La rassegna della stampa estera

Buongiorno esportatori di Radio Radicale venerdì ventitré maggio questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale ha curato i dati Carretta
Audizione di oggi sono ampiamente dedicata al Medioriente ci occuperemo innanzitutto di Libano dell'accordo raggiunto a Doha tra
Il Governo e l'opposizione libanesi
Dopo il conflitto la quasi guerra civile di due settimane fa positivo il giudizio dire mondo nel suo
Il dito reali di oggi del titolo la lezione di Doha più critico invece il quotidiano conservatore francese del figlio o secondo cui il colpo di forza di
Hezbollah è stato
Inter rinato è stato avallato sostanzialmente
Con questo accordo ed è un successo soprattutto per
Hezbollah la Siria e l'Iran a proposito di Siria sono in corso colloqui
Apparentemente di pace
Tra Israele e Siria vedremo la cronaca con le monde poi leggeremo l'editoriale dal
Guardian che parla di pace
Rinviata è difficile raggiungere un accordo tra Gerusalemme e Damasco infine in chiusura ci occuperemo anche di Italia del pacchetto sicurezza approvato
Dal Consiglio dei Ministri di Napoli mercoledì scorso l'Economist oggi pubblica un'analisi dal titolo Roma contro i rom
Il nuovo Governo di Berlusconi agisce contro gli immigrati in Italia il settimanale britannico in qualche modo non attacca direttamente il Governo Berlusconi ma pone una serie
Di
Problemi che saranno sul tavolo del Governo in particolare il rispetto all'Europa
Partiamo però del Medioriente e dall'accordo di Doha tra Governo e opposizione in Libano dopo il conflitto la quasi guerra civile di due settimane fa
Nel mondo oggi pubblica un editoriale dà un giudizio positivo la lezione di Doha il titolo scrive questo giornale francese la lega araba Sill ultra troppo spesso per i suoi silenzi la sua impotenza
Ed è
Dunque necessario salutare il successo ottenuto con l'accordo di dopo al compromesso trovato tra maggioranza e opposizione libanese
E fragile e rinvia più tardi la questione cruciale dello smantellamento di una milizia quella di Hezbollah
Che per la prima volta usato le sue armi contro dei libanesi all'inizio del mese di maggio
Ma si tratta comunque di un successo un accordo era necessario per consolidare i il cessate il fuoco effettivo dodici giorni
E l'accordo è stato trovato il posto di Presidente di la Repubblica vacante da sei mesi sarà di nuovo occupato le legislative del due mila nove
Forse potranno essere preparate in tutta serenità
Scrive le Monde che prosegue
Rispetto le scene di guerra di due settimane fa questo risultato non è da sottovalutare la Francia che ha lavorato per più di sei mesi per trovare un'intesa a volte in modo un po'confuso in particolare quando ha riavviato all'improvviso brevemente i contatti con la Siria deve appoggiarlo
Questo successo deve però molto all'attivismo del Primo Ministro del Qatar Armando beni asse mal Tani personaggio brillante uomo di fiducia dell'emiro padre molto anche al ruolo giocato da altri Stati arabi
Abituati ad avere secondi ruoli dentro la lega araba questi Stati arabi hanno approfittato della neutralizzazione di fatto dei pesi massimi implicati nella crisi
Libanese cioè dell'Arabia Saudita e dell'Egitto che sostengono la maggioranza però occidentale e della Siria che invece alleata a hezbollah
Questi paesi questi paesi diciamo minori tra cui alcuni Stati del Golfo vogliono mantenere relazioni accettabili con l'Iran come con la Siria nonostante le reticenze dei loro alleati occidentali
E su impulso di questi Stati arabi che la road map per un'uscita dalla crisi in Libano è stata modificata affinché diventasse accettabile anche per l'opposizione cioè bolla
In una regione attraversata da crisi che sono interconnesse tra loro dall'Iraq i territori palestinesi
E nel momento in cui si Riese pelle riconoscono ufficialmente di aver ripreso dei negoziati grazie all'intermediazione della Turchia la lezione di Doha concludere mondo dimostra la superiorità del dialogo rispetto al passaggio in forza e merita di essere
Meditata così dunque Le Monde prima di
Parlare dei colloqui tra Israele e Siria
Vogliamo leggervi anche un commento molto più prudente meno ottimista dalla figlia o di ieri di Pierre U.L.S.S. la il colpo di forza di hezbollah Inter rinato in Libano il titolo scrive
Il quotidiano conservatore francese l'accordo sull'uscita dalla crisi in Libano concluso in Qatar metterà fine a una vacanza delle istituzioni libanese che perdura da diciannove mesi
In questo una buona notizia per un Paese che sopravvive senza Presidente con un Parlamento inoperante un Governo paralizzato giudicato illegittimo dall'opposizione un esercito che ha dimostrato negli ultimi scontri di avere solo un ruolo simbolico
Il successo diplomatico dal Qatar piccolo paese che ha saputo approfittare della sua discrezione delle buone relazioni nella regione giocando un ruolo essenziale nel momento in cui gli Stati Uniti brillano per la loro assenza di europei come sempre sono concentrati sui loro problemi
Il punto però e che servì se da un lato bisogna sperare
Non ritorno a una certa normalità in Libano
Dall'altro l'accordo di Doha non fa che convalidare sulla carta il rapporto di forza che si è stabilito dopo l'ultimo colpo di forza di Hezbollah
In sé questo nuovo equilibrio non è di buon augurio scrive le Figaro se le elezioni del Presidente della Repubblica ma impossibili è ormai possibile è perché il candidato di consenso generale Michel Zeman
Appena dato prova della sua insignificanza politica l'esercito Daloui comandato lasciato fare quando hezbollah preso il controllo di Beirut dove sta e chiuse media sunniti
Damasco si deve essere detta che esse continua su questa via alla fine del generale Suleiman
Non sarà un Presidente che darà troppo fastidio l'opposizione condotto dal Hezbollah ottiene quello che cercava invano dall'inizio della crisi cioè una minoranza di blocco che la mette al riparo da qualsiasi decisione contraria i suoi interessi
Così la milizia sciita riuscita a mantenere a conservare le sue armi nonostante
Due risoluzioni delle Nazioni Unite che chiedono il suo che esigono un suo disarmo
Per il Governo signora sostenuto dagli occidentali la concessione importante visto quello che ha fatto il subito per cercare di smantellare lo Stato nello Stato che hezbollah riferimento
In particolare sono le due alle due decisioni
Prese dal Governo signora recentemente proposito
Del controllo della report della Rete cellulare di hezbollah decisioni su cui
Il Governo ha dovuto fare marcia indietro dopo la guerra tardi hezbollah contro contro lo stesso Governo alla fine dunque scrive le Figaro
Il partito di Di ottenuto ciò che voleva ma a un prezzo però usando le sue armi contro dei libanesi in questo modo si è smascherato il prestigio che aveva conquistato in quanto punta di lancia della Resistenza antisraeliana durante la guerra delle Stato due mila e sei subisce un duro colpo
Soprattutto il rischio di una radicalizzazione sunnita dovuto incitare Hezbollah a non prolungare il suo colpo di forza rimane il fatto che i danni politici
Sono molto importanti per la comunità sunnita i cui dirigenti in particolare la famiglia Hariri non hanno fatto la differenza di fronte allo sceicco Nasrallah leader di Hezbollah e alle sue truppe CIT
In questo indebolimento dei sunniti Proci dentali c'è di che soddisfare la Siria che ancora una volta esce bene dalla da una crisi libanese
Anche l'Iran può dirsi soddisfatto di questi risultati in attesa della prossima Sireg crisi la Siria è riuscita a recuperare una parte del terreno perso nell'estate due mila e quattro e con la risoluzione dell'ONU mille
Cinquecentocinquantanove quella seguita all'omicidio Hariri e concludo definiamo tutto questo non è molto incoraggiante per il Libano
Invece su Wind colloqui tra Israele e Siria vediamo la cronaca da le Monde abbozzo di dialogo israelo siriano sotto l'egida di Ankara al titolo
Di
Un articolo di oggi Siria Israele hanno confermato mercoledì chiedendo Gozzi atti di pace sono iniziati attraverso l'intermediazione della Turchia anche era ha ugualmente confermato l'esistenza di questi negoziati
Due consiglieri del Primo Ministro israeliano Ehud Olmert sono stati a Istanbul lunedì
Per una riunione preparatoria non ci sono stati contatti diretti tra siriani israeliani
Le vere discussioni dovrebbero cominciare tra pochissimo la prima volta da otto anni cioè la rottura dalla rottura dei colloqui del Mar su due mila che i due Paesi vicini ufficialmente in guerra da quaranta quarantotto riconoscono di condurre colloqui anche se indiretti
Le
Le alture del Golan spiegarlo nel mondo conquistate da Salvi nel sessantasette poi ammesse lo Stato ebraico nell'ottantuno
Sono il principale ostacolo la pace tra i due Paesi
Israele anche chiesto la Siria di smettere di offrire asilo Hamas alla Jihad islamica di sostenere Hezbollah in Libano
Queste tre condizioni però per il momento sarebbero state messe da parte la ripresa dei colloqui interviene malgrado un clima che lungi dall'essere positivo tra i due Paesi tre settembre dello scorso anno
Ieri israeliani hanno distrutto delle istallazioni nel deserto siriano che secondo gli Stati Uniti ospitavano un sito nucleare costruito segretamente con l'aiuto dalla Corea del Nord
L'assassinio Damasco il dodici febbraio del capo militare di hezbollah attribuito al Mossad israeliano appesantito il contenzioso tra i due Paesi
Gli Stati Uniti che rifiutano ogni dialogo con Damasco hanno accolto questo avvicinamento con circospezione ritengono che il regime Baathista siriano giochi sempre
Al doppio gioco in Medioriente che i legami con Teheran continueranno rafforza a rafforzarsi secondo gli osservatori Israele non tenterà nulla di definitivo senza il consenso di Washington così
Le mondo presenta questi negoziati Damon tra l'altro ve lo segnaliamo pubblica anche un'interessante analisi dico io ma pesi
Sul ruolo della Turchia non solo questi colloqui ma più in generale in tutti i conflitti regionali la Turchia si pone come arbitro regionale per garantire la sua stabilità
Il Governo turco ha confermato i colloqui indiretti sotto i suoi auspici in corso da più di un anno tra Israele e Siria alleato strategico che Israele Medioriente vicino
Alla Siria al Governo di Ankara è tra i vari Paesi a poter giocare un ruolo di intermediario dal due mila
E due cioè l'arrivo al potere dell'AKP il partito islamista moderato e proroghe o la Turchia moltiplica le missioni di questo tipo nella regione
Anche a Ra
Ha giocato da facilitatore tra Israele e alcuni Paesi come l'Indonesia il Pakistan
Ha sponsorizzato l'istituzione
Di una
Zona franca a Eretz al confine palestinese nel febbraio del due mila e sei scrive ancora nel mondo una delegazione dei capi di Hamas era stata invitata per un incontro ufficioso nei passati sede dell'AKP
Dopo la vittoria nelle elezioni legislative palestinesi al fine di invitare il movimento islamista negoziare con Israele
E anche per Pharma passare dei messaggi con la Siria le relazioni sono migliorate nel mille novecentonovantanove
Interessi sono convergenti sulla questione curda come sui progetti energetici questo ruolo si manifesta anche con la presenza di un contingente turco nelle forze delle Nazioni Unite in Libano
A Beirut la Turchia in contatto stretto con il Primo ministro libanese Fouad Siniora sostenuto dagli occidentali ma anche con Hezbollah
Nel mondo spiega che l'uomo che è spirato questa iperattività turca sulla scena regionale non è altri che il consigliere diplomatico di Erdogan Hammett
Dal punto blu in un articolo pubblicato nel due mila otto attivo Rizzato la nuova visione della Turchia in politica estera una politica estera multidimensionale
Fondata su una diplomazia pragmatica che permetta alla Turchia di garantire la sua stessa stabilità
E la sua sicurezza portando ordine stabilita e sicurezza nel suo vicinato secondo il consigliere del Primo Ministro turco la normalizzazione delle relazioni con i vicini di reti è prioritaria
L'Iraq resta un punto nero per la questione curda ma anche in questo caso cogliendo Istanbul l'ultimo vertice dei Paesi vicini all'Iraq che la Turchia ha tentato di
Giocare il ruolo di
Arbitro così le mondo spiega
Perché la Turchia è l'intermediario tra
Siria e Israele su questi colloqui vogliamo leggere anche un commento l'editoriale di ieri del Guardian Israele e Siria la pace rinviata al titolo scrive il quotidiano britannico
La questione perenne che pende su qualsiasi negoziato in Medioriente di sapere se si tratta di una soluzione temporanea un problema inestricabile oppure si si va verso un cambiamento maggiore
E ci sono ragioni per pensare che i negoziati di pace che Israele e Siria hanno confermato possano fallire
C'è un'inchiesta di corruzione che si sta avvicinando sempre più il Primo Ministro israeliano Ehud Olmert i costi alti di pace lanciati lo scorso anno ad Annapolis con il presidente palestinese Mahmoud Abbas sono vicini allo stallo
è curioso dicono molti che io Olmert abbia aperto un altro fronte con la Siria proprio nel momento in cui la sua credibilità interne al minimo la sua politica palestinese si sta disintegra andò
Anche se i colloqui con la Siria in Turchia dovessero andare avanti difficilmente Olmert a avrebbe l'autorità morale per vendere un accordo
Ha un'opinione pubblica israeliana profondamente scettica quelli che sostengono ritiro israeliano dal Golan sono scettici sulle reali motivazioni di Olmert
Nonostante questo però i colloqui con la Siria come lo stesso processo di pace di Annapolis non devono essere criticati a priori
Primo ci sono già stati tutta una serie di contatti molto discreti tra Israele e Siria una serie di incontri sono avvenuti in Europa tra il due mila quattro due mila e sei hanno delineato un eventuale accordo
Israele si ritirerebbe dietro le linee del quattro giugno mille novecentosessantasette verrebbe creato un parco come zona cuscinetto nel Golan
Israele conserverebbe il controllo sull'uso del fiume Giordano e sul lago di Tiberiade la Siria in cambio ci metterebbe di sostenere Hezbollah e Hamas romperebbe lassù la la sua partnership strategica con l'Iran
Secondo i funzionari coinvolti nei colloqui in Turchia
Non sono personaggi di secondo livello del Ministero degli Esteri israeliano ma i massimi consiglieri del Primo Ministro
Il suo Capo di Gabinetto il suo Consigliere per la politica estera
Questo sarebbe un segno di serietà di Israele secondo il Guardian e c'è stata anche una svolta nella posizione americana che si era opposta duramente in passato i negoziati ma che ora dice di non volerli ostacolare
D'altra parte però la distanza da compiere ancora immensa
Per come stanno le cose non ci sono segnali del fatto che la Siria sia pronta a rompere
La sua partnership strategica con hezbollah Hamas e Iran
E non è immaginabile che Olmert in difficoltà in patria restituisca il Golan senza questa svolta da parte di Damasco così
Tra l'altro il Guardian commenta i colloqui tra
Israele e Siria per chiudere ci vogliamo occupare anche di Italia del pacchetto sicurezza l'Economist che esce oggi nelle edicole europee
Pubblica un'analisi dal titolo Roma contro i rom il nuovo governo di Silvio Berlusconi agisce contro gli immigrati in Italia l'attacco non è diretto nei confronti del Governo
Di Berlusconi ad ogni modo l'Economist pone una serie di problemi che saranno se non oggi presto sul tavolo del del del dello stesso Governo
Silvio Berlusconi scrive il settimanale ha vinto le elezioni in parte promettendo di reprimere il crimine e l'immigrazione le due cose sono entrate nelle menti degli italiani non solo attraverso la retorica incendiaria
Ma anche
Attraverso i dati che mostrano un numero sproporzionato di arresti di stranieri in particolare di immigrati illegali
Berlusconi ha promesso di Cacciari criminali e quelli che non hanno diritto di stare in Italia il ventuno maggio il Primo Ministro ha tenuto la sua prima riunione di governo Napoli per mostrare la sua
Determinazione nell'affrontare la campagna la montagna di rifiuti che copre la Regione
Ma anche per lanciare le sue misure anti immigrazione tuttavia
La politica della linea dura di Berlusconi gli sta procurando un grande mal di testa mal di testa diplomatico legale e non ultimo pratico il Governo
Ha detto che vuole rendere l'ingresso illegale nel Paese un reato come già accade oggi nel Regno Unito in Francia e Germania
Che vuole sequestrare le case affittate agli immigrati legali che vuole restringere le condizioni d'asilo e rendere più difficile ricongiungermi enti familiari ma queste misure
Non sono tutta la storia queste misure
Arrivano con sullo sfondo un'azione di polizia e un'azione di squadroni contro gli stranieri e io rom azione favorita dai toni della campagna elettorale di Berlusconi
La polizia condotto controlli sugli immigrati legali e raid nei campi Roma-Napoli invece
Un presunto tentativo di sequestro di un bambino da parte di una donna a Roma ha provocato un attacco contro dei campi uno dei quali è stato dato alle fiamme
La vice prima ministra spagnola ha condannato d'alta voce le politiche del Governo italiano l'eurodeputata di origine rom Victoria maxi dopo aver compiuto un giro nei campi a a Roma e Napoli
Lo ricordiamo accompagnata dai deputati e senatori
Radicali ha detto che quelle dei rom in Italia sono le peggiori condizioni in Europa il Parlamento europeo ha aggiunto la sua voce censurando l'Italia per il trattamento dei suoi rom
Il frenetico dibattito che ha circondato le nuove misure del Governo anche rivelato le future insidie lacrima nanizzati zione dell'ingresso illegale
Permetterà alle autorità non solo di mettere in galera i migranti che arrivano sui barconi ma anche di espellere quelli che già sono in Italia senza i documenti necessari ed è toccato in media di operatori umanitari
Evidenziare il fatto che la maggior parte degli immigrati illegali non sono criminali con il coltello in mano ma badanti e donne delle pulizie al servizio degli italiani secondo l'associazione dei consumatori
Ci sono un milione settecento mila lavoratori domestico ci stranieri nel Paese la maggior parte dei quali regolari
Il Ministro dell'interno Roberto Maroni ha
Del partito xenofobo dalla lega Nord ha promesso che rimarranno ma
Non si sa ancora come il nuovo pacchetto
Include poi anche misure che rischiano di portare
Italia in conflitto con la Commissione europea una riguarda l'espulsione dei cittadini europei condannati l'altra dal potere i sindaci di negare la residenza e cittadini europei che non possono dimostrare di avere entrate sufficienti
Entrambe le misure prendono chiaramente di mira i cinquanta mila Rom rumeni presente in Italia il ministro degli esteri Frattini ha detto che il Governo vuole assicurare l'espulsione effettiva di quelli che violano le leggi o agiscono in modo antisociale
Ma lo vuole fare rispettando le leggi europei il problema per l'economista e che le basi su cui un Paese può spendere i cittadini europei sono se veramente limitati da una direttiva del due mila e quattro sulla libera circolazione
Dei cittadini e Frattini avrebbe dovuto saperlo visto che l'ex commissario la giustizia e affari interni ora invece sarà criticato dai suoi ex colleghi così l'economista e noi ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale