Amare l'Italia

Barzanti al governo Draghi dovrebbe e nel caso in cui il centrosinistra vincesse le elezioni ad oggi più a benzina
è più mentalità Boban
Ecco quindi e dovrebbe far
Le leggi detto meglio valgono per sicurezza dei cittadini Cosimo Izzo sul principio secondo Luigi quando velocità credo che sia uno degli elementi prioritari perché costerebbero cinque minuti ambrosiano in maniera diversa
Aiutare il di coloro che in questo momento lavoro precario Gamberale attenzioni emanata Betania tra contratti latte
Si tornerà vedere nessuno si anche coinvolgendo Italia per ossa essere lo stesso livello della tragedia un rinnovamento culturale la probabilmente servirebbe
Professore alla alla ripresa tanto agognata prima delle strutture che riescono comunque ad avvicinare i gli studenti universitari
A quel dall'altra la flessibilità
Combattere la disoccupazione pensa che sia diventa importante sostenere la famiglia quindi è un è un contributo al vero alla famiglia possa esce sia dal punto di vista in merito
Ristabilisca diciamo dovrebbe valutare case popolari prima cosa
Un sistema di assistenza
Famiglie molto numerosa aumentare le tasse che atto serie di altrimenti direttore Acilia
Vuol dire largo per Tanzi comunitaria ritira le truppe verrebbe dunque nella riforma scolastica non prendere in giro gli italiani sarebbe la prima cosa sempre più giusto risolvere i danni fatti da tanti anni cercare di i verbali sul conflitto di interessi che non cessa la prima assolutamente cercare di di tornare indietro con un po'di agitazione si racconta da questo governo per ed era imparzialità di tutto avvengono volgendo verso nelle Berlusconi né sanità
Possibilità dell'azienda pubblica rispetto a quella mirata non c'è scampo privilegiando una privata la sanità la scuola Zanardo casa impiegato italiota secondo me non vanno in buona nell'altra talmente magari per vincere se
Ma ed evasa
Sarebbe veramente Dante quindi in questo momento non mi viene in mente niente però penso che debba rimettere mano ancora tutto
Manzoniana
Schizzò a casa
Portano gli ordina sì ma sono due no
A marzo
Però e nove tra
Marchigiana
Buonasera
Quella serale compagna ai compagni delegati alla conferenza programmatica dei Democratici di sinistra
Buonasera e benvenuti ai nostri ospiti
La Conferenza di oggi
è una tappa importante del lavoro di questi anni
Un impegno interna c'è faticoso
Che abbiamo portato avanti con il nostro segretario Piero Fassino
Oggi ci apprestiamo a presentare i risultati del lavoro della Commissione nazionale del per il programma che come ben sapete eletta al congresso di febbraio ed è presieduta da Pierluigi Bersani
Parallelamente ai lavori della commissione per il programma i dipartimenti e la direzione hanno promosso un intenso programma di seminari incontri tematici
Dibattiti che hanno coinvolto categorie sociali operatori economici molle dell'ASP della scuola e della cultura insomma l'Italia che vuole cambiare
Il nostro non è un lavoro chiuso
Quello che discuteremo in questi giorni sono idee forti proposte concrete che non abbiamo buttato giù chiuso in un bunker
C'è stato un percorso partecipato
E l'obiettivo che ci siamo dati non è quello di scrivere un programma dei DS ma il controllo contributo dei diressi al programma del governo dell'Unione di centrosinistra guidato da Romano Prodi
Abbiamo scelto come slogan amare l'Italia
Perché pensiamo che oggi il Paese ne abbiamo veramente bisogno abbia bisogno di una forte passione di una forte spinta per motivarlo aria rialzare la testa
Questa è la sfida del centrosinistra che si candida a governare il Paese
Questa è la sfida dei Democratici di sinistra
Qui in questi tre giorni vogliamo confrontare le nostre idee le nostre proposte in modo aperto con i rappresentanti degli interessi
Delle domande sociali della società italiana perché il programma di governo di mente qualcosa che ognuno ha contributo a realizzare perché un Paese come l'Italia
Checché se ne dica non si può governare da solo
Metteremo questo nostro lavoro a disposizione di Romano Prodi che sarà qui con noi domani e di tutta la coalizione
Non a caso abbiamo scelto Firenze
Città della cultura e della civiltà luogo di confronto e di eccellenza dei secoli e per questo ti fa particolarmente piacere
Dare ora la parola per un saluto al sindaco della città di Firenze il nostro compagno Leonardo lentamente
Ho visto che sul programma di questa conferenza c'è scritto saluto del sindaco di Firenze
Io non so che saluto vi aspettate da me vi posso dire qual è il mio stato d'animo quello di chi apre la porta della casa in cui vive
Per la propria casa Firenze alla sua famiglia e quindi la cosa che posso dirvi
è vero che a Firenze
E spero che queste giornate siano proficuo e che la città Fossa ben accogliervi sotto tutti gli aspetti
Però questa è la conferenza nazionale dei DS per il programma di governo
E quindi qualche cosa vorrei dire proprio anche entrando nel merito
Rassicurando che su un altro aspetto perché sempre nel programma ho visto che c'è scritto quattordici e trenta già molto più tardi
Saluto di Leonardo Domenici ore quindici in relazione di Pier Luigi Bersani ma il mio saluto non dura mezz'ora questo posso rassicurati su questo punto
Io credo invece che questa sia anche un'occasione per
Ascoltare ma anche per proporre per chiedere qualcosa partendo dalla mia dalla nostra esperienza di amministratori locali
Partendo anche dal mio ruolo di presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani
E la prima cosa naturalmente che mi viene alla mente
è quella che riguarda la durezza del momento attuale le difficoltà legate soprattutto al passaggio della legge finanziaria in Parlamento
Io mi auguro che il passaggio alla Camera
Possano introdurre
Modifiche importanti e significative soprattutto per quanto riguarda le misure contenute in finanziaria nei confronti del sistema delle Autonomie locali e dei Comuni in particolare
Devo anche dire che è molto duro vedere il punto di degrado a cui sono arrivati i rapporti e le relazioni fra i diversi livelli istituzionali livelli istituzionali che secondo la nostra Costituzione
Dovrebbero trovarsi su un terreno di pari dignità
Avendo naturalmente ruoli compiti e funzioni differenziati
Si parla appunto di patto di stabilità interno
Ma già parlare di patto mi sembra un po'un controsenso perché patto dovrebbe essere qualche cosa che prevede presuppone almeno una minima condivisione e concertazione dei contraenti del patto stesso
Oggi ci troviamo in una situazione in cui questo patto di stabilità risulta più una imposizione di una decisione unilaterale calata dall'alto che non è assolutamente il frutto di una collaborazione di una cooperazione interistituzionale
Perché deve questo deve essere chiaro
Qui nessuno rinuncia a svolgere la propria funzione
Nessuno rinuncia come cittadino italiano come persone che hanno responsabilità di governo a offrire il proprio contributo e il proprio apporto al risanamento dei conti pubblici al rilancio del Paese
Ma è assolutamente necessario che questa opera scaturisca appunto da una collaborazione e non da scelte unilaterali che non prevedono un adeguato grado di corresponsabilizzazione
Si è detto che si potrebbero superare i problemi risparmiando sulle cosiddette spese superflue
Bene io spero che si torni a discutere delle cose e non di slogan ideologici o propagandistici perché vedete voglio dare solo questo d'ha dato
In questo momento ai comuni italiani viene chiesta rispetto ai bilanci consuntivi del due mila quattro una riduzione di spesa pari a uno virgola sette miliardi di euro cioè quasi tre mila quattrocento miliardi delle vecchie lire
Se anche noi intervenissimo e non siamo contrari a farlo
Su tutte quelle spese che vengono ritenute poi bisogna vedere fino a che punto superflue che riguardano le consulenze e gli incarichi professionali che riguardano i viaggi le spese di rappresentanza e così via
Grosso modo se anche facessimo tutto questo e possiamo farlo si arriverebbe intorno ai cento milioni di euro
Voi capite
Che rimane un miliardo e seicento milioni di euro da trovare come riduzione di spese ed è ben difficile pensare che intervenire in questo modo e con questa pesantezza non vada a intaccare quello che il nucleo sostanziale dei servizi che vengono erogati e offerti dai comuni italiani
Questa non è l'unica finanziaria possibile sarebbe possibile si parla di programma entriamo anche nel merito
Togliere di mezzo la logica dei tetti di spesa e tornare invece a quella dei saldi di bilancio che prevedano
Determinati obiettivi da raggiungere per la finanza pubblica lasciando però autonomia alle realtà locali alle istituzioni locali sul come raggiungere questi obiettivi
Sarebbe giusto parlare del reintegro di un fondo nazionale per le politiche sociali che detto così sembra una cosa un po'burocratica
Ma quei cinquecento milioni che mancano nel due mila e cinque e i cinquecento milioni che al momento mancano anche per il due mila sei
Voglio dire lotta contro le tossicodipendenze assistenza domiciliare io domiciliari agli anziani assistenza ai migliori assistenza ai disabili vuol dire questo
E io credo che sia giusto in sede parlamentare
Rifletterei attenta mente se una parte delle risorse che derivano dal risparmio di spesa per lo slittamento dell'introduzione della riforma del TFR al primo gennaio due mila otto e una parte delle risorse previste
Per quei mille e cento quaranta milioni di euro per il sostegno alle famiglie non sia giusto dirottare lì almeno in parte per il reintegro del fondo nazionale e così pure penso un terzo obiettivo molto concreto che si potrebbe aumentando il livello di autonomia finanziaria e fiscale degli enti locali dare la facoltà di imporre tributi di scopo finalizzati
Concordati e discussi con i cittadini da parte delle amministrazioni locali per la realizzazione di servizi aggiuntivi e per nuovi Investimenti
Più in generale però quello che oggi si presenta è un problema di equilibrio del nostro assetto istituzionale poiché credo e questa è un'altra cosa che sottopongo alla vostra
Pongo alla riflessione per il futuro programma di governo dopo
Dell'orrendo
Costi
Naturalmente o
A referendum
Che si può dunque il problema di trovare un nuovo e libri o nel nostro ordinanza
Mozione
Grosseto
Diversi
Questo è un punto importante
Un punto che pone degli interrogativi anche a noi per esempio per quanto riguarda l'attuazione di alcuni articoli della costituzione del titolo quinto a cominciare dall'articolo centodiciannove sul federalismo fiscale che sono necessari e indispensabili per trovare questo nuovo equilibrio fra i diversi livelli istituzionali
E così io voglio dire che in questa conferenza
Sarà importante tenere in adeguata considerazione quella che l'esperienza del centro sinistra e dei democratici di sinistra in così larga parte del Governo tale dai Comuni alle province alle regioni
No per dire guardate quanto sono per siamo bravi
Non soltanto per vedere l'idea importanza delle realizzazioni
Ed è l'attuazione di programmi di governo d'altra parte questa è una vocazione che per noi viene dal lontano e non data sicuramente dalle ultime settimane dagli ultimi mesi o dagli ultimi anni
E però io
Invito a pensare la nostra esperienza di governo anche per vedere un punto di riferimento è esemplificativo
In qualche modo un modello non voglio dire né negativo né positivo ma un termine di riferimento emblematico uno speci Mendel di quelle che possono essere le problematiche le attuazioni gli obiettivi strategici che
Anche a livello nazionale dobbiamo darci e questo naturalmente significa anche affrontare problemi delicati penso al tema delle infrastrutture dove naturalmente bisogna trovare quella giusto punto di convergenza fra alla partecipazione la trasparenza anche dei cittadini in primo luogo dei cittadini rispetto dei programmi
Penso al tema della gestione dei servizi pubblici locali così importante per noi dove io credo che sia necessario al tempo stesso rifuggire da una ideologia puramente pubblicistica ma al tempo stesso anche
Fare in modo che non passi una lettura diciamo così di liberismo di comodo io sono preoccupato quando leggo le polemiche sul neo socialismo Municipale non vorrei che ci fosse una tendenza immaginata da qualcuno a sostituire monopoli pubblici che sicuramente vanno superati con nuovi monopoli privati
E credo che sia importante in questo senso che le istituzioni locali garantiscano sempre quel rispetto dei diritti del cittadino utente quei principi di uguaglianza di trasparenza di concorrenza
Che sono fondamentali per garantire la piena accessibilità e la economicità di questi servizi
Penso poi che anche quando si vanno a fare scelte concrete
In materia ambientale per esempio che riguardano il trattamento di rifiuti la gestione dei servizi idrici sia necessario avanzare da parte nostra proposte innovative che siano in grado di salvaguardare
L'esperienza storica di governo locale e quel patrimonio quella piattaforma industriale che si è accumulata negli anni nei decenni
Con operazioni importanti di apertura e di coinvolgimento di nuovi soggetti anche privati senza fare venire meno quello che ruolo appunto di controllo e di verifica delle istituzioni locali
Vedete io credo che partendo anche dalla mia esperienza di sindaco ormai da più di sei anni da sei anni e mezzo
Noi cerchiamo nelle nostre città di introdurre elementi di innovazione di trasformazione fatemi dire due cose su Firenze
In questi anni in una città in cui non è facile tenere insieme la conservazione della storia e dell'esistente per ciò che significa questo patrimonio per l'umanità intera di Firenze
Con una modernizzazione e una innovazione equilibrata
E pur tuttavia
Abbiamo fatto partire i cantieri per la tranvia di superficie in finanza di progetto abbiamo recuperato aree dismesse come le vecchie carceri nel cuore della città le murate facendoci case facendoci luoghi di socializzazione
E aprendo spazi agli operatori commerciali abbiamo recuperato aree dismesse come quella dell'ex FIAT dove ora è già sorta l'università con tre facoltà e una biblioteca fra le più moderne d'Europa
E il nuovo palazzo di giustizia che avrà conseguenze importanti anche sul centro storico perché vuol dire che si svolgeranno degli spazi per dedicarli ad attività soprattutto di tipo culturale e museale significativo
Abbiamo realizzato nuove piazze parcheggi
E realizzato interventi nelle periferie urbane dalle Piaggi a Rovezzano cioè dal nord al sud alla città per circa cento milioni di euro
Ebbene però quello che voglio dirvi ma questo non riguarda solo Firenze riguarda tutta l'Italia
E che se a un certo punto
Questi tentativi questi sforzi questi programmi di innovazione non si incontrano non si incrociano con programmi di carattere nazionale
Che abbiano per oggetto e per obiettivo contemporaneamente la riqualificazione delle nostre città periferie e centri storici e al tempo stesso l'assunzione del fatto che se vogliamo dire come dobbiamo dire come diciamo oggi che è necessario andare oltre il declino
L'assunzione nella città ed è lecita come luogo privilegiato
Per rilanciare la vita economica sociale e culturale del Paese se non si incontrano questo sforzo di governo locale con un programma di questo tipo allora tutto rischia di diventare non dico inutile ma sicuramente più difficile
E in questi anni è stato difficile è stato difficile perché al di là dei farfuglia menti sul federalismo in realtà nel corso di questi anni nel nostro Paese è stata attuata
Dal parte del Governo nazionale la politica più centralistica e più accentratrice che si ricordi nella storia dell'Italia repubblicana
Senza peraltro che questo l'abbia portato a risultati concreti ma anzi portando ad accudire e ad aumentare il livello delle tensioni e delle contraddizioni nelle nostre
Età faccio soltanto due esempi su tutti e poi basta ascoltare quello che dice la gente nelle interviste fuori dalla stazione Tiburtina
Il primo si chiama casa
Oggi vedo che è venuta fuori un'altra straordinaria idea che io ancora ammetto i miei limiti non riesco a capire come si tiene in piedi quella di regalare una parte del patrimonio degli Istituti autonomi delle case popolari ancora non ho capito come ma invece di fare questi regali forse sarebbe bene porci l'obiettivo di avere in questo Paese alloggi decenti ad affitti decenti perché questo è il problema numero uno nelle nostre città solo a Firenze noi abbiamo sei mila sfratti esecutivi e voglio ricordare che l'altro problema fondamentale si chiama inquinamento si chiama Smoke e nonostante gli incontri nonostante le manifestazioni nonostante i tavoli di lavoro aperti
E nonostante che e ha riconosciuto da parte del governo che sarebbe necessario
Per gli interventi urgenti quelli che prevedono la rotta
A parte dei veicoli motocicli
Un rilancio dei trasporti
Favorire invece la circolazione di mezzi
Non vieta le ci sarebbe bisogno ci è stato detto dal ministro ambiente di almeno cinquecento milioni l'anno per avviare questo lavoro niente la risposta è stata ancora una volta niente
Allora noi dobbiamo mettere fra le questioni importanti per il rilancio del Paese per ridare una fiducia che guarda appunto oltre il declino all'Italia dobbiamo rimettere le città le aree urbane intanto perché questo riguarda tutta l'Europa
In fin dei conti mi pare cito a memoria il settanta per cento degli europei vivendo Clay urbani con più di cento mila abitanti
E quindi è dalle città
Che può ripartire l'euro
Ma soprattutto perché è con le città che noi possiamo portare avanti questo programma di intervento di risanamento di riqualificazione e di ripresa di crescita di ripresa di fiducia del Paese
Io vorrei fare soltanto l'esempio del del governo britannico che in questi anni ha programmato a medio-lungo periodo un investimento complessivo per cinquantanove miliardi di euro
Per
Le aree urbane per le cosiddette comunità sostenibili
Pensiamo a cosa significherebbe anche per esempio per il settore dei beni culturali
Un intervento di questo tipo in Italia dove l'intervento pubblico dovrebbe essere visto anche come occasione come opportunità per attrarre gli investimenti e il capitale privato
Ecco allora se questi sono gli obiettivi
Capitale umano economia della conoscenza vuol dire che è soprattutto dalle città che dobbiamo ripartire e non solo per fare un discorso e termino sulla innovazione ma per capire che a fianco del tema modernizzazione equilibrata e non aberrante
Accanto al tema dell'innovazione c'è il punto essenziale per noi della coesione sociale quella coesione sociale che viene messa oggi in discussione dalle scelte scellerate di questo governo quella cui si
E so nelle regioni nelle città in cui per decenni
La sinistra le forze democratiche sono state al Governo ha garantito anche la stabilità delle forze produttive e delle attività imprenditoriali come base essenziale per l'economia locali
Allora questa coesione sociale abbia mantenute
Bisogna affrontarla anche per i problemi nuovi che ci sottopone guardate Firenze per esempio che è una città con un livello di benessere buono ma che vede di fronte a sé sul medio periodo contraddizioni che vengono innescate per esempio dal processo di invecchiamento significativo della popolazione che ne fa insieme a Bologna Trieste
Una delle città più anziane non d'Italia ma d'Europa
Queste sono le contraddizioni che dobbiamo saper affrontare
E questo significa che anche per quanto riguarda il nostro sistema di welfare noi dobbiamo trovare nuovi equilibri nuovi bilanciamenti che ci consentano di intervenire là dove le contraddizioni si presentano più acute e più stridenti
Ecco perché io credo che questa conferenza sia un appuntamento importante ecco perché naturalmente ringrazio Piero Fassino Massimo D'Alema Pierluigi Bersani tutto il gruppo dirigente dei Democratici
E ci fatto il piacere di avermi fatto l'onore di tenerla a Firenze grazie
Razziale Onado nemici
Come dicevo prima i lavori della commissione sono state io coordinato da Pier Luigi Bersani che adesso farà la relazione introduttiva Pierluigi
Care compagne
E compagni cari amici
Gentili ospiti
Noi siamo giunti fin qui dopo otto mesi di lavoro Della Commissione Progetto che ha impegnato più di duecento persone
E dopo trenta iniziative programmatiche promosso dal partito
Io voglio intanto ringraziare tutti quelli che hanno partecipato il nostro percorso
E voglio anche ricordare lo splendido lavoro che si è svolto nella sala macchine del partito il coordinamento l'organizzazione la comunicazione la tesoreria
Consegnando approdi due settimane fa il nostro contributo programmatico alla coalizione che voi avete oggi a disposizione
Diciamo che a Firenze abbiamo cercato di dare l'anima quel materiale
Proviamoci allora in queste tre intense giornate
Lo faremo con il contributo di interlocutori nazionali europei che ringraziamo vivamente
Per la loro presenza e lo facciamo avendo alle spalle l'importante appuntamento di Milano della Margherita
Rispetto al quale non sia difficile come si potrà vedere intralciare intrecciare positivamente temi e proposte
Amare l'Italia
è questo il tema che dobbiamo svolgeva
Qui non si parla del futuro di un partito o di una coalizione qui si parla del nostro Paese
Del timore che posso non farsela a mantenere il suo posto nel mondo ospitare un futuro migliore per le nuove generazioni
E si parla della fiducia che abbiamo nella Riserve norme di energie che l'Italia può esprimere e che devono essere suscitate attorno ad un Progetto un progetto una idea di paese
Sintetizzabile finché si vuole comunicato al meglio spiega abilmente ma non banalizzato in pillole demagogiche e miracolistiche
Perché i problemi sono seri perché non è più tempo di miracoli perché noi non siamo Berlusconi se diciamo Progetto per l'Italia allora noi ci prendiamo un primo impegno
Non metteremo la bandierina sulle nostre opinioni programmatiche
Sì mettiamo attivamente a disposizione di una sintesi che abbia quel tanto di radicalità e quel tanto di moderazione che la situazione richiede e riconosciamo la convenzione dell'Unione come luogo di quella sintesi e Romano Prodi come responsabile primo di quella sintesi
In altre parole stiamo dicendo che non c'è bisogno di un classico governo di coalizione
C'è bisogno semplicemente di un governo di un governo di centro sinistra di un governo per l'Italia
Stiamo dicendo che il patto sottoscritto da quattro milioni e trecento mila elettori
Dovrà trasferirsi in un accordo programmatico fra forze politiche che garantisca la direzione di marcia e pre serie tuteli l'autonomia della funzione di governo e cioè la voce univoca del governo rivolta al Paese
Un programma illude necessariamente ad azioni di governo a fatti da determina ma i fatti diceva Pirandello sono sacchi vuoti non stanno in piedi da soli
I fatti hanno bisogno di senso hanno bisogno di una cifra di una direzione
E su questo fondamentalmente deve venire un contributo dalle giornate di Firenze
Il compito dei Democratici di sinistra e di dimostrare che la grande e antica cultura riformista della sinistra politica italiana può portare frutti nuovi e utili al progetto comune
Allora la prima grande antica parola della nostra tradizione che vogliamo pronunciare ancora portandola al Progetto Comune
Umanità
Una parola che risuonò ai tempi delle primissime forme di autorganizzazione sociale e di riscatto collettivo suscitato dal movimento socialista italiano ed europeo
Sembrò allora nel pieno di una cultura positivista che l'emancipazione sociale potesse darsi la mano con l'avanzamento impetuoso inimmaginabile prima della scienza e della tecnica
E con l'improvviso avvicinamento dei luoghi e dei tempi del mondo con l'irrompere insomma di una fase inedita di globalizzazione
E invece si generò uno spaesamento
Si generarono prima della cultura poi nella politica reazioni difensive protezioniste nazionaliste razziste
Si generò un desiderio di guerra nel cuore dell'euro
I grandi avanzamenti tecnologici sentirvi ci vengano intensificati e piegati a trent'anni di violenza immane
Ora la storia non si ripete mai
Ma non accetta mai di essere ignorate
E più di cent'anni dopo noi vogliamo ancora guardare alla nuova globalizzazione con gli occhi dell'umanità
Con l'idea che possa venirne un beni incomparabile per tutti gli uomini e le donne del mondo
Ma il positivismo romantico è morto è anche lo storicismo non sta benissimo
Il nostro sguardo adesso è critico adesso pensiamo che niente è scontato e che la politica deve intervenire nella globalizzazione
Vediamo con chiarezza che oggi non c'è controllo politico di fattori essenziali e l'equilibro planetario e alle fondamentali relazioni umane
I grandi pericoli ambientali ad esempio le qua disponibilità di materie prime essenziali le grandi migrazioni i flussi finanziari la circolazione incontrollata della ricerca più sensibile
La formazione di gravi zone d'ombra nella crescita mondiale e di rotture sociali nella divisione internazionale del lavoro
Effetti dumping che tolgono diritti a chi ce li ha prima di darli a chi non c'è via
E ancora la disseminazione planetari del terrorismo la proliferazione delle armi
L'uso della forza senza legittimazione e la conseguente perdita di confini fra la pace e la guerra
Ecco immaginare un controllo politico delle grandi criticità del mondo significa se non si ha paura delle parole immaginare l'avvicinamento progressivo un governo democratico del mondo
Nessun Paese da solo nemmeno il più forte può infatti caricarsi di questo compito
Dunque multilateralismo corresponsabilità reciprocità aggregazioni regionali riforme rafforzamento di tutte le organizzazioni internazionali
Come avvicinamento a un nuovo ordine mondiale e come progressiva globalizzazione della politica
Noi vogliamo riprendere i tratti distintivi della politica estera repubblicana segnata dal dettato costituzionale che è più attuale che mai
L'articolo undici nasce non dalla testa di pochi uomini illuminati
Nasce
Nomi e si parla del mondo di domani
Per una
Rigorosa dell'articolo undici che indica strada di una sovranità via via con io e che consente l'uso della forza
Mezzo di sicurezza collettiva secondi dettati à la carte le Nazioni Unite e secondo criteri che distinguono la funzione di Polizzi tale dalla con l'unica deroga mine
L'insieme di questi principi illumina le indicazioni di politica estera che stiamo discutendo i tavoli dell'unione e
Mozione della reputazione il ruolo dell'Italia nella comunità internazionale
Se ne parlerà qui già da stasera
Io voglio solo ribadire che i criteri con i quali condurre la battaglia senza quartiere contro il terrorismo non sono per noi i criteri della guerra
Ribadiamo che la guerra in Iraq è venuta fuori dalla legalità internazionale
Che ha colpito il principio di una governance multilaterale del mondo che ha fornito spazio ulteriore al terrorismo aggravando il problema che dichiarava di voler risolto
Oggi occorre una discontinuità
La gestione della crisi irachena va internazionalizzate posta al di fuori di ogni possibile logica d'occupazione
Se vinceremo le elezioni proporremo immediatamente al Parlamento un calendario di rientro delle nostre truppe e rafforzeremo contemporaneamente l'iniziativa politica ed economica per sostenere una transizione democratica in Iraq una prospettiva molto difficile ma che comunque si è aperta dopo la caduta di Saddam Hussein e che sentiamo la responsabilità di incoraggia
Nella costruzione del mondo nuovo non può mancare un grande protagonista l'euro
E l'Europa è appunto la seconda grande parola che vogliamo pronunciare qui a Firenze
A differenza della destra noi parliamo di Europa criticamente non perché ce n'è troppa ma perché ce n'è troppo poco
Così come oggi l'Europa non può parlare al mondo e non può partecipare davvero a una nuova regolazione dei processi globali
Non può portare il suo contributo peculiare
Il suo proprio modo di declinare i valori democratici universalistici dell'Occidente dei quali giustamente orgogliosa ponendoli al servizio di un nuovo assetto globale
La storia europea che alla fine è l'unica vera identità dell'Europa se hai segnato drammaticamente che chi porta grandi valori sulle proprie bandiere può calpestarli Louis Besson
Che quei valori dunque sono sottoposti ogni giorno all'onere della prova e che la superiorità di quei valori sta nella capacità di rispettarli e di evitare i doppi standard
La ricchissima e multiforme storia europea si predispone anche a riconoscere che come ha ricordato che ha recentemente Amartya Sen
Valori universalistici e forme democratiche di discussione pubblica sono presenti in tante tradizioni del pianeta
E che l'irrinunciabile principio di maggioranza deve essere arricchito dalla permanenza di istituzioni liberali da presidi di partecipazione dall'acquisizione di diritti sociali
Dunque dall'Europa può ben venire al mondo l'idea che la democrazia non è una formuletta che si può essere orgogliosi di se è senza disprezzare gli altri che si può esser occidentali cercando la reciprocità il dialogo che insomma si può essere occidentali senza fare la guerra
Se ci fosse più Europa forse questo lo si vedrebbe più chiaramente
Tuttavia
Non potrà esserci più Europa se le difficoltà delle politiche nazionali continueranno scaricarsi sull'Unione europea
E sullo che se l'Unione europea continuerà a rimanere in mezzo al guado fra dimensione intergovernativa dimensione federale fa allargamento rafforzamento fra zona di scambio soggetto politico
Noi diciamo che l'Italia deve lavorare perché a partire dalla zona Euro ci sia un'assunzione di responsabilità politico
La sfiducia e l'incertezza dell'opinione pubblica europea e il prevalere dei riflessi difensivi hanno radici ben evidenti
Queste radici stanno all'incrocio fra economia e società fra esigenze di innovazione di rassicurazione fra crescita economica e riforma del welfare
Loro diventa una camicia di forza se non è accompagnato da una politica economica comune
Ma la politica economica comune non può esistere senza la costruzione di un vero mercato interno dei servizi dei prodotti della conoscenza
è un vero mercato interno non viene consentito senza presidi sociali e di welfare rinnovati sì ma percepibili e sicuri
Così in questi incroci irrisolto in Europa maturano elementi di distacco e di sfiducia
La giusta ricetta di Lisbona stenta a diventare concrete
è giusto dire che l'Europa non si può ridargli in Europa non si può rilanciare l'economia distruggendo la società è giusto dire che l'Europa non può immaginarsi competitrice nel Nuovo Mondo senza orientarsi alla conoscenza alla qualità dei prodotti alla qualità sociale ambientale
Ma tutte queste giuste affermazioni non possono risolversi semplicemente in linee indicative
Devono tradursi in riforme comuni a cominciare dall'area dell'euro che deve promuovere politiche di convergenza per i venticinque e se del caso praticarle direttamente
Il mercato interno deve essere integrato attraverso liberalizzazioni e norme di concorrenza e semplificazione che si mettano in equilibrio con processi di armonizzazione di standardizzazione dei diritti e delle garanzie
Noi non possiamo consentirci in euro perfetti dumping a cominciare dai diritti del lavoro Effeti dumping che colpirebbero al cuore il concetto stesso di competitività europea
E tuttavia ci sono spazi enormi per smantellare meccanismi corporativi e protezionistici barriere improprie che impediscono l'affermarsi di una figura di consumatore europeo
Inoltre il consolidamento industriale tecnologico deve essere condotto secondo linee di politica industriale a dimensione europea devono secondo noi a essere finanziate scale europea progetti riferiti alle infrastrutture materiali e immateriali alla ricerca bisogna secondo noi procederà graduali armonizzazioni in campo fiscale a partire dalle basi imponibili bisogna determinare i contenuti minimi di base delle politiche di welfare e di tutela sociale europea
Bisogna rafforzare il bilancio comune che invece a rischi in questi stessi giorni e così via
Su tutto questo vogliamo che l'Italia assume l'iniziativa coerente forte e visibile uscendo dal bar Betti io euroscettico che non porta a nulla
Noi italiani partecipiamo ai problemi dell'Europa ma ne abbiamo di nostre di peculiare
Problemi che ci fanno differenti e che hanno delle radici antiche
Noi abbiamo la peggior demografia d'Europa e forse del mondo
E non risolveremo questo problema con i baby bonus per ricchi e poveri
Metà le copie non si formano precocemente perché non si trova la casa e perché il lavoro precario
E nelle ore sfonderemo questo problema
Nero Messori avremmo questo problema con un approccio emotivo era e irrazionale all'immigrazione
Perdiamo un dualismo territoriale che gli altri non hanno
E non lo risolveremo mettendo le politiche per il Sud all'ombra della devolution
Abbiamo un debito pubblico che nessuno ama e che ci appesantisce e non ridurremo lasciandolo crescere
Per la prima volta dal novantacinque e gettando via il patrimonio di avanzo primario che si era accumulato buttar via in pochi anni centoventi centotrenta mila miliardi di avanzo primario dicevo prima ci vuole un bel fisico bisogna riconoscere
Abbiamo il livello più basso di istruzione e formazione e noi saremo certo riducendo l'obbligo scolastico abbiamo il più basso tasso di attività e non lo miglioreremo edulcorare Ando qualche statistica sull'occupazione
Ma oltre a questi problemi strutturali
Le peculiari caratteristiche del nostro assetto produttivo si creano problemi specifici di fronte a questa fase di globalizzazione di fronte al ciclo tecnologico che Hina
Con i nostri settori di specializzazione con la nostra dimensione d'impresa è più difficile del rispetto agli altri mettersi all'altezza del necessari internazionalizzazione
è più difficili in particolare assorbire con adeguate soluzioni organizzative le potenzialità enormi pervasive delle nuove tecnologie per Elettronica della i siti di internet
Ecco va ricercato qui cuore del nostro problema
Che si manifesta come caduta della produttività e che si differenzia dal resto d'Europa in due anni per noi produttività meno mentre per la Germania più due cinque per l'Europa più uno e cinque
E pensate che noi eravamo i giapponesi d'Europa
Questo è il problema e noi proponiamo di affrontarlo con coraggio di guardarlo in faccia questo problema
Tutti devono essere chiamati a discuterne vedendo nella complessità senza scaricarsi va addosso reciprocamente fino a metterlo solo sulle spalle del lavoro come capita spesso e volentieri
Fin qui e in tutti questi anni questo problema non è stato nemmeno visto dal Governo
Il passaggio di fase la nostra economia della nostra base produttiva non è stato visto dal Governo
Nonostante le battaglie parlamentari politiche nostre di tutta l'opposizione nonostante il ripetuto allarme delle forze sociali
Non è stato visto che la selezione la ristrutturazione che sono in corso anche a scala europea da noi si traducono mediamente in un indebolimento
Un indebolimento che produce perdita di orizzonti e umor nero negli attori economici produttori e consumatori che si erano ecco la responsabilità vera dei governi di centrodestra non aver guidato la reazione del Paese aver piegato le evidenti ragioni della realtà alle illusorie ragioni di un sogno da vendere a buon mercato
Politiche politiche a rovescio
Politiche generiche politica delle briglie sciolte dell'asticella bassa politica dello scontro sociale politica nel prender tempo aspettando che faccia bel tempo
Politica dei condoni parossistici delle una tantum politica di lievitazione dispersione della spesa corrente di azzeramento progressivo degli Investimenti di aumento del deficit stesa stimolo alcuno alla crescita
E infine politiche come vediamo che riforme a orologeria con il timing dei costi politici o economici puntato tutto sulla prossima legislatura
E dentro tutto questo la crescita incontrollata sotto la pelle del Paese di una nuova e grande questione sociale
Una questione sociale sulla quale qui a Firenze vogliamo accendere di riflettori molti fenomeni nuovi hanno in questi anni determinato una redistribuzione a rovesci
La simmetria degli effetti della globalizzazione sulle diverse componenti del corpo produttivo e sociale
Lo spostamento verso la rendi per intermediazione non verso la produzione lavoro dei benefici inediti di una stagione di bassi tassi d'interesse
La singolare incuria con cui da noi e solo da noi è stato introdotto l'Euro
Questi fenomeni hanno alleggerito alcuni appesantito altri degli affetti della Bassa cresce
Alcuni si sono arricchiti molti altri si sono impoveriti
Le fasce di reddito medio medio basse basse e le imprese più esposte alla competizione rispetto a quelle che potevano tenersene più a Ripa
Sono emersi problemi acuti e vere emergenze che pensavamo di avere alle spalle
La quarta settimana per i redditi più bassi la casa perché non la possiede e così via
Pensionati lavoratori giovani famiglie hanno misurato il peso di una vita più difficile e più insicuro
Ancora una volta tutto questo non solo non è stato visto non solo è stato corretto mai stati invece aggrava
Si è fatto una redistribuzione a rovescio dentro l'aula Carlo delle politiche fiscali
Si è abbandonato ogni politica dei redditi
Non si è restituire il fiscal drag si è preso a riferimento un tasso di inflazione irrealistico si è rinunciato ad ogni iniziativa su sistemi tariffari e sul condizionamento dei prezzi più sensibili se ha colpito l'Uefa bloccare
Si è consentito che abitualmente i contratti si chiudessero con almeno un anno di ritardo come sta avvenendo per i metalmeccanici che domani sono i si opera i quali facciamo giungere da qui il nostro saluto e la nostra solidarietà
Insomma si è guardato all'Italia con gli occhi e con il cuore di chi si arricchiva e non di chi si impoveriti
Per lui solo frasi demagogiche misure ingannevoli e promesse a ruota libera ed ascolteremo altri queste promesso ricerche Domenici già nelle prossime ore sulla casa ad esempio con un piano che a prescindere dal merito se applicato verrebbe i primi risultati fra cinque o dieci anni
E che non darà nessuna risposta concreta ai bisogni di oggi
Dunque il nostro paese non è cresciuto e ha distribuito è contrario eppure nessuno può dire che in questi anni la priorità dell'azione di governo abbia avuto qualcosa a che fare con tutto questo
La maggioranza di governo esercitato la sua forza la sua convinzione la sua efficienza in tutt'altra direzione una direzione avulsa dalla vita reale del Paese
Lo stravolgimento costituzionale
Il ribaltamento del sistema elettorale che più lo si guarda più Siri rivela un pasticcio di proporzioni bibliche perché queste parole su con D'Alema questo è un proporzionale che può generare un maggioritario impazzito totalmente a random
Questa è la cosa che bisogna spero riguardare ancora in questi giorni
L'adattamento meticolose pervicace delle norme giuridiche ad esigenze personali
Lo smantellamento con le parole con i fatti di elementi essenziali dell'etica pubblica
L'apertura aggressiva revanscista di fronti ideologici usati come diversivo rispetto ai problemi reali
Ecco tutto questo ha creato delusione in grande parte dell'elettorato e non sarà facile per il centrodestra coprire i fallimenti vecchi compromesse nuove così come cercherà di fare negli sarà facile il gioco delle tre carte con i tre leader che sono in realtà le facce diverse della stessa delusione degli stessi fallimento
Elettorato
Ha mostrato in questi anni la disponibilità a sostenere attivamente l'alternativa dell'Unione diciamolo pure a sostenere attivamente il nostro partito
Questa non è un'acquisizione scontata per noi ma una possibilità che si apre alla nostra proposta
Noi desideriamo che l'Unione si rivolga al Paese con un linguaggio di verità
E con la serenità e la fiducia che derivano dalla corsa per Polenza dei problemi e dalla volontà concreta di affrontarlo
Chi governerà troverà una situazione molto molto difficile
Molto difficile
Lo sappiamo noi e lo sanno ormai anche l'Italia
E tuttavia non promette Remo lacrime e sangue perché tanti cittadina USA pagato e tanti cittadini vanno sollevati da condizioni di debolezza e di disagio di sicurezza e di precarietà e noi dovremo farlo
Non lacrime e sangue dunque ma rigore sì spirito civico sei fedeltà fiscale si sforzo collettivo condiviso reciprocità concertazione
E la prima parola che vogliamo dire a proposito della questione economica e sociale è la parola più naturale vera per un grande partito della sinistra
Vogliamo un'Italia più giusta ecco la parola
Senza equità noi non risvegli eremo le energie di questo Paese non ci rimetteremo in cammino
Proponiamo di cominciare a ridurre da subito la forbice che si è aperta dalle condizioni sociali
Si potrà trovare questa chiave le nostre proposte di politica fiscale
Che hanno prevede un rafforzamento molto netto degli effetti redistributivi con la cosiddetta imposta negativa a favore delle fasce più deboli in particolare con strumenti concreti di lotta all'evasione
Si potrà ritrovare questa chiave del progetto di riduzione degli istituti della flessibilità e di contrasto la precarizzazione
Si potrà ritrovare degli impegni sulle punte più acute del disagio sociale la non autosufficienza la casa
Nell'approccio universalistico di responsabilità pubblica e non di mercato ai bisogni fondamentali la salute la sicurezza l'istruzione
Nel rilancio di luoghi e strumenti di politica dei redditi e di osservazione attiva delle tariffe dei prezzi
Nell'attenzione al ruolo degli enti locali e alla funzione decisiva del welfare locale tutte cose presenti nel nostro progetto
Ma l'idea di un'Italia più giusta emerge in punti in altri punti cruciali della nostra proposta
Dove in modo più evidente economie e società si danno la mano
Deve essere chiaro ad esempio che per noi è inaccettabile mettere un tredicenne al bivio fra il sapere per il sapere e il sapere per rifare
Erano
Per noi questa è un'ingiustizia e questo già basterebbe ma è un'ingiustizia che si traduce in un'inefficienza e che già oggi sta mettendo in discussione inevitabilmente il ruolo centrale della formazione tecnica per noi è inaccettabile come ingiustizie come inefficienza il grado di precarizzazione di sotto salario cui è costretta la grande parte la nuova generazione
Per noi è inaccettabile e inefficiente che a parità di lavoro a parità di tempo a parità di qualifica ci sia differenza di salario fra donne e uomini o fra immigrati e cittadini italiani
Così come assurde non tollerabile che il ripiegamento dell'occupazione del Mezzogiorno torni a colpire i giovani a De Donno
In questi e in altri casi ci sono ingiustizie che disperdono risorse che immobilizza le energie necessarie per la riscossa del Paese
Del resto lo ha detto spesso Romano Prodi lo ripetiamo anche noi non si può sulla politica dei due tempi ne fa crescita ed equità né fra crescita risanamento della finanza pubblica
Certamente
La fiducia l'investitore consumatori non può muoversi senza la certezza di una finanza pubblica sotto controllo
Oggi questo controllo non c'è perché non c'è governo ovvero dei grandi aggregati di spesa corrente aggregati che non si lasciano dominare con le politiche iniquo illusoria dei tagli o dei tetti ma solo con la qualificazione razionale ed efficace dei meccanismi interni
L'ex questo controllo non c'è e non c'è questo controllo perché non c'è sicurezza delle entrate fiscali
Una sicurezza che non si ottiene derogando di volta in volta le leggi ma allestendo una fiscalità più rispettoso del contribuente ma che non deroga e non stressa l'occhio annesso un
Nelle nostre proposte non si troverà all'impegno una generalizzata riduzione fiscale
Ma l'impegno un riorientamento del carico fiscale secondo un'ispirazione più nettamente redistributiva
è un privilegio del lavoro e della produzione rispetto alla rendita e si troveranno lo dicevo strumenti e politiche capaci di scoraggiare colpire l'evasione e l'infedeltà fiscale
Nelle nostre proposte c'è una riforma del meccanismo di formazione del bilancio dello Stato
Se in particolare l'allestimento di una corresponsabilità nel controllo a Tempo reale della spesa fra Stato Regioni enti locali
C'è l'attenzione ai meccanismi di sostenibilità non scherziamo su questo sostenibilità finanziaria nei comparti più cruciali come la sanità
Sia chiaro noi siamo per una seria politica di bilancio non si piacciono i buchi perché non ci piacciono le stangate perché non ci piace lasciare i figli solo problemi e debiti
Perché vogliamo ricostruire un minimo di spazio per rafforzare gli investimenti quindi capitale sociale del nostro Paese
L'equilibrio di bilancio lo ripetiamo un problema serio da affrontare con linearità e rigore ma non lo vediamo come la stella polare dell'azione di governo
La stella polare dell'azione di governo è l'economia reale del nostro Paese e la sua possibilità di crescere in modo sostenibile e socialmente equilibrato
A proposito di priorità teniamo veramente un da fatta cento la produzione industriale manifatturiero del due mila nel settembre due mila cinque i Paesi della zona euro sono a centotré virgola tre la Germania centosette virgola tre e l'Italia novantaquattro virgola cinque
E vogliamo ancora scopi anziché il nostro PIL viaggi a zero uno zero due quello europeo uno due uno tre
Che cioè noi siamo finiti in fondo alla classifica europea quando del due mila eravamo nelle zone alte possiamo stupirsene
Per cui esito dopo quindici anni noi chiediamo con forza che la struttura e l'azione di governo vengano organizzate puntando l'economia reale
Innanzitutto dobbiamo stimolare una riscossa sul piano della produzione industriale e dei servizi
E a rispondere con chiarezza una domanda radicale
Ma quale strutture industriali immaginiamo per l'Italia fra dieci anni nella nuova divisione internazionale del lavoro dobbiamo farci un'idea su questo la politica di governo deve farsi un'idea su questo e trasmette dal paese
Noi rispondiamo in quei a queste domande
E rispondiamo trova tre punti chiave che possono pose sintetizzati così primo
Nel settore Atlanta economia di scala quel che abbiamo ancora l'aerospazio e la siderurgia dall'auto la chimica nel ferroviario la cantieristica
Noi dobbiamo predisporsi per tempo e senza indugi
A partecipare in modo non subalterno a un'ulteriore fase di consolidamento di concentrazione di alleanze che si determineranno a scala continentale e mondiale
E a questo fine dovremo organizzare risorse di diplomazia economica di sostegno alla ricerca e di committenza pubblica
Secondo noi a differenza di altri Paesi europei non potremmo rinunciare alla manifattura dei beni di consumo quella che noi chiamiamo made in Italy
In alcuni settori possiamo immaginare un ridimensionamento quantitativo per attenti per numero di impresa ma in forme tali da essere compensato da un più alto valore aggiunto
Da mesto professionali più elevate dello sviluppo di servizi collega
E quindi servirà una politica energetica di accompagnamento al rafforzamento alla selezione del nostro sistema di piccole e medie imprese
Odasso o i consiglieri ogni elette o in consorzio
Molte nostre imprese dovranno dotarsi di complessità organizzative tali da poter trarre vantaggio dal sito tecnologico e tali da consentire lo sviluppo di funzioni indispensabili per l'internazionalizzazione
Funzioni di commercializzazione di logistica marchi ricerca innovazione finanza
I bacini di subfornitura artigianali di piccoli impresse dovranno almeno alcuni di essi che esser tenuti in Rete con operazioni di qualificazione da promuovere e da sostenere
Anche le piccole e medie imprese di successo quindi non solo quelle che non vanno bene anche quelle di Successo cominciare dalla meccanica
Dovranno consolidarsi accorparsi crescere per reggere nuove sfide
Ecco a tutto verso le
Politiche pubbliche industriali e fiscale dovranno far da sponda organizzando le energie
Le associazioni internazionali il terziario professionale ma le banche soprattutto i capitali le banche gli strumenti finanziari attorno a obiettivi chiari e condivisi e intanto e avremmo già dovuto farlo in questi anni
Dovremo prendere un po'di tempo con ragionevoli misure difensive nazionali ed europee che sono consentite dalle norme sul commercio internazionale
E sulle quali in cui si sono fatte molte chiacchiere demagogiche ma pochi fatti
E infine dovremo allestire qualche strumento nuovo anche per le crisi e le transizioni industriali che ci accompagneranno ancora per un po'
Terzo punto tutto questo non basterà bisognerà sviluppare attività economiche industriali settori nuovi
Noi individuiamo questi settori i nuovi ambiti tecnologici dell'ambiente nella logistica nel turismo dei beni culturali
Più in generale abbiamo Mantini evidenti d'iniziativa nel grande campo dei servizi a cominciare da quelli di utilità sociale
Abbiamo numerose proposte in ciascuno di questi campi molti dei quali interessano direttamente al Mezzogiorno io voglio citare in particolare l'efficienza energetica
Come grande campo di attività economica abbiamo proposto su queste il singolare privilegio da dell'Energia più care d'Europa un curioso privilegio ci consente tuttavia di attivare delle risorse di mercato per l'efficienza energetica per il risparmio energetico
Sia nel campo industriale sia nei luoghi di vita l'abitazione e la città
Non sarà difficile credo anche coglierne i materiali che presentiamo un'idea di crescita largamente collegata dimensioni qualitative e a concetti di sostenibilità
Ad esempio non ci sfugge che l'agricoltura italiana è davanti al passaggio più impegnativo della sua storia moderna
Con una riduzione grave di Manzini e di redditività
Non ci sfugge che anche qui ci sono regole della concorrenza da ridefinire politiche di rafforzamento delle imprese agricole di trasformazione da attivare una riforma europea da perfezionare un legame industria agricoltura da stringere meglio e di più
Ma la grande scelta strategica e comunque l'agricoltura di qualità sono le produzioni distintive
è il rapporto creativo fra valori imprenditoriali valori ecologici valori della ricerca valori del territorio da proporre al mercato e al consumatore
Ancora la valorizzazione a fini economici occupazionale dei beni culturali e ambientali delle potenzialità turistiche per noi avviene sempre secondo linee di qualificazione di preservazione attiva delle norme risorse disponibili
Il calo del turismo è impressionante
E lo chiameremo tutti a questo proposta una grande operazione nazionali
Lo sviluppo di settore tecnologici per noi avviene secondo linee di inserimento delle tecnologie nella vita sociale della pubblica amministrazione nell'impresa e anche secondo linee di sviluppo di nuovi impresa i settori strategici e leggeri
Elettronica telecomunicazioni spazio biotecnologia e nanotecnologie nuovi materiali e anche in relazione positiva con i nostri settori di tradizione
La rivisitazione della città ne parlava Domenici come nuovi distretti della produzione e della conoscenza e come luogo di nuove risposte sociali cominciare
Da quella abitativa della casa in affitto avviene per noi secondo linee di riqualificazione di comparti urbani e di forte logica ambientale
Io invito a leggere a questo proposito l'approccio originale che assumiamo sul tema Città e sul quale possiamo tornare con appuntamenti specifici per lavorarci ancora
Anche per le infrastrutture proponiamo quel ribaltamento concettuale che fu alla base del Piano generale dei trasporti in questi anni dimenticato tradito
In nome della mitizzazione impotente dell'opera pubblica che ha generato nelle priorità e nessuna vera realizzazione e che ha dato luogo a un processo l'abbiamo detto mille volte
Che ha ridotto la logistica la mobilità la mobilità l'infrastruttura l'infrastruttura l'opera pubblica e l'opera pubblica l'aula magna propagandistica allestita la nello studio televisivo diverso
L'obiettivo per noi è mobilità sostenibile e sviluppo di una logistica moderna
E per questo ci vogliono nuove regole nuovi attori industriali sviluppo di tecnologie
E si voglio certamente opere che partano dai colli di bottiglie dagli snodi fondamentali del sistema
Dai grandi assi di comunicazione continentale Torino-Lione compresa
Dal fare e dal mare secondo priorità onestamente dichiarate compatibili con le risorse e secondo modelli di democrazia efficiente
Che garantiscano cioè sia la partecipazione sia la decisione perché è una grande opera pubblica attraverso non solo un territorio attraverso la democrazia
è con questi criteri e siamo riusciti a fare le uniche grandi opere che si vedono in questo Paese e sono state tutte cantierabile dal centro Fini
è con questi criteri e abbiamo dato il via no opera e sezionali incredibile come la galleria ferroviaria fra Firenze e Bologna con questi criteri
Quando parliamo di efficienza energetica di fonti rinnovabili
Noi non parliamo dico di qualche addetti di di energie scusate non parliamo di cose per l'Italia ormai totalmente antieconomiche come nucleare naturalmente al netto della ricerca sul nucleare di nuova generazione
Noi parliamo invece di efficienza energetica parliamo di fonti rinnovabili e in particolare di regole infrastrutture capaci di aumentarla disponibilità di gas metano abbassandone finalmente il costo questo è il nostro primo problema
E parliamo di investimenti diretti a mettere in campo produzioni elettrica più alto rendimento per espellere via via quelle più costose di inquinanti come sta già avvenendo dopo la ricordo
E quando parliamo di sviluppo industriale dei servizi parliamo di servizi di utilità sociale come l'acqua ma parliamo altresì di servizi professionali gestionali e di servizi alla persona
In grado di accompagnare questi servizi se aiutati a crescere in qualità e dimensione sia nuove esigenze l'apparato produttivo sia bisogni più articolate e complesse delle famiglie della persona fino al ruolo non di mercato ma di rilievo economico e sociale
Del terzo settore
Che per noi dovrà assumere le prospettive del Paese un ruolo più qualificato e più strategico insomma
Nel nostro lavoro c'è l'idea che la sostenibilità possa essere anche un motore e non solo un condizionamento della cresce
E le stesse politiche ambientali territoriali cui diamo grande spazio possono essere parte attiva di una idea di Cresci
Tutte le politiche che ho letto fin qui
Hanno un occhio rivolto al Mezzogiorno
Per la prima volta a darmi il Sud cresce addirittura meno di un Paese che cresce quasi nulla
Siamo quindi alla prova conclamata del fallimento delle politiche di governo ma soprattutto siamo di fronte a dati davvero molto preoccupanti che non posso riprendere qui ma che sono ben no
Ecco noi organizziamo la nostra proposta per il solo sulla priorità sicurezza legalità etica degli affari
Sull'opportunità Mezzogiorno come piattaforma economiche logistica fa Europa e Asia oltre che fa Europa Mediterraneo i Balcani
Sulla risposta alle condizioni di povertà del Mezzogiorno essendo chiaro che la forte ispirazione redistributiva del nostro programma
Si interessa in particolare il Mezzogiorno sugli investimenti in settori come la mobilità la polizia urbani
Sull'animazione di attività economiche come l'agricoltura di specializzazione il turismo e l'industria oltre la specializzazione attuale e verso i settori Technologies
Per noi le risorse disponibili di derivazione europea nazionale e regionale
Dovranno essere utilizzati in parte per forme di fiscalità di vantaggio su investimenti occupazione
In parte su interventi selettivi selettivi a favore dell'industria della ricerca secondo procedure stabili e chiare
Per la parte principale tuttavia le risorse dovranno essere indirizzate a beni e servizi collettivi
Sulla base di un numero più ridotto di programmi e di misure con progetti di soli adeguata meno numerosi ma più incisivi e con garanzia di essere completa
L'esigenza principale tuttavia è che Mezzogiorno torni ad essere una parola pronunciata bile con serietà e che venga espulso dal governo del paese il cinismo irridente dichiara s'mobilitato ogni politica per il Sud
Ha praticato spesso vere e proprie politiche di svantaggio per il sud e in cambio dispensa con tono saccente idee balorde per lo più come quella della barchetta del sub
Cari compagni e cari amici
Noi vogliamo definire così i nostri grandi obiettivi di politica economica economica e sociale una società più giusta più dinamiche aperta più colta più politiche pubbliche e più mercato
Partiamo dunque anche dall'esigenza di aprire regolare nuovi mercati fuori da setti monopolistici e corporativi su standard che garantiscano sicurezza e qualità per il consumatore
Fondamentali clausole sociali per gli operatori investimenti e crescita industriale
Quando una liberalizzazione a queste tre caratteristiche per noi è di sinistra
Sì predisponiamo dunque con convinzione ad azioni coraggiose in questa direzione
Io non posso fare qui lunghissimo elenco dei settori nei quali intervenire
L'elenco vada la capacità di venire a capo del prezzo esorbitante Dell'Atti in polvere
Finora simpatiche ipotesi di avere un po'di treni che viaggiano adesso che avremo i binari raddoppiati dell'alta capacità
Treni che portino Merluzzi treni che scontino le strade e che sarà possibile veder correre solo aprendo le regole a nuovi investitori e a nuovi attori industriale
Il tema cruciale dell'apertura di nuovi mercati non può in nessun modo essere sovrapposto al tema delle privatizzazioni o a quello del rapporto pubblico privato
Ne parlava il sindaco poco fa le due cose devono rimanere distinte sul piano concettuale sul piano pratico
Noi nei prossimi anni abbiamo bisogno di risultati bisogna che il gatto mangi il topo e che si raggiungono obiettivi industriali in termini di investimenti di crescita dimensionale di nuove attività in particolare nel Mezzogiorno
Bisogna che tutto questo avvenga sotto l'occhio vigile dell'Antitrust dentro a regole trasparenti di mercato nel rispetto pieno di regole europee
Diciamo pure che se per questa strada corredato privato non c'è ragione che corra il gatto pubblico diciamo che la vocazione del pubblico sta ovviamente più nelle reti che nell'attività diciamo che andrà disboscate da riorganizzata la confusa pletora di società pubbliche a finalità indefinita che il centrodestra ha prodotto
Aggiungiamo pure che avendo noi promosso le più grandi privatizzazioni d'Europa non si potrà certo attribuire un pregiudizio
Ma una privatizzazione in particolare nei servizi e scontando l'ovvio rispetto alle regole europee deve motivarsi anche per ragioni industriali e non solo per ragioni biologico per la cassa che può svuotarsi di nuovo il giorno dopo
La questione per noi va preso da un altro lato
Noi abbiamo bisogno di investimenti
In nuove attività economiche nella produzione dei servizi
Se si determina il clima giusto è il governo che ne ha la prima responsabilità si possono creare spazi per tutti per tutti quelli che vogliono provarci
Per l'impresa capitalistica italiana e non italiana per l'impresa cooperativa per le municipalizzate per l'impresa proprietà pubblica per i soggetti della finanza
Con pari dignità e pari condizioni se mai l'importante è che le regole della concorrenza riducono propri Tucano progressivamente i luoghi meno esposti alla competizione che tendono a diventare il rifugio più comodo per i capitali con scarsa utilità
Il Paese
Abbiamo detto fin qui politica dei redditi e l'equità sociale politica della produttività politica della crescita sostenibile
Ecco allora il campo dentro al quale organizzare lo sforzo collettivo e rilanciare una concertazione
Che è viva suo obiettivi leggibili che toccherà ai governi indicare e che possono impegnare l'arco della legislatura
Un patto insomma che si lassi misurare dei risultati
E che valorizzi non nella ritualità ma su scelte impegnative il ruolo degli attori sociali sindacali e d'impresa
Redditi produttività crescita sostenibile
Ora nessuno di questi obiettivi può essere raggiunto vogliamo dirlo con chiarezza secondo noi se si persegue una sbalorditi stazione del lavoro
Non è compatibile con la qualificazione alla competitività del sistema lo sviluppo parossistico del numero delle figure contrattuali
L'atomizzazione delle relazioni sociali la scelta di imprese che si organizzano solo sulla precarietà del lavoro la disponibilità unilaterale del tempo di vita e di lavoro delle persone
Noi non neghiamo la flessibilità noi vogliamo superare la legge trenta cancellando le tipologie più precarizzato anti e peraltro più estranee alle esigenze dell'impresa
Vogliamo rafforzare complessivi di guai nel farle essenziali forme di flessibilità evitare che coincidono con i sotto sarà
Vogliamo incoraggiare la prevalenza del tempo indeterminato che peraltro non coincide più un ecco il concetto di rigidità né con l'idea di un solo lavoro per tutta la vita
E non a caso la parte forse più ambiziosa delle nostre proposte
è organizzata attorno all'idea di un welfare promozionale
Proposte ambiziose
Per le quali immaginiamo meccanismi d'avvicinamento nel Breve nel medio nel lungo periodo ma con leggi da fare subito attorno alcuni grandi capisaldi
Riforma degli ammortizzatori graduale unificazione i trattamenti previdenziali promozione dei centri servizi all'occupazione graduale rivalutazione dell'indennità di disoccupazione promozione l'invecchiamento attivo
L'idea è quella di riorientare il web fondo oro da un ruolo risarcitoria un ruolo di espansione delle capacità appunto il welfare promozionale
è un modello lasciatemelo dire con un grado di coerenza e di innovazione non certo inferiore a quello danese di cui oggi giustamente si parla tanto magari chi ne parla dovrebbe anche portarci i soldi per mantenere un sistema come quello come quello danese ma ecco diciamo che il nostro modello diciamo alla pretesa di essere un'idea piuttosto innovativa sul percorso da pratica
E questo nostro modello un'ispirazione comune con le proposte che avanziamo sui servizi socio sanitari qui noi prendiamo le mosse dalle migliori esperienze di governo in campo sanitario presenti in Italia
Diciamolo pure
Esperienze che non hanno almeno per una volta troppo da invidiare al resto d'Europa e del mondo
E sono idee nelle quali universalismo responsabilità pubblica finanziabilità appropriatezza delle risposte integrazione sociale e sanitaria prevenzione
Si tengono concretamente e si tengono in una logica so
Care ai compagni e mezzi come si potrà vedere noi non abbiamo previsto una sessione specifica della conferenza sui temi della formazione della conoscenza della ricerca alla fine ci sembrava di ridurre la portata assolutamente pervasiva di questo tema che ricorre ovunque dei nostri materiali pur avendo una sua evidente specificità
Nessuna delle cose che possiamo proporre può esser davvero efficace se non rafforziamo i circuiti di produzione circolazione del Sappe
Ora qui è inutile elencare le difficoltà dei re tra teste non c'è indicatore che non ce le segnali avvolte in modo davvero sconsolante
Ora proprio perché è così pervasive
Le strutture della conoscenza per noi sono la priorità uno delle politiche di investimento
Si chiedono ma cosa volete cambiare adesso
L'istruzione non può essere un cantiere sempre aperti
è vero
Ma è vero anche che per fortuna in questi anni alcuni cantieri sono aperti solo a parole
è vero che noi abbiamo un'idea diverso della Scuola d'acqua centrodestra se poco da fare un'idea che faremo valere perché secondo noi più giusto e più utile alle prospettive del Paese
Noi la pensiamo in modo
Quella pensiamo in modo molto semplice scuola inclusiva senza dispersioni e scuola di qualità scuola che è già a scuola vera nell'infanzia
Scuola dell'obbligo fino al biennio seppure articolato per non divaricare tredici anni destini diritto
Ma non vedete che le regioni che hanno sperimentato l'obbligo della formazione l'obbligo nella formazione professionale di base ormai raccolgono in quel percorso solamente gli immigrati
E non vedete che la riforma Moratti che doveva avvicinare scuola impresa ha fatto il contrario spiazzando la formazione tecnica
E ancora noi vogliamo obiettivi formativi di uguali in tutto il Paese la devolution non sul piano
Stiamo
Siamo
Siamo per un'istruzione nazionale e per la programmazione regionale dell'offerta formativa dell'Offerta non degli obiettivi formativi
Nella scuola quindi noi siamo in tempo per fermare scelte sbagliate sentiamo la responsabilità di farlo e lo faremo
Vediamo i limiti nel processo di riforma dell'università che è stato lasciato in mezzo al guado del centrodestra
Abbiamo cominciato risolvere parzialmente i problemi di quantità ma non ancora quali di qualità
Però noi vogliamo comunque camminare su due gambe non si torni indietro mi versi tardi è lì su due gambe come avviene nel resto d'Europa e del mondo più laureati e laureati migliori
Si servono meccanismi autorevoli e indipendenti di valutazione dell'attività ci serve una governance diverso del sistema e la proponiamo non posso andare nel dettaglio ci servono eccellenze
Ci serve probabilmente una formazione tecnica superiore non universitaria e comunque ci serve proseguire nell'aumento del numero dei laureati per avvicinare le medie europee
Noi dichiariamo il nostro Progetto un'emergenza nazionale sulla ricerca stremata dai colpi che ha subito in questi anni era figuriamo queste emergenza con il profilo del giovane ricercatore
Figura ormai rare negletta e prima priorità per il nostro programma
Libertà
Merito valutazione indipendente dei risultati questi cardini di riferimento le nostre proposte se ci saranno poche risorse andranno sospese lì
E troveremo meccanismi di reciproca convenienza per la collaborazione fornita in prese e faremo una piattaforma comune con le regioni per garantirsi che dalla libera ricerca fondamentale di base possono venire benefici di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico cari compagni cari amici e gentili ospiti
Questi anni hanno portato ferite gravi all'impianto democratico del nostro Paese e alla sua etica pubblica
Il Presidente della Repubblica operato efficacemente per rafforzare il senso della comunità nazionale attorno a valori condivisi e gliene siamo grati
Maggioranza e governo hanno operato in senso opposto
Parti fondamentali della Costituzione legge elettorale norme penali sul conflitto d'interesse assetti della comunicazione
Sono stati resi disponibili alloggi che di parte o addirittura personale
Il rapporto fra istituzioni è stato spesso trascinato nell'agone politico
Si è messo veleno nei posti della fedeltà fiscale del civismo
Si è perso ogni compostezza nell'esercizio di funzioni istituzionali e non ci si è preoccupati che il linguaggio di governo diventasse un linguaggio di Fazio
Si è spento il principio di maggioranza oltre i suoi confini
è apparso improvvisamente evidente che il nostro bipolarismo ormai radicato nella coscienza dei cittadini
Si è conformato tuttavia in modo squilibrato e senza bilanciamento
Con il rischio di di generare i nomi sostenibile bipolarismo delle regole in un bipolarismo costituzionale in un bipolarismo dei valori
Il nostro impianto democratico si è dunque complessivamente indebolito
Siamo più deboli oggi di fronte ai nuovi interrogativi che stanno davanti a tutte le democrazie del mondo e anche la nostra
Come protegge la democrazia dal terrore dall'insicurezza senza deformava senza rinnegare
Come organizzare il pluralismo in un'epoca di migrazioni di confronti inedito fra culture civiltà religioni come legiferare attorno a temi eticamente sensibili a nuove frontiere aperte dalla scienza
Come contrastare l'irrilevanza dei processi decisionali nazionali e locali di fronte alla dimensione ormai planetaria dei problemi dei potere
Domande impegnative allora ci permettiamo qui
Di avanzare un monito di prendere un impegno
Noi dobbiamo avere più cura della nostra democrazia e con la prossima legislatura proporremo un modo più alto di discuterne non saremmo speculari al centrodestra cambieremo registro
Cominciamo col dire che quando chiameremo i cittadini a dire no all'assurda riforma costituzionale di Calderoli non lo faremo da posizioni conservatrici
Proporremo voi stessi subito la riforma le articolo centotrentotto prevedendo l'obbligo di maggioranza qualificata per le modifiche costituzionali
E su quella base
E su quella base si procederà laddove necessario con proposte d'aggiornamento della Costituzione e comunque con modifiche normative regolamentari e dei meccanismi elettorali allo scopo di ridurre la frantuma la frammentazione del sistema politico
Promuovere coesione la coalizione stabilità di governo e maggioranze bilanciamento del sistema bipolare
Statuto all'opposizione controlli parlamentari poteri di garanzia del capo dello Stato pluralismo dell'informazione indipendenza della magistratura e di Corte costituzionale noi i nostri materiali abbiamo proposte precise su tutto può essere
E su altri temi ancora Cuccia Lissi lì per il Paese
L'efficienza della pubblica amministrazione il diritto avere una giustizia certa i tempi accettabili non perché riduce la prescrizione ma perché cambi meccanici
Ci sono cose che non vanno nel rapporto fra Stato Regioni enti locali problemi veri che non si risolvono con l'umiliazione delle Autonomie come avvenuto fin qui certamente si dovranno apportare alcuni correttivi delle competenze La sette le competenze certamente si dovrà fare il federalismo fiscale
E tuttavia bisogna finalmente a riconoscere che non può esserci nessun federalismo e tanto meno federalismo cooperativo che vogliamo senza luoghi negoziali e di composizione in cui si eserciti la corresponsabilità garantendo comunque la decisione oltre un certo limite la discussione un poco capestro sulle competenze urta contro il principio di realtà contro la vita reale
Tenere sotto controllo davvero la finanza pubblica diffondere le migliori pratiche nel nella gestione dei servizi garantirsi che fase di popolazione non esporsi al riparo dalla povertà estrema
Produrre politiche per i distretti di trasferimento tecnologico per la piccola impresa avere livelli minimi di produzione di mia zia avere infrastrutturazione
Non è possibile senza procedure nelle quali sia riconosciuta la pari dignità dell'istituzione si determinino obiettivi condivisi impegno esigibili e garanzia di giungere comunque alla decisione
Quindi la strada che indichiamo la nostra proposta è quella di strumenti efficienti di conciliazione e corresponsabilità fra Stato Regioni ed enti locali
A cominciare dalla riforma rafforzamento della conferenza unificata io sono certo e i nostri amministratori regionali e locali sapranno essere protagonisti attivi e responsabili di questa novità
Un tessuto istituzionale politico più salde e condiviso
Può aiutarci ad affrontare le sfide inedite a cui facevo riferimento e anche qui noi abbiamo qualche proposta da avanzare
Abbiamo già detto che per dare nuove efficace la democrazia per noi significa necessariamente progressivamente estende la la dimensione sopranazionale a cominciare dall'euro
Noi siamo inoltre per la legalità costituzionale e Repubblica
Dobbiamo difenderci dalla minaccia del terrorismo senza ingenuità ma senza deroghe ai principi costituzionali così come facemmo in tempi difficili e non dimentica
Dobbiamo risvegliare le coscienze rafforzare gli apparati contro la grande criminalità
E fare intendere a chi deve intendere in particolare nel Mezzogiorno che lo Stato non scherza che i cittadini onesti non sono soli che non si accetta il quieto vivere con le mafie che non si accettano come ha detto pronti
Dobbiamo affermare la legalità nella vita economica e far vedere con chiarezza che non basta avere i soldi al potere per mettersi al riparo dalla giustizia
Dobbiamo affermare la legalità nella vita delle nostre città e affermare la sicurezza nella vita delle nostre città
Sia chiaro per noi sicurezza vuol dire libertà
Libertà di ciascuno e in particolare libertà dei più deboli
E non si contrapponga solidarietà sicurezza perché qualsiasi anziano che vive in un quartiere conosce l'importanza sia della solidarietà sia per la sicurezza ha bisogno di tutte e due le
E noi dobbiamo tutte e due le quote
Legalità a tutti i livelli legalità dei processi di immigrazione e di integrazione
E tuttavia una legalità nuova lui nella quale l'immigrato conosca riconosca e rispetti le regole della nostra comunità ma conosco e posso praticare altresì propri diritti alle proprie libertà
Noi arriviamo dopo altri paesi al grande appuntamento con i fenomeni migratori possiamo far tesoro di pregi e limiti di esperienze al trucco
Siamo in condizioni di sconfiggere le irrazionalità della Bossi-Fini
Siamo in condizione di uscire dall'alternativa fra multiculturalismo ingenuo e integrazioni smog giacobino
Siamo ancora in tempo per progettare praticare un modello italiano di integrazione flessibile questa è la nostra proposta
Possiamo prevedere una programmazione menu stupide più duttile a dei flussi
E possiamo costruire l'avvicinamento ai diritti di cittadinanza attraverso una nostra particolarità non ancora utilizzata nella legislazione le comunità locali chiarito
Una risorse norme per un'integrazione intelligente articolata e flessibile
E possiamo affermare una legislazioni impegnativa sulla cittadinanza sul diritto di voto sulla libertà religiosa
Facendo così evolvere le grandi acquisizioni normative della prima stagione del centro sinistra e guardando finalmente e razionalmente l'immigrazione come una condizione del nostro futuro
Infine c'è una questione da dirimere la nostra vita democratica che si è fatta questione che se fatta particolarmente acuto
Come legiferare su temi eticamente sensibili che riguardano la vita la morte e la generazione la scienza apre orizzonti che possono esser di rilevanza eccezionale per il miglioramento della condizione umana
Ma al contempo la scienza subisce una perdita di innocenza di fronte al rischio che la vite e l'uomo diventino materia prima per la volontà di potenza dell'uomo spesso si affacciano domande nuove e non è detto che le risposte che non si trovano più semplicemente dall'assenza si trovino per ciò stesso nella religione o nella pelle
Si può essere invece
Si può essere invece
Si può essere invece lo spaesamento ci può essere un ritrarsi dagli interrogativi e forse ne abbiamo avuto la conferma né recentemente recente appuntamento referendario
Ecco su questi temi delicati sia chiaro che noi non cerchiamo risposte che riducano la voce di chi vuole parlare
Di chi vuole affermare le sue opinioni o la sua verità per proporle come criterio generale di regolazione
Chiunque decida di partecipare alla discussione pubblica comprese dunque le gerarchie ecclesiastiche accetta necessariamente le logiche della discussione e cioè la dialettica il confronto pluralisti noi vogliamo occuparsi invece dei criteri a cui deve attenersi il legislatore di fronte a problemi eticamente stessi
E vogliamo occupanti dei criteri cui deve ispirarsi la mediazione politica
Noi siamo perché legislatore assuma le sue responsabilità
Organizzando la discussione pubblica ricercando un bilanciamento fra i valori un compromesso fra concezioni etiche un equilibrio di soluzioni medicando così su questioni tanto radicali il principio di maggioranza
E siamo perché la laicità dello Stato si esprima attivamente nella capacità di far vivere il pluralismo siamo perché il legislatore sia laico in quanto non pretenda di esaurire della norma ciò che è giusto e ciò che è sbagliato
Ma riconosca invece la frontiera mobile che deve sempre esistere fra ciò che contiene deliberare e ciò che va lasciato la convinzione la responsabilità della persona in particolare della no
Perché io credo che solo il riconoscimento più o meno grande di responsabilità personale su temi controversi eticamente sensibili può garantire con una prova del nove
Che non si è in uno stato etico in uno stato confessionale
Purtroppo questi principi e questi metodi non li abbiamo visti riconosci utile la discussione della legge sulla procreazione assistita
E purtroppo li vediamo anzi calpestati nel tentativo di delegittimare surrettiziamente la centonovantaquattro
Concludendo
Concludendo
Concludendo
Concludendo sono certo che da questo appuntamento di Firenze verrà fuori in modo comprensibile quello che vitale che abbiamo in mente se si chiedono parole riassuntive del nostro progetto noi siamo pronti a dirle naturalmente
Più politiche pubbliche e più mercato politica concertata con le forze sociali su redditi e su produttività conoscenze ancora conoscenza riduzione della precarietà qualità del lavoro welfare promozionale
Politiche industriali rafforzamento dell'impresa ambiente efficienza energetica opportunità a mezzogiorno città è casa una democrazia migliore più diritti più sicurezza
Alcuni osservatori ci scoprono adesso programmi insisti
E temo uno amichevolmente mi pare che non si può dei cervelli o sulla luna e ci suggeriscono di avanzare proposte emblematiche pillole di concretezza
Sarebbe davvero curioso che ne fossimo presi dopo tanto lavoro che ne fossimo previ proprio noi Democratici di sinistra fatemelo dire la forza politica che accumula in Italia la più grande esperienza di governo e l'esperienza di governo
Ognuno
Allora
Elenchiamo però elenchiamo comunque qualche proposta emblematica qualche pillola di concretezza
Un fisco che dare non solo che prende ed anche a meno posto negativi obbligo scolastico a sedici anni e divieto di lavorare fino al diciotto al di fuori di contratti a finalità formativa
Io rispondo un fondo per la non autosufficienza
La densificazione completa dell'organizzazione interna degli atenei un piano per l'affitto un piano per cinque mila nuovi ricercatori una riforma dell'RC auto
L'abolizione tariffe minime dei professionisti e l'avvio delle società professionali
Pensate un po'l'impegno a petrolio costante di ridurre del dieci per cento del costo delle aziende ricalcolate cos'abbia
La liberalizzazione della vendita dei medicinali da banco
Io il sole il cosiddetto trentasei per cento per ristrutturazione delle case finalizzato all'efficienza energetica l'anti sismica
La riforma dei poteri di Bankitalia la condivisione degli archivi e delle banche dati delle amministrazioni con codici di accesso per gli operatori abilitati e conseguente eliminazione totale dei certificati
Attualmente e potrei continuare utilizzeremo in accordo con l'Unione queste e molte altre proposte
Per spiegare il nostro progetto più semplicemente riassuntivamente ancora possiamo dire c'abbiamo lavorato in tanti e tanto in questo periodo che vogliamo guardare l'Italia con l'occhio della generazione che sta fra i venti e i trentacinque anni
Con gli occhi dunque
Con gli occhi dunque con gli occhi dunque non dei giovani ma dei nuovi adulti cioè di coloro che dovrebbero melensa una stabile vita di coppia una famiglia propria un lavoro definito l'accesso alle professioni un bagaglio culturale e tecnico adeguato
Un percorso segnato da valutazioni di merito e non da relazioni con questo con quello un accesso al credito non impossibile un accesso alla casa non impossibile un po'meno debito pubblico sulle spalle
Prime responsabilità quali che prima responsabilità nei luoghi dell'impresa in o che l'amministrazione dei luoghi della politica e così via
Tutto questo non c'è non c'è abbastanza e così l'Italia si gioca il suo futuro guardate alla fine stare con chi bussa alla porta e non con chi la tiene chiusa resta per me l'unica ricetta possibile per il nostro Paese
E quindi come dice Prodi
Come dice Prodi ci vuole il coraggio di sette radicali e amare davvero l'Italia vuol dire amare soprattutto l'Italia di chi ha bisogno di chi merita e l'Italia di chi ci prova
Con questo
Siamo pronti a dare un contributo forte la sintesi dell'Unione di Romano Prodi
Lasciatemi anche dire che il compito dei Democratici di sinistra non si esaurisce in questo se la davvero vogliamo dare obiettivi nuovi al Paese dobbiamo dare obiettivi nuovi anche la politica
La lista dell'Ulivo sarà il più grande forte punto di riferimento nella battaglia per l'alternativa alla destra e il segno di una volontà di rafforzamento e riorganizzazione del campo del centro sinistra che la realtà del Paese in volo
Noi lavoriamo perché l'Ulivo sia anche un percorso praticabile
Non solo verso la composizione amichevole di cose antiche
Ma verso una prospettiva più aperta che Pavia questo secolo alle generazioni di oggi
E che metta a frutto su discriminanti più grandi e più attuali di ispirazione riformista
Noi non pensiamo insomma un gioco a somma zero fa diverse tradizioni o un disarmo delle tradizioni o tanto meno le loro dissociazione dalle grandi aree socialiste democratiche progressiste del mondo
Noi pensiamo una sintesi culturale politica nella quale pare esprimere i grandi ideali della sinistra ideali che abbiamo avuto in eredità e che dobbiamo saper investire dei tempi nuovi nelle nuove condizioni
Cari compagni
Se sapremo tenere assieme Progetto per l'Italia nuova prospettiva politica allora avremmo trovato il modo di guardare oltre la transizione
Una transizione di cui Berlusconi crede di essere il demiurgo essendo le invece solo una scomposta espressivo
Si aspetta una battaglia difficile
Già incombono nelle città i manifesti sei per tre e si muovono le montagne e montagne di soldi intendo
Noi rivolgiamoci con serenità al Paese con le nostre idee il nostro volto il nostro linguaggio con l'ottimismo e la fiducia che derivano dalla serietà dalla semplicità dalla vera condivisione dei problemi diamo agli italiani l'idea che assieme ce la facciamo
Cerchiamo di trasmettere un po'di passione per il futuro e soprattutto guardiamo la gente all'altezza degli occhi non da sopra perché noi non siamo loro noi siamo la sinistra
Grazie e buon lavoro
Grazie cari compagni adesso vi chiedo sì un attimo di attenzione
Un attimo di attenzione perché oggi è il primo dicembre è la giornata mondiale contro l'AIDS giornata proclamata da Leo nazioni unite
Ed è un grande problema è è stato definito il volto tragico dell'acqua della globalizzazione da Romano Prodi
Se se si pensa non vi invito a fare la conta perché insomma sarebbe non di buon tono che nel nostro mondo ogni minuto muore un bambino per AIDS
Un vero dramma umanitario
Che lega il destino comune a milioni di uomini e donne
Noi crediamo che qualcosa si deve fare
Crediamo che qualcosa si possa fare nel campo della prevenzione nell'accesso più e a quale ai farmaci nella ricerca ma anche nella gestione di grandi questioni internazionali come la fame la povertà le guerre
I diritti le libertà a questo proposito ce lo ricorda un uomo che io definisco un grande umanista che su questi temi ha speso una vita intera adesso lo ascoltiamo
Mobile venisse
Dormivano al microfono deve avere
Pongo in
E unico dunque essere spaziale
Delle sei suore estremamente turche
Sostantivo
Erano i problemi sul mercato
Aggiustare deposto oggi come può organo russe
Se il suo
Lo stretching
Con un ex transitorio comunque il cappello
E con lo sbarco alberghieri
E organo forse se il suo consulente
E allora
Ordine poi fa va bene Forbes consonanze
Ora in cui occuparci copiati
TF
Questo urbane sono tubo
Ma
O chissà che cosa colposa mattina
Grandi infatti questa alle
Come conosco più o pongo anche un
Roma Caro a Brussel senz'altro
Oscar di
Il no una stampe
Punto
Occupavo incarnata dal sopporti
Così è lo sport
La nostra
Come
Compagni e compagne amici ospiti sedetevi per cortesia cerchiamo di dare un ordine alla prosecuzione dei lavori
Siccome i tempi sono stretti vi invito velocemente a riprendere il posto
Fare silenzio
Oggi avrebbe dovuto essere con loro e in se vi sedete cortesemente
Oggi avrebbe dovuto essere con noi a prendere la parola Adriano Sofri
Tutti sanno che da sabato notte Sofía ricoverato all'ospedale Santa Chiara di Pisa a lui dunque il nostro saluto e l'augurio di piena guarigione
Nella convinzione che la libertà ora concessa provvisoriamente diventi presto definitiva quella grazia concludendo un capitolo doloroso che dormiva poteva essere chiuso prima
Riprendiamo i lavori e la prima sessione l'Italia nel mondo ruolo strategie darò la parola per l'apertura a Luciano Vecchi responsabile degli esteri del Vieusseux
I tempi saranno rigidamente stretti quindi scuserete nella mia necessità di richiamare via i tempi per dare la possibilità a più persone possibile di intervenire grazie
Care compagne e compagni abbiamo voluto avviare i lavori nella nostra convenzione programmatica una sessione impegnativa per discutere in maniera aperta e con ospiti autorevoli della collocazione del ruolo dell'Italia sulla scena europea ed internazionale
Numerosi e qualificati amici da altri Paesi interverranno anche nei prossimi giorni aiutandoci ad affrontare questioni che le nostre società vivono in questa fase della storia europea e mondiale le sfide dello sviluppo della crescita della qualità sociale
E questo è uno dei tratti caratteristici del nostro partito che vogliamo sia al centro
Della più complessiva strategia di governo dell'Unione del centro sinistra
Una rete di rapporti internazionali ampie consolidata la volontà e la capacità di leggere le sfide le contraddizioni ma anche le straordinarie potenzialità del mondo complesso in cui viviamo e in cui siamo chiamati ad operare parliamo dell'Italia avendo ben presente la collocazione che la storia la geografia le vicende umane le hanno assegnato
Il nostro primo obiettivo è proprio quello di rimettere l'Italia al centro della scena internazionale
Ricostruendo né una politica una fisionomia un prestigio che abbiamo visto in questi anni messi seriamente in discussione
Per impostazione scelte politiche del governo Berlusconi limitate insufficienti contraddittorie spesso sbagliate che ci hanno marginalizzato
D'altronde le sfide del mondo di oggi dalla lotta alla povertà e all'Ajax all'accesso alle risorse dai conflitti alla necessità di costruire un nuovo ordine mondiale
Dalla minaccia terroristica il bisogno di costruire sedie efficaci di governance globale
Sono per noi elemento di proposte di iniziativa politica sono decisive per il futuro dell'Italia ma sono anche elemento di identità del nostro partito della nostra coalizione
Ed hanno un impatto sempre più forte sulle coscienze sugli orientamenti di milioni di donne e uomini come ci indicano anche i grandi movimenti di questi anni
Vediamo come il mondo viva in una lunga fase di transizione che segua l'ordine della guerra fredda nella quale si giocano le prospettive del mondo di domani
E che è segnata dall'emergere prepotente di nuovi pesi e nuove aree di sviluppo che si candidano ad affermarsi oltre che economicamente anche politicamente
Ma anche dal permanere di larghe sacche di sottosviluppo e di povertà sempre più sostenibili
E dal complanare sì di questioni globali
Che riguardano non più solo agli aspetti sociali ed economici
Ma anche i caratteri della civiltà dei diritti individuali e collettivi e tutto ciò richiede un'azione consapevole da parte di tutti gli attori sulla scena mondiale e un nuovo protagonismo dell'Italia
Il terrorismo rischia di aggravare il senso di smarrimento di fronte a un mondo complesso e difficile da interpretare
Queste d'altronde il primo obiettivo del terrorismo stragista internazionale
Affidare alla forte non alla politica il compito di influire decidere sul futuro occorre quindi di rispondere a domande cruciali
Di fronte a noi si delineano due strade due modi di affrontare le sfide della sicurezza e dell'ordine mondiale
Una e quella che si affida essenzialmente alla forza al suo uso alla sua minaccia
è una strada necessariamente unilaterale che ricerca di volta in volta alleanze pragmatiche con chi ci sta e che rifugge spesso da regole comuni e condivise
Questa strada è fonte non solo di guerra ma anche di costante risentimento e di volontà di vendetta di chi si sente sinceramente ho strumentalmente sconfitto emarginato è un approccio che affronti i problemi solo sulla base della convenienza quanta gente e che non riesce a delineare una strategia verso le contraddizioni globali
L'altra strada quella che noi riteniamo sia da percorrere e quella della globalizzazione della politica e del diritto e quella della costruzione di un sistema di istituzioni e di relazioni internazionali efficace multilaterali
Per agire di fronte a situazioni intollerabili di minaccio di privazione di democrazia e di libertà
Che sia fondato sul diritto devo fare esposte politiche alle questioni dei conflitti del terrorismo della povertà e che fondi sulla legalità l'eventuale uso della forza e sempre come ultima opzione
Nel nostro percorso programmatico abbiamo deciso di porre proprio per la loro rilevanza peculiare le questioni europee ed internazionali direttamente a livello dell'Unione
Se dovessimo però riassumere alcuni concetti il quadro della nostra impostazione delle scelte da compiere i valori che ci guidano come ha spesso sottolineato Piero Fassino
Potremmo dire che se sono in primo luogo la scelta del mettere al centro dell'azione dell'Italia la promozione della democrazia dei diritti umani politici sociali ed economici
La scelta del multilateralismo inteso come condivisione delle decisioni e costruzione di regole comuni attraverso il rafforzamento alla democratizzazione
Di tutte le istituzioni organizzazioni regionali ed internazionali di cui l'Italia fa parte o con cui coopera chiamate a garantire governance globale sicurezza collettiva la scelta del multipolarismo e cioè la costruzione soprattutto attraverso le aggregazioni regionali tra cui l'Unione europea di soggetti capaci di influire sulla scena internazionale
La scelta della politica preventiva e non della guerra preventiva radicalmente persegue obiettivi di equità e giustizia sul piano internazionale favorendo la prevenzione dei conflitti al prosciugamento dei bacini dell'odio
La scelta di mettere al centro delle scelte che il nostro Paese compie in materia di sicurezza di politica estera la vocazione di pace del popolo italiano e l'articolo undici della Costituzione italiana nella sua interezza
Anche laddove impegna l'Italia a sostenere con le proprie forze armate le azioni promosse dalla comunità internazionale per garantire sicurezza e stabilità
La scelta dell'Europa e del processo di integrazione europea come opzioni a rinunciabili della politica dell'Italia e lo sviluppo attraverso di esse di più salde relazioni transatlantiche
E infine la scelta di porre su nuove basi un impegno dell'Italia per la cooperazione allo sviluppo sia per perseguire gli obiettivi del millennio sì e per dare un ruolo agli attori
Pubblici e associativi che devono giocare un ruolo crescente nel partenariati internazionale
Insomma proponiamo una politica estera etica che nella tutela e nella promozione dei legittimi interessi dell'Italia possa combinare efficacia dell'azione promozione di valori positivi e costruzione di governance internazionale
Pensiamo che un Paese come l'Italia deve assumersi pienamente le responsabilità internazionali che le competono in un quadro multilaterale fondato sulla legalità
Questo è il motivo per cui sia dal governo che dall'opposizione abbiamo promosso e sostenuto l'impegno dell'Italia in molti missione di peacekeeping peace and forcing anzi
E un po'di serietà più visibile da parte della platea grazie riguardo alle due minuti scritti bisogna forse domani per il primo luogo nel Balcani
E questo è il motivo per cui non abbiamo condiviso la scelta della guerra in Iraq e sufficiente successivamente dell'invio della missione militare italiana
Quella guerra è stato un tragico errore con i risultati a oggi a tutti evidenti
Nel contempo però ci siamo interrogati sui limiti di una comunità internazionale che durante decenni non è riuscita a mettere in campo una strategia per fermare con altri mezzi il regime di Saddam Hussein e i suoi crimini ed è per questo che sentiamo la responsabilità di promuovere una politica preventiva capace di affermare diritti democrazia laddove sono negati
Nel corso di questo due mila e cinque nonostante la drammaticità della situazione
E maturata la costruzione di istituzioni irachene democraticamente elette e appare perciò possibile del due mila e sei sia l'anno del piano passaggio di poteri alle autorità irachene
In questo quadro come affermato più volte Romano Prodi proporremo al Parlamento italiano immediatamente dopo l'insediamento del nuovo governo in calendario per il rientro dalla missione militare italiana dall'Iraq
Definendole anche in consultazione con le Nazioni Unite con le autorità irachene le modalità affinché le condizioni di sicurezza siano garantite
Il rientro sarà effettuato in modo da sostenere nel migliore dei modi la transizione democratica di quel Paese e per contribuire ad indicare una via d'uscita che consenta all'Iraq di approdare ad una piena stabilità democratica l'Italia non abbandonerà l'Iraq e proporremo un programma di iniziative politiche di azioni concrete per sostenere la transizione democratica la ricostruzione economica
Tuttavia quella guerra è stato una ferita dolorosa non solo in sé ma anche per la divisioni della comunità internazionale che ha portato occorre sanare quella ferita per aprire una fase nuova di concertazione e cooperazione internazionale ha sbagliato chi come il Governo Berlusconi nel due mila e tre ha diviso l'Unione europea di fronte alla vicenda irachena
Ed è anche per questo che oggi ancora più essenziale ruolo dell'Unione Europea
Di fronte le chiare difficoltà che il processo di integrazione europea sta vivendo
E contemporaneamente crisi di consenso ma soprattutto crisi delle leadership politiche in Europa occorre che l'Italia ritrova il proprio ruolo protagonista di motore e ha parlato Bersani non me ne soffre non mi ci soffermerò molto
Diciamo che è necessario riaffermare con forza la tradizione europeista dell'Italia è stata tradita dal centrodestra
La politica dell'Italia nei confronti dell'Europa deve recuperare quei valori ad ispirarsi ad essi che sono state alla base del disegno europeo
Per un'Europa federale forte unite ed efficace oggi ciò e oggetto di scontro politico sia in Italia che in Europa
L'Europa Unione europea che vogliamo deve essere l'ambito più avanzato di condivisione di sovranità politica sovranazionale e il più elevato tentativo di governo della globalizzazione
E l'Italia ha un interesse nazionale nel contribuire a vincere le sfide principali che si dovranno affrontare nel proprio interno e che sono la ripresa del processo di riforma istituzionale con l'adozione del trattato costituzionale
Un perseguimento la politica di allargamento e si accompagna ad azione di adeguamento delle politiche delle istituzioni la creazione di nuovi strumenti per fare dell'Unione un effettivo centro propulsore dell'innovazione e della coesione economica e sociale
Un maggiore ruolo e una capacità di azione sulla scena internazionale è uno spostamento delle priorità del bilancio delle risorse verso il la ricerca lo sviluppo e la proiezione internazionale
Anche attraverso l'individuazione di nuovi strumenti quali l'emissione di eurobond occorre quindi più Europa dalla crisi si esce con più Europa più democrazia e partecipazione più efficace nella politiche più diritti sociali e cittadinanza
Anche nel mondo di oggi rapporto transatlantico tra Europa e Nord America rimane strategico ed è nell'interesse dell'Italia
Se ieri nelle nell'epoca di polare quell'alleanza consentito di affermarsi di Comuni visioni oggi Europa e Stati Uniti sono chiamati ad affrontare insieme nuove sfide
La lotta al terrorismo da Liberazione l'umanità delle più gravi ingiustizie la costruzione di una governance della globalizzazione
Nessuno di questi temi quali sarà affrontato dagli Stati Uniti da soli né lo si può affrontare senza di essi i nuovi rapporti devono riuscire a far conoscere dialogare tra loro le rispettive società permettendo di superare pregiudizi e incomprensioni
E il dialogo strutturato che l'Internazionale socialista il PSI hanno avviato con i democratici americani assume in questo quadro la valenza strategica che continueremo a perseguire infine l'Italia deve fare dell'applicazione della regola della legge all'interno degli Stati tra di essi una sua bandiera
I diritti delle donne e degli uomini devono essere tutelati non meno di quelli degli Stati l'equità la crescita della società il rispetto dalla persona devono andare di pari passo con la libertà dell'individuo
E per questo che abbiamo presentato una serie di proposte
Di conserva anche con forze democratiche e progressiste di tutto il mondo per la riforma del sistema delle Nazioni Unite del Consiglio di sicurezza per l'istituzione di un Consiglio di sicurezza economico sociale e di un Consiglio per i diritti umani
Contemporaneamente vogliamo un impegno del nostro Paese dell'Europa per rilanciare il processo di disarmo infine e concludo
Il nuovo governo dovrà affrontare seriamente il compito di invertire la tendenza stabilitasi negli ultimi anni verso l'impoverimento degli strumenti finanziari di cui il Paese dispone per la
Politica estera ciò vale sia per la cooperazione allo sviluppo che ha bisogno di una riforma profonda e risorse adeguate fino allo zero sette per cento del PIL e di un più pieno coinvolgimento di tutti gli attori di cui l'Italia dispone sia per le politiche di sostegno al progetto all'internazionalizzazione dell'impresa sì e per garantire sostegno effettivo all'esercizio dei diritti degli italiani nel mondo
Sono queste alcune delle proposte dei principi su cui intendiamo fondare un rilancio dell'Italia sulla scena internazionale affinché Italia e gli italiani siano protagonisti del proprio futuro
Grazie finanzio denunciando
Un'ora ai nostri lavori proseguiranno con le relazioni introduttivi di circa venti minuti l'una affidati a due studiosi di teoria della globalizzazione
Quella del professor Giorgio Rocco Enna direttore della Boston Review e docente del Mit di Boston
E del professor Sebastiano Maffettone docente della Luiss e quest'anno professore di teoria politica all'università di Harvard do quindi la parola al professor Corinna
Ecco ci sarà la traduzione e ci auguriamo che con l'ospite la si sia particolarmente attenti prego
Vado anch'essa è vorrei ringraziare guai tutti voi
Riempì tariffe impedire Vittorio
Mi avete fatto a visitare il vostro grande paese avvenire a questa magnifica città in questa magnifica città USS per parlare in questa riunione così importante sessualità per me è un grande onore è un'opportunità straordinario ferrosa oltre come potete vedere non era un ricariche oggi non parlo italiano
Otto anni a questa mai indiremo ringraziare la mia interprete salvo capire in anticipo per avermi dato la possibilità di comunicare con voi grazie molte
A quanto il bicchiere non occorre cominciare su una nota da una nota precauzionale nel settembre del mille novecentoquarantatré dove il mio padre arrivò in Italia ai fini aveva diciannove anni in sol Ramoni militare nell'esercito americano da settembre a novembre del quarantatré anni fuori ma come dovuto verso nella prima dedicato al speciale del genio
Tra Salerno e Milano dopo l'Italia è andato in Inghilterra ampia si è preparato corpi per lo sbarco in Normandia dove poi sbarcato
Aiutarvi dice ha combattuto l'Europa paga cioè lei poi ha finito il suo servizio in Germania mio padre tornò dalla guerra un amore per l'Europa è un amore molto speciale per l'Italia ad esaminare Haider si è sempre sentito grato la grande gentilezza che era stata espressa nei suoi confronti da tantissime persone quand'ero giovane anzi i soldati contro mio padre adesso ottantuno anni però e alzano perché ha intuito un senso profondo di fierezza per il suo servizio alla seconda guerra mondiale per il contributo che vadano a sconfiggerlo grande vale di ma mio padre dono dell'Europa anche con un profondo odio per la guerra
Avendo combattuto una guerra comprendeva che la guerra è una catastrofe umana non un'avventura nobile piccolezza eccetera e proprio perché la guerra una catastrofe forse deve combattere la guerra solo quando si è costretti a farlo servizi deve battersi solo all'in guerra vernice unità e mai fai andare in guerra viene ricevuta
Ci si imbatte sì no si combatte in guerra quando c'è un mare grande imminente e non c'è altro modo perderemo dirlo senza combattere in guerra io condivido perché è opinione della guerra di mio padre ed è per questo che mi sono posto alla guerra in Iraq come hanno fatto così tanti di voi
Sì Adamo seminudi datore crudele Saddam Hussein sta bene in prigione non dovrebbe fare in un palazzo
Ma la guerra in Iraq è stata una scelta di guerra non è stata dovuta alla necessità
Io no io
Quanto gli Stati Uniti si sono comportati in modo irresponsabile nell'andare Iraq perché voi
Poi le posso dire che finalmente sta crescendo Dida battuto negli Stati Uniti su quale può essere in modo responsabile
Per ritirarsi dall'Iraq ma una cosa dobbiamo dire con chiarezza è il momento di andarsene dall'Iraq
Ancora ma non sono stato invitato a parlare di da esperto sulla guerra ne ha parlato come politico o come esperto di politiche pubbliche e questo impone sono stato invitato qui nella mia qualità di filosofo
Mi avete invitato non perché sono un tizio che ai piedi per terra sono stato invitato a parlare con una persona che vede il mondo guardandolo da trenta mila metri di altezza dal filosofo
E guidata filosofo è Emmanuel cantante perché ha detto sa perché ci sono tre grandi interrogativi filosofia cosa siamo in grado di conoscere cosa dobbiamo fare o o in cosa possiamo sperare
Questa terza interrogativo sulla speranza è il più importante di tutti Kovacs Pio Vailati lo sostituiranno riguarda ciò che sarà ecco il ma ciò che potrebbe essere occupato il film la filosofia non è una scienza della storia è una esplorazione delle possibilità che il partito guidato dalla speranza che il nostro mondo sociale e politico possa essere migliorato grazie ai nostri sforzi comuni la filosofia
Riguarda l'ottimismo del cuore non l'ottimismo dell'intelligenza io
Allora come possiamo migliorare il mondo tramite il nostro sforzo comune è difficile capire da dove si comincia
C'è così tanto dolore Roma così tanta sofferenza così tanto oggi oggi così tanta crudeltà così tanto terrore per voi il campo ma poi si viene a Firenze by
Più allora ci si ricorda del grande bene umano pubblico che può venire da uno sforzo da un impegno collettivo allora qual è il grande problema morale che abbiamo oggi di fronte bene è la risposta a questa domanda ciascuno darà modo suo io voglio proporvi
Che il grande problema morale che abbiamo di fronte all'ingiustizia globale è l'idea di una società globale più giunta dovrebbe avere un ruolo centrale
Senza dovrebbe avere un ruolo centrale nel guidare i nostri pensieri è il nostro impegno politico una
Nel mondo in cui viviamo un miliardo di persone una persona su sei vive in condizioni di miseria terribile è quel miliardo di persone vive con meno di un dollaro al giorno penso nel piano fanno emergere o che non hanno assistenza sanitaria non hanno istituzione non hanno acqua potabile
E a mala pena trovano una qualche forma di riparo e non dimentichiamocelo hanno fatto nulla per meritarsi queste condizione gastriti luce il piccolo non sono stati incarcerati nella miseria perché hanno commesso qualche crimine
Ma sono prigionieri della miseria essendo innocente un altro milione miliardi e mezzo di persone linee in una condizione appena un po'migliore tra uno o due dollari al giorno
Pesano i due riescono più o meno a a soddisfare le loro il pilota bisogni elementari e medi banca no beni fondamentali sono poveri le manca un minimo di istruzione
Hanno una resistenza sanitaria minima il cibo e l'acqua di che hanno a disposizione non sono sicuri i loro diritti sono sempre in pericolo è anche loro vivono in povertà
Non a causa dei loro crimini ma vivono in povertà pure il sangue innocente quaranta per cento del mondo oggi vive così
Per alcune tra le persone povere miserabili le cose si fanno migliorando poco ma la distanza globale straordinaria enorme tra i ricchi e i poveri è crescente il cinque per cento più ricco del mondo guadagna cento quattordici volte chiudi perde il cinque per cento nelle condizioni peggiori ai giovani e quindi il divario cresce in molti che rimangono indietro questo moralmente è inaccettabile
Rocca
Oltre al test il problema della giustizia globale non è solo un problema economico il miliardi di persone sono private dei diritti umani fondamentali subiscono torture cartacce
Delle ragazze erano Bono costretta al matrimonio ai molto sia privati sono privati dell'accesso all'istruzione assistenza sanitaria la vita civile ciò non è accettabile proprio nel nove forme di governo globale attraverso organizzazioni come l'ho amici Buttiglione
Prendono delle decisioni con grandi conseguenze per il benessere dell'umanità fuori che loro decisioni siano buone o cattive comunque non rispondono di queste decisioni nei confronti di coloro che invece subiscono queste decisioni questo moralmente inaccettabile come possiamo vivere così
Sarà un piccolo set alcune dicono che non dobbiamo preoccuparci tanto perché la giustizia globale non esiste sono persone che possiamo chiamare crescente Cinzia ha il cuore di questi scettici hanno posizioni statale risente dicono che la giustizia è un problema che riguarda solo le persone che sono un cittadino dello stesso Stato
Perché dicono che la giustizia sottile quello è un tema solo quando siamo sottoposti a uno dei tanti ci impone delle legge che parla nostro nome dicono che al di fuori dei confini dello Stato non c'è giustizia quindi dicono queste persone gli statalisti
Perché non non può esistere una giustizia globale finché non esisteranno soltanto globale
C'è un'altra forma di scetticismo quella cosiddetta comunitari estetico cioè le persone che dicono che la giustizia ha senso solo all'interno di una comunità nazionale di penso e che condividono una beffa culture e valori comuni dicono Petit urgenza significa fedeltà ai guardoni culturale di quella comunità questi scettici dicono per la società globale
Spetterà poco differenziata troppo multiforme Beretta in una comunità morale
E non ha la cultura comune di cui c'è bisogno per Totti e non impegna verso la giustizia ne dobbiamo rendere stravincere queste opinioni statali extracomunitari estetica sono non nel mondo della globalizzazione sono opinioni sbagliate che siamo a favore o contro Londra la globalizzazione essa è un fatto al fatto della globalizzazione implicazioni importanti per la moralità politica
Dal punto di vista economica globalizzazione significa che il mondo è più integrato
Che i costi di comunicazione trasporto sono ridotti che c'è un flusso crescente di bene di capitali che attraversa i confini edili e la produzione si disperde si diffonde non c'è non esiste un mercato unico mondiale ma l'integrazione economica ha reso l'economia globale una presenta sostanziosa nella vita economica praticamente di tutto il mondo l'altro dal punto di vista politico esistono le forme di governo di governance che operano al di fuori dello Stato
Sono nove forme in particolare importanti nell'ambito della regolamentazione economica più importante il WTO
Per le otto
Ma questo forme hanno un ruolo anche in ambiti che riguardano la sicurezza il lavoro gli standard di produzione e i diritti fondamentali del lavoro l'ambiente e diritti umani
Oltre inoltre queste nuove serie di governo globale sono il riferimento sono l'obiettivo di una società civile globale emergente movimenti e organizzazioni non governative
Che si occupano di temi come diritti umani norme fondamentale del lavoro tutela dell'ambiente questi gruppi contesta l'attività degli Stati
E degli organismi
Globale perché producono le regole su tutti questi temi quindi siamo di fronte al nuovo mondo d'integrazione economica globale politica globale una società civile globale emergenti dai la storia dello Stati ci sono statalismo degli quelli dell'approccio comunica visti come un tempo una bella storia all'idea che non è già spese giustizia Alda al di fuori dei confini dello stato portano a senta insomma in un mondo in cui indipendente dalle nove alle ore nazionale il lungo visto che il governo sia unico così forte della serata era limitato della comunità nazionale erano io Newton adeguassimo il giorno inviavano in ogni priviamo radicato nelle zone riunite torneo quell'atteggiamento scettico sulla giustizia globale è inaccettabile no no con le nazioni nell'Under erano improvvisiamo nel mondo dall'organizzazione casi la mitica un progetto di legge del sistema globale perché sono in grado alle amichevoli
Parlare di baci gli ambiti della vita umana che dobbiamo sabbia in primo luogo dobbiamo garantire navicella dei diritti umani e abbiamo bisogno di una comprensione molto generosa minori che cosa significa l'ampiezza il senso dei diritti umani
Negli Stati Uniti il concerto di diritti umani è stato visto in un modo molto restrittivo negativo finalizzato essenzialmente alla tutela delle persone dalla tortura o dalla sondare la carcerazione arbitraria
Dobbiamo dire che gli Stati Uniti recentemente anche questi diritti umani non è che l'abbiano rispettati tanto però questa interpretazione restrittiva dei diritti umani e troppo limitata perché i diritti umani significa anche salute e istruzione partecipazione politica il puntano i diritti umani non è semplicemente leggere le persone dalle minacce ma significa caratteri garantisce un'appartenenza sociale garantire che le non vi siano persone escluse dalla società garantire che ciascuno sia trattato come una persona che conta
Che impari seconda uguale
Questi questi insulti l'esistenza di organismi i nuovi organismi globali che largo no no no ne operano al di fuori dello schianto
Apre dei problemi di giustizia gravissimi come il WTO producono delle norme che hanno conseguenze importanti per il benessere delle persone la giustizia globale significa garantire che il il governo tramite l'elaborazione e gli organismi che producono norma di cuore dello Stato debbano rispondere delle proprie azioni che le persone che sono toccate da queste norme vengano rappresentate cosicché il processo di produzione della norma sia trasparente possiamo discutere su un fatto Serena l'hotel votiamo siano buone o cattive ma questo dibattito organizza anche CCD emettere cercando però c'è anche una questione principale è una questione di principio quando l'organizzazione produce delle politiche queste sollecitano conseguenze per il benessere delle persone
Deve rispondere di quello che fa attraverso un processo equo perché un potere che non risponde delle sue azioni è sbagliato e inaccettabile moralmente
Terzo luogo più altri la giustizia globale significa garantire che ciascuno abbia accesso ai beni primari l'alimentazione e l'assistenza sanitaria all'istruzione l'acqua potabile Gennaro una riparare un alloggio tutto questo sono cose di cui c'è bisogno per vivere una vita umana decente e dignitosa giustizia globale significa garantire che quando l'economia globale avanza nessuno rimanga indietro
è una vergogna
Sarà bene che sta aumentando il divario nel mondo grazie
E che il miglior band miliardi di persone vivono in condizioni di povertà e di miseria richiamo verso questi tre elementi che formano la giustizia globale diritti umani
Capaci governance giusta distribuzione giusta sono elementi separati l'uno dall'altro richiedono politiche dirette per affrontarle ma hanno tutti una cosa in comune partono tutti dall'idea
Che ogni singola persona conta che ognuno conta e è importante in Breve giustizia globale significa inclusione
Ma nei paesi terzi
Quei noi non stiamo sostenendo qui qual è il modo migliore per portare avanti il progetto di giustizia globale ci sono migliaia dividendi buone su questo tema alto solo Soldera evitando quanto è importante il concetto di inclusione di tutti
Alcuni afferma no per corruzione stesse sembrava che la giurisdizione globale è una bella idea ma che non ha alcuna importanza pratica reale dicono che è una bella di amori va ma che non si può mettere in pratica dicono che la globalizzazione già collocati in una gabbia di ferro che la globalizzazione non lascia spazio
A scelte politiche che siamo animati da un'idea di giustizia globale ci dicono sei che la globalizzazione impone perché ogni Paese segua la stessa strada noi dobbiamo respingere questa idea sbagliata di necessità di ineluttabilità
Non esiste un unico modo migliore per rispondere alle opportunità depressione della globalizzazione non è vero che la globalizzazione imponga una concorrenza al ribasso e in cui tutti i Paesi io Manzardo iniziano obbligati a seguire la strada neoliberista della di regulation della riduzione delle protezioni sociali del taglio dei beni pubblici dell'eliminazione di ogni misura di redistribuzione non è vero non è vero
Che la globalizzazione impone anche tutte le i Paesi meno sviluppati debbano seguire le norme del cosiddetto consenso di Washington con i suoi principi che sono a stabilizzare liberalizzare privatizzare nei paesi che come nei paesi fuori poveri la politica conta sono possibili scelte politiche diverte ne dobbiamo fare quello ingiustamente Lupoi voi alcuni dicono che la scelta giusta per avere una giustizia globale
E aumentare i livelli di assistenza di aiuti per porre fine alla povertà entro il due mila venticinque alcuni ci dicono che la scelta giusta e porre fine ai sussidi all'agricoltura nei paesi ricchi e poi alcuni dicono che la scelta giusta
è fornire credito agli agricoltori papà poveri alcuni dicono che la scelta giusta e dare più potere possibilità alle donne povere attraverso la istruzione latitanza economica alcuni dicono che la scelta giunta e a ridurre e per ottenerla di giustizia globale ridurre questi livelli disgustosi di eccesso di consumo
Nei Paesi ricchi alcuni dicono che la scelta giusta promuovere mai una società civile più rincara più vivace in modo che le persone possano difendere i propri diritti ed essere attori
Nel creare la propria storia piuttosto che vittime
Guido nessuno vuol dire molte cose non sappiamo quale sia la scelta giusta ma non dobbiamo negare quindi sono possibili delle scelte dobbiamo fare delle scelte buone giunte dignitose guidata dalla convinzione che la giustizia globale è un imperativo essenziale e se accettiamo che la giustizia globale è un imperativo essenziale è un dovere essenziale essi accettiamo che sono possibile delle scelte politiche allora questo ci ricorda i compiti politici né ciascuno nel proprio Paese
Molti cittadini nelle economie avanzate vivono la globalizzazione una minaccia molti la vedono come una minaccia al proprio posto di lavoro una minaccia al proprio reddito perché devo l'avevano come una minaccia la propria alla possibilità per loro dividere lo stesso tipo di vita che la nomina dei loro genitori molti cittadini sentono ok una vita migliore per i miliardi di persone che sono poveri che sono disperate richiese l'ipotesi di vivere una vita peggiore per loro con loro che vedono la globalizzazione è un grande rischio chiedono di essere protetti da questi rischi video il neoliberismo è indifferente a queste minacce in queste paure
E il neoliberismo celebra il mercato
E neoliberismo abbandona le persone in balia del rischio ben sappiamo che neoliberismo dirà
Produrrà un riflusso è una reazione nazionalista nei confronti dell'Italia imposti dalla globalizzazione questa reazione questo riflusso significherà una maggiore protezione per avere protezione protezionismo chiudere i confini ma Venere Pannella nelle nostre mani le risorse che abbiamo questo tipo di reazione nazionalista sarebbe un disastro per i poveri per i coloro che è unanime seria in tutto il mondo e alcuni di loro resisteranno giustizia globale nei non significa solo un imperativo morale astratto
Prezzi esistente
Una profondo una profonda connessione politica stiamo a ma vere maggiore giustizia impartire a nel proprio paese è maggiore è una giustizia globale
Se ne voi nel proprio paese lasciamo fare lasciamo fare al mercato e mettiamo tutto nelle mani del mercato e se non ci battiamo per cadere una configurazione una protezione sociale se non ci preoccupiamo dei sistemi e scolastici e sanitari che non ci preoccupiamo se per noi batterci per i servizi pubblici
Cioè se non ci preoccupiamo e non ci battiamo per l'occupazione per reddito allora sicuramente ci sarà una reazione quando voi con amica nazionalista di rigetto con tutte le sue conseguenze terribile
Bonolis la prima globalizzazione è finita nel sangue nel mille novecentoquattordici quella globalizzazione a fuori arriverà a una conclusione altrettanto sanguinoso con allora ecco getto politico per la giustizia globale è una giustizia globale potrebbe richiedere poco un progetto politico Gamper una società più giusta e più paritaria a partire da casa propria
Di organizzazione questa unità nella giustizia
Questa unità fra la dimensione nazionale quella globale è questa la risposta giusta che noi possiamo dare all'interrogativo dei candidati ho è qui in città quello che può essere oggi la nostra speranza nel nostro impegno politico a questo ciò perché ci dobbiamo battere per ottenere grazie
Grazie professore la parola adesso al professor Sebastiano Maffettone
è un grande onore per me essere qui oggi sì e a mediare anche una grande responsabilità
Più vicino al microfono
Si è un po'd'attenzione anche perché l'organizzazione ineccepibile la tradizione precedente era straordinariamente buoni ho letto il testo prima
Ma non è prevista la tradizionali la traduzione in napoletano quindi sarebbe difficoltà nel seguirmi bisognose
Quest'anno come hanno detto prima sono emigrante sia pure temporaneo è un posto particolarmente gradevole quale Cambridge negli Stati Uniti quindi il titolo amare l'Italia mi piace due volte prima perché è un vestito e perché poi come sapete gli stranieri amano l'Italia l'ha detto pure con in prima lo sappiamo tutti e soprattutto come ancora non sappiamo tutti italiani che stanno all'estero hanno unitaria cioè il mio mito è solo quello amiamo l'anche noi quando siamo all'estero ma siamo molto orgogliosi di essere italiani
Siamo a meno gloriosi del nostro governo
La mia raccomandazione cerchiamo davvero in pochi
Di morire questo divario la mia speranza la speranza per un filosofo importa
Di solo quando si inizia l'intervento per lo meno natalizio lago Saltzman fondo adesso anche della nostra si comincia con qualcosa
Umoristico
Io voglio che si voti ammesso soltanto queste
Power point preparato permettere alla lavagna perché sembrava che parlando di cose abbastanza incomprensibili fosse utile farle leggere ora passeranno
Le immagini dietro la corrispondenza tra le immagini è quello che io dico è puramente casuale come si dice alla fine
Come qualità venga diviso in quattro parti la prima il retroterra diciamo è la situazione mondiale riassunta in tre quattro minuti
La seconda è la dottrina dell'età della delle relazioni internazionali la terza e la mia interpretazione della medesima la quarta una piccola conclusioni scusi
Cominciamo dal retroterra come ho chiamato io cioè dai fatti che ci stanno dietro il primo è sicuramente il fatto dell'interdipendenza ne ha parlato con in prima il mondo come sappiamo è più piccolo la mobilità del lavoro e dei capitali enormi l'economia globale
Pessima la morbilità e globale
Ma è l'influenza da quando ero bambino è stata così planetaria diciamo per esempio e questo lo sappiamo tutti ma questo genere esigenze nuove a cominciare dal fatto che esistono molte istituzioni internazionali quindi il secondo è il fatto della istituzionalizzazione pardon internazionalistica progressiva
E il punto due
Il punto tre e conseguente ai primi due dato che il mondo è più piccolo e dato che le istituzioni internazionali sono di più
C'è un parziale tramonto della sovranità senza un parziale tramonto della sommità le prime due condizioni non potrebbero realizzarsi siccome le prime due ci sono c'è anche la terza
Il quarto è la trasformazione coerente con questo della legalità internazionale separate con i i giuristi internazionalisti ci dicono sempre non credete che quello che voi dite sono solo speranze
Il diritto internazionale già e nel merito di una trasformazione profonda dei rapporti internazionali
Quinto punto
Il passaggio da un ordine internazionale anarchico
Ognuno fa per sé e Dio fa per tutti in sostanza a un ordine internazionale globale che una strategia più complessa di interrelazione reciproca tra nazioni e continenti di conseguenza di questi cinque punti ce ne sono altri cinque chiaramente in atto il sesto e il prevalere naturalmente con tutti gli incidenti la difficoltà del caso della logica dei diritti umani
Il settimo e consolidarsi del cosiddetto diritto umanitario c'avete diritti umani sono su un piano più Fondazione male e per così dire vado il diritto umanitario e più preciso e prevede alcuni casi determinati a cominciare naturalmente a quello più famoso il genocidio
Tutti questi doveri diritti solo internazionale perché in qualche modo senza quell'internazionalizzazione progressiva dell'istituzione senso l'indebolimento della sovranità nazionale non potrebbero averlo
L'ottavo punto consiste in un'aspettativa generalizzata di un diritto dovere di intervento umanitario qua siamo su un punto dolens naturalmente perché al in alcuni casi stranamente tutti vogliono intervenire e magari non si dovrebbe intervenire altri casi in cui si dovrebbe intervenire nessuno vuole intervenire
Ed è un problema enorme ci torneremo dopo
Decimo punto è la situazione con cui ha finito con l'Anpi va presa precedentemente cioè quel la situazione internazionali in bilico tra lo statista mo'
Il termine brutto il computer lo segna il rosso ma insomma vuol dire
Esistono solo gli strati nella dell'autorità internazionale soli trattati contano e i globali insomma eh io concluderò dicendo che bisogna trovare ovviamente corrono si chiamava la terza via però si è dotato ma che mi sembra comunque quanto mai indispensabile pure in proposito
Ora
Come dicevo prima tutte queste
Conseguenze sono possibili se e solo se la solarità tradizionale
Cede il passo all'uva articolazione dell'ordine globale
Il fatto che la parola umano e l'ha ricordato prima il secondo me molto efficacemente Bersani la relazione introduttiva o i derivati dalla parola umano compagni tutte conseguenze non è ovviamente privo di significato diritti umani ma anche nella bioetica per esempio l'umano è sempre al centro
Del nostro interesse
Quindi la nuova comprensione dell'umano rappresenta a mio avviso il contraltare insieme retorico e teoretico dei processi storico simbolici nato nel pianeta chiedo venia per parlare in questo modo ma insomma ci siamo capiti umane al centro dei nostri interessi quando pensiamo al nostro pianeta
Ciò si vede chiaramente nel rinnovato interesse per problemi quali l'identità identità personale ma anche quella nazionale per senso due modi diversi di vent'di leggere identità la bioetica la religione in cui tutti sono tornati a parlare da qualche anno a questa
Da questo punto di vista la creazione di un'associazione che si chiama Humanity
Per cui comodato promotore mi fa molto piacere mi onora dirlo c'è anche l'onorevole Fassino
è un tentativo di iniziare una risposta italiani o che ho un po'esagerato come capite ma insomma raramente al professore cave dove tanta gente richiesta sentirlo quindi i dati promuove su iniziative un'idea particolarmente stimolante comunque rimaneva associazione che si promuove
Come intenzione fondamentale quella di pensare la politica nazionale in termini di politica internazionale viceversa quindi un pochino centro quello che ha detto sono stato eccessivo ma non fuori tempo
E passo alla parte seconda come reagisce in sostanza la dottrina delle relazioni internazionali a questi dieci fatti che abbiamo in caso di per simmetria ne ha messi altri dieci naturalmente non devono essere necessariamente dieci fate voi cinque o quindici fa lo stesso ma più o meno sono relazioni più tipiche in dottrina
La crisi di due però punto rappresenta la crisi due strumenti analitici standard nelle relazioni internazionali dalla nel novecentotrenta diciamo alla fine alla Guerra fredda il realismo politico e positivismo giuridico
Queste due realismo politico cioè le la dottrina secondo cui solo interesse nazionale conta e il positivismo giuridico
La dottrina secondo cui di una norma contro il pedigree cioè da dove viene non la sostanza hanno dominato più o meno fino a Norimberga fino alla fine alla Guerra fredda
Direi il realismo politico fino alla fine la guerra fredda e il Cosimo giuridico fino a Norimberga adesso sono i ampiamente in crisi letteratura internazionale se voi vedete la briga di sfogliare le bibliografie
Sono non più del cinque dieci per cento delle bibliografia internazionale prima ammontavano all'ottanta per cento dei non andato intellettualmente molto
Importante ma anche la quantità al suo significato intellettuale
Il secondo punto è la nascita della e riguarda la nascita il consolidarsi
Come sono prezzi timido perché così è di un ordine diverso
In cui la sovranità globale prevale su quella nazionale naturalmente è una questione di gravi e dipendenze non di valore sulla con la sovranità nazionale cosa abbiamo tutti ancora importante decisiva la solarità di alcuni Stati come gli Stati Uniti e quasi integra
E quella di prima ciò nonostante c'è un tentativo generale di far valere la solita globale sopra quella nazionale
Questo implica il terzo punto cioè la messa in questione parziale del principio di autodeterminazione
Questo naturalmente non è senza rischi e resistenza i rischi sono è difficile che il paese più piccolo si mangi quello più grande come sappiamo ricevesse presenti e questo è un rischio per tutti ma per me in particolare sul ponte non vogliamo questo e questo spiega anche perché molte delle resistenze solo da parte di Paesi del terzo mondo
Perché non sono in grado di fare questo ai Paesi del primo mondo Grant lo so solo subito sono oggetto ma non soggette un'azione del genere quarto punto
L'esigenza di una progressiva di una governance internazionale liberaldemocratica
Come principio di legittimazione degli star questo un punto molto delicato a mio avviso fondamentale che appare sempre più spesso nel degli articoli e nei libri di diritto internazionale
Sempre più spese banalissima cosa notevole da potesse sul significato
La legittimità interna di uno Stato dipende da quello internazionale cioè non si possono staccare più non possiamo dire quello stato più o meno in regola e quindi noi lo ascoltiamo nei suoi atti internazionali se non guardiamo dall'esterno se non vali diamo oserei termine quasi da da Ferrovie dello Stato diciamo così
Il la la sua natura democratica internazionalmente quello stato non è legittimo il caso di Haiti
E a mio avviso molto emblematico quando Aristide fu dimesso tutti gli Stati l'organizzazione degli Stati americani compattamente al e all'unanimità senza neanche votare decisero che bisognava rimettere d'istituire la situazione precedente ricostituire la situazione precedente To questo perché il nuovo regime non aveva validazione internazionale democratico fino a che punto si possa arrivare qua è un problema molto complesse perché non è una strategia dell'assalto ai paesi non democratici ovviamente
è una strategia diversa che tiene conto dell'altura democratica regista Quinto punto
La visione integralista di questo punto che la cosiddetta democratiche Pistilli teoria della pace democratica che dice una cosa fondamentale importante che gli Stati democratici non fanno mai guerra tra loro
Io l'ho scritto sul Corriere la sera circa vent'anni fa e ancora obiezioni cominciati non ce ne sono tante
Peccato che il primo libro sulla regolamentata io voglio dire che mi accorsi questa delega materia abbastanza sottile la democrazia molto elogiata ma ci sono proprio poche prove empiriche del suo successo questo fatto se è vero un elemento di successi fatte molto controverse molto discutibile e difficile sapere se una repubblica e Sudamerica però imparare alcune della Sud Europa sono veramente democratiche in quei momenti della storia
è molto difficile accertarlo quindi sono dati controversi neanche bisogna prendere in senso integralista ecco perché i fautori della Girardot dicono senso gli Stati arabi non si fanno guerre dolore ma non dobbiamo arrivare a questo punto intransigenza comunque un punto di vista teoricamente abbastanza nuovo è sicuramente assai rilevante perché è una prova empirica indipendente della bontà della democrazia
Sesto punto ecco diciamo conseguente da precedenti di rilievo generale la politica interna rispetto a quelle internazionali tutto sommato sempre più si concepisce che non è possibile non guardare alla natura del regime
Per valutare internazionalmente moderati lo Stato metodica le cose naturalmente scissa in sostanza adesso pure Gimme come fatto importante per come si comporta all'estero e la natura dei trattati e soprattutto la natura le consuetudini che ebbe fanno capo a quel regime sono significativamente determinate la sua natura interno
Settimo e dipendente ancora una volta i precedenti l'affermarsi tra due la nuova visione di etica delle relazioni internazionali cone parlava prima però sulla giustizia economica vale un po'per tutto ispirato lavori alti e via politica liberaldemocratica credo che da questo punto di vista la recente affermazione
Di Fassino sulle due democrazie Medioriente sia un punto metto a favore di questa tesi io sono molto convinto della bontà di questa tensione non è che essere molti laterale poi su questo ci torno un attimo faccio tempo parlato per dieci minuti costo su altri dieci il essere multilaterale e basta bisogna qualificare il multilateralismo
Io avevo diciott'anni quando si consolida da chi è stato in base è stata invasa da un gruppo multilaterale di azioni ma non per questo andava bene dipende chi lo fa il multilateralismo e perché quindi l'idea delle democrazie da due lati secondo me molto fecondo e creativo
Ed è soprattutto coerente con la dottrina migliore delle relazioni internazionali che partirà un guasto dottrina non sarà tutto ma pur qualcosa nove ritorno della teoria della guerra giusta come analisi
Versione secolare come retroterra teorico per l'analisi dei conflitti armati
Persino la cosiddetta responsabili rito protetti
To Protect e la questione della sicurezza globale da questo punto di vista il discorso di Blair ai Comuni del due mila e tre prima della Grande guerra secondo me resta un documento di estrema valore intellettuale politico diciamo lo dicono condividendo affatto
L'obiettivo di quel discorso infatti deve variante dai dovesse andare in guerra tuttavia il contenuto di quel discorso era davvero interessante perché sosteneva che il mondo è basato sulla fiducia l'integrità e che quindi chi viola la fiducia reciproca in qualche modo deve essere punito da un potere globale naturalmente è un'altra cosa dire se gli Stati Uniti sono il potere globale sonore in grado di esercitare legittimamente il potere globale quest'altro problema
E non riguarda terzo punto la mia interpretazione un po'pomposamente non è così solo alcune sfumature su quanto detto precedentemente a proposito della dottrina dei fatti prevalente
L'importanza della fine della guerra giusta già richiama per cui guerra giusta potere guerra difensiva si è partito al fatto che si può combattere solo in difesa ma ci sono casi classici di guerra difensiva quali in cui lo Stato allo attacca lo Stato biro Sotheby's al diritto di difendersi dallo Stato a titolo però casi obliqui se si offendono violentemente massivamente durevolmente i diritti umani chi ha il diritto di rispondere perché queste un problema enorme perché il caso del del cambio di regime
Quando il regime corrotto e perverso caso Saddam generalizzato prevede la possibilità di sostituire il regime ma assolutamente non dice chi può farlo e perché
Sono due cose diverse
Centralità quindi della legittimazione internazionale cioè da chi può dirlo perché
Quinto punto importanza del diritto internazionale e la mozione forte di legalità internazionale
Da questo punto di vista la legalità e Secondo i charter delle Nazioni Unite legata a due punti Nodari da un lato
La possibilità di difendersi in caso di attacco c'è la legittima difesa estesa di individuali comunità nazionali e dall'altro l'assenso del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ora la mia tesi e questa è la tesi ovviamente
Bisogna riflettere non si può sparare così dogmaticamente come faccio adesso una somma importante che qua coinvolta si può rompere la legalità più o meno tre antologia non in senso stretto
In maniera analoga quando lo la resistenza passiva o la disobbedienza civile contribuiscono alla migliore legalità infrangendo la legalità cioè dell'ordine internazionale talvolta si può infrangere la legalità
Facendo più legalità
Perché le fonti ha dette traccia in fondo sono due i trattati alla consuetudine un atto illegale ma giusto
Può e legittimato può nel tempo creare nuova legalità io penso che scosso da questo punto di svolta sul metodo D'Alema che notoriamente le fu un protagonista italiano e la vice
HP ha costituito presente illustre perché in qualche modo ha creato nuove gallica non ha infranto soltanto la legalità precedente non ha creato o per lo meno ha dato modo ragioni per crearne un'altra e che mi sembra interessante
Quindi ha legittimazione internazionale al di là è oltre la legalità
Il caso del coso e quell'area comparazione bottiglie diversi nel caso dell'Iraq ci potevano essere elementi di quella che il grande Tommaso d'Aquino virgola credo che la collega chiamarlo Santo sono sia già per ragioni religiose siccome un grande intellettuale tanto a richiamarlo Masper qui dove si noleggiano per ragioni intellettuali e magari anche religioso
Ma non lo chiudiamo nell'ambito delle Johnson diciamo che ci vuole a iuxta causa comunque
Renzo causa le case dell'Iraq magari c'era pure perché Saddam era un dittatore perverso diciamo così del regime il cambio di regime aveva un certo senso il problema chi ha incaricato gli Stati Uniti di farlo diciamo così là dove hanno preso la legittimazione gli Stati Uniti hanno ritenuto che potevano essere insieme l'arbitro e giocatore della stessa partito come sappiamo ha una una possibilità ma la possibilità rara e tutto sommato improbabile
Da questo punto di vista la legittimazione non può essere unilaterale deve essere quindi multilaterale come dicevo prima il solo multilateralismo in quanto tale come base legittimazione internazionale è insufficiente faccio due casi le coalizioni cattive la la Cecoslovacchia il multilateralismo Mahmuti razzismo non democratico e quindi non vuole sostanzialmente e secondo caso
La talvolta anche l'unilateralismo può essere legittimo se nostro paese per esempio fosse intervenuto il Ruanda salvando un milione di persone e evitando il genocidio anche se avesse fatto senza essere autorizzato nessuno è senza legittimazione internazionale come vorremmo dire
Qua provarla ma di una cosa già componevano essere d'accordo quindi anche da soli talvolta si può essere legittimati internazionalmente naturalmente inaugurando una sorta di nuova tradizione la quale può e rischioso
Da questo punto di vista soltanto anch'anche leader due democrazie di così parlava prima del fatto che per validare uno stato dall'interno ci vuole il consenso internazionale oramai ci vuole un Lucio consenso internazionale quella ressa democratica
Si potrebbe pensare che progressivamente la Regione la legislazione internazionale posso dipende non tanto dalle Nazioni Unite come sono adesso vada una sorta di lega delle Nazioni però democratica cioè non abbiamo questa degenza stanza se già ci dice prendiamo le Nazioni Unite vi forniamo le e riforniamo nel senso di rendere più efficace e più equo il modo di dare legittimazione internazionale la strategia invece quella di pensare a qualcosa con una lega relazioni bravo democratica darle forza e sostanza cercare di renderla soggetto di legittimazione internazionale
Arriva quindi alle brevi conclusioni
Ahimè per chi mi sente basate su un'articolazione non monistico e dei principi di giustizia liberali progressisti dell'ordine internazionale mi scuso per il non monistico che certo non è particolarmente elegante ed è piuttosto gergale ma vuol dire in sostanza che non possiamo passare
Dal modo in cui pensiamo la giustizia all'interno di uno Stato al modo in cui pensiamo la giustizia globale
Solo tutte e due importanti come diceva Cogne ma io non credo che passaggio diretto la possiamo passare direttamente che il mondo tanto i singoli cittadini io non posso ripensare che un cittadino italiano sia quale cittadino eccetera è troppo difficile per loro naturalmente il problema è questo secondo alcuni
Teoricamente dovrebbe essere così perché la distanza non crea differenza morale secondo altri come me invece la distanza entra nel paradigma in qualche modo e quindi il pregresso non monistico dobbiamo Sandro Usai la stessa idea di giustizia patata su libertà eguaglianza
Ma quella statale leggermente diversa da quella nazionale se ne richiede di più da noi
Questo ha come conseguenza che l'intervento all'estero non può avere gli stessi diritti i diritti di una rivolta interna cioè se un regime dev'essere cambiato sia un regime sostanzialmente ingiusto
Anche l'intervento estero di tipo umanitario questo giusto legittimato ma certamente la destinazione certa dell'intervento da parte per la rivolta interno insomma mente quell'Internazionale problematiche
Secondo punto e che la giustizia sociale di cui parlava prima con cioè il fatto di intervenire sulla povertà sostanzialmente nel mondo non può essere
Basata sugli stessi principi e criteri su cui si sta alla giustizia locale
La fine
Gloriosamente
Che diritti umani si devono affermare del mondo ma questo lo vuol dire imporre con le armi con la violenza con la prepotenza anche retorico vuol dire piuttosto ripercorre tradizione dall'interno le faccio un esempio per chiudere sempre strano ma interessante l'ho sentito pochi giorni fa da un pensatore islamico mi diceva questo
Tra i diritti umani un diritto umano importante quello di mamma segnare punizioni crudeli inusuali diciamo così l'amputazione della mano in seguito furto per la maggior parte di noi
è una posizione crudele e inusuale
Ma come dobbiamo reagire a questo ne andare un paese a Rovolon paese islamiche dire voi siete stupide privi di perché fate questo non lo faremo mai perché siamo occidentale civilizzati è questa la risposta sensata o piuttosto non bisogna entrare dentro quell'ascensore cosa naturalmente difficile
Se lo facciamo seguendo questo signore di cui ho parlato
Lui faceva questa proposta proposta devo dire tortuosa molto interessante diceva questo l'amputazione della mano per nel mondo islamico deriva solo da un furto immotivato cioè tu rubi la famosa mela perché hai fame non campana deve essere un un furto dovuto a ragioni chiarisco avrebbe chiamato i Clone Xia sa di eccesso di zelo
Acquisitivo
Altrimenti non ti andò alla mano allora diceva lui forziamo l'eccezione di cleptomania
Perché siamo persone Catone Shroob senza motivo in più di quello che gli serve se deponesse che sia Bertone siccome come tutti i diritti anche ha detto islamiche vizi della volta sono rilevanti se noi diciamo che chi ha fatto un furto e cleptomane non li possono amputare la mano
è in realtà i casi sono molto pochi bianco è mai questa fattore quindi insomma in sostanza che c'è la volontà politica dati continuando dalle mani delle persone
Le nostre azioni come devono essere insomma queste problema grosso rispetta i diritti ma quelle di imporre una cultura e un modo di pensare che il nostro agli altri ho cercato di capire gli altri e di approfondire magari aiutandosi con la nostra stessa cultura ringrazio dell'attenzione perché se lo dico sia strada
Grazie del
Grazie professore iniziamo il dibattito degli interventi prevederanno un tempo massimo di dieci minuti e otto io però segnali di di chiusura il primo intervento è di Lucia Annunziata si prepari Umberto Ranieri
Beh visto che
Diciamo c'è stato punto discorso sui sistemi io torno al mio lavoro faccio il mio lavoro da giornalista qui riportando un attimo le discussione Brito Tritto
Sulla cronaca i temi di questi giorni e in particolare appunto vorrei partire da quello che il problema più grande secondo me per la politica estera italiana in questo momento
Che non è il ritiro dall'Iraq ma è la Val di Susa è la costruzione del tabacco naturalmente questa non è una battuta nel senso che la questione della Val di Susa in questo momento semplifica molto bene quanto la politica italiana si è costruita come sistema
Totalmente al di fuori di ogni dimensione internazionale
Noi oggi non abbiamo come politica italiana la capacità di portare avanti innanzitutto facendolo capire ai cittadini che cosa significa avvenire un'Europa reale che comincia a partire dai trasporti un altro problema che possiamo guardare oggi come un problema di politica internazionale ed è la soluzione dei tre islamici tra cui Daki
Qual è il problema è ovviamente un problema legislativo per il terrorismo internazionale a differenza che per il terrorismo nazionale
Non esiste in Italia una legislazione che ci permetta di poter lavorare giudicare specificamente il terrorismo internazionale e lavorare legalmente all'interno di un framework internazionale
è un problema di politica internazionale anche questo certo anche questo è la riprova che l'Italia a un sistema che è stato pensato nonostante diciamo tutte le grandi parole per non avere capacità di espansione internazionale neanche all'interno dei limiti dell'Europa
E dunque con una diciamo con piacere che ho sentito
Nella relazione di Bersani parlare soprattutto di sviluppare una dimensione di questo tipo ma esattamente che significa una rete una dimensione internazionale basta quella europea
Basta essere europei basta fare politica tra gli Stati in questo momento o no chiaramente
La risposta credo a chiunque insomma sia un po'attento alle questioni internazionali la risposta non può essere che no non solo ma io credo che noi viviamo in un momento di schizofrenia
Su cui un futuro governo di sinistra dovrebbe anche un po'applicarsi la schizofrenia e quella di vivere una politica estera come una politica diciamo relegata a un settore il rapporto tra gli stati per l'appunto invece pensare alla politica nazionale ai nostri interventi separati separati su altri luoghi
Dunque l'Europa basta oggi la politica europea ovvi densamente no la politica oggi è transnazionale e chiaramente transnazionale anche rispetto alla stessa Europa
E soprattutto quali sono i poteri sono i poteri gli Stati nazionali sono i poteri gli Stati Uniti sono i poteri l'Europa unita anche questa è una dimensione che tutto sommato non riesce a soddisfare una progettualità di una politica diversa
Si diceva allora la globalizzazione giustamente si parlava di una politica internazionali di globalizzazione una politica di giustizia cos'è questa politica di giustizia allora a questo punto e la capacità di misurarsi politicamente non solo a livello di nazioni e di accordi nazioni con quelle che sono i movimenti bisogni internazionali attraverso quali poteri soprattutto il potere economico dici decisionale di grandi trasversalità economiche quelle del petrolio quelle dell'Energia
Quella delle finanze quella delle comunicazioni e delle telecomunicazioni mi dispiace ma finora nella relazione neanche nelle interessanti relazioni di prima ho sentito riportare all'interno del nostro discorso quello che ormai un fatto acquisito
I veri poteri non è l'intero l'intero per citare Toni Negri e su questo io son d'accordo con lui non è gli Stati Uniti e non è neanche la Cina non è neanche l'Europa perché i gruppi delle nazioni non sono più potere in senso lo potere limitato
I grandi poteri definitorio della globalizzazione solo per i grandi interessi economici internazionali
E in questi gruppi le energie
Sono gli interessi del mondo dell'Energia intermezzi del mondo delle telecomunicazioni e comunicazioni Energia diciamo in tutti i sensi e quello finanziario il mondo delle istituzioni finanziarie
Uno al governo italiano che domani dovesse volesse misurarsi con queste cose cosa deve fare allora oltre fare un discorso di politiche tra Stati secondo me deve avere la capacità di sognare
Una politica che sia rigorosa ed etica sul piano dello scontro con i veri poteri reali
Faccio un esempio particolare la Cina
Il futuro governo di questo paese il futuro ministro degli esteri di questo Paese
Andrà allegramente apportare in Cina
Una delegazioni di felici i nostri imprenditori è non chiedere non chiedere esattamente dove andranno a finire le fa Beckett esattamente quanto costano gli operai che arrivano a lavorare lì dentro solleveranno non solleverà il futuro governo di sinistra
Il problema dei diritti umani inteso come pagamento dei salari ambienti libertà di diritto di internet e libertà religiosa
Vogliamo fare questo questa è la politica domani
Vogliamo domani come futuro governo di sinistra fare un discorso sulla come dire sull'America latina solo di accordi commerciali o vogliamo avere o non avere coraggio come ha fatto Zapatero di dire sì fuori dall'Iraq
Ma fuori anche Fidel Castro
Perché si può o non si può fare una politico commerciale di espansione senza tenere il punto su questa questione la giustizia globale
La giustizia copulare si difende con una politica economica che non sia disgiunta dalla questione
Dei diritti umani io mi aspetto un Governo di sinistra sviluppare in futuro un'etica che abbia messa metta in prima il primo quella primo punto la difesa delle libertà di tutti i cittadini nel mondo e in secondo i rapporti commerciali
è questa una cosa che porterebbe il nostro Paese l'Italia ad essere il lumicino onde il l'apporto economico con l'estero io non credo perché comunque tanto lo siamo per lo meno insomma come dire potremmo guadagnarci un po'di faccia
Io mi avvio a chiudere dico solo una cosa giusta mentre per nel Bersani dice nella sua relazione parla di solidarietà e dice che è l'altra faccia della storia del pianeta è la sicurezza su questo credo che ci saranno altri a fare interventi sia chiaro che quando si chiede si impegna una nazione del Primo Mondo
Ad avere la capacità di limitare o di scegliere con oculatezza
Le Pen propri investimenti commerciali propri commerci le proprie espansioni in nome della libertà di altri popoli evidente che noi dovremo garantire per la stessa s'per la stessa moneta almeno la sicurezza al nostro mondo
L'altra faccia dell'impegno e diritti umani e mi fermo qui ricordati che rimane la lotta al all'antiterrorismo internazionale il coordinamento di Intelligence internazionale lei politiche militari preventive e quante come sarà necessario
Per o non per la difesa dei diritti umani anche solo per la difesa la sicurezza nazionale comunque un futuro governo dovrà porsi il problema dell'uso della forza grazie
La parola a Umberto Ranieri oserei Ranieri seguirà Matteo Colaninno
Va bene io vorrei dire poche cose
Sulle prospettive del processo di integrazione europea
Un processo che costituisce l'asse portante della strategia del centrosinistra
Italiano
E su cui è necessario riflettere
Non c'è dubbio che il progetto europeo sia investito da una crisi grave
E questo è un problema enorme per il centrosinistra
Lo choc del nostro ancelle se
Al trattato è stato fortissimo e non ancora metabolizzato
Ed oggi non so quale sia il pensiero di Giuliano Amato che prenderà la parola a conclusione di questa sessione ma io credo che sia difficile non guardare con rammarico
Al semestre di presidenza britannica che si va concludendo
Senza fare che si sia riusciti a determinare almeno in parte
Le conclusioni di un rilancio dell'unione
In verità la piega che sta prendendo la discussione
Sulle prospettive finanziarie dell'unione
Conferma che è
Cosa estremamente ardua
Avviare le riforme necessarie per un bilancio innovativo in Europa
A cominciare dalla riforma non più rinviabile della spessa agricolo
Se le cose stanno così
C'è da chiedersi perché si sia giunti a tale punto di difficoltà
E come si ritenga possibile
Venirne fuori
Certo c'è una crisi di leadership politica in Europa
Ma c'è anche una crisi delle istituzioni delle unione
E senza nuove istituzioni l'Europa non è in grado di far fronte alle sfide
In particolare alle sfide che sfuggono alla dimensione nazionale le sfide di un processo di globalizzazione che oggi si presenta in termini diversi rispetto a venti o dieci anni fa
Allora faceva perno su un solo Paolo quello statunitense
Mentre oggi la globalizzazione vieni assumendo sempre di più una caratterizzazione regionale multipolare la Cina l'India e probabilmente in futuro la Russia e il Brasile
Come si colloca l'Unione rispetto a questo fenomeno questo il punto di fondo
Sotto la guida di giacche dell'ora a cavallo degli anni Novanta all'Europa a fornire una prima risposta
Il passaggio al mercato interno le premesse per la moneta unica l'impegno per un progressivo allargamento insomma l'Europa si attrezzano a rispondere alle sfide della collocazione collocandosi in al della globalizzazione collocandosi non fuori di essa
Bensì al suo interno ma con una identità specificamente europea era questo il senso del Progetto contenuto nel Libro bianco di dello negli anni successivi le cose sono andate diversamente
Con la strategia di Lisbona sembrava che ricorressero le condizioni per una nuova fase di sviluppo
Ma la verità è che nessuno degli impegni di Lisbona si è realizzato e a prevalere insieme a politiche macroeconomiche possiamo oggi dirlo
Eccessivamente restrittive
è stata l'assenza di politiche comuni di innovazione e difficoltà
Di qui la lunga ondata
Di delusione di disincanto con il rischio di una fuga verso la dimensione nazionale
Ed è in questo contesto che è maturata la crisi del Trattato costituzionale
Oggi la crisi va affrontata rifuggendo dall'idea che il problema per l'Europa sia congelare ogni ulteriore allargamento nella illusione che chiudendo le porte si possa mettere un po'di ordine in casa
La strada è un'altra procedere agli allargamenti programmati ma avere consapevolezza che l'Unione a venticinque a ventisette ha bisogno di un motore centrale
Di un nucleo di integrazione più stretta al suo interno un motore che dovrebbe ruotare intorno all'euro di zona
Un motore è in grado di restituire all'Unione una identità nella quale possono riconoscersi i suoi cittadini un'identità a partire dalla quale l'Europa possa affrontare le sfide della globalizzazione senza timore
Di estendere i suoi confini Turchia compresa
Questa è la condizione che può consentire
Anche all'Unione di U acquisire una maggiore consapevolezza del suo ruolo internazionale e concludo
Noi abbiamo discusso a lungo nel centrosinistra in questi anni
Sul rapporto America Europa sull'Occidente diviso sugli errori della politica seguita
Dalla Governo degli Stati Uniti dopo l'undici settembre
E però sarebbe difficile negare che troppo spesso in questi anni la discussione tra gli europei si è concentrata essenzialmente su ciò che gli Stati Uniti dovrei però non dovrebbero fare rimuovendo il modo per noi più urgente di Coffa bene o non deve fare l'Europa
E non si è trattato di una questione solo di me
La critica all'unilateralismo deve accompagnarsi alla capacità dell'Europa di assumersi responsabilità sulla scena del mondo
Un'europa che voglia condividere la Scelta le scelte relative alla sicurezza globale deve avere il coraggio di assumere responsabilità nei Balcani in Medio Oriente nel Mediterraneo
E c'è infine e concludo veramente un tema che l'Europa non può aggirare
E che riguarda la promozione della democrazia in alcune arie del pianeta quali sia un punto delicato
Va contrastata all'impostazione militarista che la destra neo conservatrice statunitense atteso a dare alla strategia dell'approvazione dalla democrazia ma sarebbe sbagliato sottovalutare
L'intreccio che viene la nostra epoca tra il carattere dissipa ottico di determinati regimi e la crescita del terrorismo
Io penso che l'Europa deve mantenere quell'avversione all'uso della forza che ha introiettato dalle tragiche lezioni della sua storia ma deve riscoprire che esistono principi e valori per cui talvolta non solo è opportuno ma è necessario impegnarsi e battersi
Allora la parola adesso a Matteo Colaninno successivamente parlerà Savino Pezzotta
Buonasera a tutti
Vorrei anzitutto ringraziare
Piero Fassino Massimo D'Alema e l'amico Pier Luigi Bersani
Per avermi invitato a portare in questa importante conferenza programmatica
La visione dei giovani imprenditori
Giovani che come ha detto prima l'amico Pier Luigi Bersani
E mi ha fatto molto piacere sentirlo
Si sforzano di guardare all'Italia con gli occhi di chi ha meno di quarant'anni
E che è come dire
Senta una fortemente una motivazione non solo ad esserci
A partecipare ma anche possibilmente a fare
Sono fortemente convinto come imprenditore e come cittadino che l'Italia oggi sia di fronte ad una curva della storia
Nel due mila cinque l'abbiamo ricordato
Per la prima volta nella storia dell'umanità dopo la rivoluzione industriale
Oltre la metà della crescita mondiale proviene da lontano proviene dall'Asia
E noi forse non siamo ancora pronti ad accettare questo capovolgimento un capovolgimento così radicale della geografia della ricchezza
Della produzione e del potere economico
Purtroppo il modello di sviluppo dello Occidente Odyssey basata su un presupposto inverso
Non tiene conto dei salari cinesi della creatività indiana della capacità di attrarre investimenti dell'Europa dell'Est
L'Italia in particolare sembra continuare a vivere in un mondo parallelo
Di certezze perdute
Di nostalgie e di illusioni
Dopo gli allarmi e le analisi però sulle difficoltà del sistema Italia su cui si registra ormai una larghissima convergenza
E però urgente passare all'azione mettendo in campo una strategia coraggiosa e credibile di rilancio
Fondata sulla composta però Lezza dell'uomo nuovo che il nostro Paese potrà assumere in futuro sulla scena mondiale
Negli ultimi vent'anni mentre la rivoluzione industriale e tecnologica scompagina va la mappa globale delle produzioni e delle competenze
La specializzazione produttiva italiana è rimasta sostanzialmente inalterata
Abbiamo continuato interpretare nel mondo il nostro ruolo più tradizionale
Perdendo quote di mercato nei settori maturi e investendo troppo poco nei settori ad alta vocazione tecnologica
Ma il sistema Italia non è entrato in una fase di distruzione dell'industria manifatturiera si tratta piuttosto di un momento mi rendo conto molto difficile distruzione creatrice
Di profonda e radicale trasformazione in cui il mercato tende a operare una selezione darwiniana delle imprese
Colpa di sorpresa della nuova rivoluzione industriale esplosa d'Oriente l'Italia non può più seguire modelli di crescita che non le appartengono
Non può più competere solo sul costo del lavoro né affidarsi esclusivamente quella straordinaria flessibilità e a quella capacità di innovazione e anche di improvvisazione in termini positivi ovviamente che ne avevano fatto nei decenni la Cina o il Giappone ed Europa
Non può più affidarsi esclusivamente la capacità di driver di sviluppo tecnologico delle grandi aziende nel puntare soltanto sul futuro della moda e sul turismo
Io concordo con quanto ha detto oggi Pier Luigi Bersani
Il consolidamento
Dei grandi gruppi le alleanze dei grandi gruppi anche internazionali l'esplorazione di nuovi settori nuovi ambiti industriali anche ad Aldo Pechino Lutech contenuto tecnologico ma dobbiamo avere anche la consapevolezza
Di affinarci a un più un indi in cui l'Italia e l'impresa italiane non sono più immobili
Non è per non è più possibile pensare che le produzioni e le competenze non si muovano
Certo concordo con responsabilità come richiamava Lucia Annunziata
Ma non è pensabile continuare a produrre e a pensare le stesse cose in Italia mentre la rivoluzione la terza rivoluzione industriale è di fatto un fenomeno passato
Made in Italy
Insiste l'Italia può e deve soprattutto scopre la sua vocazione nel mondo globale cercando di riempire di nuovi contenuti produttivi il cosiddetto made in Italy
Nella lingua cinese l'ideogramma che rappresenta l'Italia significa paese delle idee come imprenditori giovani siamo convinti che il nostro Paese possa diventare grazie alla straordinaria forza del brand Italia il laboratorio creativo del pianeta nel quale vengano ideati e progettati prodotti di successo delle principali aziende del mondo
Nell'economia della conoscenza l'Italia può diventare dunque il Paese non solo della materialità è un fatto essenziale sostanziale la struttura finanziaria e la dimensione dell'impresa lo ribadisco sono imprescindibili ma anche a questo si deve cominciare a pensare che noi potremo diventare il Paese anche dell'immateriale
Capace di vendere nel mondo ciò che gli altri non hanno creatività tradizione qualità fantasia cultura gusto
Dobbiamo in altre parole esportare prodotti ma anche prodotti emozionanti
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo il coraggio e la capacità di innovazione degli imprenditori rischiano però di essere insufficienti
E necessario accompagnare la difficile trasformazione delle nostre piccole e medie imprese incentivando la loro rincorsa verso i punti più alti delle ferie delle filiere produttive
Abbiamo bisogno di una politica industriale e fiscale
Capace di premiare gli imprenditori che crescono innovano internazionalizzati no aprano la propria visione non solo e non e non tanto sulle strutture proprietarie ci rendiamo conto l'abbiamo detto come giovani imprenditori
Che dobbiamo perdere la sindrome del cento per cento del novanta per cento e anche del cinquantun per cento
Ma anche dobbiamo spingere le nostre imprese ad aprirsi verso le nuove frontiere di quei mercati che oggi rappresentano anche forti opportunità per noi imprenditori
Non solo per rendere più conveniente lo sviluppo ma anche per suscitare al nostro interno un effetto imitazione da parte di altri imprenditori sul piano culturale ed operativo
Ma per fare questo è necessario mettere la crescita e l'impresa al centro dell'agenda politica
Lo stanno cercando di fare anche la Francia la Germania colpiti come noi anche da quel rischio concreto di de industrializzazione e di delocalizzazione del tessuto produttivo
Ma oggi la Francia a una politica industriale e non è casuale che il prodotto lordo di quel Paese cresca in percentuale più che doppia rispetto al nostro prodotto lordo Italia
Non voglio però non sottovalutare quei timidi mi rendo conto molto modesti segnali di crescita che stiamo percependo
Ma non vanno comunque sottovalutati perché dimostrano comunque se non una crescita una capacità di resistenza del nostro tessuto produttivo una capacità di resistere a questi fenomeni di globalizzazione una capacità per cui dare a nuovi e a chi avrà il compito di governare questo Paese
Che su questo tessuto produttivo si può impostare un rilancio
Al tempo stesso non può esserci sviluppo senza fiducia
La fiducia il vero motore dell'economia avanzate vero generatore di consumi e investimenti e quindi in ultima analisi di crescita
Noi siamo convinti come giovani imprenditori che il motore primo della fiducia si possa trovare anche nella solidità della famiglia
è una consapevolezza ancora poco diffusa in Italia dove ben poco è stato fatto nell'ultimo decennio
Difendere e valorizzare i valori della famiglia significa investire sul suo valore sociale ed economico ma anche significa in termini economici puramente economici puntare sul futuro
Questo sta facendo Blair il rilancio del nostro Paese peraltro rischia di essere minato dal difficile decollo del federalismo italiano
Sia la riforma del titolo quinto che la cosiddetta devolution sono stati concepiti in modo affrettato
E senza soprattutto tener conto di studi adeguati sugli impatti economici e sulle conseguenze nella distribuzione delle risorse tra centro e Regione
Il risultato è un modello di federalismo ideologico e incoerente nel quale molto spinto in confronto con il resto dell'Europa il trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni mentre adesso non corrisponde un trasferimento adeguato di capacità di spesa
Il rischio concreto di scaricare sul livello regionale la necessità di far quadrare i magri i conti del bilancio pubblico
In uno scenario nel quale le Regioni gestiscono un pacchetto di consiste di consistente di competenze per lo sviluppo ma non hanno e hanno sempre meno le risorse per finanziare
Il futuro dell'economia italiana sullo scacchiere globale sarà strettamente legate inoltre alla missione geopolitica che il nostro Paese saprà interpretare nei prossimi anni la nostra grande sfida si giocherà sullo scacchiere sud
Mediterraneo Medio Oriente Balcani sono queste le aree nelle quali l'Italia può aspirare ad assumere nei prossimi anni un ruolo da protagonista da protagonista assoluto
Per questi Paesi l'Italia può essere fonte di dialogo religioso di integrazione culturale modello di sviluppo per il decollo del sistema imprenditoriale
Punto di riferimento geopolitico nei rapporti con l'Occidente avanzato
Il Mediterraneo è l'unica rotta possibile per l'Italia se vuole mantenere un ruolo da player globale
In un mondo che si muove verso un assetto nel migliore dei casi tripolare tra Stati Uniti Europa Cina India Giappone
In cui l'Europa rischia davvero di rappresentare il pilastro di gran lunga più debole
In questo nuovo condominio planetario l'asse atlantico il baricentro atlantico perderà gradualmente la sua importanza strategica e non potrà dunque rimanere la bussola esclusiva della politica estere italiana
L'Italia dovrà compiere nei prossimi anni una sorta di ritorno al futuro
Riscoprendo e rinnovando la sua decennale capacità d'intervento e di mediazione tra nord e sud Este Ovest del mondo costruendo una leadership che si fondi su un solido asse mediterraneo
E tuttavia difficile immaginare un rilancio economico e geopolitico dell'Italia
In un'Europa debole e divisa eppure le imprese e i cittadini italiani hanno bisogno di un'Europa più forte per guidare la trasformazione delle economie del Vecchio Continente anche perché lo sottolineo ancora
L'alternativa e che si risolva in un dualismo in un bipolarismo mondiale tra la Cina l'India e gli Stati Uniti
Hanno bisogno di un governo europeo capace di difendere i brand e i brevetti delle nostre imprese nella giungla del mercato globale di spostare risorse verso i settori strategici dell'Agenda di Lisbona
Di completare la realizzazione del mercato unico eliminando barriere che rendite di posizione
Ma il bilancio comunitario è ancorato ad un'Europa che non c'è più
Che investe molto di più risorse sull'agricoltura seppure importante che sull'economia della conoscenza
Non dobbiamo lasciare cadere dunque la proposta della Commissione europea di raddoppiare le spese in ricerca nel bilancio comunitario due mila sette due mila tredici e di sostenere l'innovazione nelle piccole imprese in conclusione sono convinto che se il presente del nostro Paese incerto il futuro dell'Italia è aperto
Non siamo destinati al declino
Ma abbiamo bisogno di tracciare una nuova visione dell'Italia e di un ceto dirigente diffuso nelle istituzioni nella politica nelle imprese
Che sappia realizzarla ricostruendo la spia ricostruendo la speranza e il sogno di un'Italia vincente
In un paese lo ammettiamo un po'stanco e Fido e sfiduciato gli imprenditori devono farsi carico di una responsabilità in più
Contribuire anche ricostruire la speranza nel futuro la voglia di rischiare forse la stessa identità italiana
Per essere credibili però non possiamo soltanto chiedere dobbiamo anche dare l'esempio da seguire ed assumersi delle responsabilità
Unendo OC mentre la politica sembra dividersi sfidando i mercati del mondo mentre la società sembra ripiegarsi in un illusorio provincialismo grazie
Do allora la parola Savino Pezzotta seguirà Luciano Violante voglio ricordare che abbiamo ancora tredici interventi per cui è evidente che i segnali
Che dobbiamo dare rispetto al rispetto dei tempi sono obbligati quindi ce ne scusiamo ma vi invitiamo di rispettare i tempi previsti si dovevano
Ancora grazie per l'invito e per l'opportunità che mi viene offerta di potere intervenire
Al vostro dibattito ma io non intervengo su un tema che stava nella relazione di versare che mi intriga molto
Che era quello della laicità
Mi intriga proprio per quello che sono per
Perché è un tema che ritengo significativo fatto solo rilevare che non si misura pur avendo origini adesioni dentro il mondo cattolico
Al tempo della sua nascita senza equivoci o in anticipo rispetto al nostro mondo culturale da cui tra il ramo militanti e dirigenti noi abbiamo scelto con molta chiarezza di essere un sindacato laico e aconfessionale e siamo voluti e rimaniamo fedeli a quella storia e abbiamo mutuato più dal sindacalismo anglosassone che non dall'esperienza del sindacato bianco confessionale pre fascista
Lo dico per dire quanto è il tema della laicità stia a cuore ma non è diciamo il tema di oggi anche se io lo ritengo un tema importante e come sindacalista ma anche come cattolico impegnato mi piacerebbe un giorno avrete la possibilità di discutere
Perché credo sia un tema dell'imminente anche
Per il nostro futuro e per la democrazia italiana
Io guardo con molta attenzione a questo dibattito che si è sviluppato nei partiti
Per la costruzione del programma
Sono interessato perché non ha ha vorrei avere vorremmo avere un quadro più preciso di con le forze politiche intendono affrontare i problemi del nostro Paese e soprattutto i problemi dei ceti popolari che come sindacato cerchiamo di rappresentarle
Per cui la nostra attenzione nasce proprio da un'idea di autonomia che vogliamo affermare per noi e per la politica
Perché in questa rivelazione di autonomia
Dove si riconoscono il la le diversità di compiti e di ruoli che si determina la dimensione del pluralismo e delle autonomia e che costituiscono il senso il significato profondo mi saluta il pluralismo attuale e credo che questo sia una cosa importante
La difesa della nostra autonomia che riconosce l'autonomia della politica determina una condizione nuova anche per il prossimo futuro
Ed è proprio attraverso una corretta dialettica
Tra la rappresentanza del sociale quella della politica che si possono creare le fondamenta e di quella risorsa indispensabile per modernizzare specializzare il paese che è la coesione sociale
Il sindacato confederale dietro lo sciopero generale
Uno sciopero generale che ha detto un'adesione inaspettata
Devo confessare che avevamo delle preoccupazioni sulla sua riuscita no perché le nostre proposte le nostre ragioni non siano state compresa
Ma perché nel mondo del lavoro nel modo ai pensionati oggi le preoccupazioni sono molto molto alte
E chi è nell'aria le lavoratrici e i lavoratori di perdere di spendere una parte di salario per uno sciopero non è più facile come un tempo
Calcola che avevamo alcuni timori
Eppure
Le piazze si sono riempite di tante persone
Di tante lavoratrici e di tanti lavoratori ma abbiamo anche i crociati tanti giovani e tante donne giovani ed era stato significativo che nelle più di cento piazze d'Italia ci sia stato questo movimento
Passando camminando dai bastioni del Duomo ad ai Bastioni di Porta Venezia
Al Duomo
Noi abbiamo e siamo riusciti a cogliere forse in presa diretta quali sono le preoccupazioni che stanno dentro la gente che noi rappresentiamo
Quei lavoratori che sono preoccupati delle loro aziende che sono in cassa integrazione sono tante e parlo del Nord che sono più di quante guardi quello che diciamo le idee
Le preoccupazione delle persone che non riescono più a far quadrare i loro rilancio e sono tante più di quanto noi pensiamo le preoccupazioni dei giovani per il lavoro per le precarietà a cui vanno di fronte alle incertezze che ha molti padri si dicevano durante quella manifestazione rispetto al futuro dei loro figli
Vedete
Se noi avessimo fatto come ci suggeriscono uno sciopero virtuale questo rapporto questa conoscenza noi non l'avremmo avuta lo sciopero è anche un momento in cui la gente sta insieme fare la discoteca si era progressivamente racconta con la propria dirigenza sindacale altrove che prendere una pagina di giornale che forse nessuno legge e che non detesto due mila quelle emozioni quelle attenzioni di cui noi oggi abbiamo bisogno
Perché se c'è un limite
Oggi dalla politica se mi è concesso dirlo e che tante volte questa relazione di retta tra i gruppi dirigenti e la base si è un po'affievolita il sindacato riesce ancora fiato e verso le dieci opere a mantenere questo rapporto e credo che questo sia la sua forza altro che fare scioperi virtuali facciamo gli scioperi normali come sempre abbiamo fatto come appartiene alla nostra storia e alla nostra tradizione
Non è stato uno sciopero inutile
Affermazione che non dovrebbe mai apparire sulla bocca di un Presidente del Consiglio
Perché
Perché quando si legge che milioni di persone
Vanno in piazza
Ci mettono del proprio perché se lo pagano lo sciopero devo dire che è inutile è una cosa che non sta bene a meno che
Si voglia distogliere l'attenzione dagli obiettivi dalle questioni che lo sciopero pone per far discutere sullo sciopero che è un bel marchingegno ma al quale noi non possiamo non possiamo star va bene che io dica anche qui
Proprio in questo tentativo di dire come la pensa la mia organizzazione quali sono
Gli obiettivi dal perché noi abbiamo chiamato milioni di persone a superare a battersi in questo tempo per fare in modo che anche questi obiettivi vengano colti
Assunti dalle forze politiche che si stanno preparando alla competizione elettorale
Sicuramente noi partiamo
Come tutti
Da una visione della situazione economica che noi non riusciamo nonostante c'era spiegano in tanti modi a vedere in termini positivi
Noi siamo convinti che che è una fase di sviluppo di questo paese sia terminati
Che è arrivato il tempo di avviarne un'altra
Una nuova fase che deve tenere conto dei cambiamenti che sono intervenuti e soprattutto dei cambiamenti che sono intervenuti a livello internazionale entro il quale noi operiamo l'Europa la globalizzazione la divisione internazionale del lavoro
I problemi che abbiamo di fronte sono la perdita di competitività dovuto a un calo di produttività che non è dovuto al fatto come qualche volta ci viene detto che in Italia si lavora meno e con l'altro
Perché anche questo non è vero
Ma perché non abbiamo puntato sulla specializzazione del nostro apparato produttivo perché le nostre imprese sono troppo piccole perché siamo debitori sul terreno della Virginia perché non abbiamo basse competenze per quanto riguarda la risorsa umana
E lui il tema della produttività che dobbiamo affrontare no se lavorare un'ora in più un'ora in meno cosa che quando c'è stata la necessità c'è stata l'opportunità l'abbiamo sempre fatta e se andiamo a vedere quante ore chi lavora in Italia vediamo che lavoriamo al pari degli altri Paesi europei
Questo è la dimensione ma il problema della produttività sta altrove che bisogna affrontarla attraverso un elemento di innovazione ecco perché bisogna allora che i temi di quale sviluppo industriale di quale specializzazione per il nostro apparato industriale bisogna mettere in campo
Di quale idea di capitalismo abbiamo ricorre il capitalismo italiano riesca a innovare anche se spesso perché queste sono quelle questioni che abbiamo di fronte
Ora le politiche con le quali noi ci siamo dovuti confrontare in questi anni
Hanno creato più problemi che soluzioni
Il credito di imposta che in un primo momento aveva dato uno slancio è diventato una cosa talmente flessibile che ha indotto hanno utilizzato utilizzarlo poco
Si è voluto abbassare la pressione fiscale
Perché con queste si diceva si sarebbero alimentato la domanda questo non è avvenuto e si sono sprecati miliardi io credo che un Governo diverso da questo se arriva la prima cosa che dovrebbe fare di abolire quella cosa sulla basamento la pressione fiscale dal secondo modo e utilizzare quei soldi per innovare per investire sull'industria
Abbiamo realizzato l'abbassamento del cuneo fiscale ma anche qui proposta che era proprio del sindacato in un modo sbagliato perché a distribuire
Gli interventi a pioggia non serve
Anche l'abbassamento del cuneo fiscale a nostro parere andava finalizzato andava finalizzata alle imprese che investono alle imprese che innovano le tele che fanno compassione
Poi io dico se da una cosa all'impresa in una situazione di redditi bassi dovevo lavorare dare qualcosa anche ai lavoratori almeno la restituzione del fiscal drag
Allora quello che chiede il sindacato lo chiede con forza di specializzare di Pino il nostro apparato produttivo secondo tema che riteniamo importante e che abbiamo rilevato anche dalla relazione di Bersani e quello legato al Mezzogiorno nel Mezzogiorno è stato dimenticato
Il Mezzogiorno dopo la fine dei del vedo straordinario all'altra buona prova di sé ha detto che al suo interno capacità creatività io ho partecipato un quindici giorni fa a un'iniziativa che Russia può sembrare marginale che è quella di chi evita sul Mediterraneo dal terzo settore a Cosenza e pure l'idea di averli una serie di piccola impresa edile Autogestito e autoprodotte dalla Riviera che nel Mezzogiorno ci sono risorse ci sono volontà i ragazzi da Locri Vietti dicono che è possibile cambiare che è possibile cambiare il Mezzogiorno quello che serve
è capire
Il serve allora il Mezzogiorno è una risorsa o meno io credo che sia una risorsa da questo punto di vista bisogna fermare la devolution bisogna fermarla
Perché lo dico in modo chiaro non tanto e solo per il merito della cosa
Perché è stata stabilizzando una concezione culturale che determina comunque la separazione tra il nord e il solo bisogna vincerà sul terreno culturale prima che sul terreno politico pertanto affermare la devolution significa fermare questa tendenza alla separazione dal Paese che già c'è nella gente bisogna farlo con determinazione con chiarezza
Ma l'isola che noi recuperiamo una visione del del del del sud come luogo importante per me e per Laura va per la sua collocazione dal Mediterraneo noi sappiamo che i traffici marittimi tenderanno aumentare
Del Mediterraneo diventerà un mare interessante per il mondo non solo per l'Europa
Ma noi sappiamo anche che a dove si sviluppano questi Trapeze
Arrivano Investimenti arrivano capitali arrivano alla quale bisogna attrezzare quest'area perché sia in grado di sfruttare questa opportunità che forse per la prima volta se arriva o qual è che anche noi usciamo dalla vecchia concezione meridionalista che pure abbiamo imparato da Sturzo la D'Urso da Salvemini la gran sì bisogna inventare un nuovo meridionalismo che tenga conto dei protesti di globalizzazione
Ma di quale ruolo ha oggi il Mediterraneo dall'anno nella nuova dimensione bisogna ragionare in termini nuovi
Soprattutto dopo alcuni cedimenti alcune frazioni sul welfare
In questi anni si è ragionato rivolti a Clara sono azionando sui costi
E io credo che sia sbagliato perché se ragioniamo sui costi non ragioniamo come rimodularlo io credo che bisogna ragionare sui problemi
No è un problema
Che avrà ripercussioni negative sulla sue benessere sullo sviluppo di questo Paese il declino demografico di ragioniamo poco ma se facciamo la proiezione in avanti
Questo sarà il vero problema che avrà incidenze negative sulla situazione economica e sul benessere della nostra gente
Allora io devo ragionare sono un'altra che punti a invertire il declino demografico e si appunta invertire il blitz declino demografico
Deve affrontare almeno tre questioni
La questione dagli anziane
Noi abbiamo posto il tema della non-autosufficienza stiamo raccogliendo le firme perché è un problema che è un problema che riguarda gli anziani riguarda tanti altri ma rompe gli equilibri familiari bisogna ragionare sulla fecondità
Come la si sostiene perché se noi non impari invertire tipo democratico bisogna creare & aree diciamo diciamo più possibile avere figli farli studiare parli avanzare ideale a creare una politica delle famiglie che non è amanti setta annuale che titolati Toldo a seconda delle situazioni certi sono che sono le elezioni
Ma è fatta di servizi è fatta di sostegno al reddito
è fatta di un assedio al nucleo familiare che tenga conto delle differenze di reddito che esistono anche altre né né i lavoratori queste bisogna rapito viva aggiornare attorno al mercato del lavoro
Noi abbiamo sempre detto che la legge Biagi non va abrogata risalgo molto onesta perché non riusciamo a concepire un sistema che ogni quattro anni ricambia tutto
Perché allora creiamo una confusione istituzionale dalla quale non riusciamo a uscire siamo d'accordo
Che la legge Biagi va riformata che le tipologie che oggi ci sono le flessibilità vanno ridotte Bandoli equilibrate ma soprattutto alla legge Biagi va compiuta attraverso il nuovi ammortizzatori sociali attraverso lo statuto delle tutele e delle garanzie ai lavori ma soprattutto va rafforzata sul terreno della formazione della formazione diciamo professionale la formazione permanente
E della creazione dagli enti bilaterali
C'è poi la versione quando ragioniamo di voile perché riguarda le pensioni
Io credo
Che la decisione sul Tfr sia stata una decisione sbagliata
E i liquori
Perché quando si raggiunge un accordo con le parti sociali
E poi si sposta la decisione a due anni si fa il danno che si rappresenta Greppi veramente non è tanto diciamolo la questione del merito
Ed è la formulazione diciamo dell'impianto sul quale eravamo d'accordo il problema che a spostarlo due anni significa condannare delle persone che già oggi hanno un sistema previdenziale incerto basso alla vela quella più vasto
Ma significa anche
Inibire una modernizzazione del nostro sistema finanziario che la partenza dei fondi per la previdenza integrativa avrebbe aiutato a modernizzarsi pertanto si fanno due errori insieme orale si discute
Di come utilizzare quei soldi
La professoressa indagata che qui è molto chiara priva bisogna dire che per quello è stato fatto è sbagliato
Secondo se ci sono soldi vanno mantenuti la sociale vari blog vari posizione vanno riposizionati all'interno del fondo sociale indirizzati verso la non-autosufficienza indirizzati verso gli ammortizzatori sociali e le casse integrazioni
Ma c'è un problema nel due mila e otto fate in fretta
Che è quella dell'innalzamento eretta
Bisogna riformarlo prima
Bisogna introdurre elementi di gradualità perché posi scoppia la cosa se è sbagliata l'abbiamo contestato e conosce l'opera bisogna rivederlo
E allora io dico per fare queste cose la progettazione torna a essere un elemento importante necessario pagherete la finale conservatore tal creato un mare di problemi ha fatto saltare la politica dei redditi per cui non siamo più riusciti a tutelare il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni ha interrotto bruscamente le relazioni industriali per cui oggi rinnovare un contratto ci vogliono mesi mesi e mesi
E non è un caso che l'umanità lo sciopero dei metalmeccanici e quali battuta l'adesione dalla Confederazione perché l'idea risolvere in fretta in fretta quel problema ma non sono per rispondere all'evidenza dei metalmeccanici perché superato quello scoglio si può aprire un confronto vero
Fra le parti sociali per riformare il sistema contrattuale per ripristinare delle relazioni industriali e più limpide più tranquille occorre ma anche qui provate a pensare che influenza negativa ha avuto l'azione del Governo sui contratti pubblici sul sull'intero sistema delle relazioni industriali
è possibile che io Concordio contratto e tu me lo IBM lo rinvia non lo applichi mai qual è il tetto a non solo sui lavoratori ma su un sistema di relazioni di fiducia reciproche che si danno quando si firmano i contratti allora la concertazione e la politica e verdi di va ripristinata
Va semplificata sicuramente va semplificata
Non possiamo più fare questi grandi tavoloni di trenta quaranta persone a Palazzo Chigi finanziaria dopo finanziaria celebrando dei riti vanno individuato alcune cose
Alcune principino diciamo sistema industriale Mezzogiorno è un'altra su queste bisogna riuscire a a determinare un accordo si fa un accordo di legislatura un patto di legislatura
E le finanziaria divento nel momento in cui si verifica se i governi attuano o non attuano quale campo bordato con le parti sociali perché il testo diventa un modo creativo di sviluppare in avanti il Paese di dare luogo al sindacato a violare capacità di cambiamento e di innovazione al nostro Paese grazie
Grazie
La parola Luciano Violante segue Luca Ricciardi
Una delle buone notizie di oggi è che mancano circa venti giorni alla fine della legislatura
Abbiamo fatto il conto stamattina perché abbiamo avuto notizia
Del possibile avvio dell'indagine conoscitiva sui consultori sulla centonovantaquattro
Siccome si conosce per deliberare francamente non si capisce che senso abbia unità agire conoscitiva venti giorni dalla fine della legislatura
Diventa esclusivamente un fatto diciamo di attacco la vita civile delle donne sappiamo che questo è il senso di questa operazione e dico questo perché
Non sapevo bene che cosa riusciranno a fare in questi pochi giorni
E anche perché sulla questione dei diritti civili più in generale
Questo governo questa legislatura assegnato certamente un arretramento
Considero un fatto negativo che non siamo riusciti a fare approvare la legge sui patti civili di solidarietà
Questo è l'impegno che Prodi ha già preso e sappiamo che su questo impegno ci misureremo nella prossima legislatura ma non è questa
Non è questa la questione che intendo affrontare dei minuti ma segnalare all'attenzione dei compagni e delle compagne un problema assai delicato nel rapporto tra democrazia diritti umani e terrorismo
Che si porrà nelle prossime settimane nei prossimi mesi
C'è l'orientamento giusto di una cooperazione più stretta tra Stati Uniti e Unione europea a questo proposito noi qui stiamo un po'deboli perché non siamo sufficientemente robusti nella relazione internazionali perché non abbiamo adeguato nostra struttura intera alcune norme internazionali particolare voglio dirlo a chi se ho queste cose che noi dovremo partecipare ai tavoli internazionali convegni di sei autorità uno per ogni procura generale quando si palette turismo voi capite o cose di questo genere non si può fare e questo perché governa una serie seleziona prescelto un'autorità nazionale da questo punto di vista ma qual è l'altro problema il problema che si sta ponendo la questione della cooperazione sulla cooperazione e c'è uno scontro grave pesante sul rapporto che passa tra sicurezza e diritti civili
Il nuovo le questioni sono di due tipi
La prima questione posta degli americani in particolare tra gli anglosassoni Condoleezza Rice in un'intervista importante data un giornale americano il ventinove novembre
Ha difeso il diritto degli Stati Uniti attendere in carcere a tempo indeterminato i sospetti terroristi
Ed ha aggiunto che non si può permettere di aspettare che qualcuno commetta un crimine prima di imprigionarlo se si attende muoiono migliaia di persone
La questione naturalmente se dovesse importare in questi termini il problema del Motta contro il terrorismo salta i principali le dignità dei diritti umani e della tutela dei diritti umani
Si scivola in particolare verso il principio per cui non conta punire i comportamenti ma conta pulire le persone
E le persone sole persone diverse dalla media perché quelle figurano con l'essere i possibili sospetti di terrorismo
Scivoliamo verso una teoria che purtroppo fu costruita in Germania negli anni Trenta qual è il tipo di otto ore
Cioè si perseguono le persone perché appartengono a certe categorie sociali faccette categorie politiche o certe categorie razziali poi certe categorie di Joseph ma non perché hanno fatto qualcosa
è la questione che agli Europei naturalmente sta molto sta molto vasta coscienza nostra pelle
Ma la questione sulla quale dobbiamo misurarci con forza perché non solo gli Stati Uniti o per esempio la Gran Bretagna
Come sapete ha proposto al governo britannico il fermo di polizia per novanta giorni vuol dire senza prove e senza rapporto con la difesa
Che poi è stato ridotto a ventotto ventinove giorni se non ricordo male ma è comunque un tempo francamente inaccettabile con la tutela dei diritti umani
Un attimo ha però posto si trova l'orientamento degli israeliani della Corte Costituzionale israeliana dobbiamo misurarci con queste due misure
Il il presidente Della Corte costituzionale italiana si chiama
Avrà un Barack e un reduce dal ghetto di Varsavia
E in un importante caso in cui si trattava i torture ad un presunto terrorista perché rivelasse come fosse una bomba orologeria
A ha dichiarato e ha scritto nella sentenza sentenza provata dalla Corte costituzionale che la tortura non è ammessa
Anche quando il suo uso può salvare vite umane prevedendo atti di terrorismo incombente perché la dignità delle persone nel ma insopprimibile
Aggiungeva siamo consapevoli che questa decisione non rende più facile affrontare la realtà
E questo il destino della democrazia perché non tutti i mezzi sono accettabili in democrazia e non tutte le pratiche adottate dei suoi nemici possono essere utilizzate
Noi ci troviamo di fronte a questo tipo di problemi c'è da scegliere
Come scegliere decideremo io credo che sia nella nostra cultura nostra tradizione di Europa continentale e inaccettabile lo schiacciamento di diritti umani ti fondamentali umani ma questo dato va conquistato perché voglio dire che noi abbiamo votato tutti
Camera Senato nell'ultima legge antiterrorismo una norma che stabiliva la possibilità di espellere senza alcuna verifica giudiziaria i sospetti di terrorismo cosa che è contro la Costituzione
La Diodato bensì da un voto unico un voto anche a norme che condividiamo e così via ma voglio dire anche noi a volte il nostro Paese può scivolare le su questioni assai delicate e difficili che riguardano la tutela di diritti fondamentali ora a che punto sono le cose
Il ministro Straw ministro inglese Straw ha chiesto chiarimenti al governo americano in ordine ai tra alle carceri volanti trasferimenti in Paesi dove mi si ammesso è possibile la tortura sentiremo la risposta ma insomma io credo che dovremmo spingere questo il punto su quale infine voglio
Fermare la vostra attenzione spingere ad un dato di fondo dobbiamo noi fare pressioni nell'Unione Europea e noi assumere questo principio che misura non si può offrire alcuna forma di collaborazione
Ad operazioni che hanno come finalità di sequestro di persona e la tortura questo è un dato perché come sapete c'è una discussione in corso sulla vicenda italiana
Ci sono le autorità statunitensi dicono che c'è stata cooperazione da parte del governo italiano dico che Netanyahu smentisce vale un punto delicatissimo perché ne va dell'autorevolezza culturale dell'Occidente ed autorevolezza nostra
E allora fissare a questo punto è particolarmente importante e poi bisogna avviare una discussione nostro Paese
Non bisogna trovarsi impreparati di fronte a questo tema perché se dovesse esserci un'emergenza è chiaro che l'emergenza trascina ogni tipo di soluzione se prima la questione è stata affrontata e decise in modo radicale allora cosa è stato fatto in Canada
La politica dei visura e la sua capacità di confrontarsi con i cittadini e con gli specialisti attorno a questo tipo di questioni credo che questo ci spetti proprio il rapporto che dobbiamo ricostruire tra politica e società civile
In una società aperta deve essere protetta ma deve essere protetta con i mezzi e la democrazia
Ha detto Barak che compito dei governi e delle corti diceva lui e protegge la democrazia dal terrorismo e dagli strumenti che si possono adottare per lottare contro il terrorismo perché guardate se non si fissa la gerarchia dei diritti prioritari
Oggi il rapporto del terrorismo diritti umani domani sera competitività giustizia sociale dopodomani sarà mercato diritti dei lavoratori e così via
Occorre che non riconosce la cultura il nostro peso fissiamo i diritti prioritari quelli che vanno comunque sempre tutelati nei loro elementi fondamentali perché altrimenti la democrazia declina
Infine o mentre preparavo queste brevi note ricordava un vecchio film di Buñuel
Si vede un'esecuzione
C'è una truppa napoleonica che sta sparando su alcuni sorti
Il l'ufficiale che comanda il fuoco a una bandiera in mano sulla quale c'è scritto di più al pari e Galite è forte e mite
Uno degli insorti urla abbasso la libertà
Perché quella libertà lo stava uccidendo qui dobbiamo stare attenti a non cascare come dire nell'episodio una situazione analoga a quella dell'episodio che citava Buñuel grazie
Farà
A Lucca cardine poi Claudio Martini evidente che presidente Violante memore della sua storia anche di tempi di che ha fatto rispettare a terzi è stato perfetto lo ringraziamo
Buonasera ringrazio Piero Fassino per l'invito che mi ha formulato a partecipare a questo dibattito
Ascoltando le cose che si sono dette prima
Minimi veniva in mente quanto non è vero quello che si è detto di non qui
Ma quello che si dice che l'Italia negli ultimi anni conta di più
Io
Sono impegnato nel sociale internazionale sono un docente universitario e trovo che invece negli ultimi anni l'Italia nel mondo conta di meno
La politica estera italiana infatti come un po'anche il resto del Paese si trova in una crisi profonda ed è una crisi di idee e una crisi di mezzi
La gestione degli affari esteri si è appiattita su un'interpretazione che è riuscita a cancellare anche alcune delle migliori tradizioni della nostra presenza internazionale
Ritengo che un esempio sia la vicenda del conflitto in Iraq
Si è scelto
Fingendo di rispettare sono formalmente il dettato costituzionale si è scelto per un'adesione ha criticato a un modello interventista
E nel due mila e tre si è persa la grande occasione
Di poter costituire insieme a Francia Germania e ad altri paesi europei fondatori dell'Unione
Un asse di paesi che proponeva una gestione politica della crisi contro una guerra i cui effetti sono gli occhi di tutti
E poi si è anche rinunciato a combattere una mistificazione
Perché la Francia e la Germania non erano favorevoli a Saddam erano contro Saddam ma ma proponevano di combattere quella dittatura con la politica
E si è anche cercato oltretutto sì anche rinunciato oltretutto a cercare con Energia spazi di mediazione che invece a mio parere c'erano purtroppo la guerra in Iraq e le sue conseguenze saranno un'eredità avvelenata per il governo che verrà bisogna sostenere a tutti i costi la nascente democrazia lottare contro il terrorismo ma anche provare a comprendere con maggiore profondità cosa sta succedendo in quel Paese
E questo vuol dire contatti
Dialogo intelligente è una presenza costante
Ho sentito con piacere la proposta di un calendario per il ritiro delle truppe in Iraq
Ma bisogna stare attenti
A non farsi intrappolare da questo dibattito bisogna invece accettare le conseguenze del dato politico che poche scaturisce dalla Scelta di fare una guerra unilaterale quella vera è stata una guerra sbagliata e questo ci porta a dire che una politica unica unilaterale ha conseguenze produce conseguenze deleteria
Ed è una guerra che ha indebolito l'ONU
Invece di rafforzarlo
L'ONU è una sede in cui ancora oggi si può cercare un appoggio internazionale alla ricerca alla nascente democrazia irachena
Ma io credo che ci siano e veramente ne cito solo due molte altre sfide che attendono l'Italia in campo internazionale
Si è parlato a lungo di Europa io condividevo tutto quello che si è detto l'Italia deve tornare a essere un Paese motore del processo di integrazione però volevo fare una una piccola annotazione
Ascoltando i dibattiti politici si assiste a un insidioso attacco all'euro
Io credo che questo attacco che spesso è demagogico nasconde una profonda diffidenza nei confronti dell'Europa e dei mutamenti positivi che ha introdotto nella società e nell'economia italiana
Difendere l'euro non è difendere solo una moneta me difendere anche un passo importante che apre una strada a un processo di integrazione politica europea dell'Europa ritengo che però ci siano anche altre sfide
Il Mediterraneo e il mondo arabo la crisi del processo di Barcellona mostra tutte le difficoltà
La lotta al terrorismo io credo si fa innanzitutto con la politica
L'Italia è oggi isolata dal mondo arabo
Bisogna tornare ad approfondire i rapporti a costruire i legami e soprattutto a comprendere la complessità dell'evoluzione che sta attraversando questi Paesi
Bisogna uscire dalla superficiale bipartizione tra moderati ed estremisti un riavvicinamento al mondo arabo può aiutare il processo di pace in Medioriente che ancora una parte così importante
Il conflitto in Medioriente intendo una parte così importante della distanza che ancora esiste drum mondo avanzato e Paesi arabi
Un riavvicinamento con gli arabi può anche aiutare Israele e può anche aiutare a far comprendere i progressi faticosi ma che esistono che in quel Paese si stanno facendo sul terreno della pace
L'Italia insomma ha perso terreno nel mondo arabo faccio solo l'esempio del Libano nel suo travagliato sviluppo che questo Paese attraversato quest'anno l'Italia ha brillato per assenza
Un'altra sfida l'Africa
I destini di questo continente sono legati a quelli dell'Europa
La stabilità dell'Africa è parte della nostra stabilità
Anche qui l'Italia purtroppo ha brillato per assenza io nel mio impegno giro per l'Africa ho visto molti paesi incontro sempre meno italiani
L'Italia non c'è più la sua voce muta
Resistono solo qualche ONG dimissionari e qualche altra organizzazione
E questo è anche segno della cooperazione della che la cooperazione allo sviluppo e al minimo storico sia come finanziamento sia come presenza sul campo
L'Italia deve tornare a fare una politica di cooperazione tesa ad avviare alla assoluzione gli enormi problemi del continente africano
Ero molto colpito da quello che diceva a Lucia Annunziata prima è vero i diritti umani son devono essere un vincolo
Della politica estera ma e io nei diritti umani inserisco anche il diritto a mangiare il diritto a non morire di AIDS il diritto a non essere sfruttati da bambini nel lavoro
Concludo soltanto dicendo che c'è anche una crisi di mezzi
Il ministero degli affari esteri come strumento ha oggi bisogno di aggiornamenti in ragione dei cambiamenti che stanno avvenendo
C'è bisogno di una nuova formazione del personale diplomatico che sappia inserirsi nelle aree emergenti Berra presentando l'Italia
Abbiamo bisogno per dirla con molta semplicità
Di persone che conoscono la lingua araba che comprendono quel mondo che parlano il russo che parlano il cinese che possano approfondire i problemi e i cambiamenti del subcontinente indiano
