"La parola alle lavoratrici e ai lavoratori"

Calendario molto intenso di interventi rinvio pregherei i delegati gli invitati di prendere posto
Bagni
Se i compagni delegati invitati prendono posto
L'inizio alla nostra seduta
Se coloro che sono già nella sala si accomodano possiamo dare inizio ai lavori
Abbiamo una
Seduta oggi particolarmente intensa prevediamo di andare avanti da nella mattinata fino all'una
O interrompere per il pasto riprendere alle quattordici e trenta anziché alle quindici per dare modo al maggior numero di compagni di prendere la parola e la seduta di questa sera a terminarla come ieri sera verso le diciannove diciannove e trenta
Allora la prima è scritta a parlare era compagna Alfonsina corsa mobile
Operaia dell'Italtel di L'Aquila
Che pregherei addivenire alla tribuna così possiamo cominciare gli interventi
C'è la compagna cosa mobile
Sì
Era stata annunciata ieri sera credo sì sì
Tante Italtel
E in sala il compagno Lucio vacche R operaio della Zanussi di Pordenone credo di sì mi è stato detto di sì
Allora
Appena volti batte toccò l'intervento del compagno lucciola Kerr operaio della Zanussi di Pordenone io prego i compagni di prendere posto per dare modo al compagno di parlare
Compagne e compagni
A fine ottobre fino a ottobre la sezione comunista Di Vittorio della Zanussi Electrolux di Porzia Pordenone ha distribuito davanti ai cancelli della fabbrica un questionario con quindici domande
Che i lavoratori hanno riconsegnato compilate in grande numero cioè mille centosettantacinque su due mila nove settantasette distribuiti pari al quaranta per cento
Un risultato molto positivo che già di per sé evidenzia la volontà dei lavoratori e di esprimersi e di essere ascoltati molte delle risposte date vengono riportate nell'opuscolo contenuto nella cartella che è stata consegnata ai delegati
Cercherò perciò di soffermarmi soltanto su alcune risposte per l'economia del mio intervento
L'aspetto che balza con maggiore evidenza e l'esigenza non più rinviabile di migliori condizioni di vita e di lavoro in fabbrica
Riferito non soltanto i ritmi e i carichi di lavoro giudicate dalla stragrande maggioranza troppo elevati ma anche al senso della prestazione lavorativa
Dare due le osservazioni la prima sono le donne quelle che soffrono maggiormente per la pesantezza dei carichi di lavoro e qui concordo pienamente sulla necessità che dobbiamo batterci con maggior convinzione per il superamento dell'attuale divisione dei ruoli nella famiglia e nella società
Appresso a questo proposito l'impostazione data dal compagno Bassolino nella relazione introduttiva
La seconda riguarda il fatto che ormai acquisito dai lavoratori l'aspetto alienante presente nel mondo
Nel modo dell'organizzazione del processo produttivo infatti quando si indica nel lavoro monotono e ripetitivo il secondo problema più grave presente nel posto di lavoro
Significa richiedere una organizzazione del lavoro in cui il singolo lavoratore sia consapevole di ciò che fa e abbia un senso ciò che fa
è interessante sottolineare che questo si lega e quanto dicevamo prima
E cioè che l'esigenza di migliori condizioni di lavoro e di vita vengono prima della procura dell'adeguamento salariale ora è indubbio che la questione salariale va posta decisamente salvaguardando
Una quota uguale per tutti ma essa non può essere disgiunta dalle altre insomma non ci basta più soldi vogliamo più soldi ma anche una rivendicazione in fabbrica e nella società di cui essere partecipi cioè più soldi e più potere ecco perché assume un'importanza straordinaria la questione sull'orario da affrontare con decisione e determinazione
Tenendo conto che essa ha un valore di rottura rispetto al quadro attuale
Una sfida forte rappresenta porre l'obiettivo delle trentacinque ore settimanale perché fa cogliere una immediata diversa idea di organizzazione nelle fabbriche nella società e d'altronde non si può continuare così pena assecondare chi utilizza l'orario nelle forme indicate
Se pensiamo che nella regione Friuli Venezia Giulia da un'indagine svolta dalla CGIL risulta che nella stragrande maggioranza delle piccole e medie aziende si lavori in media quarantaquattro ore settimanali
Senza distinzione tra orario normale straordinario
Questo vale anche per quei giovani in tratti in fabbrica con i contratti di formazione lavoro che in realtà si sono rivelati veri e propri contratti e di sfruttamento
Altro che Robert Pubblicità Progresso trasmessa a piene mani dalla TV di Stato
Alla Zanussi sia usufruito ampiamente di queste cose i contratti e adesso è necessario che ci sia una battaglia perché essi diventino a tempo indeterminato per non far passare altrimenti una strana forma di turnover giovanile
La domanda che ci siamo posti dopo l'elaborazione delle risposte e se c'è la possibilità e lo spazio per riconquistare una più estesa fiducia dei lavoratori posto che la richiesta che emerge e il bisogno di lotta per contare di più
Ebbene riteniamo non solo che sia possibile ma doveroso con me avendo noi fiducia dei lavoratori e cogliendo da loro le indicazioni che vengono
Quando infatti la stragrande maggioranza dei lavoratori circa sessanta per cento risponde a una domanda
Se nel tuo posto di lavoro hai un problema come lo risolve la risposta è stata se posso lo risolvo da solo
Che cosa indica se non il bisogno di un sindacato realmente rappresentativo è realmente in grado di contrattare
E l'esigenza di un di contrattare l'esigenza di una volata solidarietà quindi c'è bisogno del rinnovo del consiglio di fabbrica la Zanussi ormai scaduto da circa dieci anni ma anche di uno stare maggiormente come i lavoratori per saperli ascoltare
è stato giustamente detto dal compagno Bassolino che in questi anni le ristrutturazioni sono passate come qualcosa di oggettivo utilizzando in modo strumentale l'innovazione tecnologica
Ebbene alla Zanussi Deportiva dove fino ad oggi non sono state apportate modifiche tecnologiche sostanziale infatti nell'ottantanove partirà con la nuova fabbrica robotizzata e sarà a regime nel novanta e sarò più grande fabbrica di lavatrici Moro qua
La ristrutturazione ha significato meno occupati più produttività più produzione cioè sostanzialmente olio di gomito
Questo ha comportato che nel giro di tre anni la Zanussi dopo l'entrata della svedese Electrolux nonostante la nostra battaglia per una soluzione italiana e arrivata la chiusura del bilancio ottantasette con un attivo di cento miliardi
Ora qui è chiaro e si pone il problema di una redistribuzione di profitto perché il risanamento e il frutto sostanzialmente dal sacrificio dei lavoratori in fabbrica perché per chi è rimasto fuori per chi è rimasto e fuori perché è stato espulso ma anche di una ripresa della vertenza Alitalia Tyndale sui temi del salario dall'orario dell'organizzazione del lavoro
Però dobbiamo anche andare oltre e porre il problema della democrazia economica pre che la decisione non vengano assunte da qualcuno che nel nostro caso è a Stoccolma elaborate a Torino eseguite scaricate sui lavoratori a Pordenone
Vogliamo essere partecipi del processo produttivo sulla base del diritto all'informazione
Anche ecco anche perché io urgente una seria normativa antitrust che sia in grado di permettere un serio controllo sull'operazione di queste multinazionali e sulla trasparenza dei loro bilanci
Compagni e compagne questo che ho detto avviene secondo l'Istat di una delle province più ricche d'Italia
Ora non è il caso di domandarsi come si è formata questa ricchezza e soprattutto come essere distribuita e ancora se non è il frutto di forte disuguaglianze forme nuove delle Nazione facce nuove di povertà
Noi vogliamo sfidare questa concezione della modernità perché sosteniamo che la modernità debba significare diritto pieno lavoro qualità del lavoro partecipazione consapevole dei lavoratori i processi produttivi
Un ruolo politico centrale dei lavoratori nelle scelte questa è modernità compagne e compagni nella nostra provincia e nella nostra regione Fiorenzo Giulio a Gioia a giugno prossimo si voterà all'indomani da giugno ottantasette riflettendo sull'esito di quel voto per noi negativo abbiamo detto talché il nesso pensava anche una sofferenza di lavoratori nei nostri confronti un loro malessere Selva Pisano
Un'altra solitudine insomma una certa sfiducia ebbene sono convinto
Che c'è lavoro che fin qui abbiamo svolto e soprattutto quello che faremo andrà lungo le linee che con questa conferenza intendiamo tratteggiare
Non soltanto sarà possibile riconquistare una fiducia più estesa del Muratori approva ma anche un loro Pioltello consenso al nostro partito
Compagno Alfonsina curva corsa mobile operai Italtel Dell'Aquila
Se una compagnia non ce dovrebbe prepararsi allora si prepari poi martellare di impiegato i jeans Cosenza
Compagne e compagni sono una Perahia dell'Italtel dell'Aquila siamo circa tre mila detti i cui Bendoni a donne
Questa azienda ha subito dagli anni ottanta in poi così come è accaduto nel resto del Paese profondi mutamenti dovuti alla innovazione tecnologica e alla riorganizzazione produttiva il processo di ristrutturazione dell'Italtel adesso alle compagne e di compagni misurarsi con un tema nuovo ed affascinante anche ma del quale non c'era nella nostra storia
Nella cultura ne è un'esperienza tale da poter governare fino in fondo questi processi
è stata una battaglia dura e difficile e le donne anche se a volte in maniera contraddittoria si sono cimentate con grande forza su questo terreno
Questa vicenda non si è conclusa definitivamente
Ed oggi volendo fare un Bilancio forse un po'a superfici Ale possiamo dire che se da una parte abbiamo ottenuto un sostanziale mantenimento dei livelli occupazionali
Con l'allargamento dello stesso tessuto produttivo rispetto ad un processo di vendor list induriti distretti
Scusate
La battaglia
L'industrializzazione che ha investito alcune aree del Mezzogiorno dall'altra parte abbiamo pagato con un aumento dei ritmi di lavoro con minore libertà con una diminuzione del salario attraverso i contratti di solidarietà con l'introduzione del terzo turno
Vi lascio immaginare compagne e compagni che cosa ha significato tutto questo per le donne rispetto alla famiglia e alla società
Non bisogna dimenticare perché nel Mezzogiorno le donne molto spesso sono capo famiglia
Sia per il reddito per i valori di solidarietà di progresso di emancipazione di cui sono portatrici all'interno del proprio nucleo familiare che per relazioni interpersonali la propria cultura la sua presenza a volte dirompente nella vita sociale
Qui si è parlato molto della FIAT di Romiti il compagno fa parlato di comando ma io vorrei portare qui un esempio dicono e si esplicano forme di autoritarismo molto subito le ma altrettanto dure e cattive
Pensate al dramma di una donna che ha lavorato per trent'anni a cui si pone il dilemma o dell'auto licenziamento incentivato
O addirittura di barattare i suoi trent'anni di lavoro con l'assunzione del proprio figlio disoccupato magari mensili ne ha due e la scelta è ancora più difficile
E non c'hanno però sia l'incentivo a casa giusta liquidazione c'ha un posto di lavoro oggi costa cinquanta milioni
A noi che siamo ancora in fabbrica oltre problemi già detti finita per questo hanno la cassa integrazione sono rimasti i contratti di solidarietà
Rispetto al dibattito che si è sviluppato sul tema dell'orario vorrei dire la mia opinione
Qualcuno ha sostenuto che noi comunisti siamo arrivati sulle posizioni già prese dalla CISL e con anni di ritardo ma la proposta del PC così come è stato illustrato al compagno Bassolino mi sembra giustamente è altra cosa
Un esempio della proposta Cisl è costituito dai contratti di solidarietà che all'Italtel si traducono e lavorare meno sì ma con meno salario la solidarietà tra i tra i lavoratori così solleva il padrone da ogni responsabilità e gli garantisce profitti mendace chiediamo una riduzione secca di orario di lavoro e più salario
E proponiamo di utilizzare la maggiore produttività dovuta all'introduzione di nuove tecnologie non solo per i profitti ma per una migliore condizione del lavoro e qualità della vita
Queste scelte sono importanti per determinare la qualità dello sviluppo anche nella mia regione una regione a metà strada
Con le sue contraddizioni e le sue debolezze
Infatti una parte consistente dello sviluppo della regione Abruzzo e data la presenza delle piccole e medie imprese che si caratterizzano come decentramento della grande impresa e come effetto della committenza di gruppi finanziari e commerciali nazionali e internazionali
Essi trovano un vantaggio nel basso costo del lavoro e nella sua grande disponibilità flessibilità ed è questa la caratteristica della manodopera femminile in Abruzzo
L'occupazione femminile nell'industria tende a crescere in questo settore del del sommerso e a scomparire in settori a più alta intensità di capitale
Quindi battersi per una nuova qualità dello sviluppo nella nostra regione significa porre al centro dell'iniziativa dei comunisti l'affermazione piena dei diritti irrinunciabili dei lavoratori
E soprattutto delle lavoratrici anche nelle piccole imprese è una politica di sostegno a queste ultime soprattutto quelli artigianali
Che le renda otto propulsive garantisce la certezza del posto di lavoro
Vorrei porre un altro problema oggi siamo di fronte ad disimpegno generalizzato dell'intervento statale dell'industria Bruzzese
La presenza pubblica Cambruzzi sorge caratterizzata con un utilizzo distorto e massiccio della cassa integrazione e con un processo di smantellamento che significa licenziamento puro e semplice
La cassa integrazione diventa uno strumento per certi aspetti fondamentale per la difesa dei livelli occupazionali
La nostra posizione diverso del rispetto alla cassa integrazione deve essere più chiaro
Per concludere vorrei dire caro compagno nata che questa Conferenza permette è stata anche un senso di di liberazione per la ricostruzione di un rapporto mio con il partito
E questo penso che valga per tanti altri lavoratori che forse negli ultimi anni avevano pensato di avere difficoltà nel riconoscersi ancora nel PC
Guai a noi se perdiamo questa occasione la battaglia ideale anche l'utopia che non fa mai male per un partito come il nostro che in alcuni passi traspariva dalla relazione
Devono tramutarsi in un rapporto duraturo forte e continuo con la classe tale da riportare il lavoro protagonista dentro il partito e nella società
Martellare impiegato il si prepari Antonio pignatta ogni ingegnere Oto Melara
Compagni e compagne nella relazione del compagno Passerino colto
E nell'esposizione era ancora più aspri più insistite scandito un richiamo costante
Per un'attenzione diversa e per certi versi per certi aspetti nuova alla realtà soprattutto sociale dei luoghi di lavoro
Per ciò che mi riguarda nel luogo di lavoro della pubblica amministrazione dove io vivo ogni giorno
Riesce più immediato cogliere il dipanarsi delle contraddizioni tra una parte della società che volute proiettati in avanti e modi di essere attuali della pubblica amministrazione tutte risolte in al proprio interno insensibili a quanto avviene nella società e incurante spesso del servizio reso agli utenti
Costituendo oggettivamente per più versi una sponda per la perpetuazione dell'attuale sistema di potere
Dove il tessuto sociale più debole nel Mezzogiorno era calato in particolare sono più palese gli effetti perversi
L'inefficienza della pubblica amministrazione diventa di fatto un ostacolo paralizzante per qualsiasi ipotesi di sviluppo
Un muro di gomma su quale per perdono forse spinta gran parte dell'iniziativa per la verità che sono scarse modesto messi in moto diventa allora facile parare uno schermo della complessità e difficoltà per non intraprendere e subito ci vengono in mente le parole di un consulente del Liri dal passato prestigioso dei sindacalisti circa l'impossibilità degli investimenti in Calabria diventa anche praticabile però uno spostamento è una deformazione dei rapporti politici
Giocando sull'accentramento formalmente per evitare le contraddizioni paralizzante di fatto per vanificare le alternanze politiche che era tenuto dei consensi elettorali hanno reso possibili in alcune realtà
Tuttavia non va sottovalutato che i lacci e lacciuoli che ci sono veramente e la loro eliminazione può e deve verificarsi nell'attuazione delle riforme istituzionali
Che io intendo a questo proposito come un radicale rinnovamento del modo di funzionare dell'amministrazione pubblica centrali e periferiche e delle autonomie locali
Sia per favorire lo sviluppo economico sia per garantire efficacemente i servizi pubblici
Fare la riforma istituzionale significa perciò anche costruire le condizioni per lo sviluppo delle aree più deboli
Ma questo progetto di ampio respiro è stato appena avviato e certamente peseranno sui tempi della sua attuazione la necessità di far convergere la volontà delle altre forze politiche
Nell'atteso però non è più sopportabile la perpetuazione di questo stato di cose deve essere possibile ora è adesso determinare un cambiamento della pubblica amministrazione che nel minimo possa restare il processo involutivo
A mio avviso la strada indicata nella contrattazione sindacale nel pubblico impiego non ha un impatto determinante per modificare il funzionamento amministrativo non ha funzionato neppure appieno sui riscontri di produttività dei servizi
Può invece essere utile per legare risorse al rinnovamento tecnologico e alla formazione si si riesce come partito a far leva sull'aspettativa degli utenti facendone crescere qualificare le domande le richieste verso la pubblica amministrazione
Dando espressione contenuti politici al malessere alla soddisfazioni che sono così diffusi la misuriamo di misuriamo ogni giorno
Se si riescono a reinventare forme di controllo concrete democratiche sul funzionamento dalla pubblica amministrazione
Rendendo un'esigenza sociale primaria
La verifica dell'efficacia della pubblica amministrazione
Se si riescono a fare queste cose è possibile anche nelle condizioni attuali arrestare il processo di deresponsabilizzazione e dequalificazione che segna in modo così evidente Balsamo la pubblica amministrazione
Non possiamo non spendere la possibilità di introdurre e perché no proprio a partire dal Sud
In modo massiccio diffuso dei cinque azioni tecnologiche che ora si sono resi disponibili
Se al rinnovamento tecnologico riusciremo a correlare indissolubilmente
E questo sia anche con i contratti un progetto di formazione e riqualificazione degli uomini che con quelle tecnologie devono misurare il proprio sapere è possibile modificare pure adesso la pubblica amministrazione ed i suoi comportamenti in una prospettiva di conquista di concreti spazi di autonomia attraverso le competenze che possono essere alternative all'organizzazione gerarchica burocratica che ancora sta scritta nel Regolamento
Certo il rischio una possibilità
Di liberare energie che sia sono ancora sconosciute non l'abbiamo mai viste verificata
Che potrebbero rivendicare proprie forme di rappresentanza
C'è anche il rischio che si possa creare una sorta di aristocrazia tecnica all'interno dell'attuale pubblica amministrazione
Ma sarebbe comunque separare straziati tecnica legata legata sulle fatti concreti
Però
Vi è la possibilità su questi insiste di porre le basi di trovare una via per qualificare utilizzare i serbatoi di cultura di tanti giovani che ora non possono materialmente essere usati non sono utilizzabili finiscono per andare disperse in un lavoro con connotati radicalmente diverse dalle deposizione che è stato fornito dalla scuola e di cui tanti giovani sono portatori
Non va poi sottovalutato
Che le tecnologie più innovative non necessariamente
Su sono determinate dalle condizioni o quanto meno quelle condizioni non sono determinanti
Quelle stesse condizioni che hanno frenato lo sviluppo industriale tanta parte del Mezzogiorno
Ed è possibile alcuni esperimenti in questo senso sono stati fatti alcuni inziative camminano funzione e possibile una locazione meridionale delle risorse della sperimentazione delle nuove tecnologie dei nuovi servizi
Se viene a mio avviso una prospettiva che non ha ostacoli insormontabili per diventare concreto
Una prospettiva di spendere nell'innovazione tecnologica nelle risorse FAS formative che ora portiamolo bene sono praticamente irrilevante nel complesso dalla pubblica amministrazione riguardano soltanto alcuni pezzi alcuni segmenti della pubblica amministrazione male spesi per quello che è conosciuto
Perché non abbiamo dati
Non abbiamo dati recenti a questo proposito informazione in qualificazione del personale sono del tutto irrilevante la nostra pubblica amministrazione e forse ne segna uno dei caratteri fondamentale
Dicevo che spendere non l'innovazione tecnologica e alle risorse formative
Può farsi
A condizione di tenere conto di una questione che a queste è strettamente intrecciate
La questione dei modi di accesso nella pubblica amministrazione di come Renzi è praticato di come la si può praticare oggi
Se è vero che le leggi hanno bloccato le nuove assunzioni
Da quando da un certo numero di anni a questa parte
è altrettanto vero che gli organici pubblici sono aumentati e sono aumentati più del turnover
Ma sono aumentati in modo non ufficiale perché la maggior parte delle assunzioni
Hanno riguardato le qualifiche meno elevate
E sono state attuate o contro legge del tutto oppure distrugge distorcendo anche norme di tutela che in sede per sei sono valide come erano ma che sono state distorte come la legge quattrocentottantadue
Che in tanti enti locali
Intanto unità sanitarie locali
Ma anche nei ministeri nei grossi limiti anche nell'INPS dove lavoro io è stata utilizzata per fare dell'assunzione in barba alla legge barbara aspettative dei giovani di quelli che partecipano ai mega concorsi
Le conseguenze del perpetuarsi di questo fenomeno accentuano il malfunzionamento dalla pubblica amministrazione
Nella realtà meridionale poi la possibilità di conquistare il posto effetti ancora più devastanti perché permette il radicarsi più in profondità di un intreccio politico per lettera che ha pagato e paga in termini di consensi carriere politiche dei partiti di governo il sottogoverno e perché estraniato l'attenzione se non le simpatie di tanti giovani dal nostro partito
E allora va preso l'impegno non meno forte di quello della riforma dei contratti formazione lavoro che verifichiamo in questa conferenza
Per operare in Parlamento per la creazione del concorso Selezione periodo di formazione successiva assunzione per gli eccessi più qualificati ma pubblica amministrazione
E nel complesso il partito va impegnate attrezzato revisionare attentamente e sui modi di accesso
Senza concorso che tante tantissime speranze attese hanno creato fra i giovani e le donne
In conclusione voglio ancora una volta ricordare che non è impossibile lavorare già ora per modificare il modo di esprimersi della pubblica amministrazione va speso un impegno severo del partito in questa direzione
Fatto capire con un dibattito aperto e leale trae con gli addetti del pubblico impiego che è un processo di rinnovamento e di formazione e riqualificazione indispensabile
E costituisce una svolta del modo di essere impiegati pubblici a tutti i livelli certo è che non si possono non cogliere segnali che pure emergono tra i quattro milioni di dipendenti pubblici spinti dall'impoverimento reale economico e professionale dalla realtà dall'alienazione dell'inutilità dei propri sforzi
C'è un reale bisogno di onestà e di efficienza ripristino del Partito comunista può raccoglierlo
Antonio Pignatone ingegnere Oto Melara
I capi delegazione regionali sono pregati di recarci nel box qui la destra scusa
Da lasciarla per una breve riunione per questioni inerenti il calendario subito
Seguirà poi l'intervento di Vanna Lorenzoni Torino
Molto nell'economia della nostra città la Spezia dipende dalle partecipazioni statali dalle aziende da esse controllate Oto Melara Termomeccanica Muggiano in modo determinante per la vita di diverse migliaia di famiglie
Non era nazionale né tanto meno giusto perciò che il destino di tanta gente venga affidato al caso
O magari solamente alla fortuna di particolari condizioni di mercato quando sotto queste argomentazioni peraltro oggettivamente esistenti ci vogliono nascondere responsabilità di errate impostazioni tecniche economiche e di organizzazione
Stiamo vivendo in un momento in cui si richiedono alle aziende produttività legata all'innovazione tecnologica non solo ma anche che fondamentalmente organizzazione moderna del lavoro
La tecnologia oggi stai generando il passo le innovazioni della microelettronica forniscono prodotti con prestazione sempre più alte e a prezzi sempre più bassi in pratica la tendenza più diffusa
E quella del rafforzamento delle strutture produttive attraverso la promozione dell'innovazione
Anche l'apparato produttivo dell'industria partecipazioni statali dovendosi quotidianamente confrontare con il contesto internazionale degli altri paesi industrializzati
Per un reale recupero di produttività deve qualificare le proprie presenze nei settori produttivi di base e tradizionali non solo ma deve pure spingersi verso i settori tecnologicamente all'avanguardia
L'identificazione delle innovazione tecnologica come obiettivo strategico determinante per lo sviluppo qualitativo e quantitativo del sistema produttivo
Avrebbe dovuto giustificare di per sé gli sforzi che si sarebbero dovuti compiere pre tracciare un'efficacia politica
Di innovazione sono anni che diciamo queste cose ma è responsabile di governo delle politiche industriali non sono stati ancora in grado di di individuare le tecnologie prioritarie sulle quali concentrare la ricerca ed approntare gli strumenti e le metodologie per favorire la riconversione tecnologica dei processi produttivi sui settori in cui operano le nostre aziende
E stato sprecato del tempo per i giochi politici invece di utilizzarlo per muoversi nell'ottica del potenziamento dei fattori innovativi
Sistemando poltrone invece di vincere la ormai atavica carenza di struttura ed incentivare la qualificazione professionale del personale
Alla fine tanto chi paga è sempre lavoratore con le sue capacità di fare sempre più demotivate all'interno dell'azienda e all'esterno inattesa estenuante di quei processi del posto di lavoro che per molti continua ad essere un puro miraggio
La politica delle non scelte delle partecipazioni statali dell'Efim
Ed è la Finanziaria Breda preponderante mente presente nella nostra realtà spezzina
Non è certamente vincente non solo ai fini di creare nuovi sviluppi e nuove opportunità di posti di lavoro ma neanche purtroppo a mantenere gli attuali
Non si può
Non tacere sulla mancanza di spirito di imprenditorialità da parte di chi nella nostra società odierna non riesce a capire quanto positivo possa essere investire sull'elettronica sull'informatica sulle nuove tecnologie
Perché deve essere sempre il privato a capire come si fanno gli affari e nostri manager pubblici invece devono sempre fare la parte degli sfortunati costretti sempre a prendere i soldi a perdere soldi risorse
Esiste forse un disegno politico preciso perché questo avvenga
E se per caso così forse il lavoratore non conta niente
I lavoratori peraltro da tempo ci sono accorti di come stanno le cose e da tempo propongono soluzioni le difficoltà in cui si dibattono le aziende a partecipazione statale la Spezia
Pongono l'esigenza al di là di pur necessarie valutazioni a carattere locale di spingere letti ad una politica di razionale interessamenti per il rilancio delle proprie aziende
Le non ancora definito nessun piano organico per la destinazione degli investimenti in Termomeccanica
Azienda centrale nella nostra economia locale e tanto meno garantisce lo sviluppo dell'azienda in termini di occupazione e di produzione con la non ancora chiara strategia di Efim impianti
Sono concretizzando obiettivi e decisioni si può dare certezza ai lavoratori della Termomeccanica di poter contare sul futuro
La stessa sicurezza di decisioni e necessarie per la o come Lara su questioni di sicuro impatto sulla realtà economica locale sulle politiche nazionali per il settore della produzione armiere
Bisogna annullare ogni possibile strumentalizzazione che possa vedere i lavoratori opporsi ai giusti processi di distensione che nel mondo si spera vadano avanti
E proprio per questo
Che bisogna sollecitare una sempre maggiore qualificazione tecnologica dell'azienda per dipendere il meno possibile dall'estero per l'importazione di prodotti ad elevata tecnologia quando invece finora abbiamo esportato al terzo e quarto mondo magari a bassa tecnologia per ottenere questo obiettivo
Bisogna saper vincere un atteggiamento di provinciale velleitarismo verso le innovazioni sviluppando invece in modo consapevole un'attività sistemistica un apporto chiaro e razionale dell'elettronica dell'informatica
Sia come prodotto sia come processo
Bisogna inoltre che la politica del personale
Attraverso un preciso progetto di organizzazione sia rivolta ad una giusta dimensione delle risorse in base a scelte precise sul cosa fare e incentivi la capacità dei singoli nelle attività aziendali
Gli stessi lavoratori da Oto Melara hanno suggerito possibili sviluppi produttivi nell'elettronica nell'informatica
Per svolgersi anche sull'i sugli investimenti per i civile che è sperabile non vengono delusi ben operative alchimie politiche
E proprio su questo campo e la capacità decisionale propositiva dei lavoratori che deve tornare ad essere attore primo il sindacato per raccoglie
Prossimo pongono come necessità di cambiamento
A la Spezia
In questa fase i lavoratori insieme al sindacato stanno discutendo la costruzione di vertenze aziendali articolate che oltre i problemi salariali si devono porre obiettivi riguardo lo sviluppo e le prospettive delle aziende proseguendo nell'impegno che già dall'anno scorso aveva visto tutti i lavoratori di la Spezia manifestare contro la disoccupazione giovanile e femminile e per una diversa politica del governo e dei vertici delle partecipazioni statali
La nostra lotta una ferma difesa dell'apparato industriale esistente per vitalizzare iniziative di reindustrializzazione nelle aree dismesse della stesse partecipazioni statali la riabilitazione economica
Dalle nostre aziende deve essere prodotta attraverso il soddisfacimento dal bisogno reale di cambiamento di controllo democratico sui processi produttivi
Di ristrutturazione di conquista di nuove e più per te forme di organizzazione sul soddisfacimento di questo bisogno di cambiamento che si devono misurare i politici moderni
E penso che precipuo compito dei lavoratori comunisti sia appunto quella di accrescere la propria partecipazione a questo nuovo modo di far politica
In un contesto in cui sembra essersi ammuffita la voglia di parte attiva della vita politica far politica del mondo moderno significa a mio parere cercare intervenire sui processi dieci vedono attori e non delegare in toto ad altri la nostra capacità di decidere come lavoratori
Guadagnando quell'autonomia e quella responsabilità necessari ai fine della democratizzazione del potere
Far politica oggi e avere desiderio di capire meglio e avere la volontà di contare di decidere sulle questioni rilevanti è cruciale del nostro lavoro
Far politica oggi significa sentirsi artefice dello sviluppo e non oggetto di esso
Le innovazioni
E lo sviluppo ci consente di immettere nel nostro lavoro ed è la nostra vita incidono profondamente sulle nostre attività giornaliere
Sui nostri rapporti con altre persone con i servizi che ci vengono offerti e nel mondo del lavoro e nel modo di utilizzare il tempo libero di insegnare di apprendere e fa ricerca e cultura
Fa politica
Vuole soprattutto dire gestirà innovazione e li informa Pardo gestirà l'informazione l'informazione nella società evoluta è una risorsa primaria come l'alimentazione la salute e l'energia
Per cui la tecnologia dell'informazione assume un ruolo strategico sempre più determinante nello sviluppo della società
Ed è per questo per il lavoratore deve conquistare l'informazione come suo strumento di potere e non permettere una gestione autoritaria del processo produttivo per una reale partecipazione al governo dell'impresa
Del resto e pur sempre la capacità dell'uomo e non delle macchine che porterà avanti l'impresa
La tecnologia si compra basta avere i soldi di comportamento innovativo è invece un fatto culturale legato alla persona che non dobbiamo permettere diventi manovrabile come una macchina il rischio c'è ed è quello di asservirsi all'impresa in modo passivo confondendo il diritto al lavoro con la schiavitù del lavoro facendosi inserire in un ciclo inconsapevole di un nuovo tipo di sfruttamento che appunto perché inconsapevole e ancor più pericoloso
Anche e soprattutto a causa della politica neoliberista portata avanti in questi anni dal pentapartito oggi in crisi
E qui che a mio avviso i lavoratori rischia di diventare conservatore
In FIAT Tito insensibile verso ogni stimolo di solidarietà e di valorizzazione collettiva bisogna difendersi da questo rischio difendendo il diritto del lavoratore di stare a sinistra
Ricordandosi che la lotta come è detto nel documento introduttivo del pc alle conferenze
Del sul lavoro per creare lavoro la lotta per creare lavoro è inseparabile dalla lotta per liberare il lavoro e per affermare in esso una facoltà di autoregolazione
L'auspicio e che il rinnovamento dello stato sociale
Porti alla capacità di produrre
Nuove attività nel futuro che possono sopperire alla mancanza di lavoro che l'innovazione tecnologica probabilmente produrrà per garantire a tutti la libertà del lavoro nella speranza di guadagnare la libertà dal lavoro
Anna Lorenzoni di Torino giungono dei messaggi alla presidenza del Congresso tra i quali citiamo quello dei compagni di lavoratori dell'ospedale di Brotzu
Dei compagni della cellula di fabbrica montaggio dall'Alfa Romeo ad Arese ci preparano il compagno Bruno Coppi
Caldani da una grande frustrazione intervenire in queste condizioni
Perché veramente la sensazione
Per molti contratti è quella di riempire il vuoto tra un intervento importante è un altro intervento importante
Io non farà un intervento importante ma vorrei essere ascoltati
Io ho letto il documento preparatorio di questa conferenza e penso che non abbia offerto tanti strumenti in più che nel passato per leggere e interpretare la realtà del mondo del lavoro
Mentre invece ritengo che la relazione di Bassolino sia stata veramente ricca di novità vide intelligenti è un approccio che io condivido pienamente
Ho trovato infatti e finalmente un'attenzione su quanto essi siano modificati i bisogni gli interessi valori la percezione di sé dei soggetti che noi vogliamo rappresentare invece è presente in molti ragionamenti tradizionali del partito e del sindacato una cultura della scarsità
Mentre in Italia l'Italia un Paese ricco certo mentre la disparità ci sono aree di nuova povertà ma emergono anche bisogni vecchi e moderni di autonomia di riconoscimento di autorealizzazione estetici
Le persone infatti intravvedono più ampie possibilità e le attese sono maggiori queste vanno dette e fate valere il pettine sindacato devono saper rappresentare anche questi nuovi bisogni altrimenti il rischio è che l'appartenenza diventi la molla fondamentale che avvicina le nostre organizzazioni e questo li condannerebbe ad essere sempre più piccole e asfittiche senza nuove energie e intelligenza
C'è una realtà complicata ma Deidda con cui fare i conti il benessere economico
Nel benessere boe economico alla sfera psichica ha preso il sopravvento e si è sviluppata una forte soggettività
L'onda lunga del sessantotto ha una carica inesauribile è irreversibile questa crescente soggettività viene fatta valere dalle persone e non può essere tacciato liquidata con un moralistico giudizio di individualismo
Soprattutto perché su questo fronte siamo del tutto inadeguati
Invece il partito ai sindacati in questi anni duri e difficili in cui si è subito un arretramento alla soprattutto tentato la strada dell'autoconservazione
Chiudendosi difensiva procedendo per Roma omologazione cercando sempre nuove centralità prima gli operai poi gli impiegati i quadri progettisti da cui far discendere tutto
Si è cercato senza molto successo di semplificare una realtà quella del mondo del lavoro con le sue culture dei suoi interessi che invece sempre più complessa
La loro centralità proposta da questa conferenza è il lavoro dipendente
Con questo sì quale indicare che abbiamo allargato l'orizzonte rispetto ad un concetto di classe operaia intesa come operai
Lavoro dipendente come se queste ci garantisse de per cioè di essere un partito di classe
Ma perché dovremmo rappresentare solo il lavoro dipendente
Perché anche almeno una parte del lavoro autonomo
Sappiamo che ormai è molto labile il confine tra precariato e lavoro autonomo che ci sono rilevanti processi di mobilità da un lavoro ad un altro spesso più di una volta la persona cambia lavoro nel corso della sua vita lavorativa
E poi perché non dovremmo rappresentare il lavoro casalingo
Il lavoro riproduttivo
Ma questo fa ancora scandalo sia nel partito che nel sindacato io credo invece che dobbiamo occuparci dei lavori delle persone
Inoltre il nostro obiettivo deve essere quello di trasformare il lavoro affinché sia bello gratificante perché dia gioia
E non è proprio detto che queste caratteristiche siano appannaggio del lavoro dipendente anzi purtroppo nella psicologia della miseria dentro la quale ogni tanto e spesso forse siamo il piacere dal senso di colpa
Certe in questo c'è un po'di utopia ma guardare al futuro significa veri immaginazione e correre qualche rischio
Va affrontate con maggiore decisioni le contraddizioni interne al mondo del lavoro perché tuttora non riconducibili alla contraddizione di classe
Devono contraddizioni sociali di sesso tra produzione e natura bisogni interessi dentro la classe in conflitto tra di loro che vanno rappresentati e gestiti non annullati o negati
Comunque omologare e fingere di avere omogeneità nel mondo del lavoro non rende più forti contro il nemico esterno
Manca ancora nel nostro modo di pensare comunista la cultura della diversità
La cultura della differenza che era sono riconducibili a debolezza o a disuguaglianza purtroppo nel partito e nel sindacato solo questo ha avuto finora dignità di rappresentanze di contrattazione
Ma la differenza e anche un valore una ricchezza ad affermare
C'è poi un modo di fare politica nei contenuti
Anche per i più assidui militanti
Molte nostre riunioni sono spreco di energie intellettuali si fa l'apparato invece che organizzare gruppi di lavoro di studio gruppi di interesse
Nell'organizzazione giacca parecchie capacità a gestire gli inevitabili conflitti interni che possono essere ricchezza e non paralisi ma questo avviene perché c'è una concezione del potere per sottrazione io acquisisco chiuso potere se lo sottraggo a te
Locale
Perché è faticoso bisogna tenere conto delle idee di tutti i meglio rifugiarsi nella cultura di Totti a dove è più facile esercitare potere
Solo che questo modello con la democrazia con la partecipazione non c'entrano niente e portano alla paralisi dell'organizzazione e quindi non c'entrano nemmeno niente con l'efficienza e l'efficacia occorre quindi riflettere su come noi lavoriamo sulle regole del gioco dentro le organizzazioni c'è un problema di democrazia e di efficienza e di efficacia
Sulla base di queste considerazioni un gruppo ormai vasto di donne della CGIL Piemonte ha costituito in questi giorni il sindacato donna capace anch'essi cardinale di donne nella CGIL aperta anche ai non iscritti al sindacato
Con il sindacato donna noi vogliamo affermare l'autonomia e la coltre attualità delle donne
Abbiamo pensato di organizzare per la prima volta dentro la CGIL la rappresentanza sociale di sesso con l'idea conflittuale negoziale
L'associazione è un soggetto giuridico con proprio statuto e ha queste caratteristiche piena autonomia culturale e politica finanziaria legittimata dalle donne iscritte e no alla CGIL che intenderanno aderire opporsi in rapporto con l'associazione si rimangia lavoratrici dipendenti autonome casalinghe pensionati intellettuali disoccupati insomma tutte le donne
Si è staccato donna si propone di rendere visibili paralizzare tutti i lavori delle donne per dare legittima legittimità Totti lavori che lei donna fanno con decorrenza sono produttivo riproduttivo domestico ed estrae domestico perché non si parli più i lavori da donne de dei lavori delle donne
Per rovesciare la gerarchia dei valori della cultura industrialista e ha cantato breccia anche nel partito e nel sindacato che mette al primo posto il lavoro produttivo industriale che è anche distrutte no e portatore di morte e all'ultimo posto e il lavoro riproduttivo generatore di vita
Per politiche di pari opportunità donna o uomo cioè di parità sostanziale contro le discriminazioni la segregazione le disuguaglianze del mondo del lavoro
Ma anche pari opportunità anche il sindacato
Che significa rimessa in discussione del nostro modo di lavorare dell'organizzazione del lavoro della divisione dei ruoli della gerarchizzazione
Perché la gestione del venticinque per cento di donne negli organismi dirigenti va fatta dalle donne e deve essere costruita come un'azione positiva e non burocratica mente
Venticinque per cento che noi pensiamo sganciato dalle componenti ed è meccanismi classe tre composizione dei gruppi dirigenti
Vogliamo sperimentare regole nuove di rapporto tra le donne e del fare politica favorire la partecipazione l'adesione è individuale non per ruoli o componenti fare gruppi di lavoro e di interesse favorire le capacità ne ha creati regale responsabilizzazione delle donne voglia liberare energie vitali siamo in aperta polemica con il sistema premiante della CGIL la cui caratteristica è l'omologazione e il consenso
Il sindacato donna si riconosce nella CGIL ma nella CGIL che si rinnova e che si riforma così il rapporto è comunque di piena autonomia dialettico conflittuale contrattuale sindacato è donna
è un patto tra donne per farsi valere abbiamo deciso di sperimentare gli con gli obiettivi citati questa forma organizzativa per un anno
C'è un anno di lavoro nostre spalle ho finito l'esperienza di movimento e di cultura femminile e femminista l'esperienza decennale
Dell'intercategoriali donne CGIL CISL e UIL burocraticamente chiusa da tutte e tre le organizzazioni sindacali nell'ottantasei intercategoriali donne a Torino
Che è stato portatore di una cultura destare tra donne per scoprire la propria esistenza per affermare la differenza sessuale come ricchezza
La no verificheremo in altri risultati
è una sedia all'alta difficile ma abbiamo voglia di provare
Bruno poi operaio del gruppo Rizzoli Corriere della Sera di Milano seguirà poi l'intervento di Giorgio Benvenuto segretario generale UIL
I compagni sono pregati di prendere posto rapidamente così possiamo proseguire i lavori
Ma compagni
Sicuramente diranno e la Lombardia non è solo l'epicentro dell'innovazione
Ma è anche il terreno più avanzato di scontro nei processi di trasformazione
Il punto cruciale di questo scontro è per noi il quadro di sviluppare la democrazia economica
