L'Italia ce la farà

Cercherò provveduto in votazione
L'ho
E io
Luca
Porre una domanda perché perché tra l'altro il rifornimento idrico
Assemblea nuove coinvolto va
Bene Marco delle come delle istituzioni
Tanto che converrebbe
Sì se perché appunto il personali costitutivo la felicità sarà inferiore presento sulla la competitività ed esportazioni non reggono basso verso verso belle perché in questo contesto tornare a occuparsi di riforme
Io credo che
Vale la pena ragionare su che cosa c'è bisogno anche perché dopo abbiamo scritto dopo due riforme approvate a maggioranza di cui la seconda speriamo destinato a essere abbattuto dal referendum c'è anche
Il tempo per sa ragionare
E c'è bisogno c'è bisogno di una serie di adattamenti della intanto disegno costituzionale nel senso di riforme che accrescano la stabilità efficace del Governo
Che rafforzino l'opposizione parlamentare che realizzino una più ampia distribuzione di poteri e dire ultimo tra centro e periferia
Perché la nostra repubblica non è più quella di prima
E già cambiata spesso in modo involontario
In preferisco il più delle volte al di là e nonostante i diversi progetti al punto che risulta adesso incompiuto a metà strada tanto che c'è una arguta definizione di diamanti che la descrive come una repubblica preterintenzionale
E perché non è un mistero per nessuno che la modifica del sistema elettorale
A oggi vi chiede di ripensare tutto il sistema dei controlli e checks and balances tra poteri e istituzioni dello Stato non è un mistero per nessuno che il nuovo Titolo quinto abbia introdotto una modifica nei rapporti politici e finanziari per il Governo che il nostro sistema istituzionale attuale non è in grado di gestire in maniera efficace non è un mistero per nessuno che gli elettori abbiano interiorizzato la logica di fondo della democrazia maggioritaria lanciarli ma qualche settimana fa non è che uno degli esempi io cito come uno dei momenti di partecipazione straordinaria che poi vengono ma pienamente dimenticati i due referendum del novantuno e novantatré trenta milioni di italiani decisero impose il passaggio allora
Dalla proporzionale maggioritario e la gran parte degli elettori a interiorizzato poi qui naturalmente c'è da discutere anche l'ipotesi di un rafforzamento d'autonomia territoriale
E naturalmente mai abbiamo a che fare anche con un problema a furia di dar retta tutte le stramberie di Bossi è finito per il federalismo qualche capitale è successo quel capitano socialdemocrazia è stato dichiarato morto senza averlo sperimentato sul Paese
Forse attuato in nessuna delle previsioni contenute nel Titolo quinto lasciamo lasciate
Però anche se
Oggi anche in ragione delle Strambelli ecco abbiamo assistito il federalismo monco di grandissima popolarità e sembra diventato un problema non sarebbe mantenere ammessi quella di nuove regole e di nuove istituzioni è una strada difficile ma che c'è stata imposta da emergenze da fratture
E che abbiamo scelto proprio per sanare il contrasto fra società e Stato tra società e politica
Un contrasto che nessuno ha risolto per il fatto che c'è Berlusconi e sul Po non ci non si marcia più o per il fatto che i giornali e io ricordo le associazioni industriali hanno smesso di parlare del Veneto come se fosse l'altra non se ne parla più ma quel conflitto col contrasto
Rimane rimane lì ed è subito contrasto appunto tra società e politica la riforma di cui c'è bisogno a mio modo di vedere dovrebbe essere non soltanto una mera operazione di trasferimento di funzioni
Ma l'occasione per un generale ripensamento del rapporto tra cittadino autorità nel nostro sistema istituzionale
Cioè la cosa più importante non sono i capi la cosa più importante che gli americani chiamano del parlamento quindi cioè anche esistente in inglese tutti capiscono dal Piemonte alla Puglia perché il cittadino
è quello che vuole diventare davvero soggetto decisionale e perfino la maggior parte degli elettori che sostiene che ha sostenuto Silvio Berlusconi non domanda un'autorità più forte ma al contrario vuole maggiore libertà meno regole per raggiungere i propri obiettivi obiettivi personale
E
In questo contesto la discussione sulle riforme anche vedere sia con questa articolazione
Istituzionale da mentre appunto tanto con i soggetti politici
E e a che vedere anche con alcune questioni preliminari una è quella di mettere uno e abbiamo proposto anche un metronomo tutta ma discussioni da fare che assumo poi modello da comizio europea tentativo di mettere assieme
Punti di vista diversi per procedere d'intesa alla modifica sia l'articolo
Certo la strada proposta centotrentotto che le bicamerali si sono rivelate uno strumento inadeguato
Ho in ogni caso hanno proposto una strada da gli esiti dubbi finora
E e c'è da ribadire un punto un punto preliminare prima ancora di un della valanga di motivo altissime critiche che hanno investito e investono i contenuti del progetto che ha portato avanti la maggioranza
Di governo il la prima cosa mi giudizio derivative che è sbagliata la premessa una riforma costituzionale non si può approvati
Per volontà di una maggioranza elettorale comunque contingente senza e contro il consenso ignoranza
Se ha sbagliato come si è detto il centrosinistra nella scorsa legislatura a varare da solo all'ultimo metro riforma del titolo quinto anche se poi quella riforma era stata votato insieme da maggioranza e opposizione alla Camera
Ed era stata
All'ultimo momento il centrodestra si è ritirato dal processo riformatore ed era stata sostenuta unanimemente da tutti i livelli rappresentativi dell'autonomia territoriale Regione Comuni anche quelle rappresentate nel centrodestra ma anche se così è stato tanto più sbaglia l'attuale maggioranza di insistere portare avanti una riforma che ben più ampio ben più dirompente come frutto del programma di maggioranza un programma che si presume approvato soltanto dagli elettori
Della Casa delle Libertà addirittura poi con una iniziativa che formalmente incluso nel programma di governo
In questo modo si finisce per avere in una costituzione ma una legge costituzionale la maggioranza di governo per attendere totalmente che una nuova maggioranza al nuovo governo propongano una diversa
Proprio legge di riforma costituzionale quindi uno dei punti il punto preliminare è quello
è quello del mercato
L'ipotesi che noi e
Il saldi cerchiamo di insegnare quella di un patto non soltanto tra poi ma anche tra autonomie e con le Autonomie con realtà sociali interessato ad una politica appunto non chiusa non impermeabile
C'è poi la questione appunto dei soggette nel senso che noi abbiamo bisogno di un bipolarismo che sia strutturato su partiti a vocazione maggioritaria entrambi poni che non siano soltanto l'assemblaggio di quel che resta del vecchio sistema politico
Immaginiamo di poter utilizzare una serie le c'è una una consapevolezza insomma
Del che vorremmo condividere che quella della della profondità della crisi del sistema perché basterebbe sfogliare i giornali
Riflettere sul candore con il quale hanno improvvisamente scoperto uno dopo l'altro gli episodi dell'intrusione di un sistema di poteri che qualcuno aveva pensato di salvare l'Aventino buttano male semplicemente la zavorra che era costituita del partito da prima Repubblica se ci fate caso giorno dopo giorno l'opinione pubblica è stato informato la crisi organizza nazionale
Dello degli scandali finanziari che hanno travolto i due imperi l'agroalimentare delle a dir poco incerto e regole di governance del sistema creditizio dell'ingovernabilità del sistema radiotelevisivo sono elenco è interminabile
Quello che si sta assistendo è anche la pretesa delle la metto così per il business delle grandi corporazioni Corporation di autogovernarsi e di negoziare tra di loro il governo del Paese in fondo Berlusconi rappresenta anche incarna questa pretesa e non sarebbe ma se appunto questa crisi che ha uno spessore costituzionale venisse affrontata in maniera meno disinvolta quanto avvenuto nei primi anni novanta tenendo conto che almeno da Jefferson in poi grandi partiti e grandi costituzioni sono un binomio obbligato vanno insieme
Dal momento che i partiti sono i corti di appoggio elettorato rimasta ferma edificio costituzionale che sia universalistico
E solo se riusciremo imperniare il bipolarismo su due grandi forze fondamentali si potrà rendere sistema politico meno dipendente dalle persone più equilibrato il rapporto tra personalizzazione la politica eroga i partiti consentendogli di funzionare bene
Anche perché nessuno degli attuali sostituti dei partiti può sostituire me
La capacità di portare avanti politiche qualità
E non vuol dire tornare alla Repubblica dei partiti
Ma significa essere consapevoli che c'è uno sforzo da compiere per la forma per consentire la formazione i soggetti politici degni di questo nome superando anche la repressione corporativa che c'è stata una istituzione noi immaginiamo utilizzare una serie di lei quell'iniziativa politica risse unitaria e così via
Si vedranno con la riforma elettorale ipotizzando non soltanto di eliminare l'attuale controriforme e ritornare
Da dove siamo partiti ma anche di immaginare un passo avanti verso il doppio turno se questo fosse possibile quella d'una legge per la regolamentazione delle primarie per le cariche monocratiche
In particolare quella legge quadro perimetro democratico interne ai partiti e alle coalizioni che elimini gli attuali incentivi alla frammentazione gran parte delle motivazioni a sostegno la nuova legge elettorale avevano a che fare appunto con questa necessità di impedire la frammentazione ma sarebbe bastato introdurre alcune modifiche nei regolamenti parlamentari
Nel finanziamento pubblico finanziamento Veltroni per ottenere questo
Risultato e naturalmente anche quello di un intervento sui regolamenti parlamentari appunto che contribuisca che attribuisca gruppi con maggiori adesioni una dose supplementare di insorti insomma che incentivi appunto la costruzione di questo di questo progetto
Naturalmente la la la la
L'obiettivo è quello di favorire una partecipazione diretta dei cittadini legale del pallone è questa può utilizzare anche lo strumento del referendum propositivo c'è l'idea è quella di immaginare che i partiti ricostruiti a vocazione maggioritaria profondamente rinnovata eccetera eccetera ma che per completare la transizione
Istituzionale si debba anche definì una sette in cui i partiti non siano gli strumenti unici delle domande politiche insomma
Della anzi meglio della trasformazione delle domande
E il punto
Attorno al quale ruota i due punti attorno al quale ruota la necessità e l'esigenza di allevamento istituzionali hanno a che vedere con la necessità di e far sì che il mandato conferito dagli elettori con sistema maggioritario sia vincolante per la legislatura
E quindi e quindi che i mutamenti necessari vengono vagliati dal capo dello Stato ma che sia di garantire la continuità del mandato
Che sciolga il Parlamento nei casi in cui questa continuità venuta meno in sostanza
E
E e in questo noi diciamo non che non bisogna aver paura diritto una leadership rafforzata perché in un sistema che riesca a restituire appunto vitalità
A soggetti politici degni di questo nome è proprio l'organizzazione del partito locali del partito che Bilancia con le sue regole e con la sua capacità aggregante la di leadership personale che restituisce quindi una dimensione di responsabilità collettiva c'è la questione del federalismo compiuto e solidale che ha pochissimo a che vedere con la questione del riparto di competenze ma che è molto a che vedere con esperienze cooperative ovunque il federalismo soprattutto una a una dimensione cooperative collaborativa
Ma che e in qualche misura assume fino in fondo questa necessità io la faccio breve ma faccio un esempio
Molto semplice in un'epoca di trasformazione come la nostra necessario assicurare il massimo possibile di flessibilità di pluralismo perché l'unico modo per assicurare il massimo d'innovazione
Se vendette le periodiche statistiche che fornisce Eurostar su il relativi al PIL pro capite delle regioni che compongono l'Unione europea
A la tripletta di potere d'acquisto non soltanto si vede come purtroppo ormai una costante lo spostamento verso nord dell'economia europea
Ma quel che colpisce è che le ricette del successo si assomigliano tutte in tutte le storie di successo da Amburgo a danno Stratta Vienna a Londra ricorrono una serie di vantaggi competitivi
E tra queste ad esempio c'è una gran un'alta qualità delle risorse umane che si spiega con la presenza di grandi università un elevato potenziale di attrazione per l'insediamento dell'impresa che si spiega con infrastrutture sofisticati sistemi fiscali efficienti insomma c'era c'era c'era in tutta Europa vincono quelle regioni che in questi anni hanno potuto e saputo reagire in modo rapido alle sollecitazioni del nuovo quadro competitivo
Perché ciascun territorio delle coste la propria gioco la mia eccetera eccetera rafforzando fattori di competizione che in larga misura dipendono dalla capacità cooperativa si deve lavorare insieme dalle in maniera convergenza tra forze economiche governi locali università eccetera eccetera
E il federalismo solidale nella forma che ne proponiamo resterà la lo strumento più indicato per dare risposte flessibili a territori così diversi come quelli che compongono il nostro Paese che a differenze più profonde di quelle tanto per capirci che contrappongono lente orientali attesi occidentali nella
Germania federale
Ed è questo il nodo non la devoluzione che verso c'è e io vedo di farla
Rapida
Altri due punti che noi sembra di e dove sottolineare
La necessità appunto di viste le modifiche che sono già stati introdotti quelle che lo saranno ancora di elevare i porti approvazione per tutta una serie di articoli di legge cioè reintrodurre
Una serie di un bilanciamento che è stato si è modificato proprio in ragione del passaggio al proporzionale maggioritario significa che una maggioranza come vediamo pur non avendo ottenuto la maggioranza dei voti avendo ottenuto la maggioranza dei seggi in ragione del sistema maggioritario Possa prendere tutto e fare l'unità
Per ultimo e immaginavamo che in questo contesto si sposa si potesse dispiegare
Una campagna elettorale che esprima questo necessità di cambiamento e questa propensione al all'innovazione
E comunque la limita in termini di metodo e in termini di obiettivi ma anche con sottolineando l'esigenza che non è che noi possiamo semplicemente dire va be'prendiamo la riforma del Pola buttiamo a mare e lasciamo le cose come stanno perché le cose come stanno non funziona
Si tratta di proporre invece stati adeguamenti anche con immaginando di poter isolare alcune questioni e non trattare come capita spesso le riforme specie quelle costituzionali come se fosse no possibile rivedere cinquanta sessanta articolo la vostra non a caso il meccanismo negli Stati Uniti l'emendamento a
In qualche maniera introdotto modifiche soltanto quando queste erano digerite ragionate ed erano diventati un patrimonio un patrimonio collettivo comune
E una riflessione che non abbiamo indicato nella documento proposto ma che potrebbe essere una legge sull'aggiuntiva riguarda appunto le pensioni la giustizia nel senso che gli ormeggi in questo in questo modo
E e hanno oggi vedere anche con il rafforzamento del premier
Perché una politica che si emancipati da la supplenza infatti esercitata Taricco Cinzia checché possa dispiegare fino in fondo un principio di responsabilità ritrovato poco eh anche un pezzo della riformato l'ordinamento può inserire e nei giusti binari una discussione che anche proprio dell'ordinamento giudiziario ormai urgenti nel senso che accadeva con la Prima Repubblica che il la giustizia poté specialmente decreti potesse assicurare il massimo di legalità compatibile con la divisione blocchi ecco con l'impossibilità di andare fino in fondo sostanza
Perché bisognava combattere marginalizzare comunisti oggi non è più necessario e si può immaginare che gli esercizi appunto di responsabilità siano pieni in tutti gli atti al fondo di tutta questa
Costruzione di iodio rapidamente sintetizzato si tratta appunto di investire sulla responsabilità individuali sugli individui fidarsi degli italiani e di accrescere la loro libera
Responsabilità voli per iniziative la capacità anche giudizi ho cercato di farlo
L'elenco proposti
Diciamo un
A
Questa l'idea poi immagino che sia un po'un punto in discussione sulle questioni questo
Siamo
Allora subito
Ora
Siamo fa raccogliere proporre Martella Palmieri
La palline
Che non è diciamo troppo aspetta allora il secondo il criterio ci siamo dati triste la politica e nemmeno dal punto di vista diciamo che lavoro fa si occupa diciamo il terzo rosse che non di riforme
Istituzionale
Se ci sono altre proposte facciamo
Se però ecco le chiediamo di prendere nota degli interventi e poi ora la scheda su cui lavoriamo può facilitare anche lavoro di
Va chi inizio ci sono
Dei di scassata ce n'è uno che che non è annunciata ma non presente ed è giustificato per l'assenza il presidente della Regione Emilia-Romagna Errani
Non potrà avvenire pochi sono Beppe Vacca Maurizio Migliavacca
E Stefano Ceccanti però forse sarebbe meglio anche mischiare i loro interventi non quelli del del viale
Va
E
Mentre invece non è così corregge
Che la finalizzazione
Relativa filosofica di questo lavoro
Arco Primo appuntamento
La definizione idee programmatiche
I DS
In vista del programma
Sì però
E perché lo dico perché
Sicuramente per le parti più deboli del vecchio programma dell'Ulivo
C'erano quelle che riguarda
Ha funzionato
Non sto giudicando il merito delle proposte che erano
Domenica Cinque novantasei quanto il fatto che partendo da una situazione molto diverso da quello attuale
Cioè un ulivo che era assai più di oggi
Un cartello di partiti
Un candidato premier condiviso è ovvio che nel tra gli impegni programmatici quelli che riguardavano le riforme istituzionali più o meno tacitamente venivano considerati meno vincolante
Io credo che anche per questo corre leggero secondo me sì scienze
Si decise lo strumento della Bicamerale che era già ferito tre volte
E altrettanto a cuor leggero non ci fu alcun vincolo per il Governo
Quanto meno di dire la sua sulle riforme
Prodi non disse la sua D'Alema disse la sua Amato disse che la sua è chiaro che partiamo da una situazione diversa in cui
La convergenza
Anche nella lista unitaria e lavoro l'apprendimento il processo di apprendimento dall'esperienza lavoro svolto fino ad ora attendono comunque
Ad andare appuntamento elettorale
Sia una coalizione ampia
Molto più strutturata
Sia con il suo nucleo trainante più coeso che più dei figli
Allora penso che sia opportuno
Che noi essi discuta si proponga di discutere perché la parte che riguarda le riforme istituzionali
Sia una parte diciamo su cui c'è un impegno forte della lista unitaria quanto meno rispetto agli elettori
Che sappiamo bene
Che cosa abbiamo in mente
Di solito si dice che
Questi sono temi
Poco rilevanti l'elettorato l'esperienza referendaria ci dice che non è così
A parte il fatto che fra i nostri compiti quello di spiegare il perché il punto dei punti del declino del Paese sta ma mancata soluzione
Dell'autonomia della solidità e della proiezione verso il futuro del suo sistema pur
Questi punto di maggiore debolezza dell'Italia nella competizione che caratterizza il processo di integrazione europea
Quali che siano poi i modelli di uccelli quelli francesi i tedeschi
Allora se così stanno le cose
La prima considerazione per quanto mi riguarda proprio perché credo molto a
La proficuità del lavoro
Che si è avviato che si possa fare
E quello di considerare del tutto problematico
Che l'obiettivo
Di dare forma organizzata intuizione
Alle componenti riformiste e democratiche
In via di convergenza
Sì posso denominati aperto
Poi lasciamo stare se e auspicabile o no lo vuole chi non lo vuole ma io lo darei come problematico
Oggetto di discussione esperimento
Perché perché se il problema del soggetto riformista in Italia
Come finalmente viene
Evidenziandosi infatti
E nella possibilità che nella necessità di mettere insieme
Il femminismo storicamente divisi
A partire dal loro fondamento strategico di cultura politica
Come si fa mettere insieme in questa
Queste correnti
Non possiamo che condannarlo come un problema
Cui non non possiamo pensare dal punto di vista poiché la sintesi perché partito
Ma cosa chiara e precisa
Anche corre la soluzione
Non non sono non per ragioni solo se volete diciamo di procedura didattica ragioni profonde
Non possiamo dare per certo che sia fattibile
Lo dobbiamo verificare e critici info io credo che sia fattibile credo che questo sia il modo di costruire difformi soggetto riformista italiano ma so bene quanto complesso sia
Perché e da questo punto di vista
Abbiamo perso dieci anni
E nello stesso tempo il lavoro e lunghissima
Perché
Diciamo
Non può procedere se non non dico un processo di unificazione interni tutto politico
Ma di convergenza molto solida per cui voi
Articolazioni differenze che non potranno mai
E non dovranno mai essere compresse
Un semplificate però devono poter volontariamente
Stare insieme
E chiaro su cosa penso
Tutta la definizione
Tv
Un orizzonte condiviso di etica pubblica
Il problema della ridefinizione era laicità che è un problema della storia mondiale
E che in Italia ce specificazioni che devo stare
A ricordare
Non sono contro le compagnie di metodo
In questo caso sono sostanza quando altro
E questo altrove
La visione del soggetto europeo
Noi abbiamo avuto un ruolo determinante
Nel portare l'Italia nell'Unione monetaria europea grazie al fatto che avevamo un'opzione lobbistica condivisa
Ma ad andare ad analizzare questi dieci anni in questi quindici anni
Nell'Ulivo
Hanno convissuto e forse con convivono in tre visioni diverse
Che sono riferibili tre radici culturali diverse
Il complotto
In maniera molto spiccia una siderale classica
E italiana
Ciampi
Una diciamo che ha come principale referente la dottrina sociale Cattolica di Prodi è una diciamo
Socialdemocratica
Di europeismo socialista
Che era il suo per la parte mostra
Queste cose
Stanno bene insieme ma
Lavoro da chiede di resina che interforze
Ed è l'altro grande asse di verifica
In termini di cultura politica
Del partito
Tra virgolette
Riformista
E democratico infine celebrando il problema della divisione la storia del Novecento della sanità
Per capirci
Quanta parte della sinistra che noi rappresentiamo e disposta a sottoscrivere una tesi come quella che dico
Le principali riforme di struttura nell'Italia repubblicana le ha fatte De Gasperi nella prima legislatura centrista e che quella e la punta più avanzata dell'esperienza riformista della prima Repubblica
E non è una questione di giudizio storico grazie
E di che cosa si intende che riformismo dico si legge la storia della Repubblica di chi vuol stare con chi e chi si vuole incontrare
Di che cosa la storia dimostra essere caduco
Allora per ora mi mi limito a questo servire
Questi sono i ipoteticamente
Tre assi di scorrimento che forse sono quelli principali del lavoro da fare che vede se possibile
Mettere insieme riformismo liberale riformista socialista
In un difficile processo di rideterminazione degli stessi
Dentro un obiettivo che è quello che comunque questo Paese un po'procedere nell'organizzazione politica e nell'organizzazione se non consolidando
La democrazia dell'alternanza
Che allo stato dei dei fatti però e non a caso un
Permanenza fra soggetti coalizione ma di non fra partiti
Che nessuno di noi può pensare oppure voler semplificare nel senso del bipartitismo ma
I dati questo non è prevedibile e tuttavia condividiamo l'idea che a differenza di dieci anni fa è molto importante che la coalizione non abbia solo un candidato premier
Ma l'iter di coalizione
Che si dia regole e strutture per cui sia soggetto coeso
Coeso programmaticamente e coeso comportamenti perché questore finalmente partiamo dai soggetti invece che la le regole
Anche perché nelle regole
Il successo più grandi casi
In questi dieci dodici anni eccetera mettere ordine
Però
Il risultato di queste impartito tutto da vedere
Secondo e ultimo tema dimagrimento consigliere Azzi
Lo e sempre tenendo presente che penso che questo lavoro che poi
Definire pacchetti con i quali al tavolo in cui si definisce il programma di Prodi definisce programma che è un programma di legislatura ed è un programma elettorale
Noi comunque votiamo prima del referendum
Ma a parte questo che il referendum confermi
Ok il referendum Bocci
La riforma
E la Costituzione fatta dal centrodestra
Noi abbiamo la responsabilità di dire ai cittadini
Come non si spegne la quarta legislatura
E di dire con precisione che cosa vuol dire
In forme costituzionali e riforme istituzionali tanto più che comunque anche con la nuova legge elettorale
Siamo in presenza
Di qualcosa che
E il maggioritario
Perché c'è una forma di premierato tecnici di coalizione scusi figlia come si fa
In presenza di democrazia del maggioritario
Necessariamente
Una legge elettorale di tipo aumenti possono essere varie nell'eccetera su questo processo Penati esperti
Questo come si fa
Ma affrontare riforme non marginale
Mettiamo pure che sia solo la seconda parte
Perché non credo che la prima sia meno insolito secondo non i valori
Ecco di concepire implementazione
Ma
Allora tu bevi essere credibili quando dici che
Lo nella Bicamerale
Non è
Che cos'è
Allora comunque la mettiamo
I rapporti con l'odio contro gli enti locali così regioni cioè rimane che poi il processo decisionale
Il una serie che un parla
La cui missione e il cui il vincolo e a sostenere una maggioranza di governo il suo programma e questo sì dire
A cascata su ogni altro momento della sua vita
Per cui la contraddizione che abbiamo vissuto sia viene prima
Che nella seconda due legislature prima
Sì noi vogliamo degli equilibri
L'idea che
Le riforme costituzionali
Si fa vera bipartisan o per capire per il col vecchio
Scalfaro la Costituzione sì scrive così riscrive con mamma comune dobbiamo dire come si distingue
Ciò che attiene al processo decisionale sul sistema politico
Ma anche qui Ordine ordinamentale forma di Stato di governo della costituzione
Dall'attività che quotidianamente non si può non continuare a svolgere invece riguarda
Il processo decisionale connesso al governo effettivo del
Settantuno
Naturalmente io
Penso anche che dovremmo dire onestamente che siccome
Questo chiama in ballo legge elettorale
Eccetera
Non ne parliamo subito
Però ci impegniamo a metà legislatura
Proporre soluzioni ma efficace
Testa sempre è sempre quella della Commissione costituì
Le commissioni costituenti funzionano
Se ci prima un apporto sulla legge
Così si fece la Costituzione così avrebbe potuto funzionare la bicamerale di D'Alema se non fosse stata sabotata su all'interno della
Ammesso che coi
Alla fine di un lavoro diversamente incardinato per la natura stessa
Di forze
Si potesse arrivare
Assai più abitabile però è anche vero che da questo punto di vista PGT d'azione caduta di credibilità di questi l'azione politica
Rispetto al Paese forte oggi come in
Io penso che
Lo spento né quello che penso io
Noi dobbiamo indicare nei programmi come ammette anche CISL dura
Perché la prima parte del oppure cioè in altri casi
Però questo problema sa affronta e Saffron d'accordo questi strumenti
Dopo dà sostanza è come si distinzione che si tiene distinto processo decisionale che non può che
Essere incardinato in un parlamento che le per le funzioni di governo
E un altro luogo
Il sovrano che invece dovrebbe attendere alla riforma della Costituzione così come si fa sempre fra perché se si farà
In maniera tale per cui ciascuno parla se
Cioè
Il metodo elettivo non può che essere proporzionale pongo
E gli attori che siedono in quell'Assemblea
Devono avere massima libertà di combinarsi e di ricombinare perché poi si arrivi alle maggioranze più larghe possibili nello scrivere una carta che la carta
Delle regole fondamentali dell'Italia
Umana umana su una cosa non solo non sono non sono d'accordo che però poi alla fine che che che in realtà è un un ex non essere d'accordo un po'contraddittorio
Io non penso che effettivamente questo argomento appassioni molto i cittadini che sono vuol dire che non sia utile
Farò di venti perché se vediamo io non non credo particolarmente sondaggi ma se vediamo i sondaggi per quanto riguarda i argomenti all'ordine del giorno sicuramente argomento riforme costituzionale al di là poi dell'importanza che ha dato questa maggioranza
Ecco sicuramente non è tra i primi punti all'ordine del giorno dell'agenda dei cittadini
Questo vuol dire che non sia importante
E molto importante è molto importante la definizione di regole del gioco perché se è vero come è vero quello che dice Bill Emmott nell'intervista che è stata data all'Espresso in questi giorni che prodromica rispetto alla pubblicazione di un servizio sull'Italia sull'Economist
L'Italia ha bisogno di governo politico ed è questa la come dire carenza maggiore per uno sviluppo che sia anche uno sviluppo dell'economia e del benessere
La cosa che mi preoccupa un po'è la sindrome di Coppa America cioè che chi vince cominciano a fare le regole no questo è la deriva la deriva è presente in Italia da questo punto di vista siamo molto lontani dallo spirito che all'inizio la Prima Repubblica tutti immediatamente dopo la guerra spinse
Te
Tutti i partiti politici a incontrarsi pur tra evidenti contrasti per dare delle regole democratiche ad un Paese nascente in questo momento il rischio è di utilizzare le riforme
Elettorale le riforme istituzionali come un'arma
Nei confronti della parte avversa chiunque sia governare diciamocelo con grande con grande franchezza quindi stimolare le regole del gioco e di creare delle regole del gioco a proprio favore
Questa cosa andai che pensiamo di avere una visione etica maggiore della politica questo è un rischio che dobbiamo evitare profondamente quindi spingere ad una maggiore condivisione possibile di quelle che sono le riforme sicuramente un must è una necessità
Il per quanto riguarda il l'argomento all'ordine del giorno per quanto riguarda l'innovazione della
Del dell'assetto istituzionale hanno sostato
Io sono un po'spaventato perché avevo messo insieme veramente tante cose ho provato a fare ho provato a fare
La la lista della spesa c'è l'innovazione la classe dirigente e l'argomento su cui stiamo in questi giorni in questi giorni di battendo la Regione forse stessa della di questa tre giorni
Perugina
Che interno al partito prima cosa la cooptazione delle nuove regole e prassi vigenti realtà anche questo è un problema da analizzare da vedere in Italia diciamo che non soltanto nelle strutture di carattere politico esiste una carenza di classe dirigente
Le ragioni sono tante c'è il discorso all'università c'è il discorso e la scuola ci discorso e la formazione c'è il discorso dell'apertura all'internazionalità ma è sicuramente un problema tanto discusso e dibattuto
Cioè la riforma del partito
I DS e dei partiti e del modello di cooptazione le primarie sono in qualche modo una dimostrazione
Vogliamo che le primarie diventino uno strumento abituale dei nostri modelli di cooptazione io personalmente penso che anche questo possa diventare vedo nel grande successo che mia molto rallegrato delle primarie un rischio di birignao
Della politica cioè che diventi in qualche modo poi il la stanza di compensazione per una politica che non sa decidere che non s'accorda arsi sulle sulle idee sulle proposte politiche su una leadership carente cioè delegare alle primarie una carenza di leadership della politica mi sembra un rischio grande quanto quello della mancanza di rappresentatività
E poi c'è la riforma del sistema dei partiti nel suo nel suo complesso e la riforma del sistema elettorale in chiave maggioritaria o proporzionale che sicuramente un esigenza visto che il bipolarismo si è strutturato all'interno del nostro Paese e che quindi ha bisogno come dire di una risposta
Che è molto chiara dal punto di vista l'esigenza dei cittadini meno chiaro dal punto di vista delle forze politiche che nascono da una storia
Politica italiana molto frammentata e non possiamo farne non può e non possiamo non ricordare e poi ce li forma dello Stato costituzione e dello stato della Costituzione e invecchiate in chiave federalista
Non possiamo dimenticarci che all'interno della nostra posizione del primo esistono come diceva
Il la la le persone che pervenuta prima di me
Delle differenze che ci sono delle differenze sostanziali divisione della politica penso per citarne alcune alla nascita la visione dello sviluppo
Del conclude la laicità urla la la visione lo sa della del del cambiamento e la struttura sociale no
Insiste una parte della nostra coalizione che vede con degli occhi stravaganti all'evoluzione la struttura sociale gli ultimi casi dei sussurri ultimi l'ultima discussione sui PACS in qualche modo ne sono state una una rappresentatività da una parte ci sono tutte quante le indagini che ci dicono che la famiglia italiana è cambiata e cambiato in maniera radicale
In qualche modo onore di mille sono aumentate
Famiglie scomposte di soli single le unioni civili
E riunioni di fatto sono si sono incrementate sono un fatto io lavoro in un'azienda detiene stava cominciando a rendersi conto di questo anno dal punto di vista della comunicazione della proposta commerciale eccetera eccetera non tener conto di questi fatti fa perdere quote di mercato
Perché perché le famiglie sono una cosa diversa rispetto a quello che erano
Qualche qualche anno fa la famiglia istituzionale con madre padre e due bambini
E esiste certamente ma è soltanto il quaranta per cento dei casi di smalto sessanta per cento di tra gli altri di altri modi di vivere di condividere
In molti molti di questi casi leggevo una un un analisi molto interessante ai giorni scorsi addirittura con il discorso dell'immigrazione dell'integrazione con delle ecco con con delle immissioni
Di nuovi italiani all'interno della famiglia in una logica di servizio le badanti eccetera e sono realtà che ormai hanno una dimensione tale che non se ne può non tener conto quindi non voler vedere questa realtà anche come dire vedere una una realtà vedere la realtà in in in modo stravagante
E poi liberalismo stato sociale risolve lo sviluppo del Paese
Come profonda innovazione e questo è un altro argomento
Complicato all'interno della nostra della nostra coalizione vs rispetto dell'ambiente no penso quello che sta succedendo in questi in questi giorni in Val di Susa
Che che mette tutto quello che sta succedendo li sta mettendo in contraddizione due anime della nostra coalizione la voglia di innovazione anche di privilegiare verso il la la il il binario rispetto alla gomma rispetto a come dire delle istanze delle istanze localistiche che però non sono a favore dello sviluppo del Paese cioè non solo in una logica di civil servant che forse la la tradizione che certo perché c'è che ci vuole di più
La la cosa che mi interessa di più però trattare e sarò abbastanza breve e nel farlo lo giuro
è come dire la logica del federalismo si parlava appunto di federalismo come una base della nostra del nostro interesse a modificare il Paese
Fino adesso il federalismo è stato sicuramente molto utilizzato il test nei dieci anni passati come argomento
Del dibattito del dibattito politico
Le cose che io vedo sono però o un po'divergenti rispetto a questa a questa a questo dibattito nel senso che laddove il federalismo i dei di principi di federalismo sono stati realizzati hanno poi provocato degli inevitabili Problemi si parlava per esempio dell'impresa le imprese sono state fortemente penalizzate dal primo impianto federalismo per primi tentativi di federalismo Peppard penso alle forme Titolo quinto
Il le le febbre che io che io ricevo da parte delle organizzazioni alle quali partecipò è abbastanza negativo cioè una rendiamoci conto che in questo momento un'azienda che vuole un'impresa che vuole impiantare sul territorio nazionale
Diversi luoghi di produzione oppure delle centrali distributive dei che vogliono aprire dei centri commerciali all'interno del Paese si trovano già oggi
A dover affrontare una complicazione ulteriore di un sistema che già molto complesso come quello italiano c'hanno bisogno di un intero ufficio legale che tenga conto di diversi livelli di regolamentazione all'interno delle varie regioni d'Italia
Con un agrario di costi che va assolutamente contro quello che si diceva prima cioè agevolazione all'investimento sul territorio delle grandi strutture anche internazionale
Questo non succede in altri Paesi anche dove il federalismo è stato realizzato penso per esempio la Germania non esiste questa differenziazione regolamentare ma in Italia come dire siamo bravi a complicare le cose semplici
Abbiamo preso con grande serietà da subito abbiamo cominciato a chiamare i nostri presidenti di regione governatori sono diventati come governatori della California
E si sono sentiti immediatamente autonomi hanno legiferato hanno detto noi dobbiamo servire il nostro il nostro il nostro territorio morale io che devo dire dieci ad aggiunge efficienti e produttivi in Italia devo avere a che fare con dieci leggi differenti dieci fiscalità già oggi differenti a livello di almeno di aliquote eccetera con una gravi oggettivo delle mie delle mie ecco queste questo è uno degli esempi quindi
Il sicuramente non andremo più in profondità io da questo punto di vista diffido delle formule magiche
Anche un po'maliziosamente dico né ci poniamo il problema della classe della classe dirigente
Che in un in uno stato che ancora non è pienamente federalista
L'altro punto di difficoltà che dei due di creare tante classi dirigenti all'interno del territorio cioè di avere tante classi dirigenti efficienti da poter governare in modo equilibrato funzionale e sviluppare il territorio in modo in modo adeguato altro problema evidentemente quello la sanità che i privati aggravato dalla riforma approvata in questi giorni l'unica l'unica cosa da cui mi ero reso conto come cittadino dell'avvenuto dopo il titolo quinto dell'avvenuto avvento di un nuovo federalismo ed è stato quando con la mia ricetta americana
Io vivo a Milano sono hanno una casa da queste parti in Umbria sono andato lì per dal farmacista cercare di farmi
Dare la ricetta visti rifiutato della medicina vi si rifiuta ridarmela perché io apparteneva ad un'altra regione no e ed è una cosa giusta stipula
Figo questo federalismo utile Figo periodica non lo so però è stato un ulteriore elemento quindi la la mia la mia preoccupazione che il federalismo non sia avvicinare la i cittadini alla al governo della politica ma piuttosto di utilizzare e di metter su più regole ancora in un sistema che già complicato da una miriade di lacci legacci che non fanno bene cittadino fanno bene allo sviluppo delle imprese non fanno bene
Ultimissima cosa proprio questa è una un'annotazione anche questa un po'maliziosa quando lei prima diceva che il problema è di creare delle regole per salvaguardare il Paese dal governo grandi corporation
Io trovo che questo sia io io trovo che questo sia parzialmente vero ma magari fossero delle grandi corporation il problema vero è che in Italia non riusciamo riusciamo ad essere provinciale anche su questo
Per cui in realtà non abbiamo delle grandi corporation che anzi vengono disincentivante l'investimento in Italia i casi del i casi che il del del risiko bancario sono stati in qualche modo e efficacemente dimostrato in quest'ultimo periodo noi abbiamo dei piccoli monopolisti locali che cercano di appropriarsi delle leve protette di settori dell'economia per evitarne lo particolare di sviluppo penso al sistema delle banche delle autostrade e l'energia che sono diventati delle come dire le le le le gli obiettivi più appetibili da parte di commercialisti bresciani o palazzinari romani che ma anche come dire imprenditori veneti
Che che però non vogliono davvero più competere sul mercato globale ed internazionale e questo è un problema in questo senso come dire anche da sinistra dovremmo dire più mercato
E e magari anche Corporation
Meno meno bucanieri dell'economia
Domanda che noi dobbiamo ragionare non tanto in termini di breve periodo Marilungo quei periodi Santos a immaginare un nostro contributo anche in una prospettiva più lunga rispetto a quella breve
Io che invece di ragionare soprattutto nel medio periodo
Partendo poi in particolare dal due potrà inserirsi più punti però in questo momento cercando di essere il più sintetico possibile ma davvero sintetico Stefano D'Alfonso parto su un punto in particolare che quello relativo al federalismo cooperativo compiuto in particolare cercando di segnalare una correlazione con il discorso della campagna elettorale
Io qui che cos'è che che vedo quell'altro al momento sulla forma di Stato in particolare sul referendum che stiamo per per riproporre secondo me nel momento stesso in cui non andiamo a sostenere questo referendum dove già entriamo in campagna elettorale nel senso cioè cominciamo a ragionare se lo faccia in maniera diciamo programmatica strutturale su quelli che saranno i prossimi punti sui quali Sandra
Sette mila io credo che da questo punto di vista è molto importante non c'è cominciare a segnalare due obiettivi di fondo il primo obiettivo evidentemente impedire che questa deliberazione legislativa di revisione costituzionale del giugno a termine e contemporaneamente individuare un altro obiettivo
Allora ragionare oggi in termini di riforme istituzionali di lungo periodo senz'altro corretto ragionare sulla forma di governo a ragionare sul sistema elettorale
Ma io credo che il corpo elettorale ma io mi sento in quanto corpo elettorale particolarmente spaventato dall'idea di per riproporre un ragionamento così complesso è così lungo perché lavorando sul territorio mi richiamo anche a quanto ha detto a proposito del del ruolo e dell'impatto della regolamentazione sulle aziende ragionando sul territorio vedo che in realtà il grave problema che noi percepiamo oggi in Italia è quello di una riforma incompiuta
Ovvero la revisione del due mila e uno del titolo quinto ed è una riforma incompiuta io direi in gran parte per la responsabilità condiviso Parlamento ma di questo governo
Nel senso che questo governo non ha portato a termine tutto il discorso della Loggia e quant'altro che per quanto sui contenuti si possa discutere realtà andava a completare un discorso programmatico costituzionale materializzando la costituzione di ragionare su questo referendum direttamente per impedire che la revisione passi individuando quelli che sono gli obiettivi principali sono quelli dell'attuazione degli implementazione della revisione costituzionale del due mila e un cioè ragionando quindi programmaticamente sui singoli punti
Ragionando sulla funzione legislativa centodiciassette sulle funzioni amministrative non delegate non conferite
Dalla legge ragionando soprattutto sul sistema delle risorse ed evidenziando come le risorse non sono state date e quindi la riforma del passato in cui secondo me questo governo alla responsabilità fortissima che è una responsabilità reale
Ed è una responsabilità percepita
Politicamente
Sulla pelle della gente e delle dell'impresa allora io da questo punto di vista ragionerei in questi termini
Dovetti andare a toccare alcuni punti che sono verso il futuro ma in realtà nel presente
Più immediato in particolare indicando quelle che sono delle ipotesi una realtà di sostegno di qualcosa che già c'è cioè la partecipazione degli enti locali poi delle regioni e poi dello Stato sia nella fase ascendente che discendente quindi sia nella fase diciamo di predisposizione delle regole di attuazione delle regole stesse con l'Unione europea e quant'altro sono record già esistono già andiamo ad inventare niente però non sono implementate quindi in questo modo è un segnale
Di volere attuare qualcosa che è presente nell'arco temporale limitato che non è quello del Breve ma non è neanche quello di lungo Periodo
Poi un altro punto che segnalerei soltanto due poi finito e quello proprio dell'analisi diciamo territoriale che non è solo politica ma in generale e urbanistica di partecipazione cioè l'Italia i piccoli comuni da un lato e delle grandi aree metropolitane
E dall'altra si sono dei piani programmatici politici a livello europeo la rotta e che sono quindi della cosiddetta governance di sostegno ai piccoli Comuni però anche qui io fra daremo le segnalazioni pragmatiche deciso perché perché ci sono delle aree metropolitane che mi sembra che i viola all'incirca l'ottanta per cento e la popolazione italiana
Che poi sono i veri laboratori multiculturali Italia anche dell'immigrazione per l'integrazione religiose e quant'altri quest'anno incerto tipo di politica e poi c'è la politica i piccoli comuni che va assolutamente sostenuto perché evidentemente sono sul territorio impediscono del territorio che era Macchia dei costi
Ahimè
In termini di politica proprio altissima
I proventi raro qui ero con un amico su cui in questi piccoli Comuni segnando il gol ognuno di questi piccoli comuni ha un costo della politica molto molto profumi qui sotto una riforma nostrano di una riforma è un discorso che è anche sostenuto per fare un'analisi diciamo di efficienza di efficacia delle risorse umane impegnate sul territorio questo lo dico all'unico nel senso che una cosa non è che non è fattibile a breve però mi mi piace ogni tanto
Segnalarle mi fermo mi fermo qui poi eventualmente sapremo piccole figlio intervengo sulle
Allora per riprendere uno dei punti centrali che ha diciamo evidenziato
Presidente dell'Istituto Gramsci Vacca in merito al discorso del Partito Democratico futuribile
Secondo me è importante rimanere coi piedi per terra senza illude Randy Annie di si illude Erchie nello stesso momento quindi un una questione il fatto centrale secondo me che dobbiamo assumere ristrutturare chi è scritto nel programma
Indicato questa mattina è quello delle primarie come fattore di crescita nella prospettiva di medio e lungo periodo di un partito democratico strutturato
La realtà italiana in questo momento è ancora una realtà dove vede delle culture politiche che dialogano fra di loro ma che sono fortemente identitarie ciascuna nel suo territorio per cui le primarie secondo me rappresentano uno strumento per eventualmente costituire un passaggio per arrivare poi ad un eventuale Partito Democratico strutturato però in questo momento
è importante infatti Zare l'esperienza delle primarie non diciamo abbiamo avuto un abbiamo visto quanto sono stati importanti a livello diciamo di come esercizio di partecipazione democratica per la cover il conferimento di leadership nel per Prodi no ma se non ci fosse stata questa scellerata fra virgolette riforma elettorale
Secondo me le primarie avrebbero avuto un senso se poi i in un sistema maggioritario fossero stati estesi a livello di collegio
In quanto richiamo ovvero alla partecipazione democratica attiva dei cittadini e salto di qualità nel confronto dei partiti all'interno della coalizione
Faccio un esempio concreto io elettori DS nel collegio di Perugia
Con il sistema elettorale precedente che mi augurerei che io rimanessi ma chiaramente in probabilissimo
In un processo di primarie sarei ben contento eventualmente di votare un candidato magari di Area vicino all'Italia dei Valori perché magari lo ritengo in un confronto reale vero programmatico una persona valida per cui è nel processo di selezioni appunto di classe dirigente che si potrebbe intravedere questa crescita nella qualità e nella responsabilità stessa della classe dirigente cioè andare al di là di quel processo di cooptazione oppure di non responsabilità nello stesso processo selettivo per cui secondo me è importante che anche nelle nelle primarie che stiamo facendo che andiamo a fare ora presenti in Sicilia non diamo l'immagine diciamo di divisione a alla collettività
Per cui se i DS propongono un candidato come la Borsellino e la Margherita propongono Lantieri bene ben venga cioè secondo me non dobbiamo enfatizzare la divisione quanto invece il fatto che nel momento in cui non c'è una reale condivisioni del candidato unico le primarie sono uno strumento per dare un potere ai cittadini di Scelta e quindi in questo senso si Interpol a quello che è una caro delle candidature che chiaramente provengono da un processo di crescita all'interno della
E dell'esperienza politica hanno quindi partitini dicano certe personalità che possono essere
Diciamo che hanno un loro curriculum di esperienza ma poi i cittadini possono quindi richiamare l'intervento di cittadini può essere in questo senso un fattore positivo per cui quando diceva lei il relatore presidente cioè sul fatto che il pericolo che abbiamo davanti e che le stesse primarie non diventino una camera di contengono la stanza di compensazione per una non scelta sì e noi le intendiamo nel loro autentico significato di partecipazione attiva dei cittadini alla scelta e alla conferimento di leadership secondo me
Questo diventa un fattore decisivo
Per cui anche a suo tempo quando ci sono state le primarie in Puglia
I venivano viste come una soluzione rispetto ad una divisione interna al all'Unione secondo me era una visione limitata perché comunque le primarie non devono essere uno strumento per diciamo risolvere le divisioni ma come uno strumento reale di Scelta per la reali personalità in quel caso in cui che viene riconosciuta come valida all'interno del collegio una diciamo una cosa molto negativa di questa nuova riforma elettorale il fatto che viene meno quello che l'il collegio ora per cui diciamo gli elettori si troveranno ora di nuovo delle circoli delle circoscrizioni ampie e si rischia di perdere quel contatto importante che il candidato eletto nel collegi uninominali
Aveva incominciato ad avere diciamo all'interno del collegio stesso come visibilità e come referenti appunto delle problematiche territoriale a livello nazionale
Per cui secondo me è importante che noi rafforziamo e ha scritto questo nel punto questo processo delle primarie e capire in questo senso si e nella logica del sistema elettorale proporzionale noi questo principio logo questo strumento lo possiamo continuare ad applicare con efficacia mi verrebbe di fare un'altra provocazione cioè ritornando adesso con il proporzionale quantomeno per la leadership per la prossima legislatura riproporremo chiaramente le primarie di coalizione ma non potendolo fare per i collegi
Potremmo anche eventualmente prevedere le primarie all'interno di ogni singolo partito
Quindi mantenere un esercizio di partecipazione di democrazia anche all'interno dei singoli partiti
Chiaramente diventa un discorso molto complicato se non riusciamo a vincere le elezioni
Eventualmente sarà importante prevedere io un ritorno a da ad una riforma elettorale maggioritaria però in questo senso dovremmo misurare anche la temperatura all'interno della coalizione perché non sono convinto che tutti all'interno della coalizione e i DS compresi siano convinti che il ma il sistema maggioritario si va sia quello migliore insomma quindi dovremmo aprire una discussione vera e reale interna anche alla coalizione per capire se lo spirito ma maggioritaria veramente prevalenti o meno
In questo senso quando si dice che le riforme forse non hanno un significato forte perché la gente si interessa dei problemi concreti questo è vero ma ho ritenuto credo che sia importante anche valorizzare il discorso del finanziamento pubblico dei partiti regolamentarlo come modo per disincentivare un processo di frammentazione
Che effettivamente esiste l'altro giorno i sentimenti e le visioni e che il il partito di Alessandra Mussolini unica eletta eurodeputata parlamentare praticamente percepisce all'anno seicentocinquanta mila euro come finanziamento e chiaramente c'è quasi un incentivo alla frammentazione per come è strutturata indubbiamente il finanziamento pubblico dei partiti quindi intervenire e rendere più trasparente anche questo
Questo discorso secondo me può diventare decisivo per poi quindi una riforma che eventualmente potrebbe sembrare marginale può incidere invece poi sulla dinamica reali
Dei partiti
Per quanto riguarda il federalismo secondo me è importante
Al rito ripartendo anche dalla riforma che in maniera un po'avventata abbiamo diciamo approvato nella precedente legislatura sperando che questa riforma
Non verrà approvata a livello di in sede referendaria
Dovremmo concentrarci secondo me sulle infatti Zare il federalismo fiscale e come punto di partenza per poi arrivare ad uno Stato federalista eventualmente organico cioè in questo senso la riforma costituzionali del della Casa delle Libertà perché sono della Casa delle Libertà propone un federalismo a parte con tutte le sue contraddizioni ma sostanzialmente che cala dall'alto verso il basso
E invece secondo me è importante nel nostro punto programmatico infatti Zare il fatto che si vada verso un federalismo fiscale che preveda una reale autonomia dei fiscali dei comuni delle realtà locali che non si sovrapponga diciamo ad un sistema di tassazione centrali ma che ci sia una reale distribuzioni di carico fiscale non una sotto o sovrapposizione come anche questo questa nuova riforma sta sta proponendo per cui secondo me è importante che di su questi punti noi riusciamo a comunicare le le cose a livello anche dei mass media in maniera importante anche per andare al di là di quello che una strumentalizzazione che spesso e volentieri a livello di comunicazione e noi stessi
Facilitiamo allora in questo senso vengo al punto magari non citato per iscritto ma detto fra di noi e quello della sulla questione della giustizia
Io due settimane fa sono stato al convegno sulla giustizia e politica giù a Roma della Fondazione Italianieuropei
E diciamo come Esterno sono rimasto abbastanza sorpreso per riprendere le stesse parole di Massimo D'Alema della concretezza
Che si è realizzata in questo convegno quando a livello massmediatico la sinistra in generale viene ancora fatta coincidere come il partito che difende in maniera corporativa la posizione di potere dei giudici
Che da questo convegno è emerso invece per riprendere le parole di D'Alema il problema della giustizia non è le leggi ad personam mai gridare al lupo al lupo cioè il problema esiste
Però la gente non percepisce la malagiustizia in quanto lei ci sono quelle queste leggi ad personam ma soprattutto in quanto cioè diciamo un un un'esigenza di rendere responsabile valutabile in maniera razionale l'operato del del di di una valutazione di professionalità per ciò che riguarda la magistratura e gli avvocati e l'ordine degli avvocati stessi per cui secondo me è importante che in questo senso siccome in questo convegno sono state fatte proposte con concrete che costituiranno un programma concreto noi per la giustizia all'interno dell'Unione per le prossime elezioni
è importante che noi diamo am fasi più alle cose concrete che magari ad una contrapposizione che poi facilita la nostra strumentalizzazione perché consentire continuano a sentirci dire che noi non abbiamo un programma comune
Che faccia siamo solo un'alleanza elettorale quando invece poi vai a toccare con mano che i sistemi elaborazione programmatica importante
E in questo senso secondo me dove dovrà dovremmo dare più enfasi a questi aspetti più che ad una pura presa di posizione corporativa
Che magari rischia di farci strumentalizzare
Per spiegarmi meglio sul discorso della giustizia quando lui siamo in intendiamo difendere il l'indipendenza della magistratura e diamo enfasi a questa problematica e importanti
Che nello stesso momento diamo enfasi anche alla responsabilità civile dei magistrati come uno dei problemi che attanagliano la giustizia e che il cittadino sente ancora vivo sulla sua propria pelle
Per cui dare a farsi solo al problema dell'indipendenza di male del della dei magistrati dal potere politico rischia poi di diventare solo una mera posizione di corporativa di difesa del del potere dei della magistratura quando invece la realtà poi ben diversa insomma quindi è importante anche secondo me che in un momento in cui c'è una grossa disaffezione da parte della gente nei confronti della politica e diamo di messaggi che badando diciamo verso quello che potrebbe essere un recupero di partecipazione attiva e di coinvolgimento della stessa
Gente opinione pubblica i problemi della politica grazie
A
Allora ancora passa
Comincio dalla riforma elettorale
Che non è solo un cambiamento
Dei meccanismi di formazione della rappresentanza politica
Ma che contiene in sé
Nel medio periodo i germi
Di un cambiamento del sistema politico che non va esattamente nella direzione di Fini stiamo
Allora io mi sono sempre interrogato su un punto
Come mai non c'è stata una vera reazione significativa
A questa riforma
All'iniziativa del centrodestra
Sì c'è stata una battaglia parlamentare del centrosinistra parlato e supplì sia meno servizi
Esatto abbattere il centrosinistra però insomma
Non c'è stata una reazione significa
Da parte delle classi dirigenti del Paese
Anzi
C'è stata una qualche significativa strizzata d'occhio
Sulla falsariga di quello che è anche giudice ricerche permangono in Italia poteri più o meno forti più o meno benevoli tutto sommato continua ad avere carestia che la politica
Non c'è stata una reazione significativa anche nelle nelle élite culturali nell'edizione sociali
Pane appunto qualche commentatore ha qualche esperto insomma allora io credo che le ragioni siano tante
Attengono alla complessità
Sicuramente
Attengono
Al fatto che
è subentrata una delusione una sfiducia
Al fatto che non è apparso chiaro non appare chiaro legame tra bipolarismo e possibilità di riforma economica e sociale del Paese
E forse anche la debolezza della spinta verso le riforme
Nel Paese rende come dire no più fragile la stessa scelta
Vorrei sottolineare un punto che secondo me è rilevante
è che tra le tante ragioni io credo che ci sia anche questa che in una qualche misura
Il sistema politico e la percezione che l'opinione pubblica
Ha avuto
Era già andato in questa direzione aveva ci anticipa
La riforma elettorale così come si è venuta dal portico sicuramente nel campo del centrodestra
Che e centrodestra diciamo
è andato via via che si articolandosi fino a dover prendere atto che era assolutamente non conveniente per l'ultimo esso intarsi nella configura coalizione
Ma adesso anche qui
A parte alcune lodevoli eccezioni anche nel centro sinistra
L'evoluzione la forte le forze del sistema politico all'interno del centrosinistra
In una qualche misura
Era già andato in quella in quella direzione
Pongo questa domanda su senza alcuno spirito polemico
Sarebbe stata la stessa cosa se la Margherita
Non avesse messo in crisi project
All'indomani
Elezioni regionali cioè se invece ci fosse consumato al contrario
Rilancio
Nella pur
Di un soggetto
Due soggetto unità
Ecco dico curdo brodetto tutto questo fatto questa riflessione per dire poi arrivo alle cose che diceva
Con le quali
Concordo largamente giunge
Che l'autoriforma della così
è non meno importante
Riforme
Molto spesso e la politica oltreché corruzione sociale che
Città
Che sono poiché appunto le riforme
Quindi credo anch'io che se vogliamo
A realizzare quella prospettiva di cui parlava Maran quindi bipolarismo stadio da un federalismo solidale una modernizzazione degli strumenti di partecipazione sia assolutamente centrale la costruzione meno laica per quel che ci riguarda nel campo del centrosinistra
Di quello che abbiamo chiamato soggetto democratico e riformato
è assoluta ma ai fini stessi proprio anche del del che alla ripresa di uno slancio riformatore nel campo delle riforme istituzionali riforme costituzionali direi che è una premessa è una condizione
è una condizione ridare slancio a tutte queste proposte su
Beh e ha detto delle cose giuste io condivido quindi andammo ripeto cioè
Credo che sia
è un progetto necessario perché risponde ad un problema del centrosinistra ma anche a un bisogno della società
è un progetto problematico delle ragioni che Beppe ha detto
Non bisogna nascondersi che esistono
Differenze anche significative anche rilevanti
Nel campo punto del della visione della laicità dello Stato e la politicamente
Nel campo anche appunto Monte idea
Grazie alla collocazione europea internazionali e via dicendo io aggiungerei alle cose che ha detto Beppe che secondo me sollecitano questa volta una ripartenza di questo progetto diversa su basi diverse da quello che era
Con la lista unitaria il l'edizione europea e quindi una ripartenza in cui insieme alla politica ci sia veramente questa volta
Un confronto un lavoro un approfondimento anche di natura culturale
Programmatica molto più molto più solido
Vorrei sottolineare un altro problema che non mi sembra irrilevante che si etici collegamento alcune cose che sono state dette c'è anche la forma politica ed organizzativa che questo processo può
O le due cose hanno un qualche legame di coerenza oppure
La contraddizione può diventare divaricato ulteriormente
Sapendo per dire come stanno le cose
Secondo me che la forma politica e organizzativa di questo processo non può essere secondo me non è una semplice sommatoria
DS e Margherita
Perché questo impoverì
Il progetto politico
La forza di attrazione culturale la capacità espansiva insomma capacità di rappresentanza
E se vogliamo dire anche qui le cose come stanno
Secondo me
Non può essere neanche una deriva
Verso una visione del leadership
Come una leadership scientifica e i rigenerare
Rispetto ai partiti alle forze politiche che stanno
Carlo
Perché anche questa strada non porterebbe
Quindi io penso e noi dobbiamo lavorare
E qui punta su un tema che appunto penso che
Sì è un sistema che perché riguarda una nuova generazione di nuove generazioni già ci sia veramente
Di avere il coraggio ma anche di una lavorazioni adozione ma dobbiamo lavorare sodo nessuna forma politica organizzativa che mette insieme tre elementi
I carattere secondo me se garantito
Io penso ad esempio che a proposito dalla domanda che poneva
Cioè che il carattere federativo può essere anche un tratto un moderno della costituzione di un nuovo partito di un nuovo soggetto politico
Ovviamente dipende dalla qualità ed
Un carattere democratico
E quindi appunto non una forma con chiusa
Ma
Rappresentativa
Delle forze delle forze in campo e un carattere appena
Adesso non voglio tranne l'attualità
Credo che
Sì sia fondamentale che questo progetto sia ancorato anche ad un'idea in partecipazione sarebbe veramente singolare sarebbe veramente singolare che
è un progetto che si è rimotivare
Produce alla luce del delle primarie del fatto per quattro milioni e passa di tagliare sono andati a votare no sforzi svilupparsi e non come un progetto che a Fausto ora diffida
Della partecipazione come
Tra l'altro tratto costitutivo anche di una politica democratica in una società nella società moderna
Poi
Io distinguo tra partecipazione e forme e perché le forme della partecipazione se sono diverso non necessariamente sono sempre navi così come li abbiamo conosciuti
Il tema vero è la partecipazione quasi di volta in volta ci possono essere anche forme meccanismi Amanda
Questo mi pare
E vado via rapidamente conclude al secondo punto
Quindi dobbiamo da una parte io credo rilanciare una grande
Prospettiva politica che sappia
Consolidare e
Chi è rafforzare il bipolarismo italiano dall'altra parte bisogna anche costruire secondo me un legame di coerenza
Tra un processo di autoriforma
Della politica per quel che ci riguarda appunto non soggetto unitario e le riforme istituzionali allora
Io qui faccio una sottolineatura
Il primo passaggio che avrà di fronte il centro sinistra io spero un centro sinistra
Che sarà maggioranza che starà al governo
Sarà il referendum sulla cosiddetta devolution preferendo sorge
Che avvenga giugno che avvenga a settembre ottobre
Non è del tutto irrilevante non è rilevante
Ma diciamo così adesso in questo momento non è
La questione il ritardo abituale prioritarie secondo me è un altro
Noi abbiamo molte ragioni per dire di no no
La riforma costituzionale
Dal centrodestra per il modo per i contenuti per alcune scelte dice cose
E però noi dovremmo
Do verremo
Già nella preparazione
E poi via via che ci si avvicina racconta con questo appuntamento lo svolgimento
La della campagna
Stare molto attenti a quello che io vedo dev'essere un rischio impellente molto forte
E quello cioè di una riflusso
Su una posizione difensiva e conservativa
Sottolineo che una miscela
Una miscela
Tra
Una legge elettorale in senso proporzionale istinto
E un posizionamento politico purché sia di testa unicamente sulla conservazione dell'attuale costituzione
Può essere una miscela esplosiva fare una regressione dell'intero sistema politico italiano
Sapendo lo si diceva anche il servizio delle mail selezione che
Oltre al conflitto destra sinistra c'è anche un conflitto conservazione innovazione che attraversa
Anche in campo del centrosinistra
Significativamente che campo duecentosei
E ci sono forze significative nel campo del centrosinistra che appunto tendono a attestarsi la posizione chiamiamola nobilmente conservativa
Ha qualche volta anche non nobilmente molto molto grave
Esatto
Ecco io penso Kuerten e su questo concludo che bisognerà quindi concepire concludo veramente concepire insomma anche questo appuntamento e le fasi che ci portano oggi porteranno a questo appuntamento
Anche come lo coesione oltre che la necessità per organizzare
Le posizioni innovative
E secondo me i punti fondamentali sono due
Io credo che noi dobbiamo assolutamente lavorare
Attorno a un'idea punto it premierato forte per intenderci con tutti i bilanciamenti democratici istituzionali del caso necessari
Il centrodestra non solo non hanno risolto ma continua ha continuamente contratte
Così come penso che l'altra frontiera su cui il no alle devolution comunque può e deve con notarsi in una chiave in una chiave innovativa e appunto è un'idea diversa di federalismo
Assenti dalle come è stato detto federalismo collaborativo cooperativo
Che assuma fino in fondo il tema anche della sussidiarietà che quindi appunto sappia valorizzare anche un'idea l'idea che e e pieno dei territori storie semmai l'idea che collaborativa tra la dimensione nazionale
Ecco mi pare quaestor insomma insieme
La questione appunto del soggetto democratico l'altro tema l'altra frontiera su cui appunto certi ci sarà una sfida innovativa
Dove i DS solidi sebbene
Va trovato
Benissimo
Collettiva
Ora
Aggiunge
Sta
Secondo
Uno
Probabilmente
Oltre
Va
Ecco
Grazie sono
Fatti
Forse
Ma relazione
Ecco
Fino alle lire
Nessuna
Ieri deciso sì una
Sicuro
O o
Vista
Veniamo
Raccontò nel
Tempo
Ecco ora
Poca
No però
Assolutamente senza casi
Esatto nascosti anche se io coi occorrono esperienza nono non organica quei alla realtà però insomma
Ci tenevo a fare un ragionamento relativo al tema del fattore tempo in qualche modo che il dibattito su le istituzioni la riforma istituzionale in questa fase storica
Deve essere rappresentato anche luce degli stimoli che sono arrivati
Nella discussione sin qui portata
Quando
Dunque
Fattore tempo perché
è un po'
Forse la chiave di volta del della responsabilità che potrebbe essere un centrosinistra di governo in relazione anche ai tempi che sono passati in banca diceva prima vacca non sprecare la quarta legislatura consecutiva ed è la vera realtà che non rido perché noi e come cittadini
Abbiamo in mano e abbiamo di fronte se la prima Repubblica durata quarantacinque anni venne un male ma quarantacinque anni in qualche modo di contenuti e la bene e in male esatto bene e male
Se la seconda Repubblica è più o meno durata dodici quindici anni forse più male che bene interni elaborazione
Eterne poi anche con le richieste di definire le prospettive istituzionali per far sì che il Paese sia pacificato in termini del di regole che devono essere poste perché maggioranze e minoranze abbiano diritti e opportunità
Io vedo in termini di percorso di evoluzione del sistema delle istituzioni la necessità che si trovi faccia da una parte un punto a questa zona grigia io vedo che stiamo percorrendo da troppo tempo
E dall'altra da parte anche una responsabilità di chi dovrà governare il Paese in termini di scelte forti che devono essere fatte subito
Perché se non si da porre mano a una semplificazione da una parte è una definizione di regole vere
E a un metodo per l'attribuzione delle risorse
Continuiamo a fare sì che il Paese si ponga su una china declinante assolutamente drammatica
E in che senso il tema del partito democratico il tema della aggregazione di forze politiche con esperienze diverse e con una credo eguale o comunque in qualche modo simile ambizione riformista diventa un tema essenziale per l'evoluzione rifiuti e di per la riforma dell'intero sistema Paese
L'occasione sprecata di questa legislatura è stata proprio quella di una volontaria di un annuncio riformista annunciato fatto oggetto della casa e libertà che poi si è determinato in azioni tutt'altro che riformiste tutt'altro illiberali tutt'altro che evolutive per il Paese queste la lettura
Da cittadino uno che vive l'esperienza di rapporto con le istituzioni in maniera anche avvisa
E in questo senso il fattore tempo è un fattore importante perché essendo una risorsa assolutamente scansa
Regole democrazia
Debbono essere realizzate nel più breve tempo possibile perché poi la dinamica sociale basata tutta una serie di alternative globale locale Ambiente Sviluppo Italia Europa
Che perdono di significato se noi non abbiamo di fronte un sistema e quindi una politica e quindi delle istituzioni in grado di darsi un periodo di azione certo che deve essere sia breve che meglio che lungo rispetto al quale il Paese sa dove e dove può andare
Ecco in questo senso anche
I problemi che saranno la i primi punti dell'agenda politica ed eventuale nuovo governo sono problemi essenziali
Tempo fa diceva Stefano Ceccanti che gara particolarmente compete una sua riflessione rispetto a come concede il centrosinistra dovrebbe affrontare il tema della riforma elettorale oggi alle liste
Una riforma elettorale
Proporzionale è una riforma elettorale senza premio di senza preferenze è una riforma elettorale ovviamente dirompente in termini di evoluzione del sistema maggioritario che non abbiamo sperimentato in questi dieci anni
Ed è tanto dirompente perché crea delle dinamiche può creare delle dinamiche relazionali anche fra i partiti della maggioranza quale che essa sia
In termini di riposizionamento nel giorno successivo risultato delle risultato elettorale
Questo significa che una prospettiva di tutela di un sistema bipolare discutere un sistema maggioritario si fa soltanto se questa cosa e costruita prima della consultazione elettorale
Perché arrivare ad un voto e quindi a un arriva a un riposizionamento
Dato da
Nuovi pesi e nuove
Regole garanti saranno date al punto da dal riconoscimento del consenso tra i frodatori differenti forze politiche determinerà immediatamente uno scompenso rispetto a quello che si dice oggi
E peraltro immaginare di tornare alle facendo per il dando per ipotesi che la legge elettorale raccolto proposta oggi non certo dalla maggioranza per approvata così come ritornare a questo sistema e a mio parere non immaginabile se non c'è oggi un patto forte che dice quali saranno i passaggi successivi di un centrosinistra di governo a fronte in relazione a questo a questo sistema elettorale
Anche perché le riforme elettorali
Non si fanno il primo giorno la legislatura perché poi l'organizzati il le maggioranze sono delegittimati
Quindi i percorsi politici che debbono essere attivati per poter far rimescolare le carte senza buttare tutto quello che è stato fatto perché non possiamo riporre di proporre ancora volta un meccanismo di contrapposizioni nette file prima del dopo
Se immaginiamo un sistema dell'alternanza perché le regole devono avere una loro stabilità e se non si trova un punto di caduta per riportare stabilità al sistema paese Italia credo che comunque la fine declinante
Perché
E l'esperienza di questi di questi dieci anni
è un poema di etica della politica e poi si passa il termine anche di estetica
Se
La tutti noi siamo
Come dire perplessi dalla lettura del disegno di riforma
Istituzionale anche in termini di di forma della nuova carta costituzionale che viene a emergere dal testo scritto dalle persone che in qualche modo non hanno fatto il lavoro che i padri costituenti fecero nella nella Costituente in termini anche di formalizzazione testuale
Dalla Carta costituzionale
Ed è proprio questo un tema su cui diverse dalla chiarezza perché al momento in cui si dovrà auspicabilmente rigettare questa riforma costituzionale
Immediatamente come dice qualche pezzo di carta preparatorio di questo evento non potrà essere possibile che tutto debba essere buttato via
Qualcuno prima ha detto che il tema del premierato è un tema importante insomma in termini di maggiore forza delle delle istituzioni nazionali certamente questo deve essere incardinato in un sistema
Più equilibrato meno sbilanciato rispetto a questo federalismo che non è un federalismo ma è semplicemente una devoluzione di poteri far dello Stato centrale
Non coordinata rispetto a quelle che sono invece gli interessi sugli interessi nazionali
Mancano le tutele dei corpi sociali intermedi non c'è chiarezza di quale sia il rapporto con le minoranze che deve essere costruito in un sistema appunto stabile
E poi
C'è la forma partito che ancora rimane un uno strumento totalmente irrisolto è questo Stefano
Per cinquecento volte meglio di me è un tema che è rimasto bloccato nella Costituzione repubblicana da sempre non ha avuto mai completezza di elaborazione
Se no oggi che si va in un in un orientamento delle istituzioni
Sempre più articolato su forze contrapposte è chiaro che anche la forza partito deve trovare una regolamentazione ora si debba essere una legge o se debba essere un meccanismo regolamentare un pochino più leggero ma sicuramente trasparente questo è una necessità politica in termini di proposizione
Al ai cittadini in termini di consapevolezza del fatto che le regole democratiche debbono venire in qualche modo in evidenza
Ultimo punto
La capacità di rappresentare queste tematiche anche qui fatto il tempo rilevante in tempi chiari
Preventivi prima della scadenza elettorale ma anche successivamente all'evento ai cittadini perché il dare corso a scelte immediate rapide e chiare diventa una sfida essenziale che Berlusconi ha perso
E l'ha persa proprio perché a fronte di un programma ragionevolmente riformista poi le scelte portate avanti sono state tutt'altro
Domani il più breve possibile anche perché non è che
Posso portare un contributo altri autorevoli relatori però per dare un punto di vista di chi fa politica danni nel partito sul territorio fa l'amministratore di una città
Allora intanto io trovo condivisibile il documento
Nel senso che ci trovo elencati una serie di questioni che voi possiate destinati sviluppate però che secondo me centro no
Uno o alcuni dei problemi che in anche nella discussione di ieri in questo seminario sia iniziata cioè il tema sul quale mi pare la condivisione sia molto larga di un Paese
Che ha bisogno di riforme perché nella sua frammentazione del sistema politico e nella debolezza del sistema istituzionale vive un problema ancora e molto più serio delle altre democrazie europee
Allora l'idea di una forza come la nostra o diciamo di un progetto del Progetto che mettiamo in campo
Di costruire una nuova grande forza riformista
Tutti problemi limiti ma su questo ci torno che altri elencavano
E che si dotasse di obiettivi in particolare che sono la la riduzione della frammentazione sistema politico
Per anche andare a dare un contributo la modernizzazione del Paese come un messaggio molto forte e chiaro per il Paese per i cittadini
Perché io da questo punto di vista non sono così convinto che ci siano riforme certe parlare di riforme sistema fiscale per i cittadini molto più interessante che parlare di riforma ci sa istituzionale su questo quelli e non ho dubbi però io credo anche che le riforme
Qualsiasi riforma si chiami e si voglia mettere in campo
è direttamente proporzionata per creare interesse o cittadini al messaggio che tu hai cittadina
Io sono assolutamente convinto che il tema della Bicamerale di là sullo strumento non Soleto nello stretto
Ma sia fallita
Prima ancora che per una difficoltà del coinvolgimento del paese città rimane che sul la riforma Titolo quinto ne abbiamo creato grande entusiasmo interesse cittadino sociale
Chi fa l'amministratore come sa che quando discutevamo in Parlamento abbiamo approvato quella parte non è che andava in Assemblea
Nelle stazioni o con i cittadini istituzionali e su questo chi capivano e si fidavano quanto meno chiara da coro conta
Ecco io credo che la Bicamerale appunto lo diceva Vacca sia fallita prima ancora che per un problema
Diciamo parlamentare l'arco parlamentare o di interessi cittadini perché era diviso l'Ulivo
E una parte di quell'Ulivo che era diviso ho avuto tutto l'interesse anche a non so se farla fallire quanto meno non non dare un contributo perché riuscisse
Allora se è vero che noi abbiamo in mente la modernizzazione del Paese la riduzione a frammentazione sistema politico ecco
E però abbiamo detto che avete detto giustamente condivido con si può passata sia la mattina prima a bocciare un progetto unitaria e poi solo sull'onda dei quattro milioni a a me ha molto confortato quello che Migliavacca diceva cioè che ad esempio su un'ipotesi di percorso federativo di carattere federativo proprio lui l'ha chiamato me lo sono segnato
Come anche un carattere moderno e democratiche io credo che lì ci siano spazi invece davvero per provare a lavorarci perché peraltro immagino lo trovo anche il titolo documento noi però quella è la strada
E mi pare che
Siamo stati premiati recentemente così in questi anni più che la Margherita anche perché siamo stati individuati noi come soggetto la forza politica che al di là del destino che poi avrà questo Progetto
Ci destro
Coloro che più ci credono e ci hanno creduto
E dicevo questo tema dello slogan I del messale cittadini perché varate che siccome credo che seguiremo faccia un sondaggio nessuno di noi avrebbe immaginato non soli quattro milioni ma nemmeno i due milioni
è evidente che allora il messaggio forte era
Vogliamo un leader che abbia la forza per governare il Paese altrimenti non mi spiegherei quel settanta più per cento che ha avuto Prodi
Ecco io penso che allora su questo noi possiamo fare parecchio
E credo che la sfida del progetto riformista non possano essere declinata dalla sfida per riformare il Paese se Faglia amo sulle riforme istituzionali riformiamo deserto al Paese non potrà nasce una sua grande forza riformista in questo Paese
Non so quale più importante delle due ma diciamo che le trovo indo solubili mente legate e allora chiudo finisco
A me l'idea che Vacca citava sul fatto che a metà legislatura
Ma lo si dica subito poi a metà insomma
Il Progetto dell'Unione ma in è ovvio che l'Ulivo l'asse portante
Si dia l'obiettivo di andare
A farle davvero le riforme che servono al Paese poi anche qua sua costituzione anch'io sono tra quelli citati a parte un passo un tabù ma diciamo poi cioè però se nelle forze in particolare che vogliono costruire l'Ulivo che non può essere certo solo di asse Margherita ma intanto già lì sarebbe importante capire se siamo tutti d'accordo
Non ci dotiamo subito di un progetto che appunto non avrà il fascino di altre riforme indispensabili e i problemi che questo Paese ha e che immediatamente noi nel primo anno prima nei primi due anni
Diceva giustamente Fassino alto solo dobbiamo affrontare io però credo che se noi non saremo in grado stavolta di farcela su questo
E allora io credo che molti dei problemi che il Paese si troverà davanti non potranno avere altre soluzioni e allora verrebbe ovviamente
A cadere anche molto del del diciamo anche dell'appeal che escono ma invece il progetto che vogliamo mettere in campo potrà vedere nei prossimi mesi nei prossimi anni con una postille chiudo però che a volte io sento troppa fiducia nell'aver già vinto le elezioni nel senso che ora è vero che gli analisti dicono che al di là dei sondaggi su intenzioni di voto la parte più importante quella degli
D. qual è la percezione perché risponde su chi vincerà le elezioni cioè ti dicono che è più importante sapere
Che per tre quarti dei cittadini italiani e il centro sinistra che vincerà più di quanto ti dicono voterò per quello quindi su questa base visto in quello che dicono i sondaggi e l'ultimo anno si dovrebbe essere molto confortati tranquilli in realtà siccome questa legge elettorale proporzionale al Senato è molto preoccupante
Perché ora io non me ne intendo ma leggendo quel poco che riesco a leggere a capirne mi pare che se va bene si avrà una leggera maggioranza se va male si potrebbe non averla insomma ecco vorrei richiamare tutti al fatto poi col poco che può valere che c'è nei prossimi mesi a impegnarci molto anche su come portare i cittadini a votare e a votarci e io credo che l'argomento che stiamo discutendo qui per quanto complicato ma assolutamente decisivo sia una parte fondamentale per chiedere un voto di fiducia ai cittadini per essere in grado noi davvero di riformare questo paese
Pur
Sono
Convinto che come dicevo all'inizio l'utilità di questa
Sessione delle dell'iniziativa sta nella capacità di fare emergere
Da questo seminario segno politico forte ecco perché
Sarebbe debole una lista di obiettivi programmatici anche molto innovativi
O costruiti sulle frontiere innovative che poi non avesse però insieme
Un collante politico che è quello del Progetto su cui si si lavorerà su che poi diciamo
Il motore delle politiche
E qui sta il tema del partito riformista democratico del soggetto
Ora io sono d'accordo con Vacca
Noi non dobbiamo dobbiamo trovare le parole giuste diciamo per dire che questo è un processo politico no esso politico diciamo i tatticismi le le lasciamo agli altri le semplificazioni impossibili diciamo sono impossibile
Dobbiamo dire che questo questo Progetto è un campo di battaglia politica anche dentro il centrosinistra dentro l'Ulivo questa di fatto a perché
Se così non facciamo intende la dinamica in cui siamo immersi
Noi siamo poco credibili perché ciò che è successo
Qualche settimana fa nei mesi scorsi certezza
Pesa anche parlo da dirigente come dire locale del partito
Pesa anche nella difficoltà a riannodare certi fili quello che che è successo in estate per esempio non è cosa
L'apporto
E nonostante questo dobbiamo partire quindi io sono d'accordo che sui temi che diceva beh etica pubblica condivisa
Laicità dello Stato e al contempo necessità di ridare di riempire un vuoto di ridare un senso alla storia quindi non semplificare nemmeno i grandi temi del rapporto con la Chiesa con le chiese e poi sul tema dell'appartenenza europea
Grandi famiglie europee legame imprescindibile con la realtà del Partito del socialismo europeo tensione per uno sviluppo l'allargamento del Partito del socialismo europeo ma non
Riduzione della strategia dell'Ulivo ad un provincialismo da esportare a un nanismo italiana riproporre un'altra dimensione questi credo siamo tutti i punti di battaglia politica per sui quali noi possiamo impegnarci e e sono punti che non sono punti
Solo strettamente programmatici sono proprio punti di cultura politica
Che necessitano di luoghi dove le le lavorazione si approfondisce si contamina e poi se è possibile raggiunge dei punti unitaria
Detto questo voi non dobbiamo uscire qui anche con un modulo comunicativo semplificato ma quindi dobbiamo dire che noi su questa cosa
Ci siamo andiamo avanti a mio avviso dopo l'iniziativa della dopo le elezioni regionali l'iniziativa della Margherita che sto Po
Il progetto dell'Ulivo ci fu qualcuno già pronto a dire che i partiti stavano tornando no
Diciamo definì blocco del Progetto corrispondeva
A ma la la al ritorno in campo di soggettività forti nitide no
E poi si è visto che c'era un movimento in corso per mantenere la politica debole poco autonoma
Io direi anche solidamente ancorata al passato ma ai ai vizi diciamo delle del passato
Mentre io credo che il problema sia quello di creare una condivisione e una base solida per mollare gli ormeggi finalmente verso il futuro perché noi siamo in una lunghissima fase di transizione che ha corroso
Le le le basi di un'etica pubblica condivisa dello sta c'è Berlusconi governa insomma poi la la distanza tra quello che si che si si si dovrebbe fare è dove siamo è Berlusconi ti pare
E che temono si dimostri diciamo facilmente al se è così io credo che noi dobbiamo con forza
Dire che dottor i i grandi scenari crisi con i quali noi ci confrontiamo che sono quelli globale c'è una crisi del neoliberismo e anche mi pare del Scelta a un il unilateralista America la crisi del processo di unificazione europea intesa
Può essere anche intesa come crisi di crescita perché certamente in questa pesa molto anche l'allargamento pesano fattori diciamo portati dalla globalizzazione e anche dalla dalla scelta di allargare i confini e l'euro
E la crisi italiana con le con le proprie specificità
Rende necessaria una politica forte rilegittimare questo non è un punto accessorio il punto
E punto cioè la questione del soggetto politico in particolare in Italia con forze politiche quando sono grande hanno il venti per cento dei voti
E con le tare storiche e noi ci portiamo dietro la fragilità dello Stato il dualismo dallo sviluppo
Poi il debito pubblico che tesa vice avversarie la questione demografica che anche in parte la questione generazionale a cui allude questo convegno è chiaro che se c'è un luogo del la servirebbe da una politica forte all'Italia allora se non tema Tiziano bene questa questione
Giocando la sui due versanti diceva anche Maurizio
Autoriforma della politica e riforma le istituzioni ma anche autoriforma della politica quindi progetto di e autodisciplina del della politica processo di forche implica una necessità d'una grande volontà
Di riformare la politica come quindi partiti quindi il loro modo deve essere quindi le coalizioni ride se non affrontiamo questo punto siamo siamo deboli
Allora io denso che noi abbiamo in questa fase ovviamente anche la necessità di far pagare il prezzo più alto atto possibile alla destra perché fra manomissione la legge elettorale e il ritorno al proporzionale al di là diciamo dei giudizi che si fondare su questo o quell'altro modello di di legge
Ah alludono certamente a un
A un possibile indebolimento della politica del collante costituito dal maggioritario perché è vero che si tratta di una legge ancora maggioritaria ma un po'meno maggioritaria
Senza rimanere diciamo innamorati a al sistema dei collegi senza doppio turno che che è un sistema anch'esso contraddittorie debole
Si deve dire che qui insomma c'è qualcosa di meno ma e poi la la devolution la riforma istituzionale che secondo me va
Si cerca di dirlo nel documento fra affrontata in senso non conservatore
Ma aggiungerei anche parlando agli interessi toccati in negativo da quella riforma
E non sarà lo stesso fare la propaganda del referendum diciamo nel nel meridione d'Italia in un altro pezzo di vita se non articolare anche una posizione sfaccettata su su questo che che ci consenta di far pagare
Il presso
Più a e di dire che è a rischio la stabilità politica e che la stabilità politica questo è un punto di battaglia nell'Unione non è uno è un punto programmatico fondamentale un architrave diciamo
Di un disegno di prospettiva che Possa rappresentare una un'alternativa vera al governo Berlusconi se si guardano i sondaggi questo è anche il punto di crisi della nostra proposta no perché il dubbio che hanno tanti elettori che hanno scelto
Tanti elettori sono indecisi questo cioè può una coalizione di undici partiti una coalizione che nel suo seno l'Udeur Rifondazione Comunista cioè portare avanti un disegno di riforme via che affronta la crisi italiana io penso che questo sia e allora queste cose
Ne diciamo dicono che serve un'autoriforma nella politica anche oltre una proposta di buone riforme
Istituzionali
Ed elettorali
L'Authority con la polizia un processo politico e culturale L'Ulivo può rispondere bene a questa esigenza perché è un progetto dalla
The dei cittadini
Perché risponde a domande
Semplici grazie alla di di dire razionali che i cittadini si pongono guardando la politica interna in Italia cioè io credo che il senso che dobbiamo dare ed una politica che
Fa uno sforzo per
Radicarsi dal basso
E per prendere ciò che è domanda di politica nuova che non è antipolitica cioè non possiamo essere noi quelli che diciamo pensano a una costruzione che si fa solo dalla e guardano con difficoltà diffidenza insomma per una richiesta che poi magari si esprime con le primarie si esprime in tutti i passaggi in cui noi abbiamo fatto una chiamata la partecipazione c'è stata una grande partecipazione no
Credo che questo ci spinga a creare le occasione per cui dal basso si alimenti l'autoriforma e la politica
Perché è difficile che la politica si autoriforma che solo diciamo per iniziativa dei soggetti che hanno in sé i c.d. particolarismo le rendite di posizione nel la segretezza
è rischioso rivolgersi a una politica si fa anche dal basso
Perché è chiaro che questa può diventare anche il modo per scansare riferito il diciamo per certe risolve su un piano diverso i conflitti insomma le
Però è anche difficile in un altro modo
Come l'isola partecipazione sì sì ora sorsi moralisti per Pelosi però io penso che
Per esempio se ecco io penso che da questo punto di vista noi dobbiamo come dire essere anche consapevoli
Che le forze politiche che ci sono
Hanno un difesa un difetto di legittimazione che oramai e leggibile
Nello status quo se vuole
Base degli iscritti videro cioè al di là dei DS
I partiti non hanno vita democratica la Margherita
Non ha avuto fino allo scontro di qualche mese fa che è stato l'unico momento in cui il partito ha dovuto rispondere negativamente l'ha già dovuto rispondere una sfida non ha avuto una è stata la giustapposizione dei pezzi di classe dirigente no io ho ben presente la la situazione toscano credo che dappertutto sia stato così Forza Italia un partito a dominanza dei dove quindi nella questa è la situazione allora
Carenza di democrazia
Basi ristrette
Come si affrontano questi problemi c'è un altro modo
Cioè la rigenerazione come può avvenire
Il meccanismo le primarie può essere un modo che consente di allargare una base per partecipativa alla quale si può attingere per ricreare soggetti politici che siano partecipati che siamo radicati è ovvio voce molto di più perché cioè la politica si diffonde anche intatte altre soggettività non lo sto a a dire no e quindi canali a partecipazione sono Forti Ford peso né e non ci si può illudere ritornare agli anni sessanta sostanzialmente lo fino alla prima metà degli anni settanta ma credo che questo sia un grande tema cioè la la sfida il rischio io sarei per
Percorrere e quindi
Luoghi comuni per fondere le diverse tradizioni politiche
Presenza forte della questione generazionale in questo processo
Perché è chiaro che noi in confronto agli altri paesi europei se guardiamo alla politica o anche la formazione delle ditte deficiente abbiamo un handicap che ha tante motivazioni nuove ce l'abbiamo quindi li deve esser fatto un investimento e poi regole partecipative che consentano di gestire il processo unitario anche dal basso per far valere la forza aggregante che viene dall'elettorato e perché sappiamo che non si può costruire solo solo dalla no questo significa secondo chi ha scritto quella nota anche spingerci a a ad immaginare regole
Siano
Ci saranno le condizioni per vararlo soccorso che pongono una questione anche in senso proprio di di di riforma istituzionale
Questione democrazia dei partiti della coalizione e i meccanismi che arrivano fino al finanziano finora la motivazione diciamo il sostegno pubblico
Finanziamento pubblico ai partiti cosiddetta anche qui le esperienze se si guardano lo scenario europeo sono diverse e diversificate però se c'è un tratto comune negli ultimi anni un'evoluzione non casuale verde verso un allargamento della base delle decisioni momenti decisione conclude cruciali verso
Iscritti alla corsa rapporti non non serve poche volte verso gli elettori e quindi ciò di cui parliamo
Perso un fenomeno di crisi che è una crisi
Europee comunque un processo adattamento di evoluzione partiti anche
A livello europeo io penso che
Per quanto ci riguarda
Come dicevo serva anche mettersi metterci in condizione di dire a a chi guarda la politica che c'è una disponibilità all'autodisciplina democratica o che come dire
Fondamentale per ricreare canali partecipativi di intensità e di livello diverso riscrivendo diciamo quella famosa tabella degli indici di partecipazione no che negli anni Sessanta forte segnò diciamo la la allora l'istituto diciamo al grande giornata di studi sui partiti politici riscrivendo diciamo nella modernità che viviamo oggi ma guardando processi poi partecipativi che siamo reali
Io ho finito Stumpo
Ampliato
A riforme costituzionali e riforma elettorale in senso e poi il rischio diamo una pregnanza maggiore riforma elettorale rispetto alle riforme costituzionali costretto sia assolutamente sbagliato per alcune ragioni
Tra l'altro molto semplici
La prima riforma costituzionale che così come è stata proposta alle parti anche meno importanti progetti per legandoli formate ce l'ha vacanze intervento
A un aspetto del l'errore di quello che è stato fatto e io credo che la Costituzione da qui condivido le cose in Maran
Quando si riforma si va tutti insieme perché è la carta comune e anche dovrebbe essere così è la carta ridisegna l'architettura dello Stato cosa che forse andrebbe rivista
In profondità le scelte diciamo che l'architettura costituzionale del per quarantotto necessitano di una revisione si parla della giustizia non entro nel merito delle cose attentatore troppo lunga
Altra cosa è invece lo strumento elettorale la riforma elettorale che non è altro che uno strumento che deve essere capace di fluidificare
Il meccanismo dello Stato
A mio avviso la riforma elettorale
è una legge
Basta anzi normale che
Ieri uno stato all'interno di una fase diciamo a la possibilità di modificarla anche più volte nel corso di qualche decennio a secondo delle necessità
Di di fase e tra l'altro in Italia andrebbe e qui anche compito nostro fatto un ragionamento sulle varie sistemi elettorali
Se è vero che uno dei nostri tempi e la semplificazione del rapporto politica cittadini
Come noi riusciamo a trovare
Una uniformità
Il sistema elettorale tra i vari livelli dello Stato cioè inutile dire qui quindici sistemi elettorali diversi per tutti i livelli dal circospezione fino all'elezione
No no
Perché in Toscana si vota in modo diverso non è così
E c'è no creiamo delle disparità sono assolutamente folle allora pratiche occasione dovremmo trovare un meccanismo ci porta tra di queste cose naturalmente io parlo e mi
E soltanto i temi del nostro workshop
Innanzitutto io credo forse sarà uno dei pochi a dirlo che il problema italiano in questa fase e nonostante tutto è stata la mancanza di cultura del maggioritario
Marin piangiamo il maggioritario ma in realtà questo è un Paese privo di cultura maggioritaria
Dal novantaquattro ad oggi è aumentata la frammentazione partitica che dovrebbe essere l'esatto opposto del maggioritario non solo ma se guardiamo i sistemi i politici di altri paesi ci accorgiamo e col maggioritario serve a semplificare le coalizioni in Italia non è così il centrodestra più di una volta diciamo le elezioni politiche ha avuto uno schieramento che andava dall'estrema destra eversiva penso Rauti
E il centro sinistra
Ma
Una volta diciamo da Dini adesso possiamo dire da Mastella che il più riottoso di tutti proteggiamo sui giornali abbiamo visto poco tempo fa quel più anche
E esatta
Fino fino a Bertinotti queste e il senso come dire di qualcosa che e a a vorrei dire una forma cultural di maggioritario viziato
Per cui io
Naturalmente vado per punti figlio della crisi politica dei partiti inutile poi approfondire
Diretti temi diciamo già tra di noi abbastanza noto e dibattuto allora io credo che la discussione di oggi e poi la mission che dovremmo avere
Dal dal giorno dal nove aprile in poi mi auguro
Sia quella di ridare forza e credibilità innanzitutto al sistema Italia ma per fare questo dal nostro punto di vista dal punto di vista diciamo di questo workshop ci sia quello di contrastare la frammentazione politica innanzitutto favorire la governabilità
Questi sono i due temi sui quali noi ci dobbiamo cimentare rispondendo certamente a una domanda di fondo della società io credo che sia la domanda vera ovvero che ogni cittadino la la domanda che si pone non s legge posto maggioritario o proporzionale
Ma vuole essere certo
Di chi lo governa e voglia di vivere in un sistema che possiamo definire come diciamo una volta all'interno della democrazia dell'alternanza cioè chi governa male lo mandi casa e l'errore di questo sistema elettorale non è tanto sulla distribuzione proporzionale dei seggi poi dirò ma sul tentativo di impattare in una delle due Camere poi via di uscita per anche per come dire successiva approssimazioni perché mi sono fatto una riforma che poi veniva aperta costituzionale quindi col sistema del mare
Come dire di attribuzione del maggioritario quindi del premio di maggioranza regionale può verificarsi questo ma in realtà il tentativo di perdere alla meno peggio vedendo poi se si poteva evitare nella certezza della governabilità allora
Il problema non è
Come si distribuiscono i seggi ma sta a monte cioè noi ci dobbiamo occupare dei problemi a monte non a valle perché Abballe diciamo i problemi per essere alterate sita una risposte momentanea controlliamo
La soluzione allora io credo sempre tre salasso tema rimane dobbiamo provare a dare una risposta
Dal punto di vista diciamo che la riforma elettorale fermo restando il principio maggioritario che risponda ai requisiti e dicevamo prima la governabilità e quant'altro
E come dire che al suo interno abbia una serie di proposte innovative
E mi convinceva così diciamo inviata prima il premierato forte io credo che dobbiamo avere il coraggio se vogliamo parlare se parliamo di governabilità quello di avere anche il coraggio di assumerci la responsabilità di tradurre cosa significa governabilità
E non basta dire come abbiamo fatto tempo fa siamo contro le norme antiribaltone
Significa nulla le norme anti ribaltone in questo sistema costituzionale per tornare faticosi prima sono sono delle cose che non hanno senso attuativo per cui dobbiamo avere il coraggio di porre alcune questioni e non formalizzate circa quello che poi è la distribuzione invece dei seggi
Su questo rispetto a questa legge elettorale vorrei dire soltanto due cose velocemente uno che non sbagliano se pensano di attaccarla dicendo che è una legge proporzionale queste falso almeno alla Camera e molto più maggioritaria di prima
Perché vince vince chi ha un voto in più
Nel sistema precedente alla Camera
Poteva vincere che aveva molti voti in meno bastava vincere cento collegi con dieci mila voti di scarto e permeabili restanti trecentosettantacinque con un voto di scarto essere stragrande maggioranza del Paese infima minoranza nel Parlamento cioè
Per cui e assolutamente falso del sistema maggioritario premia chi ha più voti
Al tempo stesso dobbiamo però trovare dei sistemi che ricostruiscono una serie di
Questioni che invece sono state totalmente tagliate via che invece erano ormai diventate un fatto comune di questa società il rapporto
Cittadini elettori ed eletti cosa invece viene completamente tagliata via
E al tempo stesso mi dicevo prima ricostruire
Ricostruire
Una sistema più equilibrato di presenza dei partiti può averlo diciamo alla questione anche il nostro impatto il partito democratico questo io credo che noi possiamo fare
Avendo
Conoscendo già alcuni sistemi si citava il doppio turno
Ci può essere tranquillamente un sistema maggioritario come questa legge con diciamo un sistema di sbarramento un po'più alto di quello attuale che di fatto non esiste visto che consente al primo dei non sotto il
Su questo dico no
E poi e poi come dire trovare quindi questo sistema che ricostruisce no il doppio turno dicevo oppure lo sbarramento
E in qualche modo ridare e di dare ai cittadini ridare ai cittadini questo rapporto diretto questo rapporto diretto con proprio decreto perché non bastano le primarie tardava Piero
Perché non credo ci stiamo esercitando in questa fase ma diciamo che non sono fattibile primari per in questo modello elettorale
Ma anche per alcune cariche
Per quanto diciamo importante le primarie non bastano dare un rapporto diretto cittadini eletti neanche per il sindaco è così perché poi il Sindarin uno solo è stata solo nella sua stanza non è che i cittadini lo incontrano quotidianamente cioè non basta
Allora io penso che questo modello elettorale così come è stato fatto sarebbe stato molto più interessante se avesse al suo interno tenuto la stessa la distribuzione ma quei collegi stile proporzionale
Tipo le provinciali per capirci
Cittadino sapeva che era il suo vecchio sapeva dove andarla a trovare
Diverso è il Listone regionale da quaranta per questo ritorno alle preferenze il sistema delle preferenze su questo invece è un tema di discussione
Nel complesso diciamo le nostre giornate difficilmente mette insieme una necessità che gli ho vivo e che abbiamo visto dal novantaquattro ad oggi il fatto che la politica anzi ad avere dei costi esorbitanti
Che ha tenuto fuori
I non potenti
E che non ha consentito l'accesso in politica di donne di Giovanni
La preferenza soprattutto a preferenza unica tagliato fuori tagliate completamente fuori le donne
E i giovani che non siano figli di ex potenti politici
Tanti figli di
Per cui credo che sia più utile un sistema più protetto tra virgolette consenta nuove nuove immissioni nella politica
Per punti e mi avvio a concludere
E naturale che per fare tutto ciò lo strumento migliore e uso la parola strumento tre dovrebbe essere il partito democratico e riformista perché per fare ciò serve un centro forte che aggrega all'interno di una coalizione
è che sia capace come dire di gestire
Di gestire il tutto l'operazione ma la domanda che io mi pongo in questa fase
Ed era poi la domanda di fondo anche l'intervento di là degli altri ma sono maturi oggi i tempi per dire da domani
Dal no dal giorno dopo le elezioni lavoriamo perché si possa realizzare il partito democratico e riformista
Io ho ho dei dubbi a perché credo che sia sbagliato l'idea
Che dalla lista attuale cioè DS Margherita più altri posso nasce il partito riformista
Ci sia necessità di aprire ad altri soggetti e in questa fase per opportunità elettorale costituiscono liste proprie ma credo che compagni dello SDI
Se non parte integrante di questo Progetto
E altri
Be perché prima di arrivare a questo ad un Partito Democratico c'è bisogno di sgombrare il campo di né o almeno più che sgombra il campo mettere insieme una serie di questioni culturali si diceva che la laicità ma non è secondario la collocazione internazionale anzi forse il punto più importante del del nostro dibattito allora
Io credo che
Ragionando in tempi lunghi forse un po'troppo lunghi arriveremo al Partito Democratico democratico riformista riformista democratico chiamiamolo cioè a una semplificazione il problema che me sembra che oggi oggi non ci siano ancora i tempi per un partito allora ragione in Rete con molta più pragmaticità su forme di patti federativi e quant'altro anche perché questo ci consente di costruire di costruire
Come dire quella soggetto che dovrebbe essere classe trainante del percorso mi convincono alcuni dei punti che sono stati messi
Nel documento che servono a far che favoriscono questi temi
Dalla dei gruppi parlamentari poi il vizio italiano che è fatta di norme trovato l'inganno cioè così come si fa lo sbarramento del due per cento ci si mette insieme ci si divide dopo è possibile pure si fanno i gruppi con i sottogruppi per avere più soldi per cui diciamo
Forse dovremmo studiare un po'meglio per evitare queste cose ultima cosa chiudo con una domanda
Tutto questo ragionamento compreso il mio
Quindi non tiene conto che dal nove aprile diciamo ci potrebbe essere un sistema completamente diverso per il dopo Berlusconi cerchino
Anche il partito democratico riformista nel dopo Berlusconi e così come è giusto immaginando o forse o forse è diverso si ferma qui
Mi fermo qui
All'interno qui
L'azione
Mario mi appena cioè c'è un punto noi danno dal mille novecentonovantasei alla conclusione dell'esperienza bicamerale il tema delle riforme istituzionali alla luce dalla consapevolezza che insiste un bipolarismo sei è forte nel Paese non avrebbe retto se non si recuperava un vulnus di legittimazione fra le parti politiche correlato alla crisi dalla Prima Repubblica
è stato il tema fonda uno uno dei temi fondamentali sui quali il nostro è il partito la sinistra riformista articolato il suo nazionale
Io credo che dalla conclusione di quell'esperienza in poi c'è stato un abbassamento distensione è una difficoltà fino ai limiti della derubricazione di questo io penso che una riflessione vada fatta se diciamo così noi siamo in grado di tempo e questo tema al centro della nostra agendo politica
Perché attualmente secondo me non siamo ancora a questo ritmo
Non siamo ancora a questo livello e lo dico anche a fronte di quella che è stata la vicenda della nuova legge elettorale
Perché la nuova legge elettorale è stata sì che il tentativo di Berlusconi di cambi di sbloccata la situazione cambiando le carte le le regole del gioco ma è stato anche probabilmente il risultato di una di un ritardo precedente in tutta una fase della legislatura no sto a riaprire un elemento di dialogo sulla cornice istituzionale
Con pezzi della maggioranza attuale
Con penso affini
Diciamo così penso a tutto il disegno diciamo
Anche politico più largo di costruire una destra europea e non appiattita sull'orizzonte America
E e poi c'è anche la vicenda della riforma del Titolo quinto quindi una prima esperienza di riforma in senso unilaterale
Io dico questo
Credo che però quell'esigenza per il Paese rimane intatta rimane puntata e noi questa cosa la possiamo fare soltanto con un soggetto politico benché in una fase costituente diverso da quelli che abbia
Un soggetto politico di forma federativa sono d'accordo e credo che si possa arrivare anche a pensare che la modalità federativa possano essere la una modalità moderna come diceva Migliavacca anche di essere un partito anche di essere partito
Una forma federativa che come dire veda nel e in un elemento di cessione di sovranità anche un elemento di recupero di sovranità dal punto di vista dalla capacità coalizione male
E insomma la con l'ambizione di essere un soggetto nel quale si incardina il bipolarismo
Perché qui è il punto non è tanto secondo me la questione Ignis cioè questa è la questione va quanta cultura del bipolarismo cioè le primarie ci dicono che c'è una per ciascuna delle cose che ci dicono le primarie è che tali gli italiani c'è una percezione sempre più unitaria dell'offerta politica del centro sinistra
E c'è anche secondo me è un elemento di coalizione di iniezione di partecipazione rispetto a anche quella che l'attuale legge elettorale che ha per una natura abbastanza verticistica diciamo così maggiori
Però il limite è che non ci sono stati in questi anni i soggetti politici sui quali incardinare bipolari dunque
Non ci sono stati soggetti politici sui quali incardinare il bipolarismo e quindi non ci sono stati anche partiti adeguati a un sistema politico effettivamente bipolare anche nel loro funzionamento interno
Cioè partiti che rispondano prima ai loro elettori Chiego da militanti
E che da questo facciano dipende noi dinamiche di selezione di ricambio interno dalla classe dirigente qui dice secondo me ci posiziona qui anche gran parte della discussione sull'inclusione generazionale mo'
Suo il cambio
Delle classi dirigenti quindi
Soggetto politico indispensabile per riaprire per per riaprire il dialogo e perché è in crisi il paradigma del
Quello che è stato detto riduzionismo istituzionale cioè l'idea che come dire i disabili
Venti l'iniziativa istituiti mutamento istituzionale in sé fosse autosufficiente dai processi può
Ora da questo punto di vista io dico questo
Noi dobbiamo sarà compito della riflessione interna sinistra del centrosinistra e quanta riflette
In una chiave di prospettiva
Questione dalla seconda metà della legislatura su come si tagliato effettivamente l'argomento di Hu
Ridisegna con mano comune regole del gioco
Io ritengo come dire varcava ha spiegato in molte sale che lo strumento più adeguato contenga S l'elezione di un'Assemblea costituente
Quello sì agosto e tuttavia c'è una difficoltà capisco anche la difficoltà politica credo però che noi in da da adesso e soprattutto dall'inizio della legislatura dobbiamo cominciare a tematizzare come si riapre un confronto sul problema paese suo nazionale Coffa le due parti fare due ma per far finta
Che consenta anche un recupero di legittimazione politica diciamo così e conseguimento di equilibri più avanzati affronta anche dalla crisi del berlusconismo
Qui si situa anche il tema dell'etica pubblica condivisa eccetera eccetera
Credo credo una cosa
Questo progetto sto storico-politico è alla base dell'idea dell'unità dei riformisti
Cioè delle due principali comunque la si gira si rivolti due principale
Tradizione patrimoni tradizioni storico politiche italiane con grande patrimonio di integrazione sociale
Io dico questo
Capisco che si tratta di e cui su questo finisco su capisco che si tratta di un processo in itinere non dobbiamo mettere il cavallo ricavo davanti ai buoni dobbiamo anche pensarlo
In termini appunto federativi che consentano diciamo una costruzione ottimale e realistica
E tuttavia non bisogna neanche avere paura dei pericoli
Bisogna avere paura di iperico
E credo a anche a fronte del fatto che e qui mi pare uno dei nodi da affrontare io sono uno di quelli che pensa che immagini di convergenza politico culturale tra la cultura di matrice socialista
Quella di matrice cattolica del cattolicesimo politico
Siano
Soprattutto a livello nazionale molto più vasti dei immagini di divisione
Non solo perché c'è secondo me noi scontiamo una venatura laicista della sinistra post ottantanove ma questa
Dibattiti un'allegra
L'aggressione
Ma appunto perché su per e quel tema dalla convergenza eppure il tema di questa convergenza a scavato a hanno scavato alcuni decenni di storia italiana
E ci sono elementi fare attivi a partire da una comune visione dalla centralità da una persona del genere umano eccetera eccetera sui quali cimentare una cultura politica
De di un nuovo soggetto mi fermo qua
A a questo veloce no no per carità molto più modestamente Pisano e fare un intervento su motivando questo emendamento a parte dal titolo un metodo aperta come concetto su questo capitoli visto che ci è stato anche dato proficuamente un documento e spiego perché non sono d'accordo ovviamente anche una provocazione un modo per discutere non sono d'accordo con il titolo che sostituirei questa mia tesi una politica forte
Non mi convince questa cosa il metrò per la parte che mi ricorda
A parte questa mitologia ma mi ricorda la
Il fatto che dopo Nizza all'Unione europea ha istituito un una modalità di coordinamento aperto perché non sapeva come come andare avanti diciamo nel fare i patti in posa e poi si è rivelata nella Convenzione europea Avanti Savoia avrei messo lì esattamente quindi porta anche un po'sfigati insomma ieri D'Alema
CIA parlato dei della crisi da democrazia come e crisi centrale del nostro tempo come il problema che abbiamo di fronte a noi quindi una nuova fase tutto discende diciamo da una crisi del concetto di democrazia dell'operatività
Io per ecco il metodo se non è accompagnato da una politica rischia di essere diciamo la discussione di una crisi più che la propria apertura di una prospettiva
E questo secondo me si vede anche nella difficoltà che abbiamo noi di tematizzare la resistenza
Alla come dire agli strappi costituzionali che sono stati fatti
Maurizio Migliavacca prima ricordava prima la di come mai la domanda come mai non c'è stata resistenza non c'è stata resistenza secondo me è un problema di sua posto anch'io anche perché faccio se la ricezione accanto al centro storico Roma accanto al Senato diciamo quindi sono spesso chiamato a collaborare diciamo ai sit-in residente in realtà questa volta le veglie le grida non hanno avuto alcun richiamo in una fase peraltro non di stanchezza ma di grande attivismo di grande partecipazione quindi c'era un elemento un dato su cui interrogarsi mentre veglie grida di fronte all'estratto costituzione non hanno avuto non ha raccolto le poche decine di persone le primarie hanno raccolto Colorno raccolto allora secondo me qual è la questione mi fa venire in mente quella quel quei film western in cui quando uno urla baro al tavolo di poker deve poi mette mano alla pistola perché sennò arriva e che si definisce una bottigliata in testa
E e o a fare la figura del pianista insomma ecco si può urlare Baro solamente se si ha poi una pistola carica alla lisi Krizia credibile
Io credo che quindi guardare al passato
Siamo questa difficoltà e perché noi guardiamo troppo al passato non sono nuovista voglio dire che se non si guarda sia al passato che al futuro
Non si hanno coi le posi va di legge non sia la possibile intervenire il futuro lo dico subito diciamo è il soggetto politico nuovo
Anche in questa difficoltà terminologica sono ci sono io non sono sono meno potente di Vacca e di Stumpo sul relativa mi però onde capisco che soggetto rivista consumato Palillo studiato dittatura italiana quando ci sono difficoltà nominare le cose ci sono poi difficoltà nei concetti nelle idee
Qui secondo me sulla prospettiva
Sulla presenti sui temi e costituzionali e istituzionale di formazioni di cui discutiamo oggi noi abbiamo soffriamo di una crisi di di di intercettare il consenso di spesso ne tematizzato come temi noiosi soluzione non è così sono il Parioli quello che se che succede secondo me la mia modesta opinione nella crisi dell'attenzione pattizia europea
Cioè fisso siamo in un certo senso figli
Di una crisi di crescita io voglio anche vedere così in termini speranza lettino europea nasce per fare dare pace
E prosperità nel momento in cui questa qua si compie eccome questo tragitto temporale e accompagno le generazioni l'hanno fatta quelli che nascono dopo non hanno questa nessun un anno siamo hanno già avuto quello per cui si è combattuto non ha non conservano memoria o sempre meno in termini percentuali conservano memorie di questa di questa battaglia mi dovete spiegare perché dovrebbero essere attaccate le battaglie i loro padri io questo tema secondo me è il taglio questa è il taglio generazionale giusto da dare lo stesso succede in Italia la Costituzione italiana purtroppo son cose sgradevoli e anche per memori di io sono molto attaccato sono un che sono stati scritti al pc dal settantanove quindi sono figlio di quella lì con Salome elezioni però ho paura che questo non sia condiviso
Così Merkel
Poter davano avevo dodici anni mentre mentre una malattia
E secondo me e se noi tematiche siamo la conservazione le lasciamola così conserva una costruzione in questo senso
E non guardando al futuro quindi quinta generazione rischiamo di essere e divisi isolati questa è un po'come in Europea e la stessa ricorda la stessa allora e mi avvio a concludere
Assente
Assemblea costituente io per esempio nell'emendamento ci metterei che mentre posso Corps sono d'accordo con la prudenza perché figlia anche le difficoltà anche di questi mezzi
Del soggetto in forma federativa di un percorso che servì con prudenza non avrei la stessa prudenza anche sulle forme istituzionali
Perché siccome i soggetti si fanno nel fuoco dei processi così mi è stato insegnato
Secondo me se processo già parte a fuoco basso rischia di essa un processo altrettanto a fuoco basso allora si può avere una prudenza perché quando si mette insieme comunità di uomini insomma questi mesi ci ha insegnato la difficoltà di fare questo però forse sull'Assemblea costituente si potrebbe usare è anche un punto coagulante un po'più avanzato ecco questo voglio dire che forse varrebbe la pena di investigare qualcuno ha detto mi pare e Aversano Mara nella nella sua introduzione fidarsi degli italiani bisogna un po'questo il nodo
Nel senso che è rischioso
Ma mi sembra l'unica via possibile richiamare anche Marco insomma ci vogliamo affidare questo è un rischio naturalmente vogliamo scoprire come re e dietro c'è tanta di cultura politica non so ripercorre le come dire siamo meglio del popolo siamo l'avanguardia ci sono tanti temi e se non c'è il tempo di però noi abbiamo anche dei problemi di cultura politica
E concezione progressismo alla storia alcune le formule che sono morte nell'ottantanove alcune altre filosofiche forse l'epistemologo Brasile ci vorrebbe questa aiutare
Ogni Holtz sospetto che c'è trasciniamo ancora un po'presso una di queste potrebbe essere che forse riteniamo anche di essere migliori del nostro Paese
Nel momento in cui però scopriamo che forse ne così magari è pure contrario visto le primarie
Questo è un problema e di cultura politica lo vogliamo vogliamo affidarci a questo Paese e concludo Maurizio Migliavacca e ci diceva
Duramente per me diciamo la soluzione la via maestra è il soggetto politico uno questo è come si voglia fare con magari un po'di brio in più sull'Assemblea costituente
E un po'di diciamo di comuni quelli si mettono le barche Riva l'importo intorno per non fare urtare con le barche in meno da potesse soluzione parabole esattamente noi si diceva che karate federativo che non soggetto federativo democratico e aperto non si può che convenire io aggiungere un quarto aggettivo popolare
Questo secondo me apre
Il l'interruzione diretta con il popolo che entrano nel senso bossiana con il paese con l'Italia con quell'Italia che nello stesso tempo dispregio alle regole ma le chiede voglio dire sulle stesse persone se si soggetti stesso paese
Io mi ricordo la marcia degli abusi degli abusivi di Vittorio nell'ottantuno capitale Slate pc non siamo stati sempre quelli che allora erano di quel partito contro la boutique il condono edilizio e contro l'abusivismo
Lei
No no no non mi non mi turba voglio dire però e per integrare questo Paese non si può pensare non si può pensare che noi siamo migliori e concludo una proposta di slogan visto che si diceva anche lo dobbiamo polarizzare questi temi
La prima del Riformista funzionali il nuovo soggetto politico
Del futuro questa se non è la prima riforme istituzionali perché se si fa quello si fa un altro tipo di processo si fa l'assemblea costituente si fa in quel format verte e da questo discende anche la visione di Stato
Sì la prima cosa che mi veniva in mente ieri sera vedendo la platea poi confermato da stamani che forse bisognerebbe insistere di più sulle pari opportunità e l'articolo cinquantuno perché
Cioè se persistono
Sì e esatto
Perché insomma se persino quando facciamo una cosa molto aperta non professionisti la politica si accentua per finalità generi vuol dire che evidentemente c'è un problema
Detto questo punto io questo problema lo sempre impostato così c'è una cura della febbre e c'è l'antibiotico la cura della febbre sono le quote
Che agiscono sugli affetti e non sulle cause però uno quando si trova una soluzione del genere agire anche sui difetti perché altrimenti proporre un rimedio solo strutturale che produce effetti di medio lungo periodo senza affrontare emergenze sbagliato
Quindi indubbiamente anche rispetto alla legge elettorale attuale giusto fare una battaglia relativamente alle quote
Detto ciò dobbiamo sapere che quelli sono gli affetti
Sanano una situazione sul momento ma la soluzione di sistema è quello indicato al punto due di cioè anche là sotto la presentazione dei generi deriva da un meccanismo oscuro privo di regole e privo di trasparenza di selezione della classe dirigente
Quello è il vero nodo che taglia non solo le donne ci sono province nazionale così ha però quindi noi dobbiamo agire sia sull'immediato curando gli affetti sia anche con quelle regole anche in parte per legge
Per risolvere i problemi strutturali
Poi
Il secondo punto che volevo segnalare è che io capisco lo spirito delle cose che diceva Vacca che sono simili all'articolo di Cuperlo dall'altro giorno cioè che noi non possiamo permetterci dopo due false partenze dolce dopo aver fatto liste unitarie alle europee alle regionali
Promettere che siccome facciamo una vista si materializza l'esistenza di un partito suo perché lo evochiamo perché altrimenti finiamo per evocare speranze destinate a essere deluse però noi non possiamo rinunciare a parlare di partito
Perché è vero che è un'ipotesi di lavoro ma noi dobbiamo chiamare l'ipotesi per quello che noi cerchiamo di costruire un partito evidentemente cerchiamo i costi un partito del cioè cerchiamo costruire un nuovo partito
Nel senso che un partito che ambisce a prendere il trentacinque quaranta per cento di voti in modo stabile non è la somma dei due partiti che prendono il quindici e il venti per cento sommando i gruppi dirigenti perché questo appunto avrebbe un potenziale evocativo assolutamente minimo
Se questo nuovo partito non si caratterizza se per essere nuovo rispetto alla dimensione partito società a cominciare dalla dalle modalità di selezione una classe dirigente
Nascerebbe morto sarebbe come la fusione così sito si vide negli anni Sessanta ecco questo è il dato però noi dobbiamo evocare tutta la forza di parlare di una di un nuovo partito perché altrimenti anche le tappe intermedie che possiamo realizzare risultano depotenziata e se non c'è
La forza dell'obiettivo e
Peraltro noi dobbiamo evocare questo perché i partiti che abbiamo ora sono partiti in qualche modo Monti che alludono a questo
Cioè questo è il dato di fondo perché non è che noi abbiamo due partiti già ben strutturati che esprimono cose omogenee ben riuscite per cui è un sacrificio superarli
Perché chiunque di noi obiettivamente pure avendo apprezzamento delle porzioni più ufficiali che si sono questi partiti già il fatto che ci sia un partito quantitativamente posto democristiano guidato da un radicale e che ci sia un partito socialista composto in gran parte di ex comunisti già questo cioè e dimostra che ci sono le prove di assestamento di sistema no
E anche i problemi che noi solleviamo e sono problemi veri ma sono problemi che che in parte derivano dalla separatezza
Cioè
è vero che per esempio laicità dello Stato è un problema
Trovare un punto di equilibrio su laicità dello Stato è un problema
Anche se in realtà poi ieri
In termini di cose da fare alla replica il D'Alema che dice che la priorità
è fare una legge sulla libertà religiosa a completare il quadro delle intese con le confessioni minoritarie
E già per una legislatura ci risolve il problema di cosa fare in termini di politica ecclesiastica invece che tirare in ballo polemiche ideologiche sul concordato che non c'entrano nulla
Quindi
Però questi problemi li abbiamo anche perché abbiamo contenitori separati allora è chiaro che se noi abbiamo contenitori separati bisogna trovare delle cose che giustifichino dei contenitori risultino separati allora chi si oppone a un disegno di nuovo partito che cosa fa
Visto che gli equilibri quantitativi sono diversi se sta nella Margherita
Artificialmente prende posizione di deriva clericale
Ma non perché ci crede ma perché vuole impedire la prospettiva del nuovo partito
Chi nei DS contrari a questo tende a prendere posizioni decise ma non perché ci crede ma perché esattamente per evitare forme di confluenza integrazione quindi i temi sono usati strumentalmente per questo
D'altronde cioè anche il ragionamento è giusto che ieri faceva dal ma sulla
Sulla scomparsa della democrazia cristiana i problemi di difficoltà di trovare un punto d'equilibrio di laicità dello Stato con lo scomparso democrazia cristiana si riferiscono alla scomparsa di un partito che aveva il trentacinque per cento dei voti
E quindi al di là della cultura politica dei suoi dirigenti
E quando quel partito da trentacinque per cento dei voti trattava con la gerarchia ecclesiastica ci trattava da posizioni di forza di chi prende il trentacinque per cento dei voti
Un altro conto è se una volta che il cardinal Camillo Ruini fa una dichiarazione reagiscono tanti partiti conventi dichiarazione diverso in cui più forte c'è il venti
Finisce che i pastoni dei giornali riportano che il centro e cosa dice cardinal Ruini soggetto forte
E intorno la costellazione di opinioni di tutti i nani che affondò il sistema politico
E se viceversa ci fossero due partiti da quaranta per cento la novità sarebbe cosa dicono dove il quaranta per cento e rispetta questo cosa dice il cardinale Ruini dice cambierebbe il baricentro dei rapporti di forza
Anche la questione del dei soggetti europei su cui in ultima parlato giustamente Filippeschi
E a parte che mentre noi facciamo questo gruppo Romano Prodi e con Piero Fassino congresso chavista francese che dimostra che tu poi tutto sommato questo però non è così insolubile perché poi i processi reali in qualche modo Marciano
E quindi è risolubile anche questo se c'è questa prospettiva comune perché se c'è la prospettiva comune ciascuno cerca di valorizzare le tappe che consentono risolve il problema
Se non vogliamo una prospettiva comune utilizziamo tutte le cose irrisolte ricerca dimostra che non sono insolubili quindi questo mi sembra mi sembra il dato di partenza
Il problema poiché la combinazione delle culture politiche
E che in realtà le culture politiche si possono combinare con estive
Che ci sono delle combinazioni virtuose ci sono delle combinazioni viziose e uno dei problemi è quello di come affrontiamo
Il referendum perché quello è uno dei punti di caduta in cui si combinano le culture politiche al centrosinistra in un modo virtuose non modo vizioso allora
Soltanto per per inserirmi su una Kino un pochino più provocatoria
Cioè è chiaro che quando noi sentiamo le motivazioni contro la la riforma costituzionale
Di Scalfaro di Gerardo Bianco sono uguale a quella di Bertinotti
Cioè c'è stata anche lì una una vicinanza perché in qualche modo alle tradizioni cultura politica centro sinistra
Sono tradizione in cui si combinava arie cose ora da una parte c'è chiaramente la tradizione del centrosinistra sono quelle che assegnano dallo Stato una funzione molto forte
E quindi evidentemente rispetto alla chiara identificazione di obiettivi di riforma sociale
Il strumenti istituzionali devono essere forti perché altrimenti non si combina nulla il ragionamento di ieri D'Alema e quella fine dice entro il nostro dibatto politico sposta due per cento bilancio
Che vuol dire che la politica democratica un fondo del venti per mille mentre chiese erano l'otto per mille quindi vale più o meno tre volte quanto in fondo sono libertà religiosa
è chiaro che questo tipo di di dato è rilevante quindi un'impostazione che indica di Fini forti deve avere modalità forti
Però abbiamo anche del dei rimasugli di culture politiche che sono in parte una tradizione politica di chi stava sempre all'opposizione quindi non aveva interesse a rafforzare il governo
E dall'altra la tradizione democristiana posto degasperiana che aveva risolto il problema in modo feudale e quindi ciascun capo corrente o no pro-quota lo Ampezzo di governo da gestire non combina abile con la segreteria del partito non si poteva fare neanche una legge sulla Presidenza del Consiglio infatti si è avuta nel mille novecentottantotto
E quindi diciamo l'evocazione complesso del tiranno era in realtà la copertura di chi stava sempre l'opposizione non voleva rafforzare il governo e di chi voleva stare al governo su ruotando per equilibri interni quindi
è chiaro che alla referendum costituzionale si può andare o mettendo insieme questa coerenza tra i fini alti e la politica rischi di impotenza o mettendo insieme gli elementi regressivi di ambedue le culture politiche al centro sinistra
Ora questo a relativamente poco a che fare con la vittoria nel referendum perché essendo un referendum senza quorum si può persino pensare di vincere un referendum e citando le travi appartenenza
Cioè in termini di io non escludo che i nostri sondaggi dissestati opinione pubblica
In termini di risultato referendario ci possono perfino dire che conviene evocare lo spettro del tiranno e così via per mobilitare l'elettorato di centro sinistra però io non vorrei che poi le vittorie fossero avvelenate che una vittoria condotta con messaggi culturali regressivi ovviamente io sono sempre per fare una strategia che ci porti a vincere non a perdere questo è abbastanza ovvio quindi diciamo sono sempre preferibili le brutte vittorie alle belle sconfitte tuttavia il dosaggio dei messaggi non può essere un un dosaggio di tipo regressivo
Di pura e semplice difesa dello status quo costituzionale che noi in coscienza sappiamo che non funziona questo è il
Anche perché banca suggeriva una tempistica che può essere ragionevole cioè di dire che
Nella seconda parte lesa Tura quelle in cui si fa una riforma costituzionali
Però noi potremmo anche trovarci una condizione in cui non siamo in grado di scegliere i tempi
Perché se noi ci troviamo una condizione due Camere con maggioranze opposte o di un Senato in cui abbiamo tre seggi di immagine
Il problema per esempio di del superamento del bicameralismo paritario sulle leggi del rapporto fiduciario Senato governo è un problema immediato quasi da riforma all'ANPO per risolvere problemi emergenza legislatura ora noi tutti auspichiamo che ciò non accada è probabile che ciò non accada che ci sia un trend elettorale però non abbiamo il dominio dei tempi e quindi dobbiamo prepararci anche a scenari diversi
Infine appunto il però il timing elezioni referendum ravvicinato e evidentemente ci pone dei problemi perché
è vero che non si prendono voti su con la piattaforma sulle parti costituzionali né si prendono e si perdono questo obiettivamente vero
Tuttavia è vero che avendo i referendum subito dopo il programma non può essere più di tanto elusivo su questo
E costituisce in qualche modo il modo già di prepararsi a referendum costituzionale ora alle mie
Perplessità su evocare uno strumento come l'Assemblea costituente
Mi sembra che siano
Soprattutto queste cioè è difficile chiedere mette in un programma e chiederà un Parlamento
Di abdicare per intero alla al potere di revisione costituzionale questo mi sembra e molto dire molto forte come messaggio persino fortissimo tanto più che diciamo io so bene anch'io che varie formulazioni la prima parte sono datate
Diverse sono le da ci sono molti Phuket comincia dal pluralismo informativo che il primo buco che che abbiamo all'articolo ventuno e così via però e in parte è vero che i prova io la prima parte sono problemi puntuali non ci sono problemi di sistema e comunque in parte risolve la Corte costituzionale in via interpretativa per cui se l'oggetto è seconda parte lo strumento Assemblea costituente mi sembra un pochettino sproporzionato rispetto al tema solo seconda parte
Sessione degli eredi sono a secco anche se è vero che per esempio la controprova ce un tema forte su cui più si sposta Sessa il Parlamento incarica meglio è che il problema il superamento del bicameralismo paritario perché e questo scoglio su cui sia in fogna tra riforma del centrodestra che per farsi votare dal Senato ha partorito un Senato che blocca tutto il sistema
Se avesse voluto fare una riforma maggioranza che toccava il Senato avremmo fatto lo stesso anche noi cioè nessuno sarebbe mai riuscito a imporre i nostri senatori di abdicare simultaneamente sia rapporto fiduciario sia bicameralismo paritario sulla legge
E quindi questo è il vero nodo la vera argomentazione a favore di una procedura forte che scavalchi veti interni al Parlamento
E io per questo penso che noi magari con qualche enfasi in più rispetto a come l'abbiamo scritta dobbiamo assestarci su un'ipotesi in qualche modo intermedia
Tra il centotrentotto la Costituente ce ne dobbiamo assestarci su un'ipotesi in cui ci sia un organo così autorevole
Che scrive il progetto di partenza che comprenda anche non parlamentari
Che il Progetto abbia una tale plusvalore politico di forza di chi lo scrive che appaia come un patto tra varie realtà
Che poi il Parlamento pur potendo dire l'ultima parola non
Esercita un potere di veto cioè
Dovremo fare un po'come quando c'è un solenne rinvio presidenziale delle leggi di cui il Parlamento potrebbe tranquillamente fregarsene al momento del riesame
Ma in realtà non lo fa perché così autorevole richiamo presidenziale del rinvio sulla legge che è costretto in qualche modo a ragionare anche a ingoiare cose che non vorrebbe
Per cui diciamo possiamo insistere più diciamo in maniera un po'più discontinua sul fatto che si avvicina un po'di più alla Costituente che non a Bicamerale
Però cercherei di stare dentro questo tipo di parametro che mi sembra sia ragionevole e che comunque va evocato prima del referendum costituzionale
Ben sapendo che se siamo coerenti con la nostra idea è che se le le riforme si fanno insieme in qualche modo è chiaro che anche la scelta della procedura si fa insieme
Anche avendo vinto le elezioni a la è comunque è concordato il metodo
Quanto poi alla legge elettorale su questo chiudo
Io penso che noi dobbiamo tenere ferma proprio perché si manifesteranno ahi noi dei problemi di governabilità
Perché quando noi avremo se va bene dieci seggi di maggioranza al Senato già nei primi anni di governo andremo sotto più volte al Senato
Poi potremmo non far fare ministri e sottosegretari senatori potremmo scegliere persone capaci non andare in bagno per tutta durante la durata una seduta però alcune volte andremo sotto no
Allora l'evocazione di un sistema molto lontano da quello in vigore come nel sistema nominale maggioritario anche se al momento nella coalizione non dovesse avere particolari consensi dopo però sappiamo che nel momento in cui dovesse emergere che nel sistema elettorale nuovo risiedono gli elementi di stabilità forte
è chiaro che ci sarebbe una spinta anche di opinione pubblica a quel punto indirizzarsi su soluzioni radicalmente opposte
Quindi io non mi preoccuperei in questa fase di inserire
Perché non è politicamente pensabile quel l'idea di sistema doppio turno nel programma l'Unione però secondo me deve essere caratterizzante di una forza come l'Ulivo anche perché
Già le forze sociali ma mano che si sono studiate di più gli effetti che produce la legge abbiamo già visto il cambiamento di Confindustria che era pari dodici auto sommata con sistema proporzionale
Poi Mammano venissero sono studiati hanno capito che forse li l'idea che ciascun partito si elegge per conto suo tutti deputati ha degli effetti destabilizzanti lungo periodo sulle collezioni che non sono scherzo basta prendere pubblica di oggi vedere grafico su cosa pensa di fare
La lega in Parlamento giocando in maniera corsara tra i due poli e così via
Per capire gli effetti si integrazione allora è meglio tenere un profilo di un sistema radicalmente opposto a quello entrerà in vigore cioè l'uninominale a doppio turno anche se sul momento ne consensuale nella coalizione perché su quello poi in prospettiva anche con i coloni che ci saranno sarà possibile trovare consensi forse anche trasversali grazie
Dall'altro corso
Consente voce
Amabilità
Riprendiamo
PD
Comunque gli attori attualmente sul tappeto non sono adeguati ad affrontare queste sfide quindi ci vuole certamente un rafforzamento dell'elemento democratico e partecipativo come c'è scritto anche nel documento in generale io credo io veramente beh i partiti debbano veramente avere il coraggio di ripensarsi profondamente e quindi in questo quadro il Partito Democratico e riformista è una necessità
è chiaro che non è semplice insomma
Anch'io sono un amministratore
Territoriale e so che non è semplice confrontarsi con i nostri amici nostri partner che ci sono culture di governo diverse
Chi non si può mettere il carro davanti ai buoi ma dobbiamo stare attenti perché altrimenti buoni
Scattano i giovani in Cina a quindi poi diventa difficile o in India o se ne va un po'in giro d'altra parte
E quindi io penso che
In questo senso una nuova generazione quindi la nostra generazione Falqui siamo dialogare modelli intergenerazionale Cosima insomma
E il senso anche poi nel documento finale dovrebbe andare in questa direzione già c'è è indicato ma poi dirò perché secondo me va va incentivato
Proprio perché e
Credo che ogni generazione abbia in qualche modo una sua mission che fra resto non se la sceglie dipende anche dal contesto storico magari hanno ci piacerebbe averne un'altra però questa è la mission
Che io penso anzi sono sicuro che noi abbiamo e sulla quale questa generazione in particolare deve spendersi perché altrimenti chi lo fa non è che noi possiamo pensare che il partito democratico e riformista
Come diceva Migliavacca non può essere una sommatoria no quindi non è che possiamo pensare che lo fanno De Mita
E qualcun altro dirigente perché rappresentano un altro tipo di distanza politica un altro tipo di esigenza quindi a farlo in qualche modo o comunque spetta soprattutto a noi essere portatori di questa istanza
E siccome nella società se non c'è una forte spinta come si diceva per la legge elettorale questi processi poi non è che non si riesce ad innestare le credo che questa generazione o comunque il contributo che dovrebbe dare sia prova di andare in questo senso cioè di andare verso
Verso la creazione di uno strumento che ci consenta di governare questo tipo di processi per cui anche nel documento il documento inizia proprio con
Indicando che il processo unitario dell'Ulivo per la costruzione del nuovo soggetto politico riformista democratico è l'orizzonte in cui si collocano le nostre proposte ecco la mia proposta di aggiungere che noi vogliamo essere protagonisti
Di questa di questo processo che vogliamo esserne
L'elemento propulsivo in qualche modo che ci crediamo e che ne facciamo un po'appunto la nostra mission al nostro impegno collettivo come generazione in politica
E quindi dare a rafforzare quindi questa questa parte del cliente sembra un momento un po'passivo mentre metterla mentre il senso attivo anche perché altrimenti il rischio che io intravedo è quello di così chiuderci sia come generazione sia complessivamente come paese a conservare un po'l'esistente una sorta di fortino assediato che dall'Alto Adige dove io provengo voglio dire anche un fortino confortevole ci sta bene si lasciare c'è un sacco di risorse però non è che si va si va molto molto in avanti ecco
Ho finito
Emigrò a forma
O
A
Non fare
No non non esprimere una come dire una condizione
Prove giudiziale nel senso che di verso verso
Non è detto poi che non abbia ad esprimere posizioni convergenti rispetto a quelle che voi avete su non è detto non è detto fino al punto
Che adesso ve lo dico
Nel senso che tanto
Desidero ringraziarvi per questa opportunità e al tempo stesso scusami per per essere entrato quando il dibattito si era sviluppato in modo mi sembra anche abbastanza penetrante d'organico servito mi pare e alcuni alcuni passaggi estremamente interessanti e e carichi di di proposta ecco tra Sudan antichi proposta
Io credo che sia necessario anche rispetto ai sette punti di Perugia sulle istituzioni che ho potuto
Riguardare nel nel momento della pausa io credo sia necessario partire da una considerazione
Che probabilmente a poche terzo fatto e sviluppato anche lungamente ma lasciate che ve la faccio anch'io così sentiamo se la sempre trattino giudizio è in qualche modo
Per
Fondato va
Noi
Oggi e quando dico noi intendo fosse che si ritrovano in un perimetro politico che
Si chiama Ulivo si chiama centro sinistra
Si chiama per capirci fuori dai denti riconoscimento comune di una di una leadership al prossimo turno elettorale che ha un nome e un cognome Romano Prodi
Perché dobbiamo prendere atto fino in fondo di un evento che si è verificato che non è un evento suscettibile mi pare di alcuna sottovalutazione c'è una nuova legge elettorale
Questa nuova legge elettorale
E per come dire natura delle cose una ponga sorta di rivoluzione copernicana nel sistema politico italiano almeno nel sistema politico che abbiamo imparato a percorrere nell'ultimo dodicenni io
E oserei dire anche con riferimento alla al passaggio al periodo precedente perché gli elemento costitutivo del vecchio sistema proporzionale nel nostro Paese si chiamava voto di preferenza
Questo elemento costitutivo nel nuovo sistema elettorale non c'è dunque lo diversifica non poco
Che cosa significa questo significa molto ma davvero davvero tanto
Significa per esempio che per un tempo che in questo momento non saremo in grado di valutare ma che certamente vali che era il i confini della prossima legislatura questo sistema elettorale resta Resta adesso resta dopo cioè ci ci rimane
Immaginare che sia modifica dire significa esprimere una formula che inglese hanno definito quella del cui fu finché Inge ma non mi sembra che vi siano concrete concrete possibilità modificative per una ragione molto semplice
Il prossimo Parlamento sarà espresso da questo sistema elettorale un'autoriforma con una assai probabile maggioranza non così larga da poter esercitare lo stesso Atto di forza che è stato esercitato attualmente parlo in termini assolutamente teorici perché so bene che il centro sinistra atti di forza non
Volesse il citerebbe
Intrinseca natura democratica volontà di di di di condivisione delle regole del gioco ma
Quand'anche fosse diversamente una maggioranza così larga lo
Ma assai questo meccanismo degli atti di forza mio caro e autorevole amico e quello che è partito dal dalla titolare solo il titolo quinto prima grande sciocchezza fatta da Rory Xu Qiu ci abbia messo la firma
E poi c'è stata restituita al cubo
Quindi io comincerei a ad esercitare una grammatica un tantino più dentro le righe del del circuito costituzionale del percorso costituzionale verso il quale qualche volta
Faremmo ecco tutti bene atto di umiltà e di di di ossequio a tener a tener conto in massima parte in ogni e in massima parte e in in ogni in ogni aspetto dunque la riforma elettorale con ogni probabilità resterà questa e questa riforma detterà in immondi della politica
Le regole del gioco fanno la politica non è diverso cioè la politica che è un prodotto del sistema elettorale
Nel novantaquattro noi abbiamo avuto un sistema finale con tutte le le difficoltà le le le incongruenze dei punti di critica che abbiamo riconosciuto
Con diverse diverse angolature un po'tutti ma un sistema tendenzialmente bipolare e non per esempio tripolare
Perché per come era congeniato il il partito di Martinazzoli per come congelati sistema pratico Martinazzoli
Con il sedici gol quindici otto per cento porto a casa quattro collegi alla Camera credo in uninominali trentatré in in maggioritario in
Proporzionale col premio
Proporzionale che dunque complessivamente riuscì a realizzare trentatré seggi quattro più ventinove quindi trentatré ricordo bene
Mentre invece se il sistema fosse stato un sistema proporzionali più sistema previgente avrebbe realizzato centoquattordici
Colleghi semplice quattordici seggi
Con ogni probabilità questi centoquattordici salgo stati sottratti alla destra berlusconiana dunque non si sarebbe avuto il dodicenne un berlusconiano il il decennio berlusconiano il periodo che abbiamo avuto alle spalle dunque la legge elettorale produce politica modifica politica detta le sue regole alla politica
Questo quadro di riferimento noi dobbiamo avere per il prossimo tempo mio pure continua a sperare che qualcosa succeda la prossima settimana Senato perché
Pur essendo un antico proporzionalista mi sono battuto nella in tutti i modi possibili
Per tentare di di far saltare questa questa cosa francamente in mangia dire che una un éscamotage intelligentemente costruito da dà i suggeritore di Berlusconi per evitare una sconfitta clamorosa e per creare dei dei problemi in caso di vittoria del centro sinistra peraltro convintamente ho contrastato questa legge elettorale
Perché so di essere non in maggioranza in questa Sala se lo dico
Io sono un antico cultore del voto di preferenza una legge elettorale in cui non c'è spazio per il voto di preferenza diventa uno strumento nelle mani
Di Ceausescu Jaruzelski e qualche altro simpatico giovinotto che oggi si di esercita questo ruolo ai vertici dei partiti o naturalmente dello stretto cupo di oligarchi esclusi i presenti va alla sua mente parlo dei partiti hanno partorito questa questa cosa così così perversa non certamente dei tutti quelli che avanza subita probabilmente anche con l'atteggiamento del vis grata quelle ma insomma l'ha subita va subito perché a lo sappiamo che questo a questa questa legge soprattutto nella parte in cui non consente un voto di preferenza è stata criticata aspramente
Peccato che quando poi c'è stato una mia proposta emendativa alla legge che si votava peraltro a scrutinio segreto per introdurre il voto di preferenza
E per ridurre le circoscrizione a alla dimensione provinciale della qualcosa evidentemente
Non avrebbe comportato grandi problemi visto che di fatto che vigente per le regionali un un assetto di questo genere il mio emendamento abbia preso soltanto settantatré voti se ricordo bene
E va bene faccia c'è c'è gente che devo diceva ci sono settantatré persone Cholodenko il Parlamento Longo un son tante prossimo giro saranno meno con ogni probabilità
Colava dal di cooptazione ecco per tornare allora ai punti che sono sottoposti attraverso questo documento alla nostra attenzione
La legge elettorale la legge elettorale a mio sommesso parere
Mette in moto un meccanismo
L'uomo che non mi sembra si muova nella direzione della costruzione
Ne di uno schema bipolare
O almeno nell'accezione che noi abbiamo
Concepito condiviso nell'ultimo dodicenni io
E non è propizia in modo così così netto e così inequivocabile la costruzione di un partito largo con lo dicono dati che sono stati in qualche modo definitive di cui si dibatte peraltro in questi giorni sulla fruibili via fra le forze politiche del centrosinistra in modo particolare
Le forze della Margherita e dei e dei DS
Insomma il questo grande partito riformista e democratico come effetto di questa legge elettorale proprio non lo vedo
Vi devo essere sincero c'è proprio le devo dire tutto e quindi poi attualmente
Resterò al caldo e la mia solitudine di questo in questo mio dire ma io ho l'impressione che non si vada verso un assetto che tenderà all'aggregazione
Delle esperienze gli affini limitrofe perché evidente il il il proporzionale a come precipitato una dimensione identitaria inequivocabile
Ma che poi potrebbe rassodare il sistema in una dimensione addirittura Penta polare
Una sinistra antagonista
In Italia ha una sua storia dignitosa corposa piena di di esperienze importanti che oggi hanno nomi e cognomi
Una sinistra riformista che oggi
Io vede esatto vi ospita che
Ho capito quindi ve li tengono attacca
Poiché fu una non lo puoi fare coi passeremo alle cime di rape ma quelle una così più Pugliese innaffiate con il vivo di Manduria
Poi d'un un centro che rappresento una specificità italiana che ha una sua storia e che ha una sua identità un un suo modo
Una destra gollista che non c'è
Ma che potrebbe essere il l'effetto della di una deriva berlusconiana di una perdita di di controllo di di quell'esperienza e soprattutto se se Fini avrà il coraggio di esercitare questo ruolo ho la capacità poi sono faccende su
Portfolio tre motrice e una destra antagonista che potrebbe avere interpreti i residuati Ali diciamo va a Mussolini di pezzi dei vivi vidi oltranzisti di Forza Italia la la lega eccetera
Io credo che questo possa rappresentare oggi una articolazione di esperienze
Effetto di di un di un
Diciamo di un di una modifica del sistema di un ritorno alla afferenza in cui le identità hanno il loro peso hanno la loro storia
Io non esprimo un giudizio negativo rispetto ad un'ipotesi questo già io so che cosa a me piacerebbe a me piacerebbe un'esperienza di intesa di durata che abbia anche la capacità di rispecchiarsi in un passato importante che sì chiamato centro sinistra fra e i riformisti i i i centristi un'esperienza che può avvenire la sua storia può dare a questo Paese un percorso un percorso nuovo un percorso evolutivo
Capace anche di poggiare i piedi su una aria di consenso più larga di quella che oggi immaginiamo di di di di interpretare
Sarà questo sarà altro difficilmente però sarà un un sistema che che si muove verso lo schema dell'aggregazione fra i due grandi partiti questo questo non c'è
Se è vero come è vero che le leggi elettorali producono politica lo abbiamo leggi elettorali è un prodotto a politica diversa
E l'avremo davanti spero che ci sarà occasione ulteriore di di riflessione magari anche qui intorno a questi temi siano la provoca eremo fuori di qui
All'interno dei quali di quali regole certe io condivido un passaggio del vostro documento in modo particolare c'è una mia proposta di legge inizio legislatura la regolazione partito politico non è possibile già era necessaria prima
Nell'ultimo negli ultimi tre lustri diciamo almeno ma non solo la sostanza democratica del partito
Quello vostro sempre molto alta molto nobile ma in genere la forma partito siete liquefatta nel nostro Paese
Abbiamo avuto l'esperienza nuova di di partiti
Che sono spesso diventati partiti autoreferenziali con gruppi dirigenti
Del tutto privo di di un legittimazione democratica secondo immondi e le forme che abbiamo imparato a conoscere i terminal
Nel secolo delle democrazie ideologiche
Voglio dire pagarli Forza Italia ma ha fatto solo da esempio e perché gli altri anche ammirato con entusiasmo su quel percorso diffusa di qua e di là consentitemi di non fare molte citazioni
Che
E e grazie a te mi anche di qualche battuta però
Il modello verso il quale si tende o quale
Probabilmente quello del partito parlamentare nel maggioritario una un un non esperienze si incontra in altri Paesi
E tuttavia per arrivare a realizzare un partito parlamentare c'è la necessità anche di spiegare bene come viene ad essere selezionata alla classe dirigente all'interno del partito
è siccome questa capacità di autoriforma non sia molto vista in giro e questa capacità di questa di tenuta democratica non si è molto vista
Molto praticata io credo che sia assolutamente ineludibile la regolazione giuridica al partito politico non oggi un cittadino all'interno di un partito politico riceve minori tutela giuridica di quella che ha un cittadino il suo collega iscritto alla bocciofila di di Spello
Non non alla possibile io ricordo
Quando negli anni
Della della FIAT si di laurea andavo guardare un po'di
Di sentenze ed eravamo già in una stagione politica diversa da questa in cui ripartite le loro strutture
Lo ius puniendi dei partiti avevo un'articolazione di probiviri Pico alla sentenza splendida paradigmatica parlo del mio ex partito quindi solo come vedete molto autocritico
Pretore di Napoli un signore lamentava la circostanza che si era verificata l'interior della democrazia cristiana
Una contrada napoletana sono ricordo bene quale fosse la tosse un congresso un certo punto l'urna era era scomparsa poi era ricomparso paracadute delle cose
Che francamente non venivano va bene la la cosa da cosa rilevante però la cosa rilevante fu il la sentenza del pretore e quale disse caro signore Gennaro Esposito lei ha perfettamente ragione alla stregua del della normativa vigente il suo partito però l'unica cosa che può fare vada ad ai suoi probiviri perché io lo le posso fa assolutamente niente eccetera prodighi all'epoca erano espressione di maggioranze ma c'era tempo questo poveraccio il signor Gennaro Esposito e credo che sia aspetta
Va be
Allora ecco
Probabilmente probabilmente è arrivato il tempo della regolazione giuridica anche perché siccome io credo che la legge Torano sarà cambiata
Questa cosa oligarchica autoreferente delle liste bloccate resterà tale
Se non trovi un sistema che almeno ti avvicini alla al meccanismo tedesco che realizza una forma di di regolazione e quindi anche di selezione dall'interno diventerà assai difficile pratica democrazia in questo Paese da oggi valido complicata di qui a un po'diventerà ancora più complicata
C'è o un punto sul quale
Io
Però devo esprimere tutta la mia
Diciamo posizione adesiva rispetto a quello che posso Beppe Vacca non so se anche oggi ma in altre circostanze
Ha manifestato
E direi non sono meno convinto di di altre argomentazioni
Qui e regole del gioco vanno rifatte nel nostro Paese da noi fatte si diceva io condividevo la la nostra Costituzione nella seconda parte ma in invariabilmente anche
Per alcuni aspetti della prima una un impianto costituzionale che deve essere sottoposto a a rilettura
Ma come
Vedo e condivido un uso critico della un una critica all'uso dell'articolo centotrentotto
Che peraltro e stato voluto dai costituenti non per impianti di sistema insomma riforme di sistema si Falco centotrentotto emendamenti che stanno dentro dentro una logica coerente
Questo è diventato il perturbato avessi quale successo di tutto malamente di tutto calore dei modi una volta per tutte basta
Già era assolutamente almeno dal mio punto di vista inaccettabile in un Parlamento espressione maggioritario costruire riforme costituzionale a botte di maggioranze quali qui ad ogni legislatura cambio di costituzione hanno un cambio modesto
Io non so se alla stregua di questo meccanismo
Questo furore riformista
Si muovessero degli americani che hanno lì una Costituzione che data fine Settecento gli stessi francesi che pure hanno messo mano i momenti importanti
Le costituzioni non si vanno a cambiare secondo il il quadro di maggioranza che l'ora la soluzione non può che essere una
Non mi piace assemblea costituente studiamo Assemblea costituente facciamo commissiona costituente non facciamo Commission bicamerale di ci vuole una
Un momento istituzionale
Rappresenta attivo rappresentativo
La terza camera in quel momento si Livorno non mi farei grande non mi farei grande preoccupazione sul fatto di lavorare in in costanza di legislature i presenti legislatura in corso resto solo un'Assemblea costituente quella quella storica c'è stato un
Un un SEG mento di attività dedicato anche all'ordinario mentre il governo per loro faceva tutto il resto per il resto è assolutamente possibile immaginare la compresenza di di due momenti istituzionali così importanti ma una costituente e l'unico modo per affrontare in molti in una dimensione se e coerente di di disponibilità al al dialogo istituzionale ma con esiti che siano anche congruenti e concreti l'unico osa affrontare i grandi telefono Atene non se ne esce
Ogni giro nuovo noi abbiamo i nuovi Coni attori di pezzi di costituzione costituzione Frente stent francamente credo che possa essere evitata in Italia
Dunque in una Progetto di arrivo a conclusione questo invito in un progetto di del del del centro sinistra dell'Ulivo per gli aspetti istituzionali
Io credo che questo possa rappresentare uno degli aspetti di maggiore significato
Forse non ve l'aspettavate ma io vi dirò sì sul referendum propositivo
è un'idea che mi ha sempre convinto rigetto è rimasta fra i costituenti a mezzo perché troppi strumenti concorrenti non è volevano infilare all'epoca adesso va bene magari
Sarei addirittura un po'più come dire
Tranchant sul referendum abrogativo visti gli effetti che ha avuto in quest'ultimo periodo studiamo bene se è il caso o meno di mantenere lo stesso livello di di firme per la presentazione perché probabilmente inflazionare lo strumento significa anche De potenziarlo renderlo meno efficace appunto di riso su della della sua capacità democratica ma un referendum propositivo sarebbe davvero una innovazione all'interno del nostro sistema
E credo che il signor una proposta
Assolutamente accoglibile
Finito
Parlato per primo mi sono preoccupato molto di trovare diciamo
A proporre
I due temi che mi sembravano utili a focalizzare la discussione ma sono stato ovviamente
Molto elusivo rispetto all'impianto del seminario allora volevo innanzitutto per per correttezza pronunciarmi sul medesimo
E dico subito che l'impianto di sette punti per anni prevalentemente l'ho sottoscritto le faremo farò qualcuno considerazione allora tornando sulla questione del fatto che poi la sintesi e l'obiettivo di come mettere insieme
I fondi
Diciamo molti e in particolare Ceccanti hanno già risposto manina persuasiva alcuni problemi che io ponevo tuttavia io voglio aggiunge due considerazioni che continuano suggerire secondo me l'idea di considerare
Il punto d'arrivo partito non come una cosa ovvia ma come la cosa probabilmente auspicabile sicuramente problematica
Perché un po'
Io do questa lettura avremo modo di approfondire il tema nel seminario sulle primarie dei ventiquattro
Dopo questa lettura
Diciamo storico-politica di perché se arriva
A questo tipo di nuova legge elettorale
In notevole misura prevedibile
Perché anticipato o quanto meno all'uso da Berlusconi fin dall'insediamento del suo governo aveva già detto
Che avrebbe fatto una riforma legge elettorale a fine legislatura si capiva in liquidazione
Naturalmente non si poteva prevedere questo
Perché queste
Ma io non so dare un'altra risposta se non in questi tempi diciamo di carattere storico politico
Dopo dodici anni circa dopo dieci anni
Il problema storico di dare
Formati
Ad una destra di governo di tipo europeo sulla base del processo incanalato da diverse dal combinato disposto di soluzione dei vecchi partiti
Preferendo Mattarellum e fallito
E e quindi queste è il e lo lo strumento con cui centrodestra risponde
E quello che è fallito e ben di più di quello che era fallito
Nella nostra legislatura dico e noi pure ci siamo trovati di fronte a cose analoghe però con delle pezze colore di tipo diverso
Si trattava di di di come devo dire di creare e condizioni per cui dopo le elezioni nulla fosse stato già definito il pregiudicato e si ricomincia assieme a senza mette in discussione la logica di sistema che era affidata dai genitori
Perché diciamo la quello che io considero il parziale fallimento della legislatura nostra non è comparabile con quello che è una sconfitta storica
In questo quinquennio della destra al governo
Allora si così l'obiettivo principale e la nostra principale responsabilità e di accelerare ex parti subire cattive a differenza che dall'alto ecco le regole poggia giacobinismo normativo
La costruzione di attori stabilizzatori stabili capaci di stabilizzare l'alternanza
E quindi nei Derrida uno ancor maggiore responsabilità rispetto al progetto
Ma proprio per questo e perché riprendendo molto synth sinteticamente era che le cose che dice Pisicchio e chiaro che lo scenario dice che avremo di fronte nella prossima legislatura condizionato da questa legge elettorale
Non dico che va necessariamente nella direzione di rimettere in discussione i processi di polarizzazione e la cultura dell'alternanza ma sicuramente compiuta complica lo scenario e sicuramente questa complicazione va anche nel senso di reimmettere risorse funzionali non ha di polarizzazione ma quanto meno Three polarizzazione e sappiamo benissimo che in particolare cattolica cultura politica dei cattolici il tipo la Ritmo
E stato un'opzione originaria
Prevalente anche in campo nostro di maggioranza mai del tutto Inter messa anche se sconfitta con il Mattarellum contrariamente a quanto pensavano che invece il Mattarellum potenza
Sì sì
Nono
No so bene però voglio dire
No no no mai no ma io non accettò
Accetto anche no accetto anche la semplificazione perché è vero che lui c'ha più o meno lo stesso la stessa professione due però fa politica da una vita e sa bene che la politica viene prima delle regole non non è questo che bisogna dire esperti però sa bene anche quando le regole poi molti no va be
Allora quindi questa è la ragione per cui primo punto io insisto sul fatto che se non è che va bandito l'uso il termine partito ma ma varia come devo dire messa in maniera tale che non provochi
Effeti opposti a quelli che vorremmo perseguire e non dico di più su sulle motivazioni di carattere sostantivo che ora giunta a questa raccomandazione di prudenza che poi che però risponde a ripetono con fatto io sono realmente
Non so bene se il partito quello a cui si arriva
Anche se io voglio arrivare a qualcosa che faccia di questo insieme un attore coeso nel bipolarismo italiano o comunque la democrazia dell'alternanza
Per ragioni che ho già detto anche prima secondo io sono molto d'accordo fra le fra i file punti delle dell'articolato
Sul fatto che noi da subito
Dobbiamo erano il programma eppure
Spingerlo
Nella nel processo decisionale una proposta di regolamentazione democratica dei partiti
E una proposta di regolamentazione delle primarie
Ragioni che sono in parte quello che ha già detto perché si si va nella stessa direzione
Dentro uno schema però che non è più quello del Mattarellum morto e quello almeno per ora della nuova legge elettorale
E questo significa anche da subito riempire di questioni regolative l'iniziativa il programma dell'iniziativa fin dall'inizio della legislatura
Molto opportunamente a cominciare da da Megara che è stato richiamato diciamo il nesso anche se temporalmente stringente fra elezioni preferendo
Da questo punto di vista io penso che non le carte sul referendum c'è dobbiamo giocare
Prevalentemente se non esclusivamente sulla questione della devolution
Lasciando
Sullo sfondo le altre
In primo luogo perché non siamo siamo molto diviso sulle altre
In secondo luogo perché le altre sono in gran parte le stesse di nostre proposte storiche
E persino di risultati della Bicamerale
In terzo luogo perché poi dirò io sono d'accordo che sulle riforme se dobbiamo poi spingere sulla forma di governo c'è sicuramente il premierato
Ma per farlo in maniera efficace dobbiamo anche avere qualche idea su come comunque vada la riforma della destra
Noi sentiamo la necessità a dieci anni dall'inizio del processo di fare un po'il punto sul federalismo che di fatto si è
E quindi almeno incominciare a discutere o comunque a ragionare produttivamente fico propositi veramente su qual è il criterio in base al quale nel fare il punto di ciò che è vivo e ciò che è morto
A legislazione invariata sul processo diciamo federalistico che è stato fatto
Ed io penso che mentre quando si partiva noi avevamo uno Stato
Ritmi per centralistico avevamo quel tipo di di di modello di sviluppo sulla spesa eccetera eccetera e certi europeo
Avevamo un eccesso di economia pubblica e di di economia mista eccetera tutto questo non ci riduce anzi dice ci son tante altre cose sostitutive su cui ancora oggi ha le idee chiare su che cosa è venuto dopo
Ma quello che sicuramente a me pare certo e che la ragione per cui non poteva più funzionare lo Stato centralistico al di là delle sue deformazioni nella sua sostanza della storia italiana era nel fatto che detto Cocco sciabolate il rapporto tra sviluppo e territorio è radicalmente cambiato
Allora qual è il punto che il federalismo serve e deve servire e deve essere commisurato alla necessità di organizzare le risorse regolative è sostantivo per la competizione tra sistemi territoriali e nell'ambito di un di una cornice unitaria che quella dello Stato nazionale vince il processo d'integrazione europea
E questo vuol dire soprattutto fare il punto sulle competenze che sono state trasferite
E sulla riforma della pubblica amministrazione che è rimasto inceppato
Detto questo io poi penso che realmente le questioni fondamentali che l'ultimo punto che poco
Della della forma di Stato della forma di Governo fanno riproposte insieme alla questione della revisione della legge elettorale come un compito che nella seconda metà del della legislatura può essere affrontato con una Strumendo che sia condiviso
è chiaro che lo strumento di che sia condiviso non può essere soltanto il Parlamento come
Poi vediamo
Anche perché rispetto a che cosa possa essere io penso anche che fin dall'inizio nella legislatura si possono aggiungere nuovi strumenti di tipo parlamentare
Di tipo bipartisan entrare per istruire un come dire un check
Su sullo stato del Paese
Un poco come si fece durante una costituente con la Commissione che affronto il problema della del destino industriale del Paese
Con un diciamo
Una funzione di ascolto istruzione
Che venga fatta dal punto di vista del futuro dell'Italia a questo punto di verifica possibile di che cos'è il processo di integrazione competitiva in Europa rebus sic sta s'e quindi cos'è sta storia del declino possiamo provare a vedere se accanto a come ognuno l'affrontare con l'attivamente se ne discuta in una sede che non è soltanto la sede dei convegni non è soltanto oppure della decisione politica poco come si fece con la commissione checché affianco i lavori della Costituente per il il futuro industriale dell'Italia in ultimo rispetto appunto il resto comunicativo anche di questo lavoro
Sull'integrazione europea io non vedo una crisi del processo d'integrazione europea
Cioè una crisi del processo diciamo di sviluppo istituzionale dell'integrazione europea nelle forme in cui era venuta avanti perché il fatto che dopo quella roba lì dopo quel referendum si sia avviato i processi allargamento alla Turchia è una risposta di valore immenso ai sostenitori neo euroscettici
Sulla possibile crisi deporre vestibilità dei processi di integrazione europea garantito ovviamente va avanti continuerà ad andare avanti anche se magari oggi sui giornali si può leggere che i veri grandi attori sono gli Stati Uniti e la Cina cous cous qui io non credo
Vorrei fare
Precedenti interventi su tre punti essenziali
Anche del documento che condivido interamente
E quindi credo che ossa costruire per la base
Importante anche con cui domani
Andiamo
Alla plenaria che può servire anche a concludere e a ad avanzare alcune proposte il risultato del lavoro di questo workshop
Il primo è sulla essenzialmente vorrei mettere l'accento sulla questione del sistema elettorale maggioritario della vocazione maggioritaria dei partiti
Con una punto che a me sembra molto interessante che per me anche una parte della chiave di lettura del delle primarie
Cioè credo che in tutta questa discussione anche della legge elettorale è vero che con le riforme istituzionali costituzionali credo dicesse prima Stefano Ceccanti
Non modifichiamo il consenso elettorale non saranno i temi sui quali sposteremo il risultato elettorale il consenso dei cittadini
Però io ho la sensazione che noi troppo spesso facciamo una discussione che sottovalutiamo anche un orientamento politico dei cittadini autonomo anche dalla discussione politica e parlamentare partitica
E consideriamo del tutto secondario il fatto che per quindici anni in particolare questo io faccio riferimento anche alla nostra generazione
Visto che siamo in una sede in cui ci interroghiamo sulla questione anche delle generazioni delle classi dirigenti
Che è cresciuta e anche i nostri cittadini hanno modificato
Al propria cultura politica in un'epoca che è stata caratterizzata dal maggioritario da alcuni elementi della cultura del maggioritario la stabilità dei governi la certezza che il mio voto si traduce in una maggioranza che governa stabilmente
La mia capacità di partecipare alla decisione alla selezione classi dirigenti
La volontà di eleggere
Anche direttamente
Io credo che se
Anziché la riforma a elettorale per l'elezione al Parlamento con la stessa radicalità si fosse affrontata la riforma per esempio dell'elezione nei comuni e nelle regioni probabilmente la reazione sarebbe stata anche più dirompente dei cittadini
Noi io credo che sottovalutiamo volte anche nella nostra discussione questo e le primarie perché ci hanno determinato un effetto sorpresa ce lo dobbiamo dire con molta franchezza anche chi ha lavorato
A promuovere la partecipazione insomma nessuno di noi
A nessun livello pensava che così tanti cittadini sarebbero andati a votare a prescindere anche dalla comunicazione e lo abbiamo fatto sanno dircelo
Cioè io credo che i cittadini abbiano molti una idea della anche partecipazione delle regole il voto utile l'idea del voto utile
E credo prima che abbia questo anche significato cioè davano un messaggio a noi del centrosinistra hanno i partiti ma anche un messaggio più ampio
Rispetto alla valutazione il giudizio dell'attuale governo e abbiamo interpretato uno strumento che per noi doveva essere di partecipazione politica e probabilmente l'abbiamo anche pensato principalmente con uno strumento doveva servire a risolvere un po'di problemi all'interno che non tanto nella partecipazione democratica di massa dei cittadini allora io credo che questa questione profilo maggioritario
Debba anche servire a capire come noi intrecciamo una discussione che nasce dentro i partiti nasce dentro il sistema politico nasce dentro i gruppi parlamentari ma che dovrebbe avere la forza e la capacità anche di interpretare un orientamento un punto di vista un'opinione
Diffusa
Io credo che le riforme ne abbiamo fatto negli anni novanta avevano anche questa carica cioè il referendum sulla preferenza unica che aveva una valenza apparentemente molto secondaria ma ha visto è stata dirompente il sistema elettorale ha dato un orientamento dei cittadini che esprimevano una volontà che andava al di là del fatto che
Non ci fossero più preferenze multiple si andasse preferenza unica di quale sistema politico
XE
Il secondo punto e sulla cultura politica nella prima nel primo intervento di Vacca m'è piaciuto molto questa parte delle delle culture delle contaminazioni io credo che questo sia un tema molto importante con le generazioni non siamo una generazione che più di altre è cresciuta con una contaminazione delle culture non sempre positivo forse a volte anche scegliendo i difetti peggiori ciascuna delle culture cioè non voglio no però senza dubbio siamo una generazione
Che ha una formazione
Ma anche alla politica e alla militanza che non è
Dentro i profili ed i confini delle singole culture politiche fortemente contaminata
Ma
Batte apro ha citato in audio credo che molti di noi
Di sinistra militante e di appartenenza però in quelle pagine in quella indirizza in quelle idee abbiano a e interpretino un'idea anche dell'azione del governo su alcune questioni su alcuni temi allora questo per esempio un punto sul nostro lavoro che contributo possiamo dare anche con questa sforzo a di associazione che più di altri dentro la coalizione possiamo dare un contributo a definire un profilo che non è la sommatoria delle culture politiche tradizionali o la convergenza
Ho ma prova ad elaborare
A tentare di elaborare
Una nuova cultura che è frutto anche di queste contaminazioni che è frutto anche di quello che possiamo concretamente sia in chi fa politica sia in chi fa altre professioni e ricerca e che oggi è qui tutti insieme discutere
Sulla questione della del referendum devolution è questa la modifica sostanziale carta costituzionale
Questo io sono d'accordo con Ciccanti insomma la forza di non tornare
Necessariamente no indietro la carta si è modificabile o sarebbe fu parlato più di una volta qui c'è una questione che non riguarda solo la seconda parte io credo che su alcuni temi insomma la questione dei diritti civili delle libertà la scienza la bioetica insomma
Ci interrogano anche su quella parte che giustamente abbiamo definito intoccabile perché visto come andavano a modificare la Costituzione era meglio renderle tocca però insomma e fino in fondo
Intoccabile è integrabile in che misura su queste questioni che guardano al presente ma guardano anche alla futuro
Le quote son d'accordo con io non le amo però credo che siano utili e necessarie sono d'accordissimo con le diceva Stefano Ceccanti credo che però la questione si altro interne nella discussione
Io leggendo i giornali vedo un po'di imbarazzo anche
Nella sinistra e nel centrosinistra in questa discussione anche oggi insomma del suo letto velocemente alcune cose sui giornali
Credo che qui ci sia un interrogarsi sulla partecipazione cioè non è solo una questione
Delle regole necessarie quindi bene facciamo fare a battaglia anche sulle quote cioè qui c'è la questione
Del potere
Che riguarda la politica che è la più emblematica ma che non riguarda solo la politica
Riguarda alcuni luoghi simbolo del potere di cui quello politico forse è il più visibile più emblematico
Riguardano le banche
Sistema credito la finanza
Grandi organismi internazionali le società società per azioni cioè sono tutti luoghi di esclusione
Delle generazioni in Italia e del genere in Italia in Europa molte parti del mondo
Allora questo è un punto mentre si discute di riforme istituzionali e costituzionali questo un punto
Che le V
Le nuove i nuovi diritti e le libertà l'espansione di opportunità
Che le donne hanno avuto nei cinquant'anni di storia repubblicana donne italiane dico
Ce l'hanno avuto in tutto tranne che nella partecipazione alla politica e al potere in senso lato quindi questo io lo considero un punto importante anche del profilo del partito del Progetto di partito riformista
Questa una platea particolare ma insomma addirittura sarebbe dovuta essere meno evidente di altri luoghi della politicante no
E della amministrazione invece è ancora più marcata quindi credo che sia una riflessione che noi dobbiamo approfondire
Ultima questione sul Titolo quinto io qui faccio solo una battuta il giudizio mio è un poco più cauto in meno drastico di quello che ho sentito prima credo che sul Titolo quinto noi invece dobbiamo salvaguardare un punto essenziale
E dico anche quello che io penso perché non ha funzionato fino in fondo e diventa l'elemento su cui mi ha noi diamo il giudizio dell'intera riforma del titolo quinto punto essenziale l'idea delle autonomia cioè di uno stato che si compone di parti
Che concerta no ma che sono anche autonome
Riguarda i Comuni riguarda le regioni che mangia manteniamo l'unità dello Stato su alcune questioni che ne fanno l'identità per esempio l'istruzione la sanità cioè alcuni elementi che sono gli elementi anche nell'esercizio dei diritti fondamentali di cittadinanza e che quindi non possono ingenerare un sistema addirittura alternativo no
Su questi diritti fondamentali di cittadinanza altra cosa e come noi tuteliamo salvaguardiamo un sistema di autonomia
Che hanno pari dignità in una visione non gerarchica dello Stato Moritz Montale e probabilmente il pezzo che meno ha funzionato del titolo quinto che quella riforma si è affermata con la riforma costituzionale e tutto quello che avrebbe dovuto costituire la cornice di attuazione del Titolo quinto non solo non si è fatto ma è andato completamente in senso contrario
Di cui uno dei nodi era il pezzo della riforma della pubblica amministrazione
Dei sistemi anche delle autonomia cioè regioni e anche Comuni e Province Enzo
Ma
Dico
L'intervento cioè mi ricaverebbero con intervento di piccolissimo cabotaggio anche perché poi i quadri politici generali sono già stati fatti non potrei fare meglio
Riguarda il punto numero sei cioè opererei sul su quello che in proiezione dovrebbe essere il documento immagini il punto numero sei la delimitazione del principio di maggioranza che se colgo bene mi sembra di all'indicazione della necessità di limiti
Alla alla maggioranza quindi al principio di maggioranza e quindi nel senso della valorizzazione del principio di legalità nella sua autentica dimensione che rimanda a un modello critico rigoroso tendenzialmente egualitario in contrasto come talvolta si è sperimentato con l'idea invece che la legge sia un'icona formale dietro la quale possano nascondersi manovre anche utilitaristica
Da questo punto di vista siccome vedo indicate
Alcune materie
Mi chiedo e quindi pongo un problema della necessità eventualmente di un'ulteriore specificazione
Se mai nel senso di numero chiuso non so
Oppure della introduzione di una clausola generale
Suo rilievo che
Il modello di ma diciamo di maggioranza o di maggioritario mite per dir così
E già di per sé un valore ma a sua volta indirizzato alla tutela di valori finali
Che sono i valori direi su questo dovremmo essere tutti d'accordo del uno Stato democratico dello Stato di diritto
Allora si potrebbe trovare una clausola generale che rimanga questa cornice
Oppure si potrebbero dare delle specificazioni ulteriori perché si parla della materia elettorale di quella costituzionale di leggi eticamente sensibili
Non si fa l'esempio riferimento non è una materia un tipo di disciplina però probabilmente un problema che si potrebbe porre alla legislazione penale
Per esempio l'introduzione del nuovo Codice Penale mi sembra che sia un intervento che richiederebbe
In questa la la proposta
Più da provocazione o uno stimolo diciamo a dare un contributo ulteriore
In questa sessione come avete visto dal programma
è per una globalizzazione qua quali riforme delle istituzioni multilaterali prima di tutto ringrazio a nome di tutti noi anche di tutta l'organizzazione e i relatori che hanno accettato il nostro invito che sono qui presenti
Apportare un contributo di confronto
Rispetto alla sessione di ieri la plenaria di oggi la organizzeremo con una prima la serie di interventi da parte di tutti i relatori che saranno nell'ordine di dieci minuti ciascuno lasciando lo spazio anche ha domande purché siano domande non contributi approfonditi ma domande e una secondo giro di risposte da parte dei nostri relatori che io presento anche se lo avete negli inviti però così diciamo anche qualcosa di più funicolare iniziamo da Silvano Andriani che oltre che presidente del Montepaschi vita che abbiamo smesso nell'invito soprattutto l'abbiamo invitato anche come presidente del CESPI
In questa veste ci tengo a dirlo insieme a colui per il contributo che darà Riccardo Faini che docente di politica economica all'università
Di Roma Enrico Letta europarlamentare e segretario via dell'Arena
Giulio Marcon sia presidente dell'associazione Lunaria ma anche per la campagna
Sbilanciano sci cambiamo finanziaria promossa da oltre quaranta associazioni del terzo settore maneggi
Nouriel Roubini che professore di economia alla New York University ma anche del Council of economic advisor del presidente Clinton e che qui con noi
Ex non so ricordiamo il presidente
Da parte mia ci sarà un'introduzione molto veloce soprattutto domande e alcuni punti rispetto ai quali ciascuno dei relatori sceglierà anche gli argomenti e le questioni rispetto alle quali mettere particolarmente l'accento ma ci interessa anche una traccia diciamo così di confronto su quali riforme appunto delle istituzioni multilaterali
Partendo dal nodo nazioni unite
Discussione sulla riforma delle Nazioni Unite
Commissione del segretario generale Kofi Annan ha ha promosso la commissione che già il titolo indica un percorso un mondo più sicuro
Un punto di vista innovativo anche rispetto alla precedente tentativo di riforma fatto da Boutros Ghali
Quando si pose la questione non di quali nazioni unite quali attori sulla scena internazionale come affrontare le sfide della globalizzazione
Invece oggi una riforma che mette molto l'accento sulle responsabilità condivise per un mondo più sicuro e come affrontare
Oggi una riforma che ritengo sia un sistema di sicurezza collettiva in grado di affrontare le nuove minacce della sicurezza quale uso della forza quale riassetto istituzionale
Come si affrontano minacce senza confini nazionali e povertà l'epidemia
Il degrado ambientale i crimini transnazionali punti che si annidano soprattutto anche in Stati a deboli dal punto di vista degli assetti istituzionali democratici e quindi minacciano la democrazia la questione dell'uso della forza
Anche su questo una discussione che innova la reazione quando l'attacco sia imminente non c'è la dottrina della guerra preventiva ma c'è qualcosa d'altro rispetto alle Nazioni Unite come le abbiamo conosciute tradizionalmente negli ultimi cinquant'anni
Le questioni del contesto economico internazionale su questo chiediamo ai diversi relatori d'intervenire
Un quadro economico internazionale che presente a rischi di stabilità ed evidenti segni di inibita dati da un lato positivi sulla crescita economica globale
Sulla riduzione della popolazione mondiale in povertà estrema ma accanto positive pendenze medie si nascondono divergenze molto acute tra diverse aree del pianeta
L'Asia con tassi elevati di crescita
Le economie che possiamo chiamare di transizione come gli Stati Uniti la Gran Bretagna comunque che confermano tassi di crescita un'Europa continentale di il Giappone in fase di stasi un'America Latina caratterizzata da forti contraddizioni un'Africa imprigionata soprattutto quella subsahariana nella sua povertà un modello quello che abbiamo sconosciuto precedentemente
Di Bretton Woods che è superato si è imposto un modello di integrazione globale sprovvisto di adeguate istituzioni multilaterali di regolazione a livello nazionale sono prevalse prevalsa un'egemonia liberista
Che aveva essenzialmente semplificando due punti diciamo lo smantellamento dell'intervento pubblico in economia e una politica economica che fosse prevalentemente quasi esclusivamente politica monetaria quindi inadeguatezza delle serie di governance
Globale anche su questo
Quali riforme in grado di fare una regolazione efficace
Come favorire modelli integrazione globale
Progressisti che non diamo spazio a regressioni protezionistiche nazionalistica
La la globalità risposta alla globalizzazione ad egemonia conservatrice come può essere superata con il ritorno alle barriere nazionali naturalmente su questo interroghiamoci
Va superata con la democratizzazione della governance globale in che modo in che forma
Come rilanciamo le sedi coordinamento multilaterali le economie emergenti la Cina l'India ma anche il Brasile anche il Sud Africa
Come si ripensano le funzioni strategiche del Fondo monetario internazionale della Banca mondiale quali politiche per lo sviluppo quali lotta alla povertà come
Si garantiscono a queste economie ai paesi in via di sviluppo a quelli emergenti
Di essere parte integrante della governance del Fondo monetario internazionale della Banca mondiale
Come si potenzia il ruolo di questi Paesi in un'organizzazione come il WTO
Come si potenzia l'Organizzazione internazionale del lavoro quindi so ognuno di voi scende di cosa parlare naturalmente però si interessava dare una traccia
Un terzo ed ultimo passaggio no no non viene lo vogliamo fare anche Roma quindi quali organismi multilaterali ma ieri abbiamo discusso di Europa
Ecco ci interessa anche capire dentro questo il ruolo e la funzione dello dell'Unione europea dell'Europa
Un'Europa che a volte ci sembra no le stessi diciamo troppo chiusa nei suoi problemi impaurita per la sua sicurezza e per il suo futuro
Molto paralizzata in una volte polemiche sull'Euro sull'allargamento sulla Costituzione e al tempo stesso è un Europa e qui mi fermo
Tra Lula dice quando noi nel Mercosur va ci muoviamo ci stiamo ispirando agli ideali che hanno portato alla nascita dell'Unione europea quindi a quel tipo di modello regionale
Mi fermo qua Doxa la parola per il primo intervento a Riccardo Faini
Grazie mille grazie anche per l'invito devo dire ritrova dovere fin dall'inizio a compiere una scelta strategica
D'accordo accordo iniziale con gli organizzatori mi era stato chiesto di parlare per venti minuti a questo punto due possibilità dividere il mio intervento in due parti
Però poi rischiare di non risponde alle vostre domande parlare molto velocemente per i primi dieci minuti oppure c'è una selezione egualmente la strada dalla selezione quella obbligata anche per la vastità
Del gli argomenti trattati spero quindi che questa selezione è stata quella migliore vuole partire fondamentalmente da un'osservazione che non vuole essere provocatoria rispetto a quanto diceva nell'Inter nella sua introduzione ma mette in chiaro quello che sta Galilei motivo sta di quello che dovrebbe essere l'emotività il mio intervento cioè io credo che le istituzioni di Bretton Woods come sono state concepite sessanta anni fa
Fossero uno concepite molto bene sessanta anni fa e due continuino a svolgere un ruolo estremamente importante
E che gli aggiustamenti che devono essere fatti se ne dovranno bene dovranno essere fatti
Vadano fatti soprattutto all'esterno di queste istituzioni perché quello che è scaturito da cinquant'anni sessanta anni di esperienza e la chiara consapevolezza che ci sono delle omissioni quelle che chiamerò l'architettura economica internazionale
Quindi le istituzioni di Bretton Woods almeno alcune di loro
Julia hanno una funzione importante
Cercherò di mettere in luce come oggi molto di più che non sessanta anni fa
Si siano evidenziate alcune forti carenze e molto semplicemente così per ridare un brevissimo quadro storico vi ricordate benissimo quali erano i tre pilastri di Bretton Woods
C'era in primo luogo l'Internacional credo organismi Jean che non fu mai creata che però sbocciano i gatti fondamentalmente svolse le stesse funzioni l'obiettivo era di evitare di nuovo dedicarsi protezionistici che tanto peso avevano avuto nel a cavare la recessione durante gli anni Trenta quindi un processo di liberalizzazione balzato forse su motivazioni che gli economisti giustificano sbagliate mercantili che però che è stato particolarmente efficace e aggiungerei un'osservazione importante
Particolarmente protettivo nei confronti dei Paesi più deboli
C'è un sistema multilaterale come quello creato dal gatto e poi dal dub io può
Mette sullo stesso piano i Paesi grandi di Paesi forti con i Paesi piccoli Paesi deboli
Una concessione fatta da un paese viene immediatamente estesa a tutti gli altri e di vita quella frammentazione di accordi che preesisteva Alicata Gadda brutti Ovo
In cui di fatto i Paesi piccoli dovevano andare a negoziare con i paesi grandi e devono in una posizione di contrattualmente molto molto debole non a caso oggi abbiamo paesi come il Guatemala che possono citare in giudizio gli Stati Uniti e farsi dare ragione in un banner da Picchio
Secondo elemento il Fondo monetario
Che aveva uno scopo molto preciso sempre alla luce dell'esperienza del negli anni Trenta evitare svalutazioni competitive in cui di nuovo un Paese cercava di esportare la propria disoccupazione a danno degli altri paesi
Il caso del fondo credo sia estremamente interessante perché il Paese è nato come il TAR il fondo è nato come strumento per gestire un sistema di tassi di cambio fissi sistema che poi è scoppiato a metà degli anni Settanta
Ciò nondimeno il fondo è riuscito ad adattarsi alla nuova situazione e a svolgere come cercherò di dire come dirà sicuramente molto meglio di me è inutile
Che queste cose da studiare parecchio una funzione tuttora positiva terzo elemento terzo elemento importante terzo pilastro la Banca mondiale
Da Banca mondiale che si doveva aiutare la ricostruzione ai Paesi europei ma soprattutto lo si capiva già dall'ora doveva incanalare fondi pubblici
Dai suoi paesi in via di sviluppo che si sapeva sarebbero diventati indipendenti e in una situazione in cui mercati finanziari devono particolarmente sottosviluppati doveva supplire all'assenza di capitali privati
Quindi in un modo in una situazione di limitata integrazione commerciale
Di assenza di capitali privati in movimento di capitali
Il credo che questo sistema abilità tratti di forte coerenza c'erano per lo meno due missioni o tre col senno di poi però la prima missione odiamo ultima assenza di ottimo di oggi l'assenza di qualcosa che tutelasse un bene pubblico globale come l'ambiente ma questo non ne parlerò ovviamente perché non non mi se considero particolarmente esperto un altro un'altra omissione che a mio parere forse la più grave sottolineata da persone
Come camicia risponderci quand'era ancora al Fondo monetario l'assenza di un pilastro sociale
L'assenza di un
Istituzione che coordinasse in una certa misura le politiche sociali e del lavoro e di un movimento del lavoro attraverso i confini nazionali quindi dalle migrazioni
Questo in realtà esisteva perché vi era l'Internazionale professore ma l'Inter nasce all'epoca Office e quindi non si è pensato di creare una nuova istituzione ma l'Inter nasce le proprie come cercherò poi di dire era un'istituzione che era nata particolarmente debole
Sia per la mancanza di risorse sia per il tipo di governance
Terzo elemento a cui nessuno pensava che oggi può da cui esigenza oggi a mio parere più forte e quella di una certa forma di coordinamento a livello fiscale e ma molto colpito tra l'altro a leggere un forse l'avete letto globalizzazione sistemi fiscali di Vito Tanzi
Un una persona come Vito Tanzi che nel suo volume metteva in luce come negli anni negli ultimi dieci quindici anni si sono erose le basi imponibili sui fattori mobili
Ed è aumentata Lisetta stazioni in particolare il livello dei contributi sociali sui fattori fissi sulla base di questo vinto Tanzi evidenziava la necessità di qualche forma di coordinamento
In cinquant'anni sono successe tante cose la Mobile maggiore mobilità del capitale finanziaria Maggiore mobile mobilità dalle imperiese capitale fisico il flusso di investimenti diretti cresciuto di un ordine di grandezza superiore rispetto alla crescita del del commercio che a sua volta è cresciuto molto più rapidamente del credito del PIL del PIL
Una ma maggiore mobilità delle basi imponibili
Non solo quelle del capitale finanziario ma anche quello del lavoro qualificato che oggi riesce a sfuggire molto più facilmente di quanto non potesse fare qualche tempo fa la tassazione e infine un'integrazione economica crea
Poche editto rapidamente
E che fa sì che all'interno di ciascun paese e venti
Lontani
La
Condizionino molto più di quanto non succedeva nel passato la situazione economica di famiglie e imperiese all'interno del paese steso contestualmente l'erosione delle basi imponibili ha fatto sì che diventasse più difficile per un Paese
Per un governo per uno Stato intervenire
Alleviare il o per rendere più forte processo di assicurazione diciamo nei confronti di questi eventi erano sempre più difficili da prefetti da prevedere
In conclusione cioè cercando di riassumere proprio nel momento in cui io vi era forse maggiore bisogno di beni pubblici globali il sistema a
Ha avuto difficoltà a fornirli io credo che se oggi volessimo proporre una riforma
E qua dell'istituzione in Italia punti laterali dovremo puntare
Diciamo su due principi e su direzioni i due principi
Sarebbero i seguenti principio numero uno evitare di gravare le istituzioni che funzionino
Compiti impropri
E quello che è successo per esempio l'organizzazione mondiale per il commercio quando l'organizzazione mondiale per il commercio viene chiesto di prendersi la responsabilità del lo sviluppo dei diritti dei lavoratori
E si è utilizzato questo
Questo strumenti del diritto al lavoratore come
Strumenti come occasione possibile per alcuni Paesi di imporre sanzioni commerciali nei confronti degli altri paesi
Un altro esempio molto forte le
Quello
Su pressione americana
Di utilizzare l'organizzazione mondiale per il commercio proteggere i diritti di proprietà intellettuale e questo è stato un gravissimo errore in quanto da un lato organizzazione mondiale per il commercio non aveva le capacità per farlo
In quei in secondo luogo soprattutto sierosa la legittimità di un istituzione
Che ha imposto dei costi easy infiniti
In via di sviluppo cosa oggi riconosciuta dalla Banca mondiale non solita tante altre istituzioni in una situazione di scambio abbastanza chimico quindi primo errore e questo è stato un errore fatto sia dai
Diciamo sia dalla destra sia dalla sinistra
Cercare di sopperire a le carenze dell'architettura economica internazionale addossando responsabilità le istituzioni esistenti quando queste istituzioni non avevano né la capacità né la competenza né il mandato per poterlo fare
Secondo ecco che a mio parere è quello di
Cercare di utilizzare come strumento le sanzioni invece degli incentivi
Cioè in un un sistema questo la differenza è molto forte lo si vede molto bene tra l'organizzazione mondiale per il commercio che può utilizzare sanzioni nei confronti dei Paesi e
Altre istituzioni come la banca mondiale e invece utilizzano soprattutto incentivi la quello che pure la ragione per cui si atto al fallì non fu semplicemente per le dimostrazioni in piazza ma fu per il fatto di trent'
La combinazione esattamente di questi due colori tentare di chiedere all'organizzazione mondiale per il commercio di utilizzare l'arma delle sanzioni commerciale nei confronti dei Paesi che non rispettavano i diritti dei lavoratori quindi
I due errori combinati
Se la conclusione quindi essa credo appena esaurito il mio tempo
Come strumenti di riforma
Lascio come vi dicevo il fondo a
Nouriel il primo la prima linea di riforma è il rafforzamento dell'Internazionale Novartis
Dietro nasce all'epoca Office è una struttura
Che ha deve essere poi fondamentali formata è una governance completamente sbagliata oltre estremamente complessa che ne bloccherebbe il processo di decisione ma è anche una un'istituzione che non ha poteri di sorveglianza
Non può andare non può mandare le proprie missioni fare dei tre Odyssey reporter degli atti col fuori porta come fanno da sfondo come fa il l'organizzazione mondiale per il commercio non ha le risorse per farlo
Non ha gli strumenti di sanzione ma questo fa bene ma non ha neppure le risorse che potrebbe farlo collaborazione con altre istituzioni
Per incentivare i Paesi ad applicare le convenzioni che vengono stipulate all'interna all'interno dell'Internazionale Bova Office
Sul l'arma sul coordinamento fiscale ecco credo che forse se giusto via lo dice molto chiaramente anche Vito Tanzi non illudersi che sia possibile pensare a un processo figlio
Alla creazione di una nuova istituzione un da Buccico un Voltazza organisation questo è veramente sarebbe illusorio e spero che certe partite del Brindisi dei movimenti no global è stata fatta una proposta di questo tipo ma una proposta non ci porterà da nessuna una proposta più realistica ma
Mi in una certa misura assai efficace e quella di creare un coordinamento un forum di discussione sulle politiche fiscali che potrebbe benissimo svolgersi all'interno del Fondo monetario
Il dipartimento per le politiche fiscali del fondo
Segue tutte le politiche fiscali se ci fosse un rapporto annuale sulle politiche fiscali sei questo dipartimento diventasse anche un momento di confronto fra tutti i Paesi volto per esempio a rendere più omogenei le basi imponibili
Piccola sicuramente non a rendere omogenee le aliquote che sarebbe una follia ma perlomeno a favorire un'omogeneizzazione delle basi imponibili questo già sarebbe un passo avanti che limiterebbe le forme più inique
Della concorrenza fiscale
Fondo monetario ha come dicevo lascio la parola al lascia prova la
Nouriel il tema vorrei solo dire un'ultima parola sulla Banca mondiale
Banca mondiale che temo mi dispiace perché ciò lavorato all'inizio abbia fondamentalmente esaurito la sua funzione
Alle fondamenta mente dovette la sua funzione come istituzione finanziaria
Se ci pensate oggi la Banca Mondiale fa prestiti
Il compito della Banca mondiale come dicevo all'inizio della incanalare fondi verso i Paesi in via di sviluppo ma quello che succede oggi che nel momento in cui l'economia dei paesi emergenti va bene
Questi Paesi si possono rivolgere semplicemente ai mercati finanziari internazionali quando le cose vanno male
A quel punto la Banca mondiale non è in grado non è strutturato in maniera tale da attore da rispondere a queste emergenze a differenza del fondo interviene in maniera molto tempestiva e la Banca mondiale si trova a dover andare a rimorchio
Del fondo monetario internazionale anche all'interno delle singole regioni oggi quello che noi scopriamo che la Banca mondiale resta almeno
Di quanto non pesti no le singole banche di sviluppo regionale
In queste condizioni io devo dire non riesco a capire quale possa essere il futuro di questa istituzione
C'è forse un po'di affetto che rimane dopo averci lavorato averci con l'avvocato per tanti anni ma al di là di questa forma di affetto un articolo si domanda quale possa essere la funzione di questo grazie grazie a
Giuliano Marco
Non mi aspetta no io vorrei intervenire ovviamente lo spettro dei temi molto ampio quindi mi limiterò sostanzialmente ad affrontare due temi diciamo dei tanti che sono stati proposti nella relativamente al ruolo dell'ONU le Nazioni Unite
E ovviamente del ruolo che può avere un nostro paese in questo contesto su due aspetti lotta alla povertà cooperazione allo sviluppo l'impegno per la pace
Ecco io credo che questi sono due temi che l'ONU ha cercato di affrontare a partire dagli anni novanta da quando appunto
La guerra fredda è finita l'ONU è sembrato riacquistare una certa un certo ruolo un certo protagonismo
E tutte le conferenze anche negli anni novanta sono stato in qualche modo importanti nel cercare di costruire di ritagliare intorno all'ONU punto un ruolo importante sui temi globali la lotta per la povertà dello sviluppo sostenibile
Le questioni ambientali
E credo che questo sia stato diciamo posso dire una prova che purtroppo non è è andata a finire bene che oggi la cui diciamo nella cui da cui eredita ci portiamo ancora oggi le conseguenze
E questo ha avuto diciamo un effetto importante diciamo grave su tutto quell'arco di temi appunto che hanno a che vedere con l'altro lato del cavallo cabrio all'impegno per lo sviluppo
Che da una parte hanno visto declinare l'impegno degli Stati nazionali soprattutto dal punto di paesi OCSE che e l'Italia che questo un giurista è uno degli esempi più drammatici e più eclatanti hanno visto declinare l'impegno di risorse per la cooperazione e lo sviluppo per lo sviluppo e per la per gli aiuti ai Paesi poveri ma anche diciamo l'impegno dell'ordinanza internazionale al di là delle dichiarazioni arrivate il foro manderà diciamo degli impegni presi solennemente non hanno fatto registrare passi in avanti significativi
Per tutto il secondo dopoguerra la cooperazione sviluppo è stata un suo dire una modalità diciamo nuova anche dentro un contesto geopolitico particolare anche come strumento della lotta tra i due blocchi tra le due superpotenze ma ha rappresentato soprattutto con la decolonizzazione
La speranza diciamo di uno sviluppo economico
Nel mondo diciamo imperniato su principi su valori e su politiche diverse
E da questo punto di vista diciamo la cooperazione sviluppo a anche ispirato diciamo politica economica ruolo di paesi dentro di Paesi più ricchi dentro il contesto della crescita mondiale dell'economia a partire da anni Novanta assistiamo a una grave crisi diciamo di questa ispirazione di queste politiche
Crisi diciamo di allocazione di risorse crisi di posso dire significato dell'intervento naturalmente diciamo la fine dei blocchi alimentato questo
Questo questa tendenza in quanto diciamo un ruolo geopolitico della cooperazione sviluppo veniva in qualche modo meno
Le organizzazioni internazionali non sono riusciti a portare nuova linfa se non diciamo attraverso punto una serie di iniziative lodevoli importanti dal punto di vista del dibattito internazionale come quei dei forum promossi negli anni novanta abbiamo assistito a livello globale è una decrescita delle risorse destinato alla cooperazione allo sviluppo
E d'altro canto alla diciamo risoluzione diciamo in qualche modo residuale quasi siamo simbolica della cooperazione sviluppo come una sorta di gadget umanitario infatti mentre calavano le risorse per la cooperazione e sviluppo Mentawai no in modo fortissimo le risorse per gli aiuti umanitari per interventi diciamo nelle emergenze che pure ci sono state ma c'erano stati anche prima diciamo a questo punto di vista quindi il problema che al quale noi oggi ci troviamo di fronte a ma su quale noi oggi dobbiamo riflettere anche rispetto al ruolo che possono avere le nazioni unite ad organismi internazionali nella lotta alla povertà e capire se la cooperazione e lo sviluppo di quelle politiche Riva di lotta alla povertà che sono la base per fare politiche positive di punto vano di sviluppo sono semplicemente appunto interventi diciamo più o meno
Residuali dentro diciamo una nicchia di risorse che venga destinata a diciamo a queste a questi obiettivi o se invece diventano principi ispiratori di una politica estera ed economica nuova
A questo punto di vista il problema della cooperazione allo sviluppo a livello globale come a livello nazionale la coerenza delle altre politiche con la cooperazione allo sviluppo
Ovvero se la cooperazione sviluppo diciamo è in un contesto in cui le altre politiche quella monetaria quella commerciale e quella economica vanno in un'altra direzione questa sera per forza di cose ridotto diciamo a testimonianza e a pura
E oppure diciamo elemento appunto residuale di una politica estera economica complessiva se invece le altre politiche sono coerenti e quindi costruiscono armonicamente diciamo un intervento che può fare della cooperazione sviluppo appunto
Il principio ispiratore di un ruolo internazionale dei singoli paesi della come internazionale allora
Le cose possono mettersi in modo in modo differente
Perché negli anni Novanta la cooperazione e lo sviluppo e il ruolo delle istituzioni internazionali in materia di lotta alla povertà e di politiche prostitute andò declinando non solo ovviamente per il quadro geopolitico diverso e quindi per il fatto che la produzione la questione sviluppo non era stata come in gran parte del secondo dopoguerra anche uno strumento geopolitico nella lotta tra le due superpotenze ma anche perché con l'avvento delle politiche neoliberiste lavorazione sviluppa perso qualsiasi senso
Una politica di cooperazione allo sviluppo si basa su alcuni principi fondamentali fu ruolo positivo armonico non aggressivamente competitivo dentro diciamo il confronto degli attori di un'economia mondo si basa sul ruolo positivo
Della politica della spesa dell'intervento pubblico si basa sulla crescita diciamo di quel capitale sociale umano che è al fondamento le politiche di welfare cioè tutte quelle cose che le politiche neoliberiste a livello nazionale livello globale hanno distrutto o hanno teso a distruggere
Quindi in questo senso diciamo la crisi diciamo in questo modo così drammatica delle politiche globali e nazionali di cooperazione e sviluppo
Si colloca dentro punto questo contesto geopolitico nuovo di unilateralismo che ovviamente in una più bisogno diciamo di politiche positiva di lotta alla povertà se non come strumento di controllo e come strumento diciamo di un po'posizione di egemonia soirée
Geografiche o sua destra Vergine dall'altra parte non non non è utile diciamo dal punto di vista anche strettamente economico rispetto alle tendenze generali deve nelle politiche neoliberiste di queste anni di questi anni quindi la mia opinione anche se diciamo su un versante strettamente nazionale rispetto all'impegno l'Italia può assumere
Sicuramente ha un senso mettere più risorse ricordo dell'Italia questa nel due mila e quattro secondo l'OCSE sta lo zero virgola undici siamo l'ultimo Paese dei Paesi OCSE DAC cioè dei Paesi più ricchi
Quanto risorse destinate la paralisi del ministero degli Esteri tagli in Finanziaria di quest'anno che rendono ormai morta diciamo la politica pubblica di Repubblica di cooperazione ma quello che è importante capire come ricollocare le politica diciamo di cooperazione dentro un contesto
Che sia diverso e che si è ispirato appunto a principi nuovi
Principi nuovi dove la lotta alla povertà dove diciamo la costruzione delle condizioni fondamentali per lo sviluppo dei Paesi poveri diventano in qualche modo la chiave di lettura di politiche nuove che devono essere che devono essere promosse
Quindi diciamo non c'è cooperazione allo sviluppo senza diciamo la riproporsi una riproposizione
Ecco
Di un nuovo multilateralismo democratico che abbia al centro il ruolo delle Nazioni Unite
E dove però diciamo le nazioni del vengo qui al secondo punto sia investita effettivamente di potere di
Risorse politiche anche finanziario diciamo per portare avanti queste diciamo queste queste iniziative la sesta ultima vicenda degli Obiettivi del Millennio
E rischia purtroppo sappiamo come sta andando e non sta andando bene rischia purtroppo posso dire di riproporre una anche positiva retorica diciamo dell'impegno internazionale per raggiungimento di obiettivi del Millennio ma se non c'è diciamo dal punto di vista non solo delle risorse ma anche dal punto di vista della cessione di sovranità di alcuni poteri di alcune funzioni
Alle Nazioni Unite rischia di essere diciamo un altro obiettivo fallito purtroppo dei tanti obiettivi che negli anni Novanta
Le conferenze mondiali le Nazioni Unite hanno in qualche modo positivamente posto ma abbiamo riscontrato che senza poi posso dire
Poteri senza diciamo decisioni che punto possono andare nella direzione di costruire un quadro efficacia diciamo di realizzazioni queste politiche
Rischiamo di trovarci a delusioni su delusioni e questo vale anche su questo diciamo su questo fatto una parente di credo che la questione tasse globali se capisco bene l'intervento e faceva Farini non sia però diciamo una questione da sulla quale sorvolare credo che dal punto di vista di come si finanziano queste politiche anche a livello internazionale c'è un dibattito aperto in corso che nelle non riguarda solo i no global riguarda anche posizioni espresse da Chirac da Lula diciamo da altri diciamo statisti esponente diciamo di governi e in tutti i Paesi importanti che hanno posto il problema di come finanziare permanente detti permanentemente e in modo continuativo
Politiche di lotta alla povertà di cooperazione allo sviluppo ci sono altre ipotesi come quelle avanzate da Gordon Brown attraverso diciamo
E che che Siniscalco anche aveva in qualche modo raccolto attraverso diciamo sostanzialmente dei bond attraverso un meccanismo di carattere finanziario un po'creativo secondo me ma questo è un problema che rimane sul tappeto e che sul quale a mio giudizio serve una riflessione seria e sul quale diciamo le istituzioni internazionali dovrebbero parimente dire
Qualcosa in più
Passo al secondo punto la questione appunto del ruolo che le Nazioni Unite possono e devono avere sui temi della pace e della sicurezza intanto credo che riuscì a me non me lo consentirà che il giusto paragone che le faceva tra Boutros Ghali e Kofi Annan ne è un paragone anche sulle parole no Boutros Ghali aveva proposto l'agenda per la pace Kofi Annan profonde propone titolo che un mondo più sicuro
Da una parte c'era la parola pace d'altra parte va con la sicurezza per non sono in contraddizione ovviamente anzi uno potrebbe dire dalla pace nasce la sicurezza la sicurezza ma c'è la pace
Però è un problema posso dire anche di un suo dire segnalazione del tema che noi viviamo oggi è quello ovviamente della spirale guerra terrorismo delle percezioni che accetti e ci sono le rovine con una pubblica mondiale e del fatto che con l'agenda per la pace
Non è non si è arenata perché c'era l'inefficienza dei funzionari delle Nazioni Unite non si è arenata perché Boutros Ghali erano inetto è stata affossata perché diciamo alcuni Paesi tra questi gli Stati Uniti hanno deciso che quel documento lì ed era diciamo una delle ragioni che poi condussero la non rielezione cosa che normalmente si fa per la seconda volta del segretario generale
Punto l'anno di elezioni e Brusca ali alla carica di segretario allora il problema è come riproporre il tema dei poteri delle funzioni dei ruoli della cessione di sovranità alle Nazioni Unite
Con Stefano Fassina abbiamo fatto una di primi viaggi a Sarajevo nel novantadue compianto tombe né Trollo c'era Giovanni bianche c'erano tanti poco dopo uscì un libro
Di due giornalisti uno era il caporedattore di liberazione di Osoppo genio non Liberazione il giornale
Italiano ma suo Poggiani continua ad uscire a Sarajevo l'altro a Gigi Riva Andorno lista che Brusca Repubblica adesso
Che si intitolava Lomé morto a Sarajevo no era diciamo che la presa d'atto come so dire era la denunciato violenta grammatica del fallimento dell'ONU fallimento dell'ONU che era il fallimento dei paesi diciamo che fanno parte dell'ONU del Consiglio di sicurezza
Che in qualche modo doveva prove doveva intervenire preventivamente Po dove intervenire durante il conflitto
Per arginare ma quel concreti faccio sempre lo stesso esempio occhi mi ascolterà annoiarvi queste dei più ma quando furono istituite le zone le famose zone protette
Allora era responsabile dei missini pace Kofi Annan era capo e diceva relazionando consiste Galia androne andò nel Consiglio di sicurezza perché le trentacinque mila soldati per difendere le zone di sicurezza
Dopo otto mesi il Consiglio di sicurezza degli se notte vediamo se nel Settecento mise questi soldati a difesa delle zone di sicurezza asse brezza a gettar fango razze ce n'erano alcune centinaia fu facile potermela dice per Karadzic cioè sgominare ed entrare in quelle zone protette
Quello che voglio dire questo se diciamo crediamo inutile culturismo che abbia anche poteri era forse intervenire bisogna dargli forse poteri per intervenire
E se c'è un problema di riforma delle Nazioni Unite questo deve partire da una forte convinzione affinché quegli strumenti quei poteri vengano vengano dati allora il problema diciamo a partire dalla tragica vicenda no dei Balcani dalla vicenda attuale
Che non c'è secondo me su questo credo non c'è alternativa cioè o c'è un mondo diciamo in cui le istituzioni internazionali e quindi le Nazioni Unite acquistano diciamo questo ruolo determinante che il fatto di poter il fatto di sovranità rispetto ad alcune funzioni
E riusciamo a diciamo a passare dentro questa dentro questa diciamo questa strada una strada stretta che però va percorsa altrimenti non c'è
Lì non ci sono alternative da questo punto di vista cioè l'alternativa è quella che abbiamo visto in Iraq è quella che abbiamo visto in tante occasioni e non c'è nessun organismo multilaterale di altro tipo come la NATO come atti che può sostituirsi perché l'autorevolezza
La presunzione di imparzialità
La capacità di CIG rappresentare tutto il mondo sta nelle Nazioni Unite e quindi non c'è altra strada e credo che da questo punto di vista l'unione di centro sinistra
Le Burney per ci molta forza con convinzione per andare su questa su questa strada rispettando le regole facendo degli investimenti diciamo anche dal punto di vista delle decisioni politiche che vengono assunte ci sono Paesi per in più Paesi scandinavi che hanno diciamo in passato messo a disposizione stand-by come si dice delle forze armate per gli interventi di pace interventi effettivamente di pace non camuffati
Di altre che credo che queste siano alcune cose che alle quali noi siamo chiamati per dare forza alle Nazioni Unite forza l'idea di un multiculturalismo che non sia semplicemente insomma non sia semplicemente una formula virtuale ma si è invece l'espressione di poteri reali mia funzione vera
Grazie anche Angiolino assillano Adriana
Io faccio una scelta
Seguire la pista aperta alla fine i
Anche se io Paul penso che
Una maggiore défaillance le organizzazioni economiche che fanno capo all'ONU
Hanno avuto proprio nell'esercizio esso prodotto in fondo monetario ma hanno avuto nell'esercizio delle loro funzioni
Diciamo i casi più evidenti sono l'intervento nelle crisi finanziarie prima messicana poi soprattutto quella del Sud-Est asiatico e successivamente quello della Russia
A mio parere diciamo
Vorrei fare un passetto indietro la crisi esplosa negli anni settanta no
Nasceva da un conflitto distributivo che opponeva i Paesi produttori paesi consumatori di petrolio
E poi anche in molti Paesi anche il lavoro al capitale e l'instabilità enorme per l'economia mondiale si manifestava soprattutto attraverso l'inflazione
E i deficit pubblici
Allora le politiche economiche furono gradualmente orientate sotto la pressione anche delle istituzioni
Economica internazionale al controllo dell'inflazione
Sopra Ute politiche monetarie
Questo orientamento avuto successo perché grosso modo l'inflazione è stata messa sotto controllo e ormai da parecchi anni abbiamo tasso d'inflazione tra i più bassi che ricordiamo però l'instabilità non è finita di stabilità si manifesta oggi in un altro modo
Attraverso le crisi finanziarie
E ce ne sono state sei o sette se voi partite dall'ottantasette venite ai giorni nostri abbiamo sette sei sette grosse crisi finanziarie che ciascuna levare poteva diventare una crisi di sistema
Queste organizzazioni internazionali hanno continuato a intervenire sono col con l'ottica precedente facendo dell'inflazione dei deficit pubblici
L'obiettivo principale quando invece la situazione era totalmente diverso
Di qui una perdita di autorevolezza però penso che a questo punto per completare il discorso sarebbe utile mettere in evidenza un po'il contesto più generale cioè alcune tendenze di fondo che si sono andate affermando nell'economia mondiale
A partire da quello che la Marini ricordava è stato il prevalere di ideologiche e di politiche liberiste ci a partire dall'inizio degli anni ottanta
Allora una una prima tendenza e uno spostamento nella distribuzione del reddito a favore del capitale una riduzione abbastanza generale nei vari paesi della quota di reddito assegnata al lavoro
Una seconda tendenza e l'aumento un aumento del valore degli asset patrimoniali
Superiore all'aumento del prodotto nazionale quindi il trionfo della vendita non è un fatto italiano puramente italiana
è un fenomeno mondiale se voi prendete il rapporto tra valore della ricchezza patrimoniale e prodotto lordo questa da venticinque anni abbiamo una tendenza alla crescita di questo rapporto anche se Inter mazzata appunto da crisi finanziarie
E da crisi immobiliari perché probabilmente la prossima sarà anche una crisi immobiliare quella che verrà
Successe neanche le crisi finanziarie sono finite ovviamente
La terza tendenza e un aumento del debito pubblico nonostante tutte le teorizzazioni del dello stato minimo
A livello mondiale il rapporto fra debito pubblico e prodotto mondiale nel corso degli ultimi venticinque Nanni dati OCSE e praticamente raddoppia
Non non faccio la storia degli anni ottanta perché Reagan
I paesi europei gli allora l'adipe Giappone ultimamente adesso tutti quanti hanno ripreso a far crescere idea risponde
Ultima grossa crescita costante negli ultimi nell'ultimo periodo abnorme dell'indebitamento privato cioè delle famiglie soprattutto nei paesi anglosassoni
Ecco quindi noi abbiamo una prima cosa quale mette in evidenza un uno sviluppo caratterizzato da un modello distributivo che non solo aumenta le disuguaglianze all'interno di tutti i Paesi
Ma che
Si basa molto su un processo di debitamente una crescita costante dell'indebitamento sia pubblico che privato
La conseguenza di questo fatto per cui diciamo poi indebitamento in genere riesce a farlo meglio chi è più ricco no accresce il valore patrimonio da a chi possiede patrimoni anche una leva
Per indebitarsi accetterà la risultante di questa situazione e una un esito piuttosto paradossale
Se voi valutate oggi i movimenti netti di capitale di spostamenti netti di capitale
Via concede che gli Stati Uniti sono assorbono il settanta per cento dei flussi netti di capitale
Se mettiamo insieme tutti i Paesi a modello anglosassone
Quindi Stati Uniti
Australia Nuova Zelanda
E Inghilterra
Assorbono il cento per cento
Dei flussi netti decapitata
E a mandare i capitali verso questi Paesi c'è non solo la l'Europa
Ma c'è sopra tutto lascia l'ultimo negli ultimi periodi c'è l'America Latina e c'è il Medio Oriente eccetera quindi tutti i capitali del mondo in pratica convergono verso
Il che diciamo da un meccanismo a mio avviso distributivo profondamente inefficiente pericoloso perché foriero di possibili crisi
Credo sia stato folk perché è stato il predecessore di Greenspan alla alla Federal Reserve a dichiarare recentemente che ritiene che ci siano tre probabilità su cinque che nei prossimi anni ci sia una crisi finanziaria negli Stati Uniti che lo in una situazione così brutta nuova non l'ha mai visto in vita sua
E questo parente sì per chi si accinge ad andare al governo è una cosa da tener presente
Perché è una crisi finanziaria e Stati Uniti significa una crisi mondiale
Allora
Io penso che discutere della riforma
Del delle istituzioni economiche Lone va fatta tenendo presente questo contesto
Io
Faccio una prima osservazione ma proprio en passant mi rendo conto che dobbiamo fare una scelta
Per quanto riguarda l'ONU in generale può solo un concetto vorrei
Io sono convinto che
Il multe la multilateralismo
E difficile che sia cioè non può essere la la graziosa concessione dell'unica superpotenza che esiste al mondo cioè voglio dire
In questo momento neanche ce la fa a questa concessione perché a una direzione che del tutto unilateraliste cercherà però può capitare fugato fortunatamente domani ci capita un altro Clinton e abbiamo diciamo una situazione più aperta al multilateralismo però un effettivo multilateralismo nasce da un certo multipolarismo cioè da un certo bilanciamento
E tutto sommato questa è una è una tendenza che ormai si sta affermando perché più poi nel diciamo già vediamo quali saranno le nuove potenze che stanno emergendo però l'importante è che appunto non si torni a una specie di
Nuovo bipolarismo come teorizzano anche come temono molti negli Stati Uniti addirittura Lotito liso dicono che bisogna prevenirlo
Penso che sarebbe invece
Quello a cui bisogna depositare e un multipolari russe importante che nascano però dei popoli attraverso l'aggregazione di più paesi in una determinata religione
L'unico l'Unione europea è un esempio di questo processo ma c'è il Mercosur ma c'è il Medio Oriente che può essere orientati in questa direzione allora noi dobbiamo immaginare la riforma delle istituzioni internazionali a partire dall'ONU con questa ottica cioè fare in modo che si passi da una rappresentanza che è stata basata esclusivamente sugli Stati nazionali a una rappresentanza che viene basata anche sulla presenza di nuove realtà
Di aggregazioni regionali
Detto questo come premessa
Io penso che
Poiché uno dei principali diciamo limiti del delle istituzioni economica internazionale è stata la il fatto che sotto stanno a un'egemonia culturale statunitense sono diventate
Il braccio operativo di quello che viene chiamato il Washington Consensus
E quindi non hanno una capacità di visione critica del processo del tipo di
Meccanismo economico che si è andato determinando diciamo in questa fase non solo ma hanno sostenuto per esempio
La la totale liberalizzazione e liberalizzazione dei capitali
Che invece adesso diciamo sono in molti a pensare che invece è meglio che ai ai movimenti di capitali a breve
E possibile stabili a dei controlli stabilire dei limiti sconsiglia dice
A tutto mai tutto sommato a incentivare una crescita basata
Quasi esclusivamente sulle esportazioni nei Paesi in via di sviluppo
Insomma voglio dire c'è un'egemonia culturale di questo tipo
E penso che il punto principale e quello di creare invece una situazione diverso che a questo punto ti
La creazione di un Consiglio economico
In seno all'ONU
Quindi una sede politica
Per diciamo orientare
Gli interventi economici dell'ONU mi sembra una cosa di notevole interesse
E siccome diciamo sarebbe un consiglio nuovo un organismo nuovo che sorge all'interno dell'ONU
Potrebbe essere plasmato tentando di temere nel massimo conto la possibilità di una rappresentanza di realtà regionali informazioni che è anche un modo porre per incentivare queste aggregazioni regionali
Io francamente mette sono d'accordo sul modo come Marcon affrontava il problema della tassazione internazionale cioè la possibilità di stabilire delle imposte
Internazionali la carbon tax ove all'imposta sulle armi
E così via dicendo per finanziare le attività di cooperazione sono piuttosto scettico rispetto alla possibilità di coordinare a livello mondiale di politiche fiscali dei diversi Paesi
Visto che non ci riusciamo neanche a livello di Unione Europea invece penso che sarebbe molto importante rafforzare tornare alle origini da questo punto di vista cioè rafforzare i poteri di intervento del Fondo monetario sugli squilibri strutturali
Che si vanno formando perché oggi noi questi squilibri di trovarlo denuncia di un po'dappertutto però non c'è nessuna capacità invece possibilità di intervento
Questo mi sembra il punto
Il punto chiave per quanto riguarda il e concludo la Banca mondiale per io però c'è da una politica di aiuti resta da fare c'è chi la fa
Aiuti con con fondi pubblici perché capisco che i capitali privati si muovono eccetera eccetera però Resta tutto tuttavia una serie di interventi nei Paesi che va fatto con denaro pubblico e penso che ci voglia un'istituzione per farlo
C'è un'attività consulenziale che va fatta
Anche per il capitale privato e forse ma questo è un discorso da approfondire il sommo
Ci sono delle garanzie di tipo politico che possono essere date perché è giusto che gli operatori economici sopporti il rischio degli investimenti economico degli investimenti che fanno ma ci sono una serie di rischi politici
Che gli investimenti
Possono cui possono andare incontro e questi potrebbero essere messi in campo a una istituzione politica come quella dello
D'accordo Nouriel invece dell'ultimo intervento lei da lei allora ore
Rubini presente considerato anche alcune nelle
Certamente
L'operazione dell'invito a questo convegno piacere essere qui
E devo scusare anche l'ultima volta che ho parlato di economia in italiano è stato nel l'ottantadue quando era ancora in Bocconi sono da allora stava in Stati Uniti quindi appena otterrò parlare italiano di questione economica spero di no ma c'è la rete il discorso economico
L'altra cosa che vorrei parlare siccome sono economista credo nel principio del vantaggio comparato di varie questioni non ne so molte farò soprattutto dalla questione del Fondo monetario internazionale la sua riforma
In primo luogo è chiaro che in questo periodo Ciampi vanterie di crisi per il Fondo monetario internazionale una crisi di identità neanche una crisi e legittimità
Sono vari motivi per il quale c'è una crisi da un lato il fondo è criticato sia da destra che da sinistra
Da sinistra certamente dai vari no global ma presenta gli Stati Uniti il Congresso americano pensa che al fondo siamo istruzione sono sovranazionale data disavanzi e Nismo americano non è visto in grande simpatia anche da destra
Il il i consigli economici del fondo sono spesso criticati io non so nemmeno ascoltati
In terzo luogo il potere il il potere di voto e il peso di vari membri del fondo non corrisponda loro potere economico in parte dalla nel caso dell'Asia
In quarto luogo c'è anche il rischio che si sviluppano dell'istituzione di tipo regionale per fornire questi beni pubblici internazionale come per esempio un fondo monetario asiatico che sarebbe in competizione con il Fondo monetario internazionale
E in quinto luogo il potere effettivo del fondo che sostanzialmente quello di dare prestiti a Paesi che sono in crisi
Quando c'è una crisi economica si è ridotto dal due mila e due perché dal due mila due non ci sono stati grossi Paesi emergenti che sono andate in crisi e quindi questo questa è una questione per il ruolo del fondo
Un economista avete recentemente che il fondo è come una nave senza timone in un mare di liquidità internazionale penso che sia una descrizione abbastanza dati ma secondo me c'è un ruolo molto importante che il Fondo monetario internazionale può avere nel sistema internazionale formattare che sia riformato la maniera giusta
In primo luogo chiediamoci perché esiste un fondo monetario internazionale qual è il suo ruolo come qualsiasi altra istituzione internazionale sono due due ragioni principali perché abbiamo le istituzioni internazionali danese internazionali uno perché vi sono dei beni pubblici internazionale che devono essere forniti
E quindi ci vogliono istituzioni internazionali due perché vi sono delle esternalità negative che derivano da azioni nazionali economiche finanziare che non sono coordinate e quindi c'è un ruolo per questi organismi
Nel campo di del sistema finanziario internazionale questi beni pubblici che il fondo può fornire quali sono primo luogo e di garantire la stabilità finanziaria internazionale
Promesse che rischia di crisi sistemiche di altro genere due garantire l'inserimento stabile positivo di dei vari Paesi poveri emergenti nell'economia globale tre identificare quelli che sono sbilancio globale che sono pericolosi come bilancio di partite correnti raccomandare soluzioni magari coordinare anche l'azione che riducano questi sbilanciati
Quattro c'è un ruolo di giudicare la valle Tita e la sostenibilità di sistemi di cambio di vari paesi presentano grandi crisi detta negli ultimi decenni sono tutte a cambi fissi che sono crollati che non era sostenibili vi è anche un ruolo di fondo può anche avere nel giudicare se il livello del cambio
E alcuni Paesi membri siano siano quelli giusti perché possono contribuire a questi sbilanciati di tipo globale
E quinto luogo il il fondo può anche contribuire a risolvere le crisi finanziarie Paesi emergenti tra nella sua i suoi prestiti diffonde in periodi di crisi
Quindi penso che ci sia un importante ruolo che in questo economia mondiale che sta roba lì zanne quei rapporti commerciali e finanziari rendano sempre più intensi in cui c'è di nuovo per i visti d'instabilità regionale e nazionale ruolo che
E cruciale del fondo
Il primo rischio che se non è importante da considerare è il fatto che viene adesso un rischio che si sviluppino delle istituzioni tipo regionale
Per fornire questi beni pubblici sentenze come una direzione un po'sbagliata
E questo deriva dal fatto che senza mentre l'Asia attualmente altamente frittata che ha il suo peso in termini di voti
Quote nel nel fondo che anche lei vello di diceva residente loro spezzati darà Express e molto minore del peso crescente dell'ASI nell'economia internazionale
L'Europa al quaranta per cento delle quote
Del del fondo e dieci dei ventiquattro Ytzhak attività darà estratto dal borsello uno include
La Russia anche la Spagna che va in rotazione con il massimo mentre l'Asia solamente il quindici per cento delle quote cinque dei dall'artrosi e questo è motivo per il quale adesso essenzialmente laser sta seriamente minacciando di creare un fondo monetario asiatico in alternativa al fondo quindi questa la direzione di regionalizzazione d'altro lato in Europa alcuni sento questi discorsi del tipo che riunione europea potrebbe aiutare direttamente Paesi in transizione l'Europa centrale che potrebbero avere crisi finanziarie nel futuro quindi d'Europa si prenderà per conto dei propri dei propri Paesi l'ASL i suoi gli Stati Uniti potrebbero poi preoccuparsi del proprio backyard che sarà l'America latina o dei Paesi mediorientale che sono già strategicamente importante quindi c'è questo rischio che si vada a una revisione giallo interazione somme questa direzione sarebbe la direzione sbagliata per vari motivi a in primo luogo perché mi sono chiaramente ha dei problemi di tipo globale
Come questi sbilancio globale che che non possono essere affrontate livello regionale son per definizione
Problemi globali due l'Europa non ha le risorse finanziare per risolvere crisi presente se ne fosse una in un Paese come l'Ungheria la Polonia la Repubblica Ceca laziale risorse finanziare perché hanno due trilioni di di riserve finanziarie ma non all'unione politica
E bianche questa rivalità tra Giappone e Cina e quindi ci fosse una crisi che sono nelle Filippine ogni d'altra parte l'Asia non pensare né facile per un fondo monetario asiatico aiutare e non è nemmeno chiaro se la policy condisce analitiche questo fondo monetario asiatico potrebbe dare sarebbe con l'appropriata
Ci fosse una crisi
Cave Stati Uniti c'è il vincolo che il Congresso americano non è molto ben disposti a finanziare resti dei paesi che sono in crisi presente l'America latina quindi quindi quindi sta globale avere un'istituzione cui si delega questo ruolo di aiutare Paesi che hanno problemi è una cosa che secondo me è giusta
E del ruolo che può avere il Fondo monetario ma per avere questo ruolo e per evitare che l'ASL e se ne vada per conto proprio come c'è un rischio ci vuole senza elmetto una riforma della governance del fondo
Riforma di quelle che sono le scene Resende Chairs quindi le quote chi sono i membri del border esempi Bolt
E la situazione francamente abbastanza chiara il peso dell'Asia e anche quello dell'Africa troppo basso
Mentre il peso dell'Europa è troppo troppo alto insomma c'è un po'di troppa eccessiva interessa in Europa cerca di massimizzare il potere formale dell'Europa nel Fondo Monetario avere tante quote avere tante Ceres
A al costo che invece il sostanzialmente il potere effettivo piuttosto quello formale dell'Europa potrebbe essere ridotto perché essenzialmente sei diviso ed è un problema se non è un po'più generale che è quello dell'Europa di pensare al proprio ruolo in questi organismi internazionale che sia ci sarebbe ci Twenty la Banca mondiale e così via perché gli Stati Uniti hanno seguito una politica col grosso successo di Divided impara perché l'Europa tante voci sotto una serie di questioni economiche finanziarie e politiche
E quindi e quindi il potere effettivo dall'Europa parte potere formale molto meno in quello per
L'averlo in pratica quindi a livello di governance form del fondo la soluzione abbastanza come Chiara ridurre leccese le scelte Laura OPA lamentati dell'Asia dell'Africa
E questo porta ad iniziare per esempio che se ci fosse l'idea che per lo meno i membri dell'Europa che sono parte del Lario Lawson avessero una cernia al fondo quindi formare unità da quel lato lì
C'è un ruolo importante del Fondo monetario nella risoluzione delle crisi in Paesi emergenti in questo ultimo decenni sono state crisi
In tanti Paesi non solo con i più grossi emergenti Messico Asia Russia Brasile Turchia argentina ma anche in Paesi piccoli di cui nessuno si ascolto ma son state crisi sapere in Pakistan in Ucraina ecco Dora io guai
E non la Repubblica Dominicana questo state crisi del sistema valutario crollo dei cambi fissi crisi sistemiche dal sistema bancario crisi sistemiche del Corporate system e a volte anche crisi del debito con alcuni temi paesi che sono no Anzio andate in bancarotta il governo default sul debito pubblico Argentina Russia ecco Dora e così via
E dopo queste crisi c'è stato un processo di riforma come si chiama della partitura finanza internazionale che aveva due Obiettivo uno prevenire queste crisi
E due risolverle quando quando avvengono a c'è questo tour grosso dibattito su se c'è una crisi se il fondo debba dare molti fondi al Paese per aiutare evitare
Default quindi dell'auto o piuttosto se bisogna forzare i paesi a ristrutturare il loro debito quindi i costi vengano presi dai dai creditori privati e quali sono le che sforna economiche
Finanziare giuste per ristabilire la la Confidence degli investitori quindi c'è un grosso dibatto scomparsi si debba fare e così via
Ora ci sono alcuni che dicono che il fondo non avrà un grosso ruolo in crisi perché ormai le crisi sono questione del passato in fondo sono tre anni che non ci sono state grosse crisi finanziaria in Paesi emergenti c'è l'idea che tu questi Paesi ha fatto abbastanza riforme macroeconomiche e finanziari quindi tutte quante sono son problemi del passato
Secondo me questa è una visione un po'troppo ottimista questa imperio di calma prima dalla prossima tempesta in fondo abbia avuto due anni l'economia mondiale in cui la cresce canotto mondiale molto alta il tasso interesse sono molto bassi
E i prezzi delle materie prime sono alti quindi date questa congiuntura internazionale favorevoli Esterna dovete esterna paese emergente difficile passi paese emergente
Di definire finire male
E quindi le crisi avverranno di nuovo ce ne saranno quando la congiuntura internazionale come penso dal prossimo anno sarà sarà sarà più difficile
E quindi le due questioni a livello di riduzione della crisi che devono essere affrontate sono uno quale deve essere il ruolo del fondo quanto grandi siano questi prestiti che devono essere fatti quando c'è una crisi
E so posto avere invece ristrutturazione del debito e quando c'è un arresto e qual è il ruolo monetario debba avere in queste ristorazione un ruolo passivo come è avvenuto nel caso l'Argentina un ruolo invece più attivo
L'approccio che è stato preso ultima né questo qui di laissez faire lasciate fare al Paese non abbiamo un intervento di ci sarà nel fondo dalla risoluzione secondo me è un approccio leggermente sbagliato
C'è anche questa questione allora di quello che sarà luogo del Fondo monetario nel management dei del sistema monetario finanziare internazionale
Qui i due punti principali sono quelli di come il fondo può contribuire a risolvere questi sbilanciati globale che stanno diventando sempre più grande sempre più pericolosi in particolare
Negli Stati Uniti c'è uno un deficit di risparmio infatti la risparmio pubblico ma anche privato in Asia in Cina John Byrne andateci di consumo risparmiano troppo e non consumano abbastanza
In Europa in Giappone c'è un deficit di crescita tutte queste cose devono essere risolte ciascuna delle Regioni deve avere il suo ruolo e contribuire all'aggiustamento globale altrimenti il rischio di una Harland & diventa diventa maggiore
Cioè di un importante ruolo del fondo in questa questione di quale se sei sistemi di cambio dei regimi di cambio vari paesi sono valide se anche i livelli cambio dei paesi membri sono sono valide perché questo sono fonte di di sbilancio
Globale sono anche fonti poi di crisi
Oggi come oggi il dibattito quello dalla Cina stesso tasso di cambio sia troppo debole serve ad apprezzarsi almeno però la questione è molto più grande
è una pista di lungo periodo sappiamo che Paesi con cambi fissi hanno avuto crisi valutaria perché si cambi fissi e non erano sostenibili
E quindi il fondo avere un ruolo molto più attiva nel giudicare sul sistema di cambi fissi non è sostenibile
Ma a medio lungo termine sono anche questione importi grosse saranno alcuni Paesi per esempio potrebbero decidere di dollari Zare poi ore Zaire cambia atto accettare il dolo l'euro come la propria valuta ci sono altri Paesi potrebbero tornare a ancorarsi board sono Paesi potrebbero o creare un'unione monetaria o entrare in una unione monetaria esistente come l'unione monetaria europea
E ci sono alcuni Casey che potrebbero far finta di avere cambi flessibile invece intervenire aggressivamente eccessivamente tramite interventi valuta quello che sta avvenendo adesso in Cina in Asia ma anche l'America Latina
Quindi chiaramente c'è una questione che il tasso sistema di cambio è un'importante questione a effettivi esternalità
Di vario genere e quindi il Fondo monetario può essere di
Arbitro sulla validità di questi di questi sistemi
In conclusione allora vorrei dire che in un mondo che sempre più globalizzato ci vogliono istituzioni internazionali che forniscano beni pubblici internazionale i da biglietti Oper libero scambio delle merci la la Banca mondiale luppolo o no per la previsione di beni pubblici politici internazionale
Il Fondo monetario per i beni pubblici finanziarie monetarie la stabilità monetari internazionale c'è questa che dibatte se ci vorrebbe anche un'istituzione come l'International Labour organisation per beni sociali di vario genere
Quindi ci vuole certamente l'ambito finanziare una riforma del Fondo monetario
L'unica osservazione finale che occorre fare che ribadisce il punto di facevo prima era quello che ci vuole anche un Europa siccome parli con una voce unica in tutti questi organismo internazionale perché sono ci pensa
L'Europa è essenzialmente una superpotenza
Dal punti di vista finanziario un gigante economico però francamente a me mi sembra che l'Europa si è un nano da un punto di vista geostrategico
E uno dei motivi per il quale non al ruolo che potrebbe avvenire e il fatto che esattamente l'una nuova non parla con la voce unica tutta una serie di questioni che siano a finanziare e di sviluppo ti crede e così via
E quindi se luogo vuole diventare più potente avere più influenza e queste questioni dovrà accettare il fatto che invece avere dieci membri nella nelle lesa Tibor del Fondo monetario né averne uno ti dà più potere
Più potere effettivo in anche se il potere formale potrebbe essere
Tra Grazia allora nelle icone Tania Renzi inserisce grazie intanto scusatemi della voce che quella che
E non andammo non andrà molto oltre questo livello sono molto contento di di questo invito io sono veramente molto grato di questo invito
Lo dico in promesse io sono un fautore Nicola lo sa della via anagrafica al partito unico del centro sinistra o almeno al partito dei riformisti e quindi tutte le occasioni che aiutano questa via anagrafica
A capirsi a parlarsi lo dico perché non credo ci sia altra via perché
O è questa oppure difficilmente riusciremo a farlo mi aveva tutte le occasioni che aiutano
Credo che siano molto utili e benvenute
La riflessione che cercherò di fare è questa
Parto mi inserisco bene nel rispetto alle cose che abbiamo ascoltato ascoltando approcci settoriale diversi tutti si legano tra di loro con una riflessione di profonda crisi del sistema multilaterale
Una crisi che tocca gli aspetti legati alle Nazioni Unite le spetti legati alla pace e la sicurezza gli aspetti legati al commercio
Internazionale quelli legati agli interventi nei paesi in via di sviluppo o nei paesi in crisi non abbiamo toccato la crisi europea ne avete parlato ieri ma in fondo anche essa e figlia della stessa
Difficoltà del sistema multilaterale a operare
Allora rispetto a questa crisi del sistema multilaterale
Crisi dovuta fatti oggettivi e crisi dovuta a una scelta
Soggettiva dell'amministrazione americana dei negli scorsi quattro anni e temo anche di questi quattro di andare a
Depotenziare tutto ciò che si svolge tutto ciò che si decide a livello multilaterale
Ma la considerazione del fatto che questa crisi è precedente all'amministrazione Bush che che l'amministrazione Bush la ne ha fatto diciamo una linea politica propria ma la crisi ha precedenti io
Il diciamo i i focolai principali della crisi sono avvenuti metro governavamo noi
E sono secondo me Seattle e Nizza alla fine in due versanti diversi e su due forme diverse ma sono i due momenti di profonda crisi
L'uno del del momento in cui il da beauty o doveva cambiare passo rispetto alla globalizzazione dei commerci rispetto alla crescita del commercio internazionale l'alto l'altro il momento in cui l'Unione europea dovrà cambiare passo prima dell'allargamento
E con invece il fallimento uno fallimento sostanziale e formale l'altro fallimento sostanziale quello di Nizza e non formale tuttavia questo questa è stato la la l'inizio di un di una crisi che dura da diversi anni ma il punto qual è il punto è che caldo questa vicenda scusatemi se lo faccio in modo brutale anche sulle nostre responsabilità nei prossimi anni il punto è che l'Italia nei prossimi anni dovranno se il centrosinistra sarà al governo giocare un ruolo su questi temi e fare di questo tema il tema del futuro del multilateralismo un tema non soltanto di baricentro facile tra di noi
Non tra di noi qui ma tra di noi all'interno dell'intera coalizione quando mettiamo il baricentro multilateralismo risolviamo teoricamente tanti problemi di programma il problema però non è il programma o le indicazioni di campagne elettorali
Perché è ovvio che sono indicazioni facili è facile mettere all'ONU davanti a tutte farcela fronte soluzioni facile problemi quindi il problema non è la campagna elettorale non è il programma il problema è cosa facciamo realmente dopo
Nel senso che
Domanda retorica reagiamo a questa crisi riproponendo la retorica del molto del Pan multilateralismo per cui risolviamo tutti i problemi del mondo
Limitandoci a proporre istituzioni multilaterali che poi non si realizzano quelle che ci sono sono in crisi
E questa nostra approccio di Pan multilateralismo che è stato un approccio non soltanto nostro ma è un approccio che se realizzato negli anni e a dimostra tutti i suoi limiti
Per sperare cerca di farmi capire meglio prendo l'esempio di una vicenda a mio avviso molto importante molto interessante in cui la falla citati quest'approccio alla fine si è se rivelata in tutta la sua evidenza
E tutti da tempo sappiamo e sapevamo che la dinamica della direzione di marcia dell'Unione Europea verso nord est
L'allargamento che si era sviluppato tutte le scelte hanno bisogno di un riequilibrio sul Mediterraneo e tutti sappiamo che la retorica degli anni Novanta sul processo di Barcellona ce la siamo trascinata dietro per anni e anni
E preceduti siamo re Risiko abbiamo costruito un'organizzazione appunto Pannes molti laterale con tutti dentro con tutti i crismi formalmente perfetta addirittura pur di essere panna abbiamo dovuto metterci dentro il conflitto Israele
Palestina che ha finito per essere uno degli aspetti che ci ha fatto capire che
Aver fatto tutto quello e aver quindi concentrato tutti gli sforzi sul Mediterraneo lì
Ha portato poi a un fallimento di quell'iniziativa che tragicamente fallita
E ha portato a non investire su ciò che è molto più pragmaticamente molto più utilmente però secondo me avremmo potuto fare
Penso all'iniziativa cinque più cinque dei paesi della sponda sud e dei paesi della sponda nord del pezzo di Mediterraneo diciamo che va dalla Grecia fino alla Spagna fino a asse Houten Melilla credo che questo sarebbe stato per esempio una via concreta pragmatica utile e che avrebbe poi comportato capacità efficace di mettere in campo iniziative multilaterali
La il caso di Barcellona e secondo me emblematico e siamo ancora a vivere diciamo i lasciti nel senso che se voi parlate un qualunque
In qualunque organismo internazionale nessuno parla di fallimento di Baccio anzi siamo a fissare iniziative cose scadenze non allora credo che probabilmente da parte nostra la riflessione e la e la svolgo rapidamente quella di capire se riusciamo nell'azione concreta di governo essere attori di un multilateralismo pragmatico
E no e e di abbandonare il Pam multilateralismo retorico che è molto utile nei comizi e molto utile nei programmi ma alla fine temo non potrà essere da parte nostra strumento di azione utile ed efficace rispetto a una serie di problemi
Per i quali un paese come il nostro
Che sta sempre lì sulla soglia
Della Porta
A una in una sala ci sono i grandi nell'altre piccole non siamo sempre a decidere se siamo il più grande dei piccoli il più piccolo
Dei grandi ha una storia antica ma che oggi è una storia che che sulla quale siamo sfidati in modo molto particolare la nostra il tema del multilateralismo per noi è quanto mai opportuno allora credo che la prima riflessione ne faccio tre a titoli chiudo rapidamente sta nel fatto che
Oggi sta applicandosi soprattutto
Organizzazione mondiale del commercio veniva citato prima nel citati prima altri casi ma sta diciamo applicando su un'idea di multilateralismo in cui non s'non c'è la forza di assumere decisioni politiche preventive che poi vengono applicate
Perché non ci si riesce più a mettere d'accordo praticamente su niente sono percorsi decisionali che non arrivano a compimento quello che sta avvenendo in campo OMC drammatico nel senso che pur di evitare un un altro fallimento anche formale è stata derubricata come sappiamo la riunione la prossima ministeriale di Hong Kong che doveva essere il momento di grande riforma decisione capacità di chiudere l'agenda di Doha invece questo dimostra la inefficacia di questi strumenti la incapacità proprio d'arrivare a delle soluzioni il punto qual è e che per esempio stante questa crisi di efficacia
In quella sede e in da tante altre parti penso che a livello europeo stia accadendo esattamente la stessa cosa anche se ovviamente cambiano i termini
Si sta muovendo una situazione in cui le organizzazioni internazionali alcune di queste non sono più in grado di assumere decisioni con procedure complesse e di farle applicare
Finisce quindi che le uniche diciamo dinamiche decisionali che avvengono sono quelle dell'applicazione dei giudizi che quando questo organizzazione diventano tribunale
Nel giudizio su un singolo caso poi diventano norma complessiva
Questo è quello che sta avvenendo nel da beauty io dove di fatto quando c'è da stabilire una questione non si riesce più a decidere in via preliminare un accordo ma semplicemente si va in contenzioso su un singolo tema
La banana di turno
E a partire poi dalla banana di turno la diciamo l'applicazione di un metodo o giurisdizionale a queste decisioni quindi successiva ex post poi da quel singolo caso fa discendere una norma che diventa applicata guardi che a livello europeo sta succedendo una cosa simile di fatto sembra quasi più la corte di giustizia del Consiglio europeo
Piuttosto che il Consiglio europeo a essere in grado di stabilire indicazione di fondo strade perché la capacità di mettersi d'accordo
E di trovare accordi in in organismi complessi dalle procedure decisionali cosiddetti delicate e difficili
Finisce per lasciare il posto e invece a meccanismi diciamo di procedure che comunque vanno avanti si applicano su singoli casi e finiscono poi per diffondere la loro efficacia giuridica in modo più esteso
è evidente che tutto questo deve fare i conti con una globalizzazione che sia cresciuta e in cui soprattutto quello che conta anche in questo in questa nostra riflessione è il ruolo dei media è un ruolo cambiato fortissimamente è assolutamente ormai globalizzato in cui quindi una riflessione su questi temi
Deve fare i conti anche sulla cocca partita delle organizzazioni internazionali nel momento nel quale vanno a decidere e di fare i conti con meccanismi
Mediatici
Sapendo che tutto questo comporta poi dei danni in termini di operatività delle scelte che che sono drammatici
è un esercizio che dovremmo fare andarci a vedere l'esito concreto qualche anno dopo del dei documenti finale di tutti G otto degli ultimi anni penso che sia un un esercizio
Terribile dal punto di vista dell'inefficacia poi delle cose che vengono lì indicate decise pure l'attenzione dei media attorno a un evento di quel genere
Facemmo nel
Se non ricordo male nel nella primavera del due mila e due Innarella facemmo uno studio sul doppio Trio a partire sì altre facemmo commissionando una ricerca un
A me sembra un riscontro per chiedere gli italiani hanno capito cosa è successo a Seattle venne fuori per il novantacinque per cento degli intervistati che rispondevano a Seattle era stato un vertice del G otto
Dimostrazione della e e quindi essendo così vasta il CNIPA sta la diciamo la voce dall'idea che l'approccio mediatico a queste vicende ha poi una sua importanza nel tipo di aspettative che si creano e poi i risultati che vengono fuori e quindi l'autorevolezza nella forza Ornella non autorevolezza non nella forza l'ultimo punto è la questione
E del degli dei temi nuovi e delle assenze nel senso che non abbiamo parlato di istituzioni multilaterali esistenti che funzionano e che hanno una loro capacità di intervento che ha poi delle conseguenze giuridiche ma ci sono alcuni temi nuovi sui quali ci sarebbe bisogno istituzione multilaterale nuove in grado di affrontare in modo efficace crisi penso soltanto al tema dell'energia tema Energia avete di fatto un unico organismo nel quale si incontrano
I paesi del mondo e sembra quasi un grande centro studi in cui ognuno rifletta ognuno dalle cifre ognuno discute su questi temi ogni due due anni se non mi sbaglio
Con un'assoluta inefficacia le fette di tutto questo è che ormai ci siamo tutti abituati al petrolio settanta dollari
Che è una cosa impressionante veramente impressionante l'Abi non non cioè non solo il fatto ma anche l'abitudine con cui ormai guardiamo un evento di questo genere e tutto sommato il giorno che arriverà supera quota cento diciamo saremo ancora lì a cerca di capire
E rispetto a questi eventi l'assoluta incapacità di mettere in campo iniziative che riescano a trovare luoghi né quale almeno i venditori e i compratori
Si trovino attorno a dei tavoli e si riesca a stabilire alcuni criteri utili interessanti cito questo campo perché il più drammatico nel senso che tutti siamo abituati alle storie l'OPEC che ma quello che sta avvenendo è che probabilmente nell'arco di pochi anni nell'assenza nella carenza di costruzione di tavoli e di organismi multilaterali di questo genere stante l'importanza dell'energia per le nostre vite
La stessa cosa avverrà nel campo del gas probabilmente che sta diventando il nuovo petrolio
E i produttori si metteranno d'accordo tra di loro i compratori cioè noi
Affrontano questo tema in modo sostanzialmente dilettantesco senza individuare la portata e l'importanza di tutto ciò finisce che attorno a queste materie l'incapacità di individuare luoghi multilaterali forti
Che esistano e che siamo in grado quindi decidere alla termina dicendo e ribadendo
Quest'idea del fatto che noi dobbiamo probabilmente aprire una riflessione su che cosa vuol dire un multilateralismo pragmatico cioè la capacità da parte nostra di selezionare
Di
Investire su alcune riforme di organizzazione multilaterale anche riforme parziali o riforme no anche qui non parla riforme penso che anche il la vicenda dell'ONU lo dimostra ormai l'idea che si riesca a fare una riforma delle Nazioni Unite
Globale in cui alla fine di fronte a alle duecento e passa bandiere si trovino tutti e duecento astri nel Duecento stringerci la mano davanti al televisore di tutto il mondo
è utopia totale non non non si realizzerà mai probabilmente anche qui la capacità invece andare individuare alcuni punti di riforma concreta probabilmente meno
Meno sotto i riflettori meno dentro grandi focus di di di attenzione mediatica è l'unica possibilità con la quale si può riuscire a rendere più efficace un sistema di istituzioni multilaterali che per noi Italia e aggiungo per noi Europa in tante
De intenti del settore di cui abbiamo parlato è l'unica salvezza che abbiamo di fronte a noi questo lo dico perché quando penso al nostro futuro io credo che noi dobbiamo siccome noi ci saremo
Nel due mila e trenta
è nel due mila e trenta non dobbiamo pensare ma come sarà fatto il G otto del mondo nel due mila e trenta perché quando si fa questo ragionamento poi uno arriva a a ritroso alle scelte di oggi con un diverso parametro perché se uno pensa che il nel G otto del due mila e trenta ci sarà la Francia la Germania l'Italia sa benissimo che così non sarà
Sa benissimo che noi ci saremo soltanto se ci sarà l'Europa
E sa benissimo che se l'Europa non sarà forte in grado di restarci semplicemente non non ci saremo
Confermo dicevo la famosa canzone e io credo che è meglio tutto sommato esserci ed è meglio invece su queste cose essere in grado di indicare strategie obiettivi che città rendano in grado di stare sulla palla di stare sulle partite di giocare la partita dentro anche le vicende europee ma in modo efficace
Non in modo meramente retorico la retorica ce la teniamo per i nostri comizi e per i nostri programmi dopodiché governare vorrà dire da parte nostra andare a individuare le forme e le modalità con le quali riusciremo in concreto
Rendere il multilateralismo più forte e arrendere soprattutto alcune di quelle riforme fattibili concretamente fattibile perché questo è veramente interesse
Fortissimo di uno di noi
Grazie
Come
Gli ho detto precedentemente di buone intervenire con delle domande prima di fare il secondo giro e risponderanno sì alle domande che Giro di conclusioni
Cioè nessuno
Prego se usate è così sentano tutti forse il microfono la
Allora io ero rimasto un po'perplesso da questo buon giudizio sul Fondo monetario che insomma la luce delle crisi asiatica Russia che Argentina e direi anzi ai disastri russe asiatico
E il fallimento argentino e anche delle cose che ci racconta stilistiche penso vadano prese per buone speranze appare Rino per presso al fine come era giudicata questa buona performance ma non mi sembra tra l'altra crisi russo asiatica il fondo ha contribuito in qualche modo perché anzi ma non erano sono nate e sviluppate si ride sole
Quindi se tutte buona perché ci sono state queste crisi se tutta una buona per uccisi
Se tutto non è buono
Cosa c'è da riformare finalmente
Altre io raccogliere tutte le domande come si altri
Ora che c'è il microfono
Linea
Mobile
Vero compiuti funzione
Come cose ne ha chiesto
Perfetto questo funziona funziona no ho due domande una più tecnica probabilmente visto che abbiamo l'occasione di avere un esperto dal punto di vista dell'analisi dell'azione del Fondo monetario internazionale delle scelte che ha fatto negli ultimi anni
Volevo capire se
Ha parlato del regime di regolazione dei cambi ha trattato l'argomento ma io no devo dire la verità che non ho capito nel senso di una una visione che
La gran parte delle delle delle vicende di crisi finanziarie che hanno caratterizzato lo scenario internazionale negli ultimi vent'anni diciamo così perché non c'è stata solo la crisi argentina c'è stata la Russia c'è stata ci sono stati alcuni Paesi dell'Est che sono stati caratterizzati da fenomeni di crisi finanziaria c'è stato il Brasile ancora prima ecco di fronte a queste di queste queste situazioni io penso che il novantanove per cento della responsabilità sia legata ad una fissazione ideologica sul sulla
Mantenimento a tutti i costi del tasso di cambio fisso
Ecco io vorrei capire sia dal punto di vista tecnico
Stanno cambiando idea o se il rigore della apparecchio tra fisica del Paris del del della della parità al cambio diciamo che poi la stessa filosofia che ha guidato la costruzione della della moneta unica europea e soprattutto come è stato interpretato in Italia con tutta la storia dei vincoli esterni di cui ci hanno riempito la testa con lo facciamo l'università e che ci ha portato dove ci ha portato ma fa niente ah ma ci siamo dentro quindi non si può più sparare contro le euro
Mi chiedevo se questa visione un po'cambiata la seconda invece riguarda quello che spero di
I relatori ci diranno nella nella seconda parte dei loro interventi c'è un fantasma che ha girato in tutti in tutti gli interventi che quello della d'Europa
Quindi come si fa ad accelerare questo processo di costruzione o di una voce unica europea e soprattutto come si fa dopo quello che è successo con le bocciature delle delle
Credo colazioni della Costituzione insomma che ci sono state e sono stati eventi significativi e che hanno rara
Non dà un giudizio di valore giusto o sbagliato comunque probabilmente lasciano presagire la necessità di di definire un percorso diverso
Altri
Sì allaccio due domande una sulla sull'aiuto allo sviluppo nel senso va be'abbiamo detto che l'Italia è l'ultimo nel nel nell'autore dei paesi dacché che che è un fatto un po'disdicevole e ho sentito che D'Alema ha detto che se se si vincono le elezioni il governo andrà verso l'obiettivo dello zero virgola sette per cento sul PIL allora alla lo sa loro la siccità radio volevo capire se questa è una prospettiva condivisa che cosa ne pensiamo perché in realtà insomma per per fare per per per contare per dire qualcosa per andare a sedersi al tavolo delle riforme per far per fare frutterà tre Isma'pragmatico servono i soldi
E questo sicuramente in ineluttabile M e non gli so che abbiamo molto poche conti cominciamo a contare sempre meno la seconda cosa e che non capisco bene mi chiedo se la la Banca mondiale comincia a diventare residuale a e a essere insomma un po'minimale
Per volontà sua oppure invece molto come come penso sia come è successo per una sorta di minimalismo che il G sette anni imposto in una serie di una serie di un tentativo che in buona fede poteva essere visto come una riforma con ulteriori riformare di riformare l'istituzione ma che forse scontava anche la diciamolo il giudizio negativo sulla su riforme che la Banca Mondiale stesa stava facendo avvicinandosi molto di più a una visione ha ha una visione più solidaristica della del suo mandato grazie
Altri ancora
Ecco alcune aspra
Avvocato
Vengono
Sapere ecco da coetanee pensate della capacità del seme calienti
Rientrare ormai le candidature giusta e e la polizia già segnale internazionali e acqua
Quella francese tendenti a Fatah Hamas dieci sterline dietro eccellenti iene capace anche di inserire un in ogni numero di candidati innato Albéniz chiave mai ceo
La Francia contribuisce a creare il cinque per cento a Dante senta i funzionari sono francesi in Italia contribuisce battere al due per cento di scenari italiani
Ed è salito in casa investigativa neanche i familiari assomiglia in maniera per così dire quindi che cosa si vuol fare per contare su questo strumento ha materialmente legami d'affari migliori e alle visite nazionali
Stanziamento
Altre domande
Se non c'è nessun altro iniziamo allora giro di risposta
Brevemente comincio dall'ultima domanda alcuni mesi proverbio italiano quello attuale si è impegnato per promuovere la candidatura di un italiano ai vertici del dalla Banca Mondiale per una certa posizione di questo non se n'è mai parlato alla fino non se n'è mai d'accordo non è mai andata avanti ai per tutti in maniera del tutto in ordine candidato che non era mai passato attraverso l'appoggio del nostro governo
Che Vincenzo la via
Ha raggiunto oggi quella notizia tra l'altro bastata pertanto in avvertito sui giornali è arrivato veramente vertice avvocato andiate oggi ci sono quattro vicepresidenti
Che fanno riferimento a luglio Rizzi il Chief Financial Officer della Banca mondiale quindi forse in questo certi casi l'assenza di attivismo da parte del Governo e non è così ma fra i due almeno di certi problemi
De
Detto questo parecchie cose io vorrei cercare così di credo che la parola dopo di me facciamo la sintesi rabbia da tecnico prima quando ha parlato di molti lettori intricate realismo pragmatico cioè riuscì a fare dalle proposte che abbiano anche una probabilità di e se portate avanti all'interno delle diverse istituzioni e su quello che vedo che su alcune cose cominciano ad emergere
Demente di consenso all'interno della sinistra all'interno dei parchi gli atti schieramenti sulla tutti io è un bene pubblico globale un sistema multilaterale di scambi è un bene pubblico globale e credo che la cosa su cui però è necessario essere d'accordo e non ho sentito mi ha fatto piacere non ho sentito voci di dissenso
Ed evitare di chiedere all'Organizzazione mondiale del commercio di occuparsi di cose nelle quali non ha la competenza la proprietà dei diritti i diritti di proprietà intellettuale o i diritti per lavoro non sono temi su cui i tappeti o può intervenire se non a rischio di perdere la propria legittimità
Sul Fondo monetario beh ci sono stato un po'di discussioni però credo che siamo tutti d'accordo sul fatto e la stabilità finanziaria la prevenzione e la gestione delle crisi
Su uno beni pubblici globali perché possono avere effetti sistemici perché anche il fatto il queste crisi hanno degli effetti devastanti pensata quanto accaduto in Argentina all'interno dei singoli Paesi quando però troviamo
Del fondo ci sono state ovviamente voci discordi io vorrei ricordare alcuni episodi che forse sono stati dimenticati si parla molto delle crisi che sono accadute ma ci si dimentica presenta delle crisi che sono state evitate
Il Brasile subito dopo la crisi argentina avrebbe facilmente potuto essere soggetta una crisi che avrebbe avuto ripercussioni molto molto più grati il fondo nel due mila uno ha fatto una scelta molto precisa
Rendendosi conto purtroppo si capiva già nel all'IMI nella prima metà del due mila uno che la crisi argentina non aveva una via d'uscita
Ma che si doveva circoscrivere ed evitare fenomeni di contagio dov'è che si sia riusciti ad evitare un contatto gioco
Una crisi come quella argentina che per dimensioni poteva vere del dibattito devastati ma molto più devastanti di quelle buste è una cosa che andrebbe messa a merita credito del Fondo monetario cosa che non facciamo quasi i sulle politiche Pezzopane anzi ho sentito parlare di nuovo delle politiche neoliberiste
Posso essere d'accordo quando pensiamo alle politiche di liberalizzazione dei movimenti di capitale a breve sono stati un disastro e su questo e anche il Fondo monetario
Su queste politiche
Ha avuto un ripensamento se andiamo a leggere le cose che avevano scritto ma che il muso i documenti del giudizio che il fondo ha dato sul Cile il giudizio che il fondo dato sui controlli di capitali in Malesia sono giudizi estremamente articolati e fondamentalmente positivo
Non dimentichiamoci però che sul primo il controllo i movimenti di capitale a breve è stato a Polito incide dal governo socialista perché non funzionava più perché utile quindi adesso non possono essere utili in certi casi ma non pensiamo che questo diventa il nuovo strumento di gestione globale quello che mi fa paura quando parliamo di politiche neoliberiste quando e all'interno di queste politiche vengono incluse la riduzione dell'inflazione o la riduzione dei disavanzi pubblici
Ma per favore ma stiamo attenti ma non scherziamo anzitutto non dimentichiamoci che con la riduzione dell'inflazione in pratica c'è stato un miglioramento della distribuzione del reddito perché l'inflazione fortemente profondamente regressiva che non si era mai verificato nei trent'anni di politiche populiste quindi le politiche di questo signor Cardone è stato talmente tanto criticato per sapere
In un certo senso abbandonato i suoi trascorsi della detenute iniziativa ritratti a olio della De pendenza hanno avuto effetti positivi dal punto di vista di riduzione del credito politiche di riduzione del disavanzo per adesso non sono politiche neoliberiste e io credo che una delle accuse che oggi sono dovremmo fare e che continuiamo a fare
Al governo di centrodestra e quello di avete perso il controllo sui conti pubblici Cambiago che il centro sinistra nel momento in cui si trovasse a governare questo potere del rigore sui conti pubblici fa una sua
Bandi
Sull'Europa una sua bandiera anche perché una crisi del debito pubblico avrebbe effetti pesanti non su perso non sugli strati più abbienti più capaci di proteggersi ma avrebbe degli effetti sociali devastanti
Sul l'Europa io vorrei sottolineare una cosa in più così molto d'accordo con quanto diceva Nouriel quando diceva che è necessaria una borsetta forzare la voce europea ma stiamo attenti la foce europea non una rappresentanza del collega
Sono due cose molto molto diverse le possiamo anche avvenire un solo rappresentante europeo che sta nel consiglio del Fondo monetario della Banca Mondiale eccetera eccetera ma se questo non riesce a parlare con una sola voce non servirà a niente se ogni volta questa persona dovrà consultarsi con venticinque ventisette ventotto rappresentanti nelle proprie nelle capitali dei Paesi europei che devono formare una coppia posizione
Poi vivono finalmente quando questa opposizione concordate di fatto contattati in maniera estremamente rigida che non è più modificabile che non è soggetta
A contrattazioni con gli altri Paesi ci ritroviamo esattamente come la situazione spiace icone dell'Organizzazione mondiale per il commercio in cui rappresentante un dubbio di fatto la maniera con cui le coppe negozia
Non porta avanti
Lei il processo concludo
Ma stupido al fatto che
Anche almeno fosse così freddo sul coordinamento fiscale del fatto di avere un Fogu in cui ogni anno un rapporto del Fondo umanitario o di qualche altra istituzione in cui si discute dei problemi di
Fiscali a livello mondiale ma avrebbe una valenza politica estremamente importante ad esempio si sa che sarebbe stato
Un pochino più difficile per un governo come quello italiano presentare una proposta in cui tutti i redditi finanziari vengono tassate al dodici e mezzo che scusatemi era un caso di concorrenza fiscale sleale ultima cosa per favore le corso
Non come ente abbiamo già un coordinamento economico
A livello di Nazioni Unite si chiama l'Economic and Social committee non so se nessuno qualcuno di voi ha mandato una di queste riunioni mi domando come questo organismo reagirebbe
Cosa quante in quanti mistici imporrebbero perché questo organismo che agisca di fronte alla prossima crisi nei Paesi emergenti che come ci ricordava il nucleo potrebbe non essere poi così lontana
Grazie
L'unica
Sì presso la questione delle crisi finanziare Paesi emergenti e penso che bisogna essere leggermente più sofisticati conto sia Stiglitz nel senso che chiaramente ci sono tante colpe il Fondo monetario ha fatto il suo mea culpa su alcune questioni e certamente ci sono anche il ruolo che investitore internazionale che scappano via e quando c'è la crisi
Creano questi fenomeni di rating c'è anche un ruolo di loro però penso che bisogna capire anche quali sono le cause fondamentali di alcune di queste crisi queste casa fondamentali hanno a che vedere
In gran parte con politica nomi che finanziare sbagliate questi Paesi se se uno si comporta male parla dal dottore perché ammalato il dottore dice saperi prendere una pillola amara nessuno avrebbe colto al dottore perché Carlo per l'alta la malattia insegnamento in parte nel caso del fondo se Cusa al dottore invece che il comportamento titolo che sono gli attori che causano queste crisi se guardiamo a queste crisi per esempio vediamo che la maggioranza di queste crisi
Con qualche eccezione è un Paese che ha dei sbilancia i partiti correnti enorme Rizzi bilanci fiscale enorme debito pubblico a debito estero che è altissima situazione in cui prendono a prestito a breve termine in valuta estera
Il debito continua a salire sistemi finanziari che sono marci sistemi di corporate che la governance non funzione e così via e quindi chiaramente quando lei problemi Saccomanno alla fine avviene anche una crisi e quando avviene la crisi poi chiaramente
Investitori internazionali vanno in panico la la crisi
Diventa di difficile e poi interviene il fondo a volte il fondo dice le cose giuste volta fatto le cose sbagliate però cerchiamo di essere un po'più sofisticati nella base queste crisi
Giulio ma
Ma diciamo che i dati di questioni sono abbastanza chiare almeno alcuni di questi sono aumentati in termini assoluti il numero di poveri nel mondo
Sono aumentate le le diseguaglianze economiche sempre nel mondo le crisi finanziarie si sono ripetute non sarà tutta colpa del Fondo monetario della Banca mondiale
Però una compartecipazione diciamo in qualche modo cioè qui non c'è il tempo per fare l'analisi dei però
Insomma bisogna essere abbastanza onesti da questo punto di vista diciamo nel riconoscere che c'è una responsabilità oggettiva diciamo nella gestione sia delle crisi sia diciamo di come a partire dagli anni ottanta sono state affrontate di crisi nei Paesi poveri poi è chiaro che c'è un problema di riduzione appunto del debito di questi Paesi del disavanzo però a capire come si fa se poi alta Niger
Fare il disavanzo di dieci non devi spendere soldi per i due ospedali per le scuole l'assistenza sociale qualche dubbio diciamo sulla bontà ed efficacia di queste politiche cioè ma non solo per motivi diciamo strettamente umanitari democratici sociali eccetera ma anche dal punto di vista della capacità di quel Paese voglia di riprendersi avendo un tessuto sociale tra avendo sostanzialmente azzerato il capitale sociale umano che è necessario
Come sappiamo bene per assicurare siamo la possibilità di sviluppo di quei di quei Paesi
In secondo luogo credo che diciamo da ipotesi che si faceva dello zero virgola sette per cento del PIL potrebbe essere sicuramente questo dire una linea di tendenza che chiaramente diciamo non questi realizza da in pochi mesi
Io
Sono d'accordo quindi D'Alema ha fatto bene dopo di che diciamo rifuggire dagli annunci Berlusconi al vertice della FAO del due mila uno aveva promesso dirittura l'un per cento siamo lo zero virgola undici problema è fare anche piccoli passi son d'accordo allora col pragmatismo di mio padre Rigoletto a farli
Andare nella direzione giusta attraverso l'uso di una progressione graduale dei soldi per l'aiuto pubblico allo sviluppo riformando anche il modo con cui anche modo in cui vengono vengono spesi noi oggi abbiamo attualmente il grosso modo due milioni due miliardi e quattrocento milioni di euro
Destinati all'aiuto pubblico allo sviluppo solamente una piccola parte di questi quasi quattrocento sono utilizzati effettivamente per le politiche dirette del nostro Paese gli altri vanno in tanti rivoli sono destinati diciamo ai trasferimenti presso gli organismi multilaterali eccetera eccetera abbia capire come vengono spesi con quale utilità questo mi stai mi accontenterei anche diciamo di una progressione anche meno diciamo eclatante ma efficace e gestita diciamo
In quel modo diciamo punto utile che tutti noi ci auspichiamo quindi diciamo sicuramente
Diciamo un obiettivo che va posto che va in qualche modo raggiunto e credo che gli strumenti o quale raggiungerlo siano importanti ori diciamo ripropongo il tema proposto all'inizio cioè assicurare strumenti permanenti e continuativi di denaro pubblico
Per assicurare diciamo queste politiche e l'attuazione diciamo di questi di questi risultati
E credo diciamo chiudo su questo che la questione del multilateralismo agiamo come linea diciamo come come barra come timone sia importante adesso qui non entro nel vive nella merito se c'è un eccesso di retorica si bisogna essere come dice giustamente Nicoletta pragmatici
Problema che anche il pragmatismo desse animato da un da un progetto altrimenti diciamo anche l'ultima europee anche la moneta europea trent'anni fa sarebbe stata vista come un'inutile miraggio no
Quindi bisogna capire sulla base di quale Apple quali proposte politiche sia rispetto alle Nazioni Unite
La riforma delle Nazioni Unite
Sia rispetto agli altri organismi quali proposte si mettono in campo
Mi rendo conto che c'è una gestione quotidiana che c'è l'arte diciamo
Del possibile rispetto alla realizzazione di politiche che si ispirino a questo principio del multilateralismo però bisogna avere da questo punto di vista credo secondo me
Un'ispirazione di fondo che ci aiutino a gestire questo pragmatismo diciamo nella logica appunto di una di uno scenario diverso da quello attuale nasce da diverso da quello da quello attuale che assolutamente come abbiamo visto in questi anni che porta in una direzione diciamo che non promette non ha promesso in questi anni nulla una di buone non ha realizzato nulla nulla di buono chiudo su una ipotesi che faceva chi un riferimento che qui faceva riferimento Andriani che mi sembra molto giusto cioè sono parte interno della carte nazioni e che non sono attuate diciamo il Consiglio economico e sociale e una di queste
Sicuramente un forum visto che sono stati proposti questa sera dei forum credo quello può essere diciamo un forum utile in cui diciamo i Paesi possono partecipare confrontarsi come come diciamo hanno fatto poco in questi anni devo dire perché lo strumento diciamo è stato svuotato delle sue funzioni del suo ruolo fondamentale considerata l'importanza degli altri organismi
Gli organismi internazionali credo che da questo punto di vista ritrovare anche dentro le Nazioni Unite
SD diciamo che intorno alle questioni lo sviluppo economico e sociale possono dire valore possono esercitare un ruolo sia estremamente importante ripeto
C'è un vantaggio in tutto questo da una parte c'è lo svantaggio dell'inefficiente ed inefficace efficienza che ovviamente un problema che non può essere nascoste su quale non ci possono essere altri ma c'è un vantaggio che è importantissimo
Che è quello che dicevo all'inizio la presunzione di imparzialità e la caratteristica di autorevolezza che siti di questo tipo possono avere da questo punto di vista credo che utilizzare queste sedi per una diciamo visione diversa soprattutto per un confronto inizialmente diverso sulle prospettive sullo sviluppo di questo pianeta sia assolutamente importante inderogabile
Grazie dicono telefonino Andriani
Prima di alzarvi aspettano i abbiamo anche una comunicazione tecnica
Ma sullo zero sette del PIL giusto quello che veniva detto subito adesso
Io penso che noi dovremmo fare un una una ripensata sulla metodologia nella prima parte degli anni novanta sull'onda degli scandali della cooperazione allo sviluppo italiana abbiamo deciso basta bilaterale
Facciamo tutto multilaterale ovvio multilaterale eccetera perché l'unico modo col quale evitiamo di di di creare tentazioni e di creare credo che alla fine questo sia un problema nel senso che la spinta che il bilaterale da ad aumentare il gli stanziamenti
è una spinta oggettiva siccome l'obiettivo deve essere quello di aumentarle stanziamenti
Con le dovute garanzie con i dovuti con la dovuta trasparenza i dovuti controlli l'idea di una maggiore crescita della cooperazione bilaterale secondo me deve essere pensata perché alla fine il le spinte che ci sono sono più di una semplice spinta di carattere generale e soprattutto la tentazione ai evitare il taglio molto più forte quindi penso che questo sia un approccio da seguire
Quello che dice quello che diceva Isabella prima sulle candidature italiane io lo trovo molto
Giusto è molto importante e credo che lo dobbiamo metro nel programma e credo che dobbiamo farlo soprattutto dobbiamo dare dobbiamo creare alla presidenza del Consiglio un luogo nel sotto la diretta competenza di del del sottosegretario probabilmente alla presidenza del Consiglio che abbia a tutto campo
Il compito di gestire queste partite sia ai livelli diciamo medi sì ai livelli alti perché in questa legislatura son passati tanti occasioni sotto
A partire dallo stesso fondo monetario internazionale ce la dimentichiamo tutti ma c'è stato è passato un treno certo punto sul tema fondo monetario internazionale e semplicemente per ciò per colpe di questo governo quel tre non è stato nemmeno preso in considerazione
Ma quello che è successo la settimana scorsa a livello europeo è drammatico anche questo tra filetti tra filetti
Ma è successo una cosa drammatica e mi dispiace che che Enzo Moavero sia dei titoli di direttore ma se è stato messo a non far niente per me è un dramma per l'età meglio se rimaneva
Dove era molto più utile per tutti e ci troviamo di fronte una
Un ritorno indietro pesantissimo a fronte di una crescita britannica anglo irlandese cioè entrambi cioè non ha senso quel veramente non ha senso o meglio è il frutto di una incapacità di lavorare di individuare quindi penso che questo sia un tema fondamentale importantissimo perché poi dopo queste cose contano queste cose contano la le cifre che Isabella dava sul sul da beauty o sono importantissime io credo che di tutte le organizzazioni internazionali oggi tolta all'europea forse da beauty o per l'Italia è quella più importante di tutte perché le partite che le nostre prese la nostra competitività si gioca lì sono partite delicatissime se no non ci siamo
è ovvio che le decisioni che vengono assunte su settori interi del nostro sistema industriale se le vede se deve decidere uno svedese o deve decidere un britannico sulla sul tessile
E io penso che ad un approccio diverso da quello che c'era uno spagnolo un italiano un tedesco su questo non ho alcun dubbio e quindi credo che su questo
Proposta Faini sulla voce unica
La voce un
E credo che sia una proposta importante che lo dobbiamo portare avanti tra l'altro se non mi sbaglio anche del delle forti capacità di provocazione perché esso non mi ricordo male negli statuti sia del fondo che della banca c'è scritto che la chi ha la quota maggiore
Anche la sede nel suo territorio quindi non potremmo anche un giorno rivendicare mettendo insieme le quote
La sede in Europa del Fondo monetario nella sede europea e la Banca mondiale io non credo che sia una boutade credo che invece faccia parte di una partita europea di grande rilevanza di grande importanza è ovvio che se la dobbiamo giocare dobbiamo metterci in campo tutto quello che possiamo altrimenti
Sull'Europa credo che il discorso sarebbe troppo lungo son quasi le otto quindi dico soltanto un titolo io penso che
Dalla crisi europea non abbiamo tutto da perdere penso anche che come è impostata la discussione italiana sulla questione leggevo oggi Fini sul Sole ventiquattro Ore sul tema bilancio comunitario
è un altro modo per usare l'Europa sempre come alibi per i nostri problemi cioè l'idea di dire
Noi non accettiamo nessuna diminuzione i nostri interessi nazionali rispetto al tema bilancio comunitario quindi altre concessioni non le faremo punto è un discorso assolutamente non porta da nessuna parte il tema è vogliamo un accordo sul bilancio comunitario di alto livello utile per l'Europa e quindi anche utile per l'Italia alla se vogliamo questo la presidenza britannica del nostro amico
Toni Blair ha una grandissima opportunità
è l'unica che poi proporre una riforma del bilancio comunitario che parta dalla fine del rimborso britannico siccome rimborso britannico lo paghiamo per il sessanta per cento noi e i francesi e se non ci fosse rimborso britannico noi finiremmo di essere contributori netti all'europea e poi noi discutiamo tanti tante cose poi quando si va dava le cifre a le cifre dicono questo che lo paghiamo noi e i francesi che tanta roba
E che se non ci fosse noi non saremo più contributori netti
Al bilancio comunitario cito queste cose per dire che questa secondo me dovrebbe essere una posizione che non è stupidamente un tentativo di creare a Lido di dire noi i nostri interessi non vogliamo l'accordo sul bilancio per lo vogliamo
Per l'Europa per il semplice motivo che un'Europa che oggi distrugge la politica di coesione di sviluppo territoriale è un'Europa che abbandona uno dei terreni di maggiore non soltanto rilevanza di quello che fa ma anche di maggiore attesa da parte dei territori in difficoltà vecchi e nuovi credo quindi che sia una partita di grande importanza su questo non ci giochiamo moltissimo
Credo ovviamente che su questi temi la capacità di un governo italiano di esserci di giocare il suo ruolo fino in fondo e quello che è mancato in questi anni fondo in questi anni
Si è sentita la mancanza di Tel i litigi
Tra franco tedeschi e inglesi ci sono sempre stati masse senza imprestata nel momento chiave un'Italia che ha giocato un ruolo guida questa Italia è mancata e alla fine secondo me si è visto non voglio dire che arriva il governo Prodi e arriva la bacchetta magica e si risolve tutto però di fronte a una crisi fortissima dico che la capacità di esserci e di provare a giocare un ruolo credo che sia sicuramente un fatto importante e positivo
Me innanzitutto vorrei non ci fosse un malinteso
Con con fare
Io non ho pensato minimamente di dire che l'inflazione non è un problema o i deficit pubblici non sono un problema ho detto semplicemente che le crisi finanziarie degli anni novanta non solo ma anche dai frazione non solo da Del Debbio Bucci e questo non lo dico io
Lo dicono dieci mila analisi che sono state fatte
E che
La la fu il Fondo monetario avendo sbagliato diagnosi ha sbagliato comprende disastroso ammette la terapia perché è intervenuta come se fossero problemi di di deficit pubblico o problemi di frazione e non è ancora sei quelle crisi sono nati da eccessivo indebitamento privato ma un pubblico e da movimenti di capitali a breve che non sono stati controllati
Dopodiché è vero quello che tu dici
Perché negli ultimi tempi il Fondo monetario ha concentrato via via la propria attenzione
Sulle crisi finanziarie
è vero che ha adesso cambiato posizione per quanto riguarda sia i campi perché ricordiamoci che i i vicario simbolo sono stati sono stati sostenuti dal Fondo monetario
Cioè il collegamento col dollaro sono state una delle politiche che il Fondo monetario ha sostenuto e anche queste sono fallite disastrosamente quindi c'è stato un cambiamento di posizione cosa che io temo in questo momento voglio voglio chiarire questo punto
Ora le crisi finanziarie sono di vario tipo
E hanno impatti anche diverse sull'economia reale
Però quelle
Più Gropius profondere le crisi sta a cominciare da quella degli anni Trenta
A quella poi giapponese
Della dell'ottantotto ottantanove
A l'ultima quella del due mila due mila e due di Wall Street di tutte le borse
Non nascono da episodio cioè non nascono da momenti di irrazionalità dei mercati o da semplici spostamenti di capitali a breve
Nascono dall'accumularsi di squilibri strutturali che alla fine stressano i mercati finanziari e provocano la crisi
Se io ho richiamato quegli elementi quelle tendenze
Oggi presenti nell'economia mondiale che portano a una crescita sistematica dell'indebitamento privato e pubblico soprattutto nei Paesi anglosassoni ma in generale nel mondo e perché penso cioè penso poi del resto basta leggere i rapporti della Banca mondiale
Quando si parla e cristalli quando parla di Albano anzi esse cioè di squilibri
E sono squilibri che ormai durano da decenni per facciamo riferimento a una situazione il cui sono proprio gli squilibri che si stanno accumulando nell'economia reale in quel i nel modello di sviluppo che sia andato che si è andato conformandosi nel corso di questi anni che possono generare ancora delle crisi finanziarie di quelle brutte io facciamo bene occuparci delle crisi finanziarie nei Paesi emergenti ma badate quelle più terribile son quelli che avvengono non alla periferia dell'impero ma nella classe c'entra come è stata quella giapponese dalla quale il Giappone soltanto adesso appare esista
Cominciando pari
Quindi improprio
La le le istituzioni internazionali
E
E su questo sono d'accordo e appunto se devono curare quel bene pubblico che la stabilità
Devono avere anche la possibilità di dire qualcosa su questi squilibri che si stanno accumulando che poi sono causa di instabilità
Io sono d'accordo con Rubini che alla fine poi c'è un problema di governance
Di queste istituzioni ed è perciò che parliamo di una loro riforma
Ho già detto all'incirca il quello che io penso cioè tentare di riequilibrare
La presenza delle varie regioni del mondo all'interno
Quindi sono noto anche d'accordo che diciamo è chiaro che se bisogna riequilibrare questa presenza
Bisogna ridurre la per la presenza di quelli che ci sono già che hanno monopolizzato finora quindi questo riguarda l'Europa ma riguarda gli Stati Uniti non vedo perché gli Stati Uniti no
L'Europa
L'Europa peraltro può ridurre la propria quota ma aumentare la sua influenza se parla con una voce unica per finanziare il quaranta per cento suddiviso il sei sette quote può avere anche il venticinque trenta per cento ma che parla con una sola voce questo in ultima analisi il consiglio nel quale io parlo ho detto esplicitamente
E la realizzazione di una cosa prevista ma è anche la creazione di un momento di coordinamento politico che stabilisca una
Un diaframma tra l'amministrazione statunitense perché non l'ho inventata io basta leggere una una serie di articoli per esempio pubblicati vanta in sé ripresi varerà altri sul modo come l'amministrazione statunitense stiamo parlando dell'epoca di Clinton è intervenuta direttamente sul Fondo monetario nella gestione dell'ITC e praticamente ha dato le direttive allora se noi vogliamo è è chiaro che poi per delegittimazione è chiaro che poi gli asiatici si vogliono fare il fondo per conto loro piana e caro che gli europei a questo punto più vicino allora se ne vogliamo
Superare questa situazione anche di
Di fuga in qualche modo da da queste istituzioni dobbiamo riequilibrare la rappresentanza a mio avviso creare quel consiglio
Dandogli
Da dandomi una una capacità operativa e facendolo diventare anche il riferimento per l'accountability e le strategie del Fondo monetario e della Banca mondiale questa può essere una soluzione
L'ultima cosa voglio dire sull'Europa
Concludo
Ma io se vogliamo appunto di faccia quel pragmatismo perché mi sembra che per quanto l'Europa
Alla fine se sono successe tutte queste cose che non è solo il nome
Il no alla costituzione della Francia e dell'Olanda
E anche il l'insuccesso del programma di Lisbona
Tutti i risultati sono nella direzione opposta
E
Le rivolte a Parigi
Ho diciamo l'insuccesso delle politiche di integrazione seguite consegno diverso il Paese
E la caduta il consenso perché bastava dei POR anche in Italia c'è una caduta del consenso per verso verso l'Europa
Allora l'insieme di queste situazioni
Secondo me ci deve fare prendere atto
Realisticamente dal fatto vi sono state due visioni e ci sono due visioni dell'Europa se parliamo di euroscettici
E perché c'è un mutuo certo gruppo di Paesi non di secondaria importanza con in testa l'Inghilterra che hanno una visione dell'Europa diversa che secondo me ingiusto ridurre semplicemente all'unione dei mercati perché è una cosa più complessa
Però non è la stessa che
Dei padri fondatori che noi abbiamo cercato di
Allora a mio avviso ebbene
Portare avanti sia l'allargamento perché tornare indietro da quella strada può essere disastroso
Sia la profondi ma dobbiamo sapere che su queste due cose possono essere fatte simultaneamente ma non possono essere fatti insieme
Perché c'è una parte i paesi che non accetterà di fare
E allora il discorso della cooperazione rafforzata
E secondo me
La via d'uscita portiamo avanti l'allargamento nelle forme possibili però nello stesso tempo l'approfondimento facciamola Ferretti disposto a fare obiezione dice ma con la Germania messa così la Francia messa così
è un discorso realistico qui mi riallaccio però diceva letta all'inizio
Un governo italiano di centrosinistra
Che può trovare una sponda magari in quello spagnolo eccetera può
Può fare della sua della una delle sue missioni
Quella di rilanciare un discorso di questo genere coinvolgendo quelle quei paesi che
O in quanto fondatori con insieme con noi della processo di unificazione europea o in quanto fanno parte della moneta unica che è già stato Napoli una scelta politica che va verso un'integrazione più forte
Per rimettere in moto il processo grazie grazie
Grazie tutti i nostri relatori i nostri ospiti comunicazione il servizio serata c'è una Cina in un po'consigliere regionale richieste di turismo allora cioè la posta