Amare l'Italia

Noi dobbiamo svolgere questa mattina i lavori della prima sessione
Il titolo di questa prima sessione tornare a crescere per uno sviluppo sostenibile noi abbiamo anzitutto un'introduzione
Dell'onorevole Vincenzo Visco e poi parleranno dopo di cui tre relatori Marcello De Cecco Elena Cattaneo Anthony Keith Hans
Dopodiché ci sarà
Il dibattito
Naturalmente a me toccherà il compito di segnalare a tutti coloro che intervengono il momento nel quale i tempi previsti sono vicini alla scadenza e in questo sono stato precettato affinché io sia massimamente severo interrompa gli oratori quando essi sono arrivati fino al limite del tempo previsto
Quindi io ciascuno sa qual è il tempo Luís assegnato e quindi io prego tutti coloro che interverranno di
Autolimitare sì in modo tale da non costringere la presidenza intervenire per interrompere
Dunque do la parola al compagno di incenso disco che introduce la prima sessione di oggi tornare a crescere per uno sviluppo sostenibile
Cari amici e cari compagni
Non c'è dubbio che il nostro Paese attraversi una grave crisi e strutturale
L'Italia non cresce l'Italia invecchia perde terreno a livello internazionale perde prestigio nel ruolo e assenti agli appuntamenti rilevanti è un Paese mal governato anzi da cinque anni non governato affatto
La debolezza noto paese fa sì che l'Italia possa essere definita come accaduto di recente un Paese in vendita
E vi è il rischio se la situazione non cambia che l'Italia possa tornare ad apparire a livello internazionale una mera espressione geografica
Pochissime cifre possono sintetizzare
La la situazione che si è creato
A partire dagli anni cinquanta del secolo scorso l'Italia sistematicamente recuperato terreno rispetto agli altri Paesi europei aumentando il reddito produzione occupazioni esportazioni eccetera
E super superando abbondantemente il livello medio di reddito pro capite a parità di potere d'acquisto dell'Europa a quindici
Infatti posto uguale a cento questo valore medio esso che per l'Italia era settantacinque nel mille novecentocinquanta era diventato cento sei nel mille novecentonovantasei
Oggi invece con una progressione impressionante negli ultimi anni questo medesimo indice è sceso a novantasei
Ciò significa che oggi l'Italia è un paese più povero un Paese in cui il benessere faticosamente raggiunto si sta riducendo
E e tale processo riguarda strati ampi e crescenti della popolazione incluse fosse per la prima volta pozioni dei cedimenti
Non è utile non intendo indugiare nella retorica del declino ma sta di fatto che l'impegno che il governo di centrosinistra dovrà attuare l'anno prossimo dopo la possibile vittoria elettore elettorale sarà enorme
L'Italia aveva riorganizzato ristrutturata modernizzata incetta misurate inventato
E quindi il nostro programma deve fornire un contributo a questo impegno non facile ma ineludibile
L'Italia deve tornare a crescere e a tal fine serve un programma capace di restituire fiducia
Fiducia a tutti non solo alle imprese ma anche alle famiglie ai giovani al mondo del lavoro agli operai e dirigenti ai docenti e agli studenti ai ricercatori e agli artisti agli impiegati pubblici e privati
Al centro il nostro programma di e quindi la ripresa della crescita e dello sviluppo
Senza crescita infatti l'attività di governo si riduce ad un rischiosissimo gioco a somma zero in cui è possibile soltanto redistribuire le risorse esistenti
Togliere ad alcuni per dare a tale ma la crescita non va interpretata come fa la destra in termini esclusivamente quantitativi ci può essere infatti un forte aumento del reddito e insieme una riduzione del benessere collettivo
Noi abbiamo bisogno invece di una crescita che privilegia gli aspetti qualitativi in una società equilibrata e armonioso
Lo sviluppo che abbiamo in mente deve essere sostenibile sia sul piano ambientale che sul piano sociale
Non si tratta di retorica bensì di una prospettiva che caratterizza l'intero programma
Dall'obiettivo prioritario di un Guelfa dell'opportunità a quello del risparmio energetico all'uso sistematico diffuso delle energie alternative soprattutto solari come hanno fatto espressamente altri Paesi europei alla ricerca scientifica alza al sistema logistico basato non più sulle grandi opere
Ma sull'affossamento del sistema portuale del trasporto marittimo delle interconnessioni fra il ferroviarie Concita porti e avevo porti non si tratta solo di rispettare gli obiettivi del trattato di Kyoto ma di un preciso imperativo etico di fronte agli sconvolgimenti climatici all'inquinamento all'uso dissennato di risorse scarse
Al rischio di distruzione dell'intera umanità le generazioni presenti devono sentire la responsabilità di trasmettere a quelle più future un mondo ordinato
Vivibile ben curato che possa continuare a produrre benessere per lungo tempo
Nessun Paese crescesse non promuove sicurezza solidarietà opportunità mobilità sociale
Oggi l'Italia ferme statica la promozione sociale molto difficoltosa
E non è un caso che le politiche l'ideologia della destra siano mirati a conservare le condizioni sociali esistenti
L'abolizione dell'imposta di successione ne dà una rappresentazione simbolica
Qui c'è una diversità culturale di fondo noi vogliamo riqualificare l'intervento pubblico e la regolazione mercati per evitare opportunità a tutti innanzitutto alle donne e ai giovani e creare una società dinamica
Lo spreco delle risorse femminili segnalato dal bassissimo livello di partecipazione alle forze lavoro è uno dei nostri maggiori rivendica per una delle nostre maggiori opportunità
Dobbiamo quindi prestare molta attenzione non solo ai bisogni ma soprattutto ai meriti individuali
Non solo rende uniformi le condizioni di partenza bensì all'incentivazione del merito al riconoscimento sociale ed economico del merito bisogna rivalutare i doveri e non solo rivendicare i diritti
Ciò a che vedere con la riqualificazione rilancio della scuola ma soprattutto dell'università della ricerca scientifica
In tale contesto proponiamo la costituzione di un'autorità per la valutazione della ricerca indipendente sia dal potere politico e da quello accade
E perciò dobbiamo anche promuovere un esteso di cambio generazionale nelle università
Ciò anche a vedere anche con la promozione rafforzamento dalla concorrenza in tutti i settori
Dall'energia al gas trasporti su ferro nella telefonia fissa e mobile nel sistema televisivo nel mercato della pubblicità
Nei servizi pubblici locali nei servizi professionali nei servizi di assicurazione fino arrivare ai servizi di trasporto urbano e alla distribuzione di farmaci e carburante
Maggiore concorrenza che va intesa non in termini punitivi ma come selezione delle energie imprenditoriali migliori a favore dell'innovazione
Centrale diventa quindi la difesa dei consumatori nell'ambito di un rinnovato modello di concertazione dialogo sociale
Perciò doveva approvare norme incisive per la tutela effettiva dei risparmiatori del buon funzionamento dei mercati finanziari
Introducendo concorrenza nell'offerta di servizi finanziari alle famiglie e aumentando i livelli di trasparenza di tutela del contraente debole e meno informato e rivedendo l'assetto della vigilanza
Perciò dovremo rivedere il diritto fallimentare accelerare i processi civili e penali semplificare e rendere efficiente e trasparente la Pubblica amministrazione in tutti i settori
E il settore pubblico a tutti i livelli collegando lady integrandolo in una una Unica avente informatica trasparente ed accessibile
Tale programma può essere lo strumento per una diffusione accelerata delle nuove tecnologie info informatica nel nostro Paese e anche per stimolare la crescita dell'industria italiana dell'information technology
Vi è poi la politica industriale che va riattivata con interventi selettivi e concentrati su progetti strategici in settori e tecnologie capaci di fornire concrete possibilità di specializzazione produttiva di crescita le nostre imprese
E di consolidamento rispetto ai concorrenti internazionali
Si dovrà promuove riattivare la cooperazione la collaborazione a livello europeo e internazionale
Il settore d'intervento prioritaria appaiono quelli delle dell'Energia dell'aerospazio delle telecomunicazioni dei trasporti della cantieristica nella meccanica strumentale delle Biotecnologia delle nanotecnologie
In tale contesto va cambiata la riforma degli incentivi approvata dal governo delle destre
E va superata l'attuale configurazione degli interventi per soggetti piccole medie e grandi imprese per territorio
Il sostegno dei soggetti e dei territori dei duri e in particolare nel Mezzogiorno dove avveniva nel contesto dei progetti e degli obiettivi ritenuti strategici attraverso il coordinamento a livello regionale dei progetti infrastrutturali necessari per lo sviluppo
Andrà inoltre promosso non solo a livello di distretto o settore la costituzione di reti di impresa e per la condivisione di attività Monte del core business
Finanziamenti trasferimento tecnologico molto monitoraggio dei mercati internazionale marketing internazionale formazione
E a valle trasporto tutela del marchio della provenienza certificazione di qualità
Ciò può surrogare ma anche promuovere la necessaria crescita dimensionale delle imprese
Dovremo insieme promuove una nuova dimensione etica nell'attività economica nella finanza nell'impiego pubblico eliminare produzione clientelismi ridimensionare gli enormi e ingiustificati differenziali retributivi che oggi esista
In tale contesto andavi lanciate valorizzata l'impresa cooperativa
Superando polemiche pregiudizi ma prevedendo percorsi di crescita per queste imprese che possono evitare sul nascere l'insorgere di tale polemiche
Cari amici e compagni la nostra azione di governo avverrà all'interno delle regole dell'Unione europea e sarà condizionata dalla situazione della finanza pubblica
Noi saremo impegnati nella riattivazione della costruzione politica dell'Unione europea ma soprattutto nel rafforzamento della coesione tra i Paesi della zona dell'euro
Senza una politica di bilancio comune la moneta unica rischia di diventare una camicia di nesso un vincolo anziché fornire le opportunità di sviluppo potenzialmente offerte da un'aria di quattrocentocinquanta milioni di persone
Con livelli di reddito medio elevati e con possibilità di integrazione dei mercati molto rilevanti
A tal fine a livello europeo andrebbero attivate politiche consapevoli compresa l'emissione di obbligazioni europei per finanziare investimenti in ricerca e riti infrastrutturali transfrontalieri
L'equilibrio della finanza pubblica e la precondizione per qualsiasi possibilità di crescita e di sviluppo senza stabilità finanziaria non c'è fiducia non si consuma non si fanno investimenti il governo Berlusconi ha dilapidato il risanamento faticosamente conseguito dei governi di centrosinistra
Oggi la situazione è fortemente compromessa come dimostra l'annullamento del saldo primario che alla fine del due mila uno era positivo per oltre tre punti
E lo squilibrio dei conti rappresenta uno dei rischi principali per il Paese
Sarà necessario intervenire con gradualità ma con decisione estrema riportando entrate stese ai livelli che essi avevano durante i nostri governi a tal fine essenziali saranno le politiche di concertazione e la stretta cooperazione con il sistema delle Autonomie locali
Con Berlusconi infatti le entrate sono crollati
Nonostante un imponente un incredibile aumento di tassazione operati in questi anni e superiori alle riduzioni di imposizioni tanto propaganda
E la spesa corrente primaria esplosa per imperizia superficialità lassismo opportunismo incompetenza
Si tratta di recuperare capacità e consapevolezza di governo in ogni caso nel nostro Paese l'obiettivo fondamentale della politica di rilancio Dora e se la progressiva e continua riduzione del livello del debito pubblico che spetta al Pd
In tale contesto decisiva la politica fiscale
Leva Tremonti Berlusconi ha prodotto una legittimazione in e in alcuni casi l'apologia dell'evasione fiscale
Durante i nostri governi al contrario non solo in soli tre anni tra il novantotto fa il nel mille novecentottantotto
A Milano seicento tutto novantotto il due mila e uno
Noi avevamo stati in grado di ridurre le tasse per poco meno di cinque punti di prodotto interno lordo senza che il gettito complessivo si riducesse
Occorreva riprendere quella ispirazione quella politica la lotta all'evasione all'economia sommersa il recupero di gettito conseguente e una delle non molte opportunità per rendere più agevole e meno oneroso il processo di risanamento la polizia tributaria dovesse orientata anche a recuperare equità e perequazione nella distribuzione dei redditi e a tal fine ancora introdotta l'imposta di successione sui grandi patrimoni
E introdotto nell'imposta personale un meccanismo di trasferimenti automatici di risorse a favore dei nuclei familiari poveri nella misura dell'incapienza delle imposte
Questo schema di imposta negativa consentiva di ridurre in maniera significativa le diseguaglianze la povertà
E in modo molto accentuato il cuneo fiscale specie sui salari bassi
Inoltre hanno introdotto un regime semplificato il più favorevole per le piccole imprese e i professionisti con bassi livelli di fatturato Erika
E infine la politica fiscale dovrà sostenere le scelte relative alle politiche industriali e territoriali e quindi fiscalità di di vantaggio incentivi alla crescita delle imprese
Cari amici e cari compagni le proposte che ho qui Vito ricordato sono solo alcune di quelle che potete trovare descritte in modo puntuale nel nostro programma e che ieri Pier Luigi Bersani a esposto in maniera
Più analitiche
Si tratta di conforto proposte approfondite frutto di lunghi dibattiti e del contributo di numerosi esperti e condivise non solo all'interno del nostro partito
Ma anche nella convergenza di opinioni che si è manifestata nel corso della dell'elaborazione del programma dell'Unione
E del resto e i Democratici di sinistra sono il partito più grande più strutturato della nostra coalizione
Quello su cui ricadono le responsabilità maggiori
Responsabilità amici e compagni che noi tutti insieme dobbiamo essere pronti ad assumerci e ad onorare ringrazio
Grazie
Grazie a Vincenzo Visco che ha rispettato rigorosamente nei tempi previsti
Immediatamente dopo di lui ci sono i tre relatori che prima vi avevo indicato Marcello De Cecco Elena Cattaneo Antony Giddens
Si svilupperà poi un dibattito nel corso della mattinata nell'ambito di questo dibattito tra gli altri interverranno Lamberto Dini
Andrea Pininfarina Walter Veltroni Antonio Bassolino e poi altri adesso do la parola al primo dei tre relatori a Marcello De Cecco grazie grazie
A
Sarà molto ripetitiva perché qui tra Bersani e Visco Groppello l'economia è stata sviscerata anche le possibilità del futuro
Quindi però da povero economista
Praticante posso dire che l'economia italiana negli ultimi quattro anni è cresciuta
Per modo di dire al tasso deludente medio dello zero cinque per cento a nuova cioè stagnata dopo la crisi mondiale del due mila e uno
La colpa non è da attribuire ai consumi privati che sono cresciuti al tasso medio dell'un per cento a deludere sono state le esportazioni per le quale parlare dei tabacchi non è fuori luogo mentre le importazioni sono andate avanti in modo robusto ulteriormente sottolineando il nostro deficit di competitività
Poco o nulla avendo da distribuire il Governo Berlusconi ha così deciso di cannibalizzare l'economia prendendo ai poveri e dando ai ricchi per quanto riguarda la politica economica esplicita mediante misure come la Tremonti bis lo scudo fiscale
In aggiunta ha guardato Conan condiscendente simpatia alla cannibalizzazione del resto dell'economia da parte di tutte le categorie che hanno avuto la possibilità di far crescere i propri prezzi relativi sfruttando il disordine in nessun modo temperata da interventi del Governo causato naturalmente dalla transizione all'Euro
Se avessimo delle statistiche dettagliate le avremo tra un po'dei prezzi praticati da tali categorie potremmo avere di questa cannibalizzazione una prova indiretta
Ma non sappiamo per esempio se le abitazioni vendute ai prezzi più alti prevalgono sul totale del boom immobiliare che si è verificato da noi e abbiamo solo un valore medio per quanto riguarda i mutui accesi in questi anni
Osserviamo però un indice che vi propongo affidabile significativo della redistribuzione del reddito che ha avuto luogo
Sono i dati pubblicati
Dall'Annuario statistico dall'Automobile Club d'Italia sulla dinamica del parco automobilistico italiano
Essi sono ordinati dividendo le automobili a seconda delle cilindrate negli anni dal due mila uno al due mila e cinque il parco delle autovetture immatricolate vitale cresciuto da trentatré virgola due milioni a trentatré virgola nove
Sono circa settecento mila vetture in più in quattro anni le automobili di piccola cilindrata fino a mille duecento sono diminuite da tredici virgola cinque a dodici milioni quelle da mille sei in su sono aumentate
Da otto milioni a dieci
E otto milioni due milioni all'interno di quest'ultima categoria sono state le auto di massima cilindrata far registrare le crescite maggiori le vetture da mille se a due mila infatti sono cresciute di oltre un quarto una quattro milioni e del venti per cento quindi quelle dal due mila due mila e cinque sono aumentate da uno e due uno cinque milioni share del venticinque per cento infine quelle oltre i due mila cinque sono cresciute da quattrocentosette mila seicentocinquantasette mila cioè del sessanta per cento circa in quattro anni
Di queste particolare non insignificante agile ne sono ancora duecentosessantaquattro meno cioè meno della metà ma abbastanza sapendo quanto consumano a benzina
Che cosa vogliono dire questi dati un po'strani da portare in un'assemblea come questa
Innanzitutto si sono spesi nel settore oltre i due mila cinquecento centimetri
Pubblici partendo da un prezzo unitario modesto di cinquanta mila euro tra i dodici e i tredici miliardi di euro in quattro anni per acquistare questi giocattoli per adulti
Quasi un punto dipende
L'ACI calcola che il costo totale di esercizio di queste vetture per una percorrenza media di venti mila chilometri
Si aggira all'anno naturalmente tra i quattordici mila e venti mila euro all'anno il doppio di quello che prende un co.co.co.
E assai di più dal reddito annuo che rappresenta la soglia di povertà sotto la quale vivono come dice il vostro però fare il vostro alle vostre analisi di programma
Sei milioni di famiglie
Moltiplicando per cinquecento mila sono tra il cinque e sei miliardi di euro annui la spesa di esercizio cioè quel che lo Stato risparmierebbe dei indicizzate do tutte le pensioni
Da dove vengono tutti questi soldi
Che riguardano solo il comparto delle autovetture di massima cilindrata gli ecomostri
Certo non dai ranghi dei percettori di reddito fisso i cui prezzi relativi che sono salari e stipendi sono restati fermi o addirittura sono scesi devono quindi venire dal settore delle imprese dei settori dei percettori di redditi autonomi più elevati
è probabile che vengono dal settore delle imprese perché perché buona parte di questi gingilli è stato acquistato portandole in detrazione
Dai conti di qualche impresa commerciale industriale secondo quanto permesso dalla Tremonti bis come avevamo previsto e come è successo
C'aveva detto che le vere non sarebbe andata a finire tutta BMW e non è vero sono ancora emergenza petrolio per da sopra vengono
Che il governo Berlusconi oltre a beneficiare dei diritti con lo scudo fiscale ha dato loro anche la possibilità di giocare con il fuoristrada ha speso ed al resto della comunità dei contribuenti così si spiega il gigantesco aumento delle grosse cilindrate che ciascuno di noi ha potuto constatare coi propri occhi in questi quattro anni di sì ma da dove vengono ecco mentre il reddito ristagnava e i consumi crescevano stentatamente il parco automobili italiano
Che era fatto a immagine di questo Paese che ci ha ricordato a Visco che cresceva ordinatamente e ostinatamente cambiava volto spostandosi dalle piccole alle grosse cilindrate
E lo faceva era giunto con grave nocumento per l'equilibrio dei conti pubblici quel che è avvenuto al Parco delle automobili italiane testimoni pieno della polarizzazione che ha avuto luogo in questi anni di governo del centrodestra nel sistema sociale italiano
Oltre le case qualche forma di risparmio mobiliari italiani infatti hanno improprietà essenzialmente automobili
Per il nodo deficit gli ha offerto dei trasporti pubblici vedere che negli ultimi anni si sono vendute più macchine grande meno macchine piccole significa concludere che chi ha chi le ha comprate ha potuto permettersi sia il costo iniziale che è quello di esercizio
Conoscendo i redditi medi dei lavoratori dipendenti come ho detto non sono stati loro perché era impossibile o che lo facessero qualche matto c'è sempre ma proprio sono stati dunque i lavoratori autonomi e le imprese incentivati cospicuamente dal fisco del professor Tremonti a comprare e gestire queste grosse macchine
Avendo ovviamente i redditi per poterlo fare
Ulteriore testimonianza non me ne voglia
Resa dal dal mercato delle barche da diporto in tutti in questi anni ha visto io sono proprietario una barchetta le nostre sono in crisi terribili quelle molto grandi superiore a quello molto più caro
E qui sopra il mio sono cresciute e grazie a Dio una volta si fanno in Italia
Mentre le automobili si importano queste automobili sappiamo benissimo che non si fanno a Torino
Quindi non riuscendo a far crescere l'Italia il Governo ha dunque mantenuto le promesse fatte ai propri elettori o almeno ai più ricchi tra i propri elettori distribuendo ad alcune ad alcuni le risorse prese ad altri o come ho già detto permettendo alla cannibalizzazione dell'economia italiana tramite i prezzi relativi un fenomeno che non si era mai manifestato negli ultimi cinquant'anni
Ciò ha portato a scatenare l'atto diligente avidità dei più ricchi e l'invidia dei più numerosi e meno abbienti che non è un clima sociale molto favorevole
Polarizzando alla nostra economia si sta polarizzando la nostra società
Sui mezzi pubblici viaggiano poveri ed extra comunitari e al cadere della sera i deboli che sono i vecchi le donne e i bambini girano per le strade a loro rischio e pericolo
Tornando all'automobile non è ozioso considerare come ho già detto almeno da fa che la gran parte delle macchine di grossa cilindrata fatta all'estero
Ma come per il resto delle importazioni e questo è l'elemento se esse non beneficiano i nostri produttori di automobili e i loro lavoratori
Certo arrecano grande vantaggio all'universo ricco e variegato di coloro che in Italia sulle importazioni ci vivono
Oltre agli appartenenti alle categorie tradizionali che fruiscono di rendite di posizione in questa legislatura si sono avvantaggiati coloro che sono e legati all'universo dei prodotti importati
Non sono solo automobili di grossa taglia ma anche tutta l'elettronica di consumo i cui prodotti non si fabbricano quasi più da noi
Ricordiamo solo il boom degli telefonini UMTS di ultima generazione in cui si contano solo in quest'ultimo anno quattro milioni di nuovi utenti
Nessuno dei quali è andato a società telefoniche italiane che non sono ancora su questo mercato e ha beneficiato persone di molto lontano Danovi
A questo punto avendo richiamato l'attenzione su alcuni non trascurabile affetti dalla politica economica del governo
Sull'economia sulla società italiana è necessario dire qualcosa sull'indirizzo della politica economica di un governo di centrosinistra
è evidente che se ripartisse l'economia sollevando tutte le barche come dicono gli americani non ci sarebbe bisogno come ha fatto il Governo Berlusconi tornerà ad alcuni per dare ad altri
Basterebbe dare meno del frutto della crescita ad alcune e più ad altri riequilibrando ma questo scenario positivo sembra poco probabile visto quel che accade sulla scena economica internazionale e in particolare su quella europea
Francia Germania Gran Bretagna si stanno infatti apprestando ad adottare politiche fiscali restrittive quando non le hanno già adottate
La Banca centrale europea in vena di machismo inutile si appena manifestata con l'aumento del proprio tasso quando avrebbe dovuto fare sinceramente l'opposto perché di solito quando la politica fiscale si mette al brutto la politica monetaria prudentemente si mette al bello negli Stati Uniti il Governo persegue nella propria irresponsabilità fiscale
E la banca centrale ormai prossima causare con la sua azione una inversione della curva dei rendimenti una situazione che ogni volta che si è manifestata
Da quando esiste la bella Riserva portato alla desolazione nel giro di un anno
Quindi vacche magre all'orizzonte e necessità di ristabilire nella maniera più indolore possibile efficienza ed equità fiscale che sono state entrambi violate da questo governo e quindi una volta tanto il ristabilire l'efficienza del Mila fiscale
Può
Possono andare insieme queste due obiettive
è evidente che una situazione nella quale come dice il ministro
Le aste dell'economia attuale
Solo nelle contribuente iniziarono più di un milione di euro di reddito all'anno non è credibile né sostenibile
A guardare
Come ho appena fatto anche un indicatore rozzo come quello Della proprietario automobili di grossa cilindrata si deve riferire che esiste una cospicua base imponibile non toccata dagli accertamenti
Fare emergere tale base imponibile imperativo ed è molto più importante di proposte che possono venire mal concepite
E malissimo accettate nell'opinione pubblica anche abbassi il livello di reddito
Di imposizione straordinaria e patrimoniale stiamo attenti anche solo a parlarne perché non ci sarà mai cavato un ragno da un buco con questo tipo di imposta
Fa bella figura però anche l'imposta di successione che c'è in tutti i paesi civili
Una volta tolta e difficile da ripetere perché molti si sentono colpiti e molti notai inattesa di quello che si sta preparando
Hanno cominciato a lavorare a pieno ritmo come lui può dire chiunque per trasformare le successioni in donazione Inter vivo se proprio in questi giorni
Così come molti soldi hanno ripreso la linea dalla Svizzera a partire dai risultati delle elezioni regionali
Qui aveva ragione Luigi Einaudi
E c'hai il cuore di coniglio e le gambe
Di lepre il capitale italiana
Quindi
Gli affetti
Lei era perché è stata tanto vedo varata
E può essere migliorata ha però servito le sue necessità degli scopi ai quali per i quali era stata introdotta ed è interessante
Che l'esame abbia fatto vedere proprio in questi giorni come Juan pochi giorni fa come il trenta per cento di quelli che la dovrebbero dichiarare dichiarare valore aggiunto nullo o negativo roba da portare i libri in tribunale e quindi praticamente sono falliti il trenta per cento di quelli credo migliorativa
Naturalmente tra questi non ci sono quelli che ora pagano veramente che sono enti pubblici come al solito
Le università tutti
E quelli che età devono pagare per forza tipo le banche
E quindi l'intera faccenda è da rivedere ma non è per niente una cattiva bus è infatti io non credo che dall'Europa verrà quello che si dice verrà quindi un'opera energica riscoperta di redditi non colpiti da imposte può ritenere e ottenere dei risultati cospicui anche senza variare le aliquote di imposta esistente introdurre nuove imposte se ha fatto negli anni novanta si può farlo di nuovo
Naturalmente c'è una politica di liberalizzazione da estendere a la gran parte dei settori protetti e questa non da risultati non illudiamoci nel breve periodo però è sacrosanta si deve fare non è possibile andare avanti in una situazione nella quale le rendite di posizione
Praticamente costellano l'intero Paese
Il Governo attuale a un ultimo hurrà di privatizzazione da fare
E anche paventa l'introduzione di qualche grandioso schema di riduzione del debito pubblico
Bisogna far capire a chi compra beni dello Stato frettolosamente venduti qualche mese prima delle elezioni che la transazione concluso potrebbe anche non essere definitiva
E quanto a quella che io ho chiamato altrove la vendita del Colosseo
La trasformazione di beni pubblici nazioni da vendere ai portatori di buoni del tesoro evidente che bisogna in qualsiasi schema del genere mettere in grado tali beni come uffici pubblici case popolari o caserme di fornire un reddito a chi compra le azioni che hanno titolo di proprietà su di essi
Per farlo lo Stato si deve impegnare a pagare corposi affitti offrire garanzie
A questo punto anche la più raffinata cosmesi lascia trasparire le magagne di un siffatto da equity swap accompagnato dall'in spazi che sono due belle espressioni America
Che fanno buona impressione il debito pubblico cacciata dalla porta rientra dalla finestra e le magagne sono subito notate dall'occhio esperto delle istituzioni finanziarie straniere che hanno in mano il cinquanta per cento del nostro debito pubblico
Oltre che dai controllori comunità le prime tracce hanno solo se non si impegneranno a sottoscrivere in conto proprio faranno comprava le altre esser sarà data una corposa affetta
Sotto forma di FIFA in commesse scommesso eccesso il che suppongo è proprio quello che vuol fare l'attuale governo per avere un po'di simpatia
Resta il gran mare dalla spesa pubblica
Dalla quale obbligatorio riprendere il controllo da parte del governo centrale con un una informatizzazione
Per il appunto il
Informazioni come quella che si è fatta per le entrate che ha funzionato benissimo a quel punto si può anche pensare di ridurre le spese sapendo esattamente quello che si fa e senza fare le decimazione vessatorio dall'attuale governo
La politica economica del centrosinistra deve dunque porsi di fronte ai cittadini come il contrario di quello attuale
Deve privilegiare il ritorno alla ordinaria amministrazione dovunque possibile
Rifuggire dalle fughe in avanti dai grandiosi programmi di opere pubbliche
Come quello propagandato attualmente dalle ferrovie dello Stato in Sicilia altrove che prevede una spesa di ventitré miliardi di più perfino delle auto di grossa cilindrata
E non il fuoco di artificio giornaliera come fa questo governo che serve a mascherare solo il caos sottostante e gli interventi a persona che anche in campo economico hanno caratterizzato e caratterizzano l'azione di governo attuale grazie
Adesso do la parola a Elena Cattaneo subito dopo di lei parlerà Anthony Giddens
Scusate questo in giro e insomma quindi bisognerebbe lei
Buongiorno a tutti io ringrazio di questo invito è un'audience un po'inusuale per meglio sono un docente dell'Università degli Studi di Milano siamo abituati chiaramente a dare seminari Lecce di fronte a un'audience licenziati quindi spero di essere all'altezza
Essenzialmente il motivo per cui ho accettato con grande piacere appunto questo invito e per tempo lei
Portare quello che l'esperienza e la visione per lo meno dal mio punto di vista della ricerca e come la ricerca e la conoscenza possa essere di fatto una leva per tornare a crescere dicevo sono un docente delle estati virano e dirigo da tanti anni
Un laboratorio
Un laboratorio che ora è composto da venti ricercatori e per intenderci si tratta di venti ricercatori che lavorano nella totale precarietà del posto di lavoro e questo potrebbe anche non essere un problema c'è ovviamente lo è per questo persone
Però essenzialmente il problema il punto che ci poniamo spesso in laboratorio con diversi colleghi italiani eccetera eh
Che senso ha formare queste persone che raggiungono straordinari livelli scientifici che competono con ricercatori all'estero magari battendoli per quanto riguarda le scoperte che senso ha formare queste altissime professionalità e poi semplicemente disinteressarsi del loro futuro
E per me questo è il primo punto che voglio porre proprio che essi suona formare ricercatori da regalare alla concorrenza
E non è un problema secondo me della fuga dei cervelli io penso che questo sia un un falso problema io vorrei ribaltare il problema non dobbiamo dirci
Polverini ovviamente ci dispiace che queste persone lascino Fabiano all'estero o lanci non la ricerca ma il vero problema in realtà è se quello di di di di uno Stato dette delle istituzioni che appunto in fondo investono mettiamole proprio in termini di investimenti investe un milione due milioni di euro per queste persone
E poi ci sono semplicemente abbandonate a se stesse o eventi casuali o a cioè situazioni così appunto che non sua sulle quali non si può costruire quindi punto primo secondo me della recente proprio no perché è creare professionalità per regalare
In fondo c'è moltissimi penso tutti in questa sala ci siamo tutti abituati esser produttivi no cioè quindi che senso ha tutto questo no che si sa se poi alla fine la produzione si risolve in una scomparsa del ricercatore quindi con zero ricavo per il nostro Stato per la nostra ricerca
E e abbiamo tanti casi di queste e c'è stata una trasmissione interessantissima proprio recentemente reporter magari molti l'han vista l'abbiamo vista la Sissa di Trieste che investe milioni di euro io ho lavorato per diversi anni Alema ittiti e devo a posto vedevo questi ricercatori finanziati dalla Sissa
Io conosciuti dodici di loro nessuno di loro è rientrato su nessuno di loro si è poi costruito ed avere uno spreco quindi forse parte un primo punto no di intervento non su cui intervenire per
Per tornare a crescere
Il secondo punto che vorrei toccare in questi pochi mai per ma importantissimi minuti eh
Vorrei porre la domanda su su su questo punto vorrei chiedermi e spesso ce lo chiediamo sei giusto no l'assioma la ricerca deve produrre ricchezza
Intesa come il ritorno economico diretto questa è una cosa che ci sentiamo ripetere che negli ultimi anni e con questo governo no c'è spesso ci viene posto sul tavolo la ricerca deve produrre ricchezza diretta in in termini proprio di ritorno economico
Io sono assolutamente in disaccordo con questa idea sono totalmente in disaccordo con l'idea che che che che la ricchezza della ricerca sia il ritorno economico diretto questa è una piccola fetta importante
Ma è una piccola fetta e attenzione a pensare che sia la fetta principale
Perché se pensiamo che questa sia la fetta principale quindi che dobbiamo investire nella ricerca perché la ricerca ci rende il Paese ricco attenzione finiamo per investire in quel cinque per cento della ricerca che dà ricchezza oggi ma che se non ritiene arriviamo continuamente si spegnerà nel giro di un attimo
Proprio perché queste ricercare innovative quest'c'è una piccola fetta che viene tradotta no in
In in appunto in
In prodotti no e possibilmente di ricchezza
Ma questa ricerca deve essere continuamente rigenerata come si fa a rigenerare la la si rigenera investendo nella ricerca di base quindi il l'avvento era il vero investimento secondo me che uno Stato deve costantemente fare proprio quello nella ricerca di base
E allora se questa ricchezza che danno un se questa ricerca che dà un ritorno economico diretto è solo una delle componenti no che la ricerca offre quali sono le altre ricchezze quali sono le vere ricchezze della ricerca e potrei parlar per un'ora di questo perché in realtà penso che la ricerca quello che veramente produce quello che veramente produce la ricchezza della qualità della vita e quello che veramente produce di fatto un insieme di tante ricchezze io chiamerei positività
E vorrei in carne qualcuna
La prima positività importantissima a mio avviso che la ricerca pone permette eh conoscere per scegliere
Che significa anche magari scegliere di non continuare ma prima vogliamo conoscere
E l'abbiamo visto anche con il recente referendum in fondo quello che si proponeva no era di non conoscere che quella conoscenza per esempio sulle cellule staminali embrionali non ci serviva
Perché avevamo tutto chiaro con le cellule staminali adulte
Noi lavoriamo sulle staminali dannosa danni sapevamo che questa era solo uno slogan referendario ci siamo battuti eccetera
Ma avremmo voluto no più e in fasi no cioè sul fatto non tanto se fosse necessario no embrionali o adulte non era quello il punto il punto su cui battersi secondo me se la conoscenza serve uno cioè se dobbiamo continua se la conoscenza è significa mettere a rischio la qualità della vita cioè se se il sequestro il concetto norme di cui dobbiamo preoccuparci ovviamente non è così cioè la conoscenza è la prima fonte per
Di di informazioni per poter scegliere compreso dicevo magari decidere
No di scegliere di non lavorare sulle cellule staminali embrionali no e poi dover dipendere sempre dall'estero per qualsiasi risultato su queste cellule
Questo è un primo una prima ricchezza conoscere per scegliere qual è la seconda ricchezza della ricerca insomma questa è una delle più pregnanti perché lo vedo ogni giorno in laboratorio
è la qualità delle persone che la ricerca forma perché la ricerca è un lavoro è un lavoro particolare in fondo mettiamoci un attimo nei panni di queste persone che magari sono il laboratorio da dieci anni non hanno futuro anch'non hanno futuro non c'è impiego non c'è opposizione non c'è paio settore paio teca in cui si possono inserire o solo pochissime di loro ma son tantissimi ricercatori eccezionali in Italia
E allora dico qualità delle persone informate perché a fronte di questi punti di domande di queste incertezze sul futuro questi ricercatori sono sempre lì tutti i giorni e fanno un lavoro che è sicuro che non è per niente facile perché pensiamo per un attimo
Il ricercatore quello che deve fare porre delle ipotesi razionali ragionate confrontate discusse continuo Challa incinta le toilette porre delle ipotesi razionali di ricerca
E poi cosa deve fare crudele della ricerca deve sviluppare con le sue mani e operare con le sue mani delle tecnologie per dimostrare se la sua ipotesi sta in piedi o no quindi poi fa due o tre anni a lavorare per smantellare la sua ipotesi
Perché in fondo solo ciò che resta in piedi è risultato valido su cui andare avanti e costruire
Mettiamoci un attimo nei panni di queste persone fai delle ipotesi non c'è futuro ci credi però quelle ipotesi in fondo lavori solo per vedere se da queste ipotesi
Nasce qualcosa di vero e di solito
E pensiamo quindi alla formazione di queste persone rigorose non possono imbrogliare assolutamente no la ricerca e la ricerca del vero e del solido che è solito oggi è solido domani per esser ripetuto da tutti gli altri lavoratori all'estero
Quindi c'è una forza e una capacità secondo me nel in nel in nella formazione di queste persone che davvero deve essere una leva no per per tornare a crescere
Qual è il terzo il terzo punto secondo me Laterza ricchezza della della ricerca scientifica della ricerca
Il terzo potere tutto questo vedete conoscere per scegliere la formazione delle persone alla fine crea un ambiente veramente positivo
Crea un ambiente di altissimo livello professionale crea un ambiente di persone che non hanno paura a competere ad armi pari e perché gli ha le armi son sono gli esperimenti e le tecnologie ciò di cui si dispone
E alla fine chi ha queste queste o questo ambiente si trasforma poi in in speranze no si trasforma in speranza e non solo di crescita
No a livello competitivo italiano ma anche di speranze appunto di per per la per i malati
E siamo anche un po'a veramente stufi
No a volte di esser dipinti come dei Mengele o dei Franchi in standard cioè siamo certi i ricercatori sono persone normalissime che lavorano ogni giorno mettendo in atto ogni giorno dei principi etici fondamentali
Che sono trasferiti il primo di questi è decidere e decidere sapendo che in fondo ha in mano le speranze ha in mano soldi pubblici no qui ci sono dei comportamenti etici anche senza lavorare sulle cerebrali staminali che ricercatori mettono in opera tutti i giorni no e che passano al vaglio per primi loro stesse
Tutti i giorni
Quindi ci ci sono appunto diverse ricchezze nota considerare secondo me per al di là della della ricchezza che porta della ricerca che porta soldi oggi quella ripeto per me è la piccolissima fetta egli ed età
Governo da corte vedute pensare che sia tutto lì
Voglio chiudere con con un ultimo aspetto quindi dicevamo me insomma c'è un ambiente estremamente positivo vogliamo lavorare affinché non si regali non più ricercatori alla concorrenza vogliamo lavorare affinché la ricerca no si manifesti in tutte le sue ricchezze c'è un punto secondo me fondamentale no su cui davvero la politica può intervenire quindi non solo c'è se la politica e organizzazione quindi non solo un'organizzazione migliore di uno Stato che investe no con coscienza né il ricercatore nella ricerca
Ma anche uno Stato è una politica che presta attenzione alla gestione dei finanziamenti
E questo è un problema di cui soffriamo tutti i giorni cioè siamo stufi di vedere finanziamenti erogati con criteri che non condividiamo semplicemente perché non sono trasparenti e come cittadino mi vien da dire
Vorrei che non venisse dato un euro in più alla ricerca finché non siamo tutti assolutamente convinti che la gestione dei finanziamenti sia trasparente che sia nero meritocratica
E penso che è una uno Stato debba avere il coraggio di investire inni finanziamenti ma in questo senso proprio alla ricerca alla ricerca di una distribuzione dei finanziamenti responsabilizzata io non penso che sia difficile arrivare a questo lo vediamo negli altri Stati
Penso potrebbe essere interessante magari sufficiente come inizio quello di creare una struttura proprio responsabilizzata sulla distribuzione dei fondi e cosa significa responsabilizzata
Significa erogare fondi obbligatoriamente entro certi tempi e significa anche che chi eroga questi fondi deve rendere conto di ciò ne siamo coinvolti in queste tipo no di valutazione pensate dagli altri dalle altre nazioni a me spessissimo mi chiama un un ente del governo tedesco che eroga finanziamenti sulle cellule staminali mi chiama per vedere se i finanziamenti sono stati erogati con criteri cioè no quindi questo è un modo il secondo modo ce l'abbiamo proprio internamente anche in Italia guardiamo al Telethon il Telethon ha messo in opera a a a a ha reso possibile un opera di moralizzazione un avvio di di moralizzazione della ricerca straordinario sapete come l'ha raggiunto
Semplicemente facendo sì che la commissione che ero definanziamento non fosse assolutamente composta da italiani uno-due ce ne sono tutti gli altri sono stranieri io sono ancora qui a chiedermi con tanti miei colleghi perché le commissioni
No di che erogano i finanziamenti pubblici italiani devono essere sempre solo composte da persone da personalità italiane è antistorico non funziona più anche perché così poniamo importare gli usi e costumi dall'estero
Da qui un modo per migliorare no e per far leva no sulla ricerca
Cambiamo un po'queste commissioni e che queste commissioni non funziona non ce l'abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni
E voglio citare una commissione no che spesso citiamo delle nostre discussioni e nostre presentazioni pensiamo proprio all'argomento cellule staminali no quindi un argomento molto dibattuto
Ebbene nel due mila e uno il ministro Sirchia aveva nominato una commissione che avrebbe dovuto che ha erogato dieci milioni di euro non sono briciole dieci milioni di euro di fondi pubblici per le cellule staminali
Andiamo a vedere com'è composta questa Commissione tutta da italiani va be e già qui insomma abbiam detto che è la solita storia
Poi andiamo a vedere come sono stati distribuiti questi finanziamenti e ci accorgiamo per le informazioni che abbiamo avuto perché molte delle informazioni sono state poi nascosti appena abbiamo sollevato il problema e ci accorgiamo che i membri di questa Commissione se sono autofinanziati non solo allora ma anche i propri colleghi nel proprio laboratorio
è ovvio che tutto questo ho finito
Crea una sorta anche un po'di disaffezione non so dei ricercatori verso lo Stato o verso gli enti che devono erogare questi finanziamenti e la leva dei finanziamenti è la prima per rendere la ricerca veramente una forza morale positiva e competitiva
Quindi voglio chiudere coerente trentasette sottolineando che dice penso che non operare per creare un clima giusto positivo per la ricerca a mio avviso significa latitanza culturale grazie
Grazie ad Elena Cattaneo prima di dare la parola e Antony Giddens vorrei segnalare che durante il suo intervento vi sarà una traduzione accompagnerà via via l'intervento a maggior ragione per questo io chiedo a tutti i presenti di evitare il brusio il rumore di fondo che rende più difficili i nostri lavori quindi per favore una silenziosa attenzione la parola ad Antony Giddens
Qua
Per Monica Pecori
Apprezzo che Menippo
Splitting e imprecise parlerà in inglese
Caravà Eboli realmente riuscita a sentirmi sì
Allora foste voti prima di tutto ora ragione vorrei dire che gran piacere per me essere qui stamani
Anni fa anche congresso vacilli vorrei ringraziare il congresso per avermi invitato anni fa anche se si è vorrei ringraziare i suoi leader lei stima prestigiosi l'iter per avermi invitato ma il Premio Pezza insomma triste partito saluto del primo ministro britannico Tony Blair
Al comma
Anni from my colleghi e anche dei miei colleghi impazzì nella partito laburista britannico
Simone in e più questa mattina se mi perdonerete Paino carne poco fa sosta in non parlerò di sviluppo sostenibile
Ancora il tronco parlerò
Luoghi Otigba entro le quali sono gli obiettivi oggi quali dovrebbero essere gli obiettivi di un governo di centro sinistra annuo colossi il programma è quali programmi politici società maggior Folon tale governo dovrebbe seguire
Estrarre il proiettile sei
Io cioè molto bello vedere che sia stata ristabilita L'Unità commerciali al Central nel centrosinistra italiano
E cosa Spina perché come sappiamo io in altri L'Unità è la chiave success è la chiave del successo
Va lei disincanto ma signore e signori i ragazzi no L'Unità non basta
O ai sax Asfor
Capo Mannu per un governo di successo su quella nella cioè non basta per vincere l'elezione questa folla viola ozius un'elezione che tutta l'Europa vuole che voi vince Hate
Camassa veri e concreti o lo si ci deve essere anche un programma politico concreto a cui tu hai sì o no Lai io vorrei
Fai Ross ex Point illustrarmi cinque o sei punti of War socio gran scelta diciamo che questo programma dovrebbe comprendere trasporti primo punto quei maschera a nostro Sciutto alcuna rissa suonai dobbiamo azzeccare la nostra diagnosi strutturale
Il massimo rosso dobbiamo cogliere davvero quali sono le vere tendenze che ora Imone naso sono estranei né all'interno delle nostre società oggi
Insomma solo che proprio al trash si parla molto di globalizzazione
Amo i nove dal proprio ai saliscendi risolvevo esce e noi sappiamo che la globalizzazione è davvero una problematica
Lui se io vorrei farle in circoli tenendosi cioè il santone cedendo azioni vediamo ciò che succede in Italia le industrie dell'abbigliamento e del dei mobili
Pare che serve come stai
Ma sarebbe un grosso errore parete come stai un grandissimo errore acconsentirai li oncologo Isolation concentrarsi solo sulla globalizzazione dei cose Smanio Patroclo perché molti dei nostri problemi o entravano sono problemi interni vari campi fondi insomma provengono dal di dentro
Che non serve aging Society considerate per esempio la popolazione che invecchia lo cachemire pali sul pop si guardiamo le nuove i le nuove tendenze della povertà
è una cosa può accendere il faro restructure sono Ca'causate da cambiamenti nella struttura delle famiglie
Però ma lo scudo istruirlo gli Squallor Lizards sono solo lievemente influenzate al massimo gli è veemente dalla globalizzazione sa in Québec riesce nobili nove circolatori pensate alla creazione dell'economia della conoscenza e se no suggerisco al Flight Sormani faccia Cecioni no non viene prodotta dalla fuga della produzione verso la Cina
Aspem Projest Meno ai padri avvalso cioè non lo cioè è stato prodotto principalmente dai progressi della tecnologia
Lei forse in passato otto da Ivo forse il e io solo il quattordici per cento della forza lavoro nell'Unione Europea
Se tregua se ma li faccio oggi lavora nella però nella fabbricazione nella produzione alle il fritto segua Seracca Ochotsk solo il tre per cento lavora nell'agricoltura
Ai circa sei qualche l'ottanta per cento A nove ci fai Stocchetta ai lavorano nei servizi e nella conoscenza fa adesso il tracollo
Ma è unito al resto entrassero cioè logico Cenci è portato avanti è reso possibile dai cambiamenti industriali e tecnologici desse cioè in fondo questo è molto importante
Cosa audaci perché al di là ne ho letti noi in colpiamo ciò che sta al di fuori da noi cioè no in colpiamo rarissima in Italia in colpiamo l'India
Va un qui o responso può ma siamo noi i responsabili lui Massimo e quindi noi dobbiamo wiccan sopra ricostruire posso sa eccetera ricostruire le nostre società
Quel sì se esci di modo che possano affrontare la situazione se accanto secondo punto e l'altro santo pazzi un partito di sinistra ma a scopo gli economi forzisti intende mettere al primo posto l'economia ed espresso è cruciale foto senza darci che il centro sinistra
C'è Pictures per quelli che come me sia rispettato S perché la gente abbia fiducia nel centro sinistra nella sua gestione dell'economia
Lo senza latte nel Surrey il centro sinistra in Italia
Ah sopra ecco c'è un settore in ha un'ottima occasione di poter fare questo
Il costo è proprio non me lo stupro allo scalo nei perché il governo del signor Berlusconi ha spronato il costo è stato veramente ad essa sontuoso per l'economia italiana
Filtrino colleghi fa se non credette questo blocca poter specie col portone sorride guardate il rapporto assolutamente devastante sull'Italia
Rieccola Messner sparito adesso quei cani pubblicato nell'Economist di questa settimana bocciato Nieuport o nei suoi ha fatto un nuovo rapporto sulla situazione italiana
L'assenza o la ma sostanza ecco nome crolla è quindi il centro sinistra deve porsi l'obiettivo della crescita economica
Premax no mai ma pensa entro fine non deve dar la colpa la Banca centrale europea
Qui attorno foto giovane professor Monguzzo dobbiamo andare a cercare le radici di quello che porteranno una crescita a lungo termine qui in aula trovai noi sappiamo quali sono queste spinte
L'offerta Scanderebech Fund guardate Paesi scandinavi
Beh acque c'è il ponentino hanno la memoria di crescita del due
Do la nove per cento laici ha inciso negli anni novanta e all'inizio di questo decennio o maestosa immotivati e starei quasi come gli Stati Uniti
Andai Tezzon e l'hanno ottenuto ma investe in investendo gioie professor probabile appunto in questi fattori detta trainanti della crescita è ormai senza non Lecce la tecnologia informatica l'educazione distante dalla per ricerca e sviluppo lei con ocra rossa riforma del mercato del lavoro riforma del welfare
Ai tecnici Remo Angelo non devo certo ricordare tenda dal scampi freschi quello ai Paesi sono Paesi con alti livelli di imposizione fiscale Brescia aveva promettevano mostrano che lo sviluppo economico
E sinora lei
Campazzo guarda i film Sonetti non solo compatibile con una società dal volto umano visto mese realizzino i film era insieme un modo per creare tale società umana dal volto umano
Poi
Terzo punto pasta incepparsi nove stiamo investendo troppo negli anziani annoverano affermi c'è un grande non sufficientemente invece nei bambini al nove no Ennio e non abbastanza nelle giovani donne
Ogni locazione sasso fosse guardiamo i Paesi che è successo in Italia
In Europa ecco nove success il successo economico riso Longo
Va di pari passo del verso la e di ogni giorno con l'investimento nei bambini
Queste sono già spese malus opponente questa non era solo una questione emotiva rese Seneca nome poi è una questione di base economica risposta ciò a opporsi perché la povertà infantile la Edison già Antimo signore o signori
è la povertà peggiore
Che lanoso ciao Fogazzi ed ex pure i livelli di povertà in
Pantile in Italia
O alla Sartorio no eh sono in accettabilmente altri problema nacque Venere sono io l'occupazione delle donne in Italia allacciato il black out eh in accettabilmente bassa
Sotto ecco lei cioè c'è una correlazione Diretta peggiorino Professional guerra Assosolare la posizione delle donne nella società anni ecco a nome sax basso o pazzo sono e il successo economico di quella stessa società e il suo dei cambiarlo l'Italia
Non può più Lecce del Cino farlo io affidarsi al sistema della famiglia tradizionale ricostruirci accresce non farlo lei
Perché la famiglia è chiara tradizionale oggi è quasi scomparsa
Poi Point quarto punto prima stavo a Lecce l'altro socio Just dobbiamo ritornare al concetto di giustizia sociale qui giroconto il credito se non vogliamo creare una società Paxton me lei giallo in cui in mercati dominano la nostra vita
Qui c'è no contro il Cile non vogliano ridurre la cittadinanza
Ce l'ho ma che tra essi al mercato
Pazzo adesso già stesso ma la giustizia sociale da sbloccava Paolo
Non avviene
From sempreché fendenti ex estremista i testi ci dice semplicemente difendendo
Le istituzioni statali che esistono socio già stesso se no no la giustizia sociale non avviene rende invece laico Morchio Attraverso la difesa di mercati del lavoro rigidità sorso Just sferrare libri la giustizia sociale no il sei può solo essere creata attraverso la modernizzazione lo pongo a farle guardate quello che succede in Francia giorno nei guardate quello che succede in Germania e nove Spanish in quei Paesi come in italiano hai detto vai con Morchio ci sono mercati del lavoro divisi
San Pietro la rottura del alcuno hanno una vita buona piena di protezione pienamente calzano ai quelli che stanno socio però all'esterno di quel gruppo di quel settore lì
Non hanno quasi prospettiva di futuro per niente gioca e cioè lei tutta la cresce la preoccupazione in Italia Francia e Germania tranne che Enzo Chiofalo più avviene imposizioni di precariato
Senza sicurezza senza prospettiva sono lavori senza prospettiva per persone senza futuro apprendista e dare socio Just come possiamo chiamare questo giustizia sociale questo il traffico dobbiamo quindi lo fornirle cercare un nuovo quali rarissimo e crearlo nelle nostre società
Barricata c'è ma questo qualità ritmo Asterix ambito un verde senza essere fondato sul successo dell'economia astri Calderone e deve essere fondato sulla riforma dell'economia cui non avete risposto noi sappiamo che questo è possibile
Lo carica in Asia guardate di nuovo ai Paesi scandinavi
Ripesca Esfahan vorrei sono economie che sono favoriscono le intese
Ripeto Weill Alemanno che ha è il miglior Paese dove non ho mai fare affari nel mondo secondo l'UE Haute economico fornitore russo sono accesi ma anche la sono le società socio dove ci sono i livelli più elevati di giustizia sociale
Fair play
In quinto punto balletto Sanchez Patri un partito di sinistra bastasse adesso di Tiziano fra il grande riavere dei programmi seri e molto dettagliati Olmo alcuna ricerca per quanto riguarda le migrazioni e la criminalità logo accanto rimasto armate o quello che è successo al signor già stanco infrangono abbastanza aperta guardate quello che è successo ai socialdemocratici l'olandese warm-up guarda invece al Riesame cesso ai socialdemocratici danesi sulla cronometrista quei satin rosso sono erano società che avevano un grande successo nel in economia va be'is femm ma sono può infatti caduti a causa del populismo di destra cui mastri sei voi dobbiamo scompiglio sconfiggere il populismo di destra in Europa
Succedersi e per fare questo quei MacGregor la spola s'abbiamo bisogno di politiche rigorose o le e le dico e le coalition per quanto riguarda l'immigrazione illegale Ivo andalusi Masson trovasse rivenendo a volte dobbiamo legalizzare suolo Alisea coloro che sono già tra noi va quindi i tuoi maschio un prematuro dobbiamo attirare a noi immigranti con capacità refoli celava poi sesto perciò quindi dobbiamo aveva un sistema a punteggio canali di altre come ha come hanno i canadesi stufetta equa loro che è il più efficace al mondo Luimex più abbiamo bisogno di lavoratori qualificati vive lei fa un certo anche in paesi dove il tasso di disoccupazione molto elevato
Dal calcio si veste di quei Paesi che non hanno permesso la storia la IPO alla liberammo mobilita la libera circolazione del lavoro dall'Europa orientale ma ed ebbe come stai hanno fatto un grosso errore
Ma è stato proprio la maggior parte dei lavoratori che provengono dall'Europa dell'Est
Sono lavoratori qualificati Almerico prima lo e economia contribuiscono moltissimo alle nostre economie o accorciò le Samoa sono persone simili dal punto di vista culturale arrecandone dice
E sono facilmente assimilabili
Prima Francione McLeish
Dobbiamo controllare l'immigrazione Cuevas mai perché è in mano torniamo anche sostenere l'immigrazione ogni dettaglio abbiamo rinnovare
Il percorso verso il multiculturalismo
Canada smalti colpito è il Canada è una società multiculturale
Prego il sesso Anzio in marcia insiste nature adesso alla vittima e cittadinanza azzardare inglese tua al rispetta solo la bandiera insista eh
Nella varare politiche di integrazione nocciole somma il Murri circle tonalismo freno all'integrazione sono i due lati della stessa medaglia
Fine unisex e in ultimo il sesto punto quei maschi moto Priamo dare maggiore rilievo etico Foggia al Progetto Europa
Qui non avevate noi sappiamo
Lui non aveva
Luison sfornava quello rassicurante i motivi per il no ai referendum che spesso le frodi in particolare in Francia
O no costi ci riuscirò non erano motivi costituzionali servizi presento il settanta per cento Walter Laurentino quelli che hanno votato no
Al Trattato costituzionale nel referendum
Siamo contro cose c'è show vogliono tuttora una Costituzione Luison sulla situazione a quel nome i motivi erano motivi socioeconomici fogli Mastriani previsioni economiche Fomento dobbiamo introdurre riforme socioeconomiche non rotta
Lui Massimo agli operai troviamo trovare un ruolo ancora più importante per la Commissione europea il massimo livello seguiamo lui legittimi Tzara esame Chantal sfiora ciò che la Commissione fa per l'Europa
Pauli mostruosa ma dobbiamo anche realizzai potete creare un'Europa politica e Snow la nostra farlo se non è nove efficiente avere un'Europa socio economica rimosso affermava Adriano bisogno anche di un'Europa politica
No lei presente ancora signore e signori mancia dico
Sono i Micene al vertice tenutosi amianto Corte da oltre tre scaffalature fosse ci fu una discussione sulla riforma in Europa al sommo del ricco e alcuni leader politici hanno detto
Lui no war suggerisce noi sappiamo che cosa si deve fare per far ritornare uomo ma come che riusciremo a fare le riforme Hans Luca dell'ex continuare ad essere eletti ricostruiamo Mazzi perché a oggi i governi sembrano perdere il potere perde rendendo le le elezioni o non essere mai eletti e frenarlo performance programmi se hanno un programma riformista parlare di sentenza Bosman signore sull'euro
Questa è un'opinione sbagliata ed esposto poi è possibile non guardare con a vere lento stanza cavolo alcun governo radicale riformista di sinistra
E per fare il momento Maccagno Olausson dobbiamo trovare le politiche giuste dalle che vi ho letto guida un esempio
Ma insomma il mio esempio ottima stradone il caso dei crediti d'imposta pure metteva in Gran Bretagna l'introduzione dei crediti d'imposta
Al sud est del a prima di anticipo a nord forse a tolto tre milioni di persone da uno stato di povertà Mohammed andiamo un milione di queste persone sono bambini
Faccio Franzoso i crediti inviò estraneo a aiutano le persone anche a trovare occupazione trovare lavoro però Polo assicura Cesare sono una politica che è accettabile ce lo vuole davvero poco
Al ceto medio più ampia Unicost è o no si interviene a fare
Non viene vista come semplicemente una sovvenzione un aiuto nella G mento
Oltre ai fece le sue prime oppure prendete il dibattito sulle pensioni voce mai più che secondo me previo Longo ai viene interpretato nel modo sbagliato da molti leader politici
Può esserlo ispezione non dovremmo parlare il diritto degli anta delle persone più anziane a lavorare
Guai se lui sia perché non dovremmo parlare proprio da lì hedging society
Invece che dell'invecchiamento della società oramai codici quello che vorrei chiamare il ringiovanimento della società tutto il potere che le persone più anziano nel forse stanno diventando più giovanili torna il giovane dice Susanna Turate la vecchiaia è cambiata
Guai se non vuoi perché lei Jason
