Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Il nome del popolo italiano il tribunale
Trentacinque Codice di procedura penale
Sia
Nuova del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione insomma
Data cinque aprile mille novecento
Buona sera e ben trovati all'ascolto di Radio carcera patti Riccardo Arena
Sarà questa una puntata più breve di radio carcere per consentire a Radio Radicale
Di trasmettere tra poco indiretta il faccia a faccia che si terrà tra l'onorevole Fassino il Ministro Frattini nell'ambito della festa nazionale del Partito Democratico in corso a Firenze una puntata più breve
Di radio carcere che
Dedicheremo interamente alle lettere scritte
Dalle persone detenute nelle carceri italiane
Carceri italiane che sono appena uscite da uno agosto caldo e sovraffollato infatti
Siamo arrivati ormai a quota cinquantacinque mila detenuti presenti nelle carceri italiane a fronte di una capienza regolamentare
Di quarantatré mila persone detenute uno agosto caldo sovraffollato è difficile per le persone detenute ma anche per gli agenti di polizia
Penitenza diari infatti come risulta
Dall'interrogazione parlamentare presentata ad agosto dai deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico nella pianta organica
Della Polizia penitenziaria in ottanta istituti penitenziari c'è una carenza dell'undici virgola tre per cento di agenti di Polizia penitenziaria
Insomma come dire un agosto terribile nelle carceri italiane sia per custodire che per custoditi
Entriamo allora nelle carceri italiane grazie alle lettere alle testimonianze così numerose che ci hanno scritto le persone detenute
E persone detenute che noterete nelle loro lettere non chiedono libertà
Non chiedono l'impunità che non soltanto
Di poter scontare magari la loro pena in una città vicino alla propria famiglia magari chiedono di scontare la loro pena può tendo lavorare ancora chiedono di potere scontare la loro pena nel rispetto del diritto alla salute se qualcuno di loro sta male chiedono che questo sia curato
Chiedono infine Dino scontare la loro pena in luoghi degradati in piccole celle sovraffollate con cinque sei detenuti chiusi per ventuno ore al giorno sono lettere
Che lo ripeto non chiedono libertà non chiedono impunità chiedono il rispetto tra dignità delle persone detenute
Persone detenute nelle carceri italiane in luoghi dello Stato dove dovrebbe essere rispettata la legge dove dovrebbe essere rispettata la persona
Giuseppe dal carcere di Agrigento caro Riccardo qui nel carcere Agrigento la situazione va sempre peggio per esempio oggi manca l'acqua in cella da stamattina e ti assicuro che con il caldo che fa è una vera tortura starne senza inoltre non funziona neanche il televisore che il nostro unico svago stando sempre qua chiusi in cella
L'estate apportato nuovi e ulteriori detenuti nel carcere Agrigento tanto che ora siamo più del doppio così
Così scrive Giuseppe a calci di Agrigento in una c'era di pochi metri quadri
In una cella di pochi metri quadri che già sarebbe piccola per un solo detenuto ci siamo rinchiusi in tre
Tre detenuti tre detenuti chiusi una piccola caverna questa questa è la nostra pena
Per il resto scrive Giuseppe dal carcere Agrigento per il resto ti dico che Riccardo solo che dobbiamo aspettare mesi per una semplice fotocopia di un documento e spesso spesso le nostre istanze vengono smarrite
è come se
è come se noi qui non ci fossimo proprio per non parlare delle visite del medico io per esempio mi attendo una da venti mesi
Inoltre
Due settimane fa un detenuto è stato preso e messo nella Scelli isolamento l'hanno lasciato lì l'hanno lasciato lì nudo e senza niente quel detenuto doveva stare in cella di isolamento solo per dieci giorni
Beccaro Riccardo di sapere che i dieci giorni sono passati da un pezzo ma quel detenuto quel desunto resta in isolamento non a caso non a caso tutti noi del carcere Agrigento viviamo ogni giorno nella paura
Paura anche di aderire alla lotta non violenta contro la pena di morte promossa da Pannella che è un grande uomo alla prossima caro Riccardo la lettera è firmata da Giuseppe ma anche dei suoi compagni di cella che si chiamano Gianluca e Nino
Giuseppe grazie per questa tua lettera questa tua asciutta ma insomma l'uscita testimonianza di come siete costretti a vivere
La detenzione la vostra pena in un carcere così lontano e appare così degradato come quello di Agrigento ti prego e prego anche i tuoi compagni di scriverci ancora perché rimarrà alta l'attenzione di radio carcere anche nei confronti del carcere dirigente o che è così lontano da noi nel senso che così lontano da Roma
Maurizio dal cacci di Frosinone
Tra l'altro noi di Frosinone non so se vi ricordate abbiamo trattato
E in una puntata di agosto grazie a testimonianza di massimo che ci ha raccontato di difficoltà di questo carcere che invece vicino Roma di cui nessuno parla e dove si sta vivendo la realtà assai difficile
Scrive Maurizio HC di Frosinone caro Arena mi trovo in carcere dal due mila e quattro e ho ancora tanti anni di galera da scontare in questo momento le scrivo al Cascini Frosinone o meglio da una cella di isolamento del carcere di Frosinone
Il motivo della mia punizione sta nel fatto di aver spedito a voi
Di radio carcere l'esposto firmato da più di duecento detenuti dedicarci di Frosinone esposto che avete letto alla fine di luglio aiutandoci a denunciare così le ingiustizie che subiamo in questo carcere
Come se non bastasse scrive ancora Maurizio HC Frosinone come se non bastasse sono ormai anni che chiedo di essere trasferito in un carcere del nord dove vive mia madre che anche paralizzata ed è costretta a stare sulla sedia a rotelle
Anni di richieste per un semplice trasferimento che non sono serviti a nulla infatti ancora oggi ancora oggi scrive Maurizio mi trovo in un carcere distante ottocento chilometri dalla mia famiglia
Sono arrivato qui nel carcinosi none scrive ancora Moritz o dopo essere stato in quello di Pavia in quello opera di Milano nell'Hagere di Monza in quello terribile terribile di Viterbo Pinna mangiarla
In ognuno di queste carceri le potrei raccontare storie di violenza di botte e di soprusi
Ho ascoltato a Radio Carcere a testimonianza di Massimo che era venuto qui con noi nel carcinosi none e le posso dire che quello che ha detto era tutto vero
Per esempio quando di recente uno scompaia in cella avuto un infarto sono stato io insieme ad altri a soccorrerlo facendogli la respirazione artificiale
Perché il dottore è arrivato dopo ma molto dopo rispetto a quando abbiamo dato l'allarme
Questo schiva ancora Maurizio Akashi Frosinone questo per farle capire quanto la nostra vita sia considerata qui dentro quanto la nostra vita sia considerata qui dentro
Caro renali scriverò ancora per dirle quello che succede dentro al carcere di Frosinone e lo farò anche per spingere
I detenuti delle altre carceri a fare lo stesso continui così e non molli mai Cosima Maurizio HC Frosinone Maurizio grazie a te per la lettera
Una cosa stupisce al di là del degrado che ormai abbiamo capito regna sovrano nel carcinosi none
Ma è proprio vero tu se è stato messo dell'Acea isolamento
Perché c'è mandato una una denuncia un esposto firmato dei tuoi compagni detenzione che cede chiesti legge qui radio carcere è veramente andata così la questione facci sapere perché
Se fosse veramente così sarebbe assai grave
Poi in un'unica busta ci arrivano tre lettere separate tre lettere separate di Gianluca Cristian e Piero tre persone detenute nel carceri Vibo Valentia
Tre lettere da tre persone detenute lo stesso capace che però hanno in comune è lo stesso problema ovvero vivere la detenzione in un carcere lontano dalla propria famiglia immaginate stare
Per un anno anche sei mesi in un carcere a ottocento chilometri la propria famiglia senza poter mai incontrare un fratello un padre una madre una moglie insomma una vera e propria doppia galera la legge
Indicherebbe
Che in linea di massima persona detenuta
Debba stare un carcere vicino alla propria residenza proprio per consentire il
Il la continuazione degli affetti per quanto è possibile quando si sta in carcere pure molte persone detenute che ci scrivono denunciano proprio la lontananza dal luogo dove risiede la propria famiglia queste tre persone
Hanno lo stesso problema leggiamo le loro lettere iniziamo con la lettera di Gianluca persona detenuta nel carcere Vibo Valentia
Caro Riccardo sono andato a a deboli in provincia di Salerno e o ventinove anni so tossicodipendente prima ero nella comunità terapeutica di don Gelmini
Purtroppo purtroppo sono stato riportato in carcere perché la mia appena superato il limite stabilito dalla legge per aderire una misura alternativa in comunità
è un anno che sto nel carceri Vibo Valentia ed è da un anno che non vedo né mia madre né il mio bambino di appena tre anni
Loro non possono permettersi un viaggio così lungo per raggiungermi qui
è una vera sofferenza stare in un carcere lontano dalla famiglia una sofferenza
Che ci viene inflitta oltre oltre alla condanna una sofferenza a cui dovrebbe saper mette a riparo il DAP del Ministro della Giustizia che invece
Nulla fa per minori
La lettera è firmata
Da Gianluca persona detenuta nel carcere di Vibo Valentia la seconda lettera sempre da Vibo Valentia e di Christian che si recano Riccardo sono nato a Roma
Io a trentaquattro anni prima ero detenuto nel carcere romano di Rebibbia e ora sono finito qui qui giudicarci Vibo Valentia anche io lontano dalla mia famiglia
E da mia figlia di otto anni il fatto è che sono stato trasferito per punizione come spesso capita
Quando ero detenuto a Rebibbia sono caduto in depressione per la morte di mio padre e di conseguenza assumevo molti psicofarmaci
Psicofarmaci che son stati la causa di due rapporti disciplinari e quindi il mio trasferimento
La mia famiglia non ha soldi per venire fino a qui tanto che ad agosto ci siamo dovuti rivolgere a degli usurai a degli usurai per avere il denaro e per venirmi a trovare
Io non chiedo la libertà scrive cristiana ma solo la possibilità di scontare la mia pena in un carcere di Roma
In modo da fare i colloqui con i miei familiari che soffrono che soffrono più di me questa lontananza e questa detenzione grazie per avermi dato voce Christian persona detenuta
Nel carcere Ibo valenze pur essendo persona che ha la famiglia a Roma
Terza letta dal carcere rigo Valencia
Terzo caso di persona detenuta lontana dalla residenza la propria famiglia e Piero
Piero scrive
Caro Riccardo caro radio carcere sono di Roma e ho quarantotto anni e anche io sono stato trasferito qui nel carcere vi Bova lenza per punizione
Prima ero nel carcere di Viterbo poi dopo soli quattro giorni dopo soli quattro giorni mi hanno mandato nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto in Provincia di Messina
In quel vecchio manicomio criminale scrive Piero mi sono fatto forza e sono riusciti a ottenere un lavoro come scoppino
Poi il trasferimento è il caso di Vibo Valentia di fatto non vedo mia figlia da quattro anni
Da quattro anni e ne soffro molto
La mia pena finirà nel due mila e quindici essendo diplomato come geometra vorrei iniziare un corso triennale all'università cos'perché possibili nel è possibile delle carceri del Lazio vorrei solo uscire migliore rispetta quando sono entrato in carcere
Grazie Piero Piero Grazia tema anche grazie a Cristian e grazie anche
A a Gianluca ecco una colpisce al volo una cosa perché non posso o metterla
La vicenda di Piero che
Dopo quattro giorni è stato mandato forse nel peggior manicomio criminale di Italia quello di Barcellona Pozzo di Gotto un manicomio criminale che se non fosse per la buona volontà di un sacerdote che lavora lì e che porta da mangiare
Agli internati ai cosiddetti malati
Sarebbe un posso ancora non posso ancora peggiore
Un
Posto una realtà quello dello PGT Barcellona Pozzo di Gotto dove si entra sani probabilmente si esce matti ed è un miracolo probabilmente che Piero ne è uscito riuscito sanno e vivo comunque il problema
Che pongono Gianluca Chrissie anche Piero da carceri boh Valencia è serio e riguarda tantissime persone detenute condannate persone che
Vengono condannate poi vengono detenute in carceri lontanissimi
Rispetto ai luoghi dove risiedono le rispettive famiglie famiglie che molto spesso sono povere quindi non non hanno i soldi per affrontare queste lunghe trasferte e fare i colloqui settimanali secondo
La legge delle carceri ovvero il Regolamento penitenziario una persona condannata dovrebbe Salmon carceri vicino alla città dove risiede la propria famiglia la propria moglie
E la programmate eppure di fatto noi assistiamo registriamo un dato preoccupante tantissimi tantissime persone detenute
Sono detenute
In un luogo assai lontano do dalla città dove risiede la propria famiglia forse il DAP il Dipartimento e l'amministrazione degli enti
L'aria che fa capo al Ministro della Giustizia dovrebbe farsi carico di questo vero e proprio dramma ovvero della
Carcerazione di chi
Deve subire la pena in un carcere magari degradato e a ottocento chilometri di distanza la propria famiglia mettetevi nei panni di chi
Condannato a due anni di carcere
Magari per quella indicarcelo soltanto di patire sovraffollamento negazione del diritto alla salute ma anche il non poter incontrare
La propria moglie i propri figli insomma una vera e propria
Doppia condanna
Giuseppe dal carcere Buon cammino di Cagliari caro Riccardo ti seguo da più di un anno ovvero da quando sono in carcere anche segni devo scontare altri quattro
Ci tenevo a scriversi per informarti dello schifo di questo vecchio carcere un carcere ogni mattina manca l'acqua in cella e noi non possiamo scendere a fare l'ora d'aria perché dobbiamo aspettare che da quel rubinetto esca qualche docu Ciampi
In cella in cella qui a buon cammino siamo in sette detenuti pensa sette detenuti in una cella di tre metri quadri una pena una pena che nessuno può immaginare
Spesso qui nel carcere Buon Cammino di Cagliari notiamo che gli agenti si assentano per molto tempo e c'è il rischio che se in quel tempo qualcuno si sente male potrebbe rischiare di morire
In questo anno e mezzo che sono incluso nel carcere di Cagliari ho visto morire ho visto morire due ragazzi si sono impiccati impiccati per disperazione
Sono scene che ti lasciano il segno dentro
Ti saluto scrive Giuseppe cacce Buon Cammino di Calia di saluto caro Riccardo dicendo anche i detenuti in ascolto che anche se abbiamo sbagliato e stiamo Incao ce ne abbiamo una dignità e nessuno ce la può levare Ciao costi ma presso appresto Giuseppe dal carcere Buon Cammino di Cagliari Giuseppe grazie
Per la tua
Breve ma insomma impressionante testimonianza che ci arriva dal carcere Buon Cammino di Cagliari un carcere lo ricordo gli ascoltatori non soltanto sovraffollato ma è vecchio e degradato un carcere dove
Si mischia al sovraffollamento molto spesso il disagio mentale delle persone detenute tante lì sono sofferenti appunto di malattie mentali altre hanno problemi Tosi dipendenza Robledo sedime nel sa che non trovano adeguate cure cure mediche
Ne approfitto per ricordare che proprio oggi l'onorevole Callegari sconsiglierei regionale
Della dello SDI
Della regione Sardegna ha evidenziato il dramma di una persona detenuta nel CAI mica c'è bucanieri Cagliani attesi giudizio da più di un anno e mezzo che perché i giustizia sta facendo lo sciopero ha fame una persona che
E alto un metro ottantacinque adesso è arrivata a pesare cinquanta chili una persona che chiede soltanto giustizia rinchiusa proprio in una di quelle Scelli due querce le degradate del carcere Buon cammino Buon Cammino di di Cagliari
Poi ci scrive Michele Falanga e Vincenzo Esposito recarci di Piacenza
Carissimo Arena chi diciamo subito che chi autorizziamo dire anche i nostri cognomi perché in questo modo vogliamo invogliare i detenuti italiani ascrive arti per farsi che si umanizza il sistema delle carceri
Scriviamo a radio carcere per raccontare quello che viviamo qui
Nel carcere di Piacenza innanzitutto innanzitutto il sovraffollamento che ci costringe a stare in due detenuti dentro una cella piccolissima detta cubicolo una cella dove manca l'acqua corrente
E dove non c'è neanche il vide neanche il video
Infatti nel carcere di Piacenza ci scrivono Michele e Vincenzo e casi di Piacenza ci potrebbero stare centottanta detenuti mentre ora ce ne sono trecentocinquanta
Il tribunale sorveglianza concede pochissimi misure alternative e il resto dei detenuti sconta la pena fino alla fine
Gli educatori praticamente come se non esistessero qui ce ne sono solo due per un totale di trecentocinquanta detenuti
Inoltre il vitto del carcere eh in mangiava bile e inoltre è di scarsa quantità tanto che chi non ha soldi a fame
Di lavoro Mecacci di Piacenza né non c'è nemmeno l'ombra l'unico dato positivo il buon rapporto che abbiamo con la Polizia penitenziaria con la quale almeno c'è dialogo
Grazie caro Arena per averci dato voce invitiamo tutti i detenuti all'ascolto denunciare le loro condizioni di vita attraverso radio carcere di Radio Radicale la lettera
Firmata da Michele Falanga il Vincenzo Esposito persone detenute recarci di Piacenza salutiamo Sylvester dal carcere di Taranto e Mario dal carcere di Rebibbia
Bene le lettere finiscono qui e così finisce anche questa breve puntata di radio carcere vi ricordo i recapiti di radio carcere come entrare in contatto con noi prima di tutto il numero di telefono di Radio Radicale
Ovvero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate
Durante la settimana chiedete pure dimetti Riccardo Arena chiamate sì sì ad uscire dal carcere chiamate se volete porre delle critiche o suggerimenti hanno di radio carcere o se vede degli interrogativi
Zero sei quattro otto otto sette otto uno poi vi ricordo anche il sito di Radio Carcere che all'indirizzo www punto radio carcere punto comma dove potete anche trovare
L'indirizzo e-mail per scriverci a nome di radio carcere e poi ricordo soprattutto le persone detenute indirizzo dove scrive le vostre lettere dal carcere dove incrementare così
Il legame che ci unisce tra voi che siete in calce neo che cerchiamo di vincolare la vostra voce queste l'indirizzo Radio Radicale rubrica radio carcere
Via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma scrivete scrivete scrivete non lasciate che le ingiustizie che subite siano
Protette
Da quelle quattro mura
Grazie ad Alessandro Teodori e grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da un'automobile o anche da una ce l'avete acceso una radio ascoltato una voce la piccola voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Il nome del popolo italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Inizia
Nome del popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda sezione insomma
Data cinque aprile mille novecento