Presentazione dello studio sulla stampa in Italia elaborato dall'Ufficio studi della Fieg

Buongiorno buongiorno a tutti
Grazie a tutti presente
Grazie al
Presidente al segretario nazionale della Federazione nazionale della stampa grazie a tutti voi
O il
Compito di leggere un messaggio che mi è pervenuto proprio letteralmente in questo momento
Da parte del
Ora non più Sottosegretario
Alla Presidenza del Consiglio onorevole levi caro Presidente in occasione del convegno odierno della firma convegno che coincide con la chiusura della mia esperienza di Governo
E al quale non posso partecipare essendo a Torino per la Fiera del Libro desidero far pervenire a lei e tramite sua gli editori italiani il mio ringraziamento per lo spirito di fattiva collaborazione
Con la quale avete accompagnato il mio lavoro nel confermarvi la mia intenzione di proporre in Parlamento
Il testo del disegno di legge sull'editoria approvato dal Governo
Nella legislatura appena trascorsa mi auguro che questo lavoro frutto di un'amplissima consultazione alla quale la firma portato un fondamentale contributo
Posso offrire in quello spirito di collaborazione tra tutte le forze politiche tradizionale
Sui temi della stampa la base per realizzare quella riforma di cui l'editoria italiana ha bisogno
Tengo a ringraziare l'onorevole levi per la fattiva collaborazione che effettivamente
Abbiamo avuto in questi ultimi anni
In cui lui
Ha tenuto un importante posto di responsabile per i problemi dell'editoria
Non so se lo posso fare ancora formalmente ma
Dalle notizie che mi pervengono onorevole Bonaiuti avrà
La delega per l'editoria anche con
L'onorevole Bonaiuti abbiamo avuto una fattiva
Collaborazione proficua collaborazione nelle gli anni in cui lui detenuto questo incarico del precedente Governo gli faccio ogni augurio per via
La sua missione che sono sicuro che continueremo gli eccellenti rapporti di collaborazione che abbiamo avuto con lui per il passato tengo infine ringraziare
Le aziende
Che con i loro dati
Permettono alla firma di presentare questa suo annuale rapporto sullo stato dell'editoria della
Carta stampata
L'anno scorso
In questa stessa circostanza
Mi ero espresso
Dicendo che il settore
Dell'editoria non attraversava l'editoria
Per la carta stampata non non attraversavo un momento particolarmente favorevole
Che temo che quest'anno occorra ripetere le stesse parole se mai con un accento di maggiore e non certo di minore preoccupazione
L'andamento del del comparto nel suo complesso non è favorevole
Sotto il profilo economico abbiamo
Una crescita globale dei ricavi che molto bassa
Mentre
La crescita dei costi di produzione è alta
Se prendo gli ultimi dati nel due mila sette a fronte del due mila sei abbiamo
Un aumento complessivo dei ricavi dell'ordine dell'uno virgola quattro per cento per un aumento dei costi di produzione dell'ordine del sei per cento allora se i costi
Progrediscono quattro volte di più di quanto non progredisce il ricavo voi capite che la situazione del comparto
E problematica
Non è un fenomeno unicamente italiano come voi sapete benissimo
Ma
In Italia a le sue particolari caratteristiche dei a quelle che noi dobbiamo guardare d'altronde anche altri dati confermano
Questi elementi di preoccupazione dato generale che su sessanta aziende che si riferiscono trentotto sono col bilancio in attivo ma ventidue sono col bilancio in rosso
Che se noi prendiamo con diciamo settore per settore
Noi vediamo
Che il
Tasso di distribuzione della stampa pagamento
Sia in ambito quotidiana
Sia nell'ambito periodico
Che nel due mila sei aveva complessivamente registrato qualche segno di miglioramento e o stazionario come nel Area dei quotidiani o addirittura inflessione e spesso in flessione anche preoccupante
Come nell'area di periodici in particolare per i settimanali ma anche per i mensili ma in particolare per il settimanale
Quindi da tutto questo emerge un quadro di evidente preoccupazione
Al quale
Io credo che sia assolutamente necessario porre rimedio
L'informazione attraverso la stampa è uno degli elementi essenziali della cultura di un Paese
Non è immaginabile un Paese civile di buon livello culturale nella quale la stampa sia in declino ripeto non siamo solo noi
Vediamo questo fenomeno riprodursi sostanzialmente in tutta l'Europa
E anche nel continente americano nel Nord America in altri parti del mondo non si verifica in particolare in Asia
Ma è qualche cosa con la quale dobbiamo fare i conti
Vi sono anche in questo quadro
Preoccupante vi sono anche degli elementi positivi che che non debbono essere trascurati
Un elemento positivo è dato dalla capacità degli imprenditori di intercettare le possibilità e le potenzialità delle interconnessioni tra
Vari mezzi informative
Che spesso
Non solo diversificando i loro prodotti
Ma diversificando i prodotti spesso si contribuisce a rafforzare anche
Il prodotto dalla carta stampata e questo è un fenomeno direi abbastanza nuovo alla quale bisogna guardare con attenzione che certamente molti
Editore in particolare evidentemente i maggiori che hanno
Maggiori potenzialità di investimento dei
E di e di
E di
Produrre nuove nuovi prodotti e me immettere nuovi prodotti sul mercato ma anche
Medi imprenditori hanno hanno attuato
L'altro dato positivo direi forse il più importante e la crescita della dell'indici di lettura
La crescita degli indici di lettura che contrasta con la stazionarietà o addirittura con il declino degli indici di distribuzione di vendita è un dato positivo nel senso che la
Propensione a leggere
Resta
La propensione a spendere e questo è anche un effetto della congiuntura
E stazionario diminuisce certamente in un momento di
Difficoltà congiunturali come quelle che in questo momento si stanno attraversando la propensione a spendere in un comparto che non è un comparto di primissima necessità e di primissima necessità culturale
Ma non è di primissima necessità esistenziale evidentemente
Questo dato questo dato Delli aumento degli indici di lettura è obiettivamente un dato
è un dato positivo a questo dato chiaramente contribuisce quell'altro fenomeno che senz'altro è positivo
E che vede l'Italia che certamente non occupa un posto importante nella graduatoria
Della distribuzione dei giornali quotidiani dei periodici e dove invece l'Italia occupa una posizione di tutto rispetto e quello dalla stampa gratuita stampa gratuita
Un
Un incremento è una
Capacità di espansione
Veramente molto significative tale che si siede intorno al venticinque per cento nel corso dell'ultimo anno rispetto all'anno precedente
Questi sono
Certamente dei dati positivi
Sul dato economico complessivo
L'incidenza della pubblicità
In declino
Gli ultimissimi dati quelli che sono apparsi e feci Pino e il nel nelle ultime ore confermano questi elementi di preoccupazione
E nel complesso da questo punto di vista noi vediamo che rispetto a dieci anni fa
Quando l'incidenza della pubblicità sui ricavi era dell'ordine del cinquantacinque cinquantasei per cento in Italia
Se e adesso del quarantacinque quindi la parte che la pubblicità fornisce all'equilibrio finanziario delle imprese e in regressione
Allora in questo in questa situazione perché ho definito di preoccupazione nella quale peraltro ci sono anche degli elementi positivi ai quali guardare
Evidente perché
Le aspettative dell'editoria sono
Di avere anche da parte adesso del nuovo Governo attuale ci rivolgiamo
Con delle aspettative di avere non certo dei sostegni a pioggia
E che che dica Beppe Grillo
Del sostegni mirati per dare a un comparto industriale come quello dell'editoria lo stesso tipo di sostegni che hanno altri comparti industriali perché ripeto l'editoria è fondamentale
Per la cultura di un Paese civile
Vi sono anche altri settori culturali che ricevono dei sostegni quindi non si vede perché
L'editoria non ne debba avere
Dal Progetto di disegno di legge presentato dall'ultimo Governo quale riconosco come l'ho detto già prima Sottosegretario Levi di essersi fortemente impegnato
Tutto ciò che è uscito un taglio di quelli sostegni ai
Agli abbonamenti alle sottoscrizioni che sono uno dei cardini della fidelizzazione del cliente alla carta stampata
Tutto ciò che è uscito è quello non certo per colpa dall'onorevole levi ma il dato e poi questo allora io credo e mi auguro
Che
Che questo Governo metta mano
Una riforma dell'editoria che
Francamente da tempo dovuta
Se ne parla da anni ci sono stati due legislature che hanno visto due disegni di legge non arrivare in termine perché
E questo è l'aspetto preoccupante perché apparentemente
Non c'è una grande sensibilità rispetto a questo che può fare un disegno di legge ma può fare tante cose
Oltretutto eliminare certe distorsioni
Che di o di carattere fiscale o di carattere legislativo
Che che impediscono la necessaria flessibilità
Alle impresa
Può sollecitare attraverso vari modi un maggiore spirito di lettura nelle giovani generazioni
Può e io credo che questo sia un dato importante
Ecco perché risponda fra l'altro è un desiderio molto diffuso nell'opinione pubblica attraverso
La pubblicità legale ampliare la chiarezza e la trasparenza dell'azione pubblica in un Paese
Pubblicità legale ha un ruolo importante attraverso la conoscenza
Degli appalti e via discorrendo come voi sapete ma vi è tutto un grande comparto al quale ci si potrebbe rivolgere io credo che
L'opinione pubblica italiana
Sarebbe altamente interessata ad avere maggiore chiarezza su uno mi nessun chi nomina chi e dove
E perché
E questo campo della chiarezza della trasparenza anche da un punto di vista legale a mio giudizio può essere assolto solo dalla carta stampata
Dico questo come uno dei possibili provvedimenti poi ci sono tante altre cose si potrebbero fare
E questo è sostanzialmente il mio pensiero ma io adesso affiderò a
Come al solito dal dottor Menè che l'autore del rapporto
Il
Il compito di illustrare i singoli dati con maggior chiarezza e anche attraverso l'ausilio
Nelle slide
Un'ultimissima parola fra gli elementi
Perché mi sembrano positivi
Vi è quello della conclusione del contratto Poligrafico che è recentissima
E che certamente un elemento di chiarezza dell'avvio
Del negoziato per il rinnovo del contratto giornalistico
Sul quale io non voglio fare delle previsioni perché previsione sono sempre se non sempre a causa di solito di
Più di problemi di quanto non li risolve ma ma per il quale io credo che si possa
Ragionevolmente dire di essere ottimisti
Perché il clima che lo sta circondando e costruttivo e io credo che in questo periodo trascorso che mi rendo conto è stato un periodo difficile
Entrambe le parti
Giornalisti editori abbiano
Certamente raggiunto maggior consapevolezza di quali sono i problemi reali che ci si pongono davanti come avete visto i problemi ci sono sono molti ma certamente determinato dello spirito
Del
Di volerli affrontare in modo
Chiaro efficace e costruttivo vi ringrazio molto per la vostra attenzione che passo adesso la parola al all'amico Ferdinando
Veniamo
Signore e signori buongiorno farà lo sono il solito perché ormai da qualche anno
Fra qualche anno si occupa di
Di presentarvi questo studio
Pregherei
Qualcuno di di spegnere viene un po'di luce il così vediamo meglio
Ecco io ho già fatto un danno ecco
Io quest'anno volevo voglio cominciare questa così questa illustrazione di dati
Con questi dati che sono quelli della relazione generale sulla situazione economica del Paese perché
Perché normalmente si dice e questo lo dicono anche i giornalisti lo scrivano che in Italia i giornali non vendono non sono
Non dico non sono letti per solventi ma non vendo perché sono fatti male
In realtà il problema del Paese anche in relazione ad alcune
Ad alcuni richiami preoccupati dell'ex Ministro dei dei beni culturali
Sullo stato della della cultura in Italia
Mettono in evidenza come e non sono soltanto i giornali nella spesa delle famiglie
A ad aver avuto un calo ma in realtà tutte le spesi per ricreazione cultura in Italia
Come vedete nel due mila rappresentavano il sette e cinquantadue per cento di
Un cento spesa delle famiglie nel due mila sei
Sono diventate il sette per cento i libri dei giornali hanno mantenuto meglio per le posizioni in rapporto a questa spesa dall'uno al settantanove all'una e cinquantasette ecco questa è un'introduzione per sfatare
Quello che a mio avviso è un luogo comune i primi dati di quest'anno sulla spesa per ricreazione cultura addirittura confermano questo andamento negativo della spesa complessiva
Per quelli che in realtà
In Italia almeno
Dobbiamo considerare consumi marginali certamente
La la la situazione economica complessiva
E i primi dati sui consumi di questo due mila otto confermano che la situazione è grave
In termini quantitativi quest'anno abbiamo avuto una flessione nei primi tre mesi dell'uno virgola sette per cento che mi pare un dato significativo sui consumi e questo ovviamente avrà ripercussioni sul nostro così come in generale su altri settori
Ma per
Beni e servizi di carattere culturale la flessione è stata notevolmente superiore più del doppio di quella media
Ecco questo è un segnale d'allarme e
Che bene lanciare perché in realtà e in questo Paese forse
Si investe poco in cultura ed informazione effettivamente
Quello che è stato sottolineato da molti trova riflesso direi quasi speculare in questi dati
Andiamo a vedere poi il nostro settore come vedete
Queste sono i dati di vendita dei quotidiani
Dalla partiamo dal due mila dal due mila al due mila sette noi abbiamo perso oltre i cinquecento mila copie
Di
Di vendite medie giornaliere
Devo dire che comunque nonostante la crisi in questi ultimi tre anni c'è stato un incremento nel due mila e sei nel due mila sette comunque siamo ancora al di sopra dei livelli
Del
Del due mila e cinque
Non è che sia un dato estremamente confortante ma in fondo questo dimostra che la stampa quotidiana nonostante tutto presta e stampa pagamento tiene
E nonostante le famiglie per comprarsi giornale ogni giorno debbano affrontare una spesa
Che oggi ha un suo peso
E adesso andiamo a vedere la situazione è un po'quella che accennava al Presidente ricavi e costi operativi ma mentre essa segnalare soprattutto un dato ed è questo il rapporto tra fatturato al margine operativo lordo come vedete
In questi ultimi tre anni ha avuto una discesa notevole considerate che tra il due mila e qua per il due mila e quattro il margine operativo lordo rappresentava più del dieci per cento del fatturato
E
In questi ultimi tre anni è passato al tre virgola sette per cento il dato questo è preoccupante perché significa che il
Costo del venduto nettamente
A o perlomeno sta arrivando a livelli insopportabili e
Erode soprattutto le capacità di investimento del settore nel suo complesso
Andando avanti
Quello che aveva accennato il Presidente ecco praticamente nel nostro settore su sessanta
In prese editrici di cui abbiamo considerate bilanci per un totale di testata Intini circa settantaquattro
Nel due mila sei gli ultimi dati disponibili è aumentato il numero delle imprese in perdita si è verificato però un incremento degli utili però questo è dovuto a Omar partita
Come dire non propriamente dedite a viale cioè stato un
Un'operazione di circa novanta milioni di euro che è interessato a un'azienda ma
Non
Un introito di esercizio ma un provenienza da cessioni insomma di quote capitale e quindi se dovessimo eliminare da questo dato quei novanta miliardi in realtà
Ci sarebbe stata una flessione degli utili complessivi dell'ordine anno su anno ovviamente del tre quattro cinque per cento
Quindi questo dato non deve trarre in inganno ecco
Uno
Così ed è il dei dei delle entrate e delle aziende editrici di quotidiani ma anche di periodici che ha contribuito a sostenere il settore nell'arco di tutti questi anni
Sono è stato rappresentato dai prodotti collaterale
Sono andata un po'avanti
A devo dire di in generale che i prodotti collaterali almeno i prodotti i ricavi da con l'ATER tali diversi dai libri in una certa misura hanno ottenuto perché nel due mila sette sono aumentati ancora dell'uno virgola tre per cento
La flessione più ampia c'è stata invece nei ricavi da Colle da collaterali collegati e libri
E la flessione è stata del cinque per cento in totale i ricavi accollare laterali nel due mila sette hanno perso un uno virgola nove per cento in totale sulla fatturato
I ricavi da collaterali che erano tredici virgola sei per cento nel due mila e quattro sono diventati il dodici virgola quattro per cento nella due mila sette
è evidente comunque che questa partita rappresenta o
Comunque un una risorsa che ha una valenza strategica per le aziende editrici perché siamo sempre di più di fronte entrate che rappresentano il dodici per cento del fatturato
Andando avanti e qui entriamo su un capitolo doloroso sul quale ci ripetiamo e torniamo ad anni che come vedete non è stato risolto
Nella struttura dei ricavi delle imprese editrici noi siamo il Paese al mondo insieme come vedete a la Grecia che me la son persa
E mi pare il Portogallo dove gli abbonamenti rappresenta nove per cento aderente qui le cause da
Da evocare sono tante abbiamo un sistema distributivo
Che evidentemente non riesce a stimolare
La crescita di questo che viceversa sarebbe un
Un settore della distribuzione fondamentale perché per le imprese editrici significherebbe
Una capacità di prevederei livelli produttivi in anticipo
Sul piano finanziario risorse in anticipo
E quindi e anche una migliore possibilità di operare sul piano del marketing comunque qui quindi siamo di fronte a una delle cause
Prevalentemente esternare al settore quindi quella che chiama in causa l'efficienza dei servizi del Paese
Che impedisce questi il decollo degli abbonamenti ovviamente guardiamo alcuni Paesi
No andiamo in Giappone in Corea dove siamo a livello e novantacinque per cento
Ma comunque nel nord Europa abbiamo livelli ottantaquattro per cento ottanta più otto per cento
Il cioè anche Paesi che non sono fortemente sviluppati come degli ex Paesi diciamo dell'area
Esse vuoto a
Insomma sono ancora dell'est Europa ma non so più nell'area uniformi chiamiamo Unione Sovietica comunque anche questi hanno dei livelli che
A noi sarebbe sommamente piacere a vere
Non so Bulgaria venite annualmente al cinquanta per cento l'Estonia sessanta per cento a questi ovviamente sono Paese
Anche anche la Francia che forse tra i paesi
Dove gli emendamenti sono meno sviluppati comunque a un livello che è del trentadue per cento e quindi
è quattro volte quello italiano ANCE
Andiamo avanti con
Un altro aspetto qui abbiamo i dati sul costo del lavoro il costo del lavoro nel complesso non è non ha avuto degli impedimenti fortissimi
Cioè siamo intorno al due per cento nella due mila sei anche nel due mila sette
Il
La fonte di costo più rilevante è stato quello dalla Carta
Intorno all'undici per cento seguendo un po'l'andamento dei mercati internazionali delle materie prime voi sapete bene sono tutte in tensione
Però nel nostro settore il costo del lavoro per ha detto sta sempre a livelli molto elevati e considerate che qui dentro
Su questi novantasette mila seicentoquarantuno euro all'anno ci sono giornalisti e poligrafici insieme
E
Praticamente il doppio
Della costo però ha detto che si registra nelle due mila e quindici società che Mediobanca rileva ogni anno
Quindi è questo settore in termini di costi per l'ha detto a degli oneri oggettivamente molto elevati e le società che rivela Mediobanca
Sono società grandi medie
Ma Società che
Hanno detto i livelli retributivi abbastanza elevate
Adesso altro settore dove i problemi non mancano e quello dei periodici
E qui vediamo la la struttura dei ricavi editoriali come vedete la pubblicità nei periodici nel due mila sei andata abbastanza bene certamente meglio e quotidiane
Nel due mila sette i quotidiani e sono andato a meglio mentre periodici hanno avuto una decelerazione al due cinque per cento
Purtroppo in questo primo trimestre dell'anno
Mentre i periodici sempre i dati sono di stamane sono aumentati intorno al sette per sei sei sette per cento
I quotidiani invece hanno subito una flessione soprattutto i quotidiani dal pagamento dell'ordine del tre per cento ma quel che più forse preoccupante
è che la commerciale nazionale cioè la pubblicità più ricca in termini di fatturato nei primi tre mesi del due mila otto ha avuto una flessione quasi al nove per cento il che
è un dato oggettivamente preoccupante
Comunque questa tabella mette un altro dato in luce come le vendite nel settore dei periodici non siano andate brillantemente ci sono state rendite delle copie
Delle flessione sia nel due mila sei nel due mila sette apporto a un calo dalla diffusione e quindi la pubblicità in generale ha recuperato come incidenza sul totale delle vendite
Ecco quanto vi accennavo prima
Nella due mila sette i settimanali hanno subito una flessione del quattro virgola due per cento ovviamente questo è un campione omogeneo di testata settimanali quello che hai radiante elevata AIDS
Analogo andamento anche se meno pronunciato
Per i ministeri intorno al quattro per cento quindi questi sono tavole che avevano bisogno
Di grande illustrazione sono evidenti di persone e questo una tabella che noi presentiamo ogni anno il discorso che accennavo prima cioè questo è un paese nel quale
Esiste un sostanziale il dualismo non soltanto sul piano economico ma anche sul piano culturale in realtà
Noi analizzando le vendite dei quotidiani per aree geografiche vediamo dove sono i punti più sensibili
Al nord siamo
A un livello anche se leggermente in flessione del centoquattordici copie ogni mille abitanti al centro siamo ancora sopra le cento quattro copie
Dalle Regioni meridionale siamo intorno ai sessanta copie ecco questo mi sembra che sia abbastanza evidente di come i problemi sono soprattutto sul piano
Di un intervento efficace
A mio avviso sulla scuola ma anche sulle famiglie per stimolare i giovani soprattutto ma alla vettura ad avvicinarsi alla carta stampata
Questa divaricazione ovviamente si ripresenta anche questo riguarda i periodici anche intermedi
Lettura perché l'indice di penetrazione che dal settanta per cento al nord del sessantacinque per cento al centro
Scende al cinquantatré per cento al sud
Questo riguarda i quotidiani e qui c'è un'inversione analoghe considerazione indice di penetrazione abbastanza elevato
Alla nord alla Centro cinquanta per cento grosso modo scenda al trentatré per cento al sud
Questo un quadro internazionale non è una tabella perché molto affollata molto leggibile noi siamo qua
Copie diffuse per mille abitanti adulti questi sono gli ultimi dati della one però guardo Association ogni aspetto Emas
L'Italia e qui però c'è anche la free press dentro praticamente diffonde cento novantaquattro copie ogni mille abitanti se considerassimo non soltanto la stampa a pagamento la percentuale scenderebbe a cento
Ecco questa è
Sono i Paesi privilegiati come vedete i soliti Danimarca Giappone Svezia Norvegia e Paesi dell'Europa del nord più
Svizzera
E Giappone
è è evidente
Qui c'è un grosso gap da colmare chissà mai quando questo potrà avvenire
Questo a ecco questo è un discorso però interessante perché questa tabella la riportata anche il Censis nella sua ultima relazione
Sulla situazione sociale del Paese
In realtà il Censis mente in evidenza come
I lettori disinformazione quotidiana comunque veicolata quindi
Stampa pagamento free press e quotidiani che forniscono informazione on line sia
Piuttosto elevata anzi molto elevata questo settantanove virgola uno per cento persone che lego almeno un quotidiano indipendentemente dal mezzo che lo veicolare dal mezzo che il veicolo all'informazione quotidiana
Significa che mediamente sono quaranta
Un milioni di persone
Su uno ovviamente le persone adulte Consigliere personali da quattordici anni in su sono circa quarantuno milioni di persone del
Ho coloro che
Leggono informazione veicolata dai quotidiani e questo
Testimonia che in realtà il veicolo a prescindere dal mezzo
Resta fondamentale nel panorama dell'informazione
A proposito di rottura di quotidiani ha fatto un salto automatico come vedete questi l'aspetto positivo che accennava al presidente Biancheri cioè
Che in termini di lettura e qui il salto è particolarmente evidente nel due mila sei quando
Audipress inizia rilevare anche la free press comunque è un trend continuamente in aumento
Come vedete l'indice di penetrazione è andato sistematicamente aumentando
Dal trentotto virgola nove per cento del due mila e uno siamo passati al quarantaquattro virgola uno per cento
E questo e ci sono gli aspetti consolanti questi non lo sono perché mentre nei quotidiani e probabilmente anche sotto la spinta della fare presto si è determinato un incremento di indici di lettura e quindi degli indici di penetrazione
Lei settimanali in realtà negli ultimi due anni c'è stata una flessione nel due mila cinque l'indice di penetrazione era quasi del cinquantuno per cento siamo scesi a quasi il quarantasette per cento al due mila sette
Analoga considerazione vale per
I mensili
La quarantasette virgola cinque e qui cioè sta c'è stata una contrazione più rilevante al quarantadue per cento
Adesso questo ecco il capitolo pubblicità come vedete l'Italia il Paese dove
La
Televisione e devo dire questo dato al cinquantaquattro per cento come vedete del paese dove la televisione a una percentuale di mercato pubblicità che è più elevato
Mentre questi sono quotidiani e questi sono i periodici la stampa
è esattamente in una situazione opposta rispetto a quella degli altri Paesi nel due mila sette
La televisione ha subito una certa erosione di quota è passata intorno al cinquantatré per cento
Però in questi dati non sono inclusi quelli delle tv satellitari le tributo satellitari nonostante siano
Televisioni a pagamento e quindi fruiscono di un canone animo incrementato notevolmente in questi ultimi in questo ultimo anno il loro fatturato pubblicitario comunque la televisione nel complesso
A fine due mila sette primi due mila otto è tornata intorno a questo dato
Questo comunque e una una caratteristica strutturale di un mercato che oltretutto la recente direttiva europea quella che a consentito alle televisione
Di utilizzare forme nuove di pubblicità come il prodotto placement che è un tempo in televisione era vietato in quanto considerato alla stregua di pubblicità subliminale quindi ingannevole in realtà con l'ultima direttiva europea
è stato ritenuto lecito anche si con
Con qualche limite ma e i limiti sono sostanzialmente inefficaci
A nostro avviso ovviamente
Questo è un fenomeno positivo cioè come la pubblicità in termini e di valore se si è arricchita Grazia alla colore come vedete
Il coloro che avevano mai e soprattutto in valore la pubblicità prevalente come compiti
è molto evidente
Tra l'altro il colore che sembrava riguardare principalmente alla pubblicità nazionale si è estesa anche alla pubblicità locale
Che ha avuto un tasso utili incremento
Addirittura superiore a quella nazionale certamente o un una una tendenza che ha oltretutto ha contribuito
Se non intermedi spazi ma certamente in termini di valori e di fatturato a
Come dire attenere sui i ricavi delle aziende di tecnici
Però il colore e anche è stato un investimento estremamente oneroso per le aziende editrici e proprio in presenza di un'esigenza di investimenti crescente sono venute a mancare risorse che in passato esisteva
Credito l'imposta sugli investimenti e in particolare e addirittura anche sul piano del credito agevolato
Questo è il nuovo fenomeno di cui peraltro si giovano anche i quotidiani e qui siamo al due mila sei due tre per cento in realtà come quota del mercato pubblicitario oggi internet è intorno al tre per cento
Del mercato pubblicitario questa affronto internazionale trattò sempre dai dati della one e
Bisogna dire che in questo dato ci sono anche i quotidiani perché internet perché era stato avvertito inizialmente come competitor più volte mentire per la stampa in realtà
Anche oggi una risorsa oggi appunto come aveva accennato anche prima si va affermando un concetto di tolta l'audience nel senso che
L'informazione viene veicolata con tutti i mezzi che i gruppi editoriali e non hanno a disposizione e quindi
Basta considerare che nella in quei quest'anno in questa relazione un capitolo abbastanza corposo l'abbiamo dedicato a questi problemi
Nelle prime sui nei primi cento siti web venti
Per contatti e pubblicità sono in mano editori di quotidiani
Ecco questo è un po'il fenomeno d'occupazione del settore non abbiamo assistito a questa tabella dall'indicazione di come settore anche si sia trasformato
La popolazione Poligrafica ha continuato gli ultimi dati che avevamo a disposizione erano questi a
A diminuire quindi è un calo continuo nell'arco qui consideriamo sei anni ma se andiamo indietro il calo è ancora più consistente
Mentre
Come vedete la popolazione giornalistica nome non è diminuita anzi
Anche nel due mila e sei aumentata all'uno virgola sei per cento i quotidiani né nei quotidiani nei periodici l'unica leggera flessione si è
Verificata nelle agenzie di stampa
E con questo attorno alla pagina iniziale e vi ringrazio e noi ovviamente siamo a disposizione per tutte le domande che vorrete farci grazie
Nessuna domanda al Presidente
L'acqua chiama in causa
Tutto chiaro
Non ci resta che piangere del Che nostro la nostra autorità
Ecco
Come CRA
Aggiungere
No stavo cercando di capire meglio solamente a riguardo a quelle che sono richieste per quanto riguarda il Governo perché ce lo sa i due disegni di legge non sono state presentate una Bonaiuti sopra tono era fare dal sottosegretario e uno da Larry come diceva giustamente il Presidente
E però avevano due natura in realtà un po'diverso non sono cosa mentre per le aziende editoriali quali sono gli strumenti
Principali ad su cui puntare perché ci sarà magari anche una una terna un problema di risorse disponibili e quindi qual è a quale date le priorità rispetto a
Qui abbiamo anche il direttore ente dovrebbe respinto pensar non voglio fare
Allorché c'è un mi arrogo
La funzione del Presidente dico che a mi avviso il sostegno alla maggiore quello va agli investimenti rende la cosa necessaria per questo settore sono interventi
Io parlo in tema di credito d'imposta credito agevolato per consentire anche a questo settore
Di espandersi nato in aree
Che sono destinate a crescere prospettiva ovviamente poi una delle cose
Guarda Dari vedere anche l'efficienza del sistema distributivo quindi gli incentivi qui abbiamo assistito non
Nell'ultima finanziaria a un taglio che è quantificabile nella misura del dieci per cento
Delle agevolazioni tariffarie postali che e dove si è determinato con
Anche nella chiamiamola nella letteratura né commenti di contorno o una incomprensione a mio avviso perché tutti dicono
Ai giornali prego tutti questi soldi ma
Un conto sono i contributi diretti quelli che riguarda i giornali organo il partito politico le cooperative dove
Ci potrà essere anche un'esigenza di razionalizzazione ma le agevolazioni postali non solo contributi diretti sono una sorta di risarcimento ai inefficienze che il settore subisce
Quindi nel momento in cui mi vai a tagliare
Con la un'agevolazione che oltretutto sì nei bilanci delle aziende non è unico commentata
Si risolverà soltanto in un costo aggiuntivo il prossimo anno quindi avremo se i dati del primo trimestre saranno reali meno pubblicità difficoltà delle e in più aggravi di costi che deriveranno
Dalle maggiori spese per upper le spedizioni non solo
Ovviamente siamo al nove per cento con gli abbonamenti se qualcuno vuole che finiamo a livello della Grecia e questo è il destino che ci attende quindi anche lì
Ma rivisitato tutto il sistema dove forse qualche iniezione di concorrenza io parlo a valle sarebbe anche opportuno ma comunque nel due mila undici ci penserà l'Unione europea allora
Con tutte le riserve
No
Già c'è la dato Weimar per la liberalizzazione
Nei servizi postali del due mila undici questa direttiva Unione europea quindi in sostanza il settore non ha bisogno tanto di contributi a fondo perduto quanto ha bisogno
Di incentivi per investire e o ovviamente
Vi è anche un altro campo molto sensibile non vorremmo che poiché in prospettiva anche sulla terreno pubblicitario la le ultime novità legislative comportassero a altri guai
E poi c'è tutto il settore probabilmente
Da da da allargare che riguarda sia pubblicità istituzionale che pubblicità legale che in prospettiva può essere una risorsa per
Sostenere
Le entrate delle aziende editrici
Quindi
Incentivi agli investimenti con crediti di imposta e credito agevolato adeguato
Incentivi sul terreno pubblicitario dei limiti
Forse andrebbe preso in considerazione che
Mercato pubblicitario si è arricchito di un altro soggetto che gode di due entrate
Le tribù satellitari hanno canone e pubblicità
E fosse
Dei limiti anche lì andrebbero presi in considerazione
Non so se
Questa analisi tra l'altro chiarissima quindi
Si accendono un po'delle lampadine
A me insieme accende una che oramai è un pochettino già da un po'di tempo che continuate a terra nell'ambito dei periodici noi stiamo assistendo ad una continua e costante costante decremento mentre per quanto riguarda i quotidiani
Si dovrebbe fare un ragionamento corretto tra la free press e l'altra che quindi comunque porta ad un indice di interramento di lettura
Per quanto riguarda i periodici questo questo questo fenomeno e solo di decremento
Ora in tutti gli interventi di cui noi parliamo normalmente non si parla mai della rete di vendita cioè voglio dire noi abbiamo
Un mondo che quello dei periodici che non può essere
Esposto che non può essere espressione della vendita di pur di impulso per cui nascono
Siamo con delle dicono e che sono sempre più affollate e dove l'omino che ci sta dietro non riesce a fare assolutamente nient'altro che il POR genitore di prodotti
Allora un progetto serio sul rinnovamento della rete di vendita che potrebbe portare poi a un discorso anche di aumento degli interventi pubblicitari perché in fin dei conti
Se i prodotti periodici
Che sono anche dei forti contenitori e apportano forti contributi nel termine da pubblicità continuano a scendere e chiaro che un cane che si mangia la coda ecco io non sento mai parlare però da nessuna parte di interventi di interventi presso il Governo
Di interventi per migliorare questa rete distributiva
Noi tutti siamo per vendere
Però normalmente sembra che non si parli mai di per di vendita
Grazie
Dove troverà sempre di una
No e c'è il direttore o prima
No no non mi attendevo un suo intervento torcia c'erano insomma
Tra le priorità vi sono le cose che sono state elencate prima dal Presidente sono anche indicata nella cartella in una pagina di sintesi sono illustrate più diffusamente nel rapporto
Integrale curato dal dottor Megna ma vi sono poi una serie di altre azioni che abbiamo in mente lei lo sa perché ha insieme con me abbiamo incontrato di esponenti dei rivenditori i sindacati dei degli edicolanti abbiamo incontrato i distributori locali distributori nazionali che d'altra parte lei rappresenta lei sa che la FIEG che ritiene che l'efficienza complessiva della filiera dei giornali quotidiani e periodici dipende da
Ognuno di questi segmenti dalla stampa fino alla vendita dall'abbonamento all'edicola
E quindi allora io a questo punto il rincaro la dose non è solo la distribuzione nazionale e locale che richiede ammodernamento razionalizzazioni diminuzione di costi
Dottor Menna non ha parlato delle norme mi sembra meno che non vi sia distratto delle norme numero diresse
Che rende inefficiente la produzione aumenta di costi inutili mettere inefficienza la rete di distribuzione conoscere esattamente
Dove si vendono e i quotidiani periodici consente di distribuire i nostri prodotti editoriali in modo
Più razionale puntando direttamente alle aree del Paese alleare delle città
Dove di certi prodotti editoriali si sa che hanno un pubblico maggiore quindi
E interesse della FIEG e poi per sintesi non possiamo entrare nel dettaglio di tutto interesse della FIEG oltre contenere interventi di agevolazione di sostegno industriale alle imprese i totali che hanno come ha anticipato il presidente
Che hanno per oggetto ogni altro settore economico ed in particolari settori economici che vivono fasi di transizione di difficoltà oltre a questo vi sono una serie di altre misure che non ci prepariamo mentre appunto
Insieme con
Le rappresentanze di questi altri comparti industriali e presentare al Governo in un disegno organico la legge dell'editoria
Di cui noi ci facciamo sostenitori da tanto tempo e che per sette anni consecutivi si è discussa vanamente in Parlamento deve avere questo scopo più complessivo
Se non ci sono altre domande io che ringrazio
A
Tanto lo saggia Dottor Menna lo sa dove vado
Cerco sempre di disaggregare dare corpo ad altro
C'è una novità di quest'anno che non c'è più la dell'oltre insomma ma un po'cioè un volume unico anche altra hanno sì però adesso
A però
Intanto si secondo i quotidiani la differenza quelli a pagamento al più presto che non rende chiarissimo una lettura comparata dei dati nel senso che solo in alcuni dati internazionale compresa free press in altri no
Però comunque disaggregando alcuni dati
Sarebbe comunque a sottolineare da altri dati forse positivi o negativi Rocco negativi per altri ma per esempio meno qui i ricavi da pubblicità due mila sette i nazionale hanno fatto più sette e due per cento gli economici più dieci e tre per cento
Lo Spritz solo leggendo qui dalla stampa cosa che rispetta la media è un è stato il discorso che ho fatto già altri altre volte ma
Per esempio inserire i poli i politici dentro a Bassano sistematicamente la media e dei bilanci e dei ricavi
Ed è e non so quanto sia corretto teneva dentro ai dati complessivi o quanto meno non sottolineo ogni volta lo sottolineo ma sono giornali chiaramente sostenuti
In gran parte da contributi pubblici e comunque in perenne e costante perdita dei fatti fuori mercato
E che però abbassano la media in tutti in tutti di
Cose verrebbero qui le rendite e meno dieci il sessantuno per cento e politici rispetto al due sette per cento quindi andrebbe visto il totale rispetto ma comunque
E e quindi forse solidali potrebbe sotto andrebbero sottolineati rispetto poi altra nota cosa il Polo prese mentre non c'è ancora
Non c'è perché il Governo deve ancora recepire la direttiva europea ed è sua discrezione nel senso che la direttiva europea lascia dei margini escono discrezionalità ai singoli Governi quelli forse si debba il caso che gli editori la FIEG
Anche la Francia la stampa lo fanno e lo fossimo processo anche con più forza non so se anche la FIEG che sa accorta che
La Commissione europea ha inviato una lettera di
Richiesta di informazioni Italia la quale ha documentato centinaia e centinaia di violazione dell'affollamento pubblicitario della televisione non in tre anni ma in tre mesi
E sono centinaia di di violazioni con l'affollamento al venti per cento quando in realtà la norma italiana al diciotto per cento io non so quanto sarebbero diciotto per cento
Insomma mi sembra che domanda non si è un po'più pulita la voce della FIEG nell'ultimi anni rispetto agli squilibri pubblicitari rispetto a qualche anno fa
Non è nostalgia del del di Sortino Lollo giuro
Beh
Critiche sono chiamati in caso
L'attuale establishment senza fare nomi
Dal mio punto di vista e io sono pienamente d'accordo con
La considerazione che ci sono situazioni diversificate e tante che queste situazioni free press non fa impresa eccetera
Nella perché poi bisogna leggerlo rapporto nel rapporto ci sono
Io ovviamente se stamattina me fosse messa a considerare tutte centinaia di tabelle voi a quest'ora eravate stesi morte
Male dicendo Megna su un rapporto e tutta la FIEG cioè ovviamente si va per dati un po'di sintesi devo dire che l'editoria italiana comunque fatta
Di in prese che vanno meglio e imprese che vanno peggio poi a voi spetta
Noi lo scriviamo come l'anno poi i giudizi no certamente
Noi diamo dei giudizi di carattere in questa sede di carattere economico finanziaria Martirano anziano non possiamo
Poi per quanto riguarda il prodotto esponente lo fanno già lo fanno non pinete
Probabilmente nessuno si oppone
Però oggettivamente non c'è
Sceneggiato televisivo dato che qui c'è anche la solita ambiguità italiana
Per cui la legge urbani lo aveva già consentito attuato apporre ISMETT quindi nei film che uno vede in televisione ma anche negli sceneggiati dalle cosiddette fiction ce lo infilano
Ma noi vox clamans in deserto però
Io sono stato a qualche riunione in cui si è parlato di questa
E sono stato investito a male parole
Riunioni che organizzava l'onorevole De Michelis
Però oggettivamente questo
Lo Stato comunque il prodotto esimente con tutti i limiti previsti relative dalla direttiva europea diventerà vigente in Italia infatti ho parlato in prospettiva
Cedo la parola
No no proprio solo una parola
Se non ci sono altre domande se ci sono altre domande vedremo Lettieri delle mani alzate
Però non mi sembra di vedere
Solo per
Fare una chiosa quello che diceva adesso Federico impegna
Sui due punti prima di tutto evidentemente i dati in ore non possiamo che dare dei dati
Aggregati in queste brevi in questi brevi commenti che facciamo i dazi assai più articolarsi sono quelli contenuti nel rapporto per intero al quale ognuno può andare a fare riferimento e trarne
Ovviamente delle diverse conclusioni
Per quel che riguarda i rapporti tra la stampa
E televisione
Tutti posso abbiamo nostalgie di Sortino non so se se n'è andato mal si adatta a nascondere ma ma ma eccolo là
Crollano
Ma
Rischi ricorda le battaglie devo dire molto tempestoso che furono fatte soprattutto al tempo della legge Gasparri
Evidente che non si è ripresentata quel tipo di occasione e la vigilanza su quello che si fa a Bruxelles
Credo che sia costante anche se
Poi sul piano sanzionatorio per quello che riguarda all'interno forse si potrebbe operare di più
Tenete presente da ultimo che lo dicevo proprio all'inizio delle mie osservazioni
Che l'Area editoriale che un tempo era chiaramente definita chi era nella carta stampata chi era nella televisione perché era nella radio e chi era nell'internet
Si sta Sisti si sta avvicinando ci sono sempre più
Intercettazioni tra l'uno e l'altro dei sistemi anche sotto il profilo imprenditoriale quindi
Evidente Federazione questa federazione rispecchia la carta stampata ma anche all'interno della carta stampata c'è una molteplicità
Di di impresa e di interessi all'interno dei Gruppi che rendono
Meno chiare quelle distinzioni che un tempo venivano fatte probabilmente questo è un dato
Che in prospettiva tenderà a crescere difficile fare delle previsioni
Su un'area come quell'editoriale che in così profondo mutamento e che si può muta così velocemente ma è probabilmente una tendenza che non si arresterà nei
Nel prossimo futuro
Se non vi sono altre domande e vedo che non ve ne sono
C'è un
Qui clan come dice
Lui abituato
A i dati internazionali preferisce usare termini comprensibili anche al di là delle nostre frontiere
Per tutti quanti vi è un quiz lanci nella stanza accanto e vi ringrazio molto