Piccole imprese, grandi innovazioni. Ricerca e sviluppo nel mondo delle Piccole e medie imprese

Buongiorno e benvenuti si sente
Presenta
Vi invito cortesemente a prendere il posto
Vi ringrazio di essere intervenuti così numerosi
Qui presente perché magari non tutti mi conoscete io sono Stefano Valvasone sono il direttore di Apimilano
E volevo ripercorre con voi il
L'iter che ha portato alla all'assemblea di oggi un anno fa Apimilano organizzato nella sede storica della Fiera Milano
Una assemblea centrata sul capitale umano come fattore competitivo delle piccole e medie imprese
L'avvenuto al ministro al presidente Galan
Diceva un anno fa era l'anno in Fiera che da essa nella sede storica di Fiera Milano
Ad organizzare l'assemblea di Apimilano sul capitale umano
A giugno abbiamo organizzato un convegno sulle regole della competizione internazionali invitando ai lavori l'onorevole Tremonti
Oggi siamo qui per affrontare il tema della ricerca e lo sviluppo nelle piccole e medie imprese
Proprio nel luogo simbolo del rilancio dell'economia nazionale
Atteso che tutti voi avrete apprezzato il nuovo polo fieristico della Fiera Milano
Iniziamo quei saluti e invito a salire sul palco nell'ordine alternativamente il presidente di a quella un appena un bar da Rodolfo Anghileri
L'assessore
Al Bilancio Demanio e patrimonio del Comune di Milano Mario Talamona
Il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati
L'assessore all'artigianato e servizi della Regione Lombardia
Lionello Palmi un Celli
E il vicepresidente del Parlamento europeo Mario Mauro prego presidente
Mi hanno detto di essere stringatissimo impegnò subito in parola perché dei creditori non è che amiamo parlare molto
Debbo dire una cosa che
Purtroppo il tempo quello imprenditori e sempre tiranno con conciliare le esigenze dell'azienda con la partecipazione ad assemblee convegni eccetera non è sempre facile
Però ci sono sono l'assemblea di Milano non ho mai voluto mancare come le vogliono gli altri Presidenti dati territoriali ma un dato di fatto
Anche l'anno scorso e rotti presente questo Mita
Il
Motivo di ringraziare soprattutto l'amico
Presidente Paolo Galassi
Chi mi ha affidato il compito di aprire i lavori
Con la volontà di trattare che ha invitato ospiti importanti con la volontà di trattare temi importanti per la nostra associazione
Che interpretano i bisogni e le aspettative
Dei nostri associate
Vi è doveroso attesi ringraziare presidente Galassi e tutti voi che siete qui oggi
Però presenziare dei lavori Assemblea portare il saluto del consiglio generale e della Giunta media non vada che ho l'onore di presiedere
Questa Assemblea del nostro modo di intendere il lavoro
L'economia di vive l'associazione sarà l'occasione non invito ma di una reale approfondimento per una disamina
Su tanti problemi che il nostro sistema ha voluto e ha dovuto affrontare lo scorso anno i lavori dell'Assemblea la criminale lo Stato incentrati sulla tematica del capitale umano
Perché fare fatture ritenuto di vitale importanza quest'anno di lei collegato a questo tema all'innovazione
Il tema di oggi
Che caratterizza i contenuti di questa Assemblea ovvero quanto la ricerca fatto tagliare acquisti influisca nel mondo delle piccole e medie imprese
Grande importanza per il loro sviluppo
Il mondo dell'impresa il mondo della ricerca e sviluppo e del dell'università sono due mondi che dovranno sempre più interagire fra di loro
E confrontarsi nel Comasco in maniera sinergia questi argomenti vengono forzati tra l'altro
Alla vigilia di un'importante campagna elettorale dalla quale tutti noi ci aspettiamo grande attenzione
Al mondo delle piccole e medie imprese ormai rimasto l'unico e vero motore dello sviluppo info di fronte ad affievolirsi e al sminuisce del ruolo della grande impresa
Settori quali l'innovazione e la ricerca la paziente non reali potenzialità attraverso le quali il nostro sistema
Imprenditoriale può continuare a sostenere il bene generale del Paese garantire un futuro alle famiglie
Per questo ci aspettiamo risposte certe
Dalla politica a sostegno dei nostri di delle nostre necessità cari amici e colleghi
Alla guida quindi buon lavoro la certezza di questa giornata fila risultati importanti che io mi impegno sin d'ora a socializzare con i colleghi creati territoriali e dal tutta sistema lombardo grazie
Illustre Presidente il signor ministro componenti di questa campagna Assemblea di atti Milano o il piacere e l'onore di portare il saluto del Comune di Milano in particolare del sindaco Albertini ritengo di per discrezione il proprio spera la limitata disponibilità di tempo di dove resiste alla tentazione di parlarne in nottate in veste istituzionale quanto secondo la mia professione di economista certamente a cinque in questa sede diciamo così simboliche è proiettata verso il futuro
Sì pongono problemi che verranno
Discussi dal ministro Moratti e dagli altri illustri
Relatore che Prosecco no rifare il cammino di Apimilano su un tema fondamentale quella della centralità dell'importanza del capitale umano
Nelle piccole e nelle medie imprese che costituiscono diciamo il serbatoio dell'iniziativa imprenditoriale che l'elemento portante
Sì avanzamenti che tutto resti cui tutto il sistema ha bisogno in Lombardia un elemento fondamentale è certamente dato dalla consapevolezza che gli enti i livelli di governo come si dice oggi mi riferisco soprattutto alla Regione
Hanno portato con la prostituzione alato di un comitato strategico per la competitività
Che non può quindi evidentemente sovrapporre all'iniziativa imprenditoriale privata
Indicazioni diciamo presupposte ma seguire queste inizia tiene dando loro del campo fondamenta
L'innovazione è un elemento ovviamente rischiano rischierei paralizzati un elemento fondamentale
Proprio perché le piccole e medie imprese devono accrescere devono crescere come sistema
Devono crescere no tanto non soltanto è per dimensioni sia pure al guidatore soglie minime di missionari ma per il loro specifico contenuto però lo capacità di innovazione pene problema dell'investimento in capitale umano il problema
Per l'istruzione ho letto in una bella intervista del presidente oggi
Il concetto che le piccole imprese non hanno bisogno solo di laureati hanno bisogno di operai di lavoratori tecnici avanzati questo è un elemento che mi sembra scuola della riforma acclarata dal ministro Moratti la ricongiunzione nella conoscenza al servizio del
Ricerca applicata scoppi diciamo Prada sì questo quorum neanche un gap di un ritardo culturale italiano che ha tenuto diviso molto spesso la ricerca di base è assolutamente fondamentale una cultura scientifica diciamo in un certo senso autonoma rispetto ad altri stalinista per il sistema economico
Da questo punto di vista per quanto riguarda Milano neanche questa esigenza fondamentale e potrebbe essere ricollegata a tradizioni antiche rinnovate proprio come in questo contesto urbanistico e architettonico di questa grande
Opinione
No polo fieristico ripensando all'antica Società d'incoraggiamento agli arti e mestieri alle iniziative che la società civile milanese e lombarda ha sempre sviluppato ma chiedo scusa versatili essermi lasciato trascinare dal coinvolgimento nel dibattito casco però con piacere
La ringrazio
Dopo
Se tutto un ringraziamento spiega l'assistente invito
Occasione
Che mi ha offerto a oggi di essere qua presente
A questa Assemblea l'Assemblea che si occupa quest'anno di un tema fondamentale per il futuro del nostro sistema economico
Cioè il rapporto fra piccole imprese e innovazione
Sia consentito testimoniarlo piacere particolare
Non solo per l'importanza del tema ma anche per il rapporto di intensa eccolo qua collaborazione che lega la Provincia attacchi
Le piccole imprese innervano la nostra economia
E danno identità nostro territorio
Connotano nostra cultura imprenditoriale
In misura superiore alle imprese più grandi le piccole imprese sono sensibile ai cambiamenti congiunturali dell'economia
In particolare alla competizione globale in arrivo dai Paesi emergenti
Si tratta di una sfida che non ha precedenti per intensità
Complessità e che non si può affrontare con illusori tentativi di chiusura delle frontiere
Il titolo del convegno di oggi ci dice invece correttamente
Che la strada maestra e quella dell'innovazione
La Provincia di Milano considera l'innovazione la leva principale per lo sviluppo economico e la competitività del nostro territorio e delle sue imprese
L'abbiamo ribadito anche nel Terzo Programma strategico
Per il sostegno all'innovazione dalla Provincia di Milano
Appena definito attraverso un percorso partecipato che ha coinvolto istituzioni categorie economiche sociali e che rappresenta un contributo nostro giudizio molto avanzato al tema dell'innovazione territoriale
Il programma strategico per l'innovazione di provincia di Milano considera in assoluta coerenza con voi le piccole e medie imprese come il terreno decisivo
Su cui si gioca la sfida per l'innovazione e la competitività territoriale
Una sfida che sfida tecnologica ma anche culturale e sociale
Per questo motivo interventi previsti dal programma strategico hanno le piccole e medie imprese come referente principale
Quale qui citare gli interventi programmati più significativi in questo senso
Riteniamo che l'innovazione e la competitività
Siano il frutto più importante
Di una moderna cultura imprenditoriale
Strettamente legato a quel capitalismo popolare accusati si ispira
Per questo intendiamo supportare la nascita di nuove imprese e lo sviluppo di una moderna cultura imprenditoriale diffuso a tutti i livelli
Quale elemento necessario allo sviluppo economico e sociale la nostra comunità
Intendiamo sostenere lo sviluppo di alcuni settori emergenti nell'area milanese la i siti Biotecnologia industria creativa
In massima parte composti di piccole e medie imprese e la crescita di alcune vocazioni imprenditoriali ad alto valore aggiunto
Importanti per il nostro sviluppo economico in grado di apportare competenze nuove qualificanti anche alle piccole e medie imprese già esistenti
Intendiamo favorire l'accesso delle piccole e medie imprese alle migliori risorse disponibili sul mercato dell'innovazione in termini di tecnologie competenze soluzioni organizzando il sistema dei centri di servizio l'impresa di eletto tecnologico perché siedono sia in grado di rispondere alle esigenze di innovazione
Delle piccole e medie imprese locali con puntualità e competenze sempre maggiore
Intendiamo favorire la valorizzazione della proprietà intellettuale promuovendo il ricorso la brevettazione europea
Ad oggi è stata ancora troppo battuta dalle nostre piccole e medie imprese
Intendiamo qualificare l'offerta di lavoro sul territorio delle competenze per l'innovazione del capitale umano estivo nell'area milanese
Mettendo a disposizione delle piccole e medie imprese persone e competenze sempre di migliore qualità
Che potranno accompagnare meglio i processi di cambiamento ed innovazione
Intendiamo porre rafforzare il ruolo delle pubbliche amministrazioni a supporto dei processi di innovazione
Stimolando
La collaborazione istituzionale la messa a sistema delle competenze
L'apertura alla cooperazione con il privato
Questo in estrema sintesi
Il nostro impegno ed è la base di un confronto fra istituzioni e mondo dell'impresa che vogliano sempre più serrato e profitti
Per parte per parte nostra posso assicurare che troverete nella provincia di Milano un interlocutore sempre aperto e sensibile a queste tematiche grazie buon
Signor presidente signor ministro
Amici dell'Api
Vi ringrazio per questo invito da diporto i migliori saluti oppure di buon lavoro da parte del presidente Formigoni
Che non ha potuto intervenire di persona ma ritenuto importante la presenza della Regione un evento così significativo pre nostro territorio
Ricerche rinnovazione rappresentano infatti oggi l'elemento chiave dello sviluppo economico
Imperativo categorico non solo per le imprese impegnate in settori più avanzate
Ma anche per le imprese nei settori tradizionali che si confrontano nei mercati sempre più competitivi
Questo vale soprattutto in una realtà come quella lombarda che seppur la più avanzata d'Italia presenta ancora un troppo debole il collegamento tra il patrimonio notevole di conoscenza competenze innovazione
Che le università producono delle piccole e medie imprese
Le aziende hanno infatti mediamente dimensione risorse troppo piccole e vivono ancora la diffidenza nei confronti del mondo della ricerca e della sua possibilità di incidere effettivamente sull'innovazione di processo e riprodotto
In questo contesto le istituzioni sono chiamate a promuovere processi di trasformazione tecnologica la Lombardia intrapreso fin da subito questa direzione investendo su quello che sono i veri motori dell'innovazione
Il capitale umano come protagonista
Sono investimento sulla persona e sul talento può sollevare le sorti della nostra economia io a twittare la Lombardia a svolgere il ruolo che le compete
Quello di locomotiva del Paese
Stiamo per quanto spingendo l'acceleratore sulla sulla introduzione di alcuni principi chiave
Quello della meritocrazia
Finalizzato a premiare i virtuosi ad evitare un'eccessiva fuga di cervelli e al contrario ad attrarre talenti anche dall'estero
Quello dalla concorrenza tra istituti universitari
Che può favorire il miglioramento delle istituzioni l'istruzione i nostri giovani abbattendo la logica dell'Autore tensione autoreferenzialità che ancora oggi caratterizza molti dei nostri atenei
Qualora la formazione continua del management pubblico e privato
Perché i cambiamenti avvengono laddove esiste una dirigenza preparata e pronta ad affrontare nuove sfide
Il fare sistema come metodo il metodo che deve essere applicato ad intero all'interno del Paese costruendo reti di relazioni stabili
Sia a livello orizzontale sistema universitario mondo della ricerca dell'impresa finanziario e creditizio perché solo così si possono supportare le piccole e medie imprese con servizi e strumenti che consentano di ridurre i rischi del nanismo
Sia a livello verticale
Con le altre istituzioni percorso virtuoso attivato nel novantasei con la legge regionale trentacinque lo sviluppo delle imprese minori
Abbiamo già firmato numerosi accordi con diverse province lombarde Comune Camera di Commercio
Finalizzate a sostenere l'innovazione tecnologica vede piccole e medie imprese
Ruba penso a Mantova a Milano a Como a lecco Varese a Pavia ed ultimo anche al Comune di Milano
Accordi che ci hanno visto impegnare tre virgola cinque milioni di euro per sostenere l'attività di brevettazione delle piccole e medie imprese promuovere la nascita di nuovi impresa hi-tech
Stimolare la partecipazione a progetti europee di ricerche innovazione
E favorire la messa in rete delle pur piccola e media impresa e grandi imprese università e centri di ricerca
Quello di fare rete però il metodo che deve essere applicato anche con il resto del mondo
Attraverso missioni istituzionali protocolli d'intesa accordi tra singole diversità o singoli istituti di ricerca supportate dalle istituzioni dove lo stiamo facendo
Solo quindici giorni fa il presidente Formigoni si trovava posto negli Stati Uniti
Dove assillato un'importante accordo finalizzato a promuovere la ricerca scientifica e industriale favorire la collaborazione e l'incentivazione allo sviluppo tecnologico tra enti di ricerca lombardi statunitense
Il riconoscimento e la valorizzazione delle eccellenze come priorità
Innovare a infatti un costo tanto più difficile da sostenere quanto e più d'impresa hanno dimensioni ridotte
L'istituzione in una situazione conosciute di scarsità di risorse
Devono scegliere
Non abbia noi la Regione Lombardia ha scelto di premiare i meritevoli l'abbiamo fatto spostando sempre più i nostri contributi sul lato della domanda per favorire dinamiche di innovazione d'impresa e l'interazione tra i centri di ricerca e di sviluppo
Ne sono esempi il voucher tecnologico attuato con il Progetto Minerva il sistema quaestio di accreditamento
Introducendo strumenti finanziari innovativi come il fondo Next che con altri trenta milioni di euro è il primo fondo di Venture Capital pubblico privato in Italia puntando sull'innovazione sull'attività che scatti come dire iniziativa rispetto ai progetti del mondo universitario
Il nostro impegno è stato importante in tutto il territorio lombardo e quindi anche qui nel capoluogo
Milano infatti io nel territorio più votati all'innovazione né testimoniate sul coinvolgimento in tutti e cinque i metadistretti
Biotecnologie alimentari no Desailly moda e nuovi materiali
Ieri citycar eccellenza valorizzarle diventa quindi una sfida estremamente emblematico
Penso per esempio le potenzialità del settore biomedicale che proprio Milano conta grandi centri di ricerca penso alla possibilità di creare sinergie importanti e tre settore moda Desailly nuovi materiali
