"Il Governo dell'area metropolitana di Napoli"

Urbanistica e ingegneristica per fronteggiare in maniera rilevante nuovi problemi
Che si verranno a Tomba a sommare ai vecchi sarebbe però un errore fermarsi al momento balistico residenziale
E su questo aspetto
Si soffermerà più dettagliatamente l'architetto abbiano a Ribera che adesso non mi ascolta
E invece indispensabile per Congo nella ipotesi di riqualificazione dell'area metropolitana anche dei problemi di recupero produttivo l'intera curva azione e degli strumenti giuridici sui quali si soffermerà la relazione del professor Francesco Vigorelli
Il tutto necessari per poter dare una mano equilibrato e funzionale al governo dalla realtà metropolita
Grazie la parola pagata per viene a rendere vicepresidente della mia
Parto volevo dire una cosa secondo poc'anzi impedirlo avvenuto radio radicale io non sono un organizzatore del convegno va solo un modesto ospita chiedermi l'autorizzazione a registrare accettiamo tutto a cinque
Veniva porgo le scuse
Del dell'onorevole Filippo che fare a più tardi interverrà ma si è dovuto dividere convegni e quindi verrà tra poco
Brignano e discussa
La questione dell'Area metropolitana di Napoli si ripropone oggi con maggiore credibilità dopo la recente istituzione del nuovo ministero per le grandi aree urbane la realtà odierna problematica ristretta nell'ambito comunale di Napoli si è posta ricorrentemente negli anni passati
Dando luogo numerosi studi e proposte che non supportate da un'effettiva possibilità operativa e non coordinati sotto il profilo interdisciplinare
Non ho potuto arginare in alcun modo il caos a cui è andato progressivamente in contro il territorio napoletano
La ricostruzione ai commissariati di governo avrebbe potuto costituire un'eccezionale occasione d'intervento meditato e coordinato sul territorio
Sia per la disponibilità di un notevole flusso finanziario che per l'immediatezza della realizzazione consentita dal potere commissariale
Ma queste si è opposta l'esigenza di fornire in tempi molto brevi una risposta la carenza degli alloggi
Di qui la scelta delle aree disponibili per lo più destinati a verde nei piani regolatori
Di qui l'incremento di edilizia residenziale anche se confortata da attrezzature e infrastrutture difficilmente realizzabili con intervento ordinario
Di qui ancora una volta l'uso nella variante giustificata dall'intervento straordinario
Una scelta da definire a carattere metropolitano effettuato dal Commissariato regionale suscitò non poche perplessità sotto il profilo costituzionale
Furono asservite Ari e di altri comuni nell'ambito del territorio e dell'aria napoletana per la costruzione di alloggi della popolazione di Napoli
Le riserve si periferico ma principalmente al mancato rispetto costituzionale dell'autonomia comunale con l'imposizione autorizzativa in modo permanente dell'asservimento delle rare per il fabbisogno di un comune diverso da quello di appartenenza
Un'altra e critica avanzato soprattutto in sede politica
E sulla vocazione di grandi opere infrastrutturali ai commissariati della ricostruzione consente sul territorio non determinate da una programmazione di tasse
Se aumentare interventi straordinari abusivismo un uso e abuso della variante lo strumento della variante
Sono tutti tasselli che si sono innestati nella mancanza di programmazione di coordinamento interdisciplinare
Di efficaci strumenti urbanistici e giuridico istituzionali il quadro angosciante che ha portato all'attuale condizione nel territorio napoletano
Alla crisi dell'area napoletana corrisponde l'inerzia e l'inettitudine spesso degli enti responsabili la Regione che in luogo di un efficace e tempestiva programmazione ha prodotto il nulla di fatto
O peggio modesti tentativi vedi piano triennale che nulla hanno a che fare con una corretta politica del territorio
La Provincia che ancora non è riuscita ad assumere un ruolo convincente il cui intervento sul territorio tutto sommato insignificante
Il comune che dal settantadue ancora non sa che farsene del suo piano regolatore
A questo si aggiunga l'esasperato campanilismo della maggioranza dei Comuni contermini gelosi della propria autonomia preoccupati e spesso giustificatamente di essere asserviti o ancor più fagocitati dal comune capoluogo
E questo è un fattore che ha costituito uno scoglio insormontabile a decisioni di comune interesse che avrebbero potuto essere assunte con un coordinamento e una collaborazione spontanea che allo stato appaiono del tutto utopistici
Ma il suo malgrado l'area napoletana per le dimensioni raggiunte per le trasformazioni intervenute incontrollata mente sul territorio
Per il rilevante con flusso confuso flusso delle correnti migratorie a carattere permanente per il processo di sviluppo disordinato ma irreversibile assunto le connotazioni di una vasta area metropolitana senza averne le precipue caratteristiche che ne garantirebbero la ragion d'essere
Con l'assenza dell'intervento pubblico intervenuta a volte anche con risultati positivi l'iniziativa privata ad attività consortile quale la realizzazione del Cis di Nola
O ancora a livello propositivo il recente il progetto del jeans degli orefici
O la proposta della bottega dei mille ma soprattutto si sono intensificati gli interessi delle grandi finanziarie scese in campo per intervenire sul territorio
L'aria Flegrei al centro storico Lario orientale
Interventi che non devono significare necessariamente speculazione
Ma che non sorretti da un'adeguata programmazione al livello motorio Politano non possono produrre che effettui devastante sul territorio
E non a caso è invalsa la tendenza ad interpretare surrettiziamente l'esigenza di una corretta politica urbanistica come una volontà di non fare di mantenere lo statu quo
Ciò spinge l'opinione pubblica e non di rado quella politica a svalutare l'opposizione degli esperti a una mancanza di programmazione e a esaltare la semplificazione delle procedure straordinarie con l'alibi dell'immediatezza e della fattibilità
Appare pertanto giusta la decisione del sindaco Rizzi che sollecitando il confronto a tutti i livelli vuole comunque riferirsi come punto di partenza
Alla conferenza programmatica sul Lario napoletana promosso dal ministro delle grandi aree urbane
Ma non eccessivo ottimismo la realtà che l'istituzione di un governo dell'aria metropolitana di Napoli
Oggi ancora sono assai chiese di bassi essendo ancora tutto in discussione dall'indeterminatezza delle effettive dimensioni dell'aria alla individuazione di efficaci i livelli di gestione
Sotto il profilo giuridico istituzionale sono state evidenziate le opposte necessità dell'accorpamento dei comuni minori e del decentramento scomposizione del comune capoluogo
Ma non vengono sottovalutate le effettive difficoltà e l'ottenimento di un pragmatismo e di una gradualità di intervento dentro e dunque in un'esperienza tanto specifica qual è l'area metropolitana di Napoli
Nel ventaglio di proposte accomunati dall'esigenza o comunque della riconduzione a un'unità di interventi con un idoneo programmazione emerge la tendenza all'istituzione di una provincia metropolitana con ambito territoriale diverso e più ampio dell'attuale provincia ma con maggiori attribuzioni
O più generalmente è un'istituzione fondata su due livelli uno centrale con compiti di programmazione economica pianificazione del territorio e gestione dei servizi su vasta scala
L'altro dice entrato con funzioni di gestione di servizi su scala ridotta e per le singole utenze
Comunque la garanzia di una sufficiente efficace di un piano territoriale dell'area metropolitana
Sì basata sul presupposto che esso discenda nella sua formazione gestione dall'autorità di governo volta dotata di poteri non derivati
Queste esigenze evidentemente è stata recepita in sede di governo sino a promuovere l'istituzione di un apposito il ministero per le grandi aree urbane
E la considerazione della peculiarità dell'area napoletana ha spinto il ministro a effettuare la prima sperimentazione di un di un'autorità metropolitana proprio a Napoli
Con le gallerie conferite lì il ministro si propone di istruiti istituire un nuovo modo di intervenire sulla città coordinando tutti i furbi i flussi finanziari e gli interventi raccordandosi con gli enti territoriali le amministrazioni pubbliche gli enti pubblici ed economici e le aziende autonome
Valutando le connessioni tra le procedure ordinarie e straordinarie la legge per la ricostruzione con quelle del Mezzogiorno ai fondi Figo comunque il liceo e tutte le leggi ordinarie tra loro
Ma l'obiettivo di una prassi operativa e questo è stato ripetutamente ribadito dal lino non può prescindere dal presupposto di base di un progetto di piano organico e articolato
No ma limitato a una mera cornice formale di una proposizione di progetti e opere
Svincolate da riferimenti di compatibilità scala metropolitana
è questo il rischio dell'equivoco in cui può venire indotto lo stesso ministero
E da preoccupazioni viene alimentato proprio dal primo provvedimento settoriale assunto per i parcheggi nelle grandi aree urbane
Laddove per l'area napoletana lei tuttora inesistente un progetto di Piano Operativo organico interpellato
Sotto la spinta dell'esigenza di un immediato operatività il coordinamento può essere scambiato con un'operazione di assemblaggio di finanziamenti Progetti e realizzazioni vanificando le aspettative in uno sviluppo equilibrato e nella riorganizzazione del territorio
E più di attuale rimane l'esortazione a prendere coscienza del fatto che non esistono problemi di traffico e problemi urbanistici autonomi e indipendenti ma anche esiste il problema della pianificazione del territorio
Dal quale discende il problema della città moderna da affrontare e risolvere globalmente grazie
Gli aveva preparato una relazione che
Lascerò agli atti del convegno mette ridendo
Il tipo di partecipazione che abbiamo e anche la presenza di alcuni interlocutori per me interessantissimi cita tra gli altri per essere belli professore Loris Rossi
Mi sollecitano a lasciare agli atti un discorso di natura molto generale
E invece di affrontare in maniera particolare quello che oggi ritengo che siano alcuni degli aspetti tematici scottanti per l'aria napoletana anche perché sono estremamente preoccupato di una circostanza che se è un discorso non è proprio comparso l'altro giorno in presenza del sindaco di Napoli alla riunione in cui lui ha convocato una serie di attori chiamiamoli così tra virgolette o di soggetti che pretendono di essere attori di queste vicende il discorso dell'area metropolitana non è assolutamente comparso sono comparsi una serie di di flash di lampi
Perché illuminavano alcuni settori del territorio
E di cui i vari soggetti hanno gli attori o i pretesi attori ma
La presenza di un'autorità istituzionale non è mai comparso per credo che tutti noi sappiamo che tutti noi abbiamo la coscienza oramai il discorso dell'area metropolitana
è un discorso compiuto nei le esigenze può darsi che non sia ancora compiuto nella livello istituzionale anche perché i livelli istituzionali sono stati sperimentati in maniera in in maniera diversa dall'esperimento delle contee canadesi o quelle di Los Angeles o all'esperienza non molto felice in parte rientrata inglese a delle esperienze invece classiche di autorità sovracomunali come sono state fatte ad Al Città del Messico ad altre grandi città
Credo che il discorso di una gestione dell'Area metropolitana delle grandi metropoli sia oramai un discorso acquisito dalla cultura addirittura in questi giorni una un un grande Paese con questi problemi il Brasile ha inserito nella Carta costituzionale
Un'intera sezione dedicata proprio alla Area metropolitana
Questo per dirvi che oramai questi problemi sono problemi maturi perché alcuni degli aspetti e degli assetti dell'Area metropolitana sono estremamente evidenti gestione del territorio
Gestione dello spazio ecologico problema dei trasporti che è stato il primo problema trascinante per la gestione dell'area metropolitana ma ancora politica delle culture
Qualità della vita e dell'ambiente immagine delle città struttura delle nuove comunicazioni sono tutti questi problemi che possono nelle grandi aree essere gestiti soltanto ad un livello sovracomunale
Anche l'Italia è arrivata ad una maturazione di questo problema ma le è arrivata come al solito in maniera molto ambigua e oscillante dalla prima Presa di posizione rappresentata dal Progetto
Scalfaro che individuava in cinque aree fondamentali metropolitane quella che fosse l'esigenza di una gestione dell'area metropolitana
All'idea successiva che era comparsa in Commissione della scomposizione
Delle aree grandi in una sorta di pluri circoscrizioni discorso completamente inverso rispetto al dato di partenza che era invece di una gestione sopra sovracomunale
Ad un discorso più puntuale la cui speranza è rappresentata dalla nomina di un ministro che dovrebbe evidentemente costruire un'idea dell'Area Metropolitana nulla più pericoloso di un ministro senza portafoglio che debba gestire senza un ministero un problema così grande molto spesso in Italia si crea un ministero abbiamo avuto esempi col ministero dell'ambiente diminuendo con o per alcuni anni perlomeno quello della della Protezione civile in cui si crea una struttura può ostilità la quale molto più debole di un braccio operativo di una struttura più grande perché priva di portafoglio perché priva di infrastrutture adeguate che consentano di esercitare la funzione
Napoli
Beh Napoli alle spalle
Due grosse esperienze nel bene e nel male
Nel grigio o nel mirino a due grosse esperienze recenti una esperienza è rappresentata dalla operazione Ventimiglia delle dei Ventimila alloggi a cento mila l'anno un'altra operazione è rappresentata da Monte ruscello e dall'intervento dell'Area Puteolana io credo che in realtà questi due esempi sono esempi lucidissimo i di quello che si dovrebbe fare forse si potrebbe fare meglio e di quello che non si dovrebbe fare in assoluto perché è un discorso direi di ordine generale che hanno affrontato questi due temi
In uno dei casi il discorso dei venti mila alloggi
L'idea di una gestione metropolitana sia pure ancora nata a degli organismi straordinari
Sovente irripetibili delle loro funzioni anche per il carattere verticistico che assumevano per l'eventuale scarso controllo che spesso la legge concedeva per la finalità di operare per obiettivi però indubbiamente portavano con sé l'idea di una gestione su di un'area la quale fosse perlomeno sovracomunale
E infatti usare questo discorso sarebbe un grave rischio perché tutti sanno che la gestione sovracomunale operata attraverso questa doppia funzione del commissario sindaco e del commissario presidente della Giunta
E passata attraverso una serie di accomodamenti di trattative di coinvolgimenti per i quali non è detto che il risultato operativo in materia di edilizia corrispondeva ad una corretta individuazione dell'area metropolitana però portava con sé indubbiamente l'idea della gestione sovracomunale
E su questo direi senza enfatizzarlo però non lo non lo minimizza aerei neanche perché la funzione ad esempio dell'Île de France che è uno degli esempi più significativi di gestione sovracomunale Hyundai del grande bacino intorno a Parigi che comprendeva non solo la città di Parigi i piccoli comuni le ville nouvelle problema di infrastrutture nasceva proprio dal fatto che il vero potere in mano all'Île de France era rappresentato dal fatto della gestione finanziaria di cospicui fondi e quindi della possibilità nel momento in cui si doveva realizzare un'opera infrastrutturale di coinvolge il greggio comune o una serie di Comuni dicendo o gli accordati su queste basi da questo progetto di ordine generale avrete i finanziamenti o altrimenti non le avrei il piede anche avvenuto in una certa misura in questa operazione regionale residua per quanto riguardava la costruzione degli alloggi a Napoli per cui una serie di comuni si sono beneficiario si stanno beneficiando
Di una serie di infrastrutture che probabilmente
Non avrebbero otto il
L'esempio di Monte ruscello è l'esempio di tutto ciò che non si deve fare e di tutto ciò che non debbono fare le varie istituzioni anzitutto una gestione un intervento sul territorio gestito da un comune quello diciamo neanche dal Comune perché gestito dalla Protezione civile d'accordo con un solo comune
In un'area la quale da un punto di vista urbanistico vai paesaggistico di di tutela dell'ambiente e di tutela archeologica era uno dei posti di maggiore pregio dell'intera area ecco ritorniamo al discorso dell'area metropolitana
Senza aderire nessun'concezione nessun riferimento alle conseguenze che un intervento di questo genere avrebbe definitivamente inferto
All'aria io ho definito il caso di Monte Ruccello il più grande scandalo urbanistico degli ultimi dieci anni della storia mondiale questo lo posso dire perché
A tempo perso io mi aggiro anche in in nazioni del Sud nei quali i problemi di edilizia popolare sono problemi gravissimi ebbene vi posso dire che tra dieci anni da dieci anni nessuno
Dei Paesi cosiddetti del Sud nei Paesi cosiddetti sottosviluppati l'edilizia popolare è stata sviluppata
Con la creazione di di un ghetto marginale mono sociale
Emarginato separato dalla struttura sociale complessiva dell'area come Stato realizzato a Monte Luce
Quello è un esempio che ci sollecita a dire anche di esperienze parzialmente positiva se ne possono come l'esempio dell'attività commissariale se ne possono cogliere alcuni aspetti positivi vediamo quali
Siano questi aspetti così anzitutto un'idea di una gestione sovracomunale
E chiaro e i politici ci dovranno dire
Quale sia l'istituzione che lo debba gestire perché noi abbiamo una grande capacità in Italia di creare nuove strutture ma non di eliminare RAI
E quindi di creare sempre strutture le quali si sovrappongono alle altre molto spesso creando una situazione di gravissima impermeabilità
Per l'operatività non solo delle vecchie strutture ma tanto più delle nuove queste il caso ad esempio delle mantenimento della funzione provinciale della provincia a cui molto spesso bisogna andare a capire quali compiti bisogna darli per mantenerli in vita
Quindi non è detto che a livello istituzionale noi non possiamo già trovare o adeguare delle strutture esistenti o trovarne una nuova ma io dico possibilmente
Non sovrapporre altre strutture con quelle che ci stanno
Se non voler continuare a dare sempre quest'effetto di superfetazione questa può essere una prima indicazione almeno ha interesse quello che ha importanza e dire
Che la gestione dell'area metropolitana e una gestione necessariamente sovracomunale per tutti quei problemi che abbiamo messo in luce gestione del del territorio qualità della vita abitata trasporti comunicazioni
Il cablaggio cioè l'ENI le nuove comunicazioni e così via tutto passano attraverso un'idea è indubbiamente non può essere più perlomeno per le grandi aree ancorata alla divisione degli steccati che rappresentavano le antiche mura medievali rispetto molto spesso alle campagne che oggi
Non sono più campagna
Quindi una ideologia cioè comparsa attraverso l'esperienza napoletana
Filtrata attraverso diciamo questo impegno che emerso anche a livello nazionale quella che chiamerei una ideologia dell'Area Metropolitana Unidea una ideologia come la volete chiamare voi
Cioè la necessità che ci si impegni su questo
Direi che è anche una serie di tecniche che sono state sperimentate in questa operazione sono delle tecniche che hanno dato dei risultati positivi la nuova figura della concessione
Per rappresentare un qualcosa di mezzo tra la vecchia concessione delle grandi opere infrastrutturali e l'idea dell'appalto
Le nuove tecniche dell'esproprio con l'occupazione di urgenza sempre più attirata che indebolisce il privato nel momento in cui nasca il conflitto con lo Stato ed è un elemento tecnico molto molto importante
L'idea dei consorzi i consorzi di ditte poi ne vedremo in questo ci daranno aspetti positivi aspetti negativi morbida riaccorpamento delle iniziative infrastrutturali che fu ora per esempio fu una del del delle grosse carte e poi l'iniziativa metropolitana ha potuto giocare rispetto ad una serie di iniziative che venivano gestite Cassa del Mezzogiorno comune
Le idee regioni figlio disarticolate completamente nelle loro attività quindi dire che tutte questi elementi tecnici ci dimostrano che qualche carta
Noi l'abbiamo giocata rispetto agli altri e qualche esperienza l'abbiamo fatto
Purtroppo non sempre in questo le istituzioni sono state all'altezza anzi ogni qual volta noi abbiamo avuto un ritorno istituzionale
Ad alcuni di questi processi si sono interrotti tra l'altro direi che uno dei soggetti io posso capire che le difficoltà della individuazione di una figura istituzionale quale quella dell'ente metropolitano posso avere creato dei momenti di sovrapposizione dei pericoli anche in fondo la figura del commissario unico
Che poi non è stata in realtà drammatizzata perché molto spesso era filtrata attraverso una serie di partecipazioni politiche nelle quali il coinvolgimento avveniva ad un livello non ufficiale ma veniva a livello operativo hanno dimostrato che taluni degli aspetti positivi degli obiettivi che si potevano perseguire sono stati realizzati quale soggetto è stato completamente assente o addirittura negativo in quest'operazione l'università
Ecco l'università poteva diciamocelo in questa sede siamo parecchi docenti universitari l'università ha svolto un ruolo se non assente molto spesso addirittura negativo questo suo
Molto spesso la l'intervento dell'università è stato un intervento diretto più a privilegiare singole entità culturali singoli professori che a rappresentare un vero livello istituzionale
Alcuni hanno detto che e l'università sarebbe la mente pensante dalla città io rispetto a talune esperienze sono state fatte recentemente io l'ho definita la mente pensante cioè qualche cosa ne pensa sulla città e non e ne realizza gli aspetti così di questo lo dicevo in polemica quindi diceva che era la mente pensante ed eccede Ivo evidentemente da parte mia come forse eccedeva
L'altro personaggio da parte su vediamo adesso però in tutta questa dimensione quali sono i pericoli no io ne ho detto il tutto una serie di elementi positivi che sono emersi da questa esperienza
Quali sono i pericoli di questa grande esperienza che noi abbiamo vissuto beh indubbiamente chi creda per l'afflusso di denaro costante
A tutti i livelli nazionali e internazionali che si ha avuto in questi anni e questo afflusso prosegue ininterrotto come avvenuto in questi anni si illude
Quindi a questo punto bisogna vedere che cosa ci troveremo quando rispetto al fiume avremo il rigagnolo
Perché il rigagnolo rimarrà non è che si se che era completamente ma quando rispetto al fiume arriva un rigagnolo cosa ci sarà rimasto ecco questo ci dobbiamo ricordare cosa ci sarà rimasta di quest'esperienza cosa consegneremo onori
Non dico ai posteri che sarebbe troppo quasi tutto a noi stessi ai nostri figli o alle persone che comunque devono vivere in questa
Direi che qua alcune osservazioni vanno fatti
Non si può discutere che l'imprenditoria napoletana abbia avuto nel settore dell'edilizia ma in generale nel settore della gestione delle infrastrutture pubbliche abbia avuto una un notevole rinforzo sono arrivati finanziamenti cospicui si sono potute gestire operazioni che rappresentavano un sogno quanti e quanto i professionisti si sono visti in fondo
Gratificati nel senso più positivo anche i della parola data nuove possibilità che prima che prima non si arriva però ecco io mi domando a questo a questo momento positivo e corrisposta realmente una crescita imprenditoriale
Ecco risposta realmente una struttura imprenditoriale che posso affrontare i tempi del rigagnolo quando il fiume sia venuto meno
Gli imprenditori hanno saputo in pieno cogliere gli aspetti positivi di ciò che arrivava per crearsi una struttura una ossatura che prima non aveva beh io qui ne dubito
Ne dubito e credo che una delle prime cose rispetto alle quali ci troveremo a confrontarci nel periodo successivo e proprio una mancata o parzialmente mancata crescita imprenditoriale
Perché l'imprenditoria privilegiato essenzialmente il ruolo della intermediazione finanziaria molto spesso un ruolo un ruolo più comodo e portata a gestire certe operazioni con limitato pericolo però il ruolo dell'intermediazione finanziaria
Il ruolo privilegiato nel momento in cui si tratta di gestire cospicui capitali il ruolo dell'intermediazione finanziaria è il ruolo che consente a un soggetto a opporsi al centro tra l'afflusso di denaro e l'operatore
Quando l'afflusso di denaro diminuisca il ruolo dell'intermediazione finanziaria in realtà scompare
O diminuisce e quindi questo è un grave rischio rispetto a quale non ci dobbiamo ci dobbiamo pur perché dico questo
Perché allora diventa estremamente più pericoloso quanto stiamo leggendo in questi giorni
Cioè il discorso da cui sono partito all'inizio non si parla più di Area metropolitana ma si parla sui giornali in questi giorni abbiamo letto farà da di Progetti
Centro direzionale comune università zona orientale e così via
Questa parata di progetti presentati disarticolati rispetto ad un disegno generale e rispetto ad un'istituzione che non lo diede il disegno generale che chiama anzi queste persone a dirvi che cosa stanno facendo perché in fondo questa parte il Comune
L'altro giorno
Questo diventa estremamente pericoloso
Diventa estremamente pericoloso perché io io sono favorevoli se una persona abbastanza concreta
Diciamo sono favorevole ai disegni puntuali però non vorrei che per il centro storico succedesse quello che è successo per Monte ruscello cioè persone vanno a costruire venti trenta mila Vanni e altre persone da bene studiano per tre quattr'anni per poi trovarsi di avere
Di avere svolto un compito importante ma di aver accumulato una serie di carte a cui non è corrisposto il rifacimento di un mattone
Non vorrei che lo studio del centro storico
Partito questo coinvolgimento delle forze culturali finisse attraverso una soluzione analoga a dare a persone da bene
La costruito lo studio del centro storico Antony si può studiare per dieci anni senza fare niente per operare immediatamente direttamente là dove si progettano di costruire quattro cinquecento mila metri cubi aggravando la situazione della città cioè e questo la mia grande preoccupazione
E nello stesso tempo diciamo l'esigenza che tutti noi siamo consapevoli di questo siamo consapevoli di un momento di grande evoluzione la città non non bisogna vedere tuttora diciamo negativamente
è una fase ancora di speranza però è una fase di speranza tenui dobbiamo sapere gestire nel momento in cui noi lasciassimo nelle mani
Di poche persone istituzionalmente non individuabili tutto alla soluzione di questi problemi o lasciassimo anche diciamolo con estrema chiarezza alla soltanto alla imprenditoria di fare le operazioni per cui essa è nata cioè costruire e così via ma nell'ambito di un disegno generale noi probabilmente Mocellin mo'alla città
Nuocere ma l'imprenditoria e distruggere i Mall ultima speranza che oggi Napoli a dinanzi grazie
Grazie al professor la Rovere
Allora la parola all'onorevole Di Donato
Di questa questione dell'area metropolitana si parla come tutti sappiamo da moltissimi anni la questione è stata variamente affrontata c'è stato un dissenso politico che secondo me rimane anche se probabilmente attenuato ci sono alcuni che insomma non sono d'accordo
La questione si è posto molti anni fa si è posta quando ancor prima delle regioni con il Comitato regionale per la programmazione economica si pose mano alla prima ipotesi di assetto di riordino regionale
Sì individuo naturalmente quello che era già nei fatti a presenza nel nostro territorio regionale di una grande conurbazione che quella che naturalmente poi si è consolidata purtroppo tornò a Napoli fino
A tracimare nella provincia di Caserta nell'agro Aversano però alcuni comuni
E però rispetto a questa questione che negli ultimi anni poi ha avuto diciamo un'attenzione maggiore a causa della situazione di fatto che presenta livelli molto elevati e l'ingovernabilità questo è il punto fondamentale con i poteri ordinari e con nelle condizioni istituzionale in cui ci troviamo
Il discorso si è intensificato
C'è sul piano nazionale
Già nella nuova legislatura ancora nella decima una idea le fa ne riferiva Lucarelli ricordando disegno di legge di Scalfaro che prevede la costituzione di cinque aree metropolitane ma questo disegno di legge fino adesso ha avuto una vita grama
Nel senso che è caduto con la nuova legislatura è stato ripresentato nella decima ma molto difficilmente vedrà la luce in tempi brevi
Anche per il fatto che sul piano politico una forza politica come per esempio il Partito repubblicano gli stessi comunisti hanno manifestato ragioni di opposizione
A Napoli invece a un certo punto si è pensato di si è pensato di diciamo in qualche modo esaminare le possibilità di forzare un contesto nazionale che non riuscì per esprimere questo disegno di riforma
In altre parole si è fatto questo ragionamento poiché sappiamo che il disegno di riforma delle Autonomie locali e che contiene una indicazione delle cinque aree metropolitane tra cui quello di Napoli
Che dovrebbero essere definite nei loro potere negli organi di governo è un disegno di legge che difficilmente vedrà la luce in tempi brevi sono passati credo fino adesso quasi cinque anni in questo disegno di legge
Che giace ancora al senato molto lontano da una sua definizione per una difficoltà di carattere politico nel senso che come ho detto non tutti sono d'accordo e anche quelli che sono d'accordo coi non è che insistono tanto perché nel corso di questi anni
Le ragioni del diciamo della costituzione formale e istituzionale del del delle autorità metropolitane sul modello inglese si sono affievolite
Per molte città Italia per esempio si sono affievolite per le città del mondo dove vi è stato un fenomeno che molto accentuato tuttora in corso di decentramento spontaneo di decongestionamento spontaneo dovuto al rafforzamento delle città intermedie regina del nelle regioni Lombardini in Piemonte alla stessa Emilia-Romagna la Valle Padana
A Napoli invece questa esigenza non solo è rimasto ma se possibile si è rafforzata e quindi dinanzi a questa difficoltà del Parlamento nota obiettiva di decidere rapidamente
Molti di noi hanno incominciato a riflettere su come si poteva insomma in qualche modo mettere insieme qualcosa che ci consentisse di raggiungere l'obiettivo che molto semplicemente questo
Fare in modo che i fattori di crescita determinò lo sviluppo e non continuare ad accumulare invece fattori di crescita che ha diciamo in qualche modo rafforzano le tendenze SDI sottosviluppo tipica di una realtà come quella nella quale viviamo
Perché non si può naturalmente negare che ci siano stati dei fattori di crescita nel corso di questi ultimi anni che i fattori di crescita cioè i quattrini
Sono arrivati anche in misura cospicuo negli ultimi anni però nonostante tutto questo i fattori di crescita nella nostra situazione
Non hanno determinato le condizioni per lo sviluppo ma anzi addirittura hanno in qualche modo diciamo allontanato questo obiettivo
Per fare questo allora
Abbiamo cercato di ragionare sulle disponibilità diciamo delle quali potevamo Adele
Disponibilità nel senso che
Avevamo in una situazione di era quello delle gestioni commissariali il giudizio sulle quali
Diciamo diverso nel senso che comunque non si disconosce che c'è stata una funzione positiva delle gestioni commissariali soprattutto per aiutare la città ad uscire dalla fase del dopo terremoto
Che questa gestione commissariale comunque dovevano essere diciamo si dovevano considerare esaurite dopo cinque o sei anni e che c'era quindi la possibilità sul piano legislativo
Di affrontare la questione napoletana nella sua specificità cioè utilizzando
La circostanza di dover legiferare per chiudere le gestioni commissariali
Come l'occasione per creare le condizioni di un'autorità metropolitana
Che io adesso qui insomma molto sommariamente posso definire nelle sue linee generali e su questi il dibattito naturalmente iniziata che qui vi sono state vi sono delle diciamo divergenze di carattere politico questo qual è la ragione per cui non si fa perché se no la gente sì domani ci mazze allora questa cosa se ne parla molto dei tutti colonscopia perché non si fa e che naturalmente non c'è accordo
In occasione di questo disegno di legge dinanzi al quale ci troveremo come parlamentare nel giro di poche settimane
Molte di noi hanno sostenuto la possibilità di avviare una prima sperimentazione cogliendo anche l'occasione di oggi come è noto
Esiste un ministero delle Aree metropolitane che ha dei compiti molto generici molto ancora lontani da una definizione puntuale e che però già potrà
Disporre di una provvista finanziaria a partire dalla legge finanziaria per il mille novecentottantotto
Allora abbiamo
Diciamo legato il nostro ragionamento ad un istituto che è stato già introdotto nella legislazione italiane con la legge sull'intervento straordinario all'articolo sette
L'accordo di programma e diciamo una possibilità che secondo lui può rappresentare il punto di partenza di diciamo questo tentativo di mettere insieme le ragioni di un governo di tipo sovracomunale
Caratterizzato fortemente dal coordinamento degli interventi dalla programmazione degli interventi e dalla diciamo vigilanza sulle fasi attuative e nello stesso tempo ipoteche dei singoli soggetti istituzionali che hanno una competenza diciamo specifica molto spesso su parti di una stessa opera in maniera da creare una condizione una specie di audio nel quale confluiscono queste volontà e queste volontà vengono regolamentate regolando in maniera tale da ridurre le inefficienze e da utilizzare tutti i fattori di crescita rispetto a quella determinata opera rispetto a quella determinata realizzazione necessarie per il buon esito della stessa
Partendo da questo ci siamo domandati se non era possibile introdurre appunto nel disegno di legge che dichiarava cessati i poteri commissariali
La possibilità per le assemblee elettive di far ricorso delle procedure straordinarie sulla base di accordi di programma relativi ad opere di natura comprensoriale comunque sovra comunale o regionale e rispetto diciamo a questo meccanismo fa scattare i finanziamenti in altri termini si tratta diciamo di innovare nella nostra tradizionale legislazione
Che regola i rapporti tra i poteri centrali poteri regionali e locali un concetto di nel negozio di negoziato di accordo dal quale e da rispetto dal quale dipende poi la erogazione dei finanziamenti
In questo modo la possibilità di decidere opera infrastrutturale di cui la nostra area metropolitana ovviamente ha bisogno di cui la nostra regione ha bisogno del Mezzogiorno ha bisogno diciamo viene legata alla accordo che tra i diversi soggetti istituzionali si stabilisce beh dalla cui attuazione ripeto dipende l'erogazione del finanziamento a sostegno dell'opera con una struttura che naturalmente si è in grado di coordinare e nello stesso tempo sia in grado di vigilare sul rapido e buon andamento di tutta l'operazione
Abbiamo diciamo integrato il nostro ragionamento con una attenzione particolare quando parliamo di procedura straordinaria la necessità non tanto di Saint i sicari il sistema degli appalti che secondo me è già fin troppo semplificato quanto piuttosto di semplificare le procedure
Cioè di diciamo sintetizzare i processi autorizzativi
Eliminando una serie di passaggi che oggi rappresento lo
Le strettoie lungo le quali spesso l'operazione la realizzazione dell'opera viene bloccata viene fermata anche quando questo breve gestita in regime di concessione così come
La esperienza del terremoto ci ha dimostrato in altri termini non è solo e non era solo l'aspetto dell'affidamento l'aspetto da diciamo rendere più rapido ma soprattutto la parte che presiede alla effettiva possibilità di realizzare l'opera cioè la parte che attiene alle competenze autorizzative dei singoli soggetti istituzionale che concorrono su una determinata opera di natura sovracomunale comprensoriale o regionale
Però dovrebbe essere l'autorità che diciamo dovrebbe coordinare tutto questo insomma da chi dovrebbe partire l'impulso per fare in modo che un'operazione più operazioni di questa natura possano rapidamente
Realizzarsi la legge sessantaquattro sull'intervento straordinario prevede che la competenza a far questo
Ricada sul ministro del Mezzogiorno il quale fino adesso non è ha sperimentato nessun ma è vero anche che abbiamo avuto finora il ministro De Vito però adesso c'è il Presidente del Consiglio che è anche ministro ad interim quindi diciamo il fatto che questa procedura non sia stata sperimentata non dimostra che non è valida al contrario la procedura mio giudizio rimane validissima probabilmente fino adesso non se ne sono nemmeno accorti che c'era questa possibilità
Ma insomma la legge sessantaquattro affida al ministro per il Mezzogiorno la il potere la possibilità di effettuare questo coordinamento registrata quattro dice qualcosa di più io la cito perché naturalmente un riferimento legislativo da non sottovalutare dovendosi legiferare quindi dovendosi
In qualche modo innovare in una materia così complicato dove si toccano interessi diffusi sul territorio come si dice tra virgolette in cui ci sono naturalmente una quantità di persone personaggi che ciascuno naturalmente tende a difendere la propria competenza proprio seccamente il proprio
Milligrammo di potere e di diritti diciamo di di di di parola su tutte le questioni che riguardano gli investimenti
Perciò ci durare sessanta quattro bene in quel caso la risata quattro prevede addirittura un'altra possibilità che il coordinamento avvenga addirittura sulle diverse fonti finanziarie ed è il caso
Diciamo napoletana pensiamo un momento a che cosa si potrebbe fare seguendo questo questa metodologia alla quale alcuni di voi hanno lavorato
Se per esempio si mettessero un momento insieme
Le risorse utilizzato da utilizzare delle dei due commissariati di governo per la legge duecentotrentuno diciannove le disponibilità che vengono dal dall'approvazione delle schede sul fondo investimento occupazione
Le disponibilità che derivano dai piani annuali della legge sessantaquattro le disponibilità che derivano da dai dai fondi che la Finanziaria sta stanziando sull'ottantotto per la difesa dell'ambiente tenendo conto che il Napoli è stata considerata zona ad alto rischio quindi utilizza un'altra legge quell'istitutiva del ministero dell'ambiente che le dà diritto dice ama ricevere una quota di finanziamenti pensiamo ancora a a se Accardi aggiungere a queste risorse quelle regionali il piano triennale cioè la legge ottanta che stanzia mille settecentottanta miliardi che sono quelli di cui si parla in questi giorni perché
Si dovrebbero fare in questi giorni in queste settimane
Gli appalti pensiamo ancora in fondo che alla fine alle risorse dalla Comunità economica europea allora il problema qual è mette insieme intorno a progetti insomma concentrare queste risorse non sperperare non sprecarne come avviene oggi
Intorno ad opere che abbiano una loro rilevanza nel senso che siano finalizzata a determinare condizioni di sviluppo io su questo concetto non mi soffermo perché naturalmente parlo ad una platea che ne sa probabilmente molto più di me ma insomma
Parliamo soprattutto delle infrastrutture parliamo cioè di di quelle condizioni se
Diciamo si innesca in una realtà come la nostra che caratterizzato da fattori che invece tendono ad allontanare gli investimenti dei settori produttivi per ragioni ovvie inutile ripete quindi si tratterebbe diciamo di usare questo modello previsto dalla legge sul Mezzogiorno per il ministro del Mezzogiorno
Esempio affidando al presidente della Regione o forza una altre autorità ma quando abbiamo riflettuto sulla istituzione di un'altra autorità ci siamo spaventati per il fatto che naturalmente si poteva determinare una diciamo aumento della confusione che c'è tantissimo in questa materia e quindi si è pensato al presidente alla Regione ma potrebbe si presenta la Provincia
E insomma istituzionalmente dovrebbe avere poi queste competenze anche qui insomma sarebbe l'ora di fare chiarezza ci debbono stare produci tanto vale che facciano qualcosa sennò tanto vale pensare di eliminarle rapidamente perché somme diventa una sovrastruttura
E insomma la scelta a naturalmente la rimessa una valutazione di carattere generale sull'opportunità io penso che il presidente la Regione sicuramente e forse l'autorità che è più in grado di diciamo indurre gli accordi di programma sulla base di una diciamo competenza ricognitiva progettuale degli enti minori quindi mi sembra la cosa più normale ordinaria
E affilando guida per ragione questa possibilità
Adesso sì ci si può domandare i due balordi questa così però non si farà non la sosterremo la sosterremo con grande
Determinazione
Naturalmente c'è un aspetto di carattere
Diciamo più tecnico che tuttavia io considero fondamentale cioè il problema
E poi supportare questi poteri non solo con queste procedure ma anche con una struttura tecnica la quale a differenza di quello che pensavano molti io stesso nel passato ormai gli anni passano per tutti non deve tanto progettare io non mi immagino una tecnostruttura pubblica con una tecnostruttura di progetto perché immagino che questo sia obiettivamente impossibile
Cioè noi non noi siamo lontani dalle esperienze di Berlino Ufficio del Piano con mille dipendenti che funziona come un orologio svizzero io lo escludo quindi e quindi pensa una tecnostruttura molto snella
Che diciamo utilizzi tutte le risorse professionali del mercato per o diciamo per approvvigionarsi di progetti e però qui bisogna fare molta attenzione tenendo distinto il momento progettuale da quello dell'appalto che è uno dei punti sui quali secondo me
Lucarelli la concessione finisce poi per per cadere per precipitare perché la concessione diventa quasi sempre uno strumento attraverso il quale si pensa
Di ottenere l'appalto mediante una diciamo vantata capacità di progettazione che poi non sempre dimostrato dei fatti per cui tra l'altro si crea un rapporto di un rapporto di forza per il gruppo imprenditoriale di debolezza per i professionisti che naturalmente lavoro con il gruppo imprenditoriale che di totale debolezza di una struttura già gracilis sì ma come la pubblica amministrazione che è questo goccia le mani obiettivamente alzate dinanzi a diciamo una forza così evidente che poi finisce col determinare le cose e quindi diciamo finisce col creare un rapporto opposto a quello che invece bisognerebbe determinare quindi si pensa a una tecnostruttura che abbia queste caratteristiche che faccia e non gestisca in proprio ciò che non Progetti perché ripeto
è un'esperienza che insomma un'esperienza mai nata che appunto perché non è mai nata ci deve far riflettere uso perduto molti mesi della mia vita può molti anni Ranieri da politiche intorno a questo sogno del grande ufficio Libia non so Boffa non si fa non è una struttura che diciamo è consona alla nostra tradizione a nostro modo di essere mentre invece il mercato è ricco di possibilità quindi si tratta
Di dare all'amministrazione pubblica la possibilità di far ricorso a questo mercato nel modo giusto nel modo adeguato con una forte capacità di selezione con una forte capacità di committenza
E poi si tratta di ordinare il settore dell'affidamento
Dove la concessione naturalmente può essere tranquillamente a quale considerata come uno strumento giusto anche se deve essere
A mio modo di vedere rivista e soprattutto è necessario che un'Amministrazione che tende tenda ai regimi concessi di di concessione sia sufficientemente forte da un punto di vista strutturale per poter poi gestire queste concessioni e non restare poi vittima delle stesse
Ora su questa impostazione naturalmente come dicevo ci sono diciamo delle divergenze
O per meglio dire ci sono delle posizioni non espressi
Naturalmente intorno a questa impostazione che è un'impostazione che tende ad affermare le ragioni dell'urbanistica rispetto alle ragioni e alle concezioni edilizie meramente dirige se si fa un momento
Sì sì sì sì da uno sguardo a quello che è accaduto negli ultimi anni la nostra realtà la concezione edilizia cioè dell'opera e del finanziamento legato alle opere degli interessi che naturalmente spingono perché solo in qualche modo interessati a quell'opera è prevalsa sempre a scapito di che cosa di una concezione urbanistica quando Viana Ribera lamentava il fatto che insomma non si può procedere così tetro pieno di riferimenti in realtà a mettere il dito sulla piaga finora si è proceduto così perché e prevalse una concezione una cultura dell'opera edilizia vista Sestante come occasioni di investimento e non come elemento e insomma in un contesto più ampio riuscisse a determinare dei valori del territorio allora diciamo una impostazione di questo genere le tende ad affermare le ragioni diciamo così dell'urbanistica insomma della pianificate del più che Della verificazione do la parola brutta ma insomma di un piano di riferimento che a mio giudizio deve anche qui essere
Noi forse dobbiamo fare qualche modo sul piano politico non so se sul piano tecnico ma insomma sicuramente sul piano politico un salto culturale abbiamo sempre immaginato
Diciamo la pianificazione come una cosa precisa ordinata rigide in cui tutto fosse avevi secondo me è un grave errore la pianificazione deve diventare un
Diciamo una un un interni deve essere rappresentato da un insieme di scelte sulle funzioni da attribuire a determinante parti del territorio di un'aria congestionata come quella per esempio della metropolitana di Napoli
E quindi diciamo una volta assegnate le fu le le funzioni una volta pesa la decisione
Relativa alle funzioni prevalenti in determinate parti dall'area metropolitana poi c'è la necessità naturalmente di lasciare spazio venite però essere strumenti flessibili debolezze strumenti per devono essere riempiti di volta in volta dalla capacità proprio anche professionale creativa di chi poi progetta di chi diciamo attuale sul piano progettuale gli intendimenti di una pubblica amministrazione di un consesso
Elettivo e quel credo che insomma su questo terreno si può pensare in tempi anche abbastanza ragionevolmente bene insomma diciamo due o tre mesi a un'ipotesi di questo genere perché
Vedete noi ci troviamo in una fase e molto delicata perché ci troviamo in una fase in cui il fiume può diventare rigagnolo anzi è sicuro che accadrà accadrà questo soprattutto se non saremo in grado di sostenere la richiesta di nuovi finanziamenti con dei progetti che abbiano un diciamo una una loro identità insomma se ne continuiamo ad arrivare al ministero
Del mezzogiorno con due mila e sessanta progetti che la Regione ha spedito a via Boncompagni dove nessuno riguarderà mai affronta una richiesta di investimenti
Per dodici tredici mila miliardi nel piano annuale ottantasette approdo di una disponibilità di tre quattro mila miliardi alla fine sarà come il il parmigiano sul piatto
Di basta c'è una spruzzato un po'dovuti scendere hanno probabilmente assorto podio presidi nazionali si accontenterà di zecca ognuno ogni
Forza politica avrà la sua piccola quota ma insomma continueremo in questa logica della crescita senza sviluppo che è la caratteristica che francamente più preoccupa dando uno sguardo a quello che è accaduto da noi e in generale la fa del Mezzogiorno quindi diciamo si può tentare questa prima sperimentazione poi naturalmente staremo a vedere se dovessimo intervenire diciamolo ripensamento e se ci dovesse essere un'accelerazione sul piano riformatore del Parlamento e allora potendo disporre di una legge va be'allora possiamo spaziare
Nel senso di pensare a una la legge elettorale che lega un'autorità metropolitana
Naturalmente sistemando poi all'interno di questo disegno il ruolo dei Comuni dei dei cento il dodici comuni che per esempio insistono le realtà dalla provincia di Napoli compreso qualche qualche Piccolo qualche piccola aggiunta dell'Agra Persano e allora naturalmente va be'cambierebbe la scena ma allo stato delle cose
Mi pare che questa impostazione sia la più o credo concreta la più realistica e quella che ci potrebbe consentire di riprendere un momento nelle mani del governo dei fattori di crescita e cioè
Di riprendere nelle mani la possibilità non solo di progettare adeguatamente rispetto ad un sistema di compatibilità e di priorità sulla base di decisioni che devono rapidamente intervenire da parte
Degli organi elettivi circa le funzioni da assegnare a diverse parti
Per l'area metropolitana
E ci consentirebbe probabilmente di dare anche un'accelerazione a quel diciamo acqua alla realizzazione può vedere opere soprattutto se in questo campo
Passasse lei crea anche questa sostenuto da alcuni di noi di diciamo accelerare non solo la parte procedurale ma anche la parte esecutiva rendendo finalmente obbligatori tre turni di lavoro perché realizza un'opera in questo contesto io voglio aggiungere soltanto pochissime altre cose circa diciamo l'aspetto contenutistico che ci siamo limitati ho preferito limitarmi all'aspetto per rispondere anche alla alla per al tema insomma sono
Diventa insomma difficile qualche voi dilatorio
Il Governo darà metropolitana mi sembrava giusto dare queste informazioni anche presentare la posizione del mio partito e di altre forze politiche rispetto a questa questione ma c'è un aspetto contenutistico si è detto beh insomma il sindaco ha convocato degli imprenditori del sapere
Che cosa intendono fare ci sono Progetto per la verità ci sono titoli di progetti che girano sulle pagine dei giornali il Regno del possibile star mi pare il primo poi c'è l'area flegrea c'è il grande progetto Dell'Ara flegrea che mi pare il secondo e il terzo se non mi sbaglio e il grande progetto molte grandi progetti il terzo è quello della zona orientale
O più francamente
Francamente non mi sono andato un po'a guardare le carte per perché ho ho chiesto un po'a qualcuno insomma di che cosa si tratta vedere che che cosa bolle in pentola e francamente ho il timore che non ci sia proprio niente c'è quella preoccupazione che molti di noi aveva insomma quali imprenditori adesso finiranno col sopravanzare una pubblica amministrazione negligente incapace di progettare programma purtroppo non c'è nemmeno questo rischio per il secondo me non c'è veramente mi ci stanno delle idee banche molto vaghe
Ci stanno all'interno di queste idee come dire delle aspirazioni che sono specifiche
Degli interessi rappresentanti ma non mi pare che ci sia da parte purtroppo perché probabilmente se ci fossero state avremmo potuto diciamo confrontarci anche se la pubblica amministrazione con la gestione commissariale fino adesso francamente a non ha detto granché e tutte le questioni che riguardano
Balistica non solo della città ma varare metropolitana si sono interrotte credo ormai da circa sei sette anni non se ne parla assolutamente più come se fossero argomenti lontane diciamo dalla dal dalla dalla nostra realtà
Non se ne vanno a livello comunale non se ne parla a livello regionale ecco purtroppo anche qui insomma non mi pare che ci sia molto naturalmente rispetto a questa situazione che cosa c'è da fare c'è ovviamente da formalizzare quello che in qualche modo da parte di molte forze politiche anche se disordinatamente venuto fuori allora su questo qua abbia scelta coraggiosa bisogna prenderla perché se noi pensiamo che poiché la politica debba consistere prevalentemente nelle analisi insomma e raramente delle decisioni commettiamo un errore
Full non è grave perché la politica invece consiste prevalentemente nelle decisioni allora c'è un problema di rifunzionalizzare
Alcune aree
Non solo dalla città ma dall'area metropolitana di Napoli dobbiamo decidere che cosa pensiamo di fare della zona occidentale
Dove c'è ancora un conto una una una concentrazione di industria
Siderurgica
Cementifero a del di laterizi insomma Maurizi diciamo mal si combina con la funzione residenziale che comunque in questi anni negli ultimi trenta quarant'anni si è consolidata in quella zona
C'è nella parte orientale della città una concentrazione di strutture produttive per modo di dire perché si tratta di depositi carburante di impianti ad alto rischio
Poco occupazione tranne la va all'Ansaldo per il resto è la metto fondo che sta in difficoltà perché tra l'altro muore per asfissia non mi pare che ci sia grande e si tratta che li di decidere che cosa fare
Che funzione dare è una funzione produttiva benissimo di che tipo
Compatibile con la prevalente funzione urbana che si è anche in quella parte dalla città e storicamente era la parte industriale operaie ma che oggi insomma non non è più possibile che trattava c'è stata la decisione di costruire a Ponticelli
Quartieri residenziali molto molto vasti quindi c'è un problema di fare infrastrutture di far muovere questa gente e c'è il problema di rifunzionalizzare tutta questa parte diciamo in qualche modo intermedia che oggi non non non ha non ha senso è la funzione industriale in un Paese moderno in una città che deve guardare ai prossimi dieci anni quindi alla fine di questo secolo non può essere nelle gambe la siderurgia
Per altri per altri quindici vent'anni nelle Gatta attese dall'impianto di produzione di energia quasi al centro dell'area portuale per esempio il Viggen allora su queste cose che cosa decidiamo perché io penso che per esempio l'Aniene che ha molta autorità in materia e che per la verità sempre garantito una sollecitazione adeguata rispetto al potere istituzionale locale alle forze politiche su queste questioni e veramente debba pretendere che insomma ci siano del del delle decisioni da parte del sistema
Politico che poi è quello che diciamo da forza restituzione perché se no noi diciamo alla fine tutti la stessa cosa nei dibattiti però poi quando si tratta di prendere decisioni uno scappa da una parte uno scappa lavato un altro cambia discorso e alla fine insomma ci troviamo con i problemi di sempre
In questi mesi è venuta questa questione dell'Italsider
E insomma rispetta la questo dell'Italsider insomma non parla nessuno dei nodi hanno paura di insomma scontrarsi contro le giuste richieste dei lavoratori dello stabilimento di dell'ultima non è possibile che nessuno non abbia il coraggio di spiegare che in una città
A detta citati dalle nel Duemila non ci può stare un impianto siderurgico o se ci deve stare deve essere un impianto siderurgico e funziona a regime che non perde cento miliardi l'anno
Che determina un indotto molto ricco è molto hanno tutte cose che non ci sono esserci solo ci debbono essere cioè ci deve essere la decisione del sistema delle partecipazioni statali che in sede su questo tema però che difendiamo
Lo dico al sindacato lo dico ai compagni comunisti lo dica biciclette sono tutti su queste cose sfugge poi andiamo tutti nello stabilimento you ci sono andato per esibisco altri anche dei colleghi di partito vanno perché ognuno quando va poi vuole prenderà l'applauso
Però poi le questioni non non diciamo non si vedono e non si dopo poi arriva la FIAT deve fare il progetto dall'area flegrea
Per i naturalmente la FIAT non so chi le stalle insomma la verità è che insomma su giriamo intorno alla questione che volete che scriva la FIAT per l'ENI l'asma ostile inserire qualche faccenda diciamo qualche interesse imprenditoriale loro ma insomma certamente non sono in grado di fare proprio nessun progetto mentre invece in quel caso
Quello è uno dei primi casi in cui per esempio questa diciamo comprensoriale Itachi si dovrebbe realizzare con il sistema che ho descritto prima dovrebbe indicare le linee di tendenza
Di quello che in quella zona si deve far tra l'altro c'è tutto scritto perché ci sono reperti archeologici ci sono industrie avanzate come la Selenia
E ci sta qualcosa da spostare ci sta molto da consolidare ci sta naturalmente un sistema infrastrutturale e una serie di iniziative di carattere ambientale da realizzare e ci stanno alcune scelte di fondo che certamente non può prendere levati apre un'altra mamma nell'ENI ma che deve prendere la città il potere politico le istituzioni soprattutto lo stesso nella zona orientale
Prima si ci si impaurita di questa parola terziarizzazione sembrava il gatto nero quando lo parlava di del se arriva etichettato come uno che era contraria nemico del popolo ma insomma
Io non penso a una terziarizzazione diciamo di livello basso banale
Penso a una permanenza di struttura produttiva che sia compatibile con le funzioni residenziali ma certo se mi immagino diciamo una città nei prossimi anni una grande città nei prossimi anni mi immagina Cittalia di un comparto produttivo che sia ripeto compatibile con le condizioni generali di una grande metropoli
E quindi c'è cervi da fare un lavoro se se se non facciamo niente ci troveremo in un cimitero dove non ci sarà più nulla
Ci sarà solo disordine sporcizia e caos ma se interveniamo
Sarà possibile utilizzare una parte di quell'area per indurre con degli incentivi che sono non quelli dalla legge del Mezzogiorno ma solo relativi all'offerta dell'area attrezzata probabilmente un insieme di attività imprenditoriali di scala piccolo e media che sono appunto quelle compatibili con una grande metropoli che possono diciamo determinare un elemento di ricchezza e quindi di trasformazione di riconversione di rifunzionalizzazione di quella zona che è lì sempre più appare un cimitero
Naturalmente bisogna avere il coraggio di delocalizzare la mobile l'Agip tutti gli impianti che naturalmente sono incompatibili per la loro pericolosità per la scarsa occupazione per la loro natura stessa con la grande area metropolitana e questo dobbiamo dirlo dobbiamo lo dobbiamo dire naturalmente dobbiamo con coraggio sostenere anche se io mi sconta però con il Massa mobile o il nucleo aziendale socialista come mi sono scontrato con il NARS Italsider ed è pezzo ho il coraggio di dire questo sono non faccio politica
E insomma aggiungo la mia voce a Ocolo e naturalmente
Andiamo avanti così
Lo stesso è per le zone e riguardo l'area metropolitana di Napoli io mi domando e domando naturalmente ingegnere architetto e professore universitario quando fu concepita la metropolitana collinare il problema principale di questa città era di scendere dal Vomero cento ma oggi non è più così
Oggi il vero problema è di girare in un'area metropolitana dove da un capo all'altro ci vogliono tre quattro cinque ore di viaggio tra l'altro di viaggi in auto perché manca
Il coordinamento tra una serie di segmenti sparsi sul territorio becchi più recenti e nuovissimi di trasporto che non sono tra loro collegati per cui naturalmente è una specie di castello affidiamo alla quale si è nel quale oggi reciproci nonostante che le stanze come nel Castello di Kafka c'erano anche qui sommi segmenti trasporto
Su impianti fissi in molti casi ci stanno ma non sono ordina allora io non so se il sarà il caso di scendere dalla dal dal Vomero al centro dalla città attraverso questa galleria a spirale
E non so se è il caso di costruire una linea metropolitana veloce sul corso Umberto con le sue stazioni Cina è una linea tranviaria veloce con le sue stazioni vicine
Diverso è naturalmente sulla via marittima in maniera che poi non si sono collegabili perché è uno che candidatura era sbagliata non arriverà mai appunto dove vuole andare io penso che insomma si tratta di fare un lavoro molto serio di ricucitura di queste cose
E penso che in questo senso l'Area metropolitana assume un valore particolare perché il vero problema oggi è di collegare la parte dei comuni a Nord e a nord-ovest con la città di collegare meglio tutta la Provincia e il problema fondamentale della Regione Campania è di rendere questa Regione praticabile attraverso sistemi di trasporto moderni tempi di percorrenza venti minuti mezz'ora in tutti i cinque capoluoghi di provincia perché solo così realizzeremo la decongestione
Solo così insomma gli usciremo a determinare un riequilibrio sono quale rivoleva dobbiamo realizzarsi abitare a Napoli tipica abitare un pianeta completamente diverso da Benevento Avellino che pure o in fondo standard venti trenta quaranta
Minuti dalla città come accade a Londra come accade a Parigi che si sono diciamo attrezzate innanzitutto su questo piano prima di determinare Boy la loro espansione che ovviamente risultata quindi risulta più ordinate più funzionale di questa gran confusione nella quale viviamo allora
Su questo piano io credo che una forte iniziativa politica che deve vedere insieme le istituzioni ma la città il corpo vivo dalla città e quindi le categorie professionali
La cultura della città interessante diciamo non tanto le questioni che pure sono importanti insomma degli aspetti come si può dire del della presenza diciamo in quel che succede che pure importanti ma della presenza in quel che succede supportata soprattutto da un'impostazione programmatica da proposte che siano finalizzate al raggiungimento di obiettivi comuni sui quali credo ormai siccome nei dibattiti nel ne faccio
Mio malgrado tanti che tutto sommato le cose buone alla fine vengono fuori con una siamo sotto di convergendo Kerim rimane lì sospesa nell'aria e non si riesce mai nel riportare voi sul tavolo per renderla diciamo per metterla per iscritto per farla diventare una cosa
E io credo che queste lo sforzo maggiore che dobbiamo far mettere insieme tutta la parte
Di questa città che e di questo di questa grande conurbazione sono tre milioni e mezzo di abitanti ormai che e quella che appunto insomma si batte per disegni di modernizzazione per creare delle condizioni che ci facciano arrivare nei prossimi anni
Insomma imposizione diverso da quella nella quale ci troviamo oggi anche
E concludo veramente su questo scusandomi se ho preso un po'più di tempo per evitare che il insomma il Mezzogiorno e soprattutto poi la nostra città le nostre nostri interessi economici generale insomma perdono sempre più terreno rispetto alla ristrutturazione che invece sta avvenendo avvenuta non solo sul piano produttivo ma anche su quello del rito reale nelle altre regioni del Paese l'augurio è questo e naturalmente la disponibilità di una forza politica come la mia e
Quella di essere non solo sensibile ma anche e soprattutto attiva su questo piano
Grazie all'onorevole Di Donato al quale
Voglio ricordare che nel mille e promulgare sempre a sollecitare e criticare quel proposte de a suo parere sono sbaglia
La Morrone bisognerà come il presidente dell'ordine degli ingegneri di una
Quanto detto dall'onorevole Di Donato a mio avviso no può essere non condivisibile come infatti condivido perfettamente
Però altro sono le buone intenzioni e altro sono i fatti
Noi giorni fa abbiamo assistiti abbiamo sentiti abbiamo visto e abbiamo letto sui giornali
Una grande parata a palazzo San Giacomo il sindaco Renzi ha invitato tutte le società di ingegneria ha invitato i rappresentanti dei partiti politici
Allora invitato la livida Astarte alla media di villa
L'infrastruttura e malgrado non invitati l'ordine degli ingegneri e l'ordine degli architetti hanno dichiarato la propria disponibilità mediante un telegramma fatta dal sindaco Lezzi sette giorni prima
Malgrado questo non è stata neanche risposto a questo telegramma e le organizzazioni
Professionali non sono state beh invitate nel ascoltate
Quindi le intenzioni sono buone
I fatti sono questi
Invitare le società di ingegneria a mio giudizio è una cosa gravissima prima di tutto perché le società di ingegneria se qualcuno non lo sa sono fuorilegge
E siccome però in Italia si fanno molte cose fuorilegge questo non ci scandalizza affatto il guaio è che le società di ingegneria non fanno altro che
Assumere dalle
Da quelli che sono gli organi preposti alla gestione di questi piani dovrebbe essere la Regione comune la Provincia
Recepiscono in toto una commessa che gestiscono in prima persona
Cioè non fanno altro che un'opera di mediazione visto che gli organi a questo preposto non sono in grado di gestire direttamente questi piani se il comune avesse
Una organizzazione una struttura in grado di gestire in prima persona questi iniziative non ci piove rivolgerebbe alle società di ingegneria e molto comodo rivolgersi a una società di ingegneria perché un grosso Progetto Tredicine o centinaia di miliardi viene affidato ad un unico gruppo il ricavo starter FIAT engineering media ed il infrastrutture ma chi sono le società di ingegneria sono dei mediatori
Da chi sono costituite le società di ingegneria da una bellissima etichetta sul giornale da un bellissimo trafiletto nelle pagine gialle
E poi sono costituite da un presidente che non è né ingegnere né architetto né dottore commercialista magari non è niente oppure un tecnico
Minore
Poi nella sua organico sicuramente ci sono delle bellissime segretarie però tecnici nel gesto ma quasi mai
Quando ci sono possono essere specializzati in alcuni settori
E invece loro credo di essere specializzati in tutto accorpano dalla ristrutturazione alla costruzione dei ponti alla costruzione delle strade delle fognature le linee elettriche sono capaci di fare tutto perché prendono il lavoro con la mano destra e lo distribuiscono con quella sinistra non sappiamo però nel passaggio dalla destra alla sinistra quanto rimane sul tavolo
Io parlo con jeans e con dati di fatto oggi una concessione viene data in media col
Quattordici e mezzo quindici per cento di viaggio alla società di ingegneria che distribuisce
Per le competenze professionali dal due al quattro e mezzo per cento
Quindi non fa altro che una mediazione a mio giudizio le indicazioni sono una calamità e sono condannabili anche nel commercio degli ortofrutticoli
Figuriamoci fare quando si tenta di mediare l'ingegno delle persone
Premesso ciò
E
Criticando il subappalto e non sono il primo a criticarlo guardate che se ne facciamo un po'di storia all'indietro ci accorgiamo che quando è stata progettata l'autostrada Milano-Roma
Era consentito in subappalto
è chiaro che il primo a ente appaltante era colui che prendeva l'autostrada all'epoca a settecento milioni a chilometro
A sua volta l'appalto veniva dato in subappalto a qualche altro che però lo prendeva a seicentocinquanta milioni a chilometro però era grande ancora un grande e forte raccomandato
Si arriva al quattordicesimo subappalto e quando si deve alzare un lotto autostradale erano rimasti trecento venti milioni a chilometro oggi noi per percorrere la Firenze Bologna rischiamo di romperci il collo rischiamo di metterci più ore di tempo perché si stanno rifacendo tutti i fondi in tutte le gallerie tutte le infrastrutture perché perché sono state fatte male perché sono state fatte male perché c'erano i subappalti
Oggi a trent'anni di distanza noi ritorniamo agli stessi errori di trent'anni fa
E questo io militare otto e l'onorevole Di Donato sia l'unico dei politici che siede a questo tavolo perché a venisse allora mi ascoltino per cortesia perché io avevo grande stima dell'onorevole Galati mi ha fatto piacere di sentirla parlare un po'diversamente dall'onorevole dalla sindaco Lezzi perché il sindaco Renzi agisce in una maniera lavorava in un'altra ed era anche tra socialisti spesso ci si scontra però
Scusi però sul sul suo negozio
Prezzi fondo che cosa fa
Visto che finale letti non ci ha dato quel milligrammo di cui lei parlava prima milligrammo di peso o quel micron di spazio vediamo a com'
No al momento no onesto questo errore formale se non mare ha risposto al volo a vostra richiesta di partecipazione perché sempre tradizionalmente al comune di Napoli gli organismi rappresentativi professionali hanno avuto la loro non solo presenza ma anche loro l'un l'adeguato però in buona sostanza Lezzi agli chiamando tutti
I presunti autori come li definiva Lucarelli a partecipare a una riunione informativa e in qualche modo ha svelato secondo me questo grande bluff cioè a
è venuto fuori qualche cosa che insomma in buona sostanza c'è una grande attenzione
è un è diciamo questa questa disponibilità di io sto qui perché si pensa che debbano arrivare questo fiume continui in eterno ma insomma non è che ci sono proposte quindi le proposte vuole deve fa la pubblica amministrazione deve fa la cultura
E le professioni perché voi siete quelli che poi diciamo chiamati direttamente in causa a sostenere questa impostazione
Diciamo programmatica che io credo il comune di Napoli si vuole dare e che noi come forza politica economica Peña da sostenere lo speriamo però
Io posso anche pensare in una dimenticanza però quando uno coi sollecita la comunità grammo
Firmato dal presidente dell'ordine degli architetti dal presidente dell'ordine degli ingegneri
E non si sente neanche quel minimo di correttezza di dare una risposta oppure dire no non vi vogliamo invitare perché in questo momento stiamo parlando con le società di ingegneria e sappiamo che voi le contestate come sto dicendo appunto
Allora piuttosto che fare critica veniamo alle proposte
Io
Ritengo che queste opere innanzitutto vadano fatte con rapidità dico con rapidità perché
Parlando di metropolitana di Napoli quando si progetta una metropolitana e dopo la sifilide realizzata dopo venti o venticinque anni
Ma voi dovete pensare che in altre nazioni europee stanno pensando alle metropolitane sul cuscino d'aria quindi quando la nostra sanare a Lizzadro sarà già obsoleta
E forse magari i nostri figli ogni vini prodotti se la vedranno andranno in elicottero
Quindi prima di tutto c'è bisogno di una tempestività nella realizzazione delle opere quindi ridurre i tempi che intercorrono tra l'affidamento del progetto
E la realizzazione o il taglio del dell'opera inaugurata
Secondo bisogna non perdere l'occasione di coinvolgere i giovani professionisti in quanto in questo momento che si parla di fiume straripanti prima che divenga rigagnolo o si secchi completamente noi abbiamo dietro le spalle una marea di giovani professionisti disoccupati bisogna
Creare in modi per fare lavorare i giovani i giovani possono lavorare
Grazie
Riusciamo ad affiancarli a professionisti più esperti in tal modo a noi otteniamo più di un risultato prima di tutto
Riduciamo gli importi unitari delle parcelle spezzettando le farò avere persone secondo abbiamo una riduzione della disoccupazione giovanile terzo
Abbiamo la possibilità che l'ingegnere anziano abbia una figura di un sostituto legalizzata che oggi non c'è mentre la direzione lavori né degli altri impegni del professionista
Quanto abbiamo una formazione professionale che viene fatta gratuitamente a spese del lavoro effettivo dei nomi e fatti in un'aula di università dove resta lettera morta e dove resta pure attivo rinvia
Inoltre bisogna dare l'affidamento a persone competenti io temo molto sentire parlare
Ristrutturazione di ricostruzioni perché temo molto che fra qualche anno si faranno le ricostruzioni delle ricostruzioni e le ristrutturazioni delle ristrutturazioni
Abbiamo recentissima l'esperienza di Pozzuoli approccio è venuta fuori un'ordinanza a mio giudizio sbagliata e in quanto
L'intera cifra che viene devoluta al proprietario di un appartamento
Per risanare staticamente l'appartamento può essere tutta quanta distratta dalla ristrutturazione in termini statici e devoluta a ristrutturazioni in termini ambientali cioè oggi a Pozzuoli si fa bellissime piastrelle
Parimenti nuovi rivestimenti nuovi e
Attinta Ture perfette però di strutturale non ci sta facendo quasi niente e questo lo dobbiamo sapere ce lo dobbiamo dire perché quando fra cinque o dieci o quindici anni
Io mi auguro di no ma siccome il bradisismo ripetitivo quando ci sarà un altro bradisismo nelle non sono doveva cacciare di nuovo le persone dalle case per fare andare in baracche in rotta o un'altra Monte ruscello
Ma addirittura queste persone da casa non ce ne vorranno andare perché c'hanno le piastrelle nuove nel bagno Järryd obietto che funziona vede invece prima essere sono andato dritto il rubinetto non funzionava non perché la casa della pellicola
A ancora io vorrei dire che bisogna migliorare anche la qualità
Delle persone devono poi operare in tali progetti
Addotte minando le ma sia persone professionale e ossia l'imprenditoria perché non possiamo consentire più che ci sia incompetenza in certi settori dove la competenza e fondamentale
Purtroppo il tempo a mia disposizione credo che sia finito io avrei moltissime altre cose da dire in un'altra occasione là diremo grazie
La parola proprio alla professoressa architetta Erede secrezioni presidente del libro dinamo
Io vorrei ritornare al tema
Il governo delle aree metropolitane
Francesco Lucarelli ha iniziato il suo intervento
Dicendo che ormai c'è una questione generale sulla necessità di governo metropolitano
E che c'è una maturazione disciplinare però poi chiuso dicendo che mi sembra che lo stile succedendo niente intorno a questa formazione dell'Atm
Giulio Di Donato ha cominciato col dire che le leggi presentate era nona legislatura hanno una vita grama
Che si registra un affievolimento di attenzione
Nei riguardi delle aree metropolitane in altre aree del Paese
E che l'attenzione adesso sembra che sia tutta concentrata
Per l'area metropolitana di Napoli dove si stanno approntando modalità provvedimenti
E di cui mi sembra che Giulio Di Donato si mostra abbastanza ottimista per cui questo vorrei però in realtà se ho capito bene
Farebbero perno su un concorso di istituzioni che fino a Lizzano gli investimenti che ci sono e ci saranno per queste zone
Per contribuire alla formazione alla costruzione dell'area metropolitana
Naturalmente dopo Giulio Di Donato
Si è chiesto parlando che i provvedimenti o delle soluzioni che si dovrebbero dare a Napoli
Che cosa si dovrebbe fare per Napoli e ha espresso diversi non so si potrebbe mettere in comunicazione questa parte con questa alta si potrebbe anticipare questa soluzione rispetto ad altri
Ora sono proprio più i non so
Di Giulio Di Donato che le proposte che verranno che in fondo si agganciano all'intervento che io volevo fare perché io volevo ecco e farò un interrogativo iniziale
E mi chiedo e chiedo a voi
Se e possibile
Che la difficoltà che ostacola la definizione delle Progetto per il governo che le aree metropolitane sia di fatto speculare alla indeterminatezza che caratterizza le politiche
Per le organizzazioni delle grandi aree urbane e non solo delle grandi aree
Una risposta che sia affermativa
O che faccia intravedere che comunque c'è una connessione e forse molto più stretta di quanto non si pensi porta confrontare i due profili in questione quello istituzionale e quello delle Politiche territoriali
Intanto io non penso che possano esistere veramente discordanze di fronte di fondo nell'ammettere che il Progetto le modalità di governo istituzionale di per sé
Sotto intendano da un lato
E condizionata da un altro politiche azioni per il territorio e per i luoghi urbani
Azioni e politiche territoriali però che in prospettiva dovrebbero essere affatto differenti da quelle che finora sono state perseguite
Come gli fiorenti dovrebbero essere forma e contenuto delle funzioni amministrative proprie delle istituzioni locali rispetto alle attuali
Come nuove si dovrebbero pensare i meccanismi giuridici e proprio e procedurali per le amministrazioni e gestione del territorio
E come nuove dovranno essere la qualità delle azioni per la crisi Aprilia concreti i processi formativi
Che costituiscono l'aria metropolitana ecco io penso che lo stesso ministero per le Aree urbane che poi molti di noi avevano auspicato
E io penso che sconterà al suo primo impatto con le realtà locali la complessità delle situazioni che si sono consolidate i diversi livelli istituzionali
Situazioni che sono di profilo territoriale ma anche essenzialmente di un profilo politico economico ed amministrativo
E sono situazioni che complicano e intreccia dei problemi da affrontare e che evidenziano ancora una volta il grado di connessione tra ordinamento istituzionale organizzazione funzionamento di una all'interno dell'organizzazione e funzionamento di andare a sua volta i problemi riguardano altre complessità che sono determinate che si fanno determinando per effetto dei ruoli dei luoghi urbani che sono completamente cambiati
E quindi devono cambiare le proposte e i tipi di risposta da avanzare per la costruzione del futuro di queste aree
Questo ordine di riflessioni aggiunte a quelle che ormai da qualche anno si svolgono nei riguardi del governo delle aree metropolitane
E di fatto molto più costruttivo di quando forse non può sembrare per le mie prime parole che ho detto
Più costruttive
Nel senso che sembra che ci sia un orientamento che si paghi fondendo che inattesa del Governo per le aree metropolitane Siri cerchino delle modalità diciamo di transizione
Per la preparazione anche dell'istituzione alla governo al nuovo governo della
D'altra parte mi sembra che siano queste o altre difficoltà rispetto a quelle che ho accennato che stanno facendo emergere a livello disciplinare in qualche sede istituzionale appunto
L'adozione Gilardi spuntini di modalità
Per governare questa fase di transizione
Si pensa per esempio Aida a un'autorità di transizione
Stante l'oggettiva difficoltà di individuare modalità di governo in assenza della dovuta chiarezza dell'oggetto da governare però poi circa questa autorità
Dirò in seguito come già in effetti in embrioni ci siano nelle istituzioni dello SPRAR
Compito dell'autorità di transizione sarebbe proprio quello di costruire l'oggetto da governare e questo avrebbe fino essa verrebbe finalizzando il confronto dell'autorità con l'intreccio dei problemi delle situazioni
Per il mondo di attrezzare le istituzioni prima e conseguentemente le aree urbane in vista proprio del governo dell'aria
Procedendo però con flessibilità e gradualità in via sperimentale non escludendo di assumere qualche decisione impopolare che dovrà essere assunta
Con me lo sfoltimento violenti operanti per ambiti coincidenti ristrutturazioni radicali di funzioni negli enti locali
Comune Provincia Regione o razionalizzazione di funzioni e di potere i quali oggi si manifestano
Già dalla lettura delle analisi approfondite su tematiche proprie di profilo istituzionale
Che lo Stato infatti soprattutto negli anni scorsi da Massimo Saverio Giannini Amar Ramadani grosso rapace a Luigi Berlinguer eccetera
Ci devono trovare degli spunti e delle proposizioni per delineare insieme di misure istituzionali da porre in propedeuticità rispetto alla formazione del governo istituzionale
Ora Cossa e quanto e desumibile da questi orientamenti corse quanto può essere mutuato Rain perpetrato inventato
Per preparare l'aria napoletana a ruolo metropolitano nel rispettivo governo
E quanto invece più opportunamente può essere personalizzato al caso napoletano nella considerazione della pluralità di azioni che si svolgono sul territorio
Allora in primo luogo potrebbe darsi che ci sia anche necessità
Di qualche atto giuridico che consenta l'integrazione di quelle azioni pubblica d'interesse metropolitane di dimensioni napoletana
Che non può essere più rinviabile
Un'integrazione cioè tra i diversi enti che insistono anche sullo stesso ambito territoriale e che magari valutano
Discorde mente le trasformazioni che sono avvenute e sono in atto nella più complessiva espansione fisica delle aree o anche
Si tratta di approfondire il sistema di relazioni tra corpo luogo in periferia urbana di Napoli ed extra urbana e valutando in maniera
Concordo concorde per esempio alcuni processi di fusibili di attività
Fino ad oggi proprietà del centro egemone e che probabilmente essi stessi potrebbero aprire a una articolazione configurazione denari orienta dell'aria da poco napoletana tutto ciò contorta un un momento di transizione alla realtà metropolitana
Transizione che implica che Comune e Provincia e regioni e comuni dell'hinterland si pongano sin da adesso come i soggetti che dovrebbero farsi carico di problemi della scala di conurbazione
Ma secondo una lettura nuova e approfondita che sia finalizzata i termini che la scala sovracomunale potrà comportare a questo consegue invece inevitabilmente la necessità di disporre di tutto una serie di strumenti strumenti che detti così possono sembrare banali
Ho addirittura ininfluenti
E invece proprio per cominciare a configurare la preparazione dell'aria c'è la necessità di conoscenze sistematiche scientifiche sulla qualità della domanda di interventi e di azioni istituzionali che debbono intersecare tutti gli enti
Interessati partecipando ciascuno per le proprie competenze
Costruendo via via processi di acquisizione e continuativa di conoscenza e di fatti di tendenze ed i nodi specifici attraverso strutture che siano specificamente formate e funzionali allo studio e all'elaborazione particolarmente di quegli elementi che concorrono ancora la formazione dell'aria
Alle strutture che apparterrebbero al diversi livelli istituzionali comuni province regioni spetterebbe anche il compito nuovo di svolgere attività di integrazione reciproca e di coordinamento tra i rispettivi processi conoscitivi i quali ammetterebbe ero con indubbio interesse tagli di ortiche più ravvicinate
Nel caso dei comuni
Più giù
Così come potrebbe essere formalizzata tutt'una serie di azioni propedeutiche al Governo metropolitano superando quelle conflittualità e sovrapposizioni che si determinano e di cui le istituzioni locali hanno piena consapevolezza e quindi ci sarebbe l'inizialmente propedeuticamente forse tutta una serie di azioni che ripeto possono sembrare schematiche nazionali o banali
Ma che non si sono mai fatte fino ad oggi che vanno dal coordinamento delle attività che più incidono sull'aria
Metropolitana napoletana al coordinamento degli interventi locali sto tali al raccordo tra investimenti pubblici e privati soprattutto per i settori che brutalmente concorrere a migliorare la qualità della nuova geografia urbana
E sarebbero queste tutte azioni
Che allenterebbe ero in un certo senso anche con la conoscenza soprattutto del rapporto che si può ristampare che si dovrebbe instaurare tra centro e periferia
Le tensioni che in effetti si è ancora si riscontrano tra centro e periferia coinvolgendo quest'ultima alla costruzione dell'aria in posizioni che non sia su queste nell'intervento sull'area metropolitana di Napoli in occasione dell'incontro ne incontro promosso da Vittorio da Francesco Lucarelli italo francese
Si era ricordato io avevo ricordato che alcune politiche in quella realtà già sono possibile proprio per riuscire a formare e a calibrare i rapporti tra il centro e le città nuove sono strumenti incentive disincentivo
Che consentono di dare priorità agli interventi nella periferia rispetto ai bisogni che potessero essere individuate all'interno stesso della metropoli che rendono possibile il controllo delle linee fondamentali che lo svolgimento dell'urbanizzazione della periferia e la canna Lizzano entro il perimetro delle realtà che vogliono irrobustire
E che è un organo organismi di investimento e di controllo di investimento per vedere se effettivamente si supportano quelle azioni che più preparano alla formazione e lo sviluppo di quei centri che si vuole
Effettivamente riqualificare con qualifica
Ora questo tipo di discorso di proiezione verso un interna Napolitano e questo richiamo che ho fatto anche a certe politiche che si fanno in altri Paesi
Io non credo che debba allarmare chi è proposto guarda Soro all'ambito della città di Napoli
Perché il futuro della città di Napoli e l'hanno detto in molti in questa sede è legata a quello dello sviluppo e della riqualificazione e anche del suo hinterland
Prima di questo convegno il governo dell'area metropolitana di Napoli venuta parlando di una Napoli vista dall'esterno perché se lo si fa in occasione di un tema di governo di area metropolitana non vedo quanto queste possibilità
D'altra parte e in ogni caso penso che non possano essere ignorata ma ripeto per lo stesso futuro della città la condizione delle periferie che Straw urbane il loro degrado urbano e sociale e appunto questa insostenibile subalternità al corpo luogo cui anche accennato
Diana Ferrara prima
Così come ritengo che non possa essere ignorata l'insufficienza negli stessi rapporti tra Napoli e la sua scala urbana
Una mia dimensione che ormai non riesce più a reggere il rapporto esigenza spazio nell'accessibilità mobilità né convenienze di scelte e nemmeno le stesse logiche economiche per non parlare di quelle più complesse di cui forse anche altri su cui attenersi interesse
Allora il primo passo perché la città imbocchi il processo di transizione all'area metropolitana
Probabilmente questa dell'individuazione ma non il nuovo questo di una Napoli che superi i suoi confini comunali
E quindi nella necessità di uno strumento di piano che sia fatto diverso da quello attuale ancorché sottoposta varianti più o meno generali o attualizzato ma solo all'interno del territorio vanno
Tanta
Certo che c'è un complesso Francesco Lucarelli ritornato altri l'hanno ricordato c'è un complesso quadro di soggetti nuovi emergenti che sollecita decisioni e propone iniziative
C'è un capitale finanziario che vuole collocarsi
C'è un'attesa di formazioni di rendite d'impresa c'è una sfida a chi produce progetti per Napoli e c'è la provocazione del Regno del possibile c'è una proposta per la zona orientale e c'è una composita attenzione per l'aria
Occidentali
Allora ci chiediamo se a Napoli veramente tutto si muove
La risposta proprio grazie al tema di questo convegno mi sembra che la possa Dario maniera più pertinente ovvero più che dare una risposta io rivolgo ancora una volta un interrogativo
Quanta questa vivacità di proposte di iniziative si collega a quanto finora accennato cioè quanto può contribuire veramente alla costruzione dell'area metropolitana
Mi chiedo se non ci sia piuttosto il rischio che risposte specifiche a singoli problemi a singole pressioni a singole convenienze faccia perdere la prospettiva generale dell'organizzazione dei problemi dello spazio
E delle risposte e quindi forse anche di un futuro diverso per la città
Quindi non sono in discussione le polenta di smuovere questo Nirvana napoletano e nemmeno sì Degano alcune specificità di atti parziali nella città
E neppure si mena scandalo per promozioni di iniziative diciamo nuove per questa città però e in discussione almeno per qualcuno di noi
Io se se degli obiettivi
Che penso debba essere anche posta con urgenza
E che le controparti che rappresento non l'articolazione più complessiva dei soggetti i cittadini e quelli culturali a quelli economici dalle professioni alle istituzioni che si occupano dei problemi e territoriali
Effettivamente chiariscano reciprocamente gli obiettivi delle loro posizione perché da parte di alcuni di noi una preoccupazione cioè che queste proposte queste iniziative sull'Odino di fatto vuoti del potere pubblico
A me può dispiacere dei dispiaciuto ma trovo leale Enzo Giustino quando in un'intervista rilasciata l'anno scorso alla rivista costruire rinfacciato in cui la sconfitta dello pur urbanistica politica urbanistica Napolitano
Dice Giustino che fallita l'ipotesi del decentramento e del decongestionamento delle città all'esterno abbiamo constatato che il centro storico rappresenta il centro proprio propulsore del nuovo sviluppo
è quasi certo che dello sviluppo e della condizione di propulsione per un nuovo sviluppo
Ci siano condizioni di partenza affatto diverse tra un esponente del mondo economico e quanti pensano che l'aria napoletana sia ancora un terreno per una scommessa di nuova qualità
Ma non è certo una risposta irritata viscerale che si può dare in queste condizioni di Napoli e dell'aria Napolitano e Giustino perché il nodo è un altro
Il nodo è nell'affermazione di una responsabilità istituzionale complessiva delle istituzioni locali Comuni Province Regioni che si facciano carico di un quadro di riferimento entro il quale questa volta sì soluzioni puntuali e specifiche aiutano anche a concretare la costruzione del futuro metropolitane della città
Da questo presuppone che le responsabilità istituzionali definiscono tappe concrete del processo formativo dell'aria napoletane il che vuol dire che non è il più oltre sostenibile un Piano regolatore generale per la città
Limitata a nascondere la sua scala urbana e riqualificato per varianti parziali o generali che sia vuol dire che non è più quello di bene il ruolo il nodo di quali dimensioni debba avere Napoli e qui in più occasioni ho avuto anche modo di dire e scrivere che il mio pensiero non vuole una definizione
Come dire che sia una dimensione tutta definite in partenza ma che anche per la ricerca della dimensione dell'aria napoletana si possano attraversare una fase sperimentale
Però fase sperimentale piano regolatore di Napoli che non debba essere riferito alla scala urbana
Anche questo ha bisogno di una serie di confronti con tutta una serie di aspetti che fino adesso sono stati veramente considerati ininfluenti
E che se viceversa
Sì riguardano ha solo loro una certa importanza o quanto meno dei nodi che secondo me sono lontani da sciogliere e io li ho scelti apposta di apparenza banali per esempio
Si tratta di capire in quali rapporti entra all'azione urbanistica per Napoli in una prospettiva metropolitana con tutta la serie degli strumenti urbanistici che operano nell'aria
E che si fanno ancora approntando secondo scale un'autonomia che non danno luogo a coerenze reciproche e meccanismi di relazionalità sociale quanto meno funzionale e a condizioni di razionale accessibilità e mobilità
E la conservazione di valori ambientali o a salvaguardia di spazi vitali
Il discorso che ci suggestione e che molti di noi fanno a livello disciplinare dell'integrazione con le città piccole e medie sul ruolo delle città piccole e medie dell'hinterland in genere dell'hinterland napoletano
Ha poi questi condizionamenti queste situazioni concrete quindi un altro nodo della fase di transizione e il rapporto ma anche in termini concreti
Tra Napoli e il suo hinterland lo strato della strumentazione urbanistica operativa certo la prospettiva della formazione di sistemi di opzioni di priorità di interventi di formalizzazioni di livelli di pianificazione anche allora quali puoi esser la Torrita di transizione capace di commisura sì con la sede di questi aspetti non a livello del comune capoluogo
Che non li avrebbe in un certo senso la competenza ma a quale livello di provincia o di regione
Quale può essere allora il ruolo di Napoli nella nuova geografia metropolitana di concorso alla costruzione dell'aria prima ancora di vera e propria nuova suo funzione urbana
Come prende coscienza che proprio questa prospettiva
Di dilatazione della scala urbana che porterà a valorizzare risorse locali oltre i confini municipali a consentire il più diretto confronto la valorizzazione delle preesistenze il suo interno
Che sarà la sua nuova dimissioni a rendere più praticabili se non allora in quel caso davvero praticabili le azioni che mirano alla trasformazione della qualità della vita tane
Ma tutto questo e mi scuso se insisto mi sembra non può escludere intrecci di azioni incisivi tra i livelli istituzionali che sono del Comune della Provincia della Regione quelli nazionali
L'autorità di transizione non consiste a mio avviso nella creazione di un nuovo soggetto super partes l'autorità di transizioni già qui
Si pensa e si dovrebbe identificare nel concorso delle volontà delle decisioni delle forme di amministrazioni veramente innovative del comune di Napoli della province due regioni e tutto il resto perlomeno a mio avviso sarebbe appesentimento sopra strutturale che in questa fase di preparazioni all'Area metropolitana probabilmente come gioverebbe
Vorrei comunicare prima di tutto che
Ci sono ancora a parlare
Cioè il l'architetto zone l'ordine degli architetti
Mostrando uno professore Aldo
Onorevoli provento crede che voglia parlare anche lui sarebbe l'ultimo dubbi
Volevo anche comunicare
L'assessore all'Urbanistica del
Cardano
Perché c'è Consiglio Comune
E naturalmente promesso di mandare alla Miai
Una sua relazione sull'argomento
La versione però
Nei pressi cerco di leggere
Anche a nome degli assessore comunale del presidente della Commissione Consiliare per l'urbanistica le più vive scuse per la mancata partecipazione all'incontro promosso dalla medaglia al quale avremmo voluto
Prendere parte dato rimborsi la l'importanza del tema quello del governo delle aree metropolitane e la qualità dei relatori degli interventi
Alla
Il il protrarsi della seduta Consiliare peraltro non previsto ce lo impedisce faremo del nostro meglio per ascoltarne al più presto nella sede comunale Natale certa perché il sindaco con questa voluto anche rispondere a una lettera che la via egli scrisse chiedendo un colloquio non ce l'ha potuto dare fino adesso Dante le molteplici attività io mi rendo conto di come sia difficile oggi per il sindaco
E incominciare a ricevere tutta questa gente ma noi che abbiamo gradiremmo essere ricevuto prima di tutto per far sapere quello che abbiamo fatto Tosi ma
Vogliamo anche di cosa intendiamo di fare per il prossimo futuro la parola attraggono solo dal quale raccomanda però data
L'ora tarda Napolitano nel suo intervento cosa che ripeto o non vorrei ripetere anche per gli altri
Sono alla parola
Mi pare che ci sia però la necessità di ritornare sul tema
Della difficoltà della incapacità
Delle autonomie locali
Programmare
Un reale
Piano di intervento su questa città
E mi sia consentito un richiamo alla memoria dei paradossi conseguente conseguenti
A un fatto analogo al varo della legge Galasso
Lo Stato aveva aperto le speranze per la salvaguardia del residuo salvabile dei territori di alto valore paesistico obbligando le regioni ad attuare i piani territoriali di coordinamento
Indispensabili per ridare una corretta pianificazione dei Comuni e dei comprensori
Era il noto il triste epilogo
Tutto paralizzato
Per l'inadempienza della Regione
Tutto rinviato al ministero dei beni culturali
Per una improbabile surroga
Su tutto l'arco cassiera sarà quindi inibita sine via la possibilità di realizzare una qualsiasi costruzione foss'anche il recupero dell'esistente
E Dio solo sa
Da questa nuova era di immobilismo che si apre quali altri nefasti nel diritto deriveranno alle nostre città
Con ciò non voglio esprimere pessimismo dei confronti della nuova struttura ministeriale preposta all'accelerazione degli interventi di risanamento delle aree urbane tutt'altro
Ma si volevano scongiurare che l'azione congiunta del governo centrale con un ente regione che non ha dato grandi prove di efficienza e del comune di Napoli che voi che può vantare di aver smobilizzato la pianificazione Possa esautorare la collettività dei propri diritti a partecipare e proporre una reale riabilitazione della città e del suo territorio circostante
Preoccupa il fatto che gli organi di autonomia locale a cui spetta istituzionalmente la programmazione degli interventi sul territorio
Continuino del vano disimpegno
Favorendo esclusivamente interventi promossi da iniziative esterne
Poco rispondente alle reali esigenze della città ed in contraddizione con i principi che la cultura più attenta e responsabile ha da tempo raccomandato
Non va dimenticato che nel mille novecentosessantatré si posero le basi di un piano comprensoriale che doveva fare riferimento alla istituenda legge urbanistica razionale
Ed il piano regolatore di Napoli propose una grande apertura territoriale nel senso di porre nei giusti termini il problema del riassetto di Napoli e dei Comuni contermini e la loro funzione nella regione
Ma ben presto quel piano e peggio ancora il patrimonio di idee e di speranze che l'avevano accompagnata furono dispersi e soppiantati dalla politica del piccolo cabotaggio urbanistico
E le conseguenze sono tutt'lo sotto ai nostri occhi la concessione la fascia costiera che si voleva alleggerire
E invece aumentata in misura gravissima la crescita dei Comuni contermini per Effetto meno dei loro piani regolatori oltre ad averli strozzati accerchiato la città di Napoli in modo irrimediabile
Sta di fatto che ci troviamo ancora con una città che non ha saputo decidere se privilegiare uno sviluppo urbano o industriale
Incapace di crescere oltre i suoi confini degradata nei suoi valori originali
Ma con l'entrata in vigore del piano regolatore profondamente cambiato dal ministero dei lavori pubblici la città è scivolata in una situazione di sempre più grave degradazione
Ha guidato ai continui disastri naturali la cultura della conservazione sottesa quel piano e l'inerzia delle amministrazioni condannavano la città all'immobilismo prima e alla successiva esplosione di speculazioni selvagge di abusivismo da terzo mondo
Per oltre quindici anni l'amministrazione ha vissuto alla giornata con interventi episodici e Lauzi da un quadro di riferimento generale
Le tre Commissioni che avrebbero dovuto controllare gli effetti urbanistici degli interventi edilizi sono state svuotate di significato e di potere
La commissione urbanistica a cui spetta l'attività promozionale e di controllo del Comune ha potuto esercitare un potere di controllo marginale e in incidente
I componenti di questa Commissione hanno più volte espressi pareri contrastanti con le deliberazioni già prese dal consiglio comunale in altre occasioni non sono stati neppure consultati
E accaduto per il piano di assist di riassetto dei trasporti pubblici dell'Adam per il progetto e la metropolitana leggera per il piano dei parcheggi così l'ufficio di piano gabbie delusa avere compiti progettuale non fu mai costituito il Comune espletati concorsi per l'assunzione del personale tecnico non provvide alla nomina dei consulenti esterni
Non si dette corso perciò alla esecuzione di piani particolareggiati alle necessarie
Varianti del piano regolatore generale sono gravissime responsabilità che dimostrano come il Comune abbia rinunciato a realizzare una politica urbanistica di sviluppo di salvaguardia e di crescita ordinata del proprio territorio
Il Comune si è dimostrato un organismo inerte con scarsissime capacità di analisi e di ripensamento
Si è fatto trainare a rimorchio e procede per effetto di forze che sono estranee al comune e che non hanno il compito di farsi carico dei problemi della città e dell'area metropolitana
Il destino della città è stato affidato ad agenzie commissariati società che operando autonomamente sfuggono a qualsiasi dibattito e a qualsiasi controllo
Ne sono scaturite interventi frammentari ed episodici dovuti ad iniziative magari previste della logica dalla logica generale del Piano regolatore generale ma che è stralciata e da esso e modificate hanno avuto tutt'altro penso e conseguenze
è inutile ricordare i quarti di Secondigliano il e Ponticelli il centro direzionale la tangenziale alle nuove facoltà universitarie la linea uno della metropolitana pertanto se è vero che è urgente che si costituisca un governo sovracomunale che di rincari da ministri unitariamente l'area metropolitana di Napoli
è anche vero che un tale governo inutile se dovrà continuare ad indicare progetti puntiformi e l'avulsi da un disegno genere
Generale finalizzato a precisi obiettivi strettamente interdipendenti nelle soluzioni nelle gli effetti è molto più urgente che l'amministrazione pubblica riprenda a pensare
E metta mano ad un programma che si preoccupi di ricostruire una struttura portante dell'aggregato urbano ben connesso con il contesto condito territoriale che gli appartiene attivando tutti quei processi che possono attenuare i gas di squilibri esistenti
E per rianimare zone che rischiano di decadere definitivamente
E i problemi sono numerose e complesse non è il caso in questa sede di elencate ma è auspicabile che l'amministrazione ormai non più minoritaria nell'ambito del consiglio comunale di Napoli
Via segnali netti sulla capacità di Portland di far funzionare le istituzioni ordinarie e che riprenda il suo ruolo di ente di programmazione di pianificazione di coordinamento degli interventi è auspicabile che l'amministrazione in sede di una struttura operativa altamente qualificata che abbia il compito di riprogettare la città e di controllarne quotidianamente ogni modificazione
Ma le grandi manovre in corso fanno temere il peggio
Gli imprenditori vanno approntando le tecnico le tecnostrutture pronte a ricevere le vele che per la progettazione delle due grandi aree della città occidentale orientale
La società al centro storico assicura che tra non molto presenterà le proposte per gli interventi di recupero del centro storico
Il docente alla facoltà di Architettura hanno esposto alla città un saggio delle proprie capacità professionale offrendo venti progetti d'intervento e di fatto candidandosi atto sottoscrivere accordi privilegiati con l'amministrazione pubblica
Si sono costituite le prime società di ingegneria e si stanno affinando le convenzioni tra società e gruppi professionali impostate secondo la logica del più rozzo sfruttamento delle condizioni di sotto occupazione di disoccupazione di giovani architetti ed incendi
Chiediamo che il sindaco si esprima subito e dica con chiarezza Sendai intende avallare il principio delle vele che ha di legittime società di ingegneria o a ripetere operazioni dico Pozzoli recentemente rigettata dalla stessa università
Oppure se intende ripristinare le strutture ordinarie con la volontà di renderle efficienti attraverso l'utilizzo delle numerose competenze altamente specializzate di cui dispone la città nei settori della ricerca e della progettazione
Gli architetti napoletani non intendono svolgere un ruolo di testimoni sciiti e Muti
Dell'operare altrui ma consapevoli del ruolo sociale che gli compete importi intendono partecipare pienamente a questi indifferibile opera di ricostruzione mettendo a disposizione la città la propria professionalità e le proprie strutture operative
Gli architetti denunceranno ogni tentativo che dovesse contrabbandare operazioni di bassa speculazione per operazioni di alta cultura cultura e contrasterà hanno ogni utilizzo di competenze abusive ed illegittime
La parola all'onorevole mostrando un
Ma io raccoglierò l'appello del professor
Tortorelli
Di essere sintetico mi pare che i temi del governo dell'area metropolitana siano stata ampiamente dibattuti ho ascoltato con molta attenzione
Le relazioni
E ovviamente siccome
Anche l'architetto Giò Leo parlava delle difficoltà e delle incapacità delle Autonomie debbono spendere qualche parola a favore del autonomia locale non ignorando
Ed anzi
Raccogliendo oltre cinque la proposta che faceva il professore albo Marini se non erro di far lavorare io di che non per aprire applausi ingegneria ed i giovani professioniste locale ma il problema si sposta anche sul versante dell'impresa
Qui c'è anche l'esigenza delle piccole e medie imprese napoletane lavorino perché il sistema purtroppo io non sono un convinto assertore dell'istituto della concessione
Perché un istituto che traslando tutti i poteri del comune in un altro soggetto il concessionario mortifica la stessa concezione di autonomia locale
Cioè nel momento in cui si cedono questi potere non ci sono individuati ancora bene quali sono
I poteri di controllo un ente locale deve avvenire a questo punto lente ha privatizzato sostanzialmente la sua posizione ed è quindi è giusto
Cioè se questo istituto abbia avuto pure degli affetti positivi vada utilizzate dai Comuni convocherà Rosales ove cioè visione delle circostanze eccezionali che invece debbono ricondurre regole che attengono anche alla trasparenza dell'attività amministrativa affinché quel tessuto di professioniste di medie imprese
Napoletane ritorni ad essere protagonista della realizzazione di quelle che un impianto la cui progettualità deve rimanere al comune cioè il Comune io dico deve rimanere il dominus
Delle scelte che vengono sul suo territorio ovviamente siccome parliamo di governo dell'Area metropolitana il discorso vale non solo per il comune di Napoli ma per tutti i Comuni dell'area metropolitana questa istituto avuto poi una estensione anche negli altri comuni dell'area della stessa provincia se ci ha creduto
Se questo servisse
Ad accelerare le procedure ed invece in certi casi ciò ha comportato anche un rallentamento questo lo dobbiamo dire
Con estrema chiarezza e franchezza perché questo poi esposto il versante su un aspetto dei problemi dell'area metropolitana su quella che cioè deve comunque essere il ruolo del Comune anche all'interno di un discorso dell'area metropolitana
E io dico che
Oggi le autonomie locali hanno bisogno di riforme ovviamente alcuni relatori
Professor Gregotti aveva risposto dai governanti e datteri ma ovviamente tutti debbono sapere come aveva anticipato l'onorevole Di Donato e che le difficoltà di un riforma che investa le istituzioni in Italia sono enormi e sulle norme per la difficoltà di valutazioni che investono il complesso delle riforme nella sua globalità io non debbo richiamarmi
Ha precedenti recenti ma è stato citato la proposta Scalfaro sul governo dell'aree metropolitane in realtà la proposta inserite in tutto un disegno di riforma dell'ordinamento locale
Che tuttavia è stato un primo punto positivo perché per la prima volta il governo un governo riesce a presenta nelle Aule parlamentari un disegno che quanto meno raccolga L'Unità intorno ad alcune linee generale ad un'ipotesi di riforma che certamente complessa ed è vasta tuttavia
La riforma e necessarie perché non è possibile pensare che oggi ci abbia una modulazione normativa unica per il Comune di Mondovì di quarantasette abitante per il Comune di Napoli di due milioni e mezzo
Di abitanti e quindi avere le stesse procedure e poi sostanzialmente imbrigliano legano vincolano quelle che l'attività del Comune questa era stata poi la logica che ha presieduto alla istituzione dei commissari Anna
Che come diceva
Lucarelli non vanno certamente era infatti Inzaghi nei minimizza vanno visti essenzialmente nel contesto del periodo nel quale sorsero cioè nel periodo dell'emergenza nel periodo del terremoto e quindi
Debbono cessare al più presto di vivere perché devono tornare i poteri alle assemblee elettive ordinarie perché il latte si esercita quella funzione di programmazione
Propria di tutto il territorio e anche direi di funzione di controllo che per la natura stessa
Dell'istituto Comiso reale come ricordava Soleo a è sfuggita a ogni e qualsiasi attività di controllo
Ovviamente si pone quindi un problema di modernizzazione del comune
Un problema di modernizzazione dell'apparato del Comune un comune cioè che deve agire diversamente ma non con organi monocratici eccezionale voi sapete che
E di recente credo di un paio di giorni fa si è letto sui giornali che addirittura si parlava di un altro commissari anche per gli interventi dell'edilizia scolastica
Insieme alla onorevole di donarli all'onorevole Iossa abbiamo presentato al Ministero della Pubblica Istruzione un'interrogazione per dire che qui come in altri casi comuni del Mezzogiorno non hanno bisogno di organi
Straordinari monocratici ma hanno bisogno di Poteri
E di procedure eccezionale da conferire agli organi ordinari nonché di risorse finanziarie adeguate sia per il settore edilizi che per gli altri settori che investono la vita della pubblica
Amministrazioni si tratta quindi di pervenire ad un riordino
Dei poteri e degli enti locali perché non è più nemmeno concepibile
Che vi sia un potere del Consiglio comunale che magari abbia la totalità delle competenze per cui la Giunta è costretta
A ricorrere ai poteri del consiglio ignorando poi quella che è la vera e propria attività del Consiglio ma ritornando ai temi istituzionale che ci riguardano dell'area metropolitana come è stato ricordato noi siamo in presenza di un'area dove una relazione tra lavori residenze e il servizio superano l'area ristretta della città di Napoli e investono tutto il contesto di un anno e quindi è bene che non si parla perché si dice sempre che si vuole evitare di parlare
Del comune capoluogo però alla fine il discorso dell'Area Metropolitana diventa il discorso dell'aria nel comune di Napoli il discorso dell'aria del comune capoluogo che ha visto poi come diceva la che dette l'architetto sbriciola che e una sorta di satelliti azione dei Comuni contermini per cui sono stato i comuni che hanno subito solo gli effetti negativi della vicinanza della grande città in termini di aumento della densità di popolazione ma in termini di privazione di servizio che aggravato ancor più anche rispetta la città di Napoli quello che un integrato per Napoli ma che vede anche per la città di Napoli nelle risorse finanziarie disponibile per lo meno a qualche spiraglio e qualche prospettiva di recupero di questa area urbana all'interno della cinta
Della città di Napoli ma che invece vede i Comuni contermini di elevare a rivelare litorale lanciata all'aria Giulia resa all'aria cena in una situazione di totale invivibilità e di difficile prospettive io in questo senso vedo la utilità di un governo dell'area metropolitana di Napoli un riequilibrio non solo direi all'interno della città nella soluzione dei vari e i problemi che riguardano il centro storico Lario orientale
E la stessa aria occidentali problemi della stessa aria Flegrei a della quale si parla si parla di delocalizzazione eventuale di industrie incompatibili però ovviamente questo induce dovrebbero essere trasferite in comuni che alla fine saranno i destinatari di insediamenti produttivi con un valico di problemi
Notevole rispetto a quelle che già una visione metropolitana dell'aria invece far valutare questi aspetti in un disegno organico complessivo e quindi non considera
Più
Queste aree non diciamo interno che vanno al di là della cinta di Napoli come aree destinatario soltanto di problemi di densità abitativa il problema indubbiamente complesso si è parlato di un eventuale soluzione anche transitoria o di Intermedia
Io son d'accordo con Di Donato anche se il livello rimane quella amministrative non più governativa che se una sperimentazione intermedia si può fare questa può essere utilizzando l'istituto dell'accordo di programma
Che oggi non è stato fatto per anche per responsabilità delle Autonomie locali che non è che non
Non ne appieno ma credo che campanilismi oppure accedere visione di problemi interni di una municipalità spesso incontrano difficoltà ad avere un rapporto anche con altri Comune vigili ma la Regione la stessa Provincia potrebbe invece avere una funzione di coordinamento anche in queste attività di promozione
Dell'accordo di programma che rimane però un fatto di natura amministrativa e gestionale invece nell'area metropolitana ha bisogno credo
Di un'area di governo per superare i problemi
Che aveva anche ricordato credo Giustino sul Mattino facendo un paragone tra le Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia e quelle nostre quindi indicandoci qual era la diversità anche di una normativa di carattere speciale
Che vedeva questi Comuni dotati di maggiori poteri di maggiori funzioni di maggiori risorse finanziare e di maggiore anche possibilità all'interno dell'ordinamento Speciale di collegati tra di loro per avere una visione più organiche più complessa del disegno
Del territorio io lo ha detto
La l'architetto di Ranariddh era prima di me
Io sono particolarmente convinto che con tutte le difficoltà
Che vi sono pur con tutti i nudi istituzionale con le riserve il governo dell'aria metropolitana si dovrà necessariamente imporre d'altra parte al mare metropolitana non è stata credo
Un'intenzione né dei tecnici né dei politici neri giuristi
è una realtà si riscontra ove visiono Problemi omogenei e non solo di degrado perché un problema che investa per esempio
La mobilità è un sistema integrato di trasporti si pone dopo anche dove non c'è un degrado delle aree metropolitane ma c'è l'esigenza di un coordinamento di funzione di compiti e di risorse sul territorio io come penso di risolvere
Come pensare di prospettare questa situazione anche per evitare difficoltà di ordine costituzionale e quindi evitare di imporre un livello luogo all'interno di quelle esistenti io penserei che la Provincia
E quando penso non penso solo a Napoli perché c'è stato anche un disegno di legge presentata dall'onorevole Scotti non so se firmatari hanno l'onorevole diritto ma mi pare che
La visione sia limitata a Napoli e sia limitata sotto un aspetto direi di natura commissariale si parla un po'di che Napoli come aree metropolitane ma si parla di estensione di potere in capo al sindaco
Capoluogo e dovrebbe sostanzialmente riassumere i poteri che già oggi sono del istituzione commissaria allora a me sembra per la verità
Alquanto contraddittorio che nel momento in cui parliamo di superamenti di questi potere poi andremo a prospettarle alto e credo che non sia certamente questo lo strumento più utile per poter risolvere i problemi di un'area metropolitana nella visione di una modifica ordinamentale anche se non costituzionale credo che invece l'unico rimedio istituzionale possibile sia quello di costituire un'area centrale che potrebbe essere la stessa Provincia
Metropolitana la Provincia attuale trasformata in provincia metropolitane che abbia tra i suoi compiti quelli di governo in vari settori nei quali l'intervento delle istituzioni attuale non è possibile né ipotizzabili intendo parlare
Dei problemi dell'economia dei problemi del territorio dei problemi dell'ambiente della qualità della vita dei problemi dell'occupazione sia problemi che sfuggono
Alla Provincia perché non ha una competenza di governo sfugge ai comuni perché certamente non l'hanno e sfugge alla stessa regione che non può impegnarsi in un'area non solo di programmazione ma anche di gestione dei servizi su vasta scala cioè che superano la Scala di natura comprensoriale che comunque deve vedere la Regione impegnata in una ipotesi di programmazione di legislazione non di gestione
Dei servizi quindi un organismo centrale con compiti di programmazione economica e pianificazione territoriale di gestione di servizio su alta
Su una scala più ampia lasciando
Io non sono per accorpamento per modifiche di comune che incontrerebbe delle difficoltà notevole né attuali circoscrizioni parlando di Napoli nell'attuale dimensioni gli attuali
Comuni esistenti ai quali sarebbe lasciato il compito e la funzione di assicurare servizi sulla Scala comprensoriale più ridotto i servizi individuale ai cittadini io sono convinto che se c'è su questi aspetto l'impegno di tutte le forze politiche l'impegno anche delle associazioni dei quali spingono nella giusta direzione son convinto che la decima legislatura non dico che farà
Il
Rivoluzioni ma certamente potrà fare dei passi notevoli in avanti in questo settore che richiedono previ interventi di riforme legislative adeguate ed immediate altrimenti il governo delle aree metropolitana resterà un discorso di convegni ed incontri in Olanda al di là di questa dimensione
L'anno con politici dando la parola all'onorevole Grippo
Lo ringrazio l'ANIAI fare presto interessante confronto che ha ritenuto promuovere tra forze politiche tra esponenti politici
Organismi tecnici intorno ad un tema così esaltante cui spunto ci viene proprio dalla pubblicazione molto puntuale molto interessante del professore Lucarelli su questo
Io vorrei esprimere soltanto qualche concetto ritenendo che ha l'ora tarda non mi consente di fare un discorso più organico
Partendo essenzialmente da una riflessione sulla politica del Mezzogiorno
Perché ritengo modo tale da poter collegare discorsi dell'Area metropolitana intorno a questo tema considerando che l'aria napoletana e quella più interessato ad acquisti
Problemi la politica per il Mezzogiorno che è stata essenzialmente fatta in questi anni con la combinazione di opere pubbliche
E anche di sussidi a in prese ai lavoratori
Questo spesso non ha prodotto sviluppo ma ha prodotto delle infrastrutture ha prodotto case ha prodotto fabbriche a volte in perenne difficoltà o gestite dalle partecipazioni statali con un taglio spesso aziendalistico settentrionale cioè forzato il una forma che aveva difficoltà a contenerlo
Ci sono le opere costante a volte anche più di quanto dovevano di impianti industriali come l'Italsider che anche se nuovissimo si dice l'impianto tecnologicamente più avanzato d'Europa però si vuole chiudere per guadagnare sullo smantellamento forse le provvidenze della Comunità europea
Ma diciamo pure che comunque questo non significa determinare uno economia produttiva nel Mezzogiorno
Soprattutto
Non si è diffusa una cultura imprenditoriale
Cioè vanno parliamo di cultura imprenditoriale parliamo di cultura tecnologica innovativa
E anche la stessa impresa delle costruzioni
Mi dispiace che non c'è il cabildo anche perché imprenditori napoletani oggi lo sono tutti quanti diventati concessionari hanno col terremoto c'è stato questo salto di qualità non salto
Diciamo di strutture ma un salto di qualità
Di quantità essenzialmente
E volevo dire anche l'impresa delle costruzioni non è di diventata industria delle costruzioni
E certamente le ditte settentrionali quelle che sono più agguerrite hanno recuperato sui fondi per il Mezzogiorno Valore Aggiunto superiore alle imprese locali
Se guardiamo poi ai fatturati per le progettazioni certamente le società dei grandi gruppi privati a partecipazione statale hanno incamerato più di tutti i tecnici locali messi insieme io ritengo molto giusta la protesta che è stata avanzata dagli ordini professionali in questa direzione che è stata anche richiamato nel l'intervento dell'architetto zone
Ma a parte
La distribuzione squilibrata di fondi e l'accumulo di tecnologie di conoscenze tecniche professionali di esperienze imprenditoriali innovative
Che fa pendere la bilancia a sfavore delle iniziative locali c'è bisogno di dire qualcosa sui commissariati
Commissariati della duecentodiciannove dieci auguriamo con secondo l'ultimo accordo
I colleghi autorevoli parlamentari insinua mi hanno contribuito a questo tipo di decisione ci auguriamo che con il trentuno dicembre si ponga fine a questa pagina dell'emergenza nell'aria napoletana
Perché questi commissariati si sono adattati purtroppo questa situazione
La fretta mal riposta all'emergenza applicata come alibi per ogni mancanza di programmazione
Hanno inchiodato tanto la realizzazione di infrastrutture quanto di case di industrie quelle previste dall'articolo trentadue alla logica consolidata della politica per il Mezzogiorno cioè opere sussidi senza strutture di sviluppo
Si può obiettare dello sviluppo non si ottiene senza le infrastrutture e questo anche vero
E la criticava anche ai protagonisti meridionali che non essendoci automatismo tra nascita dello sviluppo infrastrutture queste andavano prospettate
Finalizzando le ad un disegno alle specifiche realtà territoriali da sviluppare da valorizzare
La stessa idea di sviluppo non poteva copiare in maniera pedissequa modelli al Trulli estranea alle realtà sociale alla realtà sociale ed economica locale all'agiografia del Mezzogiorno che non era certo una tabula rasa se è un discorso difficile da rendo conto ma che non è stato però nemmeno tentato dobbiamo anche questo dirlo perché tutto l'intervento si è fondato sulla quantità sulla grandezza e non si è mai fondato sulla qualità anche la ricostruzione non ha mostrato che qualche
Timida voce isolata circa la qualità delle scelte l'opportunità di sfruttare l'occasione per una svolta per una conversione dell'esistente in termini di riproposizione del modello di assetto sociopolitico
E questo vale per tutto vale per le scelte di ordine territoriale vale per gli interventi che sono stati fatti e come sono stati fatti
E allora come si può aspettare un assetto e si può pretendere un assetto urbanistico adeguato alle spinte propulsive concorrere impero
Sì è soltanto aggiunto il nuovo accanto al vecchio in maniera critica ed in fretta per spendere i fondi secondo i tempi assegnati quando si è fatto questo
Per consegnare le case prima di poter controllare i risultati
E questo
Questo campo la pubblica amministrazione non aveva fatto quasi nulla nei precedenti dieci anni si comprende anche la legittima soddisfazione di chi si è prodigato per realizzare in poco tempo
Parte di quello che se si fosse fatto tempo avrebbe consentito di affrontare più serenamente anche la politica del dopo terremoto
Ma io ritengo che la la commissione la questione è un'altra
I commissari hanno di commissariati hanno dimostrato che si può praticare una corsia preferenziale per realizzare opere laddove l'incapacità urbanistico amministrativa ha creato ostacoli normativi e giuridici così come si è praticata una corsia preferenziale per l'aggiudicazione degli appalti
Io sono d'accordo con la dico Mastrantonio per quanto riguarda gli appalti che anche qua ci dovevi bisogno che in Regione comune ed altri enti facciano meno uso della concessione anche per rilanciare l'impresa
Di costruzione l'appalto ma essenzialmente facciano meno ricorso perché poi alla fine di tutto abbiamo assistito in questi anni che la concessione equivale a una sofisticata a trattativa privata
Questo ritengo che è molto pericoloso perché abbiamo chiari segnali
Che si voglia perfezionare la tecnica disinvolta dei commissariati per gestire anche i cento mila miliardi l'anno per le grandi opere che sono previste a partire dall'imminente Anno nuovo
Le tre grosse componenti dell'economia italiana allo Stato la Confindustria la cooperazione credo che abbiano già raggiunto l'accordo sulle percentuali dal tristi ripulirsi sul fatturato complessivo
Per grandi opere come le autostrade di seconda generazione gli impianti per energie agli impianti portuali ero portuale il ritrovamento delle linee ferroviarie e gli impianti antinquinamento
In questo quadro entra anche rinnova in rinnovamento urbano delle grandi aree metropolitane
Ed ecco il significato anche di un apposito ministero e nasce anche spontanea la domanda se Napoli ancora una volta costituisce una caviglia sperimentale
C'è una colonia tecnologica dove si può tentare di tutto perché i poteri locali e la classe dirigente locale ringrazia per qualsiasi elargizione comunque questa l'audizione sia
è vero che danni andavamo ipotizzando fin dai primi dibattiti sul comprensorio la creazione di un agenzia di un'autorità che raccogliendo più potere istituzionale consentisse di realizzare convenientemente le previsioni di programma
Tipo l'operazione integrata che solo oggi comincia a trovare un minimo di registrabilità dei Progetti secondo una cifra logica di programma
Ma chi credesse di saltare a piè pari ogni forma di democratico processo decisionale estendendo i commissariati straordinari nel tempo e nello spazio secondo me ha capito male
E va immediatamente informato che bisogna ripristinare rapporti istituzionali corretti
Forse una volta eravamo troppo avanti nel chiedere processi democratici di programmazione
Ma oggi più che mai si impone una registrazione perché il rischio è troppo grande che si facciano opere grandiosi alimentando la rendita concessionaria dei grandi gruppi senza innescare un solo Effetto di sviluppo reale sul territorio
Per Napoli l'aria metropolitane un obiettivo non è un dato di partenza il riassetto dire urbanizzazione di quest'aria di non ci serve solo perché il traffico è congestionato le case sono vecchi rifiuti non smaltiti sconti non ci serve solo a mettere ordine ma soprattutto ci serve se lo vogliamo e ci speriamo ancora
Ad attrezzarci per consentire la crescita di un'economia di sviluppo di una cultura tecnologica imprenditoriale di un processo avanzato di qualificazione produttiva e questo processo non si governa con i commissariati né con la politica delle opere pubbliche
Non si tratta di allocare risorse vedi velocizzare la spesa del danaro pubblico
Che certamente non produce se non effetti marginali o negativi sul territorio
è importante invece innestare sulle preesistenti radici nuovi fusti di energia ai flussi energia economica che facciano germogliare una cultura imprenditoriale capace di diffondersi Rinnovamento Sociale contro la cultura del sussidio se volete del pentitismo politico si ottiene creando le condizioni per nuovi processi processi espansivi altrimenti conviene
Che ce ne restiamo a casa per quanto riguarda in particolare Napoli si tratta secondo me di guadagnare tempo perduto
Dotando essenzialmente il comune di Napoli di strumenti urbanistici con assoluta urgenza
Anche per evitare che altri organismi come abbiamo letto in questi giorni affidino pur non avendone la competenza a privati la gestione del territorio siano anche questi privati di rispettabile nome
Così credo che sia opportuno a evitare di alimentare speranze
A costruttori o ad altri su progetti come quelli nella zona orientale inventando Napoli due o non so che altro
Che altro fatto
Il Comune deve rivendicare il suo ruolo di protagonista dando gli indirizzi la guida e definendo le scelte
Ed infine l'ultimo spunto
Per quanto riguarda anche lei l'iniziativa della in termini istituzionali del Progetto dell'area metropolitana
Noi abbiamo presentato abbiamo lanciato una proposta che vuole essere una proposta aperta sull'area metropolitana sul governo dell'Area metropolitana non certo mortificando
I comuni della loro autonomia ma coinvolgendo i comuni dell'area metropolitana rispetto ad alcuni problemi che non possono essere definiti su scala comunale ma che certamente devono essere definiti su scala sovracomunale
è una proposta aperta quella che abbiamo avanzata per confrontarla con altre proposte
Ma abbiamo anche sollecitato e l'abbiamo insieme alle altre forze politiche che sono che hanno la responsabilità di governo della città costituire un'apposita commissione
Cittadina che poi di una volta definito il Progetto
Si confronti con l'intera società sono recita con l'intera società cittadina con le forze e culturali con gli ordini professionali
E con i lavoratori intorno a questo progetto c'è un progetto che posso effettivamente nel definire il ruolo di Napoli dell'area metropolitana definire un progetto che poi dovrebbe essere sono sollecitato in Parlamento dalle stesse forze politiche che si ritrovano anche del governo nazionale
Per potere assicurare in questa maniera un governo metropolitano la città governo metropolitano che non vuole essere certamente quello della riesumazione dei commissariati
Né che vuole vedere del sindaco poteri eccezionali vuole soltanto semmai vuole semmai razionalizzare alcuni interventi e vuole responsabilizzare l'intera amministrazione comunale in cui la Giunta e voi il consiglio comunale di fronte a delle scelte sovracomunali d'intesa con gli altri i comuni superando anche una serie di difficoltà che oggi ci sono anche se volessimo soltanto soffermarci
A della buona la depurazione di un Piano intercomunale rispetto a difficoltà che sorgono dalle stesse dalla stessa legge urbanistica e che invece con un nuovo provvedimento legislativo potrebbero essere superato
Questo è l'impegno che riteniamo di potere con molta umiltà portare avanti
Un impegno che certamente non può non possono le forze politiche
Non possono ritenere il dovere da sole elaborare ma è un progetto che va confrontato e va essenzialmente in un dibattito aperto nella città perché credo che questo sia l'occasione anche per guadagnare quelle occasioni di partecipazione che spesso e volentieri noi politici diciamo a parole ma che in termini concreti poi non diamo spazio grazie
Una breve
Dichiarazione che faranno le ha parlato dell'ingegnere De Caprariis che il direttore responsabile della rassegna Mugnai la rassegna che pubblicherà
Interventi di questa sera mettono Wolford ha detto non vuole parlare
Il meglio del meglio che il dottor lo sentiremo nell'empireo Luigi Tosi direttore responsabile
Nonché col partire almeno può benissimo dire lui
è grave ed essenziale dice assai semplice il consiglio direttivo dell'ANIA mai ha chiesto alla redazione della rassegna di dedicare l'ultimo numero del mille novecentottantasette
A questo convegno
La relazione ha risposto
Felicissima di a vere
E assumere questo compito però a due condizioni precise
Una prima
Che
I contributi di quest'oggi di questa sera per essere più esatti
Fossero messi a disposizione del comitato di redazione nel più breve tempo possibile
E fossero i contributi originali cioè quelli su cui si è sviluppato questa sera da parte di ciascuno
La relazione
La seconda condizione era un po'più severa però è quella che rispecchia la filosofia della rassegna cioè
Rassegna si propone di mantenere invita un livello culturale elevato
E contemporaneamente di costituire azione di stimolo nei confronti delle autorità di governo a qualsivoglia a livello centrale regionale periferico
Con una giusta azione di critica non soltanto
Squisitamente critica ma di critica costruttiva
Ed evidentemente a questo punto per mantenere fede a questo secondo presupposto
Nuovi della redazione della rivista
Preghiamo vivamente non soltanto agli interlocutori di questa sera ma anche quelli che vorranno inviare alla rivista in termini Brady
Se desiderano che i loro contributi vengano pubblicati nel numero speciale di fine d'anno
Altrimenti apre una parentesi noi raccoglieremo questi contributi e li pubblicheremo
Mammano che avremo possibilità di spazio negli altri numeri per mantenere vivo il discorso su questo argomento
Però dobbiamo far presente a una mostra viva preghiera che quella cioè di
Concepire il loro contributo
Nell'ottica
Che dovrà costituire il preludio per quelli che saranno i lavori ai quali dovranno attendere l'équipe interdisciplinari che si occuperanno di questo gravissimo ed importantissimo problema
E per poter far questo è necessario che la condizione e tutti quanti ci esportazioni ci dobbiamo sforzare di adoperare un dizionario comune
Cioè di non parlare in termini
Di enigmistica
Diversamente non verremo a capo di niente
Già questa sera qualche cosa in aria è volata
Di una certa come dire e incomunicabilità fra il settore politico e il settore tecnico amministrativo
Ora
Vogliamo riflettere un momento che il territorio e di tutti i cittadini
E quindi noi tutti siamo dei protagonisti di questo spettacolo
è come se fossimo tutti quanti su un grosso Palcoscenico dobbiamo recitare la nostra parte la dobbiamo recitare compì la coscienza e al meglio delle nostre possibilità
è un momento caldo questa questa se me lo consentite
L'accettiamo noi del comitato di redazione della rivista come una sfida
Perché io sono convinto che questa del governo dell'aria metropoli da han
Si ribella abbia la definizione dell'aria
Per l'area metropolitana e del governo dell'area metropolitane e l'ultima spiaggia che potremmo raggiungere o a nuoto o con dei mezzi d'assalto ma se perdiamo questa occasione credete a me
Non avremo più il diritto di dire ai politici e alle grande holding sempre vanno dei grandiosi progetti che sbagliano perché avremmo torto noi grazie
Orale dovevano essere
No come il bellissimo
A Berlino almeno una o tre ore si vedutista anche siamo tutti stanchi quindi sarò telegrafico e credo abbastanza come dire movimentato
Cioè da una cosa curiosa che succede nei dibattiti che si fanno a Napoli sull'urbanistica
C'è oppure su un dibattito in generale a Napoli ci sono dei compartimenti stagno c'è una sordità totale tra mondo della finanza imprenditori mondo politico e mondo della cultura
Apparente questa sordità sostanzialmente viceversa
Un fatto paradossale curioso incerte congiunture storiche
Escono delle maggioranze Inter partitiche
Cioè che sono delle in tempo inaugura il metodo bilingue che controlla no la struttura economico politico accademico professionale esco da soli improvvisamente Progetti
Compiuti come Minerva dalla testa ti di di gioco improvvisamente quindi io non sono d'accordo con quello che diceva Giulio l'amico Giulio che non c'è niente nel no io dico il danno progetti
Sconvolgenti per rendere l'arrivo occidentale per il centro storico per Lario orientale fermiamoci un attimo su questo però variopinta
Cioè una dichiarazione di Gabriele Rescigno sulla futura il quale sostiene che il preside la facoltà d'Architettura ha fatto per lui dallo Stato Gabriele chignon ascritto alla pubblica ha fatto per Rita stato un Progetto la Lario orientale che è stato poi
Uno dei progetti dei ventidue progetti per Napoli pubblicato nella nella volume
Quindi che non è uno scherzo accademico quello che voi vedete pubblicato nel volumi di luce tre marce
Praticamente sono tre chilometri di carta qua la retata rossi e bianchi rossi giovedì fabbrica e Bianchi semivuoti ma religiosi troppi Libia ora la cosa curiosa e chi si si piglia la briga di andare a studiare in particolare questo progetto
Voglio vedere chi ce sta circa trecento Cheers trecentosessantacinque isolati a scacchi Rapetti reattore come più vita dimettere i tre negli USA decimo isolanti
Di questi trecentosessantacinque Sonate duecentosettanta sono di edilizia residenziale Cesena cubature di venticinque milioni di metri cubi Bruno Zevi sull'editoriale della pittura del giunto in luglio o di quest'anno ha denunciato in maniera clamorosa questa speculazioni edilizie micidiale perché che cosa fa
Noi tutti siamo abituati a pensare che Napoli effettivamente e chiuso in un anno sia tra due zone ad alto rischio permanente alla Commissione grandi rischi ha dichiarato
I Campi Flegrei zona ad alto rischio permanente la zona è nel suo DNA otto rischio permanente Napoli se vedete le i disegni gravato all'amico lungo si sovrappongono le sfere diciamo di distruzione nel caso che l'uno o l'altro si svegli eppure data questa diciamo tragica situazione c'è chi pensa di aumentare la densità abitativa
Nel centro urbano quindi qua piuttosto che diciamo di battere su questioni procedurali fare un dialogo sui massimi sistemi dobbiamo sorvegliare tutti ed in questo senso
Ha ragione l'amico del caporale sicura siamo tutti con le comparse potremmo diventare gli attori nani si in cui abbiamo la capacità di sorvegliare
Queste cose
Che cosa dice Orazio bisognerebbe fare del Lario Orientale chi si dichiara prima di farsi un po'di conti venite che Napoli c'è un deficit pauroso di standard urbanistici praticamente ne abbiamo in termini di circa trenta milioni di metri quadrati
Tra istruzione svolta attività collettive attrezzature sanitarie ma sentono Rosolino esercita l'Italia c'era
Allora che cosa abbia abbiamo una una una cosa molto semplice due aree di riserva
Per non porno morire schiacciati dalle nostre visioni fallimentari dell'urbanistica Lario Orientale la più occidentale e che si industria cioè attualmente industria
Le due aree insieme sulla di sei milioni di metri quadrati è quella sulla quale alcuni vogliono fare duecento mila romani e l'altro di di
Quattrocento mila metri quadrati in tutto su dieci mila dieci mila sono sei quattordici sono
Sei milioni sei milioni e quattro Veloso dieci milioni metri quadrati il deficit non sa di trenta milioni e tre volte tanto
Quindi noi a stento se vogliamo utilizzare queste due aree per tentare di riequilibrare il deficit urbanistico
Ce la facciamo per un terzo e cioè chi pensa ancora a caricare la fascia costiera di altra densità abitativa ed edilizi quindi noi non ebbe eredi non sappiamo i tecnici non sanno che si deve fare
I politici devono aprire le orecchie eliminino gli imprenditori di pagarli parecchie non saremo sempre contro questi grossi interventi residenziali
Nell'area città dimezzata a targhe alterne acqua giorni alterni e scuole aggiorna alternanza mezza città non siamo una città abbiamo il dovere sacrosanto Hitachi Conti allora sì ci sono queste due aree potenziali
Facile facciamoci continuano ad Adelaide più residenza dobbiamo mettere i servizi e le attrezzature per la città per tentare questo riequilibrio balistiche allora io ho elencato sette tesi che mi sembra il più elementare in questo kasher che sembra un labirinto dal quale non si esce dall'élite degli orientamenti precisi ognuno è il contenimento della densità abitativa edilizia ho appreso con piacere il Partito repubblicano recentemente in un convegno la commissione di urbanistica ha fatto un documento chiaro il tetto di un milione e duecento mila abitanti non deve essere superato perfino Lario orientale detto chiaramente è una zona per riequilibrare le attrezzature ed è un parco urbano non bisogna saldare qui partire allucinanti al centro urbano
Se si riesce a puntare su un risanamento idrogeologico del Lario orientale e a inserire con le attrezzature possibile lo noi tentiamo così di riequilibrare il settore orientale l'orsetta cosa a la parte occidentale livelli e un'area che deve servire quando sarà tolto non non sappiamo quando ma un giorno se ne dovrà andare per riequilibrare questi standard urbanistici deficitaria è o non è vero che noi non sappiamo che cosa dobbiamo fare lo sappiamo l'abbiano scritto e se non lo faranno Thaci quanta ndr qualcuno pure di là c'erano degli imbecilli che hanno distrutto nuocere questi quattro stressati che hanno perlomeno individuato che cosa si poteva fare in quel periodo storico allora diciamo con una contenimento una politica chiara di contenimento e la densità abitative sia due una consolle politica di conservazione e sviluppo del Duce produttive pulite qualificante quelle improduttive
E deboli giganti vanno via per lasciare posto a che cosa ha un terziario avanzato ai patti urbani tre un inquadramento terziario del territorio che era così ne possiamo fare
Quattro lo sblocco della paralisi del traffico sono stati individuati i progetti precisi che consentano questo
Questa questa concreta possibilità c'è il riequilibrio delle del della struttura urbana e infine c'è il punto centrale la salvaguardia integrale del centro storico
Questa è un'utopia che realizzabile non è un paradosso allora sia chiaro inferirne diciamo gli imprenditori
La responsabile grandi stima
I politici altra responsabile norme gli intellettuali siamo tutti legati a questo drammatico problema per quello che ci riguarda noi faremo un'opposizione tenace costante continua
Divenuta a livello nazionale se questa operazione
Delladio rientrava andrà in porto perché vi dico chiaramente che non è uno scherzo accademico come l'ha fatto il paesino a far notare che tutti è un progetto d'Europa dice sta la società che si chiama Police due mila da destra da chiaramente detto adatta manifesto dei tre giorni fa qual è l'organigramma che c'è dietro questa questa questa Police dormire circa il trenta per cento della Merini levità stacchi il venti per cento dei costruttori
Venti per cento gli altri industriale poi altri altri gruppi sparsi di di di definire di finanziatori vogliono fare praticamente duecento mirare a piazza Garibaldi
Ora perché criminale questo questo fatto che attualmente ad alzare l'età non Giannini secondo il progetto non modifica fatta l'assetto infrastrutturale al contorno se voi pensate che appena quando sarà in regime il centro direzionale affluiranno in quell'area alle sessanta alle cento mila persone per il funzionamento del centro direzionale passano da piazza Garibaldi come si fa a proporre per la violenta
Duecento mila vanità piazze piazza Garibaldi via imparato se voi vedete sulla carta è un'area di sei milioni di metri quadrati pari alla distanza che c'è tra San Martino e piazze Garibaldi Capodimonte il mare
Dai non a caso si chiama Napoli Luo Police due mila e l'atto più criminale che si possa fare ai danni della cittadina è la diciamo più grossa speculazione edilizia mai tentata ai danni rinato allora gli amici della mia RAI
Voglio dedicare un'ugola l'assegno vi pregherei di porre l'attenzione su questo problema per non essere rassegnati forte di fronte al dramma che incombe e quindi di denunciare con risolutezza
Come ha fatto primo Zeri come farà Leonardo Benevolo come farà tutto l'urbanistica più avanzata in Italia
Il continuo da parte nostra sarà diciamo continua e costante come potete anche vedere al dibattiti che ci sono in questi giorni giorni sui giornali sulla facoltà la cosa che io denuncio quando denunciati in dodici cartelle nel consiglio di facoltà
La facoltà d'Architettura alla presenza del rettore quindi non è una cosa che io dico vagamente sono dodici cartelle documentate che io presenterò alla magistratura vi ringrazio
Grazie anche del coraggio neutro
E che dovrà continuare ad averlo la parola al professore la favola
Ma io sostanzialmente sono tentato di rinunciare perché tutto i temi che sono state affrontate finora
Anche le ultime sollecitazioni risalto Loris Rossi in particolare il rischio ambientale il rischio accademico sono tali da meritare ben altri interventi con un solo mio padre tutta una serie di altre persone qui presenti comunque volevo soltanto indicare alcuni temi che dovrebbero essere sviluppato in un futuro comprende perché credo che il vino
Stia preparando un grosso intervento sulle aree metropolitane a Napoli credo che in quella sede si corra sviluppare ampiamente tutta una serie di sollecitazioni che sono venute in questa sede qui
Innanzitutto anche riferendomi all'intervento l'onorevole Filippo credo che una definizione di quello che destino produttivo dell'area pelare napoletane della Campania bisogna pure farlo
Bisogna uscire dall'equivoco di pensare che comunque vi può essere una terziarizzazione di quest'area senza che uno cospicuo volume di attività produttive prevalentemente dal secondarie tradizionale manifatturiere
Abbiamo ancora una collocazione in quest'area il che significa che anche certi procedimenti di innovazione tecnologica sono stati già spinning cioè questo grossissima problema della per Italsider e quindi utile tutto l'affetto dalla crisi della livello nazionale ma questo non comporta una assoluta così
Un'assoluta vacuità di proposta perché è il tema centrale sul quale si gioca il destino non solo dell'area network metropolitana ma di tutto il tradizionale assetto produttivo del Mezzogiorno
Rispetto al quale d'esperienze maturata con questo volume di spesa del topo terremoto
Anche raccogliere una sollecitazione diciamo non approfondita di Lucarelli è estremamente deludente perché nella ripartizione delle aree di mercato delle attività produttive a livello italiano e anche oltre
No abbiamo visto che la nostra imprenditorialità esortando capace di Luca Manfredi spesa pubblica in un modo o nell'altro attraverso questa imprenditorialità diffusa quattro verso Levante Ortega per finanziare intervenire soltanto nel settore delle costruzioni
Quindi prima di consumare costruzioni bisogna produrre e quindi elemento centrale attività produttive l'area è un tema assolutamente centrale quando si parla di aree metropolitane
Un'altra un altro tema affrontato sia da Lucarelli suona spicciolo credo che sia anche abbastanza eterodosso se vogliamo rispetto all'ambiente che stasera ospita nove tutti e quello della gestione della gestione dell'area ora io credo che la così una illusione infrastrutturale
Debba prevalere o sia prevalsa occupo continua a prevalere in questo ambiente che è un ambiente di tecnici è un ambiente di progettisti attenzione il governo di ciò che si va a costruire è un elemento essenziale perché questo non comporta soltanto difficoltà di ordine politico amministrativo ma anche in termini di costi e chi come i parlamentari o se volete anche altri ambienti
Io di recente insieme alla CGIL a Roma fatto un convegno un mese fa sui problemi della finanziaria finanziario ottantotto
Noi tutti dobbiamo essere molto più sensibile al problema della spesa pubblica e qui non soltanto al volume degli investimenti da destinare attività presunte produttive redditizie
Ma tutti i problemi della gestione e dei costi di esercizio di un volume di opere per i quali la domanda o inesistente o assolutamente non ha capacità finanziaria di leggere gli alti costi
Dell'esercizio di queste opere e quindi i prezzi Alpi che queste opere devono avere per la collettività
Quinto tutti i problemi del debito pubblico perché non possiamo pensare assolutamente di restare nei termini attuali per il debito pubblico che ha dimostrato chiaramente alterata
Superata l'ottantotto in previsione dicendo cinquantaquattro mila miliardi di dire per avere un debito accumulato che supera il milione di miliardi pensate voi come ci presentiamo alle future generazioni o sul mercato internazionale con un debito pubblico che è di gran lunga eccedente
Una volta e mezzo il prodotto lordo nazionale
Quindi pensato un po'tutti questi problemi che poi si rifanno al tipo di gestione della cosa pubblica dei servizi pubblici quindi non è soltanto un problema di che cosa costruire ma costruire pensando alla gestione successiva tutto ciò che ne deriva
Ora un'ultima cosa per la bellissima il problema sollevato di recente Aldo Loris Rossi ma anche da Lucarelli prima con i problemi di questa università napoletana vuole università napoletana non esisteva è stata malissimo gestita PD
Mi spiace doverlo dire oppure agli amici che attualmente hanno responsabilità direttiva elettiva dal rettore al consiglio di amministrazione e questo c'è anche una responsabilità la facoltà di ingegneria perché hanno consentito questa stranissima situazione per l'università
Non è presente a livello culturale ben presente con solidissime contrarissimi comitati di studio che peraltro rappresentano interessi o accidentale o se vogliamo anche di Gruppi di partiti ma interessano assolutamente nella cultura nell'università chi segue anche così
Così Roma non continuamente tutto ciò che è stato pubblicato dalla stampa locale e quindi ritengo innanzitutto alla sagra avviare anche dalla pubblicistica tipo la voce la Campania dovrebbe sapere
Che c'è questo grossissimo bubbone della gestione dell'Università di Napoli e nei rapporti strani che corrono a livello di quadro dirigente tra rettorato al senato accademico e consiglio di amministrazione più quale bisogna fare una massima chiarezza possibile
Bene però aiuta
Amaro all'architetto belle no un momento dalla bevanda
Ma da un punto di vista della pianificazione territoriale
Il problema del governo dell'aria metropolitana si presenta in questa fase particolarmente difficile perché alcune esperienze consolidate di istituzioni che gestivano la pianificazione nelle aree metropolitane caso dalla Grande Londra sono in crisi
Tutta un'elaborazione che si è portata avanti sul concetto di piano come elemento vincolistico rigido e ormai abbandonata alle nostre spalle
C'è una disponibilità è un impegno della cultura urbanistica della pianificazione territoriale esplorare nuovi strumenti nuove figure di piano che ha contengono quegli elementi di flessibilità
Di maggiore efficacia
Ma tutto questo avviene nel territorio italiano con situazioni della società civile delle istituzioni molto differenziate
A Napoli dopo il terremoto non c'è dubbio che il trinomio istituzioni locali imprenditoria e cultura si è molto modificato
L'imprenditoria alimentata dalle risorse statali si è rimpinguate dai assume caratteri di protagonismo e di iniziativa concreta
Le istituzioni rappresentative locali languono
La cultura in qualche modo avanza discorsi
Proposte iniziative che invece di a vere di conservare un carattere distintivo è proprio della cultura cioè un atteggiamento di autonomia critica anche al sei a servizio del territorio e della società cominciano a manifestare segni di sbandamento
E idee che in qualche modo si aprono a possibili risultati negativi voglio fare solo un paio di esempi
La cultura a Napoli nell'aria metropolitana in questi ultimi anni atteso a contrapporre sbagliando
Perché altrove questo non avviene un'idea di Progetto contrapposta un'idea di piano
Che cosa è l'intervento diciamo del dopoguerra Diseases elmo
A Pozzuoli se non il convincimento che attraverso un progettazione certo dettata dall'emergenza ma al di fuori delle coordinate del piano
Si potesse dare un è una risposta efficace e coerente ad una parte dell'area metropolitana ma in rapporto a tutto
Quello che abbiamo davanti a noi è esattamente il contrario abbiamo un un intervento che ha colpito un territorio che aveva una sua funzione molto importante se in vista
Proprio nella sua funzionalità nel suo rapporto col resto dell'area metropolitana che ormai ha innescato
Dei processi di urbanizzazione che sarà impossibile fermare per cui quella funzione che era soprattutto di area libera
Comunque grandi valori paesistici archeologici a servizio di tutta l'area metropolitana ormai è perduta
Un altro esempio
Vediamo un esempio che faceva Rossi della zona orientale ma all'interno di tutto il problema della residenza nell'aria metropolitana di Napoli
Rispetta tutte le aree urbane l'aria di Napoli ha una caratteristica particolare da un punto di vista residenziale
Ed è una caratteristica che possiamo definire di controtendenza cioè mentre tutte le aree urbane italiane sono caratterizzate da una stagnazione demografica
Per cui il problema oggi è quello che viene definito dei piani della cosiddetta terza generazione c'è prevalentemente riqualificazione
Nell'aria napoletana invece noi assistiamo ancora una coda di un fenomeno precedente cioè a siamo ancora in presenza di un saldo demografico attivo questo è un elemento estremamente pericoloso perché a tutti i guai
E a tutte le arretratezze e attutire in città e che la nostra aria possiede si aggiunge anche come elemento di grave pericolo il fatto che noi ancora dobbiamo soddisfare bisogni primari come quelli della residenza
Ora questo può essere in assenza di un'idea di piano generale un elemento di turbative di pericolo estremamente grave
Se noi affrontiamo questo problema a livello di progetto di parti e non abbiamo una visione di coerenza generale possono succedere cose turche c'è possono succedere cose fra di loro in forte contraddizione
Le stime sul deficit e residenziale
Dell'area napoletana sono diverse
Tra di loro anche incerta e contraddittoria però sicuramente un deficit esiste
Se non sia una coerenza nelle parti e nel tempo posso posso eccetera che una localizzazione dell'intervento nel nuovo che dovrebbe avvenire sicuramente all'interno dell'area metropolitana se parte prima il capoluogo
Potrebbe avvenire nel capoluogo con la legittimazione di un deficit che invece riguarda tutta l'area metropolitana
In qualche modo anni diciamo se vogliamo rileggere i dati e le considerazione che faceva Rossi sulla zona orientale
Io credo che la ci siano due livelli di incoerenza al livello di piano
Uno che trattando la zona orientale staccando la dal resto della città si può ipotizzare una quantità
Avulsa dalla logica generale nel senso che uno può al limite ipotizzare di fare più dieci nell'aria orientale in meno dieci nel resto della del territorio comunale napoletano mantenendo costante il numero dei vani
Quindi primo artificio perverso al quale bisogna badare
Secondo pericolo e che appunto si può dire si può pensare di andare a localizzare nell'aria una orientale
Quel deficit è che è proprio dell'area metropolitana proprio in assenza di uno strumento o comunque di una visione di piano
Generale quindi io credo adesso al di là dei meccanismi istituzionali che bisogna avviare e quindi anche concedendo ai ragionamenti che faceva Di Donato quando parlava diciamo così un certo svecchiamento dell'armamentario classico della pianificazione
E io dico sì sono d'accordo e anche voglio dire tutta una cultura che l'urbanistica di sinistra si è portata avanti in questi anni è disponibile a confrontarsi senza nei paraocchi né pregiudizi però attenzione cioè attenzione le istituzioni locali e le forze politiche devono assumere su di loro il carico di questo elemento di coerenza che deve comunque presiedere
I diversi interventi altrimenti effettivamente noi possiamo potremmo assistere nel prossimo futuro a operazioni che avranno un effetto sconvolgente e rispetta i quali evidentemente la cultura per quello che vale darà dei giudizi estremamente severi
Io credo che potremmo concludere però vorrei pregare il provveditore alle opere
Che qui rappresenta il massimo
Dell'ingegneria di venire avvisi anche che cosa ne pensa lumi dell'area metropolitana viene calabresi
Mettete qua
E io ho ascoltato con vivo interesse ovviamente le relazioni tutti i partecipanti a questo convegno tutti hanno dibattuto temi molto interessanti molto importanti
Molti aspetti sono stati lumeggiate quindi il problema
Dal tutte le relazioni emerge che il problema è dove esiste ed è un problema piuttosto importante e quindi Cia varie componenti da dove considerare
Non è cosa mi sembra che dottor l'area metropolitana io direi che bisogna ebbe un po'definire quando in quest'area metropolitana
In modo da perlomeno coinvolgere tutti quelli che sono gli operatori in quest'aria metropolitane
Perché tutti abbiamo sentito i problemi del capoluogo abbiamo sentito i problemi dei comuni che sono contermini al capo quindi cioè da mettere insieme innanzitutto un problema di carattere un po'più generale
Quindi la prima cosa mi sembrerebbe che sia opportuno fare quest'operazione stabilire quale dei resti del momento se non in maniera rigida le nove no no certo incerto contorno certo delle mie azioni quella che deve essere l'aria metropolita
Poi
è chiaro che la Puglia idea di piano
Di pianificazione seppur non rigida nel modo più assoluto mai questi somme ormai è assodato che una perfezione vigilia viene superata rapidamente quindi nel Sabba dei dei punti di riferimento Co
Solo così si può diciamo sì definitiva e quelli che sono diciamo il provvedimenti più necessari da su io pure ritengo importantissimo che datarla c'è poi il fiume di Investimenti vizi si accinge a fare in quest'area metropolitana a Napoli e dintorni duramente è un'occasione molto importante per cui sembra che questo convegno ha sollevato un tema molto importante perché necessarie che possiamo piano cogliere questa possibilità della maniera più ampia possibile quindi questo richiede una partecipazione più generale con diciamo sì con con umiltà re ma anche con presenza e partecipazione
Questo è quello che da parte dello Stato da parte del gioiello stando cerchiamo di fare la nostra parte nuova più assoluta siamo pronti a partecipare a questo programma diciamo major sottolinea l'importanza di non perdere quest'occasione perché non vorrei che tutto questo fiume di danaro che sta per venire
E in effetti dice vorrei che sia accolta la funzione di sviluppo
Perché mi è sembrato certe volte partecipare che ci sono i problemi di manutenzione di sistemazione sotto i nanetti ammodernamento che su una cosa diversa da quelli che so che lo sviluppo e qui bisogna stare molto attenti quindi a individuare effettivamente in quelle che sono le linee le componenti di iniziative di investimenti che posso portare effettivamente a motivi di sviluppo
Toni positivi anche riqualificazione dell'abitazione per grazie
E allora mi pare che possiamo veramente concludere con queste parole del dell'ingegnere calabrese grazie a voi tutti arrivederci sul nostro sull'altra rassegna
Abbiamo saputo farlo perché