18 GIU 2008
intervista

Intervista a Giuseppe Rossodivita: disobbedienza civile per marijuana terapeutica, Radicali condannati. Per Rita Bernardini, Claudia Sterzi e Giulio Braccini 4 mesi e 2.500 euro di multa. L'avvocato difensore Giuseppe Rossodivita commenta la sentenza del Giudice di Siena

INTERVISTA | di Emiliano Silvestri - Siena - 19:53 Durata: 6 min 10 sec
A cura di Alessio Grazioli
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"Intervista a Giuseppe Rossodivita: disobbedienza civile per marijuana terapeutica, Radicali condannati. Per Rita Bernardini, Claudia Sterzi e Giulio Braccini 4 mesi e 2.500 euro di multa. L'avvocato difensore Giuseppe Rossodivita commenta la sentenza del Giudice di Siena" realizzata da Emiliano Silvestri con Giuseppe Rossodivita (avvocato e membro della Giunta di Radicali Italiani).

L'intervista è stata registrata mercoledì 18 giugno 2008 alle 19:53.

Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Cannabis, Costituzione, Diritto, Disobbedienza Civile, Droga, Giovani,
Giustizia, Magistratura, Narcotraffico, Penale, Politica, Radicali Italiani.

La registrazione audio ha una durata di 6 minuti.

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  • Giuseppe Rossodivita

    avvocato e membro della Giunta di Radicali Italiani (RADICALI ITALIANI)

    Il Giudice Elisabetta Pagliai ha condannato gli imputati a 4 mesi di reclusione e 2.500 euro di multa. La difesa annuncia appello avverso alla sentenza, il cui deposito dovrebbe avvenire entro 90 giorni. Il PM aveva chiesto la condanna a 1 anno e 4 mesi e 4.000 euro di multa; la difesa l'assoluzione degli imputati Rita Bernardini, Claudia Sterzi e Giulio Braccini. Le ipotesi della difesa, in attesa di leggere le motivazioni: Si giudicava un'azione che fa parte di un percorso di disobbedienze civili che hanno determinato l'acquisizione di principi giuridici evidentemente non tenuti in considerazione dal Giudice di Siena. È questa una sentenza che ne contraddice altre, tutte positive, che nel corso degli ultimi 3 anni avevano riconosciuto nella particolarità della struttura della disobbedienza civile (reato impossibile per l'inidoneità dell'azione a offendere il bene giuridico - impedire la circolazione di droghe, tutelare la salute, difendere le giovani generazioni - che la legge vuole tutelare) gli elementi per l'assoluzione. Struttura che ha indotto invece il P.M. a ritenere particolarmente gravi le modalità politiche della disobbedienza civile, a ritenere non dovesse essere applicata l'attenuante di cui al 5° comma (lieve entità del fatto) e a chiedere quindi la pena di 1 anno e 4 mesi e 4.000 euro di multa nonostante si trattasse di soli 3,37 grammi di marijuana. Sembra non sia stato valorizzato il principio di necessaria offensività ( in concreto, nonostante la struttura della fattispecie dell'art. 73 dpr 309/90) dell'azione.
    19:53 Durata: 6 min 10 sec