Celebrazione del 63° Anniversario della Liberazione

è pregato il pubblico di tenere i cellulari spenti durante la cerimonia e di non lasciare la sala
Prima che il Presidente si è uscito
Il maestro Trabucco
Suonerà il violino detto il Cannone
Ed eseguirà
I capricci numero nove
Tredici
E ventiquattro
Di Nicolò Paganini
Ma vendendo
Viene pertanto dato
Pertanto andando per
Tante
Evidentemente i membri bene
Andrebbero
Però
Eliminerei
Del
Accertato venga in mente
Tante
Parte e mentre per
Indubbiamente
Vedremo decreto Adriano vederle
Di
Per di più
Ben perderebbe
Ma
Pertanto Gattopardo gambe
Bene
Attardato porta
Quando
E in tempi perché dovrebbe per per Alberto niente
Tant'è
D'accordo
è
Era
E intendo
D'arte
Dovuti intervenire
Prima erogare
Un sentimento un muro nei luoghi
Comunque
Polacco
Duro
Concluso ed è l'unico interlocutore
Miglior Governo un minuto del
Da
E evidentemente
Comunque
Comune
Comunque
Non
Prende la parola il Sindaco di Genova la dottoressa
Marta Vincenzi
Macro carissimo
E con i nervi grande riconoscenza
I grandi
Io ricordo
Oggi
Prima
In Aula conquistano dell'alto il numero delle vittime
E dei deportati per essere sì liberata da sola con le proprie forze
Unico caso unica città in Europa dalla dittatura nazifascista la medaglia d'oro al valor militare
Medaglia che con orgoglio
Mostra
Sul proprio gonfalone
Mi piace ricordare diffidente perché corrisponde appieno al carattere di questa città i della cultura della nostra esistenza
E gli uomini delle donne chi dai luoghi di lavoro dalle fabbriche con me dalle montagne dell'Appennino quella sesta zona operative hanno contribuito
Rievocazione del passato
è un esercizio che deve portare l'attenzione sul presente e sul futuro
Deve essere occasioni
Di riconferma
E di attualizzazioni enti valori
In cui il Paese ha necessità
Di continuare a riconoscersi
Per dare evidenza al proprio futuro
E oggi l'Italia bisogna abbisogna di questi
Ha bisogno di una nuova stagione di valori condivisi di quel patriottismo costituzionale da lei così spesso richiamato
Un nuovo sentimento di identità nazionale che non sia chiuso a se stessi ma che sia aperti all'Europa al mondo che sia capace di mobilitare energie saperi passioni solidarietà
Adeguati alle grandi sfide della contemporaneità
Un sentimento che recuperi il senso dell'identità
Recuperando il senso delle sue radici evitando il rischio qualsiasi sradicamento e le radici sono nella Costituzione nel patto fondativo così ancora profondamente attuale
Questa nostra Italia democratica
In quelle radici la possibilità per noi di superare qualsiasi tentazioni
Di decadenza
E anche qualsiasi tentazioni che venga dall'antipolitica
E quindi all'impegno Presidente che oggi Genova
Genova le sue istituzioni suo popolo
Oggi in questa giornata di festa di tutti gli italiani
Si tenne davanti a lei
E impegno
Con la fierezza nella propria storia e con la consapevolezza di essere
Una grande città
Italiana europea
Chi non vince mai meno a quelle radici al senso
Della nostra democrazia grazie ancora Presidente grazie
Prendere la parola
Il senatore
Raimondo Ricci
Microfono
DG
è con profonda emozione
Signor presidente
Che desidero esprimerle
A nome
Dei suoi fare scritti
Ormai pochi
Di coloro che
Nel secolo scorso hanno partecipato alla Resistenza
A nome dei caduti di quei giovani
Che in quello stesso periodo
Hanno lasciato qui la vita
Nella lotta
Per la libertà
Del nostro Paese
A nome di tutte le associazioni della Resistenza
E a nome dell'istituto per la fornitura e per la storia della Resistenza dell'età contemporanea che mi onoro di presiedere
Il
La gratitudine più viva
Più sincera
Per avere la accolto l'invito che mi è stato rivolto
Dalle istituzioni
Di questa città
E dell'intera nostra regione
Per
Partecipare qui a Genova
Alla
