Intervista a Giorgio Tonini sulle riforme elettorali e istituzionali

Radio Radicale abbiamo da qui con noi il senatore Giorgioni del PD senatore Tonini ma ci sarà dialogo con la maggioranza sul tema delle riforme elettorali e istituzionali e in particolari su quali temi si innescherà questo piano
Ma mi pare di sì e cioè che si possa ragionevolmente pensare che ci possa essere questo dialogo almeno per ora tutte le parole vanno in questa direzione
Sia da parte dei Presidenti delle Camere a loro insediamento sia da parte del Presidente Berlusconi nei nelle sue dichiarazioni programmatiche
Naturalmente adesso bisogna vedere la la prova dei fatti credo che all'ordine del giorno ci siano
Tre questioni
Diciamo immediate una più complessa naturalmente lei ebbe tre questioni immediate sono la questione dei regolamenti parlamentari
Se vogliamo dare stabilità a questo nuovo bipolarismo che sta costruendo
Che sta comportando anche un rapporto diverso tra maggioranza e opposizione in Parlamento per esempio con l'istituzione del Governo ombra
Che un'altra iniziativa innovativa che il Partito Democratico ha assunto da penso sia giusto che questo
Questa innovazione venga recepita nei regolamenti parlamentari oggi
Come ricordava il collega Morando poco fa intervenendo in Aula nei regolamenti non esiste la parola opposizione quindi con l'opposizione non è un soggetto politico
E quindi non c'è uno statuto dell'opposizione credo che questa lacuna debba essere colmata con un lavoro
Tempestivo e innovativo sui regolamenti c'è poi la questione della legge elettorale
Che resta l'attualità anche perché c'è sullo sfondo il referendum che è rimasto sulla scena perché in primavera in assenza di innovazioni della legge Calderoli ci sarà la consultazione referendaria e c'è anche il tema che ha più o meno analoga scadenza il tema dell'Area della legge elettorale per le europee che come sappiamo è una legge iper proporzionale
Consente sostanzialmente a gruppi con meno dell'uno per cento anche zero sei zero sette zero otto per cento di rappresentanza di esprimere un europarlamentare quindi
Si tratta che li di valutare una ipotesi di di soglia di revisione delle circoscrizioni insomma una un lavoro sulla legge elettorale europea infine
Più complesso naturalmente il tema della riforma costituzionale
Per quanto riguarda il bicameralismo
La riduzione dei parlamentari
I poteri del Primo Ministro
E poi ecco la la la che le grandi questioni
Del del federalismo quindi a completamento della riforma del Titolo quinto in particolare con
L'istituzione di un senatore giornale ecco come si vede è un pacchetto molto nutrito che metterà a dura prova la tenuta del dialogo tra tra
Tra maggioranza e opposizione ma su tutti questi temi c'è già con un colloquio con la maggioranza
Ma questo colloquio diciamo era già cominciato prima del voto
Tutti ricordano il voto poi naturalmente c'è stato il voto il voto ci ha consegnato un quadro semplificato drasticamente semplificato dal punto di vista della geografia parlamentare
E questa di per sé dovrebbe essere una un buon viatico per poter fare qualcosa di utile perché
Si è sempre detto per anni che il principale ostacolo al riforme era la tirannia dei ricatti dei piccoli piccolissimi partiti che in qualche modo facevano sindacato tra di loro
Per impedire qualunque semplificazione innovazione della
Della vita politica italiana ecco questo problema è stato drasticamente semplificato se non risolto del tutto
Con l'iniziativa politica in particolare del Partito democratico che ha poi
Come dire provocato un'analoga iniziativa anche nel campo opposto quindi oggi abbiamo pochissimi gruppi parlamentari
E quindi ci sono tutte le condizioni per procedere con una speditezza
Questo proprio delle elezioni europee ma è previsto prevede proponendo uno sbarramento
Ma noi proponiamo di di sederci intorno a un tavolo e valutare la riforma della della della legge elettorale sulla
Delegazione italiana al Parlamento europeo
Che a mio modo di vedere a due difetti il primo questa enormità delle circoscrizioni
Che comportano campagne elettorali con la preferenza anche molto costosi il nord-ovest del nord-est il centro al sud revisore svilire String la reciproca un'ipotesi potrebbe essere quella di restringere le circoscrizioni in modo da rendere anche più vicino al rapporto tra agli eletti
Loro bacino elettorale in modo da alzare la soglia per un verso alzare la soglia per altro verso rendere più diciamo così un po'meno
Volatile questo rapporto tra
Tra eletti ed elettori che tra l'altro comporta anche
Un problema perché oggi si è costretti in Italia per per attrarre voti a candidare solo persone molto note straordinariamente note a livello nazionale quindi leader politici nazionali
Di di prima grandezza oppure personaggi dell'universo televisivo mediatico eccetera questo poi
Comporta una pessima qualità del lavoro parlamentare in Parlamento europeo perché molti di questi leader dopo un po'si dimettono per tornare alla politica nazionale le star insomma traggono voti ma poi non sempre garantiscono
Un impegno coerente e continuativo al Parlamento europeo quindi ne va anche della qualità del lavoro
Della delegazione italiana al Parlamento europeo che
Non ha una buona fama insomma proprio per questo turnover così accelerato
E questa o proiezione tutta nazionale ecco restringere le circoscrizioni a mio parere personalissimo questo mare stringere circoscrizioni avrebbe anche una funzione di
Regionalizzare di più
La rappresentanza e quindi
Circoscriverla un ambito più ragionevole più o più praticabile seconda via poi con lo sbarramento
L'altra strada invece quella di molto più semplice di una semplice soglia a livello nazionale che risolverebbe il problema della frammentazione
Ma non quella di cui parlavo prima qual è preferibile cioè la prima strada io preferirei la prima sì e che sono giovani nel Partito democratico ma lo scontro come sempre dal nostro mittente ovvero da Radio Radicale