Rassegna di geopolitica

è stato presentato a Roma il diciannove marzo scorso il rapporto due mila venti le scelte di politica estera un rapporto che è il frutto dei lavori del gruppo di riflessione strategica
E che ha lavorato alla Ministero degli Esteri sotto la supervisione di Marta Dassù che direttrice di Aspenia
E di Maurizio Massari consigliere d'ambasciata dell'Unità di analisi e programmazione politica del Ministero degli esteri
Il rapporto è sotto presentato come ha detto il diciannove marzo la presenza del Ministro degli esteri Massimo D'Alema del messo per il commercio internazionale che per le politiche europee Emma Bonino
Che senso a questo rapporto la sintesi la premessa è fondamentale delle
Scelte di politica estera di una più un'azione sono più forti la politica estera più forte se le scelte alla base sono fondate su ragioni condivise quindi non bisogna dividersi troppo
Sulle scelte essenziali di politica estera divisione attualmente tra maggioranza e opposizione tra centrosinistra e centrodestra alcune
Questioni di fondo nell'ambito della della politica internazionale vanno fatte su basi condivise per dare una maggiore
Efficacia a queste scelte
Il rapporto intitolato appunto al porto due mila venti le scelte di politica estera peraltro un rapporto anche integralmente consultabile e scaricabile dal sito del Ministero degli esteri
Esteri punto fitti sono circa centocinquanta pagine informato DOC si costituisce di cinque capitoli intanto l'introduzione di cui andremo appunto a recuperare questa premesse
E poi il primo capitolo l'Europa per l'Italia la nuova agenda la capitolo secondo la sicurezza energetica la politica estera il terzo capitolo i due scenari della globalizzazione e la riforma della governance
Capitolo quarto le priorità regionali balcani Mediterraneo allargato capitolo quinto l'Italia nella competizione globale la politica economica estera e infine
Si suggeriscono dieci proposte su risorse che strumenti andiamo
Con ordine
Dalla introduzione di questo volume la necessità di scegliere
Questo rapporto esamina interessi obiettivi e priorità a medio termine dell'Italia scenario temporale di riferimento è il due mila venti
Valutando che cosa l'Italia può e deve fare sul piano bilaterale quale sia la nuova agenda la sua nuova agendo in Europa e quali siano gli obiettivi da perseguire in ambito multilaterale
Lo schema del rapporto e quindi costruito attorno alla logica della politica estera come azione multilevel scegliendo di attribuire un peso decisivo a livello della responsabilità nazionale e alle priorità e in Europa
è un'attenzione specifica e dedicata alle questioni energetiche per competere nel mondo globale la solidità e la compattezza di un paese indispensabile
Da questo punto di vista la priorità generale dell'Italia e di rafforzarsi all'interno
Senza soddisfare gli imperativi della crescita economica e della stabilità politica nessun Paese in grado di pesare sul piano internazionale e quindi di promuovere con efficacia interessi e valori che gli appartengono
D'altra parte nessun progetto nazionale sostenibile nel mondo globale se privo di quella dimensione internazionale che la politica estera dell'ente può tutelare
Unitaria e coesa dunque e più consapevole del proprio ruolo nel mondo sarà anche un beneficio per l'Unione europea per la comunità euroatlantica e per la comunità internazionale
è sulla base di questa tesi di fondo che colloca il destino del Paese a cavallo tra l'azione interno e l'azione internazionale
Che è necessario costruire un consenso bypartisan perché responsabile attorno alle linee di una politica estera rispondente alle potenzialità dell'Italia
E del suo ruolo internazionale agli interessi nazionali dei valori di fondo della nostra società
Tradotto ad ogni cambio di maggioranza di ogni cambio di Governo non bisogna marcare troppa discontinuità in politica estera rispetto delle scelte appunto che dovrebbero essere condivise
E questo è tanto che il vero qualcosa adesso che c'è stato insomma cambio
Di maggioranza nel Paese a seguito delle elezioni politiche con la vittoria del centrodestra vedremo anche
Quanta continuità quanta discontinuità si registrerà in politica estera
Andiamo con ordine il primo capitolo quello che riguarda l'Italia all'Unione europea l'Europa per l'Italia la politica europea dell'Italia basata sulla convinzione che l'Europa del nuovo secolo debba diventare un attore globale si vuole evitare il declino
Unione europea più forte integrata rientra negli interessi nazionali dell'Italia ed è una delle condizioni chiave di una migliore governance del sistema internazionale
è in questa chiave essenziale costruire un'Europa della difesa e sviluppare una politica energetica comune questo vedremo tra breve
Per favorire la nascita dell'Europa della difesa Italia propone un gruppo di contatto tra Francia Germania Gran Bretagna Italia Spagna Polonia che avrà nelle istituzioni europee un interlocutore essenziale
L'Italia e a favore della continuazione dell'allargamento dell'Unione europea e i Balcani ritiene che tenere aperta la porta una futura adesione della Turchia sia un interesse strategico dell'Europa che deve dopo le scelte degli anni Novanta riequilibrare passi verso sud-est
La capacità di influenza dell'Italia in Europa sarà anzitutto espressione della solidità domestica
Così si scrive tra l'altro nel capitolo uno ve la leggo l'allegato di numero due del capitolo uno è dedicato proprio all'Italia la difesa europea l'Italia condivide gli obiettivi della politica europea di sicurezza e difesa come stabiliti nel Trattato di Lisbona
Ovvero salvaguardare i valori comuni gli interessi fondamentali l'indipendenza l'integrità dell'Unione preservare la pace la sicurezza internazionale sviluppare e consolidare la democrazia e la rule of law
Promuovere la cooperazione internazionale ritiene che strumento indispensabile per perseguire tali obiettivi e rendere coerenti gli sforzi politici e diplomatici dell'Unione nella gestione delle crisi sia una capacità decisionale militare europea più credibile
Per l'Italia lo sviluppo della difesa europea è complementare e sinergico con la NATO
Andiamo avanti l'altra questione che dovrebbe essere proprio un collante intanto a livello europeo geopolitico europee quella dell'approvvigionamento energetico la sicurezza energetica capitolo due
Partiamo naturalmente dalle previsioni e quale sarà l'evoluzione del sistema energetico nel prossimo decennio quali sono i principali entrai per delle politiche energetiche
Il nuovo secolo sia aperto imponendo tre temi alla generale genetica di molti Paesi
Il primo riguarda la consapevolezza della necessità di imprimere una svolta e i nostri modelli di consumo o quanto meno di renderli sostenibili per il pianeta a vantaggio delle generazioni future
Come è noto l'Unione si è data all'Unione europea si è dato un triplice obiettivo entro il due mila venti
Portare la quota di fonte rinnovabile al venti per cento dei consumi finali ridurre le emissioni di gas serra del venti per cento al di sotto dei valori del mille novecentonovanta ridurre del venti per cento consumi energetici rispetto alla crescita tendenziale
Il secondo tema è quello della dipendenza energetica un problema che sarà sempre più sentito a livello mondiale e in particolare in nei paesi aree energivori Nordamerica o in forte crescita economica India e Cina
Una delle applicazioni della volontà di ridurre la dipendenza energetica evidente preoccupante
Nese tonico questo obiettivo entra in conflitto con quello ambientale come il termoelettrico il ricorso la fonte più inquinante ma di produzione nazionale il Carbone non diminuirà Nordamerica o crescerà addirittura in Cina e India
Il terzo tema riguarda l'accesso all'energia nelle economie emergenti in via di sviluppo attualmente in queste nazioni vive l'ottantadue per cento dalla popolazione mondiale che consuma il cinquantuno per cento dell'energia mondiale
Dal momento che senza energia non c'è sviluppo economico nel prossimo decennio la maggior parte della crescita dei consumi circa l'ottanta per cento del totale si concentrerà in questi Paesi
Dunque in quindici anni dal due mila cinque al due mila venti prevede il rapporto del Ministero degli esteri italiano il consumo di energia mondiale potrebbe cresce di quasi trenta per cento la quantità dimensionale estremamente elevata
In sostanza anche se le fonti rinnovabili in particolare l'eolico il solare crescessero a tassi elevati dei prossimi quindici anni come fortemente auspicabile
Costituirebbero ancora solo una piccola parte dell'offerta di energia e se quindi devono essere viste come una parte importante della soluzione ma non possono che essere considerate
La assoluzione
Ancora come si è cercato di mostrare attraverso una rapida analisi degli scenari energetici globale di cui al due mila venti
Il mix energetico dell'Italia non potrà sottrarsi a una serie di vincoli precisi petrolio gas conteranno preso dominante ma l'Italia può e deve compiere scelte indicate per modificarle gradualmente
Tra cui misure di risparmio energetico ripresa della collaborazione internazionale sul nucleare nuovi investimenti siano il carbone pulito che l'energia rinnovabili
L'Italia dovrà parallelamente negoziare targhette nazionali più realistici per la riduzione delle emissioni di CO due in vista di un accordo post Kyoto
Passiamo al capitolo tre che è quello che delinea i due scenari della globalizzazione e la riforma della governance e quali sono i due scenari prima aveva definito multilaterali sta globale
è quello scrive scritto nel rapporto su quei ancora convergo nonostante la crisi finanziaria aperta sino al due mila sette
Molte delle analisi disponibili è uno scenario che ipotizza una continuazione seppure graduale del processo di globalizzazione
Come ulteriore fase di crescita globale in grado interessare una molteplicità di aree e Paesi sviluppati pillole
Ciò presuppone un'ulteriore apertura liberalizzazione dei mercati internazionali anche se in misura più contenuta o selettiva di quanto avvenuto in quest'ultimo decennio
E significa che gli attuali squilibri finanziari i cui effetti sono stati dimostrati la crisi derivata dal segmento saldatura statunitense riusciranno ad essere
Assorbiti
Lo scenario molti materialista globale l'altro scenario è quello definito neo mercantili lista che vuol dire
Sembra considerando il consolidarsi la tendenza che ha subito un po'una fortissima accelerazione nel periodo recente ad accordi commerciali bilaterali o regionali quindi in sostanza in una direzione opposta a quello del cosiddetto Doha Round
Che è quello di una cornice globale per gli scambi commerciali
Cioè in questo contesto e soprattutto nell'area avanzata il sostegno e liberalizzazione commerciale più in generale al libero scambio tenderà indebolirsi fortemente con l'aumento delle pressioni protezionistiche sia negli Stati Uniti che in Europa
Ne consegue che la competizione tra i Poli vecchi e nuovi potrebbe assumere forme NO mercantili con Rete di preferenze regole sovrapposte in aperto conflitto tra loro
In un contesto multipolare devo dominato dei neo mercantili sì si può ipotizzare che il tasso medio di crescita dell'economia globale
Sì per ridurre
Sensibilmente
Nell'ambito di questo di questo quadro che è quello relativo alla alla gli scenari della globalizzazione un paragrafo è dedicato i diritti umani e la promozione della democrazia nella politica estera
Con queste considerazioni la sicurezza globale in una fase in cui sono sempre più porosa i confini tra dinamiche interne internazionali non può più essere fondata solo sulla sicurezza degli Stati
Se uno degli effetti della globalizzazione di creare relazioni dirette non più soltanto tra gli Stati ma tra le società il rapporto tra i Governi e le loro popolazioni ha per definizione un impatto esterno
In questo senso il legame tra politica estera promozione dei diritti umani non è solo di tipo ideale identitario
Per una democrazia europea come l'Italia rientra anche nella convenzione che una governance efficace del sistema internazionale non possa più tollerare sistematiche violazioni dei diritti umani
Se questa è l'ottica in cui porsi idealista e realistica al tempo stesso le politiche che conseguono non sono affatto semplice da praticare
Anche perché sono rapidamente svanite illusioni poste mila novecentottantanove sul trionfo globale del modello liberaldemocratico
Il numero delle democrazie cresciuto nel tempo ma si sono anche rafforzati anzitutto
Sul piano economico modelli fondamentali sulla fondati scusate sulla combinazione tra autoritarismo e mercato
Passiamo velocemente alla capitolo quattro e cinque il capitolo che cinque o che ci interessa le politiche
Economiche internazionali dell'Italia quali sono dell'Italia nella competizione globale la politica economica estera
Se la definizione delle priorità geografiche essenziale è scritto ancora nel rapporto del Ministero degli esteri
Per una politica economica estera che funzione altrettanto importante è una revisione degli strumenti a disposizione
Da questo punto di vista l'Italia parte da una condizione chiaramente svantaggiata rispetta principale partner competitori europei
Infatti i fondi dedicati all'internazionalizzazione sono inferiori a quelli dei nostri principali competitor sei più frammentati in termini di disponibilità
Circa trecento milioni di euro dispersi una pletora di iniziative di scarso impatto
Lo stanziamento complessivo è molto inferiore fondi messi a disposizione dalle altre grandi economie europee ad esempio Gran Bretagna e Francia
La stessa disperazione vale per gli attori che si sono troppi soggetti dotati di fondi per la promozione
Quali sono Ministeri enti nazionali e società a controllo pubblico ICE Ibis Simest Finest SACE Sviluppo Italia ENIT può l'Italia
Regione con proprie agenzie rappresentanze all'estero gli sportelli unici regionali sprint
Molte Province con apposite agenzie numerosi comuni attraverso assessorati ed agenzia e quindi Spence indispensabile una razionalizzazione che consenta un uso più efficace dei fondi
Sulla base di queste premesse appaiono essenziali le scelte sequenza
Rigori entrare il ruolo delle Regioni dalla promozione internazionale all'attrazione degli investimenti la riforma del Titolo quinto dalla Costituzione attribuisce alle Regioni un ruolo determinante per l'internazionalizzazione
Due rivedere la rete di rappresentanza istituzionale all'estro ambasciate consolati e uffici dell'ICE l'Istituto per il commercio con l'estero
L'attività della rete diplomatico-consolare in ambito economico andrebbe orientata prevalentemente a sostenere le aziende italiane in chiave di rappresentanza di interessi generali e di gestione dei dossier relative alle grandi commesse
Terzo punto terzo suggerimento definire con chiarezza la struttura di indirizzo della politica economica estera italiana
La competizione internazionale si svolge anche a livello dei sistemi di regole che i vari sistemi nazionali si trova ad affrontarla come già ricordato con specifiche architetture istituzionali
Nei casi di successo esiste un centro di coordinamento strategico che analizza valuta indirizza io gli indirizza gli orientamenti e di medio lungo periodo
Nel caso dell'Italia un spiegabile superare l'attuale di archi a tra Ministero per
Il col Ministero degli esteri e il PIL cosa del Ministero per l'attività
Scusate Ministero degli esteri e il Ministero per il commercio con l'estero
Migliorando così il coordinamento strategico della politica economica estera
Superare l'attuale di archi attracca esteri e commercio con l'estero quarto attuare politiche per la crescita dimensionale di impresa attraverso agevolazioni diffusione attraverso creazione di una rete di distribuzione
Organizzate in franchising all'estero cinque attuale politica di sostegno all'internazionalizzazione dei distretti industriali verso mare emergenti altamente competitive
Sesto cantiere l'infrastruttura di trasformazione mobilizzazione delle merci presso i grandi porti commerciali italiani
Questo è il capitolo quinto capitolo politica economica internazionale
Ed è un capito messo appunto dal Ministero per il commercio con l'estero
Concludiamo questo rapporto rapporto con due mila venti le scelte di politica estera si conclude con dieci proposte dieci suggerimenti su risorse strumenti
L'analisi condotta in questo rapporto ha messo in evidenza tre elementi principali
A la crescente importanza nel mondo del ventunesimo secolo della dimensione interrata la politica estera una politica essere efficace necessità oggi più di ieri una visione chiara delle priorità e degli interessi nazionali ed una capacità adeguata sul piano delle risorse
Beef duplice dimensione internazionale dell'Italia come potenza prevalentemente regionale sul piano della sicurezza che globale su quello politico ed economico ci il carattere multilivello della nostra attività diplomatica
Tutti elementi che dovrebbero spingere l'Italia a rafforzare le capacità della propria politica estera e in parte a razionalizzato perché
Alla luce delle priorità indicate in questo rapporto vengono qui formulate dieci proposte per il rafforzamento della capacità del sistema Italia si sul piano delle risorse che su quello della coerenza nel settore della politica estera
Primo aumentare le risorse l'Italia tra i principali Paesi europei è quello che spende meno in termini di percentuale del PIL per la politica Estero
Senza un aumento dell'investimento in questo campo sia risorse umane sia finanziare l'Italia non avrà la capacità sufficiente per perseguire in maniera efficace le proprie priorità regionale i propri integrarsi
Globale due riconfigurare la rete diplomatica
L'Italia deve concentrarsi su alcune priorità regionali e globali e a tal fine deve corrispondere una redistribuzione della presenza diplomatica commerciale che consolare
Tre e rafforzare la presenza di funzionari italiani nelle istituzioni internazionali l'Italia è oggi era sotto rappresentata negli organismi internazionali non tanto il vertice ma le posizioni intermedie
Quattro si raccomanda l'attribuzione ad una figura ministeriale di alto livello dell'incarico di coordinamento generale delle politiche europee del paese
Cinque l'accorpamento del ministero del commercio internazionale con il Ministero degli affari esteri sei l'istituzione di un comitato per la competitività che riunisca il settore pubblico e quello privato
Sette e l'istituzionalizzazione alla Ministero degli Affari Esteri di un responsabile politico per la cooperazione che avrà tra l'altro il compito di raccordare le iniziative dei diversi attori italiani Regione attori non governativi impresse
Otto istituzione di un Comitato nazionale per l'Energia e l'ambiente presso la Presidenza del Consiglio che riunisca le competenze pubbliche e private e che sia in grado di valutare le connessioni tra sicurezza economia energia ambiente
Nove da un punto di vista generale un aumento di coerenza può essere realizzato attraverso comitati interministeriali ad hoc la prassi attuale o attraverso un meccanismo più strutturato di concertazione
E in questa seconda logica il Ministero per gli affari esteri potrebbe svolgere attività di coordinamento preparazione istruzione in funzione della necessaria concertazione interministeriale
Dieci mettere il Ministero degli esteri a disposizione dei cittadini la trasformazione del ministero in una struttura che sia più direttamente al servizio dei cittadini non soltanto della politica estera punta a rafforzare la public diplomacy
Utilizzando il potenziale offerto dalle nuove tecnologie
Queste sono le dieci raccomandazioni che chiudono questo rapporto due mila venti le scelte di politica estera un rapporto messo a punto dalla Ministero
Degli affari esteri con il Ministero con il per il commercio con lesse locale che è stato presentato ufficialmente a Roma il diciannove marzo scorso questo rapporto interamente consultabile dalla sito del Ministero degli esteri
è tutto per per oggi con la nostra rassegna appuntamento a mercoledì prossimo alle ore sette meno cinque