Puntata di "La rassegna della stampa estera" di martedì 8 aprile 2008 condotta da David Carretta .
Tra gli argomenti discussi: Esteri.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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Quali sono gli scrutatori di Radio Radicale martedì otto aprile questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi ci occuperemo delle elezioni in Italia le Monde
Quotidiano francese pubblica tutta una pagina con diversi articoli di cronaca poi un'analisi diciamo Jacques Bosone leggeremo quando l'Italia sì annoia al titolo
Significativo nel fatto che l'Italia ma non solo anche la stampa internazionale si stia
Annoiando lo dimostra anche un articolo pubblicato dal New York Times nel fine settimana una pagina per raccontare la lista pro life alti Giuliano Ferrara
Latte o che chiede all'Italia di diventare religiosa il titolo leggeremo alcuni stralci di questo
In questo pezzo poi ci occuperemo delle olimpiadi in Cina del viaggio difficile della Torzo dalla torcia olimpica nel fine settimana
Ci sono state le prime manifestazioni a Londra ieri
A Parigi vedremo un dossier
Da gli Biasio leggere molitori alle di questo quotidiano così come il commento di le Monde del fine settimana su Pechino all'olimpico svolgeremo un'analisi anche dall'Herald Tribune di ieri
Un passaggio verso il Tibet firmata da Roger Cohen me e infine leggeremo editoriale di oggi di questo stesso quotidiano il nemico euro numero uno di Pechino è Pechino scrive il Tribune ma
Cominciamo dalla politica italiana dalle elezioni di domenica prossima
Il mondo oggi pubblica tutto una pagina di cronaca su quanto sta accadendo incentrata soprattutto sul Partito Democratico subalterno Veltroni e la situazione più generale della sinistra italiana
C'è però pagina due un'analisi che vogliamo leggervi disons giacché Bosone quando l'Italia si annoia il titolo l'Italia si stanno avviando mai a memoria di politologo scrive le Monde
Il Paese aveva conosciuto una campagna elettorale tanto insipido abituato orchestrare le polemiche preelettorali a far soffiare le tempeste mediatiche la stampa italiana assiste desolata un dibattito democratico in panne qualche giorno dalle elezioni politiche
I principali titoli dei giornali sono ispirati da eventi periferici rispetto alle elezioni come la crisi della mozzarella l'agonia di Alitalia o il caso pizza
Gli italiani non hanno nemmeno avuto diritto a un duello televisivo tra i due principali candidati Silvio Berlusconi e Walter Veltroni
E questo perché bisognava dare lo stesso spazio lo stesso tempo di parola i dieci altri pretendenti al posto di primo ministro
La RAI dunque si è accontentata di un simulacro di confronto sotto mettendo i due leader la stessa sera ma separatamente alle stesse domande
Il Corriere della Sera scrive le Monde ha sottolineato l'atmosfera triste di questa doppia prestazione che i telespettatori hanno ampiamente disertato Veltroni ha ottenuto il tredici per cento di share contro l'undici di Berlusconi
Cioè la metà di un telefilm popolare il Commissario Montalbano
Nell'uno né l'altro sono riusciti a dissipare la cappa di noia che copre questa campagna elettorale ha concluso la stampa Walter Veltroni prosegue sul Giro d'Italia esponendo le sue idee ma senza mai nominare il suo avversario nel rispondere alle provocazioni
Alla testa del Partito Democratico nuova forza riformista di centro-sinistra nata nell'autunno due mila sette
Veltroni non ha solo deciso di rompere con i suoi alleati della sinistra estrema ma anche con l'antiberlusconismo che è stato il cemento delle precedenti coalizioni di centrosinistra e alla fine la molla delle vittorie elettorali del novantasei e due mila e sei
è stato molto generoso da parte sua spiega il politologo Giovanni Sartori ma molto poco efficace quando si hanno sette punti di ritardo
Il breve il Governo Prodi non lascia buoni ricordi ma Veltroni potrebbe rispondere che il Governo precedente di Berlusconi è durato cinque anni è stato peggio a niente
Favorito nei sondaggi Silvio Berlusconi resta molto discreto sulle sue intenzioni per un'eventuale terzo Governo prosegue le Monde
Dovremmo fare molte cose impopolari afferma l'uomo che un tempo prometteva miracoli ma il contesto economico internazionale non spinge a fare grandi promesse tanto più che l'Italia da dieci anni nel vagone di coda europeo della crescita
Per Berlusconi scrive le Monde modello semplice che rappresentava l'imprenditore di successo nel mille novecentonovantaquattro di un Paese gestito come un'impresa non ha funzionato
Il Cavaliere sembra esitare sulla politica da proporre combattuto tra la sua tendenza naturale che liberale ritorno più colbertismo promosso da Giulio Tremonti il suo
