Giustizia e uguaglianza. Modelli biblici

Gentilmente prendete posto e vi ringrazio possiamo
Su viso iniziare
Scusate ancora secondo c'è gente che sta arrivando sta cedendo perché così
C'è silenzio e visto che non l'argomento culturale avremo modo di ascoltare con maggiore attenzione
Bene
Un caloroso benvenuto a tutti
Consentiti ma ovviamente anche un caloroso e sentito ringraziamento al cardinale Giordano ringraziamento che hanno un membro dell'autore di relatori ovviamente estendo a tutti voi consentitemi in qualche secondo ricordo personale
In questa sala molti anni fa io ho avuto la fortuna di incontrare e poi in altre circostanze di frequenta
Sì grande filosofo tedesco Georg Hans Gadamer
Che il professor Marotta che qui in prima fila può testimoniare che di organza Gadamer
Era di casa qui all'istituto italiano di studi filosofici
Chi di voi ha avuto la fortuna lo vi ho la ventura di conoscere Gadamer sa che un uomo di valore vera oltre che un grande conversatore dagli occhi vivacissimi chiudo la parentesi
Questa sera
Ci occuperemo di una profonda riflessione del professor Bazoli che cerca in due notti episodi della Bibbia questo e il volumetto che potete anche trovare mi pare all'ingresso
Due noti episodi della Bibbia dicevo Abramo la sorte di Sodoma
E la parabola evangelica dei vignaioli il fondamento degli ideali di giustizia ed uguaglianza
La prima delle due pagine viene considerata da un non noto biblista il cardinale
Martini difficile
E la seconda quella dei vignaioli sconvolgente dal professor Bazoli
L'analisi dei due testi biblici e le implicazioni che emergono vengono affidati a due ben noti protagonisti del nostro panorama culturale il cardinale re
E il professor Casavola
Sul problema della conoscenza della Bibbia medita ricordare la riflessione di un grande intellettuale napoletano
Francesca De Santis
Spirito laico ministro della pubblica istruzione con Cavour e Ricasoli
Nella sua autobiografia si trova quest'osservazione
Mi meraviglio che nelle scuole
Dove si fanno leggere tante cose frivole
Non sia penetrata un'antologia biblica atta a tenere desto il sentimento religioso che lo stesso sentimento morale nel senso più elevato
Adesso faccio un salto di oltre un secolo
E ai nostri giorni uno scrittore Napolitano
E ieri De Luca
Credo che siamo un nome a voi molto familiare
Fa sapere che per molti anni di vita da operaio
Ho sfogliato le scritture sacre e il loro antico ebraico un'ora prima di uscire al lavoro mi pareva così di afferrare qualcosa di di ogni di nuovo ogni giorno prima di farmelo portare via dalla stanchezza
Un filosofo Remo Bodei tiene a dire
Che le così oggi stanno lentamente cambiando e chiedi ignoranza della Bibbia comincia ad essere percepita come una meno ma azione culturale
E di una condanna la banalità e alla superficialità nella considerazione dei fenomeni religiosi piccola curiosità giornalistica commi tempi sta cambiando chi di voi va nelle edicole a Roma Napoli a Benevento a Milano
Vede allegata ad un settimanale come definirlo molto lieve ovviamente non posso fare il nome del settimanale noti ma non è molto lieve molto lieve vede allegata la Bibbia
Questo è un segno dei tempi bene
E ora consentiti a me come moderatore una sintetica presentazione dell'autore Giovanni Bazoli appunto ed alcune rapide e molto sintetiche notazioni sul suo lavoro
Lavoro che ha avuto unanimi apprezzamenti da parte di intellettuali cattolici
Enzo Bianchi e Luigi Accattoli e laici come
Claudio Magris e Adriano Sofri
E del libro edito dalla Morcelliana
Che presto sarà tradotto
In tedesco il professor Bazoli ha parlato qualche mese fa ad una lezione alla negli occhi universi chi
Mi oppure un'anticipazione non so se mi è consentita ma nella mia autonomia di giornalista me la prendo
Prima dell'estate
Uscirà un altro libro di Bazoli
Che vuole essere il proseguimento logico di questo lavoro che presentiamo ora e che avrà come titolo per titolo nel cambiato e disuguaglianza
Tema di grande attualità
E credo e temo lo sanno ancora
Per molto tempo
Anche nel Mezzogiorno
E qui stiamo in una grande città deve subito
Dove si avverte molto l'urgenza di queste tematiche
Il professor Bazoli
E ben noto a tutti noi e a voi come banchiere lo sappiamo tutti
E il presidente del primo gruppo bancario italiano banche intesa
Ma questa sera ci interessa l'uomo di cultura
Espressione della lunga e feconda tradizione del cattolicesimo democratico bresciano
Un cattolicesimo aperto al dialogo e al confronto sempre pronto ad interrogarsi
Vale la pena di ricordare
Che era di Brescia Paolo sesto e sempre di queste città lombarda era il cardinale parroco Bevilacqua
Bazoli mostra un forte impegno professionale nel suo lavoro di banchiere
Ma non nasconde che forse anche di più e attratto da tematiche culturali
Nella riprova tra l'altro la sua regolare presenza come relatore ai cenava con i bresciani come gli incontri di San Barnaba
è opportuno dire ancora che invasioni il cattolicesimo democratico affonda le radici nella sua famiglia
Suo padre è stato deputato della Costituente e suo nonno ma iscritto tra i fondatori con Luigi Sturzo del partito popolare
Ancora qualche minuto fin qui l'uomo
Pone alcuni rapidissimi flash sul volume
In cui si avverte forte l'inclinazione verso una interpretazione attuale delle pagine bibliche cioè di una lettura del testo biblico con gli occhi di oggi
Questo spiega perché vi troverete la denuncia della guerra come unico rimedio per sanzionare le trasgressioni di uno Stato
Così gli innocenti dice Bazoli sono colpiti insieme ai colpevoli
C'è anche la difesa strenua della Costituzione che ripudia la guerra
C'è la denuncia della manipolazione del consenso
Del le formalismo
Dilagante
Credo che sia opportuno che io mi fermi un momento per salutare un illustre ospite lo
Ecco il professor Prodi fa sapere giustamente ero a Napoli e suppongo comunque di non sbagliare
Dicevo il
Professor Prodi abbia visto da manifesti anche noi per strada con la macchina era pro qui i per altri motivi ma certamente è venuto qui suppongo lo dico da giornalista
Per fare un gesto di cortesia
E di amicizia
Bene prosegue nella mia molto sintetica sintesi delle
Volume di cui
Parleranno i due relatori
Dicevo che nel volume c'è anche la difesa strenua della Costituzione che ripudia la guerra c'è la denuncia della manipolazione del consenso del conformismo dilagante
Manzoni poi assegna un valore fondamentale alle minoranze e al potere che considera salvifico del loro esempio morale
Si richiamano anche le sacche di resistenza al nazismo vengono in mente tra l'altro la rosa bianca
Di cui si è occupato in uno scritto Romano Guardini ma anche vuole fare
E il leone di mister
Il vescovo von Galen beatificato
Da voi chi vuole e sempre in quest'ottica
Bazoli accenna ai dodici professori universitari
Che hanno rifiutato il giuramento di fedeltà al fascismo
Ne ha parlato anche il grande storico Carlo Arturo Jemolo
Due di questi professori
Merita ricordarlo erano napoletani
E ancora Baggioli da giustizia uguaglianza una lettura originale dei tragici avvenimenti dell'undici settembre hanno gli orco con il crollo delle Twin Towers
Ecco su questi temi così densi credo che sia opportuno che poi e penso che lo farà torni lo stesso o Bazoli per dare delle risposte appunto ha ad ha dei punti compressi e delicati
Che possano essere formulati anche come interrogativi pressanti
Credo e sto con per concludere che questo volume si possa considerare pediatri segni appena evidenziati
Un libro scritto con coraggio passioni civile
E onestà intellettuale
Un esempio conclusivo
Dopo aver sottolineato l'esigenza che siano riparate ingiustizie e disuguaglianze
E aver indicato tra le inviati Turchini il sogno tra virgolette
Da perseguire
Gli echeggia quasi anelli Dream di Martin Luther King di cui si è tanto parlato in televisione e sui giornali in questi giorni Baggioli dice
Il giudizio finale
Non sarà
Tra coloro che noi chiamiamo credenti o non credenti Matera uomini tra gli uomini che aderiscono con la mente il cuore alla tavola delle beatitudini e quelli che indifferenti alle ingiustizie del mondo
Sono capaci di ridere sulle lacrime umane perché appagati dalla propria vita
Parole molto forti
Che non credo non si possono condividere e che denotano nell'autore
Una forte tensione morale
Bene ora affido
Ai due relatori innanzitutto al professor Casavola la prima riflessione
Che riguarda l'episodio del Vecchio Testamento poi cardinale
Si occuperà della parabola di vignaioli consentitemi due sole parole di presentazione dei due relatori
Non credo che il professor Casavola abbia bisogno di presentazioni specialmente qui a Napoli ecco tanto più in questo istituto
Sì sì consentitemi solo un paio di notazioni essenziali giurista rigoroso
Storico del diritto romano costituzionalista
è stato presidente della Corte costituzionale significative in particolare le sentenze
Che hanno formulato per la prima volta il principio costituzionale supremo della laicità dello Stato è stato anche per far Casavola garante per l'editoria e la radio diffusione attualmente presidente
Del e in chi cura pediatriche anni proprio ieri a Roma a Montecitorio si è svolta una cerimonia per gli ottant'anni di vita della enciclopedia
Mi sembra quasi superfluo sottolineare il suo spessore notevole parlo di spessore culturale
Casavola è un cattolico aperto e pronto al dialogo ma consentitemi una notazione su un altro piano del tutto diverso ecco forse
Non a tutti e noto un suo aspetto e cioè che Casavola e provvisto di un notevole senso di humour io ne sono stato personalmente testimone in varie occasioni ora affidiamo al presto a Casavola l'analisi appunto del testo biblico riguardante Abramo e la sorte di Sodoma che vende al centro dell'episodio il problema della giustizia
E chi meglio di un giurista e capace di scavarsi dentro
E il concetto di giusto e centrale nella visione ebraica dell'uomo
Eminenza nostro Arcivescovo
Amico Romano graditissimo ospite qui a Napoli
Giovanni Bazoli raccoglie in questo breve libro due vetture suggestive
Rispettivamente dedicate al dialogo tra Abramo ed il signore prima della distruzione di Sodoma e Gomorra
Tramandato in Genesi diciotto venti trentadue
E alla parabola dei lavoratori nella vigna narrata da Matteo venti uno sedici il tema in entrambi i testi e quello della giustizia di Pio
Ma lo svolgimento del tema
A andamento e direzioni diverse e non solo per la diversità delle due vicende
Nel Genesi
Il dialogo di Abramo il signore
Si svolge
Prima del caso di Sodoma e Gomorra le città che io si appresta a punire per i peccati dei suoi abitanti
Abramo
Con parole quasi di riprende missione
Chiede Attilio se vorrà davvero sterminare le le intere popolazioni delle due città
Quand'anche contenessero cinquanta giusti
Il signore risponde che per quel numero perdonerà tutti ma Abramo incalza
E per quarantacinque e per quaranta e per trenta
E per venti
E per dieci soltanto
E il signore promette
Il perdono generale
Anche soltanto per dieci giusti
Qui il dialogo a termine
Il signore se ne andò e Abramo rientro nella sua abitazione
Le cose ebbero però un diverso seguito nelle due città fu trovato soltanto l'otto uno dei nipoti di Abramo unico giusto
Salvato insieme alla sua famiglia perché poté essere potesse essere eseguita la distruzione di tutto il popolo
Una prima immediata morale del racconto
Potrebbe essere quella che dieci giusti avrebbero contato qualcosa presso Pio per salvare le due città
Uno solo
Non sarebbe valso annulla
Ma non sembra essere questo il vero tema che il narratore si è posto
Il brano va illuminato con i passi che lo precedono
Quando Abramo aveva novantanove anni
E sarà sua moglie ottantasei
Due messaggeri
Di diossina presentare un loro promettendo che l'anno successivo malgrado la loro vecchiaia avrebbero avuto un figlio
Quel figlio sarebbe stato Isacco che significa edili rinite
Perché sarà incredula data l'età che la rendeva fisiologicamente incapace di concepire aveva riso
Quando utili quell'annuncio di un figlio
Mentre i due inviati di Dio guardavano dall'alto o era posta la tenda di Abramo issare
Verso il fondovalle ove erano situata le due città da distruggere
Chavez si interrogava
Devo tenere nascosto ad Abramo
Ciò che sto per fare
Mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e Luís saranno benedette tutte le nazioni della Terna
Intanto io l'ho favorito
Perché oggi egli obblighi i suoi figli e la sua casa dopo di lui
Ad osservare da via degli aventi operando ciò che giustizia e diritto perché gli aveva tui per Abramo quanto gli ha promesso
Si tratta dunque della trasparenza dei rapporti tra avvio e Abramo
Nella logica dell'alleanza
Il giusto che deve obbedienza a Dio ottimi da Attilio giustizia e diritto
Dunque Dio non può tenere nascosto alcunché al giusto suo alleato
Nella giustizia di Dio entra questo elemento corollario dell'alleanza che la previsione del comportamento di tiglio
Il brano va dunque letto in questa luce
Abramo vuole sapere quel che io sta per fare
E con accento di rimprovero
E insieme di incredulità domanda
Ma davvero stai per sopprimere il giusto con lenti io
Lungi da te il fare tale cosa far morire il giusto con lei più cosicché il giusto sia alla stregua delle Pio lungi da tempo forse il giudice di tutta la terra non farà giustizia
Abramo dice
Venti come arricchisco parlare al mio Signore io che sono polvere e cenere
Dunque e la salvezza del giusto che Abramo rivendica come dovuta
La giustizia di Dio è garanzia dello statuto del giusto
Che non può essere confuso in una stessa sorte con il peccatore
C'è una sola possibilità per video perché possa rendere giustizia al giusto quando costui si trovi a vivere in una città di peccatori risparmiare dalla punizione i peccatori
Per tornare utili per non far perire con loro anche i giusti
E dunque fuori dall'economia di questo racconto
Sia il principio che l'esistenza dei giusti eserciti un'azione salvifica per i peccatori
Sia l'altro che la giustizia di Dio si manifesti nel perdono
Abramo reclama la tutela dei giusti e il signore richiamato all'obbligo di quella tutela
Promette un perdono strumentale e di certo non spontaneo dalle tradizioni orali dei tempi dei patriarchi
Siamo nella seconda metà del secondo millennio avanti Cristo
Dobbiamo spostarci alla metà dell'ottavo secolo avanti Cristo
Per avere nel libro del profeta Isaia un radicale mutamento di prospettiva
E tu Giacobbe
Non mi ha invocato anzi ti sei stancato di me Israele ma Mihai affaticato con i tuoi peccati Mihai stancato con le tue iniquità
Io io cancello i tuoi misfatti
E per riguardo a me non ricordo i tuoi peccati
Qui il perdono lettera tutto
La giustizia di Dio e ti ventata misericordia
E quanto ai giusti la profezia messianica risalire
Dirà del servo sofferente di diabete che prefigurata icona di Gesù
Ma agli apre è piaciuto Prost trarlo con dolori
Poiché offrirà se stesso in espiazione il giusto mio servitore giustificherà molti edilizia addosserà alla loro iniquità
Si è offerto tasse alla morte e fu computato fra gli empi egli portò il peccato di molti perdi scellerati intercetta i
Se dovessimo disegnare un unico percorso da Abramo a Isaiah
Quale distanza e diversità dovremmo registrare
Dal vivo richiamato a rendere giustizia
Al giusto
Che la reclama
Al Dio che sovverte ogni previsione di giustizia con la più gratuità delle misericordia verso i peccatori il cui peccati e di vuole dimenticare per riguardo a se stesso
Dal giusto che teme di essere confuso con i peccatori al giusto che si in molla per la salvezza dei peccatori
Dal Pio di Israele al Pio di Gesù
Dalla giustizia alla misericordia quale il salto
Eppure
La tradizione cristiana
Pone la questione della giustizia di Dio tentando di investigare né ora la prevedibilità razionale ore il mistero che la trascende
Il cardinale Re di commenterà la parabola dei lavoratori nella vigna e la lettura di Bazoli
Che trova un bandolo logico per limitarne
La portata altrimenti sconcertante
Io mi limito al primo saggio di Bazoli e al tema generale della coincidenza o della divergenza della giustizia di Dio rispetto a quella giustizia che gli uomini sia tenderebbero taluni
Preliminare tuttavia il problema di una tale atteso sa e la interpretazione del cristianesimo come religione
Oppure come moto sta storico della civiltà occidentale
Nella rivista italiano delle scienze giuridiche del mille novecentoquarantanove
Il filosofo del diritto Bruno Leoni
Pubblicò un saggio intitolato il cristianesimo e l'idea del diritto
Gli autori Daloui a quella data
Utilizzati
Portano i nomi illustri
I cumulo Carla discesa scrive
Dir perché vai Sciacca o sarebbe e tre esce tre esce aveva sostenuto
Che
L'intera antica letteratura cristiana di immissione di edificazione
Non sanno nulla
Di una questione di principi
Al centro stanno i problemi dell'anima
Del monoteismo
Della vita dopo la morte
Del culto delle rigorose norme di santità
Fin dall'inizio non si fa alcuna distinzione tra gli uomini ettari distinzioni si perdono anzi nel grande problema della salute eterna e del pene interiori
Per Bertrand Russel la facilità con cui il cristianesimo si diffuse nei ceti inferiori della società
Sarebbe dovuto alla concezione ebraico Evangelica del Regno dei cieli come un altro mondo
In modo metta fisicamente non diverso da questo mondo Mattila da venire
Per tre uscì il pensiero fondamentale della predicazione di Gesù era l'annuncio del Regno di Dio
Il compito del cristiano e la preparazione di questo regno ed essa può essere portata accorsi affondo
Che la medesima comunità
Ah spettante il regno può essere chiamata già in precedenza Regno di Dio
Di fronte alla società e alle sue istituzioni cristiani dunque non posseggono
Un'idea cristiana della giustizia e del diritto tendendo ad uscire da questo mondo e ad affrettare l'avvento di un mondo interamente diverso
Il cristiano non mentire a mutare alcunché
Nel mondo che ha abbandonato ne a conservare alcuna istituzione
La rivoluzione cristiana rispetto al diritto
Sta nel fatto che le idee antiche del diritto non hanno più alcuna importanza da questo punto di vista il cristianesimo si stacca da ogni altra religione ed allo stesso ebraismo per il quale invece i rapporti con la divinità si svolgono su un piano giuridico quale l'alleanza contratto tra di avere e Abramo
La previsione del comportamento tra le parti e annientata nella parabola Matta il campo trash aveva notato
Che il pensiero religioso cristiano
In quanto accentuano
Il potere insindacabile e di insondabile della divinità sull'uomo
Recide inerte Uzi dell'assoluta ed astratta idea dell'uguaglianza di premesse di conseguenze nelle relazioni umane così come in quelle trattino e gli uomini
La enorme distanza
Che separa io dagli uomini distrugge ogni legge di fronte alla onnipotenza di Dio non si può nulla pre vedere
E nulla pretendere non rimane che mettere ed accettare la sua volontà il cristianesimo si pone contro il principio dalla previsione base del diritto e perfino delle scienze fisiche
Il principio della giustizia egualitaria e distrutto dalla chiuso uguaglianza di fronte alla Grazia divina
L'atteggiamento di un filosofo alla metà del Novecento qual era Bruno Leoni
Era forse dovuto alla esigenza di sottrarre il cristianesimo
Alle responsabilità di tutta la cultura occidentale nella immane tragedia della Seconda guerra mondiale e della Shoah e in quella perpetrata
Per noi tutti e per Bazoli
E invece impossibile non intravedere nella storia direttamente vissuta
Ho apprezza
La vicenda dei giusti sacrificati insieme ai peccatori senza che ci si chieda perché
Se Dio non li ha salvati
Forse questo è accaduto
Perché erano affidati alla iniziativa della libertà umana
E non ad una troppo misteriosa giustizia divina
Bazoli fonda la sua fede religiosa su un costante appello alla responsabilità dell'uomo
La guerra e uno degli eventi collettivi in cui sono travolti e distrutti milioni e milioni di esseri umani senza che si possa distinguere tra giusti ed ingiusti
Il ripudio della guerra
E l'unico modo per salvare i giusti come per il Dio biblico la rinuncia alla distruzione di Sodoma
Viene così investito
Di un profilo di estrema suggestione spirituale il divieto della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali imposto dall'articolo undici della Costituzione della Repubblica italiana
E quanto ai giusti evocati il numero decrescente da Abramo
Bazoli mi vede come emblemi delle minoranze virtuose e coraggiose ed eroiche
Che si sono opposte a regimi quali furono quelli totalitari del Novecento
Ma allora
E possibile affermare la giustizia nella storia collettiva e nelle esistenze personali
Bazoli si prova ad interrogare le scritture così come la nostra modernità tra due dati inconfutabile
La indecifrabili tante il disegno divino di giustizia e la disperata sete di giustizia dell'uomo
All'estrema soglia di una tale ricerca c'è dilemma blasfemo
Di Manzoni
Accusando la Provvidenza
Ho negarla
E Ferruccio Ulivi studioso del Manzoni constatando che la storia del mondo e quel disastro che esprime il la sensazione che la Provvidenza ci abbia abbandonati a noi stessi
Forse nell'abbandono noi stessi si manifesta il rispetto che io attendo la vostra libertà
E si sveglia la nostra responsabilità nella quotidiana costruzione del mondo
La giustizia di Dio si manifesta nel cuore dell'uomo
Anche se resta non decifrabile nelle vicende della storia
Concluderò subito ripetendo le parole
Con cui Bazoli chiude questa prima parte del suo libro
La volontà di io ed il suo regno si avvera no in una dimensione che sta tra il tempo e l'eternità
La veramente o delle Beatitudini è sospeso tra il cielo e la terra ed è in questa dimensione in questa linea insieme di certezza e di mistero che opera la Provvidenza
Tutto questo può sembrare incredibile come un sogno
Ma se non avessimo questo sogno la nostra vita si consumerebbe senza scopo e senza speranza
Scusatemi il prima di passare la parola nel cardinale Re
Vorrei approfittare della presenza il nel mezzo anno i di Romano Prodi
E penso faccia a faccia piacere anche voi Romano Prodi oltre che essere un politico ma qui e come uomo di cultura e quindi in in questa veste vorrei invitarlo a portare un un breve saluto
Sì come no
Se non se lo chiamo tuo fratello Paolo che anche lui è un uomo di cultura
Veramente son venuto soltanto
Così in una breve intervallo di questa affannosa
Giornata
Napoletana per sentire un po'di d al di eternità no non fu un po'di aria
Che più staccarsi e della politica quotidiane dell'India il giorno e devo dire che
L'ho sentita
Sentite perché i pezzi presi dalla libero sono di straordinaria irrazionalità e di straordinaria bellezza
Il problema e teatro del giusto che salva la città e il problema
Che si legge negli atti giuridici mi spiace di non poter ascoltare
Dai discorsi dal commenti sull'imminenza sono pezzi
Che ci portano proprio nel mistero della del cristianesimo no proprio per giustizia e della misericordia
Sui quali io non posso che dire povere parole quindi non non posso aggiungere assolutamente niente è quello che ho sentito se non l'impegno di meditare
Su queste cose che non possono certo diventare programma politico
Che non possono diventare programma politico perché se dirette programma politico
Queste mister o del del giusto che salva la città
Diventa un problema
Diverso da ogni criterio di giustizia distributiva e diverso da ogni criterio umano ricevono veramente nera nel mistero religioso e così anche immagino il commento che verrà successivamente sul sulla remunerazione che viene data gli operai della vigna
Che contrasta con ogni norma sindacale contrapporci insistito
Tireremo le relazioni e di equità distributiva per cui noi ci impegniamo nella vita politica rigettiamo veramente anche in questo caso il ministero dispiace soltanto delle opposte ascoltare per meditare su questi aspetti
Perché mi sarebbe certamente utile
Ma purtroppo la mia agenda di oggi me lo impedisce chiede veramente scusa sua Eminenza dell'irruzione che ho fatto chiedo scusa del povere parole che ha detto ma vi assicuro che
Già questa parte per scontato abbia fatto molto meditare anche se non mi ha reso possibile di avere strumenti di un programma di governo ma certamente un impulso alla meditazione personale è stato forte ecco avete anche parlato prima di
Nella cella iniziale no del discorso
Delle minoranze di questo discorso
Diventa così
Drammatico nella vita di ogni politiche incontrato nella nella nel mille anni
Precedenti di presidente la Commissione europea nove come
Come in una società la difficoltà di impastare questo tessuto sociale anche questo anche su questo mi piacerebbe sentire meditare purtroppo quindi sono costretto dalla mio Presidente pellegrinaggio forzato a partire vi ringrazio e vi chiedo scusa
Bene ringraziamo il professor Prodi per le sue parole gli auguriamo buon lavoro nella speranza professor Prodi
Nella speranza di non portati via troppa ingenti e contee perché questo è un luogo sacro di cultura ecco anzi impedisce e sci da solo quasi nostra scherzando ovviamente grazie romanizzato molto caro grazie del saluto
Bene e noi
E noi qui procediamo o la nostra riflessione vorrei ovviamente anche presentargli il cardinale Re personalità ecclesiastica molto nota mi limito quindi ad alcuni sintetici accenni bresciano anche professor Bazoli bresciano
Bresciano presidente della congregazione dei vescovi è stato uno stretto collaboratore di Paolo sesto e i Giovanni Paolo secondo e lo è ovviamente anche di Ratzinger
Voi TWA in visita nel novantotto a Borno provincia di Brescia paese paese natale del porporato
Davanti alla popolazione
E lo saluta con queste parole
Mio stretto carissimo
E il fedelissimo collaboratore sono le parole gli voi TWA di fronte alla popolazione di Borno il cardinale Re per lunghi anni nella Segreteria di Stato ha potuto acquisire ampia conoscenza della vita della chiesa
E delle problematiche del mondo
Unisce impegno pastorale hanno Tievoli interessi culturali e doti di organizzatore
Ed esso consentitemi due secondi due note personali
Ama la montagna partecipa in un ruolo pastorale al raduno annuale degli alpini sull'Adamello dove si rievoca
La guerra bianca
La dura guerra sulle montagne innevate della prima guerra mondiale quindici diciotto
Una sua caratteristica
E l'ottimismo
Il segreto
Mia mamma lo era
Mi ha confidato
Tempo fa
Bene e adesso la riflessione del cardinale sulla parabola dei vignaioli
Che è un banchiere
Tanto più se anche un fine intellettuale
Scriva sui temi della giustizia e della uguaglianza rientra tra le cose normali
Ma anche in per approfondire questi temi
Si confronti a fondo compagine di non facile interpretazione dalla ridiamo
Non è un caso tanto frequente
Da qui un primo motivo per cui questo libretto pubblicato dalla Morcelliana suscita interesse
Ma vi è una ragione più profonda
Questo libro
Breve ma denso di contenuto
Dice qualche cosa di illuminare ante e di originale
Su un tema
Per il quale noi uomini e donne del terzo millennio
Abbiamo una sensibilità a fior di pelle
E infatti un fenomeno a dimensione mondiale
L'accresciuta sensibilità per ciò che è dovuto per giustizia
E una maggior percezione dell'uguaglianza nella dignità e nei diritti
Per contrasto
Oggi si fa più se è vero che in passato
Il giudizio sulle enormi disparità esistenti nel mondo
Il confronto coi criteri del modello di giustizia divina
Scuote il nostro interesse
Ma tali criteri hanno aspetti per noi difficili da comprendere
Perché è una giustizia ispirata dall'amore
E il cuore di Dio e più grande del nostro cuore
Tuttavia ebbene come fa il professor Nanni Bazoli cercare di togliere dalla Bibbia
Significative insegnamenti validi anche per il nostro tempo
Da parte mia mi limito ad affrontare la parabola dagli operai della vigna chiamati a lavorare a Torre diverse
Il numero di ore di lavoro differente
Ma la paga è uguale
Oggi
Nella comune mentalità la proporzionalità
è un criterio
Che non si può disattendere
E in questa pagina del Vangelo invece non c'è proporzionalità tappe tra prestazione di lavoro e compenso
Concordo col professor Bazoli che delle trentun parabole dei Vangeli
Questa è la più difficile da interpretare perché si con una logica a prima vista umanamente non razionale
Giudicato con i normali criteri economici e sindacali come è già stato anche accennato il comportamento del patrono dalla parabola è perlomeno strano
è strano per un presidente di banca esperto in finanza e i numeri
Ma è strano anche per il chi come me non è competente in economia ma una sensibilità sociale
è difficile comprendere
Come atto operai che hanno lavorato una sola ora
Sia corrisposto lo stesso salario di chi ha lavorato un'intera giornata o di chi ha lavorato almeno parecchie ore sopportando il peso duro del sole cocente
è vero che i vignaioli della prima ora ricevono la paga che era stata pattuita
Ma la loro reazione
Sembra umanamente giustificata
Il professor Bazoli
Inizia opportunamente il suo commento premettendo che la parabola può essere letta secondo diverse prospettive e che pertanto
Suscettibile di differenti interpretazioni età applicazioni a seconda dell'angolatura con cui viene letta da cui viene letta
E professor Bazoli accenna atta alcune delle molte interpretazioni
Per tutti gli esegeti il punto cruciale
E sorprendente della parabola e quello della ricompensa uguale
Per disuguali prestazioni e questo è il punto
Delle varie interpretazioni della parabola accennate da Bazoli vorrei citare quella
Del professor Carnelutti
Grande giurista grande penalista di fama straordinaria
E gli dice
L'operaio che arriva nella linea a Tora inoltrata mentre gli altri Javi lavoro hanno da tempo
è un convertito
Il convertito arriva tardi in confronto con gli altri
Ma il suo sforzo e maggiore di quello degli altri
L'intensità
Dice Carnelutti ne compensa la durata
Cioè intensità pareggia la durata della prestazione e stabilisce una proporzione tra le opere e la ricompensa
Professor Bazoli non far sua questa interpretazione
Perché per quanto suggestiva e bella
Non trova fondamento nel testo
La parabola non dice che quelli dell'ultima ora hanno lavorato più intensamente degli altri ho compiuto sforzo degli altri
Non entro nelle numerose interpretazione dei Padri della Chiesa lungo in secoli
E degli esegeti che più o meno tentano di aggirare lo sconcerto che la parabola suscita e quindi di giustificare l'operato del padrone dalla vita della vigna ricorrendo
E giustamente alla volontà di Dio
Lo spazio dell'agire di Dio
è quello della bontà
Chi è infinita
E va al di là di quanto dovuto per la stretta giustizia
Perché lui solo conosce il cuore dell'uomo e tè misericordia senza limiti
In breve
Secondo queste interpretazioni la parità concessa agli operai dell'ultima ora
E simbolo del dono di Cristo offerto a tutti
A tutti come sappiamo è offerto dal Cristo la salvezza
L'interpretazione del professor Bazoli è originale e al medesimo tempo affascinante
E non è frutto di fantasia
Ma è bene fondata in un importante frase della parabola
Professor Bazoli trova la chiave di lettura della parabola nella risposta dagli operai dell'ultima ora lo che il padrone della vigna chiede loro
Perché ve ne state qui tutto il giorno
Senza far niente
Essi rispondono perché nessuno ci ha presi a servizio
Nessuno ci ha dato la possibilità di poter lavorare il ritardo nell'andare a lavorare e pertanto
Non è dipeso
Dalla cattiva volontà degli operai
Anzi
Tutti sappiamo come soffre chi cerca lavoro
E non lo trova
Bazoli al riguardo riferisce nel in una pagina del libretto
Quanto ha visto non molti anni fa in un suo viaggio in Libia nella strada verso vero porto di Tripoli di Tripoli
Lavoratori sotto il sole cocente inattesa che il camion di qualche padrone passasse a caricarli per andare a lavorare
Gioia sul volto di chi veniva caricato
E delusione negli altri che rimanevano a terra
Confidando che qualche altro passasse a prenderli
Ma torniamo alla parabola
Questo passaggio dalla parabola sottolinea l'esistenza in questo mondo di una disparità di talenti e di risorse
Ma anche una risposta disparità di occasioni di possibilità di opportunità
Alcuni su questa terra esperienza chiara per tutti hanno minori possibilità di realizzarsi
Sia sul piano materiale
Sia sul piano umano
Pensiamo per esempio la possibilità degli studi
Sia sul piano spirituale
Esempio chi ha la fortuna di ricevere in famiglia un'educazione religiosa umana e morale
E chi non ci ama
P sono quindi
Disuguaglianze
Talvolta notevoli
è un dato questo visibile per tutti
Ecco allora il significato dalla parabola per il professor Bazoli
Nel coincidere la felicità eterna di io terrà conto delle diversità di condizioni e in cui gli uomini sono stati chiamati a prestare la loro opera nella ricompensa celeste
Dio seguirà un ordine diverso da quello della giustizia umana
Perché terrà conto
Delle disuguaglianze iniziali su questa terra
Terrà conto delle minori opportunità di molti di potersi realizzare pienamente
E questo per giustizia innanzitutto
La parabola ci dice
Che le disuguaglianze su questa terra saranno un giorno colmate
La vera giustizia qui parliamo proprio di giustizia esige come presupposto un'uguaglianza delle opportunità offerte atto ogni uomo e a Toni donna
Così
Quella chi è una prima lettura sembrava una pagina strana
Si rivela
Una pagina consolante
Perché risponde all'esigenza che siano prepara riparata e alle sventure agli svantaggi i torti e le disuguaglianze e anche le ingiustizie che ci affliggono su questa terre
Una giustizia vera tiene conto anche delle disuguaglianze
Esigenza questa che nel Vangelo trova un'eco sublime nelle beatitudini
Che si innalzano al di sopra di ogni misuro umana
Ricordiamo bene beati qua quanti hanno fame e sete di giustizia beati i perseguitati eccetera
Perché perseguitati perché DSR via dei ceri le Beatitudini hanno indicato a innumerevoli uomini e donne
La via
Di una donazione senza limiti
E hanno indicato la via di un grande coraggio nel sopportare le difficoltà e di un amore senza frontiere
In conclusione le disuguaglianze le disparità nelle occasioni di lavoro sono per il professor Bazoli la chiave interpretativa per comprendere
La straordinaria portata della parabola
La giustizia divina provvederà a rimediare Attali disparità
Le ingiustizie e le disuguaglianze di questa terra
Saranno riparate
Il giudizio di Dio
Sarà non solo ispirato dalla bontà
Massa ma anche
Infinitamente giusto
A questo punto
Il professor Bazoli
Fa un passo avanti
E dalla escatologia da quello che verrà quando va rischieremmo la frontiera diciamo così della tomba quando passeremo all'altra riva della vita
Dall'escatologia il professor Bazoli passa all'attualità odierna
Cioè ricorda il dovere che esiste su questa terra di adoperarsi per ridurre nell'ordine temporale le disuguaglianze le disparità di opportunità e di risorse
Sia per quanto riguarda le singole persone sia per quanto riguarda i popoli della terra
Entriamo qui in un campo che un vasto o ci hanno che richiederebbe più tempo
Ci domandiamo solo qual è la via per ottenere risultati concreti
Nel porre rimedio alle disuguaglianze
Perché il fatto che Dio terrà conto delle disuguaglianze
Non ci dispensa dall'impegno di cercare di eliminare le disparità e le disuguaglianze
Bazoli accenna nel libro al dibattito dallo scontro nel secolo scorso tra il liberalismo
è il marxismo
L'ideologia dei sistemi che si ispiravano al massimo diceva di mirare alla piena uguaglianza fra gli uomini
Diceva di mirare a tavoli re le differenze di classe mediante il ricorso allo Stato
Ma esperienza ci ha dimostrato che questa ideologia è fallita
Era una utopia
Ha ottenuto di fatto
L'effetto
Non di eliminare le disuguaglianze ma l'effetto di creare nuove oppressioni
E no no l'uguaglianza ebbene dei lavoratori
Un secondo riferimento all'attualità
Il professor Bazoli lo trova facendo un riferimento al preambolo dalla Costituzione italiana
Che ricorda l'impegno di promuovere l'uguale dignità di tutti gli uomini
E il dovere di eliminare il più possibile le disuguaglianze è un articolo ricco di significato umano e cristiano
L'ho letto
è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo dei quella persona il pieno sviluppo della persona umana
E l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese articolo terzo comma due
Il problema come dice bene professor Bazoli Bazoli
Problema della distribuzione
Disuguale
Delle risorse e delle opportunità
è un problema da trattare concretamente sul piano della legislazione dell'economia oltre che sul piano del dei doveri di ciascuno
è un compito
Da realizzare in un clima di confronto e di dialogo in un clima di collaborazione cioè in quello spirito di sana laicità che contesta che contraddistingue la civiltà cristiana
Un credente è chiamato ad agire in questo mondo
Come cittadino di questo mondo
Nella luce anche della vita eterna
Questi riferimenti all'attualità contenuti nel libero sono condivisibili
In particolare è apprezzabile l'interpretazione di Bazoli per quanto riguarda la parabola perché è consolante ripeto consolante sapere che le disuguaglianze le disparità che esistono su questa terra saranno tenute in debito conto dalla giustizia divina
E questa interpretazione sì componenti in terra con quella di coloro come Romano Guardini grande teologo
Che dicono la giustizia è fondamentale nella nostra società ma vi è qualche cosa che sta al di sopra della giustizia
Il libero aprirsi del cuore nella pompa
Cioè la volontà
Presuppone la giustizia esige la giustizia
Ma la bontà supera la giustizia
Per poter essere veramente giusti
Si deve
Anche imparare a tramare comprendendo le situazioni degli altri e le loro minori opportunità
La parabola mi pare sia nell'interpretazione
Di Romano Guardini o di altri esegeti nutro teologi
Sia nell'interpretazione del professor Bazoli
è un inno in pari tempo
All'infinito amore pronto al ritiro ma anche un in un alla giustizia divina che tiene conto della viste le disparità
Dio è giustizia perfetta
Che tiene conto delle disuguaglianze e ingiustizie di questa terra
Ma Dio e anche bontà infinita e misericordia senza confini
Sono due interpretazioni
Non in contrasto ma che si integrano
A vicenda
Bene vedere quanti quanti spunti di attualità si possono trarre da una pagina biblica io mi limito soltanto ad un passaggio siamo in una grande città mediterranee anch'io sono del Meridione
Quanta sensibilità sociale ha mostrato il cardinale Re nel dire
Alcune cose mai mi soffermo su un punto soltanto tutti sappiamo
Commesso offre chi cerca lavoro
E non lo trova
Nel Meridione una frase del genere
Non va commentata ovviamente capite perché ma è molto bella e denota molta sensibilità in chi l'ha pronunciata in chi l'ha detto
Bene adesso ovviamente la parola conclusiva all'autore di questo
Pregevole volumetto
Io Virgo
Innanzitutto ringraziare coloro che hanno organizzato qui a Napoli questo presentazione
Quindi principalmente
Si sente
Veniamo ecco funziona
Esprimo il mio compiacimento al mio onore per essere presente in questo glorioso istituto e poi ringrazio personalità così eminenti
Rappresentanti della città di Napoli
Per essere presenti questa sera
E ringrazio soprattutto i relatori illustri personalità che
Si sono concentrati su questa pubblicazione
Per la quale io veramente non mi aspettavo
Tanta attenzione
Soprattutto da studiosi
Ed esperti di massimo livello
Perché qui si tratta di una pubblicazione come già è stato detto che Editrice Morcelliana questa piccola editrice bresciana che però ha una quello riuso tradizione
Ha voluto per raccogliere due mie conferenze tenute negli anni scorsi
E alle quali poi io non ho rimesso mano per la pubblicazione mi sono limitato a scrivere due paginette introduttive
E devo dire che sono state permesso comprendenti e anche
In qualche modo veramente emozionanti
Le osservazioni commenti che mi sono
Pervenuti da
Studiosi ti ripeto tra i più qualificati
Sia dal punto di vista degli studi teologici sia dal punto di vista anche degli studi politologo cc
E tra questi mi hanno fatto particolarmente piacere i commenti lo voglio dire subito
Di coloro che hanno approvato questa lettura biblica
Dichiarandosi
Non credenti
Dal professor Natali a Cacciari ed altri che sono già dal resto stati nominati
Io qui
Credo che possa interessare soltanto una cosa
Non tanto ripetere le cose che sono dette nel libro ma dire
Come io
Ho riletto
Questo questa piccola pubblicazione
Alla luce dei commenti che su di essa
Sono
Stati fatti
E tra i più densi e importanti quelli
Che ho sentito questa sera
Il tema che unifica
Entrambi i capitoli di questo libro
E come abbiamo visto il tema della giustizia divina
In quelli che sono due aspetti che potrebbero essere tenuti distinti e per certi versi anche contrapposte
L'aspetto
Della punizione della colpa
In una concezione vetta rotte sta mentalità
E quello del merito
Cioè della ricompensa che proprio della dimensione i Vangeli
I profili sono Filocamo noto studioso di Storia del cristianesimo
Ha voluto punto vedere in questo saggio un tentativo di unificazione
Dei due volti di Dio
Il Dio che punisce
E il dio il Dio che punisce dell'Antico Testamento e il dio della Misericordia
Ecco devo dire che per entrambi questi temi
Si è cercato di vedere le applicazione le ricadute concrete
Che una certa interpretazione dei testi può suggerire
E nel far questo è risultata evidente la difficoltà secondo qualcuno anzi l'impossibilità di far coincidere la giustizia umana di avvicinarla a quella divina
Quali ricadute temporali quali possibili applicazioni si possono proporre di questi testi
Io voglio dire subito che
In una presentazione di questo volumetto tenuta a Roma dal professor Cacciari
Dopo aver apprezzato lui ha detto
L'approccio radicale alla parola evangelica enunciato all'inizio come metodo
Si è chiesto se poi questo sia stato rispettato anche nello svolgimento del tema
Nel senso che secondo Cacciari secondo un'interpretazione Luís in qualche modo ha detto solo d'accordo sulle applicazioni
E dal punto di vista tecnologico che ha dichiarato di a vere delle Riserve perché a suo dire
E impossibile
Cercare di razionalizzare
Di trasformare sul piano legislativo sul piano del diritto sul piano anche dell'applicazione di ordine politico quelli che lui considera dei sublimi messaggi ma
Che rappresentano dal punto di vista umano
Dei paradossi
Io credo io invece che di fronte ai traguardi che sono indicati dall'insegnamento evangelico
Il credente che opera nel campo politico che opera nel campo economico
Deve evitare due rischi opposti
Quello di pretendere di realizzarlo in modo integralista tutto
E quello però speculare
Di giudicarlo utopistico e quindi irrealizzabile
I cristiano a mio avviso non può sottrarsi al compito di mirare ad obiettivi coerenti
Con quelli insegnamenti
Ecco sulla parabola evangelica vorrei insistere
Su un aspetto che è stato considerato dal cardinale da me
Come egli ha detto l'interpretazione da me proposta
E sì originale ma rappresenta un'integrazione di quelle precedenti che sono di fatti ben tenute presenti
Anche nella interpretazione da me proposto infatti
Il fattore bontà del Signore
E sempre ad affiancare come ho detto del cardinale a quello della giustizia ciò è indiscutibile questa è l'interpretazione autentica dal resto del brano c'è la frase
Se io sono buono voi che avete da dire testualmente il padrone della figlia si pronuncia così nei confronti dei gli operai della prima ora che protestano
Il problema è un altro
E cioè il problema di andare oltre e di chiedersi perché il padrone della vigna botti due Trinchieri diverso la giustizia
Retributiva per i primi e un criterio di liberalità per gli ultimi
In definitiva questo vuol dire chiedersi
Qual è la ragione che spieghi l'applicazione di un criterio della bontà aiuti tendone agli altri
Anche perché
Sì si dovesse considerare alla bontà senza giustizia
Qui Citto
Un altro commentatore in questo mio libretto il professor Natoli ha detto testualmente non ci può essere misericordia se non c'è giustizia altrimenti sarebbe pietismo
Politica caritatevole
La vera chiave di volta
Che sostiene quindi questa interpretazione consiste nella identificazione della posizione degli operai chiamati nelle ore successive
Tutti gli altri interpreti
Hanno sottolineato questo punto l'anno in modo marginale l'hanno sottovalutato oppure hanno avanzato interpretazioni negative nei confronti degli operai dell'ultima ora
Considerati oziosi simbolicamente peccatori
Non rispondente non rispondenti all'invito mattutino
Ma il testo dice ben altro
Alla risposta alla domanda perché siete qui la risposta è perché nessuno ci ha chiamati quindi non sono colpevoli di non essere
Nel campo lavorare anzi sono delusi avviliti un bisogna per essere stati esclusi e questo è il discorso che cambia tutto queste anche la differenza
A mio avviso essenziale
Tra questa parabola è quella del figlio Prodi
Perché figliol prodigo e colpevole
E quindi è la parabola del perdono
Qui gli operai dell'ultima ora non sono responsabili
Petrone essere nei campi a lavorare
Erano desiderosi di lavoro di lavorare sono umiliati per non aver avuto l'opportunità la fortuna l'occasione di lavorare come gli altri
Perché tra l'altro dobbiamo dire che il lavoro nei campi e sicuramente qui
Emblematico è il simbolo della realizzazione di se stessi
Di ciò che la nostra Costituzione appunto di definisce la piena manifestazione della personalità dell'uomo
E allora la conclusione dall'interpretazione da me proposta lo vorrei adesso direi quasi meglio precisare in questi termini
Certo
Il signore libero di adottare due criteri e a prima vista anche in questo caso sembra adottare un criterio di volontà nei confronti degli ultimi
E certo ammonisce sgrida
Gli operai che non apprezzo nel suo giudizio
Il dopo il doppio criterio Daloui addotta
Il signore dice agli uomini che non è possibile è lecito a loro giudicare il criterio di giudizio e di contatti il viadotto nei confronti di ogni singolo uomo
Mai lecito
Ciò
E che lecito cioè non è lecito cioè giudicare
No agli uomini confrontare il rapporto singola occhiali signore nei confronti degli uni conti rapporti che ha nei confronti degli altri
A qual è la ragione di questo
Perché gli altri uomini non conoscono Ciocco che solo in ogni onnisciente
Conosce circa la realtà esistenziale di ogni creatura
E quindi solo lui conosceva le grandi differenze
Di risorse di talenti di opportunità che gli uomini hanno avuto insomma e per questo
Che l'atto sconcertante di ricompensa uguale
A coloro che sono arrivati a lavorare solo alla fine è un atto superiore di giustizia
E a questo proposito risulta evidente che il tema dell'uguaglianza
O se volete meglio delle disuguaglianze da superare e il nodo centrale della giustizia e qui ci sono appunto quelle
Applicazioni pratiche che io ho ritenuto di proporre
E che si traducono in definitiva
Nel dire che esiste un dovere terreno
Di tenere conto
Questo vale
Nella politica
Vale
In un modo che deve ancora essere oggetto
Di profonda riflessione
Nell'economia
Un dovere un di sotto di rispettare
Quello che è un imperativo categorico dal punto di vista
I Vangeli pro
La promozione
Del dignità umana
In ogni da parte di ogni uomo e insomma l'impegno di ridurre le dieci le disuguaglianze e di avvicinare i punti di partenza e voi sapete che da questo punto di vista
La c'è nato il Cardinal rettori ma
Si deve tendere
In tutti i modi
A realizzare una convergenza
Tra
Un liberalismo
Di alto livello
Che non a caso propugna l'uguaglianza dei punti di partenza
Con quelle istanze di carattere sociale
Che
Il marxismo
Ha ritenuto di proporre in un modo che ha portato alle conseguenze disastrose che si sono conosciuti
Ma che sicuramente ha contribuito a stimolare una riforma del sistema capitalistico che altrimenti non si sarebbe forse verifica
In conclusione possiamo dire che se l'egualitarismo è un'utopia
L'impegno per ridurre le disuguaglianze per avvicinare i punti di partenza
è un dovere
Due parole anche sul secondo tema
Come evitare
Che gli innocenti giusti siano uniti insieme ai colpevoli
Nel caso esaminato
Pochi giusti e molti colpevoli
E allora la domanda quanti giusti possono salvare una città
Ma questo
Un tema che offre spunti per applicazioni molto più importanti le più evidenti sono già state qui sottolinea
