La rassegna della stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale mercoledì venti febbraio questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta la notizia del giorno la
Partenza di Fidel Castro darla
Presidenza a Cuba da cui cominceremo con un articolo
Tale mondo da Castro rinuncia alla Presidenza cubana ma non dice addio
Titolo al quotidiano francese da cui
Leggeremo anche le reazioni l'opposizione cubana divisa tra speranza e sfiducia dopo l'annuncio di Fidel Castro
Ci occuperemo poi di Kosovo delle conseguenze della dichiarazione di indipendenza lo faremo con un'analisi del rischio
Dopo l'atto unilaterale del Kosovo il
Timore dell'effetto Domino
Effetto domino in Europa ma anche
In alcune province separatiste della Georgia di questo si occupa il Washington post un articolo di anni Applebaum le conseguenze del corso con la stabilità
Per la Regione dipendeva in gran parte da cosa farà la Russia nelle prossime settimane
Vedremo anche
La questione della grande Albania con un'analisi di Daniel Verne da le Monde di oggi fantasma della grande Albania
In chiusura poi ci occuperemo di laicità lo faremo con Libération che ieri dedicava
A questo tutto a una pagina
Con due articoli in particolare un intervento di Stéphane Pellettieri sull'offensiva cattolica in Spagna in vista delle lezioni di inizio marzo e poi c'è un articolo sull'Italia firmato da Roberto
Maggiori in Italia la scienza umilia il Papa Intel titolo articolo ironico ma che dice molte verità
Sullo stato
Della laicità nel nostro Paese in Italia ci si chiede se presto non ci saranno sanzioni penali per chi si dichiara Atteo o laico scrive tra l'altro Libération
Ma cominciamo
Da
Fidel Castro ed a Cuba Castro rinunce la Presidenza cubana ma non dice addio è il titolo che apre oggi le Monde
Scrive il giornale francese dirigente storico della rivoluzione cubana Fidel Castro rinuncia dopo mesi di incertezza presentarsi per il posto
Di Capo dello Stato l'edizione Elettronica di gran mal quotidiano del Partito comunista cubano riportava ieri un messaggio del comandante in capo che annuncia la notizia l'Assemblea nazionale appena eletta
Tenete nella vana la sua prima sessione domenica ventiquattro febbraio in quest'occasione i deputati devono rinnovare il Consiglio di Stato il principale organo del potere castrista
La questione se Castro sarebbe ritornato alla presidenza di questo organismo intratteneva la sostanza
Il suo messaggio però non lascia spazio i dubbi non aspira mi accerterò lo ripeto non aspiro né accetterò all'INPS l'incarico di Presidente del consiglio di stato di comandante in capo ha scritto
Castro leader maximo
Ricorda nel suo messaggio la lunga convalescenza seguita all'intervento chirurgico subito a fine luglio due mila sei le Montuori porta ampi stralci del
Messaggio di Castro che alla fine dice di aver preso la sua decisione con la coscienza tranquilla perché il futuro socialista di Cuba
E assicurato fortunatamente scrive Castro nostro processo conta ancora
Con i quadri della vecchia guardia al fianco di altri che erano giovani quando iniziò la prima tappa della rivoluzione questi quadri dispongono dell'Autorità e dell'esperienza per assicurare il futuro
Il nostro processo rivoluzionario conto ugualmente su una generazione intermedia che ha
Ha preso da noi di elementi dell'arte complessa e quasi inaccessibile di organizzare dirigere una rivoluzione ci chiediamo
Ci chiediamo quale quali siano questi elementi se non la repressione ad ogni modo conclude le mondo Fidel Castro non dice addio perché promette di restare vigilante come un soldato delle
Idee continuerà a scrivere i suoi testi
Sempre dalle Monte diamo anche le reazioni l'opposizione cubana tra speranze sfiducia dopo l'annuncio di Fidel Castro la comunità internazionale gli oppositori del regime castrista hanno reagito in modo più o meno entusiasta all'annuncio
Del ritiro di Fidel Castro dalla Presidenza di Cuba
A Cuba i principali dirigenti della dissidenza si sono divisi tra speranze sfiducia Vladimiro Roca portavoce del raggruppamento di centrosinistra tondo su Mitos qualifica la scelta del leader maximo come la decisione più sensata questo ex prigioniero politico
Figlio del fondatore del Partito comunista
Comandano Blas Roca resta tuttavia scettico sul seguito degli eventi ritenendo che non ci sia stato alcun cambiamento in un anno e mezzo senza Fidel e non ce ne saranno nemmeno ora spiega Rocca
Osvaldo fai animatore del Progetto Varela
