Rassegna stampa vaticana

La rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe Di Leo
Buongiorno puntata Pasquale di rassegna stampa vaticana offra dei Manni il testi delle mitigazioni
Per la via Crucis preparati dal cardinali cinese Yossef Zenden
Ci ritornerò sul cardinali Zenga perché in questa settimana praticamente tutti i giornali essi sono occupati della questione tibetana
E anche
Della questione neanche tanto a margine
Delle presunte ritardati dichiarazioni di Benedetto sedicesimo dichiarazioni che poi sono intervenute e i hanno riaffermato la posizione anti di
E equilibrio di delicato equilibrio che la Santa Sede in questo momento poli conservare sulla questione
Ma dell'Osservatore romano di martedì diciotto marzo capovolge un po'i termini della questione chi accusa
A chi accusato tra gli organi di informazione
Il papà di essere stato reticente il quotidiano ufficioso della Santa Sede invece accusa in mass media di essere reticenti su le grandi
Problemi gravi le gravi questioni che attanagliano la politica internazionale e c'è un articolo un'analisi di Gabriele Niccolò intitolato proprio i silenzi dell'informazione
Scrive Nicolò sono tante di crisi mondiali dimenticate dei media vi sono conflitti e situazioni di estrema povertà che segna non numerose aree del pianeta
Ma queste realtà non fanno notizia o comunque nella gente a dell'informazione non hanno la priorità che spetterebbe loro
La denuncia viene da Medici senza frontiere la sezione italiana il rapporto presenta una classifica delle dieci situazioni umanitari più ignorati a livello internazionale
Nella classifica delle prime dieci Chrissie dimenticati dai telegiornali italiani nel due mila e sette il primo posto è occupato dalla Repubblica Centro Africana africana
Assente mi notiziari televisivi
Al secondo al terzo posto figurano la Repubblica Democratica del Congo e lo Zimbabwe invece il Myanmar
Si colloca al primo posto fra gli eventi che dai mezzi di informazione hanno avuto un maggiore attenzione scoperto dei media afferma con una punta di ironia il rapporto
All'indomani della marcia di rivolta dei monaci di settembre a metà classifica prosegue ancora lì la nell'istante L'Osservatore Romano a metà classifica si trovano invece Cecenia Colombia e Somalia
Nell'informazione italiana che comprende anche la carta stampata fanno tuttavia eccezione per un indubbio maggiore interesse rivolto queste zone del mondo le testate cattoliche e a questi si può aggiungere il quotidiano vaticano
Nel rapporto si denuncia poi la tendenza dei telegiornali a parlare di contesti di crisi solo quando sono coinvolti personaggi italiani e il caso della Somalia per esempio di cui si è parlato soltanto in occasione delle dichiarazioni dei politici italiani o riguardo alle vicende legate all'omicidio di Ilaria Alpi ed in Iran trovati
Su Avvenire invece sì c'è un editoriale di Luigi Gemina si in cui invece si parla della reticenza
Si stigmatizza riguardo alla reticenza su nulla difficile situazione dei cristiani
Nel Medioriente occhi chiusi sulla sparizione di cristiani il titolo di questo editoriale
Scrive Gemina sì chi difende i nuovi perseguitati a causa della fede chi si preoccupa della sorte di cristiani in Medio Oriente
Sono domande non più eludibili all'indomani della tragica morte del vescovo iracheno di Mossul che ci ha messo sotto gli occhi il martirio quotidiano della Chiesa caldea una delle comunità cristiane più antiche ora più duramente immesse alla prova
I cristiani iracheni o rischiano di scomparire
E l'allarme lanciato dal Prefetto della Congregazione per le chiese orientali il cardinale Leonardo Sandri e le cose non vanno meglio nel resto della regione mediorientale
Qui la comunità cristiana soffre sempre di più ammette padre pizza balla custode francescano della Terra Santa che ricorda la drastica riduzione dei fedeli scesi dal venti al due per cento della popolazione negli ultimi quarant'anni
