"Le regole del villaggio"

Perché nettare il benvenuto a tutti i partecipanti a questa che è solo l'ultimo degli appuntamenti che ha visto il Partito comunista
Impegnato in questi due anni nel campo dell'informazione e della comunicazione si sono tenuti a Milano sia il convegno nazionale sulla pubblicità due anni fa circa sia il seminario nazionale sulla carta stampata nel gennaio scorso che a Roma si è tenuta una convenzione nazionale intitolata significativamente il villaggio di detta sono stati momenti di dibattito di approfondimento di confronto con gli operatori con i dirigenti delle grandi imprese del settore che sono serviti a mettere in circolo in comune idee e progetti concreti
Molte di queste idee innate da questi confronti aperti sono diventate oggi senso comune
Ad esempio l'esigenza di limitare l'affollamento orario della pubblicità sia pure in maniera ancora insufficiente lontana dalle nostre proposte si è fatta avanti con trattative fra le parti e proposte di autore dove regolamentazione
E sta diventando un punto decisivo all'interno dell'ordine delle associazioni dei giornalisti
Non è necessario ricordare in questa sede il contributo che abbiamo dato alla legge sull'editoria
Occorre però oggi fare dei passi in avanti decisivi
Con le norme antitrust con l'autore occorre fissare alcune regole generale che stabilisca rapporti chiari fra poteri di controllo pubblici e iniziativa privata e all'interno di quest'ultima ci devono essere regole chiare a garanzia della concorrenza del pluralismo e dell'autonomia e della trasparenza
Questo settore la possibilità di di operare per più soggetti e vitale ed è questione essenziale che riguarda i diritti dei cittadini
Oggi si parla tanto di iniziative legislative antitrust riguardo alle gigantesche concentrazione industriale finanziario e negli altri paesi democratici avanzati
Queste regole esistono ormai da decenni noi non vogliamo semplicemente a rifarci a questi esempi teniamo conto dei cambiamenti e teniamo conto anche della situazione specifica del nostro Paese ma è importante che queste garanzie siano fissate che è una legge di sistema si discuta
Che si appropri questa legge con il concorso di tutti gli interessati forze politiche associazioni forze culturali parti sociali ed è importante
Su queste norme che si parta dal settore dalla comunicazione da Milano che di queste industrie la capitale questi sono gli intendimenti di questa iniziativa e io senz'altro adesso darei la parola Walter Veltroni per la relazione introduttiva questo nostro convegno
In questo decennio l'Italia è cambiata il sistema informativo del Paese ha vissuto una straordinaria velocissima espansione
Negare la portata di questa profonda mutazione o sottovalutare la dimensione sarebbe io credo un errore
Il Paese ha dimostrato una grande vitalità e una grande capacità di produrre
E queste attitudini costituiscono un'opportunità se solo la si voglia sfruttare per la crescita reale dell'economia dell'industria del Paese intero
Ma al termine di questo decennio proprio chi come noi
Non è mosso da visioni catastrofisti che può meglio guardare il paesaggio del paese e in esso ingrandire il villaggio dell'informazione
In verità il sistema informativo può essere letto come una metafora di una certa idea della funzione di governo e di una certa concezione tra modernità qui più che altrove qui come altrove si è sperimentato un modello di governo debole e si è limitato a garantire gli assetti che l'evoluzione spontanea autonomamente definiva ma questa debolezza non è apparsa e non poteva essere neutrale rispetto agli equilibri del sistema
In verità
Proprio in ragione di una sostanziale assenza dello Stato quello dell'informazione in Italia non è mai divenuto un libero mercato entro il quale la concorrenza fosse disciplinata dalle regole proprie dei sistemi nei quali viviamo
E nel quale fossero garantiti in ragione della peculiarità della merce informazione quelli gli inalienabili diritti di pluralismo che costituiscono elemento fondante di una moderna democrazia
Così alla stagione del monopolio pubblico radiotelevisivo che agiva da compressore del sistema impedendo la concorrenza si è passati ad un regime di tipo bipolare
In cui la legge che si afferma e esclusivamente quella del più forte
Né prima né dopo la rottura del monopolio vi è stata cioè la reale possibilità di costituire un mercato nella certezza delle condizioni minime per investimenti nel settore che non fossero quelli dei grandi gruppi industriali e finanziari del Paese
Dal settore televisivo in questi anni sono stati espulsi Mondadori Rizzoli Rusconi e centinaia di piccole antenne si sono progressivamente trasformate impuri ripetitori del segnale dei grandi network nazionali
L'editoria è divenuta in grande parte un'articolazione della moderna diversificazione delle grandi conglomerati
Così nel sistema italiano si è determinata una doppia concentrazione da un lato una doppia contraddizione da un lato una forte concentrazione dall'altro una ulteriore espansione del potere di influenza nel Paese dei grandi gruppi industriali e finanziari
Se ciò è avvenuto
Lo voglio dire subito la responsabilità primaria e del sistema politico della sua crisi dalla sua perdita di autonomia e sovranità
Il caso del sistema informativo può essere letto proprio come il microcosmo delle contraddizioni di una idea e di un modo di governare
Undici anni sono passati da quando la Corte Costituzionale legittimo a determinate condizioni l'emittenza privata televisiva
La Corte sollecitò fin da allora una legge di regolamentazione inascoltata reiterato il suo invito a più riprese in più sentenze
In verità però ma il Parlamento ha potuto avviare seriamente l'esame di una legge
In tutti questi anni progetti non hanno varcato la soglia del ministero delle Poste o quella del Consiglio dei ministri
Solo i pretori costituendo una situazione di fatto imposero sostanzialmente l'adozione di qualche anno il che fu fatto con grande improvvisazione e solo con l'obiettivo di mettere il fiocco ad un vestito già fatto
La legge dieci infatti ignorava le sollecitazioni della corte per l'adozione di misure antitrust
E costruiva una gigantesca farsa con la fissazione di obblighi per la pubblicità e per le quote di produzione nazionale senza che all'evasione di queste corrispondessero sanzioni
Con il decreto del governo Craxi non sono cessati così negli interventi della magistratura nei dubbi della corte costituzionale che ha recentemente sottoposto al Governo nuovi quesiti
E si deve ritenere saranno in assenza dell'approvazione di una legge propedeutici all'assunzione di nuove deliberazioni
I governi e i ministri hanno promesso i presidenti del Consiglio hanno assunto impegni ma il sistema è ancora in uno stato di anarchia legislativa
Vi è in questo stato di cose una forte dose di arretratezza culturale politica una incapacità di anticipare il nuovo di governare l'innovazione
I partiti di governo si sono ritagliati solo una funzione subalterna di pura rappresentanza degli interessi consolidati in campo sono quasi diventati supporters degli uni o degli altri
Così anche la discussione sull'antitrust si espresse mi serietà perché qualcuno attaccava l'oligopolio dalla carta stampata difendendo quello che la televisione e qualcun altro faceva esattamente il contrario
Non devono esistere i tre est amici e quelli nemici il gioco dei veti dei condizionamenti ha finora infatti prodotto solo paralisi e vuoto di decisione
Nel cuore della modernità e dei diritti democratici dei cittadini avviene così un consistente trasferimento di poteri il potere reale e quello esercitato dei grandi gruppi industriali ed editoriali e la politica si ritaglia un ruolo di tutela negoziando spazi e posizioni di responsabilità negli apparati dell'informazione
Si realizza così paradossalmente una perdita di autonomia di tutti i soggetti Dini di tutti i soggetti in campo
Del sistema politico e delle istituzioni costrette in una defatigante inutile opera di mediazione degli interessi in campo
Ma anche dei soggetti imprenditoriali stessi costretti a condizionare talvolta le proprie scelte editoriali o perfino a fare ingresso nei settori rilevanti dell'influenza dell'opinione pubblica per poter meglio usufruire
Di condizioni di scambio con il sistema politico
Non è un caso infatti che questo sia per lo più un fenomeno italiano che i grandi gruppi industriali dei Paesi più avanzati non abbiano spesso perché la legge non lo consente proprietà dirette nell'informazione
La politica così mantiene un potere ma esso è però il potere improprio degli interessi di parte che sovrastano quelli collettivi
è così
Che l'Italia perde gli appuntamenti più importanti con l'innovazione è così che non conosce da molti anni riforme in un Paese in cui tutti si dichiarano riformisti e così anche che si consuma lo stesso concetto di modernità trasformato in una immagine futile confuso semplicemente con tutto ciò che è nuovo
La modernità e invece per il Paese una sfida difficile
Che richiede un elevatissimo livello di ambizione riformatrice della cultura e del sistema politico di questo noi comunisti abbiamo parlato al nostro ultimo comitato centrale di questo stiamo parlando preparando la nostra convenzione programmatica così infatti a me pare il Paese non ce la fa più
E se oggi discutiamo undici anni dopo di una legge di regolamentazione come quella che il ministro ma mi ha proposto in questi giorni
Già possiamo vedere il fuoco dell'artiglieria di terra che spara come in un riflesso pavloviano al primo store MIR di fronda questa volta il progetto sembra non potere fare in tempo neanche a sperimentare l'ebbrezza di una riunione del Consiglio dei ministri
Noi che pure non condividiamo molte cose di quel disegno di legge apprezziamo però che il ministro abbia rispettato gli impegni assunti dal punto di vista del tempo
E poiché abbia rispetto ai primi propositi modificato punti sostanziali
Vi sono infatti nella proposta di ma mi aspetti della normativa antitrust perché in parte coincidono con quelli sui quali da tempo noi stiamo lavorando e proprio in questa sala due anni fa che avanzammo per primi l'idea del superamento del tetto pubblicitario per la RAI e della fissazione dei tre livelli di affollamento orario per emittenti televisive il più basso per la RAI quello intermedio per le reti nazionali quello più alto per le locali
E da tempo inoltre che indichiamo la necessità di una legislazione antitrust che sappia guardare all'intero sistema delle comunicazioni e che proponiamo l'istituzione di un'alta autorità sul modello di quelle dei paesi più avanzati dall'opposizione abbiamo cercato cioè in questi anni di svolgere una funzione di governo ombra
Alimentando di proposte idee e iniziative di confronto con gli operatori un dibattito sul sistema delle comunicazioni dal quale in verità gli altri partiti si sono ritratti
Noi riteniamo judo voglio dire con molta forza che il progetto ma mi possa divenire una base di discussione rispetto alla quale non e vediamo un no pregiudiziale
E questa è una materia che investendo i diritti fondamentali dei cittadini non può essere affrontata e ci auguriamo che così non sarà secondo una logica di maggioranza
Ma attraverso la ricerca di una intesa e di una convergenza che investa tutte le forze costituzionali
Per parte nostra
Dichiariamo fin da oggi alcuni punti sui quali la diversità delle opinioni che assai marcata
Dal divieto della pubblicità sulla terza rete che avrebbe il duplice effetto di espellere questa struttura te lo dico tra parentesi vive oggi una stagione di ricchezze progettuale e inventiva utile
Per il panorami informativo televisivo italiano per espellere l'appunto
Questa struttura dalle priorità della gestione aziendale e al tempo stesso di provocare sensibile sottraesse la pubblicità la Terza Rete una esasperata commercializzazione della rete uno e tre avete due
Ancora esprimiamo valutazioni diverse perché nel progetto di ma mi hanno mi sembra che siano assenti norme che ridefinisca no alla luce dell'esperienza fatta in questi anni la divisione dei poteri interni agli organi di direzione della RAI oggi eccessivamente concentrati nelle mani del solo direttore generale
Vi è poi una differenza sostanziale sull'attribuzione di poteri invero assai scarsi all'alta autorità e ancora sulla inadeguatezza delle norme atte a intervenire su quella che a noi pare una vera e propria emergenza cioè la difesa della produzione nazionale ed europea e il rilancio della nostra industria culturale
Ma il cuore del problema risiede nell'assunzione delle misure antitrust
Per noi l'obiettivo è chiaro
Noi vogliamo che si crei per la prima volta in Italia un mercato dell'informazione
Entro il quale convivano la libera concorrenza il pluralismo delle idee
L'assetto del sistema oggi non rientra dal nostro punto di vista in questa definizione
L'equilibrio che si è determinato in assenza di norme è fortemente segnato da processi di concentrazione che non hanno paragone con quelli di altri Paesi europei
Nella televisione il gruppo Fininvest controlla quasi l'ottanta per cento delle risorse pubblicitarie disponibili
Con una raccolta che agisce su sette reti Canale cinque Rete quattro Italia uno Italia sette TivuItalia junior TV infine Capodistria che consentirà anche la trasmissione in diretta di programmi del gruppo con quello che appare un sostanziale aggiramento della legge dieci
Il gruppo Fininvest in casa nel mercato pubblicitario più di tutti i quotidiani nazionali
Ciò è il prodotto del condizioni date e certo anche dei meriti dell'azienda so che il dibattito ormai divenuto rituale prevede che a questo punto si obietti circa la consistenza in Italia del servizio pubblico e della necessità per un privato di competere a parità di Rieti con la RAI
A ben guardare così non è in realtà negli altri paesi europei così non è in Francia
Dove alle due reti del servizio pubblico che fino a ieri erano tre corrisponde la possibilità per un privato di detenere non più del venticinque per cento di una rete così inoltre non è in Gran Bretagna anzi
La forza di questi sistemi e proprio nel fatto di dare la possibilità a diversi privati di investire e il futuro del mercato internazionale delle comunicazioni risiede proprio nella capacità dei sistemi nazionali di attivare diverse energie produttive diverse risorse
In Italia si ha creato una situazione di fatto del tutto originale
E credo che ragionevolmente non se ne possa prescindere
Penso in sostanza che si debba ricercare la via difficile ma giusta di un punto di equilibrio che consenta di non discostarsi dai modelli europei
L'obiettivo è garantire ai protagonisti già in campo spazio adeguato ma al tempo stesso a rompere la maglia di ferro che tiene lontani altri capitali dal mercato dell'informazione
Voglio dire che si può operare ad un tempo
Nel settore più forte quello che ha condizionato l'evoluzione di questi anni nella televisione restituendo alla Rai pienamente la sua natura di servizio pubblico
E dando ad un singolo privato la possibilità di controllare direttamente una rete televisiva è una syndication
Il che rappresenta più di quanto ai privati è garantito in tutti i sistemi televisivi internazionali rappresenta una base non diversa da quella sulla quale sembrava fino a qualche mese fa che si potesse raggiungere un accordo ed una convergenza anche dei protagonisti in campo
La situazione di fatto deve essere considerata
Ma essa non può essere per il potere legislativo un condizionamento tale da minare gli obiettivi che devono ispirare una legislazione moderna e pluralistica del settore
Noi insistiamo
Su quella proposta di disarmo bilanciato e controllato in questi tempi particolarmente attuale che formulammo alla RAI al gruppo Fininvest in occasione della convenzione di marzo alla quale ha fatto riferimento Luigi Corbani
Ciò comporta che il servizio pubblico abbandoni la logica della concorrenza fondata sulla esasperata commercializzazione dei programmi in questo senso
Si sa che noi siamo contrari alle forme indebiti di sponsorizzazione che entrano nei programmi della RAI
Che proponiamo di superare il tetto pubblicitario fissando il livello di affollamento orario più basso nel sistema per la RAI che ha già è un cannone per il quale noi auspichiamo una riduzione ed una unificazione del colore del bianco e nero
Vogliamo cioè dire che in un sistema regolato
Questo consentirebbe alla RAI superato il tempo della guerra senza quartiere per l'audience di mantenere il suo ruolo centrale senza perdere identità senza scimmiottare enti del privato
Ma riscoprendo invece valori di un'amministrazione rigorosa e poco incline agli sprechi e soprattutto il valore della qualità della intelligenza della programmazione
Ciò richiede linearità e trasparenza dei comportamenti responsabilità e unità dell'azienda e del suo gruppo dirigente coinvolgimento del consiglio di amministrazione nelle decisioni che riguardano gli aspetti più importanti de la vita della RAI
Ciò che non è avvenuto con il caso recente del contratto di Celentano
Credo in proposito che noi comunisti abbiamo fatto bene proprio nell'interesse del servizio pubblico a sollevare in commissione di vigilanza critiche sul carattere anomalo del triangolare rapporto tra sponsor RAI artista e più in generale a batterci contro il condizionamento che questa logica determina sui contenuti dei programmi la RAI non può essere né una piccola televisione di servizio come qualcuno vorrebbe né un grande baraccone commerciale come qualcuno vorrebbe
Ma se una concorrenza vi deve essere e se a questo a me pare il punto
Se una concorrenza che deve essere tra pubblico e privato
Essa deve riguardare non un privato ma tipo derivati
E cioè una pluralità di realtà editoriali imprenditoriali che possano in un sistema regolato trovare quelle opportunità che l'attuale situazione di oligopolio sostanzialmente cancella credo lo dico incidentalmente che a ciò possa anche contribuire il superamento di un'anomalia come quella rappresentata dall'attuale regime dei giornali di proprietà pubblica
L'attuale situazione pregiudica infatti l'esistenza di un reale mercato dell'informazione
Perché lo si deve sapere non sono illimitate nella risorsa frequenza nella risorsa pubblicità
E questa tendenza finisce col rendere asfittica tutta la dinamica dell'offerta
Tutto il sistema video oggi in un regime di firme Nesci
I programmi televisivi e i giornali devono infatti conquistare il pubblico per conquistare la pubblicità per l'acquisizione della quale vengono invasi di comunicati commerciali le ore di trasmissioni i contenuti dei programmi i settimanali più letti
Così l'investimento pubblicitario non cresce quanto potrebbe in una condizione di mercato dei congestionato
Ed al contrario cominciano ad affiorare segni di stanchezza del pubblico nei confronti della eccessiva mole di spot assolutamente imparagonabile con quella dei più grandi paesi europei che i nostri teleschermi propongono
Vorrei anche aggiungere che ho visto che ne torna tsunami sono tornati a raccogliere pubblicità locale sottraendo ulteriori risorse alle piccole emittenti che non si siano consorziate in gruppi noi siamo per una espansione dell'investimento pubblicitario in Italia
Abbiamo dimostrato che limitando l'affollamento e comprimendo le esagerate politiche di sconto e di dumping che sono in atto aumenterebbe la quantità dell'investimento pubblicitario
Ciò che conta è operare costruendo un regime tariffario equilibrato
Perché siano compatibili due interessi che non possono essere disgiunti
Il rispetto del pubblico la efficacia dell'informazione commerciale
E lo sviluppo della pubblicità a mi pare oggi bisogno di una più elevata qualità dei prodotti e della possibilità di raggiungere anche target specifici specializzati
Il che avviene oggi nella carta stampata ma non della televisione dove si mira solo al bersaglio grosso del grosso pubblico
Ma la congestione il suo ménage competitivo hanno anche prodotto un grave abbassamento dell'offerta della qualità l'offerta informativa in Italia
Non è questa la sede per una riflessione compiuta che pure abbiamo avviato ma è pur vero che questo tema non è altra cosa anzi effetto diretto delle condizioni date di equilibrio del sistema
C'è troppa banalità e troppa ripetitività nelle nostre serate televisive c'è troppa semplificazione nel racconto della realtà ci sono troppe certezze pochi dubbi poca dialettica delle opinioni
La televisione in particolare per De anima capacità di coinvolgere emozionale stimolare la fantasia e la voglia di capire
Chiama il mezzo televisivo sa quanto questo possa contribuire a far crescere le coscienze il Paese e a farlo diventare migliore non certo con la tv pedagogica ma con la tv intelligente
In tempo di trasgressioni dichiarate o presunte le uniche cose che mi sembra di poter riconoscere nel panorama televisivo come trasgressioni sono proprio quelle dell'intelligenza
E nella carta stampata non è forse vero che agiscono a comprimere l'autonomia e la professionalità dei giornalisti
Modelli sempre più improntati ad una pura logica di mercato che definisce non solo più lo stile ma la gerarchia delle notizie dei contenuti
Non è vero forse come sottolineato recentemente dal gruppo dei giornalisti di Fiesole che agiscono nei giornali scritti ed elettronici pesanti meccanismi di condizionamento da parte dei poteri economici
In questi anni in Italia la grande impresa infatti non solo ha accumulato profitti ma anche saputo darsi gli strumenti è una cultura per l'egemonia
Non appaia dunque una fissazione insistenza di comunisti sul tema delle regole del gioco nell'informazione sul tema dell'Antitrust noi crediamo che in una democrazia moderna sia giusto combattere il formarsi di posizioni monopolistiche oligopolistico che comprimono riducono il diritto dei cittadini a ricevere e a produrre informazione
La grande impresa ma moderna impresa sia in questi anni progressivamente trasformata
In una gigantesca conglomerata finanziaria industriale che investe nell'informazione in ragione non solo delle vantaggiose condizioni l'espansione del mercato pubblicitario le provvidenze intervenute con la legge sull'editoria ma in ragione di un disegno strategico di diversificazione integrazione produttiva e commerciale
Si è creato così un intreccio tra industria finanza informazione politica
Che pesa e condiziona il mercato dell'informazione e il pluralismo economico culturale e politico nel nostro Paese
Carlo Casalegno uno dei più grandi giornalisti italiani scrisse della gravità dell'asservimento indiretto della stampa interessi politici ed economici
Ciò che avviene assai spesso sia attraverso la concezione del giornale come pure iniziativa industriale sia attraverso le più varie forme di pressioni esercitate da banche fabbriche organismi finanziari sulla vita dei quotidiani
E proprio in ragione di questa peculiare natura della merce informazione che è giusto io credo attribuire ad essa il carattere di un diritto speciale
Che non può in ogni caso essere sottratto alle normative che in ogni Paese del mondo combattono informarsi dei tre testi
Non è solo la nostra opinione
Lo ha affermato autorevolmente il garante per l'editoria professor Santaniello lo hanno scritto in queste settimane molti protagonisti dell'economia nazionale da Schlesinger approdi da De Benedetti a Visentini
Lo ha affermato la commissione Comunicazioni sociali della scena richiamando il legame tra una efficacia norme efficace normativa antimonopolistica e la effettiva libertà di espressione
Franco Bassanini indicherà poi i lineamenti di un progetto che a noi pare realistico e pratica
E se oggi sia sulla leva del controllo delle frequenze
Per impedire l'aggiotaggio in atto
Definisce i livelli di affollamento per la pubblicità la riserva di quella locale per le emittenti locali il divieto della raccolta per più di una rete di una syndication
Pensiamo anche di rendere più cogente la definizione delle società controllate di agire perché a posizioni di predominio nella carta stampata come quelle della FIAT non si possono saldare forti insediamenti nell'emittenza privata
è utile inoltre assicurare la trasparenza dei bilanci delle proprietà e meglio definire la natura della posizione dominante nella carta stampata nella pubblicità della radio e della televisione nella televisione nel sistema intero
Si tratta inoltre di definire la posizione delle televisioni estere per evitare che si mutino natura mantenendo i privilegi che derivano dalla loro condizione è il caso di Telemontecarlo di Capodistria
Per ciò che concerne il settore radiofonico
Quello in cui alla presenza dell'ente concessionario si affianca una grande pluralità di editoria locale spesso caotica ma di grande interesse per lo sviluppo e l'equilibrio del sistema complessivo
Va detto subito che noi siamo per preservare la vocazione locale appunto della radiofonia privata e che ci batteremo in sede legislativa perché il settore non finisca col risultare regolamentato da norme logiche impropri
Ma questa legge chiama in causa la natura l'autorevolezza l'efficacia dell'organismo di controllo e di indirizzo
Enzo Rocco illustrerà poi la nostra proposta di istituzione della commissione nazionale per le comunicazioni l'organismo snello di nomina autorevole e di composizione qualificata per autonomia e competenza
Che dovrebbe innovare la tipologia delle strutture analoghe operanti nel Paese
La commissione infatti non dovrebbe solo intervenire per garantire il rispetto delle leggi
Ma anche e qui è la novità per armonizzare le innovazioni tecnologiche l'evoluzione del mercato con gli interessi collettivi
Note ritmo moderno che consente così leggi non eccessivamente prescrittive e al tempo stesso non rapidamente reso obsolete dagli sviluppi del sistema
La commissione nazionale dovrebbe deliberare sulle domande di autorizzazione concessione vigilare sugli assetti proprietari e gestionale intervenire per impedire forme surrettizie di concentrazione e controllo dominante
Dovrebbe garantire il rispetto degli affollamenti pubblicitari anche decidendo le eventuali modifiche per accompagnare le dinamiche di mercato
Dovrebbe vigilare sull'ottemperanza delle quote obbligatorie di produzione nazionale ed europea sulla disciplina delle campagne elettorali e dei sondaggi sugli istituti di rilevazione dell'ascolto
Le idee che qui oggi disponiamo
Che costituiscono uno sviluppo e un ingrandimento delle tenaglie delle tematiche proposte nella convenzione di marzo diverranno due distinte proposte di legge che i gruppi del PC e della Sinistra Indipendente presenteranno in Parlamento
Questo convegno è per noi l'occasione per raccogliere critiche osservazioni consigli
Di essi terremo conto e diessini fin da ora ringraziano
Una sola eventuale critica pregiudizialmente respingiamo perché pregiudiziale apparirebbe non si dica cioè che questo corpo di proposte rischia di imbrigliare il puledro del mercato
O come ho sentito in una trasmissione di un network che questa posizioni corrisponderebbe ad una linea di difesa del piccolo è bello per noi e se mai vero che in di più è bello
è nostra intenzione infatti operare per la costituzione del mercato italiano dell'informazione
Favorirne uno sviluppo quantitativo e qualitativo
Dare stabilità al sistema per garantire competitività internazionale e innovazione tecnologica
Vogliamo difendere il diritto oggi violato alla libera concorrenza tra imprenditori
E per questo riteniamo necessario che si creino opportunità di mercato e si liberino risorse
Vogliamo garantire che nel centro vitale del sistema democratico di una società moderna cresca il pluralismo economico e culturale
Per noi insomma
Le regole del villaggio sono una opportunità di sviluppo
Valgono per noi in conclusione le parole che erano perché nel chiuso nel mille novecentosessantaquattro considero le leggi antitrust utili agli affari
Credo fermamente che servano a proteggere e ad incoraggiare gli interessi competenti e competitivi delle imprese piccoli e grandi e al tempo stesso a difendere la gente
Adesso diamo la parola all'onorevole Franco Bassanini che illustrerà a un'ipotesi di leggi legislazione antitrust
Nel dibattito che è in corso in Italia
Sui problemi della legislazione antitrust
Un posto a parte ha il settore dell'informazione o più esattamente delle comunicazioni di massa
Manca infatti almeno per ora un consenso diffuso una comuni soffi mio sulle linee fondamentali di una disciplina generale delle concentrazioni delle intese dei cartelli che limitano la concorrenza fra l'impresa
Ben pochi dubitano viceversa della necessità che costituzionale e politica insieme
Di una legislazione antitrust a tutela del pluralismo dell'informazione questo uno dei pochi punti
Sui quali in questi giorni abbiamo registrato in Parlamento una convergenza fra due protagonisti del nostro sistema economico finanziario come sono De Benedetti ero miti
Nel settore manufatturiero i almeno quelli che producono beni esportabili vi è infatti a torto o a ragione non voglio qui giudicare queste opinioni via infatti chi ritiene che la libertà di concorrenza e gli interessi dei consumatori
Siano ormai sufficientemente assicurati dalla interna le internazionalizzazione dei mercati
Chi sostiene che ogni disciplina antitrust pregiudicherebbe le ristrutturazioni necessarie ad affrontare la concorrenza mondiale
Chi argomenta che la normativa comunitaria in materia di intese restrittive della concorrenza di sfruttamento abusivo di posizione dominante renderebbe ormai superflua una legislazione nazionale
O addirittura ne inficerebbe la legittimità dopo che la Corte costituzionale ha affermato l'immediata applicabilità delle norme comunitarie e la loro prevalenza sulla legislazione interna
E alla luce della tendenza ad estendere l'applicazione degli articoli ottantacinque ottantasei del Trattato dai comportamenti intese cartelli alle strutture concentrazione
Nel settore dell'informazione invece il mercato rilevante in senso tecnico è ancora fondamentalmente il mercato interno
La tendenza a costituire gruppi o imprese multinazionali che c'è e gli sviluppi tecnologici in direzione della Global Television non consentono infatti per ora
Per il residuo anche se è diminuito peso della barriera linguistica per la specificità territoriale del prodotto informativo
Per gli accordi internazionali vigenti o in fieri tendenti a limitare la pubblicità multilingue via etere
Di affidare alla internazionalizzazione del mercato la garanzia del pluralismo dell'informazione Della libertà di concorrenza
Mentre Ford Renault
Opel BMW
Offrono effettivamente al consumatore italiano un'alternativa al monopolio FIAT della produzione automobilistica interna non altrettanto si può dire ovviamente per la diffusione sul mercato interno del mondo del New York Times o della Veltri
Di fronte alle concentrazioni nazionali nel settore per esempio delle Littoria quotidiane
Ma vi è di più nei settori manufatturiero in interesse pubblico alla garanzia della libertà di concorrenza un valore essenzialmente strumentale
Mentre la garanzia del pluralismo dell'informazione rappresenta un bene in sé un valore finale
O se si preferisce
Nei settori mano feto rilievi la garanzia della libertà di concorrenza uno strumento per contenere i prezzi a parità di prodotto per realizzare l'interesse pubblico all'efficienza al benessere economico allo stimolo dell'innovazione della competitività
Tutte interessi pubblici non sovraordinati ma coordinati costituzionalmente la libertà di impresa ed anzi in qualche modo finalizzati all'effettiva libertà di impresa
Nel comunicazione di massa nell'informazione il pluralismo invece uno strumento per garantire innanzitutto alcuni diritti e libertà fondamentali di opinione di informazioni e di espressione artistica e culturale
E per garantire le stesse precondizioni del funzionamento del sistema democratico che si fonda sulle libere scelte di cittadini correttamente completamente informati
Sono interessi pubblici sovraordinati costituzionalmente alla libertà di impresa così come è stato Visco gli articoli quarantuno e quarantatré della Costituzione
Il pluralismo effettivo nel settore delle comunicazioni appare in altri termini so come una condizione sine qua non per l'esercizio dei diritti fondamentali
Manifestazione del pensiero di libertà di stampa il diritto di informare e di essere informati di espressione artistica e culturale
Non c'è libertà di manifestazione del pensiero né diritto all'informazione se tutti i mezzi di comunicazione finiscono in una sola mano o in poche mani come dire
Se diviene precario il diritto di confrontare informazioni e opinioni di fonte diverso alla formazione stessa delle maggioranze perde la sua legittimazione democratica
Che deriva dal libero convincimento di cittadini correttamente informale
Lo ha ribadito più volte la Corte costituzionale in ispecie allorché a reiteratamente affermato
La legittimità ed anzi nella giurisprudenza costante della Corte
La doverosità della riserva lo stato dell'attività di Radio Tele trasmissione su scala nazionale fino a che il legislatore non abbia prestato un sistema di garanzie efficace al fine di ostacolare in modo effettivo sono parole testuali
Della sentenza centoquarantotto dell'ottantuno arti in che non abbia prestato un sistema di garanzie efficaci al fine di ostacolare in modo effettivo a realizzarsi di concentrazioni monopolistiche o oligopolistico
Non solo nell'ambito delle connessioni fra le varie emittenti ma anche in quello dei collegamenti tra le imprese operanti nei vari settori dell'informazione inclusi quelli pubblicitarie
Una giurisprudenza che come emerge anche da quest'unica citazione non riguarda solo la radio televisione ma il Complesso del settore delle comunicazioni di massa
Diversi dunque ed è una prima considerazione che vorrei consegnare a questo convegno diversi dunque sono almeno in parte in gran parte
I principi e i vincoli costituzionale di una disciplina antitrust nell'informazione rispetto a quelle di una registrazione di tutela della concorrenza nei settori manufatturiero diverso il grado di necessità costituzionale
Di una legislazione antitrust nell'informazione la cui carenza pregiudica diritti e libertà fondamentale
Non può operare qui in via di sostituzione o di supplenza la normativa comunitaria certamente utile altri ce ne parleranno occorre una normativa interno
La questa normativa interna non può attendere la normativa generale sulla disciplina dei Trust sulla disciplina delle concentrazioni
Secondo ordine riconsiderazione vi sono tre caratteristiche peculiari del sistema italiano attuale della costituzione materiale italiana che incidono fortemente nella
Predisposizione di una legislazione antitrust
Questi tre caratteristiche sono
L'assenza di una normativa
Siamo credo l'unico Paese dell'Occidente nel quale manca una legislazione liberale
Sulle concentrazioni i cartelli le intese che limitano la libertà di concorrenza
Unico tra i grandi Paesi dell'Occidente l'Italia non dispone di organi di vigilanza e di controllo sulle concentrazioni e i cartelli
Manca la strumentazione necessaria dare applicazione alle
Disposizioni del Trattato comunitario ottantacinque ottantasei in materia
Di fatto
Le operazioni di concentrazione non controllate né contrastate da limitazioni legislative vincoli e vincoli programmi programmatori vengono anzi agevolate
Dalle condizioni di privilegio spesso create dai rapporti di scambio politico affaristici intercorrenti
Tra
Alcune forze di governo e i maggiori gruppi finanziari e industriali
Quindi in Italia mancano del tutto le regole del gioco e per di più non di rado il gioco è truccato perché l'arbitro a in rapporti di interesse o di complicità con una delle squadre in campo talora computer le squadre in campo
Manca persino in Italia una legislazione sui gruppi la proposta Minervini Reichlin che colmata questa lacuna non è stata approvata e alla fine della legislatura dal Parlamento
Questa è una prima caratteristica del tutto peculiare dell'ordinamento italiano del sistema italiano almeno se prendiamo come riferimento i Paesi dell'Occidente
La seconda caratteristica la ricordava già Veltroni è il grado di concentrazione già raggiunto in fatto dal nostro sistema delle comunicazioni di massa
Un solo gruppo controlla il trentadue per cento dell'intero mercato pubblicitario nazionale
Due soli gruppi uno pubblico e uno privato il novanta per cento dell'audience televisiva
Un solo gruppo controlla tre dei quattro quotidiani a maggiore tiratura adottò il concetto comune di gruppi non necessariamente quello del Tribunale di Milano
La metà del mercato della stampa settimanale d'informazione appartiene ai due gruppi leaders dell'editoria dell'editoria quotidiana
E via dicendo quindi vi è un altissimo
Grado di concentrazione già in atto nel settore delle comunicazioni di massa
La terza caratteristica la terza anomalia
Oltre all'assenza di ogni disciplina antitrust generale al grado di concentrazione già raggiunto è che