Che opera a favore della transizione democratica se invece felicità atto di questo passo molto importante verso cambiamenti
Cambiamenti che secondo paia dovranno esserci attraverso una nuova legge elettorale e nuove elezioni ugualmente ottimista ricche Gutierrez Segretario generale della Federazione spagnola delle associazioni cubane
Secondo cui questa buona notizia significa che il regime e terminato a livello internazionale prosegue le Monti presidente americano George Bush spera che questa transizione democratica si attuerà attraverso elezioni libere e corrette
E ha chiesto la comunità internazionale di non privilegiare la stabilità danno dalla democrazia cubilot
Washington ha anche fatto sapere che per ora gli Stati Uniti non toglieranno loro embargo sull'isola la Commissione europea ha dichiarato di voler operare per una democrazia pluralista a Cuba al Ministero degli esteri
Di Parigi ha ricordato il desiderio della Francia di vedere Cuba impegnarsi sulla via della democrazia del rispetto dei diritti umani la Spagna si è
Felicità ATA e in questo momento che era Hulk Castro potrà assumere con più grande
Solidità e fiducia il suo progetto di riforma dichiarato il Segretario di Stato spagnolo per l'America
Latina per contro concludere Mondello ex presidente polacco il capo storico del sindacato Solidarność lecco valenza e me no ottimista al comunismo continua reggerà Cuba se Castro cioè del potere a questo ritmo la transizione arriverà tra duecento anni ero Rizzato
Purtroppo è solo un primo passo verso la democrazia perché secondo valenza
Castro controlla sempre il partito comunista ed esercito così
Le mondo sintetizzato le reazioni interne
E internazionali alla decisione di Castro di lasciare la presidenza cubana vedremo domani commenti della stampa
Internazionale ci vogliamo compare di Kosovo e delle conseguenze di questa dichiarazione di indipendenza lo facciamo innanzitutto con lo decidiamo che con un'analisi di Lomonte il traccia il
Il quadro di quello che viene definito l'effetto domino il timore dell'effetto domino Torre rischio
Che ci siano altre dichiarazioni di indipendenza in Europa che nel resto del mondo dopo che i kosovari e non dichiarato la loro indipendenza un'inquietudine serpeggia tra numerosi responsabili politici in Europa
E altrove e se il precedente del consumo aprisse la scatola di Pandora de successioni ismi il pericolo scrive perfidia e che si rilanci una logica etnica della politica
Che l'Europa occidentale pensava fosse relegata al passato questo proprio grazie alla costruzione europea a Bruxelles
Come a Parigi Berlino Londra si ribadisce che la soluzione alla questione del Kosovo è un caso sui generis che non crea alcuna precedente
Un modo per non dare spazio l'approccio apocalittico delle Cassandre sette e russe che affermano che l'indipendenza del Kosovo rilancerà la spirale dei separatismi
Eppure e proprio questo il timore che spinge numerosi Stati europei hanno riconosciuto il Kosovo ci sono innanzitutto quei popoli balcanici che si sentono direttamente colpiti dalle conseguenze potenziali di questo precedente
Giuridico che rimette in causa l'intangibilità delle frontiere in nome del diritto all'autodeterminazione la Macedonia la cui minoranza albanese vive confini con in Kosovo e l'Albania la Bosnia la cui entrata serbo bosniaca potrebbe chiedere di unirsi alla Serbia
O addirittura
Chiedere la successione come ha fatto il partito
Il Radovan Karadzic senza dimenticare la parte nord del Kosovo
Che potrebbe formalizzare la separazione di fatto che già esiste tra la maggioranza kosovara e la Regione serba di Mitrovica poi c'è la Romania che teme un risveglio della sua minoranza ungherese ma nella
Sua Scelta di non riconosce al Kosovo conta molto anche il futuro delle in classe cessioni sta russofone Della transistor che paralizza la vicina Moldavia
La Repubblica di Cipro divisa dal settantaquattro assolutamente contrario all'indipendenza kosovara perché teme che il precedente sia utilizzato dalla Repubblica turca di Cipro nord
Occupata militarmente e riconosciuta unicamente
Da anche era dalla Turchia
La Slovacchia la Bulgaria la Grecia anche loro
Con problemi di minoranze interne sono Kosovo scettici più occidente la Spagna annunciato che non riconosce al Kosovo indipendente perché teme un effetto boomerang sulle sue minoranze basche e catalane
E poi molto lontano dei Balcani c'è l'ossessione dell'effetto domino che abita la Russia
Sempre in lotta contro i separatisti ceceni
