Intervista a Sergio D'Antoni sul dibattito all'interno del Partito Democratico e del sindacato sulle nuove regole contrattuali nell'ambito del lavoro

Sergio D'Antoni Ichino
Senatore del suo partito invitano stupidi e i sindacati a
A stupire scherzare il Governo anzitutto
Facendo cadere il tabù dell'articolo diciotto ricordiamo otto anni fa oggetto di un referendum proprio dei radicale che con voi San
Gruppo parlamentare del PD
Ichino ipotizza la riforma solo per i nuovi assunti coloro che dice in sostanza l'articolo diciotto striminzito potranno mai benessere brutale ma insomma lei cosa ne pensa
Beh io penso francamente che
Non capisco il vantaggio di questa proposta non capisco neanche
Perché aprire questa discussione che servirebbe soltanto a macerare basta
Ormai l'articolo diciotto ce lo siamo messi alle spalle la questione italiana come ben sappiamo non è questa una questione italiana
Una disoccupazione che assolutamente disuguale
Con zone del Paese che ormai sono a livelli incredibili di disoccupazione con percentuali francamente
Fuori da ogni logica quindi il problema vero è
Trovare una nuova stagione delle relazioni sindacali
Cioè una nuova stagione che sia fondata su un
Rispetto reciproco e sulla partecipazione dei lavoratori alla decisione di impresa e quello che manca
In questo dibattito generale che si è aperto sia sulla riforma contrattuale
Sia sul
Proposta molto molto
General generica il Ministro Sacconi esattamente quello che manca senza una svolta
Su relazioni sindacali partecipate in cui protagonisti capitale lavoro rivedano l'insieme del loro rapporto fare questi annunci sull'articolo diciotto piuttosto che su altri non serve assolutamente a niente serve solo all'accelerare a dividere
Io invece noi abbiamo bisogno di comporre per mandare avanti questo Paese soprattutto la parte più due
Il PD deve discutere quindi di questo deve trovare una linea deve chiarire qual è la linea assolutamente sì io penso che
Questo punto tra l'altro non c'era nel programma
Proprio per queste ragioni penso che sia arrivato il momento di una discussione molto franca molto seria
All'interno del Pitti perché si possa mettere una impostazione generale diciamo con cui ci si confronta con con gli altri e soprattutto con
I lavoratori e con i disoccupati il credo sia il punto fondamentale in questa fase del Paese ottima cosa magari su questo no ma i sindacati ultimamente si stanno
Dimostrando non proprio uniti l'ultima battuta che Bonanni suo successore riservato Epifani forse qualche anno fa almeno dal punto di vista del bene del tono sarebbe stata un po'sorprende
Però io penso che appunto sia quello il vero leader oggetto la questione cioè che Bonanni spinga per
Una meno negoziato con commento se il Governo
E che questo negoziato sulle nuove regole contrattuali sul nuovo
Saranno di produttività sulla lo sviluppo della contrattazione di secondo livello diciamo ossia aziendale che territoriale tema di cui convenuto sua un po'sentir parlare diciamo
Vanificando proprio l'impostazione perché in un sistema di piccole imprese se non c'è il secondo livello territoriale come dire
Che
Per la gran parte non c'è il secondo livello allora e allora anche fare questi annunci del contratto su misura singoli se poi il tuo escludi da questo il novanta per cento delle dei lavoratori italiani non serve assolutamente a niente è un
Un dibattito astratto io penso sia giusto invece spingere
Per fare un negoziato forte adeguate fascismo fa bene a spingere in questa direzione perché questa è la carta su questo poi riuscire a mettere in moto un processo di partecipazione dei lavoratori alla decisione di impresa e si
Ci si confronta con il mondo e si compete sulla qualità
Senza la partecipazione degli home né della Valle del lavoro alle decisioni non si dà il massimo di qualità e questo per entrare in testa a tutti accertamenti su una domanda posta male ci risponda altrettanto male il PD deve stare quindi con la cisterna o con la CGIL
No il PD deve stare con i lavoratori con tutti è chiaro che dice poi ci sono sensibilità come in un grande partito
è giusto che ci siano
Ci sono sensibilità diverse quelle di Ichino affabile dalla CGIL quella cinque il
Quelle quelle di ciascuno di noi in quella radical cioè è un grande partito deve avere tante sensibilità il problema è che poi abbiamo gruppo dirigente che faccia la sintesi e su quella sintesi ci si confronta e ci si misura con tutti gli altri