Una buona parte del settore dell'informazione delle comunicazioni di massa e controllato da grandi conglomerate
Le stesse che hanno realizzato in questi anni nel sistema finanziario industriale italiano processi di concentrazione di dimensioni inedite
L'impresa di informazione non viene solo integrata nella strategia nella gestione del gruppo
Ma i media diventa uno strumento per acquisire consenso ai disegni ai Progetti alle strategie di ristrutturazione finanziaria industriale e politica della grande impresa della grande finanza
Quanto più questa strategia generale aggressiva quanto più questi progetti sono ambiziosi quanto più essi inevitabilmente tendono a ridefinire i rapporti di potere economico sociali
E indirizzi di governo tanto più ha bisogno di consenso sociale culturale e anche politico
I giornali i media divento né inoltre merce di scambio col potere politico in un sistema istituzionale ed è qui un Nolte in mano Malia un'ultima peculiarità del sistema italiano nel quale molto maggiore che altrove sono gli strumenti con i quali i partiti il potere politico può condizionare le strategie di espansione di sviluppo di ristrutturazione dei grandi gruppi delle grandi imprese e molto maggiore la discrezionalità di fatto riconosciuta nel loro impiego
Vi è quindi un sistema che induce i grandi gruppi industriali e finanziari a utilizzare i mezzi di informazione come merci di Scandicci
Basta qualche esempio basta pensare alle nostre norme è prassi vigente in materia di incentivi alle nuove indi iniziative industriali di ristrutturazione tecnologica risanamento finanziario dell'impresa e di credito all'esportazione di autorizzazione ad operazioni finanziarie straordinarie e concessione dei relativi benefici fiscali ma basta pensare anche all'estensione del settore pubblico dell'economia e la sua gestione secondo logiche spartitorie
Alla lottizzazione delle nomine negli enti nelle aziende nelle imprese statali e locali al peso delle commesse pubbliche in un sistema nel quale la mano pubblica gestisce quasi il sessanta per cento delle risorse interno
Infinitamente estese frastagliata e in questo sistema la linea di demarcazione tra settore pubblico e settore privato complesse innumerevoli rapporti di concorrenza collaborazione e sinergia interferenza collusione scontro tra i soggetti appartenenti all'uno e all'altro campo e nei fatti il beneplacito il consenso
Della classe di governo è quasi sempre determinante al fine di ottenere ciò che altrove in altri Paesi è invece per lo più determinato dalle condizioni di mercato o da parametri regole determinante
Così l'accesso al credito per finanziare investimenti e iniziative le relative condizioni vanno contrattate
Con gli uomini di Misasi di acquavite
L'acquisizione di imprese statali in via dis di dismissione dipende dalla beneplacito
Del ministro delle partecipazioni statali e non solo del ministro delle partecipazioni statali la realizzazione di joint ventures tra imprese pubbliche e private dall'appoggio della classe di governo
Si spiega così a mio avviso perché general Motors Philips Ford non abbiano sentito la necessità di acquisire partecipazioni rilevanti nella proprietà dei grandi media mentre lo sento no le grandi gruppi finanziari e industriali taglia ma si capisce anche che a questo punto il rischio che corrono il pluralismo e la libertà dell'informazione in Italia è più complesso che non altro
I mezzi di informazione rischiano di trovarsi tre volte prigionieri delle logiche imprenditoriali e commerciali del conglomerato che li controlla
Dell'esigenza di farsi banditori della cultura d'impresa e del neo capitalismo finanziario
Degli interessi di parte dei partiti o delle stazioni ai quali il gruppo si raccomanda per ottenere ciò che gli serve nel quotidiano rapporto con le istituzioni l'amministrazione le banche le imprese pubbliche
Accanto alla figura della cattivo Banca della banca prigioniera di un gruppo industriale che la controlla che ha determinato legislazioni che limitano
Le partecipazioni dei gruppi industriali e finanziari negli istituti di credito io credo sia legittimo definire la figura del tetto in media dell'impresa di informazione che rischia di essere prigioniera del gruppo industriale Office
Queste tre anomalie del sistema italiano
Determina i problemi specifici ma anche le difficoltà di una legislazione antitrust nel settore delle comunicazioni di massa in Italia
Le difficoltà perché non c'è dubbio che questa legislazione deve fare i conti con una situazione di fatto che è molto lontana dal pluralismo
Da un grado sufficiente di pluralismo nel settore delle comunicazioni e che lo è per ragioni e radicate nel sistema nella costituzione materiale del nostro sistema politico economico e giuridico
Ne deriva che nessuna legislazione coerente con i principi e valori costituzionali
Che o indicato all'inizio
Può limitarsi a predisporre in Italia limiti ostacoli alle concentrazioni ai cartelli futuri
Ai trust e ai comportamenti anti monopolistici futuri
Deve invece necessariamente por mano sia pure con il realismo e l'intento non punitivo che Veltroni sottolineava
Allora Samantha illa mento Guarri dimensionamento delle concentrazione dei cartelli oggi esistenti che già minacciano in modo non tollerabile il pluralismo dell'informazione le libertà civili e democratici
Le resistenze per le ragioni accennate saranno forti
Ma forte ci sono anche la necessità di intervenire e le possibilità di intervento
La convinzione che la situazione in atto pregiudica le regole stesse della democrazia costituisce una chance una risorsa da utilizzare così come la possibilità sempre più concreta che almeno in un settore chiave quello televisivo sia la stessa Corte costituzionale che ha un procedimento in atto
Attrarre le conseguenze coerenti della sua precedente giurisprudenza in un giudizio di legittimità
Della legge dieci per gli effetti di concentrazione monopolistica che ha di fatto consentito
Resta comunque il fatto che questa è una grande questione istituzionale che non può essere esclusa per le ragioni che ho accennato dal dibattito sulle riforme istituzionali perché a nulla varrebbe
Modificare in termini di ingegneria istituzionale alcuni meccanismi di funzionamento del nostro sistema se restasse così profondamente alterato quello che è uno dei meccanismi di fondo
Di formazione della volontà democratica che dato dalla libera circolazione delle informazioni siamo cioè al cuore della costituzione materiale del Paese
Terzo gruppo di considerazioni le linee di questa disciplina che noi ci accingiamo a proporre
Le linee fondamentali sono le seguenti
La
Nostra proposta riconosce esplicitamente accennava già Veltroni questo punto la natura di diritto speciale del diritto all'informazione
Retto da propri principi costituzionalmente rilevanti quelli più accennato
Che sono quindi tali da indirizzare l'interpretazione delle norme in caso di incertezza o di dubbio
Questa me novazione fondamentale rispetto a quel pezzo di legislazione antitrust che esiste quella dell'editoria e già solo questa innovazione avrebbe consentito di risolvere diversamente alcune delle questioni controverse
Le norme antitrust nel settore delle comunicazioni non sono norme eccezionali
Soggette quindi ad una interpretazione restrittiva ma sono norme che vanno interpretate alla luce del principio del pluralismo come principio fondamentale della disciplina dell'assetto delle comunicazioni di massa del settore delle comunicazioni di massa
La nostra proposta ricomprende tutti i settori del sistema delle comunicazioni di massa e tende a disciplinare lì
Nella loro specificità
E nelle ore intrecci e le loro interrelazioni
Ed è un secondo punto terzo punto la nostra proposta addotta come centro d'imputazione della posizione dominante il gruppo di imprese e non la singola società o la singola impresa
In connessione prevede una serie di norme o di misure che sono ed è l'unico caso penalmente sanzionate
Che impongono la trasparenza della proprietà dei rapporti di controllo dei cartelli e dell'impresa in dei rapporti finanziari commerciali e di servizio
Vi è l'obbligo di far conoscere
Integralmente questi rapporti come premessa per il funzionamento di qualsiasi disciplina sulle concentrazioni e sugli abusi di posizione dominante
Quarto punto
Discipliniamo le prostitute posizioni dominanti monopolistico Lido polisti che comunque ha acquisite rinunciando ad una casistica definizione degli atti concentrati di che è impossibile questo uno dei difetti di l'attuale normativa sull'editoria quotidiana
Discipliniamo non soltanto le strutture monopolistiche oligopolistico e concentrazioni ma anche i comportamenti intese cartelli
Quinta caratteristica discipliniamo anche le posizioni dominanti acquisite mediante il controllo delle risorse latu sensu intese raccolta pubblicitaria produzione distribuzione e commercializzazione di programmi sesta caratteristica si prevede un sistema di sanzioni articolato
L'attuale legge sull'editoria prevede in pratica soltanto la nullità degli atti
In relazione la varietà degli illeciti prevedibili nullità degli atti certo in in in alcuni casi obbligo di alienazione o dismissione
In altri revoca di concessioni autorizzazioni e licenze nel settore radiotelevisivo e così via
Settima caratteristica
Prevediamo adeguati strumenti contro possibili aggiramenti per esempio attraverso l'intestazione fiduciaria di azioni quote o partecipazioni
O attraverso soggetti esterni o pseudo esteri
Infine
Ultima caratteristica
Prevediamo norme
O meglio criteri e limiti speciali per i casi nei quali le partecipazione o il controllo di imprese operanti nel settore delle comunicazioni è detenuto da gruppi che hanno i loro interessi prevalenti la maggioranza del proprio fatturato in altri settori
Che realizza appunto quel caso di conglomerate
Che come accennavo prima rischia di avere di per sé un effetto di condizionamento di asservimento in senso tecnico i tetti in media del impresa e di informazione e dei relativi dei relativi strumenti
Qui fondamento costituzionale di quest'ultimo tipo di disposizioni e quello stesso in sostanza
Che consente nel nostro Paese come in altri Paesi dell'Occidente di limitare in alcuni casi di limitare fortemente l'acquisizione di partecipazioni da parte di gruppi industriali e finanziarie negli istituti di credito nelle società di assicurazione
Cioè non è un un'esigenza di tutela dei consumatori degli utenti dei cittadini in relazione al loro diritti
Che potrebbero essere pregiudicati dal controllo di una istituto di credito d'una società di assicurazione da parte di un gruppo finanziario industriale che tende ad utilizzarne l'attività per i propri specifici Fini
Nel settore dell'informazione
Tra le diverse possibilità noi abbiamo scelto per una cospirazione di realismo ispirata le ragioni che Veltroni elencava all'inizio la soluzione più flessibile e più tempo
Abbiamo escluso di introdurre un divieto di acquisizione di partecipazioni in imprese editoriali o radiotelevisive
Per le conglomerate per i gruppi con interessi prevalenti in altri settori abbiamo escluso norme come quelle che valgono in molti paesi per gli istituti di credito che non consentono di acquisire più del due per cento del capitale destituì di credito
Abbiamo escluso che si possa in Italia
In Italia
Prevedere la l'impossibilità per questi gruppi di acquisire partecipazioni di controllo in impresa di informazioni comporterebbe una ristrutturazione del settore dell'informazione assolutamente insopportabile
Abbiamo previsto due tipi di misure all'imposizione in questi casi di limite di concentrazione più rigorose
Nel caso nel quale appunto il controllo di una società di formazione e detenuto da gruppi con interessi prevalenti in altri settori
E uno statuto dell'impresa
Che contenga alcune garanzie di autonomia gestionale
Dell'impresa di informazione dell'impresa editoriale o radiotelevisiva in modo da escluderne ogni stretta integrazione nelle attività di gruppo
Ogni potere di direzione unitaria o di coordinamento del gruppo nella determinazione
Della politica dell'informazione nella designazione dei relativi responsabili anche attraverso in questo caso forme di partecipazione ai fini di formazione dei dipendenti negli organismi amministrative
Un'ultima caratteristica generale della nostra legge
E quella di aprire la strada anche se non lo disciplinerà direttamente
A forme di sostegno attivo del pluralismo dell'informazione il pluralismo non si difende soltanto con regole o vincoli
Ma anche con misure di sostegno all'ingresso di nuovi soggetti
Misure di sostegno che non devono avere carattere assistenziale perché altrimenti Ray produrrebbero anche in questo settore logiche che si sono rivelate perdenti anche esiziali in altri settori però occorrono strutture di sostegno di supporto delle iniziative minori
Centri stampa regionale
Un intervento sulla distribuzione in ispecie per la stampa e per la stampa in abbonamento
Strutture di servizio nel settore dell'editoria Elettronica del magazzinaggio dei servizi finanziari e così via
Venendo ora ha qualche rapidissima considerazione nel merito di alcuni di questi punti
Ho già accennato al significato che ha la previsione della disciplina antitrust come diritto speciale ai fini della interpretazione delle norme
Il riferimento come i soggetti imputabile delle posizioni dominanti ai gruppi d'impresa e non alle singole società
Si deve effettuare a nostro avviso non attraversa una casistica delle posizioni di controllo ma Traverso la definizione del risultato come le grandi legislazione antitrust
E controlla i fa parte di un gruppo chi è sostanzialmente nella posizione di potere a vere un'influenza
E terminante nelle decisioni gestionali dell'impresa controllata
Da questo punto di vista noi prevediamo che vadano espressamente assimilate alle posizioni di controllo di fatto le ipotesi di controllo congiunto nel quale il controllo esercitato congiuntamente da due o più soci
In forza dell'entità delle azioni o quote da ciascuno di essi detenuti o di eventuali accordi intese o patti parasociali fra essi intercorrenti e quelle che consentono ad un socio di disporre di una sorta di potere di veto
Risultando la sua
Volontà in sufficiente a determinare da sola la volontà degli organi sociali ma sufficiente ad impedire qualunque decisione su cui non concordati
La nostra normativa quindi è costruita come normativa materiale o di scopo volta a tutelare l'interesse pubblico l'interesse al pluralismo
E a vietare il perseguimento del risultato lesivo dell'interesse protetto quali che siano le forme che il comportamento lesivo assume le forme sanno se mai prese in considerazione per determinare graduare le relative sanzioni di fronte a lì violazioni delle note
Tutto ciò implica naturalmente una certa discrezionalità dell'organo di vigilanza ne parlerà troppo
Limitando il compito dell'autorità giudiziaria a giudicare sulle controverse
Originate dalle decisioni dai provvedimenti dell'organo di vigilanza
Questo non significa però che i limiti e i tetti di concentrazione non debbano essere poste con precisione
Su questo punto come diceva qualche settimana fa Alberto pre di ieri la normativa deve essere pignola e la nostra normativa sarà pignola deve cioè indicare limiti e tetti di concentrazione precisi
Per editoria quotidiana limiti e tetti di concentrazione esistono già
Noi siamo per confermarli
I principi generali già enunciati
Ne eliminerà hanno di per sé cioè le norme clausole generali a cui mi sono riferito finora eliminerà hanno già di per sé strozzatura incertezze interpretative nell'applicazione di questi limiti e di questi tetti
C'è caso mai da valutare sul punto abbiamo ancora delle incertezze se contenti se convenga valutare il limite di concentrazione in relazione alle tirature come ora quale Venditti
E vi è naturalmente da tener conto che il limite di tirature generale del venti per cento oggi previsto nella nostra disciplina subisce voi delle riduzioni
Allorché il soggetto al gruppo opera in altri settori per esempio la radio televisione ovvero è controllato da una conglomerata industriale finanziario
Per la stampa settimanale riteniamo che si debba prevedere una estensione della normativa prevista per l'editoria quotidiana
Te la radio televisione i problemi come sapete sono più complesse
I punti fondamentali della nostra proposta
Partono dal riconoscimento
Che deve essere introdotto chiaramente nella nostra legislazione come ce n'è una legislazione di gran parte degli altri Paesi dell'Occidente a partire dagli Stati Uniti d'America
Che lettere è un bene pubblico ed è un bene una risorsa non illimitata
Che quindi occorre pianificar né e regolarne lo uso
C'è una ripartizione delle frequenze tra i diversi tipi di impiego di cui la nostra legge ovviamente difesa assistenza al volo di cui la nostra legge ovviamente non si occupa c'è una ripartizione delle frequenze per la radiodiffusione di cui parlerà Enzo Rocco perché noi da attribuiamo alla competenza dell'organo di vigilanza della commissione nazionale delle comunicazioni
Nell'ambito di questa ripartizione delle radiofrequenze
Uno dei criteri uno dei fondamentali criteri e vincoli che dovranno essere seguiti deriva dalle norme anti concentrazione
Le frequenze dovranno essere assegnate nel rispetto
Delle norme anti monopolistiche che non consentono di attribuire un numero di frequenze maggiore rispetto ai limiti di concentrazione previsti al medesimo soggetto o gruppo
Per quanto riguarda queste norme già Veltroni dava qualche indicazione
Noi ci siamo ha fondati sulle legislazioni dell'Occidente più favorevoli alla libertà d'antenna e a un ampio spazio per l'emittenza privata e anche più favorevoli a un certo grado di concentrazione o di dimensioni dell'emittenza privata
Ma come sapete e in nessun paese dell'occidente è consentito a Dante andare oltre il controllo di una emittente o una rete nazionale ed anzi
Tanto la disciplina francese legge le ottave Chirac quanto Larrousse regulation della Federal communication Commission americana contengono limiti e vincoli che è realtà
Non consentono a nessuno di controllare davvero e completamente un'emittente nazionale che trasmetta ventiquattro ore su ventiquattro
Per limitarci soltanto agli Stati Uniti
I presenti sanno che proprio muovendo dal principio che lettere un bene pubblico che quindi l'uso delle frequenze una concessione temporanea cinque anni per la radio sette anni per la televisione sempre revocabile
Si prevede che nessuno possa controllare più di un'emittente nella mente locale nella medesima località Hoare agiografica o più di dodici emittenti locali in località diverse
Non esiste un'emittente nazionale le licenze sono concesse solo quindi ad emittenti locali che possono affiliarsi a network nazionale per la fornitura di programmi essenzialmente di informazione sportivi informativi
Mentre non è ammessa
La il collegamento a Nettuno nazionali per il film con le attività di intrattenimento
Nessun gruppo può controllare più di un network nazionale una complessa serie di regole garantisce l'autonomia delle emittenti dai network e una quota di autoproduzione
Su questa base
Sulla base delle legislazioni dei Paesi dell'Occidente più favorevoli quindi ai gruppi privati
Noi abbiamo previsto una normativa che è ancora più favorevole che ciononostante richiede una forte retrocessione rispetto alla attuale costituzione materiale del settore televisivo
Pensiamo di introdurre il divieto di controllare più di un'emittente televisiva nazionale
Ovvero più di un'emittente locale che trasmetta nella medesima area o bacino di utenza
Chi controlla un'emittente nazionale può nella nostra ipotesi ed è una concessioni appunto rispetto ai sistemi stranieri tuo fornire pubblicità nazionale ad una ad una ed una sola rette di ad una sì sin da Cash o non avrete di emittenti locali appartenenti a un diverso soggetto o gruppo può anche fornire una parte dei programmi
Ma non l'intera programmazione intero palinsesto alla medesima reti di emittenti locali appartenenti a diversi soggetti
La disciplina della fornitura dei programmi a emittenti locali è formulata in modo da impedire che si aggiri il divieto di concentrare più network nazionale
Vi è poi una disciplina dell'affollamento orario delle trasmissioni pubblicitario di cui ha già parlato Veltroni
Vi sono norme sulle emittenti estere
O pseudo estere
Che prevedono che anche le emittenti estere come è ovvio
Debba no
Chiedere l'assegnazione di frequenze per trasmettere sul territorio nazionale sia che trasmettono mediante ripetitori sia che trasmettono mediante satelliti geostazionari
E che nell'assegnazione di queste frequenze sia previsto
Che la condizione per l'assegnazione delle frequenze che anche le emittenti estere rispetti l'enorme comunicazioni sulla trasparenza e le norme anti concentrazione
In caso
Qualcuno trasmetta quindi anche l'emittente estera fuori dalle frequenze assegnate assegnate nel rispetto delle norme sulla trasparenza e sulle concentrazioni
Prevediamo un meccanismo gestito lo dirà Rocco dalla Commissione nazionale delle comunicazioni di preventiva diffida e poi di disattivazione degli impianti
Ripetitori se sono impianti a terra oppure disturbo il cosiddetto jamming delle trasmissioni se avvengono mediante satellite Jo stazionario fuori dalle frequenze assegnate
Come provvedimento necessario per garantire il rispetto della pianificazione delle frequenze
Tutti i limiti di concentrazione previsti saranno poi ridotti nel caso di un gruppo di imprese che operi contemporaneamente in diversi settori noi consentiamo che sia possibile operare contemporaneamente in diversi settori del sistema dell'informazione
Cioè controllare contemporaneamente un giornale è un'emittente televisiva ma in questo caso ovviamente non si potranno raggiungere i limiti massimi di concentrazione ammessi per chi opera in un solo settore
è una disciplina come vedete impegnativa ovviamente con un certo grado di dettaglio che non contiene però come già accennava Veltroni nessuna misura punitiva ma un complesso di norme che est consentiranno effettivamente di realizzare nel nostro sistema quelle condizioni di pluralismo che sono condizione non solo del rispetto di libertà diritti fondamentali ma anche condizioni per lo sviluppo del sistema
Ha ora la parola Enzo Rocco per la seconda comunicazione ipotesi costituzione di una autorità sistema comunicativo
Con la proposta di costituire una Commissione Nazionale per le comunicazioni noi
Prefiguriamo per gli organi di governo dei media un modello fortemente innovativo un quadro di soluzioni per molti aspetti inedite
Lo facciamo non per amore di novità fine a se stessa
Che anzi ne cerchiamo di rifuggire
Dalle sperimentazioni istituzionali velleitario avventurose lo facciamo perché lo crediamo in coerenza con le linee di regolazione sostanziale del sistema che noi proponiamo
Siamo convinti che la struttura dell'apparato di governo del sistema debba essere disegnata secondo le funzioni di governo del sistema che ad essa si ritiene opportuno attribuire a loro volta le funzioni di governo del sistema sono identificati dagli obiettivi che si hanno in mente dal tipo di sistema che si vuole edificare
Quali obiettivi quale sistema per i mezzi di comunicazione lo ha detto Veltroni
Noi pensiamo ad un sistema pluralistico e produttivo cioè orientato alla valorizzazione non alla dissipazione delle risorse economiche e culturali
Per questo pensiamo ad un sistema governato in modo forte ed efficaci
Non certo ad un sistema dirigistico e pedagogico
Non certo ad un sistema in cui l'autonomia la creatività le potenzialità degli attori presenti sul mercato siano compresse
Al contrario un sistema che precostituisca il quadro delle condizioni in cui le forze presenti sul mercato siano in grado di esprimersi al meglio della loro creatività
Pensiamo ad un sistema certamente inevitabilmente immerso
Nel mercato per un aspetto nella politica per un altro verso ma ad un sistema che si è affrancato dai vincoli impropri e della politica e del mercato
Che tipo di funzioni allora attribuire all'autorità di Governo che noi ipotizziamo
Si deve fare una prima osservazione di carattere generale
Devono essere funzioni concepite organizzate e gestite in modo fortemente unitario e coordinato
Per superare le frammentazioni dell'attuale quadro di governo del sistema informativo per adeguarsi al carattere fortemente integrato e sistemico che l'universo dei media oggi presenti
Questo significa in concreto
Due linee lungo le quali fin d'ora orientarsi la prima
All'autorità alla commissione nazionale per le con mister le comunicazioni dovranno attribuirsi funzioni che investano al tempo stesso televisione pubblica e televisioni private
Questo sulla base del riconoscimento dei forti elementi di Inter penetrazione di sovrapposizione di interferenza che caratterizzano i due comparti del sistema della comunicazione elettronica
C'è un mercato pubblicitario che le accomuna così come le accomuna il tipo di impatto che il messaggio elettronico esercita su un pubblico indifferenziato di utenti
Cogliere le integrazioni alle commissioni del sistema informatico elettronico non significa però dimenticare le ovvie articolazioni e le differenze anche profonde che esistono al suo interno e l'Autorità dovrà essere in grado di apprezzare anche queste differenze
C'è ci dovrà essere sempre una differenza fra televisione pubblica e televisioni private
Noi continuiamo a pensare che una impresa di trasporti o un'impresa manufatturiera pubblica
Possa essere sostanzialmente la stessa cosa
Di una impresa privata operante in analoghi settori pensiamo invece che una televisione pubblica debba continuare ad essere una cosa diversa dalle televisioni più
Dunque un'autorità dotata per un verso di un forte senso dell'integrazione e dell'unitarietà del sistema ma per altro verso capace flessibilmente di percepire le differenze e le articolazioni interne al sistema stesso
Seconda linea
La Commissione dovrà occuparsi al tempo stesso di televisioni ed editoriale
Ad essa dovranno fare capo unitariamente funzioni di governo nell'uno e nell'altro settore questo è forse l'elemento più innovativo della nostra proposta
Ma è una scelta che noi riteniamo imposta dalle medesime ragioni che ci suggeriscono di prevedere divieti e limiti
Per le concentrazioni orizzontali o miste
Quelle cioè che intrecciano proprietà o controllo di mezzi a stampa di proprietà o controllo di mezzi televisivi
Sono troppi e troppo rilevanti anche qui gli elementi che nelle condizioni attuali unificano questi due comparti del sistema informativo
Elementi unificanti che si percepiscono sul terreni no dei valori comuni che entrambi mettono in gioco e ancor prima si percepiscono sul terreno delle realtà materiali ed economiche del settore
Che delineano uno scenario in cui è facile prevedere l'avvento di una forte impresa multimediale degli anni novanta che probabilmente avrà poco da spartire con quei tentativi un po'effimeri di integrazione tra editoria e televisione
Che abbiamo imparato a conoscere nella prima parte degli anni ottanta
Al di là di queste indicazioni generali
Quali funzioni più specificamente noi pensiamo di attribuire alla Commissione nazionale per le comunicazioni
Un primo gruppo di funzioni riguarda
La selezione dei soggetti abilitati ad operare nel sistema dell'informazione
E la gestione dei meccanismi che fondano questa abilitazione
C'è una domanda da porsi in generale chi è legittimato a fare editoria chi è legittimato a fare televisione vengono in gioco requisiti
Di assetto societario di trasparenza della proprietà e della gestione ai quali si ricollega la prima significativa funzione che noi identifichiamo la tenuta della registro delle imprese di comunicazione di massa
Al quale dovrà fare capo
Sia la serie delle impresa operanti nell'ambito della carta stampata imprese editoriali concessionarie di pubblicità stampa
Per le quali oggi questo tipo di funzione e disimpegnato dal servizio dell'editoria
Ma insieme a queste anche dovranno essere ospitate nel registro le emittenti televisive a scala locale e nazionale le concessionarie di pubblicità televisiva e ancora le imprese di produzione e distribuzione di programmi
Ma al di là della individuazione dei requisiti generali che in astratto legittimano un soggetto a fare televisione c'è un problema di concreta abilitazione degli operatori
è il problema delle concessioni o delle autorizzazioni
Che costituiscono il prerequisito in base al quale non l'emittente pubblica non le imprese di editoria stampa ma certamente le emittenti televisive private
Sono abilitate ad operare sul campo
Noi riteniamo e questo è forse uno dei punti centrali della nostra proposta ed uno di quelli sui quali si avverte una più netta divaricazione con le ipotesi che emergono dal progetto Mammì
Che debba spettare alla Commissione nazionale delle comunicazioni il rilascio delle concessioni e delle autorizzazioni per le emittenti private
Il rilascio della concessione dell'autorizzazione proprio per il suo valore costitutivo della legittimazione dell'operatore è forse il fondamentale atto di governo del sistema informatico
Certa proprio alla luce di questo si può pensare
Di affidare questo compito al ministro
All'autorità
Più politicamente investita di funzioni di governo di un certo comparto della vita sociale
E questa è la scelta che traspare dalla bozza ma mi noi facciamo una scelta diversa noi diciamo che le concessioni e le autorizzazioni devono essere rilasciate dalla commissione
Facciamo questa scelta non
Per un animus negativo
Per una qualche forma di sfiducia o di diffidenza nei confronti del ministro per la volontà di sottrargli un possibile ruolo
Lo facciamo per una motivazione di tipo positivo
Che nasce dalla nostra concezione dell'autorità dal modo in cui noi guardiamo e vogliamo costruire questo
Noi pensiamo che un'autorità di governo del sistema informativo non sia tale in senso pieno e forte se non a il potere di dare le concessioni o le autorizzazione alle emittenti televisive private
C'è tutta un'esperienza internazionale che ce lo insegna
La commissione azionante comunicazione deliberate in Francia a questo potere questo potere ha fondamentalmente ed è il primo dei suoi poteri la Federal Communications Commission negli Stati Uniti
Chiunque sfogli un manuale di
Diritto delle comunicazioni di massa americano s'accorge che più di metà è occupato
Da discorsi intorno a cose e che cosa fa la FCC
E nell'ambito di questo blocco maggioritario più della metà delle pagine corrispondenti sono dedicate alla l'ai sensi in policy della FCC al modo in cui si regola opera giudica e provvede la FCC in materia di attribuzione delle concessioni
Al ministro noi riteniamo che debba invece essere
Riservato quello che è l'atto più squisitamente politico
Nell'ambito dei processi di governo del sistema informativo
Vale a dire la redazione del piano di ripartizione e del piano di assegnazione delle frequenze
Non ci fa velo una volontà di piatta imitazione dei modelli stranieri
Non ci fa velo la circostanza che negli Stati Uniti ad esempio anche questo tipo di funzione l'elaborazione di quello che noi possiamo concepire come il piano di assegnazione delle frequenze sia riservato alla FCC noi riteniamo che in un sistema come il nostro un compito di questa natura non posso essere sottratto
All'autorità politicamente responsabile al Ministro della Repubblica
Al di là di queste funzioni che fin qui ho cercato di
Delineare ve ne sono poi altre che si collocano
In una prospettiva che definirei di tipo dinamico
Perché implicano controlli
Sull'attività via via svolta dai soggetti del sistema
E quindi coinvolgono la valutazione e l'intervento su situazioni continuamente in progress
E comportano l'applicazione di sanzioni e di rimedi
Di volta in volta ritenuti opportuni
Le dividerei in due blocchi
Abbiamo da una parte funzioni orientate ad assicurare
Trasparenza
Pluralismo e produttività del sistema
Funzioni che si concreta non nel
Nella vigilanza sopra il rispetto di una serie di regole
Quali regole
Quelle sulla trasparenza degli assetti proprietari e gestionali
Poi ancora le regole antitrust e questo è un punto decisivo per ragioni facilmente intuibili da chi abbia ascoltato la relazione di Franco Bassanini
Noi facciamo delle norme antitrust
Il cuore del sistema di disciplina che ipotizziamo
Identifichiamo per la loro gestione per la loro concreta attuazione quello che è il cuore dell'apparato di governo del sistema appunto la Commissione nazionale per le comunicazioni nella consapevolezza che un organo del genere
Possa più facilmente dei giudici ordinari
Come anche l'esperienza del Tribunale di Milano insegnato
Acquisire incorporare i sviluppare
Quella cultura antitrust che nel nostro Paese
E ancora allo stato nascente
Ma che è il presupposto necessario perché regole antitrust scritte sulla carta
Diventino poi diritto vivente e autentico quadro di riferimento per gli operatori del settore
La Commissione dovrà garantire il rispetto delle norme sui tetti pubblicitari
Secondo un sistema che come anticipava Veltroni nella nostra idea e destinato a sostituire il meccanismo del tetto pubblicitario differenziato per la RAI
Connessa a questa funzione noi ipotizziamo di attribuire alla Commissione anche il compito di gestire
Nel modo più garantista possibile la rilevazione degli indici di ascolto
Spetterà alla Commissione anche vegliare sul rispetto delle norme relative alla autoproduzione e alle quote di produzioni nazionali e comunitarie che vincolano le emittenti
Un secondo blocco di funzioni e riguarda
La garanzia di diritti individuali e di diritti politici che possono in vario modo essere messi in gioco nell'attività dei media
Pensiamo ad una commissione che intervenga
In materia di rispetto delle norme sul corretto esercizio dell'attività pubblicitaria intesa qui non in senso quantitativo come risorsa a cui i mezzi si alimentano ma in senso qualitativo come flusso di messaggi di comunicazioni che le impresa indirizzano verso il pubblico dei consumatori e degli utenti
La Commissione dovrà operare
In materia di corretto esercizio delle tecniche pubblicitaria in televisione penso agli spot interruttivi dei programmi
Penso alle sponsorizzazioni penso a tutto ciò che coinvolge l'esistenza igienista di tenere distinta
Pubblicità e programmi pubblicità e informazione anche qui i riferimenti ai Paesi stranieri ci possono essere d'aiuto
Dalla severa legislazione federale statunitense sulla commistione tra pubblicità e programmi
Alle linee della proposta di direttiva comunitaria che proprio una settimana fa è stata assoggettata ad una risoluzione favorevole da parte della commissione giuridica del Parlamento europeo
La Commissione dovrà ancora vegliare sul rispetto di norme
Garantiste
In materia di propaganda elettorale
E diffusione dei risultati di sondaggi
Dovrà intervenire a tutela
Della persona e dei diritti della personalità dalla privacy all'onore al diritto di rettifica per avventura violati da un esercizio scorretto della funzione informativa
Anche qui le norme sul personale attacca che abilitano laici sia interventi molto incisivi
Le funzioni della Commissione per i reclami in Gran Bretagna possono offrire punti di riferimento preziose
Pensiamo ancora di attribuire alla Commissione un ruolo forse
Apparentemente eccentrico
Ma in realtà funzionale ad obiettivi di garanzie di equilibrio del sistema
Il ruolo di
Decisore di ultima istanza per quello che riguarda le controversie che possono essere originate dall'attribuzione di contributi alla cosiddetta editoria debole
Come previsti dalla rinnovata legge per l'editoria
Pensiamo infine ad un'ultima funzione
In Scream di bile in questo ordine di attribuzioni
Pensiamo di dare alla Commissione un ruolo
Che riguardi e sia finalizzato alla protezione della dignità e dell'autonomia professionale del giornalista
Nel suo rapporto con la proprietà editoriale
Quale organo meglio di un organo di garanzia del sistema di presidio del pluralismo del sistema medesimo può assolvere a questa delicata funzione
Ipotizzando questo ruolo della commissione noi naturalmente non pensiamo di sovrapporci indebitamente a compiti che spettano ad altre istanze
Per un verso alla Federazione della stampa alla quale noi semplicemente prospettiamo di offrire qualche cosa come una sponda istituzionale per le Autonomie attività
Di tipo sindacale di tutela degli interessi professionali dei suoi scritti così come non pensiamo di sovrapporci alle funzioni che competono all'ordine dei giornalisti
Piuttosto
Pensiamo che questa scelta possa essere funzionale ad una idea di
Riforma e se si vuole di progressivo superamento nei tempi lunghi dell'ordine dei giornalisti alla quale da tempo stiamo pensando e lavorando
Se ha detto la Commissione interviene in caso di violazione di norme con sanzioni e rimedi appropriate
Di qui due questioni sulle quali mi soffermo molto brevemente
La prima che tipo di norme
Che tipo di produzione normativa noi pensiamo quando parliamo di un sistema di regolazione dei media
Pensiamo sicuramente inevitabilmente a norme di legge
Stiamo appunto parlando di progetti legislativi
Ma pensiamo che al di là delle norme di legge
Debba svilupparsi poi un reticolo
Di norme per così dire autoprodotte
Dalla Commissione nazionale per le comunicazioni dall'autorità di governo del sistema
Secondo un meccanismo di doppio livello un primo livello di norme quadro generali a maglie larghe
La cui concreta specificazione la cui implementazione come si usa dire venga invece affidata ha un rule making paura che nella sua autonomia l'Autorità dovrebbe essere in grado di esercitare
A che cosa pensiamo
è stato in parte anticipato da Veltroni pensiamo di attribuire
Che ha quattrocento di alcuni degli indici numerici che la legge dovrà fissare
Poniamo in materia di tetti pubblicitari
Poniamo in materia di quote di autoproduzione o di vincoli alla trasmissione di prodotti interni o comunitari e possibile che gli sviluppi del mercato suggeriscano una inadeguatezza dei numeri originariamente scritti nella legge
E che non si possano aspettare i tempi di una nuova legge noi crediamo che un organo come questo abbia la legittimazione sufficiente ad intervenire con sue previsioni in questa materia
è facile intuire un'obiezione a questo tipo di modello
Non siamo negli Stati Uniti
Non siamo in area anglosassone non siamo abituati ad attribuire ad autorità amministrative
Poteri discrezionali così larghi
Leggevo un articolo su un quotidiano di qualche giorno fa
Dove ipotizzando appunto i modelli possibili di regolazione del sistema informativo
Si escludeva un modello che attribuisse all'autorità di governo un eccesso di poteri discrezionali di conformazione delle regole del sistema
E si citava l'esperienza del garante dell'editoria per dire
Organi come questi da noi non funzionano
Credo di poter obiettare prima di tutto che l'esperienza del garante a nostro giudizio non può affatto essere qualificata con un segno meno
Noi riteniamo che l'esperienza del Garante in questi anni abbia prodotto frutti preziosi
Se i limiti poi nella sua azione vi sono stati noi crediamo che questi limiti non dipendano per nulla da un eccesso di potere che al Garante spesso sono stati attribuiti ma al contrario
Da un deficit di potere di mezzi e di risorse che hanno fin qui caratterizzato la sua azione
Qualche parola sui rimedi
Sulle sanzioni
Che la Commissione dovrà attivare
Prima ancora sul tipo di procedimento attraverso i quali attraverso il quale la commissione li dovrà far valere
Su questo la nostra linea guida è un mix equilibrato
Di efficacia e incisività dell'azione e di garantismo per le posizioni soggettive per gli interessi degli operatori che vengono in gioco
E allora certo forti Poteri ispettivi e di intervento della Commissione ma anche garanzia
Del diritto di risposte ai di difesa dei soggetti in qualche modo inquisiti dalla commissione stessa
La quale potrà certo agire d'ufficio ma potrà farlo anche su domanda di soggetti qualificati
è pensabile che un concorrente possa rivolgersi alla Commissione per segnalare scorrettezze o violazioni commesse da un altro concorrente
E possibile pensare che questo potere di denuncia sì attivato da organizzazioni da associazioni di utenti
Caratterizzati dal perseguire interessi in senso lato pubblici nel campo del funzionamento dei media
Quali provvedimenti
Non pensiamo a meccanismi di tipo terroristico siamo per lasciare sullo sfondo
Gli strumenti della repressione penale
Pensiamo ad altri strumenti
Graduati calibrati articolati a seconda delle situazioni e delle esigenze che di volta in volta vengono in gioco
Ci saranno provvedimenti estremi per così dire
Cancellazione dal registro decadenza dalla concessione nei casi più gravi ma ci saranno provvedimenti per così dire intermedi sospensione temporanea
Del diritto di esercitare l'impresa editoriale
O ancor meglio provvedimenti di tipo in qualche senso restitutorio che mirano non tanto a colpire il soggetto responsabile di qualche violazione ma piuttosto a ricostituire la situazione violata
Si può pensare ad esempio che
Laddove si sia verificato uno sforamento dei tetti pubblicitari o delle quote di autoproduzione o produzione nazionale sia nei poteri della commissione imporre per il futuro per un periodo futuro definito il Rispetto di tetti più bassi di quelli validi in generale per via di standard quasi a mo'di compensazione dell'eccedenza consumata nel passato
Si può pensare a ordini di dismissione di
Situazioni
Creatisi
Nel
Corso del tempo e incompatibili con le regole antitrust si può pensare a meccanismi di pubblicità correttiva laddove si verifichino violazioni delle regole di correttezza pubblicitaria
Ma quello che mi preme sottolineare che al di là dei provvedimenti delle sanzioni degli interventi di carattere formale
Noi puntiamo molto sulla capacità della commissione di esercitare quel tipo di funzione non scritta nelle leggi ma così importante nei fatti che si usa chiamare di moral situation cioè la capacità di un'autorità
Riconosciuta
Nelle sue funzioni e responsabilità di governo del sistema dagli stessi suoi interlocutori assoggettati alle sue funzioni di in controllo e di indirizzo
Di parlare in modo convincente persuasivo a questi interlocutori ai soggetti agli operatori del sistema in modo da costruire
Un habitat in cui autorità
E impresa di comunicazione di massi di massa non si fronteggia Cino come entità antagoniste
Ma piuttosto come soggetti di un dialogo sempre aperti
Non diversamente si comporta la Banca d'Italia
Nelle sue funzioni di governo della moneta e del credito
Concludo
Con brevissime osservazioni che scaturiscono da quello che ho detto fin qui e che riguardano il tipo di organismo che noi abbiamo in mente
E che discende precisamente dalle funzioni che ho appena cercato di veline
Pensiamo ad un organismo snello se lo si vuole operativo
Non più di cinque membri
Quindi un organismo più vicino alla FCC che non alla commissione francese
Un organismo di composizione che garantisca il massimo di autorevolezza forza e indipendenza dei membri che ne fanno parte
Come si ottiene questo certo sancendo un rigoroso sistema di incompatibilità
Ma poi ancora naturalmente identificando precisi requisiti che devono essere soddisfatti per l'appartenenza alla Commissione
Come identificare questi requisiti ecco io qui credo che nocivi stacchiamo dal modello ma mi che prefigura una maglia molto rigida individuando una serie di categorie molto circoscritte alle quali esclusivamente si può attingere per la composizione dell'autorità
Beh non pensiamo di porre questi vincoli perché pensiamo che la legittimazione ad esercitare una funzione in modo forte ed autorevole non derivi esclusivamente
Dall'essere magistrato o professore universitario
Ma derivi ancor prima
Dal tipo di estrazione e di designazione che deve caratterizzare i membri dell'Autorità
La nostra scelta su questo punto è netta pensiamo ad una designazione che promana ni dai presidenti delle due Camere
In coerenza anche con quella linea di forte radicamento parlamentare
Che noi ipotizziamo per questo organo una linea di radicamento parlamentare
Come e ancor più di quella che i caratterizza l'attuale esperienza del Garante
La Commissione dovrà essere interlocutrice costante del Parlamento al quale con cadenza annuale dovrà presentare
Un rapporto sullo stato dell'informazione
Dovrà avere personalità giuridica di diritto pubblico
Non per un vezzo di ingegneria istituzionale ma per sottrarla ad una tutela
Ministeriale
Non sempre compatibile con il tipo di ruolo che noi vogliamo attribuirle
L'esperienza della Consob insegna che solo dal mille ottocento mille novecentottantacinque da quando con la legge di riforma
Questo organismo ha acquisito personalità giuridica autonoma di diritto pubblico
è riuscita a tagliare quello stretto cordone ombelicale con il Tesoro che per il passato rischiava di frenarne le capacità di innovazione di governo del sistema dei valori mobiliari
Dovrà avere autonomia di gestione finanziaria sotto il rigoroso controllo della corte dei conti
Dovrà avere una propria dotazione organica di personale
Non poggiare semplicemente su personale raccogliticcia o fortunosamente comandato da altre amministrazioni
Dovrà operare su base di collegialità senza che questo escluda la possibilità di articolazioni interne
Questo modello naturalmente ha un impatto sulle strutture esistenti c'è la sul garante per l'editoria
Che in larga misura dovrà venire in qualche modo
Assorbito
Dalla nuova Commissione con meccanismi
Con normative di natura transitoria che noi giudichiamo indispensabili
Per garantire che la preziosa esperienza accumulata in questi anni da questa figura istituzionale possa essere validamente utilizzata anche all'interno del nuovo organismo
Il servizio per l'editoria dovrà essere scorporato dalla competente Direzione generale presso
La Presidenza del Consiglio dei ministri
La Commissione parlamentare di vigilanza sul servizio radiotelevisivo pubblico rimarrà
Ma svuotata di alcune delle sue funzioni quelle funzioni che identificano i nodi strutturali di sovrapposizione di interferenza fra televisione pubblica e televisione privata perché questi dovranno aspettare alla Commissione
Queste le linee della nostra proposta
Che ripeto ci sembra molto innovativa forse audace ma noi crediamo che
Di Audace
E
Di volontà barra capacità di innovazione ci sia precisamente bisogno oggi se si vuole davvero che i processi fondamentali di sviluppo del sistema informativo siano governati secondo una logica di razionalità sociale nell'interesse pubblico grazie
Dovremo dare ora inizio alla discussione abbiamo numerosi scritti per questa mattina
Innanzitutto ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti numerosi significativi a questo convegno vorremmo fare una preghiera anche per la natura particolare di questo convegno che non vuole essere un convegno tradizionale devono essere uno scambio di idee di opinioni sulle ipotesi presentate questa mattina se possibile di fare molti interventi e molto di lavoro quindi con dalle prese di posizione delle critiche dei suggerimenti rispetto alle ipotesi che noi qui abbiamo avanzato
Prima pregheremo per dare luogo al massimo numero di interventi una certa brevità discrezione naturalmente di coloro che interverranno questa mattina sono previsti vi elenco almeno una parte di coloro che si sono iscritti sono previsti gli interventi di Andrea Borri Mauro Bubbico
Giuseppe Santaniello Gianni Letta Emilio Rossi
Fausto Carnevali Armando Sarti Sandro cartoon lì
Vediamo ecco di arrivare voi a un'ora utile riprenderà il pomeriggio chi non potesse parlare tra coloro che ho citato questa mattina naturalmente parlerà nel pomeriggio
Contiamo di terminare alle tredici e quindici circa per riprendere alle quindici
E allora senz'altro di dare la parola ad Andrea Borri che è presidente della commissione parlamentare di vigilanza per il servizio radiotelevisivo
Il mio vuole essere un saluto
Appunto in quanto presidente della commissione parlamentare di vigilanza
Una Commissione che ho sentito che rimarrà nei progetti
Che sono state preannunciate sia pure fosse giustamente svuotata di un po'di contenuto
E in effetti come presidente di una commissione di questo genere che in un contesto diverso rispetto a quello in cui è stata concepita sento al pari di tutti i membri di questa Commissione
Il disagio di presiedere politicamente in un certo senso al governo
Di un segmento separato di un quello che viene molto impropriamente definito un sistema radiotelevisivo
Che in realtà non è un sistema non è un sistema perché mancano regole perché si tratta di segmenti tra loro non coordinati
Il disagio lo avvertiamo tutte le volte in cui siamo chiamati ad assumere decisioni che inevitabilmente incidono anche non soltanto sul sulle sorti sulle vicende della RAI ma incidono sul anche all'esterno
Del servizio pubblico radiotelevisivo
E allora il mio apprezzamento deriva dal fatto che in questo convegno concretamente sono state poste due delle questioni di fondo
Riempiendolo di contenuti propositivi
Che concorrono a determinare in modo importanza del una capacità di delineare un vero sistema
Radiotelevisivo nel nostro nel nostro Paese
Quindi da un lato lo studio di una Ottone e chiudo un sistema comunque che riconduca ad unità i vari operatori radiotelevisivi
Sulla scena e dall'altro i lineamenti per una proposta di legge antitrust
Io insisto su questo aspetto
Del fatto cioè che e questo credo che possano essere ritenuto un elemento ormai acquisito
Che l'intero sistema radiotelevisivo nel nostro Paese con tutte le differenze che devono essere disegnate al suo interno deve comunque avvenire una identica rilevanza pubblica
E alcune norme devono essere norme unità di governo dell'intero sistema soltanto in questo modo credo se questo è il punto di partenza credo che noi riusciremo a disegnare qualcosa che abbia la capacità di e la ambizione di essere appunto una nonna di sistema
Quindi il mio apprezzamento
Lo rinnovo perché mi sembra di interpretare questo Desy questa capacità di fondo di visione d'assieme dei problemi
E credo che comunque ad una impostazione di questo tipo dal momento che ci ripetiamo spesso ma utilmente che materia di questo genere attengono almeno di fatto
Ai problemi d'ordine istituzionale di fondo del nostro Paese
E che pertanto occorre un approccio adeguato alla complessità importanza di questi problemi e quindi un approccio che prescinde dalle normata i normali rapporti tra schieramenti di maggioranza e minoranza
Ecco ritengo che questa tappa costruisco una tappa importante in questo difficile purtroppo molto lento cammino
Che stiamo cercando di percorrere per affrontare con gli strumenti che il nostro sistema politico oggi ci consente di avere a disposizione questa difficile materia quindi il mio intervento come vedete ha soltanto questo significato di saluto e anche di apprezzamento
Per
Più in concreto anche significa che si può stabilire sicuramente un terreno di lavoro in comune poiché la materia è tale da esigere questo sport solo di collaborazione
Da parte di chi responsabilmente avverte la necessità finalmente di passi concreti in questo campo grazie
Mauro Bubbico responsabile della settore delle comunicazioni di massa delle democrazie tra democrazia cristiana
Mi dispiace di essere arrivato in ritardo di non aver potuto ascoltare le alcune delle relazioni introduttive o lo scorso quella di Veltroni
Vi ringrazio dell'invito
E porto a questo convegno oltre al saluto della democrazia cristiana anche il nostro pensiero sulla materia
Di cui nuovamente sì riparla come un po'periodicamente nel Paese
E il convegno arricchisce un dibattito con alcune linee di fondo che Borrelli sia pure dal suo punto di vista istituzionale ha già sottolineato
In un partito che si pone il problema delle riforme costituzionali e questa direi e una materia da riforme costituzionali anche se non è una vera riforma costituzionale
Lo è sempre stata
Lo è stata quando abbiamo fatto la legge di riforma della RAI
Lo è stata quando abbiamo fatto la legge dieci uno dei piccoli passi in cui citava bocche citava Borri in un campo irto di grandi difficoltà oggettive
E in cui si intrecciano grandi interessi e posizioni in cui non sempre i partiti riescono a distinguere il loro ruolo di garanzia democratica da un ruolo invece di parte
Mi pare che questo convegno sia uno sforzo e ve ne do atto molto volentieri di dare un contributo complessivo non di parte di darvi carico come noi facciamo dei problemi complessivi
Diciamo subito che la situazione di fatto che noi abbiamo di fronte e ha varcato ogni livello di guardia
Abbiamo un sistema misto di fatto a prevalente presenza privata con otto reti private e tre reti pubbliche
Abbiamo un sistema le cui i cui presupposti di fatto bisogna tentare di rimuovere per evitare che gli incontri dei partiti sulla legge Mammì finiscano sul numero delle reti
Vedo il vice presidente Aniasi presidente che a lungo si è impegnato in questa materia sul numero delle reti e sul momento in cui scatta l'interconnessione io credo che se noi andassimo
A un disegno di legge che fotografa l'esistente enucleando solo questi due o tre punti di dibattito
Noi ci esauriremo e probabilmente avremmo la sorte che ha avuto il Progetto Gava completato anche con l'accordo delle forze parlamentari e politiche e poi rimasto a Renato
Nella presidenza del Consiglio dell'epoca
Non riapro nessuna polemica tanto meno qui a Milano non credo ci sia bisogno di ulteriore polemica
Ma è un fatto che nella scorsa legislatura noi eravamo quasi arrivati al traguardo
Di una legge di sistema e allora occorre che se c'è una legge questa legge non deve ratificare privilegi
A Firenze una settimana fa parlando al convegno delle regioni citavo una norma del diritto romano l'ex in privo salata membro canto la legge
Che riguarda un privato non è una legge è un privilegio ma è un privilegio
E allora dobbiamo partire da qui
Perché le linee le proposte delle relazioni tutti quanti contributi anche i più sofisticati possono essere
Credo interessante se però poi sboccano politicamente qui ora con scelte politiche e con
Una decisione che ridia al Parlamento la dignità la capacità e la forza di imporre regole generali che non guardano a interessi privati ma stabiliscono regole che interessano tutti quanti cittadini
Questa è la prima
Posizione nostra molto ferma e molto
Dura dal punto di vista politico
Noi non siamo più disponibili per la ratifica di una situazione di fatto
E uno dei limiti del disegno di legge Mammì a cui diamo atto della solerzia con la quale ha presentato ai segretari dei partiti il testo di questo suo disegno di legge è quello che fotografa largamente le esistenti
E allora le norme che noi proponiamo sono anzitutto quelle anti terrestri che non possono limitarsi al numero delle reti al comitato dei garanti sia pure rivisto secondo le proposte che anche qui ho ascoltato
E nemmeno
Una sola
Blanda disciplina della pubblicità quando si lascia il venti per cento e si pensa che l'ottanta per cento della pubblicità sono mille seicento mille settecento miliardi il venti per cento sono trecentocinquanta miliardi
Con venti miliardi si compra Capodistria io credo che lasciando margini liberi in materia di pubblicità non si fa nessuna norma anti presto
Si registra quello che avviene allora noi a queste norme anti presta aggiungiamo due punti fondamentali primo una pianificazione rigida delle frequenze non basta
Una pianificazione
Limitata o vaga con elementi di indicazione occorre una pianificazione rigida che dia un largo spazio al servizio pubblico dirò subito perché e che lasci corridoi per possibili nuovi ingressi
Io rispetto alla FIAT ho citato ancora a Firenze lo ripeto qui
Una episodio molto significativo per quanto riguarda il nostro atteggiamento di forza politica antimonopolistica quando De Gasperi passava per Torino in treno diretto a Parigi per discutere le cose europee
Riceveva valleità l'omaggio di Valletta come di tanti altri del Piemonte
Stando restando sul vagone e Valletta stava sul marciapiede della stazione una scena consacrata in fotografie d'epoca ma credo che debba indicare una cosa mentre ci accingiamo ad affrontare questo argomento
Cioè che la politica la politica
E le sue regole sono
Vanno al di sopra debbono andare al di sopra degli interessi delle parti anche più legittimi
Ci sono interessi delle parti ci sono imprenditori c'è l'impresa anche voi avete scoperto valori che appartengono a una ispirazione diverso da quella vostra originaria nel lungo cammino
Della vostra storia credo credo che noi dobbiamo riconoscere oggi che c'è un esigenza in fondo la crisi di cui da cui siamo investiti di cui soffre il Paese non è nemmeno una crisi di alleanze è una crisi io credo del sistema politico più in generale una crisi che investe tutti quanti partiti tutte quante le forze che investe i sindacati che investe il nostro paese la crisi della politica da cui debbono nascere
Le riforme
Dunque tornando e per essere fedeli alla clessidra Breve che ci è stata assegnata
Alla proposta di Nanni noi aggiungiamo due norme a monte delle limitazioni delle reti e della limitazione della pubblicità
La prima è una pianificazione rigida delle frequenze la seconda è limitare per la pubblicità ad ogni agenzia una Rete e in questo quadro dare contemporaneamente alla Sipra la capacità di operare anche come sostegno della piccola e della media emittenza
Non è pensabile che il mercato pubblicitario che oggi è quello delle risorse fondamentali centrali del sistema proceda libero da regole o con regole che finiscono con lasciare le cose come stanno
In questo quadro sarebbe inutile credo fare una legge tanto vale tanto vale continuare a fare i convegni ma io credo che forze politiche come la vostra come la nostra come le altre forze protagoniste di questo campo debbono avere il coraggio di capire che la situazione attuale è una situazione di alto rischio per la democrazia
è una situazione in da repubblica centroamericana come mai era esistita otto reti a un privato e tre reti al servizio pubblico sono il contrario della Costituzione sono il contrario
Della legalità repubblicane
E il quadro comune al pubblico al privato di cui faceva cenno poi anche Borri nel suo intervento può essere ripristinato non tanto nel comitato dei garanti migliorandone la derivazione parlamentare o del Presidente della Repubblica riducendo i membri forse a tre
Meno soggetti alla tentazione italiana della lottizzazione
E aumentandolo Poteri le dotazioni l'autonomia credo che il U un'autorità che sovrintende al pubblico al privato
Possa e debba esser data da quel comitato nazionale delle radio di fusioni che nel progetto Gava esisteva che doveva garantire anche la carta dei principi la tutela del cittadino delle libertà costituzionali la rettifica la tutela dei minori cioè una serie di elementi che debbono essere comuni al pubblico e al privato quindi non si tratta di parificare le emittenti ai giornali e il privato qui ha una rilevanza pubblica perché l'etere pubblico le frequenze sono pubbliche non illimitate come può essere l'editoria
Come può essere la emissione di giornali anche se in questo quale vittoria si è intervenuti
Dunque in una situazione così
L'etere materia pubblica
Campo pubblico dominio pubblico
L'emittenza con la particolare efficacia che alla televisione rispetto ai giornali senza in questo essere accusabili di poco seppi poca sensibilità liberale la emittenza deve essere tutta ordinata a fini generali del Paese non può rimanere un fatto privato affidato soltanto ad ardimentosi imprenditori
Ancora una delle misure anti traeste più efficaci e qui vengo a un discorso anche attuale prima della legge è la forza del servizio pubblico
C'è nell'aria c'è nel progetto ma mi la riduzione della RAI a due reti sostanzialmente con la Terza Rete
Senza pubblicità quindi sostanzialmente con una scimmiotta dura di un modello americano via cavo o per singoli Fini che non è ripetibile dispone di portabile in Italia
Dobbiamo assicurare al servizio pubblico larghezza di frequenze e larghezza di introiti noi siamo alla vigilia
Presidente Borghi presidente manca di una della di spie la stabilizzazione del tetto pubblicitario per quest'anno le forze politiche a un appello preciso una proposta politica che io formulo qui oggi debbono aumentare l'entrata della Rai definendo le sponsorizzazioni debbono dare alla RAI mezzi
Tali da non obbligarla inseguire l'ascolto e quindi le leggi commerciali del del mercato ma da farle assolvere al suo compito di servizio pubblico
Cioè di difesa della lì della lingua della cultura della tradizione italiana
C'è qui in materia di autoproduzione le ho letto un cenno nella relazione Veltroni lo condivido
Una iniziativa che prese l'onorevole Bernardi niente discutevamo la legge dieci
Quella di devolvere alla produzione italiana la produzione nazionale una parte dei grandi proventi della pubblicità è una materia delicata le esperienze del passato del cinema dell'Ital noleggio non sono forse esaltanti
Penso però che dobbiamo nella legge il considerare questo punto e anche su questo credo non siamo molto in disaccordo
C'è una tutela della pubblicità
Locale zonale che va riservata alle alle emittenti locali che stanno scomparendo assorbite dai grandi colossi e meno le regole dei più le regole del gioco tarderanno a venire
Più questo processo di concentrazione in una sola mano diventerà sostanzialmente
Una monopolio privato sul nostro Paese
Non nel nostro Paese ma sul nostro Paese io non sto portando guerra nessuno
Ma vi pare possibile che tutte le forze politiche che a parole dicono di essere d'accordo consentano poi la dilatazione di un privato oltre ogni limite e oltre ogni misura con otto reti Trenitalia o all'estero
Non c'è nessun Paese del mondo noi avevamo dato il nostro contributo la legge dieci che abbiamo fatto insieme
Era un primo passo la legge Gava eravamo arrivati a un accordo e si arenò alla presidenza del Consiglio
Dico oggi alle altre forze politiche noi faremo prima degli incontri collegiali con il ministro faremo una serie di incontri bilaterali dico alle forze politiche occorre un soprassalto di dignità e di forza del Parlamento per misurare questa legge perché il problema vero ancora una volta non è come farla masse farla o non farla a questo proposito io voglio dire ai padroni di casa
Che hanno promosso questo convegno che se ognuno di noi si fa guidare dalla innamoramento delle proprie tesi e non troviamo delle vie possibili
Di riforma riscopriamo il rischio mortale dell'estremismo che e non porta poi da nessuna parte estremismo di tutti non soltanto da una parte e dall'altra ognuno con la propria tesi col proprio
Schema
E questi incontri non ritroviamo coi partiti che hanno dato luogo alla riforma
Non è una questione di maggioranza la la la televisione l'informazione la cultura riguardano tutti i cittadini
E in primo luogo quelle forze politiche della cultura e sindacali che hanno sempre sorretto le forze politiche nel momento in cui siamo andati a prendere delle decisioni importanti che incidono sul quadro
E sul sistema
Sente il servizio pubblico sia forte
Debbo dire deve essere nel suo pluralismo interno un servizio pubblico autorevole e credibile
Se tutti ci occupiamo della RAI lasciando il resto così I Puffi e al libero svago serale degli italiani se tutti siamo con una frase a sparare sul pianista però ogni passaggio per ogni questione
Si fanno le prime porte pagine dei giornali ma diamo alla RAI larga largo spazio nelle frequenze allarghiamo le risorse e sai già una misura antimonopolistica essa consentirà alla informazione regionale essa consentirà il made in Italy che non è soltanto non lo dico
Polemicamente siamo a Milano né Trussardi Armani ne soltanto la Dante Alighieri
Per riprendere una battuta di un dibattito che abbiamo fatto a Roma alla CGIL ma che è la cultura il progresso generale del Paese anche con ascolto basso questo deve fare la RAI e le forze politiche verso la RAI credo debbono atteggiarsi
In modo diverso cioè
Non è un è anche un terreno di scontro politico è anche un terreno di scontro delle singole parti
Ma questo poteva venire quando c'era il monopolio poteva avvenire nella prima applicazione della legge oggi le cose sono diverse oggi la RAI diviene un tutt'uno senza chiusure pregiudiziali verso nessuno e una sede dove il pluralismo le voci ancora
Da nascere perché
Il problema non è solo dare darà atto e registrare le cose che ci sono è creare le condizioni perché ne nascano altre questo è il cammino della libertà anche nel nostro Paese e questo credo dobbiamo
Percorrerlo
Io concludo con un appello e lo faccio i giornalisti tale emittenti private alla RAI stessa
Ai periodici vedo molto autorevolmente presenti in sala
è una battaglia di libertà
Non è una battaglia di equilibrio politico cui dobbiamo superare il fatto che i democristiani e i comunisti difendono la RAI i repubblicani dipendono i giornali e i socialisti sono per la libertà diciamo ecco in maniera molto ma è qui dobbiamo uscire da questa o da questo schema
Qui ognuno di noi deve darsi carico dell'intero sistema con la carta stampata in parte l'abbiamo già fatta e risultati sono davanti a tutti dobbiamo uscire da questo schema e ogni partito cercare di essere Partito della Nazione partito della Repubblica
Partito di del paese
Cioè un partito che sia in grado di pensare
E indicare fare scelte lotte politiche che valgano non per una parte ma per tutti con questo augurio sperando che questa sia la volta buona ecco visto che ne abbiamo fatti tanti di convegni come questo io saluto i padroni di casa agli amici milanesi anch'essi ospiti che auguro un buon proseguimento dei lavori di questo convegno
Ha ora la parola il professor Santaniello garante dell'editoria
Il mio intervento che limitato a rapide considerazioni che si collegano soprattutto alla mia esperienza in atto il garante per l'editoria
Che poiché il punto centrale direi il banco di prova di ogni legislazione e di diritto positivo e in divenire in questa materia della informazione e indubbiamente la normativa le regole anti triste mi soffermo brevemente su questo punto
Cura nella legge sull'editoria a indubbiamente segnato a mio avviso un punto positivo una positività
Per quello che concerne la precondizione di ogni normativa anti concentrazione
Cioè la disciplina degli assetti proprietari in quindi la conoscibilità di questi assetti proprietari
E da questo profilo la legge quattrocentosedici mila sessantasette
Hanno indubbiamente avviato a una nitida soluzione il problema
Mentre non del tutto netta non del tutto efficace e quella parte della normativa antitrust perché si riferisce al individuazione
Dei controlli alla individuazione del formazioni
Concentrati in Cile o su per concentrarci ride ecco questo è un punto che merita una particolare riflessione
Soprattutto in una prospettiva di legislazione in divenire
Io non concordo né pienamente nessuno tutti i punti fondamentali della relazione perché l'onorevole Veltroni dell'onorevole Bassanini del professore troppo
Perciò è quale taglio quale prospettiva imprimere alla normativa anti triste e nel settore dell'editoria e parallelamente nel settore dell'audiovisivo
Cura ritengo in base a questi dati di esperienza che emergono dall'attuazione della legge sull'editoria che il profilo più idoneo più adeguato sia quello di determinare delle clausole generali in fondo il limite fondamentale uno dei punti vulnerabili
Della una legge quattrocentosedici
Risiede proprio in questo fatto che vi è una elencazione tassativa un'elencazione rigida direi che gli istanti rigidi
Nei quali si colloca il tema della individuazione e della regolamentazione nelle formazioni concentrati ora poiché come è stato detto efficacemente
In questa materia una normativa che miri a raggiungere adeguatamente gli obiettivi si configura come normativa di scopo da ciò consegue che non si possa procedere per una casistica ma occorre invece dar luogo atti le clausole generali per cui viene leader colpito il risultato che consegue da un eccesso concentrati Clo a prescindere dalle forme otto ai formalismi nei quali si manifesta
E qui vorrei dire che se finora gli è stato una specie di pregiudiziale di ordine concettuale
Ad immettere nella nostra legislazione questo tipo di regolamentazione per le clausole generali oggi questo pregiudiziale a quanto e dato constatare attraverso le sedi più qualificate questa pregiudiziale fortunatamente tecniche a scomparti
E vorrei ricordare che se l'anti triste è nato da una matrice anglo americana
E quindi da una matrice non codicistica
Nel nel quale sistema ovviamente la creatività di valori giuridici o di norme o di Crocetti giuridici non proviene soltanto da una codificazione
Ma e affidato Atlantis tre anche ad altre sedi che ne sono necessariamente quelle legislative
Orbene va ricordato che anche della legislazione di tipo europeo noi ormai abbiamo l'affermazione di questa introduzione di clausole generali e vorrei ricordare che proprio onde il sistema tedesco la cutting chiesi se che una normativa partite una normativa anti triste e a carattere generale e a carattere speciale per quello che concerne il sistema dell'informazione
In questa normativa che come è noto rispecchia anch'essa come il sistema giuridico tedesco di formazione codicistica viene introdotta invece in maniera adeguata il metodo delle clausole generali quindi vietare che questo sia un primo profilo meritevole di ogni attrazione e meritevole di essere tradotto in una in un diritto vigente
Un altro punto che è collaterale per un efficace
Configurazione di norme di regole anti triste militare che si possa rinvenire anche in un aspetto collaterale cioè non soltanto individuando le concentrazioni e questo metodo delle clausole generali perché il potere rimuovere ogni frenare e concentrazione
Ma ritengo che vi sia anche un altro aspetto sussidiarietà il complementare
Quello cioè di nel porre un argine efficace anche attraverso la valorizzazione delle imprese in un profitto
E in questo la legge numero sessantasette del mille novecentottantasette che ha portato ad ulteriore sviluppo la normativa originaria nella quattrocentosedici
Aperto effettivamente un arco prospettico di notevole rilievo lungo questo cammino
Attraverso la delineazione di determinati istituti o determinati linee di supporto delle impresa ed in un profitto
Che sono tipizzate e nella impresa carattere cooperativo e nelle impreviste Kevin dichiarano di rinunciare distribuzione di utili e dividenti
E nelle impreviste editrici unione di organi ufficiali di partito anche questo è una formati direi in maniera collaterale può costituire un avido argine alle forme di concentrazione
Anzi è evidente che per quello che riguarda riguarda le imprese editrici di particolare valore è chiaro che sì Ferento ci alla stampa di partito noi siamo in un sistema nel quale essendo una democrazia pluralista questa pluralità
Di voci di partito costituisce anche di tasse comunali gite alle dal problema delle concentrazioni
E un altro punto fondamentale che si inserisce in questa tematica della normativa anti triste e si ricollega in fondo a quello delle clausole generali e la individuazione la regolamentazione dei gruppi di impresa
Molto efficacemente a questo punto è stato adottato nella relazione dell'onorevole Sabina
Io vorrei dire che il
La il tema delle gruppo di impreviste trova già una prima regolamentazione anche se direi abbozzata anche sei
Meritevole di essere riconsiderata rimeditata il Globo d'impresa e affiora
Come tema come punto di riferimento della concentrazione già nella legge sessantasette tra valigie piene quattrocentosedici che la legge sessantasette vi è anche questo ulteriore punto di sviluppo
In data sei al quale
Il gruppo comincia ad affiorare nel nostro sistema giuridico il gruppo di impreviste come un soggetto al quale riferire la concentrazione nelle sue varie forme
E quindi
Anche questa ulteriore questo ulteriore adempimento legislativo potrà indubbiamente calare a la costruzione di strumenti adeguati pietre potere efficacemente svolge i compiti del anti triste dell'anti concentrazione
E ritengo
E queste mine misure si possano grato a tagliare in modo che effettivamente come si è detto con un'immagine efficace il villaggio
Da garantire la par condicio il pluralismo
Si è detto con una immagine molto efficace che l'attuale divisione invece di questo villaggio dell'informazione
E caratterizzata da tanti grattacieli anzi dal molti grattacieli e da tante casupole
Il che naturalmente direi proprio come immagine è un'immagine efficace dimostra come il piano regolatore dell'informazione anche l'informazione deve avere un suo piano regolatore
Il piano regolatore il piano coordinatore di questo sviluppo dell'informazione sia oggi caratterizzato in maniera assolutamente appena
Che poi
Ulteriore punto che sempre si collega a tutta la tematica generale dell'anti triste in uno sviluppo legislativo in una visione di divenire e anche quello per cui bisogna al mio parente ribadire una nota delegittimante e una nota invece legittimante
Qui dormire alcuna pregiudiziale di natura soggettivi Istica non mi alcuna prevenzione nei confronti di quello che il processo concentrati in blocco quanto rimane ovviamente nell'ambito la fisiologia del sistema
Il processo concentrati in volo che milite esempio hanno indeterminate risultati organizzativi ad abbattere determinati costi dove invece noi entriamo nell'ambito nella zona patologica e quando questo processo concentrati indù supera determinate soglie determinati tetti predeterminati in tanti ci sta torte
E naturalmente
Questo processo concentrati tuo
Che può rimanere nell'ambito fisiologico invece travalicare nell'ambito patologico assecondate istruttori o non superi indeterminata versante questo processo concertativo poi dal riguardato in maniera particolare in quella ipotesi che sono state delineate in maniera molto nitida molto precisa delle conglomerate di queste concentrazioni delle quali a mio parere che l'anomalia
Oltre che in un fatto direi in un dato positivo di diritto positivo presente proprio in un momento in un principio di tutto l'ordinamento in un principio generalissimo
Qual è il lato negativamente caratterizzante questo tipo di concentrazione quelle cioè che si rifanno le conglomerate
Ecco il dato anomala è questo che attraverso
Una somma concentrati ditta
Di poteri che economico finanziari industriali che inglobano Danti assicurazioni editori diversi settori dell'informazione site Terpin appunto potere anomalo Musso cappotti
Che indubbiamente sottratta di schemi che tipizzata nel nostro ordinamento ogni Totti e che deve avere una sua fisionomia venire
Individuata benché delineata e deve poi avere una sua possibilità di controllo inteso il controllo in senso totalmente anche a anche l'atto invece in questo modo noi ci troviamo in presenza di sovrapposti di sopra per Totti anomali
Che determina con sistemi di comando centri di potere che sfuggono a un controllo democratico questa e l'anomalia l'anomalia prima che nel diritto positivo prima per il diritto vigente a mio padre questa anomalia si riscontra proprio alla stregua dei principi generali generalissimo che informa alcun ordinamento h attrattiva pratico
Tracciato
Questo punto molto rapido per le non abusare del potere del limite di tempo assegnato mi soffermerò brevemente su un altro punto un altro tema molto importante di questo convegno il problema del riordinamento integrare nel settore
Dell'informazione cioè come si è detto la visione sistemica globale della informazione non più la visione segmentata frazionata frammentaria
Dei dati gli elementi della varie componenti ma una visione globale e sistemica che tosta proprio per tali caratteri portare finalmente
Una reductio ad unità teme e quindi come ogni visione unificante tale da poter segnata e quindi il principio coordinatore della materia dei tratti coordinatori della materia
Anche qui io concordo pienamente in questa visione di sistema in questa visione roba
Anche perché detto giustamente e non è il caso di ripeterlo e veramente nelle
Il titolo delle registrazioni europea attuali
Il nostro esempio purtroppo è l'unico esempio anomalo atipico nel quale vi è indubbiamente un versante come quello dell'editoria caratterizzato già da una registrazione perfettibile indubbiamente ma che dire e un altro ampio settore invece caratterizzato da un totale stato di hanno migliaia cioè di totale carenza legislativo per cui si è detto efficacemente da un precedente intervento vorrei siamo in presenza per questa parte così importante del settore di un non sistema
Quindi
Mi pare che nella prospettiva di coordinate tutto il comparto misurare i sentimenti l'editoria l'audiovisivo la pubblicità
Questa prospettiva sia molta tattica meriti di essere perseguita e portata a compimento
Che cosa usando io vorrei che lei mi avvio alla conclusione
Brevemente prospettare qualche punto problematico che si riferisce poi a uno degli organismi di governo più importanti del sistema della visione globale della visione appunto di sistema l'autorità col bene io ritengo ed è stato efficacemente sottolineato dal professore troppo
Che la visione unitaria debba però tener conto delle specificità delle peculiarità che ineriscono a ciascuno dei settori ecco per esempio trovare direi un punto particolarmente emblematico della specificità dei due settori non possiamo non ricordare che mentre nell'editoria il momento clou pubblico e totalmente precluso e questo non solo per ragioni obiettive ma per ragioni di ordine storico non dimentichiamo che nell'editoria nel settore stampa l'intervento pubblico storicamente originariamente si caratterizza almeno alle origini comuni intervento censorio che comprime che soffoca la libertà di stampa aprire la storia della legislazione qui la storia del diritto
Quindi
Non solo per questa radice storica che peraltro intendiamoci conserva come tutte le radici storiche molto forti conserva una sua validità anche del trascorrere delle epoche
Per questa ragione dunque e storica e coessenziale al settore l'intervento pubblico e direi precluso nella materia dei territori isolate le norme chiaramente preclusi mentre come si è detto io contribuito anche questa impostazione nel settore dell'audiovisivo vanno bilanciati due versanti il pubblico e il privato
Anzi direi che la presenza del settore pubblico è una presenza imprescindibili rappresenta un momento imprescindibile di una legislazione che poi ordinatamente militare adatte le regole del gioco
Dunque come appare evidente Edison abbia dei caratteri così essenziali
Vi connotati talmente caratterizzanti dei due settori in maniera propria
Il banco di prova dire e Tata proprietà questa differente presenza e non è solo un problema di presidenza infra primati che senza Titus tutti
Il tecnico vuol dire e indubbiamente le regole di quattro io penso che ecco solo un momento di riflessione che propongo in quanto poi il Parlamento è sovrano della modellistica istituzionale io posso soltanto limitata e più che altro come studioso del diritto pubblico proporre qualche sommessa riflessione
Cioè io ritengo che i della visione sistemica bisogna differenziare le regole di quattro
Le regole di quadro di sistema che debbono permeare attraversare tutto il settore dell'informazione
Regole di quadro che sono la trasparenza dell'informazione il pluralismo dell'informazione la par condicio l'ordinata l'ordinato il Pd il brio tra le risorse pubblicitarie solo il quattro momenti ineliminabili indispensabili in tre terribili le regole di quadro che devono attraversare tutto il settore editoria audiovisivo pubblicità
Però accanto ai momenti di quattro e si è fatto più dicendo
Molto adeguatamente a legislazioni più avanzate in questo stesso settore solleciti però appena anche la stessa vegetazione America
Si è fatta giustamente il riferimento a questa fetta di qua però a mio parere a Trieste nelle regole il quadro di sistema non si può trascurare le esigenze peculiare di specificità di ogni settore altrimenti si potrebbe correre questo rischio
Che per versare direi assemblaggio globale che indubbiamente parte un atto si potrebbe però per così dire generare un determinato appiattamento che poi ricade porterebbe una ricaduta sulla funzionalità degli organi preposti al dovere del settore
Io mi avvio alla conclusione pare soltanto concludere ricordando spuntò un cannone diluita che può ispirare il legislatore in tutto in tutta questa materia abbastanza incandescente
Ricordando il mille pensieri di uno dei più grandi pensatori dell'Ottocento
Il tale affermava in quel momento storico ovviamente era limitato la libertà di stampa
E lei diceva che la libertà di stampa si affidava tra l'altro alle sue possibilità concrete di attuazione al fatto che l'informazione il petto in quel momento storico gli diceva informazione non è un'industria che cosa intendeva dire
Niente da dire ma questo vale ancora oggi
Che il settore dell'informazione ovviamente non può prescindere dai momenti economici perché la cultura la ricerca di informazioni passano circolano anche da sesso circolazione delle idee
Si può venato dall'ente attraverso determinati veicoli che hanno un costo economico ma qual è però la tavola di valori nella quale si scrive questo sistema dell'informazione e si deve iscrivere tutta la normazione positive
La tavola di valori e che questo bene dell'informazione anche quanto a passa attraverso il veicolo economico il vettore economico e un bene sempre di carattere finale e mai di carattere strumentale
Grazie al professor Santaniello allora la parola il vicepresidente della Fininvest Comunicazioni Gianni Letta
Se non fosse una giornata così fredda e se soprattutto non avesse il timore di apparire estremamente presuntuoso
Sarei tentato di dire che mi trovo cominciando a parlare qui in questa sala nello stesso stato d'animo in cui in una caldissima giornata del mille novecentoquarantasei si trovava quel personaggio che poco fa l'onorevole Bubbico ha evocato l'onorevole Alcide De Gasperi
Che si presentò alla conferenza della pace a Parigi iniziando il suo atteso discorso con le famose non dimenticate parole
So che prendendo la parola in questo consesso tutto tranne che la vostra personale cortesia è contro di me
Io potrei si licet parva comporre le mani se ripetere queste stesse parole
Perché non solo per la sede e l'ambiente che per la verità ne ha colto con molta cortesia e gentilezza ma per le cose che cinque via sentito dire sento che tutto o quasi tutto e contro di me e contro il
Gruppo che io rappresento ma in quello stesso discorso De Gasperi disse anche
Certo dopo aver ascoltato
Personalità così autorevoli ed eminenti non corro io il rischio di apparire uno spirito angusto e il perturbato ore
Portando in una discussione così ampia il peso degli egoismi nazionali disse lui o di posizioni unilaterali
E poi rispose sì signori è vero parlerò da italiano in nome di questa nuova Italia
E io sempre se mi è consentito la Costa mentre senza presunzione alcuna dirò che anch'io parlerò
Da persona di parte senza che questo però faccia velo alla necessità di un confronto serio sereno e costruttivo
Anche perché dovrò cercare così facendo ricorso alla legittima difesa e agli argomenti che non si negano neppure a un imputato di rom per quella sorta di e che di accerchiamento
Che negli ultimi tempi si è andato creando attorno al gruppo Berlusconi e che qui ha avuto stamattina e chi molteplici più o meno polemici ma abbastanza consistenti
Che la posizione di alcuni partiti fosse di accerchiamento di ostilità di punizione che gli intenti fossero riduttivi era cosa abbastanza nota
Un po'meno noto dall'atteggiamento di qualche altro così come del resto
Si moltiplicano i soggetti che hanno iniziato nel nome dei sacri principi una battaglia contro il gruppo Fininvest
Sono soggetti non soltanto politici ci sono anche quelli imprenditoriali o industriali forse perché si accingono a entrare nello stesso sistema e a ripercorrere magari le stesse strade che un altro imprenditore privato ha percorso con grande successo
E molte di queste cose le ho sentite anche riecheggiare nelle relazioni di Veltroni e di Bassanini
Anche se Veltroni ha detto più volte che del Progetto di legge non c'è nessun intento punitivo poi mi sembra che nella sostanza questo intento si sia manifestato abbastanza chiaramente
E d'altro canto mi sembra di aver colto in una parola
Che l'onorevole Bassanini ha pronunciato
Anche dopo avere anche lui detto che non c'è intento punitivo nel suo Progetto
In una parola dicevo mi sembra di aver colto la parola chiave di tutto questo movimento legislativo propedeutico ad una legislazione quando Bassanini ha detto c'erto senza voler favorire o ridurre nessuno
Si tratterà pur sempre di applicare una retrocessione ecco mi sembra che la chiave di tutto il sistema sia quello di retrocedere di tornare indietro magari a un tempo da qualcuno rimpianto da qualcuno me lo spazio e gli altri lo trovano ci verrà dopo
Per tornare indietro a un tempo
Magari da qualcuno rimpianto l'abbiamo sentito nelle parole appassionate Vibo Brico in cui esisteva un solo soggetto abilitato esisteva il monopolio della RAI che certo tante benemerenze avrà anche avuto nella storia del nostro Paese
Nessuno le disconosce ma che oggi e certamente il monopolio un fatto superato
E l'altra parola chiave che mi sembra di aver colto l'altro concetto che sottende a tutta la filosofia che qui è corsa
è che bisogna correggere alcune profonde anomalie del sistema
E il ricorso quindi al paragone con la legislazione di altri paesi occidentali è stato frequente abbastanza facile
Dimenticando però che l'anomalia vera non è soltanto quella
Qui denunciata come altrove che riguarda il polo privato del sistema ma l'anomalia Vera esclusiva che fa del nostro Paese un Paese assolutamente non paragonabile a nessun altro e che in questo Paese
Esistono trarre reti dico tre reti piene del servizio pubblico
è da quest'anomalia di fondo che semmai discendono
Quelle altre situazioni che qualcuno potrà anche chiamare anomalie ma che non possono essere considerate da sole indipendentemente da ciò che succede invece nel servizio più dico ecco perché ho parlato di accerchiamento
Proprio perché chi conduce questa battaglia e chi propone una legislazione di tipo diverso dimentica troppo spesso questa realtà
E parlando in questi giorni anche in previsione di questo convegno con il mio amico anche di tanti di voi che siete in sala Fedele Confalonieri persona squisita
Ricordavamo che si verifica a proposito di Berlusconi una situazione in tutto analoga a quella descritta in maniera come sempre
Straordinaria da un milanese illustre Alessandro Manzoni ricorderete tutti nel capitolo ottavo dei Promessi Sposi quello famoso di Carme avere quando Renzo e Lucia si precipitano preceduti Antonio in casa di don Abbondio per quel famoso matrimonio a sorpresa anzi dice Manzoni matrimonio per sorpresa creando tutto quello scompiglio e nel tentativo di don Abbondio di evitare che si potesse il matrimonio non dico consumare ma almeno celebrare e allora Manzoni dopo il racconto straordinario di questa scena dice in tutto questo serve a sera fermiamoci per una riflessione e leggo testualmente le sue parole
Renzo che strepita ma di notte in casa altrui che vi si era introdotto di soppiatto e teneva il padrone spesso assediato in una stanza ha tutta l'apparenza di un oppressore
Eppure alla fin dei fatti era l'oppresso
Don Abbondio sorpreso messo in fuga spaventato mentre attendeva tranquillamente ai fatti suoi parrebbe la vittima eppure in realtà era lui che faceva un sopruso
Così dice Manzoni va spesso il mondo voglio dire così andava nel secolo decimo settimo potrei aggiungere che forse così va il mondo anche nel secolo ventesimo
E qui ho sentito parlare di Antitrust letti
Concentrazione di monopolio di oligopolio di duopolio
Tutte parole
Che rappresentavano lo stimolo per arrivare a una regolamentazione di tipo diverso una regolazione per legge
Del sistema televisivo con buona pace all'onorevole Borri che nega persino l'esistenza del sistema perché dice
Che esistono soltanto sedimenti separati ma
Tutto il
La filosofia i principi ispiratori i punti cardini di qualsiasi legislazione antimonopolistica o antitrust sono intesi
A preservare lo ha ricordato Bassanini sia pur facendo poi delle distinzioni lo ha ricordato molto bene Veltroni a tutelare il principio della
Libertà di concorrenza ma nessuno si è mai sognato e tanto meno noi che sulla concorrenza siamo nati viviamo si sognerebbe mai di contestare una regolazione di questo genere nessuno vorrebbe mai scongiurare una legge o una regola una normativa tesa a disciplinare veramente la libertà di concorrenza ma tutelarla a difenderla non ha comprimere la o a sopprimerla
Mi sa benissimo caro Veltroni la splendida citazione di Kennedy
Il che tu hai fatto conclusione
Della tua relazione ma è proprio quello che anche noi diciamo e che cerchiamo di aver dimostrato anche con i fatti quello cioè della tutela del consumatore in questo caso del telespettatore perché non debbo certo ricordare al professor Bassanini
Come l'obiettivo primario
Il bene che si deve cercare di salvaguardare nel concepire una normativa antitrust
è proprio il mantenimento di una reale concorrenza farà le imprese
Intesa come effettiva possibilità per una pluralità di imprese di operare fra loro in modo competitivo
E dice congiurare la possibilità che qualcuno sia in condizione di impedire a nuovi concorrenti di accedere al mercato
Ma io credo e qualcuno lo ha anche ricordato lo ha ricordato anche il garante per l'editoria due minuti fa
In tutte le teorie economiche
E proprio l'intervento dello Stato il primo e il più classico dei correttivi a tutela del principio dalla concorrenza perché laddove opera lo Stato
Non è possibile al privato creare concentrazioni o Monopoli è proprio il presidio pubblico la garanzia e il limite dell'iniziativa dei privati lo ha detto persino pubblico l'ha detto che la RAI è la prima misura antimonopolistica ragione
Gli do ragione su questo non su altro per la verità
Ma se nel settore della tv lo Stato c'è prima ancora della nascita dei privati e la sua attività e così piena
Tre reti oggi tre reti piene perché se fino a qualche mese fa la Terza Rete
Era una Rete povera un parente povero
Forse negletta oggi
Forse perché ha un padre rinato politico che in questa sala sarà conosciuto ha certamente guadagnato una piena legittimazione e debbo dire che è affidata a un direttore di rete di grande vale valore intelligenza sta facendo passi avanti speditamente quindi è una terza Rete dieci anche il mio amico Sandro Curzi
Anche il TG tre
E oggi competitivo come forse non era in passato quindi la sponsorizzazione visto che adoperiamo la parola che ci avvicina a uno dei temi che sono stati trattati la sponsorizzazione
Di questa casa ospitale ha certamente giovato alla terza rete ma questo fa sì che il servizio pubblico oggi disponga di tre reti piene e che quindi faccia una concorrenza a tutto campo anche ai privati
E allora e al sistema nel suo complesso che bisogna guardare
Non guardare soltanto al polo privato per denunciare una presunta anomalia o un problema presunta posizione dominante voi però anche qui
A tentare di rispondere alle osservazioni del professor Bassanini sulla posizione dominante ma io penso che invece al sistema televisivo bisogna guardare nel suo complesso guardando cinque
Ago Vernarelli integro
Complesso dei due sedimenti pubblico e privato questo dico per adoperare una parola cala all'onorevole Borri
Ma in questo coro sistema la concorrenza deve essere vera i la competizione deve essere libera se veramente vogliamo assicurare il massimo dei vantaggi agli utenti
Perché è necessario che i concorrenti siano tra di loro in competizione in una libera competizione secondo le leggi del mercato che forse fino a qualche tempo fa
In questa casa non erano totalmente di casa ma che oggi anche oggi ho sentito invece e con soddisfazione
Riecheggiare
Ma perché la competizione sia vera sia autentica sia libera i concorrenti debbono essere messi in condizione di gareggiare
In quella par condicio che il sua Eccellenza Santaniello poco fa ci ricordava cioè debbono avere pari opportunità
Pari forza eguali punti di partenza pari dimensioni possibilmente cioè debbono avere la possibilità di competere perché la concorrenza è una gara tutti debbono essere messi in condizioni di scendere in pista percorrere con le stesse regole secondo le classifiche nella stessa specialità delle diverse specialità
Tutti debbono poter correre in condizioni di parità e poi vince il migliore anzi vinca il migliore io vorrei dire qui visto che è una sede politica
Un parallelo che qualcuno forse potrà giudicare ardito
Ma mi sembra di poter dire che le regole del mercato le regole della concorrenza sono le regole stesse della democrazia e non potrebbe essere diversamente perché sono le regole della libertà
E come in democrazia tutti debbono avere la possibilità di concorrere singoli individui e formazioni politiche partiti come alle elezioni tutti i partiti piccoli e grandi formazioni vecchie e nuove
Possono avere la possibilità debbono avere la possibilità di concorrere
Poi vince chi prende più voti
E non è che per far posto al movimento dei pensionati o al partito della Liga non so che bisogna ritagliare
Qualcosa i partiti maggiori allora che facciamo il partito comunista o la democrazia cristiana sono concentrazioni visti bisogna fare una norma antitrust anche nella politica che ritardi
Il consenso raccolto per ridistribuirle o con criteri che forse chiederemo poi alla commissione di cui ci ha parlato Rocco oppure al Garante dell'editoria criterio questo molto pericoloso a mio giudizio ma che dimostra nell'apparente paradosso quanto insidioso sia il discorso di chi astrattamente invocando certe regole e certi principi giusti arrivi voi a conclusioni assolutamente sbagliate anche perché è necessario scusatemi se rubo qualche minuto di piuma sono siamo stati oggetto di un'attenzione troppo pressante per non dover rispondere e alla concorrenza dicevo bisogna guardare
In una maniera moderna generale ampliata guardando cioè non soltanto proprio per salvaguardare quelle possibilità di ingresso dei nuovi soggetti
Alla a cui faceva riferimento molto bene il professor Bassanini
Alla concorrenza diceva bisognava guardare
Nella sua dinamica cioè bisogna guardare non soltanto alla concorrenza infettiva di chi in questo momento gioca ma alla concorrenza potenziale di chi cioè domani potrebbe giocare
Perché in questo sistema non è nessuno titolare per diritto divino di qualche concessione
Di audience o di pubblicità ma se l'avanguardia ignare sera per sera con il suo lavoro con la sua fatica con la sua programmazione e certa in questo sistema se qualcuno di quei soggetti che oggi vengono accusati di aver fatto troppe nel proprio lavoro e quindi di aver fatto troppa strada
Dovesse venir meno a questo impegno ci sarebbe certamente chi sarebbe pronto disposto e capace di riempire quello spazio questa è la concorrenza potenziale che è figlia d'altro canto di un concetto che in economia chiaro vi si studia quello del mercato potenziale
E un errore voglio citare un illustre professore il professor Picozza
è un errore immaginare il mercato come una torta tale che se uno prende perse una fetta più grossa gli altri devono accontentarsi di fette più piccole
In realtà il mercato generalmente può espandersi tende a espandersi deve espandersi se gli imprenditori venditori conoscono il loro mestiere in modo che la concorrenza diventi un processo dinamico
Chi è già sul mercato non beneficia di vantaggi decisivi se trascura il mercato potenziale
E un'ultima osservazione sempre del professore grossa
Il monopolio RAI proprio perché era monopolio Izudin quando era monopolio non sfruttò l'intero mercato potenziale lo lascio ai network privati che infatti
Svilupparono i loro affari pubblicitari in gran parte senza portarli lì alla RAI
Mai in aggiunta a quelli della RAI queste la storia di questi anni in cui tutti ho tanti hanno cominciato e poi secondo quelle leggi della gara della concorrenza della competizione ha vinto il migliore e andato avanti chi evidentemente ha dimostrato di saper fare meglio e di più
Di altri
Dice però lui Berlusconi tanto per parlarci chiaro
Ha corso troppo camminato troppo ha raggiunto oggi una posizione dominante
Ha una posizione che merita l'intervento del legislatore che possa punirlo retrocede Arlotta ridurlo ritagliare uno beh ma la vogliamo vedere un po'questa posizione dominante
Innanzitutto mi ha fatto molto piacere il riferimento che il professor Bassanini ha fatto alla normativa comunitaria
E ai famosi articoli ottantacinque ottantasei dei trattati istitutivi della Comunità perché uno degli equivoci che più frequentemente ricorrono nelle polemiche politiche o giornalisti che su questo tema
è che la posizione dominante sia una posizione illegittima e come tale è vietata repressa o addirittura da esorcizzare Corana temi no la posizione dominante nelle legislazioni moderne a una piena rilevanza giuridica e ciò che viene colpito nelle legislazioni antitrust
E ciò che viene colpito giustamente nella normativa comunitaria
Lo sfruttamento abusivo di una posizione dominante sfruttamento cioè abusivo in che senso
Nel senso di falsare le regole della competizione di falsare le regole della concorrenza di introdurre nel mercato degli effetti distorsivi
Capaci di impedire ai soggetti che già operano di continuare ad operare o capace di impedire ad altri soggetti di entrare nella competizione
Tutto questo non mi sembra che faccia parte nei della storia né del costume né dalla filosofia né dalla politica dal gruppo Berlusconi che ha lasciato che lascia con buona pace di chi dice otto reti
Sapendo di dire un'imprecisione spazio a realtà
Di chi voglia seriamente è veramente operare in questo settore anche perché
Ho sentito una parola nella relazione di Veltroni che non è proprio piaciuta quando accennando alle tre reti di Berlusconi al processo storico che ha determinato questa
Situazione perché è bene ricordarlo e dircelo con franchezza se non vogliamo essere ipocriti
Berlusconi non è andato a caccia delle reti perché aveva una pistola nel far West come qualcuno dice più attuabile più veloce degli altri no
Il frutto di questa di questo patrimonio oggi una realtà fondamentale nell'interesse del Paese degli utenti comunque dicevo il frutto di questa situazione un processo di selezione storica
Durissimo in cui si sono cimentati con ricchezza di mezzi e di uomini i maggiori editori del nostro Paese i Rizzoli di Mondatori i Rusconi
Che non sono stati ecco questa la parola che non mi è piaciuta Veltroni che non ci sono stati espulsi
Dal settore perché nessuno ha voluto espellerli o cacciarli non sono riuscite laddove un altro imprenditore è riuscito
E forse questo altro imprenditore è riuscito non solo per la sua riconosciuta abilità mi ha fatto piacere che Veltroni abbia fatto cenno anche ai meriti di un imprenditore come Berlusconi ma non è riuscito soltanto per la sua abilità imprenditoriale ma è riuscito anche e soprattutto per la dimensione della sua impresa
Perché evidentemente quel processo è stato così duro e quegli editori professionalmente così capaci hanno dovuto rinunciare perché quella non era una dimensione competitiva
Perché quel sistema non consentiva di competere con quel colosso che è la RAI con quell'anomalia del nostro sistema che riconosce tre reti piene al servizio pubblico ecco perché quel processo ha portato Berlusconi ad avere tre reti ed ecco perché il sistema misto che è una realtà
Piaccia o non piaccia del nostro Paese una realtà imprescindibile perché si è ritagliata e creata a beneficio degli utenti
è una realtà riconosciuta e consacrata dai cittadini italiani che certamente non vorrebbero fare passi indietro
Basta ricordare che cosa è successo quando qualche pretore oscuro alcune di quelle reti per rendersi conto
Di quanto ci sia rispondenza tra il sistema che la storia ha determinato e l'attesa dei cittadini ma a parte questa premessa io potrei
Se non avessi il timore
Di annoiare o di superare i limiti di quella clessidra che c'era stata giustamente l'imposta fare anche per cinque brevissimi flash se me lo consente il presidente un'analisi dei cinque settori o momenti nei quali
Più forte la polemica su questa presunta posizione dominante cominciamo dalle reti
Se è vero ripeto rapidamente quello che ho cercato di dire che la concorrenza riposa sulla possibilità di combattere ad armi pari finché la RAI avrà tre reti chi voglia far seriamente concorrenza alla RAI non potrà avere meno di tre reti
Lo impongono la politica di programmazione quella degli acquisti quella dei passaggi e questo senza togliere nulla sul fronte dei privati alla possibilità degli atti né degli altri network nazionali o specializzati che esistono e che operano e a quella miriade di emittenti pluri le Generali regionali o locali che fanno la fortuna di questo sistema pluralistico e articolato nel senso più ampio in quel senso
E in quel pluralismo al quale più volte Veltroni stamattina ha fatto riferimento e veniamo alle risorse questo famoso mito di una pubblicità
Che qualcuno annaspa sottraendo ad altri
Qualcuno evidentemente riesce ad ottenere una pubblicità più di altri perché ha risponde di più all'Offerta dei clienti e degli utenti ma comunque la Rai oggi ha una media d'ascolto
Del quarantasei quarantasette per cento
Proprio nei giorni scorsi tutti i giornali italiani hanno ospitato un bellissimo paginone della RAI che celebrava il primo anno di Auditel che sosteneva la preminenza in questo primo anno dell'ascolto RAI sulla gruppo Fininvest vero
Certo se andassimo a depurare quel dato
Dai gli orari del telegiornale cioè di un ascolto obbligato sulla RAI perché le reti Fininvest non hanno diretto ai telegiornali se depurato Simo quel dato
Forse quel paginone non sarebbe uscito o forse ne sarebbe uscito uno diverso ma a parte questa piccola parentesi
è chiaro che l'ascolto medio RAI oggi è intorno al quarantasei quarantasette per cento
Contro questo ascolto la RAI dispone del cinquantasette per cento delle Risorse TV Italia perché ai settecentocinquanta miliardi di canone di sponsorizzazione vanno aggiunti mille trecento mille quattrocento miliardi
Di Cannone quindi pubblicità più Canone fanno un monte di risorse che porta a un cinquantasette per cento delle risorse contro quarantasei quarantasette per cento di ascolto
E la Fininvest invece la tanto bistrattata Fininvest che fa incetta di pubblicità ha solo la pubblicità e non accadrà
E a un mille trecento mille quattrocento miliardi di pubblicità al netto di diritti di agenzie quindi
Un trentacinque per cento delle risorse contro un ascolto medio del quarantacinque quarantasei per cento diciamo quarantacinque do punti sotto
Alla RAI quindi c'è una disparità evidente anche in questo settore non c'è alcuna concentrazione
Frequenze e programmi
Be nella distribuzione delle frequenze altra cosa che qui abbiamo molto sentito e che il nuovo cavallo di battaglia di certi ambienti lo ha ripetuto pubblico come i ne ha fatto un proclama l'onorevole Scotti l'altro giorno su quel giorno
E sembra il nuovo cavallo di battaglia della
Della democrazia cristiana e mi dispiace dover constatare e lo dico con tutto il rispetto che un cattolico come me deve e porta ai vescovi mi ha fatto un certo effetto sentir parlare di frequenze e anche nel documento della sei al quale lo stesso Veltroni ha fatto riferimento questa mattina comunque nelle frequenze
La Fininvest occupa soltanto il quindici per cento
A parte il fatto
Che come l'avvocato Bonomo presente in sala si potrebbe insegnare
Non è corretto parlare soltanto di frequenze se non si parla anche di Potenza perché uno potrebbe occupare pochissime frequenze di grande potenza e servire un grandissimo lo tutte
Zona del territorio o una zona particolarmente popolosa e quindi raggiungere un numero di soggetti particolarmente elevato
E occupare invece tante frequenze di scarsissima potenza o in zone orograficamente
Particolari del nostro Paese per raggiungere pochissime persone quindi a parte la in proprietà e correttezza di far perno sul problema delle frequenze per una norma anti concentrazione
La realtà
Chiedo scusa ma è est siamo stati oggetto di tutte le relazioni e le contro relazioni non posso non tentare di rispondere almeno qualcuna delle osservazioni
Stringo rapidissimamente
Frequenze quindici per cento ma poi penso che non ci voglia nessun organo ministeriale per andare a dire quali e quante siano le frequenze in relazione ai programmi perché credo che faccia parte dell'esperienza di ognuno di noi il gioco del telecomando
E io credo che non esista nelle nostre case un televisore tanto moderno o telecomando tanto sofisticato che possa contenere tutte le offerte di programmati che sul nostro teleschermo possiamo avere serie per sera
Credo che la media in Italia sia ormai a quota trentanove
E allora
Dire che non c'è pluralismo mi sembra veramente una in proprietà
Informazione e certo qui il monopolio cioè ma non è certo della Fininvest e della RAI come cittadino posso anche riconoscere che il servizio pubblico ha dei diritti il sistema deve riconoscere al servizio pubblico una posizione diversa non voglio contestarlo ma come si faccia a voi a contestare a Berlusconi una presunta posizione dominante
Nel nome dell'informazione cosa che stamattina qui è stato invocato da più parti perché proprio all'informazione
E alla particolarità di questo settore Bassanini ha fatto riferimento per distinguere il settore manifatturiero da quello dell'informazione i giustificare quindi una normativa speciale per il settore televisivo
Che faccia perno sull'informazione dove si faccia ad invocare l'informazione che a noi è preclusa come preclusa la diretta quando il monopolio in questo settore e della RAI piuttosto e qui non voglio ripetere un argomento che polemicamente lo do Prado qualche altra volta e che sono fa piacere agli amici della RAI presenti in sala piuttosto mi posso chiedere se sia giusto usare il servizio pubblico cioè il momento dell'informazione il telegiornale
Per promuovere il momento commerciale quando si deve attraverso il telegiornale fare la concorrenza alle reti commerciali quando si propaganda sul telegiornale
Fantastico
Prima avete sentito tutti gli accenti sdegnati con i quali l'onorevole Bubbico denunciava l'interesse dei giornali
Fa scandalo di ogni problema che riguardi la RAI e l'allusione a Celentano dei contratti più o meno misteriosi era evidente
E io mi domando come si possa dire una cosa come quella quando il telegiornale di prima sera alle otto tutti i sabati sera e anche prima e anche dopo
Fa da traino a Celentano ecco
La commissione tra servizio pubblico il servizio commerciale forse meriterebbe un'attenzione maggiore da tanti così severi censori del gruppo privato
Se uno imbocca il servizio pubblico e in nome del diritto dell'informazione di tutti i sacri principi di base Dini e Veltroni rivendica una posizione di privilegio
O comunque particolare poi non può confondere questo momento con la concorrenza commerciale è vero che Bubbico ha parlato di legge come privilegium con una concezione che non mi è apparsa per la verità molto democratica parlando
Scomodando un antico brocardo latino per dare una visione della legge che non mi sembra perfettamente in linea con i tempi che viviamo
All'informazione si aggiungerà Diretta la diretta non è solo telegiornale non voglio dire a una luogo comune che è ovvio ma che contiene una gran parte di verità
La televisione e diretta lo specifico televisivo e la diretta pensate soltanto che cos'è lo sport senza la diretta
La Fininvest fa molto sport e credo lo faccia anche bene ma pensate a quanta parte dell'aprile rinuncia quando manda in onda
Magari riprese splendide ma risultato acquisito riconosciuto come si fa ad appassionare un incontro di pugilato se si sa già chi è finito al tappeto casco medio-bassi forse
Dovresti cercare di chiudere chiudo no ci vogliono retate improvvise
Gli argomenti se sono tanti sarebbero tanti e chiedo scusa se forse approfittando del tempo ho esagerato però credo di avere almeno un'attenuante quella di dovere una risposta
Sia pure telegrafiche come avete visto anche concitatamente pronunciata per cercare di stare nel minor tempo possibile
Non solo alle del alle relazioni introduttive ma anche ai saluti che sono stati portati che hanno introdotto degli argomenti e dei temi
Che a mio giudizio non voglio dire di sentissero di una visione pregiudiziale del problema ma che per lo meno pecca vano di scarsa informazione Veltroni ha parlato
Di quindi la via prenderà soltanto come un tentativo di legittima difesa che si deve fermare a metà solo per rispetto dell'uditorio ma sappiate che di argomenti a difesa della verità
Più che del sistema nel quale credo ce ne sarebbero ancora tanti che potrei parlare ancora un'ora grazie e scusate
Diamo ora la parola per l'utilizzo per tutta la mattinata ben più in ritardo rispetto quello che prevedevamo ad Emilio Rossi tutti vicedirettore generale
Ospita di essere presenti da parte del presidente della Federazione degli editori Giovannini e della segretaria della Federazione della stampa Giuliana Del Bufalo
Ma
In questo in questo villaggio di cui
Non da oggi vi servite come immagine io credo di essere un po'uno degli anziani del villaggio
La casa in cui abito inutile dirlo è la Casa RAI quale quale collocazione abbia poi nel villaggio magari lo vediamo dopo i quali dimensioni
Proprio per il incarico ed esperienze che mi porto appresso credo di poter dire all'amico letta che
Su alcuni casi su alcuni punti per esempio quello dell'accerchiamento possiamo avere utilissimi scambi di impressioni perché la sindrome da accerchiamento chiedo che sia una cosa molto complessa molto sfumata molto soggettiva debbo dire che a più riprese e secondo me non immotivati ma niente in questi ultimi anni e mesi settimane
E in ragione di operazioni di mercato in ragioni di accaparramento degli indizi in ragioni di campagna di stampa
Guarda un po'la stessa impressione l'avevo avuta io che sto in RAI
L'ho letta dice anche
Pur dando atto e il e il dare atto naturalmente
Reciproco negli stessi termini
Che finito fortunatamente l'epoca del monopolio
La RAI posso dire è
E in linea su questo
Se c'è qualcuno oggi in Italia che è persuaso che il monopolio è finito
E che occorre prenderne atto ogni momento della giornata questa la RAI l'Agenzia della il punto mi pare un altro il punto è e non per caso si fanno convegni come questi come tanti altri e tante persone si occupano di questo problema e tanti studiosi e politici si arrovellano punto se non ci sia il rischio che ad un monopolio dopo tutto pubblico voluto dalla legge
Regolamentato controllato ripetutamente la sentenza della Corte costituzionale
Non abbia a sostituirsi al o non sia già per sostituirci sì un altro monopolio non certo in mano pubblica non certo regolamentato questo il punto
Si potrebbe andare molto indietro nel tempo
Tutti ricordiamo che il problema della della televisione privata come si diceva allora è nato come tipica battaglia di libertà è stato ricordato qua Telebiella mi ricordo mi pare fosse il primo il primo mese
Poi si è regolamentata e autorizzata dalla Corte costituzionale all'emittenza locale voi ancora nell'ottantuno la Corte costituzionale ha detto per l'eventuale missioni a livello nazionale a parte altre considerazioni ritengo indispensabile che
Ci sia una legislazione antitrust
Fino ad oggi di questo nominato niente
è nato invece una situazione di fatto che ha le dimensioni imponenti
Ripeto imponenti rette più corretti meno che tutti conoscono anche qua stamane è stata ricorda
Di qui
La esigenza di queste decise di questa legislazione antitrust non entro nei particolari e perché non sono un tecnico e perché se ne è parlato abbondantemente non credo che potrà aggiungeremmo
Debbo dire che la regola delle tre reti come minimo vitale
Più ci rifletto
Più mi pare incomprensibile e ingiustificate
A parte il fatto che allora per essere sicuri che davvero non ci sia quel tale monopolio
Ho due o può se vogliamo perché anche il gruppo non è un bene
Bisognerebbe essere certi che l'attuale sistema e di disponibilità di frequenze e di disponibilità di risorsa ammette a metà la possibilità di inserimento di altre Troiani
Non unità operativi altre tre attese altre tra S tre prendiamo in parola letta è L'Unità minimale vitali
A parte il fatto ancora che
Mi pare di averlo già detto un'altra volta ma io ero rimasto molto colpito quando acquisendo la terza delle sue Ferretti Berlusconi parlò di salvataggio ora sono molto sconcertato non ho ancora finito di estro dalla volta in cui l'ho sentito dieci giorni fa perché vengo a scoprire che mentre apparì Milva come Salvatore in quel momento il presidente dice il leader di Fininvest era invece un salvato
Cioè faceva un'operazione che anziché salvare Retequattro salvava se stesso garantendogli quel minimo vitale ora probabilmente non è così probabilmente è sbagliata effettivamente la regola la regola dei tre
Credo poi che sia oltre a tutto in confrontabile il fatto tre reti pubbliche contro cioè rettifica
A parte il fatto che non mi pare mi riservo di verificarlo posso anche sbagliare ma non mi pare esatto che non ci siano esempi di sistemi pubblici con tre o più ricchi
Tanto per cominciare la Gran Bretagna parziali tutte le libertà a un insieme di reti televisive che si possono considerare a guardare la sostanza delle cose come totalmente pubbliche per il governo
Molto architettonico
Anche molto pragmatico com'è nelle tradizioni quella città giuridica e politica che le contraddistingue e le discipline
La Germania federale a due reti di Lainate e una rete dell'attività di essere e solo nel recentissimo atto in testa attuale di qualche mese fa
Ha introdotto una possibilità di accesso di privati con regole di quel tipo
A parte il fatto infine che non si può accettare la regola di altro ammesso che sia vera secondo me non è che altrove
Nessuno degli organi pubblici Axel reti e poi non accettare quel che accompagna
In quei sistemi questa eventuale e non confermata presenza e cioè la presenza di precise vincolanti norme antistress
Naturalmente siamo tutti d'accordo che non si tratta di punire che non si tratta di perseguitare
Che non si tratta di disconoscere i meriti che pure ci sono perché è giusto tanto più ultrà avversari riconoscere con tutta lealtà e con tutta franchezza certamente
Che ha messo insieme lì il sistema Fininvest e personali di grandi capacità su questo non ci sono dubbi sarebbe belle meschino disconosce
Ciò presso
Mi pare che il punto centrale che non ho il dovere almeno che dal mio punto di vista va ricordato non si ricorda mai abbastanza e che non dobbiamo accontentarci delle parole
Il sistema misto o è una realtà o una burletta transitoria
Mi spiego meglio si parla di previdenza cit di situazioni visibile
A parte il problema della dire
E dell'informazione in quanto sia legata alla diretta perché informazione Fininvest ne fa e e e tutt'altro che indecorosa anziché pienamente decorosa dato il livello dei colleghi che vi sono valorosamente impegna
Il problema della Beretta sta in questi termini
Nessuno pensa di negare la diretta l'interconnessione la posizione secondo giusto secondo me naturalmente è una mia opinione è
Che la diretta non possano essere data aggiuntivamente ad una situazione di concentrazione che si ritiene eccessivo
Non possa essere data neppure provvisoriamente finché quella situazione che si ritenga eccessiva non viene corretta
Mi spiego meglio Oppi delle due l'una o va bene così e si dia tutte le dirette tutte le altre cose che si ritiene o se il legislatore ritiene che pur ponendosi su posizioni molto più concessi che in qualsiasi altro Paese del mondo vadano per esempio date a Fininvest
Due limiti lasciaste affidate concesse comma seconda della terminologia che volevano operare due reti
Non è e perché il tre o più di tre è una posizione eccessiva mi pare che sia contraddittorio in se stesso ammettere che sia pure per un periodo transitorio a quella posizione che il legislatore si suppone giudichi eccessiva venga sia pure transitoriamente aggiunto ancora qualcosa perché il la concentrazione che si muore in modo per un periodo che di cui poi ignora avemmo la durata sia ulteriormente rafforzate
Detto questo con onestà credo a proposito della diretta
Vorrei osservare qualcosa sul fronte del servizio
Mi pare che qua sia stato detto che e l'avevo già sentita in un'altra occasione e mi aveva colpito
Che una delle norme antistress che abbiamo a disposizione e l'esistenza del servizio pubblico avviene del resto anche in altri sistemi meno sofisticati che non quello della comunicazione televisiva
Cioè di per se stesse la presenza del servizio pubblico è un fattore di equilibrio di compensazione dell'intero sistema
Deve essere però naturalmente una presenza efficace una presenza non mutila non anchilosata non intesi
Ora che cosa caratterizza in servizio pubblico imitati
Un insieme di obblighi un insieme gli obblighi espliciti o impliciti di prestazioni dovute opere connessione per tradizione ritenute dovute otto vero museo opportuno
Parlo
Della
Molto per esempio dell'articolazione in ventuno sedi regionali ventuno telegiornali regionali ventuno giornali radio nazionali parlo delle orchestre tricolori parlo della politica di sostegno all'industria cinematografica parlo del Dipartimento scolastico educativo parlo della varietà del palinsesto
Credo per esempio che
Uno dei dati che forse sfuggono è che la percentuale di telefilm il rapporto e la presenza di delle firme d'acquisto tra un palinsesto complessivo medio RAI è un palinsesto complessivo del maggior gruppo concorrente
Sia un multiplo di sette otto dieci a seconda delle settimane
Parlo soprattutto della elevatissima percentuale di autoproduzione
Bene di tutte queste cose che sono in parte obblighi in parte interpretazioni di una situazione di obbligo non solo non ci vogliamo spogliare ma
Nel per quello che posso dire personalmente decisoria
Presidenza nel nostro mestiere siamo qui anche per qui siamo finiti anche perché quello proviamo prestabiliti anche per
Poi ci sono altri fattori che stanno a mezzadria fra il lodevole quello che si può come dire migliorare o rettificare e riguarda un certo sistema dei controlli forse eccessivi fitti istruzione azione
Da aggiornare di i appesantimenti che in parte sono tipici connaturati al fatto stesso di essere un servizio pubblico in parte potrebbero e dovrebbero essere all'eccesso
Poi ci sono però i privilegi con segno negativo
Che ebbene qualcuno li sa mai bene che siano anche ripetuti e con molta chiarezza
Le reti tra televisive e radiofoniche sono a tutt'oggi le uniche autorizzate legittime in Italia dal punto di vista di tutte le procedure prescritte dall'Arci
Ogni impianto a RAI che nasce nasce attraversa una faticosissima operazioni di pianificazione generale di pianificazione esecutiva gli esami di autorizzazioni ministeriali che a volte richiede a
Credo che questo non avvenga per nessun'altra emittente televisiva o radiofonica qui non questione di tuo poi
Probabilmente
Non si sa non lo so tanto per citare un altro elemento che
I diritti d'autore pur fatto saltare delle differenze che vanno delle differenze di palinsesto che vanno pensate sarebbe ingiusto trascurare
Costano alla RAI credo sei sette volte quello che costa alla Fininvest
E parlo di decine di miliardi
Questo sempre a proposito di decisivi
Perequazioni sperequazioni e infine soprattutto il ora qui credo che veramente bisogna essere chiaro
Prescindendo dalla dalla anzi mettendo in pienamente e lealmente in conto il fatto che la RAI ha in Canada e la pubblicità
Nonostante questo nonostante il la RAI abbia e canone e pubblicità e Fininvest come giustamente dal suo punto di vista rileva abbia la sola pubblicità la tendenza
Non a caso mi pare proprio letta ha parlato che bisogna guardare alla dinamica prossima ventura del mercato guardiamo allora alla dinamica prossima ventura dei ricavi
I i ricavi tra la somma dei ricavi RAI Canone compresi e la somma dei ricavi Fininvest si sono ormai ravvicinate moltissimo calcoli che ragionevoli verificabili di in contraddittorio quando si vuole portano a prevedere che in brevissimo giro degli anni intorno al novanta ci sia un raggiungimento e forse un sorpasso
Se a questa indicazione affrontiamo la serie di oggi diretti o indiretti di caratteristiche specifiche che ho detto prima
Dipartimento sedi regionali autoproduzione al settanta per cento controlli pubblici eccetera eccetera lascio a voi dedurre
Quale sia da quale parte tenda il rischio di monopolio Oddi penalizzazioni questo mi pare che si che vada a detto a chiare terza rete che ora è diventata potente ma e anch'io a parte il fatto che siamo ancora a valori
Molto limitati
Credo che sia giusto si sappia che tutta una parte quella parte d'Italia per fortuna in diminuzione ma non tanto che non riceve la terza rete non lo riceve per una scelta restrittiva della RAI
Non riceve perché la convenzione Stato RAI del mille novecentottantuno
I suoi due articoli dieci e il dodici se la memoria non mi fa sbagliare in ragione allora quella che pareva essere una battaglia di libertà
Con una situazione credo che ha scarsi forse nessun precedente il professor Santaniello
A venire anche il concedente l'amministrazione pubblica concede
Incoraggia se per non dire prescrivesse la concessionaria non ad estendere al massimo il segnale della Terza Rete per servire al massimo il pubblico
Ma gli suggerisse per non dire nulli prescrivesse di limitarlo entro una certa soglia che era al sessantacinque per cento
Anche questo credo che sia una cosa che spesso non si sa
Ecco credo
Sostanzialmente di di di avere finito vi chiedo scusa forse c'è stata un po'di partecipazione nella nella mia nella mia esposizione
Torno a dire di essere persuaso che il servizio pubblico possa esercitare una nell'interesse generale
Non certo l'interesse di chi ci lavora un una funzione di equilibrio importante nell'intero sistema
Sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista economico e di politica industriale documenti chiamo che cosa significa controllare la quasi totalità della pubblicità italiana per gli effetti in torte ciò che serve
Infine nel settore della ricerca della respinta della sperimentazione
E ancora vorrei dire che una verità fondamentale secondo me non va mai dimenticata
Che un servizio pubblico che ero inseguire soltanto la qualità non ti debba non badare alla qualità
Ma per inseguire soltanto la qualità e non preoccuparsi dell'oggi si riducesse ad essere un servizio pubblico per pochi sarebbe un servizio pubblico fallito
Quello sì sarebbe davvero uno spreco per la comunità perché manterremo insieme in piedi la più grande industria culturale italiana per servire una minoranza ricalcando quella che mi pare essere
Credo siamo tutti d'accordo una colpa storica della cultura italiana abbiamo detto tante volte in varie sedi notoriamente accademica elitaria aulica di corte e così via
Forse c'è stata una una certa concitazione nella mia esposizione dovuta ad un attaccamento che
Comprenderete a questa vecchia casa che forse è l'Empire State Building però accanto sono cresciuto e forse più alte le due Torri del commercio come si chiama
Ecco l'unica cosa l'unico segnale mi premerebbe consegnare è questo
Non crediate che la televisione contenga o no informazione esplicita contenga o no la diretta sia un divertimento sia un giubbotto la televisione non solo un grosso business è un grosso strumento in una civiltà moderna più ancora lo diventerà nei prossimi anni con il crocevia di tecnologie enti sviluppi sociali
Che che ci aspetta quella che abbiamo davanti è una grossissima questione politica di di politica al in senso architettonico una volta
Scuole con le quali ho qualche familiarità parlavano di bene comune
Oggi forse a livelli di di politologi a debole si parla che so io di di
I giustizieri diluitivi politiche di giustizia a a scuole più moderne credo però di esserne uscito e spero di se riuscite a far capire che cosa intendevo dire grazie scusate per l'attore
Ringraziamo coloro che sono intervenuti sospendiamo i lavori riteniamo alle ore quindici e quindici
Iniziale intervento attribuendo a questa Federazione Radio televisioni private
Punto
Che credo debba essere valutato il tutta la sua importanza
Ed è quella di costituire di rappresentare di essere nata per rappresentare
Il primo elemento di sintesi degli interessi diversi
Interessi che vanno dalla crampi emittenza privata nazionale straniamento ascoltato
Collega letta
Alla emittenza più piccola più ridotta quella ambito non solo regionale ma addirittura provinciale o municipale
Un modo un un tavolo quello della FRT
Per la ricerca di regole fondamentali di convivenza in un mercato che i governi che si sono succeduti in Italia da undici anni
Che il Parlamento non è riuscito a regolamentare
E io credo che qualcuno su questa vicenda su questi risultati un'autocritica dovrà pur farsela
Devo riconoscere riconosco la coerenza della posizione del Partito Comunista Italiano in questa vicenda
Per la regolamentazione radiotelevisive non posso non debbo riconoscere altre coerenze
Anche nel momento in cui oggi si affermano posizioni che tendono a trovare soluzioni
Traumatiche ad una assoluto ad una situazione che in buona parte hanno contribuito ad alimentare determina
Mi riferisco tanto per non rimane nel vago all'intervento che stamane ha fatto qui l'onorevole pubblico e chi una settimana fa ha fatto al convegno dei giovani
La domanda che lo abbiamo posto una settimana fa all'onorevole pubblico senza ottenere risposta
Perché era appena uscito dopo aver bruciato il suo intervento perché io ripeto qua anche a nome del presidente Rebecchini non inutilmente perché l'onorevole pubblico ha fatto il suo intervento e si è allontanato e dove era l'onorevole pubblico in questi undici anni
Questa domanda che al quale noi come Federazione radio private attendiamo una risposta
Devo dire tra l'altro
Che
Danni
Uno come me come chi vi parla che lavora nella emittenza televisiva a livello regionale danni denuncia denunciate denuncia il pericolo di dei ritardi che si rappresenti costituivano dell'ansia ammonta assommavano nella nella tentativo deve non Progetto regolamentazione dell'emittenza televisiva mentre andavano avanti i processi industriali processi di musealizzazione e di definizione di un assetto televisivo
Devo anche ricordare a me stesso soltanto per memoria storica che alcuni anni fa persone che oggi
Lamentano i risultati di questa abbandono legislativo del settore ci contestavano
Nell'affermazione che andando avanti su questo piano si costituivano realtà che sarebbe stato difficilmente regolamentare a posteriori che sarebbe stato semplicemente ricondurre in una armonia di mercato a posteriori ed erano coloro che allora rappresentavano per esempio interessi come quelli di Mondadori come quelli di Rusconi che poi alla fine regione e tutto sommato detta quando dice non sono stati sponsor alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca perché evidentemente sono trovati nelle condizioni di no dell'Occidente di non
Tiene la concorrenza
Queste stesse persone tre due tre quattro cinque anni fa non accettavano il principio di una regolamentazione ma rivendicava loro stessi il diritto di fotografare l'esistente di non dover non poté sconvolge quello che si stava interviene
Purtroppo risultata credo che è quello che qui viene dell'oggetto ma anche su base non possiamo non avere memoria storica
Devo dire che voi stessi all'interno la federazione editori abbiamo cercato con qualche successo anche di sostituirci di surrogare alle carenze del del del legislatore tentando di darci delle regole fondamentali
Del gioco
Esempio quello di
Regolamentare la pubblicità il mercato pubblicitario di riservare alle reti nazionali il mercato nazionale di lasciare alle reti locali e mercato locale
è un discorso che aveva un suo valore che ha avuto un suo valore quando è stato fatto che oggi dovrà essere affrontato ex novo perché le situazioni sono tante perché ci sono stati c'è stata una evoluzione o involuzione a secondo dei punti di vista del mercato televisivo
Per cui non si capisce più dove arriverà il discorso la pubblicità nazionale dove arriva il discorso è uscito dal locale cercheremo anche questo di affrontarlo di darci una regolamentazione
Una
Un'affermazione però deve essere qui ripresa secondo me valutate per il valore prima l'affermazione che il professor Zaccaria affatto sette giorni fa a Firenze
Affermazione che io sposo completamente perché mi convince la certezza di una valutazione di quella che perché e che deve essere l'assetto per mercato radiotelevisivo
Cioè l'approvazione dei tre livelli di questo mercato
Riconoscimento che esiste e che la la che che vede il futuro sarà esaltato ulteriormente un livello sub nazionale
Un livello nazionale è un livello che il professor Zaccaria ha voluto amabilmente per finire in frase infra razionale che io invece molto più cordialmente definiscono carne
Perché soltanto se abbiamo presenti questi tre livelli e se li apprezziamo in tutto il loro valore in tutta la loro consistenza non riusciremo a anche a trovare elementi di convergenza e di media di possibile accordo su quello che deve essere la legislatura
Di regolamentazione dell'emittenza privata
Noi oggi purtroppo assistiamo e non solo per colpa del privato anche per colpa del pubblico assistiamo ad una radicalizzazione
Del mercato trappola pubblica Paolo privata a livello nazionale
Devo dire credo che nessuno mi può sospettare di partecipare in questo senso
Che se ci sono forze politiche che abbiamo e che si devono fare una forte autocritica su come sia andato in evolvendo in convento a secondo dei punti di vista il mercato televisivo Italia ci sono anche forze imprenditoriali che devono fare lo stesso discorso e non mi riferisco certamente attivato
Io credo che al di là delle cose saggi importanti che ha detto anche stamani dottor Rossi credo che per esempio la RAI non posso uscire Mulé d'autocritica da un discorso di questo genere
E quanto l'ultimo esempio non lascia perdere tutto il resto è già caduto Italia Lucia
Ma ci siamo domandati e ci domandiamo perché Montecarlo presente finito come è finito e Pecchia e Capodistria è finito come sta finendo
Ci domandiamo quale tipo di politica presente ha fatto la RAI per tutelare un patrimonio nel quale era entrata che di cui aveva detto di tutelare tanto da costringere da una parte
Un
Ma riferimento privato com'è com'è ma troppo attentare accordati al tema al di fuori di quelle che sono pensa rare tanta una una realtà come capolista
Che si erano inserite si riferiva alla RAI a rivolgersi ad antenati
Cioè io non so quali sono gli accordi intercorse per esempio fra il gruppo Berlusconi e Capodistria so certamente che la RAI non ha fatto quello che poteva fare
Per mantenere dalla tutela e all'interno del suo del suo ambiente d'influenza una realtà come caratteristica
Quindi vuol dire che il discorso non può mai estraniarsi completamente da quelle che sono le deficienze le difficoltà anche di fare una politica di un certo rilievo all'interno del
Poi il Pubblico
Ma a me interessa diceva prima Leporiere affermare questo principio che il discorso del legislatore qualunque esso sia
Vada a definire esattamente i livelli diversi del mercato radiotelevisivo
Questa la realtà della televisione privata Radio televisioni private nate per l'esplosione di un'esigenza chi era evidentemente nelle realtà delle cose
è nata per dare voce alle comunità locali per dare voce alle realtà locali
Per per in tour e per dotare le questa realtà locale di una loro presenza effettiva come presenti non c'è una voce che servisse a raggiungere
Tutta l'intera collettività senese a coagulare
Il rapporto fra all'interno di una collettività come quella locale regionale
E siccome rappresenta all'interno della FRT questa realtà in modo specifico
Credo che un'attenzione particolare del paese che servano a questa realtà riservata a livello di mercato riservata a livello di diritto di presenza all'interno del mercato
Credo che per fare per arrivare a casa a questo tipo di concussione a questo tipo di
Il riconoscimento di questa realtà non sia possibile come dire arrivare a una qualche forma di regolamentazione e stranianti così
Dalla discorso dalla presenza di tanti interessi di una realtà importante come questa e non so per esempio se l'onorevole pubblico stamane si riferisse anche a questo tipo di devo dire che francamente si parla troppo poco
E si parla poco troppo poco per esempio dei processi che portano determinata realtà locale a cercare Ganci col sul podio nazionale privato o pubblico l'abbiamo oggi il gruppo Fininvest che alimenta di pubblicità e di programmi alcuna realtà locale abbiamo la stessa RAI che alimenta di programmi e di pubblicità con iniziativa recente giudici queste delle alcuna realtà locale non ci siamo ancora domanda non ci domandiamo perché questa realtà locali non trovano gli strumenti se stesse per affermare una presenza una presenza del mondo nel mercato tre mesi altresì sul problema del mercato radio italiano discorso forse è più semplice mi soffermo in modo particolare che lo conosco metro uno studio suo mercato televisivo per riaffermare la validità dei discorsi che ci stiamo facendo carico sulla difficoltà per esempio di creare consorzi fra emittenti locali autonomica pare in grado di funzionare e di alimentazione che la pubblicitaria sulla difficoltà di creare realtà cooperative all'interno Tigres lo stesso mercato tra realtà tra emittenti locali sulla dimenticanza che di questo polo di questo polo che alla sua sul valore culturale somalo dimissione sia poi in sede in sede prepolitica un programma
Resta un fatto e su questo io credo che dobbiamo prendere coscienza che il mercato pubblicitario locale non approva non alla forza di alimentare realtà imprenditoriali che avendo ormai investimenti e dimensioni estremamente elevate anche nonostante la loro dimensione
Dallo copertura di mercato molto parziale
Una emittente che voglia essere professionalmente apprezzata che voglia fare televisione in grado di di ad assicurare una presenza effettiva sul mercato a Investimenti di grossa portata ed ha quindi bisogno di alimentazione sul piano economico virgola della stessa la stessa dimensione
Allora
Dobbiamo in qualche modo qualunque progetto dice si farà atte a finire pre vedere questa situazione valutare questa situazione darà questa realtà dei buone possibilità atti autofinanziarsi e musica di trovare almeno potenzialmente il modo di poter depose garantisti potersi garantire la prospettiva concludo questo intervento che voleva essere la testimonianza di una realtà che altrimenti rimane rimane fuori dal dibattito come spesso succede che qui locale avendo dottor Letta affermato in questa sala la posizione dell'emittenza nazionale concludo con una con un invito al Partito comunista ma anche alle forze politiche creano
è quello di non trascurare il valore di un confronto con le forze imprenditoriale che operano nel settore radiotelevisivo sul proposte che si andranno a formulare europarlamentare una proposta che naturalmente non non tende a a specificare qui in questa sale questa sede le possibilità di il confronto e il piede di incontro attorno precedenza rovescia possibile attorno ad un tavolo più giù più ristretto in cui si possa entrare sostanzialmente all'interno di ogni ione particolare sino a formulare e credo di interpretare anche se naturalmente la proposta oggi erano poste del tutto personale Prodi e interpretare l'orientamento e il pensiero degli imprenditori che si raccolgono attorno alla tentazione radiotelevisiva
Se
Affermo la disponibilità nostra l'invito nostro partito comunista cinese ha presentato lì la sua proposta di regolamentazione la sua forma la sua proposta di Actinvest la proposta di andare a incontri più selettive incontri più più più pregnanti sul piano del confronto
Dicendo che noi stessi affermato del vicino che noi stessi imprenditori abbiamo desideriamo vogliamo attendiamo delle una forma di regolamentazione che dia a ciascuno di noi certezze però sta attività
Cioè che non costringa come è accaduto fino a oggi andare avventurosamente alla ricerca
Di equilibri in termini di mercato che possono essere sconvolte da avvenimenti che difficilmente controllabile noi stessi come sta accadendo di queste ultimarlo queste ultime settimane questi ultimi mesi
Quindi Ladispoli da nostre è un pentito perché il discorso sia riportato in un a ai livelli di un confronto io credo sia la certamente costruttivo perché è arrivata una volontà di trovare una soluzione che dia molte possibilità di prendiamo all'imprenditore di lavorare con serenità e con fiducia e alle forze politiche abusiva di legiferare sapendo di legiferare naturalmente a ciascuna sono al proprio livello di responsabilità andando verso una definizione del mercato che non può più continuare a vivere altre nella nella nella indefiniti i ribelli della incertezze nella oscillazione delle condizioni di mercato che sta diventando sempre più come dire schizofrenico sempre più pragmaticamente incerti grazie
Grazie per altri interventi evidente assistiamo al tredici minuti
No no non lo sa presidente della attrice comica
Quale ulteriore condizione
Se ce ne fosse bisogno mi sono fatto stamattina
Ascoltando
Suggestive descrizioni antiche appassionatissimi
Che i dominatori di questo villaggio sono due sempre di più
E sono i dominatori della televisione
Sono i grandi duellanti
Che rischiano di emarginare l'altro sistema dell'informazione
Tutti conveniamo sulle regole che sono
Della realtà
E alla società della Costituzione che sono in noi stessi che sono in voi sentì libero consente dico questo noi come giornale di partito che sono in noi giornali di partito
Veltroni pluralismo delle informazioni pluralismo delle voci pluralismo dei mezzi
Intanto io voglio dare atto qui a colleghi parlamentari che si sono battuti con la legge sessantasette
Quercioli Aniasi stamattina relatore Bernardi
Ed altri
Che sono stati i giornali di partito di sono battuti in Parlamento per non essere da una parte mie privilegiati ma contemporaneamente ghettizzati
Quante volte abbiamo sentito dire nelle lunghissime riunioni del comitato ristretto ci sono anche altri funzionari Presidenza del Consiglio che hanno partecipato a queste riunioni
Uscito da Rizzoli entrate nel comparto del finanziamento ai partiti e li avrete più risorse
Non l'abbiamo fatto per ragioni di principio di dignità editoriale l'abbiamo fatto perché abbiamo capito
Che la scomposizione dell'editoria e della carta stampata non poteva vivere da una parte provvidenze solo per i giornali cooperativi e per i giornali di partito dall'altra tutti gli altri c'è un dato oggettivo che è discriminante della potenzialità ed è la possibilità di vita e che la legge sessantasette affermato anche se mi auguro che non sarà interpretato e applicato in modo distorto
C'è un dato oggettivo non soggettivo chiunque sia l'editore alla stessa dignità un partito avrà la dignità del grande imprenditore italiano del più grande imprenditore italiano andiamo a verificare chi è di dietro il giornalino verifichiamo l'oggetto giornale cioè l'oggetto mezzo e verifichiamo di dietro rispetto alle regole del gioco le regole proprietà ma non ci può essere un elemento soggettivo né privilegiate di discriminante allora l'elemento discriminante cos'è il rapporto della pubblicità rispetto ai costino e abbiamo detto perché abbiamo detto i costi e la questione può essere pericolosissima per i corti possono essere contiamo perché il l'avvento di un giornale in perdita è l'ha detto più alto il costo e pertanto il riferimento sulla gente più alto per dare più garanzie
Allora a questo punto cosa aggiunge giunge che ben ventotto giornali e quando saranno pubblicati c'è una sorpresa per tutti venti giorni Alitalia anni
Hanno chiesto questa provvidenza cioè non raggiungono il quaranta per cento della pubblicità sul loro posto e la pubblicità e l'ossigeno
L'informazione non ha un ricavo gli autonomi sufficiente per vivere per svilupparsi e pertanto a un secondo Riccardo essenziale strutturale e che era il capo della pubblicità allora la disciplina della pubblicità è un elemento determinante pertanto le regole così opportune così necessarie per questo futuro che ci auguriamo prossimo
Debbono anche individuare la rende le determinazioni la pubblicità viene individuata la legge centosette in funzione degli enti pubblici che fanno comunicazione sociale ma non viene individuata rispetto a tutto un altro grande comparto che emette i giornali deboli i giornali deboli in una condizione di impotenza
Di difficile sopravvivenza l'assurdo che da una parte la legge stabilisce che il criterio di riferimento per giudicare un giornale sia la pubblicità dall'altro settore in pubblici quanto avrei voluto che fosse il presidente presidente darà
E altri
è concepibile che in questo pluralismo in questa democrazia in queste proposte giustissime della legge antitrust sia dato
A un operatore pubblico di non potere fare una pubblicità attiva cioè passiva per per lunghi cioè di sponsor dentro il mezzo pubblico
Non è a conoscenza che il Consiglio non so di chi non lo voglio citare siderali della sinistra vieti ai giornali di partito la promozione del proprio mezzo mentre questo è consentito tutti paragonando il sì la questione mi dispiace di ricordarlo a quelle che
Promuovono società di gioco giochi d'azzardo e altre un'altra categoria non dico no non esaltante comunque della società
Nello stesso momento
Questi giornali vengono discriminati da interi settori i quali sono governati nel modo più rigido da lottizzazioni di partito
Ma si salvano la loro anima dicendo con una delibera del consiglio che non si può dare ai giornali di partito nei pubblicità né promozioni mi altri interventi
Io ho prospettato stamattina proprio intervenendo il pomeriggio queste situazioni del garante e noi no comincia noi come i giornali di partito che abbiamo sostenuto questa apertura in Parlamento
Che abbiamo determinato la possibilità perché dentro i giornali ancora usufruiscono affinché non raggiungono il quaranta per cento di pubblicità una potenzialità una possibilità di espansione
Che il garante dell'editoria deve intervenire su questa questione
Per intervenire per la parità di trattamento
Che qualche volta è preclusa nell'edicolante presso l'edicolante che ancora più viene preclusa a livello a livello di decisione del Budget pubblicitario con ciò sia ben chiaro a tutti gli elementi della concorrenzialità dell'apertura della scelta del mezzo
Perché io capisco che è un imprenditore privato per il suo
Programma sviluppo potenziamento sfondamento del mercato si sale ieri il target l'audience la linea di promozione pubblicitaria la Mediobanca non si rivolgerà certamente giornali di partito per offrire i suoi servizi nel senso di promuove i suoi servizi attraverso si rivolgerà ventiquattro ritagli oggi ad altri giornali ma perché interi comparti che erogano servizi pubblici all'universo dei cittadini
Interi sistemi di credito pubblici pubblici che si rivolgono all'intero universo dei cittadini
Non vantano ogni mezzo rispetto ai lettori che questo mezzo possiede con questo conquisterà o detiene questa discriminazione discriminazioni gravissima
Che viene essere superate
Perché certe o che anche l'impresa pubblica che governa processi produttivi come una volta l'Alfa Romeo ho rispetto dispetto il suo prodotto al proprio prodotto seguire una linea di promozione
Pubblicitaria commerciale di un certo tipo
Ma se le Ferrovie dello Stato che si rivolgono con il loro messaggio l'universo non servono discriminano e il che non avviene pertanto cito questo ente perché così non avviene ma per tanti altri avviene questo significa condizionare
Limitare vietare la possibilità cioè essere contro quella linea di pari opportunità pari condizioni pari elementi di partenza
Era questa la
Che io volevo sviluppare non come una rivendicazione in sé non con un appello a
Interlocutori in parte presente impartendo ma come une delle ragioni
Assieme a quelle che qui sono state prospettate da rimuovere proprio per quelle condizioni di parità che la legge stessa sessantasette ha promosso e che la proposta legge antitrust e le altre e le altre provvedimento sull'autorità di controllo sono state qui stamattina ricorda
Dunque io
Ho pensato a lungo Dancing volevo intervenire perché molto difficile senza essere dico preparati ma senza avere riflettuto sulle cose
Detti e no perché per parlare intensi minuti bisogna dire le cose
è importante quindi una un filtro ci vuole quindi poi tra l'altro senza intendo il dibattito si hanno delle sollecitazioni che portano a volte fuoristrada quindi il dibattito è un vantaggio ascoltarlo però è anche pericoloso perché uno può interviene sulla scaletta dell'altro anziché sulla sua quindi io vorrei fare questo tentativo certi
Far finta di non essere stato presente al dibattito anche se evidentemente l'ho seguito molto
E provare intervenire su su due o tre punti riguardano le relazioni
Per questo infonde un seminario il quale Veltroni ha detto noi abbiamo delle idee facciamo delle proposte e vogliamo sentire delle osservazioni
E delle critiche comunque quindi da questo punto di vista di pareva anche che esser venuto qui andar via fosse insomma non rispettosa almeno di quest'impostazione sono non mi ero quasi meritati il viaggio allora di fare tre osservazioni una di qua una premesse tre osservazioni
Io non non sono un politico e quindi non non non mi pronuncio su un progetto di legge Mammì del quale parlerò solo incidentalmente perché a parte le proposte nostre cioè se sia una buona base di discussione se non lo si eccetera non lo so non mi interessa
So solo che mi interessa che venga fuori una legge e quindi giudico alcuni aspetti alcuni punti e quindi poi alla fine forse si può capire se è una buona base escussione
Qui non ho un giudizio pregiudiziale credo che comunque questa è la premessa se noi vogliamo regolamentare in questo settore
Un settore che assunto delle dimensioni di fatto che tutti conosciamo dobbiamo essere strutturalmente strabici cioè nel senso che dobbiamo con un occhio guardare a quello che c'è e con un occhio a quello che che vorremmo che fosse secondo l'idea di governo del sistema che ci ha che ciascuno può avere perché sarebbe evidentemente mi pare che anche qui se l'ho detto veramente folle pensare si possa fare un disegno oggi a tavolino
Come altro tentazione pericolosa è quella di di schierarsi scendere troppo in campo facendo sì in qualche modo Palladino
Gli una parte o dell'altra dei principali interessi perché questo è un altro elemento che sì che forse può importo può giocare sul piano del contrattuali Nismo per portare a casa come si dice qualcosa di più alla fine l'alternativa però certo che vizia molto se non vizia disegno di legge vizi e molto spesso le discussioni che che noi facciamo su questi temi
Ecco io sono abituato a considerare da da un po'di anni a questa parte centrali tre punti per per giudicare il un intervento in questa materia
Che sostanzialmente sono emersi anche qui ecco quindi questo mi pare
Scorso di merito
Il primo è il problema delle frequenze non lo dico letta perché appartengo a un'area politica democristiana che ha fatto come dicevi prima questo di questo punto un una bandierina non lo so io lo stavo dicendo da un po'di tempo da a questa parte può darsi che abbia fatto breccia questo argomento prima di tutto quando si dice piano delle frequenze Cindy se anche la potenza perché è chiaro che nel Piano senso frequenze c'è anche la potenza perché non non sarebbe altrimenti un buon piano di assegnazione
Voglio dire però che noi dobbiamo uscire cioè convinti che questo è il primo passo se questo è il piano regolatore cioè che non è stato fatto e che se si vuole in qualche modo governare il sistema piano regolatore va fatto anche perché noi abbiamo una situazione che tutti conosciamo ma che è un po'allucinante non per non tanto e non solo perché non abbiamo la legge
Ma perché noi in realtà il piano di assegnazione di frequenze non l'abbiamo a livello nazionale
Perché infatti sono state fatte una serie di leggi una serie di censimenti per arrivare a farlo nel modo migliore possibile e poi puntualmente censimenti son diventati carta straccia perché passando il tempo di censimento era da buttar via
Però a livello internazionale l'amministrazione si è presentata con una con un con una proposta che sostanzialmente un piano di assegnazione delle frequenze e a Ginevra noi abbiamo praticamente portato
L'amministrazione ha portato un piano di assegnazione dove ci sono tutta una serie di di emittenti pubbliche e private
Con spazi e frequenze potenza che è stato regolarmente approvato in sede internazionale
Che però noi non abbiamo ratificato perché se avessimo ratificato quell'accordo internazionale avremmo fatto entrare dalla finestra un piano di assegnazione che invece vogliamo fare con un con un metodo di partecipazione che aderenza alla realtà quindi il piano delle frequenze il piano regolatore quindi qui non c'è niente da fare da questo si deve partire anche perché questo è il primo punto diciamo che può consentire di di regolare una serie di cose cioè di regolare anche le situazione esistente quindi giusto che io mi son d'accordo quando ma mi dice il Censimento questa questi pare un attingono dal censimento non è diciamo condizionante ma sono elementi per la pianificazione però se finché questo passaggio numero uno non si fa tutto il resto è fantascienza insomma cioè non non serve
Il secondo discorso riguarda
Gli organi di governo del settore ecco io
Quindi l'ho già sentito l'amico rotto aveva già in altra occasione presentato la sua proposta
Ecco io oggi l'ho seguita con particolare interesse e vi dirò che sono affascinato e preoccupato al tempo stesso affascinato e preoccupato perché perché in realtà cioè ha costruito un un modello abbiamo ed era estremamente convincente c'è un organo forte di governo io son convinto che in questa materia
Ci vogliono soggetti forti per governare interlocutori forte certo non è che devono essere soggetti che si muovono maniera bizzarra si devono muovere con delle regole
Però ci vuole un modo una forte e il modello Della essi si è molto presente in questo schema è comunque un modello ormai diciamo convinti o non conventi stiamo camminando verso questa idea dell'Authority
Però ecco insieme diciamo questo come fa conciliano questo organismo tradotto le caricato anche di compiti in materia di rettifica e c'è quindi che che vanno al di là della misura della Federal Commission Commission cioè ma comunque con con aspetti insomma che nel nostro ordinamento
Riguardo la pittura il contenuto
Insomma io so che bensì ma spettano io voglio dire una cosa insomma di che praticamente un organo molto molto con molti poteri e competenze e quindi molto forte
Poi ci si dimentica ci si dice re rimanga Commissione parlamentare che stamattina Sagredo che c'era Borghi e c'era il garante tutti e due erano tranquillizzati decreto due rimanevano nel disegno però il garante era assorbito prosciugato in questo disegno come anche la ma mi cioè era diventava da da organo monocratico organo collegiale però tutto sommato disponibile ad accettare questa impostazione perché è vero che divide il suo potere con altri però acquista potere e dura di più quindi tutto sommato è un compromesso accettabile
Per Born invece a mio modo di vedere a porre il discorso nel non è lo stesso Chiappa da pori si dice scusate io personalizza ma insomma leggibili sei allora sì allora forse la sua tensione sarà però trasudano intermedi Commissione parlamentare
La commissione parlamentare un po'alla volta si è andata affievolendo nel nostro ordinamento anche per colpa sua in parte ma fiato affievolendo di fatto oggi cosa che le è rimasto in mano di veramente notevoli un po'questa nomea di questo consiglio d'amministrazione ma che è una delle ha un'importanza superiore ad aspettative per quello che poi consigli amministrazione deve fare
E poi il vero potere il tetto orari il vero grosso potere è questa determinazione del tetto orario
E infatti la commissione parlamentare se lo trascina per le lunghe non rispetta mai la scadenza di luglio perché questo forse può aumentare anche un certo potere il discorso relativo alla gestione delle tribune certo è un'altra competenza per una competenza abbastanza circoscritta ora io sinceramente credo che la funzione parlamentare sia un'esperienza abbastanza italiana non solo italiana ma da potenziare non da da da da deprimere ora nello schema che viene fuori tolto il tetto RAI portati all'Authority i poteri principali Cinzia Commissione resta ma a mio modo di vedere resta Borghi cioè resta il tetto di un edificio mentre ritengo che probabilmente bisogna fare una riflessione ulteriore altra cosa il consiglio d'amministrazione i corsi a Mixer RAI ormai assomiglia molto a quella che la legge ottantadue francese era l'alta autorità
Cioè è un qualcosa che insomma abita a viale Mazzini ma in realtà è fuori dal tetto dell'azienda cioè poiché sono dico che questa sia la partita finale dico che sulla carta consiglio RAI commissioni sono schiacciate esso hanno competenze che si assomigliano
Noi abitiamo a viale Mazzini quindi possiamo stare un po'più vicino a certe cose ma alcune esperienze anche recenti dimostrano che non sempre evitare al suo posto di consentiti di governare bene il problema allora dicevo è una specie di alta autorità del servizio pubblico
Allora io dico dico questo con riferimento alla proposta grazie di tutto
Forse quello il punto finale del sistema ma un punto finale in cui il consiglio d'amministrazione scompare come come ora organi dell'azione parlamentare e ci sarà un consiglio di direttori interno quindi un organo che sta dentro l'azienda e in un qualche accenno di Veltroni quali siano sostanzialmente dobbiamo pensare a qua una distribuzione di poteri io intravedevo questa cioè ecco ma questa potrebbe essere quindi la soluzione finale che state l'autore disegnate da tre cioè alla quale si può arrivare non passaggio successivo in questo momento io veramente non per un fatto di di simmetria ma credo che si potrebbe benissimo
Avere per il servizio pubblico un consiglio tipo il nostro che diventa una specie di organo di di garanzia per il servizio pubblico
Un'Authority per il settore privato
E sopra con funzioni proprie di un organo parlamentare la commissione parlamentare
Questo con funzioni proprie allora vediamo un attimino che cosa io ritengo che diventa un altro organismo che non abbiamo nominato ma che è tutt'altro che trascurabile e ministro
Cioè non so perché Progetto se l'è fatto lunghi ma perché abbiamo finalmente tu hai detto ministro tiene le competenze in materia di pianificazione frequenza
Ecco io sono dell'avviso che bisognerebbe in questa fase dare due bretelle forte in mano al al ministro allo stato diciamo potrebbe essere implodere poco il ministro
Cioè che sono le concessioni ecco le concessioni in questi in questi progetti sono trascurate
Cioè c'è una cosa un po'strana se voi se voi notate che per la RAI la concessione e qua
Sì fatta nella legge Silicon una serie di cose nella legge in cui basta copiarlo e si fa la concessione e sono una serie di cose che la legge non c'entro sono obiettivi contingenti per i privati
Non si dice quasi niente una specie di concessione in bianco beh io qui visto che stiamo sempre faremo degli stranieri ma mi pare giusto perché guardiamo quello che è successo all'estero
Io costruire un potere forte di di concessione sia per il settore pubblico che per il privato tutto quando assume dimensioni nazionali perché questo è un elemento importante di governo del sistema
Ed è giusto che sia in qualche modo lo Stato a porre i contenuti di queste concessioni come avviene ad esempio in Francia
La
L'Authority potrebbe dare un parere su queste cose lo la STET la stessa commissione parlamentare quando si tratta di dare dei compiti al concessionario
Questi compiti è bene che li dia compatibilmente alle situazioni diverse pubblico-privato Pd allo Stato in un certo momento tu mi fai la cultura all'estero mi fai più educazione cioè tutti quegli obiettivi mi estende i segnali che sono nella legge
Ma non è la convenzione e questa convenzione va fatta con i tannini dell'auto della della dell'Authority e con i pareri della Commissione parlamentare che lì può dare un parere giusto perché si tratta di vedere quali sono gli obiettivi che non terminato momento storico si vogliono dare a quel settore
Sì
Ma ancora due battute quindi dicevo io il il meccanismo dei motori di così forte detenuti conclusa lo prevederei eventualmente in un momento successivo perché non si può costruire un meccanismo di questa portata impronte improvvisano un ordinamento significa quanto meno spazzare il consiglio d'amministrazione Commissione parlamentare
Io fare crescere un modello più bilanciato e se acquista credibilità questo organismo lo facciamo funzionare
Sul sull'antitrust solo due due battute ecco io voglio dire
A me convince lo schema che presente il test nel proposta che faceva Bassanini cioè di ad esempio con riferimento ai conglomerati impresa di porre degli sbarramenti progressivamente più bassa
Mi sembra strano che Nanni ad esempio impedisca però le società a partecipazione pubblica abusi danese titolari di concessioni sia a livello nazionale che locale questo sinceramente mi pare uno sbarramento
Al limite della costituzionalità perché quando fu messo il primo divieto si era in presenza di un di privati che operavano a livello locale
E la RAI che era a livello nazionale allora si diceva Beha neve locali privati stanno da soli non ci venga anche una società a partecipazione pubblica
Ma adesso che i privati sono presenti anche a livello nazionale evidentemente lo sbarramento per società private private a partecipazione pubblica sbarramento assoluto mi pare sinceramente poco compatibile con l'articolo tre o principio d'uguaglianza
E l'altra cosa sul sull'antitrust stamattina l'unico accenno che farei a letto ma è vero che nessuno contesta un imprenditore di poter arrivare anche al cento per cento dell'audience è bravo
Però quello che contesta la legge vittoria mi pare la legge la normativa antitrust qui è quello di poterci arrivare acquistando figurine cioè acquistando giornali o a avendo spazi ulteriori perché se uno avendo una priorità di una quante sono antenne riesce a essere così bravo da arrivare risultato
E questo un merito imprenditoriale il paragone con la RAI ecco io certo qui sono poco credibile come soggetti parziale Novak però io ti faccio solo una considerazione sulla Quaggia riflettere
Cioè annesse potente come si come dicono i giornali il potentissimo direttore generale della RAI ma nonostante questo non è potente come Berlusconi perché all'interno di casa sua deve fare i conti con la sua cioè c'è all'interno del servizio pubblico una serie di non sono gli occhi i pesi e contrappesi che ci sono lì per un servizio pubblico è un ibrido privato non vorrebbe mai
Fino fino in fondo e sta bene però questo non sarà mai possibile all'interno del servizio pubblico c'è una diversità strutturale tra i due soggetti quindi questo elemento per me va tenuto in considerazione
Quindi io chiudo
Dicendo che io condivido l'impostazione di partenza al di là delle alcune scelte alcuna selezione che ho fatto
Credo che volendo disegnare un nuovo sistema volendo in qualche modo governa
Credo che nessuno voglia prendere i grattacieli e buttarli giù con le cannonate o con le picconate
Certamente facendo un piano regolatore nuovo si potrà in qualche modo prevedere dei meccanismi di trasformazione o se uno occupa tutto un grattacielo di grave gli ultimi tre piani magari lasciali a qualcun altro o trova un meccanismo di sindaco esce anche contempera il controllo con una presenza locale credo che anche la RAI per rimanere nel sistema debba trasformarsi non è in contraddizione con quello che diceva Emilio Rossi questa mattina cioè la RAI deve stare nel sistema condizioni nuove deve avere un meccanismo di finanziamento che la faccia essere più impresa deve avere degli obiettivi che quantifichi non la nozione di servizio pubblico in maniera diversa deve quindi cambiare anche la RAI per stare nel sistema e questo è lo sforzo e la scommessa che possiamo fare
Se noi ci mettiamo a difendere i nostri corporativismi non solo non faremo mai una legge ma credo che alla fine potremo tutti e due pentirci parlo ora dei i due colossi di non aver accettato di governare il cambiamento
Io desidero portare questo dibattito
Elementi di informazione di riflessione in relazione al lavoro che attualmente si svolge nel Parlamento europeo e nella Commissione delle Comunità su una direttiva che all'ambizione di uniformare di armonizzare alcuni elementi delle legislazioni radiotelevisive dei paesi membri
A dire il vero è una cosa di cui si è parlato poco finora nel dibattito italiano ma penso che la dimensione europea intendendo per direzione europea
La dimensione istituzionale operativa della comunità europea
Non possa essere ignorata nel momento in cui ci si pone il problema di costruire un'azione efficace antitrust e nel momento in cui ci si pone problemi collimanti con questa ad esempio la distribuzione della risorsa pubblicità e così via
E nel momento in cui questo vorrei sottolinearlo molto la televisione diventa diventerà sempre di più una realtà transnazionale e che questo non bisogna dimenticarlo sarebbe chiudersi in un ambito che a solo elementi parziali di governabilità e di governo chiudersi in un ambito nazionale fondamentale essenziale in realtà il satellite e la data del ventuno novembre lancia recente di tivù Sat uno eccetera è una data per certo verso storico storica apre una dimensione transnazionale che sarà sempre di più la dimensione dominante
Ed allora nel momento in cui lo spazio comunitario
Parlo di spazio europeo solo in quanto spazio dei dodici Paesi della comunità e aggredito per così dire ai fianchi nel momento in cui i processi di concentrazione di dominio
Si svolgono sì a livello nazionale ma inevitabilmente fortemente a livello multinazionale ecco l'importanza di una riflessione su questo ambito di questioni di cui sappiamo che è presente sa benissimo che la comunità europea e
In questo ambito
Viva in modo assai fragile assai gracile qua è stato approvato solo o il una direttiva che spinge verso l'adozione da parte di tutti i Paesi della comunità del cosiddetto pacchetto Mack relativamente agli standard
è qualcosa sappiamo bene che le cose in realtà poi si muovono ho molta lentezza e poco
Esiste un programma media che anch'esso è di un qualche interesse ma non è certo tale da aggredire le questioni di fondo allora io mi vorrei soffermare brevemente proprio per dare
Spunti di riflessione su questo strumento dà pareri di un notevole significato proprio sulla direttiva che la comunità
Sta per ha proposto il Parlamento europeo sta per discuterne poi seguirà l'iter non facile previsto l'atto unico in relazione all'armonizzazione delle normative sulla sulla televisione
è una direttiva come vedremo tra breve anch'essa abbastanza parziale fragile perché interviene solo su alcuni elementi delle legislazioni
A partire da una considerazione del fenomeno televisione sottolineo solo televisione già questo la limita molto come questione che riguarda il mercato il mercato infatti è una delle azioni tese
Alla costruzione del mercato interno di qui al mille novecentonovantadue non è un'azione che ricca di tutti gli aspetti che in mezzo televisione e più ancora il sistema informativo ci presentai sono certo immediatamente economici ma altresì culturali sociali e così via anche per questa via lo sottolineo
Emerge la necessità di far fare all'Europa politica molto cambino di accrescere le sue competenze e lambito estremamente ristretto della sua attuale azione ma nonostante questo questa direttiva a mio parere che considera la televisione come servizio
Dietro compenso e quindi si propone anzitutto di applicare a questo ambito produttivo imprenditoriale economico le regole che riguardano i servizi del trattato c'è un passo iniziale può essere un passo iniziale che portava sbocchi di notevole interesse
Elenco solo quattro punti che poi sono i punti essenziali che stanno alla base di questo strumento
Anzitutto non ci siamo trovati di fronte a una direttiva di valori come Parlamento europeo
Che non prendeva in esame la questione dell'applicazione a questo ambito di problemi la fenomeno della televisione transfrontaliera direi contemporaneamente nazionale tra sono tali era
Le regole della concorrenza questo è un punto su cui bisogna riflettere perché
Da un lato un'azione antitrust non si può certo solo fare a livello nazionale dall'altro se la si persegue almeno a livello europeo questa azione è portata necessariamente a fare i conti con le regole sulla politica della concorrenza con l'articolo ottantacinque ottantasei del Trattato
Dire questo voi capite apre una problematica enorme perché queste regole sono molto variamente interpretate sono tutt'altro che chiare voi ecco l'altro punto fondamentale
Non è probabilmente pensabile un'applicazione meccanica di queste regole ad un ambito come quello della informazione televisiva
Ecco perché quando noi abbiamo approvato spero che foglio approverà anche Laura un emendamento rispetto alla direttiva alcuni emendamenti rispetta la direttiva così come è stata presentata dalla Commissione
Che sottolineano la necessità da parte della Commissione per la sua competenza da parte degli Stati per la loro competenza di curare l'applicazione delle norme della sezione prima capo uno dentro uno del trattato CEE relative alla concorrenza in particolare al fine di controllare lo sfruttamento
Abusivo di una posizione dominante tale da limitare il pluralismo e la libertà dell'informazione televisiva e del sistema informativo della sulla convalida credo abbiamo se la cosa va in porto creato un punto di riferimento importante per le legislazioni nazionali che agisce su un doppio versante nel senso di spingere dove non esistano a farle dove esistono ad armonizzarle con alcuni criteri comuni le legislazioni nazionali verso cocenti normative antitrust per un verso
E dall'altro lato di rendere attiva la comunità come tale su questo punto perché questo è un altro settore che dobbiamo sottolineare credo la comunità europea
Su questo versante è estremamente impacciata e quasi reticente
Ciò dipende anche dall'elemento primo io sottolineavo che cioè un intervento in questo settore io credo sia profondamente valido vanta detto oggi Bassanini si tratta di un settore in cui sono evidenti e consistenti diritti speciali diritto all'informazione non è equiparabile a altri diritti come quell'ora lì da libertà di commercio sancito dal
Trattato CEE non è infatti previsto dal Trattato CEE come tale come tale è uno strumento puramente economico dunque
L'azione antitrust in questo settore deve essere per così dire a livello nazionale filtrata da norme specifiche e dunque ecco la necessità di legislazioni specifiche che rendano possibile un controllo in chiave anti concentrazione in chiave di rispetto delle regole della concorrenza
Che sia dimensionato in questo ambito ma per altro verso esistono anche esisteranno sempre di più competenze comunitarie al riguardo
Io scorrendo proprio l'ultima relazione sulla politica di concorrenza della Comunità europea recentissima vedeva ad esempio che c'è una sola decisione della commissione in un ambito che riguarda la televisione è una decisione relativa a una pratica di vari membri della Unione Europea la televisione di fissare tariffe comuni per l'utilizzazione di partiti notiziari televisivi captati dalla loro rete da terzi
Con una pratica è sostanzialmente portava tariffe differenziate dunque a corrompere le regole della concorrenza
è un piccolissimo accanto ma da cui cosa si evince il fatto che su questo piano è necessaria un'azione specifica della comunità come tali e Berzo questo obiettivo credo che occorre spingere un'azione specifica che non sarà possibile solo con l'automatica applicazione degli articoli che ho detto
Che richiede specifici regolamenti sui quali noi sappiamo c'è un ritardo enorme manca persino un Regolamento sulla fusione delle imprese
Dopo la certezza di parametri a livello comunitario come sappiamo nonostante il fuoco e fiamme il commissario Sutherland ha fatto al riguardo e questo è notevole Obiettivo altri capitoli brad brevemente ne parlo della direttiva che è in discussione
Un capitolo a mio parere importante relativo alle quote obbligatorie di programmi comunitari che le televisioni le emittenti e qui non c'è distinzione fra pubblici e privati le emittenti in quanto operi in un su un piano transfrontaliero e questo sarà una realtà di tutti almeno i grandi gruppi nazionali ma ben oltre ovviamente
Questa realtà caratterizza il futuro della revisione debbono debbono mettere in onda è
Si propone si sottolinea questa era già la proposta iniziale della commissione
Che debbono essere il sessanta per cento i programmi comunitari da mettere in onda con tutta una decima serie di definizioni suo però comunitaria o meno questa può essere una previsione che essa un pizzico anzi non solo un pizzico di protezionismo una previsione quantitativa che riesce solo parzialmente a incentivare anche una qualità della produzione audiovisiva europea ma è quanto meno un elemento che può a crescere una presenza europea in questo settore altra questione terza questione tutto un capitolo molto dettagliato complicato relativo alla pubblicità
Che probabilmente sarà anche il più discusso il più difficile da definire
Detto in sintesi in primo luogo si sottolinea la necessità di una distribuzione delle risorse pubblicitari in maniera equilibrata tra i vari media per non provocare accentrato cioè trazioni squilibri ben presenti
In secondo luogo si fissa un tetto
Massimo di pubblicità per la durata giornaliera delle trasmissioni al quindici per cento
Con l'indice di evitare l'affollamento nelle ore di punta e comunque di non superare il diciotto per cento ora e si accompagna queste quantità che non sono di sicuro quantità minime ma lo ripeto sono tetti con previsioni abbastanza urgenti relativamente all'interruzione dei programmi è relativamente alla sponsorizzazione non entro nel dettaglio
Ma devo dire su questo piano c'è probabilmente uno degli accordi più consistenti sia a livello parlamentare che a livello dalla Commissione esecutiva
Mio parere questo è indubbiamente un modo non diretto di affrontare la questione della commistione agenzia di pubblicità emittenti e così via unico
Processi di concentrazione Petit intese
Più o meno esplicite a cui questo dà luogo ma è pur sempre un elemento di regolamentazione badate che è inevitabile nella prospettiva del mercato interno
Perché è impensabile che il mercato della pubblicità
Nei settori l'informazione per quanto ora riguarda questo strumento specifico nel settore della televisione che non abbia un punto di riferimento europea perché è evidente che la prospettiva dell'unificazione del mercato ha implicazioni diretti
Su questo punto e poi vi sono tutta un'altra serie di questioni evidentemente da queste normative sono tirate fuori le televisioni locali alcune selezioni di ambito regionale
E ci sono anche un'altra serie di previsioni che rendono più flessibili adattabili le entro la fine non tratto l'altra questione estremamente controversa dei diritti d'autore che viene affrontata intanto certo non interesse prevalentemente nord europeo
In riferimento all'area della Pablo distribuzione alla alla trasmissione attraverso farlo distribuzione perfino uno strumento così è esile in fondo rispetto ai processi in atto alla realtà in atto come questa direttiva dovrebbe andare in aula gennaio solo questa informazione voglio dire anche per attrarre l'attenzione su questo punto da parte il meritorio si qualificava il dibattito così attento novità che si manifestano perfino perfino su questo punto ecco il punto la la crisi dell'Europa anche in questo settore
Ci sono perplessità difficoltà c'è anche la eventualità che si cerchi in fondo di non farne dei nulla cercando di invocare una convenzione del Consiglio d'Europa
Come del resto tentativi sono già spegnersi soprattutto del settore da parte dell'aggregazione britannica dallo scorso anno alla conferenza di Vienna per dire che questo è un settore in cui la comunità può agire con
Non sufficiente globalità io credo invece che un'attenzione su questi temi sulla di vent'dimensione sovranazionale europea è propriamente comunitaria del fenomeno è importante
Che questa direttiva può essere un primo passo
Parziale ma significativo e che comunque la problematica dell'Antitrust come è stata qui delineata coraggio con novità e con approfondimenti deve incrociare anche le regole della concorrenza a livello
Europeo e gli strumenti che rendono possibile un controllo di questo fenomeno che non si può fare soltanto a livello nazionale ma incrociando la competenza nazionale con una visione e competenze e poteri sovranazionali
è stato detto in diversi interventi anche l'intervento degli hanno apprezzato
Il taglio dato al convegno che in fondo si trattava
Di un convegno con me molti altri su questo tema
Io non perché faccio parte di questa arte politica
Ma credo che se facciamo così perdiamo anche un po'la dimensione del problema è che stiamo trattando
E questo è un convegno che ha cercato credo ridare una prima sistemazione una sistemazione
A tutta una serie di argomenti che hanno fatto parte fanno parte di un dibattito che va ormai avanti da e che non aveva trovato
Alcuni terreni di sistemazione si può essere d'accordo se non si può non essere d'accordo
Ma è un convegno che affronta al di là della specializzazione e questo è il rischio che io avverto iniziative di questo tipo
è un convegno che affronta e devo affrontare questo al di là della specializzazione una delle questioni di fondo del nostro Paese
Perché su questo il problema si gioca quella che credo deve rappresentare la nuova socialità dello Stato
E c'è l'affermazione dei diritti individuali dei cittadini che diventa ne possono diventare un grande diritto collettivo
La questione del conoscenza della cultura dell'informazione quindi della trasparenza per l'anti tre possono e devono diventare la priorità
Una scelta prioritaria nel quadro di politica economica e sociale del nostro Paese
Ora in Italia non c'è una cultura antistress
Siamo un Paese arretrato da questo punto di vista
L'unica legge quella sull'editoria
Gli altri non c'è il segno
Beh però qui si gioca la partita su qual è il futuro dell'Italia negli anni due mila
Vedi letta io
Ho ascoltato il tuo intervento con grande attenzione
E tempo diritti di questa sindrome di accerchiamento consente di non comunista
E guarda la sindrome di accerchiamento è unita ed altri è stato un dato storico dei comunisti niente comunismo internazionale e ogni volta e ogni volta che avrà avuto questa sindrome abbiamo perso
Avevo pagato
E quindi vorrei che anche tu tutti sentisse come una specie di generale Custer
Accerchiato dagli indiani e ma qui c'è il problema di porsi a confronto con una grandissima questione
Il problema non è Berlusconi e la Fininvest il problema è che in questo Paese
Se c'è una guida e un indirizzo pubblico non statale
Ma se c'è una guida un indirizzo pubblico dei grandi processi di trasformazione dall'innovazione tecnologica all'economia ai problemi della cultura e problemi di che si chiamano dell'assetto sociale dello Stato queste la partita che si giocherà
Che non è una partita Fininvest Berlusconi
E credo che su questo deve farsi anche una riflessione da parte delle forze di sinistra in particolare
La capacità di indirizzo che non è più non sta più nel governo centrale nel Parlamento
Quando in un paese ci sono tre quattro grandi gruppi che determinano le scelte di politica economica sociale e culturale
è un governo e un Parlamento possono affrontare mille mille problemi
Ma le scelte dei me ne dentro i meccanismi dell'economia della vita sociale del Paese sono fuori dalla scelta parlamentare sono fuori dalla Costituzione
E questo è il problema vero delle società moderne
Nasce qui la deregulation e poi anche gli Stati Uniti devono fare i conti con la deregulation
Nasce da carte ma poi i conti ci devi fare le acquista la dimensione dei problemi che abbiamo di fronte ecco perché non c'è una
Credo un intento punitivo ma c'è un intento a riporre al centro della vita politica e sociale di un Paese di organismi che al centro devono ex
E allora
Se si ragiona in questi termini il terreno
Come è stato detto della comunicazione uno dei terreni che si può chiamare un diritto speciale perché qui si fondono proprio i diritti dell'individuo e diventano il grande Fitto collettivo che io credo sia il compito della società e dello Stato moderno uno dei compiti in cui la società e lo Stato moderno deve far fronte ora qual è però il rischio
Il rischio è che iniziative di questo tipo possano restare iniziative di questo tipo
Perché l'esperienza di questi anni dimostra che
Su questi problemi non è la prima volta che ne discutiamo ne discutiamo oggi in termini estremamente propositivi però poi non si fanno passi avanti
E dobbiamo domandarci perché non si fanno passi avanti
Ora io a un recente convegno qualche giorno fa ce n'erano alcuni di quelli che erano qui sono sarà accusato di essere un pessimista planetario
Ma io noto per esempio dei fatti positivi in tutti questi convegni
Beh intanto c'è una richiesta al Partito Comunista tutti chiedono perché io comunista di lavorare assieme pure io siccome uno sono uno che ha la vocazione minoritaria
Quando mi trovo maggioranza mi nascono dei dubbi
Cosa vuol dire questa richiesta di lavorare assieme credo che sia un fatto importante e positivo bisogna capire però se si può lavorare per costruire delle cose o se invece si vuol solo fare una discussione rischia dimenticando il passato
L'onorevole pubblico col quale siamo come dice lui dei sopravvissuti dalla legge di riforma in questi settori mezzo e uno non può fare a meno di domandarsi dove era in tutti questi anni e dov'erano anche altri qui in questo Paese dove siamo arrivati su questi problemi della comunicazione e dell'informazione come si dice a livello drammatico ma ci sarà qualcuno che porta anche le responsabilità
E allora non è problema di andare a vedere le responsabilità e andare a vedere quello che interessa a noi è quale movimento costruiamo perché queste problematiche vengono affrontati e perché si è risolto
Noi abbiamo un'esperienza che come sindacato
E l'esperienza francamente potremmo anche il pezzo
Qui a Milano andavamo mi ricordo le manifestazioni sotto la Rizzo
Oppure sotto la sede della RAI possiamo anche ripeto
Io ieri sera ho partecipato al Palalido questo questo manifestazione contro licenziamento l'altra
La figlia
Una bella manifestazione però
Insomma io stando lì mi veniva
L'angoscia
Di capire se quel tipo di manifestazione e all'altezza dello scontro
Quando i protagonisti si chiamano l'un più nemmeno monopolio nazionali ma si chiama conglomerati che opera a livello internazionale
E se possiamo concepire il morì questo un movimento di cui che abbia questa forse questa capacità come lo abbiamo concepito dieci dodici anni fa
E allora cosa vuol dire oggi a costruire un grande movimento io credo che su questi problemi in primo luogo bisogna recuperare l'essenza
L'assenza delle forze della cultura degli intellettuali e qui c'è un nodo mai
Ed è un nodo ancora che viene fuori da questa interazione fra mass media e forze politiche mass media partiti beh insomma questo tema garanti tre stecche io credo la grande questione prioritaria della società italiana
Su questo tema siamo minoritaria perché è passata negli anni una campagna martellante ricordate la questione vivace braccio
Ed è passata anche farle forza intellettuale del Paese per una parte delle forze della cultura che in altri momenti su questi problemi sono stati schierati in altro modo
Che oggi bisogna recuperare questo terre
E di un movimento non possono far parte le istituzioni
Abbiamo fatto questo compendio partecipata questo convegno a Firenze attuata dalle Regioni solo un ma prima ripresa dopo anni e anni di di vera e propria glaciazione e anche le stesse forze sociali e i protagonisti di questo settore noi stessi sindacato della CGIL ma mi rivolgo anche ai giornalisti
Dove sono finiti
Eppure
Dopo da qui a Milano partivano le grandi battaglie contro le concentrazioni dove sono finiti
è possibile ripercorrere in termini nuovi diversi dal passato e allora un grande movimento significa rimettere in campo queste forze e rimettere in campo con un obiettivo di portare a compimento una progettualità che contrasti la linea del consenso
La linea del consenso facevo l'esempio dei lacci e di laccioli ma che è andata avanti guardate questa questione del del privato è bello io non sono né perché è bello il PIL piccole grandi io sono per il bene non sono un esperto e da questo punto di vista quello che è bello è bello ma guardate questa campagna martellante andata avanti da anni per anni in cui si dimostra che solo il privato
Due minuti che solo il privato ebbe perché è bello il privato è pure diventato anche senso comune che il pubblico non funzione diventato senso comune
E allora bisogna recuperare una progettualità complessiva su queste questioni
E bisogna credo stabilire come secondo punto una saldatura fra l'iniziativa nelle istituzioni e l'iniziativa sui meccanismi dello sviluppo
E come l'altra questione movimento è come costruire iniziative quale iniziativa un'iniziativa diffusa nel Paese un'iniziativa che vada anche a confronti con le categorie interessate con le forze sociali con i Comuni e gli enti locali che riporti questa problematica che la vita la loro vita il trasporto della comunicazione
E infine l'ultima questione io credo che la legislazione sia un dato di fondo di grande importanza
Ma la legislazione da sola in presenza di cammino è un processo di innovazione tecnologica come quello che sta avvenendo in questi anni non è sufficiente
Si può fare una legislazione antitrust e non solo in questo settore ma nel nel Complesso importante ottime significativa ma questa legislazione anti Trieste deve fare i conti con i meccanismi che piace alle ragazzine
E cioè se non si interviene all'interno presento dell'uso delle tecnologie il nostro Paese un Paese che manca di cultura di Trieste ma anche di cultura tecnologica
Significa sapere se le tecnologie si usano per lo sviluppo della della conoscenza per il pluralismo della conoscenza possedute come ci si usano in senso contrario
Allora qui c'è sì la grande questione della RAI a me la RAI pare un kamikaze
Vedi letta il tuo ragionamento è perfetto perché tu consideri la RAI è una grande privata non è così
Perché se se se la RAI la grande privata il tuo ragionamento è perfetto accento che non deve avere certezze oppure tutti e tre come diceva mi pare qualcuno che ti ha risposto ma non è una grande prima la RAI servizio pubblico che è altra cosa stabilito anche dalla sentenza della Corte costituzionale
E qui il nocciolo allora anche della discussione cultura certo anche quando fa la televisione commerciale perché io credo io credo che il ruolo della RAI in un Paese come il nostro sia quello anche di esser promozionale nei confronti della cultura dello spettacolo
Perché televisione commerciale significa anche questo cioè fare opera di promozione di recupero di cultura dello spettacolo
E comunque è un è un confronto dove non ci sono penalizzazione ma è un confronto aperto sul ruolo del servizio pubblico sul suo essere perché questo è uno dei paletti dell'Antitrust
Ma l'altro paletto per esempio mi sia consentito
Questa discussione su una televisione su una RAI io sono molto più profondo ho finito sono molto critico nei confronti della RAI mi sia consentito questa discussione che io credo un po'di lana caprina
Se la RAI fa trasgressione figurate di sentenze le fantastico e trasgressione ma non è proprio trasgressione fosse intelligente la televisione televisione e comunicazione per immagini per parlato questo deve essere
Beh il rischio è che non sia comunicazione né per immagine per parlato e quindi uno dei paletti dell'Antitrust viene a decadere
E così l'altra questione che voglio appena sottolineare ma la pongo con una Thema