I cristiani del Libano sono vicini all'abisso ha dichiarato pochi giorni fa il patriarca spedirla più alta autorità della Chiesa nel Paese dei cedri
Dove lei essi tendono lesso Dodin mare uniti ortodossi e latini ha subito una forte accelerazione a partire dall'estate del due mila e sei in seguito al recente conflitto con Israele
Fino al mille novecentosessanta prosegue l'editorialista di Avvenire i cristiani erano la maggioranza in Libano oggi sono circa un terzo in Iraq che erano ottocento mila fino al due mila e tre in cinque anni se ne sono andati più della metà
Ad Aleppo la città della Siria luogo storico della Chiesa di primi secoli fino a pochi anni fa un abitante su due era cristiano oggi fedeli sono poche migliaia il sei per cento della popolazione
è un fatto la maggioranza di cristiani del Medioriente vivo ormai all'estero in Europa negli Stati Uniti in America latina ci sono più cattolici palestinesi a Buenos Aires che non a Betlemme
E poi l'allarme che lancia geni nazi così ci si avvia al genocidio strisciante alla pulizia etnica della minoranza cristiana in Medioriente una tragedia davanti a cui l'Occidente preferisce chiudere gli occhi
Nel grande scontro di civiltà tra democrazia e Islam
I cristiani mediorientali rappresentano un terzo attore guardato con sospetto delle due protagonisti
In quanto cristiani sono visti come una quinta colonna del nemico simpatizzanti nascosti dell'Occidente e dell'America in quanto arabi sono considerati troppo Rin tali incapaci di intendere le ragioni della civiltà occidentale
I cristiani del Medio Oriente sono il punto cerco della nostra missione del mondo
E ora di cambiare prospettiva conclude Gemina sì
Mettendo al centro di ogni discorso sull'Islam e di ogni analisi sul Medioriente il ruolo fondamentale della minoranza arabo cristiana come fattore di dialogo e di ponte fra culture e religioni diverse
Sulla tema delle reticenze
Totali o parziali torna con due interventi molto acuti Oscar Giannino nella sua rubrica quasi quotidiana Händel riformista
Scrive Giannino
Il suo primo articoletto intitolato politica laica e singolari a volte come il turbine mediatico quotidiano perda di vista questioni di fondo
Che pure fino al giorno prima dominavano le cronache
E dall'undici settembre due mila uno che ci siamo interrogati sulla svolta che nel mondo prendeva la lotta fradici ed ISMU e Occidente
In più vi sono Paesi come l'Italia in cui il rapporto fra fede politica e tornato materia di scontri e polemiche dalla bioetica l'aborto sì
Sino al no a Papa Ratzinger dei professori della Sapienza
E dunque singolare prosegue Giannino che in tutto questo nessuno sembra accorgersi
Che per l'ennesima volta alla Turchia e sulla soglia di una delicatissima crisi istituzionale proprio sul tema del rapporto tra fede in Aula e il laicità della politica affermata dalla Costituzione il Procuratore generale della Corte di Cassazione ha chiesto alla Corte costituzionale lo scioglimento del partito un musulmano accapo
Ah KPC
Che ha vinto le elezioni che esprime il premier bevande come il Capo dello Stato un pool la requisitoria dell'alto magistrato è stata durissima dopo la le
Cioè che AR introdotto il foulard sul capo delle studentesse nell'università il premier ha chiesto a tutto il partito di tacere i militari sono nervosi simili
Per loro il Redi Dellai quarta turchi l'AKP è un governante mal tollerato la Corte costituzionale deve prima valutare la richiesta mi sui presupposti
Poi magari anche nel merito la maggioranza dei suoi membri conclude Giannino non è vicina all'AKP possibile che non interessi a nessuno che quella Turchia che ha diviso l'Europa per il suo ingresso nell'Unione europea sì alle prese con un simile problema
Bella domanda secondo intervento di Giannino riguarda invece
Il TAR rosso
Scrive Giannino perché non lo sapesse il due mila otto è stato dedicato dal Papa San Paolo Apostolo
Che era di tasso ettari sosta in Turchia a pochi chilometri dal confine con la Siria
Ma l'unica Chiesa residua di TARSU naturalmente per secoli dedicata a San Paolo è stata utilizzata come deposito dall'esercito turco fino al mille novecentonovanta poi trasformata in museo
Chiuso al culto però dunque per celebrare di una messa accorre un'autorizzazione speciale del Governo turco
Concessa patto che croci turiboli e paramenti vengano immediatamente rimossi per non arrecare offesa all'Islam
Lei
L'episcopato tedesco prosegue Giannino forte del fatto che i turchi hanno aperto oltre tremila mosche in Germania
Chiede ufficialmente attraverso l'arcivescovo di Cologna io a Kim mai signor molto vicino a Ratzinger
Che il premier Air dogana consenta l'apertura di un centro cattolico ACTAR sopra oltre consentire il regolare il culto nella chiesa di San Paolo analoga richiesta viene dal vicario pontificio in Anatolia
Luigi Pardo UPS
Nel mille novecento venti il venti per cento della popolazione turca ira cristiana oggi
Conclude sconsolato gente noi scesa allo zero virgola uno per cento con trentatré mila cattolici su settantatré milioni di musulmani
E sul tema della presenza dei
Christian più in particolare dei cattolici
Il Medio Oriente c'è anche la notizia che cita il giornale del ventuno marzo intitolato you Leman no a una chiesa in Arabia
Leggo le voci di una trattativa fra la Santa Sede l'Arabia Saudita per la costruzione di una Chiesa cattolica nel Regno Lombardo Itta culla dell'Isla mamma conservatore hanno già provocato un'ondata di polemica e un no categorico dettato da considerazioni religiose sociali e demografiche
E quanto scriveva ieri il sito web della TV satellitare
Al Arabiya che ha raccolto i pareri di diverse personalità ufficiali religiose e dei media
Secondo al Arabiya a scatenare le condanne degli ulema sauditi sono state le dichiarazioni del Nunzio apostolico nei paesi del Golfo l'arcivescovo è la a Camp in occasione dell'apertura della prima chiesa cattolica nel Qatar
La scorsa settimana in particolare il prelato aveva comunicato l'avvio di trattative aggiungendo che sarebbero tre o quattro milioni cristiani nel Regno saudita che sperano di aprire una chiesa
Il monsignore infine ipotizzato che questo sia stato uno degli argomenti al centro della visita compiuta lo scorso anno
Però in Vaticano dal re Abdallah
E torniamo a Pechino perché la reazione del Governo cinese alle pur
Moderati Issing me dichiarazioni di Benedetto sedicesimo sono state mette come ce ne darà conto Carla conti sul Secolo d'Italia un suo articolo intitolato Pechino e Ratzinger sono solo criminali
La prima reazione scrive la conti la prima reazione l'appello del Papa sul Tibet conferma che chi aveva intravisto spiragli di dialogo fra la Cina il Dalai Lama forse era stato troppo ottimista
Il portavoce del Ministero degli esteri che incanta in una conferenza stampa respinto ogni invito alla moderazione affermando che la cosiddetta tolleranza non può esistere per i criminali che devono essere puniti il secondo
La legge
E che il muro di Pechino ossia un muro posto otto stessimo anche per la diplomazia più antica
Del mondo c'è confermato dare a questo articolo di Federico Rampini
Corrispondente dall'Asia per il quotidiano La Repubblica Rampini un conoscitore
Di problematiche di quell'area geografica e ricordo che due anni fa ha pubblicato un libro l'impero di Cindia
Molto interessante pubblicato da Feltrinelli sua appunto lo sviluppo il grande sviluppo di questi due grandi nazioni che sono la Cina e l'India il risvolti che poi si hanno nella nell'Occidente
Ebbene e il corrispondente di Repubblica scrive l'equidistanza del Papa
Sembra trovare una spiegazione nel frangente in dedicato in cui si trovano le trattative semi segrete fra Pechino e la Santa Sede nel novembre scorso il Sottosegretario di Stato per gli Esteri l'arcivescovo Pietro Parolin
Era stato ricevuto a Pechino
