Carceri: informazione e luoghi comuni

E la parola
Buongiorno a tutti partiamo con questa parte pomeridiana dei lavori
Che in realtà è una continuazione
Di quanto ci siamo già detti questa mattina questo momento ossia quello del mattino che è quello del pomeriggio e promosso dalla Federazione nazionale dei giornali del carcere che è una rete che sta cercando di stabilizzarsi appunto come federazione che è nata dopo un lungo faticoso lavoro di cucitura durato anni nata nei mesi scorsi grazie anche all'ordine dei giornalisti
In particolare della Regione Emilia-Romagna che ha ospitato diciamo così un primo momento di formalizzazione di questa rete
Nel novembre del due mila e cinque e questa mattina oltre che l'ordine abbiamo incontrato anche gli studenti e i direttori delle scuole di giornalismo di Milano
In un incontro a mio giudizio molto produttivo di scambio di punti di vista ma neanche di domande anche insomma di reciproche
Non dico curiosità ma volontà di capire meglio dall'ordine particolare qui presente ancora sia Claudio Santini che dell'esecutivo nazionale dell'ordine al quale se avesse voglia chiedere poi anche un intervento in questa fase pomeridiana e Gerardo Bombonato che invece il presidente dell'ordine della regina della Regione Emilia-Romagna
Si è arrivati anche a dei momenti di concretizzazione ovvero sia l'ordine ci ha dato la disponibilità di supportare questo percorso la federazione e formalmente nata mai grazie va rafforzata va costruita va solidificata l'ordine ci supporterà
Attraverso un prossimo incontro nazionale che avremo con condor dal Boca con la presidenza nazionale al collo
Santini stesso
Tabili Remo non so se attraverso un protocollo o come comunque di formalizzare insomma questo supporto che l'ordine darà alla Rete alla Federazione giornale in termini di formazione innanzitutto perché i giornali quello che era magari in particolare poi Ornella Favero che assieme a me coordina questo parte dei lavori che l'anima della arrivista ristretti Orizzonti di Padova
E che da molti anni impegnata su questo fronte ma mi dirà che ci diremo che i giornali del carcere oramai sono tanti sono circa sessanta le realtà che abbiamo censito molte delle quali appunto aderiscono
Alla Federazione nazionale ma sono giornali
Ognuno i ognuno come dire con una storia una gestazione ma anche come una con una struttura diciamo con una qualità a diverso se ristretti Orizzonti sicuramente un giudizio mio che ribadisco spesso lo voglio fare anche questo pomeriggio giornale sicuramente
Che può e deve funzionare come esempio da un punto di vista non solo della quantità di informazione prodotta ma della sua qualità produsse questa rivista che trovate qui assieme ad altre ma produce anche un sito un sito internet che Porta aggiornamenti continui su queste tematiche ma dicevo molti altri sono realtà più fragile hanno bisogno quindi di formazione
L'ordine ci supporterà poi anche nei rapporti con l'amministrazione penitenziaria Enzo funzionerà un po'da da anello di collegamento adesso di questo non abbiamo ancora parlato stamattina forse possiamo introdurlo questo pomeriggio ma la Federazione intende dotarsi anche di un comitato di garanti dove chiederemo sì all'ordine sia singoli giornalisti sia la figura del mondo
Culturale sociale di entrare a far parte per come dire aiutarci e dare maggiore autorevolezza questo percorso che è faticoso ma l'ordine in qualche modo ci supporterà poi anche nella ricerca
Di fondi perché necessariamente noi siamo tutti volontari giustamente Santini questa mattina sottolinea il fatto che quando ci sono in mezzo e soldi poi le cose rischiano di funzionare molto di meno ma non di meno risorse servono per il profilo tecnico il computer nell'ex carcere piuttosto che la carta insomma comunque c'è necessità di risorse anche su questo l'ordine
Sì impegna a darci a darci una mano questo pomeriggio invece siamo qui con alcune autorevoli
Protagonisti del mondo dell'informazione se Dario Cresto Dina che il vicedirettore di Repubblica doveva esserci Candido Cannavò che sapete lavora per il Corriere della Sera ma oggi purtroppo bloccato dalle Olimpia di a Torino e quindi non ha potuto esserci e così pure non può esserci Alessandro Casarin che direttore della RAI di Milano ma che comunque ci hanno assicurato il loro interesse il loro sostegno anche nel prosieguo di questo di questo di questo progetto poi c'è
Se Riccardo Bonacina che molti conoscono che il direttore di vita che da tempo insomma ci segue in questo percorso c'è Aldo Bonomi c'è Sergio Cusani se padre Guido Bertagna che oltre a essere direttore del Centro culturale San Fedele anche tra i promotori della rivista Dynit sicché va rivista promossa dalla sesta operazione da un'organizzazione dei volontari di Milano se Carla Chiappini che la volontaria del carcere di Piacenza che assieme a Noemi ha costruito un po'questo faticoso percorso della federazione c'è Stefano Bentivoglio Graziano Scialpi
E altri della redazione di ristretti Orizzonti di Padova c'è Andrea Ferrari Assessore del Comune di Lodi nonché anima anche adesso del giornale del carcere lodigiano che si chiama uomini liberi e di cui credo oggi dovremo dedicare un po'di tempo perché vi racconterà Luís come dire i problemi di cui questo giornale che uno un giornale tratto cachet alto una formula a mio giudizio molto opportuna che quello perché è uno dei vizi per possibilità di regionale del carcere può essere l'autoreferenzialità il parlarsi addosso circolare solo all'interno ebbene uomini liberi ha scelto questa formula grazie alla disponibilità del quotidiano locale ovvero sia il cittadino di Lodetti
Essere veicolata all'interno del giornale quindi arrivare a una platea molto più ampia
E e quindi senza come dire lo stigma negativo del giornale del carcere ma come pezzo dell'informazione
Di un quotidiano questo allora già che ci sono mi permetto di introdurre qui una delle proposte che volevamo fare questo gestante appunto le autorevoli presenze del mondo dell'informazione questa formula che io credo sia vincente che ha trovato anche altre pur diverse
Applicazione ad esempio ristretti cura da alcune settimane nel quotidiano di Padova il mattino cura una intera rubrica un'ampia rubrica nel nel pagine del quotidiano e così pure lo stesso re strozzare stretti cura da tempo una rubrica fissa nella nel settimanale vita di Riccardo Bonacina insomma sono formule che noi crediamo importanti perché dobbiamo rompere un po'questo muro di gomma che isola al carcere
Dalla società anche dal punto di vista dell'informazione ma io non la faccio lunga mi interessava solo cucire le due parti del mattino del pomeriggio
Devo credo sia doveroso ringraziare la Triennale per aver ospitato anche questo momento nel Complesso delle iniziative di questa rassegna si chiama la la rappresentazione della pena che è stata ideata da Aldo Bonomi che interverrà subito dopo di me forse ne spiegherà
In dettaglio senso ma che un momento autorevole che dura ben tre settimane c'è una mostra
Assai efficace a mio giudizio sopra che invito tutti a visitare ci sono molti dibattiti molti spettacoli cinema teatro e c'è questo numero
Sette della rivista Comunità Asti retta appunto da Aldo Bonomi che interamente dedicato a questi temi a questa iniziativa che e disponibile credo al bookshop qui della Triennale che consiglio a tutti di comprare perché veramente contiene materiali spessi importanti e duraturi sul tema del carcere della pena consiglio a tutti di acquistarlo
E di tenerlo ma nei ringraziamenti però anche nella prime valutazioni da dare su questa manifestazione della Triennale io credo vadano citate
Il fatto che i due maggiori quotidiani italiani nei giorni scorsi hanno dedicato al Corriere della Sera ben quattro pagine l'intero inserto degli eventi del Corriere della Sera sono stati dedicati al carcere
E a questa iniziativa credo sia un fatto storico credo non sia mai successo e così pure la Repubblica ha dedicato un'intera pagina del primo giorno e alcuni interventi nei giorni successivi
E credo che questo sia già un primo risultato e forse in senso indiretto anche una prima risposta i temi che siamo qui a porvi oggi ovvero sia problema del carcere dell'informazione del fatto che il carcere e troppo spesso vittima dei luoghi comuni gli stereotipi
Lo su queste assisteva Santini questa mattina stereotipi che non rendono comunicabili l'effettiva realtà del carcere o viceversa ne rendono comunicabili solo alcune sue parti
E questo è l'ultimo elemento che mi permetto di mettere sul tavolo della riflessione troppo spesso non solo parliamo ma pensiamo del carcere al singolare
In realtà il carcere e ce lo siamo già detto detti stamattina sono tanti nello stesso carcere
Una stessa struttura c'è il carcere visibile c'è il carcere invisibile cercansi Sellam modello e ci sono gli ultimi gironi dell'inferno tra il carcere dei tossicodipendenti quelli quello di chi ha possibilità di lavorare di studiare se il carcere degli abbandonati che vivono accatastati nelle celle anche qui mi sia consentita un annotazione
Un po'personale non vedo più Sergio Cusani che no e qui con Sergio Cusani qualche tempo fa particolare Sergio era riuscita a convincere il consiglio di zona
Del quartiere dove sta il carcere di San Vittore a mettere un po'questo tema del carcere all'oggetto delle proprie attenzioni e pian piano tutti i consiglieri d'accordo deciso a vista IST
Titolo direi proprio istruire un percorso di istruttoria di conoscenza di San Vittore quindi sì programmare una serie di ingressi si portarono fisicamente tutti consigliere questo fu bello perché al di là delle differenze culturali partitiche tutti credettero a questo progetto e assieme a noi
Istituimmo questo percorso periodico di ingressi nel carcere cominciamo andare una volta che lì qualcuno di voi conosce la trafila per cui si entra in carcere
Deposita tutto senza insomma entrammo visitammo l'asilo nido il femminile
La seconda visita visitammo all'asilo nido al femminile la Sampdoria la terza visita visitammo all'asilo nido senile finché io mi permisi di dire la direzione però magari vorremmo vedere arresto del carcere
E ovviamente non fu più più possibile
La commissione andrò avanti noi io per la verità a quel punto non sandali più ma credo che la Commissione centrata un'altra dozzina di volta visitare San Vittore visitando l'asilo nido nell'istituto femminile ecco quello è un pezzo del carcere quello è un singolo frammento del carcere occorre illuminare tutto il calcio nel suo complesso tutti i gironi del carcere ma passerei ora la parola Bonomi
Citando però questo passaggio di Stefano Bentivoglio dei ristretti orizzonti perché ci dice che oltre a considerare il carcere al singolare
Anche di ciò che si fa all'interno del carcere si vedono solo alcuni frammenti Stefano Bentivoglio scuri stretti ha scritto poco tempo fa sulla stampa si trovano quasi solo notizie riguardanti le iniziative ricreativo culturale che pur se importanti non rappresentano certo la situazione delle carceri italiane anzi qualche volta ne rendono un'immagine da parco giochi ben lontana dalla realtà
Credo che questo sia profondamente vero credo che il ne abbiamo ma ennesima dimostrazione oggi ad esempio sul meritorio Corriere della Sera che ho ricordato ha fatto per la prima volta nella storia ben quattro pagine sul carcere ad esempio fra le segnalazione di oggi ce lo spettacolo teatrale molto bello che consiglio a tutti di andare a vedere
Al Teatro su ma ovviamente non c'è una riga che segnali questo questa iniziativa invece sui temi dell'informazione
La parola da Aldo Bonomi
Grazie Sergio ma io
Vorrei più solo
Ragionare su quattro punti
E il primo proprio partendo da come è nata questa iniziativa ma cominciando a discutere di questo
Nel senso che
Ve ne sarete resi conto credo che per alcuni di voi è la prima volta che venite alla Triennale
Tanto per capirci
La Triennale e il luogo in cui la città dell'eccellenza la città della competitività
Le città che competono tra loro
Si mettono in mostra
Fondamentalmente in questo luogo
Si celebra la rappresentazione di coloro che Progetto no
Gli oggetti più sofisticati del made in Italy
In questo luogo sì rappresentano i grandi eventi dell'architettura dell'urbanistica che cambiano le città
In questo luogo si dà la rappresentazione al ciclo ipermoderno
Che io chiamo
Della Lunga vita intendendosi pervenuta vita e per capirci
Quel meccanismo per cui nelle forme produttive di oggi
Molti Dinoi lavorano comunicando
Intendendosi per il lavoro comunicando che tutti quanti mettiamo al lavoro la nostra memoria la nostra capacità comunicativa la nostra creatività la nostra intelligenza sappiamo tutti che oggi come oggi il lavoro terziario soprattutto è un lavoro in cui si mette al lavoro fondamentalmente la capacità comunicativa dell'ex
Questo è un luogo in cui si dà a questa rappresentazione
Tra parentesi
Continuando su questo filo dell'ironia da questa parte del tavolo sono seduti
Al di là delle prove al di là delle biografie di ognuno di noi che sono complesse però attualmente da questa parte del tavolo siamo tutti operatori della comunicazione in un modo o nell'altro chi facendo ricerca che dirigendo una rivista che ragionando e parlando di di carcere ma comunque anche qui siamo tutti coloro che lavorano comunicando rispetto a questo
Attenzione però
Dentro le città
Non esiste solo
La grande rappresentazione dalla modernità che cambia i grandi eventi i grandi spettacoli
Dentro la città esiste anche la vita nuda intendendosi per vita lunga a mio giudizio
Quella parte della città che cambierà la composizione sociale per cui a Milano e sto parlando di questa città ma si può ragionamento che può essere estesa qualsiasi città moderna oggi
Contemporaneamente mentre ci sono i grandi progetti che parlano della Fiera che fa l'innovazione il discorso del dibattito se questa città si deve sviluppare in orizzontale e verticale sui grattacieli eccetera eccetera
