Politica, potere, potenza

Buonasera buonasera a tutti
Oggi è il terzo incontro dei venerdì della politica e abbiamo con noi il professor Giacomo Marramao dell'Università Roma Tre in prima di cominciare volevo ricordarvi alcuni appuntamenti importanti che sono il prossimo sabato all'Istituto per gli Studi filosofici ci sarà la lettura e i classici del pensiero filosofico la scienza nuova di Giambattista vico
E domani mattina immensa
A Palazzo Marigliano si terrà la stizza della città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia
Dove verrà discussa l'attuazione del piano regolatore di Napoli
Non questa sera il tema della di venerdì e la politica è politica potere e Potenza
Il professor Giacomo Marramao e di Catanzaro ma ha studiato a Firenze dove si è laureato
Sotto la guida del del del grande filosofo del Rinascimento Eugenio Garin
Ha inoltre studiata a Francoforte dove anche
Dove anche vissuto per diversi anni nei primi anni Settanta
Da settantasei invece insegnato filosofia politica all'Università Orientale di Napoli
Da settantasette sono iniziate le sue pubblicazioni anche se il suo primo testo
è stato pubblicato nel settantuno sul tema della sua tesi di laurea che era sul concetto di Praxis marchi sisma in Italia
Tale pubblicazioni maggiori voglio segnalare Passaggio a Occidente
Ma soprattutto
Potere secolarizzazione di cui è uscita anche una seconda edizione
Attualmente il professore insegna Poli filosofia politica e teoretica all'università di Roma Tre
E è direttore scientifico della Fondazione Lelio Basso
C'era inoltre una lunga carriera di di conferenze in tutta Europa e non solo anche negli Stati Uniti nell'America latina
Ed infine collaboratore no con fondatore scusate di varie riviste tra cui laboratorio politico il centauro
Sì l'ultima scena certo questa di membro da oggi del nostro comitato scientifico
Bando alle presentazioni ringrazio tutti per essere convenuti anche stasera numerosi ed ora la parola al professore
Allora grazie al direttore della Feltrinelli di ospitare cinque cita bellissima sede non è la prima volta che parlo qui ricordo pericolose due tre anni fa ho presentato un volume Franco Cardini del famoso storico Franco Cardini proprio in questa sede forse qualcuno che c'era quella sera c'è anche stasera non lo so
Ringrazio il i giovani
E meno giovani del Centro di Studi politici che mi pare un'iniziativa molto importanti e sono felicissimo
Di essere qui a Napoli dove ho insegnato per vent'anni praticamente dalla
Dalla metà degli anni settanta circa la metà degli anni novanta all'orientale è stato per me un periodo straordinario
Direi dal punto di vista dei rapporti non soltanto universitari ma dal punto di vista dei rapporti umani
Io Nostalgia una Nostalgia acutissima di Napoli dell'intensità di quei rapporti che che non ho assolutamente trovato che non ho assolutamente ritrovato nell'Accademia nell'Accademia romana che qualche modo è probabilmente irretita da problematiche che non sempre hanno a che fare che non sempre hanno che fare con la cultura che hanno a che fare molto più col potere che non con la cultura naturalmente il potere c'è dovunque anche qui a Napoli però la qualità dei rapporti umani che avevo intrecciato con intellettuali come Biagio De Giovanni come Gerardo Marotta come Roberto Esposito e vari altri la qualità di questi rapporti non e difficile come dire da riprodurre da riprodurre appunto a Roma ricordo poi l'epoca il cui varammo
Una rivista molto importante il centauro insieme a Degiovanni una rivista che nel corso degli anni Ottanta io credo anticipato molti dei temi molti dei temi che oggi che oggi ritornano sulla scena della discussione filosofica ma anche
Anche della politica tra parentesi so che è un un giovare un giovane collaboratore anche mio Dario Gentili
Sta curando
Delle varie annate del Centauro una un'antologia un volume antologico che dovrebbe dare un po'lo spaccato del laboratorio di quegli anni è stato laboratorio veramente intenso ripeto che ha anticipato molti temi anticipato molti temi
La conversazione di questa sera come sapete e dedicata per dirla con l'amico Massimiliano Marotta che ringrazio molto per questo invito e anche per la per la sapienza da figlio d'arte con cui sta gestendo questa iniziativa
Già il centro di studi politici e diciamo è legata alle tre ippiche vorrei in qualche modo
Appunto riprendo la battuta di Massimiliano
Contrapporre alle tre hit che hanno riempito la cultura italiana a partire dagli anni Novanta inglese informatica impresa invece le tre p sono appunto sono politica potere Potenza
Io comincerò con una con una distinzione tra questi tre concetti
Poi cercherò di proiettarli immediatamente dello nello scenario nello scenario attuale anche per esporre le tesi di sei
Dei miei ultimi lavori in particolare nella nuova edizione di potere secolarizzazione
E di passaggio Occidente
Anche perché credo che nello che nello scenario contemporaneo
Noi abbiamo una sorta di
Ah ricapitolazione
Di compendio quasi con il pool Sivo
Di tutti i grandi temi della tradizione della filosofia della politica dell'Occidente come come se i grandi nodi grandi nodi della filosofia politica dell'Occidente da Platone
A oggi fossero chiamati a raccolta
E come se fossimo messi davanti a dei problemi ha dei problemi ultimi non soltanto dei problemi penultimi no
Ma ha dei problemi ultimi
Proprio con una sintesi ripeto straordinaria di tutto ciò che il pensiero occidentale aveva prodotto dalle sue origini fino a oggi
Al punto che viene di chiedersi come mai
Accade proprio adesso
Ciò che da sempre era noto alla al pensiero occidentale intorno alla politici appunto
Cioè come mai proprio adesso accade che i nodi del potere vengano al pettine
E ci pongano e ci pongono dinanzi a delle a delle scelte delle alternative tra l'altro il logo che voi avete e il logo pitagorico il logo del Centro di Studi politici
E il logo della biforcazione dunque della scelta io credo che noi ci troviamo oggi sul terreno globale
Il mio libro Passaggio a Occidente ha come titolo filosofia e globalizzazione per l'appunto io credo che in questo tempo globale e noi ci troviamo davanti a una grande biforcazione una grande scelta
Che non può essere appunto minimamente minimamente come dire sdrammatizza
Quindi andiamo intanto alle distinzioni tra questi punto tre termini
La politica il potere la potenza
La politica
La politica
è stata definita
Sostanzialmente in due modi
Intanto il modo originale io voto originario che risale ai greci naturalmente quando noi quando noi adoperiamo il termine politica parliamo Crecco così come quando noi adoperiamo il termine filosofia
I due termini sono come i figli sono contemporanei
Sono due termini che si delineano
Con la caratterizzazione
Che ancora valida che tuttora noi adoperiamo
A cavallo tra il sesto e il quinto secolo avanti Cristo
Nella polis nella polis ateniese
E in quel periodo che emerge il lemma filosofia voi sapete questo termine filosofia che non è sua figlia non è la sapienza quella di cui continua a parlare il mio caro amico e collega Emanuele Severino che pensa che l'inizio della filosofia coincida con l'inizio della soffia
Quindi con Parmenide con Eraclito e tutto il resto
Il termine filosofia cioè quindi l'amore della Sapienza il perseguimento della Sapienza e la tensione verso la Sapienza un termine è un termine che compare per la prima volta in un celebre frammento di Eraclito ma in un contesto che di fatto significava soffia
E poi lo ritroviamo
Nelle nella voce che Platone i dati sottratte
E so creta che adotterà il termine filosofia e lo fonda e lo lo fonda proprio lo definisce in maniera ancora oggi insuperata
Nel riferire il celebre il discorso di di ottima nel Simposio dove
La filosofia esattamente qualcosa che si colloca diceva Platone nel metta Silvio nella intermezzo nell'interludio
Fra la Sofia alla Sapienza e l'ignoranza
E dunque una sorta di via di mezzo campo di tensione tra la ricchezza della povertà
E il termine politica è un termine che compare nello stesso lasso di tempo e originariamente un aggettivo tappo litica
Erano l'insieme delle questioni che afferivano la polis la città
Questo aggettivo questo aggettivo diviene sostantivo sta ad indicare quello che noi oggi intendiamo per politica
Cioè la politica e la la scienza la forma di sapere che dovrebbe attendere
All'ottima Repubblica
Al modo ottimale di organizzare la comunità pubblica
E tuttavia di politica noi abbiamo due definizioni nell'ambito della del pensiero occidentale
Abbiamo la definizione della politica come sapere funzionale all'ottima Repubblica alla comunità
E abbiamo l'idea di politica come
Arte e scienza per la conquista e il mantenimento del potere
Io credo che questa
Questa doppia
Accezione di politica vada mantenuta
Io sono contrario a
Quei colleghi quegli amici filosofiche ci chiamano una rigida presa di partito
La politica e quella che dice
Nel ventesimo secolo in maniera straordinaria andare in tre
La politica come comunità come ritorno alla polis come relazione
Oppure la politica come conflitto
E come arte scienza funzionale all'organizzazione della potenza
Machiavelli io direi che tutti e due questi significati di politica Bardamu bandana ottenuti insieme perché l'uno e l'interfaccia dell'altro
Non possiamo averi e la politica senza partire dall'idea che politica e essenzialmente relazione essenzialmente prassi la politica e prassi
Ed è fondamentalmente prassi relazionale
Ma non possiamo però con questa idea di politica come prassi relazionale
Mettere tra parentesi il problema della politica come e vento
Come atto che in grado di operare ecco come atto che è in grado di operare delle scelte delle rotture
Che è in grado dunque di imprimere al processo storico
Una direzione determinata
Quindi la politica secondo avente la politica secondo Machiavelli
Due facce della politica che a mio parere oggi quanto mai oggi più di prima devono stare insieme Luna e l'interfaccia dell'altra
Ma oggi la politica
Si configura come una dimensione difficilmente cattura arabile
Perché
Per una serie di ragioni la ragione fondamentale che la politica oggi
Appare per un governo son neutralizzata
In una pratica
Amministrativa
Funzionale
Agli aggregati economici funzionale e dunque alla dinamica del mercato
E in secondo luogo la politica oggi appare qualcosa dice sempre meno il sempre meno localizzabile
La politica non coincide più non coincide più con la dimensione del potere statale
La politica dunque si è scollata
Dal suo oggetto che nell'età moderna nell'età moderna
Ed era considerato il soggetto privilegiato della prassi politica
Il soggetto statuale
Dunque la politica si apre e si deve aprire ha una dimensione che è quella del potere
E della nuova logica del potere
In un mondo che si configura sempre più come un mondo come un mondo opposto statuale
Io ho intitolato un mio libro che è uscito nel novantacinque può stato ristampato nel due mila dopo il Leviatano
Cioè la
Quella appunto quella che il mio amico e collega Jürgen Habermas chiama la costellazione post nazionale che è una bella espressione
Descrittiva io la chiamo come ordine posto obesi hanno ordine posto obesi hanno
Questa non è un'espressione emiliana un'espressione di un uno scienziato politico inglese molto bravo che si chiama Philip Scimitar
Questo posto obesi hanno orgia questo ordine posto pesiamo e uno ordine che io chiamo con l'espressione dopo il Leviatano che si collocò a al di là al di là dell'orizzonte dell'orizzonte concettuale dell'orizzonte simbolico
E anche dell'orizzonte pratico operativo dello Stato Leviatano che ha che ha segnato
Disse l'intero corso della storia moderna quattro secoli della storia moderna al punto che noi ancora oggi non possiamo fare a meno di ragionare
All'interno della del di di categorie che postulano
La coincidenza tra la dimensione della politica la dimensione dello Stato ancora oggi voi facciamo fatica a uscire fuori da questa identificazione tra politiche è stato e tuttavia io credo che la politica debba aprirsi alla dimensione del potere alla alla alla nuova mappa del potere e dove
Dove sta il potere oggi nella costellazione post nazionale
Qual è la nuova dimensione trans territoriale del potere è quello il punto fondamentale qual è la nuova dimensione trasferito viale del potere
Che cosa accade alla logica del potere quando questa logica del potere si emancipata
Dal legame che la vincolava al territorio
E diviene dunque una logica una logica mimetica una logica seduttiva una logica che si avvale che si avvale della del potenziale che e affidato alle virtù delle nuove tecnologie del tempo reale le tecnologie posta elettroniche
Ecco cosa sta accadendo oggi al potere qui naturalmente una un'analisi importante sulla la dinamica del potere come qualcosa di autonomo rispetto alla logica statuale è stata già svolta nei decenni scorsi prima che morisse prematuramente da quel grande pensatore francese che Michel Foucault
Il fuoco noi troviamo sicuramente una una base una base importante
Per una come dire ricapitolazione
Delle forme in cui si manifesta il potere
In una situazione posto statuale
Un potere che non ritroviamo più nei luoghi deputati e qui il punto fondamentale cioè indipendentemente da da cambi di governo che possiamo auspicare naturalmente che che personalmente io qui per il nostro Paese posso anche auspicare però immediatamente da dai cambi di governo che possiamo auspicare il problema è che il potere e non non si risolve in un cambiamento di governo
Il potere si annida all'interno della dinamica economica
Il potere si annida all'interno del modo in cui viene organizzato il sapere e la scienza
Un sapere è una scienza che sono ancora più discriminatori che in passato ancora più discriminatori che all'epoca dello Stato
Perché oggi nel mondo globalizzato la linea di confine
Tra i pochissimi che detengono come si dice il Noa o no che detengono dunque le il dispositivo tecnologico
Se volete i codici del potere
E coloro invece che si limitavano ad eseguire ad applicare il potere la discriminazione tra questi due strati della popolazione una discriminazione ancora più netta che in passato ancora più netta che in passato
Noi applichiamo le tecnologie dal computer a tutte le altre
Ma ma sappiamo poco o nulla di come queste tecnologie vengono costruite codificate
La codificazione delle tecnologie esattamente oggi una delle grandi dimensioni in cui quello che fu Cochi amava il sapere e potere il sapere e potere tende tende ad affermarsi istituirsi
E per quanto riguarda l'economia le popolazioni del mondo delle regioni più o meno ricche
Che sono
La Regione no del Nord America Stati Uniti e Canada
L'Europa
Il Mercosur piccolo Sud dell'America latina che ai tre Paesi più potenti
Dal Brasile Argentina al Cile
Il Sud-Est asiatico con le tigri del Pacifico con Corea Singapore Taiwan le regioni ricche della Cina popolare Shanghai e Hong Kong
Sono delle regioni nelle quali si tanti ampia della popolazione strati molto molto ampi della popolazione partecipano della
Delle società per azioni giocano in borsa
Si arricchiscono
Ma chi detiene il controllo dei flussi di capitale finanziario
Chi detiene il controllo dei blocchi effettivi di potere della finanza oggi
A livello globale questa e un'altra questa e un'altra delle grandi dimensioni in cui il potere se dislocato e badate bene si è dislocato proprio grazie alla alla fusione all'intreccio strettissimo che noi abbiamo tra
Il mercato globale che badate bene ora questa idea questa leggenda della globalizzazione non va preso alla lettera
Non è che la novità di oggi stia nel fatto che il mercato e globale per la prima volta
Come come gli storici dell'economia ci insegnano
Il mercato è stato forse il più integrato più globale
In passato in particolare
Nel periodo che va dal mille ottocentosettanta mille ottocentottanta al mille novecentoquattordici quella che si chiama la Belle Époque
Della della borghesia
Che finisce con lo scoppio della Prima guerra mondiale
E che poi si chiama in maniera meno elegante l'età dell'imperialismo quella che viene chiamata proprio dagli storici l'età dell'imperialismo tra il mille ottocentosettanta ottanta
Mille novecentoquattordici badate bene i mercati erano forse ancora più integrati di oggi
Dov'è la novità
Della di questa globalizzazione di questa globalizzazione
E nella saldatura nella saldatura straordinaria che sia tra mercati finanziari
E in particolare il processo di globalizzazione un processo di finanziarizzazione
Tra mercati finanziari e tecnologie del tempo reale tecnologie posta elettroniche digitali del tempo reale dove mentre noi parliamo grazie alla alla alla rotatoria
Dei dei fusi orari stanno avvenendo
Ingenti transazioni di capitale finanziario
Nelle diverse borse del mondo data Jean Gaia auguro scritte se volete da Milano da Milano a San Paolo del Brasile e via dicendo
Senza che su questi flussi di capitale finanziario stanziamenti di capitale finanziario
E dunque su queste dislocazioni dislocazioni di potere
Che avranno un'incidenza straordinaria sulla vita
Dagli larghe masse della popolazione del pianeta senza che su questi flussi la sovranità dei singoli stati nazionali ivi compresi badate bene
Ivi compresi gli stare tutto gli stessi Stati Uniti d'America possa letteralmente nulla
La sovranità non può più niente la somma la sua vita diciamo territoriale dei singoli Stati
Vi è dunque una una sorta di
Dei responsabili zonazione
Del potere rispetto alla politica come era come era organizzata nell'ambito nell'ambito dei diversi Stati
E quindi andiamo un attimo Allan
A definire il tema del potere
La politica di volta in volta nel corso della storia ha dovuto fare i conti con la cartografia multata del potere
Con la mutata cartografia dei poteri
E oggi la politica e indietro e maledettamente indietro parlo dico qualunque tipo di politica e indietro rispetto alla nuova cartografia dei poteri
Si potrebbe dire da questo punto di vista che l'Amministrazione americana
Di Giorgio WBO OSCE e una è un caso di politica che si è interamente schiacciata
Sulla cartografia dei poteri e dunque è diventata proprio tecnicamente un vero e proprio comitato di affari
Di blocchi di potere industriale e finanziario
Una cosa analoga la si potrebbe dire anche per il governo italiano salvo che quegli aspetti caricaturali sono preponderanti
E allora di volta in volta la politica debuttò nella storia adeguarsi a questa cartografia buttata
E andiamo al terzo punto e poi cerchiamo di tenerli insieme proiettando lì sul presente
Il terzo punto e la potenza
Ora guardate la potenza la possiamo intendere in due maniere
La potenza e per un verso la fonte e del potere
Per l'altro verso la potenza e anche la una facoltà
Che può non tradursi nell'esercizio del potere
Io considero la potenza badate bene qui un punto che credo non diciamo e stato intuito da alcuni grandi filosofi del passato da da Platone
In parte allo stesso campo che andrebbe recuperato a Hegel allo stesso Marx ma nessuno e mai giunto a affrontare il nodo drammatico che noi cogliamo
Nella potenza in questa categoria di Potenza che significa insieme la potenza come quando si dice la politica di potenza no quindi la la pulsione alla punta a conquistare ma la potenza anche come possibilità come ciò che si trova allo stato potenziale bene la potenza e in qualche modo il luogo di origine il luogo di e la fonte comune
E questo è un nuovo e forse il noto filosofico dei nostri tempi
Che e già da sempre presente ma che soltanto ora si manifesta
In tutta la sua tragicità
La potenza e la e la fonte tanto del potere quanto della libertà
E qui naturalmente la mia come dire la mia la mia resistenza nei confronti degli amici che fanno il verso alla filosofia ed hegeliana e pensano che si possano immaginate una soluzione del problema del nostro tempo
Rovesciando la prospettiva della comunità quindi la comunità che qualcosa di originariamente organico
Autoritario totalitario che
Sei novità rovesciamo la invertiamo dissenso diventa comunità invece priva di fondamento comunità libera comunità solidale e via dicendo
E è una prospettiva nobilissima prospettiva filosofica nobilissima quella che fa capo Gianluca innanzi al mio caro amico Roberto Esposito e via dicendo ma ma a mio parere è una prospettiva Heidegger richiamare in Tiana
Che elude che illude l'altro punto del problema
Rapporto tra politica e Potenza il Polo Machiavelli il coté in Machiavelli della politica
E cioè viene a deludere sostanzialmente quel quel passaggio fondamentale della politica che deve fare i conti che deve sostanzialmente fare i conti come ha la cuoricino arietta
Di potere e libertà di potere e libertà
La potenza significa filosoficamente come ed è rinviata tra l'altro già da Aristotele nel De anima se volete nel libro metà della metafisica queste soltanto per per i per pelle filosofi filosofi di professione che sono in questa sala De anima liberal tesa della metafisica in Aristotele noi troviamo la definizione di Potenza come come possibilità di essere e di non essere
Quindi la potenza e potenza di fare di non fare
Dunque la potenza e essenzialmente la facoltà quella facoltà tipicamente umana che coincide con la dimensione della libertà e della scelta aggiungo
Nei miei libri io sto tentando superando le ottiche della filosofia della storia tradizionale saldare questa antologia politica perché pronto logica politica si tratta alla fine ontologia politica della libertà a un discorso intorno alla contingenza perché la dimensione della libertà significa dimensione anche della contingenza cos'è la conti quando insomma la categoria di contingenza sta ad indicare la effettiva dimensione della libertà
In quanto la contingenza coincide con qualcosa che potrebbe anche non essere che può essere ma può anche non essere
E dunque la contingenza
Si affida alla nostra dimensione della libertà senza contingenza non ci sarebbe di Berta dunque si dà un asse un asse di collegamento strettissimo
Tra la dimensione della potenza
Quella della contingenza è quella della libertà
Ebbene io credo che questi tre momenti insieme configurino la situazione nella quale noi ci troviamo ad operare nella nostra età globale il nostro spazio globale qui adesso proverò
A proiettare
La la distinzione concettuale che io istituito
Fra i tre termini sulla scena
Sulla scena del nostro mondo globalizzato
Come come si configura oggi la
Dimensione della politica del potere della potenza nel mondo globalizzato
Il mondo globalizzato
Non è interpretabile questa almeno la mia tesi non è interpretabile
Assumendo unilateralmente
Uno dei due paradigmi interpretativi che sono stati esibiti che sono stati proposti per interpretarlo cioè per un verso il anzi il paradigma
Della fine della storia
Quello di Fukuyama
La globalizzazione la globalizzazione come la globalizzazione come uniformazione del mondo
La tesi di Fukuyama la conoscete una tesi che riprende latte una tematica bella della filosofia che una tematica che viene dopo che lei che della fine della storia che è stata affrontata
Nel Novecento da grandi autori come Aleksandr accorge bresciani Politt e via dicendo ma la riprende in modo in modo abbastanza triviale cioè Fukuyama in sostanza dice
Nel mondo post guerra fredda del mondo che succede alla alla fine
Della del dominio bipolare Stati Uniti Unione Sovietica
Non avremo più grandi eventi grandi conflitti i conflitti di potenza i conflitti ideologici le guerre le grandi guerre in quanto il mercato unificato ed omologato
Cipro assumerà tutti come individui dotati della medesima razionalità economica acquisitiva tutti diventeremo dei competitori di mercato
E quindi la storia da questo punto di vista è finita c'è la Storia con la esse maiuscola il finisca
Questa era la tesi di Fukuyama all'indomani della caduta del muro di Berlino e del crollo dell'Unione Sovietica
L'interpretazione opposta e quella di Huntington
Anche lui noto noto politologo americano
Il quale dice no il mondo post guerra fredda lungi dall'essere un mondo omologato e un mondo ancora più conflittuale di quello precedente
Ed è conflittuale al punto da essere segnato da uno scontro di civiltà Kress ovvio seguirai Sessions no proprio oroscopo lo choc delle civiltà
E il conflitto il conflitto che
Si sta Rimbaud mando troppo no ah va bene il conflitto che ha sostituito il conflitto tra Stati Uniti e Unione Sovietica e oggi il conflitto tra Occidente e isolarlo
è un po'la base del discorso della fallaci un po'se volete no è un po'la base analitica del discorso della Fallaci
Dico tra parentesi per la cronaca tanto Fukuyama di origine giapponese ma ma cittadino americano
Quanto Huntington non solo due teste d'uovo vi sono due teste d'uovo del Pentagono due grandi consiglieri del Pentagono
Quindi potete immaginare dal momento che sostengono tesi agli antipodi quale quale lucidità di idee alberghi nei dirigenti del Pentagono
Proprio avere dei consiglieri che sostengono esattamente uno l'opposto dell'altro potete immaginare che chiarezza c'è lì dentro
Eh dico sta di fatto che la globalizzazione non è né l'una cosa né l'altra
Nel senso che Fukuyama e e Huntington
Belliniano quelle che io chiamo due mezze verità
La globalizzazione va interpretata
Come un evento paradossale
Che coniuga in sei
In una sorta di coabitazione conflittuale una coabitazione conflittuale
Tanto il momento della uniformazione
Economico tecnologico mercantile
Quanto il momento della dal Ferenczi azione
In quei territorializzazione
Della diaspora delle identità i teorici postcoloniali
Che sono tra l'altro tra le espressioni intellettuali più interessanti del mondo globalizzato
Hanno generalizzato la categoria di diaspora per Conte per appunto per comprendere la globalizzazione la globalizzazione dà luogo a diaspore identitaria
Quanto più
Il mondo viene unificato
E compresso
Nello spazio e nel tempo
Dalle tecnologie di de dalle tecnologie del digitale ed ai mercati finanziari
Quanto più le forme di vita vengono schiacciate le une contro le altre
Da questa colonizzazione era quella che Habermas chiama una colonizzazione dei mondi della vita
Tanto più tanto più noi abbiamo la tendenza dei diversi gruppi
A caratterizzarsi in modo differenziale per potersi identificare il meccanismo di identificazione in qualche modo nasce proprio dalla inaudita compressione spazio-temporale che caratterizza il mondo globalizzato di oggi
Sono due fenomeni che stanno insieme noi abbiamo un mondo che sempre più compresso unificato sempre più l'acceleratore frammentato le due cose insieme le due cose insieme
E il conflitto
Che si delinea in questo mondo globalizzato