La settimana scorsa si è tenuto un consulto ristretto con i vescovi di Hong Kong di Macao e Taiwan
Cinesi ma non sottoposti al regime di Pechino infine l'arrivo in Vaticano della delegazione governativa cinese proprio mentre si infiammata il Tibet e scattava la reazione feroce
La rottura fra la Cina comunista e la Chiesa cattolica ricorda Rampini avvenne nel mille novecentocinquantuno
Due anni dopo la vittoria della rivoluzione guidata da nozze tu
Nel periodo del comunismo più radicale venne imposto l'ateismo di Stato le persecuzioni contro i fedeli di tutte le religioni furono violente durante la rivoluzione culturale dal mille novecentosessantasei al settantasei
Dopo la morte di ma ho tra le riforme promosse da Deng Xiaoping ci fu anche una graduale liberalizzazione dei culti
Buddismo Islam cristianesimo sono tollerati però solo a condizione che i monaci gli Manni sacerdoti siano formati nelle istituzioni gestite dal Governo
Il dottor rinati politicamente disposti a giurare una fedeltà assoluta al Partito Comunista i cattolici
E scrive ancora Rampini hanno subito una sorta di scisma fra coloro che continuano a riconoscere l'autorità del Papa
E i quattro milioni che frequentano le messe celebrate Dalla Chiesa patriottica
Da anni procede una un graduale riavvicinamento col Vaticano in vista di una storica riappacificazione
L'ufficio ufficialmente in due principali oggetti del negoziato sono la rottura delle relazioni fra Vaticano Taiwan un prezzo che la Chiesa dovrà pagare come tutte le nazioni che hanno rapporti diplomatici
Con Pechino e la nomina dei vescovi
Dietro l'avversione dei dirigenti cinesi per il Dalai Lama conclude Rampini c'è il rifiuto categorico che una comunità religiosa possa venire un'autorità spirituali indipendente
La Chiesa cattolica forse spera di negoziare un trattamento più favorevole perché i suoi seguaci sono una piccola minoranza a differenza di buddisti ma la sorte degli Ubulibri un Surman
Altra minoranza religiosa in Cina non sembra autorizzare illusioni
E sul Corriere della sera del venti marzo mille intervistati telefonica concessa vaticanista Luigi Accattoli
Il il cardinale Zener ritorniamo al cardinale Zen autore delle belle meditazioni della via Crucis di ieri l'altro
Parla della situazione dei rapporti fra la Cina il regime cinese la Chiesa cattolica e chiede il giornalista del Corriere della Sera
Nel suo testo sulle meditazioni della via Crucis lei parla di persecuzione di Chiesa del silenzio come saranno prese dalle autorità cinesi queste parole risposta
Del cardinale se non sono parole dette in un atto di preghiera
E non in un atto di accusa o di protesta la parola persecuzione usata anche dal Papa nella lettera del luglio scorso
Quando non c'è piena libertà religiosa noi diciamo che c'è persecuzione domanda
Lei dunque non teme reazioni risposta penso che non vi saranno perché io sì ho scritto ma poi persone di Roma che sono molto sagge hanno letto in modo che non vi fosse nessuna parola pericolosa
Dunque sono fiducioso
Domanda lei appena partecipato una consultazione vaticana sulla Cina
Che in conclusioni sono state tirate in risposta posso dire solo in generale
Si è ragionato di quali frutti potrà dare la lettera del Papa che propone una via per la normalizzazione dei rapporti i frutti saranno certa ti buoni ma in quella riunione ci siamo resi conto che ci vorrà tempo forse anche molto tempo tuttavia possiamo sperare che anche in Cina si vada
Verso questa normalità
E chi respinge le critiche di
Tipi Dezza del Papa nei confronti e questione tibetana
Renato Farina su Libero del venti marzo
Scrive Farina i tempi e le parole del Papa sul Tibet hanno un senso che magari non tutti sono obbligati a capire ma almeno a provarci bisognerebbe
L'idea di Benedetto sedicesimo identica a quella di Giovanni Paolo II tutelare una presenza fisica in libera dei cristiani
