La rassegna della stampa estera

Buongiorno esportatori di Radio Radicale giovedì diciotto settembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta
In apertura quest'oggi torneremo ad occuparci della crisi di Wall Street le notizie che vengono
Per le borse mondiali non sono positive il Dow Jones ieri
Ha perso diversi punti così come
Le borse europee nonostante il salvataggio da parte della Federal Reserve americana di un colosso delle assicurazioni che rischiava
Di fallire nei conventi due tendenze opposte prevalgono cioè che critica al capitalismo annuncia la sua fine come
Ringrazio quotidiano francese c'è chi scrive invece che il mercato funzione sta facendo pulizia il Times in un editoriale di ieri leggeremo anche un'analisi da le monde che
Spiega al pragmatismo delle autorità americane poi un editoriale dal Wall Street Journal Europe di ieri secondo cui la ricetta per sopravvivere al panico da una politica
Non è Italia stabile un taglio delle tasse importante torneremo a parlare anche di Russia oggi nel mondo pubblica un intervento di André Glucksmann
Secondo cui la vera sorpresa non è Putin ma l'Europa che ritrovo una certa fermezza Glucksmann in sostanza
Ribadisce quanto detto dal presidente Sarkozy che il filosofo francese ha sostenuto
Durante la campagna elettorale per per le presidenziali in Francia vedremo anche dal Wall Street Journal una l'altra analisi secondo cui l'Europa manca di ambizione strategica Bruxelles deve passare dalla gestione delle crisi alla soluzione
Delle crisi infine parleremo anche di Zimbabwe dell'accordo di condivisione del potere dal presidente Robert Mugabe il leader dell'opposizione Morgan Frangi RAI
Per altri più non vi dedica
Oggi un editoriale in cui gli si chiede di facilitare l'uscita di Mugabe condizionando gli aiuti economici futuri a un effettivo potere per il leader dell'opposizione
Partiamo però da Wall Street come
Abbiamo detto le notizie di ieri non sono
Positive il Dow Jones ha perso diversi punti altrettanto che borse europee Milano meno due virgola due per cento questa la chiusura
Londra è particolarmente in crisi si parla del salvataggio di un'importante banca
Britannica nel frattempo nel frattempo
L'altro giorno l'altra notte anzi la FED americana a
Salvato un importante gruppo
Di assicurazioni statunitense che era sull'orlo del fallimento
C'è grande incertezza nei commenti però prevalgono
Due opposte tendenze c'è chi critica al capitalismo annuncia la sua fine e c'è invece chi scrive che il mercato
Funzione anti Libération partiamo da gli anticapitalisti persino per semplificare impotenza il titolo
Dell'editoriale di ieri nel regno tra finanza folle bisogna assegnare la palma dell'ipocrisia dalla Greenspan all'ex Presidente Della fede tra l'altro sotto amministrazione Clinton
Da quarantotto ore Greenspan strilla come un matto lanciando allarmi su una catastrofe economica che sarebbe la più grave dal mille ve novecentoventinove
Eppure proprio lui al comando Della FED americana tra il mille novecentottantasette il due mila e sei
Adesso è il principale responsabile del sisma del momento lui l'ex guru di Wall Street che non ha cessato di
Rendere il credito meno caro che ha rifiutato qualsiasi regolamentazione finanziaria
E che ha lasciato il mercato perder Sini peggiori eccessi
Il risultato oggi fervida sia in quello di un pianeta finanziario lasciato a se stesso dopo la scomparsa di Lehman Brothers
Nessuno può dire cosa succederà domani difficile fare fiducia ai politici e banchieri che non hanno visto arrivare la spirale dei fallimenti provocati dalla crisi dei subprime
Per mesi ci hanno assicurato che questa crisi si sarebbe limitata agli Stati Uniti che avrebbe toccato solo settore immobiliare ora invece si termale la caduta di un gigante delle assicurazioni è una penuria del credito
Dopo non aver fatto nulla per lungo tempo i grandi Argentieri di questo mondo sono insomma impotenti di fronte
Ha una catastrofe che li sorpassa che potrebbe avere conseguenze molto concrete per tutti noi così
La pensa Libération il
Times invece quotidiano britannico conservatore riunito reale ieri dal titolo
La crisi del capitalismo scrive che il collasso di Lehman Brothers dimostra paradossalmente che meccanismi del capitalismo stanno funzionando
Quel che occorre ora non è più intervento pubblico da parte dei Governi ma lasciare agire mercato scrive
