Amare l'Italia

Gli avvicinarsi e prendere posto nella prima fila in modo da essere già pronti per la loro relazione grazie io questo momento Eroli sto vedendo per cortesia
Chiedo anche la collaborazione di qualcuno che se l'incontro li ho accompagna il faccia avvicinare grazie
Allora iniziano i nostri lavori la parola per la relazione introduttiva appalto alla Pollastri
Se io chiedo alle mie compagne e compagni se possono ecco arrivato Salvatore Bianca via stavamo aspettando perché ci tenevamo che almeno voi foste presidenti
Chiedevo un po'lì silenzioso bene buongiorno e benvenuti alla oggi con questa sessione che non a caso è quella conclusiva andiamo al cuore all'anima delle nostre assise un mio diritto per il Paese diceva a Bersani Pierluigi Bersani nella sua bella relazione è un vile che sappia unire anche simbolicamente valori e programmi visioni e concretezza governo e tensione
Etica
Su questo si sono misurate e saranno misurate leadership classi dirigenti chiamati a un cambio di passo nelle coerenze nello stile dei coraggiosi insomma la sfida per una nuova stagione tale
Ed è talmente difficile che non può bastare una pure preziosa governabilità
Non fosse che per la nomina la nostra esperienza il fatto cioè che in nome della governabilità troppo troppe volte nella storia del nostro Paese
Anche a sinistra si sono immolati principi innovazioni concrete suggestioni utopica
Ulivo unione si propongono dunque una svolta economica sociale
Ma è questo il punto cruciale quello che sta molto a cuore al nostro partito
E di cui sto discuteremo questa mattina
Scommettendo su un risveglio culturali civile ampio sulla promozione di sapere di talenti sulla promozione di un'autonomia delle persone
Fatta di dignità materiale di consapevolezza a partire dalla consapevolezza del proprio destino in quello del mondo
Conoscenza diffusa cultura come vaccino come condizione per la riuscita di orizzonti inediti della politica
Il centro destra fra i suoi lasciti più perniciosi lo hanno detto in tanti in questi giorni ci consegna uno spirito pubblico impoverito
Il calpestio di principi e regole lo spreco del valore della deontologia del dovere del lavoro lo smarrimento di un'identità nazionale cosmopolite europea
Pensate soltanto al tentativo di denigrare cancellare la memoria a partire dalla Resistenza e dallo spirito costituzionale
Pensate ai colpi dati alla cultura all'informazione all'università da scuola fino ai tentativi della signora Moratti di sostituire Darling con le più arretrate teorie creazionisti che pensate all'offensiva recata all'ambiente ai beni artistici al cinema al teatro alla cultura coi tagli per il fondo
Per ecco i tagli al Fondo per lo spettacolo in un Paese in cui queste risorse rappresento uno un'opportunità straordinaria di sviluppo e maggiore civiltà e riflettiamoci
La mancanza di rispetto per le donne e la scienza sono l'esempio evidente delle potenti iniezioni regressive di ritorno indietro prodotto dalla miseria di queste destri
Noi non potevamo girare la testa dall'altra parte
Quando è avvenuta una di queste pressioni mi riferisco al tema della fecondazione assistita non potevamo girare la testa dall'altra parte abbiamo scelto la strada del referendum conoscevamo le difficoltà ma ci sono dei momenti in cui la politica e una sinistra autentica e noi lo abbiamo praticato non possono derogare dalla coerenza insomma ci sono cause spero poche anche perché a me a noi piace vincere in cui è meglio perdere i nomi dei propri valori che perdere i propri valori
Il primo messaggio dunque nell'aprire questa sessione è chiaro Jim del nostro paese c'è un nesso inscindibile tra crescita modernizzazione e dispiegamento di libertà laicità tolleranza apertura i talenti
Umanità
Insisteva Pierluigi nella sua relazione io dico un'umanità guardata da uno sguardo illuminista
Nell'epoca in cui è infinito il ponte tra chi ha in una e in cui praticare universalismo e cittadinanza con uguaglianze differenze è una impresa di non poco conto tuttavia un'impresa da cui deriverà la possibilità di ricomporre e praticare modernamente una concezione di progresso
Le comunicazioni importanti di Bianca Beccalli e Salvatore Veca che ringrazio ancora ci metteranno in un confronto a più voci
Io mi limito ora a brevissimi spunti per me identitari di un nuovo riformismo ancorato a una storia orgogliosa
Ma che vuole farsi illuminare appunto dalle domande di senso dalle aspirazioni dai desideri e le inquietudini che attraversano il presente a partire dalle domande delle donne e dei giovani
Libertà la prima parola io direi che è impossibile persino irrealistico
Ride chinare praticare la libertà senza considerare come centrare la libertà i diritti umani delle donne
Prendo a prestito una frase della belle introduzioni di Adriano Sofri all'i propri Ayan Hirsi Ali in breve dice soffrì penso che sia in corso una guerra mondiale ancora sparpagliata per il controllo e la riconquista delle donne
Che il corpo delle donne sia il campo di battaglia
E insieme la posta del famoso scontro di civiltà nelle civiltà sembrava fino a qualche tempo fa un'idea balzano provocatoria ora e quasi un'ovvietà
Ci siamo accorti dice Sofri che anche gli ultimi quelli che non avevano da perdere che le proprie catene hanno da perdere almeno le loro donne
Ebbene l'inizio di questo secolo propone una tensione drammatica proprio per il potere sulle donne con l'atroce fanatismo li fondamentalismi islamisti con l'avanzare di una vera e propria femminilizzazione della miseria delle povertà nel pianeta le donne sono le più povere fra i poveri e insieme tuttavia con una volontà e una pressione femminile irriducibile per farcela
Proprio Antony Giddens ancora ieri metteva in guardia un Occidente incapaci di misurarsi fino in fondo
Anche nel proprio perimetro col traguardo dell'uguaglianza dei diritti delle donne tanto più nell'epoca delle migrazioni e delle differenze
Uno accidente diceva Giddens l'altra mattina proprio per questo più debole nel produrre un salto di civiltà nelle civiltà nell'integrazione nella cittadinanza nella democrazia
è evidente dunque lo spirito di rivincita nei confronti delle donne libertà
Come uguaglianza giustizia sociale mondiale
Si misurano dunque con una redistribuzione di risorse a partire dalle donne si misurano con la capacità di leadership mondiali di promuovere l'attivismo delle donne
E si misura tutto questo la sinistra la sua identità un nuovo riformismo capace di coinvolgere capaci di vincere
E tanto vero
E ciò determina anche l'espansione elettorale del campo progressista in Italia anche da noi dove non a caso le donne risultano essere la parte di elettorato in maggiore mobilità
Deluse dal sogno di cambiamento
Diventato per troppo berlusconiano diventato per troppo è un incubo e ora pronti a voltare pagina se la politica sa dire parole mette
Parole nette sono parole ancora una volta legate all'idea di libertà
D'altronde il latte l'anteprima di quanto a sarebbe potuto avvenire nel nostro Paese c'è avvenuto con le elezioni negli Stati Uniti
Quando il presidente Bush ha scelto per vincere o una piattaforma ideologiche evocativa sostenuto dei movimenti di rinascita cristiana
Identità dell'Occidente integralismo cattolico temi pro life riapertura della discussione sull'autodeterminazione della donna
Della collocazione femminile nella società meglio se in casa a surrogare il welfare mancante
Vi rammento però che se fosse stato per il voto femminile avrebbe vinto Carrie il cinquantuno per cento delle donne negli Stati Uniti ha votato perché ieri
E questo avrebbe determinato una fase diversa nei nostri destini nella storia attuale del pianeta ma quali donne hanno votato perché ieri le donne con un lavoro nei diritti nella dignità nella libertà donne con un'autonomia accompagnati da un welfare che ha scelto di investire innanzitutto prima ancora che nelle famiglie nella persona
Anche l'Italia i suoi tardi epigoni che è occorso e neocon s'e aperto un'offensiva nei confronti delle libertà iniziata proprio contro le donne
I pena gli Storace si ritrovano oggi con la neo UDC di Pier Ferdinando Casini in un attacco alla responsabilità e la libertà delle donne alla modernità
E vi si ritrovano Inoue
In abbraccio in un abbraccio con la parte più integralista delle autorità ecclesiastiche da cui anela non legittimazione e ricevono aiuto
Nella comune inclusione di una piattaforma regressiva che domani potrebbe essere alla base di una rappresentanza nuova della politica del centrodestra
Guardate è stato un'escalation
I toni mistifica anti e indimenticabili della campagna sulla fecondazione assistita i toni contro il divorzio breve l'attacco ai PACS una proposta saggia che sosteniamo in nome del rispetto e della civiltà
La erre l'attacco al RV quattro otto sei un chiude alta di vietare ciò che offre alla medicina
E ora il gravissimo attacco alla centonovantaquattro su questi temi la responsabilità della politica non può arretrare o nascondersi dietro una libertà di coscienza che nessuno mette in discussione studiamo e discutiamo con gli amici della Margherita e dell'Unione
Ma io chiedo se l'Europa il campo cui guardiamo e di cui siamo parte perché anche su queste materie non partire da lì dall'Europa
Perché l'Europa si interrompe quando si cerca assoluto una soluzione saggia equilibrata quando si cercano mediazioni condivise sui temi eticamente sensibili
Quando appunto si discute di grandi temi di libertà e di grandi temi legati a una modernità umanizzante
Sarebbe una rinuncia a questa una rassegnazione fra l'altro o un ruolo secondario dell'Italia in termini di di crescita e di credibilità
L'amore per la vita
Si appartiene per noi ha un valore e lo rivendichiamo mamma la vita a chi ama la libertà
Creare le condizioni per espandere la partire dall'inclusione dalla promozione della scienza della ricerca della medicina
Per lenire la sofferenza del corpo dell'anima evitare il benessere usare i progressi che ci offre la medicina per nascere e usare i progressi che ci offre la medicina
Quando ossia è negli ultimo menti della sofferenza
Quella più grave ecco perché ci riguarda il testamento biologico ci riguardano le grande domande che ha posto anche di recente Umberto Veronesi è una bellissima intervista su Repubblica
Politiche per l'inclusione libertà quindi libertà per l'accento la scienza e la ricerca cento nella responsabilità libertà come legalità sicurezza e regole
Libertà con le politiche di inclusione
Libertà come norme per favorire i meriti e le capacità la selezione di funzioni dirigenti diffuse sulle qualità e decisivo nel nostro Paese
Perché le classi dirigenti determina una tenuta sono l'ossatura morale di un Paese e quindi servono classe dirigenti selezionate sempre di più sulle capacità sulle qualità sull'onestà e non servono davvero sono dannose classi dirigenti diffusa e cooptate da clienti opacità consuetudini e determinano conservatorismo già evento Grazia e molto molto maschilismo
Libertà infine come laicità
Laicità senza aggettivi senza giri di parole laicità come metodo irrinunciabile buona compagnia nelle acque agitate delle nuove frontiere della scienza e della bioetica
Come bussola per il dialogo la contaminazione nell'epoca delle differenze religiose
La contaminazione nell'epoca delle grandi differenze con cui dobbiamo fare i conti laicità come speranza di integrazione laicità
Come speranza in cui si allargano le passioni tristi con queste destre è avvenuto un arretramento complessivo dell'autonomia delle istituzioni dei parlamenti a partire dai due presidenti di Senato e Camera
Innanzi a quella che Barbara Spinelli in un bellissimo articolo ha definito una certa incontinenza
Religiosa di parte delle autorità ecclesiastiche si comincia a discutere di un nuovo corso della chiesa e sulle donne non vi è dubbio che ci siano passi indietro
Ma la Cavour ma la comunità cattolica non è compatta
Anzi è densa di articolazioni sto finendo
E chi esperienze voglio ricordare per ultima l'intervista di padre Bartolomeo sorge cito le sue parole non sono perplesso risponde a un giornalista ma contrario
E contrariato della ostentazione con cui da qualche tempo da una parte e dall'altra
Si moltiplicano gli incontri cordiali tra leader politici e autorità religiose
Dice padre Sorge vedo in questo rischi gravissimi di strumentalizzazione di qua e di là non utili alla ricostruzione del dialogo e di un'etica pubblica condivisa
Ebbene io credo che noi dobbiamo stare essere fare da sponda all'emergere della volontà di quanti vogliono continuare il dialogo rinnovare lo spirito conciliare fare cadere steccati rilanciano uno spirito caritatevole solidaristico
E noi lo possiamo fare anche perché ci riguarda riguarda il pluralismo su cui si è fondato il nostro partito riguardo una visione una funzione della responsabilità della politica
Ieri Massimo D'Alema diceva dell'esaurirsi di una lunga malattia di antipolitica
Io penso che molte pulsioni restino in realtà sottotraccia
Ma certo uno degli antidoti all'antipolitica risiede nella capacità della politica a recuperare un primato condiviso e coinvolgente innanzitutto con una coraggiosa battaglia delle idee
Nel recuperare l'amore per essere punto di riferimento morale in quest'epoca di inquietudini e di domande di senso
La prova dunque è ricostruire rilanciare nel nostro Paese quelle che si chiamano le virtù della Repubblica ridefinire una cornice avanzata e condivisa di valori civici
Affermare nei fatti con le coerenze l'autonomia delle istituzioni e della politica
Tutte le convinzioni e le fedi le idee possono concorrere vi conosciamo il portato ideale del cattolicesimo progressista
Ma il primo valore il valore più importante è quello rappresentato dal pluralismo dei valori e da uno spazio pubblico in cui nessun valore
Può prevalere rispetto alla sovranità di principi laici e liberali a cui si ispira la nostra Costituzione la nostra idea di cittadinanza
Base essenziale per il rispetto delle persone e presupposto di progresso
Una battaglia delle idee e sto finendo
Una diffusione della cultura un adulto un'educazione profonda richiedono però una cosa grandi soggetti democratici partiti robusti e radicati anche per questo a me personalmente convince il traguardo di una grande popolare pluralista rappresentanza riformista e democratica potenzialmente maggioritaria
La lista unitaria maggioritaria
La lista unitaria alla Camera è una speranza
è un primo passo importante verso un progetto ambizioso più largo di storie penso a Ludwig ai radicali ET culture soprattutto di cultura e di questo presente
Serve una volta appassionato di scavo partecipato e diffuso serve soprattutto un lavoro di sistemazione culturale e identitaria sui del forza valori e Contu contenuti essenziali
Anche per noi una sinistra che guardi in avanti che non si accontenta è necessario dunque Wind ripartire ad investire lì idee fondanti di libertà uguaglianza inclusione da rinnovare
Nella laicità e nella legalità come valori vincenti e anche questo un modo corale per amare l'Italia
Le persone e in fondo amare noi stessi grazie
Grazie a Falco alla folla scrive
è prevista ora una relazione
Per questo dare la parola Salvatore pecca ringraziandolo a nome di tutti voi per aver accolto il nostro invito al perbenismo
Sono io che ringrazio per l'invito e ha detto che mi ha fatto molto piacere
Ed esercizio che farò
è un esercizio che ha lo scopo di offrire
Criteri per orientarci e criteri del giudizio sulle istituzioni sulle pratiche sociali sui nostri modi di convivere
Certo cioè di mettere a fuoco in un quarto d'ora prego la presidenza dei Terror premiale quindicesimo giusto
Alcuni Fini o principi che possono modellare e orientare la definizione delle politiche delle scelte e dei metodi
Sono convinto che la lealtà affini e principi a ideale se volete e quanto ci consente di riconoscerci nel tempo e quanto durevolmente ci identifica i metodi le scelte le politiche coerenti con quel nucleo di fine dovrebbero essere saggiamente predisposte proposte valutandone la variabile efficacia delle circostanze del mutamento
E allora vorrei cominciare dall'ultimo termine che compare nel titolo la nostra sezione libertà
Ho apprezzato molto le cose che ha detto Barbara Pollastrini e ne ha dette tante che quindi permette di di interessanti e condivisa mi permetto cada più veloce
Cominciamo con la libertà uno dei valori e con la sua interpretazione come io mettendo in una prospettiva riformista
Io penso che noi possiamo dire che oggi lo possiamo dire quando facciamo filosofia naturalmente noi quando facciamo politica è più facile fare filosofia che politica
Sullo sfondo delle democrazie costituzionali destra e sinistra condividono dovrebbero condividere la convinzione che la libertà delle persone
La loro eguale libertà sia il valore prioritario non è stato così oggi ci auguriamo sia così dovrebbe essere così
Il disaccordo è la distinzione si definiscono subito un passo dopo chiarendo che in una silhouette forse troppo semplificata
La destra ritiene è convinta che la politica debba fermarsi lì
Mentre alla tutela delle quale libertà di scelta individuale delle persone
Mentre la sinistra ritiene
O dovrebbe ritenere che proprio per onorare in modo non farisaico la promessa di impegno nei confronti dell'eguale libertà per tutti
Le politiche debbano mirare a che il valore delle guaraní Berta sia eguale ossia meno ineguale per le persone
Quello che è stato pensato nella nostra tradizione nei termini di una sorta di tensione fra eguaglianza e libertà si riformula
La priorità della libertà e condivisa il problema non è l'eguale libertà per le persone quando le questa eguale libertà è assicurata e garantita in molte parti del mondo non lo è il problema è ridurre l'ineguaglianza nel valore che le libertà hanno per le persone e la riduzione dell'ineguaglianza riguarda altre cose che non sono la libertà
Una cultura riformista oggi condivide quindi con la cultura conservatrice con la cultura con la migliore cultura conservatrice un punto la priorità delle libertà o delle libertà individuali delle persone su ogni altro valore
E qui si definisce la distinzione ripeto la destra dice fermati qui a non proporre la politica altro fine che non sia quello di assicurare tutelare la libertà di scelta individuale
La sinistra riformista cuore che assicurata riguarda libertà per le persone il valore di quella libertà sia eguale o meno ineguale e come ho detto questo dipende ad altre cose che non sono da libertà
Cose che rendono le persone o dovrebbero rendere le persone allo stesso modo capaci di usare le loro libertà
Quello che voglio dire che non dovremo mai lasciare alla destra il discorso politico che fa perno sul valore della libertà
Fondamentale delle persone
Dovremo piuttosto impegnarci a onorare il valore della libertà mantenendo la promessa sulle quale capacità delle persone di usare la loro libertà per perseguire nel tempo i loro progetti di vita individuali e collettivi questo lega una politica mirante all'eguale valore della libertà a una politica che genera le ragioni di una solidarietà
E ora possiamo passare agli altri due termini culto vado al al Gambero da libertà a culture e valori al plurale
Anche qui diciamo semplicemente qui siamo in presenza del fatto del pluralismo
Ma anche in questo caso possiamo fissare io credo una distinzione fra due risposte possibili dal fatto del pluralismo
Per la destra la risposta lascia spesso trasparire la tentazione una qualche tentazione comunitaria con una bizzarra soluzione del tipo mercato aperto società chiusa
Il fatto che il pluralismo un fatto interno esterno nel condominio a casa nostra
E qua e là per il mondo nella grande città del genere umano questo il tema di umanità che avevo sentito dalla relazione di Bersani
Il fatto del pluralismo è considerato come un disvalore io credo che noi dovremmo considerare il fatto del pluralismo un valore ma perché
Semplicemente perché esso è connesso la priorità dell'eguale libertà per le persone da cui sono partito
E vorrei sottolineare con la forma di vita democratica
Più o meno brillante e caratterizzata dalla duratura persistenza del disaccordo e della varietà delle visioni delle prospettive e delle credenze dalla duratura persistenza del disaccordo
L'idea è che noi dobbiamo convivere noi cui accade di essere donne e uomini differenti e divise da differenti e confliggenti lealtà identità e credenze
Una società appena fatta un'altra affascinante espressione che non dovremmo io credo a lasciare alla destra
è una società le cui istituzioni e le cui politiche
Mirano a generare le condizioni e le opportunità sociali della convivenza fra persone che hanno idee e concezioni di valore religioso etico culturale differenti
Ma pluralismo a proposito delle cose che si leggono si ascoltano nella discussione pubblica o nei fori della ragione pubblica da Porta a Porta in avanti
Del pluralismo non è e non vuol dire o non implica come alcuni del bottino zelanti sostengono relativismo
Non vi è nessuna implicazione tra pluralismo relativismo
E io penso ovvero è proprio pluralismo pluralismo vuol dire letteralmente una cosa molto semplice che ci sono più valori più cose buone della ditta
Più cose cui vale la pena di dedicare la propria vita e che non c'è forma sociale
Non c'è singolo modo di convivere
Non c'è singolo assetto delle istituzioni che possa tenere assieme e includere armonicamente l'intera gamma di ciò che ha valore neppure quell'assetto delle istituzioni e quella forma di convivenza cui siamo più giustamente affezionati
Una società aperta è una società che realizza il migliore equilibrio possibile fra valori in conflitto il miglior credo come dicono gli economisti
Ma dovremmo ricordare che nessun equilibrio è stabile per sempre
Per questo una cultura politica riformista deve prendere sul serio le nuove sfide le nuove domande le nuove aspettative generata dal mutamento
Mutamento che sociale religioso culturale scientifico tecnologico in una parola come dire
Esterno esogeno rispetto alla politica
Quanto dovremo riaprire sulle società aperte se volete dirla in gergo alla Dahrendorf
Ma anche le culture la pluralità di culture uno dei grandi temi che abbiamo di fronte sia del condominio sia quella per il mondo anche le culture sono nel tempo
E l'idea di considerare le differenze fra culture come blocchi fissi che segnano stabilmente distanze distanze fra noi e altri e un'idea tanto popolare quanto falsa
Il meticciato è sempre di moda piaccia o non piaccia
Lo è nel tempo alle nostre spalle da cui veniamo come eredi per quale misteriosa ragione dovremmo sale
Che le pratiche che non intervengono per il premier Salam poca attenzione questo così io sinceramente difficile ascoltare penso sia ancora più complicato parlare
No non è complicato parlare anche appassionante perché si sente la compagnia umana
Lo
Una delle mie tesi filosofica fondamentale che il male sociale non il mare etico metafisico religiosa per eccellenza sia la condanna delle persone alla sorte della solitudine volontaria e la ricostituzione di compagnie all'offerta della politica e della civiltà
Per fortuna solo
Ad avere solo qualche minuto grazie dell'intervento
Allora data la priorità della libertà che era il mio primo punto e dato il fatto il valore del pluralismo il mio secondo punto possiamo allora sostenere che una società aperta è una società ospitale e inclusiva
Ma non io credo incondizionatamente ospitale e inclusiva
Come ci suggeriscono alle ingiunzioni di intellettuali eloquenti e importanti
Noi dobbiamo condividere qualcosa Pier divergere su altre cose noi abbiamo bisogno di Minima Moralia di cittadinanza noi dobbiamo apprendere
Ecco a condividere una comune lealtà civile e questa comune lealtà civile che è messa sotto pressione da processi interni da processi Esterni nel grande disordine del mondo contemporaneo pieno di tragedia e di bellezza
Chiediamoci ora
Come devono rispondere le istituzioni e le politiche al paesaggio sociale caratterizzato dal pluralismo di culture e di valori
Sostengo che i valori in conflitto richiedono come virtù pubblica la laicità della politica e delle istituzioni
Cominciamo dicendo che credere nella laicità della politica vuol dire ritenere che la politica abbia a che vedere non con i fini o i valori ultimi delle persone
Quanto piuttosto con i mezzi metri preziosi con cui le persone possono perseguire nei loro progetti di vita quanto è dettato dalla loro lealtà ed ai loro impegni
Lo spazio dei fini ultimi lo spazio delle credenze religiose o etiche o culturali delle persone che convivono durevolmente in una società
Come ho detto questo spazio è caratterizzato dal fatto del pluralismo
Condivido una comune lealtà civile persone che sono differenti quanto a valori e fini ultimi e per chi crede nella laicità della politica questo non è solo un fatto ma anche un valore come dire è così ed è bene che sia così ma questo implica anche che le ragioni dell'adesione una prospettiva politica sono differenti e plurali
Condividere una prospettiva politica non richiede che si condividono i valori ultimi quanto piuttosto richiede il la condivisione di un criterio di scelta sociale che riguarda i mezzi quelli che potremmo chiamare i valori penultimi
Nella tradizione della cultura politica della sinistra c'è nella nostra storia nella nostra tradizione
La convinzione a proposito della laicità della politica ha svolto un ruolo importante nel passato
Quando si è affermata contro una prospettiva ideologica dell'Aubisque fabula narrato il come si diceva un tempo che chiedeva chi aderiva politicamente la condivisione di una sorte di religione mondana di salvezza
Si chiedeva in altri termini di condividere un nucleo di credenze che chiamavano in causa i fini ultimi e il pluralismo etico religioso culturale non era preso sul serio oggi la cultura politica della sinistra la nostra cultura è chiamata a misurarsi con le sfide difficili che mettono a dura prova la coerenza con la condizione della laicità della politica
Si considerino per esempio le sfide generate dal pluralismo inteso come il multiculturalismo
Cui ho fatto cenno o quelle accennava Barbara nel suo intervento introduttivo che affollano affolleranno lo spazio delle questioni bioetiche
Lo spazio che sta fra ciò che noi possiamo fare tra le cause che possiamo generare l'aumento delle nostre responsabilità causali e l'aumento delle nostre responsabilità morali quando ci chiediamo se è giusto fare tutto ciò che possiamo fare
Ora queste sfide chiamano direttamente in causa il conflitto fra prospettive religiose etiche o culturali che coinvolgono i valori ultimi il significato che le persone danno alla vita le cose più importanti per le nostre vite
Sono convinto che la nostra risposta non posso venir meno da un lato alla coerenza con una visione laica della politica e dall'altro al nucleo di valore che modella il nostro criterio di scelta sociale
La laicità della politica non significa e questo è un grande io credo un grande errore molto popolare scetticismo o indifferenza nei confronti delle credenze religiose o meno che siano delle persone
Molti individuano nella neutralità delle istituzioni e delle politiche pubbliche
Una sorta di cecità o di fastidio di arroganza nei confronti dello spazio delle credenze che toccano il differente senso il differente valore ultimo che i nostri impegni e dei nostri attaccamento impersonare
Io sono convinto che questa versione della neutralità o della laicità delle istituzioni e delle politiche pubbliche sia semplicemente sbagliata
La laicità ci chiede piuttosto una politica una pratica del riconoscimento e del mutuo rispetto
La laicità della politica delle istituzioni e delle politiche si può riformulare propriamente in questo quadro come equità è un problema di giustizia è un problema di equità nei confronti del pluralismo delle concezioni di vita buona delle persone
L'equità e la prima virtù di istituzioni e pratiche sociali che includano e non escludano
Che favoriscano e non sanzioni non la varietà dei fini ultimi che modellano i variegati progetti di vita le nostre aspettative l'equità e quella che induce le politiche del mutuo rispetto e questa considerazione chiama in causa conclusivamente l'altra difficile del tuo messa a dura prova i tempi dei fondamentalismi ed entri Paris Match da noi nel condominio e qua e là per il mondo
La virtù della tolleranza
La virtù dei figli della fragilità di Voltaire
Io credo che non possiamo rinunciare all'ideale della tolleranza perché questo vorrebbe dire rinunciare alla lealtà al nostro nucleo di valori
Ma come nel caso della Società aperta inclusiva e ospitale io credo che dobbiamo laicamente prendere sul serio il compito mai finito di definire congiuntamente la tolleranza e i suoi limiti
Sono convinto che questo sia un atto dovuto per gli eredi dell'incompiuto Progetto del recente illuminismo anche in tempi difficili osato in questa Breve presentazione
Una è secco europeo un esito che è contingente che ha una storia determinata che vale per noi ha modellato i nostri modi di pensare ai nostri modi di confrontare i nostri modi di vivere assieme più o meno decentemente
Dobbiamo riconoscere che in altri in altre contingenze in altre storie altri trovano le loro ragioni e le loro radici i loro modi di chiamarsi loro modi di sperare in un modo migliore di convivere
Allora io credo che il riconoscere noi la contingenza della nostra storia non riduce le ragioni della nostra del nostro impegno nei confronti di questi valori per cui perde così
Se sei se il punto è dare speranza a questo Paese se il punto è allungare l'ombra del futuro sul presente di questo Paese che sente così corta così contratta così declinante
La speranza per tutti non le speranze per porti allora io credo che l'Italia che io personalmente amerei di cui sarei orgoglioso sarebbe una per cui che farebbe proprio due battute di un grande filosofo dell'Illuminismo europeo del recente recente due secoli qualcosa l'unico europeo solo due battute di un filosofo piuttosto noto che Immanuel Kant
La prima dice dovremmo renderci conto che viviamo in un'epoca in cui la violazione del diritto in un punto della Terra Vienna Bertuzzi ed avvertita come tale in tutti gli altri punti questa è un'idea di umanità
Ma l'altra dice
Canterà professore di geografia fisica prima della riforma Moratti a cresta che ha dice come professore di geografia fisica dato che la Terra è tonda noi esseri umani siamo dei tipi destinati prima o poi a rincontrarci grazie
Popolo afferma
Seconda relazione alla professoressa Bianca Beccalli
Poiché ce l'hanno gli interventi si prepari per il primo intervento vittoria Franco
Grazie amici e compagni di avermi invitata
Io che mi sento un caso ambulante se nel senso letterale del termine
Di diseguaglianza perché sono con una gamba lotta e quindi credo che sia un caso esemplare per discutere di eguaglianza differenza e di come si possono trattare
I diseguali in modo che davvero si sentano eguali se nessuno mi aiutava a salire i gradini io forse non riuscivo a salire questi direttivi sembra lavora la premessa per
Dire che sono
Con voi nonostante qualche fatica anche mi perdonerete
Allora quando ho avuto quest'invito sono stata tentata di riflettere sulle belle parole chiave di di questa sessione della Conferenza programmatica
Modernità valori culture mi è piaciuto il culture culturale libertà
La parola qui forse sempre di più
E dopo qualche tentativo mi sono resa conto che anche attenendosi all'essenziale ci sarebbe voluto troppo tempo e non sarei riuscita a inviare qualche messaggio
A questa assise e così ho deciso di cambiare un po'commenta e di partire diciamo in media a Firenze che discorso
Premettendo che ride finisco un po'le due ultime parole chiave culture e libertà cliente non può con un binomio e che interpretò culture come l'indifferenza le differenze tra le culture le differenti culture gruppi culturali diversi
Le donne gruppi che presentano differenze e otto svantaggi nelle società in cui sono e libertà prendendo in senso lato lente Bergomi e diritti diciamo diritti di cittadinanza diritti individuali e universali
Anzi usa addirittura il termine
Per sintetizzare un lungo dibattito sulla cittadinanza di libertà eguale
Laddove Libertà eguale significa che libertà il sostantivo libertà è il bene che deve essere distribuito nel modo più eguale possibile
Il bene e la libertà eguale e l'aggettivo non liberi ed eguali ma libertà eguale che sembra un ossimoro ma e pregnante come discorso questo discorso generale non ha a che fare in senso
Particolare con
Un gruppo che sa che in qualche modo esistente in questa Assise che si chiama con questo ossimoro ma io volevo richiamare questo questo concetto in modo da potere sviluppare questi contrasti
Ecco allora in medias res io parto con una denuncia
Denuncerò
Che nostro spettro pubblico
Sì al giro uno spettro
Vi ricordate l'avete frase di manzo la città anche se io non sono mai stata marxista certo non è come dire sono sempre state religiosa queste proprio che no spettro si aggira per l'Europa ed è lo spettro della differenza
è un discorso sulla differenza che riguarda poi molto le donne mi è sembrato molto giusto che Barbara nella sua apertura questo discorso sui valori e sulla libertà mettesse tre donne abbastanza al centro e anch'io le prendo in considerazione come abbastanza al centro le donne la posizione delle donne nella società nell'economia nella politica
Non perché voglio fare un discorso su di loro mai perché ritengo che siano come dire una cartina di tornasole cruciale Nova Dexter cinica cartina di tornasole mi stanno molto a cuore ma sono anche una cartina di tornasole cruciale per esplorare meglio i problemi di fondo tra cui ci dibattiamo sono un soggetto cruciale che parta compare più volte in tutti i nostri dilemmi sulla cittadinanza allora cos'è questo spettro della differenza
Io leggo tre discorsi sulla differenza
Un discorso che proviene addirittura dall'interno del movimento delle donne viscoso proviene dal femminismo che chiamiamo radicale
Un discorso che invece proviene dalla visione liberale liberista
Infine un terzo discorso che proviene dalla visione neo tradizionalista addirittura cattolica
Mi sono pentita e discorsi
Dalla fronte
Femminista ci viene un elogio della libertà femminile
Un grida di soddisfazione cioè siamo in un'epoca in cui finalmente e finiti il padre accanto le donne hanno raggiunto all'alloro di Versailles all'era della libertà femminile fanno quello che vogliono allora se loro poi vogliono lavorare part-time
Prendere dei lavori precari farei casalinghe se vogliono non occuparsi di politica lite anche non votare ma non parliamo delle carriere politiche non entrare nelle istituzioni non entra nei ruoli di decisione
Beh questo esprime una preferenza femminile preferenza per la non competizione per degli altri valori
Una rinuncia consapevole forte a giocare al gioco della concorrenza cui maschietti giocherebbero
Questa è una voce
Una seconda voce e molto singolare la convergenza tra queste due voci evangelici proviene da un pensiero che ed io definisco riderà liberista
E che vi faccio l'esempio che vi dico un titolo di un'autrice che si chiama fa Hakim che una nota studiosa anglosassone
Che addirittura intitolato un suo pamphlet un articolo diventato un pamphlet diventato famoso
Parlando delle lavoratrici a part-time era intitolato Creatures Lance schiave grate
Va be'fa nel part-time che sono proprio contentissima esattamente quello che desiderano e nessuno interferisca con l'esercizio della loro libertà femminile va bene quindi un discorso di
Decisioni che avvengono in contesti storici con delle risorse limitate dentro contesti di costrizione
Ma eletto tutto ciò che viene fatto come la preferenza dell'individuo così come nel più ampio mercato il pensiero
Neo liberale vede
Che ciascuno e padrone del suo destino e ha fatto le scelte che lo portano dov'è andato ad arrivare così anche nel capo femministe proprio in un campo che è diventato sempre più cruciale
Nel campo in cui le donne sono divise tra partecipare al lavoro o no in che misura in tale nelle competizioni eccetera proprio lì ci viene questa voce
Che io trovo insidiosa neoliberista e dall'altra parte terza parte qual è la terza voce per basta che mi ricordi
La lettera intende papà dettata di Benedetto sedicesimo allora cardinale Ratzinger poco prima del suo passaggio a papà nella lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla collaborazione della donna e dell'uomo
Nella Chiesa e nel mondo fino al due mila e quattro
Angelini si ribadisce il rispetto perché le le donne possono entrare nei ruoli pubblici se vogliono hanno diritto ad entrarci ma allo stesso tempo si ribadisce il rispetto per i principali compiti materni che spettano alle donne
Assomiglia parecchi anni dopo al nostro famoso articolo della Costituzione che parla di eguaglianza di diritti tra donne e uomini fermo restando
L'impegno prioritario delle donne nei ruoli materni familiari vi ricordate il vecchio articolo della Costituzione
Entusiasmo rispetto a queste posizioni dettata ancora papà appunto da parte per esempio del femminismo radicale c'è stato un dibattito che diversi di voi avranno seguito
Forse diverse ma anche alcuni
Hanno seguito cominciato con una nota l'articolo di Luisa Muraro ma una storica importante teorica del femminismo italiano della differenza sessuale che cominciava col titolo se il cardinale Ratzinger fosse un mio studente e si congratulava perché il cardinale avrebbe infine scoperto avendo ascoltato attentamente e il loro messaggio della differenza sessuale
Il messaggio della differenza e quindi dalle sia inserito in un discorso critico del femminismo del genere
Che è un femminismo pericolosamente egualitario che sottolinea l'aspetto della costruzione sociale del genere quindi apre la via alla possibilità di disarticolare la famiglia dal suo insediamento naturale biologico
E apre la linea abbiamo a tutto il resto e il dibattito sui PACS e sulle cose che Barbara ci richiamava prima chiaramente stanno in questo solco teorico
Quindi abbiamo tre pensieri convergenti che si ammantano tutti e tre di un'apologia della differenza
Quello che mi preoccupa non è tanto la differenza in sette io poi ritengo come cercano di dire in questi pochi minuti una prospettiva irrinunciabile quando si discute non solo delle donne ma di molti altri problemi delle culture e del rapporto tra cittadinanza e le culture diverse
Qualche dubbio compatte che possano occultare la diseguaglianza che già
La diseguaglianza c'è e continua ad esserci e qui non voglio neanche entrare nella disputa a perda se stia crescendo nel mondo del tardo capitalismo con il lavoro flessibile con la precarietà eccetera eccetera o se permanga lasciamo perdere questo comunque il CIPE importante dire che la diseguaglianza c'è seguiamo l'arco di vita per esempio delle donne ma di nuovo dico questo è un esempio perché il discorso si potrebbe fare per diversi gruppi sociali a partire dalla inizio delle vite delle giovani donne qua dove vediamo che c'è stata una grande come una volta si diceva brutta parola oggi poco di Madonna grande emancipazione
Per le giovani donne che hanno raggiunto credenziali addirittura più alte credenziale educative addirittura più alte dei giovani maschi
E che poi invece sono continuamente rallentate pesantemente rallentate le loro accesso al mercato del lavoro e qui i dati non ci mancano al punto tale che si può quasi parlare di nuovo di discriminazione
E dove dice vediamo che S non arrivano ad accedere
Facilmente ai livelli alti delle professioni dei lavori non parliamo di alcune ferite particolarmente si rivelano ospite
Per le donne i livelli alti delle istituzioni pubbliche io ho studiato la magistratura persino della magistratura c'è una impressionante piramide di segregazione non parliamo degli organi di governo della magistratura non parliamo della rappresentanza politica che come noi sappiamo in Italia in particolare è uno dei mestieri
Più chiusi per le donne al punto che in mezzo si realizza un non sono un'ingiustizia sociale
Poi discriminatoria ma anche un tecnici et della democrazia
Ed ora ammantare tutto questo di teoria della differenza a me sembra pericoloso
Peraltro vi ricordo che non abbiamo tempo per divagazioni storiche ma che la differenza e testa se quali dal diciannovesimo secolo che è stato un terreno molto scivoloso
In particolare per le donne perché ai tempi persino della lotta per il suffragio la differenza femminile revocata per dire le donne devono cedere il suffragio perché sono diverse e migliori portatrici di valori
Gli avversari del suffragio usavano sempre la differenza per dire il contrario
Le donne sono portatrici di valori così portanti che in meglio che stiano a casa e mantengano questi valori nelle sfere
Che a loro sono proprie quindi proprio sul crinale della differenza usando gli stessi argomenti ci si batteva con opposti orientamenti
La differenza e più scivoloso della diseguaglianza quindi dobbiamo essere molto dedicati nella avvicinarsi a queste tematiche
Ebbene io non volevo con ciò lasciare fuori la differenza anche se ritengo che abbiamo molto da imparare dalla storia della e quali danze della diseguaglianza e delle azioni contro la diseguaglianza quali si sono sviluppati in diversi altri Paesi qua imparino in Italia non abbiamo mai coraggiosamente tentato
Anche perché allungo in Italia specie per quanto riguarda le donne lavoratrici siamo stati protetti
Da una situazione di sindacalismo universalistico che curava i lavoratori più deboli e riduceva le diseguaglianze per tutti quindi anche non volendo ne riduceva anche per le donne
Ma queste un tempo ormai passato nella situazione odierna il problema si pone come pressante abbiamo molto da imparare da altri paesi sia dei Paesi europei del Nord Europa
Sia dei Paesi come gli Stati Uniti dove le politiche più coraggiose
Di azione contro la diseguaglianza sono state tentate e hanno anche ricevuto forti reazioni negative
E a differenza rimane solo un'ombra negativa
Vorrei proprio chiudere con queste parole no la differenza deve contare continuare ad essere il nostro orizzonte e qui direi che ci deve essere in due modi diversi
La differenza deve stare
Dentro le nostre prospettive di misure positive quelle stesse che venivano invocate dai cenni io facevo alle diseguaglianze strutturali italiane per esempio
Che mi fanno citare suggerire a voi politici due esempi le giovani donne
Come diceva Livia Turco ieri le giovani donne sono i soggetti che proprio esemplarmente
Hanno bisogno di un intervento pubblico di sostegno perché così come vanno le cose nel mercato nonostante le loro altre credenziali o non lavorano o non fa bambini o fanno poco dell'una e dell'altra cosa
Allora le giovani donne sono l'esempio di politiche sociali su cui abbiamo molto da imparare appunto da altri Paesi
La rappresentanza politica c'è molta irrisione lo stesso termine le quote rosa come discorso per
Corregge forte sbilanciamento della presenza femminile nei rappresentanti lo stesso termine quote rosa e irrispettoso
Proprio deride
L'argomento che invece di nuovo dico all'estero sono esterofila ma la nostra cultura della parità purtroppo è molto povera abbiamo da imparare in questo e considerato un problema molto serio
Non solo nel mondo anglosassone che fa un po'da modello nei paesi del Nord che anche sono un modello ma persino in Francia nel Paese noi più simile
Dove in un modo singolare muban vorrà pari te
Addirittura lanciato il problema della rappresentanza per politica femminile fin troppo avanti secondo me perché nel timore che
Questa
Frantumarsi del principio universale repubblicano della rappresentanza la Repubblica
Ha detto no e non vorremmo mai delle quote per le donne
Noi vogliamo la rappresentanza duale perché la Repubblica si legge si regge universalistica mente su due
Tipi di cittadini solo due non altri donne e uomini quindi un dualismo della rappresentanza a fondamento di una nuova parità che si propone come universalistica anche se propone una forte spinta per le donne
Dunque noi abbiamo queste varie misure che però vadano accolte in un disegno complessivo
E sia le misure specifiche mancano dall'agenda politica questo mi stupisce lo chiedo a voi il perché voi fate la politica
Perché in Italia devono essere così Esterne all'agenda politica non dico quando sugli veniva visione ma anche quando vengono presi in considerazione come diceva Emilia De Biase le donne sono come caso mai la quota del Welfare no pezzi sono misure molto importanti che stanno al cuore delle nostre politiche sociali del lavoro del welfare
E io ritengo che vadano ricomposte in un disegno che la differenza la prende come un suo orizzonte valoriale
E la prende seriamente in considerazione uno secondo modo la differenza va anche presa in considerazione ed è la differenza che ci viene dall'esterno
Tipicamente la nostra cittadinanza si sta abituando dovrebbe cercare di attrezzarsi e qui non tratto di donne in un primo momento dovrebbe attrezzarsi a raccogliere
Le culture differenti no è un fenomeno crescente con l'immigrazione nel nostro Paese ci troviamo di fronte ai gruppi sociali che hanno differenti valori la dicitura differenti compatte culture
La nostra politica della cittadinanza deve mettere questo problema al centro
Noi sappiamo che il multiculturalismo variamente in crisi nei diversi paesi nei suoi diversi modelli quello francese e quello inglese
Anche quello americano qualcuno diede si stava con molto piacere quello canadese ma ricordiamoci del Canada ha cominciato molto molto presto con queste politiche
Sono tutte in crisi ma è discutono e noi discutiamo pochissimo
Dobbiamo prendere le differenze altre quelle che ci vengono da altre comunità culturali in considerazione
Quando facciamo questo qual è il nostro problema e di stabilire in questo caso i confini di apertura della cittadinanza diciamo così picchetti della cittadinanza i punti oltre cui noi non possiamo andare
E di nuovo qui guardate un po'sono le donne che sono centrali non è perché io quali insistere su questo tema ma chi è
Portatore dei diritti universalistici dei diritti umani all'interno di quei gruppi minoritari
Che noi vogliamo accogliere nella nostra cultura laica universalistica con i diritti individuali di rispettati chi è portatore dentro queste culture di una possibile
Protesta come minoranza in oppressa dentro la minoranza
Ricordiamoci dibattito sul vero di nuovo le donne sono portatrici di diritti e sono al centro di un discorso su valori culture libertà
Grazie a alla professoressa Beccalli
Ora iniziano gli interventi la parola per il primo intervento vittoria Franco io sto però
Scusarmi ma essendo la nostra mattinata molto ricca
Un minuto prima degli otto previsti per gli interventi Saro mi farò sentire diciamo
Con decisione vittoria non possiamo non vedere
Che in atto nel nostro Paese un'operazione politico-culturale più passa attraverso il rapporto fra religione e politica fra etica e scienza e che alimenta lo scontro fra culture della conflittualità tra valori
Non è uno scontro fra teoria accademica si confrontano due visioni delle relazioni sociali e civili due concezioni della società da una parte c'è il tentativo di costruire una matura Società aperta in grado di farsi carico anche delle nuove domande poste dalla globalizzazione
E dalle inedite frontiere della scienza rispetto alla vita alla nascita alla morte
In una società aperta ai valori sono naturali non indicano un'unica strada un minimo percorso un unico esito della decisione etica
Sull'altro fronte c'è una parte politica che assumendo la tradizione e alcuni valori religiosi aldilà della fede chiusa per condurci verso una società chiusa basata sull'imposizione di valori e comportamenti si produce una saldatura fra restaurazione etica religione e politica di
Diamo qui rischi di questo progetto
Il rischio di una società chiusa cioè nella quale i principi fondativi della Costituzione come l'eguaglianza la libertà e il pluralismo
Vengono calpestati in nome di un monopolio etico e perdono quella natura fondativa
In questo modo è chiaro che anche la politica perde il suo ruolo come terreno della ricerca della mediazione
La politica diventa residuale subalterna
E si confondono suscita buone società giusta
La politica si deve occupare della Società giusta e di garantire la convivenza di molteplici concezioni del bene ne parlavamo molto acutamente Salvatore Veca prima nel suo intervento un altro rischio consiste nel fatto che l'introduzione di elementi esasperati di conflittualità
Impedisce orrende difficile un serio necessario dibattito sui valori sulla bioetica sull'etica pubblica sulla laicità
Si compromette la fluttua sita di un libero confronto fra credenti e non credenti tra politica e religione anche per costruire dimensioni più ricche della laicità e io sono convinta che questa ricerca vada compiuta con rigore e serietà
Il rischio ancora e che usciamo dal terreno del dialogo ed entriamo nel campo della lotta per l'egemonia nella lotta perché è una cultura prevalga e domini sulle altre
Sono cresciuta nella sinistra e sono stata educata alla ricerca del dialogo
Sappiamo che sulle grandi questioni soprattutto su quelle etiche occorre ricercare il più possibile mediazioni e terreni ampi di convergenza non siamo per il bipolarismo etico o perché pacchetti di valori si alternino al governo
Vogliamo continuare a essere coerenti con questo principio che attiene alla Paideia politica
Ma non possiamo nasconderci le difficoltà della coerenza se quello se qualcuno alimenta il conflitto superando la soglia che riguarda il fare della politica e dell'autonomia dello Stato e mira a forgiare le leggi non vogliamo disconoscere il ruolo pubblico delle religioni
In Italia la secolarizzazione non ha mai significato disconoscimento del ruolo della religione nella società e nella formazione i termini del concordato che prevede l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole sono una testimonianza
Noi accettiamo la sfida della costruzione di una nuova laicità una sfida a cui si chiamano anche le nuove frontiere della genetica e i personalmente ritengo che il perno della nuova laicità sia la responsabilità responsabilità individuale sociale della comunità scientifica ma nella responsabilità sono contenute in due dimensioni rinunciabili la libertà e il limite la libertà intesa mi parlava di nuovo prima Salvatore Veca
Come possibilità di dare in realtà ai propri progetti di vita è una bellissima definizione di libertà
E il limite certamente una società ben ordinata deve saper tenere insieme questi due valori la libertà e il limite limite nell'azione individuale limite che proviene dal senso comune e condiviso ma il soggetto di questa nuova epicità e l'individuo responsabile che può decidere delle sue opzioni etiche i valori sono importanti sono ciò che contraddistingue una società e possono trovare il loro fondamento in una verità religiosa ma possono trovare una cogenza altrettanto forte nelle relazioni umane e sociali il governo rispondere all'altro che è l'essenza della responsabilità Heinze è la sua cogenza la sua forza vincolante
Io personalmente soffro quando sento parlare di laicità come assenza di valori come nichilismo come relativismo per cui se non c'è Dio tutto è possibile come individualismo sfrenato
Esiste un'etica laica nel senso che i valori che guidano l'agire non hanno un fondamento nella trascendenza ma nella forza delle relazioni umane scusate umani e sociali e D'Alema giustamente ieri richiamava al rispetto reciproco dei valori
Occuparsi di laicità non è un esercizio secondario della politica da relegare all'élite intellettuali non è oggetto di discussione accademica
La laicità e la forma stessa della politica e ne segna il contenuto perché fa parte di quel tessuto culturale che ci fa ricercare un nuovo Guelfa
Perché dentro c'è la cultura dei diritti civili e delle libertà c'è una determinata concezione della giustizia sociale
Riguarda il problema di come disegniamo il tessuto delle relazioni umane e civili
Di come governiamo la convivenza
E la vera essenza della laicità dello Stato improprio la convivenza il vivere insieme nella diversità e allora parlare di laicità vuol dire parlare di come consentiamo a diverse spesso conflittuale concezioni del bene di convivere
Non facciamo teorica ripeto ma discutiamo di politiche sociali e culturali ci occupiamo della vita concreta e quotidiana delle persone
A seconda che l'assumiamo no produciamo effetti diversi sulle vite delle persone a seconda di come concepita concediamo poco quella concediamo possiamo far diminuire o accrescere la sofferenza delle persone
Abbiamo definito la legge quaranta sulla fecondazione assistita una legge crudele che produce sofferenza e mortifica la dignità della donna e per questo l'impegno nostro e quello di cambiarla per renderla più umana e se ci fosse stata una legge sui PACS probabilmente la compagna di un reporter caduto sotto le bombe irachene non aggiungerebbe alla sofferenza della perdita del suo compagno
Anche l'umiliazione filone essere riconosciuta come tale soltanto
Perché insieme avevano scelto di no sancire la loro unione con un vincolo giuridico
E non soffrirebbero le persone omosessuali che fanno scelte di vita comune che non possono essere riconosciute e perché mai deve essere proibita la pillola abortiva se diminuisce la sofferenza fisica e una scelta pur sempre drammatica
Ecco perché proibire il testamento biologico sesso il frutto di una libera scelta dell'individuo
Diritti indicibili individuali i diritti civili fanno parte di quel tessuto connettivo che disegna una società aperta
Nella quale nessuno può dire agli altri come si sta nella famiglia
Quale famiglia costruire se quando fare scelte di maternità e paternità o proibire scelte procura pro creative o se come fare prevenzione di malattie Sasso al mente trasmissibili salvando delle vite
Per questo non possiamo richiamarci soltanto alla libertà di coscienza quando facciamo leggi su questioni che hanno significativa rilevanza etica
Quando siamo chiamati a fare leggi che possono allargare o restringere la sfera dei diritti e delle libertà non possiamo non vedere che la riduzione della laicità coincide e qui termino con il restringimento della sfera dei diritti soprattutto per le donne faceva bene Barbara parlarne prima
è in corso un attacco pesante alle donne alle libertà femminili anche a causa di quella saldatura fra teismo devo dei principi religiosi e penso al ricorso a metodi di violenza psicologica per dissuadere le donne dalla Bortot
E non credo sinceramente che in altri momenti sarebbero stati possibili i turpiloquio il sarcasmo l'irrisione con cui sono stati accompagnati gli interventi delle donne durante la discussione sulle quote rosa in Senato
Quell'atteggiamento e frutto di una cultura di regresso delle libertà che non possiamo consentire che ringrazia
Grazie
Grazie vittoria non c'è stato neanche bisogno di fatte le è stata puntualissima
La parola ora assi Panama uscito presidente dell'associazione antiracket di Napoli
Cari amici
Grazie per l'invito è grazie per avermi dato l'opportunità i poteri parlare in questa importante occasione
Vi presento per quanti non mi conoscono
Sono Silvana Fucito imprenditrice di Napoli presidente dell'associazione antiracket San Giovanni per la legalità
La mia connivenza con la camorra comincia nel due mila quando in modo subdolo cominciarono ad entrare nel mio negozio i signori della camorra
Facendo piccole richieste
Ma mano che il tempo passava diventavano sempre più esigenti e noi sempre più rigidi
Mesi di trattative di ansie paure e umiliazioni ma sempre dicendo no poiché la notte del diciannove settembre del due mila e due l'epilogo
Il mio negozio era in fiamme
Insieme alla vernice andavano via il fumo trent'anni di lavoro trent'anni di sacrifici miei personali di mio marito e della mia famiglia
Al cospetto di quella tragedia che non colpiva sono nutriva un intero quartiere al cospetto di centinaia di donne vecchi bambini evacuati dalle loro case nel cuore della notte
La nostra disposta Ford denunciare nostri aguzzini
E quella stessa notte
Mentre il nostro negoziato in fiamme
Noi eravamo in questura a denunciare anni di soprusi e anni di violenze
Forte forme indignazione popolare avevano osato troppo avevano calpestato la vita di centinaia di persone
Oggi a distanza di circa tre anni penso che quell'incendio sia stato un un segno del destino
L'incontro con Tano Grasso la nascita dell'associazione e finalmente la gente comune che si ribellava
Oggi Napoli conta cinque associazioni con centinaia di iscritti il nostro lavoro portato avanti con l'aiuto e l'esperienza di Tano Grasso sa portando a grandi risultati
Poche decina di reduce nel due mila e uno settecento ebbe dolce nel due mila quattro
Centinaia di arresti è soprattutto condanne esemplari
La nostra esperienza viene richiesta anche da altri Comuni del napoletano siamo diventati un modello nazionale
Il nostro movimento è stato notato anche all'estero e giornalisti e televisioni da tutta Europa vengono a Napoli per capire cosa sta cambiando nella nostra città
Il Times miei insignita di un premio Hiross due mila e cinque e mi ha messa nella rosa dei trentasette personaggi europei che hanno fatto qualcosa di eccezionale
Quel premio non è solo mio ma di tutta Napoli di tutti quei napoletani che vogliono cambiare la città
Dopo tanti anni di indifferenza omertà c'è in tutti voglia di cambiamento
Noi ce la stiamo mettendo tutta ma non è facile abbiamo bisogno del vostro aiuto
Abbiamo bisogno che qualcuno ci tende la mano
Non si può parlare di legalità in una città dove mancano tanti servizi dove mancano posti di lavoro dove lo Stato fa sentire la sua presenza solo in casi eccezionali
Non basta venire nei nostri quartieri nei momenti di grossa emergenza e andare via senza poi prendere seri provvedimenti se non quelli di temporanea depressione servono fatti serve che voi tutti faccia avete del Meridione la vostra priorità la Campania la Sicilia la Calabria fanno parte dell'Italia
E devono avere la vostra attenzione
Per combattere le mafie non servono solo nelle repressioni le leggi speciali ma risposte fattive per strappare ai giovani alla camorra serve a frenare delle alternative
Serve di dare fiducia nelle istituzioni a tutti quei cittadini che ormai sono quasi sconfitti
Ora conclude vi chiedo nei prossimi programmi
Future c'è posto anche per noi
O resteremo soli a combattere contro questo nemico darete maggiore attenzione al sud che negli ultimi anni è stato dimenticato
Ringrazio tutti per avermi ascoltata
E mi scuso per quanto ha detto ma quando giro per i quartieri di Napoli quasi degradati quando vedo tanta gioventù abbandonata spessa il mio cuore soffre grazie
Grazie
Grazie al Silvana Fucito
Vorrei dare ora la parola a Umberto Paolucci vicepresidente della Microsoft Corporation
Prepara Nicola Zingaretti
Abbiamo sentito delle parole bellissime incredibile che ci si debba scusare per aver detto per favore così belle complimenti davvero
Il mio tema è diverso il mio tema è quello di come trarre un valore per il nostro Paese da una cosa che finora abbiamo fatto poco e male che usare il potenziale la forza della nuova tecnologia
Devo dire che da un male come delle volte capita è venuto fuori un bene
L'errore di valutazione che è stato fatto a suo tempo sulla velocità con la quale internet poteva cambiare il mondo ha creato con perdite terrificanti di denaro un'infrastruttura una rete degli standard delle conoscenze
Sulle quali si è costruita una nuova forma di globalizzazione
Che non è più la globalizzazione una faccenda
Dei paesi dell'azione che devono rapportarsi fra di loro e competere che nella dimora facendo solo delle grandi aziende come la mia che devono competere con le altre è una faccenda la globalizzazione che riguarda le imprese piccole che riguarda qualunque organizzazione che riguarda l'individuo
Ognuno di noi deve pensare che sul pianeta ci sono delle persone che possono essere in concorrenza con lui allora ci vogliono esserci devono essere dei criteri di competitività di solidarietà dei quali vorrei parlare
Vorrei dire come siamo arrivati fin qui quello che è successo per esempio negli ultimi trent'anni cioè perché internet la tecnologia così pervasiva
I principi sono stati quelli di avere degli standard dei sistemi aperti interoperabili la semplicità che non è mai abbastanza ma è quella che sempre stiamo cercando
Un modello di sviluppo nel quale ci sono stati investimenti ci sono stati ritorni sugli investimenti ci sono stati contributi tasse pagate fiscalità c'è stata occupazione che si è generata c'è stato un valore creato per le aziende e per i Paesi e per i lavoratori
Ci sono stati anche altri modelli come modelli nei quali soffre apparentemente
Gratuito da realtà non lo è
Che hanno pienissima cittadinanza il modo per open source ma che non devono essere confusi nella loro componente volontaristica no di contributo e li divide con entusiasmo all'utilizzazione giustamente legittima commerciale
Cioè queste questi modelli devono coesistere e ci deve essere spazio per tutti
Ma non è tanto di questo che volevo parlare volevo parlare di un paio di altre cose nei pochi minuti che mi hanno concesso e ringrazio
Di tutto questo grande potenziale di cambiamento del mondo che la ittica messo a nostra disposizione
Noi cosa stiamo facendo
In un Paese nel quale l'impresa non ci crede noi abbiamo circa la metà degli investimenti per ha detto in information technology rispetto ai nostri amici europei certa considerare quelli che sono più avanti di fatto l'Europa
è indietro facendo eccezione per il Nord Europa in questo campo l'Italia particolarmente indietro loro noi dobbiamo anche da un punto di vista politico se pure il mio contributo politico none dobbiamo capire qual è lo scenario nel quale l'Italia vince
Che cosa deve succedere perché Alitalia vinca
Chi è che deve aiutare le piccole imprese solo il nostro tessuto a competere
Se c'è una grande ripresa come mi auguro che ci sia dell'economia mondiale e dalle rimaniamo fuori chi è che si deve muovere
Chi è che deve mettere a punto un piano per trarre vantaggio non solamente subire gli svantaggi dell'ingresso di nuovi giocatori nel nell'arena dell'economia mondiale come la Cina come l'India
Se il Mediterraneo una risorsa come si fa a far sì che lo sia davvero per le nostre imprese per i nostri lavoratori come si potrà delocalizzare in Italia anziché delocalizzare in altri Paesi le imprese sane ore ed ecco delocalizzano perché non lo possono fare
Magari al sud con una fiscalità di vantaggio come si fa a garantire una crescita che non sia profit rendita Massiah occupazione sia benessere collettivo queste risposte non l'abbiamo ancora date e non abbiamo neanche deciso forse quali sono i nostri compagni di strada ho sentito con piacere Giuliano Amato l'ho letto in realtà spendere una parola chiara verso gli Stati Uniti gli Stati Uniti sono un compagno di strada su questa strada verso il nostro futuro per il quale io credo sono convinto ci vogliono le idee molto chiare
Anche con durezza non si può fare tutto possono fare delle cose si devono fare delle cose si deve rinunciare ad altre cose quindi ci vuole un piano strategico un piano che preveda dove saremo fra cinque anni dove saremo fra dieci dove saremo fra venti
Un piano per l'Italia digitale che guardate non è un piano che riguarda le forme certe cose un piano che riguarda il Paese che riguarda tutti che riguarda che riguardano con tutta l'umiltà e la e la modestia possibile io ho cercato di contribuire a questo piano lavorando con Beatrice Magnolfi l'onorevole Magnolfi abbiamo messo a punto una proposta per un piano per l'Italia digitale che cerca di tirar fuori il meglio delle migliori pratiche mondiali per il nostro Paese viste nelle ottiche del nostro Paese
Per questo piano deve essere in grado di coinvolgere coinvolgere la parola quindi coinvolgere con la visione sistemistica le istituzioni locali i sindacati l'associazione imprenditoriale dei consumatori tutti quanti noi deve essere un piano articolato di politiche strutturali di politiche per l'e-government
Di incentivi alla domanda anche che pure servono di riorganizzazione del settore dell'ICT che non sta andando affatto bene di politiche per l'innovazione per la proprietà intellettuale perché con lui e dalla conoscenza vuol dire anche tutela della proprietà intellettuale tutela degli investimenti in conoscenza
In conclusione dobbiamo recuperare un senso di direzione in questo campo che ci porta verso il futuro e dobbiamo avere delle priorità perché si tutta una priorità niente una priorità se non diciamo che cosa ammettiamo di fare non riusciamo delle risorse per fare quello che dobbiamo fare i principi sono quelli della competitività di lungo termine
Di includere non di escludere di coesione sociale
Che possono nascere da uno sviluppo che è accompagnato da una crescita e l'occupazione altrimenti non c'è coesione sociale e di integrazione l'armonizzazione dei nostri punti di forza in un profilo investita che sia solo nostra che sia dell'Italia che sia vendibile che sia proponibile all'estero che sia vincente questo noi dobbiamo e possiamo fare
Vorrei semi viene concesso spendere i prossimi due minuti sul tema della giornata perché ieri hanno potuto venire vedi allegato al tema dell'economia delle Sonate quello dei valori
Vorrei condividere con voi la mia personale esperienza di manager da oltre trentacinque anni
Sul tema dei valori sul tema delle persone perché queste sono le cose che contano di più tutto quello che ho detto è fondamentale ma quello che sto per dire secondo me conta di più vicino al mio cuore la cosa che conta di più sono i giovani
Quindi una visione di futuro che non sia fuggire da un pericolo la disoccupazione emarginazione ma sia una una visione che entusiasmo una visione che muove le forze questa me dobbiamo dare questa noi siamo obbligati a dare come classe dirigente
A della gente ai nostri giovani ai quali non parliamo spesso ai quali parliamo male avete visto chi sa parlare ai giovani che cosa ha fatto era il Papa che sapeva parlare ai giovani avete visto che cosa è riuscito a fare io credo che i partiti abbiano la grande sfida non di fare una sezione giovani ma di parlare ai giovani come messaggio principale dicono che loro fanno perché sui giovani che si può costruire le cose che ho detto e sostanza al futuro
E noi dobbiamo creare uno scenario una molteplicità di scenari nel quale i giovani possono nel loro lavoro trovare soddisfazione a trovare anche divertimento
Certamente lavoro duro certamente sacrificio ma anche divertimento è severo realtà di lavoro questo non è possibile le persone devono cercare di cambiare la realtà di lavoro dall'interno non devono accettare passivamente le cose devono pretendere di poter spendere la loro vita in maniera adeguata alloro potenziale a quello che possono fare quello che possono dare agli altri e allora i valori per una cultura dell'eccellenza del cambiamento sono valori di integrità di onestà di passione per il proprio lavoro e per gli effetti del proprio lavoro quindi per quello che si può dare ai clienti ai colleghi del partner anche ai concorrenti di un atteggiamento aperto rispettoso verso gli altri
Nel correggere un collaboratore che non fa le cose giuste mai colpire la sua persona la sottostima colpire l'errore segnalare l'errore il muro che questo possa essere un elemento di crescita volontà di prendersi sta finendo volontà di prendersi su di sé la responsabilità di grandi sfide nel lungo che siano decennali nel breve che siano giorno per giorno comprensibile visibili
La capacità di essere autocritici dimettersi discussione di accettare le critiche degli altri ma anche di mettere da se stessi in atto le proprie crisi che sono un elemento di partenza chi è soddisfatto chi pensa di sapere tutto io ho paura delle persone che pensano d'aver capito tutto io ho paura di queste persone
è la responsabilità la responsabilità per quello che si fa la responsabilità per gli impegni il tutto in uno scenario di semplicità se nessuno si deve nascondere
Dietro la complessità delle cose che fa la complessità se la teniamo nel nostro animo noi dobbiamo parlare agli altri termini senti sì perché dobbiamo rapportare tutto al comune denominatore che di fronte a noi che è un uomo che è un uomo con i suoi problemi con le sue qualità
E quindi tutto ogni c'è problema ogni realtà deve essere spiegati in termini semplici e lo dico ai nostri commerciale lo dico ai nostri uomini di marketing voi dovete essere semplici rimasta essere convinti di quello che fate però siete convinti se pensate che è sbagliato ditelo magari sbagliato davvero la cambiamo
E quindi questo porta queste cose ci tengo molto semplicità convinzione la terza cosa autenticità
Io vorrei che tutti quanti potessimo essere autentici del nostro rapportarsi agli altri nel nostro lavoro e che le aziende possano dare la possibilità alle persone di essere davvero quelle che sono in uno spirito di crescita sentivo prima il professor Veca parlare di tolleranza certa tolleranza ve lo scenario aziendale
La diversità non va solo tollerata ma incentivata va fatto leva sulla diversità va tirato fuori il valore che sia dalla diversità le persone allineate e coperte
Che dicono quello che loro capo vuol sentire non servono a niente cioè è un è un ecco è un non serve ci vuole la diversità
E la capacità di cambiare di innovare
Senza dimenticare avendo il senso delle proprie radici di doversi da dove si viene che cosa si è fatto ma non ma non come stare attaccati a terra come un albero alto che ha delle radici per essere alto quindi senso di dove si viene ma anche la disponibilità Inter operare per gli altri con gli altri per costruire insieme agli altri e non essere
Monocorde monotematici Total dopo ore di licenziate che sono solo una cosa essere aperti non abbiamo il privilegio di vivere in un paese nel quale la cultura l'arte trecentosessanta gradi non possiamo godere se abbiamo la capacità di fare una questione di denaro è questione di di avere gli occhi giusti per guardare certe cose quindi anche il i manager devono fare queste anche le persone che lavorano devono fare questo nella loro vita di lavoro e l'ultima cosa che dico
E avere compassione
Compassione vuol dire condividere letteralmente le proprie passioni con gli altri ma che avere compassione nel senso più normale della parola quindi pretendere molto dagli altri aiutarli a crescere ma poi accettare anche il fatto che ognuno dei limiti quindi questi limiti vanno
Vanno accettati le persone vanno aiutate le persone non vanno colpite non vanno spezzate ma vanno fatte crescere a livello massimo possibile per il potenziale di desiderare la motivazione
Che loro hanno e allora il nostro ruolo quale concludo davvero il nostro ruolo di tutti quelli che condividono queste queste idee questa visione darsi cambiamento verso l'innovazione verso un futuro diverso il nostro ruolo se ci crediamo è quello di essere davvero degli agenti di cambiamento
Come diceva
Giancarla di noi dobbiamo pensare a dire tutto quello che possiamo fare noi poi quello che posso fare gli altri l'oracolo che possiamo fare noi a testimoniare queste cose dare valore alle minoranze e fare in modo che nelle aziende ci siano più donne in ruoli più importanti non voglio citare i nostri progetti ma se erano molto importante in questo senso
Noi dobbiamo dare un valore a questo nuovo mondo con tutto quello che ci può portare con determinazione con convinzione e con spirito di servizio
Con umiltà con rispetto con semplicità con l'autenticità di persone che credono hanno fiducia e fede nel futuro e hanno questa grande cosa in comune che li unisce tutti quanti che è l'amore per l'Italia
Grazie
Grazie poi c'è la parola ora a Nicola Zingaretti capogruppo nella nostra delegazione al Parlamento europeo
Parlando di valori e libertà
Io credo che Barbara Pollastrini ha avuto sicuramente ragione
La destra tra i suoi lasciti più perniciosi
Ci consegna uno spirito pubblico impoverito il calpestio di principi regole le culture
Che se noi siamo qui siamo qui con l'ambizione di ricostruire ridando un senso e dignità in questa nostra Italia in questo nostro nuovo secolo a parole valori come democrazia libertà uguaglianza giustizia
E allora care compagne e compagni muovendo da queste giuste ambizioni io credo che la politica per raccogliere l'invito di Veca non può sfuggire
Alla domanda che il mondo ogni giorno in ogni luogo ci ripropone spesso in forma drammatica ma
Per chi questi diritti e valori e queste parole a chi oggi nelle società europee non suonano davvero attuali e credito
Chi e ammesso ho incluso e coinvolto realmente nel mondo globale delle nostre metropoli meticcia in questo messaggio compito della politica io credo del riformismo e anche quello di non aver paura della radicalità di questi interrogativi
E di capire cosa occorre fare affinché tutto ciò torni a conquistare una moltitudine di esseri umani non ci sono domande retoriche
L'ultimo kamikaze suicida in una via di Baghdad era una donna di trentasei anni nata e cresciuta in Belgio nel cuore dell'Europa
Le ragazze e i ragazzi delle periferie francesi pure in un contesto particolare di storici odi divisioni e comunque di un Occidente metropolitano
Comunicavano soprattutto estraneità vogliamo distruggere essi dicevano qualcosa che non ci appartiene che ci opprime che ci fa sentire inferiori
I terroristi che hanno seminato morte e terrore all'ombra erano ragazzi nati e cresciuti nelle strade delle città inglesi
E si parla molto della vergogna dei cori razzisti negli stadi contro i calciatori di colore ma durano da anni questi cori e poco si riflette quanto quei cori infami vengono vissuti da milioni di altri ragazzi di colore nelle nostre città
Come muri che si ergono tra le strade delle nostre città
Oppure ieri D'Alema parlava della solitudine di quel giovane operaio che il diritto alla pensione non l'ha proprio nel suo orizzonte per il quale la parola diritto appare un lusso
Ho Paola Concia ieri che ci ha ricordato il dramma per una coppia omosessuale
Delle sanità assoluta della sfera dei diritti civili nella vita
Occorre avere coscienza di questa complessità non averne paura e non eludere il fatto di vivere in un tumultuoso passaggio civiltà nel quale imperativo anche il compito per la politica di ridare un senso pieno direi una con sé una coerenza vera viva umane
A valori che noi definiamo storicamente universali
E che però a ben guardare a volte a molti non appaiono così
Io non sono mai apparsi così perché vengono avvertiti come distanti e non propri perché perché a loro non hanno dato e non sono coscienti sono coscienti
Che se non accadrà qualcosa non daranno mai nulla e avviene in popolo ai quali la proposizione violenta i modelli provoca rifiuto e odio e avviene anche nelle nostre società spesso così finte mente libere
In primo luogo la democrazia ovviamente ma allora occorre essere rigorosi perché di danni l'Occidente in questi anni ne ha fatti molti
Ha ragione Prodi
è importante essere credibili non stancarsi di dire oggi qui e domani al governo che la democrazia non si esporta con le bombe con le guerre illegale come l'Occidente affatto e lo ha fatto nel modo più odioso
Mantenendo mentendo sulle motivazioni le armi di distruzione di massa torturando i prigionieri e usando come è stato fatto armi illegali
La destra che cavalca le paure la voglia di sicurezza ma anche noi
Non possiamo non porci il problema del danno immenso della frattura enorme che tutto ciò ha comportato delle coscienza di una moltitudine di esseri umani la merce passione che sia Dinoi della democrazia delle nostre certezze delle nostre coerenze
La democrazia o è inclusiva per le sue ragioni conquista per quel di più di civiltà umana che è in grado di garantire oppure non è o è lo spazio nel quale la differenza delle identità
Si sposa con l'uguaglianza delle opportunità davvero però per tutti oppure semplicemente non è
L'uguaglianza dunque certo e la sinistra ha avuto il merito anche in Italia oggi Vergallo ripetuto di mettere anche in discussione il valore della tolleranza perché anch'esso riproduce una gerarchia
Da chi tollera chi è tollerato affermando invece la cultura del valore della differenza ma anche qui attenzione
Ce lo dicono proprio a Londra e Parigi e il processo di costruzione dell'Europa alla politica anche tutto questo non basta più
Non ci basta più dire nelle nostre città ognuno il diritto di rimanere se stesso anzi
Forse è proprio questo pensiero inadeguato che finisce per congelare le identità producendo divisioni Katie esclusioni e disuguaglianze
Perché come la storia dell'uomo insegna nel confronto tra diversi chi è più debole malgrado solenni proclami e programmi spesso non accesso reale alla cittadinanza
E allora occorre sporcarsi le mani
Il tema dell'Europa e dei Paesi europei e come fondare una società nuova nella quale differenze vivono si manifestano nella loro libertà ma perché condividono e ieri giustamente Livia Turco ha detto costruiscono tutte un minimo comun denominatore che ha tutti permette di sentirsi parte di quella comunità e a tutti permette di avere accesso con pari opportunità al bene che la comunità offre democrazia uguaglianza solidarietà
Quello che voglio dire compagnie sto finendo è che in questo passaggio di civiltà sbaglia
Sbaglia chi si illude sbaglia quella sinistra che si illude che tutto ciò possa essere traghettato nel nuovo secolo in virtù di una gloriosa funzione avuta nel passato non è così
La sfida il compito del riformismo e cimentarsi come stiamo facendo davvero però
Con una pratica che tende a rendere quei valori e attuali innanzitutto perché inclusivi pane commestibile mi vien da dire
Oggi noi ieri per miliardi di donne e di uomini del mondo non dando davvero nulla per scontato
E io credo che di fronte alle masse immense di individui i diseredati che si affaccia dal palcoscenico del mondo portando con sé storie culture e religioni vite
Che si mescolano nelle strade delle delle nostre città
Il riformismo e riformismo della sinistra che se si immerge con umiltà in questa complessità ha più cose da dire della destra siamo più forti perché in questo contesto è fragile la furiosa pretesa conservatrice
Di imporre la democrazia come modello fondato sulla forza di qualcuno a prescindere dalla coerenza dei comportamenti oppure appelli politiche teorie che ripropongono civiltà di eguali tra le quali una ovviamente superiore a tutte
E sono fragili perché lo abbiamo visto cosa hanno prodotto hanno prodotto conflitti e morte
E questa cultura ha fallito perché ha aumentato la paura è aumentato l'insicurezza badate perché i questa insicurezza la destra che si alimenta in una spirale che rischia però di non avere fine no c'è un'altra strada
E io dico in conclusione che abbiamo fatto bene dunque a parlare di valori in una conferenza per un programma di governo perché alla politica riformismo tocca non raccontarle i problemi ma trasformare questa ambizione in concretezza
La concretezza di una nuova strategia di politica estera perché la storia può cambiare nel mondo
Può cambiare in Europa se un grande Paese come l'Italia muterà da subito e radicalmente la sua politica estera per contribuire a porre fine alla stagione dell'unità del realismo e si impegnerà per il ripristino della legalità internazionale
La concretezza
Del rilancio dell'Europa come un grande progetto politico perché c'è un drammatico bisogno di un forte nuovo protagonista della battaglia degli equilibri del pianeta
E di un'Europa politica che nella società del benessere che produce però malessere
Si attiva della costruzione di un nuovo compromesso sociale in grado di rispondere alle ingiustizie del mondo e guardate
Guardate in queste ore che verranno all'Europa perché la battaglia in queste ore
Perché riguarda lo scontro in atto sulle prospettive finanziarie dell'unione
E diciamolo con il bilancio europeo per cinque anni all'un per cento come rischia di essere l'Europa semplicemente non esisteva dei prossimi cinque anni e infine la concretezza di nuove politiche di cittadinanza perché milioni di persone
Ci riconosceranno come diversi e differenti
Se sentiranno in e sentiranno il nostro come un paese più giusto e democratico
Se non sparsi della legislatura ma io dico nei primi mesi di governo si apriranno leggi anche ad esempio sul riconoscimento dei diritti religiosi per tanti movimenti e comunità di questo Paese
Sulla cittadinanza per i cittadini migranti oppure leggi sui diritti civili come la proposta sui PACS che allarga la forza della democrazia perché elimina ingiustizia esclude ed include gli esclusi
Fatti concreti per un Paese moderno come il titolo di questa sessione fatti che mantengono vivi e valori è un'idea forte della politica che io credo non debba smettere proprio in presenza di queste nuove disuguaglianze
La precarietà dell'esistenza umana e di ridiscussione gli assetti del mondo
Ivi equilibrare i rapporti di forza tra chi sta sotto e chi sta sopra
Per permettere a tutti di godere delle bellezze del mondo e altro che relativismo io non vedo nulla di più universale di questo approccio al mondo grazie
Grazie Nicola
Con piacere l'ora la parola alla professoressa Maria Rita Parsi Presidente della Fondazione Movimento Bambino
Si prepari Gianni Cuperlo
Buon giorno e grazie
Cari amici e compagni vorrei parlarvi di comunicazione e di bambini
Perché penso che sia giusto che propri bambini minori
In quanto tali abbiano un posto centrale nei programmi politici ed elettorali e nella nostra società
Siamo quotidianamente immersi nel virtuale
I nostri figli sono nati digitando con il convitato di pietra della televisione in casa
Ma come dice la volpe del Piccolo principe ancora non abbiamo addomesticato la televisione
Nell'ultimo profetico firma interpretato da Peter Sellers Oltre il giardino che è una feroce satira sulla società americane stupidità dalla televisione unico mezzo di diffusione della cultura a basso costo
Si racconta la storia di chance giardiniere un adulto bambino mai nato alla vita sociale poiché mai leggeste registrato all'anagrafe proprio come non sono mai stati registrati all'anagrafe circa cinquanta milioni di bambini nel mondo
Adottato non a caso da un miliardario giocatore d'azzardo da cui il nome chance cresciuto dentro il suo palazzo il suo giardino facendo il giardiniere da cui il cognome giardiniera
Chance analfabeta come lo sono ottocentosettantasei milioni di persone nel mondo e nessuno si è mai preso cura di lui
Così lui ha imparato a fare tutto ma proprio tutto guardando la televisione la televisione è stata la sua buona e la sua cattiva maestra
Quando il suo padrone muore chance giardiniere
Viene cacciato via dal grande palazzo ed è costretto ad andare oltre il giardino nel mondo
E prima di incontrare un nuovo padre-padrone miliardario che lo adotti
è costretto ad utilizzare il solo altro linguaggio che li conosce quello della natura il tramonto le stagioni i cicli gli innesti riuscendo a sorpresa a conquistare l'interesse di tutti
Dagli esponenti della politica del potere della finanza a cui appartiene il suo nuovo padre-padrone miliardario il mondo immerso nel virtuale dipendente da un i telegiornali notiziari pubblica notorietà il modo di Jean se viene infatti interpretato immediatamente come un linguaggio pieno di occulti significati diventa il linguaggio di un profeta come linguaggio di bambini a motivo del quale la televisione sempre lei comincia a interessarsi di chance
Fino a farlo diventare una celebrità talmente importante da poter essere considerata una possibile un possibile successore al presidente degli Stati Uniti
Così chance cresciuto in solitudine come milioni di bambini davanti alla televisione e che soltanto grazie al suo lavoro di giardiniere ha potuto mantenere un rapporto con la terra e la realtà
Diventa un personaggio da consumare utilizzare proprio come i bambini di oggi allevati come consumatori da consumare
Però prima che l'opera di fraintendimento e distruzione di Jean si compia egli si sottrarrà al gioco del potere indicativo e si allontanerà da tutti camminando sulle acque del lago
Proprio come speriamo di poter fare noi sottraendo i bambini a questo terribile gioco allora è proprio pensando ha chance che io vi vorrei parlare un attimo dei bambini nel rapporto con i media
In Italia i bambini da quattro quattordici anni trascorrono mediamente due ore trentadue minuti davanti alla televisione il diciotto per cento supera regolarmente le cinque sei ore
Si calcola che ogni anno un minore assiste in tv a quarantacinque mila incidenti statali la maggioranza mortali e che in media ogni anno vi da venti mila spot pubblicitari della durata di trenta secondi
L'adolescente medio arriva alla maggiore età dopo aver assistito ad almeno duecento mila interventi
Francamente violenti portati nella sua vita dalla televisione se lo possiamo automaticamente dire che i bambini e ragazzi sottoposti a questa abbuffata di dico l'aggressività violenze angosce stimoli agli acquisti diverranno per forza di cose adulti violenti o compratori compulsivi
Siamo però sicuri
Che tutto questo non avrà alla fine qualche ripercussione sul loro modo conscio o inconscio di agire
Io credo che siamo di fronte ad un gatto e generazionale di memorabile Paul comunicativo di memorabile portata una frattura culturale impensabile soltanto fino a pochi anni fa
Relativa alle modalità di comunicazione tra adulti genitori educatori insegnanti operatori della comunicazione i ragazzi nati digitando il qui immaginati o si è formato a partire da una versione soprattutto televisiva della realtà
Versione quanto mai frantumata a cui si aggiunge l'abitudine a comunicare attraverso internet
Ah ma a me saggiare fino a slogan assi i pollici
A giocare con i videogiochi con prodotti caratterizzati dalla frammentarietà delle immagini e da una costante interattività
Il bambino oggi a differenza di quanto avveniva con le favole con i fumetti che consentivano di identificarsi con personaggi che immaginava diventa direttamente l'eroe
Della del gioco con cui gioca saltando a piè pari il passaggio di interiorizzazione
Così quando video gioca agisce ed interagisce seppure in maniera illusoria all'interno di scenari che sono stati pensati per i citarlo i quali favoriscono stimolando dipendenze un continuo accumulo di tensioni
E dia stinga oltre
Ecco allora la spiegazione di molte manifestazioni di stress
Di certi incubi di certe paure di certe tensioni il pericolo reale è che continuando a costruire TV internet e videogames sotto l'egida esclusiva della spendibilità commerciale
Si formino bambini profondamente diseducativa e vita reale alla socializzazione e ai suoi processi
Bambini che tendono a relazionarsi con modalità malamente apprese dal virtuale nel quale sono immersi senza alcuna mediazione adulta Negro pale
Allora che fare
Anzitutto
Alfabetizzazione mediatica promuovendo quale materia d'insegnamento stabile nelle scuole di ogni ordine e grado e sociale e nel sociale quali formazione per gli educatori gli operatori un'educazione da comunicazione interdisciplinare saliti a e alle nuove tecnologie
Naturalmente per
Per arrivare a questa stabilizzazione è necessario il passaggio
Di individuare un organismo legislativo presieduto da un garante che da una parte possa monitorare tutti quegli organismi pubblici e privati e già si interessano dichiarare il rapporto tra bambini adolescenti mass-media
Poi di riunirli e di unificare l'azione la progettualità penalizzando i possibili finanziamenti per orientarmi nel senso della formazione e poi bisognerebbe attivare vedi degli osservatori sulla televisione sulle nuove tecnologie in collegamento sistematico tra loro da attivarsi stabilmente sul territorio di città e di Paesi attivando lì nelle scuole di ogni ordine e grado e collegandoli con le università
Naturalmente in questi lavoratori in questi osservatori dovrebbero esserci poiché i laboratori
Per la comunicazione che nelle scuole consentano i bambini agli adolescenti di giocare in modo creativo sia con i personaggi delle viti televisivi smontando lo star system dalle della tv dal di dentro
Sia di comprendere i meccanismi del funzionamento della tv
Il medesimo processo di mediazione culturale e creativa proposta nella scuola si può propone poi anche nel nel sociale
Nei quartieri addirittura nei condomini dove voi sapete che già avanzano le televisioni di quartiere in quelle di strada quelle di condominio
Un passaggio ulteriore può essere poi quello della ricerca che potrebbe essere fatta coinvolgendo il mondo delle università sui bisogni di formazione dei bambini sulle loro richieste culturali sulla loro domanda mediatica
Ci sono quei codici di comportamento
E sono che riguardano proprio modalità che sono già in atto in altri Paesi
Ci sono poi c'è l'autoregolamentazione un elemento di grande importanza
E che il tema anche già in atto un codice che dovrebbe l'autoregolamentazione qua dice che dovete poi tutelare soprattutto una fascia protetta ma
Permettetemi di dire invece una un progetto che soprattutto ci interessa
Infine poiché in Italia risulta essere il fanalino di coda in Europa per quel quel guarda la produzione di film di fiction di spettacoli i serial televisivi
E di cartoni animati bisognerebbe operare nel senso di far diventare invece questo settore un'occasione di impegno di lavoro di sviluppo e scrittori registi sceneggiatori autori attori e produttori italiani
Un nuovo mercato di idee di possibilità di ricerche di lavoro e di qualità
Da esportare in tal senso si potrebbe ci vorrebbe una legge quadro e scuole di specializzazione e questo è il Progetto che presenteremo tra qualche settimana come Consulta DS per l'infanzia e l'adolescenza tenevo questo e devo anche dire che per concludere che in una società di immagini sempre più schiaccianti vale forse pensare a quella bellissima frase sempre di Saint-Exupéry dal Piccolo Principe
Se non si vede come che con il cuore perché l'essenziale è invisibile agli occhi grazie
Ho
Grazie sincero la parola ora a Gianni Cuperlo
Come ha detto Bersani
Il centrosinistra se vincerà le elezioni
Avrà davanti a sé un compito molto difficile
Medicare un Paese ferito dagli anni di governo della destra ma soprattutto restituire a due o tre generazioni la voglia di scommettere su di sé
Per questo io penso che hanno già detto in molti vi aggiungo penso che non ci basterà essere quelli dei conti pubblici apposto
La sfida sarà affrontare mali guasti antichi e per farlo servono serviranno politiche pubbliche ma anche i valori dei quali discutiamo questa mattina valori solidi e qualche buona idea dimensioni diverse politiche pubbliche programmi e valori che nell'Italia di oggi per tante ragioni sono destinate a sovrapporsi
Ne abbiamo parlato anche in questi giorni
Più volte citando i legami tra la scienza e la politica ancora questa mattina o il tema Complesso di quale sia il tempo giusto per nascere o per smettere di soffrire
Questioni è noto dove gli interrogativi superano di gran lunga le soluzioni disponibili
Eppure la politica non può sottrarsi
Come è stato detto deve cercare i punti alti di una mediazione evitando di strappare il tessuto morale del paese
E però almeno per noi io credo sia altrettanto insomma Dante distinguere in questa direzione etica
Sarà questa dimensione etica e scelte che invece investono più direttamente la cultura di una forza di governo in altre parole evitare che quella dimensione etica si trasformi nello scudo contro una modernità ritenuta moralmente disordinata garantire ad esempio libertà di ricerca in settori vitali per il futuro del nostro Paese e di milioni di persone che in questo Paese vivono e solo qualcosa che attiene ad una sfera eticamente sensibile o e anche un tratto della modernizzazione del paese
E diritti certi per le coppie di fatto è stato detto sono l'oggetto di un confronto etico oppure riflettono semplicemente un pensiero tollerante sulla società e sulla dignità di ciascuno dei suoi membri io lo dico perché tra gli effetti della globalizzazione c'è molta moltissima precarietà
Ma anche una forza lavoro qualificata che sceglie di vivere dove sono garantiti esattamente quei principi di apertura e di tolleranza
E tutto questo già oggi è un fattore di competitività in Europa e nel mondo non meno rilevante delle infrastrutture o delle agevolazioni fiscali
Ma se le cose stanno così chi si ostina a difendere una società chiusa e respingente conterà di meno
Attirerà meno cervelli meno Investimenti io penso che dobbiamo farci carico del problema e per farlo tra i messaggi che rivolgeremo al paese in particolare a quelli che Bersani ha chiamato giustamente col loro nome di giovani adulti
Dovrà trovare spazio l'idea di una società allarga e tollerante
Quel messaggio andrà declinato contro chi tiene chiusi gli accessi al mercato alle università
Alle istituzioni
Ma dovrà anche essere penso l'alternativa
A chi propone un modello culturale e sociale che a volte in modo strumentale in nome dell'etica contrasta con una visione e voluttà della cittadinanza
Io penso che queste due dimensioni camminano insieme
E che se l'Italia vuole valorizzare davvero le sue energie migliori e sui talenti non basta una redistribuzione di risorse pubbliche c'è bisogno di maggiore libertà nella società nelle regole negli stili di vita
Tutto questo riguarda anche il confronto culturale nel Paese
Quella cosa che forse un tempo avremmo chiamato egemonia
In fondo il dramma del capitalismo moderno non è più lo sfruttamento ma è l'esclusione quella che produce conflitti violenti come a Parigi ma anche volumi crescenti di paura e di isolamento
E non si affrontano però problemi del genere soltanto con buoni ammortizzatori sociali che pure sono fondamentali serve anche una battaglia delle idee
E servono comunità accoglienti rispettose della dignità degli individui io penso che la stessa discussione sulla laicità
Che più volte e non a caso e tornato in questi giorni per la quale ha parlato questa mattina Barbera prendo i nostri lavori
E parte di tutto questo perché uno Stato laico e oggi garanzia di pluralità e dunque di convivenza
Certo non è in discussione il diritto della chiesa o di parte di essa ha esprimere opinioni su temi considerati di rilievo enorme per la coscienza dei cattolici
Ma tanto più di fronte a questo è una sfida della politica ricercare su quegli stessi temi soluzioni ragionevoli e coerenti
è stato ripetuto anche da questa tribuna ieri e con grande autorevolezza che non si decide a maggioranza su questioni eticamente sensibili e giusto
Ma io chiedo a me stesso e chiedo a tutti noi il valore della libertà individuale che cos'è
è un tema eticamente sensibile
O per un individuo può diventare la ragione stessa della vita e dunque qualcosa per cui assenso spendersi incerto in un dialogo con gli altri e cercando risposte condivise
è vero anche questo è stato ricordato su queste basi il dialogo l'ascolto sia sviluppata per decenni la relazione tra una politica laica è un cattolicesimo laico
E ha ragione Massimo D'Alema a ricordare come quell'impostazione assegnato l'evoluzione civile del Paese dalla Costituente alla stagione del Concilio
Il punto e che ogni dialogo si nutre di posizioni che magari non coincidono ma che si ascoltano si studiano e si rispettano
E noi a questo criterio ci siamo ispirati nel passato e penso che a questo criterio dovremmo ispirarci anche in futuro
Ma vorrei dire noi non siamo soli
E oggi una parte importante della Chiesa trasmette un messaggio di chiusura e lo fa purtroppo su questioni come la scienza la ricerca la vita
Che condizioneranno l'avvenire non di una maggioranza di governo ma del nostro tempo
Forse qui la questione etica
Che la politica prima o dopo dovrà affrontare e che si riassume infine nella domanda difficile e drammatica persino su chi decide
E su cosa può decidere io lo dico e chiudo perché da questo punto di vista la prospettiva spessa di un approdo unitario dei progressisti in Italia deve credo poggiare su basi solide
Soprattutto oggi quando le appartenenze per come le abbiamo conosciute si fanno ancora meno vincolanti
Se posso citare un esempio che non ci riguarda direttamente anzi lontano da noi
Mi ha colpito nei giorni scorsi
La decisione di Shimon Peres di abbandonare dopo mezzo secolo il suo partito il partito laburista
E immagino quella decisione Tresa da un uomo saggio e anziano come un atto di fiducia nella politica
L'idea che la pace viene prima di tutto e la convinzione che la pace oggi sia più vicina se prevale la linea del neonato movimento politico di Ariel Sharon
Ora nessun paragone è possibile ma quello è un esempio di come l'obiettivo in questo caso il traguardo di una vita intenderà ha fatto premio sul senso di appartenenza di una vita intera il contenuto ha vinto sul contenitore
Allora noi dobbiamo sapere che la fondazione di un partito nuovo grande unito è uno straordinario obiettivo storico ed io credo sia anche una necessità per l'Italia che noi abbiamo in mente ho chiuso
Ma appunto per questo oltre alle regole questo grande obiettivo ha bisogno di principi di una visione e di una condivisione delle ragioni profonde dello stare assieme
E non per trovare nel nostro nuovo vicino la fotocopia di noi stessi
Ma per mettersi davvero nella condizione di agire insieme sulla base di quei valori e programmi e sono molti che già oggi ci uniscono
Alcuni di quei valori sono per noi una preziosa eredità del passato come ricorda questo fondale che riproduce
Uno dei capolavori italiani del Trecento
E una l'allegoria del buono e del cattivo governo e una delle prime opere di carattere laico nella storia dell'arte di quell'epoca
E descrive un concetto ancora cavano a tutti noi sette secoli dopo l'idea che l'amministrazione pubblica è una cosa buona quando poggia su principi di equità e di giustizia sociale
E allora libertà equità giustizia sociale alla fine sono le cose elementari e fondamentali che ci chiedono molte per
Sonetti fuori da qui a noi se ne saremo capaci non deluderle
Grazie
Abbiamo adesso la parola ad una scaletta ai c'è nichilista una donna amica delle donne outtake cede il bellissimo libro e del bellissimo film la bestia nel cuore lei piazziamo tantissima che essa è con noi testina Comencini
Intanto volevo dirvi che è la prima volta che parlo in un di un in politica in genere leggo i resoconti sui giornali riguarda in televisione parò davanti a spettatori o lettori intanto non so se le altre giornate siano state così rumorose
Ma questa mi appare molto rumorosa sinceramente e non so se sia dovuta al fatto che hanno abbiamo parlato di cultura o perché hanno parlato molte donne
Però volevo dirlo perché da
Da esternare è importante è una
Si è una nota poi per quanto riguarda il tempo sarò molto sintetica perché sono al regista sono abituata a raccontare molte cose in poco tempo
Allora la prima cosa che quando Fassino mi ha invitato quale la prima cosa che mi ha colpito nella frase che presentava questa questa aggiornati sui temi è stato l'accostamento è anche l'accostamento ero stupita ma anche contenta l'accostamento dal tra la parola modernità e cultura
A questo proposito vi voglio l'Agip Api una piccolissima cosa della Julia Kristeva che ha scritto su queste secondo me abbastanza importante molto breve
Ho fatto parte di quella generazione che ha rifiutato l'umanesimo molle una vaga idea dell'uomo vuota di ogni sostanza
Legata una fraternità utopica che si richiamava il secolo dei Lumi e al contratto post rivoluzionario
Oggi mi sembra che non solo che scrisse a mano sull'importante ma possibile riprendere quegli ideali in un altro modo
Perché sono convinta che ciò che chiamiamo la modernità così spesso denigrata invece un momento cruciale nella storia del pensiero
Noi abbiamo acquisito una conoscenza della ricchezza i dei rischi dello spirito umano che senza precedenti
Che inquieta incontra resistenze e provoca censura io aggiungo che provoca in Italia depressione nell'ambiente del lavoro artistico la parola modernità e spesso presa come una parolaccia
Si ha l'impressione che io ho l'impressione che l'attività creativa debba per definizione essere ricollegato a un mondo di valori passati da rimpiangere
Questo mondo anche se non viene mai detto con chiarezza
E per la sinistra l'universo dei valori umani e politici precedenti la caduta del muro di Berlino
Un mondo in cui raccontare era da un punto di vista morale del bene e del male molto semplice molti rimproverano al cinema racconto di oggi a mancanza di grandi film storico politici quando tutta la realtà con la trentuno la nostra realtà il modo in cui noi dividevamo il mondo
E la resa come dice reso il mondo Bice come dice la Kristeva molto più ricco e complicato
Gli artisti e gli intellettuali in Italia sono stati più che altrove legati alla politica
Al contrario di altri miei colleghi e di illustri predecessori io non penso sia un bene
L'arte al servizio della politica prodotte noi dobbiamo saperlo più di ogni altro tragedie brutte S
La fine dell'utopia associata al comunismo ha dunque reso gli intellettuali italiani Christiès poco fertili fra poco fertili novità in ricerca hanno perso la fiducia nella loro forza autonoma
Nella capacità dell'arte di capire il presente annunciarne i cambiamenti prima di molti altri campi del sapere
Vi ricordo la capacità del cinema italiano del dopoguerra di rappresentare l'Italia è renderla nota in tutto il mondo e di ricordo anche come tutta la politica ha lasciato cadere il cinema tutta la politica nessuno lo veramente
Ha cercato di ostacolare un processo che impoverì va enormemente depauperata la nostra cultura per sempre
Il periodo del governo della destra non ha reso ancora possibile una chiarezza su questo punto
L'unità dei valori dei sentimenti delle sensibilità è stata ritrovata un'altra volta
Sulla negazione di quei valori quei sentimenti quelle sensibilità senza pari sensibilità di guida d'essere apportatrice e che a mio avviso ha ragione sono stati detestati
Ora per fortuna o sfortuna dipenderà dalla forza e dall'autonomia che la cultura italiana saprà dimostrare si tratta di elaborare un atteggiamento artistico umano conoscitivo nuovo non nostalgico
Cosa può dare alla cultura italiana questa forza questa autonomia mi sono chiesta
Dentistico tre punti vi dico brevemente poi me ne vado
Uno stabile rapporto con un pubblico direttori agli spettatori
è una dimensione economica la parola economia esattamente come la parola modernità e dista comunque dicono nell'ambiente artistico come la parola successo e denaro
Una dimensione economica delle attività artistiche non significa eliminare il sostegno dello Stato anzi
Significa renderlo efficiente finalizzato alla circolazione e alla conoscenza delle opere prodotte per il cinema presenti o sono vent'anni che cerchiamo di avere una una legge di settore come quella francese che non va a cui non basta
Una un fondo Braudel fusto di cui poi si ogni volta ci si lamenta che i quel governo quell'altro né tagli i fondi ma servono leggi di settore che prende i soldi con tassa di scopo direttamente dalla filiera dello spettacolo
Che faccia rispettare presso le televisioni l'impegno che hanno preso di investimento reale
Nel prodotto nella nella produzione di cinema e di cultura italiana
Ed europea
Ci sono poi gli altri settori che sono più dipendenti del cinema che invece è un settore che fa cultura in modo molto vivo anche se la politica lo ha capito tardissimo
Ci sono altri settori che sono più più dipendenti dei finanziamenti pubblici ma bisogna anche in quel caso che questi soldi siano investiti proprio perché pubblici come criterio economico
Chiunque abbia lavorato in teatro conosce le difficoltà di cambiare regole e gerarchie organizzazione
Senza questi cambiamenti è impossibile riavvicinare l'arte è un pubblico piccolo o grande che sia
Il rapporto con un pubblico di spettatori o direttori ripeto non è così importante la dimensione dà vitalità l'opera artistica essere criticato fischiato plaudito alla vita complicità complicata precaria dell'artista essere magari prodotti ma non visti da nessuno e la sua morte
Vi ricordo che prima di sperimentare con molto successo l'incontro tra due forme d'arte come la letteratura il cinema molti da letteratura e lo diffidenti verso questo cambiamento e dello diffidenti verso una modernità in realtà rivela per esempio che nel Paese che ha più grande forte letterature ti grande forti Cima come l'America le due cose sono mischiate e c'è anche in questo caso non avere paura della contaminazione della modernità di nuovo
Secondo punto e sviluppare l'educazione artistica di base
Ho letto sui giornali che di questo ha parlato anche D'Alema per me pure una cosa fondamentale un pubblico si costruisce dalla scuola i nostri studenti non sanno nulla di storia del cinema di musica poco di storia del teatro
La letteratura classica e moderna circola come è sempre stato in alcune case non in tutte le scuole
Mi pare io con un'esperienza terribile con Paolo Virzì l'Auditorium di Roma e che abbiamo proiettato un un documentario sul cinema italiano in cui non conoscevano né Marcello ne Claudia Cardinale né nessuno di questi attori come possiamo se non c'è una tradizione c'è una c'è una conoscenza una storia come si può produrre cultura
è il terzo punto che è stato detto molto quali sono molto contenta
è una via di artisti è una visione artistica laica ma io aggiungo né clericale né postcomunista
Avere sempre il coraggio di criticare un'opera con cui si dovrebbe invece andare d'accordo perché andare d'accordo non è interessante non è un punto di vista artistico
Avere il coraggio di parlare liberamente di tutti gli argomenti
Non è stato possibile in questi anni raccontare tutto ridere liberamente vero ma sarà possibile farlo negli anni futuri me lo chiedo
Mi interessa molto sarà possibile per esempio criticare la Chiesa o raccontare il nostro passato senza paura senza reticenze lo abbiamo fatto raccontare il nostro passato non credo io non lo credo
Sarà possibile dire che uno spettacolo deve essere prima di tutto è riuscito o dovremmo inchinarci automaticamente a chi sta con noi
A me non interessa per niente parafrasando un collega Pitt finisco pieno di talento un collega che amo molto che la sinistra dica qualcosa di sinistra non importa niente
Ma aggiungo ma che indica qualcosa di nuovo di pertinente di pragmatico di pragmatico che faccia delle leggi in grado di liberare le forze creative italiane di renderle non assoggettabili mai al potere politico
Grazie cantina Comencini anche la passione civile oltre che politica che hai messo nel tuo intervento
Voglio salutare ecco Anna tutte tutti voi Francesco Rutelli benvenuta
E sembra quasi fatto apposta ma non era così darei la parola a Dario Franceschini calcolati in atto è l'arte dell'Aler della Margherita
Io vi ringrazio
Ringrazio Piero per questo invito tutti voi
E vorrei provare a partecipare al dibattito non con l'imbarazzo dell'ospite
Ma con la franchezza di chi si sente a casa
Coi
Noi abbiamo smarrito da troppi anni tutti noi
Abbiamo smarrito la capacità di guardare lontano
Travolti dalla quotidianità
Di questa transizione infinita che stiamo attraversando travolti dalla velocità
Di questa globalizzazione che ci stordisce che ci impaurisce
Ci siamo rifugiati nel presente
Abbiamo ridotto il confronto politico abbiamo ridotto la politica soltanto ad un insieme di ricette
Per cercare di risolvere i problemi del giorno
Convinti di vivere in una stagione grigia priva di quelle Nostalgia di quei grandi appassionati scontri ideologici del passato non abbiamo capito che invece stiamo vivendo un tempo emozionante
Un tempo carico di sfide carico di grandi trasformazioni di rischi definitivi finali verrebbe da dire ma anche di opportunità straordinarie
Un tempo che Peck
Che proprio perché corre veloce scorre veloce ci chiama guardare lontano
Ci impone di non fare mai più una scelta di governo anche la più piccola la più urgente senza rinunciare a capire se va nella direzione giusta se costituisce un passo verso un modello di società migliore
Qui ci ha trascinato la destra
Nella rassegnazione al presente
Nella rinuncia a una politica che vuole costruire il futuro
Come se il futuro ormai non potesse più essere nelle nostre mani nelle mani della politica ma fossi inesorabilmente affidato soltanto i meccanismi del mercato alle regole della finanza e dell'economia al culto della competizione che selezione
Eppure i giovani
C'hanno parlato hanno gridato ci hanno chiesto di cambiare
Quegli stessi giovani che ascoltare i nostri dibattiti nostri scontri in televisione come un fastidioso ronzio di sfondo quelli giovani non rivolgono forse noi una grande domanda di politica quando scendono in piazza quando si indignano sui grandi temi della globalizzazione della pace dell'ambiente della fame nel mondo
Se c'è un limite
Del riformismo in Italia come in Europa negli ultimi vent'anni negli ultimi quindici anni
E quello di essersi rassegnato a discutere e ad affrontare i temi scelti dalla destra
Limitandosi Ari presentarli corretti magari con una spruzzatina di equità sociale in più qualche volta anche solo con un po'di buonsenso in più ma rinunciando a rivendicare fino in fondo la diversità delle società che vorremmo costruire guardate la immigrazione è solo un esempio
Impauriti dalla ricerca del consenso
Inseguiamo la destra mostrandoci un po'meno severi o un po'più solidali rinunciando a dire con gioia che le nostre diversità stanno diventando più vive più colorate più dinamiche più giovani rinunciando a spiegare che immigrati che si integrano le nostre società ci aiuteranno a combattere il racket a combatte la criminalità l'emarginazione a combattere anche la tristezza di società che invecchiano impaurite
Ma la qualche settimana credo abbiamo imboccato la strada giusta
Non importa se l'abbiamo fatto in fretta
Non importa se l'abbiamo fatto per la giusta reazione a una legge elettorale che punta a far saltare il bipolarismo non importa se è stato la spinta delle primarie importa che abbiamo imboccato la strada giusta
La lista insieme con il simbolo dell'Ulivo alla Camera e l'indicazione dell'approdo in un partito comune
Un tema che era vietato affrontare fino a qualche mese fa un partito comune per un domani che non è più lontano ci fanno finalmente ritrovare motivazione e voglia di spendersi
Per la prima volta dopo i tentativi unitari degli ultimi anni molti troppi forse pienamente siamo partiti con il passo giusto
Non dalle formule non dagli organi non dalle sigle ma dalle proposte e il nostro Bitto di Milano nella vostra compresa programmatica sono queste in fondo
Per la prima volta siamo partiti non dagli alambicchi dalla politologi hanno strana ma dall'indicazione di una grande prospettiva politica
Portare finalmente riformismi italiani con le loro storie con loro diversità certa o con l'orgoglio delle proprie radici ma portarli tutti insieme in una nuova casa comune
Cosa dovremmo fare
Cosa dovrà fare il partito dei democratici
Certo prima di tutto far vincere l'esame al centrosinistra
E poi tenere saldamente
Saldamente in mano le redini la guida del governo del difficile governo del paese che ci aspetta
Ma dovrà fare già da ora già da prima di nascere molto di più
Dovrà prima di tutto a tornare a parlare di valori
Buttando a mare questo schema questo schema Fausto ma molto insidioso molto pericoloso secondo cui noi parliamo dei diritti con tutta la loro freddezza mentre la destra parla dei valori con tutti i loro calore
Il partito dei Democratici dovrà invece accettare la sfida sui valori e per farlo dovremo affrontare il confronto tra di noi e non sfuggirono per paura delle possibili divisioni come abbiamo fatto troppe volte
Nei prossimi anni l'avanzare delle tecnologie l'avanzare della ricerca scientifica porteranno sempre più le società ad affrontare i temi etici non saranno più soltanto la procreazione assistita oltre sta mento biologico non potremo più sfuggire a scelte legislative Sultana sia sulla clonazione su molto altro
E allora possiamo reggerà uno schema secondo cui la destra
Per coprire il proprio vuoto pneumatico si appoggia cinicamente sulle posizioni della Chiesa mentre noi ci di l'amiamo o al meglio e ci distruggiamo nella libertà di coscienza
Non dovremmo ricordarsi e la libertà di coscienza che certo intoccabile su questi temi
Ha però diritto di esistere come punto finale di un percorso costruito sul dialogo sull'ascolto sulla ricerca di un'intesa e non come punto di partenza
Potremo continuare a fare come abbiamo fatto tutti sulla procreazione assistita arroccarsi sulle posizioni rigidi resi sulle posizioni di partenza rinunciando ad ascoltarsi a convincerci a vicenda
Come sa interrogarsi sul diritto dei figli ad avere entrambi i genitori sul diritto delle donne procreare sui rischi della selezione della specie
Sul rapporto tra regole collettive libertà individuali come se queste cose forse non esigente da solo di un cattolico di un laico e non di tutti e due insieme
E potremmo continuare a gridare allo scandalo quando i vescovi in Italia come in tutti i Paesi del mondo intervengono anche su temi politici e sociali mentre tutto così semplice
O meno appare così a quelli che Dinoi vengono dalla storia del cattolicesimo democratico
La Chiesa diritto di percepire la propria voce su tutto la si ascolta con rispetto e poi si decide autonomamente nel rispetto sacrale della laicità dello Stato dell'autonomia ed è l'autonomia delle scelte politiche dei cattolici
E poi
Ecco il partito
Il partito dei Democratici dovrà lavorare per ricostruire l'identità nazionale perduta
Ricostruire quel terreno di valori condivisi di una nazione anche tra avversari dal rispetto per la legge le istituzioni ai principi di uguaglianza e di giustizia che uniscono ogni democrazia e che sono stati invece massacrate calpestati in questi anni
E il partito democratico ancora dovrà poi riappropriarsi è stato detto questa mattina molto bene della parola libertà
E c'è stata tolta di mano
Usurpata e sfregiata da questi signori che credono che significhi solo libertà di libertà di fare libertà di competere libertà di arricchirsi
Mentre noi ricordiamo e Celani segnati i nostri padri tutti i nostri padri che libertà significa anche libertà da libertà dalle ingiustizie libertà dalla povertà libertà dalle diseguaglianze libertà dal bisogno libertà dallo sfruttamento
A noi
Hanoi quindi affidato una grande missione
Per partire serve molto coraggio e molta disponibilità
Dobbiamo sapere che una casa nuova
Certo non si costruisce demolendo prima le vecchie ma non dobbiamo nemmeno avere paura dei cambiamenti a cui ci chiama il tempo che stiamo vivendo
Se le culture politiche sono forti sono vere sono radicate e le nostre sono forti sono vere sono radicate non temono di confrontarsi mescolarsi non temono di scomparire perché cambia il contenitore
Abbiamo nelle nostre mani una nuova grande speranza credo spetti a noi soltanto a noi incominciare a farla diventare una realtà
Grazie davvero di qualità dai Franceschini
Dalla pala a Fabio Mussi
E dopo ascolteremo Vannino Chiti
Con la piattaforma presentata qui da Bersani ieri
Penso che
Noi DS possiamo andare sereni e uniti alla battaglia elettori
Su quella base compagne e compagni
Si può affrontare la discussione con Prodi e con gli alleati sul programma
Sfidare con possibilità di successo Berlusconi e il centrodestra io non ho cambiato idea il primo dovere patriottico e mandare questa gente h
Offrire al nostro Paese una seria alternativa di governo
Io non voglio nascondere che la nostra discussione c'è un punto politico forte
E che merita una discussione che prosegue Bersani ha concluso la sua relazione
Dicendo noi siamo la sinistra
Io aggiungo la parte fondamentale della sinistra non tutta la sinistra e questo è il capitale che portiamo nella coalizione una coalizione democratica lo vedo bene che deve essere unita
Perché è un dovere verso l'Italia in un passaggio storico difficilissimo
Dopo la ventata populistica di destra che ha dissipato economia reale coesione sociale risorse morali
Fiducia e speranza è fatto trionfare privilegio arbitrio disuguaglianza
C'è un angolo da girare
E che angolo
Io credo di sapere che cos'è e che cosa può essere una coalizione democratica
Voglio dire sinceramente però che non so ancora che cosa sia che cosa possa essere il partito democratico
Bersani non ne ha parlato la posto fortemente qui D'Alema ieri nel suo intervento vedete compagnie io non ho mai avuto paura nella vita della innovazione politica come si dice
Però non mi contenta della retorica del nuovo di che cosa stiamo esattamente parlando
In Europa non conosco partiti democratici ne conosco un americano ma quanto è distante da noi quel modello politico e sociale
Distante e anche non perfettamente desiderabile
Concretamente mi pare che sul tavolo c'è l'ipotesi di un sfusi o né tra DS e Margherita queste la corsa concrete
E non so
Se essa possa garantire come si auspica una maggiore stabilità nella prossima legislatura
è una scelta questa che guarda naturalmente alla prossima legislatura ma si proietta oltre perché
Entra nel cuore della storia d'Italia più lunga prefigura un futuro più lontano
Naturalmente credo che su questo siamo d'accordo noi non possiamo permetterci di chiamare partito un comitato elettorale provvisorio
Non mi basta la retorica guardo con attenzione alle posizioni nemici a Margherita
C'è qui Francesco Rutelli Franceschini con cui abbiamo sempre lavorato insieme bene
Ma vedo anche le condizioni che sono state poste ed è strano che non si discuta apertamente
La prima che questa nuova forza si collochi alla fine fuori dal campo del socialismo
La seconda
Che finisca il collateralismo dei DS con le cooperative la CGIL
Mi pareva che il collega alle collateralismo fosse superato da un po'di tempo
E che questo partito non deve essere né clericale né laicista ma io chiedo che sia laico perché questa è una condizione irrinunciabile
Tutto ci dice che nel mondo se non torna ad affacciarsi un nuovo socialismo la regressione politica verso la tribù lette mia la razza la nazione le identità religiose contrapposte belligeranti diventa noi inarrestabile
E la coppia politicanti politica non basta continua a pensare che il problema sia l'edificazione di un nuovo pensiero
è un nuovo movimento socialista critico del disordine del mondo anzi come scrive Ziegler a suo figlio parlandogli della globalizzazione dell'ordine criminale del mondo
Ho condiviso una decisione di andare alla Camera con una lista unitaria al Senato con la vista di esse questa decisione deriva dall'importanza della candidatura di Romano Prodi Chiorda all'inizio ha condiviso
Dal risultato delle primarie e della nuova legge elettorale
E la minoranza lavorerà per il successo di queste liste come ha fatto sempre la lealtà cuscini impone però anche in questa occasione di confermare che ci sono idee diverse sull'approdo strategico di questo processo
Questa diversità divisioni mandare impedirci ora una battaglia comune una condotta unitaria perché vincere la partita elezioni politiche la madre di tutte le battaglie
è preliminare a qualunque discussione futura vincere la partita
Conquistare il governo
Per conquistare il governo ci vuole realismo
Però la lezione della storia grande se
Non c'è il principio di realtà
Se non c'è utopia e se non c'è spazio per il sogno di qualcosa di nuovo e di diverso delle scelte forti che diventino agenda politica vera
Io vorrei che venisse un governo vorrei un governo che rappresenti pienamente l'interesse nazionale senza dimenticare è stata molto bella questa parte di Bersani ripresa qui da becca che l'umanità è una
Un governo che sa che il mercato arriverà molto che una parte dell'umanità e ne migliora le condizioni ma non a tutti e quelli che restano fuori non sarà il mercato a tirarli fuori dalla loro miseria
Per questo l'Italia non può supportare lo scandalo dello zero quindici in aiuti allo sviluppo primo punto del programma di governo e al nostro amico di dense vorrei dire che non basta la crescita delle opportunità per ridurre le disuguaglianze
Bisogna evitare come ho letto in un libro e questa è la sinistra che le opportunità stesse si presentino sin dall'inizio avvolte nella diseguaglianza
Vorrei un governo che riaccende il motore dell'Europa politica e sociale senza la quale nel mondo ci sarà dominio ma non governo ha ragione D'Alema non regge alla sola moneta senza un salto di nuova coesione
Ma alle volte lei stai tiranno esattamente nella direzione opposta
E quel principio del paese d'origine che ritroviamo anche in una norma che sta discutendo a Doha per il nuovo accordo apre il WTC Ovo
Sì valorizzarli ulteriormente il lavoro e produce effetti di dumping sociale e poi in Francia si perde al referendum sulla Costituzione per la paura dell'idraulico polacco
Vorrei un governo che si ispira integralmente all'articolo undici della Costituzione che ripudia la guerra Bersani ancora qui ha detto una cosa bella ha detto
Bisogna dimostrare che si può essere occidentali senza fare la guerra
Dimostrare dopo due secoli di colonialismo due guerre mondiali fino all'occupazione dell'Iraq l'Iraq
Dove l'autorità morale dell'Occidente viene bruciata con il fosforo bianco di Falluja un nome che non si può non pronunciare
E allora leale con gli USA vuol dire oggi e contrastare il governo Bush
E portare immediatamente in Parlamento il calendario del ritiro delle nostre truppe come ha detto Bersani che sono d'accordo con loro
Vorrei un governo per il quale non possono esistere dite di scarto come le chiama il Bauman
Lavori sempre più precarie sempre peggio pagati condizioni semi schiavisti che per milioni di giovani certo c'è una quota di flessibilità che dipende dalla tecnica e dall'evoluzione dei sistemi ma il resto si chiama sfruttamento
Ed è uno scandalo che la parte più pesante del precariato Totti alle donne ed è un delitto sociale che perdano anche quel lavoro precario le donne che aspettano un bambino
Per questo bisogna garantire loro lavoro reddito servizi non risarcire a posteriori in denaro con un destino di esclusione
Vorrei un governo
Che sa bene che liberalizzare privatizzare nella stessa cosa
E che ci sono beni comuni che comunque non possano essere privatizzati l'acqua
Per esempio
E quando D'Alema cita un bel Gramsci ai nella previsione di Gramsci
Che potesse finire con il trionfo della rendita si è realizzata in questi ultimi venti anni sei punti di PIL sono andati dal monte salari alle rendite
I dove vengono i Ricucci Gnutti Fiorani bisogna far girare a ruota dalla parte in terza
Vorrei un governo un minuto ancora che non rinnova solo la classe dirigente ma all'ENI classi dirigenti Gramsci può venire buono anche qui
Quelli che stanno sotto non meritano che vengano distribuite verso di loro solo le cure lui terzo erto
Ma il potere attraversa la democrazia la partecipazione allargamento della base di decisioni vorrei un governo infine che difende il principio di laicità dello Stato
Lei cita non è neutralità non è nichilismo
Barbara stamani ha detto cose che condivido lecita e spazio comune di libertà
E di questa libertà comune
La libertà religiosa un fondamento essenziale
E la libertà di parola della Chiesa è fuori discussione
Anche se il regime concordatario prevede un limite il limite è il rispetto dell'autonomia della sfera politica e delle istituzioni repubblicane Ruini non può dare indicazioni di voto
Che mi preoccupa Ascierto anche quando la Chiesa abbonda troppo in aggettivi sana laicità autentica democrazia vera scienza
Qui ha ragione l'amica cominci la Costituzione qui è esemplare l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento
Non vale aggiungere parole e vorrei che non sono nel programma dell'Unione ma della lista unitaria fosse chiaro primo che la centonovantaquattro non si tocca secondo
Che il nostro governo introdurrà il fax
Insomma compagne e compagni si può aprire la porta del futuro con grandi cambiamenti possibili
Ora voltiamo pagina poi scriveremo il resto della storia
Fabio Mussi scusate la che arrivi l'inflessibilità nasciamo senta un po'ricco sempre Daniele appannato agli neofiti grazie
Io credo
Che in questi giorni noi stiamo dando un contributo per il programma dell'Unione programma di governo poi sarà dell'unione e stiamo giustamente sviluppando un confronto più serrato con la Margherita e con Prodi
Perché con la Margherita e con Prodi abbiamo deciso tutti insieme di presentare
Alla Camera la lista dell'Ulivo
Abbiamo deciso di andare dopo le elezioni a gruppi unitari con un unico capogruppo in Parlamento
E senza una prospettiva quella che noi indichiamo in una forza politica nuova che tenga insieme democratici riformisti senza dei riferimenti comuni però già oggi
Senza dei valori comuni già oggi senza convergenze programmatiche già oggi non si avrebbe un successo a queste elezioni neanche della lista unitaria che presentiamo
Fabio ora
Diceva Fabio Mussi
Che si ritrova pienamente sulla Velez sulla relazione di Bersani non siamo tutti contenti e soddisfatti perché quella relazione e il documento programmatico che presento nei DS sotto la responsabilità e la guida di Bersani è stata costruita dalle commissioni da settori di lavoro del nostro partito
Anche se tutte le volte quando si discute
Di un programma di governo
Di una proposta di programma di governo non si dice Partito democratico Partito democratico e riformista partito Democratici perché vogliamo iniziare dal bene come diceva Dario Franceschini vogliamo iniziare dai valori dalle proposte
E siccome il sessanta per cento Dinoi se è scritto ADS
E gli altri hanno abbandonato un nome grande noi quello del PG altri quello del PSI quando saremo d'accordo sui valori
Sulle regole sui contenuti non saranno i nomi che ci bloccheranno nella realizzazione di una nuova forza politica allora io la prendo positivamente fare quello che ha detto perché siccome abbiamo fatto insieme la scelta della lista dell'Ulivo
Alla Camera
Siccome ti ritrovi in questa impostazione programmatica e certamente Bersani si ritrova nella costruzione di una forza democratiche dei riformisti per la proprietà transitiva che vale anche Empoli Chiesa vuol dire che nel nostro futuro le resistenze si scioglieranno e ci troveremo insieme nel costruire una forza politica nuova
Io voglio partire per alcune considerazioni sul tema di stamani
Che è quello dei diritti dei valori
Da un'esperienza personale perché poi sono d'accordo con Dario Franceschini noi qui discutiamo non soltanto di politiche di domani ma di temi concreti e che però non si schiacciano solo sul presente
Io ho votato alle primarie a Roma
Essendo fuori sede dato che seguivo le primarie in un seggio speciale
Mi sono trovato a votare con degli immigrati una quindicina della comunità indiana
E io ho visto che in quel giorno di festa che tutti vivevamo quel giorno
C'era il loro una nota in più non lo dico per retorica c'era davvero una nota in più la nota in più era che si sentivano cittadini non solo nella pienezza dei doveri ma quel giorno anche in quella dei diritti e in pochi giorni si sottolinea forse questo aspetto care compagne e cari compagni ma è stato straordinario oltre a quattro milioni e passa e trecento mila e sono andati a votare pagando in fila
Che in pochi giorni oltre cinquanta mila immigrati con difficoltà a farlo sapere si sono iscritti
Sono andati a fare la fila hanno pagato e hanno votato ecco
Allora per una volta si sono sentiti con gli stessi diritti e con gli stessi doveri nostri
Però ci sono più di due milioni di cittadini non nati in Italia che non godono della pienezza dei diritti democratici
Deve essere un nostro impegno fare la legge perché chi legalmente risiede tra noi da alcuni anni abbia anche il diritto di voto
Non è una concessione lo ha detto giustamente Salvatore Veca sepolto discorso perché se la libertà è una priorità per la persona
E se la sinistra qui sta la differenza da con la destra deve costruire le condizioni perché tutti vivano la libertà nel modo più pieno e quindi insieme alla giustizia allora occorre rimuovere
Quell'ingiustizia che impoverisce nella convivenza qui da noi in italiano da un'altra parte
Tanta parte di cittadini tanta parte quelli che sono gli immigrati che vivono con
La libertà i diritti democratici non sono amputati se lo si fa si impoveriscono e poi possono anche morire via via per tutti
L'Italia ha bisogno di porre a fondamento della sua vita del suo futuro dei valori condivisi e dobbiamo discutere tanto più noi e do vogliamo trovarci insieme a guidarla a governarla e può costruire qualcosa di più ambizioso
E vero come diceva Barbara Pollastrini che in questi anni la destra qui non meno che in altri campi ha portato devastazione
Sulla legalità sul rispetto delle regole e anche affrontare questi temi è una delle condizioni per uscire dal declino
L'Italia ha bisogno per la convivenza civile come per l'economia di darsi delle regole di legalità di trasparenza di eticità non parole regole
La destra impoverito lo spirito pubblico
Tutta la destra perché ha fatto bene Prodi ha sottolineato attenzione già ora non solo nella campagna elettorale
Non c'è un Berlusconi cattivo un Bossi pessimo un Fini così e così e un Casini buono le scelte sono state portate avanti dalla destra tutti uniti
Nelle leggi vergogna nei condoni nello stravolgimento della Costituzione
Hanno rovesciato e principi del bipolarismo perché hanno praticato la contrapposizione sulle regole dalla contratta la Costituzione alla legge elettorale dove invece è necessario lavorare per delle convergenze
E hanno predicato per dire la verità solo predicato nel meeting estivi
La convergenza su singoli aspetti di governo dove invece non soltanto è legittimo ma giusto e talora necessaria una diversità e un'alternatività di impostazione
Allora
Vedete i valori che debbono precedere le stesse scelte politiche lo stesso essere di destra o di sinistra come la libertà alla responsabilità i diritti di cittadinanza alla nascita
Trovano intanto per noi un fondamento nei principi della Costituzione
è da qui che traggono la loro concreta possibilità per incidere nella nostra convivenza di ogni giorno
La Costituzione per un popolo il valore comune di riferimento quello che ci dà un'identità condivisa
La destra minato il valore comune della nostra Costituzione e questo valore va ripristinato riconsegnato agli italiani cancellando con i referendum e quel mostro istituzionale che la destra ha messo in campo
La costituzione nostra la costituzione degli italiani di tutti gli italiani è stata fatta ostaggio oggetto di spartizioni tra diversi partiti che compongono la destra
La Costituzione per me non è immodificabile anzi ha bisogno di aggiornamenti per quanto riguarda il rapporto Stato Regioni Province e Comuni
Per garantire una durata di legislatura le maggioranze che i cittadini scelgono con il voto ma un aggiornamento non un uno stravolgimento e produce oltretutto un mostro
Per questo invito tutti noi a sostenere la raccolta delle firme per il referendum intanto nelle due giornate per la Costituzione del diciassette e diciotto dicembre prossimo
Dobbiamo attivare il referendum in tutte le forme previste lo stiamo facendo come deputati e senatori del centrosinistra lo stanno facendo le regioni lo dobbiamo fare con i cittadini
E ora due considerazioni sulla laicità
Che è rimessa al centro di un confronto culturale politico giustamente su cui è bene misurarsi sono d'accordo con Dario perché su questo come su altri valori altrimenti non andiamo lontano faremmo finta di stare insieme
Le due considerazioni per me sono queste la prima
La laicità è un valore per le democrazie moderne anche più di ieri perché dovranno organizzare società multiculturale e multireligiosa
La laicità deve rinnovarsi estendersi in troppe parti del mondo non esiste
Quella di cui abbiamo bisogno ha detto bene Barbara è una laicità di integrazione
Per semplificare uso l'immagine proposta che a me è stata fatta incontrare al convegno d'Assisi dei nostri cristiano sociali dell'associazione dei cristiano sociali
L'immagine che ci propone un grande giurista protestante francese jumbo vero
La laicità di integrazione ci dice va pensata come un triangolo un grande spazio disegnato da tre lati dove ognuno parte da un lato diverso ed è tentato di pensare che la laicità sia solo il suo lato
Gli atei e gli agnostici partono dal lato della laicizzazione cioè dall'affermare solennemente che lo Stato non si può identificare con nessuna confessione religiosa
è uno dei principi costitutivi della laicità ma non è l'unico
I credenti della religione di maggioranza partono da un altro lato quello della libertà
La libertà religiosa la libertà di manifestare la Levì la religione in pubblico la libertà di esprimersi su tutti i teatri pubblici pensando che anche quello sia l'unico lato della laicità ma anche quello è uno dei tre lati i credenti e le confessioni minoritarie partono dal terzo lato quello dell'uguaglianza per dire che la differenza numerica non deve comportare disparità di trattamento e anche loro rischiano di rimanere solo su quella
La laicità oggi è lo spazio coperto dai tre lati e l'attitudine mentale della laicità che ciascuno di noi deve assumere forse consigli allocheremo bene con la Chiesa e tra noi per costruire dei valori condivisi
è partire sin dal suo lato io non mi posso nascondere ma non scordarsi che le decisioni che dobbiamo prendere assieme stanno dentro lo spazio complessivo con tutti e tre i lati
Per questa allora in Italia deve essere approvata la legge sulla libertà religiosa
La Chiesa cattolica ha il diritto di intervenire e di confrontarsi con le istituzioni sui temi che vuole sociali culturali etici
è sbagliato oltretutto che è inutile rimpiangere i tempi della DC o di chi si voglia forse possiamo mettere un po'più impegno e passione per fare la Forza Nuova che dobbiamo realizzare in Italia tuttavia per chiunque anche per la Chiesa quando si interviene nella politica non ci sono più verità di fede Oddo mi ci sono posizioni che si confrontano nel merito
Ci sono decisioni che si prendono compromessi che si realizzano ci sono diritti incomprimibili delle minoranze anche se a fondamento della legittimità dello Stato
C'è la condivisione e nessuno deve ricorrere al braccio dello Stato per imporre concezioni di vita e poi il fatto fondamentale che sono i laici cattolici o meno
Che devono con la loro fatica e responsabilità trovare le soluzioni
Due punti per me sono decisivi
Sulle materie eticamente sensibili che sempre più sono materia della politica come per la Costituzione i cambiamenti si fanno con maggioranze molto ampie questa è la nostra sfida e il nostro patto con il Paese e l'ultimo punto eterno
Io credo che come sinistra noi non dobbiamo avere imbarazzo a dire che noi vogliamo stare in campo a promuovere a valorizzare a difendere la vita ovunque non c'è incertezza
Da dove ci sono la pena di morte a dove ci sono le guerre a dove si può promuovere la dignità della persona però
Quando una vita non ancora esistente
Una vita potenziale entra in drammatica contraddizione con la vita che c'è la scelta più sicura non sono negli interventi di uno Stato autoritario ed etico nei precetti delle istituzioni religiose
Ma la difesa della vita più forte e consapevole sta nella responsabilità della coppia nella sua scelta e in primo luogo sta nella scelta della donna perché nessuna garanzia
è più forte e sicura
Di quella di una donna che sente in sé la responsabilità della vita per questo senza ambiguità e senza incertezze noi difendiamo la legge centonovantaquattro e per questo ci impegneremo a portare avanti questi temi nel confronto per dar vita alla nuova formazione politica dei democratici ed è riformista in Italia
Grazie
Grazie ai miei ospiti
è c'è una città in nel nostro Paese molto importante
Che sta rinascendo hai cominciato a vincere si chiama Mila no noi vogliamo che vinca la sfida più importante quella per riprende il Comune di Milano in salde mani democratiche
Ed è per questo che cos'no con tanto tanto piacere la parola all'uomo che i cittadini sceglieranno ma che noi abbiamo già scelto come candidato sindaco Bruno Ferrante
Grazie
Con emozione
Con intensa emozione
Che sono qui oggi tra voi cari Democratici di sinistra
Il mio cammino di vita e di lavoro non è stato nella politica attiva
Ma in questa sala
Con voi
In mezzo a voi avverto amicizia avverto grande vicinanza ideale avverto sentimenti comuni
Saluto il presidente Massimo D'Alema il segretario Piero Fassino che ringrazio per avermi invitato a questa conferenza
La settimana scorsa il biglietto corsi della Margherita Milano
Questa settimana amare l'Italia credo che non sia un caso
Non è un caso se i due grandi partiti del centro sinistra hanno ingaggiato una staffetta così serrate
Direi quasi una sorta di competizione amichevole per dare insieme le risposte che il paese attende ormai da cinque anni
Le due conferenze programmatiche
Così vicine da sembrare un unico evento e così il ricche di riflessioni e di contenuti sono una bella notizia per il centro sinistra sono un'ottima notizia per il Paese
Sono il segno della buona salute di una coalizione che vuole governare e il sintomo che l'Italia si sta muovendo che l'Italia vuole cambiare
E spero che questo sentimento che si percepisce su scala nazionale
Possa diffondersi anche a livello locale non lo dico per un interesse di natura personale ma anche perché Milano merita di più e di meglio di quanto i suoi attuali amministratori siano stati in grado girare
Insomma è venuto il momento di cambiare Milano deve tornare ad essere vivace e vitale motore dello sviluppo del Paese anche per questo ho scelto di candidarmi per la guida della città e vi ringrazio di cuore per il vostro appoggio e per il vostro aiuto
Ma vengo al tema della sessione la modernità dell'Italia attraverso quali valori quali culture e quali libertà credo che l'uso del plurale sia un chiaro invito a non trattare questi temi come principi astratti
Il valore la cultura la libertà bensì ad adoperarli con pragmatismo ad osservarli come fenomeni reali i valori quali sono oggi come sono vissuti attraverso quali pratiche le culture
Quali luoghi ai quali linguaggi usano per esprimersi come interagiscono tra loro quali multiculturalismo soprattutto a fronte degli avvenimenti che hanno sconvolto il mondo a partire dall'undici settembre le libertà
Liberi da che cosa da quali interferenze da quali ostacoli o limiti liberi per fare cosa
Andiamo con ordine per fare un passo nella direzione del pensiero concreto che deve essere il principale arnese della politica cercherò di declinare il titolo della sessione in rapporto alla realtà della città
Dobbiamo riconoscere che lo spirito civico l'etica pubblica il carattere di una nazione
Dipendono in gran parte dal fenomeno identitario delle città ossia dalle forme che si adottano in risposta allestire dei denti quando si parla di crisi della nazione o di declino come spesso fanno gli enormi degli economisti stiamo parlando solo di crisi strutturale e solo dei settori produttivi
Non credo c'è dell'altro e questo riguarda anche la vita delle città
Non credo che il nostro Paese possa permettersi più a lungo condizione di vita metropolitana che non sono in grado di dare un senso ai progetti di vita di ogni cittadino al di là del colore della pelle della cultura e della religione
Dobbiamo fare in modo che ogni essere umano sia messo nelle condizioni mi materiali e intellettuali per vivere indegnità
Dobbiamo fare in modo che la vita di ognuno sia degna di essere vissuta tanto nella sfera privata quanto nella sfera pubblica
Questo per me è un primo significato di libertà una libertà concreta che si può persino toccare riguarda la vita quotidiana dei nostri quartieri
Dove l'opportunità di dare un significato alla propria vita vale per un anziano per una famiglia
Per un bambino come per un adulto italiano o immigrato nel pieno delle proprie forze e delle proprie potenzialità
Le città
Costituiscono la carta non ancora giocata dall'Italia per uscire dal declino lo dice il documento sulle città della commissione nazionale dei Democratici di sinistra
Ed è vero si deve ripartire dalle città occorre investire nelle città riportando la gioia di vivere nelle piazze
Non propongo un ritorno al passato propongo al contrario di andare ancora più avanti
Di superare questi tempi cresciuti nella presunzione di poter fare a meno della vita delle città propongo uno sforzo comune per far maturare quella nuova sensibilità che sembra affacciarsi e che rimette al centro le città occorre credere e scommettere in un futuro migliore
Ma per fare questo dobbiamo ridare speranza ai cittadini
Dobbiamo a coinvolgerli di più attorno a progetti idee programmi facendoli sentire parte integrante della vita cittadina solo così le città potranno essere vissute amate rispettate
E non semplicemente usate
E per me questo significa parlare di Milano
Ma di quale Milano vogliamo parlare della Milano che la città dell'abbondanza
Della Milano dove vi sono soldi negozi illuminati banche università modelle lusso della Milano che anche la Scala anche se per la verità mi pare che la Scala negli ultimi tempi sia diventato un po'la metafora di un'amministrazione in un rapido declino
Milano è città moderna e città di frontiera ma è anche deserto di individui città di tante solitudini
La città si presenta in modo diseguale un po'come una mina spaccata in due da una parte quella con i soldi che la usano la consumano la trasformano dall'altra quelli che era subiscano
Da una condizione di marginalità difficile per me da tollerare
Ora
Quali valori quali culture quali libertà per una nuova Milano
Il dato di partenza non è confortante Milano è sempre meno comunità coesa e sempre più agglomerato freddo di flussi di capitali di merci di servizi di persone di lingua di tradizioni di religione
Milano soffre
Di una vocazione di identità rischia di non avere un'anima un cuore una sua vocazione una città che ha storicamente fatto dell'apertura alla modernità
Della disponibilità al cambiamenti dell'istinto per l'innovazione e il suo tratto peculiare oggi corre il rischio di non riuscire più a coniugare primato economico sviluppo tecnologico eccellenza di saperi e comunità solidale
Ma ritorniamo ai valori i valori quando sono un'immagine astratta o dei principi celesti
Non servono a nulla
I valori quelli veri vengono invece continuamente aggiornati
Essi vivono nel reale e da esso dipendono più precisamente dipendono dalle convinzioni dai sentimenti dai pensieri dai modi d'essere di una che una comunità dotta
Per questo bisogna combattere indifferenza e rassegnazione bisogna proporre un cambiamento fondato sull'etica pubblica
Ma parlare di etica pubblica significa assumere un presupposto imprescindibile che il pluralismo
Il pluralismo elemento strutturale delle società democratiche e compresenza di differenti valori norme sociali culturisti lì di vita spesso anche in conflitto è in contraddizione tra di loro
E tuttavia credo che il compito della politica perlomeno nelle democrazie pluraliste debba essere quello di governare in modo equilibrato domande e identità spesso intenzione tra di loro
Una gestione democratica che sia capace di includere domande interessi diversificati deve andare alla ricerca dei valori condivisi in grado di rendere stabili e coese le società complesse
Due giorni fa
Sul Corriere della Sera Amartya Sen ha messo in guardia
Dal pericolo di una visione a senso unico ovvero da una visione di identità settaria
Che accrescono la rigida cementazione delle divisioni anziché sviluppare un multiculturalismo che pone l'accento su libertà e ragione
Solo ad attraverso la ricerca dei valori condivisi è possibile governare la complessità occorre rispettare i diritti e le libertà individuali
Tendere al benessere collettivo senza trascurare la cultura della legalità e il dovere del dialogo
Quadrare il cerchio insomma come ci insegnava Ralf Dahrendorf
Contro il grigiore una certa rassegnazione che oggi pervade Milano
Si deve lavorare per una rinascita
In nome di un nuovo umanesimo
Di quei valori di libertà e solidarietà di coesione sociale
Di cultura diffusa e anche differenziata di progresso tecnico e scientifico elementi fondamentali per poter ricostruire la Milano aperta la Milano solidale coraggiosa lungimirante
Attenzione però ad evocare le identità particolari delle singole comunità attenzione di saltare le diversità di razza le differenze religiose o culturali
Non servono contrapposizioni occorre coltivare il dialogo tra diversi e ricercare quel filo minimo che sia in grado di tenere unita una società libertà e
Agli Anza giustizia sociale governo della legge sono concetti nei quali l'umanità può e si vede riconoscere da qui si deve partire anche per Milano
Per dare alla città un modello nuovo di governo non più aziendalistico ma rispettoso del dialogo del confronto della partecipazione e del coinvolgimento delle grandi energie presenti sul territorio nel contempo
Occorre per restituire respiro politico
Visione politica progetti di governo di una città che vuole essere fattore essenziale di crescita
Finisco la politica e capacità di fare sintesi e capacità d'individuare l'interesse pubblico di intercettare i bisogni della gente questa è la politica che piace ai cittadini e nella quale i cittadini credo no
Per questo il sindaco e la giunta e il consiglio dovranno essere dotati di forte legittimazione politica ma anche morale e civile dico tutto questo perché sono convinto che amministrare può dare buoni risultati sì sostenuto da una forte volontà politica e morale e di deciso cambiamento
Sono convinto che sia arrivato il momento di fare di più e di fare meglio le cose possono cambiare questo il nostro dovere questo il compito che ci attende grazie
Grazie grazie ad un attaccante non va è che pensate che gli abbiamo dato qualche minuto in più perché sono di Milano un po'è vero ma è dunque è il presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen in visita in questi giorni nel nostro Paese ha voluto trasmettere un breve messaggio di saluto alla nostra conferenza programmatica
Prego
Il video grazie
Come rivolgo un dopo Ruffo cari compagni amici nella nomina sussidi sinistra illustri nomi vennero intorno al Forum eschimese
Qualcuna devono essere comboniano viennese ma voglio comunque dopo Berlino Graziano di sinceramente per la vostra sarà il tavolo come i sostegni lasciato al popolo palestinese
Vuole alla causa della pace in Medioriente nel novero che potremo tornare in modo tanto si presto quindi Italia o sul territorio palestinese ha usufruito dopo che la pace sarà realizzata nella nostra terra nel sonno e dopo che il nostro popolo
In generale avere uno Stato palestinese Wendy prendendo
Questo avverrà senza dubbio curvo grazie al sostegno alla Bordon nel vostro container dopo lo italiano
Sono certo pronto grazie e buon lavoro
La ringraziamo ringraziamo accanto al presidente Abu Mazen non solo per questo saluto ma soprattutto per come è ovvio il suo straordinario impegno per la pace che anche il nostro
E confermiamo l'impegno dei Democratici di sinistra per una pace giusta e Medio Oriente fondata sul principio due popoli due Stati che riconosca i diritti di sei anni e palestinesi di vivere in pace
Entro confini sicuri e internazionalmente garantiti e in società pienamente democratiche e ci impegniamo affinché l'Italia e l'Unione europea optano alla prospettiva della pace della democrazia e dello sviluppo della regione il massimo sostegno possibile penso di interpretare Hillary la convinzione di tutto e di tutti noi grazie proseguiamo con il nostro dibattito ha ora la parola Mimmo Lucà e dopo ascolteremo Cesare Salvi
E che hai davvero per cortesia i tempi anche se Mimmo di solito è un signore sintetico però
Nostro contributo
Al profitto programmatico dell'Ulivo e dell'Unione deve dare un rilievo centrale e innovativo al rapporto tra laicità ed etica pubblica
Io penso che la laicità sia e resti una qualità necessaria della democrazia
Ma questo oggi non significa escludere le religioni dalla dimensione pubblica
Significa invece a riconoscere il contributo importante che esse possono dare significa comprendere che non si ricostruiscono fondamenti di senso legami e coesione sociale senza far leva anche sulle risorse simboliche e morali
Che le grandi fedi religiose portano con sé
So che siamo un po'stanchi però cerchiamo se dobbiamo chiacchierare possiamo uscire magari è così quelli che sono in sala ascoltano e chi parla può parlare grazie
Qui non è garantita significa essere consapevoli oltre tutto che se non si predispone seriamente un dialogo autentico delle fedi religiose tra loro e con le istituzioni
Ci si condanna vedere esplodere le tensioni che il nuovo pluralismo religioso porta con sé
Il conflitto tra credenti e non credenti o se volete tra laici e cattolici che ha segnato per molto tempo la storia italiana e le vicende della politica nazionale
Rischia di imporsi oggi con modalità e toni che si pensava che pensavamo consegnati agli archivi della memoria
Una delle ragioni più importanti
Di questo conflitto sta forse nella crescente propensione delle chiese di tutte le chiese a forzare i confini tradizionali della sfera religiosa per intervenire e prendere posizione su argomenti importanti della sfera pubblica
Sul rapporto tra etica e diritto sul futuro della scienza sulle prospettive dello sviluppo sui conflitti sulla famiglia sulla vita sullo stesso destino dell'umanità pensavo pompa di ciò avviene non solo perché le religioni
Tendono a difendere il proprio territorio ma perché intendono giustamente
Partecipare al processo di costruzione del mondo moderno ritenendo di possedere risorse adeguate per dare il proprio contributo la sfida più rilevante che l'umanità oggi di fronte ridefinire le regole della convivenza in una società globale caratterizzata in molti campi da nuovi scenari e nuovi poteri
Caro Bersani
Hai ragione quando sostiene che le risposte alle domande nuove che non si trovano più nella scienza non è detto che si trovino perciò spesso nella religione o nella fede tuttavia io credo occorra prendere coscienza del riemergere del fattore religioso come elemento importante nella storia delle persone
Come elemento importante nel vissuto delle nostre comunità e riconsiderare quindi il rapporto tra religione e politica in maniera più approfondita in maniera innovativa
Nella dimensione religiosa si fondano rivivono valori culture orientamenti che hanno riflessi importanti non solo sulle scelte individuali non solo nella dimensione dentro i confini della coscienza individuale ma anche su quelle della politica
E non solo nelle materie eticamente sensibili
La politica ha bisogno come non mai di riferimenti etici in grado di consentire di affrontare le conseguenze del fatto che per la prima volta nella storia il potere dell'uomo in grado di minacciare il destino dello stesso genere umano
Ed è importante
Sono state dette parole
Ha comunque
Autorevole anche nel corso di queste giornate giornata importante che la sinistra democratica colga nel modo giusto questo nuovo respiro antropologico della questione religiosa
Questo non significa chiedere alla sinistra di assumere come proprio il fondamento religioso dell'umanesimo cristiano
Significa però superare davvero nella nostra cultura politica la marginalizzazione della dimensione religiosa
E significa porre mano con impegno anche in vista della prospettiva di un soggetto politico capace di unificare tutti i riformisti
Ad una fondazione umanistica di tale cultura anche a partire dall'umanesimo cristiano
Non abbiamo forse già inserito nel nostro Statuto tra le culture cui DS si ispirano il personalismo comunitario che di quell'umanesimo è una sintesi tra le più avanzate
Andare oltre una pura registrazione delle diverse correnti culturali che ci attraversano vuol dire cercare una nuova sintesi condivisa
Andare oltre il dialogo tra noi laici tra una o i laici e un loro cattolici
Nel nostro elettorato tra i nostri iscritti nei nostri gruppi dirigenti il noi è il loro sono già una medesima realtà
In cammino magari ma in una direzione di forte integrazione culturale e politica
Siamo certamente un partito laico non ci sono dubbi ma stiamo anche il partito nel quale si riconoscono tanti credenti anche a partire da i valori che vivono in una dimensione religiosa
La politica non può rinunciare alle proprie prerogative non ci sono dubbi
E deve riprendersi le proprie responsabilità ma in un dialogo fecondo e cordiale con le fedi e le culture religiose con le diverse comunità scientifiche con il pluralismo etico e culturale diffuso
Ben venga dunque lo ha detto bene ieri D'Alema il confronto anche politico sulle questioni concrete da affrontare sulle soluzioni da promuovere
In una logica orientata al bene comune al progresso della società ma senza forzature
E senza superare gli argini delle responsabilità di ciascuno
Lei intimazioni morali ad esempio che non tengono conto della realtà faticoso e difficile della vita delle persone e in particolare delle donne e le guerre di religione non portano da nessuna parte
L'insegnamento della Chiesa non solleva ai credenti tanto meno i non credenti dalla responsabilità delle loro scelte autonome
Io vedete non condivido le ragioni di chi contesta la legittimità della chiesa delle chiese di dire la propria sulla società italiana e sui suoi limiti
Il problema semmai si pone sui contenuti degli interventi episcopali
E sulle modalità della comunicazione quindi sulla propensione della chiesa
A farsi attore politico e a sottovalutare o a mortificare così le prerogative della politica il ruolo dei cristiani laici l'originalità e l'autonomia delle loro responsabilità Mino chiudo i pronunciamenti dovrebbero evitare di dare l'impressione che la Chiesa voglia letteralmente dettare legge allo Stato o pregiudicare la sua laicità
Quindi nella dimensione della politica rispetto della laicità esige che il credente non tenti mai di imporre per legge agli altri la luce che gli viene dalla fede religiosa
Ma si impegna a proporla ricorrendo le mediazioni ragionevoli
Accettabili da tutti
Dall'altro lato quella stessa laicità esige che i non credenti siano ugualmente disponibile al dialogo
E al confronto prendendo atto che la ispirazione religiosa è portatrice di istanze motivazioni profonde per un agire politico coraggioso ed efficace nella testa essa dimensione pubblica e concludo la politica in altre parole non può rinunciare alla propria autonomia non può arretrare di fronte alle proprie responsabilità la politica è laica laici sono i valori a cui essa si ispira laiche le finalità cui tende ed il modo migliore per la chi è che la chiesa per vedere accolte comunque seriamente considerate le proprie posizioni non è quello di farsi partito e di scendere nell'agorà della politica saltando ogni mediazione
Ma è quello di contribuire a promuovere l'esercizio di una maggiore responsabilità politica da parte dei cittadini delle organizzazioni sociali dei partiti
E qui
Da credente lasciatemi dire alla mia chiesa
Che la incita democratica non vuol dire il tanto temuto relativismo
E meno ancora la rinuncia a proporre la propria identità
Laicità vuol dire che le nostre verità quelle dei credenti anche quelle più trascendenti e per noi costitutive non possono essere semplicemente affermato
Ci è richiesto un atteggiamento sinceramente dialogico cioè disponibile all'ascolto e al riconoscimento delle ragioni degli altri e anche delle verità delle quali possono essere portatori grazie grazie
Grazie a Mimmo Lucà la palla Cesa Saidi efficace tali Pietro Marcenaro saldi sarò pluralista ma inflessibile sui tempi grazie vedremo care compagne e cari compagni
Nella sua relazione che ha molto apprezzato il compagno Bersani ha detto vogliamo accendere i riflettori sulla nuova e grande questione sociale che esiste in Italia
Io voglio approfondirne è un aspetto decisivo per una grande forza della sinistra di riguarda la condizione del lavoro
La grande questione sociale della disoccupazione della redistribuzione del reddito a rovescio processata in questo Paese della precarizzazione di un'intera generazione
Di lavoro riguarda in pieno il tema di questa mattina riguarda anche il dibattito sul partito democratico che è tornato anche negli interventi di questa mattina
Perché il lavoro parlano di valori e dei nostri valori i culturali della nostra cultura di libertà e di diritti parla di modernità ineguaglianza chi non c'è
Ieri Massimo D'Alema ha parlato del giovane lavoratore precario che non ha nemmeno la libertà di prendere un volantino davanti alla fabbrica
Come vediamo c'è una questione democratica Berta
Allora quando il compagno D'Alema riuscirà il Partito Democratico non solo da un contenitore del Molgora
Io dico che questo è un punto che va approfondito innanzitutto con gli sponsor i questo ipotizzato Partito Democratico
Caro Mannino tu hai parlato di proprietà transitiva
Bisogna vedere dove si ferma questa proprietà transitiva ingegner De Benedetti gli ha chiesto la tessera numero uno del nuovo Partito democratico nella sua intervista al Corriere della Sera
Ha indicato quella che per lui è la principale priorità programmatica del governo che verrà dopo le elezioni
Cito testualmente e c'è un'elasticità insufficiente del mercato del lavoro tre ho iniziato la legge trenta incrementato ma bisogna fare di più molto di più
Cari compagni come si vede il problema non è di ricambio generazionale
E non è nemmeno di nomi democratici riformisti o altro
Quello che ci si chieda non è di cambiare generazione o nomi ci si chiede di cambiare impianto di valori radicamento sociale visione del mondo
E il sequestro che ci si chiede la risposta non può che essere Partito Democratico no grazie noi siamo la sinistra come ha detto Bersani e quale sinistre se non parte da lavoro
La proprietà la priorità per il lavoro e l'esatto contrario di quella
Che ci viene indicata dall'esterno e non solo dall'ingegnere De Benedetti la priorità da porre al centro non è la flessibilità ma la piena e buona occupazione come dice l'Unione europea partirà dalla strategia di Lisbona
Che concorre mordi e finire
Vuol dire combattere il precariato
Assicurare salari decorosi
Politica pubblica innovative per portare il lavoro laddove manca e soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia
Per quel suo servono politiche nettamente alternative a quella del governo Berlusconi macchie e segni no anche una soluzione di continuità un'innovazione rispetto a quella dei nostri anni di governo
Quando aveva detto qualche giorno fa l'amico Tiziano Treu mi ha risposto su un giornale che io dicendomi di essere nostalgico dei tempi di cinque voti
Caro tre Cipputi esiste ce n'erano centocinquanta mila ieri a Roma e tra loro molti giovani
Per uno sciopero e per una manifestazione per chiedere ai centocinque euro al mese su una busta paga anche a studenti arriva a mille euro
I metalmeccanici sono oltre oggi oltre un milione ottocento mila più o meno come quindici anni fa solo che stanno peggio di quindici anni fa
I lavoratori dipendenti dell'industria sono più di quattro milioni e mezzo non è questione di Nostalgia siamo noi che rischiamo di non vederli
Porre il lavoro dipendente al centro di una proposta di cambiamento espressione di modernità
Non riguardano solo il giro del passato nostalgico del passato e chi propone per l'Italia nel mondo globalizzato i bassi salari la riduzione dei diritti la precarietà la divisione la sconfitta del sindacato
Nostalgico del passato e chi vuole sostituire alla svalutazione della lira di prima dell'Euro la svaluta azione dei salari e dei diritti e credo che su questo terreno si possa competere con la Cina o con la Romania
La modernità richiede oggi una competitività alta del sistema Italia richiede forza lavoro qualificata retribuita in modo decoroso sicura del suo lavoro
Richiede un sindacato ben radicato e una legge sulla rappresentanza che le legittime le scelte nell'interesse del mondo del lavoro ma anche dell'impresa
Che deve competere sull'innovazione e qualità nell'interesse del Paese intero perché non avremo crescita economica finché non ci saranno né i redditi dei lavoratori dei pensionati dei ceti popolari la possibilità di far crescere i consumi e risparmi
Ecco perché politiche redistributive di tipo socialdemocratico suona nell'interesse del Paese intero
Avete letto sui quotidiani di oggi i guadagni per Stocco Scholes di alcuni lavoratori dipendenti quali sono gli amministratori delegati delle grandi imprese italiane
Sedici milioni Tizio ventinove milioni Caio diciassette milioni Sempronio e così via
Si dirà è il mercato
Sì ma che su questi guadagni a tassazione sia del dodici virgola cinque per cento non dipenderà mercato dipenderà la scandalosa ingiustizia hanno il sistema fiscale l'aggressivo tartufi al più guadagna meno paga
Ci dice
Ma voi chiedete di abolire non abolire podio una cosa rapidamente la legge trenta redistribuzione del reddito siete arretrati perché non fate come in Danimarca
Diceva Fortebraccio
Quello di Shakespeare Renault nel nostro compianto compagno c'è del marcio in Danimarca
O meglio c'è del marcio in che indica in quel felice Paese un modello per l'Italia intendendo in realtà un moderno per la libertà di licenziamento
Senza dire che in Danimarca la spesa sociale a carico della fiscalità generale
Che quasi tre punti e mezzo del PIL sette volte più di noi vanno al sussidio di disoccupazione assistenza sociale che l'indennità di disoccupazione garantisce in Danimarca tre quarti del salario precedente anche quattro anni dopo avere perso il lavoro e che tutto può essere finanziato con un sistema impositivo la cui aliquota massima e del sessanta per cento
Ora ha detto a Bersani di proporre il modello danese ci porti anche i soldi
Ma c'è un problema più generale attenzione quando si indicano gli ammortizzatori sociali come la soluzione al problema della flessibilità gioverà ricordare che sono costosissimi
E allora o è una vuota promessa oppure è una politica perseguibile si riduce soltanto riducendo altri settori della spesa sociale
Magari compagne e compagni Geppo vuole ridurre sappiamo quanto hanno perso le loro potere d'acquisto dei pensionati sappiamo quanto peserà il passaggio nel sistema contributivo nel ridurre la pensione lavoratori di oggi
Sappiamo che i giovani precari pagano contributi a vuoto
Perché alla fine la loro pensione sarà inferiore a quella sociale alla quale comunque hanno diritto e allora la scelta per la buona occupazione e anche una scelta di serietà e di rigore nei conti pubblici perché difendendo lavoratore sui posti di lavoro non si spende denaro pubblico
La scelta per la buona occupazione non è soltanto togliere come si sente dire dalla legge trenta le parole scritte in inglese
Ci sono anche parole scritte in italiano che vanno tolte
Perché se diciamo come mi pare siano dicendo che il rapporto a tempo pieno indeterminato dev'essere la forma ordinaria del rapporto di lavoro allora ciò è incompatibile con l'impianto della legge tre
Sì Orino vogliamo parlare di superamento invece chiediamo provocazione perché se no ci dicono che siamo estremisti non ci si implicherà sulle parole ma l'importante intendersi sulla sostanza
Ci vuole una nuova legislazione sul lavoro e questo deve valere anche per i co.co.pro.
Non basta
Che come si sa sono la grande massa dei precari oggi e svolgono nella grande maggioranza rapporto di lavoro subordinato
Non basta come si sente dire
Basta per costoro una graduale armonizzazione dei contributi perché in questo modo precari erano i precari resteranno a partire dal solo salario e dalla possibilità di licenziamento facile
E don di non usufruire dei diritti sociali
Come quelli della modernità tante cose vorrei dire care compagne e compagni su questo tema che mi appassiona ma il tempo stringe
Consentitemi un ultimo accenno al problema della disoccupazione nel Mezzogiorno
Buona occupazione è un problema che riguarda tutta l'Italia piena occupazione è un problema che riguarda soprattutto il nostro su
E non ci sono due binari o due strade
Rispetto alla lotta alla criminalità organizzata perché la mafia la camorra e la 'ndrangheta organizzano il loro potere anche intorno alla disperazione di giovane di famiglia prive di prospettive di crescita e di sviluppo quaderno a Berlusconi è stato drammatico per il Sud
La differenza fra la forbice fra centro nord e sud gli avevamo cominciato faticosamente a chiudere si è riaperta come documenta l'ultimo rapporto Svimez nell'Europa a venticinque il Sud ha il triste primato nel terzo posto
Per tasso di disoccupazione totale dopo Polonia Slovacchia del secondo posto per disoccupazione giovanile dopo la Polonia e il primo posto per la disoccupazione femminile
Bisogna dare la speranza di un cambiamento di un futuro diverso per i giovani le donne i capi famiglia del sud
Nuove politiche del mezzogiorno significa nuove politiche pubbliche ma nuove politiche per il Mezzogiorno e non solo significa anche una riforma della politica di leggi e di comportamenti una politica intransigente nel respingere ogni compromissione ogni accettazione di quieto vivere con mafia camorra e andare anche da ma non basta
Serve anche a una politica l'ha detto ieri Romano Prodi e non solo del Mezzogiorno
Che ad oggi i comportamenti rigorosi
Una politica che abbandoni ogni tentazione di metodi clientelari e di ogni discrezionalità politico amministrativa che rischia di sconfinare nell'arbitrio
Care compagne e compagni piena e buona occupazione in un obiettivo degno di una grande forza della sinistra
è un terreno vincente nel confronto elettorale
è un terreno di un nostro futuro impegno di governo che vieta la nostra forza politica a lasciare il segno di un contrasto del declino dell'Italia sul piano non solo economico ma anche sociale ideale anche ideale
Siamo chiamati a combattere lo stravolgimento della Costituzione ha voluto dalla destra ricordiamo allora poniamo al centro dalla nostra visione ed è il nostro impegno per la democrazia a solenne a formazione che apre la carta fondamentale
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e ora compagne e compagni avanti uniti per battere la destra e tornare al governo dell'Italia
Grazie grazie certo resterà
Siamo vicino alla fine dei nostri lavori la parola a Pietro Marcenaro segretario generale del Piemonte poi parlerà per un brevissimo messaggio Annamaria Pangallo in rappresentanza dei giovani di Locri
No dopo salde meritava arte Carlo De Benedetti invece vi tocca Marcenaro il signor evito che Marcenaro parlare
Della Val di Susa cioè alla fine di una così bella giornata sembrerebbe a riproporre una grana no
Invece non è una grana una grande sfida una delle tante cose difficili con le quali dovremo misurarci che dovremo affrontare nei prossimi anni uno dei tanti cerchi da quadrare
Che avremo dei prossimi anni
Come tenere assieme salari e competitività come tenere assieme sicurezze flessibilità tanti ossimori da risolvere apparentemente ma questo è quello che ci aspetta le domande difficili non quelle facce
Noi abbiamo affrontato questa questione dell'alta velocità della Torino-Lione con la convinzione forte che si trattasse di una scelta strategica necessaria ma abbiamo al tempo stesso cercato di fare in modo che questa convinzione
Non diventasse un muro un muro che impedisse confronto il dialogo
Non si tratta di convincere i valsusini che noi abbiamo ragione
Si tratta come se di trattarli come se non avessero capito
Si tratta di riconoscere che esistono diverse ragione
Si tratta di sapere che su una questione come questa il principio di maggioranza lo ha ricordato Gustavo Zagrebelsky non è sufficiente
Che sono necessari partecipazione negoziati
Ma noi dobbiamo sapere lo dice anche l'esperienza di questi giorni che negoziato inizia solo dove finisce il potere di detto per questo
Il principio di maggioranza non è sufficiente ma non è inutile sapere dove sta è il punto di partenza del confronto del negoziato del dialogo perché qual è l'alternativa a quel riformismo senza popolo di cui qua si è parlato ma parlato ancora ieri D'Alema
è una partecipazione responsabile senza demagogia
Nella quale si sappia che le manifestazioni hanno un peso svolgono il loro ruolo e poi però c'è la democrazia rappresentativa che è quella che garantisce che i negoziati abbia una conclusione
Io penso che diciamo ci siano oggi le condizioni per proporre che si riapra questo confronto
Un tavolo una cabina di regia la si chiami come si vuole con l'Unione europea il Governo la Regione i sindaci che per primo punto affronti i problemi
Che riguardano i rischi e la salute
Dico all'ingegner Pininfarina che il tempo del negoziato se sono superati i veti è tempo di lavoro non è tempo perso e tempo buono tempo da utilizzare
Naturalmente noi sentiamo a volte come un'ingiustizia
Di essere interpellati come se noi fossimo già al governo e che nessuno parli delle responsabilità di coloro che al governo sono noi che in fondo in questi pochi mesi nei quali governiamo al Piemonte abbiamo provato e ci siamo Bossi per riaprire un confronto un negoziato
Però bisogna che prendiamo atto che non solo i giornalisti anche i cittadini della Val di Susa ci vedono così e forse in fondo anche noi stessi viviamo in questo modo questa vicenda
Non come l'ultimo atto del vecchio governo ma come il primo atto del nuovo e ne sentiamo tutta la responsabilità
E finisco dicendo questo organizzare la partecipazione a una questione di fondo noi sentiamo e verifichiamo già oggi lo dico forse partendo da un'esperienza parziale come quella del Piemonte
Il divario fra la nostra responsabilità e quello che siamo noi sentiamo fortemente questo nostro limite questa nostra insufficienza e la partecipazione è il tentativo di dare una risposta a questo problema mi ricordo tanti anni fa Natalia Ginzburg e ho finito scriveva che mi piacerebbe una sinistra che andasse al governo rimanendo fragile no e diceva in questo cioè rimanendo aperta alle domande
Smettendo né presunzione ecco c'è una ricerca in questa vicenda che riguarda questi grandi temi
Le primarie non ci hanno risolto questo problema ci dicono che esistono le risorse per affrontarlo e ci tolgono ogni Ali di ma qui comincia un altro discorso e non spetta a me oggi farlo
Grazie a Marcenaro
La parola Anna Maria Pancaldo in rappresentanza dei giovani di Locri
Voglio solo dire
è un Annane penalmente per essere qui era anzi
I ragazzi di Locri
Quelli che combattono
Quelli che continuano a sperare
Quelli che non si vogliono arrendere
Quelli che odiano la mafia
Quello che sta nascendo è un movimento apartitico
I ragazzi dica nel rispetto alle linee di ognuno di noi i ragazzi di Locri non si schierano
Ma intendono appoggiare totalmente chi si batte contro le mafie
Nel nome
Dagli anni amica
Nel nome di tutti gli uomini
Quando perse la vita posseduto anche
Siamo passati alla fase della rabbia alla coscienti trazione allora è arrivato il momento di progettare
Con il tempo la nostra
E l'apatia e la cultura
Veniamo in vacanza
Va anche era
L'Italia si è fermata molto prima dello Stretto di Messina
Noi non vogliamo la vita di nessuno
Pretendiamo certezze
Risposte
E una maggiore presenza da parte dello Stato
Che per molto tempo in Calabria non c'è stato
Vogliamo giustizia
Ed è necessario l'impegno di tutti gli organi preposti a combattere la criminalità
Io l'ho percorsa di educazione alla legalità
I ragazzi
Lo stanno portando avanti con passione
Non fate in modo
Che le nostre se non sono badogliano andate al vento
E necessario deludere i mafiosi cancellare Paolo usanze
Egli sostiene
Eminenza appena
Nei prossimi anni
Il vostro come il nostro impegno
Sarà quello di continuare a combattere l'illegalità e l'ingiustizia la società simile via dimostrato pieno appoggio non siamo gente onesta ossa
Ma cittadini con una dignità
Nei giovani
Vogliamo fare politica con voi vogliamo impegnarci
Perché la nostra presenza qui oggi sia solo l'inizio di un lungo cammino
Intendiamo farci da parte perché il futuro è nostra ma insieme
Dobbiamo presentare il pressante
Vi chiedo di grande forza nei nostri cuori
Dei nostri animi ribelli
Dei nostri sguardi carichi di emozione
Non abbiamo paura
Dobbiamo poter vivere come liberi cittadini
Insieme
Stiamo creando nuovi orizzonti di civiltà
E se lena che l ANAS come l'acqua
Mai insieme
Possiamo grosso Carla
Grazie Anna Maria siamo siamo con voi
Allora
Do la parola a Piero Fassino lo ringrazio paventato Humble questa per l'occasione
Grazie
Grazie
A tutti voi grazie prima di tutto
Solamente da
Grazie a tutti voi
Grazie prima di tutto i nostri ospiti
Agli ospiti stranieri che ci hanno fatto l'onore di partecipare
Ai nostri lavori ai molti ospiti italiani espressione di tanti interessi
I punti di vista della società italiana che hanno accolto il nostro invito a discutere cui
Grazie naturalmente a Romano Prodi che ieri è stato con noi a cui io voglio confermare l'impegno dei Democratici di sinistra sostenere la battaglia sua e nostra di tutta la coalizione
Così come grazie a Francesco Rutelli per aver voluto oggi essere qui presente tra noi
E naturalmente grazie
A Pier Luigi Bersani per la bella relazione che ci ha offerto da tutti
A tutte le compagne
Tutte le compagne e compagni che con lui hanno lavorato in questi mesi
Così come un ringraziamento
A tutti i compagni del gruppo dirigente del partito e responsabili dei dipartimenti di lavoro che hanno accompagnato la preparazione di questa conferenza
Con una spettro ampio di iniziative che ci hanno consentito così come avvenuto in questi tre giorni su ogni singola questione di interloquire con la società italiana
E di fare del nostro lavoro l'occasione di un grande confronto sull'Italia il suo futuro
E se mi permettete grazie a due compagni che da tempo
Accompagnano il nostro lavoro e sono stati un punto di riferimento per tutti noi
Credo sia giusto ringraziare cui il compagno Bruno Trentin che da anni
Accompagna
Compagna
Il nostro lavoro programmatico e chi diresse la il lavoro programmatico nella convenzione per il programma che tenemmo a Milano due anni fa che fu il punto iniziale di quel lungo cammino che ci ha portato fino a qui
E grazie al compagno Alfredo Reichlin che con la sua penalizza
Continua a essere ogni giorno
Un punto fermo per tutti noi di sollecitazione critica di riflessione di elaborazione
E un saluto affettuoso a nome di tutti voi come già abbiamo fatto in apertura
Voglio inviare dalla nostra conferenza ad Adriano Sofri
Sperando che presto
Possa lasciare il letto della sua malattia tornare alla sua famiglia al suo lavoro ai suoi affetti e a tutti noi
Credo che possiamo essere molto soddisfatti
Di questi tre giorni
Aperti da una bella relazione di Pierluigi
Seguiti da un dibattito ricco intenso
E ha realizzato un consenso unitario e largo di tutto il nostro partito ma anche
Una sintonia straordinariamente felice con i molti interlocutori esterni
Che hanno accolto il nostro invito
E naturalmente ciascuno con il proprio accento i propri punti di vista e con la rappresentanza che esprimeva hanno però voluto qui concorrere al nostro sforzo di riflessione nelle parole di Pininfarina di Colaninno come di Quadrino di Petrini degli otto
Di Paolucci questa mattina di Pezzotta di Angeletti di chioschi Gross Pietro di Tito Boeri e di tanti altri
Abbiamo ritrovato una sintonia felice forte nell'analisi dei problemi dell'Italia e molto spesso anche nelle proposte che noi avanziamo per il futuro del nostro Paese
E tutto questo ci conforta perché conferma la solidità del nostro impianto
Dalla validità delle nostre proposte
Di quelle proposte che ieri il compagno D'Alema nel suo intervento ha riassunto già molto efficacemente intervento con il quale consento pienamente che mi consente questa mattina
Il concentrare la mia riflessione su alcune questioni così come nell'intervento di Romano Prodi cui ieri abbiamo avuto la riprova di come
Il lavoro in progress che insieme ai nostri alleati
Abbiamo sviluppato in questi mesi per prepararsi all'appuntamento elettorale con un programma di governo è stato davvero ricco intenso questa una platea
I militanti di dirigenti che hanno avuto la ventura di affrontare molti passaggi elettorali
Credo di poter dire e credo che molti saranno d'accordo con me
Che mai ci siamo avvicinati ad un appuntamento elettorale così pronti con un'intensità di elaborazione programmatica culturale forte capace di parlare al Paese
Di questi tre giorni e questi tre giorni mi pare lo abbiamo dimostrato
L'obiettivo mi pare l'abbiamo centrato
Non volevamo qui scrivere il programma dei DS lo abbiamo detto molte volte lo ha ricordato più volte Pier Luigi
Volevamo lui contribuire con le nostre idee le nostre proposte le nostre riflessioni ad un programma che vogliamo riscrivere insieme ai nostri alleati dell'Unione
E lo vogliamo fare in un rapporto di interlocuzione di confronto di ricerca con la società e ne abbiamo dato cui una manifestazione evidente
Nel nostro lavoro
Abbiamo preso le mosse da un'esigenza da un'esigenza assillante assillante perché sale dal Paese
Restituire fiducia e speranza
Ad una società in cui Ethan
Ad un Paese smarrito
Ad un'Italia in bilico
Sì perché se ci pensate bene questo è il vero fallimento di Berlusconi e della destra
Nel due mila uno Berlusconi vinse quelle lezioni perché si era presentato come un modernizzatore
Perché aveva proposto un cambiamento perché aveva evocato un sogno un miracolo
Perché aveva usato una parola di tre lettere più come la cifra del suo rapporto con il Paese
Pensioni più dignitose città più sicure adozioni più facili ciascuno avrà più opportunità più possibilità non era un questo non era un messaggio sciocco
Perché quando i presenti al Paese dice io sono in grado di armi di più a ciascuno sarà in grado di offrire più chance di quella che ha avuto a quel messaggio può incontrare aspirazioni e attese ansie aspettative e le incontro
Ma il due mila cinque
Si prospetta come gli anni che abbiamo sconosciuto e che abbiamo alle spalle
Come gli anni della delusione di quelle attese che sono state deluse
Di quelle promesse che sono state non ora di qui sogni che si sono rivelate illusioni il progetto è fallito
Fallito sul piano internazionale perché la pretesa di un'Italia più robusta si è tradotto in una marginalità europea internazionale del nostro Paese che da molto tempo l'Italia non conosceva
E fallito sul piano economico come si dice la crescita zero l'affanno di competitività delle nostre imprese
La finanza pubblica fuori controllo l'insicurezza sociale
Caratterizzata dall'impoverimento progressivo di un numero crescente di famiglie
Ed è fallito sul piano istituzionale
Perché dopo cinque anni Berlusconi ci consegna un Paese lacerato
Profondamente spaccato
La Cerato nel suo senso di appartenenza nel suo senso di condivisione
Messo in discussione in quei valori fondanti una comunità in quei beni pubblici e comuni in cui una comunità si identifica l'uguaglianza della legge l'imparzialità della pubblica amministrazione
Un informazione insediata ogni giorno dal conflitto di interessi una Costituzione stavolta
Non è solo il nostro giudizio questo
E il giudizio che la società italiana lo abbiamo ascoltato qui gli interlocutori esterni che sono venuti a discutere con noi hanno riconosciuto che ormai si tratta di parlare con noi appunto per discutere del futuro del Paese
Perché non è più credibile non è più affidabile questa destra non mette in conto di rivolgersi a chi in questi cinque anni non è stato in grado di onorare le aspettative del Paese
E il giudizio dei cittadini di quei cittadini che dal due mila due due mila cinque
Ogni volta che hanno avuto la possibilità di esprimersi nel voto sia che si votasse per un sindaco per un Presidente di Provincia per un presidente di Regione o per l'Europa o per un'elezione suppletiva
Hanno detto sempre la stessa cosa hanno manifestato un sentimento di delusione si sono allontanati dalla destra hanno guardato al centrosinistra ho visto che qualche giorno fa Berlusconi
Denunciano che il centrosinistra controlla tutto nella sua denuncia diceva controllano sedici regioni su venti controllano settantaquattro province su centootto controllo cinque mila comuni su ottomila
Presidente del Consiglio governiamo tutto questo perché lo hanno deciso gli elettori sono gli elettori che ci hanno dato oggetto senza per essere una grande forza di governo
Se oggi e se oggi in santa sinistra già forza di governo in tanta parte del Paese
E perché si è incrinato il rapporto di fiducia della destra e perché quegli uomini che le donne che nel due mila uno avevano creduto a Berlusconi ci sono ricadute di fronte alla delusione che hanno conosciuto ogni giorno nella propria vita
E oggi appunto si rivolgono a noi
E vogliono capire se noi siamo capaci di corrisponda alla loro appeso le loro lance alle loro aspettative
I giornali si rivolgono a noi lo ha ricordato adesso appunto Marcenaro emblematica la vicenda della TAV
Cui pare non ci sia più un governo nel Paese si chiede a noi di sapere se la passi potrà fare o no non così chiede al ministro Lunardi non lo si chiede al Presidente del Consiglio non lo si chiede al governo in carica evidentemente si ritiene inutile
Di farlo gli interessi che sono venuti qui corposi tinte interrogano noi
Siamo noi questo
Ormai il punto siamo noi e il centrosinistra l'interlocutore della società italiana e questo ci carica di una grande responsabilità
Per questo noi abbiamo bisogno di rendere sempre più convincente credibile la nostra proposta di programma su Berlusconi e giudizio dato
Lo hanno dato gli elettori lo hanno dato i cittadini lodato il Paese
E non basterà giocare a tre punte anziché a una punta sola anzi paradossalmente il fatto di aver scelto di giocare a tre punto dimostra che la punta sola non basta più e che quell'uomo che cinque anni fa aveva consentito di vincere non è più in grado di guidare il Paese
Adesso gli elettori vogliono sapere da noi
E sempre di più quanto più noi ci avvicineremo al nove aprile o al giorno che sarà scelto per votare sempre di più vorranno sapere da noi cosa vogliamo fare come intendiamo governare quali sono le nostre idee vogliono sapere se possono fidarsi
Se possono affidarsi se noi ce la faremo e noi dobbiamo dati questa certezze io credo che qui per questo dico abbiamo fatto un buon lavoro a cui noi abbiamo dimostrato
Alitalia agli italiani che si possono fidare che noi abbiamo le idee abbiamo una classe dirigente abbiamo la determinazione abbiamo la consapevolezza
Per affrontare i problemi che l'Italia ha di fronte
E lo abbiamo dimostrato fin dallo slogan che abbiamo scelto amare l'Italia abbiamo detto perché l'Italia vive un passaggio difficile
Il rischio di un declino si è molto discusso su questa espressione
Che per primi noi usando
Nel due mila due proprio qui a Firenze in un seminario del gruppo dirigente quando ancora Berlusconi aveva il vento nelle vele sembrava che tutto forse facile per chi governa ma questo Paese
E noi denunciamo il rischio di un declino che di cui avvertivamo i segni allora ci fu qualcuno che disse che eravamo catastrofisti pessimisti anche a sinistra ci disse qualcuno ci disse che
Esagerava
E si è sviluppata voi nei mesi successivi anche più recentemente una qualche polemica nel Paese in declino non è in declino guardate è una discussione un po'astratta e farsi il declino non è un concetto statico il declino non è una condizione il declino è un'eventualità è un rischio
E quello che sta di fronte al Paese il rischio di un declino
L'eventualità zone
Di perdere di peso di capacità produttiva di ridursi di diventare un paese più piccolo più vecchio
Meno cappello reattivo meno capace
Di rispondere ai tanti stimoli che vengono da un mondo che è sempre più unico interdipendente
Il destino c'è anche quando si è grande attenzione
Il destino nel collasso
Un Paese può essere grande come lo ha l'Italia può continuare le vetrine dei fino anche a ottenere dei risultati a produrre la ricchezza
A manifestare la sua forza e al tempo stesso piano piano declinare e poi c'è un momento in cui il crack
Di fatto opzione che non sei più paese di prima questo rischio che corre il paese
Ma le risorse per farcela certi
L'abbiamo detto molte volte ce lo ha ricordato cui Andrea Pininfarina ce lo ha ricordato ieri Gross Pietro
E altri amici che sono intervenuti certo
Quante volte lo abbiamo detto quante volte abbiamo detto d'accordo con il presidente della Repubblica che di questo ha fatto come dire un punto della sua azione pedagogica verso il Paese
Che l'Italia non è soltanto un bel paese come ogni italiano definisce la nostra patria ma Italia un grande Paese un concentrato straordinario
Di tecnologia di sapere di professionalità di competenza di lavoro di spirito d'inventiva di energie
Certo
Tutto questo dice che il Paese ha dentro di sé le risorse per farcela non c'è dubbio ma per farsi l'avviso di un Progetto che chiami a raccolta le energie
Ha bisogno di un soggetto politico di una guida che sia capace di indicare gli scrive
Ha bisogno di una classe dirigente che abbia la consapevolezza delle sfide che ha davanti e di mettere in campo una comune responsabilità e di chiamare ciascuno a spendersi per quella comune responsabilità
Questo è quello che è mancato in questi anni quaranta si dice spesso ma insomma poi alla fine se guardiamo i dieci anni che abbiamo alle spalle centrosinistra centrodestra si qualche differenza ma non c'è stata poi così grande carenza non ho una grande differenza è stata questa
Quando noi nel novantasei prendendo in mano questo Paese
Non era un Paese florido non era un Paese stabile non era un Paese sicuro
Prendendo in mano le novantasei un Paese che aveva un tasso di inflazione che la tre volte quello di Germania Francia che aveva il più alto debito pubblico d'Europa
Ti amerò dagli incendi Milan so che anch'esso
Era tra i più alti del continente prendemmo in mano un Paese che usciva dalla bufera di Tangentopoli nel momento di più bassa fiducia dei cittadini nel sistema politico istituzionale prendemmo in mano un Paese precario
Sul piano politico ed economico di un Paese precario lo inviterei dicemmo
L'Europa è l'obiettivo Leo
è la meta è l'euro non era una moneta soltanto l'euro un progetto era un'idea vera diede un Paese che voleva superare le storiche fragilità le sue storiche strozzature
Che non voleva più essere guardato in Europa nel mondo come un Paese bello ma troppo fragile per essere affidabile
E quando dicemmo questo qualcuno disse ma siete matti ma come posate di portare questo Paese laddove altri ci sono perché hanno condizioni visto solidità di stabilità ben diversa dalla vostra e vero e ci abbiamo creduto e ci hanno creduto con gli italiani
Perché se si con la memoria andiamo a quel tempo ci ricordiamo che quando il primo gennaio del novantanove questo Paese nell'euro è entrato non c'era un italiano di qualsiasi categoria sociale chiunque avesse votato che non lo considerasse anche a un suo obiettivo a un risultato di un suo sforzo così noi abbiamo governato questo Paese
Non abbiamo potuto fare dobbiamo fare perché abbiamo abbiamo chiamato a raccolta le energie abbiamo indicato una sfida alta ma abbiamo anche detto che quella sfida poteva essere vinta abbia mai messo in campo tutte le politiche e le coerenza che era una necessaria anche quelle impopolari anche quelle che costano
Così non si governa un Paese questi a quello che è mancato in questi cinque anni queste al terreno su cui è fallito Berlusconi e la destra non ha avuto un progetto per l'Italia
Eccolo casa questo Paese dei Nuovi Orizzonti dell'economia globale
Nei passaggi difficili e complicati dell'integrazione europea
Non è stato capace di esprimere una classe dirigente che desse al Paese quel senso di fiducia di sfida e per questo oggi il Paese un Paese che inquieto che guarda al suo futuro incerto insicuro perché percepisce la fragilità l'incapacità legno adeguatezza di chi lo guida
E questo compone porta ciascuno a tirare i remi in barca a guardare con maggiore preoccupazione la propria vita a interrogarsi se davvero deve spendersi nel momento in cui non c'è la garanzia che lo spendersi sia capace di produrre risultati
Questo è mancato di più Berlusconi ha lacerato il Paese
Pensiamo all'articolo diciotto
Ha mortificato le sue energie pensiamo la devastazione che è stata fatta nella scuola nell'università cui denunciata darne dal presidente della conferenza dei rettori italiani la la ieri pensiamo come stato depresso ogni spirito civico
O come con la devolution si è lacerato il sentimento di coesione
Il d'appartenenza sociale nazionale ecco noi vogliamo invece unire
Ieri ha detto bene D'Alema vogliamo unire lavoro impresa cultura indicando in questo trinomio le inerzie forti di una società che vuole tornare a unirsi intorno un progetto mobilitare le energie migliori per usare le parole Bella efficace causato
Pier Luigi vogliamo unire chi ci crede che ci prova vogliamo parlare ad un Paese che sia capace di tornare a guardare al futuro sfumò con speranza conforto questa mattina
Questa mattina su un grande quotidiano un editoriale dedicato alla nostra conferenza naturalmente ringrazio di questa tensione come ringrazio tutti i giornali per l'attenzione ai giornalisti per l'attenzione che siano dedicato in questi giorni su un grande quotidiano
Ci si rimprovera di non avere un sogno e proponiamo molto di più di un sogno il Sogno d'una notte e al risveglio le sue immagini durano pochi istanti noi proponiamo una sfida che è una cosa molto più importante che è molto più grande
Noi proponiamo
Noi proponiamo la sfida di uscire dalla stagnazione economica che ammorba la nostra economia e mortifica le potenzialità noi proponiamo una sfida per uscire dall'insicurezza sociale che insidia la vita di milioni di famiglie
Noi proponiamo di uscire dalla marginalità internazionale che riduce deprime ulteriormente possibilità e opportunità del nostro Paese noi proponiamo di uscire dalla regressione culturale e la quale la destra ha precipitato la società italiana
Restituire all'Italia un domani un futuro e per questo ci rivolgiamo all'Italia a tutti gli italiani anche questo messaggio che noi vogliamo lanciare
Ci rivolgiamo Zerbo tutti quelli che sono stati con noi in questi anni
Che anche nei momenti più difficili non hanno perso fiducia che hanno combattuto che sono stati con la loro passione la loro generosità
Un fattore straordinario di mobilitazione che ha consentito al centrosinistra di uscire dallo smarrimento della sconfitta di lasciarsi alle spalle il cono d'ombra di quella sconfitta elettorale
Di ricostruirsi come opposizione nel parlamento nel Paese e via via di acquisire credito credibilità consenso a tutti questi noi ci rivolgiamo
Ai tanti come quei quattro milioni se trecento mila cittadini che con le primarie ci hanno detto noi ci siamo e noi vogliamo esserci ma anche
Agli altri
Anche quelli che hanno creduto in Berlusconi hanno più due Berlusconi buona fede hanno pensato che Berlusconi fosse la risposta
E che in questi anni via via hanno visto deluso la loro aspettativa e si sono volti altrove
E noi vogliamo incrociare il loro sguardo vogliamo interloquire con le loro anzi erano aspettative vogliamo parlare un Paese intera una nazione ci rivolgiamo a quanti vogliono vivere in un'Italia che possa guardare con ottimismo sul futuro
Ci rivolgiamo a quanti vogliono andare a lavorare al mattino con la tranquillità che il loro posto di lavoro cioè ci sarà
Vogliamo rivolgerci a quanti vogliono sposarsi trovare una casa e trovarla un prezzo accettabile fare dei figli vogliamo rivolte al sei
A quanti ai giovani
Che hanno diritto di andare ad una scuola con la certezza che lui si accumula ricchezza intellettuale che gli consentirà di costruire la loro vita rispendere bene il loro talento
Vogliamo costruire costruire ci rivolgiamo a quanti vogliono un'Italia
In cui i bambini non siano solo i vecchi non si assoli un'Italia che tra cinque anni non sia più descritta dall'Economist compresa la deriva ma sia invece descritta comunque reca ritrovato futuro certezza
Sicuro certezza e serenità
Per farlo
Noi abbiamo indicato
Le nostre proposte che ovviamente io non ripercorro qui
Ma che possono essere riassunte intorno tre parole chiave
Crescita
Per rimettere in movimento un paese fermo
Diritti per fare uscire la società dall'insicurezza dalla precarietà
Opportunità
Per consentire a ciascuno di scommettere su visse
Crescita in tanti
Ed è il segno principale del rischio di declino e la crescita zero
E la fanno competitivo delle nostre in paese la perdita di peso
Qui c'è il fallimento
Uno dei fallimenti principali della destra
L'illusione che il mondo che l'accumulazione di questo Paese sul sistema produttivo la sua forza economica potesse essere messo in movimento
Con una generalizzata riduzione delle tasse e questa è stata l'unica bandiera
Nel centro destra per cinque anni quella bandiera oggi viene tristemente ammainata
I problemi non si risolvono così ormai è chiaro
I problemi che all'apparato produttivo il sistema industriale del nostro Paese si richiamano sfide molto più complesse
L'Italia è cresciuta come una grande nazione industriale intorno a produzioni di media intensità tecnologica sono esattamente quelle produzioni che oggi sono più facilmente imitabili
De localizzabili persone quale sia il maggiore livello di competitività di concorrenza nelle nazioni emergenti come la Cina
E allora la risposta a questo problema non può che essere uno sforzo straordinario di innalzamento della specializzazione tecnologica delle imprese dei prodotti dei processi produttivi perché un grande Paese come l'Italia
Non può che competere sulla qualità dei prodotti e non sul costo della manodopera ora la forza lavoro
Così
Specializzazione tecnologica del sistema produttivo richiamo un altro tema che abbiamo discusso qui come elemento centrale
Per la RAI per la crescita la specializzazione del capitale umano investimento nell'educazione nella formazione nella scuola nel sapere
Perché non c'è oggi possibilità di costruire una società che sia produttiva avanzata forte se non fondando la sua maggiore capacità produttiva suo maggiore competitività su un maggiore
Tasso di sapere di conoscenza di formazione
La valorizzazione del territorio
Richiamato qui in quest'nella nel corso della discussione in molti modi perché ci ha parlato di territorio
Ronchi richiamandosi naturalmente a guardare sempre di più a questa risorsa con la lente della sostenibilità ed è l'utilizzo sostenibile di questa straordinaria risorsa
Così come c'è chiamarsi hanno parlato di territorio e degli delle sue potenzialità rospi dietro Quadrino ne ha parlato qui De Piccoli altri compagni
Di un territorio che può diventare una gigantesca opportunità se solo si pensa tutto il tema che abbiamo affrontato della logistica a come l'Italia può essere rappresentata come un gigantesco molo del Mediterraneo di cui ogni città portuale una banchina
E se è vero che l'Asia il motore della dinamica economica del mondo è sempre di più le relazioni con l'Asia si intensificheranno bene la nuova via della seta
Dall'Europa verso l'Asia dall'Asia verso l'Europa passa per il Mediterraneo Helene Mediterraneo c'è un Paese che una naturale piattaforma logistica e questo significa accogliere nel gigantesco opportunità che tutto questo offre a partire dalla portualità
Ridisegnare come ieri ci veniva spiegato
I porti la navigazione l'assetto viario ferroviario la logistica la trattazione delle merci
Il territorio comunque ne prezioso per la qualità della vita ai cittadini come ci ha richiamato ieri Carlin Petrini il territorio come capacità di valorizzare mille tipicità mille risorse di cui questo Paese ricco
Così affrontare prove della cresta significa affrontare
Il problema di un'internazionalizzazione che insufficiente e inadeguata di un Paese che ha bisogno di trovare nuovi mercati di andarci molto di più
E di non andarci soltanto come esportatore di quel che produce in Italia ma anche come Paese capace di radicarsi nei mercati con investimenti e li rende così più forte la nostra capacità competitiva sui mercati vicini e lontani
E crescita significa non soltanto la valorizzazione delle dimensioni più direttamente tradizionalmente produttive ma cogliere quello che Ranieri ieri ci richiamava che stamattina con molta efficacia ci ha richiamato Cristina Comencini
Di questo Paese
Anche la dimensione estetica declinata in tutte le sue possibili modalità una delle cifre una delle identità
Come disse questo fonda
E che se c'è un Paese del mondo che sinonimo di stile estetica
E l'Italia
E che l'Italia ha dentro di sé la sua storia la sua cultura la sua civiltà ha un patrimonio
Culturale straordinario intenso quale pochissimi altri Paesi possono di cui possono disporre
E questo non è un bene ed è localizzabile in nessun modo non può che essere qui è stare qui e avere la capacità di investire su tutto quello di far diventare nuovamente la cultura come richiamava anche ieri D'Alema un grande ansa in crescita nel nostro Paese
Questi
Queste sono le sfide per la crescita non la riduzione generalizzata delle tasse nomi sette Euro otto Euro
O anche uno e sessanta come è capitato a molti al mese di riduzione fiscale per rimettere in moto un paese ma le sfide alte della competizione quella che ridanno qualità profilo disegno
Ha un apparato produttivo ad un sistema terziario un territorio e così allora affrontare anche ce lo ha richiamato Bassolino ne ha parlato Barbieri guardare al Mezzogiorno con questa ottica
Perché in questa dimensione allora mezzo sono davvero non è più come diciamo spesso un problema ma una risorsa straordinaria perché lui si può concentrare appunto lo sforzo straordinario che facendo leva su quelle scelte
Affronta finalmente in modo radicale la storica contraddizione di questo Paese si porta dietro
Da più di un secolo
E fare del Mezzogiorno una grande leva per lo sviluppo non solo di quella parte del Paese ma dell'Italia intera in funzione di questi obiettivi allora anche le politiche fiscali incerto l'abbiamo detto
Premiare il lavoro e la produzione con politiche fiscale che nelle incentivino e trasferire l'onere fiscale maggiore
Sulle rendite finanziarie o comunque su quell'attività che meno sono capace di indurre produzione lavoro
E a questo fine certo mettere in campo liberalizzazioni ha detto bene Pier Luigi Davide relazioni parlo e non solo un tabù ma non sono un tabù perché noi non abbiamo un approccio ideologico le liberalizzazioni
Noi quando di affrontiamo
Un qualche settore ci chiediamo se va liberalizzato Ono partiamo dal chiedersi
Se la liberalizzazione produce tre obiettivi se rende più efficiente quell'attività se consente all'induzione dell'innovazione necessaria
Se capace di consentirci una tenuta dei mercati maggiori e se tutto questo favorisce i consumatori ed utenti cittadini e in funzione di questo
Valutiamo via via quello fare e in questa stessa chiave una pubblica amministrazione moderna
è una pubblica amministrazione moderna vuol dire guardate
Mettere le mani è radicalmente avviso Boscaro
Una struttura dello stato dei pubblici poteri che i cittadini percepiscono spesso come lontano ostile e diffidente comuni impaccio in più alla vita quotidiana
Ieri Pininfarina ha detto che una cosa che voglio riprendere perché badate è importante dovrà essere una cifra del nostro governo detto vi chiedo almeno una cosa ogni volta che fate una legge toglie per un'altra
E ai normalmente ragione se ci pensate tutti pensate
Se ci pensate non se ci pensate qui ci sono molti parlamentari che possono essere testimoni di questo
Ogni volta che qualcuno solleva un problema immediatamente la risposta e facciamo una legge io quando vado a ritirare la mia posta la casella postale di parlamentare che lo capirà ritiro Patti
Di di carta al novanta per le quali sono altri disegni di legge che noi stessi firmiamo non si governa così un Paese un Paese lo si governa oggi nella società del tempo reale nella società flessibile nella società dinamica
Con gli strumenti che consentono di essere in sintonia coi tempi della Società la più grande contraddizione che spesso vive
La nostra pubblica amministrazione che i cittadini pagano sulla propria pelle e la distonia tra il tempo in cui ciascuno rivela la solita il tempo che incontra nelle pubbliche amministrazioni ed è questo il punto che noi dobbiamo essere in grado di affrontare quindi
La delegificazione la semplificazione e al tempo stesso
La motivazione
Perché oggi gran parte delle attività
Economica e sociale del nostro Paese passano in un modo o nell'altro per la responsabilità di una qualche pubblica amministrazione o statale o locale e non è indifferente il grado di motivazione di chi ci lavora perché quelli quelle prestazioni quei servizi possano essere
Derogati adeguatamente
Ecco
Cresca la nostra idea della crescita così noi pensiamo che si deve fare crescere un Paese
E abbiamo le proposte qui sono state abbondantemente
Riassunte
Abbiamo fornito un materiale una documentazione ampia che ci consente così
Di rendere credibile la capacità di rimettere in movimento l'economia del nostro Paese i farla ripartire di rimettere in moto accumulazione varate il decisivo questo perché perché un Paese che non cresce non può neanche redistribuire
Lo dico perché siamo la platea di un partito di sinistra storicamente un partito di sinistra abituato prima di tutto a concentrarsi sulla redistribuzione è nato per redistribuire
L'organizzazione politica e sindacale la sinistra nasce per questo rende una società più giusta e renderla più giusta ridistribuendo la ricchezza che quella società accumulo e noi siamo cresciuti
E noi siamo cresciuti
Tutti nell'idea
Che questo era il nostro obiettivo è in qualche modo però c'era un ho detto che era scontato nella nostra nel nostro approccio
Che il nostro obiettivo era porti battersi perché ci fosse una redistribuzione giusta nel presupposto che comunque la ricchezza senza che la tumulazione c'è
Ed è così perché tutti noi siamo cresciuti in una società che anno dopo anno cresceva poi qualche anno faceva di più cresceva di meno perché ci sono fattori interni internazionali che possono far sì che il pilum hanno sia più alto dell'uno per cento l'anno dopo del tre ma il presupposto era
Il Paese cresce ed è naturale che sia così e nella crescita quindi noi ci poniamo il problema di vedere come si redistribuisce modo ecco attenzione il prato di oggi non è solo quello
Perché la crescita zero ci dice che noi siamo di fronte a un grande rischio che questo Paese non accumuli non producano una comune la ricchezza neanche a tenere in piedi quello che ha è un Paese che non accumulare non produce la ricchezza per stare in piedi non è in grado di redistribuire ai suoi cittadini alcunché non redistribuisce lavoratore disse lui sebbene reddito non distribuisce opportunità ridistribuisce una sola cosa debiti com'è avvenuto in questi anni
In cui alla crescita zero sia accompagnato nuovamente all'incremento del deficit pubblico all'incremento del debito pubblico
E allora il problema è la crescita diventa una questione fondamentale essenziale per questo lo indichiamo come la prima grande chiave parola chiave intorno a cui vogliamo costruire la proposta per il governo del Paese secondo parola chiave i diritti
Viviamo in una società
Caratterizzata da un più alto tasso di sicurezza di precarietà lo sappiamo tutti
Il lavoro dei giovani
E molto più precario dalle nuove forme contrattuali
Che mettono in discussione quella certezza del lavoro che fino a pochi anni fa sembrava acquisita per sempre
Ma non sono solo i giovani essere insediati pensiamo a quanti sono gli ultracinquantenni che vengono investiti da processi di ristrutturazione che
Non per colpa loro naturalmente in possesso di un livello di istruzione e di formazione medio addirittura basso ecco allora il valore del sapere della conoscenza difficilmente possono essere ricollocati
Le donne siamo il Paese con il più basso tasso di occupazione o dei più bassi tassi di occupazione in euro le insidie del reddito non dimentichiamoci mai che l'Italia berlusconiana di oggi
Nell'Italia prospera di oggi l'ottanta per cento dei lavoratori dipendenti ha un reddito individuale mensile che sta tra il mille cento e mille quattrocento euro
E introdurre questo col fatto che il quarantotto per cento delle famiglie italiane monoreddito vuol dire che abbiamo il quarantotto per cento delle famiglie italiane al netto di entrate sommerse
Ammesso che ci siano che vivono con mille cento mille quattrocento euro che i sessanta e aggiungo il sessantacinque per cento dei pensionati
A un livello di pensione mensile che non supera non superano vuol dire che tutti ce l'hanno i novecento c'è un grande gigantesco problema redistributivo che si è aperto in Italia in questi anni
E l'insicurezza e di sicurezza del lavoro l'insicurezza del reddito e l'insicurezza anche dell'opportunità in primo luogo per i più esposti ai suoi giovani ieri Livi Bacci sull'intervento efficacissimo nella
Chiarezza espositiva e comunicativa ci ha detto delle cose su cui riflettere
Si studia più a lungo e quindi si riesce si entra nel mercato del lavoro più tardi si esce di casa più tardi si fanno meno figli di chi si considera giovani fino a quarant'anni
Tutto questo come dice il riduce la capacità reattiva dinamica forte di una società la capacità
Come dare allora questo è il tema che abbia crescita ma al tempo stesso le diciamo certezze diritti
E come dare certezze in una società flessibile come dare certezze in quella che Bauman definirebbe la Società della modernità liquida
Eletta in questi anni
A questo interrogativo
Sì ha risposto con un altro interrogativo spesso
Pisanu ma ce lo possiamo ancora permettere
Di fronte a un allungamento del tempo di vita ci possiamo ancora permettere la previdenza visto che costa sempre di più
Di fronte all'accesso di massa alla scuola ci possiamo ancora permettere la scuola pubblica come l'abbiamo conosciuta fin qui
Di fronte a un tempo di vita che si allunga che chiedo la domanda di cui la più ampia sì possiamo ancora consentire permettere un sistema sanitario come nazionale universale come quello che abbiamo avuto fin qui e la risposta che è stata data dalla destra questa domanda è no non ce lo possiamo permettere è dunque la conseguenza del non ce lo possiamo permettere era una proposta tendenzialmente di tagli
Bene io penso che quella domanda sia stata posta in modo sbagliato
Perché la domanda ma rovesciata
Io penso che la domanda è ma possiamo non permettercelo
Possiamo credere davvero che in Italia noi possiamo offrire ai lavoratori italiani salari albanese o cinese o rumeni
Possiamo possiamo davvero a credere che noi in Italia spieghiamo agli italiani che d'ora in poi le cura il diritto di cure affidata soltanto alla carta di credito al suo montante bancario
Possiamo possiamo proporre alla Società italiana una scuola per pochi
Ho un lavoro ma inserto lunga una vita guardiamo a Parigi e cosa ci dicono le paia di Parigi
Chi dice che quando si riduce la coesione sociale cresce la povertà cresce la marginalità ci rompe il senso di un'appartenenza l'unica risposta che rimane un mare un emarginato e quello della insubordinazione della estraneità
Coesione competizione non sono alternativi Fitoussi ieri c'ha detto una cosa importante le società più globalizzate solo le società che hanno il più alto tasso di socialità
Ranieri giustamente ci diceva ieri le società più istruite sono le società più competitive ed è vero perché fondano la competizione Losco su un più alto livello di sapere riconoscenza abbiamo tutti in tasca il telefonino
E quasi tutti abbiamo anche una certa marca
E questa marca la Farnesina
La la produco le cui la compriamo e sapete perché la la producono la compriamo per tante ragioni ma ce n'è una semplice rappresentabile in modo semplice perché la Finlandia da molti anni spende il tre per cento del prodotto interno lordo per la ricerca e noi lo zero virgola cinque per cento
Non si è non si esprime nel benessere stessi secondi nell'istruzione non sia primina la capacità produttiva sessile secondi o terzi nel sapere nella conoscenza
E allora
Le società più giusta e sono quelle più aperte
La coesione e la competizione non sono alternativi Lunati e nell'altra senza coesione la competizione semplicemente la legge della giungla il darwinismo sociale e la lotta di tutti ciascuno contro tutti chi è più forte vince chi è morchie più debole soccombe
Ma senza competizione la coesione omologazione al basso e mortificazione del talento e incapacità di richiamare ciascuno alla propria responsabilità coesione competizione convivono stanno insieme
E allora la domanda non è se noi possiamo ancora permetterci welfare state il problema è come perché certo tutti sappiamo fin troppo ovvio e anni che ne discutiamo sappiamo tutti che il mondo intorno e sta cambiando enormemente
E lo stato sociale questa nel quale abbiamo costruito quel sistema di tutela e di protezione di garanzie
Che terrà le ha consentito a ognuno di guardare la propria vita con maggiore serenità è questa estate riferito a una società in cui gigantesca trasformazione nel modello produttivo non siamo più nella società industriale classica
Nelle forme di organizzazione nelle forme di rappresentanza nella distribuzione degli interessi e quindi non basta dire che non possiamo non permettercelo bisogna allora discutere come possiamo permettercelo eccome rinnoviamo il welfare strette come lo cambiamo
E qui abbiamo discusso diritti non privilegi queste la bussola
Il lavoro prima di tutto ne ha parlato Cesare Damiano e altri compagni
E guardate mi sembra la discussione
Molto sempre serio
Inviterei a lasciare definitivamente alle spalle una discussione se parlando della legge trenta dobbiamo dire che la superiamo la cambiamo la scorrazzano che rischia di essere un fatto semantico andiamo alla sostanza
La sostanza è che noi viviamo in una società flessibile
Flessibile del modo di produrre il modo di consumare né i tempi né l'organizzazione la flessibilità non è soltanto il portato di una cattiveria di qualcuno è la forma e la modalità di organizzazione della società di oggi
E se qualcuno dicesse facciamo la lotta alla flessibilità in termini principio sarebbe come gli indiani che con le frecce pretendevano di fermare allo Comotti
E però nel momento in cui noi vediamo e sappiamo benissimo che viviamo nella società flessibile
Non siamo così sciocchi da non vedere che la flessibilità come qualsiasi Fenomenologia non è neutra nei suoi esiti dipende da chi la dirige perché cosa come e la flessibilità può trasformarsi in precarietà e noi abbiamo chiara una bussola
Noi vogliamo la flessibilità che non sia precarietà e ci battiamo perché non sia resa precaria la vita dai cittadini e dai lavoratori
E quindi
E quindi in concreto cambieremo tenerezza trenta tutto ciò che la rende precaria in un flessibile e soprattutto correremo quella legge ha di quello che non è stata corredata fin qui un robusto sistema di ammortizzatori sociali
Che è tanto più necessario proprio perché viviamo in un tempo in cui lo le il lavoro per ciascuno di noi o per molti sarà sempre meno
Un lavoro uguale per tutta la vita e proprio nel momento in cui non è più il posto di lavoro che segna l'identità del lavoro ma il suo contenuto professionale diventa decisivo non lasciare solo un cittadino e costruire il sistema che lo accompagni
Nella
Nel suo percorso lavorativo
Un welfare che sia inclusivo per l'infanzia qui ieri Anna e prima di testi hanno richiamato e stamattina
Rita Parsi con bellissimo riferimento a lasciarsi giardiniere ha come li ha disuguaglianza comincia di lì guardate che la diseguaglianza a un tratto fondamentale nell'ereditarietà sociale
I relativi sorveglianza parte in primo luogo dalla tenera età e noi invece vogliamo appunto proprio perché ci battiamo per l'uguaglianza che fin dalla più tenera età siano rimosse quelle che possono essere le cause le ragioni
Di una differente
Sì ha detto gliene ieri Kids dite qui Ceretto la principale forma di povertà e oggi la povertà infantile perché di lì parte
La divaricazione nelle condizioni dell'opportunità di vita
Ci dice spesso che lo cito ma perché è bella dal senso Bollea guardate un bambino sereno sarà un adulto maturo e vale la proporzione contrari
Ci ha detto ieri duramente il luogo dell'uguaglianza della disuguaglianza si spostano le più la fabbrica è sempre di più la scuola il momento della formazione e lei che si manifestano
E allora noi vogliamo quel perché si è inclusivo
Sì sì inclusivo per i bambini per gli adolescenti per chi deve studiare inclusivo che faccia della formazione lo strumento dell'inclusione dell'uguaglianza delle pari opportunità
Così come vogliamo web perché si inclusivo per quei tanti che vivono di più che non so neanche più se è giusto chiamare anziani
Anche perché io mi avvicino diciamo consolidato il nemici
Ma non lo so ieri si tolse in un gioco di parole ha detto una cosa molto simpatica ha detto ma perché dobbiamo parlare di invecchiamento attivo se non in parte parlassimo di ringiovanimento della società
è un'idea non sciocco cioè nel momento in cui il tempo di vita si allunga già oggi il tre per cento tre sulla base dei dati Istat
Della popolazione italiana più di ottant'anni il tre per cento un milione ottocento mila persone la città più grande di Napoli che a più di ottant'anni
Se è vero quello che la scienza si dice che nel giro di pochi anni forse la scelta sarà in grado di bloccare l'ossidazione di quel gene che produce la vecchiaia e la vita si prolunga avrebbe di colpo di trent'anni per mano e siamo di fronte a un gigantesco problema è enorme che ieri
Di vivere di più
Quello va bene adesso
Quello va bene
Un gigantesco problema guardate che fino ad oggi noi
Guardi
Siamo di fronte
Siamo di fronte a un gigantesco problema che non abbiamo affrontato ma in questi anni neanche quando affrontavamo il problema previdenziale
E cioè una società nella quale nei prossimi anni
E senza arrivare spettare la diciamo che intervengono su questo genere si sono però già i dati di adesso e cioè oggi il trentacinque e il trenta per trentatré per cento la popolazione ha più di sessanta anni nel due mila venti sarà il quaranta per cento nel due mila cinquanta e cinquanta per cento cioè andiamo verso ma qui c'è un problema gigantesco Oprah gigantesco evidenziare una società non in questi anni non l'abbiamo fatto
Noi continuiamo a ragionare
Con lo schema classico della società industriale che abbiamo conosciuto fino a venticinque anni si studia poi se si trova un lavoro si spera ritrovarle facciamo di tutto perché uno lo trovi lavori a sessantacinque sessantasette poi discutiamo se uno va a sessantotto sessantanove CE ma non è più secondo me la questione dirimente va in pensione
E poi poi e poi ognuno affidato a se stesso rate non funziona e non funzionerà così non funzionerà così
Il problema di una società che cambiano i suoi tempi di vita in modo così clamoroso ci impone una riflessione culturale prima ancora che politica su come la riorganizziamo
A tutta questa grande gigantesca quantità di persone che a un certo punto arriva nella pensione
Si arriva con un bagaglio di esperienza di professionalità di competenza di affettività un'esperienza di vita che è una ricchezza sociale gigantesca ma noi abbiamo l'idea di come questa ricchezza viene utilizzata di come si traduce
Questo abbiamo chiuso
Per non parlare delle questioni di cui ci ha parlato stamattina Bianchella Bianca Beccalli Barbara altre compagne di come un welfare inclusivo sia capace di affrontare una storica contraddizione questo nostro Paese più acuta che altrove
E la divaricazione tra il talento delle donne loro riconoscimento loro funzione sociale il mancato riconoscimento istituzionale
E infine appunto come ci ha ricordato ieri Livia
Una una una un welfare inclusivo significa un'altra capace di costruire davvero una società multietnica multiculturale
Interculturale capace di unire uomini e donne dice di esperienze e culture storie lingue religioni molto diverso tutto questo significa però appunto mettere in campo un grande cambiamento welfare più flessibile che tenga conto c'è un bellissimo libro che di cui raccomando lettura di recente pubblicazione di Massimo Paci
Che tenga conto che la nostra società è percorsa da una tendenza fortissima l'individualizzazione
Della domanda dei bisogni e che quindi serve un fax un welfare flessibile per aderire di più a domande che non si presentano più così omogenee come è stato per lungo periodo
Che individui priorità e per questo di Smoke risorse strumenti in modo diverso
Più che una coperta che ti avvolge ti tiene al caldo nel pensiamo welfare che ti crei le condizioni per non soffrire il freddo questa è la differenza
E dobbiamo essere capaci di realizzare non solo risarcitorio ma creatore di opportunità che faccia leva sulla responsabilità di ciascuno di noi ieri Arrivi ha detto una cosa
Densa di implicazioni
Ho detto dopo l'esperienza della previdenza integrativa e complementare forse noi dobbiamo comincia ad affrontare questo problema anche per la spesa sanitaria anche per garantire quella universalità della sanità ad ogni cittadino non è una riforma di poco conto anzi parte in più impegnativa di quella previdenziale ma è una giusta indicazione
Sempre di più abbiamo di costruire un welfare che faccia leva anche sulla responsabilità individuare sullo spirito civico su una dimensione etica e che così favorisca promuova il pluralismo anche le forme di erogazione dei servizi delle certezze dei diritti delle tute
E infine la terza parola chiave opportunità
Opportunità per i giovani prima di tutto
è una delle cifre che abbiamo messo al centro tutta nostra riflessione ha concluso su questo bene
Pierluigi la sua relazione
Una società che non è che la capace di garantire ai suoi figli certezze
Prospettiva opportunità è una società che comincia a morire e non abbiamo bisogno di creare condizioni appunto di opportunità di opportunità attraverso l'università aperta ne ha parlato qui Tosi ne ha parlato Ranieri attraverso appunto la possibile la la la liberalizzazione di attività penso l'attività delle libere professioni che consentono a molti laureati e diplomati di poter esercitare un'attività che metta vi consenta di spendere su di sé per le donne per le famiglie per l'impresa perché quando si dice opportunità non le pensiamo soltanto per le persone ma per le imprese
Che denunciano la solitudine in cui devono agire l'assenza di una politica industriale l'assenza di una politica per la ricerca la possibilità di accedere a nuovi settori insomma una società attenta
Una società
Stamattina Veca retto cose grande interesse e valore una società in cui la libertà sia come scrive Amartya Sen capacità delle persone in cui la libertà sia una libertà eguale
Che riconosca i meriti soddisfi i bisogni valorizza i talenti consente a ciascuno di essere libero Ranieri ha usato per una bella espressione ieri una società che non sprechi nessuno si una società che non sprechi nessuno
E tra le opportunità ci sono anche le libertà nelle scelte di vita di cui hanno parlato molti compagni stamattina Cuperlo Luca e altri
La nascita e la morte non sono solo più di non dipendono solo più dalla natura
Dipendono sempre di più dalla tecnologia dalla scienza
E questo suscita interrogativi inquietudini che si pone chi ha una fede ma si pone anche la ragione e le risposte vanno cercate nel confronto nel dialogo nel riconoscimento
La laicità ha detto Veca stamattina si chiede politica e pratica del riconoscimento del mutuo rispetto sì noi vogliamo questo
Noi sentiamo di doversi battere perché l'Italia sia una società laica e noi interpretiamo la laicità non fondata sul conflitto ama fondata sulla condivisione sulla capacità di costruire intorno a temi eticamente sensibili problematici compressi
Un incontro di cultura di approcci etici di punti di vista che consenta
Di realizzare le soluzioni ragionevole condivise
E di non lacerare la società per queste abbiamo sentito il dovere di difendere la centonovantaquattro proprio in nome di non dividere non lacerare la società la Società mentre altri
Altri conducendo quell'attacco hanno puntato
Alla cena per questi torniamo avanzato la proposta dei taxi per una soluzione ragionevole alla condizione di tante coppie di fatto per questo vogliamo su ciascuno di questi temi
Ricercare soluzioni condivise che siano capaci di tenere in conto negli approcci culturali etici religiosi di ciascuno ma al tempo stesso che riconoscono l'autonomia dello Stato la sua funzione la sua funzione con le sue scelte di garantire la libertà di Scelta di ciascuno
E questa libertà non la vogliamo vivere nella responsabilità preparate anche questa
è una parola che noi dobbiamo mettere nell'essi Cola il programma di governo si responsabilità se ci pensate in Italia questa parola è stata mortificata pensata come l'infedeltà fiscale ha mortificato la responsabilità di ogni cittadino nei confronti dello Stato
Io ho trovato uno delle espressioni più volgari usate all'atto Presidente del Consiglio questa espressione che usa spesso nella con la quale dice non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani
Perché questo rivela che Berlusconi pensa che il fisco sia una rapina quando in qualsiasi società moderna la tassazione in modo confuso una società dinanzi ai suoi ospedali verso le scuole le sua università
A parte l'ovvia considerazione che non mi attardo dimostrare che le task le mani nelle tasche italiane le hanno messo diciamo
No
Questi pensiamo come lo spoil system applicato la pubblica amministrazione si è tradotto nella mortificazione
Di migliaia e migliaia di dipendenti pubblici dei dirigenti e di come abbiamo ministeri pubblica amministrazione devastate da questa idea partigiana del Governo dalla pubblica amministrazione
Pensiamo a come si è negato ogni forma di concertazione con le parti sociali e come si è mortificato il sindacato a come si è considerato il consenso una variabile ininfluente nel governo di una società
Pensiamo all'idea cara Calderoli che la legalità si afferma facendosi giustizia da sé sono le tante modalità con cui si è depresso uno spirito civico si è mortificata l'idea che ciascuno di noi
Esercita la propria libertà anche in un sistema di relazioni che ne sollecita la responsabilità e noi vogliamo invece una società in cui ciascuno sia parte in cui ciascuno si senta di essere parte
Una società in cui
I dove i diritti diritti che vogliamo per ciascuno siano parte dei doveri
Il dovere per chi studia di non sprecare l'istruzione che la società gli mette a disposizione
Il dovere
Per una famiglia di non lasciare soli i propri figli o di abbandonare i propri anziani il dovere per un lavoratore certo di mettere il massimo della propria capacità nel lavoro che fa ma a chi
Alla responsabilità di remunerare di conoscere quel lavoratore di sottoscrivere i contratti quando devono essere sottoscritti a di dare ogni lavoratore i diritti e le tutele federale
Dove
Io ho il dovere di rispettare le leggi e di garantire la legalità perché la legalità e la sicurezza non sono temi di destra ciascuno di noi vuole vivere una società che si assicura ciascuno di noi vuole che la propria vita non si è insediata da mille
Forme grandi e piccole di insicurezza e garantire legalità e quindi un dovere così come un dovere non lasciare soli quei ragazzi di Locri che si hanno chiesto qui questa mattina essere come loro
Il dovere il dovere di una società quando come in quella terra quando come in quella terra si uccide si intimidisce si violenta di non girare lo sguardo dall'altra parte ma di assumersi le proprie responsabilità
Il dovere il dovere di essere parte di sentirsi parte queste
E la nuova etica pubblica di cui abbiamo parlato in molti interventi questo lo spirito civico
La cultura democratica di cui il Paese ha bisogno
Che cosa ci dicono le primarie se non queste che cosa si dice quella domenica straordinaria quei quattro milioni e trecento mila persone se non che c'è una straordinaria disponibilità nella coscienza
E nel cuore di milioni di persone c'è solo la politica è capace di chiamarli di interloquire con loro di farli sentire parte e di renderli protagonisti
Ma per realizzare questo trinomio
Crescita diritti opportunità sono necessarie due condizioni
E intanto necessario ricostruire uno Stato ne ha parlato qui Bassolino la Torre la destra lo ha destrutturato ha tolto autorevolezza e invece se ne ha bisogno
Certo lo abbiamo spiegato benissimo non abbiamo l'idea di uno stato che ha solo le funzioni degli anni sessanta o settanta un'altra fase della storia del Paese
C'è bisogno
Anche in Italia di molto mercato di più mercato soprattutto in tanti settori che sono segnati da un'insufficiente concorrenza e qui ne abbiamo discusso ma c'è bisogno di uno Stato che sia capace di intervenire sui fattori di sistema la formazione l'istruzione e la ricerca
La modernizzazione del Paese nel suo assetto infrastrutturale e ambientale
C'è bisogno di uno Stato che appunto sia capace di tornare a essere un attore di politiche di crescita di sviluppo di una distribuzione
Se vi sono di uno Stato che si ha pensato
Come ci ha richiamato all'inizio di questo nostro
Incontro Domenici e poi lo ha richiamato Walter ieri c'è bisogno di uno Stato che sia capace di riconoscere
Il ruolo centrale fondamentale del sistema dei poteri locali e non per ragioni ideologiche a meno che meno per una ragione politica noi non rivendichiamo più potere
Per il sistema delle Autonomie perché ne governiamo tanta parte non è questa la questione e che qualsiasi manuale di sociologia spiega bene semplicemente che un problema si risolve meglio se chi lo deve governare decidere più vicino ai cittadini
E c'è un asilo nido e di competenza di una su di un di un comune per caso in quell'asilo nido compare un topo il giorno dopo se non sia intervenuto i cittadini sanno quale sindaco rivolgersi
Se questo asilo nido è intestato a una qualche intenti tanto entità statale c'è il rischio che il topo si mangi il bambino
O il bambino il topo esami prima che qualcuno si è intervenuto
La sussidiarietà la sussidiarietà come forma di efficienza la sussidiarietà come forma di controllo sociale la sussidiarietà come governo democratico dei processi per questo
Per questo abbiamo contestato e contestiamo in modo così radicale questa legge finanziaria che mortifica per l'ennesima volta il sistema degli enti locali non rendendosi conto che così si mortificano i cittadini devono domandare loro aspettative
E anche per questo abbiamo detto diciamo no alla revisione costituzionale per le ragioni che sono state
Già indicate bene ieri da Nicola Latorre riduce la coesione spezza l'uguaglianza allontana i cittadini e referendum dovrà essere per voi l'occasione non solo per dire no
Ha un brutto ha un brutto pasticcio istituzionale ma per riaprire con il Paese una discussione su che è stato vogliamo
In positivo in avanti sapendo che serve uno Stato più moderno che serve uno Stato più efficiente e noi vogliamo dare agli italiani e referendum dovrà essere l'occasione per misurarsi su questi
E l'altra condizione
E che la nostra idea dell'Italia sia in uno spazio più grande
L'Europa ne ha parlato ieri Massimo l'apparato Zingaretti questa mattina l'Europa lei è il nostro destino
E oggi certo tutti avvertiamo che l'Europa vive una fase critica c'è un rovesciamento di percezione per almeno trent'anni l'Europa l'abbiamo considerata tutti noi ogni cittadino europeo il luogo in cui eravamo più sicuri più protetti più certi
E molti Paesi da sei a nove a dodici a quindici e anche a venticinque
Hanno voluto entrare in Europa perché hanno individuato in uno spazio integrato più sicurezza e più certezze più opportunità bene
Il referendum francese olandese ci dice che la percezione si è rovesciata almeno una parte dell'opinione pubblica e che c'è un pezzo di opinione pubblica che guarda all'Europa composta in cui si sente meno sicura meno protetta meno certa
E quindi il rischio di un ripiegamento di la rinazionalizzazione delle politiche pure guardate non c'è altra strada
Non ce n'è un'altra
Nel mondo globale vince la dimensione globale vince la dimensione dell'interdipendenza
Parliamo ogni giorno di Cina macina un paese di un miliardo e trecento milioni di persone se uno vuole fare i conti con la Cina deve avere il fisico fisico non c'era nessun Paese europeo da solo
Il fisico ce l'hanno soltanto se lo può avere soltanto un'unione europea dei quattrocento a cinquanta milioni di abitanti di dimensioni sociali culturali produttive tali da poter ce la fa
E così l'immigrazione la sicurezza non c'è problema che non si non veda una chiave di volta maggiore di miglior Risoluzione una dimensione più ampia
E allora serve un'Europa più Europa ieri Fitoussi ha fatto una lezione straordinaria sul ruolo dell'Europa in particolare il ruolo dei paesi della zona euro adesso io tardino la ripeto
Ma noi dobbiamo sapere che questa è una scelta lo dobbiamo sapere tanto più perché in questi anni in Italia si è fatta la scelta opposta
Una delle cose che ha caratterizzato l'azione dei governi di centrodestra è stato a guardare all'Europa con diffidenza con pregiudizio spiegare ogni volta l'Italia che se c'era un problema la colpa dell'Europa Tremonti in questo si è specializzato in particolare ma non solo lui
Evocando l'Europa come un rischio come un danno come qualcosa da cui difendersi quando invece l'Europa accerto con mille problemi e però lo spazio a dimensione luogo della nostra vita il problema è come ci stai dentro e pienamente stando Cilento sei capace di concorrere alle politiche che serve
Di questo abbiamo bisogno e l'Italia deve pensarsi lì
Pensarsi in Europa
L'Europa che può guardare Mediterraneo siamo a Firenze
E mi piace ricordare qui un uomo come la piena che in movimento intenti molto lontani da oggi ebbe la capacità di indicare un orizzonte
Penso ai Balcani che stanno di fronte a noi penso appunto la nuova via della seta delle relazioni delle relazioni con la Cina con l'Asia che passano per il nostro Paese di questa Europa abbiamo bisogno è questa e poi in Italia che stia nel mondo certe
La globalizzazione la dimensione
Lasciamoci alle spalle definitivamente i due atteggiamenti con cui spesso abbiamo guardato la globalizzazione prima
Una sorta di ingenuo ottimismo
Sperando che la dimensione più larga forse portatrice vettore di per sé
Di bene
Poi negli ultimi anni di fronte ai tanti problemi che la globalizzazione ci ha evocato
Il difensivi Svampa unito
Anche le anche la globalizzazione come la flessibilità non è neutra
Dipende da chi la dirige perché cosa come non dimentichiamo che le grandi epoche della storia sono state le epoche della globalizzazione
Siamo a Firenze
Questa città è cresciuta nel mondo
Esplica valutare cosa rappresenta Firenze e la civiltà siamo il Paese
Che è una città come Venezia che è cresciuta lungo secoli nella dimensione della globalizzazione la globalizzazione è stata la forza motrice i grandi processi di muta di mutamento di evoluzione di arricchimento di crescita dell'umanità intera
Naturalmente però se guardiamo i secoli quella globalizzazione che ha cambiato il volto del mondo poi passata per conflitti per guerre per tragedie a conferma del fatto che nessun processo neutro dipende da come lo gestisci chi lo guida per quali finalità
E il problema è proprio questo viviamo se mi permettete
Neologismo non nell'universo ormai ma sempre di più nel poli verso in un mondo polizia entri con un mondo complesso ma però che è interdipendente e che richiede che un paese si pensi sempre di più lì e ancora volta serve la politica
Come ci ha ricordato qui la prima sessione del nostro dibattito
Come si va oltre la nazione se la nazione non è sufficiente come si garantisce multilateralismo integrazione sovranazionale che sono le dimensioni le chiave per evitare le derive dell'unilateralismo che ci hanno portato la tragedia irachena
E l'Italia e l'Europa come giocano un ruolo nello sconfiggere il terrorismo nell'affermare la pace e non come l'espressione di un'ignavia
Ma come la capacità di assumersi la responsabilità di battersi perché diritti e democrazia come ci hanno richiamato Maffettone Cohen all'inizio dei nostri lavori siano le cifre intorno a cui ricostruire le relazioni nel mondo
Ecco questo è il nostro Progetto
Come vedete le idee le abbiamo
Ma per dare corpo a questo progetto ne abbia bisogno di un soggetto
Non si tratta solo di sostituire un governo la maggioranza
Si tratta come abbiamo detto di portare l'Italia fuori fuori dalla stagnazione economica Risiko Rezza sociale dalla crisi della sua democrazia ieri Angeletti
Ha detto una cosa su cui credo che valga rifletta Toma come che ormai ogni volta che un cittadino sente la parola riforme si spaventa
E guarda questa parola con preoccupazione
E d'altra parte se ci pensate un attimo Marcenaro ci ha parlato della TAV
Ma il problemi che si pongono in Val di Susa per la TAV non sono gli unici
Abbiamo difficoltà ad acquisire consenso nel costruzione dell'alta velocità in campagna e non riusciamo a fare i termovalorizzatori a Brindisi non vogliono degassificatore a Scanzano non vogliono le pale pale eoliche
Allora qui c'è un grande problema badate non banalizziamo la mi pare che Marcenaro l'abbia posto molto bene
Sono i segni tutto questo di una società che sentendosi insicura ripiega siano Rocca
E invece l'Italia ha bisogno di apertura di innovazione di cambiamenti
Certo il cambiamento rischioso Massa il più rischioso e credere che il mondo si fermi perché noi ne abbiamo paura
E proprio perché la nostra idea del cambiamento non è darwiniana non ebbe strutturante proprio perché la nostra indagine del cambiamento e costruita sul tenere insieme competizione coesione possiamo con più forza essere noi a porre la questione
Di cambiare le cose là dove vanno cambiate sapendo che lo richiamava bene ieri Massimo
Abbiamo pagato
è stata una delle ragioni forse della sconfitta del due mila uno
Abbiamo pagato il riformismo dall'alto non si governa senza consenso
Tanto più per obiettivi grandi
E per esempio l'altare un'opera strategica mi pare chiaro evidente
Lo abbiamo detto più volte
Ciampi lo ha richiamato efficacemente l'Italia
Deve stare delle grandi reti di comunicazione transeuropee uno dei grandi asse la mobilità continentale intorno a cui costruire
Un attimo fase di sviluppo e di crescita più alta per l'Europa e al tempo stesso coloro che vivono in quei territori pongono domande di sicurezza di certezza a cui dobbiamo dare delle risposte io penso che dobbiamo quindi porsi questo problema non di ripiegare di fronte alle difficoltà
Ma di sapere che le riforme il cambiamento hanno nella capacità di costruire intorno agli obiettivi condivisione il consenso la variabile fondamentale e il ruolo della politica e queste
E per esempio
Per esempio per quello che riguarda
La Valle di Susa io credo che noi dobbiamo dire una cosa molto chiaro
Noi chiediamo che si costruisca una cabina di regia che coinvolga pienamente i sindaci dei comuni di quella vallata in modo tale fiere popolazioni di quella vallata
Abbiamo attraverso i loro rappresentanti la possibilità di essere parte di tutto racconta di tutta la gestione di questo progetto
In ragione tale che le loro preoccupazioni loro anzi i loro dubbi possano essere raccolti e possono trovare delle risposte rassicuranti
E per questo per tutte queste ragioni sto per finire
Serve un soggetto politico riformista certe
C'era una grande unità del centrosinistra l'abbiamo costruita l'unione e con l'Unione abbiamo vinto le elezioni regionali
E con l'Unione stiamo preparandoci per l'elezione del due mila sei ma attenzione che l'unità del centrosinistra un'unità di dieci forze politiche può bastare a vincere ma può non bastare per governare
Serve una guida
Serve una guida riformista
Che stabilizzi il bipolarismo di fronte al tentativo col cambiamento della legge elettorale di farlo saltare
Serve una guida riformista che via solidità l'alleanza e coesione
Serve una guida riformista che dica la classe dirigente quel profilo affidabile di governo che è necessario perché la società si fidi Dinoi questo all'Ulivo
Lo strumento di costruzione di un soggetto democratico riformista che consente all'Italia di ritrovare stabilita sicurezza è cresciuta
è un progetto possibile stamattina
Fabio Salvi non hanno celato i loro dubbi continueremo a discutere ma io dico attenzione
Se noi guardiamo a guardare alla sostanza prevediamo che in questo progetto è invece proprio possibile guardando questi tre giorni
Io con Pierluigi lei e gli altri Company siamo stati la scorsa settimana
Alla incontro programmatico promosso dalla Margherita e ci abbiamo ritrovato riflessioni analoghe a quelle che abbiamo fatto qui e se guardiamo a quello che si è riflettuto Lai quello cui si è risolto tutto qui vediamo che c'è un amplissimo campo
Di analisi comune di Esperia di elaborazioni comune di esperienze comune
E guardate io saluto come un fatto straordinariamente positivo utile la chiarezza con cui ha affrontato anche la questione della laicità questa mattina qui Dario Franceschini perché dimostra che anche su questo tema no possiamo trovare un approccio comune l'approccio comune
Se non
C'è dunque una cultura riformista su cui si può fare leva
C'è un'esperienza riformista che è cresciuta in questi anni ci sono dei valori che ispirano
La nostra ricerca le nostre politiche
E se tutto questo non è velleitario allora non è velleitario porsi l'obiettivo di dargli una casa una forma uso oggetto
Discuteremo come farlo continueremo la nostra riflessione
E però io penso che la discussione quando la faremo dopo questa tre giorni è più avanti perché ha già creato condizioni migliori perché tutti noi si sia consapevoli che è possibile costruire
Questo obiettivo
E dall'Alitalia
Quella guida forte che consente al centrosinistra di poter governare con stabilità e sicurezza nei prossimi anni
E per questo disegno
Che noi siamo in campo
Noi siamo la principale forza del centro sinistra
E questo ci carica di particolare responsabilità
Noi siamo una forza unitaria che anzi si è fatto un punto di onore in tutti questi anni di farsi carico sempre i profani prevalere in ogni momento anche dei più difficili le ragioni dell'unità
E sebbene permettete io posso che si possono ben dire qui
Credo che si possa venire qui
Che se noi in questi anni abbiamo visto crescere il nostro credito il nostro consenso i nostri volti il nostro ruolo
E perché siamo apparsi a una grande parte degli italiani come la forza politica che era più conseguentemente unitaria che lavorava per l'unità di tutto il tempo
Noi
E noi siamo una grande forza riformista
Abbiamo dato qua rappresentazione chiara di che cosa il nostro riformismo
Ricordo anni fa colazione alla discussione riformismo forte non riformismo forte ecco il riformismo forte l'avete visto in questi tre giorni un riformismo che essi alimenta di un'analisi della società italiana vera
Che si è alimenta di un'elaborazione non fatta nel chiuso di una stanza in modo autoreferenziale ma costruita insieme alla società
Di un riformismo che
Vuole
Raccogliere le ansie le aspettative tradurre tutto questo in politica e perseguibili praticabili in questi tre giorni mi pare abbiamo dimostrato che cos'è il nostro riformismo abbiamo dato la prova della nostra affidabilità della nostra serietà
La nostra consapevolezza e al tempo stesso ancora una volta abbiamo dato la dimostrazione che tutto questo noi non lo vogliamo vivere in solitudine o lo vogliamo vivere nell'Unione non vogliamo vivere l'Ulivo perché siamo consapevoli della responsabilità unitaria
Che
Grava sulle nostre spalle come L'Unità sia una condizione fondamentale per vincere
Il cammino che abbiamo condotto la garanzia che possiamo fare io
Abbiamo creduto in questo Paese
Siamo partiti dai suoi problemi
E così abbiamo interloquito con la società italiane abbiamo restituito in questo modo il centrosinistra credibilità e tutto questo l'abbiamo potuto fare
Perché siamo uniti
Vedete un partito
E programmi
Un partito e anche organigrammi come so come tutte le organizzazioni
Ma un partito non è né soltanto programmi né soltanto organica
Un partito una comunità di donne e di uomini
Un partito emozioni passioni anzi sentimenti
Un partito e la consapevolezza che sia insieme per un'impresa comune per un destino comune
Questo non sia abbiamo potuto in questi anni via via costruire il senso
Della nostra funzione e il credito che abbiamo raccolto per questo
Io so bene che l'applauso che ieri voi mi avete rivolto non era solo per me
Quell'applauso era rivolto a tutto il nostro gruppo dirigente che come ha diretto in questi anni questo partito
Quell'applauso quell'applauso era tutti i nostri militanti ai tantissimi che qui non ci sono
Senza
Senza la cui generosità senza la cui passione senza la cui determinazione noi non saremo la grande forza che sia
Quell'applauso era un applauso le nostre figure più prestigiosa a partire da Massimo D'Alema che ringrazio
Ringrazio
Ringrazio per
Massimo che ringrazio per l'atto di generosità di amicizia di cui ieri ha voluto gratifica
Ringrazio tutti i compagni
Anche quelli che in questi anni hanno espresso legittimamente
E con la passione che era giusta e dovuta posizioni anche diverso abbiamo potuto crescere perché
La nostra unità è stata sempre capace di essere fondata sul pluralismo sul riconoscimento delle idee di ciascuno sul confronto sulla ricerca di sintesi che non mortifica spero nessuno
Per questo io dico
Lo dico qui lo dico ai tanti fuori di cui nessuno si illuda non ci divideremo e nessuno ci separerà
Proprio
Proprio perché siamo uomini e donne liberi la nostra unità
E tanto più forte e solida perché fondata sulla responsabilità nessuna solidarietà umana prima ancora che politica che ci lega il si rende compagni in ogni evenienza ecco care compagne cari compagni
Siamo alla vigilia di una sfida decisiva
Alle spalle abbiamo quattro anni intensi
Intensi di fatica
Le ansie di vittorie di speranze
Adesso sta di fronte a noi l'ultimo miglio
E noi
Qui lo abbiamo dimostrato noi siamo pronti
Noi siamo al servizio dell'Italia
Amare l'Italia significa amare gli italiani
Significa amare questo Paese le sue infinite possibilità
Significa amare la vita
I falsi che ciascuno possa esserne padrone della propria vita e del suo destino
Sì l'Italia ce la farà
Questi tre giorni abbiamo visto
Che ci sono le idee
C'è la passione ci sono le donne e gli uomini che sono in grado di farci
Soprattutto ce la faranno gli italiani
E noi noi saremo con loro a fare la nostra parte
Perché come abbiamo detto appunto l'obiettivo nostro a restituire a questo Paese speranza fiducia libertà vogliamo un Paese che sia più sereno e più felice per chi in questo Paese vive oggi e per le generazioni future che verrà
Deve andare a