Indipendenza kosovara scrive ancora lo Montella preoccupa anche la Georgia paralizzata dai conflitti in Abkhazia e Ossezia del sudore così
Le sfiliamo
A proposito di questi due conflitti laccati dell'Ossezia del sud il Washington post ieri pubblica con analisi di Han Applebaum le conseguenze del Kosovo la stabilità dipenderà in gran parte da cosa farà la Russia nelle prossime settimane
Scrive il post
Non molti se lo ricordano ma le guerre della Jugoslavia cominciarono neo non cominciarono in Bosnia né in Croazia ma cominciarono proprio in Kosovo
La concatenazione degli eventi che portarono al massacro di Srebrenica e bombardamenti Belgrado
Iniziarono in corso alla fine degli anni ottanta quando leader serbo Slobodan Milosevic lancia una serie di misure repressive contro la Provincia autonoma se mi indipendente composta a maggioranza da albanesi
L'apice vena raggiunto nel mille novecentonovanta quando Milosevic pose fine alla semina di pendenza revoco l'autonomia del Kosovo in stallo una nuova forza di polizia
Ha chiuso i giornali albanesi di centro e professori universitari e in generale impose il caos politico ed economico
L'intenzione di Milosevic ricordo ancora opportunamente Applebaum era di riaffermare il dominio serbo ortodosso sul Kosovo il risultato è stato che quasi due decenni dopo domenica al consumo ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia
Insomma il risultato della discriminazione della pulizia etnica della guerra che Milosevic ha imposto solo al Kosovo ma arresto della di quell'aria è stato un completo disastro per la Serbia l'economia serve andate in crisi il dominio serbo sui Balcani evaporato Belgrado è stata bombardata
E ora la stessa Serbia stata smembrata alcuni Paesi europei gli Stati Uniti hanno riconosciuto l'indipendenza
Del Kosovo cosa che non sarebbe mai accaduta vent'anni fa Milosevici super nazionalista quello che voleva essere il leader di una Serbia potente ha così danneggiato soprattutto il suo stesso Paese
E occorre tenere a mente questa lezione nelle prossime settimane scrive il Washington post quando altri in Europa tenteranno di usare l'esempio del Kosovo come precedente dopotutto se gli albanesi possono essere indipendenti dalla Serbia di Abkhazia Ossezia gli assetti del sud
Possono volere l'indipendenza dalla Georgia
E in un caso in questo caso
C'è un Paese
Vicino più grande e importante che potrebbe essere interessato facilitare la successione così come la Serbia incoraggiò le etnie serbe in in Bosnia e Croazia questo grande vicino alla Russia che ha già fatto molto rumore minacciato di riconoscere le province separatiste in Georgia
Logica in chiaro
Incoraggiare le minoranze etniche della Georgia a lanciare una guerra civile sarebbe un modo perfetto per vendicarsi del tradimento del dei georgiani chiamano tanto la NATO
Inoltre il momento non potrebbe essere migliore negli ultimi giorni dell'amministrazione Bush difficilmente la cazzi all'Ossezia del sud potrebbero diventare una preoccupazione centrale ma il punto un altro per al Applebaum sì la vacatio senza nessun dovessero fare lasci la successione fine dovesse cons e lui era una guerra civile in Georgia
La Russia si ritroverebbe con due
Stati in fallimento due crisi le sue frontiere e come sappiamo bene dalla esperienza in Jugoslavia in Medioriente in Africa
Le guerre civile etniche e religiose hanno la cattiva abitudine di attraversare le frontiere il caos in Georgia potrebbe
Anche servire gli interessi di Putin nel breve periodo
Ma non è nell'interesse di lungo periodo della Russia la politica della Russia nei confronti di questi separatismi
Rivelerà molto Della mentalità del clan che governa al Cremlino se gli occupanti del Cremlino hanno a cuore il benessere futuro dei loro compatrioti all'ora Senes Ranno zitti cercheranno di calmare le acque altrimenti altrimenti è meglio che si ricordino la lezione di Milosevici in Kosovo così
Al Applebaum sul Washington post di ieri le mondi invece oggi si occupa del fantasma della grande Albania questo il titolo di un'analisi di Lehman di Daniel Vernetti
Che scrive era nel novantanove prima dell'intervento della NATO con la Serbia ma il fuoco covava già in corso qualcos'il fuoco della grande Albania Tetovo l'ex Sindaco
Demir imprigionato tra verrà issato la bandiera albanese sul municipio parlava di una grande Albania che andava oltre al Kosovo anche se riuscissimo a riunirci con gli albanesi dell'Albania del Kosovo e qualche altro sarebbe una piccola Albania rispetto al territorio dei nostri antenati lirici che si estendeva fino al dubbio
Damon si chiede se l'indipendenza del Kosovo mette un termine a questo sogno oppure se
Rilanci la questione albanese le opinioni degli osservatori divergono ma la grande maggioranza ritiene che sia la fine del sogno questa ti albanesi questi staranno
Non è un la una prima nella storia la questione tedesca che ha occupato le cancellerie per secoli ed è stata in parte l'origine di due guerre mondiali
Ha lasciato fianco a fianco due Stati germanici la Germania e l'Austria una pubblicazione dell'Istituto di studi di sicurezza dell'Unione
Europea conclude che gli interessi degli albanesi Albania del Kosovo di Macedonia del Montenegro e della Valle d presepio sud la Serbia sono sufficientemente divergenti per evitare una riunificazione di tutti questi Abano fuori
Hanno vissuto per decenni Stati diversi sono più preoccupati dalle difficoltà quotidiane sottosviluppo la povertà la corruzione la criminalità che da una lotta ideologica
Poi ci sono i capi di queste comunità che preferiscono almeno per ora regnare sui loro bastioni rispettivi invece che dividersi per ottenere l'egemonia in un'eventuale stato unificato dalla caduta per regime comunista i Governi
Successivi di Tirana hanno condotto una politica regionale segnata dalla prudenza incentrata da un obiettivo principale diverso entrare nella NATO nell'unione
Europea insomma le prospettive
Di una grande Albania sono
Relative
Comunque quando hanno riconosciuto l'indipendenza delle Repubbliche ex jugoslave agli occidentali recitare un una ridefinizione delle frontiere né partizione né estensione
L'indipendenza del Kosovo che non era una Repubblica della Federazione jugoslava ma una Regione autonoma della Serbia
Costituisce una vera e propria resa ineludibile dalla politica di pulizia etnica di Milosevic con la guerra del mille novecentonovantanove
Dopo aver fallito nel tentativo di rendere il Kosovo uno Stato multietnico gli occidentali ora devono impedire la rinascita di fantasmi che consistono voler raggruppare ciascun popolo nel suo proprio Stato
Fantasmi che però conclude avverte del mondo questa sua conclusione fantasmi che però hanno regolarmente messo a fuoco chi Balcani
In ultimo ci vogliamo occupare di laicità
Ieri Di Biasio tanti dedicata un'intera pagina di commenti due interventi il primo di Stefan Pellettieri
Offensiva cattolica in Spagna offensiva in vista
Delle elezioni di inizio marzo offensiva contro Governo laico di Zapatero e poi c'è l'Italia dove la scienza umilia al Papa questo il titolo di un pezzo di Roberto maggiori
In Francia ricorda l'autore Francia Repubblica indivisibile laica democratica e sociale non ci sono stati milioni di persone nelle strade dopo che il
Suo Presidente Nicolas Sarkozy
Ha dichiarato che l'insegnante non potrà mai sostituire al pastore o il curato indicando così che l'unica morale quella religiosa
In Italia ci sono state manifestazioni proteste e petizioni dibattiti alla televisione interventi al Parlamento centinaia di articoli migliaia di posti sui blog per difendere la laicità no
Per garantire la libertà di espressione del
Papà
Terribilmente minacciata scrive ironicamente ideazione in Francia si ha ragione in questa sede le dichiarazioni di Nicolas Sarkozy
In Italia invece oggi si arrivati al punto di chiedersi se presto non ci saranno sanzioni penali per chi si dichiara ateo o laico Di Passio ricorda la polemica
Relativo all'invito
Alla Sapienza il discorso del Papa del mille novecentonovanta sul processo contro Galileo che fu secondo Benedetto sedicesimo ragionevole e giusto l'annullamento dalla visita la Sapienza dopo la proteste
Di professori e studenti in realtà scrive libri in Italia Benedetto sedicesimo può fare tutti i discorsi che vuole e anche quelli più reazionari su famiglia mosse solita unioni di fatto aborto procreazione assistita eutanasia
Il problema qual è il problema è che il diabolico cardinale Ruini riuscito rovesciare la situazione il Papa diventato vittima dell'intolleranza dei laici chi si impedisce di parlare lo si umilia
L'Italia in realtà il Paese in cui la Chiesa cattolica più potere papà cardinali vescovi preti si mischiano in tutto partecipano tutti i dibattiti sulla stampa in televisione fanno piegare la politica non rappresentanti in quasi tutti i partiti
Possiedono imperi mediatici formano le coscienze disegnano le forme i contenuti dell'etica etica che però secondo loro e cristiana o non è così Roberto maggiori sull'idea sentierino ICI fermiamo
David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale