Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo

Arriva
Archivio come
Sindaco Alemanno arriverà tra qualche minuto ci ha pregato intanto iniziare
Allora signore e signori grazie per la vostra partecipazione a questa giornata della memoria dei giornalisti uccisi dalle Marche dal terrorismo
Che abbiamo voluto celebrare il tre maggio in concomitanza con la giornata mondiale della libertà di stampa decisa dall'ONU organizzato dall'UNESCO
Che quest'anno assume particolare parlavo valore perché cada nel sessantesimo della Dichiarazione dei diritti dell'uomo
La nostra è una giornata di impegno e mobilitazione
Il doveroso maggiore colleghi che ha la libertà dell'informazione hanno sacrificato la vita o sono stati gravemente feriti
Si deve coniugare con il sostegno in molti troppi giornalisti che nella loro attività quotidiana subiscono minacce intimidazioni violenze e con la rivendicazione del pieno e libero esercizio della professione
E del diritto dei cittadini ad essere informati in modo tempestivo e compiuto
La vostra presenza così numerosa è quella del nuovo sindaco Alemanno che sta per arrivare
Conferma che la nostra iniziativa svolta d'intesa con Federazione della stampa e ordine dei giornalisti con il sostegno di impicci ero hanno e giusta molto importante
La prima volta in assoluto che i giornalisti uccisi nel dopoguerra vengono ricordati tutte assieme in una sola cerimonia importanza rilevata anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Che dopo aver concesso l'alto patronato ci ha inviato questo messaggio
La decisione dell'Unione nazionale cronisti italiani di celebrare una giornata del Ricordo dei giornalisti uccisi dalle Marche dal terrorismo
Rappresenta un doveroso è significativo omaggio a quanti hanno sacrificato la vita per onorare la professione giornalistica i suoi valori
Dando testimonianza di coraggio personale impegno civile e dedizione i principi costituzionali di democrazia e libertà
La manifestazione che si celebra oggi al Campidoglio in concomitanza con la giornata internazionale della libertà dell'informazione
Indetta dalle Nazioni Unite
Costituisce altresì un'occasione di riflessione sul ruolo essenziale dell'informazione
Nessun principio costituzionale su cui la libertà di informare si fonda
E con questi sentimenti che ricorda i promotori e partecipanti aggiornata
I più sentiti auspici affinché l'esempio di tanti giornalisti deceduti in aree di crisi in zone di guerra
Costituisca parte essenziale di una memoria condivisa da trasmettere alle giovani generazioni
Messaggi ne abbiamo ricevuti molti molto belli tra gli altri da Presidente del Senato Renato Schifani che esprime la più sincera adesione alla giornata in onore dei colleghi che a tutti che chiama eroi civili
In quanto uomini chiedo chi aperti hanno affrontato la morte per aprire gli occhi dei cittadini non vede la verità
E ancora dal Presidente del Consiglio Romano Prodi
Dal Presidente del Consiglio di Stato Paolo Salvatore del vicepresidente del CSM Nicola Mancino
Tutti i messaggi saranno inseriti nell'edizione definitiva del libro il cui autore di migrazione che ricostruisce le vicende dei colleghi assassinati dalle mafie del terrorismo uccisi all'estero un'Italia in circostanze diverse feriti gravemente dei terroristi
Il libro vi sarà distribuito al termine della manifestazione e poi inserito nel sito web dell'UNCI S. Michele dei colleghi colpiti il maestro Riccardo benvenuti consegnerà anche una litografie dell'Angelo alla memoria che ha ideato per la giornata che vedete sul tabellone
Ringrazio ovviamente anche i presenti fra i quali molti amici dei cronisti miei personali per tutti saluto
Il prefetto Nicola Cavaliere che in arrivo
Vicecapo della polizia
Il generale Domenico Rossi comandante la Regione militare centrale
Gli altri amici che sono qui presenti il Prefetto di Roma Mosca
E anche in molti colleghi che rappresentano tutte le istituzioni del giornalismo italiano da cui Federazione nazionale il nostro sindacato unite unitario quest'anno compie cento anni un secolo di impegno di successo per la categoria e quindi per i cittadini e per il Paese
Da considerare presenti come hanno chiesto espressamente sono anche il Presidente emerito dalle pubblica Carlo Azeglio Ciampi
Che nel due mila due ricevendo al Quirinale vincitori del premio cornista Piero Bassetti
Pronunciò l'esortazione tenete dritta la spina dorsale
Che divenute letti moltissimo del buon giornalismo
E il collega Franco Piccinelli ferito dalle BR il ventiquattro aprile minano centosettantanove a Torino che non è riuscito a venire ha mandato un messaggio
Al solo scopo specifica ricordare l'eroismo della moglie nel farlo rivivere dopo l'attentato
Anche alcuni altri familiari dei colleghi colpiti non sono in sala mi hanno detto che non se la sentiva che le mozione sarebbe stata per loro troppo forte è vero
Terribilmente
Perché ha subito l'uccisione di un familiare i decenni trascorrono intorno basta poco perché l'assenza il trauma il dolore si risvegli uno e siano avvertiti forti e immediati oggi come ieri
Ringrazio quindi tutti i familiari colleghi feriti che sono presenti in sala
Tra poco darò loro la parola
O tra gli interventi programmati di Franco siti segretario generale dell'arte nel sei Lorenzo Del Boca Presidente dell'ordine giornalisti Vincenzo Pellegrini rappresentanza dalla Commissione italiano dell'UNESCO
Leone Zingales Presidente Luigi Siciliani nelle conclusioni di Romano Bartoloni Presidente sindacato dei turisti romani che approfondiranno i diversi aspetti la giornata
è infatti questo l'aspetto centrale della manifestazione le testimonianze di chi ha sofferto in prima persona
Saranno certamente la Piero qualche voce a sostegno della libertà di stampa e della necessità di considerare un crimine contro l'umanità il reato di Comuni chi colpisce un giornalista come viene sostenuto da più parti in sede internazionale
E a chiedere quindi di perseguire ovunque in modo efficace i delitti contro il giornalista
Proprio in occasione della giornata di oggi e anche il segretario dell'ONU Ban Ki Moon per il quale una stampa libera indipendente è uno dei fondamenti della pace della democrazia
Quello della verità della giustizia per i delitti contro giornalisti un tema aperto anche in Italia molti troppi crimini sono rimasti in più puliti
E molti veramente troppi sono stati i colleghi vittime della violenza
A partire dalle undici vittime di mafia camorra e terrorismo Giuseppa fanno Carlo Casalegno Cosimo Cristina Mauro De Mauro Giuseppe Fava Mario Francese Peppino Impastato
Mauro Rostagno Giancarlo Siani Giovanni Spampinato
Walter Tobagi
Poiché i colleghi uccisi all'estero in Italia in circostanze diverse Ilaria Alpi Enzo Baldoni
Ezio Cesarini Raffaele Ciriello Eugenio Colorni
Maria Grazia Cutuli al medico per il sette aprile Brunner
Marco Lucchetta Enzio Malatesta Carlo Merlin Carmine Pecorelli Guido Poletti Antonio Russo
E poi grazie da De Palo i toni scomparse libero
A cadere
Sono stati anche alcuni operatori televisivi Dario D'Angelo Milan Crovato in Alessandro Rota e Marcello Palmisano e Maurizio Di Leo tipografo ucciso per errore denaro
Molti
Anche i colleghi gambizzati dei terroristi Vittorio Bruno Nino Ferrero Antonio Garzotto Indro Montanelli Guido Passalacqua Franco Piccinelli Emilio Rossi
Altri sono stati feriti mentre un inviati all'estero tra loro Gian Cesare fresche Giuliana Sgrena
Le loro storie sono revocate nel libro storie diverse ma accomunate da alcuni aspetti nessuno aveva la vocazione dell'eroina ma tutti non si sono mai accontentati della versione ufficiale o di comodo degli avvenimenti
Hanno fatto il giornalismo d'inchiesta sono andati a vedere di persona hanno raccontato cose che gli altri non vedevano o non volevano vedere sono stati animati da cariche ideale ed etica e da passione civile
Hanno interpretato il giornalismo come veicolo e garanzia di progresso sociale democratico
Il loro è stato un impegno sacrificio estremo un monito ma anche un ancoraggio barrica mise i giornalisti di oggi che in molte troppe zone del nostro Paese sono sottoposti in modo quasi sistematico intimidazioni minacce e attentati
Ma che in tutto il Paese sono abitate spesso in modo forse strumentale come responsabile di tutto ciò di male che accade in Italia
I cronisti non sono la rovina del mondo hanno come tutti colpe e responsabilità ma mediamente sono abbastanza onesti ed eticamente motivati il loro impegno prodotto e produce più risultati positivi di quelli negativi senza la libertà di stampa l'esercizio coraggiose determinato del diritto dovere di cronaca la nostra società sarebbe poi peggiore più chiusa più ingiusto
E per questo che i cronisti tutti i giornalisti e loro organismi rappresentativi sono protesa a difendere strenuamente l'autonomia dell'informazione tutti coloro che cercano di negarlo di piegarla i propri interessi
Finita
Criminalità organizzata e comune potenti di ogni genere
Legislatori preoccupati più di creare ostacoli al racconto della verità che a favorirlo magistrati inquirenti che pretendono irregolare rubinetto dell'informazione
Siamo impegnati a difendere il diritto dovere di cronaca e la libertà di stampa contro i tanti troppi che vorrebbero far trecento giornalisti
è un impegno con l'Unione cronisti si è assunto e che intende mantenere con grande determinazione che da questa giornata realizzata su proposta dei cronisti siciliani uscirà rafforzato
Chiudo con una nota di motivato ottimismo l'UNCI organizza e fin dagli anni Settanta il premio cronista la partecipazione anno dopo anno è andato aumentando di numero quasi ottanta nell'edizione dello scorso marzo so a viareggio
E anche è aumentata la qualità
A partecipare sono cronisti di tutta Italia sono giovani preparati motivati determinati la professione la fanno davvero e la rinnovano continuamente
Dimostrano che finché ci sono i cronisti
Il giornalismo italiano continuerà a mantenere fede alla sua missione raccontare la verità sostanziale dei fatti nonostante tutto e nonostante tutti grazie per l'attrazione
Esso l'impegno del sindacato unico e unitario dei giornalisti tra Federazione della stampa verrà illustrato da Franco siti Segretario generale della FNSI
Grazie Guido grazie cronisti
Grazie a tutti i presenti e che sono voluti essere qui con noi oggi e per ricordare i giornalisti
Uccisi per ma affermano di mafia e terrorismo in Italia ma anche ricordare insieme l'impegno per la libertà dell'informazione nel mondo
Che il sindacato dei giornalisti conduce in prima linea in frontiera da sempre pur non godendo dei riflettori abbaglianti
Dei circuito immediati e cioè che
Fanno diventare altre infatti
Importante per la vita delle persone l'iniziativa dell'Uncem nostra oggi insieme con l'ordine è un'iniziativa che si situa nella
Linea dei solidarietà permanente di impegno culturale per la promozione
Dalla libertà dalla professione nel mondo che ci vede dalla sempre impegnati direttamente se nel solco della storia centenaria e appena ricordato dalla Federazione della stampa
E
In piena intesa con la Federazione internazionale dei giornalisti che rappresenta seicento mila dei giornalisti sì
Nel mondo
Attraversati oggi da momenti di crisi dei difficoltà notevoli pressioni immane
E sfide
Enorme che mettono a repentaglio sempre più la vita di tanti e tanti colleghi che noi oggi ricordiamo i trentasei colleghi secondo alcune quarantuno vittime di mafia terrorismo delinquenza più o meno organizzati in Italia dal dopoguerra ad oggi
Ma non è un problema di contabilità è un problema che
Anche nei numeri denota quanto
Non ci sia mai
La libertà di informazione assicurata per sempre quanto nella
Cultura
Delle comunità sia diffusa fino in fondo l'idea che l'informazione sia il presidio fondamentale per qualificare uno Stato democratico rispetto a un regime autoritario come ci ha ricordato il Presidente Napolitano proprio il ventitré aprile in occasione dell'apertura delle nostre cerimonie per
Il centenario della Federazione della stampa
Noi oggi ricordiamo ai colleghi
Che sono caduti
Per raccontare i fatti e soprattutto per raccontare i misfatti per tori riveli alle notizie che altre volevano tenere nascoste che per questo disturbavano
Come Giovanni Spampinato ucciso nel settantadue come De Mauro scomparso nel nulla
Ma anche come le vittime del terrorismo Casalegno Tobagi che non si accontentavano di semplicemente registrare gli accadimenti ma che volevano andare a fondo è capire di più e perché erano
Menti personalità di grande intelligenza disturbavano più di altri che si limitavano a stare in superficie perché spiegare troppo poteva far male otterrà
Per fare aiutare poter aiutare
I cittadini elettori
Ad essere ancora più consapevole della situazione che si andava determinando in quegli anni e di come
Occorresse invece fronteggiarlo a come attività di popolo e queste persone buone così come Aldo Moro venivano per questo uccise
Est e hanno pagato con la vita apprezzi importanti per non accontentarsi mai della prima verità loro offerta da
Da una fonte magari interessata ma per aver voluto coltivare il dubbio fino in fondo per cercare di offrire la verità più genuina sui fatti e personaggi le vite che interessavano vita e di altre le vite della comunità
è il sacrificio dei giornalisti quali noi rendiamo omaggio e che rappresentano
Il meglio della categoria di una capirete come ha detto Columba non vogliamo sia fatta da eroe vorremmo che sia fatta da persone che possono lavorare nella normalità delle cose in una circuito normale della vita democratica
Ca del nostro Paese come dei paesi in tutto in tutto il mondo nella consapevolezza che non c'è libertà di stampa vera
E profonda se non c'è se non esiste se non ci sono le condizioni di
Movimento dei operazione di discussione di circolazione delle notizie delle idee veramente libera come deve essere noi oggi siamo qui a ricordare i nostri colleghi siamo qui
A ricordare
Facendo a ricavare dalla memoria dalla nostra memoria non elementi di di retorica ma a trovare il modo per dire che non possiamo schiacciare tutto sul presente
E non possiamo immaginare come spesso anche noi spesso punti cominciamo a fare e sempre più facciamo nei talkshow nei vialetti c'sono nella che bisognerebbe forse cominciare ad abolire dal palinsesti delle nostre televisioni per tornare ad un'informazione vera seria
Consapevole
Per immaginare che solo quello che accade oggi e che vediamo oggi e che magari
Origina
Discussioni forti e urla importanti è la realtà è che questo il nuovo che conta
Io credo che se non si ha memoria di ciò che ha alle spalle se non ci si pone il problema di che cosa rappresenta quella memoria non riusciamo a costruire un nuovo più ordinato più civile più democratico più pulito
E questo è il motivo credo per cui noi oggi dobbiamo ricordare con piena consapevolezza il sacrificio dei nostri colleghi italiani caduti per mano di mafia e di terrorismo insieme dire
Mai più anche se sappiamo che ancora non è presente nel presente il mai più perché ancora abbiamo colleghi in molte parti anche del nostro Paese che sono costrette a vivere sotto scorta come Dio abbatte questo un fatto di inciviltà
Ed è un fatto grave che pesa e che pesa sulla
Qualificazione proprio anche della nostra Nazione abbiamo colleghi che vivono intimiditi perennemente in Campania il caso dei rifiuti che i colleghi aggrediti di tutte le televisioni continuamente i casi della collega
De
Capacchione mi pare di Caserta e tanti altri casi di colleghi meno noti in Sicilia come in Calabria in Puglia come in Sardegna ma anche in qualche area del nord dove in tutto avviene in maniera a volte più silenziosa
Ecco ci dicono che ci sono delle minacce gravi dappertutto anche nei Paesi civili alla libertà di informazione e alla libera operatività dei giornalisti che posso che vogliono fare infine interi fino in fondo il loro mestiere alla loro prof gli oneri esenti da pressioni improprie cercando di
Schivare continuamente le pressioni delle frazioni come quelle delle piazze ma soprattutto le sanzioni dei potenti che si sentono disturbati da un'informazione vera ed ed efficace
E questo è il segno della iniziativa di un un sindacato dei giornalisti che mentre fa questa analisi dice con forza
Che
Rimane più che mai impegnato in contemporanea con l'iniziativa per realizzare i contratti di lavoro
Per difendere proprio difendere il diritti alla partecipazione di rete l'espressione del del sindacalismo liberi i diritti umani fondamentali
Per protestare corpo terra anche protestare con forza contro le minacce fisiche contro gli attacchi tentativi di individuazione dei giornalisti
Per vigilare su come procede la legislazione dei media in Italia come nel mondo su come questa legislazione garantisce ovvero non garantisce il pluralismo e la libertà di espressione
E in questo impegno e il sindacato in prima linea in Italia come nella sua dimensione internazionale nella lotta contro il razzismo in per incoraggiare un dibattito una circolazione di idee anche tra i giornalisti a livello internazionale
Per
Scambiarsi
Le migliori esperienze che noi abbiamo i sviluppare proprio a livello internazionale ogni iniziativa utile ad affermare la cultura della tolleranza Sadellah giusti sia
E della pace perché questi sono i principi fondamentali attraverso il quale si qualifica la nostra libertà e la libertà però pensiamo anche di tutti i cittadini
Noi oggi ricordiamo i nostri morti in Italia ma ricordiamo anche
Ricordiamo con cui con il loro sacrificio ricordiamo anche tutti i colleghi in difficoltà ho cominciato dall'Italia per non dire che fu con non sfuggiamo dalla realtà che viviamo non dimentichiamo i colleghi senza nome quelle che non si chiamano
Che non hanno nomi altisonanti
E resi famosi
Dalla ribalta televisiva
Tanti colleghi in frontiera nelle zone del sud della Sicilia orientale per esempio corrispondente dei due maggiori quotidiane che la notte spesso sono disturbati diciamo così tra virgolette nel sonno con le loro famiglie da spari
Da attentati incendiari da attentati alle loro autovetture e così pure in Calabria in alcune zone della Locride
Colleghe sconosciuti di televisioni minori magari ancora senza prive del titolo professionale soprattutto privi di un contratto di lavoro e di una regolamentazione se e via che collochi la loro posizione professionale in una dimensione che ne riconosca anche la qualificazione lavorativa un po'per la debolezza dell'impresa è un po'per la malvagità
Di certe che pervade certe imprese che non si riesce
A combattere con efficacia rispetto alla quale spesso il sindacato si il sindacato spesso e troppo solo il considerato anzi un impiccio anziché uno strumento utile e importante per il riscatto
Per il riscatto delle persone e dei lavoratori nel nostro caso dei lavoratori giornalisti non riconosciuti a pieno titolo in questa
In questa dimensione anche la giornata in cui noi oggi da qui da questa tribuna rilanciamo l'appello per la liberazione
Del collega
Di origine francese prigionieri Nigeria dal diciassette settembre scorso
Mossa
Mossa cacca accusato per aver voluto raccontare i misfatti della del potere accusato accusato di attentare alla sicurezza dello Stato è un fatto grave dobbiamo usare anche queste le buone perché la società internazionale non è una cosa da niente è una cosa vera profonda per noi vissuta abbiamo iniziato una raccolta di firme abbiamo promosso una serie di iniziative presso tutti l. autorità ed
Che si occupano di politica internazionale le lanciamo anche qui leader rilanciamo anche qui da Roma in cooperazione con la nostra Federazione internazionale
E ci uniamo con grande e simpatia all'iniziativa dell'UNESCO che oggi premia lidi accasciò il record etniche sul nome esatto non lo ricordo mi sto cercando di trovare gli appunti la collega messicana
Taccio ripeto scusa che oggi viene riceve il premio internazionale dall'UNESCO per la libertà di stampa per aver mantenuto fino in fondo la schiena dritta per avverte continuando a rischiare continuamente nel suo Paese
Nel suo insieme per per raccontare le
Le sue inchieste sui sulle
Sui fenomeni di corruzione e di deviazione diciamo democratica che si registra una minacciata continuamente
Una donna di poco più di quarant'anni una collega coraggiosissimo a chi oggi è l'emblema dei giornalisti liberi in tutto il mondo dei giornalisti con la schiena dritta lei va il nostro applauso e va il nostro incoraggiamento come motivo di trovare
Il coraggio
è la forza
Maggiore che ci serve per andare avanti in una linea di coerenza di correttezza e di di serietà professionale c'è molto bisogno né di serietà professionale c'è molto bisogno di responsabilità
C'è molto bisogno di coniugare la nostra reclamata libertà di informazione ed espressione del nostro bisogno di liberare l'informazione perché il prodismo delle idee
Tutto ma anche il primo delle notizie sia davvero garantito nel senso che tutte le notizie hanno diritto di certo dinanzi a sé sono notizie di pubblico interesse nessuna esclusa
E che queste vanno poco fanno vanno rappresentate con coraggio e con serietà
Senza però
Ecco stando attenti a non fare delle notizie hanno un piegare giustizia il proprio comodo prima prima le notizie si raccontano poi dopo si giudicano
Perché altrimenti facciamo un altro mestiere che non ci appartiene spesso c'è
Un tentativo di deriva e su questa strada alle regole dell'audience soprattutto portano spesso verso questa strada
Verso la strada che non sempre la strada della responsabilità professionale intesa come espressione massima della libertà di comunicare e di informare non si può pensare che si fa l'informazione a tesi precostituita
Io posso partire come diceva Gramsci con una tesi precostituita massa incontro nel mio cammino professionale ho notizia che disturba anche alla mia parte al dovere
Di darla perché se l'ho trovata vuol dire che c'è e se c'è forse c'è un problema in più che deve esaminare e devo affrontare con correttezza inciviltà per migliorare anche il
Il mio impegno serie in questo caso politico anche il mio impegno politico il mio impegno o il mio impegno civile queste e libertà questa è funzione del giornalismo libero a trecentosessanta gradi
Che noi affermiamo trecentosessanta giorni l'anno e non con pure operazioni mediatiche che magari vengono amplificate dei media per ragioni commerciali anche in queste giornate in queste settimane
Che spesso sono cariche di qualche elemento veri di verità e di grandi cariche di qualunquismo vanifica torio ed è
Ed estro e tutti di di grande portatore di grande destruttura di grande confusione la confusione che si è fatto in questi giorni ne parlano i colleghi dell'ordine spesso
Chiamando accusando l'ordine di essere di un ordine professionale
Una struttura che impedisce la libertà dell'informazione
Quando a godere di un articolo due di una legge che all'articolo due stabilisce mirabilmente propri principi fondamentale per la libertà di informazione prodotte la delle fonti e l'accesso prima le fonti che oggi vengono sempre
Negate al giornalista guai
A buttare il bambino con l'acqua sporca guai a perdere questi principi preziose che appartengono anche al nostro ordinamento democratico prima di farlo pensiamoci bene
Non è una casta quella dei giornalisti è una casta forse quella che conta sedici mila precari quella chiaro che attende da tre anni di poter fare un contratto che gli editori hanno negato fuggendo alle loro responsabilità lo chiediamo con forza questa è la domanda che poniamo
Colleghi che poniamo ma soprattutto ai cittadini a coloro che giudico nel nostro lavoro perché loro sono in di giudice del nostro lavoro e del lavoro
Della qualità soprattutto dal nostro lavoro c'è un lavoro veramente esercitato con lo spirito della libertà e della comprensione dei e con la compressione dei fenomeni
Allora noi oggi diciamo con forza da qui rilanciando proprio tutti i temi che so che ci appartengono i temi anche della
Che ne in occasione del sessantesimo anniversario della Carta dei diritti dell'uomo ci appartengono ancora di più perché la Carta dei diritti dell'uomo e la carta di vi della libertà degli uomini nel mondo è una carta fondamentale per l'informazione per la sua libertà come lo ha in Italia la nostra Costituzione repubblicana
Nella sua parte fondamentale se parte fondamentale di principi ma anche nel suo importantissimo e mai
Era intoccabile perno intangibile articolo ventuno noi non chiediamo libertà di attrito che abbiamo libertà di essere testimoni non testimonial S.p.A. alcuno lo è e sappia che non gode ecco che non vuole sicuramente della del sostegno della copertura degli organismi di categoria
Abbiamo da fare ragionamenti profonde riflessioni molto serie forse arrivato il monumento anche in cui dobbiamo cominciare a fare qualche conto anche nella nostra categoria con più forza ma per fare qualche conto non vogliamo essere presi come coloro che devono stare in un angolo e su vive il massacro di una professione di una categoria questo non serve non possiamo confondere l'informazione e la gara e la comunicazione tecnologica con l'informazione professionale la sua funzione e il suo ruolo noi abbiamo il bisogno e il dovere di essere giornalisti fino in fondo di non soddisfare le pretese dei ricchi dei potenti del potere politico
Ne abbiamo bisogno di apparire e di essere fino in fondo operatori di informazione non operatori di propaganda e di di un forte di disinformazione certamente è facile a volte Cav era
Nella tentazione anche inconsapevole di essere strumento di interessi ristretti soprattutto di fonti magari degli atti e come spesso capita ma noi abbiamo il dovere di siti
Di stare attenti sempre e di lavorare in cooperazione per schivare questi pericoli
Perché comunque noi dobbiamo servire altro dobbiamo servire i cittadini fuori da pregiudizi da pregiudizi nazionale dal pregiudizi etnici o razziali o religiosi ecco noi credo oggi nel ricordare e morti di mafia e terrorismo coloro che sono ancora oggi sotto minaccia soprattutto nelle aree meno note del nostro Paese portando nomi per niente altisonanti ma nomi importanti perché sono nomi di colleghi che attraverso il loro silenzio ecco non essendo né Nesti
Porto una luce invece notizie il silenzio dei loro nomi corrisponde alla forza delle notizie dei fatti che raccontano nelle aree nelle aree più difficili del Paese accanto a loro ricordiamo i cento
Trentaquattro morti sui morti solo nel morte nel mondo nel mille nel due mila sette solo trent'detta sette morti accidentali mille cento sono in morte negli ultimi dodici anni
Ma in tante aree si soffre dall'Iraq alla fibra ne sta dal Pakistan abbiamo visto la Nigeria la Somalia
Per
Non
Senza voler creare polemica alcuna per ricordare Paesi ancora più vicine a noi tra l'Europa e l'ASI alla Russia duecentoquaranta giornalisti uccisi negli ultimi dieci anni impuniti e cosa accade spesso piuttosto che pensare a cercare punire i colpevoli arrivano le le altre leggi bavaglio anche in quei Paesi noi abbiamo protestato e continueremo a protestare con forza con la legge bavaglio se si dovessero ritiri presentare neanche nel nostro Paese ma lo facciamo nel mondo questo impegno lo sviluppiamo nel mondo
Un errore
Un'esagerazione si può correggere e abbiamo gli strumenti per doverle correggere
Ma
Il silenzio della censura li abbiamo già sperimentati e sappiamo quale gravità ci portano loro al nostro impegno e per l'avvenire del giornalismo
Basato su una nuova solidarietà come ha detto il nostro Segretario della Federazione mondiale in questi giorni noi in
In per questo
Abbiamo
Siamo impegnati anche sul piano internazionale come ho detto e anche sulla frontiera dei diritti umani di dividere ribalta espressione laddove
Accadono grandi eventi stanno per stanno per aprirsi le olimpiadi in Cina
Ecco credo che quella deve essere l'occasione per liberare quanto più possibile l'informazione molti colleghi occidentale stanno facendo
Un lavoro incredibile di cui credo debba essere grata alla comunità internazionale così come dovrà essere sarà grato son convinto nel proseguo nel tempo alla luce di ciò che sta accadendo lo stesso popolo lo stesso proporlo cinese
La libertà di stampa i diritti professione dei giornalisti sono in pericolo quindi però anche lì in molti Paesi democratici per motivi anche altri per motivi anche diversi i cambiamenti di natura economica e tecnologica
Le condizioni di lavoro messe in
In discussione mettono in pericolo diciamo i principi che me tutte condizione che mettono in principio in pericoli principio fondamentale di movimento libero dei giornalisti
Noi viviamo in questo mondo e in questo mondo difficile vogliamo essere testimoni attenti ma anche protagonisti di cambiamento
E di solidarietà queste la lezione della giornata che viviamo e che vogliamo vivere insieme con i cittadini vivere insieme con tutti i colleghi grazie
Visto che ci ha raggiunto il Sindaco di Roma che parlerà fra qualche minuto un saluto anche il prefetto Nicola Cavaliere vicecapo della polizia al quale mi accomuna anni e anni di lavoro
In questura San vitale Lorenzo Del Boca Presidente dell'ordine dei giornalisti
Intanto devo un saluto e un ringraziamento cordiale
Se possibile anche affettuoso a tutti coloro che hanno partecipato e partecipano a questa manifestazione alle autorità alle eccellenze all'autorità militari
Approfitto per un saluto al Sindaco Alemanno in bocca al lupo stai cominciando una vettura significativa che ci auguriamo sia che coronata da successi che riguarderanno soprattutto la città di Roma i suoi
Un ringraziamento a Guido Columba che ha
Colto il significato di questa manifestazione del tre di maggio e l'ha voluto abbinare con io ricordo dei nostri eroi
è una parola che ho sentito non piace diciamo eroi per caso sono quelli che
Hanno onorato la professione ci rendono in qualche modo orgogliosi di fare il loro stesso mestiere
In effetti il ringraziamento più significativo è dovuto a loro a questi nostri morti accomunando le idealmente a tutti coloro che vivono grandi difficoltà
Coloro che fanno con fatica senza stipendio senza garanzie e qualche volta senza possibilità materiali questo lavoro nei Paesi del Sud America è stata citata la Cina la Russia alcuni Paesi del Medio Oriente
E sono quelli che al di fuori di tutte le retoriche mettono in evidenza come siano sbagliati gli atteggiamenti di alcuni
Che pensano di risolvere i problemi dell'informazione semplicemente affettando la
Togliendole dei pezzi chiedendo anche con con qualche Scarperia di eliminarne una parte significativa
Si può fare dei giornalisti una retorica negativo mettete in evidenza gli errori le inadempienze
Le pigrizie qualche volta anche le vigliaccherie
E però poi alla fine rimane che il giornalismo e la cartina di tornasole della civiltà di un Paese ed è attraverso i giornali di quel Paese le radio le televisioni che si capisce qual è il livello di civiltà raggiunta
Noi qualche volta lo ce ne rendiamo conto perché basta mettersi una mano in tasca cavarne un Euro e comprare un giornale in edicola e se crede di avere
Acquistato fisicamente l'informazione
Con la televisione addirittura il
Il processo psicologico anche minore perché si paga un canone un canone annuale che diviso per giorno e poi poca cosa e sembra che arrivi gratuitamente
Una informazione che in realtà nasconde dietro ogni parola dietro ogni riga dietro gli frase dietro e di immagine la paura il sacrificio la difficoltà qualche volta la morte di coloro che ci lavorano
Il giornalista è colui che
Si mette in mezzo le cose
Che rifiuta il giornalismo moderno quelle verdi quell'Orbolato quello che vuole che ci siano
Interviste in ginocchio per gli amici e interviste inutilmente risorse con gli avversari è in mezzo per definizione in mezzo quando giocano due squadre di calcio dei quali deve fare un resoconto in mezzo a una polemica letteraria in mezzo a una vicenda che oppone il un sindacato e gli imprenditori qualche volta in mezzo anche due batterie quando non è nemmeno così possibile lasciarci la pelle
Per questo il ricordo dei nostri morti e il ricordo delle difficoltà che la libertà di stampa
Subisce nel mondo dovrebbero essere una barriera a tutti coloro che pensano che la libertà di stampa possa liquida sin battute i giorni o in prudente
Perché la libertà di stampa è una questione che deve essere
Costruita difesa concretizzata animata giorno per giorno la libertà non è una conquista
Che vale definitivamente
E lei se ne liberi oggi non significa essere liberi anche domani se non si conquista con opere con
