La rassegna della stampa estera

Buongiorno ascoltatori di Radio Radicale venerdì diciannove settembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi
Ci potremmo a lungo della crisi di Wall Street dopo la decisione della Federal Reserve americana e del tesoro di salvare il gigante delle assicurazioni americani International gruppo
Se perdo il dibattito sulla possibile conversione degli Stati Uniti da patria del liberalismo a Paese socialista come hanno scritto provocatoriamente alcuni noi partiremo
Da un'analisi di ieri dell'Herald Tribune gli Stati Uniti
Hanno smesso di praticare quello che predicano fra il liberalismo è l'interrogativo
Che troviamo nel titolo lo stesso argomento è stato affrontato da Fidia vo
Secondo cui Washington si è convertita all'interventismo in economia
Vedremo ed editoriale di ieri del Financial Times dal titolo
Cambiare le regole del gioco salvare l'American International gruppo è stato giusto scrive tra l'altro il quotidiano della siti
L'interrogativo è quale deve essere il ruolo dello Stato
E c'è un altro interrogativo il ruolo della Federal Reserve la se ne occupava ieri il New York Times con un'analisi perché la Fed oltre a essere la Banca centrale fissare la politica monetaria ore diventata
Una banca d'affari un conglomerato delle assicurazioni e perfino un mena Girardi Hedge Fund insomma ci sono possibili conflitti disinteresse
La crisi di Wall Street evidentemente ha delle ripercussioni nella campagna elettorale americana il New York Times
Ieri pubblicava un sondaggio secondo cui la situazione economica attuale dovrebbe avvantaggiare Barack Obama
Che guida la corsa come agente del cambiamento il Guardian ma con un'analisi di Timothy Garton Ash la penso in modo un po'diverso l'America Ingrid Pata dalla politica della paura
E queste sono cattive notizie per il profeta della speranza cioè
Barack Obama il candidato democratico la crisi finanziaria americana delle ripercussioni
Che vanno
Anche oltre frontiera
In particolare l'attenzione diversi giornali è incentrata sulla Russia dove le Borse hanno perso il
Cinquanta per cento anzi di più
Da maggio ad oggi vedremo un'analisi dal Financial Times ritirata da Mosca la crisi
Del del mercato finanziario Russo è stata accelerata dall'invasione della Georgia leggere manca un editoriale dal Wall Street Journal Europe gli investitori globali fanno pagare il prezzo del
Tutti insomma
In chiusura poi altri due temi Israele l'elezione del Ministro degli esteri Tzipi Livni alla testa del partito Kadima le mondo nel suo editoriale di oggi parla di democrazia malata di malattia di Israele l'analisi un po'la stessa che fa
Marco Pannella della situazione politica a Gerusalemme infine accenneremo anche allo Zimbabwe l'accordo di condivisione del potere tra Robert Mugabe e Morgan Frangi RAI ci sono opinioni diverse per il Washington post
Il compromesso politico lascia un uomo forte al potere non si capisce perché i Governi occidentali dovrebbero sostenerlo per l'Economist invece bisogna dare una chance a un cattivo accordo
Partiamo però dalla
Crisi di Wall Street l'Economist tra l'altro vi dedica la sua copertina
E il principale di tori Ale dove si chiede chi sarà al prossimo a essere preso nell'uragano
Della crisi finanziaria il dibattito però è incentrato almeno sui quotidiani su un altro tema la possibile conversione degli Stati Uniti
L'interrogativo che poneva ieri l'Herald Tribune e se gli Stati Uniti abbiano smesso di praticare quelli che predicano cioè il liberalismo
Gli Stati Uniti hanno smesso di essere la patria del capitalismo fondato sul libero mercato
Con la decisione dell'ultimo minuto di salvare con ottantacinque miliardi di euro dollari il gigante
Delle assicurazioni americani International Group Washington spiega il Tribune non solo a voltato le spalle a decenni di retorica sulle virtù del libero mercato i pericoli dell'intervento dello Stato dei Governi
Oggi intona anche compromesso gli sforzi future americani per promuovere le politiche liberali nel mondo temo che il Governo Americano abbia superato il punto di non ritorno dice uno storico della finanza statunitense
Pieroni è un'Amministrazione che predica libero mercato che fa cose che perfino l'Amministrazione democratica più liberale che potremmo tre tradurre
Il linguaggio però come più socialista
Perfino un'Amministrazione americana socialista non avrebbe potuto immaginare
