La rassegna della stampa estera

Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale sabato primo marzo questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale accurati David Carretta due sono i temi di cui ci occuperemo
Quest'oggi parleremo
Innanzitutto delle
Elezioni domani in Russia al nome del vincitore e già conosciuto Dimitri mentre vede
Le autorità come scriveva ieri il Financial Times stanno
Invitando un po'poco la forza gli elettori ad andare a votare perché
Si teme una partecipazione
Bassissima al voto di domani leggeremo un editoriale dall'Independent cosa sono queste elezioni una farsa e la necessità di rispondere uniti scrive
Il quotidiano britannico leggeremo poi l'editoriale dell'Economist i problemi dell'economia russa il nuovo Presidente Dimitri Medvedev ha di fronte a sé una difficile
Eredità quella di un'economia troppo dipendente dal petrolio e dal gas scrive il settimanale britannico
E poi sempre dall'Economist vedremo anche un articolo sulla Cecenia del Caucaso del nord la presidenza Putin è iniziata in Cecenia e al termine degli otto anni di Putin la Regione
In ebollizione come non mai riporta
Questo settimanale ci occuperemo coi di Francia della politica africana della Francia di Nicolas Sarkozy perché finalmente in qualche modo si annuncia
O si pratica una vera rottura ne parla nel mondo con un articolo di cronaca che leggeremo SAR così promette la fine della fossa affetti e con l'editoriale di oggi dello stesso quotidiano
Che chiede a Sarkozy di passare dalle parole agli atti
Cominciamo però con
Le elezioni presidenziali di domani in Russia il vincitore sarà Dimitri Medvedev la posta in gioco ormai
La partecipazione degli elettori Russia queste elezioni si organizzano lotterie per chi va a votare i seggi verranno sistemati dei luoghi di lavoro così che i datori di lavoro potranno vedere se i loro dipendenti votano tre votano bene
Vogliamo proporvi innanzitutto l'editoriale di oggi di ieri dell'Independent cosa sono queste lezioni una farsa della necessità di rispondere uniti il titolo scrive
Il quotidiano britannico nessuno sta trattenendo il respiro a proposito delle elezioni presidenziali in Russia il vincitore sarà l'uomo che è conosciuto universalmente come il pupazzo di Vladimir Putin Dimitri Medvedev Medvedev passato dall'incarico di grigio avvocato
A capo della più grande impresa russa Gazprom e poi al posto di prime
Primo vice primo ministro e questo solo grazie al suo Bossi il Presidente uscente Bladimir Putin
Ora è il favorito delle elezioni con i sondaggi lo danno tra il settanta l'ottanta per cento e questo da quando pupillo a scelto personalmente come suo successore lo scorso dicembre
In Russia scrivere indipendente non c'è bisogno di elezioni per sapere il nome del prossimo presidente
Si potrebbe essere tentati nei sorridere di fronte alla natura farsesca di tutto questo ma non c'è niente di divertente a proposito
Per la decisione della principale organizzazione europea che monitorare elezioni l'OSCE di ritirare la sua missione causa delle restrizioni imposte dal Cremlino
Queste restrizioni
Sono solo una parte di quanto fatto da latini Putin cioè l'esclusione dei candidati dell'opposizione
La repressione dei dissidenti politici dei militanti dei diritti umani dei giornalisti che non lavorano per i media nazionali sotto dettatura del Cremlino
Alcuni diranno che la maggioranza dei russi anche se sono loro negate elezioni libere e corrette
La maggioranza dei russi sembra contenta che la continuazione di un regime della continuazione di un regime che ha presieduto alla più forte boom economico del Paese in una generazione
Ma anche questo secondo l'Independent non è convincente se gli elettori russi fossero così manifestamente contenti del regime attuale
Non si capisce perché Putin ci mette tante energie aperti evitare che emergano candidati
Dell'opposizione credibili che concorrano contro di lui alle elezioni la risposta per l'Independent e l'insicurezza della postura
Bellicosa che abbiamo visto praticata dal Governo russo negli ultimi anni sulla scena mondiale
è una dimostrazione di questa stessa insicurezza
Putin e Medvedev dicono che la Russia e trattata come un Paese di terza categoria ed è la ragione per la quale bombardieri russi si introducono nello spazio aereo giapponese o sfiorano Eric commerciali americani in operazioni che che già non la guerra fredda
Ma questi sono solo echi le Forze armate dell'orso russo sono minime in termini di dimensioni potere rispetto i giorni sovietici
E le mosse come la chiusura degli uffici del British campus Hill appaiono come ridicole ma il taglio delle forniture di gas e l'uso dei BOC boicottaggi commerciali contro gli Stati vicini come la Georgia e l'Ucraina
Sono cosa seria e sono fin troppo tanto più che l'Europa sempre più dipendente dalla Russia per l'Energia sta riducendo la sua
Capacità di criticare
Il Cremlino questo però non deve avvenire avverte indipendente Medvedev sa che la Russia ha bisogno
Di una forte dose di investimenti stranieri e dell'accesso ai mercati europei se vuole risolvere i suoi problemi sociali ed economici i redditi petroliferi hanno infatti aumentato la corruzione indebolito l'infrastrutture industriale aumentato l'infrazione
Nel frattempo il divario tra ricchi e poveri si sta allargando mentre la gente comune non riesce a vivere con gli stipendi medi i crescenti costi della vita l'Europa ha in questo un'arma potenziale significativa
Economia dell'Unione Europea e quindici volte quelle dalla Russia la metà del commercio della Russia
è con l'Unione europea e si tratta in gran parte del gas che Mosca vende all'Europa il Regno Unito il maggiore investitore in Russia ma finora Mosca avuto successo con la sua politica del dividi et impera
Facendo accordi con singoli Paesi europei sulla base di interessi nazionali specifici le cose
Cambieranno solo se l'Europa doterà un fronte comune nei confronti della Russia solo così questioni come la democrazia e diritti umani rispetto dello stato di diritto del rispetto di una sovranità dei Paesi
Vicini saranno preoccupazioni che il nuovo presidente Russo non sarà in grado di
Ignorare indipendente chiede dunque un fronte
Unito nei confronti di mentre Peter forte anche l'Economist con la sua copertina e il primo editoriale evidenzia quelli che sono i problemi dell'economia russa questo
Il titolo che troviamo
Sia nell'editoriale sia in copertina in copertina c'è un orso che mangia petrolio il nuovo Presidente russo Medvedev ha di fronte a sé una difficile e Rita quella di un'economia troppo dipendente dal petrolio e gas
Scrive l'Economist la maggior parte
Delle elezioni hanno un elemento di incertezza non quelle russe domenica a meno di miracoli Dimitri Medvedev successore scelto personalmente da Putin
Vincerà le presidenziali con un risultato straordinario gli indietreggia menti della fragile democrazia dal monopolio del Cremino sulle televisioni alla repressione
Di qualsiasi serio candidato d'opposizione rendono sicuro questo risultato ma c'è anche la popolarità di Putin che beneficia di un tasso d'approvazione sopra il settanta per cento
Questi dati forse sono esagerati come ci si aspetta in un Paese senza tradizioni democratiche senza media liberi e senza centri di potere indipendenti
Ma ci sono anche ragioni per credere che molti forse la maggior parte dei russi sono soddisfatti dagli otto anni di Putin
Al potere otto anni di apparente successo il problema e Grecia stime ed vederti mantenere questo livello di soddisfazione sono remote
La reputazione di Putin
Si fonda su quattro rivendicazioni la prima e che ha riportato stabilità politica dopo il caos del suo predecessore voi siete stili la seconda
E che posso la pace in Cecenia nel Caucaso del nord la terza che ha un ai e che ha restaurato la posizione della Russia come potenza influente nel mondo la quarta la più importante
E che ha presieduto la crescita economica rapida
E sostenuta e che ha rilevato come non mai gli stand ardita dei russi un'occhiata più vicino agli otto anni di Putin rivelano delle fessure in queste rivendicazioni la stabilità politica della Russia
Si basa scrive l'Economist su una perversione del significato normale di democrazia e sull'esercizio di concentrazione del potere nelle mani del Cremlino che ha cancellato l'autonomia regionale alimentato la corruzione
Grazie ad affaristi che sono peggiori oggi quattro fossero negli anni di Eltsin la cosiddetta pace in Cecenia è stata conquistata con il pugno di ferro di un ex ribelle Ranzani Kadyrov mentre il resto del Caucaso del nord e Nembo lezione come non mai
Quanto al momento
Dell'influenza internazionale degli standards evita entrambi dipendono in modo critico dall'economia che Putin e ritiene essere il successo di cui essere più orgoglioso
La crescita media annua è stata del sette per cento e per i redditi reali la crescita è stata a doppia cifra a prima vista
