La situazione dei diritti umani nel mondo - Presentazione del Rapporto Annuale 2008 di Amnesty International

Posso chiedere
Segnali denuncia
Ai non accetta troppo grazie
Ogni tanto viene
Allora buongiorno a tutti a tutti sono Riccardo Onori portavoce della sezione italiana di Amnesty International spero che troverete posto
Tutti quanti
Vi do il benvenuto alla tradizionale conferenza stampa di Amnesty International per presentare la rapporto
Annuale due mila otto grazie anzitutto al professor Casavola direttore dell'Istituto dell'enciclopedia Italiana fondata da Giovanni per cani che anche questa volta ci ha concesso questa prestigiosa sala vi presento le persone accanto a me qui al tavolo che sono alla mia destra Paolo copiati alla mia sinistra degna Carboni che sono rispettivamente presidente
E direttrice dell'ufficio campagna e ricerca della sezione italiana di Amnesty International
Questa mattina come sempre in questi casi il nostro obiettivo è quello di analizzare come si presenta la situazione dei diritti umani nel mondo e ovviamente anche nel nostro Paese nell'anno in cui ricorre
Il sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani
Le cifre i numeri riassunto
Dei contenuti del rapporto annuale li trovate nella
Cartella stampa lo stesso per quanto riguarda il Paesi specifici avete la il volume
Che contiene centocinquanta capitoli su altrettanti Paesi per quanto riguarda
In particolare l'Italia vi invito a fare riferimento soprattutto alla scheda di approfondimento e aggiornamento che trovate nella cartellina
Come sempre una raccomandazione che
Suonerà scontata chi segue ammessi da più tempo ma è bene farla sempre in questi casi di non considerare l'eventuale assenza nel rapporto annuale di un capitolo su un Paese con una prova che in quel Paese va tutto bene
E soprattutto non fare raffronti tra il numero di righe delicate un Paese quelle dedicato un altro Paese per trarne conclusioni errate sulla maggiore o minore gravità della situazione nell'uno o nell'altro Paese
Il rapporto annuale quest'anno anche quest'anno è stato curato da Anna Ongaro che qui e che ringrazio per lavoro di questi mesi ed è pubblicato da lega editore
Un avviso importante quest'anno per la prima volta la conferenza stampa si svolge sotto embargo come sapete l'embargo internazionale sul Rapporto annuale scade domani mattina alle sette ora italiana
Abbiamo preso questa decisione tenendo conto
Della richiesta di molto molti di voi di avere più tempo a disposizione per per lavorare avere in anticipo i contenuti il rapporto annuale in sé e speriamo davvero soddisfatto questa vostra richiesta noi vi chiediamo di soddisfare una nostra cioè quella di mantenere l'embargo fino alle sette di domattina che vale esso soprattutto
Per le agenzie e siti internet Teleradio e le che le televisioni
Chi tra voi segue le attività di Amnesty International annotato
Piccola cambiamento di di scenografia quella che vedete qui in questa sala e la nuova identità visiva che Amnesty International si è data a livello mondiale
Non c'è nulla di partito niente nuovo perché insomma era e Milano centosessantasette De Andrè in Boccadirosa parlava di un
Cartello giallo con una scritta nera però insomma l'idea è quella di essere più
Più efficaci più visibili di restare allarme attenzione con questo con questo rinnovamento di di immagine che ovviamente non è soltanto un fatto
Cromatico però insomma questo
Il giallo di fondo con le scritte nere e la nostra nuova identità che applicata a partire da oggi in Italia e poi nel resto del mondo per tutte le sezioni di Amnesty
Prima di passare alla parola Paolo copiati permettetemi di ricordare un
Un amico un collega Paolo giunte la
Che è scomparso la settimana scorsa come sapete era il
Prina lista del del TG uno e noi lo ricordiamo oltre che per questo suo aplomb perfettamente quindi all'inizio
Anche per la sua passione nel trattare temi Carlino di Amnesty come la difesa dei diritti umani e c'è sembrato giusto ricordare Paolo in questa
Circostanza davanti a molti suoi colleghi che certamente l'anno
Conosciuto e apprezzato come noi
Detto questo iniziamo la presentazione che è stata divisa in due parti Paolo copiati illustrerà come vanno le cose nel mondo sul piano generale internazionale poi Daniela Carboni farà un focus specifico sull'Italia prego
Grazie benvenuti e appunto come accennava Riccardo nella sua introduzione il tema fondamentale del rapporto annuale di Amnesty International nel due mila otto e quello del sessantesimo anniversario
Nella Dichiarazione universale dei diritti umani
è un documento importante quel documento fu il segnale che all'indomani della seconda guerra mondiale l'umanità voleva dire sì mai più che certe atrocità non dovessero più accadere ecco io penso che oggi
Sì i i relatori di quel documento fondamentale vedessero loro applicazione la sua applicazione in questo momento dopo sessant'anni puramente rimarrebbero
Fortemente delusi certamente nonostante comunque tanti risultati che sono stati ottenuti appunto in questi sessant'anni
Certamente la lotta per la giustizia per il rispetto dei diritti umani e ancora tutte da portare avanti e soprattutto da vincere
Beh
Con preoccupazione noi vediamo che in questo primo decennio del ventunesimo secolo a dirette addirittura un inazione del della comunità internazionale dei Governi degli Stati
Noi verifichiamo anche che si somma una vera e propria inversione di tendenza nell'ambito della guerra contro il terrorismo in questi ultimi anni venuta una vera e propria un libero proprio tentativo di erosione degli strumenti di protezione
E di
I di promozione dei diritti umani
Mi novecentoquarantotto non è stato soltanto l'anno della Dichiarazione universale ma anche di sono successe altre cose che hanno ancora un effetto importante su quanto avviene oggi pensiamo per esempio che il mille novecentoquarantotto e l'anno in cui ebbe l'indipendenza la Birmania quelle che oggi si chiama mia narra
