La rassegna della stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori martedì ventidue aprile questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta tre sono i temi di cui circa mo'di occuparci quest'oggi innanzitutto le primarie americane perché oggi si vota in Pennsylvania continua la sfida tra Barack Obama Hillary Clinton nel campo democratico
Io mi faccio Times prendeva una netta posizioni democratici devono scegliere Obama il titolo del primo editoriale del quotidiano della siti leggeremo anche un'analisi di le mondine Busci ISMU dopo bus
Il quotidiano francese cerca di analizzare la politica estera dei tre candidati
Alla Presidenza rimasti liste in lizza oltre
A Clinton e Obama anche repubblicano John McCain ci occuperemo poi del nuovo atlantismo che si disegni in Europa questo il titolo di un'analisi di ieri le fidiamo
Incentrata in particolare sull'Italia e Silvio Berlusconi e i suoi rapporti con Washington porti buoni ma fino a un certo punto secondo il quotidiano conservatore francese perché perché
Roma privilegio un po'troppo le relazioni con Mosca a proposito di Mosca
Vedremo un editoriale dal Frasson Times che chiede all'unione europea di unirsi per rompere il dominio di gas però mille gigante del gas nelle mani del Cremlino che tende
A privilegiare proprio l'Italia come
Partner energetico e politico in chiusura poi
Parleremo anche di Olimpiadi Cina di Tibet le mondo oggi
Riporta in un articolo delle manifestazioni che ci sono state nel fine settimana contro
Supermercato francese in Cina
Proprio per le prese di posizione di Nicolas Sarkozy che ha lasciato intendere che potrebbe boicottare la cerimonia di apertura delle Olimpiadi per la repressione in Tibet è la cosa viene commentata dall'Herald Tribune in un editoriale sul nuovo nazionalismo
Della Cina che viene
Allo scoperto per il Tribune si tratta di un fenomeno alquanto preoccupante cominciamo però dalle primarie americane oggi si vota in pensino venia un appuntamento
Che potrebbe essere decisivo nella sfida tra Barack Obama e Hillary Clinton
I farmaci al Times non ha atteso il risultato di questo voto per prendere una posizione netta i democratici devono scegliere Obama questo dibattito che divide durato abbastanza al partito atteso
Anche troppo lungo per un politico come Barack Obama questo il titolo del dell'editoriale scrive effetti Barack Obama arriva alle primarie di oggi in Pennsylvania come favorito per assicurarsi la nomination presidenziale democratica
Il voto però il voto dei Democratici potrebbe ancora cambiare le cose Obama e Hilary Clinton sono entrambi candidati forte entrambi attraggono settori distinti
Dell'elettorato democratico e questo
Aumentato e aumenta i rischi di una netta divisione interna al partito
Per i farmaci al Times dunque dopo le primarie del del sì venia
I democratici devono muoversi rapidamente per affermare la nomination presidenziale di Obama e questo non solo perché senatore dell'Illinois in testa per numero di delegati eletti in questa competizione
Obama secondo sconosciuta in sé soprattutto il miglior candidato perché
Allora le differenze tra i due candidati sono minori anzi quasi inesistenti in ciascuna politica quel che propongono può e se l'è giusto come un migliore sostegno lavoratori delocalizzati oppure sbagliato come la loro posizione al libero commercio troppo vago come
Sull'Iraq insomma c'è poco da scegliere tra i due
Ma come gli elettori hanno compreso molto tempo fa questa è una contesa
Più che sulla politica sul carattere sul temperamento sull'identità
E da questo punto di vista Obama è meglio BA ma condotto una campagna brillante superando la sua oppositori c'è in termini di organizzazione raccolta di fondi capacità di convincere gli indecisi
è un grande oratore che sa attrarre le folle e per quanto retorico davvero la ricerca di un consenso che vada oltre gli schieramenti partitici
Per contro la campagna di Hillary Clinton è stato un disastroso mondo
Di parlare pedante è una candidata che divide il suo tasso di disoccupazione approvazione sin dall'inizio è stato alto ma dopo mesi di campagna
Elettorale continua a crescere e il punto secondo il Financial Times che il modo in cui una campagna viene condotta
Dice qualcosa sull'adeguatezza o meno di un candidato come Presidente in particolare quando il candidato come nel caso di Hillary Clinton ha fondato la sua strategia proprio sulle sua sulla sua esperienza sulla sua capacità di gestire le cose
Insomma scrive in conclusione Frasson Tanci Stati Uniti
Hanno bisogno di essere ispirati almeno un poi leggere la prima donna Presidente sarebbe
Qualcosa che ispira ma non questa donna e non con il suo bagaglio dinastica il Partito Democratico atteso
