Intervista ad Aldo Loris Rossi sulla crisi ambientale mondiale e sulla situazione di Napoli

Radio Radicale vogliamo occuparci di ambiente di urbanistica in una prospettiva particolarmente ampia come vedremo e per questo siamo in collegamento telefonico con Aldo Loris Rossi architetto e urbanista professore di progetto Simone architettonica l'Università Federico secondo di Napoli e protagonista da decenni del dibattito politico della battaglia politica in particolare sui temi dell'ambiente del territorio dell'urbanistica buongiorno ho buongiorno Aldo saggio runner allora gli ascoltatori di radio radicale ti conoscono diano ascoltato tante volte da questa Immit sente io ricordo che Aldo Loris Rossi un protagonista da decenni Marco Pannella
Non si stanca di di di citarti appunto come
Punto di riferimento diciamo in imprescindibile rispetto a tutto tutti lo dico l'azionamento secolo prendeva ecco punto dicevo rispetto a tutta la questione ambientale territoriale e urbanistica allora noi
Vogliamo parlare oggi del congresso del dell'Unione
Poter nazionale ecco degli architetti che si è svolto a Torino dal ventinove giugno
Al tre luglio e che si è concluso con l'approvazione di un testo di un manifesto un manifesto di grande di grande rilevanza vogliamo parlare proprio di questo
Direi però di di di di partire non è ricordando perché probabilmente la maggior parte dei nostri ascoltatori non conosce poi il ruolo lasciamo reale ecco la storia mentre dell'Unione internazionali a Chieti cioè quando ecco quand'è che nasce come nasce questa associazione riunione acciaio
Talmente cinquant'anni di Tampere all'Auchan Händel mila novecentoquarantotto nello spirito diciamo di proietta a lei le idee della democrazia e dell'architettura del mondo si usciva dalla dalle distruzioni belliche quindi occorre una strategia di largo respiro
Per Facchetti l'architettura divini se un veicolo per l'affermazione della democrazia tre anni prima della fondazione nell'unica a vorrei ricordare quella fondata l'ONU
Nel nell'aprile
Del quarantacinque e l'ONU aveva il problema poi noi difendere la pace la democrazia e lanciare ed è l'idea appunto
Del ricatto dell'uomo e quindi in termini politici economici più generale
Consentitemi di ricordare ancora che tre anni prima del mille novecentoquarantadue in clandestinità veniva diffuso
Il la Carta di Atena e cioè il documento fondamentale dell'architettura moderna cioè le condizioni esteso alle cose serie
Codificata i principi dello Statuto funzionari integrata denunciati
Nel mille novecentotrentatré ad Atene quindi per nove anni lui lavorava approfondimento di questa carta e poiché il punto di riferimento di ogni discussione dell'architettura moderna perché appunto c'è una tale consapevolezza della importanza del documento che iscritte novantacinque punti
Io non riuscivo a spiegarmi perché le cose che non ne ha mai parlato perché fossero novantacinque punti
Solo più tardi olio diciamo capito che questo derivava di alta alcuni scritti di lecco organiche
Chi sottolineata una novità che l'architettura moderna non arriva più nulla a che vedere con l'architettura tradizionale per alcuni principi fondativi
Insomma praticamente ricordi che funzionava come un rifondatori dell'architettura
E poiché chi era qui fondato il cristianesimo e valuteremo aveva fatto una carta in novantacinque punti affinché sia del alle porte la cattedrale di Wittenberg nel mille cinquecentodiciassette vecchio invece che la via abolito non ha mai rilevata nessuno ma questa io su
Pongo
E la ragione per cui lui tende alla gara il novantacinque punti potevano essere settantasei quarantotto trenta credo novantacinque perché l'unico dei fondava da addirittura allora il problema
E interessante perché diciamo nel quarantotto si lanciavano queste idee a scala mondiale
E non perché e questi principi sono stati revocati indubbio a partire diciamo da altri settantotto in poi
Perché nel pertanto otto si è cominciato a capire quando è esplosa la dimensione ambientale che le cose non stavano così chiare come si suppone IVA cioè
Stasi esula dal fiorista funziona riterrà fondata sullo Statuto che altra volta si richiamano ai princìpi del paradigma meccanici città c'è il Palio è che all'incirca un pari grado acritico riduttivo
Ecco che diciamo indifferente alla storia e alla natura e allora
Diciamo nei vari oltre ottantotto in poi
Comincerà una serie di avvenimenti straordinari ore ricordare il club di Roma nel sessantotto fondato Avoledo perché sei
Dai incarico altre meriti di
James sul sistema
Nove concerti tutta la tecnologia e per valutare
E lo sviluppo economico del tempo era veramente così illimitata perché
Il a rischio è che a richiesta è fondato sulla
Mito dello sviluppo e di vita Vestar rivelazione clamorosa dell'MIT
Civica che viceversa
Lo sviluppo ha dei limiti cioè la terra è un ecosistema che ha dei limiti e poi scusa c'è il termine sviluppo il termine anche crescita perché su questo c'era c'era un diciamo anche un minimo di di di discussione dimmi di ambiguità sull'uso di questi termini
Centro perché appunto l'ipotesi
Il mito dello sviluppo illimitato e infondato cioè
Quando è stato pubblicato il rapporto delle Manetti il titolo e la Pontina limiti dello sviluppo perché perché la terra e un ecosistema definito in equilibrio delicato con i definiti i parametri e non può essere questo ecosistema minacciato in maniera in Consulta oggi
Noi abbiamo a che fare con problemi ingovernabili
Sì quindi possiamo possiamo dire che dal sessantotto settanta sia si afferma appunto il tensione consapevolezza del della crisi ambio tale e quindi anche il pensiero architettonico urbanistico fai del deve fare i conti con questa prospettiva molto più ampie più complesse insomma
Certo c'è un'altra volta il settantotto il l'incarico a Lerna i temi del rapporti limite lo sviluppo dello stesso anno povero vecchio pubblica dopo pure il signor bomba cioè la
La la un rapporto sulla esplosione demografica che travolge il Piano intervengono reti tanta due si fa il primo
Il Prix nuovo consegno mondiale sulla popolazione perviene in inventato a Stoccolma il termine insostenibilità poi nel settantacinque messi
Prende coscienza che il buco dell'ozono è un dramma è che con cui bisogna avere a che fare e via di seguito tratto ricordiamo che negli anni sessanta settanta la lista asso di crescita demografica raggiungere i propri livelli massimi in poi poi dovrà render
Bisogna ricordare che in estrema sintesi l'umanità ha impiegato due milioni di anni per arrivare al primo miliardo gli abitanti del mille ottocentotrenta poi ci sono
Cento anni per il fecondo miliardi ad
Ed anche nel mille novecentotrenta poi appena trent'anni per il terzo miliardo nel mille novecentosessanta poi qui indicate certo c'è
Allora i sei miliardi e mezzo odierno io adesso il tasso
Di crescita si è abbassato jazz quindi non è impetuoso come era però sta continuando a crescere la popolazione di proiezione distinta chi parla nel due mila e cinquanta di
Vicini fare come dire che determina una paralisi
Gli oneri sull'ecosistema planetario insostenibile questo è il dato di parte che oggi siamo di fronte a delle scelte
D'Ambra anche che non è chi non è più possibile ignorare ecco e quindi tornando
A alla appunto alle a questi congressi mondiali e a questi manifesti che che che hanno segnato
Diciamo il la la riflessione epocale da parte anche degli architetti e degli urbanisti no rispetto poi lei che fanno i conti si confrontano con
Il il problema ambientale sempre più anche drammatico nel nei
Nei momenti di tensione culturale sì e un un una data importante il spettante affetti quindi sempre gli anni Settanta viene redatta da Bruno Gelli la carta del Machu Picchu
Che è una roba i dischi volanti illuministica della carta di Atene quindi praticamente in pianura e il pieno di una critica radicale allo Statuto funzionalità
Chiaramente nel settantasette la globalizzazione a lui non era ancora esplosa dei termini clamorosi in cui noi il dato constatiamo oggi basti considerare che per esempio
La colpa agli altri e non c'era perché perché l'Unione Sovietica è fare un'economia autonoma e diverse con tutti i Paesi naturalmente da essa dipendenti veri quando cade il modello sovietico nell'ottantanove e la globalità teoriche invade il l'Unione Sovietica e il mondo appunto
Ex Comunità poi in alta dati importanti della globalizzazione il congresso di il collega di Marrakech del novantaquattro richieste in due il WTO cioè cento euro ancora altri paesi ma è ancora escluso dalla Cina la Cina nel due mila uno entra nel WTO e quindi la globalizzazione dell'economia ormai universitarie lamentarsi
E poi ne in quegli stessi anni contemporaneamente si afferma appunto i in modo sempre più incalzante anche drammatico il punto la questione ambientale a crisi ambientale ha visto l'attuale hai ricordato ecco questi queste date
Epocali ricordiamo anche il convegno di Rio de Janeiro sussidi sull'ambiente all'inizio degli anni Novanta no certa riteniamo che i dalla spettante allo Empoli dal convegno di Stoccolma sulla popolazione guida altrettanto vestito
Seguono con continuità dieci nei dieci ieri congressi mondiali insieme culminare con quello di Tokio del novantasette do il protocollo è molto chiaro chi decide che e i Paesi debbono praticamente aderenti debbono porsi i limiti chiari all'inquinamento al alla crescita sconsiderata perché altrimenti c'è i topi
Io
Del collasso dell'ecosistema proprietaria simpaticamente in sostanza lei modifiche io climatiche sono tali che oggi questa condizione minaccia l'intero
L'intero pianeta dunque che bisogna far pace col pianeta bisogna che come dice Commoner siamo noi i primi a dover modificare il nostro stile di vita certo e tra l'altro questi questi temi sono arrivati alla
Fine anche a datate se i temi prioritari nell'agenda politica dei maggiori ai leader politici del mondo perché abbiamo visto che negli ultimi due-tre anni gli stessi G otto queste cioè se queste riunioni tra i Capi di Stato di governo dell'azioni più industrializzate ed economicamente ricche del mondo hanno appunto messo in cima a della loro agenda pro
Il tema ambientale energetico io vorrei ricordare un dato
Oggettivo negli anni settanta quando è cominciata al profilarsi questa Tavanti
Io ne dal paradigma meccanici Istat quello ecologico tutt'
Chi dei grandi culture che dovevamo fare la civiltà occidentale erano contrari erano contraria per esempio dalle culture Lima di matrice illiberale perché appunto vedevano nei limiti dell'lo sviluppo una minaccia all'espansione illimitata erano contrari e delle culture di matrice marxista sono stati opposizioni sistematiche a era accusato di Malthus siano esimo Kiki preoccupata
Di qui il tema di questa espansioni ingovernabile dell'espressione della cultura cattolica aveva appunto delle
Che vede dei criticherà avanzare quindi solo dopo si è capito che ormai questo sviluppo sconsiderato
Era poi un altro dato diciamo importante da sottolineare era fatto in base sostanzialmente
Al l'invito del consumismo ora bisogna evidenziare un fenomeno il consumismo
è una risposta
Sta alla crisi dell'economia americana degli anni Venti Usai facendo riferimento poi anche la grande crisi economica del ventinove no e quelle che erano dal tempo e che i diritti rendano virtù e li signori
Cioè quello là quella della par della parsimonia del RIS di Parma diventano invece i diritti del dall'attacca Emilia diventano e quindi si crea unno unno un modello di sviluppo completamente diverso
Cioè mentre gli oggetti costruiti nell'epoca a diciamo dell'economia plurale erano oggetti chiedevano dovevano durare dovevano essere solitamente
Costruite i funzionari eccetera per espletare mandanti invece economie riconosce quell'oggetto non dirà vere queste qualità deve funzionare a mala pena deve essere appariscente ma non deve contenere valori Durazzo
Uniti per cui definire rapidamente immense discariche cliente era era trasformazione per cui in nome del superfluo oggi noi assistiamo l'attrattività dell'altro ecco prima di sviluppo e crescita economie
Che ha però caratterizzata alla fine dello sfruttamento irresponsabile
Delle risorse naturali del pianeta che non è che non sono affatto illimitate naturali come si poteva eletti capisce questo quest'oggi dato Rita
Turchetti vivo che ripeto è stato rivelato per la prima volta nel settantadue dalla l'apporto dell'Emea ittici redatto dammi dorso etica dice questo problema allora è chiaro che bisogna avvertiamo ormai
A da vent'anni vivibili pianta più di trent'anni sei cinque R bisognerebbe cambiare il illimitata se noi parliamo di era post consumista le è la voce economica e monetaria la sobrietà e della
Diciamo della del humus occorre diciamo uso oculato delle risorse della natura avrebbe questo comporta
Un una all'evoluzione dello stile di vita ma oggi di fatto certa una parte dell'umanità che che
Che consuma in maniera appunto sconsiderato alle risorse della natura
Con
Un'obiettività diffusa è un'altra parte del pianeta che invece viene dai indigenza al limite della fame nel mondo che come sapete ci ha
Quindi della
Questo è un questo è un punto fondamentale occorrerà queste diseguaglianze macroscopico dei problemi per cui il calore laiche inaccettabile per cui il tema il tema ambientale energetico
Poi si trasferisce anche in un prospettiva che è di tipo social politico sociale all'inizio che io vorrei sottolineare che la grande battaglia fatta dai radicali negli anni
In tutta la RAI esistente al cinquantacinque alloggi con questi grandi temi della fame nel mondo dell'Energia della crisi dei grandi aree megalopoli paga oggi
Trovare un punto di fuga dico
L'emergenza di sostanza che mette in prospettiva tutta la loro strategia politica la loro parecchio politica oggi in questa dice io prospetta di quel decreto allacciano a su Molon o un rigore e una responsabilità etico purifica straordinario sono gli unici radicale si sono fatti i carichi di ridire i crediti di queste diventa problematico invece gli altri Pertini hanno ignorato comodamente piogge financo il Ministro dell'economia tutta dei conti
Scrive un libro la paura e la speranza denunciando la tragedia dei temi dello sviluppo allora significa veramente la crisi è generalizzato io vorrei parlare un solo dato del mille novecento altrettanto e cinque
Bruno Zevi dichiara presidente onorario del Partito Radicale richiama Aurelio Freccia e alla Presidente levi Inarcheck quindi Aurelio Vercelli diventa il Presidente divertitevi
Presidente porterà grande barriera scusa politico-culturale straordinari ecco se permetti ricordiamo allora in questo senso anche che che che Pannella i radicali negli anni alla fine degli anni Settanta proponevano Aurelio Peccia i come Presidente del Consiglio italiano cioè
Sono lo lo lo lo proponevano negli incontri del Presidente della Repubblica per viviamo Cherchi Sigonella Bonino e cioè cioè il Partito Radicale
Credo di poter dire senza ombra di retorica egli demagogica che è l'unica formazione che ha intuito
Capito e perseguito questa legge oggi
L'impegno nel partito radicale assume di fronte a questi problemi direi atta dei centocinquantacinque grandi quando Giovanni convegni sull'Energia
Sulla crisi del territorio sull'ambiente sulle sulla crisi le grandi aree metropolitane si intende dire effettiva degli oggi il problema Chiellini unificato
E occorre una grande città alla vigilia etico politica per affrontare questi problemi sì tra l'altro Dusso riparlando del
Del problema demografico anche anche questo
Il il i radicali italiani sono stati
Fra forse l'unica forza politica che ha posto al centro dell'attenzione appunto anche il tema dell'esplosione demografica e quindi di intendere del problema di questo continuo Grecia democratiche di me ta sempre più insostenibile e Marco Pannella stesso
A a un certo punto ha parlato di un rientro dolce dell'umanità ricordiamo questo tema perché poi Marco Pannella appunto da un lato
Si è occupato nell'atto tra le tra le tra le mille questioni politiche di cui si è occupato di di di appunto del della di questa prospettiva mondiale generale poi d'altra parte anche l'unico
Uomo politico leader politico Aliano che continua sempre a a ricordare anche temi locali ma importantissimi come come quelli dell'area metropolitana di Napoli e del Vesuvio del rischio misure
Io vorrei ricordare appunto a questa visione a trecentosessanta gradi come dicevo
Prima evidenziando per esempio gli undici punti che noi possiamo
Leggere in continuità gli undici punti
E in cui è possibile riassumere le patologie della odierna che vinti
Megalopoli piano il piano del primo punto dell'esplosione della bomba demografica oggi incontrollabile
Al secondo punto possiamo ricordare l'espansione permanente nelle negli atti irride galassie megalopoli italiane Terzo Conto l'onnipotente di sviluppo post-industriale
La globalizzazione dei mercati cioè il controllo planetaria delle risorse delle proprie patologie oggi ingovernabili scusa questi sono proprio i punti che sono stati poi approvati i conti
Perché patologie ecco perché non l'abbiamo detto ma adesso appunto siamo arrivati a alla do dobbiamo appunto parlare delle conclusioni politiche di questo congresso di Torino delle a dell'Unione interazione degli architetti che ha approvato un mani
Su conclusivo che poi è stato redatto proprio dal dolori solo sette e quindi questi motivo appunto ricordare di nuovo appunto il quinto punto la globalizzazione delle infrastrutture di infrastrutture
Perché anche i sistemi urbani in un'unica letto staticità planetaria infinite senza forma spesso contro l'impronta ecologica della città planetaria oltre i limiti la natura
Praticamente oggi il due per cento del territorio planetario rioccupato laicità che consumano il settantacinque per dalle risorse mondiale lottava contro il consumismo come acceleratore esponenziale la produzione e l'altro la metamorfosi la vittima virtù
Il nono punto all'apogeo dei parà conto dell'era dei combustibili fossili concreto che il dominio mondiale ideologia
I rischi la crescita vertiginosa o di rifiuti inquinamento effetto serra
Chi si concludono in nelle Concilio planetario l'undicesimo punto all'autoreferenzialità
Dell'architettura nella società consumistico spettacolare questi undici punti e poi magari lo tratteremo in un'altra volta perché il tempo credo che sia fa quindi ampiamente questo diciamo è l'analisi non era richiede noi abbiamo quindi
Intanto lei patologie odierni undici punti del del della della città planetaria e poi diamo abbiamo concluso questa questo elenco le patologie che bisogna appunto
Tentare un'altra volta che noi abbiamo indicato poi chiaramente nella consapevolezza che
Due punti virgolette non è perché le cose sono difficili che noi non siamo perché non osiamo che sono difficili come diceva Seneca quindi noi
Abbiamo un dovere innanzitutto di
Analizzare evitare la diagnosi delle patologie e poi vediamo la strategia ma erano elenchiamo i punti speculari acquisti undici la prossima volta ma è un appello soprattutto rivolta ai giovani
Non possono non accettare questa sfida gigantesca e misurate che di fronte a noi sì ecco quindi però accanto a cui
Analisi c'è poi anche una parte
Di proporci veniva propositiva ricerche in particolare centrata su su su quali punti
I ponti speculari a quelli che sono identiche innesco della bomba demografica il secondo punto bisogna battersi per un habitat entropico e cioè
Dall'idea di Gardens in piedi un secolo fa a quella era l'inglese finiti allergologi ricorrere bisogna andare verso una nuova frontiera è come proporre cioè scusa Gaudenzi cioè la città giardino che sia che si afferma il proprio nelle analisi
Grazie se rubano istituti conta oggi dobbiamo andare verso una nuova frontiera ecco metropolitana un terzo punto della rifondazione del modello di sviluppo che noi abbiamo come sintesi di economia
Dei colleghi quindi possiede ecco su questo punto importante c'è possiamo dire che oggi l'economia non può più prescindere dalla questione ambientale c'è un paradosso oggi noi usiamo per
Documentare lo sviluppo il
PIL il prodotto interno lordo però la cosa patetica è che applicando il PIL nel dello sviluppo in alcune zone si vede che mentre il PIL cresce
C'è un danno irreversibile alla natura alcuni ecologia hanno messo a punto uno
Un indice di vivibilità delle aree e il paradosso è queste mentre cresce il PIL
Damone De Carli decresce la vivibilità ambientale e questo è un paradosso che io sottolineava anche all'onorevole
Padoa-Schioppa in un convegno ha rifiutato a Napoli Alli chiuderanno istruire fino ad oggi un paradosso che non ha una risposta io sì sì Dario soltanto a modificare il modello
Questo sì questo è un punto fu non mentale e quindi la necessità di una nuova alleanza con la natura si FI risponda pure civetta quei tra
Di io le dico la narrazione di Gandhi il quale dice che le
Tenta di una civiltà
Non consiste nella moltiplicazione dei desideri ma nella deliberata il volontaria rinuncia dei
Intanto i tempi per una svolta radicale si riducono sempre di più e non la si può e questo è importante delegare a nessuno
Infatti come dice Barry Commoner di tutt'
Che gli organismi viventi sulla terra solo noi esseri umani abbiamo la capacità di mutare consapevolmente il nostro agire tempi deve tapparci col pianeta siamo noi a dover la fa
Ho sì e quindi poi alle diciamo magari arrivando alla conclusione l'architettura come protesi della natura ecco questo dire un'architettura
C'è un sole più contro che che non provoca distruzione degrado ragione della natura ma al contrario sia armonica noi l'altra volta di confrontare culturale di fronte alla quale non riusciamo
E la transizione dal padre gravami
Cari cittadini dallo Statuto funzionalità verso il paradigma ecologico un paradigma avrete un paradigma chi confida degli ecosistemi e quindi l'architettura in questa prospettiva e un qualche cosa che nasce il vive in simbiosi coglie coscienza e cioè superiori mediorentale c'è una parte
Di Epicuro che noi abbiamo un ministro ma in epigrafe non bisogna fare violenta alla natura bisogna persuaderla
Se no veramente per fare questa operazione bisogna fare una rivoluzione dello stile di vita e della civiltà intatti liscia Einstein a un certo punto non possiamo risolvere i problemi
Sì non abbandoniamo il modo di pensare Kiriac reati sia il modo di pensare meccanici
Sensi sì sì certo ecco se permetti quindi facendo verso un un salto dal globale al locale notturno Hector sei protagonista appunto del della della della Bat del del dibattito della della battaglia politica urbanistica ambientale nelle in tutta l'aria di Napoli ma appunto non nel comune di Napoli ma in realtà Area metropolitana di Napoli quindi la campagna la campagna centrale che un'area che fa i conti con drammatici problemi chissà che son venuti a maturazione che hanno le loro radici in una storia per lo a come minimo negli ultimi cinque secoli perché molti menti cavo dimenticano che Napoli è stata in in tutti questi ultimi secoli la città più grande popolosa d'Italia
Anche se poi nel medio nel nei decenni del ventesimo secolo si afferma cioè il decollo c'è la grande crescere la né mi doveva di Milano come nuova capitale economica d'Italia ma Napoli era la città più grande popolosa perlomeno fino a
Ai primi del Novecento neanche e bisogna ricordare che all'Unità d'Italia Napoli aveva quattrocento mila abitanti e Roma era appena la metà metta siglo stento Milana aveva centonovantasei mila abitanti può tutte le attività erano dico l'iscrizione Napoli era l'unica metropolitani hanno nega metropoli italiane ma rende carica di problemi enorme perché era iper congestionata Inter concentrata tenta uno sviluppo organico sul territorio malaugurata ente dal secondo dopoguerra si è avuta una espansione territoriale considerata egli ha distrutto del territorio l'ambiente e la natura e naturalmente oggi siamo di fronte al
Di page diventa della società napoletana perché dal punto di vista etico politico non l'accaduto opporre strategie in grado di neutralizzare quantomeno
La
Criminalità organizzate tutte le porte passivi che lavorano contro la città
Ecco tu Aldo insieme diciamo a a quella parte del del dell'intellettuali del del anche delle ditte delle élite culturale insomma napoletana sono decenni che voi state indicando una
Una un la possibile
Via d'uscita la possibile il cioè la strada per per affrontare e e possibilmente risolvere questi problemi secolari e quindi diciamo la tutela delle aree vulcaniche Adeste ad Ovest del centro storico di Napoli agli vogliamo che Napoli è stretta tra le aree vulcaniche del Vesuvio è quella dei Campi Flegrei ama ecco e poi dall'altra una pianificazione alla scala metropolitana le chicche e che che che quindi finalmente affronti il problema di Napoli appunto in questa dimensione metropolitana cioè la grande Napoli di cui parlava Pannella tra l'altro no cerca il problema è molto semplice
La la grande stampa italiana possibile il lusso di ignorare ricche da da decenni c'è una resistenza contro questo clima di corruzione e di ripascimento sociale ed economico
Della città ci sono dei capisaldi come dire di resistenza e fanno capo a alla all'Istituto italiano di studi storici acciaccata crocieristico lira negli studi filosofici cioè Gerardo Marotta c'è
Li chiuderà ristudio politici ancora perché ha indicato a Gerardo Marotta Italia a volte ci sono quattro cinque punti di resistenze ironia che raramente denuncerò con continuità e propongo morire alternative però la marea della indifferenza generale che caratterizza la città praticamente sovrastante e quindi non si riesce
A diciamo a a dare un'altra volta
Noi abbiamo
Nel due mila novecento ottanta pagine nella indico il disegno della grande Napoli il rischio Vesuvio e il problema dei riequilibri l'area metropolitana pensate che questi tre grandi capi dati ancora oggi sono all'ordine del giorno noi abbiamo fondato un'associazione che si chiama la grande Napoli per spiegare che i problemi di Napoli e dell'area metropolitana oggi sono io risolvibili senza una visione territoriale allargata a quell'appunto della della Piana campana attenta questa visione i problemi non si possono affrontare
Ecco e tra l'altro tu adesso sei se è stato anche protagonista della della della battaglia politica rispetto all'emergenza rifiuti che l'ultima delle emergenze che ha colpito Napoli e la Campania diciamo la campagna metropolitana nella Campania ma al miglior
Da un po'quanto diretta dell'emergenza rifiuti e quindi
Allora abbiamo annunciato alla fine del territorio in questi quattordici target infinite volte senza dibatte ricordare un dato oggi
E io
Governo Berlusconi a governata appunto dal due mila uno al due mila esteri
Nello stesso periodo c'era l'attento al territorio governativi sarà che attualmente ci a Napoli perché lì nel durante il Governo Berlusconi in quei cinque anni non è stato vitol il problema di oggi chimiche gettato risolto in realtà non è stato risolto niente Chicchi è totale fatto dalle strade però non c'è l'inceneritore quindi un dato di fatto
Non finita quando Chicchirichì andare in funzione non ci sono non ci sono discariche adeguate perché città nettamente il carico oggi oggi lì in via di saturazione che bisogna farle perlomeno altre tre o quattro e quindi che non e poi soprattutto non c'è la volontà e fare la raccolta differenziata io vorrei ricordare un libero è uscito recentemente ecoballe vi Paolo Rabitti il quale rinuncia andare che
Il la la la Alfieri Impregilo sia tutto il meccanismo richiamo di Governo del ciclo dei rifiuti ecco contro la raccolta differenziata oggi o la gente deve sapere il Pubblico intervenire che non è possibile risolvere il problema dei rifiuti tenta una riduzione a monte nel volume della spazzatura pensavi che il quaranta per cento in
Penso il cinquanta per cento il volume dei rifiuti ottanta da dagli imballaggi è bene invece di fare un'ordinanza elementare perché Bertolaso avrebbe il dovere di fare un'ordinanza ad ora
Imponendo a tutti i rivenditori Bitta vattene negli imballaggi e di non mettere incinta circolo
Poi obbligare i miei questi questi centri di di vendita apportare le imballaggi dove abbiamo indicato a regime
I sei anni e la provincia di Napoli sono trecento ettari di aree PEEP inutilizzate studiati ricevono invernali cioè noi con una ordinanza gentilmente mi hanno
Il volume dei razzi mattatore pensate altro che noi il casino l'inceneritore bisogna fare questo passaggio ed è fondamentale che non si fa questo passaggio di
Separare a monte imballaggi che non sono tutta recenti che sono inerti dal resto noi contro invece con altri invece ordinanze dimezziamo il volume della spazzatura si mangiano ci vuole
Alcune banche sono state contro queste Alto Adige io a quel punto che ebbe quindi il domicilio diciamo della imperativa Cavatton mostro dire ad Acerra che deve bruciare e il più grande
Finora europei insomma si vuole mandare il cento per cento dei rifiuti all'inceneritore o me hanno denunciato all'avvocato ma l'opinione che la Corte Suprema di Cassazione Raimondi praticamente più si brucia più che guardare
Bisogna al questioni in cui ammessi questo è un tema chiave un tema onorare nel della questione di rifiuti e comunque non è un problema naturalmente solo di Napoli questo il problema comunque nazionale perché riguarda tutti riguarda la strategia co
Di di tutta dell'intero nostro Paese discariche o magari al Paese intero che la lobby dei treni cariche potentissima come potentissima Lobene inceneritori in Germania pressoché in criminali
Su otto mila discariche Corriere otto mila sono state ridotte a una ventina evincere idonei chiunque all'interno Serghei perché è chiaro che io dalla raccolta differenziata e si toglie questo Cristina in
Per edificazione che fa guadagnare soltanto chi brucia e interroghi la strategia diciamo della raccolta differenziata finalizzata al recupero Harry utilizzo della della percentuale la più ampia possibile dei diritti umani a denunciare la lobby delle discariche a lobby degli inceneritori e far capire che c'è l'altra volta ho detto Avellino l'inquinamento è il controllato a monte ettari altamente attraverso la riduzione degli imballaggi o io allora Aldo direi che in cui a questo punto possiamo fermarci perché abbiamo diciamo parlato
Di di moltissime cose ne abbiamo parlato diciamo a appunto in una prospettiva a trecentosessanta gradi abbiamo parlato dell'Unione internazionale gli architetti di questi riunioni congressi con manifesta sì che hanno segnato diciamo anche delle delle dei dei dei dei punti di riferimento storici abbiamo parlato cioè poi del dell'evoluzione della consapevolezza della crisi ambientale della crisi demografica
Negli ultimi decenni e infine poi ci siamo occupati ovviamente delle conclusioni del congresso di Torino al Congresso dell'Unione interna
Degli atti detti con questo manifesto che è stato redatto lo ricordiamo proprio dal dolori su Rossi io volevo ricordare un dato una notizia che può essere utile
Tra tre anni ed al ventiquattresimo Congresso mondiale di cui atterra a
A Tokyo e il tema e progettare la città del due mila e cinquanta quindi c'è una grande apertura verso il futuro i problemi incombono gli architetti e tutti coloro che ci interessano e hanno a cuore il destino della città planetaria tengono dare un contributo alla visione della città che in
Che prossima ventura i problemi comporre abbiamo bisogno di
Soluzione o originari inedite e insistiamo efficace qui
Il tema è la progettare la città del due mila cinque ecco e io direi che intanto noi nel frattempo dovremmo occuparci
Ponente più di quanto abbiamo fatto in passato
Delle nuove ed il governo del territorio italiano ancora iniziare da Napoli dall'area metropolitana di Napoli ad iniziare in radio radicale da osservare una rete di trasmissione sistematica di questi problemi
Certo allora io e noi ringraziamo molto moltissimo all'origine ostile e con cui abbiamo parlato di di di di tutti questi temi ampi e compressi allora grazie grazie ancora al tavolo di Rossi e ad entrarci risentirsi