Per gli oppositori del libero mercato in Europa e altrove è questa una meravigliosa opportunità di invocare l'esempio americano spiega le realtà Livio non
Mario Monti l'economista che è stato alla Commissione
Europea
Diversi giornali appunto salutano questa svolta statunitense Libération per esempio
Le figlia o altro giornale francese con un'analisi di Pierre i di uguale scrive che Washington si è convertita all'interventismo salvando il gigante delle assicurazioni American International Group
La Federal Reserve americana ha giocato il suo ruolo di finanziatore dell'ultima spiaggia dell'ultima possibilità la Banca centrale americana intervenuta a malincuore non c'era alternativa per impedire un crack finanziario planetario
Non fare nulla in nome del dogma liberale avrebbe provocato una reazione a catena devastante dice valutando le attività di centinaia di banche senza parlare del rischio panico da parte dei settantaquattro milioni di assicurati all'American International Group
Eppure il prestito da ottantacinque miliardi di dollari della Fed senza dibattito il congresso né atto del Presidente Bush non risolve i problemi di fondo il sistema finanziario americano di fronte la peggiore recessione immobiliare
Dagli anni Trenta da oggi soffre di una mancanza di capitali propri peggio d'intervento disperato graffette pone una serie di interrogativi gravi sul ruolo dello Stato nella vita economica americana
Domenica la fede del Tesoro avevano ritenuto che il sistema finanziario mondiale poteva supportare il fallimento di Lehman Brothers la quarta banca d'affari statunitense hanno rifiutato
Di dare garanzie per l'acquisto di questa società in marzo avevano fatto il contrario con la cessione di bella sterzata JP Morgan a JP Morgan Cesa
In un caso diverso il sette settembre le stesse autorità americane non hanno esitato a nazionalizzare freddi macché Fanny mai due giganti dei mutui ironia della storia che un'Amministrazione repubblicana presi da una serie senza precedenti di nazionalizzazioni nel mondo della finanza il problema è che il sistema capitalista non può funzionare bene
Se chi prende rischi non paga le conseguenze dei suoi errori per difendersi dall'accusa di essere diventata socialista
Scrivere fidiamo l'Amministrazione ricorda tre punti importanti primo gli Stati Uniti in un anno ma è riempito le tasche
Degli azionisti delle società salvate poi dirigenti di queste società sono stati cacciati infine questi interventi possono non solo evitare catastrofi ma anche far guadagnare al termine del denaro i contribuenti
Ma l'attivismo della sette e del Tesoro pongono ancora un problema importante il più grave e immediato cosa potranno fare queste due istituzioni se l'arma nucleare delle nazionalizzazioni d'urgenza
Non basterà a calmare i mercati così
Le figlia fu il Financial Times in un editoriale di ieri salutava la decisione di salvare l'American International Group
Cambiare le regole del gioco quale deve essere il ruolo dello Stato l'interrogativo posto nel titolo solo due giorni dopo aver permesso dal fallimento di una delle più grandi banche d'affari
Americani in quella che doveva essere una dimostrazione
Della disciplina del rispetto della disciplina delle regole del libero mercato il presidente della Fed belli bello Bernanke il segretario al Tesoro Henry Paulson hanno di fatto nazionalizzato l'American International Group
Non c'era alternativa ma questo passo drammatico dimostra quanto la finanza non sarà più come prima
Permettendo Lehman Brother di fallire le autorità americane avevano dimostrato la loro riluttanza salvare le istituzioni finanziarie con il denaro pubblico
Le banche anche le più grandi e famose possono fallire secondo Washington se siamo a sensazione che il sistema finanziario possa reggere
Ma a e g all'American International Group era troppo importante per scomparire l'insolvenza rispetto la copertura che questa società aveva dato per i prodotti derivati sui mercati finanziari sarebbe stato una catastrofe per la finanza globale
Cancellare le assicurazioni di leggi
Significava provocare un'altra serie di fallimenti a catena ridurre ulteriormente il credito sul mercato mentale le dimissioni della crisi
Come nel caso di freddi ma che fanno immane la nazionalizzazione di I GH usato molti problemi per il futuro
Ma gli azzardi morali sono di secondaria importanza secondo sono sul Times quando a rischio lo stesso sistema insomma per il quotidiano della City la decisione la fede e giusta positiva saggia
Rimane il fatto che le ultime due settimane hanno provocato cambiamenti inimmaginabili
Il sistema finanziario mondiale
E quello più importante e le dimensioni del potere dello Stato che ci sono ampiamente allargate perché in sostanza la fede è diventato una banca di investimento e un assicuratore quindi a
Poteri enormi e poi ci sono anche conflitti di interessi si occupava ieri il New York Times un'analisi nuovo ruolo della fede investitori dell'ultima spiaggia
Invece di limitarsi a fissare la politica monetaria dalla sua torre d'avorio la Banca centrale americana ora deve indossare diversi cappelli quello
Di conglomerato delle assicurazioni di banca d'affari e perfino di manager dieci found questo potrebbe mettere la fetta in una posizione sempre più complicata e contraddittoria
Sarà responsabile della stabilizzazione del mercato finanziario ma anche della minimizzazione delle perdite per i contribuenti
Insomma ci sarà una sorta di conflitto di interessi per certo spetti analogo a quello
Implicito nel suo mandato dopo più di tenere l'inflazione bassa e promuovere la piena occupazione così
Così
E New York Times la crisi di Wall Street evidentemente a delle ripercussioni sulla campagna elettorale americana io al Times ieri pubblicava un sondaggio Obama guida la corsa come agente del cambiamento l'economia e chissà tutte le altre questioni nella campagna
Elettorale il punto
John McCain è vero secondo questo sondaggio che sta recuperando suo Obama
Ma nonostante un intenso sforzo per presentarsi come un uomo di rottura rispetto al Partito repubblicano rispetto alla
Vecchia politica di Washington McCain e visto dagli elettori come un tipico repubblicano che continuerà le politiche
Di Bush scrive scrive il New York Times e questo dovrebbe evidentemente avvantaggiare Obama la cosa però non è così evidente almeno a leggere
Un'analisi di tipo atti Garton Ash pubblicata dal Guardian di ieri ci limitiamo segnalarla America Ingrid Pata dalla politica della paura cattive notizie per il profeta della speranza il prospetto che la speranza Barack Obama
Razionalmente per Garton Ash un legame economico e finanziario dovrebbe aiutare il candidato democratico ma la gente non sempre vota con la testa in particolare quando
C'è la cosiddetta politica della paura per crisi finanziaria a del americana delle ripercussioni anche in Russia
La Russia obbligata a chiudere le sue due principali borse
Assistendo al crollo più importante dalla crisi del mille novecentonovantotto del titolo in prima pagina ieri sul Financial Times che pubblicava anche
Una lunga analisi ritirata da Mosca agli investitori ammettono la sconfitta dopo che le paure globali hanno provocato una crisi
La chiusura delle borse di Mosca dimostra che le difficoltà globali si aggiungono alle paure degli investitori dopo l'invasione della
Georgia cosa scrive il quotidiano da siti che sulla carta
L'economia russa sembra essere virtualmente a prova di proiettile con il sette virgola cinque per cento di crescita nel secondo quarto dell'anno
Mosca alle terze riserve del pianeta al debito internazionale più basso e duecento miliardi di dollari stoccati in un fondo sovrano
Ma guardando i mercati la situazione tutt'altro che rosea gli indici borsistici sono crollati di più del cinquanta per cento da maggio ad oggi
Quindi a di dollari di capitali stranieri hanno lasciato il Paese e comincia a mancare liquidità sui mercati gli sforzi da Banca centrale iniettare liquidi non produce
Non producono affetti spiega capo dell'Associazione bancaria russa questa non è solo una crisi finanziaria è una crisi di fiducia e le origini questa crisi di fiducia prosegue Francia Spagna sono sostanzialmente in terne
Le contraddizioni del sistema Russo sono scoppiate durante la guerra contro la Georgia in agosto ma le cause risalgono a
Anni di politica
Economiche soprattutto di un certo atteggiamento del mondo politico nei confronti del business
Negli ultimi mesi per riassumere la fuga dei capitali stranieri è stata provocata
Dagli scontri tra alcuni oligarchi russi vicino al Cremlino e la britannica British Petroleum per il controllo di una città petrolifera Russo britannica dalle minacce di Putin contro
Il proprietari di un colosso metallurgico quotato mosche Wall Street
La guerra in Georgia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso eh fuggire ancor più rapidamente gli investitori stranieri così