E riguardano la ricetta o meno del ricorso alle armi problema dalla guerra ma più in generale ancora
Il problema di come sanzionare
Lei illegalità internazionale
In quali casi
è lecito il ricorso all'uso dalla forza e in quali forme
Adesso
Non è il caso di richiamare
La problematica presentata a questo riguardo
Direi che
Quando io mi sono trovato a presentare questo questi questa tematica e questo libretto su una richiesta
Della New York University certamente mi sono trovato in un ambiente che
Trovava queste affermazioni come affermazione di molto forti rispetto a quello che rappresentava
E ancora oggi in qualche modo rappresenta una soluzione che una parte almeno del
Della dell'America ha ritenuto legittimo come modo di sanzionare
Da una parte
Un attentato già subito da un'altra parte un attentato e dei rischi prego previsti
Ma gli stimoli di questo secondo brano ecco possono andare oltre sull'applicazione
Ci di cui ho parlato cioè il tema della sanzione di illegalità internazionale
E qui si è presentato
Il tema delle minoranze su cui il professor Casavola a insistito
Io devo dire che tra i commenti che mi hanno colpito
A questo riguardo ce n'è stato uno radicale di Adriano Sofri
Il quale mi ha detto io sto seguo fino in fondo questa valutazione ma credo che si deve andare oltre
Cioè secondo Sofri
La differenza tra parte collettiva e individuo singolare al limite non regge cioè
All'Hui interessava capire la giustizia nel rapporto non tra i tanti porti ma tra i tanti e importi e il singolo
Io ha espresso quindi quante riserva critica su questa mia un del interpretazione
Dicendo che io ho trascurato la differenza sarà la decina i dieci giusti
E il solo
Cioè per esprimere valutazione di giustizia cioè morali
Secondo Sophie occorre fare riferimento al singolo uomo
Ecco io credo che indubbiamente
Quando si parla anche di singoli si deve fare sempre riferimento alla resistenza e al e alla virtù appunto di singoli che possono riunirsi
In una collettività
E da questo punto di vista certo l'ingiustizia Tirrenia nella storia appare ancora più clamoroso sì c'è
Cioè una lezione della storia che dimostra che le minoranze
Soffrono delle persecuzioni anche se hanno coi dal punto di vista storico molte volte prestò la storia lo dimostra la possibilità di anticipare la redenzione dei popoli quello che è certo
E che l'ingiustizia che regna nella storia diventa un'ingiustizia colossale sì invece di considerare all'oppressione delle minoranze si considera l'oppressione dei singoli
Come è vero e solo una vittima si inquadra ma volontaria
Come ci dice il Vangelo avrebbe riscattato tutti
E qui concludo dicendo che in qualche modo nell'esame
Di questo primo brano
Quello delle cinesi
Io sono stato colpito direi suggestionato
Ma anche proprio dal problema dei numeri e mi spiego
Inteso il problema dei numeri come problema degli uomini
Presi in considerazione vorrei dire pesati
Come numeri
Perché Vito sono rimasto colpito da questa riflessione
Da questo grosso nodo problematico
Perché dal punto di vista razionale
Risulta inevitabile Farrell inseriti riferimento i numeri
Ai numeri degli uomini non e i numeri delle cose
I sistemi politici ed economici a ben vedere
E in particolare
Il sistema politico ed economico che dominano il mondo la democrazia e il mercato
Regolano i rapporti tra gli uomini in base in base a criteri quantitativi
Nel confronto tra gli uomini vince ha successo ci ottiene la visione di un numero di uomini gli elettori di compratori eccetera che risulti prevalente o comunque adeguato
Allora mi chiedo
Lei critica può applicare gli stessi criteri
Il valore etico di ogni singolo uomo può essere posata esatto nella comparazione con quello degli altri uomini
Numericamente
E qui si pongono
Come è facile immaginare
Interrogativi drammatici anche dal punto di vista morale
Il problema cioè a me sembra veramente per certi aspetti quasi insolubile
Del male minore
O al contrario il problema del bene maggiore che giustifica un meno certi comportamenti
E allora che cosa risulta
Un'etica secolare un'etica laica razionale non può fare a meno di accettare questi criteri
Ma qui
Secondo l'impostazione data da Ratzinger la Cardinale Ratzinger
Al tema quando era cardinale al tema del rapporto tra ragione e fede
Nel senso cioè di una necessaria apporre le attività tra ragione e fede
Si può dire
Che la ragione deve manifestare una disponibilità cito testualmente una disponibilità d'ascolto verso le grandi tradizioni religioso
Dell'umanità
E allora ti possiamo dire che veramente si impone
Quella distinzione di piani
Su cui si fonda un corretto rapporto tra laicità
E religione tra coscienza laica e coscienza religioso
Qui si fonda cioè la responsabilità dei laici
In politica
In economia
In tutte le loro decisioni anche di carattere privato
Perché la laicità
Comportarsi
Una chiara distinzione della sfida della sfera temporale
Da quella spirituale
Ma il perdente
Non è sollevato dalla responsabilità tipo scienza
Di rispettare i valori evangelici in cui crede
Di prendere cioè un modello per la propria
Azione
Quei modelli anche sia la consapevolezza dalla grande dell'insuperabile distanza nella loro perfetta realizzazione e il valore fondamentale ci puoi essere qui richiamato a questo riguardo
E che
Motivo di uno sforzo continuo
Di chiunque operi
Ripeto in qualunque campo quello politico a quello economico ma si può scendere anche a parlare della sfera privata e quello del rispetto ripeto integrale del valore della dignità
Di ogni singolo uomo
E vorrei concludere dicendo che questa e a mio giudizio
La massima ingiustizia
Agli occhi di Dio
L'umiliazione dell'uomo
E oggi
In un mondo che ben conosciamo
Credo che dobbiamo dire cioè coloro che umiliano o degrado non l'uomo
In tutte le forme che la storia ci ha mostrato in passato ma che continua
A mostrarci
Questi commettono
Agli occhi di Dio la massima ingiustizia
E a questi ci si deve opporrei sempre e comunque
Anche a costo
Di essere minoranza oh dico di più anche apporto in molti casi di dover sopportare una assoluta solitudine
Grazie
La la posizione
La conclusione del professor Bazoli appunto
Rivera un ancora una volta la forte tensione morale
Insidia proprio nella sua
Posso dietro caro professore cassa una sua Weltanschauung proprio nella visione del mondo e poi mi limito a dire che c'è stata da parte di Bazoli
Una molto puntuale interpretazione autentica si direbbe mi pare in diritto delle del suo testo vedete
Scavando quante approfondita ci sono nelle pagine bibliche mi fermo soltanto nel dire
Ha insistito
Rispetto della dignità di ogni individuo e poi
La massima ingiustizia l'umiliazione
Ma credo davvero rovine eresie il suo intervento sì io le commentasse ecco ma avremmo bisogno credo
Pochino più frequentemente che di parole del genere bene ringrazio sua Eminenza il cardinale Giordano ringrazio tutti voi della vostra presenze della vostra attenzione e grazie e buona serata a tutti