Con operazioni con impegno e con sacrifici la libertà del giorno dopo del giorno dopo ed è il giorno dopo ancora
Forse l'impegno grande per i giornalisti che da soli non ce la possono fare per questo chiedo l'aiuto alla cosiddetta società civile al Parlamento che dovrebbe darci una mano a rinnovare la legge del sessantatré che ormai è diventata vecchiotta
Si parla di rinnovare la Costituzione e come mai non non è possibile a rinnovare la legge dell'ordine dei giornalisti
A coloro che
Sono due le nostre fonti di informazione che debbono tentare di dare appunto un'informazione che l'opzione formazione di parte ma l'azione formazione di servizio dalla parte delle persone
E coloro che ci lei quello che ci ascoltano che ci sentono che debbono rendersi conto che tutte le volte che reggono che ascoltano e che sentono portano tutto sommato un piccolo contributo per costruire il muro della libertà a difesa dei di coloro che la libertà non la vogliono
Questo significa che il mestiere del giornalismo alta
Non è un mestiere facile un mestiere complicato mestiere che non si è obbligati a fare ma che quando si fa lo si deve fare con impegno con serietà con efficacia con
Con per l'appunto sacrificio a volte è un mestiere così serio da morire
Sindaco Alemanno
Si
Ho voluto
Intervenire in questa
Questa giornata decisa all'undici
Non solo come dovere
Dice diciamo padrone di casa quella sarà la Protomoteca in Campidoglio
Ma anche che credo che questa decisione questa scelta di
Celebrare una giornata alla memoria di tutti i giornalisti uccisi la Mater terrorismo sia di estrema importanza
è importante
Indicare questa fase storica politica perché
Siamo chiamati a esaminare e a non dimenticare mai le dinamiche del terrorismo
Dell'odio ideologico
Degli scontri fra schemi ideologici contrapposti della concezione la politica con come
I nemici assoluti e come uno scontro appunto fra realtà distruggere
Ma siamo anche chiamati a riflettere a valorizzare quella che la professione del giornalismo
Scorrendo le pagine di questa
Di questa pubblicazione
E vedendo i nomi dei giornalisti uccisi dalla mafia e terrorismo voi non troverete mai
Personaggio analisti che non hanno fatto operazioni di verità profonda
è questo deriva da un motivo molto semplice perché mafia e terrorismo non si scomodo ma uccidere persone che si limitano magari a raccontare il già visto già sentito fare generici commenti
Dietro questi giornalisti dietro queste morti c'è quell'aspetto più nobile penetrante del giornalismo che il giornalismo d'inchiesta
Che il giornalismo che cerca la verità giornalismo che cerca di fare in modo che il pubblico conosca cose vere e cose non conosciute quindi la parte più nobile del giornalismo l'ha fatta l'aspetto
Che appunto permette
Non di
Vivere i generici commenti e di sensazionalismo mi ma di andare ai noccioli vede le verità che sono poco percepiti
Soluto la mafia
L'attività organizzata
Auto bisognosi in
Questi anni degli anni che ci hanno preceduto
Di una sensibilizzazione culturale profonda
Che facesse capire
Entità del fenomeno
Che si svegliasse coscienza anche politiche
Che non volevano vedere
Che non si volevano accorgere
Che magari tendevano a pensare
Semplicemente a quelle che erano i singoli episodi di violenza o di criminalità ma non a comprendere la trama che c'è dietro
La capacità di intervenire di sostituirsi allo Stato le istituzioni come contropotere organizzato sul territorio quindi questa rete
Che soltanto un'attività di conoscenza di penetrazione culturale
Riscoperta di fatti può fare emerge con chiarezza se non ci fosse stata questa attività
E questa sfida a conoscere a denunciare a vedere
Non ci sarebbe stata neanche l'attività della magistratura o dagli organi inquirenti perché questa è nata proprio sulla spinta di una percezione di un problema molto forte molto profondo
è ugualmente per quanto riguarda il terrorismo per quanti anni non si è voluto vedere al terrorismo per quanti anni si reggeva su schemi di alloggi
Il la realtà del terrorismo e si tendeva a negare
Quello che stava crescendo nelle fabbriche quello che sta crescendo nei luoghi di lavoro come realtà brigatista
Che si vedeva invece come un dato puramente diciamo così da minimizzare o da legge soltanto la chiave la provocazione politica
Il fatto di leggere capire denunciare il fenomeno è stata la necessità di fare emergere il fare svegliare nostra società che ripeto per tanti anni fino all'omicidio Moro aveva negato nell'ufficialità nella cultura della politica l'essenza del problema
Quindi ripeto una capacità di fare emergere questi dati e fare lavoro di verità vera di inchiesta vera testimoni di verità testimoni di consapevolezza rispetto a quella che è la realtà
La sua vita civile ed al mondo alla politica questo
è il dato su cui noi oggi rendiamo omaggio prete io
Penso che un grande sforzo che dobbiamo compiere NASA società per tutti gli strati sociali per tutte le professioni e uscire dallo schema
Lo schema per cui vede i magistrati sono tutti di un certo tipo sono tutti politicizzati i giornalisti sono tutti di un certo tipo i i commercianti poi di sindacalisti ore lavorative dipendenti o i politici questa schematizzazione
La nostra capacità se vogliamo realmente migliora la sua società e di entrare in ognuna di queste categorie capire che ognuna di queste categorie celibe nel male
Ci sono le persone valide le persone che cercano di dare un contributo reale le persone che invece
Non c'è come fare questo c'erano magari in pigrizia rispetto alle date ai dati consolidati questo il grande sforzo cioè cercare di entrare dentro ogni categoria
E riesce a fare in modo di vedere una categoria il merito
L'impegno la volontà di creare fatti realtà nuove ecco questa è la grande sfida lo chiedo di fare nei confronti la categoria di cui ho Papaccio batte vuole dei politici
E vogliamo farlo nei confronti e le altre categorie dunque spesso magari si creano dei meccanismi conflittuali qualche volta i politici litigano con i giornalisti e ci si si grano questi questi muri da una parte e dall'altra la realtà vera
E che bisogna sempre guardare in faccia alle persone quello che le persone esprimono
Quello che riescono a dare e saper comprendere che non c'è mai
Nessuna categoria da etichettare in un modo o in altro modo ma bisogna sempre guardare in profondità quello che sono le persone che compongono questa categoria
Concludo dicendo che
Se da queste persone a questi eroi moderni
Prego ad avere un sentimento di memoria e di attaccamento profondo perché se non ci fossero stati questi eroi moderni noi oggi avremmo una società molto peggiore e molto più pesantemente minata di quella che conosciamo ci lamentiamo molto di come oggi l'Italia e abbiamo anche ragione
Ma se non ci fossero stati questi eroi moderni
Oggi una società se questa molto più votammo dato è negativa questi eroi moderni ci hanno difeso dal totalitarismo ci hanno difeso
Da quello che è il tentativo di
Penetrare dentro le varie realtà delle nostre istituzioni per corrompere e per fare diventare un fatto criminale questioni dove eroi moderni ci consegno una grande possibilità di costruire una nuova Italia se oggi ci sono parchi aperti
Perché nostre istituzioni siano realmente adeguate ai valori democratici da cui noi partiamo da cui noi ci dobbiamo fondare questi parchi aperti sono stati molti aperti da questi eroi che si sono sacrificati per tutti quanti noi ringrazio
Adesso dottor Vincenzo Pellegrini della Commissione italiano dell'UNESCO
Porto
Al Sindaco e via alle autorità presenti saluto e agli organizzatori e ai Comunisti Italiani il ringraziamento
L'apprezzamento e l'ammirazione della Commissione nazionale italiana per l'UNESCO
L'UNESCO e e minuto al grande pubblico nei Paesi occidentali prevalentemente per la la tutela del patrimonio culturale
Nei Paesi in via di sviluppo invece per la sua azione nel settore dell'educazione e per l'ambizioso obiettivo di raggiungere nel due mila quindici un'educazione di base per tutti
Ma l'UNESCO e qui è la spiegazione della mia presenza qui non bisogna dimenticarlo e anche l'unica agenzia delle Nazioni Unite nel cui mandato
Compaiono espressamente la comunicazione e l'informazione
Infatti la CIG dell'acronimo sta sitter cultura ma sta anche per comunicazione e per informazione e non è fuor di luogo di di ricordare
Che le strategie relative all'informazione sono state all'origine
O la prevalenti origine della più gravi crisi che negli anni ottanta ha conosciuto l'organizzazione con l'uscita da essa degli Stati Uniti d'America e del Regno Unito
Nel mille novecentottantanove
Dopo la caduta del muro di Berlino l'UNESCO rafforzo il suo impegno per la libertà di stampa e a questo fine organizzo in tutte le regioni del mondo in cui sono ripartiti gli Stati membri una serie di seminari per l'esattezza cinque
Dedicati appunto alla libertà di stampa
E alla costruzione di media indipendenti e pluralistico
Il risultato
Fu l'adozione di alcuni testi di riferimento che poi hanno trovato l'approvazione di tutti gli Stati membri
E ricordiamo qui
Una storica fondamentale
Dichiarazione approvata a difesa della libertà di stampa quella del tre maggio mille novecentonovantatré
A Wind o ex capitale nella della rapina
E ricordo di questa dichiarazione
Che
è stato posto alla base della giornata odierna
Nell'ottantanove dunque
Con l'adozione della nuova strategia di comunicazione da parte della Conferenza generale l'UNESCO ha rafforzato il suo contributo alla presa di coscienza delle libertà di espressione di informazione come un fondamentale diritto umano
Arrivederci mi perdoni come fondamentale diritto umano
Oggi
Attraverso
I cinque seminari regionali al cui a cui ho accennato
E si sono tenuti tra il mille novecentonovantuno il mille novecentonovantasette
L'organizzazione ha giocato un ruolo chiave
Nel far crescere la consapevolezza dei professionisti dei media e decisori politici dell'importanza di questi principi
Le dichiarazioni e i piani di azione che sono nati dei seminari regionali
Hanno costituito la cornice per l'azione dell'UNESCO volta a costruire un ambiente di media democratici
L'agenzia
E inoltre continuamente fornito assistenza all'organizzazione sul territorio che i media nell'ottica di porre in essere degli strumenti normativi
Strumenti normativi con gli obiettivi di assicurare un flusso indipendente di informazioni
Di garantire l'indipendenza vittoriale e l'autonomia finanziaria è invidia
Infine di costruire sistemi di tutela dei professionisti che nessi media operano e abbastanza evidente che la natura e la struttura dell'organizzazione hanno rivolto queste azioni prevalentemente I Paesi in via di sviluppo
Tra i momenti da porre in evidenza
Nel percorso dell'UNESCO a favore della libertà di stampa mette conto nel
Mette conto ricordare nel mille novecentonovantatré l'istituzione della giornata che oggi celebriamo
Per ricordare appunto come ha detto testé la data delle prime delle dichiarazioni conclusive dei seminari cioè quella
Quelli
Tra i programmi faro quelli designati quelli destinati non tanto a tracciare una via quanto
A fornire una particolare visibilità ad una o più problematiche linguaggio UNESCO
UNESCO
Vanno ricordate la creazione di un gruppo consultivo sulla libertà di stampa
Istituzione del mille novecentonovantasette del premier Mocanu per la libertà di stampa e la creazione nell'ottobre del mille novecentonovantotto dell'Osservatorio sulla Società dell'informazione
Che ha subito varie modifiche strutturali che è stato sviluppato per divenire un portale che offre accesso le risorse in linea sulle questioni etiche
Giuridiche socio-culturali
Politiche associate allarghiamo società dell'informazione adesso è stato già è stato già ricordato il premio mogano sulla e l'attribuzione
Alla
Giornalistica alla giornalista messicana redazione serie
Lidia cacio di vero
Occorre a mio avviso ricordare in questo ambito che il premio avuto una cosa valenza particolare perché l'impegno di questa giornalista
Si è rivolto non solo contro fenomeni di corruzione non solo contro fenomeni malavitosi ma anche in particolare
Contro un ambito specifico della malavita vale a dire ha combattuto fortemente la pedofilia e la pedofilia scritti
Qualche riflessione sulle linee attuali di azione dell'UNESCO l'UNESCO
è una realtà se così si così si può dire così spesso viene definita in senso positivo però una realtà visionario spesso
Di essa si parla come di un'utopia necessaria
Un'utopia che finisce per rivelarsi estremamente concreta
Il programma erbacce alte per il biennio due mila otto due mila nove
Prevede per il settore comunicazioni informazione in un bilancio
Quale quello dell'UNESCO che tutto sommato modesto circa trentadue milioni di dollari a cui si affianca una previsione di oltre quarantadue milioni di euro e di risorse Strabbace ettari
L'azione del settore indirizzata verso un magro Obiettivo così definito
Edificare delle società del sapere inclusive inclusive
Grazie all'informazione e alla comunicazione nel programma si snoda attraverso due strategie articolate attorno a due priorità assetto RAI settoriali biennali
La prima e favorire una comunicazione libera e indipendente e pluralista l'accesso universale in formazione e la seconda e promuovere delle applicazioni innovative delle tecnologie dell'informazione della comunicazione
Indirizzate verso uno sviluppo sostenibile
L'azione
Della Cordella organizzazione quindi si sviluppa per promuovere un ambiente favorevole alla libertà di espressione per favorire l'accesso all'informazione
Per promuovere lo sviluppo di media liberi indipendenti pluralistica e la partecipazione delle comunità ad uno sviluppo sostenibile attraverso dei media comunitari cioè che dalle comunità nascano rafforzare il ruolo della comunicazione dell'informazione
Nello sviluppo della mutua comprensione della pace della riconciliazione in particolare nelle zone
Di conflitto e di post-conflitto
Nell'ambito del primo degli assetti ho segnalato la promozione e la di difesa egli della libertà di stampa come diritti
Fu da mentale universale della persona umana vedrà delle azioni volte a rafforzare i diritti e la sicurezza dei giornalisti
Il sei reso internazionali e regionali e locali che assicurano la sorveglianza monitoraggio si così Puglia vuol dire
Della violazione della libertà di espressione
Assicurando
Con ogni con la massima forse è possibile il seguito queste questioni presso i singoli Governi interessati
Un altro percorso sarà quello dello sviluppo di norme etiche e professionali rigorose prevalentemente da realizzarsi attraverso un'autoregolamentazione volontaria degli uomini dei media
L'UNESCO opera per trasformare i servizi pubblici di radiodiffusione identità indipendenti sul piano editoriale anche qui
Costruendo strumenti giuridici di garanzia
Inoltre l'Organizzazione curerà in questo biennio il potenziamento di media elettronici pubblici
L'accesso universale informazione
Vede l'UNESCO impegnata nell'assistenza agli Stati membri
Per la messa in opera
I quadri di azioni di orientamento delle politiche di informazione
Promuove lo sviluppo di media di media liberi e questo si svolge attraverso il programma internazionale per lo sviluppo della
Comunicazione
In concreto
Questo si svolge attraverso una serie di programmi prevalentemente rivolti I Paesi in via di sviluppo e
Proprio prima alla vigilia della giornata odierna
Sono stati approvati ben settanta progetti che hanno queste funzioni di stimolo che ho sinteticamente accennato
Tutti nei Paesi in via di sviluppo
Venendo
Al tema odierno
Occorre finalmente riflettere su questo orribile strumento di censura che costituito tra violenza contro i professionisti inizia
Anche solo perché anche solo potenzialmente possono rendere pubbliche notizia interpretazioni delle stesse graditi ha un potere talora politico talora economico talora e spesso francamente malavitoso
Le fonti come già abbiamo potuto vedere non sono concordi o perlomeno non mi sembrano tali
Sul terribile bilancio degli attentati soprattutto di quelli conclusi con esito mortale nei confronti degli uomini dei media nel corso del due mila sei
Assumendo i dati della Federazione Italiana giornalisti centosettantasette professionisti assassinati nel corso dello scorso anno
Occorre sottolineare che l'uso della violenza con esiti letali sta diventando nel mondo uno sbrigativo mezzo censorio
Occorre sottolineare che questo si inserisce in un quadro in cui le ha
Anche le organizzazioni malavitose hanno sviluppato delle tecniche comunicative ed un marketing delle aspettative e della notizia
Tali da condizionare in partenza l'azione del giornalista
E tali conseguentemente da favorire l'isolamento delle voci fuori dal coro e il contrasto del campagne mediatiche non graditi
Anche rilevanti inficiando le allegre dici la credibilità
Può certamente capitare di perdere la vita per fatti accidentali disgrazie ma la verità e che nella maggior parte dei casi stiamo parlando di uomini di donne che non sono stati vittime di circostanze fortuite
Fare il corrispondente di guerra a fare delle corrispondenze su sommovimenti sociali o catastrofi naturali comporta dei rischi ma spessissimo la morte e frutto di un assassinio dovuto ciò che il giornalista ha scritto che può scrivere minacce atti di violenza assassini sono percorsi sempre più frequenti in tutto il mondo
Purtroppo gli indicatori che emergono da tutti gli osservatori internazionali
Vanno in questa direzione una direzione alla quale sembra compagna arsi e questo è particolarmente grave
Anche una riduzione della sensibilità dell'opinione pubblica
Sulle tematiche della libertà di stampa
E una diffusa diminuzione delle capacità critiche di fronte messaggi spesso sovrabbondanti e ripetuti che provengono dalle più diverse fonti non sono dei dei segnali anche perché sembrano corrispondere ha una percezione diffusa nella realtà più sensibili e davvero
La giornata odierna proposta come giornata della memoria prova purtroppo che il nostro Paese non esente da percorsi che hanno come esito la violenza su chi lavora nei media
Occorre essere grati all'Unione nazionale cronisti italiani per aver avuto il coraggio con una giornata come questa voluta in una sede di grande visibilità
Non solo di ricordare e questo è doveroso chi per il proprio impegno professionale ha lasciato la vita ma anche di lanciare un messaggio forte perché questi sacrifici non debbano ripetersi e perché una informazione libera non debba
Avere come condizione il mettere a repentaglio la vita
Queste aggressioni sono dei crimini particolarmente odiosi
E occorre riflettere su di un fatto
Essi sono un vulnus non solo ad un uomo non solo da un professionista ma da un lato l'intera professione dall'altro a tutto il Paese che vede violati le basi della convivenza civile il proprio sistema giuridico
Un diritto internazionalmente costituzionalmente garantito e più in generale naturale equilibrio dialettico che alla base la democrazia
Non bisogna inoltre trascurare l'effetto intimidatorio una uccisione è un messaggio minaccioso un segnale di pericolo per tutti coloro
Che trattano quell'argomento quel tema quella notizia
Ecco cosa intendevo dire quando ho parlato di violenza come strumento censorio
Ho detto che la violenza contro il giornalista colpisce la società civile
Ed è una minaccia per la democrazia una violenza contro il giornalista è una violenza contro tutti noi e contro ciascuno di noi
Non dimentichiamo che la valenza del diritto umano libertà di espressione è duplice
Perché non si tratta solo di proteggere la libertà di parola o di diffusione di informazioni DD ma anche il diritto di ricevere le informazioni di cercarle di confrontarsi con essi
Un dato deve far riflettere e qui concludo è un dato globale ma temo si tratti di un dato a cui anche il nostro Paese fornisce un suo contributo
Negli ultimi quindici anni secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti sua oltre cinquecento assassini che sono stati commessi nei confronti di giornalisti sicuramente ragione della loro attività professionale
Solo un quindici per cento ha trovato dei colpevoli dichiarati tali dalla giustizia dei vari Stati grazie
Nonostante le mie premesse abbiamo parlato troppo nove troppo a lungo adesso chiedo no a chi vuole parlare dei familiari
Di prendere il microfono che porterà la la collega Valentina e di pronunciare il nome in
Per la registrazione
Non c'è
Così
Buongiorno e grazie per la possibilità di dire solo pochissime parole io mi chiamo Elena fa da mio padre era Giuseppe Fava scriverne lavora la terra
Vi ringrazio però
No mi dovrete fare nozionale perché oggi ho sentito qua parole molto importanti molto belle anche delle promesse che per noi che abbiamo alle nostre memorie
Dolorose ma forti perché se siamo qua vuol dire che non ci consideriamo più vittime perché queste quello che io da venticinque anni a questa parte cerco di
Raccontare di dire a tutti
Io credo che
Debba essere detta una cosa che forse qui e dai davvero tanti giornalisti vivono con la scorta
Tanti giornalisti non hanno la libertà di scrivere il concetto etico che raccontava e di cui il pesava era fiero e spiegava che cosa fosse per lui il concetto etico di giornalismo questo esiste
Però dobbiamo anche dire che è molto molti giornalisti e molto giornalismo oggi trova delle barriere nel campo dell'editoria
Non ce ne sono la mafia la camorra agli atti di terrorismo ci sono anche i padroni editori che è bloccata il mercato
Parlare allora
Sono maestro volevo solo ricordare
No no anni noi
Familiari che siamo come una famiglia purtroppo
Ma chi è qui presente come giornalisti ai giovani che sono presenti
Che è il concetto di continuare a fare informazione giusta serena equilibrata ma che spesso si incontrano anche contro queste barriere e quello dovremmo ogni tanto invitarli questi signori però
Sentire cosa hanno loro da raccontarci non solamente le nostre verità grazie
Collega
Emilio Rossi direttore del TG uno
Ferito dalle Brigate Rosse
Credo di aver molte cose da dirvi
Quando il fatto che mi riguarda è avvenuto era il tre giugno del settantasette io da meno di un anno direttore del TG uno era al
TG uno cantautrici erano dei frutti della riforma della RAI settantacinque settantasei
Per quanto mi riguarda insieme ai colleghi quindi vedo qualcuno tra cui
Roberto Morrione avevamo cercato di dare
Al TG uno questa per strategica e che
Per quell'epoca forse aveva un qualche qualche rilievo cioè quello che
Qualunque fosse la bandiera
Vic che qualcuno che ciascuno di noi
Sentiva come la sua il modo migliore per onorarla forse non quello di fare favori a quella bandiera
Ma di fare bene quel che doveva fare nell'interesse di tutti siamo riusciti parte non so
Fatto si è che le
Tre giugno mattina
Mentre percorreva a piedi
E via Teulada per andare al lavoro dico a piedi perché alcuni giorni utilizzavo la macchina altri no a seconda
Che fossi fosse un po'più forse un po'più in anticipo stavo leggendo un libro con una vecchia mia consuetudine
Di legge anche per strada mi pare che fosse masse portieri di Ingrao
E quando ho visto venire su un marciapiede di sinistra quello meno frequentato una coppia uomo e donna e al dal diciotto giugno giubbotto visto spuntare la canna di una qualcosa che doveva essere una mitraglietta
Il resto poi avvenuto tutto in in una successione che comprime tutto e se ne è seguito
Un trasporto all'ospedale mi ricordo se può essere una curiosità che siccome i due giorni precedenti era toccata
La stessa sorte da due colleghi per uno a Genova e Montanelli a Milano
Mentre ero in sull'ambulanza
E evidentemente avendo perso il sangue avevo perso anche un po'la lucidità
Ebbi la sensazione di aver sognato tutto che invece stavo benissimo che non nel mio letto
Mi rendevo è faceva anche il ragionamento già ho sognato questo perché ieri e avantieri sono successi questi fatti a carico di due colleghi
Poi però e quindi mi esso chiudevo gli occhi ricordo
Pensando che ha previsto
La mia stanza di di di cassa
Viceversa esso appunto sorprendendo lividi le tendine l'ambulanza e allora capi dia verso di aver sognato di aver sognato il sogno al quadrato che è uno dei
Del dei topos più frequentati da certa nelle Filosofia psicologi
Poi sono seguiti sei mesi di ospedale e per fortuna all'indomani del sesto mese all'una o all'indomani della dimissione ho ripreso
Il mio lavoro dico per fortuna perché
Lavoro è un grande medicina se no mi sarei forse i malinconici
I
Tre anni fa in due a Cortina ho incontrato
La trentuno uno all'attentatore perché è tra i pentiti tra i
Debbo dire pentiti da
Da tempo c'è stato così civile scambio di battute
Cosa debbo dire che
La parte
La vita personale la mia non è cambiata un granché
E credo che il perdono cristiano
Finisce qui sia stato anche facile perché siamo tutti dei personaggi strani
Che a volte è più difficile perdonare un qualcosa di modesto ma che ci ha ferito permane
Che non magari chi addirittura messo a rischio la nostra vita
Invece per quanto può ricordare la comunità certamente concordo con quanto è stato detto stamane
Credo che fatti di questo genere ma ma più gravi dei miei
Siano in qualche modo un'autentica del fatto che l'allora la professione del giornalismo non è poi quella cose quella cosa a me puramente nascere un'aria e
E del tutto fu utile che spesso sì si pensa in Cina
Vuol dire che si fa anche qualcosa di
Di Serio qualcosa di importante qualcosa che comporta dei rischi e quindi anche delle responsabilità
L'altra e ultima cosa
è che evidentemente ripensando a quegli anni allo spreco
Di fitte di di di di valore di generosità alla devastazione che ne è seguita e che ancora oggi
A mio giudizio non è interamente
Rimarginata e ne viene un grande monito contro le tutele le ubriacature i viola grazie
Allora
Io sono Giovanni Impastato nel frattempo di Peppino Impastato ucciso dalla mafia il il nove maggio del mille novecentosei
Da
Orgoglio
Grazie alla Federazione della stampa italiana in ordine
Dei giornalisti per questa
Cioè per questa giornata di memoria perché
Cioè io sono convinto
Ma siamo un po'tutti convinti che la memoria di fondamentale importanza qualcuno diceva che
Un Paese senza memoria non può mai avere un futuro cioè Peppino mio fratello credeva molto nei man sì di comunicazione infatti inizia proprio la sua attività
E come giornalista a metà degli anni Sessanta
In un momento veramente difficile
Dove parlare di mafia era
Impossibile
Quel giornale erano dei fogli dattiloscritti non c'era il computer per non era un giornale come quelli che ci sono oggi e Luigi è riuscito quando meno
A mettere in evidenza
I rapporti fra il potere politico che la mafia
Diciamo che Pepino ha messo in crisi quel sistema è stato ucciso il nove maggio
Del mille novecentosettantotto
Prop il giorno quanto è stato ritrovato il cadavere di Aldo Moro
Ucciso proprio
Da comunicatore da giornalista
All'interno di Flavio mentre lavorava all'interno del Mario impegnato all'interno di Claudio ha otto con le sue trasmissioni con l'arma dell'ironia
Dove è riuscito a mettere in crisi la mafia cioè dove veramente riuscito a far perdere consensi sociale alla mafia
Io credo che questo
Diciamo quando l'informazione viene fatta in un certo modo io credo sia importante e poi quello che dopo successivamente quello che è successo Peppino inizialmente inizialmente viene considerato terrorista
Purtroppo
Inizialmente scusate
La stampa non ci ha aiutato molto pochissimi giornali
Che hanno portato in quel periodo hanno portato avanti un'informazione alternativa grazie a quei pochi giornali poi siamo andati avanti siamo al dati avanti gli occhi deporre ingraziare ora tutti debbo ringraziare l'ordine dei giornalisti per averlo riconosciuto come giornalista
E credo che questo sia
Un fatto importante un'altra cosa ci tengo a precisare
Di aspetto tutti il nove maggio
Fra qualche settimana perché noi abbiamo organizzato una grande manifestazione nazionale contro la mafia
Dove
Dove un cioè in un forum molte ematico affronteremo soprattutto
Il problema dell'informazione grazie
Giancarlo Siani aveva ventisei anni forse del più giovane dei giornalisti scusi non si sente molto bene il sì il dottor case anni
Si Gianfranco lavoravano
Giancarlo Siani aveva ventisei anni quando fu ucciso nell'ottantacinque
A Napoli
Possa credo che fosse il più giovane dei giornalisti che c'è questo libro
Giancarlo scriva sulle pagine del mattino ma non sulle pagine del mattino quelle importanti
Riscriva piccoli articoli sulle pagine dicono ha convocato il Mattino da un Paese che si chiama Torre Annunziata
E non pensava di stare in guerra
Invece in guerra c'era
Suo perché raccontava quello che in quegli anni nella nostra città atto Annunziata
C'è una raccontare e cioè le lotte fra Van camorristici
Sì mentre papà o tre sono eccetera io ho visto questa giornata e di grande importanza perché la memoria importante aggiungerei l'impegno l'impegno per ricordare questi giornalisti giovani meno giovani uccisi
E questi giovani colleghi che ho visto tanti qua stamattina adesso purtroppo andati via mano tanto giovani forse come Giancarlo
Tanto motivati io alloro chiederei di ricordare questi loro colleghi e di ricordarvi con l'impegno nel fare bene il loro mestiere
Altrimenti
Non ha senso fare quello che fate
Io due come di giorno detto tutti prima e l'emozione e la stessa perché come
Come solo chi come noi vive una cosa del genere Saccà la nostra vita e ferma quel giorno perché tutto è cambiato da quel giorno in poi ed è cambiata la vita anche dei nostri figli quindi ragazzo hanno conosciuto il nostro nostre vittime
Beh portiamo dentro questa questo target di questa sofferenza
Che ha un senso si
La memoria di questi giovani colleghi anzi non giovani ha un senso o nell'oggi Otto e mezzo di diciotto doppiamente inutile per cui veramente chiedo ai giovani colleghi giornalisti di oggi
Di
Leggessi questo libro di guardare quelle storie di entrare in quelle questo in quei racconti
Giancarlo scritto quasi mille articoli odora un serata guardate diventate ci dentro e sia quello un monito per fare meglio e il al meglio possibile vostro mestiere grazie
Sono il fratello di Giovanni Spampinato giornalista allora
Giovanni fu ucciso a Ragusa nel mille novecentottanta Giovanni fu ucciso a Ragusa nel mille novecentosettantadue
Perché si ostinava a scrivere delle notizie sgradite a personaggi potenti
Che altri non pubblicavano
La sua storia la potete leggere su questo libro che anch'io vi invito
A leggere e dice e anche il mio ricordo personale
Io ho preso la parola per ringraziare anch'io io organizzatori di questa giornata
Che
Completa idealmente il percorso iniziato a Palermo con
Il giardino della memoria
Con questa iniziativa avete il resto nobile omaggio i nostri morti e hanno i familiari avete fatto un regalo che giunge insperato che ci aiuta a vivere
E a continuare nel ricordo delle nostre vittima
Io personalmente mi stavo ormai era assegnando a pensare che toccasse solo a noi familiari a noi superstiti Piangerelli piangere queste vittime dimenticate
Questo pensiero forse più di ogni cosa in questi anni mi ha amareggiato mi ha fatto pensare che il dolore che io i miei cari abbiamo sofferto la perdita che abbiamo subito fossero solo dolore privato
Lutto personale i padri madri figli fratelli consorti
Oggi
Qui voi che rappresentate il mondo del giornalismo
E i rappresentanti delle alte cariche della Repubblica con questa
Cerimonia ci avete detto che non è così
Che il nostro dolore e anche il dolore del giornalismo e della Repubblica
è una grande consolazione e un abbraccio pubblico che mi accomuna e mi fa sentire vicino ai parenti delle altre vittime infra sentire apparentato a persone che non conosco che vedo oggi per la prima volta
Mi fa sentire fratello non solo di Giovanni Spampinato ma di tutte queste undici vittime e di tutti i giornalisti minacciati censurati
Costretti a vivere sotto scorta nella nostra Italia non i lontani Paesi dove ancora si deve costruire la democrazia
Credo di interpretare un sentimento comune nel dire che oggi
E un
Grande passo avanti che si è fatto e permettetemi di dire che vorrei che fossero qui a condividere
Il balsamo di questa giornata anche i nostri carichi familiari che non ci sono più e che hanno sofferto insieme a noi questi tutti
Dunque io vi sono grato
La gioia di oggi mi fa dimenticare la solitudine la testa l'amarezza di questi anni
Sono stati anni terribili ma non vale la pena recriminare
Non si addice annoi vittime alzare la voce
Voglio solo dire che ora che avete dato inizio a questa opera
Sono certo che farete il possibile per non lasciarla incompiuta per impedire che il tempo cancelli la memoria di queste vittime le riduca nomi senza volto e senza storia
Questo è un compito superiore alle nostre Forze di familiari ed i superstiti e importante che abbiate deciso di assumerlo voi
Ho fiducia che sapete tenere viva con continuità la memoria di questi giornalisti e che saprete farlo nel modo più efficace e più semplice
Facendo conoscere la loro vita i loro sogni il loro impegno civile
Quello che animava ognuno di essi
Invitando tutti a riflettere su ognuna di queste tragedie civili affinché non abbiano a ripetersi affinché nessun giornalista debba mai chiedersi se per evitare rischi personali
Non ci sia niente di meglio da fare che lasciare le notizie nel cassetto grazie
Carlassara essere all'esiguità opulenti
Sulle
Guido cui lei
Morto in Bosnia quindici anni fa volevo ringraziare a nome di tutti tale mia famiglia tutti voi grazie
Signora Daniela Lucchetta Schifani grazie
Scusa buongiorno a tutti io sto la voglia di Marco Lucchetta un giornalista che marca ripartire
Per decenni fa
E
Io volevo dire soltanto a queste ho sentito delle case molto belle delle parole bellissime da Totti poi vi ringrazio perché sono qua ma soprattutto voglio fare un appello
E Marco ad un altro credendo elaborando per il servizio pubblica e ci credeva in servizio pubblica io vorrei che i servizi a fondo pubblica o false difesa sfalsa rispettata ma soprattutto difesa grazie
Valentina marittimi
Salve io sono ti col fanno il figlio di Beppe Alfano
Volevo associarmi a Elena farla quello che ha detto non c'è verità mette così purtroppo anche gli editori si mette di traverso
Però volevo dire una cosa
Se questi giornalisti sono morti sono tanti e perché quando scriveva anno sono stati lasciati soli sicuramente non hanno avuto copertura sono stati lasciati soli
La lotta alla mafia e si fa scrivendo si fa scavando nella verità qualora la magistratura deficit nell'andare a cercare la verità il giornalista il compito di scavare e di cercare la verità
Un'altra cosa che volevo dire che la lotta alla mafia non si fa semplicemente costituendosi parte civile solo i processi al racket ma lo si fa costituendosi parte civile anche le categorie nei processi di giornalisti uccisi dalla mafia
Dove non ci siamo ritrovati soli
Io e quindi non abbiamo avuto
Larghe nell'acquisizione parti civili gli ordini di categoria assolutamente
Dopodiché mi auguro che questo Stato italiano
Sappia dare una degna risposta lo dico da figlio di giornalista I familiari di Enzo Baldoni chi è morto è ancora lo Stato non ha dato risposte familiari Enzo Baldoni spero che lo Stato sappia fare questo sforzo
Buongiorno sanata sita Pecorelli la sorella del giornalista Carmine Pecorelli
Molto orgogliosa di essere qui oggi perché finalmente mio fratello è rientrato nel novero dei giornalisti accreditati e dei giornalisti veri che hanno perso la vita per dire la verità
Si sa ci sono voluti scusatemi ma sono emozionata anni di processo di processi perché per far capire chi era realmente Mino
E vorrei
Così brevemente leggerne soltanto una piccola parte della compressione del processo di Perugia abbiate pazienza
Carmine Pecorelli era giornalista vero voce era un giornalista vero la Corte ritiene che Carmine Pecorelli con i pregi e difetti insiti nell'altra natura umana
Sia stato un giornalista appassionato del suo lavoro sicuramente schierato sul fronte politico e imposizione antagonista la sinistra ma non per questo indulgente verso la parte politica alberi vicina
Preparata indipendente profondo conoscitore della situazione politica italiana di chi faceva un'analisi lucida
B ed è perciò
Perdere anni convocata oggi
Sono Giulio Francese sono figlia di Mario Francese
Giornalista
Ucciso a Palermo il ventisei gennaio dal settantanove
Sono Giulio Francese sono fratello Giuseppe francese
Morto suicida ma
Nessuno
Nessuno può dire che non sia
Anche l'una vittima di mafia senza il suo sacrificio
Senza il suo come dire
Ricercare
Ardentemente per tanti anni la verità non ci sarebbe stato giustizia su Mario Francese se fatto del male a leggendo tutto il
Le carte di di mio padre
Ha portato sul tavolo dei magistrati dopo tanti anni
Come dire una una verità che
Che poi
Come dire se si è rivelata
Concreta e ha portato o apportato
Alla alla condanna e del dei mandanti e del degli omicidi di mio padre tutto questo evidentemente
è costato è costato un prezzo ed è costato come dire alla sua implosione interna
E la e la sua la sua fine non ricordo perché anche un giornalista avuto riconoscimento dell'ordine post mortem e quindi un collega che non figura in quello in quella leggo che però mi piace ricordare
Così come mi piace ricordare tutti i colleghi che hanno perso la la la vita insiti in Sicilia colleghi sui quali purtroppo presto è caduto il silenzio
E colleghi
Uccisi dal piombo uccisi anche dal silenzio colleghi
Spesso o comuni e morti quindi due volte
Alcuni ancora senza giustizia dopo tantissimi anni mai abbiamo avuto come dire la fortuna tra virgolette di avere un processo e delle condanne dopo ventidue anni tanti ancora inseguono questo sogno di di giustizia
Il senso il CIPE
E non sappiamo e lo sanno tutti che significa che cosa la mortificazione che si prova
Lo sappiamo tutti io ricorda ancora la felicità della signora De Mauro che è qui davanti a me che saluto in occasione del ventennale della morte di mio padre
Che è stato un atto di ribellione contro il silenzio l'abbiamo fatta a Palermo ha voluto radunare tutti i familiari di tutte le vittime di tutti i giornalisti uccisi in Sicilia dalla NATO e cioè sono venuti tutti questo momento
Per unire le nostre sofferenze ma soprattutto per ricordare che queste persone esistevano poco fa dal Boca diceva che il giornalismo voi e la cartina da fare una sola di un Paese dalla città ad un Paese che pensa lei quel Paese che ignora il sacrificio di otto giornalisti in una regione per tantissimi anni anche da parte del come dire del
Dei colleghi mio padre della della
Dalla Federazione dell'ordine eccetera per molti anni c'è stato un silenzio su questa realtà come se otto giornalisti uccisi in Sicilia non
Non facessero notizie
Io non lo dico polemicamente ma lo dico soltanto perché me lo sono messo alle spalle oggi le posso dire con serenità questa cosa perché come diceva
La figlia di per fama bisogna costruire bisogna come dire mettersi intorno alle spalle e costruire su su questa nascere qualche cosa che dia un significato un senza queste morti
Ecco allora che la memoria
E questo è un traguardo prestigioso
Cui si è arrivato cambiati perché io voglio sottolineare l'importanza e dello del dal ruolo dell'UNCI in Sicilia che ha permesso appunto di come dire di coltivare la speranza
E quel giardino dalla memoria che è stato il primo passo a Palermo è stato come dire il giardino della memoria della speranza
Memore speranza che io identifico perché voglio dire la memoria
Non è un atto retorico
è importante che delle nuove generazioni sappiano e conoscano la memoria però il primo atto di giustizia
La memoria è un atto che dobbiamo tenere presente per dare un senso a queste a queste vite
Per tutte inseguendo un sogno di verità e di giustizia quindi è giusto ricordare i nostri morti e giusto ripeto fare anche autocritica sul silenzio
Che che che che è stato come dire che si è perpetrato per troppo tempo io spero che ci sia anche un'autocritica su questo ma ripeto lo dico senza polemica importante che
Questa giornata la memoria rappresenti in qualche modo come dire un primo passo perché ripeto la memoria oltre come dire che trasmettono messaggio che non regge generazione importante per i nostri morti perché appunto
E la presenza un primo elementare atto di giustizia per tutti quanti rappresenta in qualche modo un modo per arrivare le loro sacrificio e per dire che loro morta non è una e non è stata la morte senza senso grazie
Richiamo al dottor
Sono il fratello di vita autonoma
Allora
Quando avete letto l'elenco dei giornalisti scomparsi
Il nome del mio fratello insieme a quello di Graziella Di Palo sono state citati a parte in quanto scomparsi
Quindi oltre a al danno anche la beffa nel senso che non abbiamo mai saputo che fine abbiano fatto i nostri congiunti
C'è stato un ruolo strano dei nostri servizi segreti leader lo definisco strano perché efficientare oltre ma chi conosce le vicende della storia sa come sono andate le cose
Su questo fatto ad oggi sussiste ancora il segreto di Stato
Non sappiamo per mano di chi
Siamo stati fatti sparire se siano su primati queste due persone
Cerco al pari di tutti gli altri stavano facendo un reportage restavano cercando di coniugare la verità succede sulla situazione non nazionale
Loro erano appassionati
Del mondo palestinese
Ero più più volte ci siamo recati in più posti
E per mano di chi
Ho
Contro chi
Stessero lavorando contro certamente non contro l'informazione
Forse contro dei gruppi di potere
Traffico delle armi e droga quant'altro
Voce da voi saperlo con precisione abbiamo dei sospetti abbiamo delle
Delle idee
Io devo ringraziare la Federazione della stampa per questa iniziativa devo ringraziare Serventi Longhi che non vedo perché altre volte ci è stato vicino
Però vorremmo che si arrivasse alla verità
Vorremmo il vostro aiuto per arrivare a questo grazie di tutto
Se non ci sono altri interventi in sala
Leone Zingales Presidente connessi siciliani
Uno dei promotori di questa giornata ci parlerà del giardino alla memoria di Palermo
Allora intanto vi chiedo
Di seguire con attenzione perché questa è praticamente
Un appello rivolto ai familiari delle vittime
In quanto il gruppo siciliano
L'Unione cronisti ha voluto pensare per prima cosa i familiari delle vittime perché sono loro che hanno pagato
E sono loro che oggi soffrono questa condizione
Di
Parenti tra virgolette dimenticati ma devono sapere che da ora in poi l'Unione cronisti
Sarà sempre a loro fianco
Oggi è un grande giorno
Un giorno storico
Per la prima volta in Italia infatti qui in Campidoglio a Roma Capitale d'Italia ricordiamo i nostri morti
E li ricordiamo tutti siano messi stati uccisi dalla mafia o dalla camorra trucidati nel bel pieno di una zona di guerra
O dal terrorismo da ogni forma di terrorismo nazionale o internazionale
Oggi ricordiamo cronisti inviati i collaboratori di giornali e agenzie di emittenti operatori tv tecnici radiotelevisivi freelance
Validi rappresentanti del mondo la Libia Marsilio scusate i colleghi in fondo alla sala che stanno lavorando
E ringrazio la loro presenza o se potete per favore abbassare un po'il tono perché non si sentono gli oratori grazie
Ringrazio chi è rimasto in sala non soltanto tre familiari perché una giornata reggere Hosseini la ricostruisce tecnicamente con tutti questi discorsi o la passerella non ci interessa non siamo qui per passerelle ho visto politici che si sono seduti e se ne sono andati e non è giusto perché è irrispettoso nei confronti dei familiari e non soltanto delle
Oggi non è soltanto una giornata rituale non si vuole commemorare
Così intermodale o perché normale prassi quella di ricordare tanto per omaggiare i nostri colleghi
Oggi
E ne sono testimonianza alcuni dei cronisti rimasti feriti invidia agguati ed infine i miei familiari delle vittime vedo che i figli madri nipoti
Riuniti per la prima volta tutti insieme oggi stiamo celebrando la prima tappa di un percorso di memoria che dovrebbe segnare all'inizio di un lungo cammino che è quello di rendere omaggio doverosamente vostri colleghi e non soltanto a parole
La giornata della memoria rivolte cronisti uccisi da mafia e terrorismo e il naturale proseguimento di un percorso che il gruppo siciliano dell'Unione cronisti ha intrapreso già da alcuni anni sul versante della legalità e della lotta alle varie illegalità
Io spero che questa giornata venga riproposta annualmente magari con una formula che spinga cittadini dal nostro Paese
Nell'esempio diverse articolazioni scuole università mondo accademico redazioni giornalistiche e mondo dell'informazione in generale mondo del lavoro pubblico e privato almeno una volta
Nel corso dell'anno dedicare un momento al ricordo dei nostri colleghi uccisi dalla barbarie avevamo pensato ad un francobollo commemorativo ma siamo andati a sbattere contro il muro della burocrazia
Ma non demordiamo i cronisti non si arrendono mai e tanto meno il Presidente per l'UNCI Guido Columba a quale va il ringraziamento del cronista siciliana
Dell'intera categoria realistico
Resa o di
Non demordiamo perché sulla questione del francobollo non ci arrendiamo e lo richiederemo al Ministero competente
Nel luglio del due mila quattro qualche giorno dopo la mia elezione a Presidente regionale undici mi sono detto nessuno ha mai pensato alle vittime della mafia tutte le vittime dai giornalisti ai sindacalisti dai magistrati
Hai rappresentanti dalle forze dell'ordine sino i civili
Con una iniziativa fuori dagli schemi
A nome del Consiglio direttivo dell'UNCI ho parlato di queste idee vertici della Sezione palermitana dell'Associazione magistrati
E quindi abbiamo coinvolti abbiamo coinvolto i magistrati perché non era mai accaduto una cosa del genere in Sicilia ma nel resto dell'Europa su questi temi chiesi
Perché non ricordare tutte le vittime con la piantumazione di un albero
Magari in un sito confiscate ai mafiosi
Dopo qualche giorno arrivo la risposta i magistrati si dissero d'accordo con il progetto dei cronisti e si scelse l'attuale in fitto di Ciaculli il prefetto coinvolti anche il Comune di Palermo per quel che riguardava gli aspetti di manutenzione e di polizia il sito scusate vi sto facendo perdere ancora tempo ma
Tecnicamente è giusto che
Comprendiate il percorso perché si arriva oggi alla giornata della memoria e non negli anni passati come tutti i colleghi dovevano fare i tre Lippi giornalisti in genere si ricordava i giornalisti nei siti locali la regione Sicilia a Milano a Roma ma mai una cosa del genere perché turnisti hanno dato la vita per noi per la società non soltanto per la loro redazione
Ed ecco che lo storico momento arriva il cinque gennaio due mila cinque l'ultima carta che ho finito però scusate anche la mia dose di adrenalina ma l'arrabbiatura è forte l'arrabbiatura per un passato che non ha rispettato i nostri colleghi
Ecco che il cinque gennaio alla presenza di Claudio Fava fu piantato un albero ricordo lo sacrificio di Giuseppe farlo
E nello stesso sito trasferimmo dalla collocazione originaria di piazza tredici vittime L'Ulivo dedicato al Giudice Paolo Borsellino e alle altre cinque vittime della strage
Alla cerimonia intervenne anche al segretario nazionale dell'UNCI Romano Bartoloni il quale nel suo discorso pose l'accento sulla iniziativa straordinaria che i cronisti siciliani avevano appena intrapreso nella lotta contro la mafia
Gli alberi ho spiegato quel giorno rappresentano il simbolo della speranza
Le radici di ogni arbusto contribuiranno ad alimentare la memoria dei caduti ed inoltre si riqualifica era una porzione di territorio siciliano spesso dimenticata dalle istituzioni e dagli stessi cittadini di Palermo
In questo luogo a Ciaculli il quindici giugno due mila sette si è recato il Capo dello Stato ricordo ancora con emozione alle parole che ci ha rivolto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Bravi cronisti state facendo un buon lavoro andate avanti così continuate su questa strada
E stiamo continuando cari amici cari colleghi
Questa è la seconda tappa l'Unione cronisti
Di comune accordo con l'Associazione magistrati sta offrendo a tutta la comunità al Paese direi
E quindi non soltanto i siciliani
L'idea di un luogo dove gli alberi costituiscono e costituiranno il segno tangibile Varenne del sacrificio di coloro che sono stati uccisi dalla mafia so perché facevano il proprio dovere
E perché credevano i valori di giustizia di legalità
Dal giardino di Ciaculli si è passato a questa giornata
L'Unione cronisti e concludo si pone all'attenzione del Paese con due testimonianza che non sono solo simbolica
Sono il segno tangibile di una precisa volontà dei giornalisti quotidianamente impegnati a raccontare i fatti di cronaca la volontà di offrire al Paese e soprattutto alle giovani
Relazioni attraverso la memoria con la giornata e attraverso la speranza di un futuro migliore con la piantumazione degli alberi nel giardino di Palermo il ricordo di uomini coraggiosi
Che credevano i valori sani dalla società per un mondo migliore un mondo senza mafia senza guerre senza terrorismo senza prepotenze grazie
Per le conclusioni Romano Bartoloni
Presidente del sindacato cronisti romani
Ma mie conclusioni non ci sarà
Ci sarà un brevissimo accenno ha un aspetto fondamentale di questa giornata che grazie alle testimonianze dei familiari dei colleghi è stata la privata nella maniera giusta e più sentita
Questa giornata la memoria non si conclude qui non può concludersi qui non deve concludersi
La memoria la memoria come ha detto il capo se dello Stato
Deve rimanere vive vitale ma non basta che rimanga viva e vitale deve essere coltivata per essere coltivata le testimonianze vanno portati in giro laddove è possibile far sentire
La loro voce la nostra voce ma a volte la voce
Dei giornalisti e io parlo in genere scuole eversiva ma intanto cominciamo caro Presidente dell'ordine dalle nostre scuole di giornalismo nelle scuole il giornalismo queste testimonianze possono essere importanti e fondamentali perché da loro può avvenire quell'indicazione in più
Quel salto di qualità in più che può dare un senso le nostre scuole di giornalismo che molto spesso assomiglia ad altre scuole quando tali non devono essere
Ma l'altro aspetto il rovescio della medaglia per questo
Ringrazio la sorella
Di Claudio Fava che ha detto una cosa importante è una cosa che si è accennato e chi peggio ma deve essere sostenute portata avanti dai nostri rappresentanti sindacali della Federazione dell'ordine
è quello che riguarda gli eroi sconosciuti i cronisti che sono impegnato
Nelle trincee di un'informazione di tutti i giorni e che soffrono soffro i gravi disagi non solo all'interno del redazione perché il mondo delegazione sta cambiando radicalmente e profondamente perché si va verso una diffusione è un tentativo di fusione di cambiamento il precariato
Dall'altro il rapporto con l'esterno vedete ma ci troviamo di fronte a una profonda mutazione genetica dell'informazione che tenta sempre più a diventare comunicazione
Il sistema dei poteri il mondo della politica dell'economia hanno scoperto il fai da te della comunicazione che
Li avvantaggia
Riporta direttamente a contatto con il Circolo del cittadino e giorno dopo giorno si tenta di sbarazzarsi della mediazione giornalistiche perché i circoli speranze la merce giornalistica
Perché pesa
Il
Il lavoro dei cronisti come come cani da guardia del potere come critica al potere
E di fronte a questa situazione crescono i tentativi
Difensore di voglio imbavagliati di intimidazione non sono cose di poco conto anche quelle che sono successi in questi giorni perché il mio discorso potrebbe sembrare generico
Quello che ha riguardato per esempio Santoro su quello noi siamo divisi anche all'interno della stessa categoria quel richiamo aver portato Grillo e la le le parole di Grillo
Da una parte del suo discorso nella servizio pubblico
Ma quelli del servizio pubblico i telespettatori devono finire sotto tutela i cittadini sono
Abili e capaci di intendere e di capire di capire la differenza fra il bene del mare ora questo richiamo
Che è stato fatto apre diventa perciò ci fa riflettere molto ci divide però ha un senso è come l'altro aspetto del garante la comunicazione che interviene
Troppo spesso conserva garante della privacy
Che interferisce nel nostro lavoro secolo anche al di là del necessario forse per giustificare una presenza di questa storia comunicazione Autority diffuse
Su quale sul quale ci sarebbe molto da dire che non sono abbiamo cominciato noi
Ad avere dei riserva cominciato io ricordo bene Presidente la Repubblica
Scalfaro l'altro aspetto quello delle dichiarazione dei redditi che avvenisse ha creato tutte queste volerne quotidiano
Ma considerate che queste dei persone sono già pubbliche perché nell'anagrafe i cittadini nei comuni sono a disposizione qualsiasi cittadini è ora che rimbalza sono
Sull'informazione sulla cooperazione crea scandalo questo sono spetti che devono far riflettere queste il rischio che corriamo tutti i giorni nel nostro mestiere anche quando siamo a tu per tu mafia affianco della magistratura
Delle forze di polizia
Nelle nostre inchieste giudiziarie gli assi che esso
Ricorriamo continuamente dei rischi perché da una arte c'è la magistratura che vorrebbe frenare la nostra invadenza che molto spesso ci intimidisce
Con cercando di estorcergli il nostro segreto professionale
Addossando civile reati che non dovrebbero
Riguardare l'informazione ma semmai del loro ruolo e profondo e le difficoltà che molte volte voi abbiamo con le stesse Forze dell'ordine con la quale una volta
Sì corsi collaborava con lealtà degli apporti oggi dalle conferenze stampa nasce in tutto il contrario di tutto e ci mette a rischio la professione
Non può per farla lunga
Come ho promesso e quindi concludo quindi si portiamo avanti ragionando proprio a tutti i giorni anche nel nostro ambito anche nelle scuole regionali ma soprattutto dobbiamo vigilare
E stare accanto agli errori sconosciuti che sono i nostri colleghi che vivono la vita di questo mestiere bello e difficile tutti i giorni grazie