Troppo lungo per un politico come Barack Obama è ora di porre fine a questa tesa così la pensa
Il Financial Times nella sua edizione di ieri le mondo oggi
Pubblica invece una lunga analisi di Patrick usavo sul Busci sumo dopo bus e cioè sulla politica estera dei
Tre candidati rimasti in lizza per le presidenziali di novembre tutti e tre hanno un punto in comune scrive il quotidiano francese promettono di impegnarsi e cambiare le relazioni del loro Paese con il resto del mondo
A credere a John McCain il candidato repubblicano quanto Barack Obama Hillary Clinton che continuano a scontrarsi per la candidatura democratica al futuro Presidente chiunque sia
Volterà la pagina dell'era Bush ma non è detto che sia dovere davvero così anzi nel caso di McCain erede
Reticente della Presidenza che si sta concludendo la continuità secondo le mondo prevale sulla rottura certo senatore dell'Arizona è stato uno dei parlamentari repubblicani più critici di Bush dalla sua squadra
Ma non in disaccordo con le più importanti decisioni prese a cominciare dall'Iraq in realtà spiega le Monde
L'attitudine dell'ex rivale di Bush per la candidatura repubblicana è stata quella di un membro del partito che avrebbe condotto la stessa politica ma con altri metodi e altri uomini sull'Iraq per esempio
McCain ha rimproverato domanda Rumsfeld di non aver inviato abbastanza soldati in questa guerra ci sono voluti tre anni di fallimenti sul terreno battaglie interne repubblicani finché Bush decidesse di licenziare
Rumsfeld
E McCain riuscisse imporre una nuova strategia al sorge l'aumento consistente del numero di soldati americani in Iraq oggi me che indice che la sua candidatura la Casa Bianca dipende
Dal successo di questa strategia il senatore dell'Arizona esclude ritiro dall'Iraq che secondo lui sarebbe responsabili
Ai suoi occhi come quelli di Bush lira cresta al fronte centrale della lotta contro l'estremismo islamico nel quale vede la sfida essenziale del nostro tempo McCain è vero si è schierato contro i maltrattamenti inflitti prigionieri degli americani
Ad Abu GRA IBA preso posizione contro ogni forma di tortura negli interrogatori gracile ha promesso di chiudere Guantanamo e si è smarcato dalla Presidenza Bush annunciando un impegno chiaro degli Stati Uniti nella lotta contro i cambiamenti climatici
In termini generali McCain mostra la volontà di ascoltare di più gli alleati degli Stati Uniti ma la sua posizione nei confronti dell'Iran per esempio quella dello scontro sull'Iraq
Candidati democratici hanno invece una posizione opposta a quella di me che non credono che l'America possa fare di questo Paese una Germania un Giappone del Medioriente
E loro occhi la partenza delle truppe americane necessaria per il bene dei soldati dell'esercito del bilancio federale americano
Ma anche per obbligare le stazioni Rachele a mettersi d'accordo a prendere in mano al destino del loro stato
Di fronte all'Iran i democratici e repubblicani difendono delle opzioni altrettanto divergenti
I concorrenti di McCain difendono il principio di discussioni
Con i dirigenti iraniani anche se solo Obama arriva evocare la prospettiva di un Gran Bar Ghena la fine della corsa nucleare dell'Iran un cambio di una reintegrazione completa di terra nelle relazioni diplomatiche economiche internazionali
Il senatore dell'Illinois Obama se perfino tutto pronto a incontrare il Presidente Ahmadinejad
Insomma Obama si presenta come un riformatore della politica estera americana McCain è in continuità con la Presidenza Bush mentre Clinton che poca la sua esperienza le relazioni internazionali si vuole più realista ma che più classica questo
Il quadro secondo le Monde del bus cinismo dopo Buscetta
In Europa per contro lo figlia o intravede un nuovo atlantismo questo il titolo di un'analisi di alla BO con le pubblicata ieri analisi che
è incentrata soprattutto su Silvio Berlusconi
Perché leggiamo ritorno al potere di Berlusconi scrive il quotidiano conservatore francese traduce una crescita dell'atlantismo in Europa
Anche se le caratteristiche di questo nuovo troppi ISMU restano segnate dall'incertezza in meno di cinque anni
Diverse elezioni hanno condotto ricondotto al potere in Germania Francia Italia personalità più inclini dei loro predecessori a cooperare con Washington Merkel Sarkozy Berlusconi rispetto
A Schroeder Chirac
E Prodi la bilancia secondo le fidiamo tende ormai molto nettamente in questa direzione il filo atlantismo in seno I ventisette
Perfino lo spagnolo Josè Luis Zapatero che nel due mila e quattro ruppe l'allineamento sulle Stati Uniti di José Maria Aznar non è retto questa presa di distanze come pietra miliare
Per la sua politica e nel Regno Unito Gordon Brown ha riaffermato suo traghetti sono solo una settimana fa Washington nonostante il fatto che si fosse tenuto distanza dal tandem
Precedente quello Bush Blair a livello
Di Governi i clivaggio osservati al tempo della guerra in Iraq comunque non esistono più
Ma la Carta delle relazioni transatlantiche oggi non è più leggibile di allora i contorni di questo nuovo atlantismo resto non da precisare e non è certo che sia un fattore di coesione tra gli europei anzi
La lunga parentesi elettorale americana rende i giochi ancora più oscuri
Per Giorgio dà avvio Busci fine mandato
Il ritorno del suo amico Berlusconi partner naturale costituisce a prima vista una buona notizia guardando più da vicino le cose spiega definiamo l'imprevedibile Berlusconi suscita
Qualche inquietudine qualche preoccupazione Washington dopotutto le relazioni con il Governo Prodi non erano così negative
E sono state minata e più dall'instabilità dell'esecutivo che dalla sua ideologia negli Stati Uniti c'è soprattutto il timore che l'Italia
Allenti i suoi sforzi in Afghanistan ma c'è un altro elemento forse più importante per le fidiamo e cioè la Russia
Russe che costituisce un altro elemento di dissonanza nel contesto di una tre antismog europeo più netto
Silvio Berlusconi ha sempre saputo comminare suo attaccamento per liste civiche a una relazione privilegiata con la Russia di Vladimir Putin non è un caso se il Presidente russo uscente è stato il primo capo di Stato straniero a renderli visita la scorsa settimana in Sardegna
Nessun altro dirigente europeo può prevalere assi di un legame tanto privilegiato con l'uomo forte del Cremlino questa prossimità non entusiasma gli americani anzi irrita in particolare di vedere
L'amico Romano opporsi a un riavvicinamento più spinto tra l'Ucraina e la NATO per gli europei spiega ancora le figlia o il per possono Putignano di Silvio Berlusconi
Rischio ugualmente di pesare su alcuni dossier chiave in particolare l'Energia
Se questa e l'ora della ricerca di una politica europea coordinata in materia di sicurezza energetica Berlusconi invece la reputazione di essere un free rider un giocatore libero solitario
La recessione economica che detterà la sua agenda politica non poche rafforzarlo nella sua volontà di arrivare a una partnership d'eccezione con la Russia ricade su gas del suo petrolio in questo spirito Berlusconi ha portato la sua benedizione i negoziati condotti
Daini e gas Roma
Dopo le elezioni italiane la lezione dunque chiara tra le due rive dell'Atlantico la retorica dei valori condivisi non basta forgiare delle alleanze così come gli interessi convergenti degli europei su alcuni dossier come l'energia non possono sostituirsi a una loro strategia comune
Ed è concludere Fidia o dalla capacità di Silvio Berlusconi di meglio articolare
Le sue priorità interno e con gli interessi europei che potranno essere veramente giudicati i progressi di questo nuovo atlantismo molto
Dunque dipende dall'Italia da Silvio Berlusconi però vista la visita di l'incontro di con Putin la scorsa settimana
Non pone delle buone premesse a proposito di gas proprio Russia ed Italia del suo ruolo di free rider in Europa
Il famoso taxi e di pubblica va un altro editoriale che va che va letto rompere il dominio di gas tra Unione europea deve unirsi sulle energie
Diversificare le sue fonti di approvvigionamento scrive il quotidiano della City se l'Unione europea aveva bisogno di un nuovo avvertimento a proposito degli sforzi russi
Per rafforzare il controllo sulle forniture di gas all'Europa
è arrivato questo avvertimento arrivato la scorsa settimana con la visita di Vladimir Putin in Libia
Durante questo viaggio Gasperoni monopolista del gas nelle mani del Cremlino ha firmato un accordo per formare una grande ciò intento il con la compagnia petrolifera e del gas
Libica Castro anche rivelato di essere in negoziato con ENI per investire in un nuovo gasdotto sottomarino tra la Libia l'Italia e con la Nigeria per un gasdotto transare diano
Le discussioni seguono quelle con l'Algeria il cantare un tentativo determinato per rafforzare il controllo della Russia sulle esportazioni di gas dall'Asia centrale
Anche se Putin ha parlato apertamente di un'opera che dei produttori di gas questo cartello per il Financial Times ancora una prospettiva remota e questa è una fortuna Gazprom finora si è dimostrata più brava nel fare annunci che nel realizzare gasdotti
I controversi North Stream il gasdotto sotto il Baltico e South Stream gasdotto che passa attraverso i Balcani
Entrambi dovevano portare il gas russo verso l'Europa non sono stati ancora costruiti le ambizioni Gazprom hanno senso da un punto di vista puramente commerciale con il venticinque per cento del gas che già oggi passa attraverso i suoi tubi
E naturale e cercare di aumentare la fetta di mercato con o senza partner almeno questo è quanto
Fa qualcuno che vuole essere monopolista ma per l'Occidente spiega feroce al Times le Commissioni energetiche del Cremlino hanno anche una pessima dimensione politica
Visto che Gazprom nell'ampio l'arma dell'ambizione dichiarata di Putin di fare della Russia una superpotenza
L'Unione europea riconosce questo pericolo ma la sua capacità di presentare un fronte unito rispetto alla Russia e minata dalla volontà ripetuta di Paesi importanti come Germania Francia e Italia
Di arrivare ad accordi bilaterali con Mosca
Insomma Gazprom divide e impera comanda cosa dovrebbe fare allora l'Unione Europea primo per incoraggiare Gasp ma investire di più i nuovi certo giacimenti più gas russo uscirà dal terreno meglio sarà per i consumatori anche quelli europei
Poi Brussa deve accelerare la sua liberalizzazione del mercato interno dell'energia in modo che tutti gli Stati possono beneficiare di una legislazione comune
E oltre a riforme legali sono necessari investimenti nelle infrastrutture di gas elettricità Stati membri dell'Unione opera devono anche rafforzare i loro legami con i fornitori non russi come la Libia il Nigeria
Devono raddoppiare i loro sforzi per arrivare ad accordi con nuovi fornitori in particolare
Nella zona del Caspio il gasdotto Nabucco deve essere finanziato in modo split esplicito e infine l'Unione europea deve fare di più per incoraggiare la diversificazione energetica investendo per esempio rigassificatori centrali nucleari
Con la produzione di gas europea in diminuzione
Non c'è tempo da perdere comunque conclude Fraktion tax
Non è necessario demonizzare la Russia Mosca difficilmente usura al suo dominio per tagliare il gas l'Unione europea la Russia dipende dai redditi del gas molto di più di quanto noi dipendiamo dal suo gas
Ma una posizione di mercato più forte permette al Cremlino di chiedere prezzi più alti e soprattutto di esercitare influenza politica
L'unica risposta efficace europea è un approccio unico e flessibile a favore della sicurezza energetica questo
Ha scritto ieri il Financial Times in quello che può essere letto come un avvertimento anche e soprattutto all'Italia
E al futuro governo di Silvio
Berlusconi per chiudere con una certa rapidità ci vogliamo occupare anche di Cina Francia Tibet le mondo oggi pubblica un articolo dal titolo la Cina tra manifestazioni anti francesi e volontà di assicurare il successo delle Olimpiadi
La notizia in sostanza che migliaia di manifestanti hanno sfilato nelle grandi città contro Carrefour e contro la CNMV accusati di ostilità alla Cina
A proposito della crisi in
Tibet il mondo ricorda che le ultime manifestazioni in Cina risalgono alla primavera due mila e cinque
Erano manifestazioni anti giapponesi ogni manifestazione di massa euro organizzato tollerata ho incoraggiata dal potere la Francia diventata bersaglio causa
Dell'ipotesi di Nicolas così di boicottare la cerimonia inaugurale le olimpiadi in caso di
Ulteriore repressione in Tibet c'è anche c'è anche però un altro fattore che Pechino deve tenere in conto cioè il fatto che queste manifestazioni nel caso in cui dovessero degenerare rischiano di rovinare le Olimpiadi
L'Herald Tribune commenta il nuovo nazionalismo della Cina che viene allo scoperto questo il titolo di un editoriale di oggi
Con l'avvicinarsi delle Olimpiadi alcuni aspetti preoccupanti della Cina contemporanea stanno vedendo la luce
La complicità di Pechino con le dittature in Sudan in Birmania la repressione in Tibet il fatto che la campagna di Pechino per tenere le olimpiadi lontane della politica sembri una scusa per imporre al resto del mondo la censura che prevale dentro la Cina
Ma c'è stata una rivelazione meno ovvia un crescente zelo nazionalista tra la gioventù cinese come dimostrano alcune manifestazioni
Organizzate negli Stati Uniti da lì
Dalle associazioni di storici cinesi e manifestazioni anti francesi all'interno della stessa Cina non è facile dire quanto di questo nazionalismo possa essere organizzato dei funzionari comunisti
Ma le autorità di Pechino hanno comunque allentato le restrizioni su internet per a favorire l'emergere di queste reazioni patriottica le critiche straniere tutto questo conclude l'Herald Tribune
Suggerisce che il nazionalismo ha sostituito l'malissimo e il marxismo come credo dei governanti cinesi e si tratta di un fenomeno davvero preoccupante bene ci fermiamo qui della vita Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale