Alla pagina quattro loro vedono quale nell'arco di circa un quindicennio la dinamica rispettivamente dell'economia mondiale dell'economia dell'area dell'euro e dell'economia italiana il dato che salta agli occhi
è che l'economia italiana sempre
Salvo in un anno il mille novecento novanta cinque
è cresciuta meno della media europea un della media dell'area dell'euro una caratteristica negativa opposta alla situazione alla dinamica dei primi
Quarant'anni circa di storia da la Repubblica in cui l'economia italiana cresceva più dell'economia europea che con questo recuperava il suo ritardo
Negli ultimi
Negli ultimissimi anni lei ultimi due istogrammi in rosso si vede che c'è stato
Un forte recupero nel due mila e sei la crescita dell'economia italiana che era meno
Diciamo in ritardo rispetto a quella dell'area dell'euro
A pagina cinque c'è per vostra informazione un grafico che sintetizza bene la questione del mercato immobiliare e della crisi che
Lo colpisce da qualche tempo ci sono
Queste due curve in fortissimo ribasso dalla grosso modo da da due anni a questa parte
Che
Un anno e mezzo a questa parte che
Mostrano quale la portata della crisi del mercato immobiliare
La stima che il Fondo monetario internazionale fa oggi e di un costo di questa crisi dell'ordine dei duecento miliardi di dollari
Trovano a pagina sei e
Le componenti principali della
Dinamica del reddito del prodotto interno lordo italiano
Quindi il dato da notare è che i consumi privati sono la componente più Dima dinamica male le importazioni mette le esportazioni nette
Fiacchi gli investimenti lungo tutto questo decennio addirittura in calo nella prima metà del decennio se si vede dal due mila al due mila e cinque in ripresa nel due mila e sei
In realtà noi abbiamo una crescita economica trascinata dalla domanda per consumi
E infatti vediamo alla tavola sette la linea rossa mostra la dinamica dei consumi privati in Italia loro vedono che è più forte di quella
Che si osserva in Francia in Germania e nella media
Dell'area dell'euro
Questi due notazioni delle tavole sette sei sono importanti perché
C'è una tesi che vorrebbe
E Xtrail vedere diciamo uno stimolo all'andamento dell'economia fondato su
Un una più forte domanda per consumi
Io ritengo che non sia la domanda per consumi l'elemento debole e questi
Dati lo confermano della dell'economia italiana c'è una carenza di investimenti c'è una carenza di competitività
E quindi di esportazioni nette e del resto qui non non è né grafici ma la capacità produttiva in Italia utilizzata in misura ormai
Che decisamente ampia
Le prospettive dell'economia italiana ci saranno nella nota di aggiornamento al DPEF nella relazione previsionale e programmatica le cifre finali
Ci danno un rallentamento congiunturale dell'area dell'euro sono a pagina otto
Ci fanno ritenere che e un impatto diretto della crisi dei mutui americani sia molto improbabile addirittura forse da escludere anche se nulla ma va ma mai escluso
Anche se ci possono insomma addirittura probabili effetti indiretti perché
Se questa crisi rallenterà la crescita negli Stati Uniti forse nel resto d'Europa dove ci sono Paesi in cui essa
Colpisce più fortemente che in Italia ci sarà sicuramente un effetto indiretto
Anche per noi
E
Del c'è un
Effettuo infatti del rallentamento dell'economia mondiale sull'Italia che ci porta a
Un leggero
Un leggero abbassamento della nostra stima di crescita per il due mila e sette
E probabilmente a un abbassamento un po'più consistente per il due mila otto noi avevamo previsto due per cento nel due mila e sette uno e nove per cento nel due mila otto
Può darsi che quest'anno è probabile che quest'anno saremo al di sotto di questo due per cento
E e sappiamo già adesso che
Il Fondo monetario per il due mila otto si orienta una crescita di a una stima della crescita dell'ordine dell'uno e sei per cento contro il nostro uno e nove Confindustria fra una previsione di uno e tre per cento la nostra previsione probabilmente sarà intermedia tra questi due dati
Nello stesso tempo continua l'aumento dell'occupazione questo è un dato importante e molto positivo per l'Italia è vero che una parte
Significativa di questo aumento dell'occupazione è legata alle leggi sul lavoro che portano il nome dei ministri del professor Biagi è vero che c'è una discussione sulla questione del lavoro precario ma è vero anche che probabilmente se questa legislazione non ci fosse
E oltre a esserci forse più lavoratori a tempo indeterminato ci sarebbero anche più disoccupati
La
Sul fronte dei prezzi abbiamo un'inflazione nel due mila otto che prevediamo leggermente in aumento rispetto
Al due mila e sette ma dobbiamo o ricordare che il dato di questi ultimi due anni è che l'inflazione italiana ha cessato di essere
Diciamo stabilmente e cronicamente superiore alla media dell'area europea dell'area dell'euro il
Oggi come oggi questi differenziali di inflazione denotano
Modifiche della competitività dei Paesi quindi la perdita di competitività dell'economia italiana
Illustrata da un tasso di inflazione nettamente superiore a quello medio dell'area dell'Euro si è attenuata o si è arrestata
Nel tempo più recente e continuiamo a prevedere inflazione moderata nel seguito
Vado alla tavola dieci
La tavola dieci sintetizza
La
Diagnosi della questione economica italiana quale io l'ho fatta in più occasioni fin dalla prima
Mia audizione di fronte a queste Commissioni poi successivamente in molti documenti il più recente è il Libro verde sulla spesa pubblica dove c'è
Una
Mia introduzione che
Formula nuovamente questa diagnosi
La
Caratteristica fondamentale e che purtroppo l'economia italiana nel suo settore pubblico
Combina non solo un debito pubblico altissimo che tutti conosciamo ma anche una cosa che conosciamo e riconosciamo meno spesso e cioè un vero e proprio stato di sottocapitalizzazione
C'è carenza di infrastrutture c'è carenza di
Di
Di strutture a a sostegno e a difesa del territorio mancano treni e locomotive mancano strade ferrate sono
Vecchi gli aerei della compagnia
Di bandiera e nel campo del capitale umano c'è una carenza di
I nel testo del sistema della formazione del capitale umano ossia attraverso il sistema scolastico universitario sia del mondo della ricerca sia anche
Nella immissione di
Tecnici in tutti i settori delle amministrazioni pubbliche militari e civili
Perché l'economia cresca bisogna che cresca si rimetta a crescere la produttività perché la produttività si rimetta a crescere bisogna che
La produzione di beni e servizi pubblici
Modifichi la qualità di questi beni e il costo per produrli per far questo occorre
Investire in capitale fisico e umano ridurre il peso del debito pubblico portare il il bilancio in pareggio migliorare i servizi pubblici primari quindi intendo i servizi pubblici primari cioè la capacità
Dini imparare la lingua italiana e le quattro operazioni alle scuole elementari la giustizia la sicurezza nelle strade
E poi
Infine stabilizzare e poi ridurre la pressione fiscale
Per far questo bisogna ridurre il peso della spesa corrente e bisogna estirpare e il fenomeno dell'evasione fiscale d'altra parte se non si riprende la crescita
Le polveri sole politiche di ridistribuzione non sono sufficienti ad affrontare e di servizi sociali e i campi in cui lo Stato sociale italiano e ancora molto indietro rispetto ad altri Paesi
Che tutto questo sia possibile lo si vede alla tavola alle tavole undici e dodici dove si riporta
Un'ipotesi
Di
Crescita
Possibile
Quale la si avrebbe se da noi i due fattori fondamentali di inibizione della crescita che sono lo stallo della produttività e la bassa partecipazione alle forze di lavoro
Venissero rimossi per allineare l'Italia alla condizione e degli altri Paesi dell'area dell'euro
Si vede che da qui al due mila undici si potrebbe
è avvicinare e degli un tasso di crescita del due per del tre per cento e nettamente superare una crescita del due mezze o per cento