Ed è un Paese che non ci ricordiamo bene perché le immagini che hanno colpito le l'opinione pubblica alla fine dell'estate scorsa
Sono forse quelle più paradigmatiche della situazione dei diritti umani oggi
Una popolazione chi scende in piazza a chiedere ingiustizia e rispetto dei propri diritti fondamentali e chi viene schiacciato da da un regime repressivo ma quello che è peggio che la comunità internazionale ma anche dell'autorevolezza e probabilmente anche della volontà
Per intervenire in maniera efficace
Oggi e triste branche sintomatico vedere come il risultato più eclatante ottenuto in Myanmar dalle Nazioni Unite in questi mesi sia stato il fatto che i generali birmani hanno finalmente accettato di aiuti umanitari in seguito al a alla tragedia causata dall'uragano Nardis
Dopo aver lasciato in maniera deliberata milioni di persone senza un'assistenza che sarebbe stata loro quanto meno dovuta
Mi novecentoquarantotto quell'anno anche importante perché e l'anno dell'esclusione del conflitto israelo-palestinese un altro conflitto il risolto oggi
Nonostante dirittura presi statale dichiarazione universale
E ancora oggi gli abitanti di di di di di di posti come vero otto Astichello non vivono nell'incubo di essere colpiti
Del radicale summary Manni inviati dal lanciati da
Da gruppi armati palestinesi e dall'altra parte una popolazione palestinese anche essa
Sottoposto ad attacchi che diventano indiscriminati poi anche nei confronti della popolazione civile e soprattutto strangolata da un blocco quello della Striscia di Gaza che sta provocando delle sofferenze
Ne narra Billie alla sua popolazione
Sono tanti i conflitti che sono ancora irrisolti nel mondo pensiamo appunto alla Colombia lo Sri Lanka Iraq l'Afghanistan il Darfur e il tragico denominatore comune di questi di questi conflitti al fatto che la parte di sofferenza più consistente e va a toccare va a colpire la popolazione civile ancora una volta molto più delle parti in causa
Vediamo quanto la violenza politica si sia staccate nata keniana alla fine del due mila e sette provocando migliaia di morti lasciando trecento mila persone senza casa persone che hanno perso tutto quello che avevano
Vediamo come la Somalia sia diventata una sacca dell'umanità dove la mancanza di ordine e la mancanza
Di legge a portato questo questo Paese in una spirale di violenza di impunità
Che ha causato soltanto nel due mila e sette più di sei mila morti
Quindi vediamo quante siano di situazioni risolte vediamo quanto la povertà la fame siano ancora
Un problema fondamentale fra l'altro in un momento in cui la crisi un alimentare sta portando milioni di persone in una vera e propria me a mettere a rischio proprio anche la loro possibilità
Di sopravvivenza vediamo anche quanto povertà e fame non siano frutto di situazioni ineluttabili ma spesso si hanno invece il risultato di violazioni dei diritti umani
Delle quando non addirittura della discriminazione utilizza utilizzo strumentale proprio della gestione delle risorse aumentare degli aiuti umanitari come per esempio ai accaduto e accade in Corea del Nord in Sudan in Zimbabwe
Il fatto è che
Vivere
Dalla parte sbagliata del mondo o magari è che essere semplicemente dalla parte sbagliata per sesso per
Etnia per
Opinioni politiche o per orientamento sessuale a volte vuol dire vedere calpestati in maniera profondi propri di più mani e qui è triste vedere che proprio uno degli articoli più violati della dichiarazione sia proprio l'articolo uno tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali
In dignità e diritti
In questo la perdita di autorevolezza della comunità internazionale è uno degli elementi fondamentali è uno degli elementi fondamentali
E si manifesta anche nel vedere come strumenti che
Potrebbero essere invece determinanti nel creare un un punto un uno sviluppo dei diritti ma umani e una protezione di questi diritti maggiore come appunto il Consiglio per i diritti umani dell'ONU o la Corte penale internazionale senza una vera volontà politica di far funzionare questi strumenti
In realtà rischiano poi di rimanere delle promesse non mantenute
Noi in questo rapporto chiamiamo in causa come responsabili e gli Stati del mondo e a maggior ragione gli Stati più potenti gli Stati Uniti l'Unione europea ma anche gli Stati emergenti come la Cina la Russia
Gli Stati Uniti in una notte hanno perso un'autorevolezza che pene dal fatto che spesso predicano bene e razzolano male e facile fare dichiarazione a favore dei diritti umani e molto più difficile però rendere conto dei propri comportamenti
E soprattutto punto nell'ambito come dicevo prima che della guerra al terrore io vorrei leggervi è una dichiarazione che mi sembra assolutamente importante indica tipa della situazione la dichiarazione di Malcom Nancy che è una sconfitta ente per le politiche antiterrorismo del Dipartimento
Negli Stati Uniti per la sicurezza interna
Ma connesse dice
Mai prima d'ora le nazioni dell'Occidente avevano fatto ricorso a un sistema della tortura sistematico organizzate utilizzato dei massimi livelli
Il risultato che questo sistema aiuti terroristi mi aiuta a conseguire i loro obiettivi strategici tutto questo e completamente non americano
è una tragica ironia della sorte che il comportamento degli USA dei loro alleati particolarmente in Europa abbia aiutato il terrorismo a calare il mondo nella dimensione in cui vogliono portarlo una dimensione di paura di insicurezza di assenza di leggi
Di abitudine a convivere con un senso di angoscia e di terrore
E lei sa ha ragione perché
Il la visione lungimirante che era espressione di una leadership illuminata
Che che sta alla base della Dichiarazione dei diritti umani ha lasciato spazio a una politica corto respiro una politica di interessa in cui i diritti umani
Sì diventano un qualche cosa a cui si può rinunciare intimidirmi in né in tempi di emergenza oppure che dirittura possono essere usati come uno su uno strumento addirittura un'arma per andare a colpire
I propri nemici
è chiaro che i Governi hanno il dovere
Preciso di garantire la sicurezza dei loro cittadini però questo non può essere fatto a scapito di altri
L'Unione Europea pre per esempio continua professare sì di essere
Professare di essere un'unione di valori unitario rispetto per lo Stato di diritto basata sul standard comuni sul consenso impegnata per la tolleranza
La democrazia e diritti umani
Però anche a fronte delle tante prove che sono anche emerse nel due mila sette su il coinvolgimento dei Governi europei
Nel sul sulle Castro ordinario rendition quindi su questi trasferimenti illegali di prigionieri che hanno che hanno coinvolto molti Paesi europei non soltanto non c'è stata nessuna misura concreta per impedire che queste cose possano non accadere più ma addirittura anche
è emersa una scarsa volontà dei governi di fare chiarezza su quanto avvenuto
Vediamo anche come molti Governi rotte stiano cercando di annacquare una sentenza fondamentale che è quella della Corte europea dei diritti umani del mille novecentonovantasei che proibisce il rinvio di persone sospette in Paesi dove possono rischiare la tortura
L'altro la Corte se proprio espressa anche nel due mila sette in questo senso ribadendo ribadendo ancora ed è strano che ci sia bisogno di ribadire questa cosa il divieto assoluto di tortura di altre
Maltrattamenti
Quello che noi ci chiediamo eh l'Unione europea e i suoi Stati membri possono chiedere il rispetto dei diritti umani a Cina Sudan Iran quando loro stessi si rendono poi complici di attivi tortura
Possiamo davvero chiedere a Stati più poveri oltretutto di aprire loro frontiere per flussi migratori di persone che scappano da tragedie ne narra abili che possono essere carestie o conflitti
Quando poi i Paesi europei oggi si stanno sempre richiudendo più in una sindrome che quella della fortezza assediata spesso a danno dei diritti fondamentali
Di chi magari vorrebbe arrivare in Europa perché non può più vivere nel suo Paese quindi andando a toccare i diritti dei rifugiati Derrick di chi richiedenti asilo
Possiamo possono i nostri governanti predicare la tolleranza all'estero
Quando non affrontano efficacemente e tante volte alimenta non loro stessi per esempio la discriminazione e la xenofobia nei confronti dei rom dei musulmani o o di altre minoranze all'interno del nostro Paese
Quindi la responsabilità di Stati Uniti del non europea come attori principali del quadro internazionale forte ma anche forte quale di altri Stati
Qua abbiamo presenti o la Cina la Cina che sta vivendo un momento eccezionalmente complesso nella sua storia e che oggi grazie anche al fatto che in Cina ci saranno i prossimi Giochi olimpici
Ha forse un'occasione irripetibile per andare a migliorare il suo curriculum in tema di diritti umani
Sì al proprio interno andando ad affrontare delle questioni come quella della libertà di espressione
Come quella della Petrella pliche azione della pena di morte o di un sistema giudiziario che è molto lontano dagli standards internazionali da quello che probabilmente si presuppone essere così maggiormente ha dato ad affrontare le sfide di una società che diventa sempre più moderna ma anche l'occasione per dimostrare quello che il suo approccio a livello internazionale la Cina è
Sta diventando e sarà sempre di più un un attore internazionale di prima imporli dirmi di di massima rilevanza
Il fatto che sia il partner commerciale più importante del Sudan i da un ruolo fondamentale
Per
Cercare di risolvere finalmente la crisi sul Darfur se vediamo la Russia tra Russia che sta vivendo un momento di orgoglio nazionalista forte
Fra l'altro corroborato da e da da da dei proventi delle de della vendita delle sue
Del bene degli del petrolio di del Vegas
Però è un Paese che sta riprendendo il
Il dissenso politico che fa pressione sui giornalisti indipendenti sull'organizzazioni non governative
Che ha affrontato con violenza manifestazioni pacifiche nell'ultimo anno cito per esempio il gay pride dello scorso anno che intimidisce difensori per i diritti umani avvocati
Un Paese che non riesce ad affrontare il tema della corruzione e dell'impunità soprattutto in Cecenia che ancora viene riportata anche
Appunto in sedi europee proprio perché per le vittime di violazioni dei diritti umani oggi non è possibile ottenere giustizia in Russia ma sono costretti poi a cercarla Strasburgo presso la Corte Europea per i diritti umani
E tutto questo avviene a dispetto di un'opinione pubblica che invece
Si dimostra sempre più sensibile
Pensiamo alla fiaccola olimpica
Che ha fatto una vera e propria corsa a ostacoli per tre continenti braccata da attivisti che evidentemente hanno chiari i pericoli insiti in un mondo che non riesce a globalizzare i diritti umani e c'erano chiaro
Probabilmente molte di più di chi governa
Vediamo quanto ce l'abbiano chiaro i difensori dei diritti umani che in tutto il mondo magari mettendo a a repentaglio la propria vita o la propria sicurezza
Lavorano oggi per ottenere giustizia per ottenere diritti per sé e per le proprie comunità
L'ho qui lo hanno capito i quarantatré milioni settecento mila persone tra l'altro settecentocinquantasei mila di queste in Italia che hanno aderito all'azione
Stand up spicca auto contro la povertà al diciassette ottobre scorso
Ma non ho colto qui torno appunto su qualcosa di di già detto le società di Paesi come il Myanmar o il Pakistan lo Zimbabwe l'Iran
Le società civili di questi Paesi la popolazione del Tibet che chiede sempre più a gran voce propri diritti
E lo accolgono sicuramente le donne in tutte le parti del mondo che sono
Forse la comunità più numerosa che viene discriminata e leader mondiali devono prendere atto
Quindi di di di quindi questa presa di coscienza
Ne crediamo che
Il due mila otto e quindi l'anniversario