Non dovremmo essere contro l'invecchiamento questo perché quando potremo impone mo'dire che è una proporzione delle persone più anziane all'uscio no giusto farlo può essere per noi è una soluzione per l'anno Lennon un problema per la nostra economia
Enterprise in conclusione da sé cioè il tre per cento la situazione della sinistra in Europa
No corretto non è buona
Lui lo cioè ce l'hai noi guardiamo verso Alitalia sporcassero esercenti e speriamo che l'Italia lanci tutta una serie di cambiamento in luogo da mesto pensate a un mondo senza il signor Berlusconi
Capoluogo da pensavo che a un mondo di fronte a casa Silvio Venus è il suo reggimento
è il capoluogo pensate a un mondo e un senso d'arte sul solo il giorno in cui il Rina Ascheri cresca il centro sinistra
Tenga conto pensate a un mondo guerrigliero aprì al Progetto suonò in cui il Progetto Eurosky giocare bene rimasero Amodeo Angelo ed ha ripreso la sua dinamica l'avete sergente monsignore anni ore
Quando un ruolo potremmo creare la Repubblica c'è un genere non è sequestro Jas
Diamoci da fare e assicuriamoci che nella repressione dura tre anni
Club ce la faremo la città facciamo
Salutiamo
Romano Prodi che in questo momento entra
Parteciperà la nostra Assemblea
Un particolare ringraziamento ad Antony Giddens e dopo di lui
Concluse le relazioni introduttive
Comincia il dibattito io chiedo a tutti coloro che interverranno nel dibattito di rispettare rigorosamente i tempi che sono prestabiliti poi che abbiamo numerosi interventi in programma per questa mattina
Il primo ad intervenire nel dibattito Durruti
Si prepari dopo di Luís Carlin Petrini
Carlin Petrini mi mi correggo
Dunque io chiederei ai fotografi dopo svolto il loro compito di allontanarsi in modo tale colpevole di andare verso i margini Della sale in modo tale da consentire Edo Ronchi di iniziare il suo intervento grazie
Grazie
Ora abbiamo anche con
La relazione di questa mattina
Focalizzato con grande attenzione
Ditemi
Gli ostacoli alla ripresa dell'Italia
Io vorrei con aprendo questo mio breve intervento
Sollecitare una maggiore attenzione anche alle potenzialità positive
Che possano esserci proprio nel nostro Paese
La valutazione di queste potenzialità dovrebbe partire a mio parere dalla risposta a questa domanda
Quale spazio c'è per l'Italia nell'economia globalizzata in questa economia globalizzata
Io penso che non sia una domanda superflua e che il made in Italy
Ha alcune caratteristiche che andrebbero valorizzate proprio per poter rilanciare il Paese
La il made in Italy e apprezzato nel mondo perché è collegato è connesso al vivere bene
Alla qualità delle sue città alla qualità dei suoi territori a settori cruciali sono stati ampiamente citate la filiera agroalimentare di qualità al potenziale di turismo che è in declino ma resta un grande settore io penso anche il il la struttura delle piccole e medie imprese
Legati al territorio flessibili
Organizzate nei distretti rappresentano in questo contesto una potenziale importante col quale comunque fare i conti cioè non è solo un problema di massa critica
Ma di capacità di accesso l'innovazione di capacità di entrare in sintonia con le nuove domande
In qualche modo penso rubo una citazione che il bello ci salverà diceva Dostoevskij
Il bello di questo straordinario Paese ha un grande potenziale che è stato sottovalutato e che è stato anche molto compresso in questi anni del governo Berlusconi
Il secondo elemento di riflessione riguarda il rapporto fra lo sviluppo e lo sviluppo sostenibile scusa Ronchi un attimo solo io vi pregherei di prendere posto lì sulla sinistra rispetto al palco e chiederei a tutti i presenti ditta cinese possibile
Si devono parlare di allontanarsi di pochi metri dall'aula grazie
Non solo
Per ragioni etiche veniva detto lo sottolineava ieri Bersani molto bene a mio parere e cioè la necessità di uno sviluppo più equo che tenga conto delle capacità del pianeta non solo di consentire la vita delle presenti ma anche delle future generazioni
Ma il tema oggi è c'è uno sviluppo che non sia uno sviluppo sostenibile è veramente possibile una strada di sviluppo che prescinda dal contesto dell'economia globalizzata in un mondo in cui le risorse sono ambientali sono diventate scarse
Questo penso che sia la domanda da porsi
Non sono più solo un miliardo di persone sono nuove miliardi che chiedono accesso al benessere al ai consumi e allo sviluppo questi nuovi miliardi che si affacciano sulla scena economica del pianeta
Come come diventano compatibili con gli equilibri
Planetari come diventano compatibile con la limitata disponibilità di risorse naturali come diventano compatibili con la limitata capacità del pianeta di assorbire inquinanti
La sostenibilità diventa una leva una chiave fondamentale dalla nuove possibilità di sviluppo a livello globale
Significa imparare a fare di più e meglio con meno con meno risorse con meno energia commenta impatto con meno inquinamento
La stessa definizione di possibilità di crescita e delle sue modalità di misurazione da un non può più essere quella dell'Ottocento
Dove era l'orizzonte è uno sviluppo illimitato non c'era il problema del petrolio che è strutturalmente limitato o il problema del cambiamento climatico
E quindi l'innovazione ecologica diventa una leva fondamentale dell'innovazione
è chiaro che il potenziale del rilancio dall'Italia sta nell'innovazione
Ma a me pare altrettanto vero che l'innovazione ecologica proprio per questo quadro di economia globalizzata e di scarsità di risorse ambientali e l'innovazione ecologica è un motore fondamentale dell'innovazione
Innovazione ecologica che significa conoscenza economia dal sapere buone tecniche buone pratiche
è un motore ad energia rinnovabile e ad elevata efficienza
Faccio l'esempio della protocollo di Kyoto che è un modello di riferimento di questo ragionamento
Appellandomi alla l'ultima vicenda dei tetti delle emissioni comunicati dal governo italiano alla Commissione europea proprio in questi giorni
Il settore elettrodo elettrico siderurgico e delle Cementir dei cementifici lamenta oneri eccessivi che derivano dall'applicazione di questo tetto a questi settori bene lo abbiamo un governo che per cinque anni alimentato l'idea che il protocollo di Kyoto non esistesse
Ali ma ha promosso solo iniziative l'ultima era questo incentivo diretto all'utilizzo delle auto di grande cilindrata e come veniva spiegato benissimo prima ma ce ne sono molti altri
Fino alla delega il il decretone sulla delega ambientale che abbassa condoni proponendo una visione centralistica inaccettabile i livelli di tutela ambientale
Rimandando a discussione di altri tua di altre epoche con un'ottica assolutamente arretrata
Ha presentato un primo programma di emissioni assegnati a queste principali settori regolati dalla direttiva Emission Trading fuori
Dalla dinamica del protocollo di Kyoto dicendo alle aziende tanto non preoccupatevi che il protocollo non avrà un affetto
Siamo arrivati ovviamente la Commissione europea ha respinto questo piano di assegnazione
Siamo arrivati in zona Cesarini perché se non si presenta entro dicembre di quest'anno non vengono rinnovate le autorizzazioni e adesso ci accorgiamo che questa gestione comporta degli oneri
Diventa onerosa se non si promuove l'innovazione se non diventa un'opportunità per promuovere il cambiamento
E molto si poteva fare anche in quei settori sul lato dello sviluppo dell'efficienza energetica di quegli impianti sul lato dell'impiego di energia rinnovabile e comunque più basso contenuti di fossili
Se arrivi all'ultimo momento illudendo che tanto il protocollo di Kyoto tanto il cambiamento climatico non conterà nulla
Rischi di pagare un conto più salato e qui alla questione
Ho cogli questa sfida come opportunità e la gestisce in prima persona in avanti
Oppure è certo che questa sfida si traduce in un calo della palanche dalla competitività della capacità legalizzare i mercati con costi e anche economici aggiuntivi
è l'esempio del protocollo di Kyoto emblematico potrebbe essere un'occasione straordinaria di innovazione in settori cruciali per il rilancio del Paese
Ho detto del settore dell'Energia il settore della mobilità e dei trasporti
Una mobilità meno dipendente dal trasporto su gomma è cruciale quindi ferro cabotaggio una mobile mobilità più sostenibile è una condizione essenziale per il rilancio delle nostre città
Questo dice l'attuazione del Protocollo di Kyoto e quindi è una vera grande occasione
Vorrei raggiunto aggiungere solo un ultimo nell'ultimo minuto una riflessione sintetica su Alta velocità in Val Susa
Pier Luigi Bersani ieri richiamava a mio parere in maniera molto opportuna l'esperienza del governo del centro sinistra
In quell'esperienza con una procedura partecipata di valutazione di impatto ambientale dopo che non ci sono stati i conflitti ma i conflitti sono stati positivamente risolto
Con la la partecipazione degli enti locali
Cosa è successo in questo caso con la legge obiettivo
Con l'idea sbagliata che abbassando il livello di coinvolgimento si abbia una maggiore capacità di decisione sì esclusa in partenza la possibilità di partecipazione degli Enti locali le loro osservazioni critica non sono state valutate se è stata fatta una sì una valutazione d'impatto ambientale
Che la stessa Unione Europea sta criticando su un progetto preliminare largamente lacunoso
E adesso paghiamo i guasti dalle conseguenza di questo tipo di impostazione
Io penso che ora serva una pausa di riflessione e serva utilizzare questa pausa per riaprire con la partecipazione degli enti locali in un percorso deciso insieme
Alla fine del quale si la decisione viene preso e tutti quelli che hanno partecipato al percorso ma se partecipare al percorso possono essere chiamati a una comune responsabilità tutti insieme si prendono le decisioni che vanno prese
Non è una semplice questione di procedura è una questione di sostanza perché abbiamo visto in quelle valutazioni che non abbiamo più applicato che i progetti ben non sono gli impatti venivano ridotti e giustamente valutati
Ma i progetti venivano migliorati la partecipazione non è un ostacolo è uno strumento per attuare scelte con consapevolezza e responsabilità e spesso anche le scelte migliori
Grazie Ronchi
Come avete visto dal momento che siamo in ritardo sui tempi o all'ottavo minuto vi do un segnale perché l'intervento possa essere concluso
In questi anni cresciuta sempre di più l'attenzione dei cittadini al qualità della vita quotidiana cibo all'acqua all'aria allo stare bene che poi un modo diverso di dire benessere
Ha contribuito a questa maggiore coscienza critica l'azione condotta da un movimento Slow Food
Che ha affermato via via una diffusa consapevolezza dell'importanza della qualità alimentare e produttiva
E con voi adesso l'inventore il leader di questa esperienza Carlin Petrini a cui diamo la parola
Beh innanzitutto voglio ringraziare per l'invito
La vostra attenzione nei confronti delle tematiche che il movimento Slow Food porta avanti da quasi vent'anni
Non soltanto è motivo di gratificazione per chiunque sia coinvolto in questo movimento
Ma in chiave programmatica mi sembra un grande atto di sensibilità politica
Visto che il cibo e la vastissima rete distanze che gli sono collegate hanno assunto dimensioni che non consentono più a livello nazionale che a livello globale
Di concedersi un'attenzione superficiale o peggio un totale disinteresse
Vedete
Se verrà la famosa frase
Delude il Fulham pur parca
Fogli Arpac secondo la quale noi siamo ciò che mangiamo
è sufficiente uno sguardo d'insieme su come si nutrono sul pianeta miliardi di persone per accorgersi che probabilmente stiamo assistendo a un'involuzione della specie umana
In molte parti del mondo gli incrementi esponenziali di produttività agricola hanno risolto le carenze che caratterizzavano fino al secondo dopoguerra una dieta di milioni di persone
D'altro canto però la qualità del cibo sulla sua sostenibilità ecologica e sociale
Molti dei suoi significati culturali ed esistenziali sono via via venuti meno e si sono molto impoveriti
Il cibo è uno dei pilastri della vita
Gran parte delle nostre attività restano connessa alla sua produzione distribuzione e consumo
Purtroppo però a giudicare dalle aziende globali e locali sembra che queste priorità si riducono sempre più un elemento la sicurezza la sicurezza alimentare intesa sia nel cessione anglosassone ovvero la garanzia di cibo sufficiente per tutti
Si è quella latina ovvero cibo sano che per dirla brutalmente non uccida che sia più salubre e privo di controindicazioni per la salute
Si tratta di due punti sicuramente fondamentali ma assolutamente non gli unici da considerare
Da considerare
Il cibo è sempre stato almeno fino a cinquant'anni fa espressione di una cultura di un territorio di un ecosistema di una storia e dell'attività quotidiani degli uomini non in conflitto con la natura
Tra le priorità per le agente politiche del futuro deve esserci il cibo ma inteso in una concezione olistica
Che comporta innanzitutto una riflessione su che cos'è il cibo che cosa rappresenta per migliaia di comunità del mondo e su come intimamente con connesso alle nostre vite
Grazie all'esperienza di presidente di Slow Food mi sono progressivamente resoconto
Che questa concezione olistica è imprescindibile
E che se fosse più condivisa sarebbe davvero in grado di mutare le prospettive di ogni strategia ogni programma ogni decisione di politica alimentare
Parlare di gastronomica vuol dire parlare di produzione distribuzione consumo del cibo
Vuol dire approfondirne le culture del cibo e delle genti che le praticano
Vuol dire studiare le diversità e commesse si armonizzano si incontrano si scambiano saperi si fondono per creare qualcosa di nuovo
Parlare di gastronomia
Significa affrontare problemi di economia politica
Trovarsi di fronte le ingiustizie del mondo
Entrare nel merito della vita quotidiana di milioni di persone che coltivano cibo e che semplicemente in quanto esistono si nutrono
Significa perciò fare politica perché cibo è un argomento che tocca tutti indistintamente
Ovvero quella collettività che la politica dovrebbe servire con spirito di servizio per l'appunto senza supponenza
Incontrando prodotti territori incendi abbiamo riscontrato che molti di essi sono in pericolo
Perché in pericolo la biodiversità
Che scomparendo trascina via corse un'infinità di saperi gastronomici
Da come si coltiva un ortaggio a come si trasforma come si cucina
Questa perdita e gastronomica vale a dire biologica e culturale
La gastronomia la scienza complessa
Inerente al luogo in quanto egli si nutre e l'agricoltura devono essere considerate un unicum
Le istanze da portare avanti sono comuni e fortemente interrelate
Questo approccio complesse multidisciplinare esige nuovi strumenti operativi
I tempi sono maturi per istituire nel nostro Paese un ministero dell'alimentazione
Che si occupi in maniera organica tanto di cibo quanto di agricoltura
Dalla difesa dei prodotti tradizionali alla sicurezza alimentare
Con gli aspetti competenti fino a oggi del Ministero della Salute
Dalla regolazione internazionale degli scambi di derrate alimentari all'armonizzazione tra politiche comunitarie e regionali
Ai problemi concreti dei contadini dei pescatori dei trasformatori
Un ministero che da un lato si preoccupi di rinnovare implementare forme di educazione alimentare delle scuole
Che consenta anche di perseguire un'educazione permanente a tutti i livelli della società civile in modo che quelli che comunemente chiamiamo i consumatori
Possono gradualmente trasformarsi in una sorta di coproduttori
Pienamente edotti su quanto comporta in termini di piacere e salute alimentare di sostenibilità ambientale di giustizia sociale
Mai come oggi i problemi dell'alimentazione sono sentiti nella società civile spaesata e a tratti impaurita
Compito fondamentale di un ministero dall'alimentazione e supportare i pochi agricoltori rimasti d'Italia
Li dare loro la giusta dignità e un orientamento verso una produzione sostenibile non più massiva schiava delle industrie alimentari avulsa dal territorio
Difendere un patrimonio di conoscenze inestimabili dando nuova linfa a una pluralità vilipesa e dimenticata
Del resto com'è possibile amare l'Italia senza rispettare le migliaia di borghi della nostra provincia
Quell'immenso contato che nei secoli ha prodotto un patrimonio alimentare è un savoir faire che ci è invidiato in tutto il mondo
Per oltre un secolo la maggior parte dei nostri emigranti sono stati testimoni attivi di questa grande cultura alimentare
Il ruolo che questo comparto riveste nell'economia del Paese
Meriterebbe molta più considerazione da parte della politica
Ma la questione alimentare non si pone solo in termini di politica interna
Non solo bisogna occuparsi dei nostri contadini
Custodi di biodiversità e di civiltà
Essi ormai vanno considerati nella realtà globale in cui si trovano ovvero un pianeta dove la maggioranza delle persone ancora si occupa della terra
E di coltivare di cibo
In cui si perpetrano ingiustizie che gridano vendetta e di fronte alle quali non possiamo restare impassibili
Gli interventi tecnologici venduti dalle multinazionali come la panacea per la soluzione di tutti i problemi di inefficienza della produzione agricola su piccola scala
E presumibilmente come rimedio alla fame nel mondo hanno avuto l'effetto opposto
Dalla rivoluzione verde
Alla rivoluzione biotecnologica all'attuale spinta all'irradiazione degli alimenti le intrusioni della tecnologia industriale nei sistemi tradizionali e naturali di produzione locale
Hanno aumentato la vulnerabilità degli ecosistemi
Hanno prodotto l'inquinamento dell'aria dell'acqua e del suolo e stanno diffondendo un nuovo tipo di inquinamento genetico da organismi geneticamente modificati
Queste tecnologie e monocolture sostenute volute dalle multinazionali inaspriscono gravemente i cambiamenti climatici sul pianeta
Con la loro forte dipendenza dai carburanti fossili ed emissione di gas nocivi ed altre sostanze
Questo ultimo fenomeno da solo il cambiamento del clima rischia di mettere a repentaglio l'intera base naturale delle produzioni agroalimentari
In più
In più se si contano i costi sociali ed ecologici e le immense sovvenzioni necessarie
I sistemi di agricoltore industriali non hanno certo aumentato l'efficienza della produzione
E non hanno nemmeno ridotto alla fame al contrario
Nonostante ciò migliaia di nuove iniziative stanno fiorendo nel mondo per promuovere l'agricoltura ecologica
La difesa dei piccoli agricoltori la produzione di alimenti sani e sicuri culturalmente divisi diversificati
E la regionalizzazione della distribuzione del commercio e della vendita una miglior l'agricoltura non solo è possibile ma si sta realizzando è con questo spirito che sulla foto è arrivata a concepire e organizzare Terra Madre
Incontro mondiale tra le Comunità del cibo
Un meeting che ha fatto nascere una nuova Rete multinazionale in cui sono attrici principali le semplici comunità del cibo
Rappresentate non dai politici o da soggetti di istituzionali ma proprio dai diretti protagonisti i contadini i pescatori di artigiani
Comunità del cibo che orgogliosamente continuano a lavorare tra mille difficoltà per affermare il loro particolare modo di vivere produrre mangiare in armonia con la terra
Purtroppo discorsi come questi
Sovranità alimentare per i popoli qualità alimentare inteso in maniera olistica rispetto di criteri ecologici nella produzione rispetto per le donne per gli uomini e per i miliardi di contadini che continuano a produrre il nostro cibo
Paiono ai più quasi utopici perché contrastano nettamente con le filosofie produttive e distributive che si sono instaurate a livello globale e che pochi si sentono di cambiare mare strategia unicamente tese ad aumentare produzione profitti in un primo tempo hanno generato sicurezza alimentare e denaro
Oggi sono insostenibili
Non solo stanno distruggendo gli ecosistemi e la vita di miliardi di persone
Stanno anche iniziando a non generare più ricchezza economica dovendo se affidare per questa sussidi e sovvenzioni che drogano l'economia globale Etienne avranno le ingiustizie che tutti conosciamo
I nuovi criteri per una politica del cibo perché dia nutrimento buono
Organolettica mente buona pulito dal punto di vista ecologico e giusto dal punto di vista sociale sono tutte in controtendenza con i sistemi Massi peccati di produzione e distribuzione
Non è un caso che siano in gran parte questi sistemi ad aver reso il nostro cibo il sapone mal distribuito pericoloso per il futuro della terra
Non è neanche un caso che se ci pensate
Le forze più convinte e consistenti che a livello globale si mobilitano contro la globalizzazione provengono dal mondo agricolo
Le lotte dei contadini stanno caratterizzando questo nuovo secolo esigue minoranze nel nord del mondo diventano moltitudini nell'altra parte del globo
Nessuno sottovaluti queste moltitudini ed effetto delle loro mobilitazioni sul panorama internazionale
Un mondo una cultura una civiltà prematuro meramente relegata nel dimenticatoio della storia sia riafferma con una modernità inaspettata in grado di stabilire alleanze e complicità con la componente umana
Facendo emergere nuovi soggetti
Ma parlando di globalizzazione e delle sue storture non credo si tratti di creare antagonismi
Non bisogna opporsi alla globalizzazione io credo che la bomba l'esazione sia un'opportunità
Rilocalizzare il più possibile la produzione e il consumo del cibo accorciando le figlie era al minimo indispensabile non significa creare i piccoli mondi autosufficienti a compartimenti stagni
Non significa un ritorno al passato dove bisogna riconoscerlo c'erano altri tipi di codifiche colta
Guardare al passato in corso il bilocale significa rendere sostenibili le produzioni alimentari
Mantenere vive le diversità culturali
La diversità è l'unica forza creatrice del mondo coltivarla e farla comunicare attraverso le enormi possibilità che ci può offrire un mondo globalizzato non farebbe che aumentare la potenza di questa forza
Bisogna cercare di ridimensionare il potere della distribuzione del cibo su scala mondiale
La distribuzione ormai influenza troppo i criteri produttivi e sa mettere in crisi intere micro economia che non si possono e vogliono adeguare
Concludo
Partendo tutti sia nei Paesi ricchi che in quelli poveri da una reale erano rilocalizzazione dei consumi riducendo il più possibile la strada di un cibo che un cibo compie dal campo alla tavola scopriremo presto che tutti hanno le potenzialità per provvedere al proprio fabbisogno senza far danno ad altri
A questo punto si trasferirebbe di fornire servizi a chi più in difficoltà sempre nel rispetto delle diversità culturali e di gusto alimentare
Per queste immagino e mi sforzo di costruire
Una grande rete di realtà locali auto determinate
Che comunicano e scambiano prodotti secondo criteri non invasivi si aiutano nei momenti di difficoltà mantengono vivo e trasmettano conoscente
Conoscenze un mondo dove i saperi tradizionali dialogano con la scienza moderna e non ne sono soltanto i più sfortunati antagonisti
In pratica immagino una parete
Di persone con i sensi svelti la mente aperta informata che pensano al cibo compie il fondamento della qualità della vita e non come semplice carburante da introdurre nel corpo
Per questo immagino anche un ministero dell'alimentazione perché il cibo e di più di una merce o di una benzina per il corpo
Sono in memoria sapere comunità comunicazione Benessere ecologia della mente della terra civiltà pace
Mossi da queste convinzioni anche i governanti saprebbero agire meglio in questo campo così frontalmente tale
Continuare come sia fatto fino a oggi a pensare soltanto che il cibo sia una merce da poter rendere ovunque e che ne serve sempre di più significa nel lungo periodo condannare la specie umana all'estinzione
Vi ringrazio per l'attenzione e spero vivamente che il cibo e l'agricoltura intesi come una cosa sola diventino davvero programma di governo tanto a livello nazionale quanto a livello di politica estera
Grazie Carlin Petrini
E adesso noi avremo un po'più avanti nel tempo il collegamento con la manifestazione dei metalmeccanici con Epifani che parlerà da Roma in funzione di questo stiamo organizzando interventi di questa parte della mattinata io adesso do la parola a Walter Veltroni
Si prepari poi successivamente al di Walter
Ma io dirò molto rapidamente nel tempo
Previsto solo quattro cose
La prima è questa
Al centrodestra credo che la cosa che si debba più rimproverare
Al di là degli aspetti più evidentemente inaccettabili che riguardano le leggi personali e quant'altro sia di aver tolto a questo Paese nel corso di questi anni
Sicurezza e speranza
Il nostro Paese è stanco
è un paese che si trova in una condizione sociale finanziaria ma persino psicologica
Non proiettata verso la crescita e il futuro
E non esiste nessuna comunità di nessun tipo
Che possa vivere senza avere dentro di sé il senso di un cammino un obiettivo da conquistare
Un porto al quale approdare
E oggi il nostro Paese non a tutto questo
La prima cosa che vorrei dire e che per noi per la nostra sfida riformista
Ciò che deve essere messo in primo piano
E la consapevolezza di quanto questa mutata condizione stia pesando sugli strati più deboli della popolazione
E Luigi ieri concludendo la sua relazione ha detto noi dobbiamo parlare all'altezza degli occhi dei cittadini perché in fondo in questo sta la nostra differenza
Credo abbia ragione e credo che noi dobbiamo fare
Tutti insieme uno sforzo grande
Per cercare di capire
E di far capire all'opinione pubblica come lo sguardo della nostra cultura e dal nostro programma della nostra azione sia in questo momento rivolto con una preoccupazione che almeno da vent'anni a questa parte non può avere eguali
Sulla situazione degli strati più deboli della popolazione
Undici milioni di italiani vengono considerati a rischio di povertà
Il sei virgola otto per cento della popolazione
Viene dichiarato in una condizione di povertà assoluta e recentemente uno studio dell'ISAE
Ha detto che la percentuale di coloro i quali ritengono il proprio reddito inferiore ad una vita dignitosa è salito dal cinquanta al settanta per cento
Questo il nostro Paese oggi e chi come me
Alla straordinaria fortuna
La meravigliosa fortuna nella vita di fare un lavoro nel quale ogni giorno a contatto con la condizione reale della vita delle persone
Sa che questo lo si vede
Nella biografia quotidiana degli esseri umani del nostro Paese
Lo si vede tre ragazzi che si incontrano nelle scuole
Lo si vede che la precipitazione di una parte del ceto medio che o è avvenuta o viene percepita come un rischio dalla prospettiva con la quale siamo cresciuti come italiani
E cioè abbiamo per cinquant'anni immaginato
Che la nostra colonna sociale per usare espressioni Giorgio Ruffolo fosse fatta a metà da un grande ceto medio il quale però aveva costantemente la convinzione e la speranza e la possibilità come è stato di avvicinarsi alla testa della colonna oggi per la prima volta dopo decine di anni
Questa parte centrale della colonna assente vistare precipitando verso la coda tracollo
E chiunque di noi abbia incontrato esseri umani in carne ed ossa sa che nel nostro Paese cominciano ad esserci storie che sono le stesse storie
Un po'di che anziane
Che vengono prodotte dal modello sociale americana
E cioè storie di dirigenti di azienda
I quali perdono il lavoro
E con il lavoro perdono la possibilità di pagare la casa e basta un minimo infortunio nell'esistenza proprio dalla propria famiglia per precipita
è la condizione delle decine e decine di migliaia di anziani non autosufficienti e con un reddito inferiore alla possibilità di soddisfare i bisogni più elementari è la condizione delle migliaia e migliaia di immigrati
Il riformismo non è riformismo se non è di poco
Il riformismo è un esercizio accademico se non immerge se stesso dentro la drammaticità di questa condizione e non l'assume oggi come mai nella storia italiana come priorità assoluta
La lotta alla povertà
La lotta alla povertà
L'idea di combattere e di contrastare quel rischio che nel nostro Paese è molto forte
Di vedere compromesse anche per effetto dello smantellamento della vecchia rete del welfare senza la sostituzione di nulla di nuovo
Delle protezioni sociali necessaria
La seconda considerazione che vorrei fare riguarda i ragazzi del nostro Paese
Perché e nei ragazzi italiani che si misura forse come in nessun altro la doppia perdita di sicurezza e di speranza
Che né i ragazzi si assomigliano l'una e l'altra
Quando noi eravamo più giovani
Magari la nostra generazione faticava a trovare un posto di lavoro ma quando lo aveva trovato nel momento stesso in cui firmava quel contratto sapeva che la sua vita cambiava che avrebbe potuto da quel giorno mettere su una famiglia fare una casa
E che la pensione in qualche modo rassicurato
Ora nell'elogio ideologico
Del lavoro precario che tante volte abbiamo visto in generale fatto sempre da persone che hanno un lavoro fisso
C'è un elemento di cinismo
Bisogna anche qui incontrare concretamente ragazzi o persone che a trenta trentadue anni
Hanno fatto cinque o sei contratti a sette ottocento euro al mese che non hanno nessuna prospettiva di sicurezza che non sanno se dopo un contratto che finisce ce ne sarà uno che comincerà
E che dunque rendono incerta e precaria tutta la propria prospettiva di vita
Se si aggiunge a questo
Ne ha parlato Massimo qualche giorno fa cioè si aggiunge a questo tutto il tema della scuola della formazione
E se dentro
Questa doppia difficoltà e questa doppia insicurezza di un processo formativo che cambia costantemente questo credo anche che dovremmo proporci
Una stabilizzazione di fornire qualche certezza ai ragazzi del nostro Paese
Questo doppia dimensione crea una situazione di difficile gestione
Ed è un'insicurezza che diventa Chico logica e di comportamento
Io vedo in questi due aspetti
La lotta alla povertà o meglio all'impoverimento dalla Società italiana e la ricostruzione di un sistema di speranze di certezze e di sicurezza
E Luigi ha indicato la sua relazione di ieri alcune idee dal punto di vista del rapporto tra la necessaria consapevolezza che viviamo in un tempo di lavoro flessibile ma al tempo stesso la necessità di assicurare dentro questa flessibilità delle forme
Di garanzia sociale che sono necessarie imprescindibili se non si muove se non si vuole vivere in una società frammentata insicura
E al tempo stesso cominciare a costruire sul serio quella welfare community
Che è la soluzione moderna
Al tema della sostituzione necessaria del Welfare State inteso come uno stato che da solo si preoccupava di garantire quelle condizioni protezione sociale oggi non può che avvenire con un principio di sussidiarietà con una struttura a rete con un principio di scambio persino tra persone cito un'idea sulla quale stiamo lavorando a Roma e cioè l'idea di dire agli anziani autosufficienti e ce n'è molti perché il tempo della vita ovviamente cresce e che sono in buone condizioni di salute e talvolta anche sociali di aiutare gli anziani che auto sufficienti non solo acquisendo magari per questa via un bonus un credito da poter spendere nell'università per la terza età
In modo da cominciare ad alimentare questa ideale long life learning che è la chiave attraverso la quale il sistema di welfare community può creare opportunità di sicurezza
Per chi è più giovane e perché è più grande o addirittura anziano
Terza cosa
Per fare tutto questo ci vuole uno Stato più semplice più semplici
Una delle grandi responsabilità di questa scelta di politica istituzionale e costituzionale del centrodestra dell'idea di farla sulla base di un conflitto sta nell'aver reso la vicenda della decisione politica il nostro Paese è più lenta con rischi democratici molto alti
Guardate che il voto francese
Il voto che segna la separazione di una parte consistente del Paese dalla sua rappresentanza politica
Su un tema come quello dell'Europa
E quello che sta accadendo anche dal punto di vista sociale in un Paese storicamente forte come la Francia o la fragilità che comunque si è generata e lo abbiamo visto in Germania nel corso di queste ultime mesi chiamano in causa il rischio di una situazione nella quale e noi italiani siamo immersi in questo pericolo tra la velocità della società che velocità di decisione
è velocità dell'economia della comunicazione e la lentezza della politica si possa aprire un contrasto difficilmente componibili
Con un rischio di crisi democratica
Noi abbiamo bisogno di rendere il Paese più semplici
E per rendere il Paese più semplice bisogna rafforzare
Il governo di prossimità
Quello che sta più vicino ai cittadini quello che risponde ogni giorno
Apro una parentesi non so se abbiamo condotto con la necessaria forza
Mi auguro che
Riusciremo a farlo ancora nelle tappe parlamentari che ci sono la battaglia perché nella legge finanziaria sub due grandi questioni una quella che riguarda il finanziamento agli enti locali in particolare la politica sociale il governo ha detto non abbiamo tagliato la politica sociale hanno tagliato cinquecento milioni
Sulla due mila e cinque altri cinquecento milioni sul due mila sei del fondo sociale più tutti i tagli che derivano dalle riduzioni alle quali gli enti locali saranno chiamate e non so se c'è la consapevolezza necessaria che io credo dovranno il prossimo governo
Probabilmente avere persino come in Spagna una struttura ministeriale che se ne occupi della centralità del tema della casa
Nel nostro Paese del tema della casa del tema della possibilità di corrispondere in questa società frammentata ad un bisogno di autonomia familiare che altrimenti si fa fatica ad esempio
Quarta e ultima questione per fare tutto questo ci vuole stabilità politica
E la stabilità politica è stata sottratta questo Paese dalla legge elettorale
è una responsabilità gigantesca storica e uso questa parola non con l'abuso che se ne fa ma con la piena consapevolezza del suo significato reale
Storica perché si è introdotto dopo due
Stagioni di stabilita
Si è introdotto il principale elemento di instabilità che è un elemento di divaricazione
Di affermazione della prevalenza delle regioni del partito sulle ragioni della coalizione e dunque per la governabilità
A tutto questo che è accaduto noi dobbiamo sostituire
O dobbiamo introdurre come contrappeso la forza della nostra capacità di coesione politica
E questa è la grande sfida che abbiamo di fronte lo dobbiamo consegnare a Romano Prodi
La possibilità di governare questo Paese e di fare le riforme dure e difficili che saranno necessarie vista la condizione finanziaria e lo stato sociale del Paese avendo un forte elemento coesivo
Che se viene messo in discussione dalle regole istituzionali deve essere introdotto dal punto di vista politico e questo forte elemento coesivo alla costruzione di quel soggetto riformista di cui abbiamo parlato al nostro congresso e che fa parte del nostro lavoro quotidiano
Dobbiamo cogliere questa occasione è una grande opportunità
Abbiamo vi visto molti nuovi inizi
E come è stato pubblicato recentemente un libro di letteratura molto interessante con tutti gli incipit dei romanzi più interessanti
Adesso dobbiamo cominciare a vedere lo svolgimento di questo inizio
E dobbiamo puntare perché di questo l'Italia ha bisogno il riformismo italiano ha bisogno dobbiamo puntare ad avere tra le culture riformiste
Quell'incontro che possa garantire
In prospettiva persino con un'ambizione maggioritaria di costruire una forza che pesi
Nella misura di un terzo più degli elettori e che garantisca dentro l'Unione a Romano Prodi
La possibilità di governare questo Paese di cambiare questo Paese di riaprire per l'Italia una stagione che abbia la stessa intensità di quella che Romano Comincioli al mille novecentonovantasei e che ci portò avrà
Il cemento dell'obiettivo da lecco grazie
Tre anni
Allora con me vi era stato annunciato poco fa da Massimo Brutti noi abbiamo tentato stiamo tentando un collegamento con la manifestazione dirò marciava Guglielmo esistenti chiedo fruibili sento salutano tutti voi ciao sembra una grande manifestazione
Al
Si stanno arrivando i cortei da tutta Italia tanta tanta gente tante persone tanti lavoratori una bellissima manifestazione
Bene
Noi siamo lì con voi realmente quindi ti cedo la parola prima del tuo comizio perché ci possa marginale perfetto collegamento non solo televisivo ma anche ideale a te la parola la residenza dei big grazie qui davvero una grande manifestazione l'ennesima per rivendicare il rinnovo del contratto
Io credo che dopo questo sciopero questa manifestazione sarà possibile fare questo contratto di lavoro lo aspettano da dodici mesi i lavoratori quaranta ore di sciopero non è giusto lasciare la parte più importante del settore industriale senza un contratto spero che Federmeccanica compra e da questa forza questa ragione dei si sieda al tavolo per chiuderlo noi sarebbe un gesto di rispetto verso il ruolo di questi lavoratori e la dignità del loro lavoro
Noi ce la stiamo mettendo tutta come confederazione unitariamente sosteniamo questa vertenza
E mi ha fatto piacere che anche un grande partito come Democratici di sinistra siano dalla parte della mondo del lavoro in questa difficile vertenza non quindi speriamo che da oggi possa davvero arrivare una buona notizia entro la fine dell'anno
Bene loro noi troviamo le dinamiche donarono a voi tutti vivono una delegazione guidata da Cesare Damiano né si vede alle tue spalle erano grazie noi pensiamo davvero che questa manifestazione debba servire per portare al contratto al rinnovo
Del contratto grazie e buona manifestazione buon comizio diciamo grazie buoni lavori anche a voi arrivederci a presto
Bene
Abbiamo ci siamo riusciti siamo riusciti a fare questo collegamento in tempi perfetti io do subito la parola ad Andrea Ranieri sarò un po'più severa di Massimo Brutti quindi Andrea non te la prendere a te la parola
Ma io ieri Bersani ha giustamente detto che il divario che ci separa dagli altri Paesi sul terreno della conoscenza e oggi il treno più pesante allo sviluppo economico sociale civile e umano del Paese
Come ricostruire il rapporto tra la ricerca e la produzione è stato posto quello dei problemi fondamentali
Mi piace dire a ricordare che non è stato sempre così
Che in realtà all'origine del miracolo economico italiano c'è stato una gran grandi innovazioni di prodotto quelle innovazioni che furono possibili proprio dalla collaborazione stretta tra il mondo della ricerca dell'università e la produzione nata i polimeri la nascita della grande industria chimica italiana
E poi lo straordinario gruppo di intellettuali che mi sento andasse Adriano Olivetti e che per un certo periodo ci facesse l'avanguardia lo stesso there's note lettere che delle tecnologie avanzate
Poi tutto questo è finito c'è stata la grande fabbrica fordista e la grande fabbrica fordista forse ha succhiato più intelligenza di quanto è stato in grado di progetti promuove e poi c'è stata la grande stagione dei distretti di innovazione senza ricerca badate bene cose grandi eccezionali è stato messo diciamo a valore
La creatività i giacimenti culturali più inventivi tarda le nostre risorse locali ma con un distacco netto dalla grande dalla grande ricerca dalla grande ricerca che si faceva delle università e nei laboratori
Ora si è inceppato anche questo processo la grande fabbrica fordista non è più quella propulsive trainante
E i distretti e distretti si rendono conto che senza forti iniezioni di sapere formale
Di ricerca di sapere globale de quella stessa in venti vita quella stessa creatività che aveva fatto la loro forza rischia drammaticamente di Pervez allora siamo arrivati a questo punto e questo potrebbe essere diciamo così il primo punto del nostro programma
è finito in questo Paese l'epoca della innovazione senza ricerca è finito come diceva
Romano Prodi verrà del suo programma precedente l'epoca in cui si poteva essere ricchi e ignoranti
E allora abbiamo bisogno di ricerca di riconnettere alla produzione e abbiamo bisogno insieme di superare l'altro nostro grande limite che il basso livello di istruzione di cultura medio della nostra popolazione
Perché vedete la ricerca diventa prodotto servizio vita delle persone là dove trova cultura diffusa là dove trova delle aziende e dei territori le teste i cervelli capace di trasformare in prodotto e di servizio quello che la grande ricerca produce e allora gli obiettivi dalla conferenza di Lisbona
Bonhams inceppata ma quella strategica continua a essere ineludibile all'una loro grande attualità
E il divario fra quegli obiettivi e i nostri livelli di diplomati e di laureati di ricerca sul PIL sono il divario che ciò Fontana sempre di più dalla ripresa dalla ripresa possibile
Non possiamo se vogliamo raggiungere quegli obiettivi sprecare più nessuno
Vedete le tendenze demografiche nel nostro Paese sono da questo di punto di vista agghiaccianti per un Paese che pensa alla ripresa avremmo nel due mila venti non sua non sono previsioni sono un dato di fatto
Oltre tre milioni di persone in meno tra i venti e i quarant'anni
Un milione virgola sei milioni di persone in meno fra i quaranta e sessanta aumenteranno solo di over sessantacinque
Un Paese così non riesce a raggiungere gli obiettivi di Lisbona è ovvio che dovremmo fare tutto il possibile perché le nascite riprendano e dovremmo fare la politica della casa la politica verso dei giovani donne precarie i servizi per la famiglia per farli nascere i bambini ma guardate che non basterà nemmeno questo
Se non avremo come dire accudivo sprecare nessuno più nessuno dei nostri vaga per favore fanno Silenzio si dimostrò uscite di uno spretato e più nessuno dei nostri giovani Gladio vanno a scuola
Perché avremo bisogno non solo delle loro braccia ma sempre di più anche i loro cervelli e delle loro e delle loro intelligenze
Egli non sprecare più nessuno nemmeno delle persone sopra i cinquant'anni
Perché abbiamo visto che spesso sono spiazzate marginalizzati e dai cambiamenti
Per far questo ci vogliono delle cose diceva già Bersani e non la riepilogo ci vuole la scuola dell'infanzia i bambini come diceva chi dance ci vuole una scuola di base
Comprensiva inclusiva ci vuole il prolungamento dell'obbligo scolastico ci vuole un'università che sappia essere di massa e di qualità ci vuole la formazione tecnico superiore
Ed è però guardate il governo di centrodestra fatte esattamente il contrario
Il governo di centrodestra ha messo a regime lo spreco ha fatto dello spreco delle intelligenze la sua cartina la sua cartina di tornasole
E l'ha fatto come l'ha fatta trasformando la scuola da canale di mobilità sociale
In un luogo di riproduzione delle sì differenze economiche e sociali fra le famiglie e fra i territori
Una specie di e effettuo San Matteo gigantesco ricordate la parabola dei talenti A chi ha sarà dato a chi non ha sarà tolto anche quello che ha
Un effetto San Matteo però non basato sul merito sulla capacità di far fruttare i talenti come nell'apologo ma sulle differenze delle delle condizioni sociali e culturali di partenza
Fra le persone fra i territori
Perché vedete richiesta dell'OCSE che dice ad un risultato agghiacciante che nostri paesi i nostri ragazzini di quindici anni sono al ventitreesimo posto fra i Paesi dell'OCSE arrivano di apprendimento linguistico matematico scientifico
Beh però se andiamo a leggere meglio scopriamo lì dentro una cosa che la differenza che c'è fra i nostri ragazzi del Nord dei nostri ragazzi nel Meridione è più o meno quella che c'è fra i ragazzi gradi rimarca i ragazzi dal Portogallo
Cioè questa caduta non RTI video vi fornì ma questa caduta una caduta che divide che divide che divide profondamente e cosa è qual è la causa di tutto questo ma il più basso livello culturale dalla media degli adulti nel Mezzogiorno è una scarsità di risorse che alla disposizione alle scuole dell'autonomia
E l'assenza di asili nido Agiscuola la pressoché assenza di asili delimitati scuole dell'infanzia nel Sud
E questo passi questa debolezza del tessuto culturale e poi quello che fa sì che i ragazzi quelli che riescono a laurearsi più bravi più intelligenti una volta che sono laureati vanno al Nord perché non trova e e così questo aspetto
Sì si ripercuote sullo stesso si moltiplica si moltiplica allora io credo che su questo terreno e alla prova la nostra idea di federalismo solidale
O facciamo davvero della scuola dell'infanzia nel Sud una nostra priorità o facciamo l'albero del sostegno economico all'Università dell'autonomia dalla scuola dell'autonomia al Sud una priorità oppure quell'effetto San Matteo che dà a chi gli ha e che Togliatti nonna rischia clamorosamente di perpetuare
Quindi sapere per la coesione nazionale il sapere della coesione sociale
Attenzione però questo concetto da prendere con le molle
Perché la coesione sociale spesso anche la riproduzione degli equilibri sociali e di potere esiste
Ci sono società coese che sono poesie per difendersi dalle innovazione dal diverso
La questione sociale come non la dobbiamo intendere oggi nell'epoca moderna la coesione sociale che sa essere apertura le diversità di cultura e di razze e di intelligenza il pazzo solo un elemento fondamentale di una nuova idea di coesione sociale
Interculturalità è un elemento fondamentale di una nuova Ikea di coesione sociale che si apre al mondo e all'innovazione e sapere decisivo per questa coesione per lo sviluppo con un'avvertenza
Che è il frappè era è un mezzo potente per lo sviluppo solo se assunto come un file dello sviluppo spesso
Una visione puramente strumentale del sapere un sapere che non parla anche le domande di senso delle persone alla loro curiosità la loro voglia di libertà non fa crescere niente e nessuno nei territori nei bambini
Un minuto Eduardo al è anche un grande storico del movimento operaio nel mille novecentotrentanove tanti anni prima di Amartya Sen
Leggeva la storia del movimento operaio come attraversata dal conflitto tra rivoluzioni di Potenza e rivoluzioni di capacità
Da una parte sto citando Dolea la gestione della Società delegata alle macchine politiche alle tecnocrazia e allo Stato
Dall'altro al mutamento sociale che cerca le sue risorse principali prioritarie dell'incremento delle capacità morali intellettuali dei cittadini
Ed è un'iniziativa costruttiva realizzatrice delle libere associazioni
Disse allora la prima la seconda apparve come un'utopia protoni Anna quasi come un ritorno al mondo dell'artigianato dei però la Società dalla conoscenza ce la ripropone proprio il riformismo alla nasce dalla conoscenza è soprattutto rivoluzione delle capacità che a questa regola e per questa rivoluzione delle capacità la scuola l'università la ricerca sono davvero il motore fondamentale grazie cui siamo no
Siamo molta stretti nei tempi abbiamo tante persone che vogliamo far parlare adesso la parola ad Andrea Pininfarina segue Lamberto Dini
Buongiorno grazie grazie dell'opportunità grazie segretario Fassino per avermi invitato a portare il punto di vista di controllo di Confindustria nella vostra conferenza programmatica
E anche per darmi modo di darvi una buona condivisione di quelle che sono gli aspetti illustrati ieri nella relazione dall'onorevole Bersani
Grazie anche per il metodo evidentemente che è quello del confronto e che in qualche modo
Vogliamo di cui vogliamo essere parte attiva io credo che per parlare di crescita in uno sviluppo sostenibile bisogna innanzitutto parlare della situazione economica in cui siamo non siccome il tempo disposizione molto poco non perdo tempo
Dirvi che purtroppo non c'era bisogno dell'Economist
Le
Le classifiche e le statistiche illustrate ormai quotidianamente o mensilmente dall'OCSE dal Fondo monetario internazionale da Eurostat ci dicono che il nostro Paese e in una fase di declino i dati sul PIL i dati sulla produzione industriale i dati sull'export i dati sull'attrazione degli investimenti diretti esteri i dati sulla ricerca e sviluppo i dati sul costo del lavoro per unità di prodotto
Ci danno inesorabilmente questa indicazione quello che però voglio cercare di dirvi né i pochi minuti e che non reputiamo questo declino come irreversibile e pensiamo viceversa che sia possibile da questa fase di difficoltà
Purché si riprenda un percorso diciamo condiviso e di azioni incisive sia possibile appunto un percorso di ripresa
Siamo certamente troppo lenti o fermi come lo dimostrano ancora i dati di ieri sulla produzione industriale individuati e annunciati dal nostro centro studi allora io non mi schiero in questo momento nella diatriba
Che ho letto sui giornali in questi giorni tra i programmi di e il pragmatismo ivi indico soltanto le cinque priorità strategiche che Confindustria
A vi ripeto le cinque priorità strategiche che Confindustria indicato sin dall'insediamento dalla nuova presidenza Montezemolo
E vi dico chiaramente che queste cinque priorità
Sono diciamo nell'Innella linea nell'indicazione di agire sostanzialmente sulla competitività dell'offerta che è in grado di fare nostro paese piuttosto che sulla domanda
Di cinque temi sono quei della concorrenza quella ricerca dell'innovazione quelli dell'education quello della semplificazione normativa quello delle infrastrutture della logistica
Allora però dai parà che Matisse ti prendo avendo pochissimi minuti di tempo prendo il metodo che è quello di cercare per ognuno di questi cinque temi di dare un segnale o o poco più di un segnale
Sul tema della concorrenza si fa un gran parlare dell'abolizione degli ordini professionali io francamente noi non crediamo che sia necessaria un'operazione che sicuramente avrebbe non per fare riferimento ai parlamentari presenti ma certamente nel nostro sistema parlamentare avrebbe fortissime resistenze a livello di lobby trasversale un'operazione di questo genere e quindi sarebbe sicuramente molto difficile da portare in porto penso viceversa che sarebbe
Utile
Se non indispensabile abolirà le tariffe minime e massime questo capire chiaramente che non puntiamo soltanto a una riduzione diciamo dei costi in termini di tariffe massime ma anche diciamo inserire nel il modello competitivo all'interno delle professioni
Per dire qualche cosa sul tema della ricerca e dell'education io mi faccio riferimento al piano che forse alcuni di voi conoscono del nostro vicepresidente Pistorio delle cinque proposte che il vicepresidente Pistorio ha fatto già nel settembre due mila quattro per la finanziaria due mila cinque
E di cui non è stato ripreso nulla dal governo nelle varie circostanze dalla finanziaria alle successive
Diciamo passaggi dei presupposti per il decreto dalla competitività cose che però non hanno avuto risultati né in quella finanziaria nel decreto sulla competitività nella finanziaria due mila sei di quelle cinque proposto io ve ne cito una soltanto non perché le altre non siano importanti ma perché mi pare di particolare significato diciamo come cerniera dal tre tra il tema della ricerca dell'innovazione e il tema dell'education
E cioè quello di cercare di far partire far decollare in tempi molto rapidi un'iniziativa relativa al cinquanta per cento di credito di imposta per tutte le commesse di ricerca che le imprese
Facciano inseguire ai centri di ricerca appunto delle università pensiamo che questa operazione abbia importanti e significative ricadute innanzitutto sul sistema di finanziamento dell'università in secondo luogo come incentivo alle imprese e qui faccio un'autocritica
Agli imprenditori italiani hanno investito troppo
In innovazione di processo e troppo poco in innovazione di prodotto e quindi sicuramente un incentivo nella direzione della ricerca sarebbe di grande utilità
E infine credo che un provvedimento come questo aiuterebbe a innescare la catena cliente fornitore
Tra
Imprese università che potrebbe includere incrementare la quantità di ricerca applicata
Eventualmente anche a scapito di ricerca di base e spero che questo non sia in grande in troppa contraddizione con quello con quanto vi ha detto poco fa la professoressa Cattaneo ma io penso che il nostro Paese ha bisogno di un'accelerazione
è un'accelerazione la può dare solo una dose di ricerca che vada chiaramente
Nella direzione di un utilizzo rapido
Non il nostro Paese non ha a disposizione quantità di finanziamento possibile per la ricerca pubblica e qui sfatiamo un altro modello che è quello del Paese più liberista del mondo degli Stati Uniti d'America
Dove la la ricerca e pesantemente sotto supportata dalla grande spesa militare di quel Paese e quindi i fondi a disposizione consentono una grande investimento nella ricerca di base cosa che credo realisticamente ci sia preclusa
Sui temi della semplificazione e delle infrastrutture
Cerco di riunirle in un unico in un'unica proposta
E in un unico esempio il il tema della semplificazione semplicemente per dire che noi dovremmo secondo me poi chi governerà chi si candida a governare dovrebbe impegnarsi
A far sì che per ogni nuova legge che viene fatta ne viene eliminata almeno una
Perché noi oggi abbiamo già nel nostro Paese più di trentacinque mila leggi
Più regolamenti e il problema del nostro paese non è tanto quello di fare nuove leggi ma di far rispettare quelle che già vi sono
Per quanto riguarda il tema delle infrastrutture collegata alla sovrabbondanza di materia legislativa voglio dire che l'esempio che è stato portato in a questo a questo consesso dall'onorevole Ronchi relativo alla legge obiettivo che accolto oggettivamente da parte nostra
è stata accolta con grande favore credo che sia stata viceversa fortemente depotenziata perché e stata implementata come dire stratificata
Sopra on top della Merloni ter che semplicemente aveva degli obiettivi strategici esattamente opposti nasceva per ridurre e in qualche modo la possibilità di incrementare il il potenziale infrastrutturale del Paese cosa invece che con la legge obiettivo si voleva accelerare da aumentarle ora leggi così in contrasto fra di loro producono zero risultati o producono risultati negativi però sul tema delle infrastrutture un esempio un esempio che voglio toccare che quello della TAV lo voglio toccare sia come Confindustria sia come torinese
Su questo punto non sono d'accordo con diciamo il pragmaticità Alesina che ieri sul Sole ventiquattro Ore diceva secondo lui le infrastrutture non sono tra le priorità del Paese
Dico che alcuni dei commentatori si vede proprio che hanno il vantaggio di vivere in America e quindi vedono alcune delle nostre cose ma non vedono alcune delle mancanze da vicino del nostro paese nostro Paese
Ha bisogno significativo di un potenziamento infrastrutturale
L'importanza strategica del corridoio cinque e assolutamente la confermare vi do solo un dato relativamente alle esportazioni dei primi sei mesi del due mila cinque il settantacinque per cento delle esportazioni italiane viene generato dalle regioni che sono attraversate dal corridoio cinque
Allora io qui però voglio aggiungere una cosa un'opera di questa importanza non si fa contro la gente
E quindi io credo che in questi anni
In questi anni non siano stati usati bene semplicemente non è possibile che in un'opera
Che ha un Budget da quattordici miliardi di euro per la propria realizzazione si scopra solo alla vigilia delle Olimpiadi
Che è mancata una politica di compensazioni per coloro che oggettivamente saranno danneggiati per quindici vent'anni dalla realizzazione di questa opera non si tratta di definire chi è maggioranza o chi è minoranza l'interesse e chiaro semplicemente quella minoranza andava tutelata andava risarcita io credo che ci sia ancora spazi per farlo credo che come dire non è mai troppo tardi
Credo che siamo riusciti sia riusciti non voi
Si è riusciti in un miracolo quello di Luigi di unire le frange in estremiste con le persone che tutto sommato in quella valle non hanno nulla di estremista ma semplicemente subiscono il disagio di una realizzazione di quel tipo
Allora però fatta questa considerazione che francamente sapevo avrebbe raccolto il vostro applauso né voglio dire un'altra che credo che non sarà per voi così non sarete così d'accordo e cioè il tempo dei rinvii semplicemente finito la richiesta dell'onorevole Ronchi non può essere non può essere accolta perché rinvii ci sono già stati e i fondi a disposizione dell'Unione europea il tempo per l'accesso ai fondi stanno scadendo se non è già scaduto si andrebbe contro la storia si andrebbe contro lo sviluppo economico si risolverebbe
Un pezzo troppo importante del nostro paese dei flussi logistici alita nel nostro continente per poter adottare una tregua in questo momento e poi aggiungo un'ultima cosa ricordiamoci tutti con senso di responsabilità
Che in quella Area in quella tratta non si sta iniziando l'opera si stanno iniziando i sondaggi per stimare il rischio anche ambientale dell'opera quindi chi si oppone a fare una valutazione dei rischi
Di fatto non può avere il secondo fine e oso dire io il pregiudizio e deve giocare a carte scoperte chi ha pregiudizi lo dica si schieri e a questo punto ci aiuta a fare chiarezza
Purtroppo credo che il tempo stia per scadere quindi toccò per capitoli scusate tre temi
Il Mezzogiorno mezzogiorno che giudichiamo un'opportunità
Però credo che sia per chi si candida a governare ora il tempo di uscire dalle parole e quindi un'opportunità può diventare qualche cosa di reale solo se saremo in grado in grado di adottare una fiscalità di vantaggio come esistono gli strumenti ma è impensabile che il nostro Mezzogiorno possa progredire se non sarà in grado di attrarre investimenti e per attrarre investimenti bisogna adottare una fiscalità di vantaggio
Esiste all'interno dell'Unione Europea la possibilità nelle pieghe dei regolamenti secondo me se si agisce in modo coeso
La possibilità ripeto e perseguibile il tema del Welfare a
Io non ho altro suggerimento che a rimandarli a una mia intervista che appare questo oggi sul Riformista non voglio fare
Pubblicità ma ripeto visto limitato tempo troverete i miei pensieri una battuta però sull'intervista non è passata la voglio fare ed è quella sul modello Danimarca
Allora siccome mi pare il giornalista Cingolani dice due giorni fa che il tre maschi probabilmente nel momento in cui ha bocciato il modello da rimarca
Non lo conosceva abbastanza bene il momento che ha cercato di fare un'operazione di interdizione sul presidente Prodi bocciando il modello Danimarca
Probabilmente non lo conosceva abbastanza bene io mi chiedo se anche chi ha fatto la provocazione e cioè il professor Giavazzi conoscesse bene il modello Danimarca perché non mi sembra ha fatto un modello di carattere liberista
Mi sembra mi incute del dubbio addirittura che il professor Giavazzi non sapesse esattamente quale risposta voleva da chi si candida a governare
Infine chiudo su un tema che è quello dell'internazionalizzazione so che è particolarmente a cuore alla Presidente Prodi
Io ho fatto un'intervista recentemente sul Corriere della Sera senso se lo sviluppo economico possa passare nel nostro Paese solo attraverso un'accelerazione sul fronte dell'internazionalizzazione e la politica può fare molto
E dico che da imprenditore non da Confindustria da imprenditore essere in un Paese che ripeto secondo me nella mia esperienza è una enorme non grande opportunità come la Cina e scoprire in quella sede
Che dopo aver racchiuso accordi di partnership strategica con la Germania la Francia e l'Inghilterra che la Cina abbia scelto come quarto Paese europeo la Spagna è un'umiliazione e triste
è un peccato fa sentire agli imprenditori che pure ci riescono a lavorare coi cinesi in solitudine e mi auguro che sia possibile invertire questa tendenza nel futuro chiudo
Dicendo quella che secondo me mi permetto di dire e la vostra priorità per invertire la tendenza al declino
Se sarete chiamati dagli italiani a governare io credo che la vostra prima priorità sarà quella di ridare fiducia agli italiani e in primis a noi imprenditori che dobbiamo tornare a investire di più
Ma dovete anche essere in grado di ridare più credibilità al nostro Paese se ne sarete capaci a ridare fiducia e credibilità ripeto se ne sarete capaci ci troverete al vostro fianco grazie
Ad Andrea Pininfarina
La parola ora al presidente Dini a Lamberto Dini segue Umberto Quadrino
Io mi scuso in particolar modo con i nostri ospiti siamo molto onorati di avervi tutti qui sono costretta a ad avvertirli agli otto minuti poi al vostro buon cuore Lamberto grazie
Cari amici e Antony Giddens e ora
Da Filippo Farina hanno ricordato quanto l'economista ha sentenziato
E ha detto l'economista l'Italia nonostante tutte le sue attrazioni
E presa nella morsa di un lungo lento declino dubitando della nostra capacità di invertire questa tendenza sappiamo che ci troviamo di fronte a sfide difficili che se non sapremo affrontarle l'Italia sarà veramente destinata all'impoverimento