Una nuova politica economica dunque da contrapporre agli assetti di potere dominanti assetti di potere dominante nella finanza nell'industria nelle banche e nell'informazione
Sia quella scritta sia quella dei nuovi mezzi audiovisivi di comunicazione di massa
Per realizzare la democrazia economica occorre partire da politica di programmazione di settore legislazioni di indirizzo e di sostegno e di controllo
Con l'obiettivo primario della piena occupazione che è l'autentico crinale tra le forze di progresso e quelle della conservazione
Attenzione però compagni dobbiamo rifuggire dall'astrattismo sia politico che programmatico
Se dunque la sfida neoliberista e alta occorre che la nostra risposta sia all'altezza di questa sfida e non portiamo a restarci ai livelli di difesa puro e semplice dell'esistente
Occorre anche essere altresì consapevoli che non tutto è già definito
Però bisogna anche pensare e superare possibili contraddizioni presenti in tali processi
Non sempre la risoluzione sui processi di trasformazione pongono i Colombani
Di norma l'approccio ai problemi è delimitato
Però non si può prescindere dall'affrontare gli stessi problemi
Anche in un contesto più limitato perché la situazione non permette ulteriori fasi da tesa inatteso cioè di un disegno definito se così fosse rimossa calmo fermi e perdenti
E questa e nella rendo conto può apparire una contraddizione ma è una contraddizione solo apparente perché allegando nel concreto i processi di ristrutturazione a politiche di sviluppo si garantisce la crescita delle unità produttive
E si mettono in moto quei volani di sviluppo economico i settori anche diverso
Per esempio del gruppo Rizzoli Corriere della Sera questo volano ha messo in moto volano della ristrutturazione ha messo in moto dei processi occupazionali produttivi e occupazionali
Che coinvolgono lavoratori dell'edilizia della tecnica elettronica della ricerca ambientaliste
Naturalmente occorrono anche degli strumenti precisi per dare corpo e gambe a queste politiche e per quanto riguarda più nello specifico settore dell'informazione
Un settore che vale la pena di ricordare ha visto in questi ultimi anni l'ingresso di capitali finanziario bancario Del Grosso capitali industriali e tutto ciò è avvenuto perché in questo settore strategico il capitare ha ritenuto di sottrarsi alla mediazione partitica e di essere in prima persona a determinarne contro e inoltre perché a questo processo gli permette ancora una diversificazione produttiva è una presenza dell'economia creando delle sinergie melomani e inoltre ancora perché il settore dell'informazione si è rivelato un settore ad alta redditività sia per fonte di retta sia per la pubblicità e sia per i finanziamenti pubblici
Nel settore dell'informazione dunque dicevo è urgente una nuova politica di legislazione
Una legislazione di sistema antitrust
E punti di riferimento preciso e di sostegni nuovi come per esempio per l'editoria libraria
Se tutto ciò è valido ed sul terreno legislativo dal sociale dobbiamo fare riferimento alla parte prima dei contratti all'informazione preventiva alla contrattazione d'anticipo
E il tutto dovrebbe far riferimento a politiche di settori e sviluppo che oggi esistono poco
Ma chiediamoci compagni talvolta Comerint diamo questi strumenti anche quando pure esistono
Molte volte le risposte sono di tipo vecchio chiuse i diritti informano prendi atto di ciò e basta e non sia in grado di contrapporre una tua progettualità
Per dare concretezza a tutto questo ragionamento poniamo la riflessione la nostra esperienza nel gruppo Rizzoli Corriere della Sera con l'avvento della proprietà FIAT
Nell'ambito delle relazioni sindacali ci siamo sorpresi subito conto che ossia accettata il livello della sfida che la proprietà poneva oppure si correva il rischio di rimanere emarginati e schiacciati da un piano di ristrutturazione chiedemmo libri vecchi assetti e mettere in campo risorse progettualità nuove
In questa fase il ruolo dei comunisti nel sindacato e nel gruppo intero è stato quello di farsi carico della tenuta delle fabbriche aiutati anche in questo dell'esperienza della lotta precedente dalla P due e al biennio dell'amministrazione controllata
Forti di queste lotte e di queste esperienze abbiamo subito posto le questioni dell'intreccio finanziario e azionario dal controllo patrimoniale delle nuove società in cui si è articolato in gruppo
Della diversificazione produttiva ovvero dalla carta stampata all'editoria Elettronica alle nuove attività come la televisione e cinema pubblicità e informatica
Ponendo al centro della discussione dalla contrattazione l'utilizzo e la finalizzazione delle risorse e mantenendo integri i cicli produttivi
In questo processo e che ha un processo ancora in corso e in continua evoluzione nel gruppo Rizzoli Corriere della Sera
E che prevede la mobilità di di di circa due mila lavoratori da Fabrica fabbrica e sono previste mille cinquecento espulsioni in parte già avvenute attraverso le leggi di prepensionamento
E qui vorrei fare anche un inciso come diceva ieri compagno Bassolino che occorre rafforzare le nostre organizzazioni di fabbrica ma anche prese deve presente che queste situazioni indeboliscono cuori perché oltre ai lavoratori tutti anche compagni abbandonano la strada
E questo processo dicevo sia riuscito a legare deve ristrutturazioni allo sviluppo e oggi già si delineano nuove possibilità di nuove assunzioni
Tutto questo è ovvio regge nella misura in cui si è radicato tra i lavoratori e ti presenti con la tua progettualità condivisa da loro
Spesso questo non sempre è facile ma questo è il ruolo e la battaglia politica dei comunisti
Inoltre tutto questo ha permesso di mantenere intatti di spazi politici e di democrazia in fabbrica anche se la controparte si chiama FIAT non sempre la FIAT è vincente
Determinante in cui è sempre il valore della contrattazione articolata e non dobbiamo più cadere nelle politiche di centralizzazione della contrattazione
Tale livello di scontro ci ha imposto e forse ciò può essere un paradosso un codice di comportamento e di unità d'azione
E ci ha consentito sia di reggere alla prova sia di rinnovare con puntualità ristruttura e del sindacato sia di adottare i metodi di consultazione tra i lavoratori e di rendere organica e funzionale l'operatività del sindacato
La compagnia avviandomi alla fine di questo breve intervento che è stato volutamente Breve e crudo
Io dico che noi non sappiamo noi della Rizzoli Corriere della Sera non sappiamo se ancora se questa è la strada giusta e non abbiamo modelli da poco poco ecco da esportare ma questa strada cioè quella di misurarci con il nuovo di fare gli ha
Goditi di entrata dei processi di ristrutturazione e anche talvolta non resta che con una bella bandierine in meno ma di sporcarsi le mani come si suol dire
E a dare è questa strada che alla Rizzoli Corriere della Sera ci ha permesso di essere presenti con tutta la nostra forza in termini politici di rappresentatività tra i lavoratori e nei confronti della controparte
Compagni e compagne
Prego un attimo di attenzione alla nostra presidenza aggiungono come ho detto prima numerosi messaggi di organizzazioni lavoratori il successo di questa e del suo dibattito ma il significato dalla ampia partecipazione di delegazioni dei partiti delle organizzazioni sindacali e di lustri ospiti che noi ringraziamo tutti per la loro partecipazione attenta equivale
Alcuni abbiamo chiesto di parlare noi desideriamo potere ascoltare confrontarci seriamente con le loro tesi perché questo arricchisce rende più ricca no infatti fa ora la parola a Giorgio Benvenuto all'epoca la cui
Compagne e compagni
La UIL la molto apprezzato e ha colto un segnale di grande novità nella conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti
Il fatto che per la prima volta in una conferenza di partito non solo del PC ma di una conferenza di partito siano invitati che siano chiamati a parlare per un confronto di opinioni anche i rappresentanti della UIL della CISL e della CGIL
Dato
è un dato di novità ed importante e di grande importanza che afferma i valori del pluralismo e chip permette anche di a vere un franco scambio di vedute tra di noi
Io ho apprezzato la relazione di Bassolino per una serie di proposte
Di suggerimenti di De che si riferiscono
Ai prossimi anni che si riferiscono al futuro
Ma Del Rey meno
Ad un rapporto di lealtà di rispetto per le vostre idee per le vostre battaglie se dicessi che io condivido l'analisi di quello che è avvenuto negli ultimi dieci anni abbiamo delle opinioni diverse
Io sono convinto la Wille convinta che il sindacato italiano pur con i suoi limiti i suoi ritardi ha saputo opporsi meglio che altrove meglio che nel mondo industrializzato alla offensiva nero liberista certo questa opposizione sarebbe stata più forte più costruttiva meno difensiva se non si fosse realizzata una rottura nella sinistra e nel movimento sindacale
Ma siccome la storia non si fa né con i se né con i ma ognuno di noi alle nostre le proprie valutazioni rispetto al passato
Non ci siamo messi ancora d'accordo sui motivi della rottura dell'unità sindacale del mille novecentoquarantotto
Penso che sia difficile pensare di metterci d'accordo su quella che è stata la rottura del mille novecentottantaquattro
Ecco io credo che lo sforzo la ricerca e così noi della UIL abbiamo raccolto questo invito va proiettato al presente e al futuro
Dice giustamente Bassolino che c'è una crisi del neoliberismo ed è vero c'è una grande crisi del neoliberismo il thatcherismo il re chiarissimo
Hanno dimostrato di non essere in grado di dare una soluzione ai problemi dello sviluppo e della equità e io vedo in questa osservazione che condivido una grande occasione per la sinistra per il movimento sindacale per costruire una sua proposta per riprendere l'iniziativa
Vedo che i vecchi e antichi valori della solidarietà che sono valori della sinistra della tradizione sindacale della tradizione della sinistra del nostro Paese sono valori che oggi fanno breccia che non ci trovano isolati
La stessa Chiesa lo stesso papà nella sua ultima in città dica sunniti supera l'angustia di Natale concezione cattolica basata sulla carità sulla beneficenza e sull'assistenza
E utilizzare i termini antichi della sinistra italiana delle Società di mutuo soccorso della prima CGIL del primo Partito Socialista che erano quelli della solidarietà
E io sono convinto che la proposta che viene dal pc di un programma
Di una sfida di fronte ai problemi alle complessità che ci sono nel nostro paese debba essere raccolta la sfida per un programma per un'azione che esca dalla quotidianità per un'azione che si basi sulla solidarietà e allora anche qui
Alcune osservazioni molto rapide
Anche qui io penso che in questo tentativo di cercare nuove aggregazioni di costruire un programma noi dobbiamo superare delle contrapposizioni come io la vedo tra la politica della concertazione o la politica della contrattazione in ogni azienda in ogni realtà dobbiamo cercare qualcosa di nuovo
E io penso che non possiamo regalare alle forze conservatrici la politica dei redditi perché la politica dei redditi è una politica che della sinistra è una nostra bandiera una nostra bandiera che non deve essere basata sullo scambio
Ma deve essere basata invece sulla equità e sulla solidarietà deve essere capace di coniugare i momenti di confronto centrale con momenti di impegno anche a livello territoriale non più una sola soluzione
Ma una politica di programmazione con il governo centrale accoglienti locali ti hanno grandi responsabilità perché non sono mai stati
Un interlocutore del sindacato sui problemi territoriali e una ripresa di iniziativa per settori
è una ripresa di iniziative per categoria
E allora alcune osservazione io mi sono meravigliato della meraviglia dei commentatori rispetto all'analisi del PC si dice il partito comunista ritira la delega al sindacato ritira la delega alla CGIL
I commentatori sono distratti
La mia esperienza mi porta a dire che una ripresa dell'iniziativa del PC nel sociale non è di oggi non viene proposta oggi e di ieri e nel mille novecentottanta quando ci fu un grosso confronto tra l'allora federazione unitaria e il PC sul fondo di solidarietà che questa delega era stata ritirata
E se problemi ci sono stati nel passato e che questa ripresa dell'autonomia del piccino al sociale non è stata Curca Pitta intesa fino in fondo in tutto il movimento sindacale io cosa di non mi scandalizzo che ci sia una ripresa di iniziativa del Partito comunista nel sociale
Sono invece convinto che sia necessaria e che io mi auguro che nella complessità della situazione attuale
Anche gli altri partiti devono essere di nuovo presenti nel sociale
Se vogliamo combattere il qualunquismo se vogliamo combattere i Cobas dello localismo delle tante liste dalla Liga Veneta la lega lombarda
Se vogliamo riavvicinare le istituzioni alla gente è necessario che tutti i partiti siano presenti nel sociale e quindi io credo che noi dobbiamo vedere con timore con fastidio questa necessità
Che non è di un partito ma è una necessità della nostra stessa democrazia
Ancora
Si parla di pluralismo e allora anche qui
Il pluralismo le componenti soprattutto nella UIL e nella CGIL hanno una loro tradizione hanno una loro importanza hanno una loro ricchezza di elaborazione
E come tali certamente vanno salvaguardata
Ma c'è una nuova realtà
E la nuova realtà dice che il pluralismo delle componenti nel sindacato non è in grado da solo di risolvere e di dare una risposta ai problemi nuovi accanto al pluralismo
Che la tradizione di ieri
C'è la pluralità di nuovi soggetti sociali la pluralità di nuovi soggetti sociali ai quali dobbiamo sforzarci di dare una risposta e quali sono questi nuovi soggetti sociali
Che noi non possiamo classificare secondo la vecchia logica delle componenti
Sono le donne
è un nuovo soggetto anche se qui l'attitudine del sindacato e dei partiti nei confronti delle donne deve essere diversa
Non è che noi dobbiamo risolvere questo problema in termini organizzativi ci sono più donne che lavorano quindi dobbiamo dare più spazio e più posti alle donne
C'è un altro ragionamento che dobbiamo fare
La pluralità questo nuovo soggetto che è rappresentato dalle donne è una necessità per la sinistra ed è una necessità per il sindacato io sono convinto che il fatto che non ci siano donne nei gruppi dirigenti del sindacato a livello centrale ma anche a livello intermedio e uno dei limiti del ritardo con il quale il sindacato a affrontato i problemi che sono legati all'ambiente la sensibilità che ha una donna sui problemi dell'ambiente della famiglia dei servizi sociali
E mancata al sindacato
E oggi se dobbiamo aprire alle donne non è per regalare qualcosa le donne ma perché abbiamo bisogno delle donne e della loro elaborazione per avere un sindacato più ricco più vicino ai problemi della gente
Lo stesso vale e mi limito rapidamente e qui a indicare i nuovi soggetti i giovani
I giovani
Cosa facciamo
Settecento mila contratti di formazione lavoro poche decine di migliaia assumendo iscritte ai sindacati
Poche migliaia iscritte ai partiti come riapriamo ai giovani come li togliamo da una condizione di emarginazione come diamo valore a questo nuovo soggetto sociale
E gli anziani
E io credo che nella indicazione della conferenza gli anziani sono promossi come lavoratori e lavoratrici
Perché gli anziani sono stati il segno della ripresa del sindacato gli anziani che sono i vecchi compagni che hanno fatto tante battaglie con noi hanno dato una grande dimostrazione hanno sconfitto sconfitto i Cobas della politica vi ricordate i partiti dei pensionati
E con la grande manifestazione fatta a Roma con la capacità con la quale hanno saputo prendere sulle forze politiche in Parlamento anche con nuove lotte originali
Hanno dato il segno di un nuovo soggetto sociale importante che deve arricchire
Il pluralismo con la pluralità di questi nuovi soggetti sociali e naturalmente cioè il problema delle nuove professionalità dei tecnici degli impiegati dei quadri delle nuove figure
Che già ci sono oggi e che sono destinate a crescere per il futuro
Tutto ciò chiede soluzioni organizzative nuove tiene soluzioni contrattuali nuove chiedere soluzioni politiche nuove e questo il motivo per cui noi parliamo della UIL come di un sindacato che deve essere dei cittadini
E quando diciamo cittadini intendiamo il lavoratore la sua famiglia tutelato non solo sul lavoro ma tutelato nella società
Ieri Vittorio Foa diceva giustamente oggi non è centrale solo il lavoro e centrale anche la vita cioè questo valore della vita della presenza nella società
Di una iniziativa forte del sindacato
Sui problemi dell'ambiente del territorio dell'emarginazione e della scuola e via dicendo
Un sindacato che arricchisce la sua iniziativa che rifiuta una rigida separazione tra il sociale il politico e tiene presente e tutela i lavoratori
Anche nella loro vita anche nella loro società e allora qui alcune riflessioni che ho trovato nella relazione di Bassolino
Una prima
Io ho apprezzato che nella relazione ci sia un'attenzione ai problemi che possono derivare al sindacato e al sostegno per il sindacato dalla legge
Noi dobbiamo sconfiggere una pigrizia che abbiamo culturale quella di vedere della legge
Come una opposizione ai diritti del sindacato siamo contro la deregolamentazione
E viva Dio dobbiamo sapere che la legge e qui è importante il confronto con il Partito comunista
Può essere anche a favore dei lavoratori può essere anche a favore di chi è più debole e più indifeso dalla nostra società può essere un terreno di grande iniziativa
Ecco perché io ho apprezzato che si sia trovato ci sia stato un consenso in primo luogo da parte del PC
Sul problema della regolamentazione del conflitto nei servizi pubblici e nei servizi essenziali con regole che valgono per i lavoratori e i sindacati ma con regole e sanzioni che valgono anche per i datori di lavoro ecco perché sono convinto che è importantissimo che accanto alla regolamentazione del conflitto nei servizi pubblici vada di pari passo avanti
La realizzazione di una legge antitrust Perini stabilire delle regole e dei controlli sul problema delle concentrazioni industriali ecco perché mi sembra importante l'affermazione che c'è nella relazione di Bassolino che è quella di un sostegno legislativo ai diritti d'informazione per i lavoratori per le strutture di base quindi un terreno importante
Si apre l'Europa
Mille novecentonovantadue cerchiamo di portare la nostra esperienza ma anche di farsi che venga superata questa anomalia del sindacato italiano
E che sia più vicino alle altre esperienze e alle altre realtà poche parole
Perché ci sarebbe tanto da dire ma alcuni elementi alcuni spunti che voglio offrire come contributo al dibattito io penso che dobbiamo lavorare a nuove forme di lotta
Ah nuove forme contrattuali a una nuova democrazia nel sindacato
Sulle nuove forme di lotta
Dobbiamo riflettere
è sempre importante solo la lotta del
Sindacato lo sciopero o possiamo immaginare anche accanto allo sciopero qualcosa di nuovo e di originale come risolviamo il problema dello sciopero nei servizi pubblici
è importante notare alla FIAT perché si colpisce Agnelli e dobbiamo essere in grado di riprendere l'iniziativa
E più delicato scioperare in un ospedale
E più delicato scioperare in un servizio pubblico perché il nostro interlocutore finisce per essere un utente sciopero alla FIAT produco meno automobili
Sciopero in un ospedale non produco meno malati meno assistiti
Sciopero alla FIAT il mio interlocutore Agnelli sciopero in un ospedale il mio interlocutore non è il presidente di unità sanitaria locale
Il malato e il lavoratore però io credo che dobbiamo cercare delle nuove forme di lotta
Io la dico
Per esempio nei trasporti
Ma perché non facciamo degli scioperi per cui un giorno invece di bloccare le ferrovie non si fanno pagare i biglietti quel giorno è uno sciopero che finisce per colpire l'amministrazione per creare un consenso con gli utenti
Con i lavoratori oppure rafforziamo l'esperienza di questi giorni Bassolino parlava dello sciopero generale che è riuscito ma avete visto come è anche riuscita la manifestazione sul fisco che abbiamo fatto sotto la pioggia di sabato come è riuscita la manifestazione fatta a Roma di solidarietà per il popolo palestinese può mettere anche riuscire le manifestazioni che faremo per il mezzogiorno e per le donne non sempre e non solo lo sciopero è l'unico strumento del sindacato
Bisogna avere idee fantasia ricerca per conquistare delle solidarietà al movimento sindacale
Rapidamente vado di corsa nuove forme contrattuali io sono convinto che i contratti devono essere profondamente diversi rispetto al Paese e che devono essere rispetto al passato e che devono a basarsi su aree professionali dobbiamo distinguere i contratti per aree professionali che siano più diverse che tengono conto della specificità come sono convinto che la battaglia per la riduzione dell'orario di lavoro debba essere affrontata più che parlando di riduzione dell'orario di lavoro settimanale
Il riduzione del tempo di lavoro e coniugando la ai problemi della flessibilità che noi dobbiamo cercare di governare
Da questo punto di vista io ritengo molto ma molto importante l'accordo che a Torino è stato fatto dalla CGIL dalla CISL e dalla UIL per dare lavoro anche ai giovani ultra ventinove anni
Gli do importanza perché è stata una ricerca di fantasia che Adc superato pregiudiziali irrigidita dal punto di vista ideologico
Ultimissime osservazioni la forma di Nuova democrazia giusto dobbiamo votare di più
Quello che è successo a Torino ci deve dare forza dobbiamo risolvere anche il problema degli impiegati a Torino non solo il problema degli operai perché anche gli impiegati
Hanno votato non con le percentuali degli operai ma con delle percentuali che sono insospettabili e imprevedibili bisogna votare giusto passare dalla democrazia della ratifica alla democrazia del mandato giusto passare dalla democrazia assembleare quando la democrazia si faceva ad occhio a una democrazia nella quale i lavoratori
Possano frequentemente eleggere rinnovare i propri organismi e possano votare
Su questo terreno una posizione diversa io guardo con molta perplessità all'uscita del sindacato dei consigli di amministrazione
Riterrei giusto invece i rappresentanti del sindacato nei consigli di amministrazione
Piuttosto che essere designati a partire dall'INPS venissero eletti direttamente dai lavoratori perché l'uscita dei lavoratori dei rappresentanti del sindacato dei consigli di amministrazione questo lo voglio dire a Bassolino
Non ha prodotto dei buoni risultati siamo usciti dal consiglio di amministrazione delle ferrovie il fatto che lì ci siano i rappresentanti dei partiti non è che abbia arricchito la democrazia semmai ha esasperato e favorito la lottizzazione e lo stesso vale per la sanità siamo usciti dagli enti mutualistici
E nei comitati di gestione delle unità sanitarie locali credo che salvo delle eccezioni non sia un modello di democrazia di modernità e di novità da proporre
E allora arrivando alla conclusione c'è una ricerca da fare
Io credo che la ricerca dobbiamo cercare di svilupparla fino in fondo
Su questi temi alla ricerca di soluzioni nuove
Coniugando e conciliando il pluralismo con la pluralità dei nuovi soggetti cercando di individuare delle nuove forme di lotta cercando di utilizzare questo rapporto positivo dei partiti della loro presenza nel sociale
E concludendo con delle grandi battaglie che devono essere emblematiche i valori della solidarietà
Cioè la contrattazione aziendale ci sono i contratti del pubblico impiego devono coniugarsi con i valori della solidarietà
Non può essere un racchiude Xin se stessi
è fondamentale decisivo il problema del funzionamento dei servizi pubblici il rapporto con gli utenti è importante il raccordo delle soluzioni contrattuali a livello aziendale con i problemi più generali del Paese
Una grande battaglia per il Mezzogiorno e anche qui prendendo lo spunto da fatti emblematici e prendendo lo spunto anche dalla lotta che c'è per
Il la modifica della siderurgia a partire da Bagnoli ma con una proposta nella quale il sindacato e la sinistra
Devono essere capaci di impedire che di fronte al piano della siderurgia ognuno risponde per proprio conto Taranto Napoli
Trieste Terni Milano una capacità di saper scegliere e di saper affermare le priorità al nostro interno che sono le priorità per il Mezzogiorno e l'ultimo ho veramente finito
è il problema della grande battaglia sull'equità fiscale
Non ci possono presentare il conto con nuove tasse come dicono i giornali oggi
Io sono convinto che la battaglia per l'equità fiscale è fondamentale
Importante anche qui aprire un confronto con tutti andare a vedere chi ha le carte in regola ma è una battaglia che non può essere persa
Bisogna diminuire il peso del fisco sulle pensioni sui salari e sugli stipendi bisogna fare una seria battaglia all'evasione fiscale
Si parla tanto di tangenti nel nostro Paese
Nessuno parla di questa tangente che ogni mese un pensionato un lavoratore dipendente esso la propria pensione sulla busta paga deve pagare alle inefficienze alle iniquità dello Stato
E questo un terreno importante di lotta che insieme a quello per il lavoro rappresenta un pezzo della battaglia per la riforma istituzionale nel nostro Paese buon lavoro accompagna accompagna
Ringraziamo Giorgio Benvenuto per il suo intervento di lavoro la parola Giuseppe lemma operaio presto di Francoforte
Seguirà l'intervento di Franco Marini segretario generale della CISL
Giuseppe ma è in sala
La compagna Luisa Salemme quadro Italtel di Milano può prendere la parola
Compagni vi pregherei di nome creare troppa confusione altrimenti i nostri lavori non possono svolgersi regolarmente rinnovo l'invito a Luisa Salemme quadro Italtel di Milano alla parola
Grazie
Seguirà Franco Marini segretario generale CISL è
Devo dire con molta spontaneità e non con formalità che mi riconosco in pieno nell'azione di Antonio Bassolino perché raccoglie non cosa comune
Base e i bisogni reali presenti nella base della complessità del mondo del lavoro e ci dà nel suo ampio respiro una nuova speranza e sfiducia nel voler continuare ad essere comunisti
Io credo che già che il documento che preparatorio di alcuna base di impostazione corretta quando dice che l'offensiva che abbiamo subito pensato soprattutto un'offensiva e ideologica e culturale
La vittoria sul terreno della battaglia delle idee da parte del pensiero neoconservatore ha preceduto e sorretto la vittoria sul terreno politico
Uno degli aspetti centrali di tale offensiva esaltate soprattutto un'esaltazione acritica dell'innovazione tecnologica con un processo astratto lineare privo di contraddizioni
A bianca anche alcune nostre analisi sono state viziate da un'ideologia dominante che ha dato per scontato che lo sviluppo dell'innovazione tecnologica comportasse che necessariamente la scomparsa della classe operaia
La sua sostituzione con addetti al controllo
E alla sua sostituzione addetti al controllo e che finalmente portasse solo a forme di lavoro da ad alta profeta completamente affrancate da qualsiasi ripetitività e monotonia
Ribadire dunque nel documento la non neutralità dell'innovazione tecnologica è un fatto importante che fornisce un'impostazione corretta per un'analisi più approfondite
Dobbiamo superare l'impostazione limitata e datata che continua anche ad avere che la sinistra secondo la quale la tecnologia neutra e bisogna dirigerne soltanto il suo uso da sempre la tecnologia nasce già non neutra
A priori viene deciso cosa farne e a cosa finalizzarle per quei so per dirigere le sue alternative e non solo perfetti bisogna intervenire nel momento della sua progettazione
Dobbiamo però anche evitare una denuncia acritica o sulle contraddizioni che ha portato l'innovazione
Però logica una denuncia critica che ha notato anche e ancora nel nostro dibattito durante la preparazione della conferenza e vero per innovazione che tecnologica assorbe che lavoro umano è vero che che aumenta a ritmi di lavoro ma è anche vero e dobbiamo dirlo che ripropone queste contraddizioni perché la sua direzione è stata unilaterale completamente piegata esclusivamente alle alle valenze del padronato
Il problema è un altro
E quello piuttosto che grazie ad una nostra mancata
Criticità e ad una mancato formazione professionale che adeguata i lavoratori passano da un rifiuto pregiudiziale ad un'accettazione passiva della tecnologia
Vedendo quella proposta come unica interpretazione possibile
E a questo proposito che emerge la necessità che il movimento operaio costruisca una propria autonomia ideologica nei confronti del capitale e delle sue compatibilità rispettando una nuova capacità critica dalle università alla fabbrica ricostruendo dentro i luoghi dell'oppressione sociale una visibilità e invalidità antagonistica della sinistra
Ci serve un'alleanza ad un più alto livello critico tra sapere e lavoro che coinvolga tutta la diversificazione della forza lavoro
Per questo ci sono nuove possibilità pensiamo per esempio alle donne in Italtel
Per esempio unica esperienza che l'Italia è stata avviata una ricerca per le azioni positive
Ma quello che emerge è e me emerso dalla prima fase di questa ricerca volta a individuare quali sono le cause reali della discriminazione tra uomini e donne
E che anche questa di discriminazioni avviene sia nella selezione sia nel percorso formativo sia nella ricollocazione in fabbrica
Per esempio a nessun dato che bisogna completamente anche nel rimuovere queste discriminazioni
Dover per forza considerare la diversità di un passato storico e professionale diverso che differenzia di fatto uomini e donne no tener presente questa diversità anche lei nel percorso formativo significa che riprodurre vecchie beh che contraddizioni che nelle donne
Che riprodurre rinuncia rifiuto ha paura di non farcela autoesclusione nelle azioni correttive però anche le donne sono state abbiamo trovato delle delle resistenze questo perché questa battaglia delle azioni positive deve diventare un patrimonio delle donne non può essere imposta dall'azienda anche il sindacato spesso nella progettualità non una sua progetta autonoma ma quello che propone alle lavoratrici non sono altro che nuove organizzazioni che dallo del lavoro che che ripropongono
Produttività
Selezione produttività che sono parametri esclusi di ancora ed esigenze dell'azienda il problema allora emerge anche tra le donne che laureate con qualificazione professionale non è tanto la conquista di giura parità neutrale non solo una conquista di privilegi che erano che esclusivi tra gli uomini ma quello di un'affermazione della nostra diversità ma anche nel modo di dirigere che di coordinare che di pensare cioè occorre alla alla capacità di mediare alla alla disponibilità incondizionata invece una un modello per il comportamento veramente di cambiamento cioè di forza di grinta anche di grande di convinzione nel dissenso e giovani un altri soggetti il problema è quello che anche i neolaureati
Per i contratti che l'informazione realmente per sei mesi anche se la parola non è l'ora che le parti come tutti gli altri lavoratori hanno sei mesi di sotto a Praga e questa realtà dei contratti incontrati formazione
E mi dispiace per quello che ha detto prima benvenuto
No che scandaloso Rita invece al patronato apre la possibilità di di assumere e ritualmente epatica che nominativa a tempo determinato quindi anche all'Italia la possibilità di licenziare
Questo significa
Il terzo e il terzo invece il soggetto sono veramente i nuovi tecnici e ricercatori che le nuove prove le le nuove qualifiche professionali ciclicamente
Io credo che
Scusate un attimo
Io credo che ci sono dei nuovi de de nove che possibilità di ripresa dei veri papi ricerca e sviluppo si afferma ora esasperata gerarchizzazione che ne livelli del sapere nelle responsabilità nel flusso delle informazioni le informazioni sono per elargire per
Proporzionalmente alla complessità del lavoro una tendenza accentratrice rallenta e sento realizzata la crescita delle conoscenze professionali la parte che affidata spesso prevede la stessa soluzione
E quindi che riproduce parcellizzazione ripetitività e monotonia nelle procedure
Di lavoro un nuovo processo di alienazione le competenze tecnica tendono sempre più a sono messe dalle conoscenze e dalle decisioni ma anche la cura consultazione dal basso verso l'alto tecnici per ricercatori non riescono a contare a decidere a crescere professionalmente ed è questo che Risi che si riproduce anche tra le fasce più professionalizzate il processo di alienazione
E in questo ragionamento la grande opportunità che il nostro partito non è ancora riuscito a cogliere per forme di subalternità offensiva all'ideologia dell'avversario l'opportunità è quella di cogliere e di fronte alla straordinaria estensione delle nuove potenzialità di liberazione del lavoro offerte dalla tecnologia si contrappone un processo di alienazione che unifica paradossalmente la frantumazione della forza lavoro in fabbrica
Il controllo capitalistico altri va verso la tecnologia ha pervaso tutti gli ambiti
Vitali di soggetti e di particolare il lavoro in misura incomparabile fino a quando avveniva fino a qualche anno fa
Perciò per tutti i lavoratori anche per i tecnici e ricercatori il lavoro si presenta di fronte al soggetto come potenza estranea privazione da Libertà e non come autorizzazione dell'individuo
Il fondamento di una nuova e più grande e più stretta unità dell'intero universo del mondo e lavoro non può essere quindi che è una critica più penetrante delle moderne forme di alienazione capitalistica
Bisogna superare che la frantumazione e la separazione dagli specialisti
E necessario unificare che le competenze per fra crescere una comparsa
Una consapevolezza critica collettiva è importante creare delle istanze in cui ci siano dei coordinamenti di tecnici e ricercatori diretta trenta eletti dai lavoratori che siano istanze in cui costruire il pensare collettivo della forza intellettuale in fabbrica
No anche la lega in bianco ad alcuni esperti sia lavoratori che nel sindacato queste istanze devono che lavorare critica che proposte rispetto alle politiche industriali delle aziende
La quella per l'azione deve essere demandata che al Consiglio di fabbrica ma in quei ma neanche
Ma non va in questa direzione e neanche la direzione auspicata dal dal documento il nuovo accordo dal tempio e lui me che nazionali sull'elezione i conti di Tabriz Ca'tutto preoccupato no a rappresentare una provincia sindacale e poco una priorità professionale
Io credo che anche uno degli altri elementi che importa detti anche coglie quel documento è quello che di legare la valutazione della professionalità non più alle singole alle singole capacità del singolo ma al contesto organizzativo e tecnico in cui esso si trova spesso il contesto può anche penalizzare
E non e non favorire la crescita e lo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini del singolo
Comunque io credo che se si vuole che intervenire non solo sulle alternative per sussulto sugli affetti innovazione tecnologica ma anche sulle sue che alternative bisogna che intervenire sulle politiche industriali
L'audizione che di Romiti che in Parlamento sul chiarimento delle responsabilità per il fallimento di Telit aveva il preciso obiettivo di screditare togliere ogni credibilità ed affidabilità
All'idea di mantenere delle imprese e pubblica del sistema economico italiano
Dimostrando che l'impresa pubblica non potrà mai essere con impresa economicamente competitiva bisogna controbattere che l'offensiva che ideologica passata nel senso comune anche dei lavoratori
Per la quale competitività professionalità e managerialità sono requisiti esclusivi del privato non possiamo assistere con impotenza come purtroppo ancora abbiamo fatto finora
Al fatto che ieri continui una sua politica disimpegno dai settori di ricerca e sviluppo significa questo rinuncia a dirigere i settori in cui che si decide
A cosa finalizzare che nuove tipologie e bisogni opporsi ad una delega completa in bianco del pubblico al privato
Una politica per il pubblico che lo rifiuta pellicole dello riqualifichi ciclidi anche imprenditorialità e competitività
Il pubblico deve abbiamo finito deve decidere obiettivi settori attività in cui intervenire ed investire il privato spesso
Ma non investe in settori che strategici è questo aggrava la nostra dipendenza internazionale
Una strada che è strategica
Per produrre lavoro e lavoro qualificato è la strada della diversificazione anche nelle telecomunicazioni bisogna finalizzare le telecomunicazioni non sa non soltanto come fanno che privati al ai grossi ai grossi che settori della finanza e grossi settori che aziendali ma anche la pubblica amministrazione che a tutela dell'ambiente alla alla alla sanità
E quindi questi io credo che tra incontro tra scienza e sviluppo scienza che democrazia una nuova classe operaia può diventare classe generale
Ha ora la parola Franco Marini segretario generale della CISL è si prepari per la porta operaio dalla centrale Montalto di Castro
Ringraziamo Marini per il suo intervento accolto il nostro invito
Ma anch'io vi ringrazio compagni per
L'opportunità che ci è fornita di prendere la parola
A questa conferenza
E non approfitterò del tempo perché mi pare che ci sia un certo affollamento di interventi sindacali nella giornata di oggi
Io ritengo e noi della CISL abbiamo ritenuto importante non solo la relazione ma anche il documento quella prima parte di analisi del documento preparatorio dei vostri lavori
E debbo dire che riteniamo un contributo importante in questa nostra società dell'immagine dove spesso la politica ridotta anche a comunicazione a me non piace ma è così sarà ancora così per il futuro
Perché l'attenzione e la tensione creata da questa vostra iniziativa nel Paese al di là dei problemi e degli interessi del partito
Mi pare contribuisca in modo significativo
A rompere quello che io almeno personalmente negli ultimi mesi ho vissuto come un accerchiamento
è un contributo positivo
Per la ripresa di attenzione ai problemi del lavoro in una società dove la centralità e l'esclusivi ritmo dell'impresa sembrava aver segnato dei punti di non ritorno
Io non so quanti di voi
Ce ne saranno certamente quelli che impegnati nel sindacato
Che hanno vissuto come me e come molti di noi
Le ultime settimane dell'anno
Come settimane di sofferenza e di isolamento
Ricordate le prime pagine dei giornali ricordate le declamazioni di questo sindacato sconfitta ed emarginato
Di un clima creato nel Paese pesantissimo che Arrigo non a caso anche sull'onda di questo isolamento che ora cominciamo a rompere
Cioè l'atto per la consapevolezza di altre forze ma anche per il nostro cordoglio e per il nostro lavoro si arrivò quasi a ventilare il decreto legge sullo sciopero e noi reagiremo con la minaccia di sciopero generale
Lo ha fatto
Proprio perché l'ho vissuto drammaticamente in quel momento l'ho fatto in altra occasione più ristretta lo voglio ripetere qui
Fu importante che in quei giorni senza esitazione a fianco del movimento sindacale italiano si schierasse la posizione e la direzione del partito comunista italiano
Noi quella battaglia noi
Dell'episodio lo abbiamo vinto
Ma i problemi restano io credo che questa volta la conferenza non è che ci aiuti o ci debba aiutare molto a risolvere i problemi interni al sindacato
Sono seri sono gravi dureranno parecchio tempo e sarà duro per noi il lavoro nel sindacato e io credo che al nostro interno i problemi di linea e di strategia debbano essere risolti ma questi vostri lavori alle posizione i documenti prodotti certo ci aiutano a capire quello che è accaduto in questi anni attorno al sindacato nel Paese
Quale è stata ed è ancora la natura dello scontro in atto tra interessi e culture
Quali modificazioni profonde dentro la classe lavoratrice ha portato una straordinaria accelerata continua che durerà
Fase di trasformazione tecnologica certo la storia del lavoro dell'uomo
Non è che conosca soltanto oggi una fase straordinaria di cambiamento ce ne sono state altre nella storia basti pensare all'immediato dopoguerra e al cambiamento profondo di questo Paese il dato cari amici e compagni è che questa trasformazione continuerà non si fermerà
Questo rapporto tra scienza applicata ai processi di produzione non avrà venti quindici dieci anni di sosta tutti i giorni cambierà e tutti i giorni porrà al Paese certamente porrà al sindacato senza respiro
Qui è un punto delle nostre difficoltà che non possono essere risolte in un momento dato perché continuerà questa trasformazione avremo continuamente senza le pause che abbiamo conosciuto nel passato problemi nuovi problemi straordinari
Io vedo rispetto a questo richiamo con fatto alle difficoltà più recenti più immediate
Vedo un cambiamento di giudizi
Cambiamento di atteggiamento nel Paese in queste settimane
Naturalmente mi fa piacere
Mi pare che ci si renda nelle difficoltà che viviamo un po'giustizia
Io però vorrei dire che non bisogna esagerare nemmeno dell'ottimismo
Perché la fase non può cambiare in poche settimane incerto ci sono segnali importanti la mobilitazione per il fisco per i pensionati
L'abbiamo parlato molto della partecipazione al voto di Mirafiori non dimenticate che forse domani dopodomani tra tre o quattro giorni che abbiamo una verifica che riguardano nove mila lavoratori
C'è il voto di cinque seicento mila mi pare di più uno non ho il dato in testa lavoratori della scuola
Che hanno votato per gli organi collegiali e sapete cosa vi dico io non ho dati perché è impossibile aprirli
Malgrado le difficoltà parlerò alla fine di questo punto non lo trascura ero il rapporto con queste rotture queste spinte di base anzi è il problema che mi sta più a cuore di fronte a voi
Però malgrado la storia più recente le nostre difficoltà
Parlo naturalmente di CGIL CISL e UIL io li voglio vedere questi risultati delle centinaia di migliaia di lavoratori che la scuola che ecco tra qualche giorno avremo non prevedo la cancellazione del sindacalismo confederale prevedo che ci sia ancora una grande forza e tutti i problemi seri i ritardi le difficoltà bisogna affrontarli non correndo dietro alle mode
Bisogna affrontarli dal dato della rappresentatività del sindacalismo confederale che è in difficoltà serie in questo settore ma c'è non è che sia stato cancellato ed avere questa forza è questa consapevolezza e questo realismo
La fase non cambia subito vi dicevo del resto le contraddizioni dalla nostra Società della fase politica
Degli assetti di produzione sono così vistosi che le difficoltà continueranno io chiedo credo sia giusto pretendere almeno nel sindacato ma anche in forza come le vostre
Un'attenzione sempre razionale
Cioè l'ottimismo non serve come non è servito nel passato un eccesso di autocritica un eccesso di disponibilità alle ragioni anche dell'avversario
Perché ricordate quanti li hanno scritto anche dei libri sull'avvio della fase post sindacale sulla fine di un rapporto tra società ed equilibri della società e lavori dipendenti io credo che nella società cambiata che cambia in continuazione la Società dell'informatico del computer il problema dello sfruttamento e del lavoro alla fine cede resta resta un problema grande resta un enorme ruolo del sindacato
E anche delle forze politiche progressiste
Per lavorare positivamente solo i titoli voglio dire