Contemporaneamente dentro questa città
Avvengono alcuni fenomeni di invisibilità non visibili che sono i campi nomadi
Ho dentro dove una volta esisteva la fabbrica fordista basta andare alla Marelli sì insediano nuove comunità di soggetti migranti da questo punto di vista
Che incominciano a lavorare sulla nuda vita intendendosi per mutabilità
Quella economia dove non si lavora comunicando ma si lavora sopravvivendo rispetto a questo quindi fondamentalmente ci sono due città che stanno in una per dirla con Calvino la città delle rondini la città dei topi
Era Barozzi ha mi pare la città invisibile che Calvino rappresentava con questa metà
Ognuno
Di questi due momenti
Quando
Dei luoghi di rappresentazione simbolica
Allora non c'è dubbio che uno dei luoghi di rappresentazione simbolica di quelli che stanno in alto
O della business community
Sono ovviamente la mappa dei locali innovativi di questa città
Oppure quando c'è il Salone del mobile o la settimana della moda vedete immediatamente che questa città a dei momenti in cui si celebrano degli eventi dal
Il ragionamento che noi abbiamo cercato di portare in Triennale cadetto guardate che oltre a questi luoghi emblematici ne esiste un altro
Di cui non si fa mai il racconto quest'altro luogo e il carcere
Perché
Ironia del moderno e poi dirò dopo
La composizione sociale del carcere
Corrisponde a quella composizione sociale di invisibili
Perché fondamentalmente i numeri che sono in mostra ma voi li conoscete meglio di me ci dicono che il nel carcere oggi fondamentalmente sono costretti Soggetti migranti e tossicodipendenti numero è questo
Poi sappiamo tutti che la retorica simbolica di quel luogo riguarda anche il problema dalla sicurezza il problema dei grandi delitti il problema tutte queste cose qua ma numericamente questo è il carcere
E quindi la proposta che abbiamo portato dentro la Triennale essendo io nel comitato scientifico ho detto ma continuiamo pure a rappresentare i grandi Designer i grandi architetti le grandi mostre eccetera eccetera però incominciamo a dare rappresentazione anche alla vita lunga
Questo è il primo punto che mi pare concettualmente una cosa che dico a tutto il tavolo perché il vero problema del la comunicazione
Eccome nella società moderna si star dentro e si mette assieme
I processi che sorvolo mo'e che fanno l'eccellenza e i processi che fanno la marginalità il vero problema è questo
Perché tendenzialmente della marginalità si parla solo ed esclusivamente quando va dentro la patologia dell'ignobile
Cioè quando diventa cronaca per un fatto criminoso ma non se ne parla nella quotidianità mentre invece dell'eccellenza che sta in alto i giornali ne sono completamente pieni prima grande questione
Perché come si deve interrogare
Un'autonomia funzionale dalla cultura come io chiamo la Triennale rispetto a questo problema dalla sta città spaccata in due io credo che di questo tema e dalla città spaccata cederebbe interrogare chi fa televisione
Chi fa giornale eccetera eccetera questo mi pare un primo punto importante
Secondo punto
Ragionando sul carcere
Io ragionato
Applicando le stesse diciamo così categorie che ho applico ai grandi cambiamenti dei processi produttivi
Con Marco Revelli solo una decina di anni che rompiamo le scatole su questo discorso del passaggio dal fordismo post fordismo tanto per capirci insomma
Ho provato a fare un ragionamento anche rispetto al carcere del Novecento e il carcere del secolo che viene avanti
E qui mi ha aiutato molto il dialogo
Con Natoli che trovate dentro comuni tasso
Ragionando con Natoli ci siamo interrogati
Su un problema
A mio parere centrale
Dura nel Novecento o nell'ultimo scorcio di secolo che abbiamo lasciato
C'erano delle grandi organizzazioni collettive
Che riuscivano a fare una cosa estremamente interessante per la società
Cioè a trasformare la devianza in ribellione e la ribellione inclusione
Cioè tanto per essere chiari io credo che grandi organizzazioni collettive come i partiti politici ad esempio
Grandi organizzazioni collettive come i sindacati Grande istituzioni collettive come le chi la chiesa o le chiese aveva una grande capacità
Di prendere l'elemento deviante no e non compatibile con la società trasformare questa devianza in ribellione e dalla ribellione chiedere processi di inclusione
Che ovviamente erano alternativi al carcere ci capiamo tant'è vero che i numeri del carcere del Novecento pure essendo continuate a crescere non sono mai arrivate ad essere i numeri che solo oggi
Perché ovviamente c'erano altri se mi è permesso un termine di questo genere ammortizzatori sociali
E questo mi pare una grande questione mentre invece oggi
Quegli ammortizzatori sociali che producevano inclusione solo totalmente depotenziati
E questa funzione di
Lavorare sulla devianza ribellione e inclusione
Oggi come oggi viene demandata ad alcuni santi
Tanto per capirci quando dico io alcuni santi ho in mente non li voglio celebrare santità vivi ci capiamo però se io penso a
Don Virginio Colmegna
Don Ciotti cioè ho in mente alcuni santi
No che hanno la potenzialità avendo l'aureola ed essendo salti Santi di prendere l'ascensore andare ai piani alti di questa società e di dire guardate occupate mi anche di quelli che stanno in basso no
Mi avete mandato ad alcuni santi
Viene demandato al meccanismo del volontariato al meccanismo dell'associazionismo e al meccanismo delle cooperative sociali
Perché qui credo che siano abbondantemente rappresentata
La domanda che faccio
Basta questo
Cioè io credo che noi oggi dobbiamo dire ben venga che ci siano i giornali che parlano di carcere il volontariato eccetera ma il problema vero basta questo sottile no filo
A produrre
Quel passaggio che mi pare ben più epocale tra
Devianza ribellione inclusione e io credo che questo sia un problema tant'è vero che i numeri della carceri Zazie ione che salgono esponenzialmente ci dicono che siccome sono venuti meno gli abortito attori sociali il carcere diventa sempre più un deterrente rispetto a questi processi
Seconda grande questione
E quindi qui io credo che la questione sia più grossa
Che una questione che venga demandata solo ai anche a coloro che lavorano comunicando
Questo problema riguarda a mio parere direttamente un modello di istituzione è un modello di politica è un modello di società
Questa la questione grossa
Cioè io credo che la politica debba ricominciare ad occuparsi di questi process
Nel suo cambiamento
Se la politica non sieri occuperà di questi processi e destinata a fallire non solo rispetto ai grandi temi di cui oggi si discute tutti sui giornali il rapporto tra politica economia politica finanza eccetera eccetera ma proprio nel suo strumento principale politica e società
Oserei dire e in termini Webber indiani politica e ordine pubblico
Vista la grande questione
Perché dai testi che io ho studiato mi risulta che la caratteristica della politica e delle istituzioni sia di essere gli unici democrazia preposti all'uso dalla forza
Termine o persiani e questo è il problema
Se posso fare una battuta ironica a tal punto la concezione dell'ordine pubblico a mangiato la politica che molto spesso preferiamo
Ho attingiamo e portiamo al mercato dalla politica magistrati o ex prefetti senza essere assolutamente negativo su questo lo dico proprio come un dato di realtà
Senza che questa cosa venga presa come una battuta polemica mi capite cosa voglio dire però vuol dire che l'ordine pubblico ha mangiato la politica
Nella misura in cui di solito meccanismo novecentesco rovesciato era la politica che determinava l'ordine pubblico buono o cattivo che fosse delle sue tragedie il novecento ci ha insegnato grandi tragedie rispetto a questo in azienda i fascismi
Ho di stalinismo in vengono da questo meccanismo di rapporto dell'ordine pubblico ed è col potere dalla politica non rispetto a questo però questa mi pare una questione centrale seconda questione terza ed ultima questione potervelo detto quattro dico sono tre ecco perfetto e pare che il ragionamento tenga con queste tre
Terza questione
Il problema che stava dietro le parole di Sergio per capirci
Ci fanno vedere il miele e nascondono il fiele insomma per capirci farlo vedere l'asilo nido eccetera e cioè questione cioè la grande questione che abbiamo discusso anche dentro il comitato scientifico ma è una questione aperta
Sul problema so lo dico secco
Dei carceri Zarri la società o riformare in carcere ci siamo capiti in questione aperta che credo che attanaglia tutti coloro che o per biografia o per lavorare comunicando si occupano di questo problema se poi uno c'era dentro tutto e due questa schizofrenia se lo deve tenere la Lazio
Però per capirci
Io su questo una posizione che vorrei discutere
Io credo che se uno guarda il Novecento che è stato un secolo di grandi tragedie
Ma anche di grandi cambiamenti epocali
Nella tragedia del Novecento
Ne siamo usciti
Con un grande dato positivo dal punto di vista dalla civiltà giuridica e delle forme di convivenza cioè il Novecento ha avuto la forza nella tragedia che ha vissuto
Di espellere
Dalle proprie categorie che hanno diritto di cittadinanza due cose il campo di concentramento che rimanda la sua
E il gulag
Oggi come oggi se nella questione
Se uno dice tanto per usare la comunicazione corrente di oggi se uno dice qualcuno capo anche se il sindaco di Londra viene sospeso perché usa
Una parola innominabile mi capite cosa voglio dire e nessuno oggi può permettersi nel dibattito culturale politico di dire ti mando in campo di concentramento se uno dice una cosa di questo genere
Viene accusato di revisionismo viene processato in Austria ci siam capiti il Novecento questa cosa l'ha portata a casa
Poi sappiamo tutti che queste cose vengono portate a casa formalmente e non sostanzialmente perché esiste il campo di Guantanamo in Bosnia abbiamo visto rinascere i campi di concentramento queste cose qui le sappiamo
Però non hanno diritto di cittadinanza
Allora io dico una cosa che ho detto anche dentro il comitato scientifico
Non perdiamo l'Utopia nonostante tutto visto che i tempi sono difficili devi pensare che come il Novecento ha espulso dalla propria categoria delle forme di convivenza il campo di concentramento il gulag
Il secco che viene avanti forse dovrebbe porsi il problema di espellere delle proprie categorie di cittadinanza la dimensione del Car Gerardi pensando ad altre forme rispetto a questo questo mi pare un'utopia che secondo me va comunque mantenuta
Per e lo dico citando gli esempi del Novecento che sono esempi di grandi tragedie rispetto a questo è chiaro
E e quindi dice beh ma perché il carcere come soluzione deve essere sempre lì immutabile nel secondo o lo so affrontiamo questo tema rispetto ovviamente questa radicalità utopica va coniugata e io su questo invecchiando sono diventato
Socialdemocratico non ho dubbi rispetto a questo ma va anche ovviamente mitigata collazione costante di riforma di questo discorso le due cose vanno insieme mantenendo un discorso di questo genere
E da questo punto di vista allora la funzione disturbo enti di comunicazione
Leggeri pesanti eccetera come quelli di cui stiamo discutendo oggi è fondamentale
Cioè senza che i mezzi di comunicazione se ne occupano costantemente
Non è possibile nell'utopia dalla dei carceri trazione e va be'questo posso anche capirlo posso anche capire come dice un ragionamento teorico storico sociologico filosofico
Ma non è possibile nemmeno il discorso del mutamento rispetto a queste e allora il problema su questo è continuare a comunicare
Con attenzione critica rispetto ai processi affinché quella macchina infernale cambi ma attenzione ed ho veramente finito non è possibile cambiarla
Se non si tiene conto dei due ragionamenti che ho fatto prima il rimando al discorso dalla politica delle istituzioni e il rimando alla società
Perché il vero problema e finisco con una battuta e che essi vero che il carcere ha dilatato le sue funzioni ma i carcerati datato le sue funzioni perché la società a arretrato le sue una volta il controllo sociale ad esempio di comunità di prossimità riusciva a mantenere il controllo del territorio a prescindere dall'uso la forza o dal o da o dal problema della cantierizzazione
E quindi il problema è che la società deve ricominciare ad avere la capacità di controllare selezionare dentro il conflitto e dentro i meccanismi di selezione i processi senza ricorrere all'estrema ratio della condanna della pena grazie
Prima di dare la parola Riccardo Bonacina consente né una notazione su questo quesito
Anche perché è lo stesso in alterato che io ricordo ad esempio nel nel mille novecentottantacinque alla vigilia anzi mentre si faticosamente si costruiva il percorso della legge Gozzini
In molti ricordo dibattiti con Pavarini insomma sì scannano attorno a questo che l'esito del carcere rizzare piuttosto che riformare devo dire che a me già allora ma tanto più oggi come viene questo eterno quesito mi ricorda un poco i dottori che litigano sulla terapia al capezzale del paziente ma alla fine il paziente è morto e loro continuano a litigare
Riccardo Bonacina è direttore sapete di Little tra l'altro è stato partecipe di uno dei momenti come dire propedeutici precedenti a questo ricorderà è la Camera del lavoro nel giugno del due mila e due ne ricordo tu dicesti è una cosa che chi ci ha fatto sentire ancor più vicino di certi normalmente in media nascono o per interessi economici o perché è un gruppo culturale decide di insieme c'è Nietzsche vita in atto dal basso è nato da dalla Società dal terzo settore dal dalle forze sociale che si sono volute mettere assieme per coltivare quel Progetto ecco esattamente un po'quello che noi tentiamo da di fare quindi anche in questo senso c'è gradito il tuo intervento
Grazie ma solo insomma qualche pensiero sul tema sul tema di oggi no
Il primo è questo rispetto alla lavorò del giornalista no che lavoro mio e di tanti anche questo tavolo io ho avuto modo anche recentemente c'è un tema su cui vado ragionando con sempre più convenzione no
Insomma io credo che chiunque
Faccio questo lavoro per chiunque faccia questo lavoro il primo tema morale che ha di fronte ed è purtroppo lo vedo
Quasi mai citato diciamo nelle tavole deontologiche o anche quando si discute di questi temi
Capire
Diciamo la prima moralità è quella di capire che il suo lavoro va a toccare la vita cioè mette in questione la vita di uomini e di donne no e quindi quando tu scrivi quello che tu scrivi le parole che tu usi diciamo entrano in una rete di relazioni che la Rete
Diciamo della società di chi legge di chi di chi partecipa in cui poi fare molto male magari qualche volta poi fare anche diciamo invece diciamo non del bene ma diciamo poi non farti del male
Ecco invece diciamo in genere dalla coscienza media che a chi fa il lavoro di giornalista purtroppo è che lo vedo anche con i giovani che lavorano con me uno scrive persista l'affermare se stesso per far piacere al direttore
Diciamo il più offre diciamo il meno onesti magari per fare piacere al padrone pochissimi hanno coscienza che quello che tu scrivi mette in questione una relazione diciamo con uomini con uomini e donne molto concrete
Allora questo può sembrare un'ovvietà eppure ripeto è una coscienza rara perché altrimenti insomma come mi ricordo diceva diciamo nell'ultimo atto del suo pontificato anche Giovanni Paolo secondo quando fece una lettera i comunicatori sociali
Diceva Guatri che voi potete uccidere o dare vita potete seminare odio costruire ponti ecco tutto questo diciamo anche rispetto alle grandi questioni sociali
Mi sembra che sia un tema vero quello della della prima questione morale di chi fa questo lavoro di informare di comunicare
Che deve sapere che in gioco c'è la vita
Il futuro di uomini e di donne il secondo secondo pensiero è questo che accennava Sergio introducendo il siamo io credo che uno arriva a fare questo lavoro perché ha diciamo un grande desiderio che quello di raccontare la realtà
Anche questo è vitale casse banalità
Ecco però invece nei giornali ISPESL voglio dire io credo che la gran parte della realtà non viene raccontata
Si raccontano questioni che interessano diciamo a poche persone con come piace come piace Bonomi dire diciamo sono le questioni verticale no del dalla città delle rondini aveva città
Della della vita messa al lavoro tra creativi comunicazione il potere i devo dire anche un anno fa il il nostro presidente a Repubblica si avvia a finire suo il suo periodo dal presidente diceva parlando ai giornalisti siamo guardate che voi non state raccontando questo Paese ma è vero diciamo si ha l'impressione diciamo vivendo nel mondo dei media
Che spessissimo ad hoc hanno le sarà contate proprio la realtà
E quindi il primo lavoro diciamo che un giornalista avrebbe fare quella di cercare di raccontare il più possibile la realtà con cui impatta ecco per far questo ovviamente bisogna anche magari non accontentarsi di stare al tavolino
Della redazione dove siti vengono sparate semina notizie al giorno tramite agenzie
Audio video i teche invece scritti ma diciamo bisogna alzare anche il guru dalla sedia come dicevano i vecchi cronisti provare ad andare a vederla realtà Liedholm lato verde là dove dove si svolge questo è importante perché se c'è una frase mi ha sempre colpito di Levine anche che molto giusto che diceva perché a raccontare provare
Vuol dire provare a mettere il mondo in comune
Allora diciamo raccontare anche ciò che Snow invisibile ciò che nascosto ciò che nessuno racconta quella un terzo almeno dalla realtà
Che nessuno racconta vuol dire farlo affiorare anche a una coscienza comune Italy diciamo mettono in circolo farlo vedere quindi raccontare la realtà e la seconda osservazione
La terza di formazione e lavoro proprio di informare ecco quindi bisogna raccontare vuol dire dare voce volti immagini alla realtà
Informare vuol dire provare a definirne i contorni trentacinque sono umori comunità s'prendendo da fonti varia da dare stretti e lavori di Sergio dal gli ultimi dati del ministero prendesse metti
Se metti insieme tutti i numeri che riguardano il carcere diciamo escono delle cose orripilante sono quelle che trovate anche su uno sul muro finale della mostra qual primo piano ecco informare vuol dire dare i contorni di questa realtà farla apparire diciamo in tutte le sue dimensioni insomma farla vedere in maniera tridimensionale
Non accontentarsi solo del racconto ma provare a dare informazione
L'ultima cosa che era accennata molto bene anzi descritta molto bene dalla intervento precedente di Bonomi è quella che di fronte a dei pezzi realtà che racconti che cerca di restituire alla coscienza comune
Appesi realtà diciamo in cui cerchi ridefinirne tratti di farne venir fuori tutti i contorni
A un certo punto ti scontri con delle situazioni di cui su cui è necessario diciamo farne questione deve diventare una questione diciamo quindi anche il tuo lavoro il media in cui lavori
La Rete di relazione chiare deve provare a fare emergere la questione in termini politico culturali sociali non sono presente sul carcere le questioni questioni sono tante ma basterebbe partire dalla pianta organica prevista diciamo per per quell'aspetto che il carcere a nella diciamo Costituzione italiana che è quello anche di rieducazione l'aspetto educativo e vedere che diciamo il calcio italiano oggi nell'impossibilità diciamo di e il padre questa questione e quindi rimane solo nella sua dimensione più odiose quella di privazione della libertà e privazione della dignità umana eco quindi diciamo questi erano i quattro pensieri qual è la moralità del giornalista l'impegno a raccontare tutta la realtà
Anche quella che non ha immediatamente alla presentazione perché non ha potere nona diciamo la l'effervescenza che interessa normalmente media informare cioè darle
Fare emergere tutte le dimensioni di questo racconto e farne questione politico culturale sociale
Grazie a Riccardo e ora dare la parola al padre Guido Bertagna e poi se siete d'accordo magari a partire da Ornella Favero
Comincerei anche alcuni interventi delle dei giornali e delle riviste del carcere presenti finché possono dare anche qualche stimolo a Dario Cresto Dina vicedirettore di Repubblica che credo sarà destinatario fosse inevitabilmente di alcune delle critiche che delle lamentele diciamo così che il mondo del carcere rivolge alla grande informazione
Repubblica senz'altro è la più grande o tra le più grande ma contemporaneamente anche una realtà che maggiormente può dare supporto aiuto eventualmente al prosieguo di questo lavoro di questa progettualità parola al padre Guido Bertagna che dicevo direttore del Centro culturale San Fedele e anche della rivista Dini tasche come sesta opera con Antonio Casella che qui e con altri
Da alcuni da un paio d'anni abbiamo messo in piedi qui a Milano
Un aumento
Ecco allora brevemente qualche
Qualche nota di esperienza perché poi parlare di questa piccola rivista che se c'è ancora qualche numero stanno sta lì sul tavolo all'ingresso vuol dire
Parlare di esperienze di persone appunto come diceva adesso Riccardo realtà entrare nella realtà entrarci
E accettare di starci
Allora siamo fedele
Lo dico per chi non conoscesse il luogo
è un posto che sta attualmente
Nel centro del della della Milano degli uffici
E delle attività un tempo era un centro molto abitato da gente
Lentamente
Anche il centro di Milano come in via altre città è diventato una specie di
Contenitore disservizi
E questo dice anche qualcosa sul tipo di città che vogliamo o che qualcuno vuole
Quindi stare e in centro città vuol dire o abitare in un luogo dove ci sia la gente oppure fare in modo quando la gente non c'è o non c'è più
Di approfittare dell'essere in questa specie di campo aperto per
Provare a diventare un punto di convergenza di idee e dunque di persone perché vale sempre il l'antico adagio che le idee camminano sulle gambe della gente
E in questo ambito allora San Fedele è una realtà articolata dove c'è una chiesa che fa a tutt'oggi un'attività pastorale
Spirituale chiamiamola così se volete
C'è la redazione di due riviste
Di cui una vecchia di novant'anni che si chiama popoli e che una rivista internazionale
C'è una rivista che è vecchia di cinquantasei anni e si chiama aggiornamenti sociali e si occupa di temi sociali punto
C'è un centro culturale
Nato anch'esso nel dopoguerra
Che
Cerca di essere attento a tutti quei fenomeni di cultura che riescono di luminare alla realtà
E ad a vere
Una volta guardati capiti di più
Studiati anche riescono a far ricadere sulle persone
Una apporti
Migliori un'attrezzatura migliore per leggere la realtà in cui siamo
Allora tutte queste realtà
E altre ancora dico l'ultima non perché la meno importante ma perché quell'anzi più vicina alla rivista dignità s'
L'attività della Sesta Opera San Fedele
Se sta opera è nata come volontariato carcerario quando al la parola volontariato forse non c'era neanche nel vocabolario se non per alcune realtà di ben altro tipo
Nel mille novecentoventitré
Hanno secondo dell'era fascista
E non ha mai smesso di fare questa attività di presenza capillare al tempo nell'unico carcere di Milano che era a San Vittore
E poi seguendo cercando di entrare di esser presenti anche là dove venivano aperte grosse realtà
Carcerarie che sono Opera Bollate ma anche Busto Arsizio per esempio
Allora dignità s'nasce come
Punto di di di riflessione abbastanza matura
Legata a tutte queste realtà
Allora sarebbe impensabile
La rivista con quello che cerca di dire ad esempio senza pensare alla possibilità che da un centro culturale di incontrare persone di organizzare convegni
Di essere una catalizzatore un po'maniera tale da poter proporre dei temi di riflessione
E qua a forse anche con quello che dicevo Bonomi prima io in in un clima mi pare tutto sommato abbastanza familiare quale questo qui
Certa la politica dovrebbe tornare di occuparsi di fare in modo che quel processo devianza ribellione inclusione potesse diventare
Nuovamente attuale attuale credibile praticabile
Nei giornali
I giornali i quotidiani che sono qui più che autorevolmente rappresentati
Da un po'di giorni non si fa altro che leggere di un dibattito su un possibile dibattito televisivo questa è e cosa
Lunare cioè e di un altro mondo di di certo non è il mondo di cui si occupano le le testate che sono qui e credo neanche voi che siete interessati
Ma allora questo tipo di politica
Anche quella che sta all'opposizione
Non ha futuro
Non non vincerà nessuna battaglia su questo terreno
Non vincerà nessuna battaglia
Allora quello che invece ci sembra importante nel piccolissimo
Dell'attività che che cerchiamo di fare contanti che ci aiutano contanti che ci danno idee spunti esattamente quella di di essere
In San Fedele in questo centro strano a sua volta abbastanza lunare di Milano
Una un punto di incontro qualcuno scrivendo credo fosse Corleone Sergio sorse
Comunque scrivendo su dignità se ci onoro dicendo che era un luogo di resistenza
In una situazione difficile però nella Milano che rimane pur sempre la Milano anche di Beccaria di Manzoni della Colonna infame
Poteva essere anche questo piccolo luogo e anche questa piccolissima rivista un luogo di resistenza
Ultima cosa
Che cosa ci ha aiutato molto in questi tre anni ormai di di di attività
Un po'ci aiutato tutta questa riflessione che cerca di non staccare gli occhi e il contatto dalla dalla realtà viva
Anche quando è una realtà marginale di o di vera e propria discarica sociale come il carcere ormai da tempo
Un'altra cosa che ci ha aiutato il contatto con dei testimoni
E questo è principalmente l'attività pastorale da una parte l'attività culturale dall'altra che permettono di entrare in contatto con persone
Di cui metterci in ascolto
E allora aver organizzato incontri con queste persone aver organizzato momenti in cui è stato possibile peraltro significativamente forse almeno di questi tempi molto più momenti di testimonianze di ascolto che non di dibattito
Questo non perché non si creda nel dibattito
Ma che ognuno dica la propria e che per dare la parola a tutti si possa e si debba
Necessariamente sempre e comunque di battere non ci sembra un po'anche questo molto ricco di futuro
E ci sembra invece
Almeno là dove possibile
Molto più importante ascoltare chi ha da comunicare qualcosa ascoltare veramente
E questo
Adatto ha dato alcuni alcuni segni importanti perché ad esempio negli ultimi negli ultimi anni la riflessione sulle modalità della giustizia
Sulla giustizia che deve andare oltre le secche del del modello strettamente retributivo
Tutto il Progetto Carcere e Territorio
è vero che appunto il centro di Milano ecco un classico esempio di del territorialità azione
Dove la gente si ritira dal territorio e vive altrove
E USA
Il territorio per un insieme di servizi questa mentalità ecco tutto questo ci sono stati dei testimoni che ci hanno aiutato a capirlo di più
E più recentemente negli ultimi due tre anni il contatto con il mondo delle vittime
Che l'altra faccia della medaglia
Del mondo del carcere
Identità Billé
Scoglio a cui comunque o ti scontri o approdi
E cerchi di metterti in ascolto anche lì
è un mondo difficile perché molto delicato la costarci sì
I ci è sembrato però che maturando proprio dall'esperienza del volontariato carcerario questa consapevolezza si sia fatta chiara cioè che
Il mondo dei detenuti delle persone detenute e il mondo delle vittime
Come ci disse
Presidente di un'associazione di vittime
Sono due facce della stessa medaglia
Che non si guardano mai perché ognuno guarda sempre nel suo versante devono invece tornare in quanto possibile stare l'uno di fronte all'altro
Nel nostro piccolo ci sembra negli ultimi tempi ripeto che questo sia diventato un un'impronta importante dalla riflessione che si fa dentro Dini tasso Centro San Fedele probabilmente preso
Grazie
Allora io introduca brevemente due meno perché ho già parlato stamattina non voglio
Allora io non sono ormai la Favero
Sono responsabile di questo giornale che si chiama ristretti orizzonti e del sito ristretti che fatto nel carcere di Padova le sto istituto penale femminile della Giudecca
Allora io proprio vorrei introdurre brevemente per a parlare le realtà
E che dovrebbero essere protagoniste di questa giornata sulle realtà appunto dei giornali e delle realtà di formazione dal carcere allora
Prendo solo spuntò un attimo da questo il titolo di questa giornata di questo pomeriggio al carcere in formazione e luoghi comuni
Allora che cosa dovremmo riuscire a fare noi che facciamo informazione da dentro beh la prima cosa io credo proprio Cuesta
Non solo smontare i luoghi comuni ma confrontarci con la grande stampa sul fatto io domando una cosa brutale ma non è noioso rappresentare la realtà
Difficile quella dove c'è il male eccetera sempre con questi luoghi comuni con questa immagine del mostro eccetera
Quando i giornalisti vengono nella redazione mia io mi guardo intorno e ci sono persone di tanti tipi di persone che hanno ucciso a persone che hanno rapinata eccetera e però persone persone senza tanti buonismi ma persone
Penso che la realtà che noi proponiamo è infinitamente più interessante complessa vivace di quella che emerge tante volte per esempio dalla cronaca
Dalla cronaca nera o comunque dai giornali allora
La sfida è anche queste invitare a misurarsi con questa complessità come facciamo noi
E scoprire che forse una complessità interessante anche per un lettore che non è esattamente così ben disposto come può essere l'operatore che già si occupa di questi temi
Quindi a il secondo compito che io vedo né i nostri giornali
E che ha sempre a che fare un po'con questo è di a aprire un dialogo con quei lettori e quei cittadini che si si danno per persi
Si danno per persi noi abbiamo iniziato un dialogo curioso interessante con un lettore che al arrivato nel nostro sito esordendo io sono stato derubato
Quattro volte nella nella mia casa e vorrei capire cosa c'è dall'altra parte il dialogo a gli ha risposto un un un detenuto dalla redazione che sia definito un ex ladrone fornito di coscienza ed è nato un dialogo tra
Società anche vittime anche persone che non hanno esattamente un atteggiamento di riguardo verso il carcere così e il mondo di dentro che dà dei frutti così come accennavo stamattina dà dei frutti per esempio quando si va a a dialogare nelle scuole no
Con i ragazzi con gli studenti con una generazione Kenney luoghi comuni viene data per priva di interessi per e e invece si scopre una voglia di conoscenza anche della di una realtà difficile e poco bella e poco di successo il modello molto forte oggi è quello del dell'avere successo bene quando mettiamo a confronto
I ragazzi delle scuole con una realtà di sconfitta molto spesso che viene vista solo come sconfitta e viene fuori invece vengono fuori pezzi di vita pieni
Di cose da dire i ragazzi ne restano incuriositi interessati partecipi a tal punto che ne abbiamo dovuto correre ai ripari
Perché ricevevamo delle delle lettere degli articoli e le cose perfino troppo buoni per cui un detenuta relazione si è preso il compito di scrive un articolo che era non siamo ladri di marmellata cioè ma questo per dire che comunque anche nelle persone che anche nel nel lettore comune che e tendenzialmente ostile o preoccupato o ha paura per la sua sicurezza
Aprire il dialogo è possibile e dà dei risultati straordinari quindi questo io lo vedo come secondo compito della nostra dei nostri giornali scarsi proprio distruggendo il luogo comune che vuole che il cittadino medio sia occupato sul preoccupato solo della sua sicurezza e basta
Allora e terza e ultima questione credo che il la federazione delle realtà dell'informazione dal carcere sia nata esattamente per questo
Primo per far arrivare all'esterno e far arrivare anche ai giornali nostri quelli più i grandi giornali di delle voci diverse ma credo anche più interessanti e dall'altra
Perché anche cioè da fare noi info ricreare dare fare noi informazione ed è una cosa che dal carcere è estremamente complessa e se però credo che dobbiamo sforzarci di fare quei sto cioè noi facciamo molte iniziative molte cose quello che ancora è debole è queste voci queste pezzi di informazione difficili limitati per con fonti poco
Verificabile sa che riusciamo però metterle insieme imparare a farlo uscire e confrontarci con il con l'altra informazione e diventare noi credibili
Credo che un po'siano questi compiti della della fede fede neonata federazione allora io inviterei un po'di a realtà dei di questi giornali a farsi avanti a cominciare da sosta forzata qualcuno anche di di ristrette della redazione
Quelli di dentro e poi Lodi
Allora io sono entrata nel carcere di Piacenza
Ho cominciato un percorso all'incontrario cioè non sono una volontaria sono entrata con un progetto finanziato dal Comune sono una giornalista iscritta all'ordine e dovevo fare un laboratorio di giornalismo questa è la versione ufficiale la mia è che ero maledettamente curiosa di capire
E dovevo anche crearmi una struttura per cui potessi capire fare qualcosa ecco
Adesso oggi usciamo con questo questo giornale che esce quattro cinque volte l'anno il supplemento al settimanale della diocesi di Piacenza e l'obiettivo dichiarato è quello di dialogare con la città quindi linguaggio deve essere comprensibile
Il lettore è una per una persona un soggetto che va dai dodici ai novant'anni il limite evidentissimo della cosa è che essendo già un settimanale cattolico
Non arriva a tutta la città di Piacenza per cui diciamo che lo sbattimenti o successivo è stato portare in biblioteca queste colpe di giornale portandolo nei licei adesso lo porteremo al SerT
Eccetera
Le mie domande come giornalista sono sono poi sempre le stesse io sto raccontando la verità del carcere
In parte se dicessi di sì che era una balla qua o un un articolo come si può chiamare le cose che arrivano a me
Manoscritte di un ragazzino cinese Gin
Che mi scrive e scrive per pubblicazione secondo lui
Oggi essendo in cella con un individuo che fuma urina sui muri non si lava da quindici giorni
Ho chiesto cortesemente questa è un'altra parola che si usa moltissimo in carcere chiedo cortesemente alle chiedo cortesemente va bene ha chiesto cortesemente anche Gin che peraltro molto cortese di indole
Di poter cambiare cella dopo la risposta negativa fatta chiamare gli scudi ispettore insomma sempre sono sberle oneri ed è rimasto dov'era
Lui me l'ha mandata firmato quindi un articolo firmato
Convinto che io l'avrei pubblicato siccome io conosco oggi e non gli voglio del male questa cosa non uscirà mai sul giornale di Piacenza evidentissimo
Quindi raccontiamo la realtà del carcere in parte comunichiamo con l'esterno forse sì questo sì devo dire che il ritorno che abbiamo si abbiamo inventato un concorso di scrittura quest'anno il vincitore è stato scelto via e-mail
Da una rappresentanza molto significativa della città quindi il sindaco il vice sindaco il presidente della Provincia gli assessori i docenti universitari di ragazze hanno votato il vincitore
La città ha risposto questo sicuramente sì poi se io entro in carcere dopo Natale e vedo che nonostante tutto questo lavoro i detenuti hanno fatto una tale orrendo
Mi chiedo a che cosa serve curare la grafica del mio giornale curare che loro scrivano bene che si capisca e meno chiedo continuamente
In maniera a volte anche un po'nervosa cioè cosa sto facendo
Poi quando il direttore mi chiama e mi fa una reprimenda su come su quello che dovrei fare strame e mi dice lei vuole essere l'angelo dei detenuti io le spiego che alla mia età non voglio che esser l'angelo di nessuno neanche dei miei figli
Ma vorrei informare la gente perché mi vergogno abbastanza di quello come cittadina mi vergogno parecchio di quello che si vede là dentro
E però poi mi rendo conto che dopo il passaggio successivo è che non entra più nessuno dall'e sterno in redazione che comunque io devo essere sempre seguita da una specie di tutto ora che che verifica la credibilità non è facile inoltre in una casa circondariale nel giro di un anno
La mia redazione cambierà ottanta persone
E non esagero cioè quando sento Ornella che dice stemmi vanno via due o tre dei miei cosa faccio io la invidio disperatamente perché avesse Milano via due trentenne è la norma
E quando gli ho spiegato bene cosa devono fare li trasferiscono quelli furbi
Invece quelli che sono un disastro
No vanno via ma non esco no
Ma sì queste illogico no e anzi noi noi che facciamo quelle attività li favoriamo però è maledettamente complicato c'è ogni volta restituisce stesse cose ecco voglio dire ogni volta che io mi interrogo come persona mi sento carente quando mi interrogo come giornalista anche cioè non vorrei finire prima però per me rimane sempre un grosso discorso e e mi chiedo anche nonostante questo grande impegno come può il carcere non cambiare mai sono sessant'anni che quella roba lì noi abbiamo gli elettrodomestici ma i detenuti fanno ancora quelle cose che facevano sessant'anni fa
E questi mi pone dei dubbi sul mio lavoro ecco tutto qua
Allora penso che adesso sia importante sentire l'esperienza di Lodi perché ha avuto una serie di problemi
Notevoli scusa una una cosa sola criticarla detto che non cambia mai però io qualche giorno fa inviterei anche altre redazioni a farlo ho fatto raccontare ad alcuni detenuti il carcere anni Settanta perché hai in me in carcere c'è gente
Che e o una mi hanno raccontato alcune cose incredibili per esempio che giocavano a carte senza le carte cioè tutto con la fantasia
Virtuale si sono a a scopa da una cella all'altra virtuale cioè i crediti ricordandosi tutto ognuno doveva ricordarsi delle carte che aveva giocato e quindi delle cose cambiano adesso il mal le carte ci sono ma sepolti di occorresse quotidiana scusa
Sono Andrea Ferrari
Pro-tempore assessore alla cultura del Comune di Lodi ma specialmente in questa veste volontario che segue insieme ad Alex sulla storia grazie ad altre persone a Lodi
Giornale uomini liberi
Prima una considerazione generale succhi e prima ha detto
La politica si occupa poco troppo poco del carcere questo è assolutamente vero
Basta sfogliare anche stanno vedendo adesso il programma dell'Ulivo
Sul carcere ci sono dei punti cioè bisogna fare dieci punti rimuovere facilitare non ci sono delle considerazioni di carattere politico come per tutti gli altri punti del programma e questo credo sia
C'è un limite perché non aiuta comunque a capire
Un'ultima un'altra cosa prima di parlare poi del giornale
Sicuramente il carcere cambiati negli anni Allodi ad esempio mi ha recuperato di recente un libretto che parlava Della mia epurazione del mille novecentododici quando ha snaturato la struttura a parità di numero detenuti c'erano sei agenti di custodia oggi sono sessanta vendicatrice
Attualmente
Erano state assolutamente diverso quindi campi è cambiato un po'migliorato pro certe logiche certi poi prende sono rimasti per quanto riguarda il giornale uomini di Bari diciamo era un modello ed è un modello por mente che in parte povere di aspetti è replicabile anche in altre situazioni cioè il fatto che questo giornale nato ormai tre anni fa questo mensile
Si ponesse l'obiettivo di non parlare di se stesso e quindi detenuti evitassero di raccontarsi
L'obiettivo era quello proprio di parlare alla città di trovare degli elementi di confronto e di scontro anche con la città
In questo senso che ho trovato un appoggio molto forte da un giornale di ispirazione cattolica ma fortunatamente avendo il monopolio in città nel senso che l'unico confidando la città si rivolge per forza a tutti quindi Cherchi c'è il Cittadino di Lodi che ha sostenuto dirà in maniera molto decisa a questo progetto molto coraggiosa perché era anche un esperimento facce non una scelta altrettanto coraggioso cioè evitando che già che l'inserto uomini libri forse allegato al giornale o forse deve o risulta solo delle parti facilmente staccabile le quattro pagine mensili di giornale uomini liberi erano e sono giorni pagine atto assolutamente integrati nel giornale quindi direttore del del cittadino Ferruccio palla vero si pone ha proprio l'obiettivo di questo giornale quando veniva spogliato il Bari in casa o in qualsiasi altro luogo forse fa Facci di facile lettura e non fosse facce dimenticare queste pagine
Noi abbiamo provato una redazione anche anche noi composita facilmente modificabili nel tempo in quanto siamo una realtà alla casa circondariale
A cercare di trovare un metodo di lavoro che coinvolgesse
Duetti dei due tipologie di detenuti che normalmente sono divisi cioè ritenuti protetti e quelli accusati di reati comuni
Questa relazione mista funzionate funziona ovviamente un'attenzione particolare alla all'individuare i soggetti che fanno parte della redazione
Mi sperimenta calato Comi di bere un uno straordinario soddisfazione a chi ci lavora ma anche una forte ritorno sulla città
Pensiamo ad esempio che il giornale usciva on line e i contatti sui mille contatti giornalieri che aveva il sito del cittadino cioè di pagine che Mino sfogliati settecento riguardavano giornale uomini liberi quindi aveva un'attenzione molto forte
Giornale che però Formentera dette è stato spiato stamattina in molti casi i giornali in carcere soffrono di un limite cioè definire chi è il direttore responsabile del giornale
Questa situazione può creare in molti casi defezione problematiche specialmente discrezionali in senso a seconda del direttore del carcere che in quel momento presidia la struttura può agevolare o meno l'uscita e la libertà anche di scrive su questo giornale non abbiamo avuto per alcuni anni astrazione diciamo facili di di interazione positiva con la direzione in questo senso
O quanto meno una stazione in cui il progetto è potuto partire e in cui non ci siamo limitati nel nei contenuti di ciò che veniva scritto quindi mensilmente per circa tre anni siamo riusciti a uscire con la regolarità direi puntuale per tutti i mesi dell'anno agosto compreso
Col cambio di direzione che è stato negli ultimi negli ultimi sei sette mesi sono creati dei problemi che ad oggi sono insormontabili inserisca ancora ad oggi non riusciamo a uscire con il giornale uomini liberi
Questi problemi sono particolarmente sono stati parzialmente a culti
Nel mese di dicembre se arrivati a una situazione in cui dopo ripetuti tentativi di dialogo la direzione
La censura era ormai senza senza limite nel senso che non si trova più un accordo su quali non so su quali articoli potevano uscire ma neanche su qual era il metodo per condividere o per valutare il contenuto di articoli stessero abbiamo deciso di sospendere la la pubblicazione del giornale proprio che non ci interessava che giornale uscisse
In dieci mila copie su tutto il territorio lodigiano
Con un contenuto di facciata quindi con un giornale che serviva a riempirle punching pensava che quei contenuti
Avessero comunque un principio di condivisione tra chi vi scriveva i detenuti hanno perso motivazione hanno ovviamente preferito in alcuni casi lasciare la redazione
Neanche c'è stato un processo da parte direzione di ricambio e di attenzione a capire perché è questo fatta veniva nel dicembre abbiamo diciamo visto che la città ormai aver poneva molta attenzione a questo giornale
Anche per le tante iniziative collaterali che si erano create da bambini senza sbarbato da Bambini senza sbarre a carcere a porte aperte grano inziative in cui cittadini incontravano il carcere
Nel giorno da vigilia di natale circa trecento persone sono trovati davanti al carcere proprio denunciare questa situazione di di malessere il giorno di Natale poi due parlamentari uno di centrodestra o di centrosinistra sono entrati in carcere per ascoltare un po'la navigazione detenuti e a seguito di in questo incontro ha fatto un'interrogazione parlamentare
Appunto mobilitando sì la città un po'meno la parte politica dal città questo talmente va detto
Vi è stato un ISP un'ispezione da parte del dato da Lombardia in particolare del dottor Pagano
Che ha dedicato due giorni a cercare di capire cosa stesse venendo a Lodi questi incontri queste confronto voluto pagano sono serviti a riaprire un dialogo che era assolutamente carente assolutamente limitata nel senso che non vi era più neanche la da de la la volontà da parte della direttrice
Di di dialogare con i volontari
Da questo dialogo che la situazione in cui siamo oggi
Noi abbiamo la volontà di provare a ripartire speriamo che l'attenzione che hanno avuto che gli è stata in questi incontri specialmente di riuscire a individuare un metodo con cui provare a ripartire non sarà facile perché
Perché ovviamente
Il riuscire a guadagnare l'attenzione in una città di provincia su un tema così difficile come il carcere è stata grandissima soluti tre anni di lavoro intenso faticoso il perdere l'attenzione è bastato un attimo in senso che poi i vengono fuori tutti i luoghi comuni le tante fatiche fatte per l'appunto si scaldi spiegare cosa avviene in carcere sono sono svanite quindi noi siamo contenti per concludere che che sia nata questa rete questa federazione proprio perché queste situazioni di disagio non sono tipiche solo di Lodi por mente questi sei disagio possono venire queste altre parte questi se altre sessanta abitazioni esistenti nel territorio la Federazione probabilmente aiuta
A denunciarle hanno far sentire meno soli con le realtà che in tanti casi magari si trovano a dover lottare per queste in questi momenti e quindi noi siamo ben ben contenti che nata questa avete questa federazione cercheremo di essere parte attiva
Uno dei problemi credo fondamentali che vada risolto in maniera radicale
è proprio quello di individuare chi conduce il giornale c'è questi elementi
Vanno vanno superati perché è vero che il giornale quotidiano cittadino il direttore responsabile del giornale e già di per sé il direttore responsabile di tutto ciò che viene pubblicato sul giornale quindi se per assurdo i detenuti mandassero loro letterine
Tipo il significato o altre al al giornale giornale potrebbe fare una pagina di lettere impagina alle pubblicarle comunque sarebbe saltato il sito della direzione
Che è vero però che se si intende giornale anche all'interno di un progetto educativo non solo un progetto finalizzato sua applicazione giornale un coordinamento con la direzione specialmente con gli operatori che professionali che vi sono interno del carcere
De deve esserci
Si tratta di due di individuare quel difficile legame col difficile
Punto in cui si riesca a lasciare la sufficiente libertà leader le redazioni dei giornali nell'ambito però di un di un progetto complessivo
Educativo del carcere molti mesi empio
Il Progetto educativo che in ogni carcere ad esempio deve essere fatto con il coinvolgimento proprio di volontari per far sì che il progetto sia condiviso ogni era più ampio possibile
Alloggi era stato fatto in assenza di volontari nel senso che il progetto educativo
Era stato fatto
In qualche segreta stanza senza che i volontari potessero partecipare alla alla stesura di questo progetto questo credo sia un grosso
Errore una cosa tra l'altro non così conosciuta Marche progetto educativo dove aveva la parte attiva dei volontari però è fondamentale altrimenti
Non si capiscono più le priorità
E specialmente molte volte
Il volontario attualmente entra con un'ottica diversa rispetto a cura di anni fa diventare cattolico entrano in carcere ma il suo che farne dell'assistenza del cambio vestiario eccetera
La la prospettiva il progetto il tal volontario che oggi entra in carcere va persa grazie
Grazie Andrea adesso corrompere Ammon attimo gli interventi di presentazione della redazione per dare modo a Dario Cresto Dina di di di reagire ad alcune dalla sollecitazione delle degli input ma ancor prima dare la parola a Sergio Cusani il perché credo abbia anche delle proposte
Concrete operative da fare sulla quale ha anche eventualmente tre studi dopo signora
Ma il paragone
Che si può fare del carcere essendo stato io oggetto di un'attenta accurata ossessiva
Diciamo così attenzione della della stampa
è un po'come il farmaco nel farmaco come voi sapete è un veleno l'etimo del farmaco utile veleno
Che contiene elementi che fanno bene qualcosa ma contiene anche elementi che fanno bene al passato fanno male a qualche altro organo
Mi viene da parafrasare famoso si misere nobiltà di Totò quando uno dice all'altro
Caro Peppino quasi mangia pane e veleno invece no quasi mangia solo veleno
è rimasto solo il veleno
E allora
In questo paragonare carcere al farmaco non questo farmaco non produce questo effetto distorsivo questa torsione
Un detenuto costa sessanta mila euro all'anno
Allora quando si pone la domanda ma spendere sessanta mila euro all'anno
Per tenere
Una persona in quelle condizioni di segregazione
Tutti
De negazione della propria intimità perché poi il carcere produce un'espressione di
Dove il proprio senso del pudore Eva
Se Burlo sostituì lo sbotto in una turca semplicemente se questa è la
In quelle condizioni di impoverimento culturale di isolamento
In questo premio progetta tre Nale manca un tema fondamentale che abbiamo affrontato proprio a Padova
Queste straordinari generalisti e la redazione dei rispetto dell'affettività
Quando cioè non c'è niente che possa aiutare quei piccoli germogli che nonies umana quello che ho fatto anche loro
Le diciamo così le azioni più malvagie che si può immaginare che comunque ci sono perché ogni essere che ha compiuto una un'azione malvagia
Ha dentro di sé una storia delle ferite a un perché insomma non è che
Questa istituzione che non certamente
E messa nelle condizioni per il quale tutti ci conosce c'entriamo sul carcere ma il carcere soltanto la fase terminale
Della Della re del disagio c'è tutto una cantina di catena di disfunzione lamenti
Dico del modello anche della società che porta poi a dare questa centralità al carcere
In questa situazione come possibile immaginare che queste situazioni di segregazione di umiliazione
Di spossessamento la propria soggettività di perde di senso
Pone posso uscire un uomo che abbia voglia di abbracciare il mondo chiami gli altri che abbia voglia di diciamo così in modo laico di Renzo reinserirsi
Quello che in termini diciamo così come connotazione brevi cattolica viene chiamata redattore di Mersin
Più laicamente essendo laico reinserirsi la voglia di ritornare a abbracciare il mondo
E queste la contraddizione
E ma un perché
Perché i giornali non si occupano del carcere
Perché allora
Passa questo principio per cui in un Paese con delle risorse ridotte al lumicino
Si spendono
E si lascia che si spendono sessanta mila euro all'anno per tenere uno o in queste condizioni
E fa che e far sì che vengono coltivate le parti peggiori insieme alle quando esce e non ci stupiamo tra quando esce magari riproduce il reato la recidiva
Esce sui giornali che accoltellato che ha fatto questa foto per l'altro
Perché la società nel momento vuole allontanare da sé diciamo
Il reo
Cioè non lo considera parte integrante del proprio
Che proprio tessuto è un diverso
E qualcosa da allontanare
Non il carcere mentre prima era al centro città alle mura del carcere una funzione di impaurire e di dire guarda che se non rispetti era prego del principe finisce là dietro quelle torri
Adesso la lode coperte che cambiate le case dei fan lontano
Si fanno nelle zone più lontano possibile in America addirittura si fanno dentro le montagne o nel deserto a Pasadena c'è un carcere nel deserto
Con quaranta mila detenuti
Quindi al allontanare
Non li vogliamo più vedere
Siamo disposti per questo è il senso Asso portarci anche questo carico assolutamente dal punto di vista economico sembra economista illogico di pagare questa cifra il nome più dovrebbe essere dopo vista logico economico
Meglio impiegata
Se si fa un discorso di costi e benefici perché devo spendere sessanta mila euro e per avere una recidiva che è pari a quale settanta per cento ai vuol dire che qui qualcosa funzione
Allora
Perché i giornali sono cattivi no
Al di là delle sensibilità del del del direttore Cresto Dina dato voce al calcio attraverso per esempio soffrì
Attraverso gli scritti di Sergio Segio
Ma non si occupano al carcere perché siccome il giornale attento a quello che il pubblico vuole il pubblico non vuole sentir parlare del della del sale dei detenuti perché li ha allontanati
E qual sono
Persone che vanno tenute lontano
Allora qui avere un po'il coraggio il coraggio che ha avuto Repubblica che devono avere le antiche gli altri quotidiani
Di
Bucare questa coltre di perché ci riguarda perché lui in realtà riguarda tutta la società
Perché il carcere carcere comunque rimangono così embolico non è che son Poli tutti i reati
Sono puniti una percentuale bassissima da reati su venti milioni di reati bagatellari prete di strada ne vengono denunciati su venti milioni vengono incerte due milioni e ne vengono perseguite duecento mila quindi è un fatto simbolico
Quindi si paga un simbolo
è quello di trasformare cercare di fare entrare nella pubblico opinione
Avere il coraggio di far diventare il carcere è un simbolo benissimo è un simbolo di quello che non funziona o società
Non a caso il carcere il carcere dei poveri
Non a caso il carcere il carcere dei lavoratori internazionale in cerca di occupazione
Quelli che vengono chiamati in modo orrendo extra comunitari quindi extra da noi
E il carcere dei tossicomani
Quindi è il carcere di tutte queste diciamo così
Di questi mali che sono dentro la nostra società
Allora da tutto questo non c'è una vasta letteratura ed è poi diventa anche noioso
C'è venuto a un ed è una proposta da fare
Ai gli organi di stampa è stata fatta questa federazione dei giornali delle per il carcere
Questa mattina mi ha proposto che accanto a questa federazione venga costituito una fondazione privata
Di amici della Federazione poi si troverà un nome adatto per sostenere finanziariamente eruttare anche i giornali poveri diciamo dei nelle zone più
Parliamo Puglia parliamo
Dalla Basilicata parliamo della dalla campagna cioè le zone poveretto dove non non hanno neanche la possibilità di fare di raccogli per pochi soldi per fare un giornaletto
Ma perché questa votazione sulla spinta di quelle che sono giornali ormai affermati che hanno fatto che sono giornate differimento come ristretti Orizzonti diversi altri
Aiutare a a fare dei giornali perché il giornale è un momento di socializzazione momenti di crescita culturale e momento di discussione momenti di confronto
Ed è un momento importantissimo anche di conoscenza e di apprendimento anche della lingua per il in migranti
Ecco allora proposte che siccome i giornalisti sono nella restituzione accreditati sono i giornalisti che sono accreditati presso il Quirinale quelli che accreditati presso il palazzo di giustizia
Quelle accreditate presso l'istituzione Regione
Che ci siano anche i giornalisti accreditati quindi con anche un loro posto un luogo all'interno del carcere i giornalisti accreditati al carcere
Saranno poco frequentati stravolto non importa
C'è un luogo dove un giornalista può entrare e può svolgere la sua funzione di informazione
E di comunicazione fra l'istituzione carceraria e la società
Dove può raccogliere le istanze
E può essere anche un luogo legato per esempio al
Al garante dei diritti del cittadino perché siccome è una proposta che Antigone
E tutto il nostro mondo del volontariato sezioni uno sta portando avanti
Il siano giornalisti che siano abbiano questa caratteristica questo accreditamento possono entrare e possono svolgere il loro lavoro l'inchiesta vi ricordo quella straordinari inchieste che fece quel giornalista Fabrizio Gatti
Che spacciandosi per rumeno
Fu prima portato al CPT il centro di permanenza temporanea cosiddetta temporanea di via Corelli
E poi portato a San Vittore fu una testimonianza straordinaria perché nel quale ci scambiamo parole
Lì era una questione dove lui trasmetteva il suo vissuto di
Detenuto a tutti gli effetti
Detenuto innocente parte tutti in carcere si dichiara innocente per l'amor del cielo non è questo il punto ma lui a far se sottoposto a tutta la trafila
E fatto con lo stupendo servizio
Dall'interno
Io l'ho considerato un giornalismo 'sti straordinaria
Testimonianza un grande pezzo di un giornalismo straordinario
Un po'come il film di Tullio Marco giordana
Quando sei nato non puoi più nasconderti quel ragazzo che cade in acqua viene raccolto da un barcone di
Migranti
E passa si innamora di una ragazza cioè si fa passare
Per un romeno anche lui che non esce appare un rumeno no no comment
Un curdo slavo
Anche perché se non ma una una storia bella il finale scarsissimo però vuol dire lì ed era bellissima
E lui rinuncia a dichiararsi italiano perché vuole vivere fino in fondo questa esperienza ecco allora la proposta che si può fare però questo in discussione e qui Dario Cresto Dina che è una persona che un direttore spingere perché ha una sensibilità sociale un'intelligenza sociale che
Particolare può darci una risposta se questa proposta una proposta che va in questa direzione se è una proposta che può essere opposto utile se è giusto sia sbagliata
E darci indicazioni in questo senso perché comunque creare un rapporto strutturale fra il mondo della comunicazione professionale che può aiutare anche i detenuti che dentro fanno giornalismo e la società esterna perché questo la cosa importante però stavolta non ne vuol sapere del carcere
N dobbiamo avere il coraggio di invece di farglielo sapere perché il carcere riguarda la società perché è un prodotto della società
Grazie do la parola Dario Cresto Dina
Buonasera a tutti grazie di avermi invitato lo dico Sergio e a tutti voi
Io mi ero sentito prima già Orobosa dopo che aveva parlato Aldo perché
Non ora la capacità la visione di anno che Cusani mi ha reso quasi cieco perché mi ha tolto anche le cose che volevo dire
Io penso che Aldo abbiamo ragione su una cosa in maniera determinante
Cioè che bisognerebbe rimettere assieme questi tre Cardi cioè questi tre cardini la politica la società e l'ordine pubblico
Ragionando su questi tre cardini forse si può arrivare a quella inclusione che manca al mondo del carcere nei confronti della società
Prima di fare alcune proposte faccio una premessa io vengo da un giornale che perché poi la voglio mettere da parte e fare un discorso più generale vengo da un giornale che comunque al al carcere al mondo del carcere
Ha storicamente dato attenzione
Appunto da dal dalle dagli interventi dalla collaborazione di Adriano Sofri a quella di Sergio Segio a quella anche di Sergio Cusani
Che talmente impegnato e spesso anche così sul esoterico nelle cose che fa che in queste cose meno puntuale quindi un po'c'è un po'non c'è
Abbiamo poi in molti colleghi di cui non faccio i nomi perché sono tanti che si occupano di carcere aldilà della loro professione c'è lavoro all'interno del carcere come volontariato ma le voci di Sofri di seggio di Cusani
A volte pubblichiamo interventi anche dell'ex direttore di San Vittore paga Luigi Pagano un dei nostri collaboratori principali ma almeno per quanto riguarda Milano
Donne Colmegna sono appunto voci che stanno nel giornale ma che non sono il giornale non solo nella nella complessità del giornale e i colleghi che si occupano di carcere
Lo fanno appunto volontariamente
Perché i giornali messo da parte questa premessa hanno dei limiti hanno dei limiti che sono i limiti derivati dalla loro struttura e i limiti che derivano dalle persone che i giornali fanno
Allora
Sono un po'venuti già fuori questi limiti sono
Innanzitutto una impreparazione culturale
Come i giornali sono italiani soprattutto sono impreparati dal punto di vista scientifico perché non c'è nessun giornale italiano che ha una redazione scientifica sono
Fa magari facciamo degli inserti ma sono degli inserti abborracciati dove non c'è un non ci sono colleghi che arrivano da studi scientifici
E quindi c'è ancor di più una impreparazione verso il sociale figuriamoci poi
Come può esserci una preparazione verso tutto ciò che è
Il mondo degli degli esclusi
Poi c'è una logica di mercato
Lo diceva Cusani prima
Si è sempre pensato
Perché dobbiamo scrivere dei problemi del carcere visti da dentro quando abbiamo sempre pensato che i giornali in carcere non li vendiamo
Probabilmente in maniera sbagliata nello stesso modo per il quale per molti anni non ci siamo dedicati ai giovani
Noi a me capita spesso di andare a parlare nei Licei ha qualche Assemblea mi è capitato di qualche anno fa qui a Milano in un tempio dell'occupazione sono andati in un liceo non ricordo più quale c'era un c'erano cinquecento studenti di questi cinquecento studenti
Tre avevano comprato il giornale la mattina
Ma ci siamo resi conto che se non comprano giovane proveniente perché non parliamo di loro o perché non li conosciamo o perché parliamo delle delle delle delle cose sbagliate perché non sappiamo avvicinarci a loro
E anche su su questi sui giovani abbia stiamo cominciando a cambiare atteggiamento anche perché i giornali si sono un po'al loro interno ringiovaniti
Dal punto di vista generazionale
Per lungo tempo
E siamo di nuovo qui all'inclusione ed esclusione
Parlavamo degli immigrati dei migranti soltanto per quanto riguarda la loro parte deviata per la loro parte delinquenziale fino a quando fino a quando
Gli immigrati
Sono entrati a far parte in maniera attiva della nostra società c'è
Come luogo come uno la come luogo comune la parte buona degli immigrati ormai i cuochi dei ristoranti sono quasi tutti egiziani
Cioè le nuove imprese che nascono in grande percentuale sono imprese di stranieri
è uscita una ricerca recentemente dalla quale risulta che il dodici per cento il dodici per cento delle nuove case acquistate Milano vengono acquistate da stranieri e allora improvvisamente ci siamo accorti che
Si doveva parlare di loro perché facevano parte della società erano entrati nella nostra società
Con il vestito chiamiamolo così buono e nello stesso tempo abbiamo cominciato a parlare ci siamo accorte che attorno a Milano io parlo di Milano perché la realtà che conosco meglio esiste un'altra città di ottanta mila se non cento mila baraccati persone che vivono nelle baraccopoli ce ne siamo accorti recentemente
Il terzo elemento che gioca a sfavore
Di un mostro interesse verso questi mondi e la nostra ipocrisia
Cioè non vogliamo vedere
Ciò che ci dà fastidio
O facciamo finta di vederlo soltanto quando ci sembra che posso avere una convenienza una convenienza sociale o una convenienza politica io la definisco proprio l'ipocrisia quand'è che si parla di carcere si è parlato di carcere facendo delle inchieste facendo dei viaggi dentro le carceri nel momento in cui la politica la politica
Che bene o male
Secondo me più male che bene sta a capotavola a dare le le carte
Della del nostro Paese
Ha dibattuto per mesi e mesi confrontandosi con le associazioni dei crediti di volo di di volontari con con con con tutti coloro che si occupano del carcere sulla questione dell'amnistia e dell'indulto
Quando l'amnistia Itema amnistia indulto è purtroppo naufragato almeno per questa legislatura Parks eh naufragato delle carceri non se ne parla più ci sono giornali che hanno nei cassetti inchieste
Non so la seconda puntata la terza puntata di inchieste sulla caccia che non usciranno più perché non è più un argomento di attualità
L'inclusione avviene nel momento in cui due
I due soggetti si avvicinano l'uno all'altro quello che può accadere per il le carceri e la stessa cosa che già accaduta per l'economia
Fino a dieci anni fa
L'economia era un'economia che sui giornali che era raccontata attraverso i nomi
Gli Agnelli
I Pirelli
Per un certo punto
I falchi
Nessuno me ne vengono in mente altri poi ci sono stati nuovi imprenditori
Adesso è cambiata l'economia adesso è diventata un'economia che è più legata alla gente e più legata al nostro modo di vivere di tutti i giorni è legata alla Società e anche noi abbiamo dovuto cambiare il nostro modo di raccontarla tant'è che nei giornali
Dopo gli scandali entro
E Scandella ancor più gravi che sono qui che abbiamo avuto noi bond argentini Parmalat il crack Cirio
Cioè Nostromo di raccontare l'economia è completamente cambiato non si parla più di nome ma si parla di fatti si parla del del del del paese e l'economia ormai è un settore che legato alla giudiziaria e legato alla cronaca
E questo
Può funzionare anche per il carcere l'altra cosa che ha detto giustamente Sergio che volevo
Dire anch'io e che e difficile avvicinarsi avvicinarsi alla al mondo delle carceri perché le carceri sono non solo un simbolo di estraneità di qualcosa che va evitato ma sono è un mondo che anche geograficamente isolato è un mondo circondato
Da quattro Marie è un'isola
E da trent'anni a questa parte le carceri vengono appunto costruite il più lontano possibile dalle città
Da da quanti anni si discute a Milano della necessità di spostare San Vittore perché San Vittore dà fastidio
San Vittore dà fastidio all'interno di Milano e come se una parte di questa città città non lo volesse vedere
E quindi tutti
Tutti questi aspetti negativi
Sì ripercuotono anche sul sul nostro modo di fare i giornali
Io sono un artigiano del giornalismo nel senso che sono uno che per si mette lì con i colleghi fare riunioni cerca di costruire un giornale e che sono il primo a riconoscere che quando qualcuno dei miei colleghi mi dice poi c'è questa storia del carcere no no raccontami prima questa storia vediamo c'è è un mio pregiudizio
Ho letto da qualche parte non so nell'intervento di chi che
Per i carcerati per chi sta in carcere ma anche per i carcerati che a un certo punto escono fortunatamente dal carcere il pregiudizio e più pesante della pena che hanno dovuto sopportare e credo che sarà difficile giustissima
Noi siamo prevenuti
Quindi io non ho molte risposte da dare anche ai colleghi che prima
Hanno fatto di interventi molto importanti sulla loro esperienza di giornalisti di giornali che nascono all'interno del carcere
Se non un consiglio cioè né il tentativo di uscire cercando di non portare fuori
L'impressione e qui mi riferisco a a quanto siamo ipocriti noi l'impressione di soffrire
Di quella che viene definita la sindrome di Stoccolma
Cioè
Molte volte
Non non si riesce a ad ascoltarmi perché l'impressione che sia è che
Non siate abbastanza laici
Capisco che questo sia un nostro errore però è un è una cosa che nelle redazioni
Accade
Dal punto di vista de de delle proposte
Ce ne sono alcune molto concrete molto semplici
Cioè a me per esempio peserebbe avere una rubrica
Che è una parola che andrebbe abolita ma comunque un un uno spazio dedicato a a quel mondo scritto da gente che in quel mondo ci lavora penso punto i volontari penso a al seggio penso a Cusani ma anche scritta da carcerati
Che abbiano voglia di scrivere abbiano voglia di raccontare soprattutto delle storie perché il carcere
è anche un luogo di storie e sui giornali tornando al discorso di prima alle logiche di mercato e a ciò che la gente vuole leggere le cose che si leggono di più sono le storie la seconda cosa ne facciamo
Ormai da molti anni
Degli Stai dice
Con tutte le scuole di giornalismo italiano dall'Ifi G. di Milano la scuola di Urbino alla scuola di Bologna la scuola di Roma
Perché non pensare alla possibilità di fare verista Alice
Incrociati nel senso da un carcere può venire
Può venire un un redattore d'un giornale del carcere quindi anche un detenuto prestare una settimana due settimane in un giornale
E qualcuno di noi può andare
A Ali ad aiutare le redazioni a costruire un giornale graficamente dal punto di vista giornalistico per perché non pensano roba del genere io penso che per esempio è un una strada percorribile
Senza peso senza di nessun problema il terzo la terza cosa che volevo proporre era quella è quella che ha detto Sergio anticipandomi non c'eravamo messi d'accordo perché noi dobbiamo continuare
A chiedere i permessi e ho a scuola spacciare ac
Cioè perché Gatti ha dovuto spacciarsi per
Un
Extracomunitario per
Andare in via Corelli oppure adesso che è un nostro collega dell'Espresso ha dovuto far finta di essere un naufrago per andare a vedere come era il centro di Lampedusa perché dobbiamo continuare a far finta
Di essere ancora una volta ecco e di entrare in un mondo di di di Diversi di di di extra comunitari di esclusi per raccontare un mondo che invece vogliamo includere e quindi cercare di di metterci appunto assieme a voi e noi la federazione l'ordine per ottenere un accredito è un più facile
Un accesso a alle strutture carcerarie ecco queste sono alcune proposte forse banali semplicissime che però penso possono essere accoltella sostenute da quasi tutti i giornali io parlo per il mio e parlo per esempio in maniera molto più semplice per quanto riguarda Milano perché per Milano posso decide direttamente io sono cose che noi possiamo fare subito quindi senza
Nessun problema grazie
Grazie a Dario Cresto Dina veramente per la disponibilità per queste parole
Torniamo quindi ora gli interventi delle varie redazione del carcere presente che sono tanti e poi chiedere se se voglia anche meglio può costituire un antesignano dei questi discorsi se se voglia vederci qualcosa
Ma sono Safar Bentivogli della redazione ristretti Orizzonti Padova
Illustrato a sentire fino adesso
Alla fine la riflessione un po'un po'più ricorrente era queste accidente o delle persone qui che in un modo o nell'altro mi rappresentano quella che la stampa ufficiale
La sensazione più grosse che però è che se io se Mazzone che si fanno dei mea culpa spaventosi
Facciamo fatica non riusciamo il carcere chiuso c'alcune cose che vediamo anche noi che magari senza siamo finiti dentro nonché chiuso ha poi anche una difficoltà a alla frontale un tema che comunque distante dalla gente Karajan sostanzialmente non gliene frega niente questo siamo noi i primi ad accorgercene quando tentiamo di portare qualche cosa fuori dal carcere qualcosa di nostro
Però sono represso un po'perplesso se Amanda e nelle proposte che sono uscite alla fine per fortuna
Per l'atteggiamento di continuare a dire anche nuovi giornali
Alla fine dobbiamo riconoscere che con come se fosse una cosa quasi eccezionale che un giusto viste un giornalista che lavora sempre una carta stampata oggi automaticamente dovesse essere una persona che si spende
Tramite poi chi lo pagava Tampico trovi chi lo paga il un lavoro in favore supporto a sostegno della popolazione detenuta
Ma io questo non me lo aspetto se me l'aspettassi mi sentirei un po'cretino sinceramente come non mi aspetto che ad esempio quando discuto in redazione del giornale per il quale lavoro che ristretti Orizzonti di trovare tutti questi vecchi grossi criminali
Tutti i pentiti e tutti d'accordo sulle stesse cose ma guardate che ci scambiamo tra di noi
Molte di noi sono d'accordo con la legittima difesa col mitra al volo Magenta che faceva rapine magari
Cioè nel mondo cioè siccome non si tratta di trovare una situazione dove ci troviamo di fronte a un tavolo dove iniziamo ognuno di noi a dire sia difficile
Preferisco sinceramente sentire delle proposte sentire delle proposte che sia in serie è secondo me su un livello per esempio noi ci stiamo
Dando da fare come matti spesso con risultati che non sono il massimo anche perché questo governo non aiuta l'ex governo non aiuta e non aiutato che cos'è
Quando una legislatura ad esempio inizia a cambiare le leggi riformando le parzialmente
Ritiro di riformando le riforme appena riformate nel giro di poche settimane
Ho calcolato che i detenuti già fanno fatica a capire di cosa si parla si paga una legge pronto ad usare un testo Trust trasformare in un'istanza per farlo maturare come un frutto di un beneficio ciò però altri gente non sa proprio da da dove iniziare qui ci troviamo di fronte faccio un esempio la Cirielli che è passata
Poi si son trovati a Palermo si accorse che si sa corti dei tossici da Muzio non c'andavano più ha dovuto cambiare la Cirielli per i tossici
Adesso è passata alla fine mantovano Giovanardi si sono accorti che le palle tabelle non vanno più hanno inserito un altro articolo che parla del minimo dalla tabella che ancora non c'è però dal minimo al triplo ci sarà una nuova discrezionalità reso
Sia una cosa allucinante e questi dovrebbero essere gli strumenti con cui noi ci difendiamo
Noi ci difendiamo da una giustizia che dovrebbe non massacrare sì ma equamente farci soffrire in maniera equa nove cioè io non dico che in Italia è presa mentre appena un diventa afflittiva perché non sono su Marte in galera ci sono stato
Però dico facciamola nell'in maniera equa cioè esce una legge cerchiamo di tenerla in piedi tre mesi mettiamo in condizioni l'utente dalla legge non quelli per strada di poterlo USA ecco ad esempio questo sui giornali
Non c'è e addirittura delle volte io trovo scritte delle castronerie che ci sarebbe da correre andare a nascondersi
Correndo a nascondersi allora
Il detenuto che non ha la fortuna l'esempio del gruppetto che granulato palazzi no perché la mattina ci si vede e si stavano là discuteva Phil finché non troviamo una soluzione alla fine se non la troviamo boh scriviamo a un giudice chiediamo un consiglio
Il detenuto che non si trova con questa fortuna
Inizia riempire l'Ufficio di Sorveglianza di istanze senza sapere neanche quello che scrive il più delle volte si illude
Capisce mare autori che per primo ha capito male giornalista ho scritto male
A coloro su questo ad esempio
A me piace andare al soldo non mettiamoci più difficile non siamo preparati sulla sulla giudiziaria sulla cronaca nera guardiamo solo intervistiamo solo le vittime che piano pure questo quello che succede ultimamente non si va a vedere
Cautelare un cauto e del costo scorso a cautelare è saltato fuori adesso con Berlusconi signori dove siamo arrivati perché Fiorani e dentro
Ho
C'abbiamo i dati sulla cautelare noi possiamo scrivere anche prima che lo dica Berlusconi Rosella cautelare in Italia è uno schifo
Però su questo io sinceramente
Sarà solo battersi
Il paletto sono un po'
Sono un po'preoccupato se invece questo diventa un momento nel quale
Su alcune cose dove noi lavoriamo ma lavoriamo sul serio a cioè non è che
Quando scriviamo le può darsi qualcosa scriviamo qualche cosa in più o in meno ma ci assumiamo sempre responsabilità chiudiamo gli articoli dietro ci mettiamo dello studio che io magari credo che un cronista normale di giudiziaria non ci mette non ci mette
Non ci mette ora bisogna dismettere giunte se potessimo diventare ad esempio ma per reciproco interesse non perché noi vi diamo una mano per reciproco interesse
Tramite la federazione un punto di incontro dove noi un minimo di referenza qualificata su alcune cose per lo possiamo dare quantomeno sul carcere Sant'Iddio quanto meno su quello
Sull'ordinamento penitenziario coi giornali se non sanno nulla
Sui benefici scrivono delle bestialità che non stanno né in cielo né in terra non distinguono un premio da una misura alternativa
Non distinguono la libertà da una misura di sicurezza
Io so ancora in testa preso il programma scoperto c'è anche Del Debbio leggero opinionista
Io l'anno scorso in cella sta sembrava sì ma guarda un po'di tutto cosa stare mi son messo a scrivere dopo anni
E c'è un programma di Del Debbio che fa chiede opinione agli italiani cosa ne pensano dell'amnistia e dell'indulto
Senza spiegargli che cos'è l'amnistia e l'indulto perché le risposte erano veramente viziate tutte le risposte sapete cos'erano
Tutti i detenuti fuori no
Ma quando mai un'amnistia ha messo fuori tutti i detenuti parte tagliati del tralasciamo stare la preistoria quando mai un indulto ha fatto uscire più di qualche migliaio di persone quando mai ve lo ricordate voi
Ve lo ricordate
Perché dovrebbe succedere adesso eppure tutte le persone non commenta in un provvedimento di indulto o d'amnistia o comunque di clemenza avrebbero svuotato le carceri completamente dimenticandosi che magari si quello che ha trent'anni esce ma ne ha già fatti ventisette
Se esce di tre anni l'indulto
Queste sono le cose da spiegare
Ecco allora
Questi sono anche i giornalisti dunque ci troviamo ad a che fare ad avere a che fare
Io su questo veramente se referee la la Federazione riuscirà a fare qualche passo in avanti ora che trovasse un modo di dialogare che non sia veramente quell'ogni volta di regolare anche nelle tenute siamo dei il massimo dei ticket la circolazione perché poi anche voi
Cioè quando ci mettiamo siamo veramente il massimo se non siamo in grado di andare separati sulla richiesta dell'impossibile ed al massimo di garantismo Capano leggiamo
Tappa non reggiamo questo sia chiaro c'è inutile ma si iniziano a fa a battersi il petto di qua e di là e non partiamo invece da creare
Conoscenze coscienze critiche
Strumenti e capacità di usarli secondo me rimarremo sempre il punto di partenza che una situazione dove i detenuti per il settanta ottanta per cento Sandra ancora i disperati che non sanno dove sbattere la testa
E nessuno dell'informazione riuscirà mai a dargli una mano
Mai
Ci sono altre realtà del carcere del giornale che devono intervenire
Se Alexander assai carta bollata visto se l'obolo ce ne sono parecchi
Credo sia utile presentarsi e quindi conoscere tutti un po'meglio Graziano per il parlare
Prego
No non ho capito se aste spostare
Rinuncio anche volentieri
Sono un po'in imbarazzo su cosa migliore volevo capire una cosa ci sono ancora studenti Ascoli giornalismo qua in giro
Dopo scriverò e presso i ripaga qua non si può andare avanti in questa maniera
Stamattina avrei saputo di più cosa dire al riguardo l'informazione dal carcere sul carcere esso è già stato detto tanto che tra un po'in imbarazzo
Mi ricollego a quello che ha detto Stefano poco prima di me
E voglio essere anch'io
Polemiche provocatorio
Stamattina
Sergio Segio sollecitava i rappresentanti l'ordine dei giornalisti a fare qualche cosa per riscrivere anche i detenuti che lavorano nelle nelle realtà dell'informazione del carcere alla agli ordini regionale insomma Kobe la possibilità di iscriversi anche se avevano un un un passato penale non limpido beh io sono provocatoriamente dico io sono un ex giornalista ero giornalista professionista sono stato cacciato dall'ordine ben prima dell'udienza preliminare e io personalmente nell'ordine i giornalisti non ci volle rientrare scolateli è così e perché ma facciamo riscosse esclusi presenti poi ciò bisogna fare sempre i soliti distinguo la carta stampata la televisione però chi lavora l'informazione sa benissimo che l'ottanta per cento degli italiani non legge i giornali guarda la televisione guerre telegiornale
Al momento la categoria dei giornalisti
Esclusi i presenti
è una categoria a cui io non va be'me far parte vi racconto un episodio nel novantaquattro fatto l'esame da professionista ho superato gli scritti e sono andato a fare gli esami orali all'ordine giornalisti a Roma
Subito prima di me c'era una ragazza che lavorava per una tv privata che stava sostenendo un esame orale
Era il primo esame tra virgolette sperimentale che facevano avevano l'avevo appena cambiato bisognava portare una tesina e altre cose oltre al solito in materiale di studio a questo aveva portato
Un caso di una ragazza che era stata violentata
Ucciso a Genova credo
L'esaminatore che sa bene come costruirebbe questo servizio sta ragazza iniziato be'innanzitutto ricorderei la vittima com'era
Esaminatore la guardate sì ma come costruirebbe a questo servizio sì
Questa qua non è andata oltre innanzitutto ricorderai la vittima com'era io ho pensato al momento ma questa qui è un imbecille no era la prima ondata di un giornalismo che non fa più informazione ma trasmette emozioni
Ecco ma non sono emozioni così da da da come si dice da da soap opera sono emozioni che fanno i danni
Io vi faccio solo un esempio
Addis Coro della categoria di cui facevo parte
Perché nessun It perché tutti gli italiani pensano che in Italia in Italia nessuna falla che
Lei era non c'è la certezza della pena
E perché nessun italiano pensa che negli Stati Uniti nessuno va in galera perché semplicemente paghi la cauzione il giorno dopo ed esci
La questione è molto semplice perché i telefilm americani fanno informazione sul sistema penale americano molto meglio di quanto i nostri mezzi d'informazione facciano sul nostro sistema penale
Per cui la scadenza dei termini della custodia cautelare che è lunga in modo vergognoso
In Italia viene scambiata agevolmente tranquillamente con il fatto nessuno si fa la galera non è vero in Italia non solo c'è la certezza della pena ma la pene sono inesorabili
Sono lentissima e si e questa è una vergogna e su questo siamo condannati a tutta la comunità europea
Però ti vengono a prendere dopo dieci anni undici anni dodici anni dalla sciocchezza che commesso dopo che ti sei rifatto una vita un lavoro è costruito la famiglia ti vengono a prendere sul posto di lavoro e vai in galera tranne su alcuni saggia
C'è sempre qualcuno uguale per più uguale degli altri anche in Italia come nel resto del mondo comunque questo il
La realtà con cui anche chi fa informazione dal carcere si trova innanzitutto a dover combattere
Ormai siamo arrivati al punto che uno non può né per neppure uscire a fine pena io ricordo il caso il caso del Tanaro han fatto un cancan questo sarà fatto vent'anni di galera gli mancava un anno due gli andato una misura alternativa proprio per vietato
Fatti l'ultimo anno fuori
Cara cosa si deve fare
E purtroppo su queste cose io io son malizioso
Nel senso che son convinto che questa operazione informazione
Purtroppo non è cocente da parte degli organi di informazione perché forse potrei detestabili ma averne più rispetta invece semplicemente la ricerca di un di un consenso di pubblico andiamo a caccia a a cacciare quello che interessa la gente che io credo che in fondo non sia nemmeno quello per interessa molto la gente però purtroppo questo offre il destro offre destro al mondo politico
Di di di rifarsi sui falsi problemi abbiamo avuto una scorsa campagna elettorale che è stata fatta da tutti e due gli schieramenti sulla sicurezza questa anche si sta prospettando su quella linea
Un tempo si faceva la guerra contro paese straniero purtroppo in Europa non si può fare si cerca il nemico interno io ricordo ancora Bettino Craxi poco poco prima di cadere aveva fatto propria campagna aveva fatto la legge è uguale a quella di Fini
Andavano in televisione nuovi stabiliremo l'illiceità di drogarsi è intanto
Succedeva quel che succedeva in Italia insomma
Non lo so io sono abbastanza preoccupato
Da da questo
Andazzo dell'informazione anche perché su queste informazioni sbagliate su queste informazioni emozionale vengono prese leggi vengono fatte leggi di emergenza in Italia sono sempre in leggi d'emergenza io non lo so abbiamo chiesto prima o poi pubblicheremo un docente universitario di di farci un articolo son cosa che nel resto sì nel resto d'Europa si han dovuto fare qualche legge contro il terrorismo perché erano novità che non esisteva ma non è che ogni rapina
Cambiano le leggi di cui poi gli affetti sono molto sottili dicevano prima stamattina
Il rappresentante dell'ordine dell'Emilia Romagna che adesso con la Cirielli tutto sommato anche i giornalisti devono stare attenti a prendere più di una condanna per diffamazione perché diventano recidivi
Ed ha fatto la questione comincia a farsi grave
Non lo so
Purtroppo non è più per fare informazione il nostro compito spesso per fare contro informazione rimettere un po'posti persi gli automatismi delle dei benefici di legge ma quale automatismi
Queste son cose su cui giocano i pubblici ministeri che dicono la corte d'assise successo a me non abbiate paura di tanti anni tanto ambita appena là fuori ma dovevo fuori cioè a resta dentro metà pena no no no non va fuori da nessuna parte
Queste son cose che mi mandate a macchia di leopardo in Italia dove nella stessa realtà regionale in una città si possono ottenere i benefici di legge nella città vicina non si ottiene proprio niente si esce a fine pena senza un lavoro senza niente quando è dimostrato che un percorso
Di rimessione graduale nella società aiuta a ridurre la recidiva di molto e questo è nell'interesse della società non solo dei detenuti e va bene fino a qui
Con Graziano solo una precisazione sulla cosa dell'ordine e io personalmente sono favorevole alla loro abolizione questa una campagna portata avanti in Italia dai radicali
Da pochi altri ma però un conto come dire avere la libertà di decidere di non iscriversi deve rifiutare l'iscrizione un conto che la iscrizione all'ordine venga negata violando così norme costituzionali però se mi consentite prima di dare la do la parola questi due interventi mi hanno suggerito
Due breve riflessione che vi voglio dire una stiamo attenti a non generalizzare sul mondo dell'informazione esattamente modo rovesciato di come il mondo dell'informazione generalizza su di noi uno
E due ricorderete della immagine che suggeriva padre Bertagna all'inizio delle due facce della medaglia che ognuna delle due guarda solo davanti a sé io credo che questo sia un rischio che corriamo anche noi e viceversa quello che siamo a chiedere al mondo dell'informazione esattamente questo di sforzarsi di guardare una una cosa un problema in particolare il carcere da una da un'altra prospettiva però questo sforzo io credo che tocchi anche chi nel carcere di ai e a chi sul carcere lavora nei giornali quindi cercare di costruire una prospettiva è una visione non unilaterale chi aveva chiesto la parola
Di Alessandria c'è qualcuno con internet
Sono il direttore di altrove
Trimestrali la casa tiri di reclusione del casse di San Michele di Alessandria
Il giornale realmente relativamente recente cioè a pochi anni quattro anni tre anni
Di più
No di meno forse due anni addirittura comunque io è da poco che faccio il direttore di questo giornale perché in effetti prima non aveva un direttore c'era un una pubblicazione che usciva così per volontà e sacrificio dei dei volontari
Insegnanti volontari via di un'associazione che aveva messo su questo progetto e quindi insomma con tutti i limiti di del caso
Il giornale
Insomma è stato cambiato
In in con la grafica insomma con l'aiuto di tanti
E se voi notate un giornale molto sobrio perché almeno questo è quello che vogliamo
E deve essere fatto completamente dai detenuti detenuti non hanno grande preparazione grafica non possono averla perché nessuno glielo glielo insegna perché non ci sono neanche mezzi io sento che invece qui e ci avete computer mai abbiamo un computer redazione
Abbiamo una RAI e una ragazza che ben un'ora la settimana sennò a fare delle lezioni di grafica io stesso articolo diciassette più di un'ora la settimana non posso andare devo essere scortato da un agente e da un tunnel da un volontà un educatore se non posso entrare in carcere
In carcere non si possono porta determinate cose quindi c'è e il massimo del limite comunque noi ci sforziamo e usciamo lo stesso è uscì vogliamo ricucire lo stesso
Quindi grossi sacrifici i nostri detenuti cioè i nostri giornalisti sono detenuti con pene molto molto lunghe
Da scontare
Quindi possiamo garantire la stabilità della redazione da questo punto di vista
Sfortunatamente
Niente
Lei per le problematiche insomma sono state esposte ampiamente da tutti penso che
Riguardi un po'tutti i giornali
Con in più che da noi ad esempio c'è anche vige ancora io dico censura ma qualcuno mi boccerà Susta però la direttrice prima di uscire vuole leggere completamente il giornale
Malgrado io sono direttore responsabile iscritto all'ordine eccetera eccetera che cioè vuol leggere il giornale se no non esce comunque se non ma prima anche l'educatore deve leggere il giornale
Gli educatori devono leggere il giornale quella direttrice con problematiche grosse noi non possiamo ad esempio finire il giornale
Mandarlo in stampa perché rimane mandarle stampato metterlo su un supporto che un'altra persona un informatico del carcere deve guardare e poi con con permessi si si si si esce fuori si stampa si converte immette va be'si stampa io personalmente già un paio di volte mi son preso la briga di di portarmi dentro una penna di caricarmi giornale di nascosto ovviamente
Però rischio
E rischio anche detenuti perché sembra che se si accorgono di questo il giornale può darsi che chiude
Comunque
Non voglio aggiungere altro perché non celato dal giungere a questo però son d'accordo quando si dice che la federazione
Ha bisogno cioè deve dare un contributo anche in queste direzioni e c'è bisogno di di contatto di unità c'è bisogno di forze anche economiche
Il nostro giornale ad esempio si basa soltanto su finanziamenti
Comunali pochi finanziamenti comunali
Che tramite un'associazione
Il Comune di Alessandria dona propriamente non riusciamo a stappare sino mille copie con sacrifici
Non riusciamo a fare di più la distribuzione la facciamo noi
Dove possiamo come possiamo abbiamo degli indirizzario abbiamo dei punti
Focali università ma sempre poche copie non so se avete notato io più ogni tanto porta volenti o meritatamente o qualcuna perché son contate il topo siamo ASL addirittura molto te facciamo le fotocopie in bianco e nero per darle cioè siamo anche a questi livelli per cui importante si diceva prima la federazione fra ma anche il discorso economico
Non so cosa può fare
Questo nuovo organo dovrebbe nascere però sono quindi è in è importante anche la l'economia poi per il resto
Altrove almeno noi abbiamo cerchiamo di come dire pensare anche al dopo
Abbiamo pensato prima stamattina ho fatto notare che che il presidente della dell'ordine naz regionale di giornalisti
Iscriverà i i detenuti che hanno finito la pena l'ordine senza nessun problema
Questa è una cosa positiva perché due-tre della redazione fossi usciranno
Per cui importante anche che la funzione del giornale sia quella di di reinserimento cioè loro a tutto tutta attualmente fanno i giornalisti veramente perché non devono poi coltivare prendere questo professionalità che hanno acquisito fuori
Quindi puntiamo anche su questo ma anche sulla come giornale anche sulla qualità
Del dei contenuti ed è difficile
Voi forse avete della realtà io vedo settori Zotti avete delle realtà umane all'interno delle delle relazioni noi i abbiamo grosse problematiche su questo
Però insomma
Cercheremo di di in qualche modo comunque di portarli avanti abbiamo fatto un corso di giornalismo
Noi cioè sempre volontari
Con la partecipazione di tanti però quella fine pochi sono quelli che riescono alla cosa ma Coccoli difficoltà anche legate alle presenze ad esempio non siamo riusciti a fare una compagna conferenza stampa in case per presentare il giornale ancora
Perché meglio evitare per ora è meglio no per ora no e dove sa quindi cose ancora delle realtà che ancora almeno per quanto riguarda le sangria
Sono un po'statiche ferme io se speriamo nella Federazione insomma voglio dire che
Con la collaborazione di tutti
E non ci sono altri interventi vorrei dire solo un paio di cose rapide che c'è qualcun altro che vuole intervenire
Allora primo un appuntamento perché qui le realtà di informazione dal carcere sono c'è una delle più grandi difficoltà e dare continuità continuità e concretezza perché poi appunto non abbiamo professionisti abbiamo persone che stanno scontando una pena che ci sono poi non ci sono quegli capita qualcosa poi vengono trasferiti insomma una realtà molto molto difficile
Allora noi diamo un appuntamento che è un po'cioè ogni anno ma quest'anno sarà proprio dedicata al tema dell'informazione che il ventisei maggio dentro al carcere di Padova perché il carcere di Padova
Noi ci siamo conquistati degli spazi che credo che possano Point essere dei precedenti utili per lavorare anche nelle altre carceri cioè ogni anno è possibile un convegno su temi forti importanti che porta dentro anche cinquecento persone
Cioè e se c'è una modalità che voi vi troverete nel nostro sito spiegata il sito è www punto ristretti punto it
Iscrivendosi mandando i propri dati comunque è possibile un confronto diretto dentro al carcere come larga partecipazione della Società da fuori e dei e molti detenuti dall'interno quindi questa sarà il prossimo appuntamento non solo per la federazione ma si spera anche per le persone che da fuori sono interessate a questa realtà
Poi io propongo di continua sono venute fuori alcune cose concrete mi pare
La Federazione deve lavorare su queste cioè alcune proposte sono venute fuori proprio da da Sergio Cusani per esempio questa idea di creare una specie di fondazione qualcosa di amici della Federazione dei giornali
Per noi guardate molto importante perché il il rischio più grosso di lavorare in assoluto isolamento e di non ha vere fuori quel sostegno che ci permetta di dentro di contare e di non essere sottoposti a quello che ha situazioni come quella che è successa a Lodi perché ripeto la precarietà è parte principale del nostro lavoro per inciso mi viene da ridere
Mi vien da sorridere guardando uno dei miei redattori albanese perché hanno e può succedere di portare delle persone in permesso e poi di dover guardare se ci sono per il timore è un'evasione la
Rovini tutto il lavoro paziente certi faccia ripartire ogni volta da zero allora scherzo perché il pm è uno dei più attivi e bravi però può succedere
Sì Tortora raccogliendo le aperture infatti
Poiché io mi sono segnata questa proposta di Sergio che mi sembra importante così come mi sembrano importanti alcune al importanti alcune delle proposte del vicedirettore di Repubblica per esempio questa idea di fare giacché dei detenuti possono fare degli stage in redazioni né in relazioni importanti
E a loro volta i giornalisti possono venire perché anche noi siamo in grado di fare
Di dare informazioni e formazione ai giornalisti forse quindi
Ci sono redazione come la nostra che possono ospitare dei giornalisti che che abbiano voglia di imparare qualcosa così come sarei felice che qualcuno della mia relazione potesse andare in mare d'azione come quella di Repubblica ovviamente
A vedere come funziona un giornale un vero cioè il nostro è vero ma in un modo molto più scassata di idee e difficile
Altra altro spunto da cogliere dall'Inter
Dall'intervento del vicedirettore di Repubblica così come lui ha detto che sarebbe Repubblica sarebbe interessata una rubrica di storie raccontate dei detenuti guardate noi abbiamo inaugurato da qualche settimana questa questa rubrica su un sul nostro sul quotidiano di Padova il Mattino di Padova che è un po'esattamente queste uno spazio che ci gestiamo noi
Quindi invito anche le reti le redazioni di giornali del Carso e qualche volta a osare di più con la stampa aveva ad avere coraggio che noi siamo andati dal direttore del Mattino ma devo dire che abbiamo avuto una risposta addirittura superiore alle nostre aspettative noi volevamo proporgli ogni tanto di fare dedicare uno spazio il carcere mi già proposto di farlo ogni settimana
Che fatica poi adesso dico perché non è semplice costruire cioè scrivere per un quotidiano locale invece che per i propri giornali che hanno un pubblico già attento partecipe curioso però mi pare che anche questa proposta sia Dante da accogliere così come
Lavorare su questa ipotesi del dell'accreditare dei giornalisti in carcere insomma che tra il carcere
Il dentro e il fuori si crei anche dal punto di vista dell'informazione ha un rapporto più stabile
Perché il carcere no gioca su questo sul non avviene nulla di stabile ancorato lì un'informazione che si sappia e dei giornalisti che si sappia che sono accreditati lì
E sono intenzionati ad andare più a fondo se succede qualcosa ma io ho colto alcune delle proposte che sono venute proveniente ce ne sono senz'altro alte altre inviterei
Chi come noi fa informazione dal carcere a lavorare di più
Per mettere in circolazione le cose che facciamo
Proprio e da Alessandra mi viene in mente che hanno descritto una situazione di grande difficoltà un'ora a settimana eccetera però io personalmente ho visto che il giornale di Alessandria
è molto migliorato cioè mi pare che ha e comincia a cogliere molto
Non so credo che di avere un po'di esperienza ormai in materia e questa capacità di parlare a un pubblico diverso dal nostro solito pubblico di gente che sa già tutto sul carcere
è un elemento fondamentale da curare di più dobbiamo curarlo insieme io vedo che molti giornali stanno facendo uno sforzo in questa direzione anche nella scelta dei temi
Nel non parlare di tutto perché non siamo e e gente ed ed entra in carcere non siamo specialisti di tutto ma parlare di quella realtà lì che fuori non è conosciuta e raccontarla imparare a raccontarla
Quindi facciamo anche noi uno sforzo per mettere più in circolazione queste cose per noi abbiamo la nostra newsletter
è uno strumento mandateci di più punti di vista dei detenuti articoli vostri eccetera facciamoli circolare di più
Del nostro ristretto ambito non ha già una in internet è già uno strumento che magari che che va usato meglio e va come federazione
Credo avviato una trattativa perché ci sia permesso di usarlo anche in carcere almeno a livello sperimentale con la presenza degli operatori del giornalista responsabile del giornale e trovare delle formule
Ecco io penso che o non so se qualcun altro vuole io ho cercato di cogliere alcuni spunti
Se ce ne sono altri non lo so
Solo qualcun altro Sergio
Ci sono altri interventi no quindi possiamo sciogliere lavori ringraziando tutti dalla pazienza è stata una giornata lunga faticosa ma io spero proficua per tutti scende vi ringrazio e ovviamente ci saranno prossime tappe di questo percorso dalla Federazione questa cosa
Che Sergio Cusani ha proposto sempre nato a fare di conseguenza ci teniamo in contatto