Da qui al due mila e sedici tavola dodici il peso del nostro debito pubblico e la linea tratteggiata rossa potrebbe ridursi alla metà di quello che oggi tutto questo è possibile io ho detto
In una recente occasione che per uscire fare uscire il Paese dalle difficoltà attuali ci vuole mezza generazione qui si vede che anche meno di mezza da qui al due mila e sedici a meno di un decennio
Strumenti normativi e indicazione degli interventi che accingiamo a
A predisporre
Pagina quattordici
Intendiamo quest'anno presentare una finanziaria snella snella nelle cifre snella nelle norme
Non abbiamo ordini di grandezza precisi però se la manovra finanziaria dell'anno scorso è stata una manovra di circa trentacinque miliardi quest'anno sarà decisamente meno di un terzo di quella cifra
Confermo che
Fra un terzo e un quarto di quella cifra confermo che
La dimensione di questa manovra non è dettata neanche per e un euro dall'esigenza di
Portare risorse alla riduzione del deficit
Staremo pienamente
Anzi staremo faremo meglio di quanto i nostri impegni europei ci richiedano di fare nel
Due mila e otto così come faremo meglio nel due mila e sette senza bisogno di chiedere all'economia risorse a questo fine
Il debito pubblico diminuirà in rapporto al prodotto interno lordo questo naturalmente eh un risultato di straordinario valore
Basti ricordare la situazione che rappresenta il cui
E nell'estate del due mila e sei la prima volta che mi presentai a voi
E questo avviene e lo vorrei sottolineare nonostante la nostra previsione di crescita
Per il due mila e otto oggi sia una previsione meno ottimistica di quella che facevamo nel DPEF del ventotto giugno
Ordini di grandezza il
Sottosegretario Sartor a indicato proprio oggi può se volete riprendere la parola ma
L'avete già ascoltato quale la
Modifica qual è l'emendamento al
Legge di assestamento di bilancio per il due mila sette ci sono in sostanza circa sette miliardi aggiuntivi che si dividono circa per
Tre quarti forse due terzi di maggiori entrate la restante parte di minori spese
Questo
Un sopra più
Di risorse
Delle quali
Possiamo disporre
Nel rispetto dell'obiettivo di indebitamento netto iscritto nel DPEF
A due virgola cinque alla fine di quest'anno ricordo che l'impegno europeo era per due virgola otto ma che c'era anche un impegno europeo a destinare a miglioramento del saldo secondo
Il comportamento ottimale l'intero migliore importo secondo quello che
Ero riuscito a negoziare con Bruxelles un miglioramento che
Da
Alla risanamento film ciò che dipende dalla miglior congiuntura ma
Non
Tutto ciò che invece la natura strutturale
E poi c'è
Un ENI invece un fu un volume di risorse ancora in corso di definizione per la manovra sul due mila otto e sugli anni successivi e ho detto prima che
Possiamo immaginare un volume lordo che rispetto ai trentacinque miliardi dell'anno scorso sia fra un terzo e un quarto di quello che
Allora fu
Interamente dedicato a
Ho riqualificazioni di soppesa o restituzioni di imposta diminuzioni del carico tributario
Così il Ministro dell'economia uscente Tommaso Padoa Schioppa nell'ultimo quadro macroeconomico
Fornito alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato chiudiamo questo spazio di approfondimento dedicato allo Stato di conti pur ci nel biennio due mila sette due mila otto ascoltando una sintesi della diagnosi compiuta dal Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi il sedici luglio
Due mila sette due mesi prima nell'adozione di Padoa-Schioppa che abbiamo appena ascoltato Draghi che riconosce che lo stato dei conti pubblici è migliorato ma nota anche che l'esecutivo avrebbe dovuto
Avere più coraggio per nel consolidare risanamento infatti la fase congiunturale favorevole prego avrebbe consentito di accelerare il riequilibrio dei conti pubblici intervenendo sulla spesa primaria corrente accompagnata da una riduzione della pressione fiscale che attualmente
In quel momento si collocava in prossimità dei valori massimi degli ultimi decenni sull'extra gettito la Banca d'Italia e categorica se non si non esiste un tesoretto da spendere deve essere utilizzato per ridurre il disavanzo che il debito se non si procede così il rischio quello di dover fare correzioni in futuro
Quando il ciclo turca ad essere meno positivo
In un contesto di ripresa dell'attività produttiva la situazione dei conti pubblici è nettamente migliorata
Il disavanzo strutturale resta tuttavia rilevante non garantisce una rapida flessione del peso del debito che permette di affrontare per tempo la sfida derivanti dall'invecchiamento la popolazione questa è una breve sintesi degli argomenti che seguiranno più in dettaglio
Il DPEF prevede per il due mila otto una manovra di bilancio che non migliora il disavanzo tendenziale misurato a legislazione vigente la manovra da tutti includere interventi sulla spesa volti a finanziare oneri ancora non inclusi nella legislazione
Che derivano da impegni presi dal Governo o sono necessari per proseguire le politiche in corso
Interventi correttivi sanità raggiungere il pareggio di bilancio sono rinviati al triennio due mila nove due mila undici
In particolare circa la metà e programmata per il due mila undici ultimo anno della legislatura
La fase congiunturale favorevole avrebbe consentito di accelerare l'equilibrio dei conti la pressione fiscale si colloca in prossimità dei valori massimi degli ultimi decenni
Viene ribadito l'impegno a contenere gradualmente diminuire il carico fiscale
La definizione di un programma di incisiva riduzione del prelievo darebbe sostegno alle politiche volte a elevare il potenziale di crescita della nostra economia
Documento indica come prioritario il controllo della qualità e della quantità della spesa
Per la spesa pubblica la riduzione del disavanzo il contenimento del prelievo richiedono un forte rallentamento dell'espansione la spesa primaria corrente che anche nel due mila sette resta elevate superiore a livelli inizialmente programmati
Governo sta realizzando interventi volti a dare sostegno agli anziani in condizioni di disagio economico
Nella situazione demografica che si prospetta per i prossimi decenni solo scelte coraggiose volte elevare l'età media effettiva di pensionamento possono consentire di erogare pensioni di importo adeguato
Ecco e andiamo più nei singoli comparti c'è una parte in più in grande una parte in piccolo che non leggerò la parte in piccolo che si tratta di approfondimenti specifici con qualche eccezione però
Nel due mila sei la situazione dei conti è migliorata escludendo gli affetti del ciclo economico delle misure temporanee nelle stime del governo il disavanzo è sceso dal quattro per cento del PIL nel due mila cinque al due virgola sette per cento
L'avanzo primario è salito all'uno e nove per cento del prodotto
Il miglioramento dei conti del due mila sei è dovuto un significativo aumento delle entrate
Che hanno beneficiato della maggior crescita dell'economia di alcuni provvedimenti e fattori di natura transitoria ed è successo delle misure di ampiamente recupero di base imponibile incluse nell'ampio manovra di bilancio per il due mila sei e in quella del luglio dello scorso anno
La pressione fiscale è passato dal quaranta virgola sei al quarantadue virgola tre per cento
Nonostante l'accelerazione del prodotto l'incidenza sul PIL delle spese correnti primarie ex rimasta sostanzialmente costante sui valori massimi degli ultimi decenni
La riduzione dei consumi intermedi ha trovato compensazione nella sostenuto dinamica delle prestazioni sociali
è proseguita la contrazione delle spese per investimenti pubblici
Il disavanzo è risultato ampiamente inferiore a quanto previsto sia in sede di impostazione della manovra di bilancio sia nel corso dell'anno
Le stime ufficiali e quelle diffuse da altre fonti hanno sospeso sottostimato la crescita delle entrate
Introiti superiori le attese sono peraltro verificati anche in altri Paesi dell'area dell'euro
Cioè non solo direi in Paesi l'area dell'euro
Il fabbisogno finanziario che le amministrazioni pubbliche si è ridotto di uno virgola sei punti percentuali del PIL al tre virgola sette per cento
Il rapporto fra debito e il prodotto è aumentato per il secondo anno consecutivo raggiungendo il cento sei virgola otto per cento
Per il due mila sette il problema di stabilità dello scorso dicembre prevedeva un disavanzo pari al due virgola otto per cento del PIL
Lo scorso marzo alla relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica ha stimato dell'indebitamento netto al due virgola tre per cento del PIL il DPEF indica un disavanzo tendenziale del due virgola uno per cento del prodotto
L'andamento del fabbisogno nella prima parte dell'anno appare sostanzialmente coerente con le nuove valutazioni per l'indebitamento netto tendenziale del due mila sette
Nei primi cinque mesi del due mila sette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche è stato dell'ordine di quarantotto virgola sette miliardi
Un inferiore di circa dieci rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del due mila sei
Oltre metà del miglioramento dei conti rispetto alle valutazioni dicembre viene ora destinato dal Governo al finanziamento di maggiori spese
Congiuntamente al DPEF sono stati infatti definiti in caso di un decreto legge il provvedimento di assestamento del Bilancio che determinano in base alle variazioni ufficiali maggiori esborsi per zero virgola quattro punti percentuali del PIL
Nell'anno in corso e per zero virgola
Un punto in ciascuno dei due anni successivi
Tenendo conto di tali interventi il DPEF indica nel due virgola cinque per cento del PIL il nuovo obiettivo per il disavanzo del due mila sette
Ciò a fronte del due virgola otto stabilito nel DPEF dello scorso anno ha confermato i successivi documenti di Bilancio
Al netto delle misure di natura temporanea considerando tale anche il provvedimento che trasferisce all'INPS una parte delle contribuzioni per il TFR il disavanzo è prossimo al tre per cento del PIL
Il rapporto tra debito pubblico e prodotto è stimato in riduzione per cento sei e otto centocinque un per cento
La pressione fiscale sale ancora di mezzo punto percentuale del prodotto al quarantadue virgola otto
Escludendo i contributi relativi al TFR cresce di zero virgola un punto
La spesa primaria al netto dei due oneri straordinari del due mila sei prima citati sale da quarantaquattro al quarantaquattro e uno per cento del PIL riflettendo la forte crescita attesa degli investimenti diretti diciannove virgola uno per cento
Nell'ultimo biennio la politica di bilancio ha operato per rispettare gli impegni presi con l'Unione europea
Ricondurre il disavanzo al di sotto del tre per cento del mila uno virgola sei punti percentuali nel biennio due mila
Sterpaglie chiusura della procedura per i disavanzi eccessivi nei confronti del nostro Paese
La fase congiunturale favorevole avrebbe però consentito di accelerare il riequilibrio dei conti pubblici intervenendo sulla spesa primaria corrente
A novembre del due mila sei la Sezione due della relazione previsionale programmatica il Governo programmava per l'anno in corso un tasso di crescita delle spese primarie correnti pari al due virgola quattro per cento
Nelle valutazioni del documento e se cresceranno del quattro virgola tre per cento un ritmo appena inferiore a quello del prodotto nominale ma con un incremento in termini reali del due virgola quattro per cento
Se il tasso di crescita programmato lo scorso novembre fosse stato mantenuto
Nel quadro economico del DPF l'incidenza della spesa primaria corrente sul PIL scenderebbe di zero virgola otto punti percentuali tra il due mila sei due mila sette portando il disavanzo all'uno virgola otto per cento
Nel quinquennio due mila uno due mila cinque in un contesto ciclico sfavorevole l'incidenza delle spese prima ricorrenti sul PIL è aumentato di due virgola sette punti percentuali al quaranta per cento
Nel biennio due mila sei due mila sette caratterizzato dalla congiuntura favorevole l'incidenza si ridurrebbe solo di zero virgola due punti
I programmi per gli anni due mila otto due mila undici
Il DPEF pone come obiettivo prioritario il sostegno allo sfascio economico
Entro i limiti derivanti dalla necessità di non mettere a repentaglio gli equilibri di bilancio
Le politiche per lo sviluppo mirano a elevare il potenziale di crescita dell'economia avvicinandolo a quello medio degli altri Paesi europei
Interventi dovranno colmare le carenze di infrastrutture accrescere l'efficienza delle amministrazioni pubbliche ridurre il carico fiscale su imprese e famiglie
Si prevede una razionalizzazione degli ammortizzatori sociali che rafforzi il sistema di incentivi
Documento mantiene gli obiettivi indicati nel DPEF dello scorso anno e confermati da ultimo con il programma di stabilità dicembre di conseguire entro il due mila undici il pareggio di bilancio è un avanzo primario prossimo al cinque per cento del PIL
Dal due mila otto gli obiettivi per il disavanzo programmati e DPF sono gli stessi del Programma di stabilità che però scontava andamenti tendenziali molto meno favorevoli
Il miglioramento del quadro tendenziale riduce le correzioni necessarie nel quadriennio due mila otto due mila undici zero virgola tre punti percentuali del PIL in media d'anno
Il percorso di riequilibrio dei conti delineato il DPEF prevede che nel due mila otto si realizzi solo un una lieve riduzione dell'indebitamento netto
Successivamente il miglioramento del saldo sarebbe media pari circa zero virgola sette punti percentuali del PIL all'anno
L'incidenza del debito pubblico sul prodotto scenderebbe nel periodo due mila otto due mila e undici di due virgola cinque punti in media all'anno
Uno virgola nove nel due mila otto tre virgola tre nel due mila undici
Nel due mila dieci per la prima volta dal novantuno il debito sarebbe inferiore al cento per cento del prodotto nel Programma di stabilità a dicembre tale risultato era atteso nel due mila undici
Sul profilo discendente del debito incide favorevolmente l'ipotesi che dal due mila sette il fabbisogno si collochi sostanzialmente sul livello dell'indebitamento netto
Tuttavia
Escludendo i due oneri straordinari contabilizzati nell'indebitamento netto il divario fra il fabbisogno di indebitamento netto nel due mila sei è stato pari all'uno virgola due per cento del prodotto
La politica di bilancio per il due mila otto
Il DPEF prevede per il due mila otto una riduzione del disavanzo di zero virgola tre punti al due virgola due per cento del prodotto
L'avanzo primario salirebbe da due virgola tre al due virgola sette
Rispetto al quadro tendenziale costruito secondo il criterio della legislazione vigente integrato però dalle maggiori spese disposte con il decreto legge presentato contestualmente al DPEF
Il raggiungimento dell'obiettivo non richiede interventi correttivi
Nel documento al fine di accrescere la trasparenza dell'analisi si osserva però che il disavanzo tendenziale a legislazione vigente esclude alcuni oneri che non derivano da obblighi di legge ma che hanno un'elevata probabilità di manifestarsi
Il DPEF menziona tre categorie di oneri in ordine decrescente di obbligatorietà
Le spese connesse con impegni presi dal Governo quelle legate al rinnovo di prassi consolidate quali gli stanziamenti per le future tornate contrattuali in favore dell'ANAS delle Ferrovie
E infine gli oneri derivanti da nuove iniziative del Governo
L'inclusione nei conti della prima ed è la seconda categoria di oneri per un totale di oltre undici miliardi consente di ottenere una stima del disavanzo tendenziale a politiche invariate
