Solidarietà per una nuova speranza civile"

L'idea di iniziare con con la musica visto che avrete quattro giorni di lavoro non indifferenti
è un po'un augurio di buon lavoro di queste quattro giornate ci presentiamo velocemente diciamo che facciamo parte del Centro di cultura popolare di Torino delle ACLI ENAV sacri
Un centro che da quattro anni sta operando su tutto il territorio sia piemontese sia regionale sia interregionale sia nazionale con manifestazioni di cultura popolare di promozione di programmazione
Tra le varie attività
Da quattro anni gestisce
In accordo con la Regione con il Comune i corsi di canto danza e strumenti popolari quindi c'è un recupero di quello che è la la tradizione italiana e più ampia possibile una riproposta le persone che sono qui con me
Non sono naturalmente professionisti sono lavoratori che passano alcune sere della settimana a frequentare questi corsi
E quindi operò bio per amore si occupano di cultura popolare quello che faremo questo quest'oggi sono ripresentare lui
Un dieci poi canzoni che generalmente non sono molto commerciali è difficile udire anche perché di cultura popolare difficile occuparsi in modo corretto
Vi pregherei solo visto che siamo sprovvisti di amplificazione se fosse possibile
Cantare con un un pochino di tranquillità anche per noi è più facile perché difficilmente credo che le voci possono arrivare alle file più alte
Un'ultima cosa questo
Questa pubblicazione la troverete magari in questi giorni Allo stendo della della del lavoro
Lasceremo lì alcune copie in modo che chi vuole può prenderne atto e può portarsela via può rendersi conto un pochino di quello che facciamo iniziamo con una canzone di origine medievale
Ed è una ninnananna naturalmente italiana antichissima
Che è stata ripresa anche come colonna sonora nel film il nome della rosa
Di origine Murge lana
è stata presentata molti anni fa in uno spettacolo di ci ragiono e canto di Dario Fo
Ma
Ma non solo sta
Avvilito
La di la di i la aveva avvii abbia sono di i ha
Grazie
No ve lo dico perché se no me ne mettete tutta inglese
Allora secondo pezzo è una un'Inter è una una canzone d'amore molto antica
Di oriundi naturalmente piemontese
Ed è un segnale d'amore mi dispiace che non si senta però purtroppo non abbiamo trovato microfoni
La canzone un avviso fra una collina e l'altra c'è una ragazza che aspetta l'innamorato gli fa segno con un segno convenzionale quando i genitori vanno via in modo che Luís possa arrivare
La la la canzone dice sono qui sola e sto aspettando che arrivi il mio amore sento una voce arrivare deve essere Luís
Poi subito dopo si corregge dice no non è lui perché se fosse Luís non verrebbe cantando ma verrebbe zitto zitto per non farsi sentire
Voglio
Rosso
Io potevo portarlo
Allora
Un in
Uno
O unico o
Il
Bene segue una serie di
Uno stornello di origine toscana
Ed è stato raccolto da Caterina Bueno una delle delle artiste che in Italia vent'anni fa comincio la ricerca il recupero della tradizione popolare
Quando nasce Svevo Nambu è usare Dino nido debbo allegra era Hanoi migliori l'odore si sentiva di Londra hanno e specialmente odore dirige sono blindato l'amore con
Accorciata afgano così così è uguale mese Anania Bielli mio bel Molino Gigio Gargaro è salda
A Baggio che so io Brandy dei Fiori me da varie ST manca un dolore Hero vero l'amore Tom
L'erario esaltata partendo dal semiologo bene se attaccati
Zero USA Basil da ne ti vogliono ma resti un luogo lievi non so al mare faresti leggera dolente il foglio graduale io vedo varesine ma
L'amore con me
Erario avanzata calore golosi dosi abbiamo buona Venezia Wien Wien Wien nelle Salvino Raco Barenghi erano almeno qualora vengano non senta riempiendole Grecia ricordano avvenga la mano pena quando quando PM & brecciolino manovre ma dal vengano non vedo malamente erano non senta BNL ricciolino da novembre padana indiana Manuela Angelo Ugo
Grazie
Bene andiamo ancora velocemente avanti
L'Api nota è una canzone tipicamente piemontese ma anche presente in Lombardia
Ed è la storia di una ragazza che ha quattordici anni viene corteggiata da un cavaliere
Lei fa finta di accettare la proposta Luís le propone di passare una notte insieme le dice l'accordo di questa notte a casa che aprirono la porta lui ci va invece lei naturalmente non non apre la porta ed è più appunto riuscito con questa stratagemma a farla franca
Irpino andar bene a bambino da
Levi Ignazi minori andava molto
Via nemmeno a umori alle nata Italia dormire curvo i altri rientra comuni e era le vorrei o
Mi stare sei erariali vede duri
Che varie ma Rizzi una dure mi
Bellunese Nazzarena Ali su Rieti animare I am resi aveva dure mi sta era solo varie Herman Hesse aveva lui
Lei urinata ma dove su un modo
Gentile in gara tale Bali
La Night Ampelio abilità la ora tabella Lino per anni e minatore Bini
L'allarme ed ampia è la bieca Taverna ricordo nella dovrebbe
Ma di calle capita napoletana
Andrea di l'altra bobine della
Sarajevo mai cavoli era qua alzano gomme nata allo zero e Dina
Qua ed è ai lavori della allo aveva se
Ho gustarsi mila ed Montella
La i cui telai M mai
Nati ritardando pensa linea Navier primario di è qui per quanto esaminarla ma la di e e mai più minime Lucarelli la
Emma e menar linea pensa
Piena viene ritardato Laterza reali MM fra era una can harm che agguato veneta Lean minime sarà un tema di ricordo sarà
I sarà
Passiamo a una canzone
Che è attribuita un cantastorie del dell'otto nel mille ottocento ed è una canzone
Che
Va contro la la leva obbligatoria instaurata da Napoleone quindi una protesta fa la guerra a tutti i costi
Pare che partirò partire bisogna dove comanderà nostro sovra nove chi prenderà la strada di Bologna
è che non andrà a Parigi e chiami la Nuur se dal partenza operare addice ambrata ora non la prima vado alla guerra roditore non ha se al parto Enzo Cariati sembra amare nulla prima vado alla guerra roditore non ha
Quando saremo giunti all'Abetone
Previ posero Memola nostra bandiera è quando si udì rapporta il cannone
Addio Giggino Aquarama buona se va
Ma unite partenza amara Gigena tiara lì con gli amici al bar va sono costretto ogni Gong Marcella ma partenza amara Giggino a tirare a lì con gli Enti fare sono costretto agli Long March e la
E in Francia e di Germania son venuti a prenderci per forza militare vero allorquando ci sarà imbattuti
Tutti mi h la speranza di tornare
Ma partenza amara Gigena tirare aggeggi Natalina dei meno voluta dal cuore serio nove la a mia partenza vale dieci nata aggeggi nata a venir meno nuda e il cavo c'è più uno
Grazie
Stiamo andando molto veloci per poi lasciare spazio alla all'apertura del congresso c'è un'altra canzone molto antica e de stranamente una canzone
Dove si prega l'esercito sabaudo di rimandare a casa i soldati che hanno voglia di accudiva le proprie cose e non di far la guerra
Bene
Manni Man di nera ma insomma che io che io sono spalancano nomadi ma sarà da
O innamorato anche che anche Bordonaro che io e io sto mancano ma anche presso la la ma se io il adesso prima prima area ma
Di di come di a di via da ero
Marsella porselo ma prima porzione
Di eppure e Alinari onesta o ma sei io il adesso Riva arrivare a casa alza vita dica IP di armena ero Mastella provasse orienta prima abilità dedicata invece io la o no una una con possa dica dica ai piedi anni e la erano
Ma ma
Ecco il Senato
Dica età ieri mielina o
No rilegge esso pare pare PD
Tremava tornava essi o o era
Daniele essa
E bene ecco
Serico ma avviene adesso appare Blair e la ecco no serico armata
Non potevamo non parlare anche di emigrazione uno dei fenomeni più
Più importanti e più antichi di italiani acque cominciato dal Cinquecento e si può dire che forse non è ancora finito
Questa è una canzone di Autore assolutamente ignoto
Come molte delle canzoni popolari e parla di quello che sembrava dovesse e potesse essere l'America agli occhi degli italiani cioè la Mecca il paese dove si va ad arricchire
Cari fratelli ora state a sentire che molti i braccianti ritagli abbandona lasciandola a terra e l'Aias idonea andare in America
Al lato orario Bellas si guadagna al giorno sei lire vestiti leggeri Mazzei in caserma i soggetti ai padroni prone ai soldati sebbene si pratica cetrioli veneta
Americano Ida nega americane bene
Neri d'America lega chitarra meritare da da nega la allora
Nel viaggio oggi costa ma tutto è pagato
Gad venderà Italia dilava oranti paga già Brema Amburgo buoni contanti Seward nostre braccia per guadagnare Lameri Ca'Grande ben più dell'Italia
Le terre son boschi arene palla nel quanti ci vanno son già preparate le squadre in colonia Perla ora americane
Ed era me vede americani mezz'ora nega American nega meridionale la allora merita
Era Merini Calearo
Infatti lei calava ora mai non si stanca Viarengo estro Eton amplessi no sarà così dalla Venere dato dai suoi guai nei tornei con loro nei fondi accompagnerà io lascerò la casa lascerò l'amante
Viaggiò per terra tranviere male se dalla B reca possono tornare lo giuro non voglio violava ora americane l'esame
Greca americano
Neri americana tra nega ma ma Callea
Merita la ora
Avanza siamo
Giorno Enzo mentre la signora ENAC membri iniziale in Inari in cinque anni Inari io mai
Mia i
I i da matrimoni
Bene domani
Armi
Calandrine valida in
Denari una
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La
Carneri
Nega americani i denari ieri americano
Camminano
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Nega la
Americani
Lega americana idratata greca americano cardine Carradori da in casa
Galliano
Se ancora una canzone sull'emigrazione satirica
Ed è anche questa di origine toscana
Lei si chiama Italia bella mostra di Gentile
è Italia bella mo'sistemati Gentile e i figli voi non li abbandonare cioè non è vanno devo viene Brasile non si ricorda vivevo Levino renale
Ancora omaggi sarebbe nata senza nazionale americani ma ancora i francesi sarebbe Ranavalona senza scalare in America nella nel secolo preso
è qui ci lascia nel mille novecento s'avvicina la fame già DP e da solo la faccia Webber guarirla un Gellar medicina
Orietta no no e si sente dire avevo lato rara qualità del mio film colonie portoghesi sembra diretto laddove rara guardate abbiamo
Le case restando più sprigionati gli affittuari perdano la veicolo ai doppi fanno lo e passeggiate Vivant tranquilli con tutti i diritti Verrà nega anche l'hard avanguardie nato largo al mare Harrow nega anche all'avanguardia Lahdor Aragorn Arena Ganga Lord Holland latore Lara guardate
Rabbini cambiano novanta la la
Bene allora chiudiamo con l'ultimo che ha l'ultima canzone velocissima ed è una degli stornelli unica che natura di stornelli fiorentini in carenatura vuol dire che gli stornelli sono attaccati di diverso tipo di diversa musicalità sono attaccati uno all'altro
L'abbiamo
Sei cioè se sei d'accordo
No facciamo queste prefetture
A Firenze una sartina la mi stava di Bonino dirimpetto di voleva venire nella e da un mi volle Avenue nel letto a Firenze è una sartina ranista radiofonico di impegno divagare viene Vendola non c'era reagì bene dare Nenad però vendendo loro come avallava S
La morire Rombolà essa eravamo eroi murate Sedan ed era però volevo come lavare darà se ramo arriverò in volata
Laser raro voluta leggere ed erede quarantanove generi Coppola sei cella Rava oliati era chiedete vedendola raggiungerebbe recava virgola non lo forse Lofaro abbassa all'Arno ci volle Hubbard attente lei fabbriche Iverson tutte civette bimbi biondi in Antigone dava
Senza ha dato la la la barca ombra then vede o il reato da senza pagare la larga non
Fuggire frullando per i vecchi non c'è nulla venire che c'è la culla per poterli addormenta
Agire frullare l'amore è una follia rivela Reina Vitamia per godervi con con a bordo un uomo ma rimanendo corna e fare gode nel fare Volpago lungo ma rimanendo
No nel fare a ma da o grazie arrivederci
Se
Quindi
Zero
In
Il se non
Sono
Ieri sì
La
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Tanto
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Punto
Ieri sì
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Quindi abbiamo
Allora
Secondo il
Allora
Intorno
Dalla
Da
Nel nome del padre del figlio e dello Spirito Santo
Iniziamo il congresso pregando
Elevando la mente avvio
Perché in principio di oltre otto
In principio il verbo
Ci serviamo della preghiera resa dal sussidio la preghiera dei piccoli e il grido dei poveri prego di accomodarvi cercare nella borsa cioè il testo di questa preghiera
Potete cercare a pagina quattro di questo Breve testo
Divideremo questa preghiera in quattro giorni nei quattro giorni del congresso
Oggi ci fermiamo alle tre invocazioni che si trovano a pagina quattro
Ecco io amplierò un pochino la prima delle tre invocazioni
E poi leggeremo insieme la seconda e la terza
Oddio
Oddio o Duilio
Pronunciamo una parola così piccola
Ma cerchiamo al tempo spesso di convertirci
Interiormente
è una parola piccola
Come il timone
Di una nave
Che può e deve cambiare l'orientamento
Di questa immensa nave dove non so se ci sono due tre mila passeggeri
Ma la condizione perché questa piccola parola oddio cambi mediamente ad un profondo l'orientamento nostro è che noi la diciamo non solo con le labbra ma con il cuore cerchiamo questo raccoglimento interiore oddio mistero infinito che ti riveli ai piccoli
Eccoci con vertiamo a te mistero infinito
Tu al di là dei confini dell'universo
Tu al di là dei tutte le realizzazioni di tutte le capacità le possibilità degli uomini nel passato nel presente e nel futuro
Tu al di là dei tutta la bellezza di tutta la bontà che possiamo immaginare desiderare
Appassionatamente a mare
Tutti i livelli e ai piccoli
A quelli che sono considerati più o meno falliti
A quelli che non contano
A quelli che forse anche noi rischiamo e sarebbe grave di non contare
Oddio al principio e fine di tutto
La storia personale e quella di tutta l'umanità
è come un'immensa un'immensa cascata di interrogativi continui
Ed una immensa continua produzione di risposte
Ma più le risposte si moltiplicano più cresce un interrogativo ultimo a cui tu solo Dio rispondi
Mistero infinito che ti sei rivelato ai piccoli
Oddio senso saldezza e glorificazione della vita umana
In quei momenti forse solo rari distanti in cui abbiamo veramente coscienza della grandezza e della miseria di tutti gli uomini
Siamo come assaliti dall'assurdità
Ne siamo travolti ma proprio allora cominciamo a comprendere che solo Dio è il senso della vita umana
In quei momenti forse solo rari distanti in cui il pianto e il lutto
Per il peccato e la morte di tutti gli uomini invadono i nostri giorni e le nostre notti
Proprio allora cominciamo a comprendere che Dio è la salvezza della vita umana
E quando nell'amore
Proviamo il fascino della persona umana
Allora cominciamo a comprendere che Dio esaltazione e glorificazione di ogni uomo
Oddio padre nell'eternità
Padre nostro
Abba
Babbo papà
I nomi dell'intimità
Spirito pienezza dell'amore
Spirito di amore che animi tutto l'universo
Atteso io ci rivolgiamo con fiducia prima di tutto la fiducia
Altrimenti la tua gloria o il Signore ci brucerebbe
Ed è per questo che i piccoli comprendono perché son quelli che hanno fiducia
A Dorando silenziosi
Per pregare non serve a nulla
Non servono nemmeno le nostre parole
Serve solo in silenzio adorante che si rivolge a Dio
Momenti di silenzio nella nostra vita
Un fondo silenzioso nel nostro cuore
Una cella per il Silenzio mentre ci troviamo in mezzo al mondo
Una tenda
Per incontrare Dio
Mentre viaggiano tutti i giorni nel nostro pellegrinaggio Teddy Reno
E adesso vi invito recitare insieme le invocazioni successive come si trovano a pagina quattro del sussidio che spero abbiate trovato è una vostra cartella
Insieme oddio siamo uniti fra noi per esserlo con tutti
Tu che conosci ciò che n i nostri cuori sai perché siamo venuti
Quanto ci ha spinto l'interesse personale e quanto il bene degli altri e quanto siamo legati al gruppo e quanto ci sta cuore il bene di tutto il popolo
Tu che conosci le nostre tentazioni liberaci dal male
Tu che sei venuto a portare il fuoco sulla terra accenti rinnovi l'amore universale
Oddio siamo uniti fra noi per esserlo con tutti concede i cd incontrare tutti
Il signore faccia brillare il suo volto su di noi e ci sia propizio
Il signore dei volgari su di voi il suo volto ci conceda la pace padre di misericordia Tucci hai dato il figlio e lo Spirito Santo
Donaci l'esperienza fondamentale
Che solo ad assenso pieno e salva la nostra vita
Fa che incontriamo te mistero infinito
Noi sappiamo cosa sia l'incontro personale
Siamo nati alle vita per l'incontro di due persone che si amavano siamo cresciuti e per la cura dei nostri genitori e dei nostri maestri abbiamo incontrato la persona amata
In tanti incontri abbiamo scoperto l'amicizia la militanza la comunità ecclesiale
Donaci o padre l'incontro che supera tutti gli altri e da cui tutti ricevono il significato la comunione Conti
E darci un cuore di piccoli il solo capace di comprendere liberaci dal frastuono dalla superficialità dal protagonismo
Facci convinti che il nostro impegno sociale sarà valido se saremo tralci attaccati alla vite che Cristo
E se crederemo con la forza di Dio salva il mondo mediante la nostra debolezza e così sia
Scusate suo solamente un avviso nella cartella troverete un foglio un foglio solo così ecco con scritto a servizio dello spirito vi prego di leggerlo attentamente e spiega un po'il senso della presenza di numerosi sacerdoti qui e quello che almeno molti di noi ecco desiderano fare in questi giorni per essere utili agli amici gli alleati e che il Signore ci benedica nel nostro lavoro
A nome della presidenza nazionale e del comitato esecutivo
Rassegno il mandato ricevuto dal sedicesimo congresso di Roma
Ci presentiamo dopo tre anni di lavoro che sottoponiamo alla vostra verifica
Tre anni di avvenimenti difficili complicati sia all'interno che all'esterno dell'associazione la stessa complessità della situazione interna
Non ci hanno distolto dagli obiettivi del nostro impegno d'impresa con comune è stata sostenuta con grande passione al centro e alla periferia
Sentiamo oggi sull'associazionismo
Una responsabilità più vasta e meglio precisata e sulle Azzalin particolare
Il peso di uno sforzo in più da compiere per dare spazio e ruolo ad un soggetto politico marginale finora perché sostanzialmente emarginato
Veniamo al congresso contanti Progetti
Con ottimismo
E con l'entusiasmo
Che veniva soprattutto da un lavoro preparatorio molto intenso
Che ha coinvolto oltre tre mila strutture territoriali in Italia e in Europa
Per la prima volta abbiamo invitato al congresso i presidenti dei circoli
Alcuni sono presenti
Molti hanno dato riscontro in modi diversi all'invito del presidente emerge nell'insieme una realtà ricca attiva viva tutta idealmente collegata con Milano in questi giorni
Proprio l'interesse che abbiamo riscontrato tra la gente e in altre esperienze associative sulla nostra proposta
E la intensità del dibattito che si è sviluppato in particolare nei congressi provinciali e regionali alimentano le attese sulle scelte che compie Remo siamo qui con lo stato d'animo di chi si accinge a compiere un lungo cammino
Con il fardello di un tratto di strada faticoso già compiuto
Con l'umiltà di chi avverte come necessaria la verifica democratica
Siamo l'esempio inietta in Italia e in Europa di un modo originale di fare politica una esperienza autentica di volontariato un capitolo importante della storia della nostra democrazia
Nonostante tutto
Nonostante cioè le condizioni in cui le libere formazioni sociali sono state delegate nel nostro Paese
Questa consapevolezza di essere una componente dello sviluppo democratico dell'Italia e dell'Europa ci rende aperti alle situazioni nuove che ci interrogano in una stagione bassa di idealità
Fortemente appiattita sugli interessi quasi incapace di pensare di gestire una politica basata sul bene comune una politica che non il margine non escluda una politica fondata sulla solidarietà
Le indicazioni di migliaia di congressi che hanno coinvolto centinaia di migliaia di giovani di lavoratori di donne ci fanno capire che ci troviamo ancora una volta controcorrente
Per un'impresa grande il e difficile
Con uno sforzo da compiere per cogliere e valorizzare i riferimenti positivi intorno a noi rappresentati da chi opera sinceramente per uscire dalla stretta culturale economica e politica
Torniamo a celebrare il congresso a Milano
Dopo circa trent'anni
Da un altro congresso
Un congresso non facile quello del mille novecento cinquantanove che aprì però alle attrici una lunga ed esaltante stagione di impegno e di successo
Allora alla guida delle attrici era un grande presidente
L'onorevole Dino Penazzato
Uno dei padri fondatori
Che io considero l'inventore delle ACLI moderne
Quelle che abbiamo tentato di realizzare in questi anni gli attivi della formazione dell'azione sociale e di servizi le ACLI delle tre fedeltà le ACLI della politica e delle opere
Torniamo a Milano
Con un presidente milanese l'amico Giovanni Bianchi
Siamo tutti
Siamo tutt'sì di celebrare il congresso nella sua città nel rassegnare il mandato
Vi invito anche a rivolgere un pensiero
Agli attivisti scomparsi in questo ultimo triennio sono tanti
Alcuni noti
Tanti altri meno conosciuti ma non meno cari
Angelo Lotti Domenico Puleio
Enrico anelli Gennaro Sabino Giacinto corda morto proprio durante lo svolgimento del congresso di Oristano
La loro vita
L'entusiasmo e la riedizione il modo di vivere la comune esperienza associativa il loro pensiero sulla politica le radici nel tessuto sociale il loro rigore
La loro umanità
Ci avrebbero ancora aiutato molto
Quanta tristezza per un vuoto dentro difficile da colmare
Resta il ricordo e la speranza
Chi li ha conosciuti che ha lavorato insieme saprà prendere dal loro esempio restano riferimenti forti
Possiamo dire che vivranno in questo congresso insieme a noi e noi insieme a loro
Nel porgere un saluto cordiale a tutti i presenti invito i delegati ad accogliere la proposta
Del comitato esecutivo
Di comporre l'ufficio di presidenza del congresso con gli amici Luigi Borroni Lorenzo quantum Maria Fortunato Vittorio Pozzati Aldo De Matteo e di eleggere a Presidente del diciassettesimo congresso il carissimo Domenico Rosati
Signor sindaco
Eccellenza prevede in vissi male
Colleghi parlamentari
Amici del congresso
Non nascondo
Di provare una grande gioia nel prendere la parola
Come presidente di questo diciassettesimo Congresso nazionale delle ACLI
L'invito a presiedere che mi è stato rivolto a nome dell'esecutivo nazionale d'ora convalidato dall'Assemblea li mette infatti nella condizione di continuare
Sia pure in forma e con un ruolo di versi un rapporto con il centro vitale delle decisioni delle ACLI sottoponendo mi anch'io da questa parte del tavolo alla verifica congressuale come
Giusto per chi dopo tutto ha avuto la responsabilità di due sui tre anni dell'ultimo mandato ed è stato complessivamente presidente dell'organizzazione per undici anni
Nel contempo però sento di dover allontanare da me l'idea che proprio questa condizione di continuità apparente
Possa consentirmi in qualche modo di proseguire nello svolgimento dei temi consueti come se mia fosse ancora una qualche responsabilità di conduzione politica
Al contrario le consegne sono avvenute il testimone è passato di mano i compiti sono stati stabiliti in modo preciso dallo Statuto e dalle incompatibilità
E da me spetta ora soltanto di garantire con gli amici dell'ufficio di presidenza il miglior andamento di questo congresso
Voi sapete
Quanto io creda nel valore e nel significato dei ruoli come ambito dei diritti e dei doveri di ciascuno ed anche come luoghi in cui si manifesta la grazia di Stato
Cercherò di restare in questo orbita anche in questa circostanza
Ma non credo di venir meno al compito di garanzia
Che mi viene affidato se fin dall'inizio dichiarò che questo congresso deve amici rappresentare anche un consolidamento del rafforzamento della leadership di Giovanni Bianchi
Di quanti
E di quanti colui lavoreranno a cominciare da Aldo De Matteo
In modo
In modo che essa riceva i consensi ed acquisisca le energie indispensabili per sostenere
Con sufficiente continuità nella necessaria novità l'onore di pilotare l'onere e l'onore anche di pilotare le ACLI verso gli orizzonti del terzo millennio del resto se dal dodici maggio mille novecentottantasette non compete a me alcuna funzione di orientamento e di guida nulla mi può impedire poiché lo ritengo un mio preciso dovere
Di sostenere consigliare gli amici se questi lo desiderano per favorire anche nei prossimi anni lo sviluppo delle ACLI ed una loro sempre più matura affermazione nella società italiano e sia dunque consentito di affermare voi comprendete lo spirito con cui lo faccio
Che se come presidente nazionale mi sento inevitabilmente di appartenere al passato
Come iscritto e come responsabile non intendo separarmi dalla continuazione della ricerca di un'associazione che ha rappresentato la ragione fondamentale della mia vita
è così che ricordo quanto sia grande il mio debito verso le ACLI e cerco di corrispondere anche oggi alla fiducia
Che per tanto tempo mi ha sostenuto
E che ho sentito anche questa mattina girando tra di voi prolungarsi intorno a me in un sentimento di sincera amicizia e in un'attesa di cose nuove alla quale vorrei tentare in altra maniera di corrispondere
Questo congresso
E il secondo della storia delle ACLI che si svolge a Milano
Il primo lo ha ricordato Aldo nel lontano mille novecentocinquantanove stabili
Dopo un tormentato dibattito il principio delle incompatibilità tra mandato parlamentare cariche esecutive delle ACLI indicando una scelta di metodo che avrebbe introdotto una contraddizione e in qualche modo fatto scuola nel mondo sindacale e associativo
Era un'affermazione di autonomia che allora si voleva sottolineare anche in modo formale
Ma era la sostanza dell'esperienza associativa delle ACLI a reclamare quella opzione che non avvenne senza contrasti ed anche senza equivoci
Milano ha dato molto alleati
E dalla maturazione della loro fisionomia politica
Un collegamento organico con la classe operaia che altrove mancava e che fece da supporto all'audizione che poi divenne generale
Delle connotazioni più significative del movimento operaio ostiche per tanta parte alla cultura prevalente in campo cattolico
Qui a Milano nel mille novecentocinquantacinque
Si reclamava la dedicazione del primo maggio cristiano a Gesù Divino lavoratore quando a Roma non ci si spingeva più in là di San Giuseppe artigiano
Qui si predicava e si praticava l'unità d'azione a livello di base quando altrove si teorizzava ancora la scissione
Qui si rivendicava una presenza istituzionale coordinata dal movimento quando altrove avveniva la diaspora dei cosiddetti impegnati
Milano è stata sempre insomma un riferimento per tutta l'organizzazione anche quando si è sviluppato un rapporto dialettico con la presidenza nazionale
Questo apporto vitale resta legato a figure che hanno lasciato un'impronta incancellabile come Luigi Clerici e Alessandro Butte
Ed è ancora a Milano che è avvenuta la preparazione politica Di Livio Labor
Destinato
Ad assumere poi la Presidenza nazionale ed a guidare una fase importante della vita delle acque
Ne va dimenticata
La funzione formativa di intere generazioni di militanti e dirigenti che le ACLI milanesi hanno svolto nel tempo
Un itinerario lungo il quale abbiamo incontrato per fare dei nomi noti e da tutti stimati Vittorino Colombo che ha raggiunto
Altissimi livelli di responsabilità istituzionali e Luigi Borroni che rinvigorire
La consistenza e la prospettiva di un forte nucleo giovane ahimè anch'esso al passato prossimo nelle ACLI in tutta Italia con una capacità di mobilitazione che io ritengo sia rimasta peraltro ineguagliata
è con questi precedenti che Milano accoglie oggi nuovamente in un contesto tanto diverso i problemi ai propositi le incertezze le speranza di tutta la grande famiglia delle ACLI
Ed è in spirito di spontanea sintonia che tutto il congresso rivolte mio tramite il signor Sindaco un saluto fraterno ai lavoratori e a tutto il popolo della città di Milano
All'inizio di questo mille novecentottantotto viene spontaneo di guardare indietro nel tempo per misurare il cammino percorso viene spontaneo evocare venti anni dopo quel clima del mille novecentosessantotto che insieme con il fermento post conciliare
Produsse anche nelle ACLI un'ondata di fondo un sommovimento culturale politico di cui è fin troppo agevole oggi misurare eccessi ed errori ma di cui non debbono disperdersi valori autentici pienamente umani
Di liberazione sociale di partecipazione civile che attendono ancora per tanta parte di essere incarnati in un progetto politico credibile
Sperimentando su se stesse una crisi che ha minacciato di visi integrarle
Le armi sono state al tempo stesso materia prima e laboratorio di una ricerca che non è conclusa che non si concluderà mai ma lungo la quale conviene di quando in quando fare il punto
Il paesaggio e fortemente mutato da allora
Il rosa nella composizione e nel potere la classe operaia rio omologati al mercato gli stimoli dalla contestazione abbandonata come un inutile somma l'idea stessa della necessità di programmi di trasformazione rientrata sempre più profondamente negli alvei tradizionali delle culture degli interessi degli stili di vita talune spinte una volta tumultuose di sovversione
Allegata nel concetto ambiguo di moderno o di progresso l'ansia di misurare la transizione sul metro esigente di un bene comune tutto da inventare
E con il paesaggio sono cambiati gli abitanti e le loro abitudini pur mantenendo spesso i nomi della storia sicché questi nomi per buona parte non corrispondono più alla sostanza delle definizioni si pensi alle tante disquisizioni sul termine sinistra e sullo stesso aggettivo socialista al quale sia pure in ipotesi le ACLI si accostarono un giorno del mille novecentosettanta
Oggi quei termini non segnavamo più le realtà e le tensioni di allora è una constatazione non un giudizio di valore ma guai a non tenerne conto
Compiendo una grandiosa Lunga Marcia a chi non piace Mao Tze Tung si potrebbe suggerire il termine di Anabasi più familiare a Senofonte
Le ACLI hanno reagito culturalmente e politicamente alle delusioni alle sconfitte dagli smarrimenti ricercando per vie inedite spesso contraddittorie di di formulare una proposta di impegno
Che riunificare se in senso efficacemente aggiornato i significati di liberazione umana e di promozione di uno sviluppo plenario che sono sanciti nel loro fine statutario
Gradualmente si è delineato una nuova proposta
Quella della crescita della società civile come premessa e coronamento per la riforma dalla politica una crescita motivata sulle tre grandi direttrici la pace il lavoro la democrazia
Intese come idonee a sostituire positivamente la declinata capacità mobilità attiva dei grandi appelli ideologici e intese anche come i nuclei di una solidarietà il tema di questo congresso
Che fosse adeguata alle dimensioni qualitative e dalle proporzioni assunte da i termini del conflitto politico in questa fine di secolo su questa piattaforma
è venuto crescendo nel tempo la convergenza di componenti sensibilità tensioni interne alle ACLI che muovevano da atteggiamenti iniziali di dissenso o di indifferenza
Su questa piattaforma su questa piattaforma
Amici e compagni abbiamo ricostruito l'unità e abbiamo presidiato insieme l'autonomia delle arti
Ciò è avvenuto
E dobbiamo esserne fieri
Con un progressivo estendersi nello stesso dibattito politico generale
Della presa di coscienza circa la necessità di un nuovo rapporto tra società civile e partiti politici questi ultimi coralmente invitati da noi per primi a Bari nel mille novecentottantuno Addis occupare quanto di Società Civile si fossero via via annessi
E non per un giudizio ideologicamente movimentista sui partiti come forze del male
A fronte di una società tutta buona immacolata
Ma per una valutazione della necessità inderogabile di una liberazione delle energie politiche della società civile avendo di mira una rigenerazione autentica morale e sociale di tutto ciò che è politica in Italia
Questa scelta è questa proposta erano frutto di un pensare politicamente
Uso non per caso una espressione pensare politicamente
Cara ad un amico prezioso che in quegli anni ci fu particolarmente vicino e che si rivelò anche per noi un riferimento ed un maestro
Pensare politicamente cioè non in funzione del nostro privato mai in funzione della costruzione della Città dell'uomo come ci chiedeva e ci chiede ancora Giuseppe Lazzati
Quel Lazzati che non certo a caso negli ultimi tempi della sua vita
Aveva posto una questione di coerenza insieme etica e politica del nostro comportamento di cittadini
Di una repubblica che si dice fondata sul lavoro e che si rivela incapace di affrontare organicamente il tema drammatico dalla mancanza di lavoro specie per i giovani e nel Mezzogiorno
è il terreno questo del lavoro del nostro primo impegno
Resta significativo per me
Che proprio sull'esigenza di questo pensiero politico le ACLI abbiano ricercato il dialogo ed il confronto sia nella società
Sia all'interno di una comunità ecclesiale in attitudine variamente ricomposizioni via presentando sempre la propria autonomia di elaborazione di mediazione
Come un frutto maturo di laicità ed un vaccino sicuro sia contro i ritorni fondamentalisti che contro i rilassa menti spiritualista
Agli appuntamenti ecclesiali di Roma del mille novecento settantasei e Di Loreto del mille novecentottantacinque portammo il contributo di questa ricerca politica
L'unica in grado vorrei notarlo di sostenere le posizioni sempre confermate da noi e sovente tanto discusse in vari ambiti ecclesiastici
Della fine del collateralismo del voto libero del primato della coscienza nelle opzioni laiche della politica
Così le ACLI hanno continuato a fare il problema cioè ad essere te con determina di confronto spesso sponda dialettica nella comunità ecclesiale e nella società
La mia convinzione profonda e che l'esistenza di una proposta politica delle ACLI
Che le con notti storicamente al di là della declinazione delle Genealogia delle collocazioni e delle opzioni fondamentali l'esistenza di una proposta visibile
Trasparente percettibile qualche volta banalizzando un po'dicevo noi siamo quelli della pace del lavoro della democrazia e dei segretari atti del popolo l'esistenza di una proposta con la quale misurarsi con gli altri
E gli altri con noi è la condizione non solo necessaria ma anche sufficiente
Per rivelare le ACLI per renderle credibili e per evitare il risucchio di collocazione o peggio di schieramento
Che costituisce un agguato mortale per un'organizzazione definita a oggetto debole cioè senza ruoli istituzionali o rendite di posizione
Era il nome dell'esigenza di una proposta quella su cui poi abbiamo lavorato in questi anni che reagivo quando si paventava
Che negli anni settanta insieme con un amico che dobbiamo tutti ricordare
Insieme con Marino Carboni
Quando si paventava che allora volessimo soltanto salvare
Un contenitore vuoto ed era su tale proposta che abbiamo poi cercato di costruire convergenze ed abbiamo registrato registriamo ancora oggi approvazioni e contrasti
Ma anche lei tuttavia di sincerità verso il congresso se non pretende sì di sostenere che questa piattaforma condivisa solennemente da tutti noi simili sia ormai dovunque pienamente affermata
Anzi
Negli ultimi tempi della mia presidenza
E già il congresso di Roma del mille novecentottantacinque
Rilevavo più di un sintomo negativo circa la tenuta della società civile rispetto ai bisogni di sicurezza indotti dalla crisi delle speranze politiche sociali e domandavo una reazione
A quell'agghiacciante diagnosi per cui la società italiana non colti verrebbe più
Una con qualche cultura della frontiera ma solo una cultura dell'orto e dai partiti e dal potere non reggo amerebbe tanto apertura e diffusione di Poteri quanto protezione in un crescente rapporto di scambio che emargina ogni riflesso ideale o solidale
è un dato di analisi o se si vuole una precisazione preoccupata di questo dato
Che vorrei riproporre alla comune considerazione con la speranza di vedere dissolta ogni apprensione e quindi riveder consolidata la prospettiva che la stessa piattaforma di questo congresso ripropone viene ancora spontaneo richiamare e questa mattina in particolare
All'inizio di questo mille novecentottantotto l'altra ricorrenza decennale di un evento che ha aperto nella storia del nostro Paese una ferita non rimarginata vile
Noi sappiamo che forze imponenti in Italia e fuori si mobilitarono per bloccare
Tra il mille novecentosettantasei e il mille novecentosettantotto il processo politico che allora si andava delineando e che si vuole stroncare per mano terrorista con l'eccidio di via Fani e con l'assassinio di Aldo Moro
Noi delle ACLI comprende in mostra i primi la portata politica di quell'evento che forniva un segno trasparente delle motivazioni e dei disegni del terrorismo
E ci rendemmo conto che da quel momento veniva scardinata una possibile speranza di mediazione democratica
Verso gli stessi valori di liberazione
Che nel mille novecentosessantotto i giovani avevano espresso
E che Moro riteneva di realizzare intrecciando anche un rapporto nuovo con il Partito comunista a sua volta impegnato in quegli anni in quella difficile convergenza che resta legata al nome di Enrico Berlinguer
Noi
Noi esprimemmo infatti il timore che proprio lo sforzo eccezionale che la comunità nazionale veniva chiamata a compiere per sbarrare la strada al terrorismo potesse esaurire la spinta verso orizzonti obiettivi più ambiziosi sul piano degli equilibri politici e delle riforme
Di fatto c'è stato un rinchiudersi delle forze politiche in se stesse
Ciascuna intento al proprio particulare
Che è stata la divaricazione del sindacato
Già indebolito da fattori di crisi interni ed esterni c'è stato un ritornare a casa di tanti generosi propositi di movimento e c'è stata anche qualche inseminazione di sospetti su quanti come ad esempio chi vi parla
Aveva difficoltà ad ammettere e ce l'ha tuttora non di aver sbagliato ma solo di aver subito una sconfitta
Fu in quegli anni duri che si riprese dentro le ACLI a non dare più per scontato il tema della democrazia e del suo carattere permanente e si misero in luce rischi autoritari insiti nell'evoluzione delle strutture non meno che in suggestioni Dean accettabili stravolgimenti della Costituzione che appunto allora maturarono
Con il patrocinio non va dimenticato della loggia massonica P due
Io credo amici del congresso che il modo più degno ho scritto questa queste parole ieri questa mattina ci sono notizie di della scoperta di nuovi disegni del terrorismo che
Avrebbero avuto per bersagli altissime
Personalità della vita politica del nostro Paese e mi pare che le parole siano ancora centrate valide io credo che il modo più degno per non dimenticare quanti hanno dato vita negli anni di piombo vittime degli esecutori dissennati di una trama di destabilizzazione dai connotati ben precisi
Non consista oggi nel dividersi tra il partito della clemenza il partito dalla vendetta
Ma nel rivalutare coralmente le ragioni e i messaggi di libertà che vengono da quei sacrifici
E nel tradurre ciò in una riconferma di fedeltà
Alla costituzione di questa Repubblica
Che reca nelle sue stesse basi un'indelebile impronta antitotalitaria frutto della lotta di tutte le forze popolari contro il fascismo una lotta che fece tutti più convinti della necessità nella democrazia
Indipendentemente dalla provenienza e dalla vocazione di ciascuno
è bene che anche le ACLI
Colmando quello che io ho spesso considero un limite della mia presidenza si impegnino di più sul terreno delle riforme istituzionali
Ma credo di avere sufficiente conoscenza
Di questa organizzazione se non mi sarei sbagliato
Per affermare che mai dalle ACLI
Si potrà avere un consenso o anche solo un compiacente Silenzio di fronte a ipotesi che rappresentino non una estensione ma una riduzione della democrazia e della speranza di partecipazione del nostro Paese
Parlando
Parlando del passato ho parlato amici del congresso anche del presente e del futuro
Negli obiettivi che sapremo individuare per la nostra azione sociale per la nostra formazione per i nostri servizi sociali traguardi ormai per gli anni due mila sta il capo del filo che oggi per teniamo intricato nelle nostre mani
Lasciatemi solo sottolineare un punto io credo
Che è un movimento educativo e sociale come le ACLI potrà svolgere con rinnovata incisività il proprio ruolo in questa prospettiva soprattutto se terrà fermo e alimenterà l'impegno per la pace
Nella vita delle ACLI quello della pace non è un incidente di percorso legato a un episodio che la politica internazionale è una dimensione fondamentale del nostro compito di uomini e di cristiani
Come diceva Giorgio la Pira la pace la profezia della politica indica il dover essere della politica
Noi più di altri noi che abbiamo creduto al negoziato anche quando i falchi trionfava no e tante colombe si rassegnava no
Abbiamo ragione di considerarci tra coloro che hanno
Pur nel limite modesto delle iniziative intraprese
Contribuito a creare le condizioni di clima e di aspettativa unitarie per quell'accordo Est e Ovest dell'otto dicembre mille novecentottantasette che per la prima volta deciso una riduzione vera di strumenti di morte nucleare
Noi che promuove il mo'con la marcia di Ginevra del mille novecentottantatré
L'iniziativa unitaria più rappresentativa di diplomazia popolare del movimento per la pace italiano
Noi che per questo dobbiamo continuare a lavorare in tutti i cantieri della pace da quelli del disarmo a quello che la cooperazione per lo sviluppo a quello dei diritti umani
In questo spirito se è consentito al presidente del congresso una proposta di carattere simbolico io vorrei che l'Assemblea domandasse al governo italiano di richiedere che due dei quindici missili per parte che in base ad una clausola dell'accordo di Washington sono riservati
Previa come ovvio decapitazione delle testate nucleari sono riservate a fini culturali per esposizioni e musei una SS venti un Cruise
Da installare in una piazza siciliana a Comiso o a Palermo come monumento di una volontà di pace che a partire dal popolo se per indurre i potenti della terra a ritrovare gesti di speranza
Sono fresche
Amici del congresso le parole che ho scelto per il mio saluto o meglio per questa mia testimonianza al Congresso
Lasciate soltanto per i voglio anch'io un pensiero gli amici più cari che sono assenti da questo appuntamento perché la loro esistenza come noi crediamo si è trasformata non sono qui con noi fisicamente Domenico Puleio con la sua simpatia umana la sua fantasia politica la sua esperienza
Angelo Lotti con la sua schiettezza generosa la sua disponibilità la sua volontà di restare legato alle anche lì nell'esercizio di un mandato parlamentare troppo Breve
E troppo ingiustamente interrotto
Enrico anelli con il suo carisma di leader contadino riferimento nella sua Cremona per tanti amici ed avversari
Gennaro Savino con la sua eccezionale riserva di saggezza comprovata in tante occasioni critiche sia nella sua Napoli che a livello nazionale
Con lo spirito rivolto al ricordo di questi amici e nella certezza che egli si vogliono ancora bene alleati agli attivisti a ciascuno di noi accingiamoci a vivere in queste giornate di congresso l'antefatto politico di quella che ciascuno di noi si augura possa essere una nuova feconda stagione delle ACLI
Questo movimento dalle molte vite che esige per chi ci crede autentiche scelte di vita
E che vive potrà vivere ancora a lungo crescere e produrre valori e forze per cambiare le cose secondo giustizia se questo costume continuerà se nuovi esempi si aggiungeranno a quelli che dal passato traiamo per illuminare la strada e rinsaldare la nostra volontà buon lavoro
Corrispondendo a una
Bella iniziativa della presidenza io vorrei invitare non solo gli amici del con comitato di e presidenza a prendere posto qui sul tavolo
Dico Pozzallo amico Borroni agli altri ma invitare al tavolo della Presidenza di ex
E ormai sono anch'io tra quelli
Presidenti che sono presenti qui con noi l'amico Ugo Piazzi l'amico Livio Labor l'amico Emilio Gabba aglio a prendere posto al tavolo della Presidenza
Però prima
Prima di
Dare la parola
Alle personalità
Che recheranno il loro saluto al congresso è indispensabile procedere almeno a uno degli adempimenti formali gli altri li affronteremo dopo e cioè
La nomina della segreteria del congresso la proposta è
Di nominare gli amici RAI dolosi dell'Inghilterra Pasquale Altamura di Bari Alberto caschi di di Cagliari Antonio Guccione di Palermo e vittoria Corvini di Piacenza
Se non ci sono osservazioni si intende approvato e i segretari possono iniziare i loro i loro lavori
Do ora la parola
Alla
Sindaco di Milano Paolo Pillitteri che ringrazio per la sua presenza egli rinnovo il saluto
Presidente bianchi amico Rosati amici delle attuali
La città di Milano accoglie con vivo interesse grande simpatia
Il diciassettesimo congresso nazionale delle ACLI
Una associazione che è stata ed è in sintonia con i problemi reali e con quelli emergenti nella società civile e politica
L'opinione pubblica cittadina guarda con molta attenzione
Quali sono le risposte delle ACLI
Nonché i progetti e gli scenari sul futuro
Che verranno proposti dal vostro congresso
Solidarietà e speranza sono i valori ideali e di base intorno a cui si addensano le proposte delle ACLI
E da cui scaturiscono precise indicazioni politiche e sociali
La relazione di Giovanni Bianchi costituisce a mio avviso un impegno nel presente e uno sguardo verso il futuro
Per leggere con lo slancio progettuale
Il nostro tempo delle incertezze
Si tratta di una ricerca inquieta e radicale
Per dare un senso etico all'azione sociale e a quella politica
I valori reali delle armi fanno parte del comune patrimonio culturale politico l'organizzazione cerca infatti di metterli in pratica nell'autonomia e nel pluralismo
Rifiutando quei ruoli gregari che tendono a limitare tutti gli organismi operanti nel sociale
Il legame personale con i valori della civiltà cristiana
Non è l'unico elemento che mi avvicina ad una grande associazione popolare come le ACLI
Vorrei sottolineare in qualità di sindaco di questa città
Che condivido le vostre indicazioni
Su un nuovo modello della politica negli enti locali condivido ad esempio la proposta di una potestà impositiva ma sostitutiva di quella statale non anche la richiesta di riformare il bilancio comunale
è vero la crisi dello stato sociale si manifesta soprattutto come difficoltà nel reperire gestire le risorse finanziarie indispensabile per riqualificare beni e servizi direttamente fruiti dalla comunità locale
Condivido anche l'idea che gli enti locali siano soprattutto laboratori politici nel senso che possono anticipare una più generale riforma istituzionale
Per esempio l'elezione diretta del sindaco potrebbe prefigurare a mio avviso altre riforme istituzionali di cui si parla e che sono sempre più avvertì
La crescente domanda di stabilità non può più essere elusa
Anche e soprattutto in un periodo in cui i governi mostrano quel volto antico di fragilità e di crisi permanente che pensavamo di aver superato
La riforma degli enti locali non è non deve essere il frutto di una mera ingegneria istituzionale
Ma di un disegno generale di nuove regole per nuovi accordi politici
E le anche lì possono sostenere questo disegno aiutando i partiti a superare lo scarto attuale fra gente e istituzioni
Un vostro slogan che mi ha molto colpito è insieme si può
Però dalle forze politiche
Per gestire
Con umiltà e passione direbbe Giovanni Bianchi le responsabilità istituzionali
L'antico linguaggio dell'amore
Della giustizia della speranza
è sempre attuale
Per dare slancio e vitalità a istituzioni che attendono di essere finalmente riformate
A nome dei cittadini milanesi vi dico grazie e vi auguro buon lavoro
Ringraziamo il sindaco Pillitteri e di ricambiamo di cuore
L'augurio di buon lavoro credo che ne abbiamo bisogno tutti gli auguri lavoro grazie a Dio non manca la parola a Goffredo Andreini presidente della provincia di Milano
Signor presidente autorizzata
Civili e religiose
Amici e compagni a Christie
Io ho l'onore di portare
A questo importante significativo congresso nazionale delle ACLI
Un particolare saluto
La Provincia di Milano che ho qui l'onore di rappresentare
Questo mio saluto naturalmente come voli potrete ben capire
Non è di carattere formale
Perché i temi che sono al centro del vostro congresso
E che abbiamo già in qualche modo ha preso e commentato leggendo la relazione scritta del presidente
Bianchi e sentendo poc'anzi la relazione dell'amico Rosati
Sono di grande attualità e di norme interesse
Per un diverso sviluppo della società italiana
E per nuove forme di solidarietà
Fra tutti i Paesi del mondo
La Provincia di Milano
Ispirata per il suo passato
A principi di libertà di tolleranza legittimo Grazia partecipata ritiene che le eventuali riforme istituzionali che senza dubbio sono necessari
Debbono avvenire all'interno di quel patrimonio ideale che è stato al centro della lotta antifascista
Prima e del
Costituzione
Poi
Da questi propositi
Il fronte
Permettetemi una polemica
Di fronte alle recenti polemiche causate dall'affermazioni fatte
Dall'onorevole Almirante in occasione della sua nomina a presidente del Movimento Sociale Italiano il quale ha ribadito la sua decisa opposizione
All'ordinamento italiano parlando di Repubblica bastarda ed ex partigiane
La Giunta provinciale ed il Consiglio provinciale
Ha inviato una lettera
Molto cortese
Al capo dello Stato
Comunico onorevole Cossiga conoscendo tra l'altro i profondi sentimenti antifascista
Della massima autorità dello Stato
Sottolineando anche il fatto che simili atteggiamenti non possono che rafforzare i sentimenti di solidarietà
Tra le forze dell'arco costituzionale
E infatti del tutto incomprensibile
Come si possa iniziare un dibattito sugli forme di carattere istituzionale
Prescindendo da un afferma dell'imitazione di campo
Quale emerge dal patrimonio di valori acquisiti con la guerra di liberazione
E cinque dando con forze politiche che esprimano intendimenti di carattere eversivo con dichiarate nostalgie per uno Stato autoritario corporativo e razzista
Naturalmente l'assoluto sottolineatura che voi fate nei vostri documenti sui principi di solidarietà
Va molto al di là di questi aspetti
Dei problemi politici attualmente in discussione
E riguardano come qui d'altra parte è già stato ricordato con forza l'affermazione della pace nel mondo
I principi di coesistenza pacifica e la fine di ogni focolaio di guerra di tutti i focolai di guerra
Tali ragionamenti hanno
Sono stati molto apprezzati l'esempio dal sottoscritto
Perché questi ragionamenti hanno trovato anche recentemente molto interessa molta udienza tra i partecipanti ad un convegno internazionale
L'America latina alle solide per il quinto centenario della conquista
Organizzato recentemente dalla Provincia di Milano
Con autorevoli Ostellino latino americani con il rappresentante del cardinale Martini
Con la partecipazione dell'onorevole Willie Brown e di autorevoli membri
Del parlamento Italia è stato un incontro molto interessante
Molto vivo il documento conclusivo di quei lavori che adesso purtroppo non ho il tempo di leggerli
Rispecchia monumento di quei principi di solidarietà di fraternità
E di costruzione di una società più giusta incidere che sono al centro dei documenti che voi avete prodotto in occasione di questo vostro
Diciassettesimo congresso
Il mio augurio sincero è che il movimento dei lavoratori cattolici italiani abbia da questo congresso nuovi impulsi per l'affermazione di principio e di programmi altamente umana e di solidarietà alla cristiana tali programmi
Non possono prescindere
Dall'indicare una linea di politica economica che riesca a coniugare sviluppo con occupazione giovanile e femminile sviluppo con ambiente sviluppo con nuove forme di assistenza
Io sono rimasti vorrebbe molto colpito dalle recenti analisi fatte in occasione di alcuni convegni organizzati qui a Milano
Sulla realtà in profondo cambiamento
Nella stessa città di Mila
E gli ultimi dati confermano una diminuzione della popolazione
Nella città di Milano un invecchiamento della popolazione stessa
No Consigliere la crescita
Di processi di emarginazione all'interno naturalmente di uno sviluppo economico nuova quell'intenso voluto preoccupa
A Milano si parla di cento ottanta mila assistiti tra cui settanta mila sono persone
Anzi sempre più spesso sempre più abbandonate sempre più dimenticate
Persone anziane che hanno necessità di aiuto di assistenza di amore
E come giustamente dite voi di carità
Si produce ricchezza
Il bando consistente a Milano nell'area metropolitana milanese in Lombardia
Ma certo contraddizione ci preoccupano
E dobbiamo quindi
Lavorare tutti assieme per contenere
Addirittura eliminare tali contraddizione
Ma perché qui ciò avvenga cari amici occorre cambiare politica occorrono nuove forme di solidarietà
Io sono convinto comunque che possiamo farcela
Unendo i nostri sforzi i vostri sforzi
Superando fittizi steccati di carattere ideologico
Perché il solidarismo cattolico e i principi di solidarietà provenienti dal mondo operaio e dalle stesse espressioni politiche del mondo operaio e dalle stesse espressione ideologica del mondo operaio uniti quello sullo stato del passato possano assieme costruire una società più umana una società più corrispondente all'anno alla nostra sete di giustizia di libertà e di tolleranza
Auguri quindi amici attivisti capolavoro
Ringraziamo il presidente Andreini prima di dare la parola a Lorenzo Cantù presidente della di Milano che intanto si prepara e compio il gradito ufficio di proporre al Congresso un testo da trasmettere alla Santopadre
Lavoratori cristiani archivia apertura diciassettesimo Congresso nazionale rivolgono Santità vostra pensiero affetto e The gratitudine per magistero costante di solidarietà cui Acri ispirano propria azione quotidiana e The concentrarsi impegno congresso spesso et per instancabile Profezia pace il seguente insegnamento Santità vostra
A Christie tutti domandano conforto preghiera et benedizione apostolica se il congresso d'accordo viene rinviato
TLX
E la parola Lorenzo Cantù nuovo
Presidente delle ACLI di Milano ma il futuro ha sempre un cuore antico
Con l'animo aperto la fiducia nella crescita delle lacrime rivolgo il più cordiale saluto degli alpinisti milanesi a tutti convenuti per il nostro codice settimo congresso nazionale
Nel porgere ai delegati che giungono nella metropoli lombarda da ogni regione d'Italia il saluto fraterno il nostro pensiero non può mancare di andare ad un altro grande incontro
A cresta
Il cassettista se settimo congresso nazionale che si è tenuto a Milano nel mille novecentocinquantanove
Assise che ha rappresentato un momento decisivo della storia delle ACLI per le scelte che a partire da esso sono maturate
In particolare l'affermazione e l'approvazione del criterio dell'incompatibilità con il mandato parlamentare e della sua graduale attuazione
Fu una scelta che vide protagonisti delle ACLI milanesi avvento S già reso operativo quel criterio diversi anni prima
Iniziò convinte
Che l'autonomia e la condizione per superare i rischi del conformismo del trasformismo e di ogni compromesso
E come affermava allora il presidente di Milano Luigi Clerici autonomia come valori di libertà
Ecco perché Milano
E particolarmente grata per essere stata scelto ancora una volta a distanza di quasi trent'anni come sede di questo grande in conto che cade in un momento assai significativo per la vita della nostra associazione
Sono convinto che è la realtà milanese favorirà l'approfondimento dei temi delineati dalla piattaforma congressuale
Milano infatti è una realtà certamente rappresentativa delle profonde trasformazioni economiche produttive tecnologiche in atto nel Paese
Ma essa è anche il luogo emblematico l'epicentro di questi cambiamenti
Lo straordinario rivolgimento che ha colpito anche le strutture di una grande città come Milano la può piove proiettata nel futuro ha segnato un punto di svolta che ha accelerato il processo di maturazione della sua vocazione di città europea
Cioè è stato anche confermato nella recente quinta conferenza internazionale del progetto Milano in cui l'analisi dell'aria milanese ha messo in evidenza meccanismo e di interazione fra economia e cita che è probabilmente di carattere più generale nel contesto europeo
Ciò vuol dire che i fenomeni che oggi interessano più da vicino Milano i suoi abitanti anticipano in questa città le esperienze che anche il resto del Paese dovrà affrontare in futuro come già avvenuto e stabilmente in altri parti d Europa
Europa chiamata sempre più insistentemente ha svolto il ruolo politico che travalica i suoi confini geografici tradizionali
Si diceva che un tempo Milano è la capitale morale oggi la facilità delle comunicazioni anche se talora e più teorica che effettiva ha favorito il decentramento che ha moltiplicato gli insediamenti delle attività economiche
I nuovi processi tecnologici che a loro volta incidono profondamente sulle organizzazione della produzione e dell'occupazione con notevoli costi umani e conseguente per l'assetto sociale
Senza addentrarsi adesso nell'analisi delle priorità delle cause dei mutamenti che sono sotto gli occhi di tutti
è ragionevole pensare che forse soltanto una differenza di intensità distingui oggi l'aria milanese da qualunque altra realtà territoriale del nostro Paese
Anche altrove non solo a Milano i problemi che riguardano i giovani gli anziani la famiglia la casa il lavoro l'ambiente le vecchie e nuove povertà hanno la stessa radice ciò che più importa e sottolineare il comune tessuto morale di questi problemi
La comune radice dominanti di certi aspetti del costume dei nostri giorni che così velocemente si presenta omogeneizzate spesso livellato da un capo all'altro dalla nostra penisola questa fase di mutamenti richiede certamente con urgenza immediata istituzioni e servizi sociali e flessibili
Che siano trattati alle nuove situazioni che via via si presentano ma il mutamento esige non di meno una prospettiva un progetto per il futuro una prefigurazione di dove il cammino conduce
Tai vede Forza possono essere espresse da chi pratica attività rappresentative sostiene l'impegno nella vita associativa e compito per ratio delle ACLI pare emergere idee proposte culturali capaci di evitare che le relazioni sociali si colorino di grigio e si spenga la speranza nel futuro
Dobbiamo animare la speranza a partire dalle file stesse che al nostro movimento vincendo esitazioni chiusura nel proprio compito particolare acquiescenza schemi di pensiero di comportamenti che non sono adeguati allo slancio unitario di una realtà associativa
Protesa ad animare vivificare il mondo nel quale è chiamata a Doha ad agire
Questo ci sollecita ad una volontà tenace direi generazione a rendersi sempre più disponibili allo spirito di prossimità nell'intelligenza degli uomini così come nel organizzazione delle strutture
Non possiamo non assumersi globalmente la fatica di scoprire e interpretare i bisogni dalla gente
Sì bene dare voce all'esigenze nascoste e sistematicamente trascurati
Di dare dignità culturale al riscatto degli ultimi non in quanto fiore all'occhiello di una Pietà forse malintesa ma misura della effettiva qualità civile della convivenza e della realizzazione dalla democrazia
La rigenerazione della nostra associazione scaturisce perciò dal saper Marziale verso mete di piena attuazione dei diritti di cittadinanza per tutti e per ciascuno
Questo obiettivo non lo indichiamo specialmente ai giovani
Invitandoli ad essere il diritto di una rigenerazione la quale per quanto si è detto non è secco da intendere in senso angusta mente anagrafico ma si affida ai giovani perché trova in Messico da agonisti più notevoli e più aperti allora generosità del cambiamento
Se saremo forti della nostra capacità di auto generazione estremo anche più credibile nel nostro corpo sì verso l'esterno
Come filtro efficace tra le dinamiche complesse e articolate dalla società civile e i nuovi più avanzati profili istituzionali che quell'esigono noi vogliamo iscriversi con il bagaglio nella nostra esperienza delle nostre iniziative nel voto a generare di riforma delle istituzioni affinché le istituzioni riti finiscono la loro identità in relazione al servizio che devono rendere ai cittadini e affinché i cittadini a loro volta dove le rimesse lo strumento efficace per dare spessore concreto di muratura i valori di convivenza
Tutto ciò richiede cambiamento nell'atteggiamento interiore richiede dunque disponibilità ad agire senza stare ad attendere passivamente quello che va allo Stato può recriminare sterilmente quello che non fa richiede l'intuizione acuta delle cose necessarie e il coraggio di non bloccarsi innanzi gli ostacoli opposti dalla carenza oppure dalla rigidità democratica delle istituzioni
Richiede soprattutto un grande senso di solidarietà
La corsa selvaggia le carriere nella società affluente si sta accordando purtroppo fin troppo bene con la tendenza al privilegio della Società dei garantiti dallo Stato
Dobbiamo sperare di operare affinché il mutamento della condizione socio economica susciti
Al posto della competizione per la carie dire il privilegio una nuova solidarietà nei luoghi concreti dove la gente abilità la voga
Fa esperienza della sofferenza dalla gioia chiedendo sempre però un senso per la vita
Ciò che ci attende non è uno sforzo di atti ordinaria amministrazione
Siamo una sottrazione importante abbiamo dunque un gran una grande responsabilità sperare e oggi farsi carico di un progetto ed attuarlo
Tutti insieme e conteremo per queste saremo in grado di costruirsi e di rappresentarsi come punto di riferimento per una realtà viva
Nel segno di una speranza che si fa progetto storico e cammino quotidiano e questo l'auspicio per il congresso che accompagnò con l'augurio di buon lavoro a tutti
Grazie l'amico Cantù
Ora Amici con Noemi e gli chiediamo
Di prendere la parola
Monsignore Fernando ciarlieri presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e del lavoro
Monsignor serie non ha bisogno di presentazione tra di noi
E stato tanto tempo con noi c'è ancora in diversa forma io credo che non sia neanche impropria una connessione tra l'opera che lui ha dato nelle ampie con le ACLI e il fatto che sia poi diventato vescovo in qualche modo se ne sentiamo
Corresponsabili ecco è in questo spirito è
Mi fa piacere che la ragione di uno sbaglio possa essere preso anche dalle ACLI a questo riguardo
Cioè lo Spirito Santo
E questo
Il secondo appuntamento che io con le ACLI a congresso
Da quando sono al vescovo
Il congresso è sempre stato un momento forte di verifica e di riflessione
Di ampia programmazione
Gli altri si si riuniscono
Sia per fare il punto sull'organizzazione
Sia per verificare la linea politica
Ma sia anche per verificare se la fede da loro professata non solo come singoli ma come movimento ha dato qualche frutto nella società
Il tema carissimi amici delle ACLI che avete sento mi pare che propizio per questa verifica
Solidarietà
Per una nuova speranza civile
Volete portare la vostra attenzione e puntare la vostra attenzione su queste due virtù per noi cristiani o due principio due valori Perti cristiano non ne solidarietà resterà
Con questa proposta voi intendete come è giusto guardare al futuro
Ma non dimenticando il passato
Che vi è alle spalle e che tuttavia è presente
Con tutte le sue positività e anche in quello che c'è stato di sofferta ricerca
Solidarietà innanzitutto
E vi è una solidarietà da parte del mondo cattolico dei vescovi della commissione io presiedo verso di voi per la vostra più chiara testimonianza umana e cristiana
Solidarietà
Che testimonia la mia presenza qui e la presenza di molti sacerdoti
Altrettanto solidarietà vi è richiesta verso i fratelli che militano nel nome cristiano in altre organizzazioni ecclesiali e verso la comunità cristiana nel suo complesso
Ma questa solidarietà voi la scandite anche verso l'uomo che la società di oggi
Permettetemi che ricordi quanto hanno detto i vescovi a proposito della solidarietà nella nota pastorale Chiesa i lavoratori nel cambiamento
Solidarietà alla quale sia nella comunità ecclesiali sia nella società non è una virtù accanto alle altre ma espressione unificante della vita cristiana
Voi sfondate questa solidarietà sulla carità politica come regola di vita che rende la giustizia viva credibile e qua pienamente umano
Per voi gli attivisti cristiani la carità politica e il nome proprio e il fondamento del valore della solidarietà
Nella realizzazione di questo principio molto rimane da fare in questa società dove i principi la mentalità i comportamenti sono più fondati sull'individualismo e sull'egoismo che con il rapporto con l'altro
A voi carissimi a Christie
Concretizzare quella nuova cultura del sociale che porta ad agire in una prospettiva di bene comune
Dal quale dipende anche il vostro bene particolare
Anche dal punto di vista del bene individuale si diceva nel convegno del novembre scorso appare più razionale e lungimirante la solidarietà
Anziché la difesa tenace del proprio tornaconto immediato in una prospettiva ampia diventa più ragionevole perseguire il proprio bene individuale tramite il bene di tutti
Ma comprendete che questo significa andare controcorrente
E io me ne sono accorto che le ACLI sono sempre andate controcorrente che dovranno quaranta
Anche la speranza a un ampio spazio nel vostro tema non è una speranza corte vedute
E nemmeno solo una speranza umana
La vostra ispirazione cristiana riporta carissimi acquisti anche qui ad ampliare lo sguardo
E la speranza virtù su cui poggia il vostro cinema
Non sono un principio umana
Siete sicuri che quanto di giusto di vero di umano voglio ricercate
Potrete costruire perché il maestro già realizzato questo per quanto riguarda la sua parte
Lui infatti ha detto che io ho vinto il mondo
Da deportate questa speranza l'uomo moderno e alla società
L'uomo e società per cui vi impegnate sempre fortemente
La mia presenza qui con voi a nome della Commissione episcopale
Sta a significare la fiducia la simpatia
La sforano sa la speranza che anche i vescovi ripongono in voi perché il Vangelo di Cristo dia forma questa società e a quella che sta nascendo dal cambio epocale è già in atto
Desidero dirvi che noi auspichiamo
E in realtà vediamo realizzate in voi la testimonianza cristiana frutto di una chiara visione della vostra identità
Oltre che di una competenza acquisita più che da questa quarantennale presenza nella società italiana
Come vescovi siamo convinti che senza di voi afflitti la società moderna e la stessa comunità ecclesiale sarebbero più povere
Ma chi anche la vostra associazione sarebbe meno influente senza un profondo radicamento nella società e nella chiesa
Il Sinodo
Dei vescovi di ricette concluso ha focalizzato l'impegno dei laici cristiani in tutto la loro dignità e presenza
Già nella nota pastorale che ho citato si diceva che i laici sono i discepoli del Signore chiamati a vivere la fede nella realtà di tutti gli uomini di tutti i giorni
Cioè nella famiglia nella società nel lavoro della cultura dell'economia
E se RAI si è dunque una chiamata una vocazione un dono che viene da Dio e che in via d'un compito alto e difficile incarnare la fede e darle forma nelle realtà quotidiane
E soprattutto nei laici che avviene all'innesto tra fede e storia tra Chiesa e il mondo
E questo congresso col proprio realizzare questo innesto tra fede e storia tra Chiesa e il mondo
Ecco perché sono entrato nei contenuti del vostro congresso
Perché voglio dimostrare la mia compartecipazione a questi lavori di questi giorni
Perché possa essere con chiarezza visto da tutti voi che significato ha la presenza dei sacerdoti in mezzo fuori
Carissimi a Cristo
Augurandovi buon lavoro mi permetto di chiedervi di star sempre problema a questa società
Alla luce dei vostri valori cristiani
E se permettete di porre anche qualche problema alla nostra comunità cristiana perché sia più attenta a tutte le problematiche sociali
Fuori la vostra
Prima di
Dare la parola
Per la relazione congressuale l'amico Presidente
Giovanni Bianchi
Io ho tre cose da fare
La prima e ringraziare monsignor serie
Per essere venuto per aver parlato per le cose che ha detto per il modo con cui le ha dette
La tentazione di sovrappormi per un istante a
La funzione che è quella del presidente delle ACLI mi porterebbe a garantirgli a garantire alla comunità ecclesiali italiana
Che questo problema rimarrà finché rimarranno le ACLI perché è un segno della storia e secondo me anche un segno della Provvidenza che aiuta tu stia crescerà il nostro modo di dire grazie io mi sono sentito per tanti anni lo dicevo soprattutto ai vescovi non presidente di un'organizzazione ma presidente di un problema e anche Giovanni rappresenta questo problema lo rappresentiamo tutti
Ora
Un messaggio del presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Ne do lettura le ACLI Fedeli all'originaria ispirazione di organizzazione diffusa è intimamente legata ai concreti fenomeni in cui la realtà popolare si articola continuano ad offrire strumenti assai validi per interpretare le trasformazioni della società e individuarne le attese i bisogni
Questa capacità è sempre stata corroborata e resa più matura da una salda tradizione di impegno civile che ha promosso l'affermazione la crescita nel Paese di una cultura democratica avanzata la presenza delle ACLI dalla storia politica e sociale del Paese
Ha assunto un rilievo essenziale poiché in un aperto confronto di proposte di valori hanno saputo offrire alla riflessione della collettività nazionale il prezioso patrimonio ideale della cultura sociale cristiana
Questo contributo può rivelarsi ancora più prezioso oggi
Quando più forte si avverte nelle coscienze democratiche il bisogno di adeguate progettualità politiche capaci di rinsaldare prendere più efficaci le forme di partecipazione alle scelte che riguardano la collettività
Con questo profondo sincero convincimento
Desidero rivolgere un saluto partecipe ed un augurio di buon lavoro
Agli attivisti a tutti coloro che interverranno al diciassettesimo congresso delle ACLI
Nella consapevolezza del valore che l'elaborazione teorica e l'impegno civile di questa sottrazione assumono nei riguardi dello sviluppo democratico del Paese Francesco Cossiga
Il Presidente della Repubblica rispondeva come è evidente a un indirizzo di saluto che il presidente Bianchi gli aveva inviato a nome di tutta l'organizzazione quindi anche a nome del Congresso a nostra volta
Ringraziamo il presidente per queste parole che non ci sembrano di circostanza ma che colgono e sottolineano il significato del nostro impegno
L'altro messaggio viene dal presidente della conferenza episcopale italiana e a firma congiunta del segretario rispettivamente il cardinale Ugo Poletti e monsignor Camillo Ruini anch'esso è indirizzato al presidente Bianchi e risponde a un indirizzo di saluto
Gentilissimo Presidente a lei e a tutti i membri della presidenza aggiungo un augurio cordiale da parte della Conferenza episcopale italiana per il diciassettesimo congresso nazionale delle ACLI seguiremo i vostri lavori con la preghiera e con affetto pastorale lieti che andiate sperimentando come le ACLI siano a cuore dei pastori della Chiesa chi è in Italia
Tenendo presente il tema del vostro congresso solidarietà per una nuova speranza civile l'augurio e l'esortazione vanno nel senso di una genuina sintesi fra la comunione della fede lessicale l'impegno nel mondo nella condivisione nel servizio a partire dagli ultimi questa sintesi
Non può essere frutto solo di saggezza e di equilibri umani
Ma il dono dello Spirito che ci guida nella comprensione sempre più piena del mistero di Cristo
Ai nostri giorni Boy si fa più evidente la necessità che la sintesi tra fede impegno del mondo si realizzi nell'esperienza quotidiana del popolo di Dio le ACLI sono pertanto chiamate a crescere in quella fedeltà al Signore ai fratelli
Che si alimenta nella preghiera e nella carità e diventa principio di solidarietà in ogni campo della vita civile in proviamo per tutti i congressisti giornate di lavoro feconda di bene e ricchi di stimoli culturali e spirituali
Ugo cardinale Poletti presidente Camillo Ruini il segretario generale
Vostro applauso è un riscontro immediato spontaneo e che non ha bisogno di traduzioni ulteriori della gratitudine che abbiamo per i nostri pastori
Una cosa soltanto io vorrei scusarmi con tutte le personalità e lei gli amici e osservatori che sono in salario di saluto così
A alla alla voce il presidente dell'M CL Lucio Totti all'amico Bassetti presidente di tante cose ma soprattutto abitò regole Carelli Vittorino Colombo che abbiamo ricordato Bruno Storti Presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e l'amico Mengozzi presidente alla Confederazione cooperative il professor Adriano Bausola rettore magnifico della Università Cattolica
Mario Zagari onorevole Mario Zagari presidente del movimento europeo io vedo solo un pezzo di prima fila Ripa vedo onorevole Occhetto vedo per il partito comunista visto l'onorevole Harold Ghioni per la democrazia cristiana
Ci saranno poi gli altri che verranno l'elenco completo non è ancora arrivato ma siccome l'esperienza congressuale insegna e dopo la relazione del presidente
Tutti vanno giustamente a mangiare allora volevo che il saluto fosse corale riassuntivo anche per quelli che non ho nominato
La
La parola ora
A Giovanni Bianchi per la relazione congressuale
Un saluto dunque
Un grazie franco e sincero alle autorità
Un saluto e un grazie a voi amici del congresso è una scusa preventiva per pagarmi le spalle agli amici milanesi
I quali guardando l'orologio si chiederanno se dopo tre anni romani è un certo pattinaggio nel palazzo non mi sono Roma Nizza alto al punto da introdurre orari romani anche nel congresso celebrato a Milano
Succede
La storia
Di più di quaranta anni di Attlee e piena di immagini i discorsi di presidenti come Penazzato largo Rosati sono ricchi di metafore
Essi hanno inventato linguaggio sociale molto prima di verità
E anch'io per non guastare la tradizione vorrei usare una metafora di stagione quella della staffetta per dire che quelle che fra i partiti non riesce può invece felicemente a venire nelle nostre
I tre anni dell'ultimo mandato sono stati anni non facili per l'organizzazione
Esso hanno chiuso un lungo periodo della nostra stagione
E ci hanno consegnato nelle mani la sfida di rifare grandi leale
Per di più la candidatura prima
Elezione poi a senatore della Repubblica hanno costretto Domenico Rosati il presidente più longevo per durata in carica del martirologio alcolista a rassegnare le dimissioni prima della scadenza del mandato ponendo il gruppo dirigente di fronte ad un passaggio traumatico sarebbero riusciti gli acquisti a fare in via Marcora quella staffetta che è entrata nel linguaggio politico per la sua impraticabilità
Ed era diventato occasione di ironia dalle parti di Palazzo Chigi ci siamo riusciti
Se il nostro povero Biale pacifismo né ci impedisce di parlare di blitz è pur vero perché i tempi di risoluzione del problema della leadership sono stati più spediti
Anzitutto per il senso di servizi all'associazione dell'amico Aldo De Matteo
Che anteposto l'interesse generale a destinazioni più che legittime e che sento il dovere quindi di ringraziare a nome degli altri
In secondo luogo per la sintonia di tutto il gruppo dirigente nazionale che non a caso giunge a questa scadenza congressuale inedita mente solidale
C'è una squadra nella sede centrale che ha lavorato voluttà ritrovando anche il gusto dell'amicizia
Anche questi
è una delle novità che apre al rinnovamento e della quale il rinnovamento deve tener conto
Una contraddizione in più se volete
Perché diventa perfino più difficile proporre il ricambio che oramai è necessario laddove si ha ben lavorato
Perché gli sportivi ci insegnano che squadra che vince non si cambia e però fare le armi non è uno sport ma una vocazione che come tale comporta solidi ideale qualche sacrificio costringendo talvolta ad andare pur le ragioni del cuore
Con ciò nessuno è autorizzato ad aspettarsi da me che in tanta rapidità di Trambusti sono diventato Presidente una sorta di corso neo romantico delle ACLI
Aspettati lì da tutto il gruppo dirigente che uscirà ha rinnovato mi auguro
Da i nostri lavori la disponibilità a mettere al primo posto i bisogni interi e quindi il calore della persona insieme alla determinazione di far fronte alle difficoltà
Di una emergenza che non possiamo ancora ritenere superata
Se è vero che un'organizzazione non può essere ridotta alla sua linea politica e alle procedure organizzative perché sa soprattutto se si tratta di Attlee
è innanzitutto incontro di donne e di uomini che insieme vogliono confrontarsi con le cose per poterle cambiare
è così che memoria Progetto solidarietà amicizia si tingono i danno senso anche in momenti non esaltanti e alla stessa routine artiste quotidiana
Insieme si può
Se insieme stiamo alla stanga sommando le energie senza tenere il conto delle fatiche
Questo è il tempo del diciassettesimo congresso
In tal senso il vasto dibattito che ha attraversato i circoli le Province le Regioni ci consegna la posta di un congresso di continuità e di rilancio
In sintonia con un'abitudine democratica di base che è in noi seconda e irrinunciabile natura con la fatica che comporta perché anche fatica la democrazia e con la maturità che induce
Se così aperto un nuovo tornante della nostra storia dopo un'epoca che ci ha tutti segnati anche quelli che non c'erano e che sono arrivati dopo all'associazione
Diceva il vescovo Errico arsi al congresso provinciale delle ACLI di Cremona le ACLI di Arrigo anelli voi sapete che le nostre manifestazioni non sono mai punto di arrivo sono punti di partenza
Così è il nostro diciassettesimo congresso
Obiettivi ed ambizioni non mancano
Un lavoro da era interpretare una radicalità della fede cristiana da riscoprire un associazionismo chiamato a rispondere alla sfida politica che lui stesso lancia organizzare
Anzitutto far tesoro dell'esperienza del passato
Non ha futuro chi non sa fare memoria alla maniera del credente del proprio passato
La nostra è la storia di più di quarant'anni e di una grande aggregazione sociale intorno a valori intorno a una pratica della solidarietà senza la quale non saremmo semplicemente esistiti
Le ACLI infatti queste ACLI che puntano al rinnovamento nella continuità
Sono e intendono restare coerenti con la loro ragione associativa chiedo che configura come un'associazione di lavoratori cristiani che fanno Azione Sociale e formazione
Nell'azione sociale
La complessità della situazione ci chiama ad una responsabilità nuova verso il nostro lavoro e la nostra proposto la triplice fedeltà che ci caratterizza alla Chiesa alla classe lavoratrice alla democrazia non può più vivere rassicurando sì nelle vecchie esperienze ma quelle deve interrogare in modo diverso
Perché è così citiamo l'affare il nostro tempo e la nostra volontà di costruire una città più umana insieme agli altri e per tutti e questo abbiamo presto la lezione consegnata dall'ultimo Lazzati cinque sono i punti qualificanti della nostra proposta
Una rinnovata attenzione alle trasformazioni del lavoro per un rilancio della pratica e della cultura della solidarietà
Un impegno è una educazione alla pace non ideologici non improvvisati a partire proprio dai luoghi del lavoro della convivenza democratica di una quotidianità cattolica dove la pace non è discorso ma impegno feriale in mille umili forme la continuità di un itinerario ecclesiale più attento alle radici dell'esperienza di fede alle immagini dell'identità la necessità di un ripensamento e di una iniziativa dell'associazionismo democratico in grado di rendere le istituzioni espressione della società
Un rapido processo di autoriforma permettere la macchina organizzativa a tutti i livelli al passo con la linea politica scienza
Per questo il diciassettesimo congresso vuole essere un congresso di rilancio
Le parole spesso ci precedono e ciò non è male se in esse si manifesta il nostro bisogno quotidiano di profezia di desiderio di cambiamento e tempo però che i fatti
Seguono le parole la nostra è un'esperienza modesta ma concreta e caparbia non uno stato d'animo non a caso parlando di queste Achilli il cardinal Martini ci ricordava che la nostra scommessa è all'interno di quella più ampia e significativa del carattere popolare della nostra Chiesa
Affiorano così una realtà è una nuova metafora la realtà è quella di una grande organizzazione popolare
Queste ACLI tesse erano più di cinquecento trentotto mila persone
Contano cinque mila seicentoventotto circoli distribuiti sul territorio
Trecento centri di formazione professionale ottomila addetti sociali che dedicano il tempo libero della sera a chi si trova in difficoltà con una pratica di pensione l'infortunio una malattia professionale
Mille cinquecento cooperative
Trenta mila sono gli acquisti all'estero in Europa si superano i quarantacinque mila se si Tien conto dell'America Latina e dell'Australia
Poche corposi tifare per rammentare
Che in alcune regioni contiamo più iscritti di qualche partito popolare
Per ricordare anzitutto a noi stessi la presenza tra la gente diffusa ma silenziosa persino troppo silenziosa
Se i nuovi movimenti stanno prevalentemente nelle immagini le nostre ACLI si muovono piuttosto nel tradizionale e nel sommerso
Qui è invece la metafora assomigliamo un iceberg del quale affiora nell'opinione pubblica e nella notizia meno di un terzo di quello che siamo
Non è né nascondimento di umiltà si tratta di un ritardo che dobbiamo colmare a tempi stretti perché comunicare e stare nell'immagine è oggi un modo di organizzare la partecipazione ed il consenso
Io credo
Che abbiamo allora di fronte una scommessa cruciale
Un profilo alcolista da precisare qualche volta perfino dai esibire abbiamo un'immagine sottodimensionata rispetto alla nostra realtà che non corrisponde a quello che già siamo alla dignità delle cose che faccia gli attivisti sono migliori della loro ideologia e questo si può essere forse un merito non è certamente un vantaggio
D'altra parte non ha senso proporre idee politiche nuove se non cambia concretamente il modo quotidiano di lavoro
La proposta di riforma e verso l'esterno non può anche per noi prescindere da un deciso processo di autoriforma interno
Per esso le condizioni non mancano
La condizione interna risiede essenzialmente nella continuità di un processo di rigenerazione che ha come asse centrale quello del rinnovamento a tutti i livelli del gruppo dirigente
Non tanto meno cambio generazionale quanto piuttosto una raccolta di energie di autorità autorità non poté apre dalla periferia verso il centro unica condizione per una redistribuzione delle risorse in primo luogo umane
E per la creazione di un esteso gruppo dirigente configura nazionale e sottratto quindi alle ottiche di campanile che sia come più volte ci siamo ripetuti prima eticamente credibile poi professionalmente competente e infine politicamente abile qui anche il vero problema del congresso a raccordare i comportamenti alla linea perché la linea non diventi una predica è una predica inutile
Come
Credo che il punto di forza per questa operazione sia ancora una volta la formazione la sua centralità la sua capacità di farci riflettere anzitutto sulle esperienze che conduciamo il suo spingerci alla innovazione e Dio voglia alla conversione
La condizione esterna aprissi ed in una situazione di consenso che mi ha fatto pensare che forse l'italiano e attivista e non lo sa
Non intendo copiare un vecchio slogan del socialismo italiano né dire che finalmente le sociologiche ci danno ragione ma confesso che fa bene al morale alla salute leggere i dati che emergono da una ricerca dell'Istituto di studi politici economici e sociali sta conducendo in tutta Italia sul rapporto tra gli italiani e le istituzioni
In particolare l'ultima domanda dell'inchiesta porta per noi una felice notizia l'interrogativo posto dagli intervistatori dice
Quali organismi sono più vicini e sensibile ai problemi del cittadino intese trentasette per cento a sorpresa
Svettano le associazioni con scopi sociali e culturali quali le ACLI Lazzi e altre
Seguono in parità quasi perfetta attorno al venticinque per cento i sindacati
A distanza sotto il dieci per cento restano gli enti locali comuni e regioni mentre il fanalino di coda rappresentato purtroppo dai partiti politici che raccolgono soltanto il tre per cento dei consensi così l'inchiesta
Per noi la soddisfazione è il problema di gestire un consenso popolare così considerevole la cosa più assurda sarebbe lasciamolo inerte e congelato info rigorista
Ciò dice anzitutto la giustezza della nostra linea e dell'impianto dalla piattaforma congressuale che dopo aver proposto di partire dal civile assume l'associazionismo democratico come il luogo strategico dalle ACLI per i decenni a venire
Un civile
E un associazionismo che reclamano prepotentemente una chiave d'interpretazione una chiave che non solo ci appartiene
Ma che emerge dall'asse centrale della nostra vicenda
Perché
Quando guardiamo nell'oggi al rapporto di espressione che deve fare incontrare una società civile cresciuta
è uno Stato in attesa di riforme noi prendiamo le mosse da un'esperienza di più quarant'anni nella quale il contributo degli artisti all'ingresso dei lavoratori nello Stato è tuttora da meditare
è così
Che il terreno delle istituzioni si è fatto per noi luogo della loro riforma
Così che lo Stato sociale cessa di essere una sorta di UFO piovuto dal cielo per spiegarsi come incontro alto tra le lotte dei lavoratori la mediazione istituzionale
Ciò è tanto più vero oggi dal momento che proprio la rapidità dei mutamenti della società industriale e post-industriale rende chiaro che non è tanto l'introduzione delle macchine a caratterizzare gli stili di vita e una lunga fase della storia
Quanto piuttosto lo specificarsi dello funzioni lo strutturarsi delle professionalità ai loro specialismo
Le loro etiche al punto
Che molte raccapriccianti tragedie quotidiane che vedono protagonisti disoccupati si spiegano almeno per me
Con il fatto che l'esclusione dal lavoro comporta quasi automaticamente un esaurirsi della professionalità e dell'autostima una perdita di ruolo che finisce per coincidere con una perdita di cittadinanza sociale
Un vuoto che per alcuni risulta incolmabile
Ebbene questo nodo di problemi e questo groviglio di tensioni invoca tra noi la parola solitarie
Può sembrare un'ovvietà questo punto eppure accorgersene è immergersi in un problema siamo in una fase costituente della società e della politique
Il ciclo di sviluppo che si chiude in Italia alla fine degli anni Settanta conclude l'epoca keynesiano della nostra società
Possiamo così dire che tutti gli anni Ottanta sono costituenti di un nuovo civile
Si parla ormai da tempo di crisi dello stato sociale e lo stato sociale è una delle figure della società che ne siamo si interessa sottolineare qui solo alcuni aspetti di impari incollare interesse e per il nostro discorso
La mutazione di base vede una progressiva ma profonda trasformazione del ruolo dello Stato nel processo di distribuzione del reddito
Un suo ridimensionamento come soggetto economico come al regolatore del ciclo di studi
Per usare un'immagine oggi corrente
Assistiamo ad un arretramento dell'istituzionale e ad un avanzamento del privato
Ad una crescita della società che comporta una significativa ristrutturazione dello Stato all'interno
Di una regolazione dei cicli di sviluppo che si internazionalizzato sempre di più e aggredivano in modo transnazionale i rapporti di forza e le alleanze politique
Non si tratta
Dunque di una
Dimensione solo economica ma insieme politica e culturale
Centralità del mercato neo contrattuali Simone divi dualismo sono immagini di un progressivo riconoscimento della società oltre la mediazione redistributivo dello Stato
Sforzi attraverso cui la società tenta di identificarsi in un certo senso fuori da quel particolare tipo di Stato che in Occidente assunto l'aspetto di stato sociale
Siamo in presenza di una dinamite azione del sociale per molti aspetti diversa ed inedita
A nulla vale una condanna moralistica che si confronto solo con la visibilità ideologica dei processi
Essere contro l'individualismo sfrenato il darwinismo sociale lari sorgente meritocrazia non serve a ripristinare le vecchie regole del gioco
Lo stesso discorso sulla solidarietà non va confuso con un semplice Progetto di restaurazione dello stato sociale
Il problema vero è piuttosto questo
Capire cosa vuol dire una pratica della solidarietà dopo lo stato sociale senza cancellarle l'esperienza anche perché si tratta quantomeno in Italia di un'opera incompiuta
Siamo così al centro del nostro tempo
L'emergere di una nuova cittadinanza sociale cioè
L'organizzazione della società presuppone uno sguardo diverso rispetto a quello della politica
Bisogna stare attenti a non cadere nella trappola della durata del solo sociale secondo una tendenza da tempo di moda non a caso
Commentando il recente terremoto che ha sconvolto vostri mettendo a nudo la fragilità di un'economia che è solo di carta Carlo De Benedetti confessava in una intervista al mondo
Noi ci siamo trovati per la prima volta di fronte ad un mondo che si era globalizzato
Mentre la crisi del ventinove ci ha messo un anno per arrivare in Europa la crisi dell'ottantasette ci ha messo dodici ore
Si capirebbe poco della Societ Nismo oggi se non lo vedessimo all'interno di questa crisi e dalla crisi stessa dello stato sociale
Ciò che oggi è in crisi è la forma della distribuzione i modi cioè attraverso cui si esplica l'intreccio tra sociale e politico
La crisi dello stato sociale apre una nuova avventura alla società ma ne apre una altrettanto nuova al politico
Qui sociale politico cesserà ogni consueta regolarità sembrano dissociarsi
Alla potenza dell'uno corrisponde l'incertezza dell'altro all'apoteosi del mercato e di una in prenditi vita diffusa corrisponde una sfasatura profonda del sistema politico
Una tendenza di lungo periodo è questa una arretramento delle istituzioni e un avanzamento del sociale
E questo è un passaggio che si stenta a cogliere in pieno
Ciò che stiamo vedendo nella crisi dello stato sociale è il costituirsi confuso di nuove regolarità che avvia articolato la società la politica
In tale contesto vive la crescita dell'associazionismo
Otto milioni di persone in Italia che dedicano sei ore settimanali per quaranta settimane l'anno a un impegno gratuito
è una crescita anche questa dell'associazionismo di medio e lungo periodo avvento di una società sempre più complessa e sempre più plurale
Nelle ACLI
Ormai da anni parliamo di privato sociale
E bisogna forse andare oltre nell'analisi e vedere che cosa che cosa potrebbe essere questo privato sociale che cosa è e cosa potrebbe essere al suo interno questa funzione del pubblico
Il privato sociale e ciò che si esprime nell'associazionismo nelle sue culture ai suoi valori
Sempre più tendenzialmente il privato sociale non si libera con una terapia alle disfunzioni del pubblico un'opera di supplenza si andrà io penso ad una sorta di congestione di settori in odi
Le forme di tale cogestione mi sembrano tutti ancora da esplorare
E tanti più ne inventa eremo quanto più cresceva in noi la consapevolezza di questo processo la fuoriuscita da una inutile paga pubblico-privato stato società cogestire tali processi implica anche inventare regole tentare sperimentazioni ma prima ancora di darsi delle regole bisogna riconoscere formalmente i soggetti
A noi pare in tal senso decisiva una legge quadro sull'associazionismo e la proposta di legge che ha come primo firmatario l'onorevole Bassanini
Questo complesso e plurale mondo dell'associazionismo va riconosciuto
Va visto gli vanno date possibilità di crescita operativa la sua la società nel suo complesso deve avere la possibilità di sostenere
Spesso e passato un'immagine diversa attraverso frettolose e incaute interpretazione l'associazionismo non chiede finanziamenti statali
Non aspira ai soldi dei partiti
La possibilità di devolvere su libera scelta di ognuno parte del proprio reddito a questa o quella sorta associazione sottraendo tale parte devolute percentualmente definito dal prelievo fiscale
è una sorta di riconoscimento e di autofinanziamento
In altri Paesi
In altri Paesi è una consuetudine storica qui da noi va costruita
Non interessa tanto importare process importante riconoscerle questo appunto mi sembra la fase
Qualsiasi logica assistenziale di Bonaldi accondiscendenza tradirebbe quello che è un processo di crescita decisivo S uno di quei passaggi di politica pratica che possono portare a riformare lo Stato
A ripensare la società dietro la proposta di legge quadro sull'associazionismo c'è dunque questa richiesta di dare respiro all'in prenditi vita sociale dell'associazionismo dagli l'opportunità di una consistenza economica ed organizzativa capacità di affermarsi o dire esaurirsi di essere promosso o soppresso dalla società stessa al cui interno si produce
Tutto ciò esige un salto di cultura politica significativo che è stato e società sono chiamati a fare un salto nella stessa cultura fiscale del pubblico e del privato
Tanto più si se si responsabilizzano i soggetti sociali tanto più sarà possibile studiare regole certe
La responsabilità sociale dei soggetti non si costruisce con omelie sui valori ma con scelte politiche precise che consentano la crescita di interlocutori reali
Se il discorso fatto fin qui
Ha una base di verità
è anche vero che proprio nella società nello sviluppo delle sue realtà organizzate deve crescere una diversa etica dei comportamenti collettivi
Ci troviamo ora in questa fase di passaggio
Dove è possibile cominciare a scrivere una storia diversa
Basata su una responsabilità etica del civile che vuole più Stato ma meno assistenza
Che rivendica una cittadinanza complessa perché è in grado di esercitarla
Che gode della sua autonomia perché alla fine come funzione di un'etica collettiva non è una strada vecchia anche per i cattolici ma nuova
Nella cultura politica in cui viviamo l'associazione ancora vista come ente morale
Non appunto una personalità giuridica moderna ma assistenziale caritativa propaggine subalterna della grande macchina amministrativa dello Stato
Tale immagine non vive soltanto all'esterno di noi ma anche noi componente di una cultura secolare per cui spesso tutto il nostro conflitto con il pubblico rischierebbe di risolversi nella richiesta di sussidi e agevolazioni
Ed è questo un fatto che deve far riflettere perché ha diffuso
Uno Stato trasformisti dico poggia anche su una società la trasformisti Ca'che non sa farsi autonomia sociale proprio perché incapaci di una autonomia
Quando si discute oggi di crisi della politica e si parla di una fondazione etica della politica
Si pensa anche che essa debba ritornare ai valori per produrre Progetto
E civile è visto come luogo di produzione di questi valori ma non è detto che lo sia
Produce valori se è in grado di produrre comportamenti di assumere responsabilità di esercitare una morale laica condivisa con tutte le differenze che essa conserva ed esalta
Non è un problema che riguarda che ci riguarda in quanto cristiani è un'esigenza che si va diffondendo sempre di più sempre più comune
Da questo punto di vista una presenza essenziale è stata quella del movimento delle donne vera e propria critica nel moderno al moderno
Sì abbiamo in questi anni approfondito e riscoperto la dimensione provocatorie profonda della persona lo dobbiamo in gran parte allora
La riappropriazione di un senso nuovo della maternità e della paternità della sessualità della famiglia del lavoro della relazionalità l'emergere di una responsabilità radicale verso se stessi come corpo e come persona
L'esaltazione della dimensione del corpo come relazione profonda gli altri sono temi che interroga la nostra cultura la mettono in discussione
Non a caso il problema donna non è circoscrivibili non è sindacalizzata vile secondo i criteri consueti della cultura politica e questo per due motivi di fondo
La sua radicalità la sua trasversalità
C'è una risposta
C'è una risposta oggi generale del sistema quella di rispondere ad una sfida offrendo spazi contrattando potente
Ed è un rischio anche per il movimento delle donne quello di misurare la propria forza in termini di spazio di astratte percentuale
Il rischio è quello di trasformare in dialetto la propria specificità
Il lobbying la propria trasversalità
Contare serve a produrre differenza produrre Progetto a produrre anche forza ma se questa poi diventa produttiva di idee di critica reale all'esistente
Se non si adegua al buon senso dell'epoca contare serve serve avere spazi in qualunque organizzazione l'importante è non misurarsi sugli spazi raggiunto
è consumata credo la cultura dell'emancipazione femminile proprio perché avremmo Bema una differenza negli astratti valori dell'uguaglianza della fraternità della libertà
Stiamo vivendo una cultura della differenza che trasforma la fraternità non omologazione la pari opportunità in occasione per esprimere meglio la propria diversità
Siamo così credo
Alle soglie di un tempo in cui tale diversità deve farsi comunicazione positiva responsabilità comunitaria senza rinunciare alla propria interiorità e dalla propria memoria
La politica non può fare a meno per una sua rimotivazione del movimento delle don
Nel corso
Degli ultimi anni
I conflitti sociali sono venuti perdendo il carattere di contrapposizione globale
Per assumere quello frammentario di competizioni locali nell'ambito di un modello che non viene posto in discussione
Disco libri economici stanno raggiungendo una soglia la corporativi d'azione dei soggetti non solo rende disperata la fascia bassa della povertà che c'è
Ma rende precaria la gestione del conflitto
Anche perché
Questa nuova stratificazione del sociale si realizza con un consumo al di sopra delle reali possibilità del Paese
Lo Stato italiano va avanti spendendo all'anno centoventi mila miliardi in più di ciò che introita
Presto verrà al pettine un tema strategico quello del debito pubblico anzi lo è già esso è passato in circa un decennio dal cinquanta per cento del prodotto interno lordo al cento per cento e prima o poi il nodo si dovrà sciogliere speriamo costruttivamente
Ma come non vedere in questo quadro con preoccupazione
La fase critica in cui da tempo si muove il sindacato
Capire la sua crisi e anche articolare meglio la nostra proposta politica
Spesso ci si dimentica come i sindacati italiano sia differenziato dalle esperienze di altri Paesi proprio per essersi costruito all'interno di una politica di una cultura politica unitaria
E questo a prescindere dai momenti di maggiore tensione la CISL di romani e di pastori imposta un discorso nuovo del sindacato ma proprio per questo non meno nazionale non meno generale di quello della CGIL
Lo scontro allora fool sul carattere della politicità del sindacato non sulla sua natura più o meno corporativa
Il tentativo di unità sindacale in Italia fu possibile praticabile solo in questo quadro di cultura politica
Ho ricordato queste cose scontate perché oggi non si sottolinea abbastanza questo aspetto
La crisi del sindacato è per molti versi analoga a quella più complessiva della rappresentanza
Non a caso proprio il blocco di una strategia politica si riversa anche sul sindacato esasperando nei Problemi confinando in una posizione difensiva di fronte alla frammentazione per ceti del mondo del lavoro
La crisi del sindacato elette economicamente sociologicamente di rado politicamente e non se ne coglie così un aspetto essenziale i tentativi di creare il sindacato dei cittadini di lavorare sui temi della cittadinanza e dell'ambiente sono significativi ma non sembrano risolvere il problema che è quello di esprimere ed unificare politicamente il mondo del lavoro dipendente
C'è una parte del mondo imprenditoriale che preme per accelerare il processo di erosione dal sindacato per ricondurlo alla insignificanza politica ma c'è anche una parte del mondo imprenditoriale che si vada Gorge endo
Che senza un sindacato forte gli stessi processi di sviluppo finiranno per essere ingovernabile
Non basta più allora
La critica ad una cultura egualitaria che ha finito per mortificare la professionalità essa oggi sempre più assume un carattere ideologico danni il sindacato ha cambiato i suoi modi di contrattazione
La critica andrebbe fatto esattamente in altra direzione quali sono le strategie capaci di unificare l'arcipelago del lavoro
Rientra in questa prospettiva il problema della regolamentazione degli scioperi delle regole cioè di convivenza che impediscono a un fatto di civiltà tale e resta lo sciopero di essere un rischio per la democrazia
Non possiamo che plaudire alla decisioni delle confederazioni di trovare meccanismi congiunturali che risolvano nel breve periodo il ripresentarsi di situazioni a Brno
Tali meccanismi devono essere obbligando di anche per il mondo imprenditoriale
Ma soprattutto per unificare politicamente il mondo del lavoro dipendente necessario sviluppare una politica contrattuali che trovi nell'avvento salariale un filo unitario che rispettando differenze e specificità
Non li abbandoni alloggi che esasperatamente
Corporativo
Le trasformazione dei processi produttivi i cambiamenti radicali che lavoro tende ad assumere hanno messo in questione anche noi
Come parte del movimento operaio associazione i lavoratori cristiani
Dal lavoro come ideologia capaci di organizzare un soggetto sociale e di produrre un progetto di trasformazione
Si sta passando ad una dimensione debole del lavoro difficilmente capaci di produrre speranza
Dalla potenza del lavoro al lavoro come opportunità
Le linee di ricerca e di impegno della nostra organizzazione sono fondamentalmente due
La creazione di esperienze e di una dimensione del lavoro come valorizzazione dei bisogni di senso
Una cultura della solidarietà che riporti al centro il problema di una fondazione etica della
In particolare la ricchezza di relazioni della persona non va sacrificata né alla potenza dell'organizzazione né all'attesa messianica di una rivoluzione
La riappropriazione del senso personale del lavoro e questa rivoluzione come processo quotidiano
è stato Sandro Antoniazzi a sottolineare di recente queste esigenza della trasformazione stessa del sindacato luogo di relazioni umane prima ancora che divertente aziendale
Di produzione di comportamenti etici prima ancora che organizzazione di interessi e tutto ciò non è indifferente rispetta i processi produttivi alle tendenze delle innovazioni
C'è questo bisogno di soggettività concreta
Che passa attraverso l'esperienza del lavoratore e diventa innovazione rispetto all'organizzazione del sindacato
Dentro la richiesta di una diversa democrazia c'è anche questa domanda
Una nuova etica del lavoro dovrebbe tentare di coniugare praticamente due cose la realizzazione del singolo l'esercizio della responsabilità comunitari tale prospettiva non può crescere che su delle esperienze risposta pratica abbisogni di riconoscimento e di comunicazione
Alcune nostre iniziative come quella del movimento primo lavoro per lo sviluppo del quale va segnalato l'impegno di gioventù alcolista
Hanno prodotto già risultati significativi indicazioni di percorso
Cercare lavoro è stato spesso inventa lavoro in molte occasioni
L'orientamento al lavoro si è risolto in un orientamento alla persona risolvere insieme anche qui insieme si può attraverso una crescita di autonomia che è stata crescita di confronto
Per la generalità dei lavori
La velocità dell'innovazione tale e non solo da programmare più lavori durante l'esistenza per la medesima persona ma da aggiungere
Una fatica ulteriore a quella del lavoro la fatica per tutti anche per chi non lavora di intendere le trasformazioni del lavoro
Si tratta comunque di non ripararsi cosa del resto impossibile dalle tecnologie
Ma anzi di provarsi a governare i punti più alti del moderno così come di non ghettizzare fuori dal lavoro i nuovi dall'emarginazione che proprio il moltiplicarsi degli spruzzi degli specialissimi
Tende a riprodurre in fondo il paradosso è solo apparente
Ed è tale da chiamare in causa la solidarietà perché purché per solidarietà non si intendano i vecchi fondamentalismi del popolarismo ma come abbiamo detto all'incontro di studi di Assisi sulla solidarietà che si reinventa lo sforzo di intendere il cambiamento
Governarlo redistribuite Nicola
Sull'opportunità che il governo del cambiamento offre credo che convergono tutte le analisi della complessità quelle affarista e complesse in particolare
Viene in rilievo il tema enorme nel Paese della disoccupazione giovanile
Alle troppe attenzioni sulle nuove professionalità le aprì non credono e fanno bene a non credere
Lavorano attualmente nelle nuove professioni cinquecento mila persone il due cinque per cento dalla popolazione attiva non è pensabile che il Paese ci riservi in tutto un futuro di tutti i bocconiani grazie a Dio
E allora
Allora la vera pista da batteri in particolare con la formazione professionale e quella che punta all'equipaggiamento tecnologico di professione tradizionale
Opportunità che è possibile cogliere intendendo il contesto territoriale come risorsa ordinata al lavoro
Ambiente e beni culturali possono davvero mostrare il loro aspetto minerario soprattutto in regioni più svantaggiate ed esposte alle calamità naturale
Proprio le accuse con i corsi Enea piano già inventato e sperimentato nuove figure professionali quali quella dei tecnici del territorio
Resta infine il problema di redistribuire i costi dell'innovazione dato che è di comune constatazione il fatto
Che in un processo di convulsi cambiamenti c'è sempre chi guadagna e Peter
Così orientata alla solidarietà non può essere in alcun modo assimilata alle pratiche assistenziale
Dal momento che riduce quelle condizioni di disagio nei confronti delle quali poi risulterebbe inevitabile si un intervento assistenziale
La solidarietà si presenta come l'altro è il contrario dell'assistenzialismo senza contare il fatto che incredibilmente sul sul si sorvola sul costo sociale che la disoccupazione rappresenta
Parlando ai partecipanti al convegno su uomini nuove tecnologie solidarietà
Papa Giovanni Paolo secondo sottolineava che non possono non preoccupare certe tendenze che in contrasto con la dottrina sociale della Chiesa separano
L'efficienza economico tecnologica dall'efficienza sociale invece di cercare una loro corretta coniugazione
In questa prospettiva lo sforzo al Crystal di attrezzarsi a governare i punti alte del moderno e insieme ricollegare l'emarginazione al lavoro appare il luogo di una sfida non rinviabile
Sempre a proposito di solidarietà si tratta di portare avanti
E in un contesto mutato la lezione che sentiamo particolarmente nostra di don Lorenzo Milani
Guardiamo a don Lorenzo come ad un maestro
Ad un punto irrinunciabile di riferimento in lui l'etica cristiana si trasforma in profezia si fa lezione pubblica e si accede a questa profezia solo a partire dagli ultimi non importa dove stia l'ultimo se sia cristiano nel Vangelo si dice Beati i poveri e basta tutti poveri alloro vanno date le parole del giudizio
Le sue ultime parole i ragazzi di Barbiana furono ho voluto più bene a voi che a Dio mostrerà Anza che lui non stia attento a simili sottigliezze abbia scritto tutto a suo conto
E dagli ultimi solo dai loro orti che il mondo può essere giudicato il loro la misericordia non è accondiscendenza ma sete di giustizia
Possono cambiare le ideologici ieri le progettualità storiche non cambia per noi questo punto di vista come Albert Camara
Gli fa eco dal Brasile non solo quando fa notare
Che il benessere dei Paesi ricchi affonda le sue radici dal malessere dei poveri ma anche quando coscoperto ironica commenta quando aiuto impoverì mi chiamano santo quando io chiedo perché i poveri sono povere mi dicono comunista
Non è
Non era una vecchia
Non sono modi di dire spirituali
E la scena quotidiana del mondo lo spettacolo anche televisivo
Degli esclusi adesso che il genere della predica è stato riesumato da Celentano che ha trovato anche la maniera di sponsorizzare la buona azione si è fatto più doveroso stare alla durezza dei fatti per non trasformare anche la coscienza nel circo dei sentimenti
A noi allora il compito di ricordarsi che il venti per cento dall'umanità consuma l'ottanta per cento delle risorse della Terra e l'ottanta per cento dell'umanità deve accontentarsi del rimanente venti per cento
Da quanti decenni ripetiamo queste statistiche
Ci siamo abituati a desse alla realtà che significa l'ascoltiamo con la stessa noia che riserviamo alle previsioni del tempo
Un tempo peraltro sempre più brutti
E così qualche volta si potrebbe ascoltare figli di Dio sono solo i ricchi non gli altri non abbiamo padre noi abbiamo un patrigno frase terribile
Assai prossima alla bestemmia must anch'essa nella bocca di Helder Camara il quale ci invita a pensare che anche questa
E fame
Fame di essere riconosciuti come creature umane stiamo ancora un attimo allora con Heather Camera che anche poeta grande poi
Prego
Sempre più per la conversione del fratello del figliol prodigo
Mi risuona all'orecchio il richiamo impressionante
Il primo
Sì ieri destato dalla sua vita di peccato
Il secondo quando si vide estera dalla sua virtù
Questa
Il significato
Del nostro radicamento sociale
Il sentiero attraverso cui si realizza il nostro bisogno di senso le povertà cambiano non sono le stesse
Ci sono anche povertà immateriale in questa società postindustriale ed esse sono il luogo d'elezione della nostra presenza
Penso qui a tutte le forme di emarginazione che si producono incessantemente
Disoccupazione io occupazione le multe tragicamente proprie forme di antica la solitudine quella dell'anziano ma anche quella dell'operaio
Nell'emarginazione dobbiamo sviluppare un radicamento diverso ai che a me importa appunto ma per poterlo dire davvero
è necessario vivere la solidarietà come scommessa e speranza tenderà ad una società che non escluda che non crei barriere al riconoscimenti
Abbiamo parlato prima
Di una fase costituente della società
Ma una fase costituente attraversa intensamente il mondo della polis
Non è quindi un caso
Che torni a riaccendersi oggi il dibattito sul fascismo ed antifascista
La provocazione di Renzo De Felice non riguarda solo un contesto di spartizione di ciò che resta del movimento sociale italiano e dopo il cambio del suo storico segretario
Essa cade in un momento in cui questa democrazia si interroga sulle ragioni di fondo
Questa Repubblica è nata lo si voglia o no dalla Resistenza
Da alcune scelte che allora orientare un nuovo ceto politico ed una minoranza diffusa di popolo scelte che portarono a questa costituzione
L'antifascismo non riguarda un suo articolo ma l'impianto generale come non cessano di ricordarci con Franco ostinazione Fini ed i suoi vecchi e nuovi camerati
Sul piano storiografico e possibile ed è stata avanzata una diversa considerazione storica che non è nuovo gli elementi di continuità sia nella cultura dell'amministrazione che in quella dell'economia
Il fascismo può apparire più serenamente una risposta storica i problemi istituzionali ed economici degli anni trenta avere in parte realizzato alcune innovazione possiamo avere insomma dal fascismo una immagine più articolata ma non capovolto
Il fascismo resta nonostante tutto ciò che fu una risposta reazionaria anche di massa ai problemi del tempo
Al suo interno c'era quanto basta
Per distruggere la dimensione della libertà come criterio di ogni crescita civile Inch operano i cattolici la grande testimonianza di Sturzo
Per insinuare elementi di razzismo che porteranno anche in Italia alla deportazione di migliaia di ebrei
Per sviluppare quella immagine di potere come protezione e corruzione che avrò poi vita assai più lunga
Può insomma articolarsi il giudizio storico non quello politico irriducibile deve restare quello morale
Ma alla fortuna del dibattito rivela appunto la crisi di valori del sistema la sua ricerca di una diversa identità
In questa ricerca la Costituzione può essere un riferimento ideale e non solo ideologico a patto che la si consideri stia unicamente per quello che
Un prodotto attraverso cui una comunità si è data alcune regole di convivenza esse vanno lì adeguate allo sviluppo della situazione storica e politica
Porre al centro della propria iniziativa di nuova immaginazioni istituzionale la Costituzione vuol dire porsi il problema di modifiche che ne salvi nel significato in un contesto mutato
La prima considerazione
è quella del carattere non congiunturale di questa crisi
Il sistema della rappresentanza
Si è costruito in Italia attraverso la centralità della DC
Partito dalla mediazione istituzionale
Tale mediazione è sempre stata una mediazione dinamiche
La marcia del centro a prima vista un inglobamento del PSI con il centro sinistra infine quello del PC con i governi di solidarietà democratica
Grazie cristiana ma l'intero sistema politico
La terza fase di cui parlava Aldo Moro è diventato un mito come tutte le elaborazioni incompiute ha sollecitato finali assai diversi
Ad un decennio ormai da quei giorni drammatici si può senz'altro dire che Moro realizza l'ultimo atto di una strategia trentennale e ne vede insieme la fine
Nulla sarebbe stato più come prima
Le preoccupazione di Moro verso la vicini sono intuizioni delle trasformazioni profonde cui sarebbe andato incontro il sistema della rappresentanza
In Aldo Moro il disincanto è sempre appassionata
L'intelligenza scatta sui grandi scenari della storia della politica per assumere proprio in lui nel cuore della mediazione infinita i toni a volte della profezia
Sempre discreta sempre esposta al pudore rassegnato a volte sgomento della complessità istituzionale
Se c'è un esaurirsi alto della figura dalla mediazione istituzionale questo è senza dubbio il caso di Aldo Moro con l'epilogo tragico della sua fine
Da allora
Si è aperta una fase di transizione che non sia ancora chiusa
La crisi istituzionale in atto evoca in tutta la sua drammaticità questo passaggio non da un Governo ad un altro ma da una struttura complessiva della rappresentanza ad un altro
Il secondo tema che vorrei sottolineare è interno a quello che ho già detto la fine del partito istituzione assistiamo così al blocco dell'iniziativa politica
Essa non può più esprimersi se non attraverso la realizzazione di una democrazia dell'alternanza e quindi attraverso il superamento di una democrazia consociativa che ha invece caratterizzato la storia del nostro Paese
Qualcuno ha identificato il carattere dell'intera storia nazionale in quella dimensione del trasformismo che non ha mai consentito un ricambio vero delle classi dirigenti ma piuttosto una coppetta Coop stazione progressiva che finiva per il languidi Rain una prassi moderata e in un equilibrio di basso profilo ogni alternativa politica
L'esistenza di un partito di centro con una forte egemonia di politica pratica sulle altre sforzesca è stata spesso condizione della tenuta stessa della democrazia nel nostro Paese
Nel secondo dopoguerra si è perciò anche ripetuto però un nuovo trasformismo il centro cioè dà luogo tattico del Governo è diventato una posizione di lunga durata
L'esistente ha sopraffatto il possibile non a caso si è sviluppata nel nostro Paese la durata Dorotea lo scarto cioè tra potere e di iniziativa politica tra reale e possibile spontaneità dell'esistente e carattere effimero parole la sua riforma capacità molto empirica di articolarsi nei processi reali è però incapacità di di ricerca
Il doroteismo come categoria trasversale e quindi non soltanto democristiana della politica italiana è stato la caduta Paulo USA di ogni cultura delle riforme
La stessa contraddizione rivelano i governi di solidarietà democratica che portano a compimento il centrismo come cultura politica
La cultura delle riforme dell'opposizione è interna ad una cultura del centrismo è stato proprio Vacca recentemente a tornare su questi temi
Quando il PC dice giungerà a confrontarsi responsabilmente con il vincolo Esterno da posizioni di governo si rivelerà la sua subalternità agli indirizzi macro economici della banca centrale e del blocco centrista
La cultura del compromesso storico si rivela così interna alla può alla strategia politica del centrismo
Quando finisce all'una crolla l'altra forse tutto questo era un passaggio necessario nella storia politica nazionale
I governi di solidarietà democratica compiere un'intera fase e ne escludono una nuova e diversa
Siamo forse alle soglie di una nuova grande stagione della cultura delle riforme la maturazione democratica del Paese
Lo sviluppo della società civile l'esaurirsi dalla democrazia consociativa possono portare alla creazione di nuove regole del gioco che mentre rendono impossibile
Almeno mi auguro la formazione di un nuovo partito istituzione consentono un ricambio reale dei gruppi di ricerca
La stessa soluzione della questione morale passa anche di qui dallo scioglimento di questo nodo politico
Tutto ciò
Comporta un profondo processo di revisione dei partiti
Si parla oggi con insistenza di centralità del programma
Rispetto agli schieramenti
Ma la centralità del programma presuppone partiti in qualche modo diversi da quelli che sono
Il carattere consociativo dei partiti l'essere tutti in parte più o meno grande partiti istituzioni e ciò che accomuna il sistema della rappresentanza dentro la crisi
La terza osservazione che vorrei fare riguarda il PSI
Proprio all'interno del preambolo si è sviluppata l'incisiva iniziativa dell'autonomia socialista che stava trasformando in profondità il partito la sua cultura il suo ceto politico
Non De Martino ma Craxi
L'intuizione socialista pare a me la stessa di Moro la fine del centrismo il compiersi per esaurimento di una strategia trentennale della storia repubblicana
Craxi ha il merito di aver compreso per primo di essersi mosso all'interno di questa intuizione democristiana
Lotta al bipolarismo uscita dalla subordinazione verso la Dc e il Pci rivendicazione di un'ampia autonomia nel quadro istituzionale rifiuto di maggioranze organiche
Aveva immaginato in sommo un'alternativa credibile alla DC a partire dalla sua presenza del Governo
La strategia di Craxi è stato abbastanza chiaro ridimensionamento dei rapporti a sinistra attraverso una forte egemonia conflittuale nel governo del paese costringere la vizi ad un'alleanza che le impedisca l'iniziativa
Se il pc declina l'opposizione la vizi muore governando questo almeno il rischio
La massima di Andreotti rivela qui la sua capovolta ironia
Il ruolo del PSI partito di governo prima
Che rappresentanza di una pace sociale almeno in questo ruolo è tutto in questo passaggio critico che prevede una trasformazione significativa della geografia politica del Paese esso è stato importante può esserlo ancora
è stato importante nell'accelerare chiarire la crisi della rappresentanza nell'impedire il ritorno a vecchie regole del gioco può essere importante se contribuirà a crearne di nuove non si tratta ormai più
Di gestire la fine di una fase ma di fare passi politici e direi anche un po'spediti verso il suo superamento
Non ci sono più i tempi di transizione o queste imbocca sperimentazioni propositive o il degrado istituzionale diventi ingestibile anche a medio periodo
La risposta vera che deve dare il PSI è se vuol crescere sulla crisi oppure operando per il suo superamento
Paradossalmente
Ad una crisi del ruolo di mediazione istituzionale della Democrazia Cristiana ha corrisposto l'azzeramento dall'iniziativa politica dei tradizionali alleati
Eppure
Si erano verificate le condizioni per la ripresa del sogno azionista della terza forza di una democrazia moderna avanzata che misurasse sulla possibilità di ricambio del ceto politico la sua efficacia rappresentativa
Eppure siamo convinti che le nuove regole del gioco sono indispensabili
Per esaltare le grandi tradizioni politiche di cui i partiti laici fanno certamente parte purché
Dopo aver perso sofferto per decenni il bipolarismo mostrino ora volontà ed energie per andare oltre
Si apre insomma
Una grande scommessa con la storia della democrazia per il nostro Paese
Partecipare mi non sarà indolore per nessuno
Nuove regole del gioco non sono ormai solo un spicca belli ma necessarie esse dovrebbero mettere capo a nostro giudizio a questi obiettivi
Creazione di un esecutivo autorevole democratico a riduzione del numero dei parlamentari e rilancio del ruolo legislativo del parlamento della sua funzione di controllo e di proposta
Contrastare la tendenza alla frantumazione della rappresentanza attraverso una modifica della legge elettorale
Creare insomma un sistema di regole che consenta due cose possibilità di un governo efficace possibilità dell'alternanza
In questa fase costituente
Un ruolo significativo può a vere il cattolicesimo democratico
Sempre più
Vanno diffondendosi nel mondo cattolico due atteggiamenti l'apparenza opposti in realtà frutto di una medesima cresce
Da una parte
La mera gestione politica dell'esistente la preoccupazione di conservare un ruolo di centro politico sempre più vuoto
Dall'altra la tendenza a vivere l'auto politica come occupazione gli spazi
E queste una denuncia presente in uno degli ultimi interventi di Dossetti
E gli ricordava una lettera di la Pira Fanfani del cinquantotto diceva la Pira la sola metodologia di vittoria la rinuncia a se stessi il distacco radicale dalla propria piccola spera
Così commenta Giuseppe Dossetti
Queste parole
Si erano attuali dieci anni fa solo attualissime oggi e vanno ricordate con forza a chiunque dicendosi cristiano pretenda di operare nel sociale
Vanno dire ricordate con una forza implacabile a tutte le sigle vecchie e nuove che pretendono di agire nel seno e per il bene della Chiesa
Perché non accada come purtroppo sia seria ragione di sospettare che invece di servire per il bene di tutti
Vogliamo solo anche senza rendersene conto conquistare potere nella società e nella chiesa così Giuseppe
La crisi della dimensione della politica nel mondo cattolico
Rischia perciò di disperdere un grande patrimonio di educazione alla politica che è stato determinante per la crescita della laicità nell'esperienza dei cattolici in Italia
La figura di don Luigi Sturzo si offre un'utopia ancora tutta da scoprire
La laicità è in Sturzo una sfida l'arma della sua efficacia il programma politico attraverso cui raccoglieva in forma geniale la migliore tradizione del liberalismo democrazia
Si badi bene
Se ritengo il popolarismo indispensabile alla vita storica del cattolicesimo democratico per questo presente per il futuro che ci attende non lo ritengo in funzione di un partito ma di una cultura politica
Ciò che va salvato del nostro passato è il senso di un'autonomia anche politica ovunque siamo chiamati a spendere una è attraverso l'esperienza del conflitto politico che abbiamo maturato una lezione è una dignità civile ricordo qui una bella pagina di Gabriele De Rosa
L'appello a tutti gli uomini liberi e forti non fu un documento ideologico non fu in senso stretto un documento di partito che parlava solo ai propri militanti
Fu ben lontano dal costituire una interpretazione interno ai motivi specifici della vecchia opposizione cattolica non si collegava ai postulati antichissimi
Della riconquista cristiana presentandosi invece anche formalmente
Come un ulteriore arricchimento della migliore tradizione Kakà patriottica tonica patriottica e libera
Questa autonomia di tradizione politica
Questa consuetudine al conflitto e al programma dobbiamo conservare la nostra associazione perché essa ci obbliga alla responsabilità di risposte generale non per questo o per quello ma per tutti
Danni abbiamo affermato il pluralismo politico della nostra organizzazione ma da anni abbiamo anche detto che intanto è produttivo il pluralismo in quanto cresce il senso pieno della nostra autonomia
Il collateralismo ha rappresentato un'esperienza storica lunga dell'associazionismo cattolico e non cattolico
Storia in cui siamo stati in cui siamo cresciuti in cui abbiamo fatto esperienze significative e spesso decisi
è un passato ricco di luci e di ombre come ogni passato storico di un'organizzazione ma appunto un pass
Se l'associazionismo vuole avere un respiro lungo deve vivere in modo pieno e reale questa autonomia
Ed essa non si definisce in negativo in una fuga da contaminazioni con il politico ma nella costruzione di una cultura politica di una proposta programmatica di una presenza efficace nei processi
Queste anche ciò che ci chiedono i partiti tutti i partiti come contributo a pensare diversamente se stessi ebbene non tanto
La continuità con le polemiche del passato quanto piuttosto le novità delle trasformazioni del Civile riconfermano e spingono in avanti la nostra autonomia il nostro pluralismo
Non ci candidiamo quindi a pulire nessuna Balena bianca nessuno orso rosso nessuna Pantera Rosa o altro animale dell'Arca di Noe nazionale
Più semplicemente ancora vogliamo fare la nostra parte lavorare per le nostre proposte infatti siamo progressivamente passati dalla protesta alla proposta dialogare praticare partiti e istituzioni rispettosi delle loro autonomia perché convinti anzitutto dalla nostra
Così non è nostra intenzione fare gli esami di cristianesimo al partito di ispirazione cristiana
Negli esami sulla fedeltà operai al partito che tradizionalmente si radica nella classe lavoratrice come pure non intendiamo fare gli esami di modernità al partito che più si è sforzato di aderire all'innovazione
Vogliamo parlare e fare da associazione non tanto a tutto campo quanto piuttosto mettendo in campo tutte le nostre energie scommettendo ancora una volta sono gli stessi
Le ACLI
Non sono un'associazione d'azzardo ma un'organizzazione che per più di quarant'anni ha contato anzitutto sulle proprie forze in questo senso abbiamo scommesso e alla fine ha vinto per queste
Siamo qui ancora tutti qui e insieme i militanti dal quarantotto i militanti del sessantotto e tutti i quali divenuto dopo un po'viandanti e perfino un po'Pellegrini più che merita
Ma comunque tutti e insieme disponibili a fare fino in fondo la nostra parte
A cessare d'essere noi per primi la scimmia del partito del sindacato per interpretare il profilo forte dell'associazionismo ci non per togliere o aggiungere un nuovo soggetto al bestiario ma perché ha una Energia reale limitata non si tiri fuori ne venga zittita durante i lavori nella fase costituite
Sto quindi parlando delle ACLI per indicare un tutto
Il tutto dell'associazionismo democratico quello dei credenti e quello di ispirazione laica quello tradizionale e quello nuovo quello dotato di un vasto orizzonte di senso e quello orientato ad una sola uscita
Per questo
Abbiamo garbatamente polemizzato una intera estate
Con chi aveva lanciato lo slogan più società Venosta
Non per gusto della polemica
Ma perché convinti che l'inedita densità di questa società civile
E più ancora le difficoltà della fase costituente chiedesse Rossi di partire dal civile di mettere in conto il riconoscimento di un più soci di società
Come l'altra faccia di un più di stato capace di rappresentare le trasformazioni di questo cd
Queste il nostro rapporto di rivisitazione con il cattolicesimo democratico
Se si ha la pazienza di starci ad ascoltare una volta fino in fondo e se questa pazienza vorrà avere anche l'amico don Gianni Baget Bozzo lucidissimo ma indaffarati Simo forse si arriverà ad intendere
Che questo il nostro interesse avrei interpretare la lezione capp la tradizione cattolico democratica e non la tessera di un partito
Questo presente davvero agonistico
La sfida di speranza che esso ci pone
è quella dunque di saper tradurre una tradizione politico-culturale un progetto formativo è in programma condiviso
è in questa prospettiva che mi pare vada a letto il fenomeno dell'estendersi di scuole di formazione alla politica all'interno dell'area cattolica
Dal centro di studi palermitano di padre Sorge
Alle scuole di formazione voluta a Milano dal cardinal Martini dopo il famoso convegno di Assago sul farsi prossimo al tradizionale impegno in questa direzione delle ACLI alla recente proposta di CL è tutto un fervore di iniziative
Si tratta di una risposta non prorogabile a una esigenza della gente e proprio per questo talvolta forse affrettata
Altro è formare all'impegno con l'aiuto di esperti e Dante orientare l'educazione secondo un progetto forte praticabili e comunque però
Mettere oggi al centro la formazione significa scegliere il luogo della rigenerazione della politica
Vuol dire lavorare al ricambio del ceto politico non rassegnandosi ai percorsi obbligati di una nomenclatura nostrana che riesce a coniugare i difetti dell'Occidente con qualità l'Oriente
Significa andare controcorrente
I tempi della formazione non sono riducibili all'immediato hanno quanto meno bisogno della media dimensioni
Non è un caso allora che in una fase come questa
Due degli obiettivi prioritari della nostra organizzazioni siano quelli di una riforma della politica a partire dalla realtà degli enti locali e la questione meridionale
Nel convegno di Cagliari dedicato alle Autonomie locali abbiamo cercato di approfondire un cammino già iniziato a Palermo si tratta ora di portarlo avanti
L'autonomia delle istituzioni e dei partiti inizia proprio qui dove lo Stato incontra da vicino il volto della gente i suoi problemi le sue esigenze
Bisogna realizzare una profonda trasformazione degli enti locali dalla ruolo di amministratori decentrati del territorio a quello di organismi di governo del territorio
Non organi periferici dello Stato ma soggetti dirlo autonoma politicità
La riforma degli enti locali
La lotta perché ha diventino laboratori politici può essere una scelta di lungo respiro per ridisegnare un nuovo programma della politica immaginare ancora una volta un ruolo diverso dallo Stato
E proprio dagli enti locali che è partita l'esperienza del cattolicesimo democratico
Forse queste anche oggi un passaggio decisivo non per ripetere vecchie esperienze ma per interrogarli di nuovo
I partiti si trasformano anche se dal governo del territorio emerge una forma diversa della politica le proposte che abbiamo fatto
Quella della potestà statutaria dei comuni della potestà impositiva della riforma del bilancio possono essere lette in quest'ottica non astratta democratizzazione del Paese non utopia federalista o municipalista ma costruzione di una politica nuova a partire da un luogo denso di problemi e di domande
Ancora una volta formare alla politica ma sul campo
In questo contesto credo anche si collochi la Camera locale delle autonomie sociali
A noi piace leggerla come metafora del ruolo di norme che l'associazionismo cattolico e non cattolico può avere in queste inventare politica
Non astratto antagonismo verso lo Stato noni dove già mento del privato ma fare i conti con la gestione il controllo la produzione del Pubblico a partire dal governo del territorio
L'altra prospettiva che dobbiamo riprendere e portare innanzi è quella della questione meridionale
L'associazionismo democratico può darsi un respiro complessivo se è in grado oggi di essere speranza civile per il Sud del Paese
Nel Sud si decide buona parte del destino della nostra organizzazione la sua capacità di fare proposte generali in grado di assumere trasformare la realtà del territorio
Per questo
Invito il congresso a fare propria la proposta di un Centro di iniziativa pare il Mezzogiorno da attrezzare in tempi brevi come agenzia di formazione ed interventi
Niente di episodico è niente di assistenzialistico un più di lavoro per le ACLI meridionale e per i loro uomini chiamati ad orientare al meglio la mobilitazione con le strutture dei nostri servizi lena in
Per gli interventi di formazione professionali le cooperative il Movimento primo lavoro il patronato con le sue diverse linee di intervento sociale
Queste che questa decisione venga presa in Congresso qui a Milano è segno di una nostra caparbia volontà
Che non si rassegna allo stupido fastidio che il gruppo industriale del Nord non nascondono nei confronti dei nuovi ritardi e delle difficoltà del Mezzogiorno
I volti
I molti squilibri sono stati accentuati dalla crisi di questi ultimi anni la questione giovanile e femminile va assumendo al sud toni drammatici
E la stessa disoccupazione tende a caratterizzarsi sempre più come disoccupazione femminile e meridionale
Una previsione al mille novecentonovanta e quindi dietro l'angolo dice che su dieci giovani disoccupati nove saranno assunte
Eppure
All'interno di queste contraddizioni laceranti
Assistiamo ad una disponibilità associativa
Ad una voglia di in prenditi vita di fare delle nuove generazioni che va assolutamente incoraggiata come dimostra una ricerca del nostro centro di studi lire
Sull'emergenza di nuovi soggetti nel Mezzogiorno e sviluppo dell'associazionismo e infine
Pare a me necessario richiamare
Anche qui il caso siciliano e in particolare la durissima
Interne mi inabile lotta contro la mafia nella quale da sempre le acque siciliane che l'amico Angelo capito una in particolare sono impegnati con un coraggio pari alla rischio
Non vorrei a questo punto passare sotto silenzio
E lo faccio telegraficamente alcune breve questione discriminanti si tratta delle uniche considerazioni fuori testo
E voglio ottenere rapidamente conto dei lavori delle proposte della conferenza dei servizi e delle associazioni specifiche promosse dalle ACLI che ha avuto luogo ieri
Ed ha visto la partecipazione di alcune centinaia di dirigenti di quattro di operatori
Anzitutto
Non possiamo tacere il nostro parere sulla legge finanziaria o almeno un tentativo di giudizio
Frastornati come tutti dalle vicende di un provvedimento in cui la serietà della materia sembra sposata alla disinvoltura con la quale il copione viene continuamente riscritta
La vicenda più clamorose per noi quella sul minimo vitale
Ha ribattezzato per la stampa in assegno per i poveri
Ora ci pare che non sia sensato contrapporre cultura delle Impresa e cultura sociale l'ingegner De Benedetti al pensionato che non ce la fa
Proprio perché lo sviluppo nel quale siamo entrati finisce per accostare Pitti di ricchezza e picchi di povertà
Questa non è più la Società del tra Como della pellagra ma i poveri non quelli delle statistiche ma quelle in carne ed ossa si incontrano il come nei quartieri delle grandi città né si tratta sempre soltanto di povertà nuove e i materiali
Agitare l'arretratezza dell'assegno dei poveri non serve se non sia programmato un intervento più intelligente
La Finanziaria questo dovrebbe servire a dare un quadro entro il quale governare i punti alti del sistema è insieme i luoghi reali dell'emarginazione non dividere le forze politiche
Non dividere
Le forze politiche l'opinione pubblica tra corifei dell'azienda e crocerossine dell'emarginazione
Non dovrebbe la finanziare a essere il luogo di verifica di questa strategia ET questa saggezza e non oso evocare il termine bene comune che pure molti non non dovrebbero avete dimenticato
Le ACLI
Da parte loro stanno muovendo in questa direzione mettendo in campo i servizi era portandoli con le istituzioni
Lo scorso tre anni ho visto il patronato ACLI fortemente impegnati in un progetto di risanamento e di riorganizzazione del servizio
In questa prima fase sono stati raggiunti risultati importanti e sono state poste le premesse per ulteriori obiettivi la crisi però non è ancora superata su un punto voglio essere chiaro
Il Progetto per risanare e sviluppare il patronato ha senso soltanto come Progetto di tutte le ACLI non delegabile a durezze attiva settoriale
Esse infatti rinvia ad un nodo politico
I patronati sono in difficoltà perché ad un ampliamento ed arricchimento del ruolo sociale loro richiesto dalla crisi dello stato sociale non ha finora corrisposto una di qua un adeguamento istituzionale
Nel loro ruolo
Ecco perché il progetto da noi ha lavorato nell'ottantacinque sia orientata verso un'idea precisa di patrocinio interpretando in senso evolutivo il ruolo storico del servizio dal patrocinio dei lavoratori al patrocinio dei cittadini
La crisi dei patronati dunque nasce di da esigenze di adeguamento e di sviluppo non da un declino storico
Governarla in positivo comporta però un'adeguata riforma dell'assetto istituzionale
Negli anni si sono invece accumulate gravi carenze di governo politico del sistema dei patronati
Carenze che stanno provocando un vero e proprio strangolamento finanziario dal momento che i patronati sono costretti a fronteggiare sia il dimensionamenti e di inauditi ritardi dei finanziamenti
Sia una persistente incertezza di prospettive proprio mentre debbono rispondere a nuove domande di servizio che esigono forti Investimenti
è una situazione non più tollerabile che segnaliamo con tutta l'evidenza del caso anzitutto al Governo
Dell'esigenza di alfabetizzarsi alle nuove tecnologie sia lungo detto
Il rapporto innovazione lavoro mette per noi in primo piano la considerazione per la formazione professionale strumento di crescita anche umana che non può essere ridotto a dare di sottogoverno in una fase come l'attuale
A risorsa di sviluppo e non soltanto strumento di politica attiva del lavoro occasione di emancipazione dalle vecchie e nuove povertà e così che la valorizzazione degli enti nazionali di formazione professionale si pone come snodo oggi ineliminabile tra pubblico e privato sociale in una prospettiva di collegamento fra l'espressione pluralistica
E l'esigenza di salvaguardare gli intenti unitari che derivano dalle politiche nazionali e comunitarie
Per queste chiediamo che vengano individuati i meccanismi istituzionali per un'efficace raccordo fra il mondo del lavoro la scuola la formazione professionale
Si ritorna in questi giorni anche parlare con chi associa insistenza della legge quadro di riforma dello sport che ha visto la nostra unione sportiva coinvolta con gli altri enti di promozione sportiva
Si tratta di disciplinare una materia che interessa ormai circa dodici milioni di persone non è più possibile
Restare fermi alla legge dal quarantadue che ha istituito il Coni
Mentre da una parte si assiste a fenomeni di Jeb degenerazione quale la violenza negli stadi dall'altra aumenta tra la gente l'esigenza di uno sport per tutti e di tutti come aiuto alla realizzazione della persona
Tre
Sono in odi di maggior rilievo che a nostro avviso interessano la legge quadro la creazione di un organismo di governo e di programmazione dello sport che garantisca
La rappresentanza e la partecipazione nella pari dignità di tutte le componenti sportive inclusi gli enti di promozione
Il riconoscimento pubblico il finanziamento di sostegno tecnico ed organizzativo per l'attività questi problemi abbiamo voluto richiamare non soltanto perché essi emergono da raccordo dell'esperienza lista con la società e le istituzioni ma perché dal tipo di soluzioni per essere scelta discenderanno prospettico di largo meno largo respiro e soprattutto perché è sua e se le ACLI non cesseranno di offrire un contributo significativo e anche di dare battaglia
Abbiamo assaporata in questi ultimi mesi
Il clima
Della fine degli anni Cinquanta ed agli inizi dei Sessanta era allora il disgelo
Ma sempre più la coesistenza pacifica sia apparsa una coesistenza difficile complessa eppure in questa complessità non abbiamo mai dimenticato
Il gesto profetico di Giorgio la Pira primo presidente provinciali delle ACLI fiorentina
La parola pace
è diventata in Luis spregiudicate iniziativa politica in quanto vissuta come passaggio spontaneo ma attentissimo dall'esperienza personale alla vita pubblica dal vissuto mistico al linguaggio universale
Fra poco più di un mese l'undici aprile corre il venticinquesimo anniversario di un'altra esperienza fondamentale di quegli anni la Pacem in terris definita appunto dalla pira il manifesto del mondo nuovo
La Pacem in terris può essere considerata il testamento più alto
Del pontificato di Giovanni ventitreesimo è uno dei momenti di colloquio più intenso con il mondo moderno
Le api quest'anno cercheranno di approfondire con un convegno nazionale cosa ha rappresentato per il suo tempo e cosa rappresenta oggi per noi questo manifesto del nuovo l'esperienza storica della pace ha conosciuto nel corso dei venticinque anni successive all'enciclica una vicenda tormenta
Siamo vissuti all'interno di un equilibrio del terrore c'è stato a guardar bene un duplice movimento
Da una parte si alzava il muro della potenza nucleare dall'altra per usare un'immagine di Luttwak passando sotto la fessura praticata in quel muro si diffondeva la guerra internazionale
Ma tutta l'esperienza passata ancora nulla ci dice della fase che si è aperta attualmente i dopo gli incontri tra Reagan e Corbaccio
Sembra avviato un processo di distensione e di disarmo non effimero
Mentre la Grande Cina vive con palesi incertezze una fase dinamica che apre all'interno e verso il suo Occidente la realtà politica sovietica ha dimostrato una capacità di iniziativa insospettata
è un processo tanto più convincente quanto più esso si basa sul significative riforme di politica interna su un tentativo UDACE di rinnovamento del socialismo reale
L'offensiva militare si sta traducendo progressivamente in offensiva diplomatica che tende a sostituire la politica alla guerra
L'esperienza ci consiglia prudenza
Ad usare sempre il pessimismo dell'intelligenza ma questo presuppone anche una inestinguibile capacità di fiducia
Bisogna credere veramente fino in fondo che è possibile a livello internazionale negoziare politicamente i rapporti di forza
Il filo conduttore della nostra ricerca di pace
è stato in questi anni la restituzione alla parola pace del suo antico significato ebraico-cristiano diciamo un po'pienezza integrale dell'uomo della sua possibilità di vita e di felicità della sua dignità di persona
Shalom accompagna ed orienta la nostra lotta per la pace non a caso al suo centro ci sono i diritti umani
E ciò che consente al lavoro per la pace di essere non solo equilibrio di potenza ma voce di giustizia
è un tema centrale di ogni discorsi di Giovanni Paolo secondo sul quale ritorna incessantemente in ogni suo viaggio a sud e a nord del mondo
La liberazione dell'uomo qualunque siano le sue scelte ideologiche di sistema politico cui in cui cerca di esprimere
A questa verifica irrinunciabile il rispetto dei diritti umani
Questa verifica proprio perché riguarda i diritti di vita degli uomini delle comunità potrebbe avere garanti popolari non soltanto governativi e diplomatici
L'uomo i popoli devono vigilare sui diritti dell'uomo e dei popoli qualcuno ha cercato di sminuire in occasione degli ultimi accordi sovietico americano il ruolo dei movimenti per la pace
è stato invece un ruolo decisivo
Non sotto queste o quelle bandiere ma sotto le bandiere della pace non sembra uno slogan è una realtà
è una realtà ante nel mondo cattolico da anni ormai non alla retroguardia ma all'avanguardia nell'impegno per la pace
Popolo di Dio e vescovi per non citare ancora la profezia di Giovanni Paolo secondo un impegno non ideologico che ha già cambiati i modi
Il linguaggio i simboli del movimento
Oggi più che mai
Ha detto Domenico Rosati dopo Washington non è tollerabile non è neppure logica una suddivisione della pace
In aree di preferenza con una lottizzazione fraudolenta che sempre rivela un corto respiro
Non è accettabile cioè la tendenza a tirare la pace dalla propria parte soltanto il nome del disarmo o soltanto in nome dello sviluppo o soltanto in nome dei diritti umani
La pace
è una sintesi nella quale le tre valenze della sicurezza dalla cooperazione ed alla promozione personale
Si integrano in un nesso che non consente separazioni che non siano strumentali
Si sta costruendo una cultura mondiale della pace e al suo interno il ruolo dell'associazionismo democratico può essere decisivo
Bisogna far crescere un'antropologia della pace
Gli scambi internazionali la conoscenza delle lingue e delle culture i rapporti gli incontri le esperienze creerà una dimensione nuova della vita non angusta mente territoriale o nazionale
In tale contesto un ruolo particolare assume la nostra presenza nell'emigrazione dobbiamo fare in questo settore un grosso passo avanti
Riqualificare la nostra presenza dell'emigrazione significa a rinnovare profondamente noi stessi
Percepire le ACLI all'estero non solo come occasione di assistenza di radicamento ma come nostra crescita di cultura internazionale
Noi non vogliamo perché non lo siamo essere un partito transnazionale ma possiamo essere se lo decidiamo una associazione transnazionale
Le ACLI
All'estero possono quindi diventare non una componente marginale del movimento ma struttura essenziale del suo significato politico
Si tratta di trascinare questa presenza nel cuore del movimento a me piace immaginare un futuro
Che chiunque passi
Nella nostra organizzazioni respiri questa dimensione mondiale dei problemi e riesca a vivere il mondo come Arcipelago di culture mi piace ancora immaginare che la nostra organizzazione
Posso offrire esperienze sociali e di cooperazione allo sviluppo che producano cittadinanza operante nel mondo
Già abbiamo le carte in regola
La nostra ONG Lipsia e tutta la dimensione affidata la responsabilità dell'amico Aldo De Matteo non è certo l'anno zero attivato vocazioni e competenze anche in periferia
All'interno mentre si è conquistata credibilità all'esterno anche in paesi lontani
Ci saranno presto verifiche importanti sul tema della pace per molti aspetti decisive sul piano mondiale innanzitutto il nuovo corso sovietico sarebbe un grave errore pensare di avere ricette già fatte
Modelli preconfezionati per un processo di trasformazione che nuovo
E non seguirà vecchie strade
Movimenti profondi stanno crescendo all'estero
Ed essi tendono una sempre maggiore espressività della vita sociale che reinterpreta e di interroga in modo sempre più esplicito le forme della sua organizzazione
Ciò porta ad una diversa impostazione della politica estera
Mai forse come in Unione Sovietica la necessità di una politica di potenza ha comportato una riduzione drastica degli spazi del sociale e mai come ora la cresta di questi spazi necessità di una necessità nella foto di una svolta la politica estera
La situazione dell'America centrale da questo punto di vista emblematica
Rilanciare il piano arrears trasformare la guerra civile in trattativa politica vuol dire disarmare il conflitto e disporlo ad una soluzione positiva
Ma ancora più inquietante lo scenario mediorientale con il conflitto arabo-israeliano e quello tra Iran edile
Sempre più si fa necessaria una conferenza internazionale che porti allo scoperto il gioco delle grandi potenze e la loro volontà di risolvere i problemi dell'area rispettando le sue esigenze vitali
La sicurezza dello Stato di Israele una patria reale per il popolo palestinese senza l'interessata tutela di nessuno
Troppo spesso la tragedia del popolo palestinese è servita da pretesto al conflitto politico intera arabo ed è stata utilizzata da una certa volontà di potenza dello Stato di Israele non c'è altra via d'uscita
L'unica sicurezza dello Stato di Israele è la soluzione politica del problema palestinesi
Perché ciò avvenga è urgente una distensione nel Medio Oriente che israeliani e palestinesi non diventino gioco di un conflitto più grande che sacrifica le ragioni rinunciabili di sicurezza e di patria ad interessi diversi
Altra strada non conosce neppure il conflitto Iran Iraq una sua militarizzazione politicamente non solo inutile ma catastrofica l'invio di navi nel Golfo Persico al di là delle motivazioni contingenti delle buone intenzioni dichiarate si è mosso in una direzione sbagliata
Dinanzi ad una guerra con riflessi internazionali e risvolti religiosi un'ostentazione di forza non fa che radicalizzare le ragioni della lotta con un aumento vertiginoso delle occasioni di guerra
Una politica mondiale di pace infine vuole un ruolo diverso per l'Europa
L'Europa può essere l'asse strategico
Per una progressiva diplomati d'azione dei conflitti si sviluppò una reale autonomia d'intervento e per questo
è importante accelerare il processo della sua unificazione politica che nell'immediato richiede nuovi passi coraggiosi anche sul terreno dall'unificazione economica
Le vie della pace sono difficili
Attraversate la pazienza e coraggio la pazienza e rispetto delle diversità della complessità delle situazioni attese nei tempi opportuni
Coraggio essa però comunque tradurre in iniziativa politica il rischio di uno scontro militare
La pace è possibile se nella pazienza c'è comprensione autentica delle ragioni dell'altro se nel coraggio
C'è la volontà di disporle in un progetto comune che consenta ad ogni popolo la realizzazione del suo diritto ad esistere con dignità
La proposta politica che presentiamo al congresso è dunque di alto profilo e chiede un impegno consapevole forte
Chiede pur nella coscienza del nostro limite una mobilitazione decisa di tutte le nostre energie
Quel che sa facciamo ma di dirigerlo in modo più efficace verso gli obiettivi che insieme scegliamo non partiamo da poco l'abbiamo visto
Rendere più incisiva e visibile la nostra presenza è qualcosa che dobbiamo negli stessi oltre che al Paese
Ampliare qualificare l'aggregazione nei circoli organizzare sul territorio una lente consistente di servizi e di presenze di settore per dare risposte adeguate ai bisogni della gente è certamente il primo passo
Per dare corpo è satura ancora più consistente alleati
Organizzazione popolare
Non basta però affare Dinoi un movimento del nuovo cd
Essere ACLI Movimento vuol dire di più
Chiede di mettersi in grado nelle mutate condizioni di rappresentare mobilitare consistenti forze sociali per orientare e guidare i processi sociali e politici nel senso sperato e progettato
Dopo tanto lavoro le condizioni esterne ed interne sono oggi più favorevoli la campagna congressuale ha detto che attorno alle linee della piattaforma c'è un consenso esteso molto resta da fare però
Perché esso diventi condivisione in grado di motivare quei concreti cambiamenti di cultura di mentalità dei comportamento senza dei quali non sarà possibile
Mettere progressivamente in movimento tutte le risorse che stanno nel giacimento alcolisti
Siamo chiamati ad esprimere un più di coesione di rappresentanza di presenza di azione efficace di iniziativa politica ai diversi livelli
Riprendendo il filo delle analisi svolte sul terreno delle alleanze da costruire intorno al movimento del nuovo civile confermiamo
Il metodo del far convenire il massimo di forze sociali attorno a precise piattaforme collegate a passaggi politici precisi
L'associazionismo democratico resta perciò l'interlocutore privilegia
Precisato il nostro essere movimento del lavoro che accetta le sfide del moderno consideriamo oggi più interne alla logica la costruzione di questo movimento le grandi organizzazioni sindacali
Più volte negli ultimi tempi abbiamo ripetuto che nell'era delle trasformazioni che vanno sospinge endo lavoro e mercato
Dentro il sociale dobbiamo scontando oppure nelle non eliminabili distinzioni di natura e di ruoli una crescente sovrapposizione di spazi e di presenze tra sindacato e associazioni
Sopra posizioni che se non pensate strategicamente governate fare realmente stanno già alimentando atteggiamenti difensivi e nevrosi competitive decisamente dannosi per tutti
Le ragioni
E gli interessi politici che accomunano associazionismo e sindacato solo oggi di gran lunga superiori agli interessi organizzativi di corto respiro che a volte li mettono in conflitto
Ancora
Sul terreno delle alleanze questa fase costituente del Civile del politico che ci ha fatto porre un accento più marcato
Sul nostro rapporto con le istituzioni nella prospettiva del partito municipale e ci obbliga ad esprimere una maggiore capacità di interloquire con gli stessi partiti
Qualificazione del nostro essere ACLI e fare armi e convenire per le necessarie alleanze debbono infine concentrarsi sullo snodo decisivo del nostro rigenerarsi come movimento politico
Superare lo scarto tra gente istituzioni ricercando una nuova saldatura tra bisogni e interessi quotidiani e politica
In tale contesto
Va ripensata nella nostra organizzazione la presenza e ruolo delle donne promuovendo forme di responsabilizzazione diverse e più incisive come infatti sollecita il documento dalla nostra Commissione femminile
è la linea che nella piattaforma abbiamo nominato politica del quotidiano
Intesa come capacità del nostro agire sociale di stare in modo più consapevole è intenzionato alla base tra la gente e ricaricarsi di nuova politicità
Incontriamo qui
Un nuovo asse di movimento che siamo venuti precisando e che chiede di esser rapidamente reso operativo
La strategia dei diritti quotidiani come modo concreto per fare avanzare una cittadinanza più giusta e qualitativo l'impegno forte delle autonomie sociali per realizzare istituzioni autogestite di solidarietà
E per stringere i rami bassi dalle istituzioni autonomia locale sistema formativi sistema servizi socio sanitari sistema delle comunicazioni di massa
In quella linea di cogestione tra pubblico e privato sociale che abbiamo conferma
E sta qui oggi
In questo concreto costituire far agire campi istituzioni di solidarietà dentro il tessuto locale il mestiere politico ed organizzativo dei circoli e della rete territoriale dei nostri servizi
Cento il primo lavoro centri per la pace e la solidarietà allo Sviluppo società sportive centri di formazione professionale segretari atti del patto
Un mestiere fatto di conoscenza di condivisione di difesa civica di rappresentanza dentro e verso le istituzioni locali di animazione di un'iniziativa politica per promuovere quella riforma delle Autonomie locali che abbiamo indicato
E così si scioglie concretamente il nodo di una più efficace interazione tra esigenze di politicità del movimento sviluppo della sua base popolare e governo politico dei servizi in una simile strategia di movimento il circolo può diventare realmente
E non solo nella nostra retorica la forma centrale è insostituibile nel nostro sperare tra la gente con una esperienza associativa di qualità e con un'adeguata iniziativa politica mentre servizi ed esperienze associative
Specifiche assumono la forma al tre tanto insostituibile del nostro essere associazionismo democratico capace di porsi in relazione vitale con un rinnovamento civile più grande di noi e con le istituzioni
Dobbiamo sapere che queste tre dimensioni dell'essere Acri quella politica quella popolare e quella gestionale non si governa
Stabilendo improbabili relazione organizzative di tipo gerarchico ma fondando una relazione politica tanto più efficace quanto più la nostra esperienza associativa acquis alimentare animare inserire nell'iniziativa politica e nella dinamica democratica quotidiana
Le altre due dimensioni
Viene a questo punto e non prima la questione dell'autoriforma
Dobbiamo sgomberare il campo da un falso problema
Siamo costretti oggi a rincorrere processi che sono avanzati molto più in fretta della nostra capacità di capirli e soprattutto di governare
All'ordine del giorno non sta dunque una scelta ideologica su quale modello organizzativo darà le ACLI
Ma la scelta tutta politica ed operativa di quali forme rispondono meglio oggi all'urgenza di realizzare una più efficace governabilità unitaria
Di fronte ad un crescente articolarsi di presenze settoriale e territoriale che sta superando il limite di soglia oltre il quale un governo realmente coordinato diventerà
Estremamente problematico
A realizzare una maggiore capacità di governo unitario è un'emergenza che può essere così sintetizzata
Governare la complessità del sistema per governare la linea politica è la riforma organizzativa
Con una precisazione non secondaria
Nella stessa direzione ci spinge a un vero e proprio rivoluzionaria si delle basi materiali e sociali della nostra esperienza
Localizzarsi settorializzato si dell'organizzazione alimenta l'una diversificazione un decentramento dei flussi di risorse che sono indiretta dipendenza dagli analoghi processo in corso nella società tra le istituzioni
Le residue possibilità
Digestive tali flussi in prospettiva globalmente solidale e progettuale sono legate oggi alle forme di finanziamento dei grandi servizi che vedono ancora una prevalenza della logica nazionale
L'andamento del debito pubblico e del conflitto distributivo spray Stato e mercato lo stesso scenario che si prefigura con la legge Bassanini esigono un rapido assestamento strategico anche in questo campo
Consapevoli come siamo
Che tutte le forme di organizzazione stanno vivendo una fase di transizione destinata a durare nel tempo non abbiamo non dobbiamo avere fretta
Di orientare la nostra We For autoriforma ad un qualche modello organizzativo rigido e preconfezionato
Dobbiamo accelerare piuttosto un processo già avviato avendo ben chiare alcune coordinate sapendo in primo luogo che l'unica strada ragionevole è quella di un sistema organizzativo aperto
Flessibile diffusamente intelligente quindi continuamente capace di auto innovarsi
Qualsiasi riforma organizzativa però presuppone che sia scelto un nodo tutto politico del governo delle acque
Quale assetto e quale dinamica democratica vogliamo dare potente
L'urgenza anche qui è ricostituire un governo nazionale della costellazione a Cles nazionale e non Roma
E questo vuol dire due cose realizzare un giusto dosaggio tracce entra mento e distribuzione dei poteri di decisione di gestione e di controllo
Corresponsabilizzare adeguatamente al giusto livello i diversi centri territoriale Province Regioni e settoriale servizi e associazioni
La riforma deve procedere verso un governo più partecipata più in grado di decidere più capace di attuare
Tre cose difficili da tenere insieme
Il primo obiettivo è ridisegnare i compiti e ruoli relazioni degli organi nazionali e regionali
Quanto agli organi nazionali dal confronto precongressuale emerge la richiesta di un nuovo assetto che all'esame della commissione Statuto e che verrà sottoposto al congresso
Qui mi interessa mettere in luce il suo senso politico
è un asset
Che se ha un suo fondamento organizzativo cerca soprattutto di fare sintesi tra le diverse esigenze politiche realizzare subito nel gruppo dirigente il rinnovamento possibile
Mentre si costituiscono le condizioni per un rinnovamento più deciso nei prossimi anni
A ricercare una maggiore efficacia del governo nazionale anche responsabilizzando e facendo interagire di più le realtà settoriali e territoriale
Questa linea per un governo nazionale più efficace è credibile ha poi bisogno di un'altra condizione
Che le regioni abbiano potere di governo più definiti e più agibili svolgano un ruolo più effettivo di unificazione della presenza cristiana i territori di competenza
Sviluppi una capacità più reale di rappresentare interessi e proposte delle sedi provinciali nelle relazioni con gli organi nazionali
Sì ero anche più direttamente coinvolte dal governo nazionale
Camminando su questa strada viene proposta al Congresso
La decisione di realizzare finalmente il livello regionale del patronato con piena dignità statutaria con effetti dei ruoli di coordinamento e di governo del servizio nel territorio
Ma d'altra parte prevista
Una messa a punto della regionalizzazione dell'ENAIP nel senso di realizzare una maggiore corresponsabilità degli enti regionali negli organi centrali e quindi una più incisiva possibilità di governo nazionale è strategico del servizio
Alla luce di questo Progetto di rinnovata governabilità politica che prendono senso le forme organizzative
Ed è quindi
Che la organizzazione a reti di cui andiamo parlando ci appare fuori da astratte esercitazioni di ingegneria la forma giusta e possibile da prendere a riferimento per un processo di autoriforma deciso graduale verificabile aggiustabile in Kosovo
Decifra ANDI linguaggio specialistico Rete vuol dire qui essenzialmente due cose
Un'idea un'organizzazione che supera i tradizionali assetti gerarchici e verticali basati sul primato di un centro anche
Fisico sulle varie periferie territoriale di settore Pertini segnare un'organizzazione più distribuita dove gradi diversi ma reali di potere decisionale attuativo sono prese tiene diversi nodi della rete cioè la dove si danno nella provincia nella regione a livelli territoriali più diffusi opportunità e possibilità di governo unità del sistema Secondo un'organizzazione quindi nella quale il governo dell'insieme più che da un processo di centralizzazione delle decisioni
In un vertice romano nasce dalla capacità di far interagire in una dimensione nazionale territori e settore
Nell'organizzazione a rete
è più che mai vero che organizzazione è prima di tutto comunicazione capacità di realizzare un flusso ordinato e tempestivo di informazione tra i diversi nodi della rete
Diventa d'altra parte decisiva la qualità dei gruppi dirigenti tecnici e politici nazionali regionali e provinciali
Perché la capacità di decidere attuare e controllare i risultati non è data dai meccanismi e dalle procedure ma dalle capacità e dalle conoscenze delle persone
Torniamo così ci torniamo davvero alla centralità dalla quale siamo partiti nella prima parte di questa relazione la formazione
Senza un progetto formativo anche esso nazionale nel senso sin qui indicato non si dà autoriforma non si dà capacità delle ACLI di essere all'altezza della speranza civile che pretendiamo di promuovere d'incarnare
Progetto nazionale cioè convergenza intorno ad un piano formativo pluriennale delle risorse umane migliori di cui disponiamo nelle anche nei servizi nelle articolazioni di settore
Migliori per sapienza e competenza per ricconi Holcim verità morale politica professionale quindi volontà di articolare un programma du intessuto di iniziative formative in grado di costituirsi e di agire ai diversi livelli e soprattutto nelle regioni come un unico corpo culturale ed operativo
Soltanto così potremo recuperare il tempo perduto e porre mano alla costruzione del nuovo gruppo dirigente
Così a ciascuno sarà possibile ritrovare il senso
E la centralità dell'essere ceto politico alcolista senza aggettivi parziali Zanchi
Maturando però la consapevolezza del gusto di una complessità la quale si chiede di accettare di essere ordinata la proposta delle acque non subalterni
L'obiettivo e far crescere professionalità politica nel senso opposto a quello tradizionale del professionismo politico
Non dirigenti orientati a riprodurre il proprio ruolo attraverso una pratica disinvolta della mediazione ma dirigente in possesso della conoscenze e del saper fare necessarie a governare i processi in coerenza con il programma politico alcolisti
Un analogo disegno dovrà riguardare i dirigenti tecnici dei servizi e delle diverse esperienze associati
Dirigente ai quali chiediamo di essere disposti ad una qualificazione professionale che mentre li metterà in grado di capire e gestire le trasformazioni che attraversano le singole aree di competenza
Di rendere anche soggetti di un governo delle unità organizzative loro affidato ordinato anch'esso al programma del movimento
Ci supera così
E non inasprendo sbarramenti statutari
Destinate a restare poco efficaci
L'attuale tensione tra movimento e servizi tra tecnici e politici tra permanenti e volontari che accende in alcuni casi dannosi conflitti di competenza
Alimenta in altri non più tollerabili separatezza
Si traduce in altri casi ancora in pericolose confusioni di ruoli
Una terza funzione del progetto nazionale formativo sarà quella di alimentare una cultura politica sociale religiosa a livello popolare
Facendo perno sulle strutture dei circoli con una capacità di coinvolgimento della gente che vada oltre gli scritti e simpatizza
Concludo
Ho sentito a volte
Negli incontri di questi mesi nelle discussioni sulla nostra piattaforma congressuale qualche perplessità
Solo perplessità compresi
D'altra parte l'identità la si costruisce insieme e due punti sono per noi fondamentali nella sua formazione
Una nostra originale rivisitazione della tradizione del cattolicesimo democratico l'approfondimento di una spiritualità laica
Sia l'una che l'altra ci sembra in cantiere
Sono già in ogni
Compito di questo congresso dei prossimi anni e fargli fare un salto decisivo in tutto il movimento
Qui vorrei soffermarmi per concludere su questo secondo sentiero della nostra identità
Un sentiero che non ci offre certezze ma ci apre ad una radicale avventura
Noi siamo chiamati alla radicalità nuova radicalismo
Radicalità in questa eccezione accezione autenticità ma non solo
Bisogno di evadere dalle immagini ed alla loro compattezza di sgomberare il terreno dai loro idoli
Queste infatti è la vanità dell'idolo chiama anima non tocca piede ma non cammina occhi manubri
In tal senso il mondo dell'immagine può essere assunto come l'altro rispetto alla radice
Di dove nasce in questo oggi tanto bisogno di identità è in tutto legittimo
In effetti più che bisogno vedo in giro nevrosi di identità
Quasi si trattasse di un marchio di un traguardo irrinunciabili e infatti esso come tale viene ho presentato da questo mondo ricco di relazioni e affollato dico
è figlio anche del secolo il bisogno di identità figlio di questa inedita complessità sociale
E il bisogno di identità si fa spasmodico proprio perché molteplici sono le occasioni di identità tra loro differenti e contraddittorie
Per cui la perdita il pericolo di identità conseguono da un eccesso di identità possibile così come il bisogno di festa si sente minacciato dal proliferare delle feste tre Carnevale
Non mi pare dunque né dovere
Ne saggezza del credente rincorrere l'identità vi leggo piuttosto un adeguamento al mondo
Nel mondo delle maschere che gridano e fanno chiasso anche credente è tentato di esibire la sua maschera cristiana e di gridare le massime della sua dottrina
Ma un'unica identità del cristiano è Gesù morto e risorto e fin qui sul piano del discorso non purtroppo su quello della sequela la cosa non fa problemi
Il problema nasce per tutti sull'interpretazione degli itinerari che a Gesù conducono nella imitazione di Cristo
Ora dato all'identità tutto quel che all'identità va anche riconosciuto si tratta a mio giudizio di puntare piuttosto sulla radicalità
Che l'identità sacrificare e che all'identità eppure in grado talvolta di rinunciare ed opporsi
Radicalità indica un tentativo ostinato di recuperare la radice
Discendere nel fondo del silenzio
Il credente più dalla chiude la porta alle spalle quando predica
Si profuma il Capo se digiuna non fa scena non per nascondersi perché non si mette la lampada sotto il tavolo non per mimetizzarsi ma per non spendere mondana mente il suo tesoro
Vivere in questa radicalità della fede è condizione del nostro agire nel mondo del nostro comunicarci agli altri del nostro stesso appartenere alla Chiesa
Fare della propria identità cristiano un fatto ideologico di appartenenza mondana quand'anche questa si è rivolta al cielo e tradirlo quella radicalità che ci è stata trasmessa
Per cui sempre l'esilio è il cammino sono le forme del nostro abitare lattea
Bisogna far crescere questa attitudine contemplativa della nostra fede questa pretesa di praticare una contemplazione sulle strade
Una delle esperienze cristiane di più bruciante attualità
è proprio quella dei piccoli fratelli delle Piccole sorelle di Carlo de Foucauld e non a caso fra loro doveva concludersi la vicenda intellettuale e spirituale diciamo Maritain
Può sembrare strano
Che dopo una relazione che ha toccato i temi del lavoro della politica della società sia Prodi qui nell'indicare un itinerario di vita spirituale per il nostro movimento
Ad una esigenza di esperienza di contemplazione è un pari dorso che va tenuto una tensione che non va risolta
Ma la nostra la dice non sta su un arido terreno
Essa è inserita nella tradizione ecclesiale non in forma giuridica ma per talenti evocazioni
Da tempo
Ripetiamo che le api sono Chiesa che non sequestrano iscritti nel movimento mare inseriscono nelle Chiese locali
Concretamente ciò significa la ricerca di un rapporto forte con il vescovo e la parrocchia
Al di là di ogni abilità diplomatica allo scopo di partecipare fattivamente alla grande compito dell'azione pastorale in collaborazione priva di concorrenzialità
Con i movimenti e le associazioni che sentono l'importanza dell'impegno sociale
E proprio lesse l'associazione di frontiera
Non sono a oggi rischio dall'avventatezza ma pieno inserimenti in una chiesa che essa stessa nel moderno luogo di frontiera è essa stessa perché l'uomo della profezia sul mondo
Dio ha tanto amato il mondo al punto
Che vera testimonianza è vera riflessione non si danno fuori dalle congiunture cruciali del lavoro e della storia almeno per
Noi da quelli che Marie Dominique scendi uno dei padri delle crisi Alitalia lista ama definire gli avvenimenti
Là dove cioè la novità della storia dei movimenti presente a una disposizione ad accogliere e a chiarire la buona notizia per i francesi
Qui il pensiero sociale della Chiesa ci aiuta a discernere i segni dei tempi
Ciò è tradizione e lunga tradizione per noi e siccome questa disposizione non può essere improvvisata l'itinerario di ascolto della Parola di Dio ha trovato una sua continuità
Nei sussidi largamente diffusi ormai da tre anni sulla parola i piccoli autentica traduzione a lista della lectio divina
Padre Pio Parisi che dell'uomo attento lo spirito alla tenace discrezione di chiama stare nell'ombra merita certamente per questo più un premio in cielo che il nostro ringraziamento
Lui
E in molti sacerdoti che più spesso senza insegne hanno un credito come dire di coniuga Litta con le ACLI
Per averci seguiti come recita il cerimoniale del matrimonio nella buona e nella cattiva sorte
Lungo questo itinerario abbiamo incontrato questa chiesa
Questa chiesa italiana in particolare sia guidato lungo gli anni settanta e ottanta ad una ricomprensione del Concilio più attenta alla centralità dall'evangelizzazione
Della missione e dell'esperienza comunitaria
Ciò attraverso il magistero delle note pastorali Dalla Chiesa italiana e le prospettive del Paese sino a Chiesa e lavoratori del cambiamento ma anche attraverso l'esempio e le sollecitazioni della Pastorale del lavoro
A conferma che la carità politica come ricordava monsignor Fernando C arie al convegno di novembre sulle nuove tecnologie è il nome proprio e il fondamento del valore della solidarietà
Siamo chiamati pare a me
Ah radicalità in anche inquietudine a quella ferita nella carne che angustia va Paolo amiamo la
Non siamo chiamati a conciliare ciò che lacerato
Ma attenere incessantemente il senso di questa lacerazione a proporla instancabilmente alla pace nel mondo antipolitica
Le responsabilità e i toni infatti ci transitano passano attraverso noi e vanno oltre
La nostra vocazione di uomini attenti attenti a credere e a capire deve essere pronta intende per raccoglierli Santagostino direbbe temo Dio che passa
Noi siamo però portatori
Non possessori delle nostre responsabilità
Una concezione proprietaria le delizia e le distrugge
Nessuno ha il diritto
Di trattenere le responsabilità un minuto più del necessario perché questo vuole la coscienza di chi si sa non possessore ma portatore povero di una responsabilità che non gli appartiene
In un gioco non predeterminato e privo di assicurarsi
Questa del resto e la bellezza della politica
Ne scolante sa di irregolarità e imprevedibilità di umiltà e di passione
Senza passione non c'è politica
E quindi neanche servizi
Ma il problema è qui cominciano perché l'umiltà del cuore
Si scontra con la volontà di potenza dell'organizzazione
Ogni organizzazione mira per sua natura al risultato
Guai a far passare l'idea che abbiamo la linea giusta ma che il mondo ma sempre da un'altra parte che prima o poi dovrà pentirsene e più comunque peggio per lui
La nostra non è una storia dell'eternità e risultati chiedono di essere misurati
E allora è inutile pare a me girare intorno al problema c'è contraddizione o dialettica se volete
Tra l'umiltà del servizio e la volontà di potenza dell'organizzazione il suo bisogno di risultati e di successo
C'è contraddizione tra la mitezza del cuore nello Statuto di cui e lo statuto della politica di cui l'organizzazione vive
Una contraddizione che deve restare aperta perché finché era stata aperta la nostra azione morale possiamo cioè servire con umiltà e mirare con determinazione a ottenere risultati
Il cuore povero incontra la volontà di potenza della politica non scappa ma non era sta subito
Quando la contraddizione si chiude si va incontro a un duplice rischio o viene meno la passione per la lotta e allora è giunta l'ora del ritiro non può stare in cordata con altri chi ha perduto la passione per l'impegno
Oppure
Secondo caso il rischio è quello del cinismo che delle contraddizioni dei dubbi sa fare volentieri a meno
Qui la contraddizione non è solo chiusa ma addirittura eliminati in principio il cinico non è tormentato dai dubbi tanto meno è tentato di ritirarsi ma fa ugualmente disastri
Ecco perché
Umiltà e passione mi sembrano insieme necessarie per condurre un impegno sensato ecco perché la mitezza del cuore deve incessantemente confrontarsi con la volontà di potenza della politica
Imparando per esperienza che mai la densità dei valori contenuti nel cuore mite riesce tutto ad entrare nella decisione politica
Con la volontà però in un demone
Tenere in conto questa tensione è dovere irrinunciabile tenere il gusto del rischio il coraggio civile di una laicità come guadagno ripetuto e che la contraddizione resti aperto
La fase e complessa e ricca di incognite
Le nostre atti non hanno ricette e neppure tanto meno battono in ritirata sono qui ad indicare i passi
Di un impegno concreto a dire che per una politica attenta al quotidiano e dai valori vale anche oggi la pena a tutte le età di aspettare il giorno e la notte alla stazione
Continuiamo a ringraziare
Giovanni per la sua fatica
Nel pomeriggio
Si riprende e lo dice anche a Giovanni alle sedici e quarantacinque
Durata degli interventi fissata dalla comitato di presidenza dieci minuti di massima
Prima del ripresa alle sedici e quindici per chi lo vuole c'è la santa messa seguire le indicazioni all'ingresso
Buon appetito c'è bisogno
Bravo bravo io giusto
Regia per Baldo Bartolucci di Torino Enrico Morganti di Bologna o romano Ardemagni di Arezzo Mario campana di Ferrara Rossi Elio di Milano Giancarlo Ricotti di Milano Riccardi
Senza nome per la verso provvisoriamente di Como Teresa Baronchelli per la Germania Miglietta Giovanni di Asti
Molte ed Osvaldo di Roma
Quanti desiderano partecipare al dibattito sono pregati di fare pervenire alla presidenza le richieste di intervento
Che come è stato precisato stamattina dal presidente Rosati
Gli interventi devono limitarsi a minuti dieci dei corsi dieci
Importante quindi qualche quanti preparano gli interventi provino a leggere ad alta voce e fermarsi al nono minuto perché cui poi quando si viene qui dura sempre un minuto di più
Bisogna che ci diamo questa disciplina dei dieci minuti se vogliamo come è giusto far parlare molti delegati e non soltanto alcuni pochi
Ha chiesto di parlare come primo intervento Massimo Ampola delegato di Livorno CEM
Prego
Mi raccomando i dieci minuti
Come apre che accentra ego salire qui
Ho
Applauso FIAT il dibattito doveroso
Vi ringrazio della Barroso al pezzo d'antiquariato
A
Devo confessare
Dopo la relazione e presidente nazionale
Di aver faticato non poco a trovare il tono le linee del mio intervento
Di fronte
Alla lucida proposta di fronte alla complessità sostanziale di quella che diventa la spina dorsale dell'attività del movimento
Noi oggi quasi per contrapposizione conflittuale ci troviamo a lavorare nel Paese in uno scenario di svaluta azione della razionalità
Che tende la comunicazione soprattutto politica eccessivamente ambigua e settoriale
Non mi riferisco tanto a recenti episodi di razionalità sindacale la pretesa di incarnare un'istituzione di controllo anziché di partecipazione
è una pretesa frutto perverso di un cammino cominciato negli anni d'oro con il rifiuto dell'unità con l'incapacità di rischiare linguaggi e comportamenti innovativi rispetto al peso della tradizione politica
Non mi riferisco ad episodi di razionalità parlamentare quanto alla tendenza
Oggettivamente misurabile dell'attività politica
A passare dal rapporto azione conseguenze che costringe ad una morale di controllo dei fini delle azioni dei risultati ad un rapporto di riassorbimento in se stessa
Che esenta invece partiti sindacato in movimento dal controllo e dall'orientamento dei propri atti verso la comunità
Alla diffusa percezione che ogni atto e potere si aggiunge oggi la visione
Che il potere ogni potere sia in personale ma non neutrale
Che la sua conquista il suo esercizio non possano mai per la sua natura essere liberatorie
Ne consegue un quadro irrazionale
Che ha per i soggetti e le organizzazioni politiche come valore centrale la trasgressione difensiva nei confronti delle norme
E come condizione necessaria l'accesso alle istituzioni che garantiscono potere di conservazione e difesa delle identità individuali e di gruppo
Ne consegue un quadro uno scenario conflittuale schizofrenia
Come è potuto succedere che la transizione del nostro Paese
Premoderno ma con caratteristiche universali dovute alla sua storia
Incappa se in un tale capovolgimento delle sue speranze dei suoi bisogni
Come è stato possibile scivolare un passetto al giorno dalla costruzione di una democrazia effettiva per l'autonomia culturale e sociale dei suoi soggetti sovrani ad una complessità e razionale
Molte ed articolate sono le possibili chiavi di risposta
Amene sembra centrale una la nostra incapacità e qui come movimento abbiamo specifiche colpe
Proprio nel costruire gli strumenti di formazione dell'autonomia individuale e collettiva
Proprio questa mancata autonomia ancor prima delle incapacità del capitalismo avanzato ha messo in crisi la ragione centrale dello stato sociale
L'equilibrato dinamico rapporto tra bisogni i valori di cui segnatamente parlava oggi presidente nazionale nella sua relazione
In sostanza tutto l'uomo sociale al culmine
Di una parabola storica di progresso
Apparentemente positivo di parere pretorio si dimostra ampiamente fuori quadro i processi di privatizzazione la conseguente funzionalizzazione del privato al benessere collettivo in chiave economicistica
Sottolineano l'esproprio delle motivazioni che orientano l'individuo alla stessa vita sociale
Il vivere sociale anzi si trasferisce dalle motivazioni vitali i significati della vita della morte della procreazione dei rapporti affettivi a motivazioni logiche alla funzionalità della struttura prevalente più estesa
Quella economico
In questo quadro le azioni che caratterizzano rapporto tra individuo e società si privatizza no sono respinte lunare individualistica e comunque prevalentemente subordinata la produttività economica
Coloro che non rientrano direttamente o indirettamente quali consumatori eterodiretti in tale modello etico produttivo sono respinti ai margini
Ebbene
Si pensi in questo che in questa chiave alla forbice tra buone intenzioni tra architettura giuridica e vuoto di partecipazione
Si pensi agli effetti perversi di questa forbice nell'attività sociale della famiglia
Rammentiamo tutti la nostra capacità teoretica nel produrre l'architettura del nuovo diritto di famiglia e tutti conosciamo gli effetti perversi che produce si pensi agli effetti perversi nei confronti dell'istruzione
Le assemblee e le elezioni e la partecipazione reale dei decreti delegati sappiamo tutti quanti eh inesistenti
Nei confronti della salute della comunicazione e non basta
Tra le attuali in maniera di inversione dei significati troviamo il Sessantotto patetico il dibattito sul terrorismo
Come se non fossero ancora doloranti sulla pelle le ferite della nostra incapacità di condividere di equilibrare l'esplosione di creatività e di speranza di allora
Come se il terrorismo
Uno dei frutti perversi ma logici di quell'incapacità non derivasse da una spinta la politica che non è riuscita
Da moralistica a diventare morale
Come se non avesse preteso di modificare radicalmente la nostra società costruendo il nuovo con pezzi vecchi pretendendo di sostituire il tradizionale schema degli atti di potere
Lo schema causa effetto ragione economica del nostro mondo positivista
Con un altro schema della stessa natura purché capovolto la ricorrente violenza dei pochi che sanno e dunque sono abilitati a guidare in molti il popolo che dovrebbe sapere
Perché giocare con le parole perché parlare di perdono anziché di logica compartecipazione il cui prodotto fisiologico era ed è la lacerazione del tessuto sociale
Il credente che rende testimonianza agli altri e per gli altri ha visto prevalere la sua logica quanto più la violenza né allargava la testimonianza
Incidentalmente e proprio questa resistenza che ha sconfitto politicamente il terrorismo mai riuscito a diventare in questo modo fatto di popolo
Che c'entra questo modo di sentire personale questa coscienza popolare con atti giuridici razionali ad uno schema istituzionale irrazionale
Ormai veramente consolidata l'abitudine di utilizzare strumentalmente una parte per il tutto di assumere il proprio micro problema quasi fosse staccato è prevalente rispetto alla complessità generale
Io umilmente credo che la grande riforma stia sostanzialmente in questo nel modificare il meccanismo culturale che produce questi processi nel riprovare a costruire strumenti produttori di autonomia e coscienza nei soggetti sociali
Non fornire paradossali autonomia preconfezionati ma stimolare l'autonoma capacità di coscienza da esercitarsi secondo età ambiente condizione soggettiva
Nei termini di razionalità politica correnti
Può sembrare un'operazione a rischio dieci Minotti chiedo scusa Fini
è un po'troppo lungo finiti chi mi conosce sa che io sono rigido per questo d'altronde una delle poche riforme costituzionali che sono approvate da tutti ecologico un regolamento in Parlamento idee allora facciamo stare in forma istituzionale
Spero e ne sono preoccupato ma in fondo ne ho timore speranza
Che potremmo essere capace di accettare fino in fondo il significato di ciò che ci spinge abbiamo bisogno di autonomia e coscienza delle nostre scelte di vita
Abbiamo bisogno di responsabilità e di libertà nei nostri comportamenti privati costituzionale abbiamo bisogno di liberarci dal capestro di una identità tagliuzzata e misurata dal possedere grazie
Chiedo scusa ho voluto provare col primo ho voluto provare col primo Luigi do la parola all'onorevole Mario Zagari presidente del Movimento europeo
Va bene
Sì sì sì
Grazie
Grazie presidente
Ti assicuro che io rimarrò nell'ambito i dieci minuti approvo almeno questa istituzione
E poi devo dire che come
Parlamentare europeo Alena ho acquisito l'abitudine di parlare due minuti tre minuti oppure neanche quelli
Naturalmente io avevo preparato un discorso di quelli
Che si chiamano discorsi celebrativi che si fanno prima dell'inizio del congresso
Ho avuto la fortuna di ascoltare l'intervento del presidente Brusatti e poi il discorso dell'amico Bianchi
Bono riferirmi a questi
Ma prima di mesto
Non posso non parlare con commozione
A mia volta
Di un amico che non è più qui
E che voi
Avete avuto tra di voi come uno certamente dei migliori
Voglio parlare un momento
Dell'amico lotti
Va be'il Collotti e polmone impegno
E terzo per noi
Per venticinque anni è stato il segretario generale se il Movimento europeo un quarto di secolo
E lo è stato da par suo
Legando un attività
Direi forsennata in qualche momento
Con questo senso schivo proprio di chi ripudia l'immagine
Niki fin d'allora si era rifiutato di entrare in questa cosiddetta società
Delle immagini
Ebbene noi lo abbiamo nel cuore volo avete nel cuore un piccolo tra di noi che si è perpetuato nel tempo
Perché insieme esprimeva i due elementi che sono propri
Nella nostra unità
La continuità dell'impegno europeo e da parte le ACLI
E poi
L'impegno del movimento europeo
Sul terreno del lavoro questi due elementi sono qui io vorrei avere il tempo di parlarne con voi
Almeno in breve mi ripeterò
A poco
A ricordare come nel marzo
Lo abbiamo tenuto un convegno movimento europeo dedicato
All'atto unico e allo spazio sociale
Noi lo presenteremo presto
Ed è dedicato naturalmente a lotti e non poteva essere diversamente perché era stato da Luís ideato Rita Lori preparato
Daloui condotto a compimento
Tre grandi organizzazioni dei lavoratori erano presenti a questo convegno hanno dato sì e altri no contributo straordinario
Ma poi è subentrato inavvertitamente del congresso
Vorrei riferirmi
Molto brevemente soltanto due interventi a due punti di PIL questi due discorsi avuto occasione di sentire che vi hanno trovato in una sintonia straordinari
Perché
Perché pochi giorni fa proprio qui a Milano
Un gruppo rispettabili diviene amnesie tv uomini protagonisti della vita economica italiana
Ha tenuto un convegno sotto lo strano titolo
Conviene l'Europa
All'Italia e la naturalmente è sottinteso
Perché non potevamo preoccuparsi degli altri
Mi è sembrato incredibile che dopo questa azione straordinaria che è stata svolta a tutti i livelli e chi ha voluto fare dell'Italia il Paese tira più di ogni altro voleva l'unità politica europea
Si potesse nel momento in cui l'Italia appariva con un nuovo colosso industriale del mondo
La quarta o la quinta potenza industriale del mondo così il gruppo scoprire che si poteva porre il problema della convenienza di restare in Europa avevo insomma io avrei voluto essere presente se volesse a questo convegno senza per poter dire come in definitiva
Per tutto quello che si sente dire rilevanti in questo momento in cui l'atto udito impegna gli imprenditori di ogni tipo
A confrontarsi presto
Nel mare ormai mosso di un'Europa che secondo alcuni di loro va fatalmente formandosi voluto essere presente per dire come questa Europa non si farà mai
Se non vi sarà una forza politica tale da poterla creare perché soltanto la politica può creare l'Europa la nuova politica che voi aspettate che noi aspettiamo che tutti coloro che credono veramente per l'uomo e per la sua capacità
Aspetto
E beh di due punti
E mi sono apparsi straordinariamente importanti come riconoscimento
Solo quella osservazione che Rosati affatto
Quando ha detto non diamo la democrazia come scontata chi vi parla da tanti anni sta ripetendo la stessa cosa
Perché lo Stato nazionale non è più in condizione di risolvere le sue contraddizioni interne e non è più in condizione di resistere
Alle sfide esterne
Ed essendo così le cose ci si domanda se questa democrazia è stata conquistata Innaro mi che il prodotto della Resistenza il prodotto di tanti sacrifici e di tante sofferenze questa democrazia
Può ancora essere bilanciata
Minacciata
Perché noi come gli altri paesi europei siamo oggi oggetto di sfide carrabile importanti incerto ci sfidano quelli che hanno già realizzato
Le misure storiche necessarie le dimensioni che una storia richiede gli Stati Uniti d'America l'Unione Sovietica se volete domani la Cina
All'Europa divisa in tanti piccoli Stati fa la figura dell'Italia quando gli altri e realizzava non le unità nazionali
Ebbene io vi prego di continuare a pensare a quello che c'è in questa frase detta dall'amico Rosario
Io sono profondamente convinto che spesso lo scritto
Chi vi sono tre elementi che sono strettamente concatenati e questi tre elementi sono
La sicurezza
L'occupazione
Che si leggono strettamente tra di loro e la democrazia
Sì la sicurezza
Non sarà sentita come qualche cosa di reale
Indubbiamente la fuga dalle responsabilità democratiche si determinerà e vi sono segnali d'Europa che ce lo fanno dire
Si è assistito a delle manifestazioni di massa corale come quelle di le Pen in Francia assente
Che sotto la spinta
Della pretesa di difenderci
Dai cosiddetti magrebini o greci
O altro si sta creando in Europa una sorta di agglomerato oscuro tutto da interpretare ma estremamente minaccioso certo le penne poco manchi killer era molto poco
Chi rilegge la storia della Repubblica di Weimar sa pertanto Linda beur come Fontana per consideravano Hitler un piccolo caporale boemo che sarebbe stato spazzato via immediatamente poi e poi abbiamo visto che cosa è avvenuto
Il problema dell'occupazione nata perché se i lavoratori non sono sicuro di sé laboratori non vedono un orizzonte chiaro ovviamente la loro capacità di lotta
Il loro problema d'identità si imporrà fatalmente
Ed è questo un punto che deve essere sottolineato da tutti noi e vi è un altro punto l'osservazione che ha fatto
L'amico Bianchi
Sulla fine dell'epoca keynesiana
Quando voluto dare il senso di un tornante della storia
Certe ottenne il sì
è stato l'uomo che ci ha garantito con la bomba atomica garantito una sorta di pace
Così
Bretton Woods
Dopo l'esperienza del ventinove uomini come tenne se altri avevano capito che bisognava porre degli argini alla situazione bene
Noi siamo dinanzi a una situazione in cui i valori in cui credevamo non esistono più
La mitologia dello sviluppo continuo quest'idea che il consumismo per se stessa avrebbe provocato nuova ricchezza di idea che l'occupazione sarebbe risultata fatalmente dallo sviluppo tecnologico l'idea che le nuove tecnologie l'informatica e la telematica
Assicuravano i lavoratori la maggiore di barattare una maggiore responsabilità tutto questo ormai dietro le nostre spalle ci muoviamo forse in un mondo sconosciuto dobbiamo conoscere ad operare in questa direzione ma se vogliamo aprire possibilità di operare se vogliamo avere ancora forza decisionale del mondo se vogliamo che il ruolo dell'Europa il patrimonio democratico Pia Possa far prevalere del mondo allora una sola soluzione abbiamo con quest'area l'unità politica dell'Europa fare che attraversa vie nuove e se necessario si arrivi a dare all'Europa quella dimensione che è necessaria perché il mondo posso utilizzare le nostre tremende esperienza del passato e il nostro grande patrimonio di democrazia
Nel senso
Comunico della commissione verifica poteri invitata a riunirsi subito nell'apposito locale che sulla Scala a destra
Per me che guardo in fondo ci sarà un cartello piuttosto evidente
La commissione verifica poteri ripeto ancora è composta da Rimoldi
L'attore più Maurizio abbiamo ma nasconde Ernesto Placidi Pasquale leccese Vincenzo Poppi Raffaele Di Stefano Enrico Accardi e Damiano Bettoni
Una parola belle Pier Luigi di la Spezia
Presente tra di noi vi porgo un cordiale saluto il senatore Gian Franco Aliberti in nome per per conto della presidenza del gruppo democristiano al Senato
Raccomando gli esami dottrinario
Assessore
Pazienza un po'di emozione
A Liverpool tempio
Va detto in un atto già
A quelle riportate capire bene perché
Se noi saremmo allo
Marco
Sarà pure il partito della modernità ma
E anche il partito del nero pagane
No io
Voglio portare un volevo dare contributo
Credo che il tema politico
Ove perché
Credo che chi ha importante
Visto che la nobiltà secondo me vederla
Relazione di Giovanni Bianchi
E tanta quella di avere tentato
Tutta la relazione
Attorno a un Progetti di nuova radicalità critica
Allora credo che in quel tempio
Certo attinenti all'interno e delle Alpi netti vecchia Keita di una di una maggiore geologia
Che nel mio certamente un tappeto re allergico alla puntualità della vita quotidiana va beh perché la teologia quella proprio no quella tattica iniziale del pari della chiesa periti dalla tradizione cristiana
è proprio quella Jack c'era un po'indietro e globale del gatto allatta giovani per l'uomo in cui la terra
Ma proprio per questo a che età parlare nel maggio del villaggio
Dove
Che chiatte del mercato e laddove già della batteria nel tridente della chirurgia allora questa tipologia per ideale fitta parlare al trenta per villaggio compiuta dall'Africa
Allora la mostrava di carità
Deve partire da una forte di pensiero
Proprio perché come diceva un grande pioggia Panero Margherita terne timbro pensare però varcare le frontiere allora oggi nell'atto di pietà dell'immagine
Dell'ANEV oggi dall'identità
Dove ti rifiuta il pensare il pentita oggi il compito delle ACLI
Per iniziare e dare un po'il tiro organicamente ha costruito
Senta per cui da quelle categorie come certi dottrinari tropicali col duetti dottrinari Tricarico intercapedini
Di dedurre in maniera colpi meccanicistica l'ad etichette Khaled da chi è già alla realtà
Faccio ridere quindi una certa iniziativa di Comunione e Liberazione chiede ad altri organismi come la mettiamo il ahimè e cioè il parere la citazione per la dottrina totale della chiusura con gli tanto perché come si sente avere un che il che è logico e consente a dare un vecchio chiaro incarnazioni tutta questa rete di adottare Dell'Atti
Per loro è stupito meccanismo applicativo queste non gradevoli accettare della chimica questa qua è il giorno il giro progetti vuole documentali tali fitta fitta
E quei tagli ad oggi l'identità
Allora e giusto a pensare all'astrologia ma proprio perché i teologi aveva tre pentiti ora verbali legata la priorità
E allora cioè quel terminato forti
Noi dobbiamo cercare di approfondito e qual è la radicalità cristiana cala di carità cristiana ovunque il che è quello della laicità
La laicità che ci deriva dalla matita prevede battesimale vuol dire che il mondo realtà mondana autonoma popolana parziale Ford prigionia storica relativa
Ecco
Una delle coglie gravitiamo marcato rapporti una delle tentazioni per non dir nella vigilia della FIT sanità Moni Ovadia e tanta quella di opere compatte computer il parà Italo Congedo dai con la terra ecco il mondo Quetta fa diciamo così nera il giglio
Non ha attaccato al potere Giglio perché nella descritta nell'intimo della preghiera indica che ancora oggi egemonico purtroppo
Sì a Quetta latente regia che fatti tecniche hanno un piano può Poletti Marchetti hanno negato Tiziana tutto il mondo vecchie
Non li ha mai chiare e cappe logici
Allora ed è questa la laicità allora vuol dire che c'è l'autore del dirottatore significa liberare il mondo da ogni pretesa di pari dignità e già autore implicazione il mondo enorme Giglio vettura grandezza mondana e di fiducia è agibile è qui da qualche identificazione tra di loro e il mondo dire altro dal mondo
E quattrini copre l'annata creativa Litta in altra querelle alti vuol dire riscoprire il mattone tecnica più che chi fatica che stiamo ignori perché era
Cioè deve poi nel giro trattore quindi del giusto l'altro per eccellente
Vuol dire tutelare il Colitti Dell'Atte paratie tappe pare nostri il coliti della solidarietà che tra quelli dell'umana condizioni
Allora l'entità non ragioni di di di divisioni tra Taraki e popoli eccetera Martelli unica natura umana
E vittime
Cedere del viaggiatore vuol dire scrive mi chiamo
Avere il tempio della relativo proprio perché noi cavalca teologi di tutto e ti compila nella meglio e tibetana prefigurati su questa terra però in questa dialettica si ammala contento della laicità
Allora
Se questa è la nostra radicalità perché altrimenti fatta Mutolo della parola il Consiglio State attenti e
Allora vuol dire che la radicalità implica colto e sottile di laicità ghetto partito mondanità tutto il partito solidarietà effetto partite tenta di tabacco di del relativo
E proprio per quel tappeto Squat gente delle relativo che da attenta al mazzo operare
Certe terapie il fiore un po'compulsivo
Nessuna di noi ha la chioma teologica per fortuna emettere i ruoli alle letture giovanili di tabacco di da proporre allora all'urgente una sintesi si potrebbe dire che la laicità e alleggerire la terra d'altri titoli vedi dolní poniamo allora questo operare umano ascolto attento parte del Regno
Allora
Tappa di finendo
Voglio dire che
In questo in quel ex forte di pensare in quel pezzo park fra di
Di recuperare anche
Una certa Inter tech parte etimologico perché la filologia
Non patrimonio Ettore dei chierici al patrimonio di tutto il popolo di Dio ecco gli altri devono elaborare quota chiedo già per gli anni convertire è un pittore Umbria di viale Ugo quattro partite radicali
Perché vedete i timori del Triggiani nella nelle ronde tarocco di dei prezzi piani erano il perché il Leone e la colomba ma mai il camaleonte
Il camaleonte
Vuol dire nascondimento vuol dire otto etilismo vuol dire adeguamento al mondo anche che magari tre e scarica di una forte identità
Allora se non vogliamo mettere dei Camaleonti idonea a ricoprire quel tetto ente della radicale allora ben venga
L'educazione alla politica Brun vengano diciamo Tito politiche forti che fanno etiche
Chi ti può darmi alla politica ma soprattutto occorre avere appare un libro che lavoro di brevità che ne biblica vuote lavoro di filologia cioè un Pitti elementare manette taglio perché la politica abbia la tua dignità
E infine vorrei concludere questo mio intervento un po'confuso perdonerete
Con un pensiero
In questione era rivolta agli affitti
Questa congrega dibattere il contratto della rigenerazione
Attacca matite laccate di reggente degli altri
Sia legittimo la giusta quindi in maniera meccanica tutte tecnica Macchi apra alle nuove alle nuove leve e alle nuove energie fedele proprio niente e giustamente dal proprio ente Patti Carlo ma stava istituire
Sì ti ricorda quel terribile vizio quel tempio del termine giacché don Primo Mazzolari metteva alcun apporto tale tutti del politico
E facciamo leggiamo porto soprattutto al tempio della comunità il partito che la grande lezione città mattina abbiamo ascoltato di Giovanni Bianchi chi ascolta
Umiltà critica fare poco e così via
La classe dirigente acquisita deve mettere di con quest'ottica numero ma poco etico numero del lavoro quotidiane nell'atto di carità ma poco etica decida neanche tutti uguale durata anche tutti articoli per non perdere per non avere il rischio di giocarci contento perché te una volta lo perdiamo pazienta vanno netta ma tattica o netti correnti ecco avere questo diritto a ritoccare il contento il secondo me
Un volto e compiuta del nuovi dirigenti affitti grazie
No
Ringrazio Mele non solo per quanto ha detto ma soprattutto perché è rimasto al di qua dei dieci minuti qualcuno buon esempio l'ora limitiamo Mele vediamo se Nordio capace di imitarlo Nordio Mario delegato di Venezia abbiamo la gara
Ti ho messo pone il guaio insomma
Cercherò di evitarlo
Se mi è possibile
Grazie a Dio
E un po'grazie anche al lavoro di tutti
Il nostro impegno per la pace solido è vivo ed è diffuso
Lo abbiamo costruito così nella vita quotidiana nelle iniziative di cooperazione allo sviluppo per il disarmo contro il commercio selvaggio delle armi
Nei nostri moltissimi e fecondi rapporti internazionali
La nostra esperienza di solidarietà umana e politica
Nasce dall'affermazione dei valori
E dei diritti dell'uomo dei popoli
E nasce anche da un riscontro drammatico per loro imitazioni
Credo che la nostra in fin dei conti si un'esperienza preziosa
Della quale non possiamo lasciare nulla non le competenze
Non le capacità operative
Non lo stare con la socia di mimosa con l'associazionismo cattolico e nei movimenti popolari
Non la volontà di manifestare in pubblico e di proporre ciò che ci rende credibili in fin dei conti anche negli stessi e questa basta incarnazione di esperienza
Questo volontariato questi saperi che sono già nel momento in cui agiscono soprattutto nel momento in cui si concepiscono come formazione sono già solidarietà
Un quarantennio fare avevamo cominciato nello stesso modo
La condizione di emigrante le braccia italiane all'estero Estate nostro il primo banco di prova della solidarietà internazionale
Oggi le ACLI dell'emigrazione non sono più solo che a star baita lavoratore ospite solo una specifica intellettualità sociale che svolge un ruolo primario di civilizzazione di rapporto di convivenza io credo davvero che sia il soggetto a Christa concreto e diffuso del nostro attraversare le frontiere
Credo davvero che si è messo a punto essenziale di partenza per attraversare le frontiere
Siamo alla riscoprendo anche in questo campo qualcosa di simile a quello che la Bari indicava come senza del lavoro
E se un'estensione del nostro corpo
Modifica le cose e lascia i suoi segni sulla i segni che troviamo la nostra anima sono tutto sommato due
Molta passione
E una ricerca intelligente di politica reale e concrete
In fin dei conti se Dio ha dato un nome alle cose
Beh ha lasciato gli uomini la libertà di dare il cognome e di ordinare la società i cognomi sono discussione d'ordine della società in questo senso
Dunque anche quello internazionale
E la responsabilità che è nostra con una sola postilla
Ebbene grana rapide i cognomi non contraddica quella dei nomi da dire addio
Credo che questa doppia responsabilità si esprimibile i ciò che chiamiamo un orizzonte dei Mondiali tale
Questo orizzonte Rimondi a Rita non è una fuga del re dalle ricche angosce del momento non è il revival di un terzomondismo penitente o di piani Marshall abbigliate la moto del due mila se Formigoni non pensa così non deve offendersi
La mondanità come orizzonte la nostra politica ed è nostra politica internazionale è il prodotto di una quotidianità coerente tuttora
E maturata dall'accoglimento sperimentato dei valori di valori della differenza l'accoglimento sperimentato negli ultimi in una pratica in una pratica dalla politica con le tecniche della politica ci accorgiamo forse di avere strumenti poco adatti al riconoscimento dei linguaggi culturali delle sofferenze civili e di vite
Magari ci mancano persino ci manca persino la conoscenza delle lingue conoscenza i meccanismi economici ma il segnale ci indica una pista di maggior impegno non impedisce lavoro e riceve
Mi sembra valga per l'amor di Alita per la nostra modernità quello che la piattaforma dice per la cultura della solidarietà
Che è una ricerca di valori forti da che prende sul serio la vignetta
E se la piattaforma fa parte della persona uniti ma istanza comunitaria gli altri non sono un'aggiunta al mio bisogno ma un aspetto dalla mia identità
Vuole andare un po'su questa pista per delineare qualche sbocco concreto
Una mondanità forte mi pare allo stesso tempo ricerca creativa di espressione è un linguaggio che conosciamo e ricerca pratica e altrettanto creativa di un ordine di giustizia
Siamo di fronte ad un orizzonte planetario di valore quanto la necessità drammatica ma inevitabile disegnare traccia di politici percorribili specifici efficaci
Insomma questo internazionalismo per la speranza civile non è un optional ma un aspetto costitutivo del nostro stare in politica
In esso c'è tanta dolcezza e quella della condivisione
C'è la dolcezza e la capacità espressiva del popolo e contemporaneamente un urgente bisogno di tessere produrre concretamente fatti e fatti politici quando saremo privati di questa tensione fra le due cose io credo che potremo dire tranquillamente di Addio alle armi e sul serio
Se faremo invece quello che dobbiamo fare daremo il nostro contributo specifico all'associazionismo sociale specialmente quello cattolico le città italiane
Del resto in questo lavoro non siamo soli ne siamo nuovi
Abbiamo anche dei maestri
Sto pensando al termine sua Raggio se il termine libertà
Liberazione ingannati che indica questo duplice percorso da un lato e la volontà di liberarsi il problema politico delle liberarsi dall'altro in collegamento col popolo con la voce del Papa con la voce di Dio
Ecco
Io credo che il campo maturo Dioniso solidarietà e condivisione anche di quell'internazionale resti sempre il moderno
Il dubbio di stare in questa modernità e anche il problema di guidarlo
Anzi non credo si stia nel moderno
E nemmeno si possa criticare moderno senza affrontare la durezza e gli spazi che disegnano il mondo quando sconfigge chiede vuole e rende più forte che forte ed è giocoforza entrare in questo confronto
Capire che si tratta di uno scontro se capita che c'è uno scontro fra gli interessi reale che sono capaci di includere gli altri la ricerca scientifica reale quella vera quella praticabile che capaci di includere gli altri
E contrapposto gli interessi come dono escluderli
Che bruciano risorse potenzialità intelligenza
Io credo che il moderno e noi mandiamo con i saperi di cui siamo portatori del vero
Si debba prendersi la responsabilità solidale del mondo
E che la società debba fare la sua parte
Perché di queste doti e fatta segno e questi talenti deve mettere a frutto
La solidarietà della speranza civile
Non è dunque una domanda tricolore
Ma è un non è un lusso ricercato
Non vi sono dei popoli e per noi praticare una simile ipotesi significa dotarsi di strumenti per realizzare solidarietà e presenze civili anche molto lontani
Questa è la strada impegnativa della nostra vocazione alla mondanità
Che deve essere capace di stare in politica
E che ha avuto precursori nostri padri fondatori sto pensando munie sul problema dell'Europa ad esempio sto pensando Sturzo riscrivere pari a Sturzo che scrive le pagine più belle sulla pace quando Ballard regolazione del diritto di guerre
Dobbiamo allontanare i conflitti complici si sono dobbiamo pensami a fondo le cause
E da questo punto di vista io credo che in definitiva
Si tratti
Di una partita che ci domanda competenze organizzativa e politica
Della dimensione internazionale o inflazionare che dir si voglia diventano sempre più urgenti
Cose che sono alla portata dal nostro mestiere
Cioè diventano sempre più urgenti delle competenze di comunicazione interna sociale fra i popoli
Credo fermamente che dobbiamo tentare una via Intersos sale per fare politica internazionale
Se ci sono popoli fuori mercato fuori politica e fuori democrazia vano tentare strade concrete per farli rientrare imperfetti mercato
Dura e consistente di ciò che ora è politica democrazia e mercato e aprire a questi delle linee gli accessi o significative e sempre più impegnative
Se penso l'esperienza che abbiamo finora realizzato anche felicemente e insieme ai valori alle metodologie delle tradizioni comunitarie democratica del tutto moderna e niente affatto premoderno pre-industriale trovo un nuovo senso anche nel futuro del nostro lavoro
Mi sembra in sintesi e vado a chiudere stando all'interno dei dieci minuti mi sembra in sintesi che abbiamo alcuna vocazione comunitaria da perseguire nei confini del nostro continente fuori da essa
E se hanno un evidente spessore culturale politico l'elenco sono tre io credo che il nostro mestiere Silvia
Mettere in comunicazione le comunità nel nord e nel sud del mondo
Secondo
Mettere in comunicazione le comunità del Nord con le comunità del Sud
Primo Carlo secondo Carlo agire concretamente nella solidarietà per facilitare e attivare aggregazioni sociali nelle comunità
Io credo che questa sia una linea strategica vi corrisponde alle nostre potenzialità ultimo stare molto in politica per contribuire ad affermare in senso generale tutti i processi che vanno in questa direzione
Lo faremo concretamente sapremo attivare le energie che abbiamo tutte e a e trovarne di nuove con una univocità di direzione e una pluralità di strumenti
Questa prospettiva sarà nostra portata e a quella della Società italiana se si saprà capire far capire che anche questo lavoro e un modo alto di fare politica internazionale
Forse abbiamo già scoperto facendo per strada
Cos'è davvero la cultura pratica della pace
Una costruzione dissenso nei valori
Un'indicazione forte di significati politici un pensare un agire modeste
Profondo e rapido dentro la realtà
Così come già facciamo potremo continuare a tenere caldo il cuore sveglia la mente efficaci rapidi e completare opere grazie
Grazie rischia
Do la parola a Maria Dutto
La presidente del il gruppo
Promozione donna di Mila no
Lo
Non c'è accetto chiedo scusa
Incastrare lunga
In salita poi
Io non appartengo al movimento delle ACLI anche se ho molti amici e amiche all'interno di esso
E se devo alle ACLI lo dico con molta sabbatico cosicché tra amici cedevole acre che pur non avendo mai posseduto tanto nella mia vita
Da vent'anni a questa parte ho un piccolo appartamento quindi c'è anche un motivo del tutto affettivo
Per cui sono venuta
Il titolo del mio intervento però non è soltanto per l'amicizia
Che opererà alcune persone anzi per molte che sono qui
Il titolo per cui faccio questo intervento e che legato a vent'anni di lavoro sulla questione femminile
Un lavoro che ho svolto nella mia città
Con un gruppo di donne che abbiamo chiamato promozione donna
Sorto questo gruppo negli anni settanta e tuttora vivacissimo qui a Milano
E sorto tra tante donne credenti sollecitate negli anni settanta e provocate dalle tesi e dalle prassi del neo femminismo
Un lavoro ancora il titolo per cui sono qui incrementato negli anni ottanta attraverso il gruppo della rivista Progetto donna
Che ha al suo attivo cinque grossi convegni di studio di riflessione che ci sono costati molto perché
Non è facile lavorare in questo campo
I convegni hanno trattato della seconda fase del femminismo della società complessa della felicità come domanda politica del nuovo e del sommerso nella politica delle donne e della storia incompiuta
Questi i titoli per cui sono venuta
I motivi del mio intervento
In un primo motivo è la necessità di stabilire dei rapporti uno scambio della riflessione con altri gruppi di donne un secondo motivo è l'attenzione in questo caso molto specifico alla elaborazione dei che hanno presentato le donne delle ACLI io spero che gli uomini presenti
Se non altro per ringraziamento le donne che sono rimaste a curare la casa i bambini malati vecchi e quant'altro si attribuisce alle donne avranno la bontà di leggere questo splendido Moving documento che lei attiviste hanno speso
E per il quale sono venuta perché l'ho letto con estremo interesse
Un altro motivo per cui de di questo mio intervento è la volontà di trovare delle strategie comuni
Ma quanto chiasso che fate però qua non si riesce mi a sentirci né a parlare
Allora un altro motivo per cui sono venute la volontà di trovare delle strategie comuni che a partire dal vissuto delle donne toccano incidono sull'intera società
E venire incontro alla richiesta espressa dal documento che leggerete delle attiviste
Dove si legge una volontà di mettersi in consonanza lo scrivono loro con altre donne credenti trovando luoghi comuni di confronto
Detto questo quali sono gli obiettivi del mio intervento
Ne ho due uno mettere a fuoco il ripensamento che ci sta alle spalle
Alle spalle abbiamo la prima e la seconda fase del neo femminismo con i suoi saldi negativi e positivi
Sono fasi queste che non possono essere annullate
E che non possono dirsi passate senza aver inciso nella vicenda dei singoli della società e soprattutto non si può dire DS di non aver inciso nel rapporto uomo-donna
Nel suo estendersi nel suo coniugarsi sia all'interno della vita di coppia della vita di famiglia del lavoro della politica della cultura
Abbiamo alle spalle cosa questa che non significa affatto un capitolo chiuso non non dico abbiamo le spalle per dire ce l'ho adesso ce lo dimentichiamo
Così come non dimentichiamo tutte le fasi del femminismo abbiamo le spalle il decennio indetto dall'ONU sulla parità uomo-donna
Il decennio iniziato nel mille novecentosettantacinque a Città del Messico e concluso a Nairobi nell'ottantacinque ha presentato ai centocinquantanove Paesi presenti tra cui l'Italia
Una proposta che è stata poi ratificata dall'ONU
E che va sotto il nome di strategie per il futuro
Questa proposta si scrive nel progetto generale che ha per messaggi uguaglianza sviluppo e pace
Le strategie per il futuro pensate dalle donne a Nairobi e proposte all'ONU e proposte i centocinquantanove Paesi non solo delle proposti in è così
Che siccome sono fatte dalle donne si possono anche prendere sottogamba sono delle proposte che vanno sotto questo titolo uguaglianza sviluppo e pace
I problemi delle donne all'interno delle strategie del futuro sono strettamente legati a quelli della società
Io vi dico solo i capitoli di queste strategie perché li ho ritrovati sia nel documento delle donne sia nella bellissima relazione di Giovanni Bianchi
I capitoli sono questi l'uguaglianza di uomini e di donne da realizzarsi misure costituzionali giuridiche ma soprattutto di una nuova cultura della parità
Le strategie per lo sviluppo per le quali le donne a Nairobi hanno chiesto che venisse destinato una parte o anche tutto di quanto attualmente si riserva agli armamenti venisse destinato lo sviluppo
Un altro capitolo di queste strategie da sulle quali lavoreremo per il futuro
E quello della pace sia nella considerazione delle situazioni di maggiori tensioni con riferimento alla gravità delle condizioni in cui versano le donne e i bambini
Vittime innocenti di guerre della Partei di tante forme di discriminazioni
Un altro capitolo sono riguarda le individuazioni di arredi di particolare interesse aree definite sia in ordine a delle aree geografiche che sono di particolare sofferenza voi avete parlato l'oratore che ma preceduto parlava di questa educazione la mondiali Italia
Io a Nairobi si sono viste le are
Gioverà affiche di particolare sofferenza ma anche a RAI contingenti in cui si trovano in particolare le donne intendendo quelle di tutto il mondo
A Nairobi ancora si è parlato di cooperazione internazionale regionale
Per raggiungere questi obiettivi questi saldi
Negativi e positivi che il neo femminismo ci lascia che ne hanno toccato tutti perché era il rapporto uomo e donna che Anton Prato e per raggiungere questi obiettivi che Nairobi vicinanze ci lancia in avanti
Che cosa si impone io dico due cose che ritrovo nel documento delle amiche e alle quali il richiamo fortemente questa Assemblea anche perché il documento le contiene in maniera molto pregnante
Su quanto abbiamo elaborato in questi anni e che è stato impostato analiticamente e con riferimento preciso la situazione italiana
Nel documento dell'idea clisteri è colgo da essa da esso perché mi sono anch'io tanto impegnata insieme alle amiche con cui lavoro queste due indicazioni che ritengo due passaggi chiavi quali sono
Il primo passaggio chiave io loro avviso in questo nella necessità
Nella necessità di procedere ad una trascrizione culturale e politica delle esperienze e delle elaborazioni delle donne
Qui sono in piena sintonia con il documento per lista e lo sono perché ho ravvisato in quel documento quella volontà di procedere a quel difficile ma indispensabile cambiamento di cultura che le donne vogliono non come alternativa la cultura maschile
Ma come compiutezza della cultura maschile
Un primo grande richiamo che io vedo indispensabile che ho ritrovato in quel documento è questo procedere a questa trascrizione culturale e politica del nostro vissuto e a questo cambiamento di cultura la cultura delle donne per la passione con cui hanno vissuto questi anni rappresenta un filtro lungo e severo sul vissuto proprio a partire dalla loro esclusione dalla loro marginalità
E dunque giusto quanto le donne delle ACLI hanno sottolineato cito il documento le donne esse dicono propongono una rappresentanza disse come obiettivo di una maggiore espressività della democrazia
Le donne interpretano la loro differenza come risorsa di tutta la società e si fanno portatrici di valori nuovi di nuovi metodi di costruire solide
Gli età Esperanza civile
Il secondo passaggio il primo è quello di una cultura nuova di una cultura diversa e il secondo e questo per me per la realizzazione di una nuova cultura e degli obiettivi che come donne ci siamo date
Concordo ancora con quanto le attiviste hanno scritto nel documento quando parlano di una cittadinanza sociale delle donne e tracciano linee per una presenza attive delle donne nella politica che si vuole però diversa
Per questo occorre un profondo cambiamento di strutture partecipative qui dobbiamo venir fuori dall'equivoco
è inutile dire partecipiamo partecipiamo o alle donne partecipate
Occorre cambiare le strutture partecipative così come sono a tutti i livelli ecclesiali politici sociali associative non sono praticabili
Né per la loro costruzione intrinseca né per orari né per luoghi e tempi né per linguaggi dalla massa delle donne
Se come dite voi amiche delle ACLI occorre tradurre il poter essere privato delle donne in un poter essere sociale politico questo cambiamento va fatto in fretta e con forza
Occorre che le strutture partecipative siano misura di o Di Donna e perché no anche a misura d'uomo
Questo per non ridurre gli uomini a robot e perché come si legge nel documento l'uomo e l'ambiente finiscono col ridursi a strumenti dell'affermazione dei poteri e delle tecniche
è un obiettivo su cui occorre impegnarsi oltre alle richiesti di quote per la rappresentanza femminile non sono molto d'accordo sulla richiesta di quote per la rappresentanza femminile se non si cambiano le strutture
Se anche le attività qui avessero avuto il cinquanta per cento
Di rappresentanza delle donne e il cinquanta per cento degli uomini in un convegno così congegnato come sono tutte le strutture le donne non sarebbero potute venire ugualmente il tipo di strutture tale che il chiedere le quote ci fa pensare che quando poi c'è l'ed estero
Noi non le potremmo subire quindi è il fondo un imbrogliata c'è ancora nuovamente se non si cambiano le strutture
Mi piace ancora leggere nel documento ogni politica sociale ogni struttura di servizio non possono nascere soltanto dall'alto uomo vanno pensati insieme ai soggetti
E alle comunità a cui si rivolgono per finire
Finisco e vi dico alcune cose perché i due motivi erano la cultura nuove il cambiamento delle strutture per finire io mi sono sentita molto confortata amiche care delle ACLI dal vostro documento in tutta la sua stesura l'ho letto con passione con emozione
Io vi ho ritrovato il dibattito di questi miei vent'anni e anche di tante donne con cui ho lavorato un dibattito l'impegno e il lavoro
Ho sentito rivivere dentro di me la lucido elaborazione di insegnamenti accorati di una grande donna che spero non venga dimenticata che è stata Wilma preti per l'elaborazione di noi donne credenti dentro alle fasi storiche del femminismo
Ho ripensato ai convegni di Progetto donna e all'appassionato lavoro alla bell'amicizia e solidarietà del gruppo milanese di promozione donna ho guardato indietro ai miei troppi anni di solitudine
Alle colpevolizzazione che mi sono state fatte
Per il rifiuto ricoprire cariche civili ed ecclesiali perché volevo buttarmi da sola con queste donne senta distrutti istituzioni che mi proteggesse ero
Ma con tenacia a cercare da donna e con le donne strade per uscire dal disagio dall'emarginazione per costruire una realtà diversa
Oggi sento che diversamente da come veniva giudicato anche da tante da tanti benpensanti il nostro di vent'anni non è stato un gioco da signore
Abbiamo imparato ad esprimerci a stare nella storia quella quotidiana e quella del mondo spara tendo con tutte le donne le tattiche le conquiste
Sappiamo cosa vuol dire perché l'abbiamo imparato nella realtà unitisi incarnato realismo da coniugare con un massimo di generoso utopia
Poniamo in questi termini la nostra faticosa conquistata presenza nella società e nella chiesa
Ma società in chiesa non si svilupperanno incompletezza se non troveranno udienza intelligenze e irresponsabile
Soprattutto da parte degli uomini che finora in modo maggiore che non le donne hanno costituito società e Chiesa
Noi siamo disposte e lo dico con onestà e passione a lavorare per un modalità nuova senza farci illusioni ma con una lucida speranza e grazie
Commissione verifica poteri era già stata chiamata per operare purtroppo si sono presentati finora soltanto tre elementi
Rileggo i nomi di dei più dei componenti Mario rivolti che c'è Torchio Maurizio che non c'è Andrea fa la scopre che non c'è Ernesto Placidi che non c'è Pasquale leccese
Che non c'è Vincenzo forti che non c'è Di Stefano Raffaele che c'è Enrico Accardi e c'è e non poteva non esserci e manca anche Damiano Bettoni
Quindi prego
I membri della commissione verifica poteri di recarsi al al nella stanza apposita perché le operazioni di verifica poteri possano iniziare alla spicciolata man mano che i delegati sono disponibili
Pervenuto
Un gradito intervento scritto da parte della del Morita Movimento italiano casalinghe scritto da la signora Camilla occhio Lorelli Pina ringraziamo vivamente per il contributo ai lavori del nostro congresso
Ha chiesto in dopo adesso la parola all'ultimo presidente delle
Movimento cristiano lavoratori
Circa
No
Si prepari
A ai pervenire Gianni Bertone Via Osanna
Oltre
Nemici
Delle ACLI
La seconda volta che intervengo ad un vostro congresso e non è soltanto per portare un saluto formale tanto meno per restituire il saluto che l'amico Giovanni Bianchi portò al quinto congresso del nostro movimento quasi un anno fa
Le tematiche e i contenuti di questa vostra assemblea di oggi sono la dimostrazione della centralità
Delle nostre vicende nella storia del nostro Paese dico nostre tra virgolette e voi quindi intendente dica cosa mi riferisco
La centralità di queste vicende nella storia del Paese e nell'evoluzione del pensiero sociale cattolico e quindi dell'impegno della Chiesa italiana a cavallo del concilio Vaticano secondo
La vostra e la nostra vicenda costituiscono quindi una chiave indispensabile per la vettura del difficile rapporto tra fede e storia
Tra Chiesa e movimento operaio tra impegno civile e sociale dei cattolici e questo tormentato concetto di modernità
La nostra ricerca comune nasceva dalla presa di coscienza intorno agli anni Sessanta che la società italiana stava sviluppando una cultura d'un progetto non più rispondenti alla nostra domanda di cattolici al nostro impegno nato dalla Resistenza di legare al messaggio cristiano
La realizzazione più piena dell'ideale democratico secondo gli insegnamenti di Pio dodicesimo di Giovanni ventitresimo e di Paolo sesto
E questa tendenza che noi scopriva amo dello sviluppo del Paese
La tendenza comune a tutto l'Occidente
Sì deriva verificando malgrado la presenza dei cattolici democratici alla guida politica del nostro Paese
Era questo il senso del disagio da cui sono nate tante inquietudini e sono nate tante scelte
Ne do atto oggi con piena sincerità e con grande rispetto per quanto la storia delle api rappresenta nella storia del movimento cattolico italiano
A questa presa di coscienza che i grandi ideali di democrazia
E i grandi viali del messaggio sociale della Chiesa non trovavano la realizzazione piena nella società neo capitalistica come si veniva organizzando in quel momento
E come si sta sviluppando anche oggi corrisposte lo certamente risposte diverse
Ma se le polemiche di allora si rivelano oggi così datate da sembrare quasi incomprensibile ai nostri giovani
Non è datata e non è scontata
La radice di quelle inquietudini e la sofferta avete fedeltà a valori come ha ricordato oggi Domenico Rosati che attendono ancora di essere incarnati in un progetto civile attendibile
E credibile
Quanto ad andare controcorrente amici del diciassettesimo congresso
Ci siamo andati anche noi e a camminare in salita siamo stati abituati come lo siete stati abituati voi
In tanti momenti è in tante difficoltà e quindi li capiamo fraternamente
Se il nostro dissenso di allora fosse stato un segno di retroguardia
E se la vostra scelta di allora avesse veramente stravolto l'identità delle comuni radici oggi non ci troveremmo ancora camminare
Me lo stesso fronte al servizio della Chiesa italiana come ha dato atto questa mattina sua eccellenza monsignor Fernando ferie parlando di noi e di tutto il movimento cattolico italiano
E qual è questo fronte nuovo qual è questo fronte comune
Salvare la solidarietà legare la solidarietà allo sviluppo produttivo allo sviluppo tecnologico
Perché questo è il pericolo che noi corriamo e noi non crediamo naturalmente come ha detto Bianchi oggi che solidarietà e sviluppo produttivo siano due te ed efficienza quindi siano due termini antitetici
Però certamente vi sono oggi scuole di politica economica di politica sociale che queste antitesi la vedono e contro la quale noi siamo chiamati a combattere con la stessa forza con la quale abbiamo combattuto per quarant'anni per l'affermazione della vita e della libertà dei lavoratori italiani
Quando scoppia una polemica così evidente come quella sull'assegno dei poveri di qualche giorno fa noi non possiamo non nasconderci che all'interno della stessa area cattolica abbiamo opinioni non comuni e ci troviamo più d'accordo con voi che non con altri
Quando si contrappone l'assegno ai poveri e la conquista finanziaria del Belgio come due modi diversi di interpretare la modernità noi non siamo d'accordo e condivido molto di più l'analisi di Giovanni Bianchi nella sua relazione di questa mattina
Che non consentiti mila articolo di verità sul Corriere della Sera di qualche giorno fa
L'anima di questa nostra solidarietà ce l'ha insegnata ce l'ha ricordata Giovanni Paolo secondo a Loreto due anni fa
E ci ha ricordato due doveri quello di perseguire l'unità interna nel pluralismo all'interno della Chiesa italiana e questo è un messaggio al quale non possiamo rinunciare
E quindi questa citazione fraterna della diversità
Che significa anche voler porre
La nostra forza il nostro contributo al servizio della società civile noi non dobbiamo essere i giudici della democraticità o dello sviluppo democratico dei partiti italiani non dobbiamo però essere neanche i giudici della cristianità di altre organizzazioni
Che abitano e che lottano
Per gli stessi ideali per i quali lottiamo Novi come lo permettiamo agli altri un dobbiamo esserlo noi stessi
E quindi secondo dovere che voi avete molto evidenziato e che è un po'l'impegno sul quale concentrate la vostra specificità
E questo serve e che al Giovanni Stefano Giovanni Paolo secondo ha indicato anche questo a Loreto el porci al servizio della crescita della società
E quindi di curare questo associazionismo che sia esso cattolico o laico
Come forza dell'espressione autonoma dei valori della società civile non contro lo Stato contro le strutture istituzionali ma per dare un lievito è un contenuto alla democrazia che non si esaurisce nelle strutture non si esaurisce nell'istituzione sa
Ecco perché sono d'accordo con voi
Nella impegno per la realizzazione della legge Bassanini
Come sono
Devo sottolineare che la vivacità dell'associazionismo cattolico di oggi non può non tener conto dei valori anche del movimentismo non certamente non condividiamo le concessioni movimentista e di altri gli altri schieramenti politici ne condividiamo i connotati antipartito quel movimentismo può avere può assumere
Perché riconosciamo ai partiti nominati nella Costituzione repubblicana la funzione unica di raccolta del consenso popolare di rappresentatività a livello politico
Ma riteniamo che lo sviluppo dei movimenti oggi
Sia l'espressione di un modo nuovo nuovo di intendere la democrazia pienamente conforme a quella dottrina dei corpi intermedi che costituisce da Pio un decimo uno dei punti più saldi
Della nostra concezione della storia dei rapporti fra la persona e lo Stato
E direi che in questo sta la modernità e l'attualità del nostro messaggio la nostra capacità di rigenerazione sia voi come atti sia del movimento cattolico in quanto tale
E anche in questo allora scusate nemici sospeso ma lancia per dire che effettivamente possono esserci espressioni nel nostro mondo cattolico che curano la cultura dell'immagine
Ho cerca non è la ricerca spasmodica di identità la loro ragione di esistere ma questo non significa ignorare
La novità è la sostanza
Delle novità di capacità del messaggio cristiano in questi movimenti in queste associazioni che costituiscono un elemento forte della nostra presenza nel mondo contemporaneo nella società italiana
Dobbiamo cercare quindi di stare uniti e di lavorare insieme come desidera la Conferenza Episcopale Italiana come desidera la Chiesa che in Italia
Anche noi amico Bianchi abbiamo un po'l'impressione di essere un ai sperso Merse no confronto certamente a una cultura dell'immagine
Ci incontriamo sul piano organizzativo le vostre stesse difficoltà perché abbiamo difetti comuni e tensioni comuni e quindi quando avete parlato di organizzazione ho riconosciuto
Tanti dei problemi nostri tanti pericoli di dopo lavori Isma'che sì sì che ci portiamo dietro ai decenni passati o di un arretramento nella conservazione delle strutture che un altro pericolo che noi corriamo e che dobbiamo saper superare vi parlavo di accennavo al tema centrale che noi cattolici abbiamo davanti modernità e modernizzazione un tema sul quale la sinistra
Sta vivendo il suo momento difficile mentre la nuova destra alle idee abbastanza chiare
La modernizzazione è uno dei punti sui quali la società italiana sta avanzando oggi su questa strada bisogna dare atto che la nuova destra ideologia della nuova destra è più pronta di noi
E più attuale ed è più pronta anche della cultura della sinistra che si è trovata in difficoltà e di questo bisogna anche dare atto a voi delle ACLI aiutare la maturazione della cultura della sinistra italiana in questa direzione
I valori della modernità sono i valori grandi della democrazia l'uguaglianza la fraternità la solidarietà la libertà della persona
Il processo di modernizzazione in atto con la trasformazione tecnologica rischia di mettere in pericolo questi valori non ce ne accorgiamo sono i cattolici se ne accorge tutta la cultura sociologica moderna
Che vede la realizzazione della modernizzazione in antitesi con lì IST gli obiettivi finali
Della modernità quale è stata perseguita dello sviluppo storico dall'Illuminismo ad oggi
E quindi viene amo chiamati come cattolici accorre noi in difesa di valori che altrimenti il deperimento della cultura laica porterebbe a morire o a decadere vinti dalla forza
Di una tecnocrazia rampante che oggi si sta affermando a livello di pubblico opinione e tenta di metterci in un angolo come espressione del passato come espressioni di una società non più in grado di rispondere alle esigenze di domani
E a questo tentativo di metterci nell'angolo noi rispondiamo con forza
Con la forza che ci viene dalla radicalità della nostra fede
E quindi quando affrontiamo anche il problema e son contento con l'amico Rosati lo abbia toccato delle riforme istituzionali io posso fare una considerazione
Anche come uomo che si occupa di diritto il diritto a questa tendenza
O di normalizzare lo status quo in modo da rendere le regole omogenea ad uno sviluppo in atto oppure anticipare regole nuove che costituiscano il fondamento e lo stimolo per guidare correggere lo sviluppo nel primo caso
Le riforme possono diventare un fenomeno di conservazione che passa attraverso l'apparenza della modernizzazione dello sviluppo ma sono in realtà la normalizzazione era giuridici stazione di uno stato di fatto che si sta riscontrando nella società voi vedete anche la polemica contro la forza dei sindacati contro la soggettività dei sindacati porta dentro di sé accanto ad una valutazione obiettiva difficoltà
Una volontà di distruggere questo soggetto collettivo
La nostra tradizione comune amici attivisti
Ci obbliga a difendere l'autonomia e la rappresentatività dei sindacati come soggetti politici dello sviluppo e dell'uguaglianza e della democrazia
Qual è il pericolo delle riforme istituzionali se può diventare
Una codificazione della concentrazione del potere in oligarchie anziché costituire lo sviluppo e la diffusione di una maggiore democrazia
Io non credo che noi siamo disposti a rassegnarci a considerare i valori come democrazia e uguaglianza solidarietà dei puri fatti nominalistici superati dallo sviluppo storico ed è proprio questa fedeltà
Al nostro coraggio ed è questa fiducia nella nostra capacità di novità che sta anche la ragione
Del vivo interesse che ha nei confronti del mondo cattolico le culture politiche laiche diverse dalla nostra in questo io ringrazio
Lo sforzo è la impegno delle ACLI negli anni futuri
Per conservare nel Paese questa piattaforma comune di sviluppo al di là delle differenze politiche che a volte rendono incomprensibile il dialogo tra i partiti il dialogo tra le diverse culture vi ringrazio di questo contributo
E ritengo che noi potremo fare ancora molto lavoro insieme se sapremo rispettare
Questa identità reciproca e se da queste identità sapremo risalire a quella che Giovanni Bianchi ha chiamato la radicalità del nostro messaggio cristiano grazie
Gianni Bertone delegato della Valle d'Aosta
C'è raccomando ai dieci minuti
Posso dare un suggerimento pratico ogni cinque dieci minuti sono cinque o sei fogli dattiloscritti a spazi larghi quindi chi ha più di cinque sei fornitagli
Io ero alcune annotazioni
Fatte durante la relativa al genocidio come
Annotazioni che vorrei fare brevemente in dialogo con una mostra attenzione
Ha detto il presidente che noi siamo ad un punto di partenza ad una fase costituente della società e della politica
Io sono tra quelli che hanno sempre espresso
Fatto analisi critica della nostra attività HP
Più volte ho espresso il dilemma che questo o noi siamo dal rischio delle parole del discorso anche del discorso in grande abbiamo detto più volte
Oppure restiamo a servizio di questa società con tutta la nostra struttura di servizi e con tutti i nostri organismi e invece rinunziamo ne vogliamo le dobbiamo essere
Le persone di servizio di questa società
Molte cose forse troppe cose abbiamo raschiato il frigorifero
Dieci anni fa a Riccione settantotto abbiamo avviato un discorso della nuova cultura dello sviluppo dello Stato espressione poi a Palermo abbiamo parlato di un tornante nella vita delle ACLI
Per partire dalle comunità locali e sviluppare un senza un nuovo la società e della politica
E quando la gente ti chiede ma in sostanza voi ACLI esibite tante belle parole fatte anche tante belle cose ma poi io per tipo
Non vado a votare
Voto Turandot mi naso voto a dispetto foto Cicciolina eccetera eccetera
Ora
è vero siamo di fronte a nuovi processi e questa nostra fase congressuale e in sintonia con i processi che sono detti a tutto campo
Che io direi però che dovremmo trasformarli in processi già a tutta democrazia
Che altra cosa
Ha detto giustamente il presidente tempo che alle parole seguano i fatti
Allora alle altre parole altri fatti fine del partito istituzione diceva ancora Giovanni Bianchi
Direi che è vero
Nel senso positivo
Nel senso è finito il partito che è stata storicamente positivo
Nella
Storia contemporanea
Non è vero nel senso negativo cioè c'è l'istituzione potere i partiti si sono impossessati della sovranità che era ed è ancora bello Stato sovrano
Per cui
Dalla ragion di Stato si è passati alla ragion di partito e questi da esercitano e basta pensare a cosa vuol dire avere in mano un partito anche piccolo qual è la lotta allo scandalo mento per avere una segreteria nazionale di partito
Perché si ha diritto a alle lottizzazioni alle nomine all'infinità di cori che tutti sappiamo
Ora la cultura della solidarietà il privato sociale che detto in altre parole e poi il rapporto Persona Comunità
E la nostra immersione nel sociale per trasformare sul e trasformarlo
Devono fare in modo che costruiamo le ACLI in modo che e non siano soltanto
Organismi invece il vizio
Nel senso ripeto a servizio di in altre parole
Vorrei essere inteso bene per quanto sto per affermare
Noi
Non vogliamo non dobbiamo essere
La San Vincenzo della società postindustriale tecnologico finanziaria ci vorrebbero così
Le ho Berklee le oligarchie del potere del profitto il che cerca ne favoriscono anche istituzioni di appoggi di supplenza sociale per i guasti che creano perché ci sia qualcuno che vada a curare queste ferite a sanare questi guasti
Ma le vogliamo essere alternativa interno al sistema con una nuova cultura dello sviluppo con uscita epocale il cambio d'epoca noi diciamo uscita quindi dalla fase euro Centrica borghese capitalista e chiede al tutto il discorso che abbiamo fatto
E e quando diciamo il Concilio nelle nostre mani siamo ancora lì siamo ancora a quel punto tutto è ancora disponibile
è stata richiamata la Pacem in terris il venticinquesimo anniversario tra poco
Non credo che sia fuori luogo
Proporre cercare farsi noi
Propositori animatori organizzatori magari anche di un convegno di un incontro questo sì di servizio
Per mettere in moto gli organismi internazionali
E innescare un processo di pace che veda i soggetti di tutto il mondo i soggetti popolare di tutto il mondo che contano in questo processo di pace
In altre parole la fase costituente oggi di tipo etico politico
Nel senso che dobbiamo cercare utilizzare sviluppare le convergenze e che
Il motto l'espressione insieme si può
Deve essere
Sviluppato intendendo I valori di tutti
L'associazionismo e abbiamo puntato conteniamo puntare sull'associazionismo ma
L'associazionismo nel senso di sviluppare un tessuto di comunità
Che non è un gioco di parole che tessono continuamente relazioni comunitarie nel loro seno e che se sono tali si proiettano su scala universale passando queste anche un passaggio culturale importante dall'internazionalismo all'universalismo
Non è soltanto una parola vado velocemente senza purtroppo per per ragioni di tempo non posso portare le pezze d'appoggio a quello che vado dicendo ma credo che all'incirca una traccia delle annotazioni che volevo farvi presente
Possa valere
Passare dall'internazionali ma l'universalismo attraverso un dialogo tra le culture che questo importante
Per la prima volta è possibile per molti in assoluto e possibile alla pari a livello planetario perché non c'è più alcuna cultura egemone non c'è più modello culturale egemone
Questo anche l'ha segnato
Un senso di insicurezza se volete anche di di sbandamento nella gente nel non avere più dei dogmi delle certezze e delle delle credenze fisse
Ma siamo anche tolti alla nostra pigrizia
Siamo cioè coinvolti con tutti
Uno due parole non per andare a rimorchio a quello che è già stato detto ma lo annotavo stamattina mi sembra di poterlo ridire sul problema donna
Il Progetto Donna delle abilità problema ha valore e risorsa
è un buon avvio
Ma non crede che sia limitativo se dico che è soltanto un appiglio verso un obiettivo da raggiungere
Il discorso in grande delle ACLI
Non si sviluppa senza una sintesi unità un uomo e donna
Di umanizzazione nel senso della persona che sia da un indistinto ma la sintesi dei valori uomini donne solo con questa sintesi unità si può perseguire il progetto di una nuova cultura dello sviluppo perché soltanto con le ricchezze della risorsa donna ricchezze risorse
Tutte ancora da utilizzare solo con questo possiamo porre con pienezza possiamo porci con pienezza
Di fronte al problema guerra armi obiezione non violenza
Al problema fame sottosviluppo mortalità infantile al problema dello sradicamento della distruzione di culture comunitaria avvenuto nel mondo con il colonialismo e dopo
E innescare davvero una cultura e una pratica gesso presidente di umanizzazione con il pubblico concludo la conclusione non è mia
Del primo prete operaio credo in Italia
Silvio da un Sirio Politi
Nel mille novecentosessantuno mi che in questi ultimi anni
Scrisse numi Pretto una zolla di terra
Finalmente abbiamo scoperto di essere fratelli sul serio sono se anzi millenni che si stava camminando e finalmente ci siamo incontrati e ci siamo dati la mano non credo che si possa finire meglio di così grazie
Grazie
Per opportuna norma
Mi pare opportuno precisare
Che la l'ufficio di presidenza
Ha deciso che nella seduta di oggi pomeriggio si prolunghi il più tardi possibile
C'era una proposta di fare la seduta notturna ma fare una seduta notturna mandare andare a mangiare alle otto e mezzo nove e poi tornare qui alle undici poi non c'è e non ci sono i mezzi perché la metropolitana chiude a mezzanotte
Preferiamo andare avanti il più possibile per dare la possibilità a molti delegati di poter intervenire quindi calcoliamo nove e mezzo dieci di concludere
E questa sera avviso poiché dopo cena quindi verso le ore ventidue nel salone delle attività provinciali in via della Signora tre ci sarà un breve incontro con i sacerdoti presenti al congresso
Tutti sono invitati ovviamente i sacerdoti saranno anche altri attivisti che vogliano partecipare
Do adesso la parola ad anche nel Dimitrov segretario permanente del partito agrario bulgaro membro del consiglio di stato e deputato al Parlamento la sua presenza che testimonia una lunga e apprezzata amicizia è un segno di dialogo aperto fra diverse esperienze sociali e politiche di Europa la parola a Dante Alighieri però
Quindi abbiamo Gatti Briatico
Quindi
Di dal iscritto diffusa varie
Ottiene si vede le schegge nell'occhio nero che essi nelle culture acquoso
Invece che Tare nel fienile Better Than c'è dove testi ereditaria passi è evidente quorum
E adesso che c'è il teste era da qui il suo ascolto diede aveva detto vedete la devo vattene Borges che è insieme la porge schietto
Gli effetti dei testi che si elimini conti Ernesto niente gli atti spiega veniva letali
Egregio designare presidente stimati e misticismo mi sia concesso a nome dei membri del partito agrario Bungaro da sua dirigenza ed è il segretario del partito precarietà anch'visse prima dei nostri più caldi e sinceri auguri di un proficuo lavoro della vostra prestigiosa assise è un grande onore è un vero piacere per me assistervi ed essere dei
Ogni anno assegna delle nuove pagine gloriose negli annali della vostra organizzazione
Della nostra causa comune in nome dell'edificazione di un mondo migliore più giusto e più umano per l'intera umanità e per ogni singola persona del nostro pianeta
L'anno trascorso entrato nella storia politica contemporanea come anno di importanti passi costruttivi e di prospettive reali sulla diede l'eliminazione dell'onere militare
E della minaccia termonucleare che alla fine degli anni settanta era all'inizio degli anni ottanta aveva assunto delinea menti particolarmente reali
L'incontro di Washington fra il presidente Reagan ed il segretario generale mi creo Corbaccio
Ha raccolto in sella speranze Elia meriti di molte generazioni del dopoguerra che hanno rinunciato a credere nelle tragica prevede predestinazione dello sterminio universale del genere umano
Nell'ostilità e nel confronto come Stati inevitabili Edi insormontabili nelle relazioni internazionali sia durante l'epoca del Rinascimento che oggi le menti più formaggi di dell'umanità politicista artisti esponenti religiosi sociali e culturali stavano e stanno elaborando e portano alla con guardie del pensiero umano
E nella prassi politica quelle forme e metodi di comunicare fra gli Stati e fra i popoli
Chi è corrispondano in massimo grado al livello della prosperità materiale e spirituale dell'umanità ed alle sfide del mondo contemporaneo
Ogni essere umano ogni popolo è Doni paese
Ogni partito o organizzazione può e deve trovare il proprio posto e associare il suo potenziale politico e ideali
Agli sforzi tesi a formulare le nuove norme di convivenza e collaborazione nel mondo
è giunta l'ora di volgere decisamente le spalle al bagaglio concettuale ideologico e politico degli anni postbellici virtuale nonostante abbia garantito una pace relativa la considerava non come stato naturale e irrevocabile della relazioni internazionali bensì quale Stato provvisorio e congiunturale
Non dobbiamo permettere che la gente si sotto metta alle concezioni a e dagli schemi politici chiede punto un'arma nucleare il mondo cambia e la vite esige che anche la politica debba cambiare
Stimati amici
I membri del partito agrario Bungaro nella Repubblica Popolare di Bulgaria è l'intero popolo solo corsie degli imperativi del tempo in cui viviamo ed hanno dedicato tutta la loro energia alla causa della ristrutturazione rivoluzionaria della nostra società
è stato fatto molto nella sfera del riassetto economico della democratizzazione e della trasparenza nonché della regolamentazione giuridica e politica di tali cambiamenti
Per quanto riguarda il campo degli interessi concreti dei membri del partito agrario Bungaro
Il cambiamento consiste nel elevare l'autonomia e la responsabilità del lavoratore agricolo nel nostro Paese nelle condizioni dell'autogestione
Quale massima forma di democrazia
Naturalmente vi è ancora molto da realizzare noi ci rendiamo conto della strada lunga e difficile che dobbiamo percorrere dopo i successi vengono conseguiti con gli sforzi muniti di tutto il popolo
Un proseguimento naturale di queste aspirazioni fattive del nostro Paese
E del nostro popolo nello sviluppo sociale rappresenta la politica costruttiva e di pace dai condotta sull'arena internazionale
Qui vorrei notare che la Bulgaria ed il Partito Agrario bulgaro si sono adoperati in maniera irremovibile a favore dello sviluppo Muti rateale
E nel consolidamento della collaborazione e delle violazioni bulgaro italiane
Che vantano traduzione tradizioni antiche un ricco passato
Anche quando tra di noi sono sorti dei problemi il Partito Agrario bulgaro e le ACLI
Sono riusciti a far prevalere la logica della ragione
E la lungimiranza politica avvicinando in tal modo il giorno della normalizzazione nelle relazioni bilaterali con per la condizione di svilupparle ed ampliare le sempre di più
In Bulgaria e al Partito Agrario Bungaro è ben nota la posizione coerente delle ACLI in appoggio alla lotta per la prevenzione del pericolo nucleare sette il disarmo
Noi apprezziamo altamente le vostre iniziative coraggiose promosso in nome promosse in nome della creazione di un mondo senza guerre e violenze
Queste iniziative rappresentano un valido apporto nel momento attuale gravato di sopravvivenza gravato di enormi responsabilità
Quando l'attaccamento sull'idea di sopravvivenza e sviluppo dell'umanità costituisce una manifestazione di supremo unità un umanitarismo
Un'espressione della vostra aspirazione alla pace è anche il modo con cui avete salutato il vertice sovietico americano Washington e l'accordo per l'eliminazione delle due classi di armi missilistiche nucleari
In ciò noi chiediamo l'espressione della volontà dell'Italia dei lavoratori
Se volete scriteriati lì
Dei sette osteria adesso ortaggi tribune
Nasce il processo omogenee che il senatore Domenico Rosati che insegna a strutture costruite Acri terre venete astemia ampliate ospiti indurre le nere inizia il tre in cui cliniche va bancarie visto che segni ho avuto prigioniera cioè chi mi hanno Pignatelli a volte nel summit il testi
Nel Sic in casa facevamo certe sì tende ad avere sette polemiche mercenarie isteria certa Ali tema Demetrio sta estremista
Terrestre emette Oreste poco le mediava a fine pedagogo Rodney essere messo sei divertirete alternativi sesta stretto e dopo terzetto lei Teleneşti nere
Egregi amici
Permettetemi di rinnovare da questa tribuna la grande stima che serviamo nei confronti del senatore Domenico Rosati dell'attuale direzione delle ACLI per la reciprocità dei sentimenti di amicizia e di buona volontà
Che sono stati dimostrati
Fatto questo che in Bulgaria viene apprezzato in modo particolare
In tempi buoni si hanno molti amici mentre in tempi duri restano soltanto quelli belli
A tutti voi auguro di cuore di portare a termine le grandi iniziative da voi tracciate
Di avere la saggezza ed il coraggio di Intra prenderne altre ancora maggiori indole della nobile aspirazione ad elevare il prestigio delle ACLI
Per la felicità e la prosperità del popolo italiano grazie a delle persino
Grazie anche a lei
Rintracciammo anche limitrofa per le sue parole per la maggior che ha fatto
Più ricordati il San Giovanni Battista fine del sedicesimo inizio del diciassettesimo secolo
Grazie ancora
Do la parola
A Franco Godega presidente provinciale nuovo delle ACLI di Trieste
Finalmente uno nuovo ricevano i maligni
Poi parlerà ancora dopo il voto
E poi tanti altri
Ha visto poi subito il rapporto USA era previsto
Da quando agli inizi degli anni settanta l'ONU inaugurò il primo decennio dello sviluppo per cercare di venire incontro a tragica di situazione di miseria di morte del sud del pianeta
Le cose non sono affatto migliorate
Per alcuni versi sono addirittura peggiorate
Sul fronte della mortalità infantile il rapporto Unicef nel mille novecentottantasette
Ci informa che trentotto mila sono i bambini che ogni giorno ancora muoiano di miseria
Qualche passo in avanti certo rispetto al mille novecentottanta quando i morti erano quaranta mila
Si tratta ovviamente però di una situazione insostenibile per qualsiasi coscienza
Il quadro generale del resto non lascia spazio a molte speranze
Nel mille novecentosettanta l'è un TF calcolava rapporto del prodotto interno lordo tra i Paesi del Nord dei paesi del Sud dodici a uno
Nel mille novecentottanta dieci anni dopo il rapporto era di dodici virgola cinque a uno
Nel mille novecentosettanta il debito estero dei paesi in via di sviluppo a basso reddito
Rappresentava il sedici per cento del loro prodotto interno lordo
Nell'ottantaquattro cioè quattordici anni dopo rappresentava il ventitré per cento
Le esportazioni dei Paesi in via di sviluppo sono cresciute in volume tra l'ottantaquattro ottantasei del cinque virgola otto per cento quando subito ma solo dei cresciute il valore del sette virgola sei per cento
Provocando così una diminuzione delle loro capacità di importazione questo significa di fatto anche per chi è distratto sta chiacchierando col compagno
Questo significa di fatto un continuo processo di impoverimento dei Paesi più poveri del mondo
Non ci si faccia illusioni
Che la politica degli aiuti internazionali attuata in questi ultimi anni dai Paesi industrializzati del Nord
E ultimamente in maniera più significativa anche dall'Italia sia in grado di capovolgere questo processo di impoverimento
Tutti gli interessi attenzione questa cifra
Tutti gli interessi che i Paesi del Sud sono costretti a pagare ogni anno
Qual è il servizio del debito da essi accumulato
Da diversi anni è superiore a tutti gli aiuti e prestiti pubblici e privati che ogni anno dal nord giungono al sud
Questo significa che quindi un trasferimento di risorse c'è ma dai Paesi più poveri del mondo ai Paesi più ricchi
Nel mille novecentottantasei tale trasferimento netto è stato di ventinove miliardi di dollari
Anche solo questi semplici indicatori sono molto eloquenti sul fallimento sostanziale
Nei fatti delle varie ideologie politiche sul riequilibrio che finora il nord attuato verso il Sud
Di fronte a questa situazione qual è il compito il ruolo che un movimento come il nostro un movimento di lavoratori cristiani
Può e deve svolgere
Ben sapendo che esso è solo un pezzo della società civile in un Paese che è solo un tassello del mosaico internazionale
In primo luogo direi
è necessaria una più decisa presa di coscienza da parte di tutto il movimento
Che la sfida dello sviluppo dei popoli e oggi la prima e più importante sfida planetaria di questa nostra epoca
Non credo che questo sia se avvertito a sufficienza anche dal nostro movimento
Il pericolo perché si demandi a un gruppo soltanto a una parte del movimento aperti ce di proporre elaborazioni culturali quando poi la base resta a guardare o addirittura le ignora
Le linee di approfondimento congressuali ci aprono delle prospettive di rivoluzione culturale notevole
Per esempio sul piano politico si parla queste sono parole testuali dell'indie approfondimento del congresso
La rinuncia degli Stati al diritto sovrano di fare la guerra
Si parla ancora sul piano etico della estinzione di ogni idea residua di guerra giusta
La proclamazione della immoralità dell'ideologia della deterrenza
Sono cambiamenti di mentalità e di cultura assolutamente innovativi rispetto alla cultura corrente
Ma di assoluta urgenza per affrontare la sfida planetaria dello sviluppo oggi
Ma di tale cultura
Quanto pervade realmente tutto il nostro movimento
I circoli i servizi le varie sedi provinciali quanto si sentono coinvolte in questa azione di cambiamento etico culturale
In secondo luogo necessario mettere maggiormente a fuoco le linee operative gli strumenti che le acque si sono dotate in questi anni per intervento nel settore pace sviluppo
La campagna contro il commercio delle armi è stata senz'altro uno dei punti più qualificanti dell'impegno Christa si è arrivati a buon punto nel laboratorio di una legge senz'altro migliore ci voleva poco dell'attuale in vigore
Però la nuova legge non c'è ancora il segreto militare fa fatica ad essere tolto del tutto
Crediamo assolutamente importante non mollare su questo punto e continuare con insistenza e pervicacia fino all'eliminazione totale del segreto
La Convenzione sulla pace la proposta di Catanzaro è l'intuizione giusta permette di dare corpo al famoso terzo polo al Polo dall'associazionismo come nuovo referente del governo della cosa pubblica
è necessario però dare maggiore portata e specificazione alle proposte politiche che si avanzano
Non basta a discutere insieme sulla pace sullo sviluppo si tratta di predisporre una carta precisa di richieste e proposte politiche a breve termine sottoscritte dal più ampio arco di associazioni disposta ad aderirvi
Vinte identificare interlocutori precisi di tali proposte e arrivare a colloqui pubblici contare interlocutori
Infine a Lipsia
L'istituto pace sviluppo innovazione delle Acri l'organizzazione non governativa che ha promosso le campagne eritrea sudano e Salvatore e tante altre che abbiamo visto su quel depliant terze
L'idea da parte delle ACLI di istituire tale organismo ci sembra valida e preziosa
Il rapporto diretto con i popoli dell'Africa dell'America Latina è un rapporto che ci arricchisce culturalmente e umanamente oltre a permetterci di realizzare iniziative di grande valore umano e sociale
Ci sono però dei problemi da una parte c'è stata una risposta alle diverse campagne da parte del popolo a Christa
Che non possiamo certo dire esaltante è inutile che ce lo nascondiamo per accogliere i centoventi milioni necessari ad attuare il progetto Eritrea ci sono voluti diciotto mesi
I progetti Salvatore Sudan sono ancora in corso e fanno fatica ad andare avanti
Questo è un segno che tutto sommato alla base non c'è purtroppo quella sensibilità di cui dicevamo prima necessaria invece per affrontare questi problemi
Qui abbiamo riscontro appunto di quello che dicevamo prima
C'è però un altro problema la struttura dell'IPSIA in questi anni di inizio è apparsa di fatto troppo debole per far fronte ai grossi compiti che si era e che si prefigge due o tre sole persone spesso metà tempo non possono con tutta la più buona volontà e con tutta la più grande capacità che hanno dimostrato però da soli di portare avanti un istituto che in prospettiva può essere la più grossa ONG d Italia
Il sia sappiamo in cantiere si parla di ventitré progetti di realizzare con le strutture e gli uomini che attualmente considerando anche le difficoltà del movimento la base di rispondere non è penso in grado di gestirli
Qui si tratta quindi di investire nel progetto Ipsia più uomini più risorse
La recente legge numero quarantanove dell'ottantasette sulla cooperazione
Ci offre l'opportunità di attingere anche a fondi del Ministero Affari esteri per questo si tratta di mettere in atto da parte del movimento tutta l'attenzione e la volontà politica di affondo rafforzare questo servizio
E infine così mi avvio a conclusione
Una proposta politica di grande respiro
Una proposta politica che si getta nel grande contesto internazionale
All'inizio di questo intervento cenavamo al grande disordine economica internazionale Jana incapacità finora da parte dei Paesi industrializzati di porre in atto politiche capaci di porre rimedio all'enorme squilibrio Nord Sud
Molte e svariate evidentemente anche in cui anche riferimento le diverse aree ideologico economiche di riferimento
Possono essere le indicazioni che vengono da affrontare il problema
Mezzo minuto tra le tante una vorrei qui indicare come una delle più urgenti ed efficaci
Io rilancio dell'Organizzazione delle Nazioni Unite
Sempre delle linee di approfondimento in preparazione a questo congresso si parla di questo rilancio dell'ONU ma per avere questo rilancia innanzitutto è necessario proporre una riforma dell'ONU
Una riforma dell'ONU che non può non passare attraverso primo l'abolizione del diritto di veto secondo la rappresentatività non per singolo Paese ma per numero di abitanti che si rappresenta
Terzo la capacità di una forza di pronto intervento ONU che sostituisca abolisca ogni Pseudo a forza di pace costituita di fatto da alcune potenze singolo che si arrogano la funzione di polizia internazionale
Quarto la recessione obbligatoria negli ordinamenti giuridici nazionali e nelle scelte di governo economico nazionale delle decisioni almeno di certe decisioni fondamentali che avvengono a livello ONU
è senz'altro una proposta ardita una proposta che va studiata e approfondita resta al fatto che di fronte al dramma continuo di massa innumerevoli di persone che vivono e muoiono
Quotidianamente della miseria siamo chiamati ad osare ad inventare tutto ciò che è possibile
E anche ciò che appare impossibile per cambiare questo stato di cose se vogliamo essere fedeli a quei valori cristiani di solidarietà cui diciamo di ispirarci
Grazie
Prima di dare la parola Corrado par porta do la parola all'amico Mengozzi presidente della confederazione delle cooperative italiane
Barba sempre pare intanto
Caro Presidente cari amici delle ACLI
Ho ascoltato con molto interesse
La approfondita ed anche appassionata relazione del presidente Bianchi che ho molto apprezzato
Così come ho letto il documento predisposto dalla commissione guidata da Alberto Valentini sul significato dell'esperienza Christa nella cooperazione
La riflessione in atto all'interno delle attività e il rilancio e la promozione della solidarietà come valore che qualifica e da specificità
All'impegno nel sociale e nel campo del lavoro
è seguita con molta attenzione dalla Confcooperative che su questo tema e su quello della democrazia economica terrà il proprio congresso nazionale tra poco più tra poco meno di due mesi
Siamo consapevoli che la sfida odierna per tutto l'associazionismo di fronte alla nuova epoca
E quella di riuscire a garantire un effettivo pluralismo istituzionale nella società
Come condizione per l'effettiva difesa dei diritti di tutti e quindi in primo luogo dei più deboli
E per la vitalità del processo di adeguamento costante tra democrazia formale e democrazia sostanziale
In proposito le altre continuano a rappresentare un punto di riferimento per chi vede realizzato nell'associazionismo il bisogno di dare anche il carattere di testimonianza di precisi valori
Alle proprie differenti esperienze di vita
E la capacità di esprimere la ricchezza del sociale e saperla tradurre in movimento in grado di fare politica e cioè di partecipare ai processi di crescita della collettività
E dal loro orientamento stando dentro i grandi processi di trasformazione in atto
Va nella stessa direzione l'impegno delle ACLI e della Confederazione cooperative italiane
Per contrastare vecchie e nuove disuguaglianze vecchie e nuove emarginazioni fonte frutto queste ultime anche di una modernizzazione senza progetto e quindi non governata
Il perno è la riproposizione della solidarietà
E la ricerca di nuove spie Rienzi di sua testimonianza
Allora il discorso si sposta sulla cooperazione
Che non è solo il veicolo per il trasferimento delle esperienze di associazionismo dalla dimensione puramente sociale a quella anche economica
Ma rappresenta una delle principali opportunità per superare l'occasione evita e dare continuità le forme di aggregazione e dal bisogno di vivere e di testimoniali in concreto la solidarietà
Anche noi della Confcooperative richiamandoci come le acque del magistero della Chiesa intendiamo la solidarietà nello spirito del servizio collocandola in ogni caso nella dimensione della centralità della persona
La pratica della solidarietà e il cemento della scelta associazionistica per fare impresa e diventare imprenditori e rappresenta l'elemento in più della cooperazione nella combinazione dei fattori produttivi e per consentire il conseguimento di obiettivi non solo di carattere quantitativo ma anche di carattere qualitativo
Occorre in primo luogo partire dalla considerazione che la diffusione del modello cooperativo non è solo un fatto particolaristico un interesse di parte
Ma piuttosto una delle opzioni a disposizione della società e dell'economia per il perseguimento di obiettivi di bene comune come la soddisfazione di bisogni di rilevanza collettiva sono per l'ultima alle utilizzo delle diverse risorse locali disponibili
Per la diffusione di una nuova cultura nel campo del lavoro e dei servizi grazie all'autoresponsabilizzazione dei singoli e dalla diffusione della democrazia economica
Possibili attraverso l'autogestione e la solidarietà che solo caposaldi della formula cooperativa
Occorre quindi rilanciare in grande stile alla promozione di nuova cooperazione un impegno che da sempre vede in primo piano alleati
Siamo consapevoli che oggi la nuova domanda di cooperazione e soprattutto domanda di lavoro e che i nostri interlocutori solo in particolare i giovani le donne
Che giustamente chiedono di essere protagonisti in questa società e nei nuovi processi di sviluppo
La legge De Vito la legge Marcora gli interventi nazionali e regionali in materia di politica del lavoro solo concrete occasioni di impegno comune e di collaborazione fra e Confcooperative
L'esperienza avviata nel Mezzogiorno con il Consorzio il Garcia di cui anche le attività fanno parte se da un lato lato non ha ancora dato tutti i frutti auspicati dall'altro ha indicato un preciso metodo di lavoro anche per altri tipo d'impegno
E per la possibilità concreta di realizzare su precisi obiettivi la convergenza operativa
Di tutto l'associazionismo che ha una matrice comune ideale
Particolarmente interessante in proposito e non solo per la sua valenza Moran valenza morale
E l'esperienza già citata della cooperazione di solidarietà sociale che sta crescendo sia sul piano organizzativo sia su quello della testimonianza
Ben venga quindi la proposta delle ACLI avanzata in un recente convegno di realizzare una sorta di lobby popolare fra tutte le associazioni interessate allo sviluppo della cooperazione per potenziare un'azione in grado di modificare in positivo l'attenzione delle istituzioni su questo fenomeno
Non è solo un problema di leggi regolamenti o di politiche pubbliche di sostegno peraltro necessari
Quanto piuttosto di riuscire a finalizzare
Ogni intervento alla realizzazione di un disegno complessivo
Organico e condiviso un disegno di sviluppo che deve nascere all'interno del mondo cooperativo per trovare poi necessaria agganci con quelli del territorio e dell'impresa e per obiettivi di comune interesse
Nell'ambito di un progetto promozione cooperativa e chiaro che assai importante diventa il ruolo di organismi come teatri che sono in grado come associazioni di base di selezionare fin dalla coincide i gruppi realmente in grado per valori testimoniati
Per una cultura adesso della solidarietà e dell'associazionismo maturata nell'esperienza di dare origine e di divulgare esperienze cooperative solide e durature
E per le quali occorre poi impostare adeguati processi formativi sul piano professionale ed imprenditoriale
Occorre moltiplicare le occasioni di incontro e di confronto tra le varie componenti dell'associazionismo per potere individuare le metodologie più efficaci di azione di temerari comuni di lavoro
Di itinerari d'impegno sociale e politico
Che possono andare ben al di là della proposta cooperativa ma che vedono in questa proposta molto spesso lo strumento per dare risposte ai problemi della gente e creare occasioni di vera partecipazione e di crescita collettiva
Caro Presidente cari amici come tutti anche la cooperazione di ispirazione cristiana sta cercando di aggiornare la propria proposta
E di adeguare di conseguenza di strumenti operativi per crescere e rendere un servizio alla società
E da condividere allora la proposta di preparare una iniziativa di tutte le osservazioni di comune matrice che promuovano cooperazione
Al fine di pianificare le ragioni dello stare insieme e il modo di valorizzare appieno le specificità culturali
Sociali ma anche organizzative di ognuno e l'impegno di dedicare le migliore risorse umane professionali e progettuali alla crescita
Della cooperazione la Confederazione cooperativi italiana
Considererà con attenzione i lavori di questo vostro congresso
Perché i risultati saranno certamente un contributo importante anche per il dibatto dibattito che si sta sviluppando per la nostra scadenza congressuale
E perché contiamo anche sulla capacità progettuale delle ACLI e sull'impegno dei suoi quadri per il rilancio della cooperazione che si riconosce della Confcooperative grazie e buon lavoro
Grazie
Sono pervenuti alla Presidenza del congresso
Numerosi messaggi centinaio
Come è possibile darne lettura di tutti ma di alcuni significativi si può ed è opportuno dare lettura la presidente della Camera dei Deputati Nilde Iotti che desidera rinnovare il suo apprezzamento per l'impegno per l'impegno civile politico e sociale che caratterizza sempre le nostre iniziative
Minuti
Il presidente del Senato della Repubblica
Giovanni Spadolini ci manda una lunga lettera di cui leggo una parte desidero perciò rivolgere a tutti i delegati il mio augurio di buon lavoro per un congresso chiamato a confermare il ruolo significativo della vostra associazione nel mondo del lavoro
Della fedeltà
A quel principio di solidarietà che costituisce il sempre più patrimonio comune del mondo cattolico del mondo laico
All'interno di una società che cerca nuovi momenti di incontro e di sintesi dopo la caduta delle antiche barriere di classe
Che hanno condotto alla nascita di un mondo del lavoro sempre più diversificato e multiforme
Conseguenza inevitabile delle profonde trasformazioni vissute dall'Italia di questi ultimi decenni all'interno della grande famiglia dell'Occidente industrializzata
Un'altra lettera ci perviene dal vicepresidente del Senato Luciano lama
Il quale dice
Continuo a seguire però la vostra attività e plaudo all'impegno che la contraddistingue a sostegno dell'unità dei lavoratori
Per rafforzare un movimento sindacale che oggi deve affrontare tanti problemi e difficoltà grandi ed anche nuove
C'è bisogno più che mai più richiamo forte allo spirito di solidarietà che ha animato gli indirizzi di ogni vero sindacato fin dalle origini e che i falsi idoli
Dell'individualismo del corporativismo dell'esasperato consumismo vorrebbero spegnere nella coscienza dei lavoratori
Conosco in questo campo il grande contributo che hanno dato e che possano ancora dare le ACLI
Tanti auguri di successo dunque il vostro congresso perché vinca una causa nobile che ci è comune la difesa dei lavoratori la loro M emancipazione l'aiuto i deboli in questa società ingiusta un abbraccio affettuoso a voi tutti Luciano lama
Pervenuto anche l'adesione
Di Mino Martinazzoli presidente del gruppo democratico cristiano la Camera dei deputati
Il quale dice
La riflessione delle ACLI
Si colloca oggi più di ieri in un punto strategico del vivere civile del nostro Paese
Dove la crisi della rappresentanza di tutti i soggetti
Politici istituzionali sociali e sindacali impone un nuovo linguaggio una nuova proposta una nuova cultura un uomo alla politica della solidarietà come la chiamate giustamente voi la gente e distante
La vostra sensibilità alle problematiche del lavoro come associazione resta di prezioso aiuto ad una riconciliazione
Tra cittadini e politica tra la vita e la speranza Mino Martinazzoli
è arrivata poi anche un messaggio il suo sua Eminenza il cardinale Sebastiano Baggio
Il quale dice che rimane tuttavia sempre vivo il il ventitré di interesse per il movimento che conosco fin quasi dalle sue origini e di cui ho avuto modo di condividere soprattutto della mia condizione di arcivescovo di Cagliari
Momenti felici e congiuntura drammatiche
E la cui presenza considero provvidenziale nella i Catto platonico italiano
Poi è arrivato un messaggio del nostro vecchio assistente monsignor Sante quadri
Il quale che dice che la validità e la forza delle ACLI passate attraverso vicende che non sarebbe male conoscere meglio siamo d'accordo siamo d'accordo
Si fonda
Scusate commenta fatto
Vale si fondano su due esigenze profonde del mondo del lavoro e della società italiana
E lasciatemi conclude monsignor Quadri ripetere una frase degli anni cinquantacinque sessanta
Le ACLI non sono un sottoprodotto di cristianesimo sono cristianesimo autentico e completo impegnato nel sociale Dio sostenga e guidi il vostro impegno affezionatissimo Sante quadri
è arrivato pure un messaggio della Coltivatori diretti onorevole Arcangelo Lo Bianco che saluta formulo i migliori auguri al congresso e dice che sarà presente una delegazione confederale con l'onorevole Andreoli onorevole Pisoni e il signor dalla
Un altro il messaggio ci è pervenuto dal movimento ecclesiale di impegno culturale Teresio il presidente nazionale Marco ribaldo il quale Ricci
Ci augura di poter di poter svolgere uno al primo congresso e dice che ci rinnova la testimonianza del vivo apprezzamento del sentimento di partecipe solidarietà con cui il Mei segue da anni cammino nelle acque del mondo del lavoro
Nella comunità religiosa e civile vediamo nelle anche lui una grande realtà dei credenti che sviluppa la virtualità del concilio Vaticano secondo attraverso un'intelligente opera di discernimento del tempo ringraziamo anche il presidente Marco Ivaldi ultimo siccome domani San Giovanni Bosco
Diamo lettura del messaggio mandato ci Da Dong Egidio Viganò rettore maggiore dei salesiani
Ai partecipanti al convegno delle ACLI sul tema tanto attuale e urgente per la solidarietà
Un cordiale saluto e un augurio di felice esito a nome del santo degli apprendisti Don Bosco di cui celebriamo domenica trentun gennaio il centenario della morte
Il suo impegno per una società più umana e solidale il suo amore per i giovani avviati al mondo del lavoro la sua preoccupazione educativa per la loro competenza e onesta
La sua predilezione per i ceti popolari i suoi orizzonti di universalità siano portatori di un messaggio ancora valido per tutti i lavoratori di oggi domicilio Viganò rettore maggiore dei salesiani
E adesso finalmente diamo la parola
Al momento Barbara scusa barba
Corrado no Domenico già solo Rosati qui
Bar boccacce ancora una insomma la commissione Statuto sui riunirci alle ore diciannove e trenta nella sala lato uffici e poi un'altra comunicazione che mi era pervenuta che ho perso il metro le carte
E vediamo cosa dice ai delegati dell'estero sono convocati alle ore venti in punto nella sala di riunione bit adesso veramente tocca Barbato e chiedo scusa pubblicamente va dall'enfasi messaggi e io cercherò di
Riportare la riflessione in modo molto parziale per cercare di offrire un contributo a scegliere per il nostro movimento le vie
Del futuro
Ecco io
Inizio sottolineando che tra i delegati delle ACLI milanesi c'è un amico che continua a ripetere ad ogni riunione
Che le ACLI devono restare iscritte alla rivoluzione
Avendo sempre ritenuto che non basta più predicare nostalgicamente
Come eravamo nel sessantotto forse senza accorgersi che giocare oggi alla rivoluzione combattuta dagli altri non è possibile tanto meno utile al progresso
Di questo Paese
Credo che invece è compito delle ACLI sia quello di progettare e costruire la città della giustizia che rimane un dovere più che mai imprescindibile Topolino e se non ricordo male l'amico Rosati quando era presidente nazionale delle ACLI concludeva spesso le sue relazioni congressuali o in Consiglio nazionale
Evocando la visione della terra promessa per le armi
Non so se quella terra
Lui l'abbia trovata ora giunta entrando al Senato della Repubblica ma spero che al di là delle vicende personali
Si sia questa terra promessa anche per le ACLI e questo significato io ho colto stamattina seguendo come tutti attenta mente la relazione dell'amico Giovanni Bianchi che mi è stata la raccolta così come un grande stimolo non solo a ricapitolare il senso della nostra vicenda sofferta ma anche a delineare concretamente le vie progettuali attraverso le quali noi siamo impegnati dobbiamo impegnarci ancora con vigore passione a costruire questo futuro
Sono convinto che al cuore di questo congresso c'è appunto il destino futuro delle attrici
La sfida del rinnovamento e della rigenerazione possibile della nostra proposta ideale e politica non può più essere rinviato di identità l'azione di ruolo delle altre sono teoricamente chiari ed espliciti
Ma spero e mi auguro che questo sia un congresso senza code
Non frustrato da eccessivi problemi di nomenclatura sulla composizione del gruppo dirigente nazionale via non giocato solo a registrare che un altro triennio della nostra vita si è compiuto
Superato il tempo della Resistenza e della sopravvivenza
Guarite le ferite che dall'inizio degli anni settanta hanno reso talvolta incerto e difficile il nostro cammino c'è l'urgenza di aggiornare definire il progetto strategico e politico del movimento
Di sperimentare con coraggio la via della innovazione dell'Instrument organizzativi dell'autonomia e dell'autosufficienza economica dei metodi di conduzione della nostra organizzazione
Questo io ho ritrovato puntualmente rappresentato in maniera significativa dalla relazione dell'amico bianco
Nella continuità fra passato presente e futuro e il futuro viene costruito da coloro che vivono nel presente le ACLI non finiscono con il congresso ma occorre che da qui emerga con chiarezza un rilancio forte vigoroso della loro proposta
Nel passato triennio non con umiltà ma diffusamente abbiamo ricordato i quarant'anni di vita delle acque
Spero che il nostro fare memoria non sia stato solo rimpianto del passato
Penso che sia stato dovere di coerenza dico legamento come sempre con le radici della nostra identità
Viene affermata fedeltà alla passione per il movimento che ci hanno testimoniato tanti militanti e dirigenti affinché le ACLI fossero sempre capaci di essere luogo di profezia
Di unità e di progresso dai lavoratori
Certo non è facile per nessuno e penso che non lo sia neppure per reati avere un Progetto oggi una linea una proposta politica capace di trasforma di governare le trasformazioni senza smarrire la cultura della solidarietà
Il Paese cresce l'hanno sottolineato in tanti ma crescono ancora più velocemente drammaticamente
Le sacche le condizioni umane di oppressione sono alla nostra quotidiana evidenza le oppressioni antiche da non dimenticare
Che hanno pensato e che abbiamo incontrato lungo la storia del movimento operaio e ci sono quelle nuove e inedite derivanti la più sottili forme di alienazione
Di solitudine di emarginazione di riduzione delle persone a ruolo di passivi consumatori di merci e di informazioni
L'esistenza e l'efficacia delle ACLI nel loro futuro si misurerà più che mai
Su questa frontiera
Ma il ripartire dal gli ultimi come ha sottolineato puntualmente anche Giovanni stamattina non può rimanere per le ACLI uno slogan
Una generica forma di solidarietà etica e sentì e sentimentale
Per la nostra storia per il nostro ruolo di sinistra sociale
Per l'essere un movimento che sta dalla parte dei deboli dei poveri
Dobbiamo testimoniare effettivamente quotidianamente non solo genericamente a parole la condivisione profonda con tutte le condizioni di emarginazione
La politica anche quella delle forze storiche della soli della sinistra del solidarismo cristiano rischia di sfuggire a questa sfida questo compito fondamentale
Nell'articolo di qualche giorno fa a firma di Giuseppe De Rita che è già stato ricordato
Mani prestava la sua rabbia denunciando il sintomo evidente di due culture non solo di vari canti ma in crescita di divaricazione
Luna rappresentata dall'impresa proiettata alla conquista dell'Europa l'altra del sociale che conta i suoi poveri e si divide su come trattare
Io credo che saremo ancora utili ai lavoratori alla Chiesa la democrazia di questo Paese
Solo se sapremo condividere comunicare dare voce e rappresentanza politica alle tante povertà e etiche alle solitudini materiali che esistono nella società abbandonate molte volte a se stesse
Da un pensiero debole ma dominante proteso ad esaltare ordini ad ogni costo il successo dei forti
Noi viviamo in questi tempi di prova
L'uomo sembra credere oggi più nello sviluppo economico e materiale come una volta credeva in Dio il capitale lo strumento e il mercato del luogo in cui è consumata è vissuta
In una in conformità come il perseguimento di valori e di obiettivi di giustizia sociale
L'abisso in cui è piombata la politica
E talvolta anche la politica dei cristiani
Ha lasciato libero il campo alla rinascita della nuova destra capitalistica mente radicale ammantata dalla retorica della difesa dell'individuo contro lo Stato i suoi inefficienti apparati fare i conti con la politica e come il potere anche per reati una questione vitale non solo le analisi le prediche la denunzia ma la testimonianza di un impegno politico eticamente irreprensibile e oggi fra quelle più significative
Per la credibilità della fede cristiana
è un'affermazione che non è mia ma che totalmente condivido nel convegno ecclesiale della Chiesa ambrosiana un'affermazione che chiama direttamente in causa
Anche Rea
Il nostro ritrovare voce la politica deve ripartire dalla consapevolezza che i partiti e le istituzioni sono ancora necessari alla democrazia e tre congressi bisogna fare i conti ostinatamente cercando di mutare l'asse del dei loro comportamenti
Questo comporta questo cambiamento è concretamente possibile oggi nella politica
è possibile come sottolineava recentemente il cardinale Martini un simile impegno per uomini e donne comuni che abbiano volontà desiderio di onestà intelligenza senza per questo avere la vocazione all'eroismo e al martirio
La questione e oggi cruciale in Italia neanche noi non possiamo pensare di avere risposte e certezze
Dobbiamo però continuare a interrogarsi a domandarsi
Se il nostro disinteresse talvolta giova al mondo cattolico ai lavoratori alla democrazia italiana
Personalmente non ho dubbio che impegnandosi in questa difficile impresa e compito che ci appartiene anche in quanto a Pristina
Per queste propongo che le armi siano più esplicitamente
E davvero impegnate con una proposta è un capillare programma di formazione politica che siano esplicitamente incoraggiate
Le scelte di quegli attivisti che sentono questa vocazione come il sostegno dell'attiva solidarietà di tutti gli iscritti
Il pluralismo non deve restare soltanto un valore da giocare indifesa va vissuto rispettando l'autonomia di delle ACLI
Senza diventare però una specie di castrazione politica anche nelle fasi elettorali
Non è facile
Non è mai stato facile come allora ha dimostrato la nostra storia ma se il progetto è comune anche per questa strada io credo che sia possibile costruire quella speranza civile di cui il Paese ha estremo bisogno
Per questo pretori sottolineo ecco che da questo congresso non deve venire soltanto la sottolineatura
Della strada del cammino che abbiamo compiuto ma anche o l'assunzione di una responsabilità precisa
Collettiva oltre che da legata in termini personali a chi ne ha la vocazione per assumere questa responsabilità di cambiare di rinnovare
La politica e le istituzioni democratiche del nostro Paese
Grazie
La parola
Delegato Fabrizio Celli di Forlì
E poi si prepari Boccaletti presidente regionale della Lombardia
Cioè Celli
Eccolo qua
Sempre dieci minuti è perché ho a vedono i folli numerosi no a è la relazione aveva
Mi scuso sin d'ora se se sarò disorganico ma in un certo se mi si consente è quasi voluto questa Milius disorganicità terno per far sì che nel migliore dei casi rimanga qualcosa di a livello concettuale perché è quello che può rimanere in questo che io siccome sono è la prima volta che vengo a un congresso diceva con mezzo marasma somma rimanga spero che rimanga qualche concetto butto là qualche qualche sasso sperando che faccio qualche cerchi nell'acqua
Con l'ASP con la speranza che era anche la libertà che qualcuno di voi magari ne tenga nei utili utilizzi questi concetti in parte o completamente oppure li dimentichi come lei come come altre cose
Volevo preliminare al mio discorso visto che io sono forlivese questa persona era di Forlì vorrei ricordare la un la figura di discute la scomparsa di Lamberto Valli che è stato non so se sia stato un attivista o no però di fatto cioè io sono iscritto a a un circolo che porta il suo nome
Lo ricordo non casualmente perché Luini su uno dei suoi slogan era vincerà la vita
Non so se tutti lo sanno ma lui era malato lottò fino alla fine per per la vita perché era ma pur essendo malato di tumore in un'epoca in cui diciamo che la mortalità era era elevatissima molto più di oggi però nonostante questo luglio lottò tutta la vita
E di chi diceva anche quando era quando è era molto molto avanti con la malattia diceva che il il Cristo risorto il l'amore derivato da questo il podio il positivo sul negativo nel mondo era destinato a trionfare e mi sembra che sia mucchietti sì estremamente questo sì estremamente in sintonia con il lo slogan di questo congresso solidarietà Terranova speranza civile
Vorrei congratularmi con Giovanni Bianchi per la sua relazione omnicomprensiva ma non tedioso e a e mi sembra con qualcosa anche di nuovo rispetto alla piattaforma congressuale che ho ricevuto ancora
Quando quando nella mia città c'è il congresso provinciale
E di questo mi congratulo ancora con lui
Atto questa relazione attuale per per vari motivi
Uno di questi a fughe forse per molti il più importante il fatto che ad dopodomani si celebrerà proprio formalmente il quarantennale la Costituzione e séparé si parla molto chiaramente in questa in questa relazione anche di di riforme istituzionali ecco qui io non macchine voglio porre in contrapposizione perché non non avrebbe assunse nessun senso neanche dire qualcosa in più ora è solamente fornire un aiuto se se lo ritiene se il presidente lo vorrà ritenere opportuno cioè che quello che lui propone a pagina quaranta proposito del dell'associazione cioè della riforma interno della situazione
Pare accennando alla al meccanismo Arete secondo me sì poi si potrebbe cioè concependo lo Stato in questa ottica forse sta potrebbe essere d'aiuto per i per i costituzionalisti che dovranno rivedere la Costituzione o per coloro che vogliono che in prima persona sono chiamate le riforme istituzionali perché
Perché secondo me lo Stato il ruolo nuovo dello Stato è proprio questo cioè da da organismo accentratore
E quindi per forza di cose costretto burocratizzata sì e quindi e di qui anche la cessione negativa che ha preso il termine burocratico burocratizzazione che di per sé non ce la ecco da questo farlo diventare un meccanico un meccanismo incerto l'incesto in certo modo di coordinamento
Dean dirigente decentrate di di Aresu e il responsabilizzate
Praticamente da stato attore unico a Stato come coordinatore di una di una serie di attori questo presenterebbe si c'è toglierebbe molto molto una una certa percentuale di potere
Di quantità di potere allo stato però fa lo lo alleggerirebbe di modo che questo potrebbe anche creare una migliore efficienza un medaglione efficace nelle nostre istituzioni
Visto che è un po'dispiaciuto che ma forse questo però era sottinteso perché non può non essere così che non si sia citato esplicitamente la famiglia poiché neanche nella Costituzione e c'era tutto un capitolo dedicato ai che sotto ai rapporti etico sociali in cui si parla pure in cui la si dice come la famiglia sia la la società naturale per eccellenza la prima cellula della società politica e anche il primo localismo di politica io questo problema lo sento molto perché sono il primo J. il primogenito di quattro fratelli quindi di una famiglia numerosa al giorno d'oggi
Così la visto che era anche la nostra società da un po'di tempo a questa parte mi sembra che se ne si è dimenticata allora vorrei così ricordare che la famiglia esiste ancora la famiglia della famiglia che io sono clienti io sono cresciuto e e in cui sono stato educato anche i valori e anche a a partecipare
Vorrei anche da da ignorante assoluta in senso proprio quasi assoluto in un'economia pur facendo studiando scienze politiche appunto a ricordare che c'è quello che si dice a pagina quindici è vero che il prodotto interno lordo cioè che il debito ormai sta sorpassando il prodotto interno lordo
Ma vorrei dire anche che vorrei anche ricordare ma forse in questo non c'era neanche bisogno perché senz'altro se nel risanamento cioè se ne avrà tenuto presente però lo vorrei dirlo spesso che insomma ciò che per un verso è cioè debito pubblico per tutta la parte però dei Bot può essere anche vista come risparmio privato quindi mettiamo che può essere vista come anche come risparmio privato da parte di chi di chi ne usufruisce cioè se si toglie dalla dal debito pubblico dal debito pubblico la tuta la percentuale derivata dall'indebitamento dello Stato che che che fa lo Stato volontariamente tramite i Bot ecco che forse magari questo debito pubblico non è poi così quasi come il PIL ma è forse qualche decina di migliaia di miliardi di meno non dimentichiamo anche che gli italiani sono il per il primo popolo risparmiatori al mondo e destinando circa il quindici per cento mi sembra del prodotto non mi ricordo se non so di che cosa cioè delle delle entrate delle entrate annuali
In un una per una porzione di questa destinata risparmi appunto
Privato però il problema c'è il problema voglio dire ci hanno spesso però c'è anche questa cosa da tener presente
Quelle parole vorrei ricordare anche che la crisi del sindacato è come quella del partito si forma la crisi di ruolo e quindi come anche i vizi di relatore presidente cioè è una non è un colore non è una situazione di Como irreversibile cioè i sindacati a mio parere da da funzioni articolati dice di interessi e anche per contrasti partiti fu la cui funzione predominante era quella di aggregare interessi a notte hanno hanno voluto l'uno a a secondo me a qui al avere anche ultrà proprie funzioni anche quella dell'altro cioè i sindacati ripartiti partiti sindacati giocherà pure sovrapposizione è un doppione diciamo istituzionale quindi a mio parere la strada da percorrere è quella di un di una e di una ricerca e devono a cui costringiamo secondo me partiti anche con questo congresso questo pm avevano ne devo dare atto che una volta la a anche al presidente Oriani costringiamo Sperone partiti anche far questo de per questo che mi è piaciuta anche la relazione
Vorrei dire anche che vuole anche a tifare
Rinuncia fa notare che attenzione secondo me bisogna anche avere un po'di attenzione paragonare Craxi a Moro perché secondo me Craxi con tutti i meriti politici che può avere però a qualcosa di diverso c'è di meno se non se non altro di diverso da Moro cioè il manto tutta l'esperienza di fede di
Di chi di esperienza cristiana che pur essendo in una società pur vivendo una società secolarizzata però mi sembra che come artisti non possiamo non possiamo dimenticare poi vorrei dire anche che obbligo solo verso l'avevano verso la fine che inerente alla alla riforma dei della politica o per lo meno al coerente con questo c'è anche una tutto il problema della della ride della di un accordo fra le varie parti su che cosa vuol dire su che cosa voglia dire per lo meno dobbiamo portarci fra di noi all'interno delle a che cosa vuol dire per noi fare politica
A mio parere come diceva che stamattina mi sembra un uno che fa il saluto una persona infatti saluto cioè politica è anche se e anche essere lievito è anche essere sale della terra quindi preliminari c'è coerente con la la riforma della politica cui accennava molto bene molto di molto diffusamente bianchi
è anche una una educazione una educazione ai valori che del resto poi mi sembra che su quasi superfluo dire pure
Ricordare anche quello che dicevano sì che quello che dicevano se che pagina che ricordava di anche a proposito di Dossetti a pagina venticinque io spero che cioè Crispi cui speravo spiccava che e anche dei definiva un punto in un pericolo diciamo delle delle associazioni c'è quello di diventare da organismo guarda organismo produce il produttivo a organismo i Rizzo i cioè solo i ricchi ricerca solo ed esclusivamente del potere ecco secondo me bisogna anche bisogna puntualizzare che anche lei ha certi reati non si devono togliere cioè visibile da queste da questo autoesame di coscienza perché siccome le api sono situazione come tutte le altre o forse per qualcuno in maniera minore però in ogni caso siccome sono stazione sono un'associazione anche anche se Corno anche se il pericolo di diventare un meccanismo di riserva solo del potere
Vorrei dire per quel che riguarda la pace problema che sento molto non ho mai partecipato a una a una sua popolo partecipato pensa una marcia in tutto della pace però vorrei dire che secondo me la la pace così come è stata trattata così come io lo intendo cioè come anche penso che sia si desuma dal Vangelo non possa prescindere dal discorso dell'amore cioè a mio parere prima di parlare di pace occorre guardarsi dentro e vedere se si abbiamo la pace noi dentro perché se non ce l'abbiamo se non rispettiamo noi stessi come persone come creature di Dio
Penso che faremo molta fatica a parlare di pace a e anche portare all'e sterno al nel nostro al nostro prossimo più immediato la al cioè la volontà di di fare la pace
Quindi la pace secondo me si ottiene molto semplicemente dal dal da ricorda al credere se che che Dio ci accetta perché così come siamo nella nostra della nostra imperfezione di ho saputo così fra del da del resto
Però se imperfezione quindi ai credendo in questo ne possiamo anche le più fiducia in noi stessi di conseguenza trasmettere questo nostro ottimismo anche anche a agli altri
Di qui porsi sopra quasi simile stare discorso della della solidarietà inteso come servizio intesa come e anche la e la pace anche questo la pace o tra queste oltre la solita servì rosso a solidarietà al servizio come ricordava anche Bianchi per cui non mi non è che voglio sovrapporre ma così
E mio intervento
E secondo me
Una anche cooperazione finanche cooperazione cooperazione fra nord e sud del mondo a cono dimentichiamoci questo fatto qui guardare la sperequazione larghe la sperequazione cui qui al cui accennava nella retata e qui veniva tirato la relazione occupa taglia proprio in due verticalmente il mondo il nord e il sud un ostacolo e intuire che viene chiedi al che io attaccherei alla fine di pagina trentaquattro secondo me
Quando si parla della del problemi Ravera
Alla pace da stavolta finisco davvero è secondo me la religione cioè la religione attualmente è pur essendo Cutro accenni novecentottantotto s'nel nel pieno delle era tecnologica avanzata da società postindustriale ci troviamo alle a vedere di fronte ad un a a quo ad un poco ad un conflitto causato da seconde definire globalmente ma molti ma in buona parte dalla da diversità religiose ecco a mio parere recuperando anche l'esortazione del cardinale delle del monsignore stamattina ecco un problema Dada Po da portare a luce proprio questo qui
Cioè la Rella release in che cosa stava differenza fra la religione l'altro secondo me il divo è unico non non non credo di essere retico dire questo fosse mi diceva e giovane utopista però non mi sembra voglio dire che siccome Dio è unico al di là di tutto dico cosa che cambia solo gli occhiali che che purtroppo che di vari arcipelaghi culturali siccome il mondo l'arcipelago di cultura come dicevano qualcuno comincia a qualcuno prima
A cui fa gli occhiali che ci mettiamo ci fa vedere Dio in vari modi e ci portano vari e porto dove porto e questo porta ad una ad una a delle barriere che siccome non ha ragione di esistere ecco
Per cui molto dov'è che si può ritrovare questa unità bene come ha fatto ad Assisi però non solo i capi i boss delle religioni ma anche noi popolo cristiano già trova riscoprire il valore della preghiera anche con con le persone
Di altri credo religiosi perché non dimentichiamoci appunto che il Dio è uno solo scusate se è stato un po'troppo lungo
Bene
Do la parola Boccaletti
C'è Boccaletti
Presidente regionale
E la Lombardia
è pervenuto alla Presidenza per la seconda volta un foglietto dove c'era scritto
Che molti non riescono a seguire bene gli interventi perché pochi ma su
Molto rumorosi
Stanno parlando continuamente e conversando e facendo
Conversazioni varie
Vedo che qualcuno di quelli che conversava è uscito no francamente Laura non è perfetta per l'acustica ragion per cui quanti sono dentro
Debbano stare zitti
Se si vuole come è giusto che ognuno possa esprimere il suo pensiero ed essere ascoltato dal Congresso
Prego Boccaletti
Grazie signor presidente ti saluto Giovanni Bianchi per essere ancora una volta il Presidente stavolta presidente nazionale nella nostra regione che ti ha stimato chi ha accompagnato e condivide
In pieno solidarietà e amicizia anche in questo tuo ruolo
Saluto inoltre con cordialità riconoscente a nome della presidenza regionale lombarda tutti voi amici Telegatti
Poiché ancor prima di essere convocati attorno al tema del congresso la solidarietà questa l'avete praticate diffusa nei vostri ambienti di vita e di lavoro
L'avete l'abbiamo praticata con passione e speranza per una società più civile attraverso le molteplici attività educative e formative e di spiritualità
Di servizio di presenza nel vivo dibattito del nostro tempo in ordine ai temi della pace del lavoro per la democrazia
Una passione ad un lavoro in questo conta che si un nome possiamo dare in questo congresso lo vediamo e intendiamo rilanciare con solidarietà ma che possiamo efficacemente tradurlo con le parole servizio per la crescita dell'uomo l'avvocato
Ebbene mi auguro che la densità del nostro impegno confluisca in questo nostro convenire
Perché costituisce indubbiamente ricchezza di discernimento che ce n'è bisogno in ordine alle scelte e alle responsabilità che qui dobbiamo decidere ed assumere sì cari amici delegati credo con Giovanni Bianchi che il lavoro che le ACLI hanno svolto e svolgono sia più vasto e profondo di quanto non si percepisca non si riveli se ne abbia consapevolezza ed è ancora quanto più ampia può essere la nostra capacità di intervenire nel Paese
Perché come mai
Forse o senza forse dovremo rivisitare non le opere o gli obiettivi
Ma il metodo del nostro lavoro della nostra organizzazione
Il porsi il dispiegarsi e il crescere dei quadri dirigenti o meglio le energie e le competenze che ci sono necessarie per i tempi e le urgenze che si suppongono davanti come sfida e domande
Solidarietà dunque per una nuova speranza civile e la stella polare scelta però venne una rinnovata stagione dalle ACLI
Solidarietà
Parole eticamente ricca che evoca tutto l'impegno verso il terzo debole
Verso il movimento operaio storicamente luogo forte di tale valore e che da questo è ancora rispuntata col vento polacco nella parola Solidarność in questa grande ricchezza di forme la solidarietà emerge come valore profondamente umana
E che nella prospettiva cristiana acquisto uno spessore più pieno fino a poter Phil proporre quale espressione una unificante della vita sociale dei cristiani
Per chi come noi
E non può permettersi di non essere attento conoscitore parteciperà il magistero coglie facilmente il suo filo conduttore nella parola solidarietà
Qui va ribadito è soprattutto ricordato in terra lombarda quali fonti preziose per i nostri orientamenti siano stati rimangono il documento dei vescovi lombardi affrontare la crisi
E il grande convegno quotidiano farsi prossimo ecco forte e del più significativo documento CEI la Chiesa italiana e le prospettive del Paese
Con il suo famoso e preciso richiamo
Con il suo famoso e preciso richiamo partire dagli ultimi un magistero
Che richiama l'urgenza di un popolo di Dio che deve crescere farsi missionario nella carità
Sequestro della solidarietà e la ragione cristiana se queste la tensione cristiana che dobbiamo non può più amare astrattamente ma incarnare la nelle situazioni concrete così da contribuire alla loro appositi devoluzione
Ebbene crediamo che l'invito della Chiesa farci prossimo e l'invito della piattaforma congressuale ad un confronto serrato con il moderno al cuore di trasformazioni profonde di dediche ci orienti e cìncali zia corrisponderli a partire dalle nostre realtà regionali può vincerai dalle nostre attuali
Sono inviti carichi di una grande preoccupazione per il Paese dal suo sviluppo accessibile a tutti il rispetto la sua ambivalenza all'urgente opera di rafforzamento e rigenerazione del tessuto etico della convivente vita democratica
Sono inviti ai cui culmine ci pongono una sfida di credibilità è un interrogativo problema per una laica potenza siamo veramente seriamente coscienti impegnati su questa strada
Dobbiamo essere coscienti che a partire dalla vissuta risposta saremo misurati chiamati avveniristica ci attende la chiesa ci attende il Paese
Con il dovere di dare di più degli altri del Paese per le oggettive maggiori anche competenze opportunità che ci sono offerti si tratta allora di fare il punto e di indicare una via per un rilancio complessivo del movimento e del suo liti suoi livelli nazionali e regionali in questo siamo consapevoli come
Questi
I tempi delle in questi tempi delle trasformazioni sociali politiche sono oggi così rapidi da rendere problematici ma altrettanto necessari i rapporti con gli stessi movimenti della società civile ovviamente con le istituzioni
E qui può lenti provinciali regionali e nazionali
La posta in gioco oggi è proprio nella capacità nostra di organizzare il civile guardare alle istituzioni da cui emerge un punto da poco profondi
Essere nella crisi dello stato sociale senza rinunciare alla qualità etica e politica del sociale
Essere nella crisi delle istituzioni ma per una loro riqualificazione
Due sono i cardini che abbiamo ben presente è necessario un impegno formativo che dia spazio d'una cultura etica in questo Paese dai lavoratori
Per riprenderla con i lavoratori ripensare una realtà dell'autonomia
Per le regioni delle istituzioni che rilanci in modo strategico il ruolo in questo Paese della delle istituzioni nazionali e regionali relazioni connesse un nuovo ruolo dell'associazionismo i processi di ristrutturazione e riconversione innovazione come sappiamo hanno prodotto modificazioni profonde intanto i lavori
Distribuire il lavoro inventarne di nuovi diventano obiettivi nostro attraverso i nostri servizi tanto più efficaci quanto fondati sulla solidarietà
è questo un punto cruciale della presenza Christa nei punti alti dello sviluppo la solidarietà non assiste alla distribuzione sociale delle ricchezze
Ma si colloca come nuove imprenditrici asociale arricchendo il tessuto stesso del mercato
Solidarietà diventa così il nostro impegno di lungo periodo è il nostro modo concreto di stare nei mondi vitali e di partire dagli ultimi
Per far seguire i fatti alle parole come la relazione di Giovanni Bianchi ci ha incalzato
Ritengo che ci richiede anzitutto a noi una nuova cultura organizzativa ed una rivisitazione del nostro modo di lavorare della nostra strumentazione delle nostre competenze dentro la nostra organizzazione
Questo ci deve sempre più appartenere come cultura che c'è necessaria
E che il nostro movimento deve saper rendere operativa quel coniugare valori e bisogni nel realizzare qualificare opere oggetti il presente servizi all'altezza di questo traguardo adesso
I servizi suo nel grande laboratorio crocevia in cui l'antico aiuti Naviglio non possono non misurarsi col nuovo dentro al moderno
Devono saper positivamente prontamente cogliere la prorompente vitalità di tecniche di saperi di organizzazione di crescita delle risorse umane
Sempre più variabile attiva e dinamica dello sviluppo altrimenti la nostra virilità di valori e di voler essere luogo che negativo educativo e di servizio socialmente qualificato è destinato a cadere e perire
La sfida dell'asset dieta l'entusiasmo di rilancio del movimento ci dice e ci convince a partire dalla nostra operosità quotidiana
Delle difficoltà incontrate che incontreremo che bisogna investire di più informazione e formazione tale Semira qualificarsi in una tensione etica e professionali insieme dei nostri operatori e anche dei nostri quadri politici
Pont ovvero è alto di un'autentica o topologia cristiana per i tempi no
Su questo c'è bisogno che il movimento si risvegli
Dalla quiete della delega
Spesso in bianco vuoi eterni chi chi vuoi e politici e investa di più responsabilità e competenze può ovate politiche rispetto ai servizi
I quali contento le difficoltà del Paese del movimento hanno il merito che va riconosciuto di non essere stati fermi
Di essere cresciuti non aspettando la riforma organizzativa delle ACLI ma imboccando la via dell'autorganizzazione e qui voglio fare un appello perché sia operoso nel triennio che dai seminari sull'organizzazione dei servizi si passi alle relativi conferente si costruisca dei bene la conferenza organizzativa della nostra organizzazione
Punto vero è alto questo di una rigenerazione possibile o meglio di una riqualificazione possibile all'altezza dei tempi che ci sono richiesti
La scelta dei progetti e la scelta dei gruppi dirigenti per queste ragioni non possono non andare insieme
Lo esige una coerenza di responsabilità faticando e superò tormento del narcisistico atteggiamento del detto e fatto
è il considerare fu oggetto pista ciascuno di noi una variabile per tutti i compiti e per tutte le stagioni questo è lo scarto che ci separa questa è la conquista verso il quale siamo chiamati a lavorare grazie
Perfetto perfetto
Diamo ora la parola a Wolfgang mai vicepresidente del la unione cristiano democratica della Repubblica democratica tedesca e presidente del gruppo parlamentare i rapporti
Di amicizia fra le ACLI e la chiudo della Repubblica democratica tedesca durano ormai da molti anni ci lega un impegno cristiano nel sociale del politico che comune anche se speso con modalità diverse in contesti culturali e politici molto diversi questi rapporti di amicizia
Ci aiutano ad allargare sempre di più i confini dell'Europa che vuole distensione e pace
E ci aiutano a capire come i cristiani possano debbano essere fermento di giustizia di pace a destra come ad Ovest a nord come assoluto la parola a Wolfgang ai la presidenza tanta costruendo il mio avvenire entro i dodici adesso ad un consorzio che stava sintetizza mano a Pattaya da Trieste stenotipato cinque milioni dato Aci demotivato esclude problemi
Signor presidente in giorni Kharja Mickey
Portiamo a voi tutti i saluti fraterni
Dei centoquaranta mila iscritti al nostro partito politico voglio dire all'Unione cristiano democratica nella Repubblica democratica tedesca
Cordialmente vorremo ringraziarla signor Presidente dell'invito al congresso e che la possibilità offerta a chi di rivolgere la parola a tutti i presenti
Innanzitutto colgo l'occasione per dirvi che partecipiamo a questo congresso con grande piacere
Perché noi cristiani politicamente impegnati nella Repubblica democratica tedesca ci sentiamo uniti a voi cristiani impegnati nello stesso modo in Italia su molti aspetti durante lo scambio di opinioni e di idee sempre interessanti e fruttuose
Fra le attrici e la mostra CDU abbiamo sempre trovato la conferma che nonostante le differenze dell'ambiente in cui lavoriamo
Abbiamo un motivo di fondo in comune e cioè il servizio al prossimo e alla pace
Come i comandamenti più importanti che il servizio cristiano al mondo
Con piacere possiamo constatare che siamo raccorda con voi sul fatto che oggi non bastano più i pensieri e reazioni di ieri
Dobbiamo confrontarci con problemi nuovi in un mondo che è minacciato dalla distruzione di tutta la vita dare armi nucleari e chimici
Di certo la situazione mondiale complicata e non priva di tensioni
Tuttavia possiamo avviare oggi una nuova speranza insieme a tutte le forze del della pace
Il nostro impegno di scongiurare un inferno nucleare ha raggiunto una nuova dimensione con la conclusione del primo accordo tra l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti d'America per il disarmo di una categoria di armi nucleari
Per veri che riguarda la ERG Beattie possiamo dire che essa ha dato un contributo costruttivo alla preparazione dell'accordo sull'eliminazione dei missili nucleari apportata media e adesso la è Arditti è fortemente impegnata con tutte le sue forze alla realizzazione di peste apporto così saranno smontati in un periodo più breve rispetto al termine prestabilito
I missili nucleari a medio raggio con una bordata plurimi limitata collocati sul territorio delle Arditti
Inoltre verdetti gli ha confermato le sue proposte di creare una zona liberali armi nucleari e chimiche nella Coppa centrali
Ingegnere non ne esistono armi nel nucleare nel convenzionali
Rispetto alle quali gli Stati del Patto di Varsavia non sarebbero disposti per trattative sulla loro riduzione o sulla loro eliminazione totale
Teste atteggiamento è stato provato ripetutamente anche durante il dialogo fra i governi resterai Arditti ed è troppa riuscì abbiamo guardato sempre con grande stima il ruolo in favore della distensione e della moderazione che l'Italia ha giocato dentro l'alleanza occidentale cui dinanzi in una serie di occasioni
Insieme con tutti voi presenti qui a Milano in questo importante congresso nazionale siamo convinti che non si può garantire la sicurezza dei popoli con le armi nucleari
E gli armamenti convenzionali ma solamente tramite la fiducia e per mezzo dei trattati
Non deve essere mantenuta più la paura alla dominazione
è necessario invece di affrontare con forza
I tanti problemi che oltrepassano i sistemi sociali e che rendono indispensabile una soluzione comune
Vorrei citare come esempi la protezione dell'ambiente ed eliminazione del ingiustizia sociale forme arriva spade cioè l'alternativa
Messi a confronto contesta alternativa non è difficile la scelta noi e voi non ne abbiamo nelle nostre file nessuno che sarebbe interessato dichiarare dalla produzione delle armi così ci sentiamo fortunatamente più liberi
E l'importante servizio a favore della pace e secondo il comandamento dell'OPA Angelo è un dovere per noi cristiani anche dall'insieme di questo congresso si può vedere che voi e noi abbiamo inserito nel nostro pensiero politico e nelle nostre azioni nel campo della politica termini come collaborazione nell'interesse della sicurezza
Creare la pace con sempre meno armi e altro
In questo senso ci sentiamo collegati a voi
Ecco rendiamo insieme quel servizio supremo che noi cristiani possiamo offrire al mondo il servizio per il bene del prossimo era per la pace era inviamo questo servizio contribuendo contare mezza
In un mondo che uomo ed ebbe essere migliorate
Di quella squadra da ACLI respinge innanzi famiglie poi acqua io va a pezzi tanti auguri a tutte le vostre famiglie è in prima linea a voi cari amici delle ACLI
Affinché tutte le vostre attività
Raggiunge hanno il meritato successo e che insieme a tutte le forze disponibile o siete contribuire e il rapporto al rafforzare a rafforzare e consolidare la pace in Europa e nel mondo grazie
Ringraziamo il signor volto all'anca ai per le parole che ha voluto rivolgere al nostro congresso
Do la parola dell'io Maggioni di Milano il si prepari
Boni vittoria di Bergamo
Adesso il Maggioni e poi politico
Rifare grande le attese
Mi è piaciuto quando Giovanni Bianchi
Che ha sempre dato lezioni quindi io lo stimo moltissimo anche perché da anni lo conosco qui presente il termine poi fare ma soprattutto e quindi noi prendiamo a questo termine della lui trovare un movimento capace di dare formazione ridare entusiasmo di essere presenti nella realtà sociale
E soprattutto sottolineo nella sua relazione quando fa l'auspicio che le anche diventano un centro di raccolta di energie e di autorità dalla periferia verso il centro quindi una capacità dei circoli di collegare Ciccoli gangli vitali in cui operava nella realtà e quindi il Comune laureata poco chiare le forze che essi esprimono
Ma anche alle precise ed esaltante caratteristiche che vuol fare cooperare al bordo della donna riappropriarsi dall'elenco che ha inserito ma ancora alla riconferma nel circolo ACLI come momento e pollo
Nella ricerca nelle possibile sperimentazione nell'incontro dagli perse concezioni dalla vita sociale
Ma anche alla presentazione alla presunzione d'aspirazione esci ideale alle ACLI il compito di rappresentare
E mobilitare consistenza e forze sociali per orientare e guida i processi sociali e politici
Quindi significa essere completamente al cento dalla realtà del Paese attraverso i circoli
Infine l'ultimo punto che sottolineo come valori la l'internazionalismo che vuol dare alle ACLI
Quindi creare apre come un mondo come out ci però gol di cultura questo è veramente importante se poi noi consideriamo che comunque la novantadue fissava la liberazione dal mercato comune europeo
Non ci saranno più barriere quindi libera circolazione gli uomini di mezzi e di cultura bisogna prepararsi a questo
Ma non solo
Già in pista di queste previsione quindi né all'interno né d'azione già le grandi aziende e non solo americane che allora attraverso i vari momenti storici avevano recuperato in Italia ed Europa
Ma anche i grandi gruppi pubblici e privati stanno male pensando con Jōban cioè i sempre più importanti a collegamenti internazionale perché è da lì passa anche il nostro discorso economico
Ma allora noi come movimento operaio
Qui pensare a come ricollegare alla storia e ha quindi ad una solidarietà nuova attraversa i lavoratori europei che va da una tecnologia più avanzata e quindi come preparati a questo assalto ma anche ad una cultura che incide in una scuola europea in una lingua internazionale ad una tradizione che ne portiamo da una realtà che è lombarda
Ma anche siciliana ad una realtà di tipo europeo
E allora per fare tutto questo il nostro compito diventa sempre più importante e io riconosco in una per realizzare questi obiettivi un tipo di formazione che però deve essere voglio dire monolitica
Per dire che è essenziale un tipo di formazione io definisco cattolica
Proprio perché i formatori devono nasce da un'unica fucina
E poi abbiamo il mondo cattolico che ci aiuta Le Clèzio alita se vogliamo definirla
Che con sempre maggiore impegno realizza corsi di formazione che noi dobbiamo a portare il nostro contributo per portare la nostra esperienza di modo di Mondoperaio
Se nella complessa vita politica e sociale
Che richiede sempre più chiarezza di posizioni noi non ci formiamo in un'unica e Alpi colata forse del mondo cattolico ma in un'unica matrice come potremmo affrontare parlando ad esempio dei problemi italiani il problema dell'ora di religione la ribalta della scuola
Ma anche e soprattutto per entrare in un piccolo particolare che mi occupo nella vita soci della vita di impegno
La presenza dei cattolici nei consultori pubblici ad esempio per la difesa della vita problemi che probabilmente Giovanni Bianchi a e al declinante in altre occasioni e che nella relazione probabilmente l'Expo ma un momentino
Anche se condivido quindi le opzioni diserta politiche di certa partitica
Spero però che chi ha scelto altre direttive non si faccia strumentalizzare
Come lo spero come non è mai accaduto nel partito che Milito proprio perché molto spesso e l'abbiamo visto dall'ottantacinque in avanti nella provincia di Milano molto spesso siamo legati a scelte di tipo partitico
E non a scelte di formazione che il mondo cattolico ci ha dato
E allora questo è veramente o ipocrita e la formazione come primo punto fondamentale
Un altro aspetto che sottolineo ecco quello di rendere ormai
La partito di maggioranza relativa sempre più doroteo e che quindi pone la fine dal partito istituzione senza prima io ritengo ritentare ecco perché quando si fa rifare le ACLI e ritentare può essere anche in questo campo un momento efficace
Perché non dare ancora a questa balena bianca maggior entusiasmo più idee più disinteresse di impegno in modo tale che si realizzi questa maggior partecipazione
Perché no vendeva e are attraverso i meccanismi di cui anche noi partecipiamo una reale alternativa
Perché appunto apporvi cinici nel mondo politico ce ne sono e ce ne sono tante
Parliamo della presenza sociale
Il volontariato i pareri e ottimi servizi che facciamo sono realmente vale di più ritengo però anche che nella realtà del circolo occorre intervenire corna maggior partecipazione alla realtà che la comunità religiosa poi senta
Mi riferisco ad esempio a tutela Caritas che esistono alle parrocchie perché pare
Se non entriamo in collaborazione sì o no o non ci poniamo incolto abolizione io ritengo invece che questo deve essere un momento unificante e attraversa anche il nostro aiuto essere spina dorsale a questi servizi perché noi abbiamo esperienza in questo campo
Ma anche nelle istituzioni ma intendo dire il comune e qua si è appannato onestamente dalla relazione di questa presenza delle riforme a livello locale di cui lago ma deve partecipare ma i termini degli organismi più democratici di base
Dopo che i giorni abbiamo le lezioni nelle scuole e io vorrei sapere che posizione
I cattolici delle ACLI si pongono c'è sono con comunità educante se non vi è lista unitaria come questi si pongono ma non solo
A livello anche di istituzione
Partecipò alle usura e oggi in questo periodo via la grossa
Posizione dei regolamenti e degli statuti che si vanno a fare ecco come noi partecipiamo per vendere
Meno settario e quindi più partecipativo a questi discorsi quale funzione a livello dia formazione culturale noi enunciamo esprime ma non solo perché non portiamo avanti esperienze già realizzate tra le usa enti locali ACLI associazioni genitori per meglio sviluppare il discorso degli handicap dei tassi può dipendenti era la psichiatria ecco sono un po'questi discorsi che tengo a precisare e che certamente dalla relazione e dei vari servizi sono già stati sviluppati
Io ritengo che se noi siamo più aderenti con questi impegni con quelli del circolo possiamo anche a recuperare le forze giovanili che lo voglia se solo giovedì età
Capace di ridare ancora e quindi di fare le grande acri che era una volta
Allora l'entusiasmo non manca è vero e non demordiamo nemmeno la volontà tutto questo però a richiede torno a dire una formazione precisa e molto più ampia
Grazie ma giorni
Con i vittoria cioè
E poi si prepari Lazzati primo
Ma vorrei iniziare questo mio intervento con alcune considerazioni credo che sarà bello sarà importante sequestro congresso assumerà davvero il carattere il degli uno spazio di parola offerto se il clima sarà davvero quello di un momento non solo celebrativo ma partecipativo che se la voglia sarà quella di ripensarsi nel proprio agire e nella quotidianità delle cose che si fanno anche se queste più faticoso perché logicamente implica il dissodare terreni motivo implica riprovare legare esperienze rapporti recuperare motivazioni e competenze implica l'aprire un futuro che per certi versi e percorso nuovo e provarsi come movimento educati Gotti realizza opere nella concretezza delle situazioni particolari in risposta a bisogni che mai possono essere definiti a priori e la necessità di ripensare allora alle cose che si fanno mi rimanda alla voglia di fare le riflessioni partendo dalla mia attuale esperienza acquista come responsabile regionale di gioventù artista lombarda
E mi chiedo se anche una struttura regionale di gioventù artista al di là dei compiti attribuitegli statutari la mente può essere significativa all'interno del movimento se può essere importante
Indubbiamente una cosa diventa importante nel momento in cui realmente le sue ferite quando le si attribuisce un valore Sosta viale anche per il proprio cammino io credo allora che la risposta a questa domanda più che di mandarci e valori estrinseci o di apparato dire interrogarci su valori di fondo sia di ruolo che distilla presenti nel nostro movimento
Io credo che allora una struttura regionale ha senso solo se si lavora insieme su progetti concreti intensificando ogni sforzo per essere davvero luogo educativo ed esperienza formativa e l'esperienza che abbiamo facendogli regionale sia proprio per Rizzato assume esperienza di servizio servizio che si esplicato l'informazione attraverso progetti formativi che hanno coinvolto tutte le realtà provinciali sarà invece queste ci ha permesso di acquisire competenze e capacità e cultura con una per essere davvero presenti in modo efficace ed efficiente nelle nostre realtà ci ha permesso di superare anche la mentalità provinciali dica che a volte ci caratterizza e diventati scambievolmente all'interno delle varie realtà provincia io credo anche che in ordine a progetti precisi la struttura regionale debba maturare in continuazione ridefinire Sempre modello organizzativo che la renda interlocutrice interessante presso gli enti regionali istituzionali e debba cercare sempre più delle collaborazioni anche con altri enti con altre associazioni ed è un po'questo che abbiamo cercato di fare anch'io un bar via laddove ci siamo rapportati all'ente regionale e abbiamo avuto la possibilità di presentare un Progetto in ordine al lavoro che è stato riconosciuto e ci ha permesso quindi una di ottenere un contributo e questa sarà un'occasione perché davvero ci sia progettualità specifica di raccordo tra i vari stabiliti dal movimento in ordine al lavoro
Vorrei fare so dire semplicemente alcune cosa rispetto ad una tematica che mi sta particolarmente a cuore che comunque ho visto essere stata citata anche negli interventi precedenti il discorso di educazione alla pace che mi fa partire da una premessa una premessa secondo me c'è un problema di mentalità e un problema di superamenti dal semplicismo delle manifestazioni di genere motivo piuttosto prevalenti in termini di pace una necessità quindi sia di ordine culturale via di ordine pratico politico di ordine culturale Santo si potrebbe dire che mentre il pianeta è diventato un villaggio in seguito anche la diffusione delle comunicazioni molto dalla nostra mentalità e sensibilità è rimasto colpito ad essere da villaggio in senso tradizionale e quindi una necessità di ordine pratico politico nel senso che una volta delineate con chiarezza
E che sono le idee portanti si tratta di elevare infatti ha problemi perché storia utopia prendano davvero unione non sottraendosi alle anali sia realismo da affrontare e alle prospettive da porre detto questo allora siberiano abbastanza chiaramente alcune questioni la prima che tocca la votazione generale del discorso entro il quadro di una cultura della pace e importante e credo delineare uniti carapace di una pedagogia dalla pace e ciò va fatto con il concorso delle molte esperienze che già sognato ai vari livelli per e perché no anche al nostro interno una seconda questione di istituzionale con le sue dimensioni politiche organizzative e finanziarie Roma quali il nostro ruolo in quale rapporto ministeri istituti di ricerca una pastiglia di ordine strategico dobbiamo limitare l'ambito dall'educazione all'informazione
Oppure cercare di entrare in rapporto con le istituzioni educative preposte dentro la scuola e se sì quali come quali i modelli formativi da adottare è sufficiente la ricettazione oppure preferibile seguire delle metodologie multi le destini a misura delle situazioni e degli interlocutori e infine una questione più strettamente funicolare quali obiettivi educativi perseguire in quale rapporto tra di loro ecco allora partite da queste così da queste questi ogni vorrei fare proprio alcune considerazioni brevissime
La prima il discorso di una cultura di pace alla quale cultura qual modo perché questa sia efficace gli agenti di cambiamento a partire dal nostro quotidiano da dove noi operiamo e che relazione si pone tra la volontà di pace e il farsi una coscienza politica nel nostro Stato democratico io penso che senza abdicare gli appelli e le prese di posizione bisogna però predisporre delle condizioni degli strumenti di informazione e di ricerca di azione su con una cultura di pace deve entrare nel sociale
Ci dice che la pace oggi una necessità perché l'alternativa comporterebbe la distruzione di tutta l'umanità bene allora la necessità da qui di interrogarsi sul valore della vita sui prezzi da pagare sulle condizioni da creare
Che possa essere adeguatamente salvaguardata nel suo senso più umano allora io dico i nostri CEPAS sono attrezzati per Puerto che è raccordo che collegamento c'è fra i vari CEPAS che sono disseminati sul territorio
Idea che per realizzare la pace bisogna educare alla pace non è certamente una invenzione nostra e non è certamente nuova di sottostanno motivazioni di vario genere culturali pedagogico e culturali strategiche il discorso è che secondo me dobbiamo proprio in un bar e una capacità di tipo prospettico progettuale avete dei precisi criteri per selezionare debbo attualmente contenuti argomenti passare ad una fase più progettuale fare emergere cioè dalla ricchezza che c'è anche al nostro interno ce n'è molta un progetto pedagogico che possa essere accolto sia da istituzione scolastica sia da organismi sì da movimenti già individuati che operano in questo settore e allora tanto per non rimanere nel vago credo che un'arma potente l'abbiamo la comunicazione la parola tanto cara don Milani ecco il nostro dialogo credo debba essere proprio in quest'ottica lavorare perché vengono sperimentate delle esperienze educative significative che sappiano coinvolgere su questi temi dal di dentro le persone con cui ci si trova ad operare io credo che essendo la scuola un grosso agente di formazione e considerando che bisogna partire dal basso come diceva Capitini considerando che io lavoro anche nella scuola mi chiedo non si potrebbe pensare informare ad esempio gli insegnanti a partire da noi insegnanti gli artisti vari livelli e ce ne sono molti se tutti avessimo una preparazione adeguata seria e non ci esponga al rischio dalla banalità che sia sia iniziale che è in itinere se tutti avessimo l'opportunità di fare esperienza di questo genere di confronto padre sia nessuna il materiale a disposizione dei sussidi degli studi seri io credo che qualcosa di diverso si potrebbe anche muovere si tratta proprio di attrezzarsi e quindi credo che questo discorso ci coinvolga un po'tutti
Allora io credo che tutte queste cose potrebbero essere attivati nelle nostre sedi che si occupano della pace ossia Lipsia vedendo di valorizzare le molteplici esperienze e e già seminato perché Lippi ha già un ruolo sia di diffusione e di promozione di esperienze nonché di coordinamento delle molteplici esperienze nato ai vari livelli
Mi chiedo non sarebbe ad esempio possibile decentrare gli sia ai vari livelli regionali perché siano meglio valorizzate anche una serie di contributi maturati nelle varie realtà
E poi mi chiedo anche non sarebbe forse auspicabile in ordinato il progetti precisi maturare una collaborazione tra IPSIA e dei night proprio perché questo
Possa essere meglio valorizzato ecco queste credo siano un po'le grosse scommesse sulle quali dovremo misurarci rispetto ad un discorso sulla pace grazie
Grazie
L'azione il primo
Che è delegato responsabile del Settore anziani di Milano crea anziani artisti associati presenta una mozione sul problema degli anziani e io l'ascolto con piacere come anziano
Mi raccomando alla brevità bisognerà traevano affaticarsi troppo ho preso la parola qui stasera proprio anche perché
Insomma la nostra iniziativa durante questi gli anni
è stato oggetto di un generale interesse delle varie realtà di tutta Italia e dove noi nel limite del possibile abbiamo sempre risposto inviando il materiale richiesto città però purtroppo credo opportuno fare appunto così un po'l'anagrafe no di questa nostra tre a no
Che ha iniziato né il cinque aprile del mille novecento
Da due
Quindi inizio proprio della fase costituente della tre A anziani acquisti associati
Nel settembre mille novecentottantadue nel corso della vacanza studio di Borghetto Santo Spirito
Viene definito l'impianto organizzativo nasce ufficialmente la tre A anziani attivisti associati promossa dalle ACLI milanesi in Italia è la prima Esperey sa organizzata dal Movimento acquistato gennaio mille novecentottantacinque con l'intervento del responsabile del settore al sedicesimo Congresso nazionale a Roma
Illustrando il campo di intervento della tre A e le finalità che si è proposto per qualificarsi come forza sociale con interventi a livello di società civile vede le molteplici iniziative svolte in campo socio politico e culturale est data presentata una mozione che è stata approvata dal Congresso nazionale il ventisei uno mille novecentottantacinque
Nove
Ma nel mille novecentottantasette abbiamo presentato anche al congresso provinciale una mozione e lo rifarò ancora questa sera
Quindi stando nel tema della relazione di Giovanni Bianchi dove mi è parso di capire che non si sia perso tempo ma che la trasformazione in atto nella società odierna hanno una intensità ed una velocità mai vissuti ci troviamo di fronte a situazioni così nuova e per la maggior
E per la maggiore imprevedibili che nessuno schema aprioristico può anticipare
Credo però che i problemi ed in modo particolare quelli che riguardano il più deboli vadano affrontati senza indugi
Perché ho ragione di credere che puntando sulla realizzazione di queste iniziative che c'è in volto ci coinvolgono in prima persona qualificano sempre di più il movimento lista ad identificarsi del campo sociale a cui per tradizione per vocazione appartiene in modo concreto e solidale con i più deboli una di questi e la fondazione della tre A come ho organizzazione di anziani acquisti che non si giustifica soltanto per essere una presenza in più rispetto ad un problema quello degli anziani che rischia di diventare di moda neppure per ripetere iniziative già svolte da altri ma per la specifica caratteristica educativa e sociale che deriva dall'essere attori
La nostra scelta versa e col gli altri gli anziani assume significato nella misura in cui si inserisce in un quadro di iniziativa sociale culturale e politica che ha come obiettivo generale la condizione dell'uomo i suoi destini terre ENI è ultra terreni i suoi rapporti con la natura e con gli altri soggetti i riflessi che le strutture esercito non sulla sua esistenza
I suoi bisogni di autonomia come soggetto tra soggetti autonomi eppure solidali in questo quadro di vita anche tra gli anziani individuiamo e privilegiamo si inseriscono civili e senza fratture gli ultimi cioè gli anziani non autosufficienti handicappati lungodegenti e spesso in condizioni di abbandono desolante gli anziani soli ed emarginate
Gli anziani che ricordano solo di pensioni minima e vivono in condizioni di miseria ce ne sono anche a Milano e ce ne sono anche a Milano basta mettersi a contatto con questa gente e non sono pochi a quel
E per questi la nostra attenzione del nostro impegno si rivolgono in misura prioritaria pur senza trascurare anzi accentuando l'interesse e la tensione alla problematica complessiva della con pone anziana oggi per queste ragioni di intesa con altri amici presenterò un ordine del giorno alla Commissione mozioni che brevemente ora vi leggerò
Forse
Forse belli e Giancarla la Commissione s'è molto lungo no no no è molto breve sempre bene allora se guardare solo questo qui poi tralascio tutto va bene
Dunque i delegati i sottoscrittori chiedono che il diciassettesimo congresso nazionale delle ACLI impegna il Consiglio nazionale da essere eletto a costruire una proposta associativa a livello nazionale per
Gli anziani partendo dall'esperienza milanese della tre A anziani acquisti associati ecco anche qui non è obbligatorio è se qualcuno ha un'idea migliore noi abbiamo adottato questo slogan no abbiamo notato questo slogan però se uno dopo chiamare quattro a mentre magari anziani a Christie associati attivi perché noi qui a Milano siamo attivi veramente no questo mi fa piacere che si è affermata con successo negli ultimi sei anni cioè dalla sua nascita risponde vengo alla domanda Greg cattiva che gli anziani pongono per affrontare e risolvere i loro problemi al tempo stesso per portare un loro contributo insostituibile alla costruzione di uno sì ce la a misura d'uomo per tutti gli uomini se voi diamo che quello slogan lì no dove c'è dentro la parola solo solidarietà che rimanda solo uno slogan bisogna tener conto anche di queste persone che stanno di endo questa stagione che Meana vischiosa che hanno voglia di lavorare si tratta solo di trovare sente che li sappia riunire e dialogare con loro però attenere ESP coprire i talenti che ci sono ancora in questa persona da sfruttare ecco allegata c'è la motivazione che la consegnerò e la leggerete tutti quando verrà pubblicata grazie grazie grazie
La parola a Broni Ernesta
Si è caricata nazionale per le attività colto
Poi si prepari Teresa cittadino di Catanzaro
Dopodiché
Dopo iscritti a parlare per stasera quindi tutti i delegati iscritti in sono riusciti a parlare nel pomeriggio di oggi le altre richieste sono per domani o dopodomani prego
Questo nostro diciassettesimo congresso nazionale si pone come una sfida alla soglia del Duemila una sfida la cultura alla politica all'organizzazione Societ l'aria al mondo dello spettacolo e dello sport o meglio una sfida alle contraddizioni e mistificazioni in essi presenti qual è impatti il senso di una solidarietà per una nuova speranza civile se non la coscienza ed impegno che occorre cambiare rotta se si vuole un po'duro dove la vita delle persone
E dei gruppi abbiamo il massimo di espressione e di greci dal
Fino a quando non prenderemo atto affermano i vescovi nel documento del mille novecentottantuno del drum'
Ma di chi ancora chiede il riconoscimento effettivo della propria persona e della propria famiglia non metteremo le premesse necessarie ad un nuovo cambiamento sociale appunto
Perché cresce ancora la folla dei poveri perché ad un'emarginazione clamorosa risponde così poco la società uguale
In queste risposte
Che come case dobbiamo dare con convinzione e con un po'per le attività sta il senso della nostra sfida
Che deve essere innanzitutto contro le nuove povertà contro l'immagine milioni di qualsiasi tipo qui voglio richiamare l'emarginazione delle donne Ceccuzzi per quanto riguarda innanzitutto il diritto ad un'occupazione adeguata e dignitosa e si era presentano il cinquantaquattro per cento dei disoccupati in Italia e il trentacinque per cento di coloro che sono in cerca di un primo lavoro allora il rapporto tra Dole una e lavoro va affrontato con urgenza della spinta che non ammette ulteriori rinvii
Nel mondo del lavoro vicino ad articolare in condizione di immaginazioni vivono le cose diritti non ancora riconosciuti sfruttamento e soprattutto isolamento culturale oltre che sindacale e politico se si vuole dare prospetti vita di speranza
A questa categoria occorre che si cominci concretamente a considerare e lavoratrici a pieno titolo e non minorenni da tutelare e questo già dentro le armi Abbot rendo di patto tutte quelle forme di discriminazioni che non fanno di cento onore al nostro movimento che da sempre si batte per le pari opportunità e per la piena dignità di tutti i lavoratori uomini e donne un altro aspetto di nuove porte di nuova povertà
E di emarginazione che la morosità e dato dalle colpe stranieri
Che lavora in in Italia e che ammontano a diverse centinaia di migliaia
è una massa sommersa il più delle volte al minimo della sussistenza
Nonostante un rapporto di lavoro oneroso per loro alla merce rispetto speculatori che praticano con spregiudicatezza e raffinata abilità
Una nuova tratta degli schiavi
La solidarietà sociale e la speranza civile
E soprattutto la carità evangelica non ci possano come tali lasciare tranquilli di fronte a una realtà così drammatica
E dai volti di somali gradiremmo noi stessi il nostro movimento il futuro della storia
E se non ci adoperarsi
Mo'con tutte le forze a dare dignità di persone sicurezza di lavoro inserimento sociale a tutte le donne che subiscono ogni giorno svariate forme di sfruttamento e di violenza
Un ultimo punto
Do vorrei far richiamare la solidarietà e la speranza civile nello sport in un mondo degli IMI tre medici caratterizzato da una vera e propria disgregazione del tessuto civile e sociale da una cultura del consumismo e dell'effimero in sé Desolei Darida anche occorre riscoprire il bisogno di solidarietà anche nel mondo dello sport esso infatti può essere uno strumento di grande efficacia
Nel Processo di educazione dei giovani ma anche degli adulti alla soli la dieta per il suo messaggio di di di gioia di pesca
In grado di vincere l'esasperazione e la violenza
Nella società di domani
Con il grosso sviluppo del terziario aumenterà il tempo libero e quindi si allargherà lo spazio delle attività sportive come anche lì ci dobbiamo preoccupare e lavorare affinché questa lo spazio dello sport sia riempito di valori e di pratiche sola dirigistiche
E non lasciato alle speculazioni di un mercato spille correggerlo ad
Primato della persona e della sua crescita come membro della città terrena e come partecipe nel regno che si va compiendo grazie grazie
Mi dicono che il guardaroba stanno aspettando per cinque cappotti
Se i cinque posso posso sorride cappotti che gli hanno depositate guardaroba vanno
Jeda inservienti posso no
Abbandonare il lavoro e andare a casa loro c'è il bisogno di Varese
Non c'è
Sì o no
Non c'è allora non essendo altri iscritti a parlare
Alle ore
Nove meno un quarto termina la seduta pomeridiana e domani si apre alle ore nove
Cosa liberali