Dallo Stretto agli Urali. Le relazioni italo-russe: storia e prospettive

Scusate il leggero ritardo ma la pioggia che stamattina sta
Allegando Chun poco ha creato qualche piccolo problema logistico
Sono lieto di essere qui
A porgere il saluto del magnifico rettore che purtroppo oggi non potrà essere qui perché trattenuto fuori sede ma che certamente sarà qui domani in al momento delle previste e concussione
Dicevo che sono particolarmente lieto di avere ricevuto dato questo incarico
Per tanti voti
Per motivi di carattere oggettivo e per motivi di carattere soggettivo per motivi di carattere oggettivo che risultano dalla importanza delle incontro e dal rilievo dei temi sono temi che affrontano alcuni e snodi fondamentali
Della politica contemporanea
Dopo la fine della cosiddetta fuor guerra fredda e delle politiche di equilibrio e di confronto fra le grandi potenze
Sono nodi si concretizzano in particolare in alcune problematiche connesse alla globalizzazione dei mercati come è stato rilevato all'ampliamento dell'Unione Europea
Al diverso ruolo della NATO e alla necessità di ridisegnare
E nuovi scenari di sicurezza nuovi sistemi di rapporti in particolare direi nell'aria mediterranea anche a fronte di fenomeni
Di figli Evo imperium alcuni versi inquietanti e quali possono essere i i massicci movimenti immigratori
Derivanti da essi situazioni anche di situazioni di diffusa cresciuta miseria o di persecuzioni politico o etniche o di intolleranza sedili generale e i diversi terrorismi e che risultano il prodotto di fondamentalismi di Faria di varia matrice sono temi importanti e affidati alla trattazione di specialisti prestigiosi e di primo ordine per rendersi conto dell'importanza sia dei temi e che verranno affrontati sia della qualità dei relatori basta semplicemente scorgere questo scorre scusate questo programma un programma densissimo
Che fra l'altro ha molte facce cioè a le facce della
Degli Esperti del di e di storia cioè gli storici diciamo o tout-court politici degli storici delle relazioni internazionali
E ha la prevede la presenza di Esperti del mondo culturale stretto senso letterario ma anche la presenza di politici e ovviamente un onore
Potere contare e poi sulla presenza dei ministri della Difesa sia della Russia sia della dell'Italia che saranno presenti presenti domani
Sono anche lieto dicevo prima per motivi soggettivi personali di potere essere io quali verrà ricevuto oggi questo compito perché i danni sono impegnato sono personalmente impegnato a promuovere e realizzare
Una serie di ormai diventata regolare diciamo una serie regolare di occasioni di scambio culturali fra docenti esclude studenti e dell'Università di Messina
Dell'Università di San Pietroburgo di Mosca è il soprattutto del prestigioso Mit mo'di Mosca con quale abbiamo ormai una consuetudine di rapporti
Che dura da oltre dieci anni e che vede don vede un un scambi Steve-O di alcune decine di studenti e ogni ogni anno e anche la partecipazione ad un profilo di colleghi Russia nostro programma di di di dottorato
Pertanto e ovviamente e concludo alla più caloroso saluto del rettore al ringraziamento del rettore che va per oltre per naturalmente presenti alla Fondazione Bonino Puleio per l'organizzazione di queste vento
Che si svolge in concomitanza questo mi fa piacere sottolinearlo in concomitanza con la riunione dei ministri della Difesa dei Paesi della NATO
Insieme al ringraziamento agli illustri relatori e qui presenti per il loro generoso apporto Venica missina non sempre una cosa facilissima insieme al ringraziamento al professore Fornaro che a programmato sceglie curato scientificamente l'organizzazione di questo incontro dico insieme apre al saluto del rettore voglio aggiungere il mio saluto personale il mio ringraziamento personale
Yahoo augurando uno svolgimento che sicuramente sarà proficuo di questa giornata
Mi sia consentito in questa occasione
Anche un nel ricordo che in qualche misura suona doveroso e il ricordo dell'avvocato Carmelo fortino già sindaco di Messina uno dei protagonisti della Conferenza di Messina che è venuto meno ieri ecco mi sembra opportuno anche in questa occasione
Per ricordare questo questo messinese illustre e anche perché e questo è un altro motivo di apprezzamento di queste iniziativa
Se ne parlava ieri correttore quando mi mi ha dato questo credito in compito di di porgerle questo breve saluto stamattina un altro elemento apre di grande apprezzamento è che in questo convegno che tocca temi vastissimi e importantissime Ciampi ha imposto per ricordare Messina e una la realtà della dello Stretto grazie a tutti ancora un rinnovata augurio e e buon lavoro
Venire professor François di di finire al tavolo della Presidenza
Assumere quindi
La presidenza di questa
Ti faccio fare la forma
Ecco anche i relatori della mattinata possono accomodarsi al tavolo proprio
Cioè
Comincio io
Sì
Mi fa molteplici ere aprire i lavori di questo disegno
Varie volte sono
Non c'è avvenuto al missile esso sempre ammiro Crest stretta e proficua collaborazione tra l'Università di Messina Fondazione ogni Napoli è un Grande ritiene Antonio sì e di vite scientifiche si di ricerche sia e di vite culturale della città
Grazie
Parola a un di
Principali organizzatori di queste convegno presso Pasquale Fornaro sì da diversi
Motivo di grande soddisfazione il fatto che ci accingiamo ad iniziare questi lavori
Delle due giornate di studi dedicate ai rapporti tra Russia e Italia come ha detto il professore romano poco fa
Un'iniziativa questa che è stata fortemente voluta dal Magnifico Rettore del nostro ateneo che siccome è stata fortemente voluta anche dalla fondazione Bonino Puleio e dal suo presidente l'onorevole Canale
Questo per testimoniare la presenza e il ruolo attivo sia dell'istituzione universitaria
Che della Fondazione nel tessuto civile e sociale della nostra città nel momento in cui
Oggi e soprattutto domani si svolgono le celebrazioni del novantottesimo anniversario del tragico terremoto nel mille novecento otto
Celebrazioni rese quest'anno particolarmente significative dalla presenza e dall'incontro tra i ministri della Difesa italiano russo
Dalla solenne cerimonia commemorativa che avverrà domani mattina alla cortina del porto e subito dopo in questa Aula Magna
E ancora dalla cerimonia di intitolazione di una via cittadina alla memoria della Marina militare russa i cui soldati come sappiamo
Furono tra i primi ad accorrere in quel tragico mille novecentootto apportare aiuto sostegno solidarietà alle popolazioni colpite dal tre dal catastrofico evento
Noi abbiamo pensato di ricordare quel drammatico momento che ha segnato in maniera indelebile la vita e la storia della nostra comunità cittadina
E testimoniare l'apprezzamento per quella grande prova di solidarietà umana mostrata dai marinai russi
Abbiamo deciso di farlo alla nostra maniera cioè come si addice a una comunità di studiosi questo è il senso del nostro convegno al quale come ricordava il professore romano hanno dato la loro adesione alcuni tra i più autorevoli studiosi italiani di storia russa e delle relazioni tra questo Paese e l'Italia
Sia sotto il profilo politico che sotto quello diplomatico e culturale
A tutti loro naturalmente va il nostro ringraziamento fin da questo momento ecco fatta questa premessa
Voglio subito aggiungere alcune cose
La prima e che la Russia e la cultura russa sono tradizionalmente presenti ammissibile basterà ricordare il lungo il prestigioso insegnamento della lingua e della letteratura russa svolto presso l'allora facoltà di magistero
Prima da Ignazio Ambrogio e successivamente
Dal mille novecentosettantadue al mille novecentonovantadue anno della sua scomparsa da Pietro Zveteremich
Due sulla visti questi Ambrogio Zveteremich tra i più insigni del nostro panorama nazionale e non so per fortuna i frutti di questo loro magistero non sono andati perduti e oggi l'insegnamento della lingua e della letteratura russa è nella facoltà
Di lettere Filosofia tra i più seguiti e tra quelli culturalmente più vivaci inoltre la nostra università come ricordava un attimo fa il preside romano
Ha ormai da diversi anni stipulato una serie di accordi di cooperazione scientifica con diversi atenei e centri di ricerca russa in particolare la facoltà di Scienze Politiche della lustro e diversità con le università alla mano sono di Mosca con l'Istituto appunto per le relazioni internazionali di Mosca con l'Università di San Pietroburgo
E poiché la facoltà di scienze matematiche fisiche e naturali e con l'università la mano osso di Mosca sempre con l'istituto di ricerche nucleari di Dubna
Ancora a proposito dell'importanza avuta dalla presenza di Pietro Zveteremich nel nostro ateneo vorrei qui ricordare il cospicuo lascito librario e archivistico
Di inestimabile valore scientifico che egli ha voluto affidare alla nostra università e che finalmente ha avuto una sua degna collocazione dopo anni
Di tribolata e vicende nei nuovi locali della facoltà di lettere e filosofia anche se va aggiunto
Un esso non è ancora purtroppo aperto come avrebbe già dovuto essere da tempo alla fruizione del pubblico
Vorrei ancora come ulteriore segno della presenza russa Messina
Citare la fervida attività svolta da alcuni ex allievi di Zveteremich ci quali mantengono vivo e diffondono al di là e al di fuori delle aule universitarie
L'interesse per la Russia per la sua lingua per la sua cultura attraverso iniziative assai meritorie come quella del giornale on line Rush antico curato dall'associazione culturale e dico sorta Messina giusto dieci anni fa grazie all'iniziativa del professori a nello e di alcuni altri entusiasti cultori del mondo russo
Vorrei infine ricordare passando questa volta illustrare uno dei tanti aspetti della intensa e qualificatissima presenza della Fondazione Bonino Puleio
Nel tessuto culturale non solo locale ma anche nazionale e internazionale il particolare impegno e il sostegno essenziale con cui la Fondazione ha seguito nel passato
Continua a seguire nel presente ogni iniziativa scientifica tendente a far conoscere meglio il complesso mondo dell'Europa orientale e della Russia in particolare
E vorrei qui ricordare tra i tanti convegni promossi o sostenuti insieme alle cattedre di Storia contemporanea di storia dell'Europa orientale della facoltà di lettere
Alcuni convegni per esempio quello sulle crisi dell'impero sovietico e la dissoluzione dell'URSS mille novecentonovantanove
E ancora quello sullo stalinismo parabola di un mito due mila e quattro
Consentitemi di fare questa anticipazione anche quello che attualmente in cantiere e che si svolgerà nel prossimo mese di maggio in occasione del cinquantesimo anniversario della rivoluzione ungherese del cinquantasei
Ci sia consentito ora di dire qualche parola introduttiva sul tema del nostro convegno
Un convegno che non può una una introduzione la mia che non vuole certo rubare tempo prezioso alle relazioni che tra poco seguiranno ma vuole solo in maniera molto sintetica introdurre un primo tema di riflessione su cui potremmo sicuramente tornare
Nel corso dei nostri lavori
Mi riferisco essenzialmente all'immagine complessiva generalmente e genericamente negativa che nel nostro Paese si è avuta nel passato e tutto sommato si continua ad avere anche nel presente a proposito della Russia frutto questo certo di una scarsa conoscenza di quel Paese o forse anche di una serie di pregiudizi difficili da sradicare
I rapporti tra Italia e Russia ma qui Italia può stare a significare anche in generale Occidente sono stati sempre improntati a mio avviso ad un certo pregiudizio se non al sospetto alla paura e addirittura in determinati periodi della storia recente e passata anche alla demonizzazione
Se poi questo rapporto sia stato un reciproco no questo è un altro problema sul quale io non mi pronuncio o comunque se dovessi dire qualcosa mi sentirei ecco di azzardare di dire no almeno sul versante russo
La paura della Russia per esempio nel corso dell'Ottocento
Era data dallo spettro di questo gigantesco impero che di europeo
E di Cristiano
Sembrava avere poco o nulla pur sapendo benissimo
Che la fede ortodossa aveva una grande e imprescindibile anche se lontana matrice comune rispetto a quella cattolica
Ma troppo tempo era passato e troppe divisioni erano avvenute per potere pensare a forme di civile convivenza o di collaborazione
Vorrei qui
Ricordare solo per inciso che una sensibilità nuova e diversa positiva e anche propositiva verso l'Oriente ortodosso la Chiesa di Roma alla dimostrerà solo con il mille novecentodiciassette in concomitanza con lo scoppio della Rivoluzione russa
Quando attraverso la creazione del Pontificio Istituto Orientale e altre iniziative connesse tra cui quella assolutamente meritoria e di grande spessore culturale ai fini della conoscenza del mondo slavo ortodosso rappresentata dalla nascita nel ventitré della rivista orientali a cristiana
Curata dallo stesso istituto un mondo quello dei fratelli separati ortodossi messo a durissima prova in Russia dalla scure iconoclasta del bolscevismo trionfante
Un sistema di potere di governo che come sappiamo veniva rappresentato e fu in effetti fu in realtà soprattutto nei primi anni come un fenomeno di violento scardinamento dei tradizionali valori religiosi e morali
Della Russia millenaria
Erano come sappiamo come sono ancora oggi
Voglio dire radici molto profonde che rappresentano lo spirito più autentico del modo di essere e di sentire i russi
Dunque un atto e di inaudita brutalità che non si fermava le davanti agli uomini che venivano perseguitati e condannati per la loro professione di fede né davanti alle cose
Chiese icone qualsiasi altra cosa potesse richiamare l'idea del Sacco
Ma la paura della Russia per tornare all'Ottocento non era solo la paura dei moderati e dei cattolici era anche la paura dei liberali e dei democratici
E vorrei a questo proposito fare un solo esempio che può servire a comprendere la vastità del fenomeno riguardante la cosiddetta demonizzazione
Di quello che veniva anche ancora una volta definito Lorusso russo
Mazzini
Il nostro ma non solo nostro campione dell'idea nazionale propugnatore e portatore di un messaggio universale di fratellanza e di collaborazione tra i popoli ideatore dell'Internazionale delle in delle nazionalità oppresse
La Giovine Europa per intenderci ebbe sempre verso la Russia un atteggiamento che non esiterei a definire di sospetto e perfino di disprezzo
Nella misura in cui egli per il futuro di questo consistente e storicamente importante gruppo di quella che lui definiva la grande famiglia slava
Non trovava di meglio che dire e qui cito testualmente una politica più razionale che non è quella dei gabinetti dell'oggi ne verserà la crescente vita
Sulla sia dove soltanto può da esso compiersi una missione di incivili mento
In oggi e cito ancora le parole di Massimo di Mazzini sedie pericolo di invasione di conquiste che distruggano l'equilibrio europeo e nel novanta
La Russia è il solo nemico che il Mezzogiorno d'Europa debba temere
Da Caterina secondo a noi la Russia seguito senza posa e con successo un pensiero d'ingrandimento ostile all'Europa
Come un mare che logora e mina le rive la Russia a destra a sinistra di fronte ha scavato in sensibilmente il terreno che la circonda e guarda Cupid al Mezzogiorno
E sempre lui Mazzini contro le mire egemoniche contro i pericoli del panslavismo zarista e assolutistico arrivava ad affermare
Cito ancora a noi dunque salvare coll'armi dei liberi quell'albero della civiltà che i nostri padri educarlo quand'era in germe all'ombra della bandiera repubblicana a noi tutti costituire una barriera insormontabile di forze omogenee ordinate alla minaccia russa
E vietando ad essa il terreno sacro del progresso costringerla a diffondere i suoi milioni di abitanti sull'Asia
Che ha bisogno in oggi di rinnovarsi sull'Asia corpo decrepito e paralitico che la trasfusione di un sangue Giovine du sangue europeo qui si contraddice Mazzini dunque la Russia non non è europea ma essa europeo che può andare a civilizzare percorribile l'Asia dunque usando europeo può ravviva
Ecco la Russia che non era e non doveva essere assimilata all'Europa ha costituito come è fin troppo noto il grande problema dell'Occidente anche nel corso del Novecento
Durante quasi l'intero arco del secolo appena trascorso quando si pensi
Alla nuova demonizzazione della Russia bolscevica al cordone sanitario che la il solo e la separò ancora più dal resto del continente
Una volta che il comunismo si fu imposto in quel Paese e che ancora una volta come un corpo estraneo al resto dell'Europa
E questa volta addirittura sotto il segno di una dottrina sovvertito riceve i valori tradizionali e dei sistemi economici e politici
Che reggevano tutto il resto del mondo minacciava la civiltà occidentale
Fenomeno negativo dunque e preme e presenza quasi demoniaca per buona parte dell'Occidente cristiano e capitalistico e per un gran numero di individui nel mondo ma anche subito aggiunto questo fatto benché naturalmente in misura minore ma non tale comunque da essere un fatto privo di consistenza e di conseguenza nel corso del ventesimo secolo forte punto di riferimento e un mito
Per altri individui
Per alcuni ceti sociali il proletariato innanzitutto e per un numero davvero rilevante
E crescente di intellettuali abbagliati dal fascino dell'utopia egualitaria del comunismo che si era incarnato nella Russia rivoluzionaria e poi molto di più
Nel corso della lotta antifascista e antinazista durante gli anni della seconda guerra mondiale
Ricorderò qui per esempio tra i tanti studi dedicati al mito della Russia sovietica e poi anche al mito di Stalin
I lavori prodotti in Italia per esempio da storici di grande valore come Marcello Flores come il nostro amico e collega Santi Fedele e poi anche Maurizio degli innocenti
Ma
E qui mi avvio a concludere
Al di là di queste immagini estreme profondamente e forse esageratamente negative o positive
Quale può essere stato in realtà nel passato il vero volto della Russia e quale quello del presente quale quello del futuro
Sicuramente quello di un Paese contraddittorio e diseguale
Nel suo tessuto speciale arretrato o in ritardo sul piano economico certamente dispotico nelle sue forme istituzionali di potere e però altrettanto sicuramente
Il non il volto di un Paese pregiudizialmente ostile all'Occidente che guarda Cupido al Mezzogiorno come sosteneva Mazzini
Ma proprio in virtù delle sue antiche e profonde radici cristiane penetrate nella mente e nello spirito di tutto il popolo russo
Anche disponibile al dialogo aperto al confronto pronto alla cooperazione pieno di umana solidarietà
La solidarietà vorrei concludere questo mio breve intervento richiamando due momenti e due figure tra i tanti momenti e le tante figure che si potrebbero qui portare ad esempio di questa Russia diversa
Dall'immagine essenzialmente negativa dell'opinione pubblica occidentale si è costruita a suo proposito la prima figura
E il primo momento sono rappresentati dal giovane Sarr appena trentenne Nicola secondo che qualche anno prima di essere travolto dalle sventure familiari e dalle sventure belli si fece sul finire del diciannovesimo secolo per l'esattezza nel maggio
Del mille ottocentonovantanove attraverso l'iniziativa della conferenza intergovernativa dell'Aia si fece paladino del disarmo e dell'arbitrato internazionale
Come strumenti per invertire una rotta quella cioè della competizione sempre più esasperata tra l'imperialismo e della ricerca di armi sempre più sofisticate distruttive che fin da allora appariva agli spiriti più sensibili penso per esempio ai primi movimenti pacifisti che in quegli anni svolgevano con regolarità quasi annuale i loro congressi in Europa e nel mondo dunque una strada senza via d'uscita è in grado di portare i inevitabilmente la dove poi in effetti portarono le due guerre mondiali e una serie infinita di conflitti minori nel corso del ventesimo secolo
L'altra figura e l'altro momento sono rappresentati dallo scrittore Maksim Gorkij e dal terremoto di Messina appunto del mille novecentootto l'occasione per la quale noi qui ci troviamo riuniti
Ebbene al di là di ogni retorica risultano illuminanti le parole usare latte dal grande scrittore russo e appare encomiabile l'azione concreta da lui svolta per far conoscere ai suoi connazionali
La realtà e il dramma di un popolo così lontano ma nello stesso tempo così vicino al russo nella sofferenza quotidiana
Un'azione non solo volta insieme agli altri russi accorsi nell'immediato dopo terremoto
Nella nell'operazione di aiuto alle popolazioni
Dello Stretto
Ma
Un'azione anche rivolta a livello strettamente personale per esempio a favorire la raccolta di fondi per i terremotati
Personalmente Luís devolverà i proventi di uno scritto preparato per l'occasione insieme a un suo amico amico un medico tedesco bilateral Maya
I proventi di una pubblicazione che si intitola non a caso il terremoto in Calabria e in Sicilia che viene pubblicata tanto in Russia dalla rivista smanie
Quanto in contemporanea in Germania a Berlino col titolo Imma soste Horten Messina da questo scritto per concludere traiamo le seguenti parole che naturalmente non hanno bisogno di alcun commento perché dicono più di qualsiasi altro discorso
Il comandante di una torpediniera scrive Gorki
Telegrafo comunicando che il terremoto aveva modificato la linea della costa nelle località colpite noi diciamo che esso cambio oppure la fisionomia della nostra terra
Dove sono infatti le frontiere si domanda qualche
L'Europa tutta il mondo intero non divennero forse in questi giorni un'unica Italia quanto fervida e sincera e la compassione di ogni popolo sulla terra quanto forte e lo sforzo fraterno di unirsi in un unico solo slancio di misericordia
Come si son fatte isolate e deplorevoli aggiunge
Le voci di tutti Tittoni era in tal il riferimento è al due ministri degli esteri italiano e austriaco
Di fronte al potente sentimento umanitario pieno di speranza
E sobri scuote la coscienza e vi avverte che nonostante tutte le contese fra le nazioni nei cuori umani batte il sentimento della fraternità
E la terra potrebbe diventare un paradiso di carità se gli animi dei popoli potessero coprire sempre con la loro voce possente le voci della diplomazia
Questo momento presente nella sua tragica grandezza
Nota però con grande realismo Gorki Gorkij Lamaro Gorkij no
Come dice il suo pseudonimo
Questo momento non può durare a lungo perché troppo bello il mondo assumerà di nuovo il suo carattere normale crudele e spietato le tendenza allo sfruttamento vinceranno di nuovo ma questo lampo di fulgido splendore
Lo stesso evocato dal Faust lo conserveremo nelle nostre memorie quale strano fiore primaverile
Di una possibile fraternità come splendido sogno mattiniero dei giorni migliori da noi purtroppo lontani
Grazie professor Fornaro ora dopo trova al professor Vittorio Strada di università di viennese professor Vittorio Strada non non c'è nessuno in C sita di presentarlo ricordo solo che presto le strade il leader indiscusso ad la sua visto che specialmente sul russi Istica italiana è un grande nome anche a livello internazionale presso il rettore strada sarà presentazione sul tema Italia Russia euro
Prima di tutto saluto di presenti cordialmente ringrazio di organizzatori per l'invito che mi hanno rivolto che ho accolto con piacere
Ringrazio o l'amico e collega Zaslavsky che ha usato parole così amichevole premier riguardi il tema della mia breve relazione Italia Russia Europa perché questo non solo Italia Russia risulterà chiaro spero dalla contenuto della
Di queste poche pagine
Abbiamo così se si sente oggi molto più che in un passato anche recente
Sembra impossibile e comunque improduttivo parlare dei rapporti culturali tra due Paesi
Come nel nostro caso tra Italia e Russia limitandosi all'ambito di un'analisi dei vari momenti storici in cui tali rapporti si sono registrati
E progettando nuovi scambi tra le culture in oggetto
Tutto ciò è necessario naturalmente ma insufficiente
Poi che tale visione retrospettiva come anche la prospettiva progettuale
Può assumere il suo senso profondo il suo valore pratico solo entro un orizzonte più vasto o per meglio dire entro due orizzonti concentrici
Questo criterio dettato dalla situazione storica nella quale tutti ci troviamo a partire dall'inizio dello scorso secolo e in modo ancora più determinato dall'inizio di quello attuale
Il primo orizzonte può apparire ovvio ma in realtà è assai problematico e richiede una particolare riflessione
Si tratta dell'orizzonte europeo
In effetti se pensiamo i rapporti culturali tra due aree nazionali del nostro continente nel loro concreto attuarsi
è impossibile non contemplare magari solo implicitamente la loro appartenenza a una comune civiltà che appunto si chiama europea
Ma il sentimento OLAF consapevolezza di questa comunanza di base è soltanto la premessa di un compito assai arduo
Quello di una sua definizione
Soltanto grazie a un'idea di civiltà europea possiamo considerare gli scambi tra le sue culture copie significanti all'interno di un comune destino storico e nel caso specifico che qui ci interessa quello Tato Russo
Cogliere la logica complessa di un rapporto secolare che dal Rinascimento giunge ai nostri giorni
Ritorna così è un problema annoso che ha diviso gli animi e soprattutto le menti di intere generazioni di intellettuali studiosi scrittori
Politici russi e che ha agitato anche lo spirito del loro corrispettivi europee occidentali
Il problema del rapporto Russia Europa un problema che in questa formulazione deforma il rapporto da chiarire quasi da una parte ci fosse l'Europa non meglio identificata nella sua composita sostanza
E dall'altra la Russia come una entità metafisica o metà storica sempre identica a se stessa
Si tratta invece di stabilire il rapporto tra Europa come civiltà e non semplicemente come spazialità e la Russia come sua parte almeno geografica e in un modo specifico anche culturale
Dopo questa premessa non intendo seguire nei suoi meandri Lacchiarella del rapporto russe Europa sui tuoi suoi versanti
Quello russo di fronte all'Europa soprattutto a partire da Pietro il Grande e quello europeo di fronte alla Terra incognita di una Russia sempre più presente sulla scena mondiale a partire da quello stesso periodo
Dibattito interessante certamente ma troppo complesso per essere ora ripercorso ripensato brevemente
Prima di considerare il secondo Rizzo Monte entro come rapporto di cultura tra Russia e Italia deve essere visto cerchiamo di delineare tratteggiando l'appena la base comune individuando anche le differenze
Mettiamo un attimo che prendono posto i nuovi ospiti
Bene per quel che riguarda l'Italia in quanto componente europea e lecito sostenere che è stato il cristianesimo ad affermare un'universalità nella quale si sono riconosciuti in vario modo tutte le componenti nazionali della civiltà europea compresa la Russia
Anche se il cristianesimo di quest'ultimo ha assunto sue specifiche forme a differenza della Russia l'Italia aveva già conseguito cura preliminari universalità come centro di una civiltà multietnica che è stata l'asse centrale della storia antica e moderna la civiltà mediterranea elleniche in primo luogo altra radice dell'Europa cristiana
Con questa espressione si intende non soltanto l'Europa pre moderna nella quale le chiese cristiane svolgevano una funzione egemone ma anche la moderna Europa il cui spirito laico è nato come opposizione e insieme come continuazione dell'Europa precedente
E non è pensabile fuori di essa
Il cristianesimo e la radice comune dalla cultura europea quella russa compresa anche se quest'ultima è stata privata di un rapporto diretto con quella cultura precristiana classica
Della quale l'Italia come gli altre nazioni europee occidentali si è nutrita
Cultura classica che la Russia ha assorbito successivamente attraverso l'Occidente in modo originale e fruttuoso
Il fatto che tra cristianesimo occidentale e cristianesimo orientale chi siano state e in una certa misura permangano diversità e divergenze non soltanto dottrinali
Va considerato di minor rilievo rispetto alla sostanza al Comune chi è data dal messaggio cristiano inteso nella sua complessità e pluralità di forme storiche e quindi ecclesiali
Nelle quali la sua inesauribile ricchezza si è manifestata
Per parlare dei giorni nostri quando le distanze tra i due cristianesimo persistono ma appaiono anacronistiche alla luce di tante tragiche esperienze dello scorso secolo
E di tante minacce incombenti all'inizio di quello attuale
Non si può che a ospitare un avvicinamento tra chiesa moscovita e Chiesa romana non in nome di un ecumenismo confuso bensì di una dialogica e comunità che rispetti tradizioni differenze anziché fossilizzarmi o inasprito
Anche oggi l'evento religioso costituisce una potenzialità di contatto tra cultura russa italiana oltre che una realtà di comunanza storica pur nella diversità alla luce del fenomeno religioso va vista anche la tragica esperienza che dello scorso secolo a estirpati o Russia quelle radici cristiane che indubbiamente hanno nutrito per secoli la cultura di quel grande Paese
Il segno tangibile delle comune fondamenta cristiani in Italia e Russia sono i templi che i nostri architetti rinascimentali hanno edificato nella Moscovia e le icone russe che anche in Italia sono venerate
Come quella Madonna di Kazan tanto care a Giovanni Paolo secondo che con un simbolico gesto ne fece dono alla Chiesa russa finché la sacra immagine
Tornasse laddove era Penta
Dalle lontane e profonde origini religiose di rapporti titolo russi passiamo ora un tutt'altro periodo
Quello che vede io rompere in Russia la cultura illuministica prima e poi romantica e posto romantica fino alla catastrofe rivoluzionaria
In questa fase l'apporto della cultura italiana in Russia è stato grande vario con un crescente scambio equilibratore tra le due parti
Come documentato tra l'altro in un recente libro intitolato io russi e l'Italia che ho avuto il piacere di curare è vero che in questo lungo periodo bisecolare
Che vada all'inizio del Settecento all'inizio del Novecento il rapporto culturale del nostro Paese come la Russia ha costituito una parte soltanto a volte secondaria rispetto all'apporto dato a quel paese da altre culture europee occidentali dalla Francia alla Germania
Ma basta una vita quella grande capitale europea che è stata a San Pietroburgo per riconosce nella sua architettura l'inestimabile presenza del genio italiano nella nuova Russia succeduta a quella medievale
Che dire poi della musica del teatro ed è la pittura bene di esportazione italiana non solo in Francia ma nell'intera Europa
Nel campo delle idee se insuperabile e l'influsso esercitato sul pensiero russo da Voltaire e Russo non si può dimenticare il particolare
Il nostro Beccaria il cui trattato Dei delitti e delle pene svolto una parte importante se non nella prassi certo nella teoria giuridica
L'ottocento soprattutto la sua seconda metà diede l'avvio ha un grande flusso di ritorno da Oriente a Occidente
Dapprima la grande letteratura russa conquisto le menti europea anche quelle filosofiche se si pensa alla centralità di Dostoevskij nel romanzo e nel pensiero moderni e come ha detto che con la letteratura la musica nella sua strepitosa fioriture nel giro di pochi decenni da Musorgskij a Stravinskij e infine le arti figurative protagonisti Onlus della grande rivoluzione artistica europea del Novecento
Non può essere trascurata quella forma essenziale di cultura che il museo sviluppati o russi in modo straordinario dall'Ermitage
A tutte le altre grandi collezioni di Pietroburgo e Mosca sacrari della grande arte europea
Che sarebbero ancora più ricchi se capolavori di pittura un tempo in loro possesso non si potessero ora vedere soltanto in gallerie straniere come quella di Washington alle quali furono vendute durante il periodo sovietico
Non possiamo però concepire la cultura soltanto come l'insieme di quelle suprema espressione dello spirito che sono con una religione l'arte la letteratura la musica
In Europa nella sua parte occidentale e centrale la Russia moderna entrò con tutta la sua singolare esperienza storica sconcertante e affascinando la cultura e la Società europea
Si trattava privo di frutto della Russia in quanto Stato in quanto potenza in quanto impero con la grandezza della sua vittoria scura con Leone e con la miseria del suo dominio sulla sua propria popolazione
E di contro questa Russia che svolge un ruolo centrale del teatro europeo c'era l'altra Russia ribelle clandestino assolute pittrice
Dalla quale usciva la Russia degli esiliati di congiurati verso occidente europeo e in direzione opposta verso l'oriente siberiano la Russia dei deportati e dei perseguitati
L'Europa anche sta travagliata dalle sue guerre sociali e politiche ma pur sempre avanzata sulla via della democrazia e della modernità
Assisteva compartecipe passione ma non sempre con adeguata comprensione
A uno spettacolo drammatico ed radioso chi vedeva in lotta russi e diverse una oscura Gigantomachia che si concluse non solo col crollo dello zarismo
Ma anche purtroppo con il soffocamento delle forze liberali e riformatrici nazionali di matrice europea
Era questa
Pongo la Russia ancora cristiana
Anche nelle sue professione di nichilismo e nelle sue azioni di terrorismo una Rossi in cui a differenza del processo di laicizzazione europeo occidentale che nonostante certe soglie estremismi si teneva pur sempre nell'ambito di una secolare tradizione era questo Marussia
In cui bastò il crollo del regime era zarista e l'avvento del regime bolscevico per cancellare una garanzia e contraddittorio passato che solo ora dalla Russia postcomunista viene eticamente recuperato
Non ci avventura Remo certi di una riflessione sulla cultura della Russia o successiva al mille novecentodiciassette una Russia non era più neppure del nome tale etichettata a partire dal mille novecentoventidue con una sigla URSS il periodo sovietico a parte ogni altra considerazione favorì una sorta di allusione della Russia hanno più Russia nel mondo sotto forma di movimento comunista con la sua ideologia e organizzazione mondiale
Si aprono qui infiniti problemi da quello della incidenza che in Russia avuto uno dottrina prettamente europea come il marxismo
Ha senso e valore di tutto all'esperienza o l'esperimento sovietico comunista dentro e fuori i confini dell'URSS
Basterà dire che quel lungo periodo durato quasi tutti il ventesimo secolo e contrassegnato non solo del comunismo sovietico ma anche da un altro fenomeno nuovo con il fascismo in particolare il nazionalsocialismo
è stata all'espressione di una crisi della coscienza e della cultura europea a partire dal grande conflitto fratricida noto come prima guerra mondiale
Fu l'inizio di un declino della civiltà europea parte di un Occidente dove predominante diventava sempre più quella sua estensione e trasformazione che è costituita dagli Stati Uniti d'America
Veniamo ora avviandoci alla conclusione al secondo Rizzo Conte Pier rapporti culturale già ittero due Paesi come l'Italia e la Russia
L'orizzonte mondiale
O globale qui dalla cultura in senso stretto nel cui ambito si svolgono gli scambi tradizionali sconfiniamo nella cultura nel senso più ampio che coinvolge i destini generali insieme a quelli individuali
Il mondo successivo alla fine della guerra fredda fase terminale della guerra universale iniziata nell'ottobre del mille novecentodiciassette
è un mondo così diverso da quello noto a chi ha vissuto il secolo passato da non poter essere facilmente inquadrato anche culturalmente e non solo dei suoi macroprocessi politici economici etnici demografici
La vera cultura e quella che può aiutare a capire questo nuovo mondo non è che la storia sia finita come un politologo credette una ventina d'anni fa
Il fatto è chiesta è ricominciata dopo una breve intermittenza e ha preso un corso nuovo anzi un sembianze senza precedenti enigmatico
Ciò riguarda la Russia l'Europa e messe piccolo l'Italia e poi l'America la Cina il Medio Oriente insomma il mondo
Si può cercare di interpretare questo sconfinato ti accordo romanità con l'aiuto della geopolitica che fa parte anch'essa della cultura
Elaborando oggi o strategia alla portata di una grande potenza di fatto l'unica rimasta per ora sul terreno quella americana
Si può parlare di Europa di un'Europa culturalmente povera e politicamente divisa e di una russo incerta faticosa di una nuova identità nazionale e imperiale
Per la sua specifica millenaria esperienza storica
E in particolare per quella del ventesimo secolo quando la Russia nella metamorfosi sovietica si è staccata dalla realtà culturale europeo occidentale e ha preteso di diventare un modello nuovo di civiltà futura
Contrapponendosi al resto del mondo
Per questa sua esperienza storica la Russia è nello stesso tempo parte e altro dell'Europa ovvero la componente del tutto particolare dell'Europa come civiltà secondo una tesi che mi sia lecito ricordare ho svolto in uno scritto in pubblicazione a Mosca
Ciò non significa non significa che la Russia d'oggi sia contrapposto l'Europa maschi essa può e deve percorrere con l'Europa di cui è parte un cammino suo proprio nell'ambito della globalità del mondo d'Occidente ed Oriente
L'Europa ove intesa non come un'unità organica indifferenziata ma come in composito sistema dinamico al cui interno una Russia trovo il proprio posto naturale e particolare
Questi importante soprattutto quando la cultura europea e più ampiamente occidentale e sottoposta a una sfida terroristica dall'esterno proveniente da altre aree di civiltà i rapporti culturali tra Italia Russia al di là dei tradizionali e necessari scambi di mostre e orchestre Mota e sport Cinema e teatro
Dovrebbero essere orientati più che in passato anche nel senso di una collaborazione per conoscere e capire il mondo in cui ci tocca vivere
Non soltanto con i necessari incontri al vertice di dove di Stato e con gli opportuni accordi economici burocratici militare ma con Libero contributo intellettuale di quanti concretamente si pongono il problema della comprensione della realtà d'oggi e quindi della conoscenza della realtà di ieri
E possono collaborare in questo senso da varie posizioni e con vari metodi ho detto a contributo libero perché la libertà e la condizione preliminare Jonis collaborazione culturale che non sia misura decorativa ma ricerca critica e attività costruttiva
Sarebbe una pretesa smodata da parte della cultura attribuirsi un ruolo privilegiato rispetto alle altre forze economiche e politiche militari eccetera in gioco nel mondo
Ma sarebbe un errore anche da parte di queste forze sottovalutare il ruolo essenziale della cultura
Si apre uno spazio ampio entro il quale Italia russa all'interno dell'orizzonte europea e mondiale possono operare insieme fruttuosamente
E dare un comune contributo a una nuova cultura democratica per il ventunesimo secolo grazie così
Grazie professor strane do parola apre assessore Sergio Bertolissi dell'Università Orientale a Napoli suo presentazione sarà sul tema carattere della storia russa
Ho preferito ho scelto di parlare di Carate della storia USA naturalmente in forma assolutamente sintetica
E essenziale
Sopra do perché mi sembra che dare uno sfondo storico degli eventi
Di questo Paese come è stato detto
Dal profilo incerto comunque composito possa servire a dare una una contributo di riferimento a quello che sono state a quello che il proposito di questo incontro e a quelle che sono state le le relazioni gli interventi che si sono succeduti sin qui
Cioè mi sembra che io mi posso inserire in questo tipo di ragionamenti su alcuni elementi di fondo della storia russa l'ora parto da due brevi citazioni poi dopo mi asterrò da fare citazione ma queste mi sembrano essenziali per la ragionamento che intendo fare
La prima riguarda uno dei primi testi geografia pubblicato in Russia alla fine del Settecento nel mille settecentonovantacinque
Dove era indicata la posizione che si riteneva il Paese
Avesse nel mondo e alla domanda che cos'è la Russia vi era questa risposta un vasto impero collocato tra Europa e Asia
E come su DVD suddivisa la Russia in due parti principali europea e asiatica
Ecco mi sembra che già da questa brevissima breve citazione
Sì sia chiaro quello che è il Prodi il punto principale uno degli elementi che è entrato è stato accennato anche da Vittorio Strada prima e che riguarda questa doppia faccia della Russia tra Europa e Asia
Vi è una seconda citazione di famoso gesuita relazioni tra italiani russi passarono molto anzi quasi essenzialmente almeno nella prima fase attraverso la Chiesa attraverso i suoi missionari suoi inviati Antonio possibili no Celebre gesuita inviato alla corte di Vanna quarto siamo alla metà
Del cinquecento e diede una un'immagine un quadro della realtà di quel Paese in un suo scritto una sua opera sulla Moscovia
Dove in dava l'espressione dava in l'immediata immagini di come il popolo russo con considerasse il proprio sovrano
Il nostro grande signore sa tutto con una sola parola può sciogliere tutti i nodi e risolvere ogni difficoltà
Non esiste una religione di cui non conosca i diritti ai dogmi tutto quanto abbiamo se ci va bene o siamo in buona salute lo dobbiamo alla clemenza del nostro grande signore
Ecco questo mi sembra che questi due citazioni Diano il senso di quello che intendo dire adesso parto immediatamente da questa seconda e poi mi riaggancio però la prima ma la Russia tra Europa e Asia la seconda invece è il concetto della potere politico del sistema politico che si era venuto a definire proprio sotto Ivan quarto e cioè un potere che si chiama autocratico e che molto diverso radicalmente diverso dalla monarchia assoluta che non i paesi dell'Europa occidentale hanno visto
In questo in quello stesso periodo o successivamente
E molto interessante che la formazione dello Stato russo che viene primo zar che si corone punto Ivan quarto nel mille cinquecentoquarantasette e immediatamente poco dopo operino la divisione del territorio che si era appena riunificato espellendo la presenza dei Tatari che erano gli invasori
Questa questa affermazione dell'unità dello Stato diritti vide indù il territorio ecco questo mi sembra che sia uno di quegli elementi fondamentali per cercare di capire i caratteri della storia russa che sono radicalmente sono specifici sono diversi da quelli che ci sono svolti in altri Paesi
La divisione in due parti del regno appena unificato una parte diretta
Di ballo allora famosa o principale dal mille cinquecentosessantacinque settantadue
E la attribuzione alla diretto controllo del sovrano dello zar di una parte del territorio e l'altra viene attribuito all'antica nobiltà ma in realtà vi è una operazione di ridistribuzione della proprietà delle terre
E vi è la cancellazione delle autonomie locali così come dei principati territoriali che avevano costituito la realtà precedente della storia russa
Ecco che in questa in questa fase che cosa si viene a fermare sit-in affermare quindi un potere unico centrale che lo zar e non per questo poi si chiamerà punto autocrate
Che è radicalmente diverso dalla concezione del del sovrano assoluto del monarca assoluto
Ne prendiamo più tardi attualmente Luigi quattordici in Francia ho qui un Quai altro voi vogliate trovare perché non vi è assolutamente nessun condizionamento al suo potere cioè la stessa classe della nobiltà l'antica nobiltà Bogliari o i principati vengono emarginati dal potere politico
In compenso loro viene dato la proprietà delle terre
E insieme la proprietà delle terre
La servitù della gleba ecco in questo passaggio affermazione del potere centrale
Attribuzione alla nobiltà non più di poteri politici o di condivisione del potere politico ma solamente la proprietà terriera con la servitù con i serbi resi schiavi sommari si servì della servitù della gleba
E un avvio è una itinerario della storia russa radicalmente diverso da quello che era invece e stava avvenendo nel resto d'Europa
Questo non significa un modello non significa dare un giudizio significa dire che la Russia ha percorso per una serie di motivi fin dalla sua formazione
E con caratteri diversi da quella di altri Paesi
La il culmine di questo di questo questa evoluzione di questo sviluppo
E lo cito per si può impiantare grandi tratti perché mi sembra molto significativo vi è un anno che famoso nella storia dell'Europa
Famoso per tanti motivi ma è famoso anche per la storia russa che il mille seicentoquarantanove
Dove in Inghilterra per la prima volta nella storia veramente del mondo viene giustiziato il sovrano dell'epoca Carlo primo Stewart
E si apre già si era aperto un conflitto e comunque sia cambia radicalmente la posizione della monarchia rispetto al resto della società e nello stesso anno in Russia sotto lo zar Aleksej
Alla mano viene emanato un urgenti è una istituzione insomma di una Codice delle leggi che istituzionalizzati rende stabile il la servitù della gleba ecco in questi Piccoli due elementi mesi esempi che vi porto perché qui rendete conto che non è possibile fare una storia
Del potere politico come si è sviluppato in Russia si capisce che questo Paese che era stato oggetto di incursioni che era aveva un problema di relazioni ma essendo stato soggetto aiutata Ribera più di due secoli tre secoli qua sì
La la risposta a questa composizione a questa composita realtà non unificata fu però la una risposta che portò all'accentramento all'unificazione in un unico centro di tutto il potere politico
Successivamente vi fu soprattutto competono grande noto ne faceva cenno prima sia Fornaro che strada compito le grande della svolta vi è una tentativo di cambiare la situazione di modificare questo stato fortemente accentrato non unico l'unica centro di potere e di aprire una serie di ha riforme la più importante delle quali fu quella di aprire non più al nobiltà di sangue ma quella di servizio l'accesso alle strutture del potere allo governativo locale certa
Ecco questo tentativo di Pietro il Grande CIO non mi soffermo su tutta una serie di cose che evidentemente sono poi al calcio anche note
L'autentico più grande tentativo di aggiornare di cambiare la la situazione russa e di toglierla da questo confronto con le Bin molti popoli chi vi erano dentro e dare quindi dei confronti aprendo anche una nuova capitale arresto dell'Europa
Fu considerata e del e fuga effettivamente una rivoluzione dall'alto e quindi anch'essa soggetta a una serie di impatto ha un impatto estremamente
Traumatico nella sua prima fase e poi estremamente anche limitato nella sforzo di aprire cosa che invece la caratteristica degli Stati europei Poteri e autonomie locali per la difficoltà di regolamentare di reggere un Paese così vasto e composito
Si risolse nonostante la tavola di ranghi nonostante le riforme nonostante tutto una serie di iniziative Di Pietro con il rafforzamento del sistema della servitù della gleba
Con la riduzione del potere della nobiltà ma comunque il rafforzamento di questo sistema assolutamente anomalo nella storia d'Europa e cioè le grandi proprietà la maggioranza della popolazione era soggetta e quindi non vi era un'articolazione sociale economica tra un centro e una periferia
Questo naturalmente proseguì nel corso anche dell'Ottocento vi furono pensate che la servitù la gleba che vi dicevo è stata istituzionalizzata nel mille seicentoquarantanove
Terminerà sarà abolita dall'alto anche questo sempre dall'alto solo nel mille ottocentosessantuno
E quindi tutto il secolo anche la prima fase del secolo del diciannovesimo secolo fu cosparsa di tentativi di dare una costituzione al Paese i definire delle classi come la nobiltà ceti diversi vi fu il tentativo di dare quindi un articolazione formale e istituzionale a un Paese che era non lo aveva questo è il punto di fondo ma questi tutti questa seri tentativi stato pubblicato abbiamo curato comunali Istituto di storia un volume su tutti i progetti costituzionali
Che vanno dal settecento al inizio del secolo e sono tutti sono un volume di ottocento pagine che però raccontano sforzi Progetti si chiamano appunto progetti costituzionali di cui nessuno è stato applicato
Quello che questo drammaticamente si possa dire sia uno dei segni di un impatto della storia della realtà e quindi dell'influenza e anche dell'Occidente nella parte europea nei confronti della storia russa e la cui la cui soluzione la cui risposta non è naturalmente così chiare così evidente
E vengo immediatamente la seconda parte del mio intervento e cioè quello se questo è stato l'andamento del potere se questo è stato quello che caratterizza quello accennato Propagandhi a grandi linee
La storia e l'evoluzione della storia russa
La domanda che si pone poi come mai in questo Paese
In tutti questi proseguo di secoli con i tentativi che avvennero Rignano avari periodi di modificare di rettificare di correggere il sistema non riuscì ma ad attuare quello che si chiama una riforma la riforma costituzionale una riforma quale quale si voglia tranne appunto quella che vi dicevo l'abolizione la servitù della gleba nel mille ottocentosessantuno dall'alto con tutta una serie di problemi che poi si posero nell'economia nella società
Allora la domanda nulla delle risposte alla domanda ma la Russia fa parte dell'Europa Europa oppure gli elementi fortemente Satrapi ci asiatici autoritari barbari se vogliamo dire usare un termine sono prevalenti
Io credo che vi sia stato tutto un amplissima discussione vi sono stati in Italia soprattutto Venturi molti altri lo stesso qui presente Vittorio Strada no su molti sono intervenuti su questo
Nodo fondamentale del rapporto tra Russia ed Europa io non non credo di avere i titoli non voglio entrare poi oggi di una querelle una questione molto complessa ma anche molto chiaro
Credo che comunque sia molto importante e questo credo che sia un po'il senso un po'del del mio intervento sia importante
Continuare a dire che la Russia composta effettivamente come diceva quel vecchio un libro di storia della fine di geografia della fine del Settecento composto di due parti più abitata e quella certamente europea ma la dimensione dello spazio russo si svolge in gran parte ancora oggi si svolge così
Diciassette milioni e più di chilometri quadrati di cui la maggior parte si svolge in Asia ma non è solamente uno spazio geografico
E chiaramente invece una moto ecco credo che questo sia la risposta da dare un tentativo di dare una risposta a questa mancata soluzione del problema di fondo della storia russa che è quella di trovare una sua un suo modo di essere in qualche maniera aperta alle riforme aperta all'articolazione chiamiamola democratica all'interno della propria società e con la il problema e che come si è formata come si è costituita e l'insieme della di mancanza di un ceto intermedio tra vertice del potere e base comune diffusa della popolazione sia stata l'elemento costante della storia russa e quindi non è un caso che poi successivamente al diciassette lo stesso nel regime il tutto il sistema sovietico si sia riproposto ancora una volta come un centro che imponeva al resto del Paese leggi regole e
Lo e organizzazione
E quindi rimane ancora aperto a tutt'oggi questo quesito che si può appunto riportare a una questione ansia
Europa ma che in realtà e sarebbe sbagliato vederlo da un punto di vista e geografico e quasi antropologico
O sociologico la storia russa invece in realtà è composta come dice un autore recente sovietico russo anzi adesso non è non è né Europa né ansia e Russia e quindi è composta di questi fattori che sono antichi che fanno parte della del carattere impresso dall'in nella nella lingua nelle strutture vi sono molti
Termini
Mongoli vi sono molte strutture addirittura la tassazione tutti i termini che significano tassa Ciotat tassazione imposte vengono dal mongolo dal dal Tattarini insomma sono stati acquisiti da altri popoli quindi la difficile la difficoltà che è avvenuta all'ora della formazione dello Stato russo sì e poi via via prolungata
Nonostante tutte le correzioni tutte le le le tutte le correzioni che vi sono state via via nel corso della della storia russa
Si è ritornati hanno un a un punto focale è un punto nodale che quello della propria strada la propria via alla composizione alla creazione di un rapporto tra centro e periferie io credo che quindi il la domanda normale qual è il volto qual è l'immagine della Russia
Tra Asia e Europa ritorni al punto fondamentale quale è stata la storia
Di questo grande paese quale è stato sopra e quale è il destino che non può che essere quello di trovare una propria via all'interno di un Paese che ha lo per dimensioni e composizione sociale molte anime ringrazio
Grazie professor Bertolissi ora do parola al professor Antonello avvicini dell'università la Sapienza di Roma
Di porre ora sui rapporti politico diplomatici tra la Russia zarista ecco lo Stato italiano
Grazie presidente
Grazie a chi ha organizzato questo convegno
Il mio è un particolare ringraziamento perché questo lo dico per i più giovani non per i colleghi io ho iniziato la mia vita accademica in questo ateneo
Ho insegnato per molti anni questo denaro e quindi quando Messina organizza qualche cosa per me è un po'come un ritorno a casa e quindi questo
Debbo dire che gli amici ancora tanti che sono appunto che a Messina
Si fanno particolare scrupolo di avvertirmi e quindi di essere prese
Io spero che diciamo la la vostra attenzione
Sulle relazioni che hanno preceduto dovrebbero avervi dato un po'la dimensione e le caratteristiche di quello che lo Stato russo ora non lo dobbiamo vedere nel rapporto con lo Stato italiano quindi diciamo che partiamo da dagli anni sessanta e ci sono anche dei ragionamenti un po'tecnici che però non sono difficilissimi se qualcuno di voi prendesse i vecchi manuali di teoria di Storia delle relazioni anzi dei trattati e politica internazionale come si chiamava una volta
Si accorgerebbe in fondo che per tutta la parte che riguarda grosso modo ottocentosessantuno fino al Novecento cinque novecentosette irrealtà Italia Russia non avrebbero molti motivi di rapporti diplomatici non hanno confini comuni non hanno problematiche di carattere coloniale quindi sembrerebbe quasi che questi due mondi poi potessero essere strani nonostante tutti i rapporti che vi sono stati ricordati
Prima sul piano culturale si potrebbero aggiungere anche quelle degli antichi Stati italiani grande dei grandi vie commerciali tra Odessa il Regno di Napoli tra Udinese e Genoa dovesse Venezia e quindi in realtà c'è una rete di rapporti
Che sono al tempo stesso
Commerciali e diplomatici ma per quanto riguarda lo stato italiano ripeto sembrerebbe che non dovrebbero esserci grandi motivazioni
Di rapporto invece ce ne sono moltissime adesso passa all'altra fase
Mi dovete seguire anche un attimo su questo ragionamento il secolo diciannovesimo è un secolo abbastanza interessante tecnicamente si dice che dal congresso di Vienna mille ottocentoquindici fino alla prima guerra mondiale c'è una stabilità il sistema internazionale stabile
Piena voi sapete mila ottocentoquindici dopo Napoleone quindi vengono stabiliti dei principi sul principio base la restaurazione il principio di legittimità
La santa alleanza il patto dei tre imperatori quindi in un certo il principio che la non ingerenza ma anche dell'aiuto in caso di sommovimento quindi un quadro internazionale stabile
Nel quale ovviamente l'unificazione italiana funziona come elemento scardina ante in un certo senso questa questa stabilità perché l'unificazione come sapete si realizza
Anche a danno di cui di alcuni di quei contraenti come presepio con l'Impero asburgico
Perché Lombardo-Veneto un dominio asburgico e quindi nel processo di unificazione non c'è solo gli stati che vengono a mancare che vengono come dire i inglobati in questo processo ma c'è una parte del territorio che effettivamente viene tolta all'Impero Austroungarico quindi in questo senso l'Italia rappresenta l'elemento della sovversione internazionale
è un cibo ed è anche un paese in qualche modo rivoluzionario processo l'unificazione è un processo essenzialmente liberale Hope di ideologia liberale che alla base di idea di nazione e l'idea di Stato nazionale e quindi visto già dicendo un elemento che porrà
Una sorta di asimmetria
Tra la politica essere italiana è quella dello Stato zarista passato zarista negli anni Sessanta nonostante le riforme interne alcune cose aveva già accennato il professor Bettoli sono state dei delle delle aperture diciamo della Russia zarista nei confronti di un processo riforme l'Italia rappresenterebbe rappresenta comunque un elemento che mette in discussione questo principio di legittimità
Ma c'è un ulteriore elemento ancora più grave se vogliamo e che nel mille ottocentosessantatré si verifica una si verificano le grandi rivolte da parte dei polacchi a parte della Polonia
Sotto il dominio russo
Polacchi e ungheresi hanno partecipato al Risorgimento italiano quindi cominciati a vedere diciamo una sorta di legame tra questo processo italiano ma quello che questo processo potrebbe riprodurre in altre parti d'Europa e quindi dire che diventa abbastanza consequenziale ovvio che la politica estera
Se vista pur non facendo nulla contro diciamo questo percorso che l'Italia fa per unificarsi in qualche modo però contraria e addirittura per molti anni
L'Italia verrà considerato una sorta di appendice di satellite della Francia
Ben presto questa diciamo sottovalutazione o non considerazione o non valutazione dello Stato italiano in quanto tale grosso modo rimane appunto dicevo Pino e primi anni del ventesimo secolo fino al mille novecentocinque questo accade per questa grande motivazione
C'è un'altra motivazione ancora più importante forse e che il l'Italia in quel periodo non riesce ad esprimere e a mandare a Pietroburgo un personale diplomatico adatto diciamo la situazione c'è molto spesso i diplomatici che vanno Pietroburgo si limitano a vivere un po'la vita di corte a diciamo questa vita se vuole di più mondana che di osservazione della realtà del Paese
E quindi da questo punto di vista non influiscono o non influenzano quello che il la visione dell'Italia e Russia
Tutto questo c'è un ulteriore paradosso perché anche la Russia una terra di emigrazione italiana di oppio alcuni dati rileggo molto velocemente ma insomma
Due mila due mila quarantuno questi sono fonti del ministero degli Esteri secondo gli studiosi russi sono addirittura approssimate per difetto nel senso che loro ritengono che gli italiani presenti fossero molti di più
Ma nell'arco che va dal mille ottocentosettantuno al mille novecentoquattro abbiamo una crescita costante di presenza italiana in Russia
Fino all'ultimo Censimento che qui ci interessa grosso modo che del mille novecentoquattro che porta a sei mila e novecento sette mila circa gli italiani chi sono questi italiani sono gli italiani ovviamente sono i mercanti sono gli artisti gli è stato detto prima
Quali sono anche i rapporti culturali l'influenza della cultura diciamo italiana anche non nazionale in questo senso ma poi ci sono tecnicamente i cosiddetti lavori stagionali tutti hanno studiato molti hanno studiato l'emigrazione italiana verso le Americhe sapere specialmente verso la fine del secolo diciannovesimo c'è questa grande ondata
C'è un'emigrazione certo non di quei numeri che si rivolge però anche verso la Russia verso l'Europa orientale per esempio tutte le compagnie di navigazione del Danubio occhio diciamo la maggior parte del personale impiegato nelle compagnie
I navigazione del Danubio sono italiane e c'è qui un altro elemento interessante che nelle carte di polizia troverete che questi italiani vengono messi come dire sotto la lente d'ingrandimento perché si teme che portino virgolette il germe del socialismo quindi della di questa di questa paura che si aveva nei confronti di una di una ideologia di un di una di una idea politica che in qualche modo potesse sovvertire non siamo ancora al marxismo diciamo a quello evocato a proposito la rivoluzione ma socialismo Bakunin e hanno il socialismo diciamo nelle alle varie anime del socialismo
Quindi come vedete poi a fronte di una situazione diciamo diplomatica tecnicamente intesa cioè nel rapporto diplomatici c'è poi invece un mondo che si muove continuano per esempio quegli scambi commerciali che c'erano già prima dell'unificazione
E addirittura si arriverà a potenziare ci sarà un accordo commerciale preside che a fronte di questa virgolette indifferenza in realtà poi ci sarà un accordo commerciale nel mille ottocentosessantatré tra lo Stato italiano
La Russia zarista che verrà rinnovato poi Racconigi quindi come vedete ci sono come dire più mondi in parallelo che Simoni in questo senso
C'è una simmetria se c'è questa simmetria nella politica italiana perché da un lato subito dopo l'unificazione d'Italia tende a porsi nel contesto internazionale come ad essere accettata nel contesto internazionale come un elemento di stabilità e cercherò voglio dirvi perché
Nello stesso tempo però la politica italiana ha bisogno che il quadro la cornice che era stata stabilita piena non fosse così consistente così drastica così duratura perché se voleva completare pensare che non c'era ancora a Roma c'era ancora il problema di a mettere in qualche modo di portare la capitale a Roma abbia bisogno anche di una mobilità nel campo dalla politica internazionale quindi qui emergono come posso dirvi due linee
Che in parte derivano anche da una mentalità cioè tutti coloro che avevano operato nel nel Risorgimento italiano è chiaro che mantengono una forma di mentalità che riporterebbe addirittura a ad aiutare i movimenti di indipendenza nazionale