Non è soltanto un conflitto economico ma è un conflitto che io chiamo identitario badate bene
Quando parlo di conflitto identitario non intendo dire che non ci sono più
I conflitti dovuti alla diseguaglianza
Non dico assolutamente questo anzi
Per riprendere un'analisi fatta dalla mio vecchio caro e compianto amico Jacques Derrida
Il mondo globale
è un mondo il cui le ingiustizie e le divisioni
Sono di una drammaticità mai vista prima mai vista prima è un mondo in cui non abbiamo soltanto il fenomeno della diseguaglianza
Ma in cui abbiamo un fenomeno ancora più drammatico della diseguaglianza quelle che gli economisti chiamano il fenomeno della polarizzazione casa vuol dire polarizzazione proprio molto banalmente quanto più procede la globalizzazione
Noi assistiamo a questo risultato che i ricchi diventano sempre più ricchi e poveri sempre più poveri
Quindi diventa la forbice si allarga abbiamo un allargamento della forbice quindi ancora peggio della diseguaglianza e purtuttavia la natura dei conflitti alla la natura dei conflitti che attraversano il mondo globalizzato non può essere interpretata come un registro puramente economico
Non può essere ma cioè ma vanno letti con un registro simbolico dico tra parentesi ed è difficile cogliere la dimensione degli interessi dell'economia
Anche della logica di classe senza la dimensione simbolica professore simboliche fondamentale
E vede oggi la dimensione simbolica dal luogo alla alla a una dominante del conflitto che è una dominante identitaria
Anche anche il conflitto il conflitto diciamo fondamentalista islamico
Non lo possiamo leggere come la come dire il meccanico Effetto come il meccanico effetto di masse disse ridate disperate
E il conflitto che posto in opera dal fondamentalismo islamico è un conflitto che è gestito dai Little
Che hanno come i loro strategia una una strategia di risarcimento identitario una logica identitaria molto forte
La natura identitaria del conflitto e molto pericolosa molto pericolosa perché somiglia assomiglia da vicino
Ah il conflitto simbolici che avevano avevano ante appunto preceduto storicamente che avevano anticipato in Europa la nascita dello Stato moderno
E che erano fondamentalmente dei conflitti di tipo religioso
Guardate lo scenario quindi io no mentre ritengo mentre ritengo assolutamente sbagliata l'idea di Huntington
Di una lettura della globalizzazione i temi di scontro di civiltà perché perché assume le civiltà come dei blocchi compatti omogenei
Invece ritengo molto più per speculare
Il modello interpretativo che si richiama la guerra di religione perché a differenza delle civiltà le religioni attraversano le civiltà più diversi anche l'Islam ma non è non coincide col mondo arabo che tra l'altro è un mondo pluri nazionale
Ma la ligio nel islamica e una faglia è una faglia che va dall'Estremo Occidente del Marocco
Fino allora io ente dello che ti da l'Indonesia fino all'Indonesia e quindi attraversa lingue e tradizioni culture diversissime fra loro diversissime fra loro
E determina in queste diverse situazioni un accorpamento identitario perché pericoloso questo accorpamento identitario questo accorpamento e questa arroccamento identitario
E pericoloso perché rischia rischia mai più di un rischio di determinare da noi in Occidente la pendenza a rinchiuderci in una logica identitaria anche noi
E di fare coincidere di fare coincidere per esempio la nostra religione quella cristiana con l'Occidente
E del tutto evidente che questo è il vero rischio guai a identificare i guai a identificare una religione con una identità determinata qui naturalmente ci sarebbe da aprire un discorso molto ampio che non posso affrontare in questa sede ma ma si potrebbe accennare al fatto che
Oggi come all'epoca delle guerre di religione che sono durate più di un secolo in Europa
Dopo Machiavelli
Con la riforma luterana
E poi con la riforma del calvinista
Noi abbiamo in Europa
Un secolo di guerre di religione che terminata alla metà del Seicento con la famosa con la famosa Pace di Westfalia del mille seicentoquarantotto
Che pone infine alle guerre di religione che poi continuano in parte in Francia ancora ma comunque pone fine strutturalmente alle guerre di religione con la nascita in Europa degli Stati laici dedicati laici
Quindi con la divisione con la divisione netta di compiti tra l'autorità religiosa del potere politico
Ma le religioni prima
Dell'avvento dello Stato moderno come oggi
Non erano soltanto un fenomeno di fede
Erano dei fattori identificarlo era uno dei fattori che che servivano a una identificazione
E per quale ragione questo e oggi estremamente diciamo pericoloso rischioso
Perché oggi è qui il punto fondamentale e le religioni tendono a colmare
In quanto fattori di identificazione simbolica
Tendono a colmare un vuoto
Che è stato lasciato esattamente dalla politica
Come vedete noi quindi dai da dalla dall'analisi della della cartografia dei Poteri siamo andati alla logica identitaria del conflitto
E ritorniamo adesso alla politica
E e dobbiamo cercare di comprendere che questo spazio enorme questo spazio motivazionale e norme che hanno le religioni del mondo globalizzato e uno spazio inversamente proporzionale all'efficacia della politica
Le religioni occupano esattamente il vuoto che la politica ha lasciato
E perché questo perché la politica nel mondo globalizzato si è ridotta o ad ancella
Della finanza
Dei poteri economici oppure a nel migliore dei casi nel migliore dei casi a un a un debole riformismo amministrativo a un a una debole gestione amministrativa
Spartizione redistribuzione amministrativa più o meno ragionevole e più o meno democratica tra virgolette del potere
Ma guardate bene questo è rischiosissimo perché la politica non è soltanto una tecnica
Di amministrazione della cosa pubblica la politica e anche una risorsa simbolica
La politica una dimensione simbolica che deve dare il senso
Alla vita individuale e collettiva degli individui una politica che si limiti a gestire più o meno correttamente più o meno democraticamente ma non riesce a riaprire la dimensione del futuro
E destinata a far proseguire all'infinito quella che io in potere la secolarizzazione in quel buio libero ma poi ho visto anche recentemente degli psicologi
Appunto recentemente han definito l'epoca delle passioni tristi è una bellissima espressione di Spinoza che risale a questo grande filosofo spinoso hanno noi viviamo oggi l'epoca delle passioni tristi perché l'epoca in cui il futuro si è chiuso
I giovani i giovani non vedono più nel futuro una prospettiva liberatoria
Vedono nel futuro semplicemente un dodici aprile
Una ripetizione di ciò che già accade un computer più perfezionato
Una tecnologia più sofisticata qualche locale in più qualche discoteca in più qualche luogo di incontro in più
Ma non vedono nel futuro un qualcosa che è in grado di permeare il senso delle loro vite questa è la cosa fondamentale allora
E lì dentro e lì in questo vuoto e in questo vuoto che si inseriscono le religioni che sono delle strutture di accoglienza
Ma quando le religioni diventano un fattore di identificazione son destinate ammettere i gruppi che identificano gli uni contro gli altri
Questo è lo scenario del mondo globalizzato con qui noi abbiamo a che fare
Io credo che si possa risolvere questo impasse questa situazione soltanto in un modo cinque minuti tengo un po'alla alla conclusione poi vorrei appunto avere la possibilità discutere convogli presenti perché credo che queste occasioni solo interessante sia anche chi parla prende qualcosa perché se no diventa un fastidioso recital anche per me che parlo solo
Ora cerco un attimo in cinque minuti di dire qual è qual è io ecco qual è la mia prospettiva
Io credo che oggi
L'economia
E la religione
Sono i due i due principali fattori
Di neutralizzazione della politica nel mondo globale
Il corto circuito tra economia e religione tra logica tra all'immaginario mercantile ed immaginario ma vedete come tendono a coabitare anche nei nei simboli
Dell'era globalizzata questi due momenti noi abbiamo l'immaginario dei grandi Empoli dei grandi supermarket
Abbiamo l'immaginario del logo che in qualche modo distribuito in tutte le metropoli del mondo un immaginario che ha come dire una colonna sonora le musiche globali che si sentono un poco
In tutto il mondo i giovani che indossano gli stessi abiti in tutte le metropoli del pianeta e per l'altro penso però noi abbiamo anche il proliferare di un immaginario religioso
Una ricerca una ricerca abbiamo una ricerca di religiosità
Entrambi questi polli entrambi questi popoli come dire concorrono oserei dire a volte con Spirano
A volte a volte addirittura sembrano soggettivamente complici
Nella neutralizzazione della politica nel senso più nobilmente laico della parola laica nel senso non del senso della del bar ma della banale espunzione dei valori o della religione ma laica nel senso di una politica che sappia come dire cogliere la propria dimensione nel nel conferire senso
Al futuro e l'agire delle persone
Ebbene e come ecco come si può spezzare questo circolo che neutralizza la politica come lo possiamo spezzare
Ecco io credo che la politica debba riscoprire
Simultaneamente questi due momenti
La faccia delle Camere
Della solidarietà
E la faccia della decisione dell'evento della scelta
Occorre essere capaci di ascoltare questo è fondamentale non si dà al legame
Senza capacità di ascolto mentre oggi l'élite politiche dell'Occidente sembrano tutte tutte a destra a sinistra al centro sopra sotto
Tutte incapaci ascolto incapaci di ascolto
Non avvertono quello che sta accadendo della società è una storia lunga questa sta avvenendo già già da più di vent'anni
Io giro da molti anni come diceva prima la gentile presentatrice g mi capita di girare il mondo ho segnato anche in Asia tra l'altro tenuto anche un corso qualche anno fa ad un concorso di Hong Hong Kong quindi oggi l'Iraq ho girato il mondo sento che i giovani
Sperimentano cose nuove
Hanno una straordinaria sensibilità per il nuovo cercano forme nuove di aggregazione
Sono colto di in modo diverso da come era la mia generazione una generazione precedente alla mia però sono a modo loro colto ogni usano tante cose
Sanno di arte arti figurative di musica
Adoperavano dei linguaggi a modo loro sofisticati sono molto veloci nel comprendere le cose
E la politica invece a un a un linguaggio antidiluviano rispetto a questo non riesce a parlare all'esperienza di questi giovani
La politica è indietro rispetto ai luoghi di sperimentazione del nuovo che si danno in tutta la società occidentale e non solo occidentale
Anche molte società extra occidentale
E quindi da un lato dobbiamo come dire avere una politica che riprenda i rapporti con
I luoghi di sperimentazione di innovazione badate bene la prima innovazione che avviene e l'innovazione dei linguaggi le forme di vita
Innovano soprattutto parlando diversamente
Voi pensate a mettere insieme il linguaggio dei giovani linguaggio dei politici ma c'è un abisso c'è una pistola
Sono dei linguaggi assolutamente ama cronici c'è un po'più appartengono a tempi diversi
Quello della politica e un linguaggio quasi quasi di due secoli fa che si è forgiato intorno alla fine dell'Ottocento e linguaggio
Del parlamentarismo dell'amministrazione
Che si è formata a cavallo tra l'Otto e il Novecento e neanche il migliore neanche il migliore perché li avevamo dei linguaggi molto nobili senesi regge oggi un saggio di Benedetto Croce se però faccio molto più inventivo dei saggi che vengono come dire prodotti oggi da molti intellettuali e politici che discettano
Della cosa pubblica anche a sinistra
E quindi e proprio la prima innovazione quella che avviene dei linguaggi la politica dunque deve cercare di mettersi alla pari con i linguaggi nuovi entrare in rapporto con i linguaggi nuovi
Perché i linguaggi ama che fare con la nostra esperienza
L'unica cioè la prima forma in cui noi elaboriamo l'esperienza del mondo attraverso linguaggi secondo luogo la politica deve imprimere un'accelerazione
Al processo storico
Deve essere in grado di superare situazioni di stallo decidendo
Cioè assumendosi le sue responsabilità deve scegliere deve scegliere
Come può avvenire
Questo io credo che questo può avvenire soltanto se noi se noi incominciammo a pensare
Oggi in Italia in Europa
A quali sono le vere effettive sfide globali
E quali sono le precondizioni quali sono le precondizioni
Simboliche culturali
Da questa assunzione di responsabilità
Di questa decisione storica di questa scelta
La politica in Italia non può che collocarsi all'interno all'interno della scena europea
Questo l'ha detto più volte il mio caro amico Biagio De Giovanni che siamo d'accordissimo su questo punto in sintonia su questo punto spero che poi le conclusioni che tra ROS siano più o meno in convergenza con le sue non so se in tutto per ogni parte credo sia di convergenza
L'Europa per deve poter giocare oggi un ruolo da chi come si dice di global player di attore globale
Ma per farlo deve intanto superare una serie di
Vecchiezza e
Dalle vette ex che sono all'interno de dei suoi stati dei suoi governanti la logica intergovernativa
Negli ultimi tempi è prevalsa di gran lunga sulla logica sulla logica comunitaria
E dunque l'Europa deve cercare di porsi come un'entità
Posto statuale
In grado di fronteggiare la sfida
Degli altri due grandi colossi dell'età globale che sono il colosso americano il colosso asiatico
Qual è il nocciolo culturali di questa sfida
Il colosso americano gli Stati Uniti propongono una globalizzazione
Nei termini di un individualismo competitivo
Per loro la globalizzazione significa
Omologazione del mondo a un individuali a una razionalità individuale acquisitiva competitiva
Ogni individuo deve deve comportarsi come un un concorrente in qualche modo
Deve essere il luogo deve essere in grado di competere una logica competitiva che tra l'altro noi gli abbiamo abbiamo maldestramente applicato anche nelle leggi che abbiamo fatto per esempio nella scuole e delle università
Senza capire come dice Amartya Sen Nobel per l'economia del novantotto e filosofo morale che questa è un'autentica bestialità perché dobbiamo sapere che
Nel mondo ci sono individui che per dare il meglio di sé hanno bisogno del pungolo della competizione individui invece che della competizione dando il peggio disse perché per dare il meglio di sé hanno bisogno di sentirsi rassicurati
E se non si tengono conto di queste distinzioni psicologiche elementari non si produce nulla di buono nei nell'economia nella società
Quindi da un lato dunque
Il colosso americano propone una globalizzazione individualistico competitiva che poi si fonda anche sulla idea di una esportazione della democrazia come se la democrazia non fosse un processo di apprendimento
Come se la democrazia non fosse un processo relazionale fosse la questione di trapianto no di una pianta una specie diciamo rara hanno che metti là dentro e poi si sviluppa non avviene in questo modo la democrazia un processo storico un processo di formazione di apprendimento
E per l'altro verso il colosso asiatico il colosso cinese ma colosso cinese il colosso indiano insieme quello che viene chiamato Cindia Cina più India la cinghia
Ed è la il colosso asiatico
E in grado di a differenza dell'Islanda
Che ad onta della sua
In roccia
Terroristica non è in grado di produrre una globalizzazione alternativa colosso asiatico sta già delineando i tratti di un altra globalizzazione
Non più un disegno individualistico
Ma disegno comunitario dove la competizione avviene il nome non dei singoli individui ma del gruppo della comunità
Dove l'etica non è l'etica
Dell'individuo che compete mai l'etica dell'azienda che compete dello Stato che compete cioè l'idea dunque della comunità come famiglia allargata
Ma e una etica che si sta dimostrando si sta dimostrando
Funziona Lissi ma alla creazione di un'economia e di una società estremamente produttive e capaci con buona pace del mio vecchio amico lo conoscevo tanti anni fa e il ministro Giulio Tremonti
Non non non è competitiva perché ci copia e basta
Perché la Cina soprattutto ma anche alcune regioni dell'India stanno creando del know-how tecnologico nuovo improprio
Molti dei cervelli cinesi che erano lei la nei laboratori di ricerca Statunitensi stanno facendo ritorno in Cina perché lì la ricerca e promossa ed incentivata
Quindi sono delle società in cui l'innovazione l'innovazione sta avvenendo sta avvenendo in una forma straordinariamente efficace
Come si può Triggiani Europa rispetto a questa sfida bensì può atteggiare sostanzialmente in un botto
Prendendo di petto questa sfida come sfida culturale
Perché non si non si può rinnovare la politica senza come dire rinnovare la cultura
E ridefinendo radicalmente entrambi i termini della coppia individuo e comunità
Dobbiamo immaginare progettare
Una politica che si basi su una idea di individuo se volete di singolarità
Che terribile che preferisco all'interno al termine moderno individuo ma ci intendiamo individuo non puramente competitivo ma individuo solidale individuo relazionale
E per altro verso una idea di comunità non gerarchica non paternalistica
Questo e questi sono i termini i termini altri della sfida
Dobbiamo fare questo immaginando una politica che riprenda il grande progetto illuministico Cosmo politico ma lo riprenda non il nome di una identità come vorrebbe
Il vecchio collega Presidente del Senato della Repubblica Marcello Pera non l'identità occidentale
Ma invece un cosmopolitismo che assuma come suo criterio Bondi identità ma la differenza
Che valorizzi le differenze che valorizzi la differenza come criterio costruttivo che pensi a un assetto multiverso sale dei poteri al di là dell'orizzonte del gelido mostro delle DIA Tano e difficile ai ma credo sia anche possibile vi ringrazio
Sì prego rafforza deve prendere il microfono però perché altrimenti
Professore mi chiama minima Napolitano e grazie per la sua magistrale c'è un'azione ora lei ha detto che è un effetto prendo prendo
Dica pure alla
Professore lei ha detto che un effetto della globalizzazione è costituita da una drammatica polarizzazione
Chi è ricco diventa sempre più ricco chi è povero diventa sempre più povero
Ritengo che questa sia una tesi molto intrigante che bisognerebbe confortare con dei dati concreti
Serie A professore le sarei grata se ce ne fornisse
Raccolgo le domande oppure come il come si deve fare se c'è qualche domanda
Accumuliamo delle domande va bene se
Allora c'è qualche altro prego
Mi dispiace di essere arrivato a metà conferenza e quindi atterrato tutto però professore
Io sono rimasto particolarmente colpito da questo genere di affermazione che nel mondo orientale no quelle che il meglio quelle che lei ha chiamato Cinzia ci possa essere un reagire ci per sa essere esclusi messa in forse pensa a una ragazza non è una magari non è male non è male hanno stretta allora voglio dire noi proprio perché attraversa un momento di sofferenza di disagio non per quello che lei dice che lei diceva qualcosa pure io ho letto di Amartya Sen ma come dilettante
Piace insomma certamente a reggere questa economisti
Ma mi ha colpito il giudizio sbaglio positivo che lei esprime attribuendo a quella sul città gol dicono urbanizzazione quasi solidaristica
La possibilità di di di un simbolo non lo so come dire esseri
Un insegnamento anche noi e altri che brancoliamo nel buio qua soprattutto nell'ambito di una visione politica aggiornata ai tempi che sono correlati a una visione religiosa che quella che io sono molto come dire un molto problematica sopra con molto timore che quella sul Civetta poi anche nelle spinte che lei produce e che essa produce forse non essere all'altezza dei tempi nuovi no che lei ha immaginato vedere soprattutto e né i giovani e che possa essere anch'essa succube di una visione del mondo
Economica filosofi non so come dire adesso mi scusi Inc
è una visione del mondo in cui capitale dico molto semplificando che è una creazione della nostra società da loro assimilata qualche volta anche in maniera maldestra possa poi farci tutti renderci tutti un po'vittime sconfitti noi quello che è l'anelito a qualche cosa di nuovo insomma
Questo un po'confusamente quello che sento
Altre domande
Forse ci vuole un microfono però
Nel porticciolo micro professore in maniera c'era c'era il signore qui a non sapere
Non so chi era prima e non lo so chi era
No rossore sinceramente le volevo chiedere lei ci ha spiegato di come la Cina comunque per esempio una delle queste superpotenze sta investendo moltissimo presente nella ricerca
Di come vediamo che molti dei loro scienziati stanno tornando in patria quello che mi dà per fatto che anche in Italia assistiamo perennemente a una fuga ovunque dice iniziati stesso dall'Italia che vanno verso queste grandi nazioni non crede che l'Italia è un qui si stia allo stesso modo se mettendo molto come ha detto anche recente signore prima la sua domanda sta andando molto indietro rispetto alle altre nazioni cioè cosa rischia cosa rischiamo lo in fin dei conti una perdita soltanto dal punto di vista economico politico o addirittura un una retata Itza incredibile appunto istante sociale
Prendere come cittadino anticipiamo proprio niente
Nel senso che siamo siamo plagiato I dal sistema CE non possiamo parlare nemmeno a piedi
Dei sfruttamento dell'uomo sull'uno uno lo sfruttamento dei del sistema su due proprio dai verbalizzanti io sono d'accordissimo con dei infatti egli vi chiede il prova una professoressa turche all'Istituto di Studi filosofici
La quale metteva in evidenza in USA fatto della modernità in Turchia che è nata nel mille ottocentocinquanta
Laddove i giovani turchi sono andati in Europa andando sono andati a studiare in Europa e sono venuti ha studiato in Europa venendo a studiare in Europa si è creato questo conflitto laddove esiste con una società genitoriale patriarcale cioè dove c'era la separatezza fra fra proprio fra i due sessi per cui non non avevano potere dei era la famiglia che Sabbi dei vecchi si doveva sposare cento in tutto questioni io sono d'accordissimo con lei quando lei giustamente ha detto che ci sia uno il problema oggi altrove con la mia terra digiuni lei quadri COCIS Pisano nella né tra uno nella neutralizzazione di una politica valico e infatti ho questo chiedeva da professionisti
E vorrei rifarmi vorrebbe mi devo rifare a Giambattista vico nei corse nei ricorsi storici cioè dire se vogliono i noi siamo vivente nella globalizzazione dei corsi e dei ricorsi storici attuali in che senso
Nel senso che fu per quanto riguarda per quanto riguarda aree di gioco né
Per quanto riguarda la religione
Allora vedevamo che io le chiedevo alla cedevo alla alla professoressa ITC siccome loro si sono rifatti all'Europa
Per per cercare di creare uno Stato moderno e siccome il fondamentalismo islamico è molto più forte di quelle che può essere la religione cattolica imitabile in Europa
Come come fate per affrancarci
Sia dal fondamentalismo islamico che dalla religione dalla religione catodica pronto stanno protestante Bray
Quel seggio cioè come riuscire in queste questa in questa né uno in questa in questa immagine in questa società laica questo secondo me è il il problema fondamentale poi per quanto riguarda forte la globalizzazione ma io penso che noi siamo condizionati dalla politica monetaria chissà per quanti secoli angoli saremo condizionati dalla politica monetaria quindi il problema è quello di creare una compatibilità economica
Il discorso della globalizzazione
Giustamente lei metteva in evidenza
Questo è il
Metteva in evidenza e chiedo scusa perché il colosso USA con colosso cinese indiano cioè che va dal già e gesso tre e di una società americana dica il progresso come si il progresso laddove ce la fa abbia quaranta cinquanta milioni di disoccupata
Quale milioni di persone
Cioè c'è il
Al il voglio tornando a noi in Italia problemi lordo semplice della l'Europa ha fatto
Influenza chiusure noi abbiamo limitato
Dove
Vagliare
Carrera
Chiuda chiuda chiuda
Chiuda chiuda
Nel corso dell'anno fino ad oggi quattro miliardi di euro cioè otto mila miliardi di vecchie poi abbiamo
Una borghesia gaudente di
Una delinquenza nell'aria
Senza lavorare
Allora
Non è una delle soluzioni leggi Maiolo vada di
Da due anni
Ho lasciato
Dall'altro c'è un neonato
Equo canone perciò
Va bene perfetto
Allora prego
No no no no
Io sì ma non sono loro
Alla
Come
Ecco mi mi sembra di aver capito nell'ultima parte della sua relazione che lei ci invita ad essere in qualche modo agenti nazionali per così dire e universali
Nella contingenza e recuperare in questo senso il Progetto insomma illuministico cioè nel senso del cosmopolitismo
E no a dieta che però è quella quasi direi che l'abisso identificazione rispetto per lo meno a come dire
Dico così a forme molari di identità ecco che si contrappone l'ebbero altrimenti allora la domanda che le pongo è come si fa tenere insieme cioè come si declina questa possibile modalità cioè nella nella forma della cittadinanza e poi come si tiene insieme insomma questa logica che potrebbe essere della cittadinanza cioè siamo tutti agenti razionali universali per così dire nella contingenza il che rende anche possibile libero gioco delle differenze no mi viene in mente reversali tale sussistere non riesco a a dirlo in un altro modo e però con in cui c'è come si tiene insieme
La questione della cittadinanza con le forme poi dell'organizzazione del potere e quindi della rappresentanza anche a livello europeo perché anche su questo punto mi pare che di contraddizioni insomma ce ne siano moltissimi
Altre domande
Sì
Professore lei ha parlato prima di della contrapposizione tra questi due modelli Adriatico americano e hanno chiamarli così
Allora nel non so se intesa in maniera corretta ma sembra riferendosi al suo diciamo al suo riferimento ai giovani come a persone che hanno bisogno di un orizzonte che non si è limitato alla reiterazione nel modo di vivere
Attuale ecco
Il modello americano in qualche misura mi pare che postulando una vita tutto sommato di consumi in via di ampliamento
Non non corrisponde questa esigenza cioè non non non squarcia il futuro in immagini bisogno d'immagine generatrici ciò che sembra lei lasci intendere di cui tutti abbiamo bisogno
D'altra parte il modello asiatico
Invece rivalutando l'identità tuttavia assieme a identità in qualche modo rimette in gioco una potenzialità di conflitti provvederà identità che si vanno formando
Allora mi domandavo è possibile che possibile una terza via in qualche modo cioè un mondo che non sia piatto anzi è ripetitivo
Un mondo dove ci sia un futuro e che però non sia incardinato necessariamente la necessità di un nemico di un competitore
Ecco il capro espiatorio altre parole che ci impedisce di immaginare il futuro
Non so se sono stato chiaro
Cioè riguardo ad un le sue conclusioni
Non le sembrano che percorro di astrattezza cioè voglio dire l'egida delle soluzioni ma ci saprebbe anche indicare le vie che conducono quelle soluzioni poi non volevo fermarmi qua
Lei ha parlato della della politica come prassi le relazionale mi sembra che sia del del tutto opposta alla teoria
Un'ultima domanda riguardo al concetto di libertà legata alla contingenza cioè se lei crede che la libertà che attualmente viviamo viste anche diciamo la crisi
Della politica come lei ci ha spiegato si intendeva in passato potrebbe portare in futuro con la con la crisi di quel concetto di politica anche alla crisi della democrazia e della libertà
Ma c'è di ripieni
Venga venga qui lei venga magari comincia
Nello strato il rapporto tra politica e filosofica fondamentalmente alla luce del mondo globalizzato tenuto problema della identità dei popoli delle religioni eccetera ora a me pare che manchi un un terzo giocatore in campo e manchi il problema della morale seppur dare qualche perché credo che fondamentalmente la Regione ha preso lo spazio della morale che fondamentalmente con la politica negli ultimi decenni collega abbia avuto da unico
Previa quindi venga venga venga visto che si registra
Una domanda brevissima
Mi era piaciuto molto quel passaggio in cui lei dice l'innovazione del linguaggio data decreto del linguaggio la sua dignità di grande valore di grande significato tutti i punti di vista
E il fatto che lei riprende come se vogliamo dei principi risolutivi e quello della individuo come individuo solidale e quello della comunità come comunità cosmopolita
Vorrei che sciogliesse questo questa per me banale contraddizione
Scusate non le domande sono tante e naturalmente mi rendo conto che l'ultima parte puntella mio il mio discorso era
Per grandi titoli che ovviamente devo rimandare per una
Scusate qui qui Vargiu microfono
Non capisco cosa devo fare
I medicinali
Ecco va bene perfetto
Devo rimandare devo rimanda si sente
Devo Riley niente
Facciamo così vediamo se così va bene
Prego in mano devo rimandare ai miei libri per una per una puntualizzazione delle soluzioni soprattutto in dopo il Leviatano
In Passaggio a Occidente il problema della della proposta
E declinato credo in maniera molto precisa in tante pagine
Quanto alla questione del rapporto tra politica come prassi relazionale la sfioriamo
Direi che la Teoria politica e quella quell'ambito del sapere che ha per oggetto
I contesti relazionali
Quindi la possiamo definire in questo modo quindi la teoria politica e quindi quella quell'ambito in cui vengono enucleati
I concetti chiave
Che in qualche modo costituiscono gli indicatori della prassi dei contesti di prassi dei contesti di trasferire nazionale
Questo naturalmente è un discorso che poi al a degli sviluppi sul piano teorico e sistematico che io ho dato anche nei miei lavori e non posso
Soffermarmi oltre e volevo cercare con ordine con un ordine diciamo un logico
Di rispondere un po'sia pure rapidamente ai problemi anche molto validi che molto interessanti che mi avete posto al giovane che mi ha
Perché vi ha posto la questione della fuga dei cervelli
Vorrei rispondere che la in Italia noi sia noi Italia siamo ormai diventati il fanalino di coda in Europa per quanto riguarda gli investimenti nella ricerca
E non parlo naturalmente della ricerca nel campo nel campo della
Del sapere umanistico delle scienze umane ovviamente che mi riguarda come filosofo in particolare ma parlo
Deve sapere di base
Voi sapete che noi abbiamo in Italia una una diminuzione anno dopo anno
Drammatica degli scritti in matematica
E senza laureati in matematica senza dei sapere matematico adeguata ai tempi
Non possiamo assolutamente sviluppare alcun tipo di sapere anche tecnico applicato
è una cosa di una gravità inaudita costa inaudita
E noi abbiamo anche queste chimere professionali
Che e derivano dal fatto che in Italia si pensa che il sapere si risolva tutto nella nella comunicazione
Io intendiamoci ho contribuito a Roma a costituire insieme ad altri due colleghi un corso di laurea in scienze della comunicazione
Quindi sono anch'io un po'colpevole di questo andazzo ma io avverto sempre i miei studenti state attenti alle chimere professionale
Perché questa su questa proliferazione di sapere della comunicazione in Italia e in Bastardi tutto dal fatto che noi riteniamo che l'unica fonte di sapere e di conoscenza e di legittimazione politica sia l'unica piazza che è rimasta cioè la piazza della televisione
Questa è una cosa pericolosissima pericolosissima
Una democrazia non può andare avanti se non c'è un sapere effettivo
Sapere di base forte saperi applicati di alto livello se non c'è il know-how tecnologico improprio noi siamo costretti a importare a importare know-how tecnologico questo ha una ricaduta negativa sull'economia in modo enorme cioè con quando cioè io francamente non riesco a capire chi dice
Ma bisogna guardare i problemi concreti dell'impresa e dell'economia no e non si rende conto che impresa ed economia
Non possono fare a meno dell'accoppiata ricerca sviluppo
Senza ricerca di base non sino allo sviluppo e non si dà neanche sviluppo economico si dà anzi un un carico diciamo molto ben stante all'economia con con un dispendio di danaro pubblico enorme per potere acquistare poi know how tecnologico dall'estero
E quindi il giovane che vi ha fatto la domanda perfettamente ragione noi dopo dopo dobbiamo assolutamente cercare di correre ai ripari potenziando la ricerca a tutti i livelli
Ma soprattutto anche la ricerca che a noi sembra teoricamente più astratta perché e dai
Dai modelli di ricerca astratti che deriva poi tutto quanto il resto proprio da dalla capacità di innovare nei modelli astratti che deriva poi tutto il resto
La domanda del signor Napolitano mi pare sulla polarizzazione guardi
La polarizzazione che poi significa che l'ottanta perché il venti per cento scusate il venti per cento della popolazione del pianeta
Detiene l'ottanta per cento della ricchezza del pianeta questo significa ha determinato una forbice tale che non è soltanto la forbice per esempio che sta portando una serie di zone dell'Africa in particolare verso un degrado spaventoso
O anche sta creando una forbice incredibile dell'America latina tra le zone ricche quelle del Cono Sud del Mercosur
E e determinate zone dell'interno dell'America Latina ma determina anche una frattura di norme il vento le avrebbe e ecco dentro le metropoli occidentali
I ghetti di Los Angeles per citare cioè la la la California e per il momento lo Stato più ricco del pianeta
Se lei va diciamo a vedere i ghetti di Los Angeles c'è una povertà una povertà e una disperazione inaudita sembra di stare nel quarto mondo non del terzo mondo
E quindi il divario attraversa le metropoli occidentali ormai non è il divario tra gli Stati Uniti e l'Africa ma all'Africa e dentro di noi sotto sviluppo e dentro di noi
Dentro la metropoli occidentale c'è questa diciamo linea di frattura longitudinale tra i ricchi e poveri tra i ricchissimi e i poverissimi che naturalmente se non verrà risolta se non verrà risolta minaccia di produrre forme di conflitto e di stabilità a livelli inauditi
Poi un'altra domanda che mi era stata posta qual era le ha e con l'insegnamento che ci viene dai paesi prego
Sì
Qual è l'insegnamento che ci viene dai Paesi quale l'insediamento che ci viene dai Paesi asiatici cinque Cina India eccetera
Beh sicuramente sicuramente i Paesi questi Paesi asiatici
Hanno una etica ecco che appunto mi è stato detto la morale
La morale e Luca diciamo il retroterra lupus con cui abbiamo sempre a che fare
Il problema è stabilire quale etica
L'etica che prevale nei Paesi asiatici e una etica
Devi della dei diritti del collettivo che precedono i diritti individuali i diritti il collettivo comincia diritti di ritrovare
è stata dunque nel corso degli anni Novanta la seconda metà degli ora non ricordo bene l'anno forse il novanta novantasette novantotto la cosa peggiore è stata redatta una carta dei diritti dei paesi asiatici
Dico tra l'altro firmata firmata sia da Taiwan sia dalla Cina popolare quindi dalle due civette che sono poi io logicamente in contrasto fra loro hanno redatto hanno hanno firmato insieme questa carta
Che e improntata ai cosiddette esonda Helios i valori asiatici in cui si dice noia che abbiamo una carta dei diritti ma diverso da quello occidentale
I diritti del collettivo della comunità vengono prima dei diritti individuali poi voi partite dall'idea che l'individuo sia un individuo auto determinato
Quindi caratterizzato dalla libertà di scelta singola noi diciamo che l'individuo e inserito in una scelta intergenerazionale badate bene le scelte che fa l'individuo ricadono sulle generazioni successive badate bene
E allora noi noi cerchiamo di stabilire con i nostri valori una continuità tra le generazioni
E vogliamo che contro la l'emarginazione degli anziani che prevale nelle vostre società noi vogliamo invece una crescente integrazione degli anziani in quanto detentori del sapere e della tradizione e trasmettitore di questo sapere la decima serie successive
Loro questo lo lo stabiliscono con con il sistema della famiglia allargata i cui quando io a don Congo detto ma come fate voi a garantire la continuità tra generazioni se non so il il collega tale con la moglie hanno attività dalla mattina alla sera o magari due
Appunto marito e moglie sono entrambi o commercianti o imprenditori e stanno via tutto il giorno come fanno a garantire questo la risposta allora è semplice i nonni i nonni attendono all'educazione dei nipoti
E stanno dentro la stessa casa guardate che è una e un modello familista sicuramente questo e paternalista
Ma è un modello che si presenta nella frammentazione consumistiche individualistica delle nostre società metropolitane si presenta come un modello estremamente attraente con dei numeri dov'è che io non mi riconosco e sono assolutamente anch'io
Come dire timoroso di questa altra globalizzazione che viene dalla cinghia non dalla Cinzia Madara Cindia
Da dal colosso asiatico e io son timoroso perché i diritti i diritti dell'individuo del singolo non sono tutelati
Quindi c'è come dire una una sorta di non Garanzia assenza di garanzia per i diritti individuali e quindi il
Il singolo eh in balìa in balìa di una logica di tipo familiare di tipo di tipo diciamo
Comunitario con tutti quanti gli inconvenienti del caso quindi il tema dei diritti il tema dei diritti è un tema molto importante se noi andiamo ad esaminare la dinamica della globalizzazione in una prospettiva che sia anche interculturale
L'altra un altra domanda affrontava la questione economia religione corsi e ricorsi dico etc
La las lei la sintesi d'economia religione a dei un'élite perché la esprime molto bene in America in questo momento e sono il tè o con i tè o conservatori i teologi conservatori e quindi tali abbiamo tanti abbiamo il mio vecchio amico Giuliano Ferrara che ormai innamorato dei dei teocon che dice che bisogna tenere insieme conservatorismo liberista e e e teologia e teologia
E beh però questo naturalmente è un è un modello e un modello culturale che sta diventando influente e che io trovo molto per il pericoloso son d'accordo con lei che abbiamo a che fare con un ricorso di tipo picchiano
O forse per usare l'espressione di Umberto Eco con un movimento al Gambero movimento all'indietro questo non c'è dubbio dirò alla fine qualcosa sulla sul tema della laicità perché io credo che la che su questo ci vuole una risposta determinata ecco la signorina mi chiedeva
Su del rapporto tra cittadinanza e potere allora
Nel in dell'ultimo capitolo del mio libro Passaggio a Occidente mi dispiace citarmi ma è soltanto un cartello indicatore perché altrimenti devo devo devo dire troppo
Io parlo
Di è una soluzione
Posto statuale
Che
In cui la cittadinanza diviene un modello sempre più simile alla civitas romana non la polis greca di cui parlava andare in tre e che ero ovviamente nobile nobile utopia salvo che la polis greca en
E una utopia che riletta storicamente non andrebbe troppo sponsorizzato i greci hanno inventato lavora
La discussione pubblica tanto di cappello hanno inventato il termine democrazia va benissimo eccetera
Però il demo osso Greco
Era caratterizzato dalla sì un che negli anni dalla comunanza dalla comunanza di stirpe
Era etnicamente omogeneo
E il caro amico e collega Luciano Canfora sì una volta ha detto che il fattore il fattore fondamentale della crisi del sistema greco delle poleis è stata la mancata integrazione da parte delle poleis degli stranieri
Ma non solo degli stranieri barbari ma anche degli stranieri del del delle delle altre città
Sì è un tempo hanno uno spartano andava ad Atene non poteva avere la cittadinanza ateniese non c'era perché quella era proprio degli Ateniesi parate vere
Nel nona vere un dispositivo inclusivo di cittadinanza
Il sistema delle poleis in Grecia e declinato perché non ha avuto più ricambio con l'esterno ricambio con i saperi con con l'esperienza esterna
Il modello umano della civitas è un modello straordinariamente inclusivo perché il punto contempla in sé la la possibilità del crudele nel suo spazio una pluralità di nazione sedicente essa indipendentemente dalla loro lingua dalla loro religione dalla loro etnia ha una sola rigorosa condizione rispetto all'obbedienza delle leggi di Roma
Questo mi pare molto importante è una cosa un dispositivo straordinario ma non basta la cittadinanza così
Che significa poi uno spazio pubblico improntato al criterio della di non tanto le differenze perché io la retorica delle differenze multiculturali io la evito perché il multiculturalismo nordamericano immagina le differenze accostate uno all'altra in una società di Vietti contigui
Questo tipo di tolleranza multiculturale il terreno di coltura più propizio dei fondamentalismi
Io immagino invece una società in cui la differenza sia criterio costruttivo e in cui ogni singolarità individuale
Ogni singolarità di cultura di tradizione di lingua venga vista come una risorsa ma venga immessa in un circuito interattivo in una sfera pubblica interattiva
Dove evidentemente non bisogna avere paura come c'è rari il mio vecchio collega Marcello Pera del meticciato a parte il fatto che siamo tutti meticci ma insomma non per definizione ma il il meticciato una cosa importante un destino inevitabile delle nostre società il potere
Io penso a una soluzione posto statuale nei termini del molti le vedo governance sistema un sistema di un sistema di governo multilivello un sistema di governo multilivello che poi né più né meno
Che il modello repubblicano di Machiavelli
Ottima e quella repubblicana diceva il vecchio Machiavelli il cui l'una potenza guarda l'altra ed è inutile aggiungere che si tratta di un guardare tutt'altro che contempla schivo
Cioè dove i poteri non son disposti gerarchicamente ma orizzontalmente in modo tale da interagire reciprocamente limitarsi reciprocamente
In un sistema dinamico in cui ordine il conflitto sì appunto stabiliscono tra loro un circolo virtuoso e non non una serie di punto sbarramenti ed interdetti quindi questa visione repubblicano che va chiuderete va molto molto importante Europa Europa terza via
Forse rispetto a l'individualismo americano e il paternalismo asiatico il familismo asiatico
Però non userei la formula terza via anche perché di per sé via sono lastricate i cimiteri del ventesimo secolo di terze vie
E quindi proprio eviterei io l'adozione di questa formula
Però sicuramente l'Europa come una una soluzione che non coincide né con l'una né con l'altra che significa riscoprire riscoprire
Ciò che devi vitale c'è anche nella nostra tradizione e rimettere in circolo la parte migliore della filosofia
Una battuta finale sulla laicità
La laicità vede assumere come suo
Referente sicuramente etica laica
Ma l'etica ricca va intesa comune una etica intanto dinamica
In secondo luogo l'etica laica non deve essere una etica normativa fatta di precetti che possono essere anche più noiosi di un catechismo religioso se uno fa un catechismo laico può essere molto rigorista
Io penso a una a una etica laica che sia legata alle esperienze come dicevo alle sperimentazioni linguistiche
Che avvengono delle forme di vita e che quindi abbia il coraggio di aprirsi alle esperienze estetiche anche l'esperienza estetica estetica metodo più ampio beve come dire deve essere in grado di mettersi in sintonia con le forme comunicative delle delle nuove generazioni
E da questo punto di vista io credo che una una una laicità allegata all'estetica oltre che all'etica legata all'esperienza infettiva delle forme di vita abbia molte più chance di riprendere appunto Energia rispetto alle religioni
Vi è stato chiesto sul costo della politica certo la politica oggi ha dei costi notevoli questo porta a una serie di inconvenienti però io mi permetto di dire una cosa
Che la nostra società Democratic le nostre società democratiche non potranno mai rigenerarsi se e qui uso una formula cara a Max Weber con grande Massimo il massimo scienziato sociale
Del ventesimo secolo
Non potranno mai rigenerarsi se il numero di coloro che vivono di politica sarà superiore di gran lunga superiore al numero di coloro che vivono per la politica
Troppa gente vive di politica e sta attaccata al posto alla poltrona io credo che abbiamo bisogno abbiam bisogno di rigenerare nostre società ove intanto il numero di coloro che vivono per la politica e non di politica
Grazie a tutti voi
Assente