L'Italia ce la farà

Possiamo cominciare se
Prendete posto
Diamo l'addio i nostri lavori
Ringrazio innanzitutto tutti voi per essere venuti qui a Perugia stare con noi in questi tre giorni cercheremo di renderli più produttivi possibili
Più avanti discreto Remo il programma un po'più nel merito ora darei subito la parola alla Presidente della Regione umbra unghia che ci ospita in questa
Ottimale confortevole sede Rita Lorenzetti
Credo
Allora
Questa
I seggi nerbate si accende la marcia una voce
è un saluto un saluto sincero iniziativa importante e utile
Mi piace l'appello il titolo lo condivido
L'Italia ce la farà voi dite sentiamo il dovere civile di dare un contributo di esserci da protagonisti non da eterni giovani basta dite voi giustamente senza libertà di progettare la propria vita con la voglia di pensieri lunghi i percorsi collettivi dicono autorevolezza della politica
Il tema delle classi dirigenti ovunque in qualsiasi settore decisivo
Classi dirigenti consapevoli della complessità del mondo coraggiosi di fronte alle sfide del futuro e capaci di dare una scossa all'Italia un Paese che in tantissime volte ormai l'abbiamo detto chiuso
E impaurito un paese vecchio perché chiuse impaurito non solo perché non si fanno più figli
Un paese in cui un alto numero di giovani lavoratori e largamente escluso dal sistema delle garanzie di quello che chiama che ormai conosciamo come il nostro Stato sociale
E significa quindi precarietà incertezza e anche solitudine
Un sistema chiuso e corporativo una società in cui sono molto più forti gli interessi consolidati rispetto ai bisogni emergenti nuovi che chiedono un nuovo impianto il nome priorità ad esempio per lo stato sociale ma non solo
Dunque selezione delle classi dirigenti per leggere meglio questa realtà e questi cambiamenti
è un problema prioritario ma è anche un valore una politica in sé una politica di sinistra riformista deve sapersi impegnare a sconfiggere corporazioni cooptazioni che ci rendono arretrati anche questo da molto tempo lo stiamo dicendo
Anche perché la partita che ci stiamo giocando è tutta da giocare
Malgrado la crisi e il fallimento del centrodestra si è evidente
Non sono convinta della fase che Berlusconi ha cavalcato si possa considerare superata
E noi centrosinistra il progetto politico capace di disegnare una nuova Italia come centrosinistra stenta a riconoscersi pene
Il programma dei Democratici di sinistra consegnato l'altro ieri a Prodi ma attenzione alle dinamiche che scatta con il proporzionale che già si vedono preoccupano frammentazione una percezione del e una non percezione del Progetto oppure la barrando non percezione anche della parla di un governo riformista
C'è un gran bisogno di una politica radicata quindi una classe dirigente di classi dirigenti ma intanto una classe dirigente della politica
Di un sentimento civico diffuso che torni ad essere prioritario di progettualità di capacità di anticipare le tendenze di lungo periodo di governare la complessità di Emery pensieri lunghi così li chiamava Berlinguer
Ma spero che non siamo costretti solo guardare indietro con Nostalgia quando si parla di pensieri lunghi significherebbe non raccogliere la sfida e dichiarare che è un obiettivo impossibile
Una politica che si doti della cultura di strumenti capaci di metterle in connessione stretta con le aspettative le anzi percorso di vita di gente in carne ed ossa
Capace anche di promuovere uno spazio pubblico di dibattito di confronto per elevare la cultura civica e la voglia di confronto e di politica e per fare da sponda quelle risorse che anche qui tante volte abbiamo detto ci sono esistono e tante volte non emergono perché non sempre trovano sponda nella politica
Questa iniziativa va nella direzione giusta dunque partite rinnovati che sappiano ritrovare capacità di ascolto di rapporto con pezzi vitali della società un radicamento che significhi tenere insieme la dimensione della concretezza la voglio chiamare così
Con la dimensione dei pensieri lunghi che l'unico modo non solo per vincere le elezioni ma anche per ricreare un tessuto morale e civile in questo Paese
Pure una cosa romantica ma vorrei dire l'utopia che si fa azione di governo
Quindi occorre evitare anche qualsiasi rischio di autosufficienza della politica per non regalare pezzi importanti della società ma anche all'antipolitica e qui si colloca la riflessione sulla necessità di formare e selezionare la classe dirigente
Non come un avvicendamento
Ma come occasione per aprirsi un mondo cambiato e facendo in Roma in rompere il partito nuove aspettative la sfida elettorale cominciata le primarie sono state una grande occasione è alle porte la convenzione programmatica dobbiamo essere all'altezza di una lunga corsa impegnativa nel quale puntiamo a vincere elezioni
E tornare stabilmente al Governo
Dobbiamo partire da come si percepisce il Paese come si percepisce il Paese lo sappiamo anche qui l'abbiamo detto molte volte maggiore insicurezza maggiore inserti incertezza inserti incertezza scusate
Un Paese che percepisce la crescita dei fattori di precarietà nella vita quotidiana credito più magro lavoro meno scelto diminuzione si della di della disoccupazione ma un'occupazione più insidiata da fattori di insicurezza
Cioè meno certezza di potere avere più opportunità per il futuro quindi meno possibilità di investire sul futuro
Vince e governa sia credibile
E chi è in grado di dare agli italiani una prospettiva per far uscire il Paese da questo stato d'animo
In questo senso abbiamo bisogno di saldare il fallimento del centrodestra che ne abbiamo tante volte stiamo analizzando a una proposta che ridia speranza e riesca a mobilitare le energie
Un Paese dimostrare al Paese che abbiamo un progetto mettere ciascuno e le condizioni di scommettere sulle proprie capacità e l'Italia ce la farà ce la può fare si rimette in moto la crescita economica primo Grande Punto perché un Paese che non cresce non da futuro a nessuno e non è di semplice neanche alcunché
Si tratta di rimettere in moto l'economia gli snodi fondamentali li conosciamo l'innovazione un più alto livello di internazionalizzazione di proiezione sui mercati aperti una grande opera di innovazione ambientale delle città una profonda riforma degli assetti istituzionale della pubblica amministrazione
Qui ci sono questioni decisive
Il Mezzogiorno
Ma anche visto che di pochi giorni fa come si realizza un federalismo solidale democratica in un quadro di unità nazionale che salvaguardi l'unitarietà del sistema dei diritti rotto
Rotta l'unitarietà dalla devolution che spezza Midali dalle diritti rompe il modello universalistico e solidale che contraddistingue il modello sociale europeo perché rompe il patto unitario fra cittadini e Repubblica
Occorre rimettere in moto i fattori di crescita strutturali quelli che costruiscono sviluppo di lunga durata sostenibile in cui si investe sulla qualità significarvi scegliere il sapere e la conoscenza la formazione e la ricerca investire sulla concertazione
In Umbria come altre Regioni di centrosinistra pure in cinque anni di governo di centrodestra abbiamo dimostrato che è possibile siglando qui in Umbria come in altre regioni patti in questo caso il patto per lo sviluppo e la coesione sociale
Vivere e lavorare in una società così fortemente segnata dalla flessibilità non deve comportare una condizione di precarietà questo ci siamo detti
Ma la valorizzazione dell'individuo in un quadro di sicurezza e opportunità ribaltare lo stato sociale addirittura abbiamo usato questo affermazione forte dobbiamo capire con concretezza che cosa vuol dire
Politica buona occupazione buone politiche sociali e sviluppo sono strettamente legate uno stato sociale con al centro la persona in grado di promuovere accompagnare e sostenere la cittadinanza
Capace di determinare esso stesso politiche di sviluppo l'abbiamo chiamato quel far delle opportunità e quello su cui ci stiamo misurando noi da cinque anni come Regione Umbria altre regioni lo stesso per vedere come si costruisce completamente un altro modo di intendere
Parliamo di quel senso della comunità di quella questione sociale insomma di politiche sociali parte integrante delle politiche di sviluppo e non solo in senso redistributivo
Sviluppo locale politica industriale ricerca innovazione istruzione stato sociale Uefa locale territorio infrastrutture riforma del sistema istituzionale della pubblica amministrazione
Questi gli assi strategici sui quali operare su quali alcune regioni come la nostra in questi anni difficili si sono sperimentati dimostrando che un altro modo di intendere il governo i lo sviluppo il futuro è possibile
Senza alcuna interlocuzione con il Governo che ha rotto fin dall'inizio la programmazione la concertazione la collaborazione fra istituzioni fra i vari livelli istituzionali quindi abbiamo fatto questo senza il valore aggiunto e la maggiore efficacia che deriva dall'operare sistema
Questo disegno conferma l'alternatività di Progetto fra centrosinistra e centrodestra
Chiama alla necessità di un'altra guida della Nazione del PAI delle paese serve l'abbiamo detto anche questo molte volte e dobbiamo declinare meglio che cosa vuol dire una nuova stagione di politiche pubbliche
Che intervengono sugli snodi decisivi per una nuova competitività se ad uno Stato che si è in grado di regolare indirizzare promuovere e garantire penso l'innovazione la ricerca alla costruzione di reti alla formazione a quel sistema torno a dire di protezione sociale reso capace di affrontare le nuove sfide
I mutamenti della società
Invecchiamento immigrazione ingresso delle donne nel mondo del lavoro e minore natalità questo questo stato sociale così inteso sappiamo che può essere un grande fattore di sviluppo e di crescita
L'esperienza dei governi regionali e di quelli locali
Debbono poter costituire nella fase della costruzione del programma un patrimonio importante anche un'esperienza concreta non solo faremo ma abbiamo dimostrato di saper fare
Di costruzione concreta del progetto un patrimoni importanti per riempire di contenuti Progetto di paese e il programma di governo del centrosinistra per indicare una strada decisamente alternativa a quella percorsa dal centrodestra
Centrosinistra come sappiamo e la sinistra
Gioca anche la sua ragione d'essere il suo futuro anche sulla necessità di governare il sempre più difficile stare insieme dei popoli delle culture delle leggi le regioni siamo in Umbria conosciamo bene tutto questo abbiamo dato ascolto offerto spazi e e consapevoli anche del nostro ruolo
Il destino di nessun Paese si costruisce in solitudine nel mondo di oggi l'Europa e sempre di più il luogo lo spazio la dimensione della nostra vita la vita quotidiana
Certo questo è il punto che non possiamo smarrire ma è vero anche che occorre accanto a questo punto che non possiamo smarrire occorre ripensare il processo di costruzione dell'integrazione europea
Abbiamo bisogno di affrontare con molta più determinazione il problema della base di consenso della legittimità democratica dediti ma azione democratica che ha una costruzione di questo genere
Certe un passaggio critico l'Europa ma non si supera ripiegando la logica della rinazionalizzazione ma affrontando in voti
Nel processo in corso di costruzione europea grande importanza lo dite anche voi nell'appello sinteticamente rivestiranno per il resto del mondo i modelli di definizione di identità culturale che sapremo elaborare
Una definizione non isolazionista ma che punti sulla complementarietà sugli scambi fra culture incentrata non sull'esclusione ma su un principio di esclusione Parigi insegna
Il nome dato globale condizione divenire sociale più che l'azione politica si ripropone l'urgenza di un sistema di regole di istituzioni di a carattere sovrannazionale
Spetta dove lo facciamo dall'Umbria
Spetta anche alle istituzioni regionali e locali insieme come a governi più lungimiranti tentare la strada il rifiuto di una globalizzazione selvaggia per rimettere al centro l'idea di un governo democratico della mondializzazione
In conclusione io credo che vi siano tutte le condizioni per fare una convenzione programmatica che parte la società siamo la forza motrice del centrosinistra che sa tenere la barra anche momenti difficili anche gli stessi rapporti con gli alleati la coalizione e i cittadini ci hanno premiato anche per questo
Adesso ci sono tutte le condizioni per proporre appartati ai nostri cittadini a partire da quelli disillusi dai disastri della destra un progetto di cambiamento che possa essere il fulcro del nostro programma
Ci sono le condizioni adesso per rinnovare la qualità della nostra classe dirigente ci sono le condizioni appunto per quel bel titolo che avete scelto per un'Italia che ce la farà grazie e buon lavoro
Ringrazio molto la presidente ora
I lavori procede procedono nel seguente modo farò una breve introduzione cercando di sintetizzare i caratteri principali di questo nostro progetto
Poi darò la parola Pier Luigi Bersani che è responsabile nazionale del programma per i DS che ci illustrerà
Le principali direttrici in cui questo lavoro su cui questo lavoro si è svolto principali punti d'approdo almeno fino in questa fase e poi seguirà la tavola rotonda come da programma
Dal titolo gli nati il colosso vi Europe nella quale discuteremo
Sulle radici culturali dell'Europa che verrà
Conclusa da un intervento del presidente Massimo D'Alema
Io credo che il il primo dato da sottolineare oggi PRIN questo seminario è il le caratteristiche di questa platea certamente possiamo fare di più per quanto riguarda la partecipazione femminile anche se credo che spesso ore sotto rappresentata anche a causa di una qualche ritardo delle suddette della suddetta componente femminile perché a hanno hanno hanno aderito hanno aderito è quindi credo che alcune di loro sì ma sino arrivare ma ci impegneremo a fare di più da questo punto di vista faremo del nostro meglio
Siamo
Siamo qui questa questa platea una platea composta da un mix credo molto in interessante di di trentacinque trentacinquenne i quarantenni per la maggior parte sono tra virgolette stemmi cioè
Uomini e donne che non fanno politica a tempo pieno ma hanno un rapporto comunque intenso con la polpa alcuna politica e lavorano nel settore privato nel settore pubblico nell'università
Nei centri di ricerca e ci sono poi i quadri i dirigenti del partito alcuni alcuni deputati questo mix al che abbiamo costruito con attenzione sarà sarà un un una delle caratteristiche del nostro lavoro perché crediamo che competenze direzione politica debbano convivere incontrarsi in modo in modo sistematico poter nero brevemente su questo punto
Innanzitutto volevo ringraziare il Papa quanti sono quali alcuni di loro vengono da Oltreoceano qualcuno viene da Londra in un uno sforzo completamente
Autofinanziato quindi credo che sia un segnale che vada sottolineato perché un dato importante non scontato evidenzia quanto ora cercherò di dire e cioè che c'è in noi la compra la consapevolezza che il nostro Paese vive una fasi molto difficile una crisi non congiunturale una crisi che attraversa vari in vari ambiti chissà appunto abbiamo sintetizzato riprendendo anche analisi fatte in questi in questi mesi come crisi di di classi dirigenti perché appunto riguarda diversi anni di non essere un problema di economia reale o di finanza pubblica
Riemergono IMI i mali storici italiani che nel novantadue il gol unico dal novantadue i governi di centrosinistra hanno cominciato ad affrontare innanzitutto riuscendo a portare l'Italia nella moneta unica ma anche con una serie di riforme strutturali che poi il governo di centrodestra non solo non ha continuato ma in qualche modo
Ha smontato
E ha ha portato il Paese indietro rispetto a quelli avanzamenti che pure erano stati faticosamente raggiunti in durante gli anni Novanta
E a Porta d'invito non solo per brevità delle nelle riforme strutturali o nella nello sfascio della finanza pubblica ma anche perché sono stati messi sotto attacco il i presupposti etici di essere nazioni presupposti etici che come sapete ci distinguono per essere stati storicamente deboli ora il governo il fallimento di questo centrodestra
Credo sia innanzitutto dovuto al fatto di non aver capito la strutturalità della nostra crisi pensando che si potesse superare un una fase congiunturale negativa attraverso una rottura di di regole attraverso inizi finanza creativa sperando in una ripresa con l'Europa
Invece noi pensiamo che appunto la crisi abbia carattere strutturali
A un a molte figure ai peculiarità italiani però è una crisi che riguarda anche altre democrazie occidentali forse questo è un punto che ci distingue rispetto ad altre analisi non è solo l'Italia a vivere una fase difficile ma tutte le democrazie che si sono costruite nel secondo dopoguerra come Welfare State come democrazia delle classi medie subiscono i contraccolpi di una globalizzazione non regolata in modo progressivo accaduto l'ordine di Bretton Woods rimangono fenomeni che pure che in qualche modo rimettere in discussione quelle beh quell'equilibrio che aveva portato
Alla allo sviluppo delle democrazie come democrazie del benessere
Quindi dobbiamo leggiamo la nostra crisi che atto ripeto a molte dei specificità dentro questo quale questa importante anche per la parte propositiva che faremo l'attenzione che dedichiamo all'Europa rilancio della nel processo di costruzione politica dell'Unione europea che sarà oggetto di uno dei gruppi di lavoro
Questa attenzione poggia su questo come poggia su questo l'attenzione che diamo alla riforma della regolazione sovranazionale delle istituzioni multilaterali domani
Domani nel pomeriggio una TAC una tavola rotonda sarà specificamente dedicata a questo tema perché in Italia le sue specificità però come vediamo con mille esempi da altre parti da da Baghdad tre parti del mondo
La
La il problema di investe altre investe tutte le le democrazie occidentali dagli Stati Uniti al Giappone ecco di fronte a questo scenario ci sembra che la capacità di elaborazione programmatica della politica italiana non sia sufficientemente attrezzata è un problema anche investe centralmente il centrodestra come ho appena detto ma in qualche modo è un problema che riguarda anche alcune delle forze della sinistra
E da questo punto di vista noi facciamo derivare una nostra contrarietà di Prodi si neo centriste ripetutamente come dire affacciati sì nel dibattito politico non è un problema di ali estreme arretrati o o radicali da dover da dover tagliare un problema più in generale e dentro questo spazio ci vogliamo misurare per rafforzare una delle componenti fondamentali del pluralismo italiano che il centrosinistra e lavorare e dare un contributo all'elaborazione programmatica dei DS
Questo nostro lavoro si scrive in un quadro in cui
Sono evidenti se i segni dell'indebolimento di partiti politici come luoghi di formazioni di formazione e di selezione dei delitti è un un
Una difficoltà
Che non è nuova va avanti da almeno dalla fine degli anni settanta e che ha portato progressivamente un indebolimento delle classi dirigenti del Paese anche perché è stato accompagnato dalla dalle difficoltà di altri luoghi
Degli altri luoghi di formazione di selezione le classi dirigenti la scuola e l'università innanzitutto ma anche le grandi imprese pubbliche e private che per una fase importante della storia del Paese hanno con hanno formato classi dirigenti
Ed anche
Una scarsa regolazione una debole concorrenza nei mercati che poi porta a a selezionare non imprenditori più bravi ma quelli che riescono per ragioni diverse dal merito
A ad acquisire determinate posizioni di rendita
E questo è un aspetto fondamentale perché se non se non c'è se un sistema non ha la capacità di premiare il merito non non si capisce qual è l'incentivo a innovare quale incentivo a scommettere qual è l'incentivo ad investire
Questo è lo spazio in cui vogliamo lanciare questo nostro Progetto
Abbiamo appunto chiamato l'Italia ce la farà riprendendo una bella frase del Presidente Ciampi pronunciata il Primo Maggio di quindi quest'anno in cui appunto veniva fuori
Tutta la l'ottimismo e anche la passione civile che l'Agcom genera anziché la sua generazione ha avuto quando si è trovata tra le mani le macerie di un Paese sconfitto nella guerra dopo venti anni di fascismo se U
Se siamo riusciti a superare quel quel momento difficoltà né crediamo che sia possibile affrontare anche questo momento di difficoltà prima come dicevo prima siamo un gruppo eterogeneo
Uno dei nostri caratteri è anagrafico però voglio sottolineare dal questo aspetto che non crede che non le che non
Che non crediamo ad una ad una
Come dire lettura anagrafica della politica non pensiamo non pensiamo che rinnovamento delle classi dirigenti sia avvicendamento anagrafico riteniamo che le le classi dirigenti si rinnovano nel momento in cui su un terreno di di capacità su un terreno di merito sunt sul terreno dell'assunzione di responsabilità
Nelle nelle capacità di fare anche perché se è vero l'analisi che facciamo
Non possiamo certamente dire
Che essere giovani significa automaticamente essere migliori di quelli che venivano prima se c'è stato questo indebolimento della capacità di selezionare formare classi dirigenti ovviamente lo scontano anche le generazioni più giovani quindi sarebbe una contraddizione assume la dimensione grafiche come dimensione risolutiva del problema delle case delle classi dirigenti del Paese
Il nostro obiettivo fondativo a contribuire dare un un nostro il nostro rapporto
A un patrimonio straordinario di ricchezze morali e intellettuali qual è quello del centrosinistra in particolare dei DS
Non non
Ripeto non non c'è uno schema di contrapposizione generazionale c'è la volontà di mettere a disposizione energie competenze passione passione civile sentiamo forte lo scarto
Tra la data drammaticità dei problemi e la potenzialità di risorse che in qualche modo rimangono sottoutilizzati troppo spesso ci si rivolge alle giovani generazioni utilizzando la categoria della marginalità
Di sopra disoccupazione difficoltà a trovare la casa difficoltà
A dare ad affermarsi nelle rispettive professioni eppure nonostante tutto questo sia assolutamente vero c'è un
Un pezzo di generazione e una parte di essa e qui che ha comunque che è già comunque classe dirigente diffusa di questo Paese
E sono energie importanti che possono essere utilizzate che vogliono essere utilizzate che sentono il dovere di intervenire in questa in questa fase dove da questo punto di vista ne vogliamo
Cercare di dare un contributo
Anche a al rafforzamento del del Progetto di unità dei diversi riformismi di questo Paese attraverso un lavoro un lavoro programmatico un lavoro che
Tra in questo in questo appuntamento
Esporremo un lavoro che non nasce oggi è andato i gruppi di lavoro molti dei gruppi di lavoro che qua presenteranno Pepe era proposte politiche hanno lavorato nel corso delle dei degli ultimi mesi quindi non siamo improvvisando
Sulla base di un'agenda politica dettata da dalla contingenza non c'è un lavoro che è andata avanti in modo sistematico e questo è il terreno che scegliamo però per dare il nostro contributo
L'altro elemento importante che vogliamo fare questo lavoro dentro dentro dentro la politica non non vogliamo essere una base eri gruppo un gruppo non vogliamo offrire consulenze
Ad che su questo o quel problema abbiamo costruito questa platea che un mix di competenze e di e di di direzione politica perché crediamo che che il processo di elaborazione di iniziare la cultura politica di un soggetto
Un politico come come DS come gli altri partiti del centrosinistra debba debba avvenire attraverso questa questo continuo scambio questo continuo interloquire tra tra competenze aspetti
Aspetti diversi
Qualcuno quando abbiamo parlato
Quando abbiamo parlato racconta del nostro progetto Progetto
Ci ha chiesto se volevamo fare la voce in in sedicesimo un picco un piccolo gruppo di pseudo intellettuali che cercava di imitare un'iniziativa importante di successo come appunto la voce non vogliamo fare questo prima di tutto perché non ne saremo capaci e perché comunque la voce svolge un ruolo prezioso importante c'è già ma soprattutto perché a differenza di quella iniziativa ne vogliono stare dentro i luoghi di elaborazione di elaborazione politica
Riteniamo che
Questo Paese possa uscire dalla crisi
In cui si trova non solo attraverso indica risoluzione di policy ma soprattutto a e innanzitutto attraverso la riqualificazione dei soggetti dei soggetti politici sia un fa uno degli elementi contratti che contraddistinguono questo passaggio
E anche questa debolezza del soggetto politico non crediamo
Che è un anche una grande democrazia un grande Paese possa affidare il suo futuro alle tecnocrazia e hanno svolto una funzione importante nel novantadue novantatré
Governi col di di carattere tecnico come quello presieduto da Ciampi
Hanno avuto la funzione essenziale però nessun grande paese nessuna grande democrazia può affidarsi a delle strutture tecniche la riqualificazione di soggetti politici un asset fondamentale per
Per superare questa situazione di crisi
Su questo terreno oltre alle nostra iniziativa di di merito tenteremo anche di offrire un contributo innovazione alle forme della politica
Il nostro lavoro che non è un lavoro finalizzato alle elezioni ma la produco o al contributo al programma elettorale
Si svilupperà attraverso il nostro sito che è già attivo e sul sul quale potrete trovare tutti i materiali che verranno discusse discussi in queste in queste giornate utilizzeremo quel sito come una fonte diciamo sistematica di produzione di di iniziative di elaborazione politica e offriremo quei materiali
Alle sedi di dibattito e di
E di di discussione politica che ci sono nei DS nelle nelle fondazioni
Nelle fondazioni presiedute da importanti personalità dei DS nelle negli altri ambiti del centrosinistra cercheremo di essere presenti e di farci accettare sulla base della qualità delle proposte che saremo fari
Inoltre un'idea che possiamo tentare di di sviluppare anche in Italia anche per Frigo ha veicolare
Il enormi energie che si sono che si sono avesse disponibili alle prima primarie del sedici ottobre è costruire come è stato fatto all'inizio da Howard Dean e per la campagna elettorale delle primarie negli Stati Uniti De Mita per dei gruppi tematici autorganizzati che ha abbia che avvengono al di fuori delle sedi tradizionali della politica per dare opportunità anche a chi non è tradizionalmente vicino a un partito di contribuire a a una campagna elettorale che comunque sarà di grande difficoltà
Quindi la nostra iniziativa espressione due piani il lavoro programmatico di merito e la sperimentazione di di nuove forme della politica
Infine vorrei che venire brevemente agli attriti interni del nostro lavoro innanzitutto definendo i principi di fondo che lo hanno ispirato se dovessimo scegliere una parola chiave sceglieremo quella di opportunità questa è il il principio che attraversa tutti i nostri lavori opportunità declinata come come libertà di come capacità di riprendendo appunto l'elaborazione che che ha introdotto Amartya Sen
Opportunità responsabilità merito e solidarietà questi sono i confini entro i quali vorremmo tra il quale dono cercato di articolare
La nostra proposizione la la proposizione che discuteremo in questi giorni
E da questo punto di vista
Affronteremo i vari temi che abbiamo messo al centro dell'incontro innanzitutto la necessità di politica sovra statale
In un mondo interdipendenze interdipendente un paese piccolo come l'Italia certamente non però pensare di avere gli strumenti utili strumenti per affrontare al meglio il proprio futuro
Questa è la ragione per cui affronteremo il tema del gol della governance globale della regolazione sovranazionali
E poi come accennavo all'inizio l'Unione europea
Unione europea che è molto diversa da quella che avevamo quando abbiamo vinto la scommessa dell'euro un'Unione europea che non è un treno al quale attaccarsi per essere trainati versato percorsi di modernizzazione un'europea che in che è in grande difficoltà e tuttavia Unione Europea di cui c'è una straordinaria necessità nel workshop dedicato a questo
Proporremo delle linee d'iniziativa in particolare sulla sul terreno sul terreno economico
E brevemente sugli gli altri ambiti tematici su quali lavoreremo lo sviluppo territoriale
L'Italia ce la farà il Mezzogiorno ce la farà di questo siamo profondamente convinti si è chiuso si sta chiudendo il primo ciclo della nuova programmazione questo paradigma messo in campo
Durante il governo del centrosinistra la al pubblico negli anni novanta i risultati non sono stati soddisfacenti ci sono innovazioni significative da fare su quel terreno
Tenteremo di offrire un contributo su questo e poi la riforma dell'università proprio perché la il proprietario della rilevanza che ha questo luogo per un Paese che vuole modernizzi modernizzarsi e spingersi verso frontiere più alte de de nella competizione internazionale il Welfare delle opportunità ora può apparire un po'come dire esclude
Emergenziali ma il nostro lavoro sulle politiche abitative lavora appunto iniziato sei mesi fa e né il premier troverete un elenco lungo di proposte per offrire
Per offrire risposte a un dramma che vivono gli anzitutto le generazioni più giovani
E infine la modernizzazione dei mercati finanziari un ambito fondamentale per la ripresa dello sviluppo di questo Paese
Su questo tenteremo di offrire delle delle soluzioni
Ritagliate sulle caratteristiche specifiche del nostro sistema produttivo che come sapete caratterizzato dalla prevalenza di piccole e microimprese
Tenteremo di discuterete al strumenti di innovazione finanziaria che possano sollecitare una maggiore dinamismo da parte anche di questi soggetti così rilevanti per lo sviluppo del nostro Paese e l'ultimo workshop sarà dedicato
All'innovazione istituzionale e all'innovazione
Delle forme della politica
Anche qua avremo dei contributi specifici in particolare per quanto riguarda le regole da dare a ad un centrosinistra che intende assumere le primarie come unico strumento importante per la selezione delle proprie classi dirigenti
Concludo sostanzialmente ribadendo questo Consiglio questo in questa nostra che sulla seconda dico di dare un contributo di carattere sistematico tutti i grandi di cui ha parlato non sono temi assenti dal lavoro programmatico fatto da diverse o del resto del centro sinistra cioè se dopo tu lavoro importantissimo di grandissima qualità Bersani se ne parlerà un lavoro che ha visto alcuni timori partecipare
Vogliamo con questo nostro contributo rendere sistematico l'apporto di competenze delle nostre generazioni a per una sfida che è così impegnativa e quindi la nostra scommessa e di essere al servizio del Golem del Governo nazionale di Romano Prodi sperando che le elezioni vengono vinte dal centrosinistra ma anche dei governi locali per questo la nostra iniziativa a cercherà di avere una una rilevante articolazione territoriale cercheremo in questi giorni di capire quanti di voi sono anche interessati a a ricostruire a costruire sul proprio territorio a riprodurre sul proprio territorio iniziativa che oggi presentiamo con con le sue caratteristiche quindi vogliamo fare questa scommessa
Quindi io auguro a tutti buon lavoro e prima di dare la parola Bersani vorrei brevemente illustrare di l'agenda dei prossimi giorni
Proseguiremo appunto con la plenaria domani avremo i sei workshop in parallelo
Poi la tavola rotonda sulla sulla governance globale domenica mattina
Avremo l'ultima plenaria della quale riporteremo libri le principali conclusioni del nostro lavoro
Poi ci fu ci sarà l'intervento di Nicola Zingaretti che illustra le prospettive di del di questo Progetto questioni mettendo in campo
E infine l'intervento conclusivo di Piero Fassino segretario nazionale dei Democratici di sinistra ecco ha tentato di di di di assumere quelle che sono le principali caratteristiche di questo nostro lavoro ora lascerei la parola Pier Luigi Bersani responsabile nazionale del programma
Ma negli ultimi metri
Si sono svolte
Teso Ascoli
Negli ultimi mesi sono svolte
Parecchie parecchi iniziative
Diciamo non tutte del fatto quanto prevedeva come queste ma comunque parecchie iniziative promosse da dell'associazione da gruppi di persone a volte dal partito
Iniziative che si sono messe all'incrocio
Non si può dire al trittico diciamo fra questioni problemi del Paese
Competenze protagonismo civile delle competenze e generazione
Io credo che se me le persone anche un che sono state tutte un successo
Tuttavia tutto un successo
Puntualmente c'è stato voi oggi già fatto notare ha fatto notare che ci sono dei giovani che alla testa vecchi sono dei vecchi calata stagione è una questione di segnalazione
Ecco questo credo che lo so questa cosa che si sa normalmente no ecco o poca al di là di queste banalizzazioni cerchiamo di interni sul pubblico cioè la società italiana oltre ad avere la peggio demografia del mondo
Del mondo
A una evidente Sclerosi nei processi di ricambio ET scorrimento qui non parliamo di giovani parliamo di nuovi adulti
Ora non c'è parametro non c'è da non c'è confronto con situazione mondiale europea
Settore per settore dentale condomini dalle professioni Italia università dalla politica dalla missione che non ci consegni questo problema
Ora questo problema è un problema che con tutta evidenza a che fare in modo addirittura tautologico con le arretrate alcune arretratezze fondamentali del sistema paese
Quindi
Qui non stiamo parlando credo in questi incontri ma mai parlato di una generazione stiam parlando dell'Italia e della possibilità di avere un'Italia meglio fa
L'Italia di nuovo l'Italia che sia un sistema più aperto il più scorrevole consento di organizzare via via le nuove energie via via di nuove energie
E quindi stiamo cercando tutti assieme di sigarette di punti di leva nuovi per portare
Diciamo una spinta da esperienze da risorse intellettuali che si stanno misurando più da vicino con questi elementi di sclerosi e che quindi sono interessati a rimuoverli
Questo mi pare il punto
Allora bisogna
E dico subito il comincia un punto del nostro programma le nostre intenzioni bisogna mettere più futuro nel motore di questo Paese qua
E non possiamo metterlo solo come suggestione come in modo così appunto suggestivo desidera ampio unto giovanilistico se bisogna mettono in modo programma in modo programmatico in modo politico facendo di queste esigenze un punto centrale dell'azione politica e di governo
Allora io credo che a questa iniziativa ci aiuterà esatto sì ma dicevo alcuni temi
Ad arricchire il percorso che stiamo facendo
Verso il programma dell'Unione
Voi sapete che abbiamo Firenze questo grande appuntamento di conferenza programmatica ai primi di dicembre
E stiamo arrivando lì avendo alle spalle avendo varato dei materiali
Come contributo alla coalizione non come il programma dei DS per ragioni evidenti
A Firenze cercheremo di metter Landi ma in questo materiale cioè cercheremo
Di dare la cifra in senso del contributo politico e programmatico dei DS a questo diciamo desiderabile programma di coalizione una azione di governo io nessuno puntualmente i materiali funzionassero disposizione quindi
Potrete vedermi esaminati sono abbastanza che pesantine ma credo che è stato fatto un lavoro molto molto se ecco
D'altronde non ritenni di governo possono essere banalizzati oltre un certo Toy Story rivelano che gli slogan però bisogna poi politica per politica cerca di capire che cosa si vuol fare
Un po'più da vizi
E quindi vedremo ieri detto come dare la chiave di lettura ecco certamente io dico subito lo scudetto eccetera noi partiremo neanche da un problema economico programmare voleva voleva si potrebbe definire piccole
Noi non punto non diremo lacrime e sangue perché noi abbiamo problema sociale aperto abbiamo semmai energie da risvegliare
E però un appello forte a uno sforzo collettivo a non sentirsi paese
A uno spirito civico rapportato una serietà un rigore fiscale a una reciprocità una compartecipazione a una
Coesione
A una concertazione e quindi cercheremo di
Come dire fa dare una spinta al che dia insieme speranze percezione visiva dei problemi gravi che abbiamo dentro
Quindi un'analisi seria ma non sfiducia
Spesso cercheremo di e cercheremo di fare emergere un'idea di di un'Italia che sia più giusta
Più dinamiche aperti e più colte
Più giusto non dimentichiamoci la prima missione di un grande partito la sinistra guardare in faccia
Solo i problemi sociali in genere ma divaricazione sociale che si è aperta concretamente in particolare nel negli ultimi anni vado
O le sette per motivi molto misurabile
Per la simmetria dei processi di globalizzazione
Per il fatto dei tassi bassi che hanno generato invece che investimenti produttivo uno spostamento di convenienza da Sorrento a tutti i livelli fino arrivare al tema della casa
A meccanismi redistributivi a rovescio che ha fatto sto governo al prevalere ulteriore di posizioni di rendita e di di Ghedi rendite di posizione dentro questo paese massacrato degli squilibri norme che bisognava in qualche modo ristorare strana poi società più aperta più colpita significa attualmente dà luogo un'economia che avevo dentro del dei dei motori crede elementi di crescita e significa come dire affrontare anche temi il nuova regolazione dei mercati di apertura dei mercati
Chiede che la portava i temi del circuito della conoscenza e così via ma adesso non voglio
Andare molto questo punto su questo tema nel dettaglio voglio dirvi anche che noi appunto diciotto sino a noi non siamo per non siamo d'accordo con chi pone il tema detto
Gramellini satirico Henze così spezzettato in termini giustapposizione fra chi dovrebbe fare il moderato di dover fare i radicali dovrebbe fare un poco otto più sinistro un po'più dai soggetti per sono stupidaggini
Il Paese ha bisogno di avere un Progetto
Un progetto e un Governo è un governo si ha un'idea del paese con dentro quel tasso di radicalità quel tasso di moderazione che è necessario per comporre un progetto che si capisca come come tale
Ora è chiaro che
Privilegiando dovendo utilizzare il tema mettere un po'di futuro in più nel motore di questo Paese noi cieco staremo anche i grandi orizzonti del cambiamento ecco cominciare discuteremo superati anche qui al deficit di regolazione che hanno i processi di globalizzazione
Noi dobbiamo dobbiamo ribadirlo Bernardo è scontato che il mondo una come diceva la cantante John Lennon e che che il mondo debba vivere come fosse una cosa sola è una aspirazione
è un'aspirazione
Che sono in modo ingenuamente ottimistico
Positivisti dico alla fine dell'Ottocento
Sotto il titolo di umanità
Che ebbe una smentita micidiale nel Novecento con il rigurgito protezionista nazionalista che uso le novità anche tecniche la correzione fini distruttivi
Ma noi oggi invece in modo diciamo più razionale vediamo le esigenze di correzione al processo di globalizzazione ed esigenze di governare le cose che sono fuori controllo per potersi globalizzazione
E se n'è un lungo elenco no dalla disponibilità ragionevole delle materie prima i grandi fatti ambientali e sanitaria come gira la finanza o come a disposizione la ricerca sensibile fino a poter fare armi di distruzione di massa in quattro e quattro otto
Al tema delle grandi divaricazioni sociali che si possono determinare si determinò perché la il meccanismo è
Che prima che si determini di ricchi nuovi fanno in crisi diritti antichi questo è il meccanismo che sta girando spesso e volentieri
Qua nella nuova divisione internazionale del lavoro era stesso tema della pace e della guerra dopo la fine dei blocchi teme l'uso legittimo della forza otto tutte cose che devo davvero una regola Schio
E se non avranno la regolazione si porteranno qualche qualche guaio molto serio molto serio
E forse ci accorgeremo il giorno dopo di un guaio molto serio che ci vuole semplicemente del nuovo secolo U a qualche elemento di governo democratico del mondo
Diciamo corse né prima del via dei guai grossi possiamo corruzione dopo
E per questo parleremo e parliamo la forza meteorismi internazionali multilateralismo
Progress diciamo di un di un percorso che via via corresponsabili esiliare del pianeta continenti aree regionali e così via
E questa cosa vuol dire naturalmente chiamare in palcoscenico l'Europa si o no non mi dilungo su quel sulle torrette certamente ma voglio dire di questo sarà un punto fondamentale della nostra proposta evidentemente
Se ha bisogno dell'Europa perché intanto perché insomma un fatto regolativo come quello quali alludevo fatti regole pretendono un'idea inserto di universalismo Del Biondi un diritto universale
E certo l'Occidente può essere può portare un contributo non da solo come si ricorda anche recentemente ma abbiate non da solo questo universalismo degli Enti ma dentro l'Occidente c'è un'Europa
Che viene pensata per una sua visione di come si può morire i valori universali docile
Perché ha una sua storia la storia di chi altro ha avuti in casa sua le smentite più sanguinose colossali spiega gli stessi diritti che aveva inventato
E la storia di chi ha capito questi diritti Marzano al concreto spacchi sui diritti del lavoro sull'eguaglianza sociale
E quindi l'istinto andare in giro per il mondo a promuovere questi valori ma sapendo che non può avere doppi standard deve stupori reciprocità dei dimostra di volta in volta sicuramente più spesso per immettersi dentro i contenuti sociali
Se sei fedele al tuo al tuo modelli quello che il mondo ha bisogno queste euro
Ci vuole troppo politica allora lo sappiamo dobbiamo fare dei passi avanti siamo un passaggio critico è difficile perfino a volte pronunciarle queste cose perché siamo in un momento di certamente di difficoltà
E tuttavia
Noi dobbiamo ripartire da lì per quanto sia difficile anche per il nostro paese non c'è altra
Perché io quindi noi siamo quelli che dicono l'Europa delle tasse dimensione politica quelli che dicono l'Europa dei metatarsi elettro vale sta della crescita attraverso la costruzione di un vero mercato interno
Che proceda per aperture e però l'armonizzazione di perché non possiamo crearci eccessi di fatti da Didi gli effetti dumping gli interni ma dobbiamo
Il rettile recenti orchestrale e così via ma dobbiamo procedere in modo ben organizzato a fare questo mercato interno senza indurci nelle testi
Degli squilibri e lavorare per un'Europa che sia capace di affrontare i nuovi temi
Culturali dei grandi movimenti migratori e così via con un approccio dice tutto da ricercato attualmente che però vada oltre sia diciamo il multiculturalismo
Così tetto e basta e sia un'integrazione giacobina messo bisogna ragioniamo toro meccanico integrazione flessibile in cui Ricci cerchiamo di mettere in gioco qualcosa di quello che siamo e siamo
Ora per noi l'Europa il banco di prova della nostra capacità anche di risolvere i problemi che abbiamo partecipiamo lo diceva Fassino allargamento ai problemi europei non c'è dubbio però ecco ricordiamoci sempre che noi abbiamo poi dei nostri dei nostri che sono particolare
E quindi che bisogna mettere in chiaro il fatto che alcuni problemi strutturali o sono più gravi da noi sono peculiari nostri
E se no noi non riusciamo a capire in che situazione siamo già lo si vede all'incrocio adesso non risulta l'azione del lavoro
I settori quali siamo la dimensione di impresa la fatica in più che facciamo
Ma ci sono fatti ancora più di fondo e dicevo prima il fatto demografico
Il fatto del dualismo territoriale così incisivo da noi
Il fatto è il debito pubblico che a questa scala nessuno ha
Il fatto di circuito della ricerca la conoscenza e l'istruzione la formazione lo vediamo adesso di fronte allargamento l'Europa che sono nettamente in una situazione strutturale
Quindi abbiamo dei problemi non da poco
Molti di questi problemi incrocia il nodo anche quel tema che dicevamo dello scorrimento se generazionale
Cioè qui è chiaro che quando parla di democrazia non è che fare i figli se una funzione dei bonus di Maroni
Per fare figli è più ragionevolmente funzione per esempio che la possibilità di avere una vita di coppia precoce
E invece non ce l'abbiamo percorso la vita di coppia se abbiate cosa volete poi dalla caserma della precarietà e questi sono il problema è se il governo degli studi troppo lunghi in alcuni casi
Ma ci sono problemi che devi mettere che deve affrontare
Con il fabbisogno nazionale ha a che fare qua anche qualcosa e che la questione dell'immissione della tecnologia dei processi produttivi e l'organizzazione sociale civile perché poi l'alfabetizzazione la fase due facilitare la l'agibilità diciamo di Godiva devoti avviene anche sulle scuole
Voglio dire no
Sulle gambe degli uomini e delle donne non è che avviene
I nuovi linguaggi e così via anche il dualismo guardate che la storia il problema che abbiamo che Pattison che ha la
Che vede crescere ogni giorno la sua risorsa potenziale rispetto al Nord che il numero dei giovani
E vede ridurre ogni giorno l'uso di queste aree rissoso potenziare gli ultimi dati ci dicono che sulla disoccupazione giovanile un diapason di nuovo no
Proteste
è una singolare problema così come riguarda questo tema successione i processi
Gestionali del del nella comparsa dell'impresa
Questo è un altro problema
Noi naturalmente il meccanismo dinastico è un meccanismo che anche nei casi migliori rallenta la
Successivamente ci fosse una gestione manageriale Palermo altre indicano laddove ce l'abbiamo visto nel mar Adriatico come devo proprio quella dei riflessi però di referenzialità per cui lo scorrimento mancava quindi somma
è un altro problema rilevante
E a che fare certamente sul sul con con questo le strutture corporative il nostro Paese sono bisogno dilungarmi su questo disco corporazione proprietaria di questo riassetto di freno
Freno micidiali
A che fare la lunghezza dei degli per chi studia dei percorsi scolastico diciamo singolare Paese che a tredici anni deve deve decidere se fa se in studio per farlo si studia per sapere però per fare che so essere laureati in storia medievale deve arrivare fino a venticinque anni perché prima se non
Taveri giacciono problemi
Veramente o il web far la sua valorizzazione del lavoro dentro al meccanismo di precarietà
Eccetera le rendite che assorbono risorse i mesi portava verso le nuove iniziative imprenditoriali così
Eccetera eccetera
Certe di finanza pubblica ora che butta polvere sotto il tappeto vuol dire mettere spine sul futuro c'è poco da fare no più tu fai lo sforzo oggi mi devo far rimanere
Grosso modo e noi stiamo di nuovo detto finanza pubblica eccetera mettendo sulle future generazione sia consentito ecco
Di questo Firenze parleremo perché io credo che letta l'Italia da questa angolatura credo che ne venga fuori secondo me veramente una ricetta possibile praticabile si rischi conti rischi di
Declino ecco infine
Tutto questo voi capite che ha dentro una specie di comma ventidue perché
E noi
Due una politica che diciamo dovrebbe rompere delle noci due col consenso dei no nel senso pontina soci invecchiato e organizzare concorsi algherese D'Angelo quindi andiamo dica Niguarda Checco però insomma
Questo pure però piace la politica o è questo o non so cosa si secondo me la politica è una cosa che procede con un ritmo sincopato cioè che scommette impegna scommette in consenso di oggi
In funzione cosmico ma però una scommessa fa no quindi io credo che non dobbiamo scoraggiarsi per questo Consiglio con le considerazioni che facevo ecco e allora cerca l'innovazione però deve deve venire anche dalla politica per mette a ridere accumulare risorse politiche sufficiente gestire questi programmi sono che non suscitiamo nuove energie nuove cose politico
Io ne abbiamo in questi incontri ballata altre volte io penso che sono mille Problemi che saranno voglio negare certo ma un problema Ulam accoppiarsi sempre vale uno di questi problemi che e a livello europeo e non abbiamo in modo particolare c'è una politica molto ancora un po'ripiegata così sul Novecento ancora dentro
A questo spaesamento che non si è esaurito che è avvenuto dopo la fine
Nel secolo Brera contro il muro e così via dicendo cioè nelle sedi ancora non capacità di avere uno sguardo istintivamente verso i prossimi dieci vent'anni
E ancora girare nel inserire sono molto molto stretti che perché sono esperienze difficili è stato che i cassetti riguardo alle sue Rapposelli apporti traguardo fare produzione senza ricordi fissi da rielaborare che sul piano culturale
E quindi se è sicuramente un problema che riguarda più da vicino l'Italia che ha avuto nel secolo scorso una storia particolare che non vale la pena quindi
Riprendere questo tema riguarda
Molto anche il centrosinistra io dico che dobbiamo sentirlo su questo ci si gioca la possibilità che abbiamo di rinverdire i nostri valori nostra visione Chronicle crediamo di portarlo come una chiave di soluzione dei problemi
Del Paese
Io fondo su questo quando si parla di nuova grande cosa che a me persone De Biasi chiamare nuovi grande sinistra democratica in attesa di vedere come morbide io ma insomma
Deve partire dal riconoscimento di mutamenti profondi mutamenti profondi che sono operanti e vivi e sono già nella psicologia i tutti quelli che sono sono se si fanno opinione politica getta ormai al di là del del del Novecento il muro di Berlino io non penso che abbiamo risolto tutto quello che serve a risolvere dopo quello che è successo anche sul piano politico abbiamo cose da da fare nuove io penso che la linea di ricerca a questo proposito sia quello di comprendere quali sono i nuovi grandi discriminanti su cui si formano le grandi opinioni politiche nelle nuove generazioni
Credo che le discriminanti che abbiamo all'interno del centro sinistra ridicoli siano sempre meno comprensibile quindi si consegnino sembra una raffigurazione quasi da micro fisica del potere cose non leggibili
Le grandi discriminanti sono quelle che si affacciano anche al mondo di oggi ha pensato
Questi grandi temi rapporto fra uomo Scienza tortura pensate questi grandi temi le civiltà la cui l'organizzazione della convivenza il concetto di partecipazione democratica il mercato sino a che punto i diritti universali quanto universalismo le politiche sociali sino far passare fare assieme
Far da sé e non da soli ci sono delle grandi visione dei grandi discriminati noi dobbiamo avere la testa tu mi sente mette anche per raccogliere queste grandi discriminanti e quindi lì debbo ci sono mille altre cose per l'amor di Dio dentro questo discutere da vedere però attenzione
Anche sul piano materiale concreto pragmatico le cose sono cambiate
E noi dobbiamo ancora l'analisi di questi casi aperti cioè non è che la stessa forbice di prima la forbice fra conoscenze produzione tra capitale e lavoro fra lavoro subordinato ed ai lavoro autonomo eccetera ce lo siamo detti a parole molto contro lo doveva tirare fuori anche gli esiti di questa cosa
Oggi chi lavora in una in una Edison un settore tecnologico per esempio no accerti gravi pulsionalità eccetera può sentirsi pure terrorizzato è sprecato per la precarietà rapporto di lavoro per i sotto sola
Ma perbacco non si sente come uno di cui parlava gran sì che c'hai solo venti parole il padrone ne ha ne ha due mila non è così
E la e che la percezione di Sir proposto se lo autonomo dipendenza ed è diverso poi naturalmente sto parlando
Di una parte della porzione ma di quella più in movimento di quella che più dentro alle cose nuove e quindi anche temi che si dividevano do adesso possono essere trattati dentro questi grandi schemi Losi valoriali in un modo in un modo diverso quindi secondo me dobbiamo pensare un contenitore più ampio a partire da queste cose e questo contenitore più ampio è un contenitore che poi suo interno deve avere un modo di procedere in cui la formazione decisione venerdì attraverso processi formativi partecipativi
E che vanno rielaborato i valori studia che adesso mi fermo qui sopra il lungo ma penso che quando parliamo diciamo di nuove formazioni politiche di nuove cose eccetera ecco non non non dobbiamo percepirla come una cosa un modo di di una generazione
Di chiudere in amicizia un'esperienza precedente fra culture democratiche eccetera
Noi dobbiamo pensarla come una nuova grande cose che deve avere dentro degli elementi di novità di innovazione nuovi grandi discriminanti
Nuovi meccanismo retrocessi poi capisco parte non so quanto si ricorda l'amor di Dio però io credo che con meno di questo sia c'è anche difficile farla francamente epilettici delegittimarlo
E quindi io penso che anche da queste nostre percorsi queste nostre discussioni che sono sue cose e vengono anche fuori dei modi di leggere la realtà e la politica che possono esserci utili per seminare qualche seme buono in quest'in questa direzione grazie
Ringrazio Pierluigi Bersani del questore un suo intervento ora visto che siamo mi sembra molto in orario potremmo fare cinque mila giri di pausa delle date in modo
Relatori della prossima tavola rotonda di non sistemarsi trovarci qui alle diciotto e quindici rispetto al tema dell'identità culturale dell'Europa
Si è riproposto in questi giorni delle rivolte delle periferie parigine da parte di un pezzo di europea dei che ha vissuto in maniera come abbiamo visto drammatico vive in maniera drammatica il tema dell'integrazione certe in una realtà come quella francese che ha le sue peculiarità ma che io credo parli
E tutta l'Europa ponga interrogativi tutte l'Europa su come questo processo di costruzione di un'identità Badalamenti rispetto a quali punti di riferimento valoriale un altro esempio fu lo citerà ne parlerà anche Umberto
Quella discussione intorno al Trattato costituzionale che almeno qui da noi in Italia si concentrò molto forse meno
Mi sento ho cambiato Nicholas
Peggiori o Salisburgo
Un dibattito culturale che almeno in Italia intorno al Trattato costituzionale
Si concentrò molto se ricorderete ad esempio sul tema delle radici cristiane dell'Europa
Ora noi crediamo che la sinistra debba rispondere debba porsi il problema di dare risposte convincenti
Concerto di denunciare estremismi e anche la fragilità di tanti approcci penso a quello appunto citato del presidente Pera che propone un modello non solo discutibile ma dal punto di vista appunto valoriale ma anche poco praticabile se vediamo a quanto in queste ore ad esempio sta succedendo successo a Parigi ma deve sicuramente la sinistra a prescindere direi quasi dal dallo scontro dalla PC sia di rispondere porsi il problema di quale la nostra missione in questo processo Grande di costruzione dell'Unione Europea del tema delle identità sapendo che l'allargamento
A posto un tema enorme e le prospettive stesse dell'allargamento hanno confermato questa questo conferma l'attualità di questo tema
Io la finisco qui perché il tema mi sembra sia abbastanza chiaro la ricerca di un punto di vista di valori condivisi
I discuteremo di questo tema con un primo intervento di Umberto Gentiloni docente di Storia contemporanea all'università di Teramo insieme a Giuseppe Curia responsabile nazionale del progetto immigrazioni delle ACLI
Con Victor Magiar assessore alla cultura della comunità ebraica di Roma siamo attendendo stanno arrivando io ho solo in sala
Stanno arrivando a della Redouane segretario generale del Centro islamico culturale d'Italia Paolo Naso il direttore della rivista confronti
Un confronto appunto su questi temi che sarà concluso da un intervento di Massimo D'Alema ma io finisco qui e dopo la parola per ma introdurre più nel merito Umberto Gentiloni
Va
Ci arriva
Ecco allora grazie
Il tre
Ben
Magari
Ma diceva
Zingarelli
Diciamo che la l'idea di provare a riassumere
A riassumerlo e Adi ad introdurre una discussione del genere non è questione
Semplice io come vedete più che è un introduzione
Diciamo così che abbiamo l'ambizione di raccogliere tutta una serie di spunti e di questioni proverò a fare un ragionamento ad offrire una serie di questioni che a me sembrano oggi più diciamo così interessanti e stringenti per il nostro ragionare
Le radici dell'Europa è un tema che può mettere a disagio radici comuni ridimensionate non tanto e non solo al tempo di oggi dagli esiti referendari che lo scorso anno quanto piuttosto dalle fiamme delle notti parigine
E ancora di più direi dalle dalle parole riprese con un certo imbarazzo dai media francesi e non soltanto da loro vogliamo distruggere qualcosa che non ci appartiene che ci opprime
Che ci fa sentire inferiori i simboli della periferia delle Baglio ma anche le macchine i negozi assegnare un confine tra chi sta da una parte e chi sta dall'altra
Il segno difficile di un'integrazione a quarant'anni dalla guerra di Algeria mentre di scaffali delle librerie i cataloghi delle più grandi case editrici francesi sono piene di studi di riflessioni di memoria e sulle responsabilità dell'Armée Franzese durante la guerra algerina sembravo sembrerebbe visto che il condizionale
Queste cose d'obbligo trovarsi di fronte a due mondi in comunicato
Non serve generalizzare non vorrei dare l'impressione di offrire una lettura univoca di queste vicende oltre insomma posso credo su questo essere molto rapido
Qualcuno ha spiegato con le condizioni di vita e livelli di occupazione le strutture urbanistiche Tel e territoriali la peculiarità di Parigi democraticamente come centro di tante
Cose che ruotano attorno alla grande capitale ma non credo che si esageri dicendo che c'è qualcosa di più profondo lo stesso messaggio televisivo del presidente Chirac del resto faceva intravedere con una certa chiarezza anche cosa si sta muovendo nel profondo della società francese quanto le analisi recenti sullo stato del continente europeo anche le nostre analisi voglio dirlo siano rischino ecco di essere non adeguate per comprendere un ragionamento del genere appare stridente qui dentro un po'in quel ragionamento che cercavo di dire poc'anzi appare stridente il confronto il contrasto con tra quelle immagini e il confronto di casa nostra non è una cosa banale che ripetiamo sempre il provincialismo italiano dobbiamo uscire cose tutte giuste e importanti ma mi sembra che su questo tema si possano si possano mettere insieme alcune alcune cose in più
Il confronto di casa nostra dove la linea che ci ha accompagnato durante i lavori della Convenzione anche nel dibattito sull'Europa è stata più di altri a mio modo di vedere la ricerca di un principio di un astratto richiamo
Di un aggettivo spesso e volentieri capace di delimitare un campo di appartenenza Europa cristiana ebraico cristiana o ancora sull'altro versante le radici plurali del di un'Europa meticcia uno spazio laico secolarizzato da valorizzare e da difendere
Un dibattito non solo astratto e distante ma per molti versi io credo fuorviante e pericoloso
Cercherò di riassumere e mi scuso per la brevità il perché di questo dibattito fuorviante e pericolosa attorno ad alcuni grandi noti
La rappresentazione di questo tema strategico per il nostro futuro e qui non riprendo le cose dette anche da Stefano in apertura viene affidata ad alcune false opzioni che di volta in volta si scontrano e si eliminano lasciando sul campo poco o nulla
La sentenza finale del fallimento europeo dopo i referendum ce la ricordiamo molto bene dell'anno scorso
Oppure l'entusiasmo magari dopo un vertice per lo spazio che si apre ad un non meglio definito allargamento che si spingerebbe al di là del Bosforo e dei Dardanelli addirittura fino a un domani lontano nel cuore della Russia dello stesso tipo richiami ad una presunta identità omogenea qui le cose sono forse più note perché ci hanno fatto più male
A tutto tondo un'Europa bianca cristiana da difendere in quanto superiore
In cui si contrappongono esaltanti riferimenti sull'altro versante era de sull'altro versante la fecondità dell'incontro tra culture e tradizioni antiche recenti
In questa dinamica di
Definizioni e posizioni di principio si rischia di perdere il filo di un discorso coerente e capace di segnare di passi avanti di misurare dei risultati di farci capire gli dove
Lo spazio europeo può fornire argomenti e discorsi per ragionare
La storia anche la storia europea visto che almeno fino al mille novecentoquarantacinque si può con una certa
Attenzione parlare di una dimensione continentale propria
Può fornire argomenti e colonne sonanti e colonne sonore per discorsi opposti per ognuno di quelle opzioni o di quelle definizioni di principio cui facevo riferimento viene richiamata per sostenere
Le diverse immagini le premesse di una partenza vera o presunta U di punti di approdo di un'evoluzione piuttosto che di un'altra di esempi di questo cattivo uso del passato non mancano il richiamo indifferenziati alle tappe del processo di unificazione europea nel secondo Novecento
La le scelte dopoguerra i Trattati di Roma l'euro l'euro e così via un salto indietro per tirar fuori dagli armadi tracce di un'Europa lontana dove culture in religioni convivevano o si scontravano a seconda delle necessità del nostro presente
Il fascino della Spagna del Sud o degli imperi pluri culturali fino alla pace di Versailles da un lato con le guerre di religione le premesse delle pulizie etniche dall'altro tutto è storia tutte importante tutto si può comprendere tutto si può studiare ma la storia non può e non deve raccontare la verità di un'Europa unica ed esclusiva
Non è un caso che andiamo avanti la prima questione di merito altrimenti il tempo
La prima questione di merito che vorrei introdurre da offrire su questo punto il confronto e quindi soprattutto per sentire ciò che i nostri ospiti avranno da dirci a che a mio modo di vedere il nostro discorso sull'Europa si deve basare su una costruzione storica quindi sulla scelta di alcuni argomenti di alcuni ragionamenti che meglio di altri ci aiutino a spiegare a dipanare una matassa che altrimenti appare come dire in affrontabile
L'Europa del nostro a ragionare lo spazio identitario di oggi e speriamo di domani nasce come risultante non obbligata e non oggettiva di un processo storico con una componente soggettiva nello sguardo al passato e con una compere con una componente altrettanto soggettiva nella proposizione di quel passato nel presente
La nostra Europa visto che parlavamo di generazioni più o meno giovani poco fa non può che nascere dopo la seconda guerra mondiale
Oltre il conflitto franco tedesco con l'Inghilterra faticosamente tenuta è considerata nel gioco continentale a partire dai tentativi di aprire la strada alla duplice direzione lo schema classico la costruzione europea da una parte la dimensione atlantica dall'altro
In questo discorso solo in questo discorso visto che stiamo ragionando in una sede come questa può trovare forse il tema delle origini cioè di ricercare quali su uno dal nostro punto di vista dei punti di partenza che ci aiutino a spiegare e a ragionare
Cerco di entrare nel merito se prevale e ormai è una diciamo così è un'acquisizione storiografica mente diffusa non soltanto nel nostro Paese anzi soprattutto in altri Paesi l'idea che non si possa tagliare la prima parte del secolo ventesimo
E sempre di più si afferma una lettura in cui la prima e la seconda guerra mondiale vengono lente
Gli anni della guerra civile europea all'età della catastrofe che qui potremo canti continuare a lungo la cesura più forte del secolo ventesimo appunto appunto e quindi per noi il nostro inizio di ragionamento non può
Che essere appunto il mille novecentoquarantacinque tra l'altro per nuovi questione importante decisiva in anni immensi in giorni ahimè in cui si parla di Repubblica e di costituzione
Il progetto di Europa quindi come risposta alla catastrofe delle due guerre mondiali come tentativo di rispondere a qualcosa le due guerre mondiali il fascismo
Il nazismo che sono anche i loro figli della storia dell'Europa della cultura dell'Europa delle sue trasformazioni
Si affaccia quindi da da più parti
La convinzione di dover superare credo che questo in Italia sia entrato ancora poco nel dibattito pubblico una pop una certa superiorità o supponenza derivante da quella presunta innocenza con cui l'Europa potrebbe guardare alle sfide del mondo di oggi
Basti richiamo al colonialismo alle tragiche eredità i problemi lasciati aperti in tante parti del mondo in virtù di presenze di culture di scelte di Paesi europei dinamiche decenni passati
Un quadro appena accennato che ho fatto che però ci aiuta gli ho credo a cogliere questa è la prima questione su cui
Vorrei
Cercare di di tirare non alcuni ragionamenti che ci aiuta a cogliere l'inutilità delle definizioni di principio
Degli assunti generali delle dichiarazioni spesso proposte in senso strumentale certamente la presenza ebraico cristiana è storicamente rilevante chi potrebbe sostenere il contrario
Ma le le nostre radici cioè la cultura greca la diffusione di un Islam europeo il diritto romano la Riforma e la Controriforma la cultura laica e illuminista e tanto altro ancora che si potrebbe elencare
In modo continuo l'identità è la storia dell'Europa nella sua complessità
Nei suoi problemi non riconducibile ad una formula che richiami e scelga una componente anche se fosse la più significativa con la più rilevante dal punto di vista quantitativo
L'incontro e la costruzione di un discorso europeo fondato su radici solide e coerenti può nascere dalla storia o meglio da un punto di vista comune sulla storia dalla lettura di processi di lungo periodo e anche dalle sfide più vicine a noi
Quindi riconoscere e valorizzare le tappe della nostra storia continentale sapendo che le memorie su quella stessa storia sono spesso divise in conflitto fra loro anche qui l'impressione Forte che in alcuni snodi della nostra storia recente penso al dopo ottantanove nel nostro Paese è stata quella di una sovrapposizione pericolose forme via e fuorviante tra storia e memoria
Alla disperata ricerca di una chimera chiamata memoria comune ho memoria condivisa un grande affresco dove si mischiano e si confondono le responsabilità
Scusate duole in cui il passato diventa una premessa capace di legittimare in modo indistinto tutti gli attori del presente una deriva pericolosa che trovo ovviamente nel sistema mediatico nella prima nella produzione di pseudo Romandie da romanzi storici di successo Magazine fiction televisive e quant'altro di grandi canali di comunicazione e di trasmissione
Quindi un ragionamento parziale fondato sulla scelta di alcuni terreni può trovare io credo potenzialità e forza in un rapporto stretto
Si parlava prima della politica nella dimensione alta in un rapporto stretto tra la comprensione del passato e la e le sfide del presente e qui mi avvio a concludere richiamo tre punti tre questioni tre piste insomma tre terreni su cui questo discorso può oggi interessare un dibattito non soltanto italiano ma per ovvie ragioni collegarsi ad una questione e ad un dibattito che investe vari paesi il primo grande obiettivo riguarda a mio modo di vedere alle
Democrazia non gli va bene ecco ecco il primo grande obiettivo dicevo riguarda la democrazia come scelta di fondo irrinunciabile
Può sembrare scontato persino banale alcune argomentazioni ma non credo che lo sia
Problema non da poco conto cosa intendiamo per democrazia ovviamente e quanto tutto sia complicato in uno scenario internazionale dove l'imposizione con la forza o la presunta imposizione con la forza rischia di svilire la portata oltre a produrre gli effetti che abbiamo sotto i nostri occhi non regge soprattutto parlando di Europa l'equazione Occidente vincente quindi democrazia politica come risposta all'emergere dei fondamentalismi e direi più in generale dei tanti problemi del nuovo millennio
Una ricerca una ricetta che può che non ci porterebbe troppo lontano
Altrettanto rischiose nel nostro caso io credo le risposte segnate da un ritorno consolatorio
Ad uno schema di separazione tra Stato e Chiesa sul modello delle leggi francesi del mille novecentocinque per intenderci la democrazia anche nella sua culla europea anche nei Paesi che ne hanno vissuto
Momenti alti ha bisogno di un'anima di un tessuto fatto anche sottolineano anche di presenze religiose diverse culturalmente disomogenee ma segnate dall'incontro e dalla contaminazione con gli altri
Quindi credo che ci sia l'unicità e anche la forza potenziale dell'Europa come attore globale di un sistema mondo diverso raccogliere la sfida delle globali della globalizzazione non cercando la sintesi in una omogeneità presunta o i modelli di rapporto tra politica e religione il cammino è quello che il dialogo ecumenico senz'altro ma è anche quello della valorizzazione delle diverse presenze
In una battuta
Il rapporto fondante fondamentale tra la laicità dello Stato e lo spessore e la forza della democrazia anche alla città per non scivolare
Sul terreno sterile sterile dell'ideologia normativa ha bisogno per definirsi a rafforzarsi di un tessuto di testimonianze di culture di presenze anche religiose ispirate da un profondo relativismo
Delle ragioni di ognuno e delle verità da cercare l'esatto contrario di quei programmi anti relate relativistici consolatorie unilaterali che pure abbiamo ascoltato ripetutamente nei mesi passati
Secondo e vado con l'accetta il recupero questo è un tema in particolare nell'Est europeo penso agli studi anche di giovani storici giovani sul serio che vengono dalla dalle università che si affacciano oggi all'Unione Europea il recupero della valenza semantica del termine Europa non possiamo lasciarlo in mano alle destre
L'Europa si declina oggi senza aggettivi non abbiamo più bisogno di fare le distinzioni diciamo da Cortina di Capri Cortina di ferro
Comprende i Paesi al di là della cortina di ferro sul suo territorio si trovano luoghi che hanno segnato i punti più bassi della storia dell'umanità penso ai campi di sterminio nazisti ha la valenza simbolica che oggi assume la dimensione spaziale dell'allargamento europeo anche prendiamo l'esempio polacco legata all'inclusione di partiti e Stato
Di partiti quello che è stato scusate il continente diviso è occupato dall'ordine del Terzo Reich e dopo dall'Armata Rossa questo discorso il termine Europa è un discorso molto importante io credo anche perché mentre noi poniamo l'accento sull'ingresso in Europa di nuovi Paesi quando uno si sposta dalla prospettiva di questi Paesi che stanno entrando loro sono in Europa il punto all'ingresso nell'Unione europea quindi si ragiona
Di culture di sparse di appartenenze profondamente diversi ed è un tema che se non lo cogliamo come questione importante rischiamo di trovarci poi affrontato in malo modo da altri terzo ed ultimo tema forse per noi è la cosa più importante oggi per noi
Alla ricerca di di uscire da un insomma di evitare le ragioni di un di un declino altrimenti annunciato la valorizzazione della cultura io credo della storia e delle memorie di quella stagione fondativa cui faceva riferimento Fassina parlando
Di Ciampi e della stagione del dopoguerra non l'archeologia del passato ovviamente ma neppure una dissoluzione dissennata che negli ultimi anni anche la sinistra operato spesso con colpevole leggerezza tagliando Radice legami per rispondere ad un editoriale di un quotidiano le pressioni di uno pseudo revisionismo senza spessore
Se la stagione dell'Ulivo dico l'Ulivo ma insomma eppure si potrebbe discutere molto sulle definizioni ma insomma uso dico Ulivo e uso volutamente il presente segna l'incontro tra le culture politiche che hanno fondato la Repubblica scritto la carta costituzionale oggi sotto attacco allora non possiamo non porci il problema dello spessore di tale incontro
Non si può risolvere con alcune battute anche tra leader e personalità significative o questo incontro e la ricerca di un punto di vista su ciò che ci circonda per Event per riprendere Gramsci citato poco fa
E quindi richiede serietà rigore metodo fatica attenzione o se non è questo meglio lasciar perdere i continui richiami ad un passato che altrimenti viene strumentalizzato piegato alle ragioni del presidente penso anche qui all'opposto di una storia comune o indistinta distinguere riconoscere i ruoli e le responsabilità gli errori e gli orrori come base per poter essere fino in fondo europeo
La destra italiana non può farlo al contrario delle destre continentali vecchie e nuove non affonda le proprie radici nella cultura dell'antifascismo della ricostruzione di quella stagione in cui tante volte parliamo
Per concludere
Diventa quindi indispensabile rifiutare semplificazione scorciatoie
Valorizzare i risultati di stabilizzazione e di rinascita perché noi siamo anche qui inclini al facile catastrofismo penso alla realtà dei Balcani dell'ultimo periodo al giudizio dato dalla dalla presidenza inglese sottolineare i punti di dissenso ritardi
Le difficoltà soprattutto nel teatro mediorientale l'Europa come attore di un sistema internazionale multipolare se questo è l'obiettivo su cui stiamo lavorando più forte più aperta ai tanti Sud del mondo schiacciati dalle logiche Tudor dominanti in questo la ricerca di quelle radici comuni cui facevo riferimento può dare un potrebbe dare all'Europa una carta che altre potenze vecchie e nuove non possono utilizzarle
Ritrovare il filo di un processo iniziato da generazioni che ci hanno preceduto al di là delle strettoie del giorno per giorno senza cercare rifugio
Nei programmi astratti nella sfera delle buone intenzioni o peggio nelle pressioni di un nuovo pericoloso nazionalismo di ritorno
Per riprendere la riflessione di un grande storico italiano Federico Chabod nella sua storia d'Europa la storia d'Europa e delle tante idee d'Europa e difficile da sistematizzare in un unico racconto che sfoci in un'unica identità comune
Le radici comune sono in tanti processi religiosi culturali politici in un percorso storico molteplice e non univoco per nove si pone il problema di ripensare la storia europea
Anche la Stone la nostra storia nazionale come parte di una dimensione globale in cui trovare le ragioni e le prospettive di futuro
Grazie
La storia
Identità quindi le differenze riscontrabili in questa storia sono una ricchezza io inizierei questo
Giro di opinioni vi proporrei stesse raccordo dieci minuti con Io non suonerò il tempo però per darci un punto di riferimento
Cominciando da Giuseppe Julia che appunto il responsabile nazionale Progetto immigrazioni delle ACLI prima se non è un grosso problema
Visto che questo convegno anche sponsorizzato fra tre cooperative Canzio ringrazio ma non dalla Microsoft che continua a campeggiare dietro la presidenza visto che bene mette le cose in chiaro se qualcuno potesse togliere questo simbolo che si stagliano le teste grazie Giuseppe
Grazie
Un uno scrittore spagnolo negli anni Sessanta lascia la Spagna a causa del franchismo e i
E
Stesse va a abitare a Parigi e va ad abitare scegliere abitare in una delle Valli dove si trova come vicini di casa
Il mondo che non è parigino ma ho francese ma che in gran parte fatto darà di e da turchi
E però girando per Parigi si rende conto sempre di più di vedere i graffiti con lingua araba o turca comincia a capire che Parigi piena di bagni turchi di bancarelle di cose che ricordano o il mondo che certamente non ha parigine allora decide di studiare queste lingue e e nello studiare ritrova che molto della sua cultura spagnola a origine ebraiche origine Moresca
Ecco
Questa è un po'la scoperta che anche noi che lavoriamo nel mondo dell'immigrazione stiamo facendo in questo periodo è quello di scoprire in quei due milioni e ottocento mila immigrati regolari in Italia
Che c'è una Radice che ci accomuna e su cui possiamo cominciare a costruire anche una novità probabilmente anche la novità Europa
Penso quando diventa anche importante determinante in funzione anche di quello che diceva Gentiloni
Cioè di ripensare la storia europea ma per un futuro alla as alla concetto di democrazia che questo mondo che oggi permea la nostra società cioè di immigrati
A a dentro di sì
E allora
L'idea è di andare di andare anche a capire un poco come l'opinione pubblica ma l'opinione pubblica alta a di questa realtà dell'immigrazione in Italia è un Europa
Spesso
Quando si parla di immigrazione quindi di capacità anche di esprimere dei concetti di portare avanti delle idee e anche di confrontarsi su alcune grosse tematiche come può essere la democrazia come può essere il futuro dell'Europa ecco spesso sia una stizza di
Worm quasi un sorriso che voglia limitare le capacità e le possibilità effettive di domani di queste persone dentro un contesto di crescita
E colgo i fatti di Parigi io non sono così sicuro che non rispecchiano quello che potrebbe avvenire domani anche in Italia se tutte queste premesse che ci ha detto Gentiloni ma quelle che abbiamo sentito anche all'inizio di di questo convenire
Non diventi non Progetto
Allora
L'ipotesi che
Provo a lanciare ma che porto dentro dall'esperienza tenuta in questi anni a contatto con queste realtà di immigrazione sia a livello europeo sia in modo particolare in Italia e quello di ripensare un Europa certamente attraverso un'analisi storica ma di ripensare un Europa che allarghi anche i propri confini di uno spazio europeo
Che sia capace di inglobare molto di più quelle realtà che oggi hanno anche che come ci raccontava questo sgradito dello scrittore spagnolo
Hanno contribuito alla nostra storia allargarla verso il Mediterraneo riuscirà a a dialogare a confrontarsi probabilmente anche di inglobare mondi che oggi ci sembrano così lontani
E allora probabilmente il rischio che stiamo vivendo di un appiattimento di un impauriti mento di una sensazione di un meticciato che ci possa sopprimere e nello stesso tempo un necessità di andare a ripescare Velardi le radici assolutamente perché siano ebraico cristiane o comunque ci sia una realtà greca che ci appartiene ecco possono in qualche maniera essere superate
Io credo che se riusciamo a se si riesce a cominciare dare uno spazio di confronto con chi
Vive un quotidiano sia il peso storico della propria migrazione sia la fatica di doversi e chiedere un confronto anche su questi temi non solo su quelli problematici che l'affliggono quotidianamente come il lavoro la casa l'inserimento scolastico dei figli
Ma anche su questi temi e cioè riuscire un po'anche a calarci queste quotidianità probabilmente riesce fuori quella genialità dell'Europa così come è stata nei nei secoli passati e come si è proiettata voi in quest'oggi perché comunque si confronta e nasce in un novità io vedo che le buone prassi che vengono fuori
Sia dai dai Progetti degli enti locali non solo italiani ma in modo particolare anche europei
Sia sia attraverso quelle che nascono nella cooperazione tra enti locali e in giro e a altre espressioni con questi fanno emergere una capacità interculturale che esprime effettivamente la novità noi abbiamo come a chi una grossa esperienza legata al mondo della immigrazione italiana soprattutto legata agli anni quaranta cinquanta sessanta
Quando cui gli italiani in Europa si sono andati ad inserire nelle sacche anche di disagio e di povertà queste realtà europee pur di poter lavorare e lì dentro si sono confrontate a volte scontrate con altre
Provenienze ma insieme hanno trovato degli ibridi che pian piano hanno determinato una convivenza
Non sempre pacifica ma anche in una convivenza di novità ecco io credo che altrettanto oggi l'Europa da scommettere io spero che i fatti di Parigi proprio economico
Un po'tutti perché si voglia determinare un Europa che abbia frontiere nuove e speranze nuove e
Possono dare proprio
La ricchezza delle differenze
Dopo
Bulbo demagogo Boeing anche vorrei approfittare per non sciupare quest'occasione per dire alcune cose che possono fare utile per onestà intellettuale tra di noi
Per chi non mi conosce bisogna chiarire che io sì sono assessora comproprietà ebraica di Roma però sono anche un diessino la tessera in tasca fatto consigliere comunale ha fatto anche responsabile esteri l'attrazione di Roma sotto
Allora responsabile direzione di Zingaretti garanzie nel fosso insomma
E quindi la ministra la nostra la mia sarà una discussione molto franca per porre alcune questioni sono epidoto di carattere culturale poi credo di ricaduta politica e elevato e vorrei fare non avrà nessun discorso rifarlo in maniera totalmente informale perché vorrei proprio andare a toccare alcuni noti delicati e quando che io sono un po'stanco di parlare di questa storia delle differenze della Europa delle insomma è carino il titolo in Europa multicolor fa molto Benetton però questa cosa qua andava bene la dico non per Propeller criticare Stefano che avvisa questa cosa che abbiamo già parlato ma perché voglio spiegargli una cosa semplice che il mondo è cambiato e che questa cosa pensa discuterla quindici anni fa nell'ottantanove prima Conference per l'immigrazione
E noi ebrei italiani anche se io non sono esattamente nell'italiano ma sono più che altro un ebreo antitaliano
Abbiamo fatto da mediatori culturali fra il mondo della sinistra che scoprirete all'immigrazione e il mondo islamico il mondo e i musulmani immondo di sinistra era illuminista siamo tutti uguali e non abbiamo prova a spiegare che no non è così siamo uguali è un po'diversi la cosa mi fa un po'ridere perché fa pensare a Palombella rossa però quel mondo della scoperta della differenza e di all'inizio di un fenomeno di migrazione
Quindici anni fa è passato ci sono altri numeri abbiamo capito che siamo tanti che siamo diversi e il guaio e che adesso pare che siamo sono diversi
Quindi bisogna imporre invertire la direzione del nostro impegno
Se era importante liberarsi di qualche diciamo pregiudizio illuminista John adesso di fare in modo di liberarsi dei pregiudizi invece identitario con eccesso di come dire di intensità identitaria
Io vorrei dirgli anche alcune cose di clima prima nella bella relazione di Umberto Roberto ha parlato radici giudaicocristiane dell'Europa pure questa storia salutiamo Redouane regole fatta
E ora qualcosa agli ornamenti giusto per dire anche parlate radici giudaico-cristiane strada ovviamente una polemica nostrana con i soldi finì Fini di politica nazionale ma è una vera menzogna la l'Europa è stata in gran parte anche terra mussulmana l'Ucraina fino all'Ucraina arrivato l'impero
Gli imperi arabi musulmani anzi sollevati fino alla e la mia famiglia che una famiglia un po'particolare
Che è scappato dalla Spagna Santa Inquisizione è sempre fuggito dall'Europa cristiana e ha sempre trovato rifugio in quella parte d'Europa governavano i musulmani e mano a mano che i cristiani li comperavano pezzi d'Europa la mia famiglia scappava
Questo deve essere chiaro è grande il pezzo d'Europa il pezzo di cultura europea di elementi di cultura musulmana che sono entrati in tre punto europee che cosa che sono quelle che ne conosciamo meno perché se poi andiamo nelle terre Slave
Un elmo nei Balcani o andiamo in Spagna o mandiamo in Sicilia ritroviamo questo fatto che siamo un crogiolo che quindi non esiste un'identità una identità che colto un'unica rendita ma che esiste invece un processo storico
Che ci portiamo appresso
E però tutte queste discussioni che oggi noi facciamo la difficoltà di fare questa discussione che mentre quindici anni fa era discussione nobile che tutti affrontavano con i buoni sentimenti dai parroci ai compagni delle sezioni
Anche esponenti intellettuali dei vari delle varie comunità oggi le cose sono un po'diverse perché noi discutiamo in un contesto internazionale e nazionale totalmente diverso abbiamo altri numeri abbiamo delle differenze che ormai fanno fanno saltare le società e comunque i come dire abbiamo dei una comunità musulmane Italia come diverso che abbiamo su Mani stranieri immigrati e quelli che sono ormai italiani
Abbiamo la seconda generazione alla terza generazione celebriamo problemi nuovi e diversi e poi c'era il fatto che c'è la la pressione del conflitto dei conflitti internazionali del famoso scontro di civiltà del terrorismo insomma la rivolta di Parigi ma se questa rivolta di Parigi fosse caduta come i miei cugini
Nati come me in Libia ma finiti in Francia
Prevedono prevedevano danni se fosse avvenuta cinque anni fa o dieci anni fa noi avremmo l'avremmo percepito allo stesso modo
C'è questa rivolta fa paura perché è una rivolta di alcuni emarginati o perché mentre c'era rivolto agli emarginati in gran parte musulmani c'è uno scontro nel mondo e ci sono delle indicazioni di politica internazionale che possono inserirsi che forse esistono che possono esistono voglio dire non è più il mondo di una volta e anche il modo di percepire la realtà a livello popolare è molto diversa
Quando io sono arrivato in Italia nel sessantasette gli stranieri erano poche un nome strano con un è strano
E allora bambino coi capelli rossi o col nome strano mi stai c'era solo simpatia io non ho mai avuto problemi
E poi c'è dovute sedere i problemi siccome io posso porteranno solo da poco tempo perché grazie a leggi razziali devo faticare per riaverla cedere anzi italiana vi posso garantire
Che vivere senza un documento italiano con un nome un cognome strano e difficile in Italia e in Europa
Immaginate Boselli vere oggi per un immigrato arabo o musulmano il da che ha o per qualunque persona che sia nato in un paese strano o cambi un cognome strano però questo dieci anni fa non era così
Dico questo perché io sono molto preoccupato e sono molto preoccupato perché vorrei che noi passassimo dalla stagione dei buoni sentimenti della solidarietà a un'altra stagione perché a me rasoterra non è mai piaciuto io sono sempre rimasto legato la parola fraternità e penso che avrà la solidarietà abbia quel pizzico di ambiguità che permette di cd soccorre sì magico mantenere una distanza mentre la fraternità e ho la Fratellanza è cosa diversa ma oltre che la Fratellanza necessarie più conoscenza
Guardate io quello che non sopporto più continuo nella sia l'amica stimolazione non sopporto più di sentire in televisione sulla stampa falsi Sperti di questioni politica internazionale mediorientale religiosa che dicono delle cose che non stanno né in cielo né in terra c'è abbiamo di giornalisti che si improvvisano divulgatori di cultura di culture straniere e che dico delle cose bestiali fra l'altro spesso sono le persone che vengono dalla sinistra
E canonizzato scopre questo mondo quindici anni fa con molto entusiasmo interesse partono dallo sguardo le cose sono differenti
Magari sono anche messi paura e non c'è niente di peggio di uno quando si converte diventa la sinistra in lizza scoprire che forse quelli di destra un anno poi così torto del fondo queste minoranze sono complicati che forse queste punture sonoramente aggressive
E questo è il clima che ne stiamo vivendo di una grande ignoranza di presunti rischi formatori di presunti contatori
Leccese io sento dire danni contino sì per dire che ne so che il partito Baath siriano sarebbe un partito progressista sfidava i nazisti tutte cavalli comunisti spiegarmi offre come si fa come ha potuto la sinistra italiana considerare quello un partito progressista
C so ecco i giornalisti i corrispondenti italiani all'estero e della Spagna parlano spagnolo Pena americani baroni inglesi per i Francia parole no francese vado avanti potrei continuare quelli che vi fanno nel mondo arabo parlano arabo
Ci sono giornalisti italiani che scrivono di Medioriente da trent'anni da quarant'anni non sanno una parola d'arabo e scrivono però traduzioni perché nato fa un articolo del feto e quindi entro qualche parolina araba e scrivono delle cose sconcertanti che dimostrano solo che non si sono non si sono come dire non hanno avuto la vertenza andare a controllare su un diverse Marietto che l'attrazione fosse corretta ma non sanno forse usando le parole spesso che hanno che fare invece con la simbologia la cultura musulmana
E che hanno una valenza diversa ricordo la dichiarazione della cosiddetta tregua potrei farvi un esempio così ci capiamo la famosa tregua unilaterale di Camassa la condanna
Venne definita hudna la tregua unilaterale di Hamas e molti e molti giornalisti si ha fatto anche l'articolo del feto avendo questa parola se non si compra un manualetto un libretto sulla storia dell'Islam scopre che l'Aula Nervi tregua perché non si dice
Perché tregua non contano vuol dire tregua vuol dire tutt'al più riorganizzazione de quella che fece Maometto quando andò delibere di di medicali disse guardato nove rivelazioni le permette di sopra per cortesia lascia perdere lussi
Ritiro fece la futura su un monte Arafat riorganizzò i suoi film organizzò i suoi fedeli scese giù e sterminò la comunità ebraica di Mecca
Quindi per Hamas quella parola assolutamente non significa la tregua ma avevo un'altra valenza e noi ci siamo abbiamo visto giornalisti invece racconta una storia diversa
Perché perché non fanno quel minimo di sforzo di conoscenza che noi invece come classe dirigente diciamo dovremmo fare questo è uno degli esempi ma arrivo all'altro problema
La
Un altro difetto è che noi spesso siamo categorie molto superficiali nel leggere le cose che facciamo
Le cose che avvengono è una cosa che a me che mi fa paura e per esempio la discorso da differenza della difesa delle differenze culturali e io ho nell'ottantanove ho spiegato le differenze culturali musulmane che andavano garantite protette e via dicendo
Ma questo era per combattere diciamo contro difetto di quindici anni fa della nostra sinistra che ero troppo illuminista oggi siamo passati recesso contrario e no voi non CIPE richiamo di sentire cosa pensa dei progressisti per Paesi per cui su alcune discussioni che hanno che fare con lo sviluppo della società di quei Paesi
Noi abbiamo posizioni a volte farneticanti c'è discutiamo di poligamia Police discutiamo del velo senza chiedere ai progressisti democratici dei Paesi dove questo dibatto va avanti da decenni che cosa pensano
Io trovo assurdo discutere poligamia quando quando il bravo Bourguiba su non è il migliore leader arabo del lo scorso secolo la prima legge che ha fatto in Tunisia è stata abolire la poligamia perché è una questione importante e che non è affatto Hunting mussulmana perché anzi
Se uno poi sulle Corano scopre che la poligamia viene di fatto sconsigliata
Ma il problema che noi non CIPE richiamo nel discutere se lo sono solo di informarci ma nemmeno di chiederlo quelli che al nostro dovrebbero essere simili in quei Paesi con le società sentirci il loro punto di vista
E infine corredi Varé a un altro nodo ne parliamo spesso differenze quindi oggi mi sono invitati i rappresentanti Mohammed El per la moschea ma io in quanto ebreo diciamo forte presentata la Guida ebraica Paolo Naso direttore di confronti valdese
Le nostre differenze devo dire che quindici anni quando ero bambino io ero l'unico diverso quando prendevo l'autobus nessuno lo sapeva perché poi ho la pelle bianca quindi oggi diversi sono tanti in Italia ma nostre diversità sono diverse
C'è la condizione degli arabi in Italia immigrati o neo italiani o dei musulmani in Italia la condizione dei valdesi presenta con i suoi libri sono tre condizioni diverse
Sono tre versioni diverse su pronto per il ruolo per il per i problemi che abbiamo per Tripoli continua e per come vengono percepiti insomma agli ebrei italiani sono italiani per cento sottoscritto da millenni però io direi io penso quando penso l'Europa siamo europei possiamo roba io ciò Bruno l'uso lo dico per per spiegare facilmente uno che voglio dire
Io una nonna turca uno non burbero un bisnonno ungherese una non italiana no una nonna francese un non italiano un bisnonno russo sono europeo sono nate in Libia pare lo spagnolo
Ci sono però si sono spero però e pensate che io mi senta straniero in Europa quando vado in giro per l'Europa no
Ma allora chiuse essere europei
E e cos'è essere diversi
E il tema secondo me pauroso e sono contento che si esce un libro non so quanto bello ma comunque provocatorio polo di Gad Lerner Tu sei un bastardo il tema è buio pesto che non esiste un'idea dell'identità identitaria
Loro hanno i nostri amici arabi e questo è quindi arrivo al cuore delle cose voglio dirvi che la mia grande preoccupazione
Loro hanno problemi assolutamente diversi io vi dico questo lo dico da democratico da militante la sinistra Italia esiste un problema serio in Italia in Europa e si chiama islamofobia e questo problema
Esiste anche a sinistra esista anche nostra sezioni e siccome io da anni mi batto per su conflitto mediorientale
Provo a fare attuative delle cose ogni tanto qualcuno equivocando il punto di vista e si viene a confessare come indice certo però questi arabi
Escono fuori i compagni dalle cose impressionanti che io che io a stento supporto
Ed esiste un problema perché la minaccia il problema l'incapacità di affrontare questo tema dipende in parte voglio dire esista un tema esisto prima che fa paura ed è bene che i nostri dirigenti lo sappiano al mercato sulla metropolitana a Roma un ragazzino
Italo arabo ma che si vede che sommariamente arabo che sale con lo zainetto nelle visto male deve aprire lo zainetto aprire libro per far capire che uno studente che Novo questo è un problema vero a Roma
Allora ci sono i problemi grata internazionale che diventa la paura ci sono i mostri fascisti il semplifico così anche nostri ottusi reazionari quelli somali libera di turno
Però c'è un altro problema che la anche la difesa di queste minoranze delle diversità che fatti in maniera caricaturale sentimentale questa cosa che che non prova a spiegare affrontare le differenze
E semplifico voglio dire eccezion la lettura a sinistra non dovrebbe essere a nostra sinistra è un'altra sinistra però c'è anche a casa nostra che semplifica e che si perché spiega il kamikaze il conflitto è colpa lo sfruttamento il nord sud l'Occidente ma dieci anni di guerra civile in Algeria avrebbe dovuto spiegare che quello era un problema interno a quello cultura per la società
Il problema indonesiana avrebbe dovuto spiegare vedo voleva il filippino avrebbe dovuto spiegare invece la nostra boh cattiva abitudine di usare i nostri paradigmi ormai consumati per la lettura delle cose del Nord del mondo per tutto per sempre fuori da ogni contesto storico e geografico
Crea dei danni e quindi noi contribuiamo
A creare islamofobia perché se noi non diamo delle risposte di governo e di relazioni vere noi forse abbiamo ragionevoli sembra più ragionevoli quelli che vivono al lupo al lupo finisco
Sul cosa possiamo fare
Intanto ridere cosa possiamo fare noi per noi stessi
Secondo me noi dovremmo coltivare un'identità nostra assolutamente più aperta più liberale più sull'Aica
Noi dobbiamo ci dobbiamo liberare secondo me di preconcetti sì di quegli reazionari che in qualche modo albergo alle nostre le nostre teste anche se non lo vogliamo
Anche di quelle diciamo terzomondista definiamole così per semplificare ci dobbiamo liberare dell'abitudine di usare la nostra falsa conoscenza la presidenza un superficiale l'articolo di giornale del falso Sperto une televisivo che sta vicino alla top model a parlare
Del bello nel Medioriente somma su queste cose qua
E soprattutto dobbiamo conoscere meglio il mondo che il mondo con cui abbiamo più a che fare che il mondo arabo
Dobbiamo anche ristabilire dei il primate di alcuni valori noi dobbiamo dire che noi rappresentiamo qualcosa ne sono i valori che abbiamo sempre detto che sono i valori universali e tanica realizzare d'égalité libertà e fraternità e che non sono passati di moda che sono sempre importanti
Ma voglio dire di ho finito
Se è vero richiamo all'ordine sulla questione dei diritti umani c'è no no non occorre molto a pensare che alcune convenzioni che in India hanno battuto in India prima
Quando moriva il marito bruciavano viva anche la moglie o marito hanno fatto tanto per Abate queste norme noi dovremmo aiutarli questo senso non occorre però mi sa tanto ci sono i diritti universali i diritti umani sono un po'un paradigma
E poi dobbiamo smetterla e mi ricollego a quello che d'abitudine Gentiloni inseguire l'idea di avere una storia che spiega tutto subito per una storia comune la memoria condivisa figuratevi se un ebreo balcanico mediorientali italiano passa memore di un di un fascista della Padana cioè non si scherziamo non è possibile ma il punto è proprio l'idea di storia che riversa noi dobbiamo in sparare comunque proporci
Una lettura della storia che si ha saputo esperienza storica capire qual è l'esperienza storica di cui siamo eredi ed e che ci portiamo appresso che il possiamo come come insegnamento mi stessi
E poi cosa no fare invece per il tema della differenza
Secondo me soprattutto col mondo ARO prevede novembre alla fine ce la caviamo mica mica per altro perché siamo abituati ma di fronte a questo nuovo tema
Io dico dico che noi dobbiamo trovare dei partner nel mondo arabo e nel mondo musulmano imperano bisogna trovare dei partner e bisogna offrire partnership
E bisogna quindi sapere con chi si parla e bisogna aiutare le persone e le istituzioni e le entità che in quel mondo
Che parte italiane parte straniero mai vive qualità in quel mondo può fare vuole fare questo pezzo di strada con perché chi viene prova viene anche perché bene o male non vuole alcune cose del paese che lascia dobbiamo individuare anche come piano comune dell'incontro un tema che il tema della democrazia perché la democrazia è un luogo e un tempo e regole diritti e doveri e non lessi come Bush alzato la bandiera da democrazia non è stato noi dobbiamo pensare che sia un argomento va grandissima un problema serio quella serio in quel mondo è un po'la sede a casa nostra lo sappiamo anche bene e noi dobbiamo porre comperarlo
E poi secondo me
Dobbiamo anche aiutare i nostri amici io parlo così perché questo è l'attività principale che faccio di vero volontariato che abbiamo come nemici arabi di Roma non solo di Roma
Dobbiamo aiutare quelli arabi quei musulmani che stanno portando avanti delle battaglie delle proposte di la citazione e di dialogo per esempio penso alla proposta e finisco veramente e questa è la proposta nome andrebbe scritta non programma
Non lo sta che hanno però davanti sia Fouad Allam Magdi Allam della formazione degli di mamma di una scuola italiana di formazione degli Imam affidandosi al collaborazione con le scuole importanti quella turca quella tunisina quella di al della scrittura che è la più migliore del mondo e anche di formare dei centri culturali avrà dei centri di cultura dove ci siano degli arabi democratici
Che il su questo lavoro debba fare gli enti locali dove i fili di queste comunità possono andare a studiare arabo e culturale perché non hanno domandato studiare gran parte di quelli dei rivoltosi delle periferie parigine
E dell'olimpico mesi fa per un funerale Grazia parlavamo di questo via alcuni di questi non sanno parlare francese
è chiaro ho finito e l'ultima cose queste sono potrà riferire a cosa avrebbe ometti fino adesso parlate più come c'è un'altra questione che decisiva l'identità non è un fatto statico non è infatti identitario l'identità è il frutto di un processo storico e di un contenuto culturale
C'è un'espressione permettetemi di fare la citazione più o meno religiosa c'è una citazione del Talmud che dice che gli ebrei e che gli uomini sono come gli alberi e gli arabi sono fatti sono alti devono andare sassi verso il cielo e devono sfidare il cielo e gli altri che devono sfidare il cielo c'è scritto devono avere radici molto profonde ma sono gli alberi che sfidano il cielo sola quegli alberi crescono le radici perché andando avanti dandosi la possessiva dandosi una come dire una visione che noi cresciamo nella nostra storia e che la nostra storia ci può servire noi abbiamo bisogno di definire un'identità è una visione identitaria
Democratica che sia in grado di accogliere le altri se non parla di differenze vuol dire parlare di tribù e questo non è la cosa che ci interessa
Grazie scritto Paolo Naso direttore della rivista confronti e poi Abdellah Redouane che c'ha ragione
Grazie buonasera a tutti ritornino ha smascherato nel senso che avrei voluto tenere fuori dal tema il fatto che io sia valdese
Perché non c'entra
Nel senso che si io sono qui valdese chi mi conosce lo sa bene
Ma non è questo il punto io credo che se un un'assemblea come questa ha deciso di mettere a tema questioni di questo tipo credo che la questione dell'Obiettivo vada al di là del riconoscimento dell'attenzione a una piccola comunità valdese ebraica una più grande come quelle l'ANIA credo che sia un nodo culturale un nodo politico che sta a cuore a una delle più grandi forze politiche del nostro sistema politico quindi in questa prospettiva che io vorrei vorrei parlare e vorrei farlo anch'io riprendendo il tema dell'identità e collegandomi lo dico subito nel primo dei tre filoni che è Umberto Gentiloni indicava quando parlava della laicità del pluralismo e del ruolo delle comunità di fede nel contesto europeo di oggi bene
Una bella definizione di laicità ce la dà sì con un bau mamme che dice la laicità è un puzzle
Va bene quindi ci arriviamo un puzzle contante testare molto colorate molto diversificate non passò dal quale manca sempre qualche testa
Questo vuol dire che la nostra pretesa teorica intellettuale storica confessionale di definire l'identità la nostra identità e mi permetto di dire l'identità europea
è un'impresa destinata strutturalmente al fallimento perché ci sarà sempre qualche tessera che ci manca e fa parte di quella dimensione dell'identità come processo che veniva per l'appunto richiamata ora da Victor dico questo perché questo mio ragionamento vorrei in primo luogo sottolineare la diversità di alcune testate di alcuni colori
Che sono diversità che vengono omesse dimenticate trascurate
Si parla molto dell'Islam per esempio
Ma forse parlando dell'Europa oltre che dell'Islam e credetemi non è per primati storici
Ho di autorità spirituale forse pensando all'Europa prima che dell'Islam dovremmo pensare al mondo da riforma protestante forse
Forse per capire l'Europa prima che dell'Islam o insieme all'Islanda dovremo pensare al mondo ortodosso dovremo prestare al fatto che nell'antica Costituzione che ci si dà e che ci stiamo dando che stiamo faticosamente digerente o ci sono delle sensibilità che sono chiaramente espressione di culture religiose profondamente diverse da quelle che ci sono più note familiari
Ricordo una battuta di Romano Prodi una volta che ebbi il piacere intervistarlo a Bruxelles
Per sciogliere un po'il ghiaccio gli chiese come la Presidente risposta non sapeva chi fossi ICE essa qui son proprio calvinisti
Cosa voleva dire Prodi
Voleva dire che era non pota Cagni perché non gli davano un appartamento ma soltanto un posto in albergo e questo ci sta non voleva dire che c'era un rigore nella forma una determinazione un sistema di controlli
Che rappresentava anche per un navigato uomo politico italiano una forma nuova di gesti
Pone dell'organizzazione anche della politica questo è l'esempio più spicciolo
Però quando si pensa all'Europa bisogna pensare che quando in Europa
Nell'Europa così articolata e diversificata anche sotto il profilo religioso si parla di unioni di fatto di PACS di bioetica di sperimentazione scientifica bene contano anche queste diverse storie conta il fatto che in Europa si danno culture della libertà e della responsabilità individuale
Per cui scelte decisive sulla vita e sulla morte perfino sulla morte pensate sull'eutanasia si riconosce in virtù di una certa storia culturale e religiosa si riconosce che ci sia uno spazio alla responsabilità individuale e capi è difficile capirlo d'Italia
è difficile capirlo perché noi beviamo un altra cultura si chiude con la Latte Materno e quindi che è una cultura religiosa altra possa produrre modelli sociali politici e culturali sensibilmente diverse dei nostri questo ci fa evidentemente problema
E se noi vogliamo ragionare europeo per così dire dobbiamo imparare a parlare anche questi diversi linguaggi religiosi delle tradizioni religiose
Certamente tutto questo si colloca la questione dell'Islam si colloca per le cifre quattordici quindici milioni di musulmani però insisto
Ci sono anche paesi con una forte tradizione culturale e di altro segno protestante e c'è una crescente presenza ortodossa che per ragioni diverse ma sarà comunque un nodo da sciogliere
Non dimentichiamoci che alcuni Paesi il nostro tra i primi e con più convinta determinazione
Ha operato una politica di Lione gli orientamenti dei flussi migratori
Per cui dal flusso sud nord che ci portava una maggioranza di immigrati islamici
Siamo passati invece un flusso est-ovest come altri paesi hanno fatto che ci porta una consistente maggioranza di immigrati ortodossi
Con un cambiamento sulla scena chi frequenta per ragioni varie il mondo della scuola si rende conto che oggi oltre all'ebreo oltre valdese al testimone di Geova e al musulmano c'è anche il romeno ortodosso e questo significherà qualche cosa sotto il profilo dei modelli culturali in Breve
Cosa possiamo dire possiamo dire che noi stiamo registrando quattro tendenze
La immigrazione islamica dopo avere raggiunto tassi anno di crescita del quindici per cento tende oggi a rallentare due
In virtù dei processi di riorientamento dei flussi aumenta invece la percentuale di immigrati di religione ortodossa
Si fa più consistente la presenza protestante
Si trascura per esempio il fatto che tanti immigrati dall'America latina non siano cattolici ma siano protestanti in virtù della crescita in America latina di Chiesa di matrice evangelica pentecostale
Quarto elemento si fa più visibile una presenza del tutto nuova rispetto alla scena religiosa italiana il mondo dell'Oriente il fatto che a Novellara sorga uno dei più grandi tempistica d Europa
Il Corona molto eloquente di questo dato di novità quindi grande pluralismo
Però noi viviamo un paradosso
Da una parte la scena religiosa diventa più articolata e pluralista elemento di novità dall'altra abbiamo una puntuale conferma dei dati della secolarizzazione
Duole a qualcuno ma l'Italia nel contesto europeo resta uno degli angoli più secolarizzati dell'Europa
E certamente resta uno degli angoli più secolarizzati del mondo
In America intesa come Stati Uniti d'America in Africa in Asia e in America latina di sono a percentuali di partecipazione alla vita delle comunità di fede anche cristiane
Anche cattoliche doppie o triple rispetto a quella che c'è in Italia
La CGIL l'Osservatorio sulla città ha prodotto una ricerca con degli indici molto interessanti sui tassi di secolarizzazione è il dato è sconfortante dal punto di vista di un'agenzia spirituale
Tutti i trend sono in negativo nonostante le grandiosità della giornata mondiale per la gioventù nonostante i presidenti di regione di Comunione e Liberazione cioè nonostante una presenza mediatica una presenza politica molto combattiva come dire il bilancio è in deficit
Come reagisce l'agenzia spirituale di cui sopra
Qualcuno diceva un po'forte l'ultima copertina di confronti sarà pure forte però re agisce scendendo in campo mandando in campo l'onorevole Cardinale
Per cui con felice formula di Garelli alla forza della alla debolezza della fede si sopperisce con la forza della religione
Quella forza politica della religione con l'impatto politico della religione e in questa crisi della religiosità io credo che vadano a collocarsi tutta una serie di vicende estremamente complesse e direi anche preoccupanti
Il tema dell'Europa delle radici cristiane dell'Europa
Avverto un sentimento
Di profonda turbolenza di emotività analoga a quella di Victor quando sente parlare di differenziali Isma'culturale quando si parla di radici cristiane dell'Europa
Che è un pallino anche molto italiano fa ha detto
Nel senso che altrove si dorme la notte anche senza radici Christa Europa pare che l'Italia ci sono milioni di italiani che invece hanno problemi di insonnia a causa di questo omissione nel preambolo della Costituzione
Gli stessi che lamenta lo denunciano la mancanza di queste radici che evidentemente hanno una causa culturale politica mica l'Europa è una è una un continente di atti Emily tanti
O mettono l'articolo cinquantadue del Trattato
Cosa dice l'articolo cinquantadue del Trattato
Ho messo e negletto l'Unione rispetta e non pregiudica lo statuto di cui godono in virtù del diritto nazionale le chiese e le comunità religiose quindi che al concordato se lo terrà stia tranquillo nessuno da Brussa glielo toglie ma soprattutto al terzo comma si dice
Riconoscendo nell'identità il contributo specifico l'Unione mantiene mantiene un dialogo aperto trasparente regolare con tali chiese ecco lo strumento giuridico attraverso il quale la Chiesa di Roma le altre chiese le comunità di fede possono interagire con le istituzioni europee la menzione delle radici
è una pura questione di principio che forse maliziosamente può suggerire il fatto che le radici debbano essere nutrite ed alimentate in tutti i sensi
Invece lo strumento vero
Lo strumento forte
Su quali aprire negoziato aprire contenzioso e già disponibile
Ed è davanti agli occhi di tutto ma questo lo si omette e si parla del Trattato costituzionale europeo come di una sorta di manifesto della e cinismo europea
Tutto questo in Italia lo viviamo con particolare sofferenza a causa dell'azione congiunta dire di tre elementi mi definisco molto schematicamente il primo è il pregiudizio confessionale
Cioè l'assunzione politica come dogma di verità che l'Italia sia naturalmente e massivamente cattolica
Le altre presenze diverse dalla cattolica notate la Costituzione le confessioni diverse dalla cattolica una è una una un'espressione costituzionale quindi c'è cattolici coloro che non sono cattolici
Orrida espressione per fortuna ormai desueta lì a cattolici molto rappresentati a questo tavolo direi gli a cattolici segnano uno spartiacque bene
Questo spartiacque il frutto di questo pregiudizio confessionale per cui le altre comunità sono degli accidenti storici
E quindi come dire quando si affrontano temi particolari si ascolta una sola voce anche nel Parlamento
Anche nel parlamento e si dà grande ascolto a questa voce al punto da soddisfare sito gli ultimi provvedimenti
Aumento dei finanziamenti alle scuole private massicciamente cattoliche a fronte di una crisi
Nella nell'investimento della scuola l'equiparazione degli insegnanti di religione agli insegnanti
Di altre materie la loro messa in ruolo la legge sulla fecondazione assistita i tentativi di respingere stringere la sperimentazione sulla pillola cosiddetta abortiva l'esenzione ICI anche per gli immobili commerciali e comunque non utilizzati per il culto e vediamo
Quest'ultima per la del insegnamento religioso confessionale che consente di ottenere crediti scolastici in funzione del conseguimento del diploma di maturità
Col rischio che per ottenere questo credito scolastico ciò che era facoltativo torni dei fatti ad essere obbligatorio nei fatti
Anche se da nessuna parte si leggeva questo aggettivo bene tutto questo e figlio di un pregiudizio confessionale peraltro ampiamente ampiamente celebrato nelle aule di Montecitorio dove vengono scoperta delle targhe che insomma forse potevano anche non esserci
Non per non parlare invece delle messe molto frequentate mi si dice in Senato il secondo elemento oltre a pregiudizio confessionale quello della laicità incerta
La città è incerta vuol dire che non sappiamo bene da che parte andare la Costituzione italiana indubbiamente laica anzi addirittura tenta di definire una via italiana alla laicità è un grande una grande eredità che ci e danni
E noi di fronte però a questa lettera costituzionale abbiamo una doppia esigenza io personalmente avverto una doppia esigenza dona parti abbiano un'esigenza conservativa
Cioè dobbiamo conservare ribadire un principio di laicità che comunque si intenda comunque la si giri è un principio di netta distinzione tra la sfera di competenza dello Stato e quella di competenza delle comunità di fede netta distinzione
Lineare evidente quindi dobbiamo conservare riaffermare questo elemento storico e tradizionale del principio di laicità al punto allo stesso tempo dobbiamo innovare
Dobbiamo innovare perché un conto è la parlare di laicità in un contesto religiosamente singolare
Nel senso di una singola presenza
Che fa definita che va riconosciuta con la quale bisogna apposita relazione altro conto è invece un contesto del quale le presenze religiose sono tante e hanno indici di visibilità molto alto
Ormai ci sono file sa aperti su temi come le mense le festività i i i matrimoni ovviamente i funerali i cimiteri sono capitoli importanti della vita sociale
Quindi il sistema e qui mi sembra che Gentiloni l'abbia già accennato della pura e semplice distinzione non è sufficiente a governare questa complessità oltre che distinzione conservativa
Occorre una relazione innovativa
Una capacità dello stato di porsi in relazione con queste diverse domande
In questo senso il dibattito diventa come sempre il popolo Solano eh
Banale però sembra dire molto di più ciò che si fa in Inghilterra rispetto a quello che si fa o meglio viene proibito in Francia
Il terzo elemento l'ultimo è quello della ignoranza del pluralismo
Lo signora lo signora nei media nel senso che non c'è semplicemente il esperto di Islam ma caro Victor la Starlette c'è anche il monsignore
è una presenza fissa singolare è garantita
Garantito
Va be'esotici diretto e capite bene che questo è un problema sotto il profilo dalla comunicazione lo è nel sistema della dei media lo vede la scuola eroe molto spesso nel sistema politico ma qui siamo in un contesto politico e parliamo allora di politica
Tutto questo negli ultimi cinque anni ha subito un drammatico drammatico peggioramento
Questi dati hanno avuto un precipitato negativo in questa ultima legislatura alcuni e le capitoli di un cahier de doléances assai più lungo
E fallita speriamo che sia veramente fallita la proposta di una nuova legge sulla libertà religiosa
è una legge che si traduce che si trascina almeno datteri legislature credo presidente D'Alema tre legislature
E non si riesce a fare nel quadro di un governo di una casa delle libertà una legge su un tema di libertà per antonomasia la libertà religiosa
La libertà religiosa ricevano il pari del liberalismo e metro è misura di tutte le altre libertà
La distrazione italiana in materia e governata dalle leggi ventinove trenta non a caso definite sulle sui culti ammessi non a caso espressione vigente resta questo
E in questo in questi cinque anni ciò che restava di qualche progetto accettabile è stato violentato a base di emendamenti dalla lega nord la legge comunque emendata dalla lega nord non riesce a passare
Perché evidentemente comunque offre qualche spiraglio di sospetto a chi teme una invasione di terroristi Trina ricevuti islamici di sette fondamentaliste e così via
Questo è il primo capito il nostro cahier de doléances l'altro capitolo
L'altro capitolo riguarda le intese
Non soltanto perché due intese onorevolmente firmate nel due mila non hanno trovato urla necessaria ratifica parlamentare ma perché a complicare il quadro
Sono state messe in cantiere altra intese creando una sorta di ingolfamento che confonde e non dà l'idea di dove si voglia andare
Il dove si voglia andare proprio in mente dati sulla parte ma il problema è che si sta ragionando con comunità di fede non si sta ragionando in termini di basso mercato si sta ragionando in termini di applicazione di un dettato costituzionale per non parlare Terzo capitolo di questo odioso cahier de doléances della totale fallimento di ogni seria ipotesi di relazione con la comunità islamica
Dopo l'undici settembre dopo il sette luglio di quest'anno sono state mille le occasioni in cui anche da parte della comunità islamica sono emersi dei segnali
Mi fa piacere che qui ci sia il dottore Doohan la moschea di Roma il centro culturale islamico ha lanciato dei segnali forti al sistema politico è sembrato che è la montagna partorisce il topolino della Consulta passo preliminare tra gentiluomini perché ci si possa conoscere incontrare ragionare nulla di più
Mancano pochi mesi alla fine della legislatura se non ci sono novità nelle due ore e mezzo che c'ho messo arrivare da Roma Perugia pare che non sia stata nominata nessuna consulta neanche oggi
E intanto il tempo corre e probabilmente nessuna Consulta ci sarà che cosa si è fatto niente
Se la il centro sinistra andasse al governo non sarà difficile fare di meglio tempo
Il problema che questo non ci soddisfa
Fare di meglio del nulla sarebbe troppo poco
Le cose urgenti da fare sul mobilio appena citati ma vorrei dire ancora qualcos'altro
Per esempio per creare un vero una vera discontinuità rispetto a questo tema
Per quale ragione gli affari del culto
Relativi al rapporto tra lo Stato italiano le confessioni diverse dalla cattolica devono essere in una democrazia compiuta liberale sotto le competenze del ministero dell'Interno
E quindi fatalmente connesse con i temi della pubblica sicurezza dell'ordine pubblico perché perché il tema del rapporto con le comunità di fede proprio perché sono soggetti che intervengono nel sociale soggetti che hanno una valenza e una capacità culturale non possono ricadere sotto altre competenze ministeriali sarebbe un passaggio brusco
Bruschi Sivo certo Buffarini Guidi ce le ricordiamo le leggi Buffarini Guidi chiaro che l'Italia c'è un pregresso
Leggi Buffarini Guidi son quelli che in Italia negli anni Trenta hanno chiuso le stazioni l'esercito la salvezza perché pensavano che l'esercito a salvezza
Se c'erano pure inglesi fosse un esercito militarizzato
Hanno chiuso le chiese pentecostali in Italia
E hanno creato problemi enormi a tutte le Chiese anglicani metodisti luterani che non erano di pura razza italica per non parlare poi gli altre ben più gravi e più inquietanti tragedie c'è un pregresso
Segnare una rottura sarebbe un dato molto significativo un altro esempio
L'attivazione di consulte locali con le comunità religiose e la grande ricetta inglese
Ricetta inglese visto che ci sono delle tensioni delle frizione alita ha creato ha sostenuto dei luoghi nei quali le comunità di fede si incontrano lavorano sui temi in comune acquisto reciprocamente fiducia l'una con l'altra
L'ultimo suggerimento l'ultima ipotesi di lavoro riguarda la scuola un insegnamento curricolare delle religioni l'Iraq farà il suo destino
Se avrà successo con le i sostegni istituzionali che sembrano garantite stava molto bene per chi crede in quella forma di insegnamento ma il problema culturale educativo è quello di creare un percorso di conoscenza di conoscenza dell'altro e degli alti sapere religiosi fondamentale in una società aperta insomma mentre in Europa altri si sono mossi l'Italia è stata drammaticamente ferma se vogliamo davvero provare anche con a cambiare qualche cosa io temo che dobbiamo prepararci ha una lunga e molto faticosa rincorsa
D'Alema della Redouane segretario generale del centro islamico di Roma
Grazie
Buonasera a tutti chi ha
Intervento il mio intervento l'ultimo delle trova delle tre fede
Dunque molti problematiche saranno sottolineati dalle degli amici Victor Magiar Paolo Naso
Anzi direi che ascoltando Victor Magiar avevo la sensazione che ho scritto per lui il suo intervento
Comunque
Vorrei esprimere l'amica dritto gratitudine alle organizzatore di questo incontro
Che vuole essere una tappa nel sul percorso della conferenza programmatica dei DS un ringraziamento del tutto particolare all'amico Stefano Fassina per il suo impegno
Devo riconoscere che quando ho accettato l'invito di essere con voi oggi ho provato
Un senso di imbarazzo e di angoscia
Il mio imbarazzo e la mia angoscia erano suscitate dal fatto che non essendo io un politico ho preso la decisione di partecipare ad una riunione con altri professionisti della politica
Per fortuna
Tale sentimento non è durato torme di tutte pormi per molto tempo anzi si è dissipato per le l'effetto di una citazione quasi pubblicitaria scritta su un libro che era sulla mia scrivania
Chi diceva alle problem politica
Sono le problem del turismo e le problem tutto il mondo sole problem politiche i problemi politici sono i problemi che tutto il mondo hit del mondo intero e hip di problemi del mondo intero sono problemi politici
Si tratta di uno slogan pubblicitario di una collana di una casa editrice francese che pubblica pre prevalentemente testi di politica e di sessuologia
Mi considero un cittadino del mondo che si è spostato molte volte nel corso della sua vita
Penso quindi di poter azzardare e sottomettere alla vostra attenzione alcuni refezioni
E considerazione quale contributo all'avvio delle nuove sfide per l'Italia
La gente la dinamica pre elettorale che si vive oggi in Italia
Somiglia per molti aspetti
A quella che ho seguito personalmente in Francia all'inizio degli anni ottanta e chi sia e concluse il primo maggio mille novecentottantuno con l'elezione di Frosio Amiterno all'Eliseo
Oggi trovandomi tra militanti Sanpa ti senti DS mi sembra che ciò sia un buon auspicio per le prossime elezione di primavera
Tuttavia
Dall'esperienza dell'elezione di Fronzoni però ho trattato la seguente lezioni le promesse devono essere mantenute
In effetti nel corso della sua campagna elettorale frosone ittero elabora e lavoro un programma fatto di centodieci punti
Nel corso della sua prima e seconda presidenza non riuscì a metterli tutti in Prati
Ad esempio l'ottantesima proposta del programma di François Mitterrand per le elezioni presidenziali
Contenevano l'impegno di concedere il diritto di voto alle straniere nelle elezioni municipali
Dopo venticinque anni
Dopo cinque anni di residenza in Francia
Dopo venticinque anni la questione è tuttora irrisolta
Alla domanda perché non furono mentono tutte le promesse mi terrò non trovo altre parole se non dire che le promesse che le promesse non Gage spesso chi fa il viale croati
Le promesse non impegnano che quelli che vogliono crederci
Una simile affermazione proveniente da una grande statista ed intellettuale mette in serio imbarazzo i suoi seguaci o da ammiratori
Per essere più obiettivo devo ricordare due posizione del presidente francese la prima espressa nel suo discorso di investitura alla lise all'Eliseo
Il ventuno maggio mille novecento ottantuno
Quando dichiaro indotto chiamò ardore per ed Security la Uranium che lei gestisse e governo che lento l'eros
Non ci può essere ordine e sicurezza la dove regna se l'ingiustizia e governasse l'intolleranza l'intolleranza
Anche la seconda venne espressa nel discorso di investitura del secondo settennato il ventuno maggio mille novecentottantuno quando disse
Democratici della Société Rossi Selex Bisio
Rachel scene égalité des chance e restituirla Senes volando se manchi fu pronta
Sì non fa quello presi teste Eros trionfante pulsioni dell'atto Edolo affrontano democratizzare la società rifiutare l'esclusione
Ricerche re ricercare le uguale opportunità istruire la gioventù
Ecco il cammino che occorre intraprendere se si vuole che la speranza trionfa sulle pulsione della paura e dello scontro
Se la Francia e i francesi avessero ascoltato era appoggiato François Mitterrand
Nella realizzazione dei suoi propositi dance sul sul mare propositi
Le preferire della delle città francesi oggi non avrebbero certamente andate in fiamme offrendo agli occhi del mondo intero uno spettacolo fino ad allora tragico e sconosciuto
Per non dire inascoltato
E nascosto
Spero che tutti coloro che sono coinvolte nella preparazione della Conferenza prepara pro programmatica dei DS si asterranno dall'includervi idea nobili ma irrealizzabili
Spero anzi che il programma non si limiterà alla naturale propaganda elettorale ma Mirela all'elaborazione di un progetto di edificazione sociale di medio e lungo periodo
A prescindere che ogni allarmismo
Credo che sia giunto il tempo di avviare un dibattito franco e sereno
E di iniziare una riflessione profonda sul fenomeno dell'immigrazione
Per evitare che il processo che ha prodotto in Francia l'esplosione della violenza nelle periferie degradate si ripeta in futuro in Italia
E ne esce e necessario anzi vitale di dedicare un'attenzione tutta particolare alle R alleare meno favorite dove si concentrano la povertà la disintegrazione sociale la delusione e la disperazione
Ciò dovrebbe essere una priorità
Dove le società di sinergia dei diversi interventi è sempre più sollecitato tutti gli attori dovrebbero partecipare attivamente Accio
Che possiamo chiamare o che chiamiamo una politica di integrazione la famiglia la scuola l'impresa di le autorità e la società civile dovranno assumere le loro par la loro parte di responsabilità
Tale progetto di società fondata sulla solidarietà ma anche e soprattutto sulla responsabilità di tutti dovrebbe evitare la formazione di ghetti quale sia lo la loro giustificazione
Voglio insistere sul mio assoluto dissenso su qualsiasi ipotesi di isolamento di ripiegamento su se stessi dei luoghi di culto e di alcuni strutture di insegnamento
La ghettizzazione in nome della religione o della preservazione dell'identità non può che essere catastrofica per quelli che ne subiscono gli effetti salvaguardare la libertà è una cosa creare dei ghetti in nome di Ali della libertà è un'altra cosa
Alcuni pensano che la situazione italiana non è se non non sia simile a quella francesi che qualsiasi paragone sia soltanto il frutto di un'immaginazione troppo creativa ma non dimentichiamo ciò che ci ha insegnato Pirandello sovente la realtà supera la fantasia
Parlando di libertà non posso evitare di dimenticare di dimensionare quello che ha che era già menzionato dal dall'amico Paolo Naso Mello menziono con amarezza
Che nel corso dell'attuale legislatura
La legge sulla libertà di religione è stata bloccata per il Veneto di una componente dell'attuale maggioranza ugualmente nessun progresso è stato fatto sulla via della stipulazione delle intese
Il Centro islamico culturale d'Italia che rappresento io oggi fra di voi
Non soltanto nella sua qualità di unico ente islamico riconosciuto in Italia con decreto del Presidente della Repubblica dal mille novecentosettantaquattro ma anche di protagonista in grado di mediare ha sempre offerto la sua collaborazione per identificare una soluzione
Che riscuota il consenso generale
Sappiamo che la strada sarà lunga e non facile ma deve essere percorsa fino alla fine nel superiore interesse dell'Italia e dalla sua componente musulmana e grazie per l'attenzione
Massimo D'Alema
Io resto qui per sottolineare il carattere seminariale
Non mi faccio prendere anch'io dal entusiasmo tribuni zio
E invece così per
Affrontare
Con una certa libertà anche nella scelta dell'approccio una discussione nella quale ognuno ha dato un suo contributo anche direi a partire dalla scelta del punto di vista
Da cui affrontare
Il tema così il titolo spiritoso di questo dibattito
Ma io credo appunto che noi siamo di fronte al fatto che l'Europa scopre
Il suo pluralismo interno
L'ora di smog litigioso pluralismo etnico
Che non è precisamente una novità di oggi
Ma lo scoprire nel momento in cui questo pluralismo si presenta nella forma di un disordine di un conflitto
E nel momento in cui l'Europa scopre anche di non avere gli strumenti per governare questo disordine questo conflitto
Ed emerge il volto di una società chiusa di una società impaurita
Io sono l'altro giorno ero a Strasburgo per ragione del mio ufficio diciamo avendo una pausa pomeridiana quindi il lavoro è tutto più coordinato nemmeno convulso che da noi
Ho guardato la televisione il dibattito alla Sony nazionale sul proposta del governo di prolungare l'emergenza
Ti ho ascoltato il discorso di Sarkozy
E sono rimasto abbastanza impressionante discorso di San così era l'applicazione alla Francia
Alla politica interna francese
Dei principi di neoconservatori americani su scala internazionale
Dobbiamo esportare la democrazia nelle valli
Con la forza
Perché l'ordine repubblicano imposto con la forza
La condizione
Per riportare ordine nella nostra società
Se questo è appunto quello che sta accadendo nel cuore dell'Europa paese che è stato a lungo un simbolo di quella libertà europea che costituisce io credo la radice vera del
Del processo politico della NATO unità europea io credo che questo ci dà il senso di una crisi io sono d'accordo Stefano Fassina detto nelle fin nelle pieghe del suo intervento introduttivo per insomma la crisi italiana
Non può più essere letta come un'eccezione insomma deve essere vista forse come un caso per certi aspetti più grave di una crisi delle democrazie del benessere di fronte alla globalizzazione
Che presenta aspetti simili e certamente aspetti simili in Europa
Allora io ritengo che per seguire anche qui dire delle opinioni su alcuni dei temi che sono stati affrontati
Anch'io ritengo che il dibattito sulle radici dell'Europa è un dibattito che in Italia ha avuto una curvatura strumentale
Anche culturalmente mediocre di politica interno
La vita politica italiana soffre della mancanza diciamo vogliamo dire la verità di un grande partito che ha rappresentato per molti anni un punto di mediazione tra la Chiesa cattolica e le istituzioni
Una mediazione laica
E questi e si è aperto una sorta di rincorsa clericale
Secondo me illusoriamente volta a conquistare i voti cattolici che che come tali io dubito che esistano ancora disarmati
Ma in realtà volta a conquistare i favori della Chiesa in termini diciamo più
Più più rozzamente ecco e questo è il paradosso è che da quando non c'è più un grande partito dei cattolici direi che la la la
La laicità della vita pubblica del nostro Paese è apparsa più debole
Ma questo non non vuole essere il tema del niente Voltolina voglio tornare alle questioni più più importanti
Io credo appunto io penso che giustamente non è stato scritto nella Costituzione europea al riferimento alla radice giudaico-cristiana diceva parte di quell'espressione espressione giudaico-cristiane molto discutibile perché
Rimanda ad una interpretazione del Giudaismo come premessa del cristianesimo diciamo che
Credo che non non coincida precisamente con il modo in cui gli ebrei concepiscono se stessi perché questa idea del Giudaismo è quella secondo cui se il Giudaismo è stata la premessa il cristianesimo il fatto che gli ebrei continuassero ad esserci anche dopo era considerato uno sgradevole incidente da rimuovere diciamo senso una un fenomeno storicamente non più giustificabile
Io ritengo che
è evidente che i valori costitutivi della Società europea sono frustrati fortemente alimentati dalla anche dalla tradizione del religiosa
Anche perché io penso che appunto essendo la radice dell'Europa propria dell'Europa come costruzione politica dell'Europa
Che è l'espressione semplificata che noi usiamo per alludere all'Unione Europea
In questo senso noi diciamo si allargano i confini dell'Europa i confini d'Europa sono quelli diciamo confini politici dell'Unione Europea
Alla radice dell'Unione europea c'è l'ideale democratico europeo
L'ideale democratico europeo che così come si afferma dopo la tragedia del
Della guerra civile europea all'indomani della seconda guerra mondiale
Quell'ideale democratico europeo che ha illuminato due dopoguerra la fine della seconda guerra mondiale anche alla fine della guerra fredda
E non c'è dubbio che il processo di costruzione dell'Unione europea ha un suo grande rilancio nel momento in cui con la caduta del muro di Berlino si espande l'Unione europea
Nei paesi che sono stati sottoposti alla dittatura sovietiche ed il parere dei regimi di partito unico cioè
Ora questo idea l'ideale democratico europeo è quella idea della democrazia che ha come premessa all'affermazione come premessa culturale antropologica l'affermazione della Rowling Daniela Dessì Sona umana
In questo senso in questa idea della dignità della persona umana secondo me
Confluisce
Una cultura religiosa
Ma non solo
Che in questa idea della dignità della persona umana che appunto la premessa antropologica della concezione europea della democrazia c'è anche una cultura liberale socialista un'idea dell'inclusione dei diritti
è questa forma particolare della democrazia che è propria dell'Europa il fondamento della costruzione politica europea
Ed è precisamente questa forma particolare della democrazia che entra in crisi
L'epoca che noi via la crisi europea è una crisi di questo fondamento democratico della nostra società di quella idea della democrazia come inclusione come espansione dei diritti diritti sociali
Diritti della donna diritti ambientali tutti quei diritti che costituiscono poi la parte più viva di quella Costituzione europea appesantita da quel pacco di trattati diciamo che
Ora
Perché noi assistiamo ad una crisi della democrazia ad una
Depotenziamento della democrazia che chiedi si esprime in un duplice paradosso uno è che noi siamo nell'epoca in cui c'è la massima espansione della democrazia
E nel momento in cui la democrazia si espande svanisce il fenomeno più più straordinario del dello svanire della democrazia N il nascere di Stati che diventano democratici falliscono
Nel senso che non sono in grado di garantire ai loro cittadini le risorse essenziali di ordine di convivenza di il fallimento degli Stati è uno dei fenomeni più gravi della crisi della democrazia moderna
Si calcola che circa un terzo dell'umanità di vari mai Stati falliti
Ed è uno dei più grandi fattori di instabilità nel senso che ci sono estesi territori che sono sottratti a qualsiasi sovranità
Reale devo quella forma
La la perdita di efficacia della democrazia
E l'altro paradossi appunto la democrazia moderna nasce soprattutto come diciamo limitazione progressiva del potere dello Stato
E affermazione dell'autonomia del cittadino e dei diritti e delle libertà del cittadino oggi in realtà la crisi della democrazia
Ha un segno completamente opposto
è è la mancanza di potenza della politica che segna la crisi della dell'e l'impotenza non l'eccesso di potere
E l'impotenza del potere segna la crisi della democrazia nel senso che ci si si si combatte intorno a una risorsa sempre più limitata
Se si va a vedere in un'epoca in cui le grandi decisioni economiche eccetera sono determinati dal
Dall'economia mondiale dalle sue regole
In realtà il la la disputa tra destra e sinistra e una disputa che diciamo è un conflitto intorno a all'uso del due per cento delle risorse probabilmente
Sarebbe divertente andare a calcolare
Quanta parte del bilancio dello stato delle risorse disponibili cambia di utilizzazione a secondo del segno politico del governo
Io credo che oramai la disputa politica che pure ha una valenza simbolica proprio anche fortissima
E in realtà la disputa intorno alla destinazione di una quota minima delle risorse che tutto il resto va dove deve andare sulla base di decisioni che sfuggono completamente
Attacca ottica della competizione politica democratica nuovi che questo è un punto fondamentale perché
Quello è diciamo in questo duplice paradosso si espande la democrazia ma perde di Potenza perde di di di efficacia perde di di
E il secondo paradosso che appunto che la crisi della democrazia è una crisi che nasce dalla mancanza di forza dello Stato non dall'eccesso di forza dello Stato che è stato a lungo invece l'ostacolo contro cui
Si è scontrata la la la la l'affermazione dei diritti di libertà e di diritti democratici ora
L'altro problema è questo noi noi abbiamo per un per un lungo periodo diciamo noi abbiamo vissuto un'epoca felici o che pensavamo che fosse felice sostanze cioè l'idea che la la la che dopo la fine del comunismo la globalizzazione avrebbe pacificato il mondo cioè che in definitiva il pubblico questa crisi della democrazia non era un problema perché non c'era più bisogno della politica
Il multiculturalismo se noi andiamo a vedere il multicast cultura anche a caratterizzarlo anche la cultura progressista europea
Ha avuto aveva una premessa non detta diciamo c'è l'idea che in definitiva il multiculturalismo
Era la tolleranza degli occidentali
Verso la le altre culture in un mondo che l'egemonia dell'Occidente
Avrebbe progressivamente omologato
Noi non ci siamo posti il problema della convivenza con gli altri perché abbiamo pensato che in definitiva progressivamente
La forza dei modelli occidentali dei modelli istituzionali dei modelli di economici si sarebbe imposta la globalizzazione avrebbe avuto questo segno l'avrei non c'era bisogno diciamo di costruire i percorsi del dialogo della della convivenza con gli altri perché gli altri progressivamente sarebbero diventati come noi
L'Occidente ha coltivato questa in questa grande illusione la globalizzazione liberale neo liberale è stato questo salta l'idea che in definitiva
Si apriva un'epoca in cui caduto il principale ostacolo cioè l'esistenza di un mondo comunista eccetera progressivamente il mondo sarebbe unificato
E
Nel segno del mercato nel segno di un'egemonia dell'Occidente
Dopodiché abbiamo scoperto due vede vediamo fatto due scoperte
Tamar pitch nel corso degli ultimi anni
Tutte e due drammatiche primo abbiamo scoperto che la globalizzazione non soltanto non cancellava le diversità ma in qualche modo anzi le diversità minacciate si caricavano di un di una valenza fondamentalista intollerante
Il fondamentalismo islamico è un fenomeno recente è un fenomeno del del secolo scorso non non è un fenomeno antico come giustamente ci è stato ricordato gli ebrei andavano
Cercando Raminghi in Europa i gli angoli d'Europa dove dove c'era il dove c'erano i musulmani perché uno più tolleranti dei cristiani
Il fondamentalismo islamico nasce come reazione al timore di un dominio dell'Occidente e della sua cultura
Che il punto che il bel libro sull'Islam nella globalizzazione di Khaled Fouad Allam si apre con il racconto del dialogo tra la madre
Donna di servizio alla periferia di Parigi e la figlia studentessa alla Sorbona la figlia con il velo e la madre che dice ma abbiamo combattuto per non portare il velo come di viene in mente
