Intervista a Renato Brunetta sul protezionismo in Europa

Renato Brunetta deputato europeo è iscritto al gruppo del PPE eletto in Forza Italia consigliere economico di Palazzo Chigi colui vogliamo parlare di protezionismo economico in Europa
Il caso nel suo Ezio EDF ha scatenato una serie di reazioni di polemiche la Francia che chiude le sue barriere all'ingresso di ENEL in Italia ma anche la Spagna per esempio che chiude le sue le le sue porte rispetto la possibilità che un gigante dell'energia eone acquisti un'impresa spagnola Endesa Brunetta perché questo ritorno del protezionismo
Ma veramente la storia viene da lontano dalla rinazionalizzazione della politica economica degli ultimi cinque e sei anni cioè da quando la bassa crescita la crisi
I problemi economico-finanziari dell'Unione Europea hanno portato tutti stringere sulle dimensioni nazionali
Questo finora si era evidenziato in temi di politica economica si era evidenziato sull'agenda di Lisbona cioè tutti avevano ringrazio analizzato le loro strategie
Si era visto con i due referendum francesi olandesi sulla Bolkestein né sull'idraulico polacco cioè tutti arretramenti rinazionalizzazione in e si è visto poi in maniera eclatante ma era già presente da tempo in tema di energia da un lato il gas russo che viene centellinato e quindi si chiede all'Europa
Una strategia comune sull'Energia dall'altro dal punto di vista strategico
La nazionalizzazione delle dei comportamenti
Di fornitura di produzione e di distribuzione della stessa Energia c'era più grande divaricazione che però ripeto
Viene da lontano viene dalla politica economica viene dalla politica fiscale viene dal fallimento
Della costituzione europea quindi viene dal fallimento della coesione unitaria
Dell'unione dell'Unione Europea io credo legata eminentemente al problemi di tipo congiunturale economico e si è scatenato si reso visibile
Con il tema energetico però veniva da lontano se io ricordo tutte le battaglie in capo postale cioè tutte le simmetrie per esempio che si sono viste in questi ultimi anni con proprio l'Olanda ancora una volta a fare shopping di segmenti liberalizzati in giro per l'Europa salvo che poi l'Olanda a sua volta nulla liberalizzava quindi stanno venendo al pettine tutti i nodi dell'Europa
Qui siamo probabilmente al livello più basso della nella costruzione europea o della crisi europea
L'unica speranza è che dal livello più basso della crisi europea che viene toccato proprio in queste settimane in questi giorni come è sempre avvenuto in Europa si possa ripartire
La crisi che può portare addirittura la distruzione dell'Europa perché un'Europa così non regge l'euro
Un'Europa così non regge
Maastricht non regge il patto di stabilità un'Europa che ieri nazionalizzato tutto
Non regge una coesione di politica economica sull'euro e quindi un'Europa così non regge l'aumento dei tassi per questo occorrerà fare tutti una riflessione
Ecofin innanzitutto e le schermaglie bilaterali sul suo Ezio dal trapano e così via sono e per i fenomeni come dire tutto sommato anche i limitati di una crisi ben più profonda si è evidenziata è bene che si evidenzi non facciamo ragionamenti di tipo nazionalistico
Ci rimetteremo tutti
Proposito proprio del
Del caso ENEL Suez Electrabel si è parlato nelle ultime ore di una possibile offerta francese per arrivare una sorta di compromesso una soluzione una delle ipotesi era che Electrabel venisse ceduta proprio ad ENEL ieri il i due ministri economia di Francia Italia Bretton Tremonti si su si sono incontrati a Brussel ma non c'è stato nessun risultato anzi nessun negoziato ha detto Tremonti l'Italia fa bene a non andare al compromesso a continuare verso diciamo la via europea
Ma l'Italia farebbe bene a presentare l'OPA su Suez
Con questa almeno per trattare su un second best a mio modo di vedere seconda est non c'è e a mio modo di vedere sorrido ma la Francia si sta un po'comportando come l'Iran con la vicenda nucleare vale a dire dice
Apre nega nega e apre per prendere tempo visto che poi i fatti viaggiare messi sul tappeto per cui a mio modo di vedere a livello bilaterale non c'è alcuna possibilità di intesa nessun'lato
Maggiore nessun lato di compromesso
L'unica cosa che potrebbe fare un'Italia o meglio lei nel presentare l'OPA
In maniera tale da evidenziare nella forma più chiara possibile come dire lo scontro lo scontro economico di mercato legittimo
E dall'altro l'Italia premere sull'Unione europea per una strategia alta sull'Energia
Soluzioni bilaterali di compromesso non solo non sono all'orizzonte ma immise avrebbe IMI sarebbero il il
Il il dibattito eccetera però assolutamente perdenti quanto al ruolo e le responsabilità dell'Europa come valuta quanto fatto finora dalla Commissione Barroso
Vorrei essere buono non mi viene Commissione Barroso confusa debole
Spesso a simmetrica spesso forte con i deboli e debole con i forti
Non siamo stati grandemente fortunati con questa direzione non dico che dobbiamo rimpiangere Prodi ma poco ci manca ritroviamo ci sono responsabilità
Risalgono a a a molti molti anni fa ci sono responsabilità anche dalla Commissione Prodi Hoop ma dei commissari all'epoca responsabili di alcuni di questi dossier come Mario Monti alla concorrenza
Ma Monti de secondo me si salva su questo perché Monti aveva almeno una sua forza una sua visione anche se spesso veniva isolato
E veniva lasciato solo quindi da non confondere Monti con Prodi Monti era cosa diversa da Prodi
Per questo dico o quando primo veto del rimpiangere la Commissione Prodi volevo dire da rimpiangere Monti SuperMario ecco SuperMario era in fondo capace almeno di avere visibilità e di dimostrare una forza che poi magari la Commissione nella sua interezza non aveva oggi non c'è nel Super Mario
E la commissione continua ad essere continua ad essere debole ripeto in questo frangente difficile l'Europa avrebbe bisogno di un commissario forte e di un presidente della Commissione altrettanto forte purtroppo questo non è il caso
Grazie a Renato Brunetta