Oggi invece assistiamo a un fenomeno di restringimento sia qualitativo che quantitativo della rappresentanza italiana invece c'è bisogno di una sua espansione
Lo strumento del ministero è indispensabile per l'attuazione di una nuova politica
Vi ringrazio per la vostra attenzione
Grazie la parola a Claudio Martini seguirà Lucio Caracciolo
Tratterò soltanto due questioni che sono già state affrontate nella discussione di oggi
Guardando le dall'Osservatorio delle regioni italiane
E delle regioni europee
Perché mi sembrano cruciali nel dibattito di oggi e si tratta della questione europea della questione del Mediterraneo
Sulla questione dell'Europa del processo di unificazione europea come ha già sottolineato Umberto Ranieri del suo nel suo intervento la situazione sembra sostanzialmente in surplace
E questo è un elemento molto preoccupante soprattutto per il nostro Paese
Perché e soprattutto l'Italia che ha bisogno di una ripresa di un rilancio di questo processo
Non si vede un movimento reale politicamente consistente che riapra una via positiva di questo processo
La stessa iniziativa di Blair
Sulla quale credo occorrerebbe riflette riflettere approfonditamente pure avviata con grandi ambizioni nel suo discorso del giugno scorso
Ha finora prodotto poco
Su questo io credo dobbiamo chiedere al nostro programma all'Unione a Romano Prodi di mettere un accento molto forte
Nella discussione aperta in queste settimane
A Bruxelles e tra le regioni europee il termine più diffuso oggi eh pausa di riflessione
Dopo il il referendum francese e olandese occorre una pausa di riflessione io credo che per certi versi forse questo era inevitabile
E non si possono forzare i passaggi ma la questione politica e istituzionale che sta davanti a noi oggi è questa come si utilizza questa pausa di riflessione
Se la si vive in modo statico come mi pare stia avvenendo rinviando sostanzialmente a tempi migliori sperando che qualcosa cambi
Io credo non ne verrà nulla di buono quale magia può restituire entusiasmo e dinamismo al processo
Se invece si lavora per usare attivamente
Attraverso iniziative dinamiche
Io penso che la pausa possa anche servire per rimettere il treno su binari più giusti
Io vedo due strade da usare la prima è quella di concentrarsi sui contenuti del processo di integrazione europea non fermarsi soltanto alla dimensione istituzionale che pure è importante
è già stato detto da Luciano Vecchi ed altri che hanno introdotto questa sessione ci sono tanti temi io sottolineo tre titoli
Il negoziato finanziario non sottovalutiamo l'effetto disastroso che avrebbe sull'opinione pubblica e sulle relazioni internazionale
Ho un nuovo fallimento del negoziato
Oppure aggiungo io anche un esito assolutamente negativo del finanza del del negoziato anche un esito al ribasso
Perché questo rappresenterebbe un arretramento drammatico soprattutto per il nostro Paese ma anche per le prospettive di far crescere un processo nuovo allora io dico la sinistra italiana europea si spendano su questo tema ancora di più non sarebbe male secondo me che anche da questa conferenza venisse un messaggio indirizzato a tutti coloro che si stanno impegnando in questo negoziato secondo punto Lisbona sono già state dette molte cose io aggiungo questo nel mentre si lavora ad una revisione del processo di Lisbona è in atto un dibattito presso la Commissione per cercare di capire come si rilancia
Questo progetto ma io credo che occorre in ogni caso lavorare ad una mobilitazione straordinaria adesso per cercare di far vivere quello che si può intanto di questo processo
Sapendo che non andrà avanti nulla se non si chiamano ad essere protagonisti di questo processo le regioni europee e quindi anche le nostre
E i soggetti economici e sociali che sono interlocutori diretti
Lisbona è fallita anche perché è stata vissuta come processo esclusivamente governativo e intergovernativo senza una mobilitazione reale dei territori
E questo è un punto importante terzo tema
La difesa delle nostre produzioni sui mercati internazionali che questa questione che l'Europa deve assumere come punto assolutamente cruciale
Io abbiamo giustamente detto no al al ripristino dei dazi
Perché era una proposta assolutamente anacronistica ma naturalmente a questa bisogna sostituire una capacità una straordinaria iniziativa anche su questo Colaninno si entra e si è
A è intervenuto su queste io condivido molto delle cose che l'UE ha sottolineato allora questo è il primo punto intervenire sui contenuti del processo europeo negoziato Lisbona
Difesa attiva dinamica intelligente delle nostre più produzione secondo tema tutto questo va combinato con il rilancio di un dibattito politico e culturale sul futuro dell'Europa
Io ho salutato positivamente il senso dell'iniziativa di Blair quando ha assunto la presidenza e ha lanciato un dibattito l'ho fatto pur con i ceti sciismo che viene da chi come me ha avuto la Ventura insieme a Giuliano Amato di partecipare alla convenzione
Per la scrittura del Trattato costituzionale e devo dire che tutte le volte che c'è stato un blocco sull'avanzamento di proposte innovative molto spesso questo veniva dalla delegazione britannica
E questa è la verità nonostante questo l'iniziativa che Blair ha assunto può poteva avere una un effetto di dinamite stazione perché un impulso dinamico ci vuole è una sintesi nuova è alta tra dinamismo economico e coesione sociale va trovata
In realtà va detto che poi non è successo molto dopo il primo annuncio il primo intervento l'apertura del dibattito poi tutto si è bloccato
E a quanto pare all'interno dello stesso governo britannico c'è molta difficoltà a far passare allora io penso che nel programma dell'Unione però questo livello del dibattito alto su questi temi va rilanciato secondo e ultimo tema e concludo
La questione del Mediterraneo anche qui Matteo Colaninno e Pezzotta si sono intrattenuti sul tema e io lo considero davvero cruciale è un tema troppo sottovalutato
Eppure Prodi lo ha detto in in tante occasioni queste un asse né nella manica dell'Italia perché siamo la piattaforma di arrivo
Per tutto un processo uno sviluppo che viene da Oriente per i commerci le relazioni e gli scambi culturali e informativi
Io credo che lo porti
Vita sia troppo grande per non essere coltivata c'è anche un'attesa forte
Molte delle nostre regioni siamo in tanti presenti qui questa sera hanno tante relazioni con i Paesi delle arriva a sud e a est del Mediterraneo c'è una domanda
Devo dire che la cosa ci viene posta anche i corsi non lasciate lo spazio solo agli Stati Uniti d'America per gestire la relazione con questa parte del mondo è anche un messaggio di cui va colto il significato nuovo o alla logica dei grandi gruppi internazionali allora
Io penso che nel nostro programma di governo né sulla base della piattaforma che Bersani ci ha proposto bisognerebbe individuare al questo potrebbe essere uno dei Grandi Progetti Integrati un grande progetto integrato sul Mediterraneo che mette insieme infrastrutture soprattutto le questioni dei porti degli interporti
Ma anche le questione dell'Università della formazione del patrimonio artistico e archeologico le questioni delle piccole e medie imprese della cooperazione decentrata
E anche su questo occorre coinvolgere regioni ed enti locali e questo un tema forte che anch'esso strumento di pace e di una politica di sicurezza nel in quest'area del mondo io mi sentirei di dire
E concludo che questa è anche l'altra faccia del ritiro dall'Iraq perché le due cose vanno messe insieme nel mentre proponiamo come ha detto Bersani uno scadenziario un calendario per abbandonare
Diciamo per far cessare l'intervento militare noi dobbiamo anche lanciare una proposta che riguardi l'intero bacino mediterraneo su tutto un discorso di nuova
Di di nuova cooperazione e di nuova relazione vorrei concludere proprio con questo qualche settimana fa
Noi abbiamo ricevuto a Firenze una delegazione di amministratori pubblici della provincia di Nassiriya
E ci chiedevano di stabilire relazioni di conoscenza e di cooperazione
E sono stati loro a dirci è venuto il momento perché l'Italia utilizzi diversamente le risorse finanziarie che impiega a Nassiriya
Sono stati loro anche loro a porre questa questione noi hanno aggiunto abbiamo progetti idee per ricostruire le condizioni basilari di una vita economica sociale e culturale
E chiediamo all'Italia di aiutarci a realizzare questi progetti per portarle avanti insieme
Ecco io concludo mi sembra sia questo un terreno avanzato sul quale discutere in concreto del nostro ruolo in quella parte del mondo ecco perché io penso al valore di un grande e straordinario progetto integrato sul Mediterraneo e sui suoi nessi con il Medioriente mi farebbe molto piacere trovarlo scritto in bella evidenza nel nostro programma elettorale e in quello del governo
Grazie Martini nel dare la parola Lucio Caracciolo vi informo che gli interventi conclusivi nove sono questi Lucio Caracciolo Lapo Pistelli Giuliano Amato
Stefano Fancelli Valdo Spina Spini Silvana Pisa Khaled Fouad Allam Anna Maria Pancaldo e Renzo guolo
La parola così abbiamo no il quadro della situazione la parola Lucio Caracciolo
Grazie
Se qualcuno di voi così per informarsi su quale sia la politica estera italiana
Volesse consultare il sito del Ministero degli Affari Esteri troverebbe un elenco di quelle che sono le priorità della politica estera italiana in realtà queste priorità sono una trentina
Ma la prima di queste priorità sono le missioni
Militari italiani all'estero
è abbastanza curioso che in questo elenco di non priorità si cominci con questo ma è anche significativo perché noi siamo allo stesso tempo un paese isolato come non lo siamo mai stati credo nella nostra storia unitaria
Ma siamo anche un Paese che batte bandiera
In venti Paesi e in quattro territori impegnando undici mila settecento uomini in questo momento in ventinove missioni
Allora c'è qualcosa che non va com'è possibile che siamo così visibili nel mondo e che ne traiamo così poco beneficio da un punto di vista politico io credo che questa riflessione
Debba essere fatta nel momento in cui si tende invece a un uso non strategico della forza cioè a un uso della forza militare per missioni più o meno ambigue
Alcune effettivamente di pace altre un pochino più difficili
Senza sapere perché
E senza cercare anche di spiegare perché ma dicevo il dato diffuso in questo momento il dato di fondo del nostro paese in questo momento ha il suo isolamento
E questo è tanto più grave nel momento in cui si è palesemente esaurita la spinta integrativa dell'europeismo classico cioè nel momento in cui l'Unione europea
Travolgendo confini geografici e preparandosi a travolgere né altri
Diventa sempre più uno spazio di competizione e o collaborazione e sempre meno uno spazio di approfondimento dell'integrazione politica
Contro quello che il pensiero classico dell'europeismo in particolare di quello italiano
Allora essere isolati in questo contesto significa seccamente contare di meno e quindi significa che noi siamo sempre più diretti da altri
Siccome in politica resiste il vuoto se io non sono in grado di esprimere i miei interessi e non sono in grado di difenderli saranno altri a stabilire quelli che sono i miei interessi e quindi
Evidentemente il nostro potere contrattuale in un'Europa più competitiva e più vasta Ness capita parecchio
Lasciamo stare perché ci porterebbe via troppo tempo quelle che sono state le cause strutturali e soggettive di questo isolamento
è però un fatto che il successo o l'insuccesso della politica estera italiana nei prossimi anni si misurerà anzitutto da questo saremo o non saremo capaci di costruire intorno all'Italia
Consenso credibilità fiducia insomma riportare l'Italia nel suo ruolo ruolo che le compete di protagonista importante della politica internazionale ed europea in particolare
Se è vero che si stanno costruendo nel grande con testo di oro europea sempre più larga delle piccole europei
Alcune quasi insignificanti altre un pochino più potenti che raggruppano Stati territori interessi
Allora dov'è che deve guardare all'Italia per uscire dall'isolamento
Credo che è stato già detto sia da Fassino che da molti altri
L'Italia non Possa essere presente in tutto il mondo e non possano avere un eguale influenza dappertutto ma certo il nostro ambito privilegiato anche per contare di più in Europa non può che essere quello mediterraneo
Un ambito che è bene dirlo in Europa non ha storicamente rappresentato un ambito privilegiato chi lo rappresenta poco anche adesso basta osservare
Una cartina dei flussi dei fondi comunitari
E in genere degli investimenti pubblici e privati nell'Area europea e mediterranea per rendersi conto che rischiamo di trovarci rapidamente in un mar morto se non siamo in grado di intercettare e moltiplicare i flussi energetici e commerciali in provenienza dall'Asia e qui vorrei mettere anche un piccolo caveat io non sono così sicuro ma spero di essere smentito che l'espansione
Industriale commerciale dell'Asia della Cina dell'India di quanti altri sia necessariamente pendente apportare nuovi flussi verso il Mediterraneo credo che ticinesi guardino anche altrove ma insomma questo spero che dipenderà anche da quello che sapremo fare noi
E allora per rendere concreta la nostra vocazione mediterranea e per giocarcela al tavolo europeo e mondiale ci sono due discorsi fondamentali da fare
Uno hard e uno soft quello hard essere capaci e promuovere di costruire infrastrutture a cominciare dai porti
Che permettano effettivamente al nostro Paese
Di valorizzare la sua collocazione geografica che da sola evidentemente non basta
E da questo punto di vista ci dovrebbe essere una concentrazione di risorse nazionali ma anche la capacità di attrarre altre risorse europee e non solo per valorizzare i nostri porti e le nostre infrastrutture eccetto se poi non siamo nemmeno capaci di costruire una Lionello Torino evidentemente questi discorsi lasciano il tempo che trovano il secondo aspetto e concludo è quello soft cioè noi saremo di nuovo un paese che conta i Méditerranée in Europa se sapremo costruire qui in Italia un modello di convivenza con gli immigrati che vengono dal Sud del mondo in particolare
Con le minoranze
Di ispirazione di religione islamica
Dico convivenza in un'integrazione perché per un Paese che ha già qualche difficoltà a integrare se stesso evidentemente immaginare di poter integrare milioni di immigrati è forse un'ambizione eccessiva
Sarei già felice che il nostro Paese potesse costruire un modello efficiente e soprattutto un modello che parla al Sud del mondo che dice che l'Italia è un Paese che accoglie che sa gestire con dignità e con e con interesse questi flussi migratori
Ecco se sapessimo già fare questo credo che avremmo già guadagnato parecchi punti in questa area privilegiata e infine concludo che è una delle esperienze fondamentali che forse potremmo trarre dal Governo precedente o meglio al governo attuale e che non c'è mai nessuna diplomazia personale che può surrogare
Una politica estera
Che difenda coerentemente i nostri interessi non immaginiamo che un rapporto con un presidente di un Paese un Paese sente di un altro quale che sia poi una ricaduta di questo rapporto
Perché qui poi dovremmo aprire capitoli dolorosi possa in qualche modo elevare il nostro rango
E la nostra capacità di contare nel mondo dipenderà dalla nostra capacità di intervenire sui fattori strutturali il primo dei quali ripeto è quello di contare di nuovo in Europa e di contare in Europa attraverso il Mediterraneo grazie
Grazie
Alla fine Pistelli
Va innanzitutto che grazie a Piero Fassino Massimo D'Alema democratici di sinistra per questo invito
A partecipare nei congressi di una volta quando uno voleva trovare un modo per distinguersi aggiungeva un tema quelli già trattati era un modo per trovare il proprio piccolo spazio io penso invece i nostri partiti siano oggi in una fase molto interessante
Dal Victoria questa conferenza programmatica di Firenze perché innanzitutto abbiamo fatto un lavoro di ricerca programmatica diciamo individuale anche se già da un po'da un po'di tempo condividevamo una contaminazione feconda
Abbiamo scelto come partiti di avere un orizzonte strutturato e condiviso è quello del partito democratico
E sotto la coalizione guidata da Romano Prodi avremo nei prossimi mesi il compito di selezionare alcune parole non di aggiungere cioè di trovare le architravi sulle quali fare campagna elettorale e poi governo nei successivi cinque anni
Allora nella sua bella relazione precedente sarà dedicato un po'di spazio importante alla globalizzazione
E io vorrei farvi partire in questi cinque minuti da questa battuta che a me non è una battuta secondo me deve essere la chiave con la quale leggere i nostri sforzi internazionali se in una platea di Margherita ma io presumo anche una platea diessina
Cinque anni fa avessi fatto una domanda che cosa associa la parola globalizzazione
Io credo che la grande maggioranza di noi avrebbe disposto in termini positivi un'opportunità
è un nuovo mondo l'opportunità io penso che se noi facessimo oggi la medesima domanda alla mia una mia platea una nostra platea voti ci direbbero un brivido alla schiena
Questa è la percezione è cambiata nel corso del tempo
E dunque io credo che la filigrana del nostro intervento sullo scenario globale sia quello di far capire e soprattutto ad operarsi in quello che la globalizzazione un processo governabile o almeno che questo nostro sforzo non è un processo casuale non è un processo arrestati lei il nostro mobilità governarlo
E io credo che si possa dire Colette governarlo con due parole però dedicano tempo soltanto una che è quello dell'Europa
Cercando di mettere in luce in poco tempo alcuni elementi di cambiamento che secondo me vanno tenute di conto
Perché guardate lo abbiamo dedicato molto spazio nei nostri documenti la nostra iniziativa all'Europa
Ma diciamoci la verità tante volte io ho la sensazione oggi che sto a Bruxelles e Strasburgo
Che questo sia più un mantra le utilizziamo cioè un'abitudine un cappello che mettiamo tutte le nostre cose ma che in realtà siamo sempre di più consapevoli che per la prima volta in Italia
Si è materializzata e ha trovato anche rappresentanza politica del governo un euro tiepidezza che qualche volta è anche euroscetticismo una volta questa è un tabù nel nostro Paese oggi a rappresentanza politica
E secondo che sul futuro di questo precetto pesano molte incognite se noi mettiamo la testa all'indietro questa è la grande storia di successo è l'unica organizzazione fatemela chiamare così è improprio internazionale
Che alla la la la lista d'attesa che alla fine alla sua porta tutte le altre organizzazioni nate nel dopoguerra sono in difficoltà
Ha una storia di successo perché la più grande area economica del mondo quella maggior benessere diffuso
è un'organizzazione che ha provato a rinegoziare i cinque volte in quindici anni le sue regole di convivenza le regole il condominio
E però
E però l'Unione produce migliaia di decisioni che i cittadini non vorrebbero adottasse
E non produce spesso le decisioni che cittadini vorrebbero adottasse siamo davanti a una dissociazione l'Europa ha vinto la scommessa Europa sì Europa
Ma molti di noi si aspettano che l'Unione lo diceva che Luciano Vecchi la sua deduzione se è in grado di essere il soggetto che gioca la partita è un'OPA sul mondo
Europa sul mondo vuol dire verso il sud del mondo Europa sul mondo vuol dire per pace e sicurezza mi viene in mente un Roosevelt di annata che diceva la pace non può essere il lavoro di un politico solo di un partito solo di un Paese solo è un'altra bel modo per descrivere il lavoro dire perché ci serve
L'Europa è la chiave te ridefinire il ruolo dell'economia europea e il ruolo dell'economia italiana in Europa nel mondo globale e guardate sempre più spesso
Ci viene suggerito che l'Europa è il problema io vorrei che ci convincessimo non formalmente che l'Europa è un pezzo che la soluzione non il problema perché questa sta diventando una condizione diffusa anche nel nostro modo di argomentare
E allora c'è ci sono molte analogie ma una sostanziale differenza rispetto a dieci anni fa come dieci anni fa immaginando che aprile ponti una una bella vittoria dell'Unione come dieci anni fa c'è un patto di stabilità
Un po'più scassato come dieci anni fa ci sono fondi strutturali nell'attendiamo un po'più miseri
Come dieci anni fa ci sono investimenti in infrastrutture magari discusse ma la differenza è che dieci anni fa il problema di Prodi del primo tempo era agganciare un treno in movimento era salirci sopra Kakà non andrà in Serie B era prendere Leo e Schengen quello che oggi l'Europa si attende da noi
Sembra strano dopo cinque di berlusconismo ma non è così
è un Paese che aiuti l'Europa uscire dallo stallo in cui è c'è un carro che si è arenato e che provino è una sponda importante questo una grande responsabilità per noi perché la crisi dicevo dell'Europa affronta e appunto molto complicata
Io credo e termino su questo punto rapidissimamente che ne possono avere molte idee una un una un'iniziativa sul bilancio europeo coerente con Lisbona quello che stiamo discutendo ma niente a che vedere con Lisbona
Cooperazione rafforzate rivierasche sulla immigrazione guardate lo voglio dire perché sono un tema caldo a Strasburgo
L'alternativa i centri di permanenza temporanea are Lampedusa sono cooperazioni rafforzate dei paesi rivieraschi sull'immigrazione non c'è alternativa il resto sono chiacchiere
Cooperazioni rafforzate in materia di difesa se no siamo sempre i come dire i primi alleati soldatini fedeli di una partita un po'autistica
Immagino cooperazioni rafforzate anche materia politica non so se nella direzione che il Corriere della Sera ha avanzato nei giorni scorsi
Certo però una cosa va detta noi viviamo da luglio che l'anno scorso fino a giugno prossimo la cosiddetta pausa di riflessione
Fatemi dire che mi pare più una pausa che una riflessione
E io mi aspetterei che il nuovo Governo dell'Unione dell'Ulivo
La prima cosa che faccio un bel giro di incontri bilaterali a livello che volete voi per andare a prendere nell'area dell'euro chi ci sta a sperimentazioni istituzionali che permettono di ricreare un nucleo duro che trascina questa Europa in panne fuori dallo stallo in cui è non pago la seconda questione perché il tempo è poco e molti sono quelli che vogliono in cui devono ancora parlare dico soltanto che condivido si chiama mediterraneo rafforzare il Mediterraneo vuol dire rafforzare Eataly in Europa
Arrivo direttamente alla conclusione e dico soltanto però che ad oggi è un fatto scelto che la Turchia è la piattaforma di terra di questa nuova centralità è un fatto scelto che il mar Mediterraneo è la piattaforma liquida di questa nuova centralità è un fatto ancora da vedere se noi diventiamo l'ultimo terminale di questa nuova centralità dipende da noi appunto dalle scelte che sapremo fare
Allora per chiudere guardate di dieci e i quindici anni passati post caduta del muro e i dieci anni passati post inizio della della globalizzazione
Io credo ci abbiano molto cambiati come paese io ho preso sul serio perché un titolo creato molto bello il titolo della sessione di questa sera gli italiani nel mondo
Ecco se io dovessi pensare a degli slogan chiamiamoli così ma riassuntivi non soltanto pubblicitari noi oggi non siamo più vigili canti dei nostri sogni non siamo più soltanto il popolo di santi eroi e navigatori e non siamo però neanche i nani delle nostre paure non siamo l'Italietta
Abbiamo bisogno di ritrovare la misura di un Paese che ha una media potenza nel mondo e che dà il meglio di sé quando giocano informati multilaterali non è soltanto una scelta di principio safari multilaterale è la scelta vedi mi verrebbe da dire da centrocampisti che più ci si attaglia quei sappiamo fare bene quello e vendiamo molto meglio di quanto siamo quando siamo in quei formati quello che è il vero ed è talvolta amaro scoprirlo
è che col mondo globalizzato noi non siamo più un Paese grande in un mondo piccolo come eravamo prima
Siamo diventati un Paese medio in un mondo grande ed è un po'come quando rovescia il binocolo legge Viaggi di Gulliver ha bisogno di riposizionarsi di trovare il giusto passo però permettetemi di là permettetemi di lasciar dico un apprezzamento io credo che la politica internazionale quell'europea che faccio fatica ormai chiama di politica internazionale ormai una proiezione di quella domestica
Sì a una politica ripeto che vive due estremi opposti cioè quella di essere come ha insegnato il capocomico del governo di questi anni il palcoscenico in cui si cercava lustrini pacche sulla spalla colbacchi stivaletti a seconda dell'interlocutore
O di essere il capitolo che noi dedichiamo agli aspetti del partito perché non si può scrivere un programma senza avere il capitoletto sulla parte internazionale
Ecco attenzione io apprezzo la scelta fatta oggi a Firenze dai Democratici di sinistra di aprire con la politica internazionale perché la politica europea perché rivela un fatto nel quale mi riconosco appieno
L'orizzonte europeo e l'orizzonte mondiale internazionale sono oggi l'orizzonte strategico e ineludibile nel quale siamo chiamati a declinare non fatemi dire il vostro il nostro amore per l'Italia grazie
Grazie
La parola Giuliano Amato seguiranno Fancelli Silvana Pisa
Mamma mia quant'traduce con la ministero non è mai io riprendo proprio dal punto su cui se l'avete ascoltato in questo caos un po'serale comprensibile siete stanchi e il punto di Pistelli
E il rapporto tra la politica internazionale che non è una materia per specialisti e non è una materia per grandi potenze è una parte di fondi della vostra politica di ciò in cui crede
Comincio per dimostrare bello rievocando quelli che erano gli anni in cui io iniziai a fare vita politica circa quasi cinquant'anni fa
Quando le relazioni con cui si aprivano le riunioni dei partiti da cui la maggior parte di noi anziani qua vengono al Partito comunista il partito socialista
Dalla riunione del Comitato centrale a quella dell'ultima sezione
Partivano tutte per la situazione internazionale poi scendendo per li rami arrivavano alla scelta degli assessori del Comune che magari si doveva fare
Ora mi direte che non c'è ragione di rimpiangere quei tempi che è soprattutto nel partito comunista tanta attenzione ai profili internazionali in qualche modo presupponeva quelle gambe con l'Unione Sovietica
E quindi quell'appartenenza di campo che nessuno oggi rimpiange che oggi da tutti ritenuta il un tragico ancorché era di cattivissimo errore
Sì c'era questo che oggi non c'è più
Però tra state attenti non c'era soltanto questo
C'era anche qualcos'altro che in modi e su premesse diverse dobbiamo ripristinare e dobbiamo sentire dentro di noi
Vale a dire l'essere noi sinistra italiana
Partecipi di un movimento più ampio fondato sulla solidarietà con tutti coloro che si battono per un mondo migliore di solidarietà con tutti coloro
Dico che
Che non si battono perché non sono neanche in condizioni di farlo ma anche di un mondo migliore hanno bisogno perché esso non è capire loro diritti perché sono negati i loro bisogni essenziali
Perché vivono in contesti totalitari e repressivo
Il che vedete aveva ed ha un'implicazione ed è qui assoluta l'imprecazione alla quale dovete pensare
Quella di vedere la politica internazionale non tanto e non soltanto come l'arena dei conflitti e degli equilibri fra gli stati
Ma anche ancor più come la proiezione di quelle stesse politiche che servono a diffondere quella democrazia e quella giustizia che noi vogliamo per noi stessi
Che noi abbiamo procurato a noi stessi e a cui ogni essere umano ha diritto ovunque abbia avuto la ventura di nascere a questo mondo
è questo il senso dell'internazionalismo
Non è una cosa da vecchi legati al marxismo e al leninismo è una delle cose più belle che danno il senso alla politica e ancor più glielo danno nel nostro tempo
Ad alcuni sembrerà ingenuo
Davanti alle prospettazioni di politica internazionale come i giochi tra le potenze ma non
Perché se ci riflettiamo penne Molini abbiamo dato una prova ed è stato ed è ancora questo il principale significato della costruzione europea
Ma che cos'è stata questa costruzione se non la ricerca della pace fra i Pratesi europei
Non più con gli equilibri degli Eserciti non più con le alleanze e le contro alleanze militari non più con i negoziati su questo sfondo delle cancellerie
Ma con la creazione di un sono ridotte vissuto di interessi economici comuni fra gli europei e anche con il radicamento di forme di coesione sociale fra i nostri Paesi
L'Europa è stata quaestor realizzato allo scopo della pace
Tra i Paesi che ora non storicamente tra i maggiori responsabili delle guerre che avevano insanguinato il mondo intero con due guerre mondiali nel ventesimo secolo
E i padri fondatori dell'Europa hanno fatto attraverso politiche economiche sociali la migliore politica estera che la storia abbia mai conosciuti
E se mi è permesso un inciso voglio riprendere come il tema di attualità quello che alcuni hanno toccato
Questa coesione sociale fra i paesi europei che non venga oggi messa a repentaglio
In nome di un rimborso inglese intangibile dagli altri Paesi europei ad opera di un primo ministro socialista questo è davvero difficile da accetta
Detenere un primo ministro socialista accusato dal signor Barroso di voler fare lo sceriffo di Nottingham che rubava ai poveri per dare ai ricchi ti prende
Qui nello stomaco
Ed è grave perché perché tocca quei nuovi Paesi nei confronti dei quali questa solidarietà e più essenziale eppure provocare una frattura in una costruzione che per anni abbiamo cercato di mantenere unita ma vado avanti
Se è stata questa la politica estera con cui abbiamo costruito l'Europa
E ancora questa la politica estera si dice la migliore politica estera europea che abbiamo utilizzato nei confronti dei Paesi dell'allargamento
Come abbiamo realizzato la stabilità e la sicurezza ai confini dell'Europa
Creando Stati democratici ed economie convergenti con le nostre al di là di quelli che erano i nostri confini ora lo so bene che perché gli stessi principi si affermino in ogni parte del mondo noi non possiamo allargare l'Europa al mondo intero
E quindi non possiamo avvalerci delle leve che l'allargamento ci offre e quindi tutto è più difficile ma fermo deve rimanere l'impianto
Dimostrando che nei rapporti fra i Paesi europei la continuazione della politica non è la guerra
Ma è la stessa politica su più larga scala
Noi abbiamo sconfitto Clausewitz dove lo abbiamo sconfitto in Europa dobbiamo riuscire a sconfiggerlo nel mondo
è questo il grande impegno della politica internazionale oggi muoversi nel mondo ispirati dalle stesse visioni che dagli stessi principi
Con cui abbiamo costruito l'Europa e lavoriamo sul suo allargamento
Senza candore
Con un realismo
Respingendo l'unilateralismo della guerra ma senza escludere che l'uso della forza possa essere in situazioni estreme necessario e tuttavia facendo nostro perché è nostra
L'esortazione che unisce che mobilita tanti giovani di ogni parte del mondo un altro mondo è possibile
E questo che ha unito quei giovani che si ritrovano a Porto Alegre in altre parti del mondo
In un altro mondo è possibile e lo è e non è è questo il punto e innovare
Ad alcuni della mia generazione si ricordano che Marcuse al suo tempo fonte di tanti errori ma anche di il cose giuste una cosa giusta disse quando disse che probabilmente era finito il tempo dell'utopia intendendosi per utopia il perseguimento del sogno Nong realizzabile
Perché l'Utopia maggiore dell'umanità stava diventando realizzabile stava diventando possibile
Che ci fosse il cibo per nutrire ogni essere umano e che ci fossero diritti che potevano raggiungere ogni essere umano
Questo era possibile negli anni Sessanta questa è un'utopia realizzabile del nostro tempo
Ed è quindi su questa base che dobbiamo impostare la nostra agenda di politica internazionale
Nella nostra agenda di politica internazionale e più importante è la creazione nelle Nazioni Unite di un Consiglio economico e sociale
Che coordini il governo globale delle politiche economiche delle politiche sociali di quanto non lo sia alla riforma del Consiglio di sicurezza
Vogliamo unirci al movimento che c'è nel mondo affinché questo accada affinché le priorità del mondo siano davvero i Millennium Goals