Probabile futuro ministro per l'economia in caso di vittoria un terzo degli italiani scrive ancora il giornale francese sono ancora indecisi incapaci di scegliere tra programmi vaghi poco cifrati
E che si assomigliano il clima attorno dalla campagna legato al sentimento che queste elezioni e la probabile alternanza che usciva dalle urne non cambieranno molto la situazione del Paese dei suoi cittadini
I candidati premier hanno coscienza della delle difficoltà del compito che gli attende
Ma anche con nuovo fallimento dopo l'esperienza deludenti dei Governi Berlusconi e Prodi ESA acerbe avrebbe l'ostilità che si sta
Sviluppando da qualche mese contro il mondo politico
In tutto questo grigiore porre quelle montane la vittoria di Milano per l'Expo universale del due mila e quindi c'è stata salutata come l'esempio da seguire per rendere alla politica la sua efficacia il risultato di un lavoro collettivo al di là delle appartenenze politiche
La vittoria di una nazione ed è molto rara da noi ha scritto il Sole ventiquattro Ore
Ed è bastato questo per rianimare la prospettiva di un avvicinamento se non di una vera e propria coalizione tra la destra berlusconiana il centro sinistra riformista all'indomani delle elezioni
L'Italia Tremonti si chiede se occorra temere o sperare questo scenario illustrato da un fotomontaggio abbastanza mostruoso di un Veltrusconi
I due interessati rigettano questa prospettiva ma molle mente Veltroni non è ostile a un'intesa limitata per le riforme istituzionali compresa la riforma della legge elettorale
Berlusconi evoca un Governo di buonsenso per il bene del Paese in caso il risultato elettorale incerto oppure contraddittorio tra Camera e Senato il sistema elettorale infatti potrebbe condurre l'Italia una nuova situazione di ingovernabilità d'arte nel mondo voluto dalla maggioranza di centrodestra nel due mila e cinque per penalizzare Prodi
Il porcellum sia ritorto contro Berlusconi battuto d'un soffio nell'aprile due mila e sei ma sebbene maggioritaria alla Camera la sinistra al potere alla rimasta paralizzata perché aveva due soli voti di vantaggio al Senato e oggi poi sostanza accadere il contrario questa volta i sondaggi
Danno al Popolo della libertà di Berlusconi vincitore alla Camera grazie al premio di maggioranza
Nazionale ma il Popolo delle Libertà potrebbe essere penalizzato al Senato tre o quattro regioni chiave potrebbero far cambiare la maggioranza alla Camera alta secondo alcune proiezioni il Cavaliere avrebbe solo cinque seggi di vantaggio
E lo Stato Maggiore del Partito Democratico comincia a credere nelle sue possibilità la necessità di una grande coalizione
Non ci sia un'estranea ai geni politici dell'Italia potrebbe allora imporsi
Altrimenti concludere mondo il futuro vincitore rischia di essere già fragile al momento di formare il suo Governo cioè il sessantatreesimo in sessant'anni di
Repubblica così
Le monde ci si è permesso di dire che la grande coalizione dice stranieri geni politici italiani un po'esagerato l'Italia ha avuto diverse grandi coalizioni dei governi tecnici
Dei tecnici regime che Pannella definisce del molo partitico imperfetto di c.p.c. comunque per ritornare al titolo dell'analisi
Di le Monde il fatto che il New York Times questo fine settimana abbia dedicato una pagina per raccontare la lista
Pro life di Giuliano Ferrara la dice lunga su quanto questa campagna elettorale a noi non solo gli italiani ma anche la stampa internazionale
Vedremo nei prossimi giorni e dopo risultati SIQuEL se qualcosa cambierà intanto
Leggiamo alcuni stralci di questo reportage tecnico Artemis firmato rara che nel Donadio nome più che azzeccato per descrivere
Giuliano Ferrara scrive il quotidiano liberal di New York nelle elezioni di domenica il carismatico miliardario dirlo Dirty centrodestra Silvio Berlusconi
Potrebbe ancora una volta rinascere dalle ceneri questa volta per sconfiggere Walter Veltroni un baby boomer a cui piace rocker Rollo e che si è appena dimesso dal Sindaco di Roma sarebbe il terzo mandato di Berlusconi come premier il primo per Veltroni
Ma queste per
Raquel Donadio
Non sono le personalità più avvincenti dalla campagna elettorale Berlusconi Veltroni sono i soliti sospetti in un panorama politico quasi incomprensibile per gli stranieri
Dove gli stessi politici entrano ed escono promettono riforme producono lo stallo se non il declino
Ma c'è un candidato marginale che diverso Giuliano Ferrara un comunista che si è trasformato in un conservatore il più provocatore mercuriale degli intellettuali italiani la vita politica italiana è stata sempre assurda ma il tocco teatrale di ferrata arriva veramente approfondita
Mai raggiunte qual è il succo del prezzo del New York Times che alla luce della politica italiana alla luce di Veltroni che cerca di copiare Obama Barack Obama che ha guidato per le presidenziali americane
Ma non è al carisma nella forza nella capacità perverso per spingere a favore delle riforme economiche necessarie alla luce di Berlusconi che non vuole riformare perché troppo occupato organizzare
Gruppi di investitori per comprare Alitalia alla luce di tutto questo la campagna di Ferrara sembra un grido per la vita in un Paese che sta
Affondando nella morte e nel declino così tra l'altro
Ora che il Donadio nel sul New York Times del
Fine settimana
Le Olimpiadi la torcia olimpica ha cominciato il suo percorso in modo quanto meno difficile domenica le contestazioni a Londra ieri quel Parigi
Liberazione ieri
Pubblicava una prima pagina significativa c'erano
C'erano cinque manette che simboleggiano nei cinque cerchi olimpici salvate di Olimpia di il titolo di decideva di partecipare alle manifestazioni mostrando la sua prima pagina
All'interno era un dossier tra l'altro un'analisi sulla propaganda del complotto praticata da Pechino sulla questione del Tibet il regime cinese accuse medio occidentali di parzialità
Leggiamo editoriale la confessione così Federlazio con una serie di medio occidentali al cuore di un complotto quello che mi verrebbe a screditare uno Stato cinese forte dei suoi diritti
E poi esiste un modo semplice per far saltare il complotto cioè lasciare entrare i giornalisti in Tibet così la verità apparirebbe da sola ma per la Cina la risposta è no la confessione dunque eclatante
La reazione delle autorità cinesi dimostra che l'ha denunciato la situazione dei diritti umani questo impero comunista capitalista è efficace certe
Questo non significa che Pechino sì il diventerà una democrazia un colpo di Trombetta una manifestazione non basterà far cadere la Fortezza dittatoriale pure
L'azione iniziata da reporter senza frontiere porta i suoi primi frutti il partito comunista cinese si preoccupa le autorità olimpiche cominciano a muoversi gli sportivi cominciano a cambiare idea i governi sono in imbarazzo
La minaccia di un boicottaggio della cerimonia di apertura proposta da Report senza frontiere proposta misurata ma difficile da bocciare
è un'arma di precisione contrariamente al boicottaggio totale reclamato da qualche massimalista che chiede la luna sicuro di non ottenerla ha una possibilità di riuscire
La prima pagina di Liberazione cinque manette
A mo'di cinque cerchi olimpici con il titolo liberate le olimpiadi concepita a questo scopo chiede di manifestare pacificamente mentre passa la torcia
è il minimo che si possa fare affinché i valori dell'olimpico Smoke come promesso all'origine vengano in soccorso della
Libertà cinese così Di Biasio nel suo editoriale di ieri e valori dell'Olimpia ISMA dedicato l'editoriale di le Monde del fine settimana datato domenica e lunedì Pechino all'olimpico smog
Le autorità cinesi non sono contenta per quanto sta accadendo a Londra e Parigi il timore
Che di manifestazioni durante il passaggio dalla fiamma olimpica si è realizzato le autorità cinesi però non sono alla fine del loro scontento scrive le Monde il percorso della torcia in Europa e altrove
Assomiglierà sempre più a quello di una lunga manifestazione di protesta contro le violazioni dei diritti umani in Cina sarebbe stato così anche senza gli eventi in Tibet ma la rivolta dei tibetani contro il gioco di Pechino ha rafforzato la mobilitazione
Legittima un po'di più la lotta di quelli che osano reclamare un po'di democrazia in Cina scrive le Monde e tutto questo è un bene un bene perché
In Cina la prospettiva delle olimpiadi accento alla repressione del minimo accenno di contestazione
Pechino chiede di rispettare lo spirito olimpico quando invita i governi come dire a fare in modo che non ci siano manifestazioni contro la torcia olimpica il problema per le monde
E che sono i dirigenti cinesi a violare l'Olimpia giorno quando re Primolo brutalmente le manifestazioni quando in carcerano un contestatari o pacifico e legalitario come uno CIA quando chiudono il Tibet a tutti gli osservatori
Ogni ciascuno in ciascuna di queste azioni portano ogni volta un colpo allo spirito delle Olimpiadi così le Monde nel suo editoriale di i del fine settimana
Per altri investimenti meno gli stessi concetti
In un editoriale del Boston Colombo che viene pubblicato oggi il nemico numero uno di Pechino e chi è
Pechino scrive il Tribune in vista delle Olimpiadi le autorità cinesi stanno reprimende tutti critici pacifici del Governo
Del Partito Comunista dei monaci buddisti in Tibet e musulmani che protesto non per le discriminazioni nello sia anche
Le vittime sono sempre trattate come nemici
Dello Stato questo vale anche per i militanti di diritti umani undici acché la scorsa settimana è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere per aver cercato di sovvertire
Tutto questo virgolettato il potere politico dello Stato il sistema socialista questa era l'accusa
Che gli veniva rivolta quel che non comprendono imposti Pechino scrive il Tribune e quel che qualsiasi esperto in relazioni pubbliche potrebbe dir loro e che
I cinesi le autorità cinesi sono diventate le vittime di se stessi per giorni mici di se stessi
Se volevano dimostrare al mondo che la decisione di dare i giochi del due mila otto Pechino era giustificata avrebbero fatto meglio lasciar libero Busia
Di aiutare le persone malati di AIDS di far campagna per l'ambiente di esercitare il diritto di libertà di parola che è garantito dalla Costituzione comunista cinese
Invece cui è stato condannato con una procedura legale che Amnesty International ha qualificato come ingiusta e politicamente motivata
I rigidi autocrati della Cina sembrano cercare di far
Di tutto per dimostrare che loro critici hanno ragione
E per dimostrare che nonostante la rapida crescita economica la Cina rimane troppo sprezzante sui diritti umani per essere un Paese meritevole di ospitare i giochi
Il fallimento del regime nel comprendere il male che fa se stesso è stato evidente giovedì quando la portavoce del Ministero degli esteri ha detto al mondo esterno di non interferire negli affari interni della Cina con la scusa dei diritti umani
Solo un regime che non rispetta i diritti umani può dire una cosa del genere la realtà è che Pechino usa questo mantra sulla non interferenza nei suoi affari interni per giustificare il proprio le violazioni dei diritti umani così per altri Biondi
In un editoriale del Boston Globe che trovate
Oggi sul quotidiano europeo
Dall'Herald Tribune di ieri però vogliamo anche leggervi l'analisi di Roger Cohen un che offre alcuni spunti interessanti nei prossimi quattro mesi scrive columnist del tribunale il New York Times
Cioè fino a quando non si apriranno le Olimpiadi di Pechino al mondo scoprirà i vari gruppi etnici e religiosi cinesi e i loro risentimenti la violenta repressione in Tibet sull'inizio con il mondo come palcoscenico
I musulmani uiguri dello sia anche il movimento spirituale fuorilegge Falun Gong mongoli Cazzato chiunque altro vuole avere un
Momento di luce avrà un'opportunità unica per farsi vedere
Spero che la violenza sia contenuta scrive Roger Cohen e che le autorità cinesi dimostrino flessibilità ma non sono ottimista dopo quanto accaduto a Londra domenica
Se un monaco tibetano si impossessa della torcia olimpica questa settimana San Francisco si dà fuoco nessuno delle stupirsi così come nessuno deve stupirsi se qualcosa di simile cade il quattro giugno giorno del diciannovesimo anniversario
Del massacro di piazza Tienanmen giocare in serie A non è facile
E la serie A e dove è arrivata la Cina dopo l'incredibile trasformazione che l'ha portata ad ospitare le Olimpiadi
E sulla propaganda cinese sulla crescita pacifica l'armonia al multilateralismo può nascondere il fatto che una potenza globale deve fare scelte difficili decidere cosa rappresenta essere giudicata
La Cina scrive Roger Cohen non può più pretendere di essere la potenza discreta per eccellenza
Il punto il punto è questo per un lungo periodo la questione centrale sulla Cina è stata sì una dittatura con un'economia capitalista può resistere alle sue contraddizioni interne
La questione centrale
Ora e come federali Inzaghi e una società diversa sotto il controllo del partito unico
Come dice rasa Manna un politologo indiano in un Paese che non alla separazione tra Stato il partito è impossibile creare lo spazio finché popoli diversi si possono esprimere
L'india democratica e la terra del milione di rivolte ma proprio perché democratica ogni rivolta è una valvola di salvezza
Ma la Cina non può permettersi nemmeno una sola rivolta la leadership del partito comunista cinese si è dimostrata abile ad aggiustarsi rispetto all'incredibile crescita economica ma nei momenti di crisi
Il partito non è flessibile né intelligente né agire i prossimi mesi ci saranno un numero di crisi che alla base continueranno costituiranno una sfida al modello autoritario capitalista cinese
Il problema qual è ancora che la Cina deve farla finita con i suoi riflessi repressivi da Stato a partito unico deve parlare con il Dalai lama è capire che l'armonia nella rigidità
E impossibile perché una dittatura
Multietnica è per essenza facile così Roger Cohen sull'Herald Tribune ieri mi ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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