Penso infine la possibilità di focalizzare l'attenzione su tematiche innovative come la sinergia tra cultura e innovazione tra restauro settore day by biotech potesse nuovi materiali
Per questo perché il sistema imprenditoriale milanese possa continuare a svilupparsi a reggere la pressione dei concorrenti globali
E indispensabile far funzionare il circuito virtuoso in cui capitale umano e ricerca mettono in moto trasferimento tecnologico innovazione quindi crescita e di competitività
Non è sufficiente miglioramento i processi produttivi serve all'avvio di nuove attività la creazione di nuovi prodotti
Il governo regionale è pronto a farsi interprete di questa necessità senza nascondersi
Senza alcuni problemi ma valorizzando le esperienze positive e le eccellenze per trainare la competitività dell'intero Paese grazie a tutti grazie al presidente grazie
Signor ministro buon lavoro
Si chiede
Nel mandato ecco penso che ci debba lasciare il Presidente della Provincia io lo ringrazio del suo intervento ma sopra tutto in questo periodo sono pieni di impegni istituzionali adesso scusate la compagnia
Ringrazio rapidi
L'invito fatto all'istituzione parlamento europeo
Devo dire che nell'intento non di qualificarmi ai vostri occhi
Come più bravo ma semplicemente come più breve rinuncio a leggere il testo preparato
Per tornare su quella che dal mio punto di vista e la notizia del giorno relativa alle piccole e medie imprese
Chi ha avuto la possibilità di seguire questa mattina magari l'intervento del ministro Fini alla radio
Sa che è in corso una grave crisi dell'Unione Europea sa che non c'è accordo su quelli che sono i benefici possibili del bilancio dell'Unione e questo vuol dire in concreto che
Ci saranno molte difficoltà per chiudere l'accordo sulle cosiddette prospettive finanziarie
Quell'accordo settennale cioè che consente di spendere in modo mirato le risorse che i singoli Stati conferiscono all'Unione Europea
Che cosa vuol dire questo ripercussioni può a vere per il mondo dalla piccola e media impresa
Intanto se pensiamo che solo sulla voce
Dei fondi strutturali questo accordo ha portato la piccola media impresa nel nostro Paese circa ventuno miliardi di euro
Nella nello scorso settennato possiamo non avere un'idea delle dimensioni che questa crisi grave rischia di confortare
Ma una volta di più vale la pena soffermarsi per un attimo sul merito di questa crisi perché il merito di questa crisi coinvolge esattamente dal punto di vista concettuale il destino della piccola e media impresa il merito della crisi è esattamente sulla necessità di investire sul capitale umano quando Toni Blair venuto sei mesi fa al Parlamento ha chiesto ai Paesi dell'Unione in qualche modo di ridiscutere le fondamenta stesso dell'organizzazione del nostro bilancio che cosa ha detto Blair ha detto una cosa semplicissima ha detto amici miei mi accusate di essere contro l'Europa sociale ma la vostra Europa sociale cioè quel modello di Welfare eh
Di organizzazione esempio della spesa per la ricerca dell'Unione persegue è un modello che garantisce che cosa l'Unione ad esempio venti milioni di disoccupati
Quindi io vorrei rivedere con voi quelle che sono le basi stesse dell'organizzazione di questo bilancio e puntare su qualcos'altro non dimentichiamo che una parte cospicua del bilancio dell'Unione
Asserisce ancora alle stesse della così detta PAC la politica agricola comune
Avevamo quindi nella parole di Blair una grande promessa e potevamo pensare che conseguisse questa grande promessa un modo diverso di riorganizzare il nostro bilancio il governo italiano si era impegnato il ministro Moratti lo sa perché è stato una delle protagoniste
Di questa diciamo ridefinizione dei termini della nostra competitività si era addirittura arrivati a fissare all'interno del Consiglio un Consiglio per la competitività che esattamente mirasse a questo
Non più consentitemi l'espressione investimenti in capitale animale ma trasferimento di questo capitale umano
Perché esattamente da questo ci si aspettava il rilancio delle esigenze la verità è che la proposta inglese
Che si era fatta precedere da un ragionamento così importante è ben poca cosa
Perché si ferma alla difesa
Del cosiddetto sconto britannico e in cambio evidentemente di questa difesa finisce col concedere ancora una volta ampi margini alla spesa per la politica agricola comune e quindi un vantaggio all'altro partner pesante
Dell'organizzazione dell'Unione quella Francia che esattamente attraverso molti suoi veti ha reso in questi anni estremamente difficile il prosieguo del cammino dell'Unione
E allora è evidente che il giudizio del ministro Fini questa mattina vale a dire l'Italia non è disponibile
Non è disponibile non solo perché con la quinta proposta della presidenza lussemburghese
A sostanzialmente detto basta un ulteriore dissanguamento delle nostre case ricordiamo di essere il secondo contribuente netto dell'Unione
Ma soprattutto perché in positivo non è d'accordo sul fatto che l'Unione non rimette in discussione i termini stessi del proprio bilancio e non si commetta sulla piccola media impresa e non scommetto sul capitale umano
Il governo italiano ha largamente contribuito nella definizione queste prospettive finanziarie a due passaggi che rimangono chiare
Il settimo programma quadro eh
Quello che è chiamato il fratello minore del settimo programma quadro quel programma quadro per la competitività e l'innovazione che assicurerebbe alla piccola e media impresa esattamente altri cinque miliardi di euro nel prosieguo dell'accordo finanziario
E questa presa di posizione del governo italiano è fortemente motivati perché evidentemente noi non ci rendiamo conto a fronte di un gigante cinese che produce un milione di ingegneri ogni anno
Che la scarsa capacità di investire nel capitale umano da parte di un'Europa che rimane ancorata a vecchi modelli può determinare nel tempo la fine stessa del nostro sistema economico e non sto esagerando
Evidente quindi che la battaglia che il Governo italiano intende fare in questi giorni è una battaglia volta ad assicurare la possibilità di una svolta concreta
Il bilancio annuale dell'Unione garantito
In transizione dal Parlamento europeo assegna nuovi fondi ad esempio su Leonardo per consentire gli scambi e consentire che i nostri ragazzi vadano a studiare il modo come si fa a piccole e medie imprese nel resto d'Europa
Il programma dell'Unione provvisorio stabilito dal Parlamento assicura cioè questo sguardo positivo e la possibilità di investire in concreto sul capitale umano
Noi ci auguriamo che i governi dell'Unione capiscano questo messaggio del Parlamento si adeguino a quello che la lettura delle prospettive finanziarie data dalla dal Parlamento stesso
E che capiscono una volta di più che il bene comune non è semplicemente la media di tutti gli interessi in gioco
Ma è qualcosa di più l'affermazione di un ideale talmente grande che posta in concrete essere partecipato da tutti e assicurare a tutti in termini vorrei dire
Più umani cioè più adeguati per le circostanze storiche che stiamo vivendo un rilancio delle nostre prospettive economiche e un rilancio per il destino di una generazione grazie
Finisce qui diciamo la parte degli incontri istituzionali io voglio ringraziare per tutti gli interventi perché fare la fine adesso volevo appartenente venti tematici ma più che diciamo saluti è stato un'introduzione a quello che sarà nei temi
Mi fa piacere verificare che presenterà la Provincia conosce il nostro pensiero ha parlato di capitalismo popolare è una cosa che io sto pubblicando spesso sui giornali
Ringrazio tutti a ad esempio anche l'amico Mauro
Che tutte le volte che parlo con lui mi apre da piccolo e medio imprenditore un visione più ampio quello dell'Europa piccolo che noi imprenditori dobbiamo affrontare perché la nostra nuova Carla quella cui dove dovremmo diciamo raggiungere per poter poi affrontare gli altri mercati ecco questo è un messaggio che è stato molto importante che non scendono in questo momento passo la parola Quaglio al professor Quaglio per diciamo coordinare gli altri interventi grazie
Grazie per
Pronto
Grazie presidente anche superiore per l'opportunità di poter seguire da questo punto d'osservazione questa mattinata che si sta già animando nel fine settimana direttore del Sole ventiquattro Ore per cui lavoro ha ritenuto di dedicare un suo editoriale appositamente augurando tutrice emergenza culturale ha segnalato una pure una crisi persistente di cultura d'impresa opportune del rischio quindi il fatto che nonostante vediamo nell'anno di grazia due mila e cinque molto spesso articoli suore editoriale l'impresa l'imprenditorialità sulla cura vissuti come ospiti non si sa quanto poi desidera attivo
Graditi all'interno della della società italiana ed europea attualmente e dall'altro lato ha conta ancora una volta ha espresso preoccupazione per la cultura nell'impresa che poi è quello di cui non dico parleremo ora con gli interventi che macchina stiamo già parlando da da un annetto età con con i contributi dei rappresentanti delle delle istituzioni ripeto questa mattina mi pare già biglietti sono convinto che al termine della mattinata polente il presidente concorderà con me che
Troviamo anche qui infine a Milano lo stesso spirito che lo ricordava appunto Ferruccio de Bortoli suo editoriale
Dovremmo trovare queste settimane Inghilterra dove info su una grande iniziativa promossa dal Governo per fare incontrare l'impresa e i Società civile anche in Francia dove gli stessi imprenditori sulla crisi delle periferie parigine hanno hanno avuto uno uno scatto una reazione molto veloce mi mi mi pare di ritrovare qui lo stesso spirito
Sono già stato troppo lungo
Introduco quindi
Il tavolo che sta qui
Alla mia sinistra dove non a caso ci sono
Cioè ministro della pubblica istruzione del Presidente del CNR il rettore del Politecnico ci sono tre esponenti della comunità istituzionale scientifico tecnologica per un solo banchiere contro Mazzotta e un solo presidente di Camera di commercio Sangalli quindi vuol dire che il presidente Galassi ritiene si ci vogliono nel cocktail tra le parti di scienza e tecnologia per una parte di finanza impresa le una parte di si sistema camerale ma dopo magari ce lo dirà lui in chiusi in a conclusione di questa mattina mi fermo qui il primo intervento del ministro della pubblica istruzione universitaria si eleggete scientifica dottoresse Letizia Moratti
Buongiorno a tutti un ringraziamento al presidente Galassi per questo invito che e perbene un'occasione importante di confronto e di è una possibilità verrà illustrare le iniziative le azioni della ministero nella campo dell'innovazione per le medie e piccole imprese
Prima di
Parlare appunto di quanto di più quelle che sono le azioni che il ministero ha messo in atto in questi anni a favore delle medie e piccole imprese
Volevo con voi condivido qualche riflessione sulla tra struttura produttiva del nostro Paese e sul perché innovazione e importante in modo particolare papà sostegno a favore delle piccole-medie imprese
Il la nostra struttura produttiva una struttura produttiva con la una dimensione di di imprese certamente
Diversa rispetto alle alla e gli altri grandi paesi europei se non ricordo male noi abbiamo circa quattro milioni di medie e piccole imprese quindi totale del venticinque per cento di tutte le medie e piccole imprese europee
Abbiamo questo ci dà certamente una grande flessibilità ma anche qualche debolezza in modo particolare
Medie e piccole imprese hanno certamente più difficoltà a investire in una ricerca più difficoltà a a inserirsi nei settori ad alta tecnologia
Maggiori difficoltà a operare un trasferire trasferimento tecnologico quindi a tradurre le conoscenze in prodotti e non a caso il tasso di brevetti del nostro Paese è un tasso di brevetti molto diverso dal dagli altri grandi paesi europei anche se devo dire che in termini percentuali quindi termini assoluti siamo sempre molto bassi ma in termini percentuali
La i brevetti depositati all'Unione europea negli ultimi tre anni sono aumentati del quarantasette per cento quindi incominciamo a vedere
Qualche risultato rispetto a una politica che abbiamo avviato a sostegno appunto del trasferimento tecnologico quindi della trasformazione della conoscenza in prodotti
L'importanza del della dell'innovazione è data dal fatto che l'innovazione è certamente uno dei fattori determinanti della competitività quindi la l'innovazione
è un fattore che da bar quale non si può prescindere se si vuole incrementare la competitività del nostro Paese
Competitività che dobbiamo incrementare perché pur mantenendo una quota di export a significativa quindi noi comunque esportiamo a oggi ancora un ventotto per cento del nostro prodotto interno lordo
Quindici oltre trecento milioni milioni di euro quindi una un'esportazione significativa
Purtuttavia abbiamo perso in modo particolare abbiamo perso in quei settori nei quali la capacità di mantenere un vantaggio competitivo durevole nel tempo
è più significativa quindi in particolare nei settori ad alta tecnologia quindi manteniamo una quota elevata di di export e per darvi una un esempio per dire perché comunque una quota elevata
Se la confrontiamo con la quota di export della California campi esattamente uguale al nostro noi esportiamo tre volte tanto risposta rispetto a quanto esposto alla California quindi non siamo in assoluto
Come dire incapaci di a avere una essere competitivi sui mercati internazionali ma certamente la nostra capacità e e diminuite quindi una un grosso sforzo per incrementarla va fatto e l'innovazione è certamente una delle leve quali sono dunque che tipo di innovazione perché noi abbiamo sostanzialmente due innovazioni in innovazione incrementale è un'innovazione radicale
Il nostro tessuto produttivo è sempre stato più capace di operare nell'ambito dell'innovazione incrementale proprio perché è fatto da medie e piccole imprese per le quali ovviamente più facile
L'innovazione incrementale quindi qui l'innovazione non cambia il prodotto Marche migliorerà il prodotto quell'innovazione che migliore processi produttivi quella innovazione che migliora l'efficienza l'efficacia e quindi diminuisce i costi di produzione
Però le tecnologie lo sviluppo delle tecnologie in cui e la discontinuità dei del processo nello sviluppo delle nuove tecnologie tale che da un atto si creano delle grandi e nuove opportunità penso ad esempio a tutta la diciamo la nuova convergenza che si sta creando nel settore
Bioscienze info scienza e nano scienza e quindi questa discontinuità crea opportunità
Ma dall'altro lato ovviamente deve essere sostenuta da una capacità di cogliere queste opportunità
H quindi data la peculiarità del nostro tessuto produttivo e data l'importanza dell'innovazione radicale che quella che cambia il prodotto quindi con una diciamo innovazione diversa rispetto a quelle incrementale capacità che minore nell'ambito delle medie e piccole imprese
Diventa assolutamente evidente quanto la ricerca e quanto un un forte sostegno un forte raccordo tra pubblico e privato diventa fondamentale per aiutare lo sviluppo delle medie piccole imprese
Quali sono allora le azioni le principali inizia azioni iniziative la politica diciamo e poi le azioni che il ministero ha messo in campo per stante questo scenario questo contesto nel quale ci troviamo ad operare per aiutare il settore delle medie e piccole imprese dal punto di vista della capacità innovativa
Innanzitutto abbiamo ridefinito la nostra politica della ricerca quindi siamo passati da una visione della ricerca lineare quindi ricerca di base ricerca industriale ricerca pre competitiva ha una visione che la visione che negli ultimi anni si è affermata in modo particolare nel mondo anglosassone quindi in America
Che la visione della aggreghi della concentrazione delle risorse
Pubbliche private in un circuito virtuoso nel quale questa dimensione di linearità e di sequenza si è persa quindi non si opera più solamente con questa concezione che la ricerca di base comunque poi darà risultati poi si farà la ricerca industriale e poi si farà la ricerca pre competitiva ma si mettano insieme soggetti pubblici e privati in una visione nuova che integra ricerca di base ricerca industriale ricerca pre competitiva
Questo peraltro accorcia anche i tecniche inviti trasferimento tecnologico e capacità
Di a creare prodotti che vanno rapidamente sul mercato e così come si è affermata a livello dei Paesi anglosassoni questa visione questa stessa visione si staff affermando fortemente anche nei Paesi emergenti per il modo particolare in Cina e in India
Fa più fatica a fermarsi in Europa l'Europa ancora sembra ancorata dei vecchi modelli quindi noi nella nostra politica nei confronti della dell'Europa stiamo cercando di portare questa nuova visione anche in Europa ma con qualche sforzo
Questo mi ha fatto piacere devo dire è un incisore fatto piacere sentire parlare di capitale umano e sentire che l'anno scorso questo convegno era stato dedicato al capitale umano
è un aneddoto ma quando noi abbiamo avuto la presidenza dell'Europa nel due mila e tre uno dei punti che io avevo portato avanti con l'allora commissario Reding era quello di creare un un diciamo una una una forte tensione verso il concetto del capitale umano allora mi ero sentita dire non dal commissario ma Daja dalle strutture quindi dai direttori generali
In ambito di Consiglio istruzione ma anche in ambito di Consiglio competitività io gestivo i due consigli e quindi con il ministro dell'Istruzione ministro alla ricerca beh faccio parlare di capitale umano si può parlare di risorse il concetto invece completamente diverso capitale presuppone una un accrescimento delle risorse non semplicemente le risorse sono riuscita faticosamente a far passare questo concetto tra l'altro a Milano avevo allora invitato nel due mila e tre i ministri dell'Istruzione insieme ai ministri del lavoro per avere una maggiore
Congiunzione per un maggior raccordo tra le politiche dell'istruzione e le politiche del lavoro quindi con un concetto dell'istruzione
Francamente un po'più innovativo
Del Concetto Vecchio dell'istruzione basato sull'Offerta
Ribaltando il concetto e mettendo al centro le esigenze dei dei cittadini
Studenti diciamo
Sì a Esine inetta diciamo scolare sia quelli invece lavoratori in eccesso con necessità di riqualifica
Quindi con un raccordo tra l'istruzione e le politiche del lavoro e le politiche sociali molto più forte dall'ora e la il concetto di capitale umano è diventato patrimonio comune anche in Europa e quindi ormai in tutti anche in tutti i Consigli europei e anche negli obiettivi di Lisbona si continua ripone Barcellona si continua a ribadire la necessità di investire nel capitale umano
Tornando però alle azioni che il ministero ha messo in atto in questi in questi anni per il sostegno alle medie e piccole imprese e mi soffermo solo sulla parte ricerca e innovazione anche se come dire il discorso dovrebbe essere un discorso come dire di filiera quindi è un c'è un filo rosso ovviamente che lega tutto il processo educativo formativo distruzione se non partiamo da un'istruzione quindi da una scuola che già formano capitale umano e sociale di qualità poi diventa difficile come dire avere un'università di qualità ente dei ricercatori di qualità diventa difficile formare quel capitale umano di qualità
Del quale le imprese hanno sempre più bisogno e ovviamente quando intendo capitale umano e sociale intendo
Tecnici anche qui tutto quel mondo che per voi è importantissimo di tecnici e di quadri diciamo intermedi che fanno per voi insomma che che svolgono una un lavoro importantissimo nell'ambito delle vostre medie e piccole imprese
Quindi è chiaro che il discorso lo farò concentrato solo sulla parte ricerca innovazione
Però il come dire il ragionamento che sta alla base del della del anche della parte ricerca innovazione nasce da una pensiero che collega for fortemente la scuola con l'università e con la ricerca e non a caso e cito solo questo esempio
Per portare innovazione in tutta la filiera abbiamo se i incrementato in maniera importantissima laboratori computer per studente formato docenti abbiamo formato il centonovantotto mila docenti ai quali abbiamo dato la patente informatica
Perché potessero poi insegnare ai giovani perché c'era pure un gap generazionale quindi giovani sanno usare gli strumenti informatici titolo docenti non erano in grado di usarle quindi abbiamo fatto né mi sento fortissimo il primo anno su questo tema
Però mi torno mi soffermo solo ripeto sua parte ricerca innovazione vorrei soffermarmi in maniera particolare su alcuni dei beni delle diciamo delle degli azioni rilevanti basati su questa nuova politica quindi su una politica che quell'atto illustrato veramente prima
Ne abbiamo
Iniziato con la creazione di distretti di alta tecnologia
Abbiamo preso cioè il modello dei distretti industriali che è un modello che è sempre stato vincente è vincente nel nostro Paese pur con le criticità di cui abbiamo parlato e abbiamo cercato di individuare settori innovativi per creare un al modello organizzativo che mettesse insieme risorse pubbliche centrali quindi governo risorse pubbliche locali quindi province sta comuni regioni
Università centri di ricerca e impresa quindi questi questo modello organizzativo è finalizzato a fare ricerca
Dare possibilità e questo per le medie e piccole imprese estremamente significativo alle medie piccole imprese di accedere a centri di ricerca per esempio nel quale non avrebbero possibilità di accedere senza questa possibilità appunto di interazione
Ma e possibilità di creare dalla da questi centri di ricerca Spinosa e stampa quindi nuove imprese
Questi undici disturba ormai sono undici gli stretti sono distretti che vanno dal distretto piemontese nell'ICT al distretto ligure nel disse sistemi di intelligenza artificiale il distretto di Trieste della medicina di o molecolare
Distretto di Modena per la meccatronica distretto di Napoli per i materiali polimerici compositi distretto
Della Sicilia verrà la micro nano Elettronica distretto della Lombardia sulle biotecnologie
Ed altri non francamente forse non li ricordo tutti
Sta incominciano a dare risultati quindi cominciamo a vedere nuove imprese che nascono da questi distretti un distretto interessante soprattutto per le medie e piccole imprese il distretto di Modena dove abbiamo una partecipazione di circa trecento impresa che che possono sfruttare utilizzare le reti delle università che partecipano al distretto e il distretto del Veneto sul nel nel settore delle nanotecnologie che è una sorta di distretto al servizio della ricerca per le medie e piccole imprese ecco cito questi perché sono quelli che vedono la partecipazione delle medie e piccole imprese più più spinta insomma più più intensa secondo punto interventi a di di raccordo tra università Enti di ricerca e impreviste
Anche sulla base della nuova legge sullo stato giuridico il reclutamento abbiamo creato nuove opportunità le carte del convenzionate le convenzioni per la ricerca quindi creando opportunità per soprattutto per le medie e piccole imprese che non hanno quella capacità di fare ricerca in in caso Interna
Di fare outsourcing nelle università nei centri
Di ricerca e peraltro questa è anche una linea di tendenza internazionale le direbbe il i ribellato sa si sono praticamente trasferiti a Arva alta creando centri di ricerca all'interno di Nadal perché perché peraltro e anche per le imprese
Più conveniente fare la ricerca di breve periodo all'interno ma la ricerca di medio e la ricerca di lungo periodo
Farla all'esterno quindi c'è un'esternalizzazione di costi che tra l'altro e positiva sia per le medie che per le grandi imprese
Capitolo dell'internazionalizzazione noi avevamo un sistema di internazionalizzazione certamente molto positivo ma senza una visione quindi le università liberamente
Sviluppavano accordi internazionali però erano Cordì ed è giusto che sia così quindi devono continuare a sviluppare liberi accordi internazionali mancava una visione rispetto alle diciamo alla a al alla visione industriale quindi quali accordi perché determinati accordi noi abbiamo in questi anni firmato con sedici Paesi settanta accordi con queste due particolarità
Accordi in reciprocità di fondi quindi solo quando gli altri paesi investono insieme a noi accordi solo quando crediamo laboratori anche nel nostro Paese
Vi cito solo un esempio per far capire anche per le medie e piccole imprese quanto questo sia importante
Noi avevamo un accordo scientifico interessantissimo tra università ci di eccellenza italiana e leonessa giapponese di eccellenza sulla robotica umanoide quindi un settore di estremo interesse un settore che stimato nei prossimi anni dare come dire creare l'opportunità per la solo assistenza degli anziani di venti milioni di pezzi di robot sopra nel solo Giappone quindi un settore interessantissimo dal punto di vista industriale quando sono andata in Giappone per vedere gli accordi che stavamo facendo e che erano fatti ho chiesto quali industrie partecipavano a questi accordi e quali ricadute industriali c'erano per il nostro Paese nessuna perché perché i lavoratori erano solo in Giappone ed è ovvio che per le medie e piccole imprese è difficile andare a investire in Giappone
Allora ho rivisto l'accordo l'accordo questo punto prevede reciprocità di fondi e laboratori in Italia quindi è ovvio che per le medie e piccole imprese
è molto più facile accedere a lavoratori nel proprio paese piuttosto che non andare appunto in paesi lontani questa visione l'ho applicata in tutti gli accordi che ho firmato son partita da accordare due
Università di eccellenza MIT e Arpa per compensato che se riuscivo a sfondare con quelle poi il resto sarebbe stato più facile così è stato quindi gli accordi sono stati firmati quindi reciprocità di fondi e collaboratori nel nostro Paese e credo che questo asse nuova politica sia una politica decisamente importante per le medie e piccole imprese
Quali sono
Ecco un'altra credo un'altra iniziativa importante non mi soffermo su questo la ristrutturazione degli enti di ricerca con una missione con una focalizzazione più spinta anche rispetto al raccordo con col mondo industriale poi sarà presenti Pistella a intervenire su questo
Quali sono da ultimo l'interventi diciamo concreti reazione abbia parlato di azioni non sono gli interventi più concreti che abbiamo la messo in campo a favore delle medie e piccole imprese l'abolizione dell'IRAP per il personale ricercatore nell'impresa che ovviamente hanno un costo pesavano per soprattutto per le medie e piccole imprese
Abbiamo o costruito una rete di lavoratori pubblico-privato quindi tutto quello che investiamo anche nella ricerca di base è finalizzato a creare laboratori pubblici privati e quindi nei quali ovviamente la partecipazione da parte delle medie piccole imprese può essere più facile
Abbiamo varato l'istituzione e siamo in fase di definizione il bando già terminato quindi a a breve verificheremo abbiamo avuto diciotto università che ci hanno perché hanno ha fatto applicazione sul bando
Quindi a breve dei verrà definito erano definiti dieci Industrial liaison office presso le università
Nessuna delle nostre università arriva un Industrial liaison office quindi ne abbiamo preso dall'altro in maniera molto semplice ovviamente il modello MIT che su questo è il migliore
Abbiamo lavorato con la Crui naturalmente per avere un confronto per non importare semplicemente un modello matter rielaborarlo alla luce del naturalmente del nostro tessuto produttivo ma anche accademico
E avremo a breve dieci Industrial liaison office ai quali saranno collegati incubatori d'impresa all'interno delle università
Abbiamo previsto una da ultimo abbiamo previsto un un acquirente il rilancio di questi dodici progetti strategici cambiamo lanciato nel provvedimento competitività progetti che hanno un miliardo e cento milioni di euro in a accredito la data a tasso agevolato
A disposizione a disposizione abbiamo avuto oltre settecento domande rispetto al bando che si è chiuso e rispetto a questo bando abbiamo dieci miliardi di richieste di di di viaggio di fondi per di agevolazioni
E la cosa estremamente positiva e che a questo bando hanno partecipato nell'ambito dei settecento Progetti mille settecentoquindici media e piccola impresa e quindi hanno recepito l'interesse l'importanza di questi dodici grandi progetti strategici che hanno peraltro anticipato quello che poi la Francia ha fatto con il Progetto beffa
Abbiamo previsto nell'ultima finanziaria una fiscalità speciale dei meccanismi di finanziamento di sostegno particolari per i distretti un'agenzia per il trasferimento tecnologico e interventi di deduzioni fiscali da parte di impresa è che intendono fare atti di liberalità nei confronti dell'università o degli enti di ricerca
Io credo che questi questi interventi unitamente a un impegno che noi stiamo a come già il vicepresidente Parlamento l'onorevole Mauro già anticipato unitamente a un impegno
Molto forte che l'Italia sta mettendo nell'approvazione da un lato come ha detto l'onorevole Mauro della più complessivo Budget europeo dall'altro anche per sostenere nell'ambito del settimo programma quadro
Il le le medie piccole imprese certamente credo mostrino quello che l'impegno del governo che in parte si è già concretizzato in azioni e in parte naturalmente invece ancora deve ulteriormente rafforzarsi
Anche a livello europeo ripeto stiamo fortemente sostenendo la le medie e piccole imprese in io avrò un consiglio il prossimo il lunedì prossimo proprio su questo tema
Siamo diciamo ancora in una a in un ambito che non ci dà ancora una Cina soddisfazione perché ne avevamo chiesto e a vere come nel sesto programma quadro un quindici per cento per le medie e piccole imprese e una quota nelle aree tematiche quindi in tutte le aree tematiche avere una quota dedicata alle medie e piccole imprese com'era nel sesto programma
Devo dire che molti Paesi nordici ma hanno soprattutto appunto i paesi nordici invece vorrebbero addirittura eliminare le medie e piccole imprese noi abbiamo messo una riserva su questo quindi e manterremo la Riserva quindi però stiamo già come dire Fazio abbiamo già fatto dei passi avanti quindi e peraltro questa è una prima lettura poi dovrà passare al Parlamento e tornare in Consiglio per la seconda lettura
Però volevo assicurarvi come peraltro avevo fatto nel sesto programma quadro quando abbiamo fatto stesso programma quadro
Allora era al due mila e uno quindi non eravamo appena c'erano appena insediati come governo
E all'allora commissario Brusca mi mi mi disse sesto programma e chiuso le medie piccole imprese erano fuori non c'erano
Per fortuna in quel periodo ero riuscita a creare un'alleanza forte con la Germania l'allora ministro adesso immediato ma allora ministro
Bulma né anche lei era fortemente determinata a combattere per le medie e piccole imprese questa alleanza c'ha consentito e comunque io ho detto che mette colpetto quindi francamente non l'avrei approvato siccome programma settimo pro il sesto programma come settimo peraltro si approvano all'unanimità anch'ogni tanto il venti servono ancora devo dire
E quindi siamo ai allora siamo riusciti io sono certa che anche questa questa volta col nostro impegno e che naturalmente cercando le giuste alleanze riusciremo a portare a casa quanto di più e quanto il più possibile per anche dal lato europeo a sostegno di quanto voi fatte vi ringrazio
Ringrazio pronto ringraziamo il ministro
Diciamo per la sua attenzione non so se avete seguito le sue parole ma soprattutto vorrei far capire niente venditori quando spesso vengono parlare con me e ci dicono che la politica non ci assiste ecco forse non ne abbiamo la comunicazione io inviterei veramente i rappresentanti delle istituzioni anche noi di impegnarsi a far sì che la comunicazione arrivi anche a noi che ci dia modo di capire quanto si sta facendo in Europa
Per fare rinascere i nostri principi nostri valori ma soprattutto quelli italiani della piccola e media impresa io ringrazio ministro che ci deve lasciare
Proseguiti lavori grazie
Diciamo Corrado
Il suo intervento in ordine
Il il presidente ci hanno invitato sì autorizzato invitato a continuare i lavori e tra l'altro abbiamo siamo questa mattina siamo tutti qui per lavorare e quindi
Non
Attendendo che imprese Petroni comunque come continuiamo a contiamo in questa nostra conversazione il l'intervento sulle successivo a quello del ministro è quello del numero uno del ce n'era traccia piste
Giorno io vi ringrazio veramente per quest'invito non è una formale dichiarazione d'obbligo sono convinto che ci siano due ottimi motivi
Il primo è che un'occasione importante per illustrare quello che stiamo facendo e come diceva il vostro presidente alla comunicazione
E significativa indispensabile ma io vedo anche simmetrico occasioni di questo tipo sono importanti anche per apprendere
Ascoltare le vostre considerazioni i temi sui quali voi
Siete impegnati per tenerne conto ai fini del proseguire nel lavoro che stiamo facendo e vi dico subito che mi senti fortissima sintonia con le scelte che sono sottolineate dal documenti e dal titolo che meditato a questo incontro entro subito nella sostanza la missione del CN
Non è più ricerca punto creare valore attraverso le conoscenze generate dalle circa il che significa che le ricerche vitale ma bisogna arrivare al valore vi prego di credere che questo passaggio che può sembrare ovvio per gran parte della cultura esistente nel sistema pubblico di ricerca epici una rivoluzione io credo sia una rivoluzione indispensabile
Se il Paese vuole proseguire ad essere uno dei paesi più significativi sulla scena mondiale