Detta così la si può intendere come meschina difesa di una bottega ma essa viene dettati fatta valere per analogia rispetto a ogni altra presenza animata da un ideale
Domenica il Papa non ha parlato del Tibet perché la scelta è stata di accentuare l'attenzione sul caso dell'arcivescovo caldeo Rao rapito ucciso in territorio islamico ma sotto controllo occidentale
Il richiamo era chiaro nessuno l'ha ripreso concentrati come si era
Nel fare l'esame del sangue al Papa a proposito del Tibet per
E sul giornale del sedici marzo il sociologo delle Regioni massimo entro vigne
Scrive che in fondo i monaci tibetani non sono i protagonisti
Se ma i protagonisti sono altre scrive in trovino niente il Tibet del due mila otto e come la Polonia del mille novecentottanta come la Lituania del mille novecentottantotto come la Birmania del due mila e sette anche come l'Afghanistan del mille novecentottantanove
Dove la maggioranza dei miliziani che combattevano contro l'uso non stavano Gobbini latente
Ma chiedevano libertà religiosa e democrazia
Che cos'hanno in comune questi scenari culturalmente diversissimi
La forza della religione che scende in piazza una forza tale da aver fatto cambiare idea un teorico della secolarizzazione come il sociologo Peter Berger è un docente
Di ARPAV
Che dopo la Polonia e l'Afghanistan parla di un mondo ormai beh secolarizzato questo vigore della religione che sente interi popoli disposti a battersi e morire per la ribalta non è un residuo di tempi passati
In Polonia non erano vecchi che ricordo ricordavano gli anni Trenta organizzare la resistenza al comunismo erano giovani e studenti anche Lituania afgani birmani venivano da scuole che danni martellano contro la religione come oppio del popolo
Preti e monaci da soli non fanno una resistenza in Tibet alle immagini ci mostrano sempre meno Monaci e sempre più giovani che non sono religiosi ragazzi e ragazze uguali a tanti altri nell'Impero cinese comunista consumista
Che tuttavia
Sono disposti a morire per la libertà
Sulla ruolo tra l'altro
Dei monaci in Tibet in parallelo con Imola che si Mocci dentale c'è un editoriale molto acuto del foglio del ventuno di marzo ve lo leggo
Nei conventi alla tragica situazione tibetana anche in quelli che sono i più numerosi dica loro sostegno alla lotta dei monaci buddisti
Si avverte un certo sentimento di estraneità
L'appello dei dati Dalai Lama perché si scongiura il rischio di un genocidio culturale è stato letto in molti casi
Con le lenti spesse dell'antropologia culturale cioè come un problema di preservazione di una cultura del terzo mondo si dimentica dato che anche il redatto retaggio culturale europeo è stato preservato innovato insieme con quello spirituale nei conventi
Sull'insegnamento di San Basilio in Oriente di San Benedetto in Occidente
Dalla Russia alla Spagna da Monte Cassino lasciato
Benedetto sedicesimo l'ha ricordato nella tradizione Siria CAI Monaci erano qualificati come coloro che stanno in piedi
Espressione che significa vigilanza
Coloro che sono di richiamo gli uomini alla società perché vigilano ovviamente il riferimento religioso del Mona che stimo buddista
E in particolare quello tibetano è diverso da quello praticato negli abbazie cristiane ma per molti aspetti la sua funzione paragonabile
Può essere di un certo rilievo la consapevolezza della funzione effettivamente esercitata dal monache Simo per far uscire i ragionamenti sulla vicenda tibetana da una sorta di alone di esotismo che la farebbe apparire tanto lontana dalla nostra vita
E dai nostri
Interessi
Ebbene con questo editoriale del foglio molto interessante chiudiamo questa prima parte che per due terzi
Nella rassegna stampa di questa puntata abbiamo dedicata doverosamente a temi internazionali in primis alla questione tibetana ci possiamo invece
Nella situazione italiana perché
C'è stato il più importante intervento a conclusione
Del Consiglio permanente Conferenza episcopale italiana del Segretario generale della CEI monsignor Giuseppe Betori in questo intervento monsignor Betori ha evidenziato tre aspetti primo cambiare la legge
Elettorali ha detto è un dovere del prossimo Parlamento per ridare più democrazia al Paese
E la possibilità ai cittadini di scegliere i loro rappresentanti l'attuale sistema detto monsignor Betori e un potere dell'oligarchia secondo
Questione fondamentale ha detto monsignor Betori potrebbe essere il tema principale del prossimo decennio pastorale e cioè quello della emergenza educativa
E terzo aspetto la Chiesa italiana detto mogli vescovo vettori non si schiera con nessun partito ma ricorda i valori irrinunciabili
Dovere dei cattolici e il discernimento che deve riguardare sia il programma proposto sia di persone presenti nelle varie per liste
Questo intervento in monsignor Betori offerto lo spunto varie riflessioni Fred quali segnalo quella di Gian Enrico Rusconi sulla stampa del venti marzo
Scriverlo store Rusconi ora si contesta da parte dei vescovi esplicitamente sistema elettorale come tale
L'operazione legittima eppure insidiosa in democrazia non solo ogni critica giustificate benvenuta
Ma nel caso specifico della legge elettorale ci sono state molte condivise ampiamente ragionati critiche al sistema elettorali di gente
Tuttavia nel caso dell'intervento della CEI nel contesto della sua rivendicazione della intrattabilità dei valori
Viene il sospetto che la preoccupazione della Chiesa non sia tanto la funzionalità della democrazia
Quanto i vantaggi svantaggi che derivano immediatamente per la rappresentanza politica della sua strategia
Pubblica la democrazia sta a cuore soltanto quanto serve ai valori questa era una parte di
Di un'analisi più ampia condotta da generico Rusconi sulla stampa del venti marzo Filippo Gentiloni Gentiloni vaticanista e studioso il papato contemporaneo sul manifesto del sedici marzo scrive
Vigilia elettorale ma è così imbarazzante per i palazzi vaticani
Ben lontani i tempi nei quali l'autorità ecclesiastica poteva fare un discorso semplice e chiaro andate a votare votati Cherchi differenti valori cattolici
La maggior parte dei cattolici obbediva senza discutere oggi non più oggi imbarazzo il rischio di perdere quella presenza pubblica che il Vaticano consigliere senz'vale la pura principale quella di un cristianesimo ridotto alla sfera privata anche in Italia come già avvenuto in altri Paesi anche a maggioranza cattolica
In questi giorni prosegue Gentiloni sembra che le autorità vaticani rifiutino il loro appoggio
A chi vorrebbe fare ostentazione di una bandiera dichiaratamente cattolica meglio insistere su molte cattolici presenti nei vari partiti con una preferenza che per le autorità vaticane scontata
Il centro
Ma un'analisi diversa conduce invece il sociologo delle Regioni non esita
Di Torino Franco Garelli sulla stampa del diciannove marzo prima di applicarsi Esatri misteri scrive Garelli
Della Pasqua i vescovi italiani si soffermano ancora sui misteri politici
Sulla delicata questione delle scelte politiche ed elettorali il Consiglio permanente il ribadisce che la Chiesa non si schiera anche se ricorda in modo netto che proprio dei cattolici sostenere quelle formazioni
I cui programmi i cui esponenti più si impegnano prêt vuol muovere i valori irrinunciabili della dottrina cattolica in un altro passo prosegue Garelli la Chiesa ricorda cattolici che devono scegliere soprattutto gli schieramenti
Chi difendono in toto i valori tipici della loro cultura senza deroghe compromessi questo accenno al fatto che non si possono separare i dall'scegliendo né qualcuno e rinunciando ad altre può dare l'idea che il vertice della Chiesa è più vicino ad altri un ISC chiarimenti che schieramenti pardon
Quelli di centrodestra che ad altri il Partito Democratico privilegiando quelle forze politiche che sui temi cari e cattolici sono meno differenziati al proprio interno e più in linea con le preoccupazioni del magistero