I risultati sono davvero impressionanti ed è vero che nei primi giorni che nei primi giorni della sua presidenza Putin ha fatto molto per restaurare la stabilità macroeconomica
Attraverso la disciplina fiscale e monetaria e nominando dei liberali e principali posti dell'economia nonostante questo scrive l'Economist durante la presidenza Putin
La crescita è stata più bassa che la maggior parte dei Paesi ex sovietici e in più si è fondata quasi unicamente sull'aumento dei prezzi dell'energia in particolare petrolio e gas
Insomma detta in breve l'esplosione dei consumi e Russia è stata provocata da un boom delle risorse naturali la competitività
Scusate la competitività dell'economia non petrolifera in realtà si è erosa pesantemente dalla sua valutazione
Del rublo nel novantotto
Il concetto di industria per esportare non esiste quasi più con l'eccezione dell'industria militare alla fine del suo mandato Putin abbandonato i tentativi di liberalizzare l'economia peggior caso Yukos iniziato la metà del due mila e tre
è stato l'inizio dell'assalto la proprietà privata è lo stato di diritto ma anche il preludio
Al ritorno del controllo e dell'interferenza dello Stato nell'economia e la storia che la stessa Russia offre potenti testimonianze degli effettivi disastrosi dell'intervento dello Stato
Anche la stabilità macroeconomica poi cioè rapidità finale di Putin quella più importante minacciata l'inflazione sul punto di passare oltre il dieci per cento e potrebbe crescere ulteriormente se il Governo deciderà
Dice che deve alle pressioni crescenti di spendere di più la bilancia commerciale si sta deteriorando mentre c'è un boom delle importazioni
Un'economia mondiale indebolita non solo farà scendere la domanda di energia ma porterà anche a una discesa dei prezzi riducendo quindi il PIL Russo
Retrospettivamente secondo l'economista Putin è stato fortunato ereditare da Eltsin un'economia che era in ripresa e una tendenza M. alzo
Al rialzo dei prezzi dei prodotti naturali
Petrolio gas Medvedev per contro in una posizione molto peggiore farà molta più fatica di Putin a fare il suo lavoro di Presidente continuando al contempo di beneficiare del sostegno dei russi ordinari
Metto vedeva avrà a che fare anche con istituzioni indebolite e una montagna di denaro contante che rischia di avere effetti controproducenti se verrà speso in termini ancora una volta di inflazione
L'economia russa e in surriscaldamento al contempo minacciata da un'imminente rallentamento globale Medvedev scrive ancora nelle conclusioni
L'economista è una perché un avvocato che deve tutta la sua carriera politica interamente a Putin a due punti a suo favore ma di fare sa di Putin e di quasi tutti i suoi accoliti al Cremlino non ha un passato nei servizi segreti non foss'altro perché è troppo giovane per aver lavorato
Con loro i tempi sovietici secondo come confermato in due suoi recenti discorsi suoi istinti lo spingerebbero a favorire liberalizzazioni e un minor ruolo dello Stato nell'economia
Purtroppo però il suo fallimento nel riformare il monopolio il monopolista del gas russo Gazprom quando ne è stato Presidente offre meno ragioni per sperare cosa peggiore
Putin probabilmente continuerà a restare al potere come primo ministro nessuno può predire esattamente
Come questo duo funzionerà anche se Putin ha detto chiaramente che intende restare attivo almeno nei settori della politica estera e di difesa per parte sua mente debba promesso di attenersi alle politiche del suo predecessore
In alcuni Paesi una condivisione del potere sarebbe benvenuta almeno per evitare il rischio di concentrando troppo nelle mani di un sol uomo ma in Russia dove la nozione di di Zare sopra vissuta l'Unione Sovietica un potere condiviso generalmente problematico forse Putin poco a poco prenderà le distanze facendo di Medvedev il suo successore forte
Ma è più probabile un altro scenario secondo l'Economist Medvedev sarà un burattino al vertice di un Governo forte di Putin
Insomma sarà un leader ad interim prima del ritorno di Putin alla Presidenza altrimenti
Lo scenario di un Governo a doppia testa promette di essere una fonte ulteriore di instabilità e questo nel momento in cui le sfide per il prossimo presidente sono più difficili che mai
E l'ultima cosa di cui la Russia ha bisogno così
L'Economist in questo editoriale che vi abbiamo proposto
Quasi integralmente per la posta in gioco
Del dopo elezioni i problemi dell'economia russa l'Economist pubblica altri articoli ha proposto della situazione russa chiede Dimitri Medvedev ne abbiamo parlato negli scorsi giorni ne parleremo ancora
Uno in particolare però vogliamo segnalare
Riguarda la Cecenia nel Caucaso del nord dove c'è una pace diciamo formale che però secondo l'Economist
Non è una vera pace insomma la presidenza Putin iniziate in Cecenia e la Regione
E in ebollizione nel momento in cui sì conclude e questo perché scrive tra l'altro settimanale britannico quando i problemi si cancellano nel caso specifico con le bombe o con
Gente come Khatir of quando si cancellano invece di risolverli alla fine
Riemergono
Dalla Russia ci spostiamo rapidamente alla fossa Africa la politica a africana della Francia dove Nicola sarà così
Sembra voler mentre atto una vera rottura sarà così promette la fine della focosa Africa il titolo di un articolo di le Monde di oggi che riporta
Un discorso fatto dal presidente francese
A perché il tam Città del Capo in Sudafrica sette mesi dopo aver pronunciato un altro discorso a Dakar considerato da molti africani come provocatore ingiurioso questa volta sarà così
Ha intonato un inno alla rinascita del continente chiedendo una rifondazione delle relazioni tra la Francia e l'Africa
Il discorso di Città del Capo secondo me non si oppone quello di Dakar tanto sulla sostanza che sulla formazione poggia sulla concezione di un'Africa del sud nuova dopo l'uscita pacifica dell'apartheid
L'entrata a creare il Presidente francese aveva tracciato un ritratto di un continente malato fermo al passato incapace di proiettarsi verso il futuro oggi descrive l'Africa con la terra del tutto è possibile continente da cui è venuta una magnifica lezione di umanità con la fine dell'apartheid in realtà però se ci permettete
I due discorsi non sono in contraddizione anche perché se è così ha parlato il Sudafrica
E non
Nell'Africa colonizzata dagli stessi francesi che davvero
In alcune zone è un disastro tant'è che lo stesso quadro le monde ricorda
Che il presidente sudafricano verrà salutato positivamente il discorso ti dà Cardi SAR così incentrato sul fatto che gli africani prendendo il destino in mano dopo la decolonizzazione avevano distrutto in sostanza l'Africa ad ogni modo
Sarkozy ha detto volere una nuova relazione tra la Francia l'Africa in particolare rinegoziando gli accordi di difesa in vigore tra Parigi alcuni Stati
Africani la sostanza è che la Francia dovrebbe chiudere numerose basi in Africa e ritirarsi da diversi Paesi
Detto questo ricorda le monde non è detto che tutto venga chiuso perché alcuni dirigenti africani chiedono i francesi di restare in particolare per garantire
La loro longevità ad ogni modo questa la rottura con la Force Afrique rottura che sfruttata positivamente dalle mondi in un editoriale
Dalle parole agli atti davanti al Parlamento sudafricano sa così ha pronunciato un discorso aperto e audace scrive le Monde appoggiandosi sui successi del Sudafrica
Il Presidente francese ha chiesto una rifondazione delle relazioni tra la Francia e l'Africa per allontanare il sospetto di neocolonialismo annunciato di voler
Rinegoziare gli accordi militari che
Dalle indipendenza africane servono come sostegno giuridico alla presenza di basi militari francesi in Africa
Il trasferimento progressivo all'Unione africana delle responsabilità del mantenimento della pace sul continente all'orizzonte due mila e dodici deve essere salutato positivamente
Così come la trasparenza promessa con l'annuncio della pubblicazione dei prossimi accordi di difesa e l'intervento del Parlamento francese nella definizione degli orientamenti della politica africana altrettanto lodevole appare la professione di fede disaccordi secondo cui
Il migliore garante della pace della sicurezza in Africa
Sono la democrazia e la giustizia malgrado queste belle parole però alla vigilia di un discorso come questo Sarkozy ha rinunciato dove agito in modo diverso sostanzialmente appoggiato
Il dittatore locale appoggiando anche
La Commissione di inchiesta sulla scomparsa del quelli dell'opposizione che però è composta solo da membri
Governo attivi insomma pare con una farsa con la cauzione di Parigi la distanza tra un discorso sulla fine dell'arroganza nei confronti degli africani da un lato un sostegno dittatori o il silenzio di fronte alla repressione dall'altro
Finiranno con una crudele disillusione da parte degli stessi africani se è così
Ha promesso di farla finita con la famosa affetti dei suoi predecessori deve mantenere questa promessa è passare dalle parole ai fatti così le monde non ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale