Intervista ad Enrico Letta e a Gianni Pittella sulla crisi dell'Unione Europea dopo i referendum francesi e olandesi sul trattato dell'Unione Europea

L'onorevole eletta deputato europeo e scritto il gruppo dell'alleanza dei democratici e liberali per l'Europa innanzitutto una domanda su questa crisi che sta vivendo l'unione europea dopo il doppio no franco-olandese la Costituzione europea
C'è una via d'uscita c'è una soluzione
Io credo che la soluzione peggiore è quella di far finta di niente
Credo che dobbiamo prendere atto della crisi della più profonda crisi che l'Unione abbia mai vissuto forse almeno negli ultimi anni dai bei tempi della dell'atto unico coi quindi credo che sia una crisi ad avere la risposta non può essere burocratica non può essere continui Istica verso una risposta di altissimo livello e credo che continuare le ratifiche come se niente fosse tutto sommato non sia la soluzione
Cosa cosa può fare l'Unione Europea per dare questa risposta di alto livello io penso che bisogna cominciare a ragionare flettere sul percorso di un'Europa a più velocità oggi quella che Mario l'Europa
Che si è si è mossa tutta insieme in modo troppo burocratico spesso elefantiaco ottenendo appunto non fino in fondo
L'attenzione a risposte rapide a sapere che
Ci sono dei momenti nei quali bisogna
No non bisogna avere vagoni troppo lenti che blocchino l'intero convoglio cosa invece troppe volte almeno in questo contesto c'è un altro negoziato in corso molto difficile che in qualche modo anche collegato quello sulla
Risorse future dell'Unione Europea del le cosiddette prospettive finanziarie bilancio pluriennale
Come come si prospetta e quale deve essere subito la posizione del governo italiano posizione dura verso quell'italiana cioè non può esistere che l'Italia sia l'unico Paese che
Paga per tutti nel senso che noi abbiamo bisogno invece di una posizione dov'era molto netta molto dura perché John difendere i fondi strutturali europei per il Mezzogiorno
Bisogna anche aiutare a che il Consiglio trovi un un accordo globale questo sarebbe per un fatto molto utile e molto importante speriamo che questo avvenga
La l'avvio della procedura per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia di ieri indebolisce il nostro paese in questo negoziato le due cose sono collegate
Credo che le cose siano purtroppo collegate era molto meglio se ovviamente il nostro Paese non era nelle condizioni in cui invece si trova e temo invece questo aspetto sicuramente CdA degli elementi negativi mi auguro che
Si riesca a uscirne invece
Con dei risultati tutto sommato positivi però questo può accadere se siamo rigorosi bravi
Sta al punto di vista conto della della
Ma della tenuta dei conti pubblici gli ha chiesto una sessione straordinaria della Parlamento italiano
Mi sembra il minimo che si possa fare nel senso che non abbiamo chiaramente bisogno di un la drammatizzazione queste vicende di una istituzionalizzazione di queste scelte cose richiesto non è stata fatta invece mi auguro che dopo questo fatto così grave questa venga ultima domanda sul referendum che si terrà in Italia domenica e lunedì e sulla legge sulla fecondazione praticamente assistita volevo chiederle se voterà nel caso in cui nessuna votare che cosa Major decine di astenermi l'ho deciso già da molto tempo fatto in modo sobrio perché credo che l'astensione debba essere fatta in modo sobrio
Mi dispiace questo clima da crociata che sta prendendo piede nel Paese da una parte e dall'altra non mi sembra il malato per
Trovare soluzione giusta grazie all'onorevole
Gianni Pittella deputato europeo iscritto al gruppo del PS elettori democratici di sinistra con lui vogliamo parlare del prossimo consiglio europeo che si svolgerà bel mezzo possiamo dire di una delle più gravi crisi che ha vissuto l'Unione europea dopo l'uno franco-tedesco alla costituzione europea innanzitutto sulla questione della costituzione c'è una via d'uscita
Ma noi riteniamo che bisogna proseguire sulla strada le ratifiche
E avviare un grande dibattito il Parlamento ha iniziato a farlo va ovviamente un dibattito che deve riguardare i partiti politici europee i partiti nazionale le istituzioni parlamentari nazionali
Le forze sociali ed economiche su che cosa deve essere oggi l'Europa quale la sua funzione quale suo ruolo io inviterei ripensare l'Europa ma non nel senso di una riduzione delle potenzialità e dello spettro d'azione va nel senso della definizione più preciso dei compiti delle missioni dei mezzi che l'Europa deve avere per poter portare avanti le sue politiche
Quindi continuazione delle ratifiche lo stesso tempo aperto in un grande dibattito c'è una grande contraddizione nel volto negativo sulla Costituzione si sommano
I desideri di di chi vuole meno Europa e i desideri di chi vuole più Europa è una contraddizione che aveva sciolta nel senso che aveva aiutata sciogliersi nella in una chiarificazione che possa portare ad una rimeditazione di queste scelte
Io sono personalmente contrario a aveva nuovi referendum nelle nazioni dove i referendum sono stati già fatti
Però insomma al termine di questo percorso la possibilità che i governi nazionali in una Conferenza intergovernativa possono assumere i punti salienti del progetto costituzionale
Ne possono fare un nuovo trattato per non lasciare le cose come stanno a Nizza con le regole di Nizza per dare regole nuove e più semplice più efficace dove Europa allargata questo io lo vedrei già come una risposta possibile
La Costituzione morta a questo punto quella
Abbiamo conosciuto quella che è uscita dalla convenzione per la Conferenza intergovernativa ma andiamo alla sostanza lasciamo stare la forma io penso che nella sostanza ci sono alcune cose e la maggior parte delle cose dalla Costituzione che possono sopravvivere
La Carta dei diritti fondamentali credo che debba sopravvivere meccanismi decisionali più agili più efficaci la riduzione delle aree soggette al voto all'unanimità
La figura del ministro degli esteri insomma ho citato soltanto alcuni esempi sono cose che possono sopravvivere che insomma sostanzialmente se andiamo a fondo
A indagare perché il film la cittadina francese ha votato
No alla Costituzione andiamo a scoprire che ha votato no Chi ha paura della delocalizzazione di impresa francesi nell'Est europeo Okiya paura dell'ingresso la Turchia nell'Unione Europea o chi pensa che con la costituzione europea si sarebbe dato la stura ad un liberismo sfrenato mettendo in discussione il modello sociale europeo tutto questo queste motivazioni
Non hanno nulla a che vedere con i contenuti della carta costituzionale al progetto costituzionale quindi insomma io penso che i contenuti più innovativi possono essere ricevute
Salvati e possono sopravvivere
In questa clima di crisi si inserisce un altro negoziato che però con possiamo dire
Strettamente collegato a quello sulla Costituzione cioè le risorse future dell'Unione Europea con le cosiddette prospettive finanziarie per il due mila sette due mila tredici il Parlamento europeo adottato in questa sessione rapporto Bobbio dà un'indicazione
Di a autorizzare
Montante di spesa di risorse che si avvicina la proposta iniziale della Commissione europea ma che è ben distante da quell'accordo al ribasso che sta presentando la presidenza lussemburghese cosa accadrà a suo avviso
Io mi auguro che il Consiglio europeo che si riunisce il sedici e il diciassette giugno tenga conto della posizione del parlamento
Che ora posizione che sostanzialmente coincide insomma o quanto meno si avvicina molto a quella dalla Commissione Prodi
Che prevede una dotazione finanziaria per i prossimi sei anni i mille miliardi di euro che prevede una dotazione finanziaria per il Polo per la politica di coesione sociale ed economica di trecentoquaranta miliardi di euro che prevede centoventi miliardi per la competitività la crescita
Le le piccole e medie imprese alla ricerca
Insomma una posizione che risponde alle attese dei cittadini alle necessità delle politiche europee
Il Consiglio si avvia invece ad un accordo che non deve condurre queste indicazioni consiglio libero di farlo
Tuttavia l'invio del consiglio ci sono anche i governi che io credo possano far valere
Non soltanto priorità nazionali ma anche questa piattaforma che ha votato il Parlamento europeo allarga maggioranza
D'altra parte non bisogna dimenticare che il Consiglio non può fare tutto da solo deve tener conto della posizione del parlamento bisogna andare poi ad un trilobato quindi ad una una ad una
Riunione tra Parlamento Consiglio e Commissione la quale si fa raccordo e se non c'era intesa
Tra questi autorità in maniera particolare tra Parlamento e Consiglio
C'è anche la possibilità che non si facciano prospettive finanziare questo non noi non ce lo auguriamo vivamente
Ma se dovesse prevalere l'idea di una mini bilancio di una prospettiva di un pacchetto finanziario striminzito che riduce la Stieg Amen di fondo strutturale regione del Mezzogiorno che non mette un un euro
Pochi euro commette pochi euro sul Settimo programma quadro sulla ricerca e l'innovazione tecnologica e a non dare ossigeno alle piccole e medie imprese io preferisco non accordò questo accordo
Naturalmente
Questo aprirebbe
Una fase
Ulteriormente convettiva all'interno dell'Unione quindi non è auspicabile ma la responsabilità che ciò non accada e esclusivamente del consiglio europeo di chi stanno nel Consiglio europeo io faccio appello al governo italiano il ministro Fini ha assunto delle posizioni molto chiare
Che noi abbiamo pubblicamente apprezzato
E ci auguriamo che vengono mantenute in maniera forte ferma nell'ambito della riunione del Consiglio europeo dal governo italiano non verrà come dire
Accusato di aver messo il veto nel caso in cui ci dovesse essere un compromesso al ribasso lo abbiamo già detto pubblicamente che se la proposta
Del consiglio dovesse rimanere quella attuale cioè il bilancio
Striminzito
E di un drastico taglio ai fondi strutturali il Governo fa bene a mettere il veto anche se il vento è uno strumento che noi non preferiamo anziché noi aborriamo anche vorremmo cancellare dal vocabolario
Dalla dagli strumenti funzionamento del delle istituzioni europee
L'ultima domanda su tutt'altro tema domenica e lunedì cioè in Italia il referendum sulla legge sulla fecondazione medicalmente assistita
Lei andrà a votare sì sì cosa voterà
Io andrò a votare chiedo che si vada a votare faccio appello ai cittadini e ai cittadini italiani perché vadano a votare personalmente voto quattro sì credo che vi sia
Un grande quel che questo sia un grande appuntamento un appuntamento con la storia poi quello che è avvenuto quando ci sono stati i referendum per sull'interruzione di gravidanza o sul divorzio l'appuntamento di civiltà del nostro Paese io sostengo le tesi
Del fronto del movimento referendario
E mi auguro che si raggiunga il quorum l'annuncio anch'io non un allarme
In qualità di responsabile del mio partito per gli italiani all'estero denuncio gravi casi di
Anomalie
Nell'esercizio di questo diritto anche per il referendum ci sono tantissimi casi di persone che hanno diritto al volto che sono iscritti nel registro dell'Aire e che non hanno ricevuto la documentazione per poter votare
Questo è stato reiteratamente segnalato al governo italiano e questo può rappresentare un handicap per il raggiungimento del quorum
Quindi un grande appello ad aprire gli occhi perché questo non avvenga e perché questo non si ripeta nelle prossime occasione di consultazioni elettorali politiche grazie giorni metterla