Presentazione del Rapporto Svimez 2008 sull'economia del mezzogiorno

Per favore
Rispettando
Con qualche minuto di ritardo all'orario previsto
Ci avviamo a
A dare inizio
Questa
Manifestazione cerimonia chiara
Che
Come ormai da tempo la presentazione del Rapporto libici mezzo sull'economia del Mezzogiorno
Che prende data dall'anno vediamo rapporto due mila otto in cui si svolge ed è prevalentemente relativo al precedente anno solare
è una cerimonia articolata in due sezioni
La prima da parte dei coordinatori dalla stesura del rapporto
Che è frutto di diversificate collaborazioni specialistiche interne ed esterne di cui ringraziamo il personale e tanti altri amici
Gli andamenti economici produttivi demografici occupazionali e tant'altro
E di
E analizzare la Lizza questi elementi sia nel tempo sia nei confronti territoriali internazionali e nazionali anche attraverso apposite diapositive riassuntivi grafici giustificati
La seconda introdotta da me stessa che rinviene dibattuto da alcuni interlocutori che volta a volta politici istituzionali economici e sociali
Solleva prevalentemente problemi prospettici di politica economica
Prendendo a collocare le condizione analizzate nella rapporto Svimez in una prospettiva macro relativa i fattori che influenzano quello che a nostro avviso è il cuore dei problemi italiani
E cioè il sistematici divari tra nord e sud
E le implicazioni che l'assenza di coesione economica cioè la diversa rilevanza sia dalle produzione di beni e servizi sia dell'occupazione settoriale dalle grandi regioni del Paese
Determina nel permanere di un assai grave condizione di dualismo che non ha di fatto significative analogie in nessuno dei Paesi dell'Unione europea
Con cui pure condividiamo politiche che tematiche l'intervento
Sulla base dell'accennato schema il dottor Riccardo Padovani e il duca Bianchi direttore l'uno e vicedirettore l'altro l'associazione
Provvederanno ad una sintetica ma non breve esposizione delle principali linee conti emergenti dagli andamenti economici italiani
Nel centro nord del Mezzogiorno rispettivamente
E dei termini in cui essi influenza nuova generale economia italiana il cui progresso non può nel tempo non può nel lungo termine prescindere da una territorialmente più equilibrata condizione del Paese
La convergenza delle regioni e macro regioni essendo la premessa ad una essenziale coesione dei territori e della nazione
Do quindi la parola al dottor padovani direttore delle stime
Il brusco peggioramento del quadro internazionale verificato di sentirmi nei primi mesi del due mila otto fa seguita segnali di indebolimento della crescita economica già manifestatesi nell'anno precedente
La fase di ripresa che dal due mila e sei aveva riguardato anche l'Italia sembra dunque se il se ormai esaurita in un simile quadro nazionale Mezzogiorno pur seguendo il profilo congiunturale del resto del Paese si è mantenuto su tassi di crescita stabilmente più bassi
La permanenza di un divario di crescita che prescinde dalla dinamica del ciclo economico rappresenta un elemento che caratterizza tutti gli anni due mila e riflette la mancata soluzione di problemi strutturali dell'economia meridionale aggravato sine qua nuovo quadro internazionale
In base a valutazione di preconsuntivo della Svimez il PIL è aumentato al sud nel due mila sette dello zero sette per cento un punto in meno che nel resto del Paese
Con un rallentamento di zero quattro punti percentuali rispetto al due mila sei con il due mila e sette sono ormai sei anni consecutivi che il Mezzogiorno cresce meno del resto del Paese
Dal due mila e tre ad oggi nell'ultimo quadriennio l'incremento cumulato del prodotto prezzi concatenati delle regioni del sud è stato pari a poco meno di un terzo di quello del Centro-Nord due quattro contro sei e quattro
Bisogna risalire primi anni Ottanta all'espansione dell'economia distrettuale nel Centro-Nord per ritrovare un'interruzione così intensa dei processi di convergenza
In termini di prodotto per abitante risultato del sud appare meno sfavorevole prefetto dalla diversa dinamica della popolazione
Negli ultimi sette anni infatti nonostante l'economia del Mezzogiorno si è cresciuta meno di quello del resto del Paese l'aumento tra popolazione residente al Nord sei uno per cento contro l'uno al sud
Ha comportato una lieve diminuzione del divario del dal due mila il gap si è ridotto di uno virgola due punti percentuali
Un recupero del divario realizzata attraverso una minore crescita tra popolazione rappresenta però una via patologica la convergenza
I fattori che determinano il calo demografico la ripresa di flussi migratori la bassa natalità legata a condizioni di precarietà economica la scarsa attrazione di capitale umano dall'esterno sono elementi di accentuazione del declino dell'area
E al tempo stesso di riduzione delle potenzialità di sviluppo del Mezzogiorno
La riduzione della crescita del Mezzogiorno nel due mila sette da attribuire principalmente la flessione della dinamica dell'accumulazione
Investimenti fissi lordi sono aumentati nella macroarea nel due mila e sette solo dello zero cinque per cento con un abbassamento di circa due punti percentuali rispetto all'incremento registrato nell'anno precedente che fu del due quattro
La flessione del ritmo di crescita degli investimenti in presenza di ampi margini di capacità inutilizzata ha risentito in entrambe le ripartizioni della maggiore incertezza del quadro congiunturale che da metà anno si è associata all'impennata dei prezzi delle materie prime
Il peggioramento delle prospettive di domanda ha trovato già riflesso nella componente degli investimenti relativa agli acquisti di macchinari e mezzi di trasporto che nel due mila sette ha fatto registrare al sud una flessione dell'uno e cinque dopo più sette sei del due mila e sei
Flessione che risente anche della debolezze della discontinuità che ormai dall'inizio del decennio ha caratterizzato la politica pubblica di incentivazione dell'impresa
Alla forte pressione degli investimenti si accompagnato una persistente debolezza nella dinamica dei consumi interni nel Mezzogiorno in particolare la crescita della spesa finale delle famiglie è risultata nel Mezzogiorno la metà di quella registrata nel nord zero otto contro uno e cinque
Nell'ultimo settennio la dinamica dei consumi interni
Si è mantenuta al sud su un profilo poco più che stagnante a conferma di difficoltà delle famiglie meridionali a sostenere il livello di spesa che vanno al di là della congiuntura ma che sembra ulteriormente aggravarsi
Nella fase più recente in conseguenza dell'aumento di tensioni inflazionistiche i cui effetti rischiano di essere particolarmente sensibili per le classi di reddito più basse come è noto concentrate nel Mezzogiorno
Sotto il profilo settoriale le dinamiche degli ultimi anni hanno posto in evidenza nel Mezzogiorno una sostanziale tenuta del settore industriale che si è mantenuto sui ritmi di crescita seppur deboli del Centro-Nord ma assai più modesta dinamica dei servizi
Un quadro che però rischia di peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi in considerazione delle difficoltà congiunturali che anche il settore manifatturiero del sud sembra mostrare nella prima parte del due mila otto come mostrato dall'andamento dell'occupazione
Che nel primo trimestre due mila otto ha fatto segnare una contrazione del quattro e nove per cento
La crisi che alcuni distretti del sud delle difficoltà di alcuni grandi impianti a rischio di delocalizzazione rappresentano la spia di un aggravamento di difficoltà competitive di natura strutturale
Quanto ai servizi anche le più recenti informazioni riguardo ad esempio l'andamento del settore commerciale conferma ne aggravano le prospettive di un settore fortemente depresso dall'incapacità delle famiglie meridionali di mantenere gli standards di consumo
Come anticipato anche con riferimento al complesso degli anni due mila la piccione dinamica del settore terziario spiega in larga misura le differenze di crescita tra Mezzogiorno e centro nord
Il terziario nel Mezzogiorno è cresciuto tra il due mila e uno il due mila sette ha con tassi pari a meno della metà di quello del Centro-Nord zero otto contro messe
Anche nel due mila sette la crescita al sud è stata meno di un quarto di quella del nord
Il diverso modello di crescita mostrato nelle durare suggerisce che mentre nel settore industriale qui esposto la concorrenza vi sarebbero state nel Mezzogiorno primi anche se insufficienti recuperi di produttività
Specie con l'espulsione dal mercato delle imprese più efficienti dei settori tradizionali
Nel settore dei servizi invece i processi distrutto di ristrutturazione che stanno avvenendo sotto l'impulso dei cambiamenti di regolamentazione delle forze di mercato che spingono l'utilizzo delle economie di scala sarebbero ritardo
I settori che servizio oltre ad essere meno esposti alla concorrenza internazionale soffrono anche una carente gestione da parte della pubblica amministrazione
Peso centrale nello spiegare il mancato sviluppo del terziario di mercato nel Mezzogiorno assume la questione delle grandi aree urbane
Le città nella gran parte delle altre esperienze europee di questi decenni sono il luogo dove si concentrano le funzioni direzionali le economie di scala del terziario i mercati le risorse umane più qualificate
E dove quindi si possono moltiplicare gli effetti positivi dello sviluppo
E in queste aree che vi è spesso concentrazione di capitale umane agglomerazione di imprese in settori tecnologicamente avanzati del terziario che presentano in genere tassi di crescita più elevati
Il potenziale vantaggio urbano si ribalta invece nel sud in un'oggettiva condizione di svantaggio
Le aree metropolitane meridionali da potenziali motori dello sviluppo diventano luoghi della acutizzazione al disagio sociale dell'aggravamento delle crisi ambientale dell'accentuazione delle difficoltà di partecipazione delle donne al mercato del lavoro
In tale quadro non si può non citare Napoli che assume il valore di caso limite al testo un po'stesso emblematico delle condizioni generale delle grandi aree urbane meridionale
Occorre prendere atto che in città come Napoli l'emergenza non solo è quella della raccolta di rifiuti ma quella più generale di difficoltà di accesso ai servizi di degrado del tessuto sociale di mantenimento della sicurezza
Napoli è messo a nudo l'inadeguatezza del sistema istituzionale di governance del fenomeno urbano che caratterizza complessivamente la realtà italiana si acutizza al sud
La creazione di un mercato comune
La riduzione delle barriere lo scambio tra i Paesi l'intensificarsi del commercio interno accompagnato da una maggiore mobilità dei fattori e non ultimo l'uso dei fondi strutturali
Sono infatti elementi che hanno una sono elementi che hanno sostenuto e contribuito e processi di convergenza all'interno dell'Unione europea
A livello continentale gli ultimi sette anni sono stati caratterizzati da un forte processo di convergenza che ha visto sia l'economia dei nuovi Stati membri sia le altre Regioni dell'Obiettivo Convergenza forse in maniera più contenuta crescerà se più della media europea
Fa eccezione in questo quadro proprio il nostro Mezzogiorno
I risultati dell'economia meridionale negli ultimi sette anni sembra evidenziare non solo
Che quello che a fine anni Novanta sembrava un timido processo di convergenza sia prestato ma addirittura che il divario ripresa ad allargarsi sia nei confronti del resto del Paese sia rispetto alle altre rilevare deboli dell'Unione europea
Dal confronto della dinamica nel periodo due mila uno due mila e sette del PIL pro-capite del Mezzogiorno con quella dei Paesi deboli della UE a ventisette emerge un quadro sconsolante
Il tasso di crescita dell'economia meridionale è stato meno dalla metà di quello della Spagna poco più di un terzo di quello dell'Irlanda e meno di un terzo di quello della Grecia
Anche altri dati analizzati nel rapporto relativi alla performance di tutte le duecentosessantasette regioni della web ventisette confermano la specialità in negativo delle Regioni del sud
A scala europea le aree comprese nell'obiettivo convergenza sono cresciute tra il due mila e due mila cinque in termini di PIL ad un tasso del quattro e otto metri vanno a fronte del tre e sette per cento
Medio della macroarea
Analizzando in dettaglio i singoli Paesi la Germania fa registrare un tasso di crescita nelle regioni della convergenza del tre a fronte del due otto delle Regioni competitività cioè delle regioni forti
Il processo di convergenza con le più evidente in Spagna dove le regioni deboli fanno segnare un più sei cinque per cento
Quasi cinque volte la crescita delle Regioni convergenza del sud è superiore di quasi un punto già sostenuto tasso di crescita delle Regioni competitività
Se si considerano le Regioni convergenza insieme anche quelle del Fassino è nota anche la Grecia evidenzia tassi di crescita più sostenuti nelle regioni in ritardo in Italia invece nel periodo due mila due mila cinque il tasso di convergere di crescita media annua del PIL
è stato inferiore a quello rilevabili le regioni del nord o della competitività e occupazione un tribune cinque contro un esse
Deboli svantaggiate o sottoutilizzate e in queste aree che si è giocato in quest'ultimo decennio la partita per lo sviluppo in Europa Irlanda Grecia e Spagna hanno deciso di concentrare su queste aree gli interventi
E hanno così realizzato salti nel trend di sviluppo in Italia invece il potenziale di sviluppo costituito dalle regioni meridionali
è stato troppo volte vissute sentito comunanza vorrà e non come una risorsa da valorizzare per attivare dinamiche di crescita che possono e devono estendersi a tutto il Paese
A fronte di tali performances negative a scala europea si è cercato di approfondire quali possono essere i fattori che determina la mancata convergenza delle regioni del sud
L'analisi condotta mira a costruire una geografia delle Regioni europee costruita sulla base di tali dimensioni il benessere economico la situazione di partecipazione di quel libro del mercato del lavoro il livello di sviluppo delle risorse umane delle risorse e circa scientifica
Sulla base di queste tre dimensioni si è costruito un indicatore denominato indici di competitività con il quale si tenta di esprimere una valutazione di sintesi sulla situazione di vantaggio o svantaggio competitivo
Di tutte le regioni europee tale risultato seppure abbiano abbia relazione con aspetti più strutturali dell'economia come il PIL per abitante
Integra dare indicazioni con una valutazione degli strumenti soft che nonché un'economia a disposizione per fronteggiare le sfide competitive del mercato globale
Secondo l'indicatore relativa all'occupabilità le regioni del Mezzogiorno tengono a collocarsi su valori inferiori a quelli rilevabili in base al reddito pro capite
Contribuisce a pezzi
Peggiorare sensibilmente la posizione delle Regioni del nostro Sud ad esempio il tasso di occupazione femminile che in Sicilia Puglia Campania Calabria non raggiunge il trenta per cento
In assoluto il più basso valore riscontrabili in tutta Europa distanza di quasi dieci punti dei valori riscontrabile regioni più deboli della Grecia e della Spagna di quasi venti la religione appartenenti ai Paesi dell'Est europeo
Il gap con le altre Regioni anche meno sviluppate dell'Europa risulta particolarmente rilevante nel campo della formazione del capitale della ricerca
Emerge in particolare la scarsità di laureati nelle discipline scientifiche la quota di laureati in tale materia sulla popolazione adulta è pari ad appena il dieci e quattro per cento in Sardegna
A poco più del dieci in Puglia in Sicilia solo alcune Regioni della Romania del Portogallo hanno indici più bassi
In base all'indice sintetico di potenzialità competitive che tiene conto delle tre dimensioni anzidette predisposto dalla Svimez per tutto il duecentosessantasette regioni dello a ventisette
Sono state costruite delle classi regioni italiane dell'attuale Obiettivo Convergenza restano su valori inferiori al settanta per cento della media europea denotando una sostanziale staticità se non segnale di declino
L'analisi condotta sembra contrastare con indicazioni emergenti dall'indicatore utilizzato dalla UE basato sul PIL pro-capite riferito al settantacinque per cento del valore medio europeo
All'indicazione di una progressiva uscita del con le regioni meridionali dalla situazione di debolezza strutturale l'utilizzazione di un indicatore più complesso proprio nel caso delle regioni del sud Italia
Determina un abbassamento dei livelli relativi al recupero di una sostanziale omogeneità del Mezzogiorno con la sola eccezione dell'Abruzzo
Di fronte radicali mutamenti rapidamente imposto si a partire dall'inizio di questo decennio nel quadro macroeconomico internazionale
Con l'irruzione delle grandi economie emergenti e per la formarsi di un mercato globale dei prodotti delle tecnologie dei capitali e delle capacità individuali
Mutamenti certo non congiunturali ma tale da configurare l'apertura di una vera e propria nuova fase storica
L'economia del Mezzogiorno ha mostrato grave sino ad oggi insuperata difficoltà di adeguamento
Il Mezzogiorno è risultato penalizzato più che in passato
Dei vincoli strutturali afferente al contesto economico sociale ambientale ed alla debolezza del proprio apparato produttivo mentre non è riuscita a cogliere se non in assai limitata misura i nuovi vantaggi competitivi
Vigenti nella fase attuale legati principalmente alla capacità di esportazione all'attrazione degli investimenti esteri
Le cause di questo peggiore andamento del Mezzogiorno sono complesse rimanda che larga parte al generale prolungato ristagno dell'economia nazionale rispetto al resto d'Europa
O comunque a problemi di dimensione nazionale ma che assumono per il Sud gravità del tutto particolare tra cui soprattutto il deficit di qualità ed efficienza dell'Appia