Ho in mente indipendenza nazionale sono quelli che scarpine avrebbero tutto l'assetto europeo perché farebbero saltare questo lo capite facilmente sia libero asburgico
Sia l'Impero ottomano in qualche modo anche l'impero zarista essendo imperi pluri nazionali qui che quindi cornici che contengono al loro interno
Più un'azione io rischio di dire delle cose ovvie per i colleghi ma siccome vedo un pubblico anche abbastanza giovane quindi mi mi voglio voglio rivolgermi in qualche modo a loro
Quindi da questo punto di vista verifiche Siemens ci sono due linee insomma Visconti Venosta subito dopo l'unificazione dice noi dobbiamo accreditarci come un paese che garantisce la stabilità internazionale ma parallelamente a mazziniani che ricordava professor Fornari garibaldini c'è tutta la parte che comunque fa opinione pubblica che invece vorrebbe
Che l'Italia fosse assumesse un atteggiamento diverso nei confronti di questo emergere dei movimenti nazionali vi ho detto un secolo di stabilità all'interno di questa stabilità ovviamente la politica non è mai statica ovvio da questo punto di vista si verificano tanti tratti nel mille ottocentoventuno indipendenza greca mila ottocentoquarantotto i movimenti per ottenere gli statuti che sono un po'come dire lì i i genitori delle costituzioni quindi un grande sommovimento in Europa
La la crisi d'Oriente mila ottocentocinque ad ore cinquantasei la guerra di Crimea quindi è un altro colpo questa sorta di struttura che sembrerebbe molto stabile l'unificazione Caliandro detta ma continua anche c'è una guerra serbo Bulgheroni mila ottocentottantacinque
Da guerra greco turca nel mille ottocentonovantasette quindi e via via scendendo la la crisi d'Oriente del mille ottocentottantacinque settantotto quindi come vedete in questo grave quadro di grande stabilità in realtà ci sono molti fermenti molti diciamo molti scossoni a questo quadro stabile che poi produrranno sommandosi
Nel secolo diciannovesimo porteranno saranno una delle cause anche della prima guerra mondiale
E allora ecco che c'è questa duplice posizione italiana ma progressivamente anche nella politica estera zarista si comincia a verificare una sorta di doppia linea politica perché se è vero che
Formalmente c'è nella diplomazia zarista la ferma volontà
Di una stabilità questo ripeto per il problema che hanno soprattutto con i polacchi prima è stato accennato al problema della serata apporto con la Santa Sede di forse c'era dovrebbe essere oggetto quasi di un'altra relazione perché su questa questione dei polacchi anche la Santa Sede assume atteggiamento bar diciamo singolare perché
è fortemente indecisa se appoggiare
Le rivolte polacche perché sono cattolici
Oppure non appoggiare queste rivolte perché appoggiarle significherebbe rompere il il quadro di stabilità che si è creato quindi come vedete sono problemi anche di una certa consistenza ma tornando appunto al discorso della Russia
Anche la Russia per quei motivi che vi sono stati ricordati perché si sviluppa sempre di più il movimento cosiddetto Pan slavo OPA sulla vista
Indubbiamente ma ma era cominciata con Pietro il Grande in verità mano a mano che la Russia si interessa dei problemi al di fuori dei propri confini
Arriva ovviamente a concepire un interesse sulla penisola balcanica non a caso noi tecnicamente diciamo che il conflitto nei Balcani che austro turco
Sì si trasforma in conflitto austro russo turco cioè anche i russi entrano nel contesto come una motivazione se vogliamo anche formalmente corretta che è quello in quell'ottica di proteggere gli slavi ortodossi dei Balcani che nella comune opinione dell'epoca cristiani
Cristiani cattolici cristiani ortodossi
Erano o sarebbero stati due erano perseguitati dal dall'Impero ottomano
In realtà poi anche questo andrebbe rivisto sotto un'ottica diversa ma non abbiamo qui il tempo quindi anche la per la politica estera russa comincia a differenziarsi ad avere una linea che è quella del della legittimità che dicevo prima della stabilità dall'altro lato però ma mano che si occupa dei problemi esterni alla Russia stessa comincia invece ad avere una sorta di sovvertimento del principio per la legittimità della stabilità
Vi ho detto che sarei passato poi ai primi anni del secolo ventesimo grosso modo nel mille novecentootto mille novecentonove che cosa accade in quegli anni cadono molte cose ovviamente io adesso del periodico
A sciabolate in maniera molto molto veloce intanto l'Italia manda una finalmente un ambasciatore se mi permettete intelligente
A Pietroburgo che me le gare
è stato a Tokyo
Era diventato amico di quello che poi sarà il ministro degli esteri russo quindi personaggio che aveva una esperienza internazionale la Russia del mille novecentocinque non è più quella Russia diciamo virgolette aperta che si apriva del riformismo degli anni Sessanta perché anzi dopo la l'assassino che usa c'era stata addirittura una involuzione però e la luce che è stata scolpita dal Giappone e la Russia della quella che chiamiamo la rivoluzione del mille novecentocinque una una rivolta popolare insomma tutta una vicenda abbastanza complessa che però ha determinato da parte dello zar una chiusura ulteriore nei confronti delle ipotetiche
Possibili innovazioni nel campo della politica interna
E
Da parte diciamo italiana cade un po'quella se volete anche quella speranza che la Russia potesse trasformarsi in un paese con i parametri europei
Addirittura bisognerà aspettare poi la rivoluzione del febbraio del mille novecentodiciassette perché si torni a sperare che anche la Russia possa assumere un sistema di governo tipo quelle ai quali diciamo quelli conosciuti nelle in Europa
Ma la la parte importante di questo scorcio di anni sono gli accordi di Racconigi del mille novecentonove tra Italia e Russia quindi come vedete da una teorica quasi non
Contiguità delle due politiche estere si arriva invece a un accordo diretto che non è l'accordo commerciale ma è un accordo politico
Racconigi mila novecentonove e subito dopo la missione da parte dell'argenteria della Bosnia Erzegovina ora ricordato ho detto l'Italia è favorevole al fatto che il quadro internazionale non sia statico e addirittura nel momento in cui come nel caso del Lombardo-Veneto si immagina che l'Austria possa avere dei compensi nei Balcani
Però nel corso degli anni da quella porta postulato degli anni Sessanta diciamo il secolo diciannovesimo ai primi anni del secolo ventesimo intanto è maturata una linea un'ulteriore linea politica che è quella dell'interesse nei Balcani c'è l'Italia comincia concepire
Non non è un interesse imperiale ma comincia a concepire un interesse che ha varie anime anche questo poco messale fuori sfruttamento di alcune risorse ma anche di carattere politico nei confronti dei Balcani quindi la l'annessione dell'Austria
In qualche modo piene a intaccare questi interessi italiani ma viene a intaccare anche quelli della Russia zarista
Per quel fenomeno della stabilità per gli interessi sia nei Balcani
E la corrida con i citati prevede acidulo sintetizzo molto ma sono tre i punti fondamentali uno questa collaborazione tra l'Italia Russia due che ambedue i Paesi lavoreranno per la intangibilità dell'Impero ottomano regia di questo è un passaggio direi molto importante
E la questione dei compensi cioè se qualcuno modificherà questi assetti ognuno avrà diritto a chiedere dei compensi però vedete che da da una come dire da una lontananza delle politiche ci stiamo avvicinando molto anche perché ci sono altri due elementi molto importanti l'Italia fa parte della Triplice cioè tra Leanza con l'ausilio Ungheria con la Germania
La Russia alleata decide la Francia poi successivamente anche dell'Inghilterra e quindi questa posizione italiana potrebbe sembrare in qualche modo come dire di di ponte tra i due sistemi
Ma Cornet con il il raccordo di Racconigi Italia si garantisce un fatto fondamentale
E cioè o la stabilità nei Balcani oppure principio di avere un compenso laddove in qualche modo qualche potenza dovesse alterare quelli più libri tenete conto che sul problema dei Balcani Italia una contiguità Mare Adriatico mare molto piccolo adesso che qua non credo che non abbiamo nulle possibilità di parlarne ma non è solo quello che poi diventerà una sorta di interessa imperiale quello del del periodo dell'Italia fascista cioè c'è un problema di sicurezza oggettivo nel senso che se nei Balcani si dovessero stabilire equilibri diversi è chiaro che la stessa sicurezza italiana verrebbe in qualche modo essere messa in discussione perché il tratto di mare talmente brevi io questo proprio racconto sempre anche negli anni successivi tutta la la tendenza ad occupare l'Albania presente anche negli anni successiva guerra mondiale nasce soprattutto dal fatto di controllare il cosiddetto Mare Adriatico perché appunto per questa come dire più breve distanza che esiste tra queste due sponde è chiaro che diciamo non si può vedere di buon occhio il fatto che uno alcune poté o potenze nuove si stabiliscano sui Balcani
Per otto mano aveva una sua ormai stabilita
Gli accordi Racconigi poi sono interessanti per un altro elemento perché nel momento in cui scoppiano le guerre balcaniche periodo siamo negli anni mille novecentoundici dodici tredici quando i piccoli paesi balcanici riescono a fare la guerra all'Impero ottomano la Russia tende a non solo li aiuta ma tende a trascinare l'Italia in virtù degli accordi di Racconigi
E dunque ma Italia invocherà il il fatto della intangibilità dell'Impero ottomano e quindi da un lato si terrà fuori dal dal da quel conflitto voi sapete che c'era stata una guerra italo-turca per la Libia ma si tiene fuori dalle guerre balcaniche
Invocando proprio questo principio della intangibilità dell'Impero ottomano perché quelle guerre in qualche modo e la prima opera balcanica poi lo fa se non ci fosse stata la seconda ma guardi Impero ottomano recupera una serie di anche territori di postazioni la penisola balcanica in effetti l'Impero ottomano era stato ridimensionato
Quindi come il quadro intanto si sta muovendo e si sta muovendo fino a quando il Russia Italia formalmente appartenenti a due alleanze diverso due alleanze internazionali diverse finiranno coi per essere alleate nella prima guerra mondiale su questo una parola poi passo anche una parte documentaria
Questo passaggio dell'Italia dalla triplice alleanza all'intesa è stato sempre giudicato in vario modo insomma questo in maniera anche piuttosto semplicistica in rosa come una sorta di tradimento e c'era in realtà in realtà la Triplice Alleanza contemplava un principio giuridico
E tecnico tale per cui nessuno poteva fare una dichiarazione di guerra a un Paese terzo se non dopo aver informato i contraenti dell'alleanza
Quando l'Austria Ungheria fa il famoso ultimatum dopo l'attentato di Sarajevo alla Serbia in realtà non informa nessuno quindi c'è un motivo tecnico giuridico per cui l'Italia può certo senso chiamarsi fuori da quell'alleanza perché gli altri non allora aspetta rispettato quella alleanza
Dove troviamo il materiale diciamo per un po'studiare queste cose per leggere queste cose ovviamente c'è sono le carte ministero degli Esteri carte dei diplomatici che però hanno questa questo limite che dobbiamo arrivare primi anni del Novecento per cominciare ad avere delle analisi serie diciamo su quello che sta accadendo in Russia voi pensate che i nostri diplomatici non si accorgano per esempio non si accorga non valutano nella giusta luce
Il crash del movimento passa la lista che è un movimento se volete carattere teorico ideologico c'era ma anche delle valenze politiche perché era lo strumento attraverso il quale la Russia zarista poteva svolge una politica al di fuori dei propri confini
Poi ci sono invece
Le le carte dei militari che da questo punto di vista ci aiutano di più perché
Faccio un esempio tra i tanti insomma meglio militari italiani vengono invitati a seguire le operazioni nel Caucaso tra il mille ottocentosessantuno e sessantatré
Quindi e tutto questo continua poi nel corso degli anni e quindi c'è una dimensione se volete una conoscenza più diretta di quella che è la realtà russa e quindi attraverso quei rapporti in realtà le anche le contraddizioni presidio del periodo delle riforme del del Pio delle mancate riforme in qualche modo emersi in maniera più chiara tenuto conto anche del fatto che questa tutti personaggi di educazione io dico risorgimentale nel senso di questa educazione liberal nazionale che quindi in qualche modo tende di più a come dire vedere con occhio positivo alcuni movimenti di tipo nazionale piuttosto che il il Governo centrale perché l'impero puri nazionali in quest'ottica diventa delle la prigione insomma c'è una frase famosa prigione privo
Tutto questo continua ma è interessante anche un'altra cosa la sconfitta che la Russia subisce con il Giappone mille nella guerra del mille novecentocinque ovviamente sul piano internazionale sembra fa cadere un po'il mito
Della Russia come potenza militare
Tenete conto che tra la fine del secolo diciannovesimo massimamente nella prima nei primi anni del ventesimo secolo
Si assiste a un un fenomeno abbastanza interessante cioè c'è una modernizzazione
Dei sistemi militari nel senso che c'è anche la tecnologia che c'è sempre stata ma che progressivamente avanza
E quindi la potenza russa che si basava su gran numero di soldati che il Impero poteva schierare
Dopo la sconfitta navale del Guerrisi giapponese sembra quasi che questo impero sia sondando troppo
Questo impero sia come dire in in sulla via della del del declino
C'è una fase poi invece nei primi anni dieci isole verso il dieci dodici in cui nelle teorizzazioni di un possibile conflitto quale poi si sarebbe verificato
Quindi un compito essenzialmente terrestre sì torna rivalutare e alcuni studiosi addirittura parlano di un mito anch'nel tredici quattordici di un mito
Della forza militare russo ora io non so dove trovano le prove di questo di questo fatto perché tutte le carte che io ho letto sono tante su questo pubblicato anche un libro adesso bambini non mi voglio fare come dire delle autocitazioni in realtà di osservatori professionalmente preparati presidio rilevavano un patto che l'esercito russo poteva essere anche numeroso come come persone come uomini come soldati ma aveva una grande difficoltà di mobilitazione perché non si era mai provveduto a fare una politica di trasporti interni per cui spostare queste truppe da una parte all'altra
Diventava estremamente complicato e facevano anche i calcoli di una eventuale mobilitazione quanti giorni avrebbe necessità d'una mobilitazione cosa che poi puntualmente avviene non solo lo scoppio del conflitto ma quando i russi cominciano a subire
Le prime sconfitte Galizia eccetera li diciamo tutte queste chiarezza di vedute che veniva attribuita anche qui c'è un passaggio interessante al non solo arcaicità degli addestramenti dei sistemi di addestramento ma anche al trattamento del personale cioè contrariamente a quello che voleva una certa vulgata anche ottocentesca insomma sul sull'obbedienza sul dedizione del Buccico russo insomma proprio come categoria quasi non solo antropologica ma reale in realtà qui si osserva che questo tipo di trattamento con scandalo si vedeva ancora l'uso delle pene corporali per esempio che erano abbastanza diffusa questo tipo di trattamento e era ritenuto uno una base di debolezza perché non dava motivazione
Nel caso del completo
Di un eventuale conflitto tanto è vero che si diceva anche nei confronti dei polacchi dei tedeschi dove in qualche modo c'è un contenzioso precedente si può anche immaginare come dire una un una motivazione interna in altri casi diventa molto più difficile
E questo diciamo prosegue quest'analisi se volete anche abbastanza lucida prosegue per tutto la prima parte del conflitto fino al mille novecentodiciassette
E qui vado a chiudere
Ci sono militari che rimangono anche durante il periodo la rivoluzione
Oggi noi siamo abituati a vedere la denuncia dall'ottobre come i il massimo dei mali effettivamente probabilmente la storia poi successiva al diciassette può dare questa impressione però chi conosceva quella realtà chi l'aveva vista da vicino e a un a una e pur non essendo minimamente coinvolto sul piano ideologico ovviamente ha una visione se volete anche chi più realistica cioè si immagina che questa rivoluzione sia il frutto di un malcontento di un eccesso di arretratezza di quella società che attraverso questa rivoluzione fosse possibile in qualche modo portare la Russia nel contesto delle nazioni europee
Certo è una visione se potremmo se usassimo queste categorie tipicamente eurocentrico in un certo senso cioè si vorrebbe sempre che la Russia col venisse secondo delle categorie politiche
Di tipo europeo quindi anche le forme di democrazia parlamentare Kennedy allaccia quello che diceva mia collega Bertolis in qualche modo vorrebbero ci vorrebbe che fossero riprodotte in Russia e qui si fa anche un come dire un grande errore di di di di ottica proprio
Non si tiene conto della della dimensione lettera realtà diversa anche storica della Russia stesso raccordi dicevo questi sono come dire quindi la i rapporti diplomatici ne possiamo parlare concretamente solo diciamo nella agli inizi del secolo ventesimo poi ci sono mille piccole storie che sarebbe anche divertente che io vi racconta si sono cioè nel nel mille novecentotredici viene fatta una linea di navigazione
La società marittima italiana viene finanziato dal governo italiano per cercare di eliminare questa lunghezza del viaggio che da Genova portava a Odessa in venti giorni con diciotto scali quindi a sotto diciamo questa cornice questo quadro che io ho cercato di far dice sulle relazioni diplomatiche dal punto di vista tecnico ovviamente poi c'è un mondo che si muove io degli italiani vi potrei parlare di una società di beneficenza che c'era a Pietroburgo che era molto attiva ciò che dici sono coi invece tanti elementi che potrebbero anche far pensare al contrario ma se ne ci fermiamo l'aspetto tecnico diplomatico effettivamente dobbiamo fare
Questi due periodi questa prima fase
Grosso modo fino agli accordi la cornice con gli accordi di Racconigi effettivamente diciamo la in qualche modo Russia Italia entrando in un contatto diretto e lo saranno coi nella prima guerra mondiale perché c'è una convenzione militare molto interessante perché obbliga i due Paesi alla contemporaneità dell'offensiva
Che abbastanza logica se avete il presente la carta geografica vi rendete conto che su su dal punto di vista tecnico militare una convenzione la commissione molto lunga tra l'altro la studiata Mario Toscano molto meglio di me ovviamente poi io me la sono anche ristudiare ha molti elementi
Sì tolto chiudendo mi sono guardato bene ha molti elementi che vanno nel senso che vi dicevo prima presidente mi dice di chiudere io vi ringrazio dell'attenzione ho finito grazie
Grazie per essere ante nel Virginie ora abbiamo un po'di tempo per qualche discussione qualche domanda e qualche commento prego
C'è qualcuno che
Potrebbero previa cioè chiedere una domanda oppure fare qualche osservazione
Se così facciamo una pausa e ricominciamo bellici incredulità alle diciassette
Grazie
Cominciamo a non seconda parte del convegno
Di studi dallo stretto agli Urali
Per abbiamo tre presentazione oggi prima sarà presentazione don tutte le sere la vennero presenze italiani in Russia e presenze russe in Italia
Prego
Vorrei rivolgere un cordiale saluto a tutti i presenti
E ringraziare anche gli organizzatori del convegno per avermi invitato vorrei anche spiegare perché miti inutilmente di trattare questo questo tema degli italiani in Russia e dei russi in Italia
Devo dire che quando mi è stato chiesto di partecipare a un convegno sui rapporti intercorrenti fra Italia e Russia ho pensato alle persone che hanno reso possibile è reale un legame duraturo fra queste due entità statali così di perse nella loro essenza politica e così lontane geograficamente
E sono persone che sfidando il sentire comune e lo spirito dei tempi hanno tenacemente voluto dare un'impronta inusuale alla loro vita
La loro avventura in Russia o in Italia non solo sia foriera di considerevoli successi individuali ma Bond assegnato profondamente la storia del Paese che le ha benigna mente accorti
Sulla base di queste considerazioni generali
Già fatte in passato e in fase di preparazione un nuovo programma che verrà trasmesso dalla radio statale russa la voce della Russia la ex radio Mosca per intenderci
Il programma riguarderà i personaggi che nel corso dei secoli hanno mantenuto vivace e proficua la relazione fra i nostri due Paesi quindi quello che verrà detto in questa sede è un'anteprima di questo ciclo di trasmissioni
Naturalmente furono numerosi italiani in Russia o i russi in Italia ma io soffermato la mia attenzione solo su alcuni sarebbe stato impossibile trattarli tutti in questa sede
Quindi mi sono soffermata soprattutto su quelli che hanno sollecitato ti più la mia curiosità
La presenza italiana nelle zone occupate oggi dalla Comunità degli Stati Indipendenti poteva spiegarsi in epoche lontane dal fatto che questi territori costituivano il passaggio obbligato sulla via verso l'Oriente
O in anni più recenti col desiderio di trovare uno sbocco alternativo alle proprie realizzazioni professionali
E in questa ottica che va inquadrata la presenza di un frate Giovanni da Pian del Carpine e di un architetto Aristotele Fioravanti
Il religioso diretto in Mongolia aveva attraversato la Russia meridionale tra il mille duecentoquarantacinque e il mille duecentoquarantasei cioè subito dopo l'invasione tatara divenendo testimone oculare scene raccapriccianti
Aveva assistito all'uccisione di alcuni dei più valorosi principi russi tra cui il signore dice Nico
E passò per terre desolate dal momento che i tatari avevano reso la Russia un immenso cimitero a cielo aperto
Due secoli dopo Aristotele Fioravanti architetto bolognese arrivo in Russia e trovo una disputa situazione ben differente
Era il periodo della scienza del Principato di Mosca e Ivan terzo sentendosi il successore dell'imperatore di Bisanzio
Di cui aveva sposato una nipote volle dare una nuova dignità alla città di Mosca abbellendolo accomuno mentali costruzioni
Inizio del programma incaricando Aristotele Fioravanti dirigere la cattedrale dell'assunzione del Cremlino
L'architetto giunse a Mosca nel mille quattrocentosettantacinque in pochi anni condusse a termine i lavori di costruzione
Scarse sono le notizie biografiche mai certo che non torno più in Italia
Come si è visto ci sono tracce di un fermento italiani in Russia nel Medioevo e nei primi secoli dell'era moderna
Che non si esaurisce nei tuoi sei in più richiamati sopra basti pensare all'intraprendenza dei mercanti genovesi e veneziani che si spinsero nelle coste del Mar Nero
O ai agli artisti italiani cui si deve la costruzione dei crimini in varie città russe
Al contrario la presenza russa in Italia era oserei dire del tutto inesistente queste era dovuto al divieto imposto loro i sudditi dai sovrani russi di viaggiare all'estero
Veniva considerato un atto di alto tradimento attraversare i confini della patria senza un permesso delle autorità governativa si dovrà aspettare la rivoluzione operata da Pietro il Grande per vedere la corsia aprirsi al mondo
Anche seppure in seguito in diverse epoche storiche i confini dell'impero russo rappresentarono per i sudditi un limite invalicabile
Ancora una volta la costruzione di una capitale richiamo in Russia molti artisti italiani
Non si trattava più di abbellire ingrandire Mosca ma di creare dal nulla in mezzo a una landa desolata acquitrinosa una nuova capitale San Pietroburgo
San Pietroburgo divenne il simbolo dell'inizio di una nuova epoca in cui la Russia e in prima linea il suo infaticabile Zare riformatori Pietro il Grande
Si allontanava gradualmente dal chiuso conservatorismo della vecchia Moscovia
Per accostarsi non senza una certa resistenza all'innovazione imposte dalla recente familiarità con la cultura dell'Occidente europeo
Non pochi furono gli architetti italiani che nel corso del diciottesimo secolo prestano la loro opera a San Pietroburgo e nelle residenze imperiali che sorgevano attorno alla nuova capitale
Possiamo fare un breve elenco Domenico Trezzini Giacomo Quarenghi Bartolomeo Rastrelli caldo Rossi
Questi sono solo quelli più noti al grande pubblico
Sono artisti che hanno dato il loro insostituibile contributo alla creazione dei palazzi più importanti della capitale dandole la sua inconfondibile fisionomia
Il Palazzo d'inverno l'Ammiragliato Hermitage l'istituto Simoni la Fortezza dei Santi Pietro e Paolo e così via
Ma fornì soffermarmi su un artista in particolare Giacomo Quarenghi che consacrò la sua esistenza al servizio della casa imperiale russa
Era nato a Bergamo nel mille settecentoquarantaquattro e si formò artisticamente a Roma
Ma dopo aver lavorati in Italia a trentacinque anni partì per la Russia invitato da Caterina seconda la quale dopo averli visti i suoi disegni gli offrì un contratto
Quarenghi sarebbe rimasta in Russia fino alla morte avvenuta nel mille ottocentodiciassette in un quarantennio di attività avrebbe dettato gli standard degli eroi dell'architettura pietroburghese
Solo nei primi cinque anni ti soggiorni in Russia progetto e realizzo più di cinquanta opere e la sua vulcanica creatività non deluse mai i sovrani russi
La sua prima Commissione fu la Banca di Stato e per tutta la vita sintetico alla creazione di edifici pubblici come l'Accademia delle Scienze la borsa e il Teatro dell'Ermitage
Oppure residenze private come il palazzo di Alessandro azzarda spessi e lo che in assoluto il suo capolavoro
Nel mille ottocentodieci la municipalità di San Pietroburgo orgogliosa delle creazioni del perché la mascotte molle festeggiarlo coniando una medaglia in suo onore
I venne anche commissionato un arco di trionfo da dedicare a Napoleone di cui era stata Nunziata la visita ma Napoleone non venne mai
E il monumento non fu innalzato
Il nome di Quarenghi comunque risulto ugualmente legato all'epopea napoleonica e non per motivi artistici
La visita a San Pietroburgo dell'imperatore dei francesi con il cambiare degli equilibri politici si trasformò nell'invasione della Russia da parte dell'armata napoleonica
Fra i soldati dell'esercito invasore c'era anche un concittadino e amico di Quarenghi il marchese Giuseppe terzi
Il giovane bergamasco nel dicembre mille ottocentoundici mentre studiava ancora in collegio era stato chiamato alle armi e venne assegnato alla Quarta divisione comandata da Eugenio Guarini
La quarta divisione era formata da ventisette mila elementi tutti di nazionalità italiana
Giuseppe terzi lascio Bergamo nel febbraio mille ottocentododici per partire per la campagna di Russia
Tutti conoscono le vicende dell'invasione napoleonica quindi non è necessario soffermarsi lungamente
Quando Napoleone lasciò Mosca il diciannove ottobre mille ottocentododici la Quarta divisione occupava all'avanguardia dell'esercito in ritirata
Il ventiquattro ottobre la divisione italiana si fermò ammala Jaroslaw Nietzsche
E qui si svolse una violentissima battaglia Chetta io definitivamente a Napoleone la via verso Kaluga
Costringendolo a ripercorrere il tragitto per il quale era penetrato in Russia ormai devastato dagli eventi bellici
I resti dell'armata e con loro Giuseppe terzi continuavano la ritirata in condizioni di estrema difficoltà
A villa ammalato e stremato il marchese cadde in mano ai russi
Sembrerà strano ma la prigionia segnò l'inizio del periodo più felice della vita di Giuseppe terzi
Alloggiato nel palazzo della famiglia Tim comici il giovane marchese ricevette le necessarie cure mediche Esiste ristabilire affida mente
Dotato di particolare talento artistico sin dagli anni di scuola cominciò a dipingere
Prima per divertimento e poi su commissione godendo del rispetto da parte di tutta la cittadinanza per la sua attività di pittore
Nel frattempo la famiglia per come preoccupata per non avere avuto più notizie del loro congiunto contattava Giacomo Quarenghi che si trovano in Russia già da trent'anni
Grazie all'intervento dei parenti
Giuseppe terzi ottenne il permesso dall'imperatore di lasciare Wilma e terze liste a San Pietroburgo dove l'anziano architetto lo accolse a braccia aperte
Dando il tutto il necessario per vivere persino la biancheria
Quarenghi inoltre introdusse il giovane Marchesi nelle migliori famiglie di San Pietroburgo
Giuseppe terzi intanto ripresi i contatti con la famiglia e nelle lettere che scriveva era prodigo di espressione entusiaste per la Russia e per la sua nuova vita
Giuseppe terzi si manteneva con la sua attività di pittore ed è aperto anche uno studio in un bellissimo quartiere della città
Per le sue maniere cortesi era ben accetto presso l'aristocrazia pietroburghese e proprio in quest'ambiente trovo l'amore nella persona della principessa Elisabetta Galitzine
I genitori della nobildonna chi sono gli imperatori il consenso affinché la figlia potesse sposare uno straniero per giunta cattolico
Ottenuta l'autorizzazione i due giovani poterono sposarsi il ventotto agosto mille ottocentoquattordici
Subito dopo i novelli sposi partirono per l'Italia dove si stabilirono per Sempre
Ma ben più lungo fool soggiorni Russia di un altro aristocratico lombardo al servizio nell'arco della sua lunga vita di ben quattro sovrani russi parlo di Giulio Litta
Giulio Renato Litta era nata a Milano nel mille settecentosessantatré e apparteneva ad una delle più famose famiglie patrizie italiane infatti sia da parte di padre che di madre discendeva dai Visconti
Ricevette presto l'investitura di Cavaliere dell'Ordine di Malta
E a diciannove anni iniziò il suo servizio nell'ordine partecipando a una serie di imprese marittime durante le quali accumulò una preziosa Enrique esperienza nel campo della navigazione
Fondato curare quindi che quando nel mille settecentottantotto Caterina seconda chiesa al Gran Maestro dell'Ordine di Malta di trovare una persona in grado di riorganizzare la flotta russa in vista di un'eventuale guerra con la Svezia
Balza sì in primo piano in momenti Giulio Litta
Il Cavaliere evita giunse a San Pietroburgo nel gennaio mille settecentottantanove
E ne rimase affascinato per la bellezza architettonica e per la vivacità culturale
Il giovane conquistò facilmente le simpatie dell'imperatrice e del Granduca Paolo
Fu nominato maggior generale della Marina ed ebbe modo non solo di sviluppare le sue capacità riorganizza attive nella marina russa
Ma inoltre poter mettere in pratica le proprie strategie militari nelle battaglie navali durante la guerra contro la Spezia
Per il valore dimostrato nei momenti più cruciali della guerra Litta fu promosso contrammiraglio
Nel mille settecentonovantadue dopo essersi coperto di gloria in Russia torno in Italia
Ma rimase nella penisola solo per un breve periodo
Perché gli eventi politici europei giocavano a favore del suo ritorno in Russia
A seguito della seconda spartizione della Polonia vaste e redditizie proprietà dell'ordine dei Cavalieri di Malta erano passate sotto il dominio russo
Ditta fu incaricato di trattare la restituzione di questi territori
E quindi torno San Pietroburgo nell'ottobre mille settecentonovantacinque
La questione era delicatissima e le trattative si rivelarono immediatamente molto difficili
Litta disperata di poter giungere a una soluzione soddisfacente
Ma la morte dell'imperatrice avvenute il sei novembre mille settecentonovantasei ribaltò la situazione
Il nome imperatore Paolo primo non solo era un ammiratore dei Cavalieri di Malta
Ma è anche un amico intimo diritta e della sua famiglia presso la quale aveva alloggiato durante il suo viaggio in Italia del mille settecentottantadue
Paolo primo riconfermò quei territori possesso dell'ordine e per di più istituiti il grande Priorato russo dell'ordine dei Cavalieri di Malta nel mille settecentonovantotto su iniziativa di vita Paolo primo fu eletto Gran Maestro dell'ordine dei Cavalieri di Malta dopo che il precedente gran maestro era fuggito da Malta abbandonando l'isola a Napoleone
Questo gesto prese vita una persona molto influente a corte ricevendo dall'imperatore ulteriori titoli nobiliari nuovi incarichi e ricompense di natura finanziaria
Nello stesso anno Litta decise di prendere la cittadinanza russa e dietro sollecitazione di Paolo che voleva legarlo sempre più alla Russia si sposò con la ricchissima contessa Caterina scapolo moschea
Trascorse l'anno seguente al matrimonio nella tranquillità della campagna russa e nel mille settecentonovantanove dritta era di nuovo a San Pietroburgo
Voleva convincere l'imperatore a creare una guardia personale formate esclusivamente da aristocratici così come l'avevano avuto tutti i precedenti maestri dell'ordine di Malta il progetto di vita fu realizzato e divenne il comandante della guardia personale di Paolo Pini
La carriera diritta non si arrestò neppure con i sovrani che regnarono dopo Paolo
Sotto Alessandro primo Litta raggiunse la vetta della sua inarrestabile parabola ascendente divenendo membro del consiglio di stato tendendo a schierarsi dalla parte di progressisti come speranza e calcio Bay
Sotto Nicola primo continua a collezionare le più alte onorificenze russe e tra i vari prestigiosi incarichi ebbe quello di presidente del dicastero dell'Economia
Anche se non era più giovanissimo manteneva un eccellente rigori fisico intaccato da nessun inconveniente della vecchiaia
E infatti camminava senza bastone dormiva bene conservava un ottimo appetito mangiando e bevendo a piacimento
Morì all'età di settantasei anni
Ancora oggi la città di San Pietroburgo conserva un ricordo prezioso dell'aristocratico italiano
L'Ermitage infatti custodisce la famosa Madonna Litta di Leonardo da Vinci donata al museo nel mille ottocentosessantacinque da discendenti di Giulio Litta e quale a sua volta l'aveva ereditata dai Visconti
Vediamo un po'i russi i russi in Italia
L'Ottocento fu il periodo più fecondo delle relazioni fra l'Italia e la Russia
Il secolo in cui molti personaggi russi che c'è l'euro nei più svariati settori musica arte letteratura politica approdano in Italia ricevendone chi ispirazione artistica e chi stimola proficuo alla profitti dita
Vorrei soffermare l'attenzione su due illustri ospiti della nostra penisola il pittori vanno ai Parsons che è il ben più famoso Mikhail Bakunin
La presenza dietro sono sfinita ANIA costituisce la conferma di una tradizione ormai consolidata secondo la quale gli artisti russi solevano perfezionarsi all'estero
E tappa obbligata non poteva non essere d'Italia
I primi passi in campo artistico nella sua ospite sono alquanto prodigiosi
Nato nel mille ottocentodiciassette Alfio dosi in Crimea l'antica Caffa era figlio di un prete della chiesa armena apparteneva quindi a una famiglia dalle modeste disponibilità economiche
Ma la fortuna aiutò il giovane artista nella metà degli anni Venti giungevano anche nella sperduta Fyodor ossia notizia del moto dei molti greci
E Ivan ancora bambino copiata Doris capitasse in primo luogo sui muri i disegni e le stampe che illustravano gli episodi della rivolta e ritratti dei rivoltosi
Alexandre Castaci gli F
Sindaco della città noto alcuni di questi disegni eseguiti del fanciullo
E apprezzandone il talento lo prese sotto la sua tutela facendoli scrivere al ginnasio che si interrompono la città dove si era trasferito dopo la nomina al governatore
Ai Parsons che visse tre anni a casa di casa mia c'è e grazie all'interesse all'interessamento della famiglia narici legata da vincoli di amicizia h sedici nel mille ottocentotrentatré riuscì ad accedere all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo
Qui ai va sono scritti definirlo più gusto artistico prediligendo la pittura dei paesaggi marini
In ciò sopportato dal proprio maestro Maxinca rabbioso noto paesaggista
Nel mille ottocentotrentasette ai Parsons che terminò gli studi all'Accademia ed essendo stati il miglior studente fu premiato con un viaggio di perfezionamento all'estero
Partico sì per l'Italia nell'estate del mille ottocentoquaranta prima tappa fu Venezia e il fascino della città con i canali e i palazzi che emergevano dall'acqua lo stregone completamente
A Venezia passò scritti alloggio nel monastero armeno di San Lazzaro e fisse nella cella che era stata occupata da Byron
In età avanzata l'artista memore delle suggestioni e delle emozioni provate a Venezia dipingerà un quadro raffigurante Byron assieme ai monaci del monastero almeno
Dopo Venezia ai passo scritti sito Firenze Napoli Sorrento Amalfi
E infine giunse a Roma
La città eterna scosse l'immaginazione del pittore russo e a tal proposito ci sono rimaste le sue stesse parole
Ho visto le opere di Raffaello e Michelangelo il Colosseo la basilica di San Pietro e quella di San Paolo
Ammirando le opere dei geni e al loro maestosità sentirla propria piccolezza
Quei un giorno vale un anno
A Roma è parso Ski comincia a frequentare i suoi connazionali
In particolare Coco il cui appartamento era meta di tutti i russi che si trovavano nella capitale
Terrasson Ski gli anni trascorsi in Italia rappresentarono un periodo ti feconda creatività artistica
A Roma acquisì fama e apprezzamento della critica
è arrivano anche i primi considerevoli guadagni e uno dei più illustri estimatori che le offrì detta sostiene fu papa Gregorio sedicesimo
Il Pontefice comprò il quattro intitolato Caos ovvero la creazione del mondo erano al pittore una medaglia d'oro
Nel mille ottocentoquarantaquattro
Famoso e osannato da tutta la critica europea ai Toso scritto no a San Pietroburgo
Non sarebbe più tornato in Italia
Più movimentata fu invece l'avventura italiana di Bakunin
Come del resto molto periglioso a fu tutta la sua esistenza
Ma alcuni ne giunse in Italia nel mille ottocentosessantaquattro dopo un'ora con volesse trafugata la Siberia dove era stato confinato dal governo russo
Dopo aver attraversato due continenti approdò in Europa giungendo a Torino assieme alla moglie nel gennaio mille ottocentosessantaquattro per prima cosa fece visita a Caprera all'eroe dell'unificazione nazionale Giuseppe Garibaldi
Il generale ancora zoppicante per la ferita riportata in Aspromonte accorse coniugi Bakunin nella sua semplice case di pietra
I bracconieri Massaro a capire la tre giorni e poi si stabilirono a Firenze
Qui si trattennero più di un anno
Fu un periodo in cui il vulcanico Boccuni né si applaudono a riposo e all'indolenza anche se la sua casa non tardò a diventare il luogo di riunione
Di tutti i veri o presunti rivoluzionari attratti dalla fama dell'eterno cospiratore
Ma le vivaci serate a casa Bakunin non portavano ad alcuna seria realizzazione e ogni progetto rimaneva nel campo delle cure Plose affermazioni
A Firenze Bakunin e si lascia affascinare dei rituali della Massoneria
Durante il soggiorno fiorentino
Va comuni ne è convinto della necessità della segretezza che ogni organizzazione rivoluzionaria fondò la fratellanza rivoluzionarie segreta
Anche se la sarda scarsezza delle testimonianze non possono rivelarci gli scopi e le funzioni della fratellanza e certo che essa fosse composta prevalentemente da intellettuale italiana dell'UCSI
In realtà i fratelli discutevano molto di rivoluzione ma non si attivavano per attuarla
La Fratellanza malata di lavoro operativo si spense definitivamente nell'estate del mille ottocentosessantacinque quando Bakunin e lascio Firenze per recarsi a Napoli
Va alcuni non ebbe una buona impressione dell'ambiente politico della nuova città si sentiva soffocare dal crescente ambiente reazionario
Ma un fatto straordinario convinse il rivoluzionario rimanere a Napoli due anni
Vale a dire la presenza della principessa zone Babolin Scaglia
La nobildonna russa non sono nella molto ricca e prodiga nei confronti dei propri amici ma sfoggiava intere ultra radicali prime andasse uno stuolo di teste calde italiani e stranieri
Bakunin e poté godere della munificenza di Napoli della principessa liberandosi di ogni preoccupazione di natura economica
Ed ora Boneschi a grazie al prestigio del rivoluzionario russo poté elevarsi allo status di autentica cospira attrice in fondo l'ambiente napoletano così elettrico rappresentava un terreno fertile per la cospirazione
Entusiasmi di Bakunin non tardarono a sostanziarsi in una nuova società segreta la Fratellanza internazionale
è importante sottolineare che il modello e le norme che regolavano questo organizzazione napoletana sarebbero servite come prototipo di tutte le altre società create da Bakunin in seguito
La nuova società aveva un'organica azione piramidale e vi si accedeva tramite Uricchio un rituale di iniziazione di sapore marcatamente massonico
Anche questa come quella fiorentina era una società evanescente formata da pochi elementi e priva di qualsiasi consistenza politica
Ma per alcuni si divertì per due anni a discutere raccogliere proseliti e tenere riunioni segrete con personaggi strani su confusi progetti segreti
Il suo soggiorno italiano ebbe termine nell'estate del mille ottocentosessantasette
Già dall'inverno precedente ero iniziata a circolare voci menzognero in realtà che indicavano in Bakunin dei fomentatori di moti insurrezionali tutto il Mezzogiorno
La paura che le autorità italiane dessero credito ma queste dicerie e prendessero i dovuti provvedimenti spinse Bakunin lasciare l'Italia nell'agosto del mille ottocentosessantasette
Le vicende della vita avrebbero poi indotto Bakunin a pensare di ritornare a Napoli
Ma non fece in tempo la sua tempra fisica cedette qualche giorno prima della partenza per l'Italia
E morì a Berna nel luglio del mille ottocentosettantasei
Vorrei concludere il mio intervento se c'è un po'di tempo con l'ultimo personaggio se chiudere subito
Tre minuti
Quell'ordine aree molto brevemente la figura dell'ingegnere Roberto Bartini
L'ingegnere Bertini si trovò per la prima volta in Russia prigioniero durante la prima guerra mondiale
Nei quattro anni trascorsi in prigionia si lascia affascinare dall'idea della rivoluzione
Terminato il periodo bellico tutti i prigionieri italiani vennero imbarcati amplifica Stockalper resta rimpatriati
Ma il viaggio di Bartini si interruppe a Shanghai dove si rifugiò per paura delle minacce di morte degli altri ufficiali italiani tali dei monarchiche
A Shanghai Bartini lavorò come tassista per raccogliere i soldi necessari a pagare il picchetto per giungere a Trieste via mare
Tornato in Italia si divise fra l'attivismo politico nel Partito comunista italiano laureando si presso il Politecnico di Milano
La salita al potere di Mussolini indusse Partini a lasciare l'Italia emigrare in Unione Sovietica e lavorare nel settore aeronautico
Sarebbe rimasto in Russia dal mille novecentoventitré fino alla morte
Martini cioè lavorare a Sebastopoli ma nel ventisette divenne capo ingegnere e fu trasferito a Mosca
E lì iniziarono le larga e lì iniziò l'avventura di Bertini con le sue grandi creazioni dei suoi aerei sperimentali velocissimi per quell'epoca
Bertini naturalmente non lavorava da solo ma era coltivato da ingegneri russi fra cui il famoso carro gli offre ed al connazionale Vittori Sacco dal francese la villa
Lo Stato sovietico apprezzato il suo lavoro al punto che l'ingegnere italiano ebbe in regalo un'automobile per uso personale
Un lusso nella Russia degli anni Trenta ma Bertini a sua volta atomo l'automobile a blu vero
Comandante delle forze militari sovietiche distanza nell'Estremo Oriente dell'Unione Sovietica
Al quale secondo la sua opinione un'automobile o terrestre più utile viste le difficoltà logistiche di quei territori ben conosciuti dall'ingegnere italiano nei tempi in cui era prigioniero di guerra
Il suo credo politico non venne minimamente scalfito neppure quando durante le purghe staliniane Bartini fuori è stato nel mille novecentotrentotto con l'accusa di spionaggio e sabotaggio
Innocente trascorse dieci anni in carcere costretta a lavorare per l'industria nautica sovietica
Uscito dal carcere quarantotto Bertini riprese l'attività precedente che continuo fino alla morte
A riconoscimento della sua decennale attività Bartini ricevette dello Stato sovietico la decorazione della Rivoluzione d'ottobre nel cinquantasette e la decorazione di Lenin nel sessantasette
In occasione dei suoi settantacinque anni la società cinematografica di chi è girò un documentario sulla sua vita
Oltre ai progetti alle pubblicazioni di carattere scientifico di Bertini è rimasto un manoscritto autobiografico sulla sua adolescenza e su suoi primi anni di permanenza in Unione Sovietica
Bertini morì nel settantaquattro a Mosca
Sulla sua lapide si legge
Ha mantenuto la sua promessa dedicandoci la propria vita affinché nel Paese le salviette ieri Rossi fossero più veloci di quelli neri
Grazie per l'attenzione
Grazie tutte le ciminiere fra parola ora
Per sapere se ne sono andati per il sedici
Che parlerà sull'intellighenzia russa missina nell'ottocento e nel novecento
Questo mio intervento si propone di affrontare senza peraltro presumere di essere pensionistica
La presenza di rappresentanti dell'intellighenzia russa Messina fra la fine dell'ottocento e gli inizi del Novecento potendo in questo modo comprendere anche il periodo del Qatar catastrofico terremoto che ha colpito la città premetto
Che non è stato facile reperite una documentazione esauriente visto così breve tempo buttato esposizione anche se la nostra carte dell'artista apistica sta già preparato per il centenario del terremoto un libro dove si approfondirà la presenza dell'Inter impieghi intellettuali o russi in Sicilia in particolare a Messina
Qui si è voluto evidenziare solo alcuni di quei momenti della loro presenza Accame nostro parere fornisce elementi interessanti per comprendere la storia l'umanità di quegli anni
I legami culturali fra fra russi e italiani hanno una lunga tradizione ma sono abbastanza recenti tentativi descrivere queste relazioni
Il lavoro più completo anche se non esaustivo per certe tematiche particolari si deve al noto razzista Ettore Lo Gatto autore dell'opera russi in Italia dal Seicento ad oggi
Uscita nel Milan centosettantuno lo tatto limita infatti la sua attenzione specialmente agli scrittori e ai poeti e in parte ai pittori tuttavia questa opera può essere considerata il punto di partenza per le successive ricerca uno dei primi viaggiatori giunti fino in Sicilia fu il conte più attraente Rieti città ustori storica cioè il corteggiano appresso
Preposta al controllo della messa reale Di Pietro il Grande inviato dall'usare in Europa per le a prendere a prendervi l'arte della navigazione e le strategie delle battaglie navali
Il suo diario e soprattutto e soprattutto il reso conto che lo scopo del viaggio compiuto nel mille seicentonovantasei in Italia e Malta
Eh sì
Appunto lungo il tragitto per Malta Fausto voi ebbe modo di conoscerla cipria orientale in particolare Messina anche se le sue descrizioni hanno un tono non distaccato si avverte l'ammirazione per il mobile monumenti della città in seguito fra alto distrutti dal terremoto del mille settecentottantatré
Come la palazzata sorta nel mille seicentoventidue venticinque lungo importo
La residenza del viceré la possente fortezza della città della retta dagli spagnoli a seguito della rivolta locale del mille seicentosettantaquattro settantotto
Il lazzaretto la chiesa di Sannicola
Significative sono anche le sue osservazioni sulla popolazione le diverse presenze sociali auto
Autoctone e straniere oltre che dei Regi funzionari degli ufficiali dei soldati dei nobili di Spagna e di parla anche di presenze francesi greche editing rari i quali come nota auto l'autore
Erano senza fissa dimora e si mantenevano esercitando il mestiere di fabbro per la strada
Ma ieri si mostra anche interessato agli aspetti economici Cristo canotta la bontà avanza e varietà di merci a buon mercato in negozi bancarelle nonché le monete dove lo o rame diverse da quelle in corso a Napoli
Dopo aver lasciato messi in atto storico prosegue il suo viaggio verso Malta fermandosi in altre città siciliane delle quali si fa e ci fa conoscere le sue impressioni
Pertanto possiamo certamente affermare che Piotta ustori un viaggiatore attento pieno di curiosità e di interesse per la terra ditteri Nacchia
Nel Settecento la Sicilia rimane ai margini dei disciplinari diplomatico culturali
Mentre i viaggiatori dell'Ottocento furono prevalentemente ufficiali di marina diplomatici e giovani studiosi fra gli ulivi Cicci Ali il più illustre fu Dimitri brandy fischi a otto ore di Memorie di un ufficiale di marina russo
Che sento in servizio sulla nave militare venus durante la campagna nel mar Mediterraneo
Dal mille ottocentocinque alle mille ottocentodieci avuto occasione nel mille ottocentosette di visitare il porto di Messina
Invece uno dei primi russi a visitare in veste privata classici cipria fu avverrà Nora
Letterato bibliofilo e traduttore di Dante e di Petrarca e di Ariosto fu il viaggiatore sensibile alle bellezze naturali attento alla descrizione delle condizioni sociali
Lascio i ricordi del suo viaggio in due grossi volumi da titolo viaggi attraverso la Sicilia nell'anno mille ottocentoventidue
Che assumo tempo avuto grande popolarità Nora parla anche di Messina di scrivendo le sue bellezze naturali artistiche ma accenna anche al caldo torrido e alla natura lussureggiante
Anche un altro rappresentante della società colta russa Anton certo Coffa
Ci ha lasciato qualche anno più tardi rispetto al Nord una descrizione dettagliata sul suo soggiorno in Sicilia negli ricordi della Sicilia
Il suo interesse e tuttavia evidentemente centrato sulla Sicilia antica di cui ricostruisce la storia sulla scorta dei resti del passato
Entrambe le opere
Degli autori appena citati hanno avuto enorme importanza in quel periodo c'è primo ottocento
Non solo perché molti russi hanno potuto scoprire in modo nuovo la Sicilia ma specialmente perché attraverso la descrizione dei monumenti archeologici architettonici
Da loro visitati
E approfondito
Documentario successivo hanno permesso di rivedere la storia e la letteratura
In relazione alla antichità greca e romana ambito storico culturale che in quel periodo in Russia non succitata durante interessa
Un altro ufficiale di Marina ma anche pittore per diletto che è stato a Messina e ci ha lasciato segni di questa sua presenza fu Aleksej Pietro dici vada Lino Banfi
Figlio dell'ufficiale più otto va calibrato veterano della guerra napoleonica del mille ottocentododici
Ed è la figlia di all'ex ante reagisce noto scrittore rivoluzionario
Va be'Ljuba terminando a capire l'Accademia delle Belle archivi e compra distinguendosi per le sue capacità fu premiato con il viaggio di perfezione e per frazionamento all'estero
Viaggia passando da una città all'altra da per Linate resi da Bruxelles
Dando Ersatz Zurigo in fino in Italia dove si ferma per un lungo periodo a Roma ed ho detto a conoscenza con altri giovani pittori russi
Continua a chi è già non abbandonando mai la sua passione per la pittura paesaggistica
Nella primavera del mille ottocentocinquantacinque vada il gruppo insieme con i suoi compagni di accademia fa un Piaggio e C studi a Napoli poi si per poi recarsi a Terrasini a Palermo a Messina a Sorrento e infine a Capri
Non abbiamo particolari notizie sulla sua permanenza a Messina ma sappiamo dalle sue Memorie di un marinaio pittore
Che in tutti i luoghi visitati oltre a inseguire pozzetti di moltissime colonne e capitelli cornicioni di palazzi edifici continuava a dipingere la la natura
Nell'autunno del mille ottocentocinquantasei su richiesta dello zar Alessandro secondo torna in Russia perseguire numerosi bozzetti
Concernenti gli episodi più gloriosi della delle battaglie durante la guerra in Crimea lo stesso sardo compra tutte le sue opere plenum sempre Remo
Remo me liberando idolo generosamente conferendogli il titolo di professore
Un altro famoso personaggio russo considerato uno dei massimi esponenti dell'intellighenzia radicale russa di quel è poca che è stato a Messina e Nicobare Alexandre bici da bravi più ha detto che anni comincia a collaborare alla famosa rivista letteraria il contemporaneo
è un anno dopo ne dipende il critico principale fino alla sua morte avvenuta prematuramente
Assertore convinto
Degli ideali democratici in tutti i suoi articoli più famosi élite più Calì aspetti propriamente lettere letterarie e interessato alla descrizione all'esame critico della società russa del suo tempo
Della sua permanenza Messina abbiamo una piccola nota riguardante la sua vita privata nel giugno del mille ottocentosessantuno conosce a Messina
Il De compia Fiocchi chiede la sua mano ma ne riceve un rifiuto
Il nove agosto ritorna a Pietroburgo e dopo soltanto tre mezzi muore il diciassette novembre a soli venticinque anni
Come abbiamo già accennato i giovani studiosi russi che potevano permetterselo
Erano soliti approfondire e complementari e completa completare i loro studi all'estero
Così i giovani biologico Marini dell'Europa continentale non solo russi ma anche tedeschi austriaci e altri ancora venivano in Italia in particolare a Napoli e a Messina per condurre le loro ricerche sulla fauna marina mediterranea
Uno di questi giovani zoologi russi e Niccolò guai Nikolaj vicini Kuka ma quali futuro naturalista famoso antropologo no capo
Nel mille ottocentosessantaquattro il diciottenne Niccolai si reca all'estero in Germania
Per continuare i propri studi e per un anno frequenta la facoltà di Filosofia nel Università di Heidelberg anno successivo studia medicina a Lipsia
E dal mille ottocentosessantasei studi all'Università di Jena dove insegna anche il famoso solo cotte Tesco Ernest Kakà nel mille ottocentosessantotto terminati gli studi Mick Luca Niccolai e mandato dal professor
Che nel frattempo lo ha nominato suo assistente a continuare le sue ricerche a Messina dove lo raggiunge qualche tempo dopo un altro pupillo di sciacalli il tedesco Anton Dohrn
Che colui carrelli realizzata Messina il primo minuscolo Acquario a circuito Circuit circuito chiuso
Antonio intorno si unisce alle ricerche Di Micco Luco
Ma Playa e dal loro stare insieme nasce forse idea di organizzare gli acquari marini
Un anno dopo nel mille ottocentosessantanove in occasione del secondo congresso dei naturalisti e medici a Mosca
Mi clou comico laico riesce a ottenere il permesso di aprire un interessante Enrica bio stazione Marina a Sebastopoli
Nelle annotazioni sui suoi viaggi
Parla soprattutto delle sue ricerche che sono di interesse specialmente documentario
Negli anni settanta i suoi interessi scientifici sintetizza inglesi indirizzano verso le ricerca antropologica etnografica
Fra l'altro la costa nord orientale della Nuova Guinea porta il suo nome costa ma Claudia
Tuttavia ancora per un periodo abbastanza lungo Antezza intervalli continuare le proprie ricerche zoologica dando vita nel mille ottocentottantuno
Nelle vicinanze di Sydney alla prima più stazione Marina australiana
Muore nel mille ottocentottantotto quarantadue anni al suo nome è intitolato Istituto etnografico del Accademia delle Scienze dell'autopsia
Un altro illustre solo con Russo che ha legato il suo nome alla citati Messina e i gli atipici mia cinico
Che nel dicembre del mille ottocentottantadue ha scoperto nella città dello Sturm dello Stretto il fenomeno della fa cocci tossico dopo i brillanti studi universitari arrocco
Enti perse università tedesche nel mille ottocentosessantacinque i gli anni e cinico arriva a Napoli dove incontra un altro giovane ma già famoso biologo russo Alexander cavallereschi
Con il quale nasce una lunga amicizia e collaborazione scientifica
Proprio insieme con cavallereschi
Diventa fondatore di un nuovo calmo di ricerca nell'ambito biologico l'embriologia
Comparativa
Nel mille ottocentosessantasette dopo il congresso dei naturalisti e medici a Pietroburgo Michiko diventa docente dell'Università Pietro purché essi negli anni mille ottocentosessantotto settanta tranne piccoli intervalli lavora a Napoli e a Messina
Della sua per presenza in quel periodo non abbiamo molte notizie
Invece nel mille ottocento settanta diventa professore dell'Università di Odessa e dirige la prima stazione batte rollio circa in terra di Russia
Nel mille ottocentottantadue lascia l'insegnamento e nell'autunno dello stesso anno
Arriva a Messina
A città sulla litoranea no della città nella contrada del ridicolo una piccola casa concerti netto prospiciente il mare
Nel salotto di casa sistema tutto l'occorrente per le sue ricerche e proprio qui nel periodo di Natale avviene la sua scoperta non mi soffermo sul valore scientifico di questa scoperta visto che tanti specialisti in materia messinesi hanno scritto su questo argomento
Ricordo in particolare i professori al Domizia affari Francesco Trimarchi e il dottor Aldo Di Blasi
Vorrei invece fare una breve citazione dalle sue memorie
A Messina si è compiuta una svolta nella mia vita scientifica fino a quel momento zoologo sono diventato subito patologo
Nello stupendo paesaggio dello Stretto di Messina riposando Midali impicci dell'università mi sono dedicato al lavoro compassione
Mi è cinico lasciando missina nel mille ottocentottantatré
Per le sue ricerche sul fenomeno della fagocitosi e
Dell'uno immunità cellulare diviene assegnato condiviso con biologo tedesco Palma era lì il premio Nobel nel mille novecento otto
Che per una strana coincidenza come osserva al Domizia affari gli fu consegnato solo alcuni giorni prima della distruzione della città
Dove egli fatto la sua scoperta e di cui Ellis serbo sempre grato e affettuoso ricordo
Il trentuno dicembre mille novecentootto
Sul Russkij piede maschi viene pubblicato un articolo firmato da mia cinico con il titolo il mio soggiorno a Messina dove fra l'altro scrive
La catastrofe che ha colpito Messina ha lasciato in me un vuoto come se avessi perduto un grande amico
E mi assale il ricordo del tempo che vi ho trascorso
So e per questo che oggi cioè trentuno dicembre cento
Nel mille novecentootto oltreché a un sentimento di pietà che accomuna tutti sono dominato da una intima personale tristezza
Si dice che Messina sarà ricostruita nello stesso luogo ma in maniera differente le case saranno basse e fatte con materiali speciali
Le strade saranno più larga Messina sarà una nuova città ma non mi la mia alla quale sono legati tanti miei cari ricordi
Mi è cinico futuri a Parigi nel mille novecento sedici all'età di settantuno anni
Il Consiglio del quartiere Stallone di Messina
Ha ricordato che illustre scienziato dedicandogli una targa marmorea posta il ventisette febbraio
Del mille novecentottantanove alla base della scalinata Rincon via idonee Savoia
Su proposta del allora presidente del quartiere dottor Aldo Di Blasi in cui testo recita
In questa contrada del del ricco Ilia i Licini e cinico mille ottocentoquarantacinque mille novecentosedici scienziato russo
Premio Nobel mille novecentootto scoprì ha fatto cito così nel Natale mille ottocento ottantadue
Anche una foto dello scienziato tratta dal volume il quarto il nonno quartiere San Leone è stata utilizzata dal nominato professore Aldo mise fari dell'Università di Messina
Per realizzare un ingrandimento per la galleria dei ritratti degli scienziati che hanno operato a Messina
Si trova nei locali del Policlinico universitario
La presenza a Messina dello scrittore russo Maksim Gorkij è legata al catastrofico terremoto del mite del ventotto dicembre mille novecentootto
Maxime Gorki ovvero Massimo l'amaro pseudonimo di Aleksej Maksim Licci Piero
è considerato una tra le maggiori personalità culturali russe e padre del cosiddetto realismo socialista che divenne la dottrina letterario ufficiale sovietica nel mille novecentotrentaquattro
Trascorre due lunghi periodi della sua vita in Italia il primo periodo Bud dall'ottobre mille novecentosei al dicembre mille novecentotredici
Sei anni durante i quali lo scrittore stabilisce la sua dimora K il secondo si situa fra mille novecentoventiquattro e il mille novecentotrentatré però dopo il mille novecentoventotto ritornava ogni anno in Russia
Durante questa seconda permanenza in Italia egli dire ponte fondamentalmente a Sorrento proprio nel primo periodo quando si trovava a Capri apprende la notizia sul terremoto a Messina
Gorki subito prende alcune iniziative personali lancia un appello uscito nel gennaio mille novecento nove su vari giornali o russi con la richiesta di aiuti per le vittime del terremoto
Dall'altro decide la pubblicazione di un libro
Sul tema del disastro devolvendo onde il re ricca cavato a favore dei terremotati
Sull'aiuto dei marinai russi ai terremotati è stato scritto e nome il tema del mio intervento io invece vorrei soffermarmi su figura di corti un uomo e sul comportamento credi attenuto in conseguenza dell'evento drammatico di cui stiamo parlando
Ma c'è di Gorki lancia un appello
Commosso
Ai propri connazionali affinché si di hanno da fare per aiutare il sinistra che e non è secondario il fatto che con i suoi iscritti suscita l'interesse di larghi strati della popolazione europea soprattutto degli intellettuali
Per il sud d'Italia e per la Sicilia in particolare
Si reca di persona in compagnia di Wilhelm Meier un fisico tedesco sua amico sui luoghi del catastrofe
A Messina giunge all'alba del primo gennaio mille novecentonove appena tre giorni dopo la catastrofe
Ne fu letteralmente sconvolto e si adoperò in tutti i modi affinché le popolazioni colpite fossero soccorse
Per due giorni lo scrittore prese parte personalmente è fisicamente ai soccorsi ferendosi anche a un piede
Vorrei in merito citare ampi Campora il quale sulla base di alcune testimonianze appena pubbliche carte rievoca quei fatti notando fra l'altro che l'atteggiamento che Cortina ed è Swami commedie
Non fu quello del semplice testimone pronto come altri a scrivere il proprio pezzo di bravura da inviare al giornale al contrario
Essi si rombo Carrano le maniche
Sul posto ebbe naturalmente molti incontri con gente di ogni sorta sorta fra cui anche giornalisti politici e lo stesso re Vittorio Emanuele terzo presente con la Reggina Elena di Montenegro
Il mattino del tre gennaio
Come scrive Meier rendendosi conto di non poter collaborare seriamente ed ad aiutare Messina
Cercano di ritornare a Napoli ma stante difficoltà riescono soltanto di sera a partire con treno per Catania
E da lì il giorno dopo per Palermo per arrivare soltanto la sera del sei gennaio Campari
Colti l torna a Messina nell'aprile del mille novecentonove per rendersi conto personalmente della destinazione degli aiuti raccolti dal popolo russo a favore dei terremotati
Qui lo raggiunge un suo caro amico e grande scrittore premio Nobel per la letteratura nel mille novecentotrentatré IBAN pugni
Di questa breve loro permanenza non ci sono notizie più dettagliate ma buoni dedico alla città intatta quindici aprile del mille novecentonove la poesia dal titolo dopo il terremoto di Messina
Sulla figura di Gorki e sul comportamento da Luigi muto in seguito al terremoto a Messina
Sto lavorando e il materiale raccolto sarà oggetto di uno studio a parte
Vorrei anche aggiungere
Che dopo il terremoto molti scrittori poeti giornalisti russi anche se non sono venuti di persona nella nostra città hanno scritto su Messina sulla sua storia e sulla sua distruzione
Fra i tanti nomi vorrei citare il poeta Alexander può blocca e il giornalista e scrittore mi fai al Sorkin
Come il terremoto di Messina si chiede anche il nome dissi richiesti e panno di ciccia ottime
Una geniale poliedrica figura di scienziato Biolo con banche sociologo uomo politico
Dopo che diviene allontanato da studente dall'Università di Mosca nel mille novecentodue va in Germania dove studia presso la Facoltà di Medicina
E scienze naturali di Berlino di Monaco i Dico Heidelberg Speziale Zambuto si impicca chimica zoologia e fisiologica
Fra l'altro alla Boratto
Nel laboratorio del professore il Kalem trenta grammi lo scopritore dei raggi X
Nel mille novecento sette ottiene il dottorato di ricerca in zoologia presso l'Università di Heidelberg e subito dopo su invito del professore
Alberico Alberico venerdì Centi direttore del laboratorio di ricerca di biologia Marina
Di Messina
Viene con la moglie e il figlio a Messina e lavora qui in qualità di assistente
E così parla disse e della città nel suo racconto autobiografico
Il destino e l'amore insaziabile per la ricerca scientifica mi hanno portata a Messina un angolino lontano e meravigliosamente situato nell'estremo
Sud dell'Europa
Cui tutto è autentico e genuino
E più avanti
Messina da sempre è stata una meta classica per i biologici
Biologi dente veniva considerata una tappa obbligata da visitare per qualsiasi ricercatore del campo
Il terremoto lo sorprende nella notte con tutta la sua famiglia sopravvive scavando sì con le mani per quasi dodici ore un passaggio tra le macerie
Anche la moglie e il figlio vengono estratti vivi
Cerco teen torna in Russia nel mille novecentododici sull'invito del grande fisiologo russo i vantaggi
Continua la sua attività scientifica in vari centri russi e stranieri sempre impegnandosi anche nella vita sociale
Fra l'altro fa parte anche della redazione del giornale Lenna camuni
E nelle mille novecento quarantaquattro Fontana con altri studiosi i suoi amici e ne diventa il Secretary o generale prima del movimento
Science Hutchison Liberation poi il movimento degli intellettuali contro l'eventualità di una terza guerra mondiale nel mille novecentoquarantanove le idee di pace diffuse da ci ha colti in e dai suoi amici e sostenitori danno vita al attuale movimento per la pace
Come studioso e li riceva riconoscimenti stranieri si spegne a Mosca nel mille novecentosettantatré allettanti novant'anni
Visto che abbiamo parlato di tante presenze di intellettuali russi legati al terremoto di Messina vorrei concludere questo mio intervento con un segno tangibile della gratitudine che mostro la nostra città verso il comandante poi ammiraglio palmare chi offre
Il quale è costretto a lasciare la Russia in con sequenze della Rivoluzione di ottobre fu accolto dalla comunità messinese con affetto particolare e anche aiutato economicamente
Per mezzo di una generosa sottoscrizione aperta da un quotidiano cittadino
E fatta propria dalla città
Grazie per
In relazione espresso per il sì scuole però il professor Rosario Battaglia il terremoto di Messina il ruolo svolto rosso
Comunque
Devo precisare che il titolo quello del dell'invito e un titolo molto rientra divo
Il titolo diciamo della mia
Del mio intervento io lo metterei così cioè sul filo dei traffici marittimi il commercio tra Russia e Messina dalla seconda metà del Settecento al primo Novecento
Più diverso se dichiarati ma insomma siamo siamo sentiti fuori con me famiglia ci sia un risentiti e quindi rimasta questa indicazione generica
Anche perché dobbiamo dire che su quel testo tema del terremoto della fase dell'intervento
Ci sono già degli studi ricordo solo questo per tutti il più ponderoso il più voluminoso quello del professor Francesco Mercadante
Mercadante che appunto era il terremoto di Messina corrispondenze testimonianze polemiche giornalistiche ristampato di recente due nel due mila e tre dal dall'istituto
Di studi storici Gaetano Salvemini
Il
Tema quindi da me toccato
Dicevo riguarda questo aspetto l'aspetto che
Forse sta alla base poi degli interessi e dei del traffico dell'interesse mediterraneo anche della della della della Russia
Pochi giorni dopo la catastrofe che aveva colpito Messina
E la Calabria Matilde Serao con una certa retorica raccontava così su il Giorno dell'uno due gennaio mille novecentonove l'arrivo dei russi
Leggo testualmente soltanto una parte del branco
Da ventiquattro ore in uno scenario terrificante di rovine fra le fiamme dell'incendio in Messina gemme vano sotto le pietre i sepolti vivi gridavano il loro dolore i feriti agonizzava in un atroce delirio i morenti
Mentre per le vie sfigurate deformate che essi non riconoscevano più fra l'orrore il tetro silenzio la morte vagavano quelle che si erano salvati inebetiti come spettri umani
Per un intero giorno non una voce non una mano non una parola
Non un atto di soccorso nulla nulla l'abbandono la colonia e la morte
E a un tratto sono apparsi divisi umani contratti dalla sorpresa dall'ansietà e dalla pietà
Degli uomini sono apparsi venendo dal mare scendendo da una nave avanzando si tra le macerie scavalcando le montagne di pietre di calcinacci scavalcando le acque putrida lasciate dal mare
Degli uomini sono arrivati Messina venuti dal mare per soccorrere i messinesi
Erano naviganti ufficiali e marinai
Di un'altra nazione di un'altra terra
Giunti da mari lontani da mari nordici parlanti un'altra lingua e ignare della nostra naviganti e soldati insieme appartenenti ad una nave da guerra alla nave russa ammiraglio ma Carossa e questi pochi ufficiali e marinai si sono messi a estrarre i sepolti vivi
Da sotto le pietre delle case di Messina essi per primi si sono messi a raccogliere i feriti a cercare in dimenticarli di sollevarli con qualche cordiale si sono messi a confortare i moribondi e chiudere gli occhi ai morti
E sì per i primi questi russi ufficiali e marinai dal nobilissimo dal nobilissimo loro comandante al primo scuro dei morsi
A una a sua volta Carlo Antonio Fratta in una corrispondenza sempre da Messina del tre gennaio al Corriere d'Italia scriveva
Fuori dal molo dondola leggermente nella sua enorme mole olivastra all'incrocio delle correnti violentissime la corazza del russa slava
Il colossale a alveare d'acciaio irto di cannoni e superbo di bellezza non brulica oggi nel fermento di novecento uomini ma riposa in un silenzio atto di Monastero
Lassù a poppa Labianca bandiera crociata in blu
Dal Richey al vento
I grossi marinai dagli occhi dolci come i fanciulli sono discesi a terra appena arrivati da Napoli ove avevano sbarcato una larga messe di carità e di abnegazione
La piatta palla cosacca si confonde col piccone della nostra Fanteria
Il pronto intervento russo in soccorso della città distrutta non fu certamente occasionale così come quello inglese
In quel tempo
Lungo le coste della Sicilia stavano le navi
Vediamo se leggo bene se sarei Licci
Slava Armiraglio macarons e Bugatti Boca bocca TIR robot cattivo
Della squadra del Baltico al comando del contrammiraglio Little fino solo che nell'ottobre del mille novecentootto era salpata Dalì Bava per arrivare in dicembre nella baia di Augusta in Sicilia per addestrarsi alla posto delle mine ed esercitarsi nei tiri d'artiglieria
In realtà già a partire dalla seconda metà del diciottesimo secolo la presenza delle navi da guerra Rousselet mediterraneo non era dovuta a soli motivi sta tredici o espansionistici
Della grande potenza ma era dettata anche dalla necessità di sostenere le rotte
Commerciali tra levante polente attraverso lo stretto dei Dardanelli e i traffici marittimi che vedevano i mercantili russi
Scambiare grano con generi tipici della produzione mediterranea e Messina era al centro di quella rotta
A partire dalla seconda metà del Settecento
Si accresceva sempre più l'interregno l'interesse della Russia verso la via del Mar Nero
Per l'economia dell'impero e per il commercio internazionale in genere
Per quanto importanti fossili porti sul Baltico tutti i Paesi guardavano con rinnovato interesse
Alle possibilità di sviluppo che quelle terre di recente conquista prospiciente il Mar Nero el mar da Zoff
Peraltro molto promettenti per la ricchezza dell'entroterra e per la posizione geografica
Tra Russia aveva infatti tentato già con Pietro il Grande di conquistarsi un più facile sbocco sul mare con l'annessione di quei tempi di quei territori
Confini naturali dell'impero verso il Mezzogiorno ma soltanto nel mille settecentosettantaquattro a conclusione della guerra con la Porta ottomana era riuscita ad ottenere una parte rilevante della costa del Mar Nero
Ad eccezione della Crimea dichiarata indipendente e del territorio di oca Ozza Kosovo e la libera navigazione nel Mark nero in tale direzione andava alla concezione la convenzione scusate russo turca del mille settecentosettantanove allorché riconosceva alle navi russe inferiore a un certo pone l'aggio il diritto di transito del nel Bosforo e i Dardanelli cui seguirono nel mille settecentottantatré il trattato di commercio con la Porta ottomana che avrebbe dovuto eliminare ogni ostacolo al commercio nel Mar Nero e l'annessione della Crimea
La Russia sostenendo un gravissimo o un grossissimo sforzo finanziario in quei territori conquistati decise la fondazione di Kirsten che per lungo tempo fu il più importante centro commerciale del Mar Nero
Inoltre una volta annessa la cui idea Caterina seconda dichiarò aperte al commercio estero lecita Dickerson Teodosio all'antica Caffa e Sebastopoli
Concedendo libertà di culto e di commercio a coloro che avessero voluto stabilirvisi
E completa parità di trattamento con i sudditi russi estendendo inoltre a questi tre porti i privilegi riservati a Pietroburgo e Arcangelo
A che il sonno poi
Già nel mille settecentottantadue era stata istituita una filiale del banco degli assegnati per facilitare la circolazione della cartamoneta ed era dichiarato lì per il commercio delle invio e del grande
Lo sviluppo di che sono
Avrebbe portato grandi vantaggi ai traffici nel Mar Nero poiché avrebbe determinato un notevole risparmio sul costo dei trasporti
Di fatto le produzioni la propria la le produzioni dell'interno sarebbero potute giungere più velocemente e comuni minori spesi Acker sonno che non è porte dal Baltico così sarebbe potuta avvenire in particolare in particolare per gli abiti per gli alberi che porta potevano sui fruita aree sulla Desna fino a Kiev cioè e poi sul torni e perfino a Cherso
Dove potevano giungere anche il frumento la segale e altre granaglie il legno di quercia la canapa specie quella Ucraina ritenuta la migliore e l'olio di canapa
Dalle province dell'interno che erano anche ricche produttrici dice era stuoie tabacco e pelli di lettere
Anche le più importanti produzioni persiane cinesi trasportate dalle carovane che finora per per legge vendute esclusivamente a Pietroburgo avrebbero potuto così essere svecchiata e più facilmente a Cherso
Il Regno di Napoli
Che aveva sempre visto nelle Lante lo sbocco naturale delle sue produzioni aveva buone speranze di inserirsi tra i poli di ammessi ad esercitare i traffici con la Russia
Con la Russia meridionale confortato dall'atteggiamento amichevole della corte zarista e dal progredire delle trattative per un accordo commerciale
D'altronde già nel mille settecentottantaquattro vi era stato un provvedimento che aveva esteso ai vini si italiani sbarcati nel Mar Nero e quindi anche a quelli napoletani
La facilitazione concesse le facilitazioni concesse a quelli dei greci spagnoli e portoghesi
Purché trasportati con russe o italiana
Ma non possedendo la Russia una marina mercantile nei porti meridionali
E non avendo il Regno di Napoli i retti rapporti di scambio con il Mar Nero il commercio diretto fra i due Stati per quella via avrebbe avuto inizio solo dopo che stipulato il trattato sarebbe stata concessa la bandiera russa alle navi napoletani
Per varcare senza intoppi il Bosforo e i Dardanelli
Il commercio diretto con i porti russi sul Mar Nero era ostacolato inoltre dalla difficoltà di reperire i necessari certificati
Per le spedizioni delle merci non essendovi nel regno che tre sole sedi consolari russe a Napoli all'ICI e Messina ricordo
Il i i nomi di alcuni dei consoli messinesi dei controlli russi a Messina uno di questi Federico dote dote
Console russo ma mercante tedesco di origine che nel Settecento settecentottanta muore nel settecentonovantasette e nel trentanove per esempio la che
A me sì c'era un console generale rispetto ad altri nazione e che nel trentanove c'è il console Arsenio de
Io linea ex i figli resto uno a Messina l'auto la famiglia resta Messina fino alla fine dell'Ottocento
Quindi solo tre SD consolare c'erano nel regno dei di delle di Napoli a Napoli appunto Lecce e Messina e nonna avendo il sostituto
Dell'ambasciatore a Napoli ritenuto di comunicare al ministro dal ministro
Al ministero degli Esteri governo Napolitano il Regolamento che mancando un console russo permetteva ad ogni sindaco di concede agli attestati
Per i i prodotti da esportare questa operazione del della bandiera dell'acquisizione la bandiera russa sostanzialmente non venne praticata
E c'è una noticina nel libro della Cavalcanti uno dei pochi studiosi che accada
Hanno la Cavalcanti ed i giurati hanno fatto degli studi diciamo con una certa organicità
Surico dei traffici commerciali tra la Russia e in questo caso il Regno di Napoli e cioè in tutte e due i casi il Regno di Napoli
O del Regno delle due Sicilie dopo il quindici appunto in questa medicina sì sì sì sì sottolinea la cavalcata da un documento sottolinea e c'era la volontarietà del del console dell'ambasciatore russo a Napoli di non diffondere questa notizia perché temeva che i napoletani facessero una sorta di speculazione a questo riguardo
Ma d'altra parte sino al luglio del mille settecentonovantadue non era giunto nel Mar Nero alcun bastimento napoletano
Appunto per queste difficoltà nell'agosto però l'insufficiente ha raccolto di grano spingeva Lerario napoletano ad acquisti nel Mar Nero
Ma una serie di vicende avrebbe caratterizzato negativamente all'operazione che si concludeva con un gente perdita per l'erario
Tuttavia da questo momento malgrado le difficoltà legate all'impossibilità per via dell'opposizione turca IVA cari Dardanelli privi della bandiera russa legni napoletani non mancheranno di essere presenti nel Mar Nero
In realtà nonostante le attese dei diplomatici napoletani e la concessione del passaggio per i Dardanelli il Bosforo la navigazione dei mercantili ne parlerà alle mammelle non sarebbe divenuta ma irrilevante
Mentre diverso andamento avrebbe assunto assunto la presenza di bastimenti con bandiera russa nei porti del Regno
Nel porto franco di Messina nell'Animus diventavano di anno in anno sempre più numerose anche se sotto la bandiera imperiale si nascondevano probabilmente anzi sicuramente molti sudditi napoletani si proteggevano così dalla pirateria
In ogni caso buona parte dei legni giunti a Messina si dedicava i tattici fra il regno
Di Napoli e il Levante
Nel mille ottocento uno erano ventinove bastimenti battenti bandiera russa entrati nel porto di Messina
Che sarebbero divenuti centoquattro nel mille ottocentodue di cui quattordici scaricavano dodici mila cinquecentosessanta salme di grano
Essendosi così più che triplicati nel breve volgere di un solo anno
Peraltro tale incremento non si sarebbe interrotto neanche nel mille ottocentotré quando i bastimenti diventavano centoventinove entrati a Messina
Tre porti del regno dunque Messina era sede privilegiata dei traffici russo napoletani e non sarà anche dopo L'Unità di fatto la carestia che aveva colpito il regno problemi in quegli anni non era certamente alla sola ragione ditale forte incremento ma come sosteneva il console russo a Messina
Era da attribuirsi al porto franco e ai provvedimenti governativi
Del resto cessare dalla necessità della
Della fornitura di cereali la presenza binari russa nel Regno e l'interesse per l'interscambio Russo napoletano rimasti
Soltanto la vittoria dei francesi la fuga dei Borbone in Sicilia avrebbe interrotto quel flusso ormai intenso
Nel mille ottocentoquattro Messina importava ancora dalla Russia salme centoquarantaquattro mila di grano dodici per dodici dodici mila settecento
Sa dir di orzo e cinque mila seicento di gran nome ed esportava in quel Paese diciotto mila cinquanta cantai a di agro e di limone
Sei mila e ottocento salme di vino quattro mila settecento casse di arance in mille centosessanta libbre di seta
Mentre le primo quadrimestre del mille ottocentosei se dal lato delle importazione o non si segnala alcuna merce d'ingresso
Di contro le esportazioni verso la Russia segnavano cinque mila seicentocinquanta salme divino quindici mila casse di limoni diciotto mila settecento
Salve di Agroppi limone cinque mila cinquecentoventi casse di arance detti del tipo Portogallo i e undici mila seicento cantai a di Turati disseta
Gli anni però tra il mille ottocentosette e il mille ottocentoquindici saranno anni difficile per le relazioni commerciali tra l'Impero russo e i Borbone
Mentre i rapporti tra la Sicilia e l'Impero avrebbero avuto solo carattere militare
Dopo la conquista francese la caduta dei rapporti commerciali si manifestava chiaramente
L'adesione al blocco continentale la pace mai completamente raggiunta all'interno del Regno la dipendenza dell'Economic dall'economia francese avevano annullato quasi il commercio estero e conseguentemente anche quello con la Russia
Quanto ai rapporti con la Sicilia il riavvicinamento tra i Borboni alla corte russa dopo il mille ottocentododici aveva sollecitato un interesse immediato per la possibile ripresa degli scambi
E la riprova era l'aumento della presenza di legno russi a Messina e la consuetudine agli scambi ormai radicata che non poteva non ritrovo trovare il suo corso
Pertanto le relazioni sarebbero riprese con maggiore intensità perché per un verso sorrette dalla Polonia napoletano mai presente ad Odessa
Dall'altro dall'altro dopo il mille ottocentoquindici dalle gravi
Carestie che avrebbero portato numerose navi con bandiera russa nei porti del Regno
Tuttavia nel primo quinquennio della restaurazione i traffici marittimi
Tra il Regno delle due Sicilie l'impero russo si presentarono difficili in particolare nel mille ottocentodiciassette a seguito della carestia che continuava ad infierire nel Regno di Napoli e successivamente
Per la la rivolta napoletana del mille ottocentoventi e per la rivoluzionò l'indipendenza della Grecia del mille ottocentoventuno
Che avrebbero che avrebbe portato quasi alla paralisi del dei traffici con con la Russia
Ma se i consoli Napoli Tani i russi avevano difficoltà a procedere a procurare dei carichi di grano a causa degli alti prezzi soprattutto per il grano proveniente dai porti dal Mar Nero Ethel da gioco
Diversi incarichi invece di grano erano spediti nel Regno dai corti baltici
Mentre otto mila seicentodieci casse di limoni e mille quattrocentocinquantuno di arance duecento ottanta casse di zolfo raffinato arance amare il succo di liquirizia vino centodieci botticelle di Wu appare di uva passa succo di limone limoni salati polizza la moglie pietra pomice
E sumero erano giunti a contratto
Nel maggio del mille ottocentodiciassette proveniente da Messina
Comunque anche negli anni immediatamente successivi la maggior parte dei prodotti esportati dal Regno delle due Sicilie che raggiungevano
Raggiungevano Odessa provenivano appunto dal porto di Messina
In realtà dopo gli anni della supremazia britannica
Sul commercio e sull'industria siciliana si era aperta una grave crisi che il restaurato governo borbonico tentava di bloccare con una politica protezionista
Provocando tuttavia un impoverimento degli scambi tra l'isola e il continente napoletana
Di fatto tranne i venti e quaranta Messina aveva stentato a ritrovare un nuovo spazio commerciale che la compensava se del danno subito per l'immutato equilibrio istituzionale per i nuovi vincoli doganali dettati da Napoli
Già nel periodo no napoleonico la direzione del commercio calabresi si era svolta verso Napoli
Saltando Messina
E il riassorbimento suo pur favorito dalla nuova congiuntura politica
Non si era mostrato adeguata agevole mentre i nuovi flussi commerciali certamente in aumento dopo il mille ottocentotrenta per intensificato interscambio tra nazionale la tocca uno solo parzialmente
RAI in la reintroduzione del porto franco
Raccordata al momento politico e alla nuova dinamica dell'interscambio europeo oltre che al concreto aumento di talune produzioni isolane specializzate segnava di fatto una netta inversione di tendenza provocando un forte rilancio del movimento commerciale portuale messinese
Tutte le fonti concordano su questa forte ripresa delle relazioni commerciali e degli scambi con l'Inghilterra con la Francia con il Paese del nord Europa con la Russia con quelli del Mar Nero e con gli Stati Uniti da me
Nei due anni mille ottocentotrentanove quaranta sono due anni parte permette significative che ci sono delle fonti complete seriali e molto dettagliate
Illy nel sulle statistiche di Messina al porto di Messina nel mille ottocentotrentanove l'abbiamo pubblicato sempre con l'Istituto di Studi storici che ha dato il premio di proprio quest'anno il secondo volume l'anno del mille ottocentoquaranta
In programma la ristampa del quest'altro volume comunque nei due anni dicevo tra il mille ottocentotrentanove il mille ottocentoquaranta complessivamente venticinque erano stati i bastimenti con bandiera russa entrate nel porto di Messina
Soprattutto proveniente da Livorno sei Lisbona quattro danni tre new Castore Marsiglia due mettere le destinazioni più ricorrenti erano Pietroburgo dodici Costantinopoli sei Odessa due
Ben quindici giungevano vuote certamente per imbarcare i prodotti dalla Sicilia e dieci con carichi diversi carbon fossile Ferro Zucchero fazzoletti di seta libri cappelli di paglia
Che imbarcati nei porti intermedi di provenienza spesso non erano destinate a Messina anzi quasi sempre anzi talora completavano il carico nel porto siciliano
I bastimenti russo in partenza da Messina infatti imbarcavano soprattutto agrumi era ad esempio il caso della goletta la staffetta di cento settantasei tonnellate che nel mille ottocentotrentanove partiva con destinazione Pietroburgo
Ma anche con carichi di vari prodotti dell'isola nocciole oli ma scorze di arancia manifatture SD come nel caso del brigantino San Nicolò che saltava per Costantinopoli Odessa
Analoga cosa avveniva nel mille ottocentoquaranta gli agrumi erano al primo posto e comunque sempre presenti nei carichi dei di quelle navi a cui si aggiungevano le mandorle e le mandorle Tartaro divino mamme nocciole ed fino l'esportazione di agrumi dal porto messinese
Verso la Russia era in crescita tappe che si passava da ventuno mila novecentonovanta casse del trentasette a ottantasei mila duecentosei casse del mille ottocentoquaranta per un valore trentasette mila opzioni
Mentre sessanta mila novecentosettantasei casse
Per un valore di ventisei mila e quattrocentoventuno onze erano state quelle dell'anno precedente
Cioè del trentanove
Peggio Burgo Pietroburgo ne importava da Messina trentasei mila duecentocinquanta casse per un valore di quindici mila oltre quindici mila onze nel trentanove e sessanta mila duecentotrentasette per un valore di ventisei mila centodue onze nel mille ottocentoquaranta Odessa passava da otto mila settecento case del trentasette a diciannove mila
Settecento sessantacinque del mille ottocento quarant'
Ladro limone le essenze occupavano una buona porzione sebbene
Sebbene
Possono ritenersi eventualmente come quote aggiuntive della voce esportazione di alcuni ladro colto era prodotto dai limoni non Rep reputati idonei alla navigazione dei e dai bergamotto i dalla cui scorso si era stata si era già estratta l'essenza
Le rispettive quantità esportate vari variano così annualmente anche i in modo sensibile
Ad esempio negli anni mille ottocentotrentaquattro
Trentasette trentanove quaranta Senes portarono mediamente mille duecentoventi botti una quantità certo non rilevante
Ma molto fruttuosa per gli esportatori ove si consideri che la Pro Imone Pluto e cotto spedito nel mille ottocentoquaranta ammontava ad un valore
Di tredici mila duecento nove opzione
La Gran Bretagna assorbire media i trentotto virgola cinquantuno per cento dell'esportazione totale seguivano la Russia e la Francia con percentuali medie rispettivamente la Russia del quindici virgola trentotto per cento
La Francia del quattordici per cento
Nel mille ottocentoquaranta ma solo piazza di Marsiglia ne assorbe ne assorbiva trecentosettantatré botti e quella di avesse però Burgo rispettivamente centoquarantanove novantuno Bocchi
Mentre nel mille ottocentocinquanta la solo la Russia importava nove mila centonovanta botti di Adro limone e dodici mila quattrocento libbre di essenze
Su un buon livello erano le quantità di di olio di oliva spedito da Messina
Solo nel mille ottocentoquaranta erano inviati in Russia complessivamente quattro mila cinquecento vedete quintali
E i porti principali erano sempre quello di Odessa quintale mille settecentoventisette Pietroburgo mille duecento trentatré mentre assenti erano in quegli anni le importazioni di seta
Tuttavia
Cinque minuti allora assalto alla fine direttamente perché siano non abbiamo altro da fare c'erano dei passaggi del Novecento comunque buona parte dell'Ottocento
Va be ora vado a fare un taglio al prego
Dunque quindi su buoni livelli si mantenevano queste queste importazione tuttavia il valore dell'importazione dalla Russia proprio Messina rappresentava una quota percentuale
Del nove per cento nove virgola sette per cento nel trentanove per sarà al dodici e diciassette nel quaranta
Cioè subito dopo Gran Bretagna Francia e Austria
Ad ogni modo anche dopo l'Unità
Il filo commerciale con l'Impero russo continua
All'importazione una voce non secondaria prima dell'unitari inoltre legname che giungeva nel porto di Messina dalla Russia dalla Svezia Norvegia dal molto Budé dalla Calabria e lo stesso può dirsi per i primi decennio post Unità almeno sulla base dei dati pur non omogenei afferenti alle importazioni registrate nel porto di Messina ama ero quasi alla fine
Vedo numero di pagine del resto anche all'esportazione contro il passato i prodotti agrumari messinese avevano mercati sebbene ormai consolidate otto via contesi da nuovi poco concorrenti nel biennio mille novecentoquattro mille novecentocinque maggiori acquirenti erano la Russia che ne importava in media diciannove mila duecentottanta tonnellate l'Austria Ungheria sedici mila gli Stati Uniti la Gran Bretagna tredici mila Germania tredici mila eccetera eccetera molto impegno distanziate Spezia Norvegia con mille
Il Canada vanno in Danimarca Olanda eccetera con poco più di mille
Quintale
E analoghe destinazione del resto avevano il succo di limone concentrato cioè la proposto e le essenze l'interscambio tra fra il porto di Messina e l'impero
Più lusso il già consistente come si è detto durante tutta la seconda metà dell'Ottocento conosceva un deciso incremento sul finire
Del secondo del secolo e all'alba del Novecento per quanto riguarda l'importazione dalla Russia quella dice le aree si confermava
Una voce una voce comune a voce come la voce più rilievo rilevante importante
Sì al grano duro per quello tenero sia il grano il granturco erano in massa erano in massima parte importati a Messina dalla Russia
E se nel mille novecentodue su sette milioni novecentoquattro mila kg di grano tenero ben sette mila novecento quattrocentoventuno
Provenivano dalla russa avevano la stessa provenienza ventiquattro milione di tolti chilogrammi
Di grano su di grano duro entrati nel nel porto di Messina nel mille novecentouno
Altra altra voce erri resi rilevante era la una nuova voce questa quella il petrolio
Che cominciano ad arrivare anche se in quantità quasi insignificanti già nel mille ottocentonovantadue si parla di quattro mila quattrocentoquaranta kg mentre nel mille ottocento novantotto seppur le quantità non sembravano essere molto dissimili
Cioè cinque civile kg pur sei mila quasi nei rapporti della Camera di Commercio di faceva notare
In primo luogo come
Altro petrolio russo arrivasse in cabotaggio da Livorno e da Venezia mentre si auspicava che a Messina così come era avvenuto a Venezia venissero restituite degli approdi degli appositi magazzini
Avendo la ditta russa
Pali a costo già ottenuto dal municipio e dalla Camera di Commercio i locali necessari per tale impianto
Che si sperava fosse realizzato al più presto comunque il petrolio russo
Che ancora alla fine del diciannovesimo alla fine del diciannovesimo secolo rappresentava una piccola frazione del totale importata Messina nel mille novecento rappresentava un milione centottanta cinque mila kg su un totale di un milione settecentocinquantaquattro chi chilogrammi e nel mille novecentodue venne bene in un milione cento quaranta mila su un milione cinquecentoquarantadue mila vale a dire erano russi quasi tre Balini su quattro del grezzo importato a Messina
Sul versante delle esportazioni ancora nel nuovo secolo si con per mano
Gli agrumi e si incrementava l'esportazione dell'olio d'oliva mentre non aveva non aveva rispetto ai primi due pare particolare peso quello ancora quello viti vinicolo o comunque del fino di fatto la Russia stabilmente fra i tre o quattro acquirenti di olio d'oliva spedito da da Messina per l'intero ultimo ventennio dell'Ottocento ed anche se i dati in nostro possesso sono difficilmente raffrontabili tuttavia si può riferire
Con la Camera di Commercio messinese che faceva notare come lei esportazioni messinesi ed in genere italiane verso la maggior piazza per questo prodotto cioè la Russia fossero messi a repentaglio aveva la domanda presentata dal governo greco o alla Russia per un sensibile diminuzione dei diritti d'introduzione degli oli d'oliva
E chiedeva un analogo intervento al governo italiano
Comunque nel mille novecento le esportazioni di olio di oliva dal porto di Messina verso la Russia ammontavano a trecentoquarantacinque mila chilogrammi su un totale di un milione centoquarantasei collocando così l'impero zarista al primo posto tra gli acquirenti di olio
Se agli acquirenti di olio seguivano appunto l'Olanda la Turchia europea e la Gran Bretagna
E non era un fatto episodico con la Russia si collocarsi al primo posto fra i paesi destinatari dell'olio messinese anche nel mille novecentouno infatti su una esportazione di due milioni trecentosettantuno mila Kg di olio ben settecentosettantuno andavano in Russia
Così nel mille novecentodue cinquecentotrentuno mila su un milione novecento mila vale a dire che circa un terzo un quarto dell'esportazione messinese
Prendeva quella strada confermando la Russia come il principale acquirente di questo di questo prodotto
Come sia per ricordato molto importante era il flusso anche degli agrumi e continuava ancora essere in piena attività specialmente di quelli spediti in casse mentre poche erano le spedizioni di agrumi in accudire in salamoia o delle essenze in particolare la Russia era fra i primi cinque acquirenti della produzione agrumaria messinese
Con cifre in sostanza
Con cifre in costante crescita passando da sette milioni ottocentottantasei mila settecentododici kg del mille ottocentonovantatré a dieci milioni
Nel mille otto dodici milioni centotrentasei mila del mille ottocentonovantatré fino a raggiungere i tredici milioni quasi quattordici milioni del mille novecento uno
Se si deve segnalare inoltre che sebbene pochissima fossero le imbarcazioni battenti bandiera russa nel porto di Messina
Il interscambio tra i due Paesi era effettuato con navi italiani e di altre nazione
In conclusione sullo lungo periodo tra alti e bassi il filo commerciale non si era interrotto malgrado la congiuntura le congiunture politiche dalla delle varie
Le relazioni commerciali sino al terremoto e oltre tra russi e Messina furono continue talora febbrili tra l'altro più intense ma costanti restano le ragioni di quei traffici
Ora abbiamo un po'di tempo per domande commenti
Abbiamo sentito
Tre presentazioni abbastanza ponderosi
Prego
Un po'più altre voci e perché
Io posso rispondere per grandi linee
C'è un problema c'è un problema di fondo che già epica hanno col Corbino pigliava in esame intorno agli anni alla fine gli alimenti trenta
Cioè il porto di Messina del seconda diciamo dopo il terremoto comincia a a pigliare nettamente la via della della decadenza
Anche perché si erano interrotti uno dei punti alcuni elementi fondamentali di questa sua funzione che era quella per esempio una di queste era oltre a essere porto forse più importante del Mediterraneo sì sì senza dubbio dell'esportazione agrumari e era anche un nel porto di rifornimento delle navi a vapore a carbone
Quindi che si trova esattamente nella rotta
Tra Levante e Ponente e quindi era una sosta quasi
Obbligata direi no tant'è che c'è una forte importazione di di carbone proveniente appunto dal dall'Inghilterra in modo particolare ma anche dalla Germania eccetera eccetera
E dopo la fine della seconda guerra mondiale la prima guerra mondiale accuse
E soprattutto dopo il terremoto ma soprattutto con la la prima guerra mondiale anche la Marina cambia no si introduce e non più l'utilizzo del carbone questo è un altro elemento e in rifornimenti sono le navi vanno più a terrore larga da soli come come sia kerosene esclusivo insomma a benzina insomma
Il propellente non è più un propellente solido ma un propellente liquido hanno possibilità di di di lunghi percorsi e quindi sale saltano spesso Messina quindi c'è un un in questo senso
Tranne per le le rotte del grano ma il grano ormai raggiunge diciamo il Mediterraneo in questo caso la Sicilia l'Italia anche da altre da altre parti da altre parti resta questa l'importante funzione e che quella di Messina dall'esportazione degli agrumi delle essenze ma entriamo il fortemente in una parabola discendente anche nei rapporti ovviamente non solo internazionale
Col contesto internazionale ma anche con il contesto della della del del della Russia che poiché nel frattempo era diventato Unione Sovietica con tutto ciò che me comporta
Sì
Sì
Molti fondativa se posso no no no il microfono io dalla facciata
Se posso
Sempre ma lo
Quindi
Imputato d'Italia diventa che fascista quindi addirittura di ogni logica che avversa ancora di bulbo Cellino quindi chi rapporti poi in realtà ci sono adesso in uso sul piano scientifico sul piano politico continuano a una serie di rapporti
Però sul piano di queste tecnologie diciamo scientifiche forse c'è una frattura netta insomma ecco anche se poi finisco
Anche in Unione Sovietica si verifica una chiusura verso l'esterno però non è il suo non sono solo gli altri che non vogliono avere rapporti con i sovietici perché sono rivoluzionari Anticristo e via di seguito discorrendo sono anche i sovietici che si chiudono e che non consentono molto spesso un'apertura verso l'esterno quindi
è un doppio fattore dire io sono è questo poi qualcuno vi sono dalla Russia se ne intende più di me quindi può rispondere meglio
No
Andremo
Posso posso rispondere lei quanto lei dice chiusura verso il mondo sovietico professor Virginia già notata che era non tanto chiusure verso il mondo seguito quando chiusure sovietica verso il mondo accidentale quindi non essere circa è stato come sistema il sistema chiusa non è il sistema di mercato ridice come mai non hanno e si hanno inventato i testi macchinette che come dice lei ma ma non hanno mai non sono mai apparse il mercato perché non esercita di mercato nel Società che entrava i rapporti col mercato posso questo punto di visto lei in maggio non ha sentito
Nome di Roberto De Bartini di cui parlava
Dottoresse Vinicio è un geniale costruttori di motori e custom fu sicuro molto complesse ricordiamo queste figure perché mi ha fatto molto piacere sentire
Suo nome che normalmente non si menzione come mai nessuno lo sconosciuto
Ma spiego Veniero molta facile e è una famiglia nobile conte debba Artini suo padre vice segretario dei Esterina egli inizio di anni venti il Governo italiano per cui non è persona non diciamo in famiglia non note in Italia che lui rimase in Unione Sovietica era un il rivoluzionario diciamo zelante demolizione di professione ma anche generale costruttori di motori
Ho lavorato in un più grande il più importante design Derbio luoghi ai neri militari impegno nel servizio certi riescono a conoscere perché al centro del complesso militare industriale
Questo è vero è stato tutto è restata con suo capo
Tupolev fra e son tutti sono rimasti in campo di concentramento come ha detto venne sentito il trentotto e quarantotto dove hanno continuato a lavorare su produzione di Christie armamenti
Il lavoro e di scritto scettico alcuni record romanzo di Suso inizio nel cerchio prima
Questo cosiddetto Sciarra ska cosiddetto esserci ama designer arbitro dentro al campo di concentramento di lavorava Bartini De Berti dopodiché Liberato
E i vigili mesolitico regime staliniano continuo a sfruttare il suo talento per esempio lui ricevette l'ordine di costruire una novità assoluta per suo tempo un cacciatore a decollo verticale che non esiste nello verrà fatto oppure c'era il suo progetto
Che per fortuna non è stato realizzato di aereo quel motore che potevo dava possibilità di
Partendo dall'Unione Sovietica colpire Stati Uniti e dopo atterrare al Messico senza custodi rifornirsi di di benzina e questo era ripeto novità detti divo del che si ripete il sicuro molte e complesse estremamente interessante che è stato insomma
Appartenente a Mosca e poi dire che era anche pittore Clint interessante solo qui c'è un pavimento in cui ha dipinto il pavimento come fonte di mare con stelle marine con conchiglie tutto blu così impressionante lasciato interessante
Patrimonio di manoscritti non so l'autobiografia ma anche scritti per bambini e tutti così interessanti per cui certi figure ci sono molto interessanti anche tra italiani che hanno sottolinea di non essere circa non parlo di per esempio di Bruno Pontecorvo e di cui immagino che tra un po'ci sarà una ponderosa biografia
Volevo attirare attenzione perché qua messi nasce questo interesse questo tipo di ricerca
Una ricerca che io da anni cerco di trovare qualche studente Ord Taranto che si occupi di questo problema ancora non ho trovato a Roma pagarsi quel colle c'è missile la sorte del della colonia italiana Odessa
O desse era famoso
Porto e dove c'erano greci italiani così c'era famoso Cologne genovese molte vecchie chi oggi andrà Museo di adesso e vedrà tanti quadri Discover genovese presente Alessandro Maria Magnasco benissimo
Da dove sono venute da questa colonia ma adesso fu anche il centro di questo processo e della pulizia etnica
Che riunioni selecter trentanove quaranta quarantuno il periodo di patto Ribbentrop molto questo il periodo tutti i testi gruppi greci italiani iraniani che vivevano in adesso sono stati arrestati e mandati di portarci mandati in esilio loro assorte non è studiata e colonia italiana era molto interessante
E molto diciamo Eric rappresentava un
Ancora si può ridere oggi pensiamo e dire che archivi ucraini in contrasto con quelli russi sono aperti per cui si potrebbe trovare darsi si potrebbe trovare documentazione su queste colonne queste mie diciamo proposte persone che si occupano di questo tipo di ricerca altre domande altri commenti
Grazie oggi abbiamo finito questa aggiornata e domani conteniamo nostro carente grazie