Scenari per un sistema carcerario futuro

Ad oggi prima che iniziassimo ci sono stati sono stati contati sette mila e cinquecento visitatori
Massimo Pavarini che è particolarmente attento a queste cose
Già all'inizio diceva ma quante persone quante persone se non è importante
In Russia
Sapete che è reperibile un numero speciale di comunità se il numero sette appositamente dedicato alla rappresentazione della pena con interventi che i anche se con qualche variante potrete riascoltare questa sera
E
Dico subito
Da quale curiosità intellettuale ma non solo intellettuale diciamo anche da quale
Terribile rappresentazione di una possibile eventuale non sperabile realtà futura nasce la necessità di questo dibattito
Scenari per un sistema carcerario futuro
Del quale tema già ieri sono state date alcune variabili a livello europeo per capire
Sotto altri cimeli cosa sta succedendo e cosa si prevede quale sia la linea di tendenza
Ne vorremmo capire sta seguirà
Dai con discutendo con i nostri ospiti
Che cosa si pensa
Possa succedere
Nello scenario del sistema carcerario italiano
Al di là dei soliti luoghi comuni
In un modo diciamo scientifico
Con persone esperte
Ai massimi livelli
Che lavorano in carcere o che hanno lavorato ok fanno teoria sul carcere
Lo spunto devo dire molto chiaramente come venne quando pensammo nelle lunghe riunioni del comitato scientifico della Triennale Bari chiudere queste rappresentazioni fu un'intuizione
Avevamo alcuni di noi bene in mente una pubblicazione che ha formato gli anni dalla nostra gioventù
Che sicuramente non si trova più in edicola in libreria
Che e dell'editore Einaudi
Ed è il famoso crimini di pace crimini di pace
Tra gli altri Autori Basaglia Basaglia Ongaro fu oltre a Robert Castel
Chomsky la anche Hoffmann Stanley Cohen e si arriva finalmente a Salonicco
Il cui saggio nei crimini di pace era appunto intitolato così uno scenario per un sistema carcerario futuro
E
Chi leggeva negli anni settanta questo saggio
Rimaneva abbastanza diciamo meravigliato e a bocca aperta che sta al dico in dicesse quel che scriveva eravamo abituati in qualche modo a un carcere che si divideva tra la prateria e la riserva indiana
Grosso modo era questo
Quando poi Sarnico e ne compri ciò a parlare di un complicato i dedicato gioco di scatole cinesi
Che si sarebbero compenetrare dell'intersecate
Quando mise sullo scenario prevedibile Rolo in cui per il futuro un
Compulsato intento classificatorio
E poi i cominciamo a vedere che tutto ciò si implementava nel sistema carcerario italiano
Dicemmo
Non sappiamo se iettatore oppure no saldi Coin sta di fatto però che tante di queste cose che allora aveva pensato si sono realizzate
La premessa eh
Noi siamo tutti credo ben consapevoli del fatto che se si vogliono fare delle previsioni sul possibile sviluppo futuro di una data istituzione della società si va incontro a notevoli rischi
Le tendenze passate non sono necessariamente una quinta
Però questo rischio credo che dobbiamo correrlo se ancora le nostre azioni nostri comportamenti sono rientrati secondo un'etica della responsabilità
Pensare cosa può succedere pensare cosa bisogna evitare necessariamente pensare cosa si può evita dove bisogna che fino a che punto bisogna rischiare
Discuteremo
Di questo tema
Con Emilio Santoro che docente alla facoltà di Fido docente di filosofia del diritto all'Università di Firenze
Con Massimo Pavarini docente di diritto penitenziario ma io credo che il massimo se passa da penale sostanziale ora no
Dell'Università di Bologna
Presidente Malgara attualmente presidente dalla Fondazione Michelucci che non ha bisogno di presentazione
Marcare e Margaret
Vedrete che soffrì scrive a un certo punto in un vocabolario che riportato qui nel volume la rappresentazione della pena che c'è la voce marcata laddove nelle carceri si continua a dire a termini Marga
No non è vero Sandro dice non appartengo al futuro
Credo che ci dimostra invece che ha grande fantasia anche in relazione al futuro
è inutile che vi dica che c'è la dottoressa Castellano perché la sua presenza è stata invocata in revocata per tutta la mattinata quindi dottoressa Castellano e qui è stata chiesta tutta la mattinata è arrivato
Non è vero era previsto il suo intervento e della dottoressa Lucia Castellano che la direttrice del dell'Istituto di Bollate
E poi abbiamo un intervento preciso mirato dall'interno
Che è quello del soprintendente Arlas Luigi vero se ricordo bene
Che svolge la sua attività professionale nella polizia penitenziaria a bordo
Chi comincia
Dottoressa Castellano
Oppure
è grave rallegra grazie
Si è messa a destra e quindi non meritava di essere circa
Dette Mosconi che docente di Sociologia del diritto all'Università di Padova
Dottoressa Castellani
Va bene
Intanto sono contenta emozionata perché questa mostra questa questo evento è stato fortemente voluto da tutti noi del comitato scientifico e si conclude
Al termine di un
Di un veramente dire a venticinque giorni intensissimi e molta formativi per me
Per tutti noi credo e ringrazio molto la Triennale di aver voluto accettare questa sfida di portare il carcere dell'avamposto della cultura milanese
E quindi questo già in uno scenario futuro perché per me è già un nuovo scenario per tutti noi carcerieri stare qui
è un nuovo scenario da una cosa emozionante e bella così come lo è stata per i detenuti che sono venuti qua che hanno portato il loro contributo alla mostra e lo è stata per i poliziotti che si sono prestati a partecipare i video sono stati qui con noi quindi questa condivisione già uno scenario futuro e direi assolutamente roseo
Altri scenari purtroppo non sono altrettanto rose di come quei appunto e quindi io quindi un ragionamento volevo fare stasera veramente brevemente insieme a voi era quello di sgombrare il campo da prospettive auspici di abolizione del carcere o di riduzione del carcere estrema ratio che naturalmente un auspicio che gli ho per cui partirei dalla scena aria di un sistema penitenziario futuro se proprio deve esserci il carcere partirei con questo ragionamento spostando mettendo proprio i riflettori all'interno del muro di cinta con una prospettiva proprio interamente a tempo e la prospettiva dalla quale io credo
Stendhal si
Quasi tutta la gran parte della mia giornata quindi vorrei focalizzare l'attenzione su questo
Chiaramente sgobba ripeto sgombrando il campo da auspice prospettive abolizioniste o comunque di riduzione del carcere che mi vedono naturalmente pienamente d'accordo
Su uno scenario futuro direi che mala tempora currunt perché i detenuti sono in aumento la Mauro Palma ieri sono diceva molto bene l'unico paese in recessione la Lituania per il resto aumentano in tutta l'Europa i detenuti
Le abbiamo delle leggi estremamente repressive che tenderanno ad Ome dare il numero dei detenuti la la la la Fini-Giovanardi la Bossi Fini la ex Cirielli
E come dice giustamente Vincenzo Ruggiero nel suo bellissimo e intervento sulla sul capannone del della mostra la pena detentiva ormai è uno strumento insostituibile delle politiche sulle migrazioni quindi fuori del muro di cinta questo pubblicità e cerchiamo di descrivere oggi abbiamo una massa pulsante di persone che prima o poi entrerà che già sono entrate abbondantemente prima o poi entreranno e l'amministrazione penitenziaria da sola
Non è in grado di gestirla e questo e su questo non dico niente di nuovo perché è stato abbondantemente detto
Abbiamo un Paese in cui la colpa legata piuttosto a uno stato sociale il professor Ceretti lo diceva bene che nonna la commissione di un fatto abbiamo una detenzione sociale e questo non su questo non dico niente
E allora qual è il nuovo scenario che con queste nuvoloni non possiamo delineare allora secondo me forse bisognerebbe fare una riflessione alzare un po'il sipario sulla legge del settantacinque e sul Regolamento del due mila quindi uno scenario che già stato rappresentato negli anni settanta e che doveva essere poi attuato in questi trentun anni ed è stato poi rappresentato anche quella del legislatore del Duemila molto efficacemente col nuovo Regolamento di esecuzione
Quando noi ragioniamo sulla legge sul e sul Regolamento dovremmo secondo me ragionare sullo spirito della legge e sulla consuetudine applicativa da parte dell'amministrazione penitenziaria se facciamo questi due ragionamenti vediamo che c'è una forbice apertissima tra lo spirito della legge da una parte e la consuetudine applicativa del sistema dall'altro
Se noi guardiamo lo spirito della norma anche se la norma del settantacinque di stampo positivista è fondata su quella che ormai si chiama la pietosa bugia della rieducazione è fondata su un'impostazione premiale che comunque Tassi dalla coscienza critica dell'utenza queste noto chi lavora all'interno e quindi e quindi diventa uno strumento di gestione questa premialità pur tuttavia pur riconoscendo difetti di questa legge dobbiamo sapere che la legge l'impianto normativo settantacinque due mila riconosce e garantisce una serie di detenuti di diritti in capo ai detenuti e chiama l'amministrazione penitenziaria la tutela di questi diritti
E fin qui non diciamo niente di nuovo
In particolare voi di leggi il regolamento di esecuzione del Duemila
Chiama l'amministrazione penitenziaria compiti precisi di condivisione del potere gestionale con altre agenzie con la scuola con la Regione con gli enti locali
Con con l'ASL nella gestione del detenuto non è una è un'indicazione normativa molto forte per esempio la nuova normativa sul lavoro la cessione della gestione economica la possibilità di gestione alle cooperative sociali insomma siamo chiamati a confrontarci sempre di più con il territorio qui ci sono indicazioni normative ben precise anche sull'utilizzo del potere da parte nostra
Però ripeto la consuetudine applicativa è talmente distante dallo spirito della legge pur dopo trentun anni dall'applicazione del dall'emanazione della stessa
E mi fa pensare quasi una fonte normativa autonoma è molto più applicata della legge stessa allora mi chiedo richiedono perché non risposte perché dopo trentuno anni dalla riforma questa forbice così aperta
Questa consuetudine pochissime volte secundum legem alcune volte e prego per legge ma quasi sempre e contra legem
E della consuetudine sulla quale noi basiamo la nostra quotidianità il nostro lavoro
Pensiamo ai tempi alla scansione della giornata di un detenuto pensiamo agli orari di Bach dei vasti che non sono rari da persone norma normalità persone
Dini non sono rari dignitosi pensiamo alla regressione della domandina
Qualunque cosa ancora adesso qualunque cosa detenuto debba chiedere in qualunque carcere anche il primo illuminato si deve ricorrere la domandina pensiamo alla battitura dei ferri
Pensiamo all'accompagnamento ossessivo durante gli spostamenti quindi questa ossessione quello che Lombardo l'uso non Bardi Radice chiama la mistica della sorveglianza
Pensiamo a queste prassi che non sono legittimate da nessuna parte non le tre vorrei non mai né nella legge né nella Regolamento
E allora e pensiamo anche all'abbandono totale darà alla volontà del carceriere da parte del detenuto anche delle tenuto di di di istituti cosiddetti all'avanguardia o sperimentali o come li vogliamo chiamare mi porti in infermeria mi porti la medicina mi porti le scarpe
Mi posso andare a fare la doccia posso spostarmi da qui alla posso telefonare posso fare quindi questo è questa è la nostra quotidianità questa la quotidiana Mita su cui noi lavoriamo allora possiamo parlare in carcere efficiente sicuramente perché può essere un in carcere funziona su questo allora oggi si lavora si mangia poi si chiuda così apre quasi Laricchia chiamo l'aria chiunque di voi ha sentito rumori ha visto la vista rappresentata quindi possiamo parlare di un carcere efficiente ma non possiamo parlare di un carcere efficace se stiamo attenti allo spirito della legge a quello che nel settantacinque c abiti legislatore e nel due mila sei ha ribadito un'altra volta il registratore
E questo stato di cose e questo bisogna riflettere su questo permea di sé tutte le carceri del territorio italiano anche quella che viene definita l'isola felice di Bollate è questa
Mito del Tor Bella di questo posto dove chissà che succede realtà succede la la la stessa non solo la stessa spoliazione direbbe Aldo Bonomi
La cui assenza peraltro
Si sente e
E non soltanto la spoliazione quella inizi del carcere ma la mortificazione aggiuntiva permea di sé ancora nel vinto nel due mila sei tutto il territorio nazionale espresso un
E allora su questo terreno della specie Poli azione che va bene geneticamente appartenente al carcere non è non possiamo fare a meno ma anche della mortificazione
E della regressione infantile del detenuto su questo terreno noi costruiamo
Facciamo crescere delle piantine o degli alberi trattamentali quindi questo il terreno su cui noi impostiamo il trattamento quello e veniamo al secondo
Momento che il trattamento il trattamento ciascuna direzione lo imposta come crede per cui ci sono istituti trattamentali istituti non trattamentali ma sempre su questo minimo comun denominatore della mortificazione
E allora dobbiamo dar ragione a Vincenzo Ruggiero quando parla di clemenza selettiva miscelata a barbarie insensata per cui a questo punto la il ritmo di vita e la quotidianità e la gestione del verde condannando il detenuto eh insensato e anche un po'Barbaro e poi c'è questa clemenza per cui io sono più bravo del direttore che mi sta a fianco e allora
Se dopo delle Offerte trattamentali diverse
E che cosa suscita come dice Vincenzo Ruggiero pazzo trovata molto d'accordo suscita simultaneamente riconoscenza e terrore
Cioè grazie per avermi fatto andare il permesso grazie per avermi aperto all'articolo ventuno mi scusi se o buttato la cicca terra mi scusi se ho mandato a quel paese il mio compagno quindi questo simultanea
Riconoscenza e terrore è frutto di una grazia sovrana non di una luogo di di esercizio dei diritti ancorché limitati nella nella nella libertà personale e quindi da questo trattamento cosiddetto a a macchia di leopardo e allora io qui mi chiedo e vi chiedo siete tutti operatori penitenziari molti di voi lavorano con mezzi perché siamo tutti i giorni che cosa può restare nella psiche di una persona di un trattamento fatto accompagnando per esempio detenuto a scuola
Aprendo la sella che resta rigorosamente chiusa in tutte le carceri nonostante la legge pare di locali di pernottamento le selle sono chiuse sempre quindi si apre la sella si porta detenuto a scuola lo si guarda durante tutta la lezione perché può sempre succedere qualcosa anzi sta cosa
Il gol il nostro voto della dell'evento critico che molto spesso grazia di quasi sempre non succede ma lo aspettiamo sempre lo guardiamo durante tutta la lezione lo riportiamo ce le lo chiudiamo che cosa avrà preso questa persona da questo ora o due di scuola
Non è dato non non è dato sapere io me lo chiedo
E
E quindi questo modello spersonalizzare spersonalizzare ante poi cioè e quindi e anche trattamentale con un trattamento fondato ripeto sulla grazia sovrana poi dovrebbe produrre la famosa revisione critica
E la famosa poi cambiamento del detenuto sull'acqua sulla base del quale si poi si si gioca la libertà della persona
E quello insomma Zwigoff mandi chiamava cerimoniali istituzionali la mia collega Dios più banalmente richiamavo le pantomime della della
Del nostro appunto cerimoniale trattamentale
E e allora che cosa che cosa si può fare ecco come si poi la cosa che mi chiedo veramente perché in trentun anni nessuno ha mai riflettuto su questo
Cioè perché si continua a parlare sempre di carcere della necessità di di eliminarle per carità siamo d'accordissimo ma non si pensa poi a cambiare questo sistema io stessa che passò per un detenuto per un detenuto per un direttore ai ai Larosa per ora direttore riformista quando non rivoluzionare non riesco a cambiarlo questo sistema non saprei da cambiare l'orario dei pasti
Perché più più forte di me non non oppure il sistema della domandina allora perché quello scenario futuro si può aprire a soltanto se si cambia secondo me se si cambia questo stato di cose
Perché succede questo allora secondo me per
Per ragioni fondamentali sto finendo sto finendo uno perché il sistema e funzionale alla sopravvivenza dell'istituzione questo sistema è funzionale alla sopravvivenza dell'istituzione non siamo in grado di
Di di di immagina Renato in secondo luogo perché questo sistema ripara dall'eccessiva esposizione alla responsabilità e gli sponsor faceva
Cecco Bellosi l'altra volta c'è se io lo faccio uscire se io lo approvi lo approva saggia questo all'articolo ventuno
E poi succede qualcosa parlo io vale il magistrato e quindi chi ce lo fa fare in buona sostanza e terzo l'uovo succede questo perché in questo periodo storico non c'è nessuna cultura di attenzione alle fasce deboli
Ne nessuna cultura di come dire di rivoluzione culturale per cui uno si chiede ma perché questo succede
Perché il luogo della mortificazione della della dell'insulto all'intelligenza dei singoli detenuti che poi loro stessi sì
Come dire come se sì adeguassero a questo modo e anzi quando uno li chiama poi a ragionare e datato autodeterminarsi di ti rispondo no in maniera per quantomeno perplessa
E allora
Qual è secondo me il carcere del futuro lo scenario futuro allora io credo che non perché lo scenario futuro parta debba partire da questo dalla rivoltare questo treno della spersonalizzazione della regressione all'infanzia a Lima all'infantilismo magari all'infanzia
E lavorare sull'organizzazione della macchina penitenziaria Pietro Buffa lo dice molto bene noi dobbiamo riorganizzare completamente tutto perché non siamo in grado in questo momento di definizione posto dove si legale dove si esercita la giustizia prima ancora che dopo dopo si fa trattamento
E restituire la persona la persona e la capacità di adottato determinarsi ma come si fa si fa cedendo parte del nostro potere
E condividendolo coi detenuti non nel senso di affidare loro la chiave ovviamente sarebbe un abominio però lavorare sulla progressiva cessione del potere su di me sul minimo di autodeterminazione del detenuto perlomeno nella cinta muraria
E questo è difficilissimo noi lo sappiamo bene perché Bollate quotidianamente ci sperimentiamo su queste cose ed è difficilissima
E quindi carcere del futuro poi quello che in cui l'amministrazione penitenziaria impara a lavorare in maniera trasversale con pari dignità con le altre istituzioni non facendo i direttori anche fuori cosa
Ah perché è stato molto formativo questa questa esperienza della Triennale perché se lavoravo con presidente della Triennale con Aldo Bonomi con Franco Maisto e con gli altri don non potevo fare il direttore qualche volta o o ho stentato a dire allora non posso comandare
E cominciare quindi a imparare l'orizzontalità
Della della e quindi non più il miele il fiele che avete visto questo non è il calcio del futuro il miele e fiele
Il caso il futuro è il il rispetto del diritto della dignità del potere decisionale del detenuto e allora forse e non è quello di
Mortificare la persona e poi offrirli la cosa la la cosa bella che poi cosa bella non è perché la mortificazione niente bello
E allora il trattamento secondo me chiudo e il riconoscimento della personalità dell'altro come soggetto e nonno come oggetto della prestazione del carceriere Salvatore
Natoli lo diceva molto bene molto meglio di me naturalmente e quindi secondo me se devo immaginarmi un futuro è in quello di un carcere che non peggiori chi lo abita e che offra una quotidianità sensata grazie
Naturalmente parlo a titolo personale però io credo che la voce e le osservazioni di arresto sovrintendente della polizia penitenziaria siano molto importanti
Grazie
Buongiorno a tutti
Volevo dire una cosa di solito si iniziano questi discorsi con i miei ringraziamenti la felicità contentezza di di parteciparvi io non so se dirlo o non dirlo ma in realtà vuole far capire che penso sia importante oggi che un appartenente alla polizia penitenziaria se è presente in questo convegno perché nell'arco della della mia vita professionale mi è capitato poco poche volte di vederne
E quindi e quindi credo che
Molte cose e questo penso che sia una sensazione diffusa Piovano quei dall'alto Monti molte decisioni Paul piovono dall'alto e poi sta a al singolo metterla in atto con tutte le difficoltà che ne che ne derivano
Oggi i ho visto che si parla dello scenario per un sistema carcerario futuro e mi sono permesso di mettere giù quattro quattro cose insomma anche perché non essendo neanche abituato a partecipare a dibattiti poi il rischio di
Di perdermi insomma
E e allora ho fatto una riflessione in coma per andare nel futuro bisogna intanto andare a non vedere da dove arriviamo Coco che cosa eravamo un po'di anni fa poi vediamo che cosa facciamo adesso e cosa si può fare in futuro
E quindi di dico queste cose qua la polizia penitenziaria nel loro nel nuovo scenario di esecuzione penale in carcere fra sicurezza prevenzione percorsi di recupero la persona detenuta nel rispetto della dignità umana oggi
Molto presente questa questa dicitura
Allora nel suo complesso la l'architettura odierna giuridica del sistema penitenziario ha lanciato l'amministrazione appunto me
In un processo dove la CUB la collettività degli operatori e chiamata sempre di più ad agire in un modo non più isolato a compartimenti stagni ma ma concertato corale cercando di riconoscere comunque le varietà le proprietà dello professionalità in questo contesto o non si può prescindere dalla polizia penitenziaria perché comunque sia tutti noi sappiamo che all'inizio che al primo approccio che una persona fa col mondo penitenziario la piena figura che trova e la polizia penitenziaria dall'inizio alla fine gelidi
E quindi la polizia penitenziaria chiamata sempre di più a interagire con la moltiplicità di questi operatori che si sono moltiplicate nel corso degli anni quando qualche anno fa mi sono rotto io non c'era moltissimo di questo che perché vediamo oggi
Quindi un nuovo aspetto che sia giunto agli specifici compiti che aveva già la morte appunto la polizia penitenziaria il mantenimento dell'ordine dalla disciplina
La prevenzione che la premessa della repressione dei reati con tutte le attività connaturate ad un corpo di polizia che allora erano richieste nude e crude insomma bastava quello questo o o un cinque e foriero di non pochi problemi per un poliziotto penitenziario almeno per quella parte della polizia penitenziaria che ha un po'più di anni di servizio
Almeno per quella parte la polizia penitenziaria che se approvata con la vecchia legge quindi con una quindicina di anni di esperienza alle spalle
Quindi prima della legge del quindici dicembre novanta che riformato il corpo della polizia penitenziaria
Quando io mi ricordo quando sono entrato nel corpo era il mille novecentottantaquattro
Era un periodo storico molto molto diverso da questo nemici mi dicevano ma tu si pazzo che vai a fare questo lavoro ma che ti salta in testa ma perché
Le motivazioni possono essere le più le più disparate a me sembra un lavoro e mi è capitato quello così in barca insomma
La preparazione professionale il primo impatto che ha avuto con la scuola che cosa mi ha insegnato cos'ha fatto quando sono andato alla scuola professionale
Le cose fondamentali che ci insegnavano era state attenti la prevenzione
La l'ordine e la sicurezza in quel periodo storico forse era quello che necessitava
Dunque erano gli anni in cui quasi tutti gli appartenenti alle Brigate Rosse Roma in carcere
Le sere si dicevano proiettili alle finestre della scuola di formazione c'era un clima molto teso era un periodo fortissimo da questo punto di vista
Quando sono andato a lavorare il lavoro era molto rigido controlli e le perquisizioni le chiusure le aperture molto rigide anche tra di noi e molti controlli fiducia ma tra di noi zero figuriamoci se nel nel nel prossimo un periodo Accio proprio
Addirittura
Addirittura ci perquisivano tra di noi stessi insomma
Questo era certo mi sto parlando di una situazione estrema qual era quella del carcere di Novara nel mille novecentottantaquattro
Quindi un carcere di massima sicurezza tutta una serie di di attenzione fuori c'erano Dublin da TG due carri armati dei carabinieri che giravano ventiquattro ore su ventiquattro sentinella ramo due per ogni postazione
La maggior parte dei fascicoli detenuti aveva mi ricordo una scritta sulla sul frontespizio appena rossa c'era scritto fine pena mai
Insomma era un clima non facile soprattutto per un ragazzo che allora aveva diciott'anni catapultato da una realtà con la quale la Sardegna semplice tranquilla in clima poi molto diverso e molto più
Pesante
Oggi oggi a vent'anni da da quel periodo che cos'è cambiato sono cambiate moltissime cose meno male
I fascicoli con il fine pena mai fortunatamente non ci sono quasi più
Sono nati istituti accuse attenuata
In carcere non trovo i numeri innumerevoli figure professionali
Il volontariato è sempre più presente lo vediamo sempre di più
E allora che cosa è successo alla polizia penitenziaria
Paradossalmente la sfida quella la polizia penserei chiamata non appesantisce il proprio lavoro questo fatto che molte figure molti più figure professionali rientrano innanzitutto
Forse neanche lo alleggerisce però certamente rispetto alle mie precedenti lo ha cambiato in modo radicale morì lavorate la polizia penitenziaria cambiato così in modo radicale
Lo ha incardinato quindi un sistema partecipato permeato impegno di collaborazione si è si è proprio costretti non è possibile origine che una persona si sieda e supposti servizio non faccio niente perché comunque dopo cinque minuti arriva un qualcosa che lo fa alzare
Questo è un bene il prezziario di Bollate nella fattispecie appunto è un esempio
Della necessità fisiologica di collaborazione non solo con con le altre figure professionali ristrutturate ma anche e soprattutto appunto con il mondo dell'impresa che sono entrate in un istituto le cooperative le scuole enti pubblici e privati
Il terzo settore il volontariato
Alcuni chili a cui appunto il volontariato come dicevo prima sempre di più si ritaglia una fetta importante di interlocuzione e di sostegno e comunque c'è sempre più bisogno si sente proprio tutti i giorni bisogno che che accende la dalla persona che è stato di sofferenza del volontario che comunque gli dà un sostegno anche se soltanto morale
Ecco perché lire e questo fattore alleggerisce il peso e il lavoro della polizia penitenziaria è una persona che ha un un interlocutore che in qualche maniera la scorta certamente allievi a cui il lavoro della polizia penitenziaria che si trova meno attrito
Con con la persona che in stato di custodia
Oggi l'espiazione della pena in carcere pone il problema se in modo sempre più accentuato dei diritti dei ristretti una volta se ne parlava di meno
Ida
Altri dicono che gli istituti sono strapieni e la tendenza certo non è non è riferito insomma tendenza dice che non incoraggia proprio perché mi ripensamento statistico il numero cresce e questa andiamo a vedere chi sono le persone che e che fanno crescere il numero sono certamente le fasce deboli larga parte questi numeri sono autori di reati comuni appartenenti alle fasce deboli sociale emarginati tossicodipendenti immigrati tutte persone che da una parte la società pensa di risolvere di loro con i loro problemi dal punto della società dando una pena però poi succede che dall'altra parte quando la persona va in carcere non è che sia finita la questa questione inizia un'altra enigmi pianeta carcere che deve darsi una mano deve darsi da fare
Quindi non è possibile che per queste persone la risposta sia solamente Lalla la pena applicata in modo strettamente custodiale da afflittivo non ha più senso
Diventa steering come diceva la dottoressa Cassano prima non ha senso per la persona e dirgli tutte le volte che cosa deve fare o accompagnarlo una è una un'aberrazione costringere una persona victoire la a scandire associo al secondo quello che gli si deve che che lui deve fare
Diversa è la custodia quando una persona viene coinvolta nella nella suo nel suo periodo
Di di detenzione quindi l'utilità di distinti come Bollate visto che mi volevo soffermare su istituti di custodia attenuata ecco l'utilità di Stilicone Bollate
Potrei citare tante dottrine penalistica e criminologica è che essi segnalano la che la sicurezza non si ottiene attraverso le pene più severe e rigide
Ma vi voglio portare la mia esperienza siccome qualche anno che faccio questo lavoro io in questi anni l'ho visto che di persona che se ha un recluso visti dalla dignità e la possibilità di avere la conferma che il tempo della pena non è la cancellazione del del della sua persona
Questo incomincia da solo in modo naturale un percorso di confronto con se stesso ci arriva per forza
è anche critico talvolta e spesso riprende da verifiche Uceda vive il suo tempo in modo costruttivo
Via via fino a intraprendere percorsi puoi motivazionali che portano alla risorsa avvisa la risocializzazione in modo proprio così viene dal senso
Quando si pensa al detenuto come persona come un interlocutore non come una persona acquisti ridire che deve fare per forza determinate azioni a determinate ore punto e basta perché questo dice la legge
Oppure addirittura ce la si inventa tecniche si dice alla legge perché la legge a quanto pare non è che scandisca così insieme solamente la la giornata prende detenuto
Quindi nasce l'esigenza di avere come dicevo la presso la polizia penitenziaria preparata questo
Per fare questo ci vuole l'aggiornamento continuo la formazione continua come si usa dire oggi
Ancora non sono mai ma abbastanza in momenti di di di confronto fra tutti gli operatori spesso le difficoltà del quotidiano che noi viviamo
Nascono perché uno non sa cosa fa l'altro
La comunicazione e molto latente da questo punto di vista siamo un po'indietro
Sistemi di accesso i sistemi di accesso sono obsoleti per dirla Gentile
Si registra a mano
Un ingresso a tempi lunghissimi allora cosa succede arrivano le rigidità perché uno si scoccia rispettare giustamente l'altro si scoccia perché ha troppo da fare perché comunque pressato
Arriva la burocrazia uno si trincera subito dietro la burocrazia
Tutto si complica
No e non si va avanti però alla fine non è che si risolve cresce lo stress solo questo succede si avvelenò gli anni nel peggiore dei casi per forza
Il personale comunque sia ad oggi fa turni ancora non gentili turni di dieci ore otto ore ordinari quando quando questi sfora si arriva tranquillamente le dieci ore undici talvolta anche peggio
Però la macchina deve andare avanti e si va avanti produce bisogna dare atto comunque a queste persone che in qualche maniera lo fanno potrebbero benissimo dire non bastano non ci sto più
Lo faccio però lo fanno quindi una grande volontà uno spirito di servizio che gli che gli viene naturale insomma persone alla fine umili è che si prestano a un tipo di lavoro spesso ingrato
Quindi che cosa succede che cosa bisogna fare io mi auguro insomma che si vada in questa direzione lanciava il confronto il dialogo nella consapevolezza che ti è una domanda di cambiamento che nasce proprio da chi nel settore di opera e vuole impegnarsi a lavorare in modo più sereno
E proficuo nel proprio lavoro
In questa maniera solo in questa maniera il sistema e anche la collettività ne guadagneranno insomma
Grazie
Più volte in questi ultimi anni
Nelle
Brevi interlocuzioni con Massimo parava Pavarini ci chiedevamo
Il mondo come sta andando
Molte volte la conclusione è stata il mondo va così
Che non era una costatazione rassegnata
Era anche la sintesi di una lucida analisi della realtà presente ecco ma proviamo un po'a chiedere a Massimo
Togliamoci gli occhiali chiudiamo gli occhi e pensiamo
Che venti che vedi che vedi i dati Nigro
Che vedo
Ecco ora sedevo
Rispondo la domanda che vedo allora se tutto d'una nota scontato amante non voglio qui riflettere quello che il mio sogno c'era ognuno di noi un sogno non c'era agli elettori
Cioè quello che vorrei che fosse
Chiaro che per quello che perché fosse io o come tutti voi siamo una visione che però è una visione così mica
Come operatore come scienziato culturale voglio dire insomma qualcosa non risponde a quello che vedo io ma piuttosto corti nel secolo che vorrei vedere quello che pensabile realisticamente che possa essere perché conto diverso
Allora
Per essere estremamente chiare per non generare sempre qui lucido che spesso invece i miei interventi lo determinano
Per avere una visione realistica nel senso proprio il viso non so se contro sistemico
Lo sufficientemente realistica che si è dalla parte guida non un sogno ma neanche un incubo per il solo gusto dalla provocazione
Ha un sogno se siete realistico però bisogna che si determinano almeno io quindi vi do due
Precondizioni che non dipendono da me
E forse non dipende la sicurezza neppure dal carcere
Ma che sono comunque
Che condizionano però la risposta allora
Pensiamo realistico nel futuro prossimo
L'affermazione di un sistema di giustizia penale del cittadino o pensiamo che il futuro prossimo ci riserva un sistema della giustizia penale del nemico
Cambia gli orizzonti
La cultura da cui noi veniamo dico in quale modo siamo i portatori è quella che dal dettato costituzionale e dalla cultura solo idealista di stato sociale di diritto ha pensato a un sistema di giustizia penale del cittadino
Non c'è riuscita estratti equivoca
Ha raccontato delle bugie non mi interessa però sicuramente non vediamola questa tradizione
Che pensa immagina che si debba realisticamente S un sistema di giustizia penale
Che non ci possiamo liberarlo insista anche di usare il castigo legale però pensa ritiene che l'esercizio dello ius puniendi
Sì si inserisca all'interno di una cultura che vede anche chi sbaglia
Come un cittadino
E qui il garantismo del qui diritti e qui la volontà della inclusione sociale da chi ha sbagliato
Se le cose andranno in questo versante
Si possono così dobbiamo rappresentarsi un carcere del cittadino
Diversamente se non riteniamo
Che gli elementi per dire che ne possiamo in qualche modo cogliere e quindi presagire sono volti verso un sistema penale del nemico
E allora non c'è dubbio che
Avremo un carcere da stato di guerra
Fare un carcere che sarà campo di concentramento non dico di annientamento indicativa che sicuramente un campo di concentramento e apre un altro tipo di carcere possibile
Quindi propria deve essere aver la forza insomma di sciogliere lo dico sul piano della volontà
Ma sul piano voglio dire dell'analisi se noi ci stiamo muovendo verso un possibile ritorno
Di politiche di stato sociale di diritto o sequestri sono definitivamente sessanta e mai più ritornerà cioè qui cambiano gli scenari
Secondo punto su cui bisogna in qualche modo fare un'opzione
Chi più difficile da spiegare
Per poter avere una visione
Nel senso visto Encore
Noi dobbiamo sentire un punto di vista esterno al sistema
Perché il punto di vista interno preclude una visione farà il punto di vista interno di un sistema che è un sistema giuridico è un sistema fortemente caratterizzato da momenti buoni o cattivi
Il diritto è in buona sostanza un dover essere
Non possiamo di veri Lisa il diritto dati mi sono detto dalle SS no l'analisi sociologica non è il diritto quindi chiaro che non si o di ci appropriamo all'interno del sistema di precetti che sono tutti visione del mondo sono tutti agli arbitri un sogno
I cittadini sono uguali in altra legge un sogno aumento precettivo che orienta l'azione però voglio dire sia voglio capire dove si sposta esistevano i posso mettere dentro al sistema perché esisteva già è orientata visione del mondo
Devo mentre da un punto di vista esterno e quindi voglio dire deve in qualche modo prediligere non tanto momento Valore attivo o prescrittivo quando un modello esplicativo interpretativo e quelle sulle due le grandi opzioni in cui sono costrette a collocare
L'ho già detto più volte
Son tornato sul tema
Io no no come scienziato elementi
Che mi convincano
Della possibilità
Di proprio implementare politicamente uno stato sociale di diritto così come era stato pensato soglia atto appunto
La nostra carta costituzionale
Testo un po'il punto
Io ho tre volte che sento parlare di
Ci vuole un nuovo Welfare e chi tutte le vostre nuovo in che senso
Sì se non tanto Nouvel fare della distribuzione delle risorse ma quanto welfare dei diritti io già capisco poco
E già non capisco più
Cioè nel senso che i modelli inclusivo del welfare si lega su una precisa teoria economica sulla precisi idea di democrazia e di partecipazione dico in qualche modo riconosciamo la nostra carta costituzionale è un bell'esempio
è un bell'esempio
è possibile ritornare in quel modello cioè questa attuale crisi
Dello stato sociale è una crisi che lascia
Sparsi voglio dire
Di una speranza non utopica a una visione
Di stato sociale diritto cioè di uno Stato che si fonda su un principio dell'inclusione sociale
O invece sempre più diventa contenute risibile il fondamento di questa speranza affinare nella sempre più una utopia
Lontana da realizzarsi cioè una profezia che non si analizza la più
Ecco questo un po'il punto dov'è questo
Per fare un passo indietro che non radicalizzare queste posizioni Noè strada facendo ne veniva fuori che negli interventi di prima da settantacinque in poi nel tema specifico del carcere
La cultura diciamo progressiva
Nelle sui diversi aspetti
A
Ha avuto più di una volta il sentore perché sotto
La certezza che la dura realtà dei fatti imponevano
Significative contraddizione o un modello di diritto e di
E anche di diritto carcerario del cittadino voglio dire il tema della differenziazione un tema vecchio
La difesa è nato nel settantasette in Italia in vicende diverso e poi ripreso dalla così ottantasei ci aiuta la soglia voglio dire il principio della differenziazione vuol dire che per un numero ristretto io ristretto speriamo se ne più ristretto di detenuti non vale il diritto penale dell'amico vale il diritto penale del nemico
Da questo l'abbiamo accettato la differenziazione
Fosse per alcuni concerti ha difficoltà altri torto collo altri con più realismo dicendo è inevitabile abbiamo accettato il germe la differenziazione c'è quindi noi abbiamo assunto
Che per mantenere in vita un diritto penale del cittadino dovevamo comunque
Preservare uno spasso distretto di un diritto penale del nemico
E statisticamente Ciacco in questo evento un evento che voglia chiede attraversato tutti presi mica un problema De Rita prima è stato il terrorista sappiamo quello affiliata criminalità organizzata se ne possono inventare sente un mila di coloro nei cui confronti non vale
Il diritto dell'inclusione ma soltanto da difesa sociale della neutralizzazione
Statisticamente e questo buon per nove
Il nostro diritto penale del nemico che insito ovviamente a una cultura di un diritto penale cittadino si è avuto limitata fortemente dal punto di vista quantitativo questo lo dobbiamo riconosca
Nel momento dalla seconda metà anni settanta e primi anni ottanta in cui si è sciolto il problema della designazione politica riguardato inizialmente alcuni miliardi tenuto la presto pure ridotti sia da alcune centinaia
La differenziazione trattamentale nei confronti la criminalità organizzata di tipo mafioso della decade degli anni Novanta riguardati inizialmente poche migliaia di persone panche queste cadute in alcune centinaia a fronte di quaranta mila cinquanta mila detenuti cioè voglio dire
Io di questo sono anche relativamente scusate papà lo sa un po'orgoglioso la cultura giuridica nostro se siamo riusciti ad accettare
Una differenziazione che voleva dire includere nel Progetto di un diritto penale democratico legate ai valori dell'inclusione sociale un Burri edotto contenuto diritto penale del nemico forse anche per far saldo l'altro diritto penale che fosse veramente succitati
Soltanto che ultimamente le cose son cambiate ecco mi sembra insomma mi sto sbagliando insomma non non non non necessariamente perché butto l'occhio nei paesi in cui hanno più radicalizzato questa storia ma sto buttando anche l'occhio nel nostro piccolo orticello
Ad esempio a me una legge come la così detta che Serighelli mi fa pensare che il diritto penale del nemico si diffonda ormai a tutti
Si realizzi cosa vuol dire per notizia sempre cupa di carcere e Titti tensione su presenta sociale
I disgraziati della galleria la diciamo se mettere Sato in un sottoproletariato illegale fondamentalmente immigrati tossicodipendenti piccoli legati Kjetil comunque appartiene alla grande economia dell'illegalità e che quindi delinque molto
Forse non significativamente sul piano del delitto commesso ma qui per costoro se scatta
Di contenuti e la filosofia di una legge che vuole
Che se ti qualifico e non posso che qualificarsi dopo un po'come delinquente abituale rituali nel senso che se un recidivo reiterato
Si chiude la stagione dell'inclusione sociale scatta soltanto il meccanismo dell'esclusione
Pene più adatti nessun beneficio cioè tutto sommato e buttare vivacchia cioè non c'è dubbio che lei comunque il diritto penale dei fatto oggetto Pradella galera sotto l'ottica chi questa legislazione di finisce tutto l'universo sociale
Punite calce Rizzato come nemico
Quindi anche qui una
Una una una disattenzione si è teorizzato hanno teorizzato in contesti non italiani più tedeschi Hispano parlanti la teoria del nemico con riferimento
Pronta a loro alla criminalizzazione di università incontenibile pericolosissima data del nuovo terrorismo internazionale
Son son le teorie che gestivo del fatto che tutto sommato per quanto ci faccia schifo che sia culturalmente inaccettabile politicamente inevitabile che sia niente nemici che si possono uccidere che si possono torturare questo la logica
Che questo non riguarda una minoranza rispetto ai quali non possiamo far nulla perché non c'è nessuno speranza di includere socialmente ci dobbiamo difendere
Ora
Io rimango dell'idea che voglio dire questa cosa fosse se è vero inaccettabile eticamente quanti inevitabile storicamente ma voglio dire oggi quando ne parliamo di una strategia volta alla neutralizzazione seduttiva e quindi a logiche di incapacità azione neutralizzazione di universi sociali ampi noi non parliamo dei terroristi
Non parliamo di questi fenomeni stiamo parlando di una grande legalità diffusa
Che è fondamentale interi segnata dal dalla ricaduta nel delitto della cultura dell'illegalità rispetto alla quale il nostro sistema sembrerebbe dire io no non conosco più moderni di inclusione preposto non riescano anche per raccontare la pietosa bugia per questo poi non c'è più spazio quindi se è possibile che servirà a chiave dall'uso dentro mi va benissimo mi sembra che sia questo questo è un modello che si sa benissimo dove va a finire che non c'è bisogno di avere una grande intelligenza per immaginare quale lo scenario carcerario del nemico
Casa di rito può essere anche se volete un minimo tutelato con principi di garanzia possiamo forse anche individuale un diritto minimo del nemico in quanto prigioniero sarà il diritto penale di guerra però voglio dire lo scenario è uno e campo di concentramento
E l'unico quel
Lo conosciamo precede addirittura il carcere qui è una realtà
Io temo che sarà stanno sì è una realtà di ampie dimensioni che difficili liberarsene invocando altri scenari
Questo è
Una visione Enzo Polo si può articolare
Torniamo all'altro
La televisione può costruirsi su uno invece ipotesi ma che andrebbe esplicitata dettagliata resa convincente
Sia sul piano dove ha tenuto economiche sul piano dell'organizzazione dello Stato sul piano complessivamente della legislazione siamo invece ancora favorevoli a un modello inclusivo
Di un modello di società insolita richiesta che anche nei confronti di chi sbaglia di Kjaer
Metti in atto delle strategie che criminologia voglio dire un ritorno alle criminologi e dell'altro non solo del sette cioè non eccezioni non solo i cui istigarmi interessi cioè le teorie della difesa e della sicurezza
Ma quella di risolvere anche i problemi degli altri e se noi ci muoviamo su questo scenario anche in quei se se crediamo possibile cioè non solo o realistica anche questa ipotesi
Il secondo me noi abbiamo molto da da dire che sono così non è vero che dobbiamo fare degli sforzi pindarici per immaginarsi
Questi scenari allora io credo che lui l'ho detto già a Roma ci sia una cultura minima condivisa
Che dice ove noi ci volessi promuove lo potessimo muoversi in un orizzonte di inclusione sociale e quindi riproporre una politica di Stato sociale di diritto sicuramente noi potremmo realisticamente convenire
Su alcuni punti
Allora i punti podio la loro equivocità si presta a due letture potrebbero essere non capiamo nell'illusione
Tra l'altro percorso da legislazione recenti come quella spagnola ma non solo che la riforma della la norma prima al CRT di criminalizzazione primaria risolve il problema
Non esiste strada della depenalizzazione in astratto che salti o risolvi il problema della caratterizzazione élite sono basi scientifiche ce lo posso dimostrare e quindi voglio dire non illudiamoci
Che praticando un diritto penale minimo nei codici noi dovremo incastri Binoni fatti
Ma e lo dico veramente per il una sponda che è sempre stata molto attente al problema dell'uguaglianza lo dobbiamo correre fino in fondo il rischio di un diritto penale disuguale se vogliamo un diritto penale più mite
Cosa voglio dire che la fede non diritto penale uguale se trincerati neppure legislazione in cui le proposizioni diciamo liberali forte
Nell'annullare il potere discrezionale del giudice
E nel pensare che una tariffa siamo un così tariffario o a spettro Cuneo molto stretto tra Massimo Minini dipende certo spesso sul basso ovviamente risolvesse il problema in effetti così non è stato ci son fatte tante legislazione con tariffe minime si sono viste le prime infatti massime
Dobbiamo invece un punto confidare che la flessibilità della pena potrebbe essere una strada di non ritorno rispetto alla cultura dell'inclusione
E che vuol dire riaprire tutto uno scenario di rifondare un rapporto di fiducia dalla collettività
Nella giurisdizione anche dalla giurisdizione esecuzione cioè come quella che s'assume la responsabilità la massima flessibilità se in effetti non abbiamo avuto pene più miti in ragione diretta del l'esercizio del potere discrezionale
Noi che veniamo da un Codice Rocco che è conosciuta nel mondo per le vere irta di far sanzionatorie tre più severi del mondo e la prassi applicativa che le ha passate quindi dobbiamo in qualche modo a ritenere che non possiamo disattendere questo alloggio
Possiamo convenire sulla stipendi CIPE sullo chiudo polemico ma mai condivisi forse non è tanto sulle pratiche trattamentali intramuraria che possiamo scommettere quindi forse da ambienti intramuraria inauditi che noi possiamo soltanto eventualmente arricchire di maggior diritti agibile da parte dei detenuti bensì possiamo giocarci e fortemente su una pratica trattamentali sparsi ex mura anche questo voglio dire mi sembra che appartenesse insomma più o meno a alla cultura
Che ci eravamo dati sua moglie rispetto ai quali dovremmo trovare un consenso
Poi si è detto diritto penale capace di ridurre la portata del carcere ma ci sono delle strategie imposte tra un po'di non è vero che noi dobbiamo minimamente cioè stupiti terziere dal fatto che non possiamo governarla penalità ma come dove c'è scritto che non si possa governare nei fatti la premialità certo che si pongono inane fatta la penalità
E ritorniamo ai provvedimenti già emessi alla che che fanno schifo scusate se esce fuori di controllo alla penalità e la qualità della vita io ritiri ti ci vuole un potere politico che si assume la responsabilità di mettere fuori ma questo se non c'è questo allora facciamo più coraggiosi come fanno certi Paesi lo Stato dica quanto è e quanti sono i detenuti che può tenera rispetto abilmente tenerti e lo comunica le procure la Repubblica un in più no
Perché ha detto che l'unica porta girevole aperta all'ingresso del carcere ma neanche più l'ospedale l'ospedale può rifiutarsi riprende il paziente se non può dare servizio adeguato
Ho
Ma
Pensiamo che stiamo politico responsabilmente il governo e la penalità sapendo che non possiamo avere più di trentacinque mila quaranta mila detenuti e che quindi provveda politicamente in quel senso oppure per interamente anticipiamo quello facendo punto politiche di moratoria
Le costruzioni carsica liberando il numero di ingressi e quanta mi sembra che
L'altro invece sapere se non GPA del del carcere come estrema ratio comunque una significativo contenimento del momento segregati Ivo rinvia ad una risposta politica ovvia scontata cerco di ove non può esservi giudice che del caso singolo proprio di di chi esercita voglio dire che io rappresento la collettività questo poterli proprio retribuito quindi io credo che noi possiamo un po'di più poi il tema se il percorso di alternatività si debbono prevalentemente costruire sul momento del commisurati o giudiziario o sul momento esecutivo voi sapete che può appassionare questa discussione facciamo si depura passionale
Però sulle pratiche oggi più alternative che vengono tutti prevalentemente dallo stato di libertà in parte promosso sotto obbligo quasi più nessuno dello stato fritti sono pochissime
Quelli che prima lo stolto in tv riposi sullo stock di Berta corde che misura la sospensione come sappiamo e giudice questione quindi probabilmente Pisani per formare di più
Non so a questo punto anche il giudice del fatto oggi direttore così l'alternatività assenti
Quelli che non comportano nessuno assaggi il prete trentino probabilmente potremmo presumibilmente il fallito assurgere alla dimensione di pene sostitutive e costruendo invece misure alternative quelli che in qualche modo sono più compromesso con momenti detentivi cioè per dire la grammatica per scrivere una riforma voglio dire di un carcere impossibile in uno scenario
Di contenimento della penalità di filosofia di inclusione sociale di riprese di topi che punto volte a un diritto penale della cittadinanza e delle garanzie se già cioè voglio appartiene alla nostra storia voglio non è che due preme se siamo in grado di di giudice di agire questo Senario perché voglio dire nessuno qui dimentichi che pro prenderlo scenari un altro né un fatto di volontà nostro è un fatto positivo di dimensione politica più complessiva dicevo diretti
Sia dominante lo scenario diritto privato di guerra condito penale dell'amico va al di là della riflessione che posso fare io
Mi sembra di aver colto dalla intensa partecipazione all'ascolto dell'intervento di Pavarini di Emilio e di Beppe Mosconi no non te lo do il microfono
Un come dire anche una voglia immediata in qualche modo di approfondire o di reagire o di interloquire ma una questione è troppo immediata
Perché perché vi dico subito
Io trovo nel discorso fatto oggi da Massimo e perciò in questo senso volevo offrire voi al alla vostra interlocuzione degli ulteriori spunti
Degli elementi nuovi che secondo il mio linguaggio traduco in
Interesse
Per codici leggi giudici
Che in genere secondo la la la tesi o la teoria del della totale mancanza di relazione tra i fenomeni incarcerato ori e la legislazione in qualche modo può sembrare che vada in contraddizione
E forse in un secondo momento potremmo anche approfondire questo
L'altro diciamo un qualche interesse in più rispetto ai percorsi di alternatività diretti rispetto che vengono direttamente dalla libertà
Quindi una qualche maggiore sensibilità rispetto alle pene alternative cioè quelle comminate in sentenza direttamente dal giudice
E beh abbiamo sostituito qui al complicato gioco lo di vestiti scatole cinesi le porte girevoli
Che per i per verità insomma e son cose che già riceve da un po'di tempo ma ora rimarca ancora di più
Viene un momento in cui bisogna dire la porta non si ci dice cioè in carcere non si entra
Tutto ciò perché c'è il pieno
Però credo che il nervo centrale del discorso di Massimo
Come del resto è stato nel corso di questi lunghi anni abbia trovato una interlocuzione forte alternativa nel pensiero di Alessandro mancata ecco per questo non faccio parlare subito
Emilio ebbene
Di fronte a questa situazione Alessandro marcare invece scrive
Un Progetto di legge depositato alla chiusura dell'ultima legislatura alla Camera dei deputati il progetto sei mila centosessantaquattro presentato il tre novembre due mila e cinque si tratta di centosettantasei articoli con cui si modifica completamente tutto l'ordinamento penitenziario e si prevede l'abrogazione di alcune leggi vergogna odiose
Come la legge Cirielli la legge Giovanardi Fini è così
Progetto presentato da tanti parlamentari tra cui primo firmatario Boato Finocchiaro Fanfani Pisapia
Ma anche Gerardo Bianco persone dirlo rispetto
Sandro paga
E tu con questo progetto di legge che venti
Dunque
Dei il l'intervento di Massimo è stato voglio dire esaustivo in qualche misura
Quindi forse io dovrei più che altro mandare dei telegrammi non più che telegramma e come tra cui però dei dicevo prima nel l'idea di questo intervento pensavo di partire da un'immagine
Dello
Spazio della rappresentazione penitenziaria siamo in tema con
In tutto il nostro programma
I i carceri dei nuovi di questa di questa nazione sono soprattutto stati concentrati negli anni ottanta sono bruttissimi generalmente ma nasce Ivano da una
Precisa indicazione quello di dividere i detenuti
Quindi c'erano questi famigerati sempre dico ma qui c'era richiede
Cioè le ha un posto famigerate perché tutto sono tranne che a un posto ma però il progetto era quello di dividere la preoccupazione degli anni ottanta era quello di avere un
Una popolazione penitenziaria gestibile attraverso la divisione questo perché si veniva dalle esperienze degli anni precedenti negli anni delle rivolte degli anni del riso Morse che si erano avevano avuto il loro teatro nei vecchi istituti in cui invece la divisione era difficile da realizzare
E ci volle un colpo d'autorità la creazione degli istituti di massima sicurezza nel luglio del mille novecentosettantasette per cominciare a dividere le persone chiudendo le dentro
Le celle
Quali che Bussero quale che fosse il loro numero nonostante che le sezioni mi accogliessero tantissimo
Nonostante questi lo negli anni settantasette settantotto settantanove le agitazioni sono state tutt'altro che scarsi a Bologna io mi ricordo che era nell'ordine delle delle cose ordinarie quello di avere i detenuti che non rientravano dai passeggeri cioè allora ecco il carcere tutto frammentato diviso
E oggi che cosa si dovrebbe fare rispetto a questo calcio dice quale sarebbe
L'illustrazione spaziale ma io credo semplice rifare gli stanzoni di una volta non dico le sezioni grandi contante
Contanti con tante celle tutto sommato no gli stanzoni semplici durano poco
Sono stato interessante una volta alla rivolta Emilio Santoro gestaccio poco dopo anche lui alla rivolta delle carceri turche no
Le carceri turche vissero quel momento preciso del passaggio dagli stanzoni al le gli istituti divisi gli istituti e e e poi mentre noi mi si contestava il loro facevano per menare il più era pacifici sì ma la cosa quindi era questo lo scopo ricevano Mannoni questi istituti li abbiamo fatti sulla propria dei vostri
No erano ventinove non sapendo di mentire perché né c'erano negli istituti gli spazi comuni ma non li usavano e la gente stava tutta chiusa in cella in sostanza però ecco non ci stiamo
Rifacendo il percorso inverso
L'immagine però che ha dato Massimo è più icastica e più precisa campi di concentramento oramai il discorso è questo
Perché perché quello che è successo è questa
Enorme detenzione de che si fa chiamando sociale e che rappresenta veramente situazioni in cui è in carcere a gestire il problema sociale mettendo la gente dentro
E allora sappiamo quali sono le persone che CD arriva all'olimpico sono gli immigrati sono i tossicodipendenti e sempre di più su questo sfondo appare un altro personaggio classico il problema il soggetto con problemi psichiatrici con problemi psichiatrici ed abbandono
I loro numeri non sono quantificabili ma Baiano per le rilevazioni che sono state fatte in modo abbastanza approssimativo dal quindici al venti per cento
Se voi fate la somma del ventisette per cento dei tossici del trenta per cento degli immigrati che probabilmente è in ulteriore salita e del quindici venti per cento di questa gente arrivare tenendo conto che sicuramente ci sono sovrapposizioni fra le varie tra i vari gruppi arrivate ai due terzi di cui si parla ormai tranquillamente serenamente questi due terzi sono persone che noi ci dobbiamo chiedere se devono stare in galera non devono stare in galera o meglio se devono stare tutti in galera oppure se invece devono starci solo quelli che rappresentano e concreta veramente una condotta pericolosa significativa ecco i i questo è il problema allora che ci si pone allora io faccio un discorso semplice
Massimo impostarlo perfettamente la cosa io faccio un discorso che vorrei chiamare politico ma è un politico da uomo della strada da persona che legge così i giornali che non va molto più in là io mi faccio questo discorso questo governo ha fatto una politica precisa
Che è stata rappresentata da tre leggi esemplari
La Bossi-Fini la Cirielli e la finisce una i botti finali sono stati di una capacità di Nitti di identificazione assoluta la Cirielli giustamente dice Massimo è il riconoscimento nei confronti del poveraccio
Del perché nei confronti del Signore la prima parte della Cirielli fa tutto un altro discorso va un criterio di diseguaglianze sulla prescrizione il codice Rocco era stato preciso nel senso che non andava assolutamente a pescare quello che era capitato alle persone ragionava sui fatti e sui fatti stabiliva e siccome c'era una pena sulla pena ragionava e sulla pena si calcolava la prescrizione no questi ragionano sui fatti per cui dalla metà davo cioè dalla metà dell'aumento si arriva al doppio delle l'aumento progressivamente man mano si ha a che fare con categorie più asseritamente pericolose che sono quelle degli esemplari poveracci che riempiono la galera
Ecco allora allora
Possiamo permetterci di prendere atto che questa politica una politica vincente che va rispettata che va che va accettata io credo che sia una cosa semplicissima dire Dino acquista politica
Dire che occorre una nuova legge sull'immigrazione che occorre una nuova legge sulle dipendenze che occorre ecco quello che giustamente Massimo impostava come un nuovo intervento di carattere sociale inclusivo che sottragga il problema sociali al penale
E è è tanto difficile voglio dire ma è tanto semplice tanto accettabile tanto condivisibile che per esempio i Servizi tossicodipendenze siano nella miseria più nera e non possano fare quello che dovrebbero fare e non siano misurati sui bisogni sulle esigenze
Che per gli immigrati si debba fare queste pantomime straordinarie che in cui tutti si rimproverano a quelli vanno arrestati perché sono lì per e invece dovrebbero essere nel loro Paese
E poi devono prendere il l'aereo oppure la nave per andare nel loro Paese e e ritirare il l'autorizzazione perché va a mandarlo nel loro Paese e loro sono aggiuntivi appare la fila insomma c'è una possibilità di modifica alla legge sull'immigrazione io credo che non sia non non me ne intendo troppo ma l'impressione c'è una possibilità di a bere risposti sociali in tutte questi casi tenendo conto che noi abbiamo bisogno di queste persone
Prodi ha detto per esempio che bisogna mettere prendere atto che gli immigrati sono una risorsa non sono in pericolo
Questo qui è una premessa
Che ha che deve avere degli sviluppi
Allora vogliamo fare quella politica nuova diversa che non tenga in galera
Tutta questa enorme quantità di persone perché le criticità degli si chiama detti gli psichiatrici dei soggetti in situazione critica di abbandono
Che appunto non sono pochi neanche loro
E ma anche quelle sono frutto di un'assistenza che insufficiente al loro livello che non riesce a intercettarli né quando arrivano dentro ma ancora prima quando sono fuori
Insomma quindi qui si tratta di intenderci il la cosa in termini teorici di costruzione complessiva del discorso è esattamente quella che dice Massimo Pavarini
La politica deve fare la sua parte se non la fa si arrende a una politica diversa ed è un gioco pericoloso perché e Hugo Boss
è sempre di più chiaramente correggetemi se sbaglio sempre più chiaramente un nodo importantissimo della vita di una società lì tipo di reazione su questi settori cioè su tutte le frange difficili che hanno delle difficoltà
A vivere in una certa situazione difficoltà personali ieri sera sempre c'era ora sono cattivi commenti
Che c'era un dibattito in cui Casini incisiva sulle difficoltà personali le sue erano molto diverse parlava di PACS di tutte queste cose qua no qui ci sono difficoltà personali che non fanno vivere era evidente ecco e su queste difficoltà personali
Ci dovrebbe essere un altro intervento
Dopodiché a questo punto Franco vorrebbe che io dicessi qualcosa di questo malloppo ma il ma dopo non può avere cittadinanza ascolto se non nel quadro dell'intervento di questo tipo allora se in carcere ripiglia
Diciamo la sua risposta penale la riposta penale che gli è propria serviti IRES si ritira l'alluvione e ritornano rigidi flutti penali dentro gli argini
Questo questo precetto con tutti i limiti che può avere in definitiva risponde a questi punti fondamentali
E risponde anche a una sorta di transizione da questo sistema era questo indirizzo ad un altro sistema un'altra politica penitenziaria di inclusione di rispetto delle persone
E che è quella che effettivamente è indispensabile perché questo discorso si faccia
Ecco allora le parti di questo progetto sono semplici anche se articolabile cioè c'è un problema di diritti nei confronti dei detenuti da e qui c'è tutto un discorso sui medesimi c'è un problema di capire la pena come un modo col quale veramente si può fare riabilitazione questo è controverso e contestato di fatto cioè che constatazioni che abbiamo fatto il nostro mestiere dimostrano che in sostanza con le misure alternative si riesce si riesce a uccidere molto di più sulla recidiva di quanto non si faccia lasciando le persone in galera che poi una constatazione direi di buonsenso che viene verificata però dalle da quelle verifica che si possono fare
E lui naturalmente viene fuori il problema che la la misura alternativa deve essere uno strumento ordinario di esecuzione della pena e perché sia uno strumento ordinario occorre un'altra delle cose che ha detto Massimo prima secondo me almeno ho colto questo aspetto cioè che si deve rendere conto il sistema che ci vogliono persone che siano convinte di questo e questo sì per e qui qualcosa si dice sul fatto che sul profilo che deve avere sul ruolo che deve avere il magistrato di sorveglianza e la magistratura di sorveglianza in genere
è ovvio che tutto questo presuppone un sistema di personale penitenziario che è implementato ben diversamente da usura quindi che teme diciamo ridare lo spazio che gli è proprio a ciascuno e le energie propria ciascuno infine ecco l'ultima parte del discorso del progetto è quello di costruire diciamo percorsi che sempre nell'ambito di quelle che secondo me e qui volutamente stanno fra fra le pietose bugie e invece delle impegnative verità che si si tratta di operare nei confronti delle persone
Dargli delle possibilità reinserimento sociale parole un po'consunto un po'consumate in qualche misura patetiche ma che però hanno bisogno invece di prendere quota e di prendere verità
Il discorso è che nel l'ultima parte del Progetto quello che si fa anche è di utilizzare percorsi collettivi di reinserimento proprio per aiutare lo sfollamento dal carcere
In soluzioni diverse alternative
Di tutta la parte proprio della detenzione sociale che la folla compro concetti mirati che abbiano anche rilievi è ricaduta sociale ecco sì si farà nuovo qualcosa dipende dal fatto di seguire passivamente diciamo l'oltraggiosa condotta di del del politico della politica penitenziaria del governo che ancora abbiamo oppure invece di rimettersi a questa di seguirla di non reagire oppure di fare veramente un discorso diverso grazie
Soltanto l'informazione il Progetto dunque l'intero articolato trovate sul sito di ristretti Orizzonti www ristretti Orizzonti punto it oppure sul sito de la Rivista dignità as il cartaceo lo trovate nella rivista della Fondazione Michelucci che e giù in libreria la riservano a citare e un commenta o di tutto il progetto di legge lo trovate nel volume edito da angeli un volume collettaneo che pure giù i libri Elia dal titolo proposte per la giustizia
Beppe Mosconi
Ecco sono sostanzialmente sintonico particolarmente con gli ultimi due interventi
E vorrei solo dare un contributo di approfondimento sui due versanti che caratterizzano il futuro cioè come potrebbe essere carcere come vorremmo forse la realtà che questa istituzione oggi gestisce così pesantemente
Il tiglio servono o diffidente da quelli gli approcci che ritengono che il carcere come garante nella sua concezione garantista
Con liberale classica abbia avuto in qualche periodo storico una sera sua reale realizzazione
In altre parole ritengo che o a quanto meno tendenzialmente un approccio nell'osservazione
Che assume il fatto che le garanzie formali e le definizioni formali di legge hanno storicamente quasi sistematicamente coperto dei processi di diffuso controllo sociale
Che hanno attribuito all'istituzione chiusa una funzione fondamentale di gestione delle popolazioni marginali
Legittimando sì sotto definizioni filosofiche e giuridiche
Ma questo sei sempre stato direi che nella nella realtà di logge oggi viene a caratterizzarsi perse de delle sue caratteristiche molto peculiari che devono andare approfondite
E ritengo che queste caratteristiche si possano individuare considerando come attorno alla realtà dell'istituzione carceraria si scontrino degli insiemi di paradossi in qualche modo che se sono confliggenti al loro interno per i termini che li definiscono d'altra parte confliggono anche tra di loro come insiemi appunto di paradossi
E da un lato vedo alcuni paradossi che riguardano il fatto per esempio che il carcere svolge o dovrebbe svolgere
Una funzione e chiaramente simbolica cioè di rappresentare il giusto e sbagliato
La colpa e invece la rettitudine la sicurezza e l'insicurezza quindi a un linguaggio simbolicamente pregnante
Ma viene sostanzialmente invece rimosso dall'attenzione collettiva cioè la gente
Essenzialmente non si interessa particolarmente e questa istituzione e credo che ognuno di noi attraversando questo buio corridoio con le immagini che lo popolano si renda conto di quanto questa realtà si allontana e distante dal suo vissuto quotidiano
Un secondo aspetto il fatto che il carcere dovrebbe essere la per eccellenza la materializzazione del diritto
In quanto è l'area reificazione di un discorso giuridico regolamentato dal codice penale ma è essenzialmente il regno del non diritto cioè dove tutto avviene per necessità per urgenza per autoreferenzialità riproduttiva dell'istituzione Mannoni invece nel rispetto delle regole che del resto sono leggi manifesto cioè leggi che non hanno non sono sanzionabili e la cui violazione non comporta nessuna conseguenza per chi non la rispetta
Parlo dell'ordinamento penitenziario dei regolamenti conseguenti
E il terzo un terzo aspetto è il fatto che il carcere pur rappresentando diciamo così essendo l'iceberg di un'intera organizzazione sociale essendo una raffigurazione di ciò che la societaria nella sostanza non appunto viene considerato per questa sua capacità di descrivere il modo in cui la società funziona
è una e aspetto emergente ma assolutamente rimosso e non considerato nella sua capacità di rappresentare a moti testi atte a mo'di cartina di tornasole ciò che l'intera organizzazione sociale
Questi sono paradossi storicamente acquisiti Noel del resto la prima volta che li evoco
Ma a di a fronte di questi paradossi noi oggi assistiamo e questo è l'elemento di novità
All'affermarsi di altri paradossi
E cioè il fatto che quanto più è evidente cioè quanto più si assottiglia la capacità di legittimazione delle funzioni cosiddette funzioni palesi del carcere i principi che lo legittimano
Rispetto alle sue funzioni latenti cioè le funzioni e meccaniche che il carcere svolge nella realtà sociale e i meccanismi che concretamente produce
Tanto più
Si afferma come inevitabile come necessitante la funzione latente
Cioè la nostra società sembra non aver più bisogno di aver sempre meno bisogno di una legittimazione formale che faccia riferimento alla rete riduttività o alla poteva rieducativo della pena
O al la funzione preventiva per chiamare le tre funzioni classiche e accetta tranquillamente che il carcere sia pura è semplice incapacità azione preclusione intuizione di sofferenza
Eliminazione del nemico in questo senso sono perfettamente d'accordo con Massimo sto solo portando qualche elemento in più diciamo il quadro che ha già Lugli a nitidamente traccia
E il altri paradossi popolano questa questo nonsenso no per cui quanto più il carcere perde dissenso dal punto di vista del discorsi che fa tanto più ne acquisisce invece dal punto di vista del modo in cui viene presentato come comunque inevitabile e accettabile
Ed è il discorso che il
Col carcere vanno punite vanno proprio tirate via di mezzo delle persone socialmente sgradevoli Opel variamente pericolose dove non c'entra tanto più la colpa
Non penso entra tanto più la responsabilità centra il la dimensione insicuri Zampa il senso di inquietudine che la loro stessa presenza fisica
Materializzano i rapporti sociali
Oppure anche nel carcere vanno gestite ecco la gente preoccupata dell'inciviltà
Bene il non sono reati ma il carcere può servire anche per l'inciviltà può servire anche per chi sporca le strade o fare umori
Insomma che tenga allontanato in qualche modo che riceva degli avvertimenti precisi che non è socialmente accettabile
Oppure ancora
Il fatto che nonostante emerga che le persone hanno paura di qualcosa che non subiscono per esempio che ad essere più spaventati sono le aree sociali meno vittime Inzaghi che
Bene allora proprio per questo
Lei si deve rassicurare con qualcosa che i simboli ci la capacità dello Stato di proteggerle quindi anche se non temono non hanno motivo di temere concretamente dei reati usiamo pure più carcere perché così si sentiranno più sicure
Ecco è questo cascata diciamo così di queste rotture di c di significati di razionalità di proporzione
Di accettabilità etica delle stessi motivi delle precludere per gli stessi motivi del punire che credo sia il sintomo di qualcosa di estremamente preoccupante
Che caratterizza la realtà del carcere oggi come humus culturale e un uso sociale che sottende un deflusso dell'istituzione quale quella qui noi un'involuzione involuzioni insieme a un'esplosione
Dell'istituzione quale quella che noi registriamo
E allora ritengo che ciò avvenga
Perché
Alla fine i significati che passano sono significati che non hanno più niente a che fare con la legittimità teorica politica filosofica della pena e neppure con la sua utilità
In termini di organizzazione di una società civile
Ma dei contenuti molto più poveri molto più dissenso corrente di definizioni banali di luoghi comuni
Che
Trovano uno spazio di accettazione tanto più quanto più le persone sono disorientate isolate incapaci di quel esprimersi e di comunicare
Incapaci di trovare dei riferimenti validi nell'organizzazione sociale
E questi luoghi comuni sono che chi sbaglia paga
Che chi è pericoloso deve essere tirato via di mezzo
Che è arrivato il momento di potersi fare giustizia da soli
Che se una persona non dimostra di rispondere al disciplina interna l'istituzione sarà sempre pericolosa fuori
Che se una persona non si dà da fare non è in grado di riorganizzare la sua vita è giusto accettabile che continui a soffrire
Perché responsabile del suo fallimento e non merita l'assistenza e tanto meno il sacrificio della società per venirgli incontro
Ecco questi diventano queste diventa alle banalità cioè quel tessuto ipotermico qua subliminale nonché serpeggia nel sentire diffuso o quanto meno trova uno spazio sufficiente nel sentire diffuso perché l'istituzione continui a riprodursi in questi termini
E a fronte credo che proprio a fronte di questa ripresentarsi come inevitabile di un nocciolo duro di significati che trovano oggettivamente spazio per sostenere un'istituzione quale quella che oggi noi
Si analizzano amo constatiamo
Sia lo spazio in cui è accaduto sono accaduti alle ultime cose che sono accadute cioè noi non possiamo trascurare il fatto che il il gran finale della legislatura che si è chiusa
Il fuoco d'artificio no che ha inanellato partire dalla Bossi Fini ricordava anche Massimo anche Sandro prima
La b il rigetto dell'amnistia la ex Cirielli
La legge sulla tossicodipendenza largo uso legittimo delle armi per difendere la proprietà
Ecco quindi questi questi e e infine la legge Pecorella cioè questa collana di in gioielli no di perle tutte molto coerenti di significati repressivi e e e fomentano quei sentimenti subliminali diciamo di cui parlavo prima anche di stati così semi sotterranei
Sia il segno di un'inversione di tendenza
Per cui se in precedenza Izzo noi abbiamo assistito sempre a un gioco e contro gioco di riforme e controriforme di ambivalenze
Per cui a ogni riforma è seguita una controriforma ogni controriforme seguita una riforma e così via quasi una politica cerchiobottista insomma no per cui le riforme non si fanno mai fino in fondo e poi si recupera sul piano della repressione
Qui si è fatta una svolta decisa sul piano della repressione proprio nel momento in cui era evidente all'opinione pubblica il massimo della crisi almeno dal dopoguerra ad oggi dell'istituzione stessa
Cioè c'è un un episodio forte insomma nel rapporto tra istituzioni e senso comune
Che fare assunto per il significato che riveste ai nostri occhi e che in quanto tale è qualcosa di inedito di Unico forse potrebbe essere un'inversione di tendenza una sintomo di quanto
Siamo arrivati a un livello di disgregazione di significati nel sentire collettivo di dissidenti di di dissociazione diciamo così tra linguaggio delle istituzioni e l'organizzazione azione sociale
Io credo che questo sia un episodio
Non sono convinto che sia un deflusso irreversibile
Ritengo che a fronte di questa attorno torni tour Torno azione insomma forzata perché si è giocata strumentalmente evidentemente è stato un pezzo della campagna elettorale prima che
Sì così come le gigantografie infestavano fino a pochi giorni fa alla stazione di Milano ma a mezza Italia diciamo ma c'è quindi sia quelli Tello di surplus diciamo di comunicazione politica
Però quello che mi preoccupa è da un lato che sia successe sia potuto succedere
Dall'altro che nonostante a questo credo che continui a contrapporsi un altro elemento di ambivalenza che è
Invece la cultura assistenzialistica umanitaria dei diritti umani dell'associazionismo solidale cioè di oppure l'uso diciamo così
Incoerente di vari linguaggi che legittimano l'istituzione che segnano una difficoltà di legittimare la quindi c'è tutto un sommerso diciamo così che non è coerente rispetto a questo golpe penitenziario che è stato che ha caratterizzato gli ultimi di ultime settimane della
Aspetti satura
Eppure però qui questa tensione tra due elementi
Che che continua a ripresentarsi come ambivalenti che permane non si risolve ecco la mia preoccupazione è che e leggo che una frase che ho scritto Mandela trovo pregnante e non riesco
Credo non riuscirei a ripeterle con le stesse parole
Che nel conflitto tra strumentalità e simbolismo si affermi un simbolismo anonimo semi inconscio che coincide con la repressi fitta automatica dell'istituzione
Può sembrare un po'di cerco di spiegare mai cioè che insomma si presti un non detto un inerzia un'inerzia un procedere
Automatico delle cose che si radica nel non capire nel non sentire nel trascurare nel rimuovere ma che sia comunque la situazione strutturale sui all'interno della quale il carcere si deteriora
Induce ancora più sofferenza reclute senza garanzie tutto quello che sta succedendo in questi mesi
Ecco io temo che nonostante resti quella tensione di cui ho detto lo spazio perché questo processo vada avanti c'è ci sia e rischia di essere irreversibile
Allora io son d'accordo con quello che dice Sandro che è necessaria una volontà politica
E anche Massimo è d'accordo su questo in questo senso ci troviamo tutti credo molto d'accordo a mio parere questa fatte volontà politica come si può esprimere Cretto attorno a tre cardini fondamentali
La depenalizzazione quindi la riduzione delle figure di reato perseguibile colpi quei comportamenti perseguibili con la penna
La Deckard Cerizza azione delle forme di pena e quindi la l'uso del carcere davvero per i casi più gravi e per il resto sanzioni alternative
Ma anche e questo credo sia determinante la la cultura dell'uscita dal penale giocata attraverso la prevenzione
Anche attraverso la prevenzione
Dove il discorso prevenzione inteso essenzialmente come prevenzione sociale anche se in altri contesti questo
Modello ha presentato dai limiti ma son limiti che vanno analizzati e approfonditi non può non articolarsi non fare parte sua costitutiva
La dimensione e la politica della depenalizzazione dell'alternatività il carcere cioè una recupero forte di connessione tra questi due discorsi che invece non è la prima volta che lo dico viaggiano oggi dopo quindici anni delle esperienze avviate in Italia in modo abbastanza schizofrenico
Ecco
è una volontà sono scelte politiche che devono essere fatte sono scelte politiche che a mio parere hanno lo spazio per essere affermate perché né dal punto di vista economico né dal punto di vista culturale il carcere oggi piena legittimazione non lo ha dal punto di vista economico perché la l'area di forza lavoro che gestisce minacciosamente o in modo incapaci tante
Rispetto all'area del precariato è davvero minima
Cioè l'aria del precariato è tale per cui non c'è proporzione tra il pensare di gestire e funzionalmente quest'area anche con la minaccia anche con la sofferenza per restituirla alla lealtà sociale il problema è molto più grosso il carcere mi sembra più una avrà rivestire una dimensione residuale rispetto che una funzione fondamentale in questo senso e dal punto di vista culturale
Lo trovo sfasato rispetto a una cultura che ripeto rimuove l'istituzione che può lasciare uno spazio alla sua applicazione va e anche permeata o permeabile da altri significati in cui senso del malessere il senso del disorientamento senso
Della solitudine senso del disagio e tutte queste cose sono presenti alla coscienza collettiva e sicuramente non trovano un'adeguata risposta
Nel linguaggio simbolico che la mia di l'istituzione
Invece era e allora credo concludo che si tratti di fare un salto una assumere coraggio politico insomma di fare queste scelte legislative
Sapendo però che queste avranno Successo se si inseriscono in un processo molto più ampio di cambiamento sociale il cambiamento economico di cambiamento culturale
Dentro il quale potranno inserirsi più naturalmente più armonicamente e senza traumi e soprattutto senza pericolo di strumentalizzazioni perché le scelte sulla società sono sostanzialmente cambiate
Finalmente chiude il rischio Santoro no chiude nel senso che a scalpita totale tocca
Parlare di carcere dice che uno chiude son meglio tanto prima al
Io non non so se per questa scenografia da ultimo nastro di Krapp molto beckettiana in cui Franco ci ha chiamato a discutere del futuro del carcere però io rispetto all'ottimismo della volontà politica che Massimo dipingeva come
Possibilità
Che Beppe riprende i vecchi Sandero diciamola tradotto in Bari quantità di cellulosa scritta
Sono molto più scettico
Io non credo che noi oggi come oggi abbiamo di fronte una possibilità di scelta politica di questo genere
E non perché
Diciamo la merce sicurezza
Si è sostituita la merce servizio sicurezza nel senso penale si è sostituite la merce servizio sociale
Nella legittimazione politica perché questo è anche un problema né che democrazie che viviamo un grosso con cui dobbiamo fare i conti ma soprattutto perché come è stato detto da quasi tutti gli interventi
Per andare verso una politica carceraria diversa serve modello di reinserimento sociale serve delle pene al terrore modello di esecuzione penale esterna diciamo non delle pene alternative o dell'esecuzione penale esterna che facciata ponte verso il reinserimento sociale
Allora secondo me qui arriviamo al problema grosso
Che poi il problema per cui ora io non so credo che la cosa si possa generalizzare a tutta Italia ma abito i dati su Firenze passando ricordava la popolazione che sta in carcere
La Toscana si vanta di non avere i centri di permanenza temporanea
Carcere di Firenze Sollicciano il primo centro di permanenza temporanea è uno dei più grossi di tali nel senso che ci ha qualche cosa come quattrocento e più grosso di Lampedusa per intenderci indossò massima capienza ci ha cinquecento stranieri dentro
Abbiamo chiuso i manicomi
Carceri Firenze di Sollicciano sicuramente la più grande struttura per sofferenza psichiatrica esistenza in tutta la regione Toscana
Abbiamo residenze per i senza fissa dimora albergo popolare in carcere di Sollicciano è sicuramente la più grossa residenza per senza fissa dimora dell'intera Toscana e possiamo andare avanti così allora qual è il problema se
Problema serio è che noi oggi non immaginiamo non riusciamo ad immaginare una politica di inclusione sociale ma perché perché non abbiamo un modello di cittadinanza Massimo diceva abbiamo un diritto penale della cittadinanza in diritto penale del nemico il diritto penale cittadine diritto penale del nemico poi ci torno su questo punto ma il problema vero e che oggi non abbiamo più moderno di cittadinanza per cui non posso fare l'inserimento così come non posso fare l'accoglienza degli immigrati
Il fatto che noi affidiamo alle sanatorie l'accoglienza degli immigrati e non ha una politica programmatica alle ancora nel nel programma del centrosinistra si dice non più i flussi ma il programma la programmazione dell'immigrazione
Non la possiamo fare non la faremo mentre le sanatorie funzionano perché le sanatorie sono
La chiara rinuncia un modello di inclusione e la rimessa al dato empirico dell'inclusione cioè io non so qual è il modello di inclusione però la gente arriva qui quella che i trova qualcheduno che è disposto ad andarlo a stanare vuol dire che è stata inclusa no il modello il dato empirico lo sostituisco
Perché il carcere spot carcere fondamentale un punto se in questo senso una cartina di tornasole
Perché lo vediamo così fortemente perché per avere un modello di inserimento sociale io devo avere un modello di cittadinanza se no cosa costruisco
Se io non ho una guida una bussola l'intervento che ho scritto per la rivista e la Fondazione Michelucci si chiamava il carcere senza bussola siano no una bussola che l'inserimento sociale non lo posso fare allora
Tradizionalmente questo vuol dire che poi qualche volta non riesce già Tocqueville nel mille ottocentotrenta quando vedeva i penitenziari americani diceva
Darei la riabilitazione la rieducazione qualche volta re riesce questo non vuol dire che sia la funzione istituzionale del carcere per renderà funzione istituzionale del carcere delle soluzioni la vera bisogna avere un modello preciso di inclusione di cittadinanza
Nel carcere noi vediamo che non ce l'abbiamo lo vediamo perché si chiede agli operatori penitenziari di dire inserisci socialmente modello classico era inserisco con me con un lavoro scherziamo questo modello non esiste più ma non esiste più non da oggi a dir la verità è rimasto nel carcere negli anni settanta e via dicendo ma non esiste più da molto tempo perché che certi tipi di lavori e non svolgesse la World il ruolo di inclusione la cittadinanza l'abbiamo già deciso negli anni settanta la cittadinanza era basata sui consumi non più sull'inserimento lavoro anzi consumo in qualche modo lavorerà gliene ante nella qualche cosa che marinava dalla cittadinanza il consumo era quello che ci inserita lo stato sociale che abbiamo costruito si basava su questi idea
Il carcere degli anni ottanta e degli anni novanta il carcere deve tossicodipendenza il carcere di servizi e basato sull'idea di consumi Thierry inseriscono di consumi nel senso di servizi che vinse disco anche questi dati è morta
Allora oggi noi non abbiamo più moderno di inclusione nella cittadinanza
E il carcere la cartina di tornasole ce la fa vedere così come l'immigrazione secondo me se uno si fa riprendere i dibattiti sulle riforme scolastiche di quest'anno vediamo che il problema è lo stesso Micheli perché la scuola lo stesso problema cioè deve prendere inserire qualcheduno nella cittadinanza
E noi stiamo sbattendo la testa lo vediamo in maniera meno drammatica che nel carcere nell'immigrazione ma invece poi nel futuro lo vedremo in maniera molto più drammatica uno bandiamo sbattendo la testa sui modelli di scuola perché non sappiamo qual è il motivo allora
In questo senso sono pessimista nel senso che non penso che sia un problema di volontà politica
Penso che sia un problema molto più grosso ci dobbiamo immaginare un nuovo tipo di inclusione di cittadinanza perché quelli che avevamo con cui abbiamo lavorato dall'Ottocento ad oggi non funzionano più
Per moltissimi motivi non è qui ora è il momento di discutere
Questo che rende molto difficile la cosa però da un'altra parte è una fonte di speranza perché chiaramente non possiamo andare avanti senza un modello di cittadinanza
Perché noi quello che stiamo producendo è una cittadinanza su un modello vecchio che si restringe si restringe e si restringe sempre di più ed esclude dalla cittadinanza sempre più persone
A un certo punto questo fisiologicamente finirà se volete per la vecchia teoria paretiano della circolazione del delitto a un certo punto quest'quando arriveremo a un nocciolo talmente duro non questa cosa scoppierà
Per cui dovremo inventarci un nuovo modello di cittadinanza e allora potremmo immaginare un carcere diverso potrebbe immaginarci de per la volontà politica conterà
Nell'immaginarsi tipi di integrazione i tipi
Di integrazioni per i migranti tipi di pene alternative risocializzazione via dicendo ma senza una bussola che sia un chiaro modello è inutile ci vediamo in giro pensare tutto questo cioè io dire un operatore sociale prendi e fai l'inserimento sociale oggi non
So benissimo che sto oggi sto dicendo
Una finzione assolutamente una finzione
Perché non esiste un percorso chiaro di inserimento char così come lo sto dicendo a un a un professore di scuola media faccio il professore universitario tant'è vero che ci stiamo rinchiudendolo nell'idea di un'università professionalizzante
Perché stiamo dicendo inserisce in una professione non più nella cittadinanza
Questo è il dato con cui dobbiamo fare i conti se non facciamo i conti con questo credo che non andiamo da nessuna parte
Detto questo
Ci sono molte battaglie sul piano teorico da fare
Che forza in pecche che fino a quando non avremo una nuova bussola un nuovo modello di cittadinanza di inclusione saranno battaglie di retroguardia ma che sono nello stesso tempo battaglie di civiltà una di queste secondo me è dire che il diritto penale del nemico non esiste perché è un ossimoro
Cioè diritto penale per forza diritto penale del cittadino non c'è verso
Diritto penale del nemico è un ossimoro
Questa è una cosa che purtroppo ci portiamo dietro dalla scuola positive ai che ha peggiorato moltissimo la nuova difesa sociale
Vetrerie poli funzionali della pena che la Corte costituzionale ha parlato per tanti anni e che poi forse negli ultimi anni invece in controtendenza con l'ambiente
Politico tende a lasciare più a al margine
Diritto penale nasce storicamente per limitare il Leviatano nella sua statale della sua funzione punitiva
Non per garantire il cittadino per la difesa sociale
Ma difende il cittadino da Verdi a Tano non dall'altro cittadino perché il Diana lo può distruggere l'altro cittadino quando vuole trovarne mettere dei limiti non all'altro cittadino perché questo allora non serve nessun diritto penale sedici alleviavano fai quello che ti pare distruggi chi ti sta antipatico
Serve per garantire i cittadino da un Leviatano statale
Che il diritto non nasca
Per difendere i cittadini ma per limitare il potere dello Stato e quindi perfetta i cittadini non dall'uno dagli altri ma dallo Stato
All'inizio di questo secolo diceva uno come alzi Hans Kelsen mette del norma divismo probabilmente la pietra portante e dall'altra parte l'hanno detto le scuole di realismo giuridico cioè quelli che appunto pensano che il diritto lo facciano i giudici
Uno come rossa altra rosso sosteneva delitto nasce per vendita il potere dello Stato allora
Se Park non riportiamo al centro del diritto penale questa tendenza
Noi non faremo nient'altro che dare quei continueremo ad assecondare l'idea di un diritto perché esiste un diritto penale del nemico invece di dire no se volete esistono ius in bello che c'ha una sua tradizione de terre sante aula scolastica medievale interessantissima bellissima andiamocelo arrivederci ma il diritto penale è una cosa diversa così come il diritto a una cosa diversa il diritto limiti al potere dello Stato questo la battaglia culturale in cui penso che i giudici Nadia vocati hanno un'importanza fuori gli operatori del diritto in generale hanno negato un ruolo fondamentale compatti
Detto questo ripeto
Rimane una battaglia di retroguardia una battaglia di civilizzazione della barba aria se non ci attacchiamo
Un pro serio problema di dire
Purtroppo
Per fortuna non lo so possiamo leggerlo come vogliamo ognuno avrà le sue analisi comunque i modelli di cittadinanza ed al dopo dall'Ottocento altre
Due mila ci hanno caratterizzato non funzionano più
Se non ne abbiamo un altro carcere gestione dell'immigrazione ma qui ricoperto presto scuola e via dicendo non funzioneranno mai e noi potremmo discutere su un milione di cose ma senza questa chiara bussola non servirà a niente
Mi scuso per il mio pessimismo
Io avevo preannunciato che avreste ascoltato discorsi diciamo di che impegnavano
E devo dire che quando avevo pensato a questo dibattito avevo pensato proprio a questo
A questo che abbiamo realizzato
Però credo anche che sarebbe
Estremamente difficile rifare un cinico ormai sappiamo quali sono le posizioni
Credo invece che sarebbe estremamente utile e interessante ascoltare domande prendere delle domande che vengono da voi
Per chiarificare azioni di posizione
Oppure dei brevissimi interventi che non siano però come dire la replica dava dal posto di interventi che sono venuti da questa parte
Se ci sono domande se ci sono brevi interventi
Tenuto conto che poi molti dei relatori devono partito
Allora quest'ultimo intervento mi ha un po'demoralizzato perché il pessimismo che un cui è stata Espresso insomma il fatto che gli operatori sociali non ha non possono fare alcuna lavoro di inclusione mi ha lasciato un po'in difficoltà perché sono un operatore sociale
E lavoro nel campo dell'esecuzione penale esterna
Che è una realtà che purtroppo in queste giornate è stata solo evocata
Praticamente si è parlato di misure alternative si è parlato di esecuzione penale esterna però in in venticinque giorni non si è trovato il tempo e la la disponibilità di sentire e di capire in fino in fondo quest'area penale esterna in cosa consiste io ho visto nei cartelloni note ci sono dei di dei numeri rispetto a agli operatori penitenziari
E un numero che viene dato che mi riguarda personalmente è quello degli assistenti sociali c'è scritto praticamente che ci sono mille duecento e rotti assistenti sociali nessun mille sei e rotti che dovrebbero esserci
Facendo una proporzione di uno ogni quarantotto detenuto questa proporzione la trovo del tutto diciamo fasulla perché non si tiene conto dei cinquanta mila soggetti che stanno in misura alternativa
Quindi quei numeri vanno almeno raddoppiati
Dico questo semplicemente per dire che purtroppo in queste giornate il se il sistema dell'esecuzione penale esterna non c'è stato non è visibile neanche nei numeri
Ora per fare qualche numero per far e per dare l'idea chi non era non è del settore
L'Ufficio esecuzione penale esterna di Milano in due mesi e mezzo da dal primo gennaio al quindici di marzo
Si è occupato di quattro mila ai cinquecento persone ha fatto quattro mila e cinquecento interventi
E due mila e rotti sono persone che stanno fuori dal carcere quindi la realtà delle esecuzione penale esterna è una realtà consistente grande e grossa
Purtroppo non fa cioè le le persone in esecuzione penale esterna fanno notizia solo quando succede qualcosa di eclatante
Però ci sono invece migliaia di persone che vivono tutti i giorni nelle loro case in detenzione domiciliare agli arresti domiciliari in affidamento al servizio sociale
Che non fanno notizia e nella maggior parte dei casi sono persone
Abbandonate a loro stesse nel senso che non se ne occupa nessuno
Dal punto di vista di cittadino notte spesso sono cittadini ignorati dalla anche dal dai loro comunità il re dei servizi sociali comunali e così via
Quindi e il il discorso è il detenuto incerto però l'esecuzione le le persone in misura alternativa sono una realtà
Ora è vero che la realtà dell'esecuzione penale esterna è una realtà in grossa difficoltà oggi è in grossa difficoltà anche perché mentre il carcere si apre alla società si apre all'esterno l'esecuzione penale esterna si si chiude si chiude un posto se stessa
Praticamente il discorso della del rapporto col territorio della progettualità viene vissuta più come una questione di immagine è una questione di di una questione di immagine che una questione di sostanza quindi ora io vorrei dire tante cose però poi non vorrei neanche annoiarvi
Rispetto alla situazione attuale c'è una tendenza molto forte al alla al controllo c'è una tendenza molto forte al controllo tant'è vero che si stanno anche in seguito anche alle ultime leggi di cui si è parlato praticamente c'è una involuzione del sistema dell'aria penali Esterna in una situazione di tanto che s'
Questi stanno pre prevedendo delle proposte e che praticamente riducono l'organico degli assistenti sociali noi tutti qui abbiamo sentito quando il problema del sociale e il problema vero del carcere cioè se risolviamo se facciamo politiche sociali affrontiamo in parte il problema del carcere in realtà cosa sta succedendo che si sta potenziando sia dell'intenzione di potenziare tutti gli operatori del controllo e in diminuire gli operatori del sociale queste quello che diciamo si sta in qualche modo evidenziando nel nell'amministrazione penitenziaria
Ora su gli scenari futuri io mi trovo pienamente d'accordo con tutto quello che è stato detto stasera mi fa piacere di
Ritrovarmi quello che il professor Pavarini ha detto e non ci sono altre soluzioni cioè non c'è altra soluzione che Cuesta cioè differenziare le sanzioni modificare il sistema penale fare politiche sociali per ridurre il
Problema del carcere
Altri interventi vi prego Bree di domande
No io non ho una domanda vorrei ringraziare per questa straordinaria questo straordinario incontro che ci avete dato
Gli ho ricevuto così tanti stimoli oggi pomeriggio che mi ci vorrà un annetto per niente rielaborare tutto
E e vorrei dire che io sono invece molto ottimista
Secondo me c'è così tanta riflessione
Cioè il fatto che la Triennale abbia fatto abbia portato all'esterno questi pensieri gli abbia gli abbia DC natia ai non detti ai lavori abbia iniziato quantomeno adesso no non pensiamo che no non c'è niente di risolto mala tempora currunt correranno ancora per un po'ma non correranno per sempre
E c'è così tanta intelligenza così tanta passione così tanta riflessione su questi temi così tanto impegno
Che non non può non esserci a un certo punto un un risultato quindi la il pessimismo della cronaca ma l'ottimismo della storia
Grazie alla signora dieci ci sono altre domande interventi una brevissima domanda al professor Santoro se a una qualche idea sulle nuove forme di inclusione sociale di cui accenna
Cerchiamo di accumulare un po'di materiale coi ciascuno di dei relatori chiamati in causa risponde
Prego
Dice il cappellano del carcere di Bologna
E quello che posso intuire che l'istituzione carcere secondo me è un fallimento a fallimento da tutti i punti di vista
Con questo non voglio giudicare le persone
Dal punto di vista del risultato si dovesse essere un mercato sicuramente sarebbe una fabbrica in fallimento ma alla grande da mettere in prigione capita
Allora cosa mi domando che ci sia dei galeotti ce ne saranno sempre più conosciuto persone così vivaci che fiero che non muoiono saranno sempre vivaci per niente di peggio io penso che avvenuto contro i mass media avendo una situazione sociale pensate cosa vuol dire pagare un affitto avendo delle situazioni personale anche molto difficili
E difficile inserirlo inserirlo tutte queste belle cose che si parla che secondo me sono molto teoriche
Io in pace le mie piccole esperienze dico la cosa che forse bisognerebbe tentare di fare eh ridurre la sofferenza perché non è detto che la sofferenza migliori le persone
Qualcun'altro
Volevo chiedere io sono comportare l'ex articolo diciassette dalla frequentò anche con comunità per tossicodipendenti per cui il vecchio tutt'altro
La la credo che chiede quello che diceva l'ultimo intervento
Dove che essi cioè ringrazio il che non è proprio per questo altre portato qualcosa queste conoscenze corso
Al pubblico ma forse non è sufficiente perché io penso che prima di trovare che cosa siamo dove dobbiamo andare bisogna convincere il purtroppo milioni di persone Jack che chi è dentro sono gli esseri umani come noi quando io vado a trovare i detenuti o il tetto dell'intera comunità
Io li sento come come il genio ci riesco manette come me purtroppo quando lo racconto fuori
Difficile perché ci ho creduto disperati
Qualcun altro conquista il microfono no
O si
Volevo chiedere alla dottoressa Castellano ma della forbice esistenti tra scusi lo accosta un po'al microfono se in volevo chiedere alla dottoressa Castellana proposito della forbice esistente tra
Testi normativi che e consuetudine applicativa
No c'è un uno spazio diciamo che possiamo chiudere a considerare una terra di nessuno
In questa terra di nessuno
Apro una parentesi perché io credo che il carcere debba avere la funzione riabilitativa in se stesso
Cioè debba permettere a chi ha il potenziale per tornare nella Società di svilupparlo e poi di concretizzarlo in atto
Con un sistema ponte che lo per vi permetta di ritornare nella società civile cioè chiusa questa parentesi questa terra di nessuno questa forbice esistenti
Come può essere utilizzata dagli operatori come lei come il funzionario a Ras
Senza andare
Contra legem cioè che spazio di manovra avete per raggiungere questi obiettivi
Grazie
Possiamo chiudere gli interventi
Dal dalla sala
Bene allora ci convince Emilio naturalmente non facciamo interventi lunghi brevi risposte
E fino al
La risposta in questo caso brevissime no nel senso
Tre parti
Ora scherzando uno potrebbe dire se ci avessi la ricetta in tasca non sarei qui ma
Il
Seriamente non credo che sia un'impresa individuale credo che sia un problema da
Da costruire con con calma con lentezza gli che verrà fuori anche poco così insomma come serendipity pizza senza senza che qualcuno lo progetta ma poi lo troviamo il modello
Quello che mi interessa dire è che chiaro che non possiamo andare avanti in questa direzione cioè anch'io sono abbastanza o poi in fin dei conti ottimista perché penso che questa sia una proprio come dicevo prima un certo punto si arriva a un limite di questa tendenza per cui a un certo punto la situazione implode qualche soluzione bisognerà trovarla
Quello che credo che sia importante che teniamo presenti è che queste leggi che stiamo insomma che hanno caratterizzato l'ultimo periodo della legislatura ma insomma dalla Bossi-Fini in poi
Non sono frutto di una particolare cattiveria del nostro governo anzi
Io credo che tutto sommato noi in questo senso dobbiamo essere grati a questo governo
Perché probabilmente è l'unico governo che non ha avuto il pudore di dire le cose stanno andando in questa direzione cioè la cittadinanza è qualche cosa che si va necessariamente a restringere smettiamola di pensare come qualche cosa che si allarga costruiamo meccanismi di restringimento della cittadinanza per garantire a chi atti i network sociali celati continuare a essere cittadino alla vecchia maniera tanto
Cittadino alla maniera che abbiamo sempre considerato negli anni ottanta novanta non potremo più essere cinquantacinque milioni che di persone che vivono in Italia ma se volete anche
Tutta la popolazione dell'Unione Europea per cui dovremo sta necessariamente restringere questa cosa
Perché non abbiamo appunto soluzioni alternative questo governo ha avuto l'impudicizia se volete di costruire subito questi meccanismi
L'ultima legge quella
Sulle ed dovrei chiamare decreto Olimpia di ma insomma
Il
Quella su le tossicodipendenze guardate che a un noi parliamo di esecuzione penale esterna qui c'è una misura amministrativa che viene disegnata come percorso verso il carcere cioè abbiamo capovolto esattamente tutta quanta l'impostazione ed è quello cioè vuol dire che cosa quello che vi dicevo prima sulla scuola che quando fasce giovanili non riescano esattamente come le sanatorie degli immigrati a trovare indirettamente gli strumenti di socializzazione di inserimento sociale siti si fa iniziare un percorso che riporta al carcere esattamente come l'immigrato l'immigrato arriva o si inserisce per che si costruisce Luigi network per ragioni sue oppure lo andiamo presso il carcere poi se va bene verso l'espulsione se no inizia questo turnover che continua a tornare in carcere questo è cioè insomma
Secondo me in Italia noi partiamo da un vantaggio rispetto alla Francia alla Germania alla Spagna abbiamo avuto un governo che senza pudore ha detto le cose stanno così ha fatto le leggi per cui almeno su questo piano
Siamo costretti a riflettere e a dire dobbiamo costruire qualche cosa di alternativo dobbiamo inventarci un modello di inclusione ci tendenza alternativo se c'è un in merito a questo governo abbiamo riconoscere e che non c'ha probabilmente in altri Paesi ci vorranno dieci anni per arrivare allo stesso punto in cui siamo arrivati in due ecco grazie a questo governo ora però pensiamo una soluzione alternativa
Secondo solo no
Che se mai ve ne sono diversi
Volevo chiarire dice mi trovo molto d'accordo con l'analisi che ha fatto una micro sono le sue basi ed io stesso dubbi c'ho chiaro che modelli inclusi i ricchi noi conosciamo sono stati due fondamentalmente e non ci sono più sale momenti o dall'inclusiva Traversi lavoro al concetto la grande fabbrica fordista associato e qui di traverso il modello politico dalla socialdemocrazia la partecipazione
Ripartite rappresenta attivi della classe operaia al governo della nazione e poi è stato il modello del welfare sviluppato cioè le reti
Il capitale sociale distribuito per un'eccedenza di ricchezza che venivano distribuite certo peso di due grandi modelli inclusione uno di questi sono stati ora questi sono oggi profondamente in crisi se le posizioni che venivano pregiate erano nel senso questi non sono più recuperabili
E mi sentirei di dire è sicuramente il sì per il modello fu ministro del lavoro ho più dubbi di dare definitivamente per morto
Il modello della rete dei servizi ma se dovesse propendere così effettivamente l'unico visione è un incubo
Cioè non ce ne sono altre cieco dei non ci son Cernic l'unica cosa che io so che avverrà quella trasformazione
Di un diritto penale in atto sulla promessa della modernità cioè del patto sociale e quindi dei cittadini ha un diritto penale giustamente UDC non è più un diritto penale col diritto di polizia ma per intendersi che definivo del nemico cioè in una logica in cui non c'è una possibilità concreta di includere l'universo socia quindi il problema della selettività e di chi escludere sia da un banchetto sociale sempre più misero seduta non Offerta che il mercato offre decrescere lavorative e questo punto qua e poi disco scusi abbia fatto anch'io li la visione punto è il campo di concentramento e la detenzione amministrativa e soprattutto è la rifunzionalizzazione del carcere
A pratiche di disciplinamento che si fondono sul calcolo attuariale sugli Inca precisazione di gruppi sociali a rischio cioè ecco perché non credo che vice dissento dei milioni dice Grassi a Berlusconi che ci ha insegnato tutto questo no prassi per niente perché bastava poi leggere da vent'anni che lo fanno già in America quindi mi bastava l'esempio americano l'avviso quello che disse riproporre niente contesti tagliare questo sembra il punto però effettivamente vero secoli non sento e questo va detto l'Otello accennate nei giorni del nessuno che mi dica io modello di negligenza
Di rifondazione di un patto di Cerina Anza che non si fondi più su il lavoro di massa lo sfogo di più sulla rete di servizi ma si fonda su qualcosa io devo ancora ascoltarlo quello che voi e si vaneggia che si balbettano questi linguaggi strani welfare dei diritti gheppi sebbene rigoroso che vuol fare dei diritti sonori
Qual è la praticabilità politica
E questo è un bel problema io fatte forse cui poi chiude sento sempre più la difficoltà di parlare del carcere perché poi non non si fa molti da parlare di carcere
E vorrei sempre in più papà ascoltare per apprendere poi parlare anch'io di calcolo che ne parlasse appunto esistono e dove modelli di inclusione sociale dove dobbiamo misurarci perché se quella strada riaperta dopo è facile immaginare anche il carcere
E quando ti manca quello che predomina evidentemente soltanto la visione
Dell'annientamento
No io io potrei dire un una corbelleria
Che non può
è una corbelleria ma è basata sulle statistiche questo è un brutto segno
Ma c'è una cosa strana per esempio
Qual è la misura alternativa nella quale si commettono più reati
è quella più severa la più libera se ne commettono meno
Quindi l'affidamento dell'affidamento in prova le levo che riguardano la commissione del nuovo reato nell'uno per mille dei casi allora quale conclusione vorrei che ci sarà
Che stare fuori è sempre meglio
Anche anche senza particolarmente è effettivamente la dottoressa muschi tiella vedo non la vedo
Ma che il diceva una cosa certo se il i gestori di di di questo sistema dell'esecuzione penale esterna come minacciano esaltano invece il momento del controllo rispetto a quello dell'aiuto del servizio
E tolgono il personale di servizio sociale mentre il metro del personale di controllo fanno esattamente in modo di palpare anche a quella misura un cattivo risultato
Ecco quindi
Io credo che si debba confidare nella libertà se dalla libertà viene fuori anche un nuovo modello beh venti ma stare fuori una cosa che già fa bene
Beppe vuole aggiungere qualcosa
Comico
Sì da un lato mi viene da dire vecchi discorsi che si facevano negli anni settanta
Per cui non si poteva cambiare il carcere senza cambiare tutta la società
Mi sembra o ridimensionare consistentemente il carcere se non si cambia il sistema dei rapporti sociali mi sembra che stiano riemergendo con una contundente sa
Resa più solida da l'esperienza di tutti questi decenni se allora poteva sembrare degli slogan estremisti ci si alla fine di questa allunga caravan nati questi decenni si ripresenta no come riferimento interpretativo come elemento di riflessione quindi non più come slogan non più come qualcosa di mobilità ante di solidaristico quei tempi sicuramente molto idealizzato
E anche un po'con una fuga in avanti ma come un terreno reale di riflessione di analisi di sperimentazione
Bisogna dire che se il problema della cittadinanza nel senso in cui io condivido l'approccio di Emilio nel senso che si tratta appunto di ripensare alla cittadinanza
Non è più la cittadinanza formale non è più neppure più la cittadinanza liberale diciamo ma non è più neppure la cittadinanza del Welfare ma è l'accettabilità ritengo a far cerco attento un piccolo passo in avanti deciderà ma l'accettabilità sociale di persone che pur non avendo una definizione stabile uno statuto definibile definito dall'interno i rapporti sociali internet che siano lavoratori che siano invece persone che ha bisogno di interventi di servizi come può essere più nel Welfare che che insomma abbiano fisionomia sociali fluida e cangianti non fisse e questo sta diventando il l'esperienza della maggioranza
Dell'eccedenza qualcuno ha detto no della delle nuove generazioni che in progressione diventeranno
La parte prevalente della popolazione tuttavia si trovi in una situazione di vivibilità sociale di accettabilità di sperimentabilità del modo in cui vivere lavorare non lavorare creare relazionarsi sperimentare eccetera dentro cui certe protezioni sociali e certi diritti funzionano noi dobbiamo guardare a questo io a questo orizzonte che inevitabilmente metterà in discussione molte cose cioè qui non possiamo far finta che non ci sia il rapporto tra questi problemi era divisione sociale del lavoro
Questi problemi e la la l'attribuzione di garanzie sostanziali questi problemi e il processo di partecipazione ma soprattutto questi problemi e il rapporto tra Paesi ricchi e Paesi poveri cioè il il tipo di pressione o di instabilità che si svilupperà nei prossimi decenni
E che coinvolgerà i problemi dell'ordine pubblico del controllo sociale eccetera sarà fortemente segnato ritengo dal tipo di scambio reti sviluppo di dinamica che si giocherà rare sviluppate sottosviluppate di oggi
A questo noi non possiamo non pensare quando riflettiamo su questi temi e tuttavia se anche l'orizzonte si presenta così vasto e e problematico complesso articolato incerto
Ritengo che alcune cose che riguardano quello che è stato detto prima insomma alcune riforme ti
Chiamiamolo diritto penale minimo chiamiamo di
Ripensare insomma al al diritto anche come strumento di controllo ma in chiave critico evolutiva e quindi minimizzando che siano possibili da oggi ma siano possibili come terreno disperano sperimentazione dell'emergere di un inconscio collettivo che a un certo punto avrebbe la possibilità di guardarsi allo specchio di scelte legislative
Che non mettono profondamente in crisi
I suoi livelli di benessere ai suoi livelli di sicurezza e trasmettono significati diversi rispetto ai quali potersi identificare attorno a contenuti diversi perché non dobbiamo pensare che questo non possa essere possibile
Mi pare che a livelli minimo
Praticabili una svolta di questo genere sul piano culturale legislativo istituzionale sia possibile cioè sia praticabile non è l'utopia che se non cambia tutto non cambia niente
Una fase intermedia in cui queste cose ritengo che se ci sia la volontà politica siano sperimentabilità con un sufficiente aria di consenso popolare
La dottoressa Castellano stiamo correndo persa
Rispetto ai tempi perché quasi tutti hanno il treno alle otto
No io volevo soltanto dirle è stata la ringrazio questa domanda perché riporta un po'la la discussione al carcerario più un po'più siamo fangoso meno intellettuale scusi sul quale io cercavo di arrivare ma sì abbiamo volato molto alto le io col le perciò la ringrazio e le volevo dire io ho cercato di cerco quotidianamente di colmare la forbice tra la norma e la prassi applicativa e luoghi le rispondo con il pezzo che ho scritto per per RAI il il catalogo del libro quindi magari se volete perché la risposta sarebbe articolata e complessa quello che le volevo dire che credo che gli ha a differenze come pensa lei che l'inclusione sociale non passa attraverso le sbarre credo che il carcere sia inutile questo lo lo ribadito più volte quindi non credo che serva che abita nessuno e quindi il il decreto olimpico per me è un'insegna in quei tantissimo della tentativo invece di far passare la riabilitazione tossicodipendenti e dei temi detenuti dalle sbarre
Chiudiamo troncando la discussione vi chiediamo scusa quasi tutti hanno il treno alle otto e di sabato a questore difficile muoversi per Milano grazie arriverà