Non
Una grande fotocopia
E presente quella riscoperta del locale di cui tutti oggi parlano rischia di essere affonda perché il giornale si fanno con una grande foto con e allora anche qui da una parte la e concludo su questo da una parte la battaglia istituzionale per una legislazione è fondamentale ai fini dei meccanismi dello sviluppo economico dello sviluppo sociale culturale dall'altra tutto un versante di una iniziativa che recuperi termini di fondo anche in in modo nuovo il significato del servizio pubblico il significato dell'innovazione tecnologica il significato della tecnologia nel settore della carta stampata e quindi anche il significato del locale come uno dei punti fondamentali senza fotocopie qui servono per cioè proprio per le forze politiche per le forze sociali e per le forze della cultura credo che se non riusciamo a dare a questi convegni come si dice come si diceva una volta oggi non si riesce più io lo ripeto da anni le gambe per muoversi per diventare iniziativa legislativa e terreno di grande movimento nei termini moderni io credo che che possiamo riuscire ad ottenere dei risultati l'Antitrust che diventerà davvero diventerà davvero una delle questioni di fondo del nostro Paese
Dovrei sentirmi imbarazzata perché sono la prima donna che parla spero che ne seguano altre non mi sento imbarazzato
Sono una giornalista
E vorrei che anche altri giornalisti prendessero la parola a questo punto
Perché
Stamattina ne ho viste di colleghi
Sono colleghi che fanno sindacato
Mentre invece mi augurerei mi sarei augurato anche questa sana fosse stata ricco urna di giornalisti
Perché la concentrazione delle testate quarta
I giornalisti
Questa giornata di oggi io penso convegno seminario
Che sia
E comunque una giornata
Che per la prima volta propone concretamente un progetto di legge antitrust per l'informazione
E quindi quali siano stati gli interventi più o meno felice più o meno concreti più o meno propositivi o critici
è un dato di fatto con oggi è stata presentata una proposta di legge antitrust per l'informazione stamattina io
Avendo il privilegio di sentire dietro
Vedevo
Seguivo con molta attenzione le reazioni di personaggi molto qualificati e mi ha fatto molto piacere che fossero tutti accorsi qui a sentire
E credo non a fare presenza
Quando Mammano che il discorso avanzata nei trent'anni
Se per caso ne mia antenne dicono qualcosa l'attenzione diventerà sempre più
E santi
Ci sono stati son mancati degli applausi degli applausi significativi
Alla fine di ogni discorso il pubblico applaude per cortesia o per convinzione
Certi applausi sono mancati il che mi ha dato la conferma che sta oggi stamattina sonda state dette cose molto importanti dalle quali io mi auguro non si torni indietro
E sarà compito dei giornalisti dei colleghi
Mio senz'altro di far conoscere agli altri colleghi nelle redazioni che cosa si può fare che cosa si deve fare che cosa si vuole fare
Per uscire
Dando a situazioni in cui l'informazione oggi di questo si tratta
Delle concentrazioni ormai sappiamo tutto conosciamo numeri percentuali assetti proprietari di aree di influenza equilibri politici sappiamo anche che il più è stato fatto
E che tutto quello che accadrà nei prossimi mesi velocemente
Sarà forse un rintocco adesso questa parola mito tra virgolette ritocco per me potrebbe essere l'operazione agenzia perché il gruppo Monti
Un ritocco anche consistente del quadro generale non mi sento quindi di ripetere qui le cose già dette e dette con tanta autorevolezza e con tanto
Capacità esperienza
Semmai vivendo dentro la professione in una redazione io lavoro alla Mondadori in una grande azienda editoriale di lavoro da oltre vent'anni
Azienda che è la più grande ancora e ancora viene identificata con l'editoria pura sono attratta
Dal processo di omologazione che le concentrazioni stanno esercitando sui giornalisti a qualsiasi livello diciamo pure a cominciare dai direttori
E di quest'oggi vorrei parlare
Quando si comincia a invocare l'arrivo di un imprenditore serio anche nell'azienda giornali per rimettere in sesto i troppi bilanci in rosso
Si era forse convinti che il ritorno del padrone fosse il male minore in confronto all'influenza dei partiti che avevano acquistato una pesantezza intollerabile
Probabilmente ci si ricordava di tra virgolette padroni nominati come Crespi gli Agnelli per Roma quindi un tempo che appariva Doro rispetto al più ombre al ferro che si stava vivendo
Oggi però ci si può chiedere se non davvero così illuminati quei padroni e se quel tempo fosse così sfolgorante o se piuttosto le grandi penne del giornalismo di allora peraltro sensibili al potere e tutti gli altri confusi nella manovalanza della scrittura non avessero alimentato un grande equivoco e si stava meglio quando c'erano quelli là
Sono venuti i nuovi padroni si chiamano imprenditori finanzieri industriali in una parola sono i capitalisti ma attenzione i grandi capitalisti
Illuminanti anche loro sembrerebbe di sì a sentirli parlare nelle interviste che rilasciano sempre più di frequente negli interventi a convegni e dibattiti nei faccia a faccia televisivi di cui tutti noi giornalisti tutto sommato
Siamo anche responsabili commenta
Lavoratori dell'informazione danno disse un'immagine molto seducente e attraverso la propria immagine quella dell'azienda che rappresentano in sintonia con la spettacolarità facilmente digeribile alla quale ormai la televisione ci sta abituando probabilmente il grande equivoco si rinnova più managerialità si ripete nelle aziende dei giornali questi indubbiamente una parola strana di suono nuove inquietante per noi giornalisti
In alcuni di noi c'è la presunzione di essere pronti alla sfida essere giornalisti essere meno eccetera
Anche la figura professionale del giornalista si dice è cambiata si è arricchita se sensibilizzata le ferree leggi dei bilanci
D'altra parte l'autonomia economica non è la migliore difesa dell'autonomia professionale e questo hanno in questi anni ce l'hanno continuamente ripetuto
è verissimo
Tuttavia quando certe verità lapalissiane devono andare d'accordo forzatamente con momenti ben precisi che sono stati ristrutturazione nel mondo dell'informazione battaglie all'ultimo spot pubblicitario nei mass media non le tecnologie che pur essendo una medaglia importante hanno come rovescio cancellazione di posti di lavoro e categorie intere i bilanci vero diventano l'obiettivo principale al quale uniformarsi e ai giornalisti si comincia a dire che questo è l'obiettivo si crea un'atmosfera nove il giornale comuni impresa produttiva col bilancio in pareggio
Come in un'azienda chi vi lavora deve tener presente molti elementi ma questo è un tipo particolare di azienda si lavora con le parole le parole sono un oggetto curioso inoffensiva e pericolosissima nello stesso tempo una parola può mandare a monte un affare stravolgere una strategia annullare un progetto
è vero il contrario anche una parola può creare una fare saltare una strategia imporre un Progetto le parole nell'imbuto che centuplicato dico esalta la rinnovo delle risonanze ed impone una verità e scusate se non dico la ferita
Ma mano che giornali passano di proprietà industriali dell'automobile della chimica degli alimentari e dei computer si trasformano in editori simbolo il nuovo clima che omogeneizzati velocemente
Non solo le testate
Ma le teste
è straordinaria la velocità del fenomeno
è straordinario come tutto si svolga in modo impercettibile
A un certo momento ci si ritrova a noi giornalisti in bizzarra sintonia con il modello sul quale si è formato il grande capitale con le sue leggi con i suoi stereotipi
Produrre propagandare vendere consumare e ancora entrare in competizione senza esclusione di colpi proporsi alla grande rassicurare divertire coinvolgere nel gioco dei potenti e proporre le loro vite le loro personalità come imitabili
L'inchiesta con quattro telefonate sempre quei personaggi che occupano la scena l'esclusiva assicurata a qualsiasi prezzo la commistione tra notizia giornalistica informazioni pubblicitarie la confusione e somma e le nuove generazioni di colleghi io non vorrei dare l'non ho la presunzione di dare il polso della situazione però sono oltre trent'anni che sono in questa in questo mestiere e ne ho viste un po'di tutti i colori e non soltanto come parte passiva
In luoghi arrivano e non sanno di contratti integrativi di contratto nazionale del lavoro non sanno cosa significhi una foto di moda di pubblicità è una sorta di moda che informazione
La maggior parte per carità ci sono bellissime eccezioni
Ma meno che i giornali passano di proprietà appunto è straordinaria la velocità del fenomeno scusa
Se così si sta trasformando il mondo dell'informazione la caduta di tensione sindacale nelle redazioni e l'immissione delle nuove leve giornalistiche contribuiscono probabilmente ad accelerare la concentrazione delle teste
Si entra in un gruppo omogeneo dando per scontato che bisogna adeguarsi signore hanno diritti conquistati si dimenticano battaglie combattute si accetta la parola d'ordine manageriale lasciate lavorare il manovratore
E i nuovi direttori perché c'è il ricambio delle generazioni nei giornalisti e tre direttori
Bonanno essere lasciati tranquilli a manovrare sicuramente hanno la responsabilità di fronte all'azienda ma così facendo si uccide il dibattito nelle redazioni le assemblee grida d'azione sono una cosa di un passatismo terribile sono guardate con grandissimo sospetto non si fanno più tutto questo però che cosa c'entra con il lavoro giornalistico quali effetti sta producendo sull'informazione che prospettive può dare per il futuro
Ormai sembra che i giornali nascano e muoiano per ragioni pubblicitaria si creano artificiosamente supplementi come servizio al pubblico quando forse il pubblico dei lettori ne farebbe volentieri a meno
Nelle redazioni c'è disagio c'è inquietudine nessuno è soddisfatto del proprio capo e del clima
La diffusione delle coppie va restringendosi se ne attribuisce la causa la televisione al numero esorbitante di testata al fatto che sono tutte uguali con tutte le stesse cose pubblicano le stesse fotografie
Per rassicurare gli inserzionisti pubblicitari inventano un nuovo termine parlano di ride riuscì e quasi più di leadership e sicuramente loro sanno con quanti elettori moltiplicati per quanti e di che qualità un attestato con legittimamente presentarsi all'inserzionista che conta
Questo è un panorama pessimista probabilmente sì però Segni segnali
Di saturazione
La stessa insoddisfazione dei giornalisti che si sentono abbastanza esautorati dalla loro professionalità il modo stesso di fare informazione la fretta che si impone in modo superficiale di farla tutto questo secondo me sta maturando qualcosa di diverso
Io non mi sento nemmeno più così pessimista per quel che riguarda di nuovo un movimento sindacale che risveglia i ricordi ai più giovani e hanno gli stessi che forse l'abbiamo dimenticato cosa sono state le conquiste avvenute
Parlo e stamattina già se ne ha accennato al Gruppo di Fiesole e secondo me il sindacato dei giornalisti non è morto non avrà più le connotazioni di un tempo o movimenti liste o secondo alcuni barrister bere è un sindacato che si presenta giovane che come che comprende varie realtà le televisioni la miriade di televisioni private e i giovani che non sanno ancora che ci si può unire insieme per organizzare una difesa della professionalità
Segnali positivi a mio avviso ce ne sono anche se il panorama che stiamo vivendo e di grandissima sofferenza personalmente accolgo oggi la proposta di legge antistress come veramente una un grosso contributo per la salvaguardia della nostra professionalità
Grazie mi dispiace non aver sentito la relazione di Veltroni che per l'ho potuto leggere e non aver sentito anche quella di Bassanini che ha indicato delle proposte concrete che ci riserviamo di valutare sopra con calma
Vorrei dire delle cose che mi sembrano di buonsenso sui temi di questo convegno
Si è parlato molto di RAI questa mattina io credo che la RAI certamente avrà e debba vedere conservare un ruolo centrale nel servizio nel mondo della televisione abbiamo avanzato molte critiche lo facciamo spesso nei confronti della RAI ma si può dire con tutta tranquillità molto pragmaticamente che se si dovesse giudicare se sia stata se sia più pluralista la carta stampata nel suo complesso o la RAI per quanto riguarda l'informazione e anche il taglio culturale si potrebbe dire io credo tranquillamente che la RAI e più pluralista
La mentalità l'immagine lo stereotipo dominante sulla carta stampata lo conosciamo e quello che da una parte c'è il mondo della politica il palazzo della politica corrotto e incapace e dall'altra c'è il mondo dei tecnici della finanza dell'economia della gente perbene
Efficiente e virtuoso
Lo stereotipo che è stato propagandato con grande efficacia
E si è diffuso in una situazione di crisi delle istituzioni cadendo obiettivamente poco credibile il mondo politico
E tuttavia è uno stereotipo e non possiamo accettare
C'è dunque la RAI
Nel mondo della televisione ce la Fininvest c'è una situazione che potrebbe essere definito di duopolio si è parlato molto questa mattina anche con accenti accesi di questo conflitto della Fininvest
Di Berlusconi ma io credo che anche qui se si guardano le cose in modo pragmatico con buonsenso se ci si domanda e meglio o peggio la televisione di quanto fosse
Allorché c'era il monopolio ora beh io dico che è meglio e meglio perché non c'è dubbio che i cittadini italiani hanno delle serate più vivaci e più colorate perché la RAI e migliorata e migliorata grazie anche alla concorrenza avuto uno stimolo accrescere a rinnovarsi sia pure con grandi limiti
Non abbiamo visto da parte della Fininvest
Una egemonia ho una volontà di egemonia culturale di pressione politica abbiamo visto del divertimento abbiamo messo dall'informazione non abbiamo visto dei fenomeni che hanno messo in crisi o comunque diminuito gli spazzini
Libertà nel nostro paese tutto conta
Abbiamo visto espandersi sul mercato pubblicitario il che non è un male il mercato pubblicitario a sé stante e con sé porta una espansione dei consumi e una crescita come tutti sanno dell'economia
Partendo dunque da queste considerazioni di buon senso
Vediamo il problema che la legislazione antitrust
Sarebbe più libera più pluralista la televisione se ci fosse accanto al sistema di duopolio che noi vediamo un ingresso ad esempio della FIAT e cioè di un conglomerato che ha già una situazione di monopolio nella carta stampata non mi pare non mi pare che sia questo l'obiettivo che ci si può proporre
Mi pare che ci si posso proporre ci si debba proporre invece su questo terreno potremmo trovare con i compagni comunisti dell'intesa inutili e ci si debba proporre una tutela una difesa delle realtà locali che sono radicate che avranno in futuro un grande spazio
Perché cresceranno spazio per queste realtà e che rischia di essere schiacciati invece dai grandi network
Non mi pare che si possa pensare di risolvere i problemi
Togliendo qualche cosa a qualcuno mi pare che si debbano impostare invece pensando che si debbano creare possibilità se qualcuno vorrà di nuovi accessi c'è posto per tutti
C'è posto per tutti se si parte soprattutto da due considerazioni la prima
Che non si deve valutare le cose con la ideologia della penuria della scarsità noi non stiamo contendendo il PCI
Un paniere scarso di frequenze di possibilità e tutto il contrario sì aprono oggi essi attirano sempre più per il futuro delle possibilità sterminate di accesso non abbiamo un problema di togliere qualcosa a qualcuno perché la delle possibilità per altri
Dobbiamo evitare anche una visione conservatrice oppure poco attenta agli sviluppi tecnologici del problema dico una visione conservatrice perché purtroppo non l'abbiamo sperimentata questa visione
Purtroppo da tanti anni mi occupo di queste cose mi ricordo che ancora negli anni Sessanta ancora negli anni settanta proprio qui con amici cui dei rivali vedo
Sì facciamo nei discorsi
Demenziale diciamo la verità
Noi sentivamo dire
Da tecnici
Che era non sconsigliabile ma tecnicamente impossibile per l'oggi per il domani e per il dopodomani che ci fossero dei network evita si diceva che non era tecnicamente possibile
Abbiamo sentito difendere contorni di fuoco il monopolio pubblico della televisione che sembrava una trincea che se si fosse abbandonata Salines accaduta una tragedia
Abbiamo sentito teorizzare che un Paese povero o comunque limitato come il nostro non si poteva permettere la televisione a colori ve lo ricordate ma mica trent'anni fa dieci quindici anni fa beh non non torniamo negli errori del conservatorismo
Conservatorismo che non sempre di destra qualche volta è anche di una sinistra troppo ideologizzata
A proposito delle tecnologie ricordavo prima queste sciocchezze che si dicevano ma stiamo attenti che anche adesso rischiamo di valutare
Delle situazioni per le prospettive legislative senza tener conto e magari fra cinque anni ci troveremo di fronte una realtà completamente diversa
Sta arrivando il satellite con delle prospettive infinite vedremo centinaia o migliaia di canali in tutte le lingue
Ci sono i cavi ci sono i cavi
Ci sono in work legati da Carlo che nelle aree metropolitane americane hanno avuto una grande diffusione
C'è probabilmente una prospettiva che la dice lunga sul fatto che le innovazioni tecnologiche all'inizio sembrano magari pericolose ma poi estendono gli spazi di libertà il network americani vanno in crisi perché la gente attraverso il cavo appunto sia Bona a canali specializzati e decide lei la programmazione della serata lo decide il singolo cittadino come programmare la sua serata
Si andava probabilmente anche verso l'evoluzione di questo tipo
Si andrà verso un mercato delle cassette che diventerà forse un mercato ricco come quello dei libri o quello della carta stampata o forse molto più ricco un mercato straordinario con delle possibilità straordinarie quindi ripeto noi ragioniamo nella logica della penuria ma ragioniamo in una logica di un paese di una società che si prepara nei prossimi anni a un'espansione infinita delle possibilità d'informazione ed informazione televisivi in particolare
Vedendo le cose come stanno oggi dunque dicevamo
Noi abbiamo
Due soggetti forti in questo momento la RAI e la Fininvest
Io credo che uno dei primi problemi sia quello di evitare che questi due soggetti forti soffrano
Reciprocamente di manie di persecuzione e si trova in in una situazione di concorrenza sfrenata
Sbagliata sbagliata perché su terreni sbaglia
Ma noi abbiamo con la RAI credo la quinta azienda di produzione televisiva del mondo e certamente non è una delle meno organizzate
Abbiamo con la Fininvest la televisione commerciale più efficace più moderno d'Europa
Non siamo un Paese che ha da imparare quindi molto dagli altri perché siamo un Paese in questo settore avanzato
Non siamo assolutamente contenti della situazione del tipo di concorrenza che si determina la televisione e il grande business del due mila e probabilmente lo è già oggi il mondo moderno tende a consumare e desiderare sempre meno dei beni materiali e a desiderare e consumare sempre di più i beni immateriali le immagini le fantasie le occasioni di evasione la televisione sarà il grande mercato del futuro
Già oggi nel mondo del lavoro in genere e in particolare all'interno persino di aziende che producono dei beni materiali e più numerosa la quantità delle persone dei lavoratori che producono beni in materia meno agilmente pubblicità innovazione che non quelli che producono materialmente qualche cosa non sarà sentito il futuro
Ebbene noi in questo settore
Dove concentriamo la concorrenza tra questi due grossi soggetti la RAI e la Fininvest
Nel contendersi lo spazio con produzioni che non hanno mercato nel mondo ma nascono e muoiono nel momento stesso in cui vengono consumati
E cioè gli spettacoli ciò gli spettacoli contenitori
Si disperdono grandi energie contendendosi Accolti neppure più di miliardi non forze di decine di miliardi dell'ICI o meno dei personaggi che non hanno mercato che non hanno valore di mercato perché questo valore di mercato determinato da una concorrenza assurda tra due soggetti
Ma non hanno valore di mercato sul piano internazionale e quella internazionale unico mercato che conta noi sappiamo che Madonna vale perché a un mercato mondiale Walter Buller perché è un mercato mondiale vale Anthony quindi come tutti gli attori perché hanno mercato mondiale i bauli Celentano sono personaggi di provincia che non hanno mercato mondiale che hanno un valore di affezione
Che noi stessi abbiamo determinato come la dispersione mezzi di risorse assolutamente ridicola
Abbiamo sentito appassionate
Arringhe anche dirigenti della RAI questa mattina
Io voglio dire con molta amicizia
Ai dirigenti della RAI che
La RAI deve essere un'azienda
Che ha il meglio del pubblico e del privato
Il meglio dell'assetto pubblico significa trasparenza significa concezione non proprietaria dell'azienda stessa significa uso oculato del denaro perché denaro pubblico
Il meglio della struttura privata significa non elefantiasi burocratica significa efficienza significa elasticità
Noi vorremmo una RAI che abbia il meglio del pubblico e del privato e troppo spesso siamo costretti ad essere critici perché vediamo che ha esattamente il contrario cioè ha in sé il peggio del privato
E il peggio del pubblico
Caso Celentano è stato una spia è stato un caso clamoroso
Che non è chiuso
è stata un'enormità
Il presidente della RAI ha dato un esempio di trasparenza e di correttezza non molto frequente
Di un vertice di un'azienda pubblica che si comporta in modo responsabile nei confronti del Parlamento di pubblici poteri
Fa male L'Unità quando cerca qualche dietrologia e abbiamo condiviso in pieno la posizione di mantide
Tuttavia il problema non è chiuso e vi voglio dare una notizia qualche
è una cosa quasi incredibile la Procter&Gamble ha risposto ieri credo alla RAI la quale chiedeva spiegazioni sul contratto Celentano Prot ha risposto dicendo che non intende fornire nessuna spiegazioni
Punto e basta
Quindi noi abbiamo l'assurdo
Che all'interno della casa della RAI due ospiti d'in quella casa e cioè Celentano e Procter incanta il mondo rapporti e il padrone di casa non è autorizzato a conoscere un bel risultato
A proposito di antitrust vorrei dire ancora
Che nel mondo della televisione e in quello della carta stampata esistono due situazioni molto diverse
Non si può parlare
Correttamente
Di antitrust in termini fortemente limitativi quando ci si riferisce al settore dove si deve combattere la concorrenza sul piano internazionale la concorrenza di grande società di grandi aziende internazionali vale questo per l'automobile vale per i settori produttivi vale per tutti i settori dove le grandi dimensioni significano più tecnologia significano economie di scala significano più concorrenzialità e tra questi settori c'è la televisione
Diverso invece il ragionamento per quanto riguarda la carta stampata la carta stampata e un mercato nazionale ma stampe scritti italiano
Le concentrazioni di Monopoli la carta stampata non hanno giustificazioni
Che sono determinate da innovazione tecnologica economie di scala e così via quindi sulla carta stampata è giusto è utile essere molto attenti alla situazione di monopolio che si è determinata
E che è accompagnata da un'altra anomalia italiana cioè noi abbiamo una stampa non soltanto in pochissime mani ma anche immani non di editori bene
Non cioè di aziende che hanno come atterrita principale l'editoria ma di aziende che hanno attività principali diverse considero vittoria ad un'attività marginale e agenti
Su questo terreno io credo che con i comunisti si debba costituire un'alleanza io spero e comunque un banco di prova questo è un terreno molto importante io qui voglio aggiungere un discorso politico un discorso precedentemente prevalentemente tecnica tante volte i socialisti io stesso ne ho parlato di partito irresponsabile polemicamente noi definiamo partito irresponsabile quelle forze che hanno le caratteristiche di partito perché si comportano con obiettivi
Di potere
Simili a quelli dei partiti e politici ma tuttavia non sono responsabili di fronte alle dorato con i partiti tante volte abbiamo parlato dell'esistenza in Italia di un mix di autoritarismo che deriva dall'arroganza del denaro da quella delle corporazioni e da quella di una cultura elitaria non di una cultura in genere di una concezione elitaria della cultura
Abbiamo visto con grande piacere
Sull'Unità Bud duello Badaloni Petruccioli e altri che condividono questa posizione
Abbiamo visto con interesse questo argomento cresce matura nel rapporto del Censis rapporto ottantasette si dice molto bene si dice molto bene di come il momento si è caratterizzata in Italia da una crescita degli oligarchi oligarchie che sono diventate dice il Censis autoreferente e cioè vogliono costruire un sistema ideologico di egemonia culturale e politica autoreferente che fa riferimento solo a se stessi
è molto giusto questo
Io credo che se con i comunisti su questo terreno troveremo un linguaggio comune questo sarà un terreno secondo che darà un segnale importante di carattere più generale e con questo chiudo che lancia quindi un messaggio di amici comunisti grazie
Mi sembra particolarmente opportuno che nel dibattito che si realizzi in questo momento in Italia sulla necessità e opportunità di elaborare una normativa antitrust
Se dialisi una discussione specifica
Su un eventuale normativa antitrust nell'informazione infatti vero che mentre per la maggior parte delle attività economiche una normativa antitrust dovrà assicurare l'esistenza della concorrenza per difendere l'interesse economico dei consumatori per l'attività di comunicazione le norme dovranno proteggere l'interesse dei cittadini
Mi sembra importante stabilire inizialmente una distinzione fra carta stampata e mezzi elettronici
Sono molti gli aspetti che caratterizzano la diversità fra questi strumenti della comunicazione
In questo rapido intervento mi limiterò a sottolineare i più importanti quelle cioè che a nostro avviso giustificano addirittura norme sostanzialmente diverse nei due settori
Anzitutto la capacità di diffusione e penetrazione
Nessun giornale potrà mai avere un pubblico paragonabile a quello della televisione
E questo per diverse ragioni non ultima il fatto che il giornale e anche un prodotto un oggetto fisico che deve essere acquista
Mentre la televisione è un servizio in principio gratuito
Fornito a domicilio a chiunque abbia un televisore
Un'altra ragione è che essendo un oggetto fisico può essere distribuito solo mediante un trasporto che utilizza mezzi distrutti convenzionali e perciò tempo durante il quale invecchia
Mentre il messaggio televisivo e distribuito istantaneamente e capillarmente attraverso canali formati da onde elettromagnetiche
Una seconda importante differenza è determinata dalla forma in cui avviene la recessione il messaggio e perciò del suo effetto
Il messaggio televisivo è trasmesso sotto forma di immagini in movimento colori suoni parole e musica che attraverso la vista e l'udito raggiungono direttamente il piano delle mozioni
La parola scritta passa attraverso la vista mediante segni che devono essere decodificati perché acquistino un significato raggiungendo inizialmente il piano della razionalità
Anche se in un secondo momento le parole scritte possono trasformarsi in emozione e le immagini e suoni in processi razionali l'effetto del messaggio nei due casi
Tende ad essere profondamente influenzato dalla forma in cui e avvenuto il primo impatto
Generalizzando esemplificando data la segretezza del tempo si potrebbe dire che verso il messaggio televisivo il pubblico ambivano difese
Non intendo certamente avvallare l'opinione delle Cassandre o comunque dei critici ad oltranza della televisione
Ricordando che il vibrato del mille novecentottantaquattro di Orwell che almeno come scadenza si elevi da rivelato una previsione sbagliata voglio solo ricordare che quella fantasia estrema accertamenti ha avuto e ha per tutti noi il valore di farci percepire una potenzialità latente nel mezzo televisivo che non può essere ignorata
Una terza importante differenza
E questa secondo me è la più rilevante
Per ciò che concerne il tema ci riunisce qui oggi e determinata dal fatto già citato che il processo di diffusione del messaggio televisivo avviene utilizzando canali di onde elettromagnetiche le famose frequenze che sono un elemento fisico la cui natura limitazione e potenzialità
Esplodono l'idea che possono essere considerati una proprietà privata
Si tratta di qualcosa come l'aria l'acqua ma infinitamente più limitati
Queste caratteristiche definiscono secondo noi quello che può essere qualificato come un bene comune
Qualcosa cioè che se utilizzato lo deve essere al servizio di tutti
Ciò non avviene con la carta stampata chiunque può avendone i mezzi liberamente creare produrre e distribuire un giornale i limiti saranno solo e sempre stabiliti dal mercato
Ciò che ho voluto sottolineare finora e cioè le differenze fra i due mezzi intendevano giustificare l'affermazione che ciò che è realmente importanti oggi è parlare di televisione
Mi permetto di lettura di affermare che più che di norme antitrust per la televisione è fondamentale fare norme per la televisione giacché almeno per gli aspetti che ho evidenziato penetrazione completa e capillare effetto del messaggio utilizzazione di un elemento che è un bene pubblico
Tali norme saranno per forza profondamente impregnate dalla preoccupazioni di assicurare la protezione del cittadino contro il rischio del controllo da parte di chiunque
Di un così potenzialmente poderoso delicato e strategico strumento di potere
è stato certamente partendo da tali considerazioni che tutti i Paesi europei hanno inizialmente concepito la televisione come un'attività che doveva essere svolta dallo Stato
Oggi però è in atto praticamente in tutta l'Europa un fenomeno secondo noi inarrestabili di privatizzazione
Molte ragioni certamente contribuiscono a questo processo non ultima la maggiore fiducia nella stabilità delle istituzioni democratiche
Sì si tende comunque in gradi diversi ad ipotizzare sistemi misti in cui la televisione di Stato mantengo un suo ruolo centrale garantito da una serie di prerogative preferenziali ad esempio nell'assegnazione delle frequenze ed è economicamente sovvenzionato da varie forme di contributi dello Stato
E certamente già abbastanza complicato discutere sulla televisione privata perché valga la pena discutere in questo momento sulla televisione pubblica né credo che tale discussione avrebbe in questa fase probabilità di modificare in maniera significativa questa realtà
Mi permetto comunque di manifestare la certezza che superata la fase necessaria a regolare l'attività televisiva privata e purché le siano assicurati i mezzi per svilupparsi
L'evoluzione naturale del quadro dell'attività televisiva ci riporterà sicuramente a discutere e rivedere il ruolo della televisione pubblica
Vediamo ora la situazione italiana
Il fatto più incredibile la televisione italiana è che un'attività così importante e delicata e strategica sia realizzata senza una legge che la regola tutti sanno che tale situazione si verifica solo in Italia
Conosco molti operatori e professionisti di televisioni in tutto il mondo che si rifiutano a credere Milingo cadono in preda ad una stupefatta ilarità quando racconto questo fatto
L'Italia infatti è l'unico Paese del mondo in cui si sia fatta prima la televisione e poi se si farà la legge
Non è che il legislatore non sapesse che bisognava fare il contrario
Il vecchio codice postale tuttora in vigore stabilisce nel suo articolo centonovantacinque che al reato l'installazione di esercizio di impianti di radiodiffusione in Italia senza la competente autorizzazione del ministero delle Poste
Ho detto tuttora in vigore anche se la sua applicazione e limitata oggi soltanto a Telemontecarlo
Perché allora quelle CISL attore che stabilire il controllo da parte dello Stato
Degli strumenti per l'esercizio dell'attività non è poi riuscito a regolare tali attività e nemmeno a mantenere il controllo di questi stessi strumenti sarà il legislatore italiano così insensibile o impreparato da non capire la responsabilità che si assume permettendo che tale situazione si prolunghi
Ho conosciuto alcuni politici con i quali ho discusso questo problema e devo riconoscere che in alcuni casi tale ipotesi si conferma
Ma si tratta certamente di eccezioni
Perché allora questa situazione di inerzia
Secondo me perché non è stando s'non essendo stato forse possibile legiferare all'inizio
è diventato ogni giorno più difficile far poiché la realtà sulla quale si deve intervenire ogni giorno di più è composta da interessi costituiti i cui valori le cui dimensioni la cui capacità di resistere e creare ostacoli paralizza anche la volontà politica e lo spirito pubblico della maggior parte dei parlamentari
Ciò che più allarmante peraltro è che questa realtà quella appunto di un incredibile concentrazione non solo si sta consolidando ogni giorno dai ancora in fase accelerata di crescita ed espansione
Tanto da potersi prevedere che se niente sarà fatto in poco tempo il quadro della televisione italiana sarà ridotto effettivamente a due podi uno pubblico e uno privato
Il primo controllato con alcuni pudori da i tre maggiori partiti il secondo controllato da un unico operatore
Se ciò dovesse accadere
Non scommetterei molto sul futuro della televisione pubblica in Italia
E nemmeno su quello dell'Italia
Il quadro che ho appena descritto è così grave e preoccupante che non posso credere che non si faccia qualcosa per interrompere questo processo
Non credo però che un approccio realistico permette di stabilire
Norme che consentano di organizzare il sistema in maniera da garantire quelli che mi sembrano i presupposti fondamentali
E cioè il massimo pluralismo possibile e la televisione tutta la televisione e non solo quella pubblica concepite come un servizio
Penso al contrario che solo se un progetto di legge sarà elaborato partendo da questi due presupposti ignorando completamente la realtà degli interessi costituiti
Trattando poi di aver adattare la realtà alla legge e non il contrario attraverso norme transitorie sarà possibile fare non solo una legge ma una buona legge
Quali sarebbero i principali aspetti strutturali del sistema che la legge dovrebbe stabilire
Anzitutto il sistema delle concessioni
A nessuno dovrebbe essere concesso più di un certo numero di concessioni regionali
Si veda la legislazione in proposito dei principali Paesi nei quali l'attività televisiva esclusivamente privata si adatti alla realtà italiana
Io sarei soddisfatto di riceverne tre
Cosa significa concessione
Significa concessione dell'uso delle frequenze necessarie a realizzare una corretta copertura del territorio assegnato
Cosa significa regione
Ho parlato di concessioni regionali significa mercati regionali ragionevolmente omogenei economicamente e culturalmente
Si distribuiscano le frequenze in modo che in ogni regione il segnale il messaggio il programma irradiati da ogni emittente possano essere ricevuti dal maggior numero possibile di utenti
Si arriverà ad avere in ogni regione un certo numero di possibili reti e perciò di possibile operatori
Quasi certamente il numero di possibile operatori regionali sarà lo stesso in tutte le regioni si stabiliscano norme tecniche quanto alle carezze al caratteristiche degli impianti di trasmissione che garantiscano sia la qualità ed affidabilità dei segnali sia il minore investimento possibile
Si lasciano liberi gli operatori di stabilire fra di loro gli accordi operativi che permettano di organizzare le reti nazionali
Si stabiliscano norme chiare che impazza impediscano le associazioni gli scambi il controllo da parte di altri che non i concessionari della proprietà delle aziende si stabilisca che l'eventuale cessione delle aziende a terzi non possa essere fatta ad altri concessionari che abbiamo già avuto il numero massimo di concessioni previsto dalla legge
E comunque che il trasferimento delle concessioni debba essere approvato stavo organo competenze dello Stato
Si stabiliscono obblighi per tutti gli operatori di realizzare quelle che possano essere definite attività di servizio
Ho terminato per
Da una certa scusate quantità di informazione giornalistica
Si stabiliscano almeno inizialmente indici di affollamento pubblicitario ragionevoli anche se dopo un certo tempo sarà lo stesso mercato a incontrare la giusta misura
Giacché è risaputo ma ancora non abbastanza in Italia che l'efficacia del mercato del messaggio pubblicitario è inversamente proporzionale al numero dei messaggi irradiati in uno stesso play o in uno stesso programma
Si stabilisca che le cosiddette sponsorizzazione siano computati almeno inizialmente in maniera significativa nel tempo limite di affollamento
Sistema riescono quante altre regole si Foglia purché nessuna riduca l'efficacia di quelle che ho semplicemente indica secondo me queste l'unico sistema che garantisce il vero pluralismo la qualità del servizio attraverso la concorrenza tutta l'informazione che il pubblico desidera a livello internazionale nazionale regionale e locale la possibilità per tutti gli operatori economici di poter utilizzare la televisione per la propria pubblicità pagando prezzi compatibili con il peso specifico delle aree di distribuzione dei propri prodotti
La preservazione e valorizzazione delle culture regionali lo stimola la produzione audiovisiva nazionale l'utilizzazione estensiva del talento artistico e professionale disponibile una più equilibrata distribuzione dei posti di lavoro nel settore sul territorio e tanto semplice da sembrare un utopia
Non lo è è così che la televisione è organizzata nei maggiori Paesi del mondo
Molto rapidamente visto che siamo verso le conclusioni io ho avuto un po'la difficoltà in alcuni punti del dibattito perché
Da alcuni interventi in particolare mi ero posto il problema di se dovesse iniziare l'intervento dichiarando la mia fede nella ALAI con la mia fede nel gruppo Canale cinque
Mi pare che il convegno si ponesse un altro problema il problema della definizione della informazione in quanto tale scritte tre trasmessa come elemento di interesse pubblico come lettore interesse collettivo e quindi riproporre come adesso alcuni interventi sia della RAI sia di Canale cinque una visione vecchie nel regione di sconto
Una visione che poi niente a che vedere col sistema di impresa di questo vorrei parlare di uso nostrano paese in cui spesso sentito l'intervento di letta con molta attenzione si ritiene che mettendo assieme cinque concetti sull'impresa sì sì ha delineato un percorso di impresa non è vero
Non c'è niente di più vecchio che una serie di discorsi sull'innovazione tecnologica su come deve funzionare un'impresa e in che modo si creano le condizioni perché questa impresa anche attraverso la determinazione di regole possa produrre possa svilupparsi
E quindi non non mi pare che il problema sia RAI Berlusconi
Mi pare che la proposta di oppone la proposta di Bassanini intervento di Veltroni prema fosse un altro in che modo si definiscono le regole del gioco in che modo l'informazione comunque essa sia e qualunque siano gli assetti proprietari elemento di interesse pubblico
Nel diritto a trasmettere e del diritto a ricevere informazioni
Allora tensioni o che non ci sia un problema
Qui si è parlato delle regole della cornice della normativa antitrust che è fondamentale delle quote
Però io vengo da Venezia a Venezia c'è un problema storico forse lo sapete non c'entra niente con questo è il problema del disinquinamento della laguna allora il dibattito che ha animato la Giunta comunale della mia città è stato questo negli ultimi anni si fanno prima le dighe o privati che sin qui alla allora chiedo che il processo sia duplice da innestare e mi pare che questo fosse il percorso indicato
In che modo si definiscono le regole di funzionamento del sistema ma in che modo io pulisco l'acqua che nel frattempo si determinato all'interno del sistema e garantisco regole sia l'impresa sia agli operatori sia al terzo soggetto del villaggio perché c'è un terzo soggetto che sono di utenti
Che sono una presenza che ancora oggi non è organizzata non esiste non ha neanche un luogo di riferimento
Per denunciare le cose che diceva Carla Stampa l'eventuale anche violazione del diritto della persona o dei soggetti a essere rappresentati o esserci all'interno del sistema dell'informazione sarebbe interessante fare un convegno su come è nato il fenomeno Cobas è l'atteggiamento della stampa rispetto al fenomeno Cobas l'atteggiamento tipico di schizofrenia
Di lancio di copertura di una fase iniziale di paura quando diventa un elemento conflittuale di rilancio quando può essere un elemento utile nello scontro col sindacato confederale tutto uno strano processo che evidentemente ha un intreccio poi così interessi proprietari di questi atti a luglio credo che si debba procedere al disinquinamento del sistema dell'informazione che qualcuno fra alimento dovrà anche avere delle retrocessioni
E quando si parla di mercato il mercato non è mica una cosa neutra cui taluno dettato teorizza questo mercato con una cosa neutra c'è la RAI poi c'è Berlusconi Berlusconi è stato bravo acquistato fette di potere bravo Berlusconi cattiva la RAI questi due si sono scontrati sempre una sorta di cielo no non c'erano presenze politiche non ci sono non c'erano pressioni non c'era uno scontro effettivo di poteri è un libero gioco tra le parti ma non è questo che è avvenuto è ben diverso è un gioco con pesante inquinamento è un gioco che ha bloccato il Parlamento per undici anni e quando gli si dice che la RAI non funziona io sono molto contento di un riconoscimento oggettivo di un non funzionamento di questa azienda ma si deve anche dire chi ha bloccato meccanismi d'impresa l'intera della chi per esempio può sembrare banale questo dato per trent'anni ha ritenuto che assumere per concorso programmi sia i giornalisti fosse un elemento devastante per l'azienda cosa c'entra l'impresa
Pone come elemento di interesse pubblico la formazione degli operatori dell'informazione cosa che riguarda la RAI o riguarda l'intero sistema dell'informazione c'è un interesse collettivo a sapere come nascono gli operatori dell'informazione è un interesse privato
E allora che cosa c'entra il libero mercato quando si difendono posizioni che sono posizioni arcaiche feudali e si chiamano nello stesso modo se solo la RAI e tre sopra Canale cinque
Non cambia il segno quando si resiste a una normativa diversa sull'accesso alla professione per esempio è una posizione vecchie quando si resiste ad una regolamentazione del mercato pubblicitario
No quando per esempio si discute lo ha fatto Piero Ottone in questi giorni col Gruppo di Fiesole va fatto Aiello ed altri perché non si accetta una regolamentazione del messaggio pubblicitario non si stabilisce all'interno dell'Autorità unica la possibilità di un sistema di garanzie di difesa non penso al difensore civico svedese penso la possibilità di accorpare né l'autorità unica anche elementi di controllo sul sistema complessivo di informazioni non controllo censorio
Ma possibilità all'utente o al gruppo di chiedere di sapere di conoscere il perché di un diritto leso di una non possibilità e sapere quel messaggio pubblicitario che mi passa la RAI o Canale cinque
E prodotto redazionale o è altra cosa
E in che modo io posso accertare la veridicità del messaggio pubblicitario perché non posso avere strumenti di garanzia di controllo pubblico cosa c'entra con la libertà dell'impresa non è forse interessata l'impresa a un sistema pubblicitario maturo dove il copy prodotto possa essere comparato in televisione dove io posso raccontare quali sono anche i difetti di questo prodotto
Cosa da da vere cosa da perdere d'impresa sana da un rapporto di questo tipo dal liberarsi di questi che sono lacci e lacciuoli
Ecco allora che la normativa antitrust non è solamente l'autorità di settore significa definire una serie di altre cose stabilire se c'è un interesse collettivo la produzione dell'informazione se esiste un interesse collettivo alla ricezione dell'informazione
E io qui lancia la proposta che accanto a questa delineazione della normativa antitrust si accompagni una serie di altri progetti di legge poi per regolamentare l'intero villaggio che riguardano l'accesso alla professione sicuramente
Che riguarda sicuramente la modifica di una serie di norme che riguardano la rettifica l'accesso l'immagine cioè voglio dire credo di avere una cornice complessiva ma all'interno di questa cornice fornire degli elementi di certezza a chi fa il giornalista e a chi riceve l'informazione
Questo mi pare il dato che in qualche modo va dobbiamo riuscire a in a introdurre insisto perché a me pare assolutamente importanti affrontare il nodo del rapporto tra pubblicità informazione come si viene configurando questa è un'altra parte
Di questo quadro generale che va portato subito l'attenzione ma non per demonizzando non per parlare di inquinamento guardate che sono molto sono proprio molte delle associazioni dei pubblicitari che chiedo una regolamentazione seria del messaggio pubblicitario credo che opponevano posso confermare
Che il livello di inquinamento che si è determinato in alcune situazioni redazionale e gravi tutti voi qui non stiamo parlando della merce carne o dalla merce scarpe rispondo sempre a Letta quando magari si parla dell'impresa in termini astratti noi parliamo di una merce informazione che è questione democratica essenziale e quindi non è affidato semplicemente a un libero gioco delle parti quando si dice ma Canale cinque si è espanso perché ha raccolto pubblicità ma in questi undici anni ci sono stati centinaia di canali
C'è tutto un problema di emittenza locale c'è tutto prema di raccolta pubblicitaria c'è un problema di professionalità negate che in qualche modo esistono
Ed ecco allora che i fenomeni più complesse quando si parla d'innovazione tecnologica dodici venti l'innovazione tecnologica oggi consente anche forme di autoproduzione in sede locale carni pensate di dieci anni fa penso soltanto a tutta la realtà del Televideo a come si è organizzato e strutturato allora in questo modo che dobbiamo ragionare
Cioè allargare allargare la base produttiva tenendo conto che non è vero che la pluralità dei segnali sia pluralismo questa è un'altra menzogna grave
Il pluralismo non stanno la diffusione di ottanta Gazzetta e sta nella capacità di rappresentare in modo reale sostanziale tutti i soggetti in campo
Ed è un'altra cosa si possono avere settanta Gazette uguali ed avere un pluralismo povero una restrizione del parco notizie non un aumento
E allora la concorrenza tra Berlusconi e la RAI spesso non è una concorrenza diversi modelli formativi vera concorrenza all'interno della stessa concezione del meccanismo informativo è del rifiuto delle medesime regole in talune occasioni
Ne ha parato Carla Stampa delle sinergie
Credo che su questo non sia questa la sede perché qui c'è un problema
Di come sta nascendo sistema delle gazzette locali delle tribune e dei vari giornali in un sistema è una questione che credo vada fondata con molta attenzione senza atteggiamenti di distruzione dell'innovazione no impediamo la teletrasmissione delle pagine non è questa la questione
E però dobbiamo sapere quali sono i livelli quali sono i livelli di concentrazione quindici dieci venti in che modo io posso consentire uno scambio di pagine
Fino a che punto questo scambio di pagine non omologa complessivamente messaggio informativo perché insisto cioè questo dato che culturale
Che non è quantificabile con indicatori economici ma ne stiamo parlando d'informazione che anche altri valori accanto a quelli del mercato dalla pubblicità anche valori culturali
Anche valori di coscienza che devono essere tenuti presenti
Allora quando si parla di normativa antitrust io non credo che sia frutto di una vecchia cultura non sia questo io credo che invece sia una sfida portata oggi all'altezza delle contraddizioni presenti nello sviluppo spesso delle forze produttive oggi sono le imprese stesse una parte delle imprese che hanno necessità di nuove regole per poter produrre
Perché la contrizione mortale che non registriamo per esempio la RAI ma non sono mai nell'intero sistema informativo è innovazione tecnologica sviluppo delle forze produttive ma forme di governo arcaiche allora qui c'è una questione politica forme di governo arcaiche
Ho terminato quando io e non solo più alla RAI perché il fenomeno è si è esteso l'assunzione dell'ultimo redattore
è questione che impegna riguarda le segreterie politiche in lunghe ed estenuanti dibattiti quando io non riesco ad affrontare questa regole di funzionamento e a fare saltare questo meccanismo
Io sto dando una forma di governo arcaica a un sistema che in sé elementi invece di modernità
Ma un sistema di moderno viene bloccato da una forma di governo cani non ha più la possibilità di svilupparsi credo che su questo dovremmo dovremmo riflettere dovranno riflettere molti giornalisti
Che hanno parlato poco oggi forse anche giustamente anche perché constato l'assenza ormai quasi generale del proprio sindacato da temi di questa portata
E ma i giornalisti debbano aggiornare senza arroganza su questi temi e senza scaricare su altri perché spesso noi siamo molto anche autonomi e liberi nella scelta dei nostri pezzi e qui dobbiamo far valere maggiormente alla nostra autonomia senza implorare da altri che ci concedono l'autonomia
Perché dobbiamo stare molto attenti c'è appena stato già si si si sente nell'aria di un referendum sull'ordine dei giornalisti
Porre freno diventa un'altra cosa probabilmente non sarà un referendum sull'ordine tra una faranno sul modo di essere dello Stato
Credo che reagiremo molto male se ci credessimo Ricci
Se i giornalisti si limitassero a dire non consentiremo e tuteleremo le nostre corporazioni no io credo che il processo sia esattamente diverso un processo di offerta di messa in gioco gli assedi preveggente di richiesta alle aziende al sistema politico
Di una serie di scambi
Di credibilità ma anche le certezze al sistema ma credo che questo sia il modo di risponde se noi ci tenessimo diffondendo
Intini ha parlato di arroccamento delle corporazioni ecco io ritengo che le corporazioni tutte ma non solo quella dei giornalisti però voglio rispondere Intini tutte le corporazioni e tutte le lobby siano pericolosi si apre il sistema dell'informazione
Ma siamo tutti un po'stanchi
Ma credo che noi oggi abbiamo fatto un buon lavoro e io vorrei ringraziare tutti molto sinceramente
Da questo dibattito e dall'insieme delle proposte di Veltroni di Bassanini groppo
Io penso che dovrebbe risultare Chiara uniti un'idea generale
Una visione un
Uno sforzo culturale nuovo se si vuole
Che come tale io vorrei che fosse valutata
Ne vecchio statalismo né piccolo dentro
Ma un'altra sei
E cioè non solo vincoli ma regole
Regole capaci di far crescere l'insieme del Paese
Quando esso è un Paese moderno
E dove in
Come in tutti i Paesi moderni
Io non ho paura di affermare diventa sempre più difficile
Distinguere che tra pubblico e privato
Non so se questa è un'affermazione troppo azzardata ma mi sembra giusta
Questo per una Regione in fondo semplicissima ma decisiva a mio parere
Perché è cambiato il re il rapporto
Tra sviluppo della ricchezza materiale e processi formativi
Informazione scuola servizi funzioni pubbliche
Tra culture nazionali e una mondializzazione che non comporta solo l'integrazione dei mercati
L'uso dei saperi di Tivoli internazionalizzazione dei programmi televisivi
Ma comporta direi anche un cambiamento della mente
Per carità io non sono un teorico io scrive ancora con la Pina decide
Dico solo mi azzardo a dire
Che se la dimensione dello spazio e del tempo si riduce a zero la storia indiretta abbiamo visto in questi giorni cambia veramente la coscienza dissi che poi è l'essenza
Dell'uomo
La percezione della realtà dei problemi Cambiano i significati
Ora a me pare che se non è chiaro questo e futile parlare di confini
Tra stato e mercato
Il problema della modernità è la coscienza che i problemi sono sistemi
Adamo Smith lontanissimo come lontanissimo Giuseppe stanno
Perciò la no la novità che vorremmo introdurre in tutta la nostra impostazione non soltanto in questa materia ma in tutta la nostra impostazione politica e programmatica
Dovrebbe credo consiste nel proporre
Nuove regole anche nuovi doveri
Ma ecco voglio sottolinearlo questo in funzione soprattutto di nuovi tigris
E diritti anche del mercato
E diritti non soltanto politica
Ma diritti umani diritti intellettuali diritti di libertà
Di affermazione sì diritti di conoscenza
Se ci riflettiamo storicamente la sinistra è stata lo strumento principale
Nella storia
Della liberazione dei bisogni materiali dei bisogni elementari
Io penso sono convinto che se la sinistra vuole rioccupare il centro del ring
Deve ridefinire i termini nuovi dello scontro
E liberarsi quindi da questa immagine vecchia vincolistica statalisti
Conservatrici che la penalizza
Questo come visione generale
Si tratta quindi di ripartire da una nuova cultura della realtà
Da un'analisi dell'Italia di oggi più ricca più complessa meno sociologica
Meno economicistica
E soprattutto buttando a mare vecchi schemi ideologici
Io confesso che ogni giorno di più soprattutto quando partecipa a discussioni come queste che
Per quanto io mi muovo anche con una certa incertezza o con un margine di di dubbio
Credo tutti
Io sento l'urgenza Bernocchi parlo del Partito comunista di dare una risposta nuova e realistica
A una domanda che non è affatto scontato
Pesche un'alternativa
E perché un'alternativa di forza e di programmi
Divisioni
Non si capisce levati tu che mi metto io
Nel valzer delle poltrone
Che poi è molto sottopotere ma perché il un'alternativa questo senso forte
In un Paese come questo in un Paese così integrato sul piano internazionale dove la classe operaia non ha più il peso del passato
Dove è avvenuta in questi anni una notevole rivoluzione proprietaria borghesi
Dal punto di vista anche culturale
Dove guardavo gli ultimi dati
Il reddito pro capite
Da Roma in su
Ha raggiunto credo qualcosa come quattordici mila dollari all'anno
Cioè siamo
Ai massimi mondiale
E con una storia come quella italiana dove la sinistra non ha governato male in questo
Sì la sinistra storica della fine dell'Ottocento che dette vita al trasformismo e dove la democrazia cristiana assolto in tutti questi quarantenni
Ha un ruolo di Koch Simone una nuova forma del trasformismo
Mai l'alternativa
Perciò mi interessa anche la tematica che qui si sta discutendo interesse come politico oltre che come intellettuale
Mi pare che la risposta non è facile non è scontata può funzionare
Soltanto se si dimostra nonché malgrado tutto questo
Ma a causa di tutto questo
E naturalmente a causa anche dei i rischi dei noti
Della dimensione nuova sistemica
Dei problemi
Non solo a causa e quindi della ingiustizia sociale
Ma a causa di un modo più complessivo più generale che riguarda lo stato lo Stato non come regole soltanto
Soltanto materiale
La governabilità
Impressionante la dichiarazione molto semplice di Pillitteri l'altro giorno ha giustifica bolletta su Repubblica giustificazione della crisi di Milano
Non funziona più niente
Con questo tipo di sistema politico
Di partiti che stanno insieme al di fuori di ogni programma
Un problema di futuro il grande tema dell'internazionalizzazione che può avere due facce l'integrazione lezione
Positiva così come può esserci un'internazionalizzazione passiva
E anche io dico della necessità di creare un sistema di valori capace di tenere insieme una società complessa
Dicevo se a questo livello e possibile riscoprire questo
Era molto era molto trasparente nel nel nell'introduzione di Veltroni
Riscoprire una funzione in qualche modo necessaria quindi nazionale
Non sociale soltanto
Quindi politica quindi culturale
Della sinistra
Non in quanto partecipi anche noi della lottizzazione
Ma in quanto capaci di ridefinire la dimensione nuova dei problemi altrimenti sono chiari
Finiremo nel fare per tre mesi delle chiacchiere su sui regolamenti delle Camere
La dimensione nuova dei problemi
Per cui questo non mi è sembrato poco
Poco chiaro nell'intervento di Letta tanto per citare un uomo che si è molto impegnato qui oggi
Per cui anacronistica diventa la disputa meno Stato e più mercato oppure più mercato e meno Stato
Ma ci rendiamo conto che noi siamo di fronte a uno Stato nel quale fabbriche e panettoni
Produce migliaia di leggi qualcuno ha calcolato che siamo a trecento mila Bassanini quante il calcolo che è stato fatto trecento mila lire ci sono nel Codice italiano
Ma non si riesce a fissare delle regole
Che riguardino cose fondamentali come i mercati finanziari da un lato o il sistema informativo
O come noi presso possiamo pensare di presentarci all'appuntamento del mille novecentonovantadue domani
Il mercato comune europeo
Se non ci misuriamo con il peso delle arretratezza
Con la struttura di questo Stato con l'inefficienza
Con il vincolo estero perché questo poi vincolo estero
Non il made in Italy ma
Il metodo non in Italia
Che dobbiamo comprare
Compresi i programmi culturali
Ridefinire quindi la dimensione nuova dei problemi e sto parlando molto in generale però mi pare dentro la problematica di questo convegno
Ne parlo anche pensando al lavoro che sta davanti a noi
E quindi affermazioni di nuovi diritti e questo però mi pare che comporta capire meglio
Il livello e la natura dei conflitti
Perché non si conosce in astratto si conosce nella individuazione dei dei termini del conflitto
Io non voglio farla lunga voglio soltanto anch'io
Ricordare sottolineare che cosa è stato il senso di questa grande ristrutturazione questi
La cosiddetta rivoluzione conservatrice che giusto chiamarla così
Perché la verità Amalia se si vuole che i conservatori si sono fatti rivoluzionario mentre la sinistra
è rimasta conservatrice troppo a lungo
Ed è ciò che ha segnato profondamente i caratteri della società postindustriale
Fino a questo momento
Voglio dire che non si è trattato soltanto di una controffensiva padronale come tante altre periodicamente nella storia eterna del conflitto
Tra salari e profitti
Di queste ne abbiamo viste tante
No non si è trattato su questo questo il punto
La concentrazione la dislocazione dei poteri è avvenuta attraverso nuove forme di dominio sulla società nel suo complesso e questo è una novità
Di qui quindi il rischio che non deve essere sottovalutato da nessuno
Senza fare del catastrofismo il rischio compiuto un abbattimento della democrazia io non vedo fascismo alle porte
Ma uno smottamento questo sì
Di uno svuotamento della democrazia come purché costa
Non è solo il libero mercato
è un insieme di diritti conquistati vecchi e nuovi
Direi meglio
E
Un nuovo rapporto tra dirigenti
Questa è la
Governanti governa
Che poi è stata la storia positiva non partire
Di questi quarant'anni d'Europa forse anche più
Che cosa è stato lo stato sociale questo la conquista di nuovi diritti
Che cosa è stato il trentennio la tutta la parte positiva del del del dopo fascismo invita
Certo la massificazione della società è continuata quindi o vedo benissimo i grandi fenomeni se volete oggettivi anche di socializzazione
Però è aumentata molto
La concentrazione del Totti il potere delle élite
Questo c'è una c'è qualcosa che ricorda Mosca sparito nella cultura dell'Italia oggi il potere delle élite
Quando dico eletto e non parlo solo di élite qualitativo anzi Arlotti anche circoli ristretti anche la stanza niente affatto visibili difficilmente visibili l'ho capito
Fino a poteri criminali ma questo possiamo lasciarlo da parte quindi a Milano
E tutto questo non è avvenuto a letta soltanto con gli strumenti del mercato
D'accordo anche
Basti pensare al fatto secondo me decisivo
Basta leggere se noi se io sono sospetto non so il libro di Grilli la Malfa essa pone
Modo come a un certo punto
L'America poi ha deciso un'operazione che fondamenti è stata fondamentale per capire in tutti questi anni che è stato l'innalzamento fortissimo della soglia del rendimento del capitale degli alti tassi
Attraverso cui avvenuta quella specie di anche di piano Marshall alla rovescia non per cui dollaro forte alti tassi hanno tirato risorse capitali da tutto il mondo mercato
Sì mercato molto diretto
Quando i governatori decidono di alzare o di abbassare il dollaro vogliamo chiamarlo mercato chiamiamo Mecca
Sono i governatori
E del resto questo è avvenuto ovunque la concentrazione è avvenuta molto per via informale
Nuove logiche nuove convenienze di mercato
A me ha colpito l'allarme di una persona che non mi molto simpatica come Bubka
Però gli a me mi sembra che ha detto delle cose significative quando ha lanciato l'allarme
E qualcuno riprendeva il tema quindi oggi
Sugli insegnanti come avvio della trasformazione dei giornali in contenitori della pubblicità
Non c'è bisogno quel punto di cambiare la direzione di Repubblica
A terzi può rimanere la più di sinistra possibile
Cambiano i contenuti stesso modo è un giornale come quello che facevi tu non sarebbe pezza
Per delle logiche intrinseche
Non sarebbe più pensato non sarebbe più fattibile un giornale comunista
è avvenuto così per via di mercato è attenuto anche per via stato però
Pensiamo alla funzione redistributiva alla rovescia che assunto da qualche anno in qua il bilancio il fisco
Colpisce ormai soltanto quello che è visibile cioè il reddito da lavoro perché quello tu non lo puoi nascondere tutto il reddito non va al lavoro
Sempre meno colpito e una ridistribuzione gigantesca
Ma è avvenuto e questa è la cosa che invece occupa la nostra discussione anche inglobando
Modi di vita o un fluente Sandu o creandone
Modi di vita informazione cultura modelli di
Non solo pacchetti azionari
Conta non solo pacchetti azionari
Ma moderno
Gli eroi sono cambiati
Non sono cambiate sono i pacchetti azionari
Gli eroi non so chi l'ha detto
Forse Prodi una volta in un'intervista a Repubblica gli eroi non sono più i costruttori di aeroplani gli ingegneri
Coloro che pensano che producono che lavorano gli eroi sono coloro che moltiplicano
Una ricchezza mammone in sostanza
Alla quale non corrisponde una produzione di beni gli eroi sono da adesso basta guardare la televisione dal Stardust
Gli ha noi non dobbiamo sottovalutare questo senza
Senza alzare la voce ma l'altro giorno qualche settimana fa sono stato a Mantova mi ha colpito molto il racconto che mi hanno fatto i nostri compagni
E vero poi uscito su qualche giornale di Agnelli applaudito per le vie di Mantova dalle scolaresche
E poi attrice i giornali la grande stampa specializzata internazionale fissa la ricchezza personale l'avvocato Agnelli
Otto miliardi Tito
La ricchezza ex
Tutto
Ecco
Ma è applaudito per questo temo
Non malgrado
Questa è la rivoluzione lo strategist la monnezza
In questo quindi
Non dobbiamo chiudere gli occhi
Ed è qui la novità dell'operazione che noi abbiamo cercato di avviare anche con quest'ultimo comitato centrale
Cioè
Quella di riproporre la questione dell'alternativa come risposta a un problema non soltanto sociale Mauro che riguarda il modo di essere della Repubblica
Tornando a parlare test
Il modo di essere dalla Repubblica
E quindi leggendo la crisi del sistema politico
Come crisi della rappresentanza
Cioè l'essenza della democrazia chi rappresenta chi
Che cosa questo è il punto critico della degenerazione del sistema politico
Anche che cosa quali idee quali programmi quali interessi
Non si tratta Lanati
Questo a me c'è qualcosa che mi sembra mistificare
Partiti ridotti a rappresentare soltanto se stessi o addirittura i loro apparati o addirittura i loro capi tientela se così si apre un vuoto molto pericoloso
Che riguarda tutti
Che
Io non credo che questo gruppi vuoto ritorniamo al nostro tema possa essere riempito da una democrazia plebiscitaria
Del resto pendenza abbastanza internazionale
La forza di un leader carismatico
Che a questo punto instaura un colloquio diretto non con i cittadini ma con telespettatori
Con i telespettatori
Il potere effettivo
Che si restringe e si sposta sempre più
Sul le mani di un di ristrette oligarchie
Attenzione alla crisi del regime parlamentare
Il problema quindi delle regole del gioco non è un problema di ingegneria
Istituzionali ottimo molto l'ho già accennato un invischia mento in un giochetto di regolamento
Ma il problema che noi stiamo cercando di porre
E quello di ridare al sistema politico capacità di a presentare
E quindi di garantire pluralità idee e di interesse
Come certamente con le regole
Ma anche tornando essi noi dobbiamo parlare di noi stessi non dobbiamo parlare soltanto delle regole che proponiamo agli atti
Tornando ad essere
E sì per primi i partiti ad essere partiti programmatici
A ritrovare capacità progettuale
Questo il punto
E quindi il che non significa integralismo ma il contrario perché questo significa ridefinì si chiaramente come tali
Questo il mio progetto
Io a quel punto o no e donne Ifi definisco come non sono più partito pigliatutto
Non sono più partito staccato
E così sforna Ricci tatticismi
E così formare altre cose di cui sentiamo grandemente il bisogno una classe dirigente
Tu spalanchi gli occhi una classe dirigente nazionale
Tre menti perdiamo tutti io ho trovato molto forte quel punto della relazione di Veltroni su questo perdiamo tutti
Io non dimentico una cosa che mi ha colpito molto
Negativamente
La dichiarazione fatta con una sua con il suo allegro ed elegante cinismo dall'avvocato Agnelli durante la campagna elettorale quanto fece l'elogio del Governo in quanto
Ci ha lasciato
Io non so se lui oggi il lo rifarebbe quell'alloggio
Oggi che di fronte al crollo dei mercati finanziari
Ho visto che invece invoca non solo regole ma rimpiange perfino il mio di Brusca
Quindi il problema riguarda tutti sono giochi a cui ci si brucia le di
Anche i potenti
Si possono bruciare
Ed è questo che vorrei che si capisse del nostro impianto qui è la novità del nostro discorso alcune delle risposte che abbiamo avuto l'hanno travisato sono vecchie
Sono risposte corporative
Quando lo sforzo dovrebbe essere quello di uscire dal corporativismo
Sono risposte corporative notte Ferri
E no anche
Il tentativo che qui abbiamo fatto è stato un po'quello di spostare pormi spostare in avanti la discussione
Quindi regole non soltanto per limitare
Ma regole per consentire un allargamento degli attori un pluralismo effettivo
E io sottolineo questa è stata la novità e l'importanza di questo convegno in questo non uguale non fotocopia di carta
E delle proposte di Veltroni di Bassanini etica
Spezzare un circolo vizioso mi pare
Sul giornale ho trovato una dichiarazione
Attribuita Bassanini militare
Un circolo vizioso perché l'aver consentito posizioni oligopolistico e troppo forti scatena reazioni uguali e contrari o reazioni a catena
Quello che vediamo adesso nei giornali giornali minori che si mettono insieme
E per rispondere a alla forza prevalente domini la dominanza come si dice non del del gruppo Rizzoli o del gruppo Caracciolo per difendersi dalla concentrazione
Tendono a unificare quelle parti dei giornali dove si esprimono opinioni dove
Quindi gli stessi servizi le stesse agenzie e la pubblicità raccolta in quel modo
Quindi e qui naturalmente io trovo qui c'è il difficile io non ho le idee chiarissime
Vedo benissimo il problema
Cioè l'ottica di una legge antitrust perché deve ampliarsi aldilà della pura vicenda proprietaria
E incidere invece o stabilire regole che stabiliscono forme di controllo
Non soltanto sul classico monopolio ma su questi processi di tipo ferimento di strozzatura
Di decapitazione del resto nell'economia succede la stessa cosa
L'altro giorno alla commissione Bilancio si è presentato l'ingegner De Benedetti il quale ha rifatto il suo numero classico forte quando dice il capitalismo delle grandi famiglie
Ha cercato di strozzare capitalismo detto rifornire impettito appena uno Christian fa bisogna far perdere la testa
Vorrei quindi anche per non farla lunga concludere
Insistendo su questo fatto
La sinistra non può limitarsi a rivendicare regole deve produrre diritti
Significativi anche
Mettere in campo i suoi progetti diritti di cittadinanza in un mondo globale dove ricordiamocelo sempre l'ultimo appassionato intervento che io condivido
Non mondo globale dove le disuguaglianze e non si misurano più soltanto in termini di possesso di proprietà
Ma le disuguaglianze si misurano in termini di chissà e chi non sa non solo di chi ha non
Di chi sta nell'innovazione con dei poteri di contro influenza e chi la subisce passivamente basta andare in una città meridionale guardare i giovani perché dire che questa la nuova ex guardiani
Non è la motori non è giubbotto mamme Pittis questa beh per Mark perché riguarda il futuro la possibilità di controllare e di determinare il proprio futuro
Io credo ecco vorrei dire questo
Io credo
Che qui c'è una causa comune
Per i deboli e anche per i settori forti
Cioè perché c'è un destino un rischio di omologazione di manipolazione che incombe non solo sulla povera gente ma anche sugli strati più acculturati
Anche gli addetti all'informazione
Anche i nuovi intellettuali
L'intervento
Della collega di epoca
Questo
Io non credo che ci possano essere battaglia antimonopolistica e senza
Che entra in campo questa forte
Non credo che la faremo soltanto in Parlamento
Ok riscontri
Io penso che noi sento forse mi sbaglio noi non riusciamo ancora pure con la forza e con la chiarezza è necessario questo problema
Ai giornalisti agli operatori televisivi
Sola Francia moderna è diventata tale esercitato quella grande leadership verso l'Europa illuminata nell'ottocento poi nei primi del Novecento
In fondo anche perché la sinistra conquistò i maestri gli insegnanti
No la sinistra era la scuola
In Francia
Mi faceva osservare giorni fra un intellettuale come adesso anche la scuola dipende molto dal rapporto con la televisione
In modo espressione
Perché la scuola è sempre più al centro di un sistema rete di parlare di scuola significa parlare veramente quella dei libri
La scuola è al centro di un sistema molto articolato Complesso di canali formativi i mass media gli spettacoli di ogni tipo
La ricreazione l'apprendimento delle lingue la divulgazione scientifica di attività di addestramento professionale delle regioni e delle imprese
Le famiglie i giovani utilizzano o subiscono
Sempre più ampiamente questa grande Rete di opportunità
Ottimo penalizzazioni
E la scuola
Non riesce a
Secondo me questo il centro della crisi non riesce a essere la scuola pubblica primo
Essere questo il centro di unificazione di questi impulsi che vengono da tutte le parti
E dove mancano le altre risorse culturali come nel Mezzogiorno si creano le disuguaglianze più terribili anche se la scuola pubblica è uguale per tutti tutti hanno
Lo stesso tipo di insegnamento
Lo faccio soltanto come esempio che mi sembra impressionante modernissimo di quello che dicevo all'inizio
E cioè alla necessità di elevarsi
Alla dimensione nuova sistemica il problema
Dunque finisco non è solo con i pacchetti azionari
Del Cavaliere Berlusconi o dell'avvocato Agnelli che noi ci dobbiamo misurare ma con questo vizio
Comunque
Oggi
Che scende su questo
Per tutti
Mi diceva un grande industriale come controllare
Mia se il crollo di Wall Street e va indiretta
E raggiungerli col
Indiretta la casa dell'ultimo possessore di titoli ai quali ho rifilato reazione
è un esempio ma allora
Tono e dobbiamo sapere
Io ne dei messaggi non meno uno scontro benissimo
Non è Adamo Smith si fa con tutti i mezzi
Ed è destinata ad acutizzarsi
Una lotta in cui non è detto a fa
E noi siamo destinati a soccombere
E a doppio taglio
L'arresto è impressionante vedere il grande comunicatore come diventare vittima del mezzo
Che mette a nudo crudelmente davanti a me un miliardo di uomini alle sue dunque la sua stanchezza i suoi capelli tinti
La Gucci al naso
La vecchia
L'impressione
Ma non è questo il punto
La cosa che più mi ha
It's ok più un mio
L'altra sera era il vedere e vederlo
Atto sapendo che insieme a mio oppure c'era un miliardo più o meno telespettatori vedere gli uomini più potenti del
Non do non solo firmare un accordo importantissimo ma cosa ancora più importante ritardi in senso alle parlo
Di parole in cui stiamo discutendo oggi interni sensuale
Pace
Era da tempo che non si sentiva
Alla televisione con quella forza accenno nel riempire il Senario prepararsi alla guerra pace e distrugge
Certo torna il senso delle parole
Spreca il latte colleghi non è
Follia e tenere il mondo nella situazione attuale in cui ventiquattro ore su ventiquattro
Agli a decine di migliaia di uomini di operatori davanti ai ai quadri televisivi al computer scrutano ventiquattro ore su ventiquattro una traccia una cosa e tengono il dito sul grilletto Formia
Forse più follia spendere mille miliardi di dollari
No di questo si tratta di spese militare quando il debito cioè quanto tanto quanto il debito insomma
Voglio dire queste
Voglio dire che in questi giorni la televisione ci ha detto la cosa per me principale ma da cui sono partito ci ha detto che il mondo un e ci ha detto che se gli uomini vogliono sopravvivere lo devono
Tale e quindi devono è un limite alla legge del più forte articolo quinto come mi ha detto un ministro cos'è l'articolo quinto che i soldi tanti
Non funziona un mondo di cinque miliardi di uomini un buon documento strumenti Guthrie
Dobbiamo ripensare queste cose de quindi con questa nota se volete di speranza che io voglio chiudere ringraziando ringraziare sentitamente i relatori ma anche tutti i partecipanti a questo dibattito questo convegno gli interlocutori soprattutto per il contributo importante idee e di proposte che Charles