Registrazione audio di "I detenuti scrivono al Partito Radicale", registrato martedì 9 febbraio 1988 alle 00:00.
Tra gli argomenti discussi: Carcere, Partito Radicale, X.
La registrazione audio ha una durata di 22 minuti.
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I detenuti scrivono al partito radicale
E dal mille novecentottantasei che la mia condanna è passata in giudicato ho presentato due domande di licenza premio e tutte e due mi sono state rigettate con la motivazione che manca l'osservazione io non so cosa vuol dire osservazione chi mi devo osserva e da sei anni che mi trova in carcere non ho mai avuto un rapporto perché la mia condotta esemplare in più sono stato posto agli arresti domiciliari per ben due volte e non ho mai trasgredito gli obblighi imposti perciò tutto questo non è osservazione
Carlo Emilio per quasi quattro anni ho lavorato e si sono trattenuti tre decimi per un totale di circa sei milioni con la nuova legge penitenziaria questi soldi mani dovrebbero rimborsare ma la direzione del carcere dice che non mi spettano perché sono passato in giudicato prima del trentuno ottobre ottantasei questi soldi non sono stati versati all'erario in quanto il carcere giorni fa me li ha mandati qui e si trovano tuttora nelle casse di questo luogo per questo ritengo che mi debbano andare Emilio ti sarei grato se mi predare
Una risposta
Si può indicare cosa debbo fare per recuperare questi soldi e se mi spettano come già ti ho detto la Cassazione è stata cieca e mi ha confermato diciotto anni di cui uno con Donato Emilio a una condanna ingiusta è illegittima perché la scena pagato una sete di verità e di giustizia che è dentro di me che mi trascino da un carcere ad un altro
Una croce sulla mia carne piegata e dolente e non ho più nemmeno la forza di doverne tanta è la devastazione morale prima che fisica paga a tal ostinata e caparbia volontà degli inquirenti e dei giudici di potermi a tutti i costi responsabile d'un sequestro che non ho mai fatto
Sono passato anche per calunniatore nella valutazione dei giudici di merito come per calunniatori sarebbero passati tutti coloro che sono invece morti sotto la dura pedagogia della prepotenza della tortura mi porto nel cuore la speranza che la Corte Suprema di Strasburgo dove ho lanciato il mio ultimo appello di aiuto ecco era questi miei ultimi Gran toglie gemiti di sofferenza no per averne pietà ma per avere il sorriso della verità che si coniuga con la mia innocenza e quindi con la letizia di tutti i miei amori stroncati dalla mia paternità appena l'Alma
Nella mia fatica crescente per essere degno di fare il nome non nel delinquente che non ho mai fatto e per avere il gusto della costruzione dentro e fuori di me
Di una dimensione della vita probabilmente modeste povera ma sicuramente gioiose libera come di tutti quelli che sanno amare e sanno soffrire per la verità
A Marco Pannella e radio radicale rispettabili amici degni di credibilità non sono tesserato non sono sul procinto di farlo e attentamente e sono ascoltatori di radio radicale quando venne alla possibilità perché negli istituti di pena non esiste modulazione di frequenza
Ma nella mia situazione fortunosa spesso mi si crea l'eccezione in quanto un membro del servizio simpatizza per i radicali corredato costume di radiolina che se scoperta e degno di scandalo
Proprio in questo momento sto ascoltando la vostra radio che è collegata con la Camera che discute vota sugli emendamenti per la responsabilità del giudice
Come tutti i detenuti forze vi penso che vi ascolto perché mi considero gli unici a sollevare i nostri problemi e altrettanto altri di eguale importanza se non più preziose e a seguito di ciò nelle elezioni di giugno io e la mia convivente di abbiamo votato in un primo momento si pensa quasi con egoismo in un possibile tesseramento e si può capire anche perché ma poi con sensata decisione e libera scelta
La mia persona non ha nulla da invidiare ad altre figure stimate essa appartiene al classico istrione che con l'affannosa ricerca si auspica vita migliore pur riconoscendo di e essere titolare di un passato di cose poco legali ma coscienzioso dell'avvenuta maturità riproponendosi dal mille novecentottantaquattro aggiusta condotta ma non è stato così perché la legge spesso colpisce ciecamente dietro appoggio di compiacenti pentiti falsi con stima vi saluto
