Concorrenza, bene pubblico

No
Ma
Prende la parola Andrea Riello presidente di Confindustria Veneto
Non buongiorno non ho sentito bene l'applauso
Buongiorno a tutti
Autorità gentili ospiti
Cari colleghi buongiorno
Ho l'onore di aprire questa seconda giornata di questo straordinario convegno
Permettetemi prima di fare una breve riflessione sulla sul tema di questo convegno di fare i dovuti ringraziamenti ad Andrea Pininfarina e Luca Cordero di Montezemolo che portando
Che portando questo convegno a Vicenza ci hanno dato esplicito riconoscimento dell'importanza economica associativa del mio Veneto del nostro Veneto grazie
A Massimo Calearo tutti i miei colleghi presidenti delle territoriali pene che come hanno tanto lavorata velocità di questa straordinaria giornate che stanno dando grande soddisfazione a noi rettori veneti lasciatemi ringraziare anche tutti voi cari colleghi che con la vostra straordinaria numerosissima presenza date un segnale forte al Paese e alla politica sul fatto che non siamo rassegnati
Anzi
Che vogliamo esercitare con forza il diritto di essere classe dirigente del nostro Paese
Apprendo questa seconda giornata come imprenditore è un uomo di Confindustria
Non posso che confermare con forza la volontà per le nostre imprese ad essere aperti e pronte ad accettare la concorrenza come bene pubblico
E come valore di riferimento nel nostro operare quotidiano l'abbiamo detto ieri due tutte le mattine mangiamo pane e concorrenza colazione
Accettare la concorrenza significa accettare il concetto di meritocrazia chi è più bravo va avanti questo rischio che noi imprenditori conosciamo bene dello corriamo tutti i giorni
Quella meritocrazia
Che vorremmo trovare sempre più spesso anche nel pubblico
Dalle università alle amministrazioni dalla sanità ai centri di ricerca e perché no anche nelle nostre occasioni elettorali
Dove il posto in Parlamento dovrebbe essere assegnato a chi è stato più bravo a raccogliere consensi sul territorio e non a chi ha fatto più anticamera nei palazzi romani
Dobbiamo essere e qui chiudo costanti
E coerenti
Nella difesa del merito
Dobbiamo farlo atta a ogni costo dobbiamo ricco dobbiamo farlo per ridare fiducia ai migliori dobbiamo farlo per noi stessi dobbiamo farlo per il bene delle nostre imprese per il bene del nostro Paese ringrazia buon lavoro a tutti
Prende la parola Milliken S. commissario per l'Unione europea alla concorrenza
Continua
Grazie
Caro presidente signore e signori io è un vero privilegio per me potermi rivolgere a voi questa mattina
Qualcosa in comune con voi
Perché io lo stesso background che avete voi
No io
Sono cresciuta in un'impresa che è stata avviata da mio padre
Essa che spesso io
Si lavora assolto e questa è la sfida preparare un argomento
Che
Mai spero Departed identificarvi connesso e che credo troverete attuale la concorrenza grazie e so che ieri vicepresidente
Dottor Pininfarina Renzi
Vicepresidente della vostra città la localizzazione ha parlato di questo argomento e lo ha fatto in modo molto diretto e Franco
E questo molto importante interessante per varie ragioni
Imprenditori salto parlo di politiche fiscali quel politici terribili che cercano un po'di prendervi in giro però
Voi avete comunque affrontato la tematica estremamente importante la concorrenza
A vicenza
E nell'intera a ragionare
Del Veneto cioè una ricca ed antica storia commerciale e non è un'esagerazione dire che
Questa Regione giura aspra il ricca culturalmente
Vanta una lunga storia Camporese ed è testamento dei vantaggi che possono derivare da libero scambio tra l'altro a mercati aperti qui in cui l'impresa possano concorrere a condizioni eque penso nel modo migliore per
Garantire innovazione e crescita cigno
Il mercato unico dell'europea offre enorme potenzialità del alle imprese europee
Noi siamo Vimercate potenzialmente più forte
Noi con quattrocentocinquanta milioni di cittadini in Europa uniti in un unico mercato unico siamo
Quindi
Il mercato più forte e meglio attrezzato morto e competere su questo mercato offre un potenziale enorme all'impresa e il segno riprese ruppe il motore per intraprendere la strada della globalizzazione
E recentemente signor Presidente proprio ieri ho annunciato
Che nelle nostre revisione degli aiuti di Stato
Ci saranno anche di cambiamenti alle politiche Rizzo nuove norme che riguardano la ricerca che rifletteranno meglio di quelli che sono gli obiettivi della politica comunitaria in materia di ricerca innanzitutto scriveremo incentivi che saranno utili per voi per l'impresa e che vive consentiranno di instaurare maggiori collaborazione transfrontaliera inoltre incoraggio Remo delle partnership pubblico-privato dalla e Europa deve promuovere conoscenze nuovi ambiti in terzo luogo dobbiamo fornire una maggior certezza giuridica
Per gli organismi che si occupano di ricerca e anche l'importante promuovere stimolare la concorrenza perché questa dell'interesse comune dell'Europa
Parlando di piccole perché in prese
E ce ne sono molte qui con la revisione e questi e strumenti per gli aiuti di stato l'estate le piccole d'impresa avranno la possibilità di acquisire servizi molto più e fichi gente in secondo luogo dei molti stakeholders apprezzeranno i nostri sforzi
Per aiutare le piccole imprese ad attrarre persone competente l'esperienza quindi io
Gli Enti di Stato potranno fornire un incentivo questo promuoverà un trasferimento di competenze tra l'università le grandi prese e le piccola e media impresa signor Presidente questo è sicuramente un passo avanti che tenga conto del fatto che i numerose piccole e medie imprese sono interessate agli sviluppi nuovi ambiti siparietti ricerca ed innovazione però molto spesso non sono in grado di permettere se lo ancora quindi importante per loro una mano e cercare di incoraggiare stimolarla
Quella al percorre questa strada ed importante che sanno bene a tracciate verrà la nuova lotta mercati aperti in cui lei aziende competono pozioni e questo nel modo migliore però ma delle ultime settimane gli ultimi mesi abbiamo visto emerge una tendenza preoccupante in relazione nelle reazioni di alcuni al modo in cui lei aziende europee si stanno adattando
Ad utilizzare appieno le opportunità offerte dal mercato unico dalla globalizzazione
Ma
No danni sviluppi non sono un qualche cosa da Premiere
Invece
Sulla parte necessaria per assicurare che le nostre in tutte le nostre impresa se non grato di competere nell'economia globale di oggi edito mano di domani
Quello che chiede il tempi e di essere politici abbia consapevoli
Siete voi che dovete fare il lavoro e siete voi che dovete scuotere delle opportunità e dovete godere del contesto giusto i governi dei governi nazionali nei il governo di Bruxelles può creare posti di lavoro siete voi
Che e assumente questa parte del lavoro inoltre questi sviluppi possono contribuire anche garantire che i vantaggi di una crescita sostenuta lo e di un numero maggiore di posti di lavoro che vadano a vantaggio dei consumatori e dei cittadini integrazione del mercato è una realtà io ritengo
Che sia una realtà che dovremmo notavo le gambe in spalla abbracciare con entusiasmo
I mercati più aperti più grandi forniscono agli europei la possibilità di prosperare nell'anno due e ci consentono di concentrarci può su quello che riusciamo e siamo in grado di fare meglio riunimmo
Lo smantellamento delle barriere al commercio e alla concorrenza
Io apre nuovi mercati
Ai temi e ai servizi più che noi voi producete quindi ci stimola ad innovare e a creare ecco nuovi prodotti servizi interessanti
Apprezzi migliori terrazzo di consumatori da
Ma da anche opportunità nuove e migliori investire capitale europeo all'estero
E di attrarre investimenti
Nella nostra economia
Vedi sentiamo domani signore il signore non dovremmo dimenticare ad esempio che la globalizzazione
Non rappresenta nulla di nuovo per l'Europa in termini storici l'Unione europea costituisce un esperimento radicale
Nella creazione di mercati aperti
E qualsiasi valutazione equilibrata improntate i suoi risultati nel generale problemi prosperità negli rare istante attività sarebbe largamente positiva Mimmo
Eliminazione delle tariffe avrebbe regia e di altre barriere al commercio la circolazione di beni servizi capitale forza lavoro dai ha richiesto già molte giustamente economici ma pochi oggi dubitano
Che ne sia valsa la pena è chiaro che l'Italia è stato un di un importante beneficiario dei mercati aperti all'europea e prima dell'inizio della sessione
Ho parlato con uno di costui soci che mi è stato detto che cinque anni fa
Questa Regione cinquant'anni fa questa regione era molto più povera competente lei cosa siete riusciti a farne soltanto in cinquant'anni
Mezzo secolo ma è chiaro provo che dobbiamo proseguire l'imprenditore di questo Paese molti dei quali lavorano qui allora gente qui a Vicenza in Veneto Dario e oggi la Padania hanno colto l'opportunità difende i loro prodotti in tutta l'Europa
E mi assenti conseguenza all'Italia ha registrato una notevole crescita economica qui a partire dal Trattato di Roma
Del mille novecentocinquantasette Hans dovremmo anche ricordare insegnamento che la crescita economica dietro
Non è un gioco a somma zero la creazione di posti di lavoro dura in una parte d'Europa non significa una perdita di posti lavoro lungo termine in un altro stato membro e creazione di posti di lavoro in una regione del mondo no non implicano una perdita lungo termine di posti di lavoro nell'Unione Europea al contrario vicino a me la crescita economica all'interno e all'esterno dell'Europa stimola la domanda all'interno e all'esterno dell'Europa non
Per i prodotti e servizi che noi produciamo
E genera un circolo virtuoso di crescita ed investimenti
E sono convinta signore e signori che l'incapacità di affrontare un mercato unico con la globalizzazione economica no non sia sostenibile nel lungo termine
Quindi pure se erigiamo delle barriere al commercio degli investimenti
Questi si conquista sta avrà ritarderebbe di queste barriere comprendono interventi ingiustificati
Che cercando di intervenire nel processo di ristrutturazione aziendale ritroso quindi ma comprende anche Rascazzo sit-in adeguati può la mancata applicazione Paolini adeguata applicazione della legislazione antitrust
I vantaggi percepiti molto spesso sono vantaggi a breve termine
E talvolta illusori
Senza una passione concorrenziale
Le aziende possono essere incentivate a vetture costruite con la produzione e le prime teme i consumatori i contribuenti
Pagheranno il prezzo cioè voi e io nel lungo termine rischiamo una spirale negativa
Tutti The crescente competitività
Sì all'euro per vuole potere presente a piloti vantaggi della globalizzazione mi le nostre industrie devono essere capaci di competere sui mercati globali mi cosa significa ciò
Significa assicurare che le nostre aziende siano
Adeguatamente attrezzate più ma sappiamo per esperienza che sono i mercati no e non i politici ad essere nella miglior posizione per scegliere rumene i vincitori Anna no stop assente vanno sostenendo l'abilità Trophy filosofia incentrata sulla Sardegna ma ritengo che si debba tener conto delle amare lezioni fatte grazie ad una politica industriale interventista non solo quindi l'Europa occidentale ma anche altrove guardate gli Stati Uniti
Esperienza dimostra cioè che sia cercare di orientare le tendenze del mercato
Rischia quasi sempre di fare più male che bene
Negli operatori economici sanno riprendere le decisioni migliori non c'è dubbio riguardante e questo neppure comprende considerazioni anche sulla ristrutturazione
Tutte le industrie naturalmente
Fare impresa comporta un rischio alcune volte l'impresa fanno degli errori nelle scelte commerciali che fanno questa normale deve fa parte inevitabile del processo competitiva ma nel lungo termine industria europea
Sarà più forte e più competitiva gli atti produrrà maggior ricchezza
Se le permettiamo ti imparare dei successi e dagli errori
Del mercato
E poi mi spingerei fino al punto di dire molto semplicemente che una concorrenza leale libera
Da è di per sé io miglior politica industriale da concorrenza stimola l'efficienza per la produzione innovazione e l'utilizzo delle risorse
La concorrenza è vitale Loren per assicurare una crescita economica sostenibile
Per garantire l'occupazione e benessere economico diffuso
Naturalmente signore e signori se da un lato la concorrenza produce molti vincitori produce anche dei perdenti nel è la vita ed è vero che dovremmo essere preoccupati degli effetti sociali ed economici negativi
Legati
A mercati aperti le autorità pubbliche hanno il dovere di accompagnare i propri cittadini
Attraverso quello che è inevitabilmente un impegnativo processo di cambiamento e questo è il motivo per cui sono necessarie delle riforme il primo marzo la commissione ha proposto un fondo volto a sostenere la riqualificazione reinserimento dei lavoratori direttamente
Toccati da
Dalla ristrutturazione industriale e ciò fa seguito iniziativa concordate lo questo del consiglio europeo informale di anzi oltre al titolo consiglio che si è tenuto qualche mese possono quindi non mi faccio illusioni cambiamento è difficile
Ma essenziale se l'Europa
Vuole più
Garantire crescita futura posti di lavoro tra
Quindi anche i governi e gli stati membri devono essere consapevoli del fatto che è importante intervenire apportati cambiamenti questo è difficile richiede coraggio però voi eleggete vostri politici perché abbiano coraggio ma è anche essenziale fondamentale se l'Europa si vuole adattare se pronto come dicevo garantire crescita e posti di lavoro futuro ristrutturazione industriale è una caratteristica indispensabile di questi essi Mercator
In un'economia globale che si integra l'Europa non si può permetterà di rimanere immune sta cosa significa ciò significa essere aperti
Al fatto che la ristrutturazione deve avvenire a livello transnazionale mai quindi non in questo modo ma a livello transnazionale qui
Non necessariamente all'interno di un singolo stato membro questa tradizione obsoleta che significa accettare che ci possano essere dei cambiamenti a livello di proprietà aziendale
E ostacolare questo processo
Posta premerebbe entrambi sia la concorrenza che l'integrazione dei mercati è questo il motivo per cui le norme comunitarie sul mercato unico e regolamento sulle effusioni vieta chiaramente qualsiasi intervento ingiustificato che limiti la libera circolazione di capitali e le attività di fusione con transfrontaliera e immagino che messaggio di sei giunto chiaro la Commissione come custode del trattato voi e come organismo incaricato dell'applicazione
Per il Regolamento sulle fusioni messa adotterà tutte le misure necessarie per garantire che tali regole vengano rispettate
Tempio grazie grazie grazie ai testi quindi in questo esprime vostro supporto dobbiamo combatte questa battaglia dobbiamo vincerla
Cross border
Le fusioni transfrontaliere sono senza dubbio in aumento all'interno dell'Unione Europea io voglio potete vedere sentite parlare e questo vale soprattutto i settori che sono stati recentemente liberalizzati su bene che sono i fatti di prelazione ad esempio settore delle telecomunicazioni dell'energia del trasporto e settore bancario
E fusioni transfrontaliere offrono dei grandi opportunità essenziale è una sfida e questo è positivo e non è un fenomeno che lo fate muto tendano a favorire maggiormente la concorrenza rispetto alle fusioni tra operatori nazionali
Soprattutto Biondi nei settori storicamente dominati da grandi aziende nazionali e in ultima istanza possono portare a una maggior scelta qui a prezzi più convenienti per i consumatori la gran parte delle fusioni
Transfrontaliere sono state guidate dalle forze di mercato e questo è in sintonia con lo spirito e con la legislazione dell'Unione europea ed è per questo che la commissione
Intende sostenere inevitabilmente ci saranno vincitori che perdenti ma così Ravaglia fare le percezioni possono cambiare guardate dentro il settore dei servizi finanziari ed è necessario che io ti ricordi che quello che conta negli affari è disporre di regole del gioco eque e coerenti e che le stesse regole si applichino a tratti non c'è spazio per le mozioni qui
è ai ecco alle imprese e ora vuole parlare del settore energetico perché questo è un buon esempio non come sapete la settimana scorsa
La settimana scorsa la Commissione ha pubblicato un libro verde gruppo abituarmi a tutti questi termini Mario Monti riconosce perfettamente e da è stato che mi chiedo insegnante
Credo Mario è stata una sfida un po'subentrare amare un po'come io mitizzato
Mai
E rarità ristoro e cercare di essere la luna però sono veramente grata Mario why
Ecco perché la commissione si impegna
A sostenere doping va a questo punto parlando del libro verde Fleming libro Verde spiega l'importanza di avere i mercati energetici nei concorrenziale del documento che col chiarisce che se l'Europa vuole godere dei vantaggi
Debiti un approvvigionamento energetico sicuro loro e vuole godere di prezzi inferiori bene un approccio che si basi su venticinque mercati nazionali
Nulla sarà insostenibile quando
Ci deve essere un mercato interno se l'Europa vuole rispondere con successo le sfide diffondere di fronte alle quali ci troviamo è necessario che gli sviluppi del settore energetico siano guidati dalle forze di mercato soltanto in questo modo sarà possibile avere un offerta di darci assicura e sostenibile che essenziale per sostenere la nostra strategia di crescita economica dei degli odierni lo sviluppo di una politica energetica europea è una sfida di lungo termine uguaglianza e richiede una revisione del quadro legislativo e regolamentare in
Ma
Nome europee sulla concorrenza assenti
Possono svolgere un ruolo importante sempre l'applicazione rigorosa ed effettiva delle norme esistenti comprese le norme relative le concentrazioni possano contribuire ad assicurare
Che oppure comunque i mercati operano a pieno ritmo così come in altri settori di fusioni tra in prese ventisei basate in diversi stati membri possono contribuire ad aumentarla concorrenza e l'Europa ha bisogno di quest'impresa
Firmo anch'
In prese meglio che indossi erano lui degli operatori nazionali ma che concorrono a livello internazionale per cui la maggior concorrenza si traduce in benefici concreti sotto forma di prezzi più bassi di nome ci accetta dobbiamo assicurare che interventi ingiustificati
Senta basati su considerazioni dettati da sentimenti ed emozioni nessuno dal patriottismo dal nazionalismo l'autorità non bene Furio riducono l'impatto positivo di mercato europeo dell'AGEA veramente aperto
Questa in
E a mio avviso queste mozioni queste mozioni sono rischiose storia
E l'esperienza ci insegna che misure protezionistiche o di difesa possono sfuggire di mano naturalmente dobbiamo essere attenti a non esagerare
Grazie in questi rischi bene
La tendenza verso il consolidamento transfrontaliero
Rimane fattore positivo ma dobbiamo continuare a vigilare perché se la tendenza difensiva dovesse continuare o intensificarsi una cosa è certa tutti tutti noi europei che soffre Remo
E questo va be'fatto capire anche il signor presidente a priori in questo mondo garantista dei rapidamente totalizzando e la tentazione per i politici di intromettersi e i mercati non possiamo e dobbiamo erigere barriere diagnosi
La difesa della fortezza Europa o delle nostre industrie nazionali perché soltanto rafforzando impegno l'euro all'interno di un'economia globalizzata quello che saremo in grado di pizza continuare a prosperare assicurare benessere e affrontando la sfida del mercato globale alle imprese europee potranno competere quindi e vincere ed è quello che ho tutti noi vogliamo
Buongiorno a tutti
Grazie delittuoso e Praga il suo intervento
Anche per il messaggio di speranza ci ha dato noi diamo inizio alla tavola rotonda di questa mattina
Che ha come titolo la concorrenza e la competitività dell'industria italiano allora chiamerei i partecipanti a questa tavola rotonda Giuliano Amato senatore della Repubblica
Francesco Giavazzi
Docente della Bocconi Andrea Moltrasio del comitato di presidenza di Confindustria Dario Monti presidente della Bocconi
Paolo Scaroni amministratore delegato dell'ENI e Marco Tronchetti Provera vicepresidente di Confindustria nonché presidente di Telecom quello accomodatevi
Posti sono ognuno di voi lavora sul posto
Bene grazie
Allora cominciamo la nostra tavola rotonda
Naturalmente vi promettiamo di rispettare i tempi in modo da finire allora che ha indicato nel programma comincerei con
Il professor Amato
Vorrei
Chiedere a professor Amato
Beh insomma
Qui parliamo molto di concorrenza la stessa signora Clouzot detto dobbiamo impedire politici rimettere le mani sui mercati però la politica europea va da tutt'altra parte
Unica siamo in un momento di rilancio fortissimo degli interessi nazionali la domanda se si riuscirà primo poi a ricomporre un quadro in cui gli interessi comunitari possano prevalere professor ma Caro direttore io non vorrei anticipare qui la lettera che ho scritto per il giornale da lei diretto che capisco uscirà lunedì e non domani a causa di uno sciopero e quindi riserbo
Riserbo al giornale il prodotto però intanto mi consenta di dire una cosa così forse no per meno rituale esprimere la mia gratitudine al presidente Luca di Montezemolo alla Confindustria
Per aver intitolato questo convegno la concorrenza bene pubblico e proprio io gli esprimo la mia gratitudine di cittadino
Oltre che di direttore di una delle poche riviste in Italia mercato concorrenza e regole che in questi anni difficili cerca di tenere in piedi lo spirito della concorrenza
Perché questa vicenda degli interessi nazionali che vediamo in Europa
Si iscrive in realtà in un clima di caduta di tensione per la concorrenza come fattore vitale per lo sviluppo e dello sviluppo industriale
In particolare ora avete notato tutti che il il primo grande applauso per la nostra brava commissaria Kroes è scattato in chiave
Antifrancese
Appena si è colto questo è scattato l'applauso attenzione
Al di là dell'oceano sta succedendo la stessa cosa negli Stati Uniti in questo momento tira un'aria di protezionismo che farebbe impallidire definite
Gli importi i i americani non possono andare ad una compagnia araba è l'ICI è di mezzo un insieme di cose
Leggo che nel congresso si sta studiando una legislazione che garantisca che le infrastrutture strategiche linguaggi tipicamente francese non possano mandare immani diverse da quelle americane
Per non parlare della Cina
Di cui l'ultimo rapporto sulla sicurezza nazionale del Consiglio per la Sicurezza nazionale americana
Sottolinea l'ingresso nei mercati dell'approvvigionamento energetico Allo scopo di appropriarsene e quindi di chiuderli
Quindi quello che sta accadendo cannoni è in realtà parte di una sorta di riflusso
Pure il flusso che devo dire particolarmente pesante io lo sento anche nel mio Paese noi italiani sappiamo sempre una Francia per la quale parlar male
Però c'abbiamo il problema anche in Italia diciamo la verità
Alcuni anni fa quando noi cominciamo alle nostre liberalizzazioni esservi liberalizzazioni la concorrenza non aveva bisogno di dimostrare le sue ragioni
Era la politica che teneva le mani sulle impresa in realtà il bersaglio di quegli anni
Erano i disavanzi insostenibili degli enti locali che inducevano tutti amministratori locali compresi a ritenere che mettere sul mercato quelle impresa era per loro la cosa migliore ma poi sono nati dis di disamore e sono nati anche come dire le le regressioni rispetto a tutto questo ma parleremo di tutto dopo per tornare al suo punto vede il mio argomento chiave
Che può darsi che somiglia al suo e in qualche modo lo convalida perché lui è interessato e dobbiamo sempre pensare quello che dice io sono disinteressato
Ma non c'è dubbio che per combattere le mire protezionistiche e gli interessi nazionali le prediche filo europee non servono agli mentre i predicatori come me non riusciranno mai a convincere con argomenti etici qualcuno che ha dei forti interessi in gioco qui è l'Europa che deve prendere in mano con coraggio e ha cominciato a farlo con il libro verde che veniva citato poco fa versione finale del libro verde sull'Energia
Chi è al di sopra del mercato Winter a europea o della distribuzione perché di questo largamente si tratta
C'è un mercato sovra europeo dell'approvvigionamento che in questo momento è nelle mani dei produttori nelle mani di produttori che sono un ibrido tra potere politico e potere economico in caso di Gazprom sembra fatto apposta per emblema attizzare questa mistura pericolosissima a fronte del quale pone noi crediamo un forte potere negoziale dei compratori o finisce per diventare il nu dirle avveri concorrenza atterrati terzi compratori di una materia prima che viene sempre e soltanto dagli stessi tre produttori
Nel settore coppia allora
è
è dimostrare agli errori di otto Tosi come scrivo nella lettera di dopodomani che conviene a loro stessi di più avere il campione europeo del campione nazionale perché il campione europeo può competere col suo potere negoziale sul mercato dell'approvvigionamento
Sono argomenti da manuale da rivista da me diretta ma diventano argomenti di fondamentale valore politico
O all'Europa trova i mezzi e le regole per incentivare la formazione di campioni europei
Per scortare lì quando non affiancarli non assisterli ma scortarle quando hanno a che vedere con dei signori che non si capisce se sono presidenti di Repubblica o presidenti di enti energie etici oppure noi finiremo nelle mani del protezionismo nazionale avremmo perso tutti
Ma questa è una battaglia da fare
Qui tocca alla commissione io lo dico proprio la commissaria il Trattato di Roma avendo iscritto istituendo un organo chiamato Commissione al quale si affidava l'interesse europea se c'è un momento in cui la sfida dell'interesse europeo e la sfida della commissione questo avete scritto un libro verde adottate misure chiare e coraggiose che mi attuino le intenzioni
Grazie
Grazie al professore Amato
Adesso poi passeremo alla parola Paolo Scaroni che Amato ha richiamato nel suo intervento sui temi grandi temi
Politici e non soltanto economici verrebbe applicato due nel CDA
Con il professor Giavazzi gol vorrei trattare il tema della cultura della concorrenza di cui si è parlato molto in questi due giorni e cioè del fatto che spesse volte noi non valutiamo quali sono i costi della non concorrenza in alcuni settori
Ricordo per esempio che quando lega intervenne sulla sui controllori di volo si fece un sondaggio negli Stati Uniti e i due terzi degli intervistati non valutavano i vantaggi di un mercato concorrenziale
Quindi erano ancora abbastanza a favore di protezioni e i Circuiti e chiusi poi ovviamente di clima è cambiato professor Giavazzi
Grazie direttore vediamo se qualche numero riesce a convincere dei vantaggi della concorrenza se possibile passati i numeri
Benissimo
Il e vorrei partire da quello che ha detto il presidente della regione Galan ieri che forse più di altri nella tavola rotonda affrontato qui problemi concreti della concorrenza io penso che l'Italia i numeri dicono che l'Italia è divisa in in due cioè unitaria che compete che che che fa fatica che quella rappresentata in gran parte in questa sala
Che l'industria manifatturiera dove lo si guadagna molto e poi c'è un'Italia diversa dico solo diversa dove invece si guadagna circa tre volte tanto gli ho messo i numeri del
Da Rin del rendimento nella manifattura che circa un terzo nelle altre attività tra cui ho indicato anche in quelle a cui si è fatto spesso riferimento ieri cioè il nuovo capitalismo pubblico che stanno intorno agli enti locali
La borsa se passiamo alla prossima slide riconosce questo in un periodo che ho scelto più o meno a caso tutte queste socie soprattutto le società pubbliche dall'Amga di Genova Rice M. di Brescia in particolare autostrade ed altre sono cresciute molto di più dell'indice generale di Bonolis
Perché forse per maggiore efficienza forse queste società sono più efficiente quindi il mercato ne ha riconosciuto l'efficienza passiamo la prossima slide o forse no forse hanno più potere di mercato vorrei che guardasse questi numeri perché sono abbastanza impressionanti sulle perché racconta una cosa importante più delle autorità conta la tecnologia c'è un solo settore non ho anticipato dottor Tronchetti questa slide c'è un solo settore in cui i prezzi sono diminuiti quindi avete in fondo l'inflazione e poi varie altre voci e anche in cima l'inflazione
Perché è diminuita lì schizzo di miti pretese solo questo settore perché telefoni Efisio credo mi scuserà il presidente Catricalà non tanto per l'Autorità ma soprattutto per la tecnologia c'è stata è il un'irruzione di nuove tecnologie nella nel settore delle telecomunicazioni che hanno Brigato abbassare i prezzi e questo non è accaduto nei trasporti non è accaduto nell'elettricità non è accaduto nel gas forse le autorità sono più deboli della tecnologia guardando a questi numeri verrebbe da dire un po'meno autorità per la privacy incompiuto Rita per i trasporti che non esiste
Al
Passiamo all'altro
Questo faccio solo vedere tre tre settori particolari dove invece la tecnologia punto meno effetto questo riguarda confronta i beni i prezzi alla produzione dei beni di consumo durevoli dove l'inflazione è stata bassa rispetto ad altre ad altri settori se passiamo alla prossima riguarda il se potete girare infatti la Corte ecco questo riguarda il prezzo dell'energia elettrica per l'impresa e non per le famiglie lo mostrato ossia al lordo che al netto delle imposte perché fa differenza di taglie sopra gli altri Paesi sia al lordo che al netto delle imposte quindi qua nell'autorità nella tecnologia hanno fatto molto lo spesso passiamo al prossimo riguarda i servizi bancari non ho disaggregato e me ne scuso fra quelli alle famiglie l'impresa è però l'aumento facendo cento nel novantasei dell'Italia contro i servizi bancari in Italia quindi secondo me Galan aveva perfettamente ragione ieri rispetto a Francia Germania rimane uguale
Passiamo al prossimo riguarda il mercato assicurativo quindi in particolare sono le assicurazioni danni più che le assicurazioni vita qui siamo al al di addirittura in un ordine di due volte quello che è accaduto negli altri negli altri Paesi
Passiamo all'ultima l'ultima dai mi spiace perché lo si vede molto ma questo e mi fermerò qua
Queste nullo questo grafico dice una cosa importante ieri della tavola rotonda anzi delle domande al professor Prodi qualcuno ha giustamente sollevato il problema
Del potere del sindacato il potere del sindacato in un Paese non è esogeno cioè non è qualcosa che deriva solo dalla cultura e dalla storia di un Paese il potere del sindacato in un paese è una conseguenza diretta del grado di concorrenza
Perché c'è nel mercato dei beni e dei servizi segua date queste figure se volete la metterò sul mio sito così chi vuole da Bogart dare nei Paesi che hanno meno concorrenza dei nel settore dei beni e dei servizi l'Italia la Grecia son quelli che stanno su in alto al nord a nord est di questa di questo grafico sono i paesi in cui anche le leggi a protezione dei lavoratori sono più forti perché questo per un motivo economico molto serio
Il motivo economico semplice è che se c'è poca concorrenza che ci sono tante rendite c'è un fortissimo incentivo ad appropriarsi di queste rendite quindi i sindacati sono forti dei paesi dove c'è meno concorrenza cemento incentivo ad appropriarsi delle rendite e quindi c'è anche meno incentivo a riempire il mondo del lavoro di un di un insieme di regole che proteggono sindacati grazie
Grazie al professor Giavazzi che ci ha illustrato con poche significative slide se una situazione certamente chiara e preoccupante allora a ad Andrea Moltrasio che presidente del comitato tecnico per la competitività del manifatturiero e che quindi rappresenta sostanzialmente il novantacinque per cento diciamo della nella della vostra sala della della del del sistema dell'impresa Cetto
Parliamo di concorrenza
Siamo tutti d'accordo poi quando si va nei distretti quando si cala nelle situazioni concrete fa un certo mento cioè l'impresa che deve competere con cinese che non rispetta nessun diritto per lavoro con l'altro che copia un poveretto con quello che imita al marchio
Insomma poi dopo convincerlo che bisogna essere aperti concorrenziali e fare mentre gli altri sono ha offerto è dura è difficile o no
Molto difficile ma entrate professor Giavazzi ma alzato dalle pale fantastiche adesso da schiacciare perché io vorrei mettere al centro all'impresa e dividere
Due riflessioni una fuori dai cancelli dell'impresa e una dentro di cancelli le riprese allora fuori noi sappiamo di che taglia facciamo parte siamo fuori dei cancelli se parliamo di infrastrutture
Per la competitività quelle che abbiamo visto prima vera presentate dai numeri dal professor Giavazzi lei per esempio diciamo che c'è impossibile competere in questo momento se non abbiamo né infrastrutture sufficiente per muovere le persone elementi
Pensiamo che la autostrada Brescia Bergamo Milano
Ogni anno di ritardo costa duecento novantatré milioni di prodotto interno lordo secondo lo studio che ha fatto l'osservatorio bello per l'infrastruttura del Nord Ovest pensiamo che ogni anno di ritardo della Milano-Torino sono duecentotrenta milioni di PIL versi per lungaggini capacità di realizzazione allora quando si parla di
Sviluppo nuovi modelli di sviluppo noi dovremmo avere questi numeri ben in testa
Non so i dati del passaggio a Mestre ma avendolo fatto più volte immagino che siano della stessa proporzione della stessa entità
Sei parliamo di altre cose che forse non hanno un costo diretto ma ma sull'impresa e pesano molto costo diretto allo Stato pensiamo alla burocrazia
Cioè noi per aprire un impianto chimico oggi abbiamo bisogno di diciassette autorizzazioni da dieci autorità diverso che ci vogliono due tre anni
Per poter iniziare un attività
Ieri abbiamo sentito parlare di come si può recuperare un credito ma poi parte abbiamo sentito ieri una giornata intera sulla liberalizzazione dei servizi e delle Utilities di tutto Bolkestein o no o non Bolkestein
Noi abbiamo bisogno di a vere una serie di servizi a costo giusto in termini competitivi rapide che non ci sono pensiamo a una società piccola che può cambiare il nome della ditta
Deve andare dal notaio deve spendere migliaia di euro deve fare la fila
Per avere la possibilità di avere un appuntamento da un professionista questo sono riforme di quella altri Italia di cui parlava il professor Giavazzi
E che è molto lontana dalla nostra delle imprese che producono che vanno nel mondo che la concorrenza azzerando nel DNA se tutte le in mondo l'Italia fosse uno solo e forse la nostra forse il convegno di Confindustria sarebbe stato come dire
Inutile in realtà l'altra Italia quella su cui tutto dobbiamo sforzarci di lavorare per migliorare c'è però un ultimo aspetto fuori dai cancelli e che riguarda la cultura che viene insegnata nelle scuole e la cultura diciamo in genere anti industriale che troviamo quando noi abbiamo
La volontaria
Io credo che noi dobbiamo liberare l'immaginazione dei ragazzi che sono oggi a scuola facendogli capire che trasformare la materia creare valore con le proprie mani con le proprie macchine con un po'di Elettronica e tanti intelligenza e qualcosa di meravigliosa se noi invece continuiamo ad eliche l'industria inquinano fanno ma
Naturalmente
Essa questo
Questo passa anche a una fatica al merito alla fatica che si fa studiare che bisogna incominciare a dirlo ai nostri ragazzi perché se abbiamo avuto una colpa che forse ai nostri industria hanno attirato i ragazzi
Ne a lavorare prima di finire gli studi però in realtà l'altra abbiamo visto recentemente che per esempio la Svezia che un Paese sicuramente interessante
Esporta il settantanove per cento di asportazione svedese sono prodotti industriali
E hanno il trentanove per cento di ragazzi con un titolo universitario ci sarà un nesso logico tra queste cose noi dobbiamo dire ai ragazzi di studiare di più e studiare materie tecnico-scientifiche che invece sono un po'abbandonate
Una riflessione invece all'interno dei cancelli perché adesso io so che queste cose sono sentite però una riflessione su di noi un'autocritica va fatta o meglio diciamocelo
Quelli che sono in concorrenza le aziende che competono nel mondo hanno visto negli ultimi anni tra i discontinuità e tre continuità col passato le tre discontinuità si chiamano specializzazione internazionalizzazione e innovazione
Perché chi compete coi mercati aggregati a cominciare dall'Europa ha dovuto scegliere
Una parte di gamma di prodotti di filiera in cui mettersi e quindi le aziende che hanno giocato la partita aperta della concorrenza dovuto specializzarsi
Molte hanno ribaltato la filiera in cui si trovavano e hanno con sondati avanti a combattere
La seconda è l'internazionalizzazione che vuol dire Rizzo lo rilocalizzare le proprie aziende e anche questa finalmente mettiamo un po'di concorrenza anche sui territori dove si può fare meglio impresa dove ci son fattori più facili da usare e anche avvicinandoci ai mercati
E la terza discontinuità che è un tema molto difficile a declinare e l'innovazione
Su questo però vorrei dire una cosa sola sull'innovazione che ieri ho sentito tante cose sulla flessibilità del lavoro noi vogliamo dire una cosa forte e chiara che anche alla luce dei numeri del professor Giavazzi sulla flessibilità del lavoro non vogliamo tornare indietro perché
E bisogna
E vedo una flessibilità regolare
Che è una flessibilità che era basata sulle illegalità del lavoro nero ed è quelle Ravera ingiustizia si deve dire che se regolata
Tre continuità che son diventate criticità e poi chiudo veramente cioè la le tre continuità sono il capitale che rimane familiare e che ha una grande forza di questo Paese ma può diventare un vincolo per la crescita dimensionale
Di conseguenza la continuità che la la governance delle nostre aziende dove la logica familiare purtroppo prevale ancora e questo può essere è stato una forza io vedo delle famiglie che per loro risparmi costruiscono nuovi stabilimenti è una forza può diventare una debolezza e l'ultima cosa che mi sta più a cuore di tutti sono i territori che sono stati fantastici territoriale ha sostenuto l'impresa oggi territorio devono cambiare devono essere attrattivi per gli investimenti e devono sostenere la capacità dell'impresa di andare a quella che viene chiamata la rete lunga andare nel mondo e quindi cambiano anche loro un ruolo che hanno avuto in Italia fino adesso
Credo che insomma quello che bisogna fare per creare questa cultura concorrenza piaciuto molto l'intervento
Della commissario stamattina questa identità con la nostro DNA quella concorrenza credo che più che dire alle imprese cosa devono fare e dagli pochi obiettivi chiari magari anche a livello nazionale
La percentuale di high tech per l'esportazione il livello di qualità che si vuole raggiungere il livello di giovani conformazione tecnica automi del sipario da inserire cioè pochi obiettivi nazionali per tutti
E lasciare libere le aziende di raggiungerli non pretendere continuamente di spiegare come dobbiamo fare la stretta
Grazie a Moltrasio
Grazie peraltro aggiungo anch'
Cioè le ore lavorate in Italia sono meno in arte di quelli di altri Paesi molto meno di quelle dei nuovi Paesi che sono entrati a far parte dell'Unione Europea
Possono Monti se siamo qua oggi se la cultura della concorrenza ha fatto passi da gigante in Italia e in Europa lo dobbiamo al professor Monti eviterei di accoglierlo con un applauso
Che ha fatto
Dotato di lista del processo europeo le ha promesso Monti vorrei chiedere
Quali sono poi le condizioni di fattibilità per una concorrenza che non sia utopistica
E che posso veramente rafforzare le qualità le eccellenze non solo italiani e le imprese che possono competere in una situazione nella quale ci sono ovviamente barriere di tipo economico politico e culturale
Grazie mille
Parole voi imprenditori piccoli imprenditori gente concreta e operativa
Parlando a voi di concorrenza vorrei dargli speranza e chiedere vigilanza per un motivo che dirò alla fine dargli speranza non dovette pensare che non ci sia stato nessun progresso sul fronte della concorrenza
Si sono fatti progressi molto in Europa ma molto anche in Italia sia sul piano dei fatti sia sul piano della mentalità un solo esempio per i fatti l'Italia a molto ridotto rispetto al passato
La Spesal di denaro a favore di aziende di solito grandi improduttive e destinate ad andare fuori mercato
Questo la fatto sotto la pressione dell'Unione Europea l'ha fatto anche perché è un po'per volta è cambiato l'atteggiamento in Italia e voi che siete prevalentemente piccoli imprenditori avete un interesse enorme a che non si torni ad una tutela con polmoni artificiali di carattere finanziario
Di impresa e che sono destinate ad andare fuori mercato perché voi lo paga il teste
Ma anche sul piano della mentalità e qui presidente Montezemolo gazebo lo deve essere città top deve essere citato perché ha avuto l'intuizione e il coraggio di lanciare la Confindustria sul progetto concorrenza
Che ha animato queste due giornate ma deve essere citato anche per una cosa che ho detto più vicino a casa sua
E cioè ha detto qualche tempo fa che in passato è stato un grande Errore
Pretendere di non dare l'Alfa Romeo Ashford che aveva manifestato interesse nell'intento di fare un favore alla figlia quello è uno splendido esempio di come la presunta protezione di interessi nazionali faccia il danno del Paese e il danno della stessa impresa che non ha avuto lo stimolo per incrementare la produttività e la competitività
Sono comunque necessari ancora in Italia progressi enormi sul piano della concorrenza alle cifre portate dal professor Giavazzi con molta intelligenza nel selezionarli lo lo documentano c'è un consenso senza precedenti sul su ciò che andrebbe fatto per migliorare la concorrenza in Italia
Io vorrei chiedermi parlando a voi gente concreta c'è qualche probabilità delle cose che tutti diciamo devono essere fatte verranno fatte davvero secondo me le probabilità sono poche a meno che e su questo vorrei soffermarmi e qui abbiamo bisogno della vostra vigilanza nei confronti delle politiche pubbliche
Perché non sono molto grandi le probabilità che il grande consenso degli economisti sulla concorrenza si traduca misure effettive a favore della concorrenza
Beh chiediamoci dove sono le leve da cui dipende in concreto la creazione di maggiore concorrenza in Italia alcune leve sono a livello dell'Unione Europea
E abbiamo visto e sentito stamattina con chiarezza e con forza come Unione Europea
Nella persona del suo commissario alla concorrenza nelle crusca intende e lo sta dimostrando quotidianamente avvalersi di tutte le leve che ha e hanno a disposizione perché la concorrenza giochi in Europa e giochi anche i ritardi ma molto del lavoro da fare perché il consenso sulla concorrenza non sia solo un consenso verbale
Risiede in Italia e risiede certo nelle mani dell'Autorità garante della concorrenza del mercato che è un'autorità giovane ha solo quindici o sedici anni ma che anche grazie a presidenti che ha avuto della qualità dei due qui presenti Giuliano Amato e il presidente Catricalà ha già acquistato una notevole credibilità anche sul piano internazionale
Ma c'è un problema di risorse nessun governo venga a dirci che vuole promuovere la concorrenza in Italia se chi deve vigilare per stimolare la concorrenza in Italia e tenuto di fatto in una posizione paralizzata perché non ha risorse sufficienti
Anche a confronto con altre istituzioni veneranda venerate forse troppo venerate che hanno migliaia di dipendenti probabilmente in eccesso
Ma poi non dobbiamo pensare che l'Autorità Antitrust sposta da solo a stabilire una maggiore concorrenza in Italia c'è un enorme ruolo per il governo per il Parlamento per le regioni che certo l'autorità antitrust in parte sollecita con le sue segnalazioni che di solito finiscono nel cestino della carta
Mentre sarebbe un concretissimo Progetto a favore della concorrenza quello che il mondo politico istituzionale si impegnasse di più a tradurre in atto ciò che l'Autorità garante dice per evitare che le leggi decreti provvedimenti amministrativi
Fa il cd non la concorrenza e quindi arriviamo alla all'atteggiamento delle forze politiche in Italia nei confronti della concorrenza ed è qui che non ritengo molto probabile che assisteremo ad uno slancio di maggiore concorrenza in Italia nei prossimi anni a meno che qualche cosa cambi perché se noi osserviamo la componente politica di centrodestra beh è ovvio che se ci si dice liberali bisogna cercare di esserlo e soprattutto in materia di liberalizzazioni e concorrenza abbiamo visto in questi cinque anni alcune riforme interessanti ma poi c'è stato come un arenarsi dal punto di vista delle riforme
E a sinistra ci sono delle componenti importanti della coalizione che non hanno ha seminato e non vogliono assimilare il concetto di una economia di mercato
Neppure di un'economia sociale di mercato e qui il passo da fare sarebbe che queste forze si rendessero conto che una economia con una concorrenza vibrante e fatta rispettare
è un'economia che sviluppa molto l'aspetto sociale dell'economia sociale di mercato perché se pensiamo a un'economia
Chiusa in cartelli abusi di posizione dominante non opposi
Quella è un'economia che non solo è frenata ma che da un punto di vista distributivo danneggia le parti deboli danneggia i consumatori danneggia voi piccole imprese rispetto alle grandi imprese che godono di forte posizione di mercato eccetera ecco perché solo se c'è una accelerata evoluzione culturale politica sia nell'una che nell'altra parte si può sperare che davvero il consenso sulla maggiore concorrenza si traduca in atto anche perché la forza di chi si oppone si opporrà a riforme pro concorrenziali
è grande l'esperienza americana l'esperienza anche a livello di Unione Europea mostra che non è impossibile vincere la resistenza delle delle lobby nell'interesse dei cittadini consumatori e nell'interesse delle imprese produttive
Ma se come tende ad avvenire in Italia
Le forze politiche temono di alienarsi le diverse categorie
Allora si assiste a molta concorrenza nella politica tra le coalizioni e spesso all'interno delle coalizioni senza che si riesca a introdurre sufficiente concorrenza nell'economia ecco perché credo che sarebbe molto importante che qualunque sia l'esito delle elezioni si convenga di stabilire una sorta di zona di rispetto sulla quale zona che comprenderà interventi a favore della concorrenza non si eserciti il cannibalismo tra le forze politiche che farebbe solo l'interesse delle lobby si parla molto
Parla molto e si è parlato anche qui di cuneo fiscale l'argomento è molto importante e decisivo per la competitività ma naturalmente richiede risorse finanziarie
L'attenzione dovrebbe essere portata molto di più sul cuneo da rendite
Cioè su quello che i consumatori e le imprese pagano a seguito dei grandi privilegi di cui quasi ogni categoria si giova lo smantellamento del cuneo da rendite richiederà un'azione politica estremamente difficile contro le corporazioni organizzate ma non costosa per il bilancio dello Stato
Kyoto
Chiudo direttore dicendo perché io credo che gli imprenditori debbano avere una posizione quindi di speranza ma di vigilanza e di stimolo nei confronti delle forze politiche sul sul tema della della concorrenza perché perché
Voi imprenditori soprattutto piccoli imprenditori del Nord Est avete secondo me un ruolo decisivo non lo dico perché parlo di fronte a voi ma avete un ruolo decisivo per quello che fate ma anche per quello che pensate vuoi secondo me ritrovate a un bivio potete seguire i vostri istinti e assecondare chi vi offre protezioni dalla concorrenza estera Dazzi etc e farete la fine dei topi del pifferaio di Andersen
Finirebbe affogati
Oppure potete seguire la vostra ragione
Non il vostro istinto viscerale e far sentire la vostra voce perché vengano abbattute protezioni privilegi rendite all'interno del Paese
Rendendo l'Italia e le vostre in prese più competitive questo non contro la grande impresa ma contro qualunque situazione grande o piccola che abbia un potere di mercato e di abusi non in linea con la concorrenza voi siete ovviamente lo sapete ne siete orgogliosi la spina dorsale dell'economia italiana ma con questa scelta che avete in mano
Tra assecondare i pifferai del protezionismo
Ho premere perché si abbattano le protezioni all'interno del Paese avete in mano credo una buona parte del destino delle economia italiana e delle vostre impresa
Grazie
Grazie al professor Monti
Aggiungo soltanto che prima parlava di concorrenza politica questa legge elettorale la concorrenza tra i candidati da praticamente ridotta a zero
Credo
A a Paolo Scaroni che naturalmente riprende un po'da la suggestione che il professore Amato giustamente gli ha rivolto insomma spesse volte abbiamo la sensazione che nel mercato dell'energia le liberalizzazioni le aperture possono fare male io so che per esempio Scaroni non è d'accordo su alcuni dei risultati dello studio di Confindustria nostro un Paese che va sostanzialmente a gas per una serie di scelte anche scellerate che abbiamo fatti negli anni scorsi
Il tema politico introdotto anche dal professor Amato è che dipendiamo da pochi produttori che sono instabili politicamente che se decidessimo di un giorno
Russia Algeri di chiudere il rubinetto l'Europa resterebbe al buio
Con tutti i suoi problemi resterebbe praticamente al buio ecco insomma c'è un quadro preoccupante ecco allora come assicurare la la privo giramento energetico ma non stesso tempo assicura alle anche competizione liberalizzazione del mercato dell'energia
Mi fa molto piacere punto mi fa molto piacere affrontare questo tema che è stato già aperto dal presidente Amato sui problemi delle energie in generale
E quando parliamo di Energia poi in realtà dobbiamo parlare di gas perché noi italiani abbiamo scelto di andare a casa
S'vanno a gas per il riscaldamento tre case degli italiani su quattro
Vargas gran parte dell'industria pesante pensate soltanto alle piastrelle o l'industria del vetro ma soprattutto lo abbiamo fatto una scelta unici a livello planetario
Di fare quasi il sessanta per cento dalla nostra legge elettrica partendo da gas
Nessun altro l'ha fatto pensate in Francia il quattro per cento per l'energia elettrica viene da gas in Germania il dieci per cento quindi diceva il direttore de Bortoli in Europa andiamo al buio no andiamo buio in Italia se non c'è il gas gli altri europei non vanno Aldo
Di fronte a a questa scelta che assolutamente irrimediabile almeno nel medio termine noi dobbiamo porci questo problema come facciamo davvero e tutto il cast di cui abbiamo bisogno
Quindi assicurarci le quantità crescenti di gas
Secondo punto come facciamo ad averlo al prezzo più basso possibile perché influisce sia sull'industria che sul consumatore
E terzo soprattutto dopo quest'inverno che abbiamo vissuto come facciamo ad averlo con quella sicurezza degli approvvigionamenti di cui abbiamo bisogno
Perché basta semplicemente che manchino gli approvvigionamenti per due settimane tre settimane e veramente il nostro Paese va in grave crisi queste sono le tematiche abbiamo di fronte vorrei subito però sgombrare il campo parlando di prezzi per un secondo visto che ho di frontalmente
Una una platea di miei clienti oltretutto in Italia gas per l'industria si paga come del resto dell'Europa anzi un pochino meno ed è ovvio che sia così d'altronde nulla di strano perché il gas mica è nostro il gas viene dalle stesse fonti gastro Sonatrach
Norvegia Olanda quindi tutto Europa lo compra dalle stesse fonti e quindi ovviamente lo si paga più o meno lo stesso prezzo
Detto tutto questo noi che abbiamo un una dipendenza dal gas molto più alta dagli altri dobbiamo porci più degli altri il tema degli approvvigionamenti in quantità e insicurezza
Allora chi abbiamo di fronte abbiamo di fronte ai nuovi delle grandissime aziende di Stato Castro e Sonatrach innanzitutto che dialogano tra di loro come abbiamo letto nei giornali qualche giorno fa e che rappresentano dei fornitori obbligati per tutti i ruoli obbligati e sempre più ricchi
Pensate per darvi un'idea di che cos'è Castronno Gaston capitalizza in Borsa poco meno dalla Exxon Mobil che la più grande società del mondo
E se voi aveste investito i vostri risparmi in azioni Gazprom nel due mila e uno oggi avreste moltiplicato il vostro capitale per quattordici volte
Quindi abbiamo di fronte ai nuovi dei fornitori ricchi potenti
E spesso anche con delle finalità politiche oltre che strettamente commerciale
Allora di fronte a questo tema ed è la risposta
A questa tematica così importante anche sotto un profilo politico procedere a degli spezzetta lenti e al delle divisioni delle aziende europee ma questo non lo pensa nessuno in Europa nessuna delle ricette del Piano Verde che è stato presentato da Barroso la settimana scorsa considera che una risposta a queste tematiche sia creare centinaia di piccoli operatori del gas in Europa questa non è affatto una risposta è come minimo un'azione inutile e probabilmente dannosa di fronte a questi colossi dobbiamo reagire con una politica europea innanzitutto come mi sembra c'è nata tra l'altro ieri il professor Prodi una politica comune
E con delle aziende che hanno l'attanaglia per potere dialogare con questi enormi Colozzi
Che fare come facciamo a ridurre la nostra dipendenza nel settore del gas ma le ricette purtroppo qui non ci sono ricette che operano nello spazio di pochi mesi mi sembrano fondamentalmente tre
La prima cosa che dobbiamo fare dobbiamo moltiplicare le fonti dei nostri combustibili non possiamo dipendere solo dal gas
Io quando ero lei mi ero favorevole al carbone bene non sono più all'ENEL ma sono ancora favorevole al carbone pulito il carbone pulito l'unico modo che abbiamo per produrre energia elettrica
In modo competitivo e moltiplicando le fonti dei nostri combustibile
Naturalmente dobbiamo puntare sulle energie alternative e dobbiamo buttare poi su quella che è la miglior forma di diversificazione che risparmio energetico
Credetemi c'è moltissimo da fare sul risparmio energetico i sia per le imprese che per le famiglie ed è un tema su cui dobbiamo assolutamente operare fra l'altro è l'unico modo per essere veramente ambientalisti perché se non si risparmiano energia l'ambiente viene comunque attacca seconda cosa dobbiamo aumentare il numero dei nostri collegamenti con il resto del mondo che produce gas quindi creare pipeline verso altri paesi che non siano la Russia e l'Algeria solo probabilmente il Medioriente e aumentare le fonti da cui Vargas via Tor e da ultimo e da ultimo i rigassificatori io sento parlare tutti di rigassificatori e devo dire rivendico un po'di essere stato il primo a indicare dei rigassificatori l'unica vera fonte di liberalizzazione perché solo moltiplicando le fonti andando a prendere il caffè da quei Paesi lontani che non potranno essere collegati con noi via tubo possiamo creare quella concorrenza vera delle fonti
Che farà sì che su sia i prezzi scenderanno che le quantità ci saranno intendiamoci i rigassificatori son dei terminali
Quindi non basta per un rigassificatore bisogna avere tutta la catena che gli sta dietro del gas liquido delle gasiere che portano e ci fanno arrivare questo gas
Dobbiamo assolutamente procedere su questo terreno l'Italia è un Paese che deve avvenire almeno tre o quattro rigassificatori
Se pensate che in sessant'anni siamo stati capaci di costruirne solo uno vi rendete conto il compito titanico che abbiamo davanti a noi e sul quale io mi auguro che la politica si metta insieme
Non litighi e ci porti a dotarci di queste strutture fondamentali per il nostro futuro
A Paolo Scaroni una notizia dei degli ultimi giorni sui quale sulla quale non c'è stato una grandissima attenzione è il nuovo rapporto tra Russia e Algeria e quest'ipotesi che si crei uno perché per il gas e che certamente un quadro inquietante a Marco Tronchetti povera che conclude la nostra tavola rotonda vorrei chiedere come si può conciliare l'esigenza di avere dimensioni tali per i grandi gruppi anche italiani che possono competere a livello internazionale fare gli investimenti necessari e poi anche l'esigenza di tutelare i diritti dei consumatori e il minor costo dei servizi né assistiamo nel mondo ad una grandissima ondata di fusioni
Quindi di creazioni di grandissimi competitori sul livello a livello mondiale l'ultima grande fusione che addirittura ribalta una concezione dell'Antitrust americana è stata quella tra emittenti versava per esempio ecco come possiamo uscire da questa contraddizione
Ma io credo che noi abbiamo tutti i problemi che sono stati descritti bene da chi mi ha preceduto dal professor Giavazzi Montrasio hanno mostrato dove siamo carenti e prima di poter pensare alle fusioni internazionali dove dobbiamo crescere essere competitivi in termini tecnologici essere aperti evidentemente anche le fusioni internazionali la la mia domanda che pongo a me stesso espongono tutti i
Benissimo arrivare alle fusioni internazionali io vedo nel futuro dei settori in cui opero soprattutto le telecomunicazioni un'esigenza che nell'arco dei prossimi cinque dieci anni ci siano grandi fusioni internazionali ma noi dobbiamo presentarci o come prevede o come cacciatori come possiamo essere anche certo perché è importante perché ci trasciniamo un indotto e nel caso le telecomunicazioni giri procediamo l'indotto ricco perché parliamo di Elettronica parliamo di fotonica attività che si possono sviluppare sviluppare in Italia ma perché in tutto questo avvenga e perché ci siano le condizioni che noi siamo il centro di qualcosa che si muove non veniamo soltanto a essere la periferia di un mondo che si muove bisogna capire se le cose di cui abbiamo parlato gli amici sita ad inserire concorrenza nei diversi settori che vanno dalla pubblica amministrazione alla scuola all'università ai servizi nel campo c'è una domanda ma questo quando avviene
Come avviene ce la mia preoccupazione più grande e che l'elenco che noi abbiamo fatto e su cui troviamo un largo accordo quando parliamo con le forze politiche non trova mai una risposta nel come e quando siamo indietro abbiamo ritardo enorme non c'è un impegno da parte di nessuno a portarci in un certo periodo a raggiungere l'obiettivo in qualunque impresa in qualunque realtà si guarda all'asse di tempi perché oggi la velocità è l'elemento determinante nell'attuazione dei programmi se abbiamo ritardato abbiamo andare più veloce degli altri se guardiamo a come è strutturato il nostro Paese io mi domando come quando diventeremo però ci come gli altri
Perché il processo decisionale nel nostro Paese
E l'elemento più grave ai fini del raggiungimento della concorrenza che ci mette in condizioni competere con gli altri Paesi s'è parlato della BreBeMi è possibile stare per dodici anni senza un'autostrada con un costo di trecentotrenta è impensabile
è possibile che sempre pensando a come quando nel liberare risorse nel competere ancora oggi ci siano delle Province che vanno a comprarsi un'autostrada ma ha senso comune che il pubblico empire ancora nel gioco del possedere una singola cosa invece liberare risorse conto tenuto che se noi andiamo verso la devolution che può costare un'enormità del Paese
Ci troviamo a dover liberale comunque risorse se il pubblico non esce dalle municipalizzate se non si autofinanziano regioni e e comuni io non so da dove prendiamo i soldi
Oppure rosso
Il tema quindi è nel momento in cui abbiamo sollevato in modo molto serio questo tema e determina con determinatezza chiedere come quando si raggiungeranno certi obiettivi
Tornando al tema della domanda alle fusioni internazionali la premessa per affrontare delle grandi fusioni internazionali almeno nel nostro caso essere l'eccellenza io credo che Telecom Italia oggi sia pronto affrontare qualunque tipo diffusione internazionale perché si trova ad essere avanti ai propri competitor e quindi può diciamo essere in condizione di dare del valore aggiunto agli altri perché le fusioni non funzionano solo sulle sinergie funzionò sulla capacità di dare valore aggiunto
E quindi credo che ognuno di noi abbia una priorità assoluta che è quella di avere in termini di uomini e di tecnologie in meglio possibile
Questo è la premessa è questo il lavoro che facciamo noi tutti perché senza uomini e senza tecnologie non si compete
Poi ci sono le regole che vanno rispettate ma lo sforzo maggiore va fatto in termini di risorse umane e di sviluppo delle tecnologie e qui sta la nostra responsabilità di imprenditori su questo noi dobbiamo domandarci se siamo concorrenziali se i nostri uomini sono i migliori sedi dubitiamo nel modo giusto se le nostre tecnologie sono le più adeguate allora le fusioni internazionale diventano un fatto naturale è chiaro che però resse il Paese
Non fa rapidamente quei cambiamenti dandosi un'agenda da gestione straordinaria nano penserà non possiamo pensare d'essere in gestione ordinaria chiunque vada al governo deve sapere che gestione straordinaria
Perché come si esce dai confini dell'Italia ma non dico per andare in Cina per andare in Germania si vede che siamo in gestione straordinaria io vorrei dare due esempi
Per tutto due esempi che mi toccano da vicino in Germania abbiamo avuto nell'in folio importante stabilimento i pneumatici che noi abbiamo al mondo che più grande stabilimento anche pneumatici in Germania un guasto che ha tenuto l'impianto fermo per tre giorni
Il sindacato ha stabilito di fare lavorare con l'accordo dei lavoratori per in tre giorni festivi le persone per recuperare tre giorni senza extra costi troviamo
Abbiamo negli ultimi due anni costruito due impianti uno in Cina uno in Romania
L'impianto in Cina dove abbiamo ottenuto anche la maggioranza società emergente in cielo l'abbiamo costruito ragione più abbiamo deciso il giorno in cui abbiamo prodotti più pragmatico dodici mesi dodici mesi in Romania dal giorno in cui abbiamo deciso dal giorno in cui abbiamo iniziato a procione ventiquattro mesi se volessimo fare lo stesso impianto in Italia cinque anni questa è la realtà
Davvero città o noi che abbiamo ritardo andiamo più veloci degli altri o non recupereremo mai ritardo togliamoci dalla testa quindi all'agenda nell'agenda di chi sarà chiamato a governarci le dovremo continuare a chiedere in modo preciso
Quando come si raggiungerà quel livello di concorrenza del nostro sistema nel suo insieme con gli altri sistemi questa secondo me la domanda chiave
Grazie
Era
Una gestione straordinaria per la competitività per il recupero del paese un Paese che ha tantissime risorse come dimostra questa platea io ringrazio tutti per la partecipazione vi pregherei di prendere posto in lattea
Grazie
Amanda
Prende la parola Luca Cordero di Montezemolo presidente di Confindustria
Seduti
Comunicazione di servizio le prime file sono pregate di stare seduti grazie
Cara commissario plus
Cari
Amici signore e signori Caro vice ministro Urso
Caro professor Monti cari tutti però coloro i quali sono soprattutto nelle ultime file di questa sala amici colleghi imprenditori caro professore Amato
Io lascio logicamente al vero padrone di casa che oltre a Calearo e Andrea Riello e Andrea Pininfarina le conclusioni
Del centro
Vorrei solo dire che quando in un interessante convegno
Dei giovani imprenditori cioè di coloro i quali saranno il futuro non solo di Confindustria ma dell'imprenditoria italiana nell'ormai lontano ottobre due mila e quattro lanciando il progetto il tema della concorrenza sapevo che avremmo trattato un tema non faccio caro ministro Tremonti
Per alcuni di noi sa che non era facile per alcuni di noi per il Paese
E anche per l'Europa
E credo che non ci sbagliamo
Ma non mi aspettavo lo confesso che avremmo dovuto trattare di questo tema in un momento di rigurgiti nazionalistico e diffusi localismi ho apprezzato Presidente Galan il suo intervento e le sue e provocazione le dico in termini costruttivo il che vuol dire che questa cultura sta entrando
Nelle nostro modo di operare
Ma forse il mondo sta andando indietro abbiamo sbagliato a scegliere questo tema delle nostre battaglie e forse è finita l'epoca delle libertà e delle regole non credo io condivido l'opinione di quanti a cominciare da Mario Monti hanno detto che questi ritorni altro non sono che la reazione epidermica a un processo di unificazione dei mercati che sta avanzando così in fretta da generare reazioni quasi irrazionali
E se questo è vero Nowy noi imprenditori non dobbiamo tornare indietro dobbiamo andare avanti per essere al passo con i tempi e non certo indietro con chi frena
Dico
Dico questo amici non per un'astratta fede nelle ideologia del mercato che è il nostro vero punto di riferimento ma perché vedo voi vedo voi in questa sala in migliaia e ne vedo altri che in questo momento sono fuori sono in giro per il mondo a competere
Vedo imprenditori impresa e soprattutto quelle piccole che hanno accettato da sempre la sfida della concorrenza che hanno sofferto sui mercati che hanno individuato soluzioni nuove e che alla fine ci sono riusciti e sono qua oggi con noi
Sono aziende che sanno cos'è il confronto a tutto campo
Che lottano sui mercati esteri malgrado il peso elevato della nostra burocrazia
Chi hanno un costo disservizi logistica Energia Trasporti professioni molto più alto proprio per la mancanza di concorrenza e che sono penalizzati
Dalla carenza di infrastrutture moderne soprattutto in alcune aree del Paese
Lo dico a voi qui nel Veneto a voi piccoli imprenditori che lottava attese spesso se non sempre quasi con una mano legata dietro la schiena
Che non chiedete aiuti ma a parità di condizioni
Coraggiosi e sempre ottimisti si ottimisti come lo siamo tutti i nuovi imprenditori ci mancherebbe altro se pensiamo dove molte delle nostre aziende erano un anno due anni tre anni fa se pensiamo alla concorrenza globale continua totale chi abbiamo facendo il nostro mestiere
L'essere ottimisti sulle nostre capacità è un dovere è nel DNA di ogni imprenditori cita però il diritto e il dovere di pretendere che il Paese non remi contro
Che riconosca il nostro sforzo e attribuisca il ruolo invero un valore dell'imprenditore e dell'impresa impresa vuol dire diciamolo forte lavoro occupazione benessere crescita e speranze concrete per i giovani
Intraprendere vuol dire inventare vuol dire creare vuol dire realizzare vuol dire rischiare spesso vincere questo è il bello per intraprendere e per questo che dico per questo
è per questo che dico a tutti voi
A tutti voi innanzitutto grazie questa è l'Italia che se la fa sono
Voi siete l'anima di Confindustria la nostra ragion d'essere la ragion d'essere di questa grande associazione imprenditoriale
E a voi che si deve se l'Italia è ancora presente sui mercati internazionali e l'orgoglio di vedere in giro per il mondo anche nei posti più remoti
Dei marchi dei prodotti una presenza italiana
Ed è a voi
Ed è solo a voi e solo a voi a cui io devo rendere conto e io sono orgoglioso di rappresentarvi tutti
La drammatica crescita zero in questi lunghi anni perché sono problemi che vengono da lontano non significa che tutto il Paese
Sia stato fermo
Lo zero è la risultante aritmetica di imprese che crescono e si sviluppano ed imprese che decadono per lasciare il passo ad altri in tutti i settori in tutti i campi
Questa è la concorrenza questa è la logica di mercato che noi imprenditori abbiamo scelto
Abbiamo più bisogno abbiamo bisogno di più concorrenza nella cultura anche politica del Paese
La politica deve mettere ora come non mai al centro del paese l'economia e l'impresa in particolare l'impresa manifatturiera sento parlare troppo poco di industria nella politica nella scuola nell'università nel Paese l'industria manifatturiera rappresenta in Italia il ventitré per cento del PIL insieme alla Germania il livello più alto in Europa mettere al centro l'impresa
Non già come categoria sociale o come soggetto da proteggere ma come strumento di crescita economica e civile è questa la politica che serve per uscire dai rischi del declino ma questa è la politica che oggi noi non vediamo vediamo invece troppe risse
Troppi comportamenti troppi problemi fuori dalle vere priorità di questo palese
Vediamo una politica che si è data un nuovo sistema elettorale incredibile che rifiuta persino il confronto con gli elettori sui candidati tra poche settimane
Tra tra poche settimane
Noi andremo a votare a scatola chiusa persone scelte nei corridoi dei partiti politici una sorta di prendere o lasciare
Come possiamo aprire il Paese alla concorrenza se la politica rifiutare elementare forma di concorrenza che è quella di far scegliere ai cittadini i loro rappresentanti
La concorrenza e il mercato stanno facendo crescere il mondo a ritmi che non conoscevamo danni
Tutto il mondo
L'Italia con la sua crescita zero è un'eccezione
Tale eccezione non è dovuta soltanto l'aumento della concorrenza internazionale ma la nostra scarsa competitività eliche dobbiamo intervenire ognuno facendo la sua parte perché non possiamo frenare il mondo
E las la scarsa competitività non possiamo certo dire che sia una tara genetica nel nostro Paese se guardiamo a quello che i nostri nonni i nostri padri hanno fatto in tanti anni
Di grande lavoro
Lo ha detto anche il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi sono d'accordo con lui la crisi italiana e strutturale ma non irrimediabile
Purtroppo purtroppo il passato più di un anno da quando nel dicembre del due mila e quattro il centro studi di Confindustria l'annuncio l'allarme in colonia dicembre due mila e quattro dice ma attenzione stiamo vivendo la peggior crisi economica del dopoguerra
L'analisi della Banca d'Italia
E oggi anche peggiore e noi restammo quasi inascoltati anzi ci fu qualcuno che disse anche che noi volevamo fare politica
è una crisi che dura da troppo tempo
Che viene da lontano
è una crisi che in cui nessuno ma dico nessuno può dire di non avere qualche colpa
Ma oggi non è certo il problema di trovare di chi è la colpa
E darsi da fare per il nostro futuro l'abbiamo ripetuto spesso negli ultimi due anni non possiamo sempre discutere del passato dobbiamo guardare avanti e dirci dove vogliamo che sia il nostro Paese tra dieci anni
Perché amici amici imprenditori noi possiamo farcela noi possiamo farcela perché accanto ad imprese manifatturiere che competono bene sui mercati mondiali abbiamo lavoratori preparati
Famiglia industrie osi
Amministratori impegnati i ricercatori e intellettuali noti nel mondo e apprezzati nel mondo abbiamo poco più su risparmio
Abbiamo un Paese meraviglioso e anche la politica a cui non ho risparmiato critiche è sempre risultata essere all'altezza delle necessità nei momenti più drammatici incontrati nel Paese
Ma noi vorremmo che la politica fosse all'altezza anche nei momenti normali ed è per questo che abbiamo fatto i nostri richiami
Come ho già detto molte volte noi abbiamo il massimo rispetto per chi si assume l'onere di governare questo Paese
Così è stato in questi anni
E così sarà per la prossima legislatura ma questo non significa che dobbiamo stare zitti
Questo non vuol dire che dobbiamo solo affermare che va tutto bene magari perché ci governa chi ci governa in quel momento abbassato di un punto il costo del lavoro questa misura è buona questa misura buona lo abbiamo detto a forte ma è buona notte è stata fatta per noi ma perché aiuta a migliorare la competitività di questo Paese e la competitività e quello che deve interessare a tutti
Confindustria Confindustria deve essere dentro alla politica ma lontana dai partiti
La nostre critiche non esprimono una scelta di campo una posizione ideologica e tantomeno partitica non sono neppure dettate da logiche di scambio che non ci appartengono
Le nostre posizioni esprimono da sempre la passione per il nostro Paese e per il nostro mestiere
Indicano la direzione nelle quali muoversi perché si possa ritrovare il filo perduto della crescita
Spiegano il quadro di riferimento di cui le aziende avrebbero bisogno di cui le aziende hanno bisogno per esercitare al meglio il loro ruolo di motori dello sviluppo
Per cui resto per questo e lo diciamo una volta di più non ci facciamo tirare per la giacca da nessuno
A noi a noi imprenditori interessa
Il futuro delle nostre aziende perché il futuro delle nostre aziende il futuro dei nostri figli è il futuro delle nostre famiglie è il futuro dei nostri lavoratori è il futuro di tutto il
Si sa che lavora prima noi parliamo come cittadini e poi con imprenditori ed il futuro non è mentre la destra né della sinistra questo è bene dirlo ha il nostro futuro
Ma attenzione
Noi vogliamo essere dei cittadini
Che sono o dovrebbero essere i veri padroni della politica e non viceversa
Così come per le aziende che si misurano ogni giorno sui mercati i clienti consumatori sono alla fine per queste aziende i veri padroni perché i nostri veri padroni sono i nostri clienti noi rivendichiamo forte la nostra autonomia
Lo abbiamo detto nel maggio del due mila e quattro lo abbiamo ripetuto tante volte
Ed è di questa autonomia
Che nel codice genetico di Confindustria che abbiamo orgogliosi
è un grande valore l'autonomia perché gli imprenditori sono per natura uomini liberi che amano la libertà di intraprendere che conoscono la responsabile
Ita di scegliere di scegliere e di decidere che sanno assumersi rischi per cogliere grandi opportunità per le proprie aziende
I colletta rarissimi di ogni genere e di ogni tipo non hanno mai portato lontano
E sempre meno potranno servire oggi in situazioni in cui non c'è più nulla da da ridistribuire e la vera urgenza e quella di creare le condizioni per produrre nuova ricchezza
Ecco perché noi saremo sempre rispettosi
Ecco perché noi saremo sempre rispettosi nei confronti di chi governa
Ma ci sentiamo oggi ci sentiremo domani assolutamente liberi di esprimere i nostri giudizi di dare le nostre valutazioni di proporre ciò che riteniamo utile per l'impresa per l'economia per il Paese
L'ho fatto avremmo fatto volentieri di fronte al Presidente del Consiglio che è stato impossibilitato intervenire lo facciamo altrettanto volentieri di fronte al ministro dell'economia che abbiamo l'onore e il piacere di avere con noi oggi
Ma per questo
Non abbiamo fatto e non faremo sconti a nessuno né tantomeno daremo teme che in via
A chicchessia
Abbiamo bisogno mai come oggi di una politica alta di una politica che decida
Di una politica che colga veri bisogni del Paese e che sappia rappresentarci in una fase della storia dove si costruisce o meglio sia ricostruisce il futuro dell'Italia e della stessa Europa
Perché l'Europa attraversa un momento difficile poco popolare tra i cittadini spesso incapace di decidere per le divisioni tra i Paesi membri
Ma mai come oggi e le parole del commissario plus in questo senso sono state molto significative abbiamo bisogno di un'Europa forte
Di una Europa credibile per affrontare insieme le grandi sfide della crescita dell'Energia dell'ambiente della concorrenza leale della sicurezza Interna ed esterna crescita Energia concorrenza ambiente e sicurezza sono temi fondamentali per le future generazioni
Non dobbiamo nasconderci la verità
Oggi la sfiducia dei cittadini investe proprio in cuore della costruzione europea cioè il processo di integrazione la libertà di circolazione le regole di concorrenza
Le difficoltà di quest'ultimo periodo hanno indebolito la fiducia degli europei nel mercato e generato crescenti richieste di protezione
Ma noi sappiamo
Anche sulla base dell'esperienza
Che oggi e l'abbiamo sentito dire ripetere da autorevoli rappresentanti ieri ancora più oggi la crescita può venire solo dall'apertura dei mercati dall'integrazione e dalla concorrenza
E mi fa piacere che questa condivisione è totale e l'esempio la tradizione dell'Antitrust italiano continua con il presidente Catricalà che saluta chi mi fa piacere dividere idealmente seduto vicino a Mario Monti a Giuliano Amato e al commissario grazie
Abbiamo bisogno di un'Europa aperta
Abbiamo bisogno di un'Europa che si spinga sui nuovi mercati che si dia regole certe regole certe abbiamo bisogno di regole europee e abbiamo bisogno di rispetto di queste regole
E di fare in modo che l'Europa le faccia rispettare quando qualcuno si vuole sottrarre
Un'Europa che deve farsi valere per combattere con decisione ogni forma di concorrenza sleale
E noi sappiamo quanta concorrenza sleale vi sia oggi sui mercati e quanti siano i furbi che pensano di non rispettare le regole
Il caso delle calzature o dall'etichettatura obbligatoria dove pure abbiamo faticosamente fatto passi in avanti sono emblematici di come l'Europa sia ancora troppo debole e spesso troppo diviso
All'Italia serve un governo
Che su questi obiettivi europei tenga ferma la barra con determinazione in visione per convincere un'opinione pubblica spaventata
Sia ben chiaro essere integrati d'Europa non vuol dire che non ci debbano essere anche i cosiddetti campioni nazionali italiani anzi
Ne abbiamo sempre più bisogno per vincere sui mercati globali e per fare da traino nella grande avventura della globalizzazione dell'internazionalizzazione alle nostre piccole imprese
Ma questi campioni devono avere dimensioni e presenza almeno a livello europeo
Devono essere il prodotto di un Paese che funziona enormi risultato di operazioni dirigistiche
Vogliamo imprese italiane forti non dei Frankenstein costruiti nei laboratori della politica o nei salotti solo per mettere assieme i più imprese e far finta che siano dei campioni
I veri campioni nazionali
I veri campioni nazionali quelli capace di camminare con le proprie gambe sono i prodotti di grandi intuizioni di solide capacità imprenditoriali e di politiche di lungo termine
Politiche volte a investire in capitale umano di ricerca a favorire lo sviluppo delle tecnologie come ha giustamente sottolineato Marco Tronchetti a costruire buone infrastrutture uomini risorse umane e tecnologiche
Ma anche ma anche infrastrutture sì sicché come le autostrade i treni veloci gli inceneritori le centrali elettriche i classificatori i porti le metropolitane
E quelle immateriali
Come una scuola ebbene ha fatto ha sottolineato nel suo bellissimo intervento Andrea Moltrasio
Scuole attente ai contenuti e al merito
Ma scuole che valorizzino sin dalla prima elementare i la cultura il valore dell'impresa per intraprendere Galli rischiare nel guardare avanti delle nuove generazioni
Abbiamo bisogno noi imprenditori noi cittadini di una cultura civile che si esprima nel rispetto delle regole
Nel rispetto delle istituzioni nella regolazione dei mercati concorrenziale nella regolazione dei mercati concorrenziali ed efficienti
Regolazione sì Palmer piatti concorrenziale difficile
Mercati liberi voi lo sapete fanno impresa libere di crescere di competere
Era nostra storia di imprenditori italiani e la nostra impresa era nostra esperienza di impresa che sono cresciute in giro per il mondo confrontandosi e vincendo con i propri concorrenti di qualunque nazionalità
Ma in Italia ma in Italia
Ma in Italia come ci spiegano le cronache di queste settimane anche in altre zone d'Europa non abbiamo molti mercati liberi e la concorrenza ha tanti nemici e tanti avversari
Lo abbiamo visto di recente del nostro Paese
Con la pretesa di difendere l'italianità di alcune banche di medie dimensioni scavalcando regole e leggi dello Stato lo abbiamo visto ultimamente in Spagna in Francia con la volontà di chiudere il loro mercato dell'energia agli stranieri
Lo abbiamo visto in Europa con il rifiuto di varare la direttiva sui servizi seguendo la regola del paese d'origine
In Italia poi lo sappiamo funziona spesso la cultura del battitore libero del Freeride
Ossia quella del furbo che agisce al riparo di regole corporative regole che vuole spesso per poterle poi a girare quando gli è utile o quando gli serve
Anche il sondaggio elaborato per questo convegno mostra
Che come italiani veniamo da tanti anni di scarsa dimestichezza con la concorrenza non conoscendo l'affondo da essa ci si aspetta di tutto e allo stesso tempo la si tenne
Perché ci sentiamo impreparati spesso ad affrontarlo
E molte liberalizzazioni non fatte o fatte a metà non hanno dato ai cittadini e alle imprese i vantaggi sperati
In questa cultura
Possono emergere come purtroppo sta accadendo
Veri fenomeni degenerativi nell'area grigia i confini tra il pubblico e il privato
L'esempio macroscopico l'esempio antistorico più grave e quella sorta di New statalismo municipale che si sta diffondendo a macchia d'olio nei nostri comuni nelle province e nelle regioni insomma
Negli enti locali negli enti locali di ogni colore
Nel mille novecentonovantasei non novant'anni fa c'erano trenta aziende municipali
Informati società per azioni oggi oggi ce ne sono settecento ce ne erano trenta sono settecento in questi ultimi anni sono esplose
Sono praticamente tutte a controllo pubblico sta avvenendo esattamente il contrario di quanto necessario
Invece di liberalizzare il mercato si allarga la concorrenza sleale di chi opera in regimi protetti con i soldi dei cittadini
E questo è tanto più grave
Nel Sud Italia
Non solo ma in questo modo si sottraggono spazi vitali per iniziative veramente imprenditoriali dove soprattutto le nostre piccole e medie imprese potrebbero essere protagoniste
Ma tutto ciò non è senza costi né per i cittadini né tanto meno per le imprese sprechi e inefficienze si traducono infatti in una sorta di tassazione occulta
Fatta di tariffe elevati per servizi di scadenti missiva qualità
Prestati in condizioni di monopolio assoluto questo è esattamente il contrario della riduzione delle tasse
Questa cultura va cambiata e occorre farlo in fretta se non vogliamo perdere altro terreno abbiamo vissuto troppo tempo a lungo un'epoca di assistenzialismo e oggi abbiamo un Paese che sia imborghesimento senza aver creato una vera borghesia che sia classe dirigente di questo Paese
Ma parliamo di futuro di futuro
Di futuro del nostro futuro parliamo di giovani e parliamo ai giovani
Più concorrenza vuole dire e lo è lo ha detto molto bene Andrea Pininfarina più innovazione e più meritocrazia
Dobbiamo nel Paese a tutti i livelli premiare i migliori premiare i più bravi come facciamo nelle nostre aziende più meritocrazia
A cominciare a cominciare proprio dalle università perché amici imprenditori è nel sapere che ci giochiamo il nostro destino di domani
Come è possibile affermare questa cultura seicento privilegiato del Paese non è capace a mettersi in discussione
Non cerchiamo di farlo noi imprenditori con la fatica e con l'impegno civile approfitto per ringraziare tutti voi di questa straordinaria presenza in questi due giorni non cerchiamo di farlo tutto il giorno
Per consentire di confrontarci nel merito e di parlare di concorrenza anche fra le nostre impresa e magari non alcuni casi non è facilissimo
L'università rappresenta la fabbrica del delle intelligenze del Paese che lo sforzo collettivo per creare la futura classe dirigente ma oggi all'interno dell'università
Un radicato spirito di concorrenza ai totalmente assente anzi spesso le università hanno paura della competizione
Occorre rifondare il sistema universitario affinché i docenti siano valutati sulla base delle reali competenze qualità e non sull'anzianità affinché
Affinché il ministro Tremonti le risorse finanziarie vadano alle università migliori per ricerca e didattica
Affinché gli studenti possano realmente scegliere dove studiare e possano emergere con titoli che non traggano la validità dal valore legale ma dal più ottenuto sostanziale di conoscenza
Il migliore investimento che possiamo fare è quello nelle generazioni future noi in Confindustria noi imprenditori lo facciamo e lo faremo
Però
Proprio perché siamo imprenditori oltre che i cittadini noi non ci rendiamo conto di quanto sia importante la variabile tempo in un mondo che va a trecento all'ora
Dobbiamo dobbiamo agire in fretta perché altrimenti il Paese non cresce
Io qui non voglio ripetere analisi e ragionamenti espressi benissimo ieri da Andrea Pininfarina richiamati molto bene stamattina
Da Andrea Riello ed a coloro i quali come Marco Tronchetti Andrea Moltrasio hanno partecipato con illustri ospiti alla nostra tavola rotonda e che ieri sono emersi anche da molte domande fatte
Al professor Prodi attenzione diciamolo con convinzione non bastano misure di rilancio congetturale i problemi sono forti e strutturale
Allora io ho sentito parlare giustamente di burocrazia e scatta l'applauso ho sentito parlare di regia ossa pentito a parlare di tempi di e attardarsi per le realizzazioni delle delle infrastrutture o per aprire attività di lavoro
Io l'ho già detto alla lettera che attraverso il Sole ventiquattro Ore di ho inviato a fine anno e lo ripeto qui oggi serve un Pif stop
Dedicato alle riforme per il Paese che ci consenta di riparare la macchina senza metterla fuori gara per troppo tempo
Dobbiamo avviare e in fretta una stagione di riforme del nostro sistema che non funziona più
Perché è un problema di sistema altrimenti ci troveremo qui tra qualche anno a ripetersi sempre le stesse cose
In Italia in questi mesi in queste ore in particolare si discute tantissimo di chi sarà o di chi dovrà essere il pilota di chi vincerà queste elezioni ma nessuno sembra preoccuparsi davvero della qualità della macchina che il pilota dovrà guidare e questo è molto grave perché
Questo è un tema
Questo amici imprenditori è il vero tema numero uno
Perché chiunque sarà il pilota di domani se la macchina del Paese non è competitiva non ci sarà niente da fare per poter trarre tagliare i traguardi che noi e che questo Paese merita
Dobbiamo far muovere il Paese alla stessa velocità senza lasciarci indietro aree importanti e qui ripeto fino alla noia la straordinaria opportunità offerta dal Sud Italia
Dobbiamo occuparci delle liberalizzazioni quelle grandi e quelle piccole che rappresentano freni potenti alla crescita delle piccole imprese dobbiamo ridurre la burocrazia burocrazia a tutti i livelli io vi do un dato
Non è possibile che la più grande azienda di questo Paese come fatturato e come numero di addetti sia la politica non è possibile Il Sole ventiquattro Ore abbia annunciato che in questa legislatura
Che in questa legislatura
Per duecentoquattordici leggi di semplificazioni approvate
Ce ne sono state nove centoventidue chi hanno ulteriormente complicato la nostra vita per un ufficio pubblico chiuso quattro nuovi sono stati aperti non si può più andare avanti così
Non si può più andare avanti così
E che dire del numero delle leggi che si moltiplica in ogni legislatura
Decine e decine di migliaia di norme qualcuno arriva a dire centocinquanta mila dieci o venti volte tanto quello dei Paesi nostri concorrenti anche europei
Per le per le impresa ma anche per i cittadini è urgente una riforma vera della pubblica amministrazione
Che riduca drasticamente il peso della burocrazia che invece di alleggerirsi si fa come vedete ogni giorno più pesante il localismo con i suoi no ci sta uccidendo
Come si fa nel due mila e sei
Colleghi imprenditori nel due mila e sei con il mondo come sta andando pensare di avere un Paese competitivo
Quando dobbiamo confrontarci ogni giorno con circoscrizioni Comuni Province e Regioni Stato Europa comunità montane comunità portuali e vi faccio grazia delle decine di altri livelli amministrativi di cui dobbiamo fare i conti non possiamo soprattutto i piccoli imprenditori avere dei settori di impresa totalmente dedicati a seguire le procedure dedichiamo lo stesso tempo all'innovazione alla conquista dei mercati al nostro lavoro e allora avviare un'attività economica l'ha sottolineato Andrea Moltrasio oggi per dar vita ad un'impresa è un calvario per chiunque
Per aprire una carrozzeria per aprire un ristorante non è solo per noi imprenditori per aprire un negozio di barbiere innumerevoli autorizzazioni passaggi burocratici lunghi ma costosi sembra quasi di fare un dispetto a chi vuole intraprendere ma vale soprattutto questo
Per le piccole e medie imprese e hanno lo stesso problema i commercianti gli artigiani gli agricoltori gli operatori del turismo la spesa pubblica è ormai arrivata al quarantotto virgola cinque
Per cento tempi quasi al cinquanta per cento il quaranta di questo quarantotto e spesa corrente e quasi il sette per cento sono gli interessi sul debito per investimenti pubblici restano le briciole
E gli investimenti pubblici INAM fra strutture materiali e immateriali e ricerca in innovazioni rappresentano il futuro del nostro Paese
E quando anche le risorse ci sono e sono poche
Se ne dissipa una quota importante nella giungla dei gesuiti degli egoismi locali delle procedure defatiganti di un sistema normativo dove si varano sempre nuove leggi e non so che abroga mai nessuna non è questa la dimostrazione che fare l'imprenditore in Italia è più difficile che altrove
Tutto questo ci fa dire che serve oggi
Una sorta di fase costituente per scrivere una nuova pagina nella storia d'Italia e ciò che noi imprenditori in casa nostra chiameremo un grande piano di ristrutturazione aziendale
Il cantiere importante decisivo
Della ricostruzione istituzionale del Paese è molto vasto e non spetta a noi dettami capitoli ma dobbiamo dire chiaro che senza un processo di questo genere di ristrutturazione aziendale del Paese Italia
L'economia difficilmente sarà in grado di farcela da sola
L'impresa italiana ha svolto per molti anni una fondamentale opera di supplenza alle carenze del sistema oggi la complessità della sfida globale non ce lo consente più
Per questo immediatamente dopo le elezioni Confindustria proporrà alle altre organizzazioni imprenditoriali
Un'iniziativa forte una mobilitazione comune perché questo progetto di una nuova fase costituente possa davvero partire
Vogliamo una macchina dove sia più facile fare impresa e creare opportunità di lavoro
Perché vedete in Italia oggi si lavora in troppo pochi e si lavora troppo poco
Se noi pensiamo che abbiamo troppo poche donne che lavorano dobbiamo fortemente crescere per creare opportunità di lavoro abbiamo un tasso di occupazione che tra i più bassi in Europa
Abbiamo troppe poche persone in Italia nella nell'ambito del nucleo familiare che lavorano siamo molto lontano dagli Stati Uniti ma siamo lontani da molti Paesi europei
Per questo la crescita economica e per la crescita serve più libertà meno freni agli prese e
Unica terra treno
Nazionale più vicino alla cultura d'impresa bisogna togliere una volta per tutti quei lacci e laccioli in in cui Guido Carli parlava trent'anni fa e che invece di ridursi sono aumentati
Dobbiamo aprire porte e finestre del nostro Paese alla concorrenza e favorire l'internazionalizzazione delle nostre imprese soprattutto le più piccole e su questo c'è un impegno
Totale di Confindustria verso l'internazionalizzazione
Abbiamo bisogno di più libertà nel nostro paese nel senso di libertà di creare di innovare di investire di inseguire i mercati e noi possiamo e dobbiamo mettere sul piatto una forte assunzione di responsabilità abbiamo detto due anni fa che dovevamo rimboccarci le maniche
Lo abbiamo fatto lo stiamo facendo tutti insieme le nostre imprese investono e stanno reagendo
Quante impresa e che due anni fa anche imprese grandissime erano in grande difficoltà con l'impegno con la partita con il rischio con la determinazione con lo sforzo con la qualità del management hanno reagito fortemente
Quindi prima di tutto lodo vogliamo ancora una volta a dire noi imprenditori non stiamo mai facendo abbastanza dobbiamo fare ancora di più
Perché siamo sempre stati noi nei momenti decisivi di questo Paese corra nostra parte
A risollevare la situazione continuiamo a pedalare a pedalare lo dico della della patria di Campagnolo a pedalare non a testa bassa va a testa alta ama pedalare
Noi lo ha detto molto bene recentemente il presidente vostro Massimo Calearo noi non siamo in competizione con la destra o con la sinistra
Con i sindacati o con le banche noi siamo in corsa in competizioni con gli altri sistemi Paesi con altre aziende e se non riusciamo a vincere su questo da Tirreno perdiamo tutte impresa lavoratori giovani e pensione
E naturalmente se perde il Paese sarà soprattutto alla politica a doverne rendere conto per questo ormai da quasi due anni insistiamo
In modo quasi ossessivo sulla competitività la competitività non è un obiettivo è la condizione per poter giocare e auspicabilmente vincere
Siamo convinti che si possa e si debba trovare un'intesa basta per la revisione del sistema fiscale e contributivo che riduca il costo del lavoro e liberi risorse a favore dei lavoratori e dalle imprese
Abbiamo indicato una riduzione del dieci per cento di dieci punti di costo del lavoro non per avidità ma perché serve una terapia d'urto per allinearsi agli altri paesi industriali abbiamo anche indicato alcune possibili strade per arrivare a questo risultato
Parte delle risorse possono essere recuperati con una diversa distribuzione del carico fiscale e contributivo
Tra le varie categorie di reddito e uno spostamento del carico fiscale da quello diretto a quello indiretto ma noi siamo qui solo a a chiedere noi siamo pronti a dare
Noi siamo disposti contestualmente alla riduzione dei carichi fiscali sulla produzione
A rivedere il regime dei trasferimenti alle imprese
Meno aiuti per alcuni e meno imposte per tutto il sistema delle imprese queste è la formula con cui Zincar viviamo
Questa la formula con cui ci candidiamo a partecipare al cantiere delle riforme
In questo quadro però andrà affrontata la questione dell'IRAP
Un'imposta che consideriamo ingiusta perché penalizza l'attività di impresa e l'occupazione
E di cui negli ultimi anni abbiamo sentito ripetutamente disponibilità o ad annullarla o a modificata non è avvenuto
Noi non sottovalutiamo
Il gettito di questa imposta e il fatto che ne abbia sostituite altre che pensavano anche se sulla produzione
Dico però che anche in relazione alle indicazioni che vengono dall'Europa dobbiamo pensare subito interventi profondi il ripete equilibrati che riguardano da una parte il cuneo fiscale e contributivo e dall'altra almeno la componente costo del lavoro
Della base imponibile IRAP ragioniamo in altri termini su due facce di una stessa medaglia la necessità di alleggerire il peso fiscale sulle imprese italiane che fra i più alti d'Europa per restituire loro una piena completa capacità competitiva
Vogliamo ripeterlo una volta di più anche noi con il Presidente Ciampi oggi il problema è l'offerta non è la domanda
Ma in questa in lista indispensabile stagione di riforme siamo convinti che il sindacato non possa stare alla finestra
La competitività del sistema Italia
La competitività delle aziende non è interesse di parte non è un problema solo degli imprenditori è interesse di tutti a cominciare dai lavoratori e da chi nel mondo del lavoro si prepara ad entrare perché ancora troppo giovane
Abbiamo bisogno di costruire insieme le condizioni per questo futuro
E non ci si può rispondere sempre che c'è comunque qualcosa di più urgente prima da da da fare
è stato The perso troppo tempo prezioso abbiamo bisogno di più flessibilità di accordi certi applicabili senza ulteriori defatiganti trattative in azienda
Dobbiamo poter seguire le esigenze dei mercati tutte le aziende piccole e grandi media devono poter approfittare dei momenti di richiesta dei mercati con una flessibilità sul lavoro molto maggiore e con l'utilizzo degli straordinari del sabato in un'ottica non di defatigante trattativa
è tempo che il sindacato
è tempo che il sindacato assuma anch'esso le sue responsabilità come noi abbiamo detto ci assumiamo le nostre e a chi dice che la migliore innovazione è la conservazione dell'esistente
All'interno del mondo sindacale
Consiglierei urgentemente un qualche viaggio istruttivo in Paesi in cui le produzioni competono con le nostre non serve andarci troppo lontano vadano infatti Germania in Gran Bretagna a respirare un'aria diversa
Noi noi restiamo convinti che un buon sistema di relazioni industriali e sindacali costituisca un valore lo abbiamo detto lo pensiamo e non modifichiamo quest'idea
Un rapporto con il sindacato collaborativo e non conflittuale può essere un elemento competitivo se aiuta se aiuta a scelte moderne sappiamo peraltro che la cultura di molti dei nostri dipendenti è già cambiata di molti dei nostri collaboratori e lavoratori all'interno delle nostre aziende
Perché vedete la concorrenza non è il contrario della solidarietà ed è la coesione sociale al contrario
Presuppone una forte sistema di tenuta sociale la concorrenza perché richiede aggiustamenti continui quindi STU
Enti di formazione e il sostegno a chi come noi imprenditori deve affrontare le necessarie riconversioni innanzi
Per questo dobbiamo riformare il nostro sistema di ammortizzatori sociali
Per renderlo coerenti con i bisogni di oggi con quelli di domani si completerà così la legge Biagi una delle riforme più importanti di cui dobbiamo dare atto al governo
Se qualcuno non avesse capito detto sì completerà
La legge Biagi
Sono alla conclusione
Poi però magari a braccio
Noi abbiamo davanti un colpo un un compito non mi piace tanto leggere ma mi dico in queste occasioni è meglio per un compito alto è un compito difficile
Una vera ricostruzione del Paese permetterlo ancora una volta nelle condizioni di avere successo di essere fra l'ente negazioni che segnano il ritmo nel cammino dello sviluppo
Dell'innovazione della crescita culturale perché la cultura in questo Paese e uno dei valori più importanti e chi non investe in cultura chi non investe in ricerca chi non investe in innovazione non investe nel futuro di questo Paese
Molte cose dipendono come ho cercato di spiegarvi oh Dio illustrarvi dal contesto esterno dal K dalla capacità del sistema di saper scegliere di farlo velocemente nella giusta direzione
Ma non avremo consapevolezza del nostro ruolo se non dicessimo che anche
Tutto questo e molto nelle nostre mani non è qualcosa che ci deve spaventare perché sappiamo che la sfida forse la più difficile che abbiamo mai avuto di fronte da tanti tanti anni alla nostra portata
Noi vogliamo amici imprenditori
E su quello che sto per dire sono convinto che lo condividiate noi abroad vogliamo affrontare la sfida internazionale contando solo sulle nostre forze
Il rischio è fortunatamente nel nostro DNA e sappiamo che il destino delle nostre aziende e dei nostri collaboratori dipende soprattutto dalle nostre capacità e dal nostro coraggio
A qualunque governo
Chiediamo una cosa sola metteteci nelle condizioni di poter fare il nostro lavoro di poter competere di poter rischiare e a vincere ci penseremo noi
In ordine
Mondo in cui ieri o ieri l'altro in Inghilterra il partito conservatore
Approvato un importante ulteriore riforme in quel Paese quella della scuola elementare fatto da un leader
Da un leader laburista che di riforme ne ha fatte tante a dimostrazione che in questo Paese come è stato detto da qualcuno ieri chi decide è premiato abbiamo bisogno di decisioni
Bene ho letto un discorso altrettanto straordinario come alcuni in passato di Blair della signora Merkel al a Davos che diceva e credo che questo è nel nostro spirito se è vero che sarà padrone del proprio futuro chi vincerà la competizione delle idee lei diceva io sono certa o però adesso lo diciamo noi noi siamo certi di noi imprenditori italiani
Che se c'è da vincere la competizione delle idee noi siamo i più bravi di tutti per essere i veri vincitori grazie in bocca al lupo tutti
Bene grazie
Mentre si sta preparando
La scena per il
No sto faccia a faccia con il Ministro Tremonti mentre parlava il presidente Montezemolo che ringraziamo ancora arrivata la notizia gradita che il presidente Silvio Berlusconi ci sta raggiungendo
Vi presenterei gli imprenditori che rivolgeranno le domande al vicepresidente del Consiglio Giulio Tremonti
E che inviterei a salire che sono Massimo puzzo Dario Rinero può avere presente o meglio Jolanda Zambon Luca accedono Emilia Cangemi Gian Luca Rana Silvio Sarno grazie a una classe
Paola tirarci Zeno Soave Maurizio cassa
Allora le regole sono quelle di ieri naturalmente cercheremo di accorciare i tempi per poi consentire
Al presidente Berlusconi di intervenire una domanda di trenta secondi una risposta di tre minuti e mezzo da parte per il presidente e ministro Tremonti che saluto e ringrazio
Ci avviamo cominciamo
La nostra intervista
Presidente accomodati
Ecco allora le regole sono una domanda breve di trenta secondi una risposta di tre minuti e mezzo
Allora la prima domanda viene rivolta
Un attimo solo dobbiamo spostare cosa che è avvenuta anche ieri con il professor Prodi il professor Tremonti in modo che sia
Più visibile dai nostri colleghi fotografi allora la prima domanda residente a Tremonti e di Emilia Gangemi che amministratore delegato della Cangemi editore di come presidente dei giovani imprenditori dell'Unione industriali di Roma
Senta estenda il bello della diretta con essa allora presidente Montin buongiorno noi abbiamo appena sentito dalle parole del presidente mantengano allorché una delle priorità per le intese e sicuramente la riduzione del costo del lavoro
Il governo l'ha ridotto di un punto nel corso dello scorso anno ideogramma nella Casa delle Libertà Annunziata l'intenzione di proseguire su questa strada anche per il futuro Confindustria e l'abbiamo sentito ritiene che il cuneo fiscale e contributivo debba essere ridotta in maniera considerevole si parla di dieci punti nell'arco della prossima legislatura allora io le chiedo presidente di quanto avete intenzione di ridurre nel prossimo futuro il cuneo fiscale e soprattutto con quelle risorse finanziarie grazie
Io sarò un po'lungo su questa risposta che vale un po'anche per le altre
Mi sento un po'come quello che si trova inventato in un qualche modo al ristorante ma prende il menu e chiede agli altri ospiti che piatta vuoi che bottiglia scendi e gli chiedo no ma con che soldi e si paga coi vostri
Allora prima devi capire dove sono i soldi poi puoi dire meno IRAP meno IRAP meno Cuneo meno Cuneo più Investimenti ente Investimenti più infrastrutture più ricerca dove si prendono i soldi io qui farà un discorso non convenzionale
Diceva il presidente Montezemolo c'è nella vita delle aziende un momento in cui devi fare un conto che non è ordinario ma straordinario che non è sui flussi ma sugli stock c'è un modo giusto e o c'è un modo secondo me è sbagliato che è quello che ho sentito ieri dice riduco il cuneo per dieci punti per cinque punti ogni punto sono comunque due miliardi comincia subito nei primi cento giorni aumentando la tassazione sulle rendite finanziarie
Non prendo molto appendo solo due miliardi e mezzo ma comincio da questo comincia male se rispetta in questo Oddo il patto con gli elettori non rispetta il patto coi risparmiatori e cioè dire manda in default il debito della Repubblica italiana tu puoi anche fare il ragionamento sulle rendite finanziarie di lungo periodo di sistema non credo sia giusto farlo in un momento in cui la vendetta e non ci sono ma in ogni caso non puoi fare interventi retroattivi non puoi fare degli interventi che colpiscono le immissioni in essere se tu vuoi ribellare al venti per cento un sistema che va dal ventisette al dodici deve finanziare il passaggio da ventisette a venti sui depositi bancari e postali e poi devi
Tirare su li ballando e poi trovare i soldi per il pugno è la via sbagliata se la via è quella di tassare i risparmi e in questo modo in modo retroattivo sui titoli del debito pubblico già emessi e la via alla default sul debito della Repubblica italiana è una via che non consiglio
Noi faccende scosso aziendale e non convenzionale noi siamo un Paese che ha e su questo si dice dove si trovano i soldi un po'per tutto ecco perché sono un po'lungo
Noi siamo un Paese che ha più attivi che passi
Significativamente il più assenza nell'attivo che l'aia De Nittis sul passivo
Il passivo che il debito è tutto sul mercato un pezzo importante dei dico non è ancora su un otto sono diritti immateriali concessioni municipalizzate beni immobili c'è un blocco molto consistente di beni
Che devono e possono essere privatizzata
Secondo noi abbiamo che tutto il debito e dello Stato un pezzo importante dell'attivo che può essere privatizzato è di Regioni Province e Comuni che giustamente ha detto il vostro Presidente in questi anni hanno patrimonializzato moltissimo
Te terrazzo il risparmio dei cittadini è per più della metà investito sul debito e non sull'attivo e su titoli di debito e non sua assenza
Quarto la parte più importante
Della spesa pubblica corrente quella più dinamica è ormai a livello di governi locali
Con questa a simmetria
Il governa centrale ha il dovere di tirare i suoi soldi
I governi locali hanno un potere crescente di spendere senza la relativa responsabili allora quello che il vostro presidente dice la stagione delle riforme sono convinto occorre comunque dopo le elezioni fare una riflessione repubblicana di interesse generale nazionale per il Paese che non deve essere solo destra o sinistra ma anche verticale Stato regioni province e comuni è possibile fare un grande patto risistemare i poteri fiscali le situazioni patrimoniali ridurre il debito mandare molti attivi sul mercato e conseguentemente trovare le risorse per fare qualcosa di quel tipo
Nel frattempo poi cominciare e dieci ma è una cosa di lungo andare sulla evasione fiscale ma sì un atti dice che riduce il cuneo tassando i botti in modo retroattivo atti che c'è una cosa che consiglierei di non fare
Grazie allora
Non l'ho interrotta professore al due minuti di di debito che poi cercheremo di recuperare magari con la domanda successiva che le rivolge Graziano Rusty Grasselli amministratore delegato della Cassa di presidente dei giovani di il perito i viaggi Emilia prego
Buongiorno professore
In parte ha già risposto perché quando la coperta è corta le metodologie per allungarla sono oggettivamente non così chiare
La mia domanda riguardava l'IRAP di rapine abbiamo tanto parlato ne ha parlato pare che il governo Confindustria e ne ha parlato lungamente
Una tassa sulla cui legittimità posto tutti sono stati posti dove in sede europea
Se n'è parlato molto ma ancora lira prima né una spina nel fianco delle nostre imprese
La Casa delle Libertà ha nel programma come aveva nel programma una graduale successiva riduzione dell'IRAP e nel programma dei primi cento giorni nei primi cento giorni si può ipotizzare che inizi uno start-up di riduzione graduale dell'IRAP insieme ovviamente alla lotta all'evasione al fiscale
E a e alcune fiscale grazie
Sull'Iraq fa credo siamo tutti d'accordo è un'imposta sbagliata un'imposta che colpisce l'utile ma anche il costo del lavoro e il costo del denaro
Non esiste in Europa un'imposta fatta così ed è un fattore che ci spiazza
Noi dobbiamo ridurla faccio ammetto la riduzione è stata marginale e difficile perché è una grande imposta non voglio polemizzare direi più grave averla messa o non averla tolta e grave comunque aveva in sé all'IRAP
I soldi per ridurla secondo me si trovano partendo da subito con il discorso di finanza
Chi considera attivi passivi
Io Wally perché guardate in questi termini andare avanti così
Non fare il federalismo fiscale è un posto
Farlo è un investimento ormai evidente
Bisogna buttarla giù e va buttata giù su questo
Non c'è assolutamente dubbio ripeto le difficoltà che noi abbiamo avuto e non voglio fare una giustificazione la verità quando noi siamo andati al Governo l'Italia era già in deficit eccessivo era già al tre virgola due dati dell'Eurostat è un Paese che ha fatto nel due mila uno il tre per cento di crescita il tre per cento di deficit che è una cosa un po'singolare tutto quello che abbiamo fatto dopo non abbiamo fatto dopo è stato dominato dal fatto che l'Italia era già in deficit eccessivo questa non è una giustificazione una spiegazione
Quando Prodi dice vi abbiamo lasciato all'avanzo primario
Io aggiungerei c'ha lasciato il primo deficit eccessivo d'Europa noi abbiamo cercato di andare un po'dietro su questo ammetto nei limiti in cui è stato possibile noi abbiamo fatto il massimo possibile non siamo riusciti a fare l'impossibile
Al professor Tremonti per aver recuperato il tempo e il la terza domanda di Maurizio Cassano che amministratore delegato dell'ITC
Che è una società impianti Termomeccanica ed è presidente dell'Associazione industriali metallurgici meccanici e affini e vicepresidente di Federmeccanica e ovviamente membro della giunta di Confindustria
Buongiorno ministro tornare a parlare dei temi del lavoro già affrontati dal nostro Presidente Montezemolo ma insomma Parma importanti quindici tornerai
Il vostro programma approvato la legge Biagi questa è stata la prima risposta importante alla domanda di flessibilità delle nostre imprese questa legge va completata va completata in qualche modo riorganizzando gare affrontando il tema degli ammortizzatori sociali adeguandoli a quelle che saranno le nuove necessità del mercato del lavoro
Non se ne parla parente mente nel vostro programma volevo sapere qual è la vostra intenzione in merito parlano i temi del lavoro ritoccare l'aspetto anche legato alle relazioni industriali veniamo da una lunga stagione di contratti pesante conflittuale
Da questa abbiamo capito che le relazioni industriali vanno in qualche modo riformate e questo è un compito delle parti sociali quindi sia di Confindustria che del sindacato
Vediamo però ha un forte istinto di conservazione da parte dalla controparte sindacale o almeno di una parte di questo queste lentamente ci preoccupa la la domanda volevo porle
Se esista una strategia in ambito Casa delle Libertà qualora tornaste avesse la forza di governo appare in qualche modo favorire il il dialogo diciamo fluidificare in qualche modo il rapporto tra le forze sociali grazie
Cede il nostro programma nel senso che il nostro programma e lo sviluppo dell'attività di governo nell'attività di governo c'è l'affiancamento ai contratti a termine anche degli ammortizzatori non c'è specificamente ha raccontato perché il nostro contratto è uno sviluppo rispetto agli impegni che abbiamo già assunto e che dobbiamo proseguire nel continuo dell'attività di governo e giusto è corretto dire che servono gli ammortizzatori per fare andare gli ammortizzatori servono i soldi e il discorso torna al punto di partenza io sono ottimista sul fatto che possiamo
Trovare i soldi ma so che si trovano per finanziare tutto questo solo con un'operazione come diceva il vostro presidente
Di carattere generale fondamentale nei primi cento giorni deve mettere intorno a un tavolo regioni province e comuni e tutti insieme cercare di definire chi a cosa la Costituzione prevede una legge che attribuisce il patrimonio a Regioni Province e Comuni
Bisogna fare quella legge suddividendo il patrimonio il debito i poteri fiscali e le responsabilità democratiche così se no il Paese si pianta
Ridere relazioni sindacali che sono un fatto fondamentale di civiltà
Io spero che la campagna elettorale finisca al più presto per riprendere anche quella
Grazie una risposta più povere del previsto per cui a questo punto lei professore ha un credito di due minuti
Allora quarta domanda di Silvio Sarno amministratore unico della Calcestruzzi Pini e presidente di indumenti dell'Unione industriali di Avellino e componente del Comitato Mezzogiorno di Confindustria
Signor presidente
Io cercherò di essere molto breve
Parliamo di spesa corrente nel programma della Casa delle Libertà
E previsto è prevista la riduzione di un punto e la spesa corrente
Chiaramente voi venite da un'esperienza di governo di cinque anni quindi avrete sicuramente le idee chiare succosa ridurre da cosa incominciare mi farebbe piacere conoscere il suo pensiero
La la finanza italiana cerca di essere ottimista
Credo di avere qualche ragione per essere anche ottimista
La finanza pubblica italiana è considerata in Europa come mediamente stabile
Alla pari di in Germania Francia Svezia scusate Spagna i Inghilterra
Noi siamo nel gruppo medio abbiamo un alto debito pubblico ma abbiamo fatto quella che viene definita un'ottima riforma delle pensioni nel medio andare stiamo relativamente tranquilli
Non sono di quelli che vanno a dire male del suo Paese all'estero io martedì sono venuta indietro con un giudizio che mi sembrava positivo per l'Italia non per il governo
E mi sento chiedere e insistere nel chiedere la trimestrale di cassa informa che come dice la parola stessa trimestrale ci voglia un sei mesi e non è ancora finito al terzo mese
Negli anni novanta e non voglio fare accuse perché mi prendo anche le mie responsabilità
I conti pubblici italiani non sono stati risanati è una balla dire che sono stati risanati
C'è stata una buona tenuta di immagine dovuta al presidente Ciampi
E c'è stato l'andamento positivo dei saggi interesse se ci fosse stato davvero il risanamento non dovrebbe mai essere adesso per compatti quell'aumento dei saggi di interesse siamo andati bene quando scendeva abbiamo dei problemi perché saliranno vuol dire che in mezzo comunque non c'è stato il risanamento l'unico modo per fare davvero il risanamento e buttare giù il debito pubblico
E buttare fuori dallo Stato le municipalizzate i diritti di concessione
Tutti quei beni di quel tipo contenere la spesa è un esercizio onestamente molto difficile
Lo so avendo fatto il ministro io ho letto sul programma della sinistra lo staff del ministero dell'Economia supporta attività politica del ministro è fatto da quattrocento persone mi ricordo e fatto da quattro persone
Perché gli altri sono il gabinetto del ministero e non del ministro i due ministeri erano settecento persone unificati sono trecento persone
Siccome i sentimenti negativi vengono dalla testa è l'inizio di punto accesso che spero
Credo di essere riuscito a eliminare centocinquanta enti inutili
Per decreto abbiamo eliminato consigli d'amministrazione telefonini consulenza eccetera il contenzioso è stato mandato a un ufficio a stralcio
I grandi numeri li fai coi piccoli numeri devi dare un segnale faccio un ultima esempio ma non non è che abbiamo fatto i miracoli onestamente
Alle Olimpiadi trovino andata benissimo e tra l'altro è andata bene perché c'aveva i soldi
Il giorno che chiudeva no il sindaco
Vittorino dice Tremonti non ci ha dato a sessanta milioni
Siccome sono andate bene anche senza quei sessanta milioni vuol dire che quei sessanta milioni non era da proprio così necessari
E devo aggiungere
E devo aggiungere che se noi abbiamo speso
Se noi abbiamo speso è stato soprattutto sulla sanità
E quando vado in un ospedale e vedo i giovani dottori specializzandi che adesso avranno il contratto e che per cinque anni sono stati ingannati dico abbiamo fatto bene
Gian Luca Rana presidente dell'associazione industriali di Verona e amministratore delegato del pastificio Rana prego
Onorevole Tremonti negli ultimi anni abbiamo proceduto come paese un notevole livello di liberalizzazioni però noi non ci sentiamo assolutamente soddisfatti se consideriamo che le regioni all'in realtà ha assunto una posizione
Neo statalista per quanto riguarda le multiutilities quale potrebbe essere una soluzione enti accelerare questa posizione per renderla maggiormente competitiva per delle imprese che mi hanno profondamente bisogno
Ma interna con il sistema di finanziamento a piè di lista facciamo il caso generale astratto di una provincia che decide di contarsi un'autostrada
Se
Quella presidente fosse andato dai suoi cittadini con scritto nel programma di ometterò le tasse perché voglio comprare un'autostrada forse non sarebbe stato eletto
Allora devi buttare giù il debito mettendo insieme il patrimonio di tutti e il debito di tutti perché siamo la repubblica italiana e non un insieme di repubbliche indipendenti e poi dagli il dovere il potere di fare il suo bilancio allora stia tranquillo smettono le spese induttivi e cominciano le gestioni più utili per i cittadini
Grazie
Ha un credito di due minuti
Zeno Soave presidente consigliere delegato della sua poterne che opera nel campo dei rivestimenti perturbazioni ed è quotata nel segmento Star della Borsa
L'Italia
Prego ministro Buongiorno tutti han parlato di costi fiscali di costo del lavoro io parlarle di costi energetici prevediamo e riusciremo a ridurre i costi del jazz dei prossimi anni e come riusciremo a farlo seconda domanda aumenterete l'offerta aumentando o riusciti ad ottenere l'autorizzazione a installare più gravi casistica attori o aumentare gli di Olga stolti che arrivano in Italia
Altra domanda per risparmio energetico riusciamo a fare i termovalorizzatori che può che ci permette di risolve il problema dei rifiuti e quindi di ottenere sia il teleriscaldamento grazie
Allora
I governi non fanno la produzione non fanno il PIL quella la fate voi solo i governi comunisti l'economia di comando facevano l'economia essendo comunisti la facevano male
I governi hanno poco
I governi hanno poca leva di bilancio e niente leva monetaria mando il dovere il potere di definire le condizioni per lo sviluppo la piattaforma su cui si fa il PIL e
Penso che essi hanno le infrastrutture lì c'è il dovere il potere dei governi di intervenire l'energia il lavoro e il sistema finanziario nel suo insieme Energia quindi si deve fare quando il costo del barile di petrolio raddoppia in tre anni passa da meno trenta più sessanta vuol dire che è successo qualcosa non di stagionale il freddo in Siberia ma di strutturale
Non congiunturale non regionale globale noi siamo davanti a una sfida drammatica il costo è salito perché la Cina è diventata in tre anni secondo consumatore mondiale di Energia abbiamo portato la la manifattura
L'effetto di ritorno e che a quantità di petrolio data la doppiando la domanda raddoppia prego
Quello delle c'è un tema fondamentale ed è un tema su cui deve intervenire il governo
Primo considero demenziale la riforma che ha fatto la sinistra col titolo quinto definendo come di competenza concorrente regionale le grandi reti di infrastruttura energetica nazionale questa è una pugnalata al Paese
Nella nostra riforma che purtroppo parte solo dal due mila undici è comunque previsto che questa competenza diventi centrale perché con la sfida che abbiamo i nostri vecchi hanno avranno il problema di pagarsi riscaldamento nei prossimi anni
Allora io son convinto che sono molto importanti i doppi vetri che sono molto importanti i mulini a vento ma sono convinto che ancora più importante il nucleare
Altre domande guadagnando un minuto tocca a Jolanda Zambon presidente di Meta forma lucchese che un'azienda specializzata nella realizzazione di accessori e complementi per il bagno e che poi vicepresidente dell'associazione degli industriali di Lucca prego
E infatti
Ricerche nell'azione
Chiaramente rilanci delle nostre imprese
E l'aereo competitività passa attraverso anziani che soprattutto oggi più che mai attraversa la ricerca e l'innovazione che è ritenuta fondamentale e prioritaria per la realizzazione che Novo e riposizionamento del nostro modello industriale
A tal proposito riteniamo che Confindustria
Però abbia proposto proposte diverse iniziative
Tra le altre che vengono finanziati alcuni grandi presenti che presentano un elevato potere potenziale di ricaduta sull'innovazione
Quelli presenti che presenta Ponton elevato potenziale di ricaduta sulle prese
Riprendendo le parole che diceva il presidente Tronchetti Provera al fine di
Porre fine a questa politica progettuale di incentivazione tre a finire anche in realtà qual è la vostra
Il vostro prova Programme mantiene in materia che non è proprio venga esplicitata grazie a
Allora la ricerca e oggettivamente donna retoricamente strategica quella pubblica e quella privata
Nel programma trovava alcune cose che sono nuove rispetto al passato uno
Il principio che credo fondamentale della trasformabilità dell'università pubblica in Fondazione cui istituzione privata in modo che nel mondo dell'università finisca il meccanismo burocratico ed entri la società civile
Di modo che nel consiglio d'amministrazione
Non cessi hanno non ci sia non le burocrazie accademiche o sindacali ma che c'entrino gli imprenditori la Società viva ed era insieme a tutto il resto questo della tassa un'azione delle università e fondamentale
C'è il sistema che dobbiamo importare tale e quale dalla Francia dei quattro fondi di fondi
In Francia c'è un sistema che funziona molto bene lo Stato contribuisce a fondi privati che finanziano l'industria privata sostanzialmente lo Stato si prende in una logica assicurativa io rischio su alcuni investimenti
Ma il sistema dei quattro fondi di fondi francesi non devi inventare nulla quando c'è una cosa che funziona la importi e l'arte
Siamo un Paese nel quale per la prima volta tutti i trasferimenti fatti dall'industria alle istituzioni di ricerca sonno detassati anche se tecnicamente non sono costi inerenti
Sta partendo il cinque per mille destinato anche alla ricerca e alla innovazione dobbiamo metterci certamente più fondi pubblici è meglio avere per lo Stato degli immobili o è meglio vere via fondi di fondi o altro più ricerca trasformare da un attimo immobile ha un attivo
Il materiale molto meglio di materiale quindi è giusto quello che di
Professor Tremonti risparmiato un altro minuto Dario Rinero il presidente amministratore delegato di Coca Cola Italia e membro del consiglio direttivo e l'Associazione industriale delle bevande analcoliche e di Centromarca prego grazie
Un giorno Presidente la mia domanda verterà su internazionalizzazione di competizione globale
Per chi ha l'opportunità di operare sui mercati di dimensioni di scala internazionale appare ancora più evidente il fortissimo attacco che le imprese italiane stanno subendo da parte di economie emergenti spesso di natura colossale
Che invadono i mercati con prodotti e servizi ceduti a prezzi impossibili per le imprese domestiche
In questo momento ti generale ripensamento il riposizionamento dei mercati
Per l'impresa italiana tanto la piccola quanto la grande si rende necessario determinare una strategia e un approccio globale al mercato
Che risponda quattro fondamentali domande che cosa produrre
Dove produrre dove esportare
E qualora ci fosse l'opportunità o la necessità attraverso quali alleanze
Qual è la posizione e che cosa pensa resta di fare per supportare le imprese italiane su questo delicatissimo tema grazie
C'è una sola parola per come lo vedo io e si chiama banche noi rispetto ai nostri concorrenti europei abbiamo un sistema bancario che non accompagna le imprese
è inutile dire che
è inutile dire che quelli diplomatici e li addestri con le tabelline con la partita doppia tutto non lo sanno e non lo vogliono fare non lo devono e inutile inventarsi uffici pubblici più spendere soldi pubblici se va in giro capisci che la forza degli altri concorrenti stanno e le banche
E questo è
Vedete io credo di aver detto sulle banche delle cose che pochi sino a poco tempo fa dicevano
Noi abbiamo un'enorme quantità di risparmio in un Paese normale quelle alla base di forza delle banche e l'aggregazione per la proiezione fuori e l'opposto il nostro risparmio è destinato a formare oggetto di attrazione allora è ora di farla finita di illudersi che ha un deficiente di capitalizzazione per nostre banche possano far fronte con un eccesso di regolamentazione dispotica e discrezionale smettano di litigare smettano di pensare ai propri posti in consiglio d'amministrazione facciano le fusioni e aiutino le nostre industrie
Ha risparmiato altri due minuti ormai il credito ho fatto ho perso il conto
Tocca a Massimo Putzu che amministratore di diverse aziende che operano nel settore auto
Ed è alla guida di Confindustria nord Sardegna ed è il più giovane presidente dell'associazione che una tra le più antiche prego
Buongiorno signor ministro
Il suo governo a sempre dichiarato una notevole sensibilità verso i problemi del Mezzogiorno
E ha affermato anche che ha mantenuto un flusso cospicuo di risorse destinata appunto a mezzogiorno
E ha anche affermato che comunque queste risorse sono molto russo superiore rispetto a quelle destinata cofano precedente
Dal punto di vista però concreto le dico la verità degli effetti reali
Non è forse qualcosina in più ce lo aspettavamo dal punto di vista proprio dello sviluppo dal punto di vista del cambiamento strutturale e sociale del Mezzogiorno alla domanda che le faccio è questa
Se doveste continuare a governare il nostro Paese nei prossimi cinque anni su questo argomento cambierete qualcosa e poi gli strumenti tipo gli incentivi le infrastrutture
Come faranno utilizzati l'anche la fiscale che la fiscalità di vantaggio e con l'altro un altro problema importante grazie
Primo la quantità di fondi pubblici italiani o europee immessi sul Sud è oggettivamente cresciuta non di molto ma è cresciuta e questo lo ammette il più onesto e credo attento analista di queste cose che è un deputato dei DS Nicola Rossi che ha scritto un bellissimo libro il problema non è in quanto ma come poi dai bilanci dello Stato va dentro i territori e nell'economia e su questo
Ci sono stati dei limiti primo
Io facendo il presidente del CIPE ho capito dopo un po'che casino era il meccanismo di finanziamento
Uno immaginata che sul Sud che ha bisogno di interventi strategici di una visione l'acqua la terra il fuoco il turismo la ferrovia ci fossero delle esattamente l'opposto non è dal centro piccole delle focalizzazioni mai dal basso microinterventi che vi salgono un Giametta convince un assessore l'assessore il consigliere regionale e consigliere regionale porta al CIPE attraverso la conferenza
Una quantità impressionante di
Richiesta intervento e questo è il meccanismo era difficile capirlo onestamente confessò l'ho capito facendo quel mestiere ho chiesto dopo essere stato in Europa dove se vai nei corridoi venti le fotografie dei grandi interventi fatti coi finanziamenti europei ho chiesto in buca degli interventi fatti
Nel corso degli anni precedenti anche dei nostri è venuta fuori la roba abbastanza curiosa la foto di uno specchio d'acqua il porto di non so dove Zagato
Ma Bevilacqua note devi
C'è stato sicuramente c'è un meccanismo che va concentrato su alcune finalità fondamentali
Bisogna mettere intorno a un tavolo regioni Province Comuni e il Governo chiuderli in una stanza e non farli uscire fino a che non hanno deciso a quattro o cinque cose fondamentali
Secondo tra i finanziamenti dirigisti ci e gli automatismi io sono a favore degli automatismi
Devono essere coperti non poi Italia al buio senza copertura se noi un boomerang
Ma io tra un meccanismo procedurale ministeriali è un meccanismo automatico preferisco a quello automatico nel novantaquattro il primo governo Berlusconi ha introdotto per la prima volta il meccanismo dei premi
Per esempio il premio di assunzione sia sunniti sconto le tasse se no no non devi fare una pratica al ministero basta che faccia un portato collaboratore
Abbiamo ottenuto e credo tutti dobbiamo gratitudine per l'impegno attento riservato al nostro caso dalla Commissione europea la fiscalità di vantaggio abbiamo il commissario che c'ha dato come dire una
Benedizione una velocizzazione su quella pratica dobbiamo andare su quella strada
Chiedeva qualcosa di più in Europa c'è l'atto del fatto che la risposta sarà positiva ma sa un po'di tempo dobbiamo come Europa nella geopolitica del mondo fare come ha fatto l'Irlanda
E cioè su alcuni settori industriali in alcune aree geografiche per noi mezzogiorno per vedere tassazione zero
Per tanti anni
Grazie
Rispettato scrupolosamente tre minuti e mezzo
Paola Michela Nacci
Che è un'imprenditrice del settore turistico membro del consiglio direttivo di una e di Confindustria
A un gruppo che occupa duecentottantotto dipendenti Marche Emilia Romagna Alto Adige prego
Buongiorno presidente la mia domanda e sul tema di economia del turismo purtroppo oggi si parla poco di economia del turismo ebbene un fatto evidente che invece in Italia con le sue ricchezze artistiche storiche culturali ha un patrimonio unico e non copia delle nel suo programma elettorale questi sogni progetti di investimento sul turismo
Niente insetti il binomio turismo industria possa essere una sfida su questo a mettere in questo momento di crisi
Per me parlare di turismo è abbastanza pericoloso l'ultima volta che l'ho fatto è avvenuto fa in televisione che voleva vendere le spiagge
Grammi era limitato a dire
Che se c'hai una concessione di quattro cinque anni o di sei anni non investi se ce l'hai di novant'anni investi perché sei molto più incerto in banca ti fanno più credito
Questo volevo dire e dicevo se prendi di più con le concessioni devi fare
Cosa orrenda ho detto gli è gli aeroporti a quattro piste
Se vuoi avere i grandi numeri del turismo di massa
Certo poi scegliere il viaggio in Italia di Violette l'estetica decadente vissuta della sinistra che in cachemire circolate ieri casali toscani e fantastico
Ma secondo
Ma se voi farete anche in un mare
Non devi asfaltare tutto però deve anche pensare che i grandi numeri vogliono dire strutture nuove e un po'più pesanti questa è la strategia che secondo me dobbiamo seguire è chiaro che non devi distruggere il patrimonio ma non puoi neanche immaginare che sia tutto fatto da noblesse che circonda devi anche considerare che i grandi numeri voglio dire gli aerei
Gli alberghi un po'Gandhi Helaba di questo tipo e dobbiamo fare come cercando di fare i francesi l'IVA almeno sul turismo congressuale o sulla ristorazione comunque il turismo è fondamentale
Grazie
Grazie anche per avere risparmiato un altro minuto
Luca cenno imprenditore di quarta generazione vicepresidente nazionale della piccola industria direttore generale della cellulite gratis Montorsoli Centini prego
Signor ministro in questi giorni il nostro presidente Montezemolo
Ha chiesto fra la piccola industria di poter contare su una figura istituzionale all'interno del ministero delle attività produttive che presenti un piano strategico per la crescita e l'efficienza delle piccole e medie industrie come giudica tale proposta e quali impegni può prendere su questo tema
Io faccio tra l'altro il ministro dell'economia la parola ministero dell'economia è una parola decies IVA ingannevole dentro il governo all'economia si fanno il Tesoro e le finanze le
Quando mia la fanno quelli che lavorano ma come governo e fatta da industria attività produttive agricoltura trasporti telecomunicazioni dentro il governo sicuramente va fatta una regia dell'economia reale non è detto che deve creare un ministero in più secondo ma il luogo giusto e Palazzo Chigi lì c'è il CIPE e lì devi identificare qualcuno che è responsabile per coordinare tutto può essere il presidente del consiglio può essere un vicepresidente ma oggettivamente questo tipo di domanda deve avere una risposta più concentrata secondo me la riforma Bassanini è un'ottima riforma è una riforma europea struttura del Governo
Dopo cinque anni abbiamo forse il tempo e l'esperienza per fare un po'di
Fine chiudendo e di adattamento e quella è la via
Grazie allora possiamo fare un velocissimo secondo giro con delle domande e delle risposte potevi come è stato peraltro per tutta questa prima parte inattesa per l'arrivo del presidente Berlusconi allora un'altra domanda da parte di Emilia Gangemi prego
Allora presidente Tremonti io desidero farle una domanda sulle giovani impresse i giovani lo sappiamo sono una risorsa più preziosa per il nostro futuro ma non soltanto perché rappresentano consiste intuibile risorsa produttiva quanto
Bene ben arrivato al Presidente Berlusconi che adesso inviteremo
Se lo desidera salire così potrebbe rispondere anche insieme al ministro Tremonti alle domande dei nostri undici imprenditori
Allora lo abbiamo
Prego
Adesso contrastanti sino adesso aggiungiamo un'altra poltrona per Tremonti intanto lei si accomodi imposero al microfono
Credo che sulle portano subito microfono
Proprio
Alla sua
Intanto io poi le presenterò presidente o se gli imprenditori di volta in volta che le rivolgeranno
Allora io voglio scusarmi per quello che mi è capitato per il ritardo con cui sono arrivato qui
Ma non me la sono assolutamente sentita
Di mancare questo appuntamento con quelli che sono come me degli imprenditori che sono il motore dell'Italia
Vi spiego che cosa mi è successo perché potrebbe succedere a ciascuno di voi
Sono andato l'altra sera a partecipare alla manifestazione dei commercianti di Milano contro i sfascia vetrine dell'estrema sinistra
Ho avuto un diverbio con una sindacalista della CGIL arrabbiata molto arrabbiata e mi ha fatto venire il colpo della strega
Allora
Ieri sera non potevo praticamente muovermi nel pomeriggio è andato a Milanello ma il Milan non è più primo in classifica il secondo quindi non mi hanno saputo mettere in sesto
Ma avendo sentito puoi tutte le cose che ieri il signor Prodi di ha raccontato qua francamente ho pensato che non potevo lasciare questa cosa senza replica
Ho chiamato perciò ancora i medici violetto da ministro della salute ad interim da alcuni giorni le impongo di infiltrare mi fate quello che volete ma dovete rimettermi in piedi mi è venuto in mente lo dico perché è una cosa carina che un vescovo del Medio Evo un giorno fu aggredito dai suoi collaboratori perché di venerdì stava mangiando una bistecca di carne
E allora questi gli dissero ma è peccato
E lui invece avvalendosi della sua autorevolezza della sua forza di volontà sapete cosa fece si rivolse alla bistecca ai DS e botte battito piscine ma
I battenti sopisce e io invece mi sono battezzato in salute
Si accomodi
No
Non mirabile tese tossiche scusi bello dove scambiarvi il posto con
Sì sono più bello dei monti effettivamente avete ragione
Allora
Siamo arrivati proprio all'inizio di un secondo giro a questo punto i nostri imprenditori potranno rivolgerle una domanda
Ciascuno Emilia Gangemi già amministratore delegato della Cangemi editore di gomma e presidente dei giovani imprenditori
Di degli oli industriali tipo ma per
Tanto presidente Berlusconi buongiorno e benvenuto io stavo iniziando a porgere la domanda al ministro Tremonti ma a questo punto mi pregiati poterla rivolgerà entrambe allora io desideravo parlare delle giovani imprese ne sappiamo che i giovani rappresentano una risorsa per il futuro non soltanto perché sono un insostituibile risorsa produttiva ma perché hanno la capacità di guardare al futuro con grande ottimismo
Oggi sappiamo che l'esigenza che emerge che è emersa anche parlando prima dall'intervento per delle presidente Montezemolo e e quella di avvicinare i giovani nel momento in cui decidono di di credere nel sogno imprenditoriale quindi di criteri di ovviamente fondare un'impresa per cui il problema è quello di sostenere l'idea accompagnarli in questa crescita non in Italia lo sappiamo nascono nuove intese ma purtroppo sono molte quelle che non ce la fanno e che quindi a muoiono diciamo così subito dopo la nascita
Allora io le chiedo presidente Berlusconi la casa della libertà
Allo studio delle misure che possano agevolare sostenere la crescita dimensionale l'innovazione e soprattutto l'internazionalizzazione delle giovani imprese non soltanto come spinta ma come la forte consapevolezza verso lo sviluppo del Paese grazie
Grazie presidente lei ha tre minuti e mezzo
Questi tre minuti e mezzo per ogni risposta
Dopo avere lavorato quattro anni e mezzo per il Paese
Di avere fatto mille settecento provvedimenti dal tavolo del governo è molto duro calare il tanto che si è fatto dentro una rigidità di tempo
Di questo tipo
Comunque per i giovani abbiamo fatto più di qualunque altro governo precedente e abbiamo cambiato la scuola
Verranno fuori dalla scuola più pronti al mondo del lavoro
Non è vero che abbiamo messo da parte istituti tecnologici anzi c'è un liceo che ha dato maggiore dignità alla tecnologia la preparazione immediata
Per il mondo del lavoro per i giovani che non volessero continuare nell'università
Abbiamo cambiato la scuola passando dal nozionismo dall'insegnamento uguale per tutti alla cura sul singolo alunno proprio al fine di fare emergere in ogni alunno la sua potenzialità e direi la sua imprenditorialità quindi già dalla scuola diamo un bagaglio che era la lingua inglese seconda lingua madre una seconda lingua europea ma soprattutto una giovane che deve capire quali sono magari sui limiti per me di Carli e deve capire qual è il suo sono le sue potenzialità può passare contrariamente a quanto dice la sinistra sempre da un liceo all'altro dal liceo alla formazione professionale a cui abbiamo dato la possibilità di arrivare a dei diplomi
Che avranno valore nazionale ed europeo quindi una importante importante riforma che prepara meglio i giovani al mondo del lavoro
Per quanto riguarda il mondo del lavoro di sostegno alla loro imprenditorialità viene fuori da un lato dal fatto che per tutte le imprese abbiamo introdotto semplificazioni enormi sono alcune centinaia di milioni le cose che non si devono più fare
Rispetto all'impianto burocratico a cui le imprese erano tutti allora abbiamo eliminati i libri la bollatura dei libri di inventario dell'IVA eccetera eccetera
E con il nuovo programma abbiamo praticamente già pronti disegni di legge dei decreti in cui ci saranno delle cose straordinarie per le imprese per esempio questo vale per tutte le imprese barra per le giovani imprese
L'IVA che dovrà essere pagata soltanto quando l'azienda avrà incassato la fattura
La restituzione dell'IVA
Che dovrà venire da parte dello Stato entro tempi commerciali entro sessanta o novanta giorni
Lo scarico del costo del lavoro degli straordinari di importanti qua in Veneto
I le aziende stanno in piedi perché imprenditore si tira su le maniche non guarda l'orologio e stimola i suoi collaboratori a fare altrettanto ciò che l'imprenditore pagherà i collaboratori non sarà aggravato
Da nessun costo le fiscale né previdenziale
E poi
E poi tutta una serie di altre cose che immagino il ministro Tremonti vi abbia già illustrato ma per i giovani abbiamo in serbo e lo faremo probabilmente nel primo Consiglio dei ministri
Abbiamo in serbo una novità assoluta
Per le giovani imprese per i primi tre anni ma poi potremo anche prolungarlo
Via la tassa lire lire essere sulle imprese via tutte le altre tassazioni soltanto il cinque per cento come tassa onnicomprensiva quindi iniziare un'impresa
Già oggi è più facile
Da domani sarà ancora più facile e poi ai giovani diamo tutta una serie di assistenze le giovani coppie hanno il fondo per accendere dei mutui per comperare una casa
Con l'assegnazione a riscatto agli attuali inquilini delle case popolari daremo la abbiamo la possibilità di un piano casa per le case per chi è sfrattato per le case per le giovani coppie
Anche per le locazioni c'è un fondo apposito a sostegno di chi non può permettersi di pagare il cannone
Ecco io credo che nessun governo abbia fatto lo ripeto così tanto
Noi continueremo con l'esperienza di questi quattro anni e mezzo di lavoro che sarebbe follia buttare alle ortiche con una squadra solida di governo ben allenata che andrà avanti anziché tornare indietro
I più ma credo che poi lo recupererà Graziano Grasselli che è presidente dei giovani imprenditori di Reggio Emilia e prima rivolto Ponzo trovati una domanda sull'IRAP e sui temi fiscali la prego
Un giorno precedente Benvenuto avrei una domanda basta non sa tecnica che questo punto ricordo nel entrambi perché comunque riguarda il futuro dei grandi gruppi industriali nostro Paese
E dopo la riforma del diritto societario abbiamo visto nascere crescere un proliferare
Di holding di diritto italiano sul nostro territorio e forse
Proliferare
Un certo numero di Olten di diritto italiano dopo la l'attuazione della riforma del diritto societario e forse l'inizio di un flusso di ritorno delle capofila che erano originariamente collocate nei Paesi a fiscalità più favorevoli
C'è la volontà
E abbiamo gli strumenti per continuare ad incentivare questo circolo virtuoso il ritorno delle teste aziendali nel nostro Paese mentre le braccia sono hanno preso una via verso destinazioni nuove
Grazie
A vedere tornare i capitali e le holding non so se sarà ugualmente buono vedere i capitali che escono
In ogni caso noi abbiamo fatto una riforma del sistema
Fiscale delle società che allineata su quello europeo
Capi dal DNA sono fuori dall'imposta e tassato il reddito corrente e questo ha causato passaggio positivo di tante holding
Sono in patria
Se vogliamo andare avanti dobbiamo conservare questo sistema ho sentito Prodi che diceva i furbetti del quartierino
Saranno quello che volete ma non sono così motivati fiscalmente si hanno fatto le plusvalenze non le ha fatte perché non pagano le tasse le han fatte a perché volevano farsi le loro plusvalenze che è un altro discorso
Il
Detto questo
E noi vogliamo conservare quel sistema abbiamo un po'modificato l'holding Pivi o da in modo da evitare abusi è giusto
Ma il sistema è quello europeo ed è il sistema corretto nel nostro programma c'è che in mente già che vengono a lavorare nelle holding hanno lo stesso regime di tassazione non mondiale ma solo relativo a quei redditi come nella City di Londra o in altri Paesi europei
No io volevo aggiungere qualcosa sui furbetti del quartierino
Si dice i furbetti del quartierino ma si vuole dire tutti gli imprenditori che decidono di vendere le loro aziende o quota delle loro aziende perché nel programma della sinistra
Non c'è soltanto la tassa di successione non c'è soltanto l'illusione invita della tassa di successione che la imposta sulle donazioni che vogliono riportare in auge
Non c'è soltanto la tassazione dei dei risparmi e la patrimoniale sui grandi patrimoni si sono fatti dare dai francesi è quella che fu la imposta sui lega no Fortin
Introdotta da Mitterand e parlano di un diciotto per cento e quando io dibatto con loro mi dicono ma sei proprio tu che dici che il nostro debito la montagna del debito pubblico fatta dei precedenti governi esagerata che siamo al centosei per cento del dobbiamo ridurre al sessanta
E allora come si fa a ridurla c'è un solo modo tassare le grandi fortune ai grandi patrimoni e alla domanda ma quanto pensate pensiamo a un diciotto per cento in tre o i cinque anni e questo lo dicono quando gli parli in maniera diretta e sincera
E c'è anche oltre a tutto questo la tassazione delle plusvalenze
Quando una società decide di vendere delle proprie azioni di vendere tutto un prendendo Ettore decidere di vendere tutta la società
Quindi credo che questo sia un pericolo grave e siccome la politica è innanzitutto ideale della difesa della libertà in tutte le sue eccezioni
Accezioni ma è anche difesa degli interessi beh io credo che chi ha lavorato tutta una vita che ha avuto il padre il nonno che hanno fatto un'impresa e che a un certo momento si vede e programmare se volesse andare a concretizzare vendendo in Borsa o vendendo ad altri o facendo entrare i soci nella sua città
Una plusvalenza che oggi non è dovuta per niente io credo che debba fare i conti con questa realtà che la sinistra denuncia apertamente pur sotto le mentite spoglie dei furbetti del quartierino
Grazie siete rimasti nei tempi non riusciremo a tardi la parola tutti quindi facciamo ancora due o tre interventi veloci cominciai con sua lontra domande come prima una secca su
Sono presente buongiorno parlavamo prima dei problemi energetici
Volevo sentirlo se sul problemi del risparmio energetico e quindi sugli rigassificatori del Sulta proprio sotto il o vincere tolto
Avete qualche idea per come scroccare tutti questi tetti che continuo Luciano Julio a mantenere il possibile questa la legislazione
Intanto le devo dire che noi abbiamo trovato come praticamente in tutti i settori un disastro
Quando siamo andati a vedere il problema di un piano energetico per l'Italia praticamente nei cinque anni precedenti la sinistra aveva dato il via a centrali per il due mila e duecento Mw noi abbiamo subito
Concepito un piano energetico che si basava sulla possibilità di produzione di energia all'interno del nostro Paese e sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento per la prima parte che abbiamo emesso un decreto sblocca centrali nel due mila e due
Dando le le concessioni per la costruzione di quarantaquattro centrali per un totale di ventiquattro milioni di megawatt mi dicono che dico cifre
Ma dopo che si è lavorati per quattro anni e mezzo producendo fatti come si possono ignorare questi fatti e come questi fatti possono essere illustrati se non con l'evidenza delle cifre che li riguardano
Dall'altra parte non hanno fatto niente non ci hanno presentato una sola proposta costruttiva non hanno dato il voto una sola legge che noi abbiamo presentato in par do per l'interesse del Paese e ci vengono a dire che noi non dobbiamo dire ai fatti quando loro restano soltanto su delle cose di una vaghezza totale ed assoluta i fatti
I fatti sono che di quarantaquattro concessioni che abbiamo dato la metà sta in comuni in regioni amministrate dalla dal centro destra e stanno per essere
Realizzate e finite le altre sono in comuni congiunte del centro sinistra e hanno bloccate questa è ancora una volta la realtà dei fatti riga si abbiamo su quella che è l'approvvigionamento energetico nelle siamo tributari
Dell'estero
E quando si dice perché non riusciamo a svilupparsi come l'Europa ci sono tante cause abbiamo il debito pubblico più alto d'Europa
Abbiamo un costo del lavoro che più alto e vedremo di provvedere abbiamo una bolletta energetica che quasi di quaranta
Miliardi guardie euro quindi a questo punto è chiaro che la Francia che si produce il settanta per cento di energia con il sistema nucleare è avvantaggiata rispetto a noi
è chiaro che la Germania a il carbone ad iosa è chiaro che la Gran Bretagna addirittura un surplus energetico noi abbiamo eredità altri problemi che ci vengono date da decenni e che la sinistra negli ultimi anni non ha risolto ma addirittura amplificato e allora cosa dobbiamo fare abbiamo intanto cominciato a a vere più contatti con l'estero e a cercare di avere rifornimenti da più parti abbiamo sospinto ENI a stipulare un accordo la con la Libia e abbiamo inaugurato alcuni mesi fa un nuovo gasdotto che ci porta Gassino abbondanza dalla Libia che fra qualche mese sarà a regime stiamo trattando siamo vicinissimi alla conclusione con l'Algeria un altro gasdotto che attraverserà il Mediterraneo che arriverà in Sardegna dalla Sardegna in Italia
Ed in Europa stiamo trattando con la Turchia una prosecuzione del Blue Stream che l'ENI ha realizzato sotto il Mar Nero e anche da lì avremo un'altra fonte di approvvigionamento
E abbiamo trattato io sto dicendo cose se lei crede che il tempo sia più importante delle cose che interessano tutti me lo dica
Vede direttore mi lasci fare uno sfogo
Non dobbiamo lasciarci prendere la mano il pessimismo da tutti i giornali che leggiamo
Tutte le mattine io Lino e sulla mia scrivania uno del Polo altri Corriere della Sera la stampa Il Sole ventiquattro Ore la Repubblica il Messaggero
Ma domandatevi se non siamo già in una situazione di pericolo per una vera e compiuta democrazia perché ci sono cose che sono inconfessabili come si fa ad a vere
La il coraggio di venire qui a dire dopo essere stati alla CGIL di avere detto la CGIL il vostro programma loro citeremo al cento per sento di venire qui e di cercare di fare la stessa cosa con Confindustria c'è qualcosa che non va o uno c'è qualcosa che non va in questi giornali che stanno tutti dalla loro parte o no c'è qualcosa che non va nella radio della Confindustria dove tutte le mattine si attacca il governo
E allora apriamo gli occhi per cortesia
E allora stavo dicendo
E allora stavo dicendo e BP piaccia di parlargli guardandomi negli occhi
Stavo dicendo
Che i rigassificatori noi gli abbiamo dato le concessioni qui in Veneto governiamo noi e il rigassificatore che viene dalla da dai Paesi arabi sarà pronto fra poco fuori Rovigo tutti gli altri gli hanno fermati ho palazzi vengono a dire che sono pronti a fare rigassificatori dovunque i fatti sono una cosa le pensioni e sono un'altra cosa
E allora guardiamo in faccia ai fatti che cosa ha fatto questo governo in quattro anni e mezzo di lavoro ha messo le mani dappertutto dove ha trovato disastri disastri
E abbiamo cercato di rimediare con molte difficoltà anche coi nostri alleati ma nonostante i nostri alleati siamo riusciti a tenere insieme una squadra a dare stabilità per un'intera legislatura al governo
E abbiamo conquistato il rispetto il credito l'ammirazione
Su tutto il fronte internazionale e questo vi serve quando andate a vendere i nostri prodotti e a portare le vostre imprese in Turchia in Romania in Bulgaria negli altri Paesi dell'Est nella Federazione russa negli Stati Uniti se o no
E allora stiate
Però sui tiri di siate ottimisti un imprenditore al dovere dell'ottimismo con il pessimismo non si va da nessuna parte non credete ai giornali che parlano di declino sia non ci siamo impoveriti in questi anni
Abbiamo le vostre aziende valgono il cinquantaquattro per cento di più la Borsa è cresciuto del cinquantaquattro per cento quindi anche tutte le vostre aziende sono aumentate divo
Ore le famiglie italiane l'ottantadue per cento possiede l'immobile bene gli immobili sono saliti dal venticinque al quaranta per cento valgono di più
Il il ritorno le entrate medie degli italiani sono passati da cinquantatré milioni a cinquantotto milioni abbiamo aumentato anche delle nascite cosa volete
Che
è aumentato sono siamo al vertice siamo al vertice al siamo al vertice dell'Europa per numero di automobili possedute per numero di telefonini ci stiamo arrivando come numero di computer
E allora dov'è questa crisi
La crisi è soltanto nella volontà della sinistra e dei suoi giornali
Di inventarsi un declino che non c'è per andare al potere e quando saranno al potere sappiate che le imprese per loro sono macchine che consentono lo sfruttamento dell'uomo solo cioè il profitto è lo sterco del diavolo e che risparmiò non è una virtù come per voi mai qualcosa da tassare e da penalizzare e queste parole per le voglio dire col cuore perché sono stanco sono stanco di vedere che qualcuno si sta distruggendo con le proprie mani e con i propri giornali e vi dico anche che in tutti i momenti di crisi io come imprenditore ho guadagnato quote di mercato e allora facciamo un po'meno vacanze diamo un esempio ai nostri collaboratori ma noi veniamo un terreno in Confindustria restiamo a casa a lavorare a guardare procedersi andiamolo sui mercati esteri perché ha in questo modo si porta avanti l'Italia nessun piangendo ci addosso
E allora scegliamo di andare avanti non di tornare indietro cerchiamo di andare avanti insieme
Allora
Allora quando e per termini ore se non è andato fuori di testa può sostenere la sinistra io penso che a a molti scheletri nell'armadio che ha tante cose da farsi perdonare è che si mette sotto il manto protettivo
Allora presidente io non le rispondo perché io mi sono impegnato il
Confronto con ieri e nel confronto di oggi a non fare domande noto sono sono felice per lei che ha avuto uno scatto straordinario
E quindi un eventuale
E a questo punto
Richiede una replica Della Valle io gliela lascerei
Vediamo un attimo il microfono e poi lasciamo attualmente alla ad Andrea Pininfarina la conclusione di questa giornata perché credo che non sia vediamo se non c'è non è possibile
Allora dati possono
Pininfarina non solo il signor Della Valle se si rivolge al Presidente del Consiglio di Davide
E allora a questo punto abbiamo il possiamo ringraziare
Il professor Tremonti il Presidente del Consiglio evitare la parola ad Andrea Pininfarina per le conclusioni grazie presidente
Carolina
Signora signori
Finora
Cinque ore
Vi ringrazio
Ringrazio allora
Voglio voglio ringraziare
Innanzitutto voi voi
Più di cinque mila imprenditori
Partecipi
Con attenzione
A un tema non facile non scontato
Trasversale
E innovativo come quello della concorrenza
Voglio ringraziare gli imprenditori del Veneto il presidente di Confindustria Veneto Andrea Riello e quelli di vicenza in particolare con le loro presidente Massimo Calearo
Quello quello che abbiamo quello che abbiamo organizzato non sarebbe stato possibile senza il vostro aiuto ringrazio di studiosi di Esperti
Che ci hanno aiutato coordinati dal professor Cipolletta dal professor Micossi dal professor Murdoch si e tutto il nostro centro studi nella figura del suo responsabile il dottor Trento
Voglio ringraziare tutti i partecipanti alle tavole rotonde
Sottolineo sotto questo punto sotto questo profilo l'identità di vedute che abbiamo avuto con i molti relatori Esterni al nostro sistema
Dal professor Amato Catricalà Giavazzi Monti un'identità spontanea riveduta sulla priorità del tema la concorrenza
Voglio ringraziare ringraziare i commissari però i grandi e cross che sono stati con noi e che hanno anche loro dimostrato l'attenzione ai temi che abbiamo posto
Voglio ringraziare il professor Prodi e il ministro Tremonti insieme agli imprenditori che li hanno intervistati e devo dire al moderatore delle tavole rotonde delle interviste Ferruccio de Bortoli
Voglio ringraziare il ministro il ministro dice il ministro Urso e il ministro Tremonti per il lavoro in questi anni al servizio del Paese
Quando anche infine a ringraziare il Presidente Berlusconi per aver voluto essere con noi e se mi consentite dalla battuto abbia mutuo da Ferruccio de Bortoli mi pare che la visita presso di noi gli abbia fatto bene
Questo modo di confrontarsi
Questo dibattito che abbiamo avuto in questi due giorni chiarisce la nostra autonomia
La nostra volontà di restare vigili sui contenuti dell'azione di governo su ogni singolo atto nell'esclusivo interessa e di noi associati
Ripeto sono che già aprissi qualche mese fa
Non interessa ciò che è stato fatto o non fu fatto nel passato
Ci interessa solo che ci si impegna a fare nel futuro e su questo e solo su questo misureremo la nostra azione è il nostro giudizio
Questa per noi autonomia questa era per noi rappresentanza
Al termine di queste due giornate dopo aver sentito Prodi ieri e Tremonti coadiuvato dal presidente Berlusconi oggi non tocca a me e credo non tocchi a Confindustria ma a noi tutti come singoli cittadini elettori dare un parere sulle risposte che sono o non sono state fornite dai vostri quesiti
Poca invece che alle donne in chiusura di questi lavori ringraziare il nostro presidente Montezemolo e dirgli
Sei sei il nostro presidente perché qui abbiamo scelto quando parli parli per noi per tutti noi pezzi rappresenti tutti
Credo anche
Credo anche sia compito mio
Proprio mentre le forze politiche sono nella fase più cruciale più intesa dalla campagna elettorale in vista delle prossime elezioni richiamare l'attenzione sulla straordinaria velocità rapidità dei cambiamenti dello scenario competitivo globale
Che costringe proprio la classe dirigente del Paese a uno sforzo incessante di aggiornamento delle analisi delle strategie e delle proposte per sostenere la competitività delle nostre imprese
In un ambiente così dinamico come quello in cui viviamo
E sarei a crescita zero vuol dire retrocedere scivolare indietro a Paesi più dinamici più aperti più aperti e più pronti alla sfida competitiva questo noi non lo possiamo accettare anzi dico di più non lo vogliamo accettare
Vogliamo un Paese più aperto
Il giovane dei premi i migliori quelli che rischiano quelli che fanno impresa e come ho detto ieri siamo disposti a mettersi in discussione perché si deve ricostruire quello spirito di unità nell'interesse del Paese
Quello spirito di squadra che altre volte anche nella storia recente del nostro Paese
Ci ha consentito di superare le difficoltà di tutti noi non di questo o di quello non di quelli di destra o di quelli di sinistra dobbiamo tornare a essere competitivi questa è la sfida di tutti noi cittadini di questo Paese
Di destra o di sinistra
Nel quadro di una più vasta politica intesa a creare le condizioni per competere la priorità delle priorità
Come abbiamo cercato di dimostrare in questi due giorni e l'inserimento di una robusta dose di concorrenza all'interno del sistema Paese
Come Confindustria ci piace rivendicare la novità di questo approccio sul quale il presidente Montezemolo si è speso in prima persona
E però vogliamo dire in conclusione in questa due giorni che occorre discutere di come tornare a generare avanzo primario avanzo primario per gli investimenti investimenti nel futuro e quindi ai nostri giovani nella nostra scuola nelle nostre università nella ricerca nelle infrastrutture e nella logistica in un fisco più equo più incentivante per chi fa impresa
Confindustria non ha mai accettato l'idea del declino declina chi non reagisce
Una reazione efficace implica conoscere le difficoltà in cui viviamo e i rischi di crisi irreversibile che stiamo correndo Presidente Berlusconi mi dispiace
Di non vederlo qua poterli dirlo di persona che questo non è pessimismo conoscere le cose e il punto indispensabile chiunque faccia l'imprenditore sacche conoscere il punto di partenza per ogni piano di miglioramento non esiste impresa senza conoscenza del punto di partenza in cui ci si trova
Questa conoscenza metterà tutti di fronte alle proprie responsabilità che sono responsabilità gravi in un momento grave
Ma è proprio in questi momenti dell'Italia ha sempre dato la migliore prova disse recuperando nell'emergenza capacità di azione
Cerchiamo di ritrovare lo spirito di coesione che ha fatto grande il nostro paese grazie grazie vicenza
Ma