Conferenza stampa del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli

C'è una
Allora
Buongiorno a tutti
E saremo come al solito molto sintetici non disdegno sul programma perché lo troverete in cartella stampa
Questo brief con voi è semplicemente per fare un'analisi più approfondita sullo stato di salute della nostra economia e me ne vado era una ventina di minuti Mariano Bella che responsabile dell'Ufficio studi dopo di chiedere un attimo la la parola al Presidente Sangalli che
Tra virgolette farà un'analisi politica dello stato attuale soprattutto indicheremo quali sono le nostre
Proposte perché come
Voi ben sapete verranno qui in questa
Prossimi tre giorni
Incontreremo diciamo Iride delle massime col delle delle coalizioni della della PdL e
Del partito del democratico quindi io
Mi limiterei a dare semplicemente la parola Mariano ricordandovi che dopo che vi abbiamo illustrato l'analisi economica parlava il Presidente Sangalli
Usciamo essi e rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi tipo di domanda sia Mariano Bella del Presidente Sangalli prego Mariano
Grazie buongiorno buongiorno a tutti al centro delle riflessioni sull'economia che vi proponiamo oggi c'è la crescita o meglio l'assenza della crescita e il problema dei problemi ma mi pare
Che non ne abbiamo ancora adeguata consapevolezza
Guardiamo alla
Alla nostra storia economica con un respiro ampio lontani almeno per un istante dalla dittatura del delle contingenze la crescita è un bene che avevamo
E l'abbiamo perso la sfiducia che oggi si respira nel Paese nasce quindi
A mio a mio parere proprio da questa assenza da un problema di
Privazione vedete che negli anni sessanta cresceva Moro
In termini reali ogni anno del sei per cento eravamo quasi la Cina di oggi
Poi negli anni settanta negli anni dell'inflazione a due cifre problema sul quale torneremo cresce la moda il quattro per cento oggi
La crescita si è ridotta allo zero sette per cento che la nostra previsione per il due mila otto in termini
Pro-capite o per famiglia questo zero sette per cento in termini reali e praticamente nulla non solo
Ma dobbiamo dobbiamo segnalare che esistono cospicue probabilità che questo pur modesto risultato dello zero sette per cento non venga raggiunto e quindi proponiamo uno scenario alternativo che brevemente documenterò tra un attimo
In cui il PIL si contrarre bene di due decimi di punto e quindi la parola recessione potrebbe essere
Tranquillamente pronunciata
Che cos'è che
Frena il nostro il nostro Paese in termini di produzione in termini di economia
Vedete ci sono evidenze empiriche convergenti e robuste che dicono che mentre
Un dato sforzo in termini di lavoro in termini di capitale immesso nel processo produttivo cinque dieci vent'anni fa forniva
Un ottimo risultato un buon risultato in termini di prodotto che poi si traduceva in termini di reddito distribuito e quindi di consumi ben bene oggi questo non succede più cioè mettiamo lavoro mettiamo forza lavoro nel sistema produttivo
Mettiamo capitale ma
Il risultato che ne otteniamo e assolutamente modesto abbiamo stimato un modello econometrico su quale ovviamente non mi soffermo adesso
Ma questo fattore ambientale questo fattore di contorno esterno molto importante citava mezzo punto percentuale
Tra il novantacinque e il due mila oggi si è ridotto R. addirittura è diventato negativo di quattro decimi di punto non solo
Questo questa malattia da scarsa produttività è una malattia che ha colpito e colpisce il Mezzogiorno del Paese e dunque uguali incrementi di capitale e lavoro si producono oggi
Il minore i minori incrementi di prodotto e
Una malattia la malattia
Da cui dobbiamo guarire da che cosa dipende questa riduzione della produttività che poi si riflette in termini più specifici in un mini un in una minore produttività del lavoro
Riguarda il problema del capitale umano evidentemente negli ultimi trent'anni il nostro sistema formativo non si è voluto come doveva evolversi sistema a fronte di un sistema formativo intendo l'Education
Dalla dalla scuola inferiore fino all'università fino ai problemi sulla formazione continua il capitale umano si deteriore ha bisogno di immissione di nuovi investimenti in conoscenza la conoscenza il motore della crescita oggi ne abbiamo poca