Carissimi amici della domandina sono una collaboratrice esterna del carcere di Monza e vi ringrazio molto dell'invio del vostro notiziario che veramente interessante
Mi dispiace però ma non posso contribuire finanziariamente con l'iscrizione al partito radicale perché facendo parte come volontaria di diverse associazioni che si autofinanziano
E non essendo una capitalista non ce la faccio
Alle due copia di una poesia che abbiamo fatto a Natale indicendo un concorso per i detenuti con relative premiazioni che ha fatto loro molto piacere come sapete a Monza stanno facendo il nuovo carcere con uno stanziamento di parecchi miliardi
E gradirei che qualcuno dal di fuori si interessasse perché questi soldi non vengano spesi nel modo peggiore
E spero che nella nuova struttura abbiano calcolato spazi per la scuola per i laboratori ed altre cose indispensabili del genere
Ecco la mia poesia Natale in carcere un misurato il senso della pochezza in giorni che passano uguali uno dopo l'altro
No durato Button presepe come tanti in ogni casa senza sparare ma qui dietro ad ogni grata esplode il desiderio del contatto di una mano amica che non dirmi Scala anima strappando l'ultima illusione
La gioia si inventa su cose scontate
Natale in carcere a ricordare un'odissea infinita chiusa in spazi delimitati dove anche un sorriso ai minuti scanditi dal regolamento
Sono un detenuto di trent'anni ho avuto modo di leggere il giornale la domandina nel quale ho visto riflessa l'immagine della dimensione carcere oggi
Mi permetto di narrare della mia storia ve la racconto brevemente concisamente non sono un così detto detenuto politico ma semplicemente un comune un tossicodipendente
Vorrei innamorarmi i tredici anni passati fra riformatorio manicomio e carcere i primi processi minorili sono stati se pur con detenzioni più o meno lunghe con delle sentenze di perdono giudiziario arrestato nel settanta quattro con dosi di eroina fui spedito in manicomio ove rimasi tre mesi avvolte legato perché solo dicevo di non essere pazzo in quel luogo mi sottoposero alla cura del sonno Reed Tito di medicinali e flebo non curato ma praticamente abbandonato e vi è anche la sorpresa di aver contratto piatto le ed epatite virale per aghi di flebo non sterilizzati
Mi spedirono allora in un ospedale dove in ventuno giorni mi rimisero a posto ero praticamente uno zombie gonfio con contrazioni muscolari dovute ai vari medicinali scioccato da tale esperienza ripresi con le rovina che equivale ma a rubare mi arrestarono per furto venti mesi uscì più intossicato di com'era entrato mi butta di nuovo in piazza arrestato di nuovo dieci mesi dieci mesi di carcerazione preventiva per estorsione si rubavano macchine e si chiedeva il riscatto poi di nuovo in rovina e il salto di qualità una rapina uscirò se tutto va bene nel mille novecento novantuno questo carcere mi ha distrutto moralmente ho preso
Denunce rapporti ammonizioni questo non è un carcere ma disfunzione a parte una provocazione continua e io da delinquente pago e ho pagato Pini assurde al confronto di certi uomini eletti
Non ho idea di cosa possiate fare per me magari inviarmi la domandina ma vi chiedo vi chiedo se è giusto che io paghi come un truce assassino
A parte la fanciullezza il resto della mia vita è stato ed è solo carcere che come ben si sa non rieducato e non re inserisce
Non ho mai votato mi è stato tolto il diritto a diciassette anni cosa rappresento per la società
Fate voi io non smetterò mai di sperare di confidare un sincero saluto
Quello che li leggiamo adesso e l'intervento dei detenuti del carcere due Palazzi di Padova intervento svolto in occasione della presentazione del progetto pilota sul carcere presentato dal Comune del capoluogo veneto
L'incontro odierno cade dopo un anno dall'entrata in vigore della cosiddetta legge Gozzini e crediamo sia questa l'occasione giusta per discutere del primo periodo di vita delle nuove normative per giunta siamo a fine anno tempo di bilancio ed una volta tanto permetteteci di azzardare noi bilancio novembre ottantasei grandi speranze suscitate dalle innovazioni appena introdotte desiderio da parte nostra di reale cambiamento all'interno dell'universo carcerario il tutto indotto dalle lusinghiere dichiarazioni dei cosiddetti a vario titolo Esperti si inizia alla grande con gruppi di detenuti accompagnati nei cinema una regolazione destinata sembrava con dichiarazioni foto sui giornali a rinnovare la nostra inutile desolante posizione di libertà
Nel venture a Padova per la verità questo non accadeva qui la legge Gozzini ha significato permessi per i detenuti definitivi allargamento della fascia degli aventi diritto al regime di semilibertà
Per capire noi per far comprendere alla società esterna
Chiediamo di poter organizzare un convegno sulla nuova legge convegno effettuato il due febbraio grazie all'organizzazione dal Comune di Padova in particolare dell'asse febbre che tu oggi qui presente fu un incontro interessante con larga partecipazione della società esterna magistrati direttori di carcere i politici giuristi
Amministratori locali industriali sindacalisti assistenti volontari tutti hanno elargito tante troppe promesse l'improvviso sembrava rotto l'isolamento che da sempre divide questo che milita dal resto della società
Ascoltando i vari interventi ci immaginavamo iniziative culturali sportive corsi di formazione professionale nuove opportunità di lavoro per i detenuti specie per i semiliberi
Una giornata esaltante ma molta densa di sogni e al mattino un amaro risveglio
Poco troppo poco è diventato realtà essi che chiediamo concretezza
Sono rimasti gli assistenti volontarie la FIGC ai cattolici e che già da prima operavano
Allora si è aggiunto il Comune di Padova in particolare all'assessorato agli interventi sociali gli addetti al progetto pilota che da mesi sento nuove esigenze di noi detenuti propongono spingono per la realizzazione del progetto o almeno per raggiungere l'avvio di qualche iniziativa di questo programma complessivo ci si è accorta di quanto sia difficile rompere la secolare separazione dal carcere dal territorio circostante
Quanto lontanissime dal Palazzo di Vetro desiderato in teoria da tutti il carcere non è ancora trasparente cammino per arrivarci è ancora lungo denso di barriere burocratiche e non di diffidenza lo sappiamo carcere quartiere inserito nella città è un progetto destinato a realizzarsi in tempi lunghi
Preghiamo pertanto chi finora ha lavorato con noi e per noi di non scoraggiarsi di fronte alle innumerevoli difficoltà proseguiremo importantissima sia per i detenuti che per l'intera società
La trasformazione del carcere del concetto di pena Almera sottrazione di vita libera è un percorso faticoso raggiungibile a piccoli passi
Questo però proseguono intervenuti di Padova non vuol dire che bisogna fermarsi all'organizzazione
Di momenti ricreativi crediamo che dopo questa fase sviluppata negli ultimi due anni si debba aggredire la vera essenza della legge Gozzini le alternative alla detenzione opportunità rimaste finora sulla carta al di là dei permessi e della semilibertà
Rispetto al regime di semilibertà la situazione catastrofica e si può condensare in una sigla o assi
L'unica struttura che fornisce occupazione possibilità ai detenuti di usufruire della semilibertà e l'oasi dei padri mercenari
Senza di questa i detenuti ammessi al beneficio si potrebbero contare sulle dita di una mano
Però data la scarsità delle commesse di lavoro un detenuto rioccupato percepisce sulle cinquecento mila lire al mese un salario con il quale diventa impossibile sopravvivere specie per quanti non sono di Padova e privi di sostegni familiari
Pensiamo che questo sia il principale motivo per qui ci troviamo di fronte a detenuti semiliberi che commettono reati inoltre mancano servisse una preparazione del detenuto che sta per accedere alla semilibertà
Il nodo da sciogliere la questione occupazionale altrimenti ogni intervento di viene avanti servono posti di lavoro e corsi professionali aderenti all'Étoile esigenze del mercato del lavoro
E qui viene da chiedersi dove sono finiti industriali artigiani sindacalisti che intervennero il due febbraio assicurandosi
Assicurandoci soluzioni nel breve periodo quanto detto finora inserisce l'applicazione della Corsini a Padova pensiamo però che si possa fare di più sicuramente mancano strutture ed operatori quelli civili specialmente sono pochi non si può addebitare interamente alla scarsità di personale l'attuale situazione di impasse manca ancora a nostro avviso nell'amministrazione carceraria una cultura aderente alle alternative alla detenzione e di conseguenza il coraggio la volontà di sperimentale
La novità incute chi morì un esempio
Qui resta in applicato l'articolo ventuno del cosiddetto lavoro esterno un istituto che prevede l'uscita dal carcere in qualsiasi momento della detenzione
Con questa misura noi detenuti potranno frequentare corsi di studio all'università corsi di formazione professionale svolgerà un lavoro fuori in posa reggerà qua dentro il nostro futuro
I tossicodipendenti trascorrere la giornata in comunità terapeutiche l'articolo ventuno potrebbe essere un valido strumento di socializzazione proprio perché permette di reinserire gradualmente soggetto nel tessuto sociale
In definitiva dicono i detenuti di Padova vorremmo scongiurare l'affossamento della legge Gozzini
Ricordiamo ancora le aspettative scaturite dalla riforma del settantacinque il suo arenarsi dovuto alle molteplici ragioni che tutti conosciamo pensiamo però che la principale consiste nella mancanza di volontà di trasformazione del carcere
Alla fin fine sembra far comodo che la galera resti unicamente luogo di privazione pare che questo angolo della Società debba rimanere una scosso nelle pieghe della coscienza civile pronto a finire ripescato solo quando è ora di condannare al pubblico disprezzo gli uomini che vi sono costrette e purtroppo intravediamo già del rovescio della medaglia della Guzzini quell'aspetto pericoloso che avevamo denunciato nel convegno di febbraio inizia farsi strada un sottile ricatto per ottenere i permessi bisogna passare alla supina accettazione delle regole scritte non lecite ed imposte
Un campanello d'allarme indicante che la democratizzazione di questa istituzione è in pericolo
Ogni passo fatto verso l'apertura del carcere alla società e della società al carcere rischia di diventare vanno da struttura sta chiudendosi in se stessa inconsapevolmente
Per evitarlo c'è bisogno della massima collaborazione tra interno ed esterno della mobilitazione delle forze culturali sociali e politiche che oggi intervengono sul carcere
La nostra sembrerebbe una lettura troppo pessimistica della situazione invece è confermata da piccoli segnali quotidiani ieri ad esempio si è realizzata una partita di calcio con una squadra est non realizzata dalla FIGC i detenuti si aspettavano di potervi assistere tutti come in precedenti occasioni ma mezz'ora dall'inizio si è saputo che si era deciso per il numero chiuso solo una trentina di spettatori
Il primo impulso sarebbe stato quello di non partecipare all'iniziativa però abbiamo accettato dall'imitazione senza protestare ma dobbiamo ancora capirne il perché visto che una partita del genere e per tutti noi in occasione di socializzazione di sviluppo dei contatti con l'esterno
Pertanto chiediamo a chi si interessa lavora per la nostra risocializzazione di intervenire affinché non ci si trovi al blocco del percorso avviato
Egregio onorevole Pannella non so come si scrive ad un onorevole non ho mai avuto questa occasione meglio sarebbe stato se non l'avessi mai avuta non per lei onorevole ma per le circostanze
è una cosa che sento di fare che mi è venuta d'impulso ricevendo la lettera di mio figlio è una lettera che lui ha scritto alla sorella dall'ex carcere più che lettera direi uno sfogo dettato dalla grave amarezza questa volta veramente è stato arrestato senza colpa l'unica colpa è quella di essere un tossicodipendente
Questo è il testo della lettera
In Italia siamo circa duecento mila tossici che ogni giorno sono costretti a commettere duecento mila reati per procurarsi la droga
Ma costoro non hanno indole criminale sono costretti a delinquere a causa di una legge proibizionista perché se la droga fosse legalizzata non vi sarebbero più reati di spaccio
Scippi rapine eccetera commessi dei tossici per cui vi sarebbe un calo della criminalità di circa il settanta per cento e quindi vi sarebbero le carceri semivuote
I giovani poi non avrebbero più il gusto del proibito e quindi vi sarebbe un disinteresse da parte di questi ultimi e per questo tutte le associazioni assistenziali i andrebbero a farsi benedire e non vi sarebbe più tutto quello sporco gioco politico che si svolge dietro sapete quanta gente mangia sulle nostre tasche
Queste sono le cose che sono emerse da un dibattito che si è svolto su Rai tre stasera fra Pannella e Ferrara e che io dalla i cali convinto approvo in pieno anche perché ho sperimentato e sto sperimentando sulla mia pelle essendo stato un tossico ti sembra Loria ho scritto queste righe perché vedendo quel dibattito in tv e vedendo Pannella attaccato da tutti mia nessuna rabbia interna che avevo bisogno di comunicarlo a qualcuno
è un attacco alle istituzioni che vivono e nostre spalle sfruttando la nostra benedizione ma sono cose che sento dentro per cui mi andava di farcelo sapere o no
Cambiando discorso ieri ho scritto a mamma spero ne faccia piacere ti saluto e ti abbraccio fortissimo
Egregio Emilio Vesce
Spero lei abbia la pazienza di leggermi senza annoiarsi e che questa mia non ne sia di troppo disturbo mi presento immediatamente sono un condannato all'ergastolo
Nel caso mente passato tra le mani il vostro giornale d'informazione dal carcere sul carcere la domandina dal sette dicembre ottantasette Loreto minuziosamente e ho constatato una ricca fonte di informazioni che mi erano totalmente ignare
Vorrei potermi abbonare al vostro giornale molto interessante e chissà che in futuro non mi iscrivo al vostro popolarissimo partito che si batte da lunghissimi anni per una giustizia più equo
Io sono molto giovane e ho solo sentito parlare spesso di voi oratore interessarmi più a fondo per capire di più vi pregherei di farmi avere un riscontro oggettivo distinti saluti a tutti voi del Partito Radicale
Caro Emilio Vesce ho ricevuto la tua lettera e ti ringrazio per quello che hai potuto fare per me
Ieri la Corte di Cassazione di Roma ha confermato la mia condanna a danni venti per un omicidio volontario che io non ho mai commesso
Io speravo in un vostro intervento prima che si celebrasse a Roma la Cassazione ora per dirti la verità non so più che pesci pigliare
Sono innocente mi trovi in carcere con una condanna lunghissima per un reato mai commesso
Non riesco a rassegnarmi a questa condanna proprio perché sono innocente riesco a capire le condanne in primo e secondo grado perché ci sono state delle pressioni esterne che hanno fatto sì che io venissi condannato però avevo fiducia che in una sede lontana
Dalla mia regione in cui io sono stato condannato sul mio caso venisse fatta completamente luce
Purtroppo queste pressioni
Devono essere arrivate probabilmente anche a Roma e per questo chiedevo il vostro intervento in modo che vuol controllaste nel limite del sibila e che tutto si svolgesse in maniera regolare perché per rifarmi il processo di argomenti ce ne moltissimi fra i quali ce ne sono due
Che da soli basterebbero ad annullare i processi di primo e secondo grado e ora te li espongo
Primo come si fa a condannare una persona per omicidio se non si riesce nemmeno a stabilire la causa esatta della morte di questa persona che può benissimo essere avvenuta per cause naturali e questo lo dice lo stesso Amato patologo
E si toglie il nome del professore sia in aula sia nella sua relazione dopo l'autopsia nella quale c'è scritto causa della morte in precisabili
Secondo una persona che mi accusa si smentisce con le sue stesse parole difatti questa persona ricorda di essere sicura di avermi RIS
Sto in quella data in quel luogo basandosi su un viaggio a Roma durante il quale subì un furto regolarmente denunciato però questo fatto
è successo esattamente un mese dopo
I giudici l'hanno ritenuta credibile nonostante i documenti la smentiscano a questo punto voglio sottolineare atti che io sono un semplice proletario e come tale non ho la possibilità di pagare un principe del foro per ottenere giustizia
E come non è giusto che se fosse il colpevole mi avessero assolto non è altrettanto giusto che paghi innocentemente un omicidio di una persona di cui non si sa neanche come sia morta
Ti chiedo quindi se intendi aiutarmi per ottenere giustizia di indirizzarmi ed eventualmente sostenermi per un ricorso al Tribunale di Bruxelles o di Strasburgo per i diritti dell'uomo
A tale proposito ti chiedo di dell'UCI darmi su tali richieste sperando che prendiate in considerazione quest'ennesimo caso di ingiusto vizi e di violazione dei diritti umani ricevendo una celere risposta circa il vostro interessamento ti porgo i miei migliori saluti
Gli abbiamo detto alcune delle lettere inviate dai detenuti al partito radicale queste lettere sono anche pubblicate da la domandina giornale d'informazione dal carcere sul carcere
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