E la figlia dice ma io studio nelle loro università
E se voglio difendere la mia identità non voglio diventare come loro devo marcare la mia diversità la mia differenze la mia identità cioè la riscoperta dei musei il velo non è una tradizione
Che si tramanda è che col tempo scomparirà non è un residuo arcaico un fatto moderno
Perché la generazione precedente
Se ne era liberato
Nel nella stagione delle rivoluzioni nazionali eccetera
Quindi in realtà non assistiamo ad un fenomeno che il ritorno di identità forti
In che che riemergono per perché più il mondo minaccia di farci diventare tutti uguali più invece c'è bisogno di riscoprire le proprie radici
Ma badate in questi fenomeni di fondamentalismo non sono soltanto nel mondo islamico al mondo cristiano
Basta pensare a che cosa ha tenuto mondo protestante americana sono nel mondo ebraico
Con la la la la
La forza delle delle delle del dell'estremismo religioso del mondo ebraico e crescente non è calato
E
Quindi è la globalizzazione che paradossalmente anziché renderci tutti uguali ha reso più difficile la convivenza
Anche perché per mentre prima ognuno conviveva a casa sua diciamo noi ci siamo trovati in in uno scenario unificato
Senza avere gli strumenti per governare queste di queste differenze
E la seconda scoperti e questo tema SIEM manifestato fino
All'esplosione del del dello scontro di civiltà ed è del terrorismo
E l'altro aspetto è stato anche qui che mentre noi pensavamo che la formazione di un mercato mondiale andasse nel senso di una espansione del anche dalla forza economica dell'Occidente a un certo punto abbiamo scoperto che invece il capitalismo poteva essere sfidato iuxta sua propria ciglia c'abbiamo scoperto che la liberalizzazione dei mercati non serviva soltanto a a mandare i nostri prodotti
All'estero ma serviva fare arrivare i loro a casa nostra che in fondo ci si poteva pensare che se prima o poi sarebbe accaduto diciamo però quando è accaduto esercizi abbiamo scoperto che il mondo era cambia
Era scambiato e ci siamo spaventati
Quindi è risorto abbiamo avuto appunto dopo quindici anni di dominio neo liberale è stato riscoperto col bene abbiamo avuto tutto il ritmo un ritorno di un'Europa impaurita
Ma mica solo l'euro
Perché gli Stati Uniti d'America non sono oggi diciamo uno dei paesi più protezionisti del mondo
E ed è tornato il grande problema di come si si si mette un riparo questo disordine del mondo
E badate che difatti e qui
Che nasce anche la diversità tra Europa e America nel senso che qui come si mette riparo al disordine del mondo gli americani anni venuta in campo una nuova cultura dagli Stati Uniti d'America si mette riparo al disordine del mondo attraverso
L'esercizio della forza della della grande potenza americana attraverso insomma in definitiva non è che ci sia nulla di particolarmente nuovo e noblesse recarci mettendo e l'idea che grande potenza americana agisce
Agisce per mettere ordine e lo fa
Dov'è la legittimazione dell'agire America è legittimo perché chi decide è un grande Paese democratico e legittimo perché il contenuto dell'azione diffondere la democrazia apparentemente funziona tutto perfettamente
Qua che ritorno prepotente della politica
Anzi della guerra che appunto è la continuazione della politica con altri mezzi paga dispiace che siamo partiti subito dalla continuazione scambiata però in definitiva diciamo è la il segno più clamoroso diciamo del fallimento di una cultura neo liberale
E a e noi abbiamo visto quali a quali diciamo esiti abbia condotto diciamo questo questo questa opere questa visione secondo me improduttivi anche se naturalmente non non possiamo sfuggire a
Anche a vedere che
Chi c'è dentro anche un elemento di verità
E cioè che l'espansione della democrazia è effettivamente un fattore di sicurezza
Purché però democrazia funzioni e non produca degli Stati che falliscono
Dall'altra parte noi siamo rimasti legati ad una visione europea abbiamo discusso qualche giorno fa anche a Firenze un bel convegno dette Giovanni che è stato uno dei più critici verso questo fallimento nell'Europa dell'Europa è rimasta prigioniera di un grande un mito kantiano che ha avuto in alternarsi il suo continuatore cioè questi idea del governo delle leggi del governo della legalità internazionale fondo l'Europa è una straordinaria costruzione iper giuridica
L'Europa non soffre di una scarsezza soffra di un eccesso di regolazione
E questa grande illusione che il mondo possa se lo si possa governare diciamo trasformando il diritto internazionale in una costituzione del mondo
Questo è l'ideale europeo
Governo kantiano del mondo ecco senonché questa visione iper giuridica del governo del mondo e mette capo ad una legalità spesso impotenti
Cioè impotente ad agire
Non c'è il minimo dubbio che
Diciamo noi voi
E e badate che in definitiva oggi la la
La rottura dell'Occidente avviene intorno a questi due principi insomma il fondo
Sono sono due
Sono due grandi filoni della nostra cultura
E secondo secondo me sarebbe sbagliato non vedere le le debolezze da una parte dal
Io credo che una rinascita dell'Europa nasce anche da un può anche venire dalla consapevolezza non soltanto del fatto che il modello americano non è accettabile
Ma anche dalla consapevolezza della debolezza della proposta europea se non mette in campo ad una capacità di agire
E
Sì non torna che psichici sono molte parole che caratterizzano questa nuova generazione questo leone opportunità le cose eccetera forse bisognerebbe anche dire che ci sarebbe bisogno di una generazione che coraggiosa
Cioè che bisogna anche recuperare l'idea che bisogna battersi per affermare certi valori
Coraggio di cambiare il coraggio di rimettere in movimento cioè in fondo
L'Europa può di fronte noi possiamo anche ragionevolmente pensare che
Siamo un Paese come l'Italia non abbia una ricchezza accumulata dagli degli italiani delle famiglie italiane che nove volte IP
In fondo
Se entriamo nell'ordine di idee che non vale la pena di di disattesi cestisti sforzarci tre dobbiamo resistere forse un paio di generazioni possiamo resistere
No
In definitiva e
A me sembra che grosso modo la cultura dominante in Italia in questi nessuno lo dirà esplicitamente
Ma l'idea dominante medievale ma perché dobbiamo cambiare non è che proprio siamo al dramma si somma sì ci sono dei problemi ma insomma ridistribuendo meglio le risorse che ci sono
Possiamo continuare ad avere una qualità della vita si l'Europa in crisi ma un bel dire l'Europa in crisi poi uno va a vedere le statistiche qual è la parte del mondo dove si vive più a lungo l'euro
Qual è la parte del mondo Versilia meglio l'euro
Gli Stati Uniti crescono più dell'Europa si in quelle stesse statistiche sono trentaquattresimo
E in definitiva questa vecchia Europa e comunque la parte del mondo dove si vive meglio
E se questa vecchia Europa si dispone in qualche modo a dire va bene ma insomma
è inutile che noi mettiamo in discussione questo moderno
Si può vivere in fondo la nostra è una società dove si può continuare a vivere da si può vivere bene anche producendo ricchezza in Romania
E portandola in Italia per comprare le ville sul Brenta ristrutturarle per
Cioè una società di questo tipo una società che non offre nulla i giovani se non il passaporto per andasse
E questo è chiaro ma c'è è è una società che è è non è solo democraticamente eletti
E che è chiaro è una società che culturalmente venti
E però per metterla in discussione ci vuole moltissimo coraggio cioè il tema non è di oggi diciamo ma se il la questione italiana è che appunto visto discutere domani dopodomani ma è il tema cruciale cioè nella crisi italiana non c'è soltanto un conflitto destra sinistra
C'è anche un conflitto innovazione e conservazione
E ed è indiscutibile che questo conflitto innovazione conservazione attraversa anche il campo della sinistra
E siccome una nuova generazione non diventa protagonista della vita politica soltanto perché è più giovane
Perché questo garantisce quel ricambio anagrafico diciamo normale esistenza mia madre mi diceva la bellezza del somaro dice ecco
è una nuova generazione
Conquista il potere in quanto è portatrice di di un punto di vista l'uomo
E secondo me una nuova generazione può affermarsi in quanto assume anche il conflitto tra innovazione e conservazione oltre al conflitto destra sinistra come chiave di lettura della vicenda italiana
Il che comporta anche una battaglia culturale dentro la sinistra
Come è evidente come è stato evidente in diversi momenti della storia del nostro Paese e come secondo me tornerà ad essere evidente soprattutto quando è al governo perché quando stai all'opposizione di un governo come questo a questo tema passa in secondo piano
Diressi diciamo quando ha quando la questione è quella di conquistare un livello minimo di decoro della vita pubblica può sembrare un lusso diciamo ma quando poi ti misuri con la sfida del governo questo tema tornerà ad essere un tema in primo piano chiusa questa parentesi che pure è cruciale
Io credo che la sfida dell'Europa è quella di di cercare senza rinunciare al suo patrimonio diciamo non ci sono scorciatoie ma di tenere insieme
La forza della sua tradizione giuridica della sua cultura democratica dei diritti con una rinnovata capacità di
Agire
E di riscoprire la anche la politica come potenza
Cioè in fondo anche canterà allievo di Opus
E il secondo me stesso non si riscopre questo nesso l'impotenza dell'Europa porterà ad una
Caduta del suo del suo su il suo posto nel mondo
Il che non è solo sgradevole in quanto penso che ne nessuna generazione può progettare di ridurre il peso del questa della parte del mondo dove vive ma se conta di meno l'Europa conta di meno anche quel patrimonio di valori gli ideali democratici di diritti di Coni la civiltà europea
E costruita che io invece sono ritengo sono valori che sono importanti per una globalizzazione che abbia un segno che abbia un segno diverso
Quindi noi dobbiamo cercare e e questo vale anche nel modo in cui noi costruiamo la la convivenza
Io penso per esempio che una certa idea
Così i
Una certa visione idealistica con cui la sinistra ha coltivato l'idea del
Del Miti Issa no
Non funziona
Cioè io sono figuriamoci se non è ovvio che la la la nostra civiltà eh
Una si
Il taxi e nasce dal mescolamento dei sa c'è una pagina straordinaria di Lucien Febvre che quello è un testo vero fondatore dell'euro
Dove dice appunto questa è l'Europa è la nostra storia non è che sono delle non è non è una posizione ideologica no e la nostra storia come popolo ognuno di noi doppio sono arabo si vede anche in qualche modo
Basi si onestamente tratte allora io parlo ancora insomma sei matto se arabo rosso dice io suonavo nero
Nel senso che si trovano molti più Alema
Nell'elenco telefonico di Beirut perché non di Roma e dall'M figlio di quello lì perché questo non c'è il minimo dubbio diciamo
Quindi noi siamo un Paese che nasce così
E però è anche vero che insomma quando il Sartori scrisse quel libro sul multiculturalismo tutti quanti in un maltrattato moltissimo quel libro c'erano scritte anche delle cose giuste
E cioè che se noi non vogliamo che il multiculturalismo sia la convivenza gli uni accanto agli altri di mondi che non comunicano
Il multiculturalismo è il dato da cui si parte ma lei politiche
Non possono avere come obiettivo il multiculturalismo le politiche dei vari ricordi tv la convivenza e non c'è convivenza senza un nucleo di valori condivisi
Sì convinti valori condivisi vuol dire la cittadinanza
E secondo me questo passa
Sarò irriducibilmente laico diciamo i valori condivisi
E non non nascono soltanto dal dialogo interreligioso
Il dialogo interreligioso è fondamentale
Ma il dialogo interreligioso alla fine arriva sempre a un grumo irriducibile vediamoci chiaro
Nel senso che la verità rivelata e quella
La convivenza è nata il giorno in cui si è detto cari signori badate
Dobbiamo siccome dobbiamo uscire dal sangue e dal sangue che faceva andare i mulini no
Perché in Europa e questo è cominciato dopo due secoli di guerre di religione
Altro che ci lasciamo stare gli islamici gli europei si sono scannati tra di loro
E a un certo punto arrivato qualcuno che ha detto no qui ci vuole la tolleranza la tolleranza un valore laico
Tolleranza
Ma la tolleranza un valore laico la tolleranza
è intollerante nei confronti dell'intolleranza
Io credo che quando insomma noi
Noi assistiamo oggi in Europa al al insomma ad una duplice fallimento
No dei due grandi modelli di di convivenza che sono ci sono stati proposti
Quello francese
Anche perché il modello francese a imposto diciamo un ideale repubblicano però non ha creato le premesse perché effettivamente sospese per tutti
Perché a Agli ai magrebini di seconda generazione si è proibito di portare il velo a scuola ma non è che gli sono offerti le opportunità per diventare veramente cittadini francesi
Se non perché non possono andare a scuola con il velo
Ma anche quella idea britannica di convivenza di comunità
E persino di accettazione diciamo delle delle leggi di queste comunità per cui poi in fondo la polizia inglese si impiccia poco del modo in cui vengono trattate le donne
Perché al London instant poi ci sono quello è un mondo quelli sono mussulmani e quindi devono potere vivere secondo le loro regole
Ma anche quel modello che abbiamo visto insomma che anche lì ha messo radici fondamentalismo badate che glieli abbiamo qualcuno ha teorizzato che bisognava andare in Iraq a combattere il terrorismo in un curioso paradosso
Perché lì non c'era
E
Voi lo sapete che diceva Andrea Marzulli che stati dati in Francia che accetterei
Ospite del governo francese contrari il governo francese anzi i servizi di sicurezza francese hanno calcolato che tra i terroristi suicidi morti in Iraq mi hanno già individuati diciotto minorenni nati in Francia
Perché mi devo cos'è successo che sono andati in Iraq gli eserciti occidentali a cercare i terroristi realtà delle somme di al seguito
Fino a
E sono partiti dalle stesse metropoli da cui poi Lillo organizzatore dell'attentato detto intarsio e ad Amburgo
Non a Baghdad
E una parte fondamentale della sfida contro il fondamentalismo terrorista eccetera si gioca qui a casa nostra non la
Ed è evidentemente si gioca nella capacità di costruire una convivenza
In grado di essere un modello perché se noi non costruiamo una convivenza che si a casa nostra come possiamo pensare di costruirla su scala internazionale
Allora
Questi sono elementi siccome appunto noi abbiamo visto che sia tra i ragazzi francesi di seconda di terza generazione coltiva la la rivolta dice e metto sullo stesso piano mentre la rivolta giovanile delle bandiere con quelli che vanno a fare i terroristi evidente che si tratta di fenomeni DiVersi
E tuttavia sono fenomeni che molto diversamente drammatico mostrano una estraneità
E cioè il fallimento di una politica di integrazione e dall'altra parte però anche il modello comunitario
A a aveva fatto emergere diciamo le sue le sue difficoltà io credo che noi dobbiamo saremo chiamati spero presto al governo a misurarci con l'esigenza di una politica di convivenza e di integrazione
Che è indagato in un secondo me è fatto di un modello molto misto che deve essere
Tollerante e rispettoso delle diversità io trovo che è assurdo dire che uno non può andare col velo a scuola
L'affermazione della propria identità nella misura in cui non confligge con quella degli altri
Non solo è una delle forme di due della libertà europea
Ma nello stesso tempo a mio giudizio deve promuovere l'integrazione a partire dalla puliti
A partire dal diritto di voto a partire noi noi dobbiamo fare tre leggi fondamentali
Una legge sul che riconosca il diritto di voto immediatamente a tutti quelli che lavorano regolarmente e pagano le tasse nelle elezioni amministrative
Una legge che renda rapido l'accesso alla cittadinanza
La nuova legge sulla città di
Questi e i è assurdo che noi ci siamo inventati un sistema per cui la moglie di Lula
C'è una simpatica signora che va anche bene che voterà per noi diciamo che non parla una parola in Italia
Sarà elettrice dell'elezione però se non li spieghiamo che sta Lulli l'Ulivo lei nove il sedici volte va bene
E va bene diciamo
E invece gente che vinci Katherine che vive qui
Che vive a casa nostra
Da anni
Che se se ne andassero smalto smonteremo settecento famiglie penso alle badanti hanno diritti non hanno i diritti civili
Perché sta qui paga le tasse ma subito a tutta
Abbiamo applicato uno ius sanguinis su scala globale diciamo che
Che secondo me nona o sapere a certo punto stavamo discutendo una legge del parlamento che ripartiva tutto il mondo in collegi elettorali uninominali
Alla c'era sotto anche Lazio l'azione dei nostri comuni amici diciamo che hanno illuminato con la loro follia una stagione della politica l'unico andamenti c'era il collegio dell'oceano
E avrebbe retto indennità tanto spetta
E
E
Quindi non c'è dubbio che una e di questo pacchetto fa parte un la una una seria dei giusti sulla libertà religiosa io che non raggiungono una la cosa che al suo naso perché
Io sono stato io firma
Pochi sanno che il mondo vero momento drammatico della storia del centrosinistra assolutamente drammatica è stato quando io ho deciso di firmare l'intesa con i testimoni di Geova e abbiamo rischiato la crisi di governo
E abbiamo avuto una discussione teologica del consiglio dei ministri
Sì è chiaro che i testimoni di Geova hanno un aspetto sgradevole che teorizzano che quando arriverà a Genova innanzitutto sterili era ai politici vada perché va bene direttrice che è lo stato la politica che l'espressione del demonio o mi sbaglio ecco
E io ho detto sì io non condivido ma siccome non ritengo questo pericolo positivi Minerva questo arrivo costine io nel frattempo si tratta di riconoscere il diritto di di trecento mila nostri connazionali
Trecento mila nostri connazionali che hanno diritto
A vivere con libertà loro liriche sono stati perseguitati dal nazismo
E che cui dobbiamo riconoscere pienezza di ma vi assicuro che è stato un una lotta
E il Parlamento in cinque anni forse neanche sognato di mettere all'ordine del giorno la ratifica
Ed è uno scandalo
Meno drammatico fu la firma dell'intesa con i buddisti verso tutto il gruppo
Quella borghese signore milanesi
Ma quindi meno impegnativo diciamo ma neanche quello è stato ratificato
Lo dico perché è vero questi sono tre punti cruciali di una politica dell'immigrazione diritto di voto
Un accesso più rapido alla cittadinanza
E riconoscimento della libertà religiosa fuori dallo schema
Non vincolato allo schema delle intese al ministero controllato dal ministero degli interni che veramente è uno schema arcaico
Lo sforzo per per superare la difficoltà del rapporto con le comunità islamiche che anche una una difficoltà che nasce dalla forma peculiare della loro organizzazione coraggio dando lì a darci una rappresentanza diciamo perché io invece ritengo sbagliata l'idea che si debbano affidare le intese con le singole rappresentanze nazionali
Come vogliono diversi Paesi arabi che vorrebbero che noi facessimo gli accordi con il con i governi nazionali dal Marocco dalla Tunisia eccetera e credo che noi abbiamo tutto l'interesse invece a discutere con una comunismo antitaliana
Allora dobbiamo offrire questo Islam la possibilità di diventare italiano per questo il diritto di voto la cittadinanza altrimenti continua ad essere una somma di comunità straniere
A casa nostra e non va bene da nessun punto di vista
Allora ecco qui io penso che noi potremmo dire una parola in Europa dice
E poi adesso non voglio arrivare a una proposta che ha fatto di via di un ministero per la convivenza ma insomma non c'è dubbio che il problema della convivenza e un punto cruciale delle politiche di welfare