In particolare vorrei sottoporre alla vostra attenzione una chiavi di lettura per sostanziare questo approccio che noi chiamiamo il quadrilatero nel senso che ci sono quattro vertici tutti e quattro importanti per mantenere quel Renzo alla figura ricerca
Innovazione i due termini non vanno confusi
Perché ci può essere innovazione senza ricerca e va ancora bene ma magari solo nell'immediato ci può anche essere ricerca senza innovazione allora ci si domanda poi insomma questa ricerca sarà per il bene comune d'accordo ma non perché sostiene l'onere finanziario per realizzarla
Ma altrettanto importanti sono gli altri due vertici che noi sintetizziamo in competitività del sistema produttivo e bisogni individuali e collettivi è ovvio che questi quattro vertici si reggono solo se sono tutte e quattro presenti in qualche modo seguiti molto equilibrato se non c'è competitive attesero produttivo non ci sono le risorse
E i bisogni individuali e collettivi sono certamente esigenze da soddisfare ma sono anche grandi opportunità
Per la presenza sul mercato dell'impresa è anche opportunità di innovazione stimolo per la ricerca esempi banali Energia e Trasporti l'ambiente e la salute sono bisogni parte individuali infatti collettive che parla fanno anche occasione di sviluppo e cambiamento
Allora regole pratiche per realizzare in una grande struttura pubblica di ricerca questo processo di rifocalizzazione
Io mi scuso se vi sembreranno ovviamente ma non erano ovvie nel contesto in cui sono state introdotte la prima fu costing
Che vuol dire
Che nella tradizionale struttura di un ente pubblico gli stipendi sono a parte gli affitti sono a parte le utenze elettriche sono a parte poi vediamo come spartiti testo no niente a parte
Sono tutti costi gli euro sono tutti uguali fra loro e si tratta di capire qual è il valore vero occuparlo meno il costo speriamo il valore delle attività che vengono svolte quindi già una rappresentazione ecologica di impresa
Seconda regola come ripartiamo i soldi
Perché tutti si dichiarano bravissimi e in molti casi è anche vero ma tutti si auto considerano soggetti autonomi di programmazioni di scelta e di strategia
La seconda regole i finanziamenti li diamo per progetti e non per strutture quindi non c'è una ripartizione ex-ante inizio anno totali istituto a è tutt'altro all'Istituto di e così via
Peraltro ne ho trovati duecentocinquanta di organismi isolati già sono arrivati a cento e continueremo nell'opera di razionalizzazione ma comunque i finanziamenti girano per obiettivi e quindi Energia e trasporti ambiente salute
Information e communication technology sistemi avanzati di manifattura scienze della vita materiali e dispositivi i dipartimenti nuove strutture previste dalla legge voluta dal ministro Moratti gestiscono i programmi
E mobilitano istituti e quindi c'è una dialettica dialettica che spesso anche toni di scontro tra domanda e offerta i dipartimenti rappresentano la domanda di ricerca
Gli istituti rappresenta l'offerta in base alle competenze che si hanno a disposizione e fin qui è una razionalizzazione Interna
Terza regola
Sì ma questi progetti devono coinvolgere più di un istituto per cucire la frammentazione e c'è un premio se coinvolgono anche università e imprese cioè un'apertura verso l'esterno evidente che le aperture verso l'esterno su obiettivi progettuali e agevole perché si concorda il da farsi chi paga cosa mentre una generica collaborazione organizzate per istitutive piuttosto difficile da gestire cosa fa un'impresa prende una caratura di un pezzo di un istituto non credo significhi nulla mentre può firmare un contratto che porti a svolgere delle attività insieme
Ultima regola la più severa non viene pagato niente al cento per cento
Per cui di gli istituti e tutte le strutture di ricerca sono pregati di mettersi in movimento e rimediare finanziamenti
Vi dico subito che per ora ha funzionato molto bene ma capite anche dei numeri che sto per dire perché mi sento in sintonia con voi non solo sulle strategie ma che sulle preoccupazioni quotidiane
Perché l'attuale bilancio del CNR vicino ad un miliardo di euro dal Ministero istruzione sì da ricerca con gratitudine riceviamo un contributo fondo di finanziamento ordinario siamo lieti di ciò ma esso è cinquecentodieci
Per cui quattrocentonovanta quasi altrettanto nascono con un faticoso lavoro dimette insieme obiettivi progettuali il bello è che questi quattrocentonovanta sono quasi integralmente in collaborazione con terzi
Per cui la nostra richiesta in in stagione di finanziaria rivolta al governo coraggiosamente è stata non ti chiedo di aumentare i cinquecentodieci
Però ti chiedo di mettere in piedi i meccanismi di promozione del sistema produttivo nel suo complesso al quale credo di poter attingere perché sono qualificato e tanto più perché non lo faccio da solo ma lo faccio insieme con altri controprova
Si è concluso il trenta di settembre un grosso bando per un miliardo e cento milioni di euro dodici grandi progetti strategici del Ministero Istruzione questi temi cerca il CNR ha fatto la seguente scelta
Rispondiamo soltanto insieme con imprese quindi ho bocciato tutti i progetti che mi vennero proposti soltanto da nostre strutture la dimensione media del nostro apporto è stata venticinque per cento con casi di trentacinque casi di quindici ma la media vinti cinque perché riteniamo che questo sia il ragionevole dimensionamento di una capacità di lavorare e squadra
E quindi la quarta regola la più severa signorine tra pagato cento per cento sta dando i suoi risultati dicevo sintonia perché vi potete immaginare cosa significa aviere metà del Budget che nasce da contratti
è io credo che questo sia stato veramente il punto di qualità
Che ha richiesto l'introduzione di una cultura d'impresa
Dicevamo commentando prima dell'inizio dei lavori venne allora in un certo senso questa distinzione classica tra strutture pubbliche e mondo dell'impresa certamente permane nei suoi significati di fondo
Però sui meccanismi operativi sta trovando molti punti che sono in qualche modo di contatto perché anch'io il problema
Come voi di far quadrare alla fine il Bilancio
Allora quali sono gli elementi distintivi
Concertazione lavorare per progetti
Le formule
Le formule operative diventano su due fronti collegare l'Offerta e costruire un rapporto col sistema della domanda di che di attività di ricerca
Collegare l'offerta di risparmio questi aspetti ma due frasi molto sintetiche
Far sì che si passi dall'eccellenza individuale alla capacità di impatto
Come sta messa alla ricerca italiana nella classifica internazionale bene e male
Bene se vediamo la produttività scientifica vera ha detto siamo abbastanza avanti nelle classifica siamo fra il terzo e quarto posto dipende da come si fanno le statistiche
Male se si chiede qual è la capacità di trasformare questa produzione scientifica i risultati capaci di creare valore sul mercato e quindi collegare nelle due dimensioni come
Su questo vorrei trattenermi ancora qualche minuto
Dialogare con la domanda
Già è stato illustrato dal ministro qual è l'assetto produttivo del sistema nazionale poi non lo devo spiegare agli imprenditori che questo assetto sostanziano grande rilevanza delle piccole e medie imprese
In questo quadro non è realistico immaginare che si possa incidere dal punto di vista di un ente di ricerca entrando in maniera un po'confusa e un po'dispersiva incontra in rapporti occasionali con singoli prese semplicemente non funzionano se andiamo adimensionali numeri pari dell'impatto presenta magari con dieci mila imprese venti mila imprese altrimenti nona rilevanza
Sul piano dell'innovazione del sistema e allora e allora si utilizzano tecniche collaudate che in teoria delle comunicazioni si chiamano centralini cose un centralino punto
Che di snodo di alternativa di collegamento che evita di dover lavorare
Stendendo Due Pini di dame punto punto se vogliamo fare una telefonata per questo abbiamo i centralini quali sono i centralini inutili da questo punto di vista e abbiamo classificati tre famiglie il quello che è già operativo un rapporto con le medio-grandi imprese in particolare hi-tech
Di Fano poi alcuni esempi nel quale abbiamo i termini contrattuali introdotto il vincolo che sia verso i i loro subfornitori sia verso i clienti
Ci sia totale trasparenza nel processo di innovazione tecnologica
Un esempio che sta funzionando molto bene una forte collaborazione con Comau esempio di macchina di di più sistemi di produzione innovativi
Capite bene che sono poi credo che molti di voi hanno concrete occasioni di dialogo con questo consimili partner punto di snodo nelle due dimensioni
Comprano parti che assemblano e l'innovazione si fa anche dialogando corte stiamo di subfornitori realizzano sistemi innovativi che vengono acquistati lei prese che se hanno sistemi di produzione innovativi fanno anche innovazione
Non riteniamo concretamente che questo valga anche con altri interlocutori gli esempi che abbiamo messo in piedi sono state tutte le imprese del gruppo Finmeccanica che è rimasto penso ad Alenia nelle sue diverse articolazioni Telespazio Galileo Ansaldo è rimasto comunque un presidio tecnologico importante per il Paese ma anche la sua controparte privata in qualche modo addio
Per farla breve un dialogo strutturato con la grande impresa può essere organizzato in modo da costituire centralino di smistamento dell'innovazione non basta solamente a questo la seconda dimensione
Riguarda le filiere produttive il mondo della chimica il mondo della farmaceutica
Sono dotati di strutture associative in parte territoriali parte appunto di filiera anche se in grado di svolgere un lavoro di sinistramente comunicazione i progetti che citavo precedentemente sono stati larga parte costruiti in questi due settori chimico e farmaceutico sfruttando le associazioni di categoria
La terza dimensione essenzialmente territoriale e non a caso siamo qui a parlare di Apimilano che vuol dire
Partiamo come ha fatto il ministro dal concetto di distretto industriale andiamo nella direzione del distretto tecnologico ma riconosciamo la grande capacità di creare occasioni di miglior sfruttamento delle ricerche legata alla dimensione territoriale perché le imprese sono contigue competono ma collaborano
Un processo imitativo rende molto agevole se un caso ha successo vederlo ripetuto nel suo componenti politicanti in un elevato numerosità di casi
Noi crediamo che debba essere gestita la dimensione territoriale per far questo uno dei punti di contatto guarda caso è stato l'amico Sanga nella sua veste di presidente Unioncamere perché abbiamo firmato qualche giorno fa un raccordo che dice ma i centralini a livello provinciale ce l'hai già cento e sono le camere di commercio ma naturalmente questo può essere esteso
E io vorrei porle fine di questo convegno a vedere cosa in concreto si può definire con Apimilano che sicuramente può rappresentare un centralino di grande rilievo vi devo confessare che sono critico su una certa politica
Che è stata condotta negli anni passati a livello territoriale
Perché si è fatto soprattutto una politica per moltiplicazione dell'offerta per cui ciascun gruppo di ricercatori si è fatto il suo parco scientifico e tecnologico soprattutto al Mezzogiorno
E se si va a vedere l'eredità di quegli investimenti a mio avviso non c'è molto da complimentarsi
Credo che in questa stagione bisogna andare invece nel verso di organizzare la domanda di una cosa sono certo il CNR non farà proprie strutture di diffusione trasferimento sul territorio ma cercherà di valorizzare le migliori di quelle che sono già operative
Qualche numero vi ho già parlato del bilancio noi abbiamo un totale di otto mila dipendenti
E già questo mi fa capire la dimensione la complessità dei quali questo è il punto più delicato solo quattro mila e cinquecento sono ricercatori quindi con una sproporzione di personale in qualche modo di supporto
Però la parte buona è la parte che mi appassiona del messaggio e che noi ospitiamo altri quattro mila ricercatori a Bari o titoli informazione
E quindi sono laureandi dottorandi assegnisti dopo il dottorato in molti casi anche personali delle imprese e devo dire che ho in piena sintonia con la vostra osservazione io la mettono un capitoletto che chiamo hardware
Di attenzione a tecnici e a personale operativo
Perché la chiamo hardware perché troppo lungo per difficoltà operative gran parte del mondo cerca nazionale si è accontentato di modelli bellissimo e importante al computer simuliamo tutto dobbiamo sicuramente saper gestire i dati a però poi alla fine tutto passa a mio avviso anche per oggetti
Capacità tecnologiche concrete io credo che debba essere dato attenzione alla capacità non solo di modellare simulare calcolare prevedere manca la capacità di costruire e fabbricare
Abbiamo scelto che è uno degli undici dipartimenti sia sistemi avanzati di manifattura
Così si capisce che vogliamo realizzare oggetti e petardi un altro segnale avevamo un nella legge un dipartimento scienza dei materiali e abbiamo cambiato nome l'abbia chiamato materiali e dispositivi così penso capiate che cosa abbiano in mente quando parliamo di
Hardware
Io devo dirvi che peraltro fra le cose che non sottoscrivo come il ministro ha spiegato non è da sottoscrivere lo schema lineare ricerca di base e così via ciò anche un'altra fissa la dico brutalmente non sottoscrivo distinzione settori avanzati settori maturi
Vi parlo di un esempio così mi spiego velocemente c'è stato un incontro a Biella sulle prospettive dell'Aniello
Alla presenza dei grandissimi nomi del sistema produttivo della Niero nelle tecnologie da usare in un settore ritenuto maturo e abbassa potevo ecologico sono soltanto appassionanti incredibili
Trattamento con plasma era maglietta cessa di fargli Pelucchi il che la fa saltare dalla dimensione di qualche euro alla dimensione delle decine di euro
In termini di possibilità per il produttore di collocarla sul mercato a particole ori aggiunti successivi
E lo stesso rispetto alle nanotecnologie che possono essere impiegati per sistemi avanzati di filatura
Trattamenti superficiali non voglio invadere campi che magari riguardano competenza specifica di qualcuno di voi vi prego solo di credere che andando nel concreto poi si vede che anche sui divani sui mobili sulle piastrelle si può aviere una grande capacità di innovazione certo non sarà una evoluto l'innovazione rivoluzionaria sarà saltate evolutiva ma io credo che la posizione sul mercato di molte imprese dei settori tradizionali può fortemente cambiare se c'è un sistematico processo di trasferimento di competenze
In definitiva io credo che noi dobbiamo imparare a ragionare in termini di costellazione di ruoli
Non ci sono compiti esclusivi così come non c'è un sequenziamento per fasi e siamo condannati ma io lo considero una gradevolissima condanna in qualche modo a lavorare insieme già nella definizione dei programmi
In questa fase di costruzione dei programmi non abbiamo largamente coinvolto il sistema produttivo
Non solo ma abbiamo coinvolto il sistema produttivo anche nella scelta dei nostri futuri dirigenti ho firmato l'altro ieri il provvedimento di nomina delle commissioni che esaminano i candidati alla futura opposizione detto dipartimento e c'è una presenza molto significativa di imprenditori di successo che non abbiamo pregato di vedersi anche loro i curricula
Che non devono essere esaminati per un direttore di dipartimento soltanto dal punto di vista del purificazione scientifica importantissime ma non solo in definitiva forse è arrivato il momento di avere il coraggio di mettere insieme la dimensione nazionale che continua ad essere di vitale con la dimensione territoriale con le regioni non stiamo costruendo un rapporto estremamente positivo sia al nord che al sud sia di un appartenenza politica sia dell'atto appartenenza politica
Perché non nessuno può fare a meno dell'altro la dimensione dell'Unione Europea che io credo sia ancora largamente sottostimata
Perché adesso stiamo parlando io di questo io ho parlato di razionalizzazione del sistema italiano ma tra cinque dieci anni ci porremo il problema di come mettere insieme il Cnr
Con il CNRS che è il nostro fratellone francese che ci ha quasi un fattore dieci rispetto ai numeri già molto grossi che Iorio esposto quindi pensate che sfidi abbiamo di fronte e con una dimensione internazionale che va al di là della dimensione europea
Ne siamo talmente convinti che per andare d'accordo ci siamo dati anche un sistema di valori
Perché senza questi fuori proporzione non sono possibili il sistema di valori è molto facile da enunciare sarà molto difficile da rispettare etica della conoscenza perché facciamo i ricercatori e per non conoscere significativo determinante qualificante
Però etica della partecipazione ci sono le grandi sfide
De Noel carte qualcuno chi di Terni alla conoscenza cioè il mondo della ricerca non può tenersi fuori dall'obbligo di affrontare queste sfide fra le quali la globalizzazione la competitività e così via
E il terzo punto etica dei risultati noi siamo un Paese che ha dato un enorme attenzione all'impegno alla volontà all'intenzione sottoscrivo
Però non basta in certi contesti bisogna anche accettare il meccanismo di valutazione che hai fatto risulta però più credibile più agevole questa valutazione se c'è una
Definizione di obiettivi per progetti con scadenze risorse Deiva Robots già il fatto che si usa una parola inglese la dice lunga oggetti consegna degli
E anche un'altra parola inglese che la dice lunga rispetto al fatto che non sia molto abituati in Italia cuoce la compliance cioè ma il fornitore
Ha realizzato quello che gli è stato commissionato è inadempiente allora adempimento fa parte dell'etica risulta questo è il lavoro in atto il segnale positivo e che tutta la fascia anche dei giovani aderisce a questo disegno con grande entusiasmo soprattutto quelli che hanno lavorato sui progetti internazionali in particolare sui progetti europei
E quindi è in atto anche un cambio generazionale di nuova classe dirigente
Invito l'invito è di aprire il sito del CNR andare a vedere il segmento dedicate all'attività abbiamo messo su un sofisticato ricco data Begnis che consente a chiunque si è interessato di vedere cosa sta accadendo è io spero che qualcuno di voi per da una mezz'ora
Anna di gare per cercare di comprendere per darci anche delle indicazioni e perché no per proporci quelle collaborazioni che costituiscono un elemento irrinunciabile se si vuole che la ricerca
Come recita il tema del nostro convegno deve produrre innovazione per il sistema produttivo del nostro Paese grazie
Grazie anche al professor Pistella verso il programma aggiornato della della mattinata prevede l'intervento del presidente della Banca Popolare di Milano dottor Bernd Mazzotta grazie
Buongiorno ringrazio molto il presidente Galassi e gli amici di Apimilano per l'invito
E devo dire che l'argomento posto di cui i relatori già intervenuti hanno trattato riguarda
Il fenomeno dell'investimento
Per l'impresa piccole e media
Come facciamo a migliorare la situazione
Io vi parlo dal punto di vista di un intermediario bancario che è abituato a trattare con l'impresa del proprio territorio
Non solo l'argomento di cui io discuto e in totale invarianza legislativa
Con i mezzi che ci sono con gli strumenti che ci sono quindi col lavoro di tutti i giorni
Partiamo da
Due elementi largamente prevalenti che insieme dovremmo cercare di superare la gran parte dell'erogazione di credito per le piccole imprese credito per cassa
Il rapporto tra l'impresa e la banche rapporto pluri bancario
Questi sono due elementi di debolezza
Che portano con difficoltà
A rendere più efficace una decisione di investimento che posso a finanziare l'innovazione la ricerca all'applicazione di tecnologie la crescita eccetera
Peraltro i cambiamenti già decisi che stanno intervenendo che si stanno realizzando che saranno il nostro pane quotidiano fra non molto
Quindi la necessità per le banche e per l'impresa di costruire il loro rapporto di credito sulla base di strumenti di misurazione del rischio
è sono tutti all'interno dello stesso ragionamento
è che io vorrei sviluppare brevissimamente per arrivare poi a quella che a mio avviso la conclusione operativa più utile
Intanto una premessa non tutte le banche sono uguali no non nel senso che se quella migliore quella peggiore queste ormai ma non tutte le banche sono uguali se si vuole dalla banca a un certo tipo di risposte di prodotto mi spiego
Non esiste nessuna impresa neanche una banca capace di fare tutti i mestieri
Quindi è difficilissimo
Che la banca specializzata per la grande impresa specializzata per il mondo dalla finanza specializzata per le operazioni di intermediazione finanziaria abbia la cultura il personale la formazione per trattare con la piccola impresa
Per avere formazione del personale organizzazione tempi decisionali
Adatti a un cliente diversissimo
Dall'impresa maggiore come che la clientela della piccola impresa
E questo è un elemento importantissimo perché il percorso che bisognava fare sarà verso due direzioni
Prima direzione
Non basta più il credito per cassa anche se il prezzo per casa è più comodo
è il più comodo per la banca
Perché è tecnicamente facile
E la garanzia spesso esterne all'azienda
E quindi non richiede anche l'intelligenza di capire l'azienda
Se io per dati credo per casa ti chiedo di farmi un deposito titoli o di far o di mettere l'impegno sulla casa non c'è un'intelligenza superiore per capire fabbisogno dell'azienda la capacità dell'imprenditore
è più facile per l'impresa perché non deve dare troppe informazioni alla banca
E quindi può bastare un Bilancio nel foglietto di carta in tasca alcune cose si dicono e altre no
E questo anonimato contabile che è l'elemento di debolezza del nostro tessuto produttivo e del rapporto banca impresa può può sopravvivere può persistere però questo è un lavoro a termine
Cioè io devo dire che questo è un mestiere che ormai non c'è più è una cosa che in futuro avremo sempre di meno
E mancando un rapporto di conoscenza molto forte tra banca e impresa il risultato sarà meno credito tassi più elevati il profilo di rischio non comprensibile quindi prudenzialmente collocabile più in alto
Quindi è un mestiere finito questo
Che ci porta un altro mestiere finito il rapporto pluri bancario più ce n'è meglio è
Perché anche qui l'impresa avrà la necessità e dovrà capire che dovrà scegliersi e costruirsi la banca amica
Grazie a Dio c'è un sistema competitivo per cui non c'è una banca amica obbligatoria
Si può anche sbagliare la prima volta la banca amica e si può andare su un secondo tentativo ma l'idea di avere la banca di preferenza
Diventerà una strada assoluta perché con la Banca di preferenza che si fa la ristrutturazione del credito il finanziamento per la ricerca e sviluppo a medio termine
L'eventuale operazione sul capitale il collegamento tra l'impresa e alle esigenze della famiglia la preparazione delle operazioni di successione le eventuali operazioni di aggregazione o di accordi con altre imprese
E non si fanno con le dieci banche con le quali si ha un rapporto per cassa si fa con la banca crisi sceglie come partner professionale
Ecco io vedo che questi sono i due elementi sui quali è assolutamente importante lavorare
In questo lavoro è importantissima la triangolazione
Per questo io ringraziavo molto per la la la l'invito di Apimilano
Perché la triangolazione ideale è la triangolazione tra l'impresa la banca
La categoria
Perché le strutture associative non hanno funzioni zero
Per esempio la capacità che le categorie hanno di sviluppare i confidi di sviluppare le strutture consortili di appoggio
Di dare elementi di informativi alla banca
Di aiutare l'impresa ad essere in colloquio più facile con la banche folli intermediazione queste sono tutti i lavori da fare per i quali esistono tutti i presupposti e che giorno per giorno dobbiamo migliorare insieme
Ad esempio noi operiamo bene
Con i confini di Milano che si dà un risultato molto interessante facilita e accelera le operazioni
In molti casi riusciamo ad avere una organizzazione che ci consente per esempio di dare una risposta nei dieci giorni cioè sono tutte cose che
Non sono impossibili
Non sono ancora tutte perfettamente con le date però sono la strada sulla quale bisogna andare ed esistono tutti i presupposti per andare
Ovviamente noi trattiamo la realtà dell'impresa
Parlando all'Api e della piccola impresa
Piccola impresa di servizio manifatturiera
Prima chiacchieravamo con la con la con la presidente Sangalli e si diceva
C'è questa enorme capacità di far nascere in prese e sappiamo che queste nascite sono un po'
Hanno stanno assumendo una tipologia che tutta particolare perché sono sempre meno le imprese e le piccole imprese manifatturiere che nascono sono sempre più quelle di servizi questo significa che la piccola impresa manifatturiera stenta a nascere vuol dire che ha bisogno di avere tutto un supporto che l'aiuti a guadagnare mercato a difendersi meglio ad accrescere la propria capacità a migliorare il proprio prodotto lo diceva prima professor Pistella
Ad avere anche momenti nei quali capisce che il problema dimensionale esiste
Io non sono affatto convinto che per definizione la grande impresa funziona la piccola no dipende ci sono grandi imprese che sono una schifezza ci sono piccole imprese che sono una meraviglia però il dato di fatto e che certamente andando avanti con le esigenze della competizione problema dimensionale si può opporre
E allora torniamo al ragionamento di prima non si può pensare al problema della piccola impresa per l'Europa o per l'Italia tutta l'Europa l'Italia tutta nozioni geografiche
Hanno al proprio interno realtà morfologiche di struttura economica e di tipologia di impresa diversissime
Lavorare nella provincia di Milano o lavorare nella provincia di Trento di Salerno non solo la stessa cosa
Ma assolutamente no
è impensabile quindi che il problema specifico di come sostenere l'azienda a uscire la piccola azienda
A uscire da solo rapporto di credito per cassa e uscire dal rapporto pluri bancario per seguire la strada virtuosa
Del rapporto strutturato che è in grado di dare la risposta al fabbisogno finanziario dell'azienda per il suo mantenimento per la sua competizione per la sua crescita
Possa essere affrontato con intermediari
Che devono organizzare la loro presenza ovunque per la piccola impresa serve l'intermediario di territorio
Serve l'intermediario esperto nella realtà di territorio esperto nelle economie di distretto
Che è in grado di leggere meglio l'impresa perché conosce il territorio la tipologia dell'impresa assorbe sempre una quantità molto forte di DNA dell'area nella quale nata sorge e si sviluppa cresce compete
Ecco quindi in conclusione di questo ragionamento che vi volevo fare è evidentemente semplice noi oggi passiamo attraverso una fase nella quale le esigenze
Di rafforzamento della capacità di competitiva delle nostre aziende del tessuto esistente nei nostri distretti che quello della piccole della media
Hanno delle caratteristiche molto forti che comportano un'esigenza di risposte chiare gli elementi per queste risposte a mio avviso esistono si tratta di aggregarli di chiarire bene di che cosa si tratta e di preparare le due parti
Perché per l'incontro tra banca e impresa bisogna lavorare dalle due parti
Da una parte l'impresa deve avere una sua strategia di rapporto con la banca meno casuale più studiata più mirata più consapevole delle esigenze esistenti e delle disponibilità esistenti
Dall'atto dalla banca il problema della formazione del suo personale e della preparazione migliore giorno per giorno ogni giorno è un mestiere che non finisce mai che prosegue sempre
Perché il personale sia in grado capillarmente di parlare con l'imprenditore di capirlo e di conoscere anche i prodotti che anch'
Quante volte il mio problema e di avere una relativa tranquillità che i miei uomini sanno quello che il gruppo bancario in grado di offrire i clienti lo sanno bene conoscono bene prodotto lo possono spiegare lo possono dimostrare lo possono applicare quindi c'è un lavoro importante da fare tra due parti
è un rapporto collaborativo col sistema associativo che in grado di mettere in piedi
Strumenti complementari di grandissima importanza che possono dare il risulta
Ultimissima considerazione
Un argomento che spesso sfugge
Che è importantissimo gli amici presenti
Lo non solo lo sanno ma credo se ce l'hanno Dosso
Molte volte l'impresa studia le prospettive del proprio sviluppo della propria crescita
Con un inevitabile orizzonte
Generazionale
E molte decisioni di investimento decisioni che riguardano per applicare un'innovazione di processo
Per investire sull'innovazione di prodotto per cercare partnership
Quando la generazione di spinta
Non è più nella fase più forte
Questi processi si appannano e impallidiscono
E allora l'azienda rallenta
E qui il rapporto con la banca importantissimo sia per il passaggio generazionale sia per l'eventuale partnership sia per l'eventuale cessione sia per l'eventuale aggregazione
Perché noi non possiamo pensare che le nostre imprese abbiano un orizzonte di generazionale come durata devono avere una vita più lunga e non sempre all'interno della famiglia la vita più lunga è assicurata
E questo è un grosso problema
Che non si risolve con le dieci aziende con cui c'è rapporto di credito per cassa
Non dico che si risolve certamente in un modo ma si può studiare in un certo modo se per tempo si costruisce una relazione professionale con la banca
Che è in grado di consentire che questo argomento per tempo si esamini si studi si veda
Guardandolo dialetticamente dalle due parti dandosi informazioni a vicenda e poi creando anche gli strumenti tecnici e finanziari per arrivare alla soluzione del problema
In questo modo anche il percorso di innovazione può evitare di avere interruzioni precauzionali quando invece servirebbe essere portato avanti grazie
Bene grazie anche al presidente Mazzotta che deve fare
Proseguiamo quindi i nostri lavori tornando al al cuore delle nostre riflessioni sulla sui cerca e innovazione con il Rettore del Politecnico il profilo
Buongiorno grazie dell'invito mi fa molto piacere
E cominciarono
Se permettete con un annetto tra una citazione un confronto internazionale
La mente del cui esito tre anni fa ero appena diventato rettore del Politecnico ovviamente
Spero visitavo un'associazione di categoria e mi venne detto
Manovre del CER Cato di lavorare col Politecnico ma non ci siamo riusciti non avevo avuto le risposte non non siete bravi non non siete capaci
Allora io ho chiesto ma a me interessano i fatti concreti non le enunciazioni di principio mi racconta al calcio ha detto sì una nostra associata aveva chiesto al Politecnico di progettare una macchinetta innovativa per il caffè una di quelle che abbiamo in casa che fa L'Espresso la mattina
E il Politecnico non è stato capace di rispondere alla richiesta
Perché mi è venuto da ridere Thomas senta guardi secondo me Politecnico e capace di studiare il materiale della calda Ina per preservare la e l'aroma del caffè
E capace di fare strumenti di regolazione affinché al limite l'acqua esca sempre la stessa temperatura perché ha uno piacere il caffè con la stessa temperatura anche se la macchinette accesa da tanto tempo
Può ottimizzare villa pompe circuito i materiali ma non darei mai al Politecnico da produrre una Ada progettare una macchietta da caffè
Perché perché ognuno deve fare il suo mestiere in fondo
Se noi ci mettessimo in testa di progettare una Formula uno innovativa per sferrare credo che Ferrari scomparirebbe immediatamente dal campo delle corse di Formula uno viceversa lavoriamo tanto con la Ferrari su determinati problemi sì è di tipo aerodinamico che di materia
La seconda alla citazione
è una citazione di viaggio e una detto di aria stanca
Io non sono d'accordo come Pistella giustamente non era d'accordo su certe cose io son d'accordo con l'UPI non sono d'accordo sulla divisione tra ricerca di base ricerca applicata
Einstein ha detto che la ricerca applicata non esiste
Esistono le applicazioni della ricerca
Cioè la ricerca di un ciclo
Che parte dall'ideazione e finisce quando ci riesce quando può nell'applicazione
Allora se studiamo questo discorso studiamo un attimo il processo della ricerca e qui nasce il confronto internazionale come se osservate come si va dalla ricerca al mercato in Italia qua siamo andati oppure se volete da un'invenzione a un prodotto
Allora vi accorgete che
Per tutta una serie di ragioni che non val la pena rivangare la le responsabilità sono dell'Università le responsabilità sono delle aziende del contesto industriale responsabilità sono del paese quando le responsabilità sono diffuse bisogna prendesse le tutte e non è gettarsi
Il fango vicenda
Allora vi accorgete che tutto sommato molte volte ci siamo accorti che un di solito l'idea nasce in università o in un istituto di ricerca dei a questo punto che sia l'università CNR non ha nessuna importanza diciamo cioè e in una e nell'ambito del ricercatore rinasce un'idea
Il ricercatore va avanti a perseguire questa idea
In fondo si accontenta molte volte di vedere che questi deve buona che ha un consenso internazionale da parte dell'ambiente degli ai dagli ambienti degli altri ricercatori negli altri paesi sulla sua idea
E poi dopo la lascia lì
La lascia lì per perseguire delle altre idee fa il mestiere del ricercatore così come un esploratore una volta che esplora aveva esplorato adesso li conosciamo tutti ma aveva esplorato
Un pezzettino di un continente poi non ci ritornava dieci volte su quel continente andava ad esplorare qualcos'altro perché la sua missione raccordi esplorare e ricercatore aveva la missione di ricerca
Poi dopo se ne
Qualche azienda qualche qualche persona qualche ufficio tecnico qualche d'uno che avevo intuito venuto a conoscenza di questa idea
E vedeva che quest'idea poteva servirgli allora a questo punto rintracciava da noi il ricercatore
Gli ho chiede richiedeva magari un po'di lumi a un po'di approfondimento e poi dopo la cosa diventava prodotto noi siamo andati avanti così in Italia per quarant'anni
Quindi vedete che c'è una dicotomia tra il mondo dell'università e il mondo della produzione legata proprio a questo tipo di discorso i due non lavora non hanno lavorato insieme se voi guardate invece cosa succede negli altri Paesi
Non soltanto Stati Uniti e Giappone ma anche molti paesi cugini nostri dell'Unione europea vi accorgete che il processo invece non ha una discontinuità
L'azienda l'altro ora con il ricercatore nell'università molto prima quindi quasi non dico la formulazione delle idee ma comunque sia alla sua a a alla sua dimostrazione di validità
E il ricercatore esce da questo processo molto più tardi unicamente quando si arriva a a definire le caratteristiche di produzione del prodotto che ha raggiunto questo vuol dire che da un lato l'un l'impresa rischia di più
Perché deve entrare prima in questo processo
Il ricercatore rischia di più perché se mi deve allontanare dopo lavorando di più quindi ambedue rischiano di più però magari hanno più soddisfazione
Quindi da queste considerazione secondo me può nascono le seguenti osservazioni prima di tutto la ricerca non è un oggetto di subappalto
La ricerca è un investimento e non un bene di consumo questo ormai l'abbiamo letto su tutti i giornali
E non è qualcosa che si compra
Quindi non è qualcosa che si compra
Qualsiasi se uno si aspetta di comprare ricerca in linea di principio non fa ricerca compra consulenza Colussi
Ma non riceva
Non ricerca per fare innovazione al proprio interno
Disgraziatamente
E qui entrano alcuni dati
Il mondo finale del il finanziamento pubblico alla ricerca e alla formazione quindi adesso sto parlando di più dell'università in Italia pesantemente condizionato e lo è sempre stato non è un governo un altro governo la ricerca la formazione sono by partisan per definizione
è sempre stato pesantemente sotto finanziato un dato ero a Lugano insieme a un'università americana e l'Università di Dundee state di Zurigo per fare un minimo dir rapporti tra queste università
Il sistema
Svizzero di formazione cioè i duetti atte ad Izzo l'uso di Losanna Zurigo le Università regionali svizzere e le faccio un'esibizione ricevono un finanziamento dallo Stato svizzero che pari al finanziamento che il sistema che la ministra Moratti e per fortuna almeno riesce ad ottenerlo
Da a tutte le università italiane abbiamo solo la differenza che in Svizzera sono sette milioni di abitanti noi siamo cinquanta cinquanta o sessanta milioni se voi guardate nelle altre università europee negli altri paesi europei
Questo numero invece di essere un sette o un otto diventa un quattro cinque ma il sì i i Paesi che ci circonda l'anno investono nelle università e nei centri di ricerca circa cinque volte o sei volte danaro pubblico di quello che vi stiamo no
Quindi l'università non è in grado di finanziare ricerca questo è un altro statement
Che deve essere molto chiaro
Cioè non non siamo in grado di finanziare la ricerca non siamo soltanto un grado
Di fare in modo che le ha che la vendetta se volete dato che stiamo parlando di imprenditori fra imprenditori che la vendita delle applicazioni della ricerca alimenti no la ricerca questo il ciclo virtuoso che può permettersi un'università in Italia in questo momento
Noi tanto per fare un esempio ma non volevo parlarvi del pub del Politecnico lo cito solo Comune esempio noi siamo una comunità che ha quaranta mila studenti
Mille duecento
Docenti in mille duecento tecnici quindi due mila quattro due mila e non mi indotto cento tecnici scusate due mila persone strutturate
Abbiamo mille duecento giovani mille trecento giovani che fanno ricerca assieme a noi quindi tu il fondo non siamo neanche un piccolo comune siamo una con una
Comunità di cinquanta mila persone
Se contiamo gli studenti se contiamo gli oggetti
Tra ma a vario titolo siamo tre mila tre mila cinquecento addetti
Noi
Facciamo quello che dobbiamo e in più facciamo circa nessuno sistema dei nostri dipartimenti circa quaranta milioni di euro di trasferiti autofinanziamento nel mondo dalla ricerca cioè ci procuriamo quaranta milioni all'anno di
Di cui circa il sessanta per cento è volto verso il sistema imprenditoriale quaranta per cento invece dal sistema di chi finanzia la ricerca tipo Unione europea o ho un mio o Ministero dell'università
Le università sempre come darvi dei dati le buone università
Sono ormai sature di lavoro
Nel senso che
Non hanno una spazi per aumentare la loro capacità produttiva
Un imprenditore quando è a questo punto dice il mercato mi chiede più prodotti di quelli che si può fornire aumentar la capacità produttiva sta evidente
Ecco noi non siamo in grado di aumentare la capacità produttiva perché tutto sommato la nostra capacità produttiva basata solo sul cervello
E quindi aumentare la capacità produttiva significa assumere nuove persone e quindi ritorna al discorso del finanziamento a parte il fatto che ha dimostrato che un buon ricercatore non può che gestiva un certo numero di ricercatori e non di più
E quindi tutto sommato sì il sistema delle buone università italiana in questo momento è in crisi diciamo dal punto di vista del e non a sacche per
Tagliare i rami secchi aumentar ecco se questo è un altro dato che così vi comunico in fondo credo che mediamente un nostro docente ricercatore da circa cinquecento ore alla didattica cinquecento ora la ricerca
Un duecento ore all'attività gestionale cinquecento ore all'applicazione delle ricerche quindi ha ampiamente superato le mille cinquecento ore volute da Bertinotti
E quindi a questo punto temo che tutto sommato non si può neanche chiederli molto più lavoro perché era un mentale la sua prodotti
Il l'altro dato che vi volevo che volevo comunicarvi e certamente la difficoltà di relazioni nel campo delle ricerche con imprese medio-piccole
Questo sicuramente è un problema
Con le medio-grandi è sempre stato più facile perché all'interno delle medio-grandi esistono se non altro delle figure professionali
Che fanno scouting che hanno delle relazioni e fanno scouting nelle università per vedere nello le competenze non è detto che poi ci fu un problema
Sì trovino le competenze necessarie per risolverlo su un problema di ricerca nella stessa università magari bisogna anche creare una rete di relazioni tra università tante volte
Noi lavoriamo con altre università su un problema innovative
Ecco quindi mentre per le piccole e medie imprese noi abbiamo sempre notato che c'è questa difficoltà perché tante volte
è difficile poi parlerò come esperienze perché abbiamo avuto e difficile altro fare in modo di avere delle relazioni perché difficile è difficile essenzialmente perché questo nonché sempre una critica per carità a le vostre aziende ora altre cose è difficile perché in linea di principio nelle piccole e medie aziende
E proprio per la mancanza di figure professionali in Terme è difficile che le all'azienda riesca a focalizzare quali sono i temi di ricerca che possano interessare per l'innervazione dei suoi prodotti
Ritorna il discorso della calda Elina di prima non l'ho fatto a casa l'azione la piccola azienda un bisogno ma non riesce a identificare quali sono le ricerche per soddisfare lo il suo bisogno tante volte
E allora a questo punto io rapporti diventano difficili perché la richiesta che viene fatta totalmente estranea ricordatevi sempre il discorso che la caldaia alle alla focus diciamo dell'università
Quali sono le esperienze recenti che noi abbiamo fatto per cercare di rimuovere queste difficoltà
Beh intanto liaison office qua sono mi spiace che per fortuna che non c'è il ministro perché noi da un lato abbiamo fatto domanda di accedere finanziamenti del liaison office insieme ad altre tre università ma dall'altra parte lei ha detto che non ci sono nell'università invece da noi da cinque anni ci sono
Vi chiediamo soltanto un po'di soldi per Ricuperati soldi che abbiamo investito ma è bene che non lo sa
Comunque si fa il nostro liaison office che cosa funziona abbastanza bene e che cosa fa a una domanda precisa di ricerca dall'esterno fallo scouting all'interno dei nostri mille duecento ricercatori per vedere come risponderà
Viceversa non è in grado di diagnosticare le e di aiutare a formulare le domande nelle aziende questo sicuramente non siamo capaci di far
Non siamo capaci di farlo perché non abbiamo abbastanza persone che vivano in azienda per un certo periodo per capire i bisogni dell'azienda
Perché è solo così che lo si fa seriamente
Abbiamo l'incubatore di alzi d'impresa
Per i giovani funzionano abbastanza bene credo che abbiamo incubato grosso modo una ventina di aziende alcune sono già uscite stanno tra noi due anni potevano andare
Hanno dei buoni fatturati abbiamo avuto qualche caso di decesso ricordatevi che negli incubatori di aziende in America sopravvive un'azienda su dieci quindi tutto sommato non è che sia
La cosa che ci sta dando più di soddisfazione sono delle sono le aziende sempre di giovani di spin-off con aziende sterno
Perché allora vuol dire che lì un'azienda vuole investire
E dei giovani vogliono mettersi in gioco si crea una società mista con una società esterna e dei giovani docenti o non docenti ma comunque vicini al mondo della ricerca con un determinato obiettivo
Ne abbiamo già due o tre di queste aziende e tutto sommato sta molte volte le aziende mettono le loro attrezzature come dotazione noi mettiamo un po'il cervello bisogna soltanto identificare qual è il bisogno quale e quale innovazione scuole
L'altro di sempre l'altra esperienza che stiamo facendo con la dalla Fondazione Politecnico che in fondo una missione molto precisa quella di montare Progetti insieme ad aziende finora ha operato nel campo delle medio-grandi
Di montare Progetti insieme ad aziende per accedere a finanziamenti
Molte volte le aziende non sono in grado si trovano in difficoltà di fronte a queste cose o si trovano in difficoltà di relazionarsi tra di loro per fare un pool di aziende che parte
In fondo nell'ultimo anno e mezzo da quando è attiva tutto sommato a e questo credo che sia un modello abbastanza interessante da da portare avanti anche a livello di categoria cioè ci vuole qualcuno che aiuti le aziende ad accettare smontare dei Progetti insieme all'università per per accedere a fondi pubblici che sono sempre più finanzia
Proprio gli ho detto non siamo stati capaci finora di fare quello di andare nell'impresa studiare i loro bisogni
E in modo tale da poi dopo dare a loro dei consigli su dove innovare cioè fare del counseling nei riguardi delle aziende abbiamo appena iniziato adesso una sperimentazione sul territorio di lecco in questa direzione vedremo se ci riusciremo perché a lecco perché a lecco
Non siamo presenti il sistema imprenditoriale creduto in un momento
Sia finanziato dei giovani che lavorano e che forniamo proprio in questa direzione ci ha finanziato il garantito finanziamento per un certo numero di anni
E soprattutto poiché ulteriormente a finanziato borse di studio per l'internazionalizzazione cioè per chiamare studenti stranieri nel gli ultimi anni di formazione nostra e che poi dopo facciano stage presso di loro e poi ritornino nei loro Paesi per diventare amici delle aziende
Anche queste sono operazioni finanziarie che non costano poco
Uno studente su un se si vuole chiamare uno studente bravo da un'altra parte del mondo e farlo studiare da noi costa dai cinque dieci mila euro all'anno
Korda però non viene gratis ormai c'è il mercato di queste cose noi siamo pieni di
Lettere di studenti che dicono avremmo più avuto piacere venire al Politecnico però all'università di dar chance ci ha offerto di più mogli e figlie oppure non sono in condizioni disagiate ho preferito da
E questo è sempre esistito questo discorso è inutile nascondersi dietro un dito anche Stati Uniti viene continuamente fa bisogna dare una borsa di dare cosa vuol dire dare una borsa di studio scusate la brutalità vuol dire comprare una che va finché una persona tenga per poi averne dei risultati frutto
Ecco allora io credo per terminare chiede noi
Se dobbiamo ragionare per obiettivi
Certamente
I l'obiettivo primario che abbiamo tutti noi che lavoriamo che vogliamo essere imprenditori scusate ma anche noi siamo dei degli imprenditori non so se grandi o piccoli anomali o no ma in fondo tutto sommato lo siamo anche noi
Il Paese deve sopravvivere per
Diventa per restare accettabile per i nostri figli e oppure per le persone che hanno la mia età magari sanno già dei nipoti
Questo è l'obiettivo primario fa scomparire il Paese troppo facile a mandare i nostri figli ai nostri e i nostri nipoti a lavorare all'estero è troppo facile
Noi dobbiamo aprire questo Obiettivo
E le in prese devono crescere in termini in dimensioni
Vittorio Mincato una volta in un bellissimo seminario che ha fatto i nostri giovani gestionali ha detto in Italia ma sta mancando la voglia di crescita
Questa è una delle ragioni per cui tutto sommato nove e voglia di crescere vuol dire voglia di investire
E poi se dobbiamo lavorare per i giovani dobbiamo aiutare a creare in prese piccole piccole o grandi ma dobbiamo creare impresa ai giovani non è vero questo ve lo dimostro te lo dico con estrema certezza di uno che lavora in trincea sulla formazione che i giovani hanno perso la loro vocazione imprenditoria
Noi possiamo ospitare una ventina di impresa e giovanile di start-up come le chiamiamo a cosa abbiamo cento un centinaio di domani
Non abbiamo gli spazi e i soldi per ospitarne di più
Ma non è vero che i giovani migliori non hanno volontà imprenditoriale
è chiaro
E il titolo di studio che non conta più
Un tempo quando si chiedeva di un ingegnere si chiede si erano certamente persone selezionate che avevano tutte la voglia di rischiare e di essere imprenditori adesso si trovano tanti ingegneri che non hanno voglia ma non è che non esistano più ingegneri che hanno voglia di fare l'imprenditore
La formazione di massa che ha portato a questa appiattimento tutti percezione da parte del vostro mercato del lavoro molto francamente vi devo dire che sui nostri quattro mila in sei
Ieri che ogni anno si imbatte sì ingegneri aspiranti ingegneri può essere lavorerà solo il sessanta per cento
Perché sì perché di solito quando un anno in prima hanno quando vedono che c'è da lavorare otto ore al giorno L'Unità al Politecnico quindi noi abbiamo le fortissime abbandoni prima se ne laureano di ingegneria sessantasette se vuole la precisione sfuggente
Perrone a banda abbandonano circa diciannove e abbandonano in prima del resto in seconda
Guardi che la migliore università italiane quaranta comunque laureati su cento
Forse questo è una cosa stiamo tornando indietro difatti abbiamo messo tre selettivo all'ingresso adesso quindi sono perfettamente d'accordo personalmente sono perfettamente d'accordo
Ma è comunque sia diciamo sui quattro mila ingegneri aspiranti ingegneri soltanto il dieci per cento sono dei potenziali talenti
Gli altri sono persone che saranno dei bravi operai della ricerca o della produzione non c'è bisogno di mettere ad esempio un potenziale talento alla manutenzione in un'azienda o a gestire sistemi informativi e nona progettarle si tratta di trovare poi le figure
E allora se dobbiamo e dobbiamo anche creare opportunità per i giovani in giudizio
Ecco allora la mia la mia sensazione è che comunque se abbiamo questi obiettivi bisogna investire investire in ricerca vuol dire investire vuol dire rischiare lo sappiamo tutti noi
Investire in ricerca e innovazione cioè investire in conoscenza sicuramente sono in vuol dire investire ad alto rischio
Questo lo sanno tutti
La ricerca proprio perché a ricerca non garantisce il risultato
Vi ripeto se no e consulenza
E forse allora tutto questo forse per deformazione professionale vi dico se voi investite nei giovani
Comunque sia non buttate via i vostri soldi perché il rendimento magari non vi produrranno risultato atteso mai investire nei giovani comunque sia è un investimento di cui il Paese a un ritorno un estremo bisogno
Professor Ballio che ha
Ricondotto che ha tirato le fila delle della riflessione specifica del del del tema di questa nostra mattinata ci avviamo adesso verso la conclusione appunto di questa nostra lunga conversazione e quindi la
I focus su ricerca e innovazione viene comunque ricondotto all'interno del dell'Assemblea di una di Dell'Atti Milano e di conseguenza la Camera di Commercio e poi particolare sotto Sangalli non
Rappresenta il sistema camerale e si sta già avviando al microfono i fedeli negli lascia senza ulteriore evitata
E grazie ignoti
Vista anche l'ora allora
Mi atterrò è caro guaio a tre regole
Innovative per fare in modo che un oratore
Sia gradito