La presenza della criminalità organizzata il difficile avanzamento della liberalizzazione dei mercati
Ma certamente l'assenza di risultati soddisfacenti in termini di crescita di convergenza del Mezzogiorno in gran parte dovuta anche a una ridotta efficacia della politica regionale di sviluppo nazionale e comunitaria
Ai fini dell'impulso all'aumento dalla competitiva del territorio e all'adattamento del sistema produttivo meridionale mediamente così poco aperto annuali condizioni dei mercati
Il mancato successo della politica regionale di sviluppo trova spiegazione in primo luogo in una dimensione della spesa pubblica in conto capitale complessiva destinata al Mezzogiorno assai inferiore a quanto programmato
In secondo luogo in una forte frammentazione dell'intervento questa in parte conseguenza implicita di un'impostazione che ha Frida primaria responsabilità nella conduzione della politica
Al livello locale regioni e amministrazioni territoriali ma costituisce pure in buona misura il portato non è inevitabile della tendenza spesso prevalente di ciascuna regione a programmare di fatto l'intero intervento all'interno dei propri confini amministrativi
E quindi della difficoltà realizzarsi di un Pinna più auspicabile effettive stabile cooperazione tra le regioni del sud di più un forte coordinamento fra i se l'Amministrazione centrale in una prospettiva strategica riferita al Mezzogiorno nella sua dimensione di macroarea
Il mutamento delle condizioni e strutturale del quadro macroeconomico internazionale nazionale prima richiamato sembrano peraltro confermare la necessità di un ripensamento dell'importanza assolutamente prevalente a suo tempo assegnata
Nella impostazione stessa della politica per il Sud dopo la fine dell'intervento straordinario ai fattori di contesto locale lei soggetti locali
Il dato già sottolineato di una quota anzi spesa pubblica complessiva in conto capitale nazionale destinata al Mezzogiorno decisamente al di sotto di quanto programmato
Serve diversi a smentire l'idea purtroppo assai diffusa di un sud inondato da un fiume di pubbliche risorse ma sta anche indicare come la spesa in conto capitale aggiuntiva in tale area
Sia valsa negli ultimi anni solo a compensare il deficit di spesa ordinaria più precisamente i dati elaborati dal Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione
Ci mostrano che la quota di spesa pubblica in conto capitale complessivamente effettuata nelle regioni del sud è passata con un progressivo declino dal quarantaquattro del due mila uno al trentacinque tre nel due mila sette
Si tratta di un valore non solo ben lontano
Dal quarantacinque per cento del totale nazionale originariamente fissato in fase di programmazione ma che
Come ormai accade da qualche anno eguaglia nemmeno il peso naturale del Mezzogiorno Pippo valutarsi nel trentotto per cento circa media tra la sua quota di popolazione la sua quota di territorio
Rispetto a tale valore la quota di risorse ordinarie destinate alla formazione di capitale nel Mezzogiorno è stata pari nel due mila e sette ad appena il ventuno e quattro del totale nazionale partendo da simili valori di spesa ordinaria
Risulta evidentemente assai difficile qualsiasi discorso sull'effettiva addizionalità delle risorse
Facendo di fatto di venire di scarso fondamento ogni ragionamento sulla quantità delle risorse specificamente dedicata all'accelerazione del progresso del sud
Il livello assai basso della spesa ordinaria dunque avuto sino ad oggi un F un'influenza determinante nel ridurre l'efficacia della politica di coesione nazionale ma deprimere l'efficacia dell'azione speciale hanno certamente concorso anche la carenze nella qualità degli interventi
La dispersione delle risorse aggiuntive da finalizzare l'accelerazione dello sviluppo in un'eccessiva moltiplicità di interventi
Le lentezze gli scoordinamento in una concezione progettazione e realizzazione degli interventi stessi tradotti si spesso nella formazione di dei servizi
La mancata di una capacità di la mancanza di un'adeguata capacità di utilizzazione delle risorse stanziate da parte dei soggetti spesso numerosi coinvolti nel processo di spesa si è manifestata anche nel caso degli interventi finanziati dai fondi strutturali
A tale proposito le informazioni contenute nella diciottesima relazione annuale sull'esecuzione dei fondi
Della Comunità europea del novembre due mila sette pongono in luce con riferimento all'attuazione dei programmi dell'Obiettivo uno per il ciclo due mila due mila sei come l'Italia
A fine due mila e sei abbia fatto registrare un livello di spesa
Pari a circa il sessanta per cento delle risorse programmate
Di circa nove punti inferiore alla media della UE a quindici a fronte di livelli di spesa di circa il settantacinque per cento sia in Germania e mi Spagna e di oltre l'ottantadue per cento in Irlanda
A inizio due mila otto le spese del Cucci esse delle regioni Obiettivo uno italiane sono risultate positivamente accresciute arrivando alla tutto uno per cento delle risorse programmate
Ma circa il trentacinque per cento della spesa rendite di rendicontata ed attribuire cosiddetti progetti coerenti cioè a progetti che avevano già una copertura in altre risorse nazionali
L'uso di tali progetti è stato particolarmente elevato nel caso degli interventi in infrastrutture in particolare il settore dei trasporti ambito di decisiva importanza strategica per il Sud
In base agli ultimi dati disponibili relativi a fine due mila sei progetti coerenti hanno rappresentato bene il settantotto per cento della spesa
L'esperienza della fase di programmazione due mila due mila sei ha dunque posti in evidenza la necessità di una netta svolta sia per quanto riguarda le modalità di programmazione la focalizzazione della SPISAL sia per quanto riguarda le modalità di realizzazione degli interventi
L'impostazione del nuovo cui Hassen due mila sette due mila tredici
Pur presentando alcuni assai significativi elementi di novità con la focalizzazione su aspetti particolarmente importanti qual è l'istruzione innovazione di circa l'inclusione sociale valgono i TAR sicurezza
E con l'introduzione dello strumento dei cosiddetti obiettivi di servizio
Si è però mossa ancora all'interno di una sostanziale continuità con la precedente fase di programmazione
Rispetto al percorso qui seguito
Parrebbe invece necessario procedere ad un più forte processo di riforma interna della programmazione che pure evitando di determinare rotture traumatiche
Che rischierebbero di ritardare la spesa e di far perdere risorse ponga più stringenti vincoli alla frammentazione la dispersione territoriale e a quell'eccesso di localismi che non ha marginalmente condizionato i risultati delle politiche
Ingente dotazione programmatica per il ciclo due mila due mila tredici di circa cento miliardi di euro per l'intero periodo costituisce certo un presupposto importante
Cui deve però seguire una maggiore capacità di concentrare gli interventi sul più ristretto novero di ambiti
E su obiettivi chiave di grande rilevanza secondo un piano di priorità costruito non come sommatoria di richieste dal basso ma secondo un ben organizzato il sistema di responsabilità dei livelli di governo
Anche in questo federalismo spesso confuso occorre individuare i livelli più opportune locale regionale
Di cooperazione interregionale centrale ai quali definire la programmazione
La realizzazione il finanziamento di iniziative
Che siano destinate le priorità soprattutto nel campo dell'infrastrutturazione strategica più strettamente connesse con la realizzazione delle condizioni necessarie per la crescita della produttività delle imprese esistenti e per l'attrazione degli investimenti esteri
Rispetta l'insieme dei problemi che definiscono oggi la questione meridionale appaiono dalla massima importanza i problemi dell'assetto istituzionale della Repubblica italiana
La Svimez ritiene al riguardo che con la riforma del Titolo quinto avvenuta nel due mila uno siano stati introdotti in Italia istituti importanti anche in materia di finanza degli enti territoriali articolo centodiciannove della Costituzione
Che debbono essere intesi nella loro effettiva valenza ed attuata in modo corretto in tempi brevi per porre fine alla situazione paradossale in cui da vari anni si trova ad operare il nostro sistema democratico
Questo impegnativo compito comporta che si abbia piena consapevolezza del fatto che le norme dell'articolo centodiciannove non sono alcunché di separato dal resto della Costituzione
è del tutto necessario commetterla i contenuti degli articoli tre uguaglianza di fatti e dei cittadini e cinquantatré affermazione del punto che viene Italia un solo sistema tributario richiesto al carattere della progressività dalla Costituzione
Il tema più controverse controvertibile quello del finanziamento degli enti territoriali o per dire meglio del finanziamento delle funzioni pubbliche che sono ad essi attribuite il cosiddetto federalismo fiscale
Rispetto ad essi vanno posti con forza due punti occorre in primo luogo avere chiaro che qualsivoglia regime si voglia introdurre deve essere compatibile con la tenuta dei bilanci degli enti territoriali
Cioè attiene alla condizione dei di tenuta dei bilanci di tutti gli enti territoriali e di ciascuno di essi individualmente considerato
Come indicato dalla Svimez in questi anni e ripetuto in questo rapporto il fabbisogno da finanziare va riferito al livello normale delle attività attribuite agli enti territoriali
A scopi diversi dal normale esercizio delle funzioni agli enti infatti lo Stato provvede in base al comma cinque dall'articolo centodiciannove
Con risorse aggiuntive ed interventi speciali ciò nell'assunto che normali bisogni già si provveda secondo le indicazioni dei commi due tre e quattro dell'articolo centodiciannove
A questa lettura delle norme costituzionali si oppone l'idea
Purtroppo diffusa che stabilito il fabbisogno di ciascun ente si attribuiscano poi alle collettività più ricche risorse superiori adesso producendo la conseguenza che l'insieme dei mezzi che arrestano disponibili
Per le altre non risulti bastevole per gli enti delle zone povere la pretesa dei territori più ricchi all'appropriazione restituzione che è implicito nelle proposte di attuazione dell'articolo centodiciannove della Costituzione fin qui prevalenti
è in contrasto con le norme citate compromette il principio della sostenibilità finanziaria della riforma federale
Il secondo punto è quello dell'autonomia definita come il potere di variare il livello dei servizi e in modo concomitanti le pertinenti entrate questo potere è da intendersi riferito all'offerta di ulteriori servizi oltre quelli rientranti nelle funzioni normali
Ove invece esso dovesse essere esercitato dagli enti a minore capacità fiscale per la copertura delle funzioni normali sarebbe negata di fatto a tali enti l'autonomia che le nuove norme costituzionali prevedono comma uno articolo centodiciannove
L'effettiva attuazione della riforma costituzionale con l'attribuzione di maggiori funzioni
Di
E di autonomia di entrate di spesa agli enti territoriali implica anche la considerazione del ruolo delle responsabilità dello Stato nel nuovo contesto
Minore per ampiezza di funzioni ma con una valenza maggiore è finita la tenuta dell'intero sistema
A riguardo sono da salvaguardare due principi in primo luogo vale l'impegno dello Stato in materia di diritti fondamentali delle persone principio dello Stato assicuratore di ultima istanza
Spetta al Governo centrale tra l'altro il potere di sostituirsi a organi delle Regioni delle città metropolitane e delle Province di Comuni quando lo richiedono una tutela
De L'Unità economica d'Italia e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali
Prescindendo dai confini territoriale dei governi locali articolo centoventi della Costituzione
Su questa base hanno avuto luogo ad esempio gli interventi per l'emergenza rifiuti in Campania e per la copertura dei disavanzi sanitari di alcune regioni il secondo principio è quello dello Stato garante di ultima istanza
In realtà la tenuta complessiva del nostro sistema democratico e civile affidato al sistema pubblico nel suo complesso
Ma in esso è preminente un ruolo forte dell'ente centrale per Risso del Parlamento del Governo da la Repubblica ciò vale specificatamente per la tenuta del quadro macroeconomico per la legislazione elettorale
E sia pure con specificazione distinguo per il sistema contabile amministrativo e tributario
La concorrenza la competizione tra territori per l'acquisizione e l'uso delle risorse deve svolgersi pertanto entro un quadro di regole della cui correttezza e sostanziale fairness lo Stato e in ultima istanza garante
Ciò vale per il sistema nel suo complesso ma vale anche per il sentimento di esso cui ha fatto riferimento attraverso l'espressione federalismo fiscale
Va rimarcato in proposito
Che lo Stato nella misura in cui garantisce il quadro delle regole per il finanziamento delle funzioni pubbliche può contribuire al contempo
All'introduzione di forti elementi di responsabilizzazione degli enti territoriali in cui tra le funzioni sono attribuite in un sistema orientato a criteri di efficienza e non solo di solidarietà grazie
Prego
Prego dottor Bianchi di voler completare questa esposizione delle linee dal rapporto
Sì soltanto a una breve carrellata di numeri che i limiti che integrato quanto detto fino ad ora e credo che proprio
Per la forza di alcuni numeri credo abbiamo poi anche delle implicazioni dirette in termini di politica economica
Uno degli approfondimenti ma diciamo possiamo a racchiudere queste brave slide e in due
Gruppi una potrebbe I potremmo chiamarla e le conseguenze la bassa crescita e una in qualche maniera determinanti della bassa crescita poi
Pur consapevole che le conseguenze poi di fatto incidono anche sulle determinanti che c'è un
Rapporto di causa perfetto uno di questi insomma della l'aggravamento della
Situazione attuale del Mezzogiorno
Sensato sui redditi delle famiglie abbiamo visto la stagnazione dei consumi
Ma e nel rapporto evidenziamo anche un particolari criticità
Parole a mantenere i livelli di reddito delle famiglie con effetti rilevanti
Appunto sul intermedi crescere i consumi banche intendevo di soddisfare dei bisogni essenziali
Queste debolezze rischiano di aggravarsi peraltro ulteriormente in questa fase in cui una forte inflazione può senz'altro avere degli effetti più determinante più gravi proprio sui bassi redditi come il mezzogiorno si caratterizza per essere oltre a essere un'area
Piuttosto povera nella nell'Unione la media europea per una particolare disuguaglianza interna
Cioè quel vivono questi due spetti infatti se mettiamo in ordine le regioni meridionali all'interno diciamo delle Paesi UE ventisette vediamo che la loro posizionamento intermedi uguaglianza è ancora peggiore che ero in termini di povertà Ciaccia vuol dire che all'interno c'è una disparità di reddito molto forte e questo finisce per condizionare anche pesantemente se le condizioni di vita
Perché creano tensioni sociali pensiamo ai grandi città ad esempio sia anche le prospettive di sviluppo come vedete Campania Sicilia e Calabria sono a livelli disuguaglianza più alto in Europa superati soda Lituania Portogallo in Lettonia e inferiori anche a dare
A più basso reddito pro capite
è questo rischio povertà diciamo che mi identificavo nel rapporto cominciamo a riguardare la quota di famiglie sempre più ampia
Cioè quello su cui ci consolarci con centriamo non è tanto la povertà in ferie ma il rischio che famiglia diciamo a parte sostanzialmente al ceto medio possono cadere in situazione di effettiva povertà
Nel Mezzogiorno della distribuzione dei redditi come vedete mette in evidenza che nel Mezzogiorno ben il diciotto per cento delle famiglie
Guadagna meno di mille euro mensili e diciannove accurato diciannove virgola sette per cento quindi quasi il quaranta per cento complessivo
Ha un reddito intorno ai mille cinquecento euro mensili un reddito che chiaramente appunto come dicevo espone al rischio
Nel momento in cui accade qualcosa all'Inter lo è la famiglia o ad esempio contino a sottolineare una forte dinamica dell'inflazione dei prezzi delle materie prime che crescono qual era un inferno un effetto molto rilevante
La quota di famiglia diciamo
E al TAR riparo diciamo con più di tre mila euro mensili è appena il ventuno virgola sette per cento
Le nuove povertà come non li chiamiamo quindi non riguardano più soltanto alle categorie cui eravamo abituati a discutere cioè disoccupati inoccupati anziani ma soprattutto anche lavoratori occupati
E infatti l'ho per i lavoratori dipendenti il rischio povertà
Riguarda il diciannove virgola sei per cento delle famiglie come vedete ad e il il posto pubblico in grado di tutelare ancora di più del settore privato
Perché il nove per cento di famiglie nel Mezzogiorno esposta a rischio povertà contro il ventinove virgola sei per cento dei privati chiara ed è distante corre il Centro-Nord sono veramente molto molto evidenti
L'io che i lavoratori esposti a rischio per titolo di studio si conferma che l'investimento formativo pari alla lunga pur con tutte le difficoltà sul mercato del lavoro meridionale ma comunque
Paga in parte ma non
Non ci diede completamente fuori dal rischio povertà pecche anche laureati al Mezzogiorno e il nove virgola quattro per cento
Delle famiglie con il percettore di reddito laureato a rischio povertà contro il quattro per cento nel Centro-Nord ovviamente la determinante maggiore
Del resto con lealtà e la bassa occupazione ovviamente e soprattutto il fatto che nelle famiglie meridionali c'è un solo percettore di reddito
Cioè il fatto che sia un solo percettore di reddito incide molto su questo rischio
E incida molto punto sul
Diciamo sulla dinamica del del reddito meridionale
Non mi soffermo elemento chiaramente da considerare anche in un'ottica di dibattito sulla contrattazione cioè tutto quello che si è parlato in questi mesi sulle gabbie salariali su un problema di adeguare la contrattazione i livelli dei salari