Le cause di questa situazione sono tante ma possiamo per brevità dire che noi abbiamo cercato
Di resistere al cambiamento che veniva dall'esterno
Difendendo i nostri assetti economici e sociali accumulando un enorme debito pubblico e accettando una minore crescita della nostra economia rispetta quella delle altre nazioni europee
Nell'insieme in media negli ultimi quindici anni
Ma il nostro paese proprio destinato al declino io penso proprio di no
Ma per correggere rovesciare queste tendenze è necessaria un'azione coordinata di grande coraggio e come ha detto Romano Prodi che è qui con noi l'Italia ha bisogno di riforme profonde radicali cioè riforme che vadano alla radice del Mali anche se a volte impopolari
L'obiettivo prioritario deve essere creare le condizioni per far ripartire lo sviluppo rilanciare una crescita sostenibile cioè duratura e di qualità
è in questo senso che si sono espresse a tutt'oggi oltre a Romano Prodi Piero Fassino Francesco Rutelli ieri Pier Luigi Bersani e molti altri appartenenti al nostro schieramento politico
Ma perché questa deve essere la priorità
Perché credo dobbiamo tutti riconoscere
Che lo sviluppo economico essenziale per creare maggiori opportunità tolleranza e diversità mobilità sociale impegna l'equità e alla promozione della democrazia
E durante periodi di crescita
Economica che si può tendere a liberalizzare a ridurre le restrizioni a espandere i benefici per i meno abbienti e ridurre la povertà
Come Piero Fassino ed altri dei DS hanno detto
Se vogliamo distribuire risorse dobbiamo prima produrne
La crescita economica non solo permette di migliorare le condizioni di vita e rende possibile l'adozione di politiche sociali più liberali
Ma rende anche la società in cui viviamo più ottimista sul futuro e accresce il sentimento di appartenenza quindi ridare fiducia ci vuole crescita
Questi impegni a far ripartire lo sviluppo con riforme e i cambiamenti che sono necessari deve essere perseguito
Preservando un coerente quadro di protezione sociale poiché la solidarietà
La difesa la protezione delle classi meno abbienti e la coesione sociale che caratterizza le nostre idee politiche e la nostra identità
Io sono certo che i cittadini italiani risponderanno favorevolmente ha un'eco programma di misure necessarie a far uscire il Paese dalle secche dal declino
Per assicurare un futuro migliore alle giovani generazioni
Di fronte a un obiettivo alto per il Paese come è stato nel mille novecentonovantasette novantotto
Per entrare a far parte della moneta l'unica i cittadini e l'impresa risponderanno nuovamente favorevolmente il Presidente Ciampi ha detto l'Italia sappia reagire alla perdita di competitività
Il nostro sistema economico ha tutte le potenzialità per reagire
Tante sono le cose da fare e molte sono state indichi dentisti carte negli incontri nelle discussioni che hanno avuto luogo negli ultimi tempi e nelle ultime settimane
Importante io credo sia scegliere dove incominciare
In modo da creare le condizioni favorevoli al cambiamento dovranno offrire un quadro di riferimento che sia inteso a ridare fiducia estimi la gli investimenti privati
Nel nuovo assente scenario competitivo d'odio dobbiamo dare un sostegno alle imprese che hanno che sanno rinnovare
Sia nei settori hi-tech sia in quelli tradizionali tipici del made in Italy
Dobbiamo incentivare come è stato detto ampiamente in questa Assemblea investimenti in ricerca e sviluppo solo un'eccellenza scientifica può assicurare il futuro ma teniamo conto che oggi in Italia
La spessa pubblica e privata per la ricerca e l'innovazione e circa l'uno per cento del prodotto nazionale
Sappiamo che è molto più alta in Europa addirittura nella Corea del Sud e il quattro virgola cinque quattro virgola sette per cento del prodotto e qui abbiamo da fare
Rientro degli squilibri della finanza pubblica per tornare a ridurre il rapporto fra il debito e il e il prodotto nazionale
Contenendo le spese correnti che in questi anni del governo delle destre sono cresciute a dismisura a dismisura
Due per cento più del prodotto nazionale specie quelle del personale e della sanità
Per creare spazio per investimenti nella scuola e nelle infrastrutture dobbiamo pensare a un riordino del sistema tributario anche a favore delle imposte indirette
E qui e il completamento di un federalismo solidale con seri vincoli di responsabilità fiscale per tutti gli enti locali
Imposte indirette come l'Iva l'imposta di fabbricazione sul consumo non è una novità questa alcuni dei nostri studiosi l'anno ripresentata riproposta in questi in queste settimane
Però per alleggerire il carico fiscale sui fattori di produzione sul lavoro queste è stato suggerito già da oltre un anno fa dal primo ministro belga Verhofstadt che certamente non è un conservatore a favore della Compaq Dell a favore della competitività parlavo degli investimenti in ricerca e sviluppo
Credo che questa è la cosa che non ha fatto questo governo la Tremonti bis ha esentato dalla tassazione i profitti reinvestiti senza distinzione invece di continentale il vantaggio solo in quelli per l'innovazione per la ricerca nello sviluppo
Dobbiamo pensare a uno smantellamento del sistema dei sussidi alle imprese in cambio però di una riduzione del cuneo fiscale e contributivo che grava pesantemente sulle imprese e sul costo del lavoro
Non credo sarà possibile ridurre la pressione fiscale complessiva e l'imposta in generale
Credo invece che potrebbero essere aumentate quelle che colpiscono le rendite finanziarie e le plusvalenze
Presidente Prodi ha detto niente fra tax e siamo d'accordo certamente colui ma una tassazione equa sulla base della capacità contributiva di ognuno
Dobbiamo condurre una serrata lotta all'evasione con un più largo uso dei controlli incrociati
E annunciare che il nostro Governo non farà mai ricorsa condoni a condoni fiscali e contributivi come norma civile di equità
Il ricorso ai condoni voglio ricordare e una generalizzata cartolarizzazione dei crediti dei crediti è stato uno degli errori più grandi commesso dal governo danni visto tre momenti ha così dato copertura temporanea
A spese correnti continuative generando disavanzi strutturali eccessivi oltre ad avere ogni anno stimato le entrate sulla base di realistici tassi di crescita della nostra economia
Questo noi non lo dobbiamo non lo dobbiamo fare
Per divenire più competitive datemi ancora cinque minuti è necessario accrescere la concorrenza e la spinta all'efficienza e alla produttività
Attraverso la liberalizzazione dei mercati interni ancora regolati da legge antiquati
E dei servizi di pubblica utilità e del commercio compresse le corporazioni e le professioni
L'industria è completamente liberalizzata lo sappiamo il sessanta settanta per cento della nostra economia è fatta di servizi che non lo sono
La direttiva Bolkestein non va bene così come è stata presentata necessità di cambiamenti dovrà come dovrà essere corretta e migliorata come ha detto Enrico Letta ma non certa abrogata una battaglia contro i monopoli e per la libera concorrenza a vantaggio a beneficio dei conservatori dei consumatori
Il rilancio dell'economia richiede pertanto un aumento della flessibilità e nella mobilità delle risorse
Ma un mercato del lavoro più fluido richiede strumenti di tutela contro la disoccupazione attraverso un sistema di adeguati ammortizzatori sociali
Questo non è in contraddizione con quanto suggerito da Pier Luigi Bersani di rivedere la legge Biagi per ridurre l'eccesso di precari tranne l'impiego che minima termine che che mina le speranze dei giovani
La struttura della nostra economia basata sulle piccole e medie imprese che è stata fonte di creatività di tanti successi non può essere cambiata
Ma oltre a rivitalizzare il modello dei distretti industriali il territorio che diventa fabbrica della creazione della produzione della protezione dei marchi e della lotta alla contraffazione sono necessarie semplificazioni normative per la nascita di nuove imprese e agevolazioni fiscali
Per fusioni aggregazioni di imprese come pure incentivi per stimolare le quotazioni in Borsa è il ricorso al capitale di rischio
Nel mercato globale c'è evidenza empirica che la dimensione conta e di ciò dobbiamo tener conto infine il Mezzogiorno
Non c'è dubbio che il declino dell'Italia in questi anni del governo delle destre si spiega anche dalla disattenzione verso il Mezzogiorno
Poiché nelle regioni meridionali che si trova il più forte potenziale di crescita per la nostra economia
In questi anni le risorse destinate allo sviluppo del Sud e a colmare il divario con il resto del Paese sono diminuite
Tant'è che la crescita nel Mezzogiorno è stata in questi anni addirittura inferiore a quella del resto d'Italia mentre negli anni del governo di centro sinistra era stata maggiore
A questo riguardo se il Progetto della devolution
Fosse tradotto in norma costituzionale si mortifica avrebbero ancor più le regioni meno prospere
E si allenterebbe il sentimento di unità nazionale e quindi la solidarietà ma credo se sia noi tutti convinti che il referendum confermativo la boccerà la devoluzione
è quello questo che dobbiamo fare
Nel contesto della politica per il riequilibrio territoriale emerge la necessità di un'integrazione ottimale miglioramento delle condizioni di ordine pubblico e della sicurezza
Tempestività e certezza delle procedure burocratiche amministrative insieme in primo luogo a politiche di Agua & equamente o delle dotazioni infrastrutturali
Oltre a potenziare la piattaforma di Gioia Tauro dobbiamo sapere che la misura delle dotazioni infrastrutturali il Nord e fatto uguale a cento il Sud e cinquanta sono la metà le dotazione infrastrutturale del nostro Sud
E qui in questo campo dobbiamo operare compresa la bonifica del territorio per lo sviluppo turistico incentivi all'impresa di correnti con l'Under ma attiva europea
Riduzione del carico fiscale e contributivo per ridurre il costo del lavoro in conclusione io ho concentrato queste mie considerazioni per una ripresa delle della crescita
Sul bilancio dello Stato sulle politiche per l'impresa per il lavoro il Mezzogiorno
Ribadendo rientra menti e proposte che credo facciano mai parte della nostra cultura economica da dispiegare nel programma dell'Ulivo e dell'Unione
Nell'era della globalizzazione nel mercato globalizzato
Dobbiamo operare con grande pragmatismo con grande pragmatismo rinunciando a nozioni che riflettono modelli economici e sociali non più compatibili con il mondo in cui viviamo
Altri parleranno più direttamente delle politiche sociali della scuola della famiglia del welfare
E dei diritti e delle opportunità da accogliere per ragioni di giustizia e che accompagnerò quelle più direttamente connesse con la crescita e con il mercato
In tutti i campi sono necessarie scelte coraggiose con precise priorità intorno alle quali costruire una chiara visione dell'Italia per i prossimi anni
Il programma non potrà pertanto essere la sommatoria di tutte le domande e delle attese che provengono dalle categorie o del dalle categorie economiche sociali dovremo conciliare solidarietà e mercato
Ma tenendo la barra ferma sui ciò che è indispensabile per far uscire il Paese dallo stallo e dal declino
Spetta all'idea della nostra coalizione Romano Prodi a fare la sintesi delle tante valide proposte presentate dicendo dei sì e anche dei no
è un patto di legislatura per la crescita un patto condiviso come ha detto anche recentemente Francesco Rutelli albicocco di Milano che abbiamo bisogno per il bene del Paese grazie
Grazie al presidente Dini do ora la parola ad Umberto Quadrino amministratore delegato Dina vitale Energia segue Antonio Bassolino
Dopo torno a tutti
Per favore fatto un po'di silenzio nasale molto bella ma acustiche quello che
Frank allora quando
Un paio di settimane fa Pietro Fassino Piero Fassino mi telefono per invitarmi a questo
Dibattito gli chiesi ma di cosa devo parlare io rappresenta una seduta come la Edison una società privata cosa che interessa a questa platea
Piero Basilone dice ma insomma non parliamo di come rilanciare l'economia italiana parliamo di economia di sviluppo parliamo di economia e di energia
Porta il tuo punto di vista di un operatore industriale allora io ho cercato di rispondermi risponderà a me spero di rispondere anche a voi ad alcune domande
Innanzitutto il nostro Paese ha veramente perso competitività l'Energia è stato uno di questi fattori della perdita di competitività quali sono i settori che più hanno risentito di questa perdita di competitività
E gli altri Paesi come stanno
Rispetto a noi
Se guardiamo le statistiche vediamo come misurare la competitività di un Paese
Il modo più semplice e misurata in termini di quote di mercato come se fosse
Un illustra automobilistica se si perdono quote di mercato o dire che si perde competitività e le quote di mercato per un Paese solo la partecipazione al commercio internazionale allora l'Italia ha perso quota di commercio internazionale ha perso quota di mercato negli ultimi quindici anni si ha perso quote di mercato era il cinque per cento nel novanta
Nel due mila cinque siamo al tre virgola sette per cento quindi abbiamo perso un punto e tre sulla nostra quota del commercio internazionale è un fatto solo dall'Italia no gli altri paesi che europei anche negli Stati Uniti e anche il Giappone hanno perso quote di mercato come e più di noi se non abbiamo perso uno virgola tre per cento la Francia ha perso una virgola quattro
Il Regno Unito uno virgola sette della Germania al due virgola quattro il Giappone due virgola uno e gli Stati Uniti e due virgola cinque ma allora chi ha guadagnato se tutti hanno perso sicuramente alla Cina era solo l'uno virgola nove diventato al cinque virgola due
Anzi il sette virgola uno adesso nel nel due mila nel due mila cinque la progressione molto molto rapida ogni anno guadagna uno due punti sul commercio internazionale il Medio Oriente col caro petrolio aumentar con la sua quota del commercio internazionale al quattro virgola cinque
E così via laser in generale aumentato ma allora somma Alitalia
Non ha perso più di altri ma è certo che negli ultimi anni però sono dei fenomeni molto preoccupanti perché alcuni dei settori industriali italiani hanno perso effettivamente molto competitività sicuramente il settore che più ha influito su queste cose il settore energetico perché la bolletta energetica che solo nel novantanove era quattordici miliardi di euro
Nel due mila cinque e trentacinque miliardi di euro più dire triplicata
Ma anche altri settori sono stati attaccati dalla concorrenza internazionale e vediamo che nel panorama dell'economia italiana ci sono due fenomeni molto visibili
Da un lato il fenomeno della Cina che di cui si è parlato tanto che ha attaccato alcuni dei nostri settori in particolare l'abbigliamento e l'arredo casa che in più negli ultimi quindici anni erano stati una delle delle grandi forza di sviluppo del nostro export ma ci sono anche altri settori che hanno molto risentito alla concorrenza internazionale questa volta non asiatica ma tedesca quindi di alta tecnologia
Parliamo del settore dell'auto veicoli che fino a va agli anni novanta novantacinque era un esportatore netto è diventato purtroppo un grande importatore netto
Gli autoveicoli pesa non sul deficit della nostra bilancia e vagamente ormai per dodici miliardi di euro ma erano state una delle colonne la nostra economia in quanto esportatori altri settori che montano gravato solo le telecomunicazioni
E l'informatica gli apparecchi elettronici col boom dell'internet anche questo settore è diventato molto negativo ed era poco negativo e l'altro e la chimica alla farmaceutica in pratica se guardiamo questi tre settori
è un po'come dire che i grandi pilastri dell'economia italiana che sono andati in crisi degli ultimi dieci anni hanno inseguito in modo considerevole sui nostri rapporti di scambio la Fia Olivetti la Montedison l'Enimont e così via
E la scomparsa una crisi dei grandi gruppi ha sicuramente molto minato la competitività complessiva dell'economia italiana
Ma certo che il fattore più importante rimane quello energetico la bolletta energetica oggi è molto pesante e quest'anno in particolare graverà molto sulla nostra bilancia dei pagamenti e sulla competitività del Paese
Che cosa ha fatto il Paese che cosa si può fare per migliorare la situazione energetica
E direi che in questo decennio cioè dall'inizio dell'anno due mila due mila uno alla fine di questo decennio l'industria energetica italiana ha fatto uno sforzo enorme uno sforzo che non era stato fatto nei venti anni precedenti e che forse non verrà più duplicato nei prossimi anni
Perché il tasso di investimento per rinnovare il parco energetico italiano in questi anni è stato e sarà ancora nei prossimi quattro cinque anni
Molto molto più forte di quello che è stato mai fatto in Italia
Parliamo di quasi venti mila megawatt a nuovi per si affacceranno come incrementa il miglioramento della capacità produttiva
Questo anche dovuto al fatto che nei dieci anni precedente si era fatto molto poco quando abbiamo incominciato questo decennio si parlava di crisi chiede che si parlava di blackout
E il costo del dell'energia in Italia era molto elevato
Bene alla fine di questo decennio
Quale sarà la situazione del Paese avremmo risolto il problema della bolletta energetica
Beh direi che purtroppo Dino rimarrà una anomalia della dell'Italia rispetto agli altri Paesi
Perché come fanno le energie a come producono l'energia agli altri Paesi europei o nel mondo bensì una regola molto semplice il sessanta sessantacinque per cento di tutta l'energia elettrica prodotta in Europa
E nel mondo deriva da due fonti nucleare e carbone la somma di queste due fonti con un diverso mix paese per paese e sempre intorno al sessanta sessantacinque per cento
In Italia questo non c'è se al contrario te fino a ieri
La somma di olio combustibile e gas naturale era circa il settanta per cento e in futuro secondo le nostre proiezioni in base agli investimenti che sono già stati lanciati in futuro sarà il sessantacinque per cento a gas
Quindi l'Italia di fatto di fatto ha già fatto una scelta energetica importante per il proprio futuro che difficilmente modificabile nei prossimi dieci anni noi vivremo a gas
Il oltre sessanta per cento sessantacinque per cento le nostre poche sono gas il resto che cos'è
Beh noi abbiamo poco carbone oggi al dodici per cento c'è un programma di migliorare di aumentare la quantità di carbone di produzione di energia elettrica
Tramite Carbone ma si può immaginare che se si fanno tutti gli investimenti che esso solo possibili in Italia
Utilizzando tutti i siti che possono essere trasformate a carbone se posso passare dal dodici forse al diciotto per cento ma certamente non cambia sostanzialmente il mix
Ma esubero innovativi non si può fare di più non si può fare uno sforzo ulteriore
Ma certo sulla innovatrice molto da fare cioè il fotovoltaico ne abbiamo parlato cella la l'eolico e così via ma anche se facessimo tutti gli sforzi possibili sulle rinnovabili
Faremo già fortunati se il tasso di incremento della domanda
Fosse tale da non peggiorare l'incidenza delle rinnovabili su un totale delle energie prodotte oggi il totale dell'energia prodotta da fonti rinnovabili
Acqua idroelettrico e a tutte le altre e circa il venti per cento vi posso dire che è una delle percentuali più alte d'Europa
Perché non abbiamo molto idroelettrico gli altri forse hanno più eolico fotovoltaico ma noi abbiamo molto elettrico delle tre il idroelettrico l'idroelettrico non è ulteriormente espandibile perché i salti sono già stati tutti utilizzati
Rimane l'eolico rimane fotovoltaico ma per quanto si faccia su queste fonti si arriverà grosso modo a mantenere la stessa percentuale di di oggi
Ma allora che cosa dobbiamo fare bene noi sappiamo che di qua al due mila quindici per i prossimi dieci anni l'assenza dell'Italia è già stata fatta è una scelta del gas naturale
Di una fonte efficiente e a basso impatto energetico quello che dobbiamo fare fare e costare poco il gas ridurre il costo del gas oggi casa è molto elevato per ridurre il costo del caso non c'è altro che aumentare le infrastrutture che collegano l'Italia con gli altri Paesi
Il caso si trasporta male essendo un gas o c'è un gasdotto e i gasdotti che collegano l'Italia con il resto del mondo oltre sono in tutto quattro son quattro Paesi la Libia l'agenzia il Mare del Nord e la Russia
Quindi o si aumentano le fonti gasdotti che collegano altri paesi con l'Italia o si fanno rigassificatori
Tutti sapete le difficoltà per costruire dei rigassificatori in Italia mai solo attraverso questa via che si potranno aumentare la concorrenza in Italia avere nuovi paesi che si collegano con il nostro Paese
E si potrà abbassare il costo del gas e quindi dell'energia elettrica
Questo è il programma di qua due mila quindici ma se vogliamo cambiare la situazione italiana energetica italiana dopo due mila quindici e oggi e dobbiamo esaminare quali sono le possibilità che abbiamo di fronte a noi la domanda di energia aumenta tutti gli anni del due per cento all'anno quindi bisogna correggiamo oggi per prepararci a quello che sarà il dopo due mila quindici
E le fonti sono sempre le stesse o il carbone
Ho il nucleare ora il gas naturalmente risparmio energetico fonti rinnovabili sono sacrosante ma queste non serve non bastano per far fronte all'incremento della domanda
La scelta tra queste tre fonti deve essere vista come sicurezza energetica costo dell'energia e impegni di Kyoto non possiamo venti pensare che tutto sia compatibile compito della politica
E avere la responsabilità di fare delle scelte
Sulla credibilità del programma energetico si giudicherà anche la credibilità della classe dirigente e si candida a governare il Paese grazie
Grazie a volte al dottor Quadrino
Ora la parola ad Antonio Bassolino segue Romano Prodi
E con questa nostra conferenza la relazione di grande efficacia di Bersani
La nostra discussione stiamo portando un contributo rilevante al programma dell'Unione
Al programma di governo della coalizione che si candida a governare
E lo facciamo in un passaggio delicato della vita nazionale
L'Italia appare ed è un Paese fermo e bloccato e i sentimenti dominanti sono quelli della incertezza e della in sicurezza
E anche per questa ragione che la Cina può scegliere un paese come la Spagna che appare a differenza del nostro un Paese vivo e dinamica
Ma tante sono anche in Italia
Le risorse e le energie le forze disponibili a non arrendersi tante sono le forze vive che a volte perfino positivamente ci sorprendono come abbiamo visto nella straordinaria esperienza di primaria
E a queste forze a tante altre che dobbiamo saper guardare per ricostruire il Paese di questo in fondo si tratta servono idee e programmi e serve anche mobilitazione civile
Scelte nei più diversi campi e idee forza
Priorità da far vivere nell'immaginario del Paese una visione dell'Italia e oggi una visione dell'Italia vuol dire una visione dell'Italia in Europa e nel mondo
Concretezza e serietà delle proposta
E qualità il valore della trasformazione e il respiro di almeno dieci anni possono e debbono camminare assieme
Conta l'una e l'altra cosa che non sono alternative tra loro questo e poi il riformismo concretezza e il respiro e forti scelte immediate
Legate ad un programmi a che abbia l'ambizione e la volontà di dieci anni di cambiamento e di trasformazione e così per il Paese intero
E così ancora di più per di il Mezzogiorno
Ed io sottolineo quell'ancora di più
Perché il Mezzogiorno noi non dobbiamo vederlo come diverso e separato dal resto del Paese
Ma più di una volta legato in modo indissolubile nel bene e nel male al destino dell'Italia semmai
La grande differenza è che mentre una volta il rapporto del Mezzogiorno
Era soprattutto con la dimensione nazionale col lo stato italiano oggi invece il problema del Mezzogiorno e una più larga dimensione oltre che nazionale europea e mondiale
E per il Mezzogiorno si aprono fatti e possibilità di grande rilievo se sappiamo fare grandi scelte e grandi Investimenti in primo luogo nelle infrastrutture per rendere il Mezzogiorno più vicino a se stesso all'Europa al Mediterraneo e al mondo grandi Investimenti nei porti
Negli interporti nella logistica consapevoli che la ruota della storia sta cambiando
Ho e che finalmente dopo sette voli ritorna una centralità del Mediterraneo tra poche settimane parte la linea ad alta velocità tra Roma e Napoli
Coinvolgerà due-giorni aree metropolitane sei milioni di abitanti e stiamo cominciando a lavorare assieme campali del Lazio Roma e Napoli
Cambierà il modo di spostarsi perfino in modo di vivere
Ma tra il Napoli e Bari invece si viaggia ancora in più di quattro ore
Con l'integrazione che dobbiamo saper trovare un'ora tra Roma e Napoli
Un'ora e mezzo più tra Napoli e Bari unire Tirreno Adriatico Jonio rafforzare gli interporti già e lo porti le strade ferrate
Fare del Mezzogiorno una grande piattaforma logistica dentro il Mediterraneo farlo abbiamo cominciato coordinamento fra loro le regioni meridionali
E un evento alle infrastrutture materiali
Le infrastrutture immateriali la ricerca all'innovazione le università la formazione perché questo è può essere il cervello scientifico e produttivo del Mezzogiorno ricerca legata ad una nuova produzione infrastrutture materiali ed immateriali
E poi la cultura i beni culturali un turismo degno di questo nome perché qui c'è tanta parte della nostra identità
Di uno straordinario patrimonio che dobbiamo valorizzare come la risorsa più importante ed infine Camassa
Nel senso soprattutto io penso non di nuove case
Da costruire
Ma di un programma decennale di riqualificazione urbana di ristrutturazione delle grandi periferie dei centri storici delle città recuperare un esistente in mezzo
E anche in questo campo avere riesce perché innovazione formazione e non da aggiungere altro territorio devastato al territorio già devastato andrebbe tolto Grandi si che è un pargolo per il sud e per il Paese e per poterle fare
Con la questione che vorrei sottolineare per poterle fare serve un nuovo Stato
Il suo programma di governo e credibile con uno stato così scassato come l'attuale stato Italia e dunque e Bersani lo ha fatto con forza
Il tema di ricostruire lo Stato è un grande tema programmatico anche dal punto di vista economico e sociale è il suo oggetto essenziale preghiere muoversi ricostruite lo Stato perciò siamo tanti impegnati anche nel referendum cittadini parlamentare io vorrei sottolineare l'importanza che sono le legioni stesse a promuovere il referendum e cioè il messaggio al Paese
Le istituzioni che solo i soggetti maggiormente i destinatari della devolution che dicono questa è una riforma sbagliata per l'Italia per il Mezzogiorno ma anche per il nord del Paese
Perché anziché rafforzare la coesione creare collaborazione crea invece in un Paese come il nostro io lo dico in modo più pacato crea soprattutto confusione
Il rischio di paralisi istituzionale ecco allora il nostro impegno ad andare però Anna e ferendo un ma non su una linea la costituzione non si tocca
Non sul ring conservatrici mandare a referendum sul linee moderne riformatrici
Completare finalmente la transizione italiana Veneto al senato federale rapporti giusti tra tutte le istituti tra tutte le istituzioni sguardo rivolto al futuro
E non rivolto al passato e dunque quando ci accorgiamo ricerche esperienza
Che nella società c'è un ritorno al pubblico
Questo è importante ma per noi non dovrà significare ritorno allo statalismo ma regole l'indirizzo controllo non lo Stato imprenditore quando ci accorgiamo che torna un bisogno di Stato questo non deve voler dire vecchio Stato centralista ma invece che si volta pagina e ci sono giusti i rapporti tra le istituzioni se io dovessi dire
Quelli che ho solo e concludo
I primi atti di un governo nuovo
Per me è solo soprattutto atti politici che attengono al modo di governare il Real lo stile di governo solo atti tesi a dare un grande messaggio finisce l'era del conflitto
E il conflitto con i sindacati e tra le istituzioni comincia un'epoca di collaborazione sindacati
Regioni e Comuni per regioni e comuni
Perché non sono opposizione allo Stato centrale
Qui c'è il nodo di fondo il governo della repubblica italiano oggi
Non è più come trent'anni fa soltanto il Governo centrale cioè a Roma e fatto dal governo nazionale dai governi di grandi regioni di grandi città di tanti Comuni
Ognuna di queste istituzioni governa il Paese è parte del Governo della Repubblica ed allora ecco il messaggio opposto al centrodestra
Contro il conflitto continuo e devastante invece collaborazione e concertazione ricostruire lo Stato con il metodo giusto dando insomma far vedere ed perché è un altro mondo
Si possa fare
Dobbiamo incominciare a fare in modo che un'Italia diversa si possa fare
Cossiga anche contro il bullismo meglio con grandi ambizioni a cambiare tante cose e un'Italia diversa è possibile perché qualcosa era già successo
Il Mezzogiorno aveva cominciato a crescere per la prima volta più della media nazionale poi è tornato indietro
Con l'Euro gli italiani hanno dato il senso di grandissima responsabilità poi ci sia firmati
E perfino si è tornati indietro ecco perché conta poi l'unità la coesione all'essere più uniti
E l'unità e l'ultima cosa che voglio dire
E l'unità anche nel Parlamento e nella società dobbiamo dimostrare agli italiani che abbiamo saputo riflettere su errori degli anni scorsi L'Unità non è soltanto un contenitore l'unità è un grande contenuto politico è un messaggio di fiducia al Paese e dunque si avremo in Parlamento gruppi parlamentari unitari questo vorrà dire dare il senso che vogliamo alla e vogliamo nel Parlamento e nel Paese costruire gradualmente saggia dare niente ma farlo con volontà e con determinazione una grande forza unitaria che posso dare fiducia la fiducia lo sappiamo e la risorsa più importante non apprezzo perché è una risorsa il materiale
Che vuol dire senso di sé
Identità orgoglio e letale di oggi ha bisogno soprattutto di questo fiducia nell'Unione e fiducia dell'Italia è il messaggio del SILB dobbiamo riuscire a far camminare per vincere e governare nei prossimi anni
Grazie ad Antalya Basso Lina
Grazie al movente allora intanto di vaglia dire prima di dare la parola a Romano Prodi che successiva mente all'intervento di Romano Prodi il dibattito prosegue
Quindi non ci sarà L'interruzione per il pranzo noi li abbiamo molti iscritti a parlare e quindi l'unico modo per poter dare a tutti la parole di proseguire dopo l'intervento di Romano Prodi a cui darò molto volentieri la parola
Grazie
Grazie grazie
L'anno scorso al vostro congresso avevo cominciato il mio intervento con care compagne e cari compagni e la cosa aveva suscitato emozione anche sorprese oggi se comincio care compagne cari compagni diventa un fatto normale
Naturale
E direi quasi familiare
Vuol dire che abbiamo fatto molta strada insieme in questo anno vuol dire che abbiamo lavorato bene
E oggi non è una giornata di passaggio oggi è una giornata conclusiva
Di un lungo cammino e voi consegnate
Le vostre idee per un programma di governo
Idee che sono
Straordinariamente innovative
Ho letto che
Il contributo dei dieci sarebbe un contributo di conservazione
è sbagliato
Quello di essere un grande contributo innovativo
Quello che ho sentito ieri e oggi è un programma organico forte di cui il paese ha bisogno ma non è innovativo suolo nei contenuti economici nelle proposte
Ma è stato innovativo anche il comportamento perché senza la vostra generosità
Non vi sarebbe l'Ulivo e non vi sarebbe la prospettiva
Di un governo
Più un governo unitario anzi voglio completare senza la vostra generosità e la vostra intelligenza politica non vi sarebbe un governo
Noi lavoriamo verso questo grandi UPT unitario
Nel segno dell'Ulivo
Per unire democratici riformisti
Per riunire coloro che nel solco delle diverse tradizioni
In tutte si riconoscono in tutte le lotte delle generazioni precedenti
E diventano protagonisti
Di una
Nuova
Stagione in cui lavorare lavoriamo insieme
Per la promozione del
Classi più emarginati ai cittadini
Per la promozione dell'intero Paese che ha bisogno di un riscatto di una svolta
Ho sentito qui evocare
Problemi dalla dalla Spagna che si sorpassa della Cina no no guardate abbiamo ancora qualche mese prima che la Spagna ci sorpassa e prima che questo avvenga ci siamo noi al governo
E allora lo abbiamo già fatto altre volte la svolta e lo facciamo anche stavolta
E noi lavoriamo insieme per rendere operativo questo governo per rendere forte il nostro messaggio e certamente
E dialogo che noi abbiamo aperto
è in una fase
Complessa una fase difficile
La nuova
Legge elettorale spingerebbe a pensare
Che l'unità non è più necessaria per il presente
La nuova legge elettorale
Non è fatta contro di noi Sollo mai fatta contro il Paese
è fatta per dividere
è fatta per rivedere al governo e maggioranza
Maggioranza e minoranza è una legge contro l'Italia è una rete di chi non ama l'Italia
Perché abbiamo notato tanti decenni per uscire dall'anomalia italiana del problema della divisione del mondo in due per tener conto di quello che è accaduto
Dopo la caduta del muro di Berlino e nel
E proprio appena dopo la caduta abbiamo fatto un referendum con l'ottantadue per cento degli italiani che volevano solidità costanza nel governo ebbene per un piccolo interessi di bottega questo viene oggi rovesciato
E noi dobbiamo rispondere con una forza di coesione con una grande unità e con un programma di governo che metta in atto questa coesione che metta in atto la nostra volontà di governo Sabato scorso domenica scorsa
A Milano con la Margherita oggi piccola querce ci sono la presentazioni di due visioni che hanno anche qualche punto di differenza
Ma che hanno gli stessi caposaldi gli stessi obiettivi e soprattutto gli stessi valore
La gente
Si aspetta
Molto da noi si aspetta qualcosa di grande lo sentiamo tutti
C'è una fermentazione c'è un
Senso di attesa che viene troppe volte frustrato quando litighiamo quando ci dividiamo e allora sento continuamente dire professore stiamo uniti andiamo insieme unità unità me non solo nelle piazze
In qualunque posto voi andate se questa richiesta
E lo dobbiamo rispondere a questa richiesta con unità perché non dobbiamo pensare che la stanchezza del momento non possiamo pensare che l'irritazione
Contro l'ingiustizia è fatta questo governo si traducono automaticamente nella fiducia ai nostri confronti
Per la fiducia che noi dobbiamo conquistare con un programma e con un disegno politico a cui voi state dando un contributo forte e decisivo
Noi facciamo
Dobbiamo far leva sulla maturità del nostro Paese
L'ho sentito in tutti gli interventi lì salto quest'aspetto questo
Continuo insistere che avete fatto sulla richiesta di dire la verità mi trova
Profondamente d'accordo proprio perché ci troviamo in una situazione straordinaria
Uso l'aggettivo
Che è stato usato nei miei confronti in una intervista stamattina dall'ingegner Carlo De Benedetti in cui di fronte alla situazione che l'analisi del paese che condivido in pieno si risponde che
Io dovrei fare l'amministratore straordinario di questo Paese
Accetto volentieri l'aggettivo
Lo accetto perché la situazione straordinaria
Non accetto volentieri sostantivo non perché non mi piace amministrare
Perché noi dovremo tanto amministrare ma perché
Cominciamo a usare per la politica il linguaggio della politica
Abbiamo
Tanto biasimato in altre occasioni di introdurre linguaggio aziendale nella vita della politica non capiamo dello stesso errore
Perché noi dobbiamo parlare di rappresentanza
Di lega
Di partecipazione dobbiamo parlare non dobbiamo pentirci dei nostri sentimenti il nostro linguaggio dei nostri obiettivi della nostra grandezza
Proprio la straordinarietà
La straordinarietà del compito
Ha bisogno di un governo con una grande forza politica e io ho chiesto a voi voi mi avete dato questa grande forza politica e devo dire con Gioia
Le elezioni
Primarie le lezioni
Primarie l'anno confermata
Cioè o di un altro articolo su un giornale
Non ho voluto le del mio discorso preparato ma ho voluto esprimermi quindi ai sentimenti e quindi uso molto la lettura dei giornali ma credo che sia importante attualizzare
Il nostro dibattito i nostri sentimenti un articolo di diamanti
In cui parla delle primarie come
Una mobilitazione inattesa che debbo dire inattesa anche da parte mia
In attesa anche da parte di chi aveva stampato le schede perché non c'erano abbastanza
Che il l'appeal seguito e l'approfondimento dalla stadio nella partecipazione e anche della protesta degli ultimi anni la prima mi ha messo insieme la partecipazione e la protesta e le ha rese attive
E come sempre dice Diamanti se le primarie al di là di obiettivi esplicito che l'ispirazione di scegliere un candidato avessero gettato un ponte fra i partiti e la società
E questo è il significato vero delle primarie e noi adesso abbiamo questo ponte dobbiamo camminarci con vigore con forza perché
I cittadini molti cittadini si sono precipitati
Uso sempre il linguaggio di Diamanti si sono accalcati ad attraversare questo ponte
E allora noi non possiamo distruggere questo ponte fra i partiti alla città e dobbiamo avere una politica dei partiti sempre più aperta alla società e della società
Sempre più radicato al partito
Grazie questa risposta
A questa risposta
Si può dare solo
Un messaggio
Unità unità unità perché è l'unico modo
In cui si lega la società e i partiti
Quando hanno fatto le primarie si sono spezzate le divisioni c'è stato un intreccio di voti c'è stato un desiderio di esprimere una forza politica che dovrà governare il Paese cinque anni
E lo dovrà governare cinque anni con tutte le difficoltà che la nuova legge elettorale ci ha messo tra le gambe e che noi stiamo con serietà
Con trasparenza districare andò in questi difficili giorni ma riusciremmo ti posso assicurare a creare questa unità e
E poi l'ultima osservazione volevo fare su questi
Sul
Queste
Riflessioni che riguardano il mondo politico italiano
Guardate
è vero che ci presentiamo gli stessi candidati di dieci anni fa
Sotto questo aspetto il fatto di essere già ultra sessantacinquenne mi dà il vantaggio di non turbare le statistiche italiane di Futuro quindi e quindi ha un vantaggio
Ma
Vorrei assicurare che il mercato della politica
E molto concorrenziale molto duro molto concorrenziale e io vorrei che proprio con l'apertura che c'è stato negli ultimi tempi lo fosse anche in futuro in modo completo in modo totale
Io voglio che la politica sia un mercato aperti
E quindi non ci sarà nessun discorso
Tutti
Chiusura dell'istituzione di fronte ai partiti ci sarà un rapporto stretto
Forte fa il Governo i partiti
Ci sarà un Governo forte e capace di guidare il Paese fuori dalla crisi ma questo governo sa benissimo che la sua forza deriva dal legame e dall'appoggio che i partiti hanno nel Paese dal legame con il governo e dall'appoggio che i partiti hanno con il Paese
Questa è la politica queste sono le regole che noi vogliamo riferito della politica
Allora
Né che il passaggio successivo
Alle che il primo nostro problema è un problema etico noi dobbiamo far dimenticare questi cinque anni questi cinque anni di governo in cui le differenze sono così aumentate
E non lo dimentico Briamo far dimenticare con la buona politica con la buona legislazione e con i nostri buoni comportamenti
Palio qualche mese fa ho sollevato
Il problema del costo la politica
Non l'ho fatto per polemica o per essere un fenomeno l'ho fatto perché il Paese si attende veramente che noi seriamente vediamo mettiamo il nostro ha tutto per il futuro il costo delle istituzioni il modello organizzativo che abbiamo noi dobbiamo corrispondere alla chiamata che ci viene di buon governo e di corretta amministrazione veniamo rispondere non solo con i sacrifici personali
Ma con un modello di governo che dà il numero dei rappresentanti dal numero delle staff dei raid è la star dei rappresentanti stessi che dalla modello delle consulenze delle specie sia un esempio al paese si mise in piedi questo buongoverno
Di cui noi abbiamo qui l'immagine
Dietro le nostre spalle che non è casa che non a caso è stato preso come sfondo per la giornata di oggi e quindi noi dobbiamo
Ma di costruire questo grande rapporto etico come
E nel nostro costume eccome è nei nostri obiettivi questo passa per i comportamenti personali ma passa anche per una legislazione più giusto
Io ho sentito a volte anche fra noi
Penetrano
Certe certi modelli che difficilmente possono essere
Accostati alla nostra tradizione i nostri uditiva nostra etica sta perché vi è stato richiamato giustamente a Dini il concetto assai tax ma come possiamo noi accettare un imposte uguale per tutti ma voglio dire non perché lasciamo per entrare certi
Certi certi fatti di fronte a noi se facciamo presto allora anche il nostro grande Dexter di liberalizzazioni DG discosta alla Società del nuovo che tutti noi abbiamo viene frustrato dalla gente che dice ma come ma poi volete la flat tax
Ma volete davvero che chi ha un miliardo di ieri di di di euro di reddito e sia paragonato a quello che vive con quindici mila euro ma insomma ma possiamo vivere
Allora
E lo dico illogico
E lo dico non per demagogia
Lo dico perché
Un fisco giusto una lotta contro l'evasione fiscale feroce dure una ricostruzione nostra ministri amministratore si legittima per gli obiettivi di liberalizzazione di cambiamento di cui noi abbiamo bisogno
Anche qui ripeto quello che ho sentito prima sulle professioni su tutto perché abbiamo un bisogno terribile di liberalizzare di modificare di di rendere più concorrenziale tutto il nostro sistema terziario la società che inguaia innate
E lo dobbiamo fare ma se lo dobbiamo fare
E lo possiamo fare se abbiamo questa grande legittimità della giustizia di tener conto dell'equità di tener conto dei bisogni allora
Non solo flat tax niente ma ai più poveri
Dovrà essere un fisco positivo vedremo come trovare le risorse ma non possiamo mica permetterci di avere le cifre di gente sotto gli dalla povertà di cui abbiamo sentito parlare stamattina
Perché questo non fa parte allora se non abbiamo questi obiettivi non siamo degni di governare dobbiamo fare questi cambiamenti ora questo grande senso dell'equità
Di non lasciarci fare imprigionare
Dalle parole dai morti ma di seguire il contenuto di seguire una rotta di una linea politica questo è il grande contributo che noi possiamo dare al Paese e nel programma che
Ho letto
E che
Ieri ha illustrato Bersani vedo questo profondo
Questa profonda preoccupazione e la condivido in pieno che io non sono un po'di pagine in più ma le riassumere nove li assumeremo ma è c'è veramente in ogni capitolo questa condivisione noi chiamiamolo sempre presenti
Perché il governo Berlusconi non è stato delegittimato nel Paese solo dalla bassa crescita
Solo dalla e aver fatto le leggi ad personam mappa occhio di non aver tenuto conto
Del fatto
Aumentavano le differenze e diversità le ingiustizie e di non aver governato al servizio di tutti i cittadini questo è il problema vero sarebbe perdonato
Si sarebbe potuto accettare ogni scusa per gli innumerevoli gli sbagli fatti seduti fondo non ci fosse la convinzione che questo governo non governa l'interesse generale del Paese questo è quello che
Io
Vi volevo dire
Adesso alcune brevi osservazioni su alcuni punti specifici
In questi anni vi dicevo c'è stato questo
Perde di coesione sociale aumenti costa la vita cui i salari
Non hanno risposto con uguale flessibilità abbiamo sentito stamattina invita che meccanici ricordiamoci salari
In media al di sotto dei mille euro e molti ben al di sotto del mille euro un'estrazione di questo tipo ricordiamoci alla sempre e bene che noi ce la ricordiamo sempre quando facciamo i paragoni
Ricordiamo però
Che la destra attribuisce la colpa di questo all'euro
L'euro
Non è stato la causa ma è stata l'occasione e lo strumento con cui il governo ha voluto l'aumento dei prezzi
E ormai son passati tanti anni
E si continua a ripetere
Questa giaculatoria e non si provvede mai a riequilibrare la situazione non c'è un disegno non c'è un'idea per riparare a questo fatto allora anch'io non voglio ripetere
Quello che gli ha ripetuto mille volte e che è entrato ormai finalmente la condizione degli italiani che cioè l'euro ha fatto male solo in due Paesi su dodici al costo della vita e che nessuna delle strutture di controllo tra è stata fatta dal nostro governo è stata messa in atto né a livello nazionale a livello provinciale
E mi pongo
Qualcosa di più un pensiero in più se non sia
Tutto questo di una
Volontà politica deliberata cioè se si è voluto utilizzare la leva del cambiamento dei prezzi relativi delle merci e servizi addirittura per ridisegnare il panorama sociale di questo Paese mi pongo davvero questo problema oggi perché altrimenti non si spiegano tutte
Le politiche conseguenti sulle politiche fiscali italiane spesi condoni sanatorie per il rientro dei capitali le riduzioni trasferimenti agli enti locali simbolico pensate riflettete mettete assieme tutte queste decisioni
Sono decisioni organi
E credo che sia l'unica cosa organica che il Governo ha fatto
Forse pensando che i consumi crescenti delle categorie beneficiate da queste politiche sarebbero state sufficienti per sostenere i consumi del Paese
Una strana legge di Lazzaro
Non confessata ma Licata nella legislazione quotidiana
E noi dobbiamo riaggiustare questo fattore aggiustare questo aspetto perché altrimenti non riusciamo più a uscire dai problemi che noi abbiamo
Quindi noi
Dobbiamo
Rovesciare la situazione
Fare riprende la crescita puntare sul giovani come è stato detto mi riferisco solo l'intervento di Veltroni di Bassolino
Richiamo questi concetti fondamentali
E quindi un discorso serio sul precariato
Lo sappiamo tutti che la mobile il discorso e mobilità del lavoro l'abbiamo voluto noi col nostro governo abbiamo cominciato con le leggi Treu che hanno avuto un ottimo successo e voi state allargate all'infinito
E la mobilità cioè trasformati precariato e questo lo dobbiamo correggere ma correggere non solo con una legislazione astratte ma facendo pagare
Fingendo la di far pagare il lavoro precario meno del lavoro a tempo indeterminato perché se noi continuiamo se noi coltiviamo
è inutile che noi lanciamo l'indomani
Il discorso sulla legge trenta e poi
Lasciamo che sia conveniente avere dei precari all'infinito anche se non hanno un ciclo di rieducazione viene e per allora siamo col territorio per questo voglio dire non potremo essere conservatori non poteva esser conservatore nella struttura dell'INPS del di come e il costo del lavoro nei costi delle nostre strutture
Che
Presiedevano a queste istituzioni
è tutto questo noi lo dobbiamo riformare nei primi mesi del nostro governo
E allora è chiaro che la forza politica sarà essenziali
Il rapporto stretto fra il Governo i partiti sarà indispensabili
Che dobbiamo portare avanti insieme questo programma in cui il welfare non è più un lusso
L'altra è una cosa quotidiana UE il faro ordinato welfare serio in cui prima di tutto è chiaro ci sta la scuola con un concetto completamente rovesciato della della scuola
Ritorno al concetto che ha ripetuto tante volte dobbiamo re inventare una scuola tecnica del ventunesimo secolo
Non ho paura di rete che abbiam bisogno di scuole tecniche superiori chiamate le facoltà di Ingegneria applicata chiamateli come volete ma in ogni provincia in ogni distretto
Non possiamo pensare di sviluppare il Paese con le energie umane che produciamo oggi scarse come quantità e deviate come qualità
Se non moltiplichiamo
Se non moltiplichiamo il laureati o i diplomati nelle materie tecniche non possiamo portare avanti lo sviluppo del nostro Paese con il tipo di laureati che abbiamo oggi
E allora anche qui questo vuol dire incentivi e disincentivi vuol dire un governo attivo vuol dire scontentare tanta gente
Ricordiamoci ma non per lacrime e sangue non per la chiusa ma per cambiare l'Italia che un caso diverso per renderla più forti più produttiva per far sì che noi
Mi vergogno a pensare che non siamo i secondi o terzi con la Cina
Grassi è stato ritaglia aprile per primi commerci con la Cina è stato Pietro Nenni a fare il primo viaggio in Cina nella storia dell'Occidente
Siamo stati migliori per anni alla fiera di Canton quando andava a nessuno avere i commercianti e gli operatori più avveniristiche avanzati ma cosa siamo diventati
Ma cosa siamo diventati
Se noi amiamo l'Italia queste cose vanno riprese ai ragazzi deve essere dato l'occasione di andare in Cina dividerci ai cinesi studenti di virgola non abbiamo più comunicazioni con loro queste sono le cose col Paese
Abbiamo un numero di studenti stranieri nostre diversità che un tecnicismo di quello della Francia e della Germania e cito Londra Gran Bretagna perché loro no anche nella lingua inglese che li aiuta
Ma non possiamo andare avanti con questi parametri allora questa è la grande rottura del Paese è questo il vero
Per e per questo motivo che noi abbiamo bisogno di unità e per questo motivo che abbiam bisogno di stare insieme che abbiamo bisogno di costruire questo grande rapporto
Lo fra i partiti e la società e fra i partiti e il futuro governo
E mobilita tutta la società non molti suoi mobilitare i giovani volgere mobilitare anche le donne e guardate che
Non è solo una rete a testa è che ci allontaniamo sempre di più dagli obiettivi di Lisbona che noi stessi abbiamo firmato che noi stessi abbiamo voluto e anche in questo caso dovremmo dare presenti anche in politica
Si discute molto delle quote ma qui non possiamo mica accontentarci delle quote minime perché se no noi non l'accettiamo
Il
E capisco
Capisco che anche in questo caso
Uno può trovare problemi
Sulle quote
Io sono partito non favorevole alle quote ma dopo che per dieci anni quindici o venti non si ottiene nulla ci poco quali straordinario
La vita è fatta in questo modo e quindi io credo che vogliamo andare in questa direzione infine
Ci sono Dual per cosa poi voglio finire in fretta perché chiedo scusa o durato già troppo ma
L'abbiamo altri problemi in cui servì a risolvere assieme
Insieme qui insieme nel governo
Le infrastrutture
è chiaro che
Anche qui bisogna cambiare radicalmente il quadro
Perché
L'osservazione più banale di tutte che abbiamo tutte le autostrade intasate dopo cinque anni di stagnazione figuratevi quanto ci mettiamo a svilupparci
E allora è chiaro che non possiamo
E no ma perché poi non ragioniamo che adesso la stessa merce con lo stesso valore fa più strada perché la globalizzazione è fatta così
E allora non possiamo i cani per il paese di Autostrade
Noi siamo stati sempre coloro che hanno lanciato prima le vie del mare e poi l'attacco
L'abbiamo lanciata noi non gli altri
E allora sulle vie del mare
è chiaro che occorre uno sforzo globale norme ormai ci sono le tecnologie la velocità le convenienze
Occorre sul modello organizzativo forte e ne siamo capaci di fare
Sulla tavola
Io voglio essere
Chiaro
Diretto mi si chiede Gasperi per un parere specifico sulla TAV e su quanto sta avvenendo in Val di Susa
C'è un paradosso in questo che lo si chieda più a me che al governo
Allora accolgo
Io raccolgo volentieri per due motivi primo perché vedo che al governo chiedono più niente e in secondo luogo e in secondo luogo perché
Vuol dire che in questi anni non si sono
Messe in atto
Quelle misure di rapporto con la popolazione di dialogo di cui ha parlato prima così delle Pininfarina
Vuol dire che mancato
Quello il sale della democrazia cioè il dialogo
Il tema dall'alta velocità però è un tema di straordinaria importanza economiche
Che riguarda
E attraversa fisicamente tutto il paese
E mi sembra limitativo affrontarlo solo riguardo a quello che sta accadendo in questi giorni
Io ho esaminato con attenzione i dossier
Ho parlato lungamente con
Alcuni dei responsabili ho visto
La delegata
Montella unione europea per il corridoio cinque Loyola de Palacio
E io rimango convinto che non possiamo prendere decisioni che tengono fuori Italia dai corridoi europei
L'ho sempre detto l'ho voluto ricordo l'incontro di Chambéry del novantasette che diede un impulso alla rione Torino
Allora il battito a Bruxelles
Difendendo contro le ristrettezze finanziarie tutti i corridori che ha faranno l'Europa unita
Detto questo
Al di là di qualche voce più intemperante
Le forse interessata più alzare il polverone che
A risolvere il problema io sono convinto che dietro la protesta così forte così decisa
Ci devono essere motivazione come detto per i Farina prima che vadano perlomeno ascoltate
Questa opera ripeto non si fa contro la gente
Depresso ascoltate per spiegare che l'opera necessaria
A tutto il Paese per comprendere con loro quali sono i cambiamenti e compatibili con le le loro esigenze
Per riparare
A eventuali danni
Per scoprire qualche cambiamento
Compatibile con l'importanza dell'opera si può effettuare
Seguendo questa logica logica del dialogo e dell'ascolto
Noi vogliamo governare e vogliamo governare anche in questo caso
E allora
Io oggi convoco per la seconda metà di dicembre una riunione in cui chiedono di partecipare tutti i presidenti delle Regioni coinvolte nel progetto dell'alta velocità ferroviaria
Per avere
Dal territorio impressioni suggerimenti
Per definire una politica di consenso che ci mette a riparo anche per il futuro dalle incomprensioni e della tensioni simili a quelle che noi stiamo vivendo in questi giorni
E chiederò alle regioni
Anche
Un grosso sforzo di dialogo continuo con lo Stato
Perché troppo spesso questo dialogo si è spezzato dilungando all'infinito i tempi di esecuzione dei lavori perché è chiaro finisco con lui Propeller infrastrutture come vedete solo un flash e chiaro
Noi come priorità assoluta avremo quella di finire rapidamente le opere in cantiere
Nessuna opera pubblica vale nulla fino acché
Non sia stata inaugurata sperando che non sia in una operazione fasulla come me mi attendo tante nei prossimi mesi
Inaugurata vuol dire che il giorno dopo i treni o le automobili percorrono le infrastrutture
E allora
Questo finisco nelle regioni
Noi dobbiamo soprattutto avvenimenti mezzogiorno questo giorno che tornato al centro del mondo e con cui dovremmo esser coerenti
E ho già cominciato a lavorare Concini con India perché i grandi prossimi investimenti abbiano come punto d'Italia ricordato eviterò
Niente criminalità niente pizze dormienti illegalità e una risposta
Una risposta
Unica comune rapida alle domande
Ci chiedono non illegalità è un interlocutore unico con le regioni dovremmo metterci d'accordo per dare questa risposta perché e l'ultima occasione della storia del nostro Mezzogiorno ecco questi sono alcuni richiami non ho parlato di altre cose perché
Non c'è il tempo perché non voglio abusare di questo ho creduto parlare del terribile prove delle periferie
Dell'altro grande forza di cambiamento visibile che dobbiamo fare il nostro Paese perché qui si annida il disagio di oggi e il pericolo per l'indomani ma voglio termina con un'ultima riflessione sulla l'Italia l'Europa
La politica estera
Quella cioè
Noi dobbiamo essere di nuovo i protagonisti della politica l'Unione europea
Sono emarginati
Non contiamo quasi nulla
Chill udiamo che possiamo contare con un rapporto diretto con gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti non
Hanno più rapporti
Pareggiare con i singoli Paesi
Gli Stati Uniti passo per passo e se ne stanno accorgendo
Anche se l'Europa in una fase di grandissima debolezza
Hanno sempre più rapporti se non sempre più costrette ad avere rapporti con l'Europa
Abbiamo visto com'è finito
Il rapporto paritario bilaterale con la Gran Bretagna in Iraq
Allagare adesso a chi a chi torna fuori prima per cui tutto il dibattito in cui ci siamo dilaniati dei mesi scorsi
Può darsi che non valga nulla perché se vinceremo le elezioni io penso che non troveremo forse quasi nessuno delle truppe in Iraq
Proprio perché
Proprio perché
Ormai è cambiata la realtà
Purtroppo si è avverato quello che noi dicevamo non si esporta democrazia con la guerra non vi sarà mai facile
Se non vi è un dialogo fuori
Allora ricchi
Compagne la nostra politica europea
Sarà immediato
Ricominceremo subito un dialogo è una proposta forte per riprendere il cammino
Della Unione europea
Ho già cominciato a intessere dialoghi su punti concreti perché si possa andare in avanti
Perché l'Italia di denti Tim nuovo il Paese che propone e non il Paese che recai città di fronte all'Unione Europea
Ecco questi sono i nostri grandi obiettivi che ci fanno preparare una battaglia comune una battaglia forte
E noi abbiamo bisogno di stabilità di governo abbia bisogno
Di averla nonostante questa legge elettorale e se vinceremo le elezioni
Ritorno a remare ti precedente e proporremo di riformare
Con la legge maggioritaria insieme
A quella che sarà l'opposizione perché sappiamo che queste cose si fanno insieme
Ho sentito in questi giorni il testo
Del discorso del Presidente del Consiglio
Quando
Imprecava contro un'eventualità che noi volessimo riformare da soli la legge elettorale
E le parole di buono di fulmine le imprecazioni contro chi tentava di stravolgere la legge elettorale senza l'apporto di tutti sono straordinariamente interessanti da risentire di inviterei tutti dovremmo farne una videocassetta perché vi assicuro
Che emoziona anche a distanza di qualche anno
E adesso ci prepariamo a queste elezioni
Unificando cit
E avremo di fronte una destra che adesso ci Dieter significano interessantissimo perché hanno fatto tutte le leggi assieme il giorno dopo l'approvazione cominciano i distinguo
Fare la campagna elettorale a tre punti a quattro punte no con non a caso una terminologia calcistica che anche questa è estranea alla politica e allora Roy
Dobbiamo
A rispondere alla di DCS
Dobbiamo rispondere
Con
Un ulivo
Con un'unione
Con una grande solidarietà
E con L'Unità
Di tutti i democratici L'Unità di tutti i riformatori grazie
Ringraziamo la manovra di ringraziamo molto ad Arezzo intervento per il contributo che ha portata a questa nostra conferenza programmatica
Approfitta del momento per dire che abbiamo attrezzato anche una soluzione per il pranzo che non non è rigidamente
Con un orario qui di fronte a Palazzo degli Affari sarà allestito a breve è un Buffett fino intorno alle quattordici e quarantacinque intanto io vi dicono e proseguiamo i primi interventi saranno quelli di Paolo De Castro Ignazio Marino Renzo buono Khaled Fouad Allam vi prego
Di riprendere posto con calma
Di pazientare sì
Non possiamo dare la parola a nessuno finché non prendete un po'a posto lasciamo sfollare
Romano paradisi deve allontanare perché come avete visto dai giornali e dalla stampa oggi a Roma
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen che nel pomeriggio incontra i leader dell'Unione e quindi lo salutiamo lo ringraziamo di nuovo io però pregherei i delegati della nostra Assemblea gli amici e compagni che sono qui all'assemblea di prendere posto
Per ascoltare ancora una parte del dibattito abbiamo modo di rifocillarci facendo un po'di turni
Se la se la stringa i giornalisti e le televisioni
Evitano di commettere qualche omicidio in sala
Se prendiamo posto possiamo proseguire con il dibattito possiamo proseguire con il dibattito a sé i compagni e gli amici che sono in sala si siedono per favore se la vigilanza ci dà una mano anche a riportare un po'd'ordine visto che dalla presidenza non ce la facciamo da soli e
Se l'organizzazione non si disse e si muove per darci una mano a farmi prendere un po'd'ordine alla sala
Allora per favore prendete posto e aiutateci a sgomberare un Papa qui davanti alla alla tribuna degli oratori per favore
Si stanno cambiando ma la pedana perché abbiamo rischiato di far carne abbiamo rischiato di far cadere promulgò proprietà stiamo cambiando la pedana e in varie altre versioni nel e per e
Allora se vi sedete prendete pasta darei la parola a Paolo De Castro
Al quale dobbiamo almeno un pub di silenzio per favore
Per favore
Abbiate un paio di amici abbiate un qua di buona educazione il dibattito prosegue potete uscire quelli che proprio non ce la fanno possono uscire mi pregherei però se rimanete quindi stare in silenzio ad ascoltare
Difficile videocassetta spetta guarda un momento perché c'è ancora una piccola falla lasciamo per favore se vi accomodate la parata a Paolo De Castro
Cari amici
Parlare dopo Romano Prodi e per di più di un di agricoltura spero che gli aiuti
Per arrivare alla pausa del pranzo ossia
Cari amici
Cari compagnie cari compagni
Utilizzerò questi pochi minuti
Per cercare di non di ripetere il lavoro della schiera che tra l'altro invito tutti voi a leggere perché è stata fatta molto bene