Scrive il Times il mondo e nel pieno di una crisi bancaria sarebbe facile dare la colpa di tutto i banchieri e chiedere i Governi regolatori di ricostruire un sistema finanziari in panne
Ma sarebbe sbagliato potrebbe sembrare un momento inopportuno per dire che i banchieri sono la soluzione e non la causa dell'attuale turbolenza
Ma è proprio questo che va detto il fallimento di Lehman Brothers ed è stato descritto come l'ultimo dramma della narrativa sulla fine del capitalismo che lega
Il collasso di Northern Rock banca britannica la caduta di Brera sto un i problemi di Freddie macché Fanny mai
E in molti sono contenti di dichiarare che il mercato ha fallito in realtà il vero l'opposto il mercato sta funzionando
Per il polso mi Segretario di Stato americano permettendo la bancarotta di Lehman Prada se al momento in cui nessun compratore si è fatto avanti
Ha chiesto i banchieri di far pulizia i piani alti di Lehman vada sanno preso rischi troppo alti con i capitali
Per i loro azionisti ora pagano il prezzo per la loro gestione arrogante le voci e di una caduta imminente di Leman hanno permesso e risparmiatori di spostare i loro soldi gli investimenti più sicuri
I predatori recupereranno le attività che hanno ancora un valore mentre gli assi tra dilemma Anna più deboli verranno chiusi tutto questo per il Times può essere doloroso e preoccupante
Ma è il contrario ad un disastro può essere brutale imperdonabile ma è così che funziona capitalismo
Il mercato fa sì che chi compie errori paghi per questi errori così
Il Times la verità forse sta
Nel mezzo e ce lo spiega in qualche modo le mondo sul suo sito internet con un'analisi di piano Antoine del nome crisi finanziaria il pragmatismo delle autorità americane il titolo la cosa buona con la crisi dei subprime
E che rende felici tutti i Lidi omologhi per alcuni nessun dubbio permesso l'implosione del sistema bancario americano segna
Il ritorno in forza dello Stato con il salvataggio da parte della fede da colpi di centinaia di miliardi di dollari di Freddie macché Fanny mai
I due pilastri del rifinanziamento ipotecare negli Stati Uniti con la nazionalizzazione dell'American International gruppi primo assicuratore americano
Si assisterebbe alla ripresa in mano
Da parte dei poteri pubblici di un sistema finanziario diventato talmente folle
La messa sotto tutela di queste istituzioni metterebbe fine a diversi decenni di di regulation e liberalizzazioni
Per altri al contrario la responsabilità dello Stato importante nella crisi attuale della finanza americana
Innanzitutto la fede nelle Rag Rin spanne con la sua politica monetaria lassista che ha favorito l'emergere di una gigantesca bolla speculativa sui mercati immobiliari del credito
La cui esplosione provoca il collasso attuale poi sono i dirigenti politici americani e la Casa Bianca il congresso che hanno incoraggiato al di là della razionalità economica e finanziaria alle istituzioni
Finanziari americani in particolare freddi e Fanny a creare un sistema esplosivo di prestiti immobiliari per le famiglie
Che alla fine non hanno potuto pagare in queste condizioni la purga attuale dei mercati finanziari sarebbe una polizia salutare il trionfo della legge
Del mercato in realtà spiega le monde la fede il Tesoro americano dall'inizio della crisi dei subprime
Sembrano molto meno ideologizzati di quelli che commentano le loro azioni in altre parole la fede il Tesoro sembrano motivati da un grande pragmatismo
A marzo la FED aveva favorito l'acquisizione da parte di JP Morgan della banca d'affari Bears Stearns sull'orlo del fallimento sperando che questo intervento dello Stato bastasse a calmare definitivamente
I mercati la fecero sbagliate quando sei mesi dopo Lehman vada si è trovata a sua volta in pieno naufragio lasciata fallire senza fare nulla
Ma tre giorni dopo quando è stata la compagnia di assicurazione americana American International gruppo sbandare la fede il Tesoro sono volati il soccorso perché il suo fallimento rischiava di provocare il crollo di tutto il sistema bancario americano
In Europa concludere mondo dove si amano tanto i grandi principi non si è abituati a un pragmatismo di questo tipo e si interpreta l'attitudine dell'autorità americane come una sorta di navigazione a vista inquietante
Questo però significa dimenticare che in un mercato totalmente disorientato il pragmatismo americano e il solo modo per
Orientarsi in modo efficace così la pensa le monde
Il Wall Street Journal Europe tra ieri con un editoriale cercava di spiegare quali sono le ricette per sopravvivere al panico alla crisi del
