Intervista a Mario Mauro sul "no" irlandese al trattato di Lisbona

Mario Mauro vicepresidente del parlamento europeo iscritto al gruppo del PPE del Popolo della Libertà con lui vogliamo parlare di questo no irlandese al Trattato di Lisbona che cosa fare ora dopo che
D'Europa aperto una nuova crisi istituzionale
è una crisi istituzionale che riflette i problemi degli ultimi vent'anni primo fra tutti il deficit di democrazia di cui si fa fra le istituzioni europee
Dobbiamo tornare a ricordare questo aspetto
Perché altrimenti
Non si capisce la direzione del sulla quale sta marciando
In Europa c'è un unico organismo
Eletto a suffragio universale
E del Parlamento
Le altre istituzioni sono forme di vari tipi di concertazione
E queste inevitabilmente nel tempo ha scavato un solo
Ecco con il consenso ma starei per dire più semplicemente con la possibilità di comprensione da parte dei cittadini
Di quali siano gli scenari che sono cognati realmente
Ed è illusorio pensare che siano avanguardie manipoli diciamo in qualche modo a
Ad aprire una prospettiva
Di
Magnifiche sorti e progressive ai nostri popoli dico i popoli hanno bisogno di comprendere adeguatamente fino in fondo che cosa viene loro proposto
C'è stata probabilmente anche una certa superficialità nella gestione di quest'ultimo
Particolare
Referendum irlandese nel senso anche che
L'Irlanda rimane oggettivamente è una delle nazioni maggiormente verificate dalla partecipazione nell'Unione europea
Proprio per questo valeva la pena spiegare in questa circostanza che passare dal principio di unanimità al principio di maggioranza
Avrebbe finalmente è aumentato che in qualche modo la democraticità delle istituzioni dell'Unione
Questo non è stato fatto devo dire che pur avendo partecipato
A numerosi dibattiti in Irlanda mai consentito citare
Passaggi concreti del Trattato compiuto sto evocare
Una serie di
Plausibili a volte meno altre
Paure riguardo a ciò che l'approvazione del Trattato avrebbe ha comportato detto ciò rimane il dato Berlanda bocciato trattato
Molto probabilmente se scegliesse l'asta del referendum in altri Paesi
Eccezion fatta forse proprio solo per il nostro
Probabilmente
Ci sarebbero risultati analoghi allora credo che le istituzioni europee ma anche le istituzioni dei Paesi membri anche le istituzioni nazionali anche le istituzioni locali
Debbono porsi il problema di come colmare questo deficit di democrazia
Ed colmare il deficit vuol dire riportare le istituzioni a quello che si sono frutto di un patto libertà
Quindi garante non padrone della vita dei cittadini
La soluzione che
Viene immaginata in queste ore in vista del Consiglio europeo
Di di Bruxelles e
Per ora riflettiamo poi rispettiamo l'analisi del voto da parte dell'autorità irlandesi il Governo irlandese
Intanto forse prepariamo un protocollo aggiuntivo che spieghi meglio trattato all'irlandese poi un nuovo referendum per cercare
Fare in modo che gli irlandesi votino questa volta nel modo giusto ma
L'Europa che va avanti così tra un protocollo un optava otto referendum che vengono
Indetti Erin diritti insomma non da una buona immagine di sé ai cittadini gli euroscettici hanno gioco facile a dire
Che le istituzioni comunitario non rispettano come dire il il voto del popolo è un'Europa che fa aumentare la difficoltà di comprensione ed è un'Europa che non risolve quelli che sono i passaggi da
Bene sarebbe che
Qualcuno tra i Capi di Stato e di Governo che si ritroveranno a partire da giovedì a Bruxelles abbia il coraggio invece di dire
Sulla difesa mi piacerebbe di fare qualcosa di più serio con Francia e Germania
Sull'energia mi piacerebbe fare qualcosa di più innovativo con Spagna
E Austria voglio dire non dobbiamo dimenticare che l'Europa è una costruzione pragmatica faccio segreto è sempre stato questo
Pretendere quinti di risolvere tutti i problemi dello scibile umano prima di metter mano a una concreta iniziativa
Sarebbe autodistruttivo
E io credo che abbiamo bisogno di vedere in qualche modo
Più Europa ma vedere più Europa non vuol dire
Decidere né attraverso lunghissime estenuanti trattative che l'Europa debba occuparsi di tutto
Non volere più Europa vuol dire che
Sia concreta nel farlo sulle così essenziale
Queste cose essenziali continuano a mancare l'appello
Non possiamo permetterci in questo momento in cui lo scenario di pace e guerra è così stabile che l'Europa non sia attore di questo
Non possiamo permetterci in questo momento in cui lo scenario l'approvvigionamento di fonti energetiche così instabile che l'attore che l'attore Nunzia l'Europa
Non possiamo permetterci soprattutto di veder crescere una generazione etiche perché ti ma l'Europa quando dagli anni Quaranta ad oggi
Generazioni e generazioni nell'Europa hanno riposto la poca speranza di fronte alla barbarie del totalitarismo dietro all'estero e di fronte alle incertezze le democrazie che vivevano la propria approssimazione ad ovest
Grazie a Mario Mauro