Vieri questo sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale
In questa iniqua in questo frangente i Governi debbano scusarsi
Debbono scusarsi della loro in azione devono scusarsi per aver tradito i valori
Contenuti nella dichiarazione e soprattutto devono dirci da che parte stanno se da adesso in avanti vogliono continuare su una strada di rafforzamento e di garanzia per i diritti umani oppure se vogliono continuare
A appunto a considerarle un qualche cosa di facoltativo una categoria astratta
E due mila otto sicuramente un anno che rappresenta delle grandi opportunità
Ci sono degli avvicendamenti politici in stati appunto che sono come dicevo prima fra gli attori più importanti degli Stati Uniti avremo una nuova amministrazione americana
Lei ci aspettiamo che questa Amministrazione cambi strada riguardo la guerra al terrore che chiuda Guantanamo chiuda gli altri Black Saetta che liberi le persone che sono detenute lì dentro oppure che le porti davanti a un Tribunale federale
Vogliamo che ci aspettiamo che la guerra al terrore venga ricondotta
Scusate in un alveo di che quello della legalità e della giustizia ci aspettiamo che gli Stati Uniti riprendano un percorso comune con la comunità internazionale di protezione sui diritti umani andando a sostenere per esempio
Il Consiglio ONU sui diritti umani
Auspichiamo che il nuovo presidente Russo Medvedev abbia un approccio diverso rispetto a quello avuto in passato in tema di diritti umani
Forse anche comprendendo che la stabilità politica di lungo periodo di un Paese dipende anche dal fatto di quanto una società si è aperta e quanto uno Stato e un Governo siano chiamati di fronte i loro cittadini a rispondere del proprio operato
E la stessa attività appunto riguarda anche la Cina che dovrà scegliere quale eredità cogliere da questo due mila otto e da questo anno in cui i giochi olimpici lo pongono quanto mai sotto i riflettori del mondo
Dei risultati importanti che hanno comunque ripreso lo spirito della Dichiarazione universale dei diritti umani ci sono stati liberi internazionale nel due mila sette
Ne cito due uno e l'approvazione della dichiarazione sui diritti dei popoli indigeni approvato a settembre e poi la pura teoria sulla pena di morte
Che è un punto importante per andare a combattere uno strumento importante per combattere questa pratica che noi vorremmo che l'umanità si buttasse alle spalle quanto prima possibile adesso vedremo
I Governi
Dei centoquattro Paesi che hanno sostenuto la moratoria e l'hanno votata in sede di Assemblea generale
Appunto vedremo quanto questo sostegno si trasformerà poi in un impegno concreto nelle sedi istituzionali e né soprattutto nei rapporti bilaterali con i Paesi continuano a utilizzare la pena di morte perché ciò affettivamente si possa realizzare
I suoi praticano incorreremmo che questo sessantesimo anniversario e qui mi rivolgo anche a voi che siete operatori dell'informazione venga celebrato senza una retorica che oramai è diventata stucchevole
Dobbiamo veramente riflettere su quanto il rispetto dei diritti umani
Sì è un problema globale che necessita di soluzioni globali
Diritti umani non sono una categoria astratta ma sono un qualche cosa che va riguardare profondamente la vita di ciascuno di noi e su questo io vorrei che punto cuore che questo due mila otto lasciasse qualche cosa disse
Fondamentale di scritto nel cuore nelle menti di chi ci governa e di ciascuno di noi nella cartellina voi troverete
Un uno dei tanti foglio che vi abbiamo lasciato e ci sono alcuni articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani
E le violazioni che che fanno riferimento a quest'articolo io ne leggo un altro
Che l'articolo ventotto
Ogni individuo ha diritto a un ordine sociale internazionale nel quali diritti le libertà enunciati in questa dichiarazione possano essere
Pienamente realizzati ed è un articolo importante che va al di là anche di quello che può essere inteso da una sua semplice lettura perché l'articolo che ci spiega che i diritti umani devono essere universali non possono non essere universali
Perché i diritti o sono goduti da tutti oppure diventano dei privilegi è un mondo che si basi sui privilegi è un mondo che non va da nessuna parte vi ringrazio per l'attenzione
Grazie Paolo se ci sono dei microfoni da spostare in questa direzione fa dall'adesso
Grazie a loro la parola Daniela Carboni direttrice dell'ufficio campagna e ricerca della sezione italiana di Amnesty International
Buongiorno a tutti
La mia breve presentazione sulla situazione dei diritti umani in Italia iniziare corda andò Giovanna Reggiani
Assassinata a Roma il trentuno ottobre scorso dopo aver subito violenza sessuale ridicola subito che
Questo ricordo è legato alle parole molto belle pronunciate dai suoi familiari all'indomani delle dall'omicidio è proprio
Per rispetto dei familiari di questa donna e del lutto che ancora stanno vivendo a vogliamo che sia utilizzato per strumentalizzazioni o polemiche più uno spunto di riflessione tra noi che stiamo in questa stanza
Vorrei però fare alcune domande che pongo forse
Anche a noi che siamo qua al tavolo dei relatori che cosa ricordiamo di lady è Giovanna Reggiani
Ricordiamo per caso che lavoro faceva se aveva dei figli ricordiamo qualche particolare della sua vita cosa hanno dichiarato propri familiari subito dopo la sua morte
Probabilmente anche per voi come per noi più ricca e più facile ricordare qualche dettaglio in più su a Nicolae Mailat il giovane romeno accusato
Dell'omicidio non è un caso ne
Una vostra particolare disattenzione
è semplicemente il risultato molto prevedibile di come le istituzioni hanno affrontato la vicenda del modo in cui una parte della stampa
Ha dato conto della reazione delle istituzioni e quindi anche del modo in cui la società italiana ha vissuto
Quell'episodio un drammatico fatto di cronaca finito ma nel modo peggiore che non viene visto per quello che cioè l'ennesima gravissima violenza contro una donna
Ma viene visto come un sintomo inequivocabile di una tendenza alla violenza e all'illegalità
Di gruppi di persone e di minoranze in base alla nazionalità all'appartenenza etnica o al luogo inquini Morano
In quell'occasione in pochi istanti e in maniera assolutamente responsabile rappresentanti istituzionali e politici di diverso orientamento come ricorderete hanno invocato il pugno di ferro su
Diverse migliaia di persone che come voi
Come noi non avevano niente a che fare col fatto di cronaca non avevano niente a che fare con la violenza sessuale con l'omicidio e non avevano niente a che fare con la singola persona accusata di quel fatto
Pochi giorni dopo nella il sei novembre l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in relazione al clima di intolleranza di quei giorni ha dichiarato
Si stava sviluppando uno stato di tensione nei confronti degli stranieri alimentata negli anni anche da risposte demagogiche alle tematiche dell'immigrazione messe in atto dalla politica
E il giorno seguente e il Presidente l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa quindi un altro organismo internazionale
Ha messo in guardia Alitalia circa il rischio di caccia alle streghe contro i cittadini rumeni in quell'occasione e in particolare contro in Roma sono arrivati quindi segnali da allerta dagli organismi internazionali fin dai primi giorni successivi
La violenza su una donna è quindi diventata una sorta di testa d'ariete perso per sfondare
La parete del pudore e dell'equilibrio istituzionale
Del rispetto dei diritti umani e quindi di fatto per aprire la strada alla discriminazione e all'elusione dei diritti di tutti
Attraverso fiumi di parole specifici atti normativi e tutto questo rischia di far diventare l'Italia un Paese pericoloso in questo momento e in particolare per rom e rumeni
Potenzialmente per chiunque di noi
L'erosione dei diritti umani ci mette ci mette a rischio ci mette in pericolo nelle più diverse situazioni della vita quotidiana dalle pareti domestiche al luogo di lavoro alle manifestazioni alle quali magari decidiamo di
Partecipare questa secondo noi è la vera emergenza dei diritti umani in Italia
Amnesty International come sapete un'organizzazione indipendente dove rispetto soprattutto alle parti politiche e ai partiti
In quell'occasione i politici italiani ovviamente lo dico
Con una certa amarezza non ci hanno creato alcun problema in questo senso le loro dichiarazioni sono strati sono state bipartisan e sono stanno formato vincono molto compatto nell'esternazione violente e discriminatorie
Ha iniziato l'allora Sindaco Walter Veltroni dichiarando non si possono aprire bocca porti che prima dell'ingresso della Romania nell'Unione europea a Roma era la metropoli più sicura del mondo e sottolineando quindi la necessità
Di provvedimenti d'urgenza
Gianfranco Fini che allora era Presidente di Alleanza Nazionale qua quattro novembre anche lui a pochi giorni dall'episodio ha dichiarato c'è chi non accetta di integrarsi perché non accetta i valori i principi della società in cui risiede
Riferendosi in particolare ai rom affermato mi chiedo come sia possibile integrare chi considera pressoché lecito e non immorale il furto il non lavorare perché devono essere donne a farlo magari prostituendosi
E non si fa scrupolo di rapire bambini o di generare figli per destinarli all'accattonaggio
Parlare di integrazione perché ha una cultura di questo tipo non ha senso
Ebbene ricordarle queste dichiarazioni non sappiamo se i rappresentanti istituzionali del Governo allora in carica
Il candidato del Partito Democratico ma alla Presidenza del Consiglio tale diventato nei mesi successivi abbiamo parlato in questo modo
Per un calcolo meramente elettorale o per una scelta più consapevole quello che vogliamo dire che quello che hanno fatto insieme ai rappresentanti
Praticamente di tutti gli schieramenti politici quindi anche di quella che era allora la l'opposizione hanno una gravissima responsabilità nel deterioramento del dibattito politico e di fatto nella legittimazione del linguaggio razzista in Italia
Con la stessa fretta superficialità e mancanza di responsabilità con cui avevano fatto le loro dichiarazioni
I rappresentanti istituzionali ci sono riuniti il trentuno ottobre in un Consiglio dei Ministri serale
E hanno approvato un decreto sull'esclusione dei comunitari sapete che il provvedimento ha avuto un iter un po'meno emendato e crede caduto è stato reiterato
Con alcune modifiche nel dicembre
A dicembre
Nel testo vi erano già allora alcuni elementi preoccupanti che riguardavano i motivi per cui si rendeva possibile l'escussione di cittadini dell'Unione europea che venivano lasciati pericolosamente indefiniti
La decretazione d'urgenza alla fine è confluita nel decreto legislativo del due mila otto leggermente migliorato ma in cui restano ancora incerti i presupposti per per l'escussione
La conclusione che questo è l'unico atto normativo in materia di immigrazione approvato dal Governo Prodi
Con una linea di continuità sia nella
Nei contenuti che nell'approccio sia mosso poi successivo al Governo sapete benissimo che nel Consiglio dei Ministri di Napoli del ventuno maggio scorso è stato approvato un insieme di modifiche e di proposte normative che nominalmente vengono riferite dal Governo alla sicurezza
Vengono previste restrizioni pesanti nuove figure di reato e si colpiscono di fatto soprattutto gli immigrati e tra loro e in particolare teniamo i richiedenti asilo
Le nuove misure anche in questo caso sono state accompagnate da dichiarazioni
In linea con la tendenza che abbiamo già visto la stipula stigmatizzare interi gruppi di persone
Ad attribuire loro tendenze quasi innate alla criminalità e alla violenza in particolare i rom immigranti irregolari
E l'attuale leader dell'opposizione Veltroni ha dichiarato che quelle misure in langa quindi langue in larga parte coincidevano coincidono con quelle pianificate
Dal precedente Governo
Il cosiddetto pacchetto sicurezza quindi include una un decreto che rende una circostanza aggravante in qualsiasi reato il fatto che tale reato sia compiuto da una immigrato irregolare
Un disegno di legge che vuole aumentare dai sessanta giorni che già non sono pochi a diciotto mesi il tempo massimo di detenzione nei centri a scopo di espulsione
E introduce recato che il reato di ingresso soggiorno e regolare vi sono poi tre decreti legislativi che tra le altre cose inaspriscono le norme che riguardano le procedure d'asilo
Diversi da diverse parti sono all'arrivati dei campanelli d'allarme su questa riforma normativa lo hanno fatto
Le ONG lo ha fatto l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che
Ha sottolineato come una cosa ovvia e scontata cioè come spesso i richiedenti asilo per entrare la maggior parte delle volte i richiedenti asilo per in treno qui in un Paese
Debbano necessariamente farlo con documenti irregolari o in assenza di documenti
Stiamo parlando di persone che fuggono da
Discriminazione da da tortura dal rischio di pena capitale immaginiamo anche che un regime che
La attua una persecuzione nei loro confronti non sia molto disponibile a dargli
Un passaporto regolare per consentirgli di scappare
Con il nuovo testo normativo che cosa accade
Probabilmente che è un richiedente asilo per il solo fatto di aver messo piede nel nostro Paese per cercare
Protezione potrebbe essere immediatamente incriminato e potrebbe magari passare anche diciotto mesi
Di detenzione in un CPT rischiando successivamente l'espulsione
Sono tutte provvedimenti tutte possibilità che violano nettamente gli standards internazionali sui diritti umani che il Governo italiano attuale come Governo precedente dovrebbero conoscere e sicuramente conoscono molto bene
Siamo allarmati per il contenuto di queste misure siamo allarmati per
I toni discriminatori che le accompagnano che li hanno preceduti perché temiamo proseguiranno nei prossimi mesi
In questo contesto vi sono stati poi come sapete anche diversi attacchi contro le comunità rom in Italia
La richiesta di Amnesty International questo proposti proposito è molto chiara dovrebbe essere quasi scontata per tutti devono essere aperte delle indagini per accertare le responsabilità
Devono essere forniti adeguati risarcimenti alle vittime e alle loro famiglie e deve essere data protezione ai rom che rischino di subire
A attacchi analoghi
Attacchi violenti ci sono
Verificati nel due mila sette appunto fino a pochi giorni fa sia contro Romo che contro cittadini immigrati la cronaca ci racconta l'ultimo episodio più noto quello a Roma del Pigneto di appunto pochi giorni fa ma purtroppo non si tratta
Dell'ultimo
C'è
Una cosa che va sottolineata ed è l'OSCE a dirlo quindi un organismo che a livello internazionale si occupa di sicurezza l'OSCE ha detto riferendosi Alitalia che la ricorrente stigmatizzazione di gruppi quali romane immigrati
Aumenta le probabilità che si verifichino violenze contro di loro e questo è per sottolineare la pericolosità dello sdoganamento della della linguaggio razzista anche nel nostro Paese
L'Italia così come tutti i Paesi dell'Unione europea rispetto alla situazione dei rom dovrebbe avere una politica una politica comune in ambito europeo di integralmente o sociale
Di queste comunità e non concentrarsi su come marginalizzare di ulteriormente
E quando possibile
Spenderli e dovremmo ricordarci anche che in una situazione del genere le vittime principali
Sono i bambini che dovendo scappare da i campi in cui vivono se non sono costretti ad abbandonare per esempio la scuola quindi anche la speranza di un futuro migliore di maggiore sicurezza per tutti
L'andata io razzismo che
Per quel che vediamo i rappresentanti del Governo non ci sembra che per il momento vogliano frenare e questo lo fanno in maniera irresponsabile ovviamente
Coinvolge a cerchi concentrici a anche i cittadini stranieri i cittadini stranieri che
Con o senza documenti regolari quindi di fatto tutti i migranti presenti nel territorio italiano
Facciamo un appello per un appello che si basa sulla nostra esperienza
Le istituzioni italiane devono imparare che parlare di diritti umani quando si parla di immigrazione
Non so un obbligo uno dovere per loro ma non è neanche impopolare e noi l'abbiamo sperimentato l'abbiamo sperimentato durante i sedici mesi della campagna invisibili per i diritti dei minori migranti
Che arrivano in Italia la frontiera marittima decine di migliaia di persone oltre gli attivisti di Amnesty International hanno firmato appelli partecipate organizzato convegni concerti mostre
Ai politici italiani chiediamo semplicemente lo stesso coraggio che hanno avuto i bambini di Lampedusa che ai loro coetanei immigranti che arrivano nella loro isola hanno dedicato ai loro diritti mani hanno dedicato disegni e giochi non hanno avuto paura di farlo eppure si trattava di parlare di immigrazione e di arrivi di migranti nelle loro stesse Costello stesse spiagge
Sul tema in termini più generali dell'immigrazione noi di volevamo parlarvi di alcuni miglioramenti legislativi molte molto importanti
Uno per esempio conseguenza anche della nostra campagna invisibili
Alcuni di questi non uno solo per esempio Lu e il fatto che questi minori migranti che arrivano alle nelle coste italiane non siano più invisibili il Ministero dell'Interno adesso da periodicamente
Dei dati e migliorata la situazione dei loro diritti
Ed è migliorata anche sono migliorate anche le procedure di identificazione per cui adesso
I bambini di età incerta vengono di fatto posti insicurezza perché si presuppone che siano minori di diciotto anni e quindi i loro diritti sono effettivamente
Rispettati più di qualsiasi altra esigenza sperando che poi questo tutto questo venga applicato
Su uno di questi miglioramenti invece non c'è stata data la possibilità di complimentarci con l'Italia
Si trattava dell'effetto sospensivo introdotto all'inizio del due mila otto una sull'effetto sospensivo consenta richiedente asilo che abbia ricevuto il primo diniego di restare in Italia inattesa del dei risultati del suo appello
è uno Standard richiesto dal diritto internazionale ed è anche una cosa ovvia perché è un po'difficile immaginarsi una richiedente asilo che viene magari
Nordio DCT anima di cittadinanza sudanese che arriva dal Darfur o dall'Eritrea è un po'difficile immaginare che viene può presentare appello dopo essere stato rinviato dall'Italia verso il Paese in cui viene perseguitato magari passando
Dopo esserci andato all'andata anche al ritorno nei centri libici ed aver subito anche qualche tortura
Si tratta di avere un po'di di realismo e i conoscere esattamente anche i percorsi che portano le persone a fuggire a chiedere aiuto
Queste scelte legislative anch'in alcuni casi comportano appunto non dei miglioramenti ma addirittura delle marce indietro rispetto alla situazione già non brillante dell'Italia oltre ad essere di per sé contrari gli stand all'interno
Sono proprio particolarmente preoccupanti alla luce della collaborazione tra Italia e Libia
Anche qua in questo caso la caratteristica è quella di essere bipartisan una collaborazione quindi trasversale ai Governi che si sono succeduti dal primo accordo siglato nel novantanove
Allora era ministro degli esteri
Lamberto Dini
Accordi fatti tra l'Italia è un Paese che non ha firmato la Convenzione di Ginevra sui diritti e rifugiati non ha una procedura d'asilo eh dichiaratamente notoriamente atto espulsioni a tappeto nei confronti di migranti
I richiedenti asilo
I rapporti negli anni si sono i rapporti tra i due Paesi si sono via via intensificati con alla mediazione in prima persona nei loro ruoli istituzionali di volta in volta di ministri diede gli onorevoli Massimo D'Alema Piero Fassino Giuseppe Pisanu e Giuliano Amato
L'atto finale in termini di tempo per il momento è l'accordo del ventinove dicembre due mila e sette
Prevede il tanto gli amento congiunto delle coste libiche consente navi della Guardia di Finanza italiana con un comando interforze coordinato dalla Libia
Pochi mesi dopo se non ricordo male nel marzo del due mila otto l'Italia ha stanziato sei sei milioni e duecento mila euro di denaro pubblico per finanziare questo pattugliamento
Negli stessi mesi Gheddafi confermava pubblicamente la sua volontà di attuare deportazioni di massa detta vietate al diritto internazionale
A questo punto vada secca e sempre più urgente che questi accordi vengano resi pubblici che venga chiarito se e quali
Richieste ha fatto l'Italia la Libia in materia di diritti umani e parlando di persone che cosa accade alle persone fermate nel pattugliamento congiunto finanziato con i soldi pubblici italiani
La segretezza di questi accordi e di tutto ciò che riguarda non non può prolungarsi ulteriormente ed è particolarmente preoccupante in un clima che attribuisce ai migranti comune
Dei diritti minori rispetto alle altre persone gli attribuisce responsabilità collettiva è un po'come dire che si tratta di persone che hanno meno dignità rispettano i quali non vorremmo che questo giustificasse nell'opinione pubblica anche
Pattugliamenti illegali e dagli esiti potenzialmente drammatici
Non sono le minoranze le uniche colpite ovviamente dalla
Dall'erosione dei diritti perché cioè quando la cultura dei diritti viene sostituita di fatto dall'impunità
Parlando di impunità in Italia non possiamo non ricordare la mancanza di leggi adeguate la mancanza di meccanismi di prevenzione per i maltrattamenti e la tortura
Questa la gravità di questa mancanza fa trovando anche riscontro nei processi in corso rispetto ai fatti di Genova del due mila uno
Quanto sia pericolosa grave questi impunità lo sanno bene appunto le centinaia di persone che sono stati vittima di abusi a Genova durante il G otto
Nonostante gli impegni presi dal dal Governo Prodi in questo senso non sono state istituite né una commissione indipendenti e di inchiesta né
Neanche avviata la la costruzione o l'approvazione e l'integrazione in Italia di strumenti di prevenzione efficaci
Alcuni sarebbero anche strumenti semplici che la comunità internazionale ci chiede da tempo come l'identificazione delle singole forze di polizia dei singoli agenti funzionari di polizia
Impegnati nella gestione dell'ordine pubblico in piazza ovviamente non significa che chiunque può conoscere nome e cognome di queste persone ma che si possano essere identificati
Perché chiunque può comportarsi in maniera legale illegale può commettere un reato pretesto per essere individuato nell'insieme delle forze dell'ordine e punito adeguatamente per quello che ha fatto
Mancano il reato di tortura sono anni che Amnesty International ma il come diversi comitati delle Nazioni Unite chiedono introdurre l'introduzione del reato di tortura
Manca ratifica la ratifica del protocollo opzionale contro la tortura
Mentre a me non ho altre cose per esempio che gli imputati nei processi di Genova molti diversi degli imputati vengono di fatto promossi invece che sono stati di fatto promossi negli anni invece che sospesi è chiaro che tutto questo ha favorito il clima di impunità
La
Gli effetti della mancanza del reato di tortura sono stati evidenziati in maniera molto chiara e molto netta dagli stessi pubblici ministeri di Genova si tratta di quindi della pubblica difesa che sottolinea come non si possa fare una fotografia di quanto accaduto effettivamente a Genova in mancanza dello specifico reato di tortura
Ormai
A tutti i livelli è stata sottolineata l'importanza di questo reato a correrebbe la volontà politica di provvedere ed introdurlo
Per quanto riguarda la tortura e la mentalità che sta alla base del clima di impunità
Alla fine è la stessa che consente a un Governo di fidarsi di una semplice lettera d rassicurazione di vie diplomatiche
Con la quale un Paese come la Tunisia
Promette di non torturare una persona che l'Italia vuole rinviare
E su questo argomento quindi su questo tentativo di relativi Zare il principio il divieto internazionale di tortura l'Italia ha subìto di recente una sonora lezione da parte della Corte europea dei diritti umani che dovrebbe rappresentare un monito per tutti i Governi
è una sentenza che ha annullato
Un provvedimento di espulsione nei confronti di un cittadino tunisino Nassim Saadi
Proveniente discussione emesso dal Ministro Amato sulla base del decreto Pisanu Italia in pratica sosteneva che
Il fatto che in Tunisia si tortura non fosse sufficiente per bloccare l'escussione la Corte europea la ricordate l'ha ricordato in una sentenza
Che fa da capofila anche le sentenze successive che il divieto di tortura esiste in qualunque momento e non è assolutamente
Attaccabile è un principio assoluto
L'estrema debolezza della posizione italiana rispetto alla tortura e anche a il contesto in cui si è sviluppata il caso di rendition che ha coinvolto a buon mar
Le indagini il processo in corso stanno contribuendo a svelare la verità per mezzo della giustizia
Il Governo anzi Governi non hanno dato il loro contributo per esempio nessuno dei due ministri e la giustizia Roberto Castelli e Clemente Mastella
Ha inoltrato al Governo degli Stati Uniti le richieste di estradizione dei ventisei agenti della CIA estradizione che è stata sollecitata anche dal Parlamento europeo e dal Consiglio d'Europa
E l'Italia non ha neanche collaborato è uno degli unici due stati a non aver collaborato in maniera sostanziale con l'inchiesta internazionali del Parlamento europeo e del Consiglio d'Europa rispetto alle rendition alle violazioni dei diritti umani nella guerra al terrore
Auspichiamo una un'inversione di rotta forse il nostro Paese post potrebbe cominciare dalle tema delle esportazioni di armi
Vorremmo che le esportazioni di armi italiane sia di armi da guerra in base alla centottantacinque sia di armi cosiddette comuni da sparo
Fossero parte integrante della politica estera italiana e quindi armonizzata anche con la necessità di rispettare i diritti umani
L'abbiamo segnalato ad aprile
Con un documento internazionale di Amnesty International in cui si sottolineava come il gran numero di armi soprattutto di armi piccole leggere esportate verso l'Afghanistan stia mettendo rischi di mettere in crisi la cooperazione
Internazionale nella ricostruzione dei diritti umani in Afghanistan e l'Italia non non rimane indietro visto che
Tra il due mila tre due mila sette ha esportato oltre tre milioni di euro di armi comuni da sparo verso l'Afghanistan
Ma c'è un aspetto molto specifico che dovrebbe essere di attuazione immediata interruzione delle esportazioni di armi verso Paesi che utilizzano bambini soldato
Tra il due mila due due mila e sette i vari Governi che si sono alternati hanno esportato milioni di euro
Di armi di diverso calibro verso Paesi che stanno tutti anche nell'elenco delle Nazioni Unite dei Paesi che io usano bambini soldato filippina Afghanistan Colombia Repubblica democratica del Congo Nepal Uganda Burundi e Ciad
Una sfortunata coincidenza no perché il fatto che stessero in quell'elenco era noto evidentemente e la scelta di non volersi curare del fatto che le armi made in Italy possono essere utilizzate
Possono Rent possono essere utilizzate anche da bambini soldato in quel Paese
Bambini che tra l'altro anche quando non sono reclutati negli eserciti sono comunque le vittime maggiori delle guerre
In generale vorremmo concludere con una richiesta molto semplice al Governo italiano che quella di fare una scelta che non ammette alcun compromesso cioè scegliere se rispettare o violare i diritti umani
E agire di conseguenza sia nel suo nei discorsi istituzionali nelle dichiarazioni pubbliche
Sia negli atti normativi dei prossimi mesi grazie
Bene
Se ci sono delle vostre domande siamo
A vostra disposizione
Allora ci sono ci sono domande
Credo che tutto è quando uno tutto è stato molto chiaro se viene in mente qualcosa intanto che io do alcune comunicazioni su quello che accade nei prossimi
Trenta giorni circa in tema di diritti umani che riguarda
E che riguarda me fintanto sabato prossimo c'è una nutrita notissima delegazione della sezione italiana di Amnesty International che parte per riga
La capitale della Lettonia per prendere parte all'altra ed
La scelta anche quest'anno è di
State lì e dare sostegno alla comunità
E leggi BT di quel Paese che ha delle enormi difficoltà nell'organizzare
Il Pride soffre di una discriminazione è evidente e a mesti da tutte le sezioni europee arriva lì a portare solidarietà e a fare gruppo nella
Nel pride il ventisei giugno alla giornata internazionale per le vittime della tortura e come sempre Amnesty organizzata delle attività specifiche che poi mi
Vi comunicheremo ma intanto magari segnatevi questa data così come segnatevi che il nostro editore Ega sta per pubblicare una
Antologia di voi siete il tutto particolare si chiama voi siete Guantanamo ad un'antologia di ventidue componimenti scritti da diciassette può enti
Detenuti o ex detenuti a Guantanamo
Questi scritte quindi dietro le sbarre ed è la prima volta che i detenuti di Guantanamo prendono
La parola in Italia l'Italia il terzo Paese in cui viene pubblicata questa questa antologia è stata pubblicata negli Stati Uniti poi uscito la versione per il mondo arabo e e l'Italia il
E il terzo Paese
Se vi sono venute delle domande
In caso contrario si non abbiamo qualcosa da
Da aggiungere direi di no di mi ricordo di nuovo la la la raccomandazione che facciamo per mantenere l'embargo fino alle sette di domattina
Rimaniamo qui per voi se ci sono altre interviste da fare fatemi ringraziare in particolare Giusy D'Alconzo e Paolo Negrelli che nei rispettivi ruoli hanno dato una grandissima mano a questa conferenza stampa