E il secondo aspetto è che negli anni Settanta e Ottanta quando potevamo fare degli importanti investimenti
Non li abbiamo fatti e parlo degli investimenti in infrastrutture materiali
Che sono quelle che danno la competitività un sistema parlo dell'energia e della mobilità ma non abbiamo fatto nemmeno quegli investimenti in infrastrutture immateriali
Parlo della giustizia
Della sicurezza
Del sistema
Burocratico nel quale
Le nostre imprese sono costretti a operare se non aggiustiamo questi mali non potremo tornare a crescere in maniera significativa e quindi il nostro benessere non si svilupperà
Abbiamo evocato la parola recessione e vale quindi la pena di verificare che Cartier abbiamo impugnò per dire che non è una preoccupazione eccessiva non è una paura eccessiva la nostra mai giustificata
Qui le metto in evidenza tre indicatori a piuttosto affidabili uno il clima di fiducia dell'ISAE la linea rossa lo vedete che è il minimo da tre anni
L'altro è l'indicatore dei consumi Confcommercio basato sempre su dati ufficiali mescola tutto quello che c'è disponibile in termini di consumo
E vedete che ha tre e la linea blu vedete che ha tre variazioni negative entriamo nel due mila otto con una variazione negativa che non avvertivamo
Da almeno tre anni
La stessa cosa si può dire per le analisi Censis Confcommercio che dicono che la percentuale
Del di che il saldo percentuale tra ottimisti è pessimisti e oggi ai minimi storici
Se questa e la situazione e crediamo proprio lo sia
Allora dobbiamo prendere piena consapevolezza del fatto che la sfiducia
Abbastanza generalizzata e bisogna fare qualcosa come dirò tra breve una una delle prove
A nostro avviso più forti su questa situazione di grave sfiducia è data dalla percezione dell'inflazione non mi dilungo su questo punto ma mi piacerebbe segnalare un paio di cose
Nel nostro Paese nella nostra storia economica c'è stato un momento in cui l'inflazione era precisa ed è un momento che è durato dieci anni i prezzi si sono moltiplicati
Per sei eppure
Era un problema grave ma non era il primo problema della comunità scientifica delle famiglie dei media era un problema importante ma secondario perché lo abbiamo visto nella prima certo proiettato cresce Varmo negli anni settanta con un'inflazione del quindici per cento al quattro per cento al quattro per cento
La ricchezza grande conto la ricca la ricchezza alla crescita grande consolatrice
Ci faceva guardare con maggiore ottimismo alle nostre prospettive oggi invece con un'inflazione storicamente bus abbiamo una percezione
O ad oltre il venti per cento allora confrontate oggi e confrontate quello che succedeva trent'anni fa e l'unica differenza
Non è
Nel nella nostra osservazione dei prezzi non è né i prezzi mai nella crescita non è
Nel nell'oggetto osservato mai nell'osservatore questa grave difficoltà questa grave sfiducia
E l'osservatore che vede qualcosa
Che non esiste oppure che è dietro l'angolo e e che ci crea comunque grandi pericoli in termini di previsione dell'inflazione oggi noi siamo due al due virgola nove per cento e l'Italia tutto sommato
Sta sotto
L'inflazione generale dell'Europa non soltanto come infrazione complessiva ma anche sul suo il settore alimentare sulle grandi filiere
Un dato per tutti in Germania l'area del latte del ed è lattiero-caseari
Fa a un'inflazione da diversi mesi ormai al venti per cento noi siamo molto distanti da quella da quel tipo di problema riteniamo tuttavia che per altri due mesi l'infrazione continuerà a crescere si porterà al tre virgola uno per cento successivamente
I prezzi
Dovrebbero crescere molto di meno per chiudere l'anno con una media due otto e arrivare al due mila nove sotto il due e mezzo per cento
A questo punto credo sia necessario ricordando sempre che la congiuntura ed figlia
Di una struttura di in grande difficoltà che che abbiamo descritto in precedenza credo sia necessario guardare qualche elemento quantitativo sotto il profilo congiunturale
Dunque abbiamo abbiamo indicato in zero sette il tasso di crescita del PIL reale nel due mila otto e questa previsione
Viene oltre che da un modello econometrico su base territoriale del quale non vi parlo anche da una considerazione assolutamente semplice abbiamo fatto un semplice conto quante il trascinamento cioè quante le vita da questo magro due mila sette che ahimè gli stracci ha detto essere Stato più magro di quanto pensavamo ed è un'eredità di un punto di un decimo vedete trascinamento
Zero uno e poi abbiamo aggiunto la media degli ultimi sette anni in termini di ciclo cioè quanto negli ultimi sette anni siamo autonomamente cresciuti zero sei la somma da zero sette
Abbiamo però visto nella nella prima chart che c'è la possibilità di un il con una variazione negativa nel due mila otto da che cosa è data questa preoccupazione al di là degli elementi
Probanti di tipo qualitativo e quantitativo che abbiamo visto prima su consumi e sfiducia delle famiglie dal fatto che
Recenti indagini ci dicono che le imprese produttrici di beni di investimento vedo non sento non futuro prossimo non particolarmente brillante anzi molto negativo e dunque
Se il tasso di investimento non dovesse essere quello che qui suggeriamo cioè uno virgola uno per cento
In termini ciclici nel due mila otto se gli investimenti dovessero ridursi
Allora si ridurrebbe anche l'incremento di capitale e il tasso di variazione del PIL potrebbe essere effettivamente negativo quindi bisognerà seguire molto da vicino l'investimento
Questa era la congiuntura ora a questo punto vorrei spendere alcuni minuti
Per darvi conto di un esercizio che abbiamo fatto prendendo una piccola parte delle venti tesi
Per la legislatura costituente che il presidente poiché racconterà rapidamente e abbiamo confrontato
Il l'Italia che potrebbe essere senza
Interventi con l'Italia che potrebbe essere con una parte della cura che Confcommercio propone ma prima di far rivedere questo esercizio
Segnalo due aspetti che avevo già richiamato nella parte sotto di questa chart vedete una una testimonianza di un'evidenza diciamo aneddotica molto semplice
Abbiamo messo un test internazionali puntini sono sono i Paesi dell'OCSE
Sulle capacità matematiche mare la stessa cosa sulle capacità in termini di comprensione di testi e di scienza dei nostri ragazzi a quindici anni
E in ordinate il tasso di crescita del PIL potenziale vedete che c'è nel correlazione positiva e significativa
Dove abbiamo un sistema formativo che funziona che produce risultati migliori abbiamo una crescita superiore
Questo è stato fatto incrociando i dati del due mila questi signori vedete l'Italia che molto in basso come
Punteggio in questo in questi testi oggi questi signori hanno ventitré anni fra due anni saranno coloro che produrrà saranno coloro che saranno chiamati a produrre ricchezza
E allora se il capitale umano non è adeguatamente formato non possiamo aspettarci miracolistica mente dei risultati in termini di crescita ecco perché noi diciamo spendere meglio e puntare
Sulle infrastrutture materiali e immateriali in primis sul sistema della formazione
Nella parte in alto
Suggeriamo un'altra evidenza aneddotica molto semplice ma supportata da teoria e da evidenza empirica in rapporto tra la crescita media del PIL potenziare la pressione fiscale
Con un'elevata pressione fiscale noi stiamo qui la crescita è molto piccola e allora ha un senso preciso
Efficientare la spesa pubblica ridurre la spesa pubblica al fine enti ridurre la pressione fiscale
E veniamo all'esercizio
Allora questo esercizio presenta qualche grado di complessità sul quale io non vi annoierò però vorrei spendere una parola di metodologia questo esercizio ci insegna
Che la situazione dei conti pubblici italiana e comunque molto difficile status si sono ottenuti dei risultati ma per continuare il processo di risanamento nel contesto di una riduzione della pressione fiscale bisogna utilizzare più leale e noi qui prendendo dal programma
Dai dei venti punti di Confcommercio abbiamo utilizzato del dei provvedimenti diciamo spendibili nel giro di una legislatura a cominciare
Dalla da da quest'anno
Per quest'anno la nostra proposta
Beh le nostre proposte può illustrare Presidente io mi concentro su quello che intendiamo fare dalla di suggeriamo di fare dal due mila nove intanto una riduzione dispensa di sessantacinque miliardi facciali
Su cinque anni
Questa riduzione di spesa e cifrata in al sessantacinque settanta miliardi perché sono queste le inefficienze che sono state stimate da diversi studi internazionali tra l'altro
Queste riduzioni spalmate su cinque anni non sono da libro dei sogni sono possibili anche
Secondo alcuni secondo molti Sperti
In più suggeriamo che si può rimettere mano lo leggiamo anche oggi sui giornali ma forse in modo non particolarmente preciso si può mettere mano
A a alla a riprendere quella quel processo di vendita di patrimonio pubblico per un totale di trenta miliardi
Facciali spalmati dal due mila nove due mila tredici intendo per facciali nel senso che proprio lì tolgo dal tendenziale quindi vedete che trenta miliardi su cinque anni non è una cifra da rivoluzione
è una cifra da maturazione una cifra da evoluzione una cifra possibile
Tante che questo scenario non solo è realistico me addirittura timido si potrebbe fare molto di più
Tra il due mila dieci del due mila undici
Più ipotizziamo la liberalizzazione effettiva dei servizi pubblici locali e di alcuni altri settori per un incremento reale del PIL dell'uno per cento una tantum
Scusatemi se vi tedio con l'aspetto del timing se ripeto quando si deve fare perché una cosa e dire
Si deve fare questo si deve fare quell'altro ma la collocazione temporale assolutamente fondamentale non possiamo pensare che domani
Avvengano queste cose ci vuole del tempo no alle liberalizzazioni li abbiamo messi a maturazione tra il due mila dieci due mila undici
Contestualmente però non togliamo risorse al sistema nel complesso ma le restituiamo i cittadini non parliamo di servite sorretti perché
E quasi
E quasi offensivo sono sono quattrini degli italiani e la proposta di riduzione delle aliquote IRPEF mediamente di un punto ogni anno dal due mila nove due mila tredici si combina con le indicazioni che ho appena dato
Inclusa un'aliquota secca al dieci per cento su straordinari e premi di produttività
Questo questa riduzione dell'IRPEF via maggiore mercato via maggiori consumi dovrebbe far crescere il PIL di tre quattro decimi di punto per anno
Combinazione di queste combinazione adeguatamente temporizzata di queste misure
La come ci fornisce questo questo risultato intanto in termini di PIL nominale nel due mila tredici avremmo
Settantacinque miliardi più qualcosa come il quattro per cento in più
Attenzione che mantenendo nei due scenari tendenziali e dopo la cura Confcommercio l'inflazione allo stesso livello vuol dire che questi quattro punti questi settantacinque miliardi
Sono quattrini effettivi a disposizione degli italiani sono quattrini in più effettivamente a disposizione degli italiani quindi al netto degli effetti di tipo nominare
La spesa pubblica si riduce l'indebitamento netto è azzerato
Questo
E un punto che come giustamente dice anche il ministro Padoa Schioppa nella relazione unificata è un punto non negoziabile dovevamo essere nel due mila dieci allo zero indetti indebitamento netto abbiamo relazionato di arrivare al due mila undici ci passiamo
è il debito pubblico si riduce fortemente
Permettetemi di considerare ho finito permettetemi di considerare con un po'di maggiore precisione questi risultati
Vedete e siamo al al tuo alla allo zero sette per cento nel due mila otto
L'idea con quel che con questa manovra congiunta adeguatamente temporizzata si possa arrivare nel due mila tredici ad avere un prodotto lordo non solo più alto del quattro per cento in termini reali come dicevamo prima
Ma più dinamico
Che il cuore del del nostro problema ci riporta all'inizio al titolo di questa presentazione il problema della crescita tornare a crescere cioè noi non soltanto dobbiamo fare
Alzare l'asticella del PIL ma dobbiamo produrre un PIL che sia più dinamico a quel livello più elevato viceversa avremmo fatto semplicemente un buco nell'acqua
La pressione fiscale effettivamente si riduce al quaranta virgola uno per cento attenzione la pressione fiscale complessiva noi abbiamo ridotto di cinque punti l'IRPEF ma c'è un'altra area
Che l'area dei conti del l'aria contributiva l'area delle imposte indirette
Che invece si riduce di meno e vedete anche questo è un elemento di qualificazione di realismo di questo scenario non diciamo cinque punti di pressione fiscale diciamo di cinque punti terzo perché siamo attenti al lavoro soprattutto al lavoro
La spesa totale invece sì si riduce di cinque punti e questo è un dato
Che potrebbe veramente essere importante il debito si riduce molto perché ovviamente con un indebitamento netto con un nuovo debito molto piccolo ogni anno
Tutta la crescita del PIL a bassa il
Da il rapporto tra debito epica e dunque nel due mila tredici a fine legislatura
La crescita diventa più europea qui potevamo esagerare dicendo diventa
Più moderna più occidentale limitiamoci a a a farla diventare più europea il duo mezzo per cento in fondo non è ancora qualche cosa di straordinario ma è qualcosa di possibile qualcosa che nel due mila dodici nel due mila tredici
Ci permetterà
Di lavorare anche sulla spesa pubblica in conto capitale cioè di fare gli investimenti infrastrutture materiali e immateriali di cui parlavamo prima
Il debito si riduce gli obiettivi indebitamento netto sono raggiunti la quota di risorse interne ideata da meccanismi politici
E quindi sottratta al mercato scende al quarantatré virgola sei per cento potrà scendere ulteriormente mangia un risultato auspicabile è un'Italia diversa
E a maggiori risorse da destinare agli investimenti alla crescita e quindi al benessere dei cittadini grazie allora
Io vi ricordo che per qualsiasi chiarimento di tipo sulle analisi che fatto Mariano Mariano è a vostra disposizione quindi adesso darei premette lavora Presidente Sangalli per quella che riteniamo debba essere in una chiave di lettura politica di quello che abbiamo detto grazie
Grazie
Innanzitutto grazie della vostra presenza
Ringrazio anche il
Segretario generale Luigi Taranto che per il momento resta in panchina e io tento brevemente una per sintesi delle cose
Che ha illustrato pocanzi il nostro direttore dell'ufficio
Studi di Confcommercio ma li hanno bella ringraziandolo innanzitutto per le cose che ci ha detto
E la sintesi e Cuesta nel due mila e otto la crescita sarà nel nostro Paese largamente inferiore all'uno per cento e prossimo allo zero virgola sette nello
Scenario
Peggiore ma non
Irrealistico potrebbe addirittura tradursi in un consuntivo della crescita nel due mila otto compagna atto
Dal segno meno meno zero virgola due saremmo dunque in recessione ecco
Dunque il punto politico ed anche il senso
In questa
Conferenza stampa da tempo era chiaro che
La ripresina della economia italiana quella che si era sviluppata tra il due mila sei e il e due mila e sette era in fase di forte rallentamento oggi
All'accentuarsi dei segnali di rallentamento del ciclo internazionale nel momento in cui
Si fanno anche più avvertibili quelli
Che noi definiamo gli scricchiolii dell'economia statunitense si configura per l'Italia un vero e proprio come ricordava prima Mariano Bella allarme crescita
A questo allarme crescita le sono del resto con me è stato anche ricordato dedicati tutti i lavori della nona edizione del Forum e Confcommercio Ambrosetti
E lei a ragioni di questo allarme soprattutto il che fare per rispondermi
Costituiranno l'oggetto delle analisi e delle proposte tanto dei relatori scientifici quanto dei protagonisti della politica che porteranno
Il loro contributo queste giornate di discussione e di né approfondimento
Parliamo di allarme per dire e che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza ma la risposta alle emergenze possibile soltanto se si agisce tanto con urgenza
Quando
Quanto sapendo che non ha ci sono delle scorciatoie
La ricerca
La ricetta la ricetta peraltro è notissima ed anche largamente e condivisa
Maggiore e tasso di partecipazione attiva alla mercato del lavoro e maggiore produttività sono le condizioni per una crescita più robusta e di migliore qualità
Senza una crescita il più robusta e di migliore e qualità
Infatti noi abbiamo detto crescere di più crescere meglio una legislatura ricostituente non c'è infatti né sviluppo né equità e lo stesso risanamento della finanza pubblica resta certamente una percorso molto difficile
Certo la crescita è un problema comune a tutta l'Europa ed è questa ad esempio la giusta premessa europea del rapporto per la liberazione della crescita dell'economia francese predisposto su incarico
Del presidente Sarkozy dalla commissione presieduta da giacca a tali
In premessa appunto lì si ricorda cito testualmente che anche se l'Europa oggi cresce a una velocità inferiore alla metà della media mondiale e più lentamente della media dell'OCSE
Anche se la sua demografia in declino l'Europa Nona alcune motivo di restare al traino
E per non restare al traino però bisogna impegnarsi in processi riformatori sul piano economico e sociale
Certamente urgenti e profondi vale per l'Europa e vale ancor di più per l'Italia
Che ormai da troppo tempo cresce strutturalmente meno addendi partner europei
Per i principali per lo meno partner europei quanto all'inflazione del tutto evidente che siamo di fronte ad una strutturale tendenza alla rialzo dei prezzi della Energia e delle materie prime agricole
Giulio Tremonti il cui intervento ai lavori previsto per sabato ricorda
Nelle prime pagine del nel suo ultimo al libro la paura la speranza
Che è una massa di circa un miliardo di uomini concentrata prevalentemente in Asia è passata di colpo dall'autoconsumo al consumo siamo in altri termini di fronte ad una salita globale dei pezzi
Che è la figlia della globalizzazione e dello squilibrio tra domanda e offerta
Le risposte per quanto possibili vanno allora ricercate su una scala di governo coerente con l'ampiezza di questo processo le risposte per quanto possibile vanno
Ricercate anche all'interno di una rinnovata politica agricola comunitaria e di una politica energetica europea
Dunque le decisioni vanno assuntore come ricordavo con urgenza pur sapendo
Che gli affetti delle riforme cito ancora dal Rapporto Attali vanno valutati sul lungo periodo innanzitutto dal punto di vista delle vittime del conservatorismo attuale
Per questo
Confcommercio attento della necessità di una legislatura costituente una
Legislatura cioè sottratta alla dittatura del breve termine e in cui invece vengano fatte tanto alla riforma della legge elettorale il complesso delle riforme
Istituzionali utili per assicurare al Paese condizioni di effettiva ed efficace governabilità quanto le riforme economiche e sociali necessarie
Per liberare la crescita dell'economia italiana più in particolare
Con le nostre venti tesi per una legislatura e costituente noi sostanzialmente abbiamo avanzato due e proposte
Fondamentale per la prossima legislatura e due e politiche e strutturali
La prima
Riguarda
La
Riduzione nell'arco della prossima legislatura della spesa pubblica nell'ordine di cinque punti PIL
E
Questo darebbe immediatamente e luogo alla possibilità di una riduzione dell'aliquota media IRPEF di cinque punti
La assecondare
Politica è strutturale è appunto mettere in campo una particolare attenzione dal punto di vista politico
Mettere in campo una politica per i servizi cioè
Per quell'economia dei servizi che Confcommercio rappresenta
E che è sempre bene opportuno ricordarlo a valle il quaranta per cento del PIL il quaranta per cento
Della occupazione ecco io non mi soffermo analiticamente sullo sviluppo di queste proposte
Poiché
Voi lo troverete già
Adeguatamente argomentate nella documentazione che vi è stata consegnata
Faccio soltanto anch'io un passaggio prendendo alcuni elementi che da una prima Mariano e voglio
Sottolineare invece significato
Alla luce di questo allarme crescita e incipiente cerco anche di illustrare velocemente la sostenibilità finanziaria perché ridurre
La spesa Repubblica ridurre le aliquote IRPEF nella misura che noi abbiamo indicato è possibile ecco noi diciamo di sì siamo convinti
Che certamente non si tratti di un libro dei sogni infatti le inefficienze
E gli sprechi della struttura della spesa pubblica italiana vengono oggi stimati appunto nell'ordine di cinque punti di PIL come è stato ricordato tra il sessantacinque settanta miliardi di euro all'anno e ridurre di due punti l'aliquota
Media IRPEF costa all'incirca uno un punto di PIL
Stimiamo inoltre che a regime ciò si tradurrebbe in rilevanti benefici per la domanda interna e per i consumi
Del e famiglie domande interno i consumi delle famiglie che costituiscono
Il Tallone ed Achille della economia italiana
Questi i benefici sarebbero tali da indurre un incremento del prodotto e dei consumi cifra abile almeno nell'ordine di un punto di PIL
La riduzione belle aliquote impresso starebbe ancora giusta all'integrazione del principio pagare tutti per pagare
Meno con il principio bella pagare e meno per farà pagare tutti
Una equilibrato lo sviluppo dell'azione di contrasto e Ricupero dell'evasione dell'elusione patologie anch'esse stimabili nell'ordine di cinque punti di PIL sottratti alle entrate
Dello Stato
Che si possa aritmeticamente fare dunque certo naturalmente c'è una condizione politica profonda e cioè
Che spendere meno e spendere meglio divenga il vero principio vincolante della azione politica nel corso della prossima legislatura
Adesso io non vorrei scorrere le nostre venti intesi perché e certamente le
Avente in
Rassegna
Dico soltanto che questi venti punti che noi abbiamo
Annunciato
E che riguardano sostanzialmente l'entrata in campo di questa politica che deve guardare con attenzione l'economia dei servizi possono anche essere sintetizzati e così l'anche se
Certamente
Ne tralascerò magari qualcuno per brevità ma rientrano in questi venti punti
Liberalizzazione semplificazioni
Flessibilità governate contrattata nella mercato del lavoro sostegno alla innovazione dei servizi miglioramento delle infrastrutture
Delle aliquote IVA più competitive per consentire al settore
Del e turismo di competere ad armi pari con gli altri Paesi
Che hanno una vocazione fortemente e turistica una lotta dura alla contraffazione all'abusivismo che certamente dopo noi
Tradiscono il e mercato tutto questo certamente in una ambito di legalità e di sicurezza ma voglio anche e soffermarmi perché abbiamo detto prima che
Abbiamo proposto in sintesi due e politiche
Due politiche strutturali e quattro provvedimenti urgenti riteniamo anche proprio per dare una scossa proprio per accelerare la ripresa
Della crescita e quattro provvedimenti urgenti che secondo noi il Governo nei primi dei cento giorni deve attuare
La tassazione secca con un'aliquota del
Dieci per cento
Per gli e straordinari e per i premi per gli incentivi e gli incrementi salariali da contrattazione di secondo livello
E questo per assicurare maggior reddito netto ai lavoratori per sostenere tanto i consumi quanto la spinta alla maggiore e produttività
In una ripristino
Del lavoro intermittente
Per una buona la flessibilità e che agisca sul versante della maggiore occupazione e del e contrasto alla disoccupazione al lavoro nero
La liberalizzazione ed eri servizi pubblici locali per intenderci il disegno di legge Lanzillotta per maggiore concorrenza ed efficienza a vantaggio di tutti di i cittadini utenti
E anche l'istituzione di un dipartimento
Presso il
Presso Palazzo Chigi presso la Presidenza del consiglio per e coordinare le politiche a favore delle PMI delle piccole medie impresa e che sono sempre
Che costituiscono sempre il punto di riferimento economico e sociale
Del nostro Paese
E quindi
Per una governabilità che
Aiuti a rimettere in moto la macchina della crescita e dello sviluppo importante
Che vi sia in generale coerenza e coesione programmatica all'interno dei diversi schieramenti i politici
Oltre che certamente
A
Alla riduzione della frammentazione d'il sistema dei partiti ma occorre anche che all'allarme crescita e mi avvio alla conclusione si risponda come ad una vera e propria
Emergenza nazionale che chiede alla politica tutta ed anche
Alle e forze sociali la responsabilità di condividere scelte difficili
Ma necessari
Noi allora troviamo positivo che la campagna elettorale si stia sviluppando
Almeno fin qui
Diciamo con
Toni non proprio del tutto belligeranti o diciamo meno belligeranti
E
Anche più positivo ci sembra il poter registrare una forte convergenza su gran parte delle analisi e delle proposte messe in campo per
Rispondere alle sfide della crescita lenta
Della competitività difficile della produttività stagnante del livello e della qualità della spesa pubblica del livello della pressione fiscale eh certamente e noi lo sottolineiamo una buona premessa
Anche se solo una premessa perché sarà dopo il voto che si vedrà davvero la determinazione nell'agire per una politica
E per una concertazione vorrei sottolineare per buona concertazione
Che siano forti e sobrie rigorose e ambizione
Prego
L'ultimissima
Considerazioni
Riguardava la concentrazione ma
Abbiamo mi pare dedicato un e capitolo a parte
Dico soltanto che noi
Riteniamo proprio per quello che rappresentiamo che
Nella prossima legislatura si sia da parte del Governo dal parte del parlamento una e coinvolgimento più con marcato anche dalla parte sociale che noi rappresentiamo
Nella concertazione
Io terminare qui proporrei