Quest'ultimo si collocherebbe in prossimità del due virgola nove per cento del prodotto pur escludendo le risorse per il rinnovo dei prossimi contratti pubblici
Questo secondo criteri di costruzione del tendenziale evidenzia quindi la necessità di interventi correttivi per almeno zero virgola sette punti percentuali del prodotto
A cui si devono aggiungere le risorse per le nuove iniziative a cui il Governo dovesse decidere di dare corso cioè la terza categoria
Nel documento si sottolinea che il contenimento e la graduale riduzione della pressione fiscale rappresenterà un impegno prioritario di conseguenza il finanziamento dei maggiori oneri dovrà derivare da risparmi di spesa
Il DPEF non precisa però come questi verranno realizzati
Nel documento si auspica che i valori indicati per la spesa primaria diventi un punto di riferimento della discussione dei documenti programmatici
A riguardo si chiede esplicitamente al Parlamento nell'ambito della risoluzione relativa al DPEF di esprimere una propria indicazione sul livello della spesa primaria che sia di indirizzo per il Governo nella definizione del disegno di legge finanziaria
E per il Parlamento nel corso della sessione dedicata al Bilancio
Nei conti tendenziali le entrate dopo la forte crescita degli anni due mila sei due mila sette scenderebbero li realmente in rapporto al prodotto prefetto principalmente delle entrate a regime della riduzione del cuneo fiscale sul lavoro disposta con la finanziaria per il due mila sette
Passo ora ad alcune valutazioni
Il documento sono stati fatti passi in avanti in termini di quantità e di trasparenza dell'informazione
In particolare sono state fornite estive delle spese aventi elevate probabilità di manifestarsi Mannoni stima non incluse nei conti tendenziali redatti in base al criterio della legislazione vigente
Si tratta di dati fondamentali per la corretta valutazione dello Stato e delle prospettive dei conti pubblici
è auspicabile che in futuro si possa andare oltre la stima indicativa di tali oneri fornendo esplicitamente una valutazione puntuale del tendenziale a politiche invariate per l'intero arco di programmazione
Inoltre l'indicazione dei valori programmati per le entrate e le spese nonché la natura degli interventi correttivi consentirebbe di meglio valutare le linee di politica economica sottostanti al documento
E la parte del DPF dedicata alle politiche per lo sviluppo si esaminano tutti i problemi più importanti del nostro Paese
è condivisibile la necessità di interventi nel settore della giustizia dell'istruzione anche universitaria
L'Italia trarrebbe notevoli benefici della giustizia civile più efficiente ed al sistema scolastico e universitario in linea con quello degli altri Paesi sviluppati
I programmi conferma l'obiettivo del pareggio di Bilancio di bilancio nel medio periodo ma rinunciano a sfruttare il miglioramento delle previsioni tendenziali per accelerarne il conseguimento
Per il due mila otto il DPEF non programma una correzione del saldo rispetto al tendenziale a legislazione vigente
Nel programma di stabilità dello scorso dicembre si programmava una correzione di zero virgola sette punti percentuali del prodotto per raggiungere il medesimo obiettivo c'è un disavanzo del due virgola due per cento del PIL
Circa la metà degli interventi correttivi necessari per raggiungere il pareggio di bilancio eh come si diceva prima l'inizio
Rinviata all'ultimo anno dell'orizzonte di programmazione
Ulteriori iniziative di riduzione delle entrate di aumento della spesa ad esempio con la revisione della normativa che prevede l'inasprimento dei requisiti per il pensionamento a partire dal due mila otto
Accrescerebbero l'entità delle manovre previste per il triennio due mila nove due mila undici indicata in uno virgola quattro punti percentuali del prodotto
Anche in quel periodo le manovre correttive dovranno inoltre compensare gli impegni di spesa non inclusi nel quadro tendenziale a legislazione vigente quali di futuri rinnovi contrattuali
L'esperienza dei primi anni questo decennio suggerisce di utilizzare le fasi favorevoli al ciclo per operare una decisa riduzione del disavanzo
Il rischio è di dover correggere in futuro in condizioni cicliche forse più difficile scelte di oggi
Era il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi e ascoltato lo scorso luglio dalle Commissioni bilancio congiunte di Camera e Senato sullo Stato dei conti pubblici
Che cos'è il giorni Emma Bonino stavo tornando molti riconoscimenti e apprezzamenti per il suo operato come Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee andiamo quindi a sentire abbondino ascoltata
Quasi un anno fa dalla Commissione esteri della Camera il quattordici marzo due mila sette
Nell'ambito dell'indagine conoscitivo sul fenomeno della globalizzazione una relazione particolarmente significativa quella di Emma Bonino che ha toccato molti aspetti i nuovi attori o i processi della globalizzazione ruolo dell'Unione europea agli obiettivi della strategia di Lisbona
Che dovrebbero aiutare il vecchio continente a rimanere al passo dei suoi concorrenti nella competizione globale
I problemi per la pace e della democrazia dello sviluppo che appartengono sempre meno all'interno dei confini dell'Europa come era una volta ma sempre più al suo sterno e infine i difficili negoziati del Doha Round ascoltiamo dunque al ministro Emma Bonino
In particolare in questo periodo di attori globali è indubbio che la dimensione europea come diciamo attore
Di in questo fenomeno complessivo è la dimensione adeguata molto difficile ovviamente disperdere rispetto
Agli attori che ormai sono sulla scena internazionale un ruolo determinante a livello diciamo bilaterale tanto più che poi sulla politica commerciale come sapete la competenza in base ai trattati
è una competenza europea con cui dialoghiamo ovviamente come Stati membri rispetto alla Commissione ma già il trattato prefigura in termini di politica commerciale una competenza comunitaria
Io volevo dal mio punto di vista devo sottolineare tre diciamo novità se così si può possiamo chiamare rispetto al fenomeno che abbiamo attualmente di fronte della globalizzazione che
è diverso a quello conosciuto anche solo fino a vent'anni fa per tre ordini di motivi da prima Hoecke
La globalizzazione storicamente nasce su un'accelerazione di scambio di beni
Sostanzialmente
Mentre nell'economia del ventunesimo secolo si assiste sempre di più ad un incremento progressivo dei flussi legati ai servizi
E quindi perché questo è dovuto evidentemente allo sviluppo o delle tecnologie di informazione di comunicazione e questo è un vero e proprio mutamento di fondo
Dal momento che appunto dopo così tanti anni siamo passati da un commercio fondato su un capitale chiamiamo tangibile quello dei beni ad un commercio fondato anche su capitale intangibile
Secondariamente l'altro elemento di mutamento è la geografia della globalizzazione
Perché fino agli anni Ottanta eravamo in presenza di un fenomeno sostanzialmente occidentale diciamo Stati Uniti Europa più Giappone che non è uccide il tale ma insomma diciamo in termini di di volume che in buona parte se mi posso esprimere in modo un po'rozzo facevano la globalizzazione
Oggi invece l'origine dei flussi e degli eventi che hanno ripercussioni a livello internazionale
E sempre più
Anche
Comunque sempre più cinese indiano brasiliano quindi la geografia diciamo si è
Il centro del mondo lo in qualche modo si sposta sempre più ad oriente
In modo così più visivo prima si guardava innanzitutto a Washington Londra Tokyo Parigi
Diciamo oggi bisogna aggiungere perlomeno con grande attenzione Shanghai Calcutta San Paolo avanti discorrendo poi
E di stamattina per esempio la
L'ultima novità sulle Borse sulle borse cinesi
Che a me sembra un
Fenomeno congiunturale ma insomma se ne discuterà più avanti
Ma dicevo
Il è cambiata anche la geografica
Il terzo elemento e che in questo quadro secondo me si è originata o e questo è un altro aspetto significativo di come volge questo processo una differenziazione crescente tra
Avremmo detto il sud e nord del mondo in realtà ha ragione l'amico Ando dice che non esiste più un mondo del nord e uno dei Sud o ma molti nord e molti sud però
Indubbiamente
Esiste
Kasper sì stiamo abbiamo assistito ad un certamente una differenziazione crescente tra parti di sud e parti di nord del mondo
A sostegno di questa tesi che a me pare però abbastanza suffragata e che ha ha profonde implicazioni politiche mi sembra possiamo citare il cambiamento che sta investendo il flusso degli investimenti
Nella prima fase quella che io chiamo la prima fase della globalizzazione gli investimenti internazionali si spostavano
Solo lungo la direttrice Europa Nordamerica Giappone come ho già detto oggi invece i flussi interessano sempre più paesi ex in via di sviluppo e non solo come luogo di
Destinazione
In e l'altro elemento
Su cui voglio attirare l'attenzione e sul fenomeno che abbiamo tutti vissuto e che va sotto il nome di delocalizzazione
Fenomeno sul quale ancora mancano dovrei di devo dire dati univoci e su cui ci sono state varie valutazione e anzi a mio avviso proprio questa vostra indagine conoscitiva potrebbe aiutare ad esaminare con più attenzione questo fenomeno di cui ripeto mancano dei dati complessive di valutazione
Perché questo è un fenomeno che può avere conseguenze sociali significative per lo sviluppo di qualunque paese comunque la si voglia vedere ma il problema è che l'analisi ad oggi non è non è univoca
Solamente che mi sembra che anche da questo punto di vista abbiamo assistito e sempre più assistiamo a un mutamento nella sostanza del del fenomeno perché nella fase iniziale i processi di delocalizzazione
Erano finalizzati all'abbattimento dei costi di produzione
Attraverso il ricorso a manodopera a basso costo
Da qui anche i rischi di una deindustrializzazione del Paese che perdeva le imprese
Ma successivamente sempre più sono in corso nuove forme di
Internazionalizzazione la chiamo io e non più delocalizzazione sono formule diverse
Che sono però capaci di favorire anche il mondo industriale e imprenditoriale di provenienza
Sempre più cioè assistiamo per esempio lo dico su un settore che conosco meglio dal nostre piccole e medie imprese a fenomeni di internazionalizzazione in cui rimane tutto a una parte di e dell'elemento creativo e anche di parte di produzione sul territorio nazionale
Ma si coniuga con o joint ventures o impresa e di altro tipo è in altri mercati
Destinate a soddisfare i consumatori locali
Non tanto e non solo più a riportare indietro diciamo beni a a costo inferiore
Oggi per esempio la stragrande maggioranza delle nostre imprese che internazionalizzata in Russia o internazionalizzato ad esempio in Cina
In realtà e una
Produzione di beni
è per il mercato locale
E tant'è vero che e per essere quindi più vicini al consumatore locale sia esso cinese o indiano tant'è vero
Che seppure nate Magare dallo stesso Desailly no dalla stessa invenzione il prodotto finale si adegua moltissimo alla gusto in qualche modo e anche si permea molto di cultura locale ho visto prodotti che sono di nostro brand di tutta evidenza ma che si adattano molto al tipo di di esigenza del CONS del consumatore del mercato cinese e l'ho visto per esempio su un fenomeno di cui siamo certamente di punta sono gli infissi
E che sono ovviamente di materiale di ricerca di materiali anche nuovi e di design italiano
Ma più prodotti in Cina
Hanno una flessibilità è una da Tributi Italia di tutta evidenza alla mercato locale quindi non sono prodotti in Cina per tornare sul mercato italiano ma sono prodotti in Cina per il mercato il mercato cinese
E quindi e questo è un dato obiettivamente
Di ricchezza del nostro Paese e credo che sia un fenomeno in grande espansione il mercato diciamo italiano come avete visto anche dagli ultimi dati cresce il consumo italiano cresce relativamente poco il mercato europeo e ancora per le nostre imprese indubbiamente europeo europeo allargato a sto parlando non solo dei ventisette ma dell'intera area geografica un zona di grande rilevanza ma indubbiamente queste nuove formule di produzione che riescono a garantire l'impresa in Italia e e a non chiuderla ma e anche a produrre altrove spese un fenomeno che io credo vada assecondato
Una cosa credo alla vostra attenzione ma ne hanno parlato già che mi ha preceduto è il problema della governante sa della fenomeno della globalizzazione
Come si possa quindi
Governare in modo più più adeguato e più consono ad uno sviluppo più armonioso a livello mondiale
E mi sembra che da questo punto di vista
A livello europeo la l'agenda di Lisbona è sicuramente uno strumento
Che anche se non vincolante quindi che a volte neanche il suo limite ma l'impostazione dell'Agenda di Lisbona sulla
Crescita europea e sicuramente un elemento importante soprattutto quando
Pone l'accento sui diritti della proprietà individuale la lotta alla contraffazione questi sono due aspetti
Che sono di grande di grande rilevanza così come l'ASP l'accento che viene posto sulle attività di ricerca e sviluppo né fette quello che abbiamo constatato è che l'innovazione quella che più aiuta sostanzialmente in una
Dinamica molto accelerata
Sempre a livello europeo credo che l'articolazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione come sapete quest'ultima decisione
Assunta di cui ancora non non si sanno bene i meccanismi
Di funzionamento ma quello che è stato deciso a livello di Capi di Stato e di Governo questo fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione fondo che deve intervenire fino a un tetto di cinquecento milioni di euro all'anno
In sostegno ai lavoratori
Licenziati a seguito dei mutamenti intervenuti nella struttura del commercio mondiale
Attraverso misure sito e dal dalla definizione attraverso misure attive per il mercato del lavoro come l'assistenza nella ricerca di un nuovo impiego l'orientamento professionale
La formazione la riqualificazione professionale e la promozione dell'imprenditorialità
A me pare questo un modo giusto di affrontare è una decisione politica al momento si tratterà di vedere i meccanismi di di utilizzo e del soprattutto di monitoraggio e di
E di control
E di opinione che quando si parla di globalizzazione non si tratta comunque solo di pranzare agli aspetti economici e sociali
Ma anche ad altri aspetti come ad esempio la tutela in qualche modo della diversità culturale euro della o dell'ambiente ed è in questa ottica
Che la nuova convenzione dell'UNESCO sulla diversità culturale che entrerà in vigore credo domenica prossima va vista non come come dire resistenza al fenomeno della globalizzazione ma come contributo
Ad un aspetti di globalizzazione che
Sono che fuoriescono dal dall'aspetto più tipicamente economico
Infine due elementi volevo ancora dire per quanto riguarda le interazioni tra il livello multilaterale e livello bilaterale ho già detto prima
Che rispetto a al mondo così come si prefigura la dimensione europea e quindi la responsabilità europea è la dimensione adeguata che ci può portare ad essere
Attori come dire
Significative
E ma il contributo degli Stati membri all'elaborazione delle politiche europee comunque un dato importante ed è ed è indubbio che oggi l'Europa manifesta due tendenze abbastanza diverse sulla
Politica commerciale
Allora la presenta anche sulla politica diciamo di di
Tra paesi manifatturieri e paesi che non lo sono più che c'è un problema davvero di
Sviluppi di tipo diverso a livello europeo che a volte fanno difficoltà a trovare una sintesi adeguata
Comunque dal punto di vista delle politiche commerciali
Dobbiamo fare tutto quello che è possibile anche se
E non mi sento di essere particolarmente positiva oggi ottimista per quanto riguarda la conclusione del Doha Round
Io penso che
Ad oggi a meno di qualche miracolo
Che non vedo però all'orizzonte temo che tutta una serie di rigidità anche per scadenze elettorali e non solo dei nostri amici al di là dell'Atlantico ma anche un po'più vicino a casa nostra
Pongono list le l'intero negoziato secondo me in una
Situazione di stallo è vero che continuano ad esserci incontri bilaterali a tutti i livelli e tra un po'anche tutte le settimane
Tra gli indiani che incontrano i brasiliani e poi gli europei incontrano gli americani e io che incontro tutti quanti lo stesso però
La l'impressione
Oggi non
So che si era dato ad un certo punto
La scadenza del trentuno marzo che evidentemente non sarà rispettata che oggi si parla forse di qualche passo in avanti per giugno ma rimane il fatto che come tutti sanno il mandato
Di negoziale a Susan Schwab alla negoziatrice americana scade il primo luglio
Io non vedo elementi ad oggi di un rinnovo di un mandato negoziale senza o condizioni e è un dibattito che secondo me sarà molto
Come si dice vivace all'interno del al Congresso americano quindi mi sembra che siamo oggi in una
Situazione di di stallo
La Commissione europea comunque per andare avanti ed è riuscire a dare anche una contributo
Sta negoziando con gli Stati membri che lo stanno discutendo un mandato negoziale per zone di libero scambio in particolare con l'India ma non solo
E abbiamo la speranza di riuscire sotto presidenza tedesca a chiudere la noto negoziato che dura da venti e un anno ventun anni no
Con i paesi del Golfo non lo ricorderete che è il mandato negoziale fu dato da Milano novecentottantasei
E la presidenza tedesca sta mettendo tutti gli sforzi per riuscire a chiudere
Entro la entro giugno mentre invece non si vede all'orizzonte una possibilità adeguata per
Per esempio il mandato negoziale che abbiamo con non Mercosur o che non riesce a fare passi avanti di di nessun tipo questo lo dico come contributo europeo
A iniziative europee
E per
Zone di di di scambio con qualche regola e qualche quadro giuridico ma
L'unico che vedo all'orizzonte come dato positivo nel
Nell'immediato e il negoziato con i Paesi con i paesi del Golfo
Infine
Una parola ancora con sugli EPA
C'è stato ieri credo alla riunione Abo oggi adesso non so più condanna a bon la riunione dei ministri dello sviluppo perché del del Unione europea
E ci sono state nelle settimane scorse tutta una serie di incontri con i ministri del Africa Caraibi e pacifico
Punti come sapete il waiver per quanto riguarda i dati scade alla fine di quest'anno
So bene che ci sono richieste da parte di alcuni Paesi africani di un prolungamento della situazione ma non c'è accordo neanche tra i paesi di Africa Caraibi e Pacifico e a me pare
Un elemento uno sbocco molto difficile da raggiungere
Però ritenuto però un grande contributo la posizione espressa ieri credo fatto uscire
Su Francia il Times di un non esponenti molto importanti del Parlamento europeo che seguono questi negoziati
Che pongono alcuni
Diciamo criteri per riuscire a portarli a buon fine nei tempi nei tempi adeguati
Vedremo i risultati della
Del della riunione di di bon ma io mi auguro che
Sia per quanto riguarda i criteri del contributo economico
Sia per quanto riguarda i tempi sia per quanto riguarda diciamo i vari settori merceologici io spero che si possa arrivare ad una situazione diciamo soddisfacente che consenta a a Paesi che ancora sono in grandissima difficoltà di riuscire a dinamite dare crescita e integrazione
Mi soffermerò dopo essermi sarà di interessa qualcuno su ognuna
Un problema che si sta affrontando a livello diciamo internazionale ma anche europeo cioè del rapporto e delle sinergie possibili tra aiuti e e commercio
Va sotto il nome come si sa di effort rende nasce solo dalla constatazione che il puro aiuto non ha dato né può dare risultati adeguati
E il problema e però tutta una discussione che coinvolge non solo noi europei ma devo dire ormai a livello anche di protagonisti
De e dei paesi per esempio africani sicuramente come combinare
Eccome quale forma sostanzialmente di combinazione possibile tra aiuto al bilancio crediti al bilancio quello che è insomma non sto parlando di aiuto umanitario quello va sotto un altro
Cappello di tutta evidenza
E invece un
La parte di di governance anche distrutto tutto tutti umanizzazione di rapporti tra aiuto e commercio possa
Essere più efficace nel rapporto con quei Paesi chiudo solo dicendo che
Oggi poi
E lo combinò con
Quella che è l'auto l'attualità di oggi il ruolo europeo nella sul fenomeno della globalizzazione
Io sono convinta che gli elementi ispiratore insomma di cinquant'anni fa che erano poi pace democrazia di sviluppo rimangono oggi gli stessi elementi fondanti solamente che ma non può cercati come dice che l'Europa nel due mila sette devo un po'operare fuori da sé però il problema della pace non è più un problema interno ai ventisette Paesi semmai ne un problema alle porte o nelle zone più limitrofe
Lo stesso vorrei dire per quanto riguarda una delle politiche positive secondo me europea quella dell'allargamento e dell'attrazione
In zone rette da regole da
Le da Stato di diritto in linea di massima ma anche per lo sviluppo economico oggi non è solo un problema di guardarsi all'interno
Del mercato comune europeo per grande che sia ma deve essere anche all'altezza delle sfide globali che abbiamo intorno essendo inteso che chiuderci a riccio credo che non aiuterebbe nel noi né
Darebbe un contributo diciamo positivo a una governo della globalizzazione che è un fenomeno che a mio avviso non va demonizzato
Va cercato il più possibile di governarlo profondi uno sviluppo più più armonioso ma non vedo nella possibilità nell'utilità tentare di semplicemente di bloccare un fenomeno a
Elementi di
Dinamismo che non sono come dire sotto il nostro controllo
Tor dieci marzo due mila sette il ministro
Ascoltato Commissione esteri del
L'indagine conoscitiva sulla
Versione
Nella discussione che è seguita questa sua relazione introduttiva
Ho appena ascoltato separo non solo degli aspetti economici ma anche
I politici dell'
Validazione sono enti
Putativo Sergio D'Elia della
Audio Zurlini di Forza Italia
Rifondazione comunista ma
I Verdi forse età
E il ministro Bonino nella sua rete
Promozione della democrazia e dei diritti umani sotto gli do la necessità di una discussione approfondita sul come sia possibile
Grazie diritti umani sugli strumenti più efficaci
Dico subito dovrebbe
Tassi ai diversi casi
Ho un paio di questioni da porre
In qualche modo anche per consentirle di
Integrare
La la sua relazione che
Insomma incentrata sugli aspetti della mondializzazione
Più propriamente legati agli scambi quindi al commercio c'è diciamo gli aspetti economici economico e sociali
Integrandola
Di aspetti un pochino più politici
Evidentemente c'è
Un un problema che è quello di governare
La globalizzazione
E mi chiedo se in questo tentativo di governarla non siano d'Aosta non sia di ostacolo diciamo la dimensione politica e istituzionale cioè
Le realtà di Stati nazionali
Anche in una dimensione federale come può esserlo non non lo è l'Europa ma comunque ha una sua dimensione pesante solida
Istituzionale eccomi chiedo nel momento in cui
Insomma con
La globalizzazione dal punto di vista economico commerciale e finanziario eccetera
La dimensione nazionale viene superata le barriere vengono
Fragorosamente
Infrante invece c'è vedo io un'attenta e quindi il protezionismo salta da questo non c'è una sorta invece di protezionismo politico istituzionale per cui
Esiste ancora la dimensione dello Stato nazionale o di istituzioni come quella europea pesanti ecco mi chiedo
Le chiedo se
La questa dimensione della politica
Dello Stato nazione non sia
Un fattore
Di
Come dire di di di di freno di ostacolo ai processi edili e di globalizzazione
Per dimensione politica non solo quella degli Stati o delle istituzioni regionali sopra nazionali
Penso anche ai partiti insomma
Io come le siamo esponenti di un partito che
Ormai possiamo quasi quindici anni fa
Bene inventa lati Oria e la prassi di una
Partito transnazionale che sembrava una bestemmia
Allora credo che ci sia una forma di protezionismo che riguarda anche all'organizzazione politica l'organizzazione del consenso dei partiti e mi chiedo se questo non sia
Invece costituisca non sia un fenomeno protezionistico e quindi di ostacolo ai processi di globalizzazione
Un'ultima domanda riguardo al rapporto fra globalizzazione e diritti umani
Io sono dell'idea facendo riferimento per esempio alla Cina su cui il problema si è posto e c'è stato anche un dibattito parlamentare
Anche qui
Alla cava e io sono dell'idea che diciamo usando una metafora la Grande Muraglia come metafora
Ebbene che sia infranta che superata comunque da qualcosa
Sia questo qualcuno sono strettamente connesso alla dimensione dei diritti umani come la libera circolazione di persone di merce piuttosto che sia interne Tabita eccetera
Le chiedo se ritiene che sulla scia sull'onda del libero mercato della mondializzazione e del libero commercio si può possano transitare possono essere dei conati anche diritti umani oppure questo dobbiamo metterci il cuore in pace una impresa impossibile
E le due cose procedono
Separatamente o sono addirittura una nemica della grazie io ringrazio il ministro per questa
Carrellata sulla globalizzazione in modo così globale ma comunque esaustiva delle tematiche che hanno trattato
E siccome come lei sa siamo
Abbastanza detterà voi lei ed io per i trascorsi che ci hanno visto insieme
Impegnati al Parlamento europeo le domando se ho ben capito quel fondo di cui ci ha fatto cenno
è un fondo che di fatto poi rappresenta a suo avviso come immagino io una sorta di cassa integrazione europea
Tra virgolette o
è un fondo che quale sarà la sua impostazione tecnica perché al momento non c'è data ancora da sapere però voglio dire contrasta poi apertamente con quella giusta osservazione che faceva lei successivamente non v'basta nuove risorse economiche bisogna immaginare qualche cosa diverso perché dà i soldi non sempre e la panacea tutti i mali ecco questo è un passaggio sul quale
Se avesse qualche elemento di più gliene sarei grato io proporrò nessuna domanda molto secca anche sulla scorta di di alcune considerazioni fatte da d'Italia
Il problema del
Democrazia del suo rapporto con il mercato oggi è consolidato nei luoghi dove la democrazia funziona cioè negli Stati nazionali
E io sono contro consapevole che bisogna trovare delle sedi sovranazionali nel nelle quali ristabilire un rapporto corretto fra democrazia e mercato perciò
Credo nell'Unione Europea e perciò sono militante anche di un partito europeo per questo motivo
Ma qui siamo più in là della stessa Unione europea e ci sono sedi nelle quali si prendono decisioni
Che non vengono nemmeno discusse o ratificate dei Parlamenti come lei sa gli accordi commerciali d'nel nella nostra stessa democrazia politica italiana non sono sottoposte alla ratifica
Dei Parlamenti eppure hanno delle conseguenze
Spesso e volentieri come
Dei Parlamenti nazionali
Se l'Italia va al WTO e firma un accordo commerciale quello stesso accordo commerciale anche se può stravolgere cambiare e mutare radicalmente le il sistema economico italiano
Non è discusso né sottoposto a ratifica del Parlamento io le chiedo
Il Governo lei conto come si rapporta a questo a questo problema perché so conosco le sue posizioni ovviamente
Ma conosco anche nel la sua sensibilità democratica sono sicuro di trovare le in legno un interlocutore politico
E non un interlocutore tecnocratico come ahimè negli ultimi dieci anni mi è successo tante volte
Anch'io ci tengo a ringraziare il ministro Bonino della sua relazione molto più pragmatica di altra relazione che su questo argomento abbiamo ascoltato ignoti in quel tavolo e quindi apprezzo in modo particolare
Per non ripetere anche le domande da che parte da alcuni colleghi come degli a sulla questione dei diritti umani che mi sembra un ovvio per Tele soprattutto
Volevo che ritiene che io ho fatto una domanda secca cioè che cosa pensa di della del lungo negoziato e poi dell'ingresso della Cina e da vecchio i risultati che ne sono conseguiti grazie
Allora partiamo per ordine io ovviamente
Sono per storia e per per attività per determinazione
Una militante di un partito radicale transnazionale quindi quello che penso e che cerco di promuovere nel superamento del dell'idea dello Stato nazionale in quanto tale perlomeno in aggregazioni regionali
Non non lo voglio qui ripetere rimane il fatto che non è come dire una corrente di pensiero molto popolare molto diffusa oggi lo Stato nazione la sovranità nazionale
E la base ancora della Carta delle Nazioni Unite piuttosto che degli altri organismi
A però io sono convinta che a questo anche rispecchia
Né se mi posso così permettere una visione un pochino obsoleta dell'evoluzione politico economica del mondo penso ad esempio che
è è chiaro che la Cina forse non ha bisogno di un'aggregazione regionale visto che stiamo parlando di un miliardo e trecento milioni di tizi ma penso ad esempio tornerò dopo sugli EPA
E per esempio sulla questione africana io credo che
Il uno degli obiettivi cioè quello di promuovere delle forti aggregazioni regionali è un obiettivo imprescindibile altrimenti stato prestato seri Mango lo Stato per Stato
Nella situazione di fragilità in cui sono la stragrande maggioranza degli Stati africani lasciamo perdere quelli che hanno materie prime
Ovviamente
Ma gli altri non saranno in grado se non c'è almeno una forte aggregazione regionale di essere all'altezza come dire ma neanche di attrarre investimenti che
Di tutta evidenza a anche i capitali
Hanno una serie di concorrenze e ci sono Paesi in cui
I capitali si fa per dire vanno più volentieri per ovvie ragioni
Ma verrò dopo su questa cioè il punto di partenza che ad oggi lo Stato gli Stati nazionali sono la base anche dei rapporti internazionali che per quanto ci riguarda sentiamo di superarli in qualche modo
Ma
Io credo che questo sia un lo credo profondamente una corda da superare
E l'unico esempio che c'è con tutti i limiti ma l'unico esempio serio che c'è a livello mondiale l'Unione europea con tutti i limiti ma è l'unica organizzazione regionale a mia conoscenza con un trasferimento di competenza
Tutte le altre organizzazioni regionali che sia il Mercosur che sia l'ASI anche sia il SADEC che sia quello che volete
Sono organizzazioni di coordinamento diciamo ma senza nessuna trasposizione di competenze ed è anche senza costruzioni de istituzioni in quanto tali
Diciamo regionali quindi la forza del non voglio dell'esempio europeo che non mi piace chiamare modello ma dell'esempio europeo
Che peraltro in cinquant'anni è stato al suo interno un grande promotore di sviluppo umano e di sviluppo economico è un esempio quasi uno unico diciamo sulla scena sulla scena mondiale
E anche chi spesso guarda all'Europa rischia spesso di farne una caricatura nel senso che sfugge
è l'elemento centrale del successo europeo e che è la messa in comune la trasposizione di competenze
E non solamente un'aggregazione di coordinamento lo dico perché abbiamo assistito spesso al dibattito della Lega Araba che voleva darsi
Non procedure mangia istituzioni europee
Ma mancava elemento di forza di fondo e quindi rischiano di diventare effettivamente una caricatura dell'Inter impianti tra europeo
E non perché non conosco regione al mondo salvo gli Stati Uniti ma per ragioni storiche diverse di tutta evidenza
Che ha sia passata ad una cessione di competenze
Anche se solo in in in alcuni settori settori però rilevanti nella speranza che riprenda la dinamica del trattato dovrebbero anche aumentare le competenze però è l'unico esempio che abbiamo
Sulla seconda questione e sono contenta come lo riproponiamo a te perché abbiamo già avuto un dibattito di Paola sulla nota vicenda globalizzazione e diritti umani promozione della democrazia
Anzitutto io ritengo che sostenere processi democratici o comunque di evoluzione verso società più aperte di tutta una serie
Di di regimi ancora nel nel modo mondo nostro
Sia un progetto politico benefico per noi per loro ne sono profondissima mente convinta che più una società è aperta o va in quella direzione
Più si assiste ad uno sviluppo più armonioso all'interno e a rapporti normalmente meno meno conflittuali o meno brutali intanto con i propri cittadini il problema è come si fa
Quindi io mi augurerei che alla prossima occasione discutessimo degli strumenti di promozione
Questo penso che sia
Il modo di affrontarlo non è una discussione teorica una discussione molto pratica serve l'isolamento
Serve la messa all'indice
Fund cosa può funzionare le istituzioni che abbiamo oggi a livello internazionale sono adeguate o non adeguate a me piacerebbe affrontare con voi con voi o come quando lo vorrete un discorso sugli strumenti
E questo è dove dove dove non non è vero che lo stesso strumento vale in tutte le occasione per tutti gli interlocutori
Non è vero che le stesse sanzioni sono efficaci per tutti gli interlocutori parlo di sanzioni per darvi un esempio insomma
Non è vero che sono sempre efficaci qualunque sia l'interlocutore qualunque sia
Il contesto storico in cui ci mettiamo
Quindi penso che dovremmo avere ed essendo accomunanti da un obiettivo la promossi e che credo ci accomuni la promozione di società aperte di Stato di diritto e di diritti umani
Quello che ha messo servirebbe molte troveremo molto interessante è discutere sul
Come e su quali sono gli strumenti per esempio l'isolamento lo è
Io non credo a parte che non è che siamo noi che risolviamo la Cina
Semmai è la Cina che isola noi senza troppi problemi
Se mi consentite
Ma c'è un'altra questione che secondo me va affrontata ed è che sulla promozione della democrazia dei diritti umani in prima fila saranno comunque
Le popolazioni locali il nostro problema è che cosa e più utile e funzionale perché loro in prima persona dove possibile si rafforzino
Se voi parlate e su quello per esempio affrontiamo subito un grande problema
Che per me è anche una una grande fonte di di ansia molto spesso
Per esempio parlare con nell'organizzazione dei diritti umani di con la Cina tanto per dire ma potrei dirlo in un'altra e e parlare con e i cinesi della diaspora voi avrete risposte completamente diversa
Lo stesso vale faccio un altro esempio gli armeni se uno parla con gli armeni di Turchia gli armeni di Turchia l'unica cosa che possono sperare è un processo di avvicinamento all'Europa a fasi accelerate
Se voi parlate con la diaspora armena a Parigi richiede tra un po'di bombardarlo alla Turchia
Qui non ci troviamo in una situazione devo dire anche molto ricca da questo punto di vista ma l'obiettivo che ci dovremmo dare
Almeno per questa parte cambia passione è quali sono gli strumenti senza aver paura di essere accusati di usare due pesi e due misure
Che il problema non è due pesi e due misure il problema è quali sono gli strumenti e più efficace in certe condizioni
Dati
Questo c'è de io credo sarebbe molto utile sarebbe utile per tutta una serie di organizzazioni anche intergovernative che si occupano di questi problemi
Io non ho molta come dire speranza ad esempio su per come è combinata su anche sulla nuova Consiglio dei diritti umani
Per esempio Potì mi auguro di sbagliarmi per carità ma non mi pare avviati su una grande formula
Ma ritengo che questo potrebbe invece a darci delle idee di come è stato in più proattivi anche a me non ripetitivi in una specie di coazione a ripetere di cose che è giusto fare
Infine la promozione della democrazia per quanto io riesca a vedere un obiettivo molto
Complessa che come tale non ha una risposta in bianco e nero e necessita che tutti gli attori facciano la loro parte
La società fa la sua i partiti fanno la loro il Parlamento fa la sua parte i Governi fanno la sua parte non c'è un unico attore possibile che possa essere determinante
Quindi spero mi chiamiate la prossima volta
Perché e perché è utile per noi capire anche a livello europeo come si promuovono i diritti umani
E trovo che ci sono tanti luoghi comuni tanti cliché è anche tante faciloneria a volte in un in un verso in un altro che non mi pare che non mi pare di no mi pare aiuti sul Fondo Europeo io non ne so molto di più
è una decisione politica in realtà è stata portata avanti anche nel
In negli ultimi mesi diciamo
Da alcune capitali in particolare da Parigi
Ma come le dicevo una decisione politica è stato chiesto alla Commissione di preparare delle ipotesi eventuali sia di utilizzo ma che anche di fasi
Di settori e di criteri per l'accesso
Evidentemente spero per evitare la cassa integrazione generalizzata
Quindi
La la Commissione sta preparando una bozza io mi auguro soprattutto almeno questo abbiamo chiesto che canovaccio della Commissione passi in sede anche di consultazione o comunque di scambi come dire di opinione rispetto alle capitali ma prima di essere formalizzata perché se no quando poi la proposta Commissione formalizzate difficile intervenire come
Come lei sa quindi nella fase che tutti amiamo chiamare ascendenti
Sulla
DAB T io
Io da buona euro federalista europeista e vorrei che almeno ci fosse invece una specifica competenza del Parlamento europeo
Questo credo sia su sugli accordi diciamo
E questo credo sia
Una delle parti istituzionale anche più difficili nel Trattato che abbiamo avuto ma io ritengo profondamente squilibrato aumentare
Eventuali o comunque anche già quelle che ha
Competenze alla l'Unione europea o alla Commissione che poi spesso solo commistione Stati membri
Senza che il diciamo l'elemento o l'istituzione eletta ed elettiva
Abbia da dire ma non da dire ad un senso di chiacchierare abbia da dire in termini
è più o meno vincolanti
Poi è una cosa è la potete la codecisione una cosa è una risoluzione come
Come ben si sa insomma
Ma io mi auguro che nella costruzione di un organico di on di un'Europa come organismo politico il rafforzamento del ruolo del Parlamento europeo a me sembra
Un pilastro indispensabile se vogliamo costruire
Un organismo che ha un'ambizione politica ma anche dei criteri di democraticità nel senso di verifica del
Infine
Per quanto riguarda la Cina e D'Ambrosio
La mia la mia andando
L'opinione e che
Noi dobbiamo fare
Tutto il possibile ma veramente di tutto perché un Paese come la Cina
Sia spinta comportarsi sempre di più come uno stakeholder responsabile sulla scena mondiale
E quindi abbiamo l'interesse la necessità peraltro di avere e di spingere un partner ad essere
Partner appunto anche sulle cose più generali del mondo è chiaro che l'accesso al WTC oppone e porrà alla Cina certamente delle possibilità queste evidente ma pone anche
Non so come sarà in grado di risolvere dei problemi interni di grandissima rilevanza
E che sono forse
Risolvibili in modo non come dire esplosivo se
La Cina riesce a tenere una crescita del nove dieci per cento che è quella che può assorbire in qualche modo per esempio non parlo di altre virgolette popolazioni ma certamente dei contadini
Se la Cina dovesse rallentare
Qualunque ragione
Il tipo di crescita è chiaro che per esempio i costi sull'agricoltura in
Loro in particolare sui contadini pongono dei problemi di tenuta dell'intero sistema di di enorme rilevanza quindi credo che la Cina abbia deciso in qualche modo di sfruttare le potenzialità di accesso ma sulla scommessa di continuare una crescita sull'otto nove per cento
Al ministro del commercio internazionale per le politiche
Ascoltato allo scorso quattordici marzo due mila sette
La Commissione estri del
L'indagine conoscitiva sul fenomeno
L'inflazione speciali commissioni
Qui una buona serata
Grazie