Sistema finanziario americano una politica monetaria stabile è un taglio delle tasse importante
Siamo contenti di scrivere che il mondo non è finito lunedì iscrive rumors Street una delle più grandi banche d'investimento americane avviato le procedure per la bancarotta ma i contribuenti americani non dovranno pagare
Per salvarla i mercati finanziari per quanto in difficoltà hanno retto visto il pericolo panico
Questa è una lezione salutare a proposito del fatto che il nostro destino e nelle nostre mani che una crisi più profonda e lungi dall'essere inevitabile
La priorità immediate calmare i mercati evitare un crac share non stiamo vivendo la crisi del capitalismo
E la colpa è dell'Amministrazione Bush o della mancanza di regolamentazione la responsabilità di questa crisi del panico attuale
E la mania del credito che ha preso il volo nella metà di questa tecnica degli anni Duemila la febbre ha tenuto i tassi di interesse troppo bassi per troppo tempo
Creando una sorta di sussidio all'indebitamento e una spirale di prezzi verso l'alto per le materie prime
L'eccesso di liquidità e di Capitalia alimentato l'avventurismo Wall Street con i nuovi strumenti finanziari che hanno creato la bolla immobiliare
La normale valutazioni dei rischi ha lasciato il posto agli successi delle bolle finanziarie
Per l'economia americana gli ultimi tredici mesi sono una guida su cosa non
Bisogna fare la Fed nel periodo intercorso dall'inizio della crisi dei subprime a oggi ha tagliato i tassi di interesse portando via due per cento
Mentre il Congresso la banca e la Casa Bianca
Introducevano sussidi italie dei tassi di interesse hanno spinto verso l'alto i prezzi del petrolio di inflazione colpendo i portafogli dei consumatori
E annullando gli affetti delle delle
Dei sussidi decisi dal Governo che
Che così non sono diventati incentivi per investire
Ci auguriamo scrive il Wall Street che la Fed abbia imparato la lezione voglia
Tenere fermi i tassi non abbassare ulteriormente una politica monetaria più cauta aiuterebbe il dollaro contribuendo ad abbassare i prezzi del petrolio fare entrare più soldi negli Stati Uniti
Ciò di cui la la l'economia americana davvero bisogno è un taglio delle tasse significativo pro crescita al fine di restaurare la fiducia e la presa di rischio questa un'opportunità per entrambi i candidati alla Casa Bianca ma in particolare per John McCain
Invece di concentrarsi sulla necessità di più regolamentazione senatore del dell'Arizona farebbe bene a offrire un suo programma fondato su un taglio delle tasse per rianimare i mercati
Dei capitali ed evitare una recessione una delle grandi lezioni
Che che vengono dalle crisi di panico del passato
E che se i politici prendono decisioni giustifichi Karachi possono essere evitati dopo tredici mesi di crisi le scelte migliori rimangono sempre le stesse per il Wall Street Journal scelte
E efficaci dure energetiche per proteggere il sistema finanziario una politica monetaria restrittiva per difendere il dollaro è un taglio delle tasse per accelerare la crescita
Questa conclude il quotidiano economico americano nella sua edizione europea queste anche quel tipo di agenda e di leadership che può far vincere un'elezione presidenziale
Da Wall Street ci spostiamo alla Russia la crisi Giorgiana le mondo oggi pubblico l'intervento di
André Glucksmann ha di fronte alla dottrina Putin il titolo Glucksmann evidentemente critico di Mosca la vera sorpresa però non è Putin scrive
Nel suo intervento ma l'Europa che ritrovo una fermezza che non aveva più reagendo immediatamente la presidenza francese ha negoziato un delicato e ambiguo cessate il fuoco
Che però bloccato l'offensiva russa sulla capitale georgiana poiché agendo in modo unito l'Unione europea ha rifiutato di chiudere gli occhi sull'annessione gap cazzi Ossezia del sud l'Europa non ha ceduto al panico né alla guerra fredda né all'illusione che la storia sia finita con
Il crollo dell'Unione sovietica scrive Glucksmann
Facendo eco in qualche modo alle
Parole della Presidente francese Nicolas Sarkozy che lo stesso Glucksmann ha sostenuto durante le presidenziali dello scorso anno ad ogni modo
Ma non è un po'più prudente il futuro di grassi ventisette saranno capaci di mantenere la rotta di forgiare una politica energetica comune
Negoziando da pari a pari con i loro fornitori russi