Ma ai credenti che credenti in questa campagna elettorale i cattolici interessino più temi dell'economia rispetto e problemi etici Loria afferma Benedetto Della Vedova sulla
Se nessun libero del giorno di San Giuseppe diciannove marzo scrive Della Vedova
Non stupisce mi scandalizza la scelta della Chiesa di ribadire la centralità politica della difesa della vita della famiglia tradizionale
Eppure le ricerche sul cosiddetto voto cattolico pubblicate su alcuni quotidiani descrivono una realtà diversa
Da quella che la Chiesa sembra auspicare una realtà peraltro che dovrebbe far riflettere quanti nel partito berlusconiano pensano che inseguire il voto dei cattolici con messaggi mirati che esaltino l'adesione alla dottrina ufficiali della Chiesa
Ad attirare le preoccupazioni dei cattolici sono le questioni economiche sociali e la sicurezza la difesa dell'identità religiosa e l'aborto stanno in fondo e non in cima alle loro preoccupazioni politiche
Pare evidente che questa fetta di elettorato non solo abbandonato come la Chiesa il mito dell'unità politica ma nella sostanza archiviato la pretesa di connotare in senso religioso il voto
In Italia nella sostanza non è solo finito il partito cattolico il finito anche il voto cattolico a contare a dividersi secondo le regole del gioco politico e il voto
Dei cattolici
E con questo archiviamo anche la pagina che riguarda la politica
Italiana
Voglio dedicare questi ultimi minuti della rassegna stampa invece a tematiche più culturali
Perché sta per uscire in questi giorni in un saggio del filosofo svizzero Gabriel stranieri intitolato la religione il potere pubblicato dalle edizioni dei lunghi anni in cui il volume
Un volume in cui si analizza il ruolo assunto dalla Regione nella tradizione politica dell'Occidente
Nel contesto può del grande confronto mondiale che caratterizza allo scontro il confronto delle religioni delle culture all'inizio del ventunesimo secolo e sua avvenire del diciotto marzo
C'è stata una presentazione a cura dello stesso autore
Gabriel stranieri che scrive il volto del mondo non è oggi quello di un mondo liberato da Dio al contrario a prima vista sembra che il divino non sia mai stato così presente nel discorso del potere politico né così insistente nel volersi imporre
Ciò che molti osservatori chiamano la rinascita del sentimento religioso il ritorno del divino anche la fiducia la rivincita di Dio
Rivela l'esistenza di un'evoluzione politica che radica nuovamente la conquista del potere in convinzioni istituzioni religiose
L'idea di una libertà laica non sembra corrispondere più alle esigenze attuali
E concludo questa puntata Pasquali di rassegna stampa vaticana ricordando che c'è stato una fiction della BBC inglese
Sul modo con cui è stato crocifisso Gesù e ne dà conto il vaticanista del Repubblica Orazio La Rocca
Che scrive
Secondo una fiction della TV pubblica inglese BBC l'iconografia classica avrebbe falsato la posizione di Gesù nella Croce
Il quale in realtà spiegano i curatori del lungometraggio sarebbe morto collegante in posizione fetale
E con i chiudi ai polsi
è questa stessi non coglie di sorpresa gli studiosi più
Attenti più accorti per esempio o il
Neo direttore dell'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian che un filologo classi confido sul uno studioso di patto Ristich ca il quale afferma niente di nuovo in questo documentario della BBC
Si tratta afferma il direttore l'Osservatore romano di tesi risapute sia la posizione delle braccia che chiudi nei polsi specialmente da quando sono stati approfonditi gli studi sulla Sacra Sindone
Tanto sensazionalismo conclude Diana mi sorprende
E con questo si chiude la puntata odierna di rassegna stampa vaticana l'appuntamento è per domenica prossima grazie a tutti per l'ascolto e buona Pasqua
Abbiamo trasmesso la rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe edile