Per lavorare positivamente occorre avere chiara la consapevolezza che è cambiato il rapporto tra sviluppo e lavoro
Tra impresa e lavoro
Che questa società nuova dell'informatica non ha cancellato il conflitto tra capitale e lavoro
Ma i momenti i luoghi le modalità di questo conflitto non si ritrovano tutti più all'interno dei luoghi di produzione
Basta pensare a cosa sono le aziende quelle più vive italiana
Per capire sviluppare un'azione sindacale seria non basta più stare dentro il recinto dell'ufficio delle fabbriche bisogna capire cosa succede dei mercati internazionali dei mercati finanziari e non soltanto in Italia insomma il lavoro nostro
Sarà duro
Io ho vissuto anche altre fasi imposizioni magari di minore responsabilità però chiara la previsione che non ci sarà la soluzione dei problemi che sarà un lavoro molto difficile proprio per i cambiamenti strutturali
E politici della nostra società
Bisogna avere chiaro
Che è vero che l'operaio come prevedevano non è un reperto archeologico
Che lo sviluppo del Sud
La capacità di dare risposta ai problemi del lavoro passa attraverso il nome abbandono dello sviluppo industriale
Se la classe dirigente politica di governo del nostro Paese ha una responsabilità in questi anni almeno io così la vera se mi dicessero qual è il punto critico di attacco che vorresti fare
è che a Lima fase in cui l'economia italiana ha mostrato vitalità
A livello di direzione politica del Paese nessuno sforzo per tenere perché difendere allargare migliorare gli spazi dello sviluppo industriale al sultano
Sta crollando l'industria degli anni sessanta
E non abbiamo una prospettiva un piano sta crollando l'industria di base
E l'italiana spazi veri per impegnarsi e programmare in questa direzione basta pensare alla nostra situazione alla chimica
E ai mille migliaia di miliardi di di di deficit con l'estero a tutta l'area dell'agroalimentare all'area dell'Energia quanti spazi ci sono chi lo fa
Quale Paese altro che neoliberismo qui vale per il vetero liberi liberalismo era una cosa dello stesso stampo non è possibile che le forze spontanee del sistema difendano l'apparato industriale italiana
Mi limito a dire
Nei confronti anche delle partecipazioni e delle responsabilità di governo
Che certo i problemi dell'acciaio ci sono ci sono dei rapporti con la CEE e ci sono subito purtroppo e concentrati per lo più nel Mezzogiorno bene il movimento sindacale
Credo a Napoli atta erano do in particolare in tutto il Mezzogiorno pone anche discutere
Di quello che bisogna restringere di quello che si leva allargata non può però più accettare promesse al sud rispetto al taglio di posti di lavoro un posto di lavoro in meno oppure un posto di lavoro in più la questa deve essere la linea è la risposta del movimento sindacale italiano rispetta le crisi industriali del Mezzogiorno
Gli operai ci sono sconcerto e il sindacato deve sapere ma naturalmente
Un milione in meno in questi ultimi sette otto anni e due milioni in più di impiegati di tutti tutte le articolazioni
C'è il problema del lavoro precario c'è questa grande questione femminile io per la verità
Debbo dire ciò la responsabile delle donne della CISL lì che ha provato a spingermi perché ha hanno ragione io che c'è un ritardo del movimento sindacale mi ha detto Carla Passalacqua adesso voglio vedere se vai su e non prendi degli impegni ma io per carattere queste spinte non è che dico solo questo Carlo che questo ritardo del sindacato c'è noi siamo le nostre sensibilità e sono quelle che sono costati debbo dire io faccio il sindacato da tanti anni e non lo dico che sono uno assolutamente aperto in questa direzione perché vi è una bugia sono come gli altri il problema però c'è e bisogna affrontarlo lo dovremo affrontare con grande determinazione e io ti voglio rassicurare qualche passo al nostro congresso dell'anno prossimo vedremo di farlo più di questo non ti do questa mattina malgrado la pressione dell'Assemblea ma insomma un passo credo che possiamo dire d'averlo fatto
Noi abbiamo quindi un cambiamento
Anche nella struttura della classe lavoratrice che chi viene non più rapportati composizioni o mansioni omogenei
Questo cambiamento interno pone problemi serissimi alla contrattazione che dobbiamo affrontare infine occorre sapere che per il Paese ancora di più per il sindacato c'è un problema gravissimo ed attuale il problema della rottura dei livelli di efficienza da tra pubblico e privato ho ascoltato un lavoratore pubblico questa mattina che in chiusura questo problema va sottolineato
Sul piano generale con l'occhio al mercato unico del novantadue può darsi che se siamo capaci di sviluppare a tutti i livelli un'azione di ammodernamento e di efficienza degli apparati pubblici questo ritardo possa trasformarsi in una opportunità perché gli altri Paesi hanno questi apparati più efficienti Dinoi se non ci mettiamo le mani seriamente la nostra competitività di sistema può paradossalmente migliorare
E questa lavoro dobbiamo fare ma il problema oggi è serio e grave e il sindacato cari compagni non può mai dire domani
Perfino nata può dire questa sera o domani prepariamoci no il sindacato questo non lo può dire
Il sindacato ha sempre l'oggi
A me dentro la Cisal mi dicono ma il Progetto serve fa il progetto fanno bene a dirmelo perché probabilmente per natura io sono uno che proprio non riesce ad astrarsi dall'oggi ma un sindacato che si astragga dall'oggi cercando di scimmiottare le posizioni dei partiti un sindacato che va al fallimento
Noi ora dobbiamo affrontare i problemi e su questa rottura dei livelli di efficienza noi abbiamo problemi seri
C'è un problema
Di rottura tra la classe lavoratrice no domani nelle piattaforme dei contratti
Il sindacato confederale questo problema ce la nel definire i rinnovi contrattuali delle varie categorie
Ma c'è uno tra di voi il più oltranzista magari per il salario di una categoria perché ci sono ragioni comprensibile oggetti ma c'è uno tra di voi che può dire al sindacalismo confederale costruisci la linea salariale per quel contratto be'poi vedi gli altri poi vediamo gli altri io
Che delle parole del passato non ho paura
Quel della modernità bisogna tenerne conto ma anche così razionalmente per insomma se il sindacalismo confederale abbandona il filo del coordinamento nel salario per una politica lo dico sommessamente io
Cattolico di classe cosa diventa come è possibile pensare al rinnovo del contratto degli statali Suzzara
Della sanità dei professori o dei maestri magari dove siamo forti noi dove le è forte la CGIL o la UIL e e non avere il quadro di cosa succede nei settori produttivi a più alta produttività
è possibile abbandonare un Sonni un discorso di questo genere
E allora prima di dire ritardo moderazione su una direzione affrontiamo il problema globalmente il problema sapete qual è per me
Che è una spinta salariale oggi le confederazioni in Italia debbano raccoglierla
Per le ragioni dette anche nella relazione abbiamo fatto ricerche noi l'ultima mi pare sia dalla CGIL ci sono le ragioni per raccoglie una spinta salariale naturalmente Collotti ai problemi anche generale
Però
Una parola chiara per esempio nella pubblica amministrazione nei servizi qualcuno ce l'ha il coraggio di dirlo sempre
Che il salario che deve crescere debba accompagnarsi in uno straordinario sforzo anche del sindacato per migliorare la produttività e l'efficienza dei servizi si può dire quel tono se non si vince
Se non si dice ai lavoratori del settore pubblico dei servizi
Se non si dice sia l'applauso di un momento e magari il risultato di un momento si prepara il disastro non solo sindacale probabilmente ma anche su altri versanti io sono per dirlo
In sintesi insomma così la faccio finita
La partita è ancora aperta
E ci siamo dentro tutti tra in Italia chi sconta la propagazione all'impresa degli straordinari aumenti di produttività
Perché non riusciamo a dialogare
Con la Confindustria in questa fase io sento anche dentro il sindacato i miei colleghi che aspettano l'avvento di Pinin
O di Patrucco o di altri con la speranza di Roma B Lucchini sta chiudendo il dialogo costruttivo lo riprendiamo
State certi che a qualsiasi momento della ripresa del dialogo questo problema della propria azione la produttività del lavoro altissima in questi anni ce l'avremo come primo punto sul tavolo
Perché al di là di alcuni difetti i nostri spesso di astrattezza
Io critico molto i padroni italiani ma insomma il senso dell'interesse immediato credo l'abbiano mantenuto ancora
è un dato storico io spero che arriva al capolinea che a un certo punto non ce l'abbiamo più ma ora ce l'hanno e quindi lo scontro sarà su questo perché dicono non nell'ottantotto
All'avvio e alla ripresa della contrattazione nelle aziende dell'industria
Ma per capriccio
Forse nemmeno per ragioni di potere
E perché in questi anni
Ebbe il i bilanci di Mediobanca o tutto quello che conosciamo sui profitti sono legati essenzialmente all'appropriazione e quasi esclusiva degli straordinari aumenti di produttività indotti sia dall'organizzazione aziendale la capitale da lavoro
Quindi c'è un punto irrisolto uno scontro che dobbiamo fare
C'è una visione ancora non ha vinto ma non ha neanche penso che dice va be
Lasciate stare il Paese cresce scavalca gli altri la ricchezza si produce va be'se il lavoro non c'è abbiamo i soldi per fare delle cose
E invece ci dice come noi che io lavoro per i giovani non può essere una variabile assolutamente dipendente da una concezione manipolata del mercato nemmeno dal mercato nero dettero resiste secondo me
E lo scontro è tutto qui
E ha aperto sarà duro e noi dobbiamo avere chiara la consapevolezza di queste cose mi pare che il sindacato si è impegnato con i suoi limiti alle sue difficoltà in questa battaglia debbo dire che Bassolino ha ha toccato questa cosa dell'orario
E io io dico solo questo
Per vincere bisogna crederci
E ci dobbiamo credere tutti
Noi abbiamo avuto la rottura dell'ottantaquattro
I congressi nell'ottantacinque
Io ricordo
Che a settembre dopo il congresso di luce o della CISL
Guardando la grandine che non è che si annunciava già c'era
E se uno aveva una media intelligenza avrebbe capito che sarebbe continuata facemmo una piattaforma unitaria
Nel settembre nell'autunno ottantacinque subito chiudendo gli occhi sulle lacerazioni
Reprimendo qualche sussulto giustificato di orgoglio di organizzazione che voleva ancora scambiarsi qualche complimento che c'eravamo già scambiati prima siamo partiti sull'orario perdemmo
La rottura delle trattative Bruno
Fu a a dicembre dell'ottantacinque e la rottura con la Confindustria fu sull'orario di lavoro è badate bene poi recuperammo il ritocco e che molliamo la rivendicazione generale sono quell'accordo del maggio che risolse non l'avremmo fatto
Allora crederci e il punto di partenza
Il come lo vediamo
Penso che sia una battaglia molto grande mi hanno detto che c'è stato un bell'intervento ieri qui
Di una onorevole della sinistra indipendente questa è una rivoluzione
Io penso come stimolo l'obiettivo della relazione Bassolino beh festeggeremo assieme a tutti i compagni e gli amici del sindacato il raggiungimento dell'Obiettivo precedente
Perché è un obiettivo tutti in salita ma ritengo comunque il discorsi fatti in questa sede una svolta su questo piano e lavoro lui si difende
Lo sappiamo tutti anche lì e si difende
Due questioni e finisco due questioni sulle quali debbo dire proprio non mi sento d'accordo ma non tanto con la relazione di Bassolino su un punto
Non mi sento d'accordo con un percorso di qualche mese del Partito comunista
E anzi interpretano la relazione di Bassolino un punto avanti un'attenzione i Cobas
Ed è insomma senza enfasi
Senza enfasi
Si dice
Che portano istanze contraddittorie
Sarebbero portatori di istanze contraddittorie ragioniamoci solo un attimo vi faccio perdere molto tempo sopra dove sono nati
Quando sono nati sono nati con un atto preciso un atto politico e badate bene
La contestazione di uno due contratti del pubblico impiego
E ci hanno messo in difficoltà intendiamoci
Penso alle ferrovie non mi salvo
Nemmeno con l'azienda dicendo la maggioranza ce l'ha approvato perché è vero
Il contratto ed è un contratto porno non mi salvò nemmeno con l'azienda perché è rimasto uno spezzone forte
Ahimè tra quelli uno spezzone con radici antiche di capacità di lotta i macchinisti che bloccavano il servizio
Cosa si poteva fare
Ma dove è nata la contestazione
E nata su un punto
I soldi
Non è una categoria alla qualifica
La riduzione d'orario alla qualifica e la condizione di questa qualifica italiana suo orari e migliore di quella di tutti gli altri Paesi che si possono confrontare con il nostro e si è detto più soldi con un'azienda che ha dieci mila miliardi di deficit
Beh io credo che sia una linea non ambigua
è una linea sbagliata perché salta quell'imperativo assoluto per noi che deve legare spinta al miglioramento economico per le categorie pubbliche legata indissolubilmente ad uno sforzo per migliorare l'efficienza del servizio
Altrimenti la rottura il metalmeccanico le dirle
Il tessile ed ebbe il chimico che ha avuto le centodieci centoventi centotrenta in un rapporto di forze che deve recuperare con la contrattazione aziendale non capisce più e non c'era il conto a voi in prima istanza
Lo chiede a nome e non c'è nelle discussioni sui contratti perché una linea e una logica bisogna averla
Questa linea è sbagliata
Perché cari compagni se le confederazioni hanno fatto uno sforzo di innovazione nell'ultima tornata contrattuale nei servizi e nel pubblico impiego l'hanno fatta su una questione hanno inventato per la prima volta uno strumento parziale modesto vero
Non le incentivazioni del passato che andavano a tutti magari con l'orario rispettato no questa volta hanno ottenuto l'accantonamento di una certa cifra per dire non richiamo ad aumenti di produttività una piccola differenziazione è legata miglioramenti effettivi beh la contestazione più dura di queste formazioni è stata a questo istituto
Io credo che non è sì ci sia il problema del non dialogo ma con lavoratori come si fa a non dialogare e anzi più protesta e più c'è il dovere del chiarimento del del dialogo
Non conosco nella mia esperienza sindacale non conosco una volta però che il dialogo sia stato costruttivo fuori da un rapporto di verità e di chiarezza di posizione politica
Se è per dire che bisogna dialogare di assorbirli non si affronta il nodo delle ronde perché nessuno governa così più una politica salariale e si rompe quel briciolo quella linea di solidarietà che necessaria allora non si corregge neanche l'errore qui io credo che una riflessione tutti noi per primi però senza pannicelli caldi senza ambiguità noi dobbiamo cercano di farla con grande determinazione
L'ultimo punto ricordo un bell'incontro di anni fa non ricordo l'anno
Nella diretta alla direzione del PC
E ricordo una differenza di valutazione
Che ci prese delle ore
C'era Berlinguer allora
Forse era su quella vicenda
C'era forse era al sul problema della vicenda dello zero cinquanta i compagni del sindacato potrebbero ricorre ricordarlo come me
Ponemmo noi un punto e debbo dire che non è che convincemmo allora Berlinguer che però dialogo comprendeva Marco e il punto è questo in una parte della relazione del documento
Voi avete affermato che c'è bisogno di una ripresa di protagonismo di un partito come il vostro sui posti di lavoro contestare
Questa volontà in assoluto mi sembra ridicolo e quindi a mettiamo da parte e pare del tutto ovvio che ci sia la volontà in particolare un partito partiti che hanno radici di questo tipo lavorano e vogliono essere presenti lì ma cari compagni secondo la mia visione deve esistere una linea che non saprei definire né scrivere
Ma insomma una linea deve pure esistere
Che a un certo punto l'impegno di un partito sia pure con la rappresentatività mostra arriva un momento in cui si ferma
Nelle singole scelte nelle scelte articolate nelle proposte piccole nelle proposte che sono del movimento sindacale
Certo è difficile trovarla questa linea questo si può discutere ma io Ossi cura questa consapevolezza perché che vuol dire accettiamo pienamente l'autonomia del movimento sindacale mille cose
Un'altra oltre le mille e che c'è un ambito nella struttura del rapporto di lavoro delle decisioni quelle dell'oggi
Quell'oggi che noi non possiamo saltare dove è bene che le scelte il confronto se ne faccia il sindacato insomma e uno in Daniela indicazione generale badate bene questo sarà un problema forte
Un problema importante in Italia c'è un pluralismo sindacale effettivo grazie a Dio di poi
Forti siete solo i militanti comunisti del sindacato forti sono altri se veramente nel rispetto di questo quadro di autonomia
C'è un passo avanti anche nella relazione sul piano culturale di concezioni su queste cose più almeno così la vedo la verifica dei fatti sarà lì che c'è un'area dove pende che il sindacato si confronti al suo interno e prenda le sue decisioni senza interferenze quotidiane di chicchessia nemmeno dei partiti e nemmeno del Partito comunista
Se facciamo così
Probabilmente ridurremo l'aria dei conflitti e delle difficoltà
E dinanzi alla situazione che abbiamo di fronte
Che così sbrigativamente ho cercato di delineare anch'io dio solo sa se tra le tante difficoltà abbiamo bisogno pure di conflitti interni al sindacato con le forze progressista del nostro Paese non ne abbiamo bisogno vediamo di lavorare tutti nel superamento delle difficoltà che ci sono state grazie e buon lavoro
Ringraziamo Franco Marini per il suo intervento gradito apprezzato ora la parola per la porta operaio della centrale di Montalto di Castro poi prenderà la parola l'onorevole Rino Formica ministro del lavoro
Silenzi e compagni la parola apre la porta
Ma i compagni intanto io voglio premettere a questa Assemblea scorfano nell'apporto scusa un attimo Company prego Silenzio e ascolto grazie
Dicevo intanto voglio premettere a questa conferenza che i lavoratori Montalto di Castro non sono venuti qua
Con la mia presenza fa sciogliere il nodo di nucleare si o nucleare no solo di qua per portare alla loro parola rispetto ai problemi che in questo momento sono all'interno della centrale a quello che ha provocato non ultimo il provvedimento CP noi crediamo fermamente che il popolo italiano rispetto al nucleare si sia espresso e la volontà del popolo italiano vada rispettata in tutto e per tutto
Quello che cerchi di fare esprimere rispetto a questo oggi del governo questo governo che in particolar modo dal novembre di quest'anno
Si riunisce esaminate in talmente i problemi di Montalto mai problemi diciamo più in generale della genetico ed è ancora di non decidere
Ebbene tutto questo ha portato i lavoratori all'esasperazione lavoratore che non possono e non devono essere tacciati
Il nucleare o antinucleare sol perché lavorano in questi impianti la nota del lavoratore in difesa del salario non può essere strumentalizzata come c'è chi è già venuto all'ENEL e come qualcuno ha definito per la tipologia di questi lavoratori dell'elettromeccanica pesante truppe cammellate che si spostano in ogni posto in Italia ma piogge in ogni posto del mondo caro compagno Matteoli è ora che tu sappia c'è una certa rispetto al nucleo sono deve essere una scelta politica novecento economica il popolo italiano nelle Filippine da che parte stare anche fuori dal cortile Aeroporti di più
Lavoratori saranno che qualsiasi scelta siccome su questi impianti e su questi lavori
Hanno giocato il passato sanno benissimo che cosa significa tutto questo sia in termini occupazionali interne di provocazione diverse occupazioni
Chiediamo che il Governo il Parlamento decidano sul nuovo piano energetico nazionale che tenga frontalmente conto di tre cose
Primo il referendum e lo dicevo prima la volontà del popolo italiano non può essere e non può restare vanno
Secondo
Rispetto alle serie cioè rispetto allo sviluppo e alle esigenze energetiche ed economica del nostro Paese
è terzo rispetto alla salvaguardia delle occupazionale di questo tipo di lavoratori anche perché e su questo voglio fare un inciso i lavoratori che operano oggi in questo settore
Hanno subito perché sono lavoratori che in passato
Lavoravano nel settore petrolchimico che ha subito il tracollo con la conseguenza diciamo di grosse perdite di posti di lavoro Antonio c'è gente che ha in cassa integrazione di questi tipo di lavoratori
è gente che ha lavorato sul siderurgico e non mi son Palermo a dire Che cos'è il siderurgico e che cosa sta succedendo in questi giorni
Non soltanto i lavoratori che operavano alla costruzione di impianti siderurgico ma soprattutto a coloro che avevano diciamo la gestione degli impianti siderurgici stessi
Ebbene tutto questo ha provocato dicevo uno svuotamento
All'interno delle identità un lungo da un punto di ruoli all'interno dell'impiantistica questi lavoratori che hanno creduto come in un miraggio che il piano energetico nazionale potesse portare nuova occupazione nuovo lavoro
Sono rimasti delusi Company sono rimasti delusi non per Montalto perché il problema Montalto non può essere il centro il crocevia del mondo o il centro diciamo della risoluzione dei problemi dell'impiantistica presente in Italia
Ma soprattutto perché
Non solo non è stato partorito il piano energetico nazionale non e in più c'è il rifiuto da parte delle popolazioni di ospitare impianti energetici a livello nazionale pertanto ecco noi chiaramente rispetto a questo la risposta dobbiamo darla
Noi come partito dobbiamo essere estremamente chiari con i lavoratori perché lavoratori ci seguiranno tanto quanto noi sapremo essere chiari con loro
Io volevo specificare in oltre a questo il problema è che la delibera CIPE ieri ha provocato non solo Montalto ma quello che può provocare a livello nazionale all'interno dei lavoratori verrà elettromeccanica dell'impiantistica ebbene il provvedimento
è un valido Siena limitato nel tempo nel senso che c'era ha varato siccome ha dato di più
Di quanto noi ci aspettavamo chiaramente come sindacato e come lavoratori siamo convinti che credeva che il provvedimento era limitato nel tempo
E al trentuno gennaio qualcuno avrebbe detto sì allocato alla costruzione della centrale nucleare di Montalto di Castro ebbene tutto questo fino a oggi non si è verificato
Neanche ieri che era riunito il Consiglio dei ministri e ha proposto di rinviare ancora a venerdì prossimo la decisione su Montalto
Oggi tale provvedimento crea
Crea una conflittualità latente non solo tra i lavoratori e le imprese tra le imprese e nelle ma compagni soprattutto tra lavoratori lavoratori perché chiaramente i lavoratori sospesi nell'aria enucleare oggi usufruiscono della copertura della delibera CIPE
I lavoratori che non ho per urlare nucleare che comunque vengono sospesi cari compagni vanno in cassa integrazione
E secondo voi chi opera a fianco a fianco
Perché chiaramente ecco a qualcuno è sfuggito che bloccando determinati lavori non andavano avanti neanche lavori sui lavori civili e di conseguenza man mano che si andava avanti si andava allo svuotamento del cantiere terminando una grazia diciamo che una differenza tra lavoratore lavoratori tra garantiti al cento per cento che operano nelle manutenzioni e nella messa in sicurezza dell'impianto
Una parte di lavoratori che timbra la mattina non possono essere utilizzati e vanno a casa e sono garantiti al cento per cento e altri lavoratori che non vengono neanche in cantiere ma sono posti direttamente in cassa integrazione alle loro residenze
Negli ultimi giorni
Inoltre se creato ancora diciamo un problema ancora più grosso le impressioni cercando di forzare la mano cercando di far decidere finalmente il Governo
Hanno posto gran parte del personale in cassa integrazione dichiarandolo esubero per fine lavori o per mancata consegna di altre strutture per lavori
Ebbene quaestor altro non ha fatto che accentuare e inasprire ancora gli animi qualcuno
Più volte dei lavoratori in questione ha tentato è stato tentato di andare non solo a picchiare il capocantiere la propria agenda ma di fare una manifestazione di protestare di mettere sottosopra anche gli uffici Nerone che si trovano in cantiere
Soprattutto diciamo
Per questa disparità di trattamenti perché giustamente ecco all'interno dello stesso posto di lavoro tra lavoratori dai lavoratori non ci possono essere queste differenze paradossali queste grandi differenze che altro non fanno che mettere lavoratori contro la contro lavoratori altro non fanno che farci spianare tra di noi per entrare nelle dei benefici e dei profitti
Ebbene quello che noi chiediamo e quindi e questo mi rivolgo anche al ministro Formica che interessato al problema del qui presente
In questa in questa conferenza annuale occorre quindi primo per quanto riguarda Montalto ricavi Castro l'alto Lazio più generale un provvedimento che rischiare lo stato di crisi territoriale
Che diceva risposta immediata e soprattutto alla vertenza Alto Lazio
E in più la dichiarazione dello stato di crisi dell'impiantistica dell'elettromeccanica pesante tenendo conto soprattutto della peculiarità di questi lavoratori anche perché cari compagni
Per chi opera e si sposta in tutt'Italia col campanello perché altro mezzo non ha mentre altri che fanno queste dichiarazioni i loro spostamenti di farne un aereo
è chiaro che la trasferta è diventata una parte di salario è chiaro che
Il provvedimento che dovrà essere gravato deve tenere conto della peculiarità di questa di cui della tipologia di questi lavoratori
E soprattutto un'ora al più presto un nuovo piano energetico nazionale
Che tenga conto delle preesistenze industriali vale a dire dal rifacimento delle vecchie centrali dimodoché non facciamo come ci come è successo a Civitavecchia un sito energetico sproporzionato
E in più ecco affianco a Civitavecchia e Montalto di Castro nella stessa fascia la centrale di Piombino
è chiaro che noi non vogliamo prima diciamo di programmare determinate cose se ci siano delle ceneri tutto il litorale laziale che va le dico razziale toscano che papale Civitavecchia fino a Piombino si possa diventare possa degradarsi
Di modo che tutto diventa dipendente
Dal piano energetico vogliamo che le centrali
Operanti le centrali fatiscenti diventino soprattutto nuove centrali nuove centrali che applica nuove tecnologie tipo l'abbattimento dei fumi linciati dire sono formazione cioè certo costano estremamente di più ma portano anche maggiore occupazione
Questo cari compagni poniamo all'attenzione del nostro partito
Il più poniamo all'attenzione il problema della piattaforma dell'Alto Lazio
Lo poniamo all'attenzione anche perché il dieci ci sarà lo sciopero generale della provincia di Viterbo
Che conclude una che concluderà la compagnia turchi
Ci marzo davanti a Palazzo Chigi
è chiaro che nel momento che chiediamo la crisi di settore capiamo che accentriamo le caratteristiche assistenziale di questo sistema che ormai divenuto incapace di utilizzare in modo produttivo la forza lavoro di cui si dispone a fronte di questo noi comunisti non lavoratori dobbiamo assumere un'iniziativa necessaria per produrre occupazione sarà pronto
Per appropriarci di quella vera economiche
E sociali che il passato ma tutt'oggi sono in mano alla borghesia capitalista e soprattutto alla borghesia non imprenditrice in questo Paese
E in ultima analisi voglio fare
Un riferimento all'intervento del compagno forieri ieri mattina
Ebbene compagni comunisti realmente non dobbiamo avere paura immergersi in questo mare di unità
Perché quest'unità dimostrato che il nostro partito è stato tanto forte quanto è stato più forte sindacato unitario
Compagne e compagni un attimo di attenzione prego
Un compagno delegato ci ha segnalato giustamente che l'aria in sala comincia ad essere io respirabile per via del fumo
Inviterei i compagni quantomeno a limitare plasticamente il fumo per via appunto di questo inconveniente spiacevole
Ancora un attimo d'attenzione per favore prego
Attenzione prego
Questa conferenza come sapete compagni è stata convocata
E così si sta svolgendo perché sia sede di una discussione molto intensa
Tra di noi ma è anche una tribù una importante di confronto politico con dirigenti dell'aviazione sindacali con rappresentanti delle istituzioni anche in questo PAI successo politico di questa conferenza me vogliamo che sia tale
Per questo diamo la parola ai nostri ospiti che abbiamo invitato che abbiamo pregato appunto di portarci il loro contributo e che ringraziamo vivamente
Ha ora la parola il ministro del lavoro onorevole Rino Formica
Prego
Tricarico
Ho apprezzato la ricchezza dei temi e degli spunti del documento di base
Della conferenza insieme col forte orgoglio
E la grande tensione ideale che lo pervade
Su molte delle cose che vengono dette mi sento peraltro di poter concordare dall'affermazione dell'obiettivo della piena occupazione
Della conquista di una nuova qualità del lavoro per tutti a quello del superamento della divisione sessuale dei luoghi la necessità di nuove forme di democrazia industriale ad una nuova civiltà del conflitto sociale dei servizi collettivi
Dando il riconoscimento della dimensione europea dei problemi come quello della riduzione dell'orario di lavoro
Alle richiamo allegare la lotta per una nuova qualità dello sviluppo attraverso la difesa dell'ambiente
Con quella che sembra passata in secondo piano per il miglioramento delle condizioni di lavoro
Della difesa della salute e della sicurezza infatti ma ci sono anche punti sui quali bisogna discutere
Così come ve ne sono altri dai quali non posso che dissentire
E c'è soprattutto il limite di un'analisi e di uno sforzo propositivo che non vanno al di là della problematica del lavoro dipendente
Anche se si tratta
Di un limite consapevolmente imposto sì
Proprio per sottolineare la centralità che si vuole tuttora riconoscerei al lavoro dipendente
Ciò ha comunque il risultato di portare ad un approccio che appare del tutto inadeguato ad offrire una prospettiva realisticamente credibile
All'obiettivo del pieno impiego nella nostra come nelle altre società industriali avanza
Non credo
Che in questa sede sia per venne utile né opportuno indugiare sulle tesi con le quali concordo
E da cui io già in via esemplificativa ha fatto riferimento ritengo sia invece utile ed opportuno dare un contributo critico e costruttivo ad un tempo sui temi sui quali dissento e su quelli per i quali le analisi mi sembra insufficiente o parziale
Permettetemi innanzitutto due brevi annotazioni
La prima riguarda la denuncia con cui si apre il documento di base della conferenza dell'offensiva conservatrice che nel corso di un decennio ha obbligato la sinistra sulla difensiva
Grazie il carattere gli inediti con cui si è presentata agli strumenti nuovi di cui si serviva ai terreni anch'essi nuovi su cui si sviluppa ciò è senza dubbio vero
Ma ciò che non viene chiaramente detto e che forse per la prima volta nella storia
La destra ha saputo presentarsi con la caratterizzazione sicuramente usurpata ma comunque abilmente accreditata di forza del cambiamento
Una buona parte della sinistra ha dato per converso l'impressione di volersi opporre al movimento ai cambiamenti proprio quando i processi di innovazione acquisì buono dimensioni epocali
L'esito del confronto
Sarebbe stato probabilmente disastroso per tutta la sinistra se le forze del riformismo non avessero svolto un ruolo certamente limitato
Ma comunque efficace
Di governo del cambiamento in un'ottica di democrazia e di progresso
Aprendo spazi e prospettive per una rinnovata iniziativa dei partiti della sinistra e del movimento sindacale nel suo insieme
La seconda annotazione preliminare si riferisce
All'indicazione anche essa contenuto nel documento di base della conferenza sull'indebolimento del governo pubblico dell'economia e dello svuotamento dei poteri democratici
Come causa ed al tempo stesso Effetto dell'offensiva conservatrice anche qui le affermazioni di per se stessa incontrovertibile
Una maggiore capacità di governo
Una maggiore efficienza della gestione della cosa pubblica
Sono il migliore antidoto all'immigrazione del poté all'immigrazione del potere nelle mani di gruppi ristretti che non sono condizionati da nessun vincolo di rappresentanza democratica e popolare
Solo che l'affermazione risulta inadeguata se non si propone il tema delle riforme istituzionali
Ed ancora di più sissignore che il problema fondamentale e quello e l'uso nel documento
Di dare maggiore capacità decisionali al governo rafforzando nel contempo la capacità di controllo
Da parte del Parlamento
Confondendo i ruoli non si rafforza il potere legislativo a scapito di quello esecutivo ma si mette solo in crisi l'intero sistema rappresentativo
Il Parlamento paralizza l'azione del governo senza riuscire a legiferare lasciando anzi ampi spazi alla decretazione d'urgenza sempre giustamente critica lamentarsi dello svuotamento dei poteri democratici resta una petizione astratte ai di principio se non si riconosce che è necessario porre i governi in condizioni di poter governare
Anche quando non se ne fa parte
Il Parlamento può assolvere compiutamente al suo ruolo sosia come interlocutore un governo autorevole capace di assumersi responsabilità e capace di decidere
E per giungere a tanto è necessario superare quegli istituti che in un modo o nell'altro valgono meno ad assicurare il controllo democratico dei governi e più a provocare la paralisi a tutto vantaggio
Di quale concentrazioni esterne di potere che non devono rendere conto a nessuna istanza della democrazia rappresentativa
Ma si trattava come ho detto solo di due brevi annotazioni di due ne menti per un discorso e base sviluppato altro vorrei invece qui
Più compiutamente toccare due temi che mi sembrano cruciali in questa sede
Il primo attiene alla condanna più volte ripetute nel documento di base
Dei tentativi che sarebbero stati posti d'essere di ledere l'autonomia del movimento sindacale con imposizioni di forme di concertazione triangolare neo corporativi
E culminati nell'episodio dell'intervento con decreto legge sulla scala mobile il secondo riguarda il tema più generale del lavoro nella società moderna
Di come tassare dal posto di lavoro garantito
Alla garanzia del lavoro di qualità in un contesto di frantumazione e di precarietà diffusa del lavoro e di allentamento dei tradizionali di incontri di solidarietà sociale
Vediamo innanzitutto il primo tema
Quello che è stato e resta purtroppo motivo di acceso dibattito all'interno della sinistra e che ha aperto ferite che rischiano di non ci capì Jersey così presto
Sì sì continuerà ancora a lungo a ripetere gli slogan invece di prendere atto di una realtà per quanto spiacevoli essa possa apparire per il nostro modo di pensare
Compito fondamentale del sindacato è stato sempre quello di ottenere il livello retributivo più elevato
E le migliori condizioni di lavoro per quanti sono occupati in un certo settore produttivo
La contrattazione salariale da sempre stata intesa come strumento elettivo di redistribuzione del reddito
Niente da eccepire e tanto meno da condanna
Solo che abbiamo tutti direttamente constatato come per una serie di circostanze legati a trasformazioni profonde intervenute nella struttura economica e sociale molti possono essere i danni per l'economia nazionale
Per l'occupazione per gli stessi lavoratori garantiti
Dovute all'innescarsi di una spirale inflazionistica che può diventare esplosiva per il combinato intatto delle pressioni salariali e della fluttuazione nei rapporti economici internazionale
Non intendo proporre una dissertazione di più gli economica di linea chi iniziano a più o meno ortodossi ma semplicemente ricorda
Chi ha meno di modificare le regole istituzionali di determinazione del salario
Non si può sfuggire i al dilemma reale della Scelta H politiche espansive per il pieno impiego e politiche restrittive per combattere l'inflazione
Di fronte a questo dilemma noi ci siamo trovati nella prima metà degli anni ottanta
E ne siamo usciti imboccando una strada che ha dato risultati positivi per l'economia nazionale senza grandemente penalizzare i lavoratori
Si tratta tuttavia
Prego devo dire che questo lo scrisse Berlinguer in un articolo sull'Unità all'indomani dell'accordo Scotti
Si tratta tuttavia di una politica che appartiene al passato e che non potrebbe
Passerei riproposta negli stessi che oggi per dirla con un illuminato premio Nobel della scuola chinesi anch'io visto che la lega delle cooperative ha invitato a un dibattito nei prossimi giorni l'inglese Ian Smith si tratta piuttosto di persuadere la gente a concepire pronta mentalmente il salario monetario come strumento per commuovere il pieno ed efficiente impiego del lavoro
Se la soluzione sta in questa il problema reale che si pone e quello di trovare strumenti diversi e più flessibili del salario per produrre i dissidi Ratti Effetti perequativi
Tali strumenti possono essere il primo le prestazioni di un rinnovato stato sociale che vecchi e nuovi conservatori vorrebbero invece smantellata
Secondo una politica di intervento pubblico nell'economia che mica definito delle nazionalizzazioni capovolte
Basate sullo schema di socializzazione della proprietà con privatizzazione del management piuttosto che di socializzazione del management con privatizzazione della proprietà
Col risultato ultimo di determinare una sistematica ridistribuzione dei patrimoni
E su queste questioni che va sviluppato il dibattito all'interno della sinistra più che indugiare in polemiche ormai sterili e data
L'altra grande questione con la quale si deve cimentare tutta la sinistra
Politica sindacale culturale e come detto quella del ruolo nel significato delle condizioni del significato delle condizioni del lavoro nella società moderna
E qui il discorso diventa un po'più complesso
Il mercato del lavoro si presenta all'appuntamento con la fine del secolo profondamente modificato
Attraversato da innovazioni contraddizioni comportamentismo rispetto ai quali molte volte la capacità della sinistra di comprendere ma soprattutto di agire appare ancora
Inadeguata non parlo della sinistra italiana della sinistra nei Paesi industrializzati comunque
Progresso tecnologico
Determina una nuova organizzazione economica
Imperniata su un minor contenuto di occupazione nei settori esposti alla concorrenza internazionale
La contrazione dell'occupazione dipendente in questi settori sembra destinata a proseguire si rompono i tradizionali legami causale che collegavano lo sviluppo economico all'aumento dell'occupazione
Sempre più incerta appare la possibilità
Di ottenere incrementi di occupazione come portato automatico delle fasi espansive del ciclo economico
Il processo di innovazione tecnologica e di mutamenti che essa ha determinato
Direttamente ed indirettamente nella dislocazione territoriale settoriale della forza del lavoro e nella sua composizione strutturale professionale
Hanno portato in primo piano l'esigenza della flessibilità nell'operare delle imprese
Flessibilità e deregolamentazione sono divenute Pakula d'ordini del patronato
Il cavallo di battaglia dei conservatori per disarticolare il potere sindacale e le norme a difesa dei lavoratori
Questa interpretazione e questa richiesta
E il risultato il risulta tanto più efficace in quanto la risposta della sinistra è stata decisamente insufficiente e come ho già detto esclusivamente difensiva
Premono
La strenua difesa dei posti di lavoro compromessi e la logica dell'assistenzialismo ha fatto abdicare il sindacato al compito fondamentale di media guardando al futuro e non al passato gli interessi della produzione gli interessi generali del mondo del lavoro
Troppe volte il sindacato si è fatto ingabbiare in un'alleanza malsana con un padronato più forte per scaricare sulle spalle della collettività i costi dell'aggiustamento
Con il risultato di indebolire oltreché il proprio ruolo le possibilità di utilizzo della spesa pubblica e politiche di riequilibrio e di rafforzamento dell'economia Secondo l'uovo a sinistra è stata lenta nel cogliere le profonde modifiche che si vanno realizzando nel mondo del lavoro e le esigenze nuove che nemmeno
Il mondo del lavoro ha subito un processo sempre più ampio e capillare di sedimentazione in cui sono andati crescenti aspettative sociali e bisogni diversificati aspirazioni individuali professionalità esigenze nuove e più ricca
Una molteplicità ed una frammentarietà di bisogni certamente difficile da ricondurre
Al modello tradizionale ed ancora prevalente
Del lavoratore dipendente
Maschio e nelle classi di età adulta a orario pieno e tempo indefinito costruito sull'operaio della grande fabbrica fordista e su un impiegato pubblico di stampo umbertino
E in questo quadro che va collocato lo sviluppo inatteso del lavoro indipendente
Chi come è stato da più parti nota esprime in molti casi non una marginalità ma una esigenza che ha a che fare con la qualità della vita e del lavoro
L'opportuno essere chiaro
Non si tratta di vedere io cosa o di assumere come incondizionatamente positiva o progressista una situazione di forte cambiamento
Solo perché ci è difficile comprenderle e ancora di più ci è difficile governare
Ma non è nemmeno possibile
Astrarsi da i mutamenti in atto perché questi comportano la necessità di ridefinire non solo la propria interpretazione della realtà ma soprattutto il proprio luogo io
Il portato della segmentazione del mercato del lavoro
E la progressiva insufficienza delle vecchie regole di difesa in garanzia messi appunto sui modelli di dover lavoro prevalente nelle fasi passate della mostra industrializzazione
Modelli topo uniformi che rischio non nel futuro di diventare un ostacolo a modi diversi di lavorare
E di vivere
Ed a fronte dei quali si aprono molte interisti marchi in cui chi è competitivo sul mercato del lavoro può acquisire vantaggi e situazioni di privilegio
Chi non è più competitivo può subire nuove e vecchie forme di sfruttamento
La spinta alla flessibilità e destinata a continuare
E compito nostro fare in modo che ciò avvenga in un contesto di solidarietà e di garanzia delle situazioni più di più deboli
E in una prospettiva di ampliamento delle possibilità e delle opportunità di scelte dei cittadini
Questo implica cambiamenti di indirizzo le politiche al e nelle politiche del lavoro
La redistribuzione del lavoro o appare nel breve periodo
Insufficienti a garantire risposte efficaci alla domanda crescente soprattutto di giovani e delle donne
E indispensabile una fase di espansione di settori a prevalente domanda interno
Per dotare il Paese delle infrastrutture indispensabili a sopporta a supportare l'innovazione e l'internazionalizzazione della nostra economia e della nostra società
Questo richiede a tutti gli operatori
Ed anche forse in particolar modo al sindacato un duplice impegno
Garantire a garantire le compatibilità di vincolo esterno di controllo è qualificazione della spesa pubblica
Necessaria a sostenere un ritmo più sostenuto di cresce
A contrastare le spinte degli interessi di parte
Delle loro e delle clientele a distrarre per fini particolari le risorse umane ambientali e finanziarie indispensabili per allargare la base produttiva e creare dei dei posti di lavoro
La segmentazione il nuovo pluralismo del mercato del lavoro impone anche un aggiustamento di rotta delle politiche del lavoro
Misure norme uniforme rigide
Tutele passive istituti burocratico amministrativi sono inefficaci
A raggiungere i cittadini che sono sempre più orientati a muoversi sul mercato del lavoro seguendo proprio gli orientamenti e proprie strategie
Ciò significa riformare il sistema della formazione
Fornendo alla pluralità di occasioni e di strumenti di riqualificazione cui i cittadini possono attivamente accedere nell'intero arco della vita
E in tutte le diverse fasi in cui possono venirsi a trovare rispetto al lavoro anche in questo caso una costante priorità badato alle fasce più deboli
Nel campo delle politiche dell'orario e del tempo di lavoro più opportuno moltiplicare la possibilità di orari ridotti e di diverse ripartizioni del tempo di lavoro
Anche qui l'obiettivo deve essere oltre che di redistribuire il lavoro di consentire percorsi più personalizzati e più rispondenti alle esigenze dei individua
Il governo del cambiamento
Che è il contrario della resa all'arbitrio del mercato
Non è un compito astratto
Lo vediamo oggi è ancora più lo vedremo nelle prossime settimane e dei mesi quando ad esempio dovranno diventare operativi i piani e i progetti di riconversione dei lavoratori del settore siderurgico
Il chiederanno al governo che le chiederanno al governo e alle forze sindacali uno sforzo enorme di innovazione a fronte delle tante esperienze deludenti del passato
Il governo del mondo del mutamento
Inteso come ampliamento delle opportunità comporta infine il compito prioritario di concentrare la maggiore attenzione le maggiori risorse sulla difesa dei gruppi più svantaggiati
Questo caso intendo parlare non solo come già detto degli esclusi dal mercato del lavoro
Ma anche di chi opera al suo interno in condizioni di marginalità e di precarietà
La domanda di flessibilità
Molte volte intese dal patronato come pura e semplice di regole deregolazione smantellamento delle garanzie dei lavoratori e in buona parte ideologica e menzognera nelle sue premesse
Nelle ampie fasce deboli del lavoro il mercato Etò non troppo poco De Nicola e privo di un livello minimo di garanzie legali
L'ampliamento a tutti i cittadini di un minimo vitale di garanzie richiede certamente anche su una mediazione che tenga conto delle peculiarità delle dimensioni di impresa una mediazione pragmatica e realistica necessari
Perché le proposte massimalisti certamente giustificate da un astratto un punto di vista teorico sono destinate come è successo sinora a lasciare le accuse come sta
Ma contemporaneamente a questa contrattazione di garanzie uguali per tutti i assolutamente indispensabile
E questo è e dovrebbe essere un impegno di governo totale lo stato di tutti i necessari strumenti e strutture di controllo prevenzione di intervento sulle condizioni reali di lavoro riorganizzando il potenziando le competenze disperse
E divenute sono forma
E questa una battaglia indispensabile rispetto ai rischi vecchi e sono ancora tanti e diffusi io i rischi nuovi e sono anche simbolo che la mancanza di garanzie sulla sicurezza del lavoro con poco
Vorrei concludere
Con un richiamo al tema delle relazioni industriali in una società dinamica articolata e frammentata
L'attenzione oggi puntata sulla conflittualità sociale nel settore di pubblici servizi sono in molti a ritenere che si tratti di un fenomeno settorialmente circoscritto e di carattere transitorio
Da parte padronale si dà per scontato
Che ne resteranno istriani dipendenti del settore privato sia perché le loro organizzazioni sindacali hanno acquisito come dicono una sensibilità per la realtà economica
Sia perché i lavoratori delle imprese private sarebbero meglio pagati
Ma la realtà economica sociale di questo Paese e un'altra sul piano economico
E quello della differenziazione
Che va accentuando sì tra le posizioni ad alto rischio degli occupati nei settori esposti alla concorrenza internazionale e sono soprattutto i lavoratori dell'industria
E quella garantita di coloro che sono occupati nei settori protetti dalla pubblica amministrazione a molti servizi non necessariamente sono pubblici
Il processo di terziarizzazione decentrando fondamentali funzioni aziendali ha rivoluzionato con una struttura industriale anche la struttura della società
Sul piano sociale la realtà è quella dell'iniquità di livelli retributivi che tendono a crescere di più proprio nei settori maggiormente garantiti e meno produttive
A questi motivi di tensione latente se ne aggiungono Puglia dovuti al fatto che il tipo di conflittualità che stiamo oggi sperimentando
Lei sul piano giuridico interessi prevalenti della collettività come tali costituzionalmente protetti
Nell'Italia post industriale dobbiamo fare i conti con la realtà di una frammentazione sociale sconosciuta al tradizionale modello di relazioni industriali
Figlio di quella filosofia del progresso e dello sviluppo egemone sino a qualche anno fa che avrebbe dovuto trascinare dietro di sé il consolidamento sia del capitalismo che del socialismo
è stato il nostro più autorevole giornale borghese ad acutamente cogliere qualche settimana fa questo aspetto
Osservando come da un lato non esista più una classe operaia tenuta insieme dalle condizioni di assoggettamento al Comune sfruttamento i alla comune o pressione e ciò rappresenta ovviamente un bene per tutti
E dall'altra si sia verificata una caduta delle solidarietà e delle identità che regola che regalavano certezze e speranze a grandi moltitudini coi se
E ciò ovviamente rappresenta per converso un grande impoverimento collettivo
è comprensibile che in una situazione del genere il tradizionale modello di relazioni sindacali mostro il rughe profonde e richieda un profondo ripensamento e si comprende il perché di una domanda diffusa di nuove regole della rappresentanza e del conflitto
Non si può più fare riferimento al sullo schema classico che contrapponeva padroni ed operare
E di ignorare che c'è un problema di rapporti fra lavoratori ed utenti i quali ultimi sono lavoratori anche essi sia pure appartenenti a categorie a volte a volte diverso
Vanno definite nuove regole del gioco sempre però partendo dalla consapevolezza che la conflittualità diffusa e l'effetto e non la causa della frammentazione sociale
Per cui sarebbe velleitario ed illusorio pensare di poter prevenire regolare gli scioperi ricorrendo a qualche forma di un caso si tratta piuttosto di definire regole di prevenzione e di regolazione del contrito che siano nello stesso tempo efficaci e fondate sul consenso in questa ottica regole indo sindacali e negoziali da una parte e di intervento legislativo dall'altro non si devono contrapporre ma reciprocamente integrare e rafforzata
Queste sono alcune delle cose
Che avrei voluto dire di più diffusamente
Non per testimoniare una visione di circostanza ove cercare i artificiosamente motivi di differenziazione ma per dare un contributo costruttivo al vostro dibattito
E in questo spirito che ha avuto pieno successo ai lavori di questa conferenza
Diamo ora la parola abbiamo ora la parola al compagno Alfredo Reichlin della direzione nazionale del partito comunista
Per l'ultimo intervento dalla mattinata
I lavori riprenderanno alle ore quindici
Compagni questa conferenza
Questa nostra conferenza
Delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti si colloca in un difficile passaggio della vita nazionale
Che non si presta a facili semplificazioni
E questo per l'intreccio sempre più stretto
Tra mutamenti di lungo periodo che non sto a ricordare
E il crearsi in Italia di un problema peculiare netta
Un nodo
Economico sociale ma anche politico e istituzionale
Una crisi di governabilità
Si dovrebbe dire
Non soltanto di uno schieramento politico di un governo
Per cui nei prossimi anni io credo si gioca grosso
Non penso nessuna catastrofe sia chiaro
Il paese è cresciuto ed è entrato nel gruppo di testa dei paesi più avanzati
Ma al tempo stesso e anche a causa di questo molte cose ci dicono militare che si stanno stringendo vincoli problemi rischi
E opportunità che non leggibili in sé
Ma in rapporto alle sfide dell'innovazione e della internazionalizzazione
In mille novecentoventidue per il mille novecentonovantadue per intenderci
è in questo scenario storicamente e politicamente determinato che il nostro riaffermare la centralità del lavoro
In tutte le sue articolazioni acquista compagno Formica realismo e significato
E si capisce perché il Paese ha bisogno di nuovi attori sociali e di nuovi soggetti politici
Capace di imporre altre logiche ai poteri dominanti e al mercato
E si capisce anche vorrei aggiungere perché il Paese ha bisogno di una guida politica nuova
Capace di pensare un progetto nazionale
Perché ciò è necessario
E perché tempo militare
Che anche il Partito socialista rifletta criticamente non soltanto sulla storia passata ma su quella presente
Sulla vanità nel fiume
Sulla vanità cioè di questo suo insistere
In una lotta di potere nel recinto del pentapartito che lungi dal rafforzare i governi li svuota
E trasferisce il potere altrove
Sì ministri contano
Decidono ma contorno decidono sempre più nel sottoscala
Nei piani alti
Cito solo due cose
Cito solo due cose
Il fatto che la sfida dell'internazionalizzazione non è rivolta solo alle singole imprese ma al sistema
Che significa arrivare al mille novecentonovantadue con questo Stato
Con questa scuola
Con il quaranta per cento del paese che per la sua arretratezza consuma più di quello che produce ed esporta ormai poco più che l'ortofrutta
E secondo
Il carattere dell'innovazione che chiama in causa non i rom Botto mai chi li usa il saper fare complessivo la cultura diffusa
La capacità organizzativa
L'efficienza della pubblica amministrazione
Di qui compagni la serietà del nostro impianto
Che vuol dire riscoprire gli operai
Sarebbe una banalità se non consistesse nello sforzo di risollevare la questione sociale
Come cosa sempre meno separabile dalla crisi
Della repubblica
Cioè di quel sistema democratico e rappresentativo avanzato uscito dalla sconfitta del fascismo
Ridare ai lavoratori una rappresentanza forte non soltanto sindacale
Questo è il tema dominante
Del documento preparatorio della relazione del compagno Bassolino
Chi rappresenta chi
Chi chi comanda
Un tema che vi riguarda direttamente compagni lavoratori
Gli amici e compagni del sindacato perché non è detto affatto
Che essendo quella che ho indicato la natura delle sfide
Cioè una natura oggettivamente molto più sociale
Non è detto affatto che si andrà tranquillamente verso una società più aperta più democratica minoritaria verso una valorizzazione complessiva del lavoro
Perché nella internazionalizzazione nella innovazione si può stare anche in un altro modo
Un misto
Di relativamente poche imprese forti disposti anche ad accoppiare i film Nino terrorismo a pratiche unilaterali di cogestione
Modelli IBM
Un misto dicevo tra questo è un'impresa minore diffusa che si arrangia anche col costo del lavoro
E più un lavoro precario non meno
E lo Stato che assiste media
Distribuisce mance corrompe
E poi se il debito pubblico si accumula
La colpa sarà delle pensioni
Ma di fatto
La rendita finanziaria pagata con questo fisico
Cioè con le trattenute sulle buste paga terra legati al potere milioni di persone
Guardiamo bene in faccia
Questo monte
Perché il rischio è forte
Esso già si profila
Ma è proprio a questo rischio questi no di questo tipo di dilemmi
Questa è la realtà di oggi che rimette al centro non solo certo scelte diverse di politica economica
Ma rimette al centro il ruolo decisivo antagonistico del lavoro oggi
Nella produzione nella società
E nello Stato
Se è così allora bisogna ridare la parola subito al mondo del lavoro in tutte le sue articolazioni
Ridargli una voce e non soltanto di protesta ma politica Istat
Noi comunisti
E questo il dovere che sentiamo in questo mondo
Ed è per questo che sono fuori strada mi pare quindi amici sindacalisti che hanno espresso la preoccupazione che il Partito Comunista voglia sostituirsi ai sindacati
Cioè rubargli il mestiere anche rispettando la loro autonomia interna non è così
Noi da partito politico
Stiamo aggiungendo qualcosa di essenziale che aumenta anche lo spazio del sindacato
Noi stiamo rilanciando il ruolo al mondo del lavoro in rapporto ai problemi alle contraddizioni e conflitti il nuovo non soltanto economici e sociali
Ma politici culturali
Istituzionali creati dalla rivoluzione neo conservati
Io non voglio ripetere qui le cose già dette bene da Bassolino che molti altri interventi voglio soltanto sottolineare che non si è trattato di una classica controffensiva padronale
Come tanti
Sul terreno della contesa perenne tra salari e profitti
Anche certo
L'inchiesta dell'IRES è impressionante
Si è trattato della creazione direi di un nuovo paradigma di interdipendenze tra Stato nazionale poteri sovranazionali
Tra stato e mercato tra pubblico e privato quindi non meno sbagliato
A un uso diverso privato del potere pubblico
Inglobato i nuovi sistemi fortissimi di comando
Pensiamo al ruolo delle banche centrali alle politiche monetarie alla finanza alla CEE
Non più un mercato inteso come
Libera risultante delle micro decisioni l'universo delle imprese
Ma grandi conglomerate imprese globali capaci di esercitare anche un dominio sociale
Di controllare i sistemi informativi scienza
Stili di vita culture e valori
Quindi appunto
Di svuotare il sistema politico
Gli strumenti della democrazia rappresentativa
Perché ho insistito su questo concetto di nuove interdipendenze per due ragioni dapprima e perché si capisce allora perché
Questo ha spiazzato tutto una cultura e un modo di essere della sinistra e del sindacato
Lotta economica nei luoghi di lavoro organizzazione di blocchi sociali omogenei
Lotta politica per democratizzare lo Stato
Ma si capisce anche vorrei osservare fornite perché risulta ancora più spiazzata all'idea craxiana
Di mettere un tigre dentro questo molto poco
E la seconda ragione
E capire se è proprio questa interazione nuova tra fenomeni economici sociali politici e culturali
Questa è la cosa che più mi preme
Non delinea un campo nuovo di conflitti
Potenzialmente anche molto radicali e non riducibili solo a quello classico tra capitale e lavoro impresa per impresa
Conflitti territoriali
Conflitto di sesso
Il conflitto tra la crescita intellettuale e culturale dei lavoratori operaie no
E non solo la sotto retribuzione ma il senso di un'ingiustizia nuova acutissima
E l'incertezza la precarietà
Non riconoscimento della professionalità il diniego del diritto a sapere
A controllare a partecipare le decisioni
Perché domando a chi ci accusa di demagogia
Gli operai della Montedison o i ricercatori dell'Istituto Donegani
Devono assistere silenziosi e impotenti al probabile scempio di un'impresa che loro oltre che della nazione
Ad opera di un banchiere pubblico
Che usa i soldi dello Stato
Al solo scopo di garantire la proprietà della famiglia Ferruzzi
Che sa ben poco dell'archivio
E che l'ha comprata Colibrì
Debiti che alla fine saremmo Nuria
Perché siamo
Che noi non dovremmo rovesciare l'asse della lotta meridionalistica se è vero che nel mondo moderno
L'accumulazione lo sviluppo non dipendono più tanto dal capitale fisico
Ma dalla capacità di creare sinergie tra fattori organizzativi istituzionali culturali
Tra l'innalzamento della qualità dell'azzurro
Che lavoro meridionale
E la possibilità di aprire percorsi diversi alla scienza e le tecnologie cioè non precostituiti
Non imposti dagli interessi dominanti
è tempo quindi di uscire dalla difensiva
Facendoci forti
Di un quesito che
Prego cioè
E non malgrado ma in conseguenza di questa gran
Mutazione non si aprano problemi e contraddizioni Sempre meno domina Billi con le attuali logiche di mercato
E se questo non richieda nuove regole nuovi diritti un nuovo rapporto tra pubblico e privato
Il partito politico la sinistra politica il Partito Comunista torna oppure no ad essere essenziale se questo e il terreno nuovo dei conflitti
E cosa c'entra questo con il rubare il mestiere al sindacato
Noi sappiamo benissimo che la sinistra deve fare anche una rivoluzione culturale
Deve uscire in sostanza dalla vecchia cultura dello scambio corporativo della spesa pubblica Fini distributivi che però lascia le forze domina il governo dell'accumulazione più che far leva sulla spesa pubblica la sinistra deve proporre essa un diverso governo dell'accumulo Simone dell'allocazione delle risorse più che proporre vincoli
La sinistra deve proporre essa una visione della democrazia economica R.
Eccole capace
Tagliare i vincoli che impediscono all'It
Agliardi entrare con tutta se stessa appunto perché questa è la scelta
Con tutta se stessa strutture produttive uomini Storia civiltà
Nel mondo del due il
E giusto quindi
E sindacato rifiuti la centralizzazione contrattuale lo scambio corporativo le politiche dei redditi a senso unico ma non basta
Il compagno Formica sa bene perché ne abbiamo discusso tante volte
Che grazie antipolitica dei reietti ti si sta facendo oggi nei fatti
Siamo ormai al paradosso per cui lo Stato italiano non chiede più i soldi ai contribuenti
Cioè a tutti i cittadini secondo le loro possibilità in cambio di servizi collettivi capace di modernizzare il Paese
A parte le trattenute sulla busta paga e poco altro chiede i soldi ai cosiddetti risparmiatori
E poi in gran parte sono gli evasori trenta quaranta mila miliardi al mese in cambio di che cosa
In cambio di una rendita individuale enormi
Che supera di due o tre volte il tasso di crescita del prodotto reale che mi fa
Ma solo da un'altra
Del paese
E cioè da chi ha soltanto un reddito da lavoro paga le tasse e si metta gli altri servizi
è costretto a fare questo lo Stato ci spiegano per servire il debito accumulato
Perché il perito che ha curato e si accumula non è vero o non è più vero danno
Lui che la causa dello squilibrio tra le entrate e le uscite correnti le prime superano ormai le seconde sì da queste si tolgono gli investimenti
Si è accumulato per due fattori essenzialmente
I costi di una ristrutturazione chitarrista
Nato le riprese ma ha riversato sul bilancio dello Stato disoccupazione assistenza sgravi fiscali
è un processo di concentrazione che tra l'altro ridotto il quaranta per cento del Paese in quelle condizioni e secondo una stima
Dura dei tassi di interesse che ha innalzato oltre misura la soglia di remunerazione del capitale con conseguenze enormi appunto sulla distribuzione dei redditi
Senza che nessun sindacato nessun governo noticina coloro che indica
Essi non sono gli stessi che li pagano ed è questo anche che provoca lo spiazzamento di tutti quegli investimenti che s'
Sono sotto quella soglia di rendimento del capitale
E al ritorno non immediato l'occupazione appunto
Sull'allocazione delle risorse
Con questi tassi conviene investire nella finanza e non nella chimica sulle politiche fiscali sulle convenienze di mercato
Formica sollevato qui è un grande problema il programma per la piena occupazione quali presupposti chiede richiede questo
Che si spezzi questo mese s'
Ecco perché è necessario ripartire dal lavoro di per
Dente ripartire dal lavoro dipendente senza chiudersi ma ripartire dal lavoro dipendente per far camminare un progetto al nativo complessivo
Lo dico in poche parole compagni
è necessario perché una redistribuzione dei redditi e del potere
Lo sappiamo non è possibile senza un risanamento
Se il dissesto della finanza provoca quegli effetti sulla nostra pelle perché è vero ha
Mario perché lui
Lento non è possibile sei
Senza una redistribuzione dei redditi del potere intero per parole ecco la base forte su cui noi impostiamo la questione salariale
E lo dico perché non si deve pensare che noi solleviamo a cuor leggero questa questione essenza un Progetto noi ne conosciamo il costo
Ma è giunto anche il momento di misurare gli costo di quella sorta di religione che è stata predicata in questi anni una filosofia molto semplice in fondo
Più si alza il rendimento del capitale più una parte della società fa soldi non importa come primo coi
Questo produrrà sviluppo ricchezza modernità
Un'altra parte resterà fuori tocco male si arrangi
Badate è stata questa l'idea forza
Della rivoluzione reaganiana la sua religione
Dollaro forte finché hanno potuto fino a oltre due mila lire alti tassi dell'interesse reale abbassare le tasse per i ricchi ridurre la spesa sociale
Così l'America si è finanziato
Attirando col miraggio di un rendimento e norme del capitale risorse da tutto il mondo un piano maresciallo rovesci abbiamo detto ma così li
Ecco la conclusione il Paese più ricco del mondo è diventato il più grande debitore del mondo e il crollo delle borse ha detto in fondo questo la cosa grossa militare detto una verità
Che il fondo e la regione storica della sinistra la base
Private la sua funzione ha detto cioè che alla fin fine costa troppo anche la miseria del Terzo Mondo perché l'America
E non sa più chi vende
E le banche creditrici rischiano il fallimento dice che costa troppo la speculazione finanziaria
Perché non è una questione soltanto di giustizia o di morale è che se Manet
L'azionista ed è troppo diventa sempre meno conveniente investire in ricerca sviluppo creazione di nuovi prodotti e di nuovi posti di lavoro non sto parlando solo della metrica sto parlando dell'Italia
Dice che costa troppo non far pagare le tasse
Perché qui
è una delle cause principali
Fuori dirlo all'onorevole la Malfa che non fa accenno questo
Del dissesto della finanza ecco perché concludendo
Noi siamo anche un po'stufi di fare autocritica e di stare sulla
E vecchie certezze lo sappiamo ma è giunto il momento di cominciare a sapere anche altre cose
La rivoluzione conservatrice non so se è finita so però che ha creato problemi contraddizioni conflitti che restituì escono alla sinistra un dovere e un ruolo di governo
Qualcuno ha osservato giustamente che questo ruolo nel passato
Era legittimata da una realtà oggettiva dal fatto cioè che gli operai di fabbriche erano anche il baricentro materia
Male del sistema economico e produttivo cosa che non è più vera oggi nei termini di prima lo sappiamo
Ma qual è la novità di questa conferenza
Il cuore del suo ragionamento politico
è che se è vero che il capitale fisico non è più la risorsa fondamentale di un'economia di una società moderna
Se la finanza rischia di mangiarsi l'economia reale
Se si è creato quel nuovo campo di interazioni ed interdipendenze tra come per usare le parole del Papa tra iper sviluppo e sottosviluppo tra qualità
Lo sviluppo e distribuzione del reddito del potere
Tra economia e politica
Dica tra risorse pubbliche e iniziativa privata allora diventa necessario realistico porre al centro del nostro programma il tema di una nuova democrazia e con
E quindi l'uomo
Il lavoro o i lavori in tutto il suo significato creativo e moderno a condizione militare questo deve essere chiaro ed era chiarissimo nella nostra impostazione
Che la sinistra parli non soltanto alle masse ma gli individui
Non soltanto all'opera
Va all'Italia che lavoro intraprende che produce
Perché soltanto così riuscirà a proiettare l'immagine di sé sul futuro e a parlare alle nuove generazioni
Quindici Primi iscritto a parlare il compagno Mantis Giuseppe seguirà Giannella e poi Barbato
Qui
Qui
Scritto a parlare è il compagno Giuseppe Mantis operaio dell'Assam in di Portovesme
Si prepari poi compagno Antonio Giannella operaio anni Citti Pisticci allora la prima primo Giuseppe Mantis c'è in sala
Antonio Giannella
Cessa l'Antonio Giannella
Allora la parola al compagno Antonio Giannella operaio anice di Pisticci si prepari il compagno Giuseppe Mantis operaio sani mi ti porto vs
Compagne compagni sul documento nazionale si è sviluppato un ampio dibattito
Che ha coinvolto ampie fasce di lavoratori di giovani disoccupati di donne di donne di lavoratori precari
Di battute che ha colto attraverso una lettura aggiornata dalla trasformazione intervenuto negli ultimi anni nel Mezzogiorno e in Basilicata
Vecchie e nuove contraddizioni che sono alla base dei dei dei termini duri del conflitto sociale del mezzogiorno e in Basilicata in particolare
Esiste sicuramente una questione
Esiste sicuramente una questione del lavoro
Dipendente ma in modo ancora più drammatico si pone la questione del lavoro che non c'è tutti gli indicatori economici infatti stanno a indicare come la questione meridionale oggi coincide con il problema della disoccupazione di massa
E in particolare la disoccupazione giovanile e femminile
Il divario tra il Nord e il Sud del Paese è ulteriormente aumentato e senza una netta inversione di tendenza
La prospettiva è quella di un ulteriore drammatizzazione della situazione dobbiamo fare i conti con la realtà
Che è fatta per larga parte di lavoratori precari è stagionale senza il rispetto
Dalle norme contrattuali ma anche da una parte di lavoro che non è che è messo in discussione dei selvaggi processi di ristrutturazione
E sull'azione produttive è in atto il nel Mezzogiorno in Basilicata un processo di smantellamento dell'apparato industriale che rischia di cancellare un'esperienza una cultura operaia
Che negli ultimi decenni anche nella nostra regione si è formata
E il caso della chimica in Val Basento dove il processo di riconversione industriale in atto rischia di concludersi con un saldo occupazionale negativo per la responsabilità dell'ENI e del Governo nazionale
Ma la situazione non è diverso per gli altri settori produttivi che sono attraversati da processi di ristrutturazione che fino ad oggi hanno fatto pagare conti sociale altissime al Mezzogiorno e alla Basilicata
La nostra battaglia pertanto però avere un elemento centrale il Mezzogiorno
Ma avendo ben presente che in questa battaglia bisogna conquistare vaste fasce di giovani disoccupati di donne e di precari che subiscono ancora il ricatto
Dei gruppi dominanti
Purtroppo le attuale normative che le legalizzato
La richiesta nominativa
Ritenuta l'unica forma che posso eliminare i presunti impedimenti ad un corretto sviluppo delle politiche occupazionale incentivando una sorta di prostituzione delle coscienza a scapito della dignità individuale non vanno nella direzione della liberazione dei dei ricatti eppure alla forma della richiesta nominativa è già stata ampiamente sperimentati
Con i contratti di formazione lavoro disciplinata dalla legge ottocentosessantatré del mille novecentottantaquattro con tale normativa
Oltre a corposi incentivi sotto la forma di fiscalizzazione degli oneri sociali si autorizza largamente nominativo attende e si scontrò con tali avviamenti dal totale degli assunti per non applicare lo Statuto dei lavoratori
La filosofia dalla legislazione a favore dell'occupazione giovanile
Oggi a sulle tesi che l'alta disoccupazione e la bassa occupazione giovani la sia causata dallo scarto tra la produttività
Relative al costo del lavoro
Quindi le politiche di riduzione del salario relativo dei giorni dovrebbe risolve il problema del loro impiego
L'ISFOL ha fatto uno studio per verificare serve che i contratti di formazione hanno prodotto più occupazione giovanile
E il risultato al Nord c'è stato un aumento di ottantotto mila unità cioè giovedì dai quattordici ai ventinove anni
Al centro una diminuzione di sei mila unità assurdo una diminuzioni di ventisei mila unità
Mentre per i disoccupati dal trenta ai cinquantanove anni c'è stato un aumento di diciannove mila unità al no e al centro di sedici mila
Al nord a centodiciannove mila è di sedici mila su infatti i giovani assunti con un contratto di formazione lavoro sono stati il settanta per cento hanno il ventidue per cento al centro e l'otto per cento al sud
Dimostrazione che i contratti di formazione lavoro hanno prodotto occupazione laddove la congiuntura economica era più favorevole
A un massimo i contratti di formazione lavoro sono stati utilizzati in sostituzione delle assunzioni che andavano comunque fatte senza produrre nuova occupazione
Pertanto possiamo affermare che i costi elevati per la collettività hanno prodotto benefici limitati e quindi è necessario battersi perché la proposta di modifica presentato dal Partito comunista italiano
Si è sostenuto da una vasta mobilitazione di giovani disoccupati
D'altra parte non possiamo
Non riflettere sul peso dato in ineludibile dei mercati del lavoro in Basilicata
Un pezzo importante del lavoro nella regione e più complessivamente nel Mezzogiorno resta il lavoro dipendente in agricoltura
A fronte di una generale tendenza alla riduzione degli addetti
Anche nel panorama del mondo agricolo ci sono si sono realizzate le trasformazioni che qui sono state più volte richiama e si sono prodotti fatti nuovi che hanno modificato tanti modi del i modi della produzione e degli assetti quando quelli del lavoro elementi antichi che hanno che hanno pensate e condizionato il lavoro del nel passato
Continua tuttavia a convivere con il nuovo e ancora largamente diffusa la pratica del sotto salario di sesso e delle evasioni contributive esistono nel esistono delle vere e proprie zone franche al rispetto del contratto il caporalato resta ancora una pratica di condizione fortemente almeno al mercato del lavoro
Con gravi conseguenze perciò che perciò che riguardino solo la legalità deve dall'accesso e reclutamento un lavoro ma anche per la dignità stessa della lavoratrice
In quanto persona in altri termini ci troviamo di fronte ai fatti antiche nella sostanza ma nuovi nelle cose
E nelle forme
Generate da uno moderna modernizzazione senza sviluppo nel mondo del lavoro agricolo che spesso consideriamo residuale rispetto al resto del lavoro dipendente
Stanno avendo dei cambiamenti che impongono a tutti in primo luogo dici una maggiore attenzione verso questi lavoratori
La strage stagionalità sta sempre più diventando un fattore strutturale della produzione agricola e quindi non può essere più considerato indice di marginalità
La crisi dello stato sociale ha peggiorato le condizioni di vita di questi lavoratori e dei braccianti agricoli
Ma non ha intaccato la loro capacità di lotta di lottare e in questi giorni stanno dando un'ulteriore prova presidiando Palazzo Madama per la riforma delle indennità di disoccupazione
Ad essi
La nostra solidarietà e il nostro impegno affinché nuove e la nostra e le nostre motto lotte migliore delle condizioni di vita e di lavoro
Altro punto centrale della nostra iniziativa deve essere l'impegno di tutti i partiti
Il superamento di gravi ritardi e delle Pompeo inadempienti sono alla base del processo di ricostruzione e sviluppo delle aree terremotate della Campania della Basilicata
Su questo punto si pone un problema trasparente produttivo alle disosso contro ogni tentativo strumentale dirottare queste risorse in altre aree del Paese e per sottrarre ad una gestione clientelare e improduttivo
Loro la parola Giuseppe Mantis operaio il Cagliari a differenza di quello che prima lo detto si prepari Barbato Terraio Alfa di Pomigliano Giuseppe Mantis c'è
Ma debbo chiedere scusa innanzitutto ma il pranzo spartano mica intrattenuto più del dovuto
Ma io comincio con una affermazione
Ritengo che con grande soddisfazione
Il mondo del lavoro ha raccolto il segnale del Partito Comunista Italiano che pur andando contro cento certa opinione corrente
Appunto appurato contro certa opinione corrente ha raccolto l'invito a riflettere ma soprattutto ha sentito
Una sua nuova centralità più volte in questi ultimi anni esorcizzata
Abbiamo a lungo discusso in queste settimane nelle fabbriche
E in tanti posti di lavoro nelle sezioni delle federazioni sulla condizione del lavoro dipendente oggi in Italia
Sui suoi problemi sui rapporti con la società sui rapporti con la politica abbiamo tutti
Su una cosa una misticamente convenuto era ora
Era ora che all'ordine del giorno si riproponesse all'attenzione della pubblica opinione questa condizione
Perché ma la relazione
E il documento preparatorio alla Conferenza stessa
Danno a mio avviso ampia ed esauriente risposta e se non bastasse il nostro dibattito la nostra partecipazione il contributo di idee e lo scambio di esperienze dicono già tutto
Già un anno fa
Alla vigilia della campagna elettorale del giugno scorso
In occasione di un'assemblea nazionale dei segretari di sezione di fabbrica
Il compagno Antonio Bassolino ed a denunciare con forza uno stato insostenibile del lavoratore del lavoro dipendente
In particolare evidenzio il fatto che si proponeva l'Italia il problema del salario dalla retribuzioni in quell'occasione immagino siano in molti a ricordarla questa cosa
In quell'occasione furono in molti anche all'interno del partito
A dare di quell'analisi una lettura propagandistiche legata cioè la prossima campagna elettorale
C'è voluto Carniti in queste ultime settimane per convincerci definitivamente che avevamo ragione
C'è voluta la FIAT che dichiarando tre mila cinquecento miliardi di utili lascia chiaramente intendere che forse qualche problema di rapporto ed equilibrio tra profitti e retribuzioni esiste
C'è voluta da Benedetti cioè qui stando non calciatori ma Maradona un rush ma ma banche è nonno una Cassa Rurale di risparmio ma la più Bach la più grossa banca belga
All'estero ci fa intendere insomma di quali margini di quali di quale profitti i quali vantaggi di quali grandi ricchezze in questi ultimi otto dieci anni in questi ultimi otto dieci anni sono stati accumulati dal capitale finanziario in Italia
Sostenuto e incoraggiato dalla politica neoliberista dei governi di pentapartito
L'Italia è che non c'è è cresciuta si dice
Bene Italia è cresciuta allora è ora di rifare i conti è ora per questa nuova è forte consapevolezza di chiamare la gente a lottare per pareggiare il conto
Certo la situazione non è delle migliori ma qualche passo avanti almeno dal punto di vista dall'analisi è stato fatto e questa conferenza da questo punto di vista ha fatto un ulteriore passo in avanti
La frantumazione del spinte corporative la scoperta vicini che forze contrattuali mai sperimentate nei servizi pubblici stanno ridisegnando la mappa delle forze e dei valori in campo
Le tentazioni autonome corporative di gruppo sono figlia del liberismo
Ma sono anche il risultato d'una scarsa attenzione per questo mondo del lavoro
Per il mondo del lavoro così come in questi ultimi anni si disegnato se oggi arrivati al paradosso
Che mentre le retribuzioni dell'industria in dieci anni sono calate percentualmente in valore assoluto dell'otto per cento a fronte di questo a fronte per la ristrutturazione appunto avvenuta dell'industria che hai terminato cui innalzamento della curva della produttività contemporaneamente quindi un rapporto fra salario retribuzioni nell'industria è inversamente proporzionale alla produttività
Nei servizi al contrario
Mi pare che lo ricordasse anche Marini stamattina qui nel suo intervento nei servizi ad una produttività calante è corrisposto un aumento delle retribuzioni
Sono in molti oggi insomma sostenere che questo è dovuto al permanere nell'industria dei valori della solidarietà della confederali ITA mentre al contrario nei servizi del terziario le spinte autonome hanno premiato guai se passasse questa convinzione cari compagni
Noi sappiamo che questa non che questa è un'analisi profondamente sbagliata ma questa analisi bisogna contrapporre una forte indice incisiva e nuova iniziativa politica ideale e sindacale che rimette in campo il lavoro
Non è questa cosa semplice non esistono forze che è conquistato posizioni di potere
Si dichiarano disponibili ad abbandonarle le stesse vicende politiche di queste settimane la battaglia sulla Finanziaria i risultati
La crisi di governo del pentapartito l'attacco tutto legato alle vicende quotidiane rivolto contro di loro attraverso il tentativo assurdo di emettere sommarie superficiali
Il sentenze attorno alla figura del compagno Togliatti dalla qual Guyana si è distinto lasciatemelo dire con Luigi Pintor quel ragazzo Coppotelli Claudio Martelli campione di presunzione e megalomane
E megalomane ma bocciato di storia rappresentano tentativi abbastanza scoperti delle metterci in un cantuccio delle metterci insomma all'angolo
Dopo che la nostra azione politica con la crisi del pentapartito strategico ai la prepotentemente ha riproposto in Italia una questione comunista
Sul versante sindacale e con i primi segnali di riavvio d'una nuova stagione unitaria
Elezione dei consigli di fabbrica sulla base di patti unica comitati nazionali i risultati incoraggianti alla FIAT permangono grandi problemi di rapporto di metodo
E di lavoro abbiamo bisogno oggi più che mai di grande unità e di convergenza di intenti di chiarezza nei rapporti
Presupposti per una unità più sostanziale sono molto d'accordo con la relazione
Quando riferendosi alla CGIL rivolge l'invito al rinnovamento è soprattutto alto superamento delle meccaniche percentuali delle componenti che stanno invalsa mando la CGIL
Certo il passaggio al Complesso ce ne rendiamo conto ma questa è la strada da seguire
Da seguire con convinzione senza tentennamenti
Io provengo dalla Sardegna Regione e centosettanta mila disoccupati su una popolazione di un milione e mezzo
Con la presenza industriale parzialmente diffusa
è con una
Provengo e lavoro a Portovesme dove nella nuova saranno i nove opero
Azienda metallurgica primaria di produzione di piombo e zinco
Il richiamo un po'tutti da difficoltà già rappresentate
L'ambiente interno la fabbrica e uno dei nodi più sentiti e uno dei problemi attorno ai quali si gioca anche la partita
Molto vicina dal punto di vista della logistico
Da Canterbury Sulcis non so quanti di voi conoscono e quanti di voi sanno cosa significa per la Sardegna la Carbosulcis
Quella miniera di carbone tanto in qualche modo inviso da altre parti bene noi abbiamo riscoperto il valore del carbone abbiamo riscoperto il valore di questa risorsa locale che intendiamo sfruttare
E attorno a questa risorsa locale
All'utilizzo di questa risorsa locale
L'adozione di questa risorsa locale
Probabilmente proporzionalmente alla vostra convinta intransigenza ambientale possiamo battere sconfiggendo i mici al carbone stessi che significava la nostra zona dove fortissimo il tasso di disoccupazione all'incirca due mila posti di lavoro
Ma il polo industriale di Portovesme insieme i problemi dello sviluppo e del consolidamento la metallurgia del piombo dello zinco ed è l'alluminio
Esiste altre tanto forte come in altre concentrazioni industriali il nodo della sicurezza nel lavoro
Quattro incidenti mortali in tre anni
Questo è il conto che presenta la mia fabbrica avvelenamenti dell'arsenico cadute le impalcature stritolato tanta macchina durante manovre schizzi di zinco fuso non possono essere per rappresentano ben rappresentare la norma
Dall'altra parte esiste sentito vissuto in termini mortificanti per i lavoratori il lavoro d'appalto
Il sommerso ove tutto è consentito ove non esistono i contratti nelle leggi ove tutto è in lotta contro il tempo per assicurare margini profitti ai mercanti di braccia
Ravenna e anche Portovesme
Ma di Ravenna e Portovesme ve ne sono dieci cento mille in Italia
Buona regia di A. parlamentare ma non risolviamo la c'è bisogno su questo d'una maggiore continuità questa è una questione morale
La nostra zona Macerata profonde con tradizioni resisteva oggi
Resistere ad una nuova e chiudo lenta attacco dalle partecipazioni statali ma lei mi ricordava a proposito della dell'acciaieria
E allora l'attacco alle partecipazioni statali e ricordano le acciaierie ai venticinque mila posti di lavoro messi in crisi come nel Meridione a posti di lavoro messi in crisi devono corrispondere altrettanti posti nuovi di lavoro questo Lecce manchevole Sardegna lo diciamo per le per le miniere sarde lo dicevo diciamo per le miniere metalli stare che stanno subendo un violentissimo attacco in questo periodo
Alla liquidazione appunto la Rimini era il piombo dello zinco intendiamo sosta intendono le partecipazioni statali sostituire il deserto risoluta azione la miseria a questo disegno il partito le confederazioni sindacali hanno già risposto rispondono no e per questo che già l'undici marzo la nostra zona si fermerà per uno sciopero generale
Per lo sviluppo la reindustrializzazione l'occupazione
Ambiente e non la qualità della vita i ritmi di vita e di lavoro la proposta per certi versi il dirompente d'una riduzione oraria
Che porti nel giro di dieci anni dalla di lavoro a trenta ore sono temi che abbisognano di approfondimenti gli approfondimenti ulteriori si pensi per esempio
Alla contraddizione stridente
Del meno orario uguale più straordinario frutto nel tentativo disperato io ritagliarsi condizioni sociali più avanzati ma anche contemporaneamente più alienanti
Se cari compagni
Abbiamo avviato una riflessione che ha bisogno di tutto il nostro lavoro di elaborazione
Di una passione politica nuova i Fantasia di inventiva per costruire con tenacia una più avanzata condizione di lavoro condizione dell'uomo
La parola ora al compagno Sergio ha posto lì
Operaio Terni di Trieste si prepari la compagnia Grace D'Agata disoccupata di Reggio Calabria
Compagne e compagni penso di poter esprimere un accordo netto con la relazione del compagno Bassolino accompagnandolo però con l'auspicio che i temi la riflessione
La piattaforma politica i contributi del dibattito di questa conferenza si affermino pienamente come patrimonio di tutto il partito di tutti i suoi organismi è ne determini conseguentemente il percorso e la qualità delle iniziative e delle lotte dei prossimi mesi
Io penso
Che noi dobbiamo porre costantemente in grande risalto
Che l'offensiva neoliberista che ha percorso in questi anni il nostro Paese e ne ha modificato nel profondo la struttura produttiva mentre esaltava
E perseguiva un progressivo allontanamento dello Stato
Dalla programmazione dalla gestione dei processi economici e produttivi
Dall'altro utilizzava con Rossana di risorse pubbliche per procedere all'opera di ristrutturazione e di riconversione dell'apparato industriale soprattutto privato
Abbiamo rivendicato da sempre mi pare la necessità di predisposizione di adeguate strategie per rispondere compiutamente
Alla sfida dell'innovazione scientifica e tecnologica ma in questo Paese in questi anni
Sia abbondantemente legiferato per consentire l'espulsione di enormi quantità di forza lavoro dai processi produttivi sia costruito a me pare una sorta di grande zona franca
All'interno delle attuale le aziende erano legittimate
A perseguire ogni forma di profitto e sollevate da ogni responsabilità di perseguire promuovere nuove opportunità di lavoro
Il compare otto delle aziende a partecipazione statale non solo non ha contrastato il corso di questi avvenimenti Maria coscientemente favoriti
Cedendo al privato i propri gioielli
Ogni cessione motivata in maniera diversa dalla precedente
Hanno detto che volevano impegnarsi nella grande rete dei servizi
A mio parere hanno dimenticato che senza la direzione di al controllo
Di qualificata produzione la stessa capacità di produrre servizi sfide qualifica e si assottiglia
C'è stata una sostanziale mancanza dedica e città
Certo complete dispensava
Bilancio di settori fonda
L'industriale del nostro
Non hanno il bossolo le strategie economiche
Le stesse relazioni industriali sono state
Dica dello scambio Poli
Cordis
Come va be'
Gli aranci farne
O dalla provocatoria volontà
Gli accordi sottoscritti
Are duri attacchi all'occupa come ha
Falcone
Tutto mi pare è stato
E delegittima
Le organizzazioni sin
Di fronte alle vive dei lavoratori
Queste polizze hanno prodotto contraddire
Nel tessuto sociale hanno poi vi sarà nostra
E dal momento
Proprio per il ruolo che storica
Vede il nostro