A lei ai livelli di inflazione livelli dei prezzi regionali devo tener conto dell'assai diversa composizione l'occupazione cioè gran parte famiglie pedonale allo su un solo percettore di reddito
Ridurre il salary quella questione salariale è una questione nazionale nel Mezzogiorno diventa un fattore molto molto determinante stringente qualunque azione che abbia l'effetto
Di deprimere i salari del Mezzogiorno avrebbe un impatto determinante molto forte
Sulla capacità di reddito delle famiglie meridionali
Diciamo la bassa crescita una seconda conseguenza diretta e queste e si vede sugli comportamenti demografici il sud qui dobbiamo traghettare in mobilità interna e nuove migrazioni verso il nord ma del sud si caratterizza per due aspetti
Uno è quello della in mobilità interna cioè il sistema meridionale è un sistema bloccato anche nei flussi di spostamento Rota un'aurea è un'altra cioè non esistono nel sud poli di attrazione
Cioè le persone non si spostano dalla Sicilia alla Campania le grandi città non costituiscono un polo di attrazione quindi sostanzialmente ognuno rimane della propria area
Quindi facendo vedere vedendo venire meno quel concetto di mobilità tipico delle aree ad elevata industrializzazione dove le persone si spostano assecondare specializzazioni territoriali
Rimane invece forte la migrazione verso il verso il nord ultima considerazione e il sud non attrae alcuna immigrazione dall'estero
Che invece sono il per il Sud transitano esclusivamente come porta di entrata ma per andare verso il centro nord e questo determina anche dei comportamenti democratici molto diversi
In sintesi il Mezzogiorno sta invecchiando molto più rapidamente nel Centro-Nord le ultime previsioni demografiche dell'Istat
Quando vedete che nel giro di quindici anni
La popolazione del Mezzogiorno scenderà sotto il trenta per cento della media nazionale quindi diciamo
C'è un
Oppure in qualche maniera quello che parlava prima padovani di una
Convergenza sbagliata cioè ottenuta con la diminuzione del dei nomi delle della popolazione e non con l'aumento del reddito
Lottare ben come dicevo e immobile la trentenne mobile molto mobile verso il centro nord perché al Nord ottantatré per cento della mobilità residenziale di breve raggio mentre al Mezzogiorno è appena il cinquantotto per cento
Quali sono le aree che attraggono quelle sicuro sono le aree di attrazione di popolazione come vedete si sta configurando si conferma la forza
Di questa nuova area compresa tra un po'la fascia adriatica che entra verso
Il grande il terziario avanzato delle aree la Lombardia
Un po'di Toscana quelle sono le aree Caponago tutte le aree del Mezzogiorno solo chiare cioè vuol dire che tutte le aree tutti i sistemi locali del sud perde la popolazione
E qui non c'è quasi nessuna area che evidenzia la capacità attrattiva quindi siamo una omologazione in questo senso
Il vice ramo vecchia e nuova migrazione
Il in parte solo i centoventi mila trasferimenti di residenza a questi dobbiamo aggiungere altri centocinquanta mila
Persone che fanno dei trasferimenti di carattere temporaneo solo i pendolari di lungo raggio
Cioè sono persone che pur mantenendo la residenza del Mezzogiorno svolgono la loro attività lavorativa nel centro nord questo che vuol dire vuol dire che fanno
Viaggi settimanali mensili
Non sezione si muovono in maniera molto diversa dalla dal passato bagnava vedere qual è l'identikit della del pendolare intanto vediamo quanti sono quantitativamente
Dicevo centocinquanta mila complessivi la campagna è quella che la fa diciamo la Regione che in cui è più forte questo fenomeno è abbastanza rilevante la quota sull'occupazione
Cioè il
Il due virgola nove per cento degli occupati campani realtà non lavorano in campagna lavorano fuori io e noi dovessimo fare un tasso di occupazione reale le persone che vivono in campagna dovremmo togliere queste persone che l'alta producono reddito
E in gran parte anche lo consumano perché poi di fatto rimangono nel centro nord
è un'area esterna come dicevo l'identikit
è rilevante perché far venire fuori una qualità una caratteristiche del pendolare
Sud norme che non è nient'altro che un migrante precario lo possiamo dice c'è un un migrante che va verso il centro nord ma non è detto che poi li rimanga perché non si porta la famiglia
Continuo a mantenere il suo rapporto con il Mezzogiorno sono in realtà giovani sono molto giovani hanno un titolo di studio medio-alto lavoro soprattutto nei servizi
è un polo d'ingresso del mercato del lavoro ma non solo perché il trentuno per cento è oltre i cinque anni che fa il pendolare nord-sud quindi vuol dire che è una situazione neanche tanto temporanea
è un lavoratore dipendente in cui ebbe una quota abbastanza rilevante è un terzo è un lavoratore a termine chiaramente se non ora Terme non trasferisce l'intera famiglia
Questo avverbio delle conseguenze ma qua abbiamo della della Bassa cresce ma qua abbiamo visto di fatto proprio con riferimento in particolare a quest'ultimo aspetto delle migrazioni con degli impatti in termini potenzialità di prospettive di crescita molto forte
Uno dei dati che vogliamo sottolineare presentati e al rapporto sono riguardo invece a quelli per medie le maggiori determinanti
Della bassa crescita del Mezzogiorno le possiamo sintetizzare in due aspetti l'integrazione la bassa integrazione la bassa internazionalizzazione
Cioè il sistema legale un sistema chiuso ancora troppo poco Alberto questo ha delle conseguenze in termini di sviluppo in concreto in termini di
Progresso sociale in termini di attivazione anche di
Concorrenza sul territorio gli anni in termini di meritocrazia delle persone sia in termini di concorrenza tra imprese
Uno degli aspetti ancora qui dice senz'altro quello dell'integrazione nella Londra porta abbiamo ricostruito un indice di periferici TAR delle Regione europea
Anche in questo caso le più scure sono le meno periferiche le più chiare sono quelle più periferiche più lontane diciamo dal centro dei mercati europei
Il Mezzogiorno presenta ovviamente una posizione geografica che lo colloca
Nella periferia dell'Europa e sottolineo la periferia e l'Europa che è sempre più mediterranea e sempre meno continentale
Perché con l'apertura l'allargamento Unione europea c'è stato una netta prevalenza dell'asse Est Ovest rispetto all'Astem nord-sud
Quindi siamo anche le ai due Paesi entranti
Hanno di fatto rafforzata la centralità tedesca e hanno costituito quel blocco molto forte hanno rafforzato la TBC amorale l'asse superiore dell'attivo europea
Quindi siamo una condizione di per sé periferica del Mezzogiorno al nord del centro allora percorrete abbastanza scuro abbastanza vicino
Simile a quello della Spagna della Grecia una simile condizione dei periferici da
Indurrebbe l'avrebbe indurre a politiche di maggior collegamento di connessione dovremmo privilegiare gli interventi
Che connettono le aree più periferiche con quelle Pino periferie questo non la non appena viene assolutamente
Perché non abbiamo ricostruito un indice di accessibilità dei sistemi locali del lavoro
Che appunto la rappresentazione dell'interazione dinamica da tessuto produttivo e rete logistica
Cioè questo vuol dire cioè cinica quanto le varie aree del Mezzogiorno sono accessibili
Quante ne hai del Paese sono accessibili come vediamo l'indice di accessibilità diventa molto forte nelle aree del centro Europa dopodiché abbiamo delle dotazioni che seppur con alcune difficoltà consentono un collegamento tra i vari sistemi locali
Del lavoro e molto debole del Mezzogiorno c'è tutta l'area gara vuol dire che c'è una difficoltà di accessibilità molto forte
Quindi che vuol dire se vediamo la di magie la Spagna appare esattamente il contrario cioè
Il accessibilità maggiore nelle aree più periferiche perché lì si è stati fatti più investimenti in termini trasporto di connessioni di reti
Ciò che è avvenuto nel Mezzogiorno qui non c'è stato un intervento in grado di
Ed
In qualche maniera contrastare questa periferici davanti gli interventi hanno teso ad aumentare la periferici da del Mezzogiorno un solo dato anche qui poi le interpretazioni
Le lascio al dibattito legge obiettivo fino ad ora destinato settanta virgola nove miliardi di euro al Centro-Nord l'ottanta virgola tre per cento diciotto miliardi al Mezzogiorno al diciannove virgola sette per cento
Quella che ha la maggiore
E intervento al volto a rafforzare il sistema di grandi collegamenti cioè non piccoli interventi ma i grandi collegamenti le grandi opere di interconnessione sud nord ha privilegiato nettamente interventi
Nel Centro-Nord
Un ultimo aspetto che volevo sottolineare qua dell'internazionalizzazione anche qui i progressi sono stati ma sono stati ancora deboli
L'export è andato bene negli ultimi anni al Mezzogiorno però in termini di quota sul PIL rimaniamo ancora all'otto per cento contro il venticinque per cento nel centro nato quindi basta curare ancora può poco aperta
E poi con delle caratteristiche dell'export meridionali che possono diventare debolezze strutturali rilevanti
Perché se vediamo la quota terzetto dalla padri tutta dell'export meridionale vediamo che si accentua la concentrazione dei settori di scala
Cioè alcuni grandi impianti nel Mezzogiorno perché peraltro anche competitivi a livello internazionale molti anche
Diciamo che figlie diciamo di esperienze di partecipazioni statali di grandi impianti che però molto oppure la meccanica pensiamo alla FIAT ed altro
Diciamo la gran parte peraltro con la testa al Centro-Nord occupava il sessanta per cento dell'export meridionale con un incremento i settori tradizionali che riguardano il grande parte del tessuto di piccole e medie imprese meridionali perde quota
Questo è un fatto di criticità da considerare che può pregiudicare le prospettive
Di crescita del contributo dell'export alla alla crescita del PIL meridionale
Anche qui le politiche di internazionalizzazione per ora ad il giudizio è già un rapporto sulla parte sostanzialmente deboli
E quindi vanno rafforzate altro date quell'avviso della diciamo dell'internazionalizzazione
Passiva negli attrazione degli investimenti diretti esteri qui viene
Appare la specificità dell'Italia complessiva come scartiamo cioè di attrazione in questo caso abbiamo voluto pensare sugli investimenti perché proprio in è rilevante ci troviamo adesso in votazione in cui il tasso di accumulazione cioè la quota investimenti sul PIL
è uguale nel Mezzogiorno del Centro-Nord questo non è buona oppure più anche se è una delle poche indicatori in cui si avvii sia vicino perché chiaramente un'area ancora in via di sviluppo dovrebbe valere come ha avuto diciamo
Negli anni Sessanta negli anni Settanta un tasso di accumulazione più elevato
In questa fase la il contributo degli investimenti esteri all'incremento del tasso occupazione diventa determinante e lo è stato nel mio alcune esperienze europee l'Irlanda tra tutti
Come vedete il l'acqua per investimenti e PSI sul PIL sulla sugli investimenti e appena il sei virgola sei per cento in Italia contro il sei otto e la Spagna ma soprattutto il quindici dalla Francia
Il ventuno dell'Irlanda il ventuno e la Polonia ad esempio in alcuni Paesi nuovi entranti hanno la capacità di attrarre investimenti molto rilevanti e in questo appare una distribuzione territoriale che ha sostanzialmente tutta al centro nord
Il Mezzogiorno però zero virgola sette per cento se la verifichiamo in termini di investimenti diretti per abitante il numero ancora più rilevante abbiamo duecentocinquantatré euro per abitante in Italia quattrocentonovanta in Spagna
Fino al mille duecento e Regno Unito il Mezzogiorno brilla per la pena dodici euro per abitante gli investimenti diretti esteri
Questo è un mancato contributo agli investimenti nell'area ma soprattutto un mancato contributo cioè
Far venir meno l'atto e senza ad alcuni grandi big players cioè di grande impresa che come studiare la letteratura anche hanno un effetto di spin-off
Sulla
Tessuto produttivo locale molto rilevante qui non solo fanno venir meno ad essa degli Investimenti ma deprimono anche le potenzialità di crescita
Del tessuto locale grazie
Collegi posizione del
Dottor padovani altro Bianchi si conclude quella parte che aveva detto essere
I descrizione degli andamenti dei contenuti del rapporto oltretutto da questo punto di vista molto ricco
Ma che presenta dati che costituiscono anche una grande novità rispetto anche al passato nel tipo di analisi nel tipo di connessioni che vengono identifica
Apro questa seconda parte con questa mia esposizione con una breve dichiarazione che spero possa
Rallegrare molti amici meridionalisti che vedo qui presenti
E che trova convenuti sia per prenderne atto dei diversificati a spetti all'annuale al rapporto Svimez
Tecnicamente e statisticamente assai tali più adeguato ma ancora
Come dire insopportabilmente non soddisfacente per un'ampolla triste fotografia in bianco e nero che nel merito esso fornisce
Sulla condizione economica o sociale meridionale
Sia per seguire il dibattito che ancora una volta ci proponiamo di animare qui sui temi del necessario sviluppo del Sud fattore condizione per la crescita dall'economia italiana
Da tempo caratterizzate invece da una condizione il relativo declino
A seguito di una forma invito formulato dal Presidente La Repubblica senatore Giorgio Napolitano da me sollecitato un gruppo di istituzioni meridionalista e meridionali si è incontrato il nove giugno scorso al Quirinale
Per concordare le modalità di una loro reciproca sistematica collaborazione sui temi di un più equilibrato futuro alla nazione
E per testimoniare unitariamente al Paese pur nella ovvia un tono mia di ognuno e rispettosi delle caratteristiche storiche
Di ciascuna istituzione
Il loro sostanziale comune impegno per lo sviluppo è verso la coesione
Sono stati perciò qui invitati in via formale per la prima volta agli amici che con noi la situazione incontrati al Quirinale e che contiamo possono definire presto insieme
Alcune ulteriore occasione iniziative di Comune impegna nazionale meridionalista
Di ciò sono assai lieto di dare pubblica testimonianza rinnovando il ringraziamento al Presidente Napolitano per la sua sensibilità ed attenzione ma anche per il messaggio
Che nell'odierno occasione egli ci ha fatto pervenire di cui do lettura
In occasione della presentazione del Rapporto due mila otto sull'economia del Mezzogiorno rivolgo a lei gentile Presidente il mio vivo apprezzamento per l'attività rigorosa i studio e di analisi svolta dalla Svimez
Sia dalla sua
Sin dalla sua costituzione
I rapporti annuali della Svimez forniscono un contributo insostituibile alla conoscenza degli andamenti e delle prospettive
Per l'economia del Mezzogiorno estivo la nuova riflessione critica su un tema
Che deve essere al centro del dibattito di politica economica
L'esigenza di consolidare il processo di risanamento dalla finanza pubblica italiana
In un contesto economico internazionale e nazionale particolarmente difficile espone il Mezzogiorno a specifici rischi
Che possono essere fronteggiati solo da politiche connotate da un deciso orientamento verso l'attivazione di tutte le potenzialità delle aree meno sviluppate
Così da utilizzare nel modo più efficace le risorse disponibili
In questo quadro continua il messaggio diviene più urgente dare piena attuazione ai principi di autonomia finanziaria e di solidarietà
Fissati nel Titolo quinto dalla parte seconda della Costituzione realizzando uno stabile coerente sistema di governo dalla finanza pubblica coordinato tra i tra i vari livelli
Alla definizione di tale sistema il Mezzogiorno è chiamato a dare un contributo imprescindibile
Si impone e più che mai uno sforzo concorde dell'istituzione delle diverse componenti politiche sociali al quale partecipano da protagoniste tutte le regioni del Mezzogiorno e delle altre aree del Paese
Un impegno di questa portata richiedere un elevato grado di consapevolezza anche nell'opinione pubblica
Un confronto aperto ed approfondito al quale il vostro lavoro fornita uno stimolo e un apporto di grande rilievo
Con questo auspicio invio i migliori auguri per la presentazione del Rapporto due mila otto all'economia del Mezzogiorno e per i vostri futuri impegni Giorgio Napolitano
Il
Meridionalismo dalla Svimez
Legato
Alla lettura e alla comprensione dei numeri più che all'inseguimento delle non sempre chiare nel significativi astrazioni dalla politica
E oggettivamente testardo nel senso che non si pone alla ricerca di continuamente nuove ipotesi tipologiche gli obiettivi e di interventi
Che peraltro orienta oneri del doverosa responsabilità dei Governi soprattutto di quelli elettivi e semmai di quelli ombra fino ad ora tutti alquanto distratti
Altre più facile o fruttuose priorità
Ma insiste da sempre sulla necessità che il Paese si decida a scegliere da dotare
Soluzioni strutturali capace di porre rimedio al problema dei crescenti divari territoriali
E da ciò che tutti che tutti tali molteplici differenziale quali-quantitativi sintetizza e che noi chiamiamo dualismo
E che potremmo evocare indicare di cambio il rischio virgola sorta di accelerata disunita dell'Italia
I cui termini abbiamo sottoposto al Presidente della Repubblica garante appunto dalla Costituzione e dell'unità dello Stato
Lo scorso anno al termine il dibattito sugli andamenti dell'economia meridionale italiana ebbe ad insistere qui nel sottolineare l'assenza per il Mezzogiorno
Di un disegno nazionale di politica economica per definire il quale avevamo vanamente sollecitato di intervenire al dibattito alcuni fra i più autorevoli esponenti parlamentari dalla maggioranza e dell'opposizione di allora
La situazione di oggi pur sotto vari profili assai diversa è tale per cui sarebbe possibile partire da quelle stesse notazione
In effetti la Svimez che non può non ribadire le proprie perduranti preoccupazioni per gli andamenti dell'economia nazionale per il Mezzogiorno quali emergono anche quest'anno in termini di prodotto di Investimenti di occupazione
E finanche alla tendenza demografiche di lungo periodo dell'Italia
Ritiene di dover confermare Lennon favorevoli conseguenza di implicazioni del vuoto nazionale in materia di politica economica
Che poi non sarà certo di per sé
In grado di dare pronta soluzione che comunque impossibile a breve
Ma che sarebbe irresponsabile non avviare con rigore scientifico ai canoni possibile urgenza hai problemi meridionale
Perché in ogni caso appare essenziale per fissare
I punti fermi di un generale approccio italiano allo sviluppo alla coalizione
In cui un riequilibrio strategico tra le spese in conto capitale di base ed addizionali
Ed un nuovo equilibrio tecnico tra agevolazione infrastrutture che siano effettivamente incisive e determinanti
E le città e l'economia di uno Stato nazione non vivono di solo arredo urbano o di opere parasociali Opara culturali ma anche di grandi opere strategiche
E che si prospettano comunque necessaria all'interno di un quadro econometrico definito e coerente
Una politica per l'Italia ed è questo ciò che serve oggi a tutti gli italiani e non politica solo locali e settoriali
Deve oggi essere insieme capace di risolvere sia i non pochi problemi presente nel nostro centro nord che sono assai sentiti dalle sue popolazioni come risultati elettorali hanno confermato
Sia quelli strutturali che mantengono ancora irrisolta del Mezzogiorno la storica questione del sud
Peraltro neppure sentite ed affrontata dalla maggioranza del Paese come prioritariamente condizionante dell'unità della nazione
E si getta quest'ultima che è stata peraltro oggettivamente indebolita dalle spinte localistiche tendenzialmente federalistica che si sono diffuse negli ultimi decenni
Le complesse responsabilità dalla politica nazionale verso i problemi per esempio del nord
Ed insieme verso la storica questione meridionale Nord appaiono essere al centro dell'impegno di governo dicevo nel due mila sette confermo oggi
Che acconsente vengano considerate prioritarie rispetto a quelli economici aventi carattere strutturale e strategico altri temi
I diritti civili e la sicurezza delle città e il funzionamento dei tribunali tempi dalla giustizia
Deficienza ecologica ambientali i rifiuti solidi urbani modeste correzione al sistema fiscale pensionistico costruzioni di piccole case il sostegno alle situazioni di più grave portato chiare che sono a problemi reali ma altri
Che dovrebbero far parte peraltro dall'ordinario impegno
Il progresso di una società mediamente ricche mediamente avanzata come il ritardo
Di fatto il nostro Paese non è stato finora in grado di definire neppure le linee più realistico necessario programma di politica economica a lungo termine
Che dal mille novecentonovantadue non ha trovato almeno i vari Governi
Noi nel sistema istituzionale complessivo
Punti e luoghi unitaria decisionalità nello spezzettamento e nella descritti Certificate dite articolazione era frequente a ridefinizione delle sedi istituzionali
Ed è l'assenza per contro nel Parlamento di un ritardo luogo di discussione di ricerca di soluzioni
Quale potrebbe essere un autorevole Commissione bicamerale che i problemi nazionali tale posizione che lo scorso annebbia di evocare come necessaria e la cui opportunità ribadisco anche oggi
Su tali questioni
In ordine alle quali da decenni il Mezzogiorno ha delle dialogato con personalità ed esperti diversa ispirazione collocazione con Regioni e territori quell'imprenditore con sindacati la Simeto esprime l'augurio che un più intenso ed efficace il confronto si possa venire nel prossimo futuro
Anche con più specifici e impegnativi approfondimenti nelle Commissioni parlava
Per quel che è la storia
Dall'ASI metà rappresentato non possiamo non confermare che la natura decisiva dalla questione strutturale del sud che arresta problema aperto come è stato definito a loro storico
Professor Giuseppe Galasso appare comunque tale da richiedere Cologni consentita urgenza una sorta di autorevole Conferenza nazionale
In cui Parlamento al Governo e le istituzioni specializzate e la cultura migliore del Paese tutto possano esprimere al meglio impegnative se del caso a contrapposte posizioni
Non certo tuttavia solo veramente declaratorie propagandistiche
Magari con slogan né di autocontrollo Anna come
Il tutto deve salvarsi da solo oppure non c'è nulla da fare finché c'è la mafia oppure
In fondo si sta facendo molto
Ma entrando nel merito dei difficili problemi territoriali che condizionano la coesione nazionale da costruire
Prego essa ad ogni pur necessaria socialità e sussidiarietà con le quali è doveroso evitare ogni confusione che navi estende rischi dalla retorica delle parole
Su tali temi ho ritenuto dopo la tornata elettorale dall'aprile scorso di sollecitare una riflessione dei parlamentari tutti italiani vecchi e nuovi
Di qualsiasi circoscrizione eletti inviando loro una lettera che ritroverete ora riprodotta nel quaderno di vivace numero sedici che gli è stato fatto oggi consegnato sul passato presente e futuro del dualismo nord-sud
Una sintesi storica attuale e prospettica come aiuto a capire a riflettere a decidere
Alla luce dal reali condizioni di far monitor sviluppo in cui si trova il nostro Paese
Ma anche come occasione per riaffermare il nostro convincimento in ordinava entità qualità e dinamica dalla spesa per lo sviluppo e la coesione che deve poter contare su un flusso di risorse ordinarie
Parametrate al peso naturale dei territori della popolazione e su un adeguato e non incerto stanziamento spendibile perché programmato e progettato ex-ante di risorse straordinarie e addizionali
No i dialetti di mezzo e non siamo quantitativi distinti e non siamo quindi noi che abbiamo mai chiesto prioritariamente soldi per il Mezzogiorno ne abbiamo gridato di gioia per i cento miliardi
Due mila sette due aprile quindici destinati al Mezzogiorno senza indicazioni di finalità strategiche con la finanziaria due mila sette
Ma riteniamo che un processo di sviluppo che voglia porsi nel quadro di un meccanismo di sviluppo l'obiettivo dalla convergenza verso la coesione economica
Richiede tendenzialmente nelle due macro regioni del Paese
Pari condizioni infrastrutturali
Che ha flussi di capitale
Che dalla grande Regione vedi la nave debole il ritardo non possono ovviamente che estere largamente esterni nel senso che non possono formarsi incerto e solo all'interno di un'area
Che come il Mezzogiorno si caratterizza insieme per un più basso livello di prodotti ricordo interno e per una sistematica sottodotazione di fattori essenziale allo sviluppo
E ciò pur presentando il sud dove la disponibilità i fattori utili e determinanti per la crescita nazionale e locale
Concludo queste preliminari notazione ripetendo che la piccola ritmi di mezzi
Qua si fa in passato nel perseguire nel suggerire al Paese
Un organico disegno di politica economica che è sicuramente assai ambizioso anche a noi appare necessario per saldare dubita dannazione che perdiamo possa corre allevati rischi
Come una crescente letteratura relativa al sud al nord sottolinea fin mentre il fine proliferanti e provocatori i suoi titoli
Non ci sembra possa fare molto di più se non continuare finché risulterà utile possibile a predicare quello che crediamo essere obiettive compito a lungo termine
Dello Stato e dell'intera società nazione
Anche quest'anno ci proponiamo di mettere al centro del dibattito che con questa introduzione intendiamo ora sollecitare
Tra gli esponenti politici dell'attuale maggioranza e minoranza usciti dall'elezione dall'aprile due mila otto che hanno ritenuto di accogliere il nostro invito
Il tema della coesione economica nazionale
Vorremmo infatti che potessero essere resi espliciti i giudizi dalle forze politiche italiane
In ordine alla reale prioritario d'urgenza
Rispetto ai volti e troppo vari temi dico ogni giorno i Governi dicono di doverci occupare sol perché lo hanno promesso agli elettori nei loro Burba e di programmi che si intendono attribuire
Lascio quindi bravata convivenza ecco esistenza dalla storica questione meridionale con la cosiddetta questione settentrionale
La prima questione quella meridionale
Appare caratterizzata da una sistematica negatività delle condizioni del sud che è stato lo state messe in luce anche dei diagrammi presentate davanti
Confermata dalla molteplicità dei dati economico sociali che vengono
Rilevati dall'Istat e da tutti i centri luoghi osservazione ad una situazione economica produttiva laziale
In proposito
Non è irrilevante osservare per ricordare che da diversi anni non si è determinato alcun significativo avvicendamenti
Avvicinamento strutturale tra i livelli di sviluppo del centro nord del Mezzogiorno Copa documentate rapporto Svimez frustrato prima
Anzi con riferimento all'ultimo decennio solo proprio da regioni forti del centro nord ad aver fatto segnare tassi di crescita più sostenuti evidenziando così un aggravamento delle divergenze
Interno al paese unico caso in un'Europa che tende invece sia pur lentamente a convergere
La seconda questione quella settentrionale riflette per controbalzo grado la maggiore crescita del PIL dell'occupazione che peraltro sollecita un'elevata immigrazione
L'accresciuta sensibilità delegare storicamente forti avanzato dell'Italia per si molti problemi che se oggi sentono come il limite alla loro produttività e al loro ruolo e dei mercati concorrenziali
Ma anche per le condizioni di vita in quei territori
La lentezza dei traffici ad esempio i figli la mancanza di
Sicurezza pubblica e privata
Che sempre più la stampa e la politica tendono a identificare con le priorità col Governo e Parlamento dovrebbero sentirsi chiamati a dedicarsi
Con grande franchezza voglio rilevare che tutti i partiti politici italiani
Hanno sempre tendenzialmente ha rifiutato di accogliere l'approccio macroeconomica e strutturale
Del meridionalismo dalla Svizzera e che anche le strutture di ricerche alle fondazioni gravitanti attorno ad alcuni partiti si occupano generalmente di altro
Tendendo rispetto al dualismo nord-sud a concentrare i loro giudizi sugli andamenti a breve sulla congiuntura o utilizzando anche i dati dalla pure essenziale spesa pubblica in conto capitale
Come è vero indicatore dell'impegno letto volta a volta con ottimismo o pessimismo a secondo che i
In ciascun momento esse si trovino al Governo all'opposizione
Ma certo poco valendosi di strumenti di analisi sofisticate a lungo termine capaci di incrociare investimenti infrastrutturale produttive nel territorio
Con il PIL ecco l'occupazione e con la dotazione ambientali e con l'attrattività dei territori e magari con le assai deboli tendenze degli investimenti esteri produttivo
Per non dire dei mutamenti che si stanno registrando come accennato alla stessa demografia macro territoriale nazionale
Che entro il due mila e cinquanta vedrà aumentare gli oltre cinque milioni di abitanti del centro nord e diminuire di oltre due milioni quelli del sud
Dopo la lontana stagione dalla programmazione degli anni Cinquanta e Sessanta quella di Pasquale Saraceno di Giorgio Ruffolo il paradosso di Paolo Sylos Labini e di Giorgio FUA io e te Vannoni Antonio Giolitti
Non si è mai più assistito in Italia e nelle sue macro regioni ad uno sforzo serio di analisi economica
I governanti salvo a diverso titolo De Gasperi per un verso e Pastore peraltro essendo stati travolti anch'essi dall'onda dalla logica dei sociologici
Cioè degli approcci volta a volta troppo quantitativi o troppo qualitativi
Troppo economici o troppo sociali troppo centrale oppure troppo localistici
E da logiche di sviluppo volta a volta solo dall'alto oppure solo dal basso che hanno distorto nel profondo fin la vitalità dei più completi tutti gli approcci storici all'unità dell'Italia
Da questo punto di vista non è stato producente
Quel che è avvenuto dopo la crisi petrolifera del degli eritrei settanta con la progressiva vanificazione negli dagli anni Ottanta dell'intervento straordinario al sud che cosa altrettanto azione del ritorno all'ordinarietà
Troppi avendo espresso mal riposta fiducia che tradizionali ordinare i ministeri per regioni nate dal nulla nel settanta potessero essere in grado di agevolmente a farsi carico
Dei difficili compiti connessi
Ad una necessariamente forte accelerazione dallo al gruppo in aree non caratterizzata da dotazioni anche solo comparabili per entità e qualità a quel le aree già da tempo più avanzate
Chiamata che anche se a confrontarsi
Consente alle più vasti mercati mondiali globalizzate
Nel clima ha determinato che non si dimostrò certo costruttivo l'impegno micro del centrosinistra che venga favorito da forti i suoi ispettori interni anticentralisti al loro modo para federalisti
Il Mezzogiorno così di fatto abrogato dalla politica nei primi anni Novanta ed è certamente stato errore storico del centro e della sinistra quando la destra contava relativamente a meno di oggi l'aver quali concorso a vanificare i pur
Positivi approcci dell'unico tentativo che vi è stato suo stimolo di Carlo Azeglio Ciampi che attraversa il Dipartimento dalla valutazione dello sviluppo di Fabrizio Barca
A ragionare in termini macro seppure qualità dalle strutture di PS che si sono dedicate a Babini analisi a parte che meritano elogio
Lasciandosi troppo prendere la paga dei formalismi che anche l'Europa di Bruxelles ci ha imposto quando anch'essa contribuiva a favorire i localismi erroneamente confusi convalide regionali
Concludo questa non è certo la sede per un'analisi storica né per distribuire meriti accolte
Resta che oggi ha quasi centocinquanta anni all'unificazione politica dell'Italia al mille ottocento sessantuno il Paese e ancora economicamente disunito tra nord e sud
Mentre sentiamo pesanti giudizi critici sulle troppo elevate risorse impiegate
Perrone insoddisfacente passato e che lo faranno per un non garantito futuro del sud riferite ora i cento miliardi iscritti dal Governo Prodi per il ciclo economico europeo due mila sette del mille tredici
L'ultimo colpo tremo attingere
Per i gravi errori italiani di approccio quale l'accettazione della soglia del settantacinque per cento dalla media per la regione dell'Europa
Materia che abbiamo consentito venisse a lungo regolamentata senza alcuna determinante presenze italiane
Che accettando quindi che il sud da sviluppare
Con il solo obiettivo uno ma non con i fondi per la coesione
E che si lascia o fosse riservato ad altri Paesi si è ormai costituito e per poco ancora da quattro regione meridionale il suo
E che faremo dopo il due mila tredici
Quale sarà la chiave di lettura del Norsa rigida alle new deal che non si traduca in una sistematica arbitrarietà di finti progetti sponda o dei cosiddetti progetti coerenti
Manterremo i vecchi improduttivi parametri e le regole dell'Unione europea
Quante risorse elitaria vorrà e saprà impegnare su fondi tutti i propri
E sul proprio PIL
Che quanto alla formazione di capitale pubblico ed impegna oggi due sei per cento Albano e l'uno e cinque per cento al sud sente quando non ci saranno più stanziamenti
Comunitari da cofinanziare dopo il due mila tredici in quanto tempo ci ci proporrà di cancellare l'onta internazionale del dualismo italiano
La Germania con la sua riunificazione est e ovest sette fare assai lamento
O di tutto questo pensiamo di poter continuare a non parlare
Pur essendo transitati dal non meridionalismo di Romano Prodi alla priorità altre di Berlusconi ed alle priorità federalisti oggettivamente nordista di Bossi delle idee
Hai cui elettori del Nord e anche la non piccola minoranza parlamentare specie del PIT Partito Democratico al potere che da ieri guarda oggi
Come riguardo cattolici alla Piero Bassetti e comunisti alla Guido Fanti bene iniziale fase padana degli anni Novanta con eccessiva attenzione
Mentre al settantuno allacciabili mezze veniva invitata a partecipare al Comitato per la celebrazione dei cento anni l'unificazione politica dell'Italia
L'era cavata documentare statisticamente alla dinamite nord-sud emersa nel primo secolo
Oggi rileviamo che altre sembrano resta dare priorità degli organizzatori delle celebrazioni del primo secolo e mezzo apparendo forse più importante garantirsi la presenza
Di show Richie attenti anche alla parentesi fascista o il contributo anti unitario di certe fuori dalla Costituzione vigente
Di chi ama ormai parlare di una Repubblica federale italiana qua se fosse il problema maturo ed utile per tutta Italia
E tutto questo avviene perché è stata cambiata la Costituzione autonomista del quarantotto
In cui il sottosviluppo e l'arretratezza meridionale erano iscritti con nome e cognome e di cui sono stati anche a riscritti fondamentali articoli
Del titolo quinto dalla seconda parte intrisi di contenuti tendenzialmente federalisti cinque comunque andrà in Parlamento data applicazione
Con la necessaria urgenza che la politica deciderà e che noi non contestiamo certo
Ma per definire operativamente i quali si dovrà attraversare l'ancora poco esplorato deserto legislativo prime regolamentare poi ed efficace federalismo fiscale
Reso di non agevole praticabilità dalla difficoltà di trattare compari sostanziale equità per un verso le regioni ordinarie fiscalmente più deboli e peraltro le Regioni a Statuto speciale
Che sono talvolta relativamente più ricca e come al nord
A cui a suo tempo vengano garantiti rilevanti e fine eccessivi privilegi
Sul federalismo fiscale molto la Svimez da sempre legata soprattutto all'idea
E cittadini e territori debbano godere di pari o analoghe opportunità e diritti che sono iscritti dalla Costituzione si è comunque per quasi due lustri impegnata trovandosi poi anche vicino alla Commissione Vitaletti
Di cui peraltro poche oggi parlano
Così come pochi amano quantificare se le risorse nazionali saranno domani sufficienti insieme per il Centro-Nord per il Mezzogiorno per un federalismo che nel nord vorrebbe gestire esso
Bypassando lo Stato la Costituzione
Le appropriandosi in prima istanza da larghissima maggioranza da riporta carico dei produttori locali che fin dei consumatori attraverso lì l'IVA pagata in quei territori risorse perdette dagli porvi scale l'intero Paese
Ma anche per alimentare uno sviluppo più velocità comunque inevitabilmente costoso altro temo che la riduzione delle tasse come dividendo fiscale al federalismo
E necessariamente contrastante questo ha portato a razionalità di un complessivo disegno contestuale
Il riequilibro strutturale nazionale che che ciò che il meridionalismo da partire già propone considerandolo la vera doverosa è più rilevante priorità per un prossimo no prego
Perdonate
Ad un italiano non più giovane e che ha superato gli ottant'anni
I tavoli di un approccio forse sopra le righe ma di cui non so chiedere scusa
Perché profondo il mio desiderio lei abbia fatto a me direi di poter ascoltare risposte chiare sul futuro dell'unità economica dell'Italia e forse non solo di quelle che sono
Gli effetti cerco risposte non generali ed evasive o consolatorie
Che è troppo tendono a parlar d'altro nel senso che continuano a riferirsi alle molte priorità più d'Italia che rischia purtroppo di essere considerata
Dopo quella geografica una mera espressione politico-amministrativa ma che non è certo una unitaria e forte realtà economica
E che forse non è neanche più con lo Stato nazione
Scusate grazie
Ecco al termine di questa troppo lunga introduzione credo che dobbiamo dare inizio al dibattito che abbiamo programmato
Pregherei il
Professor quando prego Domenico Cersosimo vicepresidente della regione Calabria di voler prendere la parola
Grazie grazie molte Presidente ringrazia la Svimez per l'invito
Automobili Agazio Loiero nel presente come vedete penso insomma impegni istituzionali sopraggiunti erano trattenute in Calabria quindi
Comunque vi saluta e vi ringrazio dell'invito
E allora idea che
Come sottolineava adesso il Preside di meno nei confronti emerge
Inutili tutti i dati macroeconomici dicono che la situazione e dura
Cioè tutta la sfilza di dati che sono state presentate tutti quelli che non ci sono state presentate ma che sono il rapporto perché ho avuto modo di sfogliare raccontano di una situazione molto preoccupante per il Mezzogiorno
Il sud cresce poco zero sette contro un assetto al centro del PIL bassa capacità di accumulazione appello zero cinque gli investimenti fissi lordi
La spesa famiglie bassissima zero otto contro uno e cinque il terziario cresce poco soprattutto nelle città
Ciononostante eccetera Sicer rapporto c'è uno leggera riduzione del divario anche se
Attraverso la cosiddetta via patologica vanno via cittadine dunque la torta che rimane si ripartisce in modo
Poco poco più ampio tra i residenti e questo è un altro risultato diciamo
Sarà patologico comunque un risultato per chi vive nel Mezzogiorno
La classe Mezzogiorno è lenta lentissima
I fattori sono ci dice rapporto derivanti soprattutto alla
Deficit di capitale umano soprattutto di lauree scientifiche
Dipendono dalla bassa spesa in ricerca e sviluppo sul PIL dipendono anche dalla bassa occupazione femminile
Ma vicino a un accordo
Ma in generale il rapporto dipenda anche dalla bassa qualità dalla pubblica amministrazione
Dalla
Presenza diffusa di crampi criminalità organizzata provvede ricordarsi sono
E soprattutto sul riteniamo adesso Novacco con molta forza e condivido molto la mancanza di
Politiche generali nazionale in materia di infrastrutture istruzione innovazione
Depennare ce l'ho detto da una uno scarto tra la capacità di programmare spesa pubblica in conto capitale di realizzarla quindi questo che rimane
Equipara
Frammentazione acque vede una un'accentuazione particolarmente forte quest'anno c'era stata anche agli altri a nel rapporto Svimez
Un'accentuazione sulla frammentazione degli interventi e dunque del
Vituperato localismo
E quindi il messaggio di date chiaro e io condivido totalmente
Cioè le difficoltà del Mezzogiorno dipendono da fattori strutturali
Asimmetrici alzabile alla molti si chiami riprendo dal dualismo stato perciò due sezioni territoriali del Paese
Che diavolo poco tra loro e che
Tornando nulla il modello di sviluppo che storicamente si è consigliato tendono a non riprodurre nel tempo il dualismo questa Maserati
E così banale dire che io
Da diversi anni soprattutto nel degli anni Duemila
Ricorsi anche questo alla gente sottolineatura faccio le corna sta poi naturalmente ricorderò che sono vicepresidente una Giunta regionale per quando il Vicepresidente le non eletto diciamo un esperto diciamo
Ma è così anche perché insomma
Quando si ricorre abitati cui siete legati e così manco lo spesso
L'immagine del mezzogiorno rimane quella rimane quello cioè gli avanzamenti del Mezzogiorno quei dati non non riescono a cogliere una sua colma capisco che
Qui c'è una differenza naturalmente vi
Analisi più disaggregare pone nei casi più s'più o meno sincrone che più di Arrone che potrebbero cogliere qualche movimento che pure il Mezzogiorno c'è stato ci potrebbe essere
Quindi
Secondo me ma questo chiudo subito questa forense più di consumati come dire di specificazione di
Di carattere diciamo metodologico forse analisi
Che che utilizzino che che fine faccia un ricorso a data in meno strutturali potrebbero aiutarci possa capire qualcosa che nel Mezzogiorno sta cambiando e soprattutto guardare il film che ha la diacronia ci aiuterebbe anche a capire il movimento del Mezzogiorno ma non è questo quello discutere ci porterebbe su un terreno molto freddo e l'analisi economica delle differenze di posizione mentre io vorrei approfittare
Dell'acconto di provare a Pavia atta a pensare il rapporto nell'attuale congiuntura politico istituzionale
L'apporto non cade in un vuoto i per un anno caro accade
Proprio in queste ore una strategia di politica economica che governate sta mettendo in piedi e quindi di questa vorrei discutere escutevo modo molto critico ugualmente lo faccio alla presenza del Ministro Fitto ha qui Deborah del reato invece la sua grande
Come dire sobrietà di condizione anche più di serietà di conduzione del rapporto stabile della Conferenza Stato-Regioni unificata dove i tentativi diciamo di mediare
Sono stati tutti falliti sono solfati fallite ma non per sua colpa per la sua capacità di dialogo che sarà molto alti
Non si capisce molto adesso mi avvicino poco cioè quella parola si scalda di questi dati dovrà metterle nel contesto della manovra
La manovra Tremonti a mio avviso aggraverà moltissimo la condizione economica del Mezzogiorno lo dico in modo netto così
E in particolare la Regione
Più deboli più povere
Io non sono periodica è
La semplice cancellazione del sud
Nel DPEF per la prima volta dopo decenni non c'è più l'obiettivo quantitativo della spesa pubblica in conto capitale per il messaggio
Era agli inizi del due mila intorno a quarantaquattro per cento
Prodi la portata al quarantuno la spesa effettiva è stata il trentatré per cento adesso non c'è più questo obiettivo la ripartizione territoriale scompare completamente dal DPEF
Si liquida vi avviso forse in modo inconsapevole il Dipartimento per le politiche di sviluppo
Si azzera di fatto ha già contribuito abbastanza Prodi spostandolo dal Tesoro all'economia sbagliatissimo ma adesso si deprime della sua missione
Si alzi meno Direzione generale straordinariamente efficace per il Mezzogiorno importante che la Direzione studi che produceva un rapporto e spero e continuano a produrre un rapporto straordinario
Che raccontava modo trasparente cosa succedeva nel Mezzogiorno sotto dal punto di vista delle politiche
Si aggiunge Nerozzi una Direzione incentivi che fa pensare ha una qualche assonanza tra politica di incentivi e politico della collisione sbagliatissimo
E ancora oggi a vivere settimane il Governo questo sta nell'interrogazione non abbiamo ancora un una persona che si occupi sottosegretario non sottili una qualche persona che scambia la delega alle politiche di sviluppo e coesione
Se questi sono i segnali l'impressione che il sud non c'è
E non c'è neppure nel merito diciamo che abbiamo vissuto in questi giorni proprio farle Regione Colonnella Stato-Regioni diciamo Governo presenta la manovra unilaterale
Non c'è dialogo e quando il dialogo cioè e mai sui numeri
Uno la parlavamo non l'abbiamo conosciuto in itinere cambiando sistematicamente quindi stato poi la possibilità di interlocuzione vera densa
Lo con una sola sessione da parte di Tremonti e della manovra il saldo
Ma è una discussione nel saldo
Perché quali si può accettare diciamo che noi dobbiamo due mila undici arrivare ad azzerare quella quella ronde deficit va bene
Che si possa anticipare la manovra benissimo problema è che vorremmo discutere appariva avvisando cosa si fa cosa si può fare su questo non c'è stato non è stato possibile
Nel merito la manovra che ha che chiuderemo diciamo che
Sosterrebbe previsto materno
Visto in questi giorni diciamo nel merito e una
Siamo una grandinata di provvedimento assai dannosi per il Mezzogiorno prova lamentarmi qualcuno così diamo sì sezioni se siamo d'accordo siccome già col decreto-legge sull'ICI
Ci sono stati sottraggo tampone risorse consistente più della metà della copertura i licei fatto tagliando appioppare investimenti già destinata calabre e Sicilia
Adesso c'è una promessa di reinterro per quest'anno sita nei prossimi anni cioè si taglia
Un interrate permanente con una copertura una tantum qui ci saranno problemi di copertura tutto questo ovviamente quindi
Opere che stavo per partire erano già state progettate adesso si azzerano di colpo
Avete già discusso al decreto centododici probabilmente il DDL diciamo c'è una riduzione secca quantitativa delle risorse per lo sviluppo riequilibrio territoriale meno otto miliardi punto Ministero dello sviluppo economico avrà meno otto mila per tutto questo
Sita emiliano
Per quattordici miliardi i vecchi fondi FAS
Sì e due mila due e sei sulle deleghe le prime due annualità dove le setole tredici cioè quelle risorse dei PON centrale che non sono state ancora impegnata dal CIPE rito vengono lui accentrate non riesce da cosa
Ripresi in un fondo un cosiddetto Fondo unico centrate in un fondo
Questo è un naturalmente crea grandi problemi dal G otto perché non è chiara la
La nuova collocazione territoriale sapremo se sarà quella
Squilibri a il quadro della programmazione delle complementarità
Non sono di fonte a sei false sono strettamente collegate fondi comunitari fonde regionale dunque quando si ragiona sulla scuola per esempio
D le Regioni hanno progettato pensando alla quota nazionale la quota regionale e alla quota comunitaria e quindi una gamba del discorso va via rabbia la scuola va via l'inclusione sociale avvia il trasporto pubblico locale vanno via Tantaro
Importantissimo per il
Per il Mezzogiorno
Sia si azzera di colpo un faticoso processo istituzionale di costruzione del programma
La progettazione dei FAS e non ho mai avvenuto nelle stanze chiuse il Ministro dei dei ministeri ma prosa atto ha visto una costruzione
Sofisticatissimi ma della questura della decisione pubblica attraverso un confronto lungo alcune volte farraginoso se volete
Ma lungo di condivisione con le istituzioni locali quelle interne medico le agenzie e questo viene congelato sia zero
E cosa riparte da zero col processo decisionale
Anche negli possiede la riallocazione di quelle risorse comunque c'è un processo decisionale che va seguito e codificato e azzerare il processo che è arrivato a maturazione ricominciando da zero allungherà
O e inevitabilmente i tempi
Se invece il decreto legge centododici semicentrali zio no quattordici virgola cinque miliardi di cosiddette risorse liberate
Invito per l'effetto gradite tutelate i progetti sponda compatibile anziché
Ritornare laddove si sono generati ritorno un punto centrale fondo centrale se questo un altro piccolo diciamo problema su quei fondi sono già stati presi degli impegni sono già stati fatti dei bandi sarà un problema adesso
Come dire rispettare anche impegni formali fatta dalle Regioni piuttosto che degli enti locali e così via quindi queste centododici spulcio problema che non possiamo
Le qui trascurare sarò pedante scusate mi preme sul patto di stabilità
Le Regioni a gran voce
Avevo chiesto almeno questo si dice in gergo la nettizzazione degli investimenti comunitari
Sembrerebbe assurdo che c'erano dei fondi comunitario per la coesione per accelerare il processo di crescita
Nel merito delle aree indi saggio e poi
Questa
Non si dà la possibilità di est come dire di estrapolare questa stesa strutturale dal calcolo del patto
Questo crea grandi problemi sul
Grandi problemi sulla sui sulle Regioni molte Regioni la mia sicuramente sfora il Patto
Sforando il Patto non possiamo fare investimenti non avendo le quote regionale da cofinanziare problematica sull'al fatto che tra voi e a Bruxelles trattenervi di quattrini perché non siamo incapaci di poterli utilizzare
Problemi seri serissimi
Quindi questi sono molto alte e poi trascuro casa salita a beni culturali il fondo per la montagna l'istruzione diciamo
Il disegno è un disegno fatto di tagli
Ricentralizzazione riaggregazione queste esenzioni tra il segno della mano puntualmente
Governo la penserà diversamente diciamo ma la mia idea personalissima idea anche sulla base delle stime che abbiamo fatto in queste settimane sulla manovra da parte delle regioni meridionali e che questa nuova manovra questa manovra di tagli senza strategia
Rischia di strozzare il Mezzogiorno
Certamente non aiuta
Non migliora l'efficienza e l'attività cioè la spesa pubblica che nelle sue del Governo
Non incoraggia la responsabilità istituzionale locale
Perché quella che è tutelata politica negli anni e cominciare alla secondaria in Olanda avuto mille limite ma ancora già ATO l'assunzione di responsabilità di sindaci Presidenti Province di Regione e così via
Non favorisce le amministrazione virtuose e quindi in qualche modo anche quegli spiragli di cambiamento per il Mezzogiorno in questi anni con difficoltà erano messe il rischio che questa manovra faccia saltare quindi non si tratta soltanto come dice Novacco
Che c'è una riduzione dell'efficacia di una politica
Diverse le esigenze una politica nazionale per il Mezzogiorno appresso efficace degli ultimi anni no no la manovra configura un vero e proprio azzeramento da qualsiasi politico
Io non l'avete plastiche mi sbaglio vi giuro che previo studiato abbastanza i documenti non l'ho fatto con un uno sta facendo intervenga correggermi mi pesa molto di questa
Ma dalla manovra economica non esce nessuno zero politica per il Mezzogiorno
Purtroppo oppure zero politico diceva un attimo fa la chiama anche una
Ipotesi zero politica per
Per il Paese se no
Attraverso ricentralizzazione riaggregazione e così via e se la politica quella degli
Fare semmai qualche centrale nucleare semmai nel Mezzogiorno oppure qualche altra cosa o qualche il punto non ho idea
Quindi quando il Mezzogiorno saluto in questa temperata difficile globalizzazione di crisi dei sistemi produttivi locali della grande invece avrebbe bisogno di una politica intenzionale forte articolata centrale e locale
Quello che circonda il Polo Scimeca nazionale ci propongono invece un senso interramento grazie
Pregare l'onorevole Sergio D'Antoni intervenire
Quattro
Si avvicina
Ecco
Da innanzitutto ringrazio il Presidente Novacco per
Due motivi diciamo il primo perché
Mi dà questa possibilità di confrontarmi di discutere diciamo di temi e a me
Molto caro il secondo perché ci ha dato una proroga
Di entusiasmo di passione politica molto molto importante molto forti
Siccome si fa tanto discutere di ricambi generazionali tanto discutere di
Di cosa necessaria cioè di
Rapporti tra
Giovani anziani e c'era però vedere ottantenne contare passione con tale entusiasmo su questioni così importanti
Io lo trovo di grande significato dobbiamo avere tanti trentenni che la pensino e che si comportano come Novacco per risolvere i problemi di cui questa mattina parliamo
Penso che lei prima
Prima questione
No noi siamo
Ciò nel mezzo siamo giovanissime perché
Oltre trenta due volte e trenta quindi abbiamo due possibilità
E manteniamo questa passione
Prima questione il punto è proprio
Quella quel partito Novacco e che poi il rapporto confermo cioè il Paese non fa proprio
Non la questione meridionale
Uso altri termini ma
Significa la stessa cosa non fa proprio una questione cioè che per averne una crescita vera del suo
Territorio deve partire dalle parti deboli del servizio
Che questo problema vero la differenza vera con gli altri Paesi poi darò esitano mezzogiorno ma la differenza vera con gli altri Paesi europei noi cresciamo di meno degli altri Paesi europei
Tutti hanno avuto l'undici settembre tutti hanno il petrolio tutti hanno la speculazione tutti hanno tolto Wendel non
Non abbiamo una cosa sola per noi
Che ogni volta ci inventiamo che c'è un nemico terribile ponti hanno tutto uguale alla globalizzazione e la paura la speranza copre cosa
Cioè non c'è niente a che non abbia
La differenza qual è rispetto agli altri Paesi europei perché noi cresciamo come Paese meno ridotti
Perché le nostre zone Diabolik crescono come qui è stato spiegato al rapporto in maniera così insufficiente dai impedire al Paese di crescere in maniera più alta rispetto agli altri
Paesi dell'Europa se si confrontano i dati di Spagna
Di Germania per citare quelli diciamo sviluppati quelli a quindici quelli della euro
Sia netta la differenza
Che le zone che li crescono molto di più e che farà la differenza con noi sono proprio le zone deboli
Se si confrontano poi Paesi anche nuovi arrivati dell'onestà e cioè ci si accorge che questo fenomeno è nettamente
Formidabile mente presente non parliamo più del Rwanda che ogni volta ci stavamo come esempio ma ormai lì quando è arrivato
A tale livello dice diciamo di di di sviluppo complessivo è di estrema nel gruppo di testa non più nel rapporto deboli forti
Quindi punto vero e questo obiettivamente
E dalla politica ed alla cultura e dei media ed detto otto il Paese cioè è inutile che qui ogni volta civili
Come ce la prendiamo lungo l'altro il cielo cioè ognuno è schierato quindi dico sarò critico fortemente sulla politica di questo Governo ma lasciamo perdere cioè il punto vero
Che su questa questione su questo punto non c'è cioè c'è una specie lo possiamo chiamare così di leghismo culturale che si è impadronito complessivamente
Del Paese e che impedisce di fare una riflessione
Per gli interessi del Paese io continuo a dire non è un problema di quella parte quella di cui noi oggi parliamo non di Totti
Perché essa
Il Mezzogiorno si sviluppasse cioè la parte debole se solo passerò vanta essere consuma gli occupati eccetera il Paese il fatto che poi avrebbe anche la parte forte
Che avrebbe la possibilità di svilupparsi quindi è un problema proprio di riflessione di sconfiggere questo leghismo DD
Di come dire di cultura di testa che si è impadronito complessivamente come facciamo a sconfiggerlo hai paura perché quei Novacco fa il suo grido di dolore diciamo di passione solo come vogliamo chiaro
Ma lo fa dentro una
Logica
Che è una logica assolutamente
Come dire
Tant'è che noi dobbiamo saper raccogliere Novara qui per la sua responsabilità perché c'è un problema generale poi c'è un problema di responsabilità di ciascuno a secondo il ruolo che ha fatto
Io nella mia precedente ha responsabilità mi sono battuto in maniera forte per ottenere alcuna
Cose al corrente ottenute altre no però segnali sono arrivati cito per tutto il problema del cuneo fiscale che diciamo ha dato un segnale
Che le destre buio le risorse c'era una parte più debole che andava privilegiata
Rispetto alla parte più forte non è la politica che noi vorremmo se mi guardo bene
Ma è un segnale importante perché dice che io
Nei fatti quel tipo di di di spinta allo sviluppo perché di intervento sul cuneo fiscale altro non era che la diminuzione del costo del lavoro per rendere più competitivo e le imprese
Ottavo
Il segnale alle imprese meridionali di dare il doppio di quanto andavo alle imprese
Del Centro-Nord proprio per per fare in modo che questo si avvertisse
Da abbia bisogno non di un segnale di una politica l'abbiamo detto ma la politica fatta di tanti segnali questo è stato un segnale importante diciamo significativa
Come avremmo bisogno come il pane di politiche che abbiano chiarezza chiarezza io ne cito tre diciamo poi per ragioni di brevità mi taccio quindi
Ora è quella che è il rapporto denuncia in maniera formidabile io dico però è un periodo non si può fare ma se noi riuscissimo a separare per un periodo non parliamo più per un periodo di spesa
Straordinario
La via di mezzo per un momento cioè lo abbiamo già facciamo finta che non c'è
Non lo possiamo fare però facciamo questa operazione mentale
Ma è
Probabile cioè questo lo dico a tutti i cui non c'è problema maggioranza opposizione e parla labile che è un Paese spenda già spende poco di
Di spesa in conto capitale complessivamente per l'esigenza che è al debito pubblico aver quindi per lunga diciamo basta dopo
E tollerabile che estenda il ventuno virgola quattro per cento come qui ci dice il rapporto questa mattina diciassette punti in meno di quello che noi naturalmente a nord di recuperare il ritardo normalmente dovrebbe fare perché noi dovremmo avere la percentuale John dal trentotto per cento sul rapporto popolazione territori
A cosa normalissima e tollerabile che questo continui dettagliate che le ferrovie spendano il quattordici per cento dalla loro spesa complessiva nelle aree deboli del paese
E
Quando uno dice questa cosa mi si ripeta sempre ma non ci sono progetti
Gli altri piani Nettuno che è una grande a ballare perché le ferrovie di progetti seri fanno l'ora se li fanno in una zona
Lampante in un'altra piccola
Questione che riguarda una decisione politica non c'entrano niente poi ci sarà è una questione progetti c'è una questione da amministratori locali
Delle classi dirigenti del cliente elevare tutto quello che volete ma anche qui c'è una questione di scelta la tarda se fa la Salerno a
All'io non è non si fa a Salerno a scendere è una decisione politica
Punti io mi accontenterei molto liberata facciamo rispetto ai treni che noi abbiamo però è una decisione politica
I nuovi che sono arrivati ieri abbiamo letto aziende italiane importante metterà treni nuovi investimenti cioè benissimo ma laddove sa dove sembra da Salerno a salire il testo non c'è non c'è per il Paese
E allora dobbiamo finire uguale che c'è un problema di
Quantità da risolvere perché c'è un problema di qualità non risolto
C'è un problema di qualità e questo sicuramente è vero
Ma c'è un problema di quantità
E non possiamo più accettare che la spesa straordinaria sia sostitutiva di quella ordinata
O diventa aggiuntiva o chiaramente non può avere effetti perché non solo è assolutamente insufficiente poi anche spesa male ma questo non poteva andare all'alibi
Perché
Siccome tu spende male alla facciamo decotto per spendere meglio ma dopo che andava rare vie percorse con ASPER divario ti levo i soldi che diventa devastante due volte penalizzati la prima volta perché se stanno ma la seconda volta perché già abbiamo cioè proprio
Non si può non si può
Finanziare l'abolizione della tassa
Tagliando risorse per investimenti produttivi nelle aree deboli del paese non si può secondo me non si può
Cioè una cosa l'hanno fatto ma lo sappiamo
Cioè non è una cosa forse
Nazionale
E seppur chiedi perché
Dice a tanta erano lì non si spendevano non sono capaci
Cioè non è finita
Quando non esisteva fino a quando vedete
Sembra parte forte del paese appunto abbiamo visto cosa succede sulla TAV
Torino-Lione che cosa avviene al di là di quelli che
Porvi far gravare della RAI l'altra volta quello che costerebbe normalmente
Quindi è un'altra vicenda ma tanto lì non li spendono e tollerabile che operò faccia guardate non è poi una questione
Lo sto vedendo solo la faccio anche una polemica politica chiunque la faccia quindi comunque sia come dire nella testa abbia questa qua perché altrimenti è esentato non saper Cupra allora c'è un problema di qualità
C'è un problema di quantità nella questione che qui veniva denunciata prima circa poi la rimessa in discussione il tuo quello che è stato fatto la battaglia che noi abbiamo fatto di opposizione sul decreto Tremonti è stata quella di conservare comunque qualunque sia
Il tipo di perbene entrare in questa vicenda se si spende male correggiamo centrale iniziamo facciamo opere Unter benissimo purché il rapporto resti quello di prima ottantacinque quindici ottantacinque alle aree deboli
Del
Del sud e quindici alle aree deboli del nord perché lì ci poteva essere un'insidia evidente che con questa scusa poi andavano
E in tutte le opere del governo del Paese almeno questo diciamo al di là poi di entrare non ho il tempo quindi entrambe il merito sulla
La seconda questione
Bene lo strumento per avere investimenti produttivi di Novacco ha detto una frase non ci possiamo illudere che ci sia le endogeno cioè da solo
Poi lo strumento che ci possa portare questi investimenti produttivi nazionali internazionali nel Mezzogiorno nelle aree deboli perché senza questo noi ci abitiamo a
Senza il lavoro produttivo ci abitiamo sulle clientele rafforza ci abitiamo è inutile stare qui
Qual è
Tutti abbiamo letto Vanni lo diciamo tutti più o meno è la cosiddetta fiscalità compensativa non siamo più la parola fiscalità di vantaggio Pittis hanno come dire si turba normale usiamola Copparo la fiscalità compensativa
E lo diciamo da anni rotture o meno ostacoli io l'ho detto Pannella sindacalista
No no prima no se aveva prodotti avverso se è arrivata dopo ti garantisco novanta ero già segretario generale della CISL per
Se bravissima nel giardino piccolino
Brescia cioè non è qui il copyright che non ce la facciamo nulla il problema è e come si fa ad ottenere questo risultato
Se tutti conveniamo che può essere uno strumento per aggredire ha detto Novacco non facciamo cosa consolatori facciamoci discorsi come dire importante a come si fa strada un ostacolo
Incredibile che è un ostacolo non da poco
Come dire perché è un ostacolo sbagliato cioè nel senso che l'Europa dice che qualunque intervento
Per fiscalità compensative sostanzialmente leda la concorrenza quindi aiuto di Stato e qui non si può fare cioè
Vogliamo qui ecco questa è una bella cosa prima o dopo che si parla io sono convinto che questo è un alibi
Ho litigato per anni con Monti quando era Commissario europeo su questo argomento proprio perché diciamo questo diventa l'alibi per le classi dirigenti razionale di siccome l'Europa ce lo impedisce ma lo faccia
Nei fatti non c'è stato mai una vera battaglia dei dei gruppi dirigenti nazionali per alterata dall'Europa un'interpretazione diversa ci sarà
Ci sarà cioè se ci sarà io sarò lì
Il mio partito il Partito Democratico sarà di cioè se ci sarà dalla quale ma poi
Perché questa è una strada avevamo individuato dura
Due due strumenti dentro questa logica
Per il tetto di imposta per investimenti
E le zone urbane franche
Piccole cose anche quei segnali dentro quello schema
La prima cosa che vale zone permangono anziano notizia la prima cosa che Tremonti ha fatto ha sfondato il credito d'imposta per investimenti
E allora
Cioè dobbiamo come dobbiamo riparlarne come si fa sta fiscalità compensativa per l'unico strumento che ai
Lo mette in discussione quell'area con quest'atto quello che l'Europa che ha dato dopo anni e discussione storie questione
Non a caso quello per la ricerca che era per tutto il Paese perché il posto per investimenti ero solo per le zone meridionali quello per la ricerca presto debba essere una soffocato io sono d'accordo e guardate su quel credito d'imposta quindi
Però siccome la nazionale
Questo non era solo per il Mezzogiorno è stato sostanzialmente manomesso
Ti devo dare il permesso sostanze non è più automatico
Cioè noi riusciamo a può veramente
Noi riusciamo ad anni in cui si è detto gli incentivi non posso essere discrezionali aprono
Il problema la strada le malversazioni aprono la strada ai banditi alla mafia benissimo allora cerchiamo nostra l'automatica
Che ci consenta di evitare tutto questo ma di dare un vantaggio chi vuole investire
Nel Mezzogiorno nelle zone deboli del paese così abbiamo smontato lo strumento che ci poteva portare questo risultato
Come stiamo scontando vedremo cosa succederà l'altro strumento che in questi anni abbiamo utilizzato i contratti di programma e i contratti di localizzazione
Una norma del decreto Tremonti dice che il Governo rivedrà la questione ci farà sapere
Essa spenta nel frattempo tutti i contratti di programma in essere
Se c'è un'azienda che sta investendo cioè come si fa
Ha certezza ma dimostrasse ogni volta che cambia il Governo arriva onorati sospenda quello che avveniva avvenuto prima ma allora nessuno ma quanti ce la prendiamo
E facciamo che il Bitto dal bipolarismo bisogna che sia mite bisogna inventare cioè qui ci scontriamo ho stima questione
Proprio perché non
Secondo me
Non si sta valutando in maniera seria dello Svimez io la ringrazio perché una delle poche istituzione che lo fa la questione giovanile quando un'intera generazione se ne vada
Come sta avvenendo sostanzialmente i numeri che loro hanno dato
Quando un'intera generazione diplomate e laureate se ne vada il rischio profondo è che a lo sviluppo non si sa con chi lo faremo cioè esattamente se ne vanno quelli con cui dovremmo farlo
Di
Il deserto che tutto questo crea è devastante ci
Questa emigrazione non ammanco il vantaggio dalla vecchia migrazione era terribile socialmente ma aveva un vantaggio
Natale rimesse
Queste emigrazione e il contrario se un giovane va a lavorare prende mille euro a Treviso piuttosto che e la famiglia meridionale che li deve dare il resto
Cioè noi stiamo facendo altro abbiano
Ma Robin Hood al contrario veramente sono i deboli che stanno finanziando i forti di questo Paese nel silenzio assoluto nella non certe battute non c'è non c'è una questione
Ora è chiaro che tutto questo deve trovare in una classe dirigente in grado di
Di darsi i darsi sano arriveremo a questo appuntamento sul federalismo che non tratto per ragioni di tempo veramente devastati perché io ho un sospetto siamo tutti federalisti e non ce n'è uno che non è federalista otto il Presidente alla mia regione che federali tutte queste ma chi lo chiede lo chiede per avere qualcosa in più di quello che ha
E per avere qualcosa in più la deve avere a danno di
Perché abbiamo il debito pubblico abbiamo abbiamo linee in quelle con l'Europa invece non è che ce ne andiamo fa un
Allora doveva essere dentro il federalismo estero di e batterci perché attraverso questa strada non finisca come una storiella che
Io ho raccontato tante volte ma che cioè dall'idea non c'è dubbio che ormai bisogna prendere coscienza
E piombo come dire sia bassa il livello dei bisogni più si abbassano le pretese
Più si alza il livello dei bisogni più si alzano le pretese e i gruppi dirigenti sono dentro questo schema
Ecco perché la storia siccome abbiamo i treni che abbiamo si adatta
Un giorno un signore ha preso un treno da Roma a Milano
Doveva partire alle undici parti alle undici e dieci
Dovrà arrivare
Alle due
Arrivo alle due è un quarto doveva
Pranzare chiesto dall'allora il ristorante andò non era un granché tuttavia a maggio
Andò in bagno non era al massimo però sceso da quel treno e tutti sono entravano come pazzi venti minuti di ritardo con opportunamente e quello schifo di ristorante con una cosa voi poi la polizia OLAF tutti gridano
Tre giorni dopo presso lo stesso treno da
Roma Capitale
Doveva partire alle undici partire dodici e mezza
Chiesta dell'allora ristorante visto che in questo treno funziona un giorno sì è un giorno no questo è il giorno in cui non funziona
Andò in bagno e faccio fatica ad arrivare a mezzanotte arrivo alle tre e mezzo del mattino scese c'era un silenzio di tomba
Avevo una signora accanto agli USA signora ma qui per molto meno li abbiano protestavano tutti e voi qui teoria del ritardo ma riguardano schifo di viaggio non dite niente a signora tale o ci disse se sta segmento se non volevano trenta
Allora e quindi
Volontà
Il esattamente
Quel punto allora ad una classe dirigente nazionale
è in grado di
E elevare il livello
Delle pretese per fare in modo che tutti capiscano che se il Paese vuole crescere la strada sarà le aree deboli del paese sanno il Paese non cresce grazie
Prego lombardo
Prego onorevole Lombardo Presidente la Regione Siciliana
Grazie Presidente intanto anche da parte mia i complimenti per questo rapporto
I suoi hanno avete presentato stamattina che si caratterizza come sembra per la puntualità per l'obiettività
Per la serietà che costituisce
Contributo una premessa fondamentale per la nostra azione politica per la nostra azione amministrativa si tratta di una fotografia come sempre anche quest'anno
Deve giudicare positivamente o negativamente ottimisticamente o pessimistica mente e
La fotografia
Della
Realtà una realtà quella del Mezzogiorno
Che non cresce di fatto diciamo sì che cresce meno rispetto
All'economia del nord del Paese rispetto ad altre ad altri mezzo giorni d'Europa ma anche ad altri paesi fuori dalla comunità
Noi lo leggiamo ovviamente teniamo al valorizzare la la la la serietà di di questa vostra ricerca ma lo tocchiamo con mano i piccoli e medi imprenditori della mia terra del Mezzogiorno in questo caso della Sicilia
Delocalizzano
Siccome diviene un po'scomoda non possono certamente andarsene in Cina neppure in Slovenia siccome leggiamo in questo rapporto peraltro che affronta la nostra crescita zero
Piuttosto che guardare la Spagna che quattro volte cinque volte di più la la la la Grecia
O l'Irlanda in Marocco la Tunisia
E l'Egitto hanno una crescita dall'otto per cento ecco dove delocalizzano i nostri imprenditori è questo a verità
Non è neppure
Un fatto positivo per quanto ad esempio in quelle regioni del Nord Africa si sta impiantando ad esempio
In agricoltura o sul piano del turismo visto condizioni del mercato del lavoro e della fiscalità particolarmente vantaggiose
Avviene avviene nella nostra vicinissima vicinissima Malta
E anche qui
è stato sottolineato da chi mi ha
Preceduto il divario cresce si tocchiamo con mano che ci sono poche produzioni siamo un mercato ormai di consumo di consumatori e gli investimenti sono quasi niente
Soprattutto quelli esteri credo che stiamo a undici euro pro capite
Almeno questo leggevo nel rapporto e l'anno scorso rispetto ai duecentocinquanta del nord e ai mille cinquecento
Della dell'Irlanda per parlare di un Paesi a fiscalità compensativa o diversa che dir si voglia l'occupazione al di là di quello che leggiamo
Per la verità raggiunge livelli che determinano
Quella immigrazione che riguarda soprattutto la nuova generazione che sta impoverendo di questo capitale umano di questa insostituibile risorsa
Il Mezzogiorno le nuove povertà
Non riguardano gli extracomunitari e Roma o quant'altro io
Vivo nella mia città
Al centro proprio affacciandomi nessuno dei mercati storici della città a conclusione del mercato
Tra i rifiuti non rovistavano di extracomunitari che trovi strano i vecchietti miei
Concittadini ecco perché ci rendiamo conto di come cresce prima di leggerlo appunto nel rapporto la povertà è e la miseria e la verità il Mezzogiorno e il sud dal novanta è stato
Di fatto cancellato forse dalla dalla dal dibattito politico dal vocabolario delle scelte politiche
La Seconda Repubblica che prende il via più o meno
In quegli anni
Insieme agli altri tutti i meriti che potrebbe andare sicuramente questo questo questo debito nei confronti del Mezzogiorno di si potrà gli si potrà appunto
Attribuire
E
Al tempo stesso
Mentre
Viene abrogato il Mezzogiorno al dibattito politico la politica euromediterranea viene dimenticata nel contesto delle politiche europee perché se è vero
Che pensiamo un poco
Rispetto a metà del Paese è anche vero che il nostro Paese tutto per intero
Come dire
Pesa poco nel contesto europeo perché il processo di Barcellona e la scadenza del due mila dieci prossima ventura che ne porterà di fatto quartieri niente
E avrebbe sarebbe quando mutano normalmente
Non soltanto al Mezzogiorno ma a tutto il nostro Paese io devo dire con molta franchezza che anche questa idea
Dell'Unione mediterranea che domenica scorsa è stata lanciata da Sarkozy mi sembra
Più che altro finalizzata piuttosto che a rilanciare il processo di Barcellona
A riconquistare per la Francia rapporti forti privilegiati
Con Paesi magari ex colonie i cui rapporti economici delle
Francia erano già abbastanza erano già
Abbastanza forti per passare
Dall'analisi che non possiamo che condividere a concrete iniziative Presidente ma intanto io condivido pienamente veda
Questa sua idea
Sulla quale ci siamo intrattenuti ben prima della lettura anche di questo rapporto di politiche di macroarea le nostre iniziative i nostri interventi
Che riguardano che si limitano è che sono contenuti
Dentro i confini amministrativi di questo o di quell'altra regione
Per risolvere problemi strutturali ovviamente non sono sufficienti e questa idea
Va beh
Non so della bicamerale per la coesione anche lei lancia io non so onestamente se c'è la sensibilità appunto per quella abrogazione del Mezzogiorno
Perché si crei in Italia e nel nostro Paese nel nostro Parlamento una bicamerale per la coesione ma che questa Conferenza
Per la coalizione si faccia che
Come dire questa intesa questa politica comune del regioni del Mezzogiorno passa vederci seduti attorno ad un tavolo il Ministro per gli affari regionali
Che concluderà nel sicuramente sarà sensibile a questa idea questa proposta e credo che sia un'idea che vada condivisa e anzi
Le dico che per quanto mi riguarda sono pronto ad aderire
E chiaramente Candido anche la mia regione ad ospitare una un primo appuntamento perché poi bisogna fare il punto periodicamente su su questi temi
Secondo me anno per anno e quindi una prima iniziativa la seconda iniziativa quasi parla ovviamente
Di rivendicare più risorse
E lo si fa come leggiamo peraltro anche questo
Nel rapporto
Con l'ottimismo di chi sta al Governo e con il pessimismo di chi si ritrova all'opposizione e il nostro atteggiamento cambia di di volta in volta c'è poco da fare io
Rivedo con piacere il ministro Bianchi
Certo non polemicamente vista la sua ostilità ad una infrastruttura alla quale teniamo tanto che e il ponte sullo Stretto di Messina quando lui venne a inaugurare il nostro dell'aeroporto di Catania gli regalai il caro un carretto siciliano
Poi c'è si lei lo lo tiene in bella mostra io per la verità ce ne ho diversi dei carretti siciliani e non escludo che nel regalerò tanti altri prima che il ponte sullo Stretto possa possa vedere la luce
Il Vicepresidente dalla Regione
Calabria così come D'Antoni hanno voluto sottolineare ovviamente le pecche le carenze del scelte dell'ultimo Governo per quanto mi riguarda
Questa
Risorsa per la copertura dell'ICI tratta dalla tra quanto serviva per realizzare in visita in Calabria la fiscalità provinciale o cosiddetta secondaria
Siamo riusciti ad avere l'impegno del Governo che intanto per la prima annualità entro quest'anno noi l'avremo e vengo
All'altro argomento al secondo punto come facciamo
A passare da risorsa cinquanta risorsa cento
Abbiamo cercare di essere coscienziosi magari io primari iniziare questa mia esperienza che non è una cosa da niente grande onore ma anche
Un grande onore non me ne rendevo conto
Passare da cinquanta cento dipende da noi
Cominciando finalmente a fare qualcosa che non si limiti al rivendicazionismo che non si limiti al fatalismo e che non si limiti a questo assistenzialismo per cui tutto ci piove dall'altro e allora
Almeno dalle mie parti lo posso fare anche perché ci sono sodo tagliava che me lo consente credo che si possa fare dovunque questa semplificazione burocratica che trasformi la burocrazia da nemico numero uno dell'impresa
Della famiglia
A uno strumento di aiuto e di sostegno per lo sviluppo il taglio agli sprechi ma io
Ringrazio Dio di aver trovato un vincolo che questo Piano di rientro della spesa sanitaria per cui se entro il trenta di settembre abbiamo avuto una proroga con l'assessore Massimo Russo non portiamo i conti a posto a Roma subiremmo lamenta
Del commissariamento se non avessimo avuto questa spada di Damocle
Sulla sul collo non ci saremmo resi conto che è una vergogna obiettivamente
Spendere
O vogliamo usare un termine più corretto che sperperare
Il sessanta per cento del nostro Bilancio nove miliardi
Su quindici per una spesa sanitaria cui non corrisponde
Una qualità altrettanto altrettanto altrettanto alta e poi ancora e come passiamo da cinquanta a cento
Ma la riqualificazione del mio bilancio io credo che di poter dire dei nostri bilanci perché questo è un tema che riguarda
La gran parte alcune
Solo le regioni meridionali anche su questo potremmo confrontarci
E fare una analisi che poi
Piuttosto che essere soltanto un autocritica dovrà portarci naturalmente ad essere consequenziali
Adottando provvedimenti e scelte
Molto molto molto impopolari perdendo quote di consenso cospicuo se serve
Io credo che questo serve abbiamo il dovere di farlo come la riqualifichiamo questa spesa
Se ci accorgiamo che
Sanitari non sanità
Non so il cinquanta il sessanta il settanta per cento
Della nostra spesa piglia la strada degli stipendi e delle indennità al personale che a decine di migliaia viene e prevedere sussidiato
Dalla nostra regione
Riqualificare i bilanci vuol dire
Il consenso e con la condivisione del sindacato io lo sto ottenendo sto lavorando per questo
Riallocare meglio questa risorsa umana riqualificarla aggiornarla riformarla nel senso dalla riforma ed della formazione professionale ed impiegarla ed investirla meglio così come vuol dire anche
Tagliare qualche decina di enti
Di agenzia di tra poche vivono o vivacchiano nelle nostre regioni che vuol dire meglio spendere i fondi strutturali abbiamo percentuale di spesa bassa
Io lo so sto facendo salti mortali per arrivare a spendere tutto quest'anno siamo partiti per la verità quattro cinque mesi fa
Da una percentuale bassa devo confessare a me stesso che non è che possa esser soddisfatto
Se raggiungo il cento per cento quindi dal punto di vista quantitativo soddisfi della qualità di questa spesa che gestiamo barca menando individuando progetti che si chiamano più o meno sponda
E io so bene che
Se un progetto
Mi investe un miliardo di euro nella forestazione no e magari io avessi un milione di di ettari della mia terra rifare Stati se vogliamo guardare a proposito della qualità
Vediamo che magari il novantanove per cento di quella somma
Io ne ho speso
Per pagare i manutentori e coloro i quali dovrebbero costruire non un milione ma bensì un ettaro di bosco
Ecco
Come dire cosa mai
Siamo tenuti a fare contribuire seriamente pretenderà dal Governo che questa
Famigerata lotta alla criminalità
Una volta per tutte ecco con una rata Jeffrey il bando sullo stretto lo faremo entro dieci anni
Così come
Ci batteremo per perché perché perché si ottenga la fiscalità speciale o compensativa ma basta chiederlo con forza in Europa perché scusatemi i fondi strutturali
Che riccamente dovrebbero consentire che l'imprenditore palermitano no ottenga un cinquanta per cento di contributo per mettere su un'impresa
Se non sono
Aiuto di Stato non sono violazione della concorrenza rispetto all'imprenditore torinese e lo so ma è la stessa cosa serve collegandoci impegna
Funziona certamente meglio il sistema
Della fiscalità è invece una data certa dobbiamo porla
In un rapporto per quell'anno per vederci pretendere e si concluderà una volta per tutte questa lotta alla criminalità per carità siamo nel
Nel terzo millennio
Si avvalgono le nostre Polizia postale magistrature disse strumenti più sofisticati
Ci accorgiamo per combatterla che grazie a Dio nella nostra comunità nella nostra società non soltanto gli imprenditori c'è
Una presa di coscienza e una reazione forte
Sul piano della legislazione anche nostra possiamo aiutare o scoraggiare
Chi reagisce piuttosto che chi
Spiega
Ma allora cerchiamo di farla fuori una volta
Per tutte compresa quella dotazione strutturale
E infrastrutturale e all'impiego dei fondi strutturali per il quale per i quali vedete ne ho parlato con Tremonti ieri non mi scandalizzo che ci sia una cabina di regia
E che si lavori intermedi ma con l'aria è che il Governo gestiva vicino perché se ci confrontiamo e ci rendiamo conto
Che non lascerò piuttosto che dotare di di di di infrastrutture più moderne
Il nord all'estremo occidente la Sicilia è opportuno fare l'alta velocità Napoli-Bari non vedo perché se serve alla maturare del Mezzogiorno
Io non dovrei essere d'accordo non dovrei dire di sì in quanto le celebrazioni perda della del dell'unità Presidente
Per cui credo di aver letto
Nelle sue parole concerto rammarico cioè io parteciperò ma non sarò molto lieto nel festeggiare i centocinquanta anni nel due mila dieci nel due mila undici
E l'ho detto l'altro giorno mio amico e collega Presidente del nord che ha usato per la verità toni abbastanza pesanti oltraggiose nei confronti del Mezzogiorno io non voglio fare il processo all'unità talvolta
Su qualche mia battuta su qualche mia affermazione
Si sono accese delle polemiche io dico semplicemente una cosa caro Sergio a proposito della immigrazione vedete i custodi più gelosi e meno male della purezza dei nostri dialetti
Sono gli emigrati
Per famiglia degli emigrati che negli Stati Uniti come l'Argentina Australia come
Come anche innova generando a custodiscono intatto inalterato il nostro dialetto la noi qualche francesismo inglesi SMA eccetera entrano e piano piano come dire lo cambiamo il nostro dialetto ora si dà il caso ecco
Mi sembra veramente semplicistico per cui vi prego di certo non è questa l'analisi dei benefici
Dell'Unità per il Mezzogiorno o meno ma si dà il caso che gli eredi di quarta quinta sesta settima generazione degli
Emigrati italiani in questi Paesi quindi loro eredi che parlano il dialetto più nella purezza
Esistono trasferiti e che sono andati via
E che elevati prima dell'Unità
Parlano il dialetto veneto friulano e Piemonte
Gli eredi negli emigrati italiani pasto unità d'Italia mille ottocentosettanta del Polesine segue le Point prima e dopo dalla prima della seconda guerra mondiale
Parlando il pugliese come il calabrese come il siciliano ecco perché come dire per non arrivare io non mi sento
Di festeggiare questi centocinquanta anni ultima notazione Presidente
Che questa poiché non è che non possiamo e non dobbiamo pretendere che i fondi non siano aggiuntivi e invece sono sostitutivi e che quella percentuale
Del trentacinque per cento piuttosto che il del trentotto che sarebbe più
Attagliata alla percentuale della nostra popolazione del nostro territorio cresca ma come lo facciamo vedete che abbiamo due alternative e concludo o aspettarci il miracolo
E cioè quel Mezzogiorno abrogato per avermi al centro del dibattito politico e nasca una coscienza nuove
Precisi convenga che il Paese non riprende lo sviluppo di servizi e poi le persone due giorni
Oppure ci organizziamo politicamente alla vigilia di un federalismo
Che comunque noi avremo io non lo vedo per niente male per la verità questo federalismo ci vogliono i meccanismi di perequazione
Di solidarietà ma una fase nella quale subentri al rivendicazionismo al fatalismo nel senso di responsabilità e del dovere
Io credo che poi serva anche soprattutto a noi perché ci stimola Rather meglio e a usare meglio la nostra risorsa che molto spesso sprechiamo a per contare di più se non avviene
Quel miracolo cosa bisogna fare oggi
Visto che non ce l'hanno tutti hanno della lega premiazione troppo ad altre forze politiche
Numero due all'interno della questione settentrionale
Visto che può essere
Per ottenere moderna e diagramma approvazione
Darebbe ad oggi
Questa abrogazione non è venuta meno rinforzando il Governo ha cresciuto
Io credo che dobbiamo organizzarci politicamente
Con una forza del territorio come dire che
Così come fa la lega al nord
Sappia difendere le nostre ragioni che si faccia valere questo non vuol dire far saltare l'unità del Paese
Questo vuol dire presentarsi all'appuntamento
Con il federalismo attrezzati e con la possibilità come dire di avere dopo aver fatto il nostro dovere avervi acquisito quella credibilità che molto spesso ma gli stessi perdiamo quello che ci spetta in caso contrario
Fra un anno due anni cinque anni non ci resterà e lamentarsi ma non so quanto serva contro il cosiddetto e famoso destino cinico e baro grazie
Prego il
Prego il ministro il ministro Raffaele Fitto che è stato crea
Caricata di ciò chiudere la i lavori di questa nostra
Presto e anticipo che al termine del dibattito se ci sono e i tempi e chiesti interventi
Per venti con cui c'erano stati dei contatti e in tempi brevi ce lo consentiranno sarà data la parola eventuale persone che lo chiederà
Sì grazie Presidente ringrazio a nome del Governo lo Svimez lei per l'invito e per l'occasione che abbiamo di riflettere su
Un rapporto articolato che ci porta a diverse riflessioni vecchie analizzare in modo specifico del situazione di grave preoccupazione del quest'area del Paese
Lo fa andando sud dei numeri che potrebbero apparire freddi preoccupanti ma al tempo stesso lo affianca con un'analisi anche di motivazioni e di ragioni profonde che generano poi questo tipo di risultato
E
Diciamo pure avendo ascoltato alcuni interventi squisitamente politici in qualche caso volutamente polemici non condividendoli ritengo che il tema dell'incontro odierno sia un tema invece un po'più articolato
Che dovrebbe farci riflettere sulle ragioni e le cause sulle per le quali ci troviamo in questa situazione perché sarebbe singolare e curioso
Chi ha un governo insediato a due mesi venisse presentato il conto di un rapporto così articolato che parte da molto lontano e che ha ragioni profonde
Che GIS vengono
Da molto molto lontano lo dico perché anche le considerazioni del Presidente Novacco che personalmente seguo da molti anni perché i quaderni lo Svimez per me sono un utile riferimento per l'approfondimento politico
E nell'approfondimento collegato anche alle questioni del Mezzogiorno di carattere statistico e anche di analisi sul Mezzogiorno
Lo dico all'UPI perché anche nelle sue riflessioni accolto molto positivamente una considerazione che nasce da un impegno sincero profondo
Collegato ad una situazione che è quella del Mezzogiorno per la quale a distanza di molti anni emergono ancora fattori anzi è possibile ancor ma di maggiore criticità rispetto al passato che ci pone di fronte anche a delle riflessioni urgenti e stringenti
Volevo solamente a rappresentare molto rapidamente alcuni contenuti prima di entrare nel merito della manovra economica della quale non stiamo parlando cercando
Non di guardare alla singola polemica ma guardando un po'la dimensione complessiva della situazione del nostro Paese
E anche a quello che sta accadendo un pò in giro per il mondo sicuramente qualcuno potrà dire che hanno non interessa ma io penso che qualche incidenza sulla crescita del nostro Paese e quindi in modo particolare sul Mezzogiorno gli accadimenti di carattere internazionale anche a livello economico
Qualche piccolo elemento di valutazione ce lo devono portare per evitare invece di trasformare
Ogni singola occasione di confronto su la individuazione di qualche piccola responsabilità
Che io non non intravedo nemmeno nell'ambito di questi provvedimenti ai quali si è fatto riferimento per cercare su quella di costruire una contrapposizione politica che io penso sia una occasione persa per il Mezzogiorno del Paese e condivido
Alcune dell'infezione il Presidente Lombardo che invece deve ritrovarsi nell'ambito della sua classe dirigente a un confronto di merito per cercare non di individuare forme di contrapposizione perché non servono a nessuno
Avete cercare di capire come rappresentare al meglio in modo anche credibile le posizioni del Mezzogiorno sulla base delle analisi che non abbiamo
La manovra economica di cui stiamo discutendo che stiamo
Approvando la manovra economica che ha un obiettivo di carattere generale
Che l'obiettivo condiviso dal precedente Governo e ribadito da questo cioè il pareggio del deficit di bilancio del due mila undici e questo lo si ottiene
Con
Diversi interventi uno dei quali il taglio della spesa pubblica che nella maggior parte dei casi è una spesa pubblica vicepresidente alla Calabria molto improduttiva
Sulla quale dovremmo riflettere con molta attenzione
Ed è una spesa pubblica così improduttiva
Alla quale noi guardiamo con un provvedimento perché non interviene contro questo o quell'ente locale
Ma che in modo proporzionale suddivide ripartisce il taglio della spesa pubblica fra i ministeri le Regioni e il sistema tra domani e locali individuando delle modalità che sono quelle anche collegate
Ad un'analisi che ci porta a queste riflessioni perché diversamente il confronto nel nostro Paese
Non si riuscirebbe a comprendere laddove evidenziano in modo molto chiaro
Tutti gli gli esempi da situazioni di spesa pubblica improduttiva salvo poi urlare ogniqualvolta c'è un intervento che riduce questa spesa pubblica improduttiva
Faccio solo un esempio riferito a questa manovra e mi ricollego ad una delle cause principali alle quali si fa riferimento il rapporto
Ed è per nessuno dei temi anche principale della nostra riflessione sul Mezzogiorno che racchiude un po'la incapacità del sistema meridionale le sue diverse articolazioni
Di poter essere efficace con la spesa e che quindi rappresenta in modo abbastanza significativo il tema della qualità della spesa
Esempio quello di
Una serie di articoli che sono stati inseriti tre in modo particolare in questa manovra economica e che si pongono alcuni problemi relativamente all'utilizzo delle risorse per le aree sottoutilizzate
E le risorse comunitaria del due mila due mila sei le cosiddette risorse liberate
Io penso che
Quando noi facciamo un ragionamento lo Svimez non può che fare questo rispetto ai dati di carattere generale cioè dire la spesa storica in conto capitale per il Mezzogiorno inferiore a quella che dovrebbe essere ed è un dato oggettivo
Io penso però che non abbiamo l'esigenza non per spostare il tiro
Di fare una riflessione preliminare su quella spesa che oggi viene attribuita che non è adeguata alla percentuale che ci spetterebbe quella capacità di spesa poi entriamo nel merito della qualità della spesa
Perché non vorrei che non ci occupassimo di riempire il secchio di acqua fino all'orlo
Non preoccupandoci dettate questo secchio pieno di buchi e quindi l'acqua esce fuori e non riusciamo a comprendere quali sono i risultati che produce questo tipo di intervento
Vogliamo fare alcune cifre su questo dicendo ce ne con molta chiarezza crudezza e realtà perché diversamente se non inseguiamo solamente una polemica politica che non ci serve
Vogliamo parlare del di quel sessanta per cento al quale ha fatto riferimento per la programmazione due mila due mila e sei e della difficoltà di rendicontare entro il trentuno dicembre di quest'anno altri undici miliardi di euro per completare la programmazione
Con la certezza assoluta metodo corretto dal punto di vista comunitario che aumenterà di non poco la quota relativa alle risorse liberate
Vogliamo ragionare sulla ipotetica quantificazione di queste risorse liberate che sono quelle del due mila due mila e sei nelle quali con i progetti sponda sia rendicontato e si stanno incamerando queste risorse per le quali
Vicepresidente non c'è nessun impegno
Perché le risorse per le quali ci sono impegni sono quelle che hanno una giù un impegno giuridicamente rilevante all'interno della programmazione
Per quanto ci riguarda non vogliamo esprimere una riflessione critica o problematica sul fatto che ci sono risorse nazionali e regionali quindi e l'intero sistema che non funziona
Che si possono aggirare intorno al momento al quattordici miliardi di euro
Quattordici miliardi di euro che non sono stati spesi con quelle modalità per le quali erano stati impegnati programmati
E non vogliamo dire oggi per fare un'analisi del reale e veritiera
Che oggi siamo al luglio del due mila otto e che la programmazione due mila sette due mila tredici doveva iniziare a spendere il primo gennaio del due mila e sette
E che già ci stiamo avvicinando alla data del trentuno dicembre due mila nove e due cinque miliardi di euro più o meno circa saranno di nuovo
Costruiti con risorse liberate perché
Comincia a non esserci un'alternativa visto i tempi su questi progetti
Questo quadro di riferimento è un quadro
Che deve portare alla polemica politica o in un quadro che deve portare ad una
Zone profonda fra le classi dirigenti del Mezzogiorno senza inseguire la politica dell'oggi e aprendo una riflessione ampia
Nella quale in forma autocritica dal livello centrale a livello periferico
Da una parte politica all'altra a trecentosessanta gradi ci faccia comprendere che ci sono diverse questioni che non vanno il Presidente Novacco richiamava la programmazione
Attiva alla fine degli anni novanta quando si è procure sito abbiamo Agenda due mila anche su quello io
Mi permetto di esprimere avendola vissuta anche direttamente e in quella fase condividendola quindi non sto facendo una critica ad altri
In quella fase si fece la programmazione di Agenda due mila che fu rappresentata
Come la soluzione dei problemi del Mezzogiorno e come lo strumento di principale efficacia per risolvere quei problemi
E su quello schema erano d'accordo i partiti politici le istituzioni locali da istituzioni nazionali e il Governo e sindacati
Tutto la concertazione che partecipo a quella predisposizione possiamo dire a distanza di questi di un po'di anni che quell'analisi è quella condivisione dell'intero sistema Paese e dell'intero sistema istituzionale ha prodotto con gli effetti sperati no
Ma se non partiamo da questa analisi
Se noi non entriamo nel merito e cerchiamo
La polemica su alcune questioni e cerchiamo di giustificare il tutto
Individuando una contrapposizione con la lega in modo tale che siccome c'abbiamo questo argomento da utilizzare da agitare questo giustifica
Qualsiasi argomento e quindi nasconde o volta pagina rispetto a tutte quelle che sono le grandissime inadempienze dell'intero sistema del Mezzogiorno del giudizio di queste risorse
Ma su questo vogliamo fare una
Riflessione un po'più articolata vogliamo cercare di comprendere su queste questioni in che modo vogliamo affrontarle ed il Governo non è che si sta ponendo il problema di espropriare nessuno
Perché se noi anziché dire le cose nel convegno con un taglio politico leggessimo gli articoli
Evidenzio demmo dall'interno negli articoli che c'è un obiettivo d'intesa con le regioni
Di riprogrammare queste risorse affrontando una delle grandi questioni cioè quella di evitare la continua parcellizzazione degli interventi per concentrare su alcuni interventi strategici perché se no
La Bari-Napoli alta capacità per fare un esempio non ha finanza nessuno
Oppure l'altra grande operava la finanza e nessuno se noi continuiamo a
Ad assegnare senza una strategia senza una visione in questa Inter queste risorse per poter continuare ad essere sulla base di interventi
Specificatamente a livello locale di dimensione minima e sicuramente non di carattere strategico
Ma su questo noi dobbiamo aprire il confronto secondo il mio punto di vista
Su questo e giusto immaginare la riflessione
Dello Svimez come una analisi articolata e come una proiezione rispetto ad alcune questioni che io ho ascoltato il rapporto e che sono elementi di grande riflessione e di preoccupazione cosa fare dopo il due mila tredici
Il tema dell'ampliamento dell'Unione europea quei dati collegati alla mancanza di capacità di attrazione degli investimenti del Mezzogiorno che attenzione non riesce ad attrarli in percentuale superiore oggi
Che in un contesto nel quale agli strumenti finanziari per agevolarli
E quindi potrebbe e dovrebbe in teoria creare queste condizioni
Ma si ritrova in un contesto nel quale il contemporaneo ampliamento dell'Unione europea
Crea in quei Paesi e l'ampliamento non solamente gli strumenti sostanzialmente analoghi ma anche delle condizioni del costo del lavoro oggettive che già quello basterebbe a spiegare una dimensione di una maggiore attrattività su questo fronte
E allora su queste questioni su cosa fare in prospettiva rispetto all'ampliamento dell'Unione europea sulla proiezione euromediterranea ora
Non lo so se l'iniziativa di sabato e domenica prossima scorsi a Parigi produrrà degli effetti o non ne produrrà so solo che le precedenti iniziative non hanno prodotto grandi effetti RIS sto al tema del Mediterraneo e so solo che anche su questo la nostra capacità di
Programmazione d'intervento può ritagliarci un ruolo all'interno del Mediterraneo perché anche rispetto alle grandi infrastrutture
E alle infrastrutture e i media collegate ci si può realmente individuare una soluzione una capacità di intervento che possa
Dare un ruolo in una prospettiva al Mezzogiorno d'Italia su queste questioni io penso che sia importante
Immaginare un elemento di riflessione anche perché il concetto
Della responsabilizzazione della classe dirigente e della qualità della spesa e il concetto sul quale dobbiamo confrontarci
Va detto facendo alcuni esempi che condivido pienamente il Presidente Lombardo poco fa noi dobbiamo cercare di comprendere anche su queste questioni come poteva avere il giusto approccio al tema del federalismo
Io
Non vado dietro alle considerazioni giornalistica dico solo che
Ritengo che il governo varerà un disegno di legge sul federalismo fiscale
Che non è un modello territoriale di questa di quella regione ma che sarà un modello di buonsenso che avrà come obiettivo quello di tenere insieme questo Paese e di garantire quelli che sono i principi costituzionali dai quali non si può prescindere
E su questo penso che non ci sia alcun tipo
Di dubbio nel merito perché ritengo che forme differenti non potrebbero essere giustificare una
Una possibilità di approvazione né una percorribilità perché alcune ipotesi
Che possono rappresentare dei punti di partenza di questo di quella forza politica secondo il mio punto di vista al di là del dei giudizi non hanno una percorribilità siccome non stiamo parlando
Di questioni che verranno fra molti anni ma di questioni che verranno nei prossimi giorni potremo verificare nel merito come all'interno di un disegno di legge che affronterà il tema del federalismo fiscale
Quel livello di perequazione di garanzia dei livelli essenziali di assistenza
Che non sia in condizione di procedere aumentando le differenze nel Paese sarà garantito e se questo sarà all'interno di questo disegno alcuni principi
Io penso che non dobbiamo farceli
Dare dagli altri dobbiamo cominciare a chiedergli noi
La perequazione e giusto rivendicarla ma la perequazione non può essere sine die e senza nessun principi di accompagnamento
Da privazione a una tempistica e anche degli obiettivi
Il processo di miglioramento della qualità della spesa è un tema che noi dobbiamo troppo porci con molta forza diversamente noi rischiamo si di poter utilmente costruire qualche polemica di carattere politico
Sicuramente la battuta una considerazione che ci potrà dare questa o quella visibilità su un giornale sulla televisione
Ma rispetto ai temi che oggi questo rapporto ci pone rispetto all'analisi fortemente preoccupante rispetto alle considerazioni che sono quelle
Di una lettura analitica del contesto del Mezzogiorno e dobbiamo cercare di
Capire all'interno di questo come individuare
Un meccanismo che accompagni la responsabilizzazione della nostra classe dirigente che accompagni la qualità della spesa
In in materia sanitaria anziché in materia di pubblico impiego perché non si giustifica da nessuna parte che una Regione a parità di abitanti abbia il triplo e dipendenti pubblici oppure vogliamo giustificarlo
Oppure dobbiamo dire che è giusto che una Regione che altri colleghi abitanti di un altro avendo gli stessi al dissidenti quei dipendenti avendo gli stessi abitanti è un fatto che può essere giustificato perché dobbiamo fare la polemica o qualcun altro
O non vogliamo dice le cose come stanno
Così come sulla sanità io penso che sia ineludibile il processo
Di risanamento e di riorganizzazione perché non è accettabile pensabile
Che una Regione si è impegnata esclusivamente nella spesa sanitaria che paradossalmente produce il deficit e paradossalmente la più alta percentuale di mobilità passiva
Cioè il paradosso è che noi abbiamo una situazione nella quale si produce il deficit è più alto e la percentuale di mobilità passiva cioè i cittadini e delle regioni del Mezzogiorno che producono il deficit e vanno alle Regioni del nord per curarsi
Sono dati questi dati oggettivi non solo considerazioni politiche di questa parte sono dati oggettivi sui quali non si può più non riflettere
E allora la proposta in modo che fatte l'elencazione dei problemi individuiamo la proposta
Non so quale lo strumento
Io personalmente mi affanno dalla campagna elettorale quindi in tema in tempi non sospetti a spiegare che
Se ci sono delle materie la riforma costituzionale il federalismo fiscale
E chi dette la legge elettorale sulle quali sarebbe auspicabile e
Le forze politiche devono procedere con un percorso unitario all'interno del Parlamento perché
Gli esempi passati ci consegnano delle forzature sbagliate perché anche il Titolo quinto che che già con la modifica dalla Costituzione ci ha consegnato nel processo di rallentamento della spesa un bel contributo
Perché le materie a legislazione concorrente che sono state oggetto di una
O di un contenzioso presso la Corte costituzionale su alcune materie hanno paralizzato in molti casi in tanti interventi hanno creato una condizione di incertezza per tanti imprenditori
Perché
Faccio solo questa chiosa attrarre investimento straniero in un Paese nel quale un imprenditore dovrebbe venire e andare in una regione che fa una legge regionale che il Governo o viceversa il Governo con la legge la Regione la impugna la Corte costituzionale dovrebbe
Immaginare che il suo investimento senza fermo due anni prima che la Consulta non si pronunzia per via di questa contrapposizione io penso che
Un imprenditore la riflessione più semplice che papà di andare a investire da qualche altra parte quindi anche questo si inserisce in questo contesto è la se noi abbiamo
L'obiettivo di inserire su questi temi una riflessione di carattere ampio
Che sia come si usa dire bipartisan anche se questi giorni non è non sono giorni da più grandi parti sanno però diciamo cogliamo la parte
Che potrebbe essere utile in questo senso io ritengo che il tema del Mezzogiorno si inserisca su questo
E si inserisca su questo terreno e debba essere oggetto e quindi va benissimo la proposta che lo Svimez faceva di momento di approfondimento di riflessione più ampio per cercare di individuare le modalità con le quali oggi alla vigilia di una partita molto importante
Si possa non tanto
Discutere sulla rivendicazione di questo o quell'intervento ma cercare di capire come si possa finalmente fare una verificare un monitoraggio delle risorse disponibili concentrarle su una programmazione che sia di concerto
Fra le Regioni
E il Governo che abbia una visione più ampia e che possa realmente finanziare quegli interventi infrastrutturali innanzitutto ma complessivi di carattere strategico
Che già
Diverse in molti casi penso ai trasporti come all'acqua hanno una dimensione già interregionale
Perché molti degli interventi necessari al Mezzogiorno non hanno una dimensione regionale ma riguarda una dimensione interregionale e quindi c'è bisogno inevitabilmente di mettersi intorno a un tavolo per cercare di individuare queste questioni
Poi possiamo anche
Cercare di capire
I problemi ritardi a dove sono generati possiamo anche cercare di comprendere o di o ci arrabbiamo anche quando si dice che manca la progettazione ma purtroppo in alcuni casi si erge così
Purtroppo in alcuni casi un allora abbiamo la capacità
Di spendere queste risorse
Purtroppo se ne andava a vedere la quota delle risorse liberate e cioè di progetti sponda verifichiamo sulla parte di competenza nazionale in modo particolare che la voce più grossa è quella dell'infrastruttura e quindi evidentemente questa incapacità esista
E nel Mezzogiorno trova il suo punto più elevato di problematicità alla su questo io penso che non ci sia bisogno a distanza di due mesi alle elezioni e a molto tempo l'altre elezioni per fortuna
Se a meno che non consideriamo ogni dieci mesi ogni anno una punto l'amministrativo come l'occasione per scontrarci preferiamo quella strada
Io penso che abbiamo invece di fronte un percorso nel quale poterci realmente mettere intorno a un tavolo analizzare profondamente seriamente le cose che non vanno
Raccogliere suggerimenti importanti che emergono da questo rapporto e costruire un percorso che sia un percorso realmente in condizione di incidere positivamente su quelli che sono problemi strutturali di questa parte del Paese diversamente
Temo che ci troveremo si a continuare a fare qualche polemica politica ma forse a leggere altri rapporti ancora più problematici dal punto di vista numerico e quindi ancora più preoccupanti su questo io sono convinto che ci siano tutte le condizioni per lavorare per lavorare positivamente il mio auspicio e che come dicevo prima si metta da parte l'eccesso di polemica si individui una forma
Per ragionare partendo tutti dalle proprie responsabilità delle proprie competenze e anche da una serena autocritica l'intero sistema il Mezzogiorno che penso sia la condizione preliminare per qualsiasi analisi di prospettiva
Volevo solo ignora volevo anzitutto ringraziare
Prego anche perché non c'è nel programma nelle notti mito dover fare trarre delle conclusioni
Vorrei soltanto precisare rispetto a un tema che è stato ripreso dal più oratore cioè la proposta
Che avevamo fatto già l'anno scorso di guardare a una conferenza nazionale dentro prevedeva coesione nazionale
Che naturalmente la pensavamo non tanto con un'iniziativa di parte organizzativa della nostra piccola associazione con iniziativa in qualche modo istituzionale
E in qualche modo quindi torneremo a discuterne con lei nella sua responsabilità nella responsabilità che le
Perché poi di questo credo che il centro bisogno se vogliamo che in qualche modo i problemi che restano aperti
Nella lettura delle materie di competenza piena o di competenza concorrente eccetera non divengano essi poi i motivi di quello che ho chiamato i tempi
Dalla costituito nella trasformazione legislativa poiché i termini nella regolamentazione le difficoltà che poi avremo in chiaro per legge
Altro elemento che vorrei dire ed è e concludo su questo dicendo e
E nei la prima responsabilità di lavoro se io ho avuto quando sono arrivato alla scrivente sa quale è stata
Lavorare intorno al tema della quantificazione di qual era la capacità di spesa delle amministrazioni ordinario
Era il primo gennaio del cinquanta
Lavoravo intorno a questi temi che abbiamo individuato ed era quello da cui è bene che la Libia intorno a cui poi trovo anche fondamento la straordinarietà
Perché ci arrivo
All'istituzione straordinaria su una linea che era maturata dica la cultura italiana
Cenare maltrattava straordinarie Italia la specialità degli interventi
Oggi queste in qualche modo accorpa questa con questa Costituzione non è più possibile
A credo che esistano alle condizioni per riflettere intorno a questa problematica che permane da oltre
Grazie ancora grazie in particolare il Ministro
Prego
Avevamo detto che ci poteva essere spazio per qualche intervento andare a Napoli al Consiglio dei Ministri
Allora credo che abbiamo fatto