Dice tra l'altro testimonianza raccolta dal Financial Times
Molti minicar chi stanno diventando Milano gare a chi e questo rischia di avere delle serie conseguenze per il regime attuale che potrebbe perdere
La sua base di consenso questo l'interrogativo che si pone anche il Wall Street Journal Europe nel suo editoriale di ieri dal titolo fuga dalla Russia
Gli investitori globali fanno pagare il prezzo del tutti mise morto forse scrive
Il quotidiano economico americano nella soluzione europea al popolo russo che da ai suoi leader voti molto alti nei sondaggi
Finalmente inizierà a vedere il costo economico reale del Putin ISMEA chiedersi se il Paese così del governato da questa leadership per
Per chiudere ci vogliamo occupare innanzitutto di Israele della
Elezione di Tzipi Livni alla testa del partito Kadima le mondo oggi pubblica un editoriale dai toni pannelliani
La malattia di Israele il titolo ci sono delle vittorie che hanno un gusto amaro successo difficile laborioso di Tzipi Livni per la direzione del partito centrista Kadima illustra una buona parte dei mali che corrodono il sistema politico la democrazia in Israele
La debole partecipazione per lo scrutinio che cruciale il peso schiacciante degli apparati che funzionano secondo le regole del clientelismo
Fanno sì che il Ministro degli esteri rischi di accedere alla più alta funzione nelle peggiori condizioni sempre che ci ha ci riesca ad accedere al posto di primo ministro
Le domande che pone le Monzuno due quale sarà la sua legittimità di fronte alle sue truppe al suo partito di quella minoranza molto solida sostenuto Shaul Mofaz una personalità appena distinguibile dal Likud
E quale sarà il
Peso di Livni
Di fronte partiti di cui aveva bisogno per costruire una coalizione ma che hanno tutto da guadagnare da elezioni anticipate che ridurrebbero il peso
Di Kadima alla Knesset dal mille novecentonovantadue in Israele nessuna legislatura
Si è conclusa senza elezioni anticipate l'indebolimento continuo di due grandi partiti che avevano dominato la vita politica dal quarantotto il Partito laburista Likud hanno favorito una miriade di formazioni
Comunità riviste piccolissime fortemente aiutato dal sistema elettorale proporzionale pronte a scambiare i loro voti con retribuzioni dal bilancio pubblico
Ne
La soglia minima per ottenere letti nell'elezione diretta del premier introdotta nel novantanove del due mila uno hanno permesso di ridurre la frattura crescente tra l'opinione pubblica israeliana
E i suoi rappresentanti insomma scrive le monde la democrazia israeliane malata purtroppo questo male non tocca un paese che coinvolto in questioni banali come i deficit pubblici il finanziamento delle pensioni
Ma una nazione che deve trovare il cammino della pace dei compromessi dolorosi che la pace comporta
Questo però presuppone una chiarezza e una legittimità che oggi la classe politica israeliana non ha così la pensa alle mondi un commento un editoriale
Che in qualche modo combacia con l'analisi pannelli Anna Di Marco Pannella della
Dell'attuale situazione politica in Israele
Rapidamente lo Zimbabwe diversi giornali commentano l'accordo di condivisione del potere tra il presidente Robert Mugabe Lizzadro posizione Morgan Tsvangirai
Il Washington post
In un editoriale di ieri scriveva che Mugabe ottenuto ciò che poteva desiderare pur avendo perso le presidenziali in marzo avrà un altro mandato come presidente anche se ha truccato le elezioni
Con una campagna di terrore e morte contro l'opposizione rimarrà al comando delle Forze armate avrà il potere di dichiarare la legge marziale sarà lui a dirigere il Governo e il suo partito tra più ministri di qualsiasi altro partito
Hassan girai toccherà il compito di convincere i Governi occidentali a togliere le sanzioni a riprendere gli aiuti
Insomma l'accordo di condivisione del potere ha salvato regime autocratico di Mugabe mentre non fa nulla per salvare la popolazione dello Zimbabwe e per questo
I governi occidentali devono essere prudenti l'economista invece pur scrivendo che si bisogna essere promette prudenti a un'impostazione diversa
Dare un cattivi da dare una chance a un cattivo accordo il titolo di un editoriale di questa settimana
Mugabe non è più onnipotente ma sarà comunque difficile disfarsi
Del dittatore dello Zimbabwe ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale