Oggi precarietà Domani lavoro

Quando mancante occorra se già qua
Tutto è già qua
La canzone
Se già quattro condannati già
Raccordo autostradale
Tutti hanno mandato più lontana per questo Karl il ritorno sempre a vigneti mamma
Oppure
Chi ha sbagliato più forte che per avere
Oggi si è trovato anche la morte oppure
Guardando la canzone oppure
Invece va
La canzone boh grazie buongiorno
Ecco
La donna che ha adottato
Non lo scambia ferrovie chiaramente
I dati ha dei costi Kerry dopo su alla porta ed ecco perché cerca ottanta di
Mi ricordo
E non mi guardi
Negli articoli
Cambia questa
Viviamo tempi
Era
Pronto
Bene
Buongiorno a tutti diamo inizio ai lavori della quinta conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori dei Democratici di sinistra
Siamo in attesa dell'arrivo anche del segretario Piero Fassino è atterrato poco fa
Mario Porto
Nove contiamo di tenere i lavori entro le quattordici in maniera da dare la parola al segretario dei Democratici di sinistra conclusioni attorno all'una e trenta
Cominciare
Per cominciare subito e a recuperare un po'del tempo delle ritardo che abbiamo curato della parola Cesare Damiano per la relazione introduttiva
Grazie della fiducia diciamo no
Abbiamo deciso di cominciare Piero arriverà naturalmente
Farà un intervento importante su questi argomenti a conclusione di questa mattinata
Allora io anche per motivi di tempo
Pronto
Abbiamo qualche problema di audio
Anche per motivi di tempo vorrei come si dice affrontare di petto alcuni argomenti fondamentali dei quali del resto abbiamo parlato a lungo nel corso di questi anni ti iniziativa allora la prima cosa è questa a nessuno sfugge il fatto
Che questa volta l'Assemblea nazionale la quinta edizione cade in un momento molto particolare noi abbiamo col voto del nove del dieci aprile da scegliere tra due Italia io credo che noi naturalmente siamo convinti dobbiamo battere la destra ma non soltanto perché siamo all'opposizione abbiamo un altro punto di vista io credo che si tratti di farlo perché noi dobbiamo salvare il Paese dal disastro
Io ricordo che nel due mila uno quando fummo sconfitti e analizzammo i dati di quella sconfitta
Emesse un dato
Del quale noi abbiamo tenuto conto in questi anni
Che il voto popolare a quell'epoca aveva scelto prevalentemente il centro destra
E quando dico voto popolare dico il lavoro dipendente privato gli operai impiegati penso alle casalinghe pensionati ora a cinque anni di distanza ci dicono le statistiche che il vento è cambiato anche il cosiddetto voto popolare quell'hard conforto al quale il nostro partito fa riferimento si è di nuovo spostato
Verso il centro sinistra anche se c'è non dimentichiamolo un forte rischio di astensionismo che noi dobbiamo assolutamente battere però perché quel voto andò dall'altra parte sicuramente perché Berlusconi come si dice propagando un sogno che oggi è diventato un incubo ma probabilmente anche per un altro motivo
Che il Centrosinistra fece buone riforme questo incontestabile lo possiamo verificare dopo cinque anni di governo della destra ma quelle buone riforme quel riformismo dell'epoca
Probabilmente Carlo un po'troppo dall'alto non scaldo i cuori della nostra gente io credo che questa volta la lezione l'abbiamo imparata ma che abbiamo costruito le nostre proposte dal basso
Io lo ricordo sempre mi piace anche ricordando in questi cinque anni come dipartimento lavoro come partito in generale ma come dipartimento su questi temi abbiamo fatto più di otto cento iniziative come queste
Abbiamo girato l'Italia in lungo e in largo abbiamo avuto un contatto quotidiano con tutte le persone alle quali volevamo spiegare le nostre idee soprattutto ascoltare le loro proposte
E allora credo che a vivere oggi una grande novità un programma che non è la somma come nel novantasei di programmi DiVersi nel novantasei noi avevamo un programma Rifondazione aveva un altro programma e quindi arrivammo ad un certo punto di crisi di quel governo oggi abbiamo un programma unico è unitario e credo che questo sia come si dice una chiave di volta molto importante per la vittoria elettorale
Ora
Noi siamo abituati dalle chiacchiere di Berlusconi a vedere un'Italia un po'di plastica io credo che sia invece ora di aprire gli occhi sull'Italia reale
L'Italia che si lascia il centro destra un'Italia che ha molte ansie e insicurezze ingiustizie nuove povertà
Io credo che potremmo persino fare una proposta anziché chiamarla casa della libertà potremmo chiamarla Casa della precarietà perché è questo che ci consegna sotto il profilo sociale sotto il profilo dell'economia
No in questi anni abbiamo seminato adesso siamo anche in grado come si dice di raccogliere i frutti di questa semina perché attraverso il programma possiamo spiegare a milioni di persone quali sono le nostre intenzioni ma dobbiamo anche partire
Da un quadro della situazione allora senza farla molto lunga perché io credo che la sintesi sia un dono molto prezioso
Cosa ci dicono
Degli istituti se consideriamo tutti sopra le parti neutrali come Banca d'Italia e l'Istat baci dicono
Che il due mila cinque e segnato intanto da un primo dato si chiama crescita zero dell'economia voi sapete quando l'economia non cresce non vuol dire che le cose continuano come prima vuol dire che si va indietro rispetto ad altri Paesi che crescono in secondo luogo non capitava da dieci anni
A questa parte
Ma c'è una diminuzione del numero degli occupati
Lista ce l'ha detto più di cento mila persone mancano all'appello i nostri dati analisi sui dati dell'INPS ci dicono che dal due mila uno al due mila cinque la cassa integrazione cresce del sessanta per cento i dati del sindacato poi ci dicono che ci sono oggi in Italia quattro mila aziende in crisi e duecento mila posti di lavoro a rischio in più
Aggiunge la Bankitalia il debito pubblico di questo Paese e un debito che cresce ecco questo è il quadro della situazione ma perché siamo arrivati prima
Io credo che noi siamo arrivati qui per un motivo intanto che questa destra che è andata al governo ha teorizzato una cosa che assolutamente noi non condividiamo ha pensato di dire
Che se si andava in una direzione di meno Stato più mercato
Avremmo liberato l'economia dei cosiddetti l'accisa i cosiddetti lacciuoli avremmo liberato delle energie che altrimenti sono imprigionato bene questa si è rivelata una teoria fasulla
Noi vogliamo imboccare una strada di persa io credo che dobbiamo dirlo con chiarezza più stato e più mercato
Ma quando dico più stato io non sto parlando di uno Stato padrone di uno Stato che compra la FIAT perché l'azienda in difficoltà di uno Stato che torna alle partecipazioni statali
Io intendo dire più regia pubblica più guida più Indirizzo più incentivi e disincentivi
Io sono una persona un po'tradizionale molto moderato mi conoscete ma molto ostinato nelle mie convinzioni e allora cosa dico torniamo all'antico
E ce lo ricorda persino Turani dalle colonne di Repubblica l'antico è una cosa secondo me è sempre valida tornare ad una sana politica economica e tornare ad una sana politica industriale del resto
Tutti i Paesi industrialmente avanzati hanno una politica economica una politica industriale
L'idea di lasciar fare al mercato è semplicemente un'idea provinciale un'idea straccione un'idea che non esiste in nessun Paese al mondo
La patria del liberismo gli Stati Uniti ci dimostra come
Il sostegno dei governi degli Stati Uniti alle industrie strategiche pensate l'industria militare all'industria delle telecomunicazioni spaziali sia decisiva questo vale per la Francia di Chirac vale per la Germania per la Gran Bretagna
Non si tratta di tornare ad una logica di protezionismo
Questo sarebbe un guaio e abbiamo visto come i venti del protezionismo alle volte tornino a soffiare
Ma di dire che noi abbiamo bisogno di due cose la prima di ricostruire una nuova mappa dei settori strategici dell'economia io sto facendo un giro per il Piemonte Piemonte una terra composita a macchia di leopardo
è una terra che ha chiaroscuri situazioni declino situazioni di eccellenza di grande sviluppo allora quando diciamo una nuova mappa dei settori strategici
Io penso nell'agricoltura come nei servizi e nell'industria individuare farci una domanda quali sono le tecnologie di punta
I
Riferimenti più innovativi perché quello che abbiamo visto in questi anni quella della siderurgia sono arrivati i russi l'hanno comprata l'acciaio Manni magnetico che era un brevetto italiano da Terni
Emigrato in Francia in Germania il Common Rail che un brevetto italiano nel settore motoristico emigrato anche questo alla voce della Germania i treni ad alta velocità sono diventati di dominio francese
Ma se andiamo avanti di questo passo la domanda e
Quale sarà il profilo industriale di questo Paese soprattutto nei settori più forte innovazione questo è il risultato della Sharp fare io ricordo che alla fine degli anni Novanta c'era un libro abbastanza famoso di Piero Ottone l'ex direttore del Corriere della Sera si intitolava saremo colonia si faceva già questa domanda bene con la destra il rischio non lo stiamo correndo lo abbiamo corso
Quello di diventare Colonia mentre invece noi dobbiamo essere una nazione non una colonia una nazione forte nell'ambito dell'Europa e del mondo quindi questo richiede
Un profilo industriale di più alta specializzazione nel nostro Paese la capacità di investire risorse anche nelle infrastrutture ma per investire bisogna trovare i soldi
La per trovare i soldi visto che questo governo CISL nascerà un'economia apparecchio disastrata bisogna fare delle azioni molto preciso delle scelte di campo Prodi lo ha detto con molta chiarezza
Vogliamo una lotta alla definita feroce
All'evasione fiscale e alla elusione fiscale
Io credo che questo sia un primo punto
Non c'è niente da fare se non saremo capaci di reperire Risorse
Riportando la lotta all'evasione i tempi di Visco basta guardare i dati i dati dicevano a quel tempo chi Herno
Aumentate
In modo considerevole che cosa le entrate per quanto riguardava la tassazione facendo una specie di miracolo
Aumento delle entrate senza che a questo corrispondenze un aumento della pressione fiscale perché se tutti pagano evidentemente non c'è bisogno di aumentare la pressione fiscale individuale
Bisogna combattere l'evasione contributiva
I dati dell'INPS ci dicono una cosa molto semplice guardate che links deve riscuotere crediti pari a cinquantatré miliardi di euro sono cento mila miliardi delle vecchie lire sono quattro leggi finanziarie
E poi c'è il problema
Giusto
Quello della tassazione della rendita non stiamo parlando delle basse rendite non stiamo parlando ovviamente i piccoli risparmi stiamo parlando delle plusvalenze delle ricchezze
Si creano dall'oggi al domani per le quali non bisogna demagogicamente dire tassazione no facciamo come si fa in Europa
Perché fra il dodici e il trentatré probabilmente una misura intermedia che riporti la tassazione
Verso un profilo europeo e sia capace attraverso il drenaggio di queste risorse non solo di restituire equità fiscale ma anche di finanziare le protezioni gli incentivi di Stato sociale di cui tutti hanno bisogno
Per restituire trasparenza a questo paese
Quindi io credo che questa sia la strada guardate
Distribuire risorse
Vuol dire trovare le risorse abbiamo detto come si possono trovare parte delle risorse e distribuire le risorse dobbiamo anche chiederci Achille vogliamo distribuire queste risorse pensiamo alle imprese al lavoro e lo stato sociale alle imprese come
Ma alle imprese io credo che noi dobbiamo evitare di andare in una direzione e quella della distribuzione di risorse a pioggia noi dobbiamo semplicemente dare risorse in termini selettivi
Premiare le imprese che fanno innovazione che fanno ricerche che fanno brevetti che valorizzano la risorsa umana anche perché i modelli di competitività i modelli sociali esistenti in Europa sono più o meno queste abbiamo nel Nord Europa un modello svedese che ci insegna che è possibile
Mettere insieme l'alta competitività del sistema industriale e produttivo
Con un'alta protezione sociale poi abbiamo il modello della Gran Bretagna c'è un'alta competitività ma una bassa protezione sociale poi abbiamo il modello tedesco il modello tedesco oggi ha una bassa competitività ma un'alta
Protezione sociale
Poi abbiamo
Il modello Berlusconi che ha una bassa competitività è una bassa protezione sociale dobbiamo abbattere questo modello dobbiamo trovare una strada alternativa dobbiamo dare al Paese il segnale di un cambiamento di rotta perché questo e quello che la gente chiede hanno e per quanto riguarda il lavoro mi è venuto in mente
A me è venuto in mente un vecchio film di De Sica quelli della mia generazione se lo ricorda un bellissimo film
Che si chiama Miracolo a Milano il protagonista alla fine dopo tutta una serie di vicissitudini
Se ne va
E dice vorrei andare in un Paese nel quale Buongiorno vuol dire veramente buongiorno
Ecco invece io ho pensato che noi avremmo bisogno di andare in un Paese che dobbiamo costruire
Nel quale quando si dice lavoro si pensi che il modo normale per assumere una persona sia ancora il lavoro a tempo indeterminato
Io credo che di questo noi abbiamo bisogno
Dobbiamo da questo punto di vista indicare una strada alternativa e io non voglio non mi non è mia abitudine fare demagogia io non sto propagandando perché sarebbe come si dice un'operazione culturalmente non giusta
Il ritorno al posto di lavoro fisso
Della mia generazione rimandi per tutta la vita in quel posto di lavoro
Oppure
Propagandare l'idea de il ritorno alla rigidità no noi non neghiamo la flessibili tasse è una buona flessibilità del lavoro perché oggi tutto è cambiato non ci sono più quelle grandi fabbriche
Il modello sociale cambiato è cambiato il modello produttivo è cambiato il mercato è cambiato il lavoro si è rovesciato il rapporto fra la produzione il mercato un tempo
Quando c'era il modello fordista e taylorista
Il dominio della produzione sul mercato era una cosa scontata era il tempo della produzione di serie di bassa qualità oggi il mercato comanda sulla produzione il modello produttivo giustamente
Incorpora delle buone dosi di flessibilità con I Just in Time produrre giusto in tempo le merci di qualità che servono ma questo non è sufficiente per dire che dobbiamo passare dalla stabilità assoluta alla precarietà assoluta noi dobbiamo distinguere tra flessibilità e precarietà e sappiamo che stiamo passando da una situazione nella quale cinque anni di centrodestra hanno devastato il diritto del lavoro e anche il mercato dell'avvocato
Noi molte volte nelle nostre discussioni anche giustamente ci soffermiamo in modo
Molto forte sulla legge trenta noi la vogliamo superare vogliamo cancellare gli aspetti più perché ha Rizzante di questa legge che riguarda il mercato del lavoro però secondo me
Noi sbagliamo se ci serviamo semplicemente alle legge trenta noi dobbiamo fare un'analisi che ricorda
Quello che è il Complesso di iniziative sui temi del lavoro che è stato prodotto da questo governo
Cioè io vorrei ricordare questo nel due mila uno qui i compagni e le compagne del sindacato lo sanno perfettamente ma è giusto ripetere queste cose
Appare il libro bianco il libro bianco è una carta che in qualche modo descrive le leggi che in seguito verranno effettuate a partire dalla legge trenta
Nel due mila uno questo governo annuncia la fine della concertazione
Del dialogo sociale del rapporto fra le parti la concertazione rapporto col sindacato come associazione dell'impresa e viene considerato come si dice una perdita di tempo
Di fronte all'esigenza della velocità della competitività della libertà barra precarietà che questo governo sia propinato
Nel due mila uno comincia l'attacco alla magistratura del lavoro al diritto del lavoro la Commissione di garanzia per lo sciopero
Il primo atto legislativo del due mila uno e la liberalizzazione dei contratti a termine con un uso spropositato in lungo in largo con una forma che se è ricondotta all'esigenza
Di avere una flessibilità a fronte di un evento che un'azienda non proprio può programmare giusta ma se diventa sostituzioni lavoro stabile non
Una giusta modo di risolvere i problemi
C'è successivamente un disegno legge
Che si divide in due parti una parte diventerà la legge trenta ma l'altra parte ve lo ricordate
E l'attacco all'articolo diciotto che per fortuna grazie alla mobilitazione straordinaria del sindacato rimane lettera morta insieme a quel minimo accenno
Promesso dal governo di riforma degli ammortizzatori sociali che non vedrà mai la luce
Ma la cosa più grave per me questo è il punto di svolta sul quale io vorrei davvero soffermare la mia attenzione nell'agosto del due mila due
C'è un decreto ministeriale nel quale il governo comunica che cosa comunità che si è esaurita la dotazione di risorse finanziarie per il credito d'imposta
Guardate che il credito di imposta che noi vogliamo reintrodurre
A sostegno delle imprese che decidono di assumere a tempo indeterminato è stata una misura che ha fatto la differenza per me la differenza sta taccuini oltre ovviamente al complesso delle leggi che hanno abbassato le protezioni sul lavoro e la differenza la possiamo dire in una cifra nel due mila uno nel due mila uno quando c'è stato il cambio del Governo ma c'erano ancora
Le leggi del governo di centrosinistra il pacchetto Treu e il credito d'imposta l'ottanta per cento dei nuovi assunti di quell'anno era assunto in modo stabile
Nel due mila cinque io ho girato l'Italia
A Bologna come a Milano come a Torino e adesso il Piemonte da Vercelli a Novara Cuneo mi dicono tutti la stessa cosa i nuovi contratti di lavoro per il settantacinque per cento sono precari
E quando si dice precari si dice contratti che durano mediamente tre mesi e che vengono rinnovati di tre mesi in tre mesi e sono contratti che possono durare nella precarietà per sei anni
E sono sei anni che non rappresentano soltanto l'ingresso nella vita di lavoro
Ma sono prevalentemente nella fase media della vita dei trentacinque quarantacinque anni colpiscono in particolare le donne e quando si fanno tutti questi discorsi vuoti sulla famiglia mi domando
Ma noi possiamo incentivare i nostri figli a mettere su casa a formare una coppia di fatto a sposarsi a mettere in cantine dei figli a comprarsi una casa attraverso un muto quando queste persone
Vivono della precarietà hanno contratti trimestrali attraverso la precarietà nella fase centrale della loro vita non è possibile e noi dobbiamo spezzare con modelle
Uefa Cattin
Perché se la situazione va in questa direzione c'è un doppio danno queste persone differenza dalla nostra generazione non diventano cittadini perché non fruiscono di diritti ma non diventano neanche consumatori
Allora io amo dire questa cosa qua dato che sono dei tempi del Portello ritmo come una parte dei compagni che sono qui al tavolo abbiamo vissuto insieme grandi battaglie sindacali dell'epoca meno Patrizia che giustamente più piccino
Non ho avuto questo piacere questo dispiacere non lo so per me è stata una scuola di formazione politica e di vita ma il vecchio capitalismo a partire da Henry Ford del Novecento che cosa ha scoperto scoperta una cosa banale
Questi operai che riproducono le automobile possono continuare a produrre automobili di lusso punto no bisogna che gliele faccia comprare quelle automobili
Tutte le faccio comprare perché naturalmente farò più soldi io staranno meglio loro meglio che abbiano un salario un pochino più dignitoso
E questo fu come si dice il consumismo la dilatazione e la possibilità di diventare cittadini e consumatori il boom dell'economia si basava anche su questa dilatazione dei consumi che poi ha ebbe anche le sue perversioni certamente ma oggi non è possibile oggi chi è chi si avventura in questa possibilità a parte il fatto che se hai un contratto precario naturalmente non luogo
Accendere un mutuo ma non puoi neanche comprare un'automobile non puoi neanche pagare un affitto se non hai qualcuno alle spalle un genitore un nonno che ti fa la firma di garanzia
E guardate che quando io parlo con le persone anziane che sono giustamente preoccupate della loro pensione che non tiene il passo
Con il costo della vita la loro maggiore preoccupazione per questi figli e per questi nipoti che navigano nella precarietà e che non possono diventare né autonomi né adulti ecco
Questo è il danno che una politica di destra spacciando la precarietà per libertà ha prodotto in questo paese per questo il nostro programma è un programma che indica una strada chiaramente alternativa anche perché la legge trenta guardate
La legge trenta che la Confindustria non applica
Non applica
Ma indica una strada e una filosofia
Molto precisa che secondo me l'errore di fondo dell'impostazione del tema del lavoro che moltiplicando le forme di lavoro precario automaticamente si aumenta l'occupazione questa è una sciocchezza
Perché anche qui vorrei fare una domanda ma quando le ore lavorate nel Paese sono sempre uguali all'anno prima e aumenta l'occupazione
Ma voi sapete come funziona io avevo un lavoro a tempo pieno