Di fronte rifiuto europeo del fatto compiuto il Cremlino non ha cambiato le sue intenzioni ma il suo tono si è fatto più accomodante una dimostrazione che Mosca sta
Teste dando i rapporti di forza esplorando fino a dove può andare troppo lontano nel braccio di ferro il Cremlino celle ma sta prendendo che non tutto gli è permesso la Georgia non sarà una seconda Cecenia
Malgrado le spacconata e che accompagnano la sua ubriachezza da petrolio la Russia sa che il
Futuro non le sorride il Paese resta esangue in preda all'alcolismo alle mafie la corruzione la disoccupazione la tubercolosi l'AIDS
Alla prostituzione al vertiginoso crollo demografico circa settanta per cento del bilancio si fonda sulla vendita di gas petrolio e materie prime
Nulla di tutto questo permette un ricatto permanente su un'Europa prospera isolamento diplomatico della Russia dopo la sua spedizione Giorgiana eclatante
Mosca non riesce a far riconoscere da nessuno la pseudo indipendenza delle
Sua annessioni abkhazi se o sette la Cina rifiutando di piegarsi dimostra che nessun blocco di capitalismi autoritari autocratici
Sta dando inizio una nuova guerra fredda contro le democrazie i soli a mostrarsi complici della Russia sono i regimi alimentati dall'aumento del prezzo del petrolio il Venezuela di Hugo Chavez
L'Iran di Mahmoud Ahmadinejad
Che condividono la stessa pulsione di nuocere della Russia di Putin ogni crisi politica diplomatica sociale militare
Suscettibile di far aumentare il prezzo del greggio di riempire i conti bancari off-shore per loro è una buona occasione ad ogni modo scrive nelle conclusioni Glucksmann
Se non verrà meno la fermezza
In fieri dell'Unione europea può costringere il suo grande vicino continentale la Russia a moderare i suoi ardori da conquistatore ma affinché questo avvenga le opinioni pubbliche non devono lasciarsi intimidire dalle vocazioni apocalittiche
Del Cremlino la crisi di agosto non oppone la bellicosa Georgia la fraterna potenza del grande vicino Russo
Non oppone nemmeno le democrazie capitaliste un asse autocratico Mosca Pechino la crisi decisiva di agosto confronta l'opinione pubblica europea se stessa
La domanda a cui deve rispondere l'opinione pubblica è se l'Europa si su inciderà con il gas russo
E se terrà la barra o si piega era di fronte alla dottrina Putin così
Lucas Mann altri la pensano in modo diverso come il Wall Street Journal Europe di ieri con un'analisi di Borotto dir dieci direttore dell'Institute for strategic studies
L'Europa manca di ambizione strategica Bruxelles deve passare dalla gestione delle crisi alla soluzione delle crisi
Tra l'altro lo Tore scrive che è probabile che una politica europea più ambiziosa nel Caucaso e e nel Caspio avrebbe scoraggiato l'invasione russa della Georgia per chiudere però vogliamo anche accennare allo Zimbabwe l'accordo di condivisione
Di del potere tra
Mugabe
E Frangi RAI oggi l'Herald Tribune vi dedica un breve di tori alle facilitare l'uscita di Mugabe
L'accordo di condivisione del potere sulla base del quale il Presidente Robert Mugabe ha permesso al leader dell'opposizione Morgan Tsvangirai di diventare Primo Ministro
E lungi dall'essere ideale non solo magari rimane Presidente ma mantiene anche l'autorità assoluta sull'esercito
L'esercito che è stato usato fino a giugno per reprimere l'opposizione a rompere le ho le ossa i sostenitori di Zhang girai
Con questi metodi criminali Mugabe aveva costretto tra Angela e ritirarsi dal ballottaggio delle presidenziali
E se Mugabe continuerà a controllare l'esercito in qualsiasi momento potrà tornare le pratiche del passato riconquistando il potere con la forza
Ad ogni modo non si può non dire che qualcosa di estremamente raro accaduto in Zimbabwe un dittatore stato obbligato rinunciare al potere assoluto Traverso
La forza di una campagna civile pacifica
Le sanzioni economiche occidentali hanno avuto un ruolo chiave nel convincere Mugabe accedere avendo distrutto l'economia
Di quello che dovrebbe essere uno dei Paesi più Prosperi dell'Africa Mugabe la sua critica non avverrà non avrebbero avuto più nulla da rubare dunque sono stati costretti
A condividere il potere con Sangirardi per cercare di recuperare gli aiuti agli investimenti stranieri
Ma avverte in conclusione l'Herald Tribune l'assistenza economica futura deve essere condizionata al controllo effettivo che Zwan girai avrà sui ministeri economici del governo e sulle politiche economiche dello Zimbabwe
Ci fermiamo qui da David Carretta una bolgia manca l'ascolto di Radio Radicale