Tra gli argomenti discussi: Diritto, Economia, Esteri, Geopolitica, Integrazione, Irlanda, Istituzioni, Lisbona, Parlamento, Rassegna Stampa, Referendum, Riforme, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 12 minuti.
Rubrica
Dibattito
10:00
09:30
9:43 - CAMERA
12:42 - CAMERA
13:50 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
Buongiorno buongiorno da Lorenzo rende pergolato assegno di Gio politica di oggi venerdì venti giugno due mila otto la nostra all'assegno di oggi è sostanzialmente una
Una disamina del che fare all'indomani del no irlandese espresso per via referendaria alla trattato europeo di Lisbona
Partiamo dal Washington post con un'analisi di Enna Applebaum che è un analista dell'American Enterprise Institute specializzata sugli affari degli affari europei
Il titolo e compassione per i poveri euro creativa
Molto spesso noi abbiamo avuto a che fare attenzione all'Europa l'Europa in crisi l'Europa e nel caos l'Europa in disperazione perché uno o l'altro Paese europeo mancava di ratificare un qualsivoglia trattato
Invariabilmente qualche qualcosa di cataclisma antico cataclisma anticamente importante era a rischio
E spesso il Paese che provocava complicazione era uno di quelli piccoli questa settimana il cattivo e le Rwanda possibilmente il Paese che ha beneficiato di più dalla sua membership dell'Unione europea
Perché gli irlandesi hanno detto no su parte della risposta giace nella lettera di protesta che uno dei votanti che hanno espresso no alla ballottaggio nella contea di Hitler attaccato alla sua scheda elettorale
Data l'opportunità di sostenere o respingere
La politica la politica estera dell'Unione europea
Egli a scelto invece di protestare per il fatto che la aerei Linus la linea aerea nazionale
Irlanda ESA non volava più direttamente dalla scena una porta in Ruanda fino ai litro aeroporto irlandesi
E dunque pietà per i poveri euro creati che devono gestire una certo tipo di sentimento
Come sempre nei casi in queste situazioni sembra che gran parte dei votanti non hanno affatto letto il trattato o non con uno lo capiscono
O usano piuttosto che i referendum per esprimere il loro sentimento circa qualcosa dei diverso quali d'esempio il bisogno urgente per voli diretti verso Londra
Così tra l'altro è Appel Bam e questa è un'analisi vera ripresa anche
Da altri analisti e commentatori politici dal Washington post al Financial Times con l'intervento Richard seguito Lords che è un docente
Un professore di economia al gratuiti Institute di Ginevra
Che sogna che sogno sogni erano gli europei adesso
Presso il titolo dell'editoriale del commento apparso il diciotto giugno scorso
Questi voti i voti negativi come quelli dei gli olandesi e dei francesi in passato degli irlandesi oggi non hanno niente da fare con la questione posta e francesi nel dire no al trattato
Avevano espresso i loro timori circa la globalizzazione e olandesi temevano circa l'immigrazione
Gli irlandesi sono spaventati dalle tasse alte i nostri cittadini non sono confusi ma sono solo cinici e questo è un responso nazionale alla cinismo dei nostri leader
E si votano no all'un dal l'Europa perché non hanno altri mezzi per esprimere il loro dispiacere nel per quanto riguarda la maniera con la quale l'Unione europea viene condotta
Gli unici voti che si possono esprimere sono quelli per il Parlamento europeo ma queste elezioni sono veramente un affare interno nazionale noi votiamo per partiti nazionali
E le campane sono sempre dominate da temi Imelda temi interni domestici
E dunque i cittadini non sono molto dell'Europa semplicemente perché non ci sono pubblici dibattiti dibattiti circa gli affari europei
L'Unione europea è unica al mondo in un qualche modo perché va oltre dovrà sovranità
A cui rinunciano negli Stati membri per un bene comune ma questa autorità è stata trasferita a rappresentanti non eletti e che tipo di democrazia è questa
Conclusioni a per il momento s'schemi dal Trattato di Lisbona sia ratificato no l'Europa più probabilmente gravità era verso
Un arrangiamento di tipo monetario economico così come li anti federalisti hanno sempre voluto
Questo l'editoriale sul Financial Times Charles di plots il diciotto giugno scorso quale sogno sogna erano gli europei andiamo al settimanale americano Time
Gli olandesi il rifiuto ruandese fa annaspare l'Europa
Se non c'è un Piano di contingenza immediato è perché il Trattato di Lisbona era già il piano B dell'Unione europea che rimpiazzata
Troppo pesante Costituzione europea già respinta da francesi e olandesi nel due mila cinque
Irlandese no degli irlandesi è venuto nonostante il sostegno da parte del trattato da virtualmente tutto l'intero establishment politico del Paese
Tutti i leader del organizzazioni imprenditoriali e industriali i sindacati le associazioni degli agricoltori
E da parte dei media principali per il contrasto opposizione organizzata era condotta da un improbabile Alleanza di pacifisti anti abortito abortisti
Nazionalisti tradizionali marxisti e liberi mercati visti
E sono stati e e si grandemente aiutati dalla forma del Trattato stesso trecentoquarantasei pagine di testo
Circa le minuzie del
Macchi della macchina istituzionale europea con nessun grande progetto quali ad esempio lei euro l'allargamento ad oriente che poteva catturare la pubblica immaginazione e che cosa sarà adesso
Che i governi dell'Unione europea hanno fino alla fine dell'anno per completare i processi Tizio ha ratificato così scrive tra l'altro è l'analista del Time settimanale Time
Articolo dei giorni scorsi allora che fare adesso questo anche al centro dell'analisi di Gianni Bonvicini siamo in Italia Gianni Bonvicini e vice Presidente vicario dell'Istituto Affari internazionali
Di Roma
Dublino vale un trattato questo elenco con punto di domanda l'analisi è comparsa sulla newsletter affari internazionali pubblicata dal dallo Iaia
La vittima più illustre e certamente lo stesso Trattato di Lisbona dal punto di visto giuridico c'è pochissimo da fare per salvarlo
Lo stesso Trattato di Lisbona non contiene regole di salvataggio particolari salvo la possibilità in caso di ratifica da parte di almeno i quattro quinti degli Stati membri cioè ventuno Paesi di investire della questione il Consiglio europeo
Ma senza indicare vie d'uscita oggi siamo abbastanza vicini a quella soglia dato che diciotto Paesi hanno completato positivamente l'iter
Ma a parte il fatto che la questione del tutto irrilevante c'è da temere che i processi di ratifica ancora mancanti si fermi nell'attesa di comprendere quale soluzione escogitare
Il primo in calendario e quello avviato ai Comuni alla Camera dei Comuni dal premier inglese Gordon Brown vero testa della volontari ventisei Stati sopravvissuti di salvare Lisbona
Quali altre possibilità vediamo dei sub sotto altre possibilità un quella definita ottime out istituzionale
Si potrebbe quindi chiederei gentilmente ma molto gentilmente all'Irlanda rifarsi volontariamente da parte dichiarando un otto out dal Trattato
Ma tralasciando difficoltà politica con tale passaggio lo stesso Trattato di Lisbona prevede di entrare in vigore con la ratifica di tutti e ventisette gli Stati firmatari senza eccezione alcuna
Altra possibilità l'ipotesi franco tedesca
Si comincia perciò pensare ad una soluzione radicalmente diversa una drastica decisione di Parigi e Berlino di dar vita a un'unione franco tedesca molto avanzato sul piano politico istituzionale
Intorno a cui attrarre Paesi win-win e nei POR cioè volontari in grado che non vogliono accontentarsi del Trattato di Nizza
Sembra una Progetto campato in aria ma i tempi di crisi così profonda un soprassalto da parte del vecchio nucleo dell'integrazione potrebbe anche essere immaginabile
Cosiddetto nocciolo duro dunque la questione però di fondo che è quella esiste ancora la grande Europa
Scrive Gianni Bonvicini malgrado ciò che in questi giorni una qualche soluzione probabilmente possibile ma bisogna partire dalla constatazione che da un'altra grande vittima di questa serie di disgraziati referendum piede l'idea stessa d'Europa
La morale da trarre è che oggi l'Europa Dominioni piccoli interessi piccoli paesi compresi quelli grandi i piccoli pensieri
La grande Europa il suo disegno ideale non esistono più il futuro sarà di piccoli passi avanti di piccoli gruppi a geometria variabile di piccole politiche comuni e grande ideale euro ma è un ricordo per le generazioni più anziane
Così Gianni Bonvicini il vice Presidente vicario dell'Istituto Affari internazionali
Il sito è IAI punto Titti da cui far ripescare questa analisi un'altra analisi ancora in Italia è quella dell'Istituto degli studi di politica internazionale visti
Di Milano nel suo policy brief dedicato proprio al voto
Dopo dopo l'Irlanda il sito ricordiamo e ISPI on line appunto ghetti
Che il Trattato di Lisbona e il referendum irlandese
L'esito negativo del referendum irlandese sulla ratifica del Trattato di Lisbona e conseguente disorientamento né Governi e le pubbliche opinioni europee impongono riflessione sugli obiettivi politici del processo di integrazione
Sulle soluzioni istituzionali e sui tempi per adottarle il problema tuttavia spiegati Edoardo Greppi che l'autore dell'analisi
Il problema tuttavia non è giuridico dal momento che il diritto internazionale il diritto comunitario offro alternative che per quanto complesse costituirebbe un'adeguata via d'uscita all'imparasse che si è determinata
La questione infatti essenzialmente politica implica un rilancio del processo di integrazione con le prospettive di ampio respiro e soprattutto un impegno coraggioso e lungimirante delle classi dirigenti degli Stati membri dell'unione europea
Così Eduardo greche PIL policy brief dell'ISPI ISPI on line appunto dette infine ultima segnalazione si tratta di un impegno permesso appunto da un think thank spagnolo si tratta del reale istituto il canone
Dopo l'Irlanda referendum e unanimità questo è uno degli aspetti viene messo in evidenza dall'analista Carlos glossa
Dopo l'esperienza dalla fallita Costituzione europea i Governi dei ventisette membri dell'Unione europea hanno deciso di evitare la celebrazione di referendum durante la ratifica del Trattato di Lisbona tram dell'Irlanda per imperativo costituzionale che ha
Sottoposto il testo alle urne ottenendo
Un no che va a complicare l'avanzata delle integrazione e a mettere anche in discussione la convenienza del voto popolare diretto come formula di approvazione di un testo tanto complesso
Però scrive vista più discutibile che
Il referendum
Risulta all'esigenza della unanimità in tutti gli Stati membri per la ratificazione di qualche riforma dei trattati in Unione così ampia ed eterogenee dunque sì questione la questo si mette in dubbio la questione dell'unanimità si critica
Quattro sono le ragioni che sostengono questa critica all'unanimità primo si viola uguaglianza tra destra le parti
Secondo si riduce enormemente la possibilità di conseguire qualsivoglia avanza mento terzo si rovescia il principio democratico e quattro
Si si fanno ricadere su tutti gli altri membri di costi della decisione di uno solo
è questa l'analisi dopo l'Irlanda referendum e unanimità
Della reale di istituto Pellicano think thank spagnolo questo è quanto la nostra rassegna di oggi dedicata al dopo voto
In Irlanda il referendum che hanno respinto in Irlanda il Trattato europeo la nostra rassegna di geopolitica torna lunedì prossimo alle ore sette circa
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0