Di centosettantatré ore al mese se lo divido con la Franca sono due lavori a metà tempo ma se ci metto anche Patrizio sono tre lavori che insieme fanno sempre centosettantatré ore levare son quelle ma noi siamo tre occupati
Così aumenta l'occupazione son capaci tutti
Se poi come fa la nuova contabilità europea anche i lavori di un giorno diventano un posto di lavoro e se sommiamo a questo la regolarizzazione degli immigrati seicento mila persone che già lavoravano e non risultavano le statistiche
Siamo capaci tutti di presentare tentati che fanno aumentare l'occupazione ma sono dati fasulli perché tutti sanno perfettamente
Che l'occupazione fomentare ad una sola condizione
Che ci sia uno sviluppo in questo Paese
Quando noi parliamo di lavoro non possiamo disgiungere la teoria del lavoro dallo sviluppo di questo Paese se il Paese rimane a crescita zero non aumenta
La competitività non ci sono risorse da distribuire per aumentare il lavoro e per qualificare il lavoro
Quindi la legge trenta proprio dentro disse
Un errore di fondo di impostazione teorica e filosofica moltiplicazione della precarietà peggioramento del parta su questo io vorrei dire una parola che riguarda gli uomini e le donne ma come si fa
A peggiorare una legge che fa venir meno la possibilità per le persone di utilizzare il proprio tempo e spostarla vantaggio solo dell'impresa se l'impresa invade il tuo tempo libero qual è la convenienza di stipulare un contratto part-time
Tutti sanno che se in mezzo tempo lo tieni per te vuol dire che l'altro mezzo tempo lo dedico Allo studio la formazione perché vai a prendere i bambini a scuola perché fai un lavoro di cura perché assisti delle persone malate gli anziani e un tempo organizzato della tua vita
Questo governo è stato capace di spezzare questa conciliazione e di fare in modo che le donne si scoraggia sarò nell'idea di conquistare un uomo la ecco questi sono come si dice i dati accanto alla liberalizzazione degli appalti al fatto che si sono divaricate le regole fra la pubblica amministrazione i privati eccetera eccetera eccetera il fatto che il blocco contenuto nelle finanziarie dell'assunzione nella pubblica amministrazione costringono ovviamente la pubblica amministrazione a moltiplicare le forme di lavoro
Precario e a termine come tutti de sapete
Quindi questo è il punto e allora di fronte a molti che fanno sempre la domanda ma ha cominciato il centro sinistra con la flessibilità il pacchetto Treu
Io rispondo così
Non c'è continuità fra il pacchetto Treu e la legge trenta
Il pacchetto Treu ha introdotto due soli novità che sono il lavoro interinale lo stage come sapete benissimo tutti l'apprendistato c'era dal dopoguerra il contratto a termine agli anni Sessanta il lavoro coordinato continuativo dal settantatré la formazione lavoro dall'ottantacinque
Cosa ha fatto il pacchetto Treu
Il pacchetto Treu ha selezionato poche forme di buona flessibilità le ha coniugate con il credito di imposta per rendere il lavoro stabile aumentandolo occupazione la stabilizzata
Il centrodestra alla precari insalata e nel due mila cinque la diminuita questa è la differenza che noi dobbiamo far valere nel rapporto con le persone che vogliamo conquistare al voto
E allora noi dobbiamo dirlo con chiarezza
Evitiamo questa confusione precarietà non è libertà
Io ricordo cinque anni fa lo stesso centra patrizie del nuovo responsabile la Sinistra giovanile per il lavoro cinque anni fa facevamo fatica a portare i giovani del partito ed altri giovani a discutere di questi problemi
Perché i giornali facevano questo ragionamento ma insomma
Io ho la laurea o il diploma o più studio di mio padre mio padre ha trovato un lavorio lotto però meglio e anzi ci saranno dosi di libertà
Forse avevano creduto questo sogno
E poi abbiamo capito che la libertà non è nient'altro che precarietà e la precarietà non significa libertà
E adesso i giovani continuano cominciano a discutere di questi problemi perché quando la precarietà per le persone quando entrano nel lavoro quando continuano la vita di lavoro diventa una condizione esistenziale questo è un grave problema
Vediamo quello che sta succedendo in Francia adesso i sociologi si sprechi errando scriveranno libri faranno tutte le inchieste del caso ma diciamo una cosa semplice
Quello che succede in Francia da parte di questa generazione non è una rivolta ideologica
è una rivolta circa il proprio futuro circa la propria esistenza materiale un segnale di inquietudine
I nostri figli hanno capito che non staranno meglio dei loro padri e che il futuro comincia ad essere oscuro
E allora se noi vogliamo avere una politica alternativa dobbiamo naturalmente dare senso alla vita intravedere un futuro che abbia anche quelle doti
Di qualità e di giustizia delle quale abbiamo tutti bisogno allora che cosa fare
Ma io credo questo guardate e concludo
Prodi avanzato una proposta che io condivido una scossa
Dei primi giorni di governo mi auguro che andremo al governo per quanto riguarda la ripresa dell'economia
La cosiddetta riduzione del cuneo fiscale di cinque punti di quella differenza fra il salario che si mette in tasca e quello che pagano le imprese io vorrei solo dire a questo proposito due cose
Per me questa misura è utile bisognerà trovare le risorse perché è una misura costosa
Deve essere una misura che va al lavoro e all'impresa non può essere una misura che va solo all'impresa noi dobbiamo fare con questa operazione due
Risultati
L'impresa deve vedere il costo diminuire il lavoro deve vedere la busta paga crescere un po'perché io son convinto che quando un lavoratore guadagna un po'di più lui è contento ma anche contento il suo imprenditore perché è giusto che le persone abbiano una giusta retribuzione la seconda cosa
Si parla di fiscalizzare questione non di cancellare fiscalizzare
E sono d'accordo con quelli che dicono che noi non dobbiamo toccare gli oneri
Relativi al sistema pensionistico ci sono altri oneri impropri possono essere gli assegni famigliari gli assegni di malattia che possono essere come si dice utilmente trattati in questa direzione
Ma il sistema pensionistico nel nuovo equilibrio costruito col sistema contributivo varato negli anni novanta grazie alle riforme concordate nella concertazione è un sistema che va assolutamente preservato e poi bisogna vedere come combiniamo questa misura con la misura del credito d'imposta
Senso che noi dobbiamo avere come si dice una linearità di comportamento per quanto riguarda gli incentivi nei confronti delle imprese e allora cosa proponiamo nel nostro programma intanto
Come ho detto questa volta un programma unitario è il frutto di cinque anni di duro lavoro di confronto quando dico unitario dico una cosa che va da Mastella a Bertinotti
Voi sapete che a me è stato affidato il compito di scrivere il programma sul lavoro io di questo sono molto contento
Nel senso che la fiducia che è stata riposta da parte di tutti i partiti nei miei confronti e anche il frutto di questo lavoro comune che noi abbiamo fatto tutti insieme
E credo che la sintesi alla quale siamo arrivati sia una sintesi vera e profonda quindi rendere stabile il lavoro reintrodurre il credito d'imposta
Cancellare le forme più precari Garzanti della legge trenta noi cancelleremo come atto di governo il lavoro a chiamata lo staff leasing il contratto di inserimento
Misure di precarizzazione che non sono utili né al lavoro né all'impresa
Vogliamo tutelare il lavoro flessibile con misure di protezione si pensi alla maternità la paternità all'infortunio la malattia l'accesso al credito la formazione permanente e introdurre una riforma degli ammortizzatori sociali io credo che la mancata riforma degli ammortizzatori sociali sia tutto sommato anche un limite del precedente governo di centrosinistra la dobbiamo fare
Noi abbiamo un vecchio vestito abbiamo gli ammortizzatori del tempo che fu di trent'anni fa che possono andare bene in parte per la FIAT ma non possono andare bene per un sistema
Di lavoro che vede oggi la metà del lavoro dipendente al di fuori delle protezioni dello Statuto dei diritti dei lavoratori un uovo abito su misura
Nuovi ammortizzatori sociali
Capaci di fotografare esattamente la situazione del nuovo mercato del lavoro e per quanto riguarda le pensioni varato io dico solo questo qui ci sono molte persone che sono in tensione molte persone che lavorano
Io sconsiglierei a questo governo e non l'abbiamo scritto nel programma di lanciare
Nuovi proclami faremo una nuova riforma delle pensioni la gente dice il mio dire un'altra riforma quanto il Riformista e tutti i giorni c'è una riforma c'è sta spaventarsi conta nessuna nuova riformare pensioni facciamo qualche ritocco
Io mi limiterei a quattro cosette che abbiamo scritto nel programma che sono quattro cose pesanti
La prima eliminiamo questo assurdo Scarlino lo scalone del due mila otto voi sapete cosa vuol dire lo spiego quelle che non lo sanno lo stato del due mila otto è una pensata dell'ottimo Ministro Maroni il quale per alleggerire il costo delle pensioni che peraltro è in equilibrio visto che con le riforme degli anni Novanta abbiamo risparmiato duecento mila miliardi delle vecchie lire
E se ce ne sarà bisogno di ritoccare il sistema noi con la concertazione il rapporto col sindacato sistema delle imprese vedremo quello che si deve fare
Ha pensato di introdurre una misura in base alla quale una persona che sta per andare in pensione gli manca magari un giorno trentuno dicembre due mila sette si vede proiettato obbligatoriamente per altri tre anni al lavoro prima di poter andare in pensione queste al suo
Fa sapere perché assunto non solo perché offriremo
Una volta si diceva solo facci sognare reso siete andati un po'oltre mi pare
Diciamo che c'è una componente nuova nella politica di sinistra che penso che farà del bene a tutti bene mi fa piacere
Allora per quanto riguarda le pensioni allora dico questo non solo come misura di equità
Ma lo dico anche perché se c'è una cosa che l'Europa ci è invidiata nel momento ideato nel momento in cui abbiamo riformato le pensioni e questa splendida trovata sul che assieme al sistema contributivo consente alle persone
Giunte tra l'età di cinquantasette sessantacinque anni di scegliere liberamente se andare o non andare in pensione sulla base ovviamente di un ragionamento di un calcolo prima vado meno prendo dopo vado prendo di più
Se tutto è flessibile come ci spiegano questi signori tante che hanno ridotto la flessibilità precarietà a perché mai l'unica cosa che deve essere rigida in questo Paese l'operaio il lavoratore tutto resta inflessibile
Ma rendiamo come si dice tutto è flessibile per quanto riguarda il lavoratore poi quando si tratta di andare in pensione che decidiamo il sistema
Io credo
Che noi dobbiamo riportare anche nel sistema pensionistico quello che c'era in precedenza
Un'uscita flessibile dal lavoro sulla base della libera scelta e i lavoratori c'è un altro problema quello dell'adeguamento delle basse pensioni senza promesse di carattere demagogico
E poi per quanto riguarda i giovani guardate il sistema contributivo ha bisogno di correzioni la prima è questa garantire effettivamente che ci sia la possibilità di totalizzare tutti i contributi pensionistici
Se oggi
I giovani a differenza dei loro padri dovranno cambiare lavoro nel corso della loro vita perché lo sceglieranno sono più formati dei loro genitori o perché saranno costretti perché le aziende chiudono riaprono si dividono si spostano delocalizzano ma un giovanotto che ha un contratto a progetto verso il fondo speciale dell'Insiel diciotto per cento poi fa un contratto a termine verso al fondo normale il trentadue per cento poi non lavora non versa niente
E poi fa l'artigiano pensa ad un nuovo fondo sono tutti soldi distribuiti
Tra fonti diverse in modo diverso dobbiamo rendere omogenea questa situazione e consentire
Che ci sia la vera non quella propagandata al governo totalizzazione di tutti i contributi e quando non si lavora per questi giovani bisogna avere dei contributi figurativi di copertura pensionistica
Perché altrimenti non sappiamo come andrà a finire andrà a finire che i nostri figli
Quelle che entrano a lavoro il primo gennaio del novantasei che adesso hanno dieci anni di contributi sulle spalle fra trent'anni dopo quarant'anni di lavoro avranno pensione che calcolate al valore attuale saranno di quattrocento cinquecento euro al mese
Questo non è sostenibile
Quindi io credo che su questi temi concreti che parlano alle persone alla teste al cuore delle persone noi dobbiamo intervenire così come dobbiamo interviene sul reddito e concludo perché l'ho fatta troppo lunga dicendo solo una cosa io non entro nella materia contrattuale che di pertinenza del sindacato
Dico solo che l'inflazione programmata un criterio che non è più di riferimento per noi nel rinnovo dei contro poi la chiameremo come si deciderà tutti insieme non è un problema nominalistico quale retribuzione debbono essere aggiornate al ritmo dell'inflazione reale e questo primo
La seconda questione guardate la pressione fiscale abbiamo fatto dei conti sulla pressione fiscale io mi sono preso tutti i conti della Ragioneria generale dello Stato le entrate dal due mila uno due mila cinque è molto semplice le entrate entrate quindi la moneta
Da lavoro dipendente da pensioni sono aumentate del quindici per cento
Le entrate degli altri redditi sono diminuite del cinque per cento si è creato un delta del venti per cento fra chi ha un reddito da lavoro e alla pensione e gli altri redditi
Questa è un'ingiustizia sociale che noi dobbiamo assolutamente sanare
Ad esempio con una misura molto semplice questo governo aveva a disposizione sei
Miliardi di euro li ha dati ai percettori più ricchi della scala sociale fa perché e qui c'è la differenza fra destra e sinistra perché non dare questi soldi ad esempio per il tre maggio fiscale da restituire alle famiglie
Perché nel due mila tre
Alle famiglie attraverso il fatto che
Non mi è stato restituito drenaggio fiscale abbiamo perso due mila cinquecento milioni di euro pari allo zero virgola due per cento del PIL allora se uno si somma
I contratti si rinnovano in ritardo da un anno a due anni
Un milione e mezzo di lavoratori pubblici della sanità e degli enti locali che hanno firmato il contratto qui abbiamo i segretari confederali aspettano ancora
Per le competenze i conflitti fra un altro tra ministri di avere i soldi in busta paga giusto un milione e mezzo di dipendente contratti ritardati inflazione programmata messa a livello basso drenaggio fiscale non restituito tassazione che grava sulle pensioni e sulle retribuzioni
Aumento della tassazione sul trattamento di fine rapporto
E alla fine si si stupisce se le persone normali cominciano dire che loro a fine mese non c'è ritorno
è chiaro che non ci si arriva
Perché le politiche che sono state fatte compresa quella
I non osservare
Nessun controllo nel passaggio dalla lira all'euro
Salvo dire colpa del centrosinistra io mi domando ma se non avessimo l'euro noi dove saremo noi saremo come l'Argentina i tempi del bond e quando Berlusconi dice quando Berlusconi dice ma Dio buono qui se ci fossi stato io avremmo fatto un cambio mille cinquecento lire mamma mia ma non avremmo più esportato un chiodo ma lo vogliamo dire non avremo esportato un chiodo con un cambio di quel genere allora uno può essere preso alla sprovvista dice ma forse vi sia una cosa giusta ma poi se esaminiamo i dati ci rendiamo perfettamente conto
Il quale la situazione il comma con esisti di propaganda e di vita clasti ficcata che si tiene propina concludo dicendo questo
Io insisto su un punto guardate
Noi vogliamo riformare profondamente la legge del lavoro lo abbiamo detto
Ma non basta
Se non avremo nel territorio dei centri per l'impiego che siano efficaci che siano un luogo di incontro fra domanda e offerta di lavoro
Un luogo di concertazione territoriale di orientamento di formazione di selezione di tutela di formazione e di reimpiego
Le politiche del lavoro Corno rischio di rimanere appese per anni
Se noi vogliamo
Perseguire il modello dell'alta competitività e dell'alta qualità delle prestazioni sociali dobbiamo andare in questa direzione dobbiamo sicuramente
Ripristinare in questo Paese chiamatela come vi pare concertazione patto fiscale di legislatura dialogo sociale insomma
Un metodo Hong Mei
Di confronto fra governo e parti sociali perché quel bene
Impalpabile che non può essere quantificato che si chiama coesione sociale e un bene che fa la ricchezza del Paese che questo Governo ha distrutto
Il nome di un falso liberismo che aveva solo l'idea
Di correre velocemente lasciando i più deboli al fondo nonne la nostra impostazione
Concludo dicendo queste naturalmente il tema del lavoro il Complesso vorrei ricordare questo che domani il quarto anniversario della morte di Marco Biagi termali
Io su questo argomento vorrei dire
Che noi non ci prestiamo nessuna strumentalizzazione a noi non piace
Questa tendenza di annettere le persone dopo la loro morte a questa a quella idea donne rispettoso noi pensiamo che le persone vadano difesi intanto quando sono in vita
Piuttosto che prenderle dalla propria parte quando
Biagi ha lavorato per vari governi di centrodestra e centrosinistra io credo che il modo giusto per noi per onorarne la memoria
E studiare la sua opera consentire e dissentire dalle sue posizioni dire apertamente quello che condividiamo quello che non condividiamo perché in questo modo andando sui problemi c'è il vero rispetto le persone concludo dicendo questo come vedete io ho cercato di illustrare in modo relativamente rapida e quali sono le nostre idee io sono convinto di questo
Noi abbiamo una proposta forte una proposta che si incardina sullo sviluppo qualitativo di questo Paese sull'innalzamento del livello della tecnologia della specializzazione per competere nella globalizzazione
E dentro questo noi vogliamo che il lavoro l'abbiamo fatto pena il cedente ridiventi protagonista per noi la risorsa umana e risorsa fondamentale dello sviluppo e allora con queste proposte se saremo capaci
Di portarle tra la nostra gente io credo che saremo in grado di battere questo Governo
E allora la vecchia idea io dico sempre
Va di moda Porta a Porta ma il nostro Porta a Porta e un altro non è quel salotto il nostro Porta a Porta e bussare alle porte delle persone convincere anche chi non è convinto portare al voto per noi chi ancora un dubbio
E i dubbi si cancellano con le proposte intelligenti con le idee così come noi abbiamo cercato di fare in questi anni anche imparando ai nostri errori
Allora battiamo questo governo bisogna mandarli a casa non tanto perché noi siamo l'opposizione mandarli a casa per il bene di questo Paese ci hanno portati sull'orlo del baratro
Impediamo lì che ci facciano fare un passo avanti come si diceva una volta quindi al lavoro e alla lotta abbiamo poco tempo ma dobbiamo assolutamente fartela il nove evidenziato
Grazie Cesare Damiano per la relazione completa e per le proposte che consentono adesso di aprire il dibattito e di dare la parola tutti gli ospiti che hanno accettato il nostro invito ad iniziare dei segretari confederali da Renzo Bellini segretario confederale nazionale della CISL e poi la parola Carla Cantone segretaria confederale della CGIL grazie mentre Renzo prende posto io intanto ringrazia i segretari generali regionali di CGIL CISL e UIL del Piemonte Giorgio Rossetto Mario Scotti Vincenzo Scudiere riesce degli presenti con
Grazie
Per l'invito mi scuso per la mancata prezzi partecipazione mio segretario generale
Non non v'è dubbio che per dare una risposta alla quantità e alla qualità dell'occupazione alle condizioni sociali del mondo del lavoro bisogna saper scegliere tra due modelli di società tra due modelli di sviluppo io credo che Cesar ebbene l'abbia sottolineato questo aspetto noi ci troviamo di fronte a una redistribuzione internazionale del lavoro che costringe i singoli Paesi a ridefinire la loro missione pro produttiva a riconfigurare i propri fattori competitivi ci troviamo di fronte ai classico il cosa come e dove produrre
E all'interno di questo ragionamento che devono vivere le scelte politiche
Appunto io credo che noi abbiamo una scelta politica
Che è orientata verso questo modello teorico neoliberista
Che fa dell'equazione dell'iniziativa individuale a libero mercato la propria idea sul quale fondare lo sviluppo che pensa che la competitività
Debba passare attraverso la flessibilità precarietà nel mercato del lavoro che bisogna ridurre le protezioni sociali che bisogna ridurre costantemente il costo del lavoro financo appunto ad eleggere al virtù la precarietà allo sfruttamento io credo che bisogna proprio avere la capacità di sconfiggere questa idea per fare avanzare invece un nuovo modello di società una nuova idea di sviluppo che quello uno sviluppo che sappia coniugare l'economia con la coesione sociale con la democrazia che punta sulla qualità dello sviluppo sulla sua dinamicità
Che sa intervenire sulla produttività dal lavoro e quindi l'innovazione la ricerca la formazione non solo e ci tengo a sottolinearlo questo aspetto ma che sa intervenire soprattutto anche sulla produttività delle risorse naturale la nuova frontiera su quale si misura la competizione a livello globale
Che sa valorizzare la persona umana che punta sul benessere sociale
Credo che provi a puntare a una politica industriale non solo per fattori per settori
Ma anche per soggetti produttivi bisogna superare il nanismo dal nostro sistema produttivo abbiamo sei milioni di impresa una per ogni dieci abitanti è difficile pensare che questo sistema
Produttivo sia competitivo a livello globale soprattutto quando parliamo di ricerca dove sta la possibilità di vestire la ricerca da parte di sistema produttivo così caratterizzato bisogna superare il concetto del piccolo è bello per puntare invece la logica del crescere meglio prima buttare in grandi soggetti produttivi nella valorizzazione dei distretti industriali fare in modo che questo concetto del piccolo però sappia pensare di sviluppare per sviluppare in grande
è anche all'interno di questo disegno
Concordo con gli aspetti che diceva aziende non è vero che non c'è bisogno di flessibilità
C'è anche qui bisogno di flessibilità
Ma è una flessibilità diversa
Sta dentro una valorizzazione la qualità del lavoro
Che incorpora elementi di flessibilità legate all'evoluzione tecnologica alla variabilità dell'organizzazione del lavoro alla variabilità del mercato diventa hanno in buona sostanza se legati ai processi di mobilità di informazioni
Permanente delle opportunità e non delle precarietà ed è questa la flessibilità buona sulla quale noi vogliamo vogliamo lavorare se c'è una sottolineatura che voglio fare alle considerazioni che Cesare faceva
Credo che debba essere questa per fare avanzare questa idea qualitativa dello sviluppo
Che servono appunto politiche economiche industriali e una capacità dello Stato di incentivare questo modello di sviluppo bisogna partire dall'Europa se c'è un aspetto che ho sentito per poco citato nei ragionamenti di Cesare e questo serve più Europa all'interno di questo di questo modelli non si può continuare a pensare che la politica l'economia il sociale a livello europeo siano consequenziali alla rigidi che rigidità monetaria sessi se si resta in questa logica
Automaticamente diventano flessibilità in negativo gli altri elementi del sistema che sono l'occupazione il reddito la protezione sociale
Non a caso anche in Europa sentiamo avanzare appunto questa idea del pensiero unico che si concretizza anche lì nello slogan
Più lavoro e meno salari bisogna anche a livello europeo battersi per un progetto che abbia una caratteristica diversa di quella che viviamo attualmente e poi io credo che l'altro aspetto fondamentale
è proprio quello di rivedere questo rapporto tra Stato e mercato
Bisogna superare questo concetto che tutto ciò che è pubblico e inefficiente inefficace e tutto quello che privato è bello così non è io credo che proprio anche non solo sul piano previdenziale della sanità della scuola ma anche nel sistema produttivo
Ci sono dei settori strategici rispetto al quale il ruolo dello Stato è fondamentale pensare Energia presso all'acqua
Ed infine io credo che per quanto riguarda questi aspetti bisogna anche dare una risposta alle riforma contrattuale
Cesa ha detto è un problema sindacale certamente deve restare all'interno dei nostri ragionamenti
Ma anche qui ci troviamo di fronte al fatto che il quattro per cento del PIL passato da lavoro dipendente ai redditi e all'impresa c'è bisogno di una forte azione contrattuale che agisca per distribuire meglio questi aspetti le ultime considerazioni che voglio fare io credo che per dare una risposta
Alla qualità
Cioè la quantità del lavoro bisogna cercare di intervenire dalla gestione del mercato del lavoro
Bisogna fare in modo che si riducano le quantità di tipologie di rapporto di lavoro bisogna che quelle forme di flessibilità che portano ad aumentarle la produttività e la legittimità
Questo di più deve ritornare al lavoro devono essere pagati di più è giusto la sottolineatura che faceva Cesa su questo aspetto
Bisogna puntare alla formazione continua accompagnare da lavoro a lavoro bisogna capire la soggettività delle persone i giovani le donne la multiculturalità tutte le nuove novità che ci sono all'interno del dal mondo del lavoro bisogna intervenire dell'impresa con una maggiore capacità contrattuale
Bisogna che ridurre le quantità di tipologie di rapporto di lavoro ma bisogna aumentare le forme di flessibilità interno più contrattazione nemmeno legislazione su questo aspetto lo dico anche ai miei colleghi sindacalista
Bisogna lavorare di più sul piano contrattuale molte volte la legislazione interviene perché c'è una carenza del nostro ruolo contrattuale
Tutto questo io credo che si debba svolgere attraverso l'ultima considerazione che faccio uno sviluppo della concertazione della contrattazione e della partecipazione
Io sottolineo il fatto che questi aspetti non solo solo una richiesta di protagonismo del ruolo del sindacato me attraverso l'attivazione di questi aspetti che si dà una risposta all'etica della responsabilità ringrazio
Grazie a Renzo Bellini la parola Carla Cantone segretaria confederale della CGIL
Si prepari Angeletti
E successo
Tedeschi è un marxismo adesso esca ed era quindi nella nient'altro c'è anche netta condanna forse non è una crisi Mema
Taglia leggi
C'era un passista in piedi muore sta siccome Sam Mendes Nuti a qualsiasi costo Piero oppure in barella vuole
Non è che mi ha popolana casi via e sei stata moralità Franco Franco giavanese anch'calabrese Canessa arrivare iniziale
Vai
Questo
Resta va bene allora io credo prestato molta la relazione di di Cesare perché dopo cinque anni difficili e drammatici per il lavoro si apre ora un'opportunità di speranza per il futuro perché alle prossime elezioni devono portare un vento di nuova fiducia insomma lo speriamo tutti proprio per premiare le tante battaglie per il lavoro e per i diritti del lavoro indenne lavoro
Perché è il punto fondamentale il fatto bene sottolinearlo rimane il lavoro e tutto ciò che questo significa ora la centralità del lavoro non è una scelta di lino un punto qualsiasi
è un capo versa del capoverso del programma del dell'unione la centralità dei problemi del Paese perché dal lavoro dalla sua dignità
Dal suo essere diritto sacrosanto che dipendono le condizioni di vita il futuro delle generazioni di chi lavora da tempo
E di quelle più giovani e più precarie ma anche di chi vive giorno dopo giorno nella speranza di guardare al futuro senza tutte quelle angosce
Che sono state ricordate che di oggi
Quindi lavoro sviluppo occupazione hanno però ha bisogno va be'veniva detto che Cesare devo dire che per quanto ci riguarda sono almeno cinque sei anni che battiamo su questo chiodo
C'è bisogno di una robusta politica industriale scelte di scelte strategiche fortemente innovative che riguardano la ricerca sulle nuove tecnologie nuove opportunità formazione continua infrastrutture se vogliamo
Che la vocazione industriale del nostro Paese non sia spazzata via come
Qualcuno anche economista anche di sinistra sostiene prevediamo un come stai e che non hanno capito che purtroppo l'industria fondamentale ma pazienza
Industria vuol dire produrre anche terziario avanzato certe servizi all'impresa e cultura affermazione nei mercati globali
Per queste determinante investire nel lavoro nella produzione anziché spostare come avvenuto nel nostro Paese la ricchezza prodotta verso il profitti e le rendite tutti i dati ormai compreso il bollettino ultimo di Banca d'Italia avete viste le risse ieri dati ci dicono che il declino fatto tragicamente aperti come la CGIL dice dal due mila e uno perché nulla di concreto in questi cinque anni è stato fatto e la disoccupazione la povertà lo ricordava anche Bellini prima le incertezze sono aumentate
Solo il grande senso di responsabilità dimostrato dal sindacato unitariamente tutte e tre insieme nelle tante vertenze poi tanto ci siamo divisi a Walter su un modello ma abbiamo avuto una grande unità
Almeno compierà amiche vedo lì col quale si lavora spesso insieme Bellini no abbiamo avuto una grande unità nelle tante vertenze questo nostro senso di responsabilità ha fatto sì che di volta in volta si potesse mettere a punto
Una almeno una pezza assistenziale allettante ristrutturazioni delocalizzazione chiusure aziendali e perché visir fallimenti
Fallimenti che sono stati tanti e non c'è stata solo la Parmalat e la Cirio tantissime
Il governo e i suoi ministri e non hanno prodotto nulla anzi hanno ostacolato negato anche le intese intercorse con il sindacato confederale a tutti i livelli nel territorio nei settori e a livello nazionale esatta affatto esattamente il contrario il governo ha elargito poche mance a pioggia al sistema dell'impresa le quali hanno alcune incassato ringraziato pur consapevole che ci vuole ben altro come sono costretti giustamente a denunciare anche in queste giornate di vicenza dove io credo sia stata una bella cosa quella che è venuta ieri rispetto alla presenza di Prodi alla serietà con la quale ha presentato il programma poi la totale sciatalgia perché volete fa non ha potuto dire però è stato molto utile andarci essere seria e coerente
Ora sulla ricetta la CGIL ha ben chiaro che il risanamento non può avvenire
Nel riducendo il nuovo il ruolo negoziale diritti e salari poi ragioneremo di nuovo fra di noi sui contratti non vite diamo mica su queste cose no
E e quindi non è West però né tanto meno questo lo voglio dire Piero Lo Sardo saccenza ere né tanto meno con la politica dei due tempi
Il risanamento può e deve avvenire perché purché non si cominci dei soliti noti da chi ha già subito tagli e già menti ingiusti e IMI qui da parte del governo di destra
Abbiamo già dato ora attendiamo solo i risarcimenti dove tutti per queste ci attendiamo
Delle politiche economiche fiscali sul prete sulle tariffe sul welfare su un lavoro certe
A tempo indeterminato e non precaria che siano l'esatto contrario di ciò che ha fatto la copia Berlusconi Tremonti non a caso Epifani
Un altro segretario generale al nostro congresso avanzato la proposta di un nuovo patto fiscale sostenendo che occorre ripristinare nel nome ed è il principio che chi più ha più paga che non vi debbano essere più condoni che va combattuta l'evasione va restituito il drenaggio fiscale e sostenuti anche fiscalmente i redditi da pensione operare una fiscalizzazione contributiva sui salari più bassi
Si tratta quindi di un nuovo patto di cittadinanza una rinnovata base di coesione
Sociale di etica pubblica ora e Cesare apposto bene la questione più apprezzato molto i suoi ragionamenti ma sono questioni di cui si parla spesso si è parlato spesso tra di noi il programma dell'Unione su base su molti di questi ragionamenti
Non dobbiamo deludere chi attende dal nuovo governo politiche contraddistinti appunto delle scelte inequivocabile di equità e di giustizia sociale
In questo senso il tema dalla precarietà da sostituire con un'occupazione basata sul certezza i diritti diventa fondamentale
Quando si parla di precariato di legge trenta di un futuro incerto per tutti i giovani e meno giovani a volte almeno nei mesi passati
Si colgono lampi di in sofferenza fra chi tuoni questi problemi verso chi pone questi problemi
Io penso che solo chi non ha mai avuto un precario in famiglia non si rende conto di come vivono tanti ragazzi e ragazze Beckham senta dei centri commerciali dalle aziende destrutturate dal lavoro esternalizzato nei servizi sociali e assistenziali
Anche nelle pseudo cooperative sociali
Noi tutto questo lo conosciamo
Lo conosciamo dal due mila e uno Cesare ha fatto riferimento a quello che sta avvenendo alla Sorbona Parigi
Credo che non l'abbiamo anticipata con la battaglia sull'articolo diciotto quello che loro stanno facendo contro una legge vergognosa che
Decidete che liberalizza il licenziamento anche senza giusta causa perché a meno di ventisei anni che cos'è
Se non una reiterazione molto maldestra di quello che hanno tentato con l'articolo diciotto non siamo arrivati prima la cosa non è conclude definita non è finita e non andiamo avanti ancora è fatto bene Cesare a parlare
Di lavoro indeterminato che non significa le vecchie ma significa un lavoro certo per il tuo futuro e quindi chiedo che una volta ogni tanto sessantotto per Regina copiato
Dal due mila uno italiano allora a tutto questo giustamente di inequivocabilmente dobbiamo dare risposte rapide ed adeguate
Così come occorre non solo togliere di mezzo la legge trenta Marie progettare il valore della scuola della scuola pubblica cancellando il Progetto dalla Moratti di ritornare a divisioni di classe che abbiamo contatti
La scuola e la formazione sono pilastri fondamentali per il lavoro
Contro lo sfruttamento contro l'utilizzo di rapporti di lavoro precari senza diritti il problemi scuola precarietà e il futuro non sono disgiunti
Così come non è disgiunta la lotta contro la legalità e lavoro nero e l'evasione così come non è disgiunto sacrosanto diritto delle lavoratrici
Ed è lavoratori immigrati che si attendono politiche di sostegno ed inserimento non violenze continue alla loro dignità
Di persone in carne ed ossa
Con un cuore con un cervello non solo due braccia da sfruttare e poi buttare le priorità
Vado verso la fine sto concludendo sono quindi diritti e rispetto dei valori fondanti di un Paese normale normale
Le priorità sono lo sviluppo
Progetti altri per riconquistare competitività e mantenere del nostro Paese fra quelli maggiormente industrializzati si
Recuperando sulla bassa graduatoria del sistema produttivo nel quale il nostro Paese è stato cacciato a causa di errori
Disinteresse e speculazioni che età hanno portato prima alla colonizzazione e poi le ha fatte delocalizzazioni
Per fare queste occorrono idee precise
Come ci veniva ricordato
Anche dalla relazione occorrono programmi che indicano le priorità
Ma soprattutto a queste c'è l'obiettivo primario ovviamente di vincere le elezioni
Perché se la destra rimane i guai saranno seri soprattutto per le persone che noi la sinistra dei DS intendiamo continuare a rappresentare naturalmente
Il ruolo e le responsabilità del partito sono una cosa il ruolo e la responsabilità del sindacato dalle CGIL parlo per la mia organizzazione sono naturalmente un'altra cosa
Di questa autonomia noi ne siamo fieri per queste ho trovato di cattivo gusto quando qualcuno ha tentato di evidenziare una qualche somiglianza fra l'intervento di Prodi al nostro congresso dell'intervento Parma del due mila e uno di Berlusconi
Vergognoso averlo fatto chiunque l'abbia fatto la nostra autonomia indiscutibile e il collateralismo non ci appartiene
E proprio per queste facciamo il tifo
Per chi ai nostri stessi desideri cambiare il governo del Paese nel senso democratico dove lavoro i diritti stanno al primo posto
Dov'è la redistribuzione della ricchezza per ripristinare vita è la condizione concreta per determinare il vero cambiamento da
Vale per le fasce più esposte vale per l'aumento dalle retribuzioni e dalle pensioni certa vale per il progettato un bel fare inclusive solidale
Vale per le donne che hanno subito aggressioni di libertà e di civiltà parlo delle donne elaborata dice dalle pensionate belle ragazze non delle signore
Che conosce Berlusconi se le donne dalla destra avessero un po'di dignità dovrebbero ribellarsi alle scemenze che dice il premier sull'impegno belle donne non ha rispetto neanche per le donne che frequenta il cambiamento vale anche per tutti i valori che sono stati penalizzati e cancellati a partire ovviamente dalla Costituzione
Quindi risanamento morale d'obbligo sul risanamento economico ci misureremo
Ovvio ovviamente ognuno con la propria autonomia giorno dopo giorno ognuno con le proprie responsabilità e la propria indiscussa autonomia di ruolo e di pensiero è del tutto evidente che se vince l'Unione ripristinare regole di concertazione precise dove ognuno con la sua responsabilità si misura discute poi si fanno le cose che si devono fare è importante e determinante se vince la destra
Dovremmo ripetere quanto è già accaduto di nessun dialogo altro che dialogo sociale
Di un governo che ci informa di quello che vuole fare e poi fa esattamente il contrario di quello che il Paese ha bisogno per questo bisogna vincere credo
Che noi abbiamo bisogno di darci tutti da fare perché a Berlusconi dobbiamo davvero mandarlo a casa tra
Grazie grazie Carla Cantone la parola adesso Luigi Angeletti segretario generale della UIL grazie
Bisogna cambiare
Questa
Penso
Gridò sembra è una certa
Parola anzidetti
Cesare ha fatto un quadro
Una fotografia della nostra realtà precisa purtroppo precisa
Un Paese che
Non riesce più a produrre ricchezza
E quindi un Paese che non riesce a produrre neanche fiducia nel futuro
Perché è accaduto per due ragioni
La prima perché si è diffusa una politica e una idea che bastava
Ridurre le tasse
Alle imprese
Ai più ricchi liberarli di un po'di lacci di lacciuoli
Ridurre quella che veniva considerata dall'ideologia della destra il male più profondo del nostro paese cioè la concertazione l'influenza dei sindacati nelle decisioni
Che improvvisamente gli imprenditori di questo Paese avrebbero ripreso ad investire
I ricchi diventati ancora più ricchi avrebbero portato i soldi nelle aziende avrebbero creato ricchezza posti di lavoro il Paese sarebbe avrebbe conosciuto un nuovo boom
E successo esattamente il contrario
I i soldi quelli che li hanno avuti che hanno visto aumentarli invece di investirle nell'impresa di fare investimenti ricerca innovazione nuovi prodotti diventare sul serio più competitivi
Hanno fatto un po'di speculazione
Hanno comprato case
Terreni
Palazzetti li hanno rivenduti hanno visto che ci faceva un sacco di soldi hanno visto che non ci pagavano neanche tante tasse e dando il segnale peggiore cioè che pare fare fare i soldi in questo Paese invece di lavorare
Invece di impegnarsi
Invece di investire di innovare per fare soldi in questo Paese bastava speculare
Questo è stato il messaggio devastante che ha prodotto questi risultati
L'altro e che molto coerente con questo
E che ha rivela non solo una idea un tempo si sarebbe detto di classe ma un'idea stupida
Perché non funziona
Che è questa
Attraverso la l'aumento dei prezzi in maniera speculativa perché non c'era nessuna giustificazione economica
è stato dato un messaggio a quei italiani tanti ma pur sempre una minoranza che potevano che è stato questo
Fate come vi pare
Arricchite di più che potete
E
Ed è stato eseguito sommità di prezzi tariffe le prestazioni professionali l'evasione fiscale
Una gigantesca ripartizione della ricchezza
Come non era mai accaduto nel nostro Paese per quantità e per velocità cioè in poco tempo
Questo non è solo un problema sociale o politico
è aumentata l'ingiustizia son mentale delle distanze tra i ricchi e i poveri
No questo upper noi per i sindacalisti può sembrare il problema principale
Ma per il Paese il problema principale che una politica di questo genere produce povertà
Non vi sembri paradossale
Ma nelle economie industrializzate
Come comunque la nostra nelle colonie di mercato
Se la maggioranza dei cittadini si impoverisce
Si producono degli effetti micidiali perché la maggioranza diminuisce il consumo
Diminuiscono riproduzioni
Si vende ciò che cioè si produce ciò che si vende
E questo ha prodotto la crescita zero in questo Paese
Imprenditori ai quali è stato fatto una serie tutta una serie di promesse non vi preoccupate ci pensiamo noi
In mente dubbi segnava dirgli esattamente il contrario
Bisogna dire cari signori voi dovete darvi da fare dove di investire dovete mettere i soldi nelle fosse aziende dovete innovare perché bisogna essere competitivi
Be i soldi si guadagnano lavorando la ricchezza del Paese nel produrre lavoro
Ed è un buon lavoro
Non fa pensando che ci si possa arricchire non lavorando
Perché questo non succede e non può succedere ed bisognava dare l'altro messaggio la ricchezza aumentar diffondendo la
Non restringendo la paga base questo è ciò che è avvenuto adesso bisogna rovesciare questa politica di centottanta gradi
Esattamente rovesciato
Bisogna spiegare che
Le imprese devono essere favorite se fanno investimenti
Aiutate se innovano si mettono i soldi sulla ricerca lì bisogna ridurre le tasse a coloro che fanno investimenti e aumentarle a coloro che fanno speculazione
Questa è la politica che bisogna fare
Seconda questione
Noi abbiamo un problema di ridistribuzione della ricchezza e di badate ludico anche se io sono un sindacalista e quindi per questo dal punto di vista di parte come più di parte non si può
Bisogna redistribuire la ricchezza perché se no il Paese non può crescere
La domanda interna non cresce il nostro paese non può sperare di arrivare al duo tre per cento di crescita del PIL la ricchezza solo vendendo all'estero
Un po'di più della propria produzione
Non possiamo tornare negli anni Cinquanta e Sessanta è inutile illudersi la nostra ricchezza cresce se le nostre imprese diventano competitive ma se anche il nostro mercato interno cresce
E quindi ci sono sempre di più un milioni di persone
Che hanno la possibilità di far cresce la domanda interna
Questo significa creare buoni posti lavoro fare una politica fiscale in questa direzione bisogna ridurre le tasse sul lavoro e bisogna ridurre le tasse solo ai lavoratori dipendenti almeno per un po'di anni
Poi vedremo
Ma per un po'di anni bisogna mettersi dentro la testa che gli unici a cui bisogna ridare ridurre tasse solo il lavoro dipendente pensionati anche perché gli altri siccome non le pagano le tasse è pure difficile o ridurli a
Questa è la buona politica
Questa è la buona politica e poi cominciare anche una
Non so come se definirla una battaglia un cambiamento di una parte cospicua della nostra cultura economica
Parlo di cultura ancor prima che delle politiche che si devono fare
L'Italia è un grande Paese
E ancora un Paese ricco
Ma ha un grande futuro davanti a sé solo se accetta una elementare verità
La principale per non dire unica risorsa che noi abbiamo è il lavoro in tutte le sue forme dallo scienziato allo stilista all'operaio tessile
All'impiegato pubblico
Questo è il nostro futuro è il loro lavoro la loro capacità di creare e di inventare di fare
La loro qualche la calorosa vacilla di fare dei servizi lavorare per gli altri quando solo degli impiegati pubblici
La loro capacità di produrre delle cose che le persone acquistano che sono disposti a pagarle anche un po'più care di quelle prodotte da un cinese
E non illudersi che l'alt il nostro futuro per esserlo società competitiva dobbiamo esserlo società a basso costo
Perché questo è un tarlo che ha già avvelenato la mente di molti italiani
Che il futuro è una società a basso costo
E alla quando si comincia a pensare con così non si fa e arriva veloce l'idea che anche il lavoro e il futuro del lavoro sia un lavoro a basso costo
La devastante
Uso della flessibilità e della precarietà del nostro Paese lo sapete da che cosa dipende dal fatto che a basso costo
Vi siete mai chiesti per quale cavolo di motivo il lavoro interinale
è meno popolare di altre forme di flessibilità eppure sono flessibili non so neanche loro dipendenti ma lo usano poco e con molta parsimonia perché costa un po'di più
E preferiscono forme per eguali costa di meno ecco ci sono due buone idee dentro il programma del centrosinistra che dobbiamo tenere dentro la testa e per la quale vale la pena anche di far sostenere questa campagna elettorale l'idea di bisogna risanare
E sviluppare il Paese nello stesso tempo che non ci sono prima i sacrifici e poi rilancio
E la buona idea che il lavoro flessibile deve costare di più
Che non si può mettere in competizione
Un lavoro stabile con i più costoso con il lavoro flessibile meno costoso perché le imprese fanno un uso ricambiano la mano d'opera cacciano via le persone a tempo quei contratti a tempo determinato per assumere quelli che costano di meno bisogna rovesciare questa logica due buone idee semplici
Ma che colpiscono il cuore dei nostri problemi scommettere sul lavoro non è un problema dei sindacalisti è un problema di questo Paese grazie
Grazie a Luigi Angeletti attenzione le scale la parola a Pietro Marcenaro io chiederei interviene adesso si può contenere interventi in cinque minuti in modo da dare poi la parola Piero Fassino attorno all'una meno un quarto
Sì credo che con questo convegno anche con questo convegno noi stiamo contribuendo a riportare il confronto politico di questa campagna elettorale sui temi che riguardano le persone il CIPE limite famiglie dopo un tentativo che abbiamo registrato nel corso delle settimane scorse di spostare completamente il tema del confronto politico e spingere verso una radicalizzazione in cui gli aspetti ideologici per esasperazione era l'unica cosa
Balli
Questo è molto importante le cose di cui ho parlato qui cedere Damiano io penso che debbano diventare per noi nei prossimi giorni
Uno dei temi sui quali conduciamo un confronto un colloquio un'informazione con migliaia migliaia e migliaia di cittadini in ogni posto di lavoro Nicola Stilo dico perché a Torino
E voi lo sapete come è meglio di me parlare di questi problemi non è una cosa che riguarda solo il lavoratori
C'è un'opinione pubbliche c'è un mondo della democrazia torinese che ha bisogno e voglia di risentire parlare delle questioni del lavoro come questioni che stanno al centro della politica
Che ne danno senso dignità e moralità e chi fa questa operazione e la fa con le carte in regola può secondo me sposta forze e sposta ricomincia
Seconda cosa che voglio dire e queste troppo Ettore queste della flessibilità ora inter ma io vorrei dire c'è qualche cosa che che viene raccontato del mondo che un mia generazione nostra generazione prosciutto in un modo che non torna
Si racconta del mondo precedente
Del mondo della nostra giovinezza come se fosse stato un mondo di persone che gravano imposte ristagna vano per tutta la vita no questa idea del posto a vita due dati io guardo qua conosco tantissimi di voi naturalmente
Ma la nostra generazione generazione di un mondo di persone sono partite dalla Puglia e dalla Calabria che non smise di fare i contadini sono nati in Svizzera in Germania e poi son venuti a Torino presente un'altra parte ma
Diciamo è stata una generazione di eroi scusate questa espressione che ha fatto la ricchezza di questo Paese e io ogni tanto quando sento questa predica
Fatta da cosiddetti giovani imprenditori che l'unica strada che hanno fatto è quello della stanza da letto della mamma all'ufficio direzionale del padre al piano di sopra trovo che bisognerebbe anche da un punto di vista culturale morali invitarli
A diciamo così una certa realistica più realistica
Valutazione ma detto questo naturalmente noi abbiamo un problema di fronte no che non è un problema facile perché come conciliare le domande di innovazione di cambiamento in trasformazione
Di flessibilità dell'impresa col bisogno di sicurezza delle persone è una grande tempi bisogno di sicurezza un bisogno irrinunciabile semplicemente perché senza sicurezza non c'è libertà senza sicurezza uno non può con libertà vuol dire poter decidere la propria vita vuol dire potere allungare il tempo delle mie decisioni vuol dire potere prendere versione che non riguardano solo domani ma anche fra un mese fra un anno è la condizione per le scelte importanti ricerche importanti richiedono che le persone possono governare del termine proprio niente
Per questo la sicurezza imputate naturalmente noi dobbiamo trovare un punto io e su questo punto noi abbiamo la necessità una necessità politica di costruire favorire i temi di un confronto nuovo fra lavoro impresa c'è una parola che per quanto mi riguarda la parola chiave questa parola si chiama responsabilità
Cioè una cosa è la flessibilità una cosa è la deresponsabilizzazione dell'impresa rispetto al lavoro un'altra cosa una cosa che non può essere accettata e quell'idea del lavoro usa e getta di quell'idea che passi che si possa disimpegnarsi rispetta quella che poi ha parole viene considerata
Una risorsa essenziale per lo sviluppo del Paese
Quindi questo è un grande tema è secondo me su questo punto noi dobbiamo chiedere anche al sistema dell'impresa una diversa coerenza attraverso tanti strumenti e qui sono stati ricordati
L'ultima l'apparato Angeletti
Rapporto fra flessibilità e costo del lavoro e come questa questione viene regolata in modo che in qualche modo diciamo costituisca apra una differenza sostanziale rispetto alla realtà che oggi stiamo vivendo
Il terzo punto un terzo punto anche qui riguarda e finisco una questione che ha molto a che fare naturalmente con le cose più concrete
E col fatto che se noi come è stato esemplarmente anche nella relazione di cedere Damiano non vogliamo fare demagogia
Noi dobbiamo dire sapere subito qual è la difficoltà di affrontare i problemi più importanti
Noi abbiamo bisogno Cesarea insistito su questo punto di una nuova crescita dei redditi pensioni salari stipendi in particolare di quelli più bassi
Al tempo stesso noi abbiamo bisogno di fare che questo avvenga senza danneggiare la capacità di competizione delle imprese
Allora a questo punto è un punto che ci dice politicamente una cosa che noi dobbiamo avere ben chiaro cioè che questo problema non ha soluzioni questo del tentativo di quadrare il cerchio non ha soluzioni se il gioco rimane un gioco a somma zero cioè un gioco nel quale io posso avere qualcosa solo se lo prendo a pezzi
Solo se diciamo c'è una una uno scontro nel quale diciamo così le risorse rimangono sempre quelle e l'unico conflitto e su come cede dividiamo è necessario avviare come si dice giochi a somma positiva cioè meccanismi di cooperazione di collaborazione di coesione
Questo non vuol dire pensare che noi superiamo i conflitti no vuol dire dei disegnare un quadro diverso dentro cui i conflitti di interessi ci saranno e questa è l'altra cosa molto importante noi dobbiamo farlo con serietà
Lo facciamo io dico che lo facciamo bene possiamo abbiamo le condizioni per farlo e dico che qua a Torino oggi questa si fa qua questa conferenza oggi lo facciamo in una situazione positiva qui nelle settimane scorse
Anche con noi un po'tutti sorpresi e qualche volta addirittura commossi
Ci siamo accorti che siamo capaci di fare tante cose di risolvere problemi complessi Torino ha dato un bell'esempio dopo tanto tempo si è risentita una città che ha non solo da chiedere ma da dare al Paese e oggi io sono contento di dire che questo possa avvenire anche diciamo in queste elezioni con delle candidature importanti
Diciamo di persone che non a caso qui hanno un'esperienza molto forte nel mondo del lavoro penso in particolare alla candidatura di Cesare Damiano a quella di Titti Di Salvo che come sapete candidata a Torino alla Camera i deputati dimostra
Che c'è
Partito e uno schieramento che è in grado di far corrispondere anche alle sue analisi valutazioni l'indicazione la scelta delle persone che possono portare avanti queste prove grazie
Grazie qui grazie Pietro Marcenaro
Candidato anche lui alla Camera dei deputati e do la parola Patrizio Mecacci volevo nepotismo prende posto io volevo ricordare che questa Assemblea che abbiamo che stiamo tenendo l'abbiamo organizzata assieme
Alla Sinistra giovanile di cui Patrizio responsabile nazionale per il lavoro con decine e decine di incontri in tutta Italia uno corso
Per l'Italia facendo un viaggio incontrando tantissimi giovani ragazzi e ragazze con i quali abbiamo confrontato le nostre proposte e quindi oggi Patri con Patrizio sono anche in grado di portare la sintesi di un lavoro di elaborazione non solo teorica ma anche verificato sul campo o parola Patrizia
Io
Ringrazio Franca ringrazio voi molte cose le ha già dette molto bene scese nella relazione questo mi permette anche di evitare di di ripeterle
Però pochi giorni fa la Banca d'Italia ci ha detto quello che noi denunciamo da tempo ci ha dato una lettura dello stato dell'economia della società del nostro Paese
Focalizzando la e dandoci il quadro anche di qual è la condizione nella quale oggi la nostra generazione implicata costretta a vivere
Il Paese
Fermo anzi va indietro aumenta il debito pubblico cala l'occupazione tra i quindici e i trent'anni uno su due eh precario
Quest'anno nella sola provincia di Milano lo accennava Cesare prima ben i due terzi dei nuovi assunti hanno un contratto di lavoro che non è a tempo indeterminato mai atipico e nuovo precario
E penali perché in questi contratti di lavoro si guadagna dai sei agli ottocento euro al mese perché in questi contratti di lavoro si sa di rimanere per tre messi in media in media e perché di tre mesi in tre mesi si aspetta si spera sì ipotizza la possibilità di vedessero rinnovato quel contratto la precarietà oggi non è più soltanto giovane
Anche su questo vorrei soffermare Emilia Romagna in Emilia Romagna si rimane nel nello stato di precarietà in media per sei anni e la figura media che è coinvolta nei contratti di lavoro precario don e a dei trentacinque a quarantacinque anni
Il quaranta per cento solo il quaranta per cento delle collaboratrici in questo Paese
Alla soglia dei quarant'anni al messo al mondo un figlio noi dobbiamo ripartire da qui o ricostruiamo delle tutele delle certezze una minima base di sicurezza e di diritti
In questo Paese oppure quando parliamo di ricostruzione del futuro divi di Ripa di ripartire anche a livello di crescita demografica di investimento sul futuro di questo Paese
Noi diciamo soltanto delle dei belli dei beni e hospice scisma non costruiamo i presupposti perché questo possa succedere
Al crescere del titolo di studi in questo paese di mi diminuiscono i redditi percepiti e nelle professioni ad alto contenuto formativo si registra quella che è la la la precarietà più forte e più più vera si sbatte nella nell'incertezza è che spesso si è detto che le nostre generazioni sono più restie a prendere quelli erano stati i lavori tradizionali del loro genitori si è spiegato così anche la necessità dell'uso di manodopera straniera nei lavori cosiddetti tradizionali oggi il cinquantacinque per cento dei laureati e il quarantacinque per cento dei diplomati di questo Paese spera desidera vuole andare a studiare a lavorare all'estero
C'è una distanza siderale tra i sogni le aspirazioni bisogni di intere generazioni le fatine nel percorso di studi e quello che è il modello di sviluppo di società
Nel nostro Paese noi dobbiamo partire da qui anche nei venti giorni negli ultimi venti giorni di campagna elettorale che abbiamo davanti dando la speranza
A
Centinaia di migliaia di ragazzi e di ragazze di questo Paese
Che noi saremo quella voi soprattutto a quella classe dirigente potranno riaprire le speranze investire su questi sogni su queste aspirazioni e sull'emergere dei meriti e delle competenze delle conoscenze
Che con fatica sono state raggiunte nel percorso anche premi di vita delle
Dei giovani italiani
Ci è stato chiesto
In questi anni dal centrodestra di essere flessibili in un Paese che è rigido in tutto recita l'impresa il modello produttivo
Le tecnologie sono un qualcosa di distante e lontano dal nostro modello produttivo
è rigida nelle scelte che ci ha imposto il centrodestra in questi anni si sceglie a tredici anni se si è di serie A e di serie B e non lo si sceglie una a tredici anni lo scelgono altri per noi vista l'età alla quale ci viene imposta la rigidità di questa scelta sono risibili mercati basti pensare al mercato della casa al mercato degli affitti io ho una un bilocale
Roma mille e duecento euro
Spiegato in in una famiglia monoreddito come si fa andare avanti come si fa a costruire con la flessibilità un proprio un proprio progetto di famiglia solo Rivera infrastrutture forse son più precarie rigide ci assomigliano di più basti pensare a quel che è successo negli ultimi giorni ultime settimane
A Milano e troppe volte ancora nel nostro Paese quando si entra in un centro per l'impiego la rigidità la si sente fino a quando ci si mette a sedere e si inizia il colloquio con chi è davanti a noi già le serie sono rigide entrando in un centro per l'impiego
Del sud del Paese
E non c'è stata in questi anni una seria politica rivestimento una seria centralità dei nuovi sistemi di Welfare da parte del centro destra in questi giorni di campagna elettorale
In dieci giorni di campagna elettorale mi sono girato la Toscana sto girando la Toscana ho visto in dieci giorni bene il due mila
Persone che non sanno dall'oggi al domani quale sarà il loro futuro e non soltanto se il loro rapporto è lavoro sarà precario ma si lavora azienda rimarrà resterà invita io credo che anche rispetto a quel che c'è stato detto negli scorsi mesi che noi eravamo i protagonisti
Di una nuova questione morale l'oggetto di un'orchestra e morale quando si va in televisione come ha fatto recentemente il confronto con Prodi il presidente del Consiglio dicendo che tutto va bene
Che l'Italia vola
Che il governo Berlusconi è stato il governo di maggior lavoro e di maggior crescita e che ha dato maggior crescita nostro Paese bene vedo che forse la questione morale esista in questo Paese la questione di chi non sa cosa c'è negli occhi nelle braccia nell'intelligenze nelle vite di quelle persone che in questi anni hanno visto il nostro Paese portato allo sfascio a livello internazionale nella capacità di reggere sulla competitività sulla competitività sulla produttività e sulla tenuta nei mercati internazionale nelle sfide nelle sfide globali questa è forse l'unica questione
Morale deve stampa né elettorali
Noi abbiamo le proposte
Sono contenute nel programma del dell'unione
Le abbiamo condivise costruite in una serie di appuntamenti che Franca ricordava prima forse anche in una fase nella quale anche il partito era più impegnato a fare e ha mettere insieme altro alla costruzione delle liste alla presenza del del nostro partito all'interno della battaglia elettorale
C'è un'organizzazione che la nostra anche la Sinistra giovanile che in questi mesi forse insieme al partito anche avuto un una supplenza talvolta a dispetto
Alla costruzione del dibattimento una nostra proposte politiche programmatiche
Io con orgoglio rivendica il fatto che a Sassari a car nato a da dal nord al sud del Paese siamo riusciti a costruire questo spero che e credo che insieme al dipartimento lavoro e professioni del partito questo lavoro posso continuare nei prossimi mesi noi siamo quelli che parlava con le persone
E che condividono con loro dal primo all'ultimo punto delle proprie idee costruiscono il consenso nel Paese
Abbiamo ancora venti giorni e poi ricominceremo a rimanere aperti e ha dialogare con chi aspettano delle risposte grazie
Grazie infatti grazie Patrizio Mecacci presente ringraziamo suo presenza anziano Migliaccio l'assessore regionale al lavoro della regione Piemonte Donata Canta segretario generale della Camera del lavoro di Torino la parola Titti Di Salvo
Già della segreteria confederale CGIL candidato alla Camera come diceva Pietro Marcenaro poi si prepari da Novaro
Non è naturalmente un modo di dire io sono proprio raccordo con le cose che sono state dette fin qui ed è per questo che mi limiterò cinque osservazioni
La prima lanci Tato tutte le persone che sono intervenute era naturale che così fosse il bollettino della Banca d'Italia
è una fotografia impietosa
Io credo che abbia un valore non soltanto perché Consegna
Una certezza sulla realtà che noi conoscevamo bene
Ma il suo valore
Così ho inteso a mio avviso è così che va anche valorizzato sta nell'affermare non solo l'andamento dell'occupazione e come essa sia peggiorato non solo la precarietà di cui parlava Patrizio di cui hanno parlato tutti
Non solo l'andamento del debito il suo la sua maggiorazione dice una cosa precisa quel bollettino dice che non è colpa della congiuntura internazionale
Ha detto una fonte autorevole ciò che noi abbiamo sempre pensato abbiamo sempre detto
Ma l'ha detto la Banca d'Italia che è la situazione del Paese delle persone che abitano in questo Paese delle donne e degli uomini dei ragazzi e le ragazze e una situazione che deriva da non tanto da una congiuntura internazionale Mata
Una politica che non ha aggredito i nodi strutturali del del sistema produttivo italiano ora non è una cosa da poco di poco conto e non è una cosa di poco conto perché le scelte che il governo Berlusconi ha fatto in questi anni sono state molta con molta precisione tradotte e traduzione di una cultura liberista di un'idea lo diceva Cesena l'inizio di un'idea precisa di una cultura politica che pensa che la crescita di un paese si realizzi attraverso la triade che veniva ricordato nello Stato
Meno diritti meno tasse meno politiche pubbliche ora la Banca d'Italia ha detto col suo Bollettino che il Paese sta male le famiglie pure il debito aumenta i precari anche l'occupazione femminile è scende eccetera eccetera
Non perché c'è stato una congiuntura internazionale ma perché evidentemente ciò che si è messo in pratica non ha non aveva in sé la possibilità di realizzare una situazione diversa
Patrizia diceva diceva anche Carla l'hanno detto l'han detto altre altri interventi e Patrizia in particolare sottolineava come dire la la la precarietà come fatto esistenziale e dice una cosa di cui sono profondamente convinta che incrociato nella mia esperienza della già segretaria confederale poi presentava Franca e cioè che la precarietà
Che esistenziale del sociale non riguarda soltanto più giovani non riguarda soltanto i ragazzi e le ragazze riguarda le persone tutte
Il tasso di denatalità interna parolacce il fatto che l'uno virgola tre per cento che insomma è un da cifrare fredda che invece denuncia denuncia l'egoismo sociale di una società che non riesce più a proporre alle persone alle donne la possibilità di sperare di fare dei figli
Questa è la prima osservazione seconda osservazione
Naturalmente se così è ciò che è capitato in questi anni e la conseguenza automatica di scelte che sono state fatte di politica che sono state fatte
Io voglio sottolineare un punto
Nell'alveo di quella cultura
Se si decide che per far ripartire un circuito economico non bisogna aggredire i nodi strutturali dell'economia
E in Italia vuol dire modello di specializzazione vuol dire dimensione dell'impresa vuol dire ricerca innovazione vuol dire formazione politica scuola ecco se si decide che non è quella la via ma è quella del lavoro ecco allora le scelte di quelle politiche si indirizzano esattamente lì a aggredire depotenziare indebolire smantellare completamente un'intera legislazione sul lavoro ma anche io lo voglio dire la contrattazione collettiva per quello che è stato tentato quello che è stato fatto non è stato semplicemente il una rovesciamento della filosofia che ha governato la registrazione del lavoro sodo dei lavoratori cioè per dato una cosa in più è stato fatto un attacco che non è passato che non è passato al contratto nazionale
Cioè lo strumento attraverso cui si realizza la solidarietà lavoratrici e lavoratori
E alla contrattazione collettiva idea qual è e il lavoro il terreno della competizione è quello che io devo modificare a quello che devo guardare
Ora invece che fare tutte le cose che Cesare ricordava le cose che si potevano fare si è scelta quell'altra strada e la precarietà da questo punto di vista e l'esito di una cultura politica e di un'ideologia e di una ideologia lo diceva Pietro ricorda Pietro prima e di una ideologia profondissima che c'è stata siamo propinata come scelta di politica il luogo della politica industriale l'ideologia della precarietà il luogo delle politiche della politica industriale
Terza considerazione
Anche questa volta rapinata
Se così è se è vero come ci siamo sempre detti come abbiamo detto che le persone che abitano in questo paese questo Paese sono più povere che il Paese più diviso
Il nostro governo perché ci sarà nostro governo perché dopodiché APT sarà il governo dell'Unione
Il nostro Governo non avrà sconti avrà tanti problemi da affrontare e non avrà sconti anzi avrà tant'debito forte con cui misurarsi non avrà sconti insisto
E avrà domande aspettative fortissime da tutte quelle persone da tutti quei pezzi di società e tutti quelli che oggi con la Banca d'Italia ammettono che forse c'era un problema nel manico
Io penso che pur sapendo questo e ne lo sappiamo esattamente come dice il programma dell'Unione qui e come qui ricordata anche Carla prima ma era nelle cose dice non è possibile pensare che si possa praticare una politica dei due tempi lo dico sapendo che nel programma dell'Unione c'è scritto eccependo non lo dico per per dire una cosa che non è ma perché è importante che tutte le persone che sono qui lo ripropongono in quel Porta a Porta che non è quell'alto Porta a Porta ma è nostro Porta a porta alle persone perché quello che quelle persone stanno aspettando che gli venga detto
Non ci sarà la politica dei due tempi non è vero che siamo tutti uguali non è vero
Quando il nostro governo governerà avrà e dovrà avere come prima responsabilità di una nuova etica della responsabilità
Certamente francamente mi si dice finora etica e responsabilità attenzione soluzione
E soluzione riproponendo io dico al contrario esattamente la centralità del lavoro per quegli atti il Governo che del centrodestra pesatura centralità del lavoro all'incontrario contro la proposta di negativa per noi dovrà essere esattamente rovesciata una nuova centralità del lavoro in positivo
Dignità del lavoro come pezza fondamentale per ricostruire l'etica pubblica dignità del lavoro per ricostruire un nuovo modello di sviluppo io penso queste vuol dire le cose che ci siamo dette
Detti e dette e quindi il fisco e quindi la rivalutazione delle pensioni e quindi dire che c'è una questione salariale che va risolta
E quindi stabilità del rapporto di lavoro e quindi lavoro più kermesse sibila ancorché non precario deve costare di più e deve esserci una ragione per cui lo si fa una ragione per cui lo si fa
Ultima considerazione guardando sempre franca che con occhio attento mi ricorda
L'ultimissima considerazione appunto perché insomma le cose sono quelle che molti hanno detto non ha bisogno di ripetere
La legge elettorale che chi l'ha scritta dice essere una porcata
E quindi insomma lo sa bene chi l'ha scritta è una un'autentica porcata invita alla de responsabilità Pietro parlava prima di responsabilità e libertà stabilita questa legge invita la de responsabilità
Spiega che la partecipazione del persone non conta niente
Ciò che io penso e ciò che quindi dico in questa sede impegnativa e che siccome noi dobbiamo sicuramente cambiarla ma per intanto non assecondarla per intanto che c'è le persone che corre o comunque per quanto mi riguarda che già segretaria confederale oggi sulla candidata alla Camera scelgo di dire che ho due fedeltà diciamo così non due legittimità e due legittimazioni che desidero avvenire e che ripropongono la responsabilità con rapporto con gli elettori sicuramente quella del territorio e del College della City il luogo in cui sono sono Webern però eletta e quella del lavoro e la dignità del lavoro diventa l'altro elemento temi e luoghi sono un modo per non assecondare quella legge che dobbiamo cambiare ma solo l'impegno che ci prendiamo
Grazie Titti Di Salvo adesso la parola a Marcello da Novaro che responsabile economico della Federazione dei DS di Genova io chiederei a tutti di stare nei cinque minuti per riuscire a organizzate nell'organizzazione dei nostri lavori
Ci prova
Beh
Il rapporto sull'economia della Banca d'Italia non ammette equivoci
Rispetto allo stato di salute del Paese
Crescita zero
Debito pubblico
Un controllato
Un deficit oltre il quattro per cento insomma
Forte frammentazione del mondo il lavoro e precarizzazione
Sono un quadro desolante
Nonostante questo la mia città Genova
Ci sono segnali
Che
Ci consegnano un
Non ineluttabile insomma destino ecco di pessimismo
Anzi ci sono motivi per ritenere che
Sì posso aprire
Una nuova stagione per la grande industria la nostra città
La fase Caravà segnato
Un progressivo ridimensionamento sembra essersi arrestata e ci sono i primi timidi ma significativi segnali
Che Marcon una controtendenza
Questa inversione di rotta io credo concorrono anche gli aspetti strutturali legate alla grande industria
Cioè quegli aspetti
Che ne fanno ancora luogo all'interno del quale esprimere alti contenuti tecnologici novazione i processi
Oltre che importanti competenze manageriali
Ma credo anche che ci sia una rinnovata quanto antica consapevolezza importanza la cultura industriale si è affermato
La cultura industriale non più come uno antico retaggio del passato ma come ancora un nuovo motore di sviluppo per il futuro
Tutto questo ovviamente senza facili entusiasmi
Perché la colonia ligure non è brillante
Perché
Ci sono ancora dei ritardi nella realizzazione di importanti opere infrastrutturali
E perché forse non siamo riusciti ancora a cogliere appieno tutte le opportunità Offerte dalla nostra posizione come base logistica su nostra collocazione geografica e ci fa un porto importante del Mediterraneo soprattutto diciamo così per i traffici che vengono dal Far East
E poi non dimentichiamo la difficoltà in cui versano le piccole e medie imprese
Tuttavia
Il novero degli esempi che si possono ricordare rappresenta qualcosa di più di un auspicio
Dopo anni di controversa è stato siglato un importante accordo con il gruppo Riva per la chiusura delle lavorazioni a caldo dell'ex sono di
E un potenziamento di nuovi impianti a freddo
Tecnologicamente avanzati
Che danno una prospettiva di sviluppo alla l'industria dell'acciaio la nostra città ma anche del nostro Paese voluto ad alto valore aggiunto ma soprattutto garantendo livello occupazionale con un piano di pieno reintegro
Di tutti i lavoratori che c'erano e future nuove assunzioni
Ma anche trovando un punto di equilibrio più avanzato rapporto tra l'ambiente la qualità della vita dei cittadini gli abitanti di Cornigliano
E poi le acquisizioni di Marconi
Da parte di ieri sono
Le nuove commesse per Fincantieri
La situazione di Piaggio Aero industrie bisogna REM dovremo seguire con molta attenzione sono a tante altre realtà industriali importanti sono io penso che
Una nuova industrializzazione Possa contare su gamba forse ancora mal ferma
Sulle quali scommettere ma per darle forza serve un cameo con un capitale umano motivato e formato servono competenze e capacità professionali
Che è difficile promuovere al di fuori di garanzie tutele diritti adeguate retribuzione
Processo di precarizzazione campo cui abbiamo assistito negli ultimi anni rappresentano un solo un danno per la coesione sociale
Pregiudicando la possibilità parte sono delle nuove generazioni potersi costruire un futuro cosa già di per sé motivo sufficiente per contrastarlo con forza
Ma rappresenta anche uno dei fattori che determina la minore competitività dell'impresa
Solo all'interno di un quadro normativo nazionale diverso che garantisca maggiore stabilità maggiore formazione
Potremo avere un mondo lavoro più pronto raccogliere la sfida dell'innovazione nei processi produttivi del mio Fazio
Il prodotto
è vero che il nostro peso ma intatta ritardo penalizzando la ricerca ma è anche vero che le piccole e medie aziende operano con lo standard innovazione bene al di sotto di quelli che dicevo di cui potrebbero beneficiare
Allora serve più ricerca
Ma serve anche quel lavoratore che applica il frutto della ricerca
E che sia di stimolo per il trasferimento tecnologico all'impresa soprattutto le piccole e le medie
Ecco io credo che questo ossa rappresentare un perno fondamentale intorno al quale far ruotare le ragioni della futura concertazione tra impresa e sindacati
Centrodestra fratto un tragico errore di analisi intorno le caratteristiche dello sviluppo economico di un grande Paese
Avanzato come il nostro cioè in assenza della svalutazione competitiva della lira ha pensato di introdurre la svalutazione competitiva del lavoro
Se al posto della lira debole il lavoro devono
Io credo ci aspetto lavoro nostro portante ne nei prossimi anni se avremo responsabilità di governo l'abbiamo iniziato a lavorare da da tempo
Un passaggio importante questa campagna elettorale è stato con i quaranta presidi durante le aziende abbiamo organizzato ieri nella provincia di Genova dalla risposta che abbiamo avuto dei giovani dall'attenzione dice hanno rivolto
Io credo
Che
Di poter dire che abbiamo siamo stati capaci insomma di prospettare per loro forse un futuro migliore grazie
Grazie a Marcello la parola a Chiara Valentini della Sinistra giovanile di Campobasso si prepari Ferrari Mauro
Minuti
Buongiorno a tutti sono qui oggi a rappresentare l'associazione Anna Lindh associazione genere generazione per il rinnovamento della politica
Che proprio in questi giorni sta organizzando in tutta Italia diverse iniziative e manifestazioni perché c'è molto fermento tra le giovani donne
Un recente sondaggio di asse Bugini dice che cinquantanove per cento delle giovani al primo voto voterà per il centrosinistra
Questo vuol dire compagni che le giovani donne rappresentano una delle maggiori forze per il cambiamento di questo Paese
In particolare sono qui oggi rappresentanza delle donne del Sud e sono una di quelle tante energie che il Sud costringe ad emigrare per inefficienza del mercato del lavoro
Vive e lavora a Bologna da ormai diversi anni mi piacerebbe tornare nel Sud ma non posso perché sono una di quelle tante risorse che sudano e capaci di accogliere quando si parla di lavoro in generale nel sud in particolare bisogna distinguere tra due ordini di problemi
Da una parte c'era disoccupazione ormai purtroppo piaga storica del Mezzogiorno una disoccupazione altissima che colpisce soprattutto le giovani donne
Vi porto l'esempio della mia regione il Molise dove la percentuale di donne disoccupate è arrivata al venti per cento questa e di un questo compagni di una gravità estrema
Dall'altra parte invece c'è la nuova piaga dell'occupazione precaria ed è proprio su questo che mi vorrei concentrare la legge trenta del due mila e tre ha introdotto delle forme di lavoro flessibile che hanno portato ad un aumento sconsiderato del lavoro temporaneo
Impedendo molti giovani soprattutto alle giovani donne di avere delle certezze per il loro futuro i contatto di lavori contratti di lavoro flessibili non sono di per sé negativi potenzialmente potrebbero rappresentare un valore aggiunto per il mercato del lavoro
Ma è l'utilizzo che ne viene fatto che assolutamente contestabile perché la flessibilità può scadere molto facilmente nella precarietà quando non è regolamentata se la flessibilità si protrae a lungo nel tempo e non è più una scelta ma un obbligo allora e precarietà
E la responsabilità di tutto ciò ed attribuire a questo governo che non ha fatto nulla per regolamentare il lavoro atipico in mobilitando così l'economia del nostro Paese
Bisogna che tutti i lavoratori abbiano dei diritti garantiti a prescindere dal tipo di contratto che viene fatto loro
Tutto ciò ha portato una forte inefficienza del mercato del lavoro chi paga questa inefficienza pagano i giovani il settanta per cento dei giovani tra i venticinque ventinove anni vive ancora con i genitori
Questo compagnie grave vuol dire che i giovani non riescono a rendersi economicamente autonomi dalle proprie famiglie
Non riusciamo più a fare progetti di vita in questa poca di precarietà perché anche il nostro sogno più piccolo dura più di un nostro contratto di lavoro
E poi compagni pagano le donne perché pure essendo più istruite dei propri colleghi maschi trovano lavoro con più fatica lo partono più facilmente soprattutto se decidono di fare dei figli
Il tasso di fertilità in Italia il più basso d'Europa questo non vuol dire che le donne italiane non desiderano più fare i figli questa il prezzo inciviltà che paga la nostra società
Una società che ancora costringe le sue donne a scegliere tra lavoro e maternità qui non si tratta più solo il declino economico queste un declino culturale sì ancora nei posti di lavoro ci viene chiesto se abbiamo intenzione di fare dei figli
E se il nostro presidente del Consiglio davanti a sedici milioni di italiani dice che le donne sono spose e madri questo compagno in declino culturale
Quindi abbiamo bisogno di un'azione politica molto forte con due priorità assolute la creazione di un nuovo welfare che sia all'altezza di questa nostra generazione e attuare una notevole de precarizzazione del lavoro il Sud ha bisogno di sviluppo sviluppo vuol dire occupazione e politiche sociali che tutelino e nuove fasce della popolazione considerate a rischio e oggi queste fasce sono rappresentati dei giovani in particolar modo dalle giovani donne
Bisogna che a noi giovani donne vengano garantite le condizioni per essere parte attiva della società
Siamo donne giovani che lavorano producono arricchiscono il Paese con le loro competenze e allo stesso tempo vogliamo poter decidere di diventare madri senza che questo richieda più coraggio di quanto fosse richiesto alle donne della generazione che ci ha preceduto
L'autodeterminazione della donna oggi passa dal principio incontestabile che vogliamo essere nelle condizioni di fare un lavoro gratificante e allo stesso tempo di poter crescere i nostri figli nel modo migliore possibile
Non vogliamo e non possiamo rinunciare ad una delle due cose perché la nostra società se davvero una società avanzata deve essere in grado di garantissero entrambi
E non è accettabile che Casini parli a noi di famiglia perché non posso non posso pensare ad una famiglia semi ma anche il bene più prezioso che la mia realizzazione personale e lavorativa noi non vogliamo mila Euro per fare i figli vogliamo lavorare
Ed è tutto questo e qui concludo
Da per tutto questo che dobbiamo lavorare duro affinché possiamo il nove e dieci aprile sostituire questo governo che ci ha tolto la fiducia nel futuro e che ha dimostrato fin dall'inizio di non aver alcun rispetto per le donne per i loro talenti
Quello che chiediamo al figura futuro governo di centrosinistra è di fare due cose
E per questo chiediamo anche l'impegno del nostro partito aprire il Paese a giovani in primis attraverso la dei precarizzazione del lavoro e aprire il Paese alle donne permettendoci di fare carriera allo stesso tempo di fare dei figli
Perché solo se si investirà sui giovani sulle donne domani sarà davvero un altro giorno
Grazie chiara
Sulla parola Mauro Ferrario operaio FIAT della Mirafiori il candidato alla Camera dei deputati mentre Mauro prende il posto intanto ringrazio Aldo Moretti presidente nazionale dell'Inter di essere presenti i nostri lavori
Finalmente un operaio oserei dire
Ma nel due mila uno
Berlusconi ci disse anche a noi operai se mi votate vi renderò più felicissimo si rendono più ricchi mi rendono una vita migliore farò dell'Italia
Como cosa ho fatto per me per le mie aziende per la mia famiglia
La realtà è sotto gli occhi di tutti
E di moda presentare le buste in questi tempi io ne ho portate due
Sono le mie buste paghe
Di un operaio FIAT di terzo livello
Con tre figli minori a carico
Nel gennaio del due mila uno
La mia busta paga all'inizio dell'era berlusconiana era di mille centoquattro euro
Dopo cinque anni
E due contratti di lavoro e due riforme fiscali
La mia busta paga a parità di ore lavorate e di mille centoquarantanove euro
In cinque anni la busta paga di un operaio di terzo livello con tre figli a carico e aumentate di quarantacinque euro
Io penso che in queste cifre
Si possa fare tutta la nostra campagna elettorale queste cifre sono il sintomo della sconfitta di questo governo
Purtroppo
Molti lavoratori hanno creduto a queste promesse
Molti lavoratori sono delusi ancora adesso
E lo dimostra il voto purtroppo negativo
Di migliaia di lavoratori metalmeccanici in particolare nelle grandi fabbriche della FIAT che hanno votato in massa contro il contratto nazionale appena firmato
Questi lavoratori certamente non vanno condannati vanno capiti
A questi lavoratori bisogna spiegare che il contratto nazionale da solo non può essere in grado in questo momento di risolvere i loro problemi
Le aziende metalmeccaniche sono quelle che maggiormente competono
Nella competizione internazionale
La produttività italiana e quella che è l'unico paese in Europa in cui la produttività e addirittura negativa
E pensare come è stato presentato da alcuni chicco soltanto col contratto nazionale si possono risolvere
Questi gravissimi problemi
Legati al reddito insufficiente dei lavoratori è una pura illusione
è chiaro che la politica deve fare la sua parte
Nel nostro programma ci sono delle proposte interessanti
Sono state qui dei qui illustrate
Mi riferisco in particolare alla questione dei famosi cinque punti di riduzione del costo del lavoro
Non dobbiamo deludere ancora una volta i lavoratori gli operai perché molti lavoratori molti operai nelle precedenti elezioni hanno votato Berlusconi ancora molti di più non sono andati a votare
Perché erano sfiduciati e delusi delle precedenti esperienze di governo noi non dobbiamo deluderli ancora
Quando diciamo che vogliamo ridurre il costo del lavoro del cinque per cento
La quota da riservare ai lavoratori non deve essere simbolica deve essere una quota consistente e questa riduzione del costo del lavoro va fatta in maniera selettiva nei confronti di quelle aziende che innovano che investono che hanno un futuro e che assumono in maniera stabile non possiamo pensare di dare questa riduzione del costo del lavoro e alle assicurazioni alle banche
Alle alle impresa di pubblica utilità le uniche azienda impresa che hanno fatto utili in questi anni
Se ci deve essere questa riduzione come è giusto che ci sia del costo di lavoro deve essere indirizzate in modo significativo al lavoro e non solo all'impresa e soprattutto a quell'impresa e come dicevo prima che siano innovative che abbiano un futuro e che assumono in maniera stabile
Così come serve una politica sulla famiglia perché anche in quel modo si interviene sul reddito delle persone
Io come dicevo prima ho tre figli a carico
Le tabelle degli assegni familiari e sono una cosa ridicola in Italia
Se l'una famiglia lavorano in due con un reddito normale con due figli a carico
Importo dell'assegno familiare è di venticinque euro al mese
Due figli a carico venticinque euro al mese solo perché si lavori in due e in due significa avere un reddito di trentacinque trentasei mila euro lordi all'anno
E danno venticinque euro al mese ecco io non dico che noi dobbiamo arrivare ai livelli della Francia
Ma dobbiamo fare una riforma del sistema degli assegni familiari non soltanto nominalistica cambiando i nomi
Ma dobbiamo intervenire in maniera consistente per alzare queste cifre queste cifre sono ferme da anni sono ferme da anni
Ora noi dobbiamo mentre diciamo queste cose dobbiamo avere anche in mente che poi dobbiamo realizzare e dobbiamo trovare le risorse per farlo perché siano deluderemo ancora una volta chi ci darà il voto e chi ci ha dato anche il voto in passato
è chiaro che per fare queste cose servono risorse importanti è necessario che il Paese riprenda a crescere a produrre ricchezza perché se non si produce ricchezza non c'è nulla da distribuire
Io lavoro in FIAT la FIAT faticosamente sta cercando di uscire dalla crisi che precipitati in questi anni
E sta cominciando a produrre ricchezza
Lo sta facendo con risorse su due in particolare ma rimangono ancora grandi problemi lo dimostra il fatto che abbiamo centinaia e migliaia di lavoratori ancora in cassa integrazione
E grazie un accordo sindacale di questi giorni ci sarà probabilmente una sorta di rotazione malgoverno rispetto a questo problema solo fatto campagna elettorale è chiaro che è una soluzione per molti lavoratori ultracinquantenni che sono nella condizione nella quale non hanno più il lavoro e non hanno neanche requisiti per andare in pensione è che noi prospettiamo a questi lavoratori l'abolizione delle gradone il ritorno al sistema di flessibilità e di volontarietà prevista dalla dalla riforma Dini ma dobbiamo farlo non dobbiamo solo promette glielo perché io in posso immaginare le sirene che si leveranno a mantenere questa riforma perché comunque la riforma che permette di risparmiare noi diciamo queste cose a questi lavoratori dobbiamo mantenere queste queste indicazioni
La FIAT e lo dicevo non è uscita
Dalla crisi le per le difficoltà permangono lo dimostrano la presenza di lavoratori in cassa integrazione e il fatto che dovranno essere fatte ancora scelte importanti per il futuro
Non è detto che la proprietà decida di cedere vendere la divisione auto
Oppure un'altra alternativa è quella del suo rilancio è chiaro che noi dovremmo essere per un suo rilancio per il mantenimento in Italia in questo settore che io giudico strategico
Ormai nel settore ma manifatturiero in Italia tot tolto appunto le banche le assicurazioni le grandi imprese di pubblica utilità non c'è più nulla io penso che il settore auto e finisco sia un settore strategico dobbiamo dirlo con forza
è vero si parla molto nel programma di nuove tecnologie di nanotecnologie dietologia e comunicazioni eccetera eccetera eccetera
Dobbiamo ribadire che il settore auto è strategico perché dà lavoro a centinaia di migliaia di persone perché è un pezzo importante del prodotto interno lordo il Paese
Perché la stragrande maggioranza della ricerca privata in Italia la fa la FIAT è un settore tradizionale è vero ma è anche un Trezzo rinnova attivo che ha delle ripercussioni positive su tutti agli altri settori
Per l'interno vi dovrebbe essere un settore strategico a cui indirizzare risorse aiuti non a pioggia controllati finalizzati e soprattutto che mantengono l'auto in Italia questo è il nostro obiettivo
Politiche e l'ho finito veramente che aiutano l'industria ce ne sono stati un esempio quatto Rino l'accordo fatto con gli enti locali Mauro per la salvaguardia di Mirafiori ne è un esempio fondamentale io dico seguiamo quell'esempio
Anche a livello nazionale le risorse qui erano limitate ma dei buoni risultati li ha dati li daranno in futuro salvaguardare il tradizionale non vuol dire lasciarlo di per sé a allo stato in cui si trova dobbiamo fare delle politiche in grado di guardare al futuro ma salvaguardando anche il passato grazie
Grazie ma ora
C'ha raggiunto era salutiamo Mercedes Bresso presidente della Giunta regionale il Piemonte grazie Mercedes
La parola
Adesso a Riccardo fa solo della sinistra giovanile di Asti dopo Riccardo parlerà prenderà la parola per l'ultimo intervento Laura Marcucci la Sinistra giovanile di Trieste poi la parola al nostro segretario Piero Fassino
Ringrazio chi mi ha preceduto sulle analisi fatte sull'importanza fondamentale di aprire ragionamenti seri sulle riforme connessa alla qualità dello sviluppo alla modernizzazione del Paese alla legge sul lavoro
Ma tra queste riforme uno importante analisi banche riservata l'ordinamento delle professioni troppo spesso si è sentito parlare di questo tema e nulla d'oggi ancora scaturita da tanta dei molti oggi è ricerca
Si tratta di riforme fondamentali la cui importanza è sottolineata da istituzioni e autorità di vigilanza associazioni economiche sociali e da tutte quelle nuove professioni che fino ad oggi sono escluse da ogni principio di riconoscimento da parte dello Stato
In questo quadro la Sinistra giovanile piemontese nazionale quale organizzazione giovanile di un partito
Che tra breve diverrà forza di governo ma anche come fresca espressioni distanze tipiche giovanili riflette su quali quali possano essere le riforme per noi più adeguate
Da portare in specifico al problema dell'accesso la professione dei neolaureati in giurisprudenza
Vedete parlare di questo mondo è parlare di un mondo simile a quelle migliaia di ragazzi che fanno pratica qualsiasi tipo e di settori di professione un mondo composto da migliaia di giovani chi vive per anni della loro vita post diploma o post università
In una situazione anche loro i precari tali incertezze ristrettezze economiche
Una situazione che noi onoriamo essere intollerabili ma che si inserisce perfettamente nella visione dell'attuale governo di centrodestra
In cui un giovane deve fare della precarietà lavorativa alla normalità della propria esistenza e non l'eccezione o la strada più breve possibile verso la stabilità
Per questo ci propendiamo i giovani che vivono la precarietà della pratica con riforme radicali che partano proprio dall'università
Non è concepibile un sistema universitario
In un sistema universitario che i giovani aspiranti avvocati magistrati o notai conclude un ciclo universitario senza mai essere venuti a contatto con un atto giudizio Mario senza esserne mai entrati in un tribunale senza aver mai effettivamente compreso cosa voglia dire esercitare una professione per la quale dedicano anni di studio
Siamo convinti che occorre un'effettiva attuazione della riforma Berlinguer con lauree di primo livello di che forniscono preparazione nell'ambito del diritto e lauree di secondo livello con preparazione specifica specialistica
E consta esistere eccitazioni finalizzata alle redazioni di atti giuridici alla soluzione di problematiche giuridiche
Non è tollerabile che giovani laureati che entra a far pratica studi legali e li permangono per anni non vengono retribuiti per l'attività alle ore svolte
Chiediamo che venga applicato veramente l'articolo ventisei del Codice forense deontologico che obbliga Hill avvocato a retribuire doping per indennizzare in proporzione all'apporto professionale ricevuto il praticante
Chiediamo provvedimenti conti gli avvocati che non rispettano tale dettato ecco cos'è la vita di un praticanti quasi sette settore otto nove ore di lavoro senza compenso e se vi è compenso mediamente di quattrocento euro al mese usati per qualsiasi mansione costrette a vivere nella precarietà per anni non è questo il modo di formare un giovane e consentire adesso oltre di Hatra pende una professione di realizzarsi come persona dandogli la possibilità di costruirsi una famiglia coltiva le passioni crescere come giovani che si affaccia al mondo del lavoro
Senza un compenso monetario non ci sarà mai per i giovani praticanti alcune soglie di casa famiglia mutui P in futuro per avviare in hindi intenso un futuro come liberi professionisti come si può arrivare a ventotto e trenta anni senza avere mai versato alcun contributo previdenziale
Perché in mancanza di un reddito non è possibile riscattare gli anni universitari
Ne aprirsi assicurazioni private
E come è possibile poi concepire un esame di Stato come quello attuale viviamo nella realtà in cui la correzione degli scritti e totalmente vincolata la soggettività degli stimatori
Non si spiega come mai in una corte d'appello l'ottanta cioè per cento dei candidati vengono ammessi all'orale e in un alterità trenta per cento
Non è possibile giungere a un esame che il solo un metodo per passare e per essere iscritte all'albo perché e per chi arriva l'esame può aver maturato nel corso degli anni anche dei crediti dovuti a corsi di specializzazione e master conseguiti durante l'iter di apprendimento
Non possiamo condividere un sistema che nega categoricamente meriti
A giovani che vogliono specializzarsi in ambiti particolari spendendo anche denaro per master o corsi di approfonditi approfondimento
Molto ci sarebbe ancora da dire in questo su questo campo e su tutti i campi che riguardano la pratica in generale molte sono le prove Amati che oggi o da o Axpo aperti un aspetto Affordable The trascurato io a soprattutto a chi non è del mestiere
Come organizzazione giovanile di un partito che il nove il dieci aprile di varrà forza di governo
Diamo la nostra piena disponibilità a ragionare ancora su queste tematiche e a sederci ai quei tavoli di dibattito e di studi discussione con professionalità e competenza
Vogliamo un futuro di certezze un futuro nuovo vogliamo poter essere un partito giovanile capace di aiutare i giovani a realizzare le loro aspirazioni anche in ambiti dove spesso non il merito ma altre circostanze sembrano essere gli elementi che permettono di farsi strada grazie al buon lavoro
Grazie a Riccardo la parola ultimo intervento a Laura Marcucci della Sinistra giovanile di Trieste con la parola Piero Fassino
Buongiorno a tutti
è un'emozione spero di di essere brava è un'emozione parlare prima del segretario
Che io ringrazio è ammirevole il compagno Piera è uno dei motivi principali per cui io mi sono iscritta ai Democratici di sinistra
Vendo da una federazione
All'estremo nord est di frontiera vengono a Trieste vengo da soli Venezia Julian e sono qui per portare una testimonianza il più possibile
Aperta depositi e rappresentativa della realtà delle giovani donne del nord est la nostra regione Friuli Venezia Giulia un territorio multiculturale attraversata da momenti storici fondamentali
E stato per molto tempo un luogo dove le donne erano considerate molto molto meglio che nel resto del Paese avevamo
La
L'influenza positiva dei paesi di centro Oropa Trieste affonda le sue desse origine in quello che fu l'Impero austro-ungarico
Mia bisnonna
Prima del Novecento parlava tre lingue e ha avuto il diritto di arrivare fino a quelli che potremmo considerare nostre medie superiori mia nonna ha studiato sotto il fascismo ingegneria era una delle tre donne uniche tre donne alla facoltà di ingegneria di Trieste
E dopo ha lavorato nell'ufficio tecnico di uno degli principali di quello che era uno dei principali sbocchi portuali del Mediterraneo
Posso quindi capire il motivo per cui lei così Addolorata nel guardare il futuro che mi prospetti mi si prospetta taxi perfettamente che si prospetta alle giovani donne di oggi
Forse il il punto più dolente di questa situazione non è fatto che dobbiamo lottare
Leggere scosse Gina se ne hanno notato molto e io di questo gli sono grata il fatto che noi dobbiamo lottare esattamente per le stesse cose non dobbiamo lottare per aver diritti in più come sarebbe giusta in modo tale da conservare quelli
Che le scorse generazioni hanno già acquisito
Tremenda la situazione soprattutto nel Nord-Est perché m'e ampio il divario fra quello che erano le nostre aspettative dei quali caro rispettati né di mia madre che è scesa in piazza negli anni settanta lei è scesa in piazza perché io vivessi come donna in un mondo migliore perché residuo porto unità perché non dovessi confrontarmi con i colleghi maschi
In in modo impari doveva valere già spesso lo stesso grado di giudizio
E invece no invece non è più così non ci ritroviamo di nuovo con un governo che parla come diceva da Chiara dimagrire di e di donne bene non parla mai di lavoratrici non parla mai di donne conta lenti che vogliono costruirsi una famiglia ma la famiglia in cui venga considerato anche il furore come donne all'e sterno come lavoratrici come imprenditrici come persone che vogliono avere un ruolo nella società
Ecco è questo che ci spetta ed è questo che chiediamo dal nostro governo ed è questo che chiediamo dal prossimo governo di centro sinistra
La crisi economica che questo paese auto che ha investito il Nord Est improvvisamente in un nord est che era abituato a crescere che era famoso per il Paris imprenditori per la sua faccia infarcita di impresa c'è investiti improvvisamente senza trovarci corrette di sicurezza questo ha portato le persone i cittadini
A non avere più fiducia nel futuro ad avere paura
Per fortuna il Friuli-Venezia Giulia ha reagito a questa paura e leggendo le nomine a quattro ivi Riccardo come governatore ha scelto un Governo di centro sinistra
Dopo che da sempre davamo storicamente governati da dal centrodestra nella nostra regione ha scelto un altro modo di intendere l'Italia bene il nostro futuro è riniziato dagli è iniziato con una nuova legge sulla corda e buon lavoro e sottolineo buon lavoro che considera le donne una risorsa che non considera che l'unico modo per introdurre le donne nel mondo del lavoro si è quello di precarizzato del secolo di considerarle di meno di pagarli di meno
Che parla di conciliazione tra le adoro tra tempi di lavoro e tempi di cura ecco quindi non sto future ricominciato da Dini ma non possiamo essere soli dobbiamo lavorare tutti quanti perché il nove e dieci aprile tutto il Paese ricominci
Tutto il paese ricominci a pensare al futuro ringrazio buon voto a tutte
Grazie Laura adesso la parola Piero Fassino segretario dei Democratici di sinistra
Va bene io ringrazio Cesare Damiano Franca Donaggio le compagne e compagni che oggi
Hanno accolto l'invito a questa Assemblea nazionale
Dedicata al tema
Del lavoro in particolare dedicata al grande tema
Della lavorò
Nel tempo della flessibilità e come ci dicono i dati in realtà molto spesso nel tempo della precarietà
Io guardando i giornali ieri oggi
Dicevo prima Cesa
Mi hanno da stamattina un commento spontaneo tra me e me ho detto il tempo è galantuomo
Perché ho detto il tempo è galantuomo perché stamattina i principali ieri principali commentatori
Ci sono tutti applicati a scrivere editoriali articoli e commenti che ci spiegano come è necessario ritrovare un equilibrio tra flessibilità e diritti
Io dico e galantuomo perché sono anni che noi ci battiamo per questo è fino a poco tempo fa a chi sosteneva la necessità di individuare questo equilibrio immediatamente era catalogato come uno che era nostalgico delle vecchie rigidità e non capiva il tempo nuovo non il tempo nuovo lo capiamo ma i dati mi pare si dicono in modo chiaro
Che il tempo nuovo va gestito va governato
Che nessun processo sociale e meno che meno quei processi sociali così fondamentali per la vita di una società come il lavoro la sua quantità la sua qualità e la sua distribuzione possono essere affidate a dinamiche che non siano governate e gestiti questo il punto
I dati della Banca d'Italia sono significativi ormai li conosciamo tutti
Ne richiamo li richiamo però per due aspetti primo
Per la prima volta nella storia della repubblica
Non è agli ultimi anni per la prima volta nella storia della repubblica
Negli ultimi dodici mesi il numero dei contratti a tempo determinato è superiore al numero dei contratti di lavoro a tempo indeterminato cioè per la prima volta nella storia delle pubblicazioni un rovesciamento nella composizione qualitativa
Del mercato del lavoro Italia
E il fatto che questo sia successo in questi undici ultimi dodici mesi fa anche giustizia di un tema del dibattito che ha percorso anche il dibattito nostro
E che è spesso stato usato dei nostri avversari come un argomento contro di noi si va be'ma la flessibilità l'aveva l'avete introdotto a voi con le leggi Treu i dati di Banca d'Italia dimostrano la differenza tra Treu e Maroni
Lo dimostrano in modo inoppugnabile
Perché con i provvedimenti assunti nego dal governo di centrosinistra Governo Prodi e i governi successivi i provvedimenti tre sulla flessibilità
Noi avevamo una flessibilità che affidata una concertazione tra le parti nella sua gestione la sua applicazione non ha prodotto
Quella devastazione del mercato del lavoro
E in particolare quel rovesciamento tra contratti a tempo indeterminato i contratti a tempo determinato che invece si è prodotto negli ultimi dodici mesi cioè da quando sono in vigore le leggi Maroni a dimostrazione che c'è una differenza qualitativa
Tra i provvedimenti che erano state assunte e quelli che a sud dal centrosinistra e quelle che assunto centrodestra
E quindi il tema che questi dati si consegnano evidente
Tutti sappiamo benissimo
Che viviamo in un tempo nel quale
Non è più sufficiente trovare un posto di lavoro a venti ventidue o venticinque anni o anche a trenta
Per essere sicuri che quel posto di lavoro lì sia il tuo per tutta la vita questo lo abbiamo capito ormai a Torino prima che altrove perché a Torino prima che altrove abbiam dovuto fare i conti coi processi di ristrutturazione che sono intervenuti dall'ottanta in poi e che hanno cambiato la composizione del ciclo produttivo il rapporto tra folk tra uso della forza lavoro e ciclo e quindi la articolazione del mercato del lavoro
Quindi sappiamo tutti che dobbiamo vidi che viviamo in una società flessibile di cui
Un mercato del lavoro flessibile una delle manifestazioni
Ma
Proprio i dati di Banca d'Italia si dicono che lavoro flessibile se non è gestito e non è soprattutto corredate del mercato del lavoro flessibile di strumenti che accompagnino il lavoratore nel suo percorso flessibile il rischio di una di declinare facilmente in una condizione di precarietà e molto gravi
Quei dati dicono questo
E quindi il tema che da anni noi ci sforziamo di
Mettere al centro di una politica del lavoro attaccati da destra
Come dire come nostalgici di rigidità ed a sinistra come invece come dire
Corridori
Con e concessi vivi non capaci sufficientemente di tutelare i diritti perché anche di quelle che questo va detto il tema che non ci stanchiamo di porre e che questi dati dicono è il tema che sta di fronte
E uno dei temi principali che sta di fronte a chi dovrà governare il Paese nei prossimi anni esattamente invece il rapporto che si stabilisce tra flessibilità i diritti tra flessibilità e tutele tra forme flessibili del lavoro e condizione
Del lavoratore a partire dal fatto che
Noi riteniamo irrinunciabile
Che un lavoratore quale che sia il tipo di lavoro che fa
Dove lo faccia con che il contratto lo fa in che forma è regolato deve essere un lavoratore che ha diritti e tutele per cui quel lavoro sia un fatto di certezza della sua vita questo è il problema Vettel te
E mi pare che
Proprio il dibattito che si è aperta in questi giorni a partire a quei dati confermi la giustezza non solo della nostra impostazione ma anche
La giustezza dell'ampio corpo di proposte che noi in questi anni siamo venuti elaborando su questo tema è che stamattina venivano richiamate nell'azione di Cesar e che sono stati ripresi ripresi da altri
Da altri compagni e compagne
è evidente
Che se vogliamo avere un mercato del lavoro che non sia precario
Flessibile ma non precario se intanto la necessità di corredare questo mercato del lavoro di ammortizzatori sociali che siano tutori e garanti prima di tutto del reddito di ogni lavorato
E quindi come essi riforma le indennità disoccupazione indennità di mobilità come si introducono forme di salario minimo garantito per coprire tempi di non lavoro temporaneo tra due tetra tra tempi di lavoro e via di questo passo qui
C'è un problema di ammortizzatori sociali a tutela sostegno del reddito
C'è la necessità di mettere in campo una politica dalla formazione funzionale a un mercato del lavoro flessibile
Perché l'esperienza proprio nostra torinese di tante altre realtà italiani che cosa si dice in questi anni che quando la fabbrica si ristruttura emette in in in in mobilità o in cassa integrazione lavoratori eccedenti quelli che tu non ricordo chi più sono quelli che hanno il livello di formazione più basso il livello di professionalità più basso
Evidente
E quindi se vuoi avere la possibilità di gestire meglio un mercato del lavoro flessibile non farlo diventare precari del livello di formazione che tu mette a disposizione di ogni lavoratore perché possano avendo un bagaglio formativo più alto essere in grado di come dire sceglierò comunque poter avere più opportunità di lavoro è una delle condizioni
Terzo
Se la necessità di considerare le forme flessibili non come forme permanenti
E quindi benissimo
Qui sì qui si pongono due almeno due grandi questioni primo una verifica di tutte le forme flessibili per capire qual è la effettiva finalità di quella forma flessibile
No qualcosa che dice
è chiaro che se un lavoro festivo una con contratto flessibile diventa soltanto il modo per pagare uno a tempo indeterminato meno
Come in un rito tele minori diritti questo è una cosa che non va bene lavoro flessibile RFI finalizzato a delle motivazioni a dei criteri
E secondo io credo che sia giusto porsi l'obiettivo e degli strumenti che solleciti nel sistema produttivo a stabilizzare un lavoratore flessibile
Per cui per esempio incentivi fiscali alle imprese che nell'arco di che ne so tre anni no
Stabilizzano tempo indeterminato chi è entrato con un contratto lavoro a tempo determinato e via di questo passo cioè come si costruiscono le condizioni perché la flessibilità sia motivata e la flessibilità possa stabilizzarsi
Così ancora è chiaro che noi riteniamo che debbano essere garantiti tutti i diritti le tutele
Che sono fondamentale per ogni lavoratore che come dire appartengono se mi permettete non al diritto del lavoro ma al diritto di cittadinanza
I diritti che derivano da una donna in condizione di maternità non sono diritti che derivano dal fatto che lavoratrice ma dal fatto che la donna e quindi ha un diritto di cittadinanza e quel diritto di cittadinanza va garantito
A ogni donna che lavora quale che sia il tipo di lavoro che fa la forma di contratto come pagata
E mentre oggi non è così
I diritti di rappresentanza sindacale
Tutta la materia previdenziale
Uno dei più grandi problemi uno dei più grandi diciamo terreni di precarizzazione del lavoro oggi è il fatto che tutti coloro che hanno un lavoro non a tempo indeterminato stanno nel mercato del lavoro con posizioni contributive molto basse come sappiamo
Quando uno a venti venticinque anche trent'anni alla pensione non si pensa perché uno pensa di essere immortale poi però la pensione arriva
E pensa arriva e quando si arriva e ti accorgerai che non ce l'hai perché con l'attuale livello di contribuzione
Quando
Con l'attuale livello di contribuzione non serve ha una pensione civile e dignitosa quindi come vedete
E altre cose che diciamo sono la nostra piattaforma cioè ivi compreso riprendere la proposta che noi riprenderemo
Al governo su cui abbiamo lavorato in questi anni nella prima fase della legislatura e cioè
Di un nuovo Statuto delle dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che ampli e integri lo Statuto dei lavoratori che è stato pensato concepito e scritto in un altro mercato del lavoro e non copre tutta una serie di
Collezioni lavora più quindi
Noi
Abbiamo bisogno di costruire le condizioni perché la flessibilità sia come dice spesso Cesare una buona flessibilità come
Dico io spesso una flessibilità non precario una flessibilità che corrisponda obiettivamente a un'esigenza diciamo del mercato del lavoro di essere più flessibili in rapporto al fatto che si è fatto più flessibile
La struttura produttiva qui siamo a Torino c'è un esempio classico che io faccio sempre mi scuso se qualche compagno l'ha già sentito mille novecentosettantatré
La FIAT produceva un milione settecento mila vetture all'anno e ne aveva centotrenta mila sul piazzale come polmone attore
Con centotrenta mila auto sui piazzali tu cosa facevi Ticosa determinava quell'ampio stoccaggio determinava il fatto che tu contrattato il calendario annuo di lavoro saperi fin dall'inizio quale Valtur la quantità di turnover quando si facevano le ferie se era perché
Perché era un rapporto tra struttura produttiva e mercato di lunga predeterminazione ed essendo di lunga predeterminazione questo ti consentiva di governare in termini di
Medio per di di medio periodo medio periodo per per per diciamo la struttura produttiva anche tutti i fattori di utilizzo dalla mano d'opera dalla forza lavoro
Oggi
La FIAT sta sta con massimo cinque sei mila macchine sui piazzali non centotrenta mila
Lavora in presa diretta col mercato qualsiasi oscillazione di prodotto determina una varianza nella struttura produttiva che determina un diverso utilizzo che la forza lavoro dall'assunzione di straordinarie la cassa integrazione e
E questo è diciamo
Stiamo dentro una società che è sempre più caratterizzata da come dire
Dal organizzare ogni aspetto della vita e non solo della produzione nel tempo reale e nella capacità di intervenire sul Tempo reale
Ed è evidente che questo determina appunto il fatto che noi viviamo in una società flessibile altra parte in tasca se abbiamo tutti il simbolo della società flessibilità un telefonino
Telefonino che cos'erano se non lo strumento che rende flessibile la comunicazione nel tempo e nello spazio c'era per fare un esempio se ne potrebbero fare tante altre cioè viviamo in una società che flessibili
No che è dinamica che mobile e quindi dentro una società che dinamica mobile flessibile anche il lavoro deve fare i conti con questa nuova forma di organizzazione del della produzione della società del tempo ma questa la questione noi poniamo ho detto tu questo per sottolineare come noi non siamo gente che non vede le cose non vede cambiamenti e si rifiuta di vedere che il mondo sta cambiando ma dentro questo mondo che sta cambiando noi non rinunciamo a a ribadire e a battersi per affermare diritti che sono fondamentali in qualsiasi società in qualsiasi modo e che sono quei diritti che segnano la qualità della vita di una persona
Dal punto di vista del reddito che la certezza del lavoro delle condizioni di vita della sua famiglia dal rapporto che a quei figli eccetera eccetera qui penso che questa sia la questione ieri Prodi
Mi pare un molta chiarezza lo ha posto e una platea più difficile di questa naturalmente per su quel tema
Ma dicendo le stesse cose che ho detto qui anche al a conferma del fatto che noi siamo gente che non ha un linguaggio per ogni Assemblea noi abbiamo una linea e quando abbiamo una linea la proponiamo e vogliamo appunto affrontare i temi del del mercato del lavoro di oggi in funzione appunto di questo obiettivo l'obiettivo che
Di
Costruire e realizzare un mercato del lavoro che sia capace di corrispondere sia l'esigenza di dinamicità di flessibilità che il sistema produttivo a sia all'irrinunciabile
Esigenza di garantire tutele diritti rappresentanza a ogni lavorato
Naturalmente noi questo tipo di impianto
Lo collochiamo dentro una proposta di politica economica
E da questo punto di vista sia i dati dell'Istat di qualche giorno fa sia i dati di Bankitalia di questi giorni
Anche lì confermano
I giudizi allarmati che noi tenevamo
Come dire
Sottolineando da parecchio tempo
I state Boy e Banca d'Italia cosa ci dicono ci dicono che
La l'economia che il la crescita si è via via spenta
Dal due mila e sei
Dal due mila uno al due mila sei il tasso di crescita in Italia è stato bassissimo appunto a più alta è stata zero sette per zero otto per cento e in cinque anni dallo zero otto per cento si è via via spento fino a zero nel due mila cinque
Crescita zero
è una condizione anomala per un'economia di un Paese industriale
Siamo e insito nel modello di accumulazione e di produzione che
Diciamo anno su anno un paese cresca se non cresce essendo dalla sua crisi naturalmente
E non ci siamo abituati a vivere in una società che anno su anno cresceva poi una nota c'è un po'di meno un anno politico ma anno su anno l'Italia è sempre stato un Paese che avuto una dinamica positiva della crescita economica per ritrovare crescita zero bisogna andare ventisette anni indietro
Penso agli anni Settanta
Metà degli anni Settanta quindi
Da questo punto di vista è chiaro che
è un fatto particolarmente diciamo grave inquietante
Tra l'altro tanto più grave perché non è vero come spesso dice
Tremonti che noi siamo a crescita zero ma in realtà è l'Europa che non cresce quindi mal comune mezzo gaudio perché non è così
è vero che l'Europa cresce meno della Cina dell'India degli Stati Uniti ma nell'Europa poi ci sono differenza di crescita significativi
La Germania cresce la Francia cresce la Spagna cresce più di altri la Gran Bretagna cresce in molti altri Paesi crescono l'Italia non cresce quindi c'è una differenza significati
Anche di qualità non è solo di crescita globale dentro la crescita del tono la mancata crescita nostra la che se gli altri sono dei fattori di qualità significativi ve ne dico uno perché conta per l'Italia
Le esportazioni facciamo sempre stati un grandissimo paese esportatore in questi anni non le esportazioni le abbiamo viste ridursi abbiamo perso quote di mercato internazionale la Germania le liste cresce
Insomma e qualitativamente diverso il che spiega perché la Germania crescano i no quindi quindi cioè crescita zero
Crescita zero ha determinato deficit e indebitamento perché crescita zero vuol dire una cosa molto semplice che tutt'tutto di Ciampi nipote interno lordo che cosa la ricchezza che il lavoro di tutti gli italiani insieme in un anno realizza
Se il prodotto interno lordo è a crescita zero cioè non cresce vuol dire che noi non abbiamo nel due mila cinque prodotto una ricchezza sufficiente a tenere in piedi neanche l'Italia che c'è
Cioè i suoi investimenti sui servizi sociali i suoi pubblici sulla pubblica amministrazione eccetera no
è chiaro che se tu non accumula ricchezza neanche per tenere in piedi quello che c'è cosa fai per tenerlo in piedi ti indebiti
E quindi il deficit è cresciuto
Siamo deficit vero siamo oltre il cinque per cento di deficit sul cinque punti di prodotto interno lordo di deficit
E siamo ha un indebitamento che è tornato a crescere di tre punti e mezzo in una dopo che si era faticosamente lavorato a ridurre
Non solo
Ma abbiamo una condizione
Di stagnazione produttiva che si traduce appunto in crescita zero indebitamento e crescita del deficit che si trasforma sempre di più anche in crisi sociale
Compare la FIAT ha detto qual è il suo ospite i dati dell'Istat ci dicono che l'ottanta per cento dei lavoratori dipendenti
Dall'insegnante al dipendente pubblico l'operaio tessile o della figlia
E parlo dell'ottanta per cento dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato cioè stabilizzati contrattualmente contrattualizzati
A Stein un salario stipendio un salario mensile individuale che sta tra il mille e mille quattrocento
Questo l'ottanta per cento
Se voi mettete insieme questo dato con un altro dato
Il quarantotto per cento delle famiglie italiane è costituito da uno solo che lavora
Mal contato vuol dire che il quarantotto per cento delle famiglie italiane vive con mille mille quattrocento più o meno
Il che ci mette di fronte a una condizione di redditi bassi
Che ha anche che non è solo un fatto di giustizia sociale a cui noi siamo come dire sensibili ma è anche un fatto economico
Perché con quei livelli di redditi non c'è possibilità di far crescere i consumi c'è poco da fare
Cosa voi consuma consumi giusto quello che ti serve per vivere con mille euro
Dove scritte quali consumi particolari degli dei
Ad devi accedere e allora
Quindi quella mancata crescita sta determinando anche una crisi sociale molto
E tutto questo ci mette di fronte a un Paese fermo un Paese stagnante
Allora è evidente che noi tra tre settimane
E per questo ci stiamo battendo e queste tratte in settimana rivolgendosi agli italiani
Vogliamo governa questo Paese chiediamo un voto un voto per governare
E quindi il problema è come affrontiamo questa situazione
Anche perché se non l'affrontiamo ragionamento l'abbiamo fatto da cui sono partito da cui siamo che è stato al centro di questa della nostra Assemblea e cioè
La certezza e la stabilità del lavoro è difficile da riuscire a perseguire realizzare perché il lavoro non è una variabile che vive distinta e da sola
E quanto lavoro c'è di quale lavoro c'è eccome tutelato eccetera e strettamente correlato al tipo di sviluppo economico e di crescita che in un Paese che in un Paese si realizzi
E allora noi dobbiamo sapere Krizia la priorità delle priorità la priorità delle priorità e rimettere in moto l'economia ferma
Io dico priorità delle priorità perché badate noi siamo stati tutti abituati a vivere in economia che appunto anno dopo anno cresceva sempre
Per cui
Che crescesse poco molto cresceva e quindi il grosso della discussione qual era come distribuire la ricchezza che la crescita produce
Noi qui siamo se mi permettete di una situazione più critica perché siamo un passo indietro non è che il Paese cresce e la discussione tra tra centrodestra e centrosinistra come utilizzare meglio la ricchezza che la crescita produce perché siccome non stiamo crescendo non stiamo producendo la ricchezza necessarie c'è da rimettere in moto la crescita per redistribuire la se no
No non si riesce
Quindi il punto di una politica economica che sia capace di riattivare un'economia ferma è la priorità delle priorità funzionale essenziale anche per affrontare i temi del lavoro che stiamo affrontando qui e per dare al lavoro quelle certezze quelle tutele quei diritti che
Giustamente noi vogliamo
Allora come si rimette in moto la crescita
è evidente che bisogna affrontare molti fronti quindi adesso non la voglio fare lunga ma ce ne sono alcuni che sono evidenti il primo
è quello di un grande cucù una politica industriale
E fiscale
Che sia capace di sostenere un processo di specializzazione tecnologica dell'impresa l'esempio che ho fatto di Germania Italia sulle esportazioni è chiaro
Perché le nostre esportazioni si abbassano e quelle tedesche crescono perché la Germania a un apparato produttivo che assestato su un livello tecnologico medio-alto
Tendenzialmente alto mentre noi siamo assestati su un livello tecnologico medio e qualche volta medio-basso
E il livello tecnologico delle nostre produzioni a più facilmente esposto alla concorrenza dei nuovi grandi produttori dalla Cina all'India al Brasile al Sudafrica l'Egitto ma anche le Filippine la Thailandia Vietnam perché sono produzioni più facilmente de localizzabili più facilmente imitabile più facilmente producibili in questi Paesi
E quindi se tu vuoi siccome non è possibile competere sui Paesi sul fronte del costo del lavoro
Perché a nessuno per Alitalia non possiamo pensare di dargli lo stipendio di un operaio filippino è evidente che lì hai perso
E se l'unico modo per reggere e quello che tu alzi la qualità delle produzioni cioè appunto
Per stare all'esempio ti assesti come la Germania su produzioni che tendenzialmente sono sempre di maggiore valore più specializzate più sofisticate più diciamo tecnologicamente ricche perché più tutti metti lei più puoi ridurre il gap competitivo che dal costo nell'economia globale
Tra Cannelle tradizionale per
Senta meno la ragione
Cioè vince chi sta davanti non gli sta dietro
Vince chi è all'avanguardia chi corre
Chi è inseguito nonché in seguito evidente e continua globale è così e quindi se un Paese vuole mantenere la sua forza produttiva la sua capacità competitiva e non conoscere appunto una crisi deve e vuole essere quindi
Correre davanti deve continuamente innovare la sua produzione i suoi prodotti sui processi produttivi in ragione tale che siano sempre di agguati
E quindi questa è la prima grande questione la questione di come si sostiene un processo di specializzazione tecnologica
Per esempio una delle proposte che sta nel programma dell'Unione e che corrisponde a una re a una richiesta che è stata
Avanzata anche ieri a vicenza cosa nell'assemblea di Confindustria e cioè
Detassare il cinquanta per cento delle spese che l'impresa sostengono per investimenti ricerca innovazione va esattamente nella direzione di usare la leva fiscale per incentivare favorire gli investimenti in ricerche novazione che servono a specializzare i prodotti
E se ne possono far tante altre proposte si quindi prima grande questione la crescita si rimette in moto se noi facciamo diamo favoriamo una politica di investimenti che rilanci qualità produttiva e specializzazione
La crescita si rimette in movimento anche se intervieni
Nel breve periodo a accrescere competitività in termini di riduzione del costo del lavoro la proposta sul cuneo fiscale va in questa direzione
La riduzione del prelievo contributivo su imprese e lavoratori al doppio affetto di ridurre il costo del lavoro per l'impresa e di dare una busta paga un po'più pesante lavorato
La la crescita la rimette in movimento mosse mette in campo un processo di Investimenti
Infrastrutturali che consentono all'Italia di stare dentro le opportunità le occasioni che
La l'economia mondiale
Troppo
Noi insistiamo molto su questa questione dei porti
E badate non è una questione che attiene alle città di mare attira il sistema del Paese io l'altra gelata settimane rovo Menia dove il mare non c'è come noto perché tutt'al più vicino al lago diciamo appunto
E i compagni di Omegna poi dopo parlando mi hanno chiesto una riunione
Compagni che se ne occupano della direzione
Su che cosa succede al porto di Genova dice cosa c'entra e centra Omegna sull'asse del Sempione
Cosa succede al porto di Genova Asti investe tutto l'asse di comunicazione verso il nord Europa e quindi Omegna lontano dal mare ma interessato cosa succede al porto di Genova ovviamente alla perché noi insistiamo sui porti
Perché nell'economia globale enormemente aumentato aumenterà sempre di più non solo la mobilità delle persone ma anche la mobilità di merci tecnologie
Il cuore dell'economia globale oggi è l'Asia Cina India e quant'altro
Come si va dall'Europa la e come si va dalla acqua attraverso il Mediterraneo
E il Mediterraneo la nuova via della seta delle relazioni tra l'Asi nel mondo in particolare tra l'Asia e l'Europa
E
Lì mi nel Mediterraneo c'è un paese che è una naturale stazione logistica una piattaforma logistica ogni l'Italia può essere anche era presentata come un molo nel nel Mediterraneo di cui ogni città portuale una banchina
Se tu fai un grande investimento sulla portualità per far diventare d'Italia la porta d'ingresso di tutto ciò che da lontano arriva in Europa
Fai una operazione gigantesca che tra l'altro proprio con l'esempio di Omegna che Rio
Appena fatto non riguarda solo la portualità perché poi quando tu investì sui porti ad investire allora sugli assi ferroviaria viario di collegamento sui centri intermodali di stoccaggio delle merci sull'attività di trattamento delle merci
Questo può essere un volano di sviluppo enorme in termini di applicazioni tecnologiche di che di investimenti di creazione di lavoro
Ancora
Noi abbiamo veniamo dall'esperienza dell'Olimpiade
Beh ma le speranze Olimpia di che cosa ti dice
Ti dice che se un Paese Torino ne ha dato una manifestazione a una manifestazione splendida inefficienza qualità e capacità
Se un Paese è in grado di valorizzare il suo territorio il suo patrimonio storico culturale e civile a una leva di sviluppo e
L'altro giorno c'era sempre per stare alla Cina sui preso le prime pagine tutti i quotidiani un articolo che dice che nei prossimi cinque anni si calcola che cinquanta milioni di cittadini cinesi verranno in vacanza in Europa
Perché la Cina con lo sviluppo che ha comincia ad avere fasce
Di Paul cittadini che hanno un reddito per cui vanno in vacanza in giro per il mondo come vanno tutti e sette a fare
Quell'articolo diceva che siccome gran parte di questi cinquanta milioni si arriva con viaggi organizzati per ora l'unica meta in questi viaggi organizzati che è prevista è un rapido passaggio di qualche ora a Venezia
Dopodiché adesso lo dico brutalmente nostro problema dei prossimi cinque anni visti cinquanta milioni ma non solo Venezia diciamo fa di fare qualche cosa di più in Italia
No
Che anziché quattro ore ci stanno tre giorni e a Tor però pensi non come dire di avere una grande politica che mette insieme la valorizzazione di tutto ciò che l'Italia offre con una struttura turistica adeguata e fai dei questo un altro volano di sviluppo quindi elette la crescita significa mettere in campo tante cose
Produzione servizi infrastrutture turismo e perché un grande Paese cresce se tante cose crescono The tante copie che poi ciascuna di queste attività ha un indotto industriale o di servizi tutto ragionamento che hanno fatto i compagni a sinistra giovanile sull'esercizio delle libere professioni e non è una cosa che non c'entra niente con le cose di cui stiamo discutendo cui
Perché noi sappiamo che è una delle caratteristiche del mercato del lavoro di questi ultimi vent'anni è stato spesso la esternalizzazione sui sparare e si dice così Alitalia cioè l'outsourcing cioè portare fuori una serie di lavori che prima erano
Integrate nella struttura produttiva e che invece in omaggio processi di riduzione costi di efficienza di verticalizzazione eccetera
Sono stati portati fuori che si sono tradotte in attività terziarie di lavoro dipendente spesso di lavoro autonomo spesso di una modalità che non è né l'una né l'altra ma è tutt'e due insieme come sappiamo
Mettere in moto lo sviluppo significa anche sapere che uno sviluppo poi determina cresce tutto questo e devi attrezzati anche su questo fronte allora tutto il tema della riforma delle delle attività professionali non è una questione di poco conto dentro questa idea
Quindi rimettere in moto la crescita questa è la prima grande questi
Secondo
Dare certezza al lavoro
Sono le cose che ho detto prima dobbiamo restituire al lavoro quei diritti quelle certezze quelle tutele che consentono ogni lavoratore di essere certo e sicuro del suo lavoro quale che sia la forma
E tanto più in una società flessibile ci battiamo con le proposte che abbiamo qui avanzato e che ancora richiamato prima
Per una flessibilità che non sia precari
Terzo
Le famiglie e la loro vita quotidiana
Noi abbiamo bisogno di mettere in campo una politica sociale
Che non lasci le famiglie solo di fronte alle loro esigenze
La prima esigenza la famiglia intanto reddito che ha
E qui si sono già state dette cifre che dimostrano queste questo problema
Badate io penso che è giusto dire quello che
Abbiamo detto qui lo dico anch'io abbiamo visto di alzare i redditi le fasce medio-basse no
E li devi alzare attraverso una politica fiscale che riduca il prelievo fiscale su salari medio-bassi intervento sul cuneo fiscale serve anche a questo
Abbiamo bisogno di una politica contrattuale che consenta una rivalutazione in termini reali di salari stipendi con i contratti che accresca la massa monetaria disponibile
Però badate
Che se è vero un dato che ho richiamato prima
Che il quarantotto per cento delle famiglie italiane costituito da uno solo che lavora
Io penso che se noi non riusciamo a ridurre sensibilmente questa cifra una politica di incremento dei redditi delle famiglie con salario medio basso sarà sempre difficile
Perché più di tanto una famiglia in cui lavora uno sia per via fiscale sia per via contrattuale non gli dai
Non potendo come si faceva in altri tempi far finta che non ci sia l'inflazione perché in altri tempi si facevano anche aumentata aumenti altri ma con un'inflazione che poi se la mangia siamo in un'economia che come dire giustamente e tiene sotto controllo l'inflazione quindi non puoi drogare diciamo
Allora qui c'è un rapporto strettissimo tra tutela del reddito e politica della crescita perché la possibilità
Di avere un nucleo familiare un numero di nuclei familiari in cui lavorano due anziché uno più alto di oggi passa prima devo prima di tutto per politiche di crescita che creando le opportunità crea nel lavoro quindi le cose che ho detto prima
E l'altra via con cui tu devi intervenire sulla tutela del reddito sono i servizi sociali
Cioè reti reddito differito in alto qualche altro modo perché lo dà in termini di servizi
E qui io vedo tre grandi questioni che noi dobbiamo avere presente che sono le questioni che ha di fronte una famiglia
L'infanzia
Noi siamo a sette bambini su cento e
Che hanno un posto in un asilo nido
La media europea che l'Europa indica come uno standard di civiltà medio trentatré
Sette su cento è una delle ragioni non l'unica ma è una delle ragioni per cui non abbiamo dieci punti di occupazione femminile in meno rispetto alla media europea perché per una donna in Italia molto più difficile conciliare l'essere madre lavoratrice sono nelle strutture
Questo è un primo grande tema
L'investimento su asili nido scuole materne servizi per l'infanzia perché questo
è un è un esigenza delle famiglie
L'altro diciamo i bambini sono la testa della curva demografica l'accordo
La coda cosa voglio dire voglio dire la popolazione anziana la famiglia demografica italiana ma famiglia italiana oggi secondo la alla statistica demografica la media e fatta così
Un figlio
Due genitori quattro nonni e due bisnonni
Perché già oggi un terzo della popolazione più di sessanta anni che nel due mila venti il cinquanta per cento della popolazione avrà più di sessanta
Quindi noi viviamo in una società in cui il tempo di vita si allunga e naturalmente speriamo si allunghi sempre di più
E però allungandosi cresce la quantità di popolazione
Che adesso ne chiamiamo anziana che non so neanche più se è giusta la parola anziano diciamo in età più avanzata ultra sessantenni chiamiamolo anche perché io c'avevo Riziero quindi
Sono a tutela corporativa risata no ecco va be allora
Questo però avevate un grande tema perché oggi
Noi di una persona ultrasessantenne ci occupiamo di un solo aspetto che abbia una pensione e tra l'altro
Neanche film in questo momento neanche particolarmente alta visto che il sessantacinque per cento dei pensionati italiana una persona che sta sotto gli ottocento euro al mese
E anche lì c'è un problema
Però badate quando il cinquanta per cento la popolazione diventa di ultrasessantenni il problema non non si esaurisce soltanto nel garantire la pensione certo quello è il è l'elemento fondamentale perché il reddito per vivere
Ma poi ci sono come dire problemi
Proprio che attengono a cosa fa uno che è arrivato in pensione a sessanta sessantadue sessantacinque anni né altri davanti venti c'è un grande problema sociale di come un Paese capace di organizzare la vita della propria gente
E dei propri anziani e come questo problema non è scaricato solo sulle famiglie
Oggi un anziano deve sperare di avere una figlia
Una nuova o una nipote perché in genere sono le donne che se ne occupano o una badante sesso
Se no non è che gli dai molla società gli mette a disposizione molto di più allora una politica
Per appunto quella grande popolazione che è ultrasessantenne diventa una questione fondamentale sia per il andare incontro alle famiglie che hanno questa come una delle grandi esigenze perché ormai non c'è famiglia che non abbia questo problema
Che diventa drammatico quando magari l'anziano non autosufficiente
Per no problema complicato per una parte delle famiglie
E
E quindi questa è una seconda grande priorità la terza priorità in realtà
Se volete ancora più più rilevante rispetto alle prime due cioè infanzia anziani e che porta principale preoccupazione di una famiglia oggi il futuro dei figli
Di figli in atto netta diciamo di ingresso nella vita
Tra i venti e i trenta
Perché oggi come ci è stato ricordato per esempio che ha fatto la compagni Trieste assolutamente calzante no sua nonna studiato suo non ha fatto suonare suono hanno avuto molto più opportunità di quelle che a lei oggi
Io quando avevo vent'anni e sapevo che avrei avuto più più opportunità di quelle che ha avuto mio padre le ho avute
Mio padre ha vent'anni sapeva che avrebbe avuto più opportunità di quelle che ha avuto suo padre e l'ambiente un ragazzo di vent'anni oggi non ha alcuna certezza che avrà più opportunità di quelle nei suoi
Il tema cruciale non sa
Una società una società che non è in grado di garantire certezza i suoi figli è una società che muore dobbiamo averlo chiaro
E questa è un grandissimo tema che passa in primo luogo
Per investire moltissimo molto di più su sapere conoscenza formazione educazione perché quanto più tu dai a un giovane conoscenza sapere tanto più lo metti la possibilità di scegliere tra più opportunità
E poi passa per le altre cose che abbiamo discusso qui certezza del lavoro rilancio del di un di una crescita che che apra degli spazi delle possibilità liberalizzazione delle professioni tante cose che consentano ai giovani guardano a loro e alle loro famiglie riguarda la loro vita con maggiore sicurezza e cioè
Tutto questo
Cresce certezza del lavoro
Una politica sociale che sia capace di essere parte di una politica di sviluppo
E non lascia le famiglie sole
Richiede naturalmente una politica fiscale adeguata e di reperimento delle risorse adeguate e di spesa adeguata
Non c'è dibattito in questa campagna elettorale in cui non si alzi uno e ci dice sì va be'voi volete fa tutte 'ste cose ma i soldi dove sono
No
Allora io la dico in termini molto semplice
Che mi sembra corrispondono al vero
In un Paese che è il sesto Paese industriale del pianeta non non mancano i soldi
Partiamo dire
Partiamo da
No perché spesso si parla di questa cosa come se i soldi non ci fosse stato deciso il problema è come li si reperiscono e come li si spendono
Perché noi non siamo un Paese diseredato dell'Africa nera siamo pass apparteniamo a al al novero dei Paesi ricchi la nostra economia ogni anno produce un accumulo di ricchezza gigantesco quindi i soldi ci sono no mai siamo parte della parte opulenta del mondo
Il problema è che politica fiscale fai per reperire le risorse e per spenda
Allora a me pare che alcune cose sono molto chiare mai non proponiamo aumenti di tasse perché la pressione fiscale in Italia come in tutti i Paesi europei alta in tutti i paesi europei la pressione fiscale
E tra il quaranta quarantacinque per cento seconda del Paese
E già questo
Spiega qualche cosa se in tutti i Paesi europei così chiunque governi questo o quello vuol dire che se vuole avere un Paese che abbia strutture servizi uno Stato che funziona la fiscalità è quella
Quando Berlusconi continua a dire abbasso le tasse di dieci quindici punti
Parte che non lo fa non lo fa perché è realistico
Se in Spagna sei Svezia se Germania se in Francia se in Italia se in altre sedi Belgio se qualsiasi Paese vai a vedere
E chiunque governi ci son paese insomma dalla Destra dalla Sinistra con un sistema di welfare d'un tipo dall'alto alla fine vedere quante altre del
L'ateneo fiscalità quaranta quanta cinque dappertutto vuol dire che è quello che è necessario per tenere in piedi una società parliamoci chiaro inutile che raccontiamo tante balle
Se no se ci fosse un posto dove davvero si tiene in piedi una società civile funzionante col venti per cento ci sarà edita se ci sarà e di prelievo ci sarebbe non c'è e quindi
è inutile che inseguiamo una cosa che non c'è
Ma
Ho detto questo però è chiaro che non si può credere che la pressione fiscale possa essere qualsiasi la pressione fiscale italiana è appunto all'IVA alle a cui i media le medie europee il problema italiano non è aumentare le tasse
Il problema italiano e farle pagare a tutti
Fare pagare a tutti
Perché perché quando quando Montezemolo quando Montezemolo nell'intervista l'unica Sole ventiquattro dell'altro giorno dice
Io mi aspetto che chi governa
Affronta il problema di un venticinque per cento di economia sommersa e nera
Che rappresenta non solo un fattore competitivo ineguale tra impresa ma rappresenta anche un gigantesco bacino di evasione e di elusione contributiva e fiscale
E io sono solo per prendere quella roba lì siccome quando diciamo noi lotta all'evasione pescatrice propaganda lo dice prima da Confindustria nessuno gli ha detto che propaganda
Vuol dire che il tema cioè
Io mi accontenterei
Di portare a casa il trenta per cento
Dell'evasione fiscale e contributiva di quel venticinque per cento nero quel trenta per cento di risolverebbe quasi tutti i problemi di finanza pubblica di questo Paese data la mole
Quindi intanto non c'è bisogno di aumentare le tasse c'è bisogno di avere una politica fiscale rigorosa seria quando dico rigorosa voglio essere chiaro rigorosa non significa punitiva
Le tasse non sono strumento per punire qualcuno chi la pensa così da una deviazione ideologica
No le tasse sono strumento e non un fine e servono che cosa una comunità per finanziare le sue strutture e il suo modo di vivere le sue scuole sull'ospedale le sue università la sua assistenza domiciliare agli anziani suoi asili nido a questo serve il fisco
E quindi non è uno strumento punitivo come teste magari qualcuno a sinistra
No per affermare la giustizia no è uno strumento per finanziare una società non per affermare la giustizia giustizia si afferma in altri modi e non è neanche come pensa la destra Berlusconi una rapina per cui lui dice non mi metto non vi abbiamo messo le mani in tasca a parte che le ha messe diciamo
Parte che ce l'ha messa ma poi è è il concetto che sbarco quando tu dici non mettiamo le mani in tasca fai pensare che il fisco sia una rapina
E se il Fisco lo strumento in una società civile paga i suoi servizi finanza in cui ciascuno contribuisce a finanziare beni comuni espone
No questa un fisco rigoroso e serio vuol dire una cosa molto precisa e l'ha detto stamattina in modo molto chiaro
Cesare
Che bisogna dire applicare e rispettare il dettato costituzionale il Costa dettato costituzionale dice che ciascuno deve contribuire in termini fiscali sulla base del reddito di cui dispone
Secondo un principio di progressività
Punto e accanto
E quindi chi ha di più paga un po'di più a chi ha di meno paga di meno mi sembra del tutto normale che al contrario di quello che ha fatto certo resta in questi anni vorrei che fosse chiaro
No
Anche perché se noi abbiamo un sistema fiscale progressivo
Giusto
E riusciamo a ridurre un'ampia area di elusione ed evasione fiscale non sono troviamo i soldi per finanziare quello che dobbiamo finanziare
Ma secondo me possiamo anche ridurre le tasse perché se paghiamo tutti il carico può comportare anche una riduzione del prelievo per ciascuno
è chiaro che se paga solo una parte quella parte paga anche perché in un parco
Se vogliamo davvero ridurre la pressione fiscale è una una una vera politica fiscale che sia capace di far pagare tutti è il modo anche per affrontare il problema di una riduzione della pressione fiscale che è un obiettivo
Dentro una politica di questo genere ci stanno poi anche in modo selezionato e mirato
Riduzioni fiscali hanno fatto prima alcuni esempi
Un'impresa investe in ricerca benissimo
Incentivo e incentivo riducendo del cinquanta per cento il prelievo fiscale su quell'investimento
Un'impresa nell'arco di tre anni stabilizza coloro che a tempo determinato a tempo indeterminato be'finissimo gli farò uno sconto per esempio di tipo contributivo che
Facile che quell'operazione
Un'impresa ma nel mezzogiorno e a locali piuttosto che altro è un investimento gli creo delle condizioni di vantaggio anche sul terreno fiscale cioè uso la il fisco è un freno un acceleratore
No della macchina economica
E tu la usi ed Elisa usano per frenare operazionale ce lo usi come uno strumento
Che ti consente di orientare finalizzare incentivare sostenne
Questo è diciamo quello che vogliamo fare
E lei sa e naturalmente scusate per completare questo ragionamento sul fisco attualmente così come deve essere rigoroso nel trovare i soldi sia rigoroso poi su come li spende è chiaro qui c'è l'altro grande problema guardate che il deficit dell'indebitamento di questi anni e perché Tremonti ha fallito soprattutto lì non è stato capace di governare la spesa
Ed è mentre noi negli anni del centrosinistra la spesa o tenuta sotto controllo avuto la capacità di governare tanto è vero che negli anni del centrosinistra noi abbiamo ridotto l'indebitamento ridotto il deficit
Quando ce ne sia senza aumentare le tasse aumentato il prelievo globale perché abbiamo fatto una lotta all'evasione e all'elusione
E quando ce ne siamo andati nel due mila uno abbiamo lasciato di avanzo primario cioè soldi in cassa freschi cinque punti di PIL
A Tremonti che sia di mangiati tutti in questi cinque anni
E ci consegna invece un Paese indebitato nuovamente
Quindi
Allora tutto questo è quello che vogliamo fare ed è un progetto che si può fare
E che corrisponde a quella cosa che diceva accanto che una politica che eviti il rischio dei due tempi
Prima Risano e poi metto in moto anche perché se non metto in moto non accumula richieste per risanare le due cose si tengono
Quindi vogliamo fare una politica che contemporaneamente tenga insieme le tre cose da fare
Rilanciare la crescita che ti consente di produrre accumulare ricchezza
Dare certezza al lavoro nella sua quantità nella sua qualità
Risanare
I conti pubblici e per questa via anche garantire un finanziamento dello Stato sociale più certo e più sicuro
Questo è quello che vogliamo fare e si può fare perché l'abbiamo fatto nel novantasei tra novantasei e due mila uno noi questo lo diciamo troppo poco
A quelli che ci chiedono ma come si fa come farete dove andrete noi quando abbiamo preso questo Paese nel novantasei del presunto AISE che mica stava bene
Nel novantasei inflazione era tre volte quella di Francia e Germania il debito pubblico era il più alto d'Europa e il deficit di bilancio era anche quello travolta di Francia e Germania
Quando ce ne siamo andati l'inflazione era sotto il due per cento in media con tutti gli altri Paesi europei il deficit era all'uno e mezzo per cento in media del Paese europee abbiamo ridotto il debito pubblico di sedici punti
Qui e lasciato e lasciato cinque punti di avanzo primario in casa e in quei cinque anni una crescita economica non dello zero virgola ma che è stata nei cinque anni tra un minimo dell'uno e mezzo massimo del due tre per cento
Qui si possono fare l'abbiamo fatto allora bisogna avere naturalmente la determinazione e la convinzione bisogna avere anche la classe dirigente per farlo e non ce l'abbiamo mentre il centrodestra ha dimostrato in
Allora
E ho finito
Io penso perché ho fatto soltanto perché come vedete no il programma ce l'abbia le proposte ce l'abbia
E come vedete le cose si possono spiegare in modo semplice
Per cui anche l'ironia che spesso si fa sulle duecentottanta pagine del programma dell'Unione un'ironia fuori posto perché un conto è un programma di governo ambizioso ampio che cerca di dare risposte alle tante domande di una società italiana
è una società di cinquantasei milioni di abitanti una società complessa che esprime una pluralità grande di domani ma coi quali duecentottanta pagine sono organizzato intorno ad alcune grandi idee forza che sono quelle che io qui ho chiamato crescita certezza del lavoro stato sociale per le famiglie
Ripristino di legalità in un Paese in cui tra leggi ad personam e condoni la legalità è stata travolta
Ricollocazione di questo paese in Europa perché un Paese che sta ai margini dell'Europa è un Paese più debole come si è visto in questi cinque anni
Quindi ci sono queste le idee forza intorno a cui noi vogliamo organizzare il governo del Paese e qui dentro il grande tema del lavoro della sua qualità della sua certezza è un tema per noi strategico e decisi allora e ultima considerazione poniamo mangia
Che per Torino già tardissimo
Allora
Infatti prima intervista divenuto un compagno salutarmi andava via erano mezzogiorno in punto compagno Sato esami tipicamente diciamo torinese d'accordo allora
Ultima considerazione mancano tre settimane tre
Al voto del nove dieci aprile
Le condizioni sappiamo tutti sono condizioni favorevoli
Perché abbiamo alle spalle quattro anni nei quali ogni volta che si è votato abbiamo visto che la gente si fida più di noi che del centrodestra perché abbiamo vinto tutte le variazioni che ci sono state
Perché tutti i sondaggi ci dicono dal da almeno un anno e mezzo che il centro sinistra gode di più favori del centrodestra anche gli ultimi tanto è vero che Berlusconi per trovarne uno gli desse ragione andato in America se non altro non è trovare solo in Italia
Quindi
Perché anche i fatti di questi giorni
Il confronto televisivo Prodi Berlusconi colate non è un incidente guardate non è stato un incidente è andato così perché Berlusconi non ha più niente da dire al Paese e quando non hai niente da dire e si vede lì siamo veste che era il punto no questo fa giustizia anche fa anche giustizia un po'di qualche come dire di qualche innamoramento comunicativo che spiega che con la comunicazione si può fare tutto no con la comunicazione si può fare tutto se c'è qualcosa da comunicare perché se non c'è niente da comunicare si vede si vede
E lì si è visto
L'assemblea della Confindustria vie significativo
Berlusconi c'è andato non per la sciatalgia
Non c'è andato perché come dire indispettito da quello che gli è stato detto ed è stato detto esattamente la nostra anale sono stati diagnosi che il Paese a rischio che il Paese rischia il declino di stava derivati da mettere in campo politiche
Le proposte Song grosso modo quelle che
Corrispondono le proposte che il centro sinistra già da tempo avanza e io trovo importante che ci sia e non è un elemento invece di stupore una convergenza tra
Le indicazioni che sono emersi dal congresso della CGIL le indicazioni che vengono sembra Confindustria perché questo significa primo che ormai c'è una larga condivisione discoli quali sono i problemi del Paese e c'è una diagnosi comune
E c'è anche la consapevolezza che per tirare fuori questo Paese dalla condizione di crisi in cui anzi vuole un grande sforzo collettivo condiviso largo
E io penso che sia dovere del centrosinistra cioè di chi si candida dovrà il Paese aver l'intelligenza di raccogliere ogni sollecitazione di costruire le condizioni di un consenso largo
Come ha detto come ha detto Prodi l'altra sera nella fase conclusiva
Un Paese non si governa unendolo non spaccando si costruisce sulla base del consenso della condivisione della concertazione chiamando ciascuno essere parte di uno sforzo comune così si governa un Paese e lo si tira fuori
Ecco allora mancano tre settimane
Al voto noi abbiam bisogno di fare arrivare questi nostri ragionamenti queste nostre idee queste nostre proposte a tutti gli autori elettrici questo è la cosa che bisogna fare
Abbiamo tutte le condizioni favorevoli ma attenzione che
Si vince o si perde il nove il dieci aprile non prima
E si vince e si perde quel giorno lì sulla base di come la gente vuole
E allora di qui ad allora non aveva bisogno di mettere in campo una gigantesca capacità di discussione di confronto di contatto
A partire qui ci sono tantissime compagne e compagni che sono dirigenti sindacali o dirigenti comunque di fabbrica anche del partito delle organizzazioni nostre a partire dal mondo del lavoro che è quello che in questi anni ha pagato di più
La politica della destra
E che non è dove con il quale dobbiamo come dire che dobbiamo portare a essere la grande forza determinante per il successo elettorale nostro
E non diamo però per scontato che per il solo fatto che la gente
Sia delusa necessariamente la gente vota per noi attenzione
Quindi anche nel mondo del lavoro anche nel mondo del lavoro dipendente là dove pure tutti i sondaggi ci dicono che il centrosinistra è nettamente più avanti al centrodestra perché lì ovviamente noi abbiamo la nostra forza le nostre radici nostro rapporti
Da sempre anche lì si può essere ancora chi ingenuamente crede a Berlusconi oppure chi deluso pensa che non vale la pena andare a votare perché tanto son tutti uguali tutte queste cose qui
Allora non aveva bisogno di mettere in campo una grandissima mobilitazione di tutta la nostra gente di tutti i nostri candidati dei nostri amministratori pubblici dei nostri dirigenti di partito e dirigenti di movimento sindacale abbiam bisogno di mobilitare tutto a tutti
Perché se noi riusciamo a fare arrivare la nostra voce a tutti allora quella vittoria che vogliamo quella vittoria ci sarà grazie