Idee di pace e di convivenza a confronto

Alla loro
Buongiorno
Innanzitutto benvenuti nell'alloggio cioè fare del Comune di Roma io Fano Paolo Masini
Siamo qui
Per parlare della Fondazione Angelo fra Martino
Innanzitutto grazie di essere venuti grazie ai ragazzi delle scuole di Monterotondo che ci hanno accompagnato e ci accompagneranno più più in là nel corso di questa giornata
Abbiamo voluto realizzare due giornate in ricordo di Angelo una ieri sera organizzata soprattutto il dagli amici di Angelo con un grande concerto con due incontri la mattina il Comune di Monterotondo voce ne parlerà meglio
Tumino Luppi che il Presidente della Federazione nonché Sindaco di Monterotondo si alterneranno nella mattinata vari interventi ne sono previsti tanti si alterneranno appunto nel corso della mattinata e niente di Ray come di cominciare subito con con il Presidente Tonino Lupi che ci illustrerà un po'la lo scopo dell'associazione quello che è successo in questo periodo grazie
Ecco come ricordava
Paolo Masini
In questi giorni abbiamo deciso di organizzare
Una una due giorni dedicata
Alla memoria di Angelo fra Martino
Perché e la scelta di questi giorni se il ventotto di aprile oggi
Se fosse stata ancora in vita sarebbe stato il compleanno di Angelo fra Martina bene la sua famiglia anziché
Chiudersi nel dolore e celebrare in casa il ricordo hanno deciso di
Di fare in modo che
Il ricordo di Angelo producesse dei risultati
E in termini di promozione della cultura della pace della non violenza e dell'impegno civile
Ieri e Monterotondo sia svolta una manifestazione come ricordava Paolo denominata fra ma DEI fra ampi fra ma è il nome un nomignolo che gli amici davano ad Angelo fra Martina chiaramente
Si sono astenuti due seminari con
Con ospiti di alla Hossein e Aron Barnea il primo seminario ha avuto come e tema quello della conoscenza delle problematiche
Dei degli adolescenti e dei giovani a Gerusalemme Est
Il secondo un tema molto impegnativo ha riguardato invece i tentativi di riconciliazione e di impegno civile in un territorio
Insomma fortemente fratturato in termini sociali e culturali
è stato un'esperienza bella sprofonda una discussione in alcuni momenti anche forte che credo abbia prodotto i risultati che ci aspettavamo
Oggi siamo qui nel in questa sala Sala Consiliare del Comune di Roma
Innanzitutto perché il Comune di Roma è socio fondatore della fondazione che è nata nel nome di Angelo
E siamo qui è perché vogliamo presentare oggi
Oltre che ecco che ricordare Angelo siamo qui per presentare come Fondazione il primo dei progetti che scaturiscono dalla volontà della fondazione in primo luogo e della sua famiglia
Di promuovere i valori piangeva aveva vissuto con coerenza e testimoniato con coerenza
Abbiamo voluto
Mantenere questa data un po'problematica per le vicende politiche ed elettorali
Ma proprio perché non volevamo rinunciare a
Far coincidere
E l'avvio dell'operatività della fondazione con il compleanno di Angelo che abbiamo chiesto ai tanti ospiti
Che poi saranno qui con noi magari anche con una perizia ogni un po'fugaci vista la giornata abbiamo chiesto comunque di confermare l'impegno che si erano penso di essere qui tra noi
Io voglio ringraziare la CGIL e il suo segretario Guglielmo Epifani che sarà qui fra noi fra poco
Ringrazio il Governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo l'assessore al bilancio della Regione Lazio Nieri e il fino a ieri il Sindaco
In questa in questa sala consiliare
Del comune di Roma Walter Veltroni e l'allora Presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra
Non solo per la loro funzione
Ma anche perché il rappresenta e con me quindi rappresentanza delle proprie istituzioni ma perché sono stati profondamente sempre vicini
Alla famiglia di Angelo fra Martino e che ci hanno fortemente spinto sostenuto
Perché e la Fondazione potesse nascere anche potendo
Far conto su significativi finanziamenti ecco ringrazio don Ciotti don Luigi Ciotti Paolo beni e l'ARCI
Flavio Lotti e la Tavola della Pace e poi qui avrà un bar né ai di alla Husseini ospiti
Di queste giornate ringrazio Fausto Bertinotti fino ad oggi Presidente della Camera
Che abbiamo sempre visto e sentito quasi fisicamente vicino alla famiglia far Martina
E poi ringrazio Luisa Morgantini impegnata nel
Nel sostegno nella promozione di
Di tutte le iniziative che si muovono verso la pace e la non violenza
Ecco spero di non aver dimenticato
Nessuno ecco c'è Antonio Rosati e poi scusate se qualcuno lo dimentico ma comunque ringrazio tutti quanti e ringrazio anche voi che siete
Venuti qui in questa giornata e ringrazio l'ha già fatto Paolo i ragazzi dei due istituti comprensivi di Monterotondo ad indirizzo musicale quindi la scuola
Istituto comprensivo di
Raffaello Giovagnoli è quello di via Monte Pollina abbiamo sentito sono molto bravi primeggiano in Italia per la loro
E capacità musicale
Ecco in un momento in cui nella nostra società sembrano attenuarsi le spinte ideali per la costruzione di un mondo migliore per l'impegno civile e politico
In un momento così difficile per le sorti della pace nel mondo in particolare nella terra martoriata della Palestina abbiamo visto come la testimonianza di un giovane
Che credeva nel valore del dialogo e della non violenza e che ha vissuto la sua giovane vita applicando con rigore
Nella vita quotidiana nell'impegno politico nel volontariato sociale le grandi di eredità del pacifismo
Abbia fatto nascere
Tanta attenzione su queste tematiche soprattutto soggetto tra i giovani ecco tematiche che sembravano attenuarsi e che invece la testimonianza vera forte di un ragazzo hanno saputo stimolare
Sono tanti
Quelli che hanno avuto modo
Attraverso i vari strumenti della comunicazione di conoscere Angelo le sue idee i suoi iscritti le sue IMEI lega hanno circolato
Sui giornali è col famoso la famosa frase faremo l'amore con la non violenza per partorire
La pace dal grembo della Società fatto un po'un giro di tutti Italia anche del mondo e ha profondamente significativa Angelo ci ha lasciato un'eredità fatta di valori radicali
Vissuti con coerenza e con realismo anche il suo pacifismo
Non ignorava la complessità del problema
Sapeva come si è arduo definire la linea di demarcazione tra la non violenza il dialogo il negoziato e l'uso della forza che alle volte nella storia purtroppo risulta necessaria
Ma anche lo sapeva altrettanto bene che
Situazioni complesse come quelle che vivono oggi i popoli del Medio Oriente non si risolvono né
Con le bombe né con i carri armati né con le ruspe
Con gli arresti indiscriminati con le rappresaglie
Abbiamo visto ieri nel dibattito forte tra persone che pure
Sono impegnate in
In primo piano nella
Nella difesa dei valori dell'affare pace come sia difficile
Quando si è toccati nel quotidiano quando si è toccati nella carta nella propria famiglia quanto sia devastante quello che sta accadendo in Palestina
Ecco Angelo sapere proclamava con le sue parole con i suoi atti che la via del dialogo anche se richiede tempo e pazienza e l'unica capace di garantire una pace duratura
Sapeva che le vie della pace passano per la paziente tessitura di relazioni
Che sviluppano discussione anche a spara
Ma che costituiscono poi robusti fili che è difficile spezzare anche quando c'è qualcuno e purtroppo ce ne sono tanti
Che
Hanno interesse
A spezzare questi fili ma trovano difficoltà quando c'è un tessuto sociale che si sta ricostruendo e sta ricostruendo relazioni
Angelo sapeva anche che la politica alle volte a tempi inconciliabili con il diritto delle persone ad avere risposte ai bisogni che si manifestano oggi nel tempo e nel luogo dato
E in Palestina israeliani e i palestinesi sperimentano ogni giorno come sia debole la politica
E allora Angelo pur avendo
Scelto di fare politica attiva
Aveva deciso nel contempo di impegnarsi come volontario in un progetto di cooperazione internazionale in particolare le volte bambini palestinesi che sono dei privati del loro diritto ad essere bambini
Per dare loro possibilità di poter sorridere di riprendere fiducia nella vita
Angelo rappresenta il meglio di una gioventù capace di impegnarsi su due fronti dell'impegno politico e del volontariato ecco ieri questi due mondi erano
Distanti alle volte addirittura
Lottavano tra di loro erano contrapposti invece Angela aveva visto che era giusta la sintesi tra l'impegno politico del volontariato
La morte di un figlio ecco voi sapete tutti cosa è accaduto quel dieci agosto
Una morte improvvisa inaspettata una pop morte ingiusta perché andava a colpire un ragazzo che era lì solo per aiutare forse l'assassinio non si è reso conto neanche di chi aveva
Davanti e a lo ha colpito alle spalle ecco la morte di un figlio di un fratello di un amico da parte di una mano assassina
Guidata dall'odio può generare sentimenti ed emozioni e reazioni diverse
Può determinare la crea il crescere della spirale dell'odio e queste drammatico
Oppure
Può
Generare addirittura
Il
Culto dell'errore
Del
Dell'amico ucciso che va
Mitizzato e magari va anche vendicato
Ecco in questi giorni purtroppo vediamo nel nostro Paese in questi giorni diciamo anche negli ultimi anni come la morte di un
Di un giovani
Magari avvenuta trent'anni fa quando il nostro Paese era sconvolto dal terrorismo e della se spera dall'esasperazione della lotta politica
Anziché essere
Presso come riferimento per
Cambiare radicalmente il nostro modo di intendere anche il confronto politico
Viene invece mitizzato e anziché creare condizioni
Di avvicinamento si dilatano ancora di più
Componenti della nostra della nostra società abbiamo visto gagliardetti che rimandano ad altri tempi buie del nostro Paese
Colorare
Annerire le piazze quando si
Ricordavano quando si ricordano giustamente dei ragazzi che incolpevolmente era il solo fatto di
Di aver creduto in un'idea magari sbagliata però avevano l'avevano vissuta con coerenza avevano pagato anche quella corrente
E poi però c'è un modo diverso assolutamente diverso
Di confrontarsi con la morte di un vicino e di un figlio
Ecco
Può addirittura
Che dalla
Dal dolore profondo dal anche dalla rabbia che nasce spontanea invece
Fiorista un un valore purtroppo poco molto dimenticato
E non sufficientemente comunque valorizzato il
Il perdono e con il Papa e di Angelo e la sua famiglia hanno saputo perdonare chi ha ucciso
E dal per dune nata una nuova tensione emotiva ideale quella di raccogliere il suo testimoni per portare avanti con coerenza le sue idee di pace di giustizia di solidarietà verso il mondo sofferente
Proprio perché come
Molti hanno detto
Dal seme sparso potesse nascere un germoglio di pace
Il testimone è stato innanzitutto raccolta dalla famiglia Angelo fra Martino che più di ogni altra si è impegnata perché nascesse la Fondazione intitolata al suo nome
Ci sono
E altri testimoni che hanno raccolto l'eredità di Angelo e sono i suoi amici quelli che hanno costituito un'associazione che è componente della Fondazione che si chiama amici gli under offra Martino
Ecco sono gli amici più cari quelli che più di ogni altro avevano avuto la fortuna perché è stata sicuramente una fortuna di incontrare sulla loro strada un ragazzo splendido innamorato della pace
In più sia state la vita e dell'impegno politico e sociale
E con loro ci hanno voluto assicurare che la strada tracciata da Angelo sarà seguita da ognuno di loro
E con coerenza perché come Louis credono in queste idee ma anche perché questo gli sembra il modo migliore per continuare a sentirsi più vicine all'amico che li ha lasciati
Ci sono poi tante realtà locali associative come quelle rappresentate qui
E che hanno
Appunto contribuito a costruire la fondazione ecco da questa tensione morale a proseguire sulla strada di Angelo anche perché incoraggiati dalle più alte cutter cariche dello Stato
E da tante istituzione nata appunto la volontà di costituire la fondazione intitolata D'Angelo
Le finalità della fondazione che la Fondazione intende perseguire così come espressamente indicato nello Statuto sono quelle della promozione dei principi e dei valori della pace della solidarietà
Della convivenza della giustizia dell'etica dei comportamenti sociali dei diritti delle libertà fondamentali delle singole persone e comunità
La Fondazione intende rivolgersi in particolare i giovani anche attraverso un'azione che sappia valorizzare il confronto sociale interculturale tra i popoli nel pieno rispetto delle diversità delle tradizione
Ecco intendendo operare in questa direzione la fondazione
Ritiene svolgerà la sua azione essenzialmente in tre direzioni interi dimensioni quella locale quella nazionale e quella internazionale
La prima la dimensione locale
Ci appare la più
Idonea se vogliamo a produrre una delle finalità principale della fondazione è quella di e di far nascere la cultura della pace e quindi ecco rivolgendoci dei ragazzi ne riteniamo
Che con fatica questi valori che richiedono attenzione educazione possano possono nascere e svilupparsi e quindi
Permetti ci riguardare un futuro un pochino più sereno ecco per questo motivo abbiamo voluto iniziare a operare nelle scuole
Innanzitutto
Abbiamo scelto delle scuole che e per per motivazioni varie ma anche per essere rappresentative un po'di tutto il nostro Paese sono
A Milano
A Monterotondo diciamo a Roma e e a Caulonia in Calabria Milano pochi giorni fa siamo andati qui ci sono alcuni anche alcuni ragazzi dell'Istituto superiore
Cardano hanno mostrato di togliere in pieno il significato del della nostra richiesta e stanno lavorando in quella direzione così stiamo facendo a Monterotondo e lo faremo sempre di più così si sta facendo a Colonia
Ecco però
Oltre che questo noi pensiamo e questa dimensione nazionale
Che occorra
Creare
Una
Anche delle professionalità delle conoscenze più profonde
Su quelle che sono le metodologie le dinamiche per costruire
Opportunità di pace dico
Sa anche laddove la guerra alla violenza ha fatta padroni e allora ecco ed è questo forse la giornata il senso
Maggiore di questa giornata pecche la Fondazione ha deciso di lanciare un Progetto attraverso il quale si lanciano delle borse
E di studio di livello post universitario
Lo fa potendosi avvalere delle contributo tecnico-scientifico della dei centri studi dell'Università la Sapienza di Roma poi
Il professor previsti Nancy spiegherà meglio nel dettaglio
Queste borse di studio ecco però e questo il Progetto più forte che stiamo avviando
Lo abbiamo potuto fare come dicevo prima perché abbiamo
Intorno a noi
Glieli nelle istituzioni
E le organizzazioni
Fondatori della Fondazione che ci assistono anche dal punto di vista finanziario ed ecco qui che possiamo dire grazie per il contributo finanziario che ci permette di attivare queste borse di lavoro la Regione Lazio la Provincia di Roma
E la Provincia di Milano e poi la CGIL la CGIL e il sindacato più grande italiano finito ho finito
Il sindacato più grande che particolarmente coinvolto nella vicenda di Angelo in quanto Angelo
Era lì in Palestina ad operare nell'ambito di un Progetto di cooperazione internazionale promosso dall'ONG del
Della CGIL ecco e quindi la la CGIL ha stabilito di istituire una borsa di studio ventennale quindi potremo come fondazione avvalerci di questo sosta
Di questo sostegno per tanti anni magari passeremo la mano a quelli che verranno dopo di noi ecco quindi io voglio ringraziare
Ancora una volta le istituzioni voglio ringraziare il contributo del Comitato scientifico in particolare dei centri di ricerca
Del l'università e e voglio finire con
Una
Con un diciamo con un messaggio di speranza corrono stante
Ci sia tanto buio nel mondo nonostante le guerre la violenza tocchino quelle it in maniera grave tanti popoli sparsi sul pianeta
La abbiamo la anche la la la speranza la fiducia che valga la pena costruire getta risse gettare semi
Perché solo gettando semine solo creando le condizioni anche nei luoghi e nei luoghi della sofferenza e della violenza si può sperare
In un mondo migliore fondata appunto non sulla violenza ma sul dialogo sulla cooperazione e sulla pace grazie a tutti voi
A ringraziamo Tonino Tonino Lupi che appunto è il il presidente dell'associazione Sindaco di Monterotondo
Come diceva Tonino e questo è stato un grande lavoro di squadra in questo periodo e credo che i risultati già fissiamo raccogliendo
In questi giorni ci stanno raggiungendo ma mano tutti quanti io direi di cominciare da
Gli la serie di brevi interventi da di alla Hosseini
Che è la responsabile dell'associazione la Torre del fenicotteri o che appunto la situazione che si occupa di giovani palestinesi nella città vecchia di Gerusalemme in un quartiere abbastanza di marginalità di quel territorio
è il centro dove Angelo era andato nell'agosto di due anni fa lasciare la parola a lei grazie
Vi lascio questo
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Intanto
Grazie pessimismo
Mi sentite sì
Allora intanto buongiorno a tutti per me è veramente un onore un piacere trovarmi qui in questo posto così bello e così importante veramente mi sento molto umile molto piccola io vengo da Gerusalemme Est
La zona palestinese di Gerusalemme e dove Angelo tra l'altro è stato con noi ha lavorato Angelo cui intitolata questa fondazione che promuove uno spirito di pace beh Angelo è stato Angelo anche per noi
Angelo nel vero senso della parola perché di fatto ha portato il sorriso sui volti dei nostri bambini anche se
è stato con noi per poco tempo solamente per dieci giorni in cui l'estate
Però la sua presenza di fatto ha portato una grandissima differenza nelle nostre vite perché lui ha sorriso con i nostri bambini gli ha parlato ascoltato quali fossero i loro problemi e le loro sofferenze e l'ha fatto con una persona impegnata veramente interessata le loro difficoltà
Ad ascoltare quali fossero Illy violenze che dovevano subire durante l'occupazione come potevano sopportare tutto questo basta pensare anche alla percorso per andare a scuola anche da noi diventa una vera e propria avventura
Un'avventura che l'UE ha vissuto al loro fianco
Perché bisogna magari
Incontrarsi con pattuglie militari superare muri anche muri veri e propri di cemento armato
Come quelli lì che si stanno purtroppo costruendo quindi per noi questo ha rappresentato veramente tantissimo e vorrei cogliere l'occasione veramente per stringermi attorno alla famiglia di Angelo esprimerli tutta la mia solidarietà
Per la perdita che loro hanno subito ma la perdita che abbiamo subito
Anche lui adesso vuole parlare un attimo dei giovani visto che Angelo punto era
Era giovane tanti non giovani da noi purtroppo non non terminano gli studi lasciano la scuola sia per motivi finanziari ma anche per motivi come dicevo prima logistici perché così difficile
Arrivare
E quindi chiaramente alla fine diventano preda di mali sociali che affliggono anche le vostre grandi città come la tossicodipendenza ma che danno e diventano molto più più gradito quindi potete immaginare
E le forze di occupazione chiudono un occhio di fronte a questi gravissimi mali sociali e sappiamo che il modo per distruggere lo spirito di un Paese e distruggere il giovane nel modo più facile per realizzarlo e parlando anche brevemente per poco tempo dell'attività dell'anche la mia organizzazione che si chiama Torre delfini contro quindi proprio per aiutare
I giovani di Gerusalemme est
E beh non ci troviamo in una situazione anche pasta Anza particolare e dal punto di vista logistico perché ci troviamo in una zona e che alcuni coloni di cui vorrebbero impossessarsi e con i coloni israeliani che vorrebbe utilizzare per
Per costruire anzi per essere utilizzato come comunque un dominio come zona residenziale e già in alcune loro mappe catastali viene indicata in questa maniera
Mentre invece noi siamo un punto di PIL di riferimento e svolgiamo un'azione sociale di grandissimo valore per questi ragazzi
Comunque vorrei interrompermi qua perché mi piacerebbe tanto esprimere un auspicio che i nostri giovani possano imparare a suonare musica
Come fate voi tanto bene e che un giorno possiate voi venirci a trovare e suonare tutti insieme in pace voi
Noi
Palestinesi e israeliani grazie
Ringraziamo
Ringraziamo di alate bifronte argomento ma soprattutto per il lavoro che fa in quella terra
Dovrà passare la parola rom Barnea nel mille novecentonovantaquattro è stata realizzata questa associazione si apra Renzi al collo che l'associazione delle dei genitori delle vittime del conflitto israeliane e palestinesi
Credo che sia un'esperienza particolare proprio per questo l'abbiamo invitato siamo contenti che sia quel comma
Sentivo prima ci presto fuori
Fuori di testa
Dovevo esigo indiscutibile poi
Ovvero la mancanza
Mai né mi sarò un partner le mie che Israele
Sonori da tempi e lo Guidauto mai Palestini al patrimonio tubi Together e tuteli u e Bout vuoto auto allora our questi tutti spero e così via
Buongiorno
Intanto grazie per avermi invitato anche me trovarmi qui in questa bellissima sala dove si riunisce il Consiglio comunale di Roma
Io sono a non fare mea sono israeliano mi dispiace molto che
Il mio collaboratore palestinese non sia qui con me per spiegargli insieme
Quali sono le strade che noi seguiamo per raggiungere la pace
Vede io ascolto Moro con alcuni dei vecchi in my country
Guidi joint buy out Francis
Tu remember
Del mais anniversario
Ordine destra ormai Santino
No Nwosu hanno Ponte Vecchio Denis o del SEC da timido asfissie io vorrei
Mai Fanelli
Joint né Organization
Bucci scomposta ma i boschi Series in Palestina UNAR fai fondamentali fare Lellis
A forte Miserere Nespolo lesi fa Fontaine palestinese o lo fa s'o la beffa medesimo al nostro qua non per members indispensabile and inc confine di Twin Towers tutti i PLIS oltre issues
E dopodomani quando ritornerò nel mio paese
Anch'io mirato nero con
Tanti amici per
Celebrare non anniversario della morte di mio figlio Noam che è stato vittima vittima del fatto che nella nostra regione non ce la pace
E spinta da questa tragedia mi sono unito anch'io un'organizzazione che attiva nel mio paese
Un'organizzazione che raccoglie sia israeliani e palestinesi sono cinquecento famiglie metà palestinese Mita israeliane tutte quante colpite da una perdita da un lutto a causa del conflitto che infuria ormai da anni nella nostra terra
Qui al Joy fosse studiate
Israele se un palestinese tu sei in asta ISI no
Abbiamo unito le forze israeliani e palestinesi insieme per dire adesso basta
Qui al trasporto
De lei
For lusinghieri ore mosti l'altra
In più e Trulli mutuati fans Stills
Abbiamo trasformato il nostro dolore per la perdita di una persona cara in uno strumento per costruire la pace
I tisi in dissenso da difendere e profano età accidenti tutte fra Martino ferme lì
Forse l'uso del
Duty free Jang Sun
Angelo
Eviti esibisco ante ex dato i servizi datomi Arpat potesse in strati
è strano
Lui cipolle de vuole tutta tuoni spesi scippi Pato
Per questo motivo noi veramente sentiamo nel profondo anche noi la gravissima perdita subita da familiari di Angelo fra Martino uno splendido ragazzo
Ed è proprio in questo contesto che si deve svolge la nostra lotta una lotta a favore della pace che deve coinvolgere tutti nel mondo tutti coloro che hanno a cuore questo valore
Lui non
Perché spesso
Cui design by politiciens
Politici sono seguiti da U.L.S.S. datori
Di scarsa manterrei per lui elabora i box Israele stampa listini spende Hussain Together
E Peace Agreement
Battere e Peace Agreement unità otto ricorsi riesce Iseppi sospetto nostri non mollo
Ne sappiamo che la pace almeno quella formale nomine decise firmata dai politici sono loro che
Discutono che parlano che poi firmano un accordo
Un accordo che però non vale niente se non ce la riconciliazione è solo un pezzo di carta
Ha ora Rollo
Però lo beh Parenza
Istruttori Spector topi per studia Palestini avendo degli israeliti ente nel tempo ricorsi riesce esposti
USA oltre così riesce will not for Space
Luca Etas unire al del PPE
Da tappeti
De atto mostri de I e spray s'Ford è stupito secca triestino ruolo
Ed è proprio questo il nostro ruolo del penso ecco dell'associazione di cui io faccio parte è quello di rivolgerci sia i palestinesi ed israeliani per dirgli che la riconciliazione possibile ma non solo che la riconciliazione necessaria perché senza di essa non ci sarà mai la pace
E noi siamo le persone che hanno pagato il prezzo più alto più alto che si possa mai pensare per il fatto stupido che c'è ancora la guerra nel nostro Paese
è i fui ha riempito stretch Faenza
Guide PPE tappeti e mostre
Al e molto sei ricorsi dieci disposto i verdetti apribottiglie iscritte per tutori
è Riboldi Biscan tre I menti Auer è arriva in Aula Ricci i schei per bere tools tu stretching senza Tuis lei può sei riconsideri esce ils possibile
E se proprio noi che abbiamo pagato il prezzo più alto riusciamo a tendere la mano verso il nostro vicino e dire sì dare la riconciliazione possibile dovrà tutti chiunque nella nostra regione può essere in grado di fare altrettanto
Qui a breve dovrebbe esserci
Tu o l'Happy Pinter Ricci se voi di o crescenti solo dei media dolente accosta è forte
è quindi sette alle quindi del passaporto onde work DAT
Strega stralci stupisca to one storici pesa è richiesto desse Cooperation tu dissi e sense of responsabile letti of the World
Per cui appelli
E noi cerchiamo di portare questo messaggio in tutta la Regione attraverso l'istruzione attraverso i media con tutti gli sforzi possibili ovviamente abbiamo bisogno anche del sostegno del mondo del mondo che vuole la pace
E questo lo facciamo appellandoci proprio alla cooperazione al senso di responsabilità degli altri Paesi
Soffitti si formi e grezza
Per la ricerca e ne Moshiri tubi inviti oppressa esiti one day di forte
De ai remember detesto fra i saluti tubi quindi un riordino Roma e il film de
Worms o degli umani io Manetti da chi vuole
Di evento VAS ed è salita reti
Ed efficiente oppresse sconfini Udine Auro qualche Ortis sentivo per rimanerci
Ancora un attimo di pazienza per me un grandissimo piacere anche una grandissima emozione trovarmi qui con voi il giorno prima dell'anniversario della morte di mio figlio e sentire il calore che sprigiona la vostra umanità la nostra umanità
E la solidarietà che io sento da parte vostra e che stando anche a voi e vi ringrazio
Grazie davvero a Ron credo come ricordava Tonino Lupi ci sono vari modi di
Di rispondere a un evento drammatico come
La morte naturale
Di un figlio prima ospiti quello dei loro genitori e credo che Aron
Come Michelangelo come gli altri cinquecento familiari delle vittime il Parenzo il Consiglio non proprio credo un esempio per tutti noi
Io adesso lascerei la parola Guglielmo Epifani segretario
Generale della CGIL tra CGIL sempre è stata molto vicine progetti di cooperazione decentrata in tutto il mondo in particolare
In quella del conflitto palestinese seria
Intanto buongiorno a tutti
Un saluto al
Alla famiglia di Angelo
Allora Sindaco di Monterotondo Presidente della Camera tutti coloro che sono qui questa mattina
In questa giornata dedicata D'Angelo
A due anni di distanza quasi dalla sua morte
Io ricordo molto bene quel giorno di agosto
Quando
Si sempre di questa morte
E una di quelle notizie che nessuno vorrebbe mai poter poter conoscere
Perché era tutto a una morte assurda
Senza senso senza logica
Angelo è un ragazzo che insieme ad altri ragazzi aveva scelto di passare una parte del suo delle sue la sua estate
Andando di persona conoscere a testimoniare
Attraverso la presenza
L'adesione ai problemi della terra
Nella difficile coesistenza tra israeliani e palestinesi
Venne colpito di sera
Mentre camminava insieme a qualcuno dei suoi compagne
Probabilmente da un da un giovane
Da un giovane mosso
Da quella spirale di odio e di fanatismo che insanguina quella terra senza fine
E di tutte le cose questa era quella che non riusciti a spiegarti come si poteva colpire un ragazzo che stava lì esattamente per aiutare quei ragazzi come quello che probabilmente poi lo ha ucciso
Ricordo lo sgomento dei suoi compagni
Increduli
Stiamo parlando di ragazzi di sedici diciassette diciotto anni giovani
Quelli che loro accolsero per terra quelli che lo accompagnarono nel suo ritorno in Italia
Ricordo il dolore straziante della famiglia del padre la madre della sorella della comunità dei suoi amici di di tutto a Monterotondo
Che si strinse nel giorno del suo funerale attorno all'Hui e io credo attorno a quello che lo aveva spinto ad andare a Gerusalemme
Io credo che possiamo dire che Angelo
è una vittima martire nel senso
Esatto del termine
Perché è stato ucciso in ragione della scelta che lui aveva fatto dei valori che lo muovevano
DS voluto andare lì a portare un aiuto a quei bambini
Una presenza di
Non rassegnazione
Una presenza di non lontananza
Dire in fondo
A quelle persone che
In altre parti del mondo ci sono tanti giovani che penso no i loro problemi alla loro causa
Che non vogliono vivere
Scordando mettendo da parte il brutto che c'è
Nella nostra vicenda contemporanee
Le voglio anche dire che a due anni di distanza la cosa che trovo
Più significativa di quella
Vicenda tragica
Perché essa
Rivive oggi esattamente io credo
Nello spirito che Angelo avrebbe voluto
Cioè continuando
Quel lavoro di attenzione di presenza
Di amore
Vincendo sfiducia rassegnazione ignoranza
Il voler voltare la testa da un'altra parte quando le cose non vanno come noi vorremmo
In fondo la Fondazione che poi è nata e ha preso il suo nome le attività che quotidianamente si fanno la stessa giornata di oggi è quella di ieri
L'idea di queste borse di studio Statuto a testimoniare che
Da quel
Da quella giornata tragica l'impegno a cui in fondo Angelo ha dedicato la sua brevissima esistenza colti
Continua contanti altri continua in tanti altri luoghi ma continua con la stessa forza morale e con la stessa passione passione politica
In questo come CGIL abbiamo pensato di dare
Un contributo piccolo sul tema che però non mi sembra importante
E cioè
Poter avere una borsa di studio dedicata un tema che forse
Può sembrare secondario in quella tragedia
Cioè quella dell'analisi della condizione di chi lavora a Gerusalemme Gerusalemme Est Gerusalemme Ovest al tema di come i diritti dei lavoratori in quella città
Vengono affrontati vengono violati vengono
Disconosciuti
E questo perché noi siamo convinti
Che i temi dei diritti di chi lavora non sono altro dei temi dei diritti allo stare assieme alla reciprocità alla coesistenza rispetto dell'altro
Perché non ci può essere
Una società in cui si sta assieme se i diritti dei lavoratori tanto più i diritti dei lavoratori di una parte sola sono conculcati o sono
Cancellati
C'è un'idea
Dei diritti del lavoratore un'idea di diritto generale
Che supera le appartenenze lette mie le classi
Che richiama fondamentalmente il diritto inalienabile che ogni persona
A stare bene
A poter lavorare secondo rispetto della propria dignità e tenendo conto della dignità e di diritti degli altri lavoratori
Anche in questo modo
Voi oggi possiamo il fondo
Renderci conto di un dilemma che dentro di noi abbiamo portato il portiamo
E se cioè anche noi non avessimo avuto qualche responsabilità della morte di Angelo con quel campo portandolo lì insieme a tanti altri ragazzi
Ma è stato proprio il sentimento di un momento che teniamo dentro
Perché noi sappiamo
Che non c'è nulla che può fermare e per fortuna
La volontà di un giovane
Che vuole andare a vivere un'esperienza di prossimità di vicinanza di solidarietà
Così come insieme ad Angelo e prima di Angelo migliaia e migliaia di giovani hanno fatto
E io penso che in fondo
Noi dobbiamo proprio ringraziare questa forza dei giovani
Perché di fronte a un mondo in cui la guerra sembra
Sempre la presente
Sempre contemporanee in cui la pace sembra sempre così difficile
Noi dobbiamo anche alla speranza all'utopia di chi non si rassegna questo se il mondo futuro può apparirci migliore di quello del presente
E lo dobbiamo esattamente i giovani che di questo Turchia di questa speranza sono stati in tutte le epoche
I soggetti fondamentali
E allora
Lungi dal rappresentare un senso di responsabilità
è un senso di rispetto profondo quello che la vicenda di Angelo parlano voi parlano di uomini più vecchi più maturi hanno riorganizzazioni molto radicate ma che abbiamo bisogno come il pane
Di esperienze di scelte di giovani come quella di Angelo e di questo ancora oggi lo ringraziamo e di questo ancora oggi noi ne facciamo tesoro e di questo vorremmo
Che i giovani di oggi muovendo quel velo di apatia che spesso nella nostra società tende a diventare così uniforme sappiano ritrovare in sempre di più
Quello
Che la pace e i diritti dicono e che cioè
Non ci può essere il futuro per i nostri giovani se non in una società in cui si rispettano i diritti e si rispetta il diritto fondamentale quello della sicurezza e della dignità della vita di ognuno
Ringraziamo quegli alberi Fani per il suo intervento perché l'ouverture la CGIL fa
Sia in Italia che all'estero da quello che abbiamo sentito e letto quello che sappiamo io darei la parola ora a Fausto Bertinotti Fausto Bertinotti
Da subito è stato vicino alla famiglia alla Fondazione oggi interverrà come Presidente della Camera mi auguro che i prossimi Presidente la Camera abbiano stessa sua sensibilità rispetto a questi temi
E qui anche perché Angelo era il responsabile della del Circolo Giovani di Rifondazione Comunista di Monterotondo
Grazie
Un giorno buongiorno attutire tutti
Vorrei che questo cumulo di Buongiorno
Fosse rivolto in particolare accolto in particolare dei dei giovani ragazze e ragazzi che sono presenti
Qui oggi
E che hanno di fronte a loro il
Il futuro un futuro
Che vorremmo fosse racchiuso nelle
Nelle parole
Di un grande poeta del Novecento grande drammatico poi novecento Bertold Brecht
Che disse che beati i popoli che non hanno bisogno di eroi
Solo che questa condizione quella
Di un mondo senza di voi è una condizione ancora tutta da conquistare
E per questo a voi l'augurio è particolarmente intenso a voi
Che siete più nella condizione di altri
Di cogliere il messaggio di Angelo la mia
Presenza qui è solo una testimonianza una testimonianza in primo luogo di di affetto di amicizia
Per i familiari di Angelo una famiglia splendida anche io ho avuto occasione di conoscere
E di incontrare i prettamente a cui vorrei ancora rivolgere il senso di una gratitudine
Io credo di poterlo dire del Paese
Prima la modalità e la compostezza e e la fiducia di futuro
Con cui ha affrontato un evento così drammatico così così tragico in cui
Invece ci hanno aiutato
Ad avere fiducia e speranza o ancora sotto gli occhi
I funerali di Angelo a Monterotondo quel
Quel Paese che si raccoglieva attorno a un suo figlio
Quei tanti tantissimi giovani
Che erano venuto a stringersi in un abbraccio
Solidale
Con un compagno
Il futuro
Questa mia breve testimonianza che
Che muove appunto da questo riconoscimento affettuoso
Vuole anche essere
Una parola di speranza
Il riferimento alla terra di Palestina e un riferimento importante
Perché è una realtà drammatica
Perché è una realtà così carica di elementi simbolici
Pochi ruoli come Gerusalemme come la Palestina
Citava uno dei temi del nostro tempo e del nostro mondo
Temi dell'oppressione della guerra del terrorismo
E insieme della possibilità costante di sottrarmi fissi
Individualmente come gruppi come realtà
Per prendere parte all'unica causa che in questo nostro tempo in questo nostro mondo valga la pena di essere vissuta fino in fondo
La causa della pace
Della convivenza civile
Dei diritti delle persone
Gerusalemme Palestina sono anche tuttavia oltre che una realtà una metafora
La metafora del di questo nostro tempo
E di questo nuovo di questo nostro mondo
In cui le prospettive di liberazione e quelle di distruzione
Si confrontano acutamente
E in cui le speranze di dialogo
Sono spesso impedite da i tanti Murri
Che si levano ad impedirlo
Vuoi posti di blocco
Impedimenti
Sono quelli che in quella terra
Dividono fisicamente
E autoritativamente palestinesi da israeliani palestinesi da palestinesi
La casa dal campo
La casa il campo dalla scuola
Ma in quella terra così drammaticamente colpita dalla violenza
E già all'attenzione a impedire il dialogo
Viene anche un messaggio è una speranza concretamente vissuta
Quando ci sono stato di quando ci sono stato vorrei ricordare due mozioni
E una che le sovrasta entrambe
Entrambe queste mozioni parlo di quei problemi di quella terra uno
E quella che ognuno può e calare
In Israele
Visitando il museo della Shoah
E trovandosi di fronte
L'espressione
Simbolicamente illustrata
Dell'abominio che l'umanità
Ha incontrato sulla strada del genocidio
Con quella memoria di Auschwitz che resta un punto di memoria sull'assoluto del male
Che è come un monito per noi e per il nostro futuro
L'altra mozione quando ho avuto il privilegio di parlare il parere al parlamento palestinese
Nella fase
In coi viveva in Palestina
Un governo unitario di tutte le componenti del mondo politico palestinese
Da quelle non violente ad Hamas
In quella occasione ho avuto la possibilità di crede alle che fosse possibile la pace
Il riconoscimento dei due Stati per due popoli
L'apertura di un nuovo ciclo
E continua a pensare
Che la comunità internazionale abbia perso in quel momento una grande occasione
Per poter perseguire quell'obiettivo e quella svolta
Tuttavia
è compito nostro di
Contribuire affinché ci sia riprovi
Perché la pace la convivenza civile il riconoscimento dei diritti della persona e quali che siano
Le loro origini essenza alternativa
Ma rispetto a queste due mozioni una sola ne ho parlato che li sovrasti
Ed è quella che forse avete sentito anche voi qui in questa maniera
Quando mi è capitato l'occasione di incontrare ai familiari
Di persone che erano state uccise nel conflitto
Familiari di persone uccise nel conflitto
Del popolo palestinese
Ho israeliani
Avete sentito qui a un Bornigia
Dopo
Diano segni
E io vorrei che
Su questo riflettesse
Io
Trovo che
Poche cose siano più difficili di questa
Di poter lavorare insieme
Dopo che ha avuto una persona a te caro uccisa
Da quella che in quel momento
Viene considerato il tuo avversario
In una sorta di
Di guerra intollerabile
Ci sarebbero tutte le ragioni per scavare
Dei fossati di odio di rancore
E invece prevale l'amore
L'amore per l'altro
Questo tuo sentirti cittadino del mondo
Perché è figlio di madre tu come l'altro
E allora se è possibile per due famiglie
Che in campi che non hanno voluti ma che si sono proposti come opposti
La cooperazione e la collaborazione alla fraternità
Allora è dimostrato che questa cooperazione questa fraternità può ridare tra due popoli
Come quello palestinese come quello israeliano
E affinché possano vivere
Così convivendo in pace
Devono essere riconosciuti i diritti non solo delle persone ma anche dei popoli e dunque
Due Stati per due popoli continua a essere
L'orizzonte pratico
Che io credo gli uomini e donne di buona volontà debbono contribuire a perseguire
Affinché il lascito di Angelo continui arrivare
La fondazione Angelo fra Martino
è una occasione importante
Affinché questa raccolta di donne di uomini di buona volontà
Non dimentichino la missione
Per cui questo giovane
Ha vissuto
Sfortunatamente
E morto
No rimane con noi nella speranza che ha suscitato
E a chi di più vicino rimasto ai suoi familiari
Va per questo il nostro scatteranno a bacio
E la garanzia continueremo per quello che possiamo la nostra opera grazie
Ringraziamo fosso Bertinotti per il suo intervento per il lavoro che ha svolto in questo periodo sia per la fondazione che perverrà
Il Parlamento italiano
Io darei la parola Luisa Morgantini da sempre impegnata sui temi della pace con soprattutto la situazione donne in nero che ricopre anche un ruolo istituzionalmente importante essendo il vicepresidente del Parlamento europeo
Grazie signor piccola e verrà in rete rinfacciato possibilmente quindi mi alzo
è fantastico devo dire vedere voi ragazze e ragazzi di Monterotondo che siete qui lo so per voi deve essere un po'complicato ascoltare tanti tanti discorsi
Ma
Non sono discorsi formali sono veramente credo
Parte del nostro mondo della nostra vita
Non avete conosciuto
Sicuramente Angelo
Io ho avuto questa grande onore piacere Gioia perché era questo che Angelo
Da una raccoglie assalite con la sua presenza
Io mi auguro davvero che
Anche voi che siete qui oggi perché fate fatica forse ad ascoltarci ma che ci offre avete offerto questa vostra capacità Eccher attività anche nella musica
Sappiate portare avanti quello che Angelo pensava di voler fare nel mondo solidarietà
Giustizia
E io ringrazio anche
Silvana
Michelangelo rondine tutti quelli che hanno fatto in modo che
La morte
Ianniciello non diventasse una cosa privata personali indolore insostenibile ma diventasse invece capacità
Di portare avanti le sue idee né a fondazione per Angelo e straordinaria anche perché
Continua a parlare di pace di non violenza e di giustizia
Non è l'odio che attraversa
Quel Paese quella terra quei popoli c'è anche l'opposizione ma io credo che noi dobbiamo guardare
Dirette a mente a quello che succede c'è una situazione totalmente illegale di occupazione militare di un territorio
Che ha diritto ad uno Stato tanto come lo Stato israeliano sono quarant'anni di occupazione militare e io credo che noi anche nel nome di Angelo
E di tutti gli altri anche dei nomi Dino ammalati
Il figlio ed era un Vernet A o nello media birre la figlia di passava rami incisa da un proiettile del soldato israeliano
A undici anni davanti una scuola io credo che noi come comunità internazionale abbiamo il dovere
Di portare avanti anche le idee di Ancelotti e fare in modo che su quella terra di possano davvero esistere due popoli
E due Stati perché questo
E la ragione
Anche dei conflitti e anche dell'odio
Ma
Quello che si contende su quel territorio il territorio
Continuano a crescere diceva anche Bertinotti gli insediamenti all'interno di quello che dovrebbe essere il territorio dello Stato palestinese
I ragazzi come voi le ragazze come voi in quel Paese in quella terra non possono
Molto spesso andare a scuola duri
Dividono per esempio le scuole un muro non un muro divide molto spesso la scuola dalla casa
E
I bambini e le bambine per andare a scuola devo attraversare cancelli
Droga guarda sono soldati che molto spesso danno scappellotti
Ai giovani facendole passare in cinque minuti devono occorre per non arrivare ritardo oppure all'estero dove arrivano dei Rockets
Sparati da gruppi estremisti palestinesi golpe
I bambini hanno paura di un dalla squadra perché potrebbe arrivare un missile
Ma io credo che sia veramente importante essere qui
Ricordare anche l'ha ricordato che in questo modo anche le Randazzo a Gerusalemme con un viaggio di conoscenze solidità e di lavoro
Ed era con i ragazzi in un luogo dove diceva viale per esempio
Alcuni gruppi in questo caso di striminziti israeliani voglio portare via quel pezzo di terra dove i bambini della città vecchia possono trovare uno spazio per cercare
Per essere insieme
E per non essere sempre sono terrorizzati dalla presenza dei soldati ma poter vivere una vita normale
Sono stata qualche
Un mese fa in quell'area e costantemente quel territorio in pericolo ecco io credo che
La Fondazione fra Martino anche questo sta facendo cercare di salvaguardare quel territorio di salvaguardare quello spazio in cui
Donne e bambini possono stare insieme
Ma voglio dire una cosa ad Aron e anche abbassa anche l'unico miliardi di debiti che non inquina tanti e tanti genitori palestinesi e israeliani
Che davvero come dice era un non loro che hanno pagato il prezzo più alto
Riesco ad attendersi la mano
E allora queste la speranza e della speranza che noi dobbiamo coltivare ma che dobbiamo far crescere
Io credo e qui siamo anche rappresentanti delle istituzioni
Ed è importante che si faccia in questo Comune mi auguro che
Questo Comune continui a fare queste cose credo che davvero sia importante che noi ci assumiamo la responsabilità di ricordare Ancelotti di ricordare palestinese divisi gli animi
Che sono morti in questo conflitto ma di agire perché davvero zia
Parce e giustizia
E questo non c'è e non può esistere soltanto colla riconciliazioni esistesse la comunità internazionali si assume la responsabilità di capire l'occupazione e mi dare uccide tutto e tutti ed è importante fare in modo che vi sia lo Stato per i palestinesi che possa coesistere pacificamente con lo Stato
Israeliano ed è questo che noi dobbiamo fare e che questa che non abbiamo fatto l'Unione europea e del mille novecentottanta che sostiene questo sono passati tanti anni
E ancora in Palestina in Israele si continua a morire
Diceva ancora Ronnie che è indispensabile che le forze in Palestina in Israele
Sì è la capacità di agire e loro lo stanno facendo hanno voi però spetta la responsabilità di dire come diceva Rollo
è nata il Senato ne abbiamo abbastanza il tempo è davvero che sia la pace e allora agiamo leggiamo con
Chiarezza e con terminazione
Per fare in modo che davvero
Con la cessazione dell'occupazione militare cessino le morti del mio e dell'altro e possono anche decidere
Insieme in pace grazie davvero al pare inserto e grazie ancora Michelangelo Silvana e Romina perché da loro io in un viaggio che fatto con loro
è banale dire imparato tanto ma soprattutto ho avuto questa forza che mi danno anche arrogante mi dà anche viale che mi dà anche in merito che mi danno
Le donne gli uomini che resistono pacificamente non violente in modo non violento come fanno bella in
Insieme palestinesi e israeliani contro il muro considerati illegali dalla comunità internazionale che invece continua a dividere palestinesi le palestinesi e il suo reale da palestinesi
Grazie davvero perché voi siete non solo la speranza siete davvero
L'amore e l'umanità che cresce e io credo che con voi davvero possiamo andare avanti in nome anche degli angeli tutti gli altri gli altri grazie
Ringraziamo Luisa Morgantini io darei la parola Franco Giordano che ringraziamo di essere passato
Consentito il dovere di venire qui
E naturalmente
Voglio solo fare un saluto di un minuto
Vorrei dire a questa ragazza e queste ragazze che hanno già ascoltato tante cose tutte condivisibili
Che tutti ho condiviso che l'immagine di Angelo e l'immagine di un appassionato
Della politica
Che decide
Di impegnarsi con tanta intensità sia nel vostro Paese con uguale intensità sia nel vostro Paese sia lontano
Migliaia di chilometri dal vostro Paese per lui stare a fare politica
A Monterotondo come fare la Gerusalemme
Nello stesso segno e con le stesse modalità era la stessa cosa e li ma era di un giovane cosmopolita che ha fatto della bandiera del pacifismo e della non violenza proprio la sua cultura di vita
Allora vorrei semplicemente dire che dobbiamo riprendere
Questa cultura
Dobbiamo farla diventare una cultura di tutte e di tutti sono tempi compressi
Sono tempi molto bui e per certi versi anche molto tristi ma questa cultura la cultura della pace e la cultura della non Valenza deve poter continuare ad essere la cultura che può
Trasmettere il messaggio di trasformare il mondo
Io
Un'immagine tante volte l'ho detta
Anche i genitori
Alla sorella di Angelo un'immagine di Angelo
Quell'immagine con la kefiah che per tante ragazze tanti ragazzi ha significato tante cose quella voglia di cambiare il mondo questa è la nostra idea
Di trasformare il mondo oggi deve questa idea passare di bocca in bocca di volta in volto e diventare con questa Fondazione anche l'idea che possa essere un'idea di tanta più gente perché
Di pace di giustizia sociale degli ideali di Angelo c'è tanto bisogno a Monterotondo in Italia a Gerusalemme e in tutto il mondo
Lasciamo Franco Giordano anche per tutto il gruppo parlamentare di Rifondazione che tra l'altro intitolato una sala del del gruppo D'Angelo
Io darei la parola Flavio Lotti che il coordinatore del tavolo per la pace e anche il direttore degli enti locali per la pace che appunto
Un
Un insieme di enti locali che si occupa di questi tempi
Grazie
Anch'io
Anch'io davvero vorrei cominciare questa mia breve riflessione
Stringendo con un grande grande abbraccio
Tutta la famiglia di Angelo
Vedete ciò che
Ciò che fa ci rende diversi o che ci può rendere diversi
Non sono tanto le parole che pronunciamo con la nostra bocca
Ho
I piccoli gesti di bontà che possiamo compiere di tanto in tanto
Ciò che
Io almeno sono convinto ci può rendere diversi
è
Quello che proviamo di fronte al dolore degli altri
Ciò che ci può rendere diversi e quello che proviamo di fronte al dolore degli altri
Io non so noi che siamo qui dentro in questa
Sala che cosa approviamo
Quando siamo dinnanzi al dolore degli altri
Oggi
Pensiamo a tante famiglie che hanno perso qualcuno
Dei propri cari questa tragedia del Medio Oriente ma possiamo anche all'ASL allargare
Lo sguardo a tutti coloro
Che questa mattina si sono svegliati non hanno ancora potuto far colazione perché non hanno un briciolo di che mangiare o a quelli che fino a ieri mangiavano e oggi
Sono costretti
A sentire dolore perché è un ma intanto il prezzo del riso il prezzo dei cereali perché i loro genitori non possono più permettersi
Di comperare qualche cosa da apportare
Sul tavolo della colazione
Noi che cosa approviamo di fronte al dolore degli altri ci avviciniamo o ci allontaniamo quando vediamo qualcuno che soffre
Alziamo la testa o voltiamo le spalle
Che cosa facciamo
Alziamo la voce
O stiamo zitti
Apriamo gli occhi
O li chiudiamo
Ecco io credo che
Ciò che ci può rendere diverso si ciò che ci può aiutare a cambiare realmente questo mondo
è innanzitutto la nostra capacità di avvertire qualche cosa anche solo una piccola porzione del dolore degli altri
Se non
Lo sentiamo sulla non scorrere sulla nostra pelle un brivido un pizzico di quel dolore io credo
Che non riusciremo
A dimostrare quella solidarietà che magari con la nostra testa con la nostra razionalità percepiamo avversaria
E allora
Badate
Sono stato anche poco pochi giorni fa a Gerusalemme
E tornando a casa
Ho fatto una riflessione che voglio condividere con voi
Spesso noi siamo inondati della cronaca della morte
Questo conflitto come tante guerre
Più o meno dimenticate nel mondo ci viene raccontato attraverso il Bollettino dei morti la televisione della morte Ciliverghe su tutti i giorni
Qualche qualche dato
Ma ciò che ci deve spaventare preoccupare non è tanta questa cronaca della morte
Ma l'inconsistenza dei tanti troppi che parlano di pace senza agibile in concreto per la pace
Badate da Gerusalemme
Questa cosa appare chiarissima
Il problema non è chi spara le bombe i missili chi usa tutti i giorni la sua forza per esercitare il suo Demi
Dominio la sua
Voglia di reazione ma il problema è con loro in tanti troppi che dicono di essere per la pace che poi nella realtà non operano concretamente per la pace
E allora
Io dico che prima di tutto abbiamo la necessità di riflettere di capire come stiamo facendo oggi sul vero significato della costruzione della pace che cos'è questa base che andiamo cercando
Io penso che la pace comincia intensi tutto dalle nostre città
Dai luoghi in cui viviamo
E dico che se siamo stanchi della violenza che c'è nel mondo dobbiamo essere scaltra tanto stanchi della violenza che c'è anche nelle nostre città
Della violenza contro le donne
E non solo quella di qualche disgraziato migrante che di tanto in tanto
Ne combina una ma anche di quella violenza contro le donne che c'è nelle famiglie
Della violenza contro i bambini della violenza contro coloro che vanno tutti i giorni a lavorare che talvolta non riescono a tornare a casa o ci ritornano meno matti perché hanno perso la loro vita
Lavorando
Di coloro
Che sono vittime dell'illegalità delle mafie
Di coloro che
Camminando per strada
Non riescono più a sentirsi a casa propria che hanno paura che si sentono sempre di più soli
Isolati
Non c'è un dentro è un fuori non c'è un look lontani un vicino
Se vogliamo davvero costruire la pace e dobbiamo riflettere
Su tutto ciò che in qualche modo richiama le nostre responsabilità
Basta con i lamenti smettiamola con le invocazioni basta di chiedere agli israeliani ai palestinesi di fare la pace
Il problema non sono più soltanto gli israeliani palestinesi problema siamo anche noi
Anche noi abbiamo bisogno forse di fare qualche cosa di più e di diverso e allora
Diciamolo
Con forza oggi
Ancora una volta che se vogliamo la pace dobbiamo cominciare a costruire una società migliore serva di dare importanza alle vere cose che contano nella vita
Nel nostro Paese al di fuori di questi confini serve una nuova scala di valori
Serve
Di trasformare tutti i giorni a scuola nelle famiglie nella sosta società nella politica la cultura della guerra in una cultura della pace
La cultura della competizione selvaggia con la cultura della cooperazione la cultura dell'esclusione con la cultura dell'inclusione la cultura dell'io faccio i miei interessi con la cultura del bene comune
La cultura dell'individualismo con quella della solidarietà
Della separazione
Con quella della condivisione allora facciamo tesoro di questo incontro scegliamo da che parte stare mettiamoci in ascolto di tutto quello che ci accade attorno cerchiamo di capire
Cerchiamo
Di capire non solo che cosa accade ma anche che cosa possiamo fare
E che cosa possiamo fare personalmente ma anche che cosa possiamo e dobbiamo e dobbiamo fare insieme
Per questo siamo qui per questo sono davvero grato a tutti quanti voi
A tutti coloro che con grande passione generosi e generosità hanno costruito questa fondazione
Perché abbiamo bisogno di strumenti per lavorare
Abbiamo strong bisogno di pratiche di progetti di attività concrete e abbiamo bisogno che tutto questo fascia davvero germogliare nuove
Nuove speranze nuove volontà soprattutto di
Non cederà la rassegnazione di non cedere all'INPS all'indifferenza
Come ci ha segnato Angelo cambiare possibile se cominciamo a farlo da noi
Ringraziamo Flavio come avete visto insomma questo un pompato lo abbiamo voluto mettere insieme persone che vanno
Nella stessa direzione appunto Flavio Lotti lo fa nel
Nelle sue cariche che che ricopre nel suo lavoro quotidiano adesso dare la parola Paolo Paolo beni che il Presidente del dell'ARCI nazionale l'Arci insieme la CGIL
Protagonista in quelle terre di di progetti nei quali era composto anche ANCI
Sì grazie buongiorno
A tutti voi a tutti voi vedete io
Anzitutto vorrei dire che
è motivo di
Di grande soddisfazione per me per l'associazione che rappresento aver potuto contribuire con
Le istituzioni importanti che sono qui rappresentate con la famiglia di Angiero a far nascere la fondazione
Che porta il nome di ANCI
E vorrei innanzitutto rivolgermi alla sua famiglia che qui
Con un
Un grande abbraccio affettuoso e con un ringraziamento
Loro lo sanno per per quanto
Non siamo stati noi ad aiutare loro ma allora ad aiutare noi a capire
Il dramma che avevamo vissuto per la grande sensibilità la grande dignità con cui hanno saputo reagire
Al dramma più grande penso che possa colpire ciascuno di noi che
Ci sono e di ufficio
Indicandoci la strada e la cosa giusta che dovevamo che potevamo fare insieme anche perché io credo che
Veramente il modo migliore
Per ricordare Angelo sia continuare
Nel suo nome quell'impegno per la pace per i diritti che ci aveva fatto incontrare che ci aveva portati insieme a Gerusalemme
Ad impegnarci per
Provare a
Regalare un momento di serenità
A quei ragazzi che vivono la devastazione
E l'occupazione della guerra dell'odio della violenza
E quindi è importante che oggi
La Fondazione inizi ad operare concretamente inizi suoi primi passi con le iniziative che sono state
Presentate dal
Sindaco di Monterotondo con le borse di studio
E vi confesso io
Vorrei consegnarvi un piccolo sogno una
Una speranza che vi pongo in quello che saremo spero in grado di fare tutti insieme in questa Fondazione mi piacerebbe che
Monterotondo che riuscissimo a fare di Monterotondo la sede
Di una vera scuola della pace
Di una scuola della pace che richiami
Da tutto il Paese dal mondo ogni anno centinaia di giovani
A incontrarsi a studiare a scambiarsi esperienze a formarsi nella conoscenza del mondo e della conoscenza dei popoli della cultura di pace
Io credo che questo sarebbe molto molto importante perché
Proprio la passione dell'impegno civile
Di Angelo e di tanti ragazzi come Luigi
Ci fanno capire ci hanno aiutato a capire quanto può essere importante per costruire la pace e per rendere migliore questo mondo non solo il ruolo delle istituzioni
Dei Governi degli Stati ma anche ciò che facciamo dal basso nella società ciò che facciamo noi qui apparentemente lontani dai luoghi di guerra di conflitto
Ciò che facciamo legando l'impegno politico all'attività concreta al volontariato
Al tentativo di cambiare le cose concretamente il giorno dopo giorno
E
Vedete io penso che
Da questo bisognerebbe partire parlare di pace di convivenza oggi
Non si possa fare se non
Andandosi a rileggere
Una cosa abbastanza breve molto significativa che molti stanno dimenticando la Dichiarazione universale dei diritti umani
Scritta sessanta anni fa esattamente
Dalle Nazioni Unite all'indomani della tragedia del dramma della guerra mondiale quel documento in quel momento della nostra storia doveva diventare la bussola di una nuova epoca
Di pace di collaborazione fra i popoli
Ebbene noi dovremmo riflettere su questo perché se l'andiamo a rileggere ci accorgiamo che dopo sessanta anni
La negazione di quei diritti che stanno riscritti e ancora la normalità quotidiana in tante parti del pianeta in troppe parti del piano
Eppure
Ci sarebbe lo le risorse sufficienti per assicurare a tutti gli esseri umani una vita degna
Eppure lo sviluppo economico il progresso scientifico avrebbe potuto accrescere portare maggior benessere
In ogni parte del pianeta
E invece stiamo andando nella direzione opposta
Perché
Crescono gli squilibri le disuguaglianze sia fra il mondo povero e quello ricco fra il nord e sud del pianeta ma anche dentro le stesse società dell'Occidente sviluppato
E quelli che dovrebbero essere dei diritti elementari di tutti gli esseri umani come abitare
Nutrirsi curarsi studiare istruirsi diventano sempre più spesso occasione di profitto per pochi e motivo di grandi sofferenze per milioni di donne di uomini in questo piani
E allora la povertà l'ingiustizia la negazione delle libertà dei diritti civili per tante persone
La distruzione dell'ambiente che ci circonda
Diventano al tempo stesso la causa e l'effetto
Del proliferare dei conflitti diventano il terreno fertile in cui
Si diffondono nuovi fondamentalismi e la violenza politica e i regimi totalitari e le guerre dilagano
Stanno dilagando dappertutto e allora
Le premesse le promesse che
Umanità si faceva all'indomani della seconda guerra mondiale sembrano svanite
In un mondo che perde quella bussola
Ed è una vera crisi di Civita io penso
Prodotta da un mondo che sempre più dominato dalla legge del più forte che dimentica che sembra dimenticare la dimensione
Collettiva la dimensione sociale del concetto di sviluppo umano
E che quindi per questa strada finisce per negare la dignità delle persone
E per essere pervaso dall'insicurezza viviamo in un mondo insicuro le società sono insicure la vita quotidiana di ciascuno rischia di essere insicura
E questa insicurezza individuale e collettiva cresce anche
Nelle società ricche dell'Occidente
Segnate
Dalla competizione esasperata fra gli individui fra le persone dalla frammentazione degli interessi
Delle identità dai localismi esasperati
è una società che rischia di smarrire il senso della comunità il senso del bene comune
E che quindi inevitabilmente genera ingiustizie genera conflitti
Io credo che
Sta mortificando sta distruggendo le relazioni umane
Innanzitutto
E quindi produce nelle persone solitudine
E quindi sfiducia nel futuro e quindi talvolta anche l'assegnazione
E guardate io penso che il nostro Paese apparentemente
Tranquillo paese di benessere non sia immune da tutto questo
E ai grandi problemi
Della politica dell'economia della società che conosciamo
Credo che si accompagni una profonda crisi morale
Di questo Paese una crisi dell'etica pubblica
Una crisi della capacità delle persone di sentirsi e di riconoscersi dentro la dimensione di una collettività di una nazione che là dentro la dimensione pubblica della vita civile
E alla base di questo
Fenomeno che sta avvenendo io credo che il nostro Paese c'è anzitutto un grande problema un enorme problema culturale
La difficoltà delle persone a comprendere i cambiamenti che le investono a usare gli strumenti della cultura per costruirsi autonomia di pensiero Polonia di giudizio capacità di scelta
Ad usare gli strumenti vere esercitare il confronto il dialogo fra diversi la discussione pubblica
A capire che i diritti le libertà individuali devono necessariamente andare insieme alle responsabilità collettive che i miei diritti e le mie libertà
Dipendono anche dai diritti e dalle libertà di tutti di tutti gli altri ecco io credo che oggi la sfida della pace
Della convivenza
Avanzi si giochi soprattutto su due binari uno è quello della lotta alla povertà della lotta alla negazione dei diritti nel mondo ma l'altro è quello del lavoro culturale
Per ricostruire il senso della propria identità nel riconoscimento delle altre identità e quello della fatica che dobbiamo fare
Per rendere possibile il dialogo fra diverso
E allora
Nelle comunità locali come
Nella comunità internazionale come nelle Nazioni Unite
Quella della politica
Non sarà capace di rispondere all'aspirazione
Degli individui alla sicurezza umana se non capirà se non prenderà atto
Nei governi locali come nel governo del mondo
Che l'unica sicurezza possibile oggi e la sicurezza reciproca la sicurezza interdipendente degli esseri umani
Cioè che ciascuno può essere veramente sicuro e sarà più sicuro solo se sarà capace di rimuovere le cause dell'insicurezza di chi gli sta di fronte del suo interlocutore del suo competitore
E questo vuol dire riportare le persone con la propria uguale dignità
Come abbiamo detto in quel quarantotto di sessanta anni fa riportare le persone al centro dell'idea di sviluppo al centro dell'idea del progresso
Restituire
Una base di legalità all'economia mondiale questo vuol dire anche ripristinare un governo multilaterale del mondo fondato sul diritto internazionale fondato sull'autonomia e la dignità di tutti i popoli
E questo ovviamente pone delle grandi responsabilità alla politica agli Stati ai Governi ma io credo che ponga delle grandi responsabilità anche a ciascuno di noi
Perché guardate lavorare per la pace lavorare per rendere possibile questo cambiamento
Di cui cercavo di parlare
Significa sì certo anche
Mobilitarci contro le guerre contro le ingiustizie contro la privazione dei diritti ma non solo non basta
Significa soprattutto
Provare a seminare cultura di pace a tessere le relazioni
Che costruiscano la possibilità di quel cambiamento
Provare a seminare pensiero critico
Le condizioni del dialogo fra diversi la consapevolezza della dimensione marinare planetaria dei problemi che il mondo è un po'più ampio
Di casa nostra
E allora significa promuovere relazioni fra le comunità civili del nord del sud del mondo significa soprattutto costruire dal basso nelle nostre
Comunità locali nelle nostre città nelle nostre periferie nei nostri quartieri
Quella cultura della convivenza
A partire dalle relazioni umane dai legami sociali dalla capacità delle persone di tornassi a parlare perché oggi sempre più spesso le persone hanno perso la capacità di dialogare di parlarsi di confrontarsi
E sempre più spesso sono diventate dei ricettori passivi di messaggi che arrivano dall'alto spesso soltanto dall'apparecchio televisivo acceso allora capire
Che il cambiamento per un mondo migliore parte innanzitutto da noi parte dalla nostra capacità di cambiare e noi stessi di cambiare le nostre relazioni
Di cambiare nostri stili di vita io credo che questo
Sia in qualche modo o almeno così lo capisco
Quello che Angelo chiamava portare la pace nel grembo della società partorire la pace nel grembo della società io credo che questo volesse dire e allora se questo penso che la cosa migliore
Che possiamo insieme decidere di fare e provare a farlo davvero questo sforzo a farla davvero questa fatica anche nel nome di Angelo anche provando a costruire a continuare a costruire il suo sogno grazie
Grazie a Paolo bene all'Arci ci stiamo avviando alla conclusione ma mano di questa giornata voglio ringraziare i ragazzi pazientemente attendono sono sbagliate alle cinque stamattina pervenire perciò grazie davvero
Tra l'altro fra poco alla
E le ragazze e ragazzi le ragazze
Tra l'altro ci aiuteranno tra poco un altro pezzo dove sono passerei
La parola don Luigi Ciotti don Luigi Ciotti credo che sia una delle massime espressioni italiane
Della capienza della Chiesa che ci piace quella che si rimbocca le maniche quella che fa sempre e comunque dalla parte dei deboli un grande lavoro nei confronti della lega della legalità dal nord al sud don Luigi Ciotti
Beh io questa mattina Lella la destra
Io questa mattina sono venuto qui per incontrare cancellare
Io questa mattina sono venuto qui per incontrare ANCE
E anche se Angelo non parla più fisicamente
Ma è impossibile
Non incontrare le sue cose
Il IV idee Paroli gesti
Il suo essere la ricerca della verità della giustizia
Della legalità della pace
Io ho incontrato Angelo questa mattina negli sguardi dei gesti che le parole di chi l'ha conosciuto
è innanzitutto l'avevo già incontrato
Nella sua famiglia
Noi siamo venuti qui per incontrare Angelo questa mattina
Perché i suoi gesti sui sogni suoi desideri le sue parole
La sua generosità continui
Noi siamo qui perché l'abbiamo incontrato
E allora
Angelo
Ci chiede
Di non tradire
Vi prego ci crea e chiede di non tradire
La sua che è stata una sconfinata fiducia
Nella speranza della giustizia della pace
E anche la sua generosità
Nel credere in una politica
Al servizio del bene comune
Fatto lo sapere a qualcuno in questo Paese
Che la politica veramente il servizio per il bene comune
Al servizio delle persone
Per creare quelle condizioni di vita di libertà per tutti e che come Flavio e Paolo e tutti voi ci avete ricordato la pace incomincia qui
Comincio dalle nostre realtà
Comincia dei nostri territori comincia dalla nostra politica comincia
Dalle nostre associazioni dei nostri Gruppi la pace
Io sono venuto qui per incontrare ANCI
E l'ho incontrato in quelle stupende parole
Che voi ci avete portato
Quel tendere la mano
Quello spogliarci delle etichette
Dei muri
Per costruire la pace che comincia da una giustizia e la giustizia
è la prima misura della giustizia e la prossimità
La giustizia incominciata la prossimità
Dal faccia a faccia dalla relazione dall'ascolto dal dialogo che voi avete richiamato con estrema forza la giustizia incomincia a lei
Dalla prossimità
Anche in casa nostra abbiamo bisogno che non ci si dimentichi di questa dimensione e di questa forza Angelo ci chiede
Di non tradire questa sua fiducia sconfinata
Proprio nella speranza e la giustizia della pace e in queste dimissioni di Miss dimensione della politica
La memoria la vediamo oggi
La memoria commuove
Ma Angelo ci dice
Che deve anche muovere non solo con nuove deviante muovere qualcosa qui dentro come voi tutti avete sottolineato
Non solo nei giorni vicini
Ma anche dei giorni lontani
E allora
Prendiamo la noi questo testimone della vita
Che Angelo ci ha consegnato ci consegna
Per proseguire il suo cammino e per dare continuità quei suoi sogni
Ho sempre presente un proverbio africano
Dove da tanti anni il gruppo di cui faccio parte
Cerchiamo di essere costruttori di pace di giustizia
Quella concreta quella fatta di faccia a faccia è di uno sporcarsi concretamente le mani come Angelo era andato là
Con la stessa forza con la stessa passione
E gli africani
Questo proverbio dice
Potete strappare tutti i fiori
Ma non potete impedire
Che la primavera ritorni
Potete strappare tutti i fiori c'è qualcuno che li strappano strappa la dignità la libertà la vita di tante persone ma non potete impedire che la primavera ritorni
E allora
Noi dobbiamo essere costruttori di questa primavera
Anche se a volte siamo un po'smarriti
E voi mi insegnate
Che nel cammino della nostra vita
Viviamo tempi difficili
Che essi sono la nostra speranza emettono approva la nostra fiducia
Ci sono di questi momenti
E quando Angelo è morto
Tutti vogliamo provato
Fatica smaltimento sofferenza dubbi stupore interrogativi
E ogni giorno vediamo questa situazione
E basta guardarci attorno al cogliere i segnali
Che stridono la nostra speranza emettono approva la nostra fiducia
Ma noi siamo qui
Per dirci nonostante le fatiche
Che dobbiamo sconfiggere quella ma li ha
Chiediamo rettale perché è una malattia mortale che quella della rassegnazione
Quella malattia mortale presente anche da noi
Che la delega che devono occuparsene sempre gli altri
Che la sfiducia che in tante le cose non possono cambiare che continua a ripetersi che sono parole inutili
Abbiamo bisogno
Invece di credere
Che la nostra fiducia diventi sempre più speranza
E aveva ragione Gandhi non sono cose che voi mi avete insegnato voi
Voi
Che avete fatto un di una ragione
Forte della vostra vita questo impegno io mi sento piccolo piccolo
Ma
Sento forte
Che gli oli noi è chiamato a fare la propria parte quella saldarlo tutti insieme perché l'obiettivo è proprio costruire
Questa libertà e questa dignità
E prenderci cura del mistero della vita di tutte le persone il nostro impegno alimentare la speranza una speranza che non si arrende
Voi l'avete insegnato quelle parole di grandi quando diceva la strada per la pace e la pace punto e basta
E la pace
Abbiamo bisogno di pace abbiamo bisogno di avere sempre più attenzione alle Paci
Alle tante Paci
Per costruire questa pace
E come
Paolo e Flavio ci hanno ricordato la pace incomincia qui
Negli stili di vita le nostre scelte
Nell'essere attenti agli altri
Nell'accogliere gli immigrati non Eurispes ingenui
Abbiamo bisogno di meno solidarietà
Di più diritti enti più giustizia nel nostro Paese e solo così ridiamo la vera solidarietà che l'accoglienza il rispetto alla dignità
Che non diventino parole
La pace incomincia dalle nostre scelte dei nostri stili dai nostri linguaggi
E voi me lo insegnate che la pace è sinonimo di giustizia
Di legalità di diritti e di doveri
Di dignità umana di uguaglianza
Di libertà
Di libertà
E allora diciamocelo con chiarezza
Proprio
In questo modo aree
Che ci invita Angelo
Noi dobbiamo liberare
La libertà
Anche del nostro Paese chiarita
La libertà va liberata anche qui in casa nostra
Dobbiamo creare le condizioni perché tutti siano liberi
Perché le vittime dell'usura non sono liberi
E i poveri non sono libri sono costretti a dipende
Il lavoro nero
E le forme di caporalato non rendono le persone libere
Le ragazze nel giro della tratta e chi resa schiava del mondo della prostituzione non sono persone libere
Le mafie non rendono liberi
Illegalità la corruzione non rende liberi perché ci impoveriscono tutti
Noi dobbiamo liberare la libertà
In casa nostra
Ci sono tante situazioni di persone che non sono libere chi paga il pizzo non eviterà
Dobbiamo liberare la libertà abbiamo bisogno di pace
Abbiamo bisogno non dimenticarci che pace proprio sinonimo di quella giustizia di quella legalità di quei diritti e quella uguaglianza
Allora
Diciamocelo con chiarezza
Senza scorciatoie
Non può esserci pace senza giustizia sociale senza promozione di diritti senza condivisione di responsabilità
Diciamocelo anche che dobbiamo dire basta basta
Come è possibile che si siano spesi
Quelli ufficiali i dati
Ma voi certamente conoscete tra le carte e altro
Ma come è possibile
Quando ci arrivano quei numeri
Che ci creano sofferenza
Oltre mille duecento miliardi di dollari per le armi di armamenti l'anno scorso e la gente che muore di fame non si riesce a costruire la giustizia non si riesce a costruire quelle condizioni per dare dignità alla storia delle persone
Come è possibile che l'Italia ha avuto l'aumento
Dei suoi affari nella costruzione di armi
Allora parliamoci chiaro c'è bisogno di una chiarezza di una determinazione senza giri di grande parole
La pace deve essere liberata anche nel nostro Paese
Allora impegniamoci tutti
Per trovare la capacità di vivere
La propria libertà
In rapporto agli altri e non a scapito degli altri
Noi dobbiamo vivere la nostra libertà rapportandoci agli altri
E non a scapito degli altri
Ci sia una saldatura tra la libertà
E la responsabilità
Sia chiaro dentro ciascuno di noi che non c'è giustizia e verità senza responsabilità e senza libertà
E allora
Sia più in generale chiaro
Perché non sembra che sia solo un problema di pace che riguarda
Alcuni territori
Ma qui è stato richiamato che la pace incomincia qui
Sia chiaro
Di dire insieme forte un no a una cultura che esalta la libertà individuale a scapito della dimensione collettiva quei
Cominciando da casa nostra
E questo è importante per costruire la pace e allora l'avete detto voi
Io mi permetto di dire perché sono in noi ci proietta in avanti non li
Noi dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nella società
Il cambiamento non può partire che da noi stessi esserlo gli stessi lo testimoniava con trasparenza e con fortezza non potrà che contagiare anche gli altri
Io sono venuto qui per incontrare ANCE
E Angelo ci contagia
I suoi gesti le sue parole l'incontro con i suoi compagni di viaggio la sua stupenda famiglia
Allora auguri a tutti
Auguro a tutti voi di essere
Attori di vita
A contribuire e voi lo fate della scuola complimenti estese a stimare avvio
Angelo vi ringrazio nome suo siete stati meravigliosi
Per la passione il modo
Questa musica che ci fa sentire
Che la vita continua
E ha bisogno di riempirsi delle note dell'impegno delle scelte delle fatiche le speranze
Continuate senatori di vita anche voi cominciando dalle piccole cose
Chi nel mondo della scuola dell'est e scuola dobbiamo creare il desiderio
Creare il desiderio
Mobilitare il desiderio
Dei diritti della libertà della parola della pace
Il nostro compito ed esserci
Il nostro compito e credere fortemente che l'amore vincerà
L'amore che impegno
E allora ragazzi
Grazie che siete venuti qui
Ti prego innamorati vive la vita
Innamorati vi della vita
Difendete la pace costruita la cominciando dalle piccole cose dentro le vostre realtà le nostre realtà e non abbiate mai paura di pensare di denunciare
E di agire
Da uomini da donne libere e consapevoli
Noi lo sa Luisa Morgantini lo saremo a Bruxelles
Saremo
A giugno
Al Parlamento europeo
Dove per la prima volta giovani
Di trenta nazioni
Si sono messi in gioco
Per costruire
Quei percorsi contro l'illegalità contro la criminalità contro le mafie cioè per costruire la pace
Ma a Bruxelles quel giorno ci sarà
In quella grande sale immensa così ufficiale
Ci sarà un posto vuoto
Simbolico
Ma sarà riempito
Dalla storia dei volti dei percorsi
Dal nostro Angelo io sono venuto qui per incontrare Angelo
Oggi l'abbiamo incontrato
Ringraziamo don Luigi perché come ricordava Flavio è uno di quelli che
Fa sempre se decidere da che parte stare fa sempre dalla parte giusta lo ringraziamo per quello che fai dovremmo
Prendere esempio corda Daloui ripeto l'acqua e la Chiesa che ci piace io darei la parola per chiudere questa primissima parte a a Pierangelo fra Martina rappresentanza della famiglia voglio ricordare anche una cosa personale oggi
Oltre a essere il compleanno di Angelo è un anno che ci conosciamo con Pierangelo con Michelangelo e poi con Silvana Romina perché un anno fa eravamo in Malawi qua pensiamo al Sindaco Veltroni abbiamo inaugurato una scuola con le venti scuole del Progetto Africa del Comune di Roma ve l'abbiamo intitolata ad Angelo
Pierangelo
Buongiorno
Ruberò solo pochi minuti
La famiglia di Angelo ringrazio di cuore tutti gli intervenuti a questa manifestazione
I tanti amici
E cittadini
Che anche oggi
Avvicinati pronto prova
Gentile chiamate
La famiglia di Angelo
E ringrazio di cuore tutti intervenuti a questa manifestazione
I tanti amici no non va bene
I tanti amici e cittadini
Che anche oggi
Hanno voluto stare vicino a noi gli ospiti e le autorità
Ah rumba Romea del parente Circle
Di cui la nostra famiglia abbandonata Lisa parte che in cui ci siamo già incontrati in diverse manifestazioni a Firenze prima a Gerusalemme poi
Il Presidente dell'ARCI Paolo beni presente in tutte le manifestazioni della fondazione
Il presidente Fausto Bertinotti
Che è stato con la famiglia nell'Arma ci giorni
Di metà agosto
Che ci ha ricevuto nel suo ufficio di presidenza alla Camera in più occasioni anche in occasione del conferimento della medaglia d'ora la memoria D'Angelo e che è stato un esempio di vicinanza delle istituzioni I comuni cittadini
Don Luigi Ciotti che è stato che ha avuto parole di conforto per noi nella marcia dalla pace straordinaria dell'agosto due mila sei ad Assisi
E che stesse e che c'è sempre stato vicino nei momenti di difficoltà il segretario Epifani Presidente a Monterotondo e a Ciampino
Il Presidente Gasbarra che il nostro Presidente onorario e che insieme all'assessore Rosati abbracciato fin da subito la causa della costituzione della Fondazione di alla Hosseini che ci accolto calorosamente a Gerusalemme
Flavio Lotti che abbiamo incontrato alla marcia della pace di Assisi Luisa Morgantini cui ci lega l'esperienza del soggiorno a Gerusalemme vicepresidente del Parlamento europeo
Piero Marrazzo che insieme al suo assessore Nieri ha contribuito non solo alla costituzione della Fondazione
Ma la cosa ma la realizzazione della Casa della pace a Monterotondo intitolato ad Angelo
E poi il Sindaco Walter Veltroni cucce lei ha una strada donare a esperienza del viaggio in Malawi
L'elenco delle persone che collaborano con la Fondazione e lunghissimo
E mi limito a ricordare soltanto l'ultima esperienza della Fondazione l'ultima in questa azione pubblica a Milano
A questo proposito quindi voglio ringraziare il professore Galea apparsa resta che rabbini e l'Assessore alla Provincia di Milano Irma Dioli che qui con noi oggi
Ringrazio porre pure
Tutti gli uomini e le donne che sono ogni giorno
Costantemente impegnati nella Fondazione sono tantissimi e oltre al Sindaco Lupi voglio ringrazio faccio il nome che vale per tutti quello di Sergio Bassoli che ha tanto contribuito alla
A questa giornata
E poi voglio organi e voglio ringraziare anche le realtà locali
Le cooperative fogli asse e pungi ioni di Monterotondo istituti Giovagnoli niente Cardinal piazza l'ufficio della pace del Comune di Monterotondo infine i ragazzi dell'Associazione degli Amici di Angelo
Sicuramente qualcuno si è sfuggita rincara sfuggite ringraziamenti e me ne scuso
Esattamente
Un anno fa
Probabilmente anche alla stessa ora
Il Sindaco Veltroni insieme a Paolo Masini a mio cugino a mio zio Michelangelo papà di Angelo ed è più di cento studenti delle scuole di Roma inaugurava una in malati una scuola intitolata L'angelo
Quella scuola oggi consente più di ottocento bambini di seguire le lezioni non più all'aperto sotto il solo sotto un albero ma dentro nelle aule
Con delle mura ed un tetto
In quella giornata quei è stato il modo migliore per ricordare Angelo
E testé già di suo compleanno senza di lui
In quella giornata è racchiuso il senso più forte profondo della Costituzione
Quello di passare dalla semplice come Morazzone ad un impegno concreto per un mondo più giusto
Con la fondazione infatti
Si è fatto un salto
Si è riusciti di
Si fisici si passa dalla mera come Morazzone
Ad uno sforzo
Per dare un contributo per lenire il dolore degli altri
E le contraddizioni del mondo in cui viviamo
Ma qual è il contesto in cui la Fondazione si trova ad operare
Noi
Che viviamo in una
Parte ricca del mondo il no società opulenta sappiamo che a poche decine di migliaia di chilometri milioni di bambini e di adulti muoiono per fame
Per mancanza di acqua per mancanza di igiene per le malattie per la guerra per la violenza e una situazione insopportabile l'assetto del mondo oggi e ingiusto
Lo sfruttamento senza freni delle risorse naturali da parte dei Paesi più ricchi a danno dei Paesi più poveri
E qualcosa di inaccettabile di cui anche noi dobbiamo sentirci responsabili
In questo contesto si trovano a operare la fondazione
L'esperienza di Angelo
Ci indica una strada
La vicenda di Angelo
Angelo è stato un testimone
Originale del sud del nostro tempo pieno di contraddizioni l'immensa ricchezza per Potì e l'immensa povertà per per tanti
La vicenda di Angelo così piena di contraddizioni però ci indica una strada
Quella di un cui Biondi un impegno concreto fatto anche di piccoli gesti ed è questo questa la strada che la Fondazione vuole seguire
In questi mesi in questo anno la fondazione è cresciuta tantissimo
In molti si sono uniti intorno attorno a questo progetto essendo
All'inizio eravamo timidi
Adesso le sono più chiare e questo grazie ai tanti che hanno che creduto in questo progetto molti dopo il gesto e l'esperienza di Angelo hanno deciso dedicare tutto se stessa la fondazione
Altri semplicemente il tempo libero altri anche solo un piccolo contributo
E che credo che quell'idea sia ancora valida
Ed oggi quindi siamo anche fieri ed orgogliosi
Di poter dire che la Fondazione non soltanto è costituita ma delle proprie attività e dei tanti progetti possiamo porci anche a Bettino ambiziosi
La bieticoltura e quello di
Affiancare le istituzioni pubbliche e private che hanno maturato la consapevolezza delle contraddizioni del nostro mondo e che operano
In concreto per cercare di soli di sanarle
E per questo quindi che si decise di dare di alla fondazione una dimensione sovranazionale
Perché i progetti
Sono sia a livello locale ma a livello nazionale oggi verranno presentate le borse di studio
Per l'Israele la pelle per il compito sul conflitto israelo palestinese a siamo impegnati anche i progetti in Africa e nei Paesi in via di sviluppo in Sud America
E anche a livello locale voglio ricordare infatti che l'appuntamento del dieci agosto nella Locride quest'anno verrà dedicato all'educazione alla legalità
Perché è importantissimo importante rendersi conto che il problema della criminalità della mafia delle mafie della violenza è un problema comune a tutti di cui tutti dobbiamo sentirci responsabili
E con lo sguardo rivolto al futuro quindi non più al passato
Perché come diceva don Ciotti non bisogna solo commuovere ma bisogna muoversi
E con lo sguardo quindi rivolto al futuro che concludo
E concludo citando
Alcune parole
Di detti Grossman
Chi ha perso il figlio nel compito in Libano
Pochi giorni dopo la scomparsa di Angelo
Le parole rivolte al figlio Uri
Parole che se fino a poco tempo fa potevano essere riferite solo la famiglia
Adesso possa esser fatte
Proprie da tutta la fondazione da tutte le amiche e gli amici che sono impegnati insieme a noi con cui siamo impegnati in questo progetto
Leggo
E troveremo le forze anche i numeri
Aveva forse che ci basteranno per tantissimi anni
La luce che proiettava di vita di vigore di innocenza e di amore era tanto intensa che continuerà a illuminarci anche dopo che la stradella produceva si è spento grazie
Ringraziamo Pierangelo si conclude la prima parte cioè ci sarà un piccola chiosa ideale per una breve seconda parte Riberto alle rispetto alle borse di studio volevo ringraziare ancora che non possono stare come Patrizia Sentinelli
Che ha collaborato molto in quell'agosto
Di due anni fa Giorgio Napolitano che ha conferito dell'onorificenza alla famiglia Mario Morcone che è il commissario del Comune Roma in questo periodo lascio la parola musica
Allora entriamo nella seconda parte della giornata senza però prima ringraziare tantissimo le ragazze e ragazzi che sono insomma
Credo sia stato anche un inno alla scuola pubblica dimostra che quando c'è l'eccellenza la passione degli insegnanti un'amministrazione locale che è vicino alla scuola insomma i risultati si vedono
Io per aprire questa seconda parte che appunto è relativa alla al muovere
Come diceva don Ciotti oltre commuovere bisogna muovere
Al nuove le quello che le amministrazioni locali che da subito si sono mosse per la Fondazione stanno facendo e chiederei ad di aprire questa seconda parte che sarà breve a Piero Marrazzo il Presidente la Regione Lazio
Care ragazze cari ragazzi
Devo dire che
Una volta tanto
Il primo saluto non è alle autorità mai a voi
Il secondo è la famiglia di Angelo
Il terzo
E a tutti coloro i quali stanno facendo un percorso importante con questa Fondazione
E l'ultimo come deve un Presidente di Regione saluto le autorità presenti e tutti coloro i quali
Sono impegnati a sostenere questa iniziativa ma vorrei parlare voi ragazzi
Vorrei parlare voi che ci avete
Accolto con quello che è una cosa bellissima il lavoro di tutti i giorni che fate nelle vostre scuole anch'io ho una figlia
Ne ho tre per l'esattezza ma
Ho una figlia che essi studiare anche lei come voi si impegna nella sua
Nella sua scuola per dall'indirizzo musicale anche lei fa
I concerti come voi allo vorrei parlare del perché siamo qui oggi è perché
è importante continuare vedete Gerusalemme non è lontana dalla Calabria come la Calabria non è lontano dal Lazio
Voi scoprirete giorno dopo giorno che nel mondo ci sono tante cose che non vanno
Scoprirete
Che a volte ci sono delle violenze che non si capiscono
Scoprirete che
In una serata bella estiva di agosto la vita di un ragazzo può finire un ragazzo che sta portando more in un luogo lontano questo ragazzo era partito da Monterotondo
E come voi era cresciuto nella vostra realtà
Come in tante realtà e aveva come voi giocato immaginato che il mondo potesse essere bello
Per integrarli a volte non possono fare nulla se non ci siete voi
Noi non possiamo fare niente se non c'è un filo teso verso il futuro e questo siete voi
E credo che quando mi è stato chiesto da
Da una delle persone che mi sta più vicino Luigi Luigi Nieri
Di essere accanto a chi stava pensando di non far perdere disperdere l'esistenza di Angelo
E per resistenza intendo i suoi valori io ringrazio Luigi che ha consentito che la Regione Lazio fosse accanto a questo progetto fosse in questo progetto
Ora noi
Diamo un contributo
Quello delle borse di studio
Saranno sei
Ma
Mi ha fatto conoscere ritrovare il papà di Angelo che era stato aveva conosciuto mio padre
E
E mi ha fatto capire che non dovevamo disperdere quello che
Era un segno molto forte da una città del Lazio Monterotondo
Era partito con un gruppo di persone un ragazzo e
Non era più
Tornato in vita ma noi dovevamo far continuare mantenere in vita questo questa
Questo atto perché vedete la vita non è fatta solamente di cose che continuano
Voi siete avete in mano il futuro
Oggi per esempio a Ostia qualcuno ha preso a martellate
Una targa era la targa
Che ricordava
I martiri delle Fosse Ardeatine
Vedete
Quando qualcuno muore per un ideale
Rimane con noi se quell'ideale è servito
E come i martiri delle Fosse Ardeatine abbiamo festeggiato da poco abbiamo ricordato da poco il venticinque aprile
Vedete ragazzi ragazzi poco più grandi di voi sono morti perché noi oggi
Potessimo essere un Paese libero che in un'aula consiliare questa è un'Aula importante Giulio Cesare questa è un luogo di democrazia ecco Angelo deve essere accomunato
A quei ragazzi che nel quarantaquattro e quarantacinque diedero la vita perché il Paese avesse
Un futuro di pace e di libertà
Come tanti ragazzi come Angelo in questo momento è bellissima l'iniziativa della vostra fondazione lasciatemi dire della nostra Fondazione
Che andranno ad agosto ad unirsi e i ragazzi della Locride
Che anche lì a volte
Per difendere la libertà
Corrono nel rischiano la vita
Ecco perché la cosa più belle averlo ricordato con le vostre note
Nonostante sia una mattina e un giorno particolare per noi io volevo essere qui per qualche minuto ma in realtà io voglio esserci sempre
E la Regione sarà sempre la Regione Lazio accanto la Fondazione San Martino perché dobbiamo essere accanto ai giovani
L'errore più grande quello di pensare che
La vita
Corra sulle gambe degli uomini e delle donne che hanno già percorso un tratto della vita no
Noi dobbiamo essere lì con i ragazzi tra i ragazzi e per i ragazzi allora vuol dire che saremo per le nostre comunità con le nostre comunità tra le nostre comunità
Voi non sapete che piacere mi dà a vedere le vostre banche il vostro studio so che siete anche molto bravi che vincente anche dei premi
Guardate così si dimostra che le cose si possono fare voi fate il vostro dovere noi dobbiamo fare il nostro
Io
Penso che questo ponte tra il Lazio la Calabria tra l'Italia e Gerusalemme tra Israele e la Palestina lavorare perché lì
Cade il muro dell'odio della violenza e possa sorgere la vita la vita di due Stati
Perché non è possibile che si continui a morire
Non è possibile
Ecco io volevo darvi
Un segno un segno
Di quello che le istituzioni possono fare nomi saremo accanto al Comune di Monterotondo saremo accanto alla fondazione
Io se ce la farò
Immagine o con voi e lavorerò con voi per costruire ancora di più e insomma
Luigi Nieri oltre esso un'amica un collega anche quello che ha un po'i cordoni della borsa della Regione ma
Se è riuscito a strappare di qualcosa potremo implementare lo abbiamo fatto lo dovremmo fare con don Luigi siamo con Luigi Ciotti siamo impegnati nella Settimana della legalità
Vorremmo formare qui a Roma una casa della legalità e chiedono aiuto a tutti voi per farlo una casa che viva però con i giovani
Ci sono per esempio i ragazzi di radio Pizzo che hanno chiesto che vorrebbero lavorare a Roma e ne dovremo fare in modo che si possa fare un punto non deve le
Vedete la legalità deve essere un qualcosa che vive tutti i giorni come la lotta per la pace deve durare tutto il giorni e non è vero che lo devi fare solo
A Gerusalemme in Israele lo puoi fare anche qui
Lo puoi lo devi fare anche qui
Non la farò lunga ragazze perché so che vi hanno trattenuto qui siete partiti presto e anche a me piaceva fare le gite da ragazzo e magari non andare un giorno a scuola però posso immaginare quanto voi
Se vi tengono no in un'Aula quindi direi genitori facciamo un applauso dei ragazzi
Perché se lo meritano proprio travi
Fra
Bravissimi
Io vorrei abbracciare
Francesca Michelangelo Pierangelo Romina
Da un grande forte abbraccio
Sappiate che qui sta continuando a vivere Angelo
Se da una bellissima famiglia
Poter potevate chiudere vi chiuderli nel vostro dolore
E invece il vostro dolore che rimane il vostro dolore
E come la Shoah la Shoah e del
Di questi emiliani debba lei di quelle comunità
Lei ha
Violenze che subiscono le morti che subisce il popolo palestinese loro ma poi dopo possono invece condividere con gli altri sentimenti del riscatto questo la famiglia fra Martino sta facendo
Una bella famiglia meridionale che fa onore al sud e qui qualcuno sta parlando di questioni settentrionali
Per me c'è un'unica questione c'è un unico Paese e l'Italia l'Italia è fatto anche di questo di giovani di ragazzi che l'estate invece di andare in vacanza le loro vacanze le dedicano gli altri questa è l'Italia
E noi la dobbiamo difendere dobbiamo difenderne i valori per poi regalarli agli altri
Io sono orgoglioso di essere il Presidente di una Regione che ha una famiglia come la fame articoliamo una comunità quella di Monterotondo alla quale voi appartenete ringrazio gli insegnanti
So con quale dedizione voi lavorate e a volte con pochi mezzi
Questo dimostra
Che non è vero che nelle scuole pubbliche non si possano fare le cose forse lo si fa con più difficoltà ma poi i risultati pagano
E comunque paga il fatto che ci sia una comunità è un sistema Paese che abbia ancora una volta di dire che non c'è il nord del sud quel centro ma c'è l'Italia Angelo è un italiano
Uno di quelli italiani di cui dobbiamo andare orgogliosi e tutti insieme dobbiamo continuare a lottare perché ho il quelle ideali siano il ponte verso il futuro grazie
Ringraziamo Piero Marrazzo il Presidente la Regione Lazio lo voglio ricordare Piero Marrazzo insieme a Sindaco Walter Veltroni e al Presidente la Provincia Enrico Gasbarra che non potranno passare oggi sanno chiamato ora ma testardamente abbiamo voluto lasciare questa giornata perché era
Ripeto il giorno sarebbe stato il compleanno di Angelo
Sapevamo che era una giornata a rischio per problemi
Politici elettorali ma l'abbiamo voluta lasciare comunque Walter Veltroni ricorda Ibarra ci sono vicini ci portano il loro saluto in particolare a Michelangelo Silvana Romina la famiglia sono qui con me
Io lascio la parola adesso ad Alberto pressioni in si del della Sapienza rimesse alla Sapienza che ci introdurrà nelle borse di studio che stiamo presentando
Visto che è tardi rapidamente Dio un semplice compito quello di
Di notaio quello di elencare un po'queste borse di studio perché i veri protagonisti di questo stanno quasi tutte al tavolo c'è il Presidente Marrazzo non lo ha detto
Ma la regione come l'assessore Nieri è stata protagonista
Non solo nella Fondazione ma è stata la prima a definire
Quelli che erano alcuni parametri per le borse di studio e definendo anche un numero congruo di borse di studio che fino a quando i io ho elaborato questo che vi faccio vedere erano tre ma il presidente insieme a Neri ma l'ho portato una notizia che in effetti c'eravamo sbagliati erano sei le borse di studio che la Regione
A
Ha potuto mettere per il due mila otto così come Lare la Provincia di Milano e qui rappresentata dalla sua Assessore alla quale vorrei dare
Poi la parola
Insieme arrossati della Provincia di Roma
E alla CGIL ne ha parlato questa mattina Epifani che
E
è stata quella che ha preso l'iniziativa delle borse di studio definendo per venti anni una borsa di studio l'anno quindi noi in questo momento iniziamo con la prima del due mila otto e continueremo per venti anni quindi in totale le borse di studio che la
Fondazione tra Martino
Dovrà gestire di concerto con l'Università La Sapienza sono sedici sedici borse di studio qui vedete non suo anzi probabilmente quelli sani in fondo vedono poco
C'è su questa prima slide
La fondazione e l'università la Sapienza che hanno siglato una convenzione
Per la gestione delle borse di studio anche qui ho cercato di fare un qualcosa che si vede poco
Ma vi dico che in questo diagramma di flusso col colore azzurro sono tutte le cose che abbiamo già stabilito e sono
Al centro c'è la fondazione credete mi c'è scritto così anche se non lo vedete poiché a sinistra ci sono
C'è l'origine delle risorse ovvero sono elencati tutti coloro che hanno in questo primo anno
Voluto stabilire mettere le risorse per questi sedici borse
Sulla destra ci sono voi gli utilizzatori chi sono gli utilizzatori
Lo vedremo gli utilizzatori sono i giovani di tutto il mondo che potranno accedere con delle regole abbastanza precisa che se borse di studio poi c'è l'università qui in mezzo che ha ha definito una convenzione per la gestione di queste borse di studio
Le borse di studio che hanno una durata grossomodo di sei mesi e hanno si svilupperanno con dei temi specifici secondo questo percorso che vedete colorate in azzurro
Sì vanno a coniugare
Con queste parti colorati di rosa
Che rappresentano un progetto molto ambizioso che noi abbiamo insieme alla Sapienza che è quello di costruire la scuola della pace
Attraverso un corso di laurea triennale che già esiste a la Sapienza
E quindi presi dire la facoltà di scienze umanistiche e di
Filosofia hanno che gestiscono questo corso di laurea sono in contatto con noi per definire non solo per ridefinire il loro percorso formativo ma anche per stabilire quelli che sono i parametri per lo sviluppo di un master di prima di secondo livello su questi temi
Successivamente
Gli elaborati di queste borse di studio che saranno lo possiamo dire adesso perché esiste già un programma annuale e già definito saranno presentati i risultati di queste borse di studio di queste sedici borse di studio
Il ventotto aprile due mila e nove in una prossima occasione che quindi non solo vorrà rinverdire la memoria così come è stato fatto questa mattina ma credo
Che sarà giusto discutere dei risultati che dovranno essere non solo un momento
Così
Di
Riconoscimento a chi ha tutto questo lavoro ma noi vogliamo che queste borse diano un contributo concreto alle attività perché il percorso formativo che noi abbiamo immaginato in queste borse di studio nel master
Non è solo quello
Di
Discutere delle ragioni della pace ovvero delle ragioni del conflitto ma vogliamo fornire a questi giovani
Degli elementi di carattere tecnico-scientifico capace di intervenire sui territori su problemi molto importanti semplici
Per noi semplici ma molto importante per le popolazioni a cui sono destinati e che sono quello di realizzare piccoli potabilizzatore d'acqua
Quello di creare sistemi di produzione di energia molto piccoli immaginate
Tutti gli aiuti che noi diamo
Non c'è possibilità di mantenere
Il vaccino i vaccini o le medicine che arrivano in frigorifero perché non c'è una forma di energia non vogliamo
Che
Questi strumenti siano capaci di fornire piccoli
Elementi capace di garantire Energia
Per questi per queste attività
Quindi
Adesso io volevo semplicemente senza perdere tempo elencare chi sono
E poi dare la parola le borse di studio non so se riuscite a vedere qualcosa forse di sì allora
La Provincia di Roma
Ma dato cinque borse di studio ed è qui rappresentata dall'assessore Rosati al quale poiché credo sia giusto dare la parola per un saluto
Abbiamo definito anche i temi di queste cinque borse di studio che sono
Gerusalemme la storia eventi occupazioni che hanno segnato la storia della città ah dimenticavo di dire che il tema centrale di tutte sedici borse di studio e Gerusalemme
Articolato in diversi sotto temi
La seconda è
Gerusalemme interpretazione miti fondanti le diverse letture teoriche terza borse di studio Gerusalemme la città che cambia nella gestione del territorio
Confini insediamenti le vie di comunicazione dalle origine
All'Impero ottomano
Quarta borsa di studio Gerusalemme la città che cambia nella gestione del territorio
Sono due borse di studio che hanno lo stesso tema questo al terza la quarta
Quinta borsa di studio Gerusalemme la popolazione l'emigrazione la mappa della comunità
Regione Lazio numero tre borse di studio ma
Vi ho anticipato che bisogna aggiornarlo sono sei borse di studio
I temi che erano state individuate sono queste Gerusalemme ruolo internazionale il dialogo tra le religioni fede ed autorità religiose Gerusalemme è stato se diritti dei cittadini
Dalla fine dell'Impero ottomano ad oggi
Gerusalemme ambiente risorse naturale per una gestione condivisa già qui al punto tre di questo sotto tema si intravede quello che io anticipavo
C'è
Un qualcosa che va oltre quella che la normale il Menno normale percorso
Formativo che noi siamo abituati a gestire per la pace quello di fornire elementi concreti che questi giovani sono capaci poi di trasferire sul piano operativo nei diversi territori
Immaginiamo la CGIL una borsa di studio per il due mila otto in prosecuzione per venti anni il tema che è stato suggerito dalla CGIL Gerusalemme
La dimensione del lavoro la tutela dei diritti del lavoro la le violazioni dei diritti del lavoro Est e Ovest due mondi diversi in una città unica
Provincia di Milano numero quattro borse di studio
Sono divisi in due temi due per ognuno di questi
Gerusalemme essere giovane a Gerusalemme futuro di speranza o di disperazione di comunicazione o di divisione
Ricerca sui dialogo e di aggregazione e sulle prospettive di futuro per i giovani israeliani e palestinesi di Gerusalemme
Due borse di studio
Secondo tema
Gerusalemme il governo della città le due città quella israeliana quella palestinese organizzazione servizi a confronto due borse di studio
Qui avevo riportato la convenzione fatta con l'università
E come vedete il tema due mila otto e proprio Gerusalemme storia di un conflitto diviso dall'interno
Della città santa
Tutto questo lavoro porterà
Alla produzione di elaborati che dovranno essere opportunamente elaborati veicolati
Noi
Stiamo costruendo all'interno della Fondazione un grosso archivio
Quindi la prima destinazione l'archivio della fondazione ma
Saranno opportunamente
Pubblicizzati
Non solo attraverso il sito della fondazione o attraverso i siti delle università e dei centri di ricerca che si sono
In qualche modo resi disponibili ma saranno resi pubblici perché tutti gli elaborati saranno
In qualche modo donati alla biblioteca di Gerusalemme che noi conosciamo la Torre del fenicotteri rosa e a tutti quelli che possono convenientemente utilizzare questi risultati
Ma queste risultati dovranno costituire altresì la base per questa
Scuola della pace
Per
Il Corso di laurea normale triennale e per i master
Io qui accanto a me c'è il professor Beqari che e dell'università la Sapienza che fa parte nel Consiglio scientifico del
Del fondazione
Che evidentemente è stato uno dei promotori di questo rapporto tra la fondazione e l'Università la Sapienza che noi intanto speriamo di allargare a tutte le università romane ovviamente
Quindi
Non mi dilungo molto ma in questo slide che voi vedete con quel pallino giù in fondo è segnato l'archivio della fondazione che
Il recettore finale di queste nostre attività l'archivio dovrà rappresentare la memoria per i prossimi
Decenni io quindi credo che sia giusto Paolo passare la parola in primo luogo
All'assessore che è venuto da più lontano di Milano per un breve saluto
Allora e intanto salutiamo e ringraziamo terzo per l'illustrazione delle varie borse di studio
Salutiamo il Presidente la Regione Lazio Piero Marrazzo che ci lascia con quella
Vogliamo
Abbiamo anche noi in conclusione
Devo dire una cosa quando con Michelangelo gli altri ci siamo mossi per far partire la fondazione devo dire che da Antonio Rosati l'assessore al bilancio della Provincia di Roma e da Luigi Nieri
Assessore al bilancio della a Regione Lazio c'è stato da subito un appassionato e e diretta collaborazione
Li voglio ringraziare perché a testimonianza di di come fanno la politica anche adesso hanno detta va beh noi non parliamo facciamo parlare
La rappresentante la Provincia di Milano perché son persone che non amano apparire Mammano fare li voglio ringraziare perché insomma in questo momento in cui
Soffia un vento di antipolitica credo che questa sia la politica che faccia bene perciò grazie ad Antonio Rosati grazie Luigi Nieri
E il loro rappresentanza parlerà Irma Dioli
Che appunto Assessore alla Provincia di Milano assessore alla pace alla cooperazione della Provincia di Milano la Provincia di Milano insieme anche ad altri enti locali con la Regione Calabria e tanti altri piccoli comuni hanno aderito alla fondazione
Prego Assessore esile
Ma anch'io volevo portare un piccolo contributo a nome della Provincia di Milano che ho l'onore di rappresentare in questa in questa giornata giornata molto importante
Che non vuole solo ricordare Angelo ma vuole ricordare il suo forte impegno e quindi rilanciare nuovamente messaggi di pace di solidarietà di giustizia nei quali credeva
Giustamente Angelo come Provincia di Milano abbiamo avevamo sostenuto proprio il Progetto
Che si chiama l'attore del fenicotteri rosa dove era impegnato Angelo
E per noi è stato naturale fare parte della Fondazione come soci fondatori
E continuare in questa maniera nel lavoro che lui ci ha voluto ci ha voluto lasciare un lavoro
Che è fatto anche all'interno delle istituzioni
Di impegno forte su questi temi questa mattina hanno parlato i rappresentanti nazionali delle all'importante mondo pacifista
Che da noi è molto molto forte in Italia
Io ho avuto da loro una nuova carica per per continuare
Dobbiamo unire le forze e soprattutto in questo in questo momento è stato ricordato
Bene dal presidente della Regione e non lo vogliamo fare quotidianamente anche all'interno anche con progetti di questo tipo allora è stato presentato
Il progetto delle borse di studio noi come Provincia è stato detto ne sosteniamo quattro voglio ricordare in particolare le due che sono dedicate proprio essere giovani a Gerusalemme
Perché noi pensiamo che quello che verrà poi approfondito il futuro le speranze dei giovani in questi in questi due Paesi sia israeliano che
Che i palestinesi possano ricontino Area trasmetterci dei forti segnali
Di pace soprattutto per i giovani per i tanti giovani che sono presenti anche oggi qui le ragazze e ragazzi di Monterotondo
E non solo che io volevo salutare a nome della Provincia di Milano
Continueremo continueremo a lavorare insieme
Ricordo la casa della pace che ha voluto il Sindaco insieme ai familiari di Angelo che saluto Silvana Michelangelo Romina
E Pierangelo
Continuare con una casa della pace io qui voglio dire che continueremo anche noi perché lo dico soprattutto alle ragazze e ragazzi presenti anche noi in Provincia di Milano abbiamo una casa della pace
E lo dico al Sindaco perché è importante che queste due case della pace facciano un gemellaggio e continuare a lavorare insieme soprattutto per
I ragazzi della sua della sua città
Concludo dicendo che abbiamo avuto modo di fare un'altra bellissima iniziativa
E in abbiamo intitolato poco meno un mese e mezzo fa un'Aula di una scuola
Di Milano a ad Angelo è stato un momento molto importante molto commovente ha visto l'attenzione
Per tutta la mattinata e non solo di ragazze e ragazzi
Impegnati
Anche loro su questi temi io concludo dicendo avete visto che
Non ci sono solo parole non ci sia e ci sono invece molti atti concreti quella concretezza a cui ci richiamavano
Questa mattina e allora avevo l'onore anche di concludere diciamo anche per conto della Provincia
Di Roma per anche in parte per la Regione
Lazio verrà testimoniare che gli enti locali
Sono vicine e i cittadini anche e soprattutto su questi temi temi importantissimi temi che non sono secondari
Ad altre questioni anzi sono io prioritarie perché
Guardano il futuro
E soprattutto ci consentono di sperare in una mondo in un mondo migliore in questa maniera continuando il forte impegno che stava alla base
Proprio dell'esistenza della vita stessa di Angelo proseguire nel suo cammino di giustizia di solidarietà e di pace appunto nella speranza di un mondo migliore grazie
Ringraziamo l'assessore rum abbia oli che a nome degli altri Assessori presenti appunto ha parlato per quanto riguarda agli enti locali ringraziamo ancora Antonio Rosati Luigi Nieri per la sensibilità dimostrata in tutta questa vicenda
Salutiamo Gennaro Migliore che è arrivato a
è passato qui voluto fare qui con noi in questa giornata importante
Io prima di chiudere la giornata lasciando la parola all'ultimo brano alla musica delle ragazze e dei ragazzi voglio ringraziare alcune persone che hanno condiviso con noi che stanno condividendo con noi questo percorso in particolare per questa iniziativa
Hanno fatto molto Sergio Bassoli Franco La Torre che tra l'altro responsabile dell'ufficio per la pace di Gerusalemme Maria Gabriella e tutti coloro che ci hanno aiutato in questa vicenda vi ricordo che sul sito del della Fondazione potete trovare anche notizie sulle altre Borse che stiamo preparando vi ricordo che come
Potete versare il cinque per mille per la per la Fondazione trovate anche nella cartellina o comunque in giro i volantini
Vi voglio ringraziare per essere stati qui con noi fino a questo Renaccio rara abbastanza lunga ma ci tenevamo in maniera particolare ricordare Angelo come dire ricorrono come diceva don Ciotti prima in questa maniera ci sembrava
Il modo migliore con il concerto di ieri sera con i ragazzi di Angelo che ringraziamo e e con questo convegno che solo il primo passo di un percorso che riteniamo sarà lungo e fruttuoso grazie