E di questo dobbiamo essere grati a tutto un gruppo partendo dalla Francesco balla rally a Guido Tampieri a tutti quelli che hanno lavorato ma utilizzerò questi pochi minuti per cercare di dare una lettura di questo profondo cambiamento che sta interessando
Il settore agricolo il settore agroalimentare
Vedere se da una parte indubbiamente
Cioè
Questo nuovo ruolo che l'agricoltura chiamata
A dare un nuovo ruolo che raccoglie le nuove sensibilità della società
Sensibilità sull'ambiente
Sensibilità sulla sicurezza alimentare
Sensibilità sul benessere animale quello che noi chiamiamo il ruolo multifunzionale del settore agricolo
Quello che molto molto bene Carlin Petrini prima di me
Ha raccontato e cioè questa capacità del settore di rispondere a queste nuove esigenze che la collettività chiede al mondo dell'agricoltura
Se accanto a questo ruolo nuovo cui dobbiamo essere capaci attraverso le nuove politiche di dare una risposta una risposta che in qualche modo accompagni questi cambiamenti
Per cari amici
Abbiamo bisogno anche di
Riuscire a dare una risposta alle grandi sfide
Che interessano anche la dimensione economico-produttiva di questo settore
Badate che la crisi che interessa il settore una crisi molto forte e basta girare un po'per l'Italia per rendersene conto non c'è occasione
Che non metta in evidenza un malessere assai diffuso
A Bologna cento mila agricoltori pochi giorni fa hanno manifestato e badate che riempire piazza Maggiore difficile
Manifestazioni che testimoniano questa difficoltà della dimensione economico-produttiva di trovare una strada che in qualche modo riesca a dare alla nuova dimensione competitiva quella dimensione competitiva che vede certo la globalizzazione certo la possibilità di far vincere l'identità del nostro made in Italy agroalimentare l'identità di un di territori rurali che hanno che hanno una capacità distintiva capace di vincere una sfida internazionale
Ma accanto a questa capacità distintiva di questa credo sia la nostra sfida la sfida riformista
E quella di riuscire a dare una dimensione organizzativa al settore una dimensione organizzativa che innanzitutto chiede una politica una politica che non si risponde a queste grandi sfide
Con meno Europa come purtroppo spesso questo governo ci ha abituato a guardare l'Europa come una controparte una sorta di negoziato continuo in cui l'Europa cattiva non risponde alle esigenze del settore no l'Europa siamo noi
L'Europa
Potrà essere il luogo in cui riuscire a dare una risposta alla nuova dimensione di un settore che ha attraversato da questi momenti di profondo cambiamento
Ma certamente perché l'Europa dia una risposta abbiamo bisogno di esserci abbiamo bisogno di tornare a vere un ruolo in Europa
Badate amici non è che i consigli agricoltura si fanno negli ultimi dieci minuti
La riforma del settore bieticolo saccarifero che è stata colta in Italia da tutti i giornali volume uno straordinario successo vedrà più di trenta mila posti di lavoro persi
Quindici sedici fabbriche su diciannove che dovranno chiudere
Per non parlare delle difficoltà però oltre centocinquanta mila ettari che dovranno essere abbandonati alla cultura eppure è stata accolta come una grande Successo straordinario successo
Di del Governo nella trattativa
Dunque abbiamo bisogno di più Europa ma abbiamo bisogno di esserci in Europa e questa è la sfida la sfida riformista che ci attende
Una politica che riesca ad accompagnare al nuovo ruolo alla nuova dimensione di un'agricoltura sempre più legata alla dimensione territoriale
Ma che contemporaneamente sia capace di dare una risposta anche dal punto di vista economico produttivo
Altrimenti non riusciremo accogliere gli elementi di nuovo perché soprattutto in settori importanti dell'agricoltura non penso solo all'ortofrutta Bassolino ce l'ha ricordato i temi del Mezzogiorno dove trovano una dimensione particolare i temi dell'agricoltura ma penso alla pesca penso
Ai stessi nostri grandi prodotti di qualità che pure si stanno soffrendo in questi giorni la crisi
Dei formaggi di qualità penso al nostro straordinario parmigiano reggiano mai come adesso a prezzi di mercato così significativamente più bassi
Di quanto non fosse in passato questo testimonia l'attesi gente alla domanda di una politica e attenzione lo dico a tutti
Gli amici spesso viene preso a esempio ciò che Tony Blair ha dato abbiamo sentito di dance prima come indubbiamente la politica riformista inglese sia una esempio per tutti noi
Beh sull'agricoltura mi sia consentito sulla che
Coltura spesso Blair lo vediamo più intenso a difendere il rimborso britannico
Più intenso a difendere quel meccanismo inventato dalla Thatcher nell'ottantaquattro e ci costa a tutti noi a tutti i cittadini europei cinque miliardi di euro all'anno piuttosto che difendere
Quella politica agricola comune che abbiamo faticosamente faticosamente riformato nel due mila e tre e che oggi è il la nuovo orizzonte con cui guardare al futuro
Una politica agricola che significa innovazione perché l'agricoltura non è vero che è vecchio e quello l'uno virgola sei per cento del PIL è un qualcosa cui possiamo tralasciare perché l'agricoltura l'alimentare innovazione rappresenta proprio oggi nell'era della globalizzazione nell'era in cui la sfida competitiva non si fa o non si può fare solo sui costi di produzione
Il made in Italy agroalimentare può rappresentare una straordinaria occasione di leva competitiva
Non dimentichiamoci che il settore agroalimentare
Con i suoi cento e quattro miliardi di euro di fatturato e il secondo comparto industriale del nostro Paese perciò abbiamo bisogno di dare risposta o l'una politica che sappia coniugare la nuova dimensione ambientale la nuova dimensione territoriale
Ma anche una dimensione economico produttiva che sia capace di rispondere alle esigenze di tanti territori ma anche alle tante difficoltà che proprio in queste settimane in questi mesi stanno vivendo i nostri agricoltori grazie a tutti
Grazie a dei casi però che si merita un doppio applauso non solo per il contenuto del suo intervento ma anche per le condizioni non eccezionali nel nelle quali ha dovuto parlare
Do ora la parola Ignazio Marino e segue Renzo guolo
Grazie
Ringrazio dell'attenzione che vorrete dedicarmi
Tanto più preziosa perché
Non sono abituato a parlare in un convegno politico
Io sono un chirurgo lavoro negli Stati Uniti mi occupo mi occupo di trapianti ma ho accettato ho accettato molto volentieri l'invito dei Democratici di sinistra a partecipare a una discussione sulle priorità
Nel sistema sanitario un sistema sanitario
Nazionale che è un bene prezioso un bene da custodire voglio vi voglio raccontare un fatto fatto che mi ha molto turbato in questi giorni
E che Walter Veltroni con le sue parole mi ha riportato drammaticamente alla mente una una infermiera una donna
Che avevo conosciuto negli anni ottanta quando mi sono trasferito a Pittsburgh
Diventare un chirurgo dei trapianti una un'infermiera molto capace che aveva partecipato a salvare molte vite
Si è ammalata ed ha avuto bisogno è la stessa di un trapianto bene
Questa questa donna è morta non per il trapianto eseguito in quella città molto bene dal punto di vista tecnico e organizzativo ma è morta perché dopo il trapianto non poteva più fare l'infermiera ha perso il lavoro ha perso l'assicurazione medica si sono appilati conti sul suo tavolo della cucina e non ha avuto più i soldi per prendere i farmaci antirigetto beh io davanti a queste cose
Dico che sono orgoglioso che non abbiamo nulla da imparare anni tantissimo no neanche dai Paesi più ricchi
Lo dico con emozione perché Walter Veltroni l'ha detto io lo vedo e lo vediamo in quarantacinque milioni di persone e questo non è in un Paese che è il più ricco del mondo e questo non è un modello da seguire
Ma nello stesso tempo dobbiamo avere un militato bianchi perché l'umiltà e forza dobbiamo capire che dobbiamo con umiltà identificare i problemi che abbiamo in un sistema nazionale in sistema sanitario che è un bene prezioso
Abbiamo liste d'attesa interminabili abbiamo persone che vanno nel privato non per scelta ma ci vanno perché in quella città non c'è l'Atac non c'è la possibilità di fare un esame abbiamo le migrazioni sanitarie che io credo che adesso stanno diventando un esodo
Un milione di persone che nel due mila e quattro si sono spostati dal Sud verso il Nord
E qualcuno inserisce una una norma in finanziaria che queste migrazioni vanno bloccate io non lo so io sono un cittadino e leggo questo leggo questo tipo di di norma come un messaggio dallo Stato al cittadino nel momento di difficoltà arrangiati
Questo non può essere non può essere consentito soprattutto in sanità che il punto d'incontro più importante il punto
Di incontro nel momento ma di debolezza di sofferenza che può avvenire in qualunque momento dalla nascita sino alla vecchiaia
Credo quindi che vi sono dei ponti
Con Livia Turco e altri nella Fondazione Italianieuropei abbiamo fatto un lungo lavoro nell'ultimo anno e mezzo e credo che ovviamente in o otto nove minuti non posso riassumerlo ma alcuni punti alcune pillole le posso dare eliminare la disparità sul territorio riportare i medici di famiglia a essere il centro
E il del sistema sanitario dalla nascita fino alla vecchiaia gli ospedali che non devono essere solo il punto di riferimento dei cittadini ma devono essere centri di alta tecnologia dove ci si si va quando c'è necessità di andare poi aumentare le comunicazioni con i cittadini
Attraverso i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione l'informatica aumentare gli investimenti in prevenzione e nell'assistenza per gli anziani
Voglio fare un esempio sulla disparità un esempio che forse pochi conoscono
In Italia nel nostro Paese Umberto Veronesi trent'anni fa ed è diventato famoso per questo ha inventato un intervento che ha permesso di cambiare radicalmente la chirurgia del tumore della mammella
Cioè portare via solo il nodulo un piccolo quadrante della ghiandola rispettare maggiormente la dignità e la qualità di vita della donna
Questo intervento inventata in Italia nel nostro paese da un italiano se andiamo a Parigi si esegue nel novantacinque per cento dei casi tumore della mammella Boston nel novantatré per cento dei casi in Italia ancora c'è una differenza enorme
Perché se una donna si trova in Val d'Aosta a otto possibilità su dieci di essere operato in questo modo se si trova in Calabria sette volte su dieci verrà operata con la mastectomia radicale
Un intervento descritto dai chirurghi centocinquant'anni fa
Demolitivo che non ha che non rispetta la dignità e la qualità della vita della donna e che in più crea in più costa di più per lo Stato
Ma vi rendete conto queste cose devono finire queste disparità devono finire
Però per crescere la crescita deve essere sostenibile
E quindi deve esserci un richiamo alla responsabilizzazione la responsabilità anche Dino i medici perché ovviamente le risorse in qualche modo vanno recuperate
E per recuperarle bisogna trovarle e ci sono delle arie dove si possano trovare la maggiore efficienza noi spesso ricorriamo pazienti per degli accertamenti riteniamo due tre quattro giorni prima di un intervento chirurgico
Con un costo minimo minimo di settecento euro al giorno pensate quanti soldi si potrebbero risparmiare mi fa restare il paziente a casa a fare gli esami ambulatorialmente quindi con un beneficio per il paziente un beneficio per le casse dello Stato questa responsabilizzazione
Deve avvenire perché se io facessi così nel mio ospedale universitario americano
L'amministratore delegato mi direbbe Marino quei giorni in più che non servano che li paghi tu
E perché questo non si può fare in un'amministrazione in un'amministrazione pubblica bisogna anche poi riportare come dicevo i medici di famiglia al centro del sistema ma per fare questo bisogna dargli risorse bisogna darli tecnologia informatica
Vi immaginate un problema molto semplice una colica epatica una colica renale sei il cittadino potesse andare dal suo medico di famiglia organizzata in uno studio dove ha anche il una tecnologia molto semplice l'ecografia viene fatta la diagnosi abbiate la terapia del dolore
E questa cittadina non deve andare a a in una pronto soccorso rimanere buttato su una sedia per sei otto ore perché giustamente nel pronto soccorso bisogna assistere prima l'infartuato Hall sanguinante quel cittadino non sarebbe più contento e se il medico avesse un portale informatico regionale e potesse poi Vieri stamparli su un pezzo di carta dove deve andare
Per fare gli esami specialistici in quale struttura poi deve andare se ha bisogno di un intervento non sarebbe più contento
E se ha bisogno di antibiotici inviare un infermiere un infermiere a casa invece che ricoverare il paziente si risparmierebbe e il cittadino sarebbe più contento insomma io
Ho dato soltanto poche idee ma credo che si possano si possa e si debba lavorare per una sanità che elimini disparità che riconosca i vantaggi della tecnologia e che soprattutto mantenga quello spirito di solidarietà
Che importante nel nostro nel nostro sistema e possibile far crescere la nostra sanità in modo sostenibile nella convinzione che una società più in salute anche una società più ricca più giusta e con meno divisioni grazie
Renzo guolo
Ci scusiamo con lui per aver
Poi Khaled Fouad Allam
Molti degli interventi che mi hanno preceduto sia nella parte dedicata all'economia sia nella parte dedicata
Alla politica internazionale hanno messo al centro della riflessione il tema del Mediterraneo
Allora noi nel Mediterraneo ci siamo non ci siamo più come una volta fortunatamente nessuna Nostalgia del Mare Nostrum ma il Mediterraneo non potrà nemmeno diventare un mare monstrum
Perché è chiaro che le tensioni che lo attraversano
Le dinamiche demografiche
E i processi migratori rischiano di trasformare il Mediterraneo nome il famoso lago di pace a cui sempre si faceva riferimento un tempo ma sostanzialmente in un'area molto ma molto conflittuale
Allora io credo che ripensare una politica italiana politica estera verso il Mediterraneo debba necessariamente prendere avvio da una serie di considerazioni innanzitutto un problema
Che dovremo cercare di sgomberare anche dall'agenda politica internazionale per quanto riguarda il discorso del terrorismo di matrice islamista jihadista è un fenomeno con cui noi dovremo convivere per molto tempo
Ma nonostante abbia imposto la revisione dell'agenda mondiale e abbia imposto di fatto un evento come la guerra in Iraq
è un fenomeno patologico ma non è un fenomeno probabilmente che avrà infetti sulla dinamica geopolitica del Mediterraneo
Il vero nodo è che nei prossimi anni probabilmente noi dovremmo scegliere e non vorremmo scegliere tra appunto l'appoggio ai regimi esistenti
Gli stessi che alimentano con la loro chiusura politica il fondamentalismo islamico oppure aprire di fatto tacitamente ai movimenti islamisti neo tradizionalisti gli stessi che se i presupposti della democrazia fossero applicati pienamente potrà bere probabilmente conquisterà ebbero il potere in molti Stati del Mediterraneo
Come si è visto ad esempio egiziano nei giorni scorsi con i fratelli musulmani ma così potrebbe andare nell'area Mediterraneo Medioriente anche in altri paesi tra Giordania la Palestina forse anche nel Maghreb
Allora per evitare che questi movimenti vengano in qualche modo neutralizzati o si auto neutralizza Ino perché vi sono correnti al loro interno che ritengano che bisogna aggiungere sostanzialmente a una convivenza con l'Occidente lasciando che l'Occidente non non interferì cioè evitando prendo Occidente interferisca negli affari interni in cambio di un sostanziale tranquillità
Nel sistema degli equilibri internazionali ma non è un esito necessario questo per evitare di trovarci
E l'alternativa tra movimenti islamisti e appoggio ai regimi autoritari che quei movimenti alimentano con la loro chiusura sistema politico forse dovremmo cominciare a fare politica verso quel mondo in maniera differente
Ovvero non è nemmeno più possibile i perpetuare la vecchia strada che ha dato all'Italia una garanzia in quel campo la vecchia strada dalla politica araba
Dei regimi passati oppure degli ultimi cinquant'anni praticata da Moro Andreotti le cose non si ripropongono più in quel modo
Si tratta probabilmente di vedere se riusciamo a sviluppare ad aiutare quei patti in quei Paesi a far sorgere appunto gruppi movimenti
Pezzi di società civile in particolare i movimenti femminili i movimenti e le donne sono quelli che sono soprattutto oggi più sottoposti a repressione ma anche quelli più vivace che hanno più capacità di proporre politiche innovative
Dentro a quel quadro ovvero partire dal concetto
Nonostante ci si è ovviamente senza di di Real politica di society Building anziché di nation building ecco questo forse è un elemento chiave l'elemento essenziale anche perché così forse potremmo riscoprire una parola che ci è molto caro a quella di democrazia e non lasciarci scippare la parola democrazia da un movimento di destra estrema come quello dei neocon americani è la sinistra che ha sempre
In come dire fatto propria la parola democrazia allora democratizzare il Medio Oriente deve diventare un obiettivo anche nostro ovviamente i modi con cui si fa sono io credo quello di che indicavo in precedenza
Un'ultima questione in realtà dichiarazione a quello che si potrebbe fare
Avendo vivamente una politica mediterranea ma con un saldo ancoraggio continentale quello europeo
Io credo che invece di intervenire nel mondo e disperde CIN centinaia di missioni che oggettivamente non c'hanno prodotto un lustro e oltretutto ormai siamo largamente legittimati non abbiamo più bisogno di mandare nostre forze armate all'estro per stimare una politica estera o comunque una nostra visione di podistica Estra livello regionale se non mondiale
Dovrebbe vedere una cooperazione con singoli stati magari una cooperazione rafforzata come alcuni Paesi sulle appunto i Paesi chiave mediterranea Medioriente penso a Francia e Spagna col Maghreb penso la Germania con Iran e Libano
Penso la cosa forse più difficile alla Gran Bretagna con l'Egitto perché ovviamente la nostra posizione geopolitica fa sì che nei prossimi anni dovremo occuparci di questo settore con larghi Investimenti non solo economici ma politici e forse questo diventerà uno dei pochi strumenti che abbiamo per evitare che era una deriva di matrice fondamentalista tenendo conto appunto che la in quei Paesi la la l'ondata diciamo islamista in grande espansione non quella radicale ma quella neo tradizionalista di cui parlavo prima
E tenendo conto che il cinquanta per cento al mai di quei Paesi a è sotto i venticinque anni in termini demografici
Potremmo forse evitare grossi problemi ed evitare di poter farsi del Mediterraneo non solo un lago di pace ma un fattore di sviluppo economico così come si è delineato in queste giornate grazie
Ecco Khaled Fouad Allam si prepari Piero Tosi
Sinceramente sarei molto breve anche perché immagino che siete stanchi che avesse agito così da altri discorsi
Gira il fondo attivista di ciò che dovrebbe fare il il prossimo governo
Io fare soltanto una serie di flash
Prezzi via alle cose su quelle io la lavoro da un paio di Diani
Però prima di entrare nel vivo dell'argomento si è parlato molto della che secondo la ricerca scientifica dell'alta credo che l'Italia si fa innovazione non si fa ricerca scientifica uno dei compiti del prossimo governo sarà per me a livello della ricerca scientifica e quelle di riformulare un Ministero della Ricerca scientifica che si autonomo di fronte al ministro della Pubblica istruzione e che la ricerca scientifica significa razionalizzazione significa che pianificazione oggi nella sua università non lo fanno assolutamente
Si è parlato anche ovviamente molto Giglio immigrazione il multiculturalismo oggi peggiori ente dietro sculture al ritmo di indirettamente IED geologo fra le culture dell'erudizione
Un paio di cose sue su questa terminologia sia una terminologia che definisce un po'il nostro essere del mondo oggi e i cambiamenti che si avviano di fronte a un tessuto sociale che certamente cambierà radicalmente nei prossimi dieci quindici anni e nei prossimi dieci quindici anni voi dovrete chiederà il voto a chi viene dalla Cina dal dal mondo arabo dall'Africa dal Sud-Est asiatico e da altri Paesi e su questo bisogna prepararsi ecco per prepararsi credo che il multiculturalismo non è una scelta è già un dato di fatto e di fronte a questo di dato di fatto credo che un problema essenziale si impone e la traduzione politica del multiculturalismo valigia di vale a dire che il multipolarismo lato ascolto recita oggi ha bisogno di una sua formulazione politica che completamente assenti
E il grande problema che si pone oggi di fronte all'Italia all'Europa e poi per la traduzione dell'intero agilità delle culture che di fronte alla politica sul fondo si trova di fronte a un voto e dunque l'atteso della multiculturalità dell'immigrazione va affrontata politica mai e parlando sono dei problemi politici e alla politica ossia si risponde con la politica non ci sono altre soluzioni il rischio e propriamente di cadere serve all'interno di un discorso più o meno retorico
La problema problematica che viene fuori ovviamente dopo gli attentati dell'undici settembre del terrorismo la grande domanda di sicurezza
Mi sembra l'ordigno che oggi si sta instaurando un rapporto relativamente sto rotto stretto fra ciò che il potere politico vinse e la grande questione complessa della sicurezza
Però attenzione Egidio il donne rischio anche quello di costruire una simmetria fra potere politico e se e sicurezza
E credo che in realtà la questione della sicurezza è logico va di pari passo con tutte le problematiche legati alle questioni dell'integrazione ecco e di fronte a queste problematiche di integrazione noi gli abbiamo dei grandi modelli ci sono completamente in crisi oggi il modello dell'integrazione francese è in crisi il modello il modello di tipo comunitari sta all'anglosassone e in crisi
Credo che in questo bar ma qua se il nostro governo saprà gestire bene questo fenomeno la scelta non sarà mai fra da una parte la l'integrazione francese oppure il modello anglosassoni di comunitarismo l'Italia in laboratorio
Il tema è un laboratorio e credo che non ci saranno mai delle scelte così drastiche secondo un modello predeterminato ma una mescolanza di sistema anche perché e domande i valori riportati oggi da questo nuovo tessuto
Tessuto sociale in corso di formazione sono diversi di quelli di vent'anni fa appartengono ha un lato sedimenti della storia di una storia che del tutto da costruire
Dovremo anche cambiare il nostro linguaggio anche quando noi parliamo di politiche di immigrazione quando noi definiamo l'immigrazione sotto tattile a livello di un dossier di tipo statistico demografico
E in grado in alta nei limiti al suo stessa sì il Confort specchio di ciò che saranno le società europee domani dunque l'Italia pareggi righe dell'immigrazione cenno ad alta la capacità chi avrà il nostro tessuto sociale oggi in Italia
Di aiutare G. monitorare ciò che diventeranno delle future minoranze nazionali ecco perché parliamo spesso di migrazione ma già non lo sono più sono già delle minoranze nazionale che hanno bisogno ovviamente di un forte monitoraggio in relazione all'integrazione e l'integrazione guardarti
Non passa sul toto attraverso la questione del diritto di voto perché proprio il terrorismo dibattiti islamica dimostra questo si può benissimo avere una carta d'identità francese inglese o tedesca e sentirsi completamente al di fuori di questo mondo
L'immigrazione ha da fare con la capacità che ha una società a fare sì che l'altro sia in un certo senso può participio di uno stesso destino e questo lo farsi la cultura ma lo fa anche la politica
La politica non nel senso di un'appartenenza ideologica fra destra e sinistra ma la politica nel senso della polis nel senso etimologico la parola che dello stare insieme
Del vivere insieme di negazionismo vota questo come tradurre politiche Bati politicamente questo vivere insieme e su questo spero una cosa almeno lei nel centro sinistra perché cominciate a pensare che domani sarà possibile anche avere degli eletti di origine extraeuropee guardate un paese come il vecchio picchetto il piccolo anzi sì tale mentale che sono di origine extracomunitarie la Francia che un Paese estero ex potente per organizzatrice non ha un deputato non dico era come nemmeno Pomezia non vieta mite nessuno del suo Parlamento credo che l'Italia essendo anche un laboratorio per tutto l'Europa di fronte a questo dovrebbe fare lo sforzo per dire che al di là dell'appartenenza linguistica o etnica
C'è la capacità dell'uomo a vivere insieme con gli altri attraverso anche il fatto che la politica aiutare ovviamente aiuta la trasformazione alla trasformazione sociale
L'ultima cosa si parla spesso di Mediterraneo e così spesso purtroppo da oltre dieci anni in un modo molto retorico
Alle politiche mediterranee se non si è potuta alla conferenza di Barcellona nell'anniversario di sì fatto questi ultimi generazioni più la tristezza una grande gioia e su questo credo che ligio ritornare indirettamente la politica manca qualcosa di fondamentale al Mediterraneo
E la questione politica la dimensione politica del Mediterraneo non saranno mai le politiche dei buoni amici mentre le politiche di concentrazione che poi l'orario che potranno aiutare a un girano richiami cimento dell'Europa culla sulla sponda sud
Del Mediterraneo che su questo centro sinistra un compito enorme pubblicato difficile e quello di formulare una politica verso il Medioriente
Perché lui che si giocano le posizioni in gioco del mondo perché come dice la parola stessa Medioriente
I grandi viaggiatori italiani del sedicesimo secolo almeno capito benissimo il Medio Oriente porta a oriente ed alle porte di Damasco si arriva alle frontiere della Cina grazie
Il professor Piero Tosi si prepari Andrea Prete
Ingraziarsi tutto l'invito
Ringrazio a nome della conferenza dei rettori delle università italiane
Ringrazio anche di avere l'opportunità di parlare davanti all'immagine del buongoverno e non solo mi ricorda la mia città ma neanche vede al centro questa immagine un docente
Che sta facendo lezione in una spazio aperto e avendo accanto l'artigiano il mercante cioè in una specie di vita insieme lavoro insieme con le componenti della società
Ho visto letto il documento del Democratici della sinistra e ho apprezzato nella sua poli tematici sta a ammesso lo in breve alcune notte per in qualche modo legare temi della crisi del Paese che esiste
Con la funzione dell'università
Ovviamente il problema della competitività è un problema di competitività come è stato detto più volte stamani come il Presidente della Repubblica affermato più volte negli ultimi giorni
è un problema di una crisi di esportazione è stato detto a Marcello De Cecco con i dati
E naturalmente perché succede questo la domanda ovvia necessaria
Forse perché dico forse banalmente passi sono continuate a seguire i paradigmi del miracolo economico invece di puntare una nuova internazionalizzazione
Cioè che comportasse un'esportazione di prodotti di competenze oltre che di investimenti all'estero attraverso l'innovazione
Innovare innovare il tema il tema di tutti oggi innovazione non si fa senza ricerca questo è un punto acquisito l'ha detto giustamente stamani Andrea Ranieri con molta forza il secondo elemento è la formazione del capitale umano ricerca e formazione quindi università
Non si scappa in Italia da questo università perché perché è capace di fornire conoscenze originali di raccordare il locale cioè il territorio lo sviluppo del territorio con il globale cioè la conoscenza a livello globale
Perché capace della multiculturalità anzi il simbolo della multiculturalità
Perché dietro produrre professionalità flessibili
Il punto è
Quale università
Forse è venuto il momento di rispondere adeguatamente a questa domanda
E l'università come hanno affermato anche di recente i ministri europei un bene pubblico una pubblica responsabilità
Sì no
è produttore di conoscenza d'accesso aperto
Come una Candela che dà luce ad altre senza perdere di luce in sostanza è il motore dello sviluppo attraverso la qualità è priorità o deve essere priorità per gli investimenti dello Stato che deve controllare quello che le università fanno
Qual è l'Università di oggi
Messina di oggi intanto ci sono troppe università in Italia questo governo nera istituzionalizzate un certo numero in questi anni
E quindi il numero è certamente aumentato sono troppe certamente se tutte vogliono fare tutto cioè se non si diversificano in rapporto alle peculiarità
Se non lavorano in un sistema a rete è questo che la Conferenza dei rettori sta cercando di fare far lavorare in un sistema a rete
In Italia ci sono pochi laureati che pure il venticinque per cento dei nostri laureati a tre anni dalla laurea ancora disoccupato
E non è un problema di abbandoni di abbandoni si sono ridotti fortemente in questi anni
Il problema è che noi abbiamo il rapporto studenti docenti può a più alto d'Europa abbia una percentuale del pinne impiegate a terra istruzione superiore che è tra le più basse d'Europa
Abbiamo una diciamo così non riusciamo a sapere quante risorse quando ci verranno erogate abbiamo saputo dei fondi due mila cinque ad agosto due mila cinque
I fondi per la ricerca sono in netto calo quest'anno sono stati raccattati in qualche modo attraverso un provvedimento che se passa la Finanziaria dovrebbe recuperare qualcosa ma c'è una forte perdita c'è un problema di distribuzione come giustamente ha detto la ricercatrice di stamani
Il numero dei nostri ricercatori è meno della metà della metà della media europea
I fondi per l'edilizia corrispondono a settantacinque euro per studente finanziamenti privati sono bassissimi
Il diritto allo studio dove il diritto allo studio in Italia assolutamente non c'è
è un'università che alla ricerca dell'autonomia eppure vive è un neo centralismo chiaro
Siamo tornati al momento in cui i rettori son costretti andare nel i corridoi del ministero a chiedere fondi che è quanto abbiamo cercato di evitare nel modo più forte possibile e in parte devo dire ci siamo riusciti
Non c'è una strategia centrale non sappiamo quali sono gli indirizzi dove si vuole andare viviamo nelle micro riforme che hanno portato a una grave frammentazione del nostro sistema
Certo da parte delle università c'è stata un'autonomia quella conquistata mal gestita sotto certi aspetti c'è stata una proliferazione di corsi di studio eccessiva
C'è stata e rimane ed è rimane presente una certa tendenza all'autoreferenzialità che dobbiamo sconfiggere
L'esempio del docente che lavora insieme all'artigiano al mercante è un segnale importante e ci richiama le nostre origini
Ci sono stati errori anche dal punto di vista dei comportamenti etici nei concorsi e ci sono ancora non c'è un premio adeguato alla meritocrazia
Non c'è un'etica dell'appartenenza al sistema
E dobbiamo rinforzare ci sono certamente problemi di governance
Prevale la rappresentatività rispetto alla responsabilità negli organi di governo degli atenei
Ma questo che cosa significa
Significa che noi dobbiamo procedere a interventi radicali
Dobbiamo sostituire università con qualcosa di diverso dall'università
Come traspare presente nella ricerca cito l'istituto di alta tecnologia di Genova posso citare altri esempi
Le università telematiche
Interventi radicali sostitutivi
Dobbiamo andare verso una competizione senza regole nel mercato dobbiamo andare decisamente verso la privatizzazione la trasformazione delle università in fondazioni leggo spesso anche da autorevoli esponenti
Di vari partiti questa questa idea bisogna andare all'abolizione del valore legale del titolo di studio
La domanda è cosa succede nel sud del Paese stato rammentato stamani
Dove ci sono poteri forti siamo sicuri che questo sia la via dobbiamo aumentare le rette come vengono chiamate degli studenti ma il diritto allo studio dove dobbiamo procurare il diritto allo studio prima di questo dobbiamo spingerci verso la precarizzazione estrema
Ma è stato giustamente detto anche stamani più volte rimarcato cosa può dove porta questo
Valli stabilita la dipendenza
Allora dobbiamo andare verso un cambiamento invece necessario ma possibile
Cioè sostanzialmente dobbiamo rafforzare l'autonomia dobbiamo introdurre la responsabilità e la responsabilizzazione di chi governa l'Università
Dobbiamo fare questo non per decreto
Per decreto nell'università italiana non si raggiungono grandi risultati dobbiamo lavorare dall'interno per e naturalmente dobbiamo proporre incentivi per aiutare l'etica
E il buon governo a realizzarsi e per questo che come Conferenza dei rettori abbiamo promosso una grande assise nazionale una costituente per esprimere dall'interno questa necessità che molto sentita credente occorre naturalmente una strategia centrale che abbia indirizzi certi ma non proponga lacci lacciuoli leggi leggine e così via
Occorre una programmazione degli atenei in maniera che non tutti facciano tutto come dicevo prima occorre la valutazione ma la valutazione è una cosa seria dobbiamo attingere alle esperienze fatte in altri Paesi
Non pensare di essere innovativi anche in questo c'è una proposta un disegno di legge proposto dai democratici alla sinistra che ho visto con interesse sul quale si può aprire un un dialogo credo importante
Occorre potenziare la trasparenza e sconfiggere definitivamente l'autoreferenzialità dell'università
Possiamo anche lavorare sul valore legale nel senso dell'attenuazione ma certamente tenendo presenti quali sono i problemi reali tecnici di questo provvedimento e qual è la situazione del nostro Paese diverso dal Nord al Sud dobbiamo fortemente puntare sulla meritocrazia lo dicono tutti è giusto
Lei dica in questo caso deve essere aiutata dalla valutazione da sola non ce la fa
La valutazione deve essere ovviamente stringente deve proporre incentivi penalizzazioni
Senza nessun ostacolo come Conferenza dei rettori no abbiamo accettato all'unanimità questo tipo di percorso occorre puntare sui giovani
Dare valore centrale la ricerca la ricerca libera e l'applicazione della ricerca
Dobbiamo proporre competizione fra le università ma con regole
Dobbiamo avere un piano pluriennale di investimenti all'università che tocchi didattica ricerca edilizia infrastrutture
Che insieme alla meritocrazia può capovolgere la situazione attuale prenderci attrattivi
Abbiamo bisogno di rende cioè tratti di incerto Quad abbiamo promosso il progetto Marco Polo per attrarre gli studenti cinesi San trovati in una situazione paradossale
E loro han bisogno di alloggio presepio e allora noi dove li mettiamo a dormire
Per non dire di altri problemi
Dobbiamo certamente promuovere una scolarizzazione della società italiana
Noi abbiamo un livello di scolarizzazione troppo basso abbiamo che si ripercuote anche nel numero troppo basso di laureati naturalmente
Dobbiamo instaurare un nuovo rapporto scuola università non possono vivere separatamente dobbiamo questo
Fare dei percorsi di continuità tra l'una e l'altra
Proroga dello slittamento il problema delle lingue abbiamo un analfabetismo linguistico che ci impedisce cinte disse una vera internazionalizzazione una vera mobilità internazionale
Naturalmente questo non è un un invito che faccio solo alle università
C'è anche un altro versante prendo quelle dell'impresa noi dobbiamo capire devono capire le imprese che aveva vissuto di micro innovazione interna di micro innovazione incrementale del learning on the job e come si dice non è servito non ha pagato
Bisogna capire che c'è bisogno di investire attraverso l'innovazione nei settori di frontiera
C'è bisogno di più laureati nondimeno laureati come sembra verificarsi in questo momento che diano valore aggiunto
All'impresa l'azienda quindi che non siamo chiamati a fare quello che già si fa
Occorre un riassestamento produttivo verso l'internazionalizzazione reale delle nostre imprese di innovazione non si fa come dicevo senza la ricerca
Vanno bene incentivi fiscali per i settori maturi per le nuove impresa mia seguire un po'il modello più avanzato nuove imprese tecnologiche più tecnologie nelle imprese mature
Certo occorre anche una politica generale di intreccio tra la politica della ricerca e la politica industriale
La politica industriale deve seguire la prima non viceversa il ricercatore deve diventare un professionista sostanzialmente io non non ho timore a dire
Che non mi pare sbagliato che uno possa far ricerca tutta la vita assolutamente
Ricercatori come provvisto Rita vuol dire valorizzazione di una figura centrale del nostro sviluppo
Occorre capire che l'innovazione parte dalla ricerca di base
E diviene base di conoscenza a quel punto può avere ricadute produttive anche in comparti diversi e non previsti occorre puntare sulle piattaforme tecnologiche quindi modello Plast ma sto anche per capirsi
Sulle reti degli atenei e le reti dell'impresa troppo piccole molte nostre imprese
Per puntare veramente all'innovazione attraverso la ricerca e l'investimento nella ricerca modelli ce ne sono modello Finlandia modello Irlanda si dice Paesi diversi più piccoli certo ma paesi in cui c'è un investimento in questo settore enorme
Non paragonabile neanche lontanamente al nostro
Ecco attraverso questo meccanismo io credo che si possano modificare il sistema dalla parte delle università dalla parte dell'impresa per insieme andare verso una politica reale dello sviluppo grazie grazie
E poi Paola Concia
Buongiorno a tutti io innanzitutto mi presento sono Andrea prete presidente degli industriali di Salerno
Ringrazio l'onorevole Fassino che ho avuto ospite ben due volte
Nella mia associazione quest'anno e si è aperto un dialogo che mi auguro costruttivo anche in seguito perché abbiamo avuto occasione di scambiarci veramente
Le nostre opinioni su quelli che riteniamo Intini principali che riguardano il Mezzogiorno d'Italia prove in occasione dell'assemblea della mia associazione insieme al presidente Montezemolo il titolo era mezzogiorno che fare
Oggi il problema si ripropone ancora di più visto che si ci approssimiamo alle prossime elezioni e quindi noi imprenditori del mezzogiorno abbiamo molto interessa sapere quale futuro ci sarà prospettato lì con lo dico e qui io non faccio altro che portare una testimonianza
Di chi lavora sul campo quotidianamente quindi alle è la testimonianza di un imprenditore neanche più di al rappresentante di un associazione e quindi vorrei trasmettervi l'umore sentire di chi fa impresa è una parte un po'più complicata d'Italia
Qualche dato giusto per inquadrare ma ovviamente non è su quelli che mi apparvero
Fatto cento il PIL pro capite dell'Unione Europea venticinque il mezzogiorno e settantaquattro il tasso di industrializzazione nell'Unione europea prevede ottantaquattro
Persone ogni mille abitanti nel Mezzogiorno d'Italia quarantaquattro vitale novantuno
Attrazione degli investimenti questo è un dato che e molto dolente sia per l'Italia a maggior ragione per le Mezzogiorno perché l'Italia a tra il cinque per cento degli investimenti che arrivano in Europa quindi già di per sé è una nazione che attrae molto poco poi capiremo il perché il Mezzogiorno attrae il due per cento di quanto a Trenitalia praticamente nulla
E qui ovviamente vanno fatte tutte le riflessioni successive sulla convenienza poc'anzi mi ha preceduto il presidente dei rettori si parlava di ricerca e sviluppo bene
La media Welby percentuale sul PIL dei ricerche sviluppo une novantatré quella italiana un e sedici Mezzogiorno zero settantasei tanto per avere un riferimento la Finlandia il tre virgola cinquantuno
Ultimo dato il giusto per completare i brevetti ogni milione di abitanti su uno trecentouno in Germania settantacinque in Italia quattordici nel Mezzogiorno
Il tasso infrastrutturale del Mezzogiorno era stato anche citato prima
E nei fatti sessantatré fatto cento il valore Italia
Però quello che mi pare vorrei trasmettere proprio quello che solo con le difficoltà quotidiane che si vive a fare l'impresa nel Mezzogiorno che poi porta i dati li abbiamo innanzi citato
Allora cominciamo a parlare di una pubblica amministrazione che sarà già farraginosa sicuramente in tutt'Italia ma che da noi è oggettivamente aumento alla sua farraginosità abbiamo dei percorsi molte volte veramente in una palude
Tanto per fare un idea noi puntiamo tanto sul turismo la portualità turistica benissimo devo dire che in questo la Regione Campania
Sì è molto attivata per favorire la portualità turistica delle nostre cose sulle nostre coste ma sappiate che su progetti interamente finanziati da privati dall'idea
Alla prima pietra non ci vogliono meno di sei sette anni
Questi sono dati che oggettivamente disincentivando chiunque a pensare di fare investimenti
E non è solo questo perché poi fondamentalmente abbiamo che quando si parlava prima di Energia bene bardati sembra strano ma nella nostra industriali
Vi faccio sorridere probabilmente idol mio responsabile di stabilimento tra l'altro un tesserato del PC da sempre
Il quale quando è cattivo tempo io produco cavi quindi non è una produzione quando è cattivo tempo dice ingegnere ma forse oggi quella produzione un po'particolare meglio la spostiamo a domani perché se va via la corrente viene giù un macello
Questo non è un episodio e la quotidianità di tante gare industriale del Mezzogiorno d Italia quindi noi mentre parliamo di o poiché sappiamo quanto la paghiamo l'energia ma insomma dobbiamo renderci conto di qua
A me l'aveva lei almeno aveva poiché poi voglio dire avere interruzioni micro interruzioni con delle spiegazioni da parte dei gestori a volte in qualche maniera anche difficili da sostenere da parte loro in qualche maniera oggettivamente io
Per vi rappresento veramente insomma per le enormi difficoltà che in questo noi abbiamo poi chiaramente si potrebbe andare avanti su altri diseconomie però mi sembrerebbe poi fare veramente la parte dell'imprenditore che si lamenta e vi assicuro che non è così siamo solo rappresentando l'esistente
Allora fondamentalmente visto che poi si disanima tanto sul Mezzogiorno e lei le diagnosi sono tutte nota e poi bisogna passare in qualche maniera alle terapie
Bene allora quando passiamo alla terapia io chiarisco subito una cosa non siamo gli imprenditori con la mano tesa ci siamo seccati di essere considerati degli assistiti perché c'è gente che si confronta sul mercato e nel mercato dalla mattina alla sera
Con grandi difficoltà
Però detto ciò detto ciò riteniamo che alcune iniziative vadano assolutamente prese per dare smalti per dare vigore alla nostra realtà produttiva anche perché non è che noi siamo incatenati nel Mezzogiorno non è che i nostri amici del Nord Est vanno in Romania
E non in qualche maniera non possiamo pensare di farlo a parte che qualcuno lo sta anche facendo nel Mezzogiorno il problema è che lo dobbiamo ritenere che la funzione dell'impresa e hanno una funzione sociale
E noi imprenditori riteniamo di svolgerà anche questa funzione e credo che in qualche maniera nel rispetto reciproco dei rapporti con i nostri collaboratori che se l'impresa va avanti merito sia dell'imprenditore sia dei suoi collaboratori questo è fuori discussione
Allora non fondamentalmente noi non vogliamo abbiamo detto non ci vogliamo lamentare vogliamo essere solo Messi in condizione di competere ad armi pari
Fondamentalmente creiamo le convenienze per investire per fare impresa nel Mezzogiorno d'Italia
Sarò rapidissimo perché voi non voglio il ticchettio ho sentito prima
E quindi dico fondamentalmente questa nazione visto che è stata abituata da tempo
A non averla deve recuperare la centralità di una politica industriale
Sì gregari ne possiamo fare una bellissima macchina con una bellissima carrozzeria fatto dal mio amico Pininfarina con tutti gli opzionali servizi l'aria condizionata ma senza motore la macchina non va è l'industria il motore dell'Italia dove dobbiamo dare di di colore all'industria italiana perché quella che ci ha fatto crescere negli anni passati
E allora sotto quest'aspetto dobbiamo oggettivamente pensare quali sono le poche cose da fare certo l'alleggerimento della pubblica amministrazione sicuramente a fare anche fare un po'di autocritica da parte della politica come da parte nostra
Nel senso che qualche posto in meno della politica insomma connesso complessivo spesso vediamo troppe
Troppe province che nascono troppe sovrastrutture quindi una qualche riflessione leggevo
Proprio del libro di un da un vostro prende un senatore del vostro partito
Labilissimo infrastrutture ovviamente sono le cose da fare su questo non ve li lungo vi dico soltanto che la mia città
Visto che stamattina si è parlato tanto di tabù ma sentirete parlare anche di Salerno perché c'è l'ipotesi di una centrale termoelettrica a metano quindi come sentito prima la migliori migliore del combustibile oggi possibili
Centrale voluta dal Governo nazionale dal governo regionale quindi centrodestra e centrosinistra ovviamente a livello locale sono l'unico a sostenere dichiaratamente messi nel rispetto delle norme delle leggi della tutela delle persone della salute e dell'ambiente
Ma queste parole pare che a volte non sono sufficienti
E anche su questo dobbiamo vedo che mi sollecita fortemente l'ultimo la fiscalità di vantaggio se ne è parlato tantissimo
Sulla fiscalità di vantaggio allora ve lo dico subito
Non è possibile che abbia María d'Europa che sono molto più piccole dell'Italia del del Mezzogiorno dove la tassazione è oggettivamente sul retro di impresa è modesta
Noi dobbiamo attivare tutti gli strumenti per avere dall'Unione Europea la possibilità di avere una tassazione di vantaggio perché consentitemi non è possibile avere il dodici e cinquanta sulla rendita
Finanziaria è quattro volte di più sulla rendita prodotta da chi si confronta quotidianamente con le attività produttive quindi fondamentale dobbiamo dare dei vantaggi fiscali dobbiamo combattere con l'Unione europea per avere queste dotazioni di vantaggi e soprattutto abbiamo bisogno di un sistema di incentivi non intermediari diretti
In qualche maniera riscontrabili che evitino anche le truffe che nel passato anche recente a volte ci sono stati grazie scusate leader
Calato annunciato anche Carla Pagani
Care compagne e cari compagni
Ieri sera la mia fidanzata mi ha chiamato dicendomi che un suo amico è morto
E che il suo compagno con il quale conviveva da quindici anni è stato cacciato di casa dalla sorella del ragazzo morto
E mi ha detto Paola per favore fai qualcosa
Che posso fare io
Ma di più mi chiedo che cosa possiamo fare noi
Bersani ieri nella sua bella relazione
Forse per una distrazione
Forse per esigenza di tempo
Forse per una cultura politica che fa ancora fatica ad affermarsi in questo partito come ha rilevato ieri l'Arcigay
Non ha elencato tra le priorità programmatiche dei DS la proposta sul Patto civile di solidarietà
Che pure è tra i temi più discussi negli ultimi mesi nell'opinione pubblica italiana
Non vogliamo essere prevenuti
Ma nelle ultime settimane più volte abbiamo sentito dirigenti autorevoli del nostro partito
Affermare nella modalità comunicativa molto semplifica storia di Celentano che il matrimonio Gaia lento
Noi che pure proponiamo una cosa diversa dal matrimonio riteniamo che dire queste cose altro non è che è un'offesa alla dignità dell'elastico e dei diari del nostro Paese
La proposta sul PACS
Frutto generoso del lavoro ventennale del movimento omosessuale italiano
Regalata ai Democratici di sinistra e fatta propria da questo partito fino al punto di costruire su di essa una campagna di comunicazione
A oggi che siamo al dunque della discussione sul programma di governo che fine fa grazie al lavoro di via il resto al congresso nazionale era stato votato all'unanimità un ordine del giorno che impegnava questo partito affare di questo tema uno dei temi prioritari dalla campagna elettorale
Grazie al lavoro responsabile dei Gaia delle lesbiche di questo partito nel mese di settembre siamo riusciti a far pronunciare su questo punto Romano Prodi
E a favore di questa proposta ora non vorremmo che i frutti di questo lavoro li raccoglie se qualcun altro
è vero che dobbiamo ma mantenere mantenere i voti dei cattolici
Ma come facciamo a mantenere i voti dell'area laica e libertaria di questo Paese quando altre forze politiche come i socialisti e radicali si stanno impossessandosi una proposta che è la nostra c'è un solo modo per farlo
Noi non vi chiediamo di avere il coraggio di Zapatero che ha fatto approvare i matrimoni gay
Ma almeno di avere la stessa moderazione dei popolari e dei vescovi spagnoli che hanno Stroppa storico patto civile di solidarietà
Mai vorremmo che questa Conferenza programmatica tributa se ha il coraggio di area di Adele Parrinello vedova di Nassiriya esclusa forse trascinata fuori dal contesto simbolico della consegna delle medaglie alla memoria
Nonché a tutti i fantasmi conviventi di questa società l'onore dell'esistenza è il diritto di cittadinanza
Quante altre Adele Parrello ci sono in questo Paese
Quante umiliazioni devono ancora subire i rapporti di amore di affetto e di solidarietà che sono riconosciuti dall'articolo due e tre della Costituzione anche can dance ce l'ha detto stamattina che le famiglie sono cambiate
Noi che a differenza del centrodestra vogliamo ascoltare
E dare risposte alla vita vera delle persone a quella vita che il grande scrittore Michael Cunningham decide di astenersi fatta di carne e sangue
Non ci possiamo permettere di distrarci perché l'amministrazione o anche solo la semplice omissione di questi temi dalle relazioni dei nostri dirigenti e dai nostri documenti sarebbe colpevole care compagne e cari compagni ieri persino la Corte costituzionale del Sudafrica
Un Paese che fino a non molti anni fa aveva l'apartheid ha intimato il gol al governo di quel Paese di regolarizzare entro un anno i matrimoni tra persone omosessuali
Stiamo parlando di un gioco di una giovane democrazia uscita da poco da un orribile regime razzista
Ma non è possibile che la sinistra riformista di questo Paese non riesca a rivendicare con coraggio e determinazione almeno i Patti civili di solidarietà
Questa non è una barca
Questa non è una battaglia avulsa dalla nostra storia ed è per questo che proporremo nella nostra prossima Assemblea che la Consulta venga dedicata ammenda Iotti in memoria della più autorevole dirigente donna di questo partito che per prima ha votato una legge sulle unioni civili
Care compagne e cari compagni
Chiudo facendo un appello se è vero che tutte tutti vogliamo rendere migliore questa società più giusta più liberale
Vi chiedo
De imparare ad ascoltare a guardare e a vivere
L'omosessualità come una condizione normale della vita
Perché fare questo dà un senso concreto al nostro essere una sinistra moderna
Che guarda come dice Bersani all'altezza degli occhi i cittadini e le cittadine di questo Paese
Carlo parlandosi Ferrari Leon
Grazie
Avermi offerto questa occasione
L'implementazione e la strategia di Lisbona
E la modernizzazione del modello sociale europeo sono due facce della stessa medaglia
Crescita e coesione sociale non sono alternative ma sono due strategie complementari
Ci sono sovrapposizioni forti fra strumenti e obiettivi in Europa se guardiamo a questi due elementi
Questa direi è la conclusione più importante di una ampio Progetto di policy Network guidato da Tony Giddens che ha parlato stamattina
A cui per l'Italia ha partecipato Italianieuropei sul nuovo modello di welfare europeo
E io direi che ci sono molti elementi di contatto che probabilmente andrebbero approfonditi fra questa idea e l'ampia ampio spettro di misure contenute nel programma
Come ha detto Bersani occorre un welfare promozionale come ha detto Veltroni occorre una welfare community
Si può tradurre questo in molti modi uno possibile è che in un questo contesto è necessario accrescere la capacità dell'individui di approfittare delle nuove opportunità
Naturalmente in un sistema in cui siano disponibili ammortizzatori sociali adeguati questa capacità e tanto maggiore e questo è nell'evidenza ampia disponibile quanto più elevato è l'investimento in conoscenza
E questa capacità e tanto più preziosa per un Paese come l'Italia che come ormai tutti abbiamo visto deve adeguare il proprio modello di specializzazione per riprendere a crescere
E questo è un punto estremamente importante episodi nei quali economia in stagnazione hanno ripreso a crescere
Sono quasi sempre se non nella totalità dei casi episodi nei quali quell'economia cambia in modo importante il proprio modello di specializzazione
Quindi tutto ciò comporta un elemento che abbiamo già visto ha detto varie volte ci vuole più investimento in conoscenza e questo è naturalmente uno degli elementi della strategia di Lisbona
Una importante aspetto di questa conclusione è che gli Stati nazionali in Europa devono avere più responsabilità
è essenzialmente responsabilità nazionale la politica di welfare
è sempre più
Responsabilità Nazionale la Strategia di Lisbona dopo la sua recente riforma
Quindi c'è una responsabilità dei vari Paesi in Europa ma c'è una responsabilità speciale per un Paese come il nostro
L'Italia la Germania e la Francia come sappiamo sono
Due terzi dell'economia dell'euro e lei è uno più di ogni altro ha bisogno di una strategia di Lisbona e di un nuovo modello di coesione sociale
A andare in questa direzione sarebbe sicuramente una maniera efficace per rispondere all'invito Yamato di Prodi
All'Italia di riprendere un ruolo di preminenza in Europa con i fatti mostrando che è possibile cambiare direzione
Quali sono le implicazioni per una politica di governo tre punti molto rapidi
Prima di concludere
Spesso le strategie economiche sono associate a indicatori quantitativi ovviamente da Maastricht in poi e questo è particolarmente vero
Nel caso di Lisbona si guarda sempre ad una grandezza che è stata evocata anche qui l'ammontare di spesa in ricerca e sviluppo
Questo è vero è importante ma fosse può essere limitativo
Intanto non è detto che in un solo indicatore quantitativo si sintetizzi tutto lo sforzo d'innovazione
Come è stato detto ieri non basta investire in ricerca ci vogliono anche i ricercatori non basta investire in Ferrovie ci vogliono anche i treni
E quindi ci sono anche altri indicatori utili per esempio quella che ha negato che adesso è noto come l'investimento del futuro che la somma delle spese di ricerca e sviluppo istruzione estese per nuove tecnologie dell'informatica
Tanto per gradire
Anche qui se guardiamo ai numeri troviamo ahimè l'Italia messa male
Non solo molto lontana l'ormai mitica Danimarca
La nostra il nostro aggregato di questa di questa spesa è appena superiore all'undici per cento nella mitica Danimarca
Al diciotto ma è anche al di sotto di quella cosiddetta media del modello mediterraneo di welfare perché notoriamente considerato quello che funziona peggio di tutti
Comunque gli obiettivi quantitativi sono importanti lo sappiamo perché immediatamente i indicano a che punto è lo sforzo di politica economica e quindi nel caso italiano immediatamente indicano cosa ci permettono le nostre risorse finanziarie
Qui c'è il patto di stabilità
Il patto di stabilità è stato modificato è stato modificato in un modo che può portare in tante direzioni
A affini in funzione di che cosa il governo che è coinvolto a implementare lo fa o può fare
E qui c'è un altro punto molto importante
è possibile usare in modo un po'più intelligente del Patto di stabilità per indirizzare le risorse verso l'investimento per il futuro se si è credibili
E questo è un problema grave dell'Italia
Se guardate gli atteggiamenti delle istituzioni internazionali scoprite una cosa singolare che i numeri non sono tutti uguali
Il tre per cento di deficit della Germania non è il tre per cento di deficit s'è visto in Italia perché dietro quel numero c'è una qualità della finanza pubblica una qualità della spesa
E la tassazione che nel caso nostro producono un posto di reputazione altissimo che è andato aumentando in questi anni
Quindi risanare è fondamentale per poter crescere
Mai come in questo momento risanare e cresce sono la stessa cosa sono due facce della stessa medaglia
Naturalmente i numeri non sono solo quelli della finanza pubblica o delle risorse direttamente sotto il controllo pubblico sappiamo tutti che molta della spesa in ricerca che non c'è è la spesa privata e qui naturalmente si può fare molto ma anche molto meno comunque diversamente l'elenco delle cose da fare è lungo lo sappiamo tutti non lo ripeto c'è però un problema che se questa parola non dà fastidio come non deve si chiama un problema di politica industriale e dare coerenza a tanti piccoli interventi che messi assieme cambiano radicalmente il quadro degli incentivi per esempio per le piccole e medie imprese ricordo però un solo elemento che è stato citato da Maldini ieri in questo nuovo contesto in cui c'è più Lisbona e più coesione sociale
Nel caso italiano le Regioni sono soggetti molto importanti che dovranno lavorare ciascuna per conto proprio ma tutte insieme in un quadro coerente è uno strumento istituzionale estremamente importante ho finito
Che va valorizzato infine un'ultima cosa che ha a che fare con la struttura di governo dopo la riforma del Patto di Lisbona
L'agenda di Lisbona è stato istituito mister commessi sa a seconda dei casi Lisbona che nei vari casi nazionali può essere un ministero può essere un Consigliere specifico del paese del primo ministro o addirittura in qualche caso il primo ministro medesimo
Se noi siamo d'accordo che cambiare il processo produttivo in Italia basando sua conoscenza e allo stesso tempo adeguare il modello sociale
Verso una nuova forma di welfare le cose da fare che sono tante andranno fatte in modo coordinato questo signor Lisbona del nuovo governo deve essere una persona estremamente ascoltata estremamente in grado di coordinare gli interventi del governo medesimo grazie
Canone no sempre fare Roberto Barbieri
Sempre
Noi dobbiamo battere Berlusconi è una ovvietà
Però per batterlo io penso che noi dobbiamo fare un passaggio che presente nel materiale anche nelle cose che sono state dette ma non so fino a che punto è sottolineato
Non possiamo tornare al centrosinistra di prima Berlusconi
è chiaro e perché il centro sinistra di prima Berlusconi pur con tutti i vantaggi che ha avuto ha poi avuto Berlusconi
E bisogna farsene una ragione
Allora per spiegare anche soltanto rapidamente ed pochissime battute a che cosa mi riferisco guardo prima il problema del lavoro
Ci siamo accorti che l'aumento dell'occupazione ha determinato una riduzione della qualità dell'occupazione piena e buona era Lisbona questa è un pochino più piena ma è pessima
Pessima e non è semplicemente cattiva
E allora la riforma che è necessario che il futuro centrosinistra deve fare
Non può essere un pochino meno di flessibilità
Bisogna ripensare al ruolo del lavoro nella società e nell'economia e in particolare togliere l'aspetto del mercato del lavoro rappresentato dalla legge Biagi
Nella forma del tempo di lavoro tutti i nostri contratti sono contratti in cui ciò che si compra e si vende
è il tempo di lavoro non la qualità non la qualificazione non la cultura
Non il contenuto lavorativo non il tempo libero dal lavoro non l'eguaglianza tra uomini e donne sul lavoro non la parità salariale nulla di tutto questo solo tempo questo non può essere
Sostenuto deve essere cambiato
Un altro cambiamento molto forte nella nostra mentalità che il cosiddetto nuovo welfare non può essere il vecchio welfare
Attenzione
Noi i per noi welfare sono la base diciamo la forma in cui hanno espressione i diritti di cittadinanza non è una cosa economica e non ha neanche moltissimo che vedere con l'equità o la distribuzione del reddito
La salute l'istruzione la previdenza e però ci potrei aggiungere l'ambiente la cultura gli elementi che determina l'azione pubblica servono a rendere i cittadini liberi
E allora se dobbiamo immaginare un futuro Partito Democratico questo futuro partito democratica è inevitabilmente un partito con lo stato sociale il più possibile universale
Da un categoriale e certamente non soltanto per i poveri
Mi sembrano queste due condizioni importantissime che se poi vengono estese determinano una novità faccio un esempio ulteriore poi finisco rapidamente
Noi abbiamo il problema del Mezzogiorno e tutti dicono c'è bisogno d'una fiscalità di vantaggio
In Europa la fiscalità di vantaggio è già stata tentata mi fu Mario Monti che ci disse che non andava bene la fiscalità di vantaggio si può fare nell'ambito del trattato come è stato detto a oggi una fiscalità di vantaggio sì ma ci vuole forza
Questa è un'Europa molto più di destra di quella precedente e di questo bisogna che ce ne rendiamo conto l'Europa non è tutta uguale anche l'agenda di Lisbona numero due è più conservativa dell'Agenda di Lisbona numero uno
Queste distinzioni sono per noi importante perché noi siamo veramente europeisti
Nel senso che per noi il modello sociale europeo è qualche cosa da difendere da da complementare da riempire ma non può essere sostituito da uno Stato benefattore tantomeno da noi che ci preoccupiamo scusate soltanto dei poveri
Dobbiamo battere Berlusconi perché noi siamo tutte persone le quali possono ragionare insieme con l'universo dei cittadini italiani sulla base dei loro diritti in primo luogo e naturalmente da qui deriveranno i doveri ma attenzione a fare una anti demagogia che poi non viene capita un ultimo concetto Berlusconi vince
Perché pensa che noi siamo ormai tutti proprietari come lui
L'ottanta per cento degli italiani alla casa in proprietà
E anche lui all'ottanta per cento delle ricchezze dell'Italia
Ma non siamo uguale grazie
Grazie a tale a
Roberto Barbieri poi cede nei vicoli
Non è lontano il tempo in cui sembrava essersi aperta per il Mezzogiorno una stagione positiva fatta di tassi di crescita superiori a quelli del centro nord
Di una nuova vivacità dell'imprenditoria privata e di una rinnovata speranza per tanti giovani
Certo il nostro Sud nonostante i grandi sforzi di quando eravamo al governo non aveva preso il passo dell'Irlanda
Ma la sensazione era che fossimo riusciti a invertire le aspettative a restituire fiducia e ottimismo
Non avevamo risolto tutti i problemi ma avevamo aperto un varco importante
Perché politiche economiche mirate potessero dare la spinta decisiva perché giovani imprenditori intellettuali pensassero ancora di poter scommettere sulla propria terra
Cinque anni di centrodestra ci restituiscono la situazione ben diversa
Penso alla forbice nei pur modesti tassi di crescita che è tornato ad allargarsi
Ma soprattutto a quel numero crescente di persone sfiduciato e che abbandonano la ricerca di lavoro e anche alla ripresa dell'emigrazione giovanile
La sensazione che avvertiamo oggi e quella di un Meridione nuovamente incerto ostaggio di un governo nazionale astuto che mentre riduce in finanziaria le risorse a disposizione delle amministrazioni locale
Non rinuncia al piacere di qualche mancia elettorale ricordiamoci Catania e anche De Sena
Ci ritroviamo quindi in una situazione più difficile ma non dobbiamo scoraggiarci
Quale programma allora
Non tanto un elenco delle cose da fare ma l'indicazione è chiara di quelle che sono le coordinate della nostra impostazione quale comunque affronteremo anche i problemi più minuti e contingenti
La prima di queste coordinata e dovrà essere la nostra stella polare dell'intero gruppo dirigente dell'Unione
Il progetto la strategia per ridare adeguato i tassi di crescita e competitività al nostro Paese
Per restituirgli insomma il ruolo che gli compete sullo scenario economico internazionale e anzitutto il progetto per il Mezzogiorno
Lo diciamo spesso lo dice anche Romano Prodi Piero Fassino ci sono opportunità nuove straordinarie come quelle che vengono dallo sviluppo dei traffici commerciali del Mediterraneo
Al contempo non c'è però afflizione del nostro sistema produttivo che non sia più profonda nel Meridione che nel resto del Paese
Anco di a cominciare dal modello di specializzazione sbilanciato sui settori tradizionali
Per passare a sotto dimensionamento alle imprese troppo dipendenti dal debito che spesso prigioniere di una proprietà familiare stanca e inadeguata
Non si tratta di mediare con un salto logico la fragilità dell'economia meridionale
Il fatto è che nel superamento di questa fragilità e nella consapevolezza che si schiudono nuove formidabili opportunità il Mezzogiorno è davvero un'aria sottoutilizzata si gioca gran parte del futuro dell'intera economia italiana non abbiamo però bisogno di fare salti nel vuoto la struttura produttiva italiana e ancora solida e anche del Mezzogiorno ci sono non sistematica ma alcune importanti realtà di successo
Ma abbiamo bisogno di scegliere e indicare priorità delle risorse dell'impiego delle risorse pubbliche se vogliamo evitare di scivolare verso un'economia a basso valore aggiunto alimentata solo da un filo di ossigeno
Di fonti assistenziale non si tratta come lo sterile dibattito di queste settimane che ha visto protagonisti alcuni economisti
Di scegliere tra contesto in prese tra infrastrutture incentivi agli investimenti selettività significa saper individuare per ognuno di questi versanti di impegno le priorità
Mettendo fine alla dispersione delle risorse
Insomma costruire un progetto di politica industriale
Questo è vero per gli incentivi qui alla selettività degli obiettivi devono accompagnarsi l'automaticità nei criteri di accesso alle agevolazioni e la certezza nei tempi di erogazione
Obiettivi e parametri ci sono però suggeriti dalle nostre alito arretratezze
Nelle dimensioni d'impresa nel contenuto del cronologico delle produzioni nella organizzazione delle funzioni commerciali nell'internazionalizzazione
Occorre col mettere sempre le agevolazioni al superamento di carenze strutturali
Cioè premiare gli operatori che hanno comportamenti coerenti con questi obiettivi
Questo è vero anche per l'attrazione degli investimenti dall'esterno senza i quali il Mezzogiorno non ce la può fare
Le risorse dei contratto di programma devono essere finalizzate alla creazione di alcune aree di competitività di qualità che servono ad attrarre investimenti e grande impresa attorno a cui creare sistemi industriali è vero per le infrastrutture e lo diceva il presidente alla Regione Campania
Noi siamo specialisti e quando dico lui dicono voi nel disperdere i fondi europei indico Broggini come oggetti di nessun impatto
Dobbiamo andare subito oltre questo approccio il Mezzogiorno non è altro che l'Europa non l'Italia che guarda al Mediterraneo abbiamo quindi responsabilità che ci autorizzano a chiedere la conferma le risorse europee
Ma dobbiamo spingere i progetti infrastrutturali interregionali quelli che creano meno ambiente economico i grandi corridoi le grandi infrastrutture non le mille fontane
Ed è vero anche per le cosiddette politiche difensive tema delicato
Abbiamo detto più volte che respingiamo logiche protezionistiche assistenziali se investiamo risorse indifese improbabili suo firmeremo la nascita di nuove opportunità
Ma con altrettanta chiarezza dobbiamo dire che saper riconoscere i segnali del mercato non significa rimanere crocifissi sulle difficoltà di breve periodo allora qui si tratta di scegliere
Di scegliere in modo maturo e senza improvvisazioni
Cora attenzione costante al mondo delle imprese se saremo in grado di difendere e rafforzare ciò che ha davvero una prospettiva saremo anche in grado di favorire la nascita del nuovo nella logistica nella grande distribuzione nell'indotto tecnologico nel e produttivo della sanità nel turismo e dei servizi dell'impresa
Lo possiamo puntare tutto ciò su un colpo di teatro al contempo quel colpo di teatro diviene più probabile se sappiamo risollevarci corro sua capacità di governo costante punti
Gli imprenditori si sentono più forte anche all'estero quando hanno alle spalle un'amministrazione pubblica funzionanti e di qualità
Ma non mi straccio le funzionante non è solo un gentile impiegato allo sportello Romano Prodi lo ha ripetuto tante volte sul nostro investimento in formazione si gioca Bolt o parto del nostro futuro
Anche per cui ci sono molte risorse che debbono riprendere la strada giusta certo le risorse spesso in questa direzione dallo frutto di medio periodo ma questo può spiegare lui il disinteresse del centrodestra non giustificherebbe Del Noce
Arrivo alla conclusione un ulteriore opzione strategica il quella che io chiamo della qualità
Puntare sulla qualità significa dimenticare del tutto la strategia umiliante dell'Italia un tempo distribuire i cosiddetti Paesi emergenti sul piano della compressione dei diritti e delle retribuzioni
Questo non può essere una strategia di nessun Paese europeo
Fortunatamente l'Italia il movimento dei lavoratori ha sconfitto
Questa possibilità accarezzato dal governo all'inizio del suo mandato
Spetta poi a lavoratori al sindacato stabilire quando un sacrificio si giustifica il nome della sopravvivenza del rilancio di un'azienda ma non possiamo importare dalla Cina insieme al resto un modello di relazioni industriali e più e proprio perché vogliamo cresciuto e sviluppo suo per finire bene a maggior ragione non possiamo ignorare la giustizia sociale anche in questo campo
Ben prima della Danimarca che è previsto il dibattito lo dobbiamo capire bisogna avere il coraggio di fare scelte cassa integrazione indennità di mobilità LSU finché i forestali lasciano il beneficiario nell'originale situazioni di marginalità
Noi abbiamo bisogno e anche il cui il Mezzogiorno deve anticipare il Paese di un sistema di ammortizzatori adeguato a un modello produttivo che si deve di convertire
Un sistema di ammortizzatori premiale che dia un reddito subordinato la formazione ma non basta questo a formazione deve essere anch'esso orientato la cui settori in cui il Mezzogiorno deve crescere deve prendersi sappiamo che anche in quest'ultimo caso si tratterà di scegliere tra implica alternativi delle poche risorse pubbliche che forse ho finito avremo a disposizione
Bah muoversi del quadro di opzioni strategiche chiare significa era anche eliminare sprechi di risorse per recuperarla gli obiettivi più qualificanti della nostra azione forse mai come dei prossimi anni si sfiorerà quelli che tutti e considero un paradosso io suggerisco di un segretario uno slogan che abbiamo inventati tanti sul Mezzogiorno in questi anni
Un Mezzogiorno che si occupa del Paese di questa storia e nove noi candidiamo può essere protagonisti
Grazie per Vieri Cesare De Piccoli per l'ultimo intervento della prima sessione Fulvia Bandoli dopo
Ma
Scusate davvero difficile o no a questo punto della discussione
E dopo che ci sono stati interventi così importanti questa mattina
Sulla base anche della relazione di Pierluigi Bersani e quindi un clima in cui mi ritrovi di condivisione di obiettivi trovare ancora le parole giuste dire corra qualcosa si sia la presunzione di interessante
E allora cercherò anche di fare qualche considerazioni permettete vero
Perché appunto son d'accordo con Prodi nostro dibattito non ho uno nuova viene già preparato con le cose che ha da dire viene anche influenzato dalle cose che si sentono be'che faceva una certa impressione impositivo sentire
Matteo Colaninno Pininfarina Quadrino sull'Energia
A dire quelle cose con quella serietà con quella condivisione e anche diciamolo con quell'atteggiamento
Con quell'atteggiamento
C'è chiedendoci poi a noi si di avere le ricette giuste
Però poi ricordandoci che siamo un partito politico insomma che spetta a noi anche poi una grande mediazione
Culturale trasmettere un clima di fiducia di affidabilità cioè in qualche modo metterci in sintonia anche con gli umori di questo Paese oltre che appunto con buone buone ricette
E allora siccome sono convinto che alcune di queste buone ricette che ormai ci sono
Anche se non mancano tutte le sue citazioni cinque punti cinque punti cinque punti
E non vedo questo neanche con l'atteggiamento polemico neanche nel dibattito un importante quotidiano
Perché in qualche modo appunto guardano a noi insomma guardano al centro sinistra e guardano a una forza che ormai si candida a governare quindi anche quando le sollecitazioni sono critiche guai a noi o avere questa capacità di ascolto
Perché poi la sfida che abbiamo davanti quelle riforme radicali che chiede Prodi avranno bisogno appunto di uno schieramento che va oltre il noi e di una condivisione che va oltre noi
E mi spiego su questo punto
Si riconosce anche questa mattina era rappresentante della Confindustria non
Non capita tu sempre di poter parlare in maniera esplicita di un rischio di declino del nostro Paese
E si termini hanno ancora un significato declino termina forte
Anche se poi subito si aggiunge ma non vorrei reversibile Emma cosa bisogna fare perché non sia irreversibile
Io credo che noi veniamo da decenni in cui questo tema parole non l'abbiamo usata non so forse bisogna andare alla fase del dopoguerra
E allora qui capisco che c'è una mobilitazione di risorse oltre che di ricette
E allora è conta molto anche l'atteggiamento perché il declino
E non è un caso che l'Economist poi abbia richiamato anche la storia gloriosa di una repubblica
Il declino non è Carollo come ho fatto solo traumatico il declino e decadenza
Lenta emarginazione
Il declino quindi è qualcosa che corrompe corrode nel profondo
Allora qui poi conta molto anche l'atteggiamento perché appunto può portare un atteggiamento di difesa di ritrarsi dalle sfide di lo assumere il rischio di giocare sulle Paure
Di incentivare la logica del capro espiatorio c'è sempre qualcosa al di fuori di noi appunto dove trovare una responsabilità ed è un po'la cultura che ha seminato la destra nel corso di questi anni
E questo demotiva e crea un atteggiamento appunto di fatalismo
A reagire a tutto questo non significa quindi un atteggiamento buonista ottimistico sciocco
Ma vedere bene appunto e per questo l'importanza anche i contributi che sentito questa mattina l'atteggiamento è una cosa che in diventa importante
Tra questi mi interrogo anche se non sia giunto il momento di una nuova ad lettura anche sulla sulla globalizzazione noi da una fase degli anni novanta in atteggiamento abbastanza
Così abbastanza favorevole poi abbiamo colto e misurato tutti gli aspetti più critici della globalizzazione
Abbiamo fatto i conti appunto con l'ideologo distrazioni col termine crisi anche in zone del nord del Paese
E allora ecco mi chiedo se noi non dobbiamo mutare cioè cogliere anche le opportunità
Perché quando parliamo adesso di Mediterraneo quando parliamo di nuove rotte intercontinentali quando parliamo di opportunità dal mio soggiorno quando parliamo di turismo stiamo parlando anche di nuove opportunità
Ma anche sul settore delle produzioni mi interroga per esempio
Se dei nostri brand i nostri crepe sul sistema della moda dell'arredo casa devono essere solo dei casi emblematici
Da richiamare ogni tanto osseo debba diventare il nuovo appunto un atteggiamento più complessivo del nostro sistema industriale
Un'evoluzione dei distretti un'evoluzione della logica di stare sulla filiera un nuovo rapporto tra piccola impresa e tornare a vera delle medie imprese significative che stanno sui mercati internazionali
Si vuole in altri termini una politica industriale che non solo questo governo non ha avuto ma che l'Italia da troppo tempo non va una nuova politica industriale
E credo quindi che il nuovo governo di centrosinistra questo tra le tante priorità debba essere il punto perché ci sono altri venti delle cose inspiegabili
Perché ho parlato appunto degli al sistema moda dell'arredo casa ma anche nei mercati asiatici anche in Cina
Perché devono circolare automobili non tutte giapponesi non tutte giapponesi Audi Citroën boss vaghe ma non ci sono marchi italiani
Perché la Cina in questo momento chiede centinaia centinaia di Yair bus
E noi l'Italia per una senta scellerata del governo Berlusconi siamo usciti dalla filiera della Airbus consente appunto che ci hanno penalizzato da questo punto di vista perché sempre la Cina appunto che ne ha spogliamo gli aspetti negativi deve fare una commessa di oltre due mila miliardi di vecchie lire
Per quanto riguarda treni ad alta velocità e lo fa con la Siemens e noi da questo punto di vista rischiamo di uscire definitivamente cioè quello che voglio dire
Fare un ragionamento sulle specializzazioni è tornare ad a vere una politica industriale altri due esempi e concludo
Abbiamo parlato molto questo un pacco importante di infrastrutture io ne voglio cogliere un aspetto non solo l'infrastruttura in termini di servizio
In termini di mobilità in termine di logica integrata intermedio opportunità per lo sistema paese ma anche di politica industriale sì
Perché fare una salita per quanto riguarda proprio l'alta velocità pacifista significa non solo avere una rete più efficiente anche perché arrivare arriviamo ultimi a livello mondiale da questo punto di vista è un modello che può essere esportato ma significa poi anche avere commesse per circa trecento treni ad alta capacità ad alta velocità ma mi chiedo
Chi ricostruirà questi treni le aziende nostre le aziende italiane il progetto il treno italiano o sarà ancora una volta un'imitazione o farlo salterà a danno i nostri interessi nazionali
Secondo pence sempre infrastrutture
Le poniamo al centro governa capacità di sviluppo importantissimo per i motivi che sono già stati detti e che per brevità di tempo non entro nel merito ma anche qui bisogna nel Breve del Breve invertire una tendenza che è rovinosa
Perché noi parliamo appunto di infrastrutture ma in questo momento si stanno tagliando tutti i finanziamenti sui cantieri dell'alta capacità si si può sbandierare il collegamento Napoli Roma sapendo che non è neanche Napoli Roma
E il rischio è che non colleghi non le città Bassolino attraversamenti di campagna sono bloccati i finanziamenti sul terzo valico per quanto riguarda Genova
Non si può paletta alle tutto l'asse che riguarda la Torino-Milano Venezia cioè il rischio è che i cantieri quelle scelte scellerate che contenute nella Finanziaria si fermino a Baggio guarda caso si parla di porti ma in questo momento con legge sempre dalla finanziaria si è introdotto una limitazione alla capacità di spesa dei porti
Mettendo sullo stesso piano l'autorità portuale commenta esistenziale cioè anche il porto di Napoli mettiamo caso e alle risorse per il espandere le sue attività e limitato dal due per cento di spesa
Si parla di infrastrutture della rete viaria è stato uno dei programmi fondamentali di questo governo ma anche qua un colossale paradosso
Quando si vuol mettere in vendita otto mila chilometri di strada dell'Anas molte di queste importanti molte di queste strategiche soprattutto per il Mezzogiorno siamo arrivati al paradosso
E altro che finanziamenti per le autostrade o per le strade o per la viabilità urbana normale
Attraverso la vendita delle infrastrutture il Governo pensa di fare cassa questa è la realtà
E allora io credo che noi dobbiamo fare i conti i conti con questa situazione e di qui quindi un atteggiamento giusto importante un'ultima battuta perché organizzeremo la prima conferenza spengo è un fatto importante la prima conferenza sul turismo
Il quattordici dicembre a Roma e sarà un appuntamento importantissimo
Perché non togliere insieme quel sistema logistico insieme cui servizi insieme con le liberalizzazioni noi possiamo reggere anche le difficoltà che inevitabilmente incontreremo sul settore di manifatturiero è un delitto
E allora non c'è globalizzazione che tenga se no una colossale responsabilità ma per quale motivo il nostro Paese deve perdere competitività sul turismo
Per quale motivo seno appunto una mio PA e noi dobbiamo anche qui versa per cambiare radicalmente ma non con un atteggiamento di servizio
Non solo un atteggiamento di Bel Paese
Ma facendo diventare il settore turistico agli pari di qualsiasi altro settore produttivo
Ho una logica di efficienza di economicità di salto di qualità e allora da questo punto di vista in quel mix perché poi la forza è sempre stata di questo Paese non la monocultura in quel mix
Insieme può attività industriali
Insieme con logiche di filiera insieme con lo sviluppo locale
Insieme con un sistema logistico che guarda appunto al Mediterraneo insieme col turismo credo che allora abbiamo le condizioni per farcela e quindi la capacità di guardare con occhi nuovi alla sfida che ci sta di fronte
Fulvia Bandoli per l'ultimo intervento della prima sessione
Il nostro primo impegno riguarda il mondo
E la politica estera quel mondo che le destre non perdono non nominano mai e quella politica estera fatta solo di atti d'obbedienza senza alcun autonomia e dignità
Dare finalmente come ha detto Prodi lo zero sette per cento del PIL ai paesi in via di sviluppo
Sostenere i progetti di microcredito la via più efficace per combattere la povertà dando ad essa dignità e dispetto
Farsi interpreti in sede europea della proposta di stitichezza di pagare per il valore che hanno i servizi che i Paesi poveri fanno al mondo salvaguardando le foreste e mantenendo le grandi riserve idriche
Duecento anni di carità e assistenzialismo non hanno ridotto la povertà
Sono sei milioni l'anno i bambini che perdiamo sulla via di una globalizzazione per ora disumana ingiusta ineguale
è un mondo così non sarà mai un mondo sicuro se abbiamo a cuore la sicurezza dobbiamo far crescere la giustizia sociale redistribuire risorse opportunità difendere i diritti
Intelligence diplomazia controllo rigoroso del denaro che transita dalle banche europee verso gruppi e Paesi che sostengono il terrorismo lotta alla povertà risoluzione del conflitto tra Israele e Palestina sono questi alcuni dei nodi cash da sciogliere per costruire la pace e indebolire la ferocia del terrorismo sulla politica estera ma ha riconfermato il nostri impegno contro la guerra come dice l'articolo undici della Costituzione
Una Costituzione che non è stata violata solo dalla devolution
Ma anche dalla partecipazione italiana alla guerra in Iraq una guerra fatta sulle bugie che ha prodotto tanti danni e tanti morti e che non ha indebolito ma forse esteso il terrorismo
Dovevamo liberare l'Iraq da un dittatore che ha usato le armi chimiche verso il suo popolo
E ci siamo presentati a quello stesso popolo con il fosforo bianco un'arma chimica vietata ma tutti i trattati internazionali che scioglie il corpo delle persone che colpisce
Anche dopo questo fatto enorme non credo si possa discutere oltre su quando ritirare le truppe per nuovi che se fossimo stati al governo non le avremmo mai mandate la data del ritiro era già ieri dobbiamo riprendersi al più presto il nostro ruolo di Porta aperta al dialogo nel Mediterraneo un ruolo che solo la Spagna oggi faticosamente svolge e di cui l'Europa ha estremo bisogno
E dobbiamo lavorare perché l'Europa riapra la trattativa multilaterale
Come ha detto giustamente giorni fa il compagno Fassino sul disarmo e si metta mano a strumenti efficaci di contrasto del sempre più florido mercato degli armamenti
Il secondo impegno riguarda lo sviluppo tornare a crescere con uno sviluppo sostenibile
Dunque non una crescita qualsiasi ma guidata da indirizzi pubblici precisi segnata da una forte qualità ambientale sociale più durevole attenta alla salute dei cittadini dei lavoratori delle città tra lo statalismo burocratico e liberismo ci sono molte varianti il principio di responsabilità verso le generazioni future è una di queste varianti
I cambiamenti climatici il calo della curva del petrolio il limite delle risorse
Sono dati stabili non congiunturali direbbe un economista classico e allora ricordiamocelo resteranno sui tavoli dei governi e non potranno essere lussi l'ha ricordato stamattina anche Visco
La relazione di Bersani ieri ha tenuto conto di ciò assunto la qualità ambientale come misura costante non ha ridotto l'ambiente al settore ne ha fatto un fattore essenziale per uno sviluppo durevole per questo è una base di partenza feconda e convincente
Il declino dell'Italia risiede certo nella mancanza di politiche industriali nella dimensione dell'impresa nella strangola anche finanziarizzazione dell'economia
Ma anche nella bassa qualità dei prodotti nella lentezza di innovare merci cicli nell'eccessivo uso di energia acqua per unità di prodotto io credo che la modernizzazione ecologica dell'Italia
è un progetto forte sia un progetto forte tanto quanto lo furono il risanamento l'ingresso in Europa
Per questo progetto quei giovani adulti da venti trentacinque anni potrebbero darci impegno passione e competenza
Proviamo dunque a dire schematicamente quali sono le scelte politiche
Che che compongono questa moderna modernizzazione ecologica questa crescita sostenibile come l'ha chiamata Bersani rispondendo così a coloro che ci tirano per la giacca cosa farete come li differenzia rete dalle destre Nuoro
Due condoni dell'abusivismo nuovi incentivi alla manutenzione edilizia e recuperare le periferie loro la svendita dei beni demaniali degli arenili noi la salvaguardia delle coste del mare dei beni culturali e naturali
Per un turismo che può risalire la china solo se vince la sfida della qualità loro più merci su gomma noi venti per cento di più di merci su ferro e mare loro hanno riportato i rifiuti nell'illegalità
Facendo crescere l'ecomafia noi chiuderemo il ciclo accrescendo la raccolta differenziata
Con impianti di trattamento sicuri per la parte che resta con loro il decreto sblocca centrali cioè il caos noi gli incentivi alle rinnovabili il risparmio energetico la diversificazione delle fonti
Dei limiti di emissioni posti da Kyoto per loro la FIAT poteva anche chiudere
Tanto le auto come ci ha spiegato De Cecco le fanno all'estero
Per noi deve sperimentare nuovi carburanti nuovi motori e investire sull'innovazione se è vero che negli ultimi dieci anni allo svago e ne ha investito in queste voci cinque volte più della figlia
E penso anche alla chimica che così pesante e inquinante com'era ha chiuso i battenti ma che invece potrebbe rinascere su produzioni e materiali diversi e penso ancora alle città al grande tema della casa siamo di fronte ad una scelta
Far crescere ancora recita con periferie immense oppure risanare le periferie ha da un lato e dall'altro lavorare perché attraverso un sistema di incentivi si potrebbe per esempio togliere l'ICI a chi affitta le sue case
E sarebbe certo più giusto e comprensibile di quanto non sia togliere il Licci agli immobili di proprietà della chiesa che proprio a una misura incomprensibile togliere l'ICI a chi affitta le case a chi le mette a disposizione per creare in Italia un e come recato dell'affitto vedete
Questa bella immagine che abbiamo detto le spalle
A Città del buongoverno a case popolari vicino a casa e molto più signorili
è una città dove si vede che anche coloro che stanno bene pensano a dove dovranno abitare quelli che stanno meno bene o hanno meno risorse e non sono lontani sono vicini
Vicini all'abitazione di quelli più ricchi insomma c'è un equilibrio in questo modo di governare il territorio che noi dobbiamo certamente mutatis mutandis cercare di ritrovare nelle condizioni moderne di oggi per chi ha voglia di capire
La differenza tra noi e il centrodestra è chiarissima e le proposte non mancano e veniamo da ultimo al punto Complesso delle infrastrutture
C'è chi dice solo no titolava panorama di questa settimana e non è la verità
Intanto intendiamoci sul termine che definisce molte cose diverse
Reti idriche fognarie ed è pure attive sono infrastrutture primarie per creare un ambiente favorevole allo sviluppo soprattutto al Sud dove mancano strade ferrovie a lunga e media percorrenza o ferrovie metropolitane dove mancano vanno fatte con urgenza
Il riassetto idrogeologico che serve a mettere in sicurezza due terzi del territorio italiano
è una grande urgente opera infrastrutturale che consente di risparmiare prevenendo una mole enorme di risorse che adesso vengono date con indennizzi a posteriori a tutte queste opere
Così come all'eolico fatto con i minimi criteri paesaggistici gli ecologisti DS hanno sempre detto sì
Ma anche a Natale fa nata quindici anni orsono come Progetto per soli passeggeri non ci siamo mai opposti in modo pregiudiziale
Abbiamo lavorato sodo per cambiare Progetti percorsi pendenze da capogiro non adatte alle caratteristiche geografiche dell'Italia lo abbiamo fatto in tutte le regioni dove passava questa linea
E abbiamo chiesto con tenacia che si passasse dall'alta velocità all'alta capacità che significa capacità della rete tutta di portare sia persone ma soprattutto merci la verità è che al nome alta capacità non corrisponde ancora la sostanza di un progetto concreto che erariali e questo è compito nostro
Gli interrogativi miei sono gli stessi di Gallino i due giorni fa su Repubblica le ferrovie mettono a disposizione i binari che si liberano quando sarà operativa la TAC ma chi mette le merci sui binari chi gestisse i mezzi di trasporto i ritmi collegamenti con l'Europa sono domande senza risposta vorrei dire
Alla mia carissima amica Lucia Annunziata siamo isolati dall'Europa non come i viaggiatori e passeggeri ci possiamo arrivare anche molto in fretta
Sono isolate le nostre merci
Sono isolate le nostre merci perché viaggiano al ritmo di una lumaca
E se non facciamo un piano per le merci anche con l'alta velocità continueranno a viaggiare al ritmo di una lumaca altro tema è il consenso
Se il nostro non vuole essere un riformismo senza popolo
E abbiamo detto che l'altra volta su questo punto sbagliamo
Allora spetta alla politica gli amministratori creare lavorare perché un opera che si ritiene strategica sia condivisa compresa fatta propria Ino
Come vedete sono pochi in materia di infrastrutture ho finito mezzo minuto
Sono solo due
Il ponte sullo Stretto perché è un'opera non prioritaria che priverebbe il sud di risorse vitali per altre opere invece urgentissime e perché rischierebbe di essere una cattedrale nel deserto e il MOSE a Venezia perché non risolve e anzi rischia di aggravare gli equilibri già fragilissimi della laguna
La scienza e la tecnica
E la loro libera ricerca sono vitali
Ma lo è anche esercitare su di esse critica governo scelte e dunque è tempo di smetterla
Di considerare gli ecologisti almeno la grande maggioranza di loro delle persone irresponsabili l'ecologia diventata grande è una cultura politica
è fatta di analisi serie di concretissime proposte che riguardano la vita di milioni di persone
Portarla nei programmi di governo farà bene all'Unione e darà forza la lista unitaria vi ringrazio
Con l'intervento di Fulvia Bandoli si conclude la sessione che chiamiamo del mattino che si è protratta ben offre il suo tempo inizia quello del pomeriggio il cui titolo un'Italia più giusta tra diritti e opportunità
Illustra bene qual è il contenuto degli interventi della discussione che ci attende
Questa sessione verrà introdotta da Livia Turco che chiamo immediatamente al odio
Dopo l'intervento introduttivo di Livia Turco sono previsti tre
Interventi assai importanti
Di ospiti internazionali che introdurranno diciamo i lavori con il proprio contributo Traverso vere e proprie relazioni e si tratta di due importanti
Studiosi come Alain Touraine Jean-Paul Fitoussi e della parlamentare portoghese Joao Maria Joao pruderie questi la parola Livia Turco attiene
Per facilitare chi mi ascolta relatori che parlerà dopo di me
Nel nei dieci minuti ho scelto di organizzare mio intervento intorno a quattro punti che quindi saranno soltanto dei cenni
Il primo è l'Europa
Perché non possiamo prescindere dalla prospettiva europea
Che condividiamo insieme ad altri ventiquattro Paesi nel progettare e ripensare il bel far del nostro Paese
Il secondo è l'immigrazione perché gli immigrati non sono una società a parte ma una parte della società e il terzo adeguate le misure d'intervento volto a rinnovare il benestare misure che hanno quale denominatore comune l'idea che le politiche sociali sono politiche di sviluppo utile alla crescita economica come ha detto ieri bene Bersani nella sua relazione
E che per fare questo però è necessario affrontare di petto la questione della composizione demografica del nostro Paese per costruire
Punta tante Natalia uomini giovani anziani telematica emigranti scusa Livia chiedo silenzi alla platea per cortesia consentite all'idea di parlare per cortesia silenzio
Per parlare di Europa appalto da un dato
La paura diffusa nel Vecchio Continente che una gara al ribasso nelle prestazioni del welfare e nell'opportunità di lavoro connesse all'allargamento della UE e i flussi migratori
Paura in gran parte infondata se si ricorda ad esempio che l'impatto economico dell'ingresso di Grecia Spagna e Portogallo mostrò che gli effetti positivi sono stati maggiori di quelli negativi
Ma questa paura bisogna dare una risposta a partire da una constatazione che può darci una motivata fiducia
Un'Europa con quattrocentocinquantacinque milioni di abitanti
E diventerà la terza potenza mondiale per popolazione
Un gigante che avrà al suo interno un grande mercato ma anche molte disparità prima fra tutto economiche rispetto ai Paesi dell'Est
Tale gigante potrà diventare una potenza tranquilla se saprà compiere una forte scelta politica costruire l'Europa dell'eccellenza e cioè rilanciare con determinazione la strategia di Lisbona come ha detto Bersani prima
Per Paolo Padoan
Se Lisbona non è decollata e perché in essa non si è creduto fino in fondo perché sulla prevalse egoismi nazionali per la fragilità degli strumenti istituzionali
E nel rilanciare l'Europa dell'eccellenza significa costruire una politica economica europea ed efficaci istituzioni europee
E queste peraltro anche la strada per vincere la paura e per misurarsi con sfide difficili come la la convivenza tra diversi
E qui vengo alla seconda questione
Per vincere la paura l'Europa deve alzare lo sguardo oltre la siepe altrimenti sarà l'altra volta non soltanto dal fanatismo terrorista ma dalla disperazione della povertà e della guerra
Resta europeo ma anche il Mediterraneo e l'Africa devono essere il perimetro della nostra politica per il governo dell'immigrazione
Riconoscendo che così facendo avremmo tutti da guadagnare in termini di maggiore sicurezza e di benessere di tutte le regioni
L'Europa deve dotarsi di una politica comune che non si limita al contrasto dell'immigrazione clandestina
Ma che collochi come indicato nel vertice di Tampere il governo dell'immigrazione all'interno di una politica di pace di cosviluppo
E governare l'immigrazione nell'ottica di una buona convivenza significa anzitutto promuovere governare il diritto alla mobilità delle persone
Che è una innovazione profonda dei nostri sistemi di welfare ancora prevalentemente incentrati sulla residenza stabile sul posto fisso ed è anche una innovazione che conviene la nostra economia perché essa ha bisogno di apertura scambio e mobilità
è il tema in quale convivenza possibile tra culture e religioni diverse e peraltro la questione fondamentale che sta di fronte alla Democrazia europea
E mi ha convenzioni e che si debba andare oltre il modello multiculturale Istat sia quello assimilazionista
Per puntare su un progetto di integrazione politica e cerchi di costruire attraverso la democrazia e la partecipazione un orizzonte condiviso di valori e di regole
Condiviso non solo perché ha accettato a banche perché costruito insieme perché ogni cultura ogni religione ogni persone chiamate a portare il proprio contributo di idee di etica e di passione civile
Perché è chiamata a promuovere condividere il bene comune
Conoscersi riconoscersi avere cura delle relazioni umane definire un progetto comune da costruire insieme per il bene del Paese
Questo non è come ci dicono i diffusi successi di integrazione delle nostre città e dei nostri paesi
Il percorso vincente per costruire la buona convivenza e dunque la sicurezza e queste la svolta che deve operare centrosinistra quando tornerà a governare
E questo ci aiuterà anche a costruire quella binomio crescita economica e giustizia sociale
Mai come nelle merita anche del post berlusconismo crescita economica e giustizia sociale sono diventate un binomio inscindibile
Non voglio riprendere riprendere dati che dicono dello stato delle diseguaglianze della povertà nel nostro Paese
Voglio soltanto riprendere una questione che mi sta a cuore per recuperare competitività per fare sì che le politiche sociali siano davvero politiche di sviluppo è necessario aumentare il tasso di occupazione in particolare di occupazione femminile e allora bisogna affrontare di petto la questione la possibilità di conciliare lavoro e famiglia
Fra le donne in età compresa tra i trenta e trentanove anni la decisione di avere un figlio coincide ad esempio un abbassamento di oltre trenta punti dalla partecipazione al mercato del lavoro
E questo è vero soprattutto per lavoratrici atipiche precarie e discontinue sappiamo anche è che l'Italia dedica ai sostegni alle famiglie ai servizi sociali all'indennità di disoccupazione
E il nome il due virgola nove per cento di punti in PIL contro i sei virgola sette per cento della media europea
Sappiamo che in molti Paesi e l'ottanta per cento di chi perde il posto di lavoro beneficia di una indennità di disoccupazione Italia solo un quinto di chi disoccupato riceve un'assicurazione contro la disoccupazione
Per questo credo che sia giusto ribadire che non si rilancia la competitività del nostro Paese se la crescita economica e le politiche di welfare non sono in grado nel contempo di sostenere i redditi da lavoro di contrastare la povertà di aiutare le famiglie nella cura e nella crescita i figli
Di dare un futuro ai giovani di consentire agli anziani di vivere più a lungo e meglio di promuovere cittadinanza per le persone straniere
Perché nella risposta a questi problemi urgenti si gioca non soltanto il valore dell'equità ma appunto la possibilità di crescita del nostro Paese
Ed allora Werba necessario Guelfa promozionale
Necessario alla crescita del benessere del nostro Paese quello che punta sulla per buone in occupazione per tutti in particolare per le donne sulla formazione e sull'allungamento della vita lavorativa
Sul Mac lavora attività sulla conciliazione tra lavoro e famiglia
Sulla rete dei servizi sociali e sopra e sanitari soprattutto per gli anziani non autosufficienti
E su una misura universalistica di assistenza perché in condizione di povertà come il reddito minimo di inserimento
Si tratta di un'agenda molto impegnativa ma ineludibile che contiene le priorità obbligate per l'azione di governo riformista capace di parlare al centro nord come al Mezzogiorno d'Italia
E qual è il motore che può rendere credibile compatibile questa agenda di riforme come si pongono insieme priorità e risorse
In una politica di sviluppo è stato detto in una politica di sviluppo che rilanci con grande forza il valore del lavoro nella vita delle persone
Lavorare meglio tutti e tutte lungo tutto il ciclo della vita
E passaggio cruciale allora e contrastare la precarietà del lavoro promuovere il prolungamento volontaria e incentivata dell'attività lavorativa e promuovere l'occupazione femminile
è noto che l'occupazione femminile è un dato assolutamente urgente nel nostro Paese non solo perché siamo ultimi ma per combattere la povertà minorile e per promuovere
E il maggiore è la possibilità di scegliere gli aperitivi che si desiderano
E allora dobbiamo rovesciare la piramide della nostra politica e mettere al primo punto la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare è un investimento straordinario nei servizi educativi della prima infanzia ed anche per gli anziani non autosufficienti
Servizi educativi per la prima infanzia in quanti in quanto questi servizi
Incidendo sullo sviluppo cognitivo dei bambini e offrendo a tutti gli standard da codici e stimoli cognitivi omogenei
Sono uno strumento fondamentale per il benessere dei bambini e per combattere la povertà minorile
Perché incidono sul peso dell'eredità sociale dello svantaggio EP considero molto importante la legge sugli asili nido che ha proposto al nostro partito che ha raccolto più di trecento mila firme
Così come e lo voglio affrontare concludendo
E perché è stato motivo di discussione di polemica in questi giorni se si vuole conciliare lavoro e famiglia
Bisogna assolutamente affrontare e la questione a partire da quelle che la vivono come più di altre come un'angoscia come un lusso
Mi riferisco a quella curatrici atipiche precarie discontinue e allora voglio dirlo care compagne e compagni e ditemi
Se non è di sinistra molto di sinistra dare a una lavoratrice co.co.co. la stessa tutela della maternità di una impiegata ministeriale
O anche o dare a una ragazza madre che si trova in condizione di povertà la possibilità di scegliere un figlio questo elementare il senso dell'emendamento che abbiamo fatto con Rosi Bindi che è qui e che ringrazio e penso anche che questo sia un modo per anticipare la Carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e peraltro anticipa una norma contenuta nella legge quadro
Sulle responsabilità familiari che per primo firmatario il nostro segretario e se questi interventi proprio dirlo con schiettezza
Aiutano una donna ad evitare una botto in nome della libertà di scelta io credo che noi non potremmo che esserne felici molto felici riconoscere
Fare una politica per la famiglia significa riconoscere i legami familiari al di fuori del matrimonio e qui voglio sottolineare ciò che ha detto Paola Conci augurarmi che questo sia davvero un punto di mediazione de Eccher riusciremo a realizzare all'interno dell'Unione
Così come concludendo voglio citare altri due punti che non non posso prestare nei tempi sviluppare ma che sono fondamentali della nostra agenda politica
Il primo lo ha detto Bersani ci insisto se c'è un mare iniziali del web farm che noi proponiamo con orgoglio ai nostri partner europei maestro Alberto locale comunitario
Per questo noi vogliamo investire fortemente nei servizi alle persone e per questo noi oggi siamo accanto ai nostri sindaci nella battaglia per contrastare pesantemente i tagli che il governo Berlusconi porta ai servizi sociali così come e lo voglio solo citare perché è stato sviluppato su questo
Bersani ha detto le cose essenziali Ignazio Marino che è intervenuto per noi priorità fondamentale a partire da un forte investimento nelle politiche sociali è il diritto alla salute non aggiungo rispetto a quanto è stato detto voglio soltanto cogliere questa occasione
Per ringraziare i tanti medici tanti operatori sanitari etnei tanti i cittadini le associazioni come il Tribunale dei malati che attraverso la loro abnegazione il loro impegno hanno impedito in questi anni
E di abbandono del servizio sanitario pubblico che questo servizio sanitario pubblico si impoverisce ulteriormente
Per noi la sanità è un investimento punteremo su di punti gli aspetti di qualità come è stato detto soprattutto sulla medicina del territorio
Ma anche su un altro dato l'autosufficienza del mezzogiorno abbiamo un punto di riferimento importante che abbiamo realizzato in questa legislatura che la legge D'Alema che prevede un fondo straordinario per investimenti nella sanità nel Mezzogiorno così come se ribadiamo l'impegno per un finanziamento adeguato del servizio sanitario pubblico universalistico e solidale
Dico anche che non possiamo essere indifferenti rispetto al fatto
Che il trenta per cento di cittadini paga sulla sanità di tasca propria e allora io credo che sia ineludibile il nodo del decollo della sanità integrativa a partire ad esempio da alcune prestazioni che corrispondono a bisogni fondamentali
Come le cure odontoiatriche oggi del tutto esclusa dei servizi essenziali di assistenza
E poi bisogna monitorare la spesa a valutare i risultati combattere gli sprechi e le inefficienze promuovere la qualità
Nel concludere vorrei ricordare a noi tutti che le politiche sociali sono politiche per le persone e con le persone per noi e e sono politiche che chiamano in causa l'idea della Spi Società per noi la società che vogliamo perseguire è quella del rispetto e la Società della dignità della persona e la Società della cittadinanza
Investire sulle politiche sociali come politiche di sviluppo significa non soltanto avere una carta in più per mandare a casa Berlusconi ma anche a sconfiggere la sua cultura quella della furbizia
Della illegalità la cultura termine fregola cultura del lifting della quota esteriorità
Per dire invece per dire invece a tutti i cittadini
Io ci sono io mi prenderò cura di te
Grazie Livia Turco
Poi il piacere
Che è un piacere anche personale di dare la parola ad Alain Touraine fu uno dei più grandi sociologi del mondo non è una frase retorica per chiunque abbia una qualche conoscenza del Centre sociali
è un intellettuale militante nel senso più pieno e intelligente e dà la parola
Mi assiduo non dorme chiusi legge
Proprio scelto Di Bello quattro francese di rito quelle sull'ostruzione fossero non è perché voglio perorare la causa dell'eccezione francese sono stato molto lieto questa mattina consentire delle argomentazioni molto forti contro il pessimismo contro l'idea del declino dell'Italia
Lo ci sono stati ci sono state molte argomentazioni che sono state presentate a livello economico a livello nazionale anche europeo
è evidente ammette
Naturalmente più volte si è parlato degli obiettivi sociali
E dello stato sociale dell'uguaglianza secondo il figlio eppure qui mi sento meno convinto sulle che sentiamo dire da tutte le parti che la concorrenzialità le nuove tecnologie la concorrenza mondiale tutto questo fuoriuscita impongono di tagliare gli oneri sociali
E quindi l'opinione pubblica europea ha la sensazione che di anno in anno
Sì c'è campi di richiedete impiego
Ridurre o comunque di togliere quello che era già stato conquistato vediamo anche per esempio in seno alle aziende che le regole le norme sociali sono sempre meno rispettate e di conseguenza visto che abbiamo parlato questa mattina di fiducia
Mi sembra che ci sia proprio in una carenza una mancanza di fiducia da parte dei lavoratori da parte dell'insieme della popolazione e di conseguenza è importante per tutti noi
Definire
Su fra no non programma di salvataggio di tutto nel dire di risoluzione tutti i problemi ma un programma lungo il perché definisca una nuova tipologia di stato sociale e bisogna dire chiaramente alla popolazione che il solo modo per evitare che si passi dall'uguaglianza al thatcherismo o comunque a una decomposizione destrutturazione libera lista bisogna passare da un guasto esteta da uno stato sociale a un altro pur è questo
Presuppone uno sforzo uno sforzo per definire in che cosa potrebbe consistere questa nuova concezione di Stato sociale
Vietato al transito viene
Le idee le parole principali sono già state espresse poc'anzi perché sappiamo tutti al che in ugual sarà lo stato sociale è stato anzi tutto un sistema di protezione dei lavoratori sarà
Un sistema che è stato realizzato grazie alla pressione all'iniziativa soprattutto dei movimenti sindacali non si tratta quindi di rinunciare a quello che è stato conquistato ma abbiamo bisogno di ridefinire una nuova quindi definizione più ampia e quando si parlava di individuo di persone bene penso che questa sia la via da seguire
Monica
Perché non si tratta di indicare uno due casi particolari penso che quello che noi dobbiamo sottolineare oggi e che stiamo aggrediti attaccati nella nostra umanità nella nostra libertà le nostra uguaglianza
Pompilio
Non soltanto nel campo del lavoro ma in tutti i campi del consumo della comunicazione eccetera e di conseguenza
Noi oggi dobbiamo attribuire un'importanza centrale al problema del controllo vero della dignità della vita da parte dell'individuo e naturalmente tutto ciò in un contesto sociale ecco perché anzitutto voglio dire che quello che colpisce di più
E oggi la necessità di garantire in una popolazione che invecchia è anche se come non auspichiamo si possa proporre alle persone di una certa età di ricominciare a lavorare bisogna tuttavia che ci sia una politica che Corrado e che copra scusate i grandi rischi della vita individuale cioè da una parte l'invecchiamento nella dipendenza e dall'altra parte
La malattia mentale vale a dire l'impossibilità per un individuo
Che e liberato dai vincoli l'impossibilità di vuol farsi carico di tutti gli oneri che spesso sono molto pesanti che gravano su di lui
Non si tratta solo dei problemi tecnici che riguardano la medicina l'igiene pubblica questi sono punti fondamentali sui quali si gioca proprio la nostra concezione di un nuovo stato sociale vorrei anche dire
Perché non si possano separare queste cose vorrei dire che tutti i problemi che si tratti di riproduzione di vita di morte si sono particolarmente importanti
Per la popolazione femminile che svolge un ruolo che essenziale ecco che deve diventare predominante primordiale i problemi così come vengono posti da cinquanta da trent'anni da parte del movimento femminista e da parte di tutte le donne mi sembra che stiano proprio al cuore di un nuovo stato sociale che dobbiamo costruire
E non sono problemi e tematiche specifiche
Adesso vorrei toccare un secondo punto che
è un punto che assume un'importanza sempre crescente in tutti i Paesi
Noi dobbiamo abituarci dobbiamo imparare attiveremo non direi in una società multiculturale bensì in una società che sia organizzata
Sulla base di una comunicazione interculturale dobbiamo imparare a parlare a comunicare con le minore con le minoranze non è in quanto minoranza ma in quanto altri in quanto altra cultura
E quindi cultura che ci obbliga a definire noi stessi nei confronti degli altri e allo stesso tempo
Non si tratta semplicemente di riconoscere la differenza la diversità si tratta di imparare
A associare a combinare la differenza è l'appartenenza allo stesso principio agli stessi principi del illuminismo allo stesso universalismo morale dei diritti individuali
è cosa non facile dobbiamo imparare ad esempio a rispettare tutte le confessioni ma anche a chiedere a tutte le confessioni e tutte le chiese di rispettare la libertà religiosa di ciascun individuo
Per dare semplicemente un esempio che è particolarmente pregnante
Il terzo punto che vorrei velocemente trattare è stato già sollevato più volte oggi
Non eravamo abituati a preoccuparci della povertà delle persone che si trovano nelle classi meno abbienti e siamo ben consapevoli che il problema nuovo che non cessa di aumentarle è che in tutte le società ci sono persone
Che non solo si trovano in basso nella scala sociale ma che sono ormai esclusi quindi temi come l'esclusione della precarietà sono diventati essenziali e dire che non si può parlare di individuo di persona umana
Lasciando che ha in Paesi ricchi e industrializzati ci sia un dodici quindici diciotto per cento della popolazione che in realtà è esclusa dalla cultura
Vorrei aggiungere velocemente
Una parola più difficile da pronunciare sono mi sembra chiaro
Perché se adottiamo una nuova concezione di Stato sociale che si incentra sull'individuo sulla cultura sulle tappe della vita sulla differenza sulla comunicazione sociale
Non possiamo più
Dare allo stato il ruolo che è stato proprio dello Stato la quando cioè si definivano i problemi come il confronto tra proprietà otterrà interessi specifici
Lasciò foto da parte del mio paese perché è un caso isolato nei confronti di questo problema
La vecchia idea che la nazionalizzazione sia l'equivalente o la condizione necessaria la giustizia sociale è un'idea credo che bisogna prendere con il beneficio d'inventario in alcuni casi questo è vero in altri no ma soprattutto vorrei trattare un punto che secondo me di grande importanza cioè non è più possibile s'è parlato di educazione e di ricerca di salute non è più assolutamente possibile gestire i servizi dei grandi servizi come la salute e l'educazione e la ricerca come se fossero servizi amministrativi io ritengo che un elemento essenziale del nostro progresso
FIAT riconoscere che l'Est la spesa pubblica
Che verosimilmente non diminuiranno ma e che la spesa pubblica può e deve essere gestita in molti casi il per in modo non statale e questo vale soprattutto per le università e centri di ricerca e i grandi ospedali pubblici questo un fenomeno che già esiste in modo diverso in grado diverso in vari Paesi si è parlato del modello olandese comunque credo che un programma di trasformazione della società giustamente in funzione
Di un ricco centra mento è un re incentra mento sulla vita personale sulle trasformazioni che avvengono in corsa la vita bene questo impone che ci sia un'evoluzione profonda addirittura fondamentale è un cambiamento fondamentale nei grandi servizi pubblici
Sotto
E conclude Rocco nel caso più centrale più importante e per certi versi più drammatico
Penso che il problema Cuccia Ale oggi
Per una politica che si possa chiamare di centrosinistra di sinistra sia il problema della scuola
La scuola è stata per lungo tempo il simbolo per tutti noi dell'uguaglianza della lotta contro la diseguaglianza
Il simbolo di delle opportunità e siamo tutti figli e nipoti di persone che sono state educate nella scuola pubblica ebbene oggi
Dopo essere stato uno strumento di trasmissione della disuguaglianza
La scuola la scuola pubblica diventato un fattore di crescita ulteriore di rafforzamento della diseguaglianza in particolare nei confronti delle minoranze di origine straniera che fanno fatica a entrare nel sistema scolastico e che spesso sono emarginate
Sono abbandonate sono scartate dal sistema scolastico quindi la credo che la creazione di leggi e istituzioni
Sì è stato il punto centrale della lotta sociale la fabbrica è stato il luogo principe dei problemi sociali dei dibattiti sociali oggi la scuola deve uscire da relativismo
E deve diventare luogo in cui
Le posizioni più nuove e più innovatrici o più difficili da fare accettare da parte della scuola stessa ebbene siano dibattute proprio lì in quel luogo due tra cui il nuovo stato sociale di cui parlavo e questo
L'elemento da un punto di vista strategico più importante
E quello che a mio avviso definirà il successo o l'insuccesso vale a dire la capacità di lanciare non una grande riforma bensì una grande riflessione una grande discussione
Sui problemi della scuola in modo che al la scuola sia anzitutto orientata verso la differenza
E la crescita delle capacità di ciascun essere umano affinché possa pienamente sviluppare le sue capacità e possa avere il massimo delle possibilità dell'opportunità nella vita grazie alla vostra attenzione
Grazie davvero ad Alain Touraine per questo è importante il contributo
E per alcuni delle questioni che ha evidenziato in particolare quest'ultimo richiamo alla ruolo della scuola credo che sia da meditare con grande attenzione ora la parola a John Paul Fitoussi
Che accogliamo con grande interesse si tratta di un importante studioso di economia quale si devono studi molto significativi e spesso assai assai innovativi su questioni di macroeconomia e su questioni che riguardano la disoccupazione
Credo che sia un po'
Davvero importante che ascoltiamo con attenzione perché il lavoro che da anni conduce
Ha spesso costituito una sollecitazione importante per la politica e per l'elaborazione di politiche pubbliche nelle continente europeo grazie per la parola
Grazie mille si sente
è un grande piacere è un grande onore di essere qua
Ciò non Bramante onorato di partiti ci pare adesso sinistra italiana
Perché la sinistra e una specie a in via di sparizione e per tutto il mondo
Essendo francese
Al bando preparato il mio poco Pan che mi dicono non si può
Progettare vado a parlare in italiano
Perché
Al mare l'Italia e anche andare la sua lingua
Voi potete
E voi potete germi essere se tu ammiragli Guanda bisogna parlar la la parte così il bar presa ma c'è una ragione per questo
Che posso fare è chiara tramite le Giampio di un contatore allora all'opera
Che Sordi sotto gli applausi ricca conto dieci valuta la sua canzone
Alla fine diceva Eduardo non posso continuare tutta la mia vita a a cantare questa canzone
è un mondo si alza e di tu continuata fino al mondo ante dove tu canterà giusto
Comunque
Dunque la ragione perché proprio di di parlare italiano
Adesso si parla
In questo congresso del declino dell'Italia
Io direi che c'è un Sanzo di autoflagellazione da parte Tolle Europa
Anche in Francia abbiamo avuto un grande dibattito tre anni fa che non è finito questo dibattito sul declino francese
Il problema è quando si parla degli un declino non si sa se si parla del declino del Governo o declino o del declino della società
Spesso facciamo la confusione
Spesso diciamo che noi gli italiani o no ai francesi non siamo bravi
Spesso non è il problema delle società spesso è un problema del governo
è un problema
Molto
Importante nella zona euro
Particolare importante nella zona euro per Ko perché non cede solo la zona euro e con buone
Sul cammino del declino
Quando si fa un paragone
Tra l'onda mantenga la crescita lane nella zona euro
Nell'America o nell'Asia
Sì c'è un fatto che colpisce
E che la zona euro è stata la giornata di tutti i Paesi ricchi dell'OCSE che ha conosciuto la più bassa crescita
E se parliamo di crescita per reddito
Ha conosciuto la stessa crescita per per capitale
Il Giappone
E credevamo che il Giappone era il malato veloci Dante perché il Giappone era colpito dalla depurazione un male molto grave che non si può alzare ma no abbiamo fatto così bene dal Giappone nella zona euro Pravo
E dunque bisogna sapere quale sono le ragioni di quello e per analizzare questo ragione o anche per mettere queste ragioni in paragone quando il modello sociale va domanda dal breve termine a lungo termine dalla l'economia alla politica
Nel breve termine se si fa un processione
Della crescita per il due mila e sei la crescita nella zona euro sarà il rialzo
Un punto otto per cento
Questo è la media che la crescita nella zona euro da mille nove novanta
Dai sedici diciassette anni zona euro ha conosciuto un tasso di crescita di un punto otto per cento
A paro grande paragonare con un tasso di crescita di delle tre punto tre per cento in America
E del sette per cento e in Asia
E qui il declino c'è un declino relativo ma quello che colpisce di più e che anche la zona euro ha cresciuto meglio che il Regno Unito il Regno Unito ha avuto da diciassette anni un Moon mezzo punto di più di crescita un mezzo punto di più è molto importante
è molto importante perché e la differenza tra la persi stanza della disoccupazione era piena con occupazione
E siamo in una situazione di piena occupazione dappertutto il mondo ma no nel grande Paesi della zona euro
Questo la nostra specificità
E questo e anche
Rimane la nostra specificità o che quando il mondo va molto bene perché si deve sapere che il tasso di crescita del mondo era di cinque per cento nel due mila e quattro e sarà più di quattro per cento nel due mila cinque due mila sei dove siamo il ritardo e siamo in ritardo per spiegare questo ritardo ci sono due tesi la prima
Diciamo
La tesi che chiamerò la la conservativa
Conservativa anziché quelli conservatrice conservatrice
La tesi conservatrice che dice che il problema siete così perché per assenza di riforme strutturali
C'è un ma solo possibilità per volare di andare meglio di fare riforme strutturali
Ma innanzi definisce quelle che il contante o delle riforme strutturali
Non si definisce ma gli europei hanno un'idea di quelle che e che sono le riforme strutturali riforme strutturale sono il la base l'amante del livello del sistema di protezione sociale
E e anche
La la la la un manto della flessibilità dal lavoro l'aumento e della precarietà del lavoro
E il problema è che forse questa tesi e giusta io non più non lo credo
Vado spiegare perché forse questa tesi è giusta ma non è possibile di riformare una società
Quando la società e un Stato di in sequenza economica forte
Non è possibile di dire
A una società al MoMA Anto dove abbisogna di protezione che perché abbisogna di protezione non può non possono più tardi questa protezione
Il problema viene tutto da qui perché un sistema di protezione sociale costo morto
Caro quando non c'è crescita
Costò molto caro quando non quando c'è una disoccupazione di massa e si capisce bene perché se non c'è disoccupazione allora il sistema della indennità di disoccupazione non costa nulla
Questa è la tesi ma questa tesi non è vero perché Nannelli
Almeno non è dimostrata perché c'è un fatto universale che è stato dimostrato perché è un fatto il se legge nelle statistiche del tutte le agenzie mondiale che più un'economia e globalizzata
Più il suo grado di protezione sociale e elevato
è in questo questo fatto non concorda con la retorica della globalizzazione
Non concordata tutto con la retorica della Provincia ma è un fatto universale
Che concerne a tutti i Paesi che fanno la più grossa parte dal loro appeal all'estero sui mercati mondiali
Voglio dire i piccoli paesi
I piccoli paesi sono i in grado di avere Allo stesso Tambo
Anche quelli che sono i merchant e solamente quelli che si sono sviluppati al hanno la possibilità di avere un alto tasso di crescita e
Anche allora questi vita di avere un
Un alto livello di protezione sociale e questo si spiega anche molto belli
Perché la globalizzazione né da più di opportunità apre il sistema delle opportunità ma fa a Montieri crescere le in sicurezza sociale dunque c'è un bisogna di protezione suprema Ontario
Del del fatto stesso della globalizzazione
E quando questo sistema di protezione
E dato allora la globalizzazione va ma hanno in mano con Anna la solidarietà sociale
Credo che quello che è stato dimostrato dai fa dai fatti Nanda i discorsi retorici
E che le società Aldo più di libertà che crediamo di scegliere il grado di solidarietà
Che loro vuole
L'una decisione che concerne alla democrazia no è una decisione che si fa su Costa scrive cosa
Conseguenza
La sanità
L'operazione deleterie della globalizzazione dovunque questo voglio dire che non siamo sopra determinati calme come si crede
Abbiamo molto più spazio per Lecce
Allora
Che che è il problema che va male nell'Europa nella zona euro perché abbiamo questo declino relativo
La mia risposta è che e San Felice
E che non abbiamo un governo
Non abbiamo un governo e si vede quando sia narice Ytzhak la reazione dei di politiche economiche nella zona euro si vede molto bene che non ci sono
Non ci sono reazioni presi ampio nel mezzo decennio che va nel tra il due mila uno al due mila cinque
Il la politica fiscale discrezionalità nella zona euro è stata fondamentalmente zero
Ma era un periodo piacque nel fiuto
Molti shorts
E no al micio il crollo delle borse il l'undici di settembre due guerre
E non c'è stato nessuna reazione
Si può dire no anche che non c'è stato nessuna reazione di politica monetaria
Perché la politica monetaria ha provato sola martedì beneficiare dal apprezza amante dell'euro
E dunque diceva guarda i tassi sono bassi facciamo il nostro mestiere ma non era vero se essi
Annalisa le le condizioni monetarie si vede che si vantano di più in più strette perché c'era questo a un manto e norme
Dal del tasso di cambio dell'euro e passato di zero punte nove a un po'un punto quattro e enorme balla per una manetta
Dunque non ci sono reazioni
Allora
Questa Sanza di razionalmente
Fa che la la zona euro a una gestione sbagliata
Perché
Abbiamo affatto abbiamo abbiamo fatto l'euro
Per essere una gronda economia
Ma dal fatto
No enti gestiamo la zona euro permessi fosse una piccola economia
In una piccola ipertermia l'unico
L'unico fatto che conta e la competitività
La domanda interna non conta
E normale
Ma in una grande e quella mia solo alla domanda Interna quanta molto di più della domanda esterna per esempio
Se
Vediamo gli Stati Uniti come di criteri europei se diciamo quale il Paese e non ha saputo adattarsi alla mondiali alla mondializzazione alla globalizzazione allora Vittore la risposta
Gli Stati Uniti perché perché hanno il disavanzo delle partite correnti il più alto da più di un quarto di secolo ma noi siamo bravi non abbiamo un disavanzo a livello della zona euro a che negli anni novanta abbiamo avuto un Sampras
Dalle partite colorante
Dunque
Continuiamo a gestire la zona euro pavese fosse una piccola icona mia ponderale conseguenze resa ampio
Quaestio
Sì l'esempio più parlante quello della Germania la Germania ha fatto una politica di competitività
Per Germania continuato di fare guarda che la Francia aveva prima chiamata la disintegrazione competitiva
E la disinfezione competitiva ha avuto delle conseguenze prima il le il Ponto esterno della Germania e insomma presso ma senza grazie
E che alla affatto perdere delle quote di mercato all'Italia e alla Francia
Dunque per la zona euro nane veramente un un un motore di crescita il fatto che la Germania Guarnieri guadagnato in competitività
Ma
Più grave ancora e che la zona la la la Germania non ha risolto i suoi problemi
E se non ha risolto i suoi problemi
Per una ragione Sante Ricci una grande economia
E per guadagnare in competitività ha dovuto affogare la sua società abbassare i salari
E l'andamento del se dei salariati ad un livello tale che non c'è più domanda interna e la quarta e il quarto anno di Stati-nazione in Germania Germania conosce
La più lunga Piero di stagnazione dal dopo la seconda guerra mondiale
è enorme
Ma siamo
Questo è un fatto che descrive il nostro futuro
Perché siamo condannato avere una politica di competitività voglio dire un una politica di corso per il verso il basso le
La fiscalità e per il sistema di protezione sociale
Ma sappiamo che
Sanza guadagnare
Nessun Paese può guadagnare possono Guanella di adesso l'amante i piccoli paesi
Via Olanda ha guadagnato forse il look Samburu va guadagnata o Malta poi citerà ma
Ma non in Italia
Dalla Francia nella Germania
Dunque la soluzione a questo problema in molto semplice
Se vogliamo avere in una società e vede il futuro bisogna
Queste società
Quando esco un progresso conosce un progresso economico
Perché impresa anch'il pressante e l'incrocio tra il passato e l'avvenire
Più la la strada verso il futuro e bloccata più la Randi età
E importante
Il reddito di attività e basso
Se vogliamo aprire una via verso il futuro abbiamo bisogno di un governo abbiamo bisogna almeno immettere un po'più di democrazia nel funzionamento e dell'Europa resa ampio a quando una definizione a livello politico del tasso di inflazione
La cipolla della politica monetaria rese ampio a a bando la possibilità nel Parlamento europeo di definire una politica industriale una dottrina della concorrenza prese ampio
Togliamo indo gli investimenti pubblici materiali e immateriali del calcolo del disavanzo pubblico ci sono tutte sì queste possibilità perché dal momento dove continuavamo su questa strada abbiamo un vero problema
Tra legittimità e poterne
Perché
La legittimità democratica e Conan vedi governi nazionali il poteri ecco le istituzione europei
Un'istituzione non può vivere senza legittimità dunque che fa che fanno l'istituzione le istituzioni europee provando di trovare la legittimità nella dottrina
E trovando la legittimità nella dottrina nella dottrina dominante ma un governo non è un governo per le dottrine un governo è un governo per le scelte e la ragione perché governare un società implica di essere molto più pragmatico al tremante al tremante siamo in questa strana situazione dove gli Stati Uniti sonno
Il Paese il più grosso produttore di dottrine nel mondo
Ma a uso esterno sola mantengo
E gli europei sono i più grandi consumatori di di di di dottrine grazie
Grazie ancora John Paul Fitoussi per la sua ambizione brillante
Interessante ora la parola Maria Rodrigo esce
Perché presiede il Consiglio delle scienze sociali nella Commissione europea ed è stata promotrice e organizzatrice del Consiglio europeo di Lisbona nella sua qualità di consigliere del primo ministro Putin
Le parti la dire borghese di Giusy Boban vede da Adrian dunque dice descrissero germe nobile no la Long Italia invece la confermo decibel palla bandendo Birmania un fosse
Sudando
Ah no versi un attimo un attimo solo Fossett comporti dovuti dovrà AGEA del nel ringraziare per avermi dato la possibilità di condividere con voi questo scioglilingua intento straordinario questo momento straordinario
Di cambiamento in Italia
Che si fa mandate avanti del capitale io e sta facendo in giro delle capitali sto arrivando qui a Firenze lo show sul mondo sento davvero un vento di cambiamento
Sì è tutta vorrei vitali e poi fa il vero come l'Italia si trova ad un Bío storico e forse l'Europa può aiutare Alitalia col a risolvere questo problema deliziosi Buttiglione ma vorrei anche dirvi la morte a che all'Europa dell'Italia a enormemente bisogno dell'Italia della sua creatività organismo ed il suo impegno ai fini della costruzione del progetto europeo
Dopo Etterbeek filosofico manca l'Europa anche essa si trova a un bivio
Io le sue domande e ci si può chiedere otto va va ad esempio sguardo dopo perché l'Europa perché abbiamo così bisogno dell'Europa
Io non vado in giornata dobbiamo riconoscere che il nostro discorso ufficiale Gabashvili i nostri discorsi ufficiali non funzionano più
L'alta val pure generazione e in particolare per le nuove generazioni
Da un'obiettività manca son portoni due grandi la l'Europa estremamente importante per fare mantenere la pace all'interno dello le frontiere ma adesso è altrettanto importante per migliorare e sostenere nostra qualità novarese di vita in un mondo globalizzato
Io non fossi Office attivo e poi abbiamo bisogno anche di un'Europa più attiva sulla scena mondiale per migliorare la casa innanzi del mondo
L'ho aperto l'Europa si trova di fronte a un dilemma
E la che senza passione vale a dire sacrificati capiti sapere se bisogna sacrificare la concorrenzialità per sostenere il nostro modello sociale o se invece bisogna poter sacrificare il nostro modello sociale per rafforzare la concorrenzialità sia verso Claire riguardante ed è chiaro ormai che c'è solo un modo per superare questo dilemma Bertolis Arsinoe la sua della collezione vale a dire puntare sulla società della conoscenza
Della Germania e via Asturie e vorrei sottolineare che la società della conoscenza Buffon è un qualcosa di VAS più profondo più basso terraformazione che non la società dell'informazione la Fondazione si tratta di una grande trasformazione che deve avvenire in tutti i settori per tutte le aziende e per tutte le persone settimo trasformazione si tratta di una trasformazione
Che si basa sulla qualifica e sulla creatività delle persone delusi sino
Ignazi vitali poco
E sono sicura che non può essere che l'Italia che capisce qual è stato in profondità cioè perché capisce l'importanza la portata che a una società basata sulla conoscenza o se viene persuade Battista subiamo era quello che la scelta di costruire una società tanto anche sia invasa sulla conoscenza è una scelta che è stata operata cinque anni fa a Lisbona sette ma liberismo la strategia di Lisbona va ha già la sua storia
Moderni onde infine strategici nel due mila è stata definita una strategia nel due mila uno se è stata trasformatasi oppure questa strategia in un programma di azione concreto
Nel due mila due Marston ventisei è stata avviata nei Paesi inclusi i nuovi paesi membri dell'Unione europea
Ombre qua nel due mila tre la strategia è stata collegata alla strategia di Lisbona con la Costituzione europea onda di e nel due mila quattro patto di stabilità è stato Robin Hood chiamata in causa il Patto di stabilità e di crescita e il bilancio comunitario affinché fossero legati alla strategia di Lisbona
Cattaneo e quest'anno l'anno in visione domani ampliando siamo alla fase di revisione di medio termine dei questa fase della strategia un Alberto a lavoro sardo borghesi state affinché questa possa rispondere alle nostre sfide strategiche
Per celebrare critiche sia stato e vorrei utilizzare le questa occasione per chiarire l'obiettivo strategico che l'obiettivo strategico
Bravi Lisbona decorre mila piccoli pennone rendere l'Europa l'economia più concorrenziale del mondo non è questo l'obiettivo l'obiettivo di Lisbona che serve ed è quello di associare a livello elevato la concorrenzialità con un'occupazione maggiore con un'occupazione migliore
E con la coesione sociale
Terreno sicari infine vorrei anche chiarire che la priorità centrale di Lisbona osservando poi avverrà non consiste nell'aprire il mercato interno europeo benzina nel costruire una società che si basa sulla conoscenza padre braccio non si tratta di rimettere in questione il nostro modello sociale europeo bensì di rinnovarlo
è di far sì che questo possa rispondere alle sfide che dobbiamo affrontare
A marzo
La chiesa allo stesso tempo l'attuazione di Lisbona non è un fallimento completo ma ci sono certo delle difficoltà nella va a realizzazione dodici ecco perché abbiamo lanciato dei programmi nazionali siamo qua di crescita e per l'occupazione
Il tuo dinnanzi transitorio vengano bisogna dire che se guardiamo il caso italiano Piergiorgio è stato decapitato e sto facendo per l'appunto un giro di capitali proprio per talmente tastare la situazione sul campo
Ebbene tali non si perde siccome l'Italia si trova di fronte a delle sfide molto specifiche
L'otto armi la prima sax affidati Thomas è quella di rinnovare la sua capacità di innovazione creando un collegamento più forte tra ricerca investimento nella ricerca
Grazie la seconda sfida negativa è quella di continua al innalzare immobile il tasso di occupazione e in particolare il tasso di occupazione per le donne in Italia ma questo richiede in cambiamento di fondo richiede la disponibilità di servizi sociali in Italia
Quasi la terza sfida se abbiamo problemi la fatti riguarda colmare il divario che esiste tra le regioni in questo Paese essi e anche questo se richiede un ripensamento della politica di coesione regionale
E fino al mare
L'Italia e infine l'Italia si trova di fronte a una grande strozzatura per quanto riguarda la sua politica di bilancio Buskers de Parfums perché
Non è facile ridurre il disavanzo indebito e allo stesso tempo investire nel proprio futuro conservazione ed è quindi è assolutamente fondamentale sviluppare una realizzazione una classe non entra più intelligente del Patto di stabilità e di crescita se vogliamo superare proprio questa strozzatura
Giannone e vorrei compassione concludere la mia presentazione ha un design più lo fa paura non dicendo che l'Europa a enormemente bisogno dell'Italia
Con abuso andrebbe a trovare o non più Hamas nuovo al occorre quindi cominciare a realizzare un nuovo programma in Europa
è secretato autogiro ed è molto importante dire che frasi io altro non si tratta di scegliere tra riforme strutturali politicamente bazzecole mica un fabbro della o politiche e macro economiche a favore della crescita il fumo avvocato bisogna che tutte e due questi elementi siano presenti
Assassino non si tratta di scegliere tra l'apertura del mercato europeo sosterrò o il sostegno al modello sociale europeo Bonato svantaggiate lussuoso del bisogno che tutte e due le cose esistano starci fallisce e non si tratta di scegliere disse no tra ampliamento o approfondimento
Bisogna portare avanti tutte e due le cose sarà e quindi questo significa con Abruzzo Marche abbiamo bisogno di un'Europa politica più forte ma che non fa politica
Per me un'Europa politica più forza sente intende strategic value è l'altro volto di una strategia di Lisbona che sia più efficace eccessivo lo dovunque e sono sicura che nel nuovo governo italiano ha protagonista stop sarà un protagonista fondamentale di questo il nuovo programma europeo grazie
Grazie
Grazie ancora per questo richiamo allora se nati europeo che giustamente
Orienta tutto il nostro dibattito ora
La sessione riprende il suo ritmo
Regolare diciamo dopo
Introduzione di Livia Turco le relazioni
Con ciò anche i tempi regolari di intervento
Che su mandato
E intimidazioni ricevuta saranno nei limiti delle mie capacità spietatamente applicati e che sono di otto minuti per ogni intervento
Do la parola denso a Cesare Damiano
Dopo di lui Luigi Angeletti
Bene il tempo
Stringere come vediamo
Ma questa mattina alla manifestazione dei metalmeccanici è stata grande partecipata
E soprattutto ha chiesto di rinnovare un contratto scaduto da un anno io ho incontrato nel corteo molti operai della mia generazione quelli entrati in fabbrica
Alla fine degli anni Settanta
Quelli che a Mirafiori e mi hanno insegnato le ragioni del lavoro
Quelli che dopo trentacinque anni di catena di montaggio guadagnano mille cento euro al mese
Quando non c'è la cassa integrazione naturalmente ho visto i giovani gli immigrati e tutti mi hanno fatto una raccomandazione mi hanno detto
Non dimenticatevi di noi quando andrete al Governo se andremo al governo come tutti ci auguriamo perché per molto tempo la politica la società alla cultura si è dimenticata dei lavoratori
Noi oggi stiamo cercando di dare risposte importanti su temi come quello dello sviluppo dell'occupazione dello stato sociale della Foro sull'occupazione voi sapete
Che questo Governo fa molta propaganda ci sono dati fasulli l'occupazione in un Paese che non cresce non può crescere
I dati fasulli sono il censimento degli immigrati i dati fasulli sono le nuove statistiche europee che dicono che c'è un posto di lavoro quando si lavora soltanto un giorno
E allora noi dobbiamo riportare la nostra agenda su questi temi sui temi centrali a mio avviso l'aver dimenticato il lavoro
è stata una confusione che deriva dal fatto che nel passaggio dalla
Dal modello sportello vista la modernità nuova
Con la fine della centralità operaia col cambiamento organizzativo dell'impresa a fronte di una globalizzazione competitiva con il passaggio dalle rigidità del telo risma la flessibilità del just in Time
Noi abbiamo sbagliando pensato che fosse finito il lavoro Rifkin per me è stato un cattivo maestro
Il lavoro non è finito il lavoro e cambiato gli operai esistono sono milioni di persone e chiedono alla politica chiedono al sindacato di essere rappresentati in termini nuovi vogliono una nuova rappresentatività per avere rappresentanza sociale e noi dobbiamo dedicarci a questo compito
Nel due mila tre come Democratici di sinistra demotivato una grande inchiesta di massa che è coinvolto ventitré mila questioni già allora avevamo messo in evidenza come alla vecchia nozione di fatica ci fosse oggi la nozione al primo posto di stress
L'ansia della precarietà un terzo delle retribuzioni fino a mille euro mensili il venti per cento delle famiglie che diceva che a fine mese no si arriva e allora io credo e nell'Unione stiamo facendo un lavoro unitario importante
Che non dobbiamo fermarsi alle dispute nominalistiche io non credo che sia giusto abrogare la legge trenta ma la legge trenta barra di Cal mente profondamente cambiato e allora dalla nostra conferenza
Deve partire un messaggio chiaro i lavoratori ai giovani che incontrano il lavoro precario alle donne che faticano ad avvicinarsi al mercato del lavoro agli ultraquarantenni che perdono il lavoro stabile
Dobbiamo dire una cosa chiara il lavoro a tempo indeterminato deve tornare a destra nella forma normale di impiego
E allora un attimo per il nostro sopra il tre per
Il ripristino di quella vecchia regola che ha eliminato il centro destra il credito di imposta automatico che consente di stabilizzare il lavoro
è il lavoro flessibile anche questo lo dobbiamo dire con chiarezza non può costare meno del lavoro stabile perché se costa di meno le imprese saranno spinte a scegliere in una logica di dumping sociale
Questo cosa vuol dire che siamo antichi che siamo rigidi che abbiamo in mente il vecchio modello della grande impresa taylorista Ica
Della FIAT Mirafiori dei miei tempi dei tempi di Fassino nel mille novecentosettantacinque con cinquanta mila operai in un solo stabilimento noi sappiamo che queste cose non ci sono più che le trasformazioni sono state notevoli noi non neghiamo la flessibilità quando c'è una reale esigenza di mercato per un'impresa e lavorate in poi determinato di lavoro a tempo determinato è un'alternativa allo straordinario è un po'modo anche per avvicinare al lavoro dei giovani ma deve essere uno strumento in caso di una richiesta di mercato non può diventare il modello col quale si organizzano le imprese
E allora se la flessibilità buona non va negata diciamolo
Cancelliamo la precarietà cancelliamo le forme di precarizzazione cancelliamo il lavoro a chiamata cancelliamo lo staff leasing cancelliamo il contratto di inserimento
Che sono queste forme di lavoro introdotte in modo ideologico nella legge trenta perché per un'impresa quando si ha a disposizione il contratto di apprendistato il lavoro a tempo determinato
Il lavoro a progetto utilizzato realmente per fare un progetto e non per avere mano d'opera a basso costo
Allora si hanno strumenti di flessibilità disponibilità alle esigenze di mercato concludo dicendo questo naturalmente io sono di questa opinione quando parliamo di lavoro
Dove non possiamo prescindere da un punto che viene ancora prima per difendere il lavoro bisogna che noi siamo capaci di imprimere al Paese una nuova fase di sviluppo perché se non c'è sviluppo non ci sono risorse da distribuire
E per fare sviluppo bisogna indirizzare l'economia allora non bisogna aver paura di dire una cosa chiara
Noi vogliamo più intervento pubblico nell'economia questo non vuol dire statali trarre l'economia non vuol dire la figlia di Stato non vuol dire come ci ricorda sempre Fassino il panettone di Stato
Ma vuol dire non rinunciare ad orientare l'economia fare una regia dell'economia incentivare in modo selettivo le imprese che fanno ricerca innovazione formazione che stabilizzano il lavoro
Vuol dire non rinunciare ad una politica industriale vuol dire sapere se in Italia esistono imprese strategiche tecnologie strategiche infrastrutture strategiche per dare un profilo moderno a questo Paese
E concludendo voglio ancora dire una cosa
Voglio citare questo benedetto caso della Danimarca la dico così uno non può farsi un viaggio in Danimarca contro Leo che subito lo accusano di voler importare in Italia la libertà di licenziamento come sale Corrado D'Alema l'altra sera a Porta a Porta non sono modelli comparati
La Danimarca sei milioni di persone ce la socialdemocrazia da mo'
La concertazione è una cosa che parte dai lontani anni trenta la stesa per le protezioni sociali è sette volte la spesa che c'è in Italia e allora non sono dati comparabili in ogni caso il nostro problema non è quello di eliminare l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori che va salvaguardato e per il quale abbiamo combattuto
è quello di rispondere ad un'altra domanda come siamo capaci
Nel nuovo mercato dei lavori che mette insieme in modo inusuale per noi il lavoro stabile con il lavoro flessibile aver ammortizzatori sociali che non sono di trent'anni fa quelli del modello sportello rivista ma vera ammortizzatori sociali che garantiscano a chi ha lavoro stabile a che alle Vorosca flessibile delle coperture
Dei diritti fondamentali di base alla maternità la paternità
Il possibile accesso alla formazione la tutela per le malattie per l'infortunio come avere una strumentazione sociale adeguata alla protezione nel mercato dei lavori flessibili io so che le risorse sono poche
Che questo governo ci lascerà un disastro
E allora dovremo lavorare sulle priorità
Ed è quello che noi stiamo facendo con questa conferenza quindi priorità avere idee parlare al Paese reale essere portatori di lavoro e soprattutto essere uniti in questo modo io credo ce la possiamo fare
Parola del segretario generale della UIL Luigi Angeletti
Avendo Cesare parlava sindacalista stavolta quasi di per dire che adesso avrei avuto ben poche cose da dire
Ma le voglio dire solo due
Il primo problema è già allo stato detto
Riguarda la vera sfida che le forze di sinistra di centro sinistra e le organizzazioni sindacali hanno di fronte in Italia e in Europa
Ed è quella di corrispondere con delle idee nuove
Ai sentimenti che pervadono la stragrande maggioranza dei cittadini italiani e anche europei
Cioè quello dell'ansia del timore della paura
E questi sentimenti provocano
Il cambiamento del senso delle parole
Le riforme non hanno più un'accezione positiva
Molte persone cominciano a pensare che quando si parla di cambiare di riformare s'si coniuga con la parola peggiorare
Le stesse organizzazioni sindacali
Devo dire più in Europa che in Italia ma anche noi non siamo ovviamente esenti
Cominciano ad a vere dei comportamenti dei tratti conservatori cioè riflettono esattamente l'opinione gli umori le paure dei loro rappresentanti
Ogni qual volta da pochi anni si parla della necessità di fare delle riforme strutturali
Delle politiche riformatrici
Di organizzazioni politiche o sociali e riformiste
Questi aggettivi
Cominciano ad avere una connotazione negativa
E questo stimola atteggiamenti conservatrici la cosa peggiore che possa capitare
Ad forze politiche di sinistra e alle organizzazioni sindacali
Allora ci dobbiamo porre una questione fondamentale è veramente inevitabile
Siamo sul serio giunti ad un punto in Europa in Italia per la quale i cambiamenti la stessa crescita dell'economia
Non è più compatibile con i nostri modelli sociali
Con il sistema di protezione delle persone
E che quindi bisogna per forza di cose scegliere tra crescita dell'economia sviluppo e giustizia sociale
Ecco io credo che questo sia obiettivamente un'idea sbagliata
Ed è tanto più sbagliata quanto purtroppo avuto molto successo in questi anni che soci abbiamo che abbiamo alle spalle non voglio qui ovviamente fare delle lunghe disquisizioni ma voglio semplicemente fare un esempio
Quello che manca
In Europa è una politica economica cioè il fatto che la economia le scelte dell'economia siano conseguenza di decisioni politiche
Non frutto esclusivamente di teorie economiche o peggio di ciò che si ritiene un arbitro supremo di qualunque decisione cioè il mercato
Questo è il vero problema che abbiamo e la cosa più preoccupante o più grave non accorgerci
Che probabilmente
Le buone idee sono esattamente quelle che noi cerchiamo di sostenere show è che nel ventunesimo secolo
A differenza di ciò che abbiamo conosciuto nel secolo passato e dell'economia fordista
Il rapporto tra
La ricchezza la creazione di ricchezza è il lavoro è molto cambia oggi per creare ricchezza occorre soprattutto non materie prime le capitali ma occorre soprattutto il lavoro
Di qualità
Questo è il vero problema che noi abbiamo di fronte
La quantità e la qualità del lavoro determinano la quantità e la qualità della ricchezza dei paesi questo è il vero problema e questa è la vera modernità quando noi sosteniamo che l'economia della conoscenza
è la nuova frontiera e se ne registriamo i limiti anzi il fatto che non abbiamo fatto significativi passi avanti su questa idea non è perché l'idea è sbagliata
Ma perché le politiche non sono state fatte per conseguire quegli obiettivi
E la conoscenza risiede soprattutto nelle persone
Quindi le persone sono il vero fattore di crescita e di sviluppo dell'economia investire sulle persone
Sulla loro qualità professionale sulla loro poi scienza sulla loro conoscenza è il vero
è la vera politica positiva per la ricchezza per la creazione di ricchezza
E allora probabilmente potremo cominciare a dire
Non in maniera astratta nel volontaristica che i sistemi di protezione sociale che svolgono una grande funzione della coesione
Del diritto delle persone a sentirci cittadini anche nella loro dimensione di lavoratori
Anzi soprattutto nella loro dimensione di lavoratori significa rendere una città una società competitiva
E la una società coesa è una società competitiva perché lo sviluppo dell'economia e la ricchezza si basa su un lavoro e un'ultima riflessione sulla quale francamente nodo una grande timidezza
All'interno del sindacato così come all'interno della sinistra
C'è questa
Ma dove sta scritto
Che la distribuzione della ricchezza
Sia semplicemente una necessità politica o sociale
Noi quando parliamo del un sistema fiscale ingiusto di un sistema fiscale che penalizza il lavoro
Ne parliamo come di una questione sociale
Come di una questione politica in realtà non è così la distribuzione efficace è qua della ricchezza provoca di per sé l'aumento della ricchezza
Solo se guardiamo banalmente e in maniera superficiale la storia economica di tutti i Paesi del mondo
Ogni qual volta in una società un'altra Eliza
Ha preso per sé la stragrande maggioranza della ricchezza la ricchezza complessiva di quel Paese non è cresciuta
è questo uno delle questioni fondamentali la giustizia sociale nuvole più solo una categoria politica
La giustizia sociale cioè la distribuzione di una ricchezza in maniera è uguale ed efficiente è una questione di carattere economico
In un'economia di mercato conta molto di più
Cioè la ricchezza sia ampiamente diffusa piuttosto che invece sia concentrata in poche mani perché l'economia non funziona ecco una delle questioni fondamentali sulla quale noi dovremmo riflettere
Dare dare sicurezza offrire la possibilità di scommettere di credere nel proprio futuro significa anche introdurre nella discussione nel dibattito nell'opinione pubblica nella cultura diffusa delle buone idee
Delle idee credibili che rendano consapevoli dell'ingresso che c'è e della sua non contraddittorietà tra giustizia sociale e sviluppo economico fa il fatto che la ricchezza per essere creata come deve essere creata dei beni debba essere anche ugualmente dice
Distribuita questo è ciò che noi ci aspettiamo da un governo di centrosinistra in questo Paese ci aspettiamo di fare della concertazione mando per distribuire o per discutere dei sacrifici
Ci aspettiamo di a fare una politica di concertazione che abbia al suo centro la necessità di far crescere questo Paese di di offrire speranze opportunità di lavoro e di fiducia a tutti i cittadini grazie
Qui con noi Bruno Ferrante
Candidato a sindaco l'anno
Io ringraziavo per la sua presenza se posso aggiungere
Lo ringraziamo per la sua straordinaria opera di mediazione dei conflitti sociali in quella città lungo tutti questi anni già pulivamo entrambe successo
Alle elezioni primarie del ventinove gennaio ma soprattutto un grande successo
Nella competizione per la conquista della città di Milano e per la sua elezione a sindaco grazie ancora di essere qui e buon lavoro e sopra tutto moltissimi amori
Do la parola adesso Mariangela Bastico
Dopo di lei Bruno Trentin
Come amministratrice dell'Emilia Romagna una di quelle persone concrete di cui parlava Bersani
Confesso che non mi appassiono affatto a questa discussione sul programma sulle poche cose chiare da fare nei primi cento giorni
Non mi appassiona perché nella cultura di governo riformista di cui il nostro partito eh primarie espressione è chiarissimo il fatto che i valori alti gli obiettivi forti in una parola il senso l'anima sono strettamente interconnessi
Con un insieme di azioni di proposte concrete operative i fatti e sono strettamente interconnessi con la partecipazione la concertazione l'ascolto e il consenso delle persone
Tutte cose che non si realizzano nei primi e nei soli cento giorni ma rappresenta l'anima stessa del Governo
Ma comunque partiamo partiamo dalla priorità prima che è stata identificata nel nostro programma il sapere e l'istruzione e diciamo con chiarezza le cose che vogliamo fare
La prima cosa che vogliamo fare è approvare il Progetto di legge zero sei di iniziativa popolare sostenuto da oltre duecento mila persone
Per dire
Che nel nostro Paese i bambini hanno diritto al nido ben più del vergognoso sette per cento che attualmente e garantito in Italia
I bambini fino a giungere al trentatré per cento di cui ci indica l'Europa e il cento per cento dei bambini dai tre ai sei anni hanno diritto alla scuola dell'infanzia
Perché eliche si comincia il percorso dell'educazione ed è lì che noi vogliamo destinare le risorse quel fondo nazionale che deve essere istituito finanziato con il ritorno per grandi e redditizi dell'imposta di successione
E anche qui simbolicamente uno dei primi atti del governo Berlusconi verrà da noi superato attraverso l'investimento sulla infanzia e sui bambini e ancora il ripristino del tempo scuola del tempo pieno del tempo prolungato recuperando i taglieggiamento e che ha fatto la Moratti non solo tempo ma modello educativo che accompagni i bambini tutti
E non è di meno nei percorsi dell'educazione e dell'istruzione
Una squadra che include dunque altro impegno innalzare subito all'obbligo scolastico ai sedici anni
Con una grande una grande proposta di innalzamento culturale del Paese come lo fu la scuola media unica nel sessantadue e ancora una proposta di una scuola che includa che non lasci indietro nessuno
Alternativa profondamente alla scuola che è fatta di discriminazione e di corsa ad ostacoli
Dove quando uno cade fa fatica propria rialzarsi che ha voluto costruire la Moratti ma questa scuola si fa con più autonomia scolastica più autonomia dell'università degli enti di formazione professionale
Si fa con più valore per gli insegnanti che un impegno tanto grande stanno erogando è ancora un grande impegno per il diritto allo studio
Un raddoppio dei due milioni soltanto pensate di adulti che vanno informazioni ogni anno raddoppio fino a giungere progressivamente al dodici e quindi del cinque per cento che l'Europa ci propone e più laureati
Pensati nati nel trentotto in Italia si laureava no il cinque per cento ce lo dice l'Unione europea in atti nel sessantotto con università apparentemente aperta a tutti si laureano al sei per cento
Quindi un Paese dove comunque sono ancora una volta infine delle famiglie più ricche che possono continuare lavorasse
Queste sono le proposte e questa e l'anima più istruzione più sapere più diritti
Più opportunità
Vedete di bambino che nasce da genitori e sono tante nel nostro Paese che non hanno un titolo di studio
E un bambino sia meno speranza di vita si ammala di più rischia anche una morte precoce
è un bambino che ha il settanta per cento di probabilità di terminare la scuola media con gravi insufficiente
è un bambino che ha il trenta per cento di probabilità di non giungere a un diploma ha una qualifica professionale quindi abbiamo un lavoro più precario più qualificato un destino quindi legato alla nascita un destino alla cui a rigidità non sta nel nostro Paese diminuendo anzi forse purtroppo sta aumentando
Perché questa forbice è una forbice che ci apre parliamo di uno welfare promozionale ebbene alla base di questo se non vogliamo che sia assistenziale soltanto risarcitorio ci deve essere un grande investimento nell'istruzione
Più risorse è vero ne abbiamo poche ma le dobbiamo destinare e dobbiamo sapere che costi del sapere solo incomparabilmente più bassi dei costi del ignoranza colossi dell'ignoranza sulle persone sul Welfare sul lavoro e anche sulle politiche industriali e le politiche di sviluppo e ce lo dice con grande chiarezza Amartya Sen quando ci descrive la povertà non solo come povertà di beni di reddito come mancanza di beni di reddito
Ma soprattutto come mancanza di capacità di usufruire di questi beni di produrli di averli e anche come mancanza di relazioni umane e di relazioni sociali quindi e chiara anche da questo punto di vista l'interconnessione tra sapere e
E opportunità
E ancora vedete la redistribuzione del sapere ha qualcosa di straordinario
Mentre due persone si scambiano un bene alla fine hanno ognuna di esse un solo bene
Se due persone si scambiano un'idea alla fine ognuna di queste due persone a due idee e questa è la grande capacità redistributiva avversa Federer la gratuità e allora in particolare istruzione per le donne con questa grande capacità che ha di creare cambiamento mutazioni sociali mobilità e non è un caso che in tanti Paesi conservatori dove ci sono al governo
Governi integralisti e proprio l'istruzione alle donne che viene oppressa e gettata alle ceneri ed è qui allora che dobbiamo assolutamente investire
E sapere come diritto abbiamo detti sapere come mobilità sociale il sapere come volano dello sviluppo economico e dell'innovazione è la strategia di Lisbona ne hanno parlato tanti e il cuore del nostro programma e anche nel programma dell'Unione almeno per la parte che attualmente abbiamo condiviso eppure e concludo sappiamo che queste cose che sono tanto chiare tanto importanti non sono facili da lei a realizzare lo dico anch'io in un ospedale che vengo da un'esperienza di una regione dove
Questi intreccia e nella nostra storia è nel nostro patrimonio genetico ebbene perché sono difficile innanzitutto perché non sono cose da cento giorni
Sono cose divenuta Alina di medio-lungo periodo e bisogna comunque Atene la vista lunga per farle e non sono visibili sono in materiali e allora contrastano con la politica con la sporta contrasto la cometa con la politica come taglio del nastro magari fasullo contrastano con la politica come a fare e quindi richiedono dei politici degli amministratori
Che abbiano un Progetto di futuro un progetto comune cambia la mente diciamocelo il bene comune come che e di sopra di tutti quanti
Politici che con tenacia con intelligenza con capacità di ascolto e di concertazione lavorano per questo progetto e bene comune i Democratici di sinistra hanno fatto delle idee hanno avanzato delle proposte hanno io lo so convinta dirigenti ed amministratori capace di assumere questa alta responsabilità di governo
Grazie
Do la parola Bruno Trentin poi Anna Serafini chiedo
Di contenere il rumore perché il livello di disturbo sta crescendo oltre il tollerabile quindi davvero mi raccomando
Cerchiamo di rispettare noi stessi e chi parla
Nei primi
Cento giorni
L'impegno di un governo di centrosinistra sarà necessariamente assorbito soprattutto dall'avvio di un risanamento finanziario e dalle prime misure di incentivazione della crescita
In questo ambito sarà una certa necessarie alcune misure sociale di emergenza
A mio Pino nella restituzione dei fondi tagliati alla sanità
I sostegni alla conclusione di tutti i contratti e la restituzione del fiscal drag la rivalutazione delle pensioni più basse e la costituzione di un fondo di sostegno per le persone non autosufficienti
Dubito però che si possa immaginare almeno in termini di spesa
Che si possa fare molto di più in qualche mese
Anche se si cambiassero gli obiettivi
Essendo tale eredità disastrosa di lungo periodo lasciata deliberatamente del governo Berlusconi
Niente lacrime e sangue ci diceva Bersani ieri ma rigore
Si può solo sperare che nella finanziaria del due mila e sette vi siano le prime misure efficaci sul fronte fiscale
Dalle rendite finanziarie all'imposta sulle successioni che sono state a partire dalla rivoluzione francese
L'emblema di una società democratica
Ma dobbiamo forse rassegnarci ad una politica dei due tempi
Era navigazione a vista nella quale rimane indeterminate rinviata continuamente
La definizione e l'avvio immediato di una strategia di riforme strutturali
Io non lo credo
Deluderemo tu
Esistono le riforme che vanno definite anche in termini di leggi e di regolamenti sin dai primi passi di un governo di centro sinistra perché vanno rese pubbliche sin dall'inizio
Se vogliamo lanciare al Paese al di là dei documenti che abbiamo fin qui elaborate
E delle intese che raggiungeremo nell'Unione dei messaggi forti semplici ma impegnativi e vincolanti
I tempi di attuazione di queste riforme dovranno essere necessariamente graduata nel tempo
Per quanto riguarda il loro finanziamento e matureranno i loro effetti soltanto nel medio termine
Se non si vuol fare demagogia
Ma dobbiamo poter dimostrare che si parte da subito
Per esempio una incentivazione la crescita
Che abbia capacità di durare e che coincida con un aumento della competitività del nostro sistema economico e amministrativo è inconcepibile
Se non coincide con l'avvio di uno sviluppo umano è sostenibile e se non è fondato sulle grandi priorità di un progetto di società del centro sinistra
L'investimento permanente nella ricerca e nella formazione lungo tutto l'arco della vita
Se noi rientriamo il nostro welfare in questa direzione non c'è alcuna possibilità di conseguire una buona è sana occupazione
In secondo luogo sarà necessario urgente superare
La legge trenta come diceva Bersani e sostituirla con una vera riforma del mercato del lavoro che completi la legge Treu
Con la unificazione la rivalutazione delle indennità di disoccupazione
Per tutti i lavoratori
E soprattutto con la messa in campo di un sistema di formazione lungo tutto l'arco della vita
Che rivaluti il patrimonio di sapere dei lavoratori che lo aggiorni in ogni momento per le donne per i giovani per gli adulti gli anziani gli emigrati
Con il contributo delle in prese dello Stato e degli stessi lavoratori
Bisogna certamente eliminare molte figure contrattuali imposta dalla legge trenta
Che lascerà il padrone la piena discrezionalità sul lavoro e la libertà dei lavoratori e perciò distruggono il diritto alla contrattazione collettiva e alla concertazione
Che bisogna cancellare gradualmente
Quello che fu anche un errore nella sinistra e del sindacato
Parlo della decurtazione del salario per i nuovi assunti
Anche sotto mentite spoglie
Per i nuovi assunti
Uomini e per le donne
E non ha creato un solo occupato in più
Ma discriminato i giovani e le donne anche sul piano contributivo sono d'accordo da questo punto di vista con il rilievo che faceva l'inizio il professor Touraine
Incentivando queste la beffa
D'altra parte l'espulsione precoce dalle imprese di una massa sempre più grande di lavoratori anziani senza pensione
Certo la precarietà del lavoro non si cancella per decreti così come non si può convincere i lavoratori anziani piano bisogna anche loro di una riqualificazione permanente di prolungare la loro attività soprattutto quando sono disoccupati
Aumentando per legge detta somma pensionabile
E soprattutto quando li attende in futuro se non cambiano le cose una pensione miserabili
Soltanto ristabilendo il primato della legge della contrazione collettiva anche la diffusione di un sistema di formazione lungo tutto l'arco della vita
è concepibile che gran parte della flessibilità e della mobilità del lavoro si realizzi all'interno della stessa impresa o di un gruppo coordinato di impresa
E soltanto un forti investimenti nella formazione lungo tutto l'arco della vita e non solo nella scuola e nell'università
Ma nell'impresa nel territorio può assicurare una crescita professionale dei lavoratori e lavoratrici di qualsiasi età
Te li renda più forte sul mercato del lavoro di fronte agli incessanti processi di ristrutturazione
Dobbiamo convincerci che non c'è altra strada
Anche per difendere pienamente la libertà e la dignità dei lavoratori
E la loro possibilità di discutere non solo del loro salario ma della loro riqualificazione delle loro condizioni di lavoro del tempo del loro lavoro
è una strada difficile faticosa
Come quella di portare nelle più piccole località deve del paese delle agenzie pubbliche del lavoro capace di orientare con l'uso di tutti gli amministratori gli ammortizzatori sociali
E finalizzandoli all'occupazione le scelte personale dei lavoratori verso un'esperienza di lavoro o verso un'esperienza di formazione
Ma è una scienza che lo ripeto non ha alternative né scorciatoie come sono stati in passato le varie forme di occupazione protetta e assistito
Li abbiamo conosciuti abbiamo visto anche il loro esito fallimentare
è una scelta di libertà
Questo deve emergere i nostri messaggi ai cittadini
è una scelta di liberazione del lavoro dai mille condizionamenti di un'occupazione precaria e non altamente qualificati
E non contiene soltanto incertezze sulla possibilità che non si rinnovi il contratto a termine sulla possibilità di accendere un meno un mutuo per la casa
Ma la liquidazione di fatto di tanti diritti fino al diritto di associazione
Il diritto al contratto collettivo e lo stesso diritto di sciopero dobbiamo in questo modo
Ridare dignità e libertà
Al giovane lavoratore precario
Che vende annullata la sua professionalità e il suo diritto ad iniziative
Dobbiamo ridare dignità e libertà lavoratore o lavoratrice che vedono allungarsi le loro prospettive di esistenza e nello stesso tempo accorciarsi il tempo di lavoro della vittima comunità e vedono ridursi la loro possibilità di un avvenire inclusione nella società
Dobbiamo ridare libertà e dignità lavoratore anziano in buona salute che sceglie volontariamente di proseguire nella forma da lui scelte un ex l'esperienza di lavoro
Sostenuta anche così da una riqualificazione adeguata delle prospettive e dalla prospettiva di una pensione migliora
E questo
L'invecchiamento attivo che può rompere l'isolamento di quel settanta per cento di persone oltre cinquantacinque anni in Italia che sono escluse dal lavoro e da un'attività sociale
Sono il venticinque per cento in Svezia
Come il giovane lavoratori precari
Oppresso dall'impossibilità di decidere il proprio destino
Di arricchire le sue conoscenze
Non è libero
Così il disoccupato di cinquant'anni o il pensionato di sessanta anni costretti a giocare a carte con i propri amici per vent'anni della loro vita
E che non hanno i mezzi per rischierà di investire in un fondo pensione
Sono circa il cinquanta per cento dei lavoratori in un Paese come la amore Tania
Venite non partecipò nei fondi pensione
Non sono liberi neanche loro
Di impegnare il loro tempo divisa
Nell'attività di un lavoro vissuti in comune con altri
E anche con un'occupazione volontarie Scelta
Sostenuto da una copertura previdenziale pubblica
Anche questo diceva mi pare
Bersani a proposito della strategia di Lisbona che conteneva questi obiettivi
Queste quindi grande messaggio che deve lanciare al Paese una forza di sinistra
Ridare Non solo soldi
Ma libertà e dignità al lavoro impadronendosi del governo della conoscenza
Per scongiurare la più drammatica frattura di questo secolo
Quella ben al di là dei milioni di analfabeti di ritorno fra chissà e chi non sa fra chi viene escluso dalla decisione in paese della politica
E qui concreti conquistando il dominio del sapere rimane anche padrone di se stesso e libero di realizzare se stesso
Grazie
Grazie ancora
La parola a tarda sera
Raccomando ancora Silenzio per rispetto per chi parla
Questa mattina di dance
Ha detto che i bambini devono essere messi al centro dell'Uefa
E ne affetti
è possibile nel fuori la vita delle bambine dei bambini e degli adolescenti dal dibattito sulle politiche contro le diseguaglianze il peso dell'eredità sociale
Su produttività e competitività sulle trasformazioni del mercato del lavoro e delle famiglie
Insomma si possono tenere fuori i bambini dalle sfide presenti e future dell'Italia
Quando abbiamo deciso come partito di dare luogo a una vera e propria consulte infanzia dure scienza che ha promosso centinaia e centinaia iniziative pensavamo così di dare seguito al grande lavoro fatte dai governi nazionali a parti da Liverpool per bloccare il centro sinistra
E difenderlo dall'assalto della destra ha iniziato con quella tribunali minorili danno respinto con successo
In questi anni
Ci siamo resi conto che quell'investimento sulla cittadinanza dei bambini e degli adolescenti non solo costituiva un'innovazione giusta ma che oggi quell'investimento è ritenuta una delle chiavi per ricalibrare l'intero Uefa
Questa discussione si è fatta via via più ricca e coinvolge anche settori del mondo cattolico
La base di partenza è costituita dalla vita dei bambini e dal suo rapporto con le modificazioni profonde che sono intervenute nella vita familiare e nella nuova configurazione dell'economia post fordista in epoca di globalizzazione
I bambini sono pochi
Il nostro Paese condivide con altri il calo demografico ma per l'Italia si tratta di un vero crollo in misura tale da farne un caso internazionale ed esce anche in previsione dell'Istat dell'ONU per il due mila cinquanta parlano di un peggioramento
I bambini vivono maggiormente isolati rispetto ai propri coetanei i bambini quindi sono più soli
In conseguenza del fatto che ci sono uno virgola due bambini per famiglia della scarsità dei servizi da primissima infanzia del fatto che neanche il dieci per cento dei bambini frequenta il nido i bambini vivono prevalentemente con adulti e città non amiche
Le conseguenze sono spesso bambini i prepotenti e più fragili
I bambini e adolescenti sono insieme agli anziani cittadini più poveri
Dall'Unicef dalla Commissione quanto l'esclusione sociale dall'Istat tutti convergono nel dire che in Italia avventata la povertà minorile
Ha raggiunto il diciassette per cento con punte del trenta per cento nel sud e costituisce un record negativo nei Paesi europei
Sono bambini in particolare del sud di famiglie con più figli o con un solo reddito o di giovani famiglie condurre doti lavoro precario
Il lavoro minorile è doppio rispetto alla all'Europa e bisogna dire che è veramente scandaloso che l'altro giorno d'altra notte a Paderno e consiglio comunale sono stati tolti tutti i soldi conta dispersione scolastica
è veramente uno scandalo i bambini e adolescenti sono più insicuri i recenti libri indagini si affronta l'insicurezza e la paura di vivere da parte degli adolescenti
Incertezza del dopo l'approvato incerto proprio del nostro tempo provocano angoscia e inibiscono la forza per attraversare il passaggio
Un futuro sfocato rende insicuri
Meno bambini più isolati rispetto ai propri coetanei più insicuri più diseguali nelle opportunità di vita più poveri meno certi dei diritti in particolare servivano al sud
La ripresa demografica e la possibilità di politiche adeguate di sostegno alla crescita produttiva nella fase dell'economia della conoscenza
Passano non già attraverso la riproposizione del regime di Uefa familistico corporativo proprio dell'Italia dei paesi del Sud ruota bensì attraverso l'investimento sul capitale umano dei bambini di donne e uomini degli anziani
Non esistono diritti di cittadinanza dei bambini che non comprendano anche quelli degli anziani così come non esistono questi diritti contrapposti a quelli delle donne
I nodi da aggredire in Italia sono intanto quelli di un'occupazione femminile ancora bassa rispetto all'Europa e quelli del peso della vita sociale che schiaccia donne e uomini
Sono poi i nodi relativi a disposte solo difensive familistica e alle grandissime trasformazioni positive come l'aumento dell'età della vita
E per le politiche pubbliche ed assoluta insufficienza in spesa sociale per i bambini e le famiglie in Italia almeno della metà della media europea
L'otto virgola per ruota in Italia tre virgola sei i governi di centrodestra hanno estremizzato il modello familistico del fai da te
Il paese è ora più debole meno competitivo e meno giusto i bambini hanno meno chance i genitori gli anziani sono più soli a fronteggiare trasformazioni che rompono della loro vita
L'attacco alla legge sull'aborto è anche questo pensare che si possa tornare indietro rispetta queste trasformazioni
Questo non lo consentiremo difenderemo la centonovantaquattro la libertà delle donne e chi rispetta le donne a chi fa applicare la legge e lo faremo anche in nome di una grande alleanza tra i diritti delle donne e i diritti dei bambini
Le donne secondo l'Istat e vorrebbe vorrebbero almeno due bambini ma non hanno libertà di scelta
E il tasso di povertà delle famiglie più alto in quelle con più di un figlio questo dimostra un piano straordinario contro queste povertà acque sensibile gran parte del mondo cattolico il modo per ridare certezze per avere speranze e questo chiediamo modo cattolica anche la Chiesa di darci una mano lottare contro la povertà
Senza queste politiche senza queste certezze senza queste speranze nessuna donna potrà di veramente scegliere
Ci vogliono quindi più investimenti ma soprattutto più servizi per sostenere la maternità e la paternità
Prima questione
L'intervento pubblico deve essere capace di guardare non solo alloggi alcuni investimenti collettivi hanno un costo immediato mentre i benefici sono futuri lontani distribuiti sull'arco della vita
C'è bisogno di una politica che guardi lontano
Il cinismo esibito e ciarliero
La politica spesso ridotta una sequenza di eventi mediatici contrastano con questo sguardo lontano e anzi distruggendo il Paese delle gore del galleggiamento e lasciatemelo dire
Molta dell'antipolitica molta delle polemiche contro partiti sono proprio anti una resa la diseguaglianza
Questo è l'antipolitica una resa diseguaglianza è l'espressione più grande in una società bloccata che si vuol mantenere bloccata
Le classi dirigenti i test vengono scelte dai partiti sono classi dirigenti che rispondono praticamente a dei programmi e dei partiti e sulla programmi in cui cittadini posso dire la loro un aspetto i partiti sono organi costituzionali
E quindi è necessario bensì mirante investimento sul capitale umano ora il paradosso è che e questa è la seconda questione d'investimento più efficace riguarda quello sui bambini
Il patto tra le generazioni e tra i generi deve comprendere anche chi non è in grado di stipulare nessun patto
La formazione ed educazione fin dai primissimi anni sono nere decisivi per ridisegnare sia le politiche punto diseguaglianze sia il rapporto tra l'investimento sul capitale umano e la competitività delle forze del Paese il valore dell'uguaglianza quando si parla di bambini è il valore dell'eguaglianza delle opportunità di vita quando la vita è ancora tutta davanti
Per la comunità per lo Stato per le politiche pubbliche intervenire su questa fase della vita significa saper produrre risultati più incisivi e di più lunga durata
La lotta alle diseguaglianze a di mobilità sociale sono da intendere come un potente fattore produttivo il valore e la giustizia sociale per lo della sinistra è decisivo ed una da contrapporre alla competitività e allo sviluppo economico
Perché Remo di subalternità Sloan assumessimo interamente il riformismo non vanno mai inteso come attenuazione dei valori che ci muovono
La redistribuzione è anche soprattutto quella di poter scegliere la propria vita e poterlo fare sapendo che è più giusto e più efficace farlo quando i cittadini che si presentano alle soglie della vita sono dei bambini
A febbraio si svolgerà la seconda conferenza nazionale dei DS sull'infanzia e l'adolescenza lì verranno presentate dieci proposte di legge è uno studio comparativi del welfare i bambini dei Paesi europei su una abbiamo concentrato la nostra attenzione e abbiamo voluto che fosse una legge di iniziativa popolare dei DS è la legge che ha per titolo il diritto delle bambine e dei bambini all'educazione all'istruzione dalla nascita si anni non escludo figlia nostra l'abbiamo costruite contante contanti
Questa legge l'abbiamo portata in Parlamento attraversa duecento mila firme autenticate
è stata una lotta contro il tempo da dicembre due mila quattro giugno due mila cinque tra congressi elezioni regionali referendum abbiamo tenacemente insistito a raccogliere le firme
L'abbiamo voluta questa legge perché incarna in quale direzione si deve riformare il web fa e quali investimenti occorre fare una politica del Progetto
Abbiamo voluto che fosse dei DS
Perché la prima legge sui nidi negli anni settanta e i nidi effettivamente costruiti dei migliori pratiche sono state il frutto di un grande movimento legato a una parte importante della nostra storia dalla nostra cultura
L'innovazione di questa legge che sposta l'accento sui diritti dei bambini
Sull'investimento sul capitale umano sulle disposta la solitudine bambine dei bambini dei genitori non esclude che la sua funzione rimanga decisiva anche per il sostegno alle madri lavoratrici alla funzione educativa dei genitori
L'innovazione perché sia profonda deve trarre linfa dalle radici è questa la sfida che abbiamo di fronte
Il risanamento economico e decisivo si muove paese se libera energie se chiede ad ogni cittadino il cittadino di scegliere la probabilità senza apparire temerario
Le porte da aprire sono molte troppe diseguaglianze gerarchia detengono chiuse le bambine e bambini in Italia e nel mondo bussano ma non hanno la forza ad aprirle hanno bisogno di noi e noi ci saremo
Grazie
Ad Anna Serafini in una conferenze in cui come credo in nessun'altra occasione politica si parla tanto di infanzia
E proprio opportuno l'intervento che segue che quello di Massimo Livi Bacci
Il più autorevole demografo italiano cerchiamo
Al podio sempre che sia presente
Che
Da molto studia e spiega chi sono di le italiane e gli italiani
Grazie
C'è una sindrome che costringe la società italiana
Rallenta la crescita insidia l'innovazione si chiama sindrome del ritardo
Peculiare del nostro Paese e può essere meglio definita come un insieme di forze e di costrizioni che determinano il lento passaggio dei giovani alla pienezza dell'autonomia sociale ed economica
Una sindrome che congela e sterilizza energie che altrove sono ampiamente impegnate nella produzione nella ricerca nelle attività sociali nella costituzione di un nucleo familiare
Una sindrome che non è particolarmente dolorosa
Perché le istituzioni private come la famiglia e pubbliche come il sistema formativo si sono piegate ed adattate alla sua esistenza ma che nondimeno appesantisce di Jess alla nostra società
Facendole perdere terreno negando opportunità chiudendo orizzonti
Ancora all'inizio degli anni Novanta circa novecento mila giovani compivano il ventesimo compleanno di età e almeno formalmente facevano ingresso nella vita attiva nel due mila cinque il numero dei ventenni è sceso del cinquanta per cento a soli seicento mila e un'ulteriore diminuzione si verificheranno i prossimi anni
Questo flusso che si assottiglia determina la diminuzione dello stock di giovani in età attiva che comprendo con una certa generosità tra i venti e i quarant'anni
Sono oggi quasi sedici milioni tra vent'anni qualora non soccorre all'immigrazione sarebbero appena undici virgola quattro milioni trenta per cento in meno
Ogni anno che passa tra un quarto ed un quinto di milione di giovani in meno
I giovani autoctoni dunque stanno diventando una risorsa scarsa molto scarsa più scarsa che in ogni altro Paese europeo
Non desta supporre stupore che il sistema benché attanagliato dal letargo economico nel quale è slittato dall'inizio del millennio richieda più immigrazione
Desta semmai stupore che i lacci che impastoiato alla potenzialità dei giovani non siano stati allentati o recisi
Dunque una sindrome del ritardo che aggrava la scarsità crescente della risorsa giovanile
Un paradosso perché sia una risorsa scarsa non la si tiene a dormire ma se ne massimizzare l'uso se ne migliora il funzionamento ma così oggi non è e con grave pregiudizio per tutti
La lenta transizione all'età adulta e della conquista dell'autonomia avviene per gradi comparsi a tappe successive
Lo studio e la formazione l'entrata nel mondo del lavoro l'acquisizione di un reddito l'uscita dalla famiglia la casa la costruzione di un proprio nucleo la decisione di avere figli
In Italia fino a qualche anno fa il completamento degli studi avveniva con notevole ritardo rispetto ad altri Paesi
La riforma degli studi universitari iniziata col centrosinistra e malamente proseguita col centrodestra
Deve ancora essere giudicata nei suoi affetti per capire se effettivamente la grottesca estensione degli studi che si completavano con i vecchi ordinamenti ha un'età media superiore ai ventisette anni si sia finalmente invertita
Ma c'è una forte ombra di dubbio perché la gran maggioranza degli studenti non si contenta della laurea triennale e prosegue negli studi contrariamente agli intendimenti dei riformatori
E così com'era normale prima a fare un corso universitario della durata sulla carta di quattro anni temo che la nuova normalità consiste in un corso di tre più due uguale cinque anni
C'è il timore che i processi di formazione non risultino accelerati
Del lavoro molto si è detto mi limito a ricordare che in Italia i giovani entrano nel mercato più tardi
E con minore intensità che altrove tra i venti e i venticinque anni per esempio il tasso di attività in Italia è di quindici punti inferiore a quello medio dei CUB quattro grandi paesi dell'Unione
Poiché i giovani italiani godono di uno standard di vita sicuramente non peggiore dei loro coetanei degli altri paesi si deve convenire che questa qualità di vita
Sì sostiene su un proprio reddito di lavoro in misura assai minore che altrove le indagini confermano che mentre per i giovani italiani la fonte principale di reddito e la famiglia nel resto d'Europa di gran lunga il lavoro
Ma anche i pochi che percepiscono reddito di lavoro
Hanno guadagni che sono mediamente assai inferiori a quelli dei pari età degli altri paesi inclusi la Spagna c'è poi evidenza che il salario d'ingresso dei giovani si sia detto Riad deteriorato di confronto di quello degli adulti
La scarsa autonomia economica dei giovani si sposa con la lunga convivenza dei figli con i genitori
I confronti con gli altri Paesi europei inclusi Paesi di cultura mediterranea fanno dei giovani italiani i più riluttanti all'indipendenza tra i venticinque e trent'anni quasi il settanta per cento degli uomini
No dei ragazzi li chiamo uomini vive ancora in casa con i genitori contro il ventiquattro per cento dei tedeschi e il diciotto per cento dei francesi il tredici per cento dei britannici
Analoga differenza si trovano per le coetanee donne
Il contrasto è macroscopico va infine ha notato che la prolungata convivenza e l'altra dipendenza dei figli della famiglia è un problema sia sotto il profilo filo dell'efficienza che sotto quello dell'uguaglianza
In primo luogo ritarda le esperienze di autonomia preziose nella transizione alla vita adulta in secondo luogo favorisce chi cresce in famiglia e stabili e ricche di risorse affettive economiche e culturali
E sfavorisce grandemente i meno fortunati
Infine la lunga convivenza in famiglia significa elevata età al matrimonio o alla costituzione di una convivenza stabile e più elevata età alla nascita dei figli fenomeni associati con il minor numero di figli
L'età media al parto delle donne italiane si situa oramai intorno al trentun anni quasi quattro anni in più rispetto al mille novecentottanta due anni in più delle donne francesi tedesche o britanniche
Il numero di figli è stato infine nella media degli ultimi quindici anni questa è stato già ricordato il più basso d'Europa e la spirale si avvita il ritardo produce nuove generazioni ancor più esigua di numero
La lenta transizione alla vita adulta quella vera
Quell'autonomas sottrae alla società e dall'economia energie preziose e scarse l'Italia è un grande Paese che viaggia con un piccolo motore e con il freno a mano tirato
Poiché di sindrome si tratta e sarà contrastata su più piani nelle schede di programma si trovano molte interessanti proposte è importante che se convergano in un'ordinata azione che restituisca rafforzi le prerogative dei giovani
Li faccia contare di più e prima restituisca loro le responsabilità che gli competono
Un'azione che anziché generare costi produce e libera nuove risorse scelgo per contro i ricordo per concludere alcune linee di intervento che mi appaiono significative
La dote di capitale per i giovani o anche fondo per i neonati che reso disponibile al diciottesimo anno possa essere impiegato per l'inserimento nella vita attiva rafforzerebbe anticiperebbe l'autonomia e inoltre solleverebbe le famiglie
Di parte dell'ansia e dei costi che attualmente comprimono alla natalità
Rafforzare ed estendere al periodo pre universitario programmi del tipo Erasmus che costano poco ma offrono moltissimo inesperienza e formazione
Ricondurre la riforma universitaria lo spirito originale volto ad accelerare il processo di formazione frenare la tendenza per me esiziale all'università sotto casa che prima gli studenti di esperienze di autonomia e distorce le scelte condizionate dall'offerta locale è scarsa e spesso di qualità modesta nelle piccole e nuove sedi
Orientare la politica della casa rendere possibile ed accessibile l'affitto per i giovani e le giovani coppie la proprietà immobilizza risorse favorisce il ritardo dell'uscita dalla famiglia e in gesso alla mobilità
Evoco e non ripeto il problema dei problemi dei giovani
Ed ancor più dei giovani che vivono in coppia che non è quello del di una normale flessibilità che anzi è congeniale a molti se non prolungata oltre misura ma di un sostegno di welfare che permetta di costruire una carriera e un progetto di vita
è urgente una politica a trecentosessanta gradi volta potenziare le prerogative dei giovani facilitarne ed accelerarne la transizione alla vita adulta e l'assunzione di responsabilità
Una politica che allarghi gli stretti varchi d'ingresso nella vita attiva che circoscriva entro limiti ragionevoli la precarietà connessa alla flessibilità che negli archivi i meccanismi di promozione sociale
Che faciliti l'accesso al credito
Abbassi le barriere d'ingresso alle professioni e alle nicchie protette della società ampi il reclutamento dei giovani in posizione di responsabilità delle invecchiate gerarchia della politica dell'economia e della società
E delle università ma questo
E infine infine rafforzare le prerogative dei giovani è la migliore politica clonata lista che si possa immaginare grazie
Ora la parola Paolo Pini presidente dell'Arci si prepari Tito Boeri
Sì grazie
Buona sera
Beh io credo che le scelte in materia di welfare di cui stiamo parlando oggi pomeriggio siamo determinanti per qualificare il Progetto di un Paese migliore
Proprio perché sono il terreno in cui le strategie di sviluppo economico incrociano le grandi emergenze sociali e il rapporto fra i cittadini e la dimensione pubblica del vivere civile cioè parlare di politica di quel fax significa definire le basi su cui dobbiamo ricostruire l'identità e la coesione delle nostre comunità
Fare i conti con all'esigenza di un nuovo patto di cittadinanza
Ora il sostanziale insuccesso l'hanno detto Diversi degli obiettivi di Lisbona ci pone sotto gli occhi
Con evidenza conseguenze pesanti sulle condizioni di vita di lavoro sulle relazioni
Facendo scricchiolare il modello sociale di molti Paesi europei
Il nostro welfare poi già viziato da burocrazia assistenzialismo più propenso ai trasferimenti monetari che all'offerta di servizi ha subito il colpo di grazia del governo Berlusconi con la privatizzazione dei servizi la progressiva riduzione della spessa delle possibilità di accesso alle prestazioni
Di fatto in questi anni lo Stato ha deciso di applicare al ruolo di garante dell'uguaglianza dei cittadini dello diritti
Al centro dei nostri programmi deve esserci l'affermazione di un nuovo Guelfa
Che garantisca livelli essenziali di assistenza diritti opportunità per tutti una strategia del benessere sociale diffuso che risponda alla nuova complessità dei soggetti sociali dei bisogni e metta al primo posto le persone più che le categorie oggi più che mai nelle politiche sociali vi siete la chiave dei diritti di cittadinanza dobbiamo fare i conti per esempio con il grande tema dell'infinito dell'immigrazione che ha citato Livia prima
Superando il fallimentare approccio proibizionista repressivo fin qui seguito questo vuol dire abolire la Bossi Fini e tutto quello che ci sta dentro ma soprattutto creare possibilità d'ingresso regolare serie politiche per l'accoglienza
E la parità dei diritti riformare le norme sulla cittadinanza promuovere l'intercultura
Il nuovo welfare deve facilitare l'accesso ai servizi di fronte all'aumento di povertà esclusione sociale il diritto alla casa
L'assistenza domiciliare il grande tema della non autosufficienza sono priorità drammatiche per i governi locali alle prese con i tagli del governo nazionale
La crescente precarietà che investe tanti giovani va presa in seria considerazione l'esigenza di forme di sostegno sociale a Betti
E poi il nuovo welfare deve mettere al centro le politiche per la scuola l'educazione permanente la cultura d'infanzia come veniva prima ricordato
In sostanza io credo che all'idea privatistica dell'assistenza e della riparazione debba subentrare l'idea della reciproca assicurazione sociale all'interno di una comunità un sistema universalistico comunitario
Fortemente decentrato sul territorio governato da un forte ruolo pubblico e capaci al tempo stesso nello spirito di quella legge trecentoventotto che il centrosinistra finisce di mobilitare le risorse della società quadrate questo
Evidentemente chiama in causa la rappresentanza dei soggetti sociali
E quindi anche il ruolo dell'associazionismo del terzo settore ma non già con funzioni di supplenza alle responsabilità pubbliche bensì per la loro capacità di attivare energie solitari di promuovere i diritti di promuovere autorganizzazione c'è bisogno di un nuovo equilibrio fra libertà e diritti dell'individuo e responsabilità collettive della società se vogliamo ricostruì la puntura della convivenza
La società dell'individualismo della competizione esasperata ha dimostrato il suo fallimento ce lo confermano i tragici fatti di di Orly Hans o delle periferie parigine
è una crisi culturale una crisi di civiltà di fronte alla quale serve un'idea diversa di società un'alternativa nell'uso delle risorse della produzione dei consumi lo sviluppo fondato sulla totale libertà economica su bootleg responsabile delle risorse sta generando povertà disuguaglianze anche guerra terrorismo e disastro ambientale
Di quel modello l'Italia in questi anni ha conosciuto la brutta copia
A opera di una classe dirigente egoista anche reazionaria il risultato è sotto gli occhi di tutti la crisi economica l'impoverimento l'arricchimento di una minoranza di speculatori lo smantellamento delle garanzie sociali ma anche la crisi morale
Dell'etica pubblica la mortificazione delle istituzioni
L'alternativa richiede scelte netti non si può risanare il Paese facendone pagare il prezzo a chi ha già da c'è un grande problema di redistribuzione delle risorse bisogna che la politica recuperi il governo di un'economia al servizio della società e non viceversa
Bisogna rimettere al centro dello sviluppo il valore sociale del lavoro e dell'impresa anche come base del patto di cittadinanza
Attuale Acque politiche sociali est fiscali a sostegno della spesa sociale
Ecco io e vado a concludere
Credo che per realizzare questi obiettivi i partiti abbiano bisogno di mobilitare la società molte energie ci sono stanno anche nell'esperienze delle proposte messe in campo dai movimenti di questi anni
Non valorizzarle significherebbe aumentare pericolosamente la distanza fra le istituzioni è una parte importante del Paese il tema è molto serio è quello del rapporto fra politica e società
Evitiamo il rischio di una politica convinta di aver di non aver bisogno della partecipazione popolare mi fa piacere che l'abbia detto stamani Romano Prodi e lo condivido pienamente
Occorre riconoscere dignità all'impegno politico che si esprime nell'iniziativa sociale allargare i luoghi delle scelte cambiare la relazione tra rappresentanti e rappresentati
Ecco la discussione sul programma che stiamo facendo
Dalle uscite anche d'acqua deve essere il più possibile partecipava con assemblee liberi aperti nelle città promossi assieme da partiti movimenti
Io credo
E concludo che il Progetto per cambiare questo Paese abbia vitale bisogno
Di spazi d'iniziativa autonoma dei cittadini che sappiano vivere oltre le elezioni prossime anche nel confronto con il futuro governo perché vedete la partecipazione dal basso
Non può andare in letargo di fronte ad un governo amico anzi proprio in quel caso deve moltiplicarsi per garantire al suo progetto riformatore il sostegno della spinta popolare il controllo e lo stimolo critico necessari solo così
Io credo si garantisce a chi governa un reale canale di comunicazione con le energie migliori del Paese solo così chi governa non fa soltanto gestione di un potere delegato
Ma fa esercizio quotidiano di una democrazia viva che si alimenta di dialogo e di confronto che si alimenta di riconoscimento reciproco
E dei rispetto di ruoli diversi e convincenti e convergenti della società grazie
Grazie grazie e ancora Palombelli
Ora do la parola micropolveri
Economista di valore presente con grande puntualità e passione nel dibattito pubblico ascoltiamolo con attenzione
Grazie grazie Fassino per l'invito a grazie a tutti voi per il tempo che mi dedicata io credo che ci siano due dimensioni due facce del declino da una parte c'è quella su grande scala quella di un Paese che non trovati con la via della crescita ed è un po'la dimensione di cui si è parlato questa mattina
Poi c'è la dimensione su scala più ridotta
E quella vissuta dalle famiglie sono le famiglie che vivono in modo molto più drammatico che in altri Paesi europei ogni fase congiunturale difficile e che hanno un pessimismo strutturale in Italia le aspettative sono negative non per il prossimo anno a per i prossimi cinque anni beni queste due dimensioni del declino sono fra di loro strettamente collegate tuttavia sono due dimensioni diverso e sarebbe sbagliato confonderle
Perché non possiamo illuderci che anche se per qualche miracolo il nostro Paese ricomincia se domani a crescere
Noi automaticamente risolviamo anche la dimensione su scala ridotta il problema distributivo la dimensione micro economica del declino le ansie diffuse le preoccupazioni delle famiglie
Dobbiamo dotarci di strumenti che affrontino questo problema distributivo che è più acuto in Italia che in altri Paesi europei
Le disuguaglianze sono più alte in Italia che negli altri Paesi europei i tassi di povertà relativa sono più alti in Italia che negli altri Paesi europei quindi dobbiamo fare qualcosa per affrontare questo problema che rimarrà anche se dovessimo tornare a crescere
Vedo dei materiali predisposti per questa conferenza
Nei molti documenti elaborati nei tavoli programmatici dell'Ulivo
E dei materiali preparati per il detto della Margherita la scorsa settimana e poi nel dibattito pubblico sui giornali
Molte nuove idee molte nuove proposte anche molta innovazione semantica molte esterofilia è una ricerca spesso di modelli più lontani sono questi modelli dalla nostra realtà più diventano popolari
Bene
Lasciatemi citare Kenzo per esplicitamente per di quindici secondi il discorso di Fitoussi ha citato Case per venti minuti io la voglio citare esplicitamente per quindici secondi
Che si diceva il difficile non è tanto trovare delle nuove idee
Ma liberarsi di tutte quelle vecchie idee che sono cresciute con noi e che sono in qualche modo annidate in qualche angolo della nostra mente dobbiamo riuscire a liberarci di queste vecchie
Quali sono queste vecchie idee ma la prima idea
Che credo sia fondamentalmente radicata nel pensiero di molti è che si possa tutelare risolvere i problemi distributivi
Con la carta con delle tutele di carte esistono le carte dei diritti
Ed esistono molte leggi inapplicate che affrontano ex-post l'evoluzione del mercato e reagiscono sempre con ritardo per cui si creano nuove norme che affrontano dei nuovi contratti per cui si cerca di normare i co.co.co. e nel frattempo i co.co.co. son diventati degli ASPA
E quando si riesce a fare qualcosa per i co.co.co. in realtà non si finisce altro che a cambiare il loro nome in contratti a progetto
Bene si è discusso qui di abrogare la legge trenta io direi che il problema fondamentale che la legge trenta oggi non è applicata in Italia è questo il vero problema
Seconda vecchia idea
Redistribuire attraverso la famiglia
Non sono tutte le vere quelle che vengono fornite sulla carta questo voglio dire redistribuire c'è l'idea che posso la famiglia assolvere ai compiti che sono invece dello stato di redistribuire le risorse viviamo lo ricordava primari di baci
In un mondo in cui le famiglie attente a diventare sempre più piccole quindi per forza di cose redistribuisce di meno
In cui ci sono sempre di più genitori single in cui c'è più polarizzazione delle condizioni sul mercato del lavoro abbiamo famiglie in cui o tutti lavorano o nessuno lavora e quindi non è possibile alcuna redistribuzione attraverso il capofamiglia il vecchio modello redistributivo del nostro paese e viviamo in un mondo in cui c'è molto rischio di povertà nelle famiglie che hanno figli c'è molta più concentrazione lì
Allora io credo che invece di pensare di affidarsi alla famiglia per risolvere problema redistributivo bisogna risolvere il problema distributivo per ricreare la famiglia perché solo rendendo meno costoso il fatto di fare figli
Che riusciremo di nuovo anche a stimolare la fertilità
E poi c'è una terza idea vecchia
E a queste idee vecchie che ci si possa fidare per fare distribuzione al sindacato
Anche questa è un'idea che non funziona più perché il sindacato oggi è concentrato in alcuni settori non rappresenta più moltissimi nuovi lavori e moltissime condizione di emarginazione sociale
E quindi bisogna basarsi su altri strumenti andare molto al di là del ruolo del sindacato
Ritengo personalmente che sindacato in Italia dove uomo fondamentale oggi ed è specifico del nostro paese di una cosa possiamo vantarci rispetto al sindacato italiano
Il sindacato italiano e quello che era uscito in Europa da raggiungere i più alti tassi di sindacalizzazione tra gli immigrati
E questo che mi fa guardare con grande fiducia all'integrazione degli immigrati nel nostro Paese perché il sindacato è riuscito a rivolgersi a loro dovrà fare molto di più nei loro confronti sono molto scelte difficili che dovranno essere fatte se si vuole davvero stare dalla parte degli emigrati
Bene quindi
Bisogna avere il coraggio di andare al di là delle vecchie idee bisogna anche avere il coraggio di fare ciò che diciamo da molto tempo e che non è stato fatto non è stato fatto neanche nella scorsa legislatura ci sono molti passi del rapporto Onofri che rimangono lettera morta allora chiediamoci perché non sono stati attuati nonostante molti si dicesse dove esso essere fatti
Io ritengo che sia fondamentale in questo momento dotare il nostro paese questo è una scelta prioritaria
Davvero prioritaria
Di un sistema di ammortizzatori sociali impegno di questo nome il che vuol dire sussidi di disoccupazione accessibili a tutti indipendentemente dalla dimensione di impresa
Indipendentemente dal settore produttivo cui si appartiene e anche un sistema che protegga chi poi cade tra le crepe della società e non riesce a trovare lavoro nel periodo in cui è soggetto il soggetto ai ai ai sussidi di disoccupazione
Sono delle scelte difficili però sono delle scelte difficile perché c'è un costo politico da pagare non illudiamoci se vogliamo fornire tutele per tutte dobbiamo spalmare le tutele esistenti su una platea più grande
E per fare questo chiaramente sconto entreremo qualcuno quindi ci sono dei costi politici da pagare non si può promettere solo dei più bisogna anche avere il coraggio di dire che ci saranno anche dei meno
E poi ci sono dei costi fiscali non piccoli abbiamo stimato che il costo di un'operazione di questo tipo si aggira attorno a un punto di PIL è una stima prudente potrebbe costare di meno tuttavia non è una cifra da poco ma al tempo stesso non è anche una cifra impossibile pensiamo che la spesa corrente in Italia
Prende circa cinquecento
Miliardi di euro all'anno e qui stiamo parlando di quattordici quindici miliardi di Europ pensiamo anche che per esempio quella cosmetica quel con quel secondo modulo di ieri forma fiscale attuato in questa legislatura e costato sei miliardi solo questo avrebbe permesso di finanziare quasi metà della riforma
Per gli ammortizzatori sociali
Bene dobbiamo comunque trovare il coraggio di fare queste scelte e penso che alla fine questo non sarebbe giusto contarci perché non è non è serio però in cuor nostro possiamo anche sperare che questo aspetto ci sia io penso che ci sono le viviamo in una società in cui si vive di fronte a rischi molto più forti
E ci sono due modi con cui si reagisce a questi rischi il primo è quello di paralizzarci dalla paura di rimanere paralizzati dalla paura il secondo invece in quello di prendere dei rischi bene
Io penso che un Paese che in cui si sa prendere un paese in cui sono pacifiche paralizzati dalla paura è un Paese destinato agli oppioidi inevitabilmente al al al declino metro paese invece che fronteggia i rischi che affronta e invece quel Paese che ci ricorda l'Italia che ha affrontato periodi molto difficili anche in epoca recente quindi la riforma dei voti datore può servire anche in quella direzione grazie
Grazie ancora Tito Boeri però adesso la parola al professor Grosso Pietro presidente di fare da trasporto
Grazie soprattutto per l'invito
Per la pazienza e mi dedicate
E anche per la possibilità un rappresentante delle imprese che operano l'intero sistema del trasporto cioè quelle marittime quelle ferroviarie quelle eroe e anche quello del trasporto su strada naturalmente oltre che della logistica degli interporti
Degli aeroporti
Di parlare con l'ottica dell'impresa io credo che mi concederete questo intervallo oggi pomeriggio abbiamo sentito più volte i termini ansia
Paura peggioramento declino io non sono certo qui per smentire che la situazione sia così grave però il compito dell'impresa
Di operare nell'altra direzione e se parliamo di imprese di trasporto di chiedersi ma ci sarà ancora qualcosa da trasportare in questo Paese
Oltre ai turisti che vengono a vedere le bellezze e che sono ben accolti che vengono a vedere le bellezze di un passato c'è ancora tanto da trasportare il sistema produttivo è ancora qua gli operai lo diceva Cesare Damiano ci sono
E questi operai
Fanno anche dei prodotti che hanno dei primati
Perché no siccome non voglio essere consolatorio di Cito dei dati che non sono italiani
Un dato di uno studio di Business International sugli ottanta marchi più conosciuti nel mondo ventisette appartengono a società americane
Chi c'è al secondo posto le società italiane Comotto Marche certa una grande distanza ma tutti gli altri stanno da sette in giù i giapponesi i tedeschi britannici e ancora sotto il che vuol dire che le nostre imprese sanno gestire dei mercati mondiali
Un altro dato che viene dalla Commissione europea quali sono le imprese medie e piccole europee che hanno più contenuto di prodotti nuovi nel fatturato sull'Europa quindici sono le imprese italiane
Voi mi direte sì ma questi marchi e queste innovazioni hanno un basso contenuto tecnologico ed ero avete ragione allora
Una terza affermazione che io faccio non è nel DNA degli imprenditori italiani dei tecnici e degli operai italiani di non saper far tecnologia ci sono ragioni storiche che non è qui il caso di ripetere
Ma abbiamo delle imprese che sono al vertice della tecnologia Finmeccanica
Fincantieri che il leader mondiale di navi sofisticate non solo da crociera ma anche traghetti
Abbiamo imprese che si stanno risanando non solo quelle ex capitale pubblico persino la FIAT mostra delle capacità di reazione questo vuol dire che le persone che abbiamo in Italia sanno reagire
Bisogna dargli degli strumenti e per questo vengo a parlare dei trasporti perché i trasporti il sistema dei trasporti
E uno degli strumenti principali per la competitività di un Paese vi ricordo che il governo olandese recentissimamente ha inserito una sola impresa tra quelle strategicamente da difendere con un eventuale golden share o qualcosa di simile che è la TNT che è un'impresa di logistica
Perché oggi la logistica non è soltanto lo strumento per rendere competitiva l'industria manifatturiera è uno strumento che in sé genera valore aggiunto genera posti di lavoro pregiati non delocalizzando Illy
E che quindi noi dovremmo coltivare allora su questo io credo di dovervi dare tre tipi di notizie due buone
è una che è un po'più complicata primo l'Italia e non sto a diffondermi su questo perché lo sappiamo l'Italia è di nuovo sul percorso ricco dei traffici internazionali cioè quello che dall'Asia all'Europa e viceversa passando da Suez
Secondo
Le carte nella logistica si redistribuiscono ci sono nuove modalità di trasporto l'Italia è al secondo posto
In Europa come percentuale di merci esportate via aerea subito dopo la Germania cui cioè percentuale sull'aereo delle proprie merci cioè vuol dire che noi esportiamo merci di valore o forse anche vuol dire che abbiamo difficoltà con le altre modalità
E qui non ho il tempo di diffondermi su quello strangolamento che l'insufficienza dei valichi alpini rappresenta per la competitività delle nostre industrie ma l'Italia è anche un Paese nel quale le compagnie aeree low cost si stanno espandendo più rapidamente cioè qui stanno cambiando tutte le cose e parliamo delle autostrade del mare
Se ne parla tanto e forse qualcuno crede che le autostrade del mare siano un'altra di quelle favole
L'armamento italiano è il primo nel Mediterraneo per le autostrade del mare e ciò che trasportano le autostrade del mare italiane e già l'equivalente del traffico container Rizzato del nostro Paese
Le cose cambiano
Terza lotti notizia buona abbiamo attiriamo Investimenti logistici e questa è una notizia eccezionale perché noi sappiamo che una delle disgrazie di questo Paese e che nessuno vuol venire a investirci propri capitali invece i giganti
Del trasporto dalla logistica mondiale vengono a investire in Italia e vi ricordo che questi sono investimenti non delocalizzano vivi
Però chi è che fa questi investimenti sono giganti esteri sono per esempio di H le cioè le poste tedesche
Sono Lufthansa che ha un'integrazione con le poste tedesche
è Deutsche Bahn che insieme ad altri capitali tedeschi possiede più della metà del principale concorrente delle Ferrovie dello Stato sul Brennero e qui un'altra notizia
I traffici che attraversano l'arco alpino su ferro per il quaranta per cento sono già in mano i concorrenti delle Ferrovie dello Stato ma io ho citato non a caso tre grandi aziende tedesche
Perché surf forse il termine politica industriale non è ammesso però certo le strategie di paese si vedono si vedono bene soprattutto nella logistica e allora io qui vorrei arrivare a concludere
Visto che tempo e così poco
Penso se gli altri Paesi sono in grado di fare strategia ma perché il nostro Paese il suo governo non chiede alle grandi imprese italiane e ce ne sono ancora che cosa potete fare voi per il Paese
Quali impegni siete in grado di prender venti
In funzione di una politica che il Governo è solo il governo legittimato a tracciare e io qui parlo in questo momento non più come presidentite del trasporto ma come presidente di Autostrade che è il più grande gestore europeo delle autostrade
Noi siamo richiesti
Dagli Stati Uniti dalla Turchia da altri Paesi di portare la nostra capacità a fianco dei loro investitori nazionali per gestire i loro processi di privatizzazione in Italia da dopo la privatizzazione abbiamo dimezzato il tasso di incidenti mortali sulla rete autostradale che un traguardo che non abbiamo raggiunto i cinque anni che l'Unione Europea si propone di raggiungere in dieci potrei parlare di tanti altri parametri
Ma credo che sarebbe opportuno una sede in cui si possa meglio discutere voglio solo ribadire questo
Le grandi imprese italiane possono essere chiamate dal Governo a condividere obiettivi che il governo abbia
Atto propri
E se parliamo di infrastrutture a seguire percorsi definiti
E preventivamente concordati con il territorio qui c'è il prefetto Ferrante che sa bene che uno sforzo eccezionale
Per collegare la nuova Fiera di Milano è stato reso possibile dal fatto che i due Comuni interessati pro etero erano stati preventivamente
Coinvolti e avevano concordato fino all'ultimo le opere da fare grazie grazie
Grazie
Do ora la parola Giovanni Berlinguer
Bersani ha parlato di di una società più giusta
Io mi pongo da tempo
La domanda
Possono le decisioni politiche è come e in che profondità
Influire sugli esseri umani promuovendo la vita
Oppure in senso opposto
Ripercorrendo la storia del Novecento
Si trovano quasi contemporaneamente
Nei primi mesi di un anno terribile il mille novecentoquarantadue
Due opposte decisioni
Che hanno influito notevolmente
Sulla vita di milioni di persone
Decisioni politiche prese
Nel gennaio del mille novecentoquarantadue Hitler comporta il leader nazisti amanuense
E dall'avvio alla soluzione finale
In cui è netto
Per l'arresto per la guerra lampo davanti a Mosca
Prosegue
Lo sterminio Kemal condotto prevale prevalentemente in direzione degli ebrei ma anche di altri gruppi di popolazione
E decide lo sterminio
Il genocidio degli ebrei e di altri popolazione
Selezione
Pochi mesi dopo in aprile
William Beveridge incaricato dal governo inglese
Presente a Londra che sta sotto le bombe
Il suo piano per lo stato sociale
Che afferma il diritto alla vita alla sicurezza e alla salute di tutti i cittadini indipendentemente dalla classe e dal reddito
E promuove come strumenti
Il servizio sanitario universale
E la sicurezza sociale
In Europa e anche altrove
Le radici dello stato sociale erano già state anticipate
All'inizio del ventesimo secolo
E queste decisioni
Hanno avuto un'influenza enorme
Per mese gli anni si sono percepiti i risultati positivi
L'Europa
è particolarmente i Paesi dell'Unione Europea godono ora di un esperimento sociale
Positivo
Più equo di ogni altro Paese sviluppato del mondo
Questo modello è apprezzato da molti Paesi in sviluppo
Ma subisce ora qui in Europa un'erosione
Io condivido la tesi che ha esposto pochi giorni fa in un convegno a Roma Laura Pennacchi
Questo modello non è in crisi
è sotto attacco
Lo è stato fin dalla svolta politica
Del mille novecentosettantotto l'elezione della signora Thatcher
E nel mille novecentottanta l'elezione di Reagan
Per le decisioni politiche prese
E trasmessi ovunque
E per la mobilitazione degli interessi economici potenti attratti dall'immenso mercato delle pensioni
Della sanità e delle assicurazioni
è sotto attacco anche a causa dei suoi difetti
In Equita persistenti e spesso cravatte
Servizi forma formalmente universale ma di vera sino all'attualità
Difetti di umanità e di personalizzazione
Tendenza dei governi a privilegiare gli interventi monetari
Anziché per esempio l'assistenza domiciliare per gli anziani
I servizi e il lavoro
Come in Svezia
Come nell'Europa del Nord dove lo stato sociale una molla per lo sviluppo non un ostacolo pendenza privilegiare l'interventi monetari perfino per accrescere la natalità e per prevenire la porto
Lo Stato sociale va rinnovato naturalmente
E questa è la sola via per difenderlo e per migliorare
C'è però un attacco
Che viene spesso va all'interno stesso dell'Unione Europea
Insieme agli altri elementi di crisi che si sono manifestati nella Costituzione
Nei bilanci
Nella strategia di Barcellona
Nei progetti di Lisbona e così via e i cittadini percepiscono che c'è questo attacco dall'interno dell'Europa
Tony Blair quando è venuto al Parlamento europeo affatto come al solito un brillante discorso
Ha detto guardate che
I cittadini francesi
Delle periferie urbane
O quelle olandesi non hanno rifiutato gli articoli della Costituzione hanno rifiutato le politiche sociali dell'Unione Europea
E questo è confermato da un'indagine dell'eurobarometro
Secondo la quale
Alla domanda quali servizi quale attività affideresti e voi all'Europa piuttosto che agli Stati nazionali il settanta per cento
Ha optato per l'Europa
Per le questioni della sicurezza
Il sessanta per cento
Per le questioni della politica estera e solo il trenta per cento ha ritenuto di poter affidare all'Europa lo stato sociale
Mentre sul piano nazionale gli elettori sostengono lo stato sociale come hanno dimostrato le elezioni tedesche ed altri fatti c'è poi un'iniziativa
La famosa direttiva Bolkestein
La quale non solo con gli emendamenti che sono stati approvati in commissione Mercato interno la settimana scorsa
Minacce al dumping sociale
Ma estende
La circolazione libera dei servizi che è un vantaggio è che deve essere perseguita
A gran parte dei servizi di interesse generale con l'argomento messo avanti dalla corte di di europea
Che tutti i servizi in cui c'è maneggio di denaro
Sono servizi economici otto e l'esempio che si dà è quello se l'università
La grande illusione dell'ultimi decenni secondo cui la scienza e il mercato
Grandi invenzioni umane
Avrebbe prodotto a cascata un miglioramento della vita in tutto il mondo poi è caduta
E io credo perciò che bisogna portare in primo piano per la politica una sua per la società giusta
Una politica questo probabilmente può servire anche a dare un'anima
All'Europa
Con l'anima che Bobo
La sua vendetta attribuito giustamente al compagno Bersani e che credo
Abbiamo ostendiamo ad avere tutti noi vorrei dire vorrei fare un'ultima osservazione ho l'impressione che sulla linea che è stata proposta in questo incontro a partire dalla relazione di Bersani era molti interventi
Posto a crearsi maggiore unità nei bis nei Democratici di sinistra e nella coalizione
E anche un un allargamento non solo una tantum come è avvenuto nelle primarie
Della partecipazione a tutti i livelli compresi i livelli viverci
Ho visto che
Il del centrodestra punta su tre punte
Con un paragone calcistico
Io non vorrei che Noel puntasse uno sull'idea teologica che può darsi che funzioni campo religioso
Che o mettere in un bar est Perfect Tom
E penso che più sono i dirigenti più sono le consultazioni più sono coloro
Che hanno voce in capitolo e che contribuiscono a rinnovare questa coalizione e ad estenderla meglio sarà per noi e per l'Italia
Ringraziamo Giovanni Berlinguer adesso la parola Alfonso Iozzo amministratore delegato dell'IMI San Paolo
Segue poi l'architetto Raffaele Sirica
E certo con qualche esitazione che prendo la parola dopo l'intervento dall'onorevole Berlinguer
Vorrei però pormi punto la domanda che si è posto il modello sociale europeo
Il modello sociale europeo
è difendibile
Io credo che
Astrattamente c'è una sola risposta sì insomma proponiamo come modello sociale mondiale
Perché solo siamo la tendenza mondiale può vincere se no e destinato aspersorio sconfitto
Ma per difendere questo modello sociale europeo l'Europa deve essere capace di proporre anche un modello di sviluppo sostenibile
Se non propone il modello di sviluppo sostenibile il modello sociale europeo resta diciamo una cosa per una piccola minoranza il fondo formalmente diciamo fuori dal dal fondo dalla storia
Allora io credo che siamo al cuore del problema e il cuore del problema e quello che ha posto credo Fitoussi con chiarezza
Oggi noi in Europa abbiamo dei governi che non hanno la possibilità di gestire lo sviluppo hanno la possibilità di gestire dell'Uefa ma non lo gli di guidare lo sviluppo
E abbiamo in Europa la mancanza governo economico che potrebbe gestire lo sviluppo
Non è un caso non è un caso che nel momento in cui viene fatto il Trattato di Maastricht e viene lanciata l'euro il presidente dell'orto propone il piano di sviluppo e il piano di sviluppo viene bocciato e noi dobbiamo capire perché è stato bocciato rimuovere le cause perché è stato bocciato
Perché è chiaro che Lisbona non era che lo sviluppo del piano dello ma questo il punto
E io credo che allora fare una considerazione
Non credo che l'Europa posso accusare di avere un modello di sviluppo che sia fondato sullo sviluppo del consumo
Deve essere fondato sullo sviluppo degli investimenti e delle esportazioni
Se fa queste due cose ottiene crea posti di lavoro crea sicurezza e quindi crea i consumi ma deve farlo dando la certezza e questo al perché perché c'è una profonda diversità per la struttura demografica europea rispettosa già quella americana
Vorrei solo ricordare due dati
Da dal momento in cui è nato l'euro anno due mila alla fine del due mila quattro l'Europa ha creato quattro milioni di posti di lavoro nella zona euro gli Stati Uniti due milioni e trecento mila ma nessuno lo dice
Ma la differenza che se voi depurate i dati di sviluppo americani dall'effetto dato dall'immigrazione trovate che hanno un tasso di sviluppo Paris sostanzialmente a quello europeo la differenza l'immigrazione
Ma l'Europa non può fare una politica di immigrazione come l'America perché non ha le risorse fisiche fisiche per poter raccogliere milioni di immigrati quindi l'Europa deve fare una politica di investimenti
E di esportazione perché si deve creare un potere d'acquisto sul perché Diarra rimborsato dai Paesi su cui oggi investe ed esporta per pagare le pensioni che avremo tra molti anni
Certamente certamente noi possiamo fare una scelta come dire tra come dire spingere sull'immigrazione e spingere diciamo sul gli investimenti ma è chiaro che dovremmo fare tutte e due ma non possiamo fare il modello americano
Quindi
Il nostro destino anche dato dagli investimenti e non è un caso che il piano dello e il piano di Lisbona centrano sugli investimenti
Allora dato che vorrei dedicare quei pochi minuti che mi restano a come dire affrontare un problema
E possono dire visto che siamo a Firenze siamo lasciati Dante il problema di fondo è lo stesso della Divina Commedia per andare in Paradiso Dante comincia dall'inferno ma passo nel Purgatorio
Una volta il Purgatorio era un termine molto diffuso anche diciamo nell'ambito diciamo di chi si proponeva progetti sociali si chiamava transizione transizione allora come facciamo fare la transizione
Verso un governo europeo economico capace di guidare lo sviluppo come facciamo a far la transizione se avessimo governo economia passarono di sviluppo la risposta è data la risposta è Roosevelt che lancia gli utili
La risposta e Kenzo che lancia il suo piano quando l'Inghilterra ristagnava
E non a caso questi termini oggi sono richiamati
Ma noi non ce l'abbiamo ancora e non l'avremo per un po'di tempo ma questo non vuol dire che non dobbiamo fare Nadia sapere qual è il passo da fare per arrivarci io credo che il passo da fare e davanti a noi
Dobbiamo chiedere nocumento del bilancio dell'Unione
Perché se vogliamo fare de gestirà la ristrutturazione favorire il la riorganizzazione dobbiamo ottenere questo oggi tutti dicono il contrario
Ma proprio per questo bisogna dirlo e vorrei ricordare che nel congresso del Partito socialista francese chiuso si pochi giorni fa hanno chiesto di portare il bilancio al due per cento
Vorrei farvi notare che nel mille novecentodieci il bilancio del federale degli Stati Uniti era il due per cento quindi non era ed era finanziato più o meno Comes oggi allora cosa si fa io credo che bisogna dire che il piano dell'orco e Lisbona sono falliti per due motivi e dobbiamo rimuovere due motivi il primo che a che non è stato dato alle risorse
E se non si dà le risorse non sono piani Gitti possono funzionare quindi bisogna agire la seconda cosa importante e che questi piani non possono funzionare se resta la regola dell'unanimità vorrei ricordare che il piano dell'orto prevedeva una misura quasi oltre le dieci anni fa diceva introduciamo una tassa sul consumo di energia li usiamo questa tassa per ridurre il carico fiscale sul lavoro non qualificato
Il progetto fu adottato e non fu dalla commissione fu respinto perché undici Paesi erano a favore uno era contro la Gran Bretagna avessimo fatto tre dodici anni fa quella scelta oggi saremmo in condizioni diverse
Allora in conclusione io credo che bisogna avere delle proposte
E credo che noi dobbiamo invece non in inventare diciamo ma pensare all'esperienza americana l'esperienza americana non è solo questa recente e vorrei ricordare che proprio agli inizi della dello sviluppo della federazione americana il ministro del Tesoro Hamilton propose l'emissione di un prestito che avrebbe consentito alla società americana di realizzare quello che allora si chiamava il progetto delle manifatture
Oggi è possibile
Attuare questo presti questo politica dei prestiti certamente questa politica dei prestiti deve essere fatta a livello europeo
Se noi concediamo agli Stati di sfondare sul patto di stabilità non realizzeremo per lo sviluppo che possiamo avere perché le le risorse devono essere usate in comune
Senta paese oggi fa un po'più di spesa pubblica avvantaggia i vicini ma la paga lui
Quindi la spesa deve essere fatto in comune su è chiaro che ci sono almeno tre settori su cui questa cosa si può fare le infrastrutture sia fisiche ma sia soprattutto quelle tecnologiche sia
L'energia
La parte della ricerca e vorrei ricordare che tutte le volte che l'Europa è riuscito a fare il Progetto ha vinto la sfida tecnologica con gli Stati Uniti si tratti di Airbus si tratti di Arianteo e si tratti recentemente di Galileo
Galileo è stato attuato mediante l'impresa comune europea prevista dei trattati che può essere decisa a maggioranza io credo che questo sia il principio allora credo che noi possiamo difendere il modello sociale europeo se l'Europa riprende il cammino dello sviluppo
Questa decisione e nelle mani questa decisione però è nelle mani di pochi
Ci vuole un gruppo di Stati e di governi che decidono di marciare su questa linea
Chiedano la commissione di fare il suo dovere come l'ha fatto ai tempi di dello credo che il nuovo governo tedesco ha un interesse oggettivo su questa linea
Credo che l'Italia possa tornare a svolgerà questo suo ruolo e credo che su questo terreno la Francia tornerà essere recuperata sulla linea europea grazie
Grazie professor Iozzo per l'importante contributo che ci ha dato adesso la parola Raffaele Sirica del Comitato unitario delle professioni
E prima di dare la parola chetosi e io vorrei raccomandarvi silenzio c'è un fastidioso brusio che quasi gli impedisce l'ascolto grazie
Innanzitutto ringrazio Piero Fassino per l'invito di oggi
Cinque anni fa era il tredici novembre del due mila alla presenza della stampa e delle televisioni nazionali avemmo modo di apprezzare il disegno di legge Fassino sulle professioni
Approvato appena qualche giorno prima dal Consiglio dei ministri
Fu quella una giornata davvero importante
Alla presenza di tre ministri del governo in carica Piero Fassino Giovanna Melandri vive a bordo presso la nostra sede
A piazza Navona in Roma fu anche presentata in anteprima la risoluzione sulla qualità architettonica dell'ambiente urbano e rurale che sarebbe stata approvata all'unanimità dal Consiglio d'Europa qualche mese dopo
Si concludeva così positivamente in quella giornata una prima difficile fase della battaglia condotta in trincea dagli ordini italiani
A metà degli anni novanta per effetto della discontinuità tra prima e seconda Repubblica prima che in entrambi gli schieramenti si consolidasse una nuova classe politica
Con cultura di governo i poteri forti avevano avuto il sopravvento le Merloni uno due terre avevano teso inizialmente a realizzare subito al massimo questi interessi
Da qui la tenace resistenza degli ordini e collegi in primis delle professioni tecniche investite da questo uragano poi di tutte le professioni aderenti al Comitato unitario delle professioni
Le professioni italiane si opposero con fermezza quella fase legislativa fino a sporgere reclamo alla Commissione europea
Ed ebbero ragione la Commissione Europea avvio una procedura d'infrazione nei confronti del Governo dell'epoca fino a determinare la soppressione di un decreto che escludeva di fatto tutti professionisti grandi medi e piccoli
E soprattutto i giovani dalle gare di progettazione delle opere pubbliche a vantaggio delle grandi imprese di costruzione
Dunque il disegno di legge Fassino segnò cinque anni fa la svolta storica per il movimento delle professioni intellettuali italiani
La seconda fase si apre adesso la scorsa settimana Cesare Damiano
E Giovanni batta faranno presente Piero Fassino hanno presentato le linee generali di una proposta dei democratici di sinistra di riforma delle professioni
Aperta al confronto e al dialogo con tutte le anime delle professioni italiane anche in questa circostanza naturalmente di odiano ministri è stato il vivo apprezzamento per il dialogo proposto la politica quindi si riappropria del proprio di primato ed è tempo che la politica operi le sue scelte naturalmente a cinque anni di distanza il quadro di riferimento è notevolmente cambiato sia per le nuove direttive dell'Unione Europea sia per la variazione del titolo quinto della Costituzione
Stella Polare però rimane l'articolo trentatré della Costituzione che impone al legislatore
Di riformare la materia assicurando la tutela dell'affidamento della collettività
Dunque la riforma delle professioni intellettuali non è più rinviabile è urgente che si proceda ad un forte rinnovamento delle professioni esistenti
Razionalizzando le e semplificando nel quattro
Contestualmente è necessaria una legge per il riconoscimento delle professioni emergenti
Una legge che avendo individuato un ruolo e contenuti delle professioni intellettuali nell'economia della conoscenza esalti l'autonomia privata stabilendo le modalità e le procedure necessarie a garantire ai cittadini un sistema certo di qualificazione e tutela
Finalmente i pregiudizi di carattere ideologico che hanno condizionato il dibattito sulla riforma sembrano oggi definitivamente caduti
Testualmente la recente relazione dell'Antitrust così recita i principi di concorrenza non contraddico i principi base su cui le professioni si fonda ed in particolare la funzione di garanzia sociale di tutela degli interessi pubblici cui essi assolto questo l'Antitrust occorre tuttavia declinare un sistema che attui tale principio che salti l'esercizio professionale senza mercifica
Poiché la salute il paesaggio l'ambiente la sicurezza la legalità ossia il prodotto dei servizi professionali non può e non deve essere trattato alla stregua delle merci non può e non deve essere governato
Solo dal mercato allora
Il numero degli iscritti all'Albo degli architetti il cui consiglio nazionale l'onore di presiedere è raddoppiato negli ultimi anni
Negli ultimi dieci anni
Sì è passato da sessanta mila centoventi mila unità
Dunque la metà degli iscritti a al più dieci anni di iscrizione
Questa crescita riguarda tutte le altre professioni questo tre in Italia in questi anni si è realizzato il fronte più avanzato dell'azione politica professionale europea
La riforma delle professioni intellettuali in Italia se realizzata diventerebbe la prima riforma del sistema in euro
Il nove maggio dello scorso anno a Napoli cori manifesto delle professioni per l'Europa i professionisti italiani hanno delineato i principi per uno Statuto europeo delle professioni
Nel corso di una convention che ha visto un'ampia partecipazione di rappresentanti delle istituzioni europee davanti a una platea di migliaia di professionisti a rappresentare i Democratici di sinistra
Tra gli altri l'onorevole Siniscalchi l'onorevole Finocchiaro che ringrazio e saluto per l'impegno profuso in questi anni per le professioni
E concludendo
Lo scorso anno Eliot Franzoni uno tra i più famosi sociologi del mondo ha pubblicato il primo trattato sistematico sul professionali sono inteso come principio differente da quello del mercato e della burocrazia
Poiché dotato della logica dell'etica di una terza logica appunto così come si evince dal sottotitolo
Dunque un'etica attuata dai lavoratori della conoscenza organizzati nel tempo postindustriale quale superamento di due opposti fondamentalismi
Il fondamentalismo monetarista dei primi anni Novanta e quello religioso estremista e radicale che riemerge violento dagli squilibri sociali della globalizzazione
Secondo fracasso nel tempo della globalizzazione le organizzazioni Technology workers i lavoratori della conoscenza con regole etiche e in base alle proprie specifiche conoscenze attraverso lavoro diffusa intensa Rete planetari possono offrire alle istituzioni che al mondo delle imprese obiettivi compatibili con gli interessi generali dei cittadini del mondo
Si tratta di uno scenario davvero affascinante grazie
L'architetto significa
Apposto nel suo intervento il grande tema della riforma
Nel mondo le professioni tema cruciale per un'Italia più moderna ed aperta adesso la parola Gavino Angius presidente del gruppo parlamentare dei DS al Senato una rete
Segue insegnò fuori Giuseppe
Vorrei proporre signore proporne una sola riflessione condividendo pienamente la relazione di Bersani
Il titolo di questo
Dall'altra conferenza di amare l'Italia parole molto belle
Mi chiedo
Sentendo anche la discussione che si è svolta ma se mi permettete anche venendo dal Senato nella quale conduciamo una dura opposizione alla legge elettorale
Ma anche sentendo l'intervento che molto allarmato che mi ha colpito ieri di Savino Pezzotta
Se non dovremmo anche un pochino integrare questa bellissima parola d'ordine nel senso di dire anche come un po'ha detto Bersani nella relazione che davvero io condivido interamente non dovremmo dire tutti noi anche unire l'Italia
Unire non non vorrei essere frainteso il tema di questa sessione diritti opportunità ne ha parlato di via turco con i due grandi questioni concezione dello Stato visione della società
E a rifletterci bene il proprio sulle istituzioni sui gli equilibri sociali di questo nostro Paese
Che in questi anni si sono consumate delle rotture profonde
Davvero profonda
E anche ferite laceranti si sono prodotte vedete anche quest'ultima legge elettorale non è il tema
Non è dobbiam parlare ne parliamo
è una legge penale dà un colpo al bipolarismo favorisce il trasformismo politico lo incentiva
Nega per la prima volta nella storia di questo Paese ai cittadini di scegliere le persone
Assicura
Non assicura nessuno una maggioranza stabile
Fa saltare i tetti di spesa Peri candidati per i partiti aprendo la strada ritorni al vecchio passato
Rifiuta di aprirsi alla giusta rappresentanza delle donne un altro atto di rottura
Ecco l'opera che dovremo fare questa anche ricostruire riunire
In un rapporto di fiducia ai nostri cittadini con le istituzioni di questo Paese
Io penso che la classe dirigente debba porsi questo obiettivo
Badate parlo dei cittadini italiani di tutti
Non illustri di tutti
Perché proprio principi e valori di fondo quelli che tengono unito un Paese in cui ci si riconosce non solo per un'appartenenza
Sono stati messi in discussione l'intero ordinamento democratico messo alla prova colpi micidiali dalle leggi vergogna in pochi uno Stato che si è allontanato dai cittadini
Noi dobbiamo ricostruire questo dato che si è sfasciato
E sterile guardate secondo me questa discussione sulla necessità di cancellare le leggi che quelli hanno fatto lo dovremo fare naturalmente
Ma io penso che noi ci dovremmo preoccupare come è stato fatto con quella concretezza tipica emiliana nell'introduzione a questo convegno di ricostruire ciò che è stato sfasciato
Penso alla scuola il nostro impegno
Volto a garantire effettivamente il tempo pieno che la Moratti ha distrutto ad assicurare ai bambini handicappati gli insegnanti di sostegno a garantire ogni bambino alla scuola dall'asilo nido fino all'università e non e non mi basta non può bastare ad una classe dirigente dire ora col referendum abrogheremo la legge costituzionale che hanno voluto cento abbiamo già raccolto le firme
E lo faremo il Point
Ecco
Non mi convince fatemelo dire la parola d'ordine
Dobbiamo conservare la Costituzione noi la Costituzione italiana la dobbiamo rendere il viva più moderna più punti tonale vogliamo uno Stato più vicino ai cittadini
Rispetto ad una società che cresce costruire uno Stato che fa fare allora
Questi un punto fondamentale
No non dobbiamo dire che faremo da soli non mi convince non son d'accordo
La nostra forza consiste nel dire proprio perché si è sbagliato unilateralmente con le leggi elettorali con le riforme costituzionali è stravolto cono la Costituzione repubblicana con gli ordinamenti giudiziari ad uso e consumo dalle persone noi dobbiamo dire che questa grande riforma e non le faremo da soli
La sfida è questa
Non da soli cambieremo la Costituzione e regolamenti parlamentari dobbiamo lavorare per unire l'Italia
Vedette lo dobbiamo fare anche perché questa è la seconda considerazione che volevo fare e finisco anche nel corpo sociale
Ha detto bene questo pomeriggio Alain Touraine
Questo scontro è questa lacerazione che si è prodotta non solo nella nostra società ma nelle società europee per effetto dell'immigrazione
E per effetto delle diseguaglianze crescenti come ci ricordava poco fa Tito Boeri noi abbiamo dei problemi enormi
Società contemporanee divise lacerate la nostra mi ha colpito una frase anzi due concetti che ha detto il Presidente della Repubblica francese non mi fa piacere citare un conservatore quando a proposito dei disordini nelle banlieue parigine ha detto sono tutti figli della Francia
E ha detto poi pur in presenza di una forte azione repressiva del ministro Sarkozy ha detto da quelle proteste c'è un interrogativo sull'identità della Francia
Figli della Francia identità della Francia da ripensare
La seconda carica dello Stato in Italia ha detto che i meticci sono dei pericolosi attentatori dell'identità culturale del nostro Paese
E perché ci dobbiamo lamentare allora e perché ci sono prendiamo fuori
Se un calciatore nero viene inseguito dagli intollerabili boati razzisti in uno stadio
Forse dovremmo riflettere di più su questi dati
Vorrei vedere anche qualche editoriale scritto meglio nei grandi giornali del nostro Paese
Non è solo questo però in discussione ci sono anche i diritti civili
Fatemelo dire e davvero finisco
Cioè questo tema del
Della laicità a me sta molto a cuore
è un tema che esse non trattiamo bene
Rischia di produrre ulteriori divisioni
Le istituzioni non sono indifferenti la nostra carta costituzionale rispetto ai diritti all'uguaglianza non è indifferente
Le istituzioni non lo sono quelle del nostro Paese
Ma non devono neanche essere di parte il tema della laicità e questo non può esistere non si può concepire come superiore una morale di fede
Rispetto a una morale non di fede considerata inferiore
è difficile ritenere che la ragione umana derivi la sua forza assolo dalla parola rivelata io non confondo laicità con anticlericalismo e nessuno di noi lo deve fare
E mi guardo bene dal contrapporre credenti o non credenti non solo amici e fratelli nel mio partito ma nella mia stessa famiglia come nelle famiglie italiane
Altri lo fanno anche nel nome di una credenza religiosa un autentico laico non lo deve fare ma separare quindi la politica dalla religione anche la morale una morale dal diritto
Si può non accettare alcuna verità rivelata
Gli ordinamenti democratici delle grandi e moderne democrazie ci dicono che la libertà di ciascuno si fonda su questo elementare principio
Io dico pacatamente che ho paura che nel mio paese la laicità dello Stato sia minacciata e io la considero un principio costituzionale assoluto è irrinunciabile
Io so
Guardate e sono temi complessi care compagne e compagni delicati molto delicati quando si parla di famiglia il procreazione di matrimonio di educazione religiosa guarda caso si parla sempre della donna degli omosessuali io dico che noi dobbiamo difendere di
Pittoresco no fai
Moretton
Riferimenti
Onesto
Il rafforzamento della politica
E il suo arricchimento non avviene soltanto attraverso un credo religioso se fosse così sì colpirebbe il pluralismo la libertà individuale
Però
E ho finito
Una politica debole
è debole
Quella che non affermai rinuncia ad una sua autonomia di pensiero
Badate andremo al Governo del nostro Paese
Dovremo affrontare questo tema
Perché non solo nel nostro partito
Ma nella nostra coalizione
Il nostro principale alleato politico la Margherita una storia è una coltura profonda il nostro leader Romano Prodi che ha pronunciato belle bellissime parole
Stamattina a questo proposito che io condivido totalmente
Non basta dire come fa Berlusconi che sulla centonovantaquattro c'è la libertà di coscienza sono regole sono leggi si vota si sceglie e si decide chi governa deve prendere decisioni difficile in mare terra e trenta però un laico e noi noi tutti dobbiamo interrogarci
Delle ragioni del ruolo e fatemelo dire anche del fallo ore che la fede religiosa assunto oggi in Italia in Europa e nel mondo
Ed è il perché dobbiamo chiederci la razionalità della politica
Non riesce più o non riesce sempre oggi in questo tempo a nutrire risposte che restano in appagate
Questo interrogano voi la nostra politica la nostra visione concezione della politica nella fede c'è certo speranza
E tuttavia io non credo che attraverso l'assoluzione dei dolciumi si possa supplire a quel distretto di razionalità e di intelligenza
E che può esserci che può esserci nella politica
Dobbiamo rifletterci e ragionarci anche sul rischio che la politica anche quella nostra a volte sia troppo arida vi ringrazio
Ringraziamo Gavino adesso con l'intervento dell'ingegner Lupoi rimane aperta la finestra sul mondo le professioni infatti l'ingegner Lupoi è presidente del Coordinamento libere associazioni professionali grazie giudice io ringrazio voi invece per l'invito
E per la considerazione che avete mostrato verso le libere associazioni professionali permettendomi di portare qui le nostre istanze nell'ambito
Della riforma delle professioni
Alcuni oratori questa mattina hanno parlato ma l'ho detto tariffe da abolire massimi nei mi hanno detto pubblicità accesso
Io credo che ci sia un errore quando ti parlando di riforma delle professioni si parla solo di questo
Questi sono gli effetti di un sistema che non funziona noi per rimuovere o per vedere come se rimuovere questo dobbiamo prima andare a vedere le calze che hanno originato questa situazione
E il cuore della riforma quindi non è nel parlare di tariffa non tariffe ma è di rimuovere il e altrove tende proprio nella riconoscimento insieme del del sistema delle libere associazioni cioè entità private per le quali non vi è l'obbligo di iscrizione
Che sono quelle vanno per la maggiore in Europa il movimento che io rappresento e nato per questo
Per avere questo riconoscimento in Italia alcuni diritti europee l'ultima quella del novantadue davano questa possibilità ma l'Italia non ha recepito di quella direttiva la parte riguardava le associazioni noi rappresentiamo in questo momento centocinquantanove associazioni trecento mila iscritti volontari cioè persone che ogni anno scelgono liberamente riscriversi
è una parte quindi importante da società civile te afferisce un mondo di trentatré milioni di cittadini italiani che fanno questo tipo di lavoro senza alcun riconoscimento senza alcuna protezione
E senza nessuna rappresentanza
Le associazioni il riconoscimento dell'associazione permetterebbe di introdurre nel nostro sistema il sistema accreditatorio invece di quell'autorizzazione di oggi cioè il saper fare
Permetterebbe di testare i nostri professionisti ogni due-tre anni prevedere permetterebbe di dare più garanzie all'utenza di quanto sia possibile oggi
Non vi è dubbio uguale tra i sistemi che noi abbiamo davanti sistema ordinistico il sistema associativo sia il più adeguato al mondo che cambia in continuazione
Fra l'altro le nostre professioni hanno una grossissima competente componenti di giovani sono stato sabotato un convegno detta fossero vorrei una sala di trecento persone
Novantacinque per cento otto trent'anni cioè noi diamo lavoro le note negazione una volta riconosciuto permetterebbero di migliorare la qualità della vita di fare entrare nel mondo professionale prima tantissimi giovani
Il sistema che noi proponiamo comunque deve essersi ad un è un sistema antagonista quello degli ordini professionali ma un sistema sinergico
Noi crediamo che i due sistemi assieme possono migliorare assieme il sistema professionale italiana il contributo sinteticamente perché il tempo è quello che che io vorrei dare al programma che oggi sta discutendo
Parte da una considerazione
Dieci anni cinque anni novantasei due mila euro Governo di centrosinistra cinque anni due mila uno due mila e sei dove nel centrodestra non hanno consentito di approvare nessuno riforma e ci si è provato bene o male sia da una parte e dall'altra
Questo è il fatto che non dobbiamo dimenticare perché altrimenti andremo fuori strada allora perché perché una riforma del sistema professionale e tantissima complessità tocca il codice civile quarantadue tocca tanti diritti del e difficile e allora vogliamo farla davvero vogliamo fare una riforma finta vogliamo fare davvero
Prefata dell'odio dobbiamo ridere perché passi
Il primo passo e quello di riconoscere le associazioni
In modo analogo a quello che diceva il degrado Fassino articolo nove io articolo nove lettera e che ricorderà benissimo naturalmente l'onorevole Fassino come alcuni cambiamenti presto passati cinque anni
Perché questo il primo passo i motivi sono tanti Nolte pulire uno soltanto ed è credo che basti perché è un atto di giustizia
Perché ci stanno da gente che lavora e non ha nessun riconoscimento poi non ho tempo di via altri mi dispiace
Noi vorremmo che nel programma ci fosse questo impegno preciso si parla di cento giorni Novati tre mesi in un certo io non mi piace ma perché io credo che il programma dell'Unione debba prendere questo impegno si fa una provvedimento che brevissimo che può essere fatto un decreto legge per oggetto un regno leggere vedete voi dove via Indro riconosciute le associazioni professionali dopo
Si discuterà e ci vorranno anni di tutti gli altri problemi
Se non si fa questo noi come italiani non saremmo poco non potremmo essere presenti ad esempio a tavoli europee in cui si farà la formazione delle professioni ho sentito dieci minuti fa chimico il governo ha approvato il dietro la Loggia te in realtà toglie la possibilità alle associazioni di essere riconosciuti a livello europeo è un altro dei grossi
Regali che ci ha fatto il Governo della destra una seconda cosa e ho finito
Noi chiediamo all'Unione
Di fare andare avanti la politica di apertura del mercato in Europa
Sì c'è stato un po'di polemica in questi giorni il sei di estro Margherita hanno votato in modo diverso il modo di fare uguale per la Bolkestein problema un altro da quanto ho letto non c'era nessuno
E giusta
E questo non deve succedere
Noi abbiamo da un anno fatto un ottimo lavoro Coni responsabile professioni senatore batta faranno che a ci ha dato un grossissimo aiuto e non credo che abbiamo davanti all'Urbe Falco di capire il nostro mondo ne abbiamo bisogno
Che l'Italia sia la sinistra italiana presi
Ciò che si fanno Roma perché da lì verrà la nostra possibile avanzamento la battagliera stiamo combattendo e ho finito
Da tanti anni
E finalizzata a salvaguardare il diritto al lavoro di tanti professionisti italiani e offrirà ai giovani importanti opportunità di ingresso nel mondo del lavoro ancora giovane quando sono ancora giovani
La nostra quindi una battaglia e giustizia e di libertà
