Intervista ad Alfonso Andria sulle prospettive finanziarie dell'Unione Europea

Alfonso Andria deputato europeo iscritto al gruppo dell'alleanza dei democratici liberali per l'Europa della componente della Margherita con lui vogliamo parlare di prospettive finanziarie questa proposta
Blair almeno secondo i giornali vuole togliere risorse ai fondi strutturali l'Italia ha detto che una proposta
Inaccettabile qual è il suo commento
Beh non so se l'Italia lo abbia già detto ufficialmente è certamente inaccettabile secondo quanto ci ha detto il ministro La Malfa ieri quando
E quanto anche noi abbiamo cercato di esprimere attraverso la stampa attraverso gli incontri che periodicamente come deputazione parlamentare eletta in Italia abbiamo con il Governo la preoccupazione è questa
Il rafforzamento delle risorse finanziarie sui temi della ricerca e della innovazione non può che vederci consenziente il problema è di capire da dove si attingono queste risorse
Se per caso andassero ad intaccare la dotazione relativa ai fondi strutturali il grande tema della politica di coesione
Verrebbe per così dire tradito sarebbe svuotato di contenuti l'Europa non avrebbe più una risposta adeguata dal punto di vista delle grandi aspettative che si sono legittimamente ingenerate nei Paesi dell'allargamento negli nei due Paesi che ancora rientrano nel fondo di coesione Grecia e Portogallo
E nelle regioni anche dell'Italia in via di sviluppo del Mezzogiorno in particolare ma i fondi strutturali toccano interamente il Paese non soltanto il Mezzogiorno
Di qui una preoccupazione fondata e la necessità di opporre un rimedio una posizione forte determinata dell'Italia
Che sappia anche allearsi in modo adeguato con altri paesi che secondo me più che legittimamente esprimeranno dissenso su questa proposta se appunto le indiscrezioni di cui siamo in possesso
Rispondessero alla verità perché una proposta vera e propria come è noto non c'è ancora si ignorano a tutt'oggi i contorni del documento
Che poi sarà oggetto di discussione del Consiglio europeo di metà dicembre ecco una posizione adeguata è ferma determinata dell'Italia a mio giudizio barra non soltanto a creare una salda alleanza all'interno
Del del del Consiglio europeo con altri paesi membri ma
Deve anche servire a sbloccare interamente questo discorso non è pensabile che l'Europa proceda per Bilancia annuali se le prospettive finanziarie non venissero approvate per il periodo di programmazione due mila sette due mila tredici quindi per questo arco
E e piuttosto consistente di annualità
Significherebbe che appunto non c'è il respiro non c'è programmazione e verrebbero traditi alcuni degli obiettivi centrali uno di questi è quello delle politiche di coesione non so pensare alle politiche di coesione e ad una sana
E diciamo determinata politica di coesione se non accompagnata la dotazione finanziaria adeguata quadratura cerco per cerchio però è quasi impossibile perché alcuni Paesi non vogliono pagare di più Germania per esempio la Francia non vuole toccare la PAC Regno Unito non vuole toccare ripete
L'Italia non vuole toccare i fondi strutturali ma il Regno Unito in questo momento ha una responsabilità in più almeno fino alla fine dell'anno deve saper l'esercitare con l'autorevolezza che compete ad un Paese forte come il Regno Unito non credo che se non si risolvesse
Entro la fine dell'anno della e quindi entro la conclusione del periodo di presidenza britannica questo problema delle prospettive finanziarie possa essere affrontato con maggiore autorevolezza da chi verrà dopo per esempio dall'Austria
E quindi andremmo incontro ad un periodo piuttosto scuro che infrangere altri sogni dell'Europa che invece l'Europa aveva legittimamente coltivato speriamo che queste preoccupazioni vengano al più presto ammonta nate
Grazie onorevole Andrea