Che ci sono tre regole importanti che la prima è quella di avere un microfono valido per essere ascoltati la seconda è quella di alzarsi in piedi per essere visti e la terza è di sedersi immediatamente se si vuole essere applauditi e quindi io
Fondamentalmente queste regole prima diceva Pistella cultura di impresa guardate nel nostro e paese questa cultura di impresa è veramente fortemente radicata nel nostro Paese ogni giorno nascono mille impresa
E poi il saldo attivo tra
Natalità e mortalità è sempre è significativo
E quindi questo non può mai essere dimenticato va sempre ricordato qui da noi e poi a Milano in provincia di Milano
Nascono più imprese che bambini anche questo è un dato che dobbiamo sempre e tenere presente e come diceva giustamente il ministro Moratti ma come è stato anche ricordato
Oggi siccome la prospettiva che hai davanti non è più una prospettiva di mercato locale ma è una prospettiva di mercato internazionale di mercato globale tu per essere competitivo sul mercato e quindi per essere vice vincente
Devi fare formazione dei fare ricerca devi fare innovazione
Non devi mai dimenticare il capitale umano e devi fare internazionalizzazione
Grazie quindi al vostro presidente a Paolo Galassi che ha voluto invitarmi
Come Camera di Commercio perché io sottolineo soltanto alcuni aspetti della innovazione applicata a questo grande mondo
Delle piccole e medie imprese che tra l'altro costituiscono la stragrande maggioranza quasi il novanta per cento della nostra realtà imprenditoriale
Italiana
Anche perché è con il vostro Presidente non soltanto nella mia qualità di presidente di Camera di commercio ma anche di presidente dell'Unione del commercio del turismo e dei servizi
Abbiamo instaurato un rapporto sinergico di collaborazione molto importante perché i problemi sono gli stessi le realtà che vivono nelle nostre dimensioni organizzative sono i denti e allora pestare nel tema e per parlare
Di innovazione ci sono due rischi
Che si vedono nel processo innovativo il primo è quello di e pensare che l'innovazione sia un fattore competitivo settoriale
Riservato cioè Adda alcune in prese e quelle più tecnologica e questo è certamente un errore che non la si deve compiere perché il processo innovativo deve essere un fattore competitivo per tutte le in prese perché l'innovazione oggi nella nuova accezione nella no nella idea più moderna è come dire mette insieme il ferro e l'anima
Mette immersi M la tecnologia e l'organizzazione mette insieme le reti fisiche e il e capitale sociale
E quando una impresa viene ripensata la sfida è certamente profonda e i benefici sono più duraturi
Io penso guardate anche all'innovazione
Nel fare sistema tra le piccole impresse
Mi riferisco al cosiddetto fatto regia fattore gruppo oggi le piccole imprese si mettono insieme proprio per essere più innovative perché tante piccole imprese messe insieme trovano nella flessibilità e un momento certamente importante nella specializzazione un altro momento importante che possono coniugare insieme e nella economia antiscalata che una delle regole che caratterizzano la grande impresa la grande dimensione trovano un altro supporto molto vaghi
Vi voglio dare qualche dato nel nostro Paese ci sono centocinquantasette mila impresa che fanno gruppo
A Milano sono circa trenta mila e danno lavoro al cinquantotto per cento dei dipendenti privati
Dalla nostra realtà milanese Provincia e questo è il primo rischio che però ho detto già avviene è superato con questa particolare attenzione soprattutto le piccole imprese rivolgono
Verso il settore innovativo il secondo rischio
Il secondo
Rischia quello che l'innovazione metta in primo piano solo i processi e tecnologici
Affidando un ruolo quasi marginale e quasi e secondario alla imprenditore
Al piccolo imprenditore al suo impegno alla sua capacità creativa
Oggi noi abbiamo dei piccoli imprenditori lo ricordava molto bene prima anche Roberto Mazzotta
Che hanno una capacità di diventare inventori di prodotti e di processi produttivi eccezionale penso ad esempio l'eccellenza nel campo del Desailly
O anche la capacità di applicare tecnologie sviluppate da gruppi internazionale la nostra realtà dilatando nelle potenzialità e adattandole alle differenze
E guardate l'economia creativa Milano è cresciuta del sessantaquattro per cento in dieci anni dando lavoro ha quasi mezzo milione di persone voglio dire che quindi l'innovazione non è
Un deus ex machina anche così prende
Viene giù dall'alto con una carrucola semmai l'innovazione un cammino da fare insieme
Dove le impresa e più impegnate Ina è questo settore trascinano anche devono trascinare
Anche le altre
La nostra area l'area milanese vanta eccellenze che sono partite dal basso
Che sono partite
Dai laboratori dal lavoro pardon dal lavoro nei laboratori delle nostre dalla nostra Provincia intessendo così
La trama dell'impresa diffusa con l'ordito della la creatività
E sono soprattutto e ci tengo a ribadirlo questo e sono soprattutto le piccole imprese a introdurre innovazioni nella loro attività
Rispetto a una media nazionale del venti per cento infatti le piccole imprese innovatrici sono il ventisette di queste il trentasei virgola sei per cento prevede assunzioni nel due mila e cinque
Quindi investire in innovazione significa certamente investire in fiducia
E allora
Io voglio darvi farvi e mi avvio già rapidamente alla e conclusione un'altra
Riflessione poi vi dirò due cose secondo me molto importanti che la Camera di Commercio sto facendo in questo settore innanzitutto voglio darvi e questo dato
Che l'ho già praticamente annunciato all'inizio
Viviamo una realtà noi italiana che è fatta di sei milioni di imprenditori quella milanese a quattrocento mila impresa che per oltre il novanta per cento hanno meno di nove dipendenti e quindi tutta questa realtà dimostra una dinamicità ed una tenuta dell'economia diffusa certamente importante certo sappiamo tutti che oggi non è un problema è di e natalità è un è problema
Di fare in modo che queste imprese che nascano possono affrontare il mercato in termini di grande serenità di grande competenza e anche di grande responsabilità
Ne abbiamo fatto una ricerca come Camera di Commercio di Milano e e Milano è la prima per capacità innovativa tra dodici città europee
Tenendo conto delle variabili degli studenti universitari e dei e brevetti per esempio da questo punto di vista dalla sua capacità innovativa a Milano e certamente
Davanti a Stoccolma ad Amsterdam a Francoforte
Un'altra nostra ricerca ci dice che le nostre in prese sono forti innovatrici
E che l'ottanta per cento è consapevole che bisogna innovare continuamente per rimanere competitivi sul mercato
Vi dirò di più che gli imprenditori che noi abbiamo Ina intervistato sanno già dal punto di vista innovativo come affrontare i prossimi cinque anni qual è il problema il problema è che solo il dieci per cento sa come finanziare queste loro capacità queste loro intuizioni innovative
E anche per questo sono il trentuno per cento le pianifica ecco su Cuesta fotografia dissi intesi
Io vi dico che cosa in sintesi noi abbiamo
Fatto e stiamo facendo per disegnare un po'la strategia della Camera di commercio a sostegno dell'innovazione
E soprattutto a sostegno dell'innovazione per i piccoli e medi imprenditore
Una strategia che ci vede a fianco di questa importante realtà con sostanzialmente due
Intuizioni o un progetto ed un grande palazzo il progetto e quello di una bando per l'innovazione e che noi abbiamo già stabilito e con il bando per l'innovazione
Abbiamo stanziato quattro milioni di euro a favore di piccole imprese dalla nostra provincia che intendono introdurre nella loro attività elementi di innovazione innovazione di prodotto innovazione di processo visto di tecnologie innovative
Un finanziamento insomma che sostiene che dia una mano alle impresa nella loro volontà di crescere anche innova
E il secondo Progetto quello che io ho sintetizzato nel termine Palazzo è proprio il palazzo Stella innovazione
Un palazzo dell'innovazione che e la Camera di Commercio pensa di affrontare per il due mila e otto un palazzo con otto mila metri quadrati in via Soderini
Con uffici certamente della Camera di commercio per l'innovazione ma con centri di ricerca europee studi provetto quali
Società specializzate il trasferimento tecnologico e Società diventi una Capital
Un investimento complessivo di circa trenta milioni di euro
Dedicato al trasferimento tecnologico e ripeto pensato soprattutto per le piccole imprese e che ha e due priorità la prima è quella di fare sistema come alle altre istituzioni noi abbiamo già siglato una accordo con la Provincia di Milano
Coinvolgeremo certamente oltre alla provincia le altre istituzioni come la Regione come
Il comune come l'università come i centri di ricerca le fondazioni e realtà private nazionali e internazionale
E quindi questa è la prima priorità di questa intuizione del palazzo dell'innovazione la seconda è quella
Di offrire l'innovazione e che serve alle impresa ripeto e sottolineo soprattutto le piccole imprese ma però una innovazione che è come un abito su misura un abito confezionato un abito che va dalla veramente a pennello ma per evitare poi per la storia del sarto e quando tu andavi provare l'abito dice ma Bari io c'ero
La maniglia che Lungarno martiri braccio dice ma ciò i pantaloni e che sono corti ma si pieghi leggermente e l'abito andar bene no non è proprio questo ne vogliamo confezionare per le piccole imprese l'abito
Di e di misura dal punto di vista dal processo innovativo ecco perché abbiamo realizzato e questo questo progetto
E chiudo dicendo è anche qui lo dico
In maniera molto convinta
Perché dietro le innovazioni ci sono dietro innovazioni ci sono le persone le persone che innovano perché credono nelle loro idee e osano chiedere e fare cose diverse dagli altri
Persone che oggi hanno ancora fiducia e coraggio che sono insomma dei piccoli imprenditori che in sostanza siete voi grazie
Grazie anche ad essere Sangalli perché ha portato la parola fiducia
Conclusione di questa convention le cui chiavi o vi consegno presidente e l'intervento
Gli uomini sono il più vecchio qui dentro quasi certamente feroce uno più vecchio di me conduco un'impresa
Che è meravigliosa
Il fatto di tutto quello che è stato detto è vero assolutamente vero noi siamo all'avanguardia nel rifornimento di impianti per la nautica
Siamo superiori agli americani
Vedremo fra poco a
Fornire impianti in concorrenza con gli americani e in America quindi tentai un elogio a questa gente che fa un magnifico mestiere e ai quali lancia subito la parola
Vi ringrazio ma ringrazio soprattutto l'imprenditore tutti gli anni mille mi davano una carica perché i mahdisti demenziale a parlare
Ed è importante perché è uno si sente meno solo anche perché poi alla fine non son mica tanto un politico su un primo imprenditore quindi per me diventa difficile trattare trattare certi temi infatti quando preparavamo questo discorso
Sono nate diverse diverse problematiche perché io volevo parlare a braccio mi è comunicatore mi han detto forse Natale siamo ancora qua perché con tutti i problemi che avete poche abbiamo e che tu senti dentro di te
Sicuramente a Natale siamo ancora qua allora avevo preparato la relazione tecnica l'abbiam detto con tanti disegni
Questi sono personaggi che sicuramente tratteranno tutti gli aspetti nell'atto più
Approfondito diventava un problema e sono nate le slide lo diciamo e le tabelle fertile italiano che mi piace di più
Che vedete scorre dal quale potete rilevare i dati diciamo e tutta quella che la cosa io ho preparato un discorso
Che il cuore il cuore che io penso quello che io traggo dai miei prenditori tutti i giorni perché ormai gli dico costantemente mi trasmettono dei messaggini comunicano delle cose io cerco di trasferire
Affrontando i temi diciamo su un quadro un pochettino più generale magari non così approfondito sul tema dell'innovazione ma sui problemi dell'imprenditoria piccole e media del nostro territorio
Beh innanzitutto voglio ringraziare il pubblico numeroso non ci aspettavamo neanche fosse così tante persone e ringrazio la loro partecipazione e questo mi fa sentire checché ne dica che sono che stiamo trattando il nome nate Milano sono sentiti sia la nostra base associativa ma non solo dalla nostra base associativa poi ringrazio tutte le istituzioni
Non faccio un elenco perché sono state veramente tante tutte hanno colto la mia volontà di metterli insieme perché io ritengo che il compito dall'associazione dell'imprenditore sia quello di mettono insieme
Tranquillizzo anche il imprenditori non è che vengono e vanno hanno tanti impegni loro tutti i giorni hanno da parte nostra la sollecitazione i problemi che andiamo trattare tutti i giorni sono sui loro tavoli tutti i giorni vengono portati avanti in un sistema
Diciamo integrato nel quale l'associazione lavora in collaborazione con loro
Quindi ringrazio anche tutte le istituzioni
Entro allora nel merito del tema che ci siamo dati di oggi
Vale a dire la ricerca applicata nella piccola e media industria
Vorrei quindi porre una questione fondamentale in che modo la piccola e media impresa cioè quel modello di sviluppo imprenditoriale che Quadrio Curzio definito sussidiarietà distrettuale
Può continuare a essere un fattore attivo e dinamico dello sviluppo economico di questo Paese
Diamo allora uno guardo all'ospedale internazionale in cui la piccola e media impresa si sta muovendo
A livello europeo indicatori ufficiali ci dicono che la ripresa economica è vicina e quasi già palpabile il PD tornerà a crescere in maniera più robusta a partire dal prossimo anno
Il problema è un altro è che se l'Europa si rimette a camminare
Qualcun altro come gli USA
Contratto Stati Uniti d'America sta già correndo e qualcun altro Cina e India addirittura galoppa
E quando in una competizione sportiva qualcuno corre molto più di un altro o siamo di fronte a un vero fuoriclasse oppure lecito sospettare che la prestazione sia favorito dal ricorso al doping
E doping in campo economico vuol dire tanti
Da qui le nostre tesi della di Milano di stabilire nuove regole
Di protezione per le nostre aziende per i nostri
Non possiamo nasconderci dietro concetti politicamente corretti per consentire all'industria europea e italiana in particolare di reggere il confronto con l'aggressività dei Paesi emergenti serve tempo
E questo diventa il punto della questione sembra che tempo non se ne sia più quindi questo tempo ce l'avevo creare le istituzioni e la politica
Tempo per riconvertire produzioni ormai superate per analizzare il mercato individuare nuove esigenze di consumo al fine di rendere i nostri prodotti così complesse e integrati da non poter essere limitati a basso costo
Da qui nasce il il confronto nostro grappe Milano con le istituzioni politiche
Infatti e la politica economica europea e italiana che deve porre le condizione per equilibrare la competizione commerciale
Non è una questione di protezionismo guardia realismo un'economia ultraliberista come quella americana utilizzando all'anno come fattore di compensazione
L'Europa riuscirà ad adottare una politica monetaria che sostenga la produzione europea
Questo il nostro pubblico
Non è chiaro lo dimentichiamo c'è un'altra questione fondamentale
Nel triennio due mila cinque due mila e sette cinque dei sei più grandi Paesi dell'INPS dell'Unione Europea tra cui Francia Germania Italia avranno un rapporto deficit-PIL superiore al tetto del tre per cento previsto dal Patto di stabilità
Questo non vuol dire che il Patto non abbia funzionato non serva forse un meccanismo da rivedere se vogliamo ridare fiato lo sviluppo economico
Quindi bisogna ridefinire le regole
Restringiamo ora l'analisi del contesto italiano è evidente che l'economia italiana soffre da molti anni di difficoltà strutturali che si riflettono in un tasso di crescita inferiore a quello dei Paesi industrializzati
Bisogna allora essere chiari sulla ricetta necessaria a favorire il rilancio di un sistema economico come il nostro
Dato perché tanto per capirci
Le misure e gli obiettivi contenuti nella Finanziaria due mila sei come la riduzione del cuneo fiscale o la parte relativa ai distretti industriali sono certamente condivisibili
E rivela un approccio culturale corretto al problema ma appaiono pensati più per il medio e lungo termine che non per il breve e medio termine
Non ci sono c'è garanzia che gli effetti di questo provvedimento si possono già sentire nel due mila sei nostra azienda sono sofferenti diventano sempre più diciamo
Stretti margini sui quali possiamo manovrare mentre per le imprese italiane il fattore tempo fondamentale in questo senso vorrei fare un primo passaggio sulla realtà milanese che ci riguarda da vicino al termine della nostra indagine congiunturale sull'andamento del terzo trimestre due mila cinque penso che lo vedono
Abbiamo registrato detti miti riscontri positivi su domanda fatturati e occupazione
è l'ennesimo tentativo di ripresa anche se l'analisi sulla tendenza annuale continua a segnare un ciclo di stagnazione
Guardiamo infatti con grande apprensione alla situazione di diverse zone industriali della regione dove ci sono decine di aziende in crisi e livelli occupazionali sofferenze ciò accade anche perché a differenza del passato le piccole e medie imprese non riesco ad assorbire la mobilità in uscita dalle medie imprese
Quindi il livello si è spostato verso il basso questo a nostro favore
La grande impresa ha ceduto e la media impresa sempre meno limiti continua accedere e cioè era breve cederà anche la piccola impresa quindi ritorna di di di fondamentale importanza il fattore tempo
Conosciamo bene queste situazioni perché il nostro servizio di relazioni industriali sta gestendo insieme datore di lavoro al sindacato e alle istituzioni locali diversi casi di licenziamenti collettivi
Quindi in una parola siamo preoccupati ma fiduciosi anche perché sappiamo che l'istituzione si danno si stanno dando parecchio da fare per aiutare le piccole e medie imprese ad affrontare una congiuntura così difficile
E penso che i relatori lo abbiano dimostrato uno
Io prima citavo Mauro io quando parlo con lui mi rendo conto che in Europa si discute l'Italia sta di fianco accettando di difendere i nostri interessi
Bisogna allora continuare
A credere nella capacità di fare di rinnovare l'impresa soprattutto alla luce di quanto affermato di recente il presidente Ciampi cito le sue parole
Affinché la tendenza espansiva dell'economia reale si affermi ci vogliono più investimenti in conoscenza e in alta tecnologia
La condotta degli imprenditori ha un ruolo determinante a questo fine tenuto conto della struttura economica italiana il rilancio del modello dei distretti tua industriali è quanto mai opportuno
Ritengo sempre valida l'opportunità di attuare con maggiore determinazione politico di sostegno che Dio l'impulsivo a investimenti reali innovativi in impianti macchine e attrezzature
Questa
è per me ma penso per per noi tutti la direzione giusta
Queste sono le coordinate che tutti dovrebbero seguire a favore o per il rilancio del Paese
Bisogna però che tali principi siano tradotti in politica industriale consenso sociale e azione imprenditoriale
Vediamo allora dal punto di vista dei piccoli e medi imprenditori come si può dare seguito alle parole di Ciampi
Innanzitutto le istituzioni che guidano il Paese devono tornare a fare una seria politica industriale rivolta anche al nostro mondo
Dobbiamo dare atto al governo che sono state realizzate riforme importanti che si sono avviate grandi opere infrastrutturali va tutto bene
Ma adesso è il momento dell'industria per tornare a generare Petito e benessere sociale come prima cosa bisogna investire sul comparto manufatturiero
Con azioni concrete diretto a supporto e alla promozione dei distretti manufatturiere ciò non vuol dire che noi noi dobbiamo produrre prodotti a basso costo in concorrente cinesi siamo sessanta milioni non possiamo vivere solo di di commercio dobbiamo vivere di impresa impresa altamente qualificato se ci sono cento milioni di indiani che vivono di ricerca innovazione tecnologica se ci sono duecento milioni di cinesi potremo possiamo vivere anche nove sessanta milioni di italiani ma loro producono dobbiamo produrre anche noi
Questo questo è un nocciolo chiave
Il secondo passaggio la valorizzazione del modello della piccola e media impresa
L'industria italiana ha successo nella misura in cui specializzato la progettualità creativa e difende un sistema nonché un abile a basso costo attraverso l'applicazione dell'ingegno e la produzione di qualità
Praticamente era il concetto che aveva annunciato prima
Infatti è difficile pensare che l'Italia possa avere un ruolo da protagonista nel campo delle grandi produzione se realizzate per questo ci sono già americani giapponesi e cinesi con le produzioni a basso costo
è più corrente immaginare una piccola e media industria capace di sviluppare un contenuto tecnologico magari ispirata ed altri ma certamente migliorato e adattato al mercato di riferimento
Terzo punto e qui vengono i dolenti nostro per noi il sostegno finanziario
Per aiutare le piccole e medie imprese ad affrontare la sfida del mercato sono fondamentali l'accompagnamento dell'istituzione e la fiducia del sistema creditizio per essere chiari tutto quelli che ci siamo detti si può attuare soltanto se le banche tornano a fare il loro mestiere meno finanza creativa e più sostegno alla creatività di chi produce e rischi in proprio
Io aggiungerei un'altra cosa
Quando parlo con le banche mi dispiace che l'amico Mazzotta se ne sia andato ma Lullo salta glielo dico sempre
Continua a dirmi che ne ha banche va bene la cassaforte sono piene gli italiani sono i grandi risparmiatori e tendono praticamente tutto nel loro cassetto chiamiamolo perse
Io mi chiedo perché a questo cassetto invece di essere investito in fondi pensioni o peggio in multinazionali o peggio in quei meccanismi di holding e straniere
Nel quale magari prendono interesse del cinque per cento per poi dare noi dune mezzo così almeno abbiamo fatto non buttano questa massa di denaro sul sistema italiano per l'industria
è chiaro che questo vuol dire fare un una banca diversa
Vuol dire che chi fa Banca deve diventare un professionista con meno ma non un professionista agli arresti
Ma non un professionista del reddito della banca deve conoscere impresa io colto il passaggio di Mazzotta che diceva questi modelli vengono spari ok ma chi viene a misurare il mio bilancio
Te ne abbiamo cinque di bilancio in Italia uno per il fiscalista uno per per non so per chi l'altro per l'anno in cui no non lo non so più e lui mi dice non dobbiamo più girare con il bilancio del foglietto in tasca e i bilanci gli unici che ha funzionato son quelli di mio padre che aveva nel portafoglio non in tasca
Boh qui o degli ex collaboratore che ha fatto a ottant'anni controlla le mie aziende ancora con un foglietto in tasca unici pause guadagnando stai perdendo
Questa è la verità
Questa è la verità vogliamo vogliamo avere un Bilancio serio abbiamo la tassazione seria allora ecco perché abbiamo messo tutti insieme
Lo so un'utopia però dobbiamo percorreva
è un'utopia ma dobbiamo percorrere questa strada dobbiamo avere il coraggio di dire alle alle istituzioni queste cose scusate mi dilungo ma perché ho detto che rientravano a tale
Passiamo analizziamo ora non mi dilungo perché ci sarebbe molto da dire Anna analizzando ora
Il tema del convegno mi sembra evidente che ci sia da colmare un certo divario tra le piccole e medie imprese e il mondo della ricerca i piccoli imprenditori hanno lasciato il segno dello sviluppo di questo Paese ma nella maggior parte dei casi non hanno travasato la loro ricchezza di conoscenze ed esperienza su una rete più vasta
Io dico che spesso un'altra facciamo neanche i nostri figli però
è un problema di coscienza personale
Perché c'è problema generazionale anche all'interno delle nostre aziende soprattutto le piccole e medie
In genere si sono sentiti maltrattati dalle istituzioni o minacciati dalla concorrenza
Oggi la questione della tutela dell'ingegno è fondamentale perché bisogna creare un meccanismo tale che consenta che ha avuto l'idea di farla fruttare ma anche di condividerne i vantaggi
D'altro canto è vero che il mondo della ricerca scientifica
Oggi può trovare più attenzione e sensibilità in un in una nuova generazione di piccoli imprenditori fortemente motivati alle tecnologie più innovative e attenti alla formazione e alle cose qualificazione del capitale umano
Io sento sempre parlare anche prima la signora Moratti diceva dobbiamo fare tante universitario di complicità fermi tutti perché il topo se tutti sono laureati nessuno vuole più fare altri mestieri non possiamo produrre prodotti anche tecnologicamente infatti
Prendiamo
Diciamo che vogliamo più il manovale l'Italia non può non può aver sessanta milioni di manovali
Forse i lavori di di diciamo
Più umili li faremo fare a gli extracomunitari non so o o o anche però
Ci vogliono gli italiani che producono e produrre prodotti
Con innovativi con una tecnologia innovativa ci vuole un personale qualificato
Quindi vogliamo togliere non operaio diamogli pure il nome del diplomato diamo i nomi che vogliamo diciamo che vogliamo un operaio specializzato capace in un contesto sociale voluto che collabora e partecipa a un progetto d'innovazione
E non è la formazione come c'è stata venduta fino adesso dall'alto e
è la formazione che noi piccoli e medi imprenditori facciamo i nostri lavoratori tutti i giorni quando io discuto con il sindacato fatto cinque contratti nazionali di lavoro e e e si mettono su due posizioni differenti con adesso voi che siete qui al mio fianco
Perché il piccolo e medio imprenditore quello che da cento euro quando l'opera non arriva alla fine del mese
Questa è la verità se ritiene che lavoratore se una persona capace ma per fare una persona capace bisogna formarla e la formazione parte all'interno dell'impresa perché dall'esterno nessuno nella nella può imporre osate cosa ci serve
Quindi non siamo noi che dobbiamo andarle istituzione come Stato moderno di adesso sono istituzioni non venire da noi capisco qui ho davanti ancora istituzione il passo per loro è difficile però la verità e questa
La è l'istituzione che deve mi dalla piccola e media impresa e non la piccola e media impresa io non dovrei fa tutti questi sforzi per avere persone pervenire loro cerca
Se è vero che c'è un motore del dell'Italia ma i dati lo dimostrano quindi
D'altro canto e il vero che il mondo della ricerca scientifica oggi può trovare più attenzione e sensibilità ha perfettamente capito scusate
L'indagine che abbiamo condotto tra i nostri associati sul tema formazione ricerca evidenzia che la questione più urgente e al rapporto tra scuola e lavoro
Le imprese fanno fatica a trovare giovani capaci di inserirsi in modo adeguato nel mondo del lavoro manufatturiero togliamoci dalla testa il condizionamento culturale che dobbiamo allevare una generazione di laurea
Quali osservano e devono essere aiutati a raggiungere all'altro ma sia benvenuto una riforma della scuola che aiuti i ragazzi a scegliere un percorso congeniale alle loro attitudini
Ricordiamoci un operaio specializzato è un piccoli imprenditori in pectore
Chissà quanti di voi
Quanti dei piccoli imprenditori sono partiti in non so di in una in un'impresa di nostri colleghi si sono formati e sono diventati piccoli imprenditori anche loro
è questo il frutto dalla formazione mancare anche dell'altro dell'altro titolare
La seconda esigenza e la creazione di polli tecnologici in cui fare incontrare la domanda offerta di ricerca
A favore delle piccole e medie imprese
Devo dire che nella nostra regione grazie ad istituzioni sono state avviate diverse regioni le reti realizzazioni su questo fronte
Penso anche all'opportunità rappresentata da un progetto importante come il palazzo della innovazione mi dispiace andato promesso proprio promosso proprio dal mito Sanga
è una strada su cui insistere proprio in quella logica di interazione District distrettuale tra specializzazioni produttive e opportunità di richiedere così come evidenziato dalle altre risposte al nostro questionario questa analisi è sostenuta anche dal risultato di una ricerca condotta dalla Camera di Commercio secondo cui la richiesta più importante degli studenti venticinque virgola nove per cento riguarda un maggior collegamento delle università con le imprese
Ma quando parlo con i giovani non è che vogliono il collegamento nel senso che gli diamo il posto di lavoro
Praticamente l'università le segnato una cosa che non serve a niente dall'impresa in cui andranno si trovano stoppati
Stoppate nella carriera stoppate dal successo stoppati nel loro futuro e questo ingenera sfiducia nel nostro sistema e quindi sfiducia nella formazione
Questo rapporto se aveva realizza in particolare attraverso la partecipazione astanti
Lo sviluppo di una conoscenza almeno teorica in pratica la realizzazione di progetti innovativi Pannella centrate nei sempre
Vorrei allora lanciare da questa Assemblea una proposta di lavoro portare la ricerca universitaria in azienda e la ricerca industriale in università
Per fare questo bisogna individuare opportunità di partnership con le università al fine di attivare tirocini di ricerca applicata in azienda ad esempio sotto forma di tesi applichiamo
Vi posso citare un esempio
Di alcune mie aziende tra due due laureate abbiamo portate la tesi su temi voluti dall'azienda non voluti dall'università uno si è tramutato in un brevetto che ha fatto trionfare un'azienda per quindici anni con le sue produzioni quindi questo è una realtà
è l'azienda che deve stimolare la ricerca
Perché non abbiamo bisogno di inventare non so che cosa il missile che passo sotto uno che non serve a nessuno non abbiamo bisogno di inventare e migliorare i prodotti che già costruiamo o di crearne dei nuovi sulla base di quelli che già possediamo
Ma corre anche prevedere forme di contrattualizzazione
Adeguate per chi entra in azienda fare ricerca detassando relativo costo del lavoro va be'questo sarebbe il minimo ma
Anche sotto altri aspetti
In questo modo favoriremo l'efficienza efficacia formativa dell'università legando la cultura scientifica la creatività industriale al territorio e consentiremo alle dicono in paese di fare ricerca in azienda a costi contenuti
Siamo alle conclusioni mi sembra di poter affermare che il rilancio del sistema Italia passa attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti e per questo ho dovuto questa Assemblea con tutti questi Santo
L'Unione europea il Governo le istituzioni locali il mondo della ricerca università il sistema bancario il sistema camerale le imprese
E le associazioni che nella
Ritengo che non c'è più tempo per battaglie porporati distinte posizioni di rendita contrapposizione di interessi Mai come oggi diciamo su una barca comune impegnate in una difficilissima traversata dell'Oceano globale
Anzi in queste situazioni situazione scusate ci siamo già stato
Era il mille novecentoquarantacinque l'Italia era una barca colpite colata a picco
Ma li fa voglio aveva spedito di rinascere eppure
Questo Paese è rinato ha risalito la china i nostri no hanno i nostri padri si sono rimboccati le maniche e nel giro di quindici vent'anni hanno condotto l'Italia tra le nazioni più ricche sviluppate del mondo con un'elevata qualità di vita e di benessere sociale
Per questo
Occorre ritrovare quello che io chiamo lo spirito partecipativo che ha dato il via al processo di ricostruzione
Del paese e io oggi invece di ricostruzione dico di rinnovamento visto che non c'è più niente da costituire o di adattamento ai nuovi mercati o alla globalizzazione
Oggi il conflitto non è più tra operai datore di lavoro
Oggi un conflitto culturale nessuno se ne rende conto
Oggi abbiamo cento milioni di indiani che sfruttano un milione di di un miliardo PDD diano il poveretto e vengono colpire i nostri mercati non pensano di far diventare ricchi gli altri loro di portare benessere sociale alle masse inferiori
Questa è la verità questo è un conflitto culturale la globalizzazione ha portato un conflitto culturale ecco perché chiedo delle regole che poi traducono intatti tutti dicono è un sistema ottocentesco sindacato l'altro le inventano apra la verità che se non stabiliamo delle regole noi faremo anche un danno sociale ai Paesi meno voluti Dinoi
Per questo va bene
Scusate Mario vado braccio porta
Nel mille novecentoquarantasei i piccoli e medi imprenditori milanesi hanno fatto nascere Apimilano
Oggi dopo sessant'anni il piccolo e medio imprenditore è ancora parte attiva del sistema Italia
Deve alzare il livello del proprio impegno vedesse un interlocutore credibile verso l'istituzione per la rappresentatività e la proposizione politica questo è l'obiettivo che pongo a tutti imprenditori a tutti gli imprenditori associati diventare produttori di idee motivazione capacità di rischio di decisione visione d'insieme
Questo è il messaggio con il quale io vorrei lasciare oltre oltre a un ringraziamento particolare agli imprenditori nostri associati perché io mi sono trovato non tanto fare il Presidente gli atti a Milano quanto a gestire questo rinnovamento del rinnovamento partiva proprio dall'interno della nostra associazione
Che aveva schemi e modelli di sviluppo vecchi
Non strutturati per il nuovo
Io non posso che ringraziare la Giunta e il Consiglio ma anche gli imprenditori che mi hanno sostenuto in questo cane perché guardate che da solo non posso fare niente e la vostra partecipazione
Fare vedere alle istituzioni che ci siamo con il premier ha un significato ha un'importanza
E secondo me sarà la vera chiave del nostro successo futuro vi ringrazio
Chiaramente c'è ovunque
Un piccolo lancia qualcosa insomma