Che ha bisogno del supporto di tutti e io non credo che un partito riformatore non possano messa da parte nostra grazie
Grazie consigliere
Adesso la parola Nicola Latorre si prepari Gloria Buffo
Due
Di solito si consiglia di iniziare ogni discorso con una nota positiva
Ed in effetti da questa dei lavori di questa conferenza programmatica stanno emergendo molte note positive
Però è davvero pesante per il Paese il lascito di questi anni di governo del centrodestra
Una eredità talmente negativa che ha già prodotto come effetto quello che di peggio può cadere ad un Paese la perdita di speranza nel futuro
Io sono convinto che il primo vero grande compito al quale siamo chiamati già oggi senza aspettare l'esito elettorale sia proprio quello di restituire un futuro una speranza alla Società Italiana rimotivare
Questo nostro Paese
E la bella relazione di Bersani tutta l'elaborazione programmatica che stiamo mettendo al servizio dell'Unione e di Romano Prodi sono segnate da questa convinzione
Ma la forza vera del programma che proporremo agli italiani io credo sia da cercare in un dato essenzialmente la vicenda economico sociale la grande sfida tesa a ridare capacità competitiva al sistema Italia non è più separabile dalla necessità di ricostruire un tessuto e un potere democratico
Tanto più dopo il saccheggio che in questi anni si è fatto di aspetti fondamentali del nostro assetto democratico
Mi pare che si possa trovare un filo nero che lega tutti i provvedimenti adottati dal centrodestra nelle materie inerenti il funzionamento dello Stato gli assetti costituzionali le regole elettorali
Emerge una concezione perlomeno poco liberale della democrazia
La destra è stata animata sin dal primo giorno di governo da una politica fondata su una idea del riequilibrio dei poteri assunto nella forma rozza di dominio del principio democratico inteso come un dominio della maggioranza tout-court
Come se le nostre moderne democrazie non siano invece fondate
Su un equilibrio tra principio di maggioranza principio di legalità su un sistema di regole condiviso su alcuni valori comuni
Non è forse è vero che ci sono dei diritti individuali e collettivi assolutamente indisponibili
è da questa loro idea che sono derivati i guasti di cui stiamo parlando e ai quali spetterà a noi mettere riparo nella giustizia da ultimo con la legge ex Cirielli quell'idea ha prodotto norme portatrici di gravi disuguaglianze
Di una giustizia a due facce
Forte con i deboli e debole con i forti di un abbassamento dei livelli di legalità
Ma se consideriamo i tempi attuali di durata dei processi come potrà reggere il sistema processuale i nuovi presidi i termini di prescrizione è naturale che si dovrà registrare l'anticipata estinzione
Di quei processi con tutto quello che ne consegue in termini di impunità anche per reati molto gravi no noi in questa vergogna la cancelleremo io credo che questo sia un impegno che non possiamo assumere rilanciando le nostre proposte per intervenire sui tempi del processo penale e civile
Per coinvolgere tutti gli operatori su un impegno condiviso perché al centro di ogni politica per la giustizia cessino di esserci il Presidente del Consiglio e i suoi amici ma tornino i cittadini
E nella pubblica amministrazione
Quella idea di dominio della maggioranza ha destabilizzato i vertici
Della pubblica amministrazione con un accentuato utilizzo dello spoils system slegato da ogni valutazione di merito con il risultato di un'amministrazione indebolita
Priva di una guida incapace di assolvere a quel ruolo che noi dobbiamo subito restituirli come volano di crescita e di sviluppo del Paese
Per non parlare di cosa quella loro concezione ha prodotto come è stato ripetuto qui anche da Angius da ultimo con riferimento alle modifiche alla Costituzione al cambio della legge elettorale
Le istituzioni sono di tutti
Esse non possono essere oggetti di continui cambiamenti a secondo delle maggioranze che si succedono
E ne possono essere oggetto di scambi di patteggiamenti strumentali all'interno di una coalizione politica contro l'altra e invece è accaduto proprio questo
La proposta di modifica della Costituzione è stata il frutto di uno scambio tra AN lega Forza Italia
La modalità di approvazione è stata un'esibizione di muscoli della maggioranza rifiutando qualsiasi dialogo con l'opposizione il risultato una catastrofe
Hanno confezionato un abito di Arlecchino
Le cui troppe toppe non riescono a nascondere la nudità del profilo
Un'architettura priva di senso di senno destinata ad incrinare l'unità nazionale a disarticolare quel bene essenziale di una formazione di una sanità pubblica e di qualità
Un pasticcio guardate che non delinea neanche un modello istituzionale
Non è più un parlamentarismo né presidenzialismo non è semi presidenzialismo e né tanto meno il federalismo
Del resto questo governo si è distinto per essere il più aggressivamente centralista come dimostra l'attacco forte al sistema delle Autonomie culminato con le scelte di questa Finanziaria
Lo ha fatto Angius prima di me noi possiamo annunciare di aver già raggiunto il numero di firme di parlamentari necessario per indire il referendum dunque non è finita
Le regioni del nord del centro del sud stanno già avanzando le loro richieste di referendum
E nei prossimi giorni io credo che l'Unione
Tutta l'Unione debba sostenere quelle associazioni che raccoglieranno le firme del Paese
Non tanto più finalizzati ad indire il referendum quando a supportare la battaglia referendaria Pia coinvolgere come protagonisti migliaia e migliaia di cittadini
Ci sentiamo insomma già impegnati anima e corpo in questo referendum per abrogare un mostro certo non intendiamo affrontare questa battaglia con spirito conservatore
Siamo ben consapevoli che occorrono significativi adeguamenti e per la verità serve anche l'attuazione di riforme già operanti come l'attuazione del federalismo federalismo fiscale
Ma due cose devono essere chiare
Ed è bene ribadirle in questa occasione la prima mai più modifiche costituzionali a colpi di maggioranza
Qui Bersani ha detto nella sua introduzione che noi proporremo la modifica dell'articolo centotrentotto
Per adeguarlo a questa esigenza ma indipendentemente da questo noi siamo convinti che qualsiasi patto andrà riscritto insieme
Anche con coloro che i cittadini avranno votato o dell'altro polo
E la seconda e concludo
E che qualsiasi elemento di cambiamento dovrà ancorarsi ai pilastri forti della nostra contribuzione a quei principi fissati nella prima parte e che oggi sono per noi più che mai validi principi che non sono stati calati dall'alto ma che sono stati il prodotto di straordinari processi politici sociali culturali
Come diceva Calamandrei dietro quei principi si sentono delle voci lontane autorevoli
Di eminenti personaggi della nostra storia ma anche voci umili di lotta di speranza di quanti lottarono contro il fascismo
La Costituzione è una parte della nostra storia ed è veramente un'offesa a quei processi a questa nostra storia constatare che dietro le modifiche costituzionali del centrodestra ci siano i rumori sguaiati provenienti da una baita di Lorenzago
Noi ci impegneremo nella prossima legislatura anche per correggere il sistema elettorale c'è da fare noi non faremo certo non basterà un buon programma il programma è importante ma è essenziale una nuova etica pubblica senza un diffuso senso dell'interesse generale del Paese non ce la si può fare
Questa è forse la sfida più difficile ma è decisiva e noi possiamo vincerla con la forza della politica di una politica autonoma e con la forza delle nostre idee
Grazie Nicola adesso la parola colera Kouffo si prepari Laura Pennacchi e poi seguirà Massimo D'Alema
Bersani viennesi Veltroni Damiani e poi Prodi s'è parlato molto di un mondo che nessun partito rappresenta il lavoro precario molti giovani non sono giovani molte donne quattro milioni e mezzo per non dire di quanto altro lavoro conosce una precarizzazione in fondo al declino italiano si presenta esattamente con questa faccia finire nelle grandi impresa
Lavoro precario
è un'equazione quella che il lavoro precario rende l'economia più forte viene è infondata e la vicenda italiana lo prova ma ce n'è un'altra di equazione che non funziona
E cioè che la rivoluzione tecnologica pretende nella precarietà non è così solo i rapporti di forza
A decidere che cosa si fa del lavoro e siccome lavorare da precari invade la vita diventa una condizione umana è una bomba a orologeria rubo l'espressione approdi
Nel programma del centrosinistra Cuesta deve diventare una priorità fondamentale io non so se è già così
L'obiettivo non può essere come ho sentito qui in alcuni togliere gli eccessi smussare le punte abolire le figure più perversa della legge trenta
Una coalizione che punti a un cambiamento deve contrastare frontalmente la precarietà non rassegnarsi a mitigare solo il peggio nel nostro partito ma anche nell'Unione ci sono già approcci quello che dice
Che saranno gli ammortizzatori sociali a rendere sopportabile la flessibilità e invece sostiene che ci vuole un altro il circolo virtuoso tra lavoro di qualità il modello economico è per ciao ci vogliono regole che rendono non replicabile lavora a tempo indeterminato che fanno costare di più
Il lavoro flessibile dell'altro
Ho sentito di Nerviano dice non può costare di meno io sarei più chiara direi che deve costare di più ma in ogni caso il consiglio è una conquista che questa espressione che non iscritta nei materiali che consegneremo a Prodi oggi sia stata qui
L'annunciata io non dimentico l'errore della scorsa legislatura
Quella in cui abbiamo governato quando non abbiamo approvato nemmeno una legge pallida sui diritti degli atipici e telo un altro errore oggi quando si dice che la legge trenta non si abrogassimo Dio ora perché primo segnale nella Nesi nella
Testa di elezione
Io non voglio le bandiere abrogare migliorare chiedo ma che cos'è che impedisce di abroga la legge trenta qual è la parte della legge trenta che dovremmo salvare a tutti i costi
Bombassei ci ha chiesto più flessibilità orario di lavoro più lungo ecco io non credo che si possa rispondere a chiesto a nome di Confindustria sono dicendo ammortizzatori sociali e toglieremo le punte
Estreme della flessibilità noi dobbiamo replicare che vogliamo meno flessibilità perché vogliamo un altro tipo di sviluppo economico e la competizione non si può fare risparmiando sul lavoro e nemmeno solamente sulla competizione in senso tradizionale ce l'ha spiegato bene Fitoussi
Non si può l'ha detto bene Bersani togliere i diritti a chi le ha senza nemmeno dargli a chi non li ha per nulla
A Veltroni che dice giustamente lotta alla povertà io dico forse è meglio che diciamo giustizia sociale
Che non vuol dire solo meno poveri e questo è un grande obiettivo reddito minimo inserimenti incapienti non autosufficienza è qualcosa in più vuol dire ridurre la forbice tra vertice e base centro della piramide e non solo con il sostegno al reddito ma sulla dignità e il potere sociale questo è un programma che io credo di popolo stamattina De Cecco
Ha detto cose mirabili a questo proposito per questo non servono partiti sostanzialmente neutri come io temo sarebbe un partito democratico
Che forse possono ridurre i poveri lo ripeto è un grande obiettivo nobile importanti ma non redistribuire il potere oltre che il reddito e fondare una società davvero sui diritti capisco
Che ha una simile prospettiva possono essere interessati gli editori del Corriere della Sera della Repubblica quello di un approdo al riformismo compassionevole io penso che noi abbiamo una frontiera più avanzata non è possibile concludo una politica sociale ingiusta senza il riferimento all'uguaglianza ma neanche senza riferimento la libertà sento parlare molto di famiglia Weah Rutelli ha detto quel far familiare
La Cei sapete come parla della famiglia senza i media enunciare i disastri della destra attenzione perché la retorica della famiglia in Italia ha fatto molti guai
E la prima politica a favore di donne e bambini è la libertà delle donne italiani contrasto al lavoro precario
Il potenziamento dei servizi Rispetto pieno della dignità femminile senza timidezze
Per questo non mi ha convinto l'operazione dell'emendamento fatto da Livia Turco e Rosi Bindi un assegno dal terzo mese di gravidanza per alcune donne io credo che si debba scegliere un'altra strada rivendicare ciò che abbiamo già fatto con la legge cinquantatré qui Lidia ha molto lavorato il Testo unico della maternità abbiamo già io steso alle nove lavoratrici alle precarie l'assegno di maternità per cinque mesi tre
Prima del parto e due dopo nessuno niente da insegnarci tantomeno Storace se vogliamo allargare le tutele sviluppiamo si sviluppiamo quella strada
Partire dal terzo mese di gravidanza risulta da fuori un'altra cosa poi una dissuasione che io riterrei inefficace e comunque ambigua dico a Lidia il contrasto alle ragioni economiche che libertà limita la libertà delle donne è di sinistra
Ma questo contrasto non si gioca al terzo mese della gravidanza ma nelle leggi danno i fatti da sviluppare nella lotta alla precarietà nei provvedimenti per il lavoro femminile usciamo tutti da qui insieme con una posizione forte sulla centonovantaquattro con un appoggio alla mobilitazione delle donne già decise
In sintesi io dico né socialmente né autori né timidi con le gerarchie di ogni tipo l'autonomia della sinistra io credo a questi due presupposti
E ricordiamo a voce alta con orgoglio che la distinzione tra reato e peccato è una distinzione su cui non siamo disposti a cedere né per richiesta di un Imam né per compiacere un vescovo o il Papa
Grazie Doria
Adesso la parola o la Pennacchi
Poi Massimo D'Alema
Il lavoro programmatico che abbiamo svolto così efficacemente incorporato nella relazione di Bersani di ieri
Dimostra che da tempo per i Democratici di sinistra il dilemma non è conservazione e innovazione
Ma è quale riformismo adottare
Io sono molto contenta che Romano Prodi questa mattina abbia iniziato prendendo sottolineatura dando sottolineatura di questo aspetto e prendendo atto dei molti elementi innovativi che sono contenuti nel nostro lavoro
Per poter riconoscere questo dobbiamo però sgombrare il campo da un equivoco
Che possa esistere un riformismo liberista e anti governo amante anti sfera pubblica che vuol dire esercizio della responsabilità collettiva e invece l'anti governo ma nella negazione di questo esercizio ente il permesso al dilagare dell'interesse privatistico è censita Ario come hanno fatto il duro Bush Berlusconi se si parva licet Bush Berlusconi questo riformismo liberista semplicemente non è riformismo
Noi Democratici di sinistra ci sentiamo interpreti di una domanda più esigente di riformismo che mette in campo la natura e la qualità del riformismo
Il punto cruciale che abbiamo discusso tanto in queste ore oggi pomeriggio è che non basta a conciliare competitività e giustizia sociale
Era il punto di partenza della relazione di Livia e di tante sottolineature che ci sono stati e non basta conciliari occorre mettere in campo vere sinergie tra spera economiche spesa sociale
Praticare prospettive molto avanzate di sviluppo umano e sostenibile
E qui allora dobbiamo forse anche interrogarci di più su quelle differenze che ci sono
Su cui lo stesso Romano Prodi stamattina
Portava l'attenzione è giusto per esempio a dire certamente è giusto che per l'Italia di oggi la priorità fondamentale la crescita e l'innovazione dell'apparato produttivo ma attenzione a formulare questa priorità
In modo da sposare la visione di Barroso
Nuovo presidente della Commissione europea molto tollerante con quelle fra tazze che i Paesi nuovi entrati hanno già adottato e con cui danno luogo a una fiscal Competition distruttiva dispetto agli altri Paesi
è giusto diceva adottare una decisione che finisce con coincidere con la visione di Barroso secondo il quale la strategia di Lisbona
Che non a caso metteva al primo posto tanto l'economia anche la società
Invece secondo Barroso questa strategia va ridimensionata e il primo posto spetta solo all'economia
La peculiarità del modello sociale europeo è stata ed è e deve tornare ad essere l'interdipendenza tra sistema produttivo il sistema sociale
Il modello sociale europeo va rilanciato a partire però dall'assunzione che un modello esista
E allora stamattina
Antony Giddens avrebbe potuto anche ricordarci tra le tante cose condivisibili che ci ha detto
Che al vertice informale di Amleto corto è stato portato un rapporto Sapir che nega che esista un un modello sociale europeo o almeno come corpo di grandi valori comuni sui quali dobbiamo fare i veri ma è importante sottolineare questi aspetti perché il discrimine corri ancora tre un'OPA sociale Europa liberista
E quest'ultima l'Europa liberista coincide con la fine del sogno europeo con l'americanizzazione dell'Europa
Con la sua assimilazione a canoni mercatisti giganti governante che hanno ispirato ispiriamo l'amministrazione Bush in America
Il discrimine con le anche è indubbio tra i vari disegni istituzionali in cui può tradursi il Progetto dell'Europa sociale che ha innanzitutto bisogno dell'Europa politica questa è la sottolineatura che è venuta in fondo da Fitoussi questi sono le sito miniature che fa trentenni che faceva Giovanni Berlinguer e il dispetto a cui abbiamo bisogno di impegnarci nella cooperazione rafforzata tra i Paesi della zona euro
Ma misuriamoci anche su almeno due aspetti che quest'oggi abbiamo discusso io per esempio non sono d'accordo su mentre sono d'accordo sul fatto che l'Italia ha bisogno di dotarsi di strumenti di ammortizzatori sociali più equi e più estesi di quanto non abbiano una veste versione di ammortizzatori sociali che fosse quella che ha proposto qui il professor Boeri con un costo pari a quattordici quindici miliardi di euro con la situazione di finanza pubblica in cui ci troveremo se vinceremo le elezioni finisce col coincidere con una versione che costa moltissimo
E che finisce col dare agli ammortizzatori sociali una valenza enorme come strumento per consentire la ristrutturazione facilitare i licenziamenti
E quindi finisce anche con configurare una sorta di guai risparmi finivo per tutta l'Europa su cui io non sono d'accordo
Sono molto più d'accordo sui investire sulla Boro rilanciare il lavoro lavoro di cittadinanza deve essere questo il nostro motto
Ma guardiamo anche a tutti gli aspetti che oggi sono stati molto richiamanti della transizione demografica chiudo rapidamente
La transizione democratica che investe l'intera Europa e che è stata assai più efficacemente affrontata dalle socialdemocrazie scandinave e non altrettanto sia detto per inciso dalla Danimarca
Qui noi vediamo un esame sgombro da pregiudizi ci dice che il vero problema non è l'allungamento della vita ma il decremento della Natale della natalità
E a questo problema hanno fornito risposte
I Paesi dotati di governi di configurazioni partisan mobile partisan partisan di sinistra a partire dalle finalmente riscoperte socialdemocrazie
Scandinave questi Paesi hanno investito su grandi questioni che si chiamano invecchiamento attivo
Politiche nominata mistiche per la natalità sottolineo questo aspetto politiche nominata mistica per la natalità
Tanta hanno fatto straordinarie politiche di sulla casa facendo altrettanto straordinari politica di riqualificazione urbana donne
Che sono state assunte con non con una questione di giustizia riparativa dirimenti o una discriminazione gravissima che persiste ma come questione per sbloccare le economie e le società bloccate
Nuove tecnologie deindustrializzazione hanno fatto tutto questo migliorando i servizi pubblici la rilevanza della sfera pubblica è enorme non hanno fatto questo basandosi su trasferimenti monetari
I quali badate dei trasferimenti monetari fanno anche parte delle misure che si configurano come sgravi fiscali e come riduzione del costo del lavoro
Che non dovrebbe avere tutto il rilievo che ha a volte nelle nostre discussioni
Grazie Laura
Adesso
A conclusione di una giornata intensa ed appassionata di lavoro la parola al presidente del nostro partito Massimo D'Alema
Compagna cari compagni
Credo che
Credo che
Grazie
Credo che
Credo che non sia
Parlare a conclusione non significa che si possa pretendere di conclude
Una discussione
Così ricca così appassionata che troverà domani la sua conclusione
Anche perché
Nella vivacità del confronto l'impressione che le gabbie tematiche che cui avevamo cercato di organizzare la discussione
Hanno finito per essere più così un punto di riferimento generale va necessariamente elastico
E lasciare il posto ad una ad un confronto a tutto campo
Ad un'Assemblea Serena creativa
Unitaria nella sua ispirazione ed anche in molte delle idee forza che qui costituiscono il patrimonio programmatico dei Democratici di sinistra
Ed anche un'assemblea ricchissima di contributi esteri
Se il mio io credo non soltanto come è evidente di un lavoro
Di un lavoro importante per aprire il nostro partito per metterlo in comunicazione con mondi con realtà sociali competenze in cui bisogna dare atto ai compagni che hanno organizzato questa Assemblea e che hanno l'hanno preparata
Ma il segno anche di una volontà attiva di partecipare
C'è un po'lo spirito delle primarie che vive in queste nostre discussioni
Di quella volontà di fare qualcosa per il nostro Paese
Che ha messo in movimento tanta parte della società italiana ben al di là dei confini dei partiti
Che ha fatto sì che tutte le iniziative preparatorie di questa di questa Assemblea abbiano visto una partecipazione
Sempre più numerosa delle seggiole che erano state disposte nella sala sarà ma non credo per la avarizia degli organizzatori
Io credo che questo sentimento questa volontà di fare qualcosa sia molto importante
Sia una risorsa preziosa
Di intelligenze e di proposta
Di spirito civico di una nuova etica pubblica
Di cui l'Italia a assolutamente bisogno
E di cui avremmo bisogno nel modo
Più totale se ce la faremo a vincere perché io dirò qualcosa alla fine sono sufficientemente meridionale per essere scaramantico ma soprattutto perché io penso che
Bisogna affrontare questa sfida con lo spirito giusto lo spirito giusto è quello della lotta
Ma se il centrosinistra con Romano Prodi ce la farà
Allora comincerà davvero la sfida più difficile
E non ce la faremo
Se tutte quelle forze quelle associazioni quelle persone quelle donne e quegli uomini che ci hanno incoraggiato in questi mesi non saranno con noi anche lì nella prova difficile del Governo
Per non ripetere quel limite di un riformismo dall'alto e talora solitario
Del quale siamo rimasti qualche volta prigionieri nell'esperienza di governo del centrosinistra pure così ricca di innovazione e di qualità
Perché c'è da fare molto di più che non liberare l'Italia di Berruto a Berlusconi o riparare ai guasti pure non lievi di questo governo
è del tutto evidente ed è questa la cosa più importante di questa riflessione programmatica
Che
Si tratta di misurarsi con Mulligan di con incrostazioni con resistenze di fare i conti con una crisi che è una crisi in qualche modo del sistema il che non significa che siamo condannati al declino
Anch'io non amo la retorica del declino
Ma significa che per restituire slancio la società italiana
Per vincere incrostazioni e resistenze suscitare energie occorre un lavoro molto in profondità
Un'opera complessa non Breve e coraggiosa
Non è vero
Tornerò su questo punto non è vero che il conflitto in Italia
E soltanto definito dalla
Dalla contrapposizione pure così radicale tra destra e sinistra
Uno dei pochi meriti di Berlusconi riavere sgombrato il campo di quella idea sbagliata secondo cui in fondo la destra la sinistra sono più o meno la stessa cosa dice
In cui si è alimentato anche un certo estremismo anti riformista
In tanti campi
Praticante mi è capitato di sentire persone che dicevano che forse se avessimo accettato le ragionevoli idee di riforma del centrosinistra
Adesso non ci saremmo trovati esposti diciamo alla devastazione delle scelte del centrodestra perché si
Perché
Certe conquiste sono state messe sotto attacco anche perché funzionavano male come detto anche Giovanni Berlinguer
è evidente che questa sfida comporta il coraggio di misurarsi con problemi che vengono da lontano
Perché per molti aspetti Berlusconi ha rappresentato più il sintomo delle malattie italiane che non la loro causa
Io voglio dire subito che in questa sfida
Noi abbiamo bisogno dell'Europa
Il riferimento all'Europa è stato molto forte nel dibattito di oggi noi dobbiamo sapere che questo riferimento si presenta in modo molto diverso rispetto al mille novecentonovantasei
Quando in definitiva il messaggio di Brodie fu chiaro e semplice nell'Italia correva il rischio di
Perdere il passo di allontanarsi dall'euro
E rimanere collegati alle Europa
Stringere la cinghia per essere tra nel gruppo dei Paesi di puntare alla moneta unica europea
Era un modo
Per
Dare un segno alla modernizzazione del nostro Paese
Oggi ci riferiamo all'Europa come una realtà molto più problematica oggi forse dobbiamo guardare con maggiore
Spirito di verità non soltanto non tanto a ciò che l'Europa può fare per noi
Piuttosto a quello che possiamo fare noi per rimettere in cammino una Europa in grado di aiutare
Quella crescita innovativa della ripresa di competitività di slancio
Un'europa
Politica più forte
Un'Europa che aumenti il suo bilancio
Riprendo espressioni che abbiamo ascoltato in un dibattito
Giusto orientato nel senso giusto
Un'Europa capace di coordinare le sue politiche economiche perché alla lunga non sopravvive un'area di moneta unica senza un coordinamento delle politiche economiche
Un'Europa capace di liberarsi di una certa ortodossia mono monetarista ma non perché non ci voglia un rigore nelle politiche di bilancio ma perché di questo rigore fa parte la capacità di distinguere ciò che è spesa pubblica ciò che investi mento e in quanto investimento in particolare sulla qualità sull'innovazione destinato a produrre ricchezza e non a produrre tecnici
Questa Europa oggi non se
Noi
Mentre salutiamo che che una parte larga del movimento socialista in Europa si orienta verso un europeismo di impronta federalista e più coraggiosa superando anche chiusure di carattere nazionalistico tuttavia
Dal due per cento dodici
Del bilancio del PIL europeo nel bilancio comunitario spiegato dei socialisti francesi a ciò di cui si discute la distanza enorme
E con ogni probabilità noi non avremo un accordo sulle prospettive finanziarie dell'unione europea registrando un in passato che a fianco dell'esito negativo del referendum in Francia e in Olanda
Segna una crisi una battuta d'arresto seria del processo dell'unità europea io non voglio dedicare a questo mio intervento ma voglio dire che appunto
Questo si presenta davvero come la questione prioritaria con cui si dovrà misurare un governo di centrosinistra
Riportando l'Italia in prima fila nella riflessione
Nell'impegno
Nella individuazione di proposte innovative
Per rimettere il cammino il processo costituzionale
Magari alleggerendo la costituzione di una terza parte farraginosa pesante inutile
E tornando a ragionare sui principi
E sulle scelte istituzionali fondamentali
Ma anche nel progettare nuove esperienze di cooperazione rafforzata
Nel campo economico a mio giudizio indispensabili mente prendendo le mosse
Dall'aria dell'Eur
Ma insieme nel campo della politica della difesa della politica estera cercando di coinvolgere la Gran Bretagna
Interlocutore essenziale nella costruzione di una politica estera europea
E di una politica della difesa in grado di fare dell'Europa una grande potenza di pace condizione perché il mondo sia multilaterale perché se non ci sono più
Protagonisti
In grado di assumere le proprie responsabilità questo obiettivo resterà obiettivo di dibattiti e di convegni ma non di una pratica politica concreta
Dunque questo è il primo grande segno di svolta rispetto ad una politica che ha finito per emarginare l'Italia in Europa
Per presentare il profilo della nostra iniziativa europea con un profilo confuso per fare dell'Italia un Paese che ha concorso più a dividere l'Europa che non a ricercare le soluzioni comuni
A ostacolare i processi di integrazione in tanti campi a cominciare da quelli della giustizia penale della sicurezza
Io credo che qui noi misuriamo davvero
Gli errori più gravi della le scelte più negative della destra
E il profilo internazionale dell'Italia che ne è risultato colpito il compromesso
E il peso dell'Italia nel mondo che ne risultato ridotto
è il profilo dell'Italia come grande paese del dialogo della pace della cooperazione verso i Paesi più poveri
è il profilo dell'Italia come Paese nel Mediterraneo
Se mi consentite una citazione che potrà apparire diciamo che la vecchia classe dirigente democristiana definire genialmente il Paese e qui vicino al mondo arabo e Israele alle ragioni degli uni e degli altri
Che era anche un modo per giocare quel ruolo
Il paese del diavolo
Della pace
Che compete all'Italia non solo per il suo
Spazio geografico ma anche per la vocazione del nostro popolo
Vedete io sono d'accordo con tutti i compagni che hanno detto diceva poco fa Gavino Angius
Noi dobbiamo forse
Mettere come titolo vorrei che qualcuno potesse sembrare un titolo scarsamente antagonistico promuoverne il giudizio
Di tutta la nostra azione dell'obiettivo di governo che il centrosinistra si propone proprio quella idea di unire l'Italia
Come condizione
Perché il nostro Paese riprenda con slancio il cammino del progresso dell'innovazione
Della partecipazione come protagonista d'una globalizzazione che abbia un segno diverso rispetto a quello della guerra delle ingiustizie che abbiamo conosciuto in questi anni
Unire l'Italia
Unire chi ha bisogno chi merita e chi ci prova come ha detto Bersani quella dell'approccio diciamo che nessuno di noi potrebbe limitare perché a delle radici culturali
Nella forse la più straordinaria esperienza riformista che abbia conosciuto il nostro Paese
Anche dal punto di vista del linguaggio diciamo un linguaggio politico per i fondi
Noi siamo
Noi siamo piuttosto almeno io figlia di una cultura che ha preferito il circuito astratto concreto astratto diciamo mentre invece l'Emilia e viene da una tradizione che muove dal concreto e torna lì
Qualche volta visitando la strada
Ma non sei
Infatti io avrei detto in termini più astratti unire la cultura il lavoro e l'impresa
Unire la cultura il lavoro ed impresa
E
Questo significa
Sapere guardare
Sì sono d'accordo anch'io con Laura Pennacchi non giusta ponendo anch'io sono diffidente di tutte quelle espressioni del tipo bisogna coniugare queste quello
Perché poi mancando la la sanzione del sindaco dice volte si riduce ad essere
Questi queste coniugazioni più soluzioni verbali di problemi complessi che non diciamo effettivamente capacità di sì
Anch'io penso che
Tra innovazione
E c'è un grande problema di innovazione
Ripeto questo paese c'è anche un conflitto
Tra vecchio e nuove
Non solo tra sinistra e destra
E noi abbiamo costruito questa grande forza politica per collocarci in un campo che è definito da due coordinate noi siamo una sinistra innovativo
Perché c'è anche una sinistra più conservatrice di noi
E allora io credo che tra innovazione
E giustizia sociale
Ci sia la necessità di una sintesi vera giustizia sociale
Giustizia sociale nel senso che qui ha avuto così grande forza giustizia sociale come capacità di combattere l'esclusione la marginalità
Di restituire dignità al lavoro
Perché
La precarietà del lavoro non è soltanto incertezza di vita
Non è soltanto sotto salario ma è anche l'umiliazione del ricatto
Il ricatto personali della rinuncia alla propria dignità
E anche il fatto che quando si va a dare volantini davanti ad una grande fabbrica dove convivono oramai
L'operaio più adulto
Che ha un contratto di lavoro tradizionale
E
Il giovane
Che ha un contratto precario a termine
Quello più adulto si ferma
Prende il volantino parla il giovane da via rapidamente perché teme
Che anche quella espressione così elementare della sua libertà
Possa in qualche modo compromettere la possibilità di continuare a lavorare
Che
L'Inter
Capita che quando col vecchio compagno vecchio no della Nostra Aetate ormai maturo diciamo è
Quando accompagna leggi dice sì ma insomma anche voi però avete fatto una legge per cui io pensavo ad andare in pensione l'anno prossimo invece dovrò rimanere ancora un anno
E a me è capitato al proprio un aneddoto che un po'più lontano c'è un ragazzo che ti dice sia un problema diverso
Non c'è lavoro l'astensione
Cioè mi dispiace per chi pratica un problema diverso
Che si vanno accumulando
Ingiustizie che sono destinate a minare la coesione sociale in questo Paese pensiamo cosa sarà fra non molti anni una generazione di pensionati poveri
Quali forse d'Italia non ha conosciuto e quali problemi si porrà
Di integrazione al reddito di questi di queste persone di questi lavoratori
Dunque noi siamo di fronte ad un enorme problema di giustizia sociale
Siamo di fronte ad un a fenomeni che dividono il mondo del lavoro
Che aprono contraddizioni anche nel nostro campo e che richiedono un'azione coraggiosa
Ora io
Io credo che inevitabilmente
Inevitabilmente
Noi ci troveremo a governare i processi non break di di mobilità flessibilità del lavoro anche perché
Dobbiamo accompagnare una trasformazione dell'apparato produttivo del Paese
Un cambiamento del modello qualitativo delle tredici
E quindi grandi processi di questo tipo hanno a mio giudizio una dimensione di mobilità sociale che è ineliminabile
Per questo io
Io penso che abbia ragione Boeri quando dice che la grande priorità e avere un sistema moderno egualitario dignitoso di ammortizzatori sociali senza il quale ogni discussione sulla flessibilità
Diventa in pratica
E naturalmente una il governo attivo come si è realizzato nelle migliori esperienze europee del mercato del lavoro
In grado non soltanto di assistere ma anche di accompagnare attraverso un processo di formazione attraverso un governo attivo e partecipato del mercato del lavoro
La flessibilità intesa come possibilità di passaggio da un lavoro all'altro di crescita professionale di arricchimento
Delle capacità professionali
E questo non lo si può fare lasciando ciascuno al proprio destino
O ad un mercato che meno che mai in questo campo diciamo appare in grado di risolvere i problemi individuali e collettivi
E ci sono poi tutti gli altri grandissimi problemi di giustizia
Che riguardano i minori che sono stati dimessi in evidenza con grande forza
Che riguardano le donne che riguardano il tema degli immigrati
E su questo tema io credo che alla base di tutto c'è il pieno riconoscimento dei diritti politici di questi nuovi cittadini italiani decapitato
Anche perché il diritto politico il diritto di voto eccetera
Cioè la città non c'è diritto sociale che non si fondi su un diritto di cittadinanza e la cittadinanza e partecipazione e avere un peso non c'è c'è poco da fare diciamo
Al di là delle buone intenzioni di un sindaco progressista
Se gli immigrati che vivono nella periferia della sua città magari hanno anche il diritto di eleggerlo o non eleggerlo io penso che se ne occupa di più
Questa è la forza della democrazia
Che è la principale inclusione innanzitutto il riconoscimento di una cittadinanza politica
Io credo che il lavoro programmati con le cose che sono state dette nel dibattito con sono aspetti che devono essere approfonditi ma è del tutto chiaro che l'ispirazione del centrosinistra
C'è
Il riconoscimento che qui c'è una grande questione centrale dell'avvenire del Paese
è evidente che noi pensiamo che questi processi di esclusione di marginalizzazione
Non soltanto non sono accettabili perché sono ingiuste non soltanto non sono accettabili dette producono insicurezza ma rappresentano anche un gravissimo danno per l'economia
Nel tempo in cui il fondamento dell'economia è la qualità del lavoro
La qualità umana nei processi produttivi innovativi non c'è qualità senza riconoscimento dei diritti e della dignità del lavoro
Io credo compagni voglio dirlo secondo me non c'è contraddizione
Tra questa ispirazione
E
L'orientamento che è proprio della sinistra italiana
Vorrei dire già da prima delle sollecitazioni che pure sono venuto in modo amichevole diciamo dalla
Da intellettuali Amici potrei emiciclo io no
Non non giudico gli orientamenti politici giudico le cose che sono scritte come Giavazzi eccetera
La sinistra italiana meno la sinistra che noi rappresentiamo
è una sinistra
Che non è ostili ad un processo di liberalizzazione della società
C'è
Nei nostri cromosomi nel nostro DNA
Fa parte della storia di questo Paese
Il fatto che sia stata la destra ad essere piuttosto statalista
E che nella cultura della sinistra non solo della sinistra di questa ultima generazione direi più lontana il dialogo con la cultura liberale
Rappresenta un tratto originale della sinistra italiana
E il partito che noi siamo alle sue radici anche nel socialismo liberale nel pensiero di Gobetti nel dialogo tra Gramsci e Gobetti
No non credo proprio insomma che l'idea di Chiti creare mercati competitivi in tanti settori
Noi abbiamo avviato delle privatizzazioni coraggiose di cui non siamo pentiti io credo però che
Dobbiamo pentirci del fatto che non sempre siamo riusciti ad accompagnare lei privatizzazioni ad una effettiva liberalizzazione dei mercati alla creazione di
Lezioni i concorrenti
Poi
Voi mi permettete se
Con la la la la solidarietà proprio è una cosa antica questo libro
è un'antichissima e direi preziosa negli occhi edizione di americanismo e fordismo
Che mi è stata fornita da dall'Istituto Gramsci toscano perché mi è venuto in mente una una vecchia lettura diciamo
Che
Decapitato un'altra volta di citare che suona strana a chi continua a pensare che la sinistra sia
Statalismo statalismo e statalismo
Di come il cui quest'uomo Antonio Gramsci nel chiuso del carcere ragionava sui grandi mutamenti
D'altronde l'economia mondiale
Dopo la crisi del ventinove e ragionata
Sulle nuove forme dell'intervento pubblico
E sul fatto che inevitabilmente lo Stato ed era così in America in Europa
Lo Stato interveniva più attivamente nella riorganizzazione dell'economia e dell'industria di fronte alla grande crisi che si era manifestato
E tuttavia diceva questo comunista in carcere
Intervento statale
E tutt'altro che è scevro di pericoli
E tra questi pericoli egli indica le tendenze autarchiche il protezionismo l'aggravarsi di regimi doganali
I premi i salvataggi di grandi impresa è in via di fallimento e dunque come era stato detto la nazionalizzazione delle perdite dei deficit industriali
Ed inoltre in queste pagine davvero illuminanti Gramsci affronta il tema delle risparmio e del suo rapporto con il mercato
Per dire che in un Paese nel quale il risparmio parassitario
Anche grazie alla garanzia statale non debba neanche correre leale e generali del mercato normale
Ebbene in un Paese di questo tipo la rendita si rafforzerebbe a danno della produzione e del lavoro che non a caso Gramsci metteva insieme d'impresa e il lavoro
Io credo
Che
Si tratta senza dubbio si potrebbe dire di pensiero liberale di pensiero liberale che viene parecchio da lontano diciamo rispetto anche
Alle più recenti sollecitazioni
E noi vogliamo introdurre nella società italiana anche grandi ed importanti innovazioni in senso liberale
Dopo cinque anni di governo Berlusconi che non a caso
Non ha liberalizzato nulla
A bloccato il processo delle privatizzazioni
E non a caso ha determinato una impressionante un impressionante spostamento di ricchezza
Non solo
Come ha pure avvenuto largamente dai più poveri verso i più ricchi
Ma anche
Dai settori produttivi più esposti alla competizione internazionale
Perché hanno pagato i lavoratori certi ha pagato il Mezzogiorno certo ma hanno pagato anche le imprese più esposte alla competizione internazionale mentre hanno guadagnato moltissimo le imprese protette
Le grandi imprese pubbliche
Ci sono anche avvantaggiate dell'aumento del prezzo del petrolio e quelle ecco non so come dobbiamo definirle para pubblica di proprietà del presidente del consiglio fan fanno parte dello stesso
L'impatto grazie
Ma anche perché
Ma anche perché sono largamente impresa che operano in regime di concessione di concessione
E di Monopoli
Ecco come io ritengo noi possiamo dire
Ad un mondo dell'impresa che vuole competere
Ad un mondo dell'impresa che ritiene intollerabile il peso di certe tariffe il costo di un sistema energetico di tipo corale largamente monopolistico
Ad un sistema dell'impresa che vorrebbe una riorganizzazione più moderne competitiva delle professioni
Ad un sistema dell'impresa ma anche a un mondo giovanile che vorrebbe questo
Anche perché qui non si tratta soltanto di creare maggiore concorrenza ma anche di aprire i mercati che appaiono ancora largamente dominati da logiche di tipo corporativo di cooptazione
Ecco davvero in questo caso l'esigenza di giustizia sociale e l'esigenza di liberalizzazione non devono essere coniugate perché coincidono pienamente
Perché
Se si dà più spazio al merito alle capacità individuali io credo sì apre di più
La Società e il mercato alle capacità di una nuova generazione
Si consente di svecchiare il paese di rimuovere rendite e incrostazioni corporativo
Io credo
Che in questi in questa direzione
Io voglio mettere l'accento su due aspetti
Che
Che io credo abbiano un rilievo centrale
Il primo aspetto di questa riorganizzazione della società
Eh io credo molti compagni hanno parlato qui del tema della formazione
Della formazione e dell'università abbiamo ascoltato contributi molto importanti parlato qui
Presidente della Conferenza dei rettori
E mi sembra davvero che ci sia un'apertura anche non è vero io credo che una certa raffigurazione del mondo accademico del mondo accademico legato alla sinistra come un mondo conservatore chiuso
Siamo alla figurazione un po'di comodo
C'è stata una discussione nel mondo universitario
Ma l'idea che sia necessario aprire il campo dell'Università anche ad una competizione
L'idea che sia necessario svecchiare il mondo universitario
L'idea che questa competizione deve avvenire sul terreno della qualità non della quantità
è un'idea che si è fatta largamente strada e che può trovare oggi nel mondo universitario un sostegno importante
Di tanta parte del mondo accademico in particolare di quello più orientato verso il centrosinistra
Però io credo che università scuola tutto questo sta sotto un titolo più ampio che forse noi dobbiamo recuperare in tutto il suo significato più ricco ne abbiamo parlato qualche giorno fa
In una iniziativa preparatoria di questa Assemblea e cioè il peso centrale che deve aprire nella società italiana di domani la cultura la diffusione della cultura
Badate
Se noi vogliamo rinnovare il sistema produttivo
Abbiamo bisogno come sempre diciamo diciamo di investire sull'innovazione sulla qualità sulla formazione ma questo è tanto più agevoli in una società in cui la diffusione di una propensione all'innovazione sia un grande Stato sociale
C'è una dimensione non economicistica
Di questo grande tema c'è a mio giudizio a sempre di più un peso comincia
Noi siamo una società nella quale la diffusione della cultura
è
Assai modeste
Il nostro è un Paese nel quale c'è una frattura orizzontale
Mi è capitato qualche tempo fa di discutere in un seminario della nostra fondazione per esempio sul
Sulla diffusione dei libri
è impressionante non starò a tediarvi con i dati se mai impressionanti come nel corso degli ultimi anni
Quel poco aumento della diffusione della lettura dei libri si concentri tutto in un segmento ristrettissimo della popolazione
Che è quella parte della popolazione che nello stesso tempo più acculturate più ricca
Mentre invece tende a diminuire
La fruizione di beni culturali primari nella massa estesa dei cittadini
Di cito soltanto un dato come di concreto perché fa capire bene abbiamo esaminato in quel seminario la differenza
Tra Italia la Gran Bretagna per quanto attiene alla diffusione di uno di questi romanzi che non dirò per non fare pubblicità di grande diffusione di massa no
Che normalmente sono romanzi americani
Normalmente le case editrici pubblicano prima l'edizione di lusso e dopo l'edizione economica
L'edizione di lusso in Gran Bretagna vende ottanta mila copie in Italia duecentoquaranta mila
Perché il libro è uno status symbol
L'edizione economica in Italia tende ottanta mila copie in Gran Bretagna tre milioni
Badate impressionante
E ci fa capire come la diffusione della cultura in questo Paese sia una una strana piramide rovesciata
Io credo che questo tema dovrebbe essere un tema centrale delle politiche del centrosinistra
Che noi dovremmo mettere in Rete
C'è un distacco venete noi parliamo molto e spesso
Del grande patrimonio culturale del Paese come volano di un turismo di qualità cosa giustissima
Ma ci siamo domandati che base di utenza italiana il patrimonio culturale del nostro Paese
E quanti sono gli italiani che ne fruiscono che lo conosco
Noi dobbiamo mettere in Rete sistemi locali le scuole le scuole devono essere sempre di più un centro permanente di vita culturale per i giovani e per gli adulti
Devono funzionare nei quartieri come centro di diffusione della cultura io credo che questo torna ad essere un grande obiettivo della sinistra perché vedete
Non era soltanto della competitività del Paese anche
Anche
Anche perché una società acculturata non suscita più forte
In grado di produrre innovazione in grado di produrre qualità del lavoro perché come giustamente dice Prodi non c'è più spazio per la innovazione incrementale
Dell'artigiano geniale ma ignorante che è stato protagonista di una lunga stagione dello Sviluppo Italia oggi senza cultura cultura di base non si produce innovazione
Neanche nei diversi settori tecnici
Ma io aggiungo perché il livello culturale di un Paese è la condizione per affrontare le sfide
Come si vive in un mondo interculturale come si può convivere con l'altro con il diverso da noi se non abbiamo gli strumenti culturali per capirlo per capire la sua civiltà per capire il suo mondo
E dove non c'è conoscenza c'è paura e c'è insicurezza
E aggiungo
Un tema che sarebbe enorme ma che non si può affrontare qui soltanto un alto livello di cultura aiuta ad affrontare senza angosce diciamo quest'epoca di mutazione
E non soltanto appunto perché l'epoca della interculturalità delle grandi Maigret migrazioni ma perché è anche l'epoca in cui entra in crisi tutto un meccanismo di sviluppo
Tutto ha un'idea di benessere e di qualità della vita
Noi abbiamo
Forse dovremmo tornare ancora più profondamente su questo tema cioè sul fatto che i i prossimi quindici anni dieci anni dovranno inevitabilmente segnare un mutamento nella qualità dello sviluppo dei consumi
E l'affermarsi di un modello di benessere diciamo che sia meno fondato sull'acquisizione sul consumo di Energia
Ma un nuovo modello di benessere si afferma in una società colta
Che sia in grado anche per questa via di avere un'idea diversa diciamo una diversa Antropologia un'idea diversa
Della della qualità della
E badate da questo punto di vista
è stato molto bello discorso che ha fatto Carlin Petrini ma quella esperienza lì
Non è un fatto così secondario o folcloristico il fatto che si parli dell'enogastronomia dato perché quello è un esempio tipico di come un grande movimento di cultura
A sta cambiando un pezzo dell'economia italiana
Riorientamento verso la qualità e nello stesso tempo contribuendo a cambiare il gusto e la mentalità di milioni di italiani
Però è un esempio importante nella sua dimensione ovviamente
Di come un grande processo di culturale innovativo
Innovazione anche riscoperta di tradizioni in questo caso abbia avuto un'incidenza nell'economia e nel costume
Io credo che questa dimensione questo approccio e quello che ci aiuta anche ad affrontare meglio
I grandi temi del confronto culturale oggi il cardinal Ruini è tornato su questi temi con parole che meritano un apprezzamento a una valutazione
Ribadendo il diritto che ci mancherebbe altro
Del mondo cattolico della chiesa di all'INPS alimentare un confronto culturale
E chiedendo al mondo laico di vivere questo confronto
Come condizione di crescita della società
Senza vedere nella legittima partecipazione della Chiesa cattolica al dibattito pubblico nel nostro Paese io dico legittime necessaria
Una invasione di campo
Io credo che in questi termini questo confronto ci possa arricchire vedete noi siamo stati e anch'io
Con molti di voi
Abbiamo reagito
A incursioni prese di posizione che ci sono apparsi eccessive
E lesive di una idea di laicità dello Stato ma io voglio dire che questo confronto
Va condotto su un terreno diverso rispetto al rischio di un rigurgito di tipo anticlericale che sarebbe io ritengo il successo migliore che potremmo regalare i clericali
Noi
Noi veniamo da una sinistra che non soltanto ha votato l'articolo sette diciamo
Almeno meno quella qui vengo io
Ma
Ha sempre considerato la presenza del mondo cattolico nella società italiana come un mostro una straordinaria risorsa di questo Paese
Una risorsa di carattere etico
Una grande risorsa culturale
Un fattore di unità del Paese un Paese che conosce tante ragioni divisione
Io tra l'altro non credo affatto che il tema sia quello di un dialogo tra laici e cattolici
C'è un'idea di laicità della politica che è condivisa da credenti e non credenti
Che se mai il vero grande tema è quello del confronto tra un'idea laica della politica
Che tuttavia sentiamo sotto attacco da diversi punti di vista
E una critica della laicità della politica come privazione di valori
E la tendenza a mettere in campo
Fondamentalismi radicalismi ideologici
Come bisogno di restituire un fondamento forte alla politica
Ed è vero non ce la caviamo semplicemente con un richiamo
Ai ai sacri principi
Quale distinzioni cavouriana
Occorre affrontare il grande confronto sui temi che sono aperti che riguardano la condizione umana
Alla Chiesa non ai cattolici credo che si debba chiedere però un reciproco riconoscimento di valori
Alla chiesa si deve dire
Che
Questo confronto culturale per essere ricco così come auspica il cardinale Ruini non può essere impostato come il confronto tra chi mette in campo forti convinzioni etiche chi sostiene il relativismo etico
Se non è così
E vorrei
Vorrei rassicurare la compagna Paola Concia che voleva che io leggessi suo intere che ho ascoltato c'è un sistema qui televisioni si sente tutto
Vorrei rassicurarla che non c'è in noi nessuna timidezza nessun passo indietro nel difendere il diritto degli omosessuali
E il diritto delle coppie omosessuali a potere vivere
La loro dimensione affettiva la loro sessualità
Senza temere discriminazioni nel difendere questo diritto voi non affermiamo il relativismo etico ma un grande principio di libertà
Dignità della persona
Silvio
Complesse
è chiaro che nell'affermazione di questo principio
Ci si scontra anche ci si scontra con pregiudizi con convinzioni radicate esperienze è un processo diciamo
è un processo in cui bisogna che Muti il senso comune diciamo in senso comune ha sempre una sua radice conservatrice
Ma io credo che punto noi dobbiamo lavorare perché Muti il senso comune
E penso anche come anche Paola diceva che c'è molta saggezza politica nella posizione del movimento degli omosessuali italiani chiamo avanzato una proposta ragionevole
Perché
Senza volere mettere in discussione la tutela costituzionale del matrimonio
Hanno proposto una soluzione egualmente rispettosa dei loro diritti ma anche della sensibilità del mondo cattolico qui c'è comunisti
E allora io vi
Che la laicità della politica certo significa prendere le mosse da un confronto culturale
Aperto profondo rispettoso ma anche è ricerca di principi condivisi
Non mi convince l'idea che alla fine su sulle questioni cosiddette eticamente sensibili vale un principio di maggioranza
La laicità della politica è appunto muovendo da diverse ispirazioni
Il tentativo di definire principi regole condivise
E lo sforzo anche della mediazione no e la fatica con cui deserto Ignazio Marino ha detto ma scusate ma così come la Chiesa
Per consentire i trapianti a un certo punto ha accettato la convenzione
Che la cessazione dell'attività celebrali è la morte
E quindi
Lo ha reso possibile espiantare organi funzionanti e quindi salvare altre vite umane e non sacrificare sull'altare di una astratto principio di difesa della vita di chi si sta estinguendo
Egualmente non è possibile stabilire un momento in cui gli embrioni congelati appaiono destinati a distinguere
E pensare che quelle c'è il
Possano essere utilizzate per salvare altre vite umane
Cioè
Questa è la laicità della politica
E cioè è la ricerca di una soluzione che possa essere condivisa
è il tentativo senza rimuovere il confronto e il tentativo di trovare poi punto sul terreno laico delle leggi delle soluzioni che consentono al progresso scientifico senza offendere quella cultura della vita
Che ci appartiene
Ma senza offendere neppure quelle convinzioni di fede che appartengono al mondo cattolico
Ecco io credo che questo dello sforzo che si deve fare
E che questo è il terreno più che
Semplicemente la riaffermazione diciamo di una laicità dello Stato la contrapposizione questo è il terreno sul quale può avanzare un dialogo con l'insieme del mondo cattolico
E incoraggiare le posizioni più aperti
Quelle che pure hanno tanta storia nella tradizione del cattolicesimo italiano che hanno saputo conciliare le ragioni della fede delle ragioni della laicità della politica
Da ultimo salto una parte perché non voglio esagerare diciamo da ultimo voglio
Voglio riprendere un punto che a me sembra molto importante e che Prodi a posto con grande forza e direi anche con accenti che ho trovato in lui
Nuovi di consapevolezza
Vedete la stagione che si chiude la stagione che si può aprire
E anche direi il mutamento dello spirito pubblico potrebbero essere descritte in questi termini
Finisce una lunga stagione dell'antipolitica
Che ha dominato la società e la cultura italiana sin dalla Grande Crisi dei partiti della Prima Repubblica della democrazia parlamentare all'inizio degli anni Novanta
L'antipolitica influenzato anche noi
Ma certamente chi ha saputo interpretare nel modo migliore la stagione dell'antipolitica è stato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
Saputo interpretare
In modo straordinario
Tuttora egli gioca su quei toni no dall'altra parte ci sono i partiti politici eccetera
Ma questa idea che alla democrazia fondata sui partiti e a una sfera pubblica
Che essi incardina intorno al dibattito politico si possono sostituire i modelli di impresa all'efficienza di impresa beh questa idea è stata direi colpita a morte
Dalla esperienza diciamo dicevano
I nostri vecchi la prova del budino enormi che nel mangiarlo è risultato in commestibile diciamo ai più
E
E direi che
Proprio di fronte alla crisi della società italiana è apparso evidente che
Deve tornare ad esserci la politica
Vedete
Ci sono molti giornali amici più o meno amici ma non so quanto siano amici
No io poi sono del parere che amici o non o non amici nel dibattito pubblico
Che
Comprendendo da un lato che l'attuale assetto politico non è sostenibile
Sono passati a demolire gli fu prossimo diciamo con
Procedimenti disse di carta
Con processi sommari e preventivi che non conoscono nessuna garanzia diciamo neanche le più elementari
E
E veniamo quasi ogni giorno invitati perentoriamente a compiere scelte impopolare
Naturalmente alla vigilia delle elezioni molta
Comprometterne l'esito testi come tu mi vuoi
Vedete però però
Se è difficile chiedere alla politica di essere impopolare dato che alla fine il consenso è principale il fatturato della politica
E senza il consenso non c'è governo del paese
Però
Proprio la difficoltà delle scelte che il Paese ha di fronte a sé
Riporta in campo la necessità della politica
Perché solo la politica ai direi la politica organizza
E direi i grandi partiti in quanto portatori di un progetto solo la politica è in grado di gettare un ponte tra le difficoltà di oggi le scelte difficili di oggi e le speranze di domani
Altrimenti la politica viene chiamata come la Borsa dare rendimenti tutti i giorni no
Tutti i giorni
Col meccanismo spietato dei sondaggi
E in questa logica distrugge la possibilità di governare una società complessa
Ci vuole in politica appunto perché gli italiani possano vedere al di là della difficoltà di oggi e comprendere come anche le scelte difficili a cui il centrosinistra dovrà condurre sono necessarie per conquistare per sé e per i loro figli i nostri figli
Un domani migliori
Questo è il senso della polizia
è un Paese è un grande Paese non sta insieme se non ha un progetto se non ha un'idea del futuro
E se il governo non torna ad essere appunto quella capacità
Di legare la quotidianità
Una volta si diceva nesso tra Storia e utopia adesso diciamo non esageriamo ma quanto meno la capacità di di vedere al di là del proprio naso e di riscoprire appunto una missione
Del paese e anche una missione della classe dirigente del paese
Il centrosinistra di oggi vorrei dire
A differenza del centro sinistra del novantasei
Si presenta con un progetto politico più forte
Prodi stamattina che cosa ci ha detto
L'ho detto una cosa molto importante
Ci ha detto che egli non si sente come nel novantasei
La personalità
Uomo di grandi capacità tecniche amministrative
La personalità fuori dai partiti intorno a cui i partiti
Costruiscono una proposta di governo
Ci ha detto che si presenta come leader politico
Nel senso che la sua candidatura a governare il Paese fa tutto uno con il progetto di un radicale rinnovamento della politica italiana
E vedete
Io credo
Che se noi non avessimo legato sembrano legatissimo la candidatura del centrosinistra
Al governo del Paese e di Prodi proprio a questa apertura
Del cantiere del partito democratico primo ritiro ai compagni che che dubitano di più
Facendo loro rilevare due cose
La prima è ma davvero diciamo questa questo automatismo per cui diciamo
Il contenitore neutro come si dice un moderato dovrebbe determinare uno slittamento dei contenuti ma a me non sembra che la nostra ricerca programmatica abbia marcato questo slittamento moderato dei contenuti sinceramente
E questa ricerca programmatica è stata costruita tutta in relazione alla prospettiva del partito democratico
Scusate la risposta così empiriche non mi pare che ci sia questa questo ha un po'Matisse
Secondo ma voi pensate davvero che tutta questa partecipazione di Società Civile di competenze di forze intellettuali
Ci sarebbe egualmente se questi cittadini non si la sentissero chiamati ad essere protagonisti di un processo politico nuovo della costruzione di una nuova forma polli
Io non lo credo
E penso che c'è un nesso
Agli elementi di speranza di prospettiva che abbiamo introdotto nella vicenda italiana e questa grande novità politica
Che naturalmente andrà perseguita si è detto voi
Proponete una formula non si sanno i contenuti diciamo ora ci sono anche i contenuti si è aperto anche questo grande lavoro sui contenuti che sono contenuti di governo ma anche di Progetto è ancora idea del futuro della società italiana
E spetterà a Prodi si è vero come è vero io sto credo che mi ha ragione
Quando lui dice che nel dibattito nostro della Margherita ma anche di tanti che non sono né noi né la Margherita e che sono
E che si sentono attratti da questo progetto quando lui dice che ci sono grandi elementi comuni e valori comuni secondo me dice la verità
Spetterà Luís anche farne una sintesi convincente convincente come programma di governo del di tutto il centrosinistra ma anche convincente come Progetto come carta di identità di questa nuova forza che vogliamo costruire per l'Italia
E alla fine una cosa che non c'entra niente col dibattito ma siccome ci sono due dibattiti quello che avviene tra di noi
Compagni lasciate dire a me una parola che non è programmabile questa riguarda il nostro stare insieme diciamo io
Forse non ho ancora l'età per dire quello che sto per dire però mi sono disfatto
Mi sono collocato in una dimensione
Che mi consente di dirlo
Noi siamo arrivati qui dopo quattro anni di duro lavoro
Io mi ricordo come stavamo
E vedo come stiamo
Siccome
Siccome noi siamo una grande forza politica autonoma
Che si sceglie i dirigenti
E siccome la leadership è qualcosa che si conquista sul campo
Tutto questo questa differenza tra come stavamo e come stiamo sette merito di tanti ma credo che senza Piero Fassino il suo lato
Non ho altro da aggiungere
No
Domani mattina l'appuntamento alle nove precise per la giornata conclusiva della nostra conferenza programmatica ci sarà una mattinata intensa e poi l'intervento conclusivo di Piero Fassino
La serata è conclusa andate in pace