Quegli obiettivi per il ventun è per il terzo millennio che i Paesi del mondo si sono impegnati a realizzare entro il due mila dieci due mila quindici eccola l'agenda da realizzare
Di strada fra l'altro se n'è fatta
In qualche modo seri G7 i G8 degli ultimi anni si occupa non molto meno della stabilità delle banche dell'Occidente e molto più dell'educazione
Della liberazione dei Paesi poveri dalla malattia della e presi senza positiva anche delle tecnologie
Nel mondo in via di sviluppo questo si deve al fatto che l'opinione pubblica mondiale di coloro che si battono perché un altro mondo sia possibile ha cominciato a dare i suoi frutti l'Africa
Non deve più essere soltanto il luogo al quale destiniamo i nostri buoni sentimenti l'Africa ha preso a svilupparsi
E con il nostro aiuto con la nostra cooperazione può svilupparsi sempre di più oggi dall'Africa abbiamo un dato medio di sviluppo che ha il quattro per cento il che significa che è possibile
Che l'Africa non è lì soltanto per rappresentare la nostra cattiva coscienza che diventa buona proprio perché sa di essere cattiva
Ma l'Africa diventa un luogo di impegno operativo non soltanto compassionevole
Affinché ci possa essere lo sviluppo che ha cominciato a radicare eccessi
Ma certo la malattia lire rimasta un male devastante oggi
Sì veniva ricordato è la giornata ma in viale contro l'AIDS ancora ci sono Paesi dove la vita media non raggiunge i trentacinque anni
E dove ci sono corti di orfani che devono provvedere a se stessi perché nessuno si occupa di loro
Certo l'ambiente è un problema enorme ancora
E dobbiamo mettere sulla nostra agenda che cosa accadrà dopo il due mila dodici
Dodici quando sarà scaduto il protocollo di Kyoto cento l'affermazione del principio che c'era schivo un collaboratori ha diritto ad un lavoro perché si svolge in condizioni decenti
è qualcosa allora ricordava giustamente la Lucia Annunziata prima di cui noi ci dobbiamo fare carico quando andiamo in Cina
La Cina sta diventando la più gigantesca pattumiera del mondo oltre ad essere il Paese che si sviluppa di più nel mondo
La Cina è un Paese nel quale i diritti del lavoratore non sono oggi rispettati
E si è qualcosa di quell'internazionalismo socialista è rimasto fra di noi se qualcosa ci dobbiamo portare dietro in qualunque partito qualunque nome esso abbia nel futuro
Portiamoci dietro questo tratto originario dei partiti socialisti che sono nati
Per assicurare a ciascuno d'eccellenza nelle condizioni di lavoro
Per far sì che i bambini vadano a scuola e non in fabbrica
Per far sì che ci sia nove ore di vita e non soltanto ore di lavoro per far sì che il Mineo rosse che ancora ci sono in America Latina non muoiano di silicosi a trentacinque quarant'anni come ancora
Continuano a morire certo i conflitti ci sono
Se il terrorismo c'è l'affermarsi di nuovi Paesi che possono determinare nel mondo e nuovi equilibri e nuovi squilibri
Come vi dobbiamo fronteggiare con questa agenda portata dall'Europa e quindi accorgete della essenzialità dell'Europa noi siamo un piccolo Paese e siamo consapevoli di esserlo
E per questo vogliamo fare dell'Europa il nostro amplificatore il pantografo
Con la quale portare le nostre politiche nel mondo se lo caccino nella testa anche i Paesi europei con una tradizione imperialista superiore alla nostra
Che ha generato in loro l'illusione di poter essere anche domani degli attori globali non lo saranno Regno Unito Francia e Germania
In un mondo che tra vent'anni abbracci Lina e Stati Uniti come grandi con Bossi
Non conteranno assolutamente nulla e avranno solo un piccolo potere di veto nel Consiglio di Sicurezza per quelli che a quel punto ci saranno e l'Europa che può inserirsi in questo concerto senza l'Europa
Il mondo che vogliamo cambiare sarà un mondo rischia di non cambiare e di caderci addosso in una politica di potenze
Di cui noi non faremo parte lo deve capire l'Italia che oggi non lo capisce
Ma non mi aspetto che qualcosa cambi nei prossimi mesi noi abbiamo pregiudicato
Una posizione che avevamo in Europa e nel concerto europeo inseguendo un'alleanza privilegiata con l'amministrazione di Washington oggi più screditata
Negli stessi Stati Uniti tra quanti Washington abbia avuto negli ultimi quarant'anni
Lo capiremo di sicuro noi
Sì è un impegno dobbiamo chiedere al Governo di centrosinistra quando lo avremo nei prossimi mesi e nei prossimi anni sarà quello di ricollocare l'Italia in Europa
Di profittare della finestra di opportunità che si aprirà a partire dall'anno prossimo
Per ripristinare quel rapporto con la Germania che è stato per l'Europa ben più bel rapporto franco tedesco un motore di grandi e importanti innovazioni in passato
Ma nel mondo
Noi abbiamo attraverso l'Europa il ruolo da esercitare di cui parla che sarò molto breve ore Ambro veramente per per peste di capitolo noi abbiamo una saggezza che altri non hanno
Noi abbiamo l'esperienza del colonialismo e sappiamo che cosa significa presentarsi davanti agli altri paesi che ti vendono avendo ancora nella retina
Il passato di cui tu sei responsabile diceva giustamente Massimo in un recente seminario che abbiamo fatto
Questa è una ragione perché noi ci presentiamo con la nostra faccia migliore
Perché la faccia che si vede e la faccia del potere coloniale questo ce ne dobbiamo rendere conto
E quindi dobbiamo
Non avendo basi militari nel mondo da difendere noi europei non avendo l'hobby forti al nostro interno che ci portino a privilegiare l'una e l'altra cosa
Noi dobbiamo avere per il Medio Oriente quella proposta che altri non può fare
Una proposta che sia per i due Stati nella questione palestinese ma essere per i due Stati significa dare una mano all'Autorità palestinese perché sappia governare effettivamente i suoi territori perché non fatevi grandi illusioni in Israele c'è ancora chi pensa cioè il governo dei territori da parte dei palestinesi sia solo l'occasione per dimostrare che essi sono incapaci di governarli
E per arrivare alla conclusione che l'unico Stato palestinese la Giordania
Questo aleggia ancora in Israele non non cadiamo nella retorica i che a un certo momento prende tutti per cui tutti diventano buoni
Non è detto che tutti diventino buoni e allora è importante rafforzare i palestinesi rafforzare la loro capacità di governo che l'unica che assicurerà il futuro dello Stato palestinese
è chiaro che il a Ahmadinejād
è un presidente che viene dai meandri più oscuri del conservatorismo reazionario iraniano
Ma non non voi noi europei dobbiamo sapere che lire Anna uno dei Paesi nei quali di più un c'è una società che sta maturando
Perché può andare verso un'evoluzione democratica che è un Paese nel quale non dando nulla all'attuale presidente si può fare molto perché le cose cambino ci vuole una prospettiva una grande prospettiva di sicurezza regionale
Una grande prospettiva in ragione della quale ciascuno successi di ritenere necessario di avere armi nucleari contro qualcuna
Dobbiamo occuparci dell'Asia
Dobbiamo evitare noi gli errori che altri fanno ISPI stando incerti tra il coinvolgimento e l'isolamento dei grandi Paesi asiatici
Se si prova di isolare lì si mettono insieme contro di noi
Non ha destato Washington nessuna particolare reazione il fatto che cinesi e russi hanno fatto le manovre militari insieme che si sono uniti gli stessi indiani
Ecco stiamo attenti acquisti così abbiamo un mille ragioni per evitare che l'Asia la Russia si metta in Asia con un'ansia che si mette contro l'Occidente
L'Europa
Il terreno nel quale il dialogo interreligioso può essere il più fecondo
E c'è chi in Europa si occupa di terzi che questo dialogo interreligioso abbia luogo
Ed è una delle chiavi essenziali per isolare il terrorismo il terrorismo è un problema che ormai abbiamo in casa che non viene più da lontano
E il terrorismo a voi lo combattente in casa come fu combattuto il terrorismo delle Brigate Rosse isolando Ale e mettendole al nudo nella loro criminalità ormai priva di coperture sociali
E allora dimostrati che è possibile dimostrare che l'Islam non è terrorista
Create nel rapporto tra le religioni un tessuto che respinge la violenza come estranea e nemica di tutte le religioni almeno di quelle monoteiste tiene non voglio specie spingermi più in là di tanto
E allora avete creato
Le premesse per togliere le radici al terrorismo
E l'America
Attenti a non confondere un'amministrazione con un Paese se seguite l'America dovreste sapere chi oggi la maggioranza degli americani anche sull'Iraq la pensa esattamente come voi
Chi ha ragione ammette di essere antiamericani in nome dell'Iraq quando gli americani sono contro l'intervento militare in Iraq esattamente come lo siete voi
Hanno dovuto perdere oltre due mila dei loro figli
Hanno dovuto constatare che si è e alimentato il terrorismo anziché ridurlo
Hanno dovuto prendere atto che in nome della democrazia si erano distrutti basilari principi democratici quelli che ricordava prima Luciano Violante
Nulla è stato più devastante di battersi per la democrazia combattendo la Romolo Broccon prigioni che noi chiediamo alla Turchia di chiudere perché possa entrare in Europa battendo sino al Senato americano perché non passasse una norma che vietava la Tour dura la presidenza degli Stati Uniti si è abbattuta nel Senato americano perché non passasse
Una norma contro la tortura il pene questo presidente oggi gode negli Stati Uniti di consensi non superiori a quelli di cui gode in Europa
Riflettete sì prima di essere anti americani
Voi c'eravate arrivati prima vi assicuro che negli Stati Uniti in questi due anni
E criticare il presidente era un rischio enorme di antipatriottismo che nessuno di noi voi ha mai potuto occorre Reitano
Per l'America abbiamo bisogno
Non è possibile fare nessuna delle politiche di cui il mondo ha bisogno intestando ce le noi senza di loro
Amici e compagni noi siamo per un governo del mondo attraverso le istituzioni multilaterali nessuna istituzione multilaterale in grado di funzionare se e gli Stati Uniti sono contro il suo funzionamento
Guardate che ai tempi dell'Impero romano governare le periferia dell'impero contro Roma non era facile e allora
Sì
E allora era anche peggio e allora alla fin fine era anche peggio c'è un punto cioè noi dobbiamo metterci in condizioni di discutere con gli Stati Uniti in base alla formula dell'uno a uno
Dobbiamo vincere la loro idea che il foro nel quale Stati Uniti ed Europa discutono e la NATO
Lo ha detto Gerhard Schroeder è stato fortemente criticato Gerhard Schroeder aveva ragione e su questo principio noi dobbiamo impostare i rapporti con loro compiuto
Insomma ci si illuse che l'ordine mondiale sarebbe scaturito naturalmente
Attraverso l'espansione della democrazia e dell'economia di mercato dopo la caduta del muro di Berlino il mondo tende naturalmente al disordine
è questa la lezione degli ultimi dieci anni
Tocca allora Annoni sulla base dei nostri principi creare il questore
Sulla premessa che sicurezza è in primo luogo giustizia che pace in primo luogo solidarietà non offrite mai l'altra guancia un terrorista
E se il PD sarei stupito che il presidente della Conferenza episcopale italiana velo suggerisse vedo che si occupa d'altro
Ma se vedo suggerisse nemmeno a lui sarebbe il caso di dar retta per una volta ed è tutta via dovete operare no non
Sulla premessa che oggi molti hanno che siamo circondati da un mondo solo di mare cioè che i nostri valori debbono essere utilizzate come spade fiammeggianti contro tutti coloro che non la pensano come noi
Dovete a vedere fiducia
In Teen altre parti del mondo come voi si batte perché ci possa essere un mondo migliore
Un altro mondo è possibile la nostra responsabilità confido buccia e senza grandi utopie è quella di rendere possibile un altro mondo
La parola a Stefano Fancelli
Poi Silvana Pisa
Care compagne cari compagni io pagare scusa Stefano vorremmo evitare che si votasse la platea ci sono rimasti poco interventi
Immaginare volo dell'Italia nel mondo significa rispondere a due sfide
Primo come costruire un'Europa che sia attore politico globale secondo come vincere la sfida del mercato globale sia sul piano della competizione sia sul piano dell'umanizzazione del capitalismo globale
Io OPA e l'unica strada per affermare un ordine mondiale fondato sul multipolarismo sul dialogo sulla legalità internazionale non solo dalla forza prevendita silenzio
Lottare contro il terrorismo costruire pace democrazia dove oggi crescono conflitti intolleranza passa necessariamente dal rilancio del ruolo politico dell'Europa
Il Mediterraneo l'orizzonte fondamentale cui guardare perché lo spazio in cui far vivere la politica del dialogo il processo di pace fra palestinesi e israeliani la crescita delle forze democratiche del mondo arabo come reale argine alle Teo grazie alle forze terroriste
Oltre che è una straordinaria opportunità di crescita come sempre si ricorda Romano Prodi
Dalle periferie di Parigi si viene la voce di una generazione che si sente tradita dall'Europa sia una generazione senza identità perché senza futuro
Noi dobbiamo fare dell'Italia con il nuovo governo di centrosinistra il Paese che con più convinzione spinge per superare la drammatica crisi politica dell'Europa
Perché solo così la generazione delle bandiere arcobaleno il popolo europeo ritrovatosi in massa per difendere la pace
Poteva essere il lievito di una nuova stagione di crescita dell'Europa politica organisti di diluizioni di involuzione cui porta l'idea di Europa minima cavalcata dalla destra
Dalla nostra generazione viene la domanda di un'Europa meno porta azionista verso i prodotti dei Paesi del Sud del mondo
Ma nel contempo più esigente sul terreno del rispetto dei diritti civili e dei lavoratori
Di fronte ad una globalizzazione che sposta uomini soldi tecnologie posti di lavoro noi dobbiamo immaginare un'Europa che al suo interno in tutto il pianeta
Chieda di globalizzare non solo i profitti ma i diritti di chi lavora le fondamenta di civiltà di quello che conosciamo come modello sociale europeo
In sintesi estrema dare la politica la forza per ricondurre al servizio dell'uomo la potenza dell'economia
Immaginare l'Italia nel mondo significa vincere la sfida della competizione globale e dell'integrazione europea per farle il nostro Paese dovrà cambiare radicalmente
Se davvero abbiamo deciso che è giunto il tempo delle riforme radicali confonde vere se davvero abbiamo deciso che il nostro programma di governo vuole parlare dell'Italia all'Italia del suo futuro se davvero vogliamo non solo vincere le elezioni ma cambiare il nostro Paese
Allora è giunto il tempo di dare risposte ai bisogni e le spiegazioni delle giovani generazioni
Solo così con la forza di chi ha di fronte tutta la vita e non ha più paura di pensare il proprio futuro possiamo convince un intero Paese che dopo il tempo del declino della crisi economica della fuga dei cervelli della chiusura delle fabbriche
è arrivato il tempo della rinascita materiale e morale del nostro Paese
Dobbiamo avere il coraggio di scommettere sul talento dei giovani italiani fare delle nostre capacità la leva che può cambiare l'Italia
Datemi una leva e vi solleverò il mondo citava al freddo RAI che in in un suo recente articolo per parlare della forza che serve ai riformisti per governare l'Italia ebbene noi pensiamo che quella leva cioè la leva in grado di invertire la lenta agonia di un Paese che invecchia e si fa sempre più chiuso egoista
Questa leva sono le giovani generazioni ragazze e ragazzi pieni di energie e di creatività carichi di voglia di fare di voglia di cambiare una generazione che non ama gli slogan e le gabbie ideologiche
Siamo esigenti con la politica perché abbiamo grandi sogni da costruire la pace un mondo più giusto e forse giustamente molto concreti le buone parole non ci bastano più vogliamo fatti scelte nuove sfide
La società italiane bloccata gerontocratica disgregata piena di paura e incapace di pensare il futuro
Ma questa drammatica condizione non è una condanna e il frutto di anni di risposte insufficienti o semplicemente sbagliati la legge trenta le idee confuse sbagliate della Moratti la legge Bossi Fini la finanza creativa
Le riforme post datate scoperte come gli assegni dei peggiori bancarottieri
Ora però abbiamo bisogno di segni concreti di cambiamento di parole chiare di impegni misurabili e condivisi
Noi pensiamo ad una grande stagione di partecipazione in cui ogni riforma viva nella società italiana con la passione e la generosità che hanno portato più di quattro milioni di italiani a mettersi in fila per votare alle primarie e fra questi un numero impressionante di giovani molti di più di quanto fosse ragionevole attendersi
E allora dobbiamo essere chiari fino in fondo
Perché un patto tra le generazioni un patto politico fra i giovani e l'Ulivo
Fra i giovani e il nostro partito passa dalla consapevolezza che parlare dei giovani oggi significa parlare dell'idea di paese che guida le nostre azioni che orienta le nostre scelte come spesso ripete Pier Luigi Bersani
Non è la flessibilità farsi paura ma la precarietà che si prende tutta la nostra vita
Una vita breve come un contratto di tre mesi opera con uno stipendio di quattrocento euro incerta come la possibilità di pagare un affitto troppo alto a fine mese pericolosa per i troppi incidenti sul lavoro specie senza maternità e i congedi parentali insicura come la prospettiva con cui guardiamo alla pensione
Per essere flessibili come flessibile il nostro tempo B abbiamo bisogno di più certezze
La sicurezza di non perde ogni forma di reddito né passaggio fa un contratto e l'altro la tranquillità di non perdere la casa di non perdere la strada che porta la pensione con i contributi figurativi e la continuità previdenziale la certezza di avere una formazione che non si lasci soli ma che invece si faccia cresce in sapere e saper fare
Il centro sinistra deve tornare a scommettere sul sapere sulla conoscenza e questo in Italia significa innanzitutto diritto Allo studio
Perché il numero dei laureati oggi è troppo basso e ancora troppi ragazzi sono inchiodati ancor prima di cominciare a correre al punto di arrivo
Cui si sono fermati insignito voi Bersani diceva come importante quello che accade fai pedice diciotto anni come importante innalzare l'obbligo nel nostro Paese mobilità sociale riconoscere il merito premiare il talento garantire pari opportunità
Sono parole semplici e chiare ma rivoluzionari se si pensa all'Italia di oggi
I giovani non sono mammoni essere giovane a quarant'anni non è una scelta ma una patologia sociale
In Svezia diciannove vent'anni si esce di casa ci seguono liberamente gli studi ci si misura con la vita e dopo averla assaggiata a fondo magari si sceglie di mettere al mondo una nuova ha dato che io uso gli illusionisti mi e la retorica familista di questo governo
La casa e l'autonomia delle scelte la libertà con cui ci si misura con la vita sono valori per una società sana che sceglie la strada del futuro e i PACS non è un patto tra libertini ma una delle strade con cui si sceglie di amare di essere famiglia
Rompere le incrostazioni scardinare le rendite di posizione aprire la società italiana per queste ragioni la riforma delle degli ordini professionali e solo la più vistosa delle battaglie cui siamo chiamati perché se la professione re d'Italia l'Italia non è il paese delle opportunità ma quello della lotteria delle nascite la ricerca l'innovazione si fanno solo se i migliori cervelli italiani non fuggono all'estero e se le migliori intelligenze da tutto il mondo fanno a gara per venire in Italia oggi non è così
Per tante ragioni per gli stipendi bassi contratti precari pochi fondi disponibili
Ma anche perché li senti università italiani anni in media quasi sessant'anni e trentacinque anni sono troppi da attendere perché amo da talento perché ha molto talento molta voglia di fare
Dobbiamo premiare le buone idee e la capacità di fare per questo l'accesso al credito è una priorità come il prestito d'onore la dote di capitali il reddito di cittadinanza e tutti gli strumenti immaginabili per dare gambe i sogni e alle munizioni
Nel Sud e c'è una generazione che vuole restare nelle città in cui è nata per creare lavoro può dover Achenza combattere le mafie costruire sviluppo e legalità e alloro
A chi dice io resto qui che la sinistra deve guardare per fare del Mezzogiorno la soluzione dei problemi del Paese e non la causa
Se vogliamo tutte queste proposte viene fuori un'idea di Paese radicalmente diverso da quello attuale viene fuori non solo signor programma per i primi cento giorni ma il progetto di governo concreto radicale per un'intera legislatura
Noi l'abbiamo fatto abbiamo riunito tutti i sogni di una generazione le speranze i pozzetti la voglia di cambiare e l'abbiamo fatta entrare in un pozzetto
Si chiama accesso al futuro è il frutto di centinaia di assemblee decine e decine di incontri più di duecento mila firme che non sono un po'che solo un modo nuovo di scrivere un programma dando il modo di camminare sulle gambe dividendi elementi di un'intera generazione
A questa speranza va data voce a questi sogni parata concretezza alla nostra generazione va data rappresentanza anche nel futuro Parlamento
Nel progetto dell'Ulivo la mia generazione può portare la voce di chi pensa alla politica come partecipazione di chi crede in un grande partito riformista perché vuole una politica in grado di cambiare l'Italia perché per noi il futuro non è il tempo a venire ma il tempo presente
C'è una canzone e concludo che parla di tutto e di niente così la descrive il suo autore Jovanotti il dito RAI mi fido di te
Le parole sono diventate famose perché trasmettono bene il senso di un'inquietudine che la stessa che sente la mia generazione
L'inquietudine dei ragazzi di Locri che si ribellano alla mafia perché vogliono cambiare il loro destino e allorché Lorenzo ha dedicato questa sulla canzone il testo dice così fa male eppure Miva
Di stare collegato di vivere d'un fiato di stendermi sopra il bullone e di guardare giù
La vertigine non è paura di cadere
Ma voglia di volare
Amare l'Italia per noi significa questo mettere a servizio di questo Paese la nostra voglia di volare
La parola ora Silvana Pisa seguirà Khaled Fouad Allam
Su tante cose che ho sentito su cui erano d'accordo non sono d'accordo su un'affermazione fatta dal professor Maffettone
E quando ha detto che a volte bisogna rompere la legalità per la legalità di terza
Quand'era un giovane femminista noi dicevamo il metodo e contenuto che è una versione aggiornata del fine giustifichi i mezzi trovo che comunque come dire
Queste stesse espressione il fine giustifica i mezzi la aperta al Pentagono nei confronti della del crimine avvenuto a Falluja
C'erano alcuni economisti c'erano alcuni terroristi e quindi per questo
Si è rasa al suolo è una città usando bombe al fosforo io credo che questo crimine comunque McCall umani contro l'umanità Nuzzo
Come dire renda responsabile anche noi
No
Noi il nostro partito ha una il Governo del nostro Paese perché Totti governi occupanti che sapevano perché la scusa inventata che noi non eravamo a conoscenza perché eravamo distanti chiaramente non non gestibile allora questo voto è un punto fondamentale il nostro governo sapeva dove siamo corresponsabili di questa cosa di una cosa assolutamente grave pentole denunciata fin dall'estate come il blitz di novembre
Questo e come dire il nome autorità di questua tradimento è un secondo passaggio Rispetto
A dimostrazione del tragico paradosso negli Stati Uniti da saranno come data di latte con la scusa delle armi di distruzione di massa in realtà a loro volta hanno usato armi di distruzione di massa
Perché dico queste cose perché negli ultimi anni la politica italiana della difesa si è sempre di appiattita Bertone interna in collisione a indiscriminato Silene seduti con la giustificazione umanitaria tenta in quella più recente della guerra al terrorismo
Ha speso sostituito con l'assenza l'assenza di una politica estera autorevole con una proiezione mondiale delle forze armate come sei zero dismessi potesse combattere con i cacciabombardieri
Siamo con la Gran Bretagna il paese della NATO fornisce il maggior numero di strutture di comando all'organizzazione militare a clan i capi deceduta prima Lapo Pistelli siamo un medico paese abbiamo un medico compito invece qui in questo caso abbiamo un super compito
In assenza di una riflessione diffusa la politica della difesa italiana è stata strutturata attorno a due capisaldi
Un'integrazione dell'Anapo
Io sporte di quella degli anni della guerra fredda ce lo dice anche Andreotti
è una metabolizzazione di un'idea imperiale e americana della sicurezza a detrimento di un pensiero originale di difesa europea
D'altra parte i nostri ufficiali vanno a fare loro studi di specializzazione
Negli Stati Uniti e quindi non ci possiamo meravigliare come dire dell'adesione a questo tipo di politica evitare gli studi di specializzazione nelle caserme dei insomma negli grandi sfide le grandi scuole negli Stati Uniti in questo caso non è gli affetti con neutrale
Il recente concetto strategico elaborato dal capo di stato maggiore della difesa in realtà è un documento di indirizzo Agra politica militare dell'Italia cioè non non solo non è arrivato mai in Parlamento quindi la politica militare la fa la difesa e non la fa il Parlamento italiano
Ma è anche impegnato sul modello americano e sull'integrazione
Nella NATO
Molto molto forte perché accerto noi siamo per una cooperazione rafforzata europea ma trova difficoltà a a diventare una cooperazione rafforzata quando c'è come dire una NATO che svolge tutto sommato un ruolo complessivamente concorrenziale
La crescita vi è la crescente rilevanza di organismi sovranazionali a livello europeo nel settore degli armamenti della Difesa far sì che importanti decisioni vengono prese altrove
Beh regate a struttura burocratica e non democratica al di fuori di qualsiasi controllo parlamentare
Presente l'agenzia europea di difesa collocarlo che si occupa di programmi d'armamento
Sono loro a determinare delle linee quindi in qualche modo le sedi politiche sono messe tra parentesi
Le spese militari che sono una delle voci più opache del bilancio dello Stato è una di quelle meno conosciute dalla nostra opinione pubblica
Diventa difficile capire la reale dimensione degli investimenti in armamenti perché da una parte sono proiettati per dieci anni cioè come dire si decide una stella che avverrà ecco attuata per dieci anni e che come dire i conti il e che in qualche modo solo all'ora verrà realizzata
Quindi la proiezione e poi anche perché fanno parte di più ministeri per esempio vitaccia Eurofighter Oltralpe fate ammicca
Che accentuano ulteriormente l'affetto offensivo delle nostre forze sono nascoste nel bilancio dell'attività produttive che apparentemente neutrale
Oppure come dire frittata di programmi e che sono stati fu ricorrendo a quella che la finanza creativa come il leasing o i mutui
E portato eh
E questo come dire mi sembra il dato più preoccupante che soltanto la realizzazione dei programmi già approvati comporterà per i prossimi dieci anni
Una spesa che si aggira sui quarantatré miliardi di Euro
Quarantatré miliardi di Euro è una cifra pari quasi alla Finanziaria gravosa con cui siamo entrati in Europa quindi un'algebra assolutamente consistente e queste spesa non solo non ce la possiamo permettere come ha detto appunto come diceva Pistelli non siamo i primi
Ma prospetta scenari minacciosi di questo avviso
Non sono stati solo i pacifisti ma perfino autorevoli generali qua me l'ex capo di stato maggiore dell'esercito
Fraticelli e che esse chiesto sulla sul Corriere la sera e perché dobbiamo usare delle armi a chi dobbiamo andare a far la guerra con queste armi quali minacci dobbiamo fronteggiare e quale modello di difesa
Che debba prevedere le capacità offensive cose grosse non ancora non non dobbiamo utilizzare guardate tutto presentare quella politica e Noè se competente viene richiesta le nostre forze armate dalla Costituzione dall'ONU è quella di difendere il Paese di mantenere la pace secondo il diritto internazionale
Impegnato il nostro Paese nell'acquisto di questi terrificanti armi micidiali armi che sono assolutamente da scongiurare
L'espansione delle spese militari dell'industria degli armamenti sono conseguenza di scelte politiche precede il governo di centrodestra e secondo me non vanno a parlate lo dico una sede programmatica
Sente che hanno la deregulation come appunto la base la deregulation nel mercato Adreani e l'abbiamo visto con l'allentamento dei meccanismi di controllo alla buona legge che si muoveva nell'ottica della riduzione del danno da centottantacinque del novanta a cui è stata successivamente tolta tutta la partita delle armi leggere ricordiamoci per noi poi ci lamentiamo che i bambini africani usano le armi del genere e controlli su queste vendite di armi sono stati tolti
Ma e siccome è un made in Italy che tira anzi made in Italy che ti racchiude tutti come dire ci si fa poco caso mentre invece come dire è un made in Italy di morte quindi bisognerebbe rifletterci un po'di più
E poi con la proliferazione di accordi bilaterali
Che prescindendo dalle forti tensioni interne il Paese acquirenti e da lì non lo deve e dalle non lo abbraccia i diritti umani vero no il codice di condotta europea quindi noi tendiamo a Paesi a cui non dovremmo vendere
Quindi credo che sia importante su tutti questi temi anche a livello d'Europa
Forse un problema di disarmo che non è solo un problema di disarmo come dire che armamenti atomici di grandi armamenti ma anche come dire un problema complessivo di disarmo come si faceva negli anni Ottanta ricordo palme Bramante
è insomma l'Europa su questo sulla Bibbia molto avvicinare
E tra l'altro questi temi
Cioè aiutano anche a a sostenere che altri Stati debbano aderire a trattati di non proliferazione
E noi dobbiamo riconoscere che al ruolo di controllo del Parlamento italiano e in generale la politica nella definizione della difesa italiana
Sia noi sia le scelte taccheggi quei programmi di armamento è assolutamente marginale e io vorrei dire come dire
Che è necessario restituire la al Parlamento insomma attraverso per esempio l'approvazione di una legge che potrebbe esser pluriennale di pianificazione indiscussa che tutti conoscono che tutti possono in qualche modo liberamente
Rendersi conto sul controllo su questi impegni internazionali ma io voglio dire un'altra cosa che anche nel nostro partito
E di questi temi
E non hanno fatto parte di una fede democratica di confronto viola molto centrata in questi anni e non l'ha molto provata mentre fuori di nuovo nella società se ne discute molto nell'associazionismo nel sindacato negli enti locali io voglio per esempio vorrei raccontare di questa legge della regione e Lombardia sulla riconversione dell'industria bellica oppure penso la campagna di Amnesty di Rete disarmo per un trattato internazionale sul controllo delle armi del genere
Che ha trovato il sostegno di una novantina di parlamentari
Allora questi temi che si sbaglierebbe a considerare settoriali
A quali scelte di politica estera vogliono fornire supporto ha una linea ciecamente atlantica che non tiene conto del materialismo preventivo che l'amministrazione Bush ha praticato teorizzato
In realtà la politica dovrebbe ribaltare l'ordine del discorso
Come dire l'han fatto molto bene secondo me l'intervento di Cologno insomma tutto ciò che si riferisce a quello che dovrebbero fare istituzioni internazionali a quello che dovrebbe fare la cooperazione internazionale a quello che dovrebbe essere a riduzione del debito ho finito
E che purtroppo non lo si fa l'impegno del Millennium Round era quello di diminuire entro il due mila e qui il sistema è stato folgorato al Duemila il venti
Come se fosse possibile tam uno sconto a chi muore di fame come dire è stato secondo me è un grandissimo errore
Ecco io credo che noi dovremmo su questi temi
Essere nostra Paese debba tornare a usare piuttosto che le armi della guerra le armi della politica e di questo piano e sentiamo molto la mancanza
Allora abbiamo valutato gli ultimi tre interventi più opportunamente potranno essere domani in qualche modo eseguiti perché ci sembra che la platea a questo punto lasci Prati a desiderare
Vogliamo ricordare che domani mattina la sezione aprì la sezione tornare a crescere per uno sviluppo sostenibile inizia puntualmente alle nove l'introduzione sarà di Vincenzo Visco e poi le prime tre relazioni saranno di Marcello De Cecco Elena Cattaneo ente ne chiede sa arrivederci a tutti a domani
Viene
Allora
A