I lavoratori Venezia Giulia come guerra
L'azione è stata
Una pre
E che non logica me gli organi
Tate Modern chiedono lavoro nuovo nuove opportuni
Che assiste in dove c'è stata
Dei lavoratori
Radici comuniste
E a mio modo di
Venire un nostro nuovo gran il mio Bolivia De Coster in fazioni a muovere il bar
Tali a muoversi con dignità sul terreno della riqualificazione pipa
Per risponderne moderna
I dati all'innovazione
E necessario
A mio modo di vedere
Un contributo forte che consenta al
Utilizzo completa emotiva sulla gestione
E delle sue dovrebbe sempre secondo me un giudizio forte
Chi ha proceduto all'
Ci sono altre
Sulla necessità ricostruì
Una stagione una stagione di lotte la relazione di ieri mi pare abbia ulteriormente qualificato questo bisogno e fondamentale allora per quel che riguarda le partecipazioni statali che venga dalla conferenza una spinta forte di unificazione delle iniziative dei terreni di lotta
Uno slancio nuovo una qualità nuova dedicano alle vertenze locali un grande respiro nazionale
Una sola questione per finire
Peraltro abbondantemente trattata nel corso dei lavori di questa conferenza la siderurgia
Dicono che ci sono venticinque mila esuberi in effetti se si leggono le schede predisposte della sinusite ci si accorgano che a questi venticinque mila vanno aggiunti quattro mila attualmente in cassa integrazione
I
Noi già all'indomani della presentazione delle prime del primo schema del piano siderurgico
In dicemmo una riunione nazionale dei compagni delle fabbriche siderurgiche in quella riunione
Fu proposta da colta
L'idea di dar vita ad una manifestazione pubblica nazionale dei siderurgici comunisti
Credo sia ancora e siamo ancora in tempo per farla io non credo
Che i lavoratori siderurgici comunisti e non
Abbiano avuto modo di esprimere particolare apprezzamento per il fatto che il ministro Granelli e la sensibilità hanno predisposto unite al serio alla discussione del piano
Io credo che apprezzerebbero molto di più se noi dessimo vita alle manifestazioni che era tempo abbiamo annunciato
Comunicazione urgente il proprietario della Peugeot targata Ravenna quarantaquattro quaranta ottantasei e ripeto Ravenna quarantaquattro quaranta ottantasei e pregato di spostarle immediatamente
La parola Compagnia Crest targata disoccupata di Reggio Calabria si prepara il compagno Barbato
Non c'è la compagnia cresta che
E allora la parola al compagno Barbato
Compagnia Barbato che operaio dell'Alfa di Pomigliano
Compagni pur essendo molto d'accordo con la relazione con il documento preparatorio della conferenza sento per la verità ancora un certo risarcito
Un disagio una difficoltà che ho trovato e bisogna dirlo anche tra i lavoratori delle assemblee di base in preparazione di questa conferenza
E che forse è dovuto al fatto che da troppo tempo non si discuteva così apertamente e chiaramente sui problemi del lavoro non solo nel nostro partito ma anche e soprattutto tra il nostro partito i suoi quadri intermedi e i lavoratori
Un disagio che ci dice che oggi abbiamo fatto bene a realizzare questa iniziativa ma che soprattutto dobbiamo darle un seguito
Dobbiamo continuare quindi ad insistere ad approfondire ed allargare sempre più la discussione se vogliamo recuperare ritardi e indecisioni ridando fiducia a chi vede con una certa incredulità
La reale volontà del nostro partito di rimettere il mondo del lavoro e di lavoratori dipendenti al centro del nostro programma della nostra iniziativa politica
Costruire quindi un programma in cui i lavoratori con i voli Problemi Lore bisogna sino al centro che vada oltre
Basato sul rinnovamento della democrazia e delle istituzioni del nostro Paese
Ma anche su un programma basato su precise scelte sociali e politiche che consentono di realizzare realmente quell'alternativa democratica di cui tanto parliamo
Queste è la scelta giusta che questa conferenza deve ribadire eterna e rafforzare di cui l'intero partito dovrà tenerne conto per fare in modo che i comunisti ovunque essi opere inutili pur nel rispetto delle loro autonomie delle singole responsabile già agiscono di conseguenza facendo seguire alla Veroli fatti le scelte chiare
Credo che questo sia l'unico modo che ci permette oggi un recupero sardo è forte
COER del rapporto con i lavoratori necessario non solo per ribadire l'identità del nostro partito ma per lo stesso Avvenire del del nostro stesso Paese
Certe e chiare concrete coraggiosi discusse con chiarezza tra di noi come stiamo facendo oggi in questa conferenza
Certe come per esempio quella sulla riduzione dell'orario di lavoro dove con la relazione di ballo di Bassolino ci avviamo finalmente a superare un lungo periodo di timidezze
Certe giuste come questa è opera incoraggi non la stessa lo stesso sindacato la stessa FIOM a percorrere questa strada con la proposta dell'Est delle trentacinque ore come obiettivo nei prossimi contratti inserendoli in un discorso più ampio di prospettiva per una reale forte riduzione dell'orario di lavoro
Questa per esempio una scelta mature necessario
Se vogliamo tra l'altro stare al passo degli altri movimento operaio del lavoro voci dentale e se vogliamo dare una risposta concreta in questo particolare momento storico alle nuove tecnologie
Micro elettronico e se non vogliamo solo ridurci a contare quanti operai
Quanti lavoratori sono stati espulsi dalla fabbrica senza una una reale prospettiva di rientro né per loro né per i giovani disoccupati ricattati continuamente io sono tra quei compagni che ormai da tempo non nutrono nessun complesso di nei confronti della CSU per cui anche su questo punto credo che sia necessario come è stato detto nella relazione un'operazione generati generalizzata di riduzione delle quaranta ore sul tipo dell'importanza di quello che ha portato la settimana dalle quarantotto alle quaranta
Sono conquisto sono convinto che questo sarebbe tra l'altro una risposta concreta ai vari Agnelli e Romiti che penso che tutto sia immutabile e questo è un operazione che deve fare non solo il sindacato ma il partito ma politica
Infatti se pensiamo che oggi assistiamo al fatto che c'è chi esce dalla grande impresa per riduzione di organico mentre c'è chi di lavoro molto di più delle quaranta ore ci rendiamo conto che non è più sufficiente il controllo e l'impegno solo di tipo sindacale
Oggi tra l'altro un po'molto dei venne a cessare un impegno politico nelle iscrizione che Rizzo Begonia Viduka
L'orario di lavoro in maniera più rigida vincolante anche dal punto di visto lati legislativo questo è tra l'altro una via per realizzare l'avvicinamento del Parlamento dei reo di una Repubblica che che è fondata sul lavoro con il mondo del lavoro
In modo che partendo dal problema dell'orario di lavoro si possono affrontare altri problemi
Non meno importante è sentita lavoratori come la sicurezza e soprattutto la dignità e la libertà di associazione politica oltre che sindacale di tutti i lavoratori in tutte le fabbriche
Non deve essere più consentito che la democrazia la Costituzione
Come già più volte è stato detto anche in questa Assemblea si fermo là davanti ai cancelli delle fabbriche siano esse piccole Sinuessa anche fabbriche che hanno un padrone che si chiama Giovanni Agnelli
C'è bisogno che il rilancio della democrazia in Italia non si dimenticano quindi i luoghi di lavoro
Anzi comproprietà lavoro parte la nostra battaglia per il rinnovamento e l'allargamento della libertà democratica sapendo che in questi anni pestato in drastico restringimento di questa libertà
A causa di governi che hanno avuto orecchie solo per i bisogni dei padroni e di un Parlamento dobbiamo dirlo che per la verità ha mostrato uno scarso impegno una scarsa conoscenza di questi problemi
Se pensiamo agli scarsi strumenti dati ai sindacati e dei lavoratori per il controllo e la partecipazione al non subalterna rispetto alle ristrutturazione ci rendiamo conto di fatto come il Parlamento sia stato assente o comunque sia stato inadeguato rispetto alla Battaggia condotto condotto dai lavoratori
Questo se escludiamo però compagni la giusta Battaggia condotto contro il taglio della scala mobile
Un esempio di lotta nostra condotta assieme al Parlamento che con la mobilitazione della masse a cui più spesso ci dovremmo richiamare per dare il giusto il giusto supporto di massa alle nostre battaglie nelle istituzioni
Solo in questo modo potremo strappare risultati maggiori avvicinare di più l'agenda al Parlamento il Parlamento e la gente
Ma dicevo il partito ha fatto bene ad indire questa conferenza ce n'era veramente bisogno sono passati dal mille novecentottantadue ad oggi ben sei anni anche se al nove operai le sono sembrati molto di più
Sono sembrati di più perché questi per noi sono stati anni bisogna dirlo compagne di grande solitudine solitudine senza a volte di grande rabbia e impotenza rispetto alle ristrutturazione a volte di incomprensione con il nostro sindacato ma qualche volta anche con il nostro partito
Noi compagni responsabili di sezione di fabbrica di aziende siamo molto spessi i primi a cui si rivolgono i lavoratori i prima sentire forse ancor prima del sindacato
La pesantezza della situazione in fabbrica per cui a volte di fronte a certi difficoltà accetti in convenzione abbiamo avuto il dubbio che forse eravamo noi a non farci capire
Alla piscina rappresentare al partito il dramma che stavamo vivendo
Credo che anche da da questo nasce l'esigenza non di dare ed è venuta ma di fare politica quanto più possibile in effetti sono stati anni in cui abbiamo subito un durissimo attacco in fabbriche nella società
Une tatto che utilizzando tecnologie le nuove tecnologie ed il ricatto delle ristrutturazione è stato prima di tutto culturale editore oggi con e nello stesso tempo concreto
E crudele che ha pesato e pesa sulla pelle
E nella mente dei lavoratori dell'anno subito un atto attacco fatto
Di aumento secco dello sfruttamento di bassi salari di espulsione dalla fabbrica di imposizione perfino sul modo di vivere e di pensare a di organizzare il tempo libero
Un attacco questo ancora ancora più insidioso che sta continuando anche se sont utilmente oggi quante sui giornali come L'Espresso la Repubblica voglio dirlo sociologi
Giornalisti si sforzano di rappresentare gli operai della FIAT come tanti burattini preoccupati solo di organizzarsi per poter donare il sangue
Come se non bastasse il sangue si butti in fabbrica dico io ancora oggi dalla mattina alla sera per un milione al mese ecco e anche questo tipo di rappresentazione degli operai che dobbiamo agire spingere con decisione sapendo che anche queste rappresentazione sono tutto sommato effigie di un attacco che ha avuto i suoi punti cruciale
Nella sconfitta la FIAT del mille novecentottanta ed il decreto di San Valentino sul podio della Scala mo'
Non a caso due punti su cui più accanite dura è stata giustamente sottolinea giustamente la resistenza degli operai e dei lavoratori insieme alla battaglia e alla resistenza del nostro partito
Cabin mediche quella erano passaggi cruciali
Che da quei passaggi dipendeva come si sarebbe effettuato nell'istruzione le ristrutturazione Cile avrebbe dirette di chi le avrebbe pagate insomma per chi e per che cosa queste ristrutturazione per quale modernità per quale tipo di cecità
Domanda ancora oggi avverte i testi o pranzi oggi forse un valore maggiore possiamo vedere bene oggi infatti come sono andate le cose in questi anni come questo processo di ristrutturazione sia stato badate esclusivamente dei lavoratori dai giovani dal Mezzogiorno
E così ricchi forti sono diventano sempre più ricchi e potenti e povere debole sempre più povere senza potere mentre la ricchezza in Italia si è concentrato sempre più nelle mani di poche famiglie il Mezzogiorno è stato abbandonato a se stessi utilizzando sempre con la scopa utilizzandolo sempre con lo scopo di specularci sopra
O da colonizzatori come tende di fare la FIAT con l'acquisizione di stabilimenti Alfa o con l'iniziativa a Napoli in Campania e nel Mezzogiorno anche si si presenta oggi con il volto del robot e dell'innovazione
Però robot e innovazione tutte dirette guidate verticistica mente rigidamente da Torino anzi autoritaria ma ente datori
E questo processo di lavoratori di operai di Mirafiori dieresi di Bagnoli
Di Genova e di Pomigliano vogliono cambiare vogliono capovolgere questo stato di cose altro che storie stufi di essere comunque sempre loro a pagare a subirà un qui essi si trovano questo ci dicono le manifestazioni di Bagnoli di questi giorni al Napoli questo ci dice il voto dell'elezione del consiglio di fabbrica a Mirafiori c'è una volontà di riscossa che noi dobbiamo serve per raccogliere agonizzare bisogna quindi il partito si faccia sentire pienamente impegnato con i lavoratori il lotta e nello stesso momento si in grado di rispondere con fermezza Alletto erede alle teorie nostri vessati
Che in certi momenti hanno camminato anche all'interno di francese consistente del movimento operaio per vento ero io sul postindustriale sull'estinzione della classe operaia
Contrastare quindi padroni liberarsi minuto come sindacato di una sorta di subalternità verso la grande impresa
Anche per questo le partenze sono un'occasione da non perdere insomma si tratta oggi in Italia come stiamo facendo in questa conferenza
Di creare un prima non solo politico ma culturale intellettuale favorevole ai lavoratori alla classe operaia
Per armare Maneggio quelle che i padroni sanno e anche per questo ci hanno colpiti così duramente che sono ancora oggi nonostante tutto grande parte del nostro partito
Quindi vediamo ogni atteggiamento di svalutazione del ruolo della classe operaia dei lavoratori se vogliamo rogo recuperare perché no anche in termini elettorali se vogliamo rilanciare il peso dell'iniziativa del nostro partito
Se vogliamo liberarci dal burocratismo che ha colpito qualche nostra organizzazione
Noi non molliamo all'Alfa lancia di Polignano nostra antica ignea lei abbia appena entrati in possesso della fabbricò come primo atto ha utilizzato la cassa integrazione a zero ore previste dall'accordo di sindacale di maggio scorso per il Milan si rende conto per infilarci dentro scientificamente
Tutti i nostri compagni i punti di riferimento e delle nostre cellule della nostra sezione
I compagni che per anni tutti i giorni duri Zano le strette pause l'intervallo mensa diffondendo l'unità i nostri stia e i nostri attivisti spostandoli reparto lontano della fabbrica
Questo succede ancora oggi con bagna l'esordio del gomito
Lo abbiamo stretto i denti non abbiamo mollato non abbiamo fatto con il PSI alla DC
Che hanno chiuso subito bottega appena ha saputo che la nuova proprietà non desiderava impartiti organizzati in fabbrica no no non abbiamo mollato e non molleremo
Nonostante intimidazioni continue nonostante la grande difficoltà del sindacato e del consiglio di fabbrica
L'unità tutti i giorni si continua a diffondere in fabbrica e siamo già a più di cinquecento iscritti al nostro partito alla sezione di fabbrica morto uno dei quali capi tecnici impiegati questo credo che sia la risposta più giusto
Vale da da dare alla FIAT noi vogliamo costruire un partito sempre più forte nel cuore del sistema ho finito per costruire un partito sempre più forte all'altezza dei problemi produttiva e sociale della nostra epoca
Noi vogliamo rafforzare fare sempre più forte il grande e il più grande e moderno partito operai dall'Occidente capitalistico un partito capace di affrontare senza subalternità
Problemi dell'innovazione della modernità delle fabbriche e delle aziende della società Canale che ha l'ambizione che questi processi li vuole guidare non subiva
Altro che partito comunista francese o arretramento come qualcuno Pati va insinuante
A chi dice queste cose credo che
Mente che si sbaglia di grosso chi ritiene di essere moderni significa non difendere i lavoratori di operai tecnici impiegati il loro lavoro alla loro condizione di vita
Io non credo che sia così
Noi dobbiamo difendere i lavoratori la loro condizione di vita il loro lavoro se vogliamo continuare ad essere un grande partito comunista se vogliamo rimanere d'essere dei moderni rivoluzionari cioè sì vogliamo fino in fondo cambiare questa società e dare al mondo del lavoro dei lavori il giusto posto che gli spetta nell'Italia di oggi e di domani
Diverse compagne e compagni
Chiedono che non si fumi in sala per permettere di seguire attentamente ai lavori
Della nostra conferenza
Ad alcuni di noi questa questo invito naturalmente può dispiacere ma dobbiamo accoglierlo e rispettarlo quindi la presidenza invita tutti i compagni naturalmente a farsi a farsi promotori di questo invito attivi
La parola al compagno Gaetano Ruiz tecnico dell'Enichem di Priolo
è presente
Sono lo ha oratore della Montedison di Siracusa
Questa provincia sino a dieci anni fa
Costituiva una parziale eccezione
Nel panorama economico e sociale del meno Meridione d'Italia
Un buon tessuto economico agricolo industriale
Caratterizzato da una delle maggiori concentrazioni industriale chimiche petrolchimiche d'Italia
Con la presenza di Montedison
ENI esso Isabel ed altre ancora
Un reddito pro-capite
Fra i più alti del me del Mezzogiorno
Un tasso di disoccupazione relativamente basso
Cinque mila unità nel mille novecentosettantasei
La presenza della criminalità organizzata che in Sicilia significa assenza della mafia
Pertanto nonostante l'inefficienza e all'incuria delle amministrazioni locali
Generalmente a guida democristiana
Nonostante il pessimo funzionamento dei servizi pubblici e l'assenza di servizi sociali
Il livello economico della nostra provincia era accettabile
Oggi dove presunti successi economici del pentapartito il panorama e profondamente mutato
La disoccupazione e passata da cinque mila unità
A chi a quasi cinquanta mila
Dieci volte di più
Nella sala Montedison di Priolo
Ci sono scomparsi oltre cinque mila posti di lavoro fra dirette e indirette
La crisi dell'agricoltura
E di enorme gravità
Essendo soluzione nel breve e medio termine
Il reddito pro capite
E notevolmente inferiore alla media italiana
La provincia di Siracusa e al settantesimo posto oggi fra le province italiane
La lotta fra le cosche mafiose
Soprattutto per il controllo del traffico degli stupefacenti
Ha comportato decine di morti e ha omologato la provincia di Siracusa alleate provincia siciliana
Le amministrazioni locali sono sempre più inefficienti
E la sfiducia nei cittadini nelle istituzioni già un'alta è ancora aumentata
Lo scambio politico teorizzato dal penda partita dalla Confindustria non ha funzionato
Alla moderazione sindacale
Non ha corrisposto un aumento dell'occupazione
E neanche un consolidamento delle strutture produttive
Quelle meridionali rischiano di essere travolte
Se dovesse ripetersi
Una crisi simile a quella degli anni ottanta
La base produttiva si è ristretta nel Sud come note tali ricordiamoci che la produzione industriale attuale è inferiore a quella del mille novecentosettantotto
La grande occasione offerta dalla favorevole congiuntura internazionale
Con il crollo del prezzo delle materie prime è stata sprecata
Occorrevano investimenti produttivi per aumentare l'occupazione e invece si è preferito speculare in Borsa
Per usare con voi le parole del comma io Reichlin
L'economia di carta ha soffocato l'economia reale
Ciò costituisce una vergogna per la cosiddetta classe imprenditoriale
E costruisce un delitto sociale nei confronti di milioni di disoccupati
A questo riguardo sono gravi le responsabilità del governo ed è la sua politica economica che ha penalizzato i salari ha incrementato i profitti delle imprese ha favorito le speculazioni finanziarie
Forse l'Italia è andata più reca
Ma certamente e diventata più ingiuste i ricchi sono di andare più ricchi
La rendita parassitaria sono enormemente cresciute
I lavoratori produttore della ricchezza del Paese hanno visto diminuire il loro potere d'acquisto i disoccupati hanno superato i tre milioni
E aumentata la distanza economica fra il nord e il sud la questione meridionale è una vera e propria bomba sociale
Che se non vi si innescata rischia di travolgere la stessa democrazia del nostro Paese
L'ingiustizia fiscale è un vero scandalo
I lavoratori dipendenti guadagnano un po'un terzo del reddito nazionale ma pagano i due terzi dalle imposte dirette
Consigliera un'aggravante
Che la politica neo conservatrice del governo sia stata guidata dal primo presidente socialista della storia d'Italia
è necessario cambiare che cosa è come innanzitutto è necessario cambiare la politica economica del governo
Ponendo al primo punto l'occupazione
Occorre incrementare le retribuzioni dei lavoratori
In modo da favorire la domanda interna e creare un circolo vizioso maggiore domanda maggiore produzione maggiore occupazione
La risposta la questione meridionale
Non può consistere nelle assai assistenzialismo straccione della Democrazia Cristiana tutt'altro
è necessario un piano di investimenti che sviluppi la piccola e media industria
Che verticali di le produzioni aumentando il valore aggiunto dei prodotti che ha moderni l'agricoltura che valorizzi turismo che favorisca l'atto relazione
Lo sviluppo della nostra zona industriale può e deve avvenire nel rispetto dell'ambiente
Dico di più
Come è stato affrontato affermato nel recente convegno nazionale organizzato dal nostro partito a Siracusa
Su chimica e ambiente solo un effettivo sviluppo tecnologico dei processi produttivi può garantire il risanamento ambientale
Per questo dipenda naturale oltre che necessaria l'alleanza fra movimento dei lavoratori e movimenti ambientalisti
Questo è il programma economico e sociale che caratterizza il Partito Comunista siciliano come Partito del lavoro
Oltre alla politica economica deve cambiare la politica sindacale
Troppo spesso subalterna alla logica della controparte del governo
La centralizzazione delle trattative e la concertazione triangolare fra il governo imprenditori e sindacato
Ha di fatto trasformato il sindacato dal Movimento dei lavoratori in un sindacato istituzioni
Con conseguenze molto gravi
Limitazione del ruolo dei consigli dei mezzi dei delegati
Mancato controllo delle retribuzioni di fatto dei posti di lavoro degli straordinari dei ritmi di lavoro
Minore democrazia all'interno delle organizzazioni sindacali
Crisi de L'Unità fra CGIL CISL e UIL
Giovanissimo distacco fra lavoratori e sindacati
Tutto ciò ha favorito le pericolose spinte conservatrici corporative di molte categorie
Ha di fatto legittimità dodici i sindacati autonomi
Ha diminuito la rappresentatività dei sindacati confederale
Emerge con forza una questione essenziale
Il ruolo dei lavoratori nelle aziende nel sindacato nella società
è una questione da sempre esistente e mai risolta
Una questione di fondo della nostra democrazia
Una questione quanto mai attuale
Dopo la crisi della politica neo conservatrici che tendevano ad arginarlo
Una questione decisiva per l'avvenire del Paese
Il lavoro è un diritto di tutti i cittadini uomini e donne giovani e meno giovani meridionale e settentrionale
Si legge nel documento preparatorio di questa conferenza
Il Partito comunista intende sollevare in tutta la sua portata la questione operaia del lavoro dipendente
Per far questo abbiamo la necessità di organizzarci nei posti di lavoro creando nuove sezioni di fabbrica
Nel mille novecentottantasette a Siracusa sono state create due nuove sezioni di fatti
Alla Montedison di Priolo all'Enichem di Augusta
è necessario averne altre
Si legge ancora nel documento preparatorio
Il lavoratore ha aderito alla piena valorizzazione della sua funzione politicamente e costituzionalmente riconosciuta in una Repubblica fondata sul lavoro
A mio avviso e questo uno dei temi principali di questa conferenza è per questo che noi comunisti abbiano il dovere di lottare grazie
Un annuncio compagni è stato smarrito un portafoglio
Con i documenti a nome di Bonora Mirella di Ferrara la compagna Mirella può essere contenta perché il portafoglio si trova presso la segreteria della Presidenza a destra rispetto alla sala
E ora compagni un momento compagne e compagni momento di attenzione
L'appieno il pieno successo di questa nostra conferenza sta nella nostra discussione degli interventi dei compagni ed assieme però anche nel dialogo e nel confronto sereno che riusciamo a stabilire con altre forze con altre organizzazioni stamani abbiamo sentito con interesse e attenzione
I segretari nazionali della CISL e della UIL
Oggi abbiamo un altro momento significativo
Le diamo la parola al compagno Ottaviano Del Turco segretario generale aggiunto che la CGIL che ringraziamo vivamente per la sua presenza
Cari compagni cari compagni
Io desidero innanzitutto
Dare atto
Al compagno Bassolino
Della scelta che io considero molto corretta
Di avviare una discussione così complessa e così difficile
Così importante come quella che avete
Ha aperto ieri con una relazione
Che ovviamente può essere giudicata in molti modi ma certo la relazione franca aperta
Che vi fuggiva dal diplomati Isma'dei rapporti con gli interlocutori
O peggio fatta di allusioni per i soli addetti ai lavori per quelli che vogliono capire
è un metodo che va apprezzato ed è un metodo che dovremmo seguire sempre nei rapporti tra partito e sindacato tra tutti i partiti e tutte le organizzazioni sindacali
E credo che questa è questo metodo proposto da Bassolino
Funziona non solo per voi delegati che partecipare a questo dibattito per i dirigenti del partito che si misurano con i temi che sono stati proposti
E credo che questo valga anche per gli ospiti che voi avete invitato ai quali avete chiesto di parlare
Io quindi cercherò di usare
Se ne sarò capace la stessa serenità la stessa franchezza
La stessa lealtà
Io comincio con un'osservazione sul documento preparatorio quello che ha animato una discussione durata molte settimane che ha investito una fetta importante della base popolare del Partito comunista
Molti di noi hanno letto con grande interesse
Esso è apparso
Uno sforzo interessante
Capace di aprire una vera riflessione
Su quanto è cambiato nell'economia
Nei rapporti di produzione
Negli equilibri tra i diversi settori
Io non l'ho letto in quel documento nessuna nostalgia per gli altri temi
E nessuna chiusura difensivi Stich
Molti di noi vi avevano scorto un tentativo di rigenerare un'idea
Un progetto complessivo come diciamo spesso non voi
Quasi un nuovo sforzo teorico su cui innestare l'iniziativa di forze che vogliono cambiare
Si tratta di un approccio politico e culturale che ha vince sempre anche quando compagni può non convincere gente che appartiene alla tradizione culturale alla quale appartengo io
Ora però compagni come me
Sono interessati a capire qual è l'obiettivo politico del Partito comunista si propone con questa ricerca
Per il peso che ha grande
Nel mondo del lavoro per il peso rilevante che ha nella realtà politica italiana
Per il peso decisivo che ha nella mia organizzazione nella CGIL
Attendiamo dunque con un interesse speciale
Le conclusioni di questo dibattito
Ci interessa capire qual è il senso politico profondo delle vostre scelte e la direzione di marcia
Che è stata subendo
E il mio contributo se non altro per ragioni di tempo gli ospiti chiedono a me ingenuità qualche minuto in più ma non possono esagerare
Il mio contributo si concentra su poche questioni
Prendete pure compagni le mie osservazioni come un tentativo di chiarire anche a me stesso
Il senso di molti problemi rilevanti che la relazione ha sollevato dico subito che non parlerò di orario di lavoro
Perché mentre l'ipotesi delle trentacinque ore appartiene al campo delle questioni che discutiamo ogni giorno sindacali bionda proposta che sta dentro il quadro
Delle riflessioni concrete dell'azione sindacale
L'ipotesi delle trenta ore settimane appartiene al canto
Come dire della provocazione culturale che non solo un partito
Ho solo i partiti
Purtroppo possono permettersi di fare giacché il sindacato in periodi come questi al sindacato non è consentito divagare
Qualche giornale pensa che questa conferenza lo hanno scritto in un titolo addirittura
Tre anni dopo pensate conferma
Qualche giornale pensa che questa conferenza sia l'occasione per rifare i conti
Sulle vicende della scala mobile
Io non partecipo a questo per azione
Perché si tratterebbe di una pratica autolesionista quale che sia stato il nostro atteggiamento rispetto a quella vicenda
Anche questa pratica mi pare del tutto inadatta ai tempi che corrono
E allora cominciamo dalle prime osservazioni
Io parto dal riconoscimento che ha fatto Bassolino
Degli elementi di novità
Che si sono prodotti nel corso di questi ultimi mesi dell'azione sindacale
Io lo dico con molta franchezza compagni erano molti anni che non sentivo più da un dirigente del partito comunista
Una serie così lunga di riconoscimenti e di sottolineature
Dei risultati della nostra azione politica
Se è vero
Lo sciopero generale del venticinque novembre
La manifestazione dello stesso mese dei pensionati straordinaria
Quella importantissima straordinarie che abbiamo tenuto a Milano qualche settimana fa sul fisco
Quella degli insegnanti molto significativa anche in una situazione piena di grandi difficoltà per il sindacato soprattutto per il sindacato confederale
Quello che abbiamo programmato per le donne prossime settimane per il Mezzogiorno beh tutte queste cose danno il segno di una ritrovata vitalità e unità
Nel sindacato
Ora Bassolino fa bene a valorizzare
Questi risultati
E questo modo di ragionare del partito comunista beh Shenuda compagni anche abbattere delle tendenze che ci sono nel sindacato che ci sono nel movimento e perché non dirlo che ci sono anche dentro la CGIL che ci sono fra i comunisti
La tendenza a dire che anche quando non siamo d'accordo dice a far da solo
Insieme la nostra opinione che si fa di più
E si fa meglio
Con più democrazia e Compart e con più partecipazione questa è una lezione politica che noi traiamo dalle lotte di questi mesi
Questa rinnovata vitalità dell'azione sindacale deve però fare i conti con il permanere di una contraddizione che è nostra
Ma badate che di uno schieramento molto grande nel quadro politico progressista e democratico del Paese
E la contraddizione che c'è tra la nostra capacità di riunificare
Il movimento su temi di natura generale le pensioni il fisco
E la difficoltà a far dire questi valori
Nell'iniziativa sindacale che riguarda il rapporto di lavoro
Insomma compagni sono difficoltà che rimangono nella nostra capacità definire una linea capaci di riunificare il movimento giacché le differenze storiche e tra questi vari settori
Cominciano a diventare un terreno difficile per la nostra mediazione per la nostra capacità di riunificare per la nostra capacità di riassumere le spinte che si manifestano nel mondo del lavoro dipendente
Noi abbiamo un settore privato che ha praticamente completato
Il ciclo di riconversione di ristrutturazione dell'apparato produttivo lo fa con un livello altissimo
Di produttività di efficienza e anche di consenso compare
Di fronte a tutto ciò abbiamo una Pubblica amministrazione un settore pubblico pubblica misurazioni servizi su questo tema si è soffermato a lungo Marini stamattina secondo me con un discorso su cui tutti quanti dobbiamo riflettere
Che è segnato da un cronico elemento di degrado e senza visibili rimedi sul terreno della produttività e dell'efficienza
Non parliamo per carità di consenso e del rapporto con la gente che realizziamo su questo piano
Questo è un terreno di difficoltà
Questo è un divario che sta diventando esplosivo per il Paese sta diventando esplosivo anche per il sindacato per la vostra capacità di diritto
Naturalmente compagnie legittimo ritenere che questo divario tra impresa industriale privata e la qualità dei servizi pubblici si possano superare rimettendo al centro la prima
E dunque la classe operaia in senso stretto oscurando la seconda e quindi il settore dei dipendenti pubblici e dei servizi
Un'opzione di questo tipo non mi convince compagni ma questo non è importante dico che può essere legittimamente assunta da un partito ogni partito si candida a rappresentare un pezzo non piccolo grande modesto enorme di società ciò che mi sento di dire con qualche sicurezza in più e che se il sindacato confederale se il sindacalismo confederale
In questa fase facesse un'opzione del genere lo torneremmo indietro di molti anni dimostrando di non aver colto il senso delle cose che sono accadute
Di quei compagni
Anche qualche riserva
Per il modo con cui ha vissuto talvolta sulla stampa
Ma anche nella discussione qui il risultato molto importante straordinario della partecipazione degli operai a Mirafiori alla rielezione del Consiglio i fatti
Io mi rifiuto di considerarlo una sorta di ritorno
Dopo una lunga notte durata otto anni e quasi questo ritorno suoni conferma posteriori di scelte fatte in altri periodi
Io sono convinto che quello di Mirafiori è un grande risultato per il sindacato grandissimo per le confederazioni è arrivata al momento giusto
C'è stata qualche caduta di stile compagni
Nel voler ad ogni costo mettere la CGIL tra coloro che avevano perso
Io sono andato per curiosità a rileggermi esattamente la percentuale che ve la DC di De Gasperi il diciotto aprile del mille novecentoquarantotto
è esattamente la stessa percentuale che ha avuto la FIOM elezione di quel Consiglio di fabbrica ma nessuno ha detto che Togliatti ha perso in questo processo
Non c'era appunto nell'elezione del consiglio di fabbrica il premio di maggioranza perché salvo quello il risultato aveva le stesse proporzioni di una grande svolta politico come fu allora come risultato elettorale di un
Grande fatto politico come il risultato lezione della commissione interni del consiglio di fabbrica ammirazione di queste settimane
Io credo compagni però che è un grande risultato così va vissuto per quello che
Un segnale al sindacato
Perché assuma l'iniziativa
Però permettetemelo compagni senza fare
Agli opera di di le carrozzerie lo scherzo di rimetterli al centro di tutto
Che soprattutto
Senza fare agli altri operai e gli altri lavoratori dipendenti lo scherzo di metterli in fila dietro
Riproponendo ancora una volta la centralità l'emblema tipicità
Della vertenza FIAT una sorta di modello dargli esportare di nuovo
Bassolino ha usato accenti nuovi importanti parlando del valore dell'unità
Anche questo è giusto sottolineare compagni
Dopo anni di polemica si chiude forse un ciclo
E se ne apre un altro
E io credo che si parta con il piede giusto
Grande rispetto per l'identità di ciascuno
La ricerca di nuove regole di convivenza in un regime di pluralismo compagni ogni regime di pluralismo propone sempre un elemento di competizione
Bene
La ricerca di nuove regole richiede il riconoscimento della sovranità di ciascuna confederazione nel proprio ambito
I valori ciascuna di esse hanno la stessa dignità degli altri
Ciascuna confederazione i propri dirigenti si legittima nella rappresentanza di spaccati più o meno grandi
Del mondo del lavoro dipendente
E si sono portatori di interessi materiali concreti che pesa no al momento di tirare la somma finale e qui ritorna la grande straordinaria attualità dell'insegnamento di Norberto Bobbio
Quello che ci ha dato nel corso di questi anni a proposito della distinzione occorre sempre mantenere tra democrazia politica fondata sul principio ogni testa un voto e la democrazia degli interessi
Legata alla maledizione inevitabile
Della mediazione e della sintesi
L'unità dei lavoratori senza quella dell'organizzazione e compagni un'illusione ottica è finita per fortuna meno così a me pare la stagione in cui si si teorizzava che le istituzioni della politica i partiti anche i sindacati
Sarebbero stati dei gusci vuoti il movimento e tutto il palazzo e vuoto
Guardate compagni la vicenda dello show del diritto di sciopero
Finché le confederazioni erano divise
Finché c'era tra lui e la discussione anche aspra
Finché questa discussione attraversato reato diviso anche il mondo del lavoro dipendente o creando dei varchi anche drammatici tra il mondo dell'industria
Degli operai delle industrie quello di servizi che utilizzavano determinate furono forme di lotta ma finché noi eravamo divisi
Questo tema aperto per ben quarantadue giorni li abbiamo contati
Le prime pagine dei più importanti quotidiani del nostro Paese
E quasi per lo stesso periodo di giorni i telegiornali il primo il secondo e il terzo all'aperto con questo tema
Bene i compagni
Nessuno lo scrive ma è bastato
Che si costruisse non solo una proposta comune delle tre confederazioni
Ma che questa comune proposta comune diventasse il punto di riferimento di un arco molto ampio di forze politiche parlamentari e questo tema sparisse dalla prima pagina dei giornali e non c'è più un telegiornale che apra con al centro la questione del diritto del
In quale altro se
Pressioni
Va orgogliosamente
Se qualcuno ha
E poi compagni come noi
Discussione discussione anche per tutto il sindacato
Attenzione però a cogliere il valore rilevante che c'è nei fatti che si sono prodotti in questi mesi
Senza un rapporto come quello che anche voi avete tenuto con CGIL CISL UIL per esempio a proposito della questione dello sciopero
Senza questo rapporto
è difficile i compagni immaginare che la sola battaglia dell'opposizione parlamentare o nel Paese del Partito comunista poteva essere sufficiente a me pare quello un tema come dire esemplificativo
Di questo intreccio di ambiti beh in fondo si parla di una legge quindi è materia del Parlamento dunque dei partiti non è materia del sindacato
Ma si parla di sciopero dunque di una questione che ci riguarda da vicino perché non c'è materia che ci tocca più da vicino che questa ecco l'esempio di un rapporto in cui gli sconfinamenti che ci sono stati tra partito e sindacato hanno determinato anche una capacità unitaria
Dei sindacati dei partiti di bloccare le esperienze più dannose per l'autonomia e per la forza rappresentatività del movimento
Anche per questo io
Considero giusta la riflessione
Che state facendo
E che riguarda anche in modi nuovi di far vivere l'autonomia del sindacato
La democrazia nel sindacato
La rappresentatività del sindacato
La prima di queste questioni riguarda il blocco sociale che al centro della vostra riflessione ma anche della nostra compare
Emerge ogni tanto questa volta parlo delle nostre discussioni
Perché non voglio attribuire a nessuno intenzioni che non va emerge ogni tanto le nostre discussioni una formula assai felice che riassume bene i processi di aggregazione nuove su cui si sarebbe bisognerebbe dar corso oggi ed è la formula compagni conoscete la formula del sindacato arcobaleno
è un sindacato che si scioglie ricompone nei movimenti nuovi che scuotono la società i giovani le donne inverte gli anziani e via di questo passo
I compagni continua a criticare questa formula non perché non senta il fascino di un percorso così nuovo così originale
La ritrosia ad accettare una proposta così affascinante sta nel fatto che a molti compagni in ogni caso mi pare l'espressione di una sinistra sociale e politica che si rifiuta di diventare adulta
E che insiste nel voler dipingere una sorta di Quinto Stato
Dopo aver messo in soffitta il quarto di Pellizza da Volpedo
Una sinistra in buona sostanza che si rifiuta orgogliosamente di candidarsi alla guida e al governo del paese tuttalpiù pensa di guidare qualche corteo o qualche movimento
Ora io penso soprattutto che questo schema funziona perfettamente per formazioni sindacali nuove io penso che possono interpretare benissimo questo schema di ragionamento le formazioni sindacali autonome o i Cobas compagni che hanno la capacità la duttilità di togliere gli elementi che si aprono
Perché è un posto l'hanno fatto della loro specificità o della rappresentazione della specificità dell'enfasi sui particolarismi la bandiera delle loro lotte ma chi vive male compagni ce ne sono milioni nella nostra società chi è debole e non è vero che diminuiscono i deboli sa di poter contare sulla solidarietà che vivono meglio dei più forti dei garantiti ma questa compagna e la grandezza anche etica anche morali dell'esperienza del sindacalismo confederale nelle società capitalistiche guardiamoci bene dunque dalle infatti usare protagonismi quasi fossero l'alba di un modo nuovo per essere del movimento
Io compagni sostengo che sono cose che noi abbiamo già visto molte volte nella nostra esperienza più o meno lunga di militanti e dirigenti sindacali
E anche a questo proposito io penso
E questa conferenza segna un punto nuovo di riflessione del Partito comunista anche
Sul fenomeno dei Cobas
Mentre sembra almeno dal linguaggio che ho sentito dalla relazione dalla discussione
Superata l'epoca delle indulgenze
Mi pare più netta la critica alla cultura di queste formazioni
Ora per concludere compagno non posso ignorare un discorso che è stato ripreso da enfatizzato probabilmente anche ben oltre intenzioni che il relatore aveva affrontandolo
Egli è il tema della vita interna delle confederazioni ed è il tema delle componenti
Nelle Bassolino ha rivolto il discorso
A tutte le confederazioni
Beh però lui sa per quanto giovane non verrà dimenticato quella simpatica polemica
Che coinvolse ad un tempo Riccardo Lombardi il Partito comunista
è difficile parlare dell'Albania per non citare la Cina
Insomma quando si parla di componenti compagni non prendiamocela con i socialdemocratici della UIL
Quando si parla di componenti nel sindacato si parla della CGIL anzi
Avete sentito ieri intervento di Vittorio Foa quando si parla di componenti si parla dei socialisti della CGIL
Ora non è un tema nuovo questo
Anche se l'approccio originale rispetto alla tradizione
Io me lo ricordo tanti anni fa nel mille novecentosessantasei
Molti di voi se lo ricorderanno
Sicuramente non vanno dimenticati uomini come
L'arma come Vittorio Foa che allora ero nella segreteria confederale della CGIL
Alla vigilia dell'unificazione tra il partito socialista e il Partito socialdemocratico si levò improvvisamente la parola d'ordine
Del sindacato socialista
I compagni non devo ricordare i meriti speciali
Tre i socialisti della CGIL contro quella follia politica
Perché io in questa sede preferisco ricordare la battaglia straordinaria che un uomo come Agostino Novella a nome e per conto dell'intero gruppo dirigente della CGIL fece contro quella che io consideravo allora e considera ancora oggi
Una follia politica
Anche quello compagnia pensarci bene era un modo per superarle comporre in Sicilia
Si sarebbe risolto direi automaticamente
Il problema
E cari compagni
Io non ho rimosso nulla dell'esperienza drammatica di questi anni
La seconda volta è capitato ai compagni che appartengono alla generazione sindacale che rappresentata dentro questa platea quale che sia l'età che hanno e l'anzianità sindacali
Capirà da quattro anni fa
L'ipotesi politica era più grande insidiosa
Era il sindacato democratico questa volta il punto di svolta
Di riferimento di tutta la vicenda
Cari compagni questa ipotesi non è passata e noi abbiamo conservato
Accanto al ricordo di un confronto duro durissimo dentro la CGIL
Anche l'orgoglio di aver respinto l'invito a cambiare la storia
E i connotati del sindacalismo italiano
Perché di questo si tratta
Foa invita compagni come me a non avere paura del nuovo e io voglio rispondervi con il rispetto che un uomo come lui merita che a me non fa paura il nuovo ciò che temo
Compagno Fo in realtà e qualcosa di vecchio e cioè quella cosa per cui tu hai combattuto per tutta la vita io temo compagni lo dico con molta franchezza
Il sindacato di partito
Ricordo a voi tutti una frase di Piero Calamandrei a proposito delle regole del gioco che sono il fine di una costituzione in un Paese democratico quando la si compone
Diceva Calamandrei attenzione una Costituzione nuova è sempre un atto polemico
Nei confronti della situazione precedente
Io so compagni con che cosa in polemica la costituzione materiale della CGIL di oggi
E se in polemica con la scorciatoia facile
Del sindacato di partito
E la costituzione materiale che regola un pluralismo difficile capace di far convivere gente con fede politica con Italia anche molto diversi una Costituzione che consente un tale livello di arricchimento reciproco da cambiare anche la vocazione di molti di voi
Al settarismo perché ce n'è di tutti i tipi compagni
Alla difesa ostica decreta di parole d'ordine anche l'ipotesi sbagliate quando vengono da fuori di lui
Allora il confine da non valicare mai
Per gente come noi solo questo
è un sindacato che chiude i conti con il suo pluralismo e passa
Ha urlato più antica e più classica delle dei cori delle regole liberarci ogni testo un voto e allora ogni mediazione
Diventa una concessione o peggio un pericoloso cedimento della maggioranza alla minoranza per qualunque questione anche quando entri nel campo di principi più importanti dei valori etici più grandi della vita di noi e di voi compagni
Perché non ricordarlo tocca a me farlo compagni ma non anni fa
Tre mesi fa a viareggio
Sembrava che venisse giù il mondo a proposito di due questioni
Che hanno finito per segnare una conferenza straordinariamente ricca di discussioni
Attorno alla rifondazione del sindacato ma il giorno dopo la conclusione di quella conferenza le due questioni che hanno appassionato la stampa era l'atteggiamento il voto e lo sforzo del gruppo dirigente hanno spaccare la platea
Sulla questione delle navi nel Golfo sulla questione dell'ora di religione sono il primo compagno che ne parla qui dentro di queste due questioni pure i ragazzi da quelle parti sono ancora il tema dell'ora di religione Benzi e lì
E ancora materia della quale si occupa il sindacato scuola che insegue il ministero della pubblica istruzione in tutti i tardi Italia nel tentativo di piegare le resistenze fustigazione burocratica del ministero
Della pubblica istruzione
E allora il confine che vi proponiamo di scegliere comunemente questo il resto è terreno di sperimentazione siamo pronti a fare tutti quanti
No al sindacato di partito conta
La sfida vera degli proponiamo è quella di lottare per voi per impedire che in Italia in Italia si abbatta anche qui la maledizione che ha colpito le esperienze della sinistra nelle diverse accezioni in tutta l'America latina
La democrazia delle componenti compagni mostra i segni dell'usura dell'invecchiamento ma attenzione questa democrazia evitato il nostro sindacato una discussione fatta esibendo i muscoli dei pacchetti di tessere
E tutto ciò compagna ha finito per esaltare la capacità di ciascuno comunista socialista senza tessera di poter partecipare a questo dibattito perché non doveva dire a nome di quante tessere
Parlava rappresentava nella discussione che facevamo ma servirà terrena intelligenza politica proposta politica poteva avere titolo per partecipare e concorre la decisione finale e se abbiamo imparato qualcosa compagni e su questo concludo
Dall'esperienza di questi anni
E che nella lotta politica vince Saguatti sa guardare più lontano
E non si lascia spaventare
Dall'irruzione nel presente di questioni nuove che rischiano di mettere in discussione valori più grandi di quelli che ciascuno di noi rappresenta
Cari compagni io parlo a nome di un piccolo popolo quello socialista della CGIL che si trova nella condizione di coloro che covava spesso ripetere Bruno Trentin
Ecco
Base viziata si del piccolo e lo ritiro del popolo socialista della CGIL che comandava
Fuma ma
Dire Prudentino spesso nelle riunioni della FIOM e della fine degli anni sessanta sia bruciato i vascelli alle spalle
è un pezzo di storia del sindacalismo italiano
E però compagni somiglia a quelle piante che attecchiscono solo in certe condizioni
E hanno la dannazione di non poter essere trasportate altrove
Queste piante compagni non si possono piantare in altre serre in nessuna Serra
Presente nella realtà sociale del nostro Paese
Ci hanno provato come ho detto
Ma ogni volta le radici hanno resistito e hanno impedito che l'operazione
Si manifestasse e riuscisse
è un popolo trascuro gli aggettivi allora
Dotato di una grande e scoperta sensibilità unitaria
Per questo siamo attaccati alle regole che hanno consentito di salvaguardare l'unità
Perché vedete compagni L'Unità in fondo se ci pensate bene è un grande grandissimo valore
Che giustifica anche se mi permettete una grande grandissima passione il resto è veramente poca cosa grazie
Ringraziamo il compagno
Del Turco per il contributo che ha dato alla nostra conferenza ora la parola al compagno Aldo Tortorella della direzione del nostro partito fra appare poi compagno e William Hurt Finessi
Cioè le compagne e i compagni
Mi sembra che sia stato pienamente giusto sottolineare così come ha fatto Bassolino
Che quando noi comunisti proponiamo la riforma del sistema politico e dello Stato
Non solo non parliamo di qualcosa di diverso rispetto alla questione sociale
Ma interveniamo proprio sui suoi temi essenziali sul terreno che è proprio del partito politico
Qui sta anzi la ragione specifica della nostra presenza ed è la nostra forza
Contro la riduzione del lavoratore
Vorrei ricordarlo a chi ha parlato contro la nostra volontà di essere presenti in fabbrica
Contro la riduzione del lavoratore a prestatore d'opera
Cui poteva essere concessa al massimo il diritto a qualche rivendicazione subalterna
Il movimento operaio di ispirazione socialista affermato l'idea del lavoratore come cittadino e come soggetto determinante della vita dello Stato
Il passaggio dal liberalismo alla democrazia non è stato da nessuna parte dell'Europa una conseguenza meccanica dell'affermazione della borghesia e della grande rivoluzione determinata dal modo di produzione capitalistico
Ma è stata ovunque l'esito di una lotta aspra e difficile che ha avuto tra i suoi protagonisti essenziali in movimento operaio le sue organizzazioni sindacali e i suoi partiti
E qui in Italia poiché molto si discute della nostra storia
Occorre sempre ricordare che la Repubblica e la Costituzione
E la loro difesa contro i tentativi di azionari contro le trame occulte contro il terrorismo non sarebbero stati in alcun modo pensabili
Senza l'apporto determinante della classe operaia e dei lavoratori e che ha diversi in prima fila dei Comunisti italiani
Il problema del corretto funzionamento della nostra democrazia non è dunque una questione di altri
Ma il problema di tutti e in primo luogo degli operai dei lavoratori di coloro che hanno meno potere della società
Qui sta il valore della scelta della democrazia come valore universale secondo l'impegno solenne lui ci ha portato il compagno Enrico Berlinguer
Ma questa scelta non sarebbe stata possibile
Se il cammino in anni durissimi non fosse stato aperto da Togliatti ed a lungo
Quanto più decadono
Gli istituti democratici ecco la questione di oggi e la loro capacità di scelta e di funzione
Tanto più diventano forti coloro che sono già forti nella società
Tanto più acquistano potere i centri di decisione su cui non vi è alcun controllo democratico innanzitutto le grandi concentrazioni finanziarie internazionali e interni
Questo è il processo penale che è accaduto in questi anni
Non vi è lei noi vorrei dire a Del Turco nessuna volontà di rivangare il passato ma questo è il processo penale è accaduto in questi anni e l'attacco di oggi dobbiamo saperlo
E volto a restringere gli spazi democratici
Poiché la democrazia si dice Callea troppe domande e troppi attese
La stessa questione morale non è determinata soltanto dalla tendenza alla malversazione di singoli o di gruppi di partito
Ma anche dal fatto non dimentichiamolo siamo onesti nel dirlo
Che avevo a disposizione politici ricattabili o corrotti
Può essere assai utile a chi considera lo Stato come cosa sua può essere assai utile però più alle grandi concentrazioni economiche del nostro Paese e internazionale
Certo noi siamo di fronte come ha ricordato dai clienti
Ha grandi mutamenti
Ha processi economici di internazionalizzazione che corrodono la sovranità stessa degli Stati nazionali
Grandi appuntamenti ci attendono
Tanto maggiori divengono quindi le responsabilità dei singoli Stati
Dei governi nazionali e delle loro scelte compresa quella di accettare passivamente o di porre in discussione
Le decisioni che condizionano tutti delle grandi concentrazioni economiche
Ma noi siamo di fronte a questa realtà che cambia
Punta ad una coalizione senza posa oggetto e senza programma litigiosa su tutto meno che sulla volontà di mantenere il potere
Non è dunque è colpa delle istituzioni
Se le cose sono arrivati a questo punto se nel nostro Paese in quarant'anni un'alternativa non è stata possibile
Se è stata bloccata ogni alternativa cioè dovuto a una scelta politica
Quella della convenzione per escludere i comunisti
E questa discriminazione che è stata anche ieri una colpa grave da parte di chi l'ha praticata per trarne vantaggi di parte
Oggi nel momento in cui sembra che la si voglia rinverdire è un'assurdità Verso la Nazione e verso la democrazia ancor prima che una vergogna
Dunque per tutte le cose che non vanno nel nostro paese non c'è nessuno sconto da fare
A chi è stato al governo con larghissime maggioranze per quarant'anni
Larghissime maggioranze che potevano fare hanno fatto tutto quello che hanno voluto che non hanno voluto ma ecco il punto
Tra le cose che non hanno saputo affrontare al di là delle molte parole ci sono anche i problemi del funzionamento di un sistema politico e di uno stato
Che andavano e vanno ripensati di fronte alla complessità crescente della Società e di fronte all'inevitabile espandersi della funzione pubblica
E i fatti ora provano questa realtà
Dopo che un accordo sul metodo da seguire per le riforme istituzionali e sua possibile agenda del lavoro parlamentare pareva raggiunto
Nuove per la giudiziali sono state poste
E nuovamente compare la tendenza a considerare la riforma di regole che riguardano tutti quasi come una materia di scambio per rimettere insieme una logorata coalizione di governo
Caduto l'alibi di un presunto conservatorismo comunista vengono alla luce degli interessi reali di chi dai partiti e nella società
Trova vantaggiose le cose così come stanno e non vuol cambiare nulla oppure vuol cambiare secondo un'ottica puramente di partito o di fazione
Tanto più forte all'ora deve diventare la insistenza nostra innanzitutto del
Vengo a vogatori che hanno riguardano
Dei lavoratori degli operai che hanno riguardano sui temi di una riforma del sistema politica dello Stato
Perché sono tutti i cittadini che pagano per una democrazia incompiuta e per uno Stato che non funzionano
E pagano prima di tutto quei cittadini che hanno meno potere o nessun potere nella società
Noi partiamo dalla constatazione del fatto
E le promesse fondamentali della democrazia contenute nella Carta costituzionale sono largamente inattuate
L'eguaglianza di diritti e di doveri dinnanzi alle leggi è un obiettivo lontano da raggiungere
Pensiamo al dovere fiscale al diritto alla giustizia al diritto all'istruzione e all'informazione
I servizi che dovrebbero essere garantiti a tutte le Valentano troppo spesso una sorta di concessione
E la loro inefficienza determina in molti campi l'insorgere di servizi paralleli o sostitutivi a spese della gente che lavora
Il lavoro anziché un diritto costituzionale rimasto largamente un traffico di raccomandazioni umilianti e vergognose
Si arriva appunto al punto che lo Stato in vaste zone del Paese ha perduto persino la sua prima e più elementare funzione
Che è quella di detenere il monopolio della forza e di garantire il diritto elementare alla sicurezza pubblica visiva dunque il concorso di tutti
Partiti e sindacati d'accordo del tutto
Perché una grande battaglia per i diritti nasce Kaukenas ska nel nostro Paese molti scioperi abbiamo fatto
Perché il diritto alla sicurezza sociale fosse troppo pochi per il diritto all'informazione per il diritto alla sicurezza ed eletto ad una bella
Voler far credere
Che si possono affrontare questa situazione insistendo solo sul tema della capacità di decisione
Guardi lettura scaricando tutte le colpe sul Parlamento sul voto segreto è una illusione o un inganno
Noi abbiamo affrontato con nettezza si guardi dall'ultima risoluzione della direzione del partito anche il tema della decisione della governabilità
Del superamento delle problematiche dette consociative di una distinzione netta tra maggioranza e opposizione
Ma affermare che l'attuale situazione
Di degrado dell'azione pubblica dipenda soltanto esso inizialmente dai presunti vincoli consociativi o dal difetto di governabilità è il contrario del vero
L'inefficacia e l'inefficienza dello Stato dipende da scelte gravemente sbagliate
E più a fondo da una visione riduttiva della democrazia costituzionale e da una concezione inaccettabile dello Stato
E mancata una politica per rendere pienamente effettivi diritti costituzionalmente garantiti
è mancato il decentramento della riforma regionalista dello Stato e il sistema si è sviluppato sommando istituzione istituzioni uffici ad uffici senza cambiare ed eliminare mai nulla
Lo stato è stato indebitamente scandalosamente occupato dai partiti al governo ai fini della perpetuazione del loro potere
L'uso clientelare delle nomine
E della spesa pubblica e la confusione totale tra i compiti della direzione politica e quelli della gestione sono stati il germe di coltura della peggiore conduzione della più grave inefficienza
Vi è un giornale che sostiene stamattina che anche la indignazione per la Pubblica corruttela stanca
E che è finita ormai la speranza stessa del cambiamento noi non ci siamo stancati e ci siamo impegnati a fondo per tradurre in proposte politiche e istituzionali concrete
La lotta terra la soluzione della questione morale contro la corruzione nella vita pubblica ma quel giornale e dice che è morta la speranza di cambiamento e che il quotidiano della FIAT della nostra le proposte per affrontare concretamente la sua la questione morale non ha pubblicato mai neanche una riga come tanti altri giornali del nostro Paese
Noi abbiamo appunto sottolineato
E se la riforma del sistema politico e necessaria
Essa non servirà a niente senza una profonda riforma dello Stato
E si tratta anche per noi di una proposta profondamente innovativa
Poi che noi non chiediamo più potere ma meno potente e per i partiti compreso il nostro partito
La riforma dello Stato che noi avanziamo
Ha come fondamento la distinzione netta tra i doveri di decisione di indirizzo e di controllo del potere politico e la responsabilità che deve essere affermata
Perché deve avere né l'onere e deve averne contemporaneamente anche la capacità della pubblica amministrazione
La dilatazione delle funzioni pubbliche giustamente prevista e sollecitata da sinistra questo abbiamo detto lo vorrei ricordare a Del Turco chiede a noi alla sinistra in Italia così come al terrore in Europa e nel mondo un radicale ripensamento dell'inchiesta questione dello Stato
E abbiamo sottolineato che non si deve lasciare alla destra
E lo facciamo anche in questa conferenza operaia la denuncia dei fenomeni macroscopici di disamministrazione o di Sperto e lo del denaro pubblico generata da una elefantiasi burocratica
Non era vero per nulla
Naturalmente
Che la destra avrebbe potuto controllabile davvero la spesa pubblica come insegna il caso americano perché la spesa pubblica è divenuta indispensabile agli equilibri stessi del mercato anche negli Stati Uniti d'America
Ma era vero ed è vero che bisognava intervenire sul modo di essere e sulla concezione stessa di uno Stato chi amministra la metà del reddito nazionale
Non si può lasciare alle forze conservatrici o moderate l'analisi delle contraddizioni che si creano per il fatto che metà del Paese
Non solo qui da noi vivendo direttamente o indirettamente della spesa pubblica oggettivamente interessata ad una sua dilatazione mentre un'altra da metà e interessata al contrario
Di fronte a tali dimensione importante la linea che abbiamo incoraggiato e che dobbiamo incoraggiare del volontariato
Delle organizzazioni di difesa dei cittadini degli impegni di partecipazione ma essa non può esaurire non esaurisce il tema
Nuove regole e nuovi principi vanno affermati ecco la nostra linea se si vogliono correggere le strutture a partire
Da quelle più gravi la stessa tendenza alla gestione privatistica altro mi permetto di dire e noi non abbiamo parlato sottovalutiamo
La stessa tendenza alla gestione privatistica dei fondi pubblici non può essere respinta soltanto a parole
Poiché essa trae la sua forza prima che da convincimenti ideologici dalla inefficienza di tanta parte dei servizi pubblici
Naturalmente dobbiamo essere capaci di vedere che non tutte eguale
Soprattutto per opera delle regioni e delle amministrazioni progressiste vi sono tanti esempi di efficacia e di efficienza dell'azione pubblica ma ciò non elimina il dato generale
Il principio è la regola nuova devono essere quelli della separazione tra politica il maneggio degli affari e della precisa imputazione di responsabilità per ogni atto amministrativo
Quanto più la politica si eserciterà nella direzione nel controllo tanto più essa riacquisterà la propria funzione e la parola parla di vita molte volte perduta
è giusto credere che anche i possibili istituti nuovi come per esempio quelli erano del difensore civico
Ma non dimentichiamo mai ecco la nostra battaglia
Il primo difensore del cittadino deve essere colui che è stato eletto dal popolo e che rappresenta il popolo all'anno nella nazione o in un comune o della provincia o in una regione e dobbiamo essere noi che siamo noi a denunciare un equivoco
Grave e lo abbiamo fatto con forza con coraggio insieme qualche volta con il sindacato e qualche volta da soli un equivoco grave che sia pur generato in tutto il grande settore dei servizi
La gestione pubblica deve essere e deve rimanere il mezzo per ottenere un determinato risultato socialmente utile
Lo scopo della nostra battaglia non è stato quello di trasformare quel mezzo la gestione pubblica in un fine la finalità e il servizio da rendere ai cittadini
I soggetti che erogano un servizio dalle industrie fornitrici ai lavoratori
Hanno diritti i quali devono essere pienamente posti in valore rispettati difesi
Ma non possono essere considerati lo scopo ultimo e determinante la gestione pubblica deve dunque trovare le vie per una produttività c'è Tabili questo abbiamo detto
Per una corrispondenza autentica tra prestazioni alle attribuzioni per una misurabile funzionalità
Ciò implica anche una constatazione di fatto
E cioè che vi sono elementi di contraddizione in una gestione pubblica esercitata direttamente dal potere democratico il quale trova la propria legittimazione nel consenso universale
è una contraddizione che i sindacati stessi incominciano a constatare quando si pongono problemi e interrogativi di fondo per evitare incomprensioni o peggio fratture pesanti e gravi
Tra i lavoratori che fanno i conti quotidianamente con il duro scontro tra capitale e lavoro e i lavoratori che hanno nella funzione pubblica garanzie sconosciuti al terrore
Noi non abbiamo paura di leggere nella realtà
Il primo ha modo di adempiere al dovere nostro e noi non abbiamo cioè danzato di pensare come quello di una forza che vuole cambiare la realtà e trasformarla il pallino dovere nostro comune
E quello di guardare alle cose come stanno di combattere l'ipocrisia di cercare la verità ecco dunque lo scopo più autentico della nostra lotta sul terreno istituzionale noi dobbiamo dare una risposta efficace a chi pensa alla politica come al potere per il potere
E dobbiamo rispondere a chi ritiene che la sfida dei tempi nuovi possano essere affrontata come una contrazione con una contrazione della democrazia
Noi però dobbiamo ricordarlo non siamo come degli studenti un po'negligenti che arrivano in ritardo laddove gli altri stavano da un pezzo
Il nostro durò Travaglio proprio sulla questione democratica viene dal fatto che abbiamo preso sul serio l'impegno della democrazia e le sue promesse
E abbiamo lottato e lottiamo per rendere più vedere letta connesse ai principi che la democrazia porta con sé perché questa è la storia vera del nostro partito una forza socialista veramente di governo se il teste documento di libertà e di emancipazione e liberazione sociale e umana per le donne e per gli uomini nel nostro popolo molti
Che all'ITC nostri in buona fede noi potremmo rispondere con legittimo orgoglio
E anche i critici di questa conferenza
Che potrebbe
Bartali da avanzare un partito
Ad un partito al nostro partito avete promosso uno sforzo senza eguali per far diventare forza di governo chi fino a ieri era considerato soltanto un oggetto e non uso oggetto della politica
L'opera mai
I lavoratori di aver mantenuto così alto nelle sue file lo spirito pubblico dinanzi a tanti pessimi esempi ma questo non ci può bastare e non CP dobbiamo accontentare non il diritto ma anche dove merita di stare nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro di ricerca e di studio viene parlava proprio di qui solo presentando a viso aperto il nostro partito
Sono facendo svolgere direttamente al partito la funzione politica che è la sua
Noi combattiamo contorno ogni forma di strumentalizzazione sindacato no mai i comunisti hanno voluto un sindacato di partito
L'autonomia
L'autonomia e l'unità del sindacato passano anche attraverso il coraggio delle forze politiche di presentarsi tutte direttamente dai tanti ai lavoratori
Senza agire attraverso la cinghia di trasmissione
Una dottrina
E noi abbiamo respinto ma che non so se tutti egualmente hanno ripudiato
Costruire lo stato dei cittadini questo è il nostro obiettivo
Ecco
Un tema essenziale di questa nostra conferenza
Costui dello stato dei cittadini e non più sopra i cittadini
Non sarà possibile senza un nuovo generale sforzo della classe operaia e di tutti i lavoratori a questo sforzo noi comunisti abbiamo la volontà di contribuire con tutte le nostre capacità
Ha ora la parola il compagno Gilliam finissi operaio di Bologna si prepari Mario Tronti
Va aiutato di fare un intervento scritto per leggero tutto d'un fiato e andarmene dopo dieci minuti
Ho preferito fare come faccio sempre quando l'occasione di parlare
Fra i lavoratori dato che lavoro in fabbrica
Tenendo presente che qui non siamo un'assemblea sindacale ma siamo in una sede di partito
Quindi userò un'argomentazione differenziato
Voglio dire subito alcune cose
Che qui non dobbiamo parlare solo di lavoro di innovazione tecnica eccetera eccetera e questi sono gli argomenti principali del documento della relazione del compagno Bassolino della nostra iniziativa
Io voglio uscire da un'ipotesi ad un conformismo anche di presentare la politica oggi perché le scelte oggi che noi discutiamo coinvolgono oltre che ai lavoratori il sindacato responsabilità di governo e uomini di governo
Allora quando sento in questa sede come ho sentito stamattina
Parlare ministri che sembravano essere fuggevoli rispetto la vicenda politica
E presentarsi ogni tanto magari per prendere qualche merito può darci una lezione sul momento modernità ipocrisia e conformismo diventa grande
Voglio riferirmi ad una notizia che leggevo ieri sull'Unità come l'hanno letto decine e decine di comunisti e dei cittadini
Un ennesimo la questione morale lo ricordava prima il compagno Tortorella
Che troppo poco peso è diventato un'assuefazione si tenta di farla passare come assuefazione nella coscienza dei cittadini
Voi cari ministri e uomini di governo dovreste rispondere anche a queste modernità quando io leggo una notizia nel giornale che per dieci voti non passa l'indagine della Commissione sull'IRI
Voglio dire che qui c'è il vecchio c'è il vecchio modo di andare avanti portare ancora che è radicato fra di voi
A queste modalità voi notificate
A queste modernità porno voi non si piegate questa è una modernità
Che noi vogliamo superare con il concorso del popolo
Togliere quegli uomini che mentre ci fanno questa lezione
E così dicono è anche che come classe operaia siamo in via di estinzione
Che siamo vecchi che siamo dei Cipputi superati
Poi quando si tratta di fare i conti con lo stato sociale diventiamo
Diventiamo ciò attualmente istituzionale insostituibili proprio per non prendersi fino in fondo e per dire
Alla al Paese che quaranta situazione voi diventate insostituibili quando siete da spremere diventati obsoleti quando dobbiamo dargli la lezione di modernità
E allora questa è la premessa è che volevo fare
Vado avanti
Credo che
Gli operai e oggi in questo discorso
Dall'innovazione tecnologica
Di come affrontare questa situazione
Credo che il travaglio che essi vivono non ce lo debba raccontare
Qualcuno da fuori
Dicendo sì a che punto siete viviamo una tensione giornaliero tutti i giorni nei luoghi di lavoro
Noi abbiamo cercato nella fabbrica in cui lavoro una fabbrica di macchine automatico per che lavora prevalentemente per l'impacchettamento del tabacco
Dove la rivoluzione tecnologica è arrivata è arrivata
Con notevoli cambiamenti
Abbiamo cercato in quella situazione
Di non farci sorprendere da una innovazione che deciderà se tutto e per tutti è un lavoro che dura da anni
E allora ci siamo inseriti perfettamente in quel capitolo dove si parla nel documento
Di un governo democratica dalla colonia che dice di fronte ai processi di ristrutturazione occorre contrapporre orientamento agli orientamenti padronali
E anche nelle pubbliche amministrazioni un punto di vista è autonomo su sulla organizzazione del lavoro e la gestione dell'impresa
Per riportare infatti un discorso molto più terra terra che cosa è successo nell'azienda in cui lavoro
è successo che su mille duecento addetti
Un'azienda sana e qui lo voglio dire Daria meriti a chi le ha anche a quella classe imprenditoriale che meneghina per il successo e la dimensione di quell'azienda
Questo è un doveroso riconoscimento massimo e questo dobbiamo dire che anche il doveroso riconoscimento di questa storia di questa azienda stanno i lavoratori nella loro capacità e nell'allora professionalità di essere a disposizione non in un fortilizio chiuso ma in una situazione che cambia e se cambia davvero cambiare anche loro nel modo di vedere del modo di stare e nel modo di affrontare le cose
Come ha affrontato il sindacato questa situazione la FIOM la UIL e la la Bindi
C'è stata una lunghissima discussione
Che è durata un anno e mezzo ma abbiamo fatto un discorso in quanto un percorso inverso rispetto ai vecchi metodi
Non abbiamo chiesto al sindacato di presentarci analisi esterne per cambiare la situazione per adeguarci
Abbiamo detto al sindacato le analisi e le faranno i lavoratori vi diranno come è cambiato la fabbriche il mercato il prodotto
E tutte queste cose assieme accettiamo anche contributi esterni vogliamo il massimo coinvolgimento dei lavoratori
è stato l'operazione lunga difficile pieno di discussione
In una fabbrica in cui su mille duecento addetti oramai abbiamo raggiunto il rapporto che cinquanta e cinquanta fra operai e impiegati dove una volta il rapporto era ottanta venti
Abbiamo pensato in questa situazione
Che anche le forme di rapporto fra i lavoratori e le discussioni andavano cambiati
Il vecchio metodo tradizionale di approccio anche con quadri tecnici e lavoratori non serve più in questa situazione o è largamente superato
Abbiamo avuto in punti vitali un ad esempio nella progettazione nel mercato nel montaggio discussioni aperte estremamente franche ricche dei contributi
La nostra fortuna è stata anche che questa discussione non è stata solo fra i comunisti al sindacato ma è stata anche fra lavoratori non iscritti al nostro partito decisivi in punti decisivi decisivi della fabbrica
In sostanza ne siamo usciti con un'analisi che è coinvolto l'ottanta novanta per cento dei lavoratori nelle lotte è durata settanta ore di si operò abbiamo riportato la validità nella contrattazione nazionale abbiamo guidato davvero un senso di modernità di come si affrontano anche le lotte questo non è un merito esclusivo dalla nostra fabbrica questo un modo in cui si cerca di muoversi in Emilia Romagna per affrontare questo tema
Di Rifondazione a dire no al momento del sindacato in cui lavoratori sino i primi coinvolti in questo in questo rinnovamento
Allora i risultati sono stati Dos soddisfacenti
La piattaforma è stata approvata in larga parte dei lavoratori dei lavoratori le forme di lotta e di conflitto qui che dove ne ho sentito parlare anche su questo abbiamo cambiato
Abbiamo lasciato anche autonomia e flessibilità sequestra una fase con una frase che si può usare anche nelle forme di lotta e dissi opero
Lo si operò l'hanno fatto tutti o la stragrande maggioranza ma c'è stato grande discussione flessibilità anche sul modo in cui ci doveva usare lo si opera in questa situazione
Abbiamo avuto un resistenza non piccola da parte dell'azienda della Confindustria locale ma alla fine la richiesta dei lavoratori sono passate sono passate e hanno avuto un coinvolgimento di quadri di tecnici
Notevole che sono state l'assicurato l'ago della bilancia per cui ci ha fatto uscire da questa situazione ora io non voglio acquistare a spiegare tutti i punti mi avvio rapidamente alla fine perché dieci minuti per me basta
L'unica alcune cose voglio dire in conclusione il Partito Comunista oggi
Deve muoversi e deve muoversi in tutti i campi primo ha parlato di si opera qui ho sentito dire prima è bastata una proposta
Comunitaria
Dei sindacati coinvolgendo anche i partiti perché i giornali non parlassero più di questa questione anch'io sono per non farmi prendere in contropiede su queste questioni
C'è una storia passata e magari anche presente che quando siamo fermo immobile l'offensiva diventa più drammatiche
E allora il discorso del diritto pessimismo non regge più
Ma io mi chiedo
Questa discussione col contributo di esperti di giuristi eccetera eccetera
Da sola basterà attenere il discorso sulla legge del diritto di sciopero quando abbiamo certo che chiediamo a tutti che faccio il loro dovere nel posto in cui lavorano perché essi sono lavoratori ed utenti del servizio pubblico in Italia
Ma io credo che qui sia l'ACI al tema della discussione riforme istituzionali che da solo questo non basta
Andare oggi negli ospedali nei servizi pubblici eccetera se rimane la disfunzione la disorganizzazione l'incuria anche dalle amministrazioni centrali e locali per certi aspetti credo che questa legge di per sé accontenti più Kia un altro obiettivo rispetto agli obiettivi giusti che noi vogliamo dare sotto questo aspetto
Un'altra questione parliamo anche dove governiamo noi non dobbiamo solo parlare dove governano gli altri
Diritti della piccola e piccolissima impresa
Io sono anche quando si difendono i diritti dei lavoratori
Qualunque sia la dimensione dell'azienda i diritti sono diritti
E allora sappiamo benissimo che anche in Emilia Romagna abbiamo una situazione delicata
Io credo che la Carta dei diritti
Di per sé sia una fatto positivo ma non basta
Credo che una carta di diritti una piccola e media azienda non sposti molto rispetto alla condizione di quei lavoratori
Io credo che qui ci vuole una legislazione vera e propria in cui il partito da esso impegnato dal punto di vista e analisi in collaborazione magari con altre forze ma la legislazione su questo ci deve essere
Perché se politica dalle anse oggi vogliamo parlare non credo che vada più intesa come nel passato anche là dove noi operiamo governiamo
Anche un imprenditore che appartenga al nostro partito
E che è disattenda le attese i diritti di quei lavoratori io gli dico da compagno compagno questa situazione inaccettabile
Io dico da compagnia a compagnia ok io a Greco e oggi ha una prospettiva nel discorso sociale
Sei unzione che ha il primo approccio con lavoro quando arriva nella tua azienda per primo gli garantiti i diritti e doveri come altri lavoratori che lavora in altre e su questo facciamo un'alleanza duratura è vera nella quale molto probabilmente non bastano più i vecchi i vecchi discorsi per finire sulle discorso del sindacato le componenti ne ho ascoltato attentamente i quello che diceva prima il compagno Del Turco
Io ho un'opinione diversa e questo perfettamente normale non nel senso perché sia radicato al mio partito e alla sua influenza nel sindacato vi posso garantire che chi oggi lavora nel sindacato non vede niente di più pericoloso di salvare una identità del Parma di appartenenza rispetto le condizione dei lavoratori questa sarebbe letale per un dirigente ma anche per un lavoratore
Però voglio anche dire
Che non mi convince questo approccio
Perché molto probabilmente non rappresentanza in mezzo i lavoratori indipendentemente dalla terza rete abbiamo in tasca c'è la guadagniamo nelle discussioni nella fiducia e nel modo di stare fra i lavoratori
E a quel punto
Non ci sono più minareti e demeriti da dare questo peso video arrivare anche nelle stanze del sindacato
Qualcuno potrebbe dire queste sono discorsi che si fanno in sede separata no
Io faccio qui come lavoratore che dice queste cose perché ci crede ci crede fino in fondo
Abbiamo qui alle nostre spalle
Una balere parola lavoro diritti democrazia la parola oratore lo devo alle lavoratrici
Credo che questi siano parole fondamentale nelle quali noi crediamo e vogliamo pare sviluppare nell'attività quotidiana di tutti i giorni
Dobbiamo dire al grande padronato e questa è la dimostrazione che danno anche quotidianamente dove davvero governo e anche il ritorno dire per responsabilità condivido ed aiutate
A da uomini politici dobbiamo dire che quando i lavoratori oggi arrivano in fabbrica e lavorano vendono la loro merce la forza lavoro come merci
Non illudere periti quando arriviamo in fabbrica noi siamo o di contiamo proprietà privata dei padroni
Non siano proprietà privata di nessuno e però proprio per questo perché siamo un corpo vivo che ragiona che vuole andare avanti siamo profondamente convinti del nostro ruolo di cambiare e di rinnovare profondamente il ruolo dei lavoratori del nostro partito
Ha ora la parola il compagno fronti seguirà il compagno Benedini operaio della OMB Brescia
Compagni non intervento del compagno che ha parlato adesso si lega credo strettamente alle cose che voglio dire
Perché vorrei riprendere quel punto della rassegna della relazione di Bassolino in cui si tornava di nuovo a riflettere sul rapporto che si stabilisce oggi tra classe operaia e l'insieme del lavoro dipendente
è il reale punto di novità di questa conferenza ed è anche il punto da cui deve ripartire dopo questa conferenza una grande iniziativa politica del Partito Comunista Bassolino ha detto con forza dobbiamo tornare a radicare questo partito dentro questa società
Anche se una società così cambiata
Chi chiederà poi un partito diverso francamente non vedo dove sono in questo caso i toni da Pcf e in questa apertura tanti problemi nuovi e inediti che noi abbiamo di fronte e con la curiosità intellettuale con cui andiamo ad affrontare per raggiungere però questo nuovo radicamento sociale abbiamo da raggiungere in via preliminare due obiettivi
Primo riconquistare tutta intera la fiducia del lavoro operaio
Secondo conquistarci in molti casi per la prima volta la fiducia parlo di fiducia politica
Di quel lavoro sociale diffuso no l'operaio non industriale non immediatamente produttivo non direttamente salariato
E cioè di quell'universo plurale di lavori
La cui consistenza quantitativa e la cui qualità strategica segna la grande novità a suo modo rivoluzionaria di questa epoca del capitalismo
Dobbiamo avvertire che alcune categorie di cui facciamo uso sono provvisorie e imprecise
La categoria di lavoro dipendente non dice tutto quello che vorremmo dire
Taglia ad esempio via molta parte di lavoro cosiddetto autonomo non ci fa a capire sino in fondo quella mobilità forte che oggi c'è tra lavoro dipendente e il lavoro autonomo scrive
In qualche misura scolo Richet lo stessa concetto di lavoro industriale e io credo che vada ridefinita la stessa natura del lavoro operaio ma significato in un'età di robotizzato Simone delle attività lavorativa
Non dobbiamo aver paura di assumere categorie provvisorie di prima approssimazione ai dati di fatto sequestro che viviamo è un grande passaggio
è naturale che ci sia anche una fase di transizione teorica
Che non va vissuta con le angosce di tanta cultura contemporanea
Che si vede private di alcuni grandi soggetti storici ma va vissuta invece con un nuovo possesso e controllo razionale dei processi nella ricerca di nuovi orizzonti anche di pensiero
Durante la preparazione di questa conferenza abbiamo ricevuto buone notizie dal mondo operaio
è vero che ci sono i segni di una riscossa operaia di un ritorno in campo e dunque alla lotta di avanguardia forti del lavoro industriale
Qui c'è un nostro punto di riferimento naturale a nessuno deve venire in mente che posso aver risicata sì un abbandono di questo referendum tre la solitudine operaia di cui si è parlato in questi mesi e di cui alcuni interventi hanno di nuovo dato testimonianza
è una colpa che brucia annui comunisti Bellini da questa presenza operaia nella realtà sociale contemporanea
Da lì tutto è cominciato non solo per noi nobilmente operaio ma per l'intera storia della società cosiddette delle società cosiddette sviluppa dobbiamo riprendere ribadire la grande idea che stava al fondo dell'opera di Marx che non il capitalismo ma il lavoro operaio ha prodotto il meglio della civiltà moderna
Proprio perché consapevoli di questo dunque dobbiamo avere la forza e la capacità di andare oltre
Il lavoro dipendente non industriale con le sue lotte le sue organizzazioni chiede oggi un'unificazione politica o unificazione politiche appunto di nuovo per noi lotte più organizzazioni non ci può essere solo allora questo non può essere soltanto il tema di una Conferenza nazionale
Deve diventare il terreno di un'azione politica quotidiana di lunga lena che si sviluppa per prove ed errori e quindi per esperienze su un tempo medio e lungo
Calare la presenza del partito nei luoghi di lavoro in tutti i luoghi in cui si concentra erogazione di lavoro e dove si esprime quindi anche conflitto è un compito immediato e c'è un solo modo per stabilire un rinnovato rapporto di massa con questo mondo plurale di lavoro sviluppare una tesi che fu di Togliatti che ci insegnava a stare in tutte le pieghe della società
Svilupparla nel senso oggi di stare in tutte le pieghe del conflitto sociale e starci e saperci stare in modo autonomo autonomo in questo senso anche dal sindacati
E allora la differenza la separazione
Che carni di cui Carniti parlava stamattina con efficacia tra partito e sindacato non sta tanto nel punto in cui il partito deve fermarsi in quella frontiera al di là del quale il partito non deve andare ma sta appunto in diversa
Capacità di approccio da quello la capacità del sindacato di stare qui e ora sui problemi e invece dalla capacità del partito di produrre anche futuro
E mi pare che tutto il discorso appunto che qui si è stato molto ripreso
Sull'idea che Bassolino ha lanciato delle famose trenta ore
Sì a una di queste cose che appunto il partito lancia per riaprire un grande confronto sul tema non torno non solo dell'orario ma del tempo di lavoro del rapporti tra tempo di lavoro il tempo di vite
Stare quindi dentro i conflitti sociali
Non in modo subalterno non ha la coda delle domande corporative ma con una visione nostra complessiva della società italiana e con una proposta positiva di soluzione
Stare però senza ambiguità dalla parte dei lavoratori
Perché ogni volta che esprimiamo una certa relativa ambiguità perdiamo non solo consenso perdiamo anche forza
Forza del partito comunista e forza di cui il Partito Comunista bisogno per le sue lotte generali sul terreno politico compreso il terreno istituzionale
Giuste quindi le parole chiare che Bassolino ha detto sul salario anche se qui è il punto in cui alcune ambiguità vanno abbandonati certo bisogna cogliere questo tema con equilibrio
Nel senso che dobbiamo riuscire a collegare questo tema ad altri ad altri aspetti rivendicati inviterò del su altri terreni di lotta appunto alla qualità del lavoro appunto alla formazione del lavoratore appunto dicevamo al tempo di lavoro
Se troviamo questo linguaggio parliamo a tutti i lavoratori soprattutto a quelli oggi lotta e penso punta alle varie categorie
Di lavoratori a quelli del trasporto ai lavoratori della scuola ma anche a quelli che sono usciti e queste cose dobbiamo dirle anche ai compagni
E agli amici sindacalisti a quei lavoratori che sono usciti con il bancone dentro dalle lotte contrattuali e a quelli che pieni di dubbi
Stanno per entrarci tutti i lavoratori
Dei servizi della pubblica amministrazione nazionale e locale del commercio io
Sottolineo due punti strategici di intervento
Il lavoro per esempio di alta professionalità il nuovo lavoro intellettuale la ricerca applicata alla scienza e alla tecnologia
Quel saper fare soggettivo del lavoro moderno che una risorsa indispensabile per chiunque voglia governare sul serio società complesse e poi il lavoro femminile in tutto quello che è stato detto nel documento e nella relazione per la grande opportunità della scesa in campo di un soggetto alternativo
La cui forza non riusciamo ancora a misurare ma per nostra incapacità a vedere e quindi a capire e dunque organizzare eppure qui c'è la potenziale irruzione di una massa critica sugli equilibri attuali del rapporto sociale e di potere su queste articolazioni del lavoro e delle figure di lavoratori
Dobbiamo capire come si colloca la tradizionale idea di sfruttamento come si ridefinisce la società di classe questi sono per noi i problemi di oggi
Mentre ascoltavo il ministro Formica mi dicevo parla proprio come un ministro
E cioè come una controparte dei lavoratori
Invece sento che noi a volte quando nominiamo antico sfruttamento e nuove alienazioni abbiamo quasi un'esitazione un e un ritegno a usare queste parole io penso perché subiamo a volte il terrorismo ideologico degli altri
Ma quando la grande impresa accumula profitti
Che poi accumula profitti e poi chi gioca la finanza che cos'è questo se non il una intensificazione dello sfruttamento certo c'è un mutamento della forma dello sfruttamento sempre meno di fabbrica sempre più sociale che passato anche attraverso le nuove forme di Stato che hanno gestito le economie contemporanee
Che cosa di giustizia fiscale
Se non una forma nuova di sfruttamento del lavoratore dipendente
C'è stata in realtà una socializzazione dello sfruttamento che coglie oggi non solo il lavoro ma la stessa cittadinanza
Nel rapporto tra cittadino e Stato si stabilisce infatti oggi anche un rapporto di sfruttamento del cittadino da parte dello Stato e una sorta di alienazione del cittadino rispetto allo Stato
Questa è la motivazione forte per cui il partito dei lavoratori sta da una parte dei cittadini si scompone dunque si ricompone una divisione in classi della società
Non delle società complesse ma della società capitalistica perché questo è il vero nome di questa società
E allora il compagno Pajetta punto come al solito una battuta felice quando ha detto io non so se sono scomparsi gli operai di sicuro non sono scomparsi i padroni e non solo
Non solo non sono scomparsi ma sono tornati a spadroneggiare
E anche qui noi dobbiamo cogliere questa realtà padronale oggi nei termini nuovi moderni contemporanei
Di cui ci parlava stamattina con efficacia Reichlin questa interdipendenza di un potere padronale che è politico che sociale chi è sovranazionale che ruota intorno alla grande impresa ma va oltre i e e tiene insieme una serie articolata di di terreni
Un giornale titolava stamattina per concludere il PC suona la riscossa io prendo credo che veramente questa conferenza deve segnare l'inizio della fine di questo periodo che è durato fin troppo introiti
In cui l'egemonia patronale conservatrici il trionfalismo del videogioco delle ideologie capitalistiche hanno costretto i lavoratori a difendersi e a resistere
Occorre chiudere questa fase riprendere con serenità
Con tranquillità Conte nasce anche per dirla togliattiana mentre con un pizzico di malizia un'avanzata dei lavoratori per dare forza al nostro progetto di alternativa che la nostra politica per il
Ha ora la parola al compagno Benedini dello MD Brescia
Compagni
Anch'io mi son preparato un po'il compitino
Però vorrei tentare di ragionare un po'come i grandi
Nonostante
Sì è un lavoratore della FIAT e come mia tempo di lavoro che anche tempo di vita per qualche d'uno per me tempo di dolore
Ritengo che come compagno ciò una lesa attrice compagni
Sto lavorando otto ore al giorno
In condizioni non tanto sotto l'aspetto fisico
Ma sotto l'aspetto morale
Sotto l'aspetto dalla dignità
Sotto l'aspetto della mia solitudine nel rapporto spesso con i miei da compagni di lavoro
Io qui dicevo introducendo questo mio che misero intervento
Non voglio polemizzare con nessuno voglio soltanto cercare di sprigionare alcuni ragionamenti
Come mai è possibile
Che tutte le volte che i comunisti
Intendono
Veramente giocare una partita sul concreto delle cose
Rispuntano
Quei toni eclatanti dice sette di Partito Comunista Francese
Ricatti di questa natura compagni non possiamo accettarne ma non tanto per settarismo che lo dico apertamente io sono convinto che la cultura dei comunisti all'interno del sindacato va ben oltre
Il discorso del settarismo
Ma è profondamente democratica
Per una ragione fondamentale
Noi non vogliamo rompere i giocatori a nessuno
Vogliamo soltanto aprire la nostra posizione la nostra dignità e confrontarsi nelle fabbriche alcuni lavoratori che pensiamo di rappresentare
Chi non si può confrontare a viso aperto è in alto mare come citava dicendo ieri il compagno favola io non so
Se si può chiamare coda di paglia
Però so benissimo che non saranno certo i lavoratori comunisti ad essere settari è impedire che i compagni socialisti abbiano piena legittimità nella CGIL
Perché non dimentichiamo neanche questo io voglio dire fino in fondo scusatemi se sono correttori comma
Compagni socialisti in tutti gli organismi dalla periferia al centro sono stati eletti con i voti determinanti dei compagni comunisti
E questa non è una cosa di poco conto e badate bene costa anche a noi andare un discorso dal superamento una cosa coraggiosa il fatto di dire superiamo le componenti una cosa coraggiosa
Bene ha fatto il compagno Bassolino porla come la posta
Ecco perché ritengo dobbiamo ragionare attorno a questo marchingegno
Perché è questa la nostra prospettiva diversamente lo diceva bene compaio Vittorio foglia di ieri alcuni allo scoperto
Che l'unità nazionale comportava una crescita di consenso al partito comunista è bene non abbiamo dis non abbiamo disturbato nessuno quando si faceva a poche centinaia di metri da questo albergo una riunione che metteva in discussione questi otto è già menti
Ecco perché mi sento un po'adesso arrabbiato da operaio
Le voglio subito esprimere il mio consenso convinto di lavoratore della FIAT Iveco alla redazione del compagno Bassolino e non è un apprezzamento formale pagate meno sono abituato dare apprezzamenti formali
Il mio
Di questa relazione infatti ci offre una prospettiva una speranza di ripresa che va oltre il primo il Pian già ci sono addosso ai lamenti pura giustificati
Dalle sofferenze
Che abbiamo potuto e partiamo che abbiamo patito partiamo inizia in questi lunghi e dolorosi anni ottanta anzi fa di questo stato d'animo dall'operaio FIAT una risorsa positiva per ricostruire un'iniziativa di lotta
E per proiettarsi finalmente di nuovo in avanti e per questa ragione
Che questo appuntamento non può e non deve essere vissuto dal partito ed al suo gruppo dirigente come uno sfogo a Toyo un momento nel quale lasciare esprimere i lavoratori per tre giorni e poi dopo ritornare la cosiddetta grande politica tra virgolette io pongo qui alla direzione una questione che è quella che siccome i delegati proprio perché sono delegati eletti dalla base eletti della dalle assemblee degli ambulatori di sezione di fabbrica di territorio
Possono partecipare esprimere con un voto il consenso o il dissenso sulla relazione che le conclusioni che si faranno i confronti del compaiono a soli la relazione compagno Bassolino misuriamoci subito Compay non può essere un un un un problema così da poter sorvolare questa qui è una cosa determinante che son sicuro aprirà discussioni all'interno del partito
E come tale si potrà andare avanti a discutere apertamente proprio perché siamo delegati proprio perché non tutti hanno avuto la possibilità di poter parlare a questo microfono
Vengo vezzo alla questione centrale dal mio punto di vista voi ormai avete capito tutti
La questione centrale che oggi stiamo
Per vivere
Quella
Dalla vertenza FIAT
Attraverso questa quella Tenza che misureremo
Il grado di consenso e di fiducia che i lavoratori anche a Mirafiori hanno voluto DIA voluto dare badate bene non è una cosa di poco conto il risultato in Mirafiori ad apprezzare per due ordini di motivi
Uno si voleva e qui la partecipazione alta al voto
Chi voleva far di tutto e l'azienda ha cercato di giocare di tutto
Per mandare a votare tutti è questo un grande segni democrazia perché hanno partecipato mandare a votare tutti e concentrare i voti dal ventre molle della fabbrica sulla UIL è suicida chiare orientato la questione del voto la UIL chi voleva avere un rapporto privilegiato nei confronti di un sindacato che nonostante compaio benvenuto venga qui esprimere alcune cose sorvolando tra l'altro problemi centrali
Vuole il portale rapporto comunque cosa ci possiamo rapportare in questa fabbrica in questo scontro con la questione centrale la questione della vertenza FIAT ebbene compagni allo M. di Brescia lo voglio dire qui l'ho letto in altre sedi ma lo voglio ripetere abbiamo una condizione d'elezione del consiglio di fabbrica che guarda caso col consenso della FIAT abbiamo la rappresentanza sindacale al trentatré per cento trentatré per cento la UIL trenta terrazzamento lacci il trentatré per cento la FIOM al di là delle di chi si rappresenta
Il trentatré per cento e sapete cosa vuol dire spartire le rappresentanze sindacali in modo netto e qui si viene beatamente a dichiarare democrazia democrazia democrazia che cosa ma democrazia questa qui
E per questo compagni
Il segnale
Che viene in questi giorni da Mirafiori lo dobbiamo tenere in considerazione
Segnale di disponibilità ah ritto a riprendere l'iniziativa di lotta questo segnale non può essere disatteso o minimizzato
Compagni
Pino adottato lenta da questo punto di vista badate bene
Ho una grossa preoccupazione una forte preoccupazione
Noi in questo periodo abbiamo discusso per un anno attorno la vertenza FIAT e ci siamo visti da parte del gruppo dirigente purtroppo anche nostro continuamente slittare
Sulle decisioni per la partenza di quarta vertenza
Un dubbio atroce ci percorre la schiena tutti i giorni quando entriamo in fabbrica
Perché abbiamo già consumato parecchi quintali di tutti di fumo Hunting illustrare la gente che partivamo prima a maggio poi a luglio poi a settembre poi a novembre poi a dicembre
E adesso siamo a marzo adesso ci sarà un nuovo incontro io mi con mia mi auguro compagni Airoldi loggette finisca al teste STET
Steste cosa non possiamo continuare andare avanti a rimandare all'interno la fabbrica riunione sui unione funziona definizione ad una vertenza ossia il coraggio di aprire Chiappa in una certa maniera col confronto diretto dei lavoratori
E badate bene la discriminante politica che noi poniamo questa sì la mettiamo
è una destinate non di poco conto che è la destini Nantes è che non si possono accettare atti o scambi tra produttività e salario basta è ora di finirla di poter rompere la schiena ai lavoratori in linea di montaggio vita che non possiamo e non vogliamo rivedere i meccanismi dal settantuno che cosa vuol dire rivediamo tutto ma cosa vuol dire andare a contattare produttività sul salario ma sapete a compagni cos'è successo Rivalta l'ho letto dai giornali
Con la scusa che in sistemi di lavoro sono stati cambiati da trasporto su un altro trasporto robotizzato
Il lavoratore più vincolato di prima gli han portato via le pause per poter avere le pause hanno contattato col diciotto per cento di produttività in più questa non è una vittoria questa non è una vertenza FIAT questo vuol dire ancora una volta andare avanti
A Brescia dicono cui Cobas con la testa bassa
Cosa vuol dire compagnia allora proprio a Torino badate bene è una questione che poi mi prende adesso non so se ho ancora tempo ma
Poi mi prende
In questo quadro cosa vuol dire fare un accordo Torino che anche qui benvenuto sottolineando
Il recente accordo Torino che ha allarga
Il discorso i contratti formazione lavoro
Agli ultrà hanno ventinovenne ai giovani ultrà ventinovenne grazie Benvenuto sono giovane ancora anch'io non lo penso più uno
Comunque agli ultra venti vuol dire allargare ancora di più la questione del lavoro precariato in fasce più alte di lavoratori
E allora come io pongo una domanda solo si sta discutendo nella CGIL abbiamo autorevoli compagni del della CGIL del partito che fanno un'elaborazione in funzione questi contratti formazione lavoro
Non ci si può costante mente poter analizzare inserirsi in una strada e dopo poco tempo dover fare autocritica perché questa strada l'abbiamo vista Into Patta
E pensiamoci bene prima se pur se ci dobbiamo fare alcuno fare affermazioni alcuni prescrizioni nei confronti di queste cose
Si dice da un lato cioè bisogna restringere al massimo possibile anzi eliminare quello che può essere il contratto di formazione e lavoro e dall'altro lato vediamo che a Torino si fa un accordo che non a caso la Confindustria il giornale della Confindustria mette in prima pagina
E lancia come una grossa conquista da parte della Confindustria
Vengo rapidamente alla fine al al termine del mio intervento uno stato troppo lungo mi dispiace solo in questi giorni sono riuscito veramente HP non a capire perché l'ho vissuta compagni l'ho vissuta
Io ho letto
In questi giorni proprio ieri ma prima l'altro giorno sul manifesto un articolo del compagno Claudio Sabattini sulla questione dei trentacinque giorni
Bene compagni io sono profondamente convinto al di là di essere profondamente d'accordo
Che non è una cosa di poco conto essere d'accordo sulle questioni che compagni Sabattini dice nei confronti dei trentacinque giorni alla FIAT io sono profondamente convinto che la partita allora si è sottovalutata
In pochi
Hanno capito quale io lo scontro politico che c'era in atto l'inserimento neoliberista dalla Fia sulle condizioni di produzione e via dicendo tutto quello che sappiamo senza voler andare a recuperare niente
Pochi hanno capito che da quella sconfitta si andava in una certa direzione
Non è vero sapete che siamo stati sconfitti così come dicono alcuni perché ci son trovati davanti operai settari da un lato e padroni illuminati dall'altro no non è stata così è stato una lotta dura difficile
L'abbiamo scopriamo sofferta
L'abbiamo persa ma aveva il carattere di non poterla di non poterla minimizzare è da qui che dobbiamo partire per poter rilanciare nel nostro movimento se vogliamo veramente credere a quello che può e sa democrazie ma il compagno Berlinguer perché è venuto si cancelli della FIAT ma perché ha capito che il criterio impostura giocata un gioco che andava al di là di quello che poteva essere un bimbo scontro che andava a orientarsi nei confronti dei lavoratori delle questa fabbrica ecco perché è sbagliato non poter analizzare fino in fondo io sono pienamente convinto che quella battaglia potevamo chiuderla se tutti ci credevamo sui compagni potevamo vincerla se tutti ci credevamo
Ed è proprio una RAI meglio questa natura che voglio e poi vogliamo partire vogliamo partire da qui per poter andare avanti è proprio con lo scontro la Fia non minimizza mondo Del Turco lo scontro la stia nomini iniziamo
Cerchiamo di sì aprire le è difficile
Difficilissimo tutti si rendono conto le difficoltà che abbiamo davanti ma noi siamo pronti nelle fabbriche il gruppo dirigente lo aspettiamo
Ha ora la parola il compagno Bruno Trentin
Compagne e compagni
La relazione di Antonio Bassolino contiene una proposta centrale
Certo rivolta al pc e ai suoi militanti
Ma che coinvolge a mio avviso come esigenza culturale politica all'intero movimento operaio la sinistra nel suo insieme
E che parla quindi anche al movimento sindacale
Non a caso aggiungerei esserci impegna da tempo come CGIL
Con questa proposta dobbiamo innanzitutto misurarci
Perché non si tratta affatto di un'ovvietà
Non è un'ovvietà
Ripartire dal tema del lavoro della sua liberazione della sua autorealizzazione
Tanto nel rapporto salariato è subordinato quanto nel tempo di lavoro scelto che costituisce costituì Ra tanta parte del cosiddetto tempo libero
Quanto nel lavoro autonomo anch'esso costretto dalle sue possibilità di piena realizzazione sul piano culturale e professionale da innumerevoli condizionamenti economici politici e persino culturale
Questa proposta presuppone però a mio avviso cambiamenti non secondari nella stessa elaborazione progettuale del partito
Un riaggiustamento del suo asse
E ripensamenti sostanziale di concezione che hanno pesato nella condotta quotidiana dei partiti della sinistra del nostro stesso partito e dell'intero movimento sindacale
Penso ad esempio all'isolamento in cui è rimasta per tanti anni la cosiddetta questione sociale
Penso all'indifferenza che questi isolamento ha trascinato con sé per i contenuti specifici del conflitto sociale per le domande politiche specifiche ESA esprimeva
Penso alla vecchia divisione di compiti fra sindacati partiti fra lotta sociale lotta politica che ha sempre costretto l'autonomia sindacale entro limiti angusti e che ha in definitiva ridotto troppo spesso
La stessa
Portata politica dei conflitti sociali
E penso anche lasciatemelo dire
Ad una presa di distanza da una certa letteratura associare dalle varie indagini a cui X sulle classi lavoratrici
Dall'alternarsi di un pluralismo di un populismo operistico l'operaio massa affamato di soldi e disgustato dalla politica
Con una letteratura con una lettura conservatrice delle trasformazioni della società italiana
Dal rifiuto del lavoro alla scomparsa della disoccupazione di massa alla dissoluzione la classe operaia e persino del lavoro subordinato
Ma assumere la linea di condotta della liberazione del lavoro e di tutti i lavori dell'autorealizzazione dell'uomo e della donna in tutti i momenti della loro vita
Vuol dire anche mettere consapevolmente in discussione non solo nella lotta sindacale i termini stessi di un compromesso sociale
Che è stato del resto oggettivamente rotto dalle trasformazione del rapporto di lavoro sopravvenuti in questi anni e della loro gestione unilaterale da parte dell'impresa e delle amministrazioni pubbliche
Parlo di un compromesso sociale fondato in buona sostanza sullo scambio ineguale
Fra un salario spesso inique arbitrario e un lavoro su cui il governo veniva riconosciuto un primato TAC cito della direzione dell'impresa
Quasi appunto che la trasformazione di questo sta lavoro la sua stessa contrattazione e la sua graduare liberazione fossero un problema di un lontano futuro se non addirittura un'utopia
Scambio e questo scambio ineguale fra salario di lavoro
Che se guardate bene è diventata la questione di fondo che è emersa con la pratica disastrosa della concentrato della concertazione centralizzata
Ed è l'acquiescenza sindacale ad un blocco della contrattazione collettiva prima di tutto sul lavoro sull'occupazione sulle condizioni di lavoro sulla qualità del lavoro
Non si tratta qui di riaprire dispute ideologiche
O non si tratta da parte nostra di idiosincrasia nei confronti di una concezione moderna della gestione del conflitto sociale come penso ancora certi nostri compagni ed amici
L'autogoverno delle rivendicazioni sindacali
E la stessa concertazione non sono parole che ci fanno paura
Così come abbiamo sempre ritenuto essenziale per un sindacato che svolgo autenticamente il suo ruolo di soggetto sociale e politico il confronto la concertazione appunto
Con le istituzioni e con le forze politiche sulle grandi questioni della politica economica della politica fiscale dello sviluppo della trasformazione del Mezzogiorno
Quello che vogliamo superare non sono delle parole
Quello che vogliamo superare perché l'abbiamo scontato sulla nostra pelle
è una gestione del potere politico fondata
Sull'istituzionalizzazione del sindacato
La violazione delle sue regole di rappresentanza la rinuncia al governo e trasformazione reale del lavoro la del legale in prese persino nella determinazione dei salari di fatto
Ha ragione Foa
La vera sconfitta
Di questa data derivato da questa pratica di concertazione neo corporativa
Ancora oggi riproposta con ostinazione da alcuni reduci dell'ottantaquattro come l'onorevole Golia come sui tetti salariali
Ossia se abbiamo capito bene il dodici per cento di aumento salariale in tre anni a fronte di un'inflazione ferma oggi al cinque per cento annuo
E a fronte di aumenti garantiti ai detentori di di titoli pubblici nella misura del trentasei per cento circa nello stesso perché io
Ma dicevo
La vera sconfitta
Non è stata la scala mobile
Che avremmo dovuto a mio parere riformare anche molto prima con una nostra iniziativa autonoma capace di modificare le sue incongruità senza danneggiare come avvenuto i redditi più bassi
Dei lavoratori
Ma è stato invece l'unità sindacale
E quindi il potere dei lavoratori
Ma è stata anche contemporaneamente la capacità del sindacato di resistere alla gigantesca redistribuzione dei redditi e dei Poteri a danno dei lavoratori dipendenti che è stata resa possibile
Dal miscuglio sapiente attuato dalle nostre controparti
Fra il blocco della contrattazione sui salari l'occupazione e condizioni di lavoro una politica finanziaria rivolta contro l'occupazione e un sistema fiscale di classe
Quest'ultimo
Costituisce infatti lo diceva bene RAI in questa mattina nel bene e nel male
Nel male in questo caso la sola politica dei redditi che abbia mai funzionato e che forse mai funzionerà in questo Paese
I veri sconfitti sono stati insomma
L'auto-governo responsabile democratico delle rivendicazioni sindacali l'uguaglianza dei lavoratori nel loro diritto alla difesa e la trasformazione delle loro condizioni di occupazione di lavoro e quindi anche di salario e di orario
Da questa consapevolezza e da una riflessione serena su questi fatti
Dobbiamo muovere per risalire la china L'Unità
Proprio perché dobbiamo guardare in faccia le grandi trasformazioni che sono avvenute in questi anni e che sono avvenuti anche nel corpo vivo delle classi lavoratrici
Con la loro disarticolazione in gruppi di interessi sempre più diversificati a volte contrapposte
Questa è stata la rivoluzione passiva che abbiamo subito in questi ultimi dieci anni
Proprio per queste ragione dobbiamo riconoscere senza patema d'animo che è divenuto illusorio
Ricercare in Italia come in Europa una solidarietà di classe fra i lavoratori subordinati suo obiettivo quali per quanto importantissimi non sono più in quanto tali e da soli unificanti
Perché in essi
Si esprime ormai come naturale interessi domande e anche possibilità diverse questo vale per il salario
Ma vale anche per un grande obiettivo comunque della riduzione dell'orario di lavoro verso le trentacinque ore e oltre
Sesso non è accompagnato o preceduto è garantito dalla riconquista di un potere di intervento dei lavoratori del sindacato sugli orari di fatto sull'utilizzazione della capacità produttiva
Un po'di lavoro reale
Tanto dalla prestazione di lavoro subordinato quanto dalla gestione del lavoro scelto ed è così tutto in politica
E vale persino per il grande tema della democrazia economica della partecipazione del controllo sul risparmio dei lavoratori sugli investimenti delle imprese della spesa pubblica
Se questo tema non riesce cioè appoggiare in primo luogo i piedi per terra
A entrare nella quotidianità del lavoro fondandosi prima di tutto sulla riconquista di conoscenza di Poteri
Capace di intervenire nella prestazione di lavoro giorno per giorno capace di aprire specie cioè spazi non fittizi
All'autogoverno dei lavoratori
E anche all'autogestione dell'impresa cooperativa
Anche se questa parola l'autogestione
è rimasta purtroppo in molti casi più un'immagine pubblicitaria che una realtà operante delle nostre cooperative
Un'immagine troppo spesso contraddetta dalla RAI interruzioni vecchi modelli di organizzazione del lavoro e di vecchi assetti Gérard
Anche per queste ragione compare e non solo per l'irrompere nella scena sociale politica di nuove soggettività
Con i movimenti delle donne i movimenti dei giovani la nuova sofferta coscienza collettiva di tanti uomini e donne respinti da questa società del lavoro in ragione di un loro antica anche per questa ragione
La centralità del lavoro della sua liberazione come fondamento di una nuova solidarietà fra gli uomini e le donne
Si identifica oggi a mio parere con una questione primordiale dei nuovi diritti di cittadinanza dei lavoratori
A cominciare dei diritti sindacali
Si tratta cioè della riconquista di un'effettiva parità di opportunità
Nei diritti tradizionali oggi compressi e frantumati a cominciare dal diritto alla contrattazione collettiva dell'occupazione e di tutti gli aspetti del rapporto di lavoro un diritto di cui si è fatto spesso stragi
Nella stessa pubblica amministrazione a volte purtroppo con il concorso di un pullulare di leggi corporative approvate dal Parlamento
A cominciare dal controllo da un diritto ad un salario uguale per giovani e donne
Dal diritto al controllo dell'accesso al lavoro e alla difesa collettiva nei confronti dei censimenti
Per non parlare della giusta causa nei licenziamenti individuali e dell'assistenza di fronte la disoccupazione
O si tratti ancora di nuovi diritti
Per la promozione delle donne al lavoro per la riabilitazione dei lavoratori handicappati
Di diritti ricontrattazione dell'occupazione del tempo di lavoro delle condizioni di lavoro
Di diritto alla formazione permanente e all'informazione
Dei diritti di rappresentanza
Per il diritto cioè alla libera organizzazione sindacale e alla libera associazione degli uomini delle donne anche intorno a un solo obiettivo dei diritti del malato del lavoratore disoccupato
Del diritto alla sicurezza del lavoro alla salute e alla prevenzione della salute nel posto di lavoro nel territorio
Del diritto a uno stato sociale fondato sulla solidarietà trasparente che sia al servizio di un nuovo rapporto fra l'uomo e la natura o si tratti quindi del diritto dei lavoratori organizzati nei sindacati a contrattare un salario finalizzato non solo al miglioramento delle retribuzioni nette male al recupero di un governo sindacale sulle retribuzioni di fatto sul lavoro le sue condizioni materiali la sua professionalità il suo saper fare la sua formazione
O in altre parole che non sono niente affatto superato desueti
Si tratta di una politica rivendicativa capace di tutelare anche attraverso il salario la dignità dei lavoratori e all'indipendenza culturale e politica
La questione dei diritti di cittadinanza dei lavoratori e lavoratrici può diventare così a mio avviso e non solo per i lavoratori delle piccole industrie
Il crogiolo di una nuova solidarietà che libera energie rivendicati e propositive anche in materia di salario di orario di ambiente di formazione
Che giustamente le quali giustamente dovranno misurarsi con le diverse condizioni derivanti dalle diversità degli interessi immediati delle soggettività e delle scelte anche individuali che vi corrisponde
La questione dei diritti
Diventa così la questione del sapere
La professionalità della responsabilità e dei potere
Che si presenta oggi in alternativa radicale nel settore privato come nella pubblica amministrazione
Analogica paternalistico e autoritario dei meriti riconosciuti dal padrone o dei bisogni concessi ai più poveri
Mi pare si tratta e quindi non di una ma della prima questione che si pone per una forza politica come la nostra
Di una forza che voglia cioè misurarsi con una riforma delle istituzioni aperta non solo al riconoscimento ma la formazione alla promozione della società civile di nuove coscienze collettive
Trasformandole
In diritti di cittadinanza è certamente necessario
Ridefinire poteri e prerogative fra le diverse istituzioni dello Stato assicurare efficienza al lavoro nelle assemblee elettive come ci ha ricordato il ministro Formica
Ma con quale finalità
Se non anche come diceva Tortorella con quella di superare inefficienze ingiustizie dello Stato nei confronti del mondo del lavoro
Assistenzialismo i lottizzati privilegi di casta o tangenti sul lavoro sul salario dei giovani come nel caso dei contratti di formazione lavoro
Superando lì con l'affermazione di diritti universali che assicura in ogni caso la parità dei cittadini dei lavoratori di fronte allo Stato nell'esercizio dei loro diritti
A cominciare dal diritto di pagare le tasse in base al proprio reddito
E mi pare si tratti anche se mi permettete di uno metro di valutazione per definire che cos'è mai per noi uno sviluppo diverso
Riconducendo la questione dello sviluppo dell'ecologia e dell'occupazione agli obiettivi della qualità del lavoro e dell'autorganizzazione del lavoro
All'obiettivo della liberazione dell'uomo anche nel lavoro
Alla liberazione tutte quelle diversità creatrici che insorgono la società civile
In primo luogo quella delle donne
In questo modo ancora
Possiamo ritrovare un nuovo primo metro di misura
Per ridefinire le basi della nostra politica di alleanze fondate innanzitutto come diciamo su un programma nessun compromesso sociale condiviso particolarmente con le forze dell'imprenditorialità diffusa
L'affermazione la conquista dei diritti universali indisponibili
Per i lavoratori a favore dei lavoratori subordinati
Il riconoscimento dei valori di libertà e di iniziativa che vanno promossi e sostenuti nelle imprese che rifiutò una strada dell'assistenzialismo e del parassitismo Magare sulla pelle la libertà dei lavoratori dei giovani
Costituiscono il patto da costruire per uno sviluppo diverso al servizio degli uomini libero da ogni meschino baratto corporativo
Magari a spese degli apprendisti
In questo modo i sindacati confederali e potranno trovare infine anche la base fondamentale
La loro iniziativa unitaria
Di un loro patto
Con i lavoratori che si vogliono rappresentare
Quello di garantire la conquista di questi diritti universali
Che sono e devono diventare indisponibili anche per il sindacato che non appartengono a Luino
Anche se li deve garantire difende ma appartengono ai lavoratori alle donne ai giovani gli handicappati ai disoccupati ai lavoratori precari che il sindacato cercherà di rappresentare
Tutti questi tutti i difficili problemi della gestione di una democrazia sindacale complessa alla quale si richiamava Ottaviano Del Turco con forti accenti di sincerità e di impegno
Una democrazia sindacale complessa che deve salvaguardare al tempo stesso come valori irrinunciabili incancellabile l'unità il pluralismo politico e sociale
La rappresentanza e il ruolo dei militanti descritti
E al tempo stesso e perciò un confronto politico e ideale
Meno costretto dai condizionamenti occulti delle componenti di tutte le componenti
Tutti questi problemi potrebbero essere affrontati e risolti io credo anche con grande duttilità e lealtà reciproca
Se questa nuova eticità
Del mestiere del sindacato
Fosse pienamente recuperata e diventasse il volto del sindacato
Per milioni di lavoratori
Può essere necessari infatti compagni subire la divisione
Per non rinunciare ad un principio che è ritenuto fondamentale
Come quella rappresentanza dei lavoratori interessati
Ma non facciamoci nessuna illusione
Non solo siamo deboli quando siamo divisi non siamo neanche più liberi da mediazioni e compromessi o condizionamenti come a volte diciamo in qualche sfogo settario
Siamo anche meno liberi tutti
Se è sacrosanta la verità contenuta la parola d'ordine l'autunno caldo uniti si vince
è anche vero che divisi si perde o se per avventura qualcuno rinunci attraverso la divisione e solo perché altri soggetti sono intervenuti in modo palese o occulto in suo aiuto
In questo caso vince solo chi è meno libero e meno auto
Coinvolgendo tutti nella regressione verso il sindacato protetta così infine in Italia e in euro
Perché io domando ai compagni del movimento sindacale
Non tentare di affrontare in termini nuovi europea appunto
La battaglia per la ristrutturazione dell'industria siderurgica e per la reindustrializzazione dei territori interessati
Invece di rinchiuderci in convegni sindacato di partito sulla siderurgia italiana
Perché non ricercare il coordinamento e non la rissa con i lavoratori e i sindacati degli altri Paesi della Comunità per tentare almeno di definire un Progetto di costruire un movimento
Un movimento unificato dei lavoratori di fronte alle logiche spartitorie dei padroni e dei due fermi
Siamo ancora in tempo per dare questa svolta
è uno operistica e unitaria solidale alla battaglia per l'avvenire della siderurgia in questo Paese
Così dicevo in Italia come in Europa
Partendo dalla grande obiettivo che la conquista di nuovi diritti civili universali delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti ed ai lavoratori autonomi la questione del lavoro della sua liberazione
Si trasforma
Da questione sociale può corporative in una grande strategia unificante per un partito come il nostro per una sinistra come la sinistra italiana
Non in un capitolo per quanto importante ma nella bussola di un programma autenticamente riformatore
Ha ora la parola il compagno Carmelo saccoccia operaio dell'Italsider di Taranto
Seguirà la compagna Lucia Mastro Francesco insegnante di Roma
Cari compagni compagni scusa spetta un momento compagni e bisognerebbe ristabilire ormai certa calma
I compagni sono pregati se devono uscire di uscire rapidamente in silenzio grazie
La Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori
Ci ha dato la possibilità di organizzare nel Partito comunista un dibattito approfondito
Una partecipazione che per quanto ci riguarda Taranto danni non riuscivamo a Davide
Qualcosa per me già un primo risultato al di là dei contenuti
Un risultato che ci dà fiducia nella strada intrapresa e ci dà la speranza e la forza quella speranza e quella forza che è venuta meno in tanti momenti della nostra militanza politica in questi anni
La scintilla che ha acceso il fuoco della speranza in questo momento sono stati a mio avviso due questioni
Le decisioni dell'ultimo comitato centrale
E i risultati che abbiamo ottenuto nella legge finanziaria
A Taranto con questi risultati politici ottenuti con questa speranza di discussione fatta nel partito
Con questa nuova volontà di fare politica
Sì sono trattati i temi del documento della direzione del partito
è stato un dibattito vero
Sui problemi dei lavoratori dei compagni comunisti quei problemi che viviamo oggi giorno nella fabbrica e li vediamo molte volte anche drammaticamente
Il salario la sicurezza le tasse i servizi la dignità la condizione la liberazione femminile
Su questi temi abbiamo sviluppato il dibattito
Ma la corsa al di là dei contenuti ancora che giusti chiede al partito
è che questi diventano i punti di una piattaforma politica
E che Rutelli non siano più le questioni d'occasione per sterili discussioni che danni andiamo facendo nelle selezioni e negli assembly
Si chiede cioè che la conferenza non stia una fiammata e basta ma l'inizio di una nuova stagione di notte e di riforme
A Taranto abbiamo voluto nella Conferenza provinciale meglio puntualizzare le questioni del lavoro che in custodia in questi anni si sono drammaticamente aggravata
Uno dei temi del documento sono le partecipazioni statali
è
Noi a Taranto ci sentiamo come tanti orfani Hiruma riaperto
La sponda nazionali del partito del sindacato la vediamo molto distanti
Ma la cosa che più si fanno rabbia
è il fatto che riteniamo forse sbagliato ma qualcuno ce lo dica
Che abbiamo mille ragioni da vendere per le posizioni assunte
Italsider di Taranto ha visto negli ultimi anni l'uscita di otto mila cinquecento lavoratori
Altri quattro mila seicento sono previsti dal piano Finzi
I tagli produttivi dall'ultimo piano hanno obbligato lo stabilimento Marcegaglia al minimo delle potenzialità oltre questa soglia i costi impiantistici e di gestione faranno lievitare il costo del prodotto
A cosa serve quindi oggi dire che Taranto rappresenta il perno della siderurgia pubblica italiana
Se poi si propongono altre riduzioni di quote
Il blocco degli investimenti impiantistici com'è può questo stabilimento continuare a produrre acciaio di qualità
Come può ancora mantenere posti competitivi
In un mercato futuro libero nazionali e internazionali
Come si può fare questo se non si portano a termine gli impianti che consentivano di produrre acciaio al cento per cento in colata continua e con una produzione che veda Calari almeno ai livelli europei costi energetici
Poche parole quindi fatti concreti che mettono in discussioni scelte politiche che non sono assolutamente di apertura e positive per la nostra industria ora se la scelta politica strategica del partito comunista e una siderurgia pubblica qualificata competitiva non possiamo permettere che la Finsiel realizzi le sue proposte
Cosa vuol dire per continuare a parlare solo su questa questione dell'APS cosa vuol dire trasferire il tubi Fitch o Dalmine di Taranto se l'operazione è giusta si faccia perché non possiamo permettere sprechi
Però dobbiamo dimostrare l'economicità della proposta nuova
E io non credo che un tubo Dalmine oggi costruito e ricostruito in un ciclo verticalizzato che non ha costi aggiuntivi che trasportò possa essere fatto allo stesso modo con l'assenso apprezzo in altri posti
Perché altri posti non hanno queste possibilità impiantistiche
La privatizzazione della Cementir può il Partito Comunista consentirà il monopolio del cemento appesa India Danielli
Si può ancora continuare a privatizzare leoni che poche occasioni di comparti produttivi strategici che ci consentono di sperare in una possibile ripresa del ruolo politico ed economico delle partecipazioni statali
Ecco quindi come le questioni poste a riguardo del documento della direzione trovano a Taranto un pezzo significativo su cui è possibile impegnarsi
E per queste ragioni difficilmente consentiremo privatizzazioni ulteriori tagli imperanti esteso agli organici
Le condizioni occupazionali di un sistema in crisi che va dall'edilizia al siderurgico dal manifatturiero al commercio alla cantieristica impongono scelte battaglie dure diversi omicidi ma però vale la pena di combattere
In questo quadro di difficoltà può sembrare anche anacronistico parlare di contrattazione articolata credo che non lo sia c'è un'esigenza diffusa tra i lavoratori al gruppo dirigente del sindacato
Sono anni che non si contratta salario e nel frattempo le direzioni aziendali pubblica privati hanno elargito discrezionalmente danaro e specialmente a tecnici a quadri
Se i posti di lavoro difficilmente esiste più un profilo professionale che rispecchia le attività vere seguita dal lavoratore l'inquadramento professionale una parola vuota senza dubbio superata
Con bagno Bassolino
Condivido tutta la tua relazione
è un pezzo chiaro importante del programma del partito ma deve essere chiaro a tutti i comunisti ovunque essi operino nella direzione del partito nel sindacato e nelle istituzioni
è finito il tempo delle compatibilità
Lo straordinario in contraddizione alla riduzione d'orario di lavoro Hillary cattivi profeti fuori in contraddizione con lo sfruttamento
Questi anni sono stati duri difficili hanno tentato di sola lascia qualche ha volta ci sono anche riusciti comunque eravamo siamo e saremo il grande partito comunista il grande di fallimento
Il Longo e Berlinguer
Abbiamo bisogno di costruire un'autonomia vera del sindacato e della nostra fino in fondo anche quando non siamo d'accordo
Credo che con questa conferenza si sia lanciato una sfida sulla questione operaia
Una sfida da raccogliere se vogliamo sarà possibile ricostruire quel mondo di solidarietà sulla questioni dalla pagina dal popolo palestinesi sulle questioni dello sviluppo e dalla democrazia
Dobbiamo però sapere che riportiamo da una situazione difficile e che senza l'impegno e l'unità di tutto il partito sarà più difficile per tutti costruire l'alternativa socialista grazie
Care compagne e cari compagni prima di dare la parola Livia Mastro Francesco
Voglio fare un osservazione io ho notato che il brusio in sala è cresciuto
Ed è del tutto no voglio dire subito che è del tutto legittimo perché la nostra giornata è stata impegnativa e pesante
Io vi prego soltanto vi prego soltanto di pazientare perché abbiamo ancora pochissimi interventi vogliamo concludere entro un'ora decente e concluderà la nostra serata il compagno Antonio Pizzinato ora do la parola all'idea Mastro Francesco insegnante di Roma poi parlerà Livia Turco
Le donne comuniste hanno fatto in questi anni un grande e significativo percorso
Che li ha portati a saldare la riflessione il confronto l'elaborazione del movimento delle donne con la grande questione del lavoro
Questa saldatura era già contenuta trovava una fece pregnante espressione in quel lavorare tutte che è stata la nostra parola d'ordine degli ultimi anni
Dove il termine lavorare aveva i connotati teorici ormai profondamente e radicalmente diversi dall'impianto niente emancipazione vista entrato risolutamente in crisi con il femminismo degli anni settanta in poi
E dove il termine tutte conglobava riassumeva la valorizzazione dissidi nel lavoro la richiesta di lavoro
L'utopia alla quale non abbiamo rinunciato il diritto al lavoro l'impegno nella lotta per esercitare questo diritto fino in fondo
Perché questa saldatura teorica
Avvenisse nell'elaborazione complessiva del partito abbiamo usato tutti i mezzi e le sedi disponibili nel nostro lavoro politico quotidiano nell'inesausta affermazione dei nostri principi
Nell'allora nel riproposizione nelle conferenze delle donne fino ai congressi nazionali
E infine ultimo solo in ordine di tempo attraverso il lavoro con la carta delle donne
Oggi questa conferenza è indirizzata significativamente alle lavoratrici e ai lavoratori comunisti
E il documento preparatorio è profondamente segnato dall'elaborazione delle compagne
Si potrebbe dire che finalmente ed è questo un augurio che io faccio al mio partito al pc abbiamo cessato di essere un capitolo aggiuntivo nei documenti
Per fare emergere con la forza fare emergere con la forza le nostre elaborazioni
Dal documento fino a divenire il cardine decisivo
Quella rivoluzione femminile intorno alla quale ruota la nostra proposta che scardina l'assetto sociale politico fa emergere un concetto del lavoro segnato dalla qualità i tempi i bisogni delle donne
Ora possiamo dire la grande idea tutta comunista della centralità del lavoro allargato in modo decisivo il ricco i suoi confini ai suoi contenuti teorici
Proprio perché il lavorare assunto questa ricchezza spessore è possibile oggi affrontare un ambito più settoriale come voglio fare io oggi quello delle donne insegnanti e questo può avvenire senza che appaia una parzialità parlando a tutto il partito spero e non solo alle compagne
Io sono un insegnante comunista donna e questa e non è un'affermazione di pura presentazione è in qualche modo l'enunciazione di identità molto forte che contiene in sintesi l'essere donna l'essere comunista
Lo svolge un lavoro oggi all'attenzione di molti in sessuato
Cercherò perciò di dare conto per quanto mi è possibile
Degli elementi che compongono questa avevo chiamato identità forte
Essere insegnante svolgerà un lavoro sessuato cosa significa per troppo tempo si è parlato di insegnanti dimenticando che questo è un lavoro ad alta altissima femminilizzazione
Quasi il cento per cento di lavoratrici donne nella materna l'ottantacinque per cento alle elementari il sessantanove per cento nella scuola media inferiore i cinquanta era superiore
Senza contare le insegnanti precarie quelle che aspirano a trovare un'occupazione nella scuola
Tuttavia questi dati da soli non ci danno lo spessore del problema e come tutti i dati statistici portando allo scoperto una situazione possono essere oggetto di una lettura di parte
Per i nostri avversari questo alto tasso di femminilizzazione
Spiega la ragione dà conto della progressiva marginalizzazione della professione docente valorizzate economicamente dal punto di vista dello status sociale
è un po'come dire avete svolto un lavoro part-time una sorta di prolungamento della casa l'invita una naturale continuazione della vostra mansione di madri non abbiamo operato verifiche sulla qualità del lavoro che svolgete con tentativi dunque di essere marginali e non pagate
Quanti tra i comunisti anche tutto sommato non lungamente convissuto magari convivono ancora con l'idea che noi insegnanti abbiamo di privilegi
Io voglio introdurre un elemento di analisi che deve suonare come un campanello di allarme per i comunisti la femminilizzazione del corpo docente è un fatto recente e risale alla fase della scolarizzazione di massa
Non ci dice niente questo fatto
Non risponde forse alla logica classiste maschilista che fino a quando la cultura è stata retaggio di pochi delle classi dominanti e comunque di una selezionatissimi élite il docente è stato maschio con uno status di un certo prestigio e poi quando per l'allargamento della democrazia si è giunti all'istruzione di massa si perseguito il disegno dei fatti di valorizzazione della scuola della cultura
Aprendo la porta all'insegnamento alle donne e le scuole e i figli del popolo
Già questa considerazione sia pure semplificata nei suoi possibili articolazioni la dice lunga sul fatto che occorra ribaltare l'ottica dare valore alle insegnanti donne darci valore significa anche dare valore a una scuola democratiche di massa
Dunque le percentuali sulla femminilizzazione possono aprire spazi a un lavorare politico a un Progetto che significhi tante donne nella scuola possono diventare una occasione storica
Rivoluzionaria che ponga al centro la scuola democratica di massa in basta la formazione rompa la segregazione sessuale
Dare valore alle insegnanti donne ascoltare comprendere di che cosa si sostanzia la loro identità non è dunque cosa di poco conto e l'alternativa alla controffensiva da logica
Padronale che parlano di formazioni flessibili articolate da svolgersi in una pluralità di senti sane fatti affermando e facendo passare culturalmente un'idea di selvaggia selezione
Chi ha più soldi può acquisire cultura chi non è assi contenti del poco che lo Stato passa
Comprendere di che cosa si sostanzia la loro identità di insegnanti donne osservato che si tratta di una necessità
Ebbene è difficile riassumere in poche parole questi denti ITA perché come identità di donna appunto assomma differenze diversità prova ne semplificare oggi dell'insegnante donna c'è una cultura una formazione un aggiornamento vissuto come arricchimenti affermazione disse visto che in questo lavoro hai un lavoro diciamo un è una una professionalizzazione individuale visto che altre strade non ne sono state date
Cioè la coscienza di svolgerà un lavoro e dunque va retribuito di mettere in campo energie non quantificabili capacità di relazione creatività
E insieme ci sono impegno tanto lavoro sommerso coinvolgimento affettivo
C'è una generazione anche di insegnanti che ha fatto il sessantotto il femminismo ma c'è anche nella scuola molto di diverso da questo luci ed ombre le abbiamo definite così in un documento della federazione romana
Un ambito questo dell'Est le donne insegnante molto ricca intrigante
E quali siano le nuove leve numerosi centri di lettura lo abbiamo visto in un seminario nazionale che si è tenuta alla Casa della cultura
Un seminario caleidoscopico direi tante erano le sfaccettature i bagliori di analisi
In quel seminario si è profilato anche ai miei occhi quali dovrebbe essere il percorso delle donne insegnanti comuniste
Ecco l'altro punto della mia identità di donne insegnante comunista
Va da sé che lo spaccato offerto dal seminario era ancora quello di un'élite una cosa però emergerà con grande chiarezza che se non c'è una coscienza generalizzati e diffusa di essere donne insegnanti che svolgono un lavoro sessuato
C'è però una grande permeabilità questi temi
Di più ci troviamo di fronte ha un forte potenziale movimento di opposizione al governo alle politiche scolastiche finanziari possiamo ignorarlo noi comunisti può ignorarlo il sindacato
Occorrerà leggere bene bene interpretare cosa accade io azzardo un'ipotesi il mondo degli insegnanti è rivolta sono state presentate ho attivato il sì di piattaforma contrattuale ne dobbiamo ricavare solo che il fronte spaccato diviso o abbiamo lì dell'udibile compito di individuare il punto forza che consente un inizio di sintesi
Allora il punto che accomuna tutte la battagliera di salario una marcia in più perché si tratta di insegnanti donne
Ecco io credo che non comprendiamo appieno quello se stessa cadendo se non ci riuscissimo chiaramente che tutte le docenti stanno chiedendo una maggiore retribuzione prima non dopo e non necessariamente insieme
Fatta eccezione per le docenti più sindacalizzati progressiste ad altre cose questo non deve far gridare subito al corporativismo le insegnanti stanno affermando una luna professionalità stanno dicendo che sono delle lavoratrici e non delle seconde mamme
E chiedono una professionalità costruita per canali individuali perché altri non mi sono stati offerti mi si passi il paragone
Quando le casalinghe cedono alle lusinghe del salario non entro nel merito naturalmente di questa questione lo stanno forse affermando che il lavoro di cura è appunto un lavoro le parole del vocabolario delle donne non sono mai casuali
Al sindacato ai comunisti il compito arduo che il movimento per il salario non resti solo questo bisogna accogliere il dato potenzialmente rivoluzionario di opposizione di classe oso dire
E farne una leva di cambiamento che batta il corporativismo e demagogia Isma'di certe piattaforme impedendo che diventi il corporativismo di gran parte degli insegnanti
Io scommetterei sulle donne insegnanti
Anche se
Anche su quelle di impianto talvolta più tradizionale
Diamo loro valore scopriremo quanto valore danno il loro lavoro
Per noi insegnanti comuniste deve invece iniziare un c'è un compito di lunga lena che stabile colleghi una per una le chiama ed un confronto da donna a donna lenta e roghi su come vivono la loro professione
Si elimini
Perché gli insegnanti acquistino coscienza di essere professioniste donne e che il loro lavoro e sessuato
è un terreno questo che per essere praticato necessita di strumenti ulteriori Bendigo alcuni costruire una sorta di carta d'identità dell'insegnante donna con le luci e le ombre il conservatorismo e la rivoluzione potenziale insite nella nostra professione
La potremo usare con il mezzo della carta e di di garante per costruire una più diffusa coscienza raccogliere elementi stabilire contatti con una categoria di lavoratrici difficile da consultare
Creare uno strumento mi chiedo se potrebbe essere utile non so un Centro d'iniziativa sulla formazione che abbia come compito precipuo di fare ipotesi di sperimentazione
Per rompere la segregazione formativa e per far sì che tra i famosi aggiornamenti delle docenti ci siano anche aggiornamenti specifici pesi a raggiungere questi obiettivi che ci siamo dati
E che questi aggiornamenti trovino posto nelle piattaforme i capitoli specifici distesa
Se vogliamo rompere quella logica che fa insegnare le donne perché sono mamme mogli e sto a studiare le figlie perché continuino a fare mamme e mogli o nella migliore delle ipotesi facciano un lavoro aggiuntivo
Grazie
Una brevissima comunicazione si invitano i compagni che ancora naturalmente non l'hanno fatto a consegnare i questionari compilati alla segreteria della conferenza
Ha ora la parola la compagna Livia Turco
L'itinerario che noi donne comuniste abbiamo percorso con la carta delle donne e la preparazione di questa conferenza
Ha portato molte di noi
Ad incontrarci con tante lavoratrici casalinghe giovani disoccupate
I racconti che abbiamo ascoltato radiografia che abbiamo conosciuto
I fatti che ci sono stati evidenti ci hanno illustrato il cosa significhi per tante donne il valore del lavoro la dignità umana nel lavoro
E Sensi tutto l'esperienza estesa e diffusa del lavoro e la ricerca ostinata del lavoro è la dequalificazione
è il controllo autoritativo e di paternalismo e anche lo sfruttamento ed in molti casi la precarietà dei propri diritti
Per tante ragazze di oggi nessun lavoro e percepito faticose pesante quanto il lavoro che mancano
Infatti molte di esse polarizzate consapevoli dei propri diritti animate da un desiderio di libertà
Alla mancanza di lavoro al tempo libero dal lavoro che è poi in realtà tempo coatto
Preferiscono l'esperienza dello sfruttamento della precarietà della dequalificazione nel lavoro così come ci dicono tante esperienze della ragazza del Mezzogiorno
E nel Mezzogiorno appunto neppure una ragazza sul dieci trova un lavoro la disoccupazione femminile e giovanile meridionale ed è il cinquantasei per cento
Lo confesso sento un vincolo non solo politico ma anche morale nei confronti di queste giovani donne di questa coscienza infelice che si trova stretta tra la consapevolezza di sé e le opportunità di cui può disporre
Occorrono iniziative concrete ed urgenti un piano straordinario per l'occupazione femminile e giovanile nel Mezzogiorno e a loro deve rivolgersi questa conferenza ebbene lo ha fatto Bassolino nella sua relazione
Le ragazze vogliamo che siano le protagoniste fondamentali della grande manifestazione prevista a Roma per il ventisei di marzo
Per il lavoro
Per la qualità del lavoro contro la violenza è il contenuto di tale manifestazione indetta dai coordinamenti femminili tra CGIL CISL e UIL
Un fatto questo di grande importanza perché promossa dai coordinamenti che esprimono così la forza che hanno acquisito nei sindacati
Per i contenuti della piattaforma perché ad essa partecipa l'insieme dei partiti delle aggregazioni femminili e femministe
Noi donne comuniste aderiamo in modo forte e totale attivo a questa manifestazione
E in piedi diamo tutte le nostre energie affinché essa sia la rappresentazione autentica della forza reale delle donne nel nostro Paese
La risposta efficace ed effettiva alla domanda di lavoro delle donne costituisce di fatto una ridefinizione della concezione del lavoro della cultura del lavoro della sua produttività e finalità sociale
Ribalta il rapporto tra lavoro e vita
E cose ciò che scompiglia in tal modo le regole del gioco da alte
è quell'inedita forza soggettiva delle donne il loro desiderio di libertà che si traduce in modi differenti procede per scatti e contraddizioni che vive gli inciampi dell'emancipazione che conosce le disuguaglianze tra donne
L'inedito delle donne e la volontà di stare ovunque con la pienezza di sé e della propria vita così come ci ha detto ieri con grande efficacia la lavoratrice di Jesi per questo con le donne il lavoro cambia di significato
E le donne dicono che il valore del lavoro non è un'affermazione generica si tratta di un progetto di dimensioni complesse di natura antagonista rispetto allo stato di cose oggi presente
Lo ha sviluppato con efficacia Bassolino nella sua relazione che condivido
Infatti in riferimento ai processi in corso nell'attuale contesto di fase economica sociale e politica
Affermare il valore del lavoro significa afferire direttamente ai nodi dello sviluppo le sue priorità la sua qualità al problema della sua regolazione sociale alle regole dello Stato democratico che possono consentire l'inveramento delle finalità costitutive dello Stato democratico stesso
Asserisce inoltre il valore del lavoro alla gerarchia di valori oggi prevalenti nella società italiana
Dunque la valorizzazione del lavoro deve costituire un progetto coerente che coinvolga contestualmente il livello del Governo dello sviluppo quello della statualità quello dei valori
D'altra parte valorizzare il lavoro non è possibile attraverso la limitazione dei propri orizzonti ai luoghi di lavoro
Forti ed evidenti devono essere immessi che raccordano i luoghi di lavoro all'azione di governo alle regole di funzionamento dello Stato democratico alla gerarchia di valori che ispira e muove l'azione dei singoli individui e la scelta delle società affermare attraverso una coerente strategia il valore del lavoro è possibile io credo se si parte dalla persona umana
Se la liberazione umana ridiventa il centro motore dello sviluppo ed allora ritornano in primo piano gli interrogativi cruciali perché si produce qual è la finalità del lavoro
Per quali fini si governa non gli sconvolgenti processi di innovazione tecnologica oggi è necessario che la politica torni ad essere il luogo delle scelte perché i perché cosa verso dove
Scegliere significa evidenziare le alternative possibili le ragioni delle stesse scegliere significa motivare pubblicamente argomentare le sue ragioni
Rendere nette ed esplicite le opzioni che si compiono le finalità che si intendono perseguire
Nonostante si stiano celebrando i fasti della sua miseria questo è il tempo della politica come Governo come scelta come affermazione coerente di valori
Qui in questa concezione della politica risiede io credo il significato autentico e forte di quella centralità programmatica di cui parlavamo all'ultimo comitato centrale
Noi siamo un partito che ha il dovere di cercare risposte concrete giorno per giorno non possiamo attardarci nella predica del futuro e sul futuro
Eppure proprio la concretezza del giorno per giorno ci obbliga a scandagliare in profondità a intendere bene cosa si agita nella società a saper discende discernere comprendere proprio la concretezza per essere possibile e praticabile
Necessità di una politica forte di un progetto forte di uno scenario di un orizzonte senza di questo saremo travolti nel vortice del giorno per giorno e saremo ridotti alla non mia
E solo la messa in campo di questa peculiare risorsa politica potremmo intendere da aggredire i nodi che ci stanno di fronte
Ed assolvere alla nostra funzione di governo e di trasformazione solo così possiamo intendere e dipanare l'acuto paradosso di questo decennio
L'aver piegato i processi di innovazione tecnologica non per rendere più umano il lavoro e la vita ma per accrescere la quantità di merci e consumi per accrescere lo sfruttamento e l'alienazione la dequalificazione del lavoro
I processi di innovazione tecnologica per essere gestiti e non subiti da parte dei lavoratori obbligano a porsi a misurarsi con interrogativi di ordine etico senza i quali non è possibile compiere scelte politiche
Le nuove tecnologie comportano rispetto al lavoro una duplice contraddizione Luna in riferimento alla libertà
Comporteranno maggiore libertà o maggiore dipendenza e costrizione
L'altro in rapporto alla produttività che sia cresce cosa sia cresce cosa si produce come si redistribuisce secondo quali criteri
Oggi il minor tempo necessario per la produzione di beni di ricchezza la cresciuta produttività del lavoro sono stati finalizzati alla disoccupazione alla valorizzazione del lavoro all'aumento dei profitti
Per uscire da questa morsa non occorre forse porsi l'interrogativo cosa deve essere il lavoro qual è la sua finalità e produttività sociale
Come può essere impiegato per migliorare in termini qualitativi la vita umana
Io credo occorra avere l'audacia di porre al centro del lavoro e dello sviluppo delle scelte politiche le donne e gli uomini la pienezza della loro vita
Le molte dimensioni i molti ambiti che la compongono e che la scandiscono e di molti tempi molti lavori
Porre al centro a quello che Marx chiamava il bisogno umano ricco con la lucida consapevolezza che la nostra cultura politica deve superare una sua semplificazione storica quella che l'ha accompagnata nel guardare alla vita individuale
Cogliere l'individuo nella sua complessità e nella sua dimensione di relazione questo è necessario per una strategia di liberazione del lavoro per connettere intimamente come ci suggeriva ieri Vittorio Foa lavoro evitarlo
Si tratta di partire dalla realtà del nostro oggi
Molti sono i bisogni individuali e sociali autenticamente umani non soddisfatti mortificati
Bisogni di cura e di assistenza di formazione di difesa e valorizzazione dell'ambiente di socialità di tempo per serie di tempo per gli altri
Oppure pensiamo a fenomeni positivi come il prolungamento del ciclo di vita che rischia di tradursi per molte molti in un sovrappiù improduttivo
Ebbene tutto questa gamma di bisogni di diritti quotidiani nel loro soddisfacimento possono costituire un volano per creare nuova occupazione
E il lavoro può e deve essere l'attività che anche soddisfa questi bisogni umani
Dentro questo scenario assume un significato più ricco la proposta di riduzione dell'orario di lavoro e condivido la nettezza le motivazioni con cui è stata avanzata dalla relazione di Bassolino
Infatti nello scenario prima indicato si evita il rischio così appunto il prossimo che il maggior tempo libero non diventi tempo insensato tempo riempito colonizzato dei mass media dei consumi eterodiretti
Bensì si traduca in tempo positivo e duttile Adecco umanamente socialmente
Appunto perché riempito di contenuti ed attività importanti di ripeto la cura la formazione il tempo per gli altri il tempo perse
La riduzione dell'orario di lavoro in questa società non comporta automaticamente una umanizzazione della vita
Anzi può comportare una accentuazione delle diseguaglianze può provocare nuove subalternità nuovi disagi
Penso all'esperienza di quei lavoratori e si sono improvvisamente trovati non per scelta molto tempo a disposizione e non sapevano come impiegarlo
Affinché la riduzione dell'orario di lavoro significhi umanizzazione maggiore libertà umana
è necessario io credo risponde all'interrogativo quali altri tempi oltre al lavoro scandiscono la nostra vita sono essenziali adesso il tempo per la cura per la famiglia per la formazione per sé e per gli altri per la società
Questi i tempi devono essere riconosciuti valorizzati così vengono riconosciuti e valorizzati i loro contenuti e i loro lavori
Qui sta la possibilità della crescita umana la possibilità di sviluppare realisticamente una critica ai modi di vita prevalenti e riconvertire stili di vita e abitudini
Si pongono allora alcune priorità la riduzione netta degli orari di lavoro la riforma dei regimi di orario
Il riconoscimento e la redistribuzione del lavoro familiare tra donne e uomini
Il riconoscimento di diritti di cittadinanza universalistici ed inoltre come è già stato detto la formazione quale attività permanente e ricorrente
Intesa quale strategia per offrire le opportunità culturali le risorse affinché ciascun individuo apposta gestire il maggior tempo tempo libero in molti tempi e molti lavori in termini di effettiva libertà
Insomma l'affermazione quale fattore di autonomia individuale e di eguaglianza
E attraverso questo percorso e l'indicazione di queste priorità che diventa possibile e praticabile superare la divisione sessuale del lavoro la questione essenziale posta delle donne
Essa agisce nell'esperienza di vita delle donne come contrasto tra una soggettività ed una organizzazione materiale sociale e culturale che sostanzialmente conferma quella divisione di compiti io accolgo come un fatto di grande importanza
Che tale nodo non soltanto sia stato posto nel documento preparatorio di questa conferenza ma che sia stato discusso e compreso
Un modo che noi ponemmo due anni fa alla conferenza sul sul lavoro promosso appunto delle donne comuniste
Devo dire con molta franchezza che noi donne comuniste abbiamo però il dovere di essere molto rigorose
E molto esigenti nei confronti dei nostri compagni e del partito
Perché dico questo perché superare la divisione sessuale del lavoro è una cosa enorme non è indolore
Essa significa prima di tutto una redistribuzione dei rapporti di potere tra i sessi un mutamento distinti di vita di compatibilità
è inevitabilmente comporta un conflitto tra i sessi
Essa declina in modo netto alcune priorità tra le quali la riduzione netta dell'orario di lavoro
Certo il superamento della divisione sessuale del lavoro non è punitiva per gli uomini a patto che si abbia la disponibilità di riconvertire stili scelte gerarchie di valori
Vorrei inoltre che si cogliesse la pregnanza politica immediata di tale nodo quando parliamo di divisione sessuale del lavoro non ci riferiamo a cose del futuro a cose che stanno lontano
Ma fatti scelte che sono di fronte ai nostri occhi
Penso alle leggi finanziarie che hanno ridotto lo stato sociale al processo di deregolamentazione del mercato del lavoro alla ballo della disoccupazione alla proposizione di una famiglia che deve addossarsi molte responsabilità
Senza essere dotata di adeguate risorse Poteri
Le politiche moderate del pentapartito annusato hanno fatto agire la divisione sessuale del lavoro
Chiedendo alle donne di rinunciare a se stesse e addossando le donne appunto molte responsabilità senza adeguate risorse e potere
Ore indirizzi generali incentrati sullo smantellamento dello Stato sociale la deregolamentazione del mercato del lavoro e l'accettazione passiva della disoccupazione
Io credo che le compagne e compagni che la conferenza debba significare la promozione e lo sviluppo di una forte iniziativa di massa di lotte per il lavoro di articolazioni concrete di proposte
E insieme a un forte sollecito ad una coerente iniziativa parlamentare
Noi donne comuniste dopo questa conferenza avvertiamo come nostre priorità d'impegno
La battaglia per l'applicazione della Carta dei diritti nella piccola e media impresa la battaglia per ottenere la legge per le azioni positive
E perché si costruiscano nelle impresa azioni positive ed inoltre la promozione di un piano per lo sviluppo dell'occupazione femminile nel Mezzogiorno
Ci sentiamo soprattutto impegnate a costruire quella che abbiamo chiamato la forza delle donne attraversa una iniziativa coerente e di contro attualità e di visibilità
Nella Carta delle donne noi abbiamo scommesso su una pratica politica la relazione tra donne e su una concezione della politica
Quella che si riferisce alle donne e di uomini che assume la loro vita
Siamo
E l'esperienza che abbiamo fatto ci incoraggiano fortemente in questa direzione
Sappiamo di andare controcorrente però abbiamo imparato ad essere ostinate per ottenere dei risultati occorre essere lucide ed ostinate
Ed abbiamo anche imparato ed è questo un gusto che non è il cammino che è difficile ma il difficile cammino
Un pensiero corre infine rivolgere ai compagni e dirigenti del sindacato che qui sono intervenuti
Molte sono state le considerazioni dedicate alle donne
Constato però che siamo ancora ai preliminari
è vero noi donne siamo abituate alla pazienza
Abbiamo i nostri tempi ma i nostri tempi non sono quelli biblici
Consentitemi di dire con molta modestia che se si vuole essere credibili si deve attivare si devono attivare coerenze in tempi rapidi attraverso processi verificabili e trasparenti
E credibili non soltanto nei confronti delle donne
Ma nei confronti delle proprie scelte delle proprie strategie e delle proprie scommesse ritorno a dire che la manifestazione del ventisei di marzo per il lavoro per la nuova qualità del lavoro e contro la violenza può essere questa occasione
Compagni
Voglio annunciare urbi
Con molto piacere
Che abbiamo tra noi una delegazione delle Commissioni Operaie spagnole
Guidata dai compagni Manuel Camara
Fino a ieri Velasco
Della Commissione esecutiva delle Commissioni Operaie rivolgiamo al loro caloroso forme
Diamo ora la parola per l'intervento conclusivo la serata al segretario generale della CGIL al compagno Antonio Pizzinato
Compagni
E compagni
Questa conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti
Si sta sempre più caratterizzando con un avvenimento politico di enorme importanza
Sia con il documento di base
Con la relazione pregnante di Antonio Bassolino
Ed elevato confronto e dibattito sia interno che esterno
In questo modo io ritengo sì e mi sospinge in avanti ed elaborazione complessiva e strategica del nostro partito
Sì ricollocate al centro della vita sociale e politica del Paese
Il ruolo del lavoro dei lavoratori nella ridefinizione degli equilibri politici e sociali
Per un nuovo traguardo di sviluppo qualificato economico e sociale e di rinnovamento della democrazia
La preparazione di questa conferenza il suo svolgimento
Avviene in un momento in cui sono in corso
Nuove grandi ristrutturazioni
E lotte per affrontare i problemi
Connessi mi riferisco a quella del settore siderurgico ma anche di altri importanti comparti economici
Inoltre essa si intreccia con la ripresa della capacità di mobilitazione di lotta
Dalla grande manifestazione dei pensionati allo sciopero generale del venticinque novembre alla combattiva manifestazione per la riforma fiscale
Allo sciopero
Confederale della scuola
Alle manifestazioni di questi giorni
Dei disoccupati e dei precari
A due momenti altri
Che ci aspettano nelle prossime settimane
Ricordavo che ora Livia Turco
La manifestazione delle lavoratrici per la fine di questo mese e a metà del mese prossimo la manifestazione nazionale sulle questioni del mezzogiorno e dell'occupazione
E nel contempo vi sono segnali sono segnali nuovi e positivi
Che sono carichi di significato
Che ci provengono dalla partecipazione sì di oltre il novanta per cento degli operai all'elezione del Consiglio di fabbrica di Mirafiori
Così poi che hanno partecipato con percentuali anche più alte in altre aziende è in altri aree di lavoratori perché non ricordare spesso nome scritto sui giornali
I circa sette miglia settecento mila lavoratori della scuola che hanno partecipato al referendum organizzato dai sindacati confederali della scuola
Sono tutti i segni ed espressione di un nuovo bisogno di partecipazione di ampliamento della democrazia e di domanda di sindacato da parte dei lavoratori
Così come si è intrecciato in questa fase di preparazione della conferenza
La condizione di un governo con i giorni contati come quello di Gorizia che non governa
E nel contempo espressione non solo della crisi del pentapartito un governo che non ha mantenuto fede agli impegni assunti con il sindacato
Che più volte ha tentato dei blitz contro il sindacato come non mi era mai avvenuto nell'ultimo trentennio se non ma i tempi di Scelba ad esempio
Nel tentativo di intervenire con un decreto sul diritto di sciopero oppure nel tentativo maldestro di fissare dei tetti nuovamente sui salari
E influire attraverso delle semplici comunicazione dei ministeri sulle relazioni sindacali
è in questa situazione
Che l'analisi e la riflessione critica
Che abbiamo svolto che ha svolto il partito ma soprattutto le proposte
Che ha avanzato che avanza con questo questa conferenza
Sono tanto più importanti perché si misurano come i grandi cambiamenti che sono intervenuti
In questi anni negli anni che intercorrono dall'ultima nostra conferenza operaia e con i processi attualmente in corso
Si è sottolineato
Come ci troviamo di fronte a un cambiamento di tipo epocale
Per il progresso tecnico e produttivo lo sconvolgimento degli equilibri e dei rapporti inter capolista distici per i crescenti processi di internazionalizzazione
Sono mutati profondamente i rapporti di potere
Ma è mutata la composizione sociale del lavoro e ha subito un tale cambiamento che ha messo in discussione la stessa sua identità sociale culturale e politica
Entro questi processi
Che il movimento operaio e sindacale hanno combattuto
Ma hanno subito anche sconfitte che si sono ripercorse negativamente sulle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori sui loro redditi reali
Facendo arretrare i loro diritti e il loro potere sociale e politico
Siamo da anni impegnati compagne e compagni ci stiamo cimentando proprio su questi problemi
E certamente uno dei compiti fondamentali che sono di fronte al nostro partito ma ritengo all'intero movimento sindacale ritengo che sia questo il compito nodale per il progresso democratico del nostro Paese è quello della ricomposizione
Dell'identità politica culturale e di classe del mondo del lavoro dipendente così come è ora ma ancor più come sarà domani unire lavoro e sapere
In ciò si riassumono la capacità e il compito nostro di fronte ai grandi processi di scomposizione sociale che hanno portato a differenza azioni e divaricazioni profonde e a rotture corporative e noi
Vai dappertutto per tutti l'esempio dei Cobas
Questi fenomeni a nostro parere sono collegati a processi di centralizzazione del potere
Di comando sul lavoro sull'organizzazione sociale e sulla destra ridistribuzione del reddito e della ricchezza
Ricomporre l'identità e l'unità della nuova classe lavoratrice
La nuova classe operaia intesa in senso storico come ci ha ricordato in interventi di ieri e di oggi
Significa misurarsi a risolvere il problema di riunificare l'articolato mondo del lavoro e l'universalità del mondo del lavoro dipendente in sostanza proprio per la crescente oggettivizza azione della scienza nei mezzi di produzione come lavoro per la stessa qualità
Di lavoro produttivo della scienza si deve ormai parlare io ritengo della configurazione di una classe nuova
Come elevate caratteristiche capacità culturali e intellettuali
Nuova classe che vuole affermare
Una sua capacità e un suo potere a decidere delle sorti e dei destini generali e complessivi del Paese dallo sviluppo della democrazia economica allievo riforma dello stato sociale come ricordava questa mattina RAI click
Proprio
Per raccogliere questi processi di riunificazione sociale e professionale dei lavoratori
Decisivo diventa il ruolo del movimento sindacale ed in particolare della CGIL e delle sue organizzazioni per ricostruire
Un modo nuovo della espressione della confederali ITA
Il passaggio cioè dalla concessione del sindacato industriale
Che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni al sindacato dell'universalità del mondo del lavoro dipendente
In questa opera
Viene esaltata a nostro parere e questa la nostra profonda convinzione il pluralismo e l'unità della CGIL
Che storicamente è stato espressione crogiolo dell'unità della sinistra che ha saputo in una certa fase misurarsi all'Unità grande con i lavoratori cattolici
Noi riteniamo
Operiamo giorno per giorno
Per far sì che sempre più del pluralismo politico ideale culturale religioso di concessione del mondo
Sia questa una ricchezza della CGIL che va potenziata
Hanno operato nei decenni trascorsi operiamo giorno per giorno ci battiamo contro il sindacato di partito che ci poneva nel suo intervento Ottaviano Del Turco anzi
Operiamo e in questo senso sono le nostre proposte per mandare avanti
Per operare anche attraverso l'evoluzione delle componenti della loro natura e ruolo così come abbiamo discusso ad esempio recentemente nell'esecutivo della CGIL
Per arricchire il pluralismo della CGIL partendo da quello che è stato il suo nucleo storico così come si è configurato in questi anni operiamo per ampliarlo non per restringerlo
Assieme a questo
Operiamo perché
Attraverso l'ampliamento della democrazia e con la piena valorizzazione della dimensione sociale e professionale dei lavoratori e l'assunzione
Della diversità ed è la forza liberatrice delle donne come valore generale
E tutto ciò va compiuto in primo luogo dobbiamo dare tutto il nostro apporto
Tutta la nostra intelligenza per realizzarlo dentro la più grande organizzazione sociale del nostro Paese chi era CGIL e che si avvia a ritornare a cinque milioni di
Ma per fare ciò
Dobbiamo quindi avere coscienza
Che si tratta di costruire una forza attorno a cui aggregare un nuovo blocco sociale politico
Che faccia della riforma delle istituzioni e della politica
In stretto rapporto con i processi riformatori della società e delle riforme di struttura il centro motore di una nuova e più avanzata fase della nostra Repubblica
La nuova fase deve delineare
Lo stato sociale
La sistema pensionistico a una sanità efficiente
All'ambiente alla scuola alla formazione permanente che affermi progressivamente i valori della eguaglianza e della solidarietà sociale
Ritengo in altre parole che per avere l'apporto decisivo degli operai e delle masse popolari
Alla riforme
Istituzionale occorre dare pregnanza ai processi di riforma che abbiamo posto con forza nel nostro ultimo comitato centrale e a questa nuova fase dis
L'azione svolta fra mille difficoltà
Per la ricostruzione del potere contrattuale
Attaccato e colpito nell'ultimo decennio
L'attacco padronale si è rivolto contro il ruolo i valori e la natura stessa del sindacato
Cioè di essere forma di autogoverno e di autorganizzazione del lavoro che sposti tu ICE la sua radice originaria e la condizione stessa per l'esistenza come forza sociale autonoma e antagonista
Certo
I ritardi a comprendere il significato dei processi di radicale mutamento
E a predisporre obiettivi e strumenti per una risposta progressiva ai processi di ristrutturazione e di innovazione hanno accentuato le difficoltà oggettive
E sta usato dure sconfitte
E questo fatto ha scosso le coscienze
Hanno fatto venir meno o affievolire concessioni e valori che si erano affermate come tradizionali all'interno del movimento sindacale e operaio come la solidarietà di classe
Ma l'attacco dentro il cambiamento al sindacato ha messo in crisi i due aspetti nodali
Del rapporto fra lavoratori e sindacato ha messo in crisi colpendo il sindacato nel punto più delicato e decisivo del suo potere all'interno dell'azienda e del luogo di lavoro
Ha messo in crisi l'espressione democratica della rappresentanza sindacale e del mandato contrattuale
L'attacco al potere contrattuale ha avuto come epicentro l'azienda mai investito poi quello a livello di categoria sino a livello confederale fino aggiungere
All'avvenimento che segna il punto più acuto di questo processo di logoramento dei rapporti democratici unitari del sindacato la lacerazione del quattordici febbraio dell'ottantaquattro
Gli affetti negativi
Di cui ampiamente ha parlato nel suo intervento trentini
Come per un altro verso dimostra il rapporto sui redditi elaborato nelle scorse settimane dai resti Egl si misura prima di tutto sul piano della distribuzione del reddito nel nostro Paese
Mentre si sono ricostituiti rilevanti i margini di profitto ed è cresciuto il reddito del lavoro indipendente autonomo
Sui salari si sono scaricati gli effetti di una politica fiscale salariale che ha portato ad una riduzione del valore del salario reale netto e dell'incidenza della quota parte del lavoro dipendente sul reddito nazionale
Tanto che oggi il settanta per cento delle retribuzioni nette dei lavoratori si colloca sotto il milione e duecento mila lire al mese ed oltre l'ottanta per cento di tutte le pensioni non superano le cinquecento mila lire
Da qui io credo derivi la contessa e il carattere nuovo della questione salariale
A cui dobbiamo dare risposte capaci di affrontare i problemi che ci hanno portato a questa situazione
Abbiamo ripreso
Il faticoso e paziente processo
Di ricostruzione del potere contrattuale del sindacato a livello confederale
Di quello che a Trigoria avessimo all'interno dell'azienda ma è quest'ultimo oggi il passaggio decisivo
Non era il caso che proprio qui il processo di ricuciture di risposta democratica del sindacato si presenta difficile e impegnativo
Si tratta di Rin seriale il sindacato
Non solo dove la crisi aveva affievolito annullato la sua rappresentanza ma si tratta di realizzarlo in tutti quei settori in tutte quelle aree di lavoro che si trovano dislocate in una posizione di maggiore precarietà
E di minore capacità di tutela
Così come si tratta di far nascere il sindacato nei settori di lavoro avanzati e delle alte professionalità
Insomma a nostro parere si tratta di rifondare il sindacato
Processo difficile che non ha però alternativa
Ma che avrà successo solo se di esso saranno protagonisti gli operai i tecnici le donne i giovani i pensionati
Riprendere i processi dici RIS indagano in stazione
E di estensione delle sfere dell'autogoverno del lavoro affinché il sindacato possano ridiventare dirsi oggi ridiventare pienamente rappresentativo della universalità del mondo del lavoro dipendente
Ma compiere in questa immensa azione sociale
Significa consolidare i processi di unità d'azione che sono stati riavviati già a partire dal mille novecentottantacinque verso il traguardo dell'unità strategica
Si tratta di buttarsi
Nel mare aperto come diceva ieri Vittorio Foa un mare aperto inesplorato di una nuova stagione di unità sindacale
Ma questa unità strategiche può configurarsi come obiettivo realizzabile se si basa sulla capacità del movimento sindacale di affermare la propria autonomia progettuale cioè il suo progetto
Il che significa affermare la capacità del sindacato di un rapporto nuovo con interlocutori politico istituzionali
Sollecitandone i processi di riforma istituzionale strutturale sociale
Così come con le controparti sociali rappresentate dalle associazioni imprenditoriali con le quali debbono ridefinire sì ambiti e assetti negoziali e di confronto politico
Dobbiamo essere capaci di entrare in rapporto con la grande ricchezza dell'articolazione della vita sociale
Organizzata
Dobbiamo sapere aprire un confronto a tutto campo ad esempio con le ACLI che nel loro ultimo congresso hanno posto al centro la ricerca comune dei valori della solidarietà e dell'eguaglianza sociale
Come dobbiamo farlo attraverso patti politici che siano rispettosi delle reciproche autonomie con le forze dei giovani degli studenti delle associazioni ambientaliste e dell'immenso settore del volontariato
Come si può rilevare noi abbiamo fatto la critica dello Stato di difficoltà e di crisi sociale
Non solo con le parole
Ma più ancora con le nostre esperienze con la storia dura difficile qualche volta contraddittoria ma sempre esaltante della testarda che vita quotidiana per cambiare le cose
In questa fase politica in piena evoluzione
I grandi obiettivi strategici posti dal movimento sindacale diventano il metro di misura e il terreno di confronto e di rapporto con le forze politiche istituzionali e con il patronato
Abbiamo posto i grandi problemi della riforma fiscale e delle contribuzioni sociali
Quale condizione
Per poter svolgere una reale politica di tutti i redditi e quale strumento per rimodellare gli equilibri del potere e affermare come base della partecipazione è qua alla configurazione nuove e più efficiente dello stato sociale a partire dalle pensioni
E per il rilancio di un nuovo sviluppo qualificato
Che abbia al centro i problemi dell'occupazione e del Mezzogiorno
In questo quadro
Noi riteniamo che vadano affrontati e risolti
I problemi collegati ai processi di ristrutturazione di alcuni settori
Come la siderurgia
La cantieristica elettromeccanica strumentale i servizi
E i processi di ristrutturazione che investono determinate aree industriali e produttive del Paese che vanno dalla drammatica situazione di Napoli a quella di Genova
L'obiettivo posto nella relazione
Della riduzione generalizzata dell'orario di lavoro diventa certamente un asse portante della politica sindacale dei prossimi anni
Essendo contrattualmente gli orari attestati nel nostro Paese fra i trentasei e trentotto ore e mezza la riduzione a trentacinque ore di lavoro settimanali
Come ha posto la FIOM unitamente ad un disegno organico dei regimi d'orario è un traguardo che può deve essere raggiunto anche in connessione del quadro europeo
Ma per essere vincente questa strategia è già stato sottolineato sarà sarà possibile solo se si riuscirà a contrattare quelli che sono gli orari
Di fatto effettivi io ogni luogo di lavoro
Ritengo invece
Che il mille novecentonovanta
Centenario del Primo Maggio può essere l'occasione per avviare a livello planetario la riflessione come fu cent'anni fa sulle otto ore sull'obiettivo delle trenta ore
Dobbiamo
Riflettere anche
Attorno a un altro aspetto
Dopo i tragici avvenimenti di Ravenna
Dice Nova Ponente
Di Napoli
E di molte altre località ci siamo posti il grande obiettivo di una fase nuova di legislazione del lavoro che sostenga e renda più agevole il percorso della lotta sociale per superare il regime dei diritti dimezzati dell'immensa schiera dei lavoratori delle piccole aziende di quelli che operano nel sommerso il precario dei lavoratori immigrati dei disoccupati
Ma infine soprattutto per consentire balzo in avanti nella tutela e nel sostegno dei diritti delle donne nel lavoro e nella società
E per la loro liberazione come una legislazione delle pari opportunità e una legge quadro di nuova regolamentazione dei regimi d'orario
Abbiamo posto il problema dello riforma della riforma dello stato sociale che ne rafforzi carattere di universalità e solidarietà
E infine
Ma non da ultimo abbiamo posto il grande obiettivo strategico della contrattazione articolata su obiettivi qualificanti di controllo dell'organizzazione del lavoro e di un nuovo assetto delle relazioni industriali e sindacali
Che sulla base del protocollo ieri estenda il potere di intervento sindacale nella fase preventiva e progettuale dell'innovazione tecnologica e organizzativa delle produzioni e dei servizi
Abbiamo posto cioè gli obiettivi strategici che ci debbono consentire di affrontare la scadenza del mille novecentonovantadue
Per la costruzione dello spazio sociale e del mercato unico europeo in una condizione di sviluppo qualificato
Economico e sociale del Paese
Che lo spinga a misurarsi con le grandi sfide che sono aperte di fronte all'umanità per nuovi rapporti fra il nord e il sud del mondo per il progresso dei processi di disarmo e di pace a livello planetario
La capacità del sindacato
Di affermare la propria autonomia progettuale costituisce quindi compito grande
Che abbiamo oggi di fronte a noi per costruire una strategia di unità sindacale di riproporre la centralità del lavoro e del suo valore all'interno della società intera e di esprimere anche la capacità di nuovo governo dell'antagonismo e del conflitto sociale e delle relazioni sindacali che facciano progredire i diritti democratici di partecipazione di potere dei lavoratori all'interno della società
è in questo senso che prende il significato la proposta del movimento sindacale per nuove regole del conflitto sociale che noi riteniamo che prima di essere resa operativa deve essere sottoposta a referendum dei quattro cd e quattro cinque milioni
I lavoratori interessati dei pubblici servizi queste nuove regole che noi abbiamo prospettato del conflitto sono
Sale delle relazioni sindacali non solo affermano i salvaguardando i diritti costituzionali e soggettivi dello sciopero e del non monopolio della Tanza sindacale del diritto di proclamazione degli scioperi dirige sì e valori attaccati di recenti offuscati nella coscienza democratica del Paese ma configurano diritti di cittadinanza nuovi che complessivamente prefigurano un passo in avanti del grado di sviluppo democratico e civile del sì mentre allargano la sua base solidaristiche nuove regole di democrazia sindacale e un rinnovato patto unitario del sindacato sono gli elementi che aiutano a costruire poiché allargano la partecipazione dei lavoratori la piattaforma rivendicativa per l'unità strategica delle confederazioni insomma si è aperta noi riteniamo una fase nuova del cammino per la ricostruzione della soggettività socia alé contrattuale e politica del sindacato protagonisti di questo processo debbono essere i lavoratori attraverso l'espansione della democrazia e della partecipazione sia la definizione degli obiettivi contrattuali ed Eric forma sociali che alla ricostruzione dei valori Diego Alianza e di solidarietà vedete conto
Ai miei compagni conclusioni poniamo
Ci poniamo oggi un obiettivo ambizioso
Mi sia consentito di riandare ha un'esperienza storica nelle scorse settimane ho riletto gli atti del primo congresso della CGIL unitaria il primo e unico che si svolse a Firenze nel mille novecentoquarantasette in quegli attimi ha colpito il fatto che uomini come pastore Cappuccini esponenti della componente cristiana della CGIL unitaria di allora affermassero la convinzione che più grande è il progetto del sindacato tanto più si riduce l'unità di tutti i lavoratori ebbene già allora di Vittorio affermava in Lecce che l'unità dei lavoratori si rinsalda dentro un progetto Grande quanta storia con Pagni e compagni e passata da allora e noi siamo qui ancora oggi ha testardamente a fermare che al Progetto gran
De del movimento sindacale Deve poco rispondere una unità a alta salda dei lavoratori per questo lavoriamo riteniamo che questo sia un aspetto gran niente che riguarda e ha un significato grande non solo per il movimento sindacale ma io credo anche per il nostro partito
Chiedo solo un attimo senza compagni per due brevissime comunicazioni
La prima riprenderemo i nostri lavori di domani mattina una mattina che si presenta molto impegnativa alle ore nove Imp toh
I primi iscritti a parlare sono Danilo muore Monelli lì e Antonella Cammardella la seconda vi ricordo che stasera alle ore ventuno alla Sala mille di questo Tel si svolgerà una tavola rotonda sul cinema il mondo del lavoro a cui partecipano i raggi visti Anzano Gianna RAI lire Carlo Lizzani Citto Maselli Giuliano Montaldo Ettore Scola non ha certo bisogno di sottolineare a voi che si tratta di una iniziativa per il suo tema e per la qualità dei partecipa che si presenta culturalmente significativa e Grade
Domani mattina
Ho l'impressione che