Ricordo e alla celebrazione del sesso vantata resi mo anniversario
Del venticinque aprile
Mille novecentoquarantacinque
Ben più di mezzo secolo
Chi si è parlato ormai
Da quella data
Che era rappresentato una svolta
Fondamentale della storia d'Italia
E tuttavia
Io credo e sono profondamente convinto
Che su quella
Data
Su ciò che ha significato sul percorso che ha consentito di arrivare
Collaudata
E sulle
Risultati che da quella data sono derivati
Occorre non scenda
L'oblio
Se è vero
Come fermamente io credo
Che
Il presente spesso
Debba essere
Conosciuto debba essere
Affrontato
Anche
E forza soprattutto
Attraverso la conoscenza del passato
Io credo quindi che la memoria sia un fattore indispensabile
Della democrazia un fattore indispensabile del nostro vivere civile
In quella che fu
La tragedia epocale
Della seconda guerra mondiale la Resistenza italiana ha avuto caratteri matura
Del tutto
Singolari del tutto
Particolari rispetto a quella che è stata la Resistenza
Negli altri
Paesi dell'Europa
So già fatti
Invasi
Dal
Totalitarismo nazista
Dall'esercito dal Terzo Reich
Con l'aiuto per la verità del totalizza vale il ritmo italiano cioè dell'Italia fascista
In questi Paesi
E cito
In proposito la Polonia la Francia l'Olanda
Il Belgio
La Norvegia
La Grecia
La Jugoslavia
La Resistenza
Avuto il carattere
Di una ripresa di una guerra provvisoriamente perduta
Ha avuto il carattere di una
Lotta
Per riconquistare la identità nazionale precedente all'invasione
Tedesca dell'Europa
L'Italia invece
Per quattro dei sei anni di guerra
è stata fianco del totalitarismo nazista
E ne ha condiviso le sorti ne ha condiviso la votazione bellica
Che ne ha anche
Condiviso
Tutta la vicenda
è tutto ciò che ha rappresentato quella tragedia scatenata quella guerra che è stata scatenata in particolare del nazismo
Soltanto dopo quel ritorno alla ragione che è stato rappresentato
Dall'armistizio dell'otto settembre mille novecentoquarantatré
L'Italia
Con questo ritorna la ragione che non è stata come alcuna voluto sostenere la morte della patria
L'Italia
Si è schierata nel campo antifascista e antinazista
Ed è lì è cominciata una lotta
Nei confronti
The Lancet
Allegato
Che aveva occupato l'Italia ed fu e mi aveva occupata
Con
No feroce a dicembre
Bisogna ricordare che un anno dopo l'occupazione nazista del nostro Paese
Il Governo legittimo italiano dichiaro guerra alla Germania nazista
Ciò ha significato
Che la Resistenza italiana
Non è stata soltanto
La ripresa di una guerra provvisoriamente perduta come negli altri Paesi che ho citato prima
Ma è stato anche e soprattutto
Una lotta per il mutamento profondo della identità del nostro Paese
Per il passaggio da un Paese totalitario a un Paese democratico
Ed è stato merito
Dei partiti antifascisti di allora
Unitariamente considerati in questa lotta della Resistenza italiana
Di avere
Preparato questo passaggio
E di avere preparato quindi nata mutazione dell'Italia da Paese totalitario a Paese democratico
Aprendo la strada
Per quel mutamento della forma istituzionale dello Stato
Che è stato da monarchia repubblicana che è stato poi uno dei grandi lasciti del venticinque aprile mille novecento quarantacinque
Posso io credo di dire
Esaminando questa realtà
Che
L'Italia è stata sostanzialmente liberata dalle forze
Anglo americane che hanno risalito la nostra penisola
Sia pure con l'aiuto
Molto efficace e a volte decisivo come è stato in occasione Dellai insurrezione deliberazione di Genova
Ma
Se non vi fosse stata
L'offensiva angloamericana questa liberazione non avrebbe potuto avvenire
Ma invece il mutamento della
Natura stessa del nostro Paese
è stato tutto merito del popolo italiano
E soprattutto
Di quei partiti
Dai
I liberali ai comunisti
Da i democratici
Cristiani ai socialisti
Dagli azionisti ai repubblicani
Ed ai loro dirigenti di allora
I quali hanno vinto hanno agito con forte senso
Unitario degli obiettivi che si ponevano davanti al nostro Paese
è stato merito loro
è stato merito quindi del popolo italiano ottenere questa
Tra mutazione di identità
E Genova è stata
Una città in cui
Tutto questo è stato
Realizzato in modo
Mirabile come esempio
Per tutto quanto il nostro Paese
Il generale
Prussiano
Il generale prussiano
Che comandava il muniti ISSI MO
Il muniti Simo apparato militare germanico nella nostra città
Si è convinto
Della
Impossibilità di ottenere il trasferimento
Del suo impatto dispositivo mi
Militare nella Valle Padana
Quando
Ha potuto constatare teme formazioni partigiane avevano
Occupato tutte
Né vi è
Di comunicazione
Attraverso
L'Appennino
Ed è stato allora che ha deciso
La resa
Di questo contingente fatto unico nella storia d'Italia e nella storia europea così e avvenuto che venisse firmato quell'atto di resa
Che abbiamo sentito leggere poc'anzi
Io credo
Con condivisione e con emozione rinnovata poco fa sotto il ponte monumentale della nostra città questo straordinario fatto storico
Questo ha consentito
Alla nostra città di anticipare
Quelli
Che sarebbe stato poi la possibilità
Della
Mutamento a livello nazionale di quella testata
La trasformazione di un Paese totalitario in un Paese democratico
Io
Vorrei soltanto rimarcare tutto questo la specificità della Resistenza italiana che è stata molto più politica che non le altre resistenze europee
Ah ho andato il fuorigioco uno splendido lavoro
Dissento capo della missione americana parata adottata presso le forze combattenti della Resistenza
Uno splendido lavoro
E lo dice ha i suoi colleghi
Che
Il ventisette aprile
Del mille novecentoquarantacinque sopra giunge a sua volta il Bristol
Dove
Sì era riunito al dove si era insediato il
Comitato
Di liberazione nazionale
Indicando una strada la strada
Della libertà e della
Democrazia
Il cui percorso io credo
Vale ancora di essere portato
Perché quello
Che deve continuare a percorrere il nostro Paese
Anche
Nella fase attuale anche nel presente che oggi
Ve
Una situazione non semplice e difficile nella realtà concreta della nostra casa
Rita
Signor Sindaco signor Presidente della Regione signor Presidente della Provincia onorevoli parlamentari
Rappresentanti delle associazioni combattentistiche e partigiane autorità civili militari e religiose cittadini di Genova
Rinnovo innanzitutto omaggio appena reso
Alla memoria dei vostri mille ottocentosessantatré caduto sì il cui sacrificio rispecchia l'ampiezza dell'egoismo delle schiere dei combattenti per la libertà
Nella città e nell'entroterra di Genova
Desidero nello stesso tempo rivolgere un saluto ed un apprezzamento particolare all'Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea e al suo
Presidente il caro amico senatore Raimondo Ricci
Invece il tutto
Un istituto che ha sempre costituito un luogo di incontro e di unità impegnandosi ad approfondire trasmettere ricostruzioni obiettive e non di parte dell'esperienza della guerra di liberazione
Esso ha continuato con iniziative anche recenti in cui avrò modo di riferirmi ad alimentare una coscia sa storica comune affidata non a stereotipi ma conoscenze e valutazioni inoppugnabili
E sono da ciò confortato nel guardare a questa celebrazione come non rituale e non ripetitiva
Sappiamo quel che significa per l'Italia la data del venticinque aprile
E sa assegna la liberazione
Piena del Paese dalla dittatura e dall'occupazione straniera lari con quei sta sul tutto il territorio nazionale di una condizione di libertà unità e indipendenza
Ma dobbiamo ogni volta sentirci impegnati a trasmettere nella sua interezza
A ripercorrere la sua complessità l'esperienza vissuta nel drammatico periodo in cui l'Italia era tagliata in due
Esperienza tradotta si
Il una straordinaria prova di riscatto civile e patriottico
Questo fu la Resistenza dai primi giorni seguiti alla firma dell'armistizio e o crollo dell'otto settembre mille novecento
No quarantatré fino ai colori Osimo venti conclusivi della liberazione delle nostre città e della nostra terra
Ed essa non può perciò appartenere solo a una parte della nazione
Ma deve porsi al centro di uno sforzo volto a ricomporre in spirito di verità come dissi nel mio primo messaggio al Parlamento
La storia della nostra Repubblica dobbiamo giungere sempre più decisamente a questa condivisione a questo Comune sentire storico
E credo che in tal senso si siano compiuti nel corso degli anni da una celebrazione all'altra del venticinque aprile importanti passi avanti importanti progressi
O un anno fa celebrato il venticinque aprile a Cefalonia per rendere commosso omaggio al terrorismo e al martirio delle migliaia di militari italiani che in quell'isola greca trasformata in groppa forte
Scienza dello di battersi in spirito di fedeltà alla patria italiana caddero in combattimento furono barbare in barbaramente trucidati dopo
La sconfitta della rissa soldati ufficiali generale comandante o portati a Lapo alla morte in mare o deportati in Germania
Io ho attribuito un significato speciale al ricordo di quella tragedia successiva all'otto settembre mille novecentoquarantatré che resta la più terribile espressione dell'Arabia e della ferocia nazista
Dinanzi alla volontà di riscatto nazionale degli italiani
Costretti a una innaturale e servire alleanza
Un significato speciale dicevo nel senso dell'impegno accogliere
E porre in primo piano una componente della Resistenza che fino a tempi recenti non è stata abbastanza valorizzata
Parlo del contributo dei militari
Sappiamo tutti quale apporto essenziale venne dalle formazioni partigiane nelle montagne e nelle città e da molteplici forme di solidarietà popolare
Che si espresse tra l'altro nell'appoggio spontaneo ai giovani che si rifiutavano di subire la chiamata alle armi con la pubblica di Salò agli ebrei che cercavano di sfuggire a un destino di morte e anche a molti militari alleati
Fuggiti dei campi di prigionia che spesso si univano alle unità dei combattenti della libertà
Ma molto importante fu il concorso dei militari
C'è la malattia repentine durissime prove all'indomani dell'armistizio degli ufficiali e dei soldati che si unirono i partigiani fra forzando nella capacità di combattimento e infine delle nuove forze armate che si raccolsero nel corpo italiano di liberazione
E grande significato ebbe anche la resistenza di centinaia di migliaia
Di militari italiani internati in Germania nei campi di concentramento che respinse euro in schiacciante maggioranza l'invito a tornare in Italia aderendo al regime repubblichino
A quest'ultima esperienza dedico un bel libro di memoria storica con il titolo L'altra Resistenza un testimone e analista d'accesso d'eccezione Alessandro Natta
E mi piace ricordare che presentai proprio io quel libro qui a Genova dieci anni possono
Le ragioni le molle della ribellione della lotta di tanti nostri militari vanno ricercate senza retorica se non in una cosa
Pensa politica già pienamente evaporata piuttosto nel senso dell'onore e della dignità nazionale e personale
E in un impulso di solidarietà umana e di corpo tra gli appartenenti a reparti militari sottoposti a dure prove comuni
Più in generale
Ci fu solo nel tempo una saldatura tra i giovani e giovanissimi ingrossare ormoni fila della Resistenza e il patrimonio ideale e politico degli uomini dell'antifascismo
Fu decisiva vi abbraccio tutti la riscoperta la riconquista di un senso sicuro della patria
La descrisse così una scrittrice sensibile come Natalia Ginzburg le parole patria Italia ci appare vero contratto senza aggettivi e così trasformate che ci sembrò
Di averli udite e pensate per la prima volta eravamo lì
Per difendere la Patria le strade le piazze della nostra città i nostri cari e la nostra infanzia e tutta la gente che passa
In quella
In quella guerra in quella guerra patriottica e nella difesa dell'Italia anche nelle sue strutture materiali
E nelle sue possibilità di futuro si univano naturalmente partigiani militari fedeli ai loro doveri nazionali
Ho di recente preso visione degli atti del Convegno internazionale promosso come vittoria iniziativa lo scorso anno dall'Istituto ligure per la storia della Resistenza dell'età contemporanea
In quel convegno si sono ricostruite le vicende del salvataggio del porto di Genova e di altri scali mediterranei ad opera delle formazioni partigiane
Non c'è bisogno di ricordare lo si è fatto ancora poc'anzi come la sera del venticinque aprile mille novecentoquarantacinque a conclusione dell'incontro svoltosi sotto gli auspici del cardinale l'arcivescovo e nella sua ospitali abitazione il generale ma inoltre avesse firmato la resa tedesca nelle mani dei rappresentanti del Comitato di liberazione nazionale presieduto daremo Scappini
Fu quello un fatto senza eguali che rimane un grande segno di distinzione e di onore per la resistenza genovese
Per la prima volta nella storia di questa guerra si lesse nell'appello del Comitato di liberazione nazionale per la Liguria un corpo deserte cito si è arreso dinanzi a un popolo
Parole restate sempre care come ci hanno infine detto anche le sue memorie a un protagonista dell'insurrezione di Genova Paolo Emilio Taviani
Eminente personalità politica e di Governo che per decenni continuo a testimoniare la pluralità delle ispirazioni ideali della Resistenza
Tuttavia anche dopo la firma della resa da parte del generale mai non
Permaneva il rischio del piano di distruzione dei POR sì di Genova Trieste fiume
Il cosiddetto Piano zeta da tempo predisposto dai comandi tedeschi
Poi anche l'ufficiale nazista più determinato a far saltare il porto di Genova fu costretto ad arrendersi I partigiani
Quel che mi preme mettere in luce e l'impegno documentato nello stesso convegno del vostro istituto dei rappresentanti della Marina militare italiana presso l'organizzazione partigiana
Il più importante dei quali il capitano di fregata pool si rischi già comandante in seconda a bordo della corazzata Cavour aveva dato vita a un organismo il vai che di univa tutte le forze patriottiche a carattere militare a politico
Avendo poi a Genova
Nelle mani delle SS e venendo fucilato nel campo di Fossoli il nome di questi nostri eroici militari è segnato nell'albo d'oro della Resistenza
Ricordarlo di rendere il loro valore essenziale per rappresentare la Resistenza nella sua interezza nell'insieme delle sue componenti nella ricchezza delle adesioni e partecipazioni
Che ne garantiscono il successo
Questi sono fatti non retorica non mito vedete c'è stato in tempi recenti un gran parlare dell'esigenza disse in mitizzare la Resistenza
Ora è giusto proprio per rendere più credibile la valorizzazione della Resistenza non tacere i suoi limiti
Sia uno accettabile che la si presenti come realtà ed esperienza minoritaria
Ma bisogna ben distinguere quel che è cresciuto
Come mito sulla base di un'analisi oggettiva al di là della grandi onda emotiva della liberazione e quello che è stato tutt'altro
E a questo proposito
E a questo proposito vorrei dire che in realtà c'è stato solo un mito privo di fondamento storico reale e usato in modo fuorviante e nefasto
Quello della cosiddetta resistenza attrattività
Che è servito ad avvalorare
Posizioni ideologiche strategie pseudonimo Muzio un'aria di rifiuto erano Tura
Dell'ordine democratico costituzionale scaturito proprio da i valori e dall'impulso della Resistenza
All'inizio
All'inizio dello scorso decennio è apparso un passaggio storico di non comune impegno e profondità dovuto a Claudio Pavone nel quale
Ci
Sono messi in evidenza i diversi molti della Resistenza e in particolare accanto a quello di una guerra patriottica quello di una guerra civile
Tale profilo è stato a lungo negato
Ho considerato con ostilità e reticenza da parte delle correnti antifasciste ma se ne può dare Pavone lo ha dimostrato un'analisi ponderata che non significhino alcun modo sono sue parole confondere le due parti in lotta appiattirne le sotto un comune il giudizio di condanna odio soluzione
E questo vale anche per i fenomeni di violenza che caratterizzarono in tutto il suo corso la guerra ampi partigiana e da cui non fu indenne la Resistenza specie alla vigilia e all'indomani della liberazione
Le ombre della Resistenza non vanno occultate
Ma guai a indulgere a false equiparazioni e banali generalizzazioni anche se nessun caduto a nessun caduto e i familiari che ne hanno sofferto la perdita si può negare rispetto
Un rispetto maturato col tempo sul piano umano
Insomma
E possibile necessario raccontare la Resistenza coltivarle la storia senza sottacere nulla
S'mitizzare quel che c'è da subiti Zare ma tenendo fermo un limite invalicabile RIS metto a qualsiasi forma di denigrazione o svalutazione di quel moto di riscossa e ricca e riscatto nazionale
Dobbiamo la riconquista anche per forza nostra dell'indipendenza dignità e libertà della Nazione italiana
Io
Attori e a cui dobbiamo anche
Il contesto di dispetto della nostra sovranità entro il quale fu elaborata la Costituzione repubblicana
Si guardi alla sorte che tocco I due Paesi che rimasero fino alla sconfitta totale coinvolti nella guerra voluta da Hitler nell'Alleanza guidata dalla Germania nazista
Il percorso di definizione di nuovi assetti istituzionali e costituzionali in Germania fu pesantemente condizionato dalla divisione del Paese in due zone di occupazione e di influenza
Quel percorso fu affidato nella zona occidentale dai governatori militari delle potenze occupanti I Governi dei lander
E la nuova legge fondamentale fu approvata da un ristretto e provvisorio Consiglio parlamentare solo nel maggio del mille novecentoquarantanove in Giappone
La revisione costituzionale ebbe per base un progetto ispirato dal generale americano MacArthur del quale prese addirittura il nome
In Italia il Progetto di una nuova Costituzione democratica venne invece elaborato dall'Assemblea costituente eletto a suffragio universale
Fu discusso in piena libertà e autonomia di pensiero
E approvato a stragrande maggioranza il ventidue dicembre mille novecentoquarantasette
è difficile immaginare quale sarebbe stato il percorso se l'Italia non avesse trovato in sé la forza per affrancarsi dall'alleanza con la Germania nazista e per prendere il suo posto grazie al con
Tributo delle sue nuove forze armate e della Resistenza come cobelligeranza nell'alleanza antifascista accanto alle formazioni occidentali che combatterono duramente per liberare il nostro Paese
Le idealità e le aspirazioni dei nostri combattenti per la libertà poterono così tradursi in un'essenziale qua agro di riferimento per l'elaborazione della Carta costituzionale nell'Italia divenuta Repubblica per volontà di popolo
Quelle aspirazioni appaiono pienamente recepite nella limpida sintesi dei principi fondamentali della Costituzione repubblicana e nell'insieme dei suoi indirizzi e precetti
Ricordiamo i primi dodici articoli della Carta
Diritti inviolabili dell'uomo e doveri inderogabili di solidarietà uguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini senza distinzione di sesso di razza di opinioni politiche di condizioni personali e sociali
Rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana diritto al lavoro unità e indivisibilità della Repubblica ripudio della guerra
I punti
Ripudio della guerra impegno a promuovere e favorire le organizzazioni internazionali che mirano ad assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni
Ebbene
Non è precisamente questa
L'Italia libera più giusta aperta al mondo che i combattenti della Resistenza sognavano
Sì possiamo con buoni motivi dire
Che il messaggio l'eredità spirituale e morale della Resistenza vive nella Costituzione
In quella Costituzione
In cui possono venti conoscessi anche quanti vissero diversamente gli anni mille novecentoquarantatré quarantacinque quanti ne hanno una diversa memoria per esperienza personale o pregiudizi
I siti la Carta costituzionale di cui stiamo celebrando il sessantesimo anniversario
Costituisce infatti la base del nostro vivere comune e della nostra rinnovata identità nazionale
Nessuna delle forze politiche oggi in campo desidero ribadire quel che ho detto dinanzi al Parlamento
Può rivendicarne in esclusiva vedi ditta e un patrimonio che appartiene a tutti e vincola tutti
Naturalmente la Costituzione poteva solo offrire la trama della nuova Italia sperata invocata mano a mano che progredita la guerra di liberazione e all'indomani della sua conclusione
Non ne potevano nascere già definiti nella loro concretezza la società e lo Stato corrispondenti al dettato costituzionale
Dare attuazione a quei principi ha richiesto e richiede un impegno civile e culturale e politico che non si dà
Una volta per tutte che va sempre rinnovato il fatto rivivere con l'apporto essenziale delle nuove generazioni
Impegno il rapporto che possono essere sollecitati dal sempre più significativo collocarsi della nostra Carta e del nostro patrimonio costituzionale nel grande quadro del processo di costruzione dell'Europa unità
Contano nella nostra Carta a sessant'anni dalla sua entrata in vigore non solo i principi i diritti e i doveri ma le istituzioni
Queste sono certamente perfettibili e riforma ambiti rispetto al disegno che ne fu definito nel mille novecentoquarantasei quarantasette
Ma esse costituiscono nell'essenziale pilastri insostituibili dello stato di diritto e della democrazia repubblicana
Il Parlamento in cui si esprime la sovranità popolare le Regioni e gli enti locali
La magistratura come ordine autonomo e indipendente gli istituti di garanzia costituzionale
Alla vitalità di queste istituzioni egualmente affidato il retaggio della Resistenza la trasmissione
Della drammatica esperienza vissuta dall'Italia fino alla piena liberazione dal fascismo e dall'oppressione straniera
Penso a questi disse sul ruolo delle istituzioni un grande costruttore dell'Europa unita Jean Monnet rivolge Grossi nel lontano mille novecento cinquantadue
All'Assemblea dell'appena nata Comunità del carbone e dell'acciaio
Egli si riferiva evidentemente alla seconda guerra mondiale da pochi anni conclusa si
Così esprimendosi gli avvenimenti tragici che noi abbiamo vissuto ci hanno forse reso più saggi
Ma gli uomini passano altri verranno e prenderanno il nostro posto
Quel che potevano lasciar loro non sarà
La nostra esperienza personale che sparirà con noi
Quel che possiamo lasciar loro sono delle istituzioni la vita delle istituzioni e più lunga di quella degli uomini e le istituzioni possono così se sono ben costruite
Accumulare e trasmettere la saggezza
Delle generazioni che si succedono ebbene
In questo spirito celebriamo
Oggi congiuntamente
L'anniversario del venti
Cinque aprile quello della Costituzione e delle istituzioni repubblicane
Qui va il rispetto non formale
Ma effettivo e coerente
Del gli italiani di ogni parte politica
Per garantire un degno avvenire democratico al nostro Paese viva la resistenza viva la costituzione di valutarlo
A