Controluce

Tutto il nostro piccolo mondo antico della politica e della cultura
Ha celebrato l'ultimo libro di Giulio Tremonti la paura e la speranza come l'evento dell'anno addirittura del decennio anche perché in questa celebrazione il buon Tremonti ha avuto paura
Ripresentarlo che come l'unico profeta dell'eventuale che incombono sul nostro Paese e soprattutto l'Occidente
In seguito alla globalizzazione selvaggia attuata negli ultimi dieci anni
Dai liberisti duri e puri di Washington e di Bruxelles
Lasciata la buriana delle celebrazioni vorrei come dicevo di rallentamento per porre qualche rilievo alle pretese di Tremonti anche tutto stando alla sua bibliografia
Recata dal CIPE ed io
Retorica la sua opera perché attacca frontalmente la globalizzazione quella pubblicata nel marzo di quest'anno
Certo Tremonti ha scritto articoli o relazioni pediatria più critici della globalizzazione
Anche negli anni precedenti ma fino a prova contraria egli è stato anche Ministro dell'economia e vicepremier nei Governi Berlusconi del due mila e uno due mila sei che non mi risulta non mi risulta abbiano mai assunto posizioni combattive ed eroiche
Nel campo della globalizzazione come del resto in ogni altro campo
Ma se parliamo di articoli allora vorrei ricordare a Tremonti che per parte mia che ha nel novantotto e nel novantanove trasmisi proprio da Radio Radicale una serie di editoriali poi continuata fino ai giorni nostri
Cioè i disastri economici e politici della globalizzazione selvaggia promosso in Europa
Dal liberismo astratto degli accademici e dal dottor conformismo delle burocrazie nazionali e sovranazionali
E soprattutto quando Tremonti vanta di essere stato il primo e unico economicità e politico che in tutto l'Occidente si è opposto alla globalizzazione selvaggia
Vorrei consigliargli di rinunciare a questa sua opera di infondato alla Provincia interamente
Perché il vero iniziatore della battaglia contro la globalizzazione il vero qualità purtroppo inascoltato
Dei danni rovinose che essa avrebbe inflitto all'economia dell'Occidente
E alle storiche conquiste della classe lavoratrice urgente Goldsmith un economista Franco Americana proveniente non a caso dal mondo imprenditoriale non da quello accademico
Che già nei primi anni Novanta nella sua qualità di deputato francese al Parlamento europeo aveva cercato di segnalare all'opinione pubblica i pericoli della globalizzazione
E che già nel novantatré aveva pubblicato in Francia un libro latri esce la trappola ripubblicato nel novantaquattro in edizione inglese
Ove attaccata frontalmente per centosettanta pagine i liberisti duri e puri e denunciare i disastri preparati per l'Occidente per le madri lavoratrici
La dalla globalizzazione selvaggia ormai imminente proponendo al suo posto ad Alternativa naturalmente ignorata dai cosiddetti grandi del G otto
Che una globalizzazione graduale in due tempi un primo tempo destinato realizzare una totale liberalizzazione degli scambi solo all'interno di alcuni grandi aree economicamente
E socialmente più e in modo che omogenee l'Area euro americana quella africana quella latinoamericane quella gigantesca
E un secondo tempo da iniziare solo quando le liberalizzazioni regionali fossero state completate destinato a realizzare da liberalizzazione globale con molta cautela e gradualità
Magari che a Previti contaminare i miei fossero stati ascoltati
Oggi non ci troveremmo sull'orlo della crisi catastrofica che tutti fingono di non vedere
E che può approdare alla terra guerra mondiale ecco dunque chi fu il vero pioniere oggi purtroppo scomparso della lotta alla follia globalizzazione dice
Che per parte mia come ben sanno gli ascoltatori di questa rubrica da dieci anni ormai ricordo e onoro costantemente rinnovando né aggiornandone in moniti nel silenzio assordante della grande stampa emigranti economica da Tremonti
Ma in precarie che Tremonti non si limita a farsi bello con le prime altrui il peggio è che il rilancio sia pure da buon secondo terzo la sua giusta liquida e di economicità e politico
Nascondendo la la prudenza non è mai troppa dietro lo scudo potente di nostra Santa Madre Chiesa
E così associa alla lotta contro la globalizzazione è un rilancio appassionato
Dei grandi valori morali dell'Occidente che gli ebrei che che vede il calcio identifica e con le cosiddette radici giudaico-cristiane dell'Europa tanto care al Vaticano
E qui casca l'asino che paradossalmente un primo della classe come Tremonti perché identificare i valori di libertà dell'Europa e dell'occidente intero con le radici giudaico-cristiane
Mi sembra non solo storicamente arbitraria ma anche politicamente sbagliato
E storicamente arbitrario perché tutti sappiamo quanto accanitamente la Chiesa cattolica e del resto anche le altre Chiese cristiane abbiano osteggiato la libertà di pensiero e di azione sia nel loro clero che nella società in generale
Pepe dal filari di libertà del pensiero dell'azione sociale sono state date all'Europa della cultura classica grecoromana
E si sono sviluppati in Europa con l'Illuminismo ecco il pensiero liberale tenacemente combattuti tra le gerarchie ecclesiastiche
Ed è politicamente sbagliati esprimo
Perché fondare il messaggio di libertà dell'Occidente sulle cosiddette radici giudaico-cristiane
Significa identificarlo con una
Religione dogmatica in un momento in cui gli altri altri documenti il mio religiosi e politici
Tengano di imporsi nel mondo significa insomma promuovere un nuovo scontro di civiltà
Viceversa la carta vincente dell'Occidente sta proprio nel suo pensiero e nell'organizzazione liberale e delle sue società che affascinano irresistibilmente le Marche oppresse del mondo intero
Insomma vorrei dire a Tremonti ben venga la tua polemica antiglobalista circa ma per favore non pretendere ed essendo il primo è solo campione
E soprattutto non presentarla con una maschera confessionale che può solo renderla gradevole a chi vive al di fuori del nostro piccolo mondo antico
Anche cari amici quest'articolo potete trovare a breve sul mio blog www punto Luigi De Marchi puntualizza e noi ci risentiamo venerdì alle nove circa