Intervista ad Antonio Stango sullo sciopero della fame di cinquanta esponenti e militani radicali per la richiesta alla Rai di aprire uno spazio di informazione permanente sui diritti umani

A partire dalla mezzanotte di domenica sei aprile cinquanta per ora esponente militanti del movimento radicale sono in sciopero della fame
Per ora chiedere di conseguenza immediata incontri con il Governo al centro della questione e un dialogo aperto con alla RAI con un lavoro la richiesta è quella di
Aprire spazzi di informazione sulla questione diritti umani un appuntamento
Fisso ma mentre non va in fasce orarie di massimo ascolto che abbia appunto al centro di formazione sui diritti umani di tutto questo parliamo con Antonio stanco che il Presidente del Comitato Italiano Helsinki per il i diritti umani nonché candidato per la lista
Bonino alle amministrative romane allora Antonio intanto
La questione dello sciopero da fare passo importante specialmente
In questa come dire fase finale della campagna elettorale romana parliamone
Che io personalmente mi sono unito allo sciopero della fame De Marco Pannella che aveva anche avuto
Una corrispondenza con quello iniziato da molti in India e in Tibet già ormai da tre settimane
Perché ritengo che sia una ci sia una indivisibilità dell'azione non violenta che noi come Radicali stiamo cercando di attuare nel Progetto di un grande fate gran mondiale per il due mila otto intuito e lanciato da Marco Pannella
Su questo tema di fondo quindi uno stratega che Marco aveva iniziato si vede come ricordate con uno sciopero della sete indifesa
Del rispetto del mantenimento della parola data su cui si è inventata all'azione di molti radicali ripeto quanto accade
Nel privé oggi si inserisce invece questo sciopero fame di oltre cinquanta persone
Per un obiettivo molto puntuale mentre quanto abbiamo appena detto riguarda una visione complessiva del mondo del sistema
Anche delle relazioni internazionali qui abbiamo l'obiettivo molto preciso che fa parte però della stessa visione dello stesso programma generale cioè ottenere
Che la RAI ovvero il servizio pubblico o che dovrebbe essere tale dell'informazione faccia informazione sul tema dei diritti umani cosa che di solito non fa
Sappiamo che a volte vi sono dei programmi più o meno scoordinati che spesso accadono nelle ore notturne con una ascolto necessariamente limitato
Che riguardano questo o quel punto nel mondo dove tali violazioni avvengono ma non c'è nulla
Di ordinato di sistematico e invece questo è un parametro fondamentale della vita contemporanea per capire il mondo per consentire poi ai cittadini
Di conoscere quello che accade e decidere quale comportamento avere ecco non foss'altro che la questione tibetana è prepotentemente assurta al centro delle donne
Mondiali visto alla concomitanza con la questione appunto con le Olimpiadi e cinesi e questo diciamo così itinerario
A dir poco tormentato della fiaccola politica insomma tutte le televisioni di tutto il mondo si stanno occupando di questa vicenda tanto vale approfondire meglio la questione almeno questo un punto di vista delle pensa ma certamente ma quella è la questione delle
è in realtà è una cosa di cui presentano come radicale ci siamo occupati ormai da da molti anni e promuovendo iniziative beh dando la parola nelle sedi anche competenti delle Nazioni Unite dove siamo presenti in quanto organizzazione non governativa con Statuto consultivo
Con manifestazioni condizioni con la presenza dei nostri compagni a Dharamsala dove vive il Dalai lama in esito al territorio abbiano il mese scorso
Per cui ne abbiamo una lunga tradizione di attenzione al Tibet ma non soltanto in realtà la situazione dei diritti umani dovrebbe essere conosciuta analizzata
Ovunque vi siano violazioni come si usa dire ma
Vive dei diritti umani nel mondo e in modo come accennavo sistematico oggi c'è l'esplosione
Della notizia qui Bette sulle prime pagine dei di tanti giornali in tanti Paesi e cioè la concomitanza evidente
Con la prossima apertura dei giochi olimpici a Pechino però nel frattempo si dimentica che qualcosa di simile avvenuto in Birmania nel ben Ammar pochi mesi fa allora c'è stata l'attenzione per un paio di settimane
Sui monaci buddisti non violenti birmani dopodiché l'attenzione è rientrata c'è la questione dell'Iran cioè c'è una rese dove uccelli ottimali sono assolutamente costanti e sono violentissime
E che spesso viene passata in secondo piano per questioni di diritto in pratica se non addirittura di empatia fra governi occidentali e il a regime Peter rame il regime dei Mullah là vi sono situazioni in tutto il mondo di cui è bene essere consapevole
Ecco quello che noi chiediamo che la RAI adotti una formato su diritti umani mentre ENEA decine dei tipi Roma
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Effimeri che che più solletico no se mai lì distinti più tardi dei telespettatori
Questa nostra richiesta va nella direzione di costituire una consapevolezza di quello che accade nel mondo di in che mondo viviamo
Bene e allora grazie ad Antonio stando Presidente del Comitato italiano estinti per i